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Bilancio di Sostenibilità 2002

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Noi non ereditiamo la terra dai nostri antenati,ma la prendiamo in prestito dai nostri figli (antico proverbio africano)

NOTA PER IL LETTORECon la pubblicazione del suo primo Bilancio di Sostenibilità, che viene denominato “Numero zero” a chiari-re il carattere di prima elaborazione che non contiene quindi le piene caratteristiche strutturali e diapprofondimento di un Bilancio di Sostenibilità, Hera si impegna volontariamente ad instaurare una comu-nicazione chiara e coerente con il pubblico attraverso la divulgazione di informazioni relative alle interazio-ni tra il contesto socio-ambientale in cui opera e le proprie attività produttive.Il Bilancio di Sostenibilità si presenta come lo strumento di gestione e di comunicazione più appropriato edevoluto per integrare pienamente i tre aspetti della sostenibilità: economico, sociale ed ambientale.Nell’esposizione si adottano definizioni e terminologie di uso solitamente comune: termini più “riservati agliaddetti ai lavori” sono illustrati nel glossario inserito nelle ultime pagine del Bilancio.Per ulteriori chiarimenti o approfondimenti è possibile consultare il sito Internet aziendale (www.grup-pohera.it), dal quale è possibile scaricare la versione on line sia in italiano che in inglese e, se ciò non fos-se sufficiente, potete contattare la struttura aziendale interessata.Vi auguriamo … buona lettura!

INFORMAZIONI:Hera S.p.A. – Dir. Qualità, Sicurezza e AmbienteViale Berti Pichat, 2/440127 BolognaTel. ++ 39 051 287111 Fax ++ 39 051 250418www.gruppohera.ite-mail: [email protected]

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Identità 7

Il gruppo Hera per lo sviluppo sostenibile 18

Rendiconto: performance economica 22

Relazione di scambio sociale: performance sociale 29

Performance ambientale 48

Impegni futuri 74

Appendice 76

INDICE

Glossario 86

Attestazione di conformità procedurale 90

Valutazione del Bilancio di Sostenibilità 2002 93

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Il gruppo Hera nasce nel 2002 dall’integrazione di undici società multiutilities operanti nelle

Province di Bologna, Forlì - Cesena, Ravenna e Rimini: oggi rappresenta uno dei principali operatori nel set-

tore dei servizi pubblici locali in Italia, erede di una radicata, diffusa e consolidata tradizione imprendito-

riale nella gestione dei servizi pubblici nel rispetto di comuni valori condivisi.

La nascita di Hera ha offerto all’intero settore la testimonianza che è possibile la costruzione di una vera e

propria “industria dei servizi pubblici” in Italia, con obiettivi di consolidamento degli attuali standard di qua-

lità e di miglioramento ulteriore fino a livelli di eccellenza.

Il gruppo Hera nasce come espressione di un territorio in cui i principi dello sviluppo sostenibile già da diver-

si anni guidano le scelte delle amministrazioni nei settori in cui operiamo e ne rappresentano un tratto tipi-

co e caratterizzante. Qui il sistema di relazioni istituzionali, economiche e sociali, vivo e vitale, ha introdot-

to elementi di alta efficienza ambientale e sociale nel territorio, anticipando temi su cui oggi si ha una dif-

fusa sensibilità e attenzione tra i cittadini.

Allo scopo di perseguire il fine ultimo di un’azienda, ossia la creazione di valore in modo socialmente respon-

sabile ed ecologicamente compatibile, è necessario garantirne uno sviluppo duraturo nel tempo. Ciò è pos-

sibile se si riescono a soddisfare attraverso il coinvolgimento partecipativo, le diverse aspettative legittime

di tutti i portatori di interesse. Il cliente, così come il fornitore, non sono per noi interlocutori passivi, ma

co-produttori e co-progettisti dei servizi, affinché la crescita dimensionale dell’impresa e il suo nuovo oriz-

zonte di creazione di valore possano intrecciarsi all’aumento della qualità della vita del territorio. I risultati

raggiunti da Hera nei suoi primi mesi di vita non sarebbero poi stati tali se non avessimo potuto far leva sul-

l’impegno, la disponibilità, la competenza e la professionalità di tutti i collaboratori aziendali.

Si può dunque affermare che l’impresa crea valore quando la sua gestione è orientata verso l’o-

biettivo della sostenibilità. Questo comporta uno sviluppo che tenga conto contemporaneamente delle tre

dimensioni, economica, sociale ed ambientale, in modo da accrescere le risorse intangibili che sono alla base

del processo di creazione del valore. La performance economica, infatti, è connessa strettamente al grado di

legittimazione sociale ed all’uso efficiente delle risorse naturali. La sostenibilità diventa, quindi, un obietti-

vo strategico per noi, che vogliamo perseguire uno sviluppo economico duraturo, coerente con le esigenze

di promozione e tutela sociale e compatibile con l’ambiente.

Il soddisfacimento delle aspettati-

ve legittime dei portatori di interesse ed una

gestione efficace ed efficiente richiedono la

predisposizione di appropriate metodologie

di rendicontazione integrata delle perfor-

mance economiche, sociali ed ambientali.

Con questo “numero zero” del Bilancio di

Sostenibilità, il gruppo Hera rafforza ulte-

riormente il proprio impegno verso uno svi-

luppo sostenibile.

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Tomaso Tommasi di VignanoPresidente del Consiglio

d’Amministrazione

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Il Bilancio di Sostenibilità si presenta come lo strumento di controllo gestionale e di comunica-

zione più appropriato ed evoluto per integrare pienamente i tre aspetti della sostenibilità, economico, socia-

le ed ambientale.

Hera ha scelto di redigere il suo “Bilancio di Sostenibilità 2002” al fine di perseguire il miglioramento con-

tinuo delle prestazioni economiche, ambientali e sociali, dando così continuità alle esperienze già maturate

in alcune aziende del Gruppo.

In questo Bilancio forniamo, in presenza di un complesso processo di riorganizzazione societaria ed integra-

zione operativa che interessa tutte le attività svolte dalle aziende entrate nel progetto Hera, dati consolida-

ti a livello di Gruppo che riteniamo capaci di rendicontare, con un elevato grado di completezza, il nostro

impegno per dare vita, fin dalla costituzione della società, ad un’impresa “sostenibile”.

I contenuti del Bilancio di Sostenibilità sono stati predisposti prendendo a riferimento le indica-

zioni metodologiche esistenti a livello internazionale e nazionale.

Il Bilancio di Sostenibilità del gruppo HERA sarà predisposto su base annuale e approvato dal

Consiglio di Amministrazione di Hera S.p.A., la società capogruppo. La pubblicazione del Bilancio è accom-

pagnata da una sintesi, elaborata al fine di raggiungere un più elevato numero di interlocutori interni ed

esterni. Il Bilancio è inoltre disponibile in formato integrale sul sito della società (www.gruppohera.it) e, per

i dipendenti, sulla rete Intranet aziendale.

Con esso si dà logica continuità, rafforzandone il valore, di quanto attuato dal Gruppo in relazione alla cer-

tificazione in conformità alle norme delle serie ISO 9000 per il Sistema di Qualità e ISO 14000 per il Sistema

di Gestione Ambientale. Voglio segnalare inoltre che nell’aprile del 2002 Seabo, una delle società parteci-

panti al progetto Hera, ha conseguito la registrazione EMAS per la discarica di Baricella, convalidata per Hera

S.p.A. a inizio 2003.

L’obiettivo che ci poniamo oggi è quello di sviluppare sistemi di gestione integrati di qualità,

ambiente e sicurezza, per poi ottenere la certificazione integrata secondo le norme ISO 9001, ISO 14001 e

OHSAS 18001 e la registrazione EMAS dei principali impianti.

Mi auguro che coloro che sono direttamente o indirettamente coinvolti nelle nostre attività utiliz-

zino questo Bilancio di Sostenibilità per capire meglio il nostro modo di operare, per muoverci critiche

costruttive e fornirci suggerimenti stimolanti

al fine di raggiungere sempre nuovi e pre-

mianti obiettivi per uno sviluppo che sia sem-

pre più sostenibile.

Questo “numero zero” rappresenta

l’avvio del processo di miglioramento conti-

nuo della rendicontazione della gestione

responsabile del Gruppo.

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Stefano AldrovandiAmministratore Delegato

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Il Bilancio di Sostenibilità è lo strumento dicomunicazione del processo di gestione dellaresponsabilità sociale dell’impresa, che rendevisibile all’esterno l’applicazione di tale prin-cipio nella gestione aziendale. La principalefinalità del Bilancio di Sostenibilità di Hera èdi esprimere la corretta rappresentazione deivalori e delle conseguenti attività a favore diuno sviluppo sostenibile, oltre che rappresen-tare la dimensione dello scambio quali-quan-titativo con i principali interlocutori(stakeholder) attraverso l’analisi delle perfor-mance economiche, ambientali e sociali delGruppo. Il Bilancio di Sostenibilità del grup-po Hera prende a riferimento metodologico:• Sustainability Reporting Guidelines del

Global Reporting Initiative per la valuta-zione delle performance economiche, ambientali e sociali di un’impresa;

• AccountAbility 1000, standard di processo per la rendicontazione di tipo sociale che rivolge particolare attenzione al dialogo con gli stakeholder;

• Principi di redazione del Bilancio Sociale elaborati dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale.

La struttura base del Bilancio di Sostenibilità2002 consta di sei sezioni, precedute da unapremessa metodologica e seguite da unaattestazione di conformità:• Premessa metodologica, indicazione dei

postulati e dei principi di riferimento assunti come guida del processo di rendi-contazione;

1. Identità aziendale, quale espressione esplicita dei valori guida assunti per orien-tare, insieme alla missione, il disegno stra-

tegico e le scelte di intervento. Inoltre, sono evidenziate le caratteristiche istitu-zionali e organizzative del Gruppo;

2. Il gruppo Hera per lo sviluppo sostenibi-le, dove sono indicati i principi di sosteni-bilità del Gruppo ed i principali sistemi digestione in tema di qualità, ambiente e sicurezza;

3. Rendiconto: performance economica, qua-le espressione delle risorse economiche prodotte e dello schema di calcolo e distri-buzione del valore aggiunto;

4. Relazione di scambio sociale: performance sociale, quale rappresentazione qualitativa e quantitativa dei flussi di scambio con i principali stakeholder (dipendenti, azioni-sti, clienti, fornitori, finanziatori, istituzio-ni e collettività);

5. Performance ambientale, quale descrizione dei processi e dei principali aspetti ambientali del Gruppo definiti secondo la metodologia proposta dalla Fondazione Eni Enrico Mattei, che analizza le presta-zioni ambientali individuando le risorse utilizzate, le caratteristiche del processo e le emissioni conseguenti. In questo “Numero Zero” la società non è ancora in grado di produrre dati aggregati di Gruppo sul consumo di risorse e sulle emissioni, anche se per il solo territorio di Bologna si fornisce in appendice il bilancio ambientale;

6. Impegni futuri, quale indicazione program-matica degli obiettivi di miglioramento per ogni categoria di stakeholder;

• Attestazione di conformità procedurale, espressa da KPMG circa la rispondenza del processo di rendicontazione agli standard

e alle “best practice” di riferimento.Il prossimo anno la struttura del modello saràcompletata con la definizione del Sistema dirilevazione, strumento gestionale che ha l’o-biettivo di sottoporre a giudizio, e quindi averifica degli stakeholder, sia il documentoBilancio di Sostenibilità sia il comportamentodel Gruppo nei loro confronti.Il Bilancio di Sostenibilità 2002, seppure inuna veste di “Numero zero”, rappresentacomunque uno strumento di comunicazionetrasparente per gli interlocutori interessati aconoscere le performance di Hera, non solo incampo economico ma anche sociale eambientale, oltre che un valido supporto perla definizione delle strategie di sostenibilitàdel Gruppo. L’obiettivo del management delGruppo è quello di arricchire costantementele prossime edizioni del documento, conmaggiori indicatori e informazioni, per alli-neare completamente il Bilancio diSostenibilità di Hera alle best practice (lestesse linee guida del GRI prevedono talepossibilità, Informal Application of theGuidelines, con l’obiettivo di includere pro-gressivamente nel tempo tutte le informazio-ni ed i dati previsti). In tale direzione fin dal-l’inizio del 2003 è iniziato lo sviluppo di unsistema di monitoraggio dei key performanceindicators, avente per oggetto le funzioniaziendali di Hera S.p.A. e delle SocietàOperative Territoriali, che ricomprende oltreai classici indicatori economici e produttivianche indicatori delle prestazioni ambientalie sociali.Il documento è stato sottoposto a verifica daparte di KPMG.

Definizione: il “numero zero”

Ambito di applicazione

*N.B.: la quota di capitale si intende posseduta sia diretta-mente sia indirettamente tramite altre società del Gruppo.

I dati e le informazioni contenute all’interno delBilancio di Sostenibilità si riferiscono, salvodiverse indicazioni, ad Hera e alle società con-solidate al 31/12/02 (le principali società delGruppo sono elencate nel paragrafo 1.9 Societàcontrollate e partecipate). Pertanto con i termi-ni Hera, Società, Azienda e Gruppo si intende ilgruppo Hera. In particolare:• le informazioni a carattere strategico, orga-

nizzativo e programmatico, presenti nelle varie sezioni del Bilancio di Sostenibilità si riferiscono al gruppo Hera;

• i dati e le informazioni riguardanti la perfor-mance economica si riferiscono al Gruppo come definito dall’area di consolidamento al 31/12/02;

• i dati e le informazioni riguardanti la perfor-mance sociale si riferiscono a tutto il Gruppo come definito dall’area di consolidamento al 31/12/02, laddove esplicitato si fa riferimen-to alla società Hera S.p.A. e alle cinque Società Operative Territoriali e ad Hera

Comm S.r.l.;• i dati e le informazioni riguardanti la perfor-

mance ambientale si riferiscono solo ad alcu-ne società controllate che svolgono attività a rilevante impatto ambientale (aziende impe-gnate nel campo energetico e nel trattamen-

to e smaltimento dei rifiuti) in cui Hera S.p.A. esercita un’influenza dominante nelle scelte strategiche. Di seguito viene riportato uno schema riassuntivo delle società del Gruppo considerate nella dimensione ambientale del Bilancio:

Hera Luce S.r.l.Amga Energia S.r.l.FEA S.r.l.Nuova Geovis S.p.A.Baricella Ambiente S.p.A.Gal.A S.p.A.Selecta S.p.A.Romagna Compost S.r.l.Sotris S.p.A.Cir Secco S.p.A.Dirama S.r.l.Akron S.p.A.Seabo Fleet Service S.r.l.SBI S.r.l.L.C.M. S.r.l.

Società

Illuminazione pubblica ed impianti semaforiciIlluminazione pubblica e teleriscaldamentoTermovalorizzazione rifiutiDiscariche e compostaggioDiscaricaDiscaricaRecupero frazione secca dei rifiutiCompostaggioRifiuti speciali e pericolosi, discaricheRecupero frazione secca dei rifiutiRecupero, riciclo, riutilizzo rifiutiGestione rifiuti, imp. depurazione, bonificheManutenzione e noleggio automezzi ed attrezzatureManutenzione reti gas ed acquaImpianto e gestione laboratori analisi

Attività

5180515150501006062

56,4661515151

66,35

% posseduta*

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1. IDENTITÀ

1.1 Il gruppo HERA 8

1.2 Il contesto di riferimento 9

1.2.1 Settore Energia 9

1.2.2 Settore Idrico 10

1.2.3 Settore Ambiente 10

1.3 I valori di riferimento 11

1.4 La mission del gruppo Hera 11

1.5 Orientamento strategico 12

1.6 Le aree di attività 12

1.6.1 Il Settore Energia 13

1.6.2 Il Settore Idrico 13

1.6.3 Il Settore Ambiente 13

1.6.4 Altri servizi 13

1.7 Struttura del capitale e assetti proprietari 14

1.8 L’assetto istituzionale e la corporate governance 15

1.8.1 Assetto Istituzionale 15

1.8.2 Corporate governance 15

1.9 Società controllate e partecipate 16

1.10 La struttura organizzativa 17

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Il gruppo Hera, nato l’1 novembre 2002 aseguito di un articolato ed ampio processo diintegrazione tra undici società di gestione deiservizi pubblici della Regione Emilia-Romagna operanti nelle Province di Bologna,Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, costituisceuno dei principali operatori in Italia nellagestione dei servizi energetici, ambientali eidrici. Sono soci di Hera 135 Comuni delleProvince di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena eRimini. Con circa 4.500 dipendenti, un bacinodi utenza di circa 2 milioni di persone e unacopertura capillare del territorio servito, Herasi posiziona tra i maggiori operatori naziona-li del settore. Nel 2002 le 11 aziende integra-te in Hera hanno realizzato un fatturato com-plessivo di 1.067 milioni di euro, di cui circail 51% è stato conseguito nel Settore Energia.Hera è stata concepita per avere dimensionitali da poter essere competitiva a livellonazionale, valorizzando un vasto patrimoniodi competenze, tecnologie e impianti.

La società si caratterizza per alcuni elementidistintivi rispetto ad altre società del settoredi appartenenza:• la dimensione ed il numero di clienti;• il radicamento territoriale in un’area

geografica fra le più dinamiche ed impor-tanti a livello europeo;

• l’elevata capacità finanziaria e di investimenti;• l’ampia gamma di servizi offerti.La formula imprenditoriale prescelta configu-ra il gruppo Hera anche come sistema "aper-to" all’ingresso di nuove realtà, che potrannoacquisire un ruolo significativo nelle funzionidirettive e strategiche dell’impresa e mante-nere localmente una struttura operativacapace di interpretare le peculiari esigenzedei rispettivi territori, assicurando nel con-tempo elevati standard qualitativi grazieall’ottimizzazione dei processi operativi e allesinergie del grande gruppo.Il modello societario - innovativo nel panora-ma delle società multiservizi in Italia - per-

mette di accentrare presso la capogruppo lestrategie e le attività che, opportunamenterazionalizzate, potranno consentire il perse-guimento di rilevanti economie di scala.Queste considerazioni strategiche di basehanno guidato il processo di integrazione ecostituzione di Hera, destinata a diventare unoperatore di riferimento nel mercato dei ser-vizi pubblici locali. Tale percorso, seppurecomplesso, può infatti:• proseguire e realizzare sinergie esistenti

nel Gruppo;• continuare a garantire la presenza da par-

te degli attuali soci;• garantire e sostenere uno sviluppo per

entrare negli spazi che si apriranno a seguito del processo di liberalizzazione (es. produzione e vendita di energia elettrica);

• ottimizzare e semplificare le proprie strutture garantendo servizi più efficienti e competitivi in termini di costi.

1.1 Il gruppo HERA

I numeri chiave di Hera nel 2002• Popolazione servita: 2 milioni• Numero dipendenti: 4.538• Valore della produzione: 1.133 milioni

di euro• Fatturato fornitori: 677 milioni di euro• Clienti gas: 668 mila• Clienti acqua: 600 mila• Clienti ambiente: 1,7 milioni• Gas venduto: 1,4 miliardi di m3

• Energia elettrica venduta: 950 GWh• Acqua venduta: 176 milioni di m3

• Rifiuti raccolti: 1,6 milioni di tonnellate• Rifiuti trattati: 2,5 mlioni di tonnellate

1. IDENTITÀ

LE PRINCIPALI TAPPE DEL PROCESSO DI AGGREGAZIONE

Novembre2001

i primi accordi

Maggio2002

la strutturadel progetto è definita

Giugno2002

i rapporti dicambio sono

condivisi

LuglioSettembre

2002

i Consigli Comunali

approvano ilprogetto

Settembre2002

il sigillo delleAssemblee

straordinarie

Novembre2002

AvvioHera S.p.A.

Gennaio2003

avvio SocietàOperativeTerritoriali

Giugno2003

quotazione in Borsa

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1.2 Il contesto di riferimento

1. IDENTITÀ

La principale novità nel settore è rappre-sentata dalla liberalizzazione e dall’apertu-ra dei mercati nazionali del gas e dell’ener-gia, che offrono la possibilità al Gruppo diacquistare il gas e l’energia elettrica vendu-ti ai propri clienti a condizioni maggior-mente vantaggiose rispetto al passato. IlDecreto Letta (D.Lgs. 164/00) ha introdottoimportanti novità nell’intero settore del gased in particolare l’obbligo della separazione

societaria tra le attività di distribuzione e divendita e la progressiva apertura alla con-correnza del settore della vendita di gas.Infatti dal 1 gennaio 2003 la distinzione traclienti vincolati e clienti idonei (o liberi) èdecaduta e tutti i clienti sono consideraticlienti liberi.Negli ultimi anni il mercato del gas metanoè stato caratterizzato da un costante incre-mento della domanda, dovuto sia al suoimpiego come combustibile per la pro-duzione di energia elettrica sia al program-ma di metanizzazione per il riscaldamento

civile avviato negli anni ’80. Le ragioni ditale fenomeno si ritrovano nel prezzo rela-tivamente competitivo del gas metano esoprattutto nel basso impatto ambientalederivante dalla sua combustione. Sulla basedelle previsioni dell’Unione Petrolifera, neiprossimi anni la crescita della domanda digas naturale continuerà ad essere superiorea quella degli altri combustibili, con un tas-so di crescita medio annuo nel periodo2001-2005 superiore al 4%.

1.2.1 SETTORE ENERGIA

Il contesto normativo e competitivo del mer-cato dell’energia, dei servizi idrici e ambien-tali e, più in generale, dei servizi di pubblicautilità è in continua evoluzione ed è destina-to a subire importanti modifiche strutturaliche obbligheranno gli attuali operatori a for-ti e significativi cambiamenti, necessari da un

lato per cogliere tutte le opportunità derivan-ti dal processo di liberalizzazione e dall’altroper affrontare positivamente la forte compe-tizione che si aprirà nel mercato.Un tassello importante in questo percorso dicambiamento è rappresentato anche dallemodifiche legislative introdotte dall’articolo

35 della Legge Finanziaria 2001, che riguardala liberalizzazione dei servizi pubblici locali eribadisce la separazione tra proprietà dellestrutture, gestione ed erogazione dei servizi.

Anche il GPL ha registrato una notevole cre-scita nel corso degli anni ’90 consentendo difornire gas canalizzato ad aree isolate, diffi-cilmente raggiungibili dalle reti di trasportonazionale di gas metano, in alternativaall’installazione privata di piccoli serbatoi diGPL o di altri combustibili. In costante svi-luppo risulta anche il teleriscaldamento, nelcui settore Hera si colloca al quinto posto inItalia con una quota di mercato del 4,7%.Nel settore dell’energia elettrica il DecretoBersani (D.Lgs. 79/99) ha introdotto unregime di concorrenza sia per l’attività diproduzione sia per quella di vendita di ener-

gia elettrica ai clienti idonei. L’attività diproduzione continua a presentare un fortegrado di concentrazione da parte di ENEL,anche se nel 2002 si è verificato un signifi-cativo riassetto del settore a seguito del pro-cesso di dismissioni delle generation com-pany di ENEL. Il mercato libero è destinatoad ampliarsi ulteriormente nel 2003 grazieall’abbassamento del limite di consumiannui per accedervi da 9 GWh a 0,1 GWh.L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas(AEEG) stima che tale provvedimento possaportare la dimensione del mercato libero acirca due terzi del mercato complessivo,

contro l’attuale terzo.A livello regionale il gruppo Hera ha svilup-pato nell’ultimo decennio azioni significati-ve nel settore dell’energia, in particolare nelrisparmio energetico e nello sfruttamentodelle fonti rinnovabili ed assimilabili, che nefanno oggi un operatore di rilievo nello svi-luppo delle politiche energetiche regionali.Hera intende proporsi come interlocutore eattuatore del Piano Energetico Regionale percontribuire a colmare, nel rispetto dell’am-biente e delle specificità territoriali, il defi-cit di potenza generativa.

100%

0%

FONTI ENERGETICHE A COPERTURA FABBISOGNO NAZIONALE

1990

% sul totaleimmessoin rete

1995 2001 2005

Gasnaturale

Petrolio

Combustibilisolidi

10%

20%

30%

40%

50%

60%

24%

57%

9% 10%

26%

56%

7% 10%

49%

7%12%

36%

45%

7% 12%

Altro

32%

Fonte: UnionePetrolifera.

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1. IDENTITÀ

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La Legge Galli (L. 36/94), al fine di supera-re la frammentazione delle diverse gestioniesistenti, ha avviato il riordino dei serviziidrici e l’industrializzazione del sistema. La costituzione degli Ambiti TerritorialiOttimali (ATO) sta portando sia all’integra-zione territoriale (definizione di bacini diutenza minimi) sia all’integrazione funzio-nale delle fasi del ciclo idrico (dalla capta-zione alla depurazione) per ridurre i princi-pali fattori di inefficienza. L’Italia risulta,infatti, ai primi posti per il consumo diacqua, che proviene per circa un quarto dafonti sotterranee e per i rimanenti tre quar-ti da fonti superficiali. In Emilia-Romagna la Legge Regionale25/99, approvata in attuazione della LeggeGalli, delimita gli ATO e disciplina le formedi cooperazione tra gli Enti Locali per l’or-ganizzazione sia del servizio idrico integra-to sia dei servizi operativi ambientali.In considerazione del livello di efficienza edi copertura raggiunto dal gruppo Hera nel-la gestione dei servizi idrici, le Agenzie di

Ambito delle Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini hanno, su domanda deiComuni interessati, riconosciuto il cosiddet-to periodo di salvaguardia (art. 9) a favoredi Hera per i rispettivi ATO. Tale riconosci-mento comporta, per il periodo transitorioindicato dalla Legge 25/99, la conferma invia esclusiva del servizio idrico integrato neiComuni già serviti e l’affidamento per quel-

li gestiti ancora in economia dai singoliComuni. Hera ritiene di poter ottenere intempi brevi il riconoscimento del periodo disalvaguardia anche per i servizi idrici gesti-ti nella Provincia di Bologna, per il quale iComuni hanno già avviato le procedure didomanda.

1.2.2 SETTORE IDRICO

Il settore della gestione dei rifiuti (checomprende le attività di pulizia delle strade,raccolta, trattamento e smaltimento deirifiuti) si sta sempre più caratterizzandocome un’attività industriale complessa edorientata verso una gestione integrata diservizi energetici ed ambientali.La quantità pro capite nazionale di rifiutisolidi urbani prodotti è in continuo aumentoe la quantità prodotta in Emilia-Romagnarisulta la più elevata in Italia. Il nostro pae-se è caratterizzato da un notevole ritardorispetto all’Europa per quanto riguarda laraccolta differenziata e da un forte utilizzodella discarica.Il Decreto Ronchi (D.Lgs. 22/97), recependole indicazioni della normativa comunitaria,ha avviato il processo di razionalizzazionedel settore, con gli obiettivi prioritari di:

• incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, attraverso l’obbligo di rac-colta differenziata secondo quote cre-scenti programmate;

• limitare il ricorso allo smaltimento in di-scarica;

• valorizzare i rifiuti, attraverso il recupero di materiali o la produzione di energia;

• condividere le responsabilità in materia ambientale tra Enti Locali, imprese e cit-tadini, attraverso l’identificazione degli ATO e l’introduzione della tariffa.

Il Decreto Ronchi definisce le competenzedi Stato, Regioni, Province e Comuni. Inparticolare, è la Regione che regola lagestione dei rifiuti attraverso le proprie leg-gi e stabilisce le linee generali e di indiriz-zo per la gestione dei rifiuti, affidandonealle Province la pianificazione.Grazie al livello di efficienza e di coperturaraggiunto dal Gruppo nella gestione dei ser-vizi operativi ambientali, le Agenzie di

Ambito delle Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini hanno, su domanda deiComuni interessati, riconosciuto il cosiddet-to periodo di salvaguardia a favore di Herain tali ATO. Anche per i servizi ambientaliHera ritiene di poter ottenere in tempi bre-vi il riconoscimento del periodo di salva-guardia nella Provincia di Bologna, per ilquale i Comuni hanno già avviato le proce-dure di domanda.

1.2.3 SETTORE AMBIENTE

80%

60%

100%

20%

40%

0%

COPERTURA DELLA POPOLAZIONE NEL TERRITORIO SERVITO

Acquedotto DepurazioneFognatura

97,3%

79,1%

95,0%

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1. IDENTITÀ

CENTRALITÀ DELLA PERSONAIl gruppo Hera si impegna a rispettare l’inte-grità fisica, culturale e morale di tutte le don-ne e di tutti gli uomini con cui si relaziona. Lacentralità della Persona si esprime in partico-lare attraverso la valorizzazione dei propricollaboratori, l’ascolto empatico delle aspet-tative dei clienti per soddisfarne i bisogni,l’equa politica di remunerazione degli azioni-sti, la correttezza negoziale nei confronti deifornitori e la partecipazione attiva alla vitasociale della collettività.

TUTELA DELL’AMBIENTEIl gruppo Hera adotta un modello di gestioneaziendale orientato a garantire un uso equo esostenibile delle risorse ambientali, attraver-so l’utilizzo di tecnologie eco-efficienti. IlGruppo, consapevole che lo svolgimento del-le attività produttive genera impatti ambien-tali sul territorio, in coerenza col proprioimpegno strategico orientato allo svilupposostenibile e ai principi contenuti nella pro-pria Politica di Qualità, Sicurezza e Ambiente,si propone di minimizzare costantemente glieffetti sull’ambiente generati dallo svolgi-mento delle proprie attività e di promuovere

comportamenti ecologicamente corretti nelcontesto sociale.

EFFICACIA ED EFFICIENZA Il gruppo Hera si impegna a migliorarecostantemente l’efficacia e l’efficienza del-le proprie prestazioni, attraverso piani per ilmiglioramento della qualità del servizio consoluzioni tecnologiche e organizzative voltea coniugare la soddisfazione delle esigenzedel cliente con l’efficienza e l’economicitàdella gestione.

CHIAREZZA E TRASPARENZAIl gruppo Hera si impegna a comunicare coni suoi interlocutori in modo chiaro etrasparente utilizzando un linguaggio sem-plice e di immediata comprensione. In par-ticolare è attento a informare corretta-mente il cliente su tutte le informazioniinerenti i servizi offerti, evidenziandoquelle caratteristiche che possono influen-zarne il giudizio.

EQUITÀ ED IMPARZIALITÀ Il gruppo Hera si impegna ad operare inmaniera equa ed imparziale adottando lo

stesso comportamento verso tutti gli inter-locutori che entrano in contatto con laSocietà. Tutte le decisioni sono prese inmaniera imparziale evitando ogni forma didiscriminazione a priori per ragioni legateal sesso, all’età, alla nazionalità, allo statodi salute, alle opinioni politiche, alla razzae alle credenze religiose.

DIALOGO E INTERRELAZIONE CON IL TERRITORIOIl gruppo Hera opera attraverso un dialogoaperto alle aspettative legittime di tutti gliinterlocutori. In particolare promuove undialogo partecipativo con tutti gli EntiLocali e le Istituzioni per collaborare almiglioramento della qualità della vita deicittadini e alla salvaguardia del patrimonionaturale dei territori in cui il Gruppo opera.

1.3 I valori di riferimento

I valori del gruppo Hera sono radicati nellacultura aziendale delle singole società che lohanno costituito, società unite dal comune

valore fondante della centralità della Personae dalla consapevolezza che la crescita econo-mica duratura può essere garantita solo

coniugando un’efficiente ed efficace gestio-ne aziendale ad un uso sostenibile delle risor-se.

1.4 La mission del gruppo HeraIl gruppo Hera opera nella prospettiva digarantire uno sviluppo sostenibile coniugan-do la crescita economica con le aspettativelegittime dei diversi interlocutori. Questafilosofia di fondo è espressa nella missionedel Gruppo:• conquistare una posizione di mercato che

valorizzi il patrimonio di impianti, reti ed esperienza nei settori “core business” del-le aziende che hanno partecipato all’inte-grazione; incrementare il valore del Gruppo e la sua capacità competitiva, cogliendo le opportunità che si presentano con la liberalizzazione dei mercati;

• realizzare il “Sistema Hera”, creando siner-gie, ottimizzando le risorse all’interno di un miglior rapporto costi/qualità e assicu-

rando ulteriori margini di crescita e sviluppo;• coniugare la capacità di rispondere positi-

vamente alle aspettative del mercato con l’obiettivo di fornire sempre risposte ade-guate ai bisogni dei propri interlocutori, garantendo la qualità, la continuità e la sicurezza dei servizi, il rispetto dell’am-biente e un rapporto costante col territorio;

• sviluppare le attività “core business” in ter-ritori limitrofi all’area geografica di riferi-mento, che presentino le potenzialità per il conseguimento di economie di scala e sinergie di scopo in un orizzonte di breve-medio periodo.

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1. IDENTITÀ

1.5 Orientamento strategico

I punti chiave del processo di cambiamento strategico affrontati dal gruppo Hera sono:• mantenere e sviluppare nel tempo il presidio territoriale nelle aree attualmente servite (Emilia-Romagna) ed ampliare la gamma delle attività

e dei servizi offerti;• estendere la propria presenza offrendo servizi in aree attualmente non coperte;• razionalizzare le proprie attività, all’interno di un Gruppo coeso ed integrato;• consolidare un modello gestionale capace di coniugare la crescita economica con il rispetto delle aspettative legittime dei diversi interlocuto-

ri e lo sviluppo sostenibile del territorio.

1.6 Le aree di attività

Il gruppo Hera opera principalmente neiseguenti settori di attività:• Settore Energia, che comprende l’area

gas e teleriscaldamento e l’area energia elettrica;

• Settore Idrico, che include i servizi di potabilizzazione, distribuzione, fognatura e depurazione;

• Settore Ambiente, che include le attività relative ai servizi operativi ambientali, rac-colta, recupero, trattamento e smaltimen-to dei rifiuti.

STRATEGIA OPERATIVA

Proseguimento e completamento del percorso di razionalizzazione ed

ottimizzazione dei processi operativi, al fine di trarre pienamente vantaggio

dal processo di integrazione, conseguendoeconomie di scala e di scopo

STRATEGIA DI CRESCITAE SVILUPPO

Ulteriore sviluppo delle attività nei principali settori di riferimento (gas,energia elettrica, acqua e servizi ambien-tali), beneficiando della liberalizzazione

nei settori in cui opera il gruppo Hera

STRATEGIA DI SOSTENIBILITA’

Garantire che la crescita del Gruppo sia sostenibile in termini economici,

sociali e ambientali

TurboespansoriCabine di primo saltoCabine di secondo saltoSistemi di teleriscaldamentoSottostazioni AT/MTTrasformatori AT/MTCabine secondarie MT/BTTrasformatori MT/BT

Impianti di captazione, potabilizzazione e sollevamentoScaricatori di pienaImpianti di depurazione acque reflue

Impianti di separazione meccanica dei rifiuti urbaniImpianti di selezione rifiutiImpianti di termovalorizzazioneImpianti di compostaggio e biostabilizzazioneImpianti di inertizzazioneImpianti di trattamento di rifiuti speciali liquidi e fangosiDiscariche per rifiuti urbaniDiscariche per rifiuti speciali

Energiagas metano

teleriscaldamentoenergia elettrica

IdricoacquedottofognaturadepurazioneAmbientetrattamento rifiuti

Settore

371

1.3951137

695734

651.101346

44442785

NumeroTipo di impianto

GLI IMPIANTI DEL GRUPPO HERA

Energia- gas metano

- GPL

- energia elettrica

- teleriscaldamento

Idrico- acquedotto

- fognatura

7.880

32

1.411

124

17.464

6.601

Estensione (km)Settore

LE RETI DEL GRUPPO HERA

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1. IDENTITÀ

Hera gestisce una rete di distribuzione digas metano di circa 7.880 km e nel 2002 hadistribuito 1.444 milioni di metri cubi di gasa 668 mila utenti in 84 Comuni delleProvince di Bologna, Ferrara, Ravenna eFirenze. Inoltre, ha distribuito GPL a circa1.600 clienti.Tramite il servizio di teleriscaldamento haprodotto e distribuito 252.000 MWh di ener-gia termica a quasi 15.000 unità immobi-liari ed a edifici destinati al terziario, per untotale di più di 2,9 milioni di metri cubi edoltre 44.000 abitanti equivalenti serviti. Avvalendosi delle competenze acquisite nel-la gestione di impianti ha offerto servizi digestione per 957 centrali termiche di terzi

nelle Province di Bologna, Forlì-Cesena eRavenna.Infine, si è occupata della gestione dell’il-luminazione pubblica di 39 Comuni delleProvince di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna,Rimini e Pesaro-Urbino per oltre 182.500punti luce e della gestione di oltre 490impianti semaforici in 14 Comuni delleProvince di Bologna, Forlì-Cesena, Ravennae Rimini. Il gruppo Hera distribuisce energia elettricaagli utenti allacciati alla rete di distribuzio-ne che serve i Comuni di Imola e Mordano(Provincia di Bologna), Sant’Agata sulSanterno, Massalombarda e Bagnara diRomagna (Provincia di Ravenna). Nel 2002ha distribuito circa 950 GWh di energia elet-trica a clienti vincolati ed a clienti idonei. Il Gruppo, pur non caratterizzandosi stori-

camente quale produttore di energia elettri-ca, ha da tempo attuato iniziative volte allaproduzione di energia elettrica da fonte rin-novabile o assimilata attraverso il recuperoenergetico connesso alla valorizzazione diimpianti associati ai propri processi produt-tivi: cogenerazione, termovalorizzazione dirifiuti, recupero di biogas da discariche e dadepuratori, turboespansione. All’inizio del2003 Hera ha acquisito una partecipazionedel 5,5% del capitale sociale in TirrenoPower (già Interpower), che detiene un par-co impianti per una potenza installata dicirca 2.600 MW.Hera dispone, inoltre, di un impianto idroe-lettrico realizzato nel 1994 che sfrutta laportata d’acqua prelevata dal fiume Renotramite la chiusa di Casalecchio di Reno.

1.6.1 IL SETTORE ENERGIA

L’attività del gruppo Hera nel Settore Idricoconsiste nella gestione del servizio idricointegrato: prelievo, potabilizzazione, dis-tribuzione con reti acquedottistiche, raccol-ta tramite fognatura e depurazione.Il servizio di acquedotto al 31 dicembre2002 è svolto in 127 Comuni con una reteidrica che si estende per oltre 17.000 km, un

bacino di utenza di circa 9.000 km2 con 1,9milioni di abitanti, oltre 600.000 utenze eduna presenza turistica, durante la stagioneestiva, fino a circa 3 milioni di persone,concentrata prevalentemente nel litoraleromagnolo.Hera gestisce il servizio di fognatura in 88Comuni con 1,6 milioni di abitanti, circa470.000 utenze civili e circa 1.000 utenzeindustriali. Il sistema fognario è costituitoda una rete di 6.600 km con oltre 600

stazioni di sollevamento ed è composta dareti miste, nere e bianche.Il servizio di depurazione è svolto in 123Comuni delle Province di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Firenze e Pesaro-Urbino per un totale di oltre 4 milioni diabitanti equivalenti serviti. Nel 2002 sonostati trattati oltre 150 milioni di metri cubidi acque reflue.

1.6.2 IL SETTORE IDRICO

Le attività di Hera nel Settore Ambientecoprono l’intero ciclo della gestione deirifiuti: dai servizi ambientali sul territorio(pulizia strade e raccolta dei rifiuti) al trat-tamento dei rifiuti (recupero e smaltimen-to). Il Gruppo è dotato di strutture opera-tive integrate per la gestione dei serviziambientali, dalla raccolta e trasporto deirifiuti al loro trattamento in impianti checonsentono di recuperare materiali e pro-durre energia, avviando allo smaltimento in

discarica solo i rifiuti non recuperati.Il servizio di raccolta rifiuti è svolto in 100Comuni con oltre 1,6 milioni di abitantiserviti, mentre quello di spazzamento elavaggio strade è gestito in 64 Comuni concirca 1,5 milioni di abitanti serviti.Con un volume di circa 2,5 milioni di ton-nellate di rifiuti gestiti, Hera si colloca inuna posizione prioritaria a livello nazionalee la sua rete impiantistica, dotata di oltre40 impianti per il trattamento di rifiutiurbani e speciali, è la più articolata a livel-lo nazionale e consente di gestire tutto ilciclo dei rifiuti con la massima efficienza,

efficacia ed economicità, riducendo il piùpossibile la movimentazione dei rifiuti.Conformemente a quanto stabilito dalDecreto Ronchi e in applicazione dellapianificazione attuata sul territorio daglienti locali, la rete impiantistica gestita assi-cura l’autosufficienza negli ATO (AmbitiTerritoriali Ottimali) serviti. Nel 2002 circa il62% dei rifiuti gestiti è stato sottoposto arecupero di materia e/o energia, destinan-do a discarica solo il restante 38%: il datomedio nazionale di smaltimento in discaricanel 2000 è invece superiore al 72% (fonteAPAT – ONR Rapporto Rifiuti 2002).

