BILANCIO AL 31/12/2009 - Assilea - Associazione Italiana ... · Massimo Galli Saro Lo Presti ......

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B B I I L L A A N N C C I I O O A A L L 3 3 1 1 / / 1 1 2 2 / / 2 2 0 0 0 0 9 9 Etruria Leasing S.p.A. Via degli Orti Oricellari, 30 50123 Firenze Tel. 055/277571 - Fax 055/2775724 e-mail: [email protected] Part. IVA Cod. Fisc. e Num. Iscr. Reg. Imprese Firenze 01990880484 R.E.A. Firenze 355566 Cap. Soc. € 18.409.661 i.v. Elenco Speciale Intermediari Finanziari n. 19253.4 Elenco Generale UIC n. 55 Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento del socio unico Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio Società Cooperativa “Gruppo Banca Etruria” iscritto all’Albo dei Gruppi Creditizi al n. 5390.0

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BBIILLAANNCCIIOO AALL 3311//1122//22000099

Etruria Leasing S.p.A.

Via degli Orti Oricellari, 30 50123 Firenze

Tel. 055/277571 - Fax 055/2775724 e-mail: [email protected]

Part. IVA Cod. Fisc. e Num. Iscr. Reg. Imprese Firenze 01990880484 R.E.A. Firenze 355566 Cap. Soc. € 18.409.661 i.v.

Elenco Speciale Intermediari Finanziari n. 19253.4 Elenco Generale UIC n. 55

Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento del socio unico Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio Società Cooperativa

“Gruppo Banca Etruria” iscritto all’Albo dei Gruppi Creditizi al n. 5390.0

Etruria Leasing S.p.A.

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IINNDDIICCEE CARICHE SOCIALI 3 RELAZIONE SULLA GESTIONE 4

Quadro generale 4 Attività della Società 7 Struttura organizzativa 9 Gestione finanziaria 11 Gestione patrimoniale ed economica 11 Rapporti con imprese del Gruppo e parti correlate 15 Risorse umane 16 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio 17 Evoluzione prevedibile della gestione 17 Proposta di destinazione dell’utile 18

SCHEMI DI BILANCIO 19

Stato Patrimoniale 20 Conto Economico 21 Prospetto della redditività complessiva 22 Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto 23 Rendiconto finanziario 24

NOTA INTEGRATIVA 26

Parte A - Politiche contabili 27 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 43 Parte C - Informazioni sul Conto Economico 56 Parte D - Altre Informazioni 64

Allegato 1 – PUBBLICITA’ DEI CORRISPETTIVI DI REVISIONE CONTABILE E DEI SERVIZI DIVERSI DALLA REVISIONE

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RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 91 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ’ DI REVISIONE AI SENSI DELL’ART.156 E DELL’ART.165 DEL D.LGS. 24.02.98, N.58

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CONVOCAZIONE ASSEMBLEA 96

Etruria Leasing S.p.A.

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CCAARRIICCHHEE SSOOCCIIAALLII CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente

Andrea Riccetti

Vice Presidente

Enrico Fazzini Amministratore Delegato Paolo Verdelli

Consiglieri

Massimo Catani Giampiero Cottoni COLLEGIO SINDACALE

Presidente

Aldo Bompani

Sindaci effettivi

Massimo Galli

Saro Lo Presti Sindaci Supplenti Sergio Cassai Gianfranco Neri DIREZIONE

Direttore

Aldo Calvani

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RREELLAAZZIIOONNEE SSUULLLLAA GGEESSTTIIOONNEE ((BBiillaanncciioo aall 3311//1122//22000099)) Prima di procedere all’esame dei dati patrimoniali ed economici relativi all’esercizio 2009, unitamente alla informativa sui principali avvenimenti organizzativo/gestionali che hanno interessato la Società, riteniamo opportuno illustrare brevemente alcuni aspetti dello scenario economico di riferimento.

QQuuaaddrroo ggeenneerraallee Nell’anno 2009 è continuata la crisi economico-finanziaria iniziata nel 2008, con una ulteriore diminuzione del PIL mondiale di quasi un punto percentuale, secondo le stime fornite dal Fondo Monetario Internazionale, nonostante i segnali di ripresa rilevati nell’ultima parte dell’anno. La diminuzione è da attribuire in particolare alle economie più sviluppate come gli Stati Uniti (-2,6%), il Giappone (-5,2%) e l’Area Euro (-4,0%) dove l’Italia registra una diminuzione del 4,8%. Nel nostro Paese il Pil è tornato a crescere nel terzo trimestre 2009 (+0,6% sul trimestre precedente) dopo cinque trimestri consecutivi di diminuzione. Prosegue il miglioramento del clima di fiducia delle imprese che si riflette parzialmente su un recupero della produzione industriale che, pur registrando un dato negativo, mostra segni di una graduale ripresa principalmente dipesa dalle manifatture dei beni intermedi, strumentali e di consumo durevole che avevano subìto in precedenza una contrazione più marcata. Il livello delle esportazioni e importazioni nel 2009, pur presentando variazioni percentuali fortemente negative rispetto all’anno precedente, mostra un cenno di ripresa nel terzo trimestre, con una previsione di crescita per l’anno 2010 (+4,7%) nonostante la perdita di competitività delle merci italiane causata dall’apprezzamento dell’euro. Si registra un calo della spesa delle famiglie, sia per la diminuzione dell’occupazione (-2,5% nel 2009) che per la flessione del reddito disponibile reale. Nei primi nove mesi del 2009 gli investimenti in costruzioni sono diminuiti del 8,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, risentendo della forte flessione del comparto registrata nell’ultimo periodo dell’anno 2008. Ancora più pesante si presenta nel medesimo periodo la flessione degli investimenti in beni strumentali e mezzi di trasporto.

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Secondo stime della Banca d’Italia basate sui conti nazionali, nei dodici mesi terminati a settembre 2009, la redditività operativa delle imprese non finanziarie è lievemente diminuita. Nel 2009 lo stipulato leasing ha registrato una ulteriore flessione in tutti i comparti con una diminuzione di operazioni di quasi il 30% e di volumi di ca. il 33%, rispetto ai dati dell’anno precedente che evidenziavano già una significativa diminuzione della produzione; lo stipulato complessivo del sistema leasing italiano per l’ anno 2009 ammonta infatti a ca. 26 miliardi di euro, contro i 38,8 miliardi di euro dell’anno precedente (Fonte Assilea). Il mercato immobiliare, pur continuando ad essere il comparto più rilevante in termini di stipulato, presenta una flessione di ca. il 30%, con uno stipulato complessivo di ca. 10 miliardi di euro, con una diminuzione della produzione sostanzialmente analoga sia per quanto concerne gli immobili costruiti, che per quelli da costruire. I comparti strumentali e auto già pesantemente colpiti nell’anno precedente dagli effetti della crisi finanziaria internazionale registrano una ulteriore diminuzione di ca. il 30%. Il comparto Aereonavale e Ferroviario, infine, risulta quello maggiormente colpito dalla crisi, a causa della gravissima situazione del settore della nautica anche da diporto, che registra una diminuzione di oltre 57% rispetto all’anno precedente. Di seguito, la rappresentazione dei dati Assilea per l’intero comparto nazionale, riferita all’anno 2009:

Assilea - numero contratti stipulati (migliaia)

250

300

350

400

450

2004 2005 2006 2007 2008 2009

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Assilea - valore contratti stipulati (€/milioni)

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Assilea - numero contratti stipulati (migliaia)

2009

2009

2009 2009

2008

20082008

2008

0

50

100

150

200

250

Autoveicoli Strumentale Immobiliare Aeronavale

Assilea - valore contratti stipulati (€/milioni)

2009

2009

2009

2009

2008

2008

2008

2008

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000

Autoveicoli Strumentale Immobiliare Aeronavale

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AAttttiivviittàà ddeellllaa SSoocciieettàà I nuovi contratti stipulati nell’anno 2009 sono complessivamente 1.079 per un controvalore di circa 123 mln/€:

Nell’anno 2008 furono registrati n. 1.235 contratti per un controvalore di circa 154 mln/€.

