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Relazione e Bilancio 2011

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Relazione e Bilancio 2011

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BANCA FEDERICO DEL VECCHIO SPA

Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio S.C.

Sede Legale e Direzione Generale in Firenze

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Indice Parte I – Relazione sulla gestione ..................................................................................................... 5 1. Lo scenario economico e di settore ................................................................................................ 7

La congiuntura economica ........................................................................................................ 7 I mercati finanziari e creditizi in Italia ...................................................................................... 8 L’economia regionale e provinciale ........................................................................................ 10 2. La struttura e l’organizzazione ..................................................................................................... 13

La rete distributiva e l’organico .............................................................................................. 15 La gestione dei rischi .............................................................................................................. 15

3. Le grandezze patrimoniali ............................................................................................................ 17 Principali aggregati patrimoniali ............................................................................................. 17 Gli impieghi alla clientela ....................................................................................................... 17 La Raccolta Diretta ................................................................................................................. 19 La raccolta Indiretta ................................................................................................................ 20 Altre grandezze patrimoniali ................................................................................................... 20 Il Portafoglio di Proprietà ....................................................................................................... 20 Il saldo interbancario ............................................................................................................... 21 La dinamica del Patrimonio Netto .......................................................................................... 21 4. L’andamento reddituale ............................................................................................................... 22 Il Conto Economico ................................................................................................................ 22 I principali indicatori ............................................................................................................... 24 5. Altre informazioni ........................................................................................................................ 25

Parti correlate .......................................................................................................................... 25 Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio ............................................................ 25

Sedi secondarie ....................................................................................................................... 25 L’evoluzione prevedibile della gestione ................................................................................. 25 ........ 6 Parte D – Redditività complessiva ..................................................................................................... 118 Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura ............................................ 122 Parte F – Informazioni sul patrimonio ............................................................................................... 182 Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda ................................... 191 Parte H – Operazioni con parti correlate ........................................................................................... 193 Parte L – Informativa di settore ......................................................................................................... 198 Allegato 1 - Compensi corrisposti alla Società di Revisione............................................................. 200 6. La ripartizione dell’Utile .............................................................................................................. 27 7. La Relazione del Collegio Sindacale ........................................................................................... 29

8. La Relazione della Società di Revisione ...................................................................................... 35

Parte II – Bilancio d’esercizio ......................................................................................................... 39 Appendice A – Schemi del bilancio d’esercizio ................................................................................ 41 Nota integrativa .................................................................................................................................. 49

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Parte A – Politiche Contabili ............................................................................................................. 51 Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale ............................................................................... 75 Parte C – Informazioni sul Conto Economico ................................................................................... 99

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Parte I – Relazione sulla gestione

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1. Lo scenario economico e di settore

La congiuntura economica

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Le tensioni sul debito sovrano nell'area dell'euro e la persistente incertezza circa il processo di

consolidamento delle finanze pubbliche negli Stati Uniti si ripercuotono sulle prospettive di crescita delle economie avanzate. In Giappone alla ripresa del terzo trimestre è seguito un indebolimento nell’ultima parte dell'anno. Secondo prime indicazioni, il commercio globale avrebbe rallentato nel quarto trimestre.

Le tensioni sul debito sovrano nell'area dell'euro si sono accentuate ed estese, assumendo rilevanza sistemica. I corsi dei titoli di Stato in molti paesi dell'area hanno risentito dell'incertezza sulle modalità di gestione della crisi a livello comunitario e in sede di coordinamento intergovernativo, nonostante le importanti correzioni degli squilibri di finanza pubblica operate dai governi nazionali; il peggioramento delle prospettive di crescita ha contribuito ad alimentare l’incertezza. È aumentata l'avversione al rischio degli investitori, così come la preferenza per strumenti ritenuti più sicuri, quali i titoli di Stato statunitensi e tedeschi. Il 13 gennaio l'agenzia di rating Standard & Poor's ha declassato il debito sovrano di nove paesi dell'area dell'euro, tra cui la Francia, l'Italia e la Spagna.

Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e quelli tedeschi, che aveva raggiunto in novembre i 550 punti base, valore massimo dall'introduzione dell'euro, si era significativamente ridotto all'inizio di dicembre, dopo l'annuncio di nuove, incisive misure correttive del bilancio pubblico; è tornato ad aumentare man mano che si acuivano i timori circa la natura sistemica della crisi. Sulle scadenze più brevi i premi per il rischio sui titoli di Stato sono invece fortemente diminuiti nelle ultime settimane del 2011, dopo l'avvio delle operazioni di rifinanziamento a tre anni da parte della BCE.

Nel corso della seconda metà del 2011 l’economia mondiale ha subito un ulteriore rallentamento dopo quello già segnalato nel primo semestre. L’attività economica nei principali paesi avanzati al di fuori dell’area dell’euro ha accelerato. Negli Stati Uniti il PIL è cresciuto dell’1,8% in ragione d’anno rispetto al trimestre precedente, sospinto dalla ripresa dei consumi e degli investimenti dei privati, che hanno compensato l’effetto negativo proveniente dalla progressiva riduzione delle scorte accumulate. In Giappone l’attività produttiva, dopo essersi contratta nel primo semestre, ha segnato un forte rimbalzo, salendo del 5,6%. Nelle principali economie emergenti l’attività è lievemente rallentata, risentendo delle misure di politica economica restrittive adottate nel primo semestre.

Nell'ultima parte del 2011 il quadro congiunturale dell'area dell'euro si è indebolito. Nel terzo trimestre del 2011 il PIL dell’area è cresciuto dello 0,1% rispetto al periodo precedente (0,2% in primavera). L’incremento delle esportazioni (1,2%) ha continuato a fornire il principale stimolo alla dinamica del prodotto; tenendo conto del contestuale aumento delle importazioni, il contributo dell’interscambio commerciale è stato pari a 0,2 punti percentuali. L’incremento della spesa delle famiglie (0,2%) ha solo parzialmente recuperato il calo subito nel trimestre precedente. Gli investimenti hanno ristagnato. Dalla fine dell’estate il quadro congiunturale è peggiorato, riflettendo il rallentamento del ciclo economico mondiale e l’aggravarsi della crisi dei debiti sovrani. Le aspettative a breve termine delle imprese rilevate nei sondaggi congiunturali hanno registrato un diffuso pessimismo. Secondo le stime degli operatori professionali, il PIL dell’area dell’euro fletterebbe lievemente nell’anno in corso (-0,3%).

In presenza di una debole dinamica degli aggregati monetari e creditizi e di crescenti difficoltà di raccolta delle banche, il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto in due occasioni i tassi ufficiali, portandoli all'1%; ha introdotto nuove importanti misure di sostegno all'attività di prestito delle banche a famiglie e imprese, ostacolata dalle crescenti difficoltà di raccolta e dalla segmentazione dei mercati interbancari. Una prima operazione di rifinanziamento a 36 mesi con piena aggiudicazione degli importi richiesti è stata effettuata il 21 dicembre 2011. Dopo tale operazione l'aumento della liquidità presente nel sistema bancario e la riduzione dei timori sulla capacità di raccolta delle banche

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si sono riflessi in una riduzione dei premi per il rischio implicito nei tassi interbancari e in un miglioramento dei premi sui CDS delle banche.

Nel terzo trimestre del 2011 il PIL dell'Italia è diminuito dello 0,2% sul periodo precedente; secondo le nostre stime, sarebbe sceso anche nel quarto trimestre. La debolezza della domanda interna è confermata dagli indicatori più recenti e dalle opinioni delle imprese. La dinamica del prodotto risente del rialzo dei costi di finanziamento, per l'aggravarsi della crisi del debito sovrano, e del rallentamento del commercio mondiale, che comunque continua a fornire sostegno all'attività economica. In riduzione della domanda interna operano anche le manovre correttive di finanza pubblica, peraltro indispensabili per evitare più gravi conseguenze sull'attività economica e sulla stabilità finanziaria. La competitività delle imprese è lievemente migliorata grazie al deprezzamento dell'euro. Il recupero dell'occupazione iniziato nell'ultimo trimestre del 2010 si è arrestato negli ultimi mesi dello scorso anno: in ottobre e in novembre vi sarebbero stati un calo degli occupati e una ripresa del tasso di disoccupazione, che tra i più giovani ha raggiunto il 30,1%. Anche se continua a ridursi il ricorso alla Cassa integrazione, peggiorano le attese delle imprese circa i loro livelli occupazionali. Le pressioni inflazionistiche sono in attenuazione, in un quadro di moderazione dei costi e di debolezza della domanda. Negli ultimi mesi del 2011 gli aumenti delle imposte indirette hanno causato un rialzo del livello dei prezzi al consumo; un altro rialzo potrà derivare dagli aumenti delle accise sui carburanti deliberati all'inizio di quest'anno in talune regioni e dai rincari di alcuni prezzi regolamentati

I mercati finanziari e creditizi in Italia 1

Negli ultimi mesi del 2011 le tensioni sul debito sovrano nell’area dell’euro si sono inasprite, estendendosi a molti paesi dell’area e assumendo rilevanza sistemica. I corsi dei titoli di Stato hanno risentito dell’incertezza sui meccanismi di gestione della crisi e del peggioramento delle prospettive di crescita dell’area dell’euro. I mercati azionari e delle obbligazioni societarie dell’area dell’euro, caratterizzati da un’elevata volatilità, hanno penalizzato i titoli del comparto bancario. Le condizioni dei mercati azionari e i premi per il rischio delle banche sono in parte migliorati dopo l’operazione di rifinanziamento dell’Eurosistema del 21 dicembre scorso. Nonostante le decisioni adottate dai vertici europei, le tensioni sul debito sovrano dell’area dell’euro si sono aggravate risentendo del deterioramento del quadro macroeconomico, dei ripetuti declassamenti dei titoli sovrani e delle banche di alcuni paesi europei da parte di talune agenzie di rating, nonché dei dubbi degli operatori circa l’adeguatezza dei meccanismi di gestione della crisi predisposti dalle autorità europee. Dalla fine di settembre, dieci paesi dell’area hanno subito un declassamento da una o più delle principali agenzie di rating. Queste ultime, agli inizi di dicembre, hanno messo sotto osservazione il merito di credito di quasi tutti gli Stati sovrani dell’area dell’euro, inclusi quelli con rating AAA come la Germania, la Francia e i Paesi Bassi. Il 13 gennaio l’agenzia di rating Standard and Poor’s ha declassato il debito sovrano di 9 paesi dell’area dell’euro, tra cui la Francia (che ha perso il rating AAA), la Spagna e l’Italia.

I differenziali di rendimento dei titoli di Stato dell’area dell’euro rispetto al Bund tedesco hanno raggiunto nuovi massimi, dall’introduzione dell’euro, in Grecia, Portogallo, Italia, Spagna, Belgio e Francia (fig. 8), nonostante gli ingenti acquisti di titoli di Stato effettuati dalla BCE nell’ambito del Securities Markets Programme. I differenziali dell’Irlanda sono aumentati nel trimestre, ma rimangono a livelli assai inferiori rispetto al massimo storico raggiunto a metà luglio. Il calo della domanda di attività finanziarie ritenute rischiose ha penalizzato in misura accentuata il settore bancario, in particolare quello dell’area dell’euro, esposto al rischio sovrano anche a causa

1 Fonte: Banca d’Italia – Bollettino Economico n. 67, gennaio 2012

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delle elevate consistenze di titoli di Stato in portafoglio Dalla fine di settembre 2011 a metà gennaio 2012 i premi sui credit default swap (CDS) delle banche dell’area dell’euro sono saliti di 22 punti base, mentre quelli delle banche statunitensi sono calati di 65; in entrambe le aree rimangono comunque particolarmente elevati. I premi per il rischio sulle obbligazioni delle società non finanziarie, che in ottobre si erano ridotti in connessione con le attese di nuovi piani europei di sostegno alle banche e ai titoli di Stato dei paesi in difficoltà, sono ritornati sui valori elevati registrati all’inizio di ottobre Le misure di sostegno alla liquidità adottate dalla BCE alla fine di dicembre, contrastando il rischio di una crisi nella capacità di raccolta delle banche, hanno contribuito a ridurre in parte la rischiosità percepita. Rispetto ai giorni precedenti l’operazione, i premi sui CDS delle banche dell’area si sono lievemente ridotti (di circa 20 punti base), mentre i corsi azionari dell’area hanno parzialmente recuperato (circa il 5%).

La raccolta delle banche italiane, al netto dell’interbancario interno e delle passività verso l’Eurosistema e le controparti centrali, si è ridotta dello 0,7% nei dodici mesi terminanti in novembre (cresceva dello 0,6% in agosto). Si è accentuata soprattutto la contrazione delle passività sull’estero (-4,3%) ma anche, in minore misura, dei depositi di residenti (-0,8%). A seguito delle persistenti difficoltà nei collocamenti sui mercati all’ingrosso è inoltre proseguito il rallentamento della raccolta obbligazionaria al netto della componente interbancaria (2,1%). La dinamica dei depositi rimane moderatamente positiva per quelli delle famiglie (0,7%). La flessione dei depositi delle imprese (-6,1%) potrebbe in parte essere connessa con il calo dei loro flussi di cassa. La flessione della raccolta è stata particolarmente accentuata per le banche di grandi dimensioni; in novembre la raccolta dei primi cinque gruppi è diminuita del 5,5% sui dodici mesi, principalmente per effetto della flessione dei depositi da non residenti e dei conti correnti, a fronte di una espansione registrata per le altre banche (1,7%, escludendo le filiali di intermediari esteri). L’acuirsi delle tensioni sul debito sovrano ha accresciuto il costo di alcune componenti della raccolta bancaria. Fra agosto e novembre è aumentato di sette decimi di punto percentuale il rendimento sui nuovi depositi delle famiglie con durata prestabilita fino a un anno (al 3,1%) ed è salito di sei decimi quello corrisposto sulle nuove emissioni di obbligazioni a tasso fisso (al 4,3%). Il tasso di interesse corrisposto sui conti correnti delle famiglie è rimasto stabile (allo 0,4%) mentre quello sulle nuove emissioni obbligazionarie a tasso variabile è diminuito di cinque decimi (al 3,3%).

L’espansione del credito bancario al settore privato non finanziario è stata pari al 4,2% nei tre mesi terminanti in novembre (dal 3,9% di agosto). La crescita dei finanziamenti alle imprese è stata pari al 5,4%, in lieve accelerazione rispetto a quanto registrato in agosto (4,4%); quella del credito alle famiglie ha rallentato al 2,5% (dal 3,4%). Al netto delle sofferenze e dei pronti contro termine, il tasso di crescita sui tre mesi dei prestiti al settore privato non finanziario è invece diminuito all’1,7% in novembre (dal 2,1% di agosto). Permane elevato il differenziale di crescita dei prestiti concessi dalle diverse categorie di banche. In particolare, il tasso di espansione sui dodici mesi del credito erogato dai primi cinque gruppi bancari italiani al totale dell’economia è stato pari, al netto delle sofferenze e dei pronti contro termine, allo 0,3% in novembre, a fronte del 3,3% dei finanziamenti erogati dagli altri intermediari, sostenuti soprattutto da quelli concessi dalle filiali di banche estere (9,3%) Sono aumentati i tassi medi attivi bancari, riflettendo sia il rialzo del costo della raccolta sia l’intensificarsi delle tensioni sul mercato dei titoli pubblici italiani. Fra agosto e novembre il costo medio dei nuovi finanziamenti alle imprese è salito di quattro decimi di punto, al 3,9%; sono aumentati i tassi applicati sia agli affidamenti di ampio importo sia a quelli di importo più ridotto. Il tasso medio sui nuovi mutui a tasso variabile alle famiglie è aumentato di due decimi (al 3,3%) a fronte di una diminuzione di tre decimi sulle erogazioni a tasso fisso (al 4,5%).

Si è interrotto il miglioramento degli indicatori della qualità del credito in atto dalla fine del 2010. Nel terzo trimestre del 2011 il flusso di nuove sofferenze rettificate, sebbene inferiore a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno, è stato pari, al netto dei fattori stagionali e

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in ragione d’anno, all’1,7% dei prestiti. L’evoluzione della qualità del credito presenta significativi rischi di peggioramento, legati alla contrazione dell’attività economica in atto e all’aumento dei tassi di interesse praticati dalle banche. Informazioni preliminari indicano che nei mesi di ottobre e novembre l’esposizione delle banche nei confronti dei debitori segnalati per la prima volta in sofferenza ha ripreso ad aumentare, raggiungendo livelli significativamente superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2010. L’incremento ha riguardato sia le famiglie sia le imprese. Alla fine dello scorso novembre l’incidenza dei crediti alle imprese classificati come “in difficoltà” (esposizioni incagliate e ristrutturate) sul totale dei prestiti al settore è aumentata al 6,2% (dal 6% in agosto).

Secondo le ultime relazioni trimestrali consolidate, nei primi nove mesi del 2011 la redditività operativa dei cinque maggiori gruppi bancari italiani è rimasta sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2010. Il rendimento del capitale e delle riserve (ROE), valutato su base annua, è risultato negativo (-5%) risentendo della rilevante perdita registrata nel terzo trimestre da uno dei gruppi, connessa con svalutazioni dell’avviamento iscritto in bilancio

La dotazione patrimoniale dei cinque maggiori gruppi si è ulteriormente rafforzata, grazie al completamento di alcune operazioni di aumento del capitale varate nella prima metà dell’anno. In prospettiva, un ulteriore rafforzamento patrimoniale avverrà anche a seguito delle iniziative di ricapitalizzazione delle maggiori banche concordate in sede europea, in buona parte già in corso di completamento

L’economia regionale e provinciale

Dal rapporto sull'economia della Toscana presentato lo scorso novembre dalla sede di Firenze della Banca d'Italia emerge come le imprese e le banche della nostra regione si attendono un peggioramento del quadro congiunturale anche se nei primi sei mesi del 2011 è proseguito in Toscana il lento recupero dei livelli di attività che aveva contraddistinto l'anno precedente. In sintesi i dati riportati dall’'indagine evidenziano che nel semestre la produzione delle imprese industriali è salita del 3,6% rispetto all'analogo periodo del 2010. L'andamento è risultato più favorevole per la componente estera della domanda. Nonostante il recupero del grado di utilizzo degli impianti, l'attività di investimento è rimasta debole. Approfondendo la dinamica dei diversi settori industriali, emerge dalla rilevazione Unioncamere Toscana e Confindustria2 che alcuni settori hanno fatto registrare marcati incrementi tendenziali della produzione, come quelli del comparto della moda, dell’industria meccanica e della chimicafarmaceutica. Per le altre branche il secondo trimestre ha rappresentato il passaggio in terreno negativo (prodotti in metallo ed elettronica) mentre si è registrato un peggioramento per legno e mobilio ed una minore perdita per minerali non metalliferi ed altri prodotti manifatturieri. La differenziazione nei comportamenti non è stata solo settoriale ma ha investito anche la caratteristica dimensionale. Nel secondo trimestre 2011 le medie imprese esportatrici hanno fatto registrare un tasso d’incremento del fatturato dell'8,3%, per le grandi la crescita ha superato i 2 punti percentuali. Per la prima volta dall'inizio della ripresa si è verificato un incremento del fatturato delle piccole imprese (10-25 addetti). Resta ancora fortemente negativa la dinamica del fatturato delle imprese artigiane. A livello sub-regionale, la specializzazione nei settori manifatturieri più dinamici ha determinato le diverse performance provinciali. In particolare hanno fatto registrare una crescita della produzione industriale al di sopra della media le province di Prato e Firenze, quest’ultima con un valore ragguardevole di circa 11 punti percentuali. Le province di Massa Carrara e soprattutto Livorno hanno mostrato un

2 Fonte: IRPET Numero Toscana 35, Ottobre 2011

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significativo decremento, mentre il comparto manifatturiero del resto della Toscana è cresciuto al di sotto della media regionale.

Come negli altri trimestri il punto debole di questa fase è derivato dalla dinamica della domanda interna, soprattutto della spesa per consumi. Le vendite al dettaglio hanno continuato a contrarsi; nel secondo trimestre la diminuzione tendenziale è stata dell'1,7%, trainata in modo uniforme dagli esercizi specializzati in prodotti non alimentari ed alimentari, solo la grande distribuzione non è entrata in terreno negativo. In merito al settore dei servizi, il sondaggio della Banca d'Italia, pur mostrando anch’esso l'andamento negativo per il commercio dove è proseguita la flessione delle vendite al dettaglio, pone l’attenzione sulla crescita del settore turistico grazie ai flussi stranieri.

Le esportazioni in valore sono aumentate del 12,2% rispetto al primo semestre del 2010. Un andamento positivo ha in particolare interessato il settore della moda, le cui vendite all'estero sono salite del 19,5% tornando ai livelli precedenti l'insorgere della crisi. I dati più recenti forniti dall’Istat e relativi al terzo trimestre 2011 evidenziano che in tutte le ripartizioni territoriali dell'Italia le esportazioni sono in crescita. Particolarmente positivo è l'andamento registrato dal Centro (+6,7%), seguito dalle regioni nord-occidentali (+3,1%) e nordorientali (+1,9%). Tra le regioni che forniscono il maggior contributo alla crescita delle esportazioni nazionali si segnalano l'Emilia-Romagna (+14,3%), la Toscana (+13,9%) e il Lazio (+15,1%).

La debole ripresa dei livelli produttivi si è riflessa nel primo semestre in un contenuto aumento del numero di occupati che ha interessato industria e servizi. Rispetto al primo trimestre 2011, tuttavia, la serie destagionalizzata presenta una flessione del -0,3%. Rimane ampio, anche se in lieve calo, il ricorso alla Cassa integrazione guadagni e il tasso di occupazione è ancora due punti percentuali inferiore rispetto al 2008. La situazione fotografata dal rapporto IRES-CGIL Toscana alla fine del 2011 mostra che a cassa integrazione chiude l'anno quasi a quota 47 milioni di ore, in posizione intermedia tra il picco di 54 milioni del 2010 e i 34 milioni del 2009. Ricordiamo che i livelli antecedenti all’inizio della crisi attestavano la cassa nella nostra regione sui 9 milioni di ore.

L’indagine congiunturale sulla Provincia di Firenze relativa al terzo trimestre 2011 svolta dalla

Camera di Commercio fiorentina mostra come l’attività industriale abbia risentito in misura moderata dell’inversione che ha caratterizzato lo scenario economico internazionale e domestico. Per le imprese manifatturiere fiorentine la produzione industriale ha continuato a crescere, su base tendenziale, anche in questo terzo trimestre, sebbene in decelerazione rispetto al secondo trimestre (da +11,4% a +7,4%) cominciando ad avvertire gli effetti del repentino peggioramento del quadro macroeconomico nazionale ed internazionale; ciò si accompagna ad una dinamica del fatturato in decelerazione (da +10,8% a +6,1%). Il rallentamento ciclico della produzione può essere meglio spiegato dalla decelerazione di settori che fino alla prima parte dell’anno avevano fatto registrare ritmi molto intensi come il farmaceutico e la pelletteria, mentre in questo trimestre è ripartito in modo piuttosto deciso il comparto meccanico. Tiene molto bene la dinamica delle vendite all’estero (+9,4%) così come aumenta la quota di fatturato realizzato all’estero (da 29,6% a 34,1%). Parallelamente si è moderatamente indebolita la variazione degli ordinativi totali (da +7% a +6%) e di quelli esteri (da +3,9% a +3,3%), anche se comunque entrambi gli indicatori si mantengono su valori sostenuti. L’occupazione industriale sembrerebbe mantenersi su una dinamica tendenziale simile a quella del precedente trimestre, senza indietreggiare più di tanto (da +3,6% a +3,4%). Il grado di utilizzo degli impianti scende lievemente, così come l’inflazione alla produzione evidenzia un andamento piuttosto moderato (+1,5%). Su base annua gli effetti del deterioramento ciclico si sono riflessi maggiormente sulla variazione negativa degli indicatori congiunturali di produzione (-2,2%) e di fatturato (-2,5%), mentre per l’occupazione

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risulterebbe una decelerazione piuttosto marcata (da +1,1% a +0,4%). Passando al comparto delle vendite al dettaglio a fine settembre 2011 si è registrato una battuta d’arresto dell’1,2%, comunque di entità minora rispetto a quella toscana (-1,5%) e italiana (-3,1%). Sul fronte delle aspettative, quelle per l’ultimo trimestre 201 risentono del periodo natalizio e, quindi, vedono un valore decisamente più elevato di quello espresso nello scorso trimestre, ma inferiore a quello espresso per lo stesso periodo dell’anno passato.

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2. La struttura e l’organizzazione

Banca Federico Del Vecchio SpA nel 2011 Nell’anno 2011 Banca Federico Del Vecchio SpA ha consolidato le attività avviate nel biennio 2009-2010 inerenti la valorizzazione del proprio marchio nella città di Firenze, intensificando i rapporti con la comunità istituzionale ed economica fiorentina, oltre a sviluppare il centro di competenza del risparmio a livello di Gruppo. In linea con gli obiettivi del piano industriale per il 2011, ai fini del rafforzamento aziendale è stata posta l’attenzione sullo sviluppo della “Banca Reale” e del Polo di Wealth Management, con la crescita del numero dei clienti, della raccolta indiretta e l’implementazione dei prodotti di investimento. In base al piano industriale, il triennio 2009-2011 ha visto una particolare attenzione sulla riqualificazione delle risorse, un efficientamento della mission della Banca - concentrando l’operato sulla qualità degli attivi e non dei volumi - l’avvio della razionalizzazione della rete, come pure un miglioramento della qualità del credito sia per le classi di rating che per l’indice di concentrazione. Nell’anno 2011 l’attività della Banca ha visto:

• l’emanazione degli aggiornamenti ai Regolamenti in materia di credito e concentrazione dei rischi, di prestazione e gestione del rischio dei servizi di investimento, degli acquisti a livello di Gruppo, di “media conciliazione”, di consulenza non finanziaria, di emissione dei prestiti obbligazionari, di segnalazioni di vigilanza, di anagrafe generale, di gestione del rischio di riciclaggio, di trattamento informazioni privilegiate;

• l’aggiornamento dei Regolamenti Interni e poteri delegati in materia di gestione delle relazioni con aziende, di advisory non finanziario, di controlli operativi, di credito, di organigramma del Wealth Management e sulle attività fuori sede dei gestori;

• l’emanazione del piano di Audit, del Compliance plan, del Piano del Credito e di quello Commerciale, del Documento Programmatico sulla Sicurezza, delle attività dell’Organismo di Vigilanza per l’anno 2011, condividendo allo stesso tempo i risultati degli stessi per l’anno 2010;

• l’adozione delle politiche di remunerazione di Gruppo, ed all’interno dei regolamenti Interni e Poteri Delegati, della normativa in materia di parti correlate ed operazioni con esponenti aziendali;

• l’approvazione di un piano di intervento sulle agenzie sia per una ristrutturazione dei locali che sul posizionamento strategico sulla città, e le linee guida per le risorse umane nel 2011.

Nell’anno 2011 le attività delle due filiere Banca Commerciale e Wealth Management, hanno

contribuito per le parti di competenza al conseguimento del risultato aziendale. Attività promozionale e commerciale

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L’anno 2011 ha sicuramente mostrato una buona tenuta della rete commerciale sia per quanto riguarda la capacità di conservazione della clientela “core”, che per la raccolta complessiva, soprattutto in base al contest organizzato nel terzo quadrimestre.

