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BILANCIO CONSOLIDATO 2017-2018

RELAZIONE SULLA GESTIONE____________________________________________________ 5

SCHEMI DI BILANCIO____________________________________________________________ 37

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO___________________________________ 43

ALLEGATI AL BILANCIO CONSOLIDATO____________________________________________ 97

RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE_______________________________________ 104

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RELAZIONE SULLA GESTIONE

Come già riportato nella Relazione sulla Gestione di Friulia S.p.A. e nella Nota Integrativa che accompagnano

il bilancio 2017/2018, ai sensi del disposto degli artt. 25 e seguenti del D.Lgs. 127/91, la Società è considerata

impresa Capogruppo e, pertanto, soggetta all’obbligo della redazione del Bilancio Consolidato.

Per quanto riguarda lo scenario internazionale, nazionale e regionale nel quale le società rientranti nell’area di

consolidamento si sono trovate ad operare si richiama quanto già illustrato nella Relazione sulla Gestione

della Capogruppo.

EVOLUZIONE DEL GRUPPO E FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NELL’ESERCIZIO

Si ricorda preliminarmente che Friulia S.p.A., la cui mission è sostenere la crescita e lo sviluppo del territorio

regionale, a seguito dell’operazione Friulia Holding perfezionata negli esercizi 2005 e 2006 è divenuta un

attore di riferimento nel settore della finanza e delle infrastrutture e trasporti nella Regione Autonoma Friuli

Venezia Giulia. Lo sviluppo del ruolo della Finanziaria Regionale è avvenuto attraverso la partecipazione in

società su cui Friulia S.p.A. esercita un controllo di diritto – S.p.A. Autovie Venete, Finest S.p.A., BIC

Incubatori FVG S.r.l. e Interporto Cervignano del Friuli S.p.A. – ovvero mediante interessenze strategiche che

garantiscono uno stabile collegamento quali Interporto di Trieste S.p.A. e Società Alpe Adria S.p.A..

Nel corso dell’esercizio 2014/2015, coerentemente con gli obiettivi declinati nel piano industriale 2014-2017

approvato il mese di settembre 2014, è stata strutturata l’operazione finalizzata a consentire un parziale

smobilizzo della partecipazione detenuta da taluni soci privati nella Finanziaria Regionale, in esecuzione dei

patti parasociali sottoscritti in occasione della realizzazione dell’operazione Friulia Holding. Più in dettaglio tali

accordi disciplinavano, tra l’altro, la facoltà concessa ai soci privati patiscenti di permutare – a decorrere da

una certa data – parte delle azioni detenute in Friulia S.p.A. con azioni di S.p.A. Autovie Venete detenute dalla

Finanziaria Regionale. All’esito degli approfondimenti condotti dal Consiglio di Amministrazione e dei confronti

promossi tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, soci privati patiscenti e Friulia S.p.A., in occasione

dell’Assemblea degli Azionisti della Holding Regionale tenutasi in data 18 dicembre 2014, è stata autorizzata

l’operazione stabilendo altresì un concambio pari a 3,05 azioni della Concessionaria controllata per ogni

azione della Finanziaria Regionale presentata alla permuta. Il 18 dicembre 2014, conclusa l’assemblea

ricordata, sono state acquistate n. 24.326.880 azioni proprie da parte di Friulia S.p.A., pari al 8,8 per cento del

capitale, mediante cessione di n. 74.198.986 azioni di S.p.A. Autovie Venete, pari al 12,21 per cento del

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capitale, agli azionisti privati patiscenti che avevano esercitato la facoltà ricordata. Nel corso del mese di

giugno 2016, anche i restanti azionisti privati che, considerata la possibilità di esercitare la facoltà di permuta

entro il 15 giugno 2016, si erano riservati di dar corso alla stessa in data successiva all’assemblea del 18

dicembre 2014, hanno realizzato lo scambio, trasferendo n. 3.196.938 azioni ordinarie di Friulia S.p.A.

detenute dagli stessi alla Finanziaria Regionale contro n. 9.750.924 azioni di S.p.A. Autovie Venete messe a

servizio dell’operazione. All’esito dell’operazione, concretizzatasi mediante la il trasferimento del 13,82 per

cento di S.p.A. Autovie Venete, Friulia S.p.A. permane comunque il socio di controllo della Concessionaria,

detenendone il 72,97 per cento del capitale.

Durante gli ultimi due esercizi il Consiglio di Amministrazione ha continuato a dedicarsi al perseguimento degli

ulteriori obiettivi previsti nel piano industriale 2014-2017 riferiti ai diversi settori dove opera il Gruppo. Infatti, in

merito all’attività di concessionaria autostradale la Holding Regionale ha presidiato il processo finalizzato al

reperimento delle risorse finanziarie a servizio della realizzazione dell’adeguamento e ammodernamento

dell’infrastruttura assentita. Sono stati analizzati alcuni scenari ed eventuali modifiche dell’azionariato di S.p.A.

Autovie Venete finalizzati a consentire la realizzazione dell’infrastruttura assentita coerentemente con

l’equilibrio economico e finanziario del progetto nel suo complesso.

Taluni obiettivi definiti nel piano industriale 2014-2017 hanno trovato ulteriore conferma nel piano di

razionalizzazione delle partecipate strategiche predisposto dal Consiglio di Amministrazione di Friulia S.p.A.

nel mese di giugno 2015, su invito dell’Azionista di riferimento, valutando tra l’altro le previsioni di cui al

comma 611 dell’art. 1 della L. 190/2014. Il deconsolidamento del settore dedicato all’incubazione d’impresa è

apparso un obiettivo attuale e di primario interesse dell’azione del Consiglio di Amministrazione durante tutto

l’esercizio appena concluso. La preliminare razionalizzazione di tale settore è tuttavia apparso essere un

elemento imprescindibile per addivenire ad un coerente progetto di valorizzazione. Al 30 giugno 2018 il ramo

dedicato all’incubazione d’impresa appare avere raggiunto uno stabile equilibrio economico-patrimoniale.

Infine, nell’ambito del progetto di condivisione di Friulia Veneto Sviluppo S.p.A. con la Finanziaria della

contermine Regione Veneto, si ricorda che Friulia S.p.A., in esecuzione degli accordi sottoscritti con Veneto

Sviluppo S.p.A., ha dato corso all’implementazione della struttura organizzativa della società di gestione del

risparmio partecipata sia attraverso il potenziamento dei servizi offerti in regime di outsourcing sia mediante il

trasferimento di alcune risorse umane chiave per il consolidamento della struttura manageriale e l’avvio del

Fondo Sviluppo PMI. A febbraio 2015, Friulia S.p.A. ha inoltre sottoscritto quote del fondo di investimento

alternativo chiuso mobiliare, denominato Fondo Sviluppo PMI, promosso da Friulia Veneto Sviluppo SGR

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S.p.A. per un controvalore di Euro 21,0 milioni, concorrendo - in qualità di principale sponsor del progetto - al

perfezionamento della raccolta. Il Fondo Sviluppo PMI ha come obiettivo quello di intervenire nella

patrimonializzazione delle imprese caratterizzate da progetti di sviluppo e da business tali da consentire la

futura valorizzazione dell’interessenza acquisita prevalentemente mediante una cessione “a mercato”. Le

difficoltà tuttavia connesse alla costruzione di una rete di adeguate relazioni commerciali e l’evoluzione dei

tassi di riferimento del mercato bancario hanno pregiudicato il conseguimento dell’equilibrio economico e

finanziario di FVS SGR S.p.A., causandone una strutturale situazione di difficoltà economica. Coerentemente

con le prescrizioni della normativa di settore si è pertanto proceduto ad analizzare, negoziare e perfezionare la

proposta formulata da Veneto Sviluppo S.p.A. finalizzata alla cessione dell’integrale partecipazione detenuta

da Friulia S.p.A. nella società di gestione del risparmio, al fine di consentire alla Finanziaria Regionale del

Veneto di promuovere un autonomo percorso di razionalizzazione e rilancio della partecipata. Nell’ambito delle

negoziazioni intercorse nell’esercizio 2016/2017 tra le Finanziarie Regionali è stato condiviso, tra l’altro, che

Veneto Sviluppo S.p.A. acquisisse circa la metà delle quote del Fondo Sviluppo PMI promosso da FVS SGR

S.p.A. detenute da Friulia S.p.A.. Il trasferimento della totalità delle azioni di FVS SGR S.p.A. da Friulia S.p.A.

a Veneto Sviluppo S.p.A., unitamente a parte delle quote del Fondo Sviluppo PMI, è avvenuto in data 16

novembre 2017.

Con riferimento alle collegate strategiche si precisa che, nel corso dell’esercizio 2017/2018, secondo le

previsioni della L.R. 31/2017, Friulia S.p.A. ha incrementato significativamente e stabilmente la propria

interessenza in Interporto di Trieste S.p.A., società di logistica localizzata in una posizione di rilievo per la

connessione dei traffici merci tra i mercati dell’Europa Centro Orientale ed il bacino del Mediterraneo. Più in

dettaglio, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha confermato il ruolo di riferimento e coordinamento di

Friulia S.p.A. nell’ambito dello sviluppo logistico, settore in cui la Finanziaria Regionale risulta già da tempo

presente detenendo partecipazioni anche di controllo in società attive nel territorio. Pertanto, a seguito delle

negoziazioni intercorse, l’Amministrazione Regionale ha proceduto con il trasferimento a Friulia S.p.A. della

partecipazione in Interporto di Trieste S.p.A., acquisita a seguito della liquidazione del patrimonio della

soppressa Provincia di Trieste. Il trasferimento è avvenuto mediante un’operazione di permuta di nr. 946.740

azioni di Friulia S.p.A. detenute dalla Finanziaria Regionale stessa contro nr. 316.550 azioni della società di

logistica, rappresentative del 36,05 per cento del capitale sociale di quest’ultima, per un controvalore di Euro

2,9 milioni. Tenuto conto della partecipazione storicamente detenuta da Friulia S.p.A. in Interporto di Trieste

S.p.A., pari al il 3,30 per cento del capitale, a seguito dell’operazione di permuta la Finanziaria Regionale è

divenuta titolare del 39,35 per cento del capitale sociale della partecipata. La permuta, completata con girata

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azionaria a dicembre 2017, è risultata prodromica al perfezionamento di un’operazione volta allo sviluppo di

Interporto di Trieste S.p.A. quale operatore di riferimento nella retroportualità. A seguito della permuta

Interporto di Trieste S.p.A. è risultato essere infatti nelle condizioni di reperire le risorse finanziarie a servizio

dell’acquisizione di parte significativa delle proprietà immobiliari di Wartsila Italia S.p.A. in San Dorligo della

Valle, dove adeguare terreni e fabbricati già presenti trasformandoli in piazzali e magazzini per sviluppo di

servizi logistici. Più in dettaglio l’acquisizione è avvenuta con risorse finanziarie reperite sia mediante un

aumento di capitale a cui hanno partecipato per Euro 3,0 milioni ciascuna l’Autorità di Sistema Portuale

dell’Adriatico Orientale e Friulia S.p.A. e per circa la metà la Camera di Commercio Industria Artigianato e

Agricoltura di Trieste sia attraverso il ricorso a indebitamento con il Fondo di Rotazione per Iniziative

Economiche. Parte dell’indebitamento oneroso è previsto essere parimenti a servizio dell’adeguamento del

compendio immobiliare a cui nel frattempo è stato assegnato lo status di punto franco, regime speciale che

dovrebbe aumentare l’appeal commerciale dell’investimento.

A seguito delle operazioni rappresentate Friulia S.p.A. ha incrementato la propria partecipazione in Interporto

di Trieste S.p.A. da Euro 231 mila a Euro 6,1 milioni, venendo così a detenere il 39,99% del capitale della

società di logistica.

Più in generale, con riferimento alle numerose attività finanziarie svolte dal Gruppo attraverso le singole unità

organizzative a ciò dedicate – investimenti in partecipazioni e finanziamenti nel territorio della Regione

Autonoma Friuli Venezia Giulia, promozione ed accompagnamento all’internazionalizzazione d’impresa,

Venture Capital e Incubazione d’Impresa –, l’indirizzo e la direzione operata dal Consiglio di Amministrazione

durante l’esercizio hanno consentito di promuovere la specializzazione per settore delle risorse e delle

competenze presenti in modo tale da garantire al tessuto economico locale una risposta efficace e tempestiva

per ogni fase di sviluppo dell’impresa.

Durante l’esercizio appena concluso, il Consiglio di Amministrazione ha confermato il ruolo centrale dell’attività

di Investimento del Gruppo. Prova ne sono, oltre ai considerevoli livelli consolidati dal Gruppo nel territorio del

Friuli Venezia Giulia, anche gli importanti risultati raggiunti nell’internazionalizzazione delle imprese.

La qualità delle azioni intraprese, le caratteristiche dei prodotti offerti dal Gruppo al territorio ed il

coordinamento promosso dal Consiglio di Amministrazione di Friulia hanno consentito di raggiungere

ragguardevoli livelli di investimento. Più in generale, al 30 giugno 2018, gli investimenti effettuati da parte di

Friulia S.p.A., Finest S.p.A., Fondo AlAdInn (Fondo gestito da Friulia Veneto Sviluppo SGR S.p.A.) e BIC

Incubatori FVG S.r.l. ammontano complessivamente a Euro 215 milioni (Euro 240 milioni al 30 giugno 2017),

di cui la maggior parte investiti in realtà di piccole e micro dimensioni.

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Il Gruppo dispone di un portafoglio prodotti in grado di soddisfare le esigenze di sviluppo delle imprese

durante tutto il loro ciclo di vita; tali prodotti, unitamente alle competenze distintive sviluppate ed alle

professionalità presenti, consentono di perseguire efficacemente la mission socio economica.

La necessità di un’attenta e chiara condivisione del portafoglio prodotti all’interno delle singole partecipate

strategiche, in particolare tra quelle focalizzate nella crescita e nello sviluppo economico delle PMI regionali

mediante interventi nel capitale e l’erogazione di finanziamenti, è stata immediatamente avvertita e presidiata

dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo e l’attenzione dell’Organo di Amministrazione attualmente

si focalizza sul miglioramento costante del coordinamento e dell’efficacia degli interventi.

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OPERATIVITÀ DEL GRUPPO PER SETTORE

ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO NEL TERRITORIO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

Nell’esercizio sociale chiuso al 30 giugno 2018 il Gruppo ha ulteriormente consolidato il proprio ruolo a

sostegno del tessuto economico regionale al fine di concorrere attivamente, in qualità di azionista finanziario di

minoranza, a sostenere la crescita delle imprese, a supportarne la ripresa nonché a contenere le situazioni di

crisi. Nell’attuale contesto caratterizzato da incoraggianti segnali di ripresa dell’economia, l’adeguata

capitalizzazione delle imprese e l’equilibrata gestione del loro indebitamento si confermano fattori determinanti

per poter cogliere appieno le opportunità derivanti dalla conclusione di un prolungato periodo di recessione.

Consapevole del ruolo significativo che può rivestire nel rilancio economico della regione, nel corso

dell’esercizio il Gruppo - in sinergia con gli operatori del territorio - si è dedicato alla promozione dell’attività di

investimento sia perfezionando l’attuazione di nuovi interventi sia operando una puntuale gestione delle

posizioni in portafoglio. In questo secondo ambito il Gruppo ha consolidato il proprio ruolo a supporto delle

partecipate impegnate in progettualità di sviluppo o di continuità del proprio business il cui completamento ha

richiesto il presidio di attività e procedure complesse che, in alcuni casi, hanno riguardato anche la

ristrutturazione o il riscadenziamento dell’indebitamento finanziario; parte dell’operatività relativa alla gestione

del portafoglio ha visto la Holding Regionale impegnata nelle attività di negoziazione finalizzate a ottenere

l’opportuna valorizzazione delle posizioni prossime allo smobilizzo.

Nel corso dell’esercizio 2017/2018 il Gruppo ha sviluppato contatti con 54 controparti: con 40 di queste (c.a.

75%) sono stati avviati successivi approfondimenti volti a valutare la possibilità di avviare l’attività di istruttoria

propedeutica alla predisposizione della proposta di intervento. Le attività di delibera in tale settore hanno

riguardato 9 operazioni di investimento per complessivi Euro 30,1 milioni (12 operazioni e Euro 11,8 milioni

nell’esercizio precedente); gli investimenti attuati - relativi a 9 operazioni - ammontano a Euro 24,1 milioni (9

operazioni e Euro 7,5 milioni nell’esercizio precedente) mentre residuano da perfezionare durante l’esercizio in

corso 2 operazioni per complessivi Euro 8,0 milioni (4 operazioni e Euro 4,4 milioni nell’esercizio precedente).

Alla data del 30 settembre 2018 risulta deliberata 1 operazione per complessivi Euro 1,2 milioni e attuati

investimenti – relativi a 2 operazioni – per complessivi Euro 8,0 milioni. Le risorse erogate rappresentano

tuttavia solo una parte della finanza pervenuta alle imprese oggetto di investimento, in quanto il

consolidamento patrimoniale operato dal Gruppo in tale settore è sempre accompagnato da un contestuale

intervento del sistema bancario a dimostrazione dell’effetto moltiplicativo dell’operatività del Gruppo.

Le attività relative alla promozione e allo sviluppo di nuovi interventi non esprimono in maniera esaustiva

l’effettivo supporto fornito dal Gruppo alle PMI del territorio in quanto all’attività di sostegno finanziario si

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affianca un’intensa attività di consulenza e di mentoring a supporto delle aziende, anche non partecipate;

nell’esercizio appena concluso, oltre a gestire le posizioni in portafoglio, il Gruppo ha effettuato l’attività di

advisory su 7 progettualità utilizzando le competenze professionali del proprio personale.

E’ proseguito inoltre l’affiancamento del Gruppo agli Assessorati Regionali competenti nell’ambito di

progettualità volte a identificare soluzioni finalizzate a consentire la continuità aziendale e a mantenere livelli

occupazionali di imprese - alcune, tra l’altro, di assoluta rilevanza per il comparto economico regionale - che

ancora risentono delle ricadute del prolungato periodo di crisi economica.

Nel corso dell’esercizio appena concluso è stata particolarmente intensa l’attività di gestione del portafoglio

volta a consentire l’opportuna valorizzazione delle posizioni prossime allo smobilizzo e che hanno consentito

di perfezionare, al 30 giugno 2018, operazioni di cessione per complessivi Euro 24,8 milioni con la

realizzazione di un accrescimento netto pari a circa Euro 5,7 milioni; in generale i disinvestimenti di cui sopra

sono stati effettuati tramite operazioni di cessione a operatori industriali.

Al 30 giugno 2018 il totale degli investimenti in società partecipate detenute nell’ambito dell’attività di

investimento alle imprese del territorio si attesta a circa Euro 156 milioni (Euro 166 milioni al 30 giugno 2017);

gli investimenti relativi alle società partecipate operative – rappresentate, in prevalenza (c.a. l’80%), da piccole

e medie imprese - ammontano a Euro 97 milioni e sono relativi a 51 società (Euro 108 milioni e 55 società al

30 giugno 2017). La variazione rilevata rispetto all’esercizio precedente è riconducibile principalmente alle

dinamiche ordinarie di rotazione del portafoglio (perfezionamento di nuovi interventi, disinvestimenti e rientri

delle posizioni in finanziamento) e - in misura minore - alla classificazione nella relativa partizione di

portafoglio delle posizioni che nel corso dell’esercizio appena concluso, in conseguenza degli effetti del lungo

periodo di congiuntura negativa, si sono viste costrette a interrompere l’attività ordinaria; a fronte di tali

posizioni sono state operate le opportune rettifiche di valore tenendo conto anche del profilo garantistico

correlato.

La tipologia di investimenti che compone il portafoglio delle società partecipate operative riguarda

prevalentemente operazioni volte allo sviluppo (34 società delle 51 in portafoglio al 30 giugno 2018);

relativamente ai settori di attività, la composizione del portafoglio al 30 giugno 2018 conferma la prevalenza

dei comparti tradizionali, quali quello dei prodotti e servizi per l’industria, quello manifatturiero e quello

alimentare.

Le società partecipate operative oggetto dell’attività caratteristica del Gruppo realizzano un fatturato aggregato

pari a circa Euro 1,8 miliardi ed il personale impiegato al loro interno ammonta a circa 7.000 unità (dati

aggregati relativi all’ultimo bilancio approvato).

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INTERVENTI A SUPPORTO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

L’attività del Gruppo in tale settore è orientata al processo di internazionalizzazione delle aziende del Nordest

attraverso interventi in partecipazione nelle imprese estere. Il perimetro di attività del Gruppo, in base alla

legge istitutiva che ne disciplina l’attività in tale settore, è localizzato fra Europa Centro Orientale, CIS e

Mediterraneo.

Insieme ad altri Enti ed Istituzioni attivi nell’internazionalizzazione delle aziende del Nord Est e con rapporti

diretti con il mondo imprenditoriale locale, sostiene diverse iniziative di ‘sistema’ attraverso una condivisione di

idee ed obiettivi con il fine di realizzare progetti in grado di fornire risposte ed opportunità concrete.

Il Gruppo in tale settore nell’esercizio chiuso al 30/06/2018 ha erogato n. 15 nuovi interventi pari ad Euro 15,9

milioni.

Gli investimenti attuati nell’esercizio in analisi evidenziano un incremento di nuovi interventi pari al 2,10%

rispetto all’anno precedente.

L’analisi qualitativa dell’erogato evidenzia (salvo saltuarie singolarità) un trend di aumento dell’incidenza della

componente finanziamento soci sul totale investimenti di ciascun singolo esercizio.

Valori in Euro/000 2017/2018(Var. esercizio

precedente)variazione 2016/2017

(Var. esercizio precedente)

variazione

EROGAZIONI € 15.948 2,10% € 328 € 15.620 1.52% € 234

di cui partecipazioni € 8.781 -16,49% -€ 1.734 € 10.515 23,40% € 1.994

di cui finanziamento € 7.167 40,39% € 2.062 € 5.105 -25,64% -€ 1.760

UTILE/PERDITA LORDO € 746 120,80% € 4.333 -€ 3.587 -640,21% -€ 4.251

UTILE/PERDITA D'ESERCIZIO € 636 117,30% € 4.312 -€ 3.676 -939,27% -€ 4.114

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Alla data del 30 giugno 2018, il portafoglio operazioni del Gruppo nel settore dell’internazionalizzazione

d’impresa risulta costituito complessivamente da 65 partecipate. Il supporto alle imprese del territorio si è

altresì concretizzato nel corso degli ultimi esercizi anche con la concessione di rientri dilazionati a fronte di

partecipazioni cedute al fine di agevolarne il regolare pagamento. I crediti rivenienti dall’attività di core

business accolgono le operazioni ristrutturate e le operazioni in contenzioso o in procedura concorsuale, per

13 posizioni complessivamente.

La distribuzione del portafoglio Partecipazioni e Finanziamenti della classificazione delle imprese è così

ripartita:

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La ripartizione del portafoglio del Gruppo nel settore dell’internazionalizzazione d’impresa (Partecipazioni e

Finanziamenti) consuntivato al 30 giugno 2018, analizzato secondo la tipologia di azienda partner proponente,

dimostra una distribuzione tendenzialmente orientata alle imprese di medie e grande dimensione, senza

tuttavia trascurare il supporto alla categorie piccola e media.

Con riferimento ai settori merceologici di intervento, si evidenzia che nell’esercizio al 30/06/2018 le attività

predominanti sono state quelle relative al comparto plastica ed agroalimentare.

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Le erogazioni dell’esercizio 2017-2018 registrano una predominanza di investimenti effettuati in Polonia.

Il 72,49% degli interventi dell’esercizio effettuati sono stati promossi da aziende localizzate nella regione

Veneto e il 27,51% nella regione Friuli Venezia Giulia.

Dal 1993 ad oggi il supporto finanziario accordato dal Gruppo nel settore dell’internazionalizzazione alle

imprese venete rappresenta circa il 53% del totale erogato mentre le erogazioni complessive alle imprese del

Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige rappresentano rispettivamente circa il 37% e il 10%.

Si rammenta che il Gruppo opera in tale settore dal 1991 con Legge nazionale che ne determinava le finalità e

che nel contempo l’ha dotato di un capitale di rischio allocato per singola Regione e destinato allo sviluppo

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economico delle imprese di quei territori, successivamente con delibera n. 1838 del 22 luglio 2005 la Giunta

Regionale del Friuli Venezia Giulia ha autorizzato l’impiego temporaneo delle risorse destinate all’effettuazione

di interventi a favore delle imprese del Friuli Venezia Giulia per operazioni a beneficio di imprese radicate nel

territorio regionale del Veneto e del Trentino Alto Adige essendosi esaurita la disponibilità a queste destinate.

Le risorse di patrimonio netto rese originariamente disponibili dalle singole Regioni per effetto della Legge

istitutiva ed incrementate pro-quota a seguito della politica di capitalizzazione degli utili conseguiti, vengono di

seguito riepilogate raffrontandole con il valore degli impieghi lordi in essere alla data del 30 giugno 2018.

INCUBAZIONE D’IMPRESA

La “mission” della Gruppo nel settore dell’incubazione d’impresa consiste nell’individuazione e nella

valorizzazione di idee imprenditoriali innovative e nella promozione dell’insediamento nell’incubatore di start

up a elevato potenziale di crescita, settore dove il Gruppo si è da sempre contraddistinto per un track record di

assoluto rilievo nei risultati raggiunti.

Tuttavia, nel corso degli anni, il Gruppo non era quasi mai riuscito a conseguire il risultato economico positivo

mentre l’esercizio chiuso al 30 giugno 2018 registra il ritorno all’utile e all’equilibrio finanziario.

Tale obiettivo è stato conseguito in quanto, consapevole del significativo ruolo per lo sviluppo delle start-up e

spin off del territorio svolto è stata valutata un’ipotesi di risanamento del Gruppo in tale settore. L’ipotesi

elaborata ha contemplato una significativa riduzione dei costi, prevedendo la concentrazione del Gruppo nel

solo business dell’incubazione d’impresa. Nell’orizzonte temporale di tre esercizi, il piano industriale a servizio

dell’ipotesi descritta andava a confermare il raggiungimento dell’equilibrio economico e finanziario. L’ipotesi è

stata quindi riscontrata positivamente ed è stato dato corso all’implementazione della stessa.

L’attività del Gruppo in tale settore è nel mentre proseguita con determinazione: al 30 giugno 2018 l’Incubatore

ospita infatti 45 imprese con una ricaduta occupazionale complessiva di oltre 350 addetti e caratterizzate da

un fatturato aggregato al 31 dicembre 2017 stimato di circa Euro 59 milioni, ulteriormente in crescita rispetto

alle evidenze relative dell’esercizio precedente. Gli spazi dedicati all’incubazione, pari ad oltre 5.200 metri

quadrati, risultano completamente saturati. Ad avvalorare il turn over delle aziende ospitate, si precisa che la

gran parte delle stesse sono insediate da meno di quattro anni: la durata media dell’insediamento è tra le più

contenute del settore. Si rammenta infine che nel mese di giugno 2015 l’incubatore di via Flavia è stato

riconosciuto «incubatore certificato di start-up innovative» ai sensi della L.221/2012, permettendo alle aziende

incubate di accedere alle previste agevolazioni nazionali e regionali.

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INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

L’esercizio concluso al 30 giugno 2018 è stato caratterizzato da avvenimenti che hanno inciso sull’evoluzione

del rapporto concessorio, in particolare l’avvenuta sottoscrizione, in data 19 marzo 2018, del II Atto Aggiuntivo

alla Convenzione di Concessione e le novità introdotte dall’art. 13 bis del Decreto Legge 148 del 16 ottobre

2017 e s.m.i., funzionali al processo di trasferimento della concessione, attualmente assentita al Gruppo e

scaduta il 31 marzo 2017, in favore di un soggetto interamente pubblico.