Distribuzione territoriale dello stipulato

TRENTINO ALTO ADIGE2%

LAZIO29%

LOMBARDIA6%

EMILIA ROMAGNA1% UMBRIA

10%

MARCHE11%

TOSCANA39%

ALTRE2%

Etruria Leasing - numero contratti stipulati

1.000

1.100

1.200

1.300

1.400

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Prodotto Numero Importo in €/000

Autoveicoli 459 19.609

Strumentale 546 51.330

Immobiliare 66 50.618

Aeronavale 8 1.296

TOTALE 1.079 122.853

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Etruria Leasing - valore contratti stipulati (€/migliaia)

120.000

135.000

150.000

165.000

180.000

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Etruria Leasing - numero contratti stipulati

2009

2009

20092009

2008

20082008

2008

0

100

200

300

400

500

600

700

800

Autoveicoli Strumentale Immobiliare Aeronavale

Etruria Leasing - valore contratti stipulati €/migliaia

2009

2009 2009

2009

2008

2008

2008

2008

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

Autoveicoli Strumentale Immobiliare Aeronavale

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Leasing di sportello Nell’anno 2009 è proseguita l’operatività denominata “Leasing di Sportello“ per BancaEtruria e Banca Federico Del Vecchio S.p.A.. La produzione commerciale acquisita tramite “Leasing di Sportello” ha registrato un incremento rispetto all’anno precedente come sotto rappresentato: • numero contratti BancaEtruria 650 + 7,85% • controvalore finanziamenti € 37.284.496 +41,28% • numero contratti Banca F. Del Vecchio 41 • controvalore finanziamenti € 2.396.012 • provvigioni e spese riconosciute a:

- BancaEtruria € 292.399 - Banca F. Del Vecchio € 12.594

L’analisi andamentale delle posizioni deliberate nell’anno 2009 tramite “Leasing di Sportello” è la seguente: BancaEtruria • contratti classificati ad “incaglio” 1 • valore del contratto classificato ad “incaglio” € 110.173 • contratti che presentano canoni impagati 23 • valore canoni impagati € 82.474 Banca F. Del Vecchio • nessun contratto con credito “anomalo” • contratti che presentano canoni impagati 1 • valore canoni impagati € 393

SSttrruuttttuurraa oorrggaanniizzzzaattiivvaa Nell’anno 2009 è stato approvato da BancaEtruria il Piano Industriale del Gruppo Banca Etruria 2009-2011 che è stato predisposto dalla Capogruppo con il supporto della società di consulenza Bain & Company. Il Piano Industriale prevede, come drivers principali, per Etruria Leasing lo sviluppo selettivo della clientela, con focus su operazioni con rapporto ottimale tra rischio e redditività ed interventi di contenimento dei costi operativi, in particolare sulla voce spese amministrative.

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Gli interventi previsti dal Piano Industriale si riconducono a tre macroaree: • raffinamento struttura e processi commerciali; • sviluppo commerciale; • revisione macchina operativa. Nel corso del 2009, sulla base delle linee guida indicate dal Piano Industriale, sono stati realizzati diversi interventi organizzativi, di cui qui di seguito ricordiamo in dettaglio quelli maggiormente significativi:

analisi ed efficientamento del processo di pricing e commissionamento della produzione;

revisione deleghe a strutture di vendita;

revisione del Modello Organizzativo, armonico con quello della

Capogruppo disegnato con riferimento alla mission di società prodotto del Gruppo Banca Etruria e con l’obiettivo di realizzare una verticalizzazione della società per garantire una migliore efficacia ed efficienza dei processi aziendali;

perfezionamento degli accordi di servizio con gli outsourcers per

l’effettuazione di attività amministrativo-gestionali e di supporto al processo del credito;

aggiornamento integrale del Modello Organizzativo – MOG - ex D.

Lgs. 231/01 Parte Generale e Parte Speciale, a seguito delle modifiche intervenute sia in ambito legislativo (estensione dei reati), che giurisprudenziale (sentenze, ordinanze), che alla luce della revisione delle Linee Guida emanate da Assilea e approvate dal Ministero della Giustizia;

emanazione ed aggiornamento di Manuali Operativi e

Regolamenti Aziendali e di Gruppo;

attività di tipo informatico-organizzativo necessarie per l’adeguamento dei processi ai nuovi adempimenti previsti dagli aggiornamenti normativi emanati nel corso dell’anno 2009 (usura, trasparenza dei servizi bancari e finanziari, etc.).

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GGeessttiioonnee ffiinnaannzziiaarriiaa La gestione operativa della tesoreria aziendale, affidata alla Capogruppo, ha assicurato il flusso di liquidità necessario per supportare la nostra attività. A livello di rischio di liquidità il gap tra provvista ed impieghi, rilevante per la Società, viene gestito ed integrato dalla Capogruppo, la quale garantisce comunque il 75% circa del fabbisogno finanziario attuale. Nel mercato interbancario sono state negoziate le migliori condizioni, non sono stati posti in essere finanziamenti in divisa estera e sono state utilizzate solo controparti nazionali. Per quanto riguarda l’esposizione al “rischio di tasso” si precisa che oltre il 90% degli impieghi in essere è regolato a tassi indicizzati e non si sono rese necessarie operazioni di copertura. I finanziamenti sono, di norma, a durata variabile non oltre i sei mesi. È in essere un prestito obbligazionario subordinato decennale 2008 – 2018 di 12 mln/€ sottoscritto per 7 mln/€ da BancaEtruria e per 5 mln/€ da Banca Federico Del Vecchio S.p.A.. Il prestito, emesso nell’anno 2008 in osservanza delle disposizioni previste dalla Banca d’Italia, concorre positivamente alla determinazione del “Patrimonio di Vigilanza”. Non sono state poste in essere operazioni o strumenti finanziari riconducibili alla fattispecie dei “derivati“. Riteniamo non vi siano incertezze significative a cui la Società è esposta. Per un’analisi di dettaglio dei rischi ai quali la Società è esposta e delle relative politiche di copertura, si rinvia alla parte D della nota integrativa.

GGeessttiioonnee ppaattrriimmoonniiaallee eedd eeccoonnoommiiccaa Nel corso dell’esercizio 2009, la difficile congiuntura economica generale e la perdurante crisi di liquidità dei mercati nel determinare la rilevante contrazione dei volumi a livello di sistema Leasing, come evidenziato, hanno inciso nelle politiche commerciali esercitate da parte delle società di leasing di riferimento, con conseguente minore concorrenzialità. Inoltre, la politica perseguita dalla Società avente ad oggetto un’attenzione sempre maggiore alla redditività delle operazioni, contraddistinta anche dall’aggiornamento dei listini delle condizioni e commissioni applicabili alla clientela, ha determinato un

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incremento dello spread medio applicato sui contratti stipulati rispetto a quello dei precedenti esercizi, in particolar modo nei confronti del 2008. Se osserviamo, infatti, lo spread medio applicato sui contratti stipulati, rileviamo che lo stesso passa dal 1,38% del 2008 al 2,18% del 2009, superiore all’assunzione di budget che aveva previsto uno spread medio annuo del 2%. La diminuzione del costo della provvista a seguito della continua riduzione dei tassi, sostanzialmente stabili solo nell’ultimo periodo dell’anno, ha sicuramente influito nel risultato precedentemente evidenziato, con positiva ricaduta sul margine d’interesse. I contratti a tasso fisso hanno beneficiato, inoltre, di una maggiore redditività netta in assenza di provvista regolata a tasso fisso. Nella situazione di generale instabilità si è mantenuta particolarmente attenta la valutazione del merito creditizio per le nuove proposte di concessione leasing e, pertanto, si ritiene soddisfacente il risultato commerciale ottenuto che ha consentito, a livello patrimoniale, un incremento dei crediti di 30 mln/€, pari ad una crescita del 5,6% rispetto all’anno precedente. I crediti in sofferenza sono significativamente aumentati rispetto all’anno precedente, con un importo di sofferenze lorde pari a 12,1 mln/€ contro i 6 mln/€ del 2008. Un dato parimenti negativo si registra per i crediti lordi classificati ad incaglio che passano da 2,8 mln/€ del 2008 a 21,2 mln/€, anche per effetto dell’adeguamento alla normativa di vigilanza in tema di incagli oggettivi. La percentuale delle sofferenze sugli impieghi alla clientela passa dallo 0,65% del 2008 allo 1,04% del 2009. Il Conto Economico chiude con un utile netto di € 1.939.841 che è superiore del 90,3% rispetto a quello del 2008 e risente in particolar modo: - di un incremento significativo del margine d’interesse (+51%)

dovuto ad un aumento di ca. 80 bps dello spread medio applicato alla nuova produzione del periodo, ad una maggiore velocità di riduzione del costo della provvista rispetto al margine degli impieghi, nonché alle caratteristiche dello stock degli stessi;

- di minori spese amministrative, sostanzialmente dipese

dall'imputazione, nel 2008, a conto economico dei costi di struttura dell'operazione di cartolarizzazione “Mecenate Leasing” unitamente all’ulteriore riduzione del costo del personale per il distacco dei leasing manager alla Capogruppo, che ha inciso per l’intero esercizio rispetto ai sei mesi del 2008.