Nel corso del 2011 sono state articolate alcune iniziative che hanno portato e porteranno la banca verso un efficientamento della rete e permetteranno una condivisione di obiettivi tale da orientare le risorse verso una più elevata “imprenditorialità”. In particolare:

• è stato introdotto il budget trimestrale, che ha consentito un migliore monitoraggio dell’attività e una maggiore flessibilità nelle scelte strategiche;

• sono stati trasferiti gli attivi/passivi dell’Agenzia 6 riallocandoli presso le altre agenzie, senza perdita di clientela;

• è stato completato l’iter per l’apertura della nuova Agenzia Oltrarno, con trasferimento del Cab dell’Agenzia 6;

• è stato completato l’iter per l’accorpamento dell’Agenzia 4 con l’Agenzia 8, in una nuova location in via Aretina;

• è stata avviata la nuova “procedura di sportello” senza disagi per la clientela; • è partito il collocamento del prodotto “Oro Vero” con buoni risultati;

Per quanto concerne la filiera commerciale nel corso del 2011 sono stati acquisiti 1.133 nuovi clienti, con una crescita netta di 360 nuovi clienti e di 331 conti correnti (con un miglioramento dell’indice di turnover dal 135% del 2010 al 146%) .

Buono lo sviluppo dei servizi bancari con l’emissione di 779 nuove carte di debito e di credito, di cui 313 carte prepagate. I mutui erogati ammontano a 19 milioni di euro per 154 posizioni.

In merito all’attività svolta in collaborazione con le società prodotto del Gruppo Banca Etruria, nel 2011 i volumi collocati sono stati di 1,8 milioni di euro di leasing, di 4 milione di euro di prestiti e cessioni del quinto, mentre la produzione assicurativa è ammontata a 4 milioni di euro. Meno performante la produzione netta Fondi che è risultata in riduzione per 2,8 milioni di euro.

L’attività del Polo di Wealth Management

Nell’ambito delle principali attività svolte nella prestazione dei servizi di investimento nel

2011 si evidenzia, per l’attività di negoziazione su strumenti finanziari, una serie di iniziative a sostegno delle filiali con un presidio costante delle attività che si sono concentrate nel supporto alle filiali per l’evasione degli ordini dei clienti sulle varie piattaforme di negoziazione e di predisposizione di soluzioni di investimento evadendo le richieste specifiche della rete (un certificate su basket azionario italiano emesso da Société Generale, l’OPS di obbligazioni ENI, l’IPO delle azioni Ferragamo). Infine ha prestato supporto alla rete per due importanti operazioni per la raccolta diretta di Gruppo:

• collocamento di un prestito obbligazionario subordinato convertibile; • offerta pubblica di scambio per il retail su obbligazioni Banca Etruria.

Sempre in tale ambito il Polo ha seguito sia amministrativamente che commercialmente per

tutto il mese di giugno il collocamento del prestito obbligazionario convertibile emesso da Banca Etruria, monitorando quotidianamente i volumi di negoziati internamente ed esternamente al Gruppo.

Per quanto concerne le attività prestate nell’ambito del servizio di advisory finanziaria nel corso del mese di aprile 2011 è stato effettuato il rilascio operativo alle Reti del Gruppo Banca Etruria di ObjectWay Financial Suite, la nuova piattaforma informatica con moduli operativi riguardanti l’analisi di portafoglio (dove vengono elaborate soluzioni di portafoglio aggregato del cliente) e la

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consulenza ai fini Mifid prestata su vari livelli; tale rilascio è avvenuto a seguito di una formazione a tappeto delle Reti che si è ripetuta anche nel secondo semestre.

A seguire nel corso del mese di maggio sono stati introdotti due nuovi servizi di consulenza, “avanzata” e “base”, a completamento della Consulenza Plus rilasciata nel secondo semestre del 2010; i tre servizi (che si differenziano per il target servito, per il pricing, nonché per la periodicità con la quale viene effettuata la verifica andamentale del portafoglio consigliato con eventuali proposte di modifica dell’asset allocation) costituiscono modalità di erogazione del servizio di consulenza in materia di investimenti secondo quanto previsto dalla Direttiva Mifid. Tali servizi si differenziano per il target servito (la consulenza plus si rivolge a clientela private con un patrimonio di almeno 2 milioni di euro, quella avanzata a clientela private con un patrimonio di almeno 500 mila euro, e quella base indistintamente a clientela affluent e/o people), per il pricing, nonché per la periodicità con la quale viene effettuata la verifica andamentale del portafoglio consigliato con eventuali proposte di modifica dell'asset allocation (bimestrale per la consulenza plus, quadrimestrale per la consulenza avanzata, su richiesta per la base).

Per quanto concerne l’ampliamento del catalogo d’offerta di servizi d’investimento finanziari il 2011 è stato caratterizzato dalla realizzazione e messa a disposizione delle reti del Gruppo Banca Etruria di due nuovi prodotti assicurativi nel ramo vita, nonché dall’inserimento di una nuova Sicav per il collocamento diretto.

Nel mondo assicurativo a marzo 2011 è stata resa disponibile per il collocamento “BAP Armonia”, la prima polizza multiramo di BancAssurance Popolari SpA che unisce in unico prodotto assicurativo i benefici delle polizze Ramo I a gestione separata e delle polizze finanziarie Unit Linked; mentre in giugno è stata rilasciata “BAP Sinfonia”, una unit linked mirata a clientela private di fascia alta con elevate esigenze di personalizzazione. “BAP Sinfonia”, infatti, rappresenta una polizza finanziaria di Ramo III caratterizzata da un fondo interno personalizzato sulla base delle esigenze ed il profilo di rischio del contraente stesso.

Nell’agosto 2011 è stato siglato l’accordo per il collocamento di una nuova Sicav della Casa d’Investimento BNP Paribas al fine di completare la gamma di OICR andando a coprire asset class azionarie settoriali, nonché le materie prime.

Nell’ultimo bimestre 2011 sono state svolte tutte le attività necessarie per la partenza dei nuovi servizi di consulenza non finanziaria (fiscale, legale, artistica, immobiliare) a disposizione delle Reti del Gruppo Banca Etruria da gennaio 2012. A questo proposito da evidenziare che a dicembre 2011 nell’ambito dell’art advisory è stato stipulato un accordo di segnalazione tra la Casa d’Aste fiorentina Pandolfini Srl e le tre banche del Gruppo Banca Etruria.

La rete distributiva e l’organico Al 31 dicembre 2011 la rete commerciale di Banca Federico Del Vecchio SpA si compone di 8 sportelli. L’organico complessivo della Banca conta 101 risorse, delle quali n. 7 risorse sono distaccate presso Banca Etruria, e le restanti sono suddivise fra la rete commerciale (54 risorse), gli uffici di Sede Centrale (13 risorse) ed il Polo di Wealth Management (27 risorse). Alla stessa data, presso Banca Federico Del Vecchio SpA operano n. 7 risorse distaccate dalla Capogruppo.

1 6

La gestione dei rischi3

I rischi aziendali di Banca Federico Del Vecchio SpA sono oggetto di continuo monitoraggio in ottica di collaborazione tra le strutture della Banca e le strutture dedicate della Capogruppo, in particolare la Divisone Pianificazione e Risk Management, in coerenza con quanto previsto nelle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” (Circolare n.263 del 27 dicembre 2006 emanata da Banca d’Italia) che recepiscono gli ordinamenti in materia di convergenza internazionale della misurazione del capitale e dei coefficienti patrimoniali. Tali disposizioni, così come emendate e integrate nel corso del tempo,rappresentano la disciplina prudenziale per le banche e gruppi bancari “Basilea II”, basata su tre pilastri.

La Banca ha applicato i requisiti patrimoniali in ottica di Basilea II a partire dall’esercizio 2008 e a tal fine sono stati posti in essere tutti gli interventi procedurali e organizzativi necessari al rispetto delle condizioni e dei termini previsti dalla normativa vigente per l’utilizzo dei metodi di calcolo adottati.

Coerentemente a quanto definito dal Primo Pilastro in relazione alla metodologia di calcolo dei requisiti per fronteggiare i rischi tipici dell’attività bancaria, la Banca utilizza: per il Rischio di Credito il Metodo Standardizzato; per il Rischio di Controparte il Metodo del Valore Corrente sui Derivati OTC ed il Metodo Semplificato per le Operazioni SFT4; per il Rischio di Mercato la Metodologia Standardizzata ed, infine, per il Rischio Operativo il Metodo Standardizzato.

In particolare, nell’ambito del rischio di credito, ai fini del processo di determinazione e monitoraggio dei relativi requisiti patrimoniali, la clientela viene classificata secondo le classi di analisi previste dalla normativa Basilea II; risultano, inoltre, a regime le attività necessarie per il riconoscimento delle tecniche di Credit Risk Mitigation.

Attualmente, per Banca Federico Del Vecchio SpA il rischio di mercato è da considerato non rilevante.

La posizione di liquidità è gestita in accentrato dalle competenti funzioni della Capogruppo. Infine, per quanto riguarda il rischio operativo, vengono svolte le attività di sistematica

raccolta dei dati relativi agli eventi di perdita e di Risk Self Assessment – Analisi di Scenario, il tutto in stretta collaborazione tra la Controllata, per il tramite del Referente Risk Management, e la funzione di Operational Risk Management (ORM) della Capogruppo. In linea con le previsioni dalla normativa di riferimento, Banca Federico Del Vecchio SpA, in quanto appartenente al Gruppo Banca Etruria, demanda l’attuazione della disciplina del Secondo e Terzo Pilastro di Basilea II e lo svolgimento delle relative attività alla Capogruppo Banca Etruria.

3 Per un’informativa dettagliata sulla gestione dei rischi si rimanda a quanto descritto nella Parte E della Nota Integrativa. 4 Operazioni SFT (Securities FinancingTransactions): comprendono le operazioni pronti contro termine attive e passive su titoli o merci, le operazioni di concessione o assunzione di titoli o merci in prestito ed i finanziamenti connessi con titoli.

1 7

3. Le grandezze patrimoniali

Principali aggregati patrimoniali

AGGREGATI PATRIMONIALI

(euro/1000)

Variazione

31/12/2011 31/12/2010 Assoluta %

Crediti verso Clientela (1)

236.725

243.143

(6.418)

-2,6%

Interbancario netto (2)

131.904

121.471

10.433

8,6%

Titoli rappresentati da obbligazioni

102.288

133.712

(31.424)

-23,5%

Attività finanziarie per la negoziazione

939

340

599

n.s.

Debiti verso Clientela (A)

235.360

230.103

5.257

2,3%

Debiti rappresentati da titoli (B) (3)

102.299 107.079

(4.780)

-4,5% Raccolta diretta (A + B)

337.659

337.182

477

0,1%

Patrimonio netto

41.493

41.352

141

0,3%

(1) Al netto dei titoli Loans & Receivables classificati in bilancio nella Voce 70 dell’attivo di stato

patrimoniale( Crediti verso clientela) per 5,1 milioni di euro.

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(2) Il saldo interbancario è calcolato considerando i titoli Loans & Receivables, classificati alla voce 60 dell’attivo (Crediti verso banche) per 97,2 milioni di euro.

(3) Voce 30 e 50 del passivo

Gli impieghi alla clientela

Al 31 dicembre 2011 il volume dei crediti verso la clientela5 risulta pari a 236,7 milioni di euro, 6,4 milioni in meno rispetto al 31 dicembre 2010 (-2,6%). La flessione ha riguardato sia la componente di medio lungo termine rappresentata dai mutui (-5,7%) sia quella di breve termine (esposizioni in conto corrente) (-16,9%). Sulla dinamica della componente a breve termine incide sia l’uscita di alcuni rapporti rilevanti, sia la scelta strategica di ridurre progressivamente il rischio di concentrazione degli impieghi.

Gli impieghi a clientela

IMPIEGHI

31/12/2011 31/12/2010

Variazione

(euro/1000) Assoluta %

Conti Correnti 42.383 51.031 (8.648) -16,9%

Mutui 137.569 145.936 (8.367) -5,7% Carte di credito e prestiti personali 20 19 1 5,3% Crediti deteriorati 27.598 24.905 2.693 10,8% Altri impieghi 34.223 26.312 7.911 30,1% TOTALE IMPIEGHI A CLIENTELA 241.793 248.203 (6.410) -2,6%

Con riferimento alla qualità del credito, il 2011 evidenzia un incremento di 2,6 milioni di euro

dei crediti deteriorati il cui valore complessivo si attesta a 27,6 milioni di euro. Per quanto riguarda in particolare i crediti in sofferenza, nel periodo in esame, si registra un valore lordo superiore di 8,6 milioni di euro rispetto a quello del 31 dicembre 2010. Alla sua determinazione ha contribuito il passaggio di alcune posizioni di importo significativo che risultano tuttavia assistite da congrue garanzie ipotecarie. Si assiste inoltre all’incremento dei fondi a copertura (circa 1,6 milioni di euro) che porta le sofferenze nette ad attestarsi a 15,9 milioni di euro (8,9 milioni alla fine dell’anno precedente). Nel complesso gli accantonamenti effettuati portano il coverage ratio al 49,9%, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2010 in quanto le nuovo posizioni passate a sofferenza sono assistite in gran parte da garanzie ipotecarie.

5 Al netto dei titoli Loans and Receivables pari a 5,1 milioni di euro.

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Dinamica degli impieghi complessivi (euro/1000)

IMPIEGHI NETTI TOTALI

Il grafico evidenzia la dinamica degli impieghi degli ultimi quattro anni.

La Raccolta Diretta

I volumi di raccolta diretta evidenziano una sostanziale stabilità rispetto ai valori di fine 2010 (0,1%); il loro ammontare risulta pari a 337,7 milioni di euro. Si evidenzia tuttavia una ricomposizione tra le forme a medio lungo termine (-4,5%) e quelle di breve periodo (+2,3%).

I titoli in circolazione, infatti, si riducono a causa del sopraggiungere dei termini di scadenza dei prestiti obbligazionari (-4,7 milioni di euro) non immediatamente rinnovati. La raccolta a breve termine fa registrare invece una crescita pari a 5,3 milioni di euro, grazie alla propensione della clientela verso forme di deposito ritenute meno rischiose in questa fase di instabilità dei mercati rispetto ad altri tipi di investimento di medio lungo periodo.

La raccolta dalla clientela

RACCOLTA DIRETTA

31/12/2011 31/12/2010

Variazione

(euro/1000) Assoluta %

Passività finanziarie al costo ammortizzato 337.659 337.182 477 0,1%

- Raccolta a vista 144.548 159.585 (15.037) -9,4% - Obbligazioni (comprese subordinate) 100.930 105.501 (4.572) -4,3% - Pronti contro termine 68.925 70.036 (1.111) -1,6% - Altre passività al costo ammortizzato 23.256 2.060 21.196 n.s.

1 10

Totale Raccolta Diretta 337.658 337.182 476 0,1%

Dinamica della raccolta diretta ed indiretta (euro/1000)

RACCOLTA DIRETTA RACCOLTA INDIRETTA

2 0

La raccolta Indiretta RACCOLTA INDIRETTA (*)

31/12/2011 31/12/2010

Variazione

(euro/1000) Assoluta %

Raccolta Indiretta 216.882 212.650 4.232 2,0%

di cui: Gestita 29.483 33.705 (4.222) -12,5%

Assicurativa 41.793 37.177 4.616 12,4%

Amministrata 145.606 141.767 3.839 2,7%

Gestita + Assicurativa su Indiretta 32,9% 33,3%

(*) Dati di natura gestionale

La raccolta indiretta si attesta complessivamente a 216,9 milioni di euro registrando una

crescita di 4,2 milioni rispetto al valore di fine 2010 (+2%). La dinamica evidenziata dall’aggregato è ascrivibile sia all’incremento della raccolta amministrata (+3,8 mln di euro da fine 2010) sia alla performance del risparmio assicurativo (+4,6 mln di euro). In flessione la raccolta gestita il cui valore a fine dicembre si attesta a 29,5 mln di euro. In quest’ambito, il Polo di Wealth Management ha confermato il proprio ruolo di centro di competenza di Gruppo ampliando il catalogo d'offerta in termini di prodotti/servizi d'investimento al fine di dotare le reti delle Banche del Gruppo degli strumenti necessari per il conseguimento degli obiettivi economico-patrimoniali previsti. Il risparmio amministrato risulta pari a 145,6 mln di euro (+2,7% rispetto al dato di fine 2010); l’aumento è essenzialmente ascrivibile ai maggiori investimenti in titoli di Stato (+19,7%) effettuati nei primi medi dell’anno durante i quali il mercato non era ancora influenzato da forti tensioni sui debiti sovrani di alcuni paesi europei. In flessione il controvalore dei titoli obbligazionari (-20,9% rispetto alla fine del 2010) così come quello degli investimenti in azioni (-16,3%), complice soprattutto l’attuale volatilità dei mercati finanziari. Positiva la performance del comparto assicurativo che presenta un valore finale pari a 41,8 mln di euro (+12,4% su dicembre 2010) grazie allo sviluppo del collocamento di prodotti di Bancassurance che nel corso del 2011 hanno ampliato la propria gamma. Nel primo semestre 2011 le reti del Gruppo Banca Etruria sono state infatti dotate di due nuovi prodotti assicurativi nel ramo vita..

Altre grandezze patrimoniali

Il Portafoglio di Proprietà

31/12/2011 31/12/2010

Variazione

(euro/1000) Assoluta %

2 1

Attività finanziarie per la negoziazione 939 340 599 n.s.

Titoli rappresentati da obbligazioni bancarie 102.288 133.712 (31.426) -23,5% TOTALE 103.227 134.052 (30.825) -23,0%

Il portafoglio titoli di proprietà risulta ormai quasi esclusivamente costituito da obbligazioni

emesse dalla Capogruppo classificate in bilancio alla Voce 60 – Crediti verso Banche – il cui valore si attesta a 97,2 milioni di euro e da obbligazioni emesse da altri intermediari finanziari classificate in bilancio alla Voce 70 – Crediti verso Clientela – che ammontano a 5,1 milioni di euro. A tali obbligazioni si aggiunge una quota residuale (pari a 0,9% del portafoglio complessivo) di attività finanziare detenute per la negoziazione, il cui valore a fine 2011 è pari a 0,9 milioni di euro.

Rispetto alla fine dell’anno precedente il valore del portafoglio evidenzia una flessione di 30,8 milioni dovuta al sopraggiungere a scadenza di alcune emissioni obbligazionarie della Capogruppo.

Il saldo interbancario

La posizione interbancaria netta6 registra un saldo positivo di 131,9 milioni di euro, in aumento rispetto alla fine dell’esercizio 2010 (+10,4 milioni di euro).

La dinamica del Patrimonio Netto

A fine 2011, Il patrimonio netto comprensivo dell’utile ammonta a 41,5 milioni di euro. Il dettaglio delle componenti patrimoniali risultanti alla fine dell’anno è descritto nel prospetto che segue.

PATRIMONIO NETTO 31/12/2011 31/12/2010

Variazione

(euro/1000) Assoluta %

Capitale 1.000 1.000 - -

Sovrapprezzi di emissione 516 516 - - Riserve 37.539 37.427 112 0,3% Riserve da rivalutazione 596 180 416 231,6% PATRIMONIO AL NETTO DELL'UTILE 39.651 39.123 528 1,3% Utile di periodo 1.842 2.229 (387) -17,4% PATRIMONIO NETTO 41.493 41.352 141 0,3%

6 Il saldo interbancario è calcolato considerando i titoli Loans & Receivables, classificati alla voce 60 dell’attivo (Crediti verso banche) per 97,2 milioni di euro

2 2

4. L’andamento reddituale

Il Conto Economico

Rispetto alla fine dell’anno precedente, il margine d’interesse risulta sostanzialmente stabile (-0,1 milioni di euro) attestandosi a 7,3 milioni di euro. Gli interessi attivi ammontano a 13,6 milioni di euro contro i 12,8 milioni di euro del dicembre 2010 (+6,4%), mentre gli interessi passivi sono pari a 6,3 milioni di euro contro i 5,4 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente (+17,2%). In linea generale, il margine d’interesse ha risentito del repricing dei volumi a sua volta influenzato dalla dinamica crescente dei tassi di riferimento. Da dicembre 2010 tuttavia la forbice di Banca Federico Del Vecchio SpA si è ridotta di 18 punti base attestandosi al 2,01%: a fronte di una crescita di 50 bp del tasso sugli impieghi si registra un incremento di 68 bp di quello sulla raccolta. Voci

31/12/2011 31/12/2010

Variazione

(euro/1000) Assoluta %

Interessi attivi e proventi assimilati 13.588 12.771 817

6,4%

Interessi passivi e oneri assimilati (6.279)

(5.359)

(920)

17,2%

Margine di interesse 7.309 7.412 (103) -1,4%

Commissioni attive 10.722 11.747 (1.025)

-8,7%

Commissioni passive (716)

(883)

167

-18,9%

Commissioni nette 10.006 10.864 (858) -7,9%

Dividendi e proventi simili - - - -

Risultato di negoziazione di copertura e di fair value (*) 115

(93)

208

n.s.

Margine di intermediazione 17.429 18.184 (755)

-4,1%

2 3

(*) Comprensivo delle voci 80,90,100 e 110 del conto economico.

Le commissioni nette realizzate nel 2011 ammontano a 10 milioni di euro, (-7,9% rispetto a fine 2010). Il margine da servizi, comprensivo del contributo derivante dall’attività di gestione ed intermediazione svolta dal Polo di Wealth Management (pari a circa 6,5 milioni di euro), risente del rallentamento della raccolta indiretta. I ricavi derivanti dall’attività bancaria tradizionale contribuiscono per il 19% delle commissioni attive totali (2 milioni di euro), in linea con il risultato conseguito a dicembre 2010. Il contributo dell’attività di gestione, intermediazione e consulenza rappresenta invece il 12,6% (1,4 milioni di euro) ed evidenzia una flessione pari a 0,2 milioni di euro sul dato di fine 2010.

Il 2011 si chiude con un margine di intermediazione pari a 17,4 milioni di euro con una riduzione del 4,1% rispetto a dicembre 2010. Voci

31/12/2011 31/12/2010

Variazione

(euro/1000) Assoluta %

Margine di interesse 7.309 7.412 (103) -1,4% Commissioni nette 10.006 10.864 (858) -7,9% Margine di intermediazione 17.429 18.184 (755) -4,1% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (1.108) (1.861) 753 -40,5%

Risultato netto della gestione finanziaria 16.321 16.323 (2) 0,0% Spese amministrative: (13.097) (12.730) (367) 2,9%

a) spese per il personale (6.920) (6.620) (300) 4,5% b) altre spese amministrative (6.177) (6.110) (67) 1,1% Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (25) (3) (21) n.s. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (115) (135) 20 -14,6% Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (19) (9) (10) n.s. Altri oneri/proventi di gestione 499 445 54 12,4% Costi operativi (12.756) (12.432) (324) 2,6% Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 3.565 3.890 (325) -8,4% Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (1.724) (1.662) (62) 3,7% Utile della operatività corrente al netto delle imposte 1.842 2.229 (387) -17,4% Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte

-

-

- -

Utile di periodo 1.842 2.229 (387) -17,4%

2 4

Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’incidenza degli accantonamenti effettuati

a fronte del portafoglio crediti risulta diminuita in misura significativa (-40,5%). Le rettifiche su crediti effettuate nel periodo (1,1 milioni di euro) sono infatti ascrivibili prevalentemente a posizioni passate a sofferenza, assistite da garanzie ipotecarie;il risultato netto della gestione finanziaria si attesta dunque a 16,3 milioni di euro, in linea con lo stesso periodo dello scorso esercizio.

I costi operativi della Banca presentano un dato sostanzialmente in linea con quello del 2010

(+0,3 milioni di euro). La variazione più significativa risulta imputabile al costo sostenuto per il personale (+4,5%) in parte legato alla crescita strutturale del Polo di Wealth Management. Con riferimento alle altre spese amministrative pari a 6,2 milioni di euro il valore non presente scostamenti di rilievo rispetto alla fine di dicembre 2010 (+1,1%). L’incidenza dei costi sostenuti in rapporto ai ricavi realizzati porta il Cost/Income di attestarsi al 73%7.

L’ utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte registrato alla fine del 2011 si attesta a 3,6 milioni di euro contro i 3,9 milioni contabilizzati nel 2010.

Al netto del carico fiscale, il 2011 si chiude con un utile netto di esercizio pari a 1,8 milioni di euro.

I principali indicatori Nella tabella che segue sono riepilogati alcuni dei principali indicatori patrimoniali ed economici.

31/12/2011 31/12/2010

Indici di composizione Crediti v/s Clientela/Totale Attivo 60,3%

61,2%

Titoli di proprietà (*)/Totale Attivo 25,8% 33,1%

Raccolta Diretta/Totale Passivo e PN 84,2% 83,2%

Raccolta Indiretta/Raccolta Diretta 64,2% 63,1%

Crediti v/s Clientela/Raccolta Diretta

Indice di autonomia patrimoniale

71,6% 73,6%

Patrimonio netto/Totale Attivo

Indici di rischiosità

10,4% 10,2%

7 Il Cost/Income è calcolato come rapporto tra i costi operativi netti (a cui è stata tolta la parte relativa agli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri) e il margine d’intermediazione.

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Sofferenze nette/Crediti v/s Clientela 6,6% 3,6%

Coverage Ratio Sofferenze

Indici di redditività

49,9% 61,4%

Margine di Interesse/Margine di Intermediazione 41,9% 40,8%

Margine di Intermediazione/Totale Attivo 4,3% 4,5%

Cost Income Ratio al lordo degli ammortamenti 73,0% 68,4%

(*) Comprensivo dei titoli Loans & Receivables 5. Altre informazioni

Attività di Ricerca e Sviluppo

Si precisa che nel corso del corrente esercizio la Società non ha effettuato attività di ricerca e sviluppo.

Parti correlate

Relativamente alle Parti correlate si rinvia alla Parte H della Nota Integrativa.

Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

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Nei mesi successi alla chiusura dell’esercizio non si rilevano fatti di particolare interesse e significatività.

Azioni proprie ed azione della Controllante

Si precisa che la Società detiene direttamente n. 7.000 azioni della Capogruppo.

Sedi secondarie

Si segnala che la Società non dispone di sedi secondarie.

L’evoluzione prevedibile della gestione

Il contesto operativo in cui Banca Federico Del Vecchio SpA ha operato nel corso dell’anno 2011 è stato caratterizzato dall’intensificarsi della profonda crisi dell’economia reale. Nel corso dell’anno, inoltre, alla crisi economica si sono aggiunte le straordinarie tensioni sui mercati dei capitali dovute alle difficoltà finanziarie manifestatesi dapprima in Grecia e poi estesisi a tutta l’Eurozona con impatti maggiormente marcati su quei paesi caratterizzati da alto deficit e bassa crescita come l’Italia. Le tensioni sui mercati finanziari, che si sono estremamente riacutizzate a partire dalla fine del primo semestre dell’anno, stanno colpendo in modo significativo il nostro Paese, creando un’eccezionale crisi del sistema interno e il contestuale manifestarsi di un attacco speculativo del debito pubblico italiano. Tale situazione continua a generare effetti diretti ed indiretti sul comparto bancario ed assicurativo ed a rinnovare forti tensioni sulla liquidità e sulla fiducia delle istituzioni finanziarie, anche come riflesso del declassamento dello Stato italiano effettuato dalle tre principali agenzie di rating.