Quanto alle attività inerenti alla sottoscrizione del II Atto Aggiuntivo alla Convenzione di Concessione del

novembre 2007, le tempistiche relative alla sottoscrizione del documento, inizialmente condizionate dalla

pubblicazione della Delibera CIPE n. 68 del 7 agosto 2017, avvenuta solamente il 24 gennaio 2018, hanno

successivamente registrato un’accelerazione su iniziativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

(MIT). L’istruttoria si è conclusa il 15 marzo 2018 con il recepimento delle ulteriori prescrizioni imposte dal

Ministero dell’Economia e Finanze (MEF) e con la rappresentazione da parte del MIT della necessità di

ottenere tempestivamente il relativo Decreto Interministeriale di approvazione. Si è pertanto proceduto alla

sottoscrizione del citato II Atto Aggiuntivo in data 19 marzo 2018. L’Atto de quo, che disciplina il periodo

regolatorio 2013-2014 / 2017-2018 e che include l’intervallo successivo all’intervenuta scadenza naturale della

Concessione, è stato approvato con Decreto Interministeriale n. 263 del 15 maggio 2018 e successivamente

trasmesso alla Corte dei Conti per il relativo controllo di legittimità e registrazione. Il citato Decreto è stato

tuttavia restituito da quest’ultima al Concedente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “per forma non

valida in quanto l'Atto Aggiuntivo, accessivo a detto decreto di approvazione, non risulta inviato in formato

originale trattandosi di una mera scansione dell'atto, firmata digitalmente”.

La medesima questione ha peraltro coinvolto, anche antecedentemente, altre Società Concessionarie

sottoscrittrici dei rispettivi Atti Aggiuntivi alla Convenzione di Concessione.

Con comunicazione di data 2 luglio 2018, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha invitato

formalmente il Gruppo a sottoscrivere nuovamente, nelle forme richieste, il citato II Atto Aggiuntivo.

Effettuate le dovute verifiche e approfondimenti del caso Autovie Venete si è resa immediatamente disponibile

a procedere nuovamente e quanto prima alla nuova sottoscrizione dell’Atto al fine di consentire il celere

perfezionamento del relativo iter approvativo, provvedendo in tal senso in data 19 luglio 2018.

Alla data di redazione della relazione sulla gestione dell’esercizio chiuso al 30.06.2018 non vi sono

aggiornamenti sullo status del relativo iter approvativo.

Peraltro, immediatamente a valle della sottoscrizione del citato II Atto Aggiuntivo, il Ministero delle

Infrastrutture e dei Trasporti ha rappresentato la necessità di procedere ad un nuovo ed ulteriore

aggiornamento del PEF. In ottemperanza a tale richiesta, il Gruppo in data 2 agosto 2018 ha presentato un

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primo elaborato del Piano Economico Finanziario (PEF) per il periodo regolatorio 2018/2019 – 2022/2023,

predisposto nella consapevolezza che l’effettivo subentro da parte del nuovo Concessionario si possa

concretizzare con soli sei mesi di preavviso da parte del Concedente.

Tra gli ulteriori avvenimenti di rilievo accaduti nel corso dell’esercizio 2017-2018 si segnalano le importanti

novità normative introdotte dall’art. 13 bis del Decreto Legge 16 ottobre 2017, n. 148, articolo inserito dalla

Legge di conversione 4 dicembre 2017, n. 172, afferente “Disposizioni in materia di concessioni autostradali”,

modificato dall’art. 1, comma 1165, della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 e, da ultimo, dal Decreto Legge 25

luglio 2018, n. 91, disposizione normativa che fa seguito all’art. 178 comma 8 ter del D.Lgs. 56/2017 - Decreto

correttivo al Codice degli Appalti - che, a differenza di quest’ultimo, fa espresso riferimento alla concessione di

competenza del Gruppo. In considerazione dei contenuti della citata disposizione normativa e in linea con gli

obiettivi fissati e condivisi nel Protocollo di Intesa sottoscritto il 14 gennaio 2016 tra il Ministero delle

Infrastrutture e dei Trasporti e le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, che valorizza i principi di

collaborazione tra pubbliche amministrazioni per l’erogazione di servizi di interesse comune delle medesime

amministrazioni stipulanti, le citate Amministrazioni Regionali hanno costituito, in data 17 aprile 2018, la

Società Autostrade Alto Adriatico (S.A.A.A.), Società per azioni in house a totale capitale pubblico candidata a

divenire il nuovo soggetto concessionario.

Nel corso dell’esercizio 2017-2018 sono inoltre proseguite le attività correlate all’approvvigionamento delle

risorse finanziarie necessarie per il completamento del progetto “Terza Corsia”. Nel particolare si ricorda come

l’intervenuta contrattualizzazione del 1° sublotto del Quarto Lotto (Gonars - nodo di Palmanova) e l’avvio da

parte del Commissario Delegato della realizzazione dell’intero Terzo Lotto (Alvisopoli - Gonars) della Terza

Corsia dell’autostrada A4, nonché le ulteriori iniziative assunte o prossime all’assunzione da parte del

Commissario Delegato per l’emergenza relativamente all’avvio del 1° sublotto del Secondo Lotto (Portogruaro

- Alvisopoli) ed alle attività propedeutiche e preliminari alla realizzazione degli altri stralci del Secondo Lotto

(espropri, interferenze, cavalcavia, ecc…), avessero evidenziato l’esigenza di attivarsi al fine di incrementare

quanto prima la provvista finanziaria già assicurata in capo al Gruppo in tale settore mediante i contatti

esistenti con Cassa Depositi e Prestiti. Si era pertanto giunti, in data 27 febbraio 2017, alla sottoscrizione di

due nuovi Contratti di Finanziamento stipulati, rispettivamente, con Cassa Depositi e Prestiti in sostituzione

dei precedenti contratti in essere, per un importo massimo pari a 300 milioni di Euro e, quanto al secondo, con

Banca Europea per gli Investimenti, per un importo pari ad ulteriori 300 milioni di Euro - fissando così il

finanziamento disponibile, fermo restando il superamento delle condizioni sospensive all’erogazione, sino a

complessivi massimi 600 milioni di Euro. In considerazione delle inferiori necessità finanziarie del Gruppo,

all’esito dell’aggiornamento del “caso base” e tenuto conto anche degli effetti della disciplina sul c.d. “Split

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Payment”, nel corso dei mesi di luglio e settembre 2017 si è sviluppato un dialogo con gli Istituti Finanziatori

per procedere, nel rispetto dei termini contrattuali previsti, alla relativa cancellazione pro-quota del

finanziamento, il tutto in coerenza con i contenuti di cui al “caso base”, riducendo le linee complessive del

finanziamento da Euro 600 milioni a Euro 500 milioni. Le richieste indirizzate agli Istituti Finanziatori non sono

state eccepite e pertanto, con decorrenza 6 febbraio 2018, la cancellazione parziale del finanziamento ha

avuto effetto.

Quanto all’andamento dei cantieri si segnala come i lavori delle opere appaltate dal Commissario Delegato

relative alla realizzazione della Terza Corsia e, nel particolare nella tratta da Palmanova a Portogruaro, stiano

procedendo nel pieno rispetto dei cronoprogrammi se non addirittura con anticipo. La rapida conclusione dei

lavori rappresenta una priorità assoluta e si rende quanto mai necessaria anche in considerazione dei volumi

di traffico, in particolare avuto riguardo ai mezzi pesanti, e degli inevitabili disagi che i cantieri generano sul

regolare flusso veicolare.

In tale contesto, il Gruppo, fruendo dell’istituto del distacco di proprio personale dipendente presso il

Commissario Delegato ha continuato a garantire il necessario supporto tecnico, operativo e logistico al

medesimo per la realizzazione degli interventi oggetto dell'incarico affidatogli con Ordinanza del Presidente del

Consiglio dei Ministri n. 3702 del 5 settembre 2008, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica

Italiana di data 11 settembre 2008 e successive modifiche e integrazioni.

Quanto alla gestione commissariale, si rende noto che lo stato di emergenza determinatosi nel settore del

traffico e della mobilità nell’asse autostradale Corridoio V dell’autostrada A4 è stato prorogato, giusta DPCM

del 29 dicembre 2017, sino al 31 dicembre 2018 e che il permanere delle problematiche sottese alla

dichiarazione dello stato di emergenza potrebbero indurre i rispettivi Presidenti della Regione Friuli Venezia

Giulia e Veneto a rappresentare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la necessità di prorogare

ulteriormente lo stesso. Sul punto si evidenzia che il ruolo di Commissario Delegato, all’esito delle elezioni

Regionali del 29 aprile 2018, è passato dall’avvocato Debora Serracchiani al nuovo Presidente della Regione

Friuli Venezia Giulia, dott. Massimiliano Fedriga.

Per quanto concerne le politiche tariffarie e nel particolare le dinamiche che hanno caratterizzato l’evolversi

della tariffa e i relativi rapporti con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti negli ultimi anni, si segnala

che il MIT e il MEF, dopo che per l’anno 2016 avevano decretato un aggiornamento tariffario pari allo 0,00% e

per l’anno 2017 pari allo 0,86%, con Decreto del 29 dicembre 2017 hanno fissato in attesa dell’aggiornamento

del PEF, l’aggiornamento tariffario applicabile dal 1° gennaio 2018 in misura pari allo 1,88% stabilendo,

altresì, che gli “eventuali recuperi tariffari, attivi o passivi, necessari, ivi inclusi quelli relativi agli anni precedenti

ed anche dovuti a modifiche delle aliquote fiscali e delle deduzioni o compensazioni fiscali saranno determinati

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a seguito dell’aggiornamento del Piano Economico Finanziario”.

Merita sin d’ora ricordare come il concomitante effetto dei rallentamenti nella realizzazione degli investimenti

programmati e della ripresa dei volumi di traffico associata all’intervenuta scadenza della concessione,

abbiano indotto il Gruppo ad accantonare in apposito fondo le somme di cui potrebbe risultare debitrice nei

riguardi del Concedente in ragione dell’attuale livello tariffario (Euro 102,2 milioni), scenario che pare potersi

confermare quantomeno anche per i prossimi esercizi.

Nell'ambito della gestione economica, il Gruppo nel settore delle infrastrutture e trasporti ha conseguito un

utile d’esercizio pari a Euro 4.730 mila contro Euro 8.774 mila dell’esercizio precedente. Il valore della

produzione ha raggiunto Euro 234,6 milioni contro Euro 228,4 milioni dell’esercizio 2016/2017. A tale risultato

hanno contribuito, principalmente, (i) i ricavi delle vendite e delle prestazioni, pari a Euro 212,4 milioni, con un

incremento pari a Euro 3,3 milioni (+1,58%), da attribuirsi principalmente agli incrementi tariffari riconosciuti;

(ii) la variazione negativa dei lavori in corso su ordinazione, per 0,05 milioni di Euro, sostanzialmente invariata

rispetto al precedente esercizio; (iii) gli incrementi per lavori interni, non valorizzati, decrementano di 3,2

milioni di Euro rispetto al precedente esercizio; (iv) gli altri ricavi e proventi, pari a 22,2 milioni di Euro, con un

incremento di 6,1 milioni di Euro.

Quanto ai principali rischi e incertezze ai quali il Gruppo è esposta nel settore delle infrastrutture e trasporti, si

segnala in primo luogo il permanere dell’incertezza sulla definitiva registrazione da parte della Corte dei Conti

del Secondo Atto Aggiuntivo alla Convenzione di Concessione. L’assenza di informazioni sullo status dell’iter

approvativo e la conseguente incertezza sulla piena efficacia della disciplina regolatoria contenuta nel citato

Atto Aggiuntivo, sono state attentamente valutate dal Gruppo che ha ritenuto, in ogni caso, inevitabile l’utilizzo

dei contenuti del documento ai fini della redazione del bilancio di esercizio chiuso al 30 giugno 2018.

Sul punto si evidenzia che tale situazione, qualora non dovesse risolversi con l’auspicata registrazione,

potrebbe indurre il Gruppo ad una riflessione sulla sussistenza dei presupposti e sull’opportunità dell’esercizio

di una eventuale azione, nelle competenti sedi, nei confronti dell’Ente Concedente a tutela della posizione

della Società.

A tale incertezze si associano anche quelle legate ai tempi e ai modi del processo di affidamento della nuova

concessione e sulla legittimità dei contenuti dell’art. 13 bis rispetto alla legislazione nazionale ed europea

attualmente vigente. Sul punto merita ricordare il parere richiesto dal Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti al Consiglio di Stato - parere reso pubblico in data 26 giugno 2018 (n. 1645/2018) - che si è

espresso positivamente sulla compatibilità della norma con la legislazione nazionale, pur declinando le diverse

fattispecie attraverso le quali potrebbe trovare attuazione e riservando le competenze in capo all’Unione

Europea nel rispetto del quadro c.d. “eurounitario”.

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Quanto alle incertezze legate al c.d. rischio tariffa e nel ricordare come l’aggiornamento tariffario applicabile

dal 1 gennaio 2018 sia stato determinato in misura pari all’1,88%, si segnalano i contenuti della Deliberazione

assunta dal Consiglio dei Ministri il 13 settembre 2018, propedeutica all’emanazione del Decreto Legge

“Disposizioni urgenti per la città di Genova, per la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei

trasporti, per il lavoro e per le altre emergenze” che ha inciso sulle competenze in materia tariffaria

dell’Autorità Regolazione Trasporti, inizialmente riferite alle sole “nuove concessioni”, estendendole anche a

quelle le cui convenzioni sono in corso di aggiornamento/revisione.

Relativamente al rischio traffico, l’andamento del traffico, dopo il picco di crescita registrato nel 2016-2017, ha

subito nel corso dell’esercizio 2017-2018 un significativo rallentamento: i veicoli-chilometro hanno registrato

complessivamente una riduzione di poco meno di un punto percentuale frutto di una evidente flessione del

traffico leggero parzialmente compensata dalla ancora positiva progressione del traffico pesante.

Le suddette incertezze potrebbero avere in futuro, senza la possibilità di fare alcuna previsione in merito,

effetti che possono condizionare, in modo anche significativo, la disponibilità di risorse finanziarie, l’operatività

e la redditività del Gruppo nel settore delle infrastrutture e trasporti.

Si segnala il permanere di una consistente liquidità disponibile, pur in parte erosa nel corso dell’esercizio

dall’andamento degli investimenti, nonché il permanere dell’assenza di titoli in giacenza, situazione dettata

fondamentalmente dai vincoli alle politiche di investimento posti dal Contratto di Finanziamento con CDP

nonché dalle sfavorevoli condizioni dei mercati finanziari.

Con riferimento al rischio di credito, al netto della tematica inerente l’intervenuta scadenza della Convenzione

di Concessione, si ritiene possibile affermare che se nel recente passato le attività commerciali del Gruppo

potevano vantare un’ottima qualità creditizia oggi, come probabilmente anche nel prossimo futuro, è

necessario affrontare e scontare il forte aumento dell’incertezza connessa al sistema regolatorio, evidenziata

dai recenti drammatici avvenimenti accaduti a Genova il 14 agosto scorso, avvenimenti che si ritiene potranno

condizionare, anche nel breve termine, l’intero settore autostradale.

Quanto al rischio connesso alle oscillazioni dei tassi di interesse, che senz’altro condiziona la politica di

investimento delle giacenze presenti sui conti correnti attivi, negoziati a tassi variabili, lo stesso potrebbe

ripercuotersi sui Contratti di Finanziamento sottoscritti con Cassa Depositi e Prestiti e con Banca Europea per

gli Investimenti, peraltro non ancora utilizzati, ove in ogni caso lo spread contrattualizzato appare

particolarmente favorevole alla Società. Pur non essendo presenti, al 30 giugno 2018, operazioni relative a

strumenti derivati sui tassi di interesse, si rappresenta che il Gruppo ha avviato le attività preliminari per dar

corso all’individuazione dello strumento finanziario maggiormente adeguato atto a garantire la copertura del

rischio tasso in coerenza con i Contratti di Finanziamento sottoscritti il 27 febbraio 2017.

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Relativamente al rischio di liquidità, stante il positivo andamento delle attività tese al reperimento delle risorse

finanziarie, è possibile affermare che risultano assicurate le disponibilità indispensabili per coprire le opere già

definitivamente aggiudicate e/o contrattualizzate dal Commissario Delegato, ferma restando la necessità di un

costante monitoraggio sull’effettivo superamento delle condizioni sospensive all’erogazione dei finanziamenti

sottoscritti il 27 febbraio 2017 al fine di autorizzare l’avvio di nuove iniziative da parte del Commissario

Delegato.

LOGISTICA

Nell’ambito della logistica il Gruppo è operativo mediante la gestione dell’infrastruttura interportuale sita in

Cervignano del Friuli. Il Gruppo infatti veicola gli investimenti immobiliari e tecnici relativi alla struttura di

scambio intermodale ferro–gomma che si trova adiacente allo scalo ferroviario di Cervignano, punto strategico

per il passaggio delle merci nella regione Friuli Venezia Giulia.

Anche l’esercizio appena concluso chiude con un risultato positivo, pari a circa Euro 80 mila, in flessione

rispetto all’esercizio precedente (nell’ordine di Euro 500 mila) pur riscontrando un incremento di circa Euro 300

mila dei ricavi delle vendite e delle prestazioni derivanti dai servizi interportuali, dall’utilizzo di magazzini e

uffici, dall’utilizzo e gestione del piazzale intermodale per lo stoccaggio di autoveicoli.

A fronte di tali proventi si registra infatti un sensibile incremento dei costi sostenuti per manutenzioni sui cespiti

devolvibili (da Euro 250 mila a Euro 700 mila) tra i quali si segnalano i lavori di adeguamento dello scalo

ferroviario alla movimentazione delle merci pericolose.

In particolare, gli interventi relativi al ripristino dell’area interessata alla movimentazione di merci pericolose

sono stati effettuati nell’ottica dello sviluppo del traffico merci, anche in sintonia con il Porto di Trieste. Si

evidenzia, a tale riguardo, che il “Piano Strategico Nazionale per il rilancio della Portualità e della Logistica” e il

D.Lgs. 169/2016 (“Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione delle Autorità Portuali") il quale ha

istituito l’Autorità del Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale in cui sono confluiti i porti di Trieste e

Monfalcone, hanno confermato la Regione Friuli Venezia Giulia quale snodo privilegiato per i traffici da e verso

il Nord ed Est Europa riconoscendo la valenza strategica dell’intera logistica regionale. I volumi già

attualmente generati dai primari operatori attivi in Regione anche attraverso il potenziamento dei collegamenti

ferroviari da e per i principali terminal portuali, se organizzati prevedendo il coinvolgimento del Gruppo quale

retroporto principalmente per lo scalo di Trieste, consentirebbero la realizzazione di una massa critica di traffici

a beneficio anche dell’intera filiera industriale regionale: il Gruppo si è già attivato in tal senso avviando

contatti sia con i nuovi interlocutori istituzionali sia con alcune controparti di riferimento nei settori industriale e

logistico.

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Si evidenzia che nel corso dell’esercizio, esperita idonea procedura ad evidenza pubblica, il Gruppo ha

sottoscritto un accordo commerciale, a carattere non esclusivo, con un primario operatore finalizzato alla

promozione e allo sviluppo del traffico intermodale.

Inoltre, nell’ambito dei programmi di intervento per la realizzazione dell’impianto intermodale sono stati avviati i

lavori di costruzione del nuovo piazzale eventualmente convertibile in magazzino (5° lotto - 4° stralcio).

Nell’esercizio sono proseguite, nell’ambito del contratto di rete Nest, le attività di gestione dell’area Lisert (in

concessione al retista F.lli Midolini SpA) che sta comunque apportando, seppur limitate, soddisfazioni di tipo

economico (circa Euro 4 mila per interessi attivi riconducibili al finanziamento concesso alla Nest).

Merita da ultimo approfondire le situazioni dei contenziosi giudiziari. Relativamente alla causa promossa nei

confronti dell’ATI precedentemente affidataria della gestione, nel mese di febbraio 2016 è stata pronunciata la

sentenza d’appello che ha quantificato il risarcimento da riconoscere al Gruppo. Tale sentenza di secondo

grado, essendo esecutiva, ha permesso alla Controllata di attivarsi per il recupero delle somme e in data 31

gennaio 2017 è stata sottoscritta una scrittura privata per il pagamento transattivo complessivo della somma di

Euro 827 mila da versarsi in tre rate. A tale riguardo, sono state regolarmente onorate tutte e tre le scadenze.

In relazione al contenzioso in essere con l’Agenzia del Territorio di Udine relativo all’accatastamento dell’area

interportuale per il periodo 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2018, nell’esercizio il Gruppo ha stanziato un

accantonamento nell’ordine di Euro 714 mila. Si segnala che con sentenza di data 15 dicembre 2015, la

Commissione Tributaria Provinciale di Udine ha accolto l’istanza della Partecipata contro il provvedimento

emesso dall’Agenzia del Territorio nell’anno 2013 di una nuova determinazione di classamento e rendita

catastale. Contro tale decisione, l’Agenzia delle Entrate ha proposta appello avanti la Commissione Tributaria

Regionale.

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RAPPORTI CON SOCIETÀ COLLEGATE STRATEGICHE

INTERPORTO DI TRIESTE S.P.A.

Nel corso dell’esercizio appena concluso non si sono realizzate transazioni significative con la presente

Collegata Strategica.

SOCIETÀ ALPE ADRIA S.P.A.

Nel corso dell’esercizio appena concluso non si sono realizzate transazioni significative con la presente

Collegata Strategica.

RAPPORTI CON SOCIETÀ COLLEGATE RICONDUCIBILI ALL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

I rapporti con le società collegate e le altre imprese assunte nell’ambito dell’attività di investimento istituzionale

del Gruppo, che nel caso in specie sono rappresentate da società per la maggior parte industriali, le cui azioni

sono possedute esclusivamente allo scopo dello sviluppo economico del territorio ed alla successiva

alienazione, si concretizzano in modo prevalente nella concessione di finanziamenti a normali condizioni di

mercato in essere al momento dell’erogazione. Per maggiori informazioni sulle collegate si rimanda alla Nota

Integrativa allegata al Bilancio della Capogruppo Friulia S.p.A. e della controllata Finest S.p.A..

ORGANIZZAZIONE, RISORSE UMANE

Tenuto conto dell'attività svolta e dagli obiettivi perseguiti da Friulia S.p.A., il Consiglio di Amministrazione ha

inteso confermare il ruolo centrale del Direttore Generale, figura a cui affidare il compito di verificare il costante

perseguimento degli obiettivi perseguiti, monitorando i principali processi operativi e decisionali della Società e

coordinando l'operato delle direzioni attualmente in essere. Il Direttore Generale ha infatti il compito di

sovraintendere al funzionamento complessivo di Friulia S.p.A. coordinandone la struttura organizzativa:

elabora e propone al Consiglio di Amministrazione programmi di sviluppo strategici e provvede all'esecuzione

delle delibere dell'Organo di Gestione, tenuto conto anche delle direttive del Presidente.

Si ricorda inoltre che l'attuale struttura organizzativa si articola in due direzioni operative (direzione

investimenti e direzione finanza e controllo) che riportano alla direzione generale.

I principali compiti delle due direzioni operative si ricordano essere:

- Direzione finanza e controllo: incaricata di supportare il Direttore Generale nell'attività di governo e

controllo della Capogruppo e delle Società Controllate e Collegate Strategiche;

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- Direzione investimenti: incaricata di presidiare i processi correlati all'attività di investimento caratteristica

della società (partecipazioni non strategiche e finanziamenti).

Si rammenta che gli emolumenti spettanti ai dipendenti Friulia S.p.A. per la loro attività di sindaci effettivi e

amministratori nelle società partecipate oggetto di intervento vengono retrocessi alla Finanziaria Regionale:

nell'esercizio 2017/2018 il relativo ricavo è stato di circa Euro 450 mila (Euro 500 mila al 30 giugno 2017).

Trattandosi di attività che richiedono conoscenze specifiche in ambito economico e societario, il Consiglio di

Amministrazione ha stimolato il costante aggiornamento dei propri collaboratori, prevedendone la

partecipazione a corsi di formazione organizzati sia da enti e/o associazioni esterni sia predisposti e

organizzati internamente. La specializzazione, la diffusione delle competenze e delle professionalità e la

continua formazione delle risorse umane sono elementi che il Consiglio di Amministrazione ha costantemente

ritenuto fondamentali per il perseguimento di una strategia di sviluppo del Gruppo, coinvolto attivamente nel

ruolo di motore dell'economia regionale.

In ottemperanza alle prescrizioni di cui al D.Lgs. 81/08 "Testo Unico Sicurezza" e s.m.i., il Gruppo ha

provveduto all'aggiornamento e alla rielaborazione del documento di valutazione dei rischi.

Al 30 giugno 2018 il Gruppo si avvale di un organico di 749 unità (727 al 30 giugno 2017), di cui 20 dirigenti,

52 quadri, 626 impiegati e 51 operai (rispettivamente 20, 51, 602 e 54 al 30 giugno 2017).

Merita inoltre rilevare che, come già iniziato durante gli esercizi passati, il Gruppo ha continuato nel

programma di introduzione e valorizzazione di giovani risorse qualificate. In particolare il Gruppo investe su

talenti individuati in collaborazione con le Università della Regione, rafforzando quindi il proprio rapporto con il

territorio.

Infine, si è continuato ad investire sul progetto volto a condividere e implementare le previsioni stabilite nel

Regolamento di Gruppo, strumento atto a facilitare e regolarizzare i rapporti già esistenti all’interno del Gruppo

con riferimento in particolare agli ambiti relativi alla reportistica direzionale, all’information e comunication

technology, al controllo legale dei conti, all’internal auditing, alle politiche assicurative ed al personale oltre ad

altre attività minori. Nel rispetto delle specificità che caratterizzano sia le controllate sia Friulia stessa e

nell’intenzione di promuovere una prudente gestione ed un efficiente impiego delle risorse a disposizione,

anche in relazione a quanto previsto nel Regolamento di Gruppo, sono state attivate azioni finalizzate al

coordinamento degli approvvigionamenti che hanno permesso l’adozione e la diffusione, in tutte le società, di

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strumenti manageriali volti, tra l’altro, alla gestione del rischio d’impresa ed al continuo monitoraggio della

normativa di riferimento.

Si ricorda che il Gruppo gestisce la liquidità in attesa di utilizzo secondo le finalità statutarie. Lo stile di

gestione è, per sua natura e per le finalità perseguite dal Gruppo, estremamente prudente ed è stato definito

nei limiti rappresentati dai parametri tecnici “VAR 2,5” e “Duration media 3”.

Concludendo si precisa che il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha ritenuto opportuno

confermare il contenuto del proprio codice etico al fine di condividere i medesimi principi etici e gli stessi valori

di riferimento nello svolgimento delle attività aziendali all’interno del Gruppo. In particolare il codice etico di

Gruppo funge da motivazione forte per il rispetto delle regole di qualità, stimola azioni correttive al fine di

migliorare i rapporti tra imprese e mira a garantire una qualità totale dei processi. L’introduzione dell’etica nei

processi aziendali è infatti un fattore chiave su cui ha inteso concentrarsi il Consiglio per lo sviluppo della

qualità e della competitività del Gruppo in quanto presidia la crescita in regime di equilibrio sostenibile.

IL RISPETTO DELL’AMBIENTE

Con riferimento al tema ambiente, si rinvia a quanto riportato nelle relazioni sulla gestione delle singole

Società consolidate.