1.6.3 IL SETTORE AMBIENTE

All’interno del gruppo Hera si svolgono anche le seguenti attività:• servizi funerari e cimiteriali;• manutenzione aree verdi;• gestione e manutenzione arredo urbano.

1.6.4 ALTRI SERVIZI

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14

1. IDENTITÀ

1.7 Struttura del capitale e assetti proprietari

Hera S.p.A. al momento della sua costituzio-ne era di proprietà delle oltre 130 ammini-strazioni locali delle Province di Bologna,Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Nel corso del2003 è prevista la quotazione in borsa diHera S.p.A. e la vendita da parte di ciascunsocio di quote di minoranza.Lo Statuto Sociale contiene particolari dispo-sizioni concernenti la partecipazione al capi-tale sociale di Hera:• società a prevalente capitale pubblico: il

51% del capitale sociale deve essere di proprietà di Comuni, Province o loro Consorzi. A tale scopo è stato stipulato un “patto di sindacato” che garantisce il man-tenimento di tali quote azionarie da parte degli enti locali;

• limite al possesso azionario: è fatto divie-to ad alcun socio diverso da Comuni, Province o loro Consorzi di detenere una quota del capitale sociale superiore al 2%;

• potere di veto: almeno dieci soci che rap-presentino almeno il 35% del capitale

sociale possono esercitare il diritto di veto all’adozione di provvedimenti assembleari di scioglimento, scissione e fusione della società, di trasferimento societario e di decisioni tendenti a togliere il diritto di veto.

Azionisti che al 31/12/02 detengono parteci-pazioni superiori al 2% del capitale sociale diHera.

AZIONISTI NON ADERENTI AL PATTO DI SINDACATO

37,7%Comunedi Bologna

22,5%Altri azionisti

aderenti al pattodi sindacato

5,8%Comune di Rimini

7,9%CON.AMI

11,0%Comune

di Ravenna5,4%

Comunedi Forlì

5,2%Comune

di Cesena

2,6%Comune di Imola

1,8% Altri azionisti non aderenti al patto di sindacato

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1. IDENTITÀ

1.8 L’assetto istituzionale e la corporate governance

ImpiantiServizio

Presidente

Amministratore Delegato

Vice-Presidente

Vice-Presidente Vicario

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Nome e cognome

Tomaso Tommasi di Vignano

Stefano Aldrovandi

Aleardo Benuzzi

Ermanno Vichi

Enrico Biscaglia

Filippo Brandolini

Gianluigi Magri

Nicodemo Montanari

Roberto Sacchetti

Giovanni Tamburini

Carica

ImpiantiServizio

Presidente

Sindaco effettivo

Sindaco effettivo

Sindaco supplente

Sindaco supplente

Nome e cognome

Antonio Venturini

Fernando Lolli

Fulvio Alberto Medini

Mauro Conti

Roberto Picone

Carica

Hera S.p.A., costituita in forma di società per azioni, è iscritta al n. 04245520376 del Registro delle Imprese di Bologna ed al n. 363550 pressola C.C.I.A.A. di Bologna.Il Consiglio di Amministrazione di Hera S.p.A. al 31 dicembre 2002 è così costituito:

1.8.1 ASSETTO ISTITUZIONALE

Il gruppo Hera ha sviluppato una serie dicodici di comportamento al fine di garantirela trasparenza gestionale a favore degli azio-nisti e di garantire alla società caratteristichedi tutela in linea con le best practice dellesocietà quotate in borsa.La società ha adottato il “Codice diAutodisciplina per le Società quotate” predi-

sposto da Borsa Italiana S.p.A.. Sulla basedelle indicazioni di tale Codice il Consiglio diAmministrazione ha:a) individuato gli amministratori indipenden-ti nelle persone di Tomaso Tommasi diVignano, Ermanno Vichi, Aleardo Benuzzi,Filippo Brandolini, Gianluigi Magri, NicodemoMontanari, Roberto Sacchetti, GiovanniTamburini;b) istituito il Comitato per la Remunerazione,cui si è affidato lo sviluppo di strumenti di

governo d’impresa efficaci e trasparenti;c) istituito il Comitato di Controllo Interno,con l’obiettivo di garantire il migliore moni-toraggio;d) adottato il “Codice di Comportamento deicomponenti gli organi sociali e dei dipenden-ti (Internal Dealing)”, con l’obiettivo di tra-sparenza e omogeneità informativa nei con-fronti degli azionisti e del mercato.

1.8.2 CORPORATE GOVERNANCE

Il Collegio Sindacale al 31 dicembre 2002 è così composto:

ImpiantiServizio

Presidente

Amministratore Delegato

Direttore Generale Hera S.p.A.

Direttore Divisione Servizi

Direttore Divisione Ambiente

Direttore Divisione Vendita e Marketing

Direttore Divisione Reti e R & S

Direttore Generale Hera Bologna S.r.l.

Direttore Generale Hera AMI S.r.l.

Direttore Generale Hera Forlì-Cesena S.r.l.

Direttore Generale Hera Ravenna S.r.l.

Direttore Generale Hera Rimini S.r.l.

Nome e cognome

Tomaso Tommasi di Vignano

Stefano Aldrovandi

Roberto Barilli

Marcello Guerrini

Claudio Galli

Loris Lorenzi

Giancarlo Leoni

Angelo Bruschi (dal 1/07/03)

Franco Sami

Giancarlo Randi

Marcello Guerrini (a.i.)

Giuliano Brocchi

Carica

La gestione unitaria del gruppo Hera vede nel Comitato di Direzione un organo centrale. Ad aprile 2003 esso risulta così composto:

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1. IDENTITÀ

1.9 Società controllate e partecipate

Hera possiede partecipazioni in molte società situate sull’intero territorio nazionale, con un’ovvia prevalenza nelle aree delle province di Bolognae della Romagna.

Società Operative Territoriali Settore Energia Settore Ambiente Services

100%Partecipazione

S.r.l. Unipersonale

100%Inter.imm

S.r.l. Unipersonale

93,31%Ares S.p.A.Consortile

92,50%SisterS.p.A.

77%Ingenia

S.r.l.

76,98%Ideametropoli

S.r.l.

66,53%LCMS.r.l.

60%Famula On-Line

S.p.A.

55%CiscotS.r.l.

51%Seabo FleetService S.r.l.

51%SBI

S.r.l.

51%Frullo Energia

Ambiente S.r.l.

51%Nuova Geovis

S.p.A.

50%Baricella

Ambiente S.p.A.

100%SelectaS.p.A.

62%SotrisS.p.A.

60%Romagna

Compost S.r.l.

56,46%Cir Secco

S.p.A.

51%AkronS.p.A.

61%DiramaS.r.l.

100%Hera Comm S.r.l.

Unipersonale

72,49%Eos Energia

S.p.A.

80%Amga Energia

S.r.l.

51%HERA Luce

S.r.l.

51%Sinergia

S.r.l.

50,09%CalesS.r.l.

100%Hera Ami S.r.l.Unipersonale

100%Hera Bologna S.r.l.

Unipersonale

100%Hera Ravenna S.r.l.

Unipersonale

100%Hera Forlì Cesena

S.r.l. Unipersonale

100%Hera Rimini S.r.l.

Unipersonale

100%MedeaS.p.A.

99,75%G.E.N.I.S.T.A.

S.p.A.

HERA S.p.A.

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17

1. IDENTITÀ

1.10 La struttura organizzativa

Il gruppo Hera si articola in una capogruppo,Hera S.p.A., con un ruolo preciso di indirizzostrategico e coordinamento operativo, e incinque Società Operative Territoriali (S.O.T.)interamente controllate dalla capogruppo,attive rispettivamente nei territori diBologna, Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena eImola.La capogruppo Hera S.p.A. è responsabiledelle strategie, del coordinamento delle atti-vità, dello sviluppo di nuove iniziative e dellagestione degli impianti relativi al trattamen-to dei rifiuti nonché della prestazione dei ser-vizi generali. La fornitura di energia (gas,energia elettrica e teleriscaldamento) a favo-re delle utenze finali è stata conferita allacontrollata Hera Comm S.r.l. unipersonale. LeS.O.T., ciascuna nell‘area geografica di pro-pria competenza, hanno il compito di gestirei servizi di distribuzione del gas, di energiaelettrica e di acqua, di raccolta di rifiuti edegli altri servizi a preminente rilevanza loca-le. Le S.O.T. hanno inoltre l’obiettivo di svi-luppare l’efficienza e la qualità dei serviziprestati ai clienti, nonché l’obiettivo dell’effi-ciente gestione delle reti di distribuzioneattraverso la loro manutenzione. La struttura organizzativa scelta ha in sintesil’obiettivo di garantire contemporaneamente

un controllo del business di tipo territorialetramite le S.O.T., ed un controllo per settored’attività (energia, idrico ed ambiente) attra-

verso il coordinamento della Divisione Reti eR&D e della Divisione Ambiente della capo-gruppo.

La struttura organizzativa della capogruppoHera S.p.A. prevede quattro Divisioni e diver-se funzioni di Staff.• la Divisione Ambiente organizza e gestisce

le attività operative e commerciali degli impianti di recupero e smaltimento rifiuti e garantisce il presidio ed il coordinamento dell’intero Settore Ambiente.

• la Divisione Reti e Ricerca & Sviluppo presi-dia il know-how tecnico e l’attività di ricer-ca e sviluppo del Gruppo, gestisce l’intero ciclo dei finanziamenti e dei contributi e le attività di laboratorio. Garantisce il presi-dio ed il coordinamento dei Settori Energia (con riferimento alle attività di distribuzio-ne) e Idrico.

• la Divisione Servizi organizza e gestisce in modo integrato i principali servizi infra-gruppo: gestione flotte, sistemi informati-vi e facility management.

• la Divisione Vendita e Marketing, diretta-mente e tramite la società di vendita Hera Comm, svolge le attività di marketing, ven-dita e gestione commerciale per il Settore Energia. Coordina l’azione della partecipa-

ta Acantho e ottimizza l’approvvigiona-mento e l’allocazione di energia elettrica e gas.

Attraverso le Direzioni centrali di Staff lacapogruppo gestisce direttamente lo sviluppodi nuove iniziative nonché esercita le funzio-ni di amministrazione, finanza e controllo,gestione delle risorse umane, affari legali esocietari, acquisti e appalti centralizzati e

relazioni esterne proprie del Gruppo.Ogni Società Operativa Territoriale, costituitain forma di S.r.l. unipersonale interamentecontrollata da Hera S.p.A., garantisce la pre-senza capillare del Gruppo nel territorio ed irapporti con i cittadini e i clienti, organizzan-do e gestendo i servizi erogati sul territorio.

Staff

INTERNAL AUDITING

Amministratore Delegato

Amm.ne Finanza eControllo

C. Poli

Direttore Generale

Div. Reti e R&D Div. Vendita eMarketing

Qualità, Sicurezza eAmbiente

R. Barilli (ad interim)

Acquisti ed AppaltiR. Barilli (ad interim)

Relaz. EsterneRapp. con Authorities

Personale eOrganizzazione Business Development Società Locali

in SviluppoM. Tiviroli

HERA AMIF. Sami

HERA RiminiG. Brocchi

HERA BolognaR. Barilli(ad interim)

HERA Forlì-CesenaG. Randi

Consiglio di Amministrazione

Legale e SocietarioM. Fabbri

(Presidente: T. Tommasi di Vignano)

S. Aldrovandi

R. Barilli

Div. AmbienteC. Galli G. Leoni L. Lorenzi

G. Campri R. Barilli (ad interim)

A. Bruschi

ComitatoDirezione

Div. ServiziM. Guerrini

HERA RavennaM. Guerrini

(ad interim)

CdA Holding CdA S.O.T.

Personale eServizi generali

Rapporti con EntiLocali

QSA Amministrazionee Logistica

Reti Gestione Clienti

Direttore

Ambiente

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18

2.1 La sostenibilità 18

2.1.1 Sviluppo sostenibile 18

2.1.2 Equità 18

2.1.3 Principi sistemici 19

2.2 Situazione al 2002 19

2.2.1 Qualità 19

2.2.2 Ambiente 19

2.2.3 Sicurezza 19

2.3 Il Sistema di Gestione Integrato QSA nel progetto Hera 20

2.3.1 1^ livello: Alta Direzione di Hera S.p.A. 21

2.3.2 2^ livello: Società Operative Territoriali e Divisioni di Hera S.p.A. 21

Il concetto di “sostenibilità” si è affermato alivello mondiale quando la crescita illimitatadel progresso tecnologico ed il modello domi-nante di sviluppo della produzione industria-le sono entrati in contraddizione con la limi-tatezza delle risorse naturali e quindi sonoemersi seri dubbi sul futuro della nostraciviltà e dello stesso pianeta. La ricerca di unosviluppo sostenibile ha cambiato il modo di

intendere la natura, la politica e l’economia:si sta affermando, ad esempio, un consensosempre maggiore all’assunto secondo cui ladimensione “locale” dello sviluppo è fonda-mentale per la concreta implementazione diun reale modello di sostenibilità.Si è altrettanto consolidato un consensogenerale nel considerare la sostenibilità nonsolo da un punto di vista ambientale, ma

anche economico e sociale; successivamente,sulla base del dibattito scientifico e politicodegli ultimi anni, si è proposto un indirizzo diriferimento mediante principi di base cheincludono la “Dimensione di Sviluppo”, la“Dimensione di Equità” e “Principi Sistemici”.Vediamo come questi principi di base dellosviluppo sostenibile sono presenti all’internodella “Dimensione Hera”.

Hera intende coniugare i tre aspetti, qua-lità, ambiente e sicurezza, in un unico siste-ma in cui trovino spazio una nuova conce-zione del servizio reso al cliente e la ricercadel continuo miglioramento delle prestazio-

ni in un contesto di trasparenza e affidabi-lità.A tal fine, comprendendo quanto tali aspet-ti siano sinergici, fortemente integrati e dirilevante impatto sull’organizzazione, è sta-

to intrapreso un percorso di implementazio-ne di un Sistema di Gestione Integrato perla qualità del servizio erogato, per le pre-stazioni ambientali e per la sicurezza neiluoghi di lavoro.

2.1 La sostenibilità

La capacità di mantenere qualità e riproduci-bilità delle risorse naturali (dimensioneambientale) implica la necessità di tener con-to delle diverse sensibilità ambientali del ter-ritorio in cui si opera; ad esempio richiede di

prelevare acqua laddove tale azione causaminor impatto ambientale (subsidenza) e diconsentire quindi il riequilibrio delle falde.La dimensione economica riguarda la capa-cità di generare reddito, profitto e lavoro; l’e-quilibrio economico nella gestione industria-le dei servizi erogati dal gruppo Hera rappre-senta un obiettivo irrinunciabile di sviluppo

sostenibile.La sostenibilità sociale, intesa come capacitàdi garantire condizioni di benessere e oppor-tunità di crescita equamente distribuite ecome capacità di rispettare i diritti umani edel lavoro, è direttamente connaturata conl’azione quotidiana di un gruppo come Herache eroga servizi pubblici essenziali.

2.1.1 SVILUPPO SOSTENIBILE

Il modo di trattare i differenti interessi, biso-gni ed opportunità degli individui o dei grup-pi – equità interpersonale, interspaziale,intergenerazionale – sono alla base della

gestione di servizi pubblici. Basti pensare alladistribuzione omogenea, qualitativa e quan-titativa, su tutto il territorio dei servizi ero-gati o alle azioni in essere per garantire allegenerazioni future condizioni di soddisfaci-mento dei bisogni analoghe o migliori a quel-le attuali (trattamento post-chiusura delle

discariche per decenni, programmi plurienna-li di investimento sulla depurazione delleacque reflue).

2.1.2 EQUITÀ

2. IL GRUPPO HERA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

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19

Da sempre siamo impegnati ad operare pergarantire elevati standard di salute e sicurez-za nei nostri luoghi di lavoro prendendo ariferimento i principi cardine su cui si basa il

sistema normativo vigente, oggi in particola-re il D.Lgs. 19 settembre 1994 n. 626.I Servizi Prevenzione e Protezione (SPP) dellesei principali società del gruppo, Hera S.p.A.e le cinque Società Operative Territoriali,sono costituiti da un responsabile e da perso-nale tecnico e amministrativo interno; per

specifiche necessità si avvalgono di espertiesterni e coinvolgono, ogni qualvolta lo siritiene opportuno, figure professionali ope-ranti presso le varie unità aziendali.

2.2.3 SICUREZZA

Il principio di sussidiarietà rappresentasicuramente il fondamento dell’azione diuna realtà societaria come Hera. Esso simanifesta in dimensione territoriale attra-verso la presenza di impianti specifici, ubi-cati in diversi punti del territorio ma fun-zionali a grandi porzioni dello stesso: adesempio i rifiuti urbani raccolti in oltre ven-

ti comuni della parte centrale dellaProvincia di Bologna (incluso Bologna) ven-gono trattati in grandi impianti ubicati neicomuni della pianura bolognese (Granarolo,Baricella, …); peraltro parte delle scorieprodotte dall’impianto di Granarolo ven-gono smaltite in un altro impianto ubicato aCastelmaggiore. Parimenti gran parte deirifiuti liquidi urbani prodotti in molti comu-ni dell’hinterland vengono depurati nelgrande impianto del Comune capoluogo. Il

principio di sussidiarietà si manifesta indimensione economica laddove, ad esem-pio, la grande concentrazione di utenti deiComuni capoluogo di Provincia consente,attraverso l’applicazione di tariffe “d’am-bito”, di ottenere economie di scala nellagestione e di applicare tariffe contenuteanche nei territori a minor densità di uten-za. Essa si manifesta, infine, in dimensionesociale attraverso l’applicazione di tariffeagevolate a fasce d’utenza disagiate.

2.1.3 PRINCIPI SISTEMICI

Al 31/12/02 erano già presenti in Hera, inquanto implementati in precedenza da partedelle società confluite nel Gruppo, sistemi digestione della qualità certificati in confor-mità alle norme della serie ISO 9000 per iseguenti campi di applicazione: • progettazione ed erogazione del servizio

di gestione integrata dei rifiuti;• produzione di acqua potabile e depu-

razione di acque reflue;• installazione, conduzione e manuten-

zione di reti ed impianti per la dis-tribuzione di gas combustibili ed acqua potabile;

• erogazione di servizi per la distribuzione di calore, gas combustibili ed acqua potabile;

• gestione e manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semaforici;

• servizi di analisi chimiche e biologiche;• progettazione e gestione impianti di

riscaldamento e condizionamento;• trasmissione dati su fibra ottica;• sviluppo di sistemi informativi territoriali; • studi di fattibilità di impianti di pro-

duzione e recupero energia.

2.2.1 QUALITÀ

Al fine di consolidare e dare piena visibilitàal valore della sostenibilità nelle proprielogiche decisionali e organizzative le societàconfluite in Hera hanno utilizzato in modointegrato un insieme di strumenti per rag-giungere il fine ultimo del miglioramentoambientale. Ciò è avvenuto essenzialmentein due direzioni: lo sviluppo e la gradualeapplicazione dei Sistemi di GestioneAmbientale e la diffusa applicazione di altri

strumenti, quali rapporti ambientali e socia-li, studi di impatto ambientale, analisi diciclo di vita del prodotto ed approfondimen-ti di singoli impatti ambientali.Al 31/12/02 erano già presenti in Herasistemi di gestione ambientali certificati inconformità alle norme della serie ISO 14001ed una registrazione EMAS, la n. I-000085conseguita nel 2002 da Seabo in relazionealla propria organizzazione interna prepostaalla gestione della discarica di Baricella. Le certificazioni ambientali in conformitàalla norma ISO 14001 erano relative a:

• Discarica controllata di Baricella (BO);• Impianto di termovalorizzazione di

Rimini;• Impianto di termovalorizzazione del

Frullo (Granarolo - BO);• Impianto di termovalorizzazione di Forlì;• Impianto di trattamento rifiuti pericolosi

e non di Forlì;• Discarica controllata di Voltana (RA);• Impianto di depurazione e impianti di

trattamento frazione secca e rifiuti inerti di Lugo (RA).

2.2.2 AMBIENTE

2.2 Situazione al 2002A partire dagli inizi degli anni novanta quasitutte le società poi confluite nel gruppo Heraavviarono attività di sviluppo di sistemigestionali volte a garantire e migliorare laqualità dei servizi forniti.

In seguito si sono sviluppati i Sistemi diQualità aziendali, aventi come campo diapplicazione la gestione dei principali servizi.La certificazione da parte terza del sistemaassicura che tutte le attività di gestione ed

erogazione dei servizi siano controllate conl’obiettivo costante di migliorare produtti-vità, efficienza, economicità gestionale equalità del servizio reso ai propri clienti.

2. IL GRUPPO HERA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

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20

2.3 Il Sistema di Gestione Integrato QSA nel progetto Hera

Per supportare la traduzione concreta della visione e della strategia del Gruppo è in corso un progetto di aggiornamento delle sopra indicatecertificazioni in relazione al nuovo modello organizzativo adottato ed in conformità alle norme della serie UNI EN ISO 9000:2000. Il progettomira all’integrazione dei Sistemi di Gestione della Qualità, della Sicurezza e dell’Ambiente nonché all'introduzione della cosiddetta "balancedscorecard" al fine di porre in evidenza l'architettura del Sistema di Gestione della Qualità in termini di:- prospettiva della Ricerca e dello Sviluppo;- prospettiva dei processi;- prospettiva dei Clienti;- prospettiva finanziaria.La tempistica del progetto si svilupperà progressivamente e seguirà le seguenti fasi attuative:

Il sistema di monitoraggio che ne conseguetrae origine dalla consolidata sensibilità edesperienza in materia.Il Consiglio di Amministrazione di HeraS.p.A. ha discusso ed approvato il 24 feb-braio 2003 la politica Qualità, Sicurezza eAmbiente del Gruppo

Entro maggio 2003 Entro novembre 2003Entro agosto 2003

Certificazione ISO 9001:1994

di Hera S.p.A. con campo

di applicazione:

- Pianificazione e Controllo

- Acquisti

Certificazione ISO 9001:2000 di

Hera S.p.A. con riferimento a

processi operativi di Hera

Bologna S.r.l., Hera Ravenna

S.r.l. e Hera Forlì-Cesena S.r.l.

Estensione certificato ISO

9001:2000 ad altri processi

operativi interni al Gruppo e

certificazione ISO 14001:1996 di

Hera S.p.A. con riferimento a

processi operativi interni a Hera

S.p.A. e/o a S.O.T.

POLITICA QUALITÀ, SICUREZZA E AMBIENTE DI HERA HERA S.p.A. rappresenta la concreta traduzione di una scelta di politica industriale volta alla creazione, come neglialtri Paesi dell’Unione Europea, di una vera industria dei servizi di pubblica utilità, con un’azione che si svolge in pie-na coerenza ad obiettivi di sostenibilità economica, ambientale e sociale.Questo proposito, che si collega quindi al principio dello sviluppo sostenibile a livello locale, è tradotto nei seguen-ti impegni:- garantire la conformità legislativa nel campo dell'ambiente, della qualità e della sicurezza;- prevenire o ridurre gli impatti negativi sull'ambiente da parte delle nostre attività e i rischi per la salute e la

sicurezza dei lavoratori e dei cittadini;- considerare in ogni azione e decisione presa anche gli impatti sulla qualità, sugli aspetti ambientali e sulla

sicurezza del lavoro;- adottare, ove possibile, le tecnologie ambientalmente più compatibili e più attente alla salvaguardia della

salute e della sicurezza disponibili sul mercato, ed economicamente sostenibili;- garantire un'efficace sistema di monitoraggio e rendicontazione della qualità del servizio erogato ai clienti,

degli aspetti ambientali più significativi collegati alle proprie attività, degli infortuni e delle malattie profes-sionali che interessano il personale dipendente;

- perseguire il miglioramento continuo delle proprie prestazioni attraverso la definizione di obiettivi e traguardi misu-rabili, confrontabili e di indicatori: gli obiettivi e i traguardi sono riesaminati almeno con cadenza annuale;

- comunicare gli impegni della politica ambientale, della qualità e della sicurezza, sensibilizzare sugli aspetti ambientali, della qualità e della sicurezza e coinvolgere sugli obiettivi e traguardi legati alle nostre attività il personale dell’azienda, i fornitori, i clienti e i cittadini;

- formare e addestrare il personale dell’azienda al rispetto della normativa e delle procedure interne;- comunicare le proprie prestazioni e promuovere un dialogo con tutti i portatori d'interesse (Autorità pubbliche,

cittadini, associazioni ambientaliste, ecc.), impegnandosi a tenere conto delle istanze delle parti interessate.Il Consiglio di Amministrazione riconosce come scelta strategica l'introduzione di un Sistema di gestione integratoper la Qualità, la Sicurezza e l’Ambiente.

L'Amministratore Delegato è coinvolto in prima persona nel rispetto e nell'attuazione di questi impegni assicurandoe verificando periodicamente che la Politica QSA sia documentata, resa operante, mantenuta attiva, periodicamenteriesaminata, diffusa a tutto il personale e resa disponibile al pubblico.

2. IL GRUPPO HERA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

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21

All’interno della Direzione Generale di HeraS.p.A. è presente la Direzione Qualità,Sicurezza e Ambiente: ad essa si affida ilcompito di presidiare il primo livello di arti-colazione del sistema di gestione integratoQSA del gruppo Hera.Spetta agli esperti presenti in questa strut-tura seguire lo sviluppo e la successiva ges-tione delle parti del sistema che vedonol’intervento dell’alta direzione del Gruppo edei processi gestiti centralmente quali, adesempio, gli approvvigionamenti ed i pianidi controllo.

2.3.1 1° LIVELLO: ALTA DIREZIONE DI HERA S.P.A.

In ciascuna Società Operativa Territoriale eDivisione di Hera S.p.A. è presente laFunzione Qualità, Sicurezza e Ambiente cuispetta il compito di presidiare il secondolivello di articolazione del sistema di ges-tione integrato QSA del Gruppo.Gli esperti presenti in queste struttureseguono lo sviluppo e la successiva gestionedi quelle parti del sistema che si articolanosul versante operativo del territorio (S.O.T.)e nei sistemi produttivi direttamente gestitidalle Divisioni di Hera S.p.A.. Si collocanosu questo livello, sempre a titolo esempli-ficativo, l’erogazione dei servizi, la gestionedelle misure di tutela della salute e dellasicurezza dei lavoratori e la gestione degliaspetti ambientali.

2.3.2 2° LIVELLO: SOCIETÀ OPERATIVETERRITORIALI E DIVISIONI DI HERA

2. IL GRUPPO HERA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

CdA Holding CdA S.O.T.

Personale eServizi generali

Rapporti con EntiLocali

QSA Amministrazionee Logistica

Reti Gestione Clienti

Direttore

Ambiente

Controllo Ambiente eQualità Prodotti/Processi Integrazione QSA

Qualità Ambiente

Qualità, Sicurezzae Ambiente

Sicurezza

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3.1.1 CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

22

3.1 Risultati di gestione 22

3.1.1 Conto economico riclassificato 22

3.1.2 Stato patrimoniale riclassificato 23

3.1.3 Investimenti ripartiti per area di attività 23

3.2 Indicatori economici 24

3.2.1 Indici di redditività e solidità 24

3.2.2 Indici di performance dei dipendenti 25

3.3 La contabilità socio-ambientale 25

3.3.1 Spese e ricavi ambientali e sociali 26

3.3.2 Investimenti ambientali, con effetto ambientale e sociali 26

3.4 Calcolo e distribuzione del valore aggiunto 27

3.1 Risultati di gestioneRica

1.066.974

66.277

1.133.251(751.931)

(189.398)

(941.329)191.922(49.361)

(32.110)

(32.884)

(114.355)77.567

(14.347)

12.054

75.274(38.659)

36.615(3.459)

33.156

2002 (migliaia di euro)

ricavi

altri proventi

Valore della Produzionecosti operativi

costi del personale

Costi della produzioneMargine Operativo Lordoammortamenti immobilizzazioni materiali

ammortamenti immobilizzazioni immateriali

svalutazioni accantonamenti

Totale ammortamenti, accantonamenti e svalutazioniReddito Operativoproventi e oneri finanziari

proventi e oneri straordinari

Risultato ante imposteimposte sul reddito

Risultato nettoquota di terzi

Risultato netto di Gruppo

Questa sezione, dedicata alla performance economica, è quella più direttamente correlata al bilancio consolidato di Hera. In essa vengono pre-sentati risultati e indicatori che consentono di tracciare un quadro completo in merito alla situazione economica, finanziaria e patrimoniale delGruppo. Nel rendiconto viene anche descritto il modello di contabilità ambientale e sociale, di cui si analizzano i fondamenti, i criteri di base per la suaimplementazione e la metodologia utilizzata per giungere ad uno schema realmente applicabile ad una realtà così complessa come Hera.Il rendiconto include il calcolo del valore aggiunto creato dalle attività aziendali e la sua ripartizione tra tutti coloro che, avendo un’interrela-zione più o meno profonda con l’azienda, ne beneficiano.

3. RENDICONTO: PERFORMANCE ECONOMICA

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23

3.1.2 STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

Rica

72.974

582.023

33.454

32.169

720.620

774.429

383.342

51.068

1.208.8391.929.459

161.333

302.478

95.294

118.740

677.845

191.481

74.209

1.393

119.245

386.32823.605

1.087.778

786.531

21.994

33.156

841.6811.929.459

2002 (migliaia di euro)

AttivitàATTIVITA' A BREVE

disponibilità liquide

crediti verso clienti

rimanenze

altre attività a breve

Totale attività a breveATTIVITA' IMMOBILIZZATE

immobilizzazioni materiali

immobilizzazioni immateriali

partecipazioni e titoli e altre attività immobilizzate

Totale attività immobilizzateTOTALE ATTIVITA'Passività e Patrimonio NettoPASSIVITA' A BREVE

indebitamento finanziario a breve termine

debiti v/fornitori

debiti tributari

altri debiti

Totale passività a brevePASSIVITA' A M/L TERMINE

indebitamento finanziario a m/l termine

TFR

fondo imposte differite

altre passività a m/l termine

Totale passività a m/l termineinteressenze di minoranza

Totale passivitàPATRIMONIO NETTO di GRUPPO

capitale sociale

riserve

utile netto

Totale patrimonio nettoTOTALE PASSIVITA' E NETTO

3. RENDICONTO: PERFORMANCE ECONOMICA

Di seguito sono riportati gli investimentieffettuati dal Gruppo Hera nel 2002 nellediverse aree di attività.

3.1.3 INVESTIMENTI RIPARTITI PER AREA DI ATTIVITÀ

30

42,9

61,9

42,2

177

Settore Energia

Settore Idrico

Settore Ambiente

Servizi generali ed Altri

TOTALE

2002

INVESTIMENTI PER AREA DI ATTIVITÀ (milioni di euro)

COSTI DI PRODUZIONE PER SETTORE DI ATTIVITÀ NEL 2002

Settore idrico

Settore ambiente

24%

17%

Altri servizi

Settore energia

24%

35%

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24 I principali indicatori riguardano la remu-neratività dell’attività aziendale e la soliditàdella struttura organizzativa, ossia le con-dizioni di equilibrio di breve e lungo perio-do tra attività e passività.L’analisi qui presentata risulta incompletarispetto alla metodologia consolidata, inquanto gli indicatori elaborati, relativi alsolo esercizio 2002, forniscono infor-mazioni limitate in quanto non con-frontabili con dati relativi all’esercizio2001. Tale confronto avrebbe aiutato a com-prendere in quale direzione si sta muoven-do il Gruppo e ad identificare eventualiinefficienze da sanare e punti di forza daconsolidare. L’indice di base che esprime la redditivitàaziendale è il ROE, che nel 2002 è di circa il

4%. Per ottenere maggiori informazioni datale valore occorre osservare e considerareanche il rendimento derivante da investi-menti alternativi considerando i diversi gra-di di rischio.Il ROE risulta influenzato da:- incidenza della gestione non caratteris-

tica: si attesta su un valore di circa il43%; in gran parte determinato dal cari-co fiscale;

- grado di indebitamento (leverage): che risulta essere pari a circa 2 e che deter-

mina un effetto di leva finanziaria in quanto il ROI (6,93%) è superiore al cos-to medio dei finanziamenti (3,90%);

- redditività operativa (ROI), che dipende dalla redditività delle vendite (ROS), pari a 7,27%, e dalla rotazione del capitale investito (0,55).

In funzione dell’analisi della solidità azienda-le sono stati osservati:- l’elasticità del capitale impiegato, in cui

viene evidenziata la netta prevalenza delle attività immobilizzate sulle cir-colanti: ciò è determinato dalla necessità di investimenti strutturali necessari al-l’operatività dell’azienda;

- l’indice di copertura globale delle immo-bilizzazioni, pari a circa 1, indica una struttura equilibrata tra attività immobi-

lizzate e relativi mezzi di finanziamento;- gli indici di liquidità corrente e immedia-

ta, rispettivamente pari a 1,063 e 1,014,

sono superiori all’unità, l’azienda è in grado, con le attività correnti, di far fronte alle passività correnti.

3.2.1 INDICI DI REDDITIVITÀ ESOLIDITÀ

Nel 2002 i principali investimenti nelSettore Energia hanno riguardato l’esten-sione della rete di distribuzione del gasmetano, gli allacciamenti di nuove utenze elo sviluppo dei sistemi di cogenerazione eteleriscaldamento. Altri investimenti hannoriguardato l’acquisizione di impianti di pub-blica illuminazione.Nel Settore Idrico si è investito per il poten-ziamento di impianti di captazione, permigliorare impianti di potabilizzazione etrattamento delle acque, per la manuten-

zione e potenziamento della rete di distri-buzione al fine di ridurne le perdite edaumentare la disponibilità idrica. Inoltresono stati effettuati interventi di potenzia-mento di reti fognarie e di impianti di depu-razione.Nel Settore Ambiente gli investimenti han-no riguardato soprattutto interventi volti adaumentare la capacità di trattamento esmaltimento dei rifiuti. In particolare si èinvestito per impianti di termovalorizzazio-ne, di compostaggio e di separazione dei

rifiuti, nonché per l’acquisto di attrezzaturee mezzi relativi all’attività di raccolta rifiutie pulizia strade. Nell’ambito dei servizi generali ed altri ser-vizi, gli investimenti sono stati realizzatiprincipalmente per lavori di ampliamento eristrutturazioni di sedi amministrative edoperative, e per l’acquisto di sistemi infor-mativi, mobili, attrezzature ed autoveicoli.

3.2 Indicatori economici

Gli indicatori economici sono calcolati per analizzare lo “stato di salute” dell’azienda ed i risultati conseguiti dalla gestione.

ROE (Utile netto / Capitale proprio x 100)

ROI (Utile operativo / Capitale investito netto x 100)

ROS (Utile operativo / Fatturato x 100)

Incidenza Gestione non Caratteristica (Utile netto / Utile operativo x 100)

Leverage (Totale attività / Capitale proprio)

Rotazione del Capitale Investito (Fatturato / Totale attività)

2002

3,94%

6,93%

7,27%

42,74%

2,29

0,55

INDICI DI REDDITIVITÀ DEL GRUPPO HERA

2002

59,613%

1,035

1,063

1,014

Elasticità del capitale impiegato (Attivo corrente / Attivo fisso x 100)

Copertura globale delle immobilizzazioni (Capitale proprio +

Passività consolidate / Attivo fisso)

Liquidità corrente (Attivo corrente / Passivo corrente)

Liquidità immediata (Disponibilità liquide / Passivo corrente)

INDICI DI SOLIDITÀ E STRUTTURA

3. RENDICONTO: PERFORMANCE ECONOMICA

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25

3.3 La contabilità socio-ambientaleQuesta prima elaborazione del Bilancio diSostenibilità non ha potuto, dati i tempiristretti intercorsi dalla nascita del gruppoHera, basarsi su un sistema contabile inte-grato economico, sociale ed ambientale.L’esperienza condotta ha permesso però digettare le fondamenta per lo sviluppo distrumenti integrati di rendicontazione chedovrebbero consentire di poterne disporregià dal prossimo anno.La contabilità socio-ambientale di Hera avràla sua struttura portante in un piano dei con-ti costituito dalle voci e dagli indicatori rite-nuti utili al fine della rendicontazione socia-le ed ambientale. All’interno del piano, vocie indicatori sono corredati da una definizio-ne tecnica esauriente, chiara e comprensibi-le a tutti gli attori aziendali, su cui si basapoi la raccolta e/o l’elaborazione del dato (ola stesura della descrizione): il sistema infor-mativo aziendale si basa poi sull’unicità deldato e sulla chiarezza nella responsabilitàper la sua generazione, elaborazione, gestio-ne e validazione. Ogni elaborazione annualedel Bilancio spingerà il sistema a ragionaresulla capacità di voci e indicatori di descrive-re con efficacia le prestazioni economiche,

sociali ed ambientali. I dati presenti nelBilancio di Sostenibilità di Hera sono: pub-blicati in altri documenti ufficiali dellasocietà, ripresi in elaborazioni a livello disettore sia in ambito locale che nazionale,utilizzati nei processi di elaborazione dellestrategie di governo dei servizi energetici eambientali, riaggregati dagli enti locali,nazionali e di livello superiore in riferimentoa nuovi obiettivi e a nuovi strumenti di azio-ne per l’ambiente (Conferenza di Kyoto,Agenda 21 Locale, Rapporti sullo Statodell’Ambiente). Lo schema metodologico preso a riferimentoper l’elaborazione della contabilità economi-co-ambientale di Hera è il SERIEE il sistemadi conti concepito da Eurostat per raccoglie-re le informazioni economiche sull’ambientea livello di singole nazioni dell’UnioneEuropea. In particolare, all’interno di que-sto, si è preso in considerazione il contosatellite della spesa per la protezioneambientale (EPEA).Coerentemente con tali fonti si consideranocome spese e ricavi ambientali quelli legatiad attività di protezione ambientale ovvero ilcui scopo principale è la prevenzione, la ridu-

zione e l’eliminazione degli impatti ambien-tali dei processi produttivi (es. attività didepurazione delle acque reflue, attività ditrattamento dei rifiuti).Lo schema di base preso a riferimento per l’e-laborazione della contabilità economico-sociale è lo standard AA1000 sviluppato daISEA. Si considerano quindi come spese ericavi sociali quelli relativi alla gestione deirapporti con gli stakeholder interni ed ester-ni: tra gli esempi di rilievo possono essereindicate le spese per la tutela della sicurezzae della salute dei lavoratori e per il controllodella qualità del servizio ai clienti.L’applicazione della metodologia prevede l’a-nalisi dei centri di costo e delle voci di spesaesistenti nella contabilità aziendale, indivi-duando ed evidenziando le spese e i ricaviambientali e sociali sostenuti dall’impresa.Analogamente, si sono considerati il Pianodegli Investimenti, all’interno del quale siindividuano gli investimenti ambientali,quelli “con effetto ambientale”(investimentiproduttivi che introducono processi conminore impatto ambientale) e sociali.

Gli indici di performance dei dipendentisono utili per osservare la partecipazioneed il contributo dei dipendenti alla ges-tione ed al conseguimento dei risultatiaziendali. Sono anche un importante indi-catore delle performance dei dipendenti sudi un arco temporale di ampio raggio.

3.2.2 INDICI DI PERFORMANCE DEI DIPENDENTI

2002 (in euro)

235.120

41.736

7.306

Fatturato per dipendente

Costo medio per dipendente

Utile netto per dipendente

INDICI DI PERFORMANCE DEI DIPENDENTI

3. RENDICONTO: PERFORMANCE ECONOMICA

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Le spese ed i ricavi ambientali sono quellilegati ad attività di protezione ambientale o ilcui scopo principale è la prevenzione, la ridu-zione e l’eliminazione dei danni all’ambienteprovocati dalle attività dell’azienda.Fra le spese ambientali effettuate dal gruppole più significative sono:• apparecchiature e sistemi per la riduzione

dell’impatto ambientale;• ammortamenti degli investimenti ambien-

tali;• ricerca e sviluppo;• formazione ambientale;• personale specificamente dedicato ad

attività ambientali;• tasse ambientali.Tra i ricavi ambientali si evidenziano leseguenti categorie:• vendita di energia elettrica e termica

prodotta da fonti rinnovabili;• contributi in conto esercizio (es. Conai);• vendita di compost e altre materie recu-

perate.In base all’ambito di protezione ambientalele spese possono essere così suddivise:• gestione delle acque reflue: analisi sulle

acque in entrata e in uscita, gestione dei fanghi;

• gestione dei rifiuti: tasse e contributi per i rifiuti prodotti, analisi sui rifiuti;

• protezione dell’aria: analisi e trattamento delle emissioni in atmosfera;

• comunicazione ed educazione ambien-tale: campagne di sensibilizzazione ambientale, progetti di collaborazione con le scuole;

• protezione del suolo: sistemi atti ad evitare sversamenti nel suolo, eventuali bonifiche di suoli.