In merito ai principali rischi ed incertezze che potrebbero manifestarsi nel corso del 2012, pur nella consapevolezza di previsioni caratterizzate da straordinaria incertezza e forte preoccupazione a livello di sistema, si specifica quanto di seguito:

- rischio di credito: nel corso dell’anno sono proseguiti gli sforzi volti alla mitigazione del rischio di credito e nella riduzione della concentrazione. Tuttavia, vi sono elementi per ritenere che possano permanere elevate rischiosità o incertezze nei prossimi periodi in funzione dell’attuale situazione economica, soprattutto laddove le aspettative permangano negative e non vi siano chiari segnali di uscita dalla crisi. La Banca permane esposta ad un rischio di concentrazione in quanto dispone di alcune posizioni a rischio di rilievo su alcuni prenditori e, insistendo su un territorio geograficamente limitato e caratterizzato da alcune concentrazioni settoriali, potrebbe risentire in modo particolare nel caso di specifiche tensioni sulla propria realtà locale.

- rischi di tasso di interesse del portafoglio bancario: le poste attive/passive sono in generale gestite con il coordinamento e controllo della Capogruppo in modo da preservare il valore economico del portafoglio anche in conseguenza ad inattese variazioni del tasso di interesse. Stante la condizione attuale, non vi sono da segnalare particolari incrementi di rischiosità nel medio lungo termine. Nell’immediato, una riduzione dei tassi di interesse a breve termine potrebbe avere come effetto un’ulteriore compressione di alcune componenti reddituali dovuta all’impossibilità di poter mantenere livelli di marginalità tra tassi attivi e passivi in linea con una dinamica di tassi di interesse tipica di un contesto economico stabile;

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- rischio di liquidità: la Banca è dotata storicamente di un importante surplus di liquidità, pertanto non si rilevano rischi specifici particolari. Peraltro, in conseguenza delle perduranti tensioni sulla liquidità riscontrate a livello di sistema nonché in relazione alle modificazioni normative introdotte o in corso di introduzione, si può prevedere un incremento della concorrenza sulla raccolta da clientela Private (uno dei punti di forza storici dell’Istituto), con conseguente rischio di potenziali perdite di clientela ovvero perdite di marginalità;

- rischio strategico:il perdurare di un contesto di mercato recessivo e le tensioni finanziarie possono rendere maggiormente complesso ed aleatorio il raggiungimento degli obiettivi di redditività attesi;

- rischi operativi: le attività di contenimento e mitigazione degli stessi sono in continua evoluzione e non sono segnalate particolari incertezze preventivabili al momento attuale.

Nel contesto straordinariamente sfavorevole ed avverso in cui si trova ad operare, la Banca affronta i rischi e le incertezze di rilievo che si prospettano nell’anno 2012 con la necessaria prudenza, unita alla consapevolezza che l’appartenenza ad un gruppo bancario, la vicinanza al territorio e la specializzazione adottata con la creazione del Polo di Wealth Management costituiscono elementi in grado di esprimere credibile fiducia sull’andamento della gestione. Per tale ragione, per quanto concerne in particolare la prospettiva della continuità aziendale, la Banca ha la ragionevole aspettativa di continuare con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile ed ha, pertanto, redatto il bilancio nel presupposto della continuità aziendale. Nel corso dell’anno l’Istituto ha proseguito la sua attività tipica registrando risultati positivi e si ritiene che tale situazione possa perdurare anche nell’esercizio 2012. Inoltre, la storia aziendale di Banca Federico Del Vecchio SpA costituisce un fondamentale elemento in grado di attestare la costanza nel tempo di una solidità patrimoniale e finanziaria comprovata. Peraltro, anche osservando la situazione contingente, non si può che confermare il quadro di una realtà in grado di affrontare l’immediato futuro, seppur certamente in condizioni estremamente sfidanti rispetto al passato.

6. La ripartizione dell’Utile Signori Soci, Vi invitiamo ad approvare la Relazione sulla Gestione, lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico, il Prospetto della redditività complessiva, il Prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il Rendiconto Finanziario e la Nota Integrativa al 31 dicembre 2011, così come presentati dal Consiglio di Amministrazione, nel loro complesso e nelle singole appostazioni. Stanti le risultanze del bilancio 2011 si formula la proposta di destinare l’utile di esercizio pari ad euro 1.841.509 a riserva legale per euro 92.075 e a riserva statutaria per euro 1.749.434.

2 8

Un ringraziamento alla disponibilità e professionalità dimostrata da tutti coloro che hanno collaborato con Banca Federico Del Vecchio SpA nel corso del 2011. Il rispetto e il senso di collaborazione hanno guidato le scelte intraprese verso soluzioni in grado di coniugare spirito imprenditoriale ed esigenze delle controparti. In ogni fase della vita aziendale, è stata prezioso il supporto della Direzione Generale della Capogruppo alla quale rivolgiamo un ringraziamento particolare. Un riconoscimento particolare, da parte del Consiglio di Amministrazione, va a tutto il personale di ogni ordine e grado, della Banca e del Gruppo che con competenza professionale si è costantemente impegnato affinché fosse possibile il conseguimento degli obiettivi aziendali. Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Giovanni Gentile

2 9

7. La Relazione del Collegio Sindacale

2 10

2 11

3 0

3 1

3 2

3 3

3 4

3 5

3 6

3 7

3 8

8. La Relazione della Società di Revisione

3 9

3 10

3 11

3 12

3 13

Parte II – Bilancio d’esercizio

3 14

4 0

4 1

Appendice A – Schemi del bilancio d’esercizio

4 2

STATO PATRIMONIALE - ATTIVO

Voci dell'attivo 31/12/2011 31/12/2010

10 Cassa e disponibilità liquide

2.742.458

2.682.501

20

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

938.678

339.990

40 Attività finanziarie disponibili per la vendita

358

358 60 Crediti verso banche

143.449.246

139.439.405

70 Crediti verso clientela

241.793.094

248.203.059

110

Attività materiali

1.718.429

1.731.486

4 3

120 Attività immateriali

31.129

49.797 130 Attività fiscali

1.514.071

1.368.010

a) correnti 173.149 -

b) anticipate 1.340.922 1.368.010

150

Altre attività 8.600.820

11.558.523

Totale dell'attivo 400.788.283 405.373.129

STATO PATRIMONIALE – PASSIVO e PATRIMONIO NETTO

Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2011 31/12/2010

10

Debiti verso banche

11.545.725

17.968.061

20

Debiti verso clientela

235.359.634

230.103.243

4 4

30

Titoli in circolazione

102.298.970

107.078.509

40 Passività finanziarie di negoziazione

319.689

115.939 50 Passività finanziarie valutate al fair value

-

- 80 Passività fiscali

1.075.413

2.743.573

a) correnti - 607.243

b) differite 1.075.413 2.136.330

100

Altre passività

7.292.920

4.316.263 110

Trattamento di fine rapporto del personale

1.206.346

1.517.658

120 Fondi per rischi e oneri: 196.924 177.745 a) quiescenza e obblighi simili - -

b) altri fondi 196.924 177.745

130

Riserve da valutazione

595.881

179.706 160

Riserve

37.538.815

37.427.385

170 Sovrapprezzi di emissione

516.457

516.457 180

Capitale

1.000.000

1.000.000

200

Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 1.841.509

2.228.590

Totale del passivo e del patrimonio netto 400.788.283 405.373.129

4 5

CONTO ECONOMICO

Voci 31/12/2011 31/12/2010

10 Interessi attivi e proventi assimilati 13.588.426 12.770.830

20 Interessi passivi e oneri assimilati (6.279.260) (5.358.785) 30 Margine di interesse 7.309.166 7.412.045

40 Commissioni attive 10.721.617 11.746.989

50 Commissioni passive (715.884) (882.630)

60 Commissioni nette 10.005.733 10.864.359 70 Dividendi e proventi simili - -

80 Risultato netto dell'attività di negoziazione (58.082) (15.659) 90 Risultato netto dell'attività di copertura - -

100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 172.277 115.248

a) crediti (5) -

b) attività finanziarie disponibili per la vendita - -

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

d) passività finanziarie 172.282 115.248 110

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value

- (192.453)

120 Margine di intermediazione 17.429.095 18.183.540 130 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (1.107.597) (1.861.034)

a) crediti (1.096.676) (1.877.605)

b) attività finanziarie disponibili per la vendita - -

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

d) altre operazioni finanziarie (10.921) 16.571

140 Risultato netto della gestione finanziaria 16.321.497 16.322.506

150 Spese amministrative: (13.096.931) (12.729.602)

a) spese per il personale (6.919.657) (6.619.712)

b) altre spese amministrative (6.177.273) (6.109.890) 160 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (24.866) (3.467) 170 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (114.935) (134.659) 180 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (18.668) (8.692)

4 6

190 Altri oneri/proventi di gestione 499.062 444.171

200 Costi operativi (12.756.338) (12.432.249) 210 Utili (Perdite) delle partecipazioni - -

220

Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali

-

-

230 Rettifiche di valore dell'avviamento - -

240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti - -

250 Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 3.565.159 3.890.257 260 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (1.723.650) (1.661.667) 270 Utile della operatività corrente al netto delle imposte 1.841.509 2.228.590 280

Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte

- -

290 Utile di esercizio 1.841.509 2.228.590 Prospetto della redditività complessiva

Voci 31/12/2011 31/12/2010

10. Utile (Perdita) d'esercizio 1.841.509 2.228.590

Altre componenti reddituali al netto delle imposte

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita - -

30. Attività materiali - -

40. Attività immateriali - -

50. Copertura di investimenti esteri - -

60. Copertura di flussi finanziari - -

70. Differenze di cambio - -

80. Attività non correnti in via di dismissione - -

90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti 416.175 159.993

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -

110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 416.175 159.993

120 Redditività complessiva (voce 10+110) 2.257.684 2.388.583

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Patrimonio Netto al

31/12/2010

Modifica saldi di apertura

Patrimonio

Netto al 01/01/2011

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni del 2011

Patrimonio Netto al

30/12/2011 Variazioni di riserve

Operazioni sul Patrimonio Netto

Redditività complessiva esercizio 30/12/2011 Riserve

Dividendi e altre

destinazioni

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distr.ne straordinaria dividendi

Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni

1.000.000 1.000.000 -

- - -

1.000.000 1.000.000 -

- - -

-

-

- - -

- - -

-

-

1.000.000 1.000.000 -

Sovrapprezzi di emissione

516.457

-

516.457

- -

-

516.457

Riserve:

37.427.385

-

37.427.385

111.430

-

-

-

-

-

-

37.538.815 a) di utili b) altre

37.231.975 195.410

- -

37.231.975 195.410

111.430 -

- - -

- -

- -

- -

- 37.343.405 195.410

Riserve da valutazione:

179.706

-

179.706

-

-

-

-

-

-

416.175

595.881 Strumenti di capitale

-

-

-

-

-

-

-

Azioni proprie

-

-

-

-

-

-

-

Utile (Perdita) di esercizio

2.228.590

-

2.228.590

(111.430)

(2.117.160)

-

-

-

1.841.509

1.841.509

-

Patrimonio netto 41.352.138 - 41.352.138 - (2.117.160) - - - - 2.257.684 41.492.662

4 6

Patrimonio Netto al

31/12/2009

Modifica saldi di apertura

Patrimonio Netto al

01/01/2010

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni del 2009

Patrimonio Netto al

31/12/2010 Variazioni di riserve

Operazioni sul Patrimonio Netto

Redditività complessiva esercizio 31/12/2010 Riserve

Dividendi e altre

destinazioni

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distr.ne straordinaria dividendi

Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni

1.000.000 1.000.000 -

- - -

1.000.000 1.000.000 -

- - -

-

-

- - -

- - -

-

-

1.000.000 1.000.000 -

Sovrapprezzi di emissione

516.457

-

516.457

-

-

516.457

Riserve:

36.982.080

-

36.982.080

445.304

-

-

-

-

-

-

37.427.385 a) di utili b) altre

36.786.670 195.410

- -

36.786.670 195.410

445.304 -

- - -

- -

- -

- -

- 37.231.975 195.410

Riserve da valutazione:

19.713

-

19.713

-

-

-

-

-

-

159.993

179.706

Strumenti di capitale

-

-

-

-

-

-

-

Azioni proprie

-

-

-

-

-

-

-

Utile (Perdita) di esercizio

445.304

-

445.304

(445.304)

-

-

-

-

2.228.590

2.228.590

-

Patrimonio netto 38.963.554 - 38.963.554 - - - - - - 2.388.583 41.352.138

4 7

RENDICONTO FINANZIARIO A. ATTIVITA' OPERATIVA

31/12/2011

31/12/2010

1. Gestione (+/-) 1.802.658 2.980.233 - Risultato d'esercizio (+/-) 1.841.509 2.228.590 - Plus/minus su attività finanziarie HFT e su attività/passività finanziarie al FV (-/+) 63.579 (84.637) - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 653.210 1.634.929 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (+/-) 133.603 143.351 - Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 144.586 145.244 - Imposte e tasse non liquidate (+)

(1.033.829)

(1.087.243)

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (+/-) 3.880.122 40.752.006 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione (662.268) 947.859 - Crediti verso banche: a vista (4.009.841) 30.794.730 - Crediti verso clientela 5.767.677 1.057.082 - Altre attività

2.784.555

7.952.334

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (+/-) (3.403.786) (43.445.345) - Debiti verso banche: a vista (6.422.336) 15.518.514 - Debiti verso clientela 5.256.391 (4.189.120) - Titoli in circolazione (4.779.540) (18.862.436) - Passività finanziarie di negoziazione 203.750 58.594 - Passività finanziarie valutate al fair value - (30.160.234) - Altre passività

2.337.949

(5.810.662)

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (+/-) 2.278.994 286.894

B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da (+) - - - Dividendi incassati su partecipazioni - - 2. Liquidità assorbita da (-) (101.877) (212.918) - Acquisto di attività materiali (101.877) (157.816) - Acquisto di attività immateriali

-

(55.102)

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento (+/-) (101.877) (212.918)

C. ATTIVITA' DI PROVVISTA

- Distribuzione dividendi e altre finalità

(2.117.160)

-

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (+/-) (2.117.160) - LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 59.957 73.976

RICONCILIAZIONE Importo

Voci di bilancio: 31/12/2011 31/12/2010

Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 2.682.501 2.608.526 Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 59.957 73.976 Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - - Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 2.742.458 2.682.502

4 8

Nota integrativa Parte A – Politiche contabili Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale Parte C – Informazioni sul conto economico Parte D – Redditività complessiva Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F – Informazioni sul patrimonio Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami

d’azienda Parte H – Operazioni con parti correlate Parte L – Informativa di settore

4 9

5 0

5 1

Parte A – Politiche Contabili

5 2

5 3

A1 – PARTE GENERALE

5 4

SEZIONE 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente bilancio d’esercizio è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti alla data del 31 dicembre 2011, così come omologati dalla Commissione Europea, ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art.9 del D.Lgs. n.38/2005.

Per l’interpretazione e l’applicazione dei nuovi principi contabili, si è fatto riferimento ai seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:

- Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements dell’ International Accounting Standard Board (IASB);

- Implementation Guidance, Basic for Conclusion ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall’IFRIC a completamento dei principi contabili emanati;

- Documenti interpretativi sull’applicazione in Italia degli IAS/IFRS predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI)

L’illustrazione dei principi contabili applicati è riportata di seguito. SEZIONE 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l’euro come moneta di conto, e si fonda sull’applicazione dei seguenti principi generali di redazione:

a) continuità aziendale: le attività, le passività e le operazioni “fuori bilancio” formano oggetto di valutazione sulla scorta dei valori di funzionamento, in quanto destinate a durare nel tempo;

b) competenza economica: i costi ed i ricavi vengono rilevati nel periodo in cui maturano economicamente in relazione ai sottostanti servizi ricevuti e forniti, indipendentemente dalla data del rispettivo regolamento monetario;

c) coerenza di rappresentazione: per garantire la comparabilità dei dati e delle informazioni contenute negli schemi e nei prospetti del bilancio, le modalità di rappresentazione e di classificazione vengono mantenute costanti nel tempo, salvo che il loro cambiamento non sia prescritto da un principio contabile internazionale o da un’interpretazione oppure non sia diretto a rendere più significativa ed affidabile l’esposizione dei valori; quando viene modificata una determinata modalità di rappresentazione o di classificazione, la nuova modalità viene applicata – se possibile – in via retroattiva, illustrandone le ragioni e la natura ed indicandone gli effetti sulla rappresentazione del bilancio;

d) rilevanza ed aggregazione: ogni classe rilevante di elementi che presentano natura o funzione simili viene esposta distintamente negli schemi di stato patrimoniale e di conto economico; gli elementi aventi natura o funzione differenti, se rilevanti, sono rappresentati separatamente;

e) divieto di compensazione: è applicato il divieto di compensazione, salvo che questa non sia prevista o consentita dai principi contabili internazionali o da un’interpretazione di tali principi;

f) raffronto con l’esercizio precedente: gli schemi ed i prospetti del bilancio riportano i valori dell’esercizio precedente, eventualmente adattati per assicurare la loro comparabilità.

5 5

Il bilancio d’esercizio è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della Redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario, dalla nota integrativa ed è inoltre corredato dalla Relazione sulla gestione. Gli schemi di bilancio sono conformi a quanto previsto nella Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 aggiornata da Banca d’Italia in data 18 novembre 2009.

Il bilancio è redatto utilizzando l’euro come moneta di conto. Gli importi della presente nota integrativa sono esposti in migliaia di euro.

SEZIONE 3 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIME NTO DEL BILANCIO

Nei mesi successivi alla chiusura dell’esercizio non si rilevano fatti di particolare interesse e

significatività.

SEZIONE 4 – ALTRI ASPETTI

La redazione del bilancio di esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che

possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori possano differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni

soggettive da parte della direzione aziendale sono: - la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre

attività finanziarie; - la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa

di bilancio; - l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non

quotati in mercati attivi; - la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi ed oneri; - le stime e le

assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva. Si precisa inoltre che per la redazione del bilancio la Banca ha tenuto in considerazione quanto

indicato nel documento n.4 del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS emesso in data 3 marzo 2010 Banca d’Italia, Consob ed Isvap. Nel suddetto documento le autorità di vigilanza, rammentando come la qualità delle informative pubbliche sia di fondamentale importanza per gli utilizzatori delle relazioni finanziarie, hanno ribadito che queste devono risultare idonee a rappresentare in maniera completa, chiara e tempestiva i rischi e le incertezze a cui le società sono esposte, il patrimonio di cui dispongono per fronteggiarli e la loro effettiva capacità di generare reddito. In tale ambito, all’interno della suddetta comunicazione, le autorità hanno evidenziato le aree informative nelle quali le società devono assicurare un più elevato grado di trasparenza. In particolare, l’enfasi posta riguarda la valutazione e le conseguenti attività in materia di impairment test degli

5 6

avviamenti, dei titoli di capitale classificati nel portafoglio delle Attività finanziarie disponibili per la vendita, nonché un richiamo alle novità riguardanti l’introduzione della c.d. “gerarchia” del fair value.

La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i

dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio di esercizio. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e o relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni della nota integrativa.

Il presente bilancio di esercizio, ai sensi del D.Lgs 39/2010 è sottoposto a revisione legale da

parte della società Deloitte & Touche SpA.

A2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

I principi contabili I principi contabili utilizzati per la redazione del bilancio di esercizio di Banca Federico Del Vecchio SpA sono in linea con i principi IAS/IFRS in vigore alla data di redazione del presente bilancio pubblicati dallo IASB e omologati dalla Commisione Europa. Di seguito si riportano i principi contabili per la redazione del bilancio di Banca Federico Del Vecchio SpA al 31 dicembre 2011.

ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE

Criteri di classificazione Un’attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione ed iscritta nella voce 20 di stato patrimoniale “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, se è acquisita principalmente al fine di venderla nel breve termine oppure sé è parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestiti insieme per i quali esiste evidenza di una recente ed effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto nel breve periodo. Può anche corrispondere ad un contratto derivato, ad eccezione di quei derivati che siano stati designati come efficaci strumenti di copertura. Sono pertanto classificati in questa categoria i titoli di debito e di capitale ed il valore positivo dei contratti derivati con finalità di negoziazione. Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso come fair value dello strumento, senza considerare i costi o i proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

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Criteri di valutazione – Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value.Se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, tale attività è contabilizzata come una passività finanziaria. I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile,sono mantenuti al costo. Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate nelle “Altre informazioni” della presente nota integrativa. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value delle attività finanziarie, sono rilevati nella voce di Conto Economico “Risultato netto dell’attività di negoziazione”. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.

ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA Criteri di classificazione Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate non diversamente classificate come Crediti, Attività finanziarie detenute per la negoziazione o Attività finanziarie detenute sino alla scadenza. In particolare vengono incluse in questa voce, oltre ai titoli obbligazionari che non sono oggetto di attività di trading e che non sono classificati tra le Attività detenute sino alla scadenza o tra i crediti, anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity. Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale e alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione delle Attività detenute sino alla scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair valueal momento del trasferimento. Criteri di valutazione – Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value, con la rilevazione a conto economico del valore corrispondente al costo ammortizzato, mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica Riserva di patrimonio netto, sino a quando l’attività non viene cancellata o non viene rilevata una perdita di valore. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono riversati a conto economico. Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le attività finanziarie detenute per la negoziazione. I titoli di capitale per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono mantenuti al costo.

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La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Se sussistono tali evidenze, l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. A tale proposito si segnala di aver tenuto conto che, in relazione all’identificazione delle perdite di valore dei titoli azionari classificati in tale portafoglio, sia l’IFRIC (con proprio documento emesso nel mese di maggio 2009) che le autorità di vigilanza (Banca d’Italia, Isvap e Consob con un documento del mese di marzo 2010) sono intervenute per fornire ulteriori indicazioni in merito al significato da attribuire ai concetti di diminuzione “significativa” o “prolungata” del fair value al di sotto del costo, al fine dell’individuazione di evidenze di impairment. In particolare, si evidenzia come l’interpretazione corretta preveda che non sia necessaria la contemporanea presenza di entrambi i criteri, in quanto è sufficiente il verificarsi di una perdita di valore significativa o prolungata per dover procedere alla svalutazione dell’attività finanziaria. Sulla base delle suddette disposizioni, sono stati stabiliti i seguenti indicatori oggettivi di determinazione della perdita durevole relativa agli strumenti di capitale, ai quali sono parificate le quote o azioni degli organismi di investimento collettivo del risparmio:

• criterio di significatività: decremento del fair value alla data di bilancio superiore al 50% del valore contabile originario;

• criterio di durevolezza: diminuzione del fair value al di sotto del valore di iscrizione per oltre 36 mesi consecutivi.

Nel caso di acquisizione di azioni a seguito di ristrutturazione del debito in precedenza detenuto, in considerazione che tali azioni debbano essere considerate come emesse da un soggetto “deteriorato”, qualsiasi svalutazione rispetto al valore di iscrizione iniziale sarà considerata un impairment a titolo definitivo e, pertanto, determinerà impatto diretto a conto economico, mentre le eventuali riprese di valore seguiranno i principi generali, fino a che l’emittente non sia stato ripristinato allo status di “bonis”. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico, nel caso di crediti o titoli di debito, ed a patrimonio netto nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.

CREDITI Criteri di classificazione I crediti includono gli impieghi con clientela e con banche, sia erogati direttamente sia acquisiti da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classificati all’origine tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita. Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine, i crediti

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originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi. Criteri di iscrizione La prima iscrizione di un credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento, sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi e dei proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o di impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti. Criteri di valutazione – Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito o aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi e ai proventi imputabili direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi e proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi e dei proventi lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti vengono valorizzati al costo storico. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato o scaduto da più di 90 giorni, secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS. Detti crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata non vengono attualizzati. Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a conto economico.

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Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengono meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta a conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè, di norma, i crediti in bonis, sono sottoposti alla valutazione di perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentono di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti. La determinazione della perdita attesa avviene applicando ai crediti una percentuale di PD (Probability of Default) ed una percentuale di LGD (Loss Given Default). La PD è la probabilità, sull’orizzonte di un anno, che la controparte vada in default non ripagando il credito secondo i termini contrattuali mentre la LGD rappresenta la percentuale di perdita economica sull’importo nominale del credito in caso di default della controparte. Per quanto attiene alla metodologia utilizzata, si rammenta che – come effettuato a partire dal bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 – la Banca ha apportato dei correttivi metodologici volti a stimare internamente la PD la LGD in coerenza a quanto osservabile sui dati della Capogruppo Banca Etruria. In particolare, il nuovo approccio si fonda su un modello interno che considera come “default” lo status di “scaduto da più di 180 giorni”. Tale metodologia, peraltro, stima le PD per le varie classi di rating utilizzando la funzione di regressione logistica piuttosto che i tassi di default puntuali e stima le LGD con riferimento alla probabilità di passaggio tra i diversi status di default ed alle relative previsioni di recupero. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nel conto economico. Ad ogni data di chiusura del bilancio e delle situazioni infrannuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis alla stessa data. L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:

• Gli interessi attivi dei crediti e dei titoli vengono allocati nella voce “interessi attivi e proventi assimilati” per competenza sulla base del tasso di interesse effettivo.

• Gli utili e perdite da cessione dei crediti e dei titoli vengono allocati nella voce “utile/perdita da cessione o riacquisto di crediti”.

• Le perdite da impairment e le riprese di valore dei crediti e dei titoli vengono allocate nella voce“rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”.

I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati tra le riprese di valore. Criteri di cancellazione I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio

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dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.

OPERAZIONI DI COPERTURA La Banca non ha in essere operazioni di copertura, intese nell’accezione prevista dallo IAS 39 di Hedge Accounting.

PARTECIPAZIONI La Banca non detiene partecipazioni di controllo, collegamento o joint ventures.

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ATTIVITÀ MATERIALI Criteri di classificazione Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella fornitura di beni e servizi, per essere affittati a terzi o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Sono definite “attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai fini dell’espletamento dell’attività sociale ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell’esercizio. Sono invece definite “attività detenute a scopo di investimento”, le proprietà possedute con la finalità di percepire canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito. Conseguentemente, un investimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso funzionale, per il fatto che origina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dalla Banca. La Banca detiene solamente attività materiali ad uso funzionale. Criteri di iscrizione Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Criteri di valutazione - Criteri di rilevazione del le componenti reddituali Le attività materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate pro rata temporis lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione:

• dei terreni, siano essi acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto hanno vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell’approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall’edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base di perizie di esperti indipendenti.

• del patrimonio artistico, in quanto la vita utile di un’opera d’arte non può essere stimata ed il suo valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo.

L’ammortamento di una attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l’uso e cessa quando l’attività è eliminata contabilmente. L’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno che l’attività non sia completamente ammortizzata. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.

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Criteri di cancellazione Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.

ATTIVITÀ IMMATERIALI Criteri di classificazione Sono definite immateriali le attività non monetarie, identificabili, privi di consistenza fisica, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito. Si ritiene identificabile quando:

- è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza, locata o scambiata;

- deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili o separabili da altri diritti e obbligazioni.

L’attività si caratterizza per il fatto di essere controllata dall’impresa in conseguenza di eventi passati e nel presupposto che tramite il suo utilizzo affluiranno benefici economici all’impresa. L’impresa infatti ha il controllo di un’attività se ha il potere di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici da parte di terzi. Un’immobilizzazione immateriale è rilevata come tale se:

- è probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività; - il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente.