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE

A seguito dei risultati raggiunti dal Gruppo nei settori in cui opera, come in precedenza rappresentato, la

situazione patrimoniale consolidata e l’andamento gestionale dell’esercizio 2017/2018 sono sintetizzati nello

stato patrimoniale e nel conto economico riclassificati di seguito riportati:

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

Dati in €/000 30 giugno 2018 30 giugno 2017 Variazione Variazione %

Immobilizzazioni immateriali 1.189 925 264 28,5%

Immobilizzazioni materiali 469.730 386.684 83.046 21,5%

Partecipazioni e Crediti attività di investimento 200.236 215.365 (15.129) -7,0%

Totale Immobilizzazioni 671.155 602.974 68.181 11,3%

Attivo circolante 78.990 77.850 1.140 1,5%

Liquidità e strumenti finanziari assimilati 422.307 435.662 (13.355) -3,1%

Totale Attivo 1.172.452 1.116.486 55.966 5,0%

Capitale Sociale 361.565 361.565 - 0,0%

Riserve e sovrapprezzo azioni 355.084 357.307 (2.223) -0,6%

Utile dell'esercizio 4.257 (4.959) 9.216 -185,8%

Totale Patrimonio netto 720.906 713.913 6.993 1,0%

Patrimonio e utile di Terzi 180.935 184.692 (3.757) -2,0%

TFR 10.656 10.851 (195) -1,8%

Fondi rischi ed oneri 133.137 94.418 38.719 41,0%

Debiti verso banche ed altri finanziatori 285 24 261 1087,5%

Passività commerciali 126.533 112.588 13.945 12,4%

Totale debiti e passività 270.611 217.881 52.730 24,2%

Totale passivo 1.172.452 1.116.486 55.966 5,0%

Dati in €/000 30 giugno 2018 30 giugno 2017 Variazione Variazione %

Valore della produzione 241.958 235.632 6.326 2,7%

Costi della produzione 230.297 225.918 4.379 1,9%

Margine della produzione 11.661 9.714 1.947 20,0%

Proventi e oneri finanziari 12.271 10.486 1.785 17,0%

Rettifiche di valore di attività finanziarie (4.023) (9.822) 5.799 -59,0%

Risultato prima delle imposte 19.909 10.378 9.531 91,8%

Imposte dell'esercizio 14.241 13.914 327 2,4%

Utile dell'esercizio Consolidato 5.668 (3.536) 9.204 -260,3%

Utile dell'esercizio di Terzi 1.411 1.423 (12) -0,8%

Utile dell'esercizio di Gruppo 4.257 (4.959) 9.216 -185,8%

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STATO PATRIMONIALE

- Le immobilizzazioni immateriali, pari a circa Euro 1,2 milioni, non risultano ulteriormente significative a

seguito del completamento dell’ammortamento (esauritosi nell’esercizio appena 2016/2017) del maggior

valore rispetto al patrimonio netto alla data di conferimento di S.p.A. Autovie Venete (allocato alla

concessione per l’esercizio dell’attività di Gestore della principale rete autostradale della Regione);

- L’incremento delle immobilizzazioni materiali, pari a Euro 83,0 milioni, risulta determinato in particolare

dall’avanzamento nella realizzazione delle opere di ammodernamento della tratta assentita solo in parte

compensato dall’ammortamento finanziario dei beni gratuitamente devolvibili;

- il decremento delle partecipazioni e crediti relativi all’attività di investimento del Gruppo nelle imprese dei

territori oggetto di intervento, pari a Euro 15,1 milioni, è principalmente conseguenza dell’ordinario

processo di acquisizione e dismissione di partecipazione ed erogazione e rimborso di finanziamenti;

- l’attivo circolante, pari a 79,0 milioni, è riferibile in gran parte ai crediti vantati dal Gruppo nei confronti delle

società autostradali interconnesse e nei confronti di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la

realizzazione di opere di interconnessione alla viabilità autostradale. Infine si rileva che le rimanenze,

ricomprese in tale posta, rappresentano in via prevalente commesse in fase di esecuzione per delegazioni

intersoggettive per la realizzazione di interconnessioni tra la rete autostradale gestita dal Gruppo e le

infrastrutture secondarie;

- la voce “liquidità e strumenti finanziari assimilati”, pari a Euro 422,3 milioni (Euro 435,7 milioni al 30 giugno

2017), rappresenta le risorse finanziarie a disposizione del Gruppo per l’effettuazione di investimenti

istituzionali nei singoli settori in cui lo stesso opera. Il decremento della voce in esame è principalmente

riferibile agli investimenti effettuati nell’esercizio e relativi all’infrastruttura autostradale assentita al Gruppo;

- il patrimonio riclassificato netto di Gruppo, pari a Euro 720,9 milioni, manifesta la solidità patrimoniale del

Gruppo. Il Gruppo infatti si finanzia per circa due terzi con mezzi propri; considerando anche il patrimonio

netto di terzi, tale percentuale aumenta, attestandosi ad oltre il 77 per cento;

- i fondi per rischi ed oneri, pari a Euro 133,1 milioni, risultano incrementati rispetto all’esercizio precedente a

seguito dell’accantonamento del debito di poste figurative operato in relazione alle evoluzioni intercorse

nella concessione assentita al Gruppo e valutata la tariffa di equilibrio. Si rimanda alle analisi condotte nella

nota integrativa per un maggiore dettaglio degli utilizzi e degli accantonamenti effettuati in relazione al

fondo in analisi;

- la voce “debiti verso banche e altri finanziatori”, oramai nulla, è principalmente riferibile all’esposizione nei

confronti del sistema bancario per l’operatività nel settore dell’infrastruttura e trasporti;

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- le passività commerciali, pari a Euro 126,5 milioni, risultano in aumento a seguito dell’esecuzione dei lavori

sulla infrastruttura autostradale assentita.

CONTO ECONOMICO

- Si rileva un miglioramento del margine della produzione, pari a Euro 11,7 milioni (Euro 9,7 milioni al 30

giugno 2017), a seguito principalmente della crescita della marginalità del Gruppo nel settore delle

Infrastrutture e Trasporti in cui è stato operato anche quest’anno un significativo accantonamento, pari a

Euro 50,6 milioni (30,9 milioni al 30 giugno 2017), riconducibile al “debito di poste figurative”, costituito

dall’eccedenza degli introiti da pedaggio rispetto ai costi ammessi a remunerazione dall’Ente concedente.

- i proventi e oneri finanziari, pari a Euro 12,3 milioni, si attestano ad un livello significativo e in aumento di

Euro 1,8 milioni rispetto a quanto rilevato l’esercizio precedente, a seguito della gestione prudente ma

attiva promossa dalla gestione di tesoreria accentrata nella capogruppo pur in un contesto di politica

monetaria ultraespansiva promossa dalla Banca Centrale Europea e dai costi sostenuti dal Gruppo nel

settore delle infrastrutture prevalentemente al fine di garantire la copertura finanziaria delle opere

contrattualizzate;

- le rettifiche di valore delle attività finanziarie registrano un’importante riduzione e si attestano a Euro 4,0

milioni rispetto agli Euro 9,8 milioni al 30 giugno 2017;

- il risultato complessivo di consolidato, comprensivo del risultato di competenza di terzi, è tornato positivo

Euro 5,7 milioni (perdita pari a Euro 3,5 milioni al 30 giugno 2017), dopo aver rilevato imposte per Euro

14,2 milioni (Euro 13,9 al 30 giugno 2017).

Il raccordo tra il patrimonio netto e il risultato d’esercizio della Capogruppo, così come evidenziati dal Bilancio

d’esercizio al 30 giugno 2018, e i corrispondenti valori risultanti dal Bilancio Consolidato alla medesima data

sono esposti nella tabella sotto riportata. Va sottolineato che dal Bilancio Consolidato al 30 giugno 2018

emerge un “Gruppo Friulia” solido e ulteriormente rafforzato rispetto alla situazione della Capogruppo; infatti il

Patrimonio Netto consolidato del Gruppo risulta pari a Euro 720,9 milioni, rispetto al Patrimonio Netto contabile

del bilancio Friulia S.p.A., pari a Euro 636,0 milioni.

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31

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

La società non fa uso di strumenti finanziari derivati diversi da quelli di protezione acquisti in occasione della

stipula degli accordi di acquisizione delle partecipazioni e finalizzati allo smobilizzo delle stesso.

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

In relazione all’attività di ricerca e sviluppo svolta dal Gruppo si rileva in particolare che, nel corso

dell’esercizio appena concluso, il Gruppo ha dato seguito a programmi, anche pluridecennali e di livello

internazionale, connessi allo sviluppo dei sistemi di gestione e controllo del traffico.

MODALITÀ DI GESTIONE DEI RISCHI

Il Consiglio di Amministrazione ha confermato l’intendimento di rafforzare il rapporto con le aziende

partecipate, consolidando la responsabilità primaria della gestione della posizione in capo al responsabile di

progetto a cui viene assegnato un ruolo attivo nell’acquisizione delle informazioni circa l’evoluzione

dell’investimento, anche ai fini delle successive valutazioni circa le azioni da intraprendere.

Parimenti, durante tutto l’esercizio la gestione del portafoglio in essere è apparsa meritevole d’attenzione tanto

quanto lo sviluppo di nuovi interventi. Pertanto le risorse umane e finanziarie a disposizione di Friulia S.p.A.

sono state equamente indirizzate allo sviluppo degli investimenti esistenti e alla selezione delle nuove

progettualità. Le società partecipate sono state oggetto di un costante monitoraggio nell’intenzione di

identificare e segnalare potenziali elementi critici a supporto di una gestione tempestiva delle posizioni

nell’ottica di prevenire e contenere situazioni di crisi aziendale e le conseguenti ricadute sul patrimonio di

Friulia S.p.A..

Risultatod'esercizio

Patrimonionetto

Risultatod'esercizio

Patrimonionetto

Saldi contabili come riportati nel bilancio d'esercizio della controllante (A) 1.045 636.004 3.561 632.222

Effetto dell'elisione delle partecipazioni in società consolidate

secondo il metodo "integrale" (B) 3.202 84.886 -8.617 81.684

Effetto della valutazione delle partecipazioni in società collegate

con il metodo del patrimonio netto ( C ) 10 16 97 6

Totale (D= B+C) 3.212 84.902 -8.520 81.690

Patrimonio netto e risultato di esercizio di spettanza del gruppo (E=A+D) 4.257 720.906 -4.959 713.912

Patrimonio netto e risultato di esercizio di spettanza di terzi (F) 1.411 180.936 1.423 184.692

Patrimonio netto e risultato di esercizio come riportatinel bilancio consolidato (E+F) 5.668 901.842 -3.536 898.604

30 giugno 2018 Esercizio precedente

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Già fin dal mese di aprile 2015 è stata varata dal Consiglio di Amministrazione della Finanziaria Regionale una

revisione organizzativa il cui obiettivo è stato quello di potenziare ulteriormente le funzioni volte al presidio dei

rischi tipici dell’attività della Società: sono state infatti istituite la funzione Risk Management e la funzione

Compliance, il cui coinvolgimento è stato previsto sino dalle prime fasi dell’attività di investimento al fine di

meglio identificare e conseguentemente mitigare i rischi assunti dalla Società. Inoltre sono state arricchite le

attività della funzione Controlling ed è stato previsto l’intervento della stessa già in occasione dell’esame

dell’istruttoria. È stata infine potenziata l’attività volta al recupero del credito insoluto e delle posizioni in

sofferenza affidandone la gestione rispettivamente alla Funzione Tesoreria e Credit Management e alla

Funzione Contenzioso.

Nel corso dell’esercizio 2015/2016 sono state ulteriormente valorizzate le attività di due diligence legale

condotte sulle società oggetto di esame coinvolgendo la funzioni Contenzioso nell’attività di analisi legale dei

target individuati.

Sempre nel corso dell’esercizio 2015/2016 sono state adeguate le procedure in vigore volte a disciplinare

l’attività di investimento e di gestione delle posizioni deteriorate. In tale contesto sono state inoltre formalizzate

le attività svolte dai comitati interni di valutazione, che rappresentano un’occasione di confronto tra funzioni

aziendali nell’ambito della valutazione delle nuove progettualità oggetto di intervento e delle azioni da esperire

per il recupero delle posizioni deteriorate.

Nel corso dell’esercizio appena concluso è continuato il presidio dell’attività di adeguamento del Modello

Organizzativo di Gestione e di Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 – che disciplina la responsabilità

amministrativa delle persone giuridiche per reati posti in essere da amministratori, dirigenti e dipendenti -

nell’interesse della Società per effetto delle modifiche intervenute nell’assetto organizzativo e della continua

evoluzione legislativa in materia di reati presupposti. Il Consiglio di Amministrazione del 29 gennaio 2018 ha

approvato l’aggiornamento delle misure di prevenzione della corruzione che costituiscono una delle sezioni del

Modello Organizzativo di Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001.

Le funzioni di vigilanza sul funzionamento e sull’osservanza del Modello Organizzativo sono state assegnate

ad un organismo composto da due membri scelti tra i componenti dell’Organo di Controllo della Società e dal

responsabile della funzione di Internal Audit. I test sull’efficacia delle procedure che regolano il funzionamento

della Società sono stati pertanto condotti da tale organismo che si è potuto avvalere anche del supporto della

funzione di Internal Audit, grazie alla partecipazione del responsabile della stessa all’organismo di controllo.

Di seguito viene presentata più nel dettaglio un’analisi dei rischi finanziari ed operativi che la Società si trova a

fronteggiare e le relative politiche di copertura.

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RISCHI FINANZIARI

Il Gruppo Friulia ha lo scopo di concorrere, nel quadro di una politica di programmazione regionale, alla

promozione dello sviluppo economico della Regione Friuli Venezia Giulia, agendo in qualità di finanziaria di

investimento, di agenzia di sviluppo.

L’attività finanziaria della Capogruppo viene, quindi, esercitata, in estrema sintesi, assumendo partecipazioni

temporanee di minoranza sino al 35% del capitale di società per azioni e di società a responsabilità limitata,

già costituite o da costituire, con organizzazione operativa nel territorio regionale – salve le eccezioni

consentite dallo Statuto – e concedendo finanziamenti a copertura del fabbisogno finanziario complessivo, a

fronte di specifici progetti di sviluppo e di consolidamento; và, altresì, rammentata l’attività di consulenza alle

imprese.

Le forme tecniche dell’intervento variano a seconda delle esigenze delle singole imprese: le modalità di

ingresso nel capitale e di smobilizzo vengono concordate caso per caso, sulla base di un piano di sviluppo

condiviso.

L’attività di investimento sia nella fase iniziale di affidamento ed approvazione dell’intervento che nella

successiva definizione dello smobilizzo o gestione della posizione in anomalia richiede l’approvazione del

Consiglio di Amministrazione.

Per quanto concerne la gestione della liquidità in attesa di investimento nell’attività caratteristica si rileva come

anch’essa sia potenzialmente soggetta ai tipici rischi finanziari di credito, di tasso e di prezzo. Pertanto il

Consiglio di Amministrazione ha istituito un sistema di deleghe atto ad attribuire alla direzione della società le

autorizzazioni necessarie ad operare e a definire le tipologie di transazioni che possono essere concluse e

che sono sempre coerenti con quanto stabilito dalle Società mandanti. Il Gruppo inoltre osserva delle

prescrizioni in termini di controllo del rischio definite secondo una logica di assoluta prudenza nonché di

mantenimento del valore patrimoniale delle risorse in gestione.

RISCHI OPERATIVI

Alla data di chiusura dell’esercizio è operativo nel Gruppo un modello di organizzazione, gestione e controllo

idoneo a prevenire reati derivanti dalla disciplina introdotta dal D.lgs. 231/2001.

Questa attività si inquadra nell’ambito di un programma di maggiore formalizzazione delle procedure atte alla

gestione del rischio operativo.

Quanto ai principali rischi e incertezze ai quali il Gruppo è esposto nel settore delle infrastrutture e trasposti si

ricorda come operare nel settore delle concessioni autostradali vincola il Gruppo a disposizioni normative in

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continua evoluzione, quali, ad esempio il D.P.R. 327/01 e s.m.i. "Testo unico delle disposizioni legislative e

regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità", il D.L. 262/06 e s.m.i. "Disposizioni urgenti in

materia tributaria e finanziaria", il recepimento nel Nuovo Codice degli Appalti (Decreto Legislativo 18 aprile

2016, n. 50) e il Decreto Legislativo 19 aprile 2017 n. 56 “Disposizioni integrative e correttive al Decreto

Legislativo 18 aprile 2016 n. 50” che, come previsto dalla Legge Delega n. 11 del 28 gennaio 2016,

rappresenta la fase di perfezionamento ed assestamento al D.Lgs. 50/2016 ad un anno dalla sua entrata in

vigore. Tra le numerose e sostanziali correzioni apportate al Decreto, si segnalano i contenuti degli articoli 177

(Affidamenti dei concessionari) e 178 (Norme in materia di concessionari autostradali e particolare regime

transitorio).

Quanto alle attività connesse alla revisione del Piano Economico Finanziario, si segnala come il tema sia in

costante evoluzione e attentamente monitorato da parte delle strutture aziendali. Sul punto si rimanda ai

contenuti di cui alla missiva del 6 settembre 2017 a mezzo della quale il Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti ha trasmesso una prima bozza dell’Atto Aggiuntivo alla Convenzione Unica che recepisce le

prescrizioni di cui alla relativa delibera CIPE n. 16/2017 rispetto al quale il Gruppo sta valutando la posizione

da assumere. Risulta pertanto agevole comprendere le difficoltà che tutti i soggetti interessati incontrano nel

tentativo di impostare e strutturare adeguatamente la programmazione delle proprie attività, già di per sé

complesse, in particolare con riguardo ai rapporti con i soggetti finanziatori.

Le suddette incertezze, associate a quelle relative al rischio tariffa, hanno - e potranno avere in futuro, senza

la possibilità di fare alcuna previsione in merito - effetti che possono condizionare, in modo anche significativo,

la disponibilità di risorse finanziarie, l’operatività e la redditività della controllata.

Relativamente al rischio traffico l’andamento del traffico nell’esercizio appena concluso è stato caratterizzato

da una significativa ripresa con un tasso di incremento dei veicoli-chilometro attestato a oltre il 3% con una

maggiore aderenza della componente veicolare pesante alla tendenza e, viceversa, una più marcata flessione

della crescita dei veicoli leggeri.

In ottica prospettica, un elemento di possibile turbativa del traffico potrà essere rappresentato dal

restringimento di carreggiata in A4 tra il Ponte sul Tagliamento e lo svincolo di San Giorgio per il cantiere di

realizzazione della Terza Corsia: alcuni effetti in termini di congestione e amplificazione della sinistrosità si

sono già manifestati nella parte terminale dell’esercizio in chiusura. Tuttavia, si ritiene che l’offerta

infrastrutturale al contorno autostradale possa rappresentare una valida valvola di sfogo in concomitanza con

eventi di particolare criticità – esodi estivi, incidenti di particolare gravità – piuttosto che una reale alternativa di

percorso.

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Oltre all’andamento del traffico, un ulteriore fattore di rischio per il Gruppo nel settore delle infrastrutture e

trasporti è determinato dal calcolo e dal riconoscimento della tariffa da applicare, come dimostrato dal già

menzionato Decreto n. 477 del 31 dicembre 2013 con il quale, a fronte dell’istanza presentata dal Gruppo e di

un’istruttoria che aveva riconosciuto un aumento tariffario del 12,91 per cento, è stato fissato un incremento

tariffario “provvisorio” pari al 7,17 per cento a far data dal 1° gennaio 2014, dal Protocollo d’Intesa con il

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sottoscritto nel febbraio 2014, con cui il Gruppo ha recepito il c.d.

“sconto pendolari” – agevolazione tariffaria la cui efficacia era stata inizialmente fissata sino al 31.12.2015 e,

successivamente sino al 31.12.2016, è stata ulteriormente prorogata di ulteriori 12 mesi alle stesse condizioni

positivamente sperimentate nei precedenti esercizi - dal Decreto Interministeriale n. 581 del 31 dicembre 2014

sull’aggiornamento tariffario per l’anno 2015 che ha riconosciuto, in via provvisoria, un incremento nella misura

dell’1,5% e dal Decreto del Ministero Concedente del 31.12.2015 che ha sospeso in via provvisoria e facendo

salvo il diritto agli eventuali recuperi, l’adeguamento tariffario per l’anno 2016. Da ultimo si segnala che il

Ministro delle Infrastrutture e Trasporti di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha

determinato l’incremento tariffario per l’anno 2017 sulla base del PEF vigente, stabilendo l’aggiornamento

tariffario applicabile dal 1° gennaio 2017 in misura pari allo 0,86% comunicando, altresì, che gli eventuali

recuperi tariffari, attivi o passivi, necessari, ivi inclusi quelli relativi agli anni precedenti, saranno determinati a

seguito dell’aggiornamento del Piano Economico Finanziario.

Quanto al rischio connesso alle oscillazioni dei tassi di interesse, che senz’altro condiziona la politica di

investimento delle giacenze presenti sui conti correnti attivi, negoziati a tassi variabili, lo stesso potrebbe

ripercuotersi sui contratti di finanziamento con Cassa Depositi e Prestiti, peraltro non ancora utilizzati, ove in

ogni caso lo spread contrattualizzato appare particolarmente favorevole al Gruppo. Non sono presenti alla

data di chiusura del bilancio operazioni relative a strumenti derivati sui tassi di interesse in quanto si ritiene

che tale rischio non possa generare, allo stato attuale e nell’ambito della durata dei contratti di finanziamento

in essere, effetti significativi a livello di conto economico e patrimonio netto.

Relativamente al rischio di liquidità, stante il positivo andamento delle attività tese al reperimento delle risorse

finanziarie, in particolare con Cassa Depositi e Prestiti, è possibile affermare che risultano assicurate le

disponibilità indispensabili per coprire le opere già definitivamente aggiudicate e/o contrattualizzate dal

Commissario Delegato.

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FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE

DELLA GESTIONE

ATTIVITÀ CARATTERISTICA

Per quanto riguarda l’operatività caratteristica, anche dopo la chiusura dell’esercizio, è continuata l’attività di

investimento a supporto dell’economia regionale. Alla data di approvazione del progetto di bilancio, sono già in

avanzata fase di analisi alcune operazioni che concorreranno a confermare anche per l’esercizio 2018/2019 il

rilevante contributo del Gruppo Friulia allo sviluppo socioeconomico del territorio.

PROGETTUALITÀ NEL SETTORE DELLA LOGISTICA

La L.R. 31/2017 all’art. 11 comma 24 ha previsto che “Al fine di assicurare il coordinamento e il potenziamento

delle infrastrutture logistiche regionali, la Regione è autorizzata a cedere alla Finanziaria regionale Friuli

Venezia Giulia – Società per azioni – Friulia Spa la titolarità dei diritti relativi alle partecipazioni delle Province

nelle società di logistica interportuale ad essa assegnate”. In tal senso Friulia S.p.A. si è attivata al fine di

valutare progettualità nell’ambito della logistica caratterizzate da prospettive di sviluppo e di impatto socio

economico per il territorio regionale anche in relazione alla nuova “vie della seta”. Le valutazioni, condotte

anche in coordinamento con l’Autorità di Sistema del Mare Adriatico Orientale, hanno comportato il

perfezionamento dell’acquisizione di una interessenza di collegamento con Interporto di Trieste S.p.A..

Tenuto conto della partecipazione di controllo detenuta da Friulia S.p.A. in Interporto Cervignano del Friuli

S.p.A., operatore logistico situato in un punto nevralgico per lo snodo dei traffici ferro-gomma, nel corso

dell’esercizio appena concluso si è condivisa con i soci di Interporto di Trieste un’ipotesi volta all’aggregazione

delle due società. L’aggregazione, oltre ad indiscutibili sinergie industriali, risulterebbe rafforzare le

progettualità a servizio del potenziamento della retroportualità regionale. Inoltre la soluzione identificata, che si

concretizzerebbe mediante il conferimento di Interporto Cervignano del Friuli S.p.A. in Interporto di Trieste

S.p.A., appare coerente con le previsioni di cui all’art. 20 del D.Lgs. 175/2016.

Pertanto, già nel corso dei primi mesi del nuovo esercizio sociale si è provveduto ad attivare l’iter finalizzato a

realizzare l’operazione straordinaria che, tenuto conto delle attività ad oggi svolte, si conferma varrà

completato entro il primo semestre dell’esercizio.

Trieste, 30 ottobre 2018

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente F.to Pietro Del Fabbro

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Attivo (espresso in Euro)Esercizio

2017/2018Esercizio

2016/2017

A C R ED IT I VER SO SOC I P ER VER SA M EN T I A N C OR A D OVUT IParte richiamata - -Parte non richiamata 4.250.000 4.250.000

A C R ED IT I VER SO SOC I P ER VER SA M EN T I A N C OR A D OVUT I 4.250.000 4.250.000

B IM M OB ILIZ Z A Z ION II IM M OB ILIZ Z A Z ION I IM M A T ER IA LI

1) Costi di impianto e di ampliamento - -2) Costi di sviluppo - 1.3813) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 798.913 688.4664) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 123.679 122.7276) Immobilizzazioni in corso ed acconti 246.475 95.1667) Altre 20.425 17.246

T o tale Immo bilizzazio ni immateriali 1.189.492 924.986

II IM M OB ILIZ Z A Z ION I M A T ER IA LI1) Terreni e fabbricati 7.410.939 7.800.3452) Impianti e macchinario 325.126 348.4723) Attrezzature industriali e commerciali 2.858.529 2.191.0954) Altri beni 162.842 164.2045) Immobilizzazioni in corso e acconti 13.100 39.8006) Beni gratuitamente devolvibili 458.959.925 376.139.458

T o tale Immo bilizzazio ni materiali 469.730.460 386.683.375

III IM M OB ILIZ Z A Z ION I F IN A N Z IA R IE1) Partecipazioni in :

a) Imprese contro llate (0) 1.150.832b) Imprese collegate 104.885.956 111.304.103

d bis) Altre imprese 26.419.075 28.496.097T o tale partecipazio ni 131.305.031 140.951.032

2) Creditib) C redit i verso imprese co llegate 32.107.229 36.420.924

- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo 7.399.228 8.443.309- di cui importi esigibili o ltre l'esercizio successivo 24.708.001 27.977.616

d-bis) C redit i verso a ltri 34 .523.549 35.693.524- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo 8.958.288 8.411.091- di cui importi esigibili o ltre l'esercizio successivo 25.565.261 27.282.432T o tale credit i 66 .630.778 72.114.448

3) Altri tito li 2.300.000 2.300.0004) Strumenti finanziari derivati attivi - -

T o tale Immo bilizzazio ni f inanziarie 200.235.809 215.365.480

T OT A LE IM M OB ILIZ Z A Z ION I (B ) 671.155.761 602.973.840

C A T T IVO C IR C OLA N T EI R IM A N EN Z E

1) M aterie prime, sussidiarie e di consumo 1.079.820 1.149.2403) Lavori in corso su ordinazione 41.019 93.303

T o tale R imanenze 1.120.839 1.242.543II C R ED IT I

1) C redit i verso client i 10 .467.070 7.574.176- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo 10.467.070 7.574.176- di cui importi esigibili o ltre l'esercizio successivo - -

2) C redit i verso imprese co ntro llate (0) 277- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo (0) 277- di cui importi esigibili o ltre l'esercizio successivo - -

3) C redit i verso imprese co llegate 63.891 178.865- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo 63.891 178.865- di cui importi esigibili o ltre l'esercizio successivo - -

5-bis) C redit i t ributari 953.389 3.337.734- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo 953.389 3.337.734- di cui importi esigibili o ltre l'esercizio successivo - -

5-ter) Impo ste ant icipate 2.301.305 2.515.609- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo - 214.304- di cui importi esigibili o ltre l'esercizio successivo 2.301.305 2.301.305

5-quater) C redit i verso altri 56 .343.890 54.606.043- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo 55.241.041 53.571.903- di cui importi esigibili o ltre l'esercizio successivo 1.102.849 1.034.140T o tale C redit i 70 .129.545 68.212.704

III A T T IVIT A ' F IN A N Z IA R IE C H E N ON C OST IT UISC ON O IM M OB ILIZ Z A Z ION I1) Partecipazioni in imprese contro llate - -2) Partecipazioni in imprese collegate - -3) Partecipazioni in imprese contro llanti - -

3 bis) Partecipazioni in imprese sottoposte al co tnro llo delle contro llanti - -4) Altre partecipazioni - -5) Strumenti finanziari derivati attivi - -6) Altri tito li 100.025.184 93.849.224

T o tale A tt ività f inanziarie che no n co st ituisco no immo bilizzazio ni 100.025.184 93.849.224IV D ISP ON IB ILIT A ' LIQUID E

1) Depositi bancari e postali 317.153.584 337.583.6963) Denaro e valori in cassa 5.128.394 4.228.723

T o tale D ispo nibilità liquide 322.281.978 341.812.419

T OT A LE A T T IVO C IR C OLA N T E (C ) 493.557.547 505.116.890

D R A T EI E R ISC ON T I 1) Ratei attivi 2.094.033 2.587.5442) Risconti attivi 1.396.054 1.557.210

T OT A LE R A T EI E R ISC ON T I (D ) 3 .490.087 4.144.753

T OT A LE A T T IVO 1.172.453.395 1.116.485.484

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Passivo (espresso in Euro)Esercizio