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Il risultato positivo sopra evidenziato è stato raggiunto nonostante il sensibile incremento delle svalutazioni effettuate per la copertura dei crediti verso la clientela (+206,7%). Sono stati, inoltre, effettuati accantonamenti a fondi per rischi e oneri per fronteggiare eventuali soccombenze in controversie legali (€ 110.000) e fiscali a seguito del verbale dell’Agenzia delle Entrate, riferito all’anno 2006, per il quale non è stato ancora notificato l’avviso di accertamento (€ 336.830). La Società, nel 2009, ha registrato un indice di rendimento ROE pari all’8% ed un Cost/Income del 31% circa.

ROE8,0%

5,6%6,8%

5,5%

5,2%7,2%

2004 (* ) 2005 2006 2007 2008 2009

( * ) a l netto delle co mpo nenti strao rdinarie di reddito

Cost/Income ( * )

31%

56%49%

43% 42%

50%

2004 2005 2006 2007 2008 2009

( * ) a l lo rdo degli ammo rtamenti

Le altre componenti registrano variazioni di funzionamento e non sono interessate da fatti straordinari. Si segnala che nel corso dell’esercizio, a seguito dell’aggiornamento alle istruzioni per la redazione dei bilanci degli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale, emanato da Banca d'Italia in data 16 dicembre 2009, la Società ha provveduto a classificare nella voce "Altri proventi e oneri di gestione" alcuni ricavi e costi derivanti da operazioni di locazione finanziaria non aventi una componente remunerazionale (cd. Mark up) che l'anno precedente erano stati inclusi nelle voci “Commissioni attive” e “Commissioni passive”. Nel

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rispetto del paragrafo 38 dello IAS 1, sono pertanto stati riclassificati anche gli importi comparativi: in particolare dalla voce "Commissioni attive" alla voce "Altri proventi e oneri di gestione" per un ammontare pari ad € 577.751 e dalla voce "Commissioni passive" alla voce "Altri proventi e oneri di gestione" per un ammontare pari ad € 1.167.393. Si precisa che le suddette riclassifiche non hanno prodotto alcun effetto sull'utile e sul patrimonio netto al 31 dicembre 2008. Si riportano le più significative voci di bilancio e si rimanda alla nota integrativa per un miglior approfondimento dei dettagli sezionali e di tutte le altre informazioni necessarie alla completezza informativa che la Società intende dare.

Stato Patrimoniale (€/000)

31/12/2009

31/12/2008 Crediti 554.458 524.900

Indebitamento oneroso 500.906 472.764

Conto Economico (€/000)

31/12/2009

31/12/2008 Interessi attivi 20.326 31.075 Interessi passivi 9.494 23.902

Commissioni nette 1.102 914

Spese amministrative 3.425 3.972 Rettifiche di valore su crediti 4.065 1.326

Il patrimonio di Vigilanza è pari ad € 35.227.968.

200.000

250.000

300.000

350.000

400.000

450.000

500.000

550.000

600.000

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Impieghi (€/migliaia)

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Distribuzione degli impieghi per prodotto

AERONAVALE3%

IMMOBILIARE63%

AUTOVEICOLI8%

STRUMENTALE 26%

Distribuzione territoriale degli impieghi

EMILIA ROMAGNA

5%

MARCHE6%

TOSCANA48%

UMBRIA9%

LOMBARDIA9%

LAZIO20%

VENETO1%

ALTRE2%

RRaappppoorrttii ccoonn iimmpprreessee ddeell GGrruuppppoo ee ppaarrttii ccoorrrreellaattee I rapporti con Banca Etruria e le altre società del Gruppo, sono improntati alla ricerca delle necessarie sinergie, che consentano il contenimento dei costi operativi e la possibilità di offrire alla clientela un servizio qualificato.

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Alle stesse sono state applicate normali condizioni di mercato. In particolar modo si segnala che gli utilizzi degli affidamenti concessi dalla Capogruppo e dalla Banca Federico Del Vecchio S.p.A. sono regolati al tasso euribor 3 mesi + 0,375. Il prestito obbligazionario subordinato sottoscritto per 7 mln/€ dalla Capogruppo e per 5 mln/€ da Banca Federico Del Vecchio S.p.A. è remunerato con cedola semestrale posticipata al tasso euribor 6 mesi + 3,5. L’ammontare delle provvigioni di intermediazione riconosciute alla Capogruppo ed alle altre società del Gruppo per l’anno 2009, è il seguente:

- BancaEtruria S.C. € 450.000 circa; - Banca Federico Del Vecchio S.p.A. € 35.000 circa; - Banca Popolare Lecchese S.p.A. € 5.000 circa.

Le attività accentrate presso la Capogruppo sono disciplinate da “accordi quadro” e separate convenzioni contenenti, dove previsto, i termini economici relativi. Il dettaglio dei rapporti intrattenuti con le imprese del Gruppo è riportato alla sezione 4 della Parte D della Nota Integrativa. Per quanto riguarda i rapporti con parti correlate, si ricorda che è in vigore, già dal 2006, un Regolamento delle Operazioni con parti correlate al fine di assicurare la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni poste in essere e la trasparenza ai fini dell’informativa societaria e di bilancio, ai sensi dell’art. 2391 bis del Codice Civile. Nel corso del 2009 la Società non ha realizzato operazioni con parti correlate a condizioni non di mercato.

RRiissoorrssee uummaannee Alla fine del 2009, l’organico della Società risultava sempre composto da 36 dipendenti, così ripartiti: Dirigenti n. 1 Quadri Direttivi n. 11 Impiegati full-time n. 16 Impiegati part-time n. 8 Il Direttore della Società, è un Dirigente distaccato dalla Capogruppo.

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Attualmente, le 11 risorse distaccate presso la Capogruppo sono così suddivise: Dirigenti n. 1 Quadri Direttivi n. 6 Impiegati full-time n. 3 Impiegati part-time n. 1 Durante tutto il 2009 è continuata l’attività di formazione del personale con interventi volti all’approfondimento delle più significative normative che riguardano l’attività istituzionale della società (antiriciclaggio, privacy, etc.), con il coordinamento della Capogruppo. Rilevante l’attività formativa per la struttura della Capogruppo che ha coinvolto direttamente i nostri operatori commerciali.

FFaattttii ddii rriilliieevvoo iinntteerrvveennuuttii ddooppoo llaa cchhiiuussuurraa ddeellll’’eesseerrcciizziioo Nessun fatto di rilievo, che abbia potuto incidere in misura rilevante sulla situazione finanziaria, patrimoniale ed economica della Società, si è verificato dopo la chiusura dell’esercizio.

EEvvoolluuzziioonnee pprreevveeddiibbiillee ddeellllaa ggeessttiioonnee Per il 2010 è attesa una crescita in linea con la pianificazione concordata in ambito di Gruppo e che prevede un incremento della produzione commerciale del 29% pari a 158 mln/€ di nuovi contratti stipulati ed un risultato netto finale superiore del 20% a quello del 2009. Le linee di crescita sono state valutate prudentemente e tengono conto della situazione finanziaria generale che, prevedibilmente, pur essendo ancora influenzata dalla crisi globale del mondo bancario iniziata nel 2008 e dall’effetto recessivo su tutti i comparti produttivi, dovrebbe cominciare, sulla base delle valutazioni degli analisti economici e finanziari, a mostrare segni di ripresa. Tale impostazione, che prevede anche un incremento del numero dei contratti da stipulare del 42%, pari a n. 1.530, è stata, oltretutto, determinata dalla volontà di perfezionare operazioni di importo contenuto, con una diminuzione del volume medio per pratica, al fine di realizzare un maggior frazionamento del rischio ed una maggiore redditività, in quanto le previsioni di budget indicano, per il 2010, uno spread medio pari a 2,50%.