La probabilità che si verifichino benefici economici futuri è valutata rappresentando la migliore stima dell’insieme di condizioni economiche che esisteranno nel corso della vita utile dell’attività, tenendo conto delle fonti di informazione disponibili al tempo della rilevazione iniziale. Il portafoglio delle attività immateriali include a fine esercizio il software applicativo ad utilizzazione pluriennale. Criteri di iscrizione e valutazione Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. Il costo delle immobilizzazioni immateriali a vita utile limitata è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell’attività. L’ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile.. Criteri di cancellazione Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando non siano attesi benefici economici futuri.

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DEBITI , TITOLI IN CIRCOLAZIONE E PASSIVITÀ SUBORDINATE Criteri di classificazione I Debiti verso banche, i Debiti verso clientela, i Titoli in circolazione e le Passività subordinate ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione al netto degli eventuali ammontari riacquistati. . Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Il fair value delle passività finanziarie eventualmente emesse a condizioni diverse da quelle di mercato è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al valore di mercato è imputata a conto economico. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato con il metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine ove il fattore temporale risulti trascurabile, le quali rimangono iscritte ad un valore pari a quello incassato. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra il valore contabile della passività e l’ammontare pagato per riacquistarla viene registrata a conto economico.

PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE L’applicazione della Fair Value Option (FVO) è relativa alle passività finanziarie che originerebbero una distorsione nella rappresentazione contabile e a tutti gli strumenti che sono gestiti e misurati in un’ottica di fair value. Sono iscritti in questa categoria i titoli di debito emessi il cui rischio di mercato è oggetto di sistematica copertura per mezzo di contratti derivati. Come richiamato dal paragrafo 9 b) i) dello IAS 39, al momento della rilevazione iniziale, un’attività o una passività finanziaria può essere designata al fair value quando ciò comporta informazioni più rilevanti in quanto elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione (a volte descritta come “asimmetria contabile”) che altrimenti risulterebbe dalla valutazione delle stesse o dalla rilevazione dei relativi utili o perdite su basi diverse.

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Criteri di classificazione Sono classificate in questa categoria le passività finanziarie che si intende valutare al fair value con impatto a conto economico quando:

• la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella rappresentazione contabile degli strumenti finanziari come sopra descritto; oppure

• la gestione e/o valutazione di strumenti finanziari al fair value con effetti a conto economico è coerente con una strategia di risk management o d’investimento documentata su tale base anche alla direzione aziendale; oppure

• si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato.

Criteri di iscrizione All’atto della rilevazione iniziale gli strumenti finanziari valutati al fair value vengono rilevati al costo, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o i proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a conto economico. Criteri di valutazione - Criteri di rilevazione del le componenti reddituali Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività e le passività finanziarie sono valorizzate al fair value. Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari si fa riferimento a quanto riportato nelle “Altre informazioni” della presente nota integrativa. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie vengono cancellate all’atto della loro estinzione ovvero, quando l’obbligazione specificata nel contratto è adempiuta o cancellata oppure scaduta. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra il valore contabile della passività e l’ammontare pagato per riacquistarla viene registrata a conto economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.

PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE Criteri di classificazione La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading. Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione del fair value e/o dalla cessione degli strumenti di trading sono contabilizzati nel conto economico. Criteri di iscrizione e di cancellazione Sono applicati, con gli opportuni adattamenti, i medesimi criteri di iscrizione e di cancellazione delle attività finanziarie detenute per la negoziazione (precedente Parte A2 – Attività finanziarie detenute perla negoziazione). Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Sono applicati, con gli opportuni adattamenti, i medesimi criteri di valutazione delle attività finanziarie detenute per la negoziazione (precedente Parte A2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione).

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TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE Il trattamento di fine rapporto del personale si configura come prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti, pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima del suo valore attuariale. Per tale stima si utilizza il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all’epoca in cui la valutazione stessa è realizzata proiettando, però, le retribuzioni del lavoratore. La metodologia di calcolo seguita può essere schematizzata nelle seguenti fasi:

- accantonamento delle future quote di TFR che verranno maturate fino all’epoca aleatoria di corresponsione;

- determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti probabilizzati di TFR che dovranno essere effettuati dalla Banca in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi;

- attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato; - riproporzionamento, per ciascun dipendente, delle prestazioni probabilizzate ed attualizzate in

base all’anzianità maturata alla data di valutazione rispetto a quella complessiva corrispondente alla data aleatoria di liquidazione.

Il trattamento di fine rapporto del personale viene iscritto sulla base del relativo valore attuariale, determinato annualmente secondo le stime effettuate da un attuario esterno indipendente, tenendo anche conto delle variazioni normative apportate dal Decreto Legislativo n. 252/2005. Gli accantonamenti relativi al trattamento di fine rapporto del personale sono imputati a conto economico, alla voce “spese per il personale”. Le componenti reddituali relative agli utili/perdite attuariali sono invece rilevate (come previsto dal Regolamento 1910/2005 dell’8 novembre 2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 24 novembre 2005) direttamente a patrimonio netto, senza transitare dal conto economico. Tali componenti attuariali sono, pertanto, rappresentati nel prospetto della Redditività complessiva.

FONDI PER RISCHI ED ONERI Criteri di iscrizione, classificazione e di cancellazione I fondi per rischi ed oneri sono passività d’ammontare o scadenza incerti rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni:

• esiste un’obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio, che deriva da un evento passato; l’obbligazione deve essere di tipo legale (trova origine da un contratto, normativa o altra disposizione di legge) o implicita (nasce nel momento in cui l’impresa genera nei confronti di terzi l’aspettativa che assolverà i propri impegni anche se non rientranti nella casistica delle obbligazioni legali);

• è probabile che si verifichi un’uscita finanziaria; • è possibile effettuare una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.

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Nella voce fondi per rischi ed oneri sono inclusi i fondi oneri per il personale a fronte dei premi di anzianità per il personale trattati dallo IAS 19 e i fondi per rischi ed oneri trattati dallo IAS 37. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Gli accantonamenti vengono attualizzati, laddove l’elemento temporale sia significativo, utilizzando i tassi correnti di mercato “free risk”. L’accantonamento è rilevato a conto economico. Gli accantonamenti/recuperi a fronte dei fondi per rischi e oneri nonché l’effetto derivante dal passaggio del tempo vengono allocati nella voce “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”.

OPERAZIONI IN VALUTA Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue:

• le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura; • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere

alla data dell’operazione; • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in

essere alla data di chiusura. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch’essa a patrimonio. Per contro, quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.

ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI Imposte sul reddito L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e differito. In particolare le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti, includendo le prime nella voce “Attività fiscali” e le seconde nella voce “Passività fiscali”. Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società interessata di generare con continuità redditi imponibili positivi. Qualora le attività e passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresentata dalle imposte sul reddito. Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico, le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto.

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La società rileva gli effetti relativi alle imposte anticipate e differite applicando le aliquote di imposta vigenti alla data di riferimento

ALTRE INFORMAZIONI Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare:

- gli interessi corrispettivi sono riconosciuti pro – rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato;

- i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione;

- i ricavi derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione, determinati dalla differenza tra il prezzo della transazione ed il fair value dello strumento, vengono riconosciuti a conto economico in sede di rilevazione dell’operazione se il fair value è determinabile con riferimento a parametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato;

- le altre commissioni sono rilevate secondo il principio della competenza economica. Riconoscimento dei costi I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate. Azioni proprie Le azioni proprie detenute sono portate in deduzione del patrimonio netto. Analogamente, il costo originario delle spese e gli utili o le perdite derivanti dalla loro successiva vendita, sono rilevati come movimenti del patrimonio netto. Business combinations of entities under common control Relativamente alla contabilizzazione delle operazioni di “Business combinations of entities under common control”, la Banca ha seguito quanto previsto dal documento interpretativo OPI 1. Tali operazioni esulano dall’applicazione dell’IFRS 3 e sono regolamentate dal suddetto documento emesso da Assirevi. Secondo quanto previsto dall’OPI 1 tali operazioni – laddove non diano luogo a significative variazioni nei flussi di cassa futuri delle attività nette trasferite – devono essere contabilizzate in ossequio al principio della continuità dei valori, ovvero esprimendo gli stessi risultati che si sarebbero avuti laddove le imprese oggetto di aggregazione fossero state unite da sempre. Laddove dovessero essere definiti dei valori di trasferimento superiori a quelli storici, l’acquirente/conferitario dovrà rilevare l’eccedenza stornando in diminuzione il patrimonio netto, con addebito di un’apposita riserva. Parallelamente il venditore/conferente dovrà rilevare la differenza tra il prezzo della transazione ed il preesistente valore di carico delle attività oggetto di trasferimento accreditando una riserva.

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A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE In merito all’informativa relativa a quanto richiesto dalla Circolare Banca d’Italia nei paragrafi A.3.1 – Trasferimenti tra portafogli – si evidenzia che la Banca non ha provveduto ad alcuna riclassifica di attività finanziarie tra portafogli. A.3.2 – Gerarchia del fair value Ai sensi dell’appendice A del Regolamento UE 1725/2003 fair value(valore equo) è definito come “ Il corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti”. Lo stesso regolamento specifica che “Sottostante alla definizione di fair value (valore equo) vi è la presunzione che l’entità sia in funzionamento e che non abbia alcuna intenzione o necessità di liquidare, ridurre significativamente la portata delle proprie attività o intraprendere un’operazione a considerazioni sfavorevoli. Il fair value (valore equo) non è, perciò, l’importo che l’entità riceverebbe o pagherebbe in una operazione forzosa, in una liquidazione non volontaria o in una vendita sottocosto. Tuttavia, il fair value (valore equo) riflette la qualità del credito dello strumento.”Nell’ambito di una valutazione al fair value va, pertanto, tenuto sempre in considerazione il principio secondo il quale il valore determinato discende da una “potenziale” operazione tra due parti che agiscono in modo autonomo e non indotto e sostengono una contrattazione nella quale esiste una reale volontà di procedere allo scambio ed una consapevolezza di ciò che esso comporta. Dal principio generale la normativa fa discendere una specificazione che consente di suddividere gli strumenti finanziari in due macro-categorie (valutati al fair value e non) e di suddividere a sua volta in tre categorie i titoli valutati al fair value sulla base della cosiddetta “gerarchia del fair value”, corrispondente a tre diversi criteri in base ai quali è stata determinata la valutazione al fair value:

• Livello 1. strumenti finanziari quotati in mercati attivi, il cui fair value corrisponde quindi alle quotazioni di questi strumenti rilevate direttamente in tali mercati. Il riferimento al livello 1 sostituisce la precedente classe rappresentata dagli strumenti quotati in un mercato attivo;

• Livello 2. strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, il cui fair value viene stimato utilizzando “input informativi” comunque assunti, in via diretta o indiretta, dai mercati. Ad esempio:

I. quotazioni in mercati attivi di strumenti finanziari simili a quello oggetto di valutazione;

II. prezzi di recenti transazioni relative al medesimo strumento finanziario oggetto di valutazione oppure a strumenti simili a questo;

III. parametri finanziari acquisiti dai mercati per la stima del prezzo corrente dello strumento oggetto di valutazione (ad esempio, stima del “fair value” di strumenti derivati OTC basata sui tassi d’interesse correnti nel mercato);

• Livello 3. strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, il cui “fair value” viene stimato utilizzando “input informativi” non assunti (in tutto o in parte) da mercati, quali ad esempio gli strumenti finanziari non quotati il cui prezzo corrente è determinato sulla scorta di modelli interni che impiegano sia i tassi di interesse correnti nel mercato sia parametri stimati internamente (sulla base del sistema interno di rating) per computare la componente di rischio di credito..

Per i titoli di livello 1, l’obiettivo della determinazione del fair value per uno strumento finanziario è di “arrivare al prezzo al quale potrebbe avvenire un’operazione alla data di riferimento del bilancio per tale strumento (ossia senza modificare o riconfigurare lo strumento) nel mercato attivo più

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vantaggioso a cui l’entità ha accesso immediato”; per i titoli di livello 2, in assenza di un mercato attivo da utilizzare come proxy per le valutazioni, l’obiettivo diviene quello di porre in essere una tecnica di valutazione che consenta di “stabilire quale prezzo avrebbe avuto l’operazione alla data di valutazione in un libero scambio motivato da normali considerazioni commerciali”; in via residuale, per i titoli di livello 3, potranno essere utilizzate tecniche valutative basate su input non osservabili e, quindi, maggiormente discrezionali (Mark-to-Model Approach); Le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da parametri osservabili sul mercato e comportano quindi stime ed assunzioni da parte del valutatore. In particolare, rientrano nel livello 3 anche le misurazioni il cui fair value è stimato utilizzando dati di mercato, ma che richiedono un significativo aggiustamento basato su dati non osservabili sul mercato stesso. Nell’ambito del Regolamento interno della Banca, volto a definire i parametri utilizzati per la valutazione degli strumenti finanziari ai fini IAS/IFRS, sono poi individuati dettagliatamente altri aspetti di particolare rilevanza, quali: A) DEFINIZIONE DI MERCATO ATTIVO In merito alla definizione di “mercato attivo”, si fa riferimento a quanto stabilito nel Regolamento per la valutazione degli strumenti finanziari ai fini IAS della Capogruppo. In particolare i principi che consentono di individuare in un dato momento temporale un mercato attivo per uno strumento finanziario sono i seguenti:

- pronta e regolare disponibilità delle quotazioni sullo strumento; - effettività delle operazioni (contratti, quotazioni e prezzi) rilevate sullo strumento; - regolarità delle operazioni (contratti, quotazioni e prezzi) rilevate sullo strumento; -

normalità delle operazioni (contratti, quotazioni e prezzi) rilevate sullo strumento. I principi che consentono di determinare, tra i mercati attivi rilevati, il mercato attivo da considerare per la valutazione sono i seguenti:

- accessibilità immediata al contratto; - migliore esecuzione dell’eventuale operazione.

Si riportano di seguito le modalità di valutazione degli strumenti finanziari quotati in mercato attivo, definendo – per categorie di titoli – le proxy utilizzate per determinare per quali titoli possa considerarsi attivo un mercato. In ogni caso, in presenza di particolari eventi di turbativa del mercato che riguardino uno specifico titolo o un complesso di titoli (notizie specifiche su emittenti, malfunzionamenti rilevanti delle strutture di mercato, presenza di notizie di ampio impatto sull’andamento dei tassi o su variabili finanziarie di ampio utilizzo), dovrà essere valutata la reale presenza di un mercato attivo alla data di valutazione e la congruità del valore di fair value prescelto. Strumenti finanziari di capitale Sono classificati titoli del mercato attivo i titoli azionari:

1. esteri compresi in uno dei principali indici internazionali (Eurostoxx50, S&P500, Nikkei225); 2. italiani, appartenenti al segmento blue chip dei mercati gestiti da Borsa Italiana S.p.A.; 3. italiani, non appartenenti al segmento blue chip, per i quali risulti dalle statistiche di Borsa

Italiana S.p.A. che vi siano stati scambi nel 80% dei giorni di negoziazione osservati in un congruo periodo precedente alla valutazione (con un minimo di un mese solare).

Strumenti finanziari di debito Sono classificati titoli del mercato attivo i titoli obbligazionari aventi almeno una delle seguenti caratteristiche:

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1. quotati in un mercato regolamentato italiano per i quali risulti che vi siano stati scambi nel 80% dei giorni di negoziazione osservati in un congruo periodo precedente alla valutazione (con un minimo di un mese solare);

2. emessi dallo Stato Italiano, destinati al mercato domestico (BTP, BTPi, CCT, CTZ, BOT) e quotati in un mercato regolamentato italiano;

3. per i quali esistono su “ALLQ” di Bloomberg un numero di contributors attivi non inferiori a 2 per un periodo precedente alla valutazione (con un minimo di 7 giorni solari). Si intendono per contributors attivi i soggetti istituzionali che rispondono contestualmente a tutte le seguenti caratteristiche:

• verso i quali le Banche del Gruppo Bancario Banca Etruria sono autorizzate in via diretta o indiretta ad effettuare operazioni di compravendita in un periodo di tempo generalmente non superiore alla giornata lavorativa;

• che operano su entrambi i lati del mercato (bid e ask); • che hanno prezzi aggiornati in via ricorrente.

• che forniscono prezzi coerenti sia orizzontalmente (bidask spread contenuto) che verticalmente (prezzi coerenti con quelli forniti dagli altri contributors)

OICR Sono classificati titoli del mercato attivo le quote di azioni o di OICR quotati in mercati regolamentati europei o americani per i quali risulti che vi siano stati scambi nel 80% dei giorni di negoziazione osservati in un congruo periodo precedente alla valutazione.. Derivati Sono classificati titoli del mercato attivo i derivati quotati in mercati regolamentati europei o americani per i quali risulti che vi siano stati scambi nel 80% dei giorni di negoziazione osservati in un congruo periodo precedente alla valutazione. B) STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI SU MERCATI ATTIVI : PRINCIPI GENERALI PER LA DETERMINAZIONE DELLE TECNICHE DI VALUTAZIONE

Nel caso in cui non si determini un mercato attivo per uno strumento finanziario in una determinata data di valutazione, si rende necessario stabilire una tecnica di valutazione. Assunto quanto previsto dall’AG 75 (“La finalità di una tecnica di valutazione è di stabilire quale prezzo avrebbe avuto l’operazione alla data di valutazione in un libero scambio motivato da normali considerazioni commerciali.”), la normativa IAS delinea i principi generali sulla base dei quali devono essere individuate e “testate” le tecniche di valutazione. Dal combinato dei paragrafi dal AG74 al AG82 si possono indicare i seguenti principi, come anche riordinati nel nuovo par. 48A: a)Le tecniche di valutazione includono l’utilizzo:

1. di recenti operazioni di mercato normali tra parti consapevoli e disponibili, se a disposizione; 2. il riferimento al fair value (valore equo) corrente di un altro strumento che è sostanzialmente

lo stesso; 3. analisi con flussi finanziari attualizzati e modelli di prezzo delle opzioni;

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b)Se esiste una tecnica di valutazione utilizzata comunemente da coloro che partecipano al mercato per dare un prezzo allo strumento e tale tecnica ha dimostrato di fornire stime attendibili dei prezzi praticati in operazioni correnti di mercato, deve essere utilizzata tale tecnica; c) Una tecnica di valutazione dovrebbe giungere a una stima realistica del fair value (valore equo)

se: 1. riflette ragionevolmente come il mercato dovrebbe stabilire il prezzo dello strumento 2. i fattori della tecnica di valutazione rappresentano ragionevolmente le aspettative di

mercato e le valutazioni dei fattori di rischio-rendimento inerenti allo strumento finanziario.

d) Quindi, una tecnica di valutazione

1. incorpora tutti i fattori che i partecipanti del mercato considererebbero nel fissare un prezzo;

2. è coerente con le metodologie economiche accettate per prezzare gli strumenti finanziari.

In sintesi, lo IAS 39 indica per l’individuazione di una coerente tecnica di valutazione:

- di massimizzare l’utilizzo di fattori di mercato oggettivi, minimizzando nel contempo l’utilizzo di input soggettivi;

- incorporare tutti i fattori che sarebbero considerati ai fini della determinazione del prezzo dai partecipanti al mercato;

- essere coerente con metodologie di pricing comunemente accettate.

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Strumenti finanziari di capitale In considerazione del combinato dei paragrafi 46 lettera c), AG80 e AG81 si può concludere che, per la valutazione di strumenti finanziari di capitale non quotati in un mercato attivo:

- devono essere individuate delle tecniche di valutazione oggettive ed applicate allo strumento; - nel caso in cui venga individuata almeno una tecnica, la variabilità nella gamma di stime ragionevoli

deve essere ridotta; - in ultima istanza, le probabilità delle varie stime deve essere valutabile in modo non approssimativo

ed il risultato deve essere ragionevole. Qualora la Banca non sia in grado di rispettare tutti i suddetti requisiti, è necessario procedere alla valutazione al costo e non può essere applicato il fair value. Strumenti finanziari di debito (attività) Nel caso in cui strumenti finanziari non abbiano un mercato attivo ma posseggano comunque uno o più contributori o prezzi già disponibili in circolazione e previa verifica della qualità di tali prezzi, è possibile utilizzarli per il pricing o comunque come possibile stima del pricing. Per tutti gli strumenti per i quali non è disponibile alcun prezzo, nonché per quelli i cui prezzi non possono ritenersi un’attendibile stima del valore del titolo, il fair value viene determinato secondo le seguenti metodologie:

• Titoli “PlainVanilla : i titoli “ plainvanilla” sono strumenti finanziari con una semplice struttura che non contiene alcuna componente derivativa. La loro valutazione implica la scelta di almeno tre fattori di mercato: il tasso di interesse di riferimento (titoli zero coupon e tasso fisso) ed il discount margin per i titoli a tasso variabile, il rischio di credito del titolo e l’eventuale currency in cui è denominato lo strumento.

• Titoli “Strutturati”: il valore dei titoli ibridi (o strutturati) è dato dalla somma algebrica del valore delle singole componenti: obbligazionaria e derivata. La valutazione viene effettuata sulla base della destrutturazione del prodotto, ovvero si scompone il prodotto complessivo nelle singole componenti che possono essere, quindi, valutate autonomamente. In caso di componente opzionale, questa viene calcolata attraverso l’information provider Bloomberg che utilizza modelli in forma chiusa, generalmente derivati dal modello originale di Black &Scholes. La valutazione finale sarà, quindi, data dalla somma tra componente obbligazionaria e componente opzionale.

Strumenti finanziari di debito (passività) In considerazione del fatto che per le società del Gruppo non esistono strumenti di debito quotati in mercato attivi, è necessario stimare lo spread di credito in modo da poter considerare i vari fattori necessari per utilizzare la tecnica di valutazione. Al fine di determinare lo spread di credito si considerano i seguenti aspetti:

• spread applicato su prestiti emessi dalla Capogruppo Banca Etruria destinati ad investitori istituzionali sul mercato primario;

• stima effettuata sulla base dello spread implicito in prezzi di titoli analoghi emessi da Banche che possono essere considerate simili per merito di credito e dimensioni;

• maggiorazioni specifiche per bucket di scadenza stimati sulla base delle differenti curve di credito fornite dai principali info-provider o ricavabili da parametri di mercato oggettivi;

• andamento dello spread dei derivati finanziari di riferimento del sistema (Itraxxfinancials); • informazioni fornite da controparti di mercato autonome ed indipendenti dal Gruppo bancario. • curva di riferimento dei titoli governativi della Repubblica italiana.

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Il criterio prescelto sarà valutato sulla base della liquidità dei mercati e del quadro informativo di riferimento. In particolare, dovrà essere tenuto conto dei principi alla base dell’applicazione della fair value option alle passività di propria emissione, anche in funzione di particolari momenti di volatilità del mercato che possano far ritenere necessario definire i parametri in coincidenza di condizioni di mercato maggiormente rappresentative dello spread creditizio. In ogni caso, la determinazione del prezzo del titolo derivante dalla componente tassi di interesse e spread creditizio dovrà essere stabilita a partire da dati e parametri di mercato. OICR Nel caso di OICR per i quali non si è verificata la presenza di un mercato attivo, il valore considerato sarà il Net Asset Value determinato alla data più prossima al giorno di valutazione e rilevabile attraverso i principali infoprovider e/o quotidiani economici. Derivati Nel caso in cui strumenti finanziari non abbiano un mercato attivo, ma posseggano comunque prezzi su mercati regolamentati o su sistemi di scambi organizzati di largo utilizzo (es. E-Mider), è possibile utilizzare tali prezzi per il pricing o comunque come possibile stima del pricing. Per tutti gli strumenti per i quali non è disponibile alcune prezzo, nonché per quelli i cui prezzi non possano ritenersi un’attendibile stima del valore del titolo, il fair value viene determinato attraverso metodologie di generale accettazione e mediante l’utilizzo delle funzioni predisposte dai principali infoprovider. Nella valutazione degli strumenti derivati con fair value positivo (posizioni a credito) la valutazione derivante dai fattori di mercato è stata corretta per la stima della componente attinente al rischio di controparte (Credit Risk Adjustment - CRA). Per la determinazione del fattore di correzione relativamente alle esposizioni verso clientela, il CRA è stimato in funzione del valore di probabilità di default (PD) associato al cliente in relazione al suo rating e segmento di appartenenza e alla specifica loss given default (LGD) relativa alla forma tecnica di finanziamento e al segmento di appartenenza utilizzati, in coerenza con i criteri definiti per le svalutazioni di bilancio. Per i derivati negoziati con controparti istituzionali il CRA è stimato sulla base dei CDS mid market delle specifiche controparti a 1 anno o, in assenza, della scadenza più prossima o, in mancanza di specifici CDS, quelli di controparti che possano essere considerate analoghe per dimensioni, tipologia attività e rating.