2017/2018Esercizio

2016/2017A P A T R IM ON IO N ET T O

I Capitale 361.564.919 361.564.919II Riserva da sovrapprezzo delle azioni 307.686.736 307.686.736III Riserve di rivalutazione - -IV Riserva legale 8.612.557 8.434.497V Riserve statutarie 14.525.640 13.674.089VI Altre Riserve - -

Riseva di consolidamento 505.765 505.765Riserva da differenze di traduzione - -Altre Riserve 18.618.357 17.571.536T OT A LE A LT R E R ISER VE 19.124.122 18.077.301

VII Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi - -VIII Utili (Perdite) portati a nuovo 81.184.724 89.705.106IX Utile (Perdita) dell'esercizio 4.257.209 (4.959.219)X Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (76.049.523) (80.270.792)

T OT A LE P A T R IM ON IO N ET T O D I GR UP P O 720.906.384 713.912.637

Utile (Perdita) quota di terzi 1.410.926 1.422.716Patrimonio quota di terzi 179.524.406 183.269.039T OT A LE P A T R IM ON IO QUOT A D I T ER Z I 180.935.332 184.691.755

T OT A LE P A T R IM ON IO N ET T O 901.841.716 898.604.392

B F ON D I P ER R ISC H I E ON ER I1) per trattamento quiescenza e obblighi simili - -2) per imposte, anche differite 8.471 6.3273) strumenti finanziari derivati passivi4) altri

- Fondo ripristino e sostituzione 15.938.247 29.875.000- Fondo rischi ed oneri da conso lidamento - -- A ltri fondi per rischi ed oneri 117.190.090 64.537.011

T o tale alt ri fo ndi 133.128.337 94.412.011

T OT A LE F ON D I P ER R ISC H I ED ON ER I 133.136.808 94.418.338

C T R A T T A M EN T O D I F IN E R A P P OR T OD I LA VOR O SUB OR D IN A T O 10.655.601 10.851.130

D D EB IT I1) Obbligazio ni - -4) D ebit i verso banche 285.168 23.754

- importi esigibili entro l'es. successivo 285.168 23.754- importi esigibili o ltre l'es. successivo - -

5) D ebit i verso altri f inanziato ri - -- importi esigibili entro l'es. successivo - -- importi esigibili o ltre l'es. successivo - -

6) A cco nti 13.968.494 13.638.404- importi esigibili entro l'es. successivo 232.062 96.288- importi esigibili o ltre l'es. successivo 13.736.432 13.542.116

7) D ebit i verso fo rnito ri 45.943.651 30.614.756- importi esigibili entro l'es. successivo 45.943.651 30.614.756- importi esigibili o ltre l'es. successivo - -

12) D ebit i t ributari 10.620.685 9.031.633- importi esigibili entro l'es. successivo 10.620.685 9.031.633- importi esigibili o ltre l'es. successivo - -

13) D ebit i verso ist itut i di previdenza e di sicurezza so ciale 2.572.108 2.537.090- importi esigibili entro l'es. successivo 2.572.108 2.537.090- importi esigibili o ltre l'es. successivo - -

14) A ltri debit i 16.537.861 17.613.247- importi esigibili entro l'es. successivo 16.537.861 17.613.246- importi esigibili o ltre l'es. successivo - 0

T OT A LE D EB IT I 89.927.969 73.458.883

E R A T EI E R ISC ON T I1) Ratei passivi 129.464 145.3902) Risconti passivi 36.761.837 39.007.350

T o tale 36.891.301 39.152.740

T OT A LE P A SSIVO 1.172.453.395 1.116.485.484

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Conto economico (espresso in Euro)Esercizio

2017/2018Esercizio

2016/2017

A ) VA LOR E D ELLA P R OD UZ ION E1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 215.309.705 211.324.9902) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti - -3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione (52.283) (106.490)4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 13.267 3.187.7075) A ltri ricavi e pro venti 26.687.740 21.225.637

- di cui A ltri ricavi e proventi 23.268.120 18.769.916- di cui Contributi in c/esercizio 3.419.619 2.455.720T OT A LE VA LOR E D ELLA P R OD UZ ION E (A ) 241.958.428 235.631.843

B ) C OST I D ELLA P R OD UZ ION E6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 2.258.161 2.360.9457) per servizi 38.070.691 30.337.8558) per godimento di beni di terzi 1.646.680 1.755.9469) per il personale - -

a) Salari e stipendi 41.987.769 41.091.433b) Oneri sociali 12.744.560 12.515.484c) Trattamento di fine rapporto 2.544.411 2.521.748d) Trattamento di quiescenza e simili - -e) A ltri costi 3.854.099 2.215.008

T o tale co st i del perso nale (9) 61.130.840 58.343.67310) Ammortamenti e svalutazioni:

a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 792.989 9.292.873b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 1.497.829 1.730.429c) A ltre svalutazioni delle immobilizzazioni - -d) Svalutazioni dei crediti compresi nell' attivo circo lante e delle disponibilità liquide 63.093 28.456e) Ammortamento tecnico delle immobilizzazioni materiali gratuitamente devolvibili 2.246.392 2.204.960f) Ammortamento finanziario delle immobilizzazioni materiali gratuitamente devolvibili 51.271.000 56.545.000g) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali in locazione finanziaria - -

T o tale ammo rtament i e svalutazio ni (10) 55.871.303 69.801.71811) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 69.420 358.15212) Accantonamenti per rischi 53.884.123 32.969.70613) Altri accantonamenti - -

- accantonamento al fondo di ripristino e sostituzione 486.257 15.013.031- utilizzo del fondo di ripristino e sotsituzione (14.398.584) (14.410.874)- altri accantonamenti - -T o tale alt ri accanto namenti (13) (13.912.327) 602.157

14) Oneri diversi di gestione 31.278.568 29.387.757T OT A LE C OST I D ELLA P R OD UZ ION E (B ) 230.297.459 225.917.908

D IF F ER EN Z A T R A VA LOR E E C OST I D ELLA P R OD UZ ION E (A -B ) 11.660.969 9.713.936

C ) P R OVEN T I ED (ON ER I) F IN A N Z IA R I15) Proventi da partecipazioni

- da imprese contro llate - -- relativi ad imprese co llegate 7.308.122 3.408.615- relativi ad altre imprese 2.694.291 3.362.629

T o tale pro vent i da partecipazio ni (15) 10.002.413 6.771.24416) Altri proventi finanziari:

a) Proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni- da imprese contro llate - -

- da imprese co llegate 1.009.976 1.292.369- da altri 685.528 468.971

T o tale pro venti da credit i iscrit t i nelle immo bilizzazio ni (a) 1.695.504 1.761.340b) Proventi finanziari da tito li iscritti nelle immobilizzazioni - -c) Proventi finanziari da tito li iscritti nell'attivo circo lante che non costituiscono partecipaz 3.046.022 2.856.929d) Proventi diversi dai precedenti : - -

da imprese contro llate - -altri 604.722 1.132.008

T o tale pro vent i diversi dai precedenti (d) 604.722 1.132.008T o tale altri pro venti f inanziari (16) 5.346.247 5.750.277

17) Interessi ed altri oneri finanziariverso imprese contro llate - -verso imprese co llegate 187.068 256.082verso imprese contro llanti - -altri 2.890.130 1.780.051

T o tale interessi ed altri o neri f inanziari (17) 3.077.198 2.036.13317bis) Utili o perdite su cambi (818) 250

T OT A LE P R OVEN T I ED (ON ER I) F IN A N Z IA R I 12.270.644 10.485.638

D ) R ET T IF IC H E D I VA LOR E D I A T T IVIT A ' F IN A N Z IA R IE18) Rivalutazioni

a) di partecipazioni 38.504 4.134.230b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni 337.188 1.548.481c) di tito li iscritti all'attivo circo lante che non costutuiscono partecipazioni 9.384 -

T o tale riva lutazio ni (18) 385.076 5.682.71119) Svalutazioni

a) di partecipazioni 830.293 6.277.711b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni 965.496 8.169.264c) di tito li iscritti all'attivo circo lante che non costutuiscono partecipazioni 2.611.876 1.057.909

T o tale svalutazio ni (19) 4.407.665 15.504.884T OT A LE R ET T IF IC H E (18-19) (4.022.589) (9.822.173)

R ISULT A T O P R IM A D ELLE IM P OST E 19.909.024 10.377.401

20) Imposte sul reddito d'esercizio , correnti, differite e anticipatea) Imposte correnti 14.030.441 13.765.940b) Imposte differite / anticipate 210.449 147.964

20) Impo ste sul reddito d'esercizio 14.240.890 13.913.904

21) R ISULT A T O C ON SOLID A T O D ELL'ESER C IZ IO 5.668.134 (3.536.503)

Utile (perdita) quota di terzi 1.410.926 1.422.71622) R ISULT A T O D 'ESER C IZ IO D I GR UP P O 4.257.209 (4.959.219)

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Rendiconto Finanziario (Espresso in Euro)Esercizio

30.06.2018Esercizio

30.06.2017

A . F lussi f inanziari derivant i dalla gest io ne reddituale

Utile (perdita) dell'esercizio 5.668.134 (3.536.503)imposte sul reddito 14.030.441 13.913.904Interessi passivi/(interessi attivi) (1.909.049) (2.572.982)(Dividendi) (1.642.000) (1.385.759)(Plusvalenze)/minusvalenze derivanti dalla cessione di attività (7.115.000) (2.828.483)1. Ut ile (perdita) dell'esercizio prima d' impo ste sul reddito , interessi, dividendi e plus/ minusvalenze da cessio ne

9.032.527 3.590.177

Accantonamenti ai fondi 54.370.380 24.724.483Ammortamenti delle immobilizzazioni 55.808.209 69.773.262Svalutazioni per perdite durevoli di valore 4.023.097 9.822.1732. F lusso f inanziario prima delle variazio ni del ccn 123.234.213 107.910.095

Variazione del capitale circo lante nettoDecremento/(incremento) delle rimanenze 121.704 464.642Decremento/(incremento) dei crediti vs clienti (2.892.894) (2.627.439)Incremento/(decremento) dei debiti verso fo rnitori 15.328.896 5.989.622Decremento/(incremento) ratei e risconti attivi 654.666 (1.618.624)Incremento/(decremento) ratei e risconti passivi (2.261.439) (2.410.293)Altre variazioni del capitale circo lante netto 2.012.564 (1.849.684)3. F lusso f inanziario do po le variazio ni del ccn 136.197.710 105.858.319

Altre rettificheInteressi incassati/(pagati) 1.915.394 2.504.563(Imposte sul reddito pagate) (13.926.762) (18.517.585)Dividendi incassati 1.642.000 1.461.847(Utilizzo dei fondi) (15.847.439) (700.030)4. F lusso f inanziario do po le altre rett if iche 109.980.902 90.607.114

F lusso f inanziario della gest io ne reddituale (A ) 109.980.902 90.607.114

B . F lussi f inanziari derivant i dall'a t t iv ità d' invest imento

Immobilizzazioni materialiInvestimenti (139.054.148) 57.539.246Disinvestimenti 991.842 3.997.086

Immobilizzazioni immaterialiInvestimenti (1.231.150) (546.194)Disinvestimenti 173.655 -

Immobilizzazioni finanziarieInvestimenti (38.753.868) (24.120.000)Disinvestimenti 57.171.788 30.683.695

Attività finanziarie non immobilizzateInvestimenti (72.879.933) (98.061.250)Disinvestimenti 64.454.627 64.391.825

F lusso f inanziario dell'at t iv ità di invest imento (B ) (129.127.187) 33.884.408

C . F lussi f inanziari derivant i dall'a t t iv ità di f inanziamento

M ezzi di terziIncremento (decremento) debiti a breve verso banche - 2.718Accensione finanziamenti - -Rimborso finanziamenti - -

M ezzi propriAumento di capitale a pagamento - -Cessione (acquisto) di azioni proprie - -Dividendi e acconti su dividendi pagati (384.156) (1.561.334)

F lusso f inanziario dell'at t iv ità di f inanziamento (C ) (384.156) (1.558.616)

Incremento (decremento ) delle dispo nibilità liquide (A +B +C ) (19.530.441) 122.932.906

D ispo nibilità liquide iniziali 341.812.419 218.879.514 Di cui depositi bancari e postali 337.583.696 214.041.782 Di cui danaro e valori in cassa 4.228.723 4.837.732

D ispo nibilità liquide f inali 322.281.978 341.812.419 Di cui depositi bancari e postali 317.153.584 337.583.696 Di cui danaro e valori in cassa 5.128.394 4.228.723

Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circo lante netto

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44

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO

PREMESSA

L’art. 25 del Decreto Legislativo del 9 aprile 1991 n. 127 impone alle società industriali, che sono imprese

Capogruppo, la redazione del bilancio consolidato.

Friulia S.p.A. è divenuta impresa Capogruppo il 19 dicembre 1994, con il conferimento delle azioni di Friulia

LIS S.p.A. da parte del Socio Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Nell’ambito della realizzazione dell’Operazione Holding, nel corso dell’esercizio 2005/2006 sono entrate a far

parte del Gruppo Friulia, in quanto controllate, le società Finest S.p.A. e S.p.A. Autovie Venete ed, in quanto

collegate, le società Società Alpe Adria S.p.A. e Finanziaria MC S.p.A..

Nell’esercizio 2006/2007, a completamento delle operazioni straordinarie previste dall’Operazione Holding

sono divenute società controllate anche Friulia S.G.R. S.p.A. di Trieste, con una partecipazione del 100,00 per

cento, Agemont S.p.A. di Amaro (UD), con una partecipazione del 58,96 per cento, e la società Promotur

S.p.A. di Trieste, con una partecipazione del 65,00 per cento.

Nell’ottobre del 2008 Friulia S.p.A. ha acquistato da S.p.A. Autovie Venete l’81,63 per cento di Interporto

Cervignano del Friuli S.p.A. (società già controllata e consolidata da S.p.A. Autovie Venete).

Durante l’esercizio 2007/2008, a seguito dell’abbattimento e ricostituzione del capitale della controllata

Promotur S.p.A. a carico del Socio Regione, la quota di partecipazione detenuta dalla Finanziaria Regionale

ha subito un effetto diluitivo che ha comportato la rideterminazione della percentuale di partecipazione, al 30

giugno 2008 pari a 62,81 per cento.

Sempre nell’esercizio 2007/2008 sono state acquistate le quote detenute dagli azionisti di minoranza di Friulia

LIS S.p.A., nell’ambito dell’operazione straordinaria che si è conclusa a luglio 2008 con la cessione dell’intera

partecipazione nella società di Leasing del Gruppo a Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A..

Durante l’esercizio 2008/2009, oltre al perfezionamento dell’operazione di cui al paragrafo precedente (che ha

comportato a livello di bilancio il deconsolidamento di Friulia Lis S.p.A.), Friulia ha acquistato la partecipazione

di controllo in BIC Incubatori FVG S.p.A. (già BIC Sviluppo Italia FVG S.p.A.) dal Gruppo Invitalia. Più in

particolare, Friulia fino alla data di realizzazione dell’operazione ora ricordata deteneva una partecipazione

pari al 29,09 per cento di BIC Incubatori FVG S.p.A.. A seguito dell’acquisizione da Invitalia, avvenuta in data

29 giugno 2009, Friulia è divenuta socio di controllo di BIC Incubatori FVG S.p.A. con una quota pari al 96,87

per cento del capitale della stessa.

Nell’esercizio 2008/2009 sono state inoltre acquistate le quote dei terzi di minoranza di Agemont S.p.A., ad

eccezione del socio Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Tali acquisti erano finalizzati alla realizzazione

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dell’operazione di trasferimento del pacchetto azionario di controllo di Agemont, da Friulia a Regione

Autonoma Friuli Venezia Giulia, perfezionato in data 14 luglio 2009 mediante permuta di azioni Agemont di

proprietà di Friulia contro azioni Friulia di proprietà di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. A seguito di

tale operazione, Friulia è divenuta titolare di n. 2.190.147 azioni proprie per un valore complessivo pari a Euro

6.570.441.

Durante l’esercizio 2009/2010 sono state inoltre acquistate le quote detenute dagli azionisti di minoranza di

BIC Incubatori FVG S.p.A., ad eccezione di quelle possedute dall’Autorità Portuale di Trieste. L’acquisizione

ha interessato il 3,07 per cento di BIC Incubatori FVG S.p.A. e, a completamento della stessa, Friulia è

divenuta titolare di un’interessenza rappresentativa complessivamente del 99,94% del capitale della

partecipata. L’acquisizione della residua quota di capitale di BIC Incubatori FVG S.p.A. detenuta dall’Autorità

Portuale di Trieste è avvenuta nell’esercizio 2011/2012.

A marzo 2012, si è perfezionata l’operazione di trasferimento a Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia della

partecipazione totalitaria detenuta da Friulia S.p.A. in Promotur S.p.A. (operazione che ha determinato a livello

di bilancio il deconsolidamento della controllata). Anche in questa occasione, la forma tecnica adottata per il

trasferimento è risultata quella della permuta, ovvero le azioni Promotur S.p.A. di proprietà di Friulia S.p.A.

sono state scambiate con azioni ordinarie Friulia S.p.A. di proprietà di Regione. A seguito di tale operazione,

Friulia S.p.A. è divenuta titolare di ulteriori n. 4.004.803 azioni proprie per un valore complessivo pari a Euro

12.014.409. Tali azioni proprie si sommano alle azioni proprie in portafoglio acquisite a seguito della

realizzazione dell’operazione Agemont S.p.A. (n. 2.190.147 azioni proprie per un valore complessivo pari a

Euro 6.570.441). Complessivamente, le azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2012 ammontavano a n.

6.194.0 per un controvalore complessivo pari a Euro 18.584.850. Successivamente, a seguito della

distribuzione agli Azionisti di un dividendo in natura nella forma di azioni proprie detenute da Friulia sull’utile

conseguito al 30 giugno 2012, suddette azioni si sono ridotte a n. 5.615.883, pari ad un controvalore di Euro

16.847.648

Nell’intenzione di razionalizzare le partecipate regionali direttamente detenute in ossequio alle previsioni di cui

alla lettera b) del comma 611 dell’art. 1 della L. 190/2014 (soppressione delle società che risultino composte

da soli amministratori), nel corso dell’esercizio 2014/2015 l’Amministrazione regionale ha proposto a Friulia

S.p.A. un’operazione volta al trasferimento della partecipazione detenuta in Finanziaria MC S.p.A., società

veicolo – conferita a Friulia S.p.A. nell’ambito dell’operazione Friulia Holding del 2005 - attraverso cui la

Finanziaria Regionale deteneva un’interessenza in Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A.. L’operazione

di trasferimento a Regione Friuli Venezia Giulia della partecipazione in Finanziaria MC S.p.A. si è perfezionata

nel corso dell’esercizio 2015/2016 e successivamente il veicolo è stato messo in liquidazione con l’obiettivo di

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semplificare l’articolazione societaria finalizzata alla detenzione della maggioranza del capitale di Banca

Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A., ora direttamente detenuto dall’Amministrazione regionale.

In relazione alla partecipata Società Alpe Adria S.p.A. si ricorda infine che, alla luce delle perdite sofferte dalla

partecipata strategica, il Consiglio ha deliberato di partecipare all’aumento di capitale promosso dalla collegata

nel mese di febbraio 2011.

In data 3 settembre 2013, in presenza dei Presidenti di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Regione

Veneto, è stato siglato un accordo tra Friulia S.p.A. e Veneto Sviluppo S.p.A. volto alla messa in condivisione

della rinominata Friulia Veneto Sviluppo S.G.R. S.p.A. (già Friulia SGR S.p.A.), società di gestione del

risparmio costituita da Friulia S.p.A.. L’alleanza si è concretizzata il 17 giugno 2014 attraverso la cessione del

51% del capitale di Friulia Veneto Sviluppo S.G.R. S.p.A. da parte di Friulia S.p.A. a Veneto Sviluppo S.p.A..

Gli accordi che disciplinano la governance di Friulia Veneto Sviluppo SGR S.p.A. prevedono tuttavia

meccanismi volti a garantire un controllo congiunto delle due Finanziarie Regionali sulla Società di Gestione

del Risparmio. A maggio 2017 è stato stipulato un accordo volto al trasferimento della totalità del capitale di

SGR a Veneto Sviluppo S.p.A. al valore del patrimonio netto che risulterà all’atto del closing. Il trasferimento

dell’intera partecipazione detenuta da Friulia in FVS SGR a Veneto Sviluppo è avvenuta il 16 novembre 2017.

In data 18 dicembre 2014 è stata perfezionata l’operazione di permuta di azioni di S.p.A. Autovie Venete

detenute da Friulia S.p.A. contro azioni di Friulia S.p.A. detenute dagli azionisti privati della Finanziaria

Regionale. Tale operazione è stata richiesta da alcuni azionisti privati della Holding in esecuzione delle

previsioni di cui ai patti parasociali sottoscritti tra i soci in occasione dell’operazione Friulia Holding e rinnovati

in data 20 settembre 2012. L’operazione ha comportato un incremento nelle azioni proprie in portafoglio, pari a

Euro 59.375.359, in esecuzione dell’acquisizione di n. 24.326.880 azioni proprie ricevute a seguito della

cessione in permuta di n. 74.198.986 azioni di S.p.A. Autovie Venete, pari a circa il 12,21 per cento del

capitale della Controllata, al valore desunto dal patrimonio netto della Concessionaria partecipata al 30 giugno

2014, giusta delibera dall’assemblea degli azionisti della Finanziaria Regionale. Nel corso del mese di giugno

2016, anche gli ultimi azionisti privati che, considerata la possibilità di esercitare la facoltà di permuta entro il

15 giugno 2016, si erano riservati di dar corso alla stessa in data successiva all’assemblea del 18 dicembre

2014, hanno realizzato lo scambio, trasferendo pertanto le residue n. 3.196.938 azioni ordinarie di Friulia

S.p.A. alla Finanziaria Regionale contro 9.750.924 azioni di S.p.A. Autovie Venete messe a servizio

dell’operazione. All’esito dell’operazione, concretizzatasi mediante il trasferimento del 13,82 per cento di

S.p.A. Autovie Venete, Friulia S.p.A. permane comunque il socio di controllo della Concessionaria,

detenendone il 72,97 per cento del capitale. Nel corso dell’esercizio 2017/2018 S.p.A. Autovie Venete è stata

autorizzata a procedere con un’operazione di acquisto di azioni proprie al fine di perfezionare un’operazione di

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permuta volta alla cessione dell’intera interessenza detenuta in Società delle Autostrade Serenissima S.p.A..

All’esito di tale operazione Friulia è risultata detenere il 73,89 per cento del capitale di S.p.A. Autovie Venete.

Si ricorda inoltre che la controllata Interporto Cervignano del Friuli S.p.A. nell’esercizio 2014/2015 è stata

autorizzata a procedere con un acquisto di azioni proprie, ad un valore pari a quello nominale delle stesse.

Un’azionista privato ha perfezionato la cessione del proprio pacchetto azionario, talché dal 30 giugno 2015 la

Controllata registra nei propri conti azioni proprie per il 12,245 per cento del proprio capitale.

Infine, nell’esercizio 2017/2018 è stata acquisita un’interessenza significativa in Interporto di Trieste S.p.A.

volta a garantire uno stabile collegamento nella società dedicata allo sviluppo della retroportualità anche in

regime di punto franco del porto di Trieste. Al 30 giugno 2018 Friulia S.p.A. è proprietaria del 39,99 per cento

del capitale di Interporto di Trieste S.p.A..

Il bilancio consolidato è stato predisposto secondo le istruzioni del D.lgs 127/91 interpretate ed integrate

secondo i rinnovati principi contabili italiani emessi dall’OIC a fine del 2016.

La data di riferimento del bilancio consolidato coincide con quella di chiusura del bilancio d’esercizio

dell’impresa Capogruppo.

Tutte le società controllate hanno redatto i bilanci riferiti al periodo 1° luglio 2017-30 giugno 2018.

Tutti i bilanci utilizzati per il consolidamento delle Controllate sono stati approvati dai rispettivi Consigli di

Amministrazione.

Si ricorda inoltre che nel 2015 è stata recepita nell’ordinamento italiano la “Riforma Contabile” in attuazione

della direttiva europea 2013/34 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dlgs n.139/15. Il suddetto

decreto integra e modifica il codice civile che contiene le norme generali per la redazione del bilancio

d’esercizio relativamente agli schemi, ai criteri di valutazione, al contenuto della nota integrativa e della

relazione sulla gestione.

Preme precisare quanto evidenziato da Assoholding nella circolare n.14 di maggio 2017 in merito agli effetti

che l’inevitabile adozione degli schemi di bilancio previsti dal codice civile determinano nella rappresentazione

della specifica operatività anche del Gruppo Friulia. Assoholding infatti lamenta che “è pur vero che la

redazione di un bilancio secondo le regole ordinarie del codice civile come riformulato dal D.Lgs. 139/2015 per

queste realtà (n.d.r. anche le Finanziarie Regionali) rischia di dare una rappresentazione economico

patrimoniale poco aderente all’attività caratteristica svolta da questi soggetti. La scarsa rappresentatività si

manifesta prevalentemente nella redazione del conto economico, dove nessuna indicazione, o quasi si

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avrebbe nella voce A) Ricavi delle vendite e delle prestazioni, dovendo necessariamente riclassificare alla

voce C) Proventi ed oneri finanziari qualsiasi provento derivante quanto dall’attività di vendita di partecipazioni,

tanto dall’attività di erogazione di finanziamenti”.

La presente nota integrativa è composta da:

PARTE A Criteri di consolidamento e di valutazione;

PARTE B Informazioni sullo Stato Patrimoniale;

PARTE C Informazioni sul Conto Economico;

PARTE D Altre informazioni.

Costituiscono inoltre parte integrante della presente nota integrativa i seguenti prospetti:

• Elenco delle Partecipazioni;

• Prospetto delle Variazioni nei Conti di Patrimonio Netto;

• Profilo del Gruppo.

Il bilancio consolidato è stato sottoposto a revisione legale ai sensi del art. 2409 bis del Codice Civile da parte

di PricewaterhouseCoopers S.p.A..

PARTE A CRITERI E METODI DI CONSOLIDAMENTO E VALUTAZIONE

Area di consolidamento

Al 30 giugno 2018 il bilancio consolidato del Gruppo Friulia include:

a) secondo il procedimento di consolidamento integrale, i bilanci delle società:

o Friulia Finanziaria Regionale Friuli Venezia Giulia S.p.A., via Locchi n. 19, Trieste – Capogruppo;

o S.p.A. Autovie Venete, via Locchi n. 19, Trieste;

o BIC Incubatori FVS S.r.l., via Flavia 23/A, Trieste;

o Interporto Cervignano del Friuli S.p.A., Viale Venezia 22, Cervignano del Friuli (UD);

o Finest – Società Finanziaria di Promozione della Cooperazione economica con i paesi dell’est

Europeo S.p.A., via dei Molini n. 4, Pordenone;

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S.p.A. Autovie Venete, controllata al 72,97 per cento, esercita attività di concessionaria autostradale e

rappresenta il gestore di riferimento in tale ambito nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Interporto Cervignano del Friuli S.p.A., controllata al 81,63 per cento, esercita attività di interporto ed è attiva

nella costruzione e nello sviluppo del complesso a ciò dedicato in Cervignano del Friuli.

Finest S.p.A., controllata al 73,23 per cento, esercita attività finanziaria con particolare attinenza

all’assunzione di partecipazioni nel capitale sociale di società di diritto estero.

BIC Incubatori FVG S.r.l. controllata al 100,00 per cento è attiva nell’incubazione ed animazione di impresa ed

è presente nel territorio regionale con l’incubatore di Trieste.

b) secondo il metodo del patrimonio netto i bilanci delle società:

o Interporto di Trieste S.p.A., Monrupino (TS) località Fernetti;

o Società Alpe Adria S.p.A., via Santa Caterina n. 1, Trieste;

c) secondo il metodo del costo storico tutte le partecipazioni in società verso le quali si indirizza l’attività

istituzionale del Gruppo.