Le spese ed i ricavi sociali sono quelli connes-si ai rapporti con gli stakeholder interni ed

esterni. Si evidenziano le seguenti categorie:• spese assicurative e per infortunio;• spese per misure di tutela della salute e

sicurezza dei lavoratori (misure antincendio, dispositivi di protezione individuale, …);

• spese per formazione del personale;• liberalità;• omaggi ai dipendenti e fringe benefits;• contributi per pensioni integrative;• sponsorizzazioni, spese pubblicitarie a

valenza ambientale e sociale.Non si deve inoltre sottovalutare il valoresociale delle spese per l’educazione ambien-tale già evidenziate.Tra i ricavi:• rimborsi da enti previdenziali, assisten-

ziali ed assicurativi;• corsi di formazione a terzi.

3.3.1 SPESE E RICAVI AMBIENTALI E SOCIALI

Gli investimenti ambientali sono quelli il cuiscopo principale è la prevenzione, la riduzio-ne e l’eliminazione degli impatti ambientalidei processi produttivi. Si evidenziano, perambito di applicazione:• energia: studi d’impatto ambientale,

manutenzioni straordinarie per la riduzione di impatti ambientali in centrali termiche e di cogenerazione;

• ciclo idrico: rilevamenti dello stato della falda nei pozzi, indagini sperimentali per la progettazione di nuove infrastrut-ture idriche, monitoraggio biologico delle acque superficiali presso gli impianti di potabilizzazione, acquisto di attrezzature per il monitoraggio delle fonti idriche, bonifiche delle condotte in amianto cemento;

• ambiente: impianti per il trattamento dei rifiuti pericolosi, impianti di drenag-gio del percolato e di captazione del bio-gas nelle discariche;

• servizi trasversali: studi d’impatto ambien-tale, installazione di pannelli foto-voltaici presso le sedi aziendali.

Gli investimenti con effetto ambientale sonoquelli che pur avendo principale finalità ope-rativa, hanno un impatto positivo sull’am-biente:• energia: metanizzazioni, spostamenti di

condotte, bonifiche e risanamenti delle reti, monitoraggio e trattamento dei fumi delle centrali, sistemi di cogenerazione e teleriscaldamento;

• ciclo idrico: sistemazione delle sponde di fiumi e torrenti, impianti di solleva-mento e risollevamento per un maggior utilizzo delle acque superficiali, instal-lazione di riduttori di pressione al fine di ridurre perdite e rotture, bonifiche, spostamenti e sostituzione di condotte, protezione catodica delle reti, instal-lazione di impianti elettrici di telecon-trollo sugli impianti, ripristino delle reti fognarie, copertura delle vasche di pretrattamento dei depuratori;

• ambiente: realizzazione isole ecologiche,

contenitori per le raccolte differenziate, ampliamento impianti di compostaggio, impianti di selezione, impianti di ter-movalorizzazione dei rifiuti;

• servizi trasversali: software per la gestione dei laboratori chimici, software per la gestione di normative ambientali, reti geografiche e controllo impianti.

Gli investimenti sociali sono quelli relativi allerelazioni con gli stakeholder ed in particolarecon la collettività (finanziamenti continuativia fondazioni o associazioni umanitarie, ecc.)e i lavoratori (igiene e sicurezza sul luogo dilavoro).Le principali categorie di investimenti socialisono:• adeguamento e bonifica dei dispositivi e

delle reti antincendio presso le sedi aziendali;

• interventi per incrementare la sicurezza delle aree aziendali;

• ristrutturazione e/o adeguamento normativo delle infrastrutture aziendali.

3.3.2 INVESTIMENTI AMBIENTALI,CON EFFETTO AMBIENTALE E SOCIALE

3. RENDICONTO: PERFORMANCE ECONOMICA

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27

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,

semilavorati e finiti

Variazione dei lavori in corso su ordinazione

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

Altri ricavi e proventi

Contributi ricevuti da enti pubblici

Valore della produzioneConsumo di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

(al netto della variazione delle scorte)

Costi per godimento beni di terzi

Costi per servizi

Oneri diversi

Svalutazioni e accantonamenti

Costi di produzioneValore aggiunto caratteristico lordoComponenti accessori e straordinariProventi finanziari

Rettifiche alle attività finanziarie

Saldo della gestione accessoriaProventi (oneri) straordinari netti

Saldo della gestione straordinariaSaldo della gestione accessoria e straordinariaValore aggiunto globale lordoAmmortamenti immobilizzazioni materiali

Ammortamenti immobilizzazioni immateriali

Totale ammortamenti delle immobilizzazioniValore aggiunto globale netto

2002 (migliaia di euro)

1.066.974

283

2.712

30.990

32.292

(8.065)

1.125.186(469.392)

(54.386)

(199.731)

(7.893)

(32.884)

(764.286)360.900

4.707

(5.277)

(570)12.054

12.05411.484

372.384(49.361)

(32.110)

(81.471)290.913

VALORE AGGIUNTO GLOBALE

3.4 Calcolo e distribuzione del valore aggiunto

Il valore aggiunto, inteso come differenzatra valore della produzione e costi di produ-zione, permette di quantificare gli scambi tral’azienda ed i suoi principali stakeholder:

dipendenti, azionisti, fornitori, clienti, isti-tuzioni e collettività. La riclassificazione pre-sentata esula dai classici schemi economici esi basa sui principi elaborati dal GBS (Gruppo

di Studio per il Bilancio Sociale), che guida-no la ripartizione del Valore Aggiunto tra tut-ti coloro che ne beneficiano.

3. RENDICONTO: PERFORMANCE ECONOMICA

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28

Remunerazione del personaleremunerazione diretta

remunerazione indiretta

Totale

Remunerazione dell'aziendavariazione di riserve

ammortamenti

Totale

Remunerazione del capitale di rischiodividendi del gruppo

utile di terzi

Totale

Remunerazione del capitale di creditooneri finanziari

Totale

Remunerazione della Pubblica Amministrazioneimposte sul reddito (IRPEG e IRAP)

altre imposte diverse da quelle sul reddito

contributi enti pubblici

Totale

Collettivitàliberalità

sponsorizzazioni eventi e pubblicità*

Totale

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

%

52,46%

23,39%

8,32%

3,70%

11,47%

0,66%

100,00%

(migliaia di euro)

149.944

45.425

195.369

5.627

81.471

87.098

27.529

3.459

30.988

13.777

13.777

38.659

12.105

(8.065)

42.699

109

2.344

2.453

372.384

DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

*Le spese pubblicitarie considerate sono esclusivamen-te quelle aventi valenza ambientale o sociale.

52%Dipendenti

12%Pubblica

amministrazione

23%Sistema impresa

4%Finanziatori

8% Azionisti 1% Collettività

3. RENDICONTO: PERFORMANCE ECONOMICA

La quota maggiore del valore aggiunto vie-ne assorbita dal personale, a dimostrazionedell’importanza che questo stakeholderassume per l’azienda e di quanto questa siaimpegnata nella sua tutela. Al sistemaimpresa è riservata una quota rilevante delvalore aggiunto, ciò è dovuto in modo par-ticolare allo sviluppo continuo di investi-

menti produttivi tendenti al miglioramentodell’efficienza del servizio fornito. La quotariservata alla Pubblica Amministrazione siconcretizza per la totalità in imposte e tas-se versate (al netto di contributi ricevuti inconto esercizio). Agli azionisti è riservatocirca l’8% del valore aggiunto sotto formadi dividendi. La quota spettante ai finanzia-

tori è costituita dagli oneri sui prestiti daquesti concessi. Alla collettività è riservatocirca l’1% del valore aggiunto e ad essa vie-ne trasferito mediante liberalità e sponso-rizzazioni di eventi (culturali, artistici,ecc.).

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4.1 Dipendenti 30

4.1.1 Politiche per il personale 30

4.1.2 Composizione della forza lavoro 30

4.1.3 Pari opportunità 32

4.1.4 Organizzazione del lavoro 32

4.1.5 Formazione 32

4.1.6 Comunicazione interna 33

4.1.7 Sistema di remunerazione e incentivazione 33

4.1.8 Sicurezza 34

4.1.9 Relazioni industriali 35

4.2 Azionisti 36

4.3 Finanziatori 37

4.4 Fornitori 37

4.4.1 Politiche verso i fornitori 37

4.4.2 Ripartizione dei costi di produzione per settore di attività 38

4.4.3 Localizzazione sul territorio 38

4.5 Clienti 39

4.5.1 Tipologie di clienti e sistema tariffario 39

4.5.2 Qualità del servizio 40

4.5.3 Sicurezza e continuità del servizio 42

4.5.4 Indagini sulla soddisfazione dei clienti 43

4.5.5 Comunicazione e relazioni con il pubblico 43

4.6 Istituzioni 44

4.6.1 Contributo economico 44

4.6.2 Modalità di rapporto con le istituzioni 44

4.6.3 Collaborazione con enti di ricerca, enti pubblici ed università 44

4.6.4 Telecomunicazioni 45

4.7 Collettività 45

4.7.1 Educazione ambientale 45

4.7.2 Comunicazione 46

4.7.3 Cultura 46

4.7.4 Monitoraggio ambientale area circostante termovalorizzatore Frullo 47

29

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

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30

4.1 Dipendenti

Il personale costituisce l’elemento determi-nante per erogare e garantire servizi di qua-lità ai consumatori e consentire all’azienda diperseguire sempre maggiori livelli di soddi-sfazione dei clienti attraverso processi dimiglioramento continuo delle prestazioni.

L’evento che ha caratterizzato il 2002 è sta-to l’integrazione delle undici società chehanno dato vita al gruppo Hera. Notevoleimpegno è stato profuso affinché il conse-guente processo di integrazione dei dipen-denti si svolgesse in modo armonico e fossevissuto positivamente da tutto il personale.Hera pone grande attenzione alla valorizza-zione delle risorse umane tramite un’artico-lata attività di formazione e la pianificazionedi percorsi di incentivazione e promozione.

I principi alla base del rapporto tra il Gruppoed i suoi dipendenti:• motivare i dipendenti e coinvolgerli nella

vita aziendale;• creare un clima lavorativo sereno e social-

mente responsabile rafforzando la coesioneaziendale e la collaborazione tra colleghi ed incrementando l’efficienza lavorativa e la disponibilità ed il rispetto verso i clienti;

• incrementare l’efficienza lavorativa e la disponibilità ed il rispetto verso i clienti;

• fondare il rapporto lavorativo sulla corret-tezza e la trasparenza;

• predisporre adeguate attività di formazione

ed informazione dei lavoratori;• garantire un adeguato livello professionale,

la rispondenza ai ruoli ed alle responsabi-lità del personale;

• rispettare i principi di non discriminazione e delle pari opportunità;

• assicurare chiarezza e visibilità nei processi di valutazione del personale e nell’asse-gnazione di eventuali premi;

• mantenere corretti rapporti con i rappre-sentanti, interni ed esterni, dei lavoratori;

• garantire la tutela della salute dei dipen-denti e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

I dipendenti del gruppo Hera al 31 dicembre2002 sono complessivamente 4.538, con laseguente ripartizione per qualifica: 68

Dirigenti, 105 Quadri, 1.646 Impiegati e2.719 Operai.Nelle seguenti tabelle sono illustrate la com-posizione e le caratteristiche principali delpersonale al 31 dicembre 2002.I dati elaborati in questa sezione hanno ad

oggetto Hera S.p.A., Hera Comm S.r.l. e lecinque Società Operative Territoriali per untotale di 4.232 dipendenti corrispondenti acirca il 93% della forza lavoro del Gruppo.

4.1.2 COMPOSIZIONE DELLA FORZA LAVORO

4.1.1 POLITICHE PER IL PERSONALE

Donne

5

17

677

180

879

Uomini

63

79

949

2.262

3.353

Totale

68

96

1.626

2.442

4.232

Dirigenti

Quadri

Impiegati

Operai

TOTALE

NUMERO DIPENDENTI

Donne

803

21

32

23

879

Uomini

3.245

61

18

29

3.353

Totale

4.048

82

50

52

4.232

A tempo indeterminato

A tempo determinato*

Lavoratori interinali

Collaborazione coordinata e continuativa

TOTALE

TIPOLOGIA CONTRATTUALE

* La voce comprende contratti a tempo determinato, contratti di formazione lavoro e apprendistato, contratti di lavoro stagionale, prestazioni professionali.

Donne47

67

262

379

124

879

Uomini666

945

1.279

326

137

3.353

Totale713

1.012

1.541

705

261

4.232

Produzione – Settore Energia

Produzione – Settore Idrico

Produzione – Settore Ambiente

Amministrazione

Commerciale

TOTALE

Numero dipendentiSUDDIVISIONE PER FUNZIONE

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

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31

L’attuale politica del personale prevede diaccompagnare il processo di integrazionedelle società confluite in Hera con un pianodi valorizzazione e riconversione delle risor-se umane rese disponibili dai vari processi dirazionalizzazione interna connessi alla nuo-va struttura societaria, un’efficace gestionedel turnover e l’ulteriore affidamento in out-sourcing delle attività con limitato valoreaggiunto. Si ricorrerà ad assunzioni solo perfigure ad alto contenuto professionale di dif-ficile reperimento con le suddette modalità.

50

46

39

41

Dirigenti

Quadri

Impiegati

Operai

50

49

42

43

DonneUominiETÀ MEDIA

11

17

12

10

Dirigenti

Quadri

Impiegati

Operai

13

17

13

12

DonneUominiANZIANITÀ MEDIA

Donne

416

90

233

87

53

879

Uomini

1.383

505

692

647

126

3.353

Totale

1.799

595

925

734

179

4.232

Provincia di Bologna

Provincia di Forlì – Cesena

Provincia di Ravenna

Provincia di Rimini

Altre province

TOTALE

SUDDIVISIONE PER RESIDENZA

TOTALE356.650

47.700

71.225

85.800

Operai236.100

14.350

59.360

51.020

Impiegati111.750

30.850

11.190

32.810

Malattia

Gravidanza

Infortunio

Sciopero

ORE DI ASSENZE NELL’ANNO 2002Quadri6.730

2.500

675

1.970

Dirigenti2.070

-

-

-

Motivazioni

Dimissioni

Pensionamenti

Decessi

Licenziamenti

TOTALE

Numero21

85

5

1

112

% sul totale18,7%

75,9%

4,5%

0,9%

CESSAZIONI DEL RAPPORTO DI LAVORO NELL’ANNO 2002

tempo indeterminato

tempo determinato

CFL

altro

TOTALE

Numero66

187

10

49

312

% sul totale21%

60%

3%

16%

ASSUNZIONI 2002

Licenza elementare

Licenza media+qualifica

Diploma

Laurea

TITOLO DI STUDIODirigenti Quadri Impiegati Operai Totali TOTALE*

U D U D U D U D U D

1

5

47

3

2

1

35

30

5

10

14

148

504

112

1

93

366

96

83

1.287

429

4

3

120

49

1

97

1.437

973

203

4

213

423

109

1011.6501.396312

*Per 773 dipendenti il titolo di studio non è disponibile

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

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32

Nel 2002 il management di Hera ha definitola struttura del Gruppo e l’assetto organizza-tivo delle singole società allocando le risorseumane e definendo le responsabilità.Hera S.p.A. é responsabile delle strategie, delcoordinamento delle attività, dello sviluppodi nuove iniziative e della gestione degliimpianti relativi al recupero e allo smaltimen-to dei rifiuti nonché delle prestazioni di ser-

vizi generali (amministrazione, finanza econtrollo; personale; affari legali e societari;sistemi informativi; ecc.). Le attività di vendi-ta di gas e di energia elettrica ai clienti ido-nei sono accentrate in un’unica società divendita, Hera Comm. La macrostruttura diHera è costituita pertanto dalle DirezioniCentrali, dalle Divisioni e dalle SocietàOperative Territoriali.Il modello organizzativo adottato coniugauna gestione unitaria ed integrata attraversola quale perseguire le sinergie derivanti dalla

razionalizzazione e dall’ottenimento di eco-nomie di scala e di scopo, con il manteni-mento del presidio e del forte radicamentolocale attraverso la costituzione delle SocietàOperative Territoriali.I responsabili di Hera e i responsabili chiavedelle società del Gruppo sono stati individua-ti attraverso un processo di valutazione deidirigenti (management assessment) dellesocietà partecipanti all’integrazione, conl’assistenza di un advisor specializzato nelsettore.

Hera pone grande attenzione alla valoriz-zazione del proprio capitale umano tramiteun’articolata attività di formazione e la piani-ficazione di percorsi di incentivazione ecrescita professionale.La formazione dei collaboratori rappresentaun elemento distintivo del gruppo Hera, unaleva strategica importante per gestire il cam-biamento organizzativo e garantire la cresci-ta delle prestazioni aziendali.Le diverse aziende confluite in Hera, pur inconsiderazione dei vari approcci e delle dif-ferenti culture in merito alla problematicadella formazione, dell’addestramento e del-l’aggiornamento professionale dei dipenden-ti (soprattutto in dipendenza della diversadimensione e della complessità organizzativaaziendale), hanno garantito nel 2002 uncostante presidio ed un’adeguata promozionedelle azioni formative necessarie a conseguirei diversi obiettivi didattici localmente deter-minati.

La tematica dell’addestramento operativo edella formazione specialistica si è estrinsecata:• in corsi collettivi mirati a diffondere nuove

tecnologie e prassi operative;• nella partecipazione di singoli responsabili

ed addetti a qualificati eventi formativi esterni;

• mediante affiancamenti strutturati (“train-ing on the job”) su nuove macchine opera-trici e per nuovi inserimenti di personale nei diversi settori interessati.

Così è stato anche per la problematica dellaprevenzione e protezione della salute deilavoratori, che ha visto in molte aziende cam-pagne specifiche aventi l’obiettivo di ridurrela percentuale di infortuni e comunicare icomportamenti sicuri in dipendenza del-l’analisi dei rischi (alcune di queste, ritenuteparticolarmente meritevoli, hanno ricevutospecifici finanziamenti da parte di INAIL).La tematica della Qualità (ISO 9000) edell’Ambiente (ISO 14000) è stata supportatada azioni formative nelle realtà aziendalidove era in corso il conseguimento della cer-tificazione, così come dove tale risultato era

stato raggiunto. Tali corsi sono stati sia disensibilizzazione per la generalità dei dipen-denti, sia su tematiche specifiche per i settoricoinvolti in cambiamenti delle procedureoperative.La formazione manageriale, prevalentementeinterna laddove la numerosità lo consentivaed esterna negli altri casi, ha accompagnatolo sviluppo professionale dei dirigenti equadri nelle diverse realtà aziendali, qualorasi evidenziasse un‘esigenza di accrescere lecompetenze trasversali di “leadership” e digestione risorse.Le esperienze delle società confluite in Herain termini di attenzione verso la formazione(misurabili dal fattore ore/uomo) sono piut-tosto diversificate: da una prima stima sonovariabili da un massimo di circa 20 ore/uomopro capite ad un minimo di circa 5 ore/uomo.Complessivamente si può stimare un consun-tivo 2002 Hera attestato su circa 60.000ore/uomo di formazione (circa 13 ore/uomopro capite).

Nel 2002 è stato firmato fra HERA edUniversità di Bologna un importante Accordodi Collaborazione, che definisce le forme dirapporto a fini di sviluppo delle relazioni reci-proche

* Dati stimati

Nella gestione del personale il Gruppo siimpegna a promuovere le pari opportunità ead evitare ogni forma di discriminazione.Al 31 dicembre 2002 115 dipendenti hannoun contratto a tempo parziale (part time)

attivato nella maggior parte dei casi surichiesta del dipendente: l’83% di tali con-tratti interessa il personale femminile. Lamaggior parte di questi contratti è di tipo“orizzontale”, cioè con orario di lavoro distri-buito su tutti i giorni della settimana, mentresono presenti solo alcuni contratti di tipo“verticale”, cioè con prestazione lavorativa

concentrata su due-tre giorni alla settimana.Nella nostra società le astensioni per mater-nità da parte delle dipendenti con mansioneoperaia sono solitamente di durata superioreai minimi di legge, dato che si riconosce unaparticolare gravosità delle mansioni svolte(autista, spazzino, …).

Addestramento professionale

Qualità, sicurezza e ambiente

Addestramento e formazione specialistica

Formazione manageriale

TOTALE

Ore uomo29.615

10.916

14.629

4.578

59.738

FORMAZIONE 2002*

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

4.1.3 PARI OPPORTUNITÀ

4.1.4 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

4.1.5 FORMAZIONE

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I CCNL di categoria applicati nel Gruppo pre-vedono l’erogazione a tutti i dipendenti dipremi di produttività collegati ai risultati rag-giunti dalla società rispetto ad obiettivi, emodalità di calcolo degli importi, stabiliti inaccordo con le Organizzazioni Sindacali. ICCNL prevedono poi modalità particolari diremunerazione della qualità delle prestazionidei quadri e degli impiegati direttivi.Ai dirigenti Hera è riservato un sistema diManagement by Objectives (MBO) che mira adefinire una politica omogenea e trasparenteper tutto il Gruppo, nell’ambito della remune-razione totale.Per il 2003 è stato implementato un meccani-smo gestionale fondato sul raggiungimento diobiettivi specifici per ciascuna area di risulta-to, definiti sulla base di precise previsioni dibudget, fondato su:• 3 obiettivi di valenza complessiva azienda-

le, per il vertice;• 3 obiettivi aziendali + 3 obiettivi individua-

li, per i dirigenti.Nel 2° semestre 2003 verranno avviati proget-ti di assessment per quadri e direttivi miratialla definizione e alla omogeneizzazione di unsistema di incentivazione basato sulla valuta-zione delle prestazioni, che mira a rilevare conla massima oggettività possibile i risultati dilavoro, e all’analisi di tratti ed elementi per-sonali che consentono di operare in funzionidiverse o a più alto livello di responsabilità.I dipendenti di Hera possono aderire, su basevolontaria, ai fondi pensione previsti contrat-

tualmente (Previambiente, Pegaso, Previn-dai). Il finanziamento avviene attraverso ilversamento di quote trattenute al dipenden-te, di quote a carico del datore di lavoro e diquote prelevate dal trattamento di fine rap-porto. Ai dipendenti è stato destinato più del52% del valore aggiunto creato nel 2002 adimostrazione dell’importanza che questostakeholder assume per l’azienda e di quantoquesta sia impegnata nella sua tutela.

33

Il Gruppo dispone di modalità codificate econsolidate per la comunicazione interna,inoltrata per posta elettronica ai diretti inte-ressati e/o a tutti i responsabili, con affissio-ne in classiche bacheche aziendali.Gli Ordini di Servizio interessano la costitu-zione, la soppressione, le modifiche di dipen-denze gerarchiche, la nomina, la cessazionedei rapporti di lavoro, i trasferimenti, l’asse-gnazione di incarichi o la loro revoca e i cam-biamenti di denominazione delle unità orga-nizzative. Con Disposizioni di Servizio siemettono norme, anche a carattere transito-

rio, che regolano le modalità operative nel-l’ambito di un servizio in relazione ad unospecifico argomento e dispongono azioni ecomportamenti a cui tutti o specifici dipen-denti sono tenuti ad uniformarsi o ad attua-re.Con Comunicati Interni si affrontano argo-menti quali notizie o disposizioni di caratteregenerale, istruzioni integrative di procedure,attuazioni di norme e comunicazioni.L’Albo Aziendale consiste in una bachecamurale in cui sono esposti tutti i comunicatirelativi ai bandi di selezione per mobilitàinterna. Le procedure interne aventi rilevan-za aziendale vengono diffuse a tutti i respon-sabili attraverso una apposita Disposizione di

Servizio che indica l’emissione e gli ambiti.Inoltre, a cura della funzione “Rapporti con imedia e comunicazione locale”, ogni mattinaviene diffusa in rete la rassegna stampa deiquotidiani locali e nazionali. In essa vengonoriprodotti gli articoli con notizie riguardantiHera e gli altri operatori del settore, sulletematiche acqua, energia, rifiuti, ambiente,telecomunicazioni, nonché tutti quelli di pos-sibile rilevanza per la strategia e la politicaaziendale. Gli articoli d’interesse ma non diurgente consultazione vengono raccolti nellarassegna settimanale che viene diffusa alvenerdì.

Settore Energia

- area gas

- area energia elettrica

Settore Acqua

Settore Ambiente

Altri servizi

TOTALE

(migliaia di euro)

32.038

3.824

65.029

79.101

9.406

189.398

% sul totale

16,9%

2,0%

34,3%

41,8%

5,0%

COSTO DEL LAVORO

Salari e stipendi

Oneri sociali

Trattamento di fine rapporto

Altri costi

TOTALE

2002131.272

45.284

10.335

2.507

189.398

COMPOSIZIONE DEL COSTO DEL LAVORO (migliaia di euro)

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

4.1.6 COMUNICAZIONE INTERNA

4.1.7 SISTEMA DI REMUNERAZIONE E INCENTIVAZIONE

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34

Le società confluite nel gruppo Hera hannosempre profuso il loro costante impegno pergarantire elevati standard di salute e sicurez-za nei propri luoghi di lavoro prendendo ariferimento i principi cardine su cui si basa ilsistema normativo vigente.I Servizi Prevenzione e Protezione (SPP) del-le sei principali società del gruppo, HeraS.p.A. e le cinque Società OperativaTerritoriali, sono oggi costituiti da unresponsabile e da altri tecnici interni; perspecifiche necessità ci si avvale di espertiesterni e si coinvolgono, ogni qualvolta lo siritiene opportuno, figure professionali ope-ranti presso le varie unità aziendali.All’interno della Direzione Qualità, Sicurezzae Ambiente della capogruppo Hera S.p.A. èstata costituita una funzione di coordina-mento della sicurezza: ad essa si affida ilcompito di promuovere il miglioramento deilivelli della sicurezza nel gruppo, attuandoe/o agevolando azioni di benchmarking escambio delle esperienze.I Rappresentanti dei Lavoratori per laSicurezza (RLS) sono periodicamente consul-tati e informati attraverso contatti informaliche intercorrono tra addetti ai SPP e i singo-li RLS: partecipano inoltre a gruppi di lavoromisti su temi quali la scelta dei dispositivi diprotezione individuale, la gestione di verifi-che ispettive di sicurezza, interventi di infor-mazione e sviluppo della cultura della sicu-rezza. I Medici Competenti offrono un sup-

porto costante e attivo per il miglioramentodei livelli della sicurezza nel Gruppo, collabo-rando in particolare all’analisi e valutazionedei rischi e alle verifiche nei luoghi di lavoro.

LA VALUTAZIONE DEI RISCHII metodi di analisi e valutazione dei rischi perla salute e la sicurezza dei lavoratori che adot-tiamo in Hera si basano sulla suddivisione in“luoghi di lavoro” ed in “attività” degli ambien-ti aziendali e delle operazioni lavorative.Durante gli aggiornamenti, svolti periodica-mente e/o in caso di significative innovazio-ni tecniche e/o organizzative, prima verifi-chiamo l’individuazione dei luoghi di lavoro edelle attività, quindi l’individuazione dei fat-tori di rischio, cioè le fonti di rischio presen-ti in ciascun luogo o attività. Infine proce-diamo alla valutazione del rischio, cioè alladeterminazione delle probabilità e della gra-vità del danno connesse ad ogni potenzialeevento nocivo per la salute e/o la sicurezzadel lavoratore esposto, e alla verifica dellemisure di tutela adottate, con particolareattenzione alla possibilità di interventimigliorativi.

INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTOQueste azioni, tese a sviluppare conoscenzema anche atteggiamenti e comportamenticoerenti con la cultura della salute e dellasicurezza sul lavoro, si sviluppano con rego-larità sulla base di una programmazioneannuale derivante dall’analisi dei bisogniformativi. I principali interventi effettuati

riguardano:• informazione e formazione nuovi assunti e

lavoratori interessati a cambi di mansione;• approfondimenti per reparti o gruppi omo-

genei;• il “preposto”: acquisizione, o aggiorna-

mento, delle competenze necessarie per svolgere al meglio il ruolo, cardine nel sistema di gestione della sicurezza prefi-gurato dal D.Lgs. 626/94;

• primo intervento antincendio;• gestione emergenze;• sicurezza negli appalti: formazione tecnici

al ruolo di coordinatore per la sicurezza (D.Lgs. 494/96) e loro collaboratori, for-mazione referenti Hera per lavori non sog-getti al D.Lgs. 494/96.

GLI INFORTUNIHera presta molta attenzione agli aspetti eti-ci, riferiti alla difesa del bene primario dellasalute e del benessere del lavoratore, delfenomeno infortunistico.Per questa ragione realizziamo costanti eapprofondite analisi del fenomeno infortuni-stico, con il fine ultimo di individuare erimuovere le cause alla base di ciascun even-to, in particolare di quelli a più elevata gra-vità. In questo Bilancio presentiamo solo iprincipali indici che descrivono il fenomenoinfortunistico 2002 nelle realtà aziendali chedal 2003 operano in Hera S.p.A. e nelle cin-que S.O.T.: con le prossime edizioni intendia-mo presentare i primi risultati di analisi sultrend e sulle specificità che il fenomeno pos-siede nel Gruppo, analisi che in questa prima

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

I CIRCOLI RICREATIVI E CULTURALI I circoli ricreativi e culturali presenti nelle diverse Società Operative Territoriali del gruppo hanno lo scopo primariodi promuovere e realizzare attività di tipo culturale, ricreativo, sportivo e turistico favorendo occasioni di incontroe partecipazione tra i dipendenti. Le attività dei circoli sono finanziate per la maggior parte da un contributo azien-dale ed in parte minore dai contributi degli associati. I dipendenti soci possono partecipare alle iniziative pro-grammate ed usufruire dei servizi offerti. Per quanto riguarda le attività culturali vengono realizzati corsi di linguaed informatica, sono disponibili abbonamenti teatrali, vengono organizzate mostre fotografiche e serate letterarieed, inoltre, sono in funzione presso i circoli delle biblioteche con la possibilità di prestito libri.A scopo ricreativo sono organizzate cene e gite sociali, gare di carte, feste di Natale e di carnevale. Le attivitàsportive consistono nell’organizzazione di tornei di sport vari, gare di pesca e gite sciistiche. Inoltre, i circoli preve-dono per i soci un contributo percentuale sull’acquisto dei libri di testo per i dipendenti studenti e per i figli deidipendenti, altri contributi per matrimoni e per corsi od attività sportive e convenzioni presso alcuni esercizi com-merciali ed agenzie turistiche. I circoli sono gestiti in forma autonoma da un Consiglio Direttivo, eletto diretta-mente dai soci, sulla base di bilanci e di programmi annuali.

4.1.8 SICUREZZA

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fase non sono ancora state elaborate a talelivello di aggregazione.

PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTOSulla base dei risultati dell’aggiornamento del-la valutazione dei rischi, in stretto raccordocon i responsabili delle linee operative azien-dali, con il contributo del medico competentee in costante raccordo con gli RLS sono statidefiniti i programmi 2003 delle misure ritenu-te opportune per garantire il miglioramentonel tempo dei livelli di sicurezza. I programmi,redatti in piena sintonia con gli strumenti dipianificazione e controllo delle attività azien-dali (piano degli investimenti, budget d’eserci-zio), comprendono interventi tecnici e azioni

sui comportamenti. Su tali azioni, che alla lucedelle caratteristiche della maggior parte degliinfortuni riteniamo possano produrre unariduzione degli indici rispetto al 2002, agiremosoprattutto attraverso:• interventi di sensibilizzazione e formazione

per la sicurezza: intendiamo coinvolgere in aule di 15-18 persone diverse centinaia di addetti, per discutere assieme ad essi della loro sicurezza sul lavoro e individuare i com-

portamenti e gli interventi tecnici capaci di ridurre la probabilità di accadimento di infortuni;

• verifiche ispettive di sicurezza sull’efficacia e sul rispetto delle misure di prevenzione e di protezione esistenti, sia da parte dei lavoratori Hera che dei dipendenti di impre-se appaltatrici.

Indice di frequenza

Indice di gravità

Indice di incidenza

(numero infortuni / ore lavorate * 1.000.000)

(giorni di assenza per infortunio / ore lavorate * 1.000)

(numero infortuni / numero dipendenti * 100)

70,85

1,77

10,94

Nel corso del 2002 ci sono state azioni disciopero collegate ad eventi politici nazionalie a rinnovi dei contratti nazionali, mentrenessuna azione è stata intrapresa su baselocale o in relazione alla nascita di Hera.

Per completezza di informazione si evidenziache esistono diciotto contenziosi con singolidipendenti, con specifico accantonamento dibilancio relativo agli eventuali costi conse-guenti.

N.B: A titolo di esempio, non essendo possibile produrre i dati per l’intero gruppo Hera, si presentano fino al31/10/02 i dati relativi al personale Seabo S.p.A.

29/01/02

29/01/02

15/02/02

22/02/02

19/03/02

19/03/02

23/03/02

16/04/02

27/06/02

11/07/02

18/10/02

13-14/12/02

MotivoFisco, pensioni e art. 18 L. 300/70

Fisco, pensioni e art. 18 L. 300/70

Rinnovo CCNL

Rinnovo CCNL

Modifica art. 18 L. 300/70

Modifica art. 18 L. 300/70

Modifica art. 18 L. 300/70

Modifica art. 18 L. 300/70

Rinnovo CCNL

Modifica art. 18 L. 300/70

Fisco, pensioni e art. 18 L. 300/70

Rinnovo CCNL

% adesioni67,7

76,4

76,9

79,3

44,9

39,9

39,9

84,8

73,1

54,2

65,8

64,3

Data Durata4 ore

4 ore

4 ore

24 ore

4 ore

4 ore

24 ore

24 ore

24 ore

4 ore

24 ore

48 ore

CCNLFDA

FGA

FGA

FGA

FGA

FDA

FDA

Tutti

FDA

FGA

Tutti

FDA

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

L’evoluzione dell’azienda è stata accompagna-ta da relazioni costanti, trasparenti ed appro-priate con le Organizzazioni Sindacali.Sulla base di un programma di intenti teso agovernare e disciplinare i rapporti sindacali,contenuto in un accordo sottoscritto da tuttele parti promotrici del processo di unificazio-ne, sono prima state avviate le procedure ditrasferimento in Seabo S.p.A. (che contestual-mente ha mutato la propria ragione sociale in

Hera S.p.A.) delle aziende del perimetro roma-gnolo partecipanti al processo di integrazione;in tali occasioni di confronto si è pervenuti allasottoscrizione di appositi verbali sindacali.Successivamente sono state avviate le proce-dure di cessione di rami di azienda finalizzatiad ampliare ed incrementare le attività di ven-dita di gas ed energia elettrica di Hera CommS.r.l. (società partecipata al 100% da HeraS.p.A.). Anche in questo caso sono stati sotto-scritti accordi sindacali.Inoltre si è proceduto alla cessione dei rami diazienda delle attività tecniche e operative affe-

renti i settori Energia, Ambiente ed IdricoIntegrato nonché le attività correlate di carat-tere gestionale e amministrativo alle cinquesocietà territoriali partecipate al 100% da HeraS.p.A.. L’esame congiunto avviato con leOrganizzazioni Sindacali si è concluso con lasottoscrizione di verbali di incontro.Nell’ambito di tale contesto e sulla base diquanto concordato con il già citato accordoprogrammatico di avvio del processo di unifi-cazione, è stato avviato un confronto teso apervenire, anche attraverso un apporto consu-lenziale, ad un nuovo sistema di relazioni sin-dacali di gruppo finalizzato a rendere più age-vole il rapporto tra le parti sociali in un conte-sto territoriale e normativo quanto mai diver-sificato. Si è pervenuti poi ad una snella rego-lamentazione della mobilità territoriale delpersonale e ciò al fine di dotarsi di uno stru-mento necessario a fare fronte alle esigenze dirazionalizzazione organizzativa.

4.1.9 RELAZIONI INDUSTRIALI

CGIL

CISL

UIL

CISAL

TOTALE

Operai47,07

10,28

13,15

6,14

76,64

Totale43,14

11,28

14,24

4,28

72,93

Quadri / impiegati37,27

12,76

15,86

1,49

67,38

Sindacato

SINDACALIZZAZIONE GRUPPO HERA AL 31/12/02 (%)

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4.2 Azionisti

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

Intrattenere un positivo e costante rapportocon gli azionisti e offrire loro garanzie e tra-sparenza dell’investimento effettuato è unapriorità del Gruppo: la stessa collocazione diuna quota rilevante del capitale su un mercatofinanziario sempre più globale, sensibile eattento al comportamento corretto delleimprese, sprona la Società in tale direzione.La componente di valore aggiunto destinatoagli azionisti Hera nel 2002 è stata positiva(circa 8%) grazie ad una gestione dell’esercizioche ha condotto ad un utile di Gruppo pari acirca 33 milioni di euro.L’utile di Hera S.p.A., circa 29,5 milioni dieuro, è stato distribuito agli azionisti attraver-so la distribuzione di un dividendo di 0,035euro ad azione corrispondente ad un pay outratio di oltre il 90% (dopo l’accantonamento ariserva legale ed a riserva straordinaria).A seguito del processo di integrazione è statosignificativamente incrementato il patrimonionetto del gruppo Hera, in conseguenza di con-sistenti aumenti di capitale riservati ad oltre140 Comuni a fronte del conferimento delleattività operative delle principali società di ser-vizi pubblici locali operanti nelle Province diriferimento attuali. Al fine di garantire glistakeholder sulla congruità dei rapporti dicambio connessi alle operazioni di conferimen-to, le operazioni sono state sottoposte a veri-fica da parte di esperti valutatori indipenden-ti nominati dal Presidente del Tribunale diBologna come previsto dal Codice Civile.Nella prima parte del 2003, il gruppo Hera haavviato il processo di quotazione in borsa pervolontà degli azionisti. I benefici attesi dalprocesso di quotazione sono:• agevolare ulteriori espansioni attraverso

processi di integrazione con altre società;• aumentare il valore del Gruppo e crearne

maggiore determinatezza;• generare una fonte alternativa di approvvi-

gionamento di risorse finanziarie per lo svi-luppo futuro;

• permettere migliore standing e visibilità, anche internazionale, del Gruppo.