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A.3 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

A.3.2 Gerarchia del fair value

A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value

31/12/2011 31/12/2010

Attività/Passività finanziarie misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 33 392 514 36 252 52

2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - -

4. Derivati di copertura - - - - - -

Totale 33 392 514 36 252 52

1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 16 298 6 - 68 48

2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -

3. Derivati di copertura - - - - - -

Totale 16 298 6 - 68 48 Legenda

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3)

ATTIVITA' FINANZIARIE

detenute per la negoziazione

valutate al fair value

disponibili per la vendita di copertura

1. Esistenze iniziali 52 - - - 2. Aumenti 1.467 - - - 2.1. Acquisiti 1.333 - - - 2.2. Profitti imputati a: 2 - - - 2.2.1. Conto Economico 2 - - - - di cui plusvalenze 2 - - - 2.2.2. Patrimonio netto - - - - 2.3. Trasferimenti da altri livelli 109 - - - 2.4. Altre variazioni in aumento 23 - - -

3. Diminuzioni (1.005) - - -

7 3

3.1. Vendite (886) - - - 3.2. Rimborsi - - - - 3.3. Perdite imputate a: (45) - - - 3.3.1. Conto Economico (45) - - - - di cui minusvalenze (45) - - - 3.3.2. Patrimonio netto - - - - 3.4. Trasferimenti ad altri livelli (74) - - - 3.5. Altre variazioni in diminuzione - - - -

4. Rimanenze finali 514 - - -

A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3)

PASSIVITA' FINANZIARIE

detenute per la negoziazione

valutate al fair value

di copertura

1. Esistenze iniziali 48 - -

2. Aumenti - - -

2.1. Emissioni - - -

2.2. Perdite imputate a: - - -

2.2.1. Conto Economico - - -

- di cui minusvalenze - - -

2.2.2. Patrimonio netto - - -

2.2. Trasferimenti da altri livelli - - -

2.2. Altre variazioni in aumento - - -

3. Diminuzioni (42) - -

3.1. Rimborsi - - -

3.2. Riacquisti - - -

3.3. Profitti imputati a: - - -

3.3.1. Conto Economico (42) - -

- di cui plusvalenze (42) - -

3.3.2. Patrimonio netto - - -

3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - -

3.5. Altre variazioni in diminuzione - - -

4. Rimanenze finali 6 - -

A.3.3 Informativa sul cd. “day one profit/loss”

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Al 31 dicembre 2011 la Banca non ha più in essere strumenti finanziari classificati nella voce di bilancio “Attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

7 5

Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale

7 6

7 7

ATTIVO

7 8

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31/12/2011 31/12/2010

a) Cassa 2.743 2.683

b) Depositi liberi presso banche centrali - -

Totale 2.743 2.683

Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci / Valori 31/12/2011 31/12/2010

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A. Attività per cassa 1. Titoli di debito

-

70

503

-

174

-

1.1 Titoli strutturati - - 503 - 26 -

1.2 Altri titoli di debito - 70 - - 148 -

2. Titoli di capitale 21 - - 36 - -

3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -

4. Finanziamenti - - - - - -

4.1 Pronti contro termine - - - - - -

4.2 Altri - - - - - -

Totale A 21 70 503 36 174 -

B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari

12

322

11

-

78

52

1.1 di negoziazione 12 322 11 - 78 52

1.2 connessi con la fair value option - - - - - -

1.3 altri - - - - - -

2. Derivati creditizi - - - - - -

2.1 di negoziazione - - - - - -

2.2 connessi con la fair value option - - - - - -

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2.3 altri - - - - - -

Totale B 12 322 11 - 78 52

Totale (A+B) 33 392 514 36 252 52

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti

Voci / Valori

31/12/2011 31/12/2010

A. Attività per cassa 1. Titoli di debito

573

174

a) Governi e Banche Centrali - -

b) Altri Enti pubblici - -

c) Banche 537 174

d) Altri emittenti 36 -

2. Titoli di capitale 21 36

a) Banche 8 21

b) Altri emittenti: 13 15

- imprese di assicurazione - -

- società finanziarie - -

- imprese non finanziarie 13 15

- altri - -

3. Quote di O.I.C.R.

- -

4. Finanziamenti - -

a) Governi e Banche Centrali - -

b) Altri Enti pubblici - -

c) Banche - -

d) Altri soggetti - -

Totale A 594 210

B. Strumenti derivati a) Banche

333

78

7 10

- fair value 333 78

b) Clientela 12 52

- fair value 12 52

Totale B 345 130

Totale (A+B) 939 340

2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue

Titoli di debito

Titoli di capitale

Quote di O.I.C.R. Finanziamenti Totale

A. Esistenze iniziali 174 36 - - 210 B. Aumenti 2.188 57 - - 2.245

B1. Acquisti 2.158 56 - - 2.214 B2. Variazioni positive di fair value 3 - - - 3 B3. Altre variazioni 27 1 - - 28 C. Diminuzioni (1.789) (72) - - (1.861)

C1. Vendite (1.230) (57) - - (1.287)

C2. Rimborsi (550) - - - (550) C3. Variazioni negative di fair value (8) (12) - - (20) C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - - - -

C5. Altre variazioni (1) (3) - - (4) D. Rimanenze finali 573 21 - - 594 Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60

7 11

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni / Valori 31/12/2011 31/12/2010

A. Crediti verso Banche Centrali - -

1. Depositi vincolati - - 2. Riserva obbligatoria - - 3. Pronti contro termine - - 4. Altri - - B. Crediti verso banche 143.449 139.439 1. Conti correnti e depositi liberi 7.419 5.298 2. Depositi vincolati 7.758 3.588 3. Altri finanziamenti 31.053 1.901 3.1 Pronti contro termine attivi 29.528 - 3.2 Leasing finanziario - - 3.3 Altri 1.525 1.901 4. Titoli di debito 97.219 128.652 4.1 Titoli strutturati - - 4.2 Altri titoli di debito 97.219 128.652

Totale (valore di bilancio) 143.449 139.439 Totale (fair value) 142.086 138.390

Il saldo al 31 dicembre 2011 della sottovoce Depositi vincolati è relativo alla riserva obbligatoria, il cui obbligo di giacenza è assolto dal 2009, in via indiretta, dalla Capogruppo Banca Etruria. Con riferimento all’indicazione del fair value dei crediti verso banche, ad eccezione dei titoli di debito Loans & Receivables che al 31 dicembre 2011 presentano un fair value di 96,251 milioni di euro, per le altre voci di bilancio, data la forma tecnica e la scadenza a breve termine, non si ritiene che il fair value si discosti in maniera significativa rispetto al valore di bilancio.

8 0

Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni / Valori 31/12/2011 31/12/2010

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate

1. Conti correnti 42.383 6.500 51.031 5.781

2. Pronti contro termine attivi 5.618 - - -

3. Mutui 137.569 20.207 145.936 15.638

4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 20 - 19

5. Leasing finanziario - - - -

6. Factoring - - - -

7. Altre operazioni 23.537 891 21.252 3.486

8. Titoli di debito 5.068 - 5.060 -

8.1 Titoli strutturati - - - -

8.2 Altri titoli di debito 5.068 - 5.060 -

Totale (valore di bilancio) 214.195 27.598 223.298 24.905

Totale (fair value) 227.679 27.598 236.297 24.905

Il procedimento di calcolo del fair value utilizza una "tecnica di valutazione" legata ai parametri di rischio di credito, in coerenza con le indicazioni fornite dallo IAS 39. In particolare, per i crediti "non performing" e per i crediti in "bonis" di durata inferiore ai 12 mesi, il fair value corrisponde al costo ammortizzato, al netto delle relative previsioni di impairment. Per le posizioni, invece, di durata superiore ai 12 mesi il fair value viene calcolato utilizzando il modello "Discount Cash Flow", con il quale ciascun flusso di cassa futuro (stimato per i contratti a tasso indicizzato utilizzando i tassi impliciti nella curva spot) è rettificato in base alla perdita attesa stimata. Tale perdita viene determinata, a sua volta, tenendo conto del segmento/rating del cliente, della tipologia di prodotto erogato, della presenza di eventuali garanzie ipotecarie e dell'anno di maturity del flusso di cassa. Relativamente, invece, al titolo di debito Loans & Receivables il fair value al 31 dicembre 2011 è pari a 4,488 milioni di euro.

8 1

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

Tipologia operazioni / Valori 31/12/2011 31/12/2010

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate 1. Titoli di debito: 5.068 - 5.060 -

a) Governi - - - -

b) Altri Enti pubblici - - - -

c) Altri emittenti 5.068 - 5.060 -

- imprese non finanziarie - - - -

- imprese finanziarie 5.068 - 5.060 -

- assicurazioni - - - -

- altri - - - -

2. Finanziamenti verso: 209.127 27.598 218.238 24.905

a) Governi - - - -

b) Altri Enti pubblici - - - -

c) Altri soggetti 209.127 27.598 218.239 24.905

- imprese non finanziarie 141.464 19.955 156.348 17.505

- imprese finanziarie 1.333 69 2.300 63

- assicurazioni 97 84 -

- altri 66.233 7.574 59.506 7.337

Totale 214.195 27.598 223.298 24.905

Sezione 11 - Attività materiali - Voce 110

11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 31/12/2011 31/12/2010

A. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà

1.718

1.731

8 2

a) terreni - -

b) fabbricati - -

c) mobili 1.559 1.540

d) impianti elettronici 95 97

e) altre 64 94

1.2 acquisite in leasing finanziario - -

a) terreni - -

b) fabbricati - -

c) mobili - -

d) impianti elettronici - -

e) altre - -

Totale A 1.718 1.731

B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà

-

-

a) terreni - -

b) fabbricati - -

2.2 acquisite in leasing finanziario - -

a) terreni - -

b) fabbricati - -

Totale B - -

Totale (A+B) 1.718 1.731

11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti

elettronici Altre Totale

A. Esistenze iniziali lorde - - 2.790 962 966 4.718

A.1 Riduzioni di valore totali nette - - (1.250) (865) (872) (2.987)

A.2 Esistenze iniziali nette - - 1.540 97 94 1.731

B. Aumenti - - 67 27 8 102

8 3

B.1 Acquisti - - 67 27 8 102

B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -

B.3 Riprese di valore - - - - - -

B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -

B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento - - - - - - B.7 Altre variazioni - - - - - -

C. Diminuzioni - - (48) (29) (38) (115)

C.1 Vendite - - - -

C.2 Ammortamenti - - (48) (29) (38) (115)

C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -

C.6 Trasferimenti a - - - - - -

a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - b) attività in via di dismissione - - - - - -

C.7 Altre variazioni - - - -

D. Rimanenze finali nette - - 1.559 95 64 1.718

D.1 Riduzioni di valore totali nette - - (1.298) (894) (910) (3.102)

D.2 Rimanenze finali lorde - - 2.857 989 974 4.820

E. Valutazione al costo - - 1.559 95 64 1.718

Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120

12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

8 4

Attività/Valori 31/12/2011 31/12/2010

Durata definita

Durata indefinita

Durata definita

Durata indefinita

A.1 Avviamento - - - -

A.2 Altre attività immateriali 31 - 50 -

A.2.1 Attività valutate al costo: 31 - 50 -

a) Attività immateriali generate internamente - - - -

b) Altre attività 31 - 50 -

A.2.2 Attività valutate al fair falue: - - - -

a) Attività immateriali generate internamente - - - -

b) Altre attività - - - -

Totale 31 - 50 -

8 5

12.2 Attività immateriali: variazioni annue

Altre attività immateriali:

generate internamente

Altre attività immateriali: altre Totale

DEF INDEF DEF INDEF

A. Esistenze iniziali - - 99 - 99

A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - (49) - (49) A.2 Esistenze iniziali nette - - - 50 - 50

B. Aumenti - - - - - -

B.1 Acquisti - - - - -

B.2 Incrementi di attività immateriali interne - - - - - -

B.3 Riprese di valore - - - - - -

B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - - - a patrimonio netto - - - - - -

- a conto economico - - - - - -

B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -

B.6 Altre variazioni - - - - -

C. Diminuzioni - - - (19) - (19)

C.1 Vendite - - - - - -

C.2 Rettifiche di valore - - - (19) - (19) - Ammortamenti - - - (19) - (19)

- Svalutazioni: - - - - - - + patrimonio netto - - - - - -

+ conto economico - - - - - -

C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - - - a patrimonio netto - - - - - -

- a conto economico - - - - - -

C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - - C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -

C.6 Altre variazioni - - - - -

D. Rimanenze finali nette - - - 31 - 31

D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - (68) - (68)

E. Rimanenze finali lorde - - - 99 - 99 F. Valutazione al costo - - - 31 - 31 Legenda: DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita

8 6

Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell'attivo e Voce 80 del passivo

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

31/12/2011 31/12/2010

Crediti (incluse cartolarizzazioni) 1.265 1.297

Altri strumenti finanziari 9 9

Avviamenti - -

Oneri pluriennali - -

Immobilizzazioni materiali - -

Fondi per rischi e oneri 31 52

Spese di rappresentanza - -

Oneri relativi al personale 8 8

Perdite fiscali - -

Altre 28 2

Attività per imposte anticipate lorde 1.341 1.368

Compensazione con passività fiscali differite - -

Attività per imposte anticipate nette 1.341 1.368 13.2 Passività per imposte differite: composizione

31/12/2011 31/12/2010

Plusvalenze da rateizzare - -

Immobilizzazioni materiali 1.061 2.122

Strumenti finanziari - -

Oneri relativi al personale 14 14

Altre - -

Passività per imposte differite lorde 1.075 2.136

Compensazione con attività fiscali anticipate - -

8 7

Passività per imposte differite nette 1.075 2.136 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31/12/2011 31/12/2010

Importo iniziale 1.368 1.306

Aumenti 66 147

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 65 147

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) riprese di valore - -

d) altre 65 147

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 1 -

2.3 Altri aumenti - -

Diminuzioni (93) (85)

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (93) (85)

a) rigiri (93) (85)

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -

c) mutamento di criteri contabili - -

d) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - -

Importo finale 1.341 1.368

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

8 8

31/12/2011 31/12/2010

1. Importo iniziale 2.122 3.188

2. Aumenti - -

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio - -

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuzioni (1.061) (1.066)

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (1.061) (1.066)

a) rigiri (1.061) (1.066)

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 1.061 2.122

13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

31/12/2011 31/12/2010

1. Importo iniziale - 26

2. Aumenti - -

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio - -

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuzioni - (26)

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio - (26)

a) rigiri - (26)

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -

c) dovute al mutamento di criteri contabili - -

8 9

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale - -

13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31/12/2011 31/12/2010

1. Importo iniziale 14 -

2. Aumenti - 14

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio - 9

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - 9

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - 5

3. Diminuzioni - -

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio - -

a) rigiri - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 14 14

13.7 Altre informazioni - A) Attività per imposte correnti

31/12/2011 31/12/2010

Acconti IRES 2.210 1.624

Acconti IRAP 548 380

Altri crediti e ritenute 172 204

Attività per imposte correnti lorde 2.930 2.208

Compensazione con passività fiscali correnti (2.757) (2.208)

Attività per imposte correnti nette 173 -

8 10

13.7 Altre informazioni - B) Passività per imposte correnti

31/12/2011 31/12/2010

Debiti tributari IRES 2.172 2.267

Debiti tributari IRAP 585 548

Altri debiti per imposte correnti sul reddito - -

Debiti per imposte correnti lorde 2.757 2.815

Compensazione con attività fiscali correnti (2.757) (2.208)

Debiti per imposte correnti nette - 607 Sezione 15 - Altre attività - Voce 150

15.1 Altre attività: composizione

31/12/2011 31/12/2010

Assegni di c/c tratti su terzi 303 274

Effetti propri - differenza tra conto portafoglio e conto cedenti - 245

Effetti terzi - differenza tra conto portafoglio e conto cedenti - 6.995

Partite in corso di lavorazione 5.104 1.128

Partite viagginati tra filiali italiane 27 108

Ammanchi, malversazioni, rapine e altre insussistenze 1 -

Altre partite 3.012 2.685

Migliorie su beni din terzi 154 124

Totale 8.601 11.559

8 11

PASSIVO Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni / Valori 31/12/2011 31/12/2010

1. Debiti verso Banche Centrali - -

2. Debiti verso banche 11.546 17.968

2.1 Conti correnti e depositi liberi 5.927 17.968

2.2 Depositi vincolati - -

2.3 Finanziamenti 5.619 -

2.3.1 pronti contro termine passivi 5.619 -

2.3.2 altri - -

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -

2.5 Altri debiti - -

Totale 11.546 17.968

Fair value 11.546 17.968

Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni / Valori

31/12/2011 31/12/2010

1. Conti correnti e depositi liberi 144.548 159.585

2. Depositi vincolati 20.654 482

3. Finanziamenti 70.158 70.036

3.1 pronti contro termine passivi 68.925 70.036

3.2 altri 1.233 -

8 12

4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -

5. Altri debiti - -

Totale 235.360 230.103

Fair value 235.360 230.103

9 0

Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30

3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica

Tipologia titoli / Valori

31/12/2011 31/12/2010

Valore bilancio

Fair value Valore bilancio

Fair value

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A. Titoli 102.299 - 100.496 - 107.079 - 105.186 -

1. Obbligazioni 100.930 - 99.126 - 105.501 - 103.607 -

1.1 strutturate 6.693 - 6.292 - 3.894 - 3.808 -

1.2 altre 94.237 - 92.834 - 101.607 - 99.799 -

2. Altri titoli 1.369 - 1.369 - 1.578 - 1.579 -

2.1 strutturati - - - - - - - -

2.2 altri 1.369 - 1.369 - 1.578 - 1.579 -

Totale 102.299 - 100.496 - 107.079 - 105.186 -

La determinazione del fair value delle obbligazioni è stata effettuata sulla base dei tassi swap rilevati alla data di valutazione, applicando gli spread di credito rilevati sul mercato per analoghi prestiti emessi da istituti bancari simili o utilizzando gli indici di credito. Per maggiori dettagli sui criteri di stima si rinvia alla Parte A della presente nota integrativa

9 1

Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

Tipologia operazioni / Valori

31/12/2011 31/12/2010

VN FV

FV* VN FV

FV* L1 L2 L3 L1 L2 L3

A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche

-

-

-

-

-

-

-

-

- -

2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -

3. Titoli di debito - - - - - - - - - -

3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - - 3.1.1 Strutturate - - - - - - - - - -

3.1.2 Altre obbligazioni - - - - - - - - - -

3.2 Altri titoli - - - - - - - - - - 3.2.1 Strutturati - - - - - - - - - -

3.2.2 Altri - - - - - - - - - -

Totale A - - - - - - - -

B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari

-

16

298

6

-

-

-

68

48

-

1.1 Di negoziazione - 16 298 6 - - - 68 48 -

1.2 Connessi con la fair value option - - - - - - - - - -

1.3 Altri - - - - - - - - - -

2. Derivati creditizi - - - - - - - - - - 2.1 Di negoziazione - - - - - - - - - -

2.2 Connessi con la fair value option - - - - - - - - - -

2.3 Altri - - - - - - - - - -

Totale B - 16 298 6 - - - 68 48 -

9 2

Totale (A+B) - 16 298 6 - - - 68 48 -

Legenda

FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione.

VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3 Sezione 8 - Passività Fiscali - Voce 80 Per quanto riguarda le informazioni relative alle passività fiscali, si rinvia a quanto esposto nella Sezione 13 dell'Attivo. Sezione 10 - Altre passività - Voce 100

10.1 Altre passività: composizione

31/12/2011 31/12/2010

Acconti versati su crediti a scadere - -

Importi da versare al fisco 1.135 1.018

Effetti terzi - differenza tra conto cedenti e conto portafoglio 1.748 -

Partite in corso di lavorazione 1.405 794

Partite viaggianti tra filiali italiane 3 -

Partite creditorie per valuta di regolamento 19 -

Ricavi in attesa di imputazione definitiva - -

Somme a disposizione della clientela 124 147

Altre partite 2.275 1.945

Debiti verso personale 584 412

Totale 7.293 4.316

9 3

Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31/12/2011 31/12/2010

A. Esistenze iniziali 1.518 1.732

B. Aumenti 120 141

B.1 Accantonamento dell'esercizio 120 141

B.2 Altre variazioni - -

C. Diminuzioni (432) (355)

C.1 Liquidazioni effettuate (16) (154)

C.2 Altre variazioni (416) (201)

D. Rimanenze finali 1.206 1.518

Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci / Componenti 31/12/2011 31/12/2010

1 Fondi di quiescenza aziendali - -

2. Altri fondi per rischi ed oneri 197 178

2.1 controversie legali 83 64

9 4

2.2 oneri per il personale 114 114

2.3 altri - -

Totale 197 178

12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue

Fondi di

quiescenza Altri fondi Totale

A. Esistenze iniziali - 178 178

B. Aumenti - 19 19

B.1 Accantonamento dell'esercizio - 18 18

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - 1 1

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -

B.4 Altre variazioni - - -

C. Diminuzioni - - -

C.1 Utilizzo nell'esercizio - - -

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -

C.3 Altre variazioni - - -

D. Rimanenze finali - 197 197 Sezione 14 - Patrimonio dell'impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190, 200

14.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

14.1.a Capitale: composizione

Voci/Valori

31/12/2011 31/12/2010

Valore nominale unitario

Valore nominale

azioni interamente

liberate

Valore nominale azioni non interamente

liberate

Valore nominale unitario

Valore nominale

azioni interamente

liberate

Valore nominale azioni non interamente

liberate

Versato Non

versato Versato

Non versato

Azioni ordinarie 5,00 1.000 - - 5,00 1.000 - -

Azioni privilegiate - - - - - - - - Azioni di risparmio - - - - - - - -

Totale - 1.000 - - - 1.000 - - 14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

9 5

Voci/Tipologie Ordinarie

A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 200.000

- Interamente liberate 200.000

- Non interamente liberate A.1 Azioni proprie (-)

-

A.2 Azioni in circolazioni: esistenze iniziali 200.000

B. Aumenti -

B.1 Nuove emissioni -

- A pagamento: -

- Operazioni di aggregazioni di imprese -

- Conversione di obbligazioni -

- Esercizio di warrant -

- Altre -

- A titolo gratuito: -

- A favore dei dipendenti -

- A favore degli amministratori -

- Altre -

B.2 Vendita di azioni proprie -

B.3 Altre variazioni -

C. Diminuzioni -

C.1 Annullamento -

C.2 Acquisto di azioni proprie -

C.3 Operazioni di cessione di imprese -

C.4 Altre variazioni -

D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 200.000 D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio

200.000

- Interamente liberate 200.000

- Non interamente liberate -

9 6

14.4 Riserve di utili: altre informazioni

31/12/2011 Possibilità di utilizzo

Voce 130 Riserva da valutazione 596 Riserva actuarial gain/losses TFR

596 (1)

Voce 160 Riserve 37.539 Riserva legale 5.643 AB (2) Riserva statutaria 18.498 ABC Altre riserve di utili 13.203 ABC Riserve per applicazione IAS/IFRES 195 (3) - disponibili 683 AB

- indisponibili

(488)

Voce 170 Sovrapprezzo di emissione

516

ABC (4) (1) La riserva segue il limite di disponibilità previsto dall'art. 6 comma 1 lett. B del Dlg. 38/2005 (2) Disponibile per l'aumento di capitale unicamente per la parte eccedente un quinto del capitale sociale. (3) Le riserve per la prima applicazione degli IAS/IFRS seguono il limite di disponibilità previsto dall'art. 7 del Dlg. 38/2005. (4) Ai sensi dell'art. 2431 c.c il sovrapprezzo di emissione può essere distribuito solo a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall'art 2430 del c.c. A. Aumento di capitale sociale. B. Copertura perdite. C. Distribuzione ai soci.

9 7

Altre Informazioni 1. Garanzie rilasciate e impegni

Operazioni

31/12/2011 31/12/2010

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 2.041 2.281

a) Banche 439 376

b) Clientela 1.602 1.905

2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 1.167 1.296

a) Banche - -

b) Clientela 1.167 1.296

3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 22.990 7.606

a) Banche 13.767 15

i) a utilizzo certo 13.767 15

ii) a utilizzo incerto - -

b) Clientela 9.223 7.591

i) a utilizzo certo 156 140

ii) a utilizzo incerto 9.067 7.451

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - -

5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - -

6) Altri impegni - -

Totale 26.198 11.183

9 8

2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli

31/12/2011 31/12/2010

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - -

2. Attività finanziarie valutate al fair value - -

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

5. Crediti verso banche 59.916 71.029

6. Crediti verso clientela - -

7. Attività materiali - -

Totale 59.916 71.029

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi 31/12/2011 31/12/2010

1. Esecuzioni di ordini per conto della clientela a) Acquisti

-

-

1. Regolati - -

2. Non regolati - -

b) Vendite - -

1. Regolate - -

2. Non regolate - -

2. Gestioni di portafogli - -

a) Individuali - -

b) Collettive - -

3. Custodia e amministrazione di titoli 8.811.845 8.337.523

9 9

a) Titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di - -

banca depositaria (escluse le gestioni di portafoglio) - -

1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - -

2. Altri titoli - -

b) Altri titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafoglio): altri 4.352.848 4.102.314

1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 99.391 103.368

2. Altri titoli 4.253.457 3.998.946

c) Titoli di terzi depositati presso terzi 4.351.784 4.101.011

d) Titoli di proprietà depositati presso terzi 107.213 134.198

4. Altre operazioni 361.759 892.992

9 10

9 11

Parte C – Informazioni sul Conto Economico

9 12

100

101

Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche

Titoli di debito Finanziamenti

Altre operazioni 31/12/2011 31/12/2010

1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione

7 - 48 55 569

2 Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - -

3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - -

4 Crediti verso banche 3.462 682 - 4.144 3.374

5 Crediti verso clientela 285 9.104 - 9.389 8.828

6 Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -

7 Derivati di copertura - - - - -

9 Altre attività - - - - -

Totale 3.754 9.786 48 13.588 12.771

Gli interessi attivi relativi ad attività deteriorate al 31 dicembre 2011 sono pari a 111 mila euro 1.3.1 interessi attivi su attività finanziarie in valuta

Voci/Forme tecniche 31/12/2011 31/12/2010

Interessi attivi e proventi assimilati in valuta

178

144

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre

operazioni 31/12/2011 31/12/2010

1. Debiti verso banche centrali - - - -

102

2. Debiti verso banche (53) - - - (53)

(29)

3. Debiti verso clientela 4. Titoli in circolazione 5. Passività finanziarie di negoziazione 6. Passività finanziarie valutate al fair value 7. Altre passività e fondi

(3.432) - -

-

-

-

(3.432) (2.794)

(2.069) (2.641) -

-

- -

(2.794)

- - -

- - (620) - -

- -

8. Derivati di copertura - - - -

Totale (3.485) (2.794) - (6.279) (5.359)

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta

Voci/Forme tecniche 31/12/2011 31/12/2010

Interessi passivi e oneri assimilati in valuta

(37)

(34)

Sezione 2 - Le Commissioni - Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori

31/12/2011 31/12/2010

a) garanzie rilasciate 43 37

b) derivati su crediti - -

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1.355 1.577

1. negoziazione di strumenti finanziari - -

2. negoziazione di valute 28 38

3. gestioni di portafogli - -

3.1. individuali - -

3.2. collettive - -

4. custodia e amministrazione di titoli 94 109

103

5. banca depositaria - -

6. collocamento di titoli 252 307

7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 315 323

8. attività di consulenza 22 -

8.1. in materia di investimenti 22 -

8.2. in materia di struttura finanziaria - -

9. distribuzione di servizi di terzi 644 800

9.1. gestioni di portafogli - -

9.1.1. individuali - -

9.1.2. collettive - -

9.2. prodotti assicurativi 377 312

9.3. altri prodotti 267 488

d) servizi di incasso e pagamento 646 679

e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -

f) servizi per operazioni di factoring - -

g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -

h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -

i) tenuta e gestione dei conti correnti 2.040 2.068

j) altri servizi 6.638 7.386

Totale 10.722 11.747

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

Canali/Valori 31/12/2011 31/12/2010

a) presso propri sportelli: 896 1.107

1. gestioni patrimoniali - -

2. collocamento di titoli 252 307

3. servizi e prodotti di terzi 644 800

b) offerta fuori sede: - -

1. gestioni patrimoniali - -

104

2. collocamento di titoli - -

3. servizi e prodotti di terzi - -

c) altri canali distributivi: - -

1. gestioni patrimoniali - -

2. collocamento di titoli - -

3. servizi e prodotti di terzi - -

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori 31/12/2011 31/12/2010

a) garanzie ricevute - -

b) derivati su crediti - -

c) servizi di gestione e intermediazione: (587) (565)

1. negoziazione di strumenti finanziari (275) (302)

2. negoziazione di valute - -

3. gestioni di portafogli: - -

3.1 proprie - -

3.2 delegate da terzi - -

4. custodia e amministrazione di titoli (312) (263)

5. collocamento di strumenti finanziari - -

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -

d) servizi di incasso e pagamento (121) (314)

e) altri servizi (8) (4)

Totale (716) (883)

105

Sezione 4 - Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Operazioni / Componenti reddituali Plusvalenze

(A)

Utili da negoziazione

(B)

Minusvalenze

( C )

Perdite da negoziazione

(D)

Risultato netto [(A+B)- (C+D)]

1. Attività finanziarie di negoziazione 3 23 (20) (3) 3

1.1 Titoli di debito 3 22 (8) - 17 1.2 Titoli di capitale - 1 (12) (3) (14)

1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - 1.4 Finanziamenti - - - - - 1.5 Altre - - - - - 2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -

2.1 Titoli di debito - - - - - 2.2 Debiti - - - - - 2.3 Altre - - - - - 3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio - - - - 13