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In un’ottica di incentivazione dell’operatività delle reti commerciali del Gruppo, è allo studio, previa specifica delibera dei competenti organi societari e della Capogruppo, la concessione di facoltà deliberative anche nel comparto dei beni usati, individuando ovviamente limiti strutturali e competenze. Saranno, inoltre, predisposte, con l’ausilio della Capogruppo, campagne promozionali tese ad incentivare operazioni di leasing mobiliare per selezionata clientela, in linea con quelle che sono le previsioni di budget. L’incentivazione delle reti commerciali si concretizzerà anche nel coinvolgimento delle strutture della Banca Popolare Lecchese S.p.A. per l’attribuzione delle necessarie deleghe per l’utilizzo del “Leasing di sportello”, oltre che in una attenta valutazione di proposte di collaborazione con mediatori creditizi di meritata fiducia. La Società non possiede azioni proprie né della propria controllante.

PPrrooppoossttaa ddii ddeessttiinnaazziioonnee ddeellll’’uuttiillee Nel confermare la veridicità di tutti gli elementi attivi e passivi iscritti in Bilancio, rammentiamo che lo stesso è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.; proponiamo quindi l’approvazione del Bilancio al 31/12/2009 nonché la destinazione dell’utile di esercizio come segue: - € 96.992 riserva legale; - € 60.694 riserva straordinaria; - € 1.782.155 dividendo da distribuire all’ Azionista pari ad € 5,00 per ognuna delle n° 356.431 azioni. Firenze, 26 febbraio 2010 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Presidente, Andrea Riccetti Il Vice Presidente, Enrico Fazzini L’Amm.re Delegato, Paolo Verdelli Il Consigliere, Massimo Catani Il Consigliere, Giampiero Cottoni

SSCCHHEEMMII DDII BBIILLAANNCCIIOO SSTTAATTOO PPAATTRRIIMMOONNIIAALLEE CCOONNTTOO EECCOONNOOMMIICCOO PPRROOSSPPEETTTTOO DDEELLLLAA RREEDDDDIITTIIVVIITTAA’’ CCOOMMPPLLEESSSSIIVVAA PPRROOSSPPEETTTTOO DDEELLLLEE VVAARRIIAAZZIIOONNII DDEELL PPAATTRRIIMMOONNIIOO NNEETTTTOO RREENNDDIICCOONNTTOO FFIINNAANNZZIIAARRIIOO

Etruria Leasing S.p.A.

VOCI DELL'ATTIVO

10 - Cassa e disponibilità liquide 18.285 5.420

60 - Crediti 554.457.784 524.899.516

100 - Attività materiali 1.580.687 1.577.985

110 - Attività immateriali 479.717 507.302

120 - Attività fiscali 2.220.848 1.667.929 a) correnti 1.609.485 1.667.929 b) anticipate 611.363 0

140 - Altre attività 3.486.040 8.243.000

TOTALE ATTIVO 562.243.361 536.901.152

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

10 - Debiti 512.309.421 482.912.634

20 - Titoli in circolazione 12.141.620 17.268.100

70 - Passività fiscali 2.595.844 1.938.894 a) correnti 2.473.329 1.608.781 b) differite 122.515 330.113

90 - Altre passività 7.005.309 8.165.580

100 - Trattamento di fine rapporto del personale 1.303.439 1.212.295

110 - Fondi per rischi e oneri 446.830 0 b) altri fondi 446.830 0

120 - Capitale 18.409.661 18.409.661

160 - Riserve 4.010.255 3.872.467

170 - Riserve da valutazione 2.081.141 2.102.247

180 - Utile (perdita) dell'esercizio 1.939.841 1.019.274

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 562.243.361 536.901.152

31/12/2009 31/12/2008

STATO PATRIMONIALE(importi espressi in Euro arrotondati all'unità)

31/12/2009 31/12/2008

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Etruria Leasing S.p.A.

VOCI

10 - Interessi attivi e proventi assimilati 20.325.964 31.075.325

20 - Interessi passivi e oneri assimilati -9.493.581 -23.902.160

MARGINE DI INTERESSE 10.832.383 7.173.165

30 - Commissioni attive 1.514.975 1.422.098

40 - Commissioni passive -413.448 -507.730

COMMISSIONI NETTE 1.101.527 914.368

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 11.933.910 8.087.533

100 - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di -4.065.093 -1.325.567 a) attività finanziarie -4.065.093 -1.325.567

110 - Spese amministrative -3.425.012 -3.971.564 a) per il personale -1.805.580 -1.903.685 b) altre spese amministrative -1.619.432 -2.067.879

120 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -19.495 -21.522

130 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -221.914 -231.911

150 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -446.830 0

160 - Altri proventi e oneri di gestione -83.985 -415.156

UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTEAL LORDO DELLE IMPOSTE 3.671.581 2.121.813

190 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell’operatività corrente -1.731.740 -1.102.539

UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 1.939.841 1.019.274

Si segnala che nel corso dell’esercizio, a seguito dell’aggiornamento alle istruzioni per la redazione dei bilanci degliintermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale, emanato da Banca d'Italia in data 16 dicembre 2009, la Società haprovveduto a classificare nella voce "Altri proventi e oneri di gestione" alcuni ricavi e costi derivanti da operazioni dilocazione finanziaria non aventi una componente remunerazionale (cd. Mark up) che l'anno precedente erano stati inclusinelle voci “Commissioni attive” e “Commissioni passive”. Nel rispetto del paragrafo 38 dello IAS 1, sono pertanto statiriclassificati anche gli importi comparativi: in particolare dalla voce "Commissioni attive" alla voce "Altri proventi e oneri digestione" per un ammontare pari ad € 577.751 e dalla voce "Commissioni passive" alla voce "Altri proventi e oneri digestione" per un ammontare pari ad € 1.167.393. Si precisa che le suddette riclassifiche non hanno prodotto alcun effettosull'utile e sul patrimonio netto al 31/12/08.

31/12/2009

(importi espressi in Euro arrotondati all'unità)

31/12/2008

CONTO ECONOMICO

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Totale 31/12/09

Totale 31/12/08

10. Utile (Perdita) d'esercizio € 1.939.841 € 1.019.274

Altre componenti reddituali al netto delle imposte

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita

30. Attività materiali

40. Attività immateriali

50. Copertura di investimenti esteri

60. Copertura dei flussi finanziari

70. Differenze di cambio

80. Attività non correnti in via di dismissione

90. Utili (Perdite) attuariali su piani e benefici definiti -€ 11.514 € 81.227

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni

valutate a patrimonio netto

110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte -€ 11.514 € 81.227

120. Redditività complessiva (Voce 10+110) € 1.928.327 € 1.100.501

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

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Riserve Dividendi ed altre

destinazioni

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazione strumenti di capitale

Altre variazioni

Capitale: 18.409.661 - 18.409.661 - - - - - - - - - 18.409.661

Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - -

Riserve: 3.872.467 - 3.872.467 128.196 - 9.592 - - - - - - 4.010.255

a) di utili 3.882.059 - 3.882.059 128.196 - - - - - - - - 4.010.255

b) altre 9.592- - 9.592- - - 9.592 - - - - - - -

Riserve da valutazione: 2.102.247 - 2.102.247 - - 9.592- - - - - - 11.514- 2.081.141

- leggi speciali di rivalutazione 2.102.247 - 2.102.247 - - - - - - - - - 2.102.247

- utili (perdite) attuariali - - - - - 9.592- - - - - - 11.514- 21.106-

Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - -

Azioni proprie - - - - - - - - - - - - -

Utile (Perdita) di esercizio 1.019.274 - 1.019.274 128.196- 891.078- - - - - - - 1.939.841 1.939.841

Patrimonio netto 25.403.649 - 25.403.649 - 891.078- - - - - - - 1.928.327 26.440.898

Modifica saldi di

apertura

Esistenze al

31/12/2008

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni dell'esercizio

Patrimonio Netto

al 31/12/2009

Variazioni di

riserve

Operazioni sul Patrimonio Netto

Redditività complessiva

esercizio 2009

Esistenze al

01/01/2009

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A. ATTIVITA' OPERATIVA 31/12/2009 31/12/2008