Le altre partecipazioni non di controllo, trattandosi prevalentemente di società industriali le cui azioni sono

possedute esclusivamente allo scopo della successiva alienazione, sono state valutate secondo il metodo del

costo rettificato, per tener conto di eventuali perdite durevoli di valore.

METODI DI CONSOLIDAMENTO

Il metodo integrale prevede l’assunzione completa degli elementi dell’attivo, del passivo, dei ricavi e dei costi

riferiti al bilancio della controllata, previa eliminazione dei “rapporti reciproci” e degli eventuali “utili o perdite

infragruppo”. Non si sono rese necessarie rettifiche di consolidamento al fine di omogeneizzare i principi

contabili e i criteri di valutazione adottati dalle società consolidate.

I valori di carico delle partecipazioni nelle imprese controllate incluse nel consolidamento sono eliminati in

contropartita alla corrispondente frazione del patrimonio netto. La differenza tra il valore di carico e il

patrimonio netto della partecipata al momento dell’acquisto della partecipazione, qualora sia di segno negativo

è iscritta alla voce “riserva di consolidamento”, sempre che non sia ascrivibile ad inadeguati profitti prevedibili

per il futuro oppure a previsioni di perdite future, nel qual caso viene iscritta nell’apposito “fondo di

consolidamento per rischi e oneri futuri”, che viene utilizzato nei periodi in cui tali previsioni si realizzano.

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Il patrimonio netto e il risultato d’esercizio consolidato attribuibili alle interessenze di terzi sono evidenziati

separatamente.

Il metodo del patrimonio netto prevede che la partecipazione venga valutata in base al valore della frazione,

corrispondente alla quota di partecipazione, di patrimonio netto della partecipata. Annualmente a tale valore è

sommata o detratta, se non già contabilizzata, la variazione in aumento o in diminuzione del valore del

patrimonio netto della partecipata corrispondente alla quota di partecipazione e sono detratti i dividendi ad

essa corrispondenti.

Se al momento della prima iscrizione del metodo del patrimonio netto il valore della partecipazione è superiore

alla corrispondente frazione del patrimonio netto della partecipata, la parte attribuibile a beni ammortizzabili

viene fatta partecipare a conto economico secondo la residua vita utile dei beni cui è stata allocata, mentre la

parte attribuibile ad avviamento ammortizzata secondo quanto previsto per l’avviamento. Le quote di

ammortamento sono portate in diminuzione degli utili (aumento delle perdite) da indicare nelle voci del conto

economico consolidato rivalutazioni/svalutazioni di partecipazioni.

Le variazioni in aumento o in diminuzione del patrimonio netto della partecipata corrispondente alla quota di

partecipazione detratti i dividendi ad essa relativi deve figurare nel conto economico consolidato solo nella

misura in cui sia riferibile ad utili o perdite della partecipata. Nelle voci di conto economico consolidato

rivalutazioni/svalutazioni di partecipazioni confluisce il saldo di tutte le variazioni.

Se l’impresa partecipata è tenuta a sua volta a redigere il bilancio consolidato, il metodo del patrimonio netto si

applica al patrimonio netto consolidato di questa al netto di quello di pertinenza dei terzi.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione delle voci è stata effettuata nella prospettiva della continuazione dell’attività della società nel

rispetto del principio della prudenza e competenza, nonché tenendo conto della sostanza dell’operazione e del

contratto.

Ai fini di omogeneità, ai sensi dell’articolo 2423-ter del codice civile, è stato indicato, per ciascuna voce dello

stato patrimoniale e del conto economico, l’importo della voce corrispondente dell’esercizio precedente.

Tutti i valori in bilancio sono esposti in Euro. I valori esposti nella nota integrativa sono da intendersi in migliaia

di Euro, se non diversamente specificato.

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I criteri adottati in sede di formazione del bilancio sono ispirati ai principi generali di chiarezza, veridicità,

prudenza, continuazione dell’attività, competenza.

Tali criteri, concordati con il Collegio Sindacale ove previsto dalla normativa, sono i seguenti:

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Le immobilizzazioni immateriali rappresentano costi ad utilità pluriennale e sono iscritte nell’attivo al costo di

acquisto o di costruzione/produzione interna nel rispetto dei limiti posti dall’art. 2426 del Codice Civile.

L’ammortamento di dette voci è stato effettuato in rapporto alla durata della loro utilità, ove stimabile (ad

esempio durata contratti) o - alternativamente - da un minimo di tre ad un massimo di cinque anni.

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

In attuazione di quanto previsto dalla normativa di riferimento, che disciplina l’eventuale suddivisione e

l’adattamento delle voci del bilancio all’interno dell’inalterabile voce complessiva, oltre alle specifiche voci di

contropartita nel conto economico relative all’alimentazione del fondo ammortamento tecnico delle

immobilizzazioni materiali gratuitamente devolvibili, dell’ammortamento finanziario, e dell’accantonamento e

dell’utilizzo del fondo di ripristino e sostituzione, è esplicitata nello stato patrimoniale, all’interno delle

immobilizzazioni materiali, la voce caratterizzante le opere devolvibili.

Per quanto concerne i beni gratuitamente devolvibili – investimenti in opere autostradali di S.p.A. Autovie

Venete - si precisa che questi sono iscritti al costo di acquisto o di produzione interna. Nella componente

relativa alle opere di prima generazione trovano collocazione gli oneri finanziari sui mutui a lungo termine,

patrimonializzati ad incremento del valore del cespite fino al 1987. Si rammenta che, con il piano finanziario

allegato all’atto aggiuntivo sottoscritto il 2 luglio 1986 rep. A.N.A.S. 18662, approvato col D.I. 18.12.1986 n.

2130/1, l’Ente concedente ha mutato indirizzo in merito alla patrimonializzazione degli oneri finanziari, con la

conseguenza che i medesimi, anziché incrementare il valore delle opere iscritto all’attivo, vanno a costituire

componente di costo nell’esercizio di competenza. L’orientamento tendente a mantenere le quote di interessi

sui mutui detti “di costruzione” a carico dell’esercizio ha trovato conferma anche con il successivo piano

finanziario, redatto in relazione al finanziamento delle nuove opere di cui alla L. 531/82 e recepito con l’atto

aggiuntivo rep. 19566 del 5 dicembre 1988, di cui - si ricorda - è intervenuta l’approvazione con D.I.

08.06.1989. Anche il piano finanziario in vigore sino all’8 giugno 2008 (D.I. 21.12.1999), per motivi di

continuità, recepiva il descritto criterio per gli oneri finanziari sui mutui pregressi; esso prevedeva, inoltre, la

capitalizzazione degli oneri finanziari sui nuovi mutui da stipulare per il finanziamento delle opere

programmate, limitatamente, però, al periodo di costruzione.

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La stessa impostazione è stata seguita nella redazione del piano finanziario divenuto definitivamente operativo

a seguito dell’entrata in vigore della L. 101/08 e confermata nel documento allegato all’atto aggiuntivo siglato

in data 18 novembre 2009.

In merito all’opzione imposta dal regime di deducibilità degli ammortamenti dei beni gratuitamente

devolvibili/autostradali, gli Amministratori hanno ritenuto di confermare l’adozione di una concezione

moderatamente plurima del patrimonio devolvibile. Sono state isolate, pertanto, le componenti di corredo

dell’autostrada, ossia quelle attrezzature che, avendo vita utile residua inferiore alla durata della concessione,

implicano sostituzioni periodiche. Per questi beni, si ritiene che l’adozione dell’ammortamento tecnico meglio

si addica a rappresentarne la residua possibilità di utilizzazione. L’accantonamento di quote al fondo

ammortamento finanziario risulta, per contro, riferito all’aggregato strutturale ed architettonico destinato ad

essere devoluto gratuitamente in buono stato di conservazione e quindi tale da poter essere utilizzato anche

successivamente alla scadenza della concessione. Lo stanziamento al fondo ammortamento finanziario è

posto pari a quanto rappresentato nel piano finanziario che prevede quote variabili in relazione all’andamento

dei proventi del traffico, al netto dei costi e delle spese di diretta imputazione. Detto criterio, in una dinamica di

normale evoluzione economica dell’utilizzo dell’infrastruttura in concessione, consente di modellare l’accumulo

dell’accantonamento secondo l’andamento crescente dei ricavi di esercizio previsti nel piano stesso. Nella

presente impostazione di bilancio consolidato, la consistenza raggiungibile dal fondo in commento, a mezzo

degli accantonamenti effettuati ogni esercizio, trova il proprio limite nel valore complessivo degli investimenti

devolvibili cui è riferito, al netto dei contributi ottenuti per sostenerli e delle quote di ammortamento tecnico

dedotte fino al 31 dicembre 1995.

Per quanto riguarda i beni gratuitamente devolvibili di Interporto Cervignano, gli stessi sono valutati al costo di

acquisizione/costruzione comprensivo degli oneri accessori e sono ammortizzati in base alla vita tecnica degli

stessi (ammortamento tecnico) ad eccezione dei terreni ammortizzati secondo la durata della concessione.

Per quanto concerne più in generale i beni non gratuitamente devolvibili, questi sono iscritti al costo

d’acquisto, aumentato degli oneri accessori, delle spese incrementative ed eventualmente rivalutato a seguito

di specifiche leggi di rivalutazione. L’ammontare iscritto in bilancio è ottenuto rettificando il valore contabile,

come sopra definito, con gli ammortamenti effettuati.

Gli ammortamenti sono calcolati in base alle aliquote fiscali, giudicate adeguate a rappresentare la residua vita

utile dei beni. Le spese di manutenzione e riparazione, che non comportano incremento del valore

patrimoniale dei beni, sono imputate al conto economico dell’esercizio.

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Gli immobili strumentali che ospitano le sedi della controllata Finest S.p.A. sono stati oggetto di rivalutazione

durante l’esercizio 2008/2009, ai sensi dell’art. 15 co. 18 del DL 185/2008, convertito nella L. 2/2009 e

successive modifiche, con l’iscrizione, al passivo, di specifica riserva del saldo attivo di rivalutazione.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni in società collegate rientranti nell’Operazione Friulia Holding sono valutate con il metodo del

patrimonio netto; a tal proposito si veda quanto specificato nel paragrafo “Area di consolidamento”.

Le partecipazioni in società verso le quali si indirizza l’attività istituzionale del Gruppo, sono considerate titoli

immobilizzati. Esse sono contabilizzate al costo di acquisizione o sottoscrizione, rettificato per riflettere perdite

durevoli di valore. In coerenza con le modalità d’intervento della società Capogruppo, per la determinazione

del valore di bilancio delle partecipazioni si tiene conto:

• del patrimonio netto risultante dagli ultimi bilanci approvati dalle società partecipate;

• dell’andamento economico delle società partecipate, valutando i bilanci anche sotto l’aspetto dei risultati

tendenziali;

• degli eventi succedutisi nelle partecipate dopo la chiusura dell’esercizio;

Ove dall’esame degli elementi analizzati risulti un accrescimento del valore della quota posseduta, viene

mantenuto inalterato il valore di costo.

Ove, invece, ne risulti un decremento considerato durevole, già in atto o di probabile manifestazione nel

periodo di possesso della quota, si procede a una conseguente e opportuna rettifica di valore.

Il valore originario delle partecipazioni viene ripristinato negli esercizi successivi qualora vengano meno i

motivi che avevano indotto in precedenti bilanci a svalutarne il costo.

I dividendi sono iscritti a bilancio nell’esercizio in cui lo stesso viene deliberato.

CREDITI

Il valore dei crediti iscritti a bilancio coincide con quello di presumibile realizzo, determinato tenendo conto

della situazione di solvibilità della controparte e delle condizioni generali di mercato. Tale valore è ottenuto

deducendo, dall’ammontare del credito rilevato secondo il criterio del costo ammortizzato, la perdita presunta

basata su valutazioni analitiche dei crediti che manifestano rischi di inesigibilità.

Ai sensi del comma 4 dell’art. 2423 del codice civile il criterio del costo ammortizzato non è applicato sia per i

crediti aventi scadenza inferiore ai 12 mesi sia per quelli aventi scadenza superiore sempreché caratterizzati

da costi di transazione di modesto importo e da un tasso di interesse desumibile del contratto non

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significativamente divergente da quello di mercato in vigore alla data di iscrizione del credito. Il cambio della

modalità di contabilizzazione è stato applicato in maniera prospettica.

I crediti per interessi di mora maturati sono iscritti a conto economico per competenza e sono valutati al

presunto valore di realizzo.

RIMANENZE

Le rimanenze di materiali di consumo (pezzi di ricambio e materiale minuto) che costituiscono la scorta tecnica

per le manutenzioni e le riparazioni del cespite autostradale, sono state valorizzate al costo di acquisizione, in

quanto inferiore al prezzo di mercato, utilizzando il metodo del Lifo.

Le rimanenze dei lavori in corso su ordinazione sono valutate in base ai corrispettivi maturati che per le opere

in delegazione intersoggettiva equivalgono ai costi consuntivati.

“ALTRI TITOLI” ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE E NELL’ATTIVO CIRCOLANTE

Sono considerati “immobilizzati” i titoli destinati a rimanere nel portafoglio del Gruppo fino alla loro naturale

scadenza. Tali titoli sono iscritti al costo di acquisto, tenuti presenti anche gli scarti di negoziazione ed

emissione, rettificato per perdite durevoli di valore.

Sono considerati “non immobilizzati” i titoli che costituiscono un temporaneo investimento della liquidità e non

attengono all’attività istituzionale. Tali titoli sono iscritti in bilancio al minor valore tra il costo di acquisto,

determinato con il metodo LIFO a scatti annuale, e il valore di mercato. Poiché i titoli sono detenuti di norma in

portafoglio per un periodo inferiore ai dodici mesi il costo d’acquisto è costituito del prezzo pagato

comprensivo dei costi accessori. Gli incrementi dell’esercizio sono valorizzati al costo medio ponderato del

periodo.

Il valore di mercato preso a riferimento per la valutazione è:

- la media aritmetica delle quotazioni rilevate nell’ultimo mese dell’esercizio, per i titoli quotati;

- le quotazioni e i rendimenti correnti di titoli aventi analoghe caratteristiche, per i titoli non quotati.

Il valore originario dei titoli viene ripristinato negli esercizi successivi, qualora vengano meno i motivi delle

rettifiche di valore effettuate.

Parimenti i titoli a reddito variabile in portafoglio che costituiscono un temporaneo investimento della liquidità e

non attengono all’attività istituzionale sono considerati “non immobilizzati”. Tali titoli a reddito variabile sono

iscritti a bilancio al minor valore tra il costo, determinato con il metodo LIFO a scatti annuale, e il valore di

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mercato o il valore di presumibile realizzo. Gli incrementi dell’esercizio sono valorizzati al costo medio

ponderato del periodo.

Per i titoli di capitale quotati il “valore di mercato” è pari alla media delle quotazioni rilevate nell’ultimo mese

dell’esercizio.

Per i titoli di capitale non quotati il “valore di presumibile realizzo” è rappresentato dal valore di costo rettificato

per tener conto di eventuali diminuzioni di valore.

Il valore originario dei titoli viene ripristinato negli esercizi successivi, qualora vengano meno i motivi delle

rettifiche di valore effettuate.

CASSA E DISPONIBILITÀ

Le disponibilità liquide sono rappresentate dalle giacenze dei conti correnti bancari.

I Depositi Bancari e Postali sono valutati al presumibile valore di realizzo che risulta coincidere con il loro

valore nominale, aumentato degli interessi maturati alla data del bilancio.

RATEI E RISCONTI

I criteri utilizzati per la determinazione dei ratei e dei risconti fanno riferimento al concetto di attribuzione

all’esercizio di competenza dei costi e dei ricavi comuni a più esercizi.

DEBITI

I debiti sono rilevati secondo il criterio del costo ammortizzato. Ai sensi del comma 4 dell’art. 2423 del codice

civile il criterio del costo ammortizzato non è applicato sia per i debiti aventi scadenza inferiore ai 12 mesi sia

per quelli aventi scadenza superiore sempreché caratterizzati da costi di transazione di modesto importo e da

un tasso di interesse desumibile del contratto non significativamente divergente da quello di mercato in vigore

alla data di iscrizione del debito. Il cambio della modalità di contabilizzazione è stato applicato in maniera

prospettica.

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

Il trattamento di fine rapporto è stanziato a fronte della passività maturata nei confronti dei dipendenti in

conformità alla legislazione vigente e ai contratti collettivi di lavoro e integrativi aziendali.

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FONDO DI RIPRISTINO E SOSTITUZIONE

Il fondo di ripristino e sostituzione ha la finalità di realizzare una corretta ripartizione nei diversi esercizi dei

costi di manutenzione, ammodernamento e rinnovo dei beni gratuitamente devolvibili – Autostradali.

L’accantonamento è determinato sulla base degli interventi manutentivi previsti nel piano finanziario al fine di

mantenere in buono stato di conservazione ed in efficienza l’infrastruttura autostradale in concessione.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie sono rilevate in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nell’apposita riserva negativa.

ALTRI FONDI

Gli “Altri fondi” sono stanziati a fronte delle passività, di esistenza certa o probabile per i quali tuttavia, alla

chiusura dell’esercizio, non sono determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza.

Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione alla data di

redazione del bilancio.

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Il Gruppo non fa uso di strumenti finanziari derivati diversi da quelli previsti negli accordi stipulati in occasione

dell’acquisizione delle partecipazioni e finalizzati all’eventuale smobilizzo delle stesse. Tutti gli strumenti

finanziari derivati del Gruppo sono iscritti al fair value determinato con riferimento al valore che risulta da

modelli e tecniche di valutazione generalmente accettati. Tale fair value non è determinato se dall'applicazione

dei modelli ricordati non emerge un risultato attendibile.

RICAVI E COSTI

I ricavi ed i costi sono iscritti secondo il principio della prudenza e competenza economica.

INTERESSI ATTIVI E PASSIVI

Gli interessi attivi e passivi sono iscritti nel rispetto del principio della competenza temporale secondo il

metodo “pro-rata temporis”. Gli interessi includono gli oneri e i proventi aventi natura assimilabile.

IMPOSTE SUL REDDITO

Lo stanziamento delle imposte correnti è determinato in base ad un calcolo analitico dell’onere di competenza

dell’esercizio, secondo la normativa vigente.

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Il Gruppo provvede ad effettuare i dovuti stanziamenti inerenti la fiscalità anticipata e differita.

I relativi conteggi sono stati effettuati in base alle seguenti regole:

- imposte anticipate: sono iscritte in bilancio sulla base della ragionevole certezza del loro recupero tenuto

conto delle prospettive future di redditività;

- imposte differite: sono calcolate senza limiti temporali.

Nel calcolo sono state utilizzate le aliquote fiscali che in base alla normativa attuale risulteranno in vigore al

momento in cui le differenze temporanee si riverseranno.

In occasione di ogni bilancio le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite sono valutate alla

luce sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme, che delle mutate capacità di recupero dei crediti iscritti

da parte del Gruppo.

GARANZIE E IMPEGNI

Gli impegni e le garanzie sono indicati nella presente nota integrativa al loro valore contrattuale. Non si tiene

conto dei rischi di natura remota.

ALTRE INFORMAZIONI

MONETA DI CONTO DEL BILANCIO

Tutti i valori esposti in bilancio sono esposti in Euro. I valori esposti nella nota integrativa sono in migliaia di

Euro, se non diversamente specificato.

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PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI

La voce crediti verso soci per versamenti ancora dovuti si riferisce agli ammontari ancora da richiamare

riconducibili all’aumento di capitale perfezionato nel corso del mese di febbraio 2015 mediante l’emissione di

n. 5.710.353 azioni correlate del valore nominale di Euro 1,00 e sovrapprezzo di Euro 2,00 per azione.

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Le immobilizzazioni immateriali sono costituite dalle seguenti voci:

Si forniscono di seguito le variazioni registrate nel corso dell’esercizio:

COSTI DI SVILUPPO

DIRITTI DI BREVETTO INDUSTRIALI E DIRITTI DI UTILIZZAZIONE DELLE OPERE D’INGEGNO

La posta si riferisce prevalentemente ai diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno

di proprietà di S.p.A. Autovie Venete.

immobilizzazioni immateriali 30.6.2018 30.6.2017

Costi di impianto e ampliamento -- --

Costi di sv iluppo -- 2

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno 799 688

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 124 123

Immobilizzazioni in corso ed acconti 246 95

Altre 20 17

Totale immobilizzazioni immateriali 1.189 925

Costi di sviluppo Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 17 -- 15 -- 2

Acquisizioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 2 -- -2

Trasferimenti da/ad altra voce -- -- -- -- --

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -- -- --

Totale costi di sviluppo 17 -- 17 -- 0

Diritti opere dell'ingegno Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 4.733 -- 4.045 -- 688

Acquisizioni dell'esercizio 883 -- -- -- 883

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 772 -- -772

Trasferimenti da/ad altra voce -- -- -- -- --

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -256 -- -256 -- --

Totale diritti opere dell'ingegno 5.360 -- 4.561 -- 799

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CONCESSIONI, LICENZE, MARCHI E DIRITTI SIMILI

La voce è principalmente riferibile alle concessioni e licenze riconducibili al settore delle infrastrutture e

trasporti.

IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO ED ACCONTI

Durante la fase di realizzazione, in questa voce, vengono iscritti anche gli interventi di costruzione di opere

infrastrutturali viarie complementari, la cui proprietà resterà in capo a terzi e la copertura finanziaria è posta a

carico di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Tali opere sono ritenute utili per creare la continuità dei

flussi veicolari fra la rete locale e la rete autostradale, pertanto, esse integrano e completano la funzionalità

della rete autostradale gestita dal Gruppo.

Nel corso dell’esercizio appena concluso sono state avviate le fasi di implementazione e realizzazione del

nuovo software contabile e gestionale per il settore della finanza a supporto delle PMI del territorio. Tale

software entrerà in esercizio nel corso dell’esercizio 2018/2019.

ALTRE

Il valore residuo è principalmente costituito da oneri inerenti lavori di adduzione alla rete autostradale, rimasti a

carico del Gruppo, che sono ammortizzati lungo la durata della concessione autostradale.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 1.357 -- 1.234 -- 123

Acquisizioni dell'esercizio 4 -- -- -- 4

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 3 -- -3

Trasferimenti da/ad altra voce -- -- -- -- --

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- --

Totale concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1.361 -- 1.237 -- 124

Immobilizzazioni in corso e acconti Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 95 -- -- -- 95

Acquisizioni dell'esercizio 325 -- -- -- 325

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Trasferimenti da/ad altra voce -174 -- -- -- -174

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -- -- --

Totale immobilizzazioni in corso e acconti 246 -- -- -- 246

Altre Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 1.822 -- 1.805 -- 17

Acquisizioni dell'esercizio 20 -- -- -- 20

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 17 -- -17

Trasferimenti da/ad altra voce -31 -- -31 -- --

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -- -- --

Totale altre 1.811 -- 1.791 -- 20

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IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Le immobilizzazioni materiali sono costituite dalle seguenti voci:

La significativa variazione intervenuta nei beni gratuitamente devolvibili è riconducibile alla prosecuzione nel

corso dell’esercizio appena concluso delle opere di adeguamento e ammodernamento della tratta autostradale

assentita.

Si forniscono di seguito le variazioni registrate nel corso dell’esercizio:

TERRENI E FABBRICATI

La voce rappresenta i terreni ed i fabbricati di proprietà del Gruppo.

IMPIANTI E MACCHINARI

Immobilizzazioni materiali 30.6.2018 30.6.2017

Terreni e fabbricati 7.411 7.800

Impianti e macchinario 325 349

Attrezzature industriali e commerciali 2.858 2.191

Altri beni 163 164

Immobilizzazioni in corso ed acconti 13 40

Beni gratuitamente devolv ibili 458.960 376.139

Totale immobilizzazioni matriali 469.730 386.683

Terreni e fabbricati Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 30.968 4.269 20.428 7.009 7.800

Acquisizioni dell'esercizio 30 -- -- -- 30

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 420 -- -420

Trasferimenti da/ad altra voce -- -- -- -- --

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -1 -- 1

Totale terreni e fabbricati 30.998 4.269 20.847 7.009 7.411

Impianti e macchinari Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 2.126 -- 1.777 -- 349

Acquisizioni dell'esercizio 69 -- -- -- 69

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 93 -- -93

Trasferimenti da/ad altra voce -- -- -- -- --

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -36 -- -36 -- --

Totale impianti e macchinari 2.159 -- 1.834 -- 325

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ATTREZZATURE INDUSTRIALI E COMMERCIALI

Le attrezzature industriali e commerciali rappresentano automezzi, apparecchiature elettroniche, mezzi per la

sicurezza e per la gestione del traffico e mobili di proprietà delle società facenti parte del gruppo Friulia per

l’esercizio delle rispettive attività.

Le acquisizioni dell’esercizio si riferiscono prevalentemente all’acquisto di apparecchiature elettroniche e di

impianti tecnologici, di attrezzature e di arredi ad uso ufficio e altri beni minori.

ALTRI BENI

IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO ED ACCONTI

BENI GRATUITAMENTE DEVOLVIBILI

Attezzature industriali e commerciali Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 21.318 -- 18.718 409 2.191

Acquisizioni dell'esercizio 1.597 -- -- -- 1.597

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 963 -- -963

Trasferimenti da/ad altra voce 40 -- -- -- 40

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -470 -- -464 -- -6

Totale 22.485 -- 19.217 409 2.859

Altri beni Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 2.143 -- 1.979 -- 164

Acquisizioni dell'esercizio 22 -- -- -- 22

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 23 -- -23

Trasferimenti da/ad altra voce -- -- -- -- --

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -- -- --

Totale altri beni 2.165 -- 2.002 -- 163

Immobilizzazioni in corso e acconti Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 40 -- -- -- 40

Acquisizioni dell'esercizio 13 -- -- -- 13

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Trasferimenti da/ad altra voce -40 -- -- -- -40

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -- -- --

Totale immobilizzazioni in corso e acconti 13 -- -- -- 13

Beni gratuitamente devolvibili Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 1.216.633 92.674 933.168 -- 376.139

Acquisizioni dell'esercizio 137.323 -- -- -- 137.323

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 53.517 -- -53.517

Trasferimenti da/ad altra voce -702 -- -- -- -702

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -752 -- -469 -- -283

Totale beni gratuitamente devolvibili 1.352.502 92.674 986.216 -- 458.960

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I beni gratuitamente devolvibili rappresentano sia i cespiti autostradali ed i beni ad essi collegati che la

controllata S.p.A. Autovie Venete è chiamata a trasferire contro pagamento dell’indennizzo da parte del

soggetto subentrante (pari a Euro 430.748 mila) sia i beni gestiti da Interporto Cervignano del Friuli S.p.A.,

anch’essi soggetti a devoluzione a scadenza della concessione (pari a Euro 28.212 mila).

In particolare con riferimento ai cespiti autostradali ed ai beni a ciò collegati gratuitamente devolvibili della

controllata S.p.A. Autovie Venete i dettagli risultano essere i seguenti:

BENI GRATUITAMENTE DEVOLVIBILI IN ESERCIZIO AUTOSTRADA IN ESERCIZIO (A4 - A23 - A28)

I trasferimenti da altra voce si riferiscono prevalentemente al passaggio in esercizio dei lavori relativi a terza

corsia completamento tratto Quarto d’Altino-S.Donà di Piave.

PROLUNGAMENTO A28 IN ESERCIZIO

Non si rilevano variazioni significative intervenute nel corso dell’esercizio appena concluso.

VILLESSE - GORIZIA IN ESERCIZIO

Non si rilevano variazioni significative intervenute nel corso dell’esercizio appena concluso.

Beni gratuitamente devolvibili in esercizio autostrada in esercizio (A4, A23 A28)

Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 596.697 92.440 -- -- 689.137

Acquisizioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Trasferimenti da/ad altra voce 3.394 -- -- -- 3.394

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -237 -- -- -- -237

Totale 599.854 92.440 -- -- 692.294

Prolungamento A28 in esercizio Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 340.033 -- -- -- 340.033

Acquisizioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Trasferimenti da/ad altra voce 52 -- -- -- 52

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -- -- --

Totale prolungamento A28 in esercizio 340.085 -- -- -- 340.085

Villesse Gorizia in esercizio Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 147.827 -- -- -- 147.827

Acquisizioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Trasferimenti da/ad altra voce 185 -- -- -- 185

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -- -- --

Totale Villesse Gorizia in esercizio 148.012 -- -- -- 148.012

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Il fondo ammortamento tecnico, dedotto fino al 31.12.1995, è da considerarsi dall’esercizio 1996 parte

integrante del fondo ammortamento finanziario.