4. Strumenti derivati 365 9 (307) (141) (74) 4.1 Derivati finanziari: 365 9 (307) (141) (74)

Su titoli di debito e tassi di - interesse 365 9 (307) (141) (74) - Su titoli di capitale e indici azionari - - - - - - Su valute e oro - - - - -

- Altri - - - - -

4.2 Derivati su crediti - - - - -

Totale 368 32 (327) (144) (58)

106

Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Voci/Componenti reddituali

31/12/2011 31/12/2010

Attività finanziarie 1. Crediti verso banche

-

-

-

-

-

-

2. Crediti verso clientela - - - - - -

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - -

3.1 Titoli di debito - - - - - -

3.2 Titoli di capitale - - - - - -

3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - -

3.4 Finanziamenti - - - - - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -

Totale attività - - - - - -

Passività finanziarie 1. Debiti verso banche

-

-

-

-

-

-

2. Debiti verso clientela - - - - - -

3. Titoli in circolazione 191 (19) 172 221 (106 ) 115

Totale passività

191 (19) 172 221

(106)

115

107

Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Operazioni/Componenti reddituali

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)

31/12/2011 (3) = (1)-

(2)

31/12/2010

Specifiche

Specifiche Di

Portafoglio

A B A B

A. Crediti verso banche - - - - - - - - -

- Finanziamenti - - - - - - - - -

- Titoli di debito - - - - - - - - -

B. Crediti verso clientela (19) (2.561) - 767 617 - 99 (1.097) (1.878)

- Finanziamenti (19) (2.561) - 767 617 - 99 (1.097) (1.878)

- Titoli di debito - - - - - - - - -

C. Totale (19) (2.561) - 767 617 - 99 (1.097) (1.878)

Legenda A = Da interessi B = Altre riprese 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione

108

Operazioni/ Componenti reddituali

Rettifiche di valore (1)

Riprese di valore (2)

31/12/2011 (3)=(1)-(2) 31/12/2010

Specifiche

Specifiche Di

Portafoglio

A B A B

A. Garanzie rilasciate - - - - - - 2 2 17 B. Derivati su crediti

- - - - - - -

- -

C. Impegni ad erogare fondi (13) - - - - - - (13) - D. Altre operazioni - - - - - - - - -

E. Totale

(13) -

- - - - 2 (11) 17

Legenda A= interessi B= altre riprese Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spesa/Valori 31/12/2011 31/12/2010

1) Personale dipendente (6.403) (5.789)

a) salari e stipendi (4.521) (4.029)

b) oneri sociali (1.204) (1.079)

c) indennità di fine rapporto (282) (241) d) spese previdenziali - -

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (120) (141)

f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili: - -

- a contribuzione definita - -

- a benefici definiti - -

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (140) (121)

- a contribuzione definita - -

- a benefici definiti (140) (121)

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -

i) altri benefici a favore dei dipendenti (136) (178)

2) Altro personale in attività (1) (101)

3) Amministratori e sindaci (210) (204) 4) Personale collocato a riposo - -

109

5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 254 104

6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società (560) (630) Totale (6.920) (6.620)

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

31/12/2011 31/12/2010

Personale dipendente: 103 100

a) Dirigenti 2 2

b) Totale quadri direttivi 36 32

- di 3° e 4° livello 14 16

c) Restante personale dipendente 65 66

Altro personale - -

9.5 Altre spese amministrative: composizione

Tipologia di spese/Valori 31/12/2011 31/12/2010

a) spese informatiche (1.113) (1.044)

- assistenza sistemica e noleggio software (42) (8)

- canoni macchine hardware (17) (25)

- elaborazioni elettroniche (1.054) (1.011)

b) spese per fitti e canoni passivi (2.592) (2.454)

- immobili (2.565) (2.425)

- macchine (27) (29)

c) spese manutenzione mobili e immobili (88) (146)

d) spese per servizi non professionali (620) (645)

- cancelleria e stampati (44) (62)

110

- vigilanza e trasporto valori (140) (141)

- postali e telefoniche (123) (163)

- energia elettrica, acqua e riscaldamento (129) (118)

- trasporti (38) (43)

- pulizia locali (79) (76)

- spese generali (67) (43)

e) spese per servizi professionali (714) (799)

- prestazioni legali e notarili (124) (116)

- visure e informazioni (288) (327)

- servizi e consulenze varie (303) (356)

f) spese per premi assicurativi (37) (76)

g) spese per pubblicità e rappresentanza (100) (164)

h) imposte indirette e tasse (619) (590)

h) altre spese (293) (191)

- beneficenza ed elargizioni varie (101) (55)

- contributi associativi e sindacali (87) (89)

- altre (105) (47)

Totale (6.177) (6.110)

Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - voce 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Valori

31/12/2011 31/12/2010

Risarcimento danni e

revocatorie fallimentari

Controversie legali

Altri

Risarcimento danni e

revocatorie fallimentari

Controversie legali

Altri

-Accantonamenti dell'esercizio - (19) (6) - (2) (1)

-Utilizzi dell'esercizio - - - - - -

Totale - (19) (6) - (2) (1)

111

Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170

11.1. Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componenti reddituali Ammortamento

(a)

Rettifiche di valore per

deterioramento (b)

Riprese di valore

( c )

Risultato netto

(a+b-c)

A.

Attività materiali A.1 Di proprietà - Ad uso funzionale

(115)

-

-

(115)

- Per investimento - - - -

A.2 Acquisite in locazione finanziaria - Ad uso funzionale

-

-

-

-

- Per investimento - - - -

Totale (115) - - (115)

Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

Attività/Componenti reddituali Ammortamento

(a)

Rettifiche di valore per

deterioramento (b)

Riprese di valore

( c )

Risultato netto

(a+b-c)

A. Attività immateriali A.1 Di proprietà - Generate internamente dall'azienda

-

-

-

-

- Altre (19) - - (19)

A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -

Totale (19) - - (19)

Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - voce 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

31/12/2011 31/12/2010

Definizione controversie e reclami (26) -

112

Oneri per furti e rapine (3) (1)

Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi (77) (108)

Altri oneri diversi (7) (116)

Totale (113) (225)

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

31/12/2011 31/12/2010

Recupero imposte e tasse 529 499

Recupero spese legali e notarili - -

Recupero spese postali 40 48

Recupero spese diverse - -

Altri proventi 43 123

Totale 612 670

Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Valori 31/12/2011 31/12/2010

1. Imposte correnti (-) (2.757) (2.815)

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 25

3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (27) 62

5. Variazione delle imposte differite (+/-) 1.061 1.066

6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (1.723) (1.662)

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Componenti reddituali/Valori 31/12/2011 31/12/2010

Utile dell'operatività corrente al lordo imposte 3.565 3.890

IRES teorica (980) (1.093)

113

Effetto fiscale di costi/ricavi non deducibili/non imponibili 876 1.107

Differenze temporanee (1.034) (1.128)

IRAP (585) (548)

Imposte sul reddito dell'esercizio (1.723) (1.662)

Sezione 20: Altre informazioni Di seguito vengono riportati i prospetti riepilogativi richiesti dall’art. 2497 bis del Codice Civile estratti dal bilancio di Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio S.C. e del Gruppo Banca Etruria per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010.

Dati di sintesi del bilancio al 31 dicembre 2010 di Banca Etruria – comparazione con l’anno precedente Variazione

AGGREGATI PATRIMONIALI 31/12/2010 31/12/2009

Assoluta %

(euro/1000) a b

Crediti verso Clientela (**)

7.555.662

7.105.842

449.820

6,3%

Interbancario netto (*)

(179.584)

116.542

(296.126)

n.s.

Titoli rappresentati da obbligazioni

334.515

284.064

50.451 17,8%

Attività finanziarie per la negoziazione

114.175

357.916

(243.741)

-68,1%

Attività finanziarie disponibili per la vendita 495.841 147.687 348.154 n.s.

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza -

12.798 (12.798)

-100,0%

Debiti verso Clientela (A)

4.917.175

4.709.298

207.877

4,4%

114

Debiti rappresentati da titoli (B) (***)

2.793.765

2.735.764

58.001

2,1%

Raccolta diretta (A + B)

7.710.940

7.445.062

265.878

3,6%

Patrimonio contabile al netto del risultato di esercizio

682.713

696.577

(13.864)

-2,0%

(*) Il saldo interbancario è calcolato considerando i titoli Loans and Receivables, classificati alla voce 60 dell’attivo di stato patrimoniale (Crediti verso banche) per 327,5 milioni di euro. (**) Al netto dei titoli Loans and Receivables classificati alla voce 70 dell’attivo di stato patrimoniale (Crediti verso clientela) per 7 milioni di euro. (***) Voce 30 e 50 del passivo di stato patrimoniale. I dati essenziali della controllante Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio S.C. esposti nei prospetti richiesti dall’art. 2497 – bis del Codice Civile sono stati estratti dal relativo bilancio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010. Per un’adeguata e completa comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria della controllante al 31 dicembre 2010 nonché del risultato economico conseguito dalla società a tale data, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato dalla relazione della società di revisione, è disponibile nelle forme e nei modi previsti dalla legge. Voci

31/12/2010 31/12/2009

Variazione

(euro/1000) Assoluta %

Margine di interesse 160.200 176.005 (15.805) -9,0%

Commissioni nette 105.360 89.489 15.871 17,7% Margine di intermediazione 283.982 288.408 (4.426) -1,5%

Risultato netto della gestione finanziaria 199.237 176.249 22.988 13,0% Costi operativi (189.389) (189.489) 100 -0,1% Utile (Perdita) della operat. corrente al lordo delle imposte 21.213 (13.240) 34.453 n.s. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (12.805) 1.794 (14.599) n.s.

Utile (Perdita) della operat. corrente al netto delle imposte 8.408 (11.446) 19.854 n.s.

Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte -

-

- -

Utile (Perdita) di periodo 8.408 (11.446) 19.854 n.s. Dati di sintesi del bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 del Gruppo Banca Etruria – comparazione con l’anno precedente

Variazione

115

AGGREGATI PATRIMONIALI (euro/1000)

31/12/2010 31/12/2009 Assoluta %

a b

Crediti verso clientela (**)

8.010.611

7.556.927

453.684

6,0%

Interbancario netto (*)

(213.914)

99.904 (313.818)

n.s.

Attività finanziarie per la negoziazione

120.375

361.897

(241.522)

-66,7%

Attività finanziarie valutate al fair value

34.900 34.545 355

1,0%

Attività finanziarie disponibili per la vendita

1.116.214

523.871

592.343

n.s.

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

112.667

125.616

(12.949)

-10,3%

Debiti verso clientela (A)

4.974.599

4.584.269

390.330

8,5%

Titoli in circolazione (B) (***)

3.069.678

3.166.675

(96.997)

-3,1%

Raccolta diretta (A + B)

8.044.277

7.750.944

293.333

3,8%

Patrimonio contabile al netto del risultato di periodo

696.669

706.641

(9.972)

-1,4%

Patrimonio netto di terzi

19.762

17.709

2.053

11,6%

Patrimonio netto

716.431

724.350

(7.919)

-1,1%

(*) Il saldo interbancario è calcolato considerando i titoli Loans and Receivables, classificati in bilancio nella voce 60 – Crediti verso banche per 327,5 milioni di euro. (**) Al netto dei titoli Loans and Receivables classificati alla voce 70 – Crediti verso la clientela per 1,1 milioni di euro. (***) Voce 30 e 50 del passivo di stato patrimoniale.

Voci 31/12/2010 31/12/2009

Variazione

(euro/1000) Assoluta %

Margine di interesse 222.430 221.438 992 0,4% Commissioni nette 107.135 90.617 16.518 18,2% Margine di intermediazione 349.761 334.411 15.350 4,6%

Risultato netto della gestione finanziaria 252.026 215.979 36.047 16,7%

116

Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 239.968 206.040 33.928 16,5% Costi operativi netti (221.029) (216.602) (4.427) 2,0% Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 24.326 (10.563) 34.889 n.s. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (18.993) (344) (18.649) n.s.

Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 5.333 (10.907) 16.240 n.s. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte

-

305

(305)

-100,0%

Utile (Perdita) di esercizio 5.333 (10.602) 15.935 n.s. Utile (Perdita) di esercizio di terzi (1.152) 49 (1.201) n.s Utile (Perdita) di esercizio di pertinenza della Capogruppo 6.485 (10.651) 17.136 n.s.

117

118

Parte D – Redditività complessiva

119

120

Prospetto analitico della redditività complessiva al 31 dicembre 2011

Voci Importo Lordo

Imposta sul reddito

Importo Netto

10. Utile (Perdita) d'esercizio X X 1.842

Altre componenti reddituali

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: - - -

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

- rettifiche da deterioramento - - -

- utili/perdite da realizzo - - -

c) altre variazioni - - -

30. Attività materiali - - -

40. Attività immateriali - - -

50. Copertura di investimenti esteri: - - -

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

c) altre variazioni - - -

60. Copertura dei flussi finanziari: - - -

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

c) altre variazioni - - -

70. Differenze di cambio: - - -

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

c) altre variazioni - - -

80. Attività non correnti in via di dismissione: - - -

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

121

c) altre variazioni - - -

90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti 416 - 416

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate al patrimonio netto - - -

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

- rettifiche da deterioramento - - -

- utili/perdite da realizzo - - -

c) altre variazioni - - -

110. Totale altre componenti reddituali 416 - 416

120. Redditività complessiva (Voce 10+110) 416 - 2.258

122

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

123

124

Il Governo dei Rischi

Banca Federico Del Vecchio SpA ha recepito nei propri Regolamenti Interni e Poteri Delegati i meccanismi di governo societario finalizzati alla formalizzazione dei compiti e delle responsabilità degli Organi e delle Funzioni aziendali coinvolte nella gestione e nel controllo dei rischi.

Gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio a livello di Gruppo vengono deliberati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo tenendo conto delle specifiche operatività e dei connessi profili di rischio di ciascuna Società.

La Capogruppo inoltre, per il tramite della Funzione di Risk Management, cura la predisposizione e applicazione delle metodologie e degli strumenti per l’identificazione, la misurazione e il controllo dei rischi per le società controllate, in attuazione delle politiche definite dal Consiglio di Amministrazione, e ne presidia il monitoraggio.

Gli Organi Aziendali della Società vengono periodicamente informati circa le decisioni assunte dagli Organi di vertice della Capogruppo relativamente al sistema di gestione e controllo dei rischi per l’operatività di propria competenza.

La Capogruppo provvede a esercitare costantemente il controllo dell’esposizione di Gruppo ai rischi e a calcolare, per le società controllate soggette a requisito patrimoniale individuale, gli assorbimenti di capitale, fornendo agli Organi di Vigilanza le informazioni richieste dalla normativa vigente.

Al fine di facilitare il raccordo con la Capogruppo in materia di gestione e controllo dei rischi è stata istituita la figura del “Referente Risk Management” cui sono attribuiti compiti di supporto alle attività afferenti al governo dei rischi disposte dalla Capogruppo; produzione dei flussi informativi afferenti al governo dei rischi verso la Capogruppo; fornitura alla Divisione Pianificazione e Risk Management della Capogruppo delle informazioni necessarie al calcolo del capitale interno ed alla valutazione dei rischi difficilmente quantificabili ai fini ICAAP, secondo la metodologia indicata dalla Capogruppo. In particolare, per quanto attiene alla gestione dei rischi operativi, partecipa al processo di segnalazione delle perdite operative – Loss Data Collection ed è responsabile della supervisione e del controllo dello stesso nell’ambito della Banca e partecipa ai processi di Risk Mapping e Risk Self Assessment.

125

In Banca Federico Del Vecchio il Referente Risk Management è individuato all’interno del Nucleo Segreteria. SEZIONE 1 - RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali

Gli obiettivi e le strategie dell’attività creditizia della Banca, coerentemente agli indirizzi definiti a livello di Gruppo, sono finalizzati:

– ad un’efficiente selezione delle singole controparti, attraverso una completa ed accurata analisi della capacità delle stesse di onorare gli impegni contrattualmente assunti, finalizzata a contenere il rischio di credito;

– alla diversificazione del rischio di credito, individuando nei crediti di importo limitato il naturale bacino operativo della Banca, nonché circoscrivendo la concentrazione delle esposizioni su gruppi di clienti, su gruppi di imprese o su singoli rami di attività economica;

– al controllo andamentale delle singole posizioni effettuato sia con procedura informatica, sia con un’attività di monitoraggio sistematica sui rapporti che presentano anomalie.

La politica commerciale che contraddistingue l’attività creditizia della Banca è, quindi,

orientata al sostegno finanziario dell’economia locale e si caratterizza per un’elevata propensione a intrattenere rapporti di natura fiduciaria e personale con tutte le componenti (famiglie, micro e piccole imprese, commercianti, artigiani) del territorio fiorentino.

A partire dall’esercizio 2008, Banca Federico Del Vecchio SpA, con riferimento alla normativa Basilea 2 ed in coordinamento con la Capogruppo (nell’ottica di una gestione integrata dei rischi), ha adottato la metodologia Standardizzata.

In particolare, risultano da tempo consolidati sia gli strumenti gestionali di stima e monitoraggio degli assorbimenti patrimoniali che il processo di caricamento delle garanzie nelle apposite procedure ai fini dell’utilizzo delle tecniche di Credit Risk Mitigation.

126

In coerenza con le linee strategiche di Gruppo, inoltre, anche all’interno di Banca Federico Del Vecchio SpA è da tempo utilizzato, in ottica gestionale, il sistema di rating interno che è integrato nell’ambito dei principali processi aziendali.

Infine, sulla base degli obiettivi di carattere strategico definiti dal Piano Industriale di Gruppo 2009-2011 e coerentemente agli indirizzi definiti nell’ambito del processo di budgeting, nel corso del 2011 è stato attuato il Piano del Credito predisposto per tale esercizio e deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Banca. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi

Nello svolgimento della sua attività la Banca è esposta al rischio che i crediti, a qualsiasi titolo vantati, non siano onorati dai terzi debitori alla scadenza e, pertanto, debbano essere registrate in bilancio delle perdite derivanti dalla loro cancellazione, totale o parziale. Tale rischio è riscontrabile sia nell’attività tradizionale di erogazione di crediti per cassa, garantiti o non garantiti, che nell’erogazione di esposizioni di firma.

Le potenziali cause di inadempienza risiedono in larga parte nella mancanza di disponibilità economiche della controparte (mancanza di liquidità, insolvenza, etc.) e in misura marginale in ragioni indipendenti dalla condizione finanziaria della controparte, quali ad esempio il rischio Paese o rischi operativi. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il processo di erogazione del credito è strutturato su livelli di autonomia distribuiti su Filiali, Gestori,, Direzione Generale e Consiglio di Amministrazione in base a criteri di importo e categoria di rischio delle linee di credito. In relazione all’articolo 136 del TUB ed alla normativa in materia di “grandi rischi” (identificati dalle disposizioni di Vigilanza di Banca d’Italia), l’iter deliberativo prevede l’autorizzazione preventiva della Capogruppo. I momenti di istruttoria, delibera e di revisione delle linee di credito sono regolamentati da un iter in cui intervengono i diversi organi competenti; tali fasi sono supportate e controllate dalla procedura che consente, in ogni momento, la verifica (da parte di tutte le funzioni preposte alla gestione del credito) delle posizioni affidate. In sede di istruttoria, per le richieste di affidamenti in base all’entità, la valutazione, anche prospettica, si struttura su più livelli e si basa prevalentemente su dati tecnici, oltre che sull’approfondimento della specifica situazione economico-patrimoniale della controparte e dei suoi garanti.

La definizione delle metodologie per il monitoraggio andamentale del rischio di credito ha come obiettivo l’attivazione di una sistematica attività di controllo delle posizioni affidate ed è supportata dagli strumenti messi a disposizione dalle procedure informatiche. Queste metodologie permettono in modo automatico di suddividere le posizioni fra bonis e past due (scaduti) e quindi di deliberare eventuali passaggi a incagli o sofferenze, realizzando la misurazione e la gestione delle pratiche deteriorate.

Per quanto riguarda i controlli di linea (primo livello), sono svolti dalle stesse strutture produttive. I controlli sulla gestione dei rischi (secondo livello) sono svolti dalle competenti funzioni dalla

Capogruppo Banca Etruria con l’obiettivo di misurazione del rischio, di verifica del rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di controllo della coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio/rendimento assegnati per le singole fattispecie di rischio.

127

L’attività di implementazione del sistema di rating interno ha portato ad una classificazione della clientela, in ottica gestionale, in specifici segmenti: Privati consumatori, Small Business, PMI e Corporate, Società Finanziarie ed Istituzioni.

È stata altresì elaborata la classificazione della clientela nelle seguenti classi di rating: otto classi (da “AAA” a “CC”) dove sono raggruppate le posizioni in “bonis”; tre classi rappresentanti le posizioni in “default” ed aventi rating C+ (inadempienti persistenti), C (incaglio) e D (sofferenza).

La suddetta attività di segmentazione e di attribuzione dei rating interni alle singole posizioni di clientela consente di eseguire un costante controllo e monitoraggio del livello di merito creditizio del portafoglio della Banca.

Inoltre, l’utilizzo di strumenti gestionali di stima e monitoraggio degli assorbimenti patrimoniali permette una periodica analisi degli stessi, oltre che un controllo del livello di “eleggibilità” del portafoglio garanzie acquisite.

Periodicamente, in generale con cadenza trimestrale, viene sottoposta all’attenzione del Consiglio di Amministrazione l’analisi del rischio di credito della Banca, sulla base delle risultanze degli strumenti gestionali adottati. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Conformemente agli obiettivi ed alle politiche creditizie definite dal Consiglio di Amministrazione, la tecnica di mitigazione del rischio di credito maggiormente utilizzata dalla Banca si sostanzia nelle differenti fattispecie di garanzie personali e reali, finanziarie e non finanziarie. Tali forme di garanzia sono, ovviamente, richieste in funzione dei risultati della valutazione del merito di credito della clientela e della tipologia di affidamento domandata dalla stessa. La maggior parte delle esposizioni a medio e lungo termine della banca è assistita da garanzia ipotecaria. Peraltro, una parte significativa delle esposizioni è assistita da garanzie personali, normalmente fideiussioni, principalmente rilasciate dai soci delle società o dai congiunti degli affidati.

In aggiunta a quanto sopra descritto in relazione alla mitigazione del rischio di credito, nel corso dell’esercizio è proseguita l’attività di alimentazione del database informativo sugli immobili in relazione alle garanzie reali ipotecarie acquisite a supporto del credito concesso alla clientela, al fine di verificarne il rispetto dei requisiti di eleggibilità previsti dalla normativa e di poter così applicare le tecniche di Credit Risk Mitigation per la riduzione del requisito patrimoniale; inoltre risulta consolidato il processo interno di gestione delle garanzie reali finanziarie e delle garanzie assicurative ed è in fase di proseguimento un ulteriore sviluppo del processo relativo alle garanzie consortili. 2.4 Attività finanziarie deteriorate

La Banca è organizzata con strutture e procedure normativo/informatiche per la gestione, la classificazione e il controllo dei crediti. Coerentemente con quanto dettato dalla normativa IAS/IFRS, ad ogni data di bilancio viene verificata la presenza di elementi oggettivi di perdita di valore (impairment) su ogni strumento o gruppo di strumenti finanziari.

Le posizioni che presentano andamento anomalo sono classificate in differenti categorie di rischio. Sono classificate:

- sofferenze: le esposizioni nei confronti di soggetti in stato di insolvenza o in situazioni

sostanzialmente equiparabili;

128

- partite incagliate: le posizioni in una situazione di temporanea difficoltà che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo;

- esposizioni scadute e/o sconfinanti da 90 giorni: le esposizioni vantate nei confronti di soggetti residenti con garanzia eleggibile;

- past due:le posizioni scadute e/o sconfinanti da oltre 180 giorni. In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale a fine anno sono state svolte le attività necessarie al fine di recepire, a partire dall’esercizio 2012, nell’ambito sia dei processi di gestione del portafoglio crediti che dei sistemi informativi interessati l’adozione della scadenza dei 90 giorni, anziché dei 180 giorni, per le esposizioni past due. Inoltre, al fine di evitare le problematiche conseguenti al deterioramento delle posizioni è prevista un’attività di monitoraggio andamentale dei crediti scaduti e sconfinati da oltre 60 giorni. Per tale limite, coerentemente alla scadenza della deroga dei 180 giorni per le posizioni past due, è stata prevista una riduzione, a partire dall’esercizio 2012, a 31 giorni.

La metodologia di valutazione delle posizioni segue un approccio analitico, commisurato all’intensità degli approfondimenti ed alle risultanze che emergono dal continuo processo di monitoraggio.