1. Gestionerisultato d'esercizio (+/-) 1.939.841 1.019.274 plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività valutate al fair value (-/+) - - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - - rettifiche di valore nette per deterioramento (+/-) 3.997.687 1.161.322 rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 241.409 253.433 accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 526.460 97.645 imposte e tasse non liquidate (+) 104.031 - 329.971 rettifiche di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-)

- -

altri aggiustamenti (+/-) 1.440.309- 570.627- Flusso netto 5.369.119 1.631.076

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarieattività finanziarie detenute per la negoziazione - - attività finanziarie valutate al fair value - - attività finanziarie disponibili per la vendita - - crediti verso banche 441.509- 224.132- crediti verso enti finanziari 10.992.317 209.948- crediti verso clientela 42.414.020- 37.046.963- altre attività 4.504.525 2.120.513

Flusso netto 27.358.687- 35.360.530-

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziariedebiti verso banche 28.142.080 22.218.958 debiti verso enti finanziari - 27.784- debiti verso clientela 1.254.707 561.861 titoli in circolazione 5.126.480- 17.268.100 passività finanziarie di negoziazione - - passività finanziarie valutate al fair value - - altre passività 1.160.271- 4.479.421-

Flusso netto 23.110.036 35.541.714

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 1.120.468 1.812.260

RENDICONTO FINANZIARIO

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B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da:vendite partecipazioni - - dividendi incassati su partecipazioni - - vendita di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - vendite attività materiali - - vendite attività immateriali - - vendite di rami d'azienda - -

Flusso netto - -

2. Liquidità assorbita da:acquisto di partecipazioni - - acquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - acquisto di attività materiali 22.197- 5.760- acquisto di attività immateriali 194.329- 291.511- acquisto di rami d'azienda - -

Flusso netto 216.526- 297.271-

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 216.526- 297.271-

C. ATTIVITA' DI PROVVISTA

emissioni/acquisti di azioni proprie - - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - - distribuzione dividendi e altre finalità 891.077- 1.514.832-

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista 891.077- 1.514.832-

LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 12.865 157

31/12/2009 31/12/2008

Cassa e disponibilità liquide all'1/1/2009 5.420 5.263 Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 12.865 157 Cassa e disponibilità liquide al 31/12/2009 18.285 5.420

RICONCILIAZIONE

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NNOOTTAA IINNTTEEGGRRAATTIIVVAA PPAARRTTEE AA -- PPOOLLIITTIICCHHEE CCOONNTTAABBIILLII PPAARRTTEE BB -- IINNFFOORRMMAAZZIIOONNII SSUULLLLOO SSTTAATTOO PPAATTRRIIMMOONNIIAALLEE PPAARRTTEE CC -- IINNFFOORRMMAAZZIIOONNII SSUULL CCOONNTTOO EECCOONNOOMMIICCOO PPAARRTTEE DD -- AALLTTRREE IINNFFOORRMMAAZZIIOONNII

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PPAARRTTEE AA -- PPOOLLIITTIICCHHEE CCOONNTTAABBIILLII AA..11 -- PPaarrttee GGeenneerraallee Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il presente Bilancio è redatto secondo i principi internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB e le relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. La Società, sulla base delle determinazioni assunte a livello del gruppo bancario di appartenenza, ha adottato i principi contabili internazionali nella redazione del bilancio 2009 ai sensi del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005. L’applicazione dei Principi Contabili Internazionali è stata effettuata facendo riferimento anche al “Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio” (Framework). In assenza di un Principio o di una Interpretazione che si applichi specificamente ad una operazione, altro evento o circostanza, la direzione aziendale fa uso del proprio giudizio nello sviluppare e applicare un principio contabile al fine di fornire una informativa che sia: 1. rilevante ai fini delle decisioni economiche da parte degli

utilizzatori; 2. attendibile, in modo che il bilancio:

a) rappresenti fedelmente la situazione patrimoniale - finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari dell’entità;

b) rifletta la sostanza economica delle operazioni, altri eventi e

circostanze, e non meramente la forma legale; c) sia neutrale, in altre parole, scevra da pregiudizi; d) sia completa con riferimento a tutti gli aspetti rilevanti.

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Nell’esercitare il giudizio descritto, la direzione aziendale deve fare riferimento e considerare l’applicabilità delle seguenti fonti in ordine gerarchicamente decrescente: 3. le disposizioni e le guide applicative contenute nei Principi e

Interpretazioni che trattano casi simili o correlati; 4. le definizioni, i criteri di rilevazione e i concetti di misurazione per

la contabilizzazione delle attività, delle passività, dei ricavi e dei costi contenuti nel Quadro sistematico.

Nell’esprimere un giudizio la direzione aziendale può inoltre considerare le disposizioni più recenti emanate da altri organismi preposti alla statuizione dei principi contabili che utilizzano un Quadro sistematico concettualmente simile per sviluppare i principi contabili, altra letteratura contabile e prassi consolidate nel settore. Nel rispetto dell’art. 5 comma 1 del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, qualora in casi eccezionali, l’applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali risulti incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico, la disposizione non deve essere applicata. Nella nota integrativa sono spiegati i motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Nel bilancio d’impresa gli eventuali utili derivanti dalla deroga sono iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato. Sezione 2 – Principi generali di redazione Nel Bilancio, ai fini di presentazione e misurazione, sono stati seguiti i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB), le relative interpretazioni emanate dall’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologate dall’Unione Europea e le Istruzioni Banca d’Italia emanate in data 14 febbraio 2006, aggiornate in data 16 dicembre 2009, aventi per oggetto le istruzioni per la redazione dei bilanci degli intermediari finanziari iscritti nell’“elenco speciale”. Il Bilancio è costituito: (a) dallo stato patrimoniale; (b) dal conto economico; (c) dal prospetto della redditività complessiva;

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(d) dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto; (e) dal rendiconto finanziario; (f) dalla nota integrativa. Il bilancio è corredato di una relazione degli amministratori sull'andamento della gestione e sulla situazione della società. Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta, in modo veritiero e corretto, la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria e il risultato economico dell'esercizio. Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nelle Istruzioni emanate da Banca d’Italia, aventi per oggetto le istruzioni per la redazione dei bilanci degli intermediari finanziari iscritti nell’“elenco speciale” non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, rilevante, attendibile, comparabile e comprensibile, nella nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo. Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci, contrassegnate da numeri, da sottovoci, contrassegnate da lettere, e da ulteriori dettagli informativi, i “di cui” delle voci e delle sottovoci. Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico è indicato anche l'importo dell'esercizio precedente. Se i conti non sono comparabili, quelli relativi all'esercizio precedente sono adeguati; la non comparabilità e l'adattamento o l'impossibilità di questo sono segnalati e commentati nella nota integrativa. In conformità a quanto disposto dall’art. 5 del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l’euro come moneta di conto. In particolare, sia il Bilancio sia la Nota Integrativa sono redatti in unità di euro. Il Bilancio è redatto nella prospettiva della continuità dell’attività aziendale, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica, nel rispetto del principio di rilevanza e significatività dell’informazione, della prevalenza della sostanza sulla forma e nell’ottica di favorire la coerenza con le presentazioni future. Ogni classe rilevante di voci simili è esposta distintamente nel Bilancio. Le voci di natura o destinazione dissimile sono presentate distintamente a meno che siano irrilevanti.

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Le attività e le passività, i proventi e i costi non sono compensati salvo nei casi in cui ciò è espressamente richiesto o consentito da un Principio o da una Interpretazione. In presenza di fatti successivi alla data di riferimento che, ai sensi del principio IAS 10, comportano l’obbligo di eseguire una rettifica, si provvede ad effettuare tali rettifiche su tutti gli importi esposti in Bilancio che ne siano interessati. I fatti successivi che non comportano rettifica e che quindi riflettono circostanze che si sono verificate successivamente alla data di riferimento sono oggetto di informativa in nota integrativa nella successiva sezione 3 quando rilevanti e quindi in grado di influire sulle decisioni economiche degli utilizzatori. Si segnala che nel corso dell’esercizio, a seguito dell’aggiornamento alle istruzioni per la redazione dei bilanci degli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale, emanato da Banca d'Italia in data 16 dicembre 2009, la Società ha provveduto a classificare nella voce "Altri proventi e oneri di gestione" alcuni ricavi e costi derivanti da operazioni di locazione finanziaria non aventi una componente remunerazionale (cd. Mark up) che l'anno precedente erano stati inclusi nelle voci “Commissioni attive” e “Commissioni passive”. Nel rispetto del paragrafo 38 dello IAS 1, sono pertanto stati riclassificati anche gli importi comparativi: in particolare dalla voce "Commissioni attive" alla voce "Altri proventi e oneri di gestione" per un ammontare pari ad € 577.751 e dalla voce "Commissioni passive" sempre alla voce "Altri proventi e oneri di gestione" per un ammontare pari ad € 1.167.393. Si precisa che le suddette riclassifiche non hanno prodotto alcun effetto sull'utile e sul patrimonio netto al 31/12/08. Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Successivamente alla data di chiusura del bilancio non sono intervenuti eventi per la cui natura potrebbero verificarsi effetti sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria rappresentata nel presente bilancio. Sezione 4 - Altri aspetti Il presente bilancio di esercizio, ai sensi del D. Lgs. 58/98, è sottoposto a revisione contabile da parte della società PricewaterhouseCoopers S.p.A..