Come illustrato nella sezione dei principi contabili utilizzati per la redazione del bilancio, la quota di

ammortamento finanziario a carico dell’esercizio è pari a quanto rappresentato nel piano finanziario in vigore

alla data del presente documento, che prevede quote variabili in relazione all’andamento dei proventi del

traffico al netto dei costi e delle spese di diretta imputazione.

Con decreto dell’Agenzia delle Entrate prot. n. 2011/9460 di data 09.04.2011 è stato dato riconoscimento,

anche fiscale, alle quote di ammortamento finanziario previste nel piano in vigore.

ALTRI BENI GRATUITAMENTE DEVOLVIBILI

I decrementi riguardano principalmente la dismissione di beni completamente ammortizzati.

IMMOBILIZZAZIONI DEVOLVIBILI IN CORSO ED ACCONTI

Fondo ammortamento beni gratuitamente devolvibili 30.6.2017 Incrementi Decrementi Trasferimenti 30.6.2018

FONDO AMMORTAMENTO TECNICO:

Autostrada A4 - A23 - A28 58.754 -- -- -- 58.754

Prolungamento 28 14.455 -- -- -- 14.455

CONTRIBUTI:

Contributo Stato 156.629 -- -- -- 156.629

Contributo Comunità Europea 1.662 -- -- -- 1.662

Contributo A.N.A.S. A28 Pordenone-Conegliano 12.911 -- -- -- 12.911

Contributi altri Enti Pubblici 363 -- -- -- 363

Contributi da Privati 9.859 -- -- -- 9.859

FONDO AMMORTAMENTO FINANZIARIO 637.956 51.271 -- -- 689.227

Totale fondo ammortamento beni gratuitamente devolvibili 892.589 51.271 -- -- 943.860

Altri beni gratuitamente devolvibili Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 8.128 234 8.362 -- --

Acquisizioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Trasferimenti da/ad altra voce -- -- -- -- --

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -359 -- -359 -- --

Totale altri beni gratuitamente devolvibili 7.769 234 8.003 -- --

Immobilizzazioni devolvibili e acconti Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 62.093 -- -- -- 62.093

Acquisizioni dell'esercizio 135.800 -- -- -- 135.800

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Trasferimenti da/ad altra voce -3.631 -- -- -- -3.631

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -46 -- -- -- -46

Totale immobilizzazioni devolvibili e acconti 194.216 -- -- -- 194.216

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Gli incrementi delle immobilizzazioni devolvibili in corso sono così dettagliabili:

Autostrada A4-A23-A28:

- realizzazione della terza corsia Euro 130.949 mila (di cui Euro 103.564 mila riferibili al tratto Ponte

Tagliamento – Gonars e svincolo Palmanova, Euro 18.442 mila al tratto S. Donà di Piave-Svincolo di

Alvisopoli, Euro 8.866 mila al tratto Gonars-Villesse, Euro 42 mila al nuovo casello di Alvisopoli ed Euro 35

mila al tratto Quarto d’Altino-S. Donà di Piave);

- adeguamento del centro servizi di Palmanova Euro 3.879 mila;

- barriere fonoassorbenti comuni Campoformido, Azzano X e Duino-Aurisina Euro 321 mila;

- caserma Polstrada di S. Donà di Piave Euro 165 mila;

- rifacimento barriera caselli Lisert e Portogruaro Euro 102 mila;

- centro servizi e magazzino ricovero auto Porcia Euro 95 mila;

- piano di sicurezza autostradale - adeguamento piste di immissione Euro 31 mila;

- altri interventi minori Euro 20 mila.

Prolungamento A28:

- lavori di completamento lotto 29 Sacile ovest - Conegliano Euro 43 mila;

- lavori di riqualificazione delle barriere di sicurezza bordo ponte Euro 8 mila.

Raccordo autostradale Villesse-Gorizia:

- interventi previsti nel piano finanziario vigente Euro 185 mila.

Per i trasferimenti ad altre voci si rimanda a quanto già commentato per i passaggi in esercizio

nelle precedenti tabelle.

Le rettifiche sono afferenti principalmente ad importi stanziati negli esercizi precedenti e

successivamente rettificati e/o riclassificati.

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BENI GRATUITAMENTE DEVOLVIBILI IN ESERCIZIO DELL’INFRASTRUTTURA INTERPORTUALE

Tali beni rappresentano il complesso interportuale sito in Cervignano del Friuli (UD).

IMMOBILIZZAZIONI DEVOLVIBILI IN CORSO ED ACCONTI DELL’INFRASTRUTTURA INTERPORTUALE

Tali beni rappresentano prevalentemente magazzini in costruzione nel complesso interportuale di Cervignano

del Friuli.

Per quanto concerne le rivalutazioni operate dal Gruppo su tutte le categorie di beni aziendali, queste sono

sintetizzate nella tabella di seguito riportata:

TABELLA RIEPILOGATIVA RIVALUTAZIONI EFFETTUATE

Beni gratuitamente devolvibili in esercizio Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 60.209 -- 32.216 -- 27.993

Acquisizioni dell'esercizio 108 -- -- -- 108

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 2.246 -- -2.246

Trasferimenti da/ad altra voce 702 -- -- -- 702

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -119 -- -119 -- --

Totale beni gratuitamente devolvibili in esercizio 60.900 -- 34.343 -- 26.557

Immobilizzazione devolvibili in corso ed acconti Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 1.645 -- -- -- 1.645

Acquisizioni dell'esercizio 713 -- -- -- 713

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- -- -- --

Trasferimenti da/ad altra voce -703 -- -- -- -703

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -- -- --

Totale immobilizzazione devolvibili in corso ed acconti 1.655 -- -- -- 1.655

Rivalutazioni effettuateriv. Legge

576/75riv. Legge

72/83riv. Legge

408/90riv. Legge

413/91riv. Legge

342/00riv. Legge

2/09Valori all'inizio dell'esercizio -- 504 -- 731 1.453 1.847

Acquisizioni dell'esercizio -- -- -- -- -- --

Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- -- -- -- --

Trasferimenti da/ad altra voce -- -- -- -- -- --

Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio 7.294 21.059 64.274 33 -- --

Totale rivalutazioni effettuate 7.294 21.563 64.274 764 1.453 1.847

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IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE

PARTECIPAZIONI

Per partecipazioni si intendono i diritti, rappresentati o meno da titoli, che realizzano attraverso il possesso di

quote nel capitale di altre imprese, un legame durevole destinato a sviluppare l’attività delle partecipate e della

partecipante.

Si segnala che il Gruppo non ha partecipazioni che risultano iscritte per un valore significativamente superiore

al loro “fair value”.

Con riferimento alla variazione intervenuta nella voce “Partecipazioni in imprese controllate”, si segnala che la

stessa è riferibile al trasferimento della residua partecipazione detenuta in Friulia Veneto Sviluppo SGR S.p.A.

a Veneto Sviluppo S.p.A..

Più in dettaglio, i movimenti delle partecipazioni in imprese controllate avvenuti nell’esercizio sono i seguenti:

Si rimanda all’Allegato 1 per le informazioni circa la percentuale di possesso delle società controllate e i dati

sintetici delle stesse.

Le partecipazioni in società collegate e le partecipazioni in altre imprese rappresentano quote di società per

azioni, società a responsabilità limitata e società cooperative acquisite prevalentemente nell’ambito

Partecipazioni 30.6.2018 30.6.2017

Partecipazioni in imprese controllate -- 1.151

Partecipazioni in imprese collegate 104.886 111.304

Partecipazioni in altre imprese 26.419 28.496

Totale partecipazioni 131.305 140.951

30.6.2018

A. Rimanenze iniziali 1.151

B. Aumenti --

B.1 Acquisti o sottoscrizioni --

B.2 Riprese di valore --

B.3 Rivalutazioni --

B.4 Altre variazioni --

C. Diminuzioni --

C.1 Vendite -1.151

C.2 Rettifiche di valore --

C.3 Altre variazioni --

D. Rimanenze finali --

E. Rivalutazioni totali --

F. Rettifiche totali --

Movimenti partecipazioni controllate

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dell’esercizio dell’attività istituzionale del Gruppo ed in particolare di Friulia S.p.A. e Finest S.p.A.. Tali

partecipazioni sono valutate al costo storico rettificato per perdite durevoli di valore, come meglio illustrato in

precedenza nella Parte A – Criteri e metodi di consolidamento e valutazione della presente nota integrativa.

La classificazione di dette interessenze in “partecipazioni in imprese collegate” ovvero “partecipazioni in altre

imprese” è determinata sulla base della possibilità del Gruppo di esercitare un’influenza notevole nella società

oggetto di investimento ed è conseguenza della percentuale di diritti di voto esercitabili in assemblea, in

conformità a quanto previsto dal terzo comma dell’art. 2359 del c.c..

Tra le imprese collegate vi sono inoltre le interessenze detenute dal Gruppo in società collegate strategiche.

Pertanto le partecipazioni in imprese collegate possono suddividersi secondo il seguente dettaglio:

L’incremento rilevato nelle partecipazioni in imprese collegate strategiche rispetto all’esercizio precedente è

dovuto principalmente all’acquisizione di un’interessenza significativa in Interporto di Trieste S.p.A..

L’acquisizione di tale interessenza è avvenuta preliminarmente mediante un’operazione di permuta: Regione

Autonoma Friuli Venezia Giulia ha ceduto partecipazioni detenute in Interporto di Triste S.p.A. ricevendo, a

titolo di corrispettivo, azioni di Friulia S.p.A., per un controvalore di Euro 2.883 mila, detenute dalla Finanziaria

Regionale stessa. Successivamente Friulia S.p.A. ha sottoscritto un aumento di capitale di Interporto di Trieste

S.p.A. sottoscrivendo nuove azioni per un controvalore di Euro 3.000 mila. L’adozione della valutazione con il

metodo del patrimonio netto sia per Interporto di Trieste S.p.A. che per Alpe Adria, partecipazione strategica

storicamente detenuta da Friulia S.p.A., giustifica la residua variazione.

Più in generale, pertanto, al 30 giugno 2018 le imprese collegate strategiche, valutate con il metodo del

patrimonio netto risultano essere:

* dati da bilancio al 31 dicembre 2017

Partecipazioni in imprese collegate 30.6.2018 30.6.2017

Partecipazioni in imprese collegate assunte nell'ambito dell'attiv ità di investimento 98.676 111.220

Partecipazione in imprese collegate strategiche 6.210 84

Totale partecipazioni in imprese collegate 104.886 111.304

Ragione sociale Sede Capitale sociale*Patrimonio netto

Ultimo bilancio*

Utile/

perdita*

Quota di

possesso

Valore con il

metodo del

Patrimonio

netto**

Utile/perdita

da valutaz.

con il PN**

Interporto di Trieste S.p.A. Monrupino (TS) 9.359.136 14.096.210 296.255 39,99% 6.087.272 -27.708

Società Alpe Adria S.p.A. Trieste 120.000 301.991 58.096 33,33% 122.467 37.945

Totale 9.479.136 14.398.201 354.351 6.209.739 10.237

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Con riferimento alla situazione patrimoniale ed economica utilizzata ai fini del consolidamento si rimanda alla

parte A della presente nota e più in particolare nella sezione dedicata ai criteri e metodi di consolidamento.

Come prescritto dall’OIC, Il Gruppo è tenuto all’iscrizione a bilancio del fair value degli strumenti derivati da

esso detenuti. In particolare, il principio contabile OIC 32 “ha lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione,

classificazione e valutazione degli strumenti finanziari derivati, nonché le tecniche di valutazione del fair value

degli strumenti finanziari derivati e le informazioni da presentare nella nota integrativa”.

Il Gruppo ha analizzato gli impegni negoziati all’atto del perfezionamento degli interventi e finalizzati allo

smobilizzo degli stessi che, in conformità alle previsioni del richiamato principio contabile, costituiscono degli

strumenti finanziari derivati (opzioni). Tenuto conto della tipologia e delle caratteristiche di tali strumenti e dei

relativi sottostanti, nonché delle controparti obbligate, le considerazioni e le ulteriori valutazioni effettuate non

hanno determinato effetti sullo stato patrimoniale e/o sul conto economico del Gruppo, anche ai sensi del

comma 5 dell’art. 2426 del codice civile.

Pertanto pur nella consapevolezza delle difficoltà anche valutative dello strumento derivato in esame, il

Gruppo ritiene lo stesso adeguato alla propria operatività in quanto consente di rispettare le previsioni

statutarie e di legge che regolamentano gli interventi garantendo una rotatività delle risorse assegnate a

servizio delle PMI del territorio.

Per quanto riguarda infine l’elenco delle partecipazioni in imprese collegate e le partecipazioni in altre imprese

assunte nell’ambito dell’attività di investimento, si rimanda all’allegato 1.

CREDITI

I crediti verso imprese collegate possono essere suddivisi come segue:

I crediti verso imprese collegate assunte nell’ambito dell’attività di investimento rappresentano

prevalentemente finanziamenti erogati alle società in cui il Gruppo detiene una partecipazione che gli

consente di esercitare un’influenza notevole.

I crediti verso imprese collegate assunte nell’ambito dell’attività di investimento per un ammontare pari a Euro

4.270 mila rappresentano finanziamenti erogati a clienti Extracomunitari.

Crediti verso imprese collegate 30.6.2018 30.6.2017

Verso imprese collegate assunte nell'ambito dell'attiv ità di investimento 32.107 36.421

Verso imprese collegate strategiche -- --

Totale crediti imprese collegate 32.107 36.421

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La ripartizione temporale dei crediti verso imprese collegate è la seguente:

Il Fondo svalutazione, pari a Euro 0,1 milioni, è stanziato in modo tale da coprire le presumibili inesigibilità

evidenziate sul credito in essere, tenuto conto anche delle garanzie che lo assistono.

I crediti verso altri possono essere suddivisi come segue:

La voce “Crediti verso altre imprese assunte nell’ambito dell’attività di investimento e dilazioni” rappresenta

prevalentemente finanziamenti erogati alle società in cui il gruppo non è in grado di esercitare alcuna attività di

influenza notevole. In tale voce trovano iscrizione anche le dilazioni concesse in occasione del riscatto delle

partecipazione al nuovo socio subentrante.

I finanziamenti verso altre imprese assunte nell’ambito dell’attività di investimento per un ammontare pari a

Euro 1.747 mila sono nei confronti di clienti extracomunitari e per un ammontare pari a Euro 8.275 mila sono

nei confronti di clienti comunitari non nazionali. Il residuo valore è verso clienti nazionali.

Nella voce "Crediti verso altri" trova iscrizione il credito verso Agenzia Regionale Promotur (Euro 981 mila), già

Promotur S.p.A., derivante dalla conclusione del rapporto di associazione in partecipazione rimborsabile

secondo un piano di rientro concordato in 12 annualità l’ultima delle quali scadente il 01.01.2022. Il credito non

presenta rate con scadenze superiori a 5 anni.

La ripartizione temporale dei crediti verso altri è la seguente:

Scadenze

Entro l'esercizio successivo 7.399

Oltre l'esercizio successivo ed entro cinque anni 16.340

Oltre cinque anni 8.369

Totale 32.107

30.6.2018 30.6.2017

Verso imprese assunte nell'ambito dell'attiv ità di investimento e dilazioni 34.303 35.472

Depositi cauzionali e diversi 221 221

Totale crediti verso altri 34.524 35.693

Scadenze

Entro l'esercizio successivo 16.203

Oltre l'esercizio successivo ed entro cinque anni 12.733

Oltre cinque anni 5.588

Totale 34.524

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Il Fondo svalutazione, pari a Euro 13,4 milioni, è stanziato in modo tale da coprire le presumibili inesigibilità

evidenziate sul credito in essere tenuto conto anche delle garanzie che lo assistono.

ALTRI TITOLI

Al 30 giugno 2018 il Gruppo detiene titoli emessi da partecipate ed acquisiti nell’ambito dell’esercizio

dell’attività caratteristica di investimento nelle PMI del territorio per un corrispettivo complessivamente pari a

Euro 2,3 milioni.

ATTIVO CIRCOLANTE

RIMANENZE

Le rimanenze sono iscritte nell’attivo circolante per un valore pari a Euro 1.121 mila (Euro 1.243 mila al 30

giugno 2017). Di seguito si evidenzia la composizione delle stesse:

I lavori in corso su ordinazione sono costituiti da opere in delegazione intersoggettiva realizzate, per conto

della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, sulla base delle convenzioni stipulate, e dalle progettazioni

acquisite a seguito della fusione con l’ex controllata Autovie Servizi S.p.A..

A seguito del recepimento dei nuovi principi contabili nazionali (vedasi introduzione) a partire dall’esercizio

2016 i saldi dei lavori in corso su ordinazione vengono esposti al netto degli importi già fatturati.

Rimanenze 30.6.2018 30.6.2017

Materiali di manutenzione e riparazione beni devolv ibili 927 1.042

Materiali di manutenzione e riparazione beni non devolv ibili 152 107

Totale materie prime sussidiarie e di consumo 1.079 1.149

Variante S.S. 352 dal casello di Paomanova alla S.S. 14 (Lotto 2) -- --

Variante S.S. 352 dal casello di Paomanova alla S.S. 14 (Lotto 3) -- --

Nuovo collegamento tra Palmanova e il "Triangolo della sedia" nell'area manzanese -- --

Bretella di collegamento S. Giovanni al Tempio e Z.I. La Croce -- --

Bretella di collegamento Caneva e Ronc di S. Michele -- --

Sv incolo di Gradisca raccordo Villesse-Gradisca 34 49

Circonvallazione sud di Pordenone -- --

Progettazioni ex Autov ie Serv izi SpA 8 45

Piano particolareggiato Interporto di Cerv ignano del Friuli -- --

Totale lavori in corso su ordinazione 42 94

Totale rimanenze 1.121 1.243

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I materiali di manutenzione e riparazione, sia dei beni devolvibili che dei beni non devolvibili, sono

rappresentati principalmente da giacenze di materiali di manutenzione, minuterie, ricambi, materiali di

biglietteria e cancelleria, carburanti e lubrificanti.

CREDITI VERSO CLIENTI

I crediti verso clienti ammontano complessivamente a Euro 10.467 mila al 30 giugno 2018 (Euro 7.574 mila al

30 giugno 2017).

I crediti verso clienti sono tutti esigibili entro l’esercizio successivo.

CREDITI VERSO IMPRESE CONTROLLATE

I crediti verso imprese controllate al 30 giugno 2018 sono nulli.

I crediti verso imprese controllate al 30 giugno 2017 erano tutti esigibili entro l’esercizio successivo ed

essendo le controllate imprese site nel territorio italiano, i crediti in oggetto erano tutti verso controparti

nazionali.

CREDITI VERSO IMPRESE COLLEGATE

I crediti verso imprese collegate, pari a Euro 64 mila al 30 giugno 2018 (Euro 179 mila al 30 giugno 2017),

rappresentano i saldi a credito per prestazioni di servizi resi alle società collegate identificate in precedenza in

sede di analisi della voce “Partecipazioni in imprese collegate” delle immobilizzazioni finanziarie.

I crediti verso imprese collegate sono tutti esigibili entro l’esercizio successivo e sono tutti verso controparti

nazionali.

CREDITI TRIBUTARI

La voce “Crediti tributari” sono iscritti per un valore pari a Euro 953 mila (Euro 3.338 mila al 30 giugno 2017).

La variazione rispetto all’esercizio precedente è prevalentemente riconducibile alla maturazione di un maggior

credito IRAP in conseguenza delle intervenute modifiche legislative.

Crediti tributari 30.6.2018 30.6.2017

Credito IRES 942 2.893

Credito IVA -- 138

Credito IRAP 11 307

Imposte su istanza di rimborso -- 0

Altri crediti -- 0

Totale crediti tributari 953 3.338

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IMPOSTE ANTICIPATE

Le imposte anticipate ammontano a Euro 2.301 mila (Euro 2.516 mila al 30 giugno 2017).

I movimenti delle imposte anticipate nel corso dell’esercizio sono stati i seguenti:

In dettaglio la voce risulta così composta:

Si precisa che, in ottemperanza al principio generale della prudenza, sono stati esclusi dal conteggio delle

imposte anticipate gli importi di cui, pur riferendosi a differenze temporanee, risulta indeterminabile in modo

oggettivo il momento del loro utilizzo lasciando quindi dubbi sulla loro effettiva ricuperabilità. Parimenti e per le

stesse ragioni non sono state considerate quelle poste il cui effetto complessivo è destinato ad esaurirsi in un

orizzonte temporale eccessivamente esteso.

CREDITI VERSO ALTRI

I crediti verso altri sono iscritti per un valore pari a Euro 56.344 mila (Euro 54.606 mila al 30 giugno 2017). Di

seguito si evidenzia la composizione degli stessi:

I crediti per contributi in essere al 30 giugno 2018 si riferiscono prevalentemente a posizioni creditorie vantate

dalla controllata Interporto Cervignano del Friuli S.p.A. (Euro 1.646 mila al 30 giugno 2018) nei confronti dello

Stato per contributi ancora da incassare e finalizzati alla realizzazione delle opere previste nei programmi

pluriannuali di investimento concordati, tra l’altro, con l’Ente Erogatore.

Imposte anticipate

Saldo iniziale 2.516

Incrementi dell'esercizio --

Utilizzi dell'esercizio -215

Totale a bilancio 2.301

Imposte anticipate Imponibile IRES IRAP Totale

Rettifiche su crediti 10.742 2.241 23 2.264

Costi a deducibilità differita IRES 150 36 -- 36

Totale imposte anticipate 10.892 2.277 23 2.301

Crediti verso altri 30.6.2018 30.6.2017

Società autostradali interconnesse 45.652 48.464

Crediti per contributi 1.837 1.833

Personale 1.438 1.461

Anticipi e crediti verso fornitori 1.845 663

Gestori dei pagamenti con bancomat e carte di credito 851 743

Cauzioni 130 130

Altri crediti 4.591 1.312

Rettifiche di valore -- --

Totale crediti verso altri 56.344 54.606

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Tutti i crediti sono nei confronti di controparti nazionali.

La ripartizione temporale dei crediti in oggetto è la seguente:

ALTRI TITOLI

I titoli in portafoglio sono rappresentati principalmente da Obbligazioni quotate per lo più emesse da Stati

Sovrani e da primari emittenti oltre che da azioni di Sicav e/o quote di fondi comuni di investimento il cui profilo

di rischio risulta contenuto e coerente con le prudenti politiche di gestione della liquidità adottate dal Gruppo.

Essi costituiscono un temporaneo investimento della liquidità e non sono attinenti all’attività istituzionale, ad

eccezione dei prestiti obbligazionari emessi da imprese collegate e/o altre imprese assunte nell’ambito

dell’attività di investimento.

Al 30 giugno 2018 i titoli in portafoglio ammontano complessivamente a Euro 100.025 mila (Euro 93.849 mila

al 30 giugno 2017).

Nell’esercizio appena concluso, il Gruppo ha investito la liquidità generata dalla gestione caratteristica sia in

depositi a vista sia in titoli obbligazionari i cui rendimenti tuttavia, a seguito della politica monetaria

ultraespansiva, sono risultati molto contenuti.

Si precisa infine che le soluzioni di investimento implementate sono sempre caratterizzate da un profilo di

rischio/rendimento coerente con le politiche di gestione della liquidità adottate dal Gruppo e, pertanto, molto

prudenti.

Nella voce azioni/quote a reddito variabile si trovano iscritte le quote del Fondo AlAdInn Ventures (fondo

gestito dalla partecipata Friulia Veneto Sviluppo S.G.R. S.p.A.) acquistate da Friulia S.p.A.. Si ricorda infatti

che, in data 2 luglio 2007, Friulia S.p.A. ha sottoscritto quote del Fondo AlAdInn Ventures per Euro 5.000 mila

ed ha successivamente provveduto a versare gli ammontari di volta in volta richiamati. Friulia S.p.A. inoltre ha

partecipato anche alla seconda emissione di quote del Fondo AlAdInn Ventures perfezionatasi a gennaio

2010. Alla data di chiusura dell’esercizio le quote sottoscritte e interamente liberate, pari a 241,65 sono iscritte

Scadenze

Entro l'esercizio successivo 53.594

Oltre l'esercizio successivo ed entro cinque anni 2.717

Oltre cinque anni 33

Totale 56.344

Altri titoli 30.6.2018 30.6.2017

Altri titoli 100.025 93.849

Totale altri titoli 100.025 93.849

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per un valore di Euro 1.179 mila. La politica di investimento del fondo è orientata ad interventi in imprese

prevalentemente non quotate, che operino in settori innovativi caratterizzati da buone prospettive di crescita e

sviluppo aventi sede in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia e Slovenia. Il fondo è attualmente in fase di

valorizzazione.

Inoltre, sempre nella voce azioni/quote a reddito variabile si trovano iscritte le quote del Fondo Sviluppo PMI

(fondo istituito dalla controllata Friulia Veneto Sviluppo S.G.R. S.p.A.) acquistate da Friulia S.p.A.. Si ricorda

infatti che, in data 19 febbraio 2015, Friulia S.p.A. ha sottoscritto quote del Fondo Sviluppo PMI per Euro

21.000 mila e ha successivamente provveduto a versare gli ammontari di volta in volta richiamati. In occasione

della cessione della totale partecipazione detenuta in FVS SGR S.p.A. avvenuta in data 16 novembre 2017,

Friulia ha provveduto a trasferire alla Finanziaria Veneta anche 200 delle 420 quote detenute nel Fondo

Sviluppo PMI.

Alla data di chiusura dell’esercizio le quote sottoscritte e detenute (pari a 220) sono iscritte per un valore di

Euro 3.758 mila. La politica di investimento del Fondo è orientata a interventi in PMI non quotate aventi sede

in Friuli Venezia Giulia e Veneto, contraddistinte da un business caratterizzato da potenzialità di espansione

coerente con l’orizzonte temporale di intervento.

Tutti i titoli sono depositati presso terzi.

Il valore di carico dei titoli non si discosta in maniera significativa dal valore di mercato alla stessa data.

DISPONIBILITÀ LIQUIDE

Al 30 giugno 2018 la voce complessivamente ammonta a Euro 322.282 mila (Euro 341.812 mila al 30 giugno

2017) e risulta così costituita:

Il decremento della voce in esame è da analizzare in relazione alle risultanze esposte nel rendiconto

finanziario e congiuntamente alla variazione della voce “Altri Titoli” dell’attivo circolante esaminata in

precedenza.

Disponibilità liquide 30.6.2018 30.6.2017

Depositi bancari 317.154 337.583

Denaro e valori in cassa 5.128 4.229

Totale disponibilità liquide 322.282 341.812

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RATEI E RISCONTI ATTIVI

Al 30 giugno 2018 la voce complessivamente ammonta a Euro 3.490 mila e risulta così costituita:

In dettaglio i Ratei attivi risultano essere i seguenti:

In dettaglio i risconti attivi risultano essere i seguenti:

Nei “Risconti attivi vari” trova iscrizione il risconto attivo, pari a Euro 1,1 milioni, rilevato per l’upfront fee

corrisposta dal Gruppo in occasione del perfezionamento con Cassa Depositi e Prestiti e Banca Europea per

gli Investimenti dei finanziamenti a servizio degli interventi di ampliamento e ammodernamento della tratta

autostradale assentita.

Ratei attivi 30.6.2018 30.6.2017

Ratei attiv i su interessi impieghi liquidità 785 1.144

Ratei attiv i per corrispettiv i gestione partecipazioni -- 19

Ratei attiv i rimborsi spese diversi 697 686

Ratei attiv i su interessi finanziari 289 347

Altri 323 324

Totale ratei attivi 2.094 2.520

Risconti attivi 30.6.2018 30.6.2017

Risconti attiv i per premi di assicurazioni 90 123

Risconti attiv i vari 1.093 1.375

Risconti attiv i per spese condominiali 8 8

Risconti attiv i per quote associative 125 95

Risconti attiv i per canoni di manutenzione 80 24

Risconti attiv i per commissioni passive -- --

Totale risconti attivi 1.396 1.625

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PATRIMONIO NETTO

CAPITALE

La voce è composta dal capitale sociale pari a Euro 266.020.393, rappresentato da n. 260.310.040 azioni

ordinarie e da n. 5.710.353 azioni correlate ex comma 2 dell’art. 2350 c.c. entrambe del valore nominale di

1,00 Euro cadauna e dal fondo di dotazione che rappresenta l’apporto patrimoniale del socio Regione

Autonoma Friuli Venezia Giulia pari a Euro 95.544.526.