Esiste un accordo di servizio con la Capogruppo nel quale è regolamentata l’attività di supporto fornita dalla Divisione Crediti di Banca Etruria per la gestione delle posizioni anomale. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA QUALITA’ DEL CREDITO A.1 ESPOSIZIONI DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE , RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - 918 918

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - -

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -

4. Crediti verso banche - - - - 143.449 143.449

5. Crediti verso clientela 15.826 3.354 - 8.418 214.195 241.793

6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -

7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -

8. Derivati di copertura - - - - - -

Totale 31/12/2011 15.826 3.354 - 8.418 358.562 386.160

129

Totale 31/12/2010 8.940 8.747 - 7.218 363.042 387.947

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Portafogli/Qualità

Attività deteriorate In bonis

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - 918 918

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - - -

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - -

4. Crediti verso banche - - - 143.449 - 143.449 143.449 5. Crediti verso clientela 44.446 (16.848) 27.598 214.888 (693) 214.195 241.793 6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - - -

7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - 8. Derivati di copertura - - - - - - -

Totale 31/12/2011 44.446 (16.848) 27.598 358.337 (693) 358.562 386.160 Totale 31/12/2010 40.646 (15.741) 24.905 363.530 (793) 363.042 387.947

A.1.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie in bonis per portafogli di appartenza

Portafogli/anzianità scaduto

Esposizione oggetto di rinegoziazione nell'ambito di

Accordi Collettivo

Altre Esposizioni

Totale (esposizione

netta)

Scaduti da fino a 3 mesi

Scaduti da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

Scaduti da oltre 6 mesi fino a 1 anno

Scaduti da oltre 1 anno

Non scaduti

Scaduti da fino a 3 mesi

Scaduti da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

Scaduti da oltre 6 mesi fino a 1 anno

Scaduti da oltre 1 anno

Non scaduti

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

-

-

-

-

-

-

-

-

- 918 918

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

4. Crediti verso banche

-

-

-

-

-

-

-

-

-

143.449 143.449

5. Crediti verso clientela

-

-

-

-

-

33.325 1.150 5 -

179.716 214.195

130

6. Attività finanziarie valutate al fair value

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

7. Attività finanziarie in corso di dismissione

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

8. Derivati di copertura

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Totale 31/12/2011 -

-

-

-

-

33.325 1.150 5 -

324.083 358.563

Totale 31/12/2010 -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Tipologia esposizione/valori Esposizione

lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze

-

-

-

-

b) Incagli - - - -

c) Esposizioni ristrutturate - - - -

d) Esposizioni scadute - - - -

e) Altre attività 143.987 - - 143.987

TOTALE A 143.987 - - 143.987

B. Esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate

-

-

-

-

b) Altre 772 - - 772

TOTALE B 772 - - 772

TOTALE (A+B) 144.759 - - 144.759

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

131

Tipologia esposizione/valori Esposizione

lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze

31.791

(15.965)

-

15.826

b) Incagli 4.132 (778) - 3.354

c) Esposizioni ristrutturate - - - -

d) Esposizioni scadute 8.523 (105) - 8.418

e) Altre attività 214.924 - (693) 214.231

TOTALE A 259.370 (16.848) (693) 241.829

B. Esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate

2.787

-

-

2.787

b) Altre 9.222 - (5) 9.217

TOTALE B 12.009 - (5) 12.004

TOTALE (A+B) 271.379 (16.848) (698) 253.833

Si precisa che tra le Esposizioni fuori bilancio al 31 dicembre 2011 non sono presenti strumenti finanziari derivati. A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

A. Esposizione lorda iniziale 23.158 9.981 - 7.506

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -

B. Variazioni in aumento 9.462 7.988 - 13.882

B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis 37 1.159 - 13.600

B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 8.354 5.827 - -

B.3 altre variazioni in aumento 1.071 1.002 - 282

C. Variazioni in diminuzione (829) (13.837) - (12.865)

C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis - (737) - (6.208)

C.2 cancellazioni (319) - - -

C.3 incassi (510) (4.787) - (788)

C.4 realizzi per cessioni - - - -

C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - (8.313) - (5.869)

C.6 altre variazioni in diminuzione - - - -

D. Esposizione lorda finale 31.791 4.132 - 8.523

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -

132

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

A. Rettifiche complessive iniziali 14.219 1.234 - 288

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - B. Variazioni in aumento 2.737 452 - 117

B.1 rettifiche di valore 2.330 231 - 98

B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate

407 221 - 18

B.3 altre variazioni in aumento - - - -

C. Variazioni in diminuzione (991) (908) - (300)

C.1 riprese di valore da valutazione (661) (178) - (31)

C.2 riprese di valore da incasso (159)

(344)

- (9)

C.3 cancellazioni (171) - - - C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate

- (386) - (259)

C.5 altre variazioni in diminuzione - - - -

D. Rettifiche complessive finali 15.965 778 - 105

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -

133

A.2 CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RA TING ESTERNI E INTERNI A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating interni

Esposizioni Classi di rating interni Senza

rating Totale AAA AA/A BBB/BB B CCC CC C+ C D

A. Esposizioni per cassa B. Derivati

B.1 Derivati finanziari B.2 Derivati creditizi

C. Garanzie rilasciateD. Impegni a erogare fondi

3.908 -

- 287 -

36.914 - 732

-

113.026 - - 832 -

51.975 - - 405 -

30.754 - - 439 -

10.487 - - 25 -

8.418 - - - -

3.354 - - - -

15.826 - -

-

111.154 345 345 - 488 9.223

385.816 3 45 345 - 3.208 9.223

Totale 4.195

37.646

113.858

52.380

31.193

10.512

8.418

3.354

15.826

121.210

3 98.592

Come emerge dalla tabella sopra riportata, dall’analisi a fine esercizio 2011 dei volumi di esposizione riferiti a controparti di clientela con rating emerge che gli stessi sono ripartiti per il 90,1% circa tra le posizioni in “bonis” (dalla “AAA” alla “CC”) e per il 9,9% circa tra le posizioni in status di “default” (“C+” inadempimento persistente; “C” incaglio; “D” sofferenza). La maggior parte dei volumi di esposizione sono presenti nelle classi di rating comprese tra la AA e la CCC; le classi che in assoluto presentano i maggiori volumi sono quelle relative alla fascia BBB/BB. Rispetto alla fine dell’esercizio 2010 è rimasta costante la percentuale delle esposizioni riferite alle controparti in status di “default” rispetto al totale complessivo delle esposizioni; peraltro, nell’ambito delle esposizioni in “bonis” si denota un aumento di quelle nelle classi intermedie (BBB/BB e B) a fronte di un’importante riduzione di quelle nelle classi in fascia C ed in misura minore di quelle nelle classi in fascia A.

134

A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER T IPOLOGIA DI GARANZIA A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite

Garanzie reali (1)

Garanzie personali (2)

Derivati su crediti Crediti di firma

C L N

Altri derivati

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:

1.1 totalmente garantite - di cui deteriorate 1.2 parzialmente

garantite - di cui deteriorate

194.644 183.984 25.165

10.660

371

344.364 344.364 49.426

- -

2.421 1.879 58 542 22

4.334

3.495

96 839

-

- -

- -

- - - -

- - -

-

-

- -

- -

- -

201.391 196.276 4.912 5.115 1.050

552.510 546.014 54.492 6.496 1.072

2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite:

2.1 Totalmente garantite - di cui deteriorate

8.917 4.659

45

4.258

5.720 5.720

-

159 - - 159

502 502 -

- - -

- - -

- - -

- - - -

- -

-

- - -

- - -

- - -

2.839

2.284 71

555

9.220 8.506

71 714 500

AAA ,68% 1

AA/A 15 ,07%

BBB/BB ,58% 45

B 20 ,97%

CCC 12 ,49%

CC 4 ,21%

Volumi per classi di rating - 31.12.2011

AAA AA/A BBB/BB B CCC CC

135

2.2 Parzialmente garantite

- di cui deteriorate

2.738

-

- -

-

500

B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DEL CREDITO B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

Esposizioni/Controparti

Governi Altri Enti pubblici Società finanziarie Società di

assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti

A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni

- -

- -

- - - - -

- - - - -

- - - - -

- - - - -

- - - -

69 - -

6.436

(47) - - - -

- - - (7)

- - - - 97

- - - - -

- - - - -

10.177 1.691

8.086

141.465

(13.395) (691)

(99) -

- - -

(570)

5.580 1.663

332

66.233

(2.523) (87)

(6) -

- - - (116)

Totale A - - - - - - 6.505 (47) (7) 97 - - 161.419 (14.185) (570) 73.808 (2.616) (116)

B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- -

80

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

-

2.783 8.044

- - - -

- -

(4)

4 -

1.093

- - - -

- -

(1) Totale B - - - - - - 80 - - - - - 10.827 - (4) 1.097 - (1)

Totale (A+B) - - - - - - 6.585 (47) (7) 97 - - 172.246 (14.185) (574) 74.905 (2.616) (117)

Totale 31/12/2010 - - - - - - 7.504 (54) (6) 84 - - 182.113 (13.230) (682) 69.335 (2.457) (111) 131

137

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

Esposizioni/Aree geografiche

ITALIA ALTRI PAESI

EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL

MONDO

A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni

15.826 3.354

8.418

214.148

(15.965) (778) (105) (693)

- - - 38

- - - - -

- - - 37

- - - - -

- - - 8

- - - - -

- - - - -

- - - - -

Totale A 241.746 (17.541) 38 - 37 - 8 - - - B. Esposizioni "fuori

bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni

4 - 2.783 9.217

- - (5)

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

Totale B 12.004 (5) - - - - - - - - Totale (A+B) 253.750 (17.546) 38 - 37 - 8 - - -

Totale 31/12/2010 258.983 (16.540) 30 - - - 23 - - -

Esposizioni/Aree geografiche

Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive Espos. Netta

Rettifiche valore complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni

ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni

30 150

3.862

8.741

(58) (25) (40) (22)

3 - -

787

(89) - - (3)

15.784 3.200

4.556

203.839

(15.774) (752) (65) (667)

9 4 -

781

(44) (1) - (1)

Totale A 12.783 (145) 790 (92) 227.379 (17.258) 794 (46) B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività

deteriorate B.4 Altre esposizioni

- 29

- - - -

- - -

- - - -

4

2.783 9.188

- - (5)

- - -

- - - -

Totale B 29 - - - 11.975 (5) - - Totale (A+B) 12.812 (145) 790 (92) 239.354 (17.263) 794 (46)

Totale 31/12/2010 17.249 (307) 925 (92) 240.500 (16.125) 309 (16)

138

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di bilancio)

Esposizioni/Aree geografiche

ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL

MONDO

A. Esposizioni per cassaA.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni

-

-

- 140.895

- - - - -

- - - - 3.092

- - -

-

- - - - -

- - - - -

- - - - -

- - - - -

- - - - -

- - - - -

Totale A 1 40.895

-

3.092 -

-

-

- -

- -

B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni

- - - 772

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

- - - -

Totale B 772

- - - - - - -

- -

Totale (A+B) 1 41.667

-

3.092 -

-

-

- -

- -

Totale 31/12/2010 1 38.896

-

1.173 -

-

-

- - - -

Esposizioni/Aree geografiche

Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive Espos. Netta Rettifiche

valore complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore complessive

A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni

-

3.711

-

-

-

-

-

-

137.184

-

-

-

- -

- Totale A 3.711 - - - 137.184 - - -

139

B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni

- - - 11

-

-

-

761

-

-

-

Totale B 11 - - - 761 - - - Totale (A+B) 3.722 - - - 137.945 - - -

Totale 31/12/2010 16 - - - 138.880 - - - B.4 Grandi rischi (secondo la normativa di vigilanza)

Voci/valori 31/12/2011 31/12/2010

Numero Valore

Nominale Valore

Ponderato Numero Valore

Nominale Valore

Ponderato

A. Grandi Rischi 9 205.919 34.761 14 234.123 44.574

B. Posizioni Ponderate nulle - - - 1 5.250

-

Totale Grandi Rischi (A-B) 9 205.919 34.761 13 228.873 44.574

Si specifica che tra le posizioni segnalate è presente l’esposizione nei confronti di società appartenenti al Gruppo Banca Etruria per un valore nominale di 148,412 milioni di euro e ponderato di circa 97 mila euro.

C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DE LLE ATTIVITA’ C.2 OPERAZIONI DI CESSIONE C.2.1 Attività finanziarie cedute e non cancellate

Forme tecniche/Portafoglio

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Attività finanziarie valitate al fair value

Attività finanziarie disponibili per la

vendita

Attività finanziarie detenute fino a

scadenza Crediti verso

banche Crediti verso

clientela Totale

A B C A B C A B C A B C A B C A B C

A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. O.I.C.R. 4. FinanziamentiB. Strumenti derivati

- - - -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

58.916 58.916

-

-

- -

- -

- -

- -

- -

58.916 58.916

-

-

Totale 31/12/2011 -

- - - -

-

-

- - -

- - 58.916

- - -

- - 58.916

di cui deteriorate - - - - - - -

- - -

- - - - - -

- - -

Totale 31/12/2010 -

- - - -

-

-

- - -

- - 70.023

- - -

- - 70.023

di cui deteriorate - - - - - - -

- - -

- - - - - -

- - -

Legenda: A = Attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio) B = Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio) C = Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)

135

C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute e non cancellate

Passività/Portafoglio di attività

Attività finanziarie

detenute per la negoziazione

Attività finanziarie

valitate al fair value

Attività finanziarie

disponibili per la vendita

Attività finanziarie

detenute fino a scadenza

Crediti verso banche

Crediti verso clientela Totale

1. Debiti verso clientela - - - - - 68.925 68.925

a) a fronte di attività rilevate per intero - - - - - 68.925 68.925

b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - - - - -

2. Debiti verso banche 5.619 - - - - - 5.619

a) a fronte di attività rilevate per intero 5.619 - - - - - 5.619

b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - - - - -

Totale 31/12/2011 5.619 - - - - 68.925 74.544

Totale 31/12/2010 - - - - 7.036 - 7.036

136

143

D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDIT O

Nel corso dell’esercizio è proseguito l’utilizzo sia del sistema di rating interno, le cui valutazioni di merito creditizio della clientela sono state integrate nell’ambito dei principali processi aziendali, che degli strumenti gestionali per la stima ed il monitoraggio degli assorbimenti patrimoniali.

Con particolare riferimento al sistema di rating interno, inoltre, risulta a regime anche per la Banca il processo di override, in un’ottica integrata di Gruppo. Tale processo è stato ulteriormente sviluppato ai fini dell’analisi delle posizioni sia a livello individuale che nell’ambito dell’eventuale gruppo economico-giuridico di appartenenza.

Nel corso dell’esercizio infine è proseguito il progetto di revisione complessiva dello stesso sistema

di rating al fine di renderlo maggiormente coerente con i requisiti normativi Basilea II.

144

SEZIONE 2 - RISCHI DI MERCATO

Il rischio di mercato è il rischio che il valore o i flussi di uno strumento finanziario cambino per effetto di variazioni di fattori di mercato. Il rischio di mercato riguarda il rischio di tasso di interesse, il rischio di cambio e altri rischi di prezzo.

Banca Federico Del Vecchio SpA non detiene strumenti finanziari nel portafoglio di negoziazione in misura rilevante.

Per la gestione del rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario sono anche utilizzate tecniche di Asset&Liabilities Management (ALM). 2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI

NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali

Banca Federico Del Vecchio SpA ha un portafoglio di negoziazione non rilevante costituito quasi esclusivamente da titoli emessi da società del Gruppo riacquistati nell’ottica di fornire un servizio specifico alla propria clientela. B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di

prezzo Il rischio di tasso di interesse ed il rischio di prezzo sul portafoglio di negoziazione sono da considerarsi

non rilevanti.

145

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento)

delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari Valuta di denominazione – Euro

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a 6

mesi

Da oltre 6 mesi dino a

1 anno

Da oltre 1 anno fino a 5

anni

Da oltre 5 anni fino a 10

anni Oltre 10

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa - 54

-

108

410

- - -

1.1 Titoli di debito -

54

-

108

410

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

68

-

-

-

- altri -

54

-

1 08

342

-

-

-

1.2 Altre attività -

-

-

-

-

-

-

-

2. Passività per cassa 3

-

5.616

- -

- - -

2.1 PCT passivi 3

-

5.616

-

-

-

-

-

2.2 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

3. Derivati finanziari - 27.565

27.554

- -

- - -

3.1 Con titolo sottostante -

27.533

27.554

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri derivati -

27.533

27.554

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

13.766

13.777

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

13.767

13.777

-

-

-

-

-

3.2 Senza titolo sottostante -

32

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

146

- Altri derivati -

32

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

32

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

Valuta di denominazione – Dollaro Usa

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a 6

mesi

Da oltre 6 mesi dino a

1 anno

Da oltre 1 anno fino a 5

anni

Da oltre 5 anni fino a 10

anni Oltre 10

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa - -

-

- -

- - -

1.1 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

1.2 Altre attività -

-

-

-

-

-

-

-

2. Passività per cassa - -

-

- -

- - -

2.1 PCT passivi -

-

-

-

-

-

-

-

2.2 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

3. Derivati finanziari - 20

-

- -

- - -

3.1 Con titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri derivati -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

3.2 Senza titolo sottostante -

20

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri derivati -

20

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

20

-

-

-

-

-

-

Altre valute

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a 6

mesi

Da oltre 6 mesi dino a

1 anno

Da oltre 1 anno fino a 5

anni

Da oltre 5 anni fino a 10

anni Oltre 10

Durata

indeterminata

147

1. Attività per cassa - -

-

- -

- - -

1.1 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

1.2 Altre attività -

-

-

-

-

-

-

-

2. Passività per cassa - -

-

- -

- - -

2.1 PCT passivi -

-

-

-

-

-

-

-

2.2 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

3. Derivati finanziari - 12

-

- -

- - -

3.1 Con titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri derivati -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

3.2 Senza titolo sottostante -

12

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri derivati -

12

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

12

-

-

-

-

-

-

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni di titoli di capitale e indici azionari per

principali Paesi del mercato di quotazione

Tipologia operazione/Indice quotazione Quotati

Non quotati Italia

A. Titoli di capitale 21 -

148

- posizioni lunghe 21 -

- posizioni corte - -

B. Compravendite non ancora regolate con titoli di capitale - -

- posizioni lunghe - -

- posizioni corte - -

C. Altri derivati su titoli di capitale - -

- posizioni lunghe - -

- posizioni corte - -

D. Derivati su indici azionari - -

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività.

Il rischio di tasso di interesse ed il rischio di prezzo sul portafoglio di negoziazione sono da considerarsi non rilevanti. 2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO – PORTAFOGLIO BANCARIO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di

interesse e del rischio di prezzo

Le attività di misurazione e analisi sono demandate alla Capogruppo in un’ottica di gestione integrata del rischio.

Il rischio di tasso di interesse relativo al portafoglio bancario attiene alle perdite che una banca può subire per effetto di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato e si riferisce alla mancata coincidenza delle date di scadenza e di riprezzamento (repricingrisk) e al diverso andamento dei tassi di riferimento delle poste attive e passive (basisrisk).

La sua misurazione avviene con tecniche di ALM atte a stimare gli impatti sulla formazione del margine di interesse e sul valore attuale delle poste patrimoniali attive e passive dovuti a variazioni dei tassi di interesse.

Le poste patrimoniali interessate sono quelle per le quali non sussiste il trading intent cioè quelle riferibili a servizi resi alla clientela e ad investimenti di tipo strategico.

Le analisi sono condotte attraverso l’utilizzo del sistema informatico ALMPro con cadenza trimestrale e sottoposte al Consiglio di Amministrazione di Banca Federico del Vecchio.

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato un sistema di controllo, nell’ambito della più ampia strategia di gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario, basato sul monitoraggio delle poste patrimoniali sensibili a variazioni dei tassi di interesse con l’obiettivo di verificare periodicamente il rischio di tasso di interesse sostenuto.

Ai fini della misurazione del rischio di tasso sul portafoglio bancario è stato adottato un modello interno che utilizza un approccio di analisi di sensitivity attraverso il quale è stimata la

149

diminuzione del valore economico della singola Società interessata in presenza di una prestabilita variazione della curva dei tassi alla data di riferimento.

L’analisi di sensitivity sulle poste attive e passive sensibili è condotta ipotizzando una variazione della curva dei tassi alla data di riferimento in base ai risultati di un’indagine statistica sulle variazioni storiche dei tassi (historicalsimulation) che rappresentano singoli nodi della curva.

La scelta di un modello interno consente di effettuare stime più precise rispetto a metodi di tipo parametrico, dal momento che dà la possibilità di considerare scenari, in termini di curve attese, maggiormente realistici rispetto a quelli indicati in normativa e risulta, in sintesi, più efficace ai fini gestionali.

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, nell’ambito del processo ICAAP, ha definito un limite operativo di Capitale Interno di Gruppo in percentuale rispetto al Capitale Complessivo ed indicatori di earlywarning, sia a livello di Gruppo che di singole Società, in grado di anticipare condizioni di particolare stress.

Nel portafoglio bancario le attività con rischio di prezzo sono rappresentate esclusivamente da partecipazioni in società parabancarie di importo irrilevante.

B. Attività di copertura del fair value

La Banca ha fatto ricorso nel corso del 2011 alla copertura di derivati impliciti in prestiti obbligazionari emessi che, in coerenza con la normativa contabile, sono oggetto di valutazione a fair value con impatti a conto economico. La copertura è stata eseguita negoziando, con la Capogruppo, gli interest rate floor speculari a quelli impliciti nei prestiti.

La Banca, inoltre, ha due posizioni in derivati su tassi con clientela coperte da strumenti derivati negoziati con la Capogruppo.

Le valutazioni ai fini di bilancio di strumenti finanziari sono eseguite con cadenza mensile dal Dipartimento Finanza di Banca Etruria e sottoposte al controllo e validazione della Divisione Pianificazione e Risk Management della stessa. C. Attività di copertura dei flussi finanziari

Non sono in essere operazioni di copertura contabile di flussi finanziari.

D. Attività di copertura d’investimenti esteri

Non sono in essere operazioni di copertura contabile di investimenti esteri.

150

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e

delle passività finanziarie Valuta di denominazione - Euro

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

Da oltre 6 mesi fino a 1 anno

Da oltre 1 anno fino a 5 anni

Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 72.458

141.784

15.917

41.888

94.289

5.483

9.694

-

1.1 Titoli di debito 389

4.999

-

24.995

71.904

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

68

4.999

-

-

-

-

-

-

- altri 321

-

-

24.995

71.904

-

-

-

1.2 Finanziamenti a banche 6.767

19.560

-

14.640

2.621

-

-

-

1.3 Finanziamenti a clientela 65.302

117.225

15.917

2.253

19.764

5.483

9.694

-

- c/c 45.170

43

57

584

2.744

285

-

-

151

- altri finanziamenti 20.132

117.182

15.860

1.669

17.020

5.198

9.694

-

- con opzione di rimborso anticipato

3.882

111.803

9.738

1.016

5.655

5.055

9.694

-

- altri 16.250

5.379

6.122

653

11.365

143

-

-

2. Passività per cassa 149.394

90.254

23.951

6.547

69.467

-

-

-

2.1 Debiti verso clientela 143.039

71.465

8.391

6.441

2.532

-

-

-

- c/c 138.203

1.740

1.915

5.028

-

-

-

-

- altri debiti 4.836

69.725

6.476

1.413

2.532

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri 4.836

69.725

6.476

1.413

2.532

-

-

-

2.2 Debiti verso banche 5.446

-

-

-

-

-

-

-

- c/c 5.446

-

-

-

-

-

-

-

- altri debiti -

-

-

-

-

-

-

-

2.3 Titoli di debito 909

18.789

15.560

106

66.935

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri 909

18.789

15.560

106

66.935

-

-

-

2.4 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

3. Derivati finanziari -

18.735

24.188

35.247

157.369

1.794

1.994

-

3.1 Con titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

3.2 Senza titolo sottostante -

18.735

24.188

35.247

157.369

1.794

1.994

-

- Opzioni -

18.735

24.188

35.247

157.369

1.794

1.994

-

+ posizioni lunghe -

5.194

10.221

17.690

82.770

1.794

1.994

-

+ posizioni corte -

13.541

13.967

17.557

74.599

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

152

Valuta di denominazione - Dollaro Usa

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a 6

mesi

Da oltre 6 mesi fino a 1

anno

Da oltre 1 anno

fino a 5 anni

Da oltre 5 anni

fino a 10 anni Oltre 10

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 1 .715

1.085

-

-

-

-

-

-

1.1 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

1.2 Finanziamenti a banche 1.713

-

-

-

-

-

-

-

1.3 Finanziamenti a clientela 2

1.085

-

-

-

-

-

-

- c/c 1

-

-

-

-

-

-

-

- altri finanziamenti 1

1.085

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri 1

1.085

-

-

-

-

-

-

2. Passività per cassa 1 .662

1.221

-

-

-

-

-

-

2.1 Debiti verso clientela 1.458

1.221

-

-

-

-

-

-

- c/c 1.457

-

-

-

-

-

-

-

- altri debiti 1

1.221

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri 1

1.221

-

-

-

-

-

-

2.2 Debiti verso banche 204

-

-

-

-

-

-

-

- c/c 204

-

-

-

-

-

-

-

- altri debiti -

-

-

-

-

-

-

-

2.3 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

153

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2.4 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

3. Derivati finanziari -

-

-

-

-

-

-

-

3.1 Con titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

3.2 Senza titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

Valuta di denominazione - Sterlina Gran Bretagna

154

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a 6

mesi

Da oltre 6 mesi fino a 1

anno

Da oltre 1 anno

fino a 5 anni

Da oltre 5 anni fino a 10 anni

Oltre 10

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 624

-

-

-

-

-

-

-

1.1 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

1.2 Finanziamenti a banche 624

-

-

-

-

-

-

-

1.3 Finanziamenti a clientela -

-

-

-

-

-

-

-

- c/c -

-

-

-

-

-

-

-

- altri finanziamenti -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2. Passività per cassa 630

-

-

-

-

-

-

-

2.1 Debiti verso clientela 630

-

-

-

-

-

-

-

- c/c 630

-

-

-

-

-

-

-

- altri debiti -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2.2 Debiti verso banche -

-

-

-

-

-

-

-

- c/c -

-

-

-

-

-

-

-

- altri debiti -

-

-

-

-

-

-

-

2.3 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2.4 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

3. Derivati finanziari -

-

-

-

-

-

-

-

3.1 Con titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

155

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

3.2 Senza titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

Valuta di denominazione - Dollaro Canada

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

Da oltre 6 mesi fino a 1 anno

Da oltre 1 anno fino a 5 anni

Da oltre 5 anni fino a 10 anni

Oltre 10

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 6

-

-

-

-

-

-

-

1.1 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

1.2 Finanziamenti a banche 6

-

-

-

-

-

-

-

1.3 Finanziamenti a clientela -

-

-

-

-

-

-

-

- c/c -

-

-

-

-

-

-

-

- altri finanziamenti -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2. Passività per cassa 12

-

-

-

-

-

-

-

2.1 Debiti verso clientela -

-

-

-

-

-

-

-

- c/c -

-

-

-

-

-

-

-

156

- altri debiti -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2.2 Debiti verso banche 12

-

-

-

-

-

-

-

- c/c 12

-

-

-

-

-

-

-

- altri debiti -

-

-

-

-

-

-

-

2.3 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2.4 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

3. Derivati finanziari -

-

-

-

-

-

-

-

3.1 Con titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

3.2 Senza titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

157

Valuta di denominazione - Franco Svizzero

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a 6

mesi

Da oltre 6 mesi fino a 1

anno

Da oltre 1 anno

fino a 5 anni

Da oltre 5 anni fino a 10 anni

Oltre 10

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 15

-

-

-

-

-

-

-

1.1 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

1.2 Finanziamenti a banche 15

-

-

-

-

-

-

-

1.3 Finanziamenti a clientela -

-

-

-

-

-

-

-

- c/c -

-

-

-

-

-

-

-

- altri finanziamenti -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2. Passività per cassa 30

10

-

-

-

-

-

-

2.1 Debiti verso clientela -

10

-

-

-

-

-

-

- c/c -

-

-

-

-

-

-

-

- altri debiti -

10

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

10

-

-

-

-

-

-

2.2 Debiti verso banche 30

-

-

-

-

-

-

-

- c/c 30

-

-

-

-

-

-

-

- altri debiti -

-

-

-

-

-

-

-

2.3 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2.4 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

158

3. Derivati finanziari -

-

-

-

-

-

-

-

3.1 Con titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

3.2 Senza titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

Valuta di denominazione - Yen Giappone

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a 6

mesi

Da oltre 6 mesi fino a 1

anno

Da oltre 1 anno

fino a 5 anni

Da oltre 5 anni

fino a 10 anni

Oltre 10

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa -

-

-

-

-

-

-

-

1.1 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

1.2 Finanziamenti a banche -

-

-

-

-

-

-

-

1.3 Finanziamenti a clientela -

-

-

-

-

-

-

-

159

- c/c -

-

-

-

-

-

-

-

- altri finanziamenti -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2. Passività per cassa 87

-

-

-

-

-

-

-

2.1 Debiti verso clientela -

-

-

-

-

-

-

-

- c/c -

-

-

-

-

-

-

-

- altri debiti -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2.2 Debiti verso banche 87

-

-

-

-

-

-

-

- c/c 87

-

-

-

-

-

-

-

- altri debiti -

-

-

-

-

-

-

-

2.3 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2.4 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

3. Derivati finanziari -

-

-

-

-

-

-

-

3.1 Con titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

3.2 Senza titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

160

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

Altre valute

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a 6

mesi

Da oltre 6 mesi fino a 1

anno

Da oltre 1 anno

fino a 5 anni

Da oltre 5 anni

fino a 10 anni

Oltre 10

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 283

-

-

-

-

-

-

-

1.1 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

1.2 Finanziamenti a banche 283

-

-

-

-

-

-

-

1.3 Finanziamenti a clientela -

-

-

-

-

-

-

-

- c/c -

-

-

-

-

-

-

-

- altri finanziamenti -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2. Passività per cassa 320

-

-

-

-

-

-

-

2.1 Debiti verso clientela 171

-

-

-

-

-

-

-

- c/c 171

-

-

-

-

-

-

-

- altri debiti -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

161

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2.2 Debiti verso banche 149

-

-

-

-

-

-

-

- c/c 149

-

-

-

-

-

-

-

- altri debiti -

-

-

-

-

-

-

-

2.3 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

2.4 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

- con opzione di rimborso anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri -

-

-

-

-

-

-

-

3. Derivati finanziari -

-

-

-

-

-

-

-

3.1 Con titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

3.2 Senza titolo sottostante -

-

-

-

-

-

-

-

- Opzioni -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

- Altri -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

+ posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

2. Portafoglio bancario – modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensititvità

Al 31 dicembre 2011 la variazione di valore economico della Banca è negativa per 0,82 mln di euro in corrispondenza di un rialzo dei tassi di 100 bp e positiva per 1,03 mln di euro in corrispondenza di un ribasso dei tassi di pari entità.