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AA..22 -- PPaarrttee rreellaattiivvaa aallllee pprriinncciippaallii vvooccii ddii bbiillaanncciioo Principi contabili Di seguito sono descritti i principi contabili che sono stati adottati con riferimento alle principali voci patrimoniali dell’attivo e del passivo per la redazione della situazione contabile al 31 dicembre 2009. I principi contabili utilizzati per la redazione del bilancio di Etruria Leasing S.p.A. tengono conto dei nuovi IAS/IFRS e delle modifiche da apportare a taluni principi già in vigore pubblicati dallo IASB e omologati dalla Commissione Europea ne corso del 2009, tra i quali: • la revisione dello IAS 1 (Presentazione del bilancio), che ha

introdotto il prospetto cd. del “comprehensive income” (redditività complessiva), prevedendo una specifica informativa negli schemi di bilancio e in nota integrativa;

• la modifica dell’IFRS 7 che ha introdotto la cd. “gerarchia” del fair

value (livello1, livello 2 e livello3). CREDITI Definizione Si definiscono Crediti e finanziamenti (c.d. Loans and Receivables – L&R) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati in un mercato attivo. Fanno eccezione le attività: (a) che si intendono vendere immediatamente o a breve, che

vengono classificate come possedute per la negoziazione, e quelle eventualmente iscritte al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico;

(b) quelle rilevate inizialmente come disponibili per la vendita; (c) quelle per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente

tutto l’investimento iniziale per cause diverse dal deterioramento del credito; in tal caso sono classificate come disponibili per la vendita.

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Criteri di iscrizione La prima iscrizione dei crediti per le operazioni di leasing avviene alla data in cui il locatario è autorizzato all’esercizio del suo diritto all’utilizzo del bene locato. Il valore di iscrizione iniziale dei contratti di leasing finanziario è pari al valore attuale dei pagamenti minimi comprensivi del valore dell’opzione di riscatto. I pagamenti minimi dovuti per il leasing sono i pagamenti richiesti o che possono essere richiesti al locatario nel corso della durata del leasing esclusi i canoni potenziali di locazione. Questi ultimi sono la parte dei canoni che non è prefissata nell’ammontare ma che è basata sul valore futuro di un parametro che cambia per motivi diversi dal passare del tempo (quali ad esempio le indicizzazioni), pertanto i conguagli di indicizzazione non rientrano nell’investimento netto e vengono ricondotti al credito esplicito. L’attualizzazione dei pagamenti minimi è effettuata al tasso di interesse implicito del leasing, ossia quel tasso che, all’inizio del leasing, fa sì che il valore attuale complessivo di pagamenti minimi derivanti dal leasing ed il valore residuo non garantito, sia uguale alla somma del fair value del bene locato e gli eventuali costi diretti iniziali del locatore. I costi diretti iniziali sono costi addizionali che sono direttamente attribuibili alla negoziazione e al perfezionamento di un’operazione di leasing. Sono esclusi dai costi diretti iniziali i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Tra i crediti, ai sensi degli IAS 32 e 39, viene considerato, nell’apposita voce “Altri finanziamenti”, il valore attuale dei pagamenti minimi di contratti in attesa di locazione e di contratti su beni in costruendo. Tali contratti, che non hanno ancora reso disponibile al conduttore il bene, hanno comunque originato un finanziamento al locatario erogato dalla società di leasing. Criteri di classificazione In ottemperanza al disposto dello IAS 17, la Società ha rilevato nello stato patrimoniale i beni concessi in leasing finanziario esponendoli come credito a un valore uguale all’investimento netto.

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La classificazione delle operazioni di leasing è stata effettuata sempre in osservanza del disposto dello IAS 17. Tale principio, infatti si applica a contratti che trasferiscono il diritto di utilizzo di beni e la classificazione si basa sulla attribuzione al locatore o al locatario dei rischi e dei benefici derivanti dalla proprietà di un bene locato. I rischi comprendono le possibilità di perdite derivanti da capacità inutilizzata o da obsolescenza tecnologica e di variazioni nel rendimento dovute a cambiamenti nelle condizioni economiche. I benefici possono essere rappresentati da un redditizio utilizzo atteso durante la vita economica del bene e da utili connessi alla rivalutazione o al realizzo del valore residuo. Un leasing è classificato come finanziario se trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà. Nel portafoglio contratti di leasing della Società l’opzione di acquisto del bene (riscatto) è quotata ad un prezzo che ci si attende sia sufficientemente inferiore al fair value del bene alla data alla quale si può esercitare l’opzione, cosicché, all’inizio del leasing, è ragionevolmente certo che essa sarà esercitata. La voce Crediti, con riferimento alla tipologia della controparte, comprende “Crediti verso banche”, “Crediti verso enti finanziari” e “Crediti verso la clientela”. La prima sottovoce comprende, oltre ad eventuali saldi attivi su c/c, i crediti originati da operazioni di leasing finanziario nei confronti di enti creditizi Nella terza sottovoce rientrano i crediti originati da operazioni di leasing finanziario nei confronti della clientela ordinaria. Per la classificazione dei crediti nelle “attività deteriorate” sono state recepite le disposizioni emanate dall’Organo di Vigilanza a fine 2009 sia in tema di redazione dei bilanci, che in materia di segnalazione di Matrice dei conti, con la nuova definizione di “scaduto” coerente con quella di cui alla normativa prudenziale. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Con riferimento al leasing finanziario, la rilevazione dei proventi finanziari del locatore è avvenuta con modalità che riflettono il tasso di rendimento implicito (periodico costante) dell’investimento netto del locatore. Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono diminuiti dei rimborsi in linea capitale impliciti nei canoni e delle rettifiche/riprese di valore.

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Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata un’analisi dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Ciò in particolare per i crediti “deteriorati”, relativi a contratti di locazione finanziaria risolti per inadempienza del locatario ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio. Questi sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario (per le operazioni di leasing il tasso implicito). I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo del credito, dell’eventuale bene oggetto della locazione finanziaria e delle eventuali garanzie. Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a conto economico. La componente della rettifica riconducibile all’attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il meccanismo del tasso di interesse effettivo ed imputata tra le rettifiche di valore. Il valore dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per tipologie di prodotto leasing: per stimare il valore della perdita latente in ciascuna tipologia, ne viene determinata la probabilità di default e vengono stimate le relative percentuali di perdita tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nel conto economico. Ad ogni data di chiusura del bilancio e delle situazioni infrannuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis alla stessa data.

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Criteri di cancellazione I crediti e finanziamenti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari dagli stessi derivanti o quando tali attività finanziarie sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà. In caso contrario i crediti e finanziamenti continuano ad essere rilevati in bilancio, sebbene la loro titolarità giuridica sia trasferita ad un terzo, per un importo pari al coinvolgimento residuo. Metodologie di determinazione del fair value Il fair value dei crediti è determinato considerando i flussi di cassa futuri, attualizzati ad un tasso risk free, corretti sulla base dei fattori di impairment attesi. Il fair value è calcolato per tutti i crediti afferenti il leasing ai soli fini di informativa. ATTIVITÀ MATERIALI Definizione Sono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai fini dell’espletamento dell’attività sociale ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell’esercizio. Criteri di iscrizione Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo, che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Il costo di un’attività materiale è rilevato come un’attività se, e soltanto se: • è probabile che i futuri benefici economici associati al bene

affluiranno all’azienda; • il costo del bene può essere attendibilmente determinato. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.