Tali aspetti hanno riflessi strategici positivi perlo sviluppo del business sia per linee di cresci-ta interne che per la crescita esterna attraver-so eventuali ulteriori processi di integrazionecon società complementari.La quotazione in Borsa garantirà un’intensifi-cazione delle attività di relazione con gli azio-nisti. Le società quotate redigono bilanci tri-mestrali e organizzano almeno due incontriall’anno con gli azionisti per illustrare l’anda-mento e le strategie del Gruppo.Le aziende quotate in Borsa, inoltre, sonooggetto di studio da parte di analisti finanzia-ri indipendenti che mettono a disposizionedegli azionisti e investitori le ricerche pubbli-cate, e regolarmente aggiornate, contenentiun parere professionale ed indipendente sulvalore economico del Gruppo.I significativi cambiamenti menzionati sonofunzionali non solo ad un aumento della tra-sparenza e continuità delle relazioni con gliazionisti ma anche a creare un vantaggio pertutti gli stakeholder.Infatti, con il processo di integrazione e con laquotazione in borsa, il gruppo Hera ha imple-mentato una serie di miglioramenti di tutte leprincipali funzioni aziendali e creato nuovefunzioni con lo scopo di incrementare il livellodi efficienza della gestione d’impresa ponendole premesse per una migliore soddisfazionedegli interessi degli azionisti.La vendita di azioni della Società ha previstoincentivi per i dipendenti e i pensionati, i resi-denti, gli utenti e le associazioni di categoria:a chi manterrà senza soluzione di continuità laproprietà delle azioni per almeno dodici mesidalla data del pagamento, spetterà l’attribu-zione gratuita di una azione ogni dieci azioni

detenute. Per il pubblico indistinto è inveceprevista l’attribuzione gratuita di un’azioneogni venti azioni detenute se la loro proprietàsarà mantenuta per dodici mesi.Per i dipendenti si prevede la possibilità di farricorso alla quota del TFR nella disponibilitàdel datore di lavoro. Per dipendenti e pensio-nati del gruppo Hera è prevista inoltre l’attri-buzione di un lotto minimo garantito. Gli azio-nisti venditori si riservano infine la facoltà diriconoscere agli acquirenti un ulteriore sconto.All’inizio del 2003 è stata istituita la funzionedi Investor Relations dedicata al rapporto conazionisti ed investitori che saranno così infor-mati (anche in tempo reale attraverso unanuova sezione dedicata alla comunicazionecon gli azionisti ed investitori sul sito istituzio-nale del Gruppo) sui principali accadimentiinfluenti sul valore economico del Gruppo assi-curando una informativa “price sensitive” tem-pestiva, continuativa e simmetrica. Tale atti-vità pone le premesse per riflettere nel valoredi mercato delle azioni tutte le componentirilevanti ai fini della determinazione del realevalore economico del Gruppo.Nella prima parte del 2003 la CorporateGovernance del gruppo Hera è stata adeguataagli standard seguiti dalle società quotate inborsa al fine di rendere i meccanismi di gover-no d’impresa maggiormente trasparenti afavore di tutti gli stakeholder ed in previsionedell’ulteriore allargamento della compaginesociale conseguente alla quotazione in Borsa.Oltre all’adeguamento del regolamento assem-bleare e dello statuto in ottemperanza alledisposizioni previste per le società quotate amaggiore tutela degli azionisti, sono statiapportati cambiamenti che recepiscono i prin-cipi contenuti dal codice di autodisciplina del“Codice Preda”.A fine 2002 sono stati istituiti il Comitato perla Remunerazione del Management ed ilComitato per il Controllo Interno. Ad inizio2003 si è adottato un codice di autodisciplinaper il c.d. “internal dealing” che prevede lacomunicazione di tutte le transazioni rilevantieffettuate dal management sulle azioni dellasocietà.Lo statuto di Hera S.p.A. riflette la natura disocietà partecipata da enti pubblici: gli aspet-ti salienti dello statuto sono contenuti nell’art.7 dello stesso, che prevede che Hera S.p.A.rimanga, anche dopo la quotazione in borsa,una società con la qualifica “a prevalente capi-tale pubblico” e, nell’art. 8, si prevede per ilsingolo azionista privato un limite massimo dipossesso azionario del 2%.

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4.3 FinanziatoriDurante il 2002, i principali istituti creditiziche hanno intrattenuto rapporti con ilGruppo sono stati: il gruppo Intesa, il grup-po Unicredito, Efibanca, BNL, BancaPopolare di Milano, il gruppo IMI e il Bancodi Bilbao Vizcaya Argentaria.Ai finanziatori viene attribuito quasi il 4%del valore aggiunto generato dalla gestione.Tale remunerazione riguarda per la totalità ilpagamento degli oneri finanziari sui prestiticoncessi.Riteniamo che per il Gruppo non sussista unasignificativa dipendenza da finanziatori,infatti il rapporto tra debiti finanziari epatrimonio netto è pari a 0,42. L’incidenza del principale finanziatore di

Hera, il gruppo Intesa, è pari a circa il 13%dell’indebitamento finanziario complessivo.Nel settembre del 2002, Hera ha stipulato uncontratto di finanziamento in project finan-ce con un gruppo di banche per la realizza-zione di interventi di riqualificazione tecno-logica e di ampliamento dell’impianto di ter-movalorizzazione del Frullo. Le principalibanche interessate dall’operazione fanno

parte del gruppo Unicredito e Intesa.L’ammontare complessivo di questo finanzia-mento in pool è di circa 145 milioni di euro,di cui il 50% è posto a carico di UnicreditBanca d’Impresa S.p.A.

L’indebitamento del Gruppo, al 31 dicembre2002, è riassunto nella seguente tabella:

Il dettaglio delle voci debiti verso banche edebiti verso altri finanziatori, evidenziando laposizione della capogruppo rispetto alle altre

società consolidate, è rappresentato dallatabella che segue (al netto dell’ammontare

del prestito obbligazionario in essere al31/12/2002):

Non esistono contenziosi con finanziatori.

Hera S.p.A.

Altre società consolidate

Totale

133.745

53.650

187.395

Debiti versobanche

140.262

17.410

157.672

Debiti verso altrifinanziatori

247.007

71.060

345.067

Totale(migliaia di euro)

Debiti verso banche

Debiti verso altri finanziatori

Obbligazioni

Totale

140.634

18.117

2.582

161.333

Breve

46.761

139.555

5.165

191.481

Medio / Lungo

187.395

157.672

7.747

352.814

Totale(migliaia di euro)

Il gruppo Hera imposta i rapporti con i forni-tori facendo riferimento a principi di corret-tezza, equità e trasparenza. I criteri di sele-zione dei fornitori si basano sulla valutazionedei livelli di qualità delle prestazioni, dell’i-doneità tecnico-professionale, del rispettodell’ambiente e dell’impegno sociale.

Nelle attività confluite in Hera in cui eranostati applicati sistemi di gestione di qualità eambiente certificati sono già applicate speci-fiche procedure per la qualifica iniziale e lavalutazione periodica dei fornitori: il proget-to di sviluppo del sistema di gestione inte-grato qualità, sicurezza e ambiente dell’inte-ro gruppo Hera porterà a documentare talimodalità di gestione del rapporto con i forni-tori anche nelle restanti attività.

I passi principali delle procedure esistentisono:• qualifica iniziale del fornitore, volta ad

assicurarsi che disponga di un’adeguata organizzazione e sia in grado di soddisfa-re le specifiche tecniche della fornitura;

• valutazioni periodiche del fornitore, per verificare il mantenimento nel tempo del-la qualifica concessa.

Per i nuovi fornitori è stata definita una serie

37

4.4.1 POLITICHE VERSO I FORNITORI

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

I meccanismi di nomina del Consiglio diAmministrazione, contenuti nell’articolo 17dello statuto, prevedono che:

Gli enti pubblici azionisti rappresentanti il 99%del capitale sociale hanno stipulato un pattoparasociale (Patto di Sindacato) che prevede illoro impegno, entro 6 mesi dall’offerta globa-le, a porre all’ordine del giorno l’incremento a13 del numero dei membri del Consiglio diAmministrazione, 3 dei quali nominati dagliazionisti privati; gli aderenti al patto di sinda-cato si sono impegnati, inoltre, a fare quantoin loro potere perché due sindaci del CollegioSindacale (uno effettivo e uno supplente) ven-gano nominati dagli azionisti privati.Non esistono contenziosi con azionisti.

4.4 Fornitori

• il Comune di Bologna elegga: 4 Membri;• la Provincia di Bologna designi per conto

di altri 47 Comuni: 1 Membro;• Con.Ami elegga: 1 Membro;• il Comune di Ravenna designi per conto di

altri 11 Comuni: 1 Membro;• il Comune di Forlì elegga: 1 Membro;• il Comune di Rimini designi per conto di

altri 26 Comuni: 1 Membro;• il Comune di Cesena designi per conto di

altri 25 Comuni: 1 Membro.

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di requisiti sia organizzativi sia legati allaqualità delle forniture: obbligatori, perchéstabiliti per legge, fondamentali a giudiziodella struttura tecnica o facoltativi, cioè lacui importanza è valutata di volta in volta.La verifica del soddisfacimento dei vari requi-siti avviene tramite:• acquisizione di certificazioni;• verifiche ispettive presso i fornitori;• analisi di questionari di autovalutazione;• prove, controlli e collaudi su fornitura

campione.Con frequenza annuale viene riesaminato ilmantenimento dei requisiti organizzativi con-siderati indispensabili, nonché il raggiungi-mento degli obiettivi fissati.Dato che si è scelto di instaurare coi proprifornitori un rapporto di collaborazione, èprevista la comunicazione degli elementi divalutazione utilizzati e dei punteggi conse-guiti nelle valutazioni.Nei contesti in cui sono presenti certificazio-ni ambientali, in particolare nella gestionedella discarica di Baricella in cui si è ottenutala registrazione EMAS, per prevenire danniall’ambiente derivanti dall’attività dei forni-tori che operano sia all’interno che all’ester-no dell’impianto, la società fornisce:• politica ambientale;• procedure operative attinenti al tipo di

attività richiesta;• descrizione sulle corrette modalità di

gestione dei rifiuti prodotti nell’ambito del servizio svolto;

• indicazioni sui corretti comportamenti da adottarsi all’interno dell’impianto.

La società inoltre esplicita, nelle specifichetecniche, eventuali sanzioni attivabili nel

caso in cui non vengano rispettate le proce-dure e le istruzioni indicate.Durante le fasi del servizio, il personale inter-no segnala al fornitore o al suo personale leoperazioni non conformi o che possono por-tare ad una non conformità rispetto a quantodefinito.

I costi di produzione nel 2002 sono ripartitiin base ai settori di attività come illustratonel seguente grafico.

4.4.2 RIPARTIZIONE DEI COSTI DIPRODUZIONE PER SETTORE DI ATTIVITÀ

ENI Gas & Power S.p.A. (già SNAM S.p.A.)rappresenta il fornitore quasi esclusivo di gasnaturale del gruppo Hera. Le fonti di approv-vigionamento dell’energia elettrica vendutaai clienti idonei sono l’import, l’acquisto da

grossisti operanti sul mercato libero e le asteCIP 6. Per quanto concerne il settore idrico,nel corso del 2002 il Gruppo ha coperto oltreil 20% del proprio fabbisogno idrico fornen-dosi da Romagna Acque S.p.A., azienda par-tecipata da numerosi Comuni soci di HeraS.p.A.. La ricaduta sul territorio può essereconsiderata un ulteriore elemento qualifi-

cante nella selezione dei fornitori. Purtroppoa causa del recente avvio del gruppo Heranon siamo in grado di produrre dati relativialla localizzazione sul territorio dei nostrifornitori.

Esiste un solo contenzioso con un singolofornitore.

4.4.3 LOCALIZZAZIONE SUL TERRITORIO

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

COSTI DI PRODUZIONE PER SETTORE DI ATTIVITÀ NEL 2002

2%

18%

60%

20%

Settore Idrico

Settore Ambiente

Altri servizi

N.B. al lordo degli autoconsumi

Settore Energia

A seconda del bene o del servizio richiesto, vengono inserite nei contratti tutte leprescrizioni volte a salvaguardare l’ambiente ed a garantire la sicurezza dei lavora-tori, tra cui, a titolo esemplificativo:• il rispetto all’interno del sito della segnaletica stradale e di eventuale

velocità massima (10-30 km/h);• i mezzi impiegati devono rispettare i limiti di legge sulle emissioni in atmosfera;• al fine di evitare incidenti i mezzi impiegati devono essere tenuti in per-

fetta efficienza ed in regola con i collaudi previsti dalla normativa vigente;

• i mezzi impiegati devono essere provvisti di materiali adsorbenti da uti-lizzarsi in casi di piccoli sversamenti accidentali;

• l’adozione delle norme di buona tecnica e di tutte le precauzioni per la sicurezza dei lavoratori e per evitare incidenti e/o dispersioni di sostanze inquinanti nell’ambiente;

• la fornitura o l’introduzione di prodotti chimici o tecnici deve essere accompagnata dalle relative schede di sicurezza previste per legge che devono essere rese disponibili al Responsabile Impianto;

• i prodotti chimici o tecnici forniti o introdotti devono essere confezionati ed etichettati secondo la normativa vigente.

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Hera pone estrema attenzione ai bisogni delcliente impegnandosi ad assumere un atteg-giamento di disponibilità e cortesia, garan-tendo la massima qualità dei servizi erogatianche attraverso la puntuale e sollecita eva-sione dei reclami, all’interno di un processodi continuo miglioramento delle prestazioni.La stessa organizzazione del Gruppo garanti-sce la presenza capillare nel territorio, infat-ti, i rapporti con i cittadini e i clienti – cherappresentano il vero valore del Gruppo –sono costantemente presidiati e sviluppatiattraverso le divisioni aziendali e le SocietàOperative Territoriali.

39

Al fine di realizzare economie di scopo e divalorizzare le componenti di trasversalità sulcliente finale, i canali commerciali del Gruppogestiscono in modo unificato ed integrato lediverse attività. Inoltre, per massimizzarel’efficacia dell’attività di vendita, sono statiistituiti canali di vendita differenziati in basealla tipologia di clienti:

• business di medie e grandi dimensioni (“Business”) e settore pubblico (“Government”), che viene ulteriormente suddivisa in sottosegmenti in base alla col-locazione geografica, al settore specifico di attività, alla dimensione e numero deisiti presenti sul territorio;

• clientela residenziale e small office - home office (“Mass market”), suddivisa in diver-si sottosegmenti in relazione alle caratteri-stiche comportamentali ed attitudinali.

Sulla base di tale segmentazione del mercato,abbiamo da tempo avviato iniziative volte acomprendere ed interpretare meglio le esi-genze dei clienti in tutte le fasi di acquisto econsumo. Il grado di soddisfazione dei propriclienti, infatti, rappresenta per il Gruppo unimportante elemento di competitività nelmercato.Per la distribuzione e vendita di gas metano,GPL ed energia elettrica le tariffe applicate daHera seguono i criteri fissati dall’Autorità per

4.5.1 TIPOLOGIE DI CLIENTI E SISTEMA TARIFFARIO

Gas Clienti vincolati

Clienti idonei

Totale

GPL Clienti serviti

Teleriscaldamento Unità abitative servite

Energia elettrica Clienti vincolati

Clienti idonei

Totale

Gestione impianti semaforici Comuni serviti

Gestione illuminazione pubblica Comuni serviti

Gestione centrali termiche Contratti

667.695

235

667.930

1.614

14.883

48.743

138

48.881

14

39

102

SETTORE ENERGIA 2002

Acquedotto Utenti domestici

Altri

Totale

Fognatura Utenti civili

Utenti industriali

Totale

Depurazione Utenti civili

Utenti industriali

Totale

512.746

104.114

616.860

469.285

1.058

470.343

526.984

1.316

528.300

SETTORE IDRICO 2002

Raccolta rifiuti Comuni serviti

Abitanti serviti

Spazzamento e lavaggio strade Comuni serviti

Abitanti serviti

Servizio di viabilità invernale Comuni serviti

Abitanti serviti

Pulizia arenili Comuni serviti

100

1.663.241

64

1.499.217

6

796.000

8

SETTORE AMBIENTE 2002

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

4.5 Clienti

51%

21%

26%

2%

N.B. al lordo degli autoconsumi

Ambiente

Idrico

Energia

Altri servizi

Nel 2002 il fatturato del gruppo Hera è sta-to di 1.066.974 migliaia di euro ripartito in:

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4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG).Le tariffe per la vendita di gas metano aclienti vincolati (distinzione decaduta dal 1gennaio 2003 in base al Decreto Letta) sonodeterminate in funzione del numero di uten-ti, della lunghezza della rete, dei volumidistribuiti e della popolazione di ciascunComune gestito per tenere conto dei costi diesercizio e della remunerazione del capitaleinvestito. La vendita di gas ai clienti idonei èavvenuta in base a prezzi liberamente nego-ziati. L’approvvigionamento dell’energia elet-trica venduta ai clienti vincolati da Hera deri-va in parte dai processi di recupero energeti-co degli impianti gestiti ed in parte da acqui-sti da ENEL S.p.A., sulla base delle tarifferegolate dall’AEEG. La tariffa applicata all’e-nergia prodotta dal Gruppo tiene conto delcosto di produzione, riconosciuto pari alcosto di approvvigionamento dell’energiaelettrica destinata ai clienti vincolati, il qualeinclude i costi per la generazione ed il tra-sporto dell’energia sulla rete nazionale ed icosti di distribuzione di altri gestori (EnelDistribuzione S.p.A.). La tariffa per i clientiidonei viene liberamente pattuita.Le tariffe idriche sono stabilite in base alledirettive fornite dal CIPE (ComitatoInterministeriale per la ProgrammazioneEconomica). Le tariffe del servizio di acque-dotto sono differenziate in base agli usi della

risorsa idrica (usi domestici, industriale, com-merciale, servizi, allevamento, agricoltura,…) e vengono determinate tenendo contodelle componenti di costo del servizio (costioperativi, ammortamenti e remunerazionedel capitale) ed assicurano, come indicatodalla Legge Galli, la copertura integrale deicosti di investimento e di esercizio. Anche letariffe per i servizi di fognatura e depurazio-ne, specifiche per i diversi bacini gestiti, sonofissate in modo da assicurare la coperturaintegrale dei costi di investimento e di eser-cizio. I corrispettivi per il servizio di raccoltadei rifiuti urbani ed assimilati e per l’attivitàdi spazzamento e trattamento dei rifiuti sonocostituiti in alcuni Comuni dalla TARSU (tassasui rifiuti solidi urbani) ed in altri da unatariffa. Il Decreto Ronchi (D.Lgs. 22/97),infatti, ha previsto la progressiva sostituzionedella TARSU con una tariffa che copra i costirelativi alla gestione dei rifiuti e che saràriscossa direttamente dai soggetti gestori del

servizio. La tariffa, calcolata con criteri diver-si per utenze domestiche e non domestiche, ècomposta da una parte fissa, che è determi-nata in relazione alle componenti essenzialidel costo del servizio (riferite in particolareagli investimenti per le opere ed ai relativiammortamenti), e da una parte variabile,rapportata alla quantità di rifiuti conferiti, alservizio fornito ed all’entità dei costi digestione.A inizio 2003 su 119 Comuni serviti da Hera88 erano soggetti alla TARSU e 31 alla tariffa.

Distribuzione/vendita gas metano e GPL

Vendita energia elettrica

Teleriscaldamento

Servizio acquedotto

Servizio fognatura

Servizio depurazione

SERVIZIOeuro/m3

euro/kWh

euro/kWh

euro/m3

euro/m3

euro/m3

20020,28

0,097

0,054

0,82

0,098

0,277

2001 pro forma0,31

-

-

0,75

0,087

0,275

Dagli inizi degli anni novanta le società con-fluite in Hera hanno avviato lo sviluppo del-l’attività volta a garantire e migliorare la qua-lità del servizio attraverso sistemi di gestionecertificati in conformità alle norme della serieISO 9000.La qualità del servizio reso al nostro cliente èda sempre regolamentata all’interno di for-mali impegni contrattuali, che oggi hanno laveste di “contratti di servizio”, di contratti difornitura e, laddove anche previsto da speci-fica normativa, di “Carte dei Servizi”.

I contratti di servizio sono redatti, in confor-mità all’evoluzione delle normative di setto-re, con le amministrazioni per cui si eroganoservizi ambientali.Nel Settore Energia, in cui il rapporto conogni cliente è regolato da un contratto di for-nitura, assumono particolare rilievo a garan-zia dei clienti del servizio di distribuzione gasle Delibere 47 e 236 del 2000 emanatedall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.Con la prima delibera si stabiliscono standardcommerciali cui ogni distributore deve atte-nersi: si affrontano temi quali i tempi di allac-ciamento, di risposta al cliente che si presen-ta agli sportelli per un qualsiasi problema, la

gestione dei reclami. Con la Delibera 236 vie-ne affrontato invece il tema della sicurezzadell’erogazione del gas: si affrontano temiquali l’efficienza e la tempestività del prontointervento, il numero e la durata delle inter-ruzioni del servizio necessarie per manuten-zioni straordinarie della rete. I parametriricompresi nelle due delibere sono oggetto diuna rendicontazione che il gestore del servi-zio gas deve presentare annualmente.

4.5.2 QUALITÀ DEL SERVIZIO

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41

LE CARTE DEI SERVIZI

Lo scopo delle Carte dei Servizi è fissare i principi per l’erogazione dei servizi, stabilire standard generali riferibili allaqualità complessiva dell’azienda e standard specifici per prestazioni controllabili direttamente dal cittadino.All'interno delle Carte dei Servizi sono indicati gli standard il cui mancato rispetto da parte della società origina il dirittoad un rimborso.Tali Carte contengono le caratteristiche delle principali prestazioni fornite, nonché i tempi entro cui devono essere ese-guite (standard di qualità del servizio).I principi fondamentali a cui sono ispirate le Carte dei Servizi sono:• eguaglianza ed imparzialità di trattamento nei rapporti tra l’azienda e tutti coloro che entrano in contatto con

essa;• continuità e regolarità di erogazione del servizio, derogabile solo in occasione di guasti o per interventi manuten-

tivi della rete;• diritto di accesso del cliente e delle associazioni dei consumatori alle informazioni relative al servizio;• cortesia del personale nei rapporti coi clienti ed, in generale, in tutti i rapporti esterni al Gruppo;• efficacia ed efficienza del servizio prestato, da perseguire anche tramite piani per il miglioramento della qualità

del servizio che prevedano soluzioni sia tecnologiche sia organizzative volte a facilitare il contatto cliente-azienda;• chiarezza e comprensibilità delle comunicazioni con la clientela e/o utenza, ponendo la massima attenzione all’u-

so di un linguaggio semplice e di immediata comprensione;• impegno del Gruppo al rispetto delle normative in vigore e particolare attenzione della società al rispetto del-

l’ambiente, anche tramite l’adozione di misure di carattere volontario volte ad assicurare una maggiore tutela ambientale.

Le Carte dei Servizi, che riportano integralmente o richiamano le condizioni generali di fornitura dei servizi a cui siriferiscono, costituiscono un elemento integrativo degli stessi contratti di fornitura. Pertanto, tutte le condizioni piùfavorevoli per i clienti contenute nelle stesse Carte sostituiscono quelle riportate nei contratti di fornitura stessi.

Tempo massimo di attivazione del

servizio di fornitura gas

Tempo massimo di arrivo sul luogo di

chiamata per pronto intervento servizio

gas

Tempo massimo di attesa agli sportelli

per il servizio acqua

Tempo massimo di avvio dell’intervento

di ripristino dell’erogazione a seguito di

interruzione (Pronto Intervento)

Frequenza di svuotamento dei cassonetti

per la raccolta indifferenziata dei rifiuti

urbani

Tempi per risposte e richieste di

informazioni e/o reclami sul servizio di

raccolta rifiuti e igiene ambientale

Settore energia

Settore energia

Settore idrico

Settore idrico

Settore ambiente

Settore ambiente

Indicatore Rimborso in caso di mancato rispetto dello standard

•51,64 euro per

contatori dalla classe

G10 alla classe G25

• 25,82 euro

•51,64 euro per avvio

ripristino ed erogazione

acqua in seguito a

guasto al contatore o

all’impianto

•25,82 euro

Standard di qualità

•5 giorni per contatori fino alla classe G25

•1 ora per perdite da impianti Hera sia all’interno che all’esterno,

interruzioni o irregolarità nella fornitura, danneggiamenti

nella rete distributrice

•6 ore in tutti gli altri casi

•45 minuti

•immediato (coincidente col tempo di trasferimento sul posto)

a fronte di situazioni di pericolo

•6 ore per guasto al contatore o all’impianto (per segnalazioni

pervenute fra le ore 6 e le ore 22), con rimborso previsto

•Centro storico e prima periferia: 6 giorni su 7

•Zone residenziali e media periferia: 3 giorni su 7

•Zone rurali (utenze sparse): 2 giorni su 7

•20 giorni

ESEMPI DI INDICATORI DI QUALITÀ DEL SERVIZIO

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

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4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

Il gruppo Hera pone estrema attenzione alla sicurezza e all’affidabilità dei servizi forniti ai propri clienti attivando diverse iniziative tese a rag-giungere tale obiettivo.

4.5.3 SICUREZZA E CONTINUITÀ DEL SERVIZIO

SORVEGLIANZA DEGLI IMPIANTIL’instabile situazione internazionale ed i fre-quenti gravi attentati rendono strategica laprotezione degli impianti aziendali, in parti-colare le centrali idriche, sia da eventi acci-dentali (incendi, incidenti stradali con sver-samenti di sostanze pericolose, …) che daatti volontari (intrusioni a scopo di furto oattacchi terroristici). I piani di sorveglianza,elaborati nelle fasi più delicate dagli organipreposti alla gestione della sicurezza sul ter-ritorio (Prefettura), si basano sulla diffusapresenza di sistemi di videosorveglianza. Sitratta di sistemi composti da telecamere fis-se e orientabili collocate in corrispondenzadei punti ritenuti maggiormente strategiciper l’ingresso nell’area di intrusi e per il con-trollo visivo delle fasi dei processi. Le tele-camere orientabili, controllate a distanza,consentono di inquadrare ed ingrandire apiacimento particolari dell’area ripresa. Leimmagini riprese dalle telecamere installate

presso gli impianti sono rimandate a puntipresidiati 24 ore su 24 per l’attivazione dieventuali interventi immediati e memorizza-te per consentire, anche in un secondomomento, la visione delle riprese effettuate.

La videosorveglianza è integrata dalla pre-senza diffusa di altre tecnologie innovativeapplicate per il telecontrollo degli impianti,il controllo accessi e l’antincendio.

SICUREZZA DEGLI IMPIANTI D’UTENZADEL SERVIZIO GASPer garantire la sicurezza degli impianti d’u-tenza è attivo un servizio di pronto inter-vento che prevede l’arrivo sul luogo di chia-mata entro un’ora nel caso di perdite di gaso di danneggiamenti della rete di distribu-zione.Hera, inoltre, promuove campagne informa-tive per richiamare l’attenzione dei clienti alrispetto delle principali norme inerenti lasicurezza degli impianti a gas e per promuo-vere modelli comportamentali finalizzati agarantire nel tempo l’efficienza e l’affidabi-lità degli apparecchi.

LA TECNICA MIMSAl fine di un controllo in tempo reale della qualità delle acque in ingressonelle centrali idriche è stata applicata la tecnologia MIMS (Membrane InletMass Spectrometry), una tecnica analitica rapida, sensibile ed economica peranalisi in continuo mirate all’individuazione di composti organoalogenativolatili (quali cloroformio, tricloroetilene, tetracloroetilene, …), di solventi eidrocarburi. La presenza di tali sostanze nelle acque può essere conseguenzadegli scarichi industriali e domestici di vari solventi clorurati o di eventi acci-dentali. La tecnica è attualmente applicata alla centrale idrica Val di Setta(Bologna) e consente di impedire l’ingresso di acque contaminate in manieraanomala, con conseguente grave danno alla funzionalità dell’impianto, dan-no che potrebbe arrivare anche al blocco completo dell’attività del singoloimpianto e a momenti di difficoltà per la continuità del servizio idrico.

GAS METANO E SICUREZZA1. Se avvertite odore di gas, una fuga in atto, mantenete la calma. Non azionate

nessun interruttore elettrico e aprite subito le finestre, poi cercate la causa del-la fuga e non esitate a interpellare il Pronto Intervento di Hera per ogni proble-ma o consiglio.

2. Controllate periodicamente l'integrità del tubo flessibile che porta il gas a cia-scun apparecchio domestico. Il tubo va comunque cambiato ogni 5 anni.

3. Quando vi assentate da casa, anche per brevissimi periodi, non lasciate mai i for-nelli accesi. Quando mettete dei liquidi sul fuoco, teneteli sotto costante con-trollo: raggiunta l'ebollizione possono traboccare e spegnere la fiamma, provo-cando pericolose fuoriuscite di gas.

4. La fiamma deve essere azzurra e di forma regolare. Se notate anomalie, richiedete all'installatore un intervento di controllo e di manutenzione.

5. Durante le assenze prolungate, prima di partire ricordate sempre di chiudere il contatore del gas. La sicurezza della vostra casa è importante, anche quando non ci siete.

6. La caldaia deve essere accuratamente pulita, una volta all'anno: così vi dà la massima sicurezza e la massima resa. Ricordate: una caldaia più pulita è anche più ecologica.

7. Le canne fumarie devono rispondere a precisi criteri costruttivi. Un buon tirag-gio è garanzia di sicurezza per cui ogni anno, prima dell'accensione del riscal-damento, fate verificare ad un tecnico installatore l'efficienza della canna fumaria.

8. E' indispensabile che nei locali in cui sono installati apparecchi a gas di tipo tradizionale possa affluire l'aria necessaria alla regolare combustione del gas.

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L’analisi ha riguardato, inoltre, le campagneinformative realizzate dalla Società e i servi-zi post contatore. Riguardo alle campagneinformative si è evidenziato un ricordo mag-giore di quelle rivolte alla pulizia della città ealla raccolta differenziata con un gradimen-to maggiore, fra i media, della stampa e delfoglio informativo allegato alla bolletta.Soddisfacente il giudizio (il 70,6% è soddi-sfatto) per i servizi post contatore, tanto cheviene mostrato interesse verso un maggiore

impegno della Società nel settore.Il progressivo sviluppo del sistema di custo-mer satisfaction e l’esperienza acquisita intali processi consentiranno di avviare l’im-plementazione di un sistema di rilevazioneancora più completo, esteso progressiva-

mente a tutti i soggetti con i quali Heraintrattiene rapporti di scambio.Nella tabella che segue sono riportati i recla-mi pervenuti nel 2002 a Seabo, società con-fluita in Hera operante nel territorio diBologna e provincia.

43

Servizio

Numero reclami

Totale

552

Altro*

88

Rifiuti

117

Acqua

199

Gas

148

* Reclami ascrivibili a tipologie non perfettamente rientranti nelle categorie gas, acqua, rifiuti

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

Soddisfare le esigenze del cliente, miglioran-do continuamente la qualità dei servizi offer-ti, è strategico per il gruppo Hera. Per rag-giungere questo obiettivo è necessario:• individuare e comprendere le esigenze ed

aspettative del cliente;• assicurarsi che gli obiettivi ed i traguardi

dell’organizzazione siano coerenti con le esigenze e le aspettative dei clienti;

• segnalare queste esigenze ed aspettative a tutta l’organizzazione;

• misurare la soddisfazione del cliente ed agire di conseguenza;

• gestire con sistematicità i rapporti con il cliente;

• assicurare un approccio bilanciato tra i clienti e le altre parti interessate (azioni-sti, personale, fornitori, finanziatori, comunità locali, …).

Per queste ragioni le società confluite inHera hanno condotto in passato con regola-rità indagini sulla soddisfazione degli utenti,orientate alla valutazione del gradimento edella qualità dei servizi prestati e delleaspettative di miglioramento dei medesimi.Tra la fine del 2001 e l’inizio del 2002 è sta-ta condotta nell’area di Bologna un’ap-

profondita analisi del livello di soddisfazio-ne, attitudini e intenzioni della clientela del-la Società, contattando oltre 1300 clienti.Dall’analisi risulta un elevato livello di soddi-sfazione per l’offerta di metano e GPL. Gliinsoddisfatti sono pochi e non emergonocaratteri socio-economico-demograficidistintivi. Bassa risulta essere la consapevo-lezza della liberalizzazione del mercato(26%).Anche il livello di soddisfazione per il servi-

zio di erogazione di acqua è elevato, anchese solamente il 27% degli utenti dichiara diusare quotidianamente l’acqua di rete peruso alimentare.Alta soddisfazione viene espressa per il ser-vizio di pulizia della città, sia per il livello dipulizia sia per l’impegno profuso dallaSocietà. Le maggiori criticità sono state evi-denziate riguardo alla pulizia dei marciapie-di, dei portici e delle aree di raccolta rifiuti.

4.5.4 INDAGINI SULLA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI

Esigenti:potrebbe fare di più

9,7%

Soddisfatti:effienza riconosciuta

58,6%

Scontenti:capacità insufficiente

25,6%

Obiettivi:difficoltà operative

6,1%

giudizio sulla pulizia

giud

izio

sul

l’im

pegn

o

+ 68,3%- 31,7%

- 35,

5%- 6

4,7%

LIVELLI DI SODDISFAZIONE DELLA CLIENTELA PER IL SERVIZIO DI PULIZIA NELLACITTÀ DI BOLOGNA

Nel corso del 2002 le aziende del gruppo Herahanno operato con diversi strumenti di con-tatto con gli utenti, quali:• newsletters periodiche e campagne stampa

edite sui principali settimanali della zona; • collaborazioni con i periodici comunali del

territorio con pagine intere di argomenta-

zioni sui servizi;• trasmissioni radio e tv;• siti internet;• conferenze stampa;• advertising;• convegni a carattere scientifico;• tradizionali canali di contatto con l’utenza

(sportelli aperti in ogni località di servizio, numeri verdi, assemblee, riunioni di zona).

Nel contatto con gli utenti stanno assumendo

un ruolo particolare le associazioni di consu-matori, che riteniamo un interlocutore impor-tante sia per la loro azione di stimolo, e quin-di anche di critica, che di collaborazione.

4.5.5 COMUNICAZIONE E RELAZIONI CON IL PUBBLICO

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4.6 Istituzioni

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

Alla Pubblica Amministrazione spetta circail 12% del valore aggiunto rappresentatoquasi esclusivamente da trasferimenti dicarattere tributario. Nella tabella seguentesi possono osservare i versamenti tributaridell’esercizio 2002:

4.6.1 CONTRIBUTO ECONOMICO

Il gruppo Hera intende intrattenere rappor-ti positivi con le istituzioni, in particolarecon le istituzioni operanti nel territorio diriferimento e, a livello nazionale e sovran-nazionale, con le strutture con cui interagi-sce per lo svolgimento delle proprie attività.

Questo rapporto di collaborazione, chediscende da una storia basata su legamiistituzionali con le amministrazioni locali,ora è frutto sia della scelta di cooperazionecon le amministrazioni che sono sia soci checlienti della società, sia della decisione disvolgere un ruolo attivo e propositivo neirapporti con tutte le istituzioni.Vogliamo stabilire con le istituzioni rappor-

ti chiari e trasparenti, che nella chiarezzadei reciproci ruoli e nella trasparenza degliinteressi legittimi di cui il Gruppo è porta-tore, possano produrre situazioni di recipro-ca crescita e di corretto svolgimento deidiversi compiti. Crediamo che sia questa lavia per rispondere nella maniera più ampiaalle domande di tutte le parti interessate.Non esistono contenziosi con le istituzioni.

4.6.2 MODALITÀ DI RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI

*L’importo inserito si considera al netto dello stanziamento di 7.725 migliaia di euro per imposte anticipate.

Imposte diverse da quelle sul reddito

Imposte sul reddito (IRPEG e IRAP)*

12.105

38.659

IMPORTI VERSATI ALLO STATO E AGLI ENTI LOCALI2002

(in migliaia di euro)

Le società confluite nel gruppo Hera hannopromosso, anche in collaborazione con entidi ricerca, società o agenzie nazionali edinternazionali, università e altre imprese,diversi progetti di ricerca ed innovazione:

numerosi hanno beneficiato di contributipubblici in considerazione del carattereinnovativo che li ha contraddistinti. Per l’e-spletamento di tali attività sono stati soste-nuti i seguenti costi:

4.6.3 COLLABORAZIONE CON ENTI DIRICERCA, ENTI PUBBLICI ED UNIVERSITÀ Servizio energia elettrica

Servizio gas

Servizio igiene ambientale

Servizio idrico

Servizi vari

Totale

2.500

10.000

460.000

850.000

1.022.080

2.344.580

Costo (in euro)

SETTORE ENERGIA• impianto sperimentale di cogenerazione,

in collaborazione con ENEA ed ANSALDO Ricerche, finanziato dall’Unione Europea -Programma THERMIE - e dall’ENEA;

• promozione del corretto uso dell’energia, in collaborazione con la Provincia di Forlì-Cesena, Land Mostviertel (Austria), Regione di Bedzkidy (Repubblica Slovacca), finanziato con fondi dell’Unione Europea - Programma SAVE II;

• studio per il recupero energetico dallo smaltimento di deiezioni zootecniche, in collaborazione con l’Agenzia Energetica di Cork (Irlanda), l’Agenzia Energetica REACM di Salonicco (Grecia), EUTEC di Forlì, finanziato dall’Unione Europea – Programma ALTENER II;

• studio di fattibilità per la realizzazione di impianti di teleriscaldamento delle aree complesse del territorio forlivese;

SETTORE AMBIENTE• filtro magnetico a superconduttore per

impianti di termodistruzione, in collabo-razione con Università di Bologna,

ANSALDO Superconduttori ed EUROPA METALLI;

• reattore a letto fluido per l’abbattimento dei gas corrosivi che si sviluppano nella combustione dei rifiuti solidi urbani in impianti di termodistruzione, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Uni-versità e della Ricerca;

• bonifica di terreni contaminati da idrocar-buri e vetrificazione in sito, sviluppato in collaborazione con Università di Bologna, Centro ricerche della Montecatini S.p.A.,Istituto per la Ricerca sul Cancro di Genova, finanziato dal Ministero dell’i-struzione dell’Università e della Ricerca;

• studio delle ricadute al suolo delle emis-sioni di impianti di termodistruzione, in collaborazione con Università di Bologna, Istituto Superiore di Sanità ed ARPA, finanziato dalla Provincia di Forlì-Cesena e Mengozzi S.r.l.;

• raccolta differenziata spinta negli stabili-menti balneari della riviera riminese, finanziato dall’Unione Europea – Pro-gramma LIFE;

• abbattimento delle polveri stradali, in

collaborazione con Università di Bologna e ARPA;

SETTORE IDRICO• fertirrigazione con acque di scarico dei

depuratori costieri fitodepurate, in colla-borazione con ARPA, Provincia ed Agenzia Agricola Marani di Ravenna, finanziato dall’Unione Europea – Obiettivo 2;

• SAHaRA - sviluppo di una modellistica per la determinazione delle aree di protezione dei pozzi utilizzati a scopo idropotabile, in collaborazione con Comune di Bologna, Politecnico di Milano, AGSM Como, University of Tuebingen (D), Université Louis Pasteur (F), Delft University of Technology (NL), Swiss Federal Institute of Technology (CH), Imperial College of Science, Technology & Medicine (UK), finanziato dall'UE con il V Programma Quadro R&S;

• analisi in continuo delle acque potabili per la determinazione di inquinanti orga-nici in collaborazione con Università di Bologna (Dipartimento di Chimica);

• studio della conoide alluvionale del fiume

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4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

Nel settore delle telecomunicazioni Hera èimpegnata nel Piano Telematico dell’Emilia-Romagna. Attraverso un accordo di pro-gramma si punta all’infrastrutturazione tec-nologica del territorio con l’obiettivo di rea-lizzare entro la fine del 2004 nelle Provincedi Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Riminiuna rete in fibra ottica di 460 km di cavi e200 km di interconnessioni tra la dorsale edi Comuni delle aree interessate. Il Pianoprevede inoltre di coprire con collegamenti

via satellite anche zone montane di diffici-le raggiungimento.Questo progetto porterà l’Emilia-Romagnatra le realtà più evolute a livello europeo sulpiano tecnologico e la porterà ad essereconsiderata un territorio digitale all’avan-guardia.La rete in fibra ottica, in grado di garantireuna trasmissione a 100 megabit, collegheràtutte le pubbliche amministrazioni, le uni-versità, le aziende pubbliche e gli enti, chepotranno scambiarsi con maggiore velocitàed efficienza documenti, dati ed altro mate-riale (immagini, file audio, …). In un

secondo momento sulla stessa rete potran-no operare anche soggetti privati, che rea-lizzeranno il cosiddetto “ultimo miglio” peroffrire servizi telematici innovativi ai citta-dini.Il progetto vede impegnata la Regione, ilConsorzio Romagna Acque, che adeguerà lapropria rete di canalizzazioni per accoglierei cavi in fibra ottica, ed il gruppo Hera, che,tramite la controllata Acantho S.p.A., com-pleterà parte della rete telematica (soprat-tutto nei centri urbani) e provvederà alleinterconnessioni e derivazioni.

4.6.4 TELECOMUNICAZIONI

Al fine di sviluppare la sensibilità dei citta-dini verso i problemi dell’ambiente e di pro-muovere la conoscenza delle risorse e delloro corretto utilizzo, le società confluitenel gruppo Hera hanno realizzato nel 2002diverse attività di Educazione Ambientale.Un’attenzione particolare è stata rivolta aibambini e ai ragazzi, con progetti che han-no interessato scuole di ogni ordine e gra-do.Sono state effettuate visite agli impianti delGruppo, nel corso delle quali è stato distri-buito materiale illustrativo che gli inse-gnanti possono utilizzare nel successivo svi-luppo dell’attività didattica.Sono poi stati realizzati progetti più artico-lati che, oltre alle visite agli impianti, pre-vedono laboratori, concorsi, attività ludi-

che, corsi di aggiornamento per i docenti. Ilprogetto “Scuola-Città Materialità”, propo-sto per l’anno scolastico 2002-2003 daArea, la società ravennate confluita in Hera,con la collaborazione dei Comuni diRavenna, Russi e Cervia, è incentrato sul

problema dello sfruttamento dell’ambientee propone iniziative atte a sviluppare la sen-sibilità ambientale. Prevede anche unasezione dedicata ai cittadini, caratterizzatada eventi specifici di gemellaggio fra scuolae città.