162

2.3 RISCHIO DI CAMBIO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

La Banca ha esposizioni in divisa diversa dall’Euro che per importo sono da considerare del tutto irrilevanti. In ogni caso, le politiche di gestione a livello di Gruppo del rischio di cambio prevedono il costante monitoraggio delle posizioni della Banca e l’eventuale copertura delle esposizioni di rilievo attraverso operazioni con la Capogruppo. B. Attività di copertura del rischio di cambio

La Banca non ha rilevanti pozioni aperte in quanto il rischio di cambio è tendenzialmente coperto dalla Capogruppo quotidianamente.

163

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

Voci

Valute

Dollari USA Sterline Yen

Dollari canadesi

Franchi svizzeri

Altre valute

A. Attività finanziarie 2.801 624 1 6 15 283

A.1 Titoli di debito - - - - - -

A.2 Titoli di capitale - - - - - -

A.3 Finanziamenti a banche 1.713 624 1 6 15 283

A.4 Finanziamenti a clientela 1.088 - - - - -

A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -

B. Altre attività - - - - - -

C. Passività finanziarie 2.883 630 87 12 40 321

C.1 Debiti verso banche 204 - 87 12 30 149

C.2 Debiti verso clientela 2.679 630 - - 10 172

C.3 Titoli di debito - - - - - -

C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -

D. Altre passività - - - - - -

E. Derivati finanziari 20 - - - - 12

- Opzioni - - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - -

- Altri 20 - - - - 12

+ Posizioni lunghe - - - - - -

+ Posizioni corte 20 - - - - 12

Totale attività 2.801 624 1 6 15 283

Totale passività 2.903 630 87 12 40 333

Sbilancio (+/-) (102) (6) (86) (6) (25) (50) 2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività

La Banca ha esposizioni in divisa diversa dall’Euro che per importo sono da considerarsi del tutto irrilevanti pertanto non vengono condotte analisi di sensitività.

164

2.4 GLI STRUMENTI DERIVATI

A. DERIVATI FINANZIARI A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi

A.2.2 Altri derivati

Attività sottostanti / Tipologia derivati 31/12/2011 31/12/2010

Over the counter

Controparti Centrali

Over the counter

Controparti Centrali

1. Titoli di debito e tassi di interesse 21.183 - 12.250 -

a) Opzioni 21.183 - 12.250 -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - -

e) Altri - - - -

2. Titoli di capitale e indici azionari - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - -

e) Altri - - - -

3. Valute e oro - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - -

e) Altri - - - -

4. Merci - - - -

5. Altri sottostanti - - - -

Totale 21.183 - 12.250 -

165

A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti

Portafogli / Tipologia derivati

Fair value positivo

31/12/2011 31/12/2010

Over the counter

Controparti Centrali

Over the counter

Controparti Centrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap - - - -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward - - - -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

B. Portafoglio bancario - di copertura - - - - a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap - - - -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward - - - -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

C. Portafoglio bancario - altri derivati 333 - 130 - a) Opzioni 333 - 130 -

b) Interest rate swap - - - -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward - - - -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

Totale 333 - 130 -

166

A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti

Portafogli / Tipologia derivati

Fair value negativo

31/12/2011 31/12/2010

Over the counter

Controparti Centrali

Over the counter

Controparti Centrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap - - - -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward - - - -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

B. Portafoglio bancario - di copertura - - - - a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap - - - -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward - - - -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

C. Portafoglio bancario - altri derivati 304 - 116 - a) Opzioni 304 - 116 -

b) Interest rate swap - - - -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward - - - -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

Totale 304 - 116 -

167

A.7 Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione

Controparti non rientranti in accordi di compensazione

1) Titoli di debito e tassi d'interesse - - 12.307 - 2.513 7.051

- valore nozionale - - 11.924 - 2.500 6.759 - fair value positivo - - 322 - 11 -

- fair value negativo - - 11 - 2 291 - esposizione futura - - 50 - - -

2) Titoli di capitale e indici azionari - - - - - -

- valore nozionale - - - - - -

- fair value positivo - - - - - - - fair value negativo - - - - - -

- esposizione futura - - - - - -

3) Valute e oro - - - - - -

- valore nozionale - - - - - -

- fair value positivo - - - - - - - fair value negativo - - - - - -

- esposizione futura - - - - - -

4) Altri valori - - - - - -

- valore nozionale - - - - - -

- fair value positivo - - - - - - - fair value negativo - - - - - -

- esposizione futura - - - - - -

A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno

Oltre 1 anno e fino a 5 anni

Oltre 5 anni Totale

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza

- - - -

A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse - - - - A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - - A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro

- - - -

A.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -

168

B. Portafoglio bancario

4.000 17.183 - 21.183

B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 4.000 17.183 - 21.183 B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - - B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - -

B.4 Derivati finanziari su altri valori

- - - -

Totale 31/12/2011

4.000 17.183 - 21.183

Totale 31/12/2010 - 12.250 - 12.250 SEZIONE 3 - RISCHIO DI LIQUIDITÀ INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità attiene a difficoltà che la Banca potrebbe incontrare nel far fronte ad uscite di cassa. La gestione della posizione finanziaria è accentrata presso la Capogruppo Banca Etruria la quale determina le strategie di funding complessive per l’intero Gruppo.

169

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Valuta di denominazione: - Euro

Voci/Scaglioni temporali A vista

Da oltre 1

giorno a

7 giorni

Da oltre 7

giorni a

15 giorni

Da oltre 15

giorni a 1 mese

Da oltre 1 mese fino a

3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a

6 mesi

Da oltre 6 mesi fino a

1 anno

Da oltre 1 anno fino a

5 anni

oltre 5 anni

Attività per cassa 40.532

2.618

10.324

12.951

18.245

13.383

48.344

153.357

85.429

-

A.1 Titoli di Stato -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.2 Altri titoli di debito -

-

-

-

54

-

24.995

72.428

4.999

-

A.3 Quote OICR -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.4 Finanziamenti 40.532

2.618

10.324

12.951

18.191

13.383

23.349

80.929

80.430

-

- Banche 6.767

2.130

9.929

2.434

5.067

-

14.640

2.621

-

-

- Clientela 33.765

488

395

10.517

13.124

13.383

8.709

78.308

80.430

-

Passività per cassa 148.484

3.411

20.149

34.778

23.191

27.937

6.547

79.945

-

-

B.1 Depositi e conti correnti

147.821

-

-

1.668

5.994

4.922

5.429

2.555

-

-

- Banche 5.445

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Clientela 142.376

-

-

1.668

5.994

4.922

5.429

2.555

-

-

B.2 Titoli di debito 20

-

40

-

10.024

13.930

106

77.390

-

-

B.3 Altre passività 643

3.411

20.109

33.110

7.173

9.085

1.012

-

-

-

170

Operazioni "fuori bilancio"

4.140

27.565

-

8

-

28.153

386

2.249

2.294

-

C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale

-

27.565

-

-

-

27.554

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

13.798

-

-

-

13.777

-

-

-

-

- Posizioni corte -

13.767

-

-

-

13.777

-

-

-

-

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

4.037

-

-

-

-

550

1

1.263

2.223

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

550

1

1.263

2.223

-

- Posizioni corte 4.037

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate

103

-

-

8

-

49

385

986

71

-

Valuta di denominazione: Dollaro Usa

Voci/Scaglioni temporali A vista

Da oltre

1 giorno

a 7 giorni

Da oltre

7 giorni

a 15

giorni

Da oltre 15

giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese fino a

3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a

6 mesi

Da oltre 6 mesi fino a

1 anno

Da oltre 1 anno fino a

5 anni

oltre 5 anni

Attività per cassa 1.715

-

-

-

1.088

-

-

-

-

-

A.1 Titoli di Stato -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.2 Altri titoli di debito

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.3 Quote OICR -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.4 Finanziamenti 1.715

-

-

-

1.088

-

-

-

-

-

171

- Banche 1.713

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Clientela 2

-

-

-

1.088

-

-

-

-

-

Passività per cassa 1.662

-

-

-

1.221

-

-

-

-

-

B.1 Depositi e conti correnti

1.661

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Banche 204

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Clientela 1.457

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.2 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.3 Altre passività 1

-

-

-

1.221

-

-

-

-

-

Operazioni "fuori bilancio"

-

20

-

-

-

-

-

-

-

-

C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale

-

20

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

20

-

-

-

-

-

-

-

-

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

172

Valuta di denominazione: Sterlina Gran Bretagna

Voci/Scaglioni temporali A vista

Da oltre

1 giorno

a 7 giorni

Da oltre

7 giorni

a 15

giorni

Da oltre 15

giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese fino a

3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a

6 mesi

Da oltre 6 mesi fino a

1 anno

Da oltre 1 anno fino a

5 anni

oltre 5 anni

Attività per cassa 624

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.1 Titoli di Stato -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.2 Altri titoli di debito

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.3 Quote OICR -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.4 Finanziamenti 624

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Banche 624

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Clientela -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Passività per cassa 630

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.1 Depositi e conti correnti

630

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Banche -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Clientela 630

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.2 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.3 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Operazioni "fuori bilancio"

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

173

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Valuta di denominazione: - Yen Giapponese

Voci/Scaglioni temporali A vista

Da oltre 1

giorno a

7 giorni

Da oltre 7

giorni a

15 giorni

Da oltre 15

giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese fino a

3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a

6 mesi

Da oltre 6 mesi fino a

1 anno

Da oltre 1 anno fino a

5 anni

oltre 5 anni

Attività per cassa -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.1 Titoli di Stato -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.2 Altri titoli di debito

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.3 Quote OICR -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.4 Finanziamenti -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

174

- Banche -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Clientela -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Passività per cassa 87

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.1 Depositi e conti correnti

87

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Banche 87

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Clientela -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.2 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.3 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Operazioni "fuori bilancio"

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

175

Valuta di denominazione: - Dollaro Canada

Voci/Scaglioni temporali A vista

Da oltre 1

giorno a

7 giorni

Da oltre 7

giorni a

15 giorni

Da oltre 15

giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese fino a

3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a

6 mesi

Da oltre 6 mesi fino a

1 anno

Da oltre 1 anno fino a

5 anni

oltre 5 anni

Attività per cassa 6

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.1 Titoli di Stato -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.2 Altri titoli di debito

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.3 Quote OICR -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.4 Finanziamenti 6

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Banche 6

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Clientela -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Passività per cassa 12

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.1 Depositi e conti correnti

12

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Banche 12

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Clientela -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.2 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.3 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Operazioni "fuori bilancio"

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

176

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Valuta di denominazione: - Franco Svizzero

Voci/Scaglioni temporali A vista

Da oltre 1

giorno a

7 giorni

Da oltre 7

giorni a

15 giorni

Da oltre 15

giorni a 1 mese

Da oltre 1 mese fino a

3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a

6 mesi

Da oltre 6 mesi fino a

1 anno

Da oltre 1 anno fino a

5 anni

oltre 5 anni

Attività per cassa 14

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.1 Titoli di Stato -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.2 Altri titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.3 Quote OICR -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.4 Finanziamenti 14

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Banche 14

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Clientela -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Passività per cassa 30

-

-

-

10

-

-

-

-

-

B.1 Depositi e conti correnti

30

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Banche 30

-

-

-

-

-

-

-

-

-

177

- Clientela -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.2 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.3 Altre passività -

-

-

-

10

-

-

-

-

-

Operazioni "fuori bilancio"

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Altre Valute

Voci/Scaglioni temporali A vista

Da oltre 1

giorno a

7 giorni

Da oltre 7

giorni a

15 giorni

Da oltre 15

giorni a 1 mese

Da oltre 1 mese fino a

3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a

6 mesi

Da oltre 6 mesi fino a

1 anno

Da oltre 1 anno fino a

5 anni

oltre 5 anni

178

Attività per cassa 283

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.1 Titoli di Stato -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.2 Altri titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.3 Quote OICR -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.4 Finanziamenti 283

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Banche 283

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Clientela -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Passività per cassa 321

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.1 Depositi e conti correnti

321

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Banche 149

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Clientela 172

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.2 Titoli di debito -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

B.3 Altre passività -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Operazioni "fuori bilancio"

-

12

-

-

-

-

-

-

-

-

C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale

-

12

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

12

-

-

-

-

-

-

-

-

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni lunghe -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Posizioni corte -

-

-

-

-

-

-

-

-

-

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

179

SEZIONE 4 – RISCHI OPERATIVI INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Banca Federico Del Vecchio SpA adotta, a partire dal 30 giugno 2010, il metodo Standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi nel rispetto dei requisiti organizzativi, qualitativi e quantitativi definiti da Banca d’Italia con la circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 e in conformità alle linee guida previste per il Gruppo Bancario Banca Etruria. Pertanto, a partire dalla segnalazione con data di riferimento 30 giugno 2010 il requisito patrimoniale individuale a fronte dei rischi operativi di Banca Federico del Vecchio e, conseguentemente, il contributo della stessa al requisito patrimoniale consolidato vengono calcolati con il metodo Standardizzato.

La definizione adottata a livello di Gruppo Bancario Banca Etruria e recepita da Banca Federico del Vecchio identifica il rischio operativo come “il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione”.

Il sistema di gestione dei rischi operativi, implementato a partire dal 2007 e successivamente perfezionato in collaborazione tra la funzione di Operational Risk Mangement (ORM) della Capogruppo e Banca Federico del Vecchio, è stato ulteriormente ottimizzato al fine di renderlo pienamente rispondente ai requisiti di idoneità previsti dalla normativa di riferimento per l’adozione del metodo Standardizzato.

Tale sistema di gestione, avente come obiettivi principali il contenimento delle perdite operative e il miglioramento dei processi interni ritenuti critici, prevede l’effettuazione delle seguenti attività:

- raccolta perdite operative e relativi recuperi (Loss Data Collection); - rilevazione stime soggettive (Risk Self Assessment); - calcolo requisito e valutazione esposizione ai rischi operativi; - reporting e mitigazione; - valutazione della qualità del sistema e rispondenza ai requisiti normativi; nell’ambito di un

apposito modello organizzativo che formalizza compiti e responsabilità delle diverse funzioni coinvolte in tali attività e di un modello di gestione accentrata in cui è demandato alla competente funzione della Capogruppo Banca Etruria lo svolgimento, in collaborazione con Banca Federico Del Vecchio SpA, delle suddette attività secondo quanto concordato in uno specifico Accordo di Servizio.

180

In particolare, l’individuazione delle perdite operative interne e lo svolgimento del processo di Risk Self Assessment permettono di mettere in evidenza le aree di maggiore criticità per le quali vengono proposti specifici interventi di mitigazione.

Delle analisi svolte sui dati raccolti nell’ambito di dette attività e dei relativi risultati è

prodotta, da parte della funzione di ORM della Capogruppo, apposita reportistica che viene prospettata periodicamente a Banca Federico Del Vecchio SpA secondo quanto previsto, tra l’altro, nel Regolamento dei Flussi Informativi per gli Organi Sociali.

Il sistema di gestione dei rischi operativi implementato a livello di Gruppo Bancario, nonché, nello specifico, i processi di loss data collection e risk self assessment sono disciplinati in apposito regolamento vigente a livello di Gruppo Bancario. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Nel corso dell’esercizio 2011, a fronte degli eventi registrati nella base dati interna, le perdite

operative (al lordo di eventuali recuperi) registrate da Banca Federico Del Vecchio SpA ammontano a circa euro 95 mila, principalmente afferenti la classe di rischio (Event Type) “Esecuzione, consegna e gestione dei processi”.

181

182

Parte F – Informazioni sul patrimonio

183

184

SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA A. INFORMAZIONE DI NATURA QUALITATIVA

Il patrimonio d’impresa rappresenta il primo presidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività bancaria. Un livello di patrimonializzazione adeguato consente di esprimere con necessari margini di autonomia la propria vocazione imprenditoriale e nel contempo preservare la stabilità della banca. Il patrimonio, inoltre, costituisce il principale punto di riferimento per la valutazione dell’Organo di Vigilanza ai fini della stabilità delle banche. Su di esso sono fondati i più importanti strumenti di controllo, quali il coefficiente di solvibilità, i requisiti a fronte dei rischi di mercato, le regole della concentrazione dei rischi e sulla trasformazione delle scadenze; alle dimensioni patrimoniali è connessa inoltre l’operatività in diversi comparti.

Nella determinazione del patrimonio di vigilanza, viene fatto riferimento alla normativa specifica secondo la quale è costituito dalla somma algebrica di una serie di elementi (positivi e negativi) che, in relazione alla qualità patrimoniale riconosciuta a ciascuno di essi, possono entrare nel calcolo con alcune limitazioni. Gli elementi positivi che costituiscono il patrimonio devono essere nella piena disponibilità della banca, in modo da poter essere utilizzati senza limitazioni per la copertura dei rischi e delle perdite aziendali. L'importo di tali elementi è depurato degli eventuali oneri di natura fiscale. Il patrimonio di vigilanza è costituito dal patrimonio di base più il patrimonio supplementare, al netto delle deduzioni.

185

B. INFORMAZIONE DI NATURA QUANTITATIVA B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci del patrimonio netto 31/12/2011 31/12/2010

Capitale 1.000 1.000

Sovrapprezzo di emissione 516 516

Riserve 37.539 37.427

- di utili 37.344 37.232

a) legale 5.643 5.531

b) statutaria 18.498 18.498

c) azioni proprie - -

d) altre 13.203 13.203

- altre 195 195

Strumenti di capitale - -

(Azioni proprie) - -

186

Riserve da valutazione 596 180

- Attività finanziarie disponibili per la vendita - -

- Attività materiali - -

- Attività immateriali - -

- Copertura di investimenti esteri - -

- Copertura dei flussi finanziari - -

- Differenze di cambio - -

- Attività non correnti in via di dismissione - -

- Utili (Perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti 596 180

- Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -

- Leggi speciali di rivalutazione - -

Utile (Perdita) d'esercizio 1.841 2.228

Totale 41.493 41.351

SEZIONE 2 – IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGIL ANZA 2.1 – PATRIMONIO DI VIGILANZA A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il patrimonio rappresenta il principale punto di riferimento dell’Organo di Vigilanza ai fini della verifica della stabilità, sono infatti previsti dei requisiti minimi di adeguatezza patrimoniale.

Il patrimonio rappresenta il presidio di riferimento per la vigilanza prudenziale, in quanto risorsa finanziaria in grado di assorbire le potenziali perdite derivanti dall’esposizione della Banca ai rischi caratteristici della propria attività.

187

Le disposizioni in materia di vigilanza prudenziale sono finalizzate ad armonizzare i criteri di calcolo del patrimonio di vigilanza con l’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. In particolare, esse definiscono i cosiddetti “filtri prudenziali” che hanno lo scopo di salvaguardare la qualità del patrimonio di vigilanza e di ridurne la potenziale volatilità indotta dai principi contabili internazionali. 1. Patrimonio di base

Il patrimonio di base è costituito dal capitale sociale, dalla riserva sovrapprezzo e dalle riserve di utili non distribuiti.

Il totale di questi elementi, previa deduzione delle immobilizzazioni immateriali e dei filtri prudenziali, costituisce il patrimonio di base. 2. Patrimonio supplementare

Il patrimonio supplementare per Banca Federico del Vecchio è composto solo di elementi negativi per un ammontare non rilevante. 3. Patrimonio supplementare

Non figurano nel patrimonio della Banca componenti di terzo livello. B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

31/12/2011 31/12/2010

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 41.462 39.185

B. Filtri prudenziali del patrimonio base: - -

B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - -

B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) - -

188

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) 41.462 39.185

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base - -

E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C – D) 41.462 39.185

F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali - -

G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: (1) -

G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - -

G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) (1) -

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) (1) -

I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare - -

L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H – I) (1) -

M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare - -

N. Patrimonio di vigilanza (E + L – M) 41.461 39.185

O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) - -

P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 41.461 39.185

2.2 – ADEGUATEZZA PATRIMONIALE A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Le banche devono costantemente mantenere un ammontare minimo di patrimonio di vigilanza pari all’8 per cento del complesso delle attività ponderate in relazione ai rischi di perdita per inadempimento dei debitori (rischio creditizio).

Per le banche appartenenti a gruppi bancari l'ammontare minimo di patrimonio è ridotto del 25 per cento laddove siano rispettati i requisiti di Gruppo.

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

189

Categorie / Valori

Importi non ponderati Importi

ponderati/requisiti 31/12/2011 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2010

A. ATTIVITA' DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte

495.858

544.375

196.300

194.727

1. Metodologia standardizzata 495.858 544.375 196.300 194.727 2. Metodologia basata sui rating interni - - - - 2.1 Base - - - - 2.2 Avanzata - - - - 3. Cartolarizzazioni - - - - B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte

15.704

15.578

B.2 Rischi di mercato - - 1. Metodologia standard - - 2. Modelli interni - - 3. Rischio di concentrazione - - B.3 Rischio operativo 2.196 1.929 1. Metodo base 2.196 1.929

2. Metodo standardizzato - - 3. Metodo avanzato - - B.4 Altri requisiti prudenziali - - B.5 Altri elementi del calcolo - - B.6 Totale requisiti prudenziali 13.425 13.130

C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate

167.810

164.126

C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 24,7% 23,9% C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 24,7% 23,9%

190

191

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

Non sono state realizzate operazioni straordinarie di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda nel corso dell’esercizio 2011.

192

193

Parte H – Operazioni con parti correlate

194

195

1. Informazioni sui compensi degli Amministratori e dei Dirigenti

1.1 Compensi corrisposti ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale

Euro/1000

196

Cognome e Nome Emolumenti per la carica

Benefici non

monetari

Bonus ed altri

incentivi (1)

Altri compensi

(2)

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Gentile Giovanni Presidente 50 - - 4

Schiatti Paolo (*) Vice Presidente 7 - - 1

Cordeireo Guerra Roberto Consigliere 8 - - 4

Nataloni Luciano Consigliere 8 - - 3

Panini Maurizio Consigliere 8 - - 3

Platania Carlo Consigliere 8 - - 4

Vivoli Massimo Consigliere 8 - - 3

COLLEGIO SINDACALE

Parenti Luca Presidente 19 - - 3

Falchi Picchinesi Giovanni Sindaco Effettivo 13 - - 4

Scarsella Romolo Sindaco Effettivo 13 - - 4

DIRETTORE GENERALE

Manneschi Vezio Direttore Generale 255 - - - (1): Somme rivenienti da riparto utile di esercizio (2): Medaglie di presenza (*): Dipendente Banca Etruria Nella tabella sopra indicata sono riportati i compensi lordi corrisposti ai componenti del Consiglio di Amministrazione così come definiti dall’Assemblea dei soci, mentre quelli dei componenti del Collegio Sindacale sono definiti sulla base delle tariffe professionali in vigore. 1.2 Retribuzione dei Dirigenti con responsabilità strategiche

Benefici a breve termine

(Retribuzione)

Benefici successivi al rapporto di

lavoro (prev. Complementare)

Indennità per la cessazione del

rapporto di lavoro (Tfr)

Totale complessivo

Dirigenti con responsabilità strategica

255

9

15

279

197

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate 2.1 Altre parti correlate Euro/1000

Crediti verso clientela

Incidenza sul totale

Debiti verso

clientela

Incidenza sul totale

Margine di contribuzione

(*)

Incidenza sul totale

Amministratori e sindaci 200

0,08% 48 0,02% - -

Dirigenti con responsabilità strategica - - - - - - Altre parti correlate

216 0,09% 1.033 0,44%

2 0,01%

Società controllante - - - - - - Totale

416 0,17%

1.081 0,46%

2 0,01%

Voci di bilancio 241.793

235.340

17.429

2.2 Rapporti tra le società del Gruppo Nella tabella seguente sono riportati i saldi, in essere al 31 dicembre 2011, tra la Banca Federico del Vecchio SpA e le società appartenenti al Gruppo Banca Etruria.

Euro/1000

Voci Banca Etruria

Banca Popolare Lecchese SpA

Etruria Leasing

SpA

BAP Vita SpA (*)

BAP Danni SpA (*)

Etruria Informatica

Srl ConEtruria

SpA

Totale Attivo

137.601 56 5.086 94 3 - 6

Totale Passivo

6.505 -

27 -

13 25 204

Voci Banca Etruria

Banca Popolare Lecchese SpA

Etruria Leasing

SpA

BAP Vita SpA (*)

BAP Danni SpA (*)

Etruria Informatica

Srl

ConEtruria SpA

Margine di interesse 4.075 (6) 259 -

-

- (1)

Commissioni nette 6.381 98 18 366 11 - 58 Margine di intermediazione 10.578 92 277 366 11 - 57 Costi operativi 534

- 87

- -

100 -

Utile (perdita) dell'esercizio 10.044 92 190 366 11 (100) 57

198

In merito alle operazioni riportate nelle tabelle 2.1 e 2.2, si specifica che le stesse sono state realizzate a condizioni di mercato. Parte L – Informativa di settore La Banca si avvale dell’esenzione prevista dall’IFRS 8.

199

200

Allegato 1 - Compensi corrisposti alla Società di Revisione Come previsto dall’art. 149 – duodecies del Regolamento Emittenti (Pubblicità dei corrispettivi) e dal Documento di ricerca Assirevi n. 228 (Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione), in allegato al bilancio di esercizio della società che ha conferito l’incarico di revisione deve essere presentato un prospetto contenente i corrispettivi di competenza dell’esercizio, a fronte dei servizi forniti alla società dai seguenti soggetti: a) dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione; b) dalla società di revisione, per la prestazione di servizi diversi dalla revisione, suddivisi tra servizi di

verifica finalizzati all’emissione di un’attestazione e altri servizi distinti per tipologia; c) dalle entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di servizi, suddivisi per

tipologia.

201

Si riporta di seguito il prospetto indicante i compensi della società di revisione Deloitte & Touche di competenza dell’esercizio 2011, al netto delle spese e dell’IVA.

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi

(migliaia di euro)

Revisione contabile

Deloitte & Touche S.p.A.

Banca Federico del Vecchio

49

Servizi di attestazione

Deloitte & Touche S.p.a

Banca Federico del Vecchio

6

Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente

Gentile Giovanni