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Gli oneri finanziari sono contabilizzati secondo il trattamento contabile di riferimento previsto dallo IAS 23 e quindi rilevati come costo nell’esercizio in cui essi sono sostenuti. Criteri di classificazione Le attività materiali comprendono gli impianti, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella fornitura dei servizi aziendali o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Inoltre, qualora presenti, sono da classificare in tale voce i beni rivenienti da operazioni di leasing finanziario costituiti dai beni recuperati dall’utilizzatore a seguito del mancato esercizio dell’opzione di acquisto al termine del contratto o della definitiva chiusura dell’attività di recupero crediti susseguente alla risoluzione del contratto. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Le immobilizzazioni materiali sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di rilevare eventuali stime significativamente difformi dalle precedenti, è definita come: • il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia

utilizzabile dall’azienda o, • la quantità di prodotti o unità similari che l’impresa si aspetta di

ottenere dall’utilizzo dell’attività stessa. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, deve essere verificata la presenza di eventuali segnali che dimostrino che un’attività possa aver subito una perdita di valore (“impairment”). In caso di presenza dei segnali suddetti, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico.

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Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si da luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Criteri di cancellazione Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. ATTIVITÀ IMMATERIALI Definizione, criteri di iscrizione e classificazione Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito. Sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori, solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Ad ogni chiusura di bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L’ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile. Criteri di cancellazione Un'immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri.

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DEBITI E TITOLI IN CIRCOLAZIONE Definizione e criteri di iscrizione La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme ed è normalmente pari all’ammontare incassato. La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Criteri di classificazione La voce debiti comprende “Debiti verso banche”, “Debiti verso enti finanziari” e “Debiti verso la clientela”. La prima sottovoce espone la provvista della Società mentre la terza voce contiene debiti nei confronti della clientela per operazioni non ancora in decorrenza, nonché i depositi ricevuti a titolo cautelativo. La voce titoli in circolazione comprende i prestiti obbligazionari emessi. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato con il metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente imputati sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale della passività. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico.

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TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE Il trattamento di fine rapporto è considerato quale programma a benefici definiti e richiede come tale la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa. Il trattamento di fine rapporto del personale, quindi, è iscritto sulla base del suo valore attuariale. Ai fini dell'attualizzazione, si utilizza il metodo della Proiezione unitaria del credito, che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. A livello contabile, la componente attuariale è imputata direttamente a patrimonio netto, senza transitare dal conto economico. Pertanto gli utili o perdite attuariali sono presentati nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto. Si precisa che la Società, al 31 dicembre 2009, ha in essere un organico inferiore a n.50 dipendenti. FONDI PER RISCHI ED ONERI I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali originate da un evento passato per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri vengono effettuati esclusivamente quando: • esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di

un evento passato; • è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a

produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione; • può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare

dell’obbligazione.

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Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati. L’accantonamento al fondo è rilevato a conto economico. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando diventa improbabile che sia necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all’obbligazione, l’accantonamento viene stornato. ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI Definizione e criteri di iscrizione Sono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate nel rispetto della legislazione fiscale nazionale in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di imposta vigenti. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare la fiscalità corrente accoglie tra le passività fiscali le imposte dell’esercizio e tra le attività fiscali gli acconti e gli altri crediti d’imposta per ritenute d’acconto subite. Le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della Società di generare con continuità redditi imponibili positivi. Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con le sole eccezioni delle riserve in sospensione d’imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate d’iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione.

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Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce “Attività fiscali” e le seconde nella voce “Passività fiscali”. Criteri di classificazione e di valutazione Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Qualora le attività e passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresentata dalle imposte sul reddito. Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico (quali le valutazioni degli strumenti finanziari disponibili per la vendita o dei contratti derivati di copertura di flussi finanziari), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto. CONTO ECONOMICO - RICAVI I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria dell’impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall’apporto degli azionisti. Criteri di iscrizione I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente stimati. Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: • l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato; • è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione

affluiranno alla Società; • lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento

del bilancio può essere attendibilmente misurato;

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• i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente calcolati.

I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell’operazione. I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dalla Società. Tuttavia quando la recuperabilità di un valore già incluso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non è più probabile, è rilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato. I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il pagamento. I pagamenti minimi spettanti relativi ai leasing finanziari sono suddivisi tra proventi finanziari e riduzione del residuo credito. I proventi finanziari sono ripartiti lungo la durata del contratto di leasing in modo da ottenere un tasso di interesse costante sull’attività residua. CONTO ECONOMICO - COSTI Criteri di iscrizione I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate. AA..33 -- IInnffoorrmmaattiivvaa ssuull ffaaiirr vvaalluuee A.3.2 Gerarchia del fair value Ai fini di informativa, la determinazione del fair value delle obbligazioni emesse è stata effettuata, dalla Capogruppo, sulla base dei tassi swap rilevati alla data di valutazione, applicando gli spread di credito rilevati sul mercato relativamente ad analoghi prestiti emessi da istituti bancari o simili o utilizzando gli indici di credito. Tale metodologia di calcolo definisce il fair value di livello 2 nella scala gerarchica.

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PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

Cassa

Sezione 6 – Crediti – Voce 60

6.1 “Crediti verso banche”

Composizione

1. Depositi e conti correnti2. Finanziamenti 2.1 Pronti contro termine 2.2 Leasing finanziario 2.3 Factoring - pro-solvendo - pro-soluto 2.4 Altri finanziamenti3. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito4. Altre attività

Totale valore di bilancioTotale fair value

Totale 31/12/08

€ 308.702

€ 308.702

La presente parte B della nota integrativa è stata redatta sulla base degli schemi previsti dal documento della Bancad’Italia “Istruzioni per la redazione dei bilanci degli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale, degli IMEL, delleSGR e delle SIM”. Le tabelle con saldi pari a zero non vengono predisposte.

€ 266.560

Il fair value dei crediti verso banche è pari al costo ammortizzato in quanto trattasi di esposizioni a breve termine perle quali non si procede al calcolo dell'attualizzazione.

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

€ 18.285 € 5.420

€ 308.702

Totale 31/12/09

€ 749.859 € 749.859

€ 483.299

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6.3 “Crediti verso enti finanziari”

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate

1. Finanziamenti 1.1 Pronti contro termine 1.2 Leasing finanziario 155.481€ 10.044€ 302.167€ 10.044€ 1.3 Factoring - pro-solvendo - pro-soluto 1.4 Altri finanziamenti 623.636€ 2. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 11.216.000€ 3. Altre attività 253.289€

Totale valore di bilancio € 779.117 € 10.044 € 11.771.456 € 10.044 Totale fair value € 779.117 € 10.044 € 11.771.456 € 10.044

6.5 “Crediti verso la clientela”

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate1. Leasing finanziario 450.761.062€ 52.913.497€ 435.395.019€ 15.732.932€ di cui: senza opzione finale d’acquisto2. Factoring - pro-solvendo - pro-soluto3. Credito al consumo (incluse carte revolving )4. Carte di credito5. Altri finanziamenti 49.244.205€ 61.681.363€ di cui: da escussione di garanzie e impegni6. Titoli - titoli strutturati - altri titoli di debito7. Altre attività

Totale valore di bilancio € 500.005.267 € 52.913.497 € 497.076.382 € 15.732.932 Totale fair value 502.764.640€ 52.913.497€ 500.228.420€ 15.732.932€

Totale della voce 60 501.534.243€ 52.923.541€ 509.156.540€ 15.742.976€

ComposizioneTotale 31/12/09 Totale 31/12/08

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08Composizione

Al 31/12/2008, la voce "Titoli di debito" si riferisce al titolo junior sottoscritto nell'ambito dell'operazione dicartolarizzazione "Mecenate Leasing". Per maggiori dettagli sull'operazione di cui sopra, si rimanda a quantoillustrato nella parte D - Sezione 2 - Operazioni di cartolarizzazione, della presente Nota Integrativa.Con riferimento all'indicazione del fair value dei crediti verso enti finanziari, da un'analisi effettuata internamente sullatipologia dei crediti che la caratterizzano, si ritiene che il fair value possa non discostarsi in maniera significativa daivalori di bilancio.