4.7.1 EDUCAZIONE AMBIENTALE

Marecchia: analisi quali-quantitativa a supporto della gestione sostenibile della risorsa idrica finanziato da Regione Emilia Romagna, Provincia di Rimini, autorità di bacino interregionale del Marecchia-Conca;

• rete di monitoraggio delle acque superfi-ciali del fiume Marecchia, finanziato da Unione Europea - LIFE AMBIENTE, ASPES

Pesaro, ARPAM Fano, Protezione Civile e Provincia di Pesaro.

ALTRE INIZIATIVE• controllo dell'emissione di sostanze orga-

niche volatili (SOV) e di odori nel proces-so di cottura delle piastrelle di ceramica e nuovi sistemi di monitoraggio in continuo delle SOV nelle emissioni gassose, svilup-

pato in collaborazione con IPEG S.p.A., Smaltochimica Srl, Centro Ceramico, finanziato dal Ministero delle Attività pro-duttive;

• progettazione e verifica di DNA microar-rays per monitorare la diversità microbio-logica con idonei indici di biodiversità, utilizzando come modello i cianobatteri nelle acque superficiali.

Le società confluite nel gruppo Hera, chesvolgono attività fortemente radicate nelterritorio, sono particolarmente sensibili alle

esigenze della collettività: l’attenzione neiconfronti del cittadino è fondamentale per ilperseguimento di uno sviluppo sostenibile.

Alla collettività è destinato circa l’1% delvalore aggiunto creato dalla gestione azien-dale.

4.7 Collettività

“EDUCAZIONE AMBIENTALE”I programmi di Educazione Ambientale sono uno strumento di comuni-cazione ed immagine con queste caratteristiche:• interessa il target specifico delle famiglie /istituzioni scolastiche,

enti locali;•è uno strumento che deriva dall’esperienza centenaria delle aziende

municipalizzate;•rappresenta un investimento di lungo periodo;•il ritorno dell’investimento non è immediatamente quantificabile;•è uno strumento di immagine a limitata visibilità.

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Donazioni e altre spese a favore di comunità locali

(scuole, centri sociali, …)

Sponsorizzazioni (fiere, sagre, mostre, ...)

e comunicazione a carattere sociale e ambientale

Totale

109

2.344

2.453

Liberalità e sponsorizzazione2002

(in migliaia di euro)

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

La nascita di Hera è stata pubblicizzata conuna campagna informativa capillare sul ter-ritorio. Attraverso inserzioni sui quotidianilocali e nazionali, comunicati stampa, mani-festi pubblicitari si è voluto comunicare chela nascita della holding non avrebbe avutoripercussioni sulla qualità dei servizi eroga-ti, favorendone altresì il miglioramento.Nel 2002 le società confluite nel gruppo

Hera hanno inoltre realizzato diverse cam-pagne di informazione e sensibilizzazioneambientale e sociale, riguardanti in partico-lare la raccolta differenziata, la pulizia dellestrade, il risparmio energetico e idrico.Tra le varie iniziative si segnala, a titoloesemplificativo, la realizzazione di una nuo-va guida sui rifiuti organici e il compostag-gio domestico, pubblicata nel dicembre2002 a cura delle società ravennati AREA eTE.AM confluite in Hera.Anche l’inaugurazione di nuovi impianti è

stata occasione di incontro con i cittadini.AMI, la società confluita in Hera operantenell’area imolese, tramite lo strumento “VOINOI”, newsletter periodica edita sui quattroprincipali settimanali della zona, ha trasfor-mato l’inaugurazione dei bacini di Rineggionella Valle del Santerno in un grande even-to di comunicazione ambientale, con il coin-volgimento di scuole, associazioni ambien-taliste, sportive, culturali, AmministrazioniComunali e media del territorio.

4.7.2 COMUNICAZIONE

Nell’ambito delle iniziative in favore dellacultura e dello sport nel 2002 si sono spon-sorizzati mostre, convegni, spettacoli emanifestazioni sportive. Anche queste atti-vità rappresentano un’opportunità impor-tante per sviluppare il rapporto tra Hera e lacollettività.

A titolo esemplificativo ricordiamo la mostrafotografica “Carte riciclate” del fotograforomagnolo Giovanni Zaffagnini, realizzata aLugo (Ra). Organizzata e impostata comeiniziativa squisitamente culturale, è stataoccasione per comunicare sui rifiuti e sul-l’ambiente.Tra gli spettacoli citiamo l’iniziativa “SE ABologna”, sponsorizzata da Seabo. In quat-tro spettacoli gratuiti, allestiti nella splendi-

da Piazza Santo Stefano ed inseriti nelle ini-ziative dell’estate bolognese 2002, si è par-lato, con volti noti e meno noti della città, diproblemi di tutti i giorni: il rumore, la puli-zia, la tolleranza, il senso civico. Si sonomesse in luce le differenze fra la quotidia-nità e i desideri relativi alla città che tutti, aparole, vorrebbero: pulita, accogliente, sen-za troppe auto, senza smog, educata e “amisura d’uomo”, senza però rinunciare alla

propria auto, e si è cercato di capire qualipotrebbero essere le strade da percorrereper passare dai desideri alla realtà.Le società confluite in Hera hanno inoltrepartecipato a convegni e fiere di settore; sisegnala, tra le altre, la partecipazione aRicicla 2002, fiera internazionale del recu-pero di materia ed energia e dello svilupposostenibile.

4.7.3 CULTURA

BACINI DI RINEGGIOAttesi da anni, il 21 settembre 2002sono stati inaugurati i Bacini diRineggio. Questi invasi di stoccaggiodell'acqua del Santerno sono statirealizzati a Borgo Tossignano peraumentare le riserve idriche e farfronte al forte aumento dei consuminella vallata del Santerno.L'impianto comprende due bacini:uno di decantazione da 5.000 metricubi e uno di stoccaggio da 90.000metri cubi. Intorno ai due bacini èstata creata un'oasi naturale median-te il recupero della riva del fiume.

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47

4. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: PERFORMANCE SOCIALE

L’impianto di termovalorizzazione del Frullo,situato a circa 11 km a Nord-Est di Bologna,nel Comune di Granarolo Emilia, è perpotenzialità e per efficienza economico-ambientale uno dei più importanti impiantidi trattamento rifiuti funzionanti oggi inItalia. Attivo dal 1973 nel corso degli annil’impianto ha subito importanti interventi dimiglioramento, quali le camere di post-com-bustione, il sistema di separazione delleceneri dell’elettrofiltro (polverino), il recu-pero energetico, il lavaggio fumi, la depura-zione acque e la cabina di analisi dei fumi:tali interventi garantiscono elevati rendi-menti ambientali ed energetici.Al fine di controllarne adeguatamente ilfunzionamento e di verificare gli effetti sul-lo stato dell’ambiente e sulla salute dellapopolazione, è stato realizzato, sulla base di

un accordo volontario stipulato con gli Entilocali territoriali (Provincia di Bologna eComuni di Castenaso e Granarolo), un moni-toraggio chimico-biologico dell’area circo-stante l’impianto. Il monitoraggio, finanzia-to da Seabo, la società dell’area bologneseconfluita nel gruppo Hera, e realizzato daARPA Sezione Provinciale di Bologna, haprevisto:• controlli alle emissioni del termovaloriz-

zatore;• individuazione di dieci stazioni di campio-

namento in cui sono stati monitorati qua-lità dei terreni, acque meteoriche, polve-ri, residuo secco per deposizione naturale, concentrazione in aria di HCl, SOx, NOx, attraverso l’uso di campionatori passivi, bioaccumulo di metalli pesanti tramite licheni;

• ricerca di metalli pesanti presenti nel mie-le fresco prodotto dalle api in cinque sta-zioni appositamente realizzate e costitui-te ciascuna da due arnie;

• indagine epidemiologica relativa alle cau-se di morte ed ai ricoveri ospedalieri sugli abitanti dei Comuni di Castenaso e Granarolo.

I risultati del monitoraggio hanno portatoARPA a concludere che l’impatto originatodalle ricadute delle emissioni sia in terminiambientali che in termini di salute pubblicanon abbia significativa rilevanza in rappor-to alla qualità del territorio oggetto di inda-gine.E’ nostra intenzione definire ora un nuovoaccordo con le amministrazioni interessateche pianifichi, con la gestione ancora affi-data ad ARPA, la periodica ripetizione delleparti del monitoraggio ritenute opportuneal fine di dare la dovuta continuità allo stu-dio svolto.Esperienze analoghe sono in atto da moltianni nelle aree interessate dall’attività degliimpianti di termovalorizzazione di Coriano(RN) e di Forlì.

4.7.4 MONITORAGGIO AMBIENTALE AREA CIRCOSTANTE TERMOVALORIZZATORE FRULLO

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48

5.1 Settore Energia 49

5.1.1 Distribuzione e vendita di gas metano 49

5.1.2 Distribuzione e vendita di GPL 50

5.1.3 Teleriscaldamento e gestione del calore 50

5.1.4 Produzione di energia elettrica 51

5.1.5 Distribuzione di energia elettrica agli utenti 52

5.1.6 Vendita di energia elettrica ai clienti vincolati ed ai clienti idonei 53

5.1.7 Programmi futuri 53

5.2 Settore Idrico 55

5.2.1 Servizio di acquedotto 56

5.2.2 Servizio di fognatura 58

5.2.3 La depurazione delle acque 59

5.2.4 Controllo della qualità delle acque 60

5.2.5 Programmi futuri 61

5.3 Settore Ambiente 62

5.3.1 Servizi operativi ambientali 62

5.3.2 Trattamento dei rifiuti 65

5.3.3 Programmi futuri 69

5.4 Servizi trasversali 69

5.4.1 Laboratori analisi 69

5.4.2 La gestione delle sedi 70

5.4.3 La flotta dei mezzi aziendali 71

5.5 Strumenti di gestione ambientale 72

5.5.1 I Sistemi di Gestione Ambientale 72

5.5.2 Il Rapporto Ambientale 73

5.5.3 Altri strumenti di gestione ambientale 73

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

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Il Settore Energia comprende:• distribuzione e vendita di gas metano e

GPL;• prestazione di altri servizi: teleriscalda-

mento, gestione calore, illuminazione pub-blica ed impianti semaforici;

• produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica ai clienti vincolati ed ai clienti idonei.

Il principale impatto ambientale derivantedalle attività del Settore Energia è rappresen-tato dalle emissioni di gas serra. Per questomotivo il gruppo si pone l’obiettivo, declina-to all’interno di un proprio piano energetico,di incrementare la produzione di energia dafonti rinnovabili, da recupero energetico e dafonti assimilabili. Gli altri impatti ambientali

del ciclo dell’energia sono rappresentati dal-l’utilizzo di energia e di odorizzanti per ladistribuzione del gas metano e dall’uso digas, cioè il consumo di una fonte energetica

non rinnovabile, per la produzione di energiaelettrica e termica.

49

La capacità di mantenere qualità e riproduci-bilità delle risorse naturali implica la neces-sità di tener conto delle diverse sensibilitàambientali del territorio in cui si opera.Obiettivo del presente capitolo è analizzare le

prestazioni ambientali individuando le risor-se utilizzate, le caratteristiche del processo ele emissioni conseguenti. In questo “NumeroZero” la società non è ancora in grado di pro-durre dati aggregati di Gruppo sul consumo di

risorse e sulle emissioni, anche se per il soloterritorio di Bologna si fornisce in appendiceil bilancio ambientale. Non esistono contenziosi ambientali.

5.1 Settore Energia

GPL GPL o Aria Propanata

ENERGIA ODORIZZANTI

emissioni perdite

DISTRIBUZIONEGAS - GPL

Gas metanobassa pressione

Il servizio di distribuzione del gas metanoconsiste nel trasporto dello stesso attraversole reti di gasdotti locali per la consegna agliutenti finali e si svolge in due fasi:• prelievo del gas dai gasdotti di SNAM Rete

Gas S.p.A. attraverso i punti di prelievo di primo salto;

• trasporto ed erogazione agli utenti.Nei punti di prelievo di primo salto il gas meta-no è sottoposto a filtraggio per eliminare even-tuali impurità, decompressione, tra le pressionidi esercizio della rete di trasporto e quelleminori della rete di distribuzione, preriscalda-mento, prima dell’immissione nella rete didistribuzione locale per compensare il raffred-damento conseguente alla decompressione,misurazione dei quantitativi prelevati, e infineaggiunta di odorizzanti per rendere possibilel’individuazione di fughe accidentali, dato cheallo stato naturale il metano è inodore.

Il gas metano trattato nei punti di prelievo diprimo salto viene immesso nelle reti di addu-zione in media pressione, che lo trasportanofino alle cabine di secondo salto, dove la pres-sione viene ulteriormente ridotta. Da tali cabi-ne parte la rete di distribuzione in bassa pres-sione attraverso cui vengono alimentati gli

utenti mediante appositi allacciamenti dotati disistemi di misurazione.La rete di distribuzione gestita da Hera siestende per 7.880 km, di cui 4.994 km ad altapressione e 2.886 km a bassa pressione, ecomprende 71 cabine di primo salto e 1.395di secondo salto.

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE

82,6%

2,5%

7,7%

7,2%

Polietilene

Ghisa

Altri materiali

Acciaio

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

5.1.1 DISTRIBUZIONE E VENDITA DI GAS METANO

Gas metanoalta pressione

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50

Nel 2002 è stato immesso in rete un quanti-tativo di gas metano pari a 1.482,3 milioni dimetri cubi, a fronte di 1.471,4 milioni di metricubi di gas distribuito compresi gli autocon-sumi di Hera e le forniture all’ingrosso adistributori locali. La differenza tra i due

valori (0,7%) è da attribuirsi sia a perdite direte sia ad errori di misurazione. Le perditerispettano i limiti previsti dall’Autorità perl’Energia Elettrica ed il Gas.

La regolare manutenzione degli impianti e del-le reti ha il fine di mantenere adeguati livelli disicurezza, qualità e continuità del servizio. Gliinterventi sono diretti a prevenire guasti ed amonitorare il corretto esercizio della rete e

degli impianti: sono presenti in maniera diffu-sa sistemi di telecontrollo, utilizzati per effet-tuare interventi di routine e di emergenza, esistemi di teleallarme per il rilievo di malfun-zionamenti.

Su alcuni punti di prelievo di primo salto sonostati installati impianti di turboespansione peril recupero di energia. Tale energia è destinataall’autoconsumo o alla vendita ai clienti.

Nel 2002 Hera ha venduto 1.148,5 milioni dimetri cubi di gas metano a 667.695 clientivincolati e 293,2 milioni di metri cubi a 235clienti idonei, per un totale di 667.930

utenti e inoltre ha fornito 3,7 milioni dimetri cubi a piccoli distributori locali per untotale quindi di 1444,5 milioni di metri cubidi gas venduti. A partire dal 1 gennaio 2003

tutti i clienti sono considerati idonei e lavendita avviene sulla base di prezzi libera-mente negoziati.

1.200

Gas immessoin rete

Gas distribuito

2000 dati pro forma 2001 dati pro forma 2002

1.450

1.400

1.350

1.300

1.250

milioni dimetri cubi

1.500

Turboespansore di Bologna

Turboespansore di Forlì

Turboespansore di Ravenna

Totale

5.107

2.886

2.843

10.836

ImpiantoEnergia elettrica prodotta

ed immessa in rete nel 2002 (MWh)

1,7

1,5

1

4,2

Potenza elettricainstallata (MW)

In alcune aree non ancora raggiunte dallarete di distribuzione del metano, Hera prov-vede alla distribuzione e vendita di GPL tra-mite piccole reti servite da serbatoi di stoc-caggio centralizzati periodicamente rifornitida autocisterne.

Clienti

Volume distribuito (milioni di m3)

Lunghezza rete (km)

1.220

0,944

25,4

2000(dati pro forma)

1.388

1,009

28,4

2001(dati pro forma)

1.614

1,172

32

2002

Il teleriscaldamento consiste nella fornitura mediante rete di calore (energia termica) in forma di acqua calda o surriscaldata.

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

5.1.2 DISTRIBUZIONE E VENDITA DI GPL

5.1.3 TELERISCALDAMENTO E GESTIONE DEL CALORE

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51

La nostra produzione di energia elettrica èbasata sul ricorso a fonti rinnovabili (ter-movalorizzazione rifiuti, utilizzo biogasprodotto nelle discariche e da digestionefanghi di depurazione e centrale idroelettri-ca del Cavaticcio, a Bologna), a fonti assi-milate derivanti da processi di recuperoenergetico (turboespansione e cogenerazio-ne) ed all’ottimizzazione delle fonti conven-zionali (centrali a metano ad alto rendi-mento). Nel 2002 la produzione di energiada fonti rinnovabili ed assimilate è stata di252.039 MWh.Il 21% dell’energia elettrica prodotta daHera nel 2002 è stato ceduto al GRTN(Gestore della Rete di TrasmissioneNazionale) alle condizioni particolarmente

incentivanti stabilite nella delibera CIP6/92, il 20% è stato venduto ai clienti delgruppo, il 38% è stato destinato all’auto-

consumo ed il restante 21% è stato cedutoal GRTN come eccedenza.

Bologna

Casalecchio di Reno

Monterenzio

Imola

Castel Bolognese

Forlì

Cesena

TOTALE

ComuneStima

risparmiodi energia

tep

3.901

457

47

2.667

96

256

711

8.135

Produzioneenergiatermica

MWh

145.989

16.495

1.068

80.182

1.164

2.740

4.428

252.066

Sviluppocomplessivo reti

di teleriscaldamentokm

19

4,27

0,45

88,665

2,486

4

5

123,871

Sistemidi teleriscaldamento

n

5

1

1

1

1

1

1

11

Volumetrianon abitativo

servitam3

929.615

110.000

37.800

1.100.000

77.000

200.000

494.448

2.948.863

Unitàimmobiliari

serviten

9.131

1.065

-

4.306

-

21

310

14.883

La produzione di energia elettrica e termicain impianti di cogenerazione, completatadalla distribuzione del calore con reti di tele-riscaldamento, consente di ottimizzare l’uti-lizzo delle fonti energetiche ed aumentare lepossibilità di controllo, e quindi di riduzione,delle emissioni in atmosfera. La generazionecombinata, infatti, utilizza l’energia primariadei combustibili in modo più efficiente: lafrazione di energia a temperatura più altaviene convertita in energia elettrica mentrela frazione a temperatura più bassa, anzichéessere dispersa nell’ambiente, è utilizzataper i servizi di teleriscaldamento.Nel 2002 l’energia termica prodotta ammonta a252.066 MWh, così suddivisa per tipologia difonte energetica:

Hera si occupa anche della gestione calore,ossia gestisce centrali termiche di terzi, conattività di conduzione, manutenzione ordi-naria e straordinaria degli impianti e forni-

tura del combustibile. Nel 2002 Hera hagestito complessivamente 957 centrali ter-miche. Effettua, inoltre, interventi per lariqualificazione tecnologica ed ambientale

di impianti termici, provvedendo a proget-tare e realizzare modifiche ed interventimigliorativi.

L’ENERGIA TERMICA PRODOTTA NEL 2002

Fonti convenzionali

Fonti assimilabili

183.846

27.839

Fonti rinnovabili40.381

80%

60%

100%

20%

40%

0%

L’ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA NEL 2002

2000* 2002

% sul totaleimmessoin rete

Fonticonvenzionali

Fontiassimilate

Fontirinnovabili

2001*

*Dati pro forma18,29%

21,28%

60,43%

25,01%

17,68%

57,31%

25,34%

50,50%

24,16%

5. PERFORMANCE AMBIENTALE AMBIENTALE

5.1.4 PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

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PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA TRAMITE PROCESSI DI RECUPERO ENERGETICO (MWh)

52

Montericco Cogeneration - Imola

Cogen Cogeneration - Bologna

Frullo waste-to-energy plant - Bologna

Fossolo Cogeneration -Bologna

Turbo-expander - Bologna

Tre Monti biogas system from landfill - Imola

Hydroelectric plant - Bologna IPC6

Ecocity Cogeneration - Bologna*

Biogas system from WWTP - Bologna

Monterenzio Cogeneration - Bologna

Guelfa biogas system from landfill - Bologna IPC6

Turbo-expander - Forlì-Cesena

Waste-to-energy plant - Forlì-Cesena

Biogas system from WWTP - Forlì-Cesena

Turbo-expander - Ravenna

Waste-to-energy plant - Ravenna

Biogas system from landfill - Ravenna

Biogas system from landfill - Lugo

Waste-to-energy plant - Rimini

Biogas system from WWTP - Ravenna

SINERGIA Cogeneration

AMGA ENERGIA Cogeneration

Total

48,581

34,473

36,558

7,031

5,107

3,151

1,443

6,148

1,180

416

113

2,885

1,483

2,090

2,843

25,969

8,195

2,080

49,161

10

349

771

252,039

2002

52,918

35,924

36,273

5,411

3,035

2,626

1,643

-

1,449

338

430

2,920

-

2,004

2,472

12,402

-

-

31,685

-

-

-

191,530

2000(pro forma data)

38,837

33,335

36,262

3,923

4,770

2,642

2,300

-

1,232

288

354

3,075

8,500

2,161

1,815

23,574

3,490

-

41,306

-

55

-

207,919

2001(pro forma data)Plantas

*Impianto avviato nel maggio 2002.

Il sistema di distribuzione di energia elettri-ca è costituito da reti in alta (AT), media(MT) e bassa tensione (BT), ricevitrici/sot-tostazioni e cabine di trasformazione. Larete di distribuzione primaria preleva dadue punti di interconnessione con ENELDistribuzione S.p.A. energia elettrica adalta tensione (130 kV). L’energia elettrica inAT è trasmessa a due sottostazioni che prov-

vedono a trasformarla in MT (15 kV) per poiessere immessa nella rete di distribuzionesecondaria in MT.L’energia in MT viene ulteriormente trasfor-mata in energia in BT (220/380 V) edimmessa nella rete di distribuzione secon-

daria in BT. La rete di distribuzione primariaè costituita interamente da linee aree, men-tre circa il 30% della rete secondaria in MTe BT è realizzato in cavo isolato sotterra-neo.

La manutenzione del sistema di distribuzionedell’energia elettrica e di monitoraggio dellesottostazioni, delle linee di distribuzione inAT e delle cabine secondarie si avvale di unsistema di telecontrollo, con il duplice obiet-tivo di rilevare tempestivamente i guasti econtrollare i carichi di corrente. Nel corso del2002 sono state eseguite attività di manuten-zione programmata, sia dal personale interno

che da imprese appaltatrici e le linee aereesono state interamente oggetto di ispezioni e

controlli. Nel 2002 l’incidenza delle perdite direte è stata del 2,75%.

Rete AT

Rete MT

Rete BT

12,7

355

618

Lineeaeree

160

265

Cavi

12,7

515

883

Totale

3

695

-

Sottostazioni AT/MT e cabine

secondarie MT/BT

7

734

-

TrasformatoriAT/MT e MT/BT

210.000

331

-

Potenza installata sui trasformatori

(kVA)

Lunghezza rete (km)

Energia elettrica immessa in rete (GWh)

Perdite di rete (GWh)

Energia elettrica distribuita (GWh)

Incidenza media delle perdite

484

25

459

5,17%

2000(dati pro forma)

487

11

476

2,26%

2001(dati pro forma)

509

15

494

2,75%

2002

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

5.1.5 DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA AGLI UTENTI

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53

Il gruppo vende energia elettrica sia a clienti vincolati allacciati alla rete di distribuzione gestita sia a clienti idonei allacciati anche alla retedi distribuzione di altri operatori.Nel 2002 Hera ha venduto 242 GWh di energia elettrica a 48.743 clienti vincolati e 706 GWh a 138 clienti idonei.

Per quanto riguarda la distribuzione di gasmetano sono in corso di realizzazione, insostituzione dei sistemi di gestione tradizio-nali, sistemi di telecontrollo della rete di pro-tezione catodica che dovrebbero consentiredi aumentare la sicurezza della rete e di ridur-ne le perdite. E’ prevista, inoltre, l’estensionedella rete di distribuzione ai Comuni del terri-torio di riferimento non ancora serviti e l’ac-quisizione della gestione del servizio inComuni di territori limitrofi. Nel settore del teleriscaldamento il pianoindustriale di Hera prevede entro il 2007 losviluppo di progetti in grado di determinareincrementi significativi sia in termini di unitàabitative servite sia di volumetriaterziario/industriale allacciata. Si prevedono24.500 unità abitative aggiuntive ed oltre 2,9milioni di metri cubi di terziario/industrialeserviti da sistemi di teleriscaldamento, con unincremento nel risparmio di energia comples-sivo di circa 11.000 tep.Al fine di ridurre ulteriormente la dipendenzadall'attuale fornitore e creare alternative di

approvvigionamento che consentano alGruppo di poter essere maggiormente compe-titivo sul mercato libero del gas, Hera parte-cipa al 10%, tramite la controllata EosEnergia S.p.A., alla società GALSI S.p.A.. Talesocietà, a cui partecipano Sonatrach (SocietàNazionale Idrocarburi Algerina) al 40%,Edison Gas S.p.A. al 20%, ENEL Power S.p.A.

e Wintershall A.G. (operatore energeticotedesco del gruppo BASF) al 15%, è statacostituita per verificare la fattibilità di unprogetto di importazione di gas algerino inItalia, attraverso la realizzazione di un nuovogasdotto Algeria - Italia (via Sardegna). Questo progetto risulta di importanza strate-gica per l’approvvigionamento del gas nelnostro Paese ed è un passo importante nelcammino di crescita del Gruppo come produt-tore e distributore di energia.Nell’ambito della produzione di energia elet-trica, il Gruppo ha avviato un programma disviluppo finalizzato al raggiungimento del-l’autosufficienza nel campo dell’approvvigio-namento dell’energia elettrica attraverso larealizzazione di nuovi impianti di produzionee di termovalorizzazione. Il Consiglio di Amministrazione di Hera haapprovato a gennaio 2003 nuove iniziative.Quelle che risultano più avanzate in terminidi autorizzazioni ed entrata a regime sono:• centrali di produzione di energia elettrica a

ciclo combinato- IImmoollaa – realizzazione entro ottobre 2005 di un impianto di produzione di energia elettrica con una potenza installata pari

circa a 80 MW centrale, che a regime consentirà di disporre di circa 580 GWh/anno;- RRiimmiinnii – realizzazione entro agosto 2006 di un impianto di produzione di energia elettrica con una potenza installata pari a 230 MW, che a regime consentirà di disporre di circa 1.650 GWh/anno;

• potenziamento di impianti di termova-

lorizzazione esistenti- FFrruulllloo (Bologna) - ristrutturazione e riqualificazione ambientale dell’impianto al fine di raggiungere, entro il 2004, una capacità di recupero di energia elettrica pari circa a 130 GWh/anno rispetto agli attuali 35 GWh/anno;- RRiimmiinnii - realizzazione entro settembre 2006 di una quarta linea di termovaloriz-zazione, che a regime consentirà lo smal-timento di ulteriori 100.000 tonnellate annue di rifiuti solidi urbani con recupero di 54 GWh/anno di energia elettrica;- FFoorrllìì - realizzazione entro giugno 2006 di una terza linea di termovalorizzazione, che a regime consentirà lo smaltimento di ulteriori 100.000 tonnellate annue di rifiu-ti solidi urbani con recupero di 54 GWh/anno di energia elettrica;- FFaaeennzzaa - realizzazione entro agosto 2005, in joint-venture al 50% con la società Caviro S.C.R.L., di un nuovo impianto, situato presso un impianto esi-stente, che consentirà lo smaltimento di circa 60.000 tonnellate annue di CDR con produzione di 56 GWh/anno di energia elettrica.

Inoltre, al fine di sviluppare ulteriormente l’at-tività nel Settore Energia Elettrica, Hera valu-terà la possibilità di partecipare ad altri proget-ti per la realizzazione di centrali a ciclo combi-nato in joint venture con primari operatori delsettore.

5.1.7 PROGRAMMI FUTURI

PROGETTO HERA/COSEAHera e Cosea stanno approfondendo il progetto per un impianto di gassi-ficazione biomasse da realizzare in territorio montano con sfruttamento afini energetici del gas di sintesi prodotto.• Potenza installata: 7,3 MW• Produzione: 58.000 MWh/anno

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

5.1.6 VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA AI CLIENTI VINCOLATI ED AI CLIENTI IDONEI

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54

HERA ED IL PIANO ENERGETICO REGIONALEIl Gestore della rete di trasmissione nazionale (GRTN) prevede che la richiesta di energia elettrica in Emilia Romagnaal 2010 sarà pari a 32.700 GWh, con una domanda regionale di potenza di poco inferiore a 5800 MW.

RICHIESTA DI ENERGIA ELETTRICA (GWh) 2000 2005 2010Emilia-Romagna 24.400 28.300 32.700Italia 298.500 345.000 400.000Emilia-Romagna / Italia 8,2% 8,2% 8,2%

Sulla base di tali previsioni, pur considerando le riconversioni (Porto Corsini, Ravenna, Castel San Giovanni –Piacenza) ed il nuovo impianto autorizzato (Ferrara), il sistema elettrico regionale registrerebbe al 2010 un deficit diproduzione elettrica di oltre il 60% e un deficit di potenza di base sulla rete tra i 2000 e i 2300 MW. Il Piano energetico regionale (Per) definito ad inizio 2003 prevede l’autosufficienza energetica per il 2010, lariduzione delle emissioni inquinanti (in linea col Protocollo di Kyoto), risparmio energetico, valorizzazione di impiantiad energia rinnovabile e la costruzione di nuove centrali ad alta efficienza che dovranno colmare il suddetto deficit.

In particolare, il progetto di sviluppo sostenibile del sistema elettrico regionale fa riferimento ai seguenti obiettivial 2010:• promuovere il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia: il risultato atteso è pari ad un risparmio di

140.000 tep equivalenti e consumi finali attestati su un valore pari a 28,5 / 29,5 TWh (circa 3 TWh in meno rispetto alle previsioni del GRTN);

• valorizzare le produzioni da fonti rinnovabili (idrico, eolico, biomasse, fotovoltaico): il risultato atteso è pari ad una potenza aggiuntiva di 300 - 350 MW;

• incrementare la quota di produzione combinata di energia elettrica e calore: il risultato atteso corrisponde a sistemi di teleriscaldamento per 800 MW di potenza aggiuntiva;

• sviluppo di impianti termoelettrici: il risultato atteso corrisponde ad un parco impianti a gas ad alta efficien-za di almeno 5.800 MW.

Hera ha lanciato un proprio piano energetico per contribuire allo sviluppo energetico dell’Emilia-Romagna, in sinto-nia con gli obiettivi e le linee strategiche fissate dalla Regione.Il piano di Hera, oltre che con gli indirizzi strategici, è allineato anche con la procedura indicata dalla Regione perscegliere i siti in cui collocare i nuovi impianti, nel quadro di un progetto complessivo di compatibilità ambientale chepremi quelli a maggiore efficienza e sostenibilità.Le linee d’azione di Hera sono quattro:• risparmiare circa 70 mila tep potenziando o costruendo impianti di teleriscaldamento nelle aree di Bologna,

Imola e Ravenna e razionalizzando l’uso dell’energia nelle utenze già esistenti, con un contributo pari al 50% dell’obiettivo fissato dal Piano regionale;

• valorizzare le fonti rinnovabili per 60 MW di potenza tramite programmi che coinvolgono cinque termovaloriz-zatori e la discarica di Baricella, con un contributo pari al 17-20%;

• incrementare la cogenerazione e la microgenerazione per 162 MW, con un contributo pari al 20%;• costruire nuovi impianti a gas ad alta efficienza per 230 MW, con un contributo complessivo quindi pari al

10% dell’obiettivo stabilito dal Piano regionale, che fissa ad un massimo di 2.300 MW la nuova potenza da installare.

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

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55

Risparmio energetico ed uso razionale dell’energia

Valorizzazione della produzione da fonti rinnovabili

Incremento della quota di produzione combinata di energia elettrica e calore

Sviluppo del parco impianti a gas ad alta efficienza

18.400 tep

51.600 tep

15 MW

10,3 MW

10,3 MW

10,3 MW

13 MW

1 MW

66,5 MW

80 MW

4 MW

2 MW

10 MW

230 MW (quota di

pertinenza di Hera)

• Teleriscaldamento Imola, Ravenna e Bologna

• Titoli di efficienza energetica

• Termovalorizzatore Bologna

• Termovalorizzatore Ravenna

• Termovalorizzatore Forlì

• Termovalorizzatore Rimini

• Termovalorizzatore Caviro

• Discarica Baricella

• Cogenerazione Imola

• Cogenerazione Ravenna

• Cogenerazione Sede

• Cogenerazione Navile

• Microgenerazione

• Impianti a ciclo combinato gas e vapore

Iniziative di Hera che concorrono agli obiettivi del Piano regionale

CICLOACQUA

Reimmissionenell’ambiente Distribuzione

Prelievodall’ambiente Potabilizzazione

Depurazione Raccolta

5.2 Settore IdricoIl gruppo Hera gestisce l’intero servizio idrico integrato:• acquedotto;• fognatura;• depurazione.

Il principale impatto ambientale della gestio-ne del ciclo idrico integrato a livello localerisulta essere la subsidenza, che è legata allafase di prelievo dell’acqua da falda. Al riguar-do Hera, in collaborazione con le autoritàresponsabili della pianificazione dell’utilizzodella risorsa idrica, progetta e realizza inter-

venti volti ad incrementare il prelievo diacqua superficiale ed a ridurre quello diacqua di falda, nonché a ridurre ulteriormen-te le perdite della rete acquedottistica. Altriimpatti ambientali sono connessi all’utilizzodi energia nelle fasi di prelievo, trattamento,distribuzione e depurazione, all’utilizzo dei

prodotti chimici nei vari trattamenti a cuisono sottoposte le acque nelle diverse fasi,all’impiego di acqua per usi di processo, alleperdite di rete dovute a rotture e alla produ-zione di fanghi da depurazione. Sono inoltreda considerare i rischi connessi alla presenzadi reti in cemento-amianto.

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

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La gestione degli acquedotti comprende leseguenti fasi:• captazione delle acque;• trattamento di potabilizzazione delle

acque prelevate;• adduzione dell’acqua potabile alla rete di

distribuzione;• distribuzione dell’acqua tramite un sistema

di reti di distribuzione, sollevamenti e ser-batoi.

La captazione delle acque avviene con prelie-vo da pozzi, derivazioni superficiali, sorgenti:si ricorre inoltre alla fornitura da terzi.Le acque prelevate sono sottoposte a potabi-lizzazione al fine di ridurre od eliminare l’e-ventuale presenza di sostanze inquinanti inmisura superiore ai livelli indicati dalla nor-mativa vigente. In particolare i trattamentieffettuati hanno il fine di:• eliminare i solidi sospesi e i microinqui-

nanti presenti nelle acque superficiali;• eliminare, ove presenti, i composti orga-

noalogenati, di origine prevalentemente industriale, dalle acque di falda o da quel-le superficiali situate in aree ad elevata concentrazione industriale;

• eliminare i composti azotati dalle acque di falda e superficiali situate in aree ad ele-vata concentrazione civile od agricola;

• eliminare i composti di ferro e manganese dalle acque di falda prelevate in profon-dità.

Le reti di adduzione principali di cui si avvaleil gruppo Hera nella gestione del servizio diacquedotto sono costituite dall’acquedottodel Reno (portata massima di 4.000 L/s) edalle condotte di Romagna Acque (portatamassima di 3.000 L/s), mentre nei sistemiidrici locali sono presenti reti di adduzioneminori. Le reti di adduzione sono intercon-nesse con il sistema di distribuzione, che hauna configurazione a maglia in grado di consentire un’alimentazione da più punti e, quin-di, di distribuire l’acqua potabile agli utentianche in caso di interruzioni temporanee su

determinati tratti di rete.La fase finale del servizio di acquedotto ècostituita dalla distribuzione agli utenti. Il Gruppo dispone di serbatoi di stoccaggio(52 principali più 1.772 secondari, per untotale di 1.824 con una capacità complessivadi 480.767 metri cubi) che svolgono la fun-zione di riserva idrica per supportare il siste-ma acquedottistico nella distribuzione del-l’acqua nelle situazioni di massimo consumoorario ed in caso di black out elettrici.In caso di rotture il pronto intervento Heradispone di un sistema di distribuzione diacqua potabile sia con utilizzo di autobotti siacon produzione e successiva consegna diacqua in sacchetti da 1 e 5 litri.

56

emissioni emissioni

ENERGIA

Acqua depurata

Acqua superficiale

Acqua di falda

REAGENTI ENERGIA REAGENTI

ENERGIAENERGIA REAGENTI

perdite perdite

ACQUEBIANCHE

ENERGIA

PRELIEVO POTABILIZZAZIONE

DEPURAZIONE DISTRIBUZIONE

PRELIEVO POTABILIZZAZIONE

DEPURAZIONE DISTRIBUZIONERaccolta

fognature

Utenti

Utenti domestici

Altri

Lunghezza delle rete (km)

Sorgenti principali

Campi pozzi

Derivazioni superficiali (>50 L/s)

Volume prelevabile (milioni di m3)

Volume prelevato ed immesso in rete (milioni di m3)

Impianti di potabilizzazione

Impianti di sollevamento principali (>150 kW)

Portata media giornaliera (L/s)

Volume fatturato (milioni di m3)

616.860

512.746

104.114

17.464

7

26

6

335

214,4

17

48

6.800

176,3

IL SISTEMA ACQUEDOTTISTICO HERA AL 31 DICEMBRE 2002

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

5.2.1 SERVIZIO ACQUEDOTTO

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Nel 2002 su un totale di 214,4 milioni di metricubi immessi in rete circa il 75% deriva da fon-ti gestite direttamente da Hera ed il restante25% dal fornitore Romagna Acque S.p.A.(società partecipata da numerosi Comuni azio-nisti di Hera S.p.A.) e da fonti minori.I principali impatti ambientali del ciclo idricosono connessi al consumo della risorsa, cui ècollegato il tema della subsidenza, e al consu-mo di energia elettrica utilizzata per il funzio-

namento degli impianti e, in maggior parte,per i pompaggi in rete. Hera agisce per ridurreil prelievo da falda attraverso il massimo utiliz-zo degli impianti alimentati da acque di super-ficie, anche nella consapevolezza che tali azio-ni, anche quando più costose in termini eco-nomici rispetto ai prelievi da falda, contribui-scono al rallentamento della subsidenza(abbassamento del suolo conseguente l’abbas-samento del livello dell’acquifero sotterraneo

derivante dallo squilibrio tra la velocità diestrazione delle acque profonde ed i tempinaturali di ricarica della falda) e costituisconofattore di solidarietà tra i Comuni soci, tra lepopolazioni delle diverse aree territoriali. Ilprelievo da falda è del resto indispensabile perconferire al sistema un elevato grado di sicu-rezza, cioè la capacità di sopperire a carenzedelle fonti in periodi siccitosi o in caso di ano-mala contaminazione delle acque superficiali.

Il gruppo utilizza per il trattamento di pota-bilizzazione 17 impianti principali ed oltre 20impianti di dimensioni minori, che nel 2002hanno trattato complessivamente 116 milionidi metri cubi di acqua. Altri 43 milioni dimetri cubi di acqua sono stati immessi in retee sottoposti al solo trattamento di disinfezio-ne. La rete di distribuzione è costituita da 17.464km di tubazioni in polietilene, fibro-cemento,acciaio, ghisa ed altri materiali. L’età mediadelle condotte è di circa 25 anni, inferioreall’età media nazionale pari circa a 30 anni(Fonte: Relazione al Parlamento del Comitatodi Vigilanza Risorse Idriche – 2001).Al fine di garantire un adeguato livello dipressione all’acqua immessa nelle condotte,vengono utilizzati 48 impianti principali e cir-ca 700 impianti minori di sollevamento conuna potenza totale installata di 49,6 MW.