Tutte le azioni in circolazione conferiscono ai loro possessori uguali diritti.

Si precisa che tutte le azioni in circolazione conferiscono ai loro possessori uguali diritti.

RISERVA DA SOVRAPREZZO DELLE AZIONI

La riserva da sovrapprezzo delle azioni si è creata principalmente a seguito dell’operazione Friulia Holding

perfezionatasi durante gli esercizi sociali 2004/2005 e 2005/2006.

Tale riserva risulta indisponibile per Euro 121,1 milioni in relazione alle previsioni di cui all’art. 2431 c.c. e 2357

del codice civile.

RISERVA LEGALE

La riserva legale viene alimentata nei limiti e secondo le prescrizioni dell’art. 2430 del codice civile applicate al

risultato civilistico della Controllante.

RISERVE STATUTARIE

Capitale 30.6.2018 30.6.2017

Capitale 361.565 361.565

Riserva da sovrapprezzo delle azioni 30.6.2018 30.6.2017

Riserva da sovrapprezzo delle azioni 307.687 307.687

Totale riserva da sorapprezzo delle azioni 307.687 307.687

Riserva legale 30.6.2018 30.6.2017

Riserva legale 8.613 8.435

Totale riserva legale 8.613 8.435

Riserve statutarie 30.6.2018 30.6.2017

Riserva statutaria ex art. 29 dello Statuto 14.526 13.674

Totale riserve statutarie 14.526 13.674

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La riserva statutaria viene alimentata nei limiti e secondo le prescrizioni dell’art. 29 dello statuto della

Capogruppo.

ALTRE RISERVE

Nella voce Altre Riserve trova iscrizione la riserva di consolidamento, pari a Euro 505 mila, e la riserva Altre

Riserve, pari a Euro 18.618 mila.

La riserva di consolidamento si è creata in occasione del primo consolidamento integrale di BIC Incubatori

FVG S.r.l. – avvenuto in occasione del bilancio chiuso al 30 giugno 2009 – e, in seconda battuta, a seguito

dell’acquisizione delle quote di capitale di BIC Incubatori FVG S.r.l. detenute da azionisti di minoranza nel

corso dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2010.

Le variazioni intervenute nelle Altre Riserve disponibili si sono generate in sede di destinazione del risultato

dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2016 ed al 30 giugno 2017.

UTILI PORTATI A NUOVO

Rappresentano gli utili di consolidato portati a nuovo dalla controllante.

RISERVA NEGATIVA PER AZIONI PROPRIE IN PORTAFOGLIO

A seguito dell’operazione straordinaria perfezionatasi a luglio 2009, Friulia S.p.A. ha trasferito alla Regione

Autonoma Friuli Venezia Giulia la propria partecipazione di maggioranza nella società Agemont S.p.A.. Il

corrispettivo per la cessione è stato determinato in n. 2.190.147 azioni ordinarie di Friulia S.p.A. che Regione

Autonoma Friuli Venezia Giulia ha ceduto alla Finanziaria Regionale. Il valore di ciascuna azione è stato

determinato in Euro 3,00 da parte dei competenti Organi Deliberanti coerentemente con quanto definito in

occasione dell’Operazione Friulia Holding.

Parimenti, conseguentemente alla realizzazione dell’operazione straordinaria perfezionata a marzo 2012,

Friulia S.p.A. ha trasferito alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia la propria partecipazione totalitaria

nella società Promotur S.p.A.. Il corrispettivo per la cessione è stato determinato in n. 4.004.803 azioni

Utili portati a nuovo 30.6.2018 30.6.2017

Utili portati a nuovo 81.185 89.705

Riserve per azioni proprie 30.6.2018 30.6.2017

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (76.050) (80.271)

Totale riserve per azioni proprie (76.050) (80.271)

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ordinarie che Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha ceduto alla Finanziaria Regionale. Il valore di

ciascuna azione è stato confermato in Euro 3,00 da parte dei competenti Organi Deliberanti.

In occasione dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio chiuso al 30 giugno 2012 e della

proposta conseguente di destinazione dell’utile dell’esercizio, l’Assemblea degli Azionisti ha condiviso

l’opportunità di procedere alla distribuzione di un dividendo in natura, mediante l’attribuzione agli Azionisti di n.

579.060 azioni proprie detenute dalla Finanziaria Regionale, assegnando alle stesse il valore di Euro 3,00

cadauna.

In data 18 dicembre 2014 è stata perfezionata l’operazione di permuta di azioni di S.p.A. Autovie Venete

detenute da Friulia S.p.A. contro azioni di Friulia S.p.A. detenute dagli Azionisti privati della Finanziaria

Regionale. Tale operazione è stata richiesta da alcuni azionisti privati della Holding in esecuzione delle

previsioni di cui ai patti parasociali sottoscritti tra i Soci in occasione dell’operazione Friulia Holding e rinnovati

in data 20 settembre 2012. L’operazione, completatasi nel giugno 2016, ha comportato un incremento nella

voce in esame, pari a Euro 67.178.223, in esecuzione dell’acquisizione di n. 27.523.818 azioni proprie ricevute

a seguito della cessione in permuta di n. 83.949.910 azioni di S.p.A. Autovie Venete al valore desunto dal

patrimonio netto della Concessionaria partecipata al 30 giugno 2014, giusta delibera dall’Assemblea degli

Azionisti della Finanziaria Regionale.

In occasione dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio chiuso al 30 giugno 2015 e della

proposta conseguente di destinazione dell’utile dell’esercizio, l’Assemblea degli Azionisti ha condiviso

l’opportunità di procedere alla distribuzione di un dividendo in natura, mediante l’attribuzione agli Azionisti di n.

387.888 azioni proprie detenute dalla Finanziaria Regionale, assegnando alle stesse il valore di Euro 3,00

cadauna.

Successivamente, in occasione dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio chiuso al 30 giugno

2016 e della proposta conseguente di destinazione dell’utile dell’esercizio, l’Assemblea degli Azionisti ha

approvato la distribuzione di un dividendo in natura, mediante l’attribuzione agli Azionisti di n. 1.150.618 azioni

proprie detenute dalla Finanziaria Regionale, assegnando alle stesse il valore di Euro 3,00 cadauna.

Da ultimo, in occasione dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio chiuso al 30 giugno 2017 e

della proposta conseguente di destinazione dell’utile dell’esercizio, l’Assemblea degli Azionisti ha condiviso

l’opportunità di procedere alla distribuzione di un dividendo in natura, mediante l’attribuzione agli Azionisti di n.

782.771 azioni proprie detenute dalla Finanziaria Regionale, assegnando alle stesse il valore di Euro 3,046

cadauna.

Inoltre, sempre in occasione della riunione del 21 dicembre 2017, l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato

l’operazione di permuta di nr. 946.740 azioni Friulia detenute dalla stessa Finanziaria Regionale contro azioni

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di Interporto di Trieste S.p.A. di proprietà dell’azionista Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Tali

operazioni hanno consentito di conseguire durante l’esercizio appena concluso un’ulteriore riduzione delle

azioni proprie in portafoglio che, al 30 giugno 2018, risultano pertanto pari a nr. 29.871.691 (nr. 31.601.202 al

30 giugno 2017) per un controvalore complessivo di Euro 76,0 milioni (Euro 80,3 al 30 giugno 2017).

PATRIMONIO DI PERTINENZA DI TERZI

Il decremento è prevalentemente giustificato dal perfezionamento dell’operazione di permuta di azioni di

S.p.A. Autovie Venete detenute dalla Concessionaria delle Autostrade Serenissima S.p.A. contro azioni della

Concessionaria delle Autostrade Serenissima S.p.A. detenute da S.p.A. Autovie Venete.

FONDI PER RISCHI ED ONERI

La composizione dei fondi per rischi ed oneri al 30 giugno 2018 risulta la seguente:

Il Fondo Imposte, anche differite è composto come segue:

I movimenti del “fondo imposte, anche differite” nel corso dell’esercizio sono stati i seguenti:

In relazione alle imposte differite iscritte nel fondo imposte si fornisce nel seguito la relativa composizione:

Patrimonio di pertinenza di terzi 30.6.2018 30.6.2017

Totale patrimonio di pertinenza di terzi 180.935 184.692

30.6.2018 30.6.2017

Fondi per trattamento di quiescenza e obblighi simili (A) -- --

Fondo imposte, anche differite (B) 8 6

Altri fondi

Fondo ripristino e sostituzione 15.938 29.875

Fondo rischi ed oneri da consolidamento -- --

Altri fondi per rischi ed oneri 117.190 64.537

Totale altri fondi (C ) 133.128 94.412

Totale fondi per rischi e oneri (A+B+C ) 133.136 94.418

Fondo imposte anche differite 30.6.2018

Saldo iniziale 6

Incrementi dell'esercizio 2

Utilizzi dell'esercizio

Totale a bilancio 8

Imposte differite Imponibile IRES IRAP Totale

Rateizzazione plusvalenze imponibili IRES/IRAP -- - - -

Rateizzazione plusvalenze imponibili IRES 35 8 -- 8

Interessi di mora non incassati -- -- --

Totale 35 8 -- 8

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Gli Altri Fondi ammontano ad Euro 133.128 mila (Euro 94.412 mila al 30 giugno 2017) e risultano così

composti:

Il fondo di ripristino e sostituzione è stato utilizzato a fronte delle spese di manutenzione e rinnovo sostenute

nel corso dell’esercizio per un importo complessivo di Euro 13.937 mila.

Più in particolare l’utilizzo del fondo di ripristino e sostituzione ha avuto le seguenti destinazioni:

In seguito alla scadenza naturale della Convenzione di Concessione per la gestione della tratta autostradale di

competenza, a febbraio 2017 Il Gruppo ha ricevuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una

comunicazione che la invitava a continuare nella realizzazione del programma di adeguamento

dell’infrastruttura, in attuazione delle disposizioni convenzionali, fino al subentro della concessione da parte di

un altro soggetto (subentro che verrà comunicato alla Gruppo con un preavviso di sei mesi). Nel corso

dell’esercizio, inoltre, sono intervenuti fatti che fanno ritenere probabile il subentro nei prossimi 24 mesi, fra

tutti:

- le novità introdotte dall’articolo 13 bis del Decreto Legge 148 del 16 ottobre 2017, funzionali al processo di

trasferimento della concessione in favore di un soggetto interamente pubblico (affidamento c.d. “in house”);

- la costituzione, in data 17 aprile 2018, della Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A., società in house a

totale capitale pubblico candidata a divenire il soggetto concessionario della nuova convenzione.

Con riferimento a quanto sopra esposto e in aderenza allo sviluppo previsto nei piani economici/finanziari del

2009 e del 2018 (allegato al II atto aggiuntivo firmato nello scorso mese di marzo) in cui il fondo di ripristino e

sostituzione non viene alimentato negli ultimi due anni di sviluppo, nel corrente esercizio, in un’ottica di

trasferimento della concessione ad un altro soggetto nei prossimi 24 mesi, non si è provveduto, pertanto, ad

effettuare alcun accantonamento. Sulla base dei principi utilizzati sino allo scorso esercizio, l’accantonamento

sarebbe risultato pari ad Euro 14.360 mila.

Altri fondi 30.6.2018 30.6.2017

Fondo ripristino e sostituzione 15.938 29.875

Altri fondi per rischi ed oneri 117.190 64.537

Totale altri fondi 133.128 94.412

Fondo ripristino e sostituzione 30.6.2018

Acquisti di materiali per la manutenzine di beni devolv ibili 798

Variazione delle rimanenze di materiali per la manutenzione di beni devolv ibili 114

Manutenzione beni devolv ibili 13.025

Totale fondo ripristino e sostituzione 13.937

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Di seguito si riporta la composizione del fondo ripristino e sostituzione distinguendo gli accantonamenti

deducibili da quelli fiscalmente non ammessi e quindi ripresi a tassazione negli esercizi di competenza.

Gli altri fondi per rischi ed oneri ammontano a Euro 117.190 mila e risultano così costituiti:

Dall’esercizio 2015/2016, tenuto conto della scadenza della concessione (avvenuta il 31 marzo 2017), si è

ritenuto inoltre opportuno accantonare tra i fondi rischi ed oneri la valorizzazione alla data di bilancio del

“debito di poste figurative”, costituito dall’eccedenza degli introiti da pedaggio rispetto ai costi ammessi a

remunerazione dall’Ente concedente. L’importo al 30.06.2018 ammonta ad Euro 102.165 mila con un

30.6.2018

Accantonamenti fiscali 11.884

Accantonamenti tassati 4.054

Totale fondo 15.938

Saldo iniziale UtilizziAcantonamenti

fiscaliAcantonamenti

tassatiSaldo finale

31.12.1996 -- -- 10.987 -- 10.987

31.12.1997 10.987 9.855 15.089 2.058 18.278

31.12.1998 18.278 11.740 16.445 -- 22.983

31.12.1999 22.983 13.811 16.843 -- 26.015

31.12.2000 26.015 10.064 9.981 2.186 28.118

31.12.2001 28.118 15.719 17.515 831 30.745

31.12.2002 30.745 13.948 17.714 -- 34.511

31.12.2003 34.511 14.395 13.302 -- 33.418

31.12.2004 33.418 16.206 18.464 -- 35.676

31.12.2005 35.676 13.687 12.979 -- 34.986

30.6.2006 34.968 6.337 -- 9.553 38.184

30.6.2007 38.184 15.278 13.335 6.560 42.802

30.6.2008 42.802 14.485 22.633 -5.379 45.571

30.6.2009 45.571 26.894 25.626 -4.939 39.365

30.6.2010 39.365 17.380 26.107 -8.351 39.741

30.6.2011 39.741 15.173 10.505 8.955 44.028

30.6.2012 44.028 13.917 6.652 -- 36.763

30.6.2013 36.763 14.472 6.993 3.297 32.581

30.6.2014 32.581 14.060 8.430 3.437 30.388

30.6.2015 30.388 15.471 11.418 3.070 29.405

30.6.2016 29.405 14.630 11.773 2.827 29.375

30.6.2017 29.375 14.171 11.854 2.817 29.875

30.6.2018 29.875 13.937 11.884 -11.884 15.938

Altri fondi per rischi ed oneri 30.6.2018 30.6.2017

Fondo rischi ed oneri futuri 117.104 64.451

Fondo rischi su garanzie rilasciate 86 86

Totale altri fondi per rischi ed oneri 117.190 64.537

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accantonamento nell’esercizio corrente pari ad Euro 50.468 mila. Detto importo è stato calcolato sulla base

delle metodologie comunicate dal Ministero in occasione della firma del II atto aggiuntivo avvenuta nel marzo

2018 e che hanno comportato un maggior accantonamento rispetto ai criteri utilizzati nell’esercizio precedente

pari ad Euro 15.022 mila (di cui Euro 12.902 mila riconducibili al ricalcolo relativo agli esercizi precedenti). Al

momento del subentro di un nuovo concessionario detta posta (valorizzata alla data di subentro) verrà

sottratta dal valore d’indennizzo riconosciuto.

La voce altri fondi rischi ed oneri è inoltre costituita prevalentemente da stanziamenti per controversie per

Euro 2.076 mila, da accantonamenti legati al sistema incentivante e ad altre poste relative al personale

dipendente per Euro 1.194 mila, accantonamenti posti a fronte di potenziali eccedenze rispetto ai quadri

economici delle opere che, in vista del possibile subentro di un nuovo concedente potrebbero vedere non

concluso l’iter finale di chiusura per Euro 2.658 mila, importi stanziati a fronte dell’obbligo contrattuale di

pagamento dell’upfront comunque dovuta in caso di rescissione dei contratti di finanziamento stipulati con

Cassa Depositi e Prestiti e Banca Europea per gli Investimenti in data 27 febbraio 2017 per Euro 1.051 mila.

Nella voce risultano appostate anche le svalutazioni di partecipazioni di cui è già stato azzerato

il valore contabile per Euro 288.008, interamente riconducibili alla partecipata Pedemontana Veneta S.p.A. in

liquidazione (incrementate nel corrente esercizio per Euro 17.143).

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO

Il Trattamento di fine rapporto è iscritto al passivo del bilancio per un valore pari a Euro 10.656 mila (Euro

10.851 mila al 30 giugno 2017) e corrisponde all’effettivo debito del Gruppo verso i dipendenti per gli obblighi

maturati al 30 giugno 2018, derivanti dall’applicazione delle norme di Legge e delle integrazioni previste dai

contratti di lavoro, depurato dagli importi versati alle casse di previdenza integrativa.

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DEBITI

DEBITI VERSO BANCHE

Al 30 giugno 2018 i debiti verso banche ammontano a Euro 285 mila (Euro 24 mila al 30 giugno 2017).

Non vi sono piani di rimborso con orizzonte temporale superiore ai cinque anni.

ACCONTI

La voce ricomprende prevalentemente gli acconti per opere conto terzi e in delegazione intersoggettiva.

DEBITI VERSO FORNITORI

I debiti verso fornitori, pari a Euro 45.944 mila (Euro 30.615 mila al 30 giugno 2017), sono tutti entro l’esercizio

successivo e si sono prevalentemente originati per la costruzione e manutenzione delle opere gratuitamente

devolvibili connesse alla tratta autostradale assentita alla controllata S.p.A. Autovie Venete.

I debiti verso fornitori sono prevalentemente verso operatori nazionali.

DEBITI TRIBUTARI

Al 30 giugno 2018 la voce complessivamente ammonta a Euro 10.621 mila e risulta così costituita:

Tutti i debiti tributari sono esigibili entro l’esercizio successivo.

DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE

Al 30 giugno 2018 la voce ammonta complessivamente a Euro 2.572 mila e risulta così costituita:

Acconti 30.6.2018 30.6.2017

Totale acconti 13.968 13.638

Debiti tributari 30.6.2018 30.6.2017

Debito IRES -- --

Debito IRAP 377 28

Debito IVA 8.671 7.375

Debito per ritenute effettuate 1.563 1.619

Ici, Tarsu ed altri tributi 10 10

Totale debiti tributari 10.621 9.032

Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 30.6.2018 30.6.2017

Contributi prev idenziali e assistenziali 2.108 2.102

Cassa di prev idenza ed altri fondi 464 435

Totale debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 2.572 2.537

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Tutti i debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale sono esigibili nell’esercizio successivo.

ALTRI DEBITI

Al 30 giugno 2018 la voce complessivamente ammonta a Euro 16.538 mila e risulta così costituita:

I debiti verso personale rappresentano i ratei per mensilità differite ed i ratei per ferie maturate e non godute

alla data di chiusura dell’esercizio.

RATEI E RISCONTI PASSIVI

Più in dettaglio i ratei passivi possono essere suddivisi come esposto nella tabella sotto riportata:

I risconti passivi possono essere analizzati come esposto nella tabella sotto riportata:

Altri debiti 30.6.2018 30.6.2017

Debiti verso il personale 4.712 4.245

Debiti verso società autostradali interconnesse 5.683 5.945

Debiti per anticipi su riacquisto partecipazioni 2.452 2.525

Debiti per commissioni di upfront -- 1.200

Debiti per il canone concessionale 1.712 1.692

Debiti per il canone subconcessione 597 127

Debiti per cauzioni passive 249 242

Debiti per premi assicurativ i 3 161

Debiti vari 1.130 1.476

Totale debiti 16.538 17.613

Ratei e risconti passivi 30.6.2018 30.6.2017

Ratei passiv i 129 146

Risconti passiv i 36.762 39.007

Totale ratei e risconti passivi 36.891 39.153

Ratei passivi 30.6.2018 30.6.2017

Ratei passiv i su interessi -- --

Altri ratei passiv i 129 146

Totale ratei passivi 129 146

Risconti passivi 30.6.2018 30.6.2017

Risconti passiv i su contributi c/impianti 36.702 38.628

Risconti passiv i su concessione diritti di utilizzo suoli P/telecomunicazioni -- --

Risconti passiv i su attraversamenti 15 68

Risconti passiv i su garanzie rilasciate -- --

Risconti passiv i su interessi e corrispettiv i gesione partecipazioni -- --

Altri risconti passiv i 45 311

Totale risconti passivi 36.762 39.007

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I risconti passivi su contributi rappresentano il risconto del ricavo originato dall’attribuzione di contributi

c/impianti e c/interessi alla società Interporto Cervignano del Friuli S.p.A. per la realizzazione delle opere

previste dal piano di investimenti condiviso, tra l’altro, con l’Ente concedente. I contributi vengono fatti

partecipare a conto economico secondo un criterio di competenza.

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PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

I ricavi delle prestazioni di servizi al 30 giugno 2018 ammontano a Euro 215.310 mila (Euro 211.325 mila al 30

giugno 2017) e sono così dettagliati:

L’incremento è dovuto principalmente alla crescita dei proventi da pedaggio, per effetto prevalentemente

dell’evoluzione favorevole dei traffici veicolari rispetto all’esercizio precedente.

VARIAZIONI DEI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

La variazione è principalmente riferibile ai lavori eseguiti sulle opere in delegazione intersoggettiva realizzate,

per conto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla controllata S.p.A. Autovie Venete sulla base

delle convenzioni stipulate, e dalle progettazioni acquisite anche a seguito della fusione con l’ex controllata

Autovie Servizi S.p.A..

INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI

La variazione è riferibile in particolare ad interventi nella realizzazione di nuove opere da parte della controllata

S.p.A. Autovie Venete.

ALTRI RICAVI E PROVENTI

La voce, pari a Euro 26.688 mila al 30 giugno 2018, è dettagliata come segue:

30.6.2018 30.6.2017

Proventi da transiti autostradali 212.438 209.126

Proventi da consulenze tecnico-amministrative 567 186

Proventi da prestazioni di incubazione d'impresa 717 651

Proventi da partecipazioni ad organi sociali 443 507

Proventi per gestione tecnico operativa Interporto 1.145 855

Commissioni di gestione fondi comuni di investimento -- --

Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni 215.310 211.325

Variazioni dei lavori in corso su ordinazione 30.6.2018 30.6.2017

Variazioni dei lavori in corso su ordinazione -52 -106

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 30.6.2018 30.6.2017

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 13 3.188

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La voce “Contributi c/impianti” rappresenta la quota parte di competenza dell’esercizio dei contributi erogati

per la realizzazione di opere ed impianti. La partecipazione al conto economico del contributo è funzione

dell’ammortamento di competenza del bene per la cui costruzione il contributo è stato erogato. I contributi ed i

ricavi ad essi connessi sono prevalentemente riferibili a Interporto Cervignano del Friuli S.p.A..

COSTI PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI

I costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci al 30 giugno 2018 ammontano a Euro 2.258 mila

(Euro 2.361 mila al 30 giugno 2017) e sono così dettagliati:

Altri ricavi e proventi 30.6.2018 30.6.2017

Corrispettiv i lavori in corso su ordinazione 9.186 1.058

Royalties 6.329 3.555

Proventi da esazione effettuata da terzi 2.478 2.402

Ricav i diversi 1.713 7.667

Rimborsi spese di manutenzione 652 619

Rimborsi diversi 1.028 1.171

Canoni diversi 268 423

Incassi di crediti stralciati 1.137 1.515

Fitti attiv i 63 62

Rimborsi di costi del personale 299 238

Rimborsi di costi amministrativ i 51 40

Plusvalenze da cessione immobilizzazioni materiali 26 4

Penalità 38 16

Totale altri ricavi e proventi (A) 23.268 18.770

Contributi in conto esercizio 1.181 207

Contributi in c/impianti 2.239 2.249

Totale contributi in c/esercizio e c/impianti 3.420 2.456

TOTALE (A+B) 26.688 21.226

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 30.6.2018 30.6.2017

Terreni per lavori in corso su ordinazione 0 3

Carburanti 798 826

Materiali di manutenzione beni devolv ibili 811 977

Materiali di consumo 482 417

Biglietti magnetici e tessere 111 98

Cancelleria 56 40

Totale costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2.258 2.361

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COSTI PER SERVIZI

I costi per servizi al 30 giugno 2018 ammontano a Euro 38.071 mila (Euro 30.337 mila al 30 giugno 2017) e

sono così dettagliati:

I costi per servizi complessivamente sono diminuiti, principalmente per i servizi di diretta imputazione a lavori

in corso su ordinazione (opere in delegazione intersoggettiva).

COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI

I costi per godimento beni di terzi al 30 giugno 2018 ammontano a Euro 1.647 mila (Euro 1.756 mila al 30

giugno 2017) e sono così dettagliati:

COSTI DEL PERSONALE

Il costo del lavoro sostenuto per il personale dipendente nell’esercizio figura nel conto economico per Euro

61.132 mila (Euro 58.344 mila al 30 giugno 2017).

La variazione in analisi è principalmente imputabile agli adeguamenti retributivi e alle variazioni di organico

intervenute nell’area infrastrutture e trasporti (S.p.A. Autovie Venete).

Costi per servizi 30.6.2018 30.6.2017

Manutenzione beni devolv ibili 13.723 13.088

Lavori in corso su ordinazione 9.143 979

Serv izi di gestione autostrada 3.420 3.135

Energia, gas e acqua 2.424 2.556

Prestazioni di serv izi diversi 5.814 7.179

Assicurazioni 1.824 1.763

Manutenzione beni non devolv ibili 572 374

Competenze Organi Sociali 192 252

Aggiornamento software e conduzione sistemi informativ i 342 369

Spese postali, telefoniche e canoni di linee di comunicazione 205 273

Inserzioni pubblicitarie 205 187

Spese per la formazione del personale 207 182

Totale costi per servizi 38.071 30.337

Costi per godimenti beni di terzi 30.6.2018 30.6.2017

Nolo autoveicoli 1.079 1.213

Altri noli e locazioni 568 543

Totale costi per godimento beni di terzi 1.647 1.756

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AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

Gli ammortamenti e le svalutazioni al 30 giugno 2018 ammontano a Euro 55.871 mila (Euro 69.802 mila al 30

giugno 2017) e sono così dettagliati:

Al 30 giugno 2017 tra gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali trovava ancora iscrizione

l’ammortamento, pari a Euro 8.476 mila, relativo al maggior valore corrisposto per l’acquisizione di S.p.A.

Autovie Venete che era stato allocato alla concessione ed ammortizzato in base alla durata residua della

stessa. Al 30 giugno 2018 tale onere non ha alcun effetto nel bilancio, essendosi completato l’integrale

ammortamento nell’esercizio precedente.

L’Ammortamento finanziario delle immobilizzazioni gratuitamente devolvibili ha subito un decremento rispetto

allo scorso esercizio secondo quanto previsto nel piano finanziario attualmente vigente.

ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ALTRI ACCANTONAMENTI

Si rinvia a quanto già esposto in sede di analisi dei Fondi Rischi ed Oneri dello stato patrimoniale passivo.