57

Falda

Acque superficiali

Sorgenti

Totale fonti proprie

Fornitura da Romagna

Acque S.p.A(1)

ed altre fonti minori

Totale

(migliaia m3)% 2002

Acqua immessain rete

42,11

29,54

3,45

75,10

24,90

100

Acqua immessain rete 2002

90.310

63.349

7.391

161.050

53.392

214.443

% 2001Acqua immessa

in rete

Acqua immessain rete 2001

(dati pro forma)

84.507

66.496

5.861

156.864

55.140

212.004

% 2000Acqua immessa

in rete

42,97

29,22

2,71

74,9

25,1

100

Acqua immessain rete 2000

(dati pro forma)

92.518

62.920

5.830

161.268

54.046

215.314

39,86

31,37

2,76

73,99

26,01

100(1) Fonte di acqua superficiale

80%

60%

100%

20%

40%

0%

FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO

2000* 2002

% sul totaleimmessoin rete

Sorgenti

Derivazionisuperficiali

Campi pozzi

2001*

42,97%

54,32%

2,71%

39,86%

57,38%

2,76%

42,11%

3,45%

54,44%

*Dati pro forma

RETE DI DISTRIBUZIONE

Amianto cemento

Acciaio

49%

18%

Ghisa

Materiale plastico

26%

6%

Altri materiali

1%

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

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58

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

Il gruppo Hera effettua attività di monitorag-gio e manutenzione del sistema acquedotti-stico di distribuzione con l’obiettivo di man-tenere ed incrementare ulteriormente la qua-lità del servizio erogato agli utenti. Il moni-toraggio del sistema è effettuato, per le sueparti principali, tramite un sistema di tele-controllo che raccoglie i segnali d’allarme edi parametri di processo 24 ore su 24. Il moni-toraggio degli impianti si realizza attraversoun controllo preventivo e periodico a rotazio-ne nelle diverse zone del territorio, a cui fan-no seguito gli interventi programmati ed ese-guiti in base alle necessità che si evidenzianoin occasione degli stessi controlli. Il monito-

raggio delle reti è attuato prevalentementeattraverso il controllo della pressione e dellaportata, nonché attraverso la ricerca delleperdite di rete. Le perdite di rete sono gene-ralmente dovute a rotture della rete (perdite

fisiche) oppure ad errori di misurazione oall’autoconsumo (perdite amministrative).Nella seguente tabella sono indicati i princi-pali indicatori relativi alle perdite di rete delservizio acquedotto.

L’attività volta al controllo delle perdite di retemira a ridurne al massimo l’incidenza: pur pas-sando dal 15,8% del 2000 al 16,4% del 2002,il livello delle perdite è molto inferiore allamedia nazionale stimata pari al 39% (dallaRelazione al Parlamento del Comitato diVigilanza Risorse Idriche - 2001).Il programma di ricerca delle perdite di reteprevede che vengano controllati annualmentecirca 150 km della rete gestita dal gruppo, cheha sostituito nel 2001-2002 complessivamente260 km di condotte.Al fine di ridurre le perdite di rete Hera stainstallando sulla propria rete, in particolare

nell’area bolognese, impianti per la riduzione eregolarizzazione della pressione, così daabbassare lo stress e il livello tensionale deimateriali delle condotte. L’intervento portaalla diminuzione delle rotture e delle disper-sioni di acque nel sottosuolo da quelle piccolefalle, difficilmente rilevabili e spesso anticipa-trici di una rottura definitiva, da cui fuoriesceuna quantità d’acqua tanto maggiore quantopiù alta è la pressione in rete. Con lo stessoobiettivo si sta attuando un piano di risana-mento degli allacciamenti alla rete con prioritàalle aree che hanno più guasti, in relazione alnumero di allacciamenti presenti e al numero

di persone coinvolte dagli effetti delle rotture. Infine in seguito all’analisi delle rotture nellereti si procede a bonifica delle condotte appli-cando metodologie di relining, che consento-no di intervenire senza scavo a cielo apertoproducendo minori disagi complessivi: i lavorisono più rapidi, vi è minore produzione dirumore e polvere, minore quantità di materialidi risulta e minore consumo di inerti per ilripristino. Con queste tecniche “no dig” si puòintervenire in aree in cui sarebbe critico ese-guire lunghi scavi, ad esempio in vie di traffi-co intenso o luoghi con pavimentazioni pre-giate.

Il servizio di fognatura consiste nel colletta-mento delle acque, ossia nell’attività di rac-colta delle acque utilizzate che defluiscono,attraverso gli scarichi, le centrali di solleva-mento e le reti fognarie, agli impianti didepurazione. In base alla tipologia di utilizzodelle acque, gli scarichi si distinguono indomestici ed industriali. Gli scarichi domesti-ci hanno origine dagli usi di civile abitazioneod assimilati e contengono sia sostanze orga-niche sia sostanze derivanti dai prodotti usa-ti per la pulizia della casa e per l’igiene per-sonale. Gli scarichi industriali sono costituitidalle acque di processo derivanti dai cicli pro-duttivi, che contengono generalmente note-voli quantità di sostanze inquinanti. Il sistema fognario è costituito da tre tipi direti: miste, nere e bianche. Le reti miste sonole reti che raccolgono, in un'unica condotta leacque reflue domestiche ed industriali non-ché quelle meteoriche; le reti nere raccolgo-

no esclusivamente acque reflue domesticheed industriali; le reti bianche raccolgonoesclusivamente acque meteoriche. La preva-lenza di reti miste richiede la presenza di unnumero elevato di scaricatori di piena con lafunzione di far defluire nei corpi idrici super-ficiali le acque reflue diluite secondo i limitifissati dalle autorizzazioni agli scarichi emes-

se dalle Amministrazioni Provinciali in pre-senza di precipitazioni piovose. Ad eccezione della rete fognaria realizzata nelcorso dell'esercizio 2002 (di proprietà delgruppo Hera) tutta la rete fognaria è di pro-prietà dei Comuni o delle Società degli Asseted è affidata in gestione al gruppo Hera.

Acqua immessa in rete (milioni di m3)

Acqua non contabilizzata

ed autoconsumi (milioni di m3)

Acqua fatturata agli utenti (milioni di m3)

Perdite fisiche

Perdite amministrative

Perdite totali

215

34

181

9,8%

6%

15,8%

2000(dati pro forma)

212

32

171,5

9,1%

6%

15,1%

2001(dati pro forma)

214,4

35,2

176,3

10,4%

6%

16,4%

2002

Utenze

- civili

- industriali

Volumi (milioni di m3)

- civili

- industriali

Sollevamenti

Potenza impegnata (MW)

Lunghezza rete (km)

- mista

- nera

- bianca

Scaricatori di piena

470.343

469.285

1.058

133,7

121,8

11,9

619

13,53

6.601

4.066

1.726

809

1.101

2002

5.2.2 SERVIZIO FOGNATURA

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59

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

Al fine di limitare l’impatto ambientale delleacque reflue la rete di collettamento nellezone costiere è dotata di meccanismi di sbar-ramento che ne regolano il deflusso in marein caso di precipitazioni intense e si stannorealizzando vasche per la raccolta dell’acqua

di dilavamento da inviare successivamenteagli impianti di depurazione.La gestione del sistema fognario richiede ser-vizi di pronto intervento, manutenzione ordi-naria, con il controllo della funzionalità degliimpianti di sollevamento, la rimozione di

sedimenti e di ostruzioni che ostacolano ildeflusso delle acque, la manutenzione deichiusini stradali, interventi di manutenzionestraordinaria volti al ripristino od al migliora-mento dei necessari livelli di funzionalitàidraulica e di sicurezza infrastrutturale.

La gestione del servizio idrico integrato sicompleta con la depurazione delle acquereflue e, quindi, la reimmissione nell’ambien-te. I fanghi risultanti dal processo di depura-

zione vengono prima disidratati e quindismaltiti con termodistruzione, in discarica o,quando possibile, ceduti come fertilizzanti aduso agricolo.I principali impianti di depurazione di Herasono dotati di sistemi di trattamento odoricon biofiltri. Si tratta di impianti presidiati

costantemente da personale che ruota in tur-ni ciclici sulle 24 ore, coadiuvato nelle orediurne dal personale addetto alla manuten-zione. Per tutti gli altri impianti la gestione èorganizzata con visite giornaliere per quelli didimensione più elevate e con 2/3 visite setti-manali per quelli minori.

Hera gestisce 346 impianti di depurazione, il10% dei quali è in grado di trattare oltre il90% del totale delle acque collettate dallarete fognaria.

- maggiore di 10.000 A.E.

- tra 10.000 e 2.000 A.E.

- minore di 2.000 A.E.

33

47

266

Numero impiantiPotenzialità impianti

Bologna

Imola (BO)

Cesena

Ravenna

Santa Giustina (RN)

TOTALE

Impianto didepurazione

Provenienzaacque reflue

Bologna e 9 Comuni della Provincia,

impianto di trattamento di fanghi industriali

Imola e 4 Comuni limitrofi

Cesena e zone limitrofe, con presenza

di numerose aziende zootecniche

Ravenna, forese, costa e zona industriale

Rimini e 6 Comuni della Provincia,

Repubblica di San Marino

Tipologia ditrattamento di depurazione

Acque refluetrattate 2002

(milioni di m3)

49

4,3

7,5

16,7

13

90,5

Potenzialità(migliaia di A.E.)

900

75

193

180

440

1.788

Biologico a fanghi attivi con recupero energetico

da biogas da digestione fanghi (1.180 MWh)

Biologico a fanghi attivi

Biologico a fanghi attivi

Biologico a fanghi attivi con processo di affinamento

per l’abbattimento di fosforo ed azoto

Biologico a fanghi attivi con processo di affinamento

per l’abbattimento di fosforo ed azoto

5.2.3 LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE

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5. PERFORMANCE AMBIENTALE

LA FITODEPURAZIONELa fitodepurazione, che il nostro gruppo hasviluppato nell’impianto di Bentivoglio (BO),è una tecnica con cui le acque reflue vengonoaffinate grazie all’azione di certe piante chesono in grado di abbattere alcuni inquinanticome la sostanza organica, l’azoto, il fosforo,

i metalli pesanti, i virus e i batteri, sfruttan-do fattori naturali quali le radiazioni lumino-se, la filtrazione, il bioaccumulo e l’adsorbi-mento.Il comparto di fitodepurazione è posto acompletamento di un impianto a fanghi atti-vi ed è composto da una serie di bagni biolo-

gici con vegetazione macrofita. L’impianto siestende su una superficie di 48.000 m2 circa,con una superficie bagnata preposta al trat-tamento vero e proprio delle acque di 24.000m2.

Hera effettua costanti ed accurati controllied analisi delle acque potabili e delle acquereflue volti ad assicurare la qualità dei ser-vizi erogati ed il rispetto della normativavigente. In particolare, data la significativapercentuale di condotte in fibro-cementonella rete di distribuzione, vengono effet-

tuate misurazioni a campione volte adaccertare l’eventuale presenza di fibre diamianto nell’acqua. I livelli riscontrati sisono sempre mostrati significativamenteinferiori ai limiti indicati nelle norme statu-nitensi dell’EPA in materia di acque potabi-li, che sono state prese come riferimentodal Gruppo, non esistendo né in Italia nénell’Unione Europea normative specifiche inmateria. La presenza delle fibre di amianto

nell’acqua merita attenzione non tanto inragione di un rischio igienico-sanitario spe-cifico (peraltro escluso dall’OrganizzazioneMondiale della Sanità), ma in quanto la suapresenza determina nell'utente la percezio-ne di un servizio non qualitativamente ele-vato: pertanto il programma di ricerca difibre di amianto nelle reti idriche di tutto ilterritorio servito dal gruppo Hera è statodeterminato e viene attuato con ciclicità

VASCHEA TIFE

VASCHEA LEMNE

VASCAPESCI

VASCHE DIFINISSAGGIO

AREA DIDATTICABOSCHETTO

0

EFFICIENZA ABBATTIMENTO (VALORI MEDI 2001)

Azoto ammoniacale(NH4)

COD

Fosforo totale (P tot)

Solidi sospesi totali

60

10

20

30

40

50

70

44% 56% 64% 63%

5.2.4 CONTROLLO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE

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61

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

predefinita. Il Gruppo dispone di due labo-ratori di analisi principali specializzati,situati nei Comuni di Bologna e Ravenna edi cinque presidi laboratoristici dislocati nelterritorio in cui opera. Il monitoraggio ed ilcontrollo delle caratteristiche chimico-fisi-che e microbiologiche delle acque è attuatosugli impianti e sulle reti del sistema acque-

dottistico con frequenze e tipologie diffe-renziate in funzione della potenzialità erilevanza degli stessi rispetto al servizio.

La seguente tabella illustra i dati relativi aicontrolli sulle acque effettuati nel 2002.

Acque potabili

Acque reflue

TOTALE

272.640

218.152

490.792

Parametri analizzati

Al fine di incrementare ulteriormente laqualità delle acque potabili e reflue, abbia-mo sviluppato in collaborazione conl’Università di Bologna un progetto per ese-guire misure in continuo delle sostanzemicroinquinanti presenti nelle stesse. Ilprogetto, avviato nel 1998, è basato sul-l’applicazione di una tecnica rapida diestrazione delle sostanze microinquinanti

che utilizza una membrana siliconica. Losviluppo di tale tecnica ha consentito direalizzare un prototipo automatizzato ingrado di monitorare in continuo diversetipologie di acque. Il progetto è oggetto diun brevetto internazionale in comproprietàtra il gruppo Hera e l’Università di Bologna.E’ prevista l’installazione del sistema dicontrollo negli impianti di prelievo di acqua

di falda e di acqua superficiale. La stessaapplicazione è in fase di sviluppo anche peril controllo delle acque reflue.Infine, il Gruppo partecipa anche ad un pro-getto dell’Unione Europea per la realizza-zione di uno strumento per il monitoraggiodella biodiversità delle popolazioni microbi-che nell’ambiente acquatico.

Hera sta completando l’estensione del servi-zio idrico integrato ai Comuni appartenentialle ATO delle Province di Bologna, Ravenna,Rimini e Forlì-Cesena non ancora serviti, e

acquisendo la gestione dei servizi idrici inaree al di fuori del territorio servito.Il Gruppo è impegnato nella ricerca di unamigliore combinazione delle fonti diapprovvigionamento, di interconnessionedelle reti di distribuzione e di un’ulterioreriduzione delle perdite di rete.

Inoltre, Hera collabora a programmi diricerca e sviluppo con l’obiettivo di miglio-rare la salvaguardia degli acquiferi e di indi-viduare e sperimentare sistemi di disinfe-zione con impatto ambientale minorerispetto a quelli attuali.

CRITICITÀ DEL SERVIZIO IDRICO E STRATEGIE• Carenze nell’approvvigionamento con prevalenza nell’uso delle acque di falda. Subsidenza, regime torrentizio e progressi-

vo inquinamento delle falde nelle aree maggiormente urbanizzate (Bologna), notevole costo dell’acqua di Ridracoli.• Squilibri economico-gestionali dovuti al fattore stagionalità (Rimini, Ravenna).• Perdite di rete ancora significative. Perdite occulte, rotture di condotte troppo sollecitate, presenza reti in cemen-

to-amianto: occorre distrettualizzare, ridurre la pressione ove possibile, pianificare il controllo perdite idriche e rifare reti e allacciamenti obsoleti.

• Alcuni impianti di potabilizzazione e disinfezione non del tutto rispondenti alle nuove norme. La presenza di clori-ti richiede un upgrading dei principali impianti.

• Clientela non sempre soddisfatta della qualità dell’acqua. Occorre rivedere la tecnologia della disinfezione e svilup-pare maggiormente il telecontrollo di rete e il teledosaggio.

• Sistema fognario non sempre dimensionato adeguatamente e privo pressoché totalmente di vasche di prima piog-gia. Sono in programma interventi consistenti di separazione dei sistemi fognari e di vasche di prima pioggia.

• Sistema depurativo non ancora adeguato alle recenti norme sugli scarichi (D.L. 152/99 e s.m.). Normative sempre più severe impongono l’aggiornamento degli impianti con tecnologie sempre più complesse. Interventi già avviati con i piani stralcio per realizzare vasche di equalizzazione, doppie linee di trattamento, vasche di pioggia, filtri, membrane.

• La normativa ha inasprito le pene in caso di scarico di sostanze tossiche anche se provenienti dagli scarichi indu-striali. Occorre organizzare una più efficace azione di controllo scarichi.

• L’Emilia-Romagna sarà presto considerata tutta zona sensibile. Si imporranno ulteriori realizzazioni di impianti di denitrificazione e di abbattimento del fosforo.

5.2.5 PROGRAMMI FUTURI

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Tipologia di servizio

Impianti di trattamentoe recupero

Impianti di smaltimento

Recupero risorse

Raccolta di rifiuti urbaniorganici e ligno-cellulosici

Raccolta differenziatamonomateriale

Raccolta rifiuti urbani secchi

Raccolta frazioni residue dei rifiuti urbani

Raccolta di rifiuti specialisolidi e fangosi

Raccolta di rifiuti specialiliquidi Chimico fisico Chimico fisico Acqua

Inertizzazione

Depuratore biologico

Discariche

Stabilizzazione

Impianto diseparazione

Biogas

Arginaturee riempimenti

Impianti ditermovalorizzazione

Impianti di selezionefrazioni secche

Impianto dicompostaggio

Calore perteleriscaldamento

Energia elettrica

Vendita a Consorzi difiliera di carta,

plastica, alluminio,barattolame, vetro

Compost venduto adaziende agricole o

vivaistiche

62

Le attività di Hera nel Settore Ambientecoprono l’intero ciclo della gestione deirifiuti:• gestione dei servizi operativi ambientali

(raccolta rifiuti, spazzamento e lavaggio strade);

• trattamento dei rifiuti.

5.3 Settore Ambiente

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

RISORSEEmissioni

Emissioni

EnergiaRISORSE

RIFIUTI RIFIUTI

SPAZZAMENTORACCOLTA

TRATTAMENTO

SPAZZAMENTOE RACCOLTA

TRATTAMENTO

Nell’ambito dei servizi operativi ambientaliil Gruppo svolge le attività di:• spazzamento e lavaggio delle aree pub-

bliche;

• raccolta indifferenziata e differenziata di rifiuti urbani ed assimilati;

• raccolta di rifiuti speciali.L’attività di spazzamento e lavaggio dellearee pubbliche comprende lo spazzamentodelle strade, lo svuotamento e la manuten-zione dei cestini portarifiuti, il lavaggio

delle strade e dei portici. Lo spazzamentoviene effettuato manualmente e meccanica-mente; lo spazzamento meccanico, attuatoanche in orario notturno per creare minoreimpatto sul traffico, consente di rimuoverein modo più efficace le polveri inquinantipresenti al suolo. Le attrezzature attuano

I principali impatti ambientali del ciclo dellagestione dei rifiuti consistono nell’uso di car-buranti e nelle conseguenti emissioni con-nesse alla pulizia delle strade ed alla raccoltadei rifiuti, nelle emissioni in aria ed acqua e

nei residui solidi generati dagli impianti ditrattamento rifiuti, negli impatti connessialla gestione delle discariche. In relazione aquesti aspetti Hera, in accordo con i principie gli obiettivi del Decreto Ronchi, è impegna-

ta nel ridurre la produzione di rifiuti, nell’in-crementarne il riutilizzo, il riciclaggio ed ilrecupero e nell’assicurarne lo smaltimentofinale più adeguato dal punto di vistaambientale.

5.3.1 SERVIZI OPERATIVI AMBIENTALI

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63

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

un doppio intervento: nella prima fase ilrifiuto e la polvere presente vengono spo-stati con spazzole meccaniche, nella secon-da vengono raccolti attraverso una boccad’aspirazione. L’aspirazione del materialeconsente la rimozione di grossi quantitatividi polvere altrimenti destinata ad esseresollevata dal traffico veicolare o dal vento,e quindi respirata dai cittadini. Per il lavag-gio delle strade sono utilizzati getti a pres-sione abbastanza elevata così da attivareanche la rimozione del materiale fine pre-sente negli interstizi della pavimentazionestradale.Inoltre, il Gruppo provvede alla pulizia degliarenili di 8 Comuni del litorale romagnolo,che si estende per oltre 100 km. Questa atti-vità ha una rilevanza particolare, specienella stagione estiva in cui si registra lapresenza di circa 20 milioni di turisti. Ilrifiuto raccolto, frammisto a sabbia, vienesuccessivamente vagliato e, se necessario,disinfettato per recuperare la sabbia in essocontenuta. Tale sabbia nel periodo primave-rile viene reintegrata negli arenili soggettiall’erosione, mantenendone così le caratte-ristiche e la natura geologica, cosa che nonsarebbe possibile utilizzando sabbia prele-vata da cave.Hera svolge per alcuni Comuni il servizio diviabilità invernale con l’obiettivo di mante-nere agibili le strade durante le precipita-zioni nevose e nei periodi in cui esiste ilrischio di formazione di ghiaccio.Il servizio di raccolta indifferenziata deirifiuti urbani ed assimilati consiste princi-palmente nello svuotamento dei cassonettidislocati nel territorio servito. Per incre-mentare l’efficienza del servizio e limitarel’impatto ambientale Hera ha introdotto

l’impiego di nuovi mezzi, ad esempio di tipo“monoperatore”, e alimentazione con car-buranti alternativi (metano, biodiesel egasolio bianco). I rifiuti derivanti dalla raccolta indifferen-ziata vengono inviati allo smaltimento,direttamente o successivamente al loromomentaneo deposito in stazioni di trasfe-rimento. Il deposito momentaneo ha la fun-zione di ottimizzare il trasporto fino agliimpianti di smaltimento e di selezionare irifiuti in base alla destinazione finale (ter-movalorizzatore, impianto di compostag-gio, impianti di trattamento e recupero,discarica). Il gruppo Hera effettua numerose forme diraccolta differenziata sia monomateriale(carta, vetro, alluminio, plastica, pile, …)che multimateriale (frazione “secca”, fra-zione “umida”, …). I materiali raccolti ven-gono avviati al recupero ed al corretto smal-timento: i rifiuti provenienti dalla raccoltamonomateriale, comprese alcune tipologiedi rifiuti urbani pericolosi (pile, farmaci,prodotti chimici) vengono conferiti aiConsorzi di filiera (ad es. CONAI, COMIECO,CIAL) o direttamente alle industrie per illoro recupero; i rifiuti provenienti dalla rac-

colta multimateriale sono sottoposti adattività di trattamento idonee alla lorovalorizzazione. Le diverse tipologie di servizi sono proget-tate in relazione alle caratteristiche dellesingole zone, allo scopo di raggiungere gliobiettivi fissati dalla legge (Decreto Ronchi)e dalle Amministrazioni locali.Hera gestisce inoltre centri di conferimentodifferenziato dei rifiuti, costituiti da piat-taforme ecologiche attrezzate, dove vengo-no raccolte ed avviate al recupero determi-nate categorie di rifiuti urbani (batterieauto, pneumatici, PC, toner e cartucce perstampanti, …). La società effettua anche attività di raccol-ta di rifiuti speciali, ovvero di rifiuti prove-nienti da attività industriali, commerciali edel terziario che non risultano assimilabiliai rifiuti urbani per qualità o quantità.

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64

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

0

RACCOLTA DI RIFIUTI URBANI ED ASSIMILATI

200

400

600

800

1000

1200

767

1997 1998 1999 2000 2001 2002

822905

1.0351.114

1.171

migliaia ditonnellate

0

LIVELLI RACCOLTA DIFFERENZIATA

5%

10%

15%

20%

25%

30%

26,2%

Gruppo HERA2002

Gruppo HERA2001

dati pro forma

16,0%

23,6%22,6%

23,2%

Gruppo HERA2000

dati pro forma

Emilia Romagna2000*

Italia2000*

RAVENNA, ECCELLENZA NELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA 2002Da gennaio a dicembre 2002 nei Comuni oggi serviti da Hera Ravenna (Ravenna, Lugo, Cervia, Russi, Alfonsine, Bagnara,Bagnacavallo, Cotignola, Fusignano, Conselice, Massa Lombarda e S.Agata) sono state raccolte 76.899 tonnellate di rifiu-to differenziato, pari al 34,8% del totale dei rifiuti raccolti. I risultati raggiunti, di gran lunga superiori al dato medionazionale, sono dunque perfettamente in linea con quanto disposto dal Decreto Ronchi, che prevede per il 2003 il rag-giungimento del 35% di raccolta differenziata.Rispetto all‘anno precedente, a testimonianza di un atteggiamento sempre più responsabile da parte dei cittadini nei con-fronti del problema rifiuti, risultano in costante crescita le percentuali di tutte le tipologie di materiali, con un incrementoancora più sensibile per quelle tipologie di rifiuto il cui sistema di raccolta è stato potenziato nel corso del 2002, comela frazione umida, passata dalle 7.000 tonnellate del 2001 alle circa 10.000 tonnellate del 2002.Bisogna inoltre ricordare che nell’area ravennate, mentre i materiali oggetto di raccolta differenziata vengono ovviamenteavviati al recupero di materia, i rifiuti raccolti in modo indifferenziato vengono avviati all'impianto di produzione di com-bustibile da rifiuto (CDR), dove una percentuale pari a circa il 40 % del totale viene recuperata sotto forma di energia. Siè dunque avuta con sole 34.000 tonnellate una sensibile diminuzione della quantità di rifiuti smaltiti in discarica rispet-to al 2001, quando vi finirono circa 62.000 tonnellate, pur a fronte di un crescente aumento annuo della quantità di rifiu-ti prodotti (220.638 tonnellate nel 2002 contro 208.000 del 2001).

Nel periodo 1997-2002 è significativamenteaumentata la percentuale di rifiuti raccoltiin maniera differenziata. Ciò consente dieffettuare più efficacemente il successivotrattamento dei rifiuti e la loro valorizza-zione economica (produzione e recupero dimaterie ed energia), nonché di ridurne laquantità conferita in discarica, limitando, diconseguenza, l’impatto ambientale.

* Fonte “APAT-ONR –Rapporto rifiuti 2002– ottobre2002” (somma raccolta differenziata e raccolta ingom-branti)

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GLI ISPETTORI ECOLOGICIHera, d’intesa con il Comune di Bologna, ha creato la figura dell’ispettore ecologico, il quale, presidiando il territorio,ha il compito di rilevare le situazioni critiche sotto il profilo ambientale ed accertare le infrazioni al RegolamentoComunale per la Gestione di Rifiuti Solidi Urbani ed Assimilati e al c.d. Decreto Ronchi. Nel corso del biennio 2001 –2002 sono state rilevate dagli ispettori ecologici 2.243 violazioni ed effettuate sanzioni per un totale di 130.823 euro. Oltre all’attività sanzionatoria svolgono sul territorio altre essenziali tipologie di intervento:• richiamare i cittadini ad un corretto smaltimento dei rifiuti, informandoli delle possibilità predisposte dall’azienda;• rilevare situazioni di competenza aziendale segnalandole ai settori operativi;• verificare e monitorare le situazioni critiche.Fra le situazioni maggiormente rilevate ci sono l’abbandono di imballaggi in cartone, polistirolo, batterie, rifiuti spe-ciali (principalmente da lavorazioni edili), arredi vari, televisori e frigoriferi.

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

Anche la raccolta di rifiuti speciali ha regi-strato un aumento nel periodo 1998-2002grazie alle iniziative realizzate dal gruppoHera nei confronti degli operatori industria-li, commerciali e del terziario, rese possibilidal Decreto Ronchi. L’incremento negli anni1998-1999 è riconducibile anche all’intensaattività di raccolta effettuata nell’area diRavenna.

Le attività di trattamento dei rifiuti com-prendono: • recupero e trattamento di rifiuti solidi

urbani e speciali:- separazione meccanica;- selezione;- termovalorizzazione;- compostaggio e biostabilizzazione;

• il trattamento ed il recupero di rifiuti speciali liquidi/fangosi;

• lo smaltimento in discarica dei rifiuti non recuperati.

Le attività di trattamento sono finalizzate arecuperare dai rifiuti materia da destinareal reimpiego nei cicli produttivi, produrreenergia elettrica e/o termica, reintrodurrenell’ambiente i residui dei processi di trat-tamento, ridurre la pericolosità dei rifiutidestinati allo smaltimento in discarica.

Nel periodo 1997-2002 l'aumento dellaquantità di rifiuti trattati è riconducibileprincipalmente alla crescita dei volumi deirifiuti speciali, sia solidi sia liquidi/fangosi;

l'incremento della quantità dei rifiuti trat-tati nel 2002 è riconducibile anche all'ac-quisizione del controllo di Nuova GeovisS.p.A. a gennaio 2002.

0

ANDAMENTO DELLA RACCOLTA DI RIFIUTI SPECIALI

100

200

300

400

500

341

1997 1998 1999 2000 2001 2002

463437

382412

492

migliaia ditonnellate

0

ANDAMENTO DEI RIFIUTI TRATTATI

500

1.000

1.500

2.000

2.500

1.474

1997 1998 1999 2000 2001 2002

1.675

1.9662.050

2.252

2.490

migliaia ditonnellate

5.3.2 TRATTAMENTO DEI RIFIUTI

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Termovalorizzazioni

Impianti di selezione

38%27%

Impianti di compostaggio

Discariche

15%

15%

Impianti di inertizzazionee chimico-fisici

5%

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

IMPIANTI DI SEPARAZIONE MECCANICA Hera si avvale di impianti di separazionemeccanica della frazione secca, della frazio-ne umida e dei metalli provenienti dalla rac-colta indifferenziata di rifiuti solidi urbanied assimilati e solidi speciali. I materialivengono sottoposti a trattamento per esse-re avviati al loro corretto recupero: le fra-zioni umide vengono conferite agli impiantidi biostabilizzazione; i metalli sono conferi-

ti ai Consorzi di filiera o all’industria; il CDR(frazione secca) è inviato agli impianti ditermovalorizzazione; il materiale rimanente

è inviato ad altri impianti di termovalorizza-zione o smaltito in discarica.

Ravenna

Bologna

Forlì

S.Agata Bolognese

TOTALE

Solidi urbani e speciali

Solidi urbani

Solidi urbani

Solidi urbani

Rifiuti trattatiParametri analizzati

220

150

108

90

568

Capacità autorizzata(migliaia di t/anno)

IMPIANTI DI SELEZIONE Hera gestisce impianti di selezione di rifiutisolidi urbani da raccolta differenziata mono-materiale e di rifiuti solidi speciali raccoltipresso il sistema produttivo. L’attività diselezione ha l’obiettivo di recuperare mate-riali destinati ad essere riutilizzati nei cicliproduttivi; i materiali selezionati vengonoconferiti ai Consorzi di filiera, che provvedo-no al loro reinserimento nei cicli produttivi,o direttamente alle industrie.

Coriano (Rn)

Mordano (Bo)

Lugo (Ra)

Cotignola (Ra)

TOTALE

Solidi urbani e speciali non pericolosi

Solidi urbani e speciali non pericolosi

Speciali pericolosi e non

Speciali pericolosi e non

Rifiuti trattatiParametri analizzati

73,98

67,50

50,00

40,00

231,48

Capacità autorizzata(migliaia di t/anno)

IMPIANTI DI TERMOVALORIZZAZIONE I rifiuti solidi urbani e speciali (inclusi irifiuti ospedalieri) sono sottoposti a tratta-mento di termovalorizzazione, ossia ad unprocesso che consente di smaltirli ed allostesso tempo di produrre energia elettrica e

termica. I rifiuti sono trattati per inceneri-mento ad una temperatura che varia tra850° C e 1.100° C circa. Gli impianti di ter-movalorizzazione del gruppo sono quattro,uno per ciascuna Provincia, e sono dotati disezioni per la produzione di energia elettri-

ca dal calore recuperato dal processo dicombustione dei rifiuti. Il trattamento ter-mico dei rifiuti con produzione di energia èconsiderato per legge attività di recupero el’energia elettrica così prodotta è qualifica-ta come energia da fonti rinnovabili. Nel

Nel 2002 la percentuale di rifiuti sottopostiad attività di trattamento e recupero dalgruppo Hera ha raggiunto il 62% e, quindi,la percentuale dei rifiuti smaltiti in discari-ca è scesa al 38% contro il 56% del 1997.Nel 2000 in Italia veniva smaltito in discari-ca oltre il 72% dei rifiuti urbani (Fonte“APAT-ONR –Rapporto rifiuti 2002– ottobre2002”)

Hera gestisce oltre 40 impianti di tratta-mento, recupero e smaltimento di rifiuti e,per aumentare ulteriormente la propriacapacità di trattamento, ha avviato la rea-lizzazione di nuovi impianti ed il potenzia-mento di quelli esistenti.Nella seguente tabella è riportato l’anda-mento della quantità di rifiuti (urbani especiali) trattati da Hera, suddivisi a secon-da della tipologia di impianto.

Discariche

Termovalorizzatori

Impianti di selezione

Impianti di compostaggio

Impianti di inertizzazione

e chimico-fisici

TOTALE

956

371

366

130

667

2.490

2002Migliaia di tonnellate

1.009

332

180

57

674

2.252

2001

932

306

169

60

584

2.050

2000

971

300

141

67

487

1.966

1999

932

278

138

87

240

1.675

1998

830

293

107

59

185

1.474

1997

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5. PERFORMANCE AMBIENTALE

IMPIANTI DI TRATTAMENTO E RECUPERO DIRIFIUTI SPECIALI LIQUIDI E FANGOSI Il gruppo Hera effettua il trattamento deirifiuti speciali liquidi/fangosi derivanti dalleattività produttive e dei liquami derivantidagli impianti di trattamento dei rifiuti edallo svolgimento dei servizi ambientali. Iltrattamento, che utilizza diverse tecniche(chimico-fisica, filtrazione, sedimentazione,inertizzazione, …), ha l’obiettivo di ridurrel’inquinamento derivante da sostanze orga-niche ed inorganiche presenti nei liquami enei fanghi, con la separazione della frazioneliquida da quella solida. La frazione solidacontenente i materiali inquinanti vieneavviata allo smaltimento nelle discariche per

rifiuti speciali; la frazione liquida, prima diessere scaricata nelle acque superficiali, vie-ne sottoposta a trattamento biologico alfine di eliminare l’inquinamento da sostan-

ze organiche. Tale trattamento viene effet-tuato direttamente negli impianti o inviandola frazione liquida nei depuratori delle acquereflue urbane.

Lugo (Ra)

Ravenna

Corticella (Bo)

Russi (Ra)

Forlì

Ravenna

Alfonsine (Ra)

Ravenna

TOTALE

Speciali liquidi e fangosi da attività industriale

Speciali liquidi

Speciali liquidi e fangosi da attività industriale

Speciali liquidi e fangosi da attività industriale

Speciali liquidi e fangosi da attività industriale

Speciali liquidi e fangosi da attività industriale

Speciali liquidi e fangosi da attività industriale

Speciali liquidi pericolosi e non

Rifiuti trattatiLocalità

170

180

100

85

40

100

70

20

765

Capacità autorizzata(migliaia di t/anno)

2002 Hera ha prodotto grazie alla termova-lorizzazione circa 125.171 MWh di energiaelettrica e 46.405 Gcal di energia termica,destinata al teleriscaldamento.Nel processo di termovalorizzazione si pro-ducono tre principali flussi in uscita con unpotenziale impatto ambientale:• le scorie, corrispondenti in volume a circa

l’8% ed in peso a circa il 28% del rifiuto incenerito. Si tratta di rifiuti speciali che vengono smaltiti presso idonee discari-che;

• i fumi prodotti dalla combustione, sotto-posti a trattamenti a secco e a umido pri-

ma dell’emissione dal camino. Per mante-nere sempre sotto rigoroso controllo la qualità dei fumi, gli impianti sono dotati di sistemi di analisi in continuo della con-centrazione dei principali inquinanti;

• le acque derivanti dal processo di lavaggio

dei fumi che, insieme all’acqua di spegni-mento delle scorie, vengono trattate in depuratore chimico-fisico prima del rila-scio in fognatura.

Frullo (BO)

Forlì-Cesena

Ravenna

Rimini

TOTALE

Località

148

60

56,5

128

392,5

Capacità autorizzata(migliaia di t/anno)

46.405

-

-

-

46.405

Energia termicaprodotta (Gcal)

-

CIP 6

CIP 6

CIP 6

Regimetariffario

36.558

13.483

25.969

49.161

125.171

Energia elettricaprodotta (MWh)

IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO E BIOSTABI-LIZZAZIONE Il compostaggio è un processo di digestioneaerobica delle frazioni organiche biodegra-dabili dei rifiuti attraverso cui viene ripro-dotto ed accelerato, in condizioni controlla-te, un naturale processo biologico. Il com-postaggio consente di trasformare inammendante agricolo le frazioni umide deri-vanti dalla raccolta differenziata dei rifiuti(come gli scarti di cucina), le foglie e le

potature, nonché rifiuti del settore agroin-dustriale. Il prodotto ottenuto al terminedel trattamento è il compost, materialesimile ad un terriccio ricco di humus. Questopuò essere utilizzato per ripristini ambienta-li, nell’agricoltura e nel florovivaismo. La biostabilizzazione invece è il trattamentoa cui vengono sottoposte le frazioni umidedei rifiuti da raccolta indifferenziata dopoessere state separate dalle frazioni secchenegli impianti di separazione. Il prodotto

ottenuto può essere utilizzato per interventidi ingegneria ambientale e per la coltivazio-ne di discariche (materiale di copertura).Hera nei suoi 5 impianti di compostaggio ebiostabilizzazione è in grado di trattare cir-ca 100.000 tonnellate annue di rifiuti orga-nici, produrre compost di qualità per unquantitativo che rappresenta circa il 33%della produzione complessiva regionale.

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DISMO (dissociatore molecola-re) è una macchina innovativaprogettata per trattare rifiutipericolosi. Questa nuova tec-nologia, utilizzata a livellosperimentale da aprile 2002presso il termovalorizzatorerifiuti del Frullo, permette diottenere la dissociazione dellemolecole dei rifiuti. La cameradi reazione raggiunge tempe-rature di 4000°C evitando la formazione di incombusti tossici.La tecnologia DISMO è stata progettata dalla ditta ITEA e brevettata nei maggiori mercati mondiali. Si basa sull'uti-lizzo di ossigeno tecnico in pressione per ottenere la completa ossidazione dei materiali introdotti in camera di rea-zione. L'utilizzo di ossigeno tecnico previene la formazione di ossidi di azoto, che deriverebbero dall'azoto contenu-to nell'aria. La perfetta reazione di ossidazione impedisce la formazione di prodotti di combustione incompleta.Successivamente la rapida espansione dei gas di reazione previene la ricombinazione di catene clorurate complessecome diossine e furani. La linea di trattamento fumi serve poi allo scopo di abbattere gli inquinanti residui. L'utilizzodi ossigeno tecnico consente di avere volumi di gas in uscita dal sistema molto ridotti rispetto ad una combustionetradizionale. Tutto questo permette l'utilizzo di sistemi di trattamento fumi molto compatti e consente di non creareeffluenti liquidi inquinati come residuo di processo.La fase sperimentale, seguita all’acquisto della macchina, è stata effettuata in strettissima collaborazione con ITEA,da aprile a novembre 2002, evidenziando ampi margini per l’ottimizzazione delle innovative tecnologie utilizzate.L’attività sperimentale ha riguardato varie tipologie di rifiuti fra i quali carboni attivi esauriti e resine a scambio ioni-co ed insetticidi.

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

DISCARICHEI materiali non recuperati, o non recupera-bili, e numerose tipologie di rifiuti sonoavviati allo smaltimento in discarica. Ilgruppo gestisce discariche per rifiuti inertipericolosi e non pericolosi, sulla base dellaclassificazione stabilita nel decreto legisla-tivo 13 gennaio 2003, n. 36. Un obiettivoprioritario del gruppo Hera, conformementea quanto stabilito dal Decreto Ronchi, è lalimitazione del ricorso alla discarica, a favo-re del recupero di materia e della termova-lorizzazione. Nel 2002 le discariche gestiteda Hera hanno accolto 956.000 tonnellatedi rifiuti. In base alla capacità residua dismaltimento, pari al 31 dicembre 2002 a4.352 migliaia di metri cubi corrispondenticirca a 3.917 migliaia di tonnellate di rifiu-ti, le discariche in esercizio sono in grado diprovvedere ai fabbisogni del territorio finoal 2014. Inoltre, sono predisposte per effet-

tuare in loco il recupero energetico del bio-gas prodotto. Nel 2002 sono stati venduti15.629 MWh di energia elettrica prodottadal biogas recuperato in discarica, consen-

tendo così di ridurre l’uso di gas naturale ediminuire, di conseguenza, l’emissione inatmosfera di sostanze inquinanti.

Tessello-Vallata Rio della Busca (Cesena)

Pediano (Imola)

Firenzuola

Lugo

Ravenna

Ravenna

Ravenna

Piangipane (Ravenna)

Ravenna

Ravenna

Galliera

Baricella

Sant’Agata Bolognese

TOTALE

16.000

1.736.870

194.524

120.000

460.400

11.349

17.960

12.163

120.740

152.000

1.030.868

260.079

218.874

4.351.827

Capacità residuaautorizzata (m3)

Località

I

I

I

I

I

I+II/B

II/C

II/A+II/B

II/B super

II/B super T/N

I

I

I

Categoria

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BONIFICHE AMBIENTALIIl gruppo Hera effettua consulenze tecniche, progettazione di interventi e bonifica di siti contaminati. Ogni inter-vento è effettuato nella massima garanzia per i lavoratori impiegati, nel rispetto scrupoloso delle normative vigen-ti e con elevate garanzie di affidabilità grazie all’utilizzo di piani di qualità e di procedure operative standard.

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

Nell’ambito dei servizi operativi ambientali,Hera intende proseguire l’introduzione dimezzi alimentati con carburanti a ridottoimpatto ambientale (metano, biodiesel egasolio bianco) e la riorganizzazione di rac-colta e spazzamento in fasce orarie tali dacontenere gli impatti ambientali connessi alrumore ed al traffico stradale prodotti.Nell’ambito del trattamento dei rifiuti sonostati avviati interventi volti ad aumentare lacapacità di trattamento dei rifiuti e di produ-zione di energia degli impianti di termovalo-

rizzazione, al fine di valorizzare l’eccedenzadi rifiuti solidi urbani indifferenziati cheattualmente vengono ancora smaltiti indiscarica. A tale riguardo, sono in corso ilavori di ristrutturazione e riqualificazionetecnologica dell’impianto del Frullo(Bologna) con l’obiettivo di raggiungereentro il 2004 una capacità di trattamento dicirca 180.000 t/anno con un recupero dienergia elettrica di circa 130 GWh/anno.Sono state avviate le procedure per l’autoriz-zazione ad elevare la capacità di trattamentodell’impianto di Rimini a 228.000 t/anno e laproduzione di energia elettrica a 103GWh/anno. E', inoltre, previsto il potenzia-

mento dell’impianto di Forlì attraverso larealizzazione di una nuova linea per elevarnela potenzialità di 100.000 tonnellate annue ela produzione di energia elettrica di circa 54GWh/anno. Per ridurre la quantità di rifiuti smaltiti indiscarica e trarre vantaggio dalla domandapotenziale di ammendante agricolo, si stan-no realizzando nuovi impianti di compostag-gio. Uno è stato attivato a Rimini a giugnodel 2003 ed ha una capacità di 35.000t/anno di frazioni umide di rifiuti urbani erifiuti speciali, mentre un altro è in corso direalizzazione a Lugo (Ravenna) ed avrà unacapacità di 45.000 t/anno.

5.3.3 PROGRAMMI FUTURI

5.4 Servizi trasversali

La nascita del Gruppo ha visto l’avvio di unprocesso di riorganizzazione del sistema dilaboratori analisi delle società confluite inHera: si sono individuati due laboratoriprincipali, a Ravenna e a Sasso Marconi(BO) e presidi su tutto il territorio, in cui sieffettuano le analisi che richiedono un esi-to tempestivo, generalmente entro le 24ore, finalizzato alla gestione ed alla condu-zione degli impianti. L’integrazione deilaboratori e dei presidi consentirà la specia-lizzazione, la riduzione dei costi e la razio-nale distribuzione delle apparecchiature edel carico analitico.

Il Piano 2003 prevede un fabbisogno totale di587.746 determinazioni, di cui il 31% per ilaboratori ed il 69% per i presidi. Rispetto al2002 è previsto un incremento del 8,2%.

5.4.1 LABORATORI ANALISI

Acque

Potabili

Reflue

Compost, fanghi e terreni

Rifiuti solidi, liquidi e fangosi

Altro

TOTALE

472.211

257.915

214.296

50.146

14.893

6.115

543.365

Analisi effettuatenel 2002

Tipo di matrice

60.000

40.000

20.000

80.000

100.000

120.000

140.000

160.000

0

FABBISOGNO DI DETERMINAZIONI PER S.O.T. E MATRICE

S.O.T.Bologna

Acquepotabili

Acque reflue

Compost, fanghie terreni

Rifiuti solidi-liquidi-fangosi

Altro

S.O.T.Ravenna

S.O.T.Imola

S.O.T.Rimini

S.O.T.Forlì Cesena

180.000

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Principali interventi e linee di sviluppo per il 2003• Unificazione del Sistema Informativo dei Laboratori

• Normalizzazione procedure interne e metodiche di analisi

• Revisione dei piani di campionamento

• Estensione e/o specializzazione certificazioni al laboratorio di Ravenna

• Estensione e omogeneizzazione del Sistema di Gestione Qualità, Sicurezza e Ambiente

a laboratori e presidi

• Standardizzazione materiali e attrezzature

• Censimento delle analisi svolte in autonomia da altre strutture di Hera e definizione

flussi di monitoraggio e controllo

• Ulteriori razionalizzazioni dei presidi

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

Il Piano Operativo 2003 ha predisposto unpiano per il trasferimento dei campioni, chemira alla concentrazione delle analisi dilaboratorio specializzate a Bologna eRavenna ed ad una movimentazione autono-ma dei campioni tra presidi attigui. Ne con-segue una movimentazione di circa 200 cam-pioni per 2 giorni a settimana.

Le linee di fondo seguite per le sedi dellasocietà sono così sintetizzabili:• razionalizzazione: centralizzazione di sedi

operative in strutture di dimensioni più ampie (es. officine manutenzione mezzi, laboratori analisi, sedi logistiche servizi ambientali e gestione reti);

• presenza capillare di sportelli e uffici sul territorio per il contatto con i clienti.

Linee attente a ridurre gli impatti sociali eambientali che la presenza di sedi e officinehanno su aree divenute negli ultimi anniprettamente residenziali e a salvaguardare ilforte legame esistente con le realtà localianche attraverso punti fisici di ricevimentodei cittadini. Presentiamo i due progetti che rivestono il

più marcato valore sociale ed ambientale, incui con lo spostamento di attività operativein aree periferiche si recuperano ad usi resi-denziali e di servizio aree cittadine, con l’eli-minazione della pressione ambientale deimezzi operativi e dei supporti logistici con-nessi allo svolgimento delle nostre attività.

5.4.2 LA GESTIONE DELLE SEDI

BERTI PICHAT - BOLOGNAQuasi nel cuore di Bologna sorge la sede cen-trale di Hera, in cui accanto ad edifici defini-bili come “reperti industriali” ne convivonoaltri dai diversi stili architettonici adibiti aduffici, officine mezzi, sportelli clienti, mensa.L’area è un pezzo della storia di Bologna: ilgasometro, visibile da gran parte della città,la tettoia in ferro accanto al ponte di

Stalingrado, testimoniano i tempi in cui con ilcarbone ci si riscaldava e si cucinava ognigiorno. Testimoniano la produttività e moder-nità dell’efficienza bolognese.Sotto la guida dell’arch. Cervellati il progettodi ristrutturazione dell’area è diventato l’oc-casione per ripensare all’intero spazio, pervalorizzare il passato collegandolo ai bisognidi oggi. Bologna avrà nuove aree verdi, nuo-

ve residenze, parcheggi sotterranei, palestre.E anche uffici, il tutto coniugando i vecchimateriali da costruzione con i nuovi: i matto-ni in pietravista con il vetro e l’acciaio.Il restauro del gasometro esistente, la rico-struzione di quello adiacente e dei due a norde sud, porteranno a definire un’immaginesimile a quella esistente al tempo delle“Officine del Gas”, negli anni trenta del ‘900.L’ex tettoia del carbone verrà restaurata esotto di essa un edificio, destinato ad uffici,con facciate in vetro e acciaio metterà inrisalto la struttura storica dando, nel contem-po, il senso di trasparenza. Altri uffici di Heraoccuperanno i fabbricati prospicienti il viale ela vecchia Officina.I gasometri risulteranno incastonati in unvasto giardino pubblico con gazebo e fonta-na, mentre le palestre saranno ricavate daedifici esistenti su via Ranzani.La riqualificazione dell’area sarà quindi un“restauro urbano”, coniugando vecchio enuovo consentirà al centro storico di riacqui-stare un valore culturale e rappresentativo.E’ un progetto per la città, per una città chevuole valorizzare la memoria e regalare ai cit-tadini ulteriori spazi di verde, servizi, diverti-mento.

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5. PERFORMANCE AMBIENTALE

FRULLOLe attività operative collocate in Berti Pichat si sposteranno in una nuova sede da realizzare, su progetto sviluppato dalla struttura interna“Progetti Speciali”, in un’area nel Comune di Castenaso posta al confine amministrativo con il Comune di Bologna ed il Comune di Granarolo aduna dozzina di km dai viali di Bologna, nelle adiacenze dell’attuale sede del “Frullo”.

RIMINIIl progetto dell’arch. Aulenti per la realizza-zione della nuova sede direzionale di HeraRimini prevede la costruzione di un edificioper uffici, di uno spazio polifunzionale ericreativo, di un edificio adibito a spogliatoiper impiegati nell’azienda, e la ristrutturazio-ne di un fabbricato rurale esistente destinatoalla presidenza.L’area di progetto è addossata ad un impor-tante svincolo autostradale da un lato ed èconfinante all’attuale stabilimento di smalti-mento rifiuti.L’edificio degli uffici direzionali e ammini-strativi, il più importante dal punto di vistadimensionale, si sviluppa su quattro piani: èpensato come un grande open space, quindi

estremamente flessibile.Il verde è usato con valenza architettonica,alternando distese di prato ad alberature ser-rate disposte secondo un ordine geometricoche si relaziona alle linee generatrici degliedifici stessi.

L’immagine del complesso degli edifici appa-re, per chi giunge dall’autostrada, come unacorte compatta, solida e ricca di verde da unlato, e un edificio dalle differenti prospettivedall’altro: entrambe le viste conservano peròun forte carattere di unitarietà.

Hera intende gestire la flotta dei mezzi cheutilizza a fini operativi (autocompattatori,autospazzatrici, …) o a supporto dellagestione delle reti (furgoni, autovetture, …)con costante attenzione agli impatti ambien-tali connessi al consumo di carburanti nonrinnovabili, alle emissioni in atmosfera e alrumore prodotto, soprattutto in attivitàcome lo svuotamento cassonetti e lo spazza-mento meccanizzato. Le linee di fondo pos-sono essere così sintetizzate:• razionalizzazione logistica: rientrano in

questa linea strategica operazioni quali,

ad esempio, raccolta rifiuti attuata con sistemi logistici detti “satellitari”, che uti-lizzano mezzi di ridotte dimensioni per gli svuotamenti in strade strette con successi-vo travaso del rifiuto in mezzi più capienti per ottimizzarne il trasporto agli impianti, la realizzazione di sedi dislocate sul terri-torio in posizione tale da ridurre i trasferi-menti non operativi, così come, su un ver-sante apparentemente opposto, la chiusu-ra di piccoli presidi manutentivi per con-centrare tali attività in strutture moderne e quindi adeguatamente attrezzate sia rispetto al trattamento delle emissioni sia rispetto alla sicurezza del lavoro connessa agli impianti fissi e alle attrezzature utilizzate;

• utilizzo combustibili a minore impatto ambientale: le società confluite in Hera hanno fatto un costante utilizzo negli anni di mezzi alimentati a metano, seppur con esperienze limitate essenzialmente alle autovetture. Negli ultimi anni si è iniziato ad introdurre alimentazione a metano anche su mezzi operativi quali gli auto-compattatori e ad utilizzare altri sistemi di alimentazione quali l’alimentazione elet-trica per piccoli mezzi con cui spostarsi nei centri storici, il biodiesel ed il “gasolio bianco”, gasolio emulsionato con acqua che riduce drasticamente le emissioni rispetto al normale gasolio.

5.4.3 LA FLOTTA DEI MEZZI AZIENDALI

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L’ESPERIENZA DI RAVENNA SULL’UTILIZZO DEL BIODIESELNell’ambito delle azioni volte al miglioramento delle proprie prestazioni ambientali, nel 2000 è stato avviato da Area, la società di

Ravenna entrata nel gruppo Hera, un progetto sperimentale per l’utilizzo del biodiesel come carburante per autotrazione di auto-

mezzi aziendali.

Il biodiesel è un combustibile che si ottiene mediante un procedimento chimico di trasformazione degli oli vegetali, ricavati per

esempio dai semi di colza, girasole e soia.

Dai dati attualmente disponibili si ritiene che il suo impiego produca significativi vantaggi per l’ambiente. La sua sostituzione, par-

ziale (in caso di miscele) o totale (allo stato puro), al gasolio tradizionale, comporta infatti una riduzione delle principali emissioni

inquinanti nell’aria. Il biodiesel allo stato puro è totalmente privo di zolfo, quindi non produce anidride solforosa e non è responsa-

bile della formazione di piogge acide. Non contiene idrocarburi policiclici aromatici, composti aromatici, né metalli pesanti come il

piombo e il cadmio. Anche il suo stoccaggio è più sicuro del gasolio, principalmente per due ragioni: ha un punto d’infiammabilità

più alto ed un’elevata biodegradabilità, pari al 95 % in 28 giorni, mentre il gasolio si degrada, dopo lo stesso numero di giorni, solo

al 40%.

La sua produzione consente, inoltre, riduzioni nelle emissioni di anidride carbonica, dovute in particolar modo al processo di foto-

sintesi effettuato dai vegetali attraverso i quali si ottiene il combustibile. Si calcola che per ogni litro di biodiesel impiegato come

combustibile alternativo al gasolio, vengano emessi 2,1 kg di CO2 in meno nell’atmosfera.

La nostra sperimentazione, che si colloca nell’ambito del Programma Nazionale Biocombustibili “PROBIO” elaborato dal Ministero

delle Politiche Agricole e Forestali, si è articolata in due fasi, ciascuna delle quali finanziata e regolata da una specifica convenzio-

ne con la Regione Emilia Romagna.

Al termine della prima fase si è evidenziato:

• una riduzione del grado di opacità dei fumi allo scarico nel 59% dei casi (10 mezzi su 17), con un valore medio in diminuzione del

48,82%;

• un maggior grado di detergenza del carburante;

• una resa dei motori pressoché analoga (in certi casi si sono riscontrate lievi diminuzioni nelle medie chilometriche, mentre in altri

si sono registrati sensibili incrementi sulle medie);

• l'assenza di anomalie o guasti causati dal nuovo carburante.

L'utilizzo del biodiesel è stato inoltre accolto con favore dai lavoratori, che non hanno riscontrato disagi né altri problemi nella con-

duzione dei mezzi e in taluni casi ne hanno valutato positivamente l’impiego in quanto emana un odore meno acre.

La seconda fase della sperimentazione, tuttora in atto, sta testando l'utilizzo di biodiesel puro (quindi 100% di prodotto vegetale)

su una decina di automezzi aziendali: i cui risultati saranno disponibili nel 2003.

5. PERFORMANCE AMBIENTALE

5.5 Strumenti di gestione ambientale

Le società confluite in Hera hanno già avvia-to l’introduzione al loro interno di Sistemi diGestione Ambientale (SGA), con l’obiettivo dimonitorare gli aspetti ambientali delle atti-vità svolte, di mitigarne gli impatti e di veri-ficare l’efficacia della propria gestioneambientale.Attraverso lo sviluppo degli SGA Hera conta

di aver posto le basi su cui innestare obietti-vi quali:• affrontare con nuovo approccio sistemico

le problematiche ambientali;

• garantire la conformità con la normativa;• controllare gli aspetti ambientali significa-

tivi;• migliorare continuamente le prestazioni

ambientali;• rispondere alle pressioni ed esigenze

ambientali provenienti dagli interlocutori esterni.

Attraverso lo sviluppo dei primi SGA sono sta-te inoltre sviluppate le competenze professio-nali necessarie per poi estendere questamodalità gestionale al resto della società.In particolare, si è sviluppato il SGA delladiscarica di Baricella (Bologna) che ha otte-nuto la certificazione ISO 14001 e, nell’aprile

2002, anche la registrazione EMAS. A gennaio2003 il certificato ISO 14001:1996 è statoesteso alla discarica controllata di Galliera(BO), in cui il SGA è stato applicato fin dallasua apertura avvenuta nell’ottobre 2002.La registrazione EMAS costituisce, a giudiziodella Società, uno strumento assai utile perattuare concretamente i principi dello svilup-po sostenibile. La credibilità del sistemaEMAS, basato sull’operato di strutture pubbli-che ed improntato alla massima trasparenzanel rapporto con le comunità locali, si basa sucriteri di assoluto rigore da parte di tutti isoggetti che operano nel sistema stesso.

5.5.1 I SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE

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5. PERFORMANCE AMBIENTALE

Parallelamente al processo di graduale appli-cazione dei Sistemi di Gestione Ambientale sistanno supportando sempre più i processidecisionali con altri strumenti di gestioneambientale. Negli anni passati gli strumenti principalisono stati i Rapporti Ambientali e Socialiredatti da alcune delle società partecipantiall'integrazione nel gruppo Hera. Seabo Bologna ha elaborato il suo primo

Rapporto Ambientale nel 1998: in quattroanni, l’esperienza è cresciuta fino a farne unostrumento capace di rendicontare, a partiredall’analisi dei processi produttivi, delle risor-se in ingresso e delle emissioni, le proprieprestazioni ambientali sul versante qualitati-vo e quantitativo. Dal 2000 il Rapporto com-prendeva anche i programmi di miglioramen-to con pianificazione di obiettivi e successivarendicontazione nell’esercizio seguente.AMIA Rimini dal 2000 ha elaborato i propriRapporto Ambientale e Bilancio Sociale,caratterizzando in questo modo l’impegno

particolare di quella società.AMIR Rimini nel 2001 ha pubblicato sia ilRapporto Ambientale che il Rapporto Sociale,a testimonianza di una particolare attenzioneposta ai valori ambientali e sociali connessialla gestione del ciclo dell’acqua.CIS Forlì, impresa entrata in Hera dopo chenel 2001 aveva dato vita ad Unica S.p.A. inseguito alla fusione con AMGA Cesena e AURASavignano, negli anni tra il 1998 ed il 2000aveva elaborato il proprio Rapporto Sociale.

5.5.2 IL RAPPORTO AMBIENTALE

Si vuole, poi, evidenziare l’uso, non solocostante ma sempre più sistematico, deglistudi degli effetti e degli impatti ambientali

dei principali interventi impiantistici e logi-stici. A differenza di qualche anno fa questistudi sono sempre più spesso coordinati daesperti interni alle strutture aziendali, ridu-cendo la necessità di ricorso ad esperti e spe-cialisti esterni.

Sono state sperimentate, anche con la colla-borazione a tesi di laurea, l’applicazione diLCA e TCA al processo di termovalorizzazionerifiuti ed agli impianti di produzione e distri-buzione dell’acqua potabile e di raccolta etrattamento dei reflui urbani.

5.5.3 ALTRI STRUMENTI DI GESTIONE AMBIENTALE

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Sull’esperienza condotta con il presente “Numerozero” del Bilancio di Sostenibilità del gruppoHera, cui si affianca il Bilancio di Sostenibilità2002 di Hera Bologna, intendiamo innestare sin

dal 2003 una rendicontazione della sostenibilitàdel Gruppo che comprenda il Bilancio di Gruppoed i bilanci delle cinque Società OperativeTerritoriali. Questa attività di rendicontazione si

dovrà basare su un processo di gestione del datoche intendiamo implementare nel corso del 2003in piena integrazione al processo di pianificazio-ne e controllo del Gruppo.

74

6. IMPEGNI FUTURI

6.1 Gli investimentiIl piano degli investimenti per il periodo2003-2007 affronta, oltre alla manutenzioneed al costante miglioramento delle reti edegli impianti, la realizzazione di significativiprogetti nell’ambito della generazione dienergia elettrica, attraverso il completamen-to e la realizzazione di impianti a ciclo com-binato e di impianti di termovalorizzazione, edell’adeguamento della depurazione acque.

6.2 Obiettivi di miglioramentoPer il gruppo Hera, il Bilancio di Sostenibilitàè la rendicontazione di un processo gestiona-le finalizzato al miglioramento continuo del-la cultura d’impresa nel campo della respon-sabilità sociale attraverso la gestione integra-

ta dei diversi percorsi di eccellenza in campoambientale, sociale e economico. Ciò è dimo-strato anche dalla puntuale definizione degliobiettivi di miglioramento per ogni categoriadi stakeholder.

La nostra visione imprenditoriale pone al cen-tro gli uomini e le donne: in ogni impresa disuccesso sono le risorse umane quelle cheproducono ricchezza e per questo vanno col-locate al centro, non ai margini.

Nel Settore Energia si investirà nell’estensionedella rete di distribuzione del gas metano, nel-la realizzazione di impianti di cogenerazione enell’estensione della rete di teleriscaldamento,nonché nella realizzazione di nuove centrali diproduzione di energia elettrica a ciclo combi-nato. Nel Settore Idrico si interverrà al fine diridurre la quantità di acqua prelevata da falda,migliorare gli impianti di potabilizzazione e

trattamento delle acque, ridurre le perdite del-la rete di distribuzione, realizzare nuoviimpianti di depurazione ed adeguare quelli esi-stenti, estendere sistemi di telecontrollo degliimpianti. Nel Settore Ambiente si ristrutture-ranno ed amplieranno impianti di termovalo-rizzazione. Sono poi previsti adeguamenti epotenziamenti degli impianti di compostaggio,nuovi impianti di compostaggio e di recupero

di biogas da discarica. Nell’ambito dei servizioperativi ambientali si aggiornerà costante-mente sia sotto il versante operativo sia dalpunto di vista dell’efficienza ambientale laflotta di attrezzature e mezzi. Infine si inve-stirà per l’adeguamento delle sedi operative eper l’implementazione di sistemi informativi(SAP) di supporto all’unitarietà del sistemagestionale del nuovo gruppo Hera.

INVESTIMENTI PER AREA DI ATTIVITÀ 2003 - 2007

Settore Energia

Area gas

Area energia elettrica

Settore Idrico

Settore Ambiente

Servizi generali ed altri

TOTALE

293

92

201

261

262

34

850

(milioni di euro)

PROGRESS® Processo di Gestione Responsabile per lo Sviluppo Sostenibile Modello IBS-SEAN

Processo dieccellenza

TotalQuality Management

AA1000 Standard internazionale di processo per la rendicontazione di tipo sociale che enfatizza il dialogo confronto con gli stakeholder

GRI Guidelines per una volontaria rendicontazione delle performancein campo economico, sociale ed ambientale delle imprese

Revisionecontabile

del Bilancio

Codice eticoCodice di

autodisciplinaCorporate

governanceD. Lgs. 231/2001

ISO Management(SA 8000/OHSAS 18001/EMAS/

ISO 14001/ISO 9000)Analisi di clima

Capitale IntellettualeCustomer Satisfaction

Premessametodologica

Identitàaziendale Rendiconto Scambio sociale

con stakeholderSistema dirilevazione

Proposta dimiglioramento

Attestazione diconformità

Contiene i principi direndicontazione dellostandard GBS, completatoda due principi dellostandard IBS:• Misurabilità del grado

di soddisfazione/ consenso degli stakeholder;

• Continuità aziendale.

Storia

Contesto diriferimento

Valori

Visione e missioneAssetto istituzionale eorganizzativoDisegno strategicoPiano programmaticoScelte qualificanti

Dati significativi digestione (Keyperformance indicators,Key success factors)

Calcolo del valoreaggiunto(Riclassificazione delconto economico avalore aggiunto)

Distribuzione del valoreaggiunto

Risorse umaneSociFinanziatoriClientiFornitoriPubblica AmministrazioneCollettivitàAmbiente

Feed-backdiretto da parte deglistakeholder

Integrazione dei diversi aspetti correlati quali etica,qualità, ambiente, sicurezza, economicità dellagestione in un modello di Sustainability Governanceche garantisca un miglioramento continuo delleperformance.I fondamentali del modello di riferimento sono:- leadership responsabile;- Human Capital Management;- approccio basato sui processi;- apprendimento organizzativo;- orientamento al sistema di gestione integrata;- visione dell’impresa come componente vitale delsistema sociale.Stakeholder Dialogue

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6. IMPEGNI FUTURI

Affinare progressivamente gli indicatori presenti nel Bilancio di Sostenibilità

Introdurre un sistema di incentivazione basato sulla valutazione delle prestazionidei Quadri

Effettuare formazione su orientamento al mercato / cliente, orientamento alvalore e consapevolezza sulle decisioni

Accogliere giovani in tirocinio e stages

Pubblicare newsletter interna

Privilegiare i rapporti con i fornitori che ispirano la loro azione a principi disostenibilità economica, sociale ed ambientale (si adotteranno come indicatoriil possesso di certificazioni in materia di qualità, ambiente, sicurezza, socialerispetto a norme riconosciute quali standard di riferimento a livello nazionalee internazionale)

Raggiungere la certificazione dei nostri sistemi qualità, ambiente e sicurezza

Affiancare progressivamente l’elaborazione del Bilancio di Sostenibilità delGruppo con i cinque Bilanci di Sostenibilità delle Società Operative Territoriali

Dialogare con gli stakeholder interni ed esterni con specifici momenti diincontro e lavoro comune (implementare il sistema di rilevazioni)

Rendicontare periodicamente agli amministratori dei Comuni delle quattroProvince in cui operiamo sui risultati operativi conseguiti sugli specifici territori

Effettuare incontri con i cittadini

Migliorare con specifiche azioni le proprie performance ambientali: presentiamole singole azioni in riferimento agli obiettivi ambientali e al settore di attività

Obiettivi di miglioramento

Tutti

Dipendenti

Dipendenti

Collettività

Dipendenti

Fornitori

Clienti

Collettività

Tutti

Istituzioni

Collettività

Tutti / Collettività

Stakeholdercoinvolto

Energia - Migliorare l’efficienza energetica

Energia - Migliorare l’efficienza energeticadel sistema locale

Acqua - Migliorare l’efficienza nell’uso dellarisorsa idrica, con riduzione delle perditedi rete

Ambiente - Recuperare maggiore quantitàdi materia dai rifiuti

Ambiente - Recuperare maggiore quantitàdi energia dai rifiuti

Ambiente - Certificare il sistema di gestioneintegrato qualità, ambiente e sicurezza

Energia - Certif icare il sistema calore

Tutti - Sviluppare il sistema di gestioneintegrato qualità, ambiente e sicurezza

Incremento della produzione dienergia da fonti assimilate erinnovabili

Estensione del teleriscaldamento

Riduzione del la pressioned’esercizio, manutenzione straor-dinaria delle reti di distribuzionee degli allacciamenti Bologna

Aumento compos t aggio ebiostabilizzazione

Aumento termovalorizzazione

Registrazione EMAS entro il 2005di tutti i principali impianti ditrattamento rifiuti

Registrazione EMAS del sistemacalore di Hera Bologna

Aumento eff icienza nella ge-stione degli impatti ambientali

Settore di attività e obiettivo Azione

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APPENDICE

Appendice - Bilancio ambientale area bolognese

Per recuperare parzialmente la carenza diindicatori ambientali del gruppo Hera inseria-mo materiali relativi alle prestazioni ambien-tali conseguite nell’area bolognese in cui haoperato fino al 31/10/02 Seabo S.p.A.. Laseguente tabella illustra alcuni dati di con-fronto tra Seabo e il gruppo Hera: riteniamoquindi significativo inserire i dati “ex-Seabo”in questa appendice, che dovrebbe natural-mente essere sostituita con dati del gruppoHera nell’edizione 2003 del Bilancio diSostenibilità.

Il bilancio ambientale è uno strumento concui si analizzano le correnti in ingresso e inuscita relativamente ad un impianto, un pro-cesso, ecc., con lo scopo di individuare even-tuali criticità dal punto di vista ambientale ed

applicare le dovute correzioni.Si presentano i dati relativi alle aree di atti-vità dell’azienda, quindi si riassumono gliindicatori ritenuti più significativi per rappre-sentare gli impatti ambientali. La presenta-

zione degli indicatori è accompagnata da bre-vi commenti introdotti al fine di renderli piùcomprensibili

Valore della produzione (milioni di euro)

Volumi gas venduti (milioni di m3)

Volumi acqua distribuita (milioni di m3)

Volumi rifiuti trattati (migliaia di tonnellate)

Energia elettrica venduta (GWh)

Numero utenze gas

Numero utenze acquedotto

1.098

1.439,4

171,5

2.252

621

638.734

599.033

Gruppo HERA 2001

455

772,6

69

764

79

354.677

133.433

Seabo 2001

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APPENDICE

Settore Idrico

PRELIEVO, POTABILIZZAZIONE, DISTRIBUZIONE

Acqua prelevata dall'ambiente

Energia elettrica

Reagenti e prodotti

40.743.000

43.528.000

3.626.000

87.897.000

64.407

1.646

132

4

193

295

141

26

23

Risorse 2002

44.809.000

41.459.000

3.365.000

89.633.000

65.333

1.635

123

4

161

460

160

-

29

2001

48.836.000

40.431.000

2.768.000

92.035.000

66.615

1.743

133

4

201

334

162

-

19

2000

45.328.000

45.010.000

3.368.000

93.706.000

64.874

1.463

144

3

225

493

145

-

15

1999

50.394.000

39.785.000

3.604.000

93.783.000

64.829

1.253

290

4

226

319

128

-

24

1998

m3

m3

m3

m3

MWh

t

t

t

t

t

t

t

t

Falda

Superficie

Fonti minori

TOTALE

Coagulanti/flocculanti

Coadiuvanti per flocculazione

Ossidanti

Ipoclorito di Sodio (12% Cl att.p/p)

Acido Cloridrico (32% p/p)

Clorito di Sodio (24 % p/p)

Ossigeno liquido

Reagenti per trattamento fanghi

DEPURAZIONE

Energia elettrica

Gas metano (solo IDAR) (1)

Reagenti

Oli lubrificanti e grassi (solo IDAR)

33.810

2.328.093

1.301

58

0

393

59

8

Risorse 2002

32.722

1.945.982

997

51

183

452

66

10

2001

33.929

2.941.294

1.028

71

247

482

76

12

2000

37.934

2.606.863

1.215

2

0

611

69

11

1999

34.025

3.126.745

1.504

4

0

430

66

11

1998

MWh

Sm3

t

t

t

t

t

t

Ossigeno liquido

Soluz. Ipoclorito di Sodio

Soluz. Acido Cloridrico e Clorito di Sodio

Soluz. Acido Peracetico

Flocculanti e Polielettrolita

Acqua prelevata dall'ambiente

Acqua per processo di potabilizzazione

Acqua potabile immessa in rete da impianti Hera

Acqua potabile immessa in rete da altri impianti

Totale acqua potabile immessa in rete

Perdite di acqua potabile in distribuzione

Acqua potabile utilizzata

87.897.000

2.765.000

85.132.000

156.000

85.288.000

12.727.000

72.561.000

Processo 2002

89.633.000

3.007.000

86.626.000

208.000

86.834.000

13.701.000

73.133.000

2001

92.035.000

3.085.000

88.950.000

155.000

89.105.000

13.462.000

75.643.000

2000

93.706.000

3.267.000

90.439.000

131.000

90.570.000

14.798.000

75.773.000

1999

93.783.000

2.965.000

90.818.000

167.000

90.985.000

13.516.000

77.469.000

1998

m3

m3

m3

m3

m3

m3

m3

Fanghi

Sostanza secca nei fanghi (dati singola analisi)

4.085

54

Emissioni 2002

3.828

45

2001

3.233

45

2000

2.856

47

1999

2.297

-

1998

t

%

Page 80: Bilancio di Sostenibilità 2002 - Hera...Il Bilancio di Sostenibilità si presenta come lo strumento di controllo gestionale e di comunica-zione più appropriato ed evoluto per integrare

78

COD

BOD5

SST

Azoto ammoniacale

Azoto nitroso

Azoto nitrico

Fosforo totale

A torcia

A centrale per usi termici IDAR

A motogeneratori

Totale biogas prodotto

Energia elettrica prodotta

Acqua depurata IDAR

Acqua depurata altri impianti

Acqua depurata totale

Concentrazione residua (2)

di inquinanti in uscita

IDAR: medie annue

Biogas da digestione

fanghi IDAR (3)

48.936.000

14.262.000

63.198.000

35

15

17

11

0,3

8

2,7

1.339.985

823.867

859.684

3.023.536

1.180

Processo 2002

51.950.000

15.766.000

67.716.000

31

12

14

10

0,2

9

2,8

1.214.131

942.391

878.358

3.034.880

1.232

2001

51.498.000

15.591.000

67.089.000

44

22

28

10

0,2

11

2,5

1.567.014

999.359

975.374

3.541.747

1.449

2000

53.621.000

18.235.000

71.856.000

38

21

21

10

0,3

11

2,3

788.572

1.056.338

849.733

2.694.643

1.239

1999

55.815.000

17.614.000

73.429.000

37

21

17

10

0,2

12

2,3

1.015.575

1.034.476

707.474

2.757.525

1.172

1998

m3

m3

m3

mg/L

mg/L

mg/L

mg/L

mg/L

mg/L

mg/L

m3

m3

m3

m3

MWh

(lim 125)

(lim 25)

(lim 35)

(lim 15)

(lim 0.6)

(lim 20)

(lim(2) 10)

Fanghi prodotti

Smaltimento fanghi

Ceneri da incenerimento fanghi smaltite in discarica

Ceneri da incenerimento fanghi smaltite tramite ITFI

Emissioni in atmosfera

da forno incenerimento

fanghi IDAR(7)

liquidi (4)

palabili (da depuratori territorio)(5)

palabili IDAR smaltiti in discarica (6)

palabili IDAR a inceneritore fanghi (6)

in agricoltura

presso ITFI

in discarica

in compostaggio

presso inceneritore fanghi IDAR

materiale particellare

HCl

NOx

SOx

18.966

3.279

0

18.614

2.492

109

0

351

18.966

3.270

221

1.209

273

10.727

331

Emissioni 2002

14.332

3.445

2.967

18.472

3.508

219

0

2.967

-

2.609

-

1.015

136

6.765

362

2001

13.522

3.787

0

24.253

3.455

333

0

-

-

3.693

-

1.146

146

13.564

575

2000

9.422

4.525

2.134

22.803

4.525

-

2.134

-

-

2.866

-

2.283

511

17.007

2.149

1999

9.372

3.981

0

22.754

3.691

-

957

-

-

3.053

-

954

236

17.536

334

1998

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

kg

kg

kg

kg

1 L’aumento nel 2002 di gas metano consumato nel processo di incenerimento fanghi è principalmente dovuto al maggiore apporto di fanghi provenienti dai depuratori del territorio. In tali fanghi si riscontra un’umidità maggiore (concentrazione di sostanza secca pari a circa 13-14%) rispetto a quelli prodotti presso IDAR

2 Si riportano i limiti di riferimento fissati per i vari inquinanti dalla normativa vigente: D.Lgs. 152/99, modificato da D.Lgs. 258/003 Il limite per il fosforo è ridotto a 4 mg/L nel periodo dall’1 giugno al 30 settembre4 In uscita da depuratori situati sul territorio e privi di impianti di disidratazione (sostanza secca media 2002 pari a 3%) smaltiti presso inceneritore fanghi IDAR previo

trattamento di disidratazione5 In questi fanghi la sostanza secca nel 2002 è stata 17,3%6 Il fango prodotto da IDAR presenta una sostanza secca nel 2002 pari al 29,7%7 I dati di emissione in atmosfera da forno incenerimento fanghi IDAR fino al 2000 sono stimati in base ad analisi puntuali (tre analisi annue); dal 2001 sono invece basati

su rilevazioni in continuo

APPENDICE

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79

COD

BOD5

SST

Azoto totale

Fosforo

COD

BOD5

SST

Azoto totale

Fosforo totale

materiale particellare

HCl

NOx

SOx

A1 - Energia elettrica per m3 di acqua prelevata dall'ambiente

A2 - Percentuale prelievi da falda

A3 - Perdite rete di distribuzione acqua potabile (perdite/prelevata)

A4 - Indice di rottura rete acqua (rotture per 100 km di rete)

A5 - Consumo di metano per m3 acqua depurata IDAR

Biogas da digestione

fanghi IDAR

A6 - Consumo di energia elettrica per m3 acqua depurata

A7 - Abbattimento inquinanti IDAR:

medie annue

A8 - Abbattimento inquinanti altri

impianti: medie annue

A9 - Emissioni in atmosfera da forno

incenerimento fanghi IDAR per t

fango trattato

A torcia

A centrale per usi termici IDAR

A motogeneratori

Totale biogas prodotto

Totale biogas utilizzato

Energia elettrica prodotta

0,733

46,35

14,92

71,05

0,048

44,32

27,25

28,43

-0,37

-7,54

-10,71

0,535

91

92

92

44

45

89

91

88

69

58

64,951

14,666

576,287

17,782

Indicatori 2002

0,729

49,99

15,78

77,65

0,046

40,01

31,05

28,94

-14,31

-7,80

-14,98

0,483

91

94

93

49

46

91

85

90

60

55

54,948

7,362

366,230

19,597

2001

0,724

53,06

15,11

73,71

0,057

44,24

28,22

27,54

31,44

3,60

16,95

0,506

88

90

86

42

45

89

92

88

65

61

47,252

6,020

559,271

23,708

2000

0,692

48,37

16,34

68,97

0,049

29,26

39,20

31,53

-2,28

9,42

5,72

0,528

88

89

88

34

49

89

93

87

-

61

100,113

22,416

745,830

94,253

1999

0,691

53,73

14,86

84,60

0,056

36,83

37,51

25,66

1,02

29,12

41,89

0,463

89

89

91

35

49

90

-

85

-

-

41,927

10,374

770,685

14,696

1998

kWh/m3

%

%

n/km*100

Sm3/m3

% su totale

% su totale

% su totale

var. % annua

var. % annua

var. % annua

kWh/m3

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

g/t

g/t

g/t

g/t

A1 Il consumo di energia elettrica è motivato da prelievo da falda e dal sollevamento di acqua in distribuzione. Il consumo unitario di energia elettrica per la potabilizzazione di acqua superficiale è circa la metà di quello necessario per l’acqua di falda. I sollevamenti in distribuzione sono necessari per garantire la continuità del servizio nei periodi estivi, in particolare per non sfruttare eccessivamente le piccole sorgenti locali per l’approvvigionamento delle aree appenniniche e lasciare risorsa per la rinaturalizzazione del territorio.

A2 Vedi motivazione dell’andamento al par. 5.2.1.A3 Gli errori di misura dei contatori sono calcolati in base alla diversa data di installazione dei contatori (da meno di 5 a più di 10 anni di funzionamento) seguendo le indicazio-

ni del “Regolamento sui criteri e sul metodo in base ai quali sono valutate le perdite degli acquedotti e delle fognature”, in “Bilancio idrico e ricerca delle perdite”, Franco Angeli, 1998. La diminuzione delle perdite verificatesi nel 2002 si è realizzata mediante l’attuazione del progetto di riduzione delle pressioni della rete acquedottistica.

A4 L’indice di rottura della rete acqua è stato modificato rispetto a quanto riportato in Rapporto Ambientale 2000 di Seabo S.p.A.. La sua determinazione tiene conto di alcune tipologie di interventi di riparazione della rete che precedentemente non erano state considerate, mentre esclude le rotture provocate da terzi.

A5 Nel 2002 l’aumento del consumo di metano impiegato nel forno incenerimento fanghi è dovuto al maggiore apporto di fanghi, caratterizzati da un maggiore tenore d’umidità rispetto a quelli prodotti nell’impianto IDAR, provenienti dai depuratori del territorio.

A6 L’aumento nel 2002 di energia elettrica consumata per l’incenerimento dei fanghi è dovuto alla concomitanza di maggiori quantità di fanghi processati nel forno e alla dimi-nuzione di quantità di acqua depurata dall’impianto IDAR legata ad aspetti climatici.

A7 L’aumento dell’efficienza di abbattimento degli inquinanti COD, BOD5 e SST in uscita da IDAR, a partire dal 2001, è stata ottenuta grazie alla ristrutturazione impiantistica del-le paratie in ingresso e ad una più attenta gestione delle portate nell’arco della giornata. Sfruttando la capacità della rete fognaria adduttrice sono stati smorzati sia i minimi (tipici della fascia oraria fra le 4 e le 8), che i massimi (che normalmente si hanno tra le 12 e le 24), in tal modo regolarizzando il funzionamento dell’impianto.

A8 L’efficienza della depurazione delle acque reflue presso gli impianti distribuiti sul territorio nel 2002 è sostanzialmente migliorata a fronte di interventi di formazione degli operatori e di significativi interventi strutturali a supporto dei processi (sistemi di telecontrollo e strumenti analitici per il monitoraggio in continuo dei parametri delle acque trattate). I valori riportati si riferiscono, sino al 2000, ai dati medi relativi agli impianti con potenzialità > 1000 abitanti equivalenti e dal 2001 a quelli relativi a tutti gli impianti del territorio.