ONERI DIVERSI DI GESTIONE

Gli oneri diversi di gestione al 30 giugno 2018 ammontano a Euro 31.278 mila (Euro 29.388 mila al 30 giugno

2017) e sono così dettagliati:

Ammortamenti e svalutazioni 30.6.2018 30.6.2017

Ammortamento delle immobilizzazioni immateriail 793 9.293

Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 1.498 1.731

Altre svalutazioni delle immobilizzazioni -- --

Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante 63 28

Ammortamento delle immobilizzazioni materiali gratuitamente devolv ibili 2.246 2.205

Ammortamento finanziario delle immobilizzazioni gratuitamente devolv ibili 51.271 56.545

Totale ammortamenti e svalutazioni 55.871 69.802

Oneri diversi di gestione 30.6.2018 30.6.2017

Integrazione canone di concessione art. 19, comma 9 del D.L. 78/2009

convertito in Legge 102/2009 22.271 22.121

Canone concessionale 4.534 4.459

Canone per subconcessioni 1.308 783

Associazioni e convegni 267 255

Imposte e tasse 986 986

Perdite su crediti 992 258

Altri oneri di gestione 920 526

Totale oneri diversi di gestione 31.278 29.388

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PROVENTI DA PARTECIPAZIONI

I proventi da partecipazioni ammontano complessivamente a Euro 10.002 mila (Euro 6.771 mila al 30 giugno

2017) e risultano così dettagliati:

ALTRI PROVENTI FINANZIARI

Gli altri proventi finanziari al 30 giugno 2018 ammontano complessivamente a Euro 5.346 mila (Euro 5.750

mila al 30 giugno 2017) e risultano così dettagliati:

INTERESSI ED ALTRI ONERI FINANZIARI

Gli interessi ed altri oneri finanziari 30 giugno 2018 ammontano complessivamente a Euro 3.077 mila (Euro

2.036 mila al 30 giugno 2017) e risultano così dettagliati:

Gli altri oneri sono costituiti prevalentemente da minusvalenze da attività finanziarie, interessi bancari e di

mora nonché dagli oneri derivanti dalla commissione di impegno prevista dal contratto di finanziamento a

breve termine acceso presso la Cassa Depositi e Prestiti per dare copertura finanziaria alle opere

contrattualizzate. Tale ultima voce di altri oneri costituisce la principale causa di variazione della posta in

esame.

Proventi da partecipazioniDa impresecontrollate

Da impresecollegate

Da terzi Totale

Div idendi -- 1.237 405 1.642

Plusvalenze da alienazione -- 6.071 684 6.755

Corrispettiv i dalla gestione delle partecipazioni -- -- 1.605 1.605

Totale proventi da partecipazioni -- 7.308 2.694 10.002

Altri proventi finanziariDa imprese controllare

Da imprese collegate

Da terzi Totale

Totale interessi attivi da crediti iscritti nelle imm. finanziarie -- 1.010 685 1.695

Totale interessi attivi da titoli iscritti nelle imm. finanziarie -- -- -- --

Totale interessi attivi da titoli iscritti nell'attivo circolante -- -- 3.046 3.046

Interessi attiv i su conti correnti bancari -- -- 237 237

Interessi di mora ed interessi per dilazioni di pagamento su credi commerciali -- -- 6 6

Interessi maturati su credi iscritti nell'attivo circolante verso dipendenti,

Erario, Enti di prev idenza -- -- -- --

Plusvalenze su titoli a reddito fisso iscritti nell'attivo circolante -- -- 362 362

Totale proventi diversi dai precedenti -- -- 605 605

Totale altri proventi finanziari -- 1.010 4.336 5.346

Interessi ed altri oneri finanziari 30.6.2018 30.6.2017

Verso imprese collegate 187 256

Altri 2.890 1.780

Totale interessi ed altri oneri finanziari 3.077 2.036

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RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

RIVALUTAZIONI

Non sono state rilevate rivalutazioni significative al 30 giugno 2018.

La rivalutazione di partecipazioni di rilievo effettuata al 30 giugno 2017 deriva da una ripresa di valore operata

su una interessenza detenuta dalla Capogruppo ed oggetto di smobilizzo perfezionato nei primi giorni

dell’esercizio sociale appena concluso.

SVALUTAZIONI

L’ammontare delle svalutazioni delle partecipazioni e dei finanziamenti anche per l’anno 2017/2018 risente in

parte dalla situazione di crisi economica e finanziaria sofferta nel recente passato. Infatti tale crisi,

caratterizzata da rilievo internazionale, ha inciso profondamente sulle situazione e sulle prospettive di talune

società partecipate dal Gruppo Friulia anche nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2018. Pertanto gli

Amministratori ritengono doveroso continuare ad effettuare delle svalutazioni al fine di recepire nel bilancio

consolidato della Holding le tensioni e le incertezze che dominano lo scenario macroeconomico e si riflettono

con vigore nell’economia regionale. Le rettifiche di valore operate nell’esercizio rappresentano pertanto la

prudente valutazione degli Amministratori nel ritenere ragionevolmente recuperabile solo in parte le somme

Rivalutazioni 30.6.2018 30.6.2017

Totale rivalutazioni di partecipazioni 39 4.134

Rivalutazione di titoli iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie -- --

Rivalutazione di crediti iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie 337 1.549

Totale rivalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che

non costituiscono partecipazioni 337 1.549

Totale rivalutazioni di titoli iscritti all'attivo circolante che

non costituiscono partecipazioni 9 --

Totale rivalutazioni 385 5.683

Svalutazioni 30.6.2018 30.6.2017

Totale svalutazioni di partecipazioni 830 6.278

Svalutazione di titoli iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie -- --

Svalutazione di crediti iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie 965 8.169

Totale svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni 965 8.169Totale svalutazioni di titoli iscritti all'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 2.612 1.058

Totale svalutazioni 4.407 15.505

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impegnate in investimenti che in origine apparivano quali valide opportunità di sviluppo e promozione

economico-sociale del territorio e nel contempo garantivano una adeguata remunerazione per gli Azionisti.

Le svalutazioni di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni si riferiscono per Euro

0,2 milioni alla rettifica di valore operata sulle quote dei fondi istituiti dalla partecipata Friulia Veneto Sviluppo

SGR S.p.A..

IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO, CORRENTI, DIFFERITE E ANTICIPATE

Le imposte correnti sul reddito dell’esercizio ammontano a Euro 14.030 mila (13.766 mila al 30 giugno 2017) e

risultano dettagliate come segue:

RISULTATO DELL’ESERCIZIO DI PERTINENZA DI TERZI

RISULTATO DELL’ESERCIZIO DI GRUPPO

Imposte correnti sul reddito dell'esercizio 30.6.2018 30.6.2017

IRES corrente 11.952 12.013

IRAP corrente 2.078 1.753

Totale imposte correnti sul redidto dell'esercizio 14.030 13.766

Risultato dell'esercizio di pertinenza di terzi 30.6.2018 30.6.2017

Risultato dell'esercizio di pertinenza di terzi 1.411 1.423

Risultato dell'esercizio di Gruppo 30.6.2018 30.6.2017

Risultato dell'esercizio di Gruppo 4.257 -4.959

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PARTE D -ALTRE INFORMAZIONI

IMPEGNI, GARANZIE PRESTATE E PASSIVITÀ POTENZIALI NON RISULTANTI DALLO STATO

PATRIMONIALE

Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2427, comma 9 del Codice Civile, si evidenziano i seguenti impegni,

garanzie prestate e passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale:

BENI DI TERZI PRESSO IL GRUPPO

I beni di terzi presso il Gruppo rappresentano mezzi e macchinari di terzi a disposizione del Gruppo ed in

particolare di S.p.A. Autovie Venete.

RISCHI PER GARANZIE PRESTATE

Nei rischi per garanzie prestate a terzi sono indicate le fideiussioni concesse all’Ente concedente (Euro 4.771

mila), a RFI (Euro 600 mila), a SNAM (Euro 52 mila), a Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Euro 13

mila), a Provincia di Udine (Euro 10 mila) e ai Comuni di Tarvisio (Euro 6 mila) e Pordenone (Euro 5 mila).

ALTRI RISCHI

Gli altri rischi si riferiscono all’iscrizione di riserve da parte delle imprese appaltatrici sia sulle opere in carico

direttamente al Gruppo nel settore delle Infrastrutture e Trasporti che su quelle realizzate dal Commissario

Delegato.

IMPEGNI

Al 30 giugno 2018, in questa voce vengono evidenziati:

Beni di terzi presso il Gruppo 30.6.2018 30.6.2017

Beni di terzi presso il Gruppo 205 152

Rischi per garanzie prestate 30.6.2018 30.6.2017

Rischi per garanzie prestate 5.467 6.131

Altri rischi 30.6.2018 30.6.2017

Altri rischi 1.013 2.477

Impegni 30.6.2018 30.6.2017

Impegni 530.025 453.100

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• gli impegni relativi al valore di aggiudicazione dei lavori afferenti le opere commissariate già assegnati

con Decreto di aggiudicazione definitiva da parte del Commissario Delegato per Euro 513.999 mila. Detta

annotazione è stata ritenuta opportuna tenuto conto dell’eccezionalità degli importi, nonché della

particolarità della procedura di affidamento che non risulta in capo agli organi del Gruppo;

• l’impegno al versamento degli ammontari da richiamare, pari a Euro 6.486 mila, da parte di FVS SGR

S.p.A. per le quote sottoscritte del Fondo Sviluppo PMI

• le gestioni per mandato, pari a Euro 9.540 mila di cui Euro 4.410 mila amministrati da Friulia ed Euro

5.130 mila da Finest.

Con riferimento alle gestioni per mandato, l’importo che viene evidenziato è rappresentato dalla liquidità delle

singole gestioni al 30 giugno 2017 e più in particolare:

• Impegni ex L.R. 4/2001 e successive modifiche ed integrazioni (Rischi Estero) sono pari a Euro 4.410

mila e rappresentano l’importo destinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a tale scopo (pari

ad iniziali Euro 5.165 mila) al netto delle somme escusse o di probabile escussione;

• Fondo per il sostegno e lo sviluppo dell’internazionalizzazione della Regione Friuli Venezia Giulia, il cui

saldo risultate dalla contabilità separata alla data di chiusura dell’esercizio ammonta a Euro 143 mila;

• Fondo per acquisizione di quote di capitale di rischio in società e imprese nei Paesi oggetto di intervento

della Legge n. 84 del 21.03.2001, il cui saldo risultate dalla contabilità separata alla data di chiusura

dell’esercizio ammonta a Euro 4.987 mila.

PASSIVITÀ POTENZIALI

La Società non ha assunto passività potenziali che non siano state precedentemente descritte

ACCORDI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE

Non vi sono accordi non risultanti dallo Stato Patrimoniale, che possano influenzare in modo significativo la

situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società, ai sensi dell'art. 2427, punto 22-ter

Codice Civile.

EVENTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO

Non vi sono eventi di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio da segnalare.

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ALTRE INFORMAZIONI

Il numero di dipendenti per categoria del Gruppo Friulia per le sole società consolidate con il metodo integrale

risulta essere il seguente:

I compensi comprensivi di spese dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale

sono rispettivamente pari a Euro 104 mila ed Euro 48 mila.

Il compenso annuale spettante alla Società di Revisione incaricata per la revisione legale del bilancio

d’esercizio e consolidato al 30 giugno 2018 è pari a Euro 50 mila.

Con riferimento ai rapporti con le società partecipate si rinvia a quanto riportato nella relazione sulla gestione.

Infine, i principali rapporti intrattenuti con il socio di maggioranza fanno riferimento: a fatture da emettere

iscritte nella voce Crediti verso clienti per corrispettivi per la gestione dei fondi su mandato, fatture da emettere

iscritte nella voce Crediti verso clienti per Convenzione stipulata ai sensi dell’art. 3, comma 6 della L.R. 3/2015

(RilancimpresaFVG-Riforma delle politiche industriali), crediti per capitale sottoscritto e non versato (in quanto

non ancora richiamato), Crediti per contributi deliberati e non ancora erogati, Commissioni di gestione di fondi

e ai fondi gestiti su mandato esposti nei conti impegni.

Per quanto concerne la natura dell’attività del Gruppo, i fatti di rilievo avvenuti nell’esercizio e dopo la chiusura

dell’esercizio, nonché l’evoluzione prevedibile della gestione, si rimanda alla relazione sulla gestione.

Trieste, 30 ottobre 2018

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

F.to Pietro Del Fabbro

30.6.2018 30.6.2017

Dirigenti 20 19

Quadri 51 48

Impiegati 602 606

Operai 54 61

Totale 727 734

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ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI DETENUTE A SCOPO DI INVESTIMENTO AL 30 GIUGNO 2018

Denominazione settore di attività Stato ProvinciaPatrimonio

netto

Risultato d'esercizio in

euro/000

"Quota di possesso in %"

FIDEST Imobiliare srl Semilavorati legno Romania 741 -199,00 100,00%

Bic Incubatori FVG S.r.l. Altre attiv ità di serv izi Italia TS 1.585 47 100,00%

Interporto Cervignano del Friuli S.p.A. Logistica Italia UD 2.818 82 81,63%

Finest S.p.A. Serv izi finanziari Italia PN 151.789 636 73,23%

S.p.A. Autovie Venete Costruzioni Italia TS 531.324 4.730 72,97%

Sangalli Vetro Porto Nogaro S.p.A. in liquidazione e

concordato preventivoManifatturiero Italia UD ns ns 54,28%

OOO 3INT Russia Commercio Russia 21 18,00 46,56%

Interporto di Trieste S.p.A. Logistica Italia TS 14.096 296 39,99%

Cappellotto S.p.A. Manifatturiero Italia PN 8.006 2.594 35,00%

Lamitex S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia UD 2.155 362 34,85%

Pentas doo Legno/Mobile Bosnia ns ns 34,67%

Friulchem S.p.A. Chimico Italia PN 4.031 45 34,55%

Glassfin S.r.l. in liquidazione Medicale Italia PN ns ns 34,16%

Società Alpe Adria S.p.A. Trasporti Italia TS 302 58 33,33%

Beantech S.r.l. Serv izi informatici Italia UD 1.725 240 33,33%

Geass S.r.l. Altri settori Italia UD 634 2 33,33%

La.So.Le. Est S.p.A. Manifatturiero Italia UD 1.407 349 33,33%

Midj S.p.A. Arredo Italia PN 3.242 663 33,33%

Nord Group S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia UD 4.044 130 33,33%

NST-Nuovi Sistemi Termotecnici S.p.A. in fallimento Manifatturiero Italia TV ns ns 33,33%

Società C S.p.A. in fallimento Atre attiv ità di produzione Italia UD ns ns 33,33%

Turello S.p.A. In fallimento Arredo Italia UD ns ns 33,33%

Eurosell S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo Telecomunicazioni Italia UD ns ns 33,33%

VDA Multimedia S.p.A. in concordato preventivo Telecomunicazioni Italia PN ns ns 31,88%

Antea S.p.A. in fallimento Arredo Italia PN 998 -76 31,25%

Omniadoc S.p.A. Altri settori Italia UD 2.674 60 30,23%

Metal Industry doo Meccanica/Elettromeccanica Bosnia 275 -30,00 30,00%

Halo Industry S.p.A. Chimico Italia UD 10.986 1.456 30,00%

Roncadin S.p.A. Alimentare Italia PN 23.850 7.965 30,00%

Thermokey S.p.A. Manifatturiero Italia UD 5.413 162 30,00%

AME S.r.l. in fallimento Arredo Italia PN ns ns 29,98%

Venetian Gold S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia UD 6.166 158 28,99%

Serr Mac S.p.A. in fallimento Prodotti e serv izi industriali Italia PN ns ns 28,57%

Stratex S.p.A. in fallimento Costruzioni Italia UD ns ns 28,57%

Vetroresina Enginia S.p.A. in fallimento Prodotti e serv izi industriali Italia UD ns ns 28,57%

Salumi Masè S.p.A. in fallimento Alimentare Italia TS ns ns 28,55%

Corte S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia UD 4.185 148 27,78%

I.CO.P. S.p.A. Costruzioni Italia UD 14.803 2.901 27,27%

Gruppo Polo S.p.A. in fallimento Costruzioni Italia UD ns ns 27,26%

Bortolussi Forniture Catering S.p.A. in fallimento Alimentare Italia PN ns ns 25,81%

AKU SRB doo Fabbricazione di calzature Serbia newco 25,00%

Alpetrans Bulgaria ood Trasporti Bulgaria 907 67,00 25,00%

Bridge to Russia Serv izi Italia 29 0,00 25,00%

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ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI DETENUTE A SCOPO DI INVESTIMENTO AL 30 GIUGNO 2018

Denominazione settore di attività Stato ProvinciaPatrimonio

netto

Risultato d'esercizio in

euro/000

"Quota di possesso in %"

Ekolat doo Alimentare caseareo Slovenia 5.831 326,00 25,00%

Olip Bosnia doo Calzature Bosnia 6.644 8,00 25,00%

San Marco Russia OOO Chimica Russia 1.632 -86,00 25,00%

Tema Med Yapy Malz Paz San Ve Tic LTD Sirketi Edilizia Turchia 4.006 790,00 25,00%

Tlink Kaynak Sistemleri AS Elettromeccanico Turchia 939 -197,00 25,00%

Gruppo Euris S.p.A. Serv izi informatici Italia TS 2.361 394 25,00%

Giuditta Teresa S.r.l. in liquidazione Alimentare Italia UD ns ns 25,00%

Marco Polo Comercio SL Agroalimentare Spagna 12.754 2.786,00 24,99%

Sacellum sp. ZooFabbricazione di lastre, fogli, tubi e profilati

in materie plastichePolonia newco 24,98%

Tassullo R srl Edilizia Romania ns ns 24,98%

Rossl I Duso Istra doo Metalmeccanica Croazia ns ns 24,95%

Taplast SK sro Imballaggi Slovacchia 3.643 207,00 24,95%

Top Sofà SRB doo Legno/Mobile Serbia 2.329 79,00 24,89%

Kornat Ittica doo Agroalimentare Croazia 1.478 564,00 24,80%

Vopachell doo Sabac Plastica Serbia 2.654 -419,00 24,79%

AquafilCRO doo Fabbricazione fibre sintetiche e artificiali Croazia 11.672 526,00 24,68%

Labor SRB doo Legno Mobile Serbia 4.153 283,00 24,68%

Osma Plast Romania srl Plastica Romania 2.481 723,00 24,56%

Blu K doo Costruzioni Croazia ns ns 24,44%

Veronesi Rus OOO Produzione di alimenti Russia newco 24,40%

Tad Metals Friuli S.p.A. in concordato preventivo Prodotti e serv izi industriali Italia UD ns ns 24,28%

North Group Mining shpk Metalmeccanica Albania 900 -179,00 24,08%

Kelena Yu doo Pneumatici Serbia ns ns 24,00%

Metal Construction & Engineering doo Arredamenti metallici e scaffalature Bosnia 978 506,00 24,00%

More doo Legno Mobile Croazia 4.979 1.242,00 24,00%

Siap S.p.A. Manifatturiero Italia PN 38.900 2.948 23,24%

Bissolo Gabriele Farm IOOO Agroalimentare Bielorussia 2.812 419,00 22,99%

Datacol Hispania SLU Industria Spagna 3.391 398,00 22,72%

Lucente CP ooo produzione oro Russia ns ns 22,50%

Maia Polska Sp zoo Agroalimentare Polonia 3.923 210,00 22,24%

Strixus S.p.A. in fallimento Prodotti e serv izi industriali Italia UD ns ns 22,22%

Promark S.p.A. in concordato preventivo Prodotti e serv izi industriali Italia PN ns ns 22,22%

Donalam srl Siderurgico Romania 30.260 -336,00 22,04%

Tecnoplast S.p.A. in fallimento Prodotti e serv izi industriali Italia PN 1.527 -11 22,03%

Internationale Stahl Unternehmungen GmbH Siderurgico Austria 673 -20,00 21,93%

Pontarolo Engineering S.p.A. Manifatturiero Italia PN 2.080 680 20,64%

CMF S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia GO 14.856 396 20,57%

Carr Service doo Commercio Croazia 359 -97,00 20,11%

Balcani Factories doo Calzature Serbia 1.131 -412,00 20,00%

Ferretto Group Central Europe doo Legno/Mobile Bosnia 4.616 -184,00 20,00%

Hotel Hammerack S.r.l. Alberghiero Italia UD 2.568 5 20,00%

Rosa S.p.A. Manifatturiero Italia PN 26.842 3.739 20,00%

T&T Service S.p.A. in fallimento Alimentare Italia PD ns ns 20,00%

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ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI DETENUTE A SCOPO DI INVESTIMENTO AL 30 GIUGNO 2018

Denominazione settore di attività Stato ProvinciaPatrimonio

netto

Risultato d'esercizio in

euro/000

"Quota di possesso in %"

H.F.G.Rom. Srl Costruzioni Romania ns ns 19,97%

Brovedani Slovakia sro Meccanica/Elettromeccanica Slovacchia 21.652 754,00 19,84%

Videe S.p.A. Telecomunicazioni Italia PN 2.350 254 19,83%

BDF Servics doo Meccanica/Elettromeccanica Croazia 3.931 47,00 19,77%

CNI Hungary kft serv izi Ungheria 2.305 146,00 19,58%

Bellini Constructii srl Costruzioni Romania ns ns 19,52%

PMP Industries S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia UD 42.512 5.265 18,79%

Cometex Threads sae Preparazione e filatura di fibre tessili Egitto ns ns 18,60%

Lipovljani Lignum doo Legno Mobile Croazia 8.585 685,00 18,27%

Biovalley Investments S.p.A. Altri settori Italia TS 3.745 318 17,91%

Vemko doo Tubi vetroresina Macedonia ns ns 17,81%

Venchiaredo S.p.A. Alimentare Italia PN 6.166 158 17,81%

Quality Food Group S.p.A. Alimentare Italia UD 48.791 4.644 17,60%

Ecovita ood Apicoltura Bulgaria 6.007 58,00 17,11%

ETC Services LTD Serv izi Malta newco 16,67%

Europa Multipurpose Terminals EMT S.p.A. Logistica Italia TS 7.305 158 16,67%

Molven Grup I.M. srl Arredamento Moldavia ns ns 16,02%

The Hub Trieste Group S.r.l. in liquidazione Altre attiv ità di serv izi Italia TS ns ns 15,46%

Real Estate doo Costruzioni Slovenia ns ns 15,00%

Eurotel S.p.A. Alberghiero Italia UD 3.607 62 14,70%

Eurolls S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia UD 3.704 -617 14,67%

Claber S.p.A. Altri settori Italia PN 5.355 835 14,29%

Fonderia SA.BI. S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia PN 2.778 281 14,29%

Maschio Gaspardo S.p.A. Manifatturiero Italia PN 37.678 5.705 14,08%

Anna Energia sh pk Metallurgico Albania 2.481 6,00 14,00%

Abies Prelucrarea Lemnului srl Semilavorati legno Romania ns ns 13,65%

Zoppas Industries Russia Srl Elettromeccanico Russia 6.562 -485,00 13,47%

Inoxveneta sp.zoo Meccanica/Elettromeccanica Polonia 20.737 -926,00 12,21%

PVB Power Bulgaria ad Energetico Bulgaria 31.394 297,00 11,67%

Tubificio del Friuli S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia UD 7.722 1.958 11,11%

Stark S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia UD 10.534 -471 10,91%

Edil Leca S.r.l. Costruzioni Italia PN 1.225 -136 10,53%

Pasta Zara S.p.A. Alimentare Italia TS 103.015 1.848 10,34%

R.D.M. Ovaro S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia UD 18.263 2.445 10,00%

Telecomunicazioni Industriali S.p.A. in fallimento Telecomunicazioni Italia PN ns ns 10,00%

Arteferro Dohomont doo Ferro battuto Croazia 5.323 8,00 9,74%

Erbasol S.r.l. in fallimento Italia GO ns ns 8,64%

Autoservizi F.V.G. S.p.A. - SAF Trasporti Italia UD 66.530 7.619 8,31%

Italikacink doo Zincheria Croazia 4.702 -205,00 8,13%

Tegola Roofing Products OOO Tegole Canadesi Russia 16.039 -207,00 8,05%

Pedemontana Veneta S.p.A. in liquidazione Strade Italia VR ns -113.725 8,00%

Due Rose S.p.A. in liquidazione e in fallimento Arredo Italia PN ns ns 7,98%

Arrital S.p.A. Arredo Italia PN 7.135 -762 7,69%

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ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI DETENUTE A SCOPO DI INVESTIMENTO AL 30 GIUGNO 2018

Denominazione settore di attività Stato ProvinciaPatrimonio

netto

Risultato d'esercizio in

euro/000

"Quota di possesso in %"

FadaltiI S.p.A. in amministrazione straordinaria Materiali/Serv izi per l'edilizia Italia PN ns ns 6,80%

DVO S.p.A. Arredo Italia PN 25.216 846 6,67%

C.B.M. S.c.a.r.l. Biotecnologie Italia TS 1.028 -31 5,56%

Salus Tirana Sh A clinica sanitaria Albania 7.049 -723,00 5,49%

GDS Manufacturing Services sa Elettronica Romania 7.319 135,00 5,16%

Fazioli Pianoforti S.R.L. Altre attiv ità produttive Italia PN 10.911 1.432 5,04%

Ditenave Scarl Servizi alle imprese Italia GO 339.937 15 4,48%

Inox Market Service S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia PN 14.983 1.750 4,20%

Hich S.p.A. in amministrazione straordinaria Prodotti e serv izi industriali Italia PN ns ns 3,55%

Whydotcom S.r.l. in fallimento Altre attiv ità di serv izi Italia UD ns ns 3,45%

Dopla Pap as Plastica Rep. Ceca 21.527 -399,00 3,09%

Spav Prefabbricati S.p.A. in fallimento Costruzioni Italia UD ns ns 2,34%

G.I.Holding S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia PN 6.750 154 2,24%

Tecnopress S.p.A. Prodotti e serv izi industriali Italia PN 1.126 34 2,00%

Uirnet S.p.A. intermodalità Italia ns 272.577 1,75%

Consorzio MIB Servizi Italia 188 19,00 1,64%

Consorzio Autostrade Italiane Energia Produzione Energetica Italia RM ns 0 1,60%

Consorzio MIB Formazione Italia TS 187.703 19 1,40%

Brazzale Moravia a.s.Produzione/commercializzazione derivati

del latteRep. Ceca 25.777 2.510,00 0,60%

L.I.C.A.R. International S.p.A. Arredo Italia PN 14.983 3.427 0,50%

Opit S.p.A. in fallimento Altre attiv ità di produzione Italia GO ns ns 0,13%

Sirmax Polska sp.zo.o. Plastica Polonia 33.370 9.108,00 0,12%

Legnoluce S.p.A. in concordato preventivo Arredo Italia UD ns ns 0,11%

KB 1909 Spa Servizi Italia ns ns 0,04%

CAF Interregionale Dipendenti S.r.l. Servizi Amministrativ i italia VI ns 23.514 0,00%

Finreco S.c.a.r.l. Servizi finanziari Italia UD 5.769 -76 cooperativa

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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEI CONTI DEL PATRIMONIO NETTO

ESERCIZIO 2017/2018Dati in €/mila

Saldo al 30.06.2017

Destinaz. Risultato

es. 2017/2018

Distrib.Dividendi

AltreVariazioni

Risultatoes. 2017/18

Saldo al 30.06.2018

Capitale sociale 266.020 266.020

Fondo di dotazione 95.545 95.545

Riserva sovrapp. azioni 307.687 307.687

Riserve di rivalutazione -- --

Riserva legale 8.435 178 8.613

Riserva statutarie e altre riserve 31.246 851 475 573 33.145

Differenze negative di consolidamento 505 505

Utili/perdite a nuovo 89.705 (8.520) 81.185

Utile/perdita dell’esercizio (4.959) 4.959 4.257 4.257

Dividendi - 2.532 (2.532) -

Riserva negativa azioni proprie in portafoglio (80.271) 1.910 2.310 (76.051)

Totale 713.913 - (147) 2.883 4.257 720.906

Patrimonio di Terzi 184.692 (237) (4.930) 1.410 180.935

ESERCIZIO 2016/2017Dati in €/mila

Saldo al 30.06.2016

Destinaz. Risultato

es. 2017/2018

Distrib.Dividendi

AltreVariazioni

Risultatoes. 2017/18

Saldo al 30.06.2017

Capitale sociale 266.020 266.020

Fondo di dotazione 95.545 95.545

Riserva sovrapp. azioni 307.687 307.687

Riserve di rivalutazione 1.320 1.320

Riserva legale 8.184 251 8.435

Riserva statutarie e altre riserve 29.506 1.096 644 31.246

Differenze negative di consolidamento 505 505

Utili/perdite a nuovo 87.730 655 88.385

Utile/perdita dell’esercizio 5.454 (5.454) (4.959) (4.959)

Div idendi - 3.452 (3.452) -

Riserva negativa azioni proprie in portafoglio (83.079) 2.808 (80.271)

Totale 718.872 - - - (4.959) 713.914Patrimonio di Terzi 184.830 (1.561) 1.423 184.692

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PROFILO DEL GRUPPO

Al 30 giugno 2018

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RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

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