A9 Il notevole miglioramento delle emissioni al forno dal 2000 in poi è dovuto all’azione congiunta della manutenzione della sezione Scrubber / Venturi effettuata a fine 1999 e della definizione di standard ottimali di gestione del processo di combustione.

APPENDICE

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80

APPENDICE

Settore Energia

DISTRIBUZIONE DI GAS E GPL

Gas metano

GPL per la distribuzione di GPL

GPL per la distribuzione di aria propanata

Odorizzanti per gas metano

Energia elettrica

780.901.804

173.994

1.050.810

29

235

Risorse 2002

804.101.098

109.614

1.184.435

32

430

2001

748.657.775

97.035

943.640

28

511

2000

796.955.768

100.201

986.049

29

472

1999

754.256.308

85.646

977.244

30

545

1998

Sm3

Sm3

kg

m3

MWh

PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA E TERMICA, DISTRIBUZIONE CALORE

Fonti rinnovabili

Fonti assimilate

Fonti convenzionali

Energia elettrica

Energia termica (da IRE a turboespansione)

Acqua di processo per circuiti caldaie e reti teleriscaldamento

Reagenti e additivi

per acque di processo

Oli lubrificanti(3)

151.623

75.450

859.684

17.594.164

7.741.240

600

4.976

7.150

80.919

31.300

5.300

9.400

3.340

11.374

Risorse(1) 2002

146.390

235.800

878.358

13.985.741

8.653.426

778

4.482

6.316

68.672

21.606

8.620

12.560

7.873

6.140

2001

144.914

286.650

975.374

15.334.379

6.710.517

429

3.822

4.149

78.497

24.300

6.890

14.760

6.753

6.507

2000

138.850

286.650

849.733

17.327.323

3.987.437

1.107

4.602

5.359

136.615

15.000

13.090

19.915

3.538

3.468

1999

138.971

299.550

707.474

6.111.742

3.989.158

150

2.016

5.715

34.000

21.500

13.600

15.000

4.995

800

1998

t

Sm3

Sm3

Sm3

Sm3

t

MWh

MWh

m3

kg

kg

kg

kg

kg

Rifiuti

Biogas da discarica

Biogas da digestione fanghi

Metano (cogenerazione)(2)

Metano (centrali termiche)

Olio combustibile BTZ

sale

soluzione di acido cloridrico

soda caustica

antiincrostanti, anticorrosivi e altri

Energia elettrica utile prodotta Totale- da fonti rinnovabili

- da fonti assimilate

Energia termica utile prodotta Totale- da fonti rinnovabili

- da fonti assimilate

- da fonti convenzionali

Energia termica immessa in rete(4) Totale

89.83433.921

1.294

1.443

36.658

48.069

5.107

53.176

176.94147.556

6.273

53.829

59.151

58.619

5.342

63.961

167.634

Processo 2002

82.27936.263

1.585

2.345

40.193

37.315

4.771

42.086

180.06347.058

6.316

53.374

48.277

71.296

7.116

78.412

170.654

2001

84.56936.239

1.879

1.767

39.885

41.649

3.035

44.684

154.45942.723

7.693

50.416

45.395

54.726

3.922

58.648

144.235

2000

89.57435.825

1.669

1.385

38.879

46.616

4.079

50.695

123.96238.703

9.568

48.271

30.661

34.820

10.210

45.030

113.173

1999

57.46933.104

1.621

1.519

36.244

16.723

4.502

21.225

85.67238.820

7.811

46.631

8.524

28.808

1.709

30.517

77.861

1998

MWhMWh

MWh

MWh

MWh

MWh

MWh

MWh

MWhMWh

MWh

MWh

MWh

MWh

MWh

MWh

MWh

Incenerimento rifiuti

Combustione Biogas

Idroelettrico

totale da fonti rinnovabili

Cogenerazione(2)

Turboespansione

totale da fonti assimilate

Incenerimento rifiuti a teleriscaldamento

Incenerimento rifiuti a risc. sede Frullo

totale da fonti rinnovabili

Cogenerazione(2)

Caldaie a metano

Caldaie a olio combustibile

totale da fonti convenzionali

Gas metano per usi di processo (primi salti)

Gas metano distribuito (escluso utenze Hera)

GPL distribuito

Aria propanata distribuita

746.937

747.026.652

170.136

890.943

Processo 2002

676.487

772.624.667

143.944

855.839

2001

691.966

722.334.244

107.958

765.929

2000

784.303

759.293.620

99.455

811.982

1999

604.066

730.978.989

81.830

823.058

1998

Sm3

Sm3

Sm3

Sm3

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81

APPENDICE

Emissioni in atmosfera per combustione

di metano e olio BTZ(5)

74,1

12,3

53.096

Emissioni 2002

59,1

16,0

46.777

2001

60,6

8,8

44.443

2000

65,5

22,6

45.017

1999

25,4

3,1

20.250

1998

t

t

t

NOx

SO2(6)

CO2

E1 L’indicatore ricomprende, oltre al gas metano perso in distribuzione (rotture in rete), gli errori degli strumenti di misura e dei procedimenti di lettura presso i prelievi da rete nazionale e presso i singoli utenti. Nel 2000 è stata affinata la determinazione dei consumi presso le utenze con un netto incremento delle letture effettive: si è ottenuto, tra l’altro, un recupero di consumi non rilevati negli anni precedenti a causa di utenze erroneamente non contabilizzate o di errori in autoletture. Questa azione, oltre agli errori suddetti, motiva il valore negativo del dato relativo al 2000.

E2 L’indice di rottura della rete gas esclude le rotture provocate da terzi. E’ attivo un piano per la ricerca programmata delle perdite.E3 L’aumento della quota di energia elettrica prodotta da fonti assimilate è dovuto all’incremento della produzione tramite cogenerazione.E4 Il calo della quota di energia termica da fonti convenzionali è dovuto all’aumento nella produzione da fonti rinnovabili ed assimilate.E5 L’indice di utilizzo dell'energia termica immessa in rete è il complemento a 100 del rapporto percentuale tra i MWh immessi in rete meno quelli assorbiti dagli utilizzatori rispet-

to ai MWh immessi in rete.

1 Per i dati relativi a IIR e IRE, si rimanda al bilancio del processo trattamento rifiuti2 I dati qui riportati sono al netto degli autoconsumi degli impianti di produzione energia. Da maggio 2002 è in funzione l’impianto di cogenerazione Ecocity di Casalecchio

(Bologna)3 Il netto aumento rispetto al 2001 è dovuto all’olio impiegato per la nuova centrale di cogenerazione di Casalecchio4 L’energia termica immessa in rete risulta minore di quella prodotta poiché l’impianto del Frullo ne utilizza una quota parte in servizi interni. L’impianto di Pianoro utilizza tut-

ta l’energia prodotta per cogenerazione in servizi interni5 Stima in base a "Fattori di emissione dei Sistemi di produzione di Energia" per la combustione di metano e olio combustibile BTZ definiti dalla Conferenza Permanente per il

contributo energetico-ambientale del riscaldamento urbano tramite rete agli obiettivi di Kyoto. Per le emissioni in atmosfera da combustione di rifiuti, si rimanda al bilancio del processo trattamento rifiuti

6 Il valore più elevato delle emissioni di SO2 relative al 2001 è da imputarsi a fattori climatici

E1 - Gas non contabilizzato (non contabilizzato / immesso in rete)

E2 - Indice di rottura rete gas (rotture per 100 km)

E3 - Quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili

Quota di energia elettrica prodotta da fonti assimilate

E4 - Quota di energia termica prodotta da fonti rinnovabili

Quota di energia termica prodotta da fonti assimilate

Quota di energia termica prodotta da fonti convenzionali

E5 - Energia termica utilizzata

Energia termica non utilizzata

Indice di utilizzo dell'energia termica immessa in rete

0,51

13,07

40,8

59,2

30,4

33,4

36,2

157.459

19.132

88,60

Indicatori 2002

0,75

10,60

48,9

51,2

29,6

26,8

43,6

152.180

21.576

87,36

2001

-0,17

10,73

47,5

52,5

32,6

29,4

38,0

124.585

22.179

84,62

2000

1,55

11,78

43,7

56,3

38,9

24,7

36,3

88.165

26.229

76,82

1999

1,79

16,31

63,1

36,9

54,4

9,9

35,6

59.463

18.398

76,37

1998

%

n/km*100

%

%

%

%

%

MWh

MWh

%

Page 84: Bilancio di Sostenibilità 2002 - Hera...Il Bilancio di Sostenibilità si presenta come lo strumento di controllo gestionale e di comunica-zione più appropriato ed evoluto per integrare

82

Settore Ambiente

SPAZZAMENTO E RACCOLTA

Combustibili ed energia per autotrazione

Acqua da pozzo per lavaggio e manutenzione automezzi

Detergenti e igienizzanti per lavaggio automezzi e cassonetti

Sale per addolcimento acque lavaggio automezzi

Fondenti per Servizio Viabilità Invernale

1.759.813

190.898

55.762

31.460

9

68.137

7.700

7

1.704

Risorse 2002

1.515.011

275.795

67.080

28.985

14

53.656

4.530

5

1.561

2001

1.816.195

16.707

53.702

20.586

4

49.310

4.090

6

900

2000

1.856.390

-

78.138

25.741

2

39.522

4.870

6

1.331

1999

1.665.877

-

94.060

26.556

4

34.812

6.727

5

682

1998

L

L

L

Sm3

MWh

m3

L

t

t

gasolio

gasolio bianco

benzina

metano

energia elettrica

Abitanti nei comuni serviti

Abitanti serviti nel comune di Bologna

Percorrenza totale delle autospazzatrici

Rifiuto complessivo raccolto da spazzamento

Rifiuto raccolto da spazzamento nel Comune di Bologna

Raccolta

differenziata

rifiuti (nel

Comune

di Bologna)

Contributo

percentuale delle

principali frazioni

da raccolta differenziata

(nel Comune di Bologna)

Totale raccolta differenziata in tutti i Comuni serviti da Hera

Totale raccolta differenziata nel Comune di Bologna

Totale raccolta indifferenziata in tutti i Comuni serviti da Hera

Totale raccolta indifferenziata nel Comune di Bologna

Totale rifiuti raccolti in tutti i Comuni serviti da Hera

Totale rifiuti raccolti nel Comune di Bologna

Percentuale raccolta differenziata nel Comune di Bologna

628.749

373.592

515.222

12.931

10.386

19.642

10.384

5.332

6.490

2.708

3.767

830

104

282

111

42

48

94

36

31

39

0

80

9,59

5,07

2,60

3,17

1,32

1,84

0,41

0,05

71.749

50.020

260.708

154.824

332.457

204.844

24,42

Processo 2002

577.597

378.356

460.472

10.816

8.800

13.197

11.900

5.213

5.075

4.547

3.608

866

292

276

85

78

47

47

39

29

28

1

33

6,35

5,72

2,51

2,44

2,19

1,74

0,42

0,14

60.467

45.361

245.950

162.611

306.417

207.972

21,81

2001

511.057

379.964

424.585

9.949

8.710

8.370

18.510

4.622

4.089

4.559

3.690

795

420

250

79

17

42

-

53

27

27

3

-

3,93

8,68

2,17

1,92

2,14

1,73

0,37

0,20

53.148

45.551

210.409

167.625

263.557

213.176

21,37

2000

-

381.161

428.032

-

9.444

6.036

18.973

5.168

4.073

4.399

3.432

599

462

212

-

-

46

-

43

28

28

2

-

2,88

9,04

2,46

1,94

2,10

1,64

0,29

0,22

-

43.502

-

166.279

-

209.781

20,74

1999

-

382.006

442.553

-

10.794

994

19.371

5.107

777

3.461

3.163

596

700

241

-

-

52

-

42

29

-

2

-

0,49

9,59

2,53

0,38

1,71

1,57

0,29

0,35

-

34.533

-

167.496

-

202.029

17,09

1998

n

n

km

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

t

%

%

%

%

%

%

%

%

t

t

t

t

t

t

%

Rifiuto multimateriale (1)

Carta e cartone

Vetro

Rifiuti organici

Scarti verdi

Ingombranti

Indumenti usati

Imballaggi e contenitori in plastica

Frigoriferi

Batterie auto

Apparecchiature elettroniche (televisori, computer, etc.)

Alluminio

Legname

Pile esaurite

Farmaci scaduti

Cartucce toner

Rifiuti etichettati T e/o F (2)

Altro (3) (materiali ferrosi, pneumatici,etc.)

Rifiuto multimateriale

Carta e cartone

Vetro

Rifiuti organici

Scarti verdi

Ingombranti

Indumenti usati

Contenitori in plastica

APPENDICE

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83

APPENDICE

Anidride carbonica (CO2)

Monossido di carbonio (CO)

Ossidi di azoto (NOx)

Particolato (PM)

Componenti organici volatili (COV)

Emissioni in atmosfera

da mezzi operativi

per spazzamento e raccolta

2.372,5

11,2

19,6

1,5

4,7

Emissioni 2002

2.798,4

19,9

27,2

2,0

6,4

2001

2.770,2

18,3

26,0

1,9

6,0

2000

2.713,2

16,0

26,7

2,0

5,9

1999

-

-

-

-

-

1998

t

t

t

t

t

TRATTAMENTO RIFIUTI

Incenerimento

Compostaggio

Discariche e ISP

ITFI

Gasolio per mezzi operativi presso gli impianti

2.849

102.688

541.865

12.585

689.663

1.191

516

403

83

262

14

17

12

17

1.323

374

10.321

186

3.100

12.260

303

165

263

5

199.500

Risorse 2002

2.480

103.300

534.796

12.511

681.857

2.044

503

415

79

266

14

18

12

24

1.330

375

6.846

178

2.850

8.500

148

135

142

5

264.371

2001

832

128.914

575.428

13.086

631.622

1.882

630

480

79

296

10

16

12

19

1.542

301

7.651

223

1.800

6.000

30

22

60

2

228.427

2000

728

151.027

591.631

12.402

545.719

2.912

613

483

75

297

16

20

16

7

1.527

125

6.200

245

-

-

-

-

-

-

234.000

1999

744

143.390

569.652

12.265

679.137

2.190

587

482

51

281

16

22

17

21

1.477

52

4.700

257

-

-

-

-

-

-

194.043

1998

m3

m3

m3

MWh

Sm3

kg

t

t

t

t

t

t

t

t

t

MWh

m3

MWh

m3

m3

t

t

t

t

L

acqua potabile

acqua da pozzo

acqua superficiale

energia elettrica IIR e IRE

metano

oli e grassi IIR e IRE

reagenti per lavaggio

fumi e depurazione acque

reagenti e additivi per

acque caldaia IIR e

trattamento acque IRE

energia elettrica

acqua (4)

energia elettrica

acqua

reagenti

Soda caustica

Calce

Ipoclorito di sodio

Cloruro ferrico

altri

acido cloridrico (30%)

soda caustica (30-33%)

antiincrostanti e altri

Totale reagenti IIR e IRE

potabile

industriale

acido cloridrico (30%)

cloruro ferrico

calce

polielettrolita

Page 86: Bilancio di Sostenibilità 2002 - Hera...Il Bilancio di Sostenibilità si presenta come lo strumento di controllo gestionale e di comunica-zione più appropriato ed evoluto per integrare

84

APPENDICE

Rifiuti conferiti

Incenerimento

Compostaggio

Discariche

ISP

ITFI

556.522

50.986

505.536

151.623

53.969

6.405

47.564

41.487

36.505

28.902

8.845

2.428

3.700

3.066

836

1.036

810

26

159.532

3.643.535

75.450

113

138.705

4.173

19.737

38.761

9.415

5.294

77.380

Processo 2002

435.335

31.787

403.548

146.390

53.374

6.316

47.058

41.113

36.263

28.632

7.653

1.435

3.700

4.299

537

18

450

111

140.832

3.976.589

235.800

354

136.704

6.795

18.615

35.102

43.271

3.225

107.008

2001

417.323

36.766

380.557

144.914

49.232

7.693

42.697

41.548

36.239

28.462

7.847

935

3.600

2.274

-

1.337

395

-

129.635

3.644.363

286.650

430

136.842

4.953

16.820

30.798

42.246

2.409

97.226

2000

379.276

42.587

336.689

138.850

48.251

9.568

38.703

40.930

35.825

28.527

6.915

219

2.792

2.200

-

1.294

311

-

128.271

1.907.069

286.650

430

134.393

4.106

19.798

28.937

8.732

862

62.434

1999

358.214

50.139

308.075

138.971

46.289

7.811

38.820

38.512

33.104

26.247

4.878

-

1.750

754

-

649

217

-

115.421

2.472.750

299.550

449

130.204

4.870

24.529

19.308

-

97

48.805

1998

t

t

t

t

MWh

MWh

MWh

MWh

MWh

MWh

t

t

t

t

t

t

t

t

t

m3

m3

MWh

t

t

t

t

t

t

t

totale

totale rifiuti trasferiti a impianti esterni di smaltimento

totale rifiuti trattati presso impianti Hera

rifiuto in ingresso (5)

energia termica ceduta da IRE

energia termica a riscaldamento Centro Frullo

energia termica a teleriscaldamento

energia elettrica prodotta totale

energia elettrica ceduta, al netto autoconsumi IRE

energia elettrica prodotta, al netto autoconsumi IIR e IRE

scarto verde in ingresso

organico da raccolte differenziate in ingresso

materiale in compostazione al 31/12

compost prodotto

ammendante compostato misto (6)

cippato

legname

inerti da separazione densimetrica (7)

rifiuto in ingresso discarica

biogas a torcia

biogas a gruppo elettrogeno Stradelli Guelfi

energia elettrica prodotta al netto di autoconsumi

Rifiuto transitato presso stazione di trasferimento

fanghi liquidi da depuratori

fanghi di origine civile

percolati

liquami a basso carico

liquami industriali

Totale rifiuto trattato

Polverino da elettrofiltri

Scorie da incenerimento

Fanghi da depurazione acque

Acque in uscita da depuratore

Emissioni in aria

da inceneritore

(concentrazioni)

Acqua evaporata torri raffreddamento

Percolato

Percolato totale

Fanghi

Surnatante

Incenerimento

IRE

Compostaggio

Discariche e ISP

ITFI

4.726

19,51

39.591

25,66

537

63,82

195.454

9,2

4,0

313,7

15,5

31,9

355.089

291

22.162

5.757

80.382

Emissioni 2002

4.343

20,99

37.965

25,26

504

59,20

197.746

14,1

4,6

287,1

28,9

31,5

277.273

574

25.254

6.736

105.650

2001

4.052

21,77

38.337

23,05

483

66,80

216.378

8,7

5,4

296,8

31,6

31,1

301.944

436

21.584

5.417

100.000

2000

3.930

20,97

35.576

22,65

476

63,30

203.890

9,3

7,4

280,2

35,4

35,6

251.005

465

23.653

10.738

66.750

1999

4.027

24,01

35.450

21,63

449

60,25

188.976

10,8

6,1

321,7

31,5

45,4

254.908

217

18.394

4.707

37.200

1998

t

%

t

%

t

%

m3

mg/Nm3

mg/Nm3

mg/Nm3

mg/Nm3

mg/Nm3

m3

t

t

t

t

umidità media

umidità media

umidità media

Polveri (lim 30)

HCl (lim 50)

NOx (lim 600 inclusi SOx)

SOx (lim 300)

CO (lim 100)

1 L’aumento dal 1999 del rifiuto multimateriale, a fronte del calo in carta e contenitori in plastica, è conseguente all’estensione progressiva di questa modalità di raccolta a tutti i quartieri di Bologna (escluso il centro storico e la zona collinare per ragioni logistiche). Dal novembre 2002 è cessato il servizio di raccolta degli imballaggi e conteni-tori in plastica mentre prosegue in forma ridotta la raccolta di carta e cartone

2 Il quantitativo raccolto nel 2002 è pari a 46 kg. La diminuzione è imputabile alla differente suddivisione tipologica relativa alla voce T e/o F che precedentemente ricompren-

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APPENDICE

deva materiali ora inseriti nella voce “Altro” (oli vegetali ed animali, pesticidi, etc.) attualmente raccolti in modo separato presso le stazioni ecologiche 3 La voce “Altro” comprende: detergenti (0,094 t), filtri aria (0,6 t), filtri olio minerale (0,128 t), oli minerali (1,14 t), oli vegetali ed animali (1,14 t), pesticidi (0,117 t), pneu-

matici usati 5,836 t), prodotti fotochimici (0,452 t), rifiuti acidi (0,115 t), rifiuti alcalini (0,015 t), rifiuti misti di costruzioni e demolizioni (24,24 t), rottami metallici (42,69 t), solventi (0,124 t), termometri al mercurio (0,003 t), tubi fluorescenti (0,058 t), vernici, inchiostri, adesivi (2,558 t)

4 Il maggior consumo di acqua utilizzata nel 2002 è dovuto al maggior quantitativo trattato e alla maggiore disponibilità di acqua piovana5 La capacità complessiva autorizzata per lo smaltimento dei rifiuti nel 2002 è stata innalzata a 152.340 tonnellate6 L’ammendante compostato misto è una nuova tipologia di prodotto dell’impianto di compostaggio, derivante dalla lavorazione del rifiuto organico da raccolte differenziate;

come il compost da scarto verde, esso è impiegato in agricoltura e florovivaismo. Negli anni 1999 e 2000, tale ammendante, prodotto in fase sperimentale (di ottimizzazione, studio e caratterizzazione), veniva smaltito come rifiuto

7 Gli inerti da separazione densimetrica (costituiti principalmente da sassolini, terra e frammenti vari) derivano dalla raffinazione dell’ammendante compostato misto e sono impiegati per pavimentazioni esterne

M1 Il consumo di gasolio per unità di rifiuto raccolto è aumentato fino al 1999 in conseguenza dell’aumento dei contenitori da svuotare per le diverse tipologie di raccolta diffe-renziata gestite con mezzi Hera. Dopo il calo ottenuto nel 2000 e 2001, nel 2002 il dato cresce in conseguenza dell’aumento delle frequenze di lavaggi stradali e spazzamen-ti meccanizzati.

M2 L’aumento osservato nel 2002 è dovuto al potenziamento del servizio di spazzamento.M3 La percentuale relativa alla raccolta differenziata è aumentata in maniera significativa grazie principalmente all’estensione della raccolta multimateriale e dei rifiuti organici.M4 La conferma del trend in aumento dell’indicatore sul livello di produzione di energia da combustione di rifiuti è stata ottenuta, in presenza di un lieve aumento del quantita-

tivo di rifiuto trattato, grazie al mantenimento di una buona efficienza nel processo di combustione.M5 La costante ricerca dell’ottimizzazione del processo di combustione ha portato alla sostanziale conferma dei livelli di emissioni degli anni precedenti sui parametri soggetti al

monitoraggio continuo. In particolare contribuiscono al controllo delle emissioni gassose la presenza di analizzatori in continuo per ogni linea di combustione, le procedure di segnalazione dei valori di attenzione agli addetti alla conduzione per la tempestiva attivazione delle idonee procedure di rientro, la costante verifica (con ispezioni, ed even-tuali sostituzioni, ad ogni fermata per manutenzione dei singoli forni) dell’efficienza degli elettrodi degli elettrofiltri. E’ utile ricordare ancora una volta che a marzo 2002 il sistema di gestione integrato qualità – ambiente del termovalorizzatore ha superato con successo la visita ispettiva con cui il DNV ha verificato la sua conformità ai requisiti delle norme ISO 9001:2000 e ISO 14001:1996.

M1 - Consumo di gasolio per unità di rifiuto raccolto

M2 - Rifiuto da spazzamento meccanizzato (Comune di Bologna)

M3 - Percentuale raccolta differenziata Comune di Bologna

Rifiuti raccolti per abitante servito (diff. + indiff.)

Rifiuti raccolti al giorno per abitante servito (diff. + indiff.)

Rifiuti da raccolta differenziata per abitante servito

M4 - Produzione netta di energia

Produzione netta di energia per unità di rifiuto termodistrutto

M5 - Emissioni in aria da inceneritore

in rapporto al rifiuto trattato

9,06

28

24,42

548

1,502

134

11.288

0,074

46,0

20,0

1.581,0

78,0

161,0

Indicatori 2002

8,26

23

21,81

550

1,506

120

10.817

0,074

72,3

23,6

1.472,8

148,3

161,6

2001

8,26

23

21,37

561

1,537

120

10.409

0,072

40,3

25,0

1.376,2

146,5

144,2

2000

8,47

25

20,74

550

1,508

114

10.304

0,074

42,7

34,0

1.287,9

162,7

163,6

1999

7,83

28

17,09

529

1,449

90

9.512

0,068

49,6

28,0

1.477,4

144,7

208,5

1998

L/t

kg/ab

%

kg/ab

kg/g/ab

kg/ab

tep

tep/t

g/t

g/t

g/t

g/t

g/t

Polveri

HCl

NOx

SOx

CO

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GLOSSARIO

Abitante equivalente

AEEG

Agenda 21 Locale

Ambiente

Agenzia d’Ambito

Aspetto ambientale

ATO

Cabina elettrica

Certificati Verdi

Chilovolt (kV)

Chilowatt (kW)

Chilowattora (kWh)

CIP 6

Unità di misura stabilita dalla normativa di settore come “carico organico biodegradabileavente una richiesta biochimica di ossigeno a cinque giorni (BOD5) pari a 60 grammi di ossi-geno al giorno”:consente di riportare il carico inquinante esistente a quello assunto per abi-tante, cioè per persona fisica.

Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas costituita ai sensi della Legge 481/95. E’ l’organo digoverno settoriale preposto alla regolamentazione ed al controllo del mercato energetico ita-liano.

Il documento Agenda 21, approvato a Rio de Janeiro nel 1992, è un ampio catalogo dellepolitiche-azioni da mettere in atto in tutti i paesi per avviarsi verso lo sviluppo sostenibile.L’Agenda 21 Locale è il processo di partnership attraverso il quale gli Enti Locali operano incollaborazione con tutti i settori della comunità locale per definire piani di azione per per-seguire la sostenibilità a livello locale. Nel territorio di riferimento in cui opera Hera si segna-la l’Agenda 21 Locale della Provincia di Bologna.

Contesto nel quale un’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risor-se naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni.

Forma di cooperazione (convenzione o consorzio), prevista dall’art. 3 della Legge Galli, costi-tuita dalle Province e dai Comuni di ciascun ATO e che rappresenta in forma unitaria gli inte-ressi degli Enti Locali associati ed esercita tutte le funzioni amministrative spettanti aiComuni relativamente ai servizi idrici ed ambientali.

Elemento di un’attività, prodotto o servizio di un’organizzazione che può interagire con l’am-biente (definizione UNI EN ISO 14001:1996).

Ambito Territoriale Ottimale istituito dalla Legge Galli per consentire adeguate dimensionigestionali, superare la frammentazione delle gestioni locali e realizzare economie di scala nelservizio idrico integrato e nei servizi ambientali.

Area elettrica chiusa con apparecchiature e/o trasformatori connessi con reti di trasmissioneo distribuzione.

Certificati previsti dall’articolo 5 del Decreto del Ministro dell’Industria, del Commercio edell’Artigianato dell’11 novembre 1999. In base al Decreto Bersani ogni soggetto produttoreo importatore deve immettere nel sistema elettrico nazionale una quota di energia elettricaprodotta da impianti a fonti rinnovabili pari al 2% della produzione o importazione com-plessiva. La produzione di energia elettrica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili hadiritto, per i primi otto anni successivi al periodo di collaudo ed avviamento, alla certifica-zione di produzione da fonti rinnovabili (Certificati Verdi), di valore pari a 100 MWh. TaliCertificati possono essere venduti ai produttori ed agli esportatori per adempiere all’obbligodi immissione di energia da fonti rinnovabili.

1.000 Volt. Il Volt è l’unità di misura del potenziale elettrico (tensione).

1.000 W. Unità di misura della potenza.

Unità di misura dell’energia elettrica, pari all’energia prodotta in 1 ora da una macchina conpotenza di 1 kW.

Provvedimento n° 6/92 del CIP (Comitato Interministeriale Prezzi) relativo all’incentivazio-ne della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Ha determinato le tariffe ed icontributi relativi alla produzione e cessione ad ENEL di energia da fonti convenzionali, rin-novabili ed assimilate.

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GLOSSARIO

Cliente idoneo

Cliente vincolato

Cogenerazione

Compostaggio

Conferenza di Kyoto

Decreto Bersani

Decreto Letta

Decreto Ronchi

EMAS

Fibra ottica

Gas naturale

Gas serra

GRTN

Impatto ambientale

Indice di indebitamento

Con riferimento al settore dell’energia elettrica è la persona fisica o giuridica in grado di sti-pulare contratti di fornitura con qualsiasi produttore, distributore o grossista, sia in Italiache all’estero.

E’ il cliente finale, che non rientrando nella categoria dei clienti idonei, è legittimato a sti-pulare contratti di fornitura esclusivamente con il distributore che esercita il servizio nell’a-rea territoriale dove è localizzata l’utenza.

Produzione combinata di energia elettrica e termica, utilizzabile sia nell’ambito industrialeche civile (teleriscaldamento). Tecnica caratterizzata da un’elevata efficienza energetica.

Trattamento della parte umida dei rifiuti urbani e scarti vegetali per il recupero della fra-zione organica, da cui si ottiene il compost, un ammendante utilizzato in agricoltura.

Terza Conferenza delle Parti firmatarie della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite suicambiamenti climatici, tenutasi nel dicembre 1997; in tale occasione è stato definito un Protocollo che prevede impegni legalmente vincolanti di contenimento delle emissioni di gasserra rispetto al 1990 (per l’Europa 8%, per l’Italia 6,5%).

D.Lgs. 79/99, emanato in attuazione della direttiva 96/92/CE relativa a norme comuni peril mercato interno dell’energia elettrica: ne regolamenta la graduale liberalizzazione.

D.Lgs. 164/00, emanato in attuazione della direttiva 98/30/CE relativa a norme comuni peril mercato interno del gas naturale: ne regolamenta la graduale liberalizzazione.

D.Lgs. 22/97, emanato in attuazione delle direttive europee 91/156/CEE sui rifiuti,91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio.Tale decreto ha inteso prevenire la produzione dei rifiuti e favorirne il riutilizzo attraverso lacooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione e nell’utilizzodei beni da cui originano.

Regolamento CE n. 761/2001 del 19 marzo 2001 sull’adesione volontaria delle organizzazio-ni a un sistema comunitario di ecogestione ed audit. Si caratterizza, rispetto a ISO14001:1996, per il carattere pubblico e per l’apertura verso la comunità locale (redazionedella dichiarazione ambientale).

Cavo costituito da una sottile fibra di vetro o silicio. Consente il trasporto di informazionisottoforma di raggio di luce.

Combustibile fossile gassoso costituito da metano (dall’88 al 98%) e da piccole quantità dialtri idrocarburi. Nel testo i termini “gas metano” o “gas” sono stati usati indifferentemen-te rispetto al termine “gas naturale”.

Gas che contribuiscono ad alterazioni climatiche per effetto serra: oltre a quelli di originenaturale, i principali gas serra di origine antropica sono l’anidride carbonica, il metano, iclorofluorocarburi e gli ossidi di azoto.

Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale S.p.A., di cui all’articolo 3 del D.Lgs. 79/99. E’concessionario delle attività di trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica e dellagestione unificata della rete di trasmissione nazionale.

Qualunque modificazione dell’ambiente, negativa o benefica, totale o parziale, conseguen-te ad attività, prodotti o servizi di un’organizzazione (definizione UNI EN ISO 14001:1996).

Indica la dipendenza da terzi per lo svolgimento della propria attività. Il suo valore varia tra

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GLOSSARIO

Indice di liquidità

Indice di copertura delleimmobilizzazioni

Key Performance Indicators

KVA

Legge Galli

LCA (Life CycleAssessment)

Multiutility

MVA

Norma UNI EN ISO14001:1996

Odorizzante

Perdite di gas

Perdite elettriche

Piezometro

Potabilizzazione

Protezione catodica

Rapporto sullo stato del-l’ambiente

zero e infinito: più si incrementa, più si riduce il grado di solidità dell’azienda, poichéaumenta la dipendenza da terzi finanziatori. E’ il principale indice di solidità aziendale; semaggiore di 1 ha un effetto moltiplicativo sulla redditività netta (ROE), per questo è notoanche col nome di leva finanziaria.

Mette in rapporto le attività correnti con le passività a breve scadenza. Il suo valore deveessere sempre maggiore di 1, e comunque non deve discostarsi di molto da questo valore, peravere una situazione finanziaria equilibrata.

Con questo indice si osserva quale parte di attivo immobilizzato è coperto con capitale pro-prio. La situazione ottimale si ha quando è il capitale di rischio, legato permanentementeall’impresa, a finanziare gli investimenti fissi.

Indicatori specifici scelti in funzione delle esigenze informative aziendali ed utilizzati permonitorare in continuo le prestazioni dell’impresa. Possono essere di tipo finanziario, pro-duttivo, commerciale, ambientale, sociale, o riguardare più di una dimensione.

Chilovolt-Ampere. Unità della potenza elettrica totale.

Legge 36/94, concernente l’istituzione del servizio idrico integrato, l’individuazione diAmbiti Territoriali Ottimali e l’istituzione dell’Autorità di Ambito.

Metodologia di analisi che permette di valutare gli impatti ambientali complessivi connessiad un prodotto o alla fornitura di un servizio considerandone l’intero ciclo di vita.

Attività imprenditoriale consistente nella fornitura di una pluralità di servizi.

Megavolt-Ampere. Unità della potenza elettrica totale.

Norma relativa a “Requisiti e guida per l’uso” dei sistemi di gestione ambientale.

Composto gassoso organico solforato o miscela di composti che, addizionato in tracce al gasmetano, conferisce il caratteristico odore atto a segnalare eventuali fuoriuscite, garantendola sicurezza della distribuzione e dell’utilizzazione.

Sono la conseguenza delle dispersioni di gas nella rete. A causa delle perdite la quantità digas da immettere in rete è maggiore dei consumi degli utenti.

Sono la conseguenza della resistenza opposta al flusso della corrente elettrica nella rete. Acausa delle perdite l’energia elettrica da immettere in rete è maggiore dei consumi degliutenti.

Pozzo a sezione ridotta per la rilevazione dello stato della falda acquifera.

E’ l’insieme dei trattamenti (chiarificazione, filtrazione, disinfezione e correzione) volti a rende-re potabili le acque, cioè a renderle utilizzabili a scopo alimentare, evitando danni alla salute.

Sistema di prevenzione della corrosione delle tubazioni metalliche interrate mediante l’ap-plicazione di un potenziale elettrico negativo.

Documento elaborato dall’ente locale per realizzare il check-up dello stato dell’ambiente nelterritorio di riferimento e creare una banca dati che valga come termine di confronto perindividuare criticità e per monitorare l’efficacia delle politiche ambientali perseguite. Nellanostra realtà locale si segnalano i rapporti elaborati dalla Regione Emilia-Romagna, dalleProvince e dai maggiori Comuni.

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GLOSSARIO

Recupero energetico

Rifiuto

ROE (Return on equity)

ROI (Return on invest-ment)

ROS (Return on sales)

Società controllata ex art.2359 codice civile

Sottostazione elettrica

Stakeholder (o parti inte-ressate)

Sviluppo sostenibile

TCA (Total Cost Assessment)

Teleriscaldamento

Tep

Trasformatore

Valore aggiunto

Vision 2000

Watt

Utilizzo dell’energia liberata in un processo (di combustione, di cambio di pressione, …) perla produzione di vapore e/o di energia elettrica.

Il D. Lgs. 5 febbraio 1997 n. 22 definisce rifiuto “qualsiasi sostanza od oggetto |…| di cuiil detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi”. Lo stesso decreto classificai rifiuti, in base all’origine, in urbani e speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità,in pericolosi e non pericolosi.

Indica la redditività del capitale proprio ovvero quanto spetta dell’utile netto agli azionisti;fornisce una misura globale e sintetica della gestione complessiva.

Indica la redditività del capitale investito, osservando l’efficienza del suo impiego indipen-dentemente dalle caratteristiche del finanziamento; è un indicatore dell’economicità dellagestione caratteristica.

Indica il margine ottenuto sui ricavi di vendita. Si osserva la redditività delle vendite met-tendo in relazione i prezzi di vendita con i costi connessi alla gestione.

Società in cui un’altra impresa dispone della maggioranza dei voti esercitabili in assembleaordinaria, oppure in cui un’altra società dispone di voti sufficienti in assemblea ordinaria peresercitare un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria, o che è sotto l’influenza domi-nante di un’altra società in virtù di particolari vincoli contrattuali.

Impianto di trasformazione della tensione e/o smistamento dell’energia elettrica.

Soggetti interni ed esterni all’impresa, con interessi ed esigenze diversi, in grado di influen-zare le scelte ed i comportamenti dell’impresa e di condizionarne il successo. I principalistakeholder sono: risorse umane, azionisti, finanziatori, clienti, fornitori, Stato/enti loca-li/pubblica amministrazione, collettività.

Lo sviluppo sostenibile si prefigge di soddisfare i bisogni attuali senza compromettere quel-li delle generazioni future. La crescita economica e lo sviluppo si debbono realizzare e man-tenere nel lungo periodo rispettando i limiti imposti dal sistema ambiente nel significato piùampio del termine: protezione ambientale e sviluppo economico vanno visti come processiinterdipendenti, complementari e non antagonisti.

Metodologia che punta ad analizzare la dimensione economica del ciclo di vita del prodotto(vedi anche LCA).

Trasferimento a distanza di calore attraverso un vettore energetico (acqua calda, acqua sur-riscaldata, vapore), proveniente da centrali termiche o di cogenerazione o da impianti di ter-movalorizzazione dei rifiuti.

Tonnellate equivalenti di petrolio. Unità convenzionale di misura delle fonti di energia equiva-lente a 10.000 Mcal, pari all’energia ottenuta dalla combustione di una tonnellata di petrolio.

Macchina elettrica che eleva o riduce la tensione elettrica.

E’ l’indicazione della ricchezza creata per la remunerazione dei fattori produttivi interni(capitale: ammortamenti e autofinanziamento, e lavoro: salari e stipendi). Il calcolo delvalore aggiunto è dato da: fatturato +/- variazione delle rimanenze – costi di acquisto dimaterie e servizi.

E’ la norma ISO 9001:2000 riguardante la certificazione dei sistemi di gestione integrati.

Unità di misura della potenza.

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Desidero ricevere il Bilancio di Sostenibilità 2003 - spedire a:

QUALI OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI SI SENTE DI SOTTOPORRE PER MIGLIORARE IL BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ DELPROSSIMO ANNO E/O LA QUALITA’ DELLE RELAZIONI DI SCAMBIO FRA HERA ED I SUOI INTERLOCUTORI?

RITIENE CHE HERA ABBIA OPERATO IN COERENZA CON I VALORI DICHIARATI NEL BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ E NELRISPETTO DELLE ASPETTATIVE LEGITTIME DEI DIVERSI INTERLOCUTORI

NO

SI

Se no perchè?

COME VALUTA IL BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ DI HERA?

a) Chiarezza della metodologia adottata

Ottimo Buono Discreto InsufficienteSufficiente

b) Chiarezza del documento

c) Completezza delle informazioni

d) Capacità di aumentare la conoscenzasull’azienda

e) Struttura grafica

f) Valutazione complessiva dei risultati aziendali in campo:

economico-finanziario

sociale

ambientale

RITIENE CHE LA REDAZIONE DEL BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ POSSA RAPPRESENTARE UN’OPPORTUNITA’ DI VALUTAZIONEREALE ED ACCURATA DELLE RELAZIONI CHE HERA INTRATTIENE CON I SUOI INTERLOCUTORI?

NO

SI

Se no perchè?

A QUALE GRUPPO DI INTERLOCUTORI APPARTIENE?

CLIENTI

DIPENDENTI

ISTITUZIONI

AZIONISTI

COLLETTIVITÀ

FINANZIATORI FORNITORI

Nome Cognome

Via N°

CAP

email

Città Prov

Valutazione del Bilancio di Sostenibilità 2002

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Questo documento è di proprietà di Hera S.p.A. che se ne riserva tutti i dirittiOgni riproduzione, anche se parziale, è vietata salvo preventiva autorizzazione scritta1a edizioneElaborazione: Hera S.p.A. - BolognaProgetto grafico e impaginazione: L.D.B. s.r.l. - BolognaFotografie: Archivio HeraStampa: _______________ - BolognaStampato su carta ecologica senza uso di cloroFinito di stampare nel mese di luglio 2003

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