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6.7 “Crediti”: attività garantite

VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG1. Attività in bonis garantite da: - Beni in leasing finanziario 483.299€ 483.299€ 33.618€ 33.618€ 244.318.933€ 244.318.933€ 243.551.919€ 243.551.919€ - Crediti per factoring - Ipoteche 678.462€ 678.462€ 687.931€ 687.931€ - Pegni 5.025.640€ 5.025.640€ 4.183.542€ 4.183.542€ - Garanzie personali 121.863€ 121.863€ 200.738.026€ 200.738.026€ 302.166€ 302.166€ 186.971.627€ 186.971.627€ - Derivati su crediti2. Attività deteriorate garantite da: - Beni in leasing finanziario 10.044€ 10.044€ 23.085.905€ 23.085.905€ 10.044€ 10.044€ 6.332.277€ 6.332.277€ - Crediti per factoring - Ipoteche 46.564€ 46.564€ 36.572€ 36.572€ - Pegni 1.003.711€ 1.003.711€ 725.959€ 725.959€ - Garanzie personali 28.777.318€ 28.777.318€ 8.638.124€ 8.638.124€ - Derivati su crediti

Totale 483.299€ 483.299€ 165.525€ 165.525€ 503.674.559€ 503.674.559€ 312.210€ 312.210€ 451.127.951€ 451.127.951€

VE = valore di bilancio delle esposizioniVG = fair value delle garanzie

Totale 31/12/09

Crediti verso la clientela

Crediti verso enti finanziariCrediti verso banche Crediti verso

la clientelaCrediti verso enti

finanziari

Crediti verso

banche

Totale 31/12/08

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Sezione 10 - Attività materiali – Voce 100

10.1 Composizione della voce 100 "Attività materiali"

Attività valutate al costo

Attività valutate

al fair value o rivalutate

Attività valutate al costo

Attività valutate

al fair value o rivalutate

1. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili 16.976€ 16.852€ d) strumentali 42.012€ 41.539€ e) altri 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri

Totale 1 58.988€ 58.391€ 2. Attività riferibili al leasing finanziario 2.1 beni inoptati 2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione 1.519.594€ 1.519.594€ 2.3 altri beni

Totale 2 1.519.594€ 1.519.594€ 3. Attività detenute a scopo di investimento 2.105€ di cui: concesse in leasing operativo

Totale 3 2.105€ Totale (1+2+3) 1.580.687€ 1.577.985€

Totale (attività al costo e rivalutate)

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

Voci/Valutazione

1.580.687€ 1.577.985€

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10.2 "Attività materiali": variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Strumentali Altri TotaleA. Esistenze iniziali -€ 1.519.594€ 16.852€ 41.539€ -€ 1.577.985€ B. Aumenti B.1 Acquisti 5.411€ 14.681€ 2.105€ 22.197€ B.2 Riprese di valore B.3 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.4 Altre variazioniC. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti 5.287€ 14.208€ 19.495€ C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Altre variazioniD. Rimanenze finali -€ 1.519.594€ 16.976€ 42.012€ 2.105€ 1.580.687€

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Sezione 11 - Attività immateriali - Voce 110

11.1 Composizione della voce 110 "Attività immateriali"

Attività valutate al costo

Attività valutate

al fair value

Attività valutate al costo

Attività valutate

al fair value

1. Avviamento2. Altre Attività immateriali: 2.1 di proprietà - generate internamente - altre 479.717€ 507.302€ 2.2 acquisite in leasing finanziario

Totale 2 479.717€ 507.302€ 3. Attività riferibili al leasing finanziario: 3.1 beni inoptati 3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione 3.3 altri beni

Totale 34. Attività concesse in leasing operativo

Totale (1+2+3+4) 479.717€ 507.302€ Totale

11.2 "Attività immateriali": variazioni annue

A. Esistenze inizialiB. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Variazioni positive di fair value - a patrimonio netto - a conto economico B.4 Altre variazioniC. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore - a patrimonio netto - a conto economico C.4 Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto - a conto economico C.5 Altre variazioniD. Rimanenze finali

Gli incrementi si riferiscono, in prevalenza, a spese sostenute nell'esercizio perimplementazioni relative al sistema informatico.

Voci/Valutazione

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

507.302€ 479.717€

Totale 31/12/09

507.302€

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo in quanto attendibilmente determinato ed in quantoapportatrici di futuri benefici economici.

194.329€

221.914€

479.717€

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Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali

12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

Attività fiscalia) correnti 1.609.485€ 1.667.929€ b) anticipate 611.363€ -€

Totale 2.220.848€ 1.667.929€

12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

Passività fiscalia) correnti 2.473.329€ 1.608.781€ b) differite 122.515€ 330.113€

Totale 2.595.844€ 1.938.894€

12.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

1. Esistenze iniziali -€ -€ 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 608.725€ a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 608.725€ 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 2.638€ 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni4. Importo finale 611.363€ -€

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12.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

1. Esistenze iniziali 330.113€ 835.351€ 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 1.004€ 2.3 Altri aumenti 5.223€ 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio 132.864€ 506.242€ a) rigiri 132.864€ 506.242€ b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 79.957€ 4. Importo finale 122.515€ 330.113€

Sezione 14 - Altre attività – Voce 140

Voci Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

Anticipi a fornitori e professionisti 2.866.996€ 1.030.263€ Fatture da emettere BancaEtruria 223.881€ 237.180€ Depositi cauzionali 72.493€ 72.993€ Erario c/rimborsi 69.933€ 38.468€ Anticipo d'imposta del T.F.R. 9.615€ 13.660€ Credito erario c/IVA -€ 2.417.465€ Credito erario c/IVA a rimborso 56.810€ 4.056.810€ Risconti attivi 14.146€ 29.382€ Altre 172.166€ 346.779€

Totale 3.486.040€ 8.243.000€

La diminuzione del credito IVA è dovuta principalmente all'applicazione del regime del cd. "reverse charge" suifabbricati strumentali.

La diminuzione della voce "credito IVA a rimborso" è dovuta all'accredito di € 4.000.000 per il credito IVA anno2007.

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PASSIVO

Sezione 1 – Debiti - Voce 10

1.1 Debiti

verso banche verso enti finanziari

verso clientela verso banche verso enti

finanziariverso

clientela 1. Finanziamenti 1.1 Pronti contro termine 1.2 altri finanziamenti 500.416.014€ 11.403.324€ 472.764.017€ 10.148.617€ 2. Altri debiti 490.083€

Totale 500.906.097€ 11.403.324€ 472.764.017€ 10.148.617€ Fair value 500.906.097€ 11.403.324€ 472.764.017€ 10.148.617€

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08 Voci

Con riferimento all'indicazione del fair value dei debiti verso la clientela, da un'analisi effettuata internamente sullatipologia dei debiti che la caratterizzano, si ritiene che il fair value possa non discostarsi in maniera significativa dai valoridi bilancio.

Il fair value dei debiti verso banche è pari al costo ammortizzato in quanto trattasi di esposizioni a breve termine per lequali non si procede al calcolo dell'attualizzazione.

Nei debiti verso le banche, € 364.704.822 sono verso la Capogruppo mentre € 1.073.768 sono verso Banca Federico delVecchio S.p.A. (società facente parte del Gruppo BancaEtruria).

I debiti verso la clientela sono composti principalmente da anticipi da clienti per contratti non ancora in decorrenza.

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Sezione 2 – Titoli in circolazione - Voce 20

2.1 Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione”

L1 L2 L3 L1 L2 L3 1. Titoli 12.141.620€ 12.485.556€ 17.268.100€ 11.983.200€ 4.995.416€ - obbligazioni 12.141.620€ 12.485.556€ 12.272.684€ 11.983.200€ - strutturate - altre 12.141.620€ 12.485.556€ 12.272.684€ 11.983.200€ - altri titoli 4.995.416€ 4.995.416€ - strutturati - altri 4.995.416€ 4.995.416€

Totale 12.141.620€ 12.485.556€ 17.268.100€ 11.983.200€ 4.995.416€

Al 31/12/2008 l'importo della voce "altri titoli" è costituito da polizze di credito commerciali.

L1 = Livello 1L2 = Livello 2L3 = Livello 3

2.2 titoli subordinati

Data di scadenza Divisa Saldo

contabile

2018 Euro 12.141.62012.141.620

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

L'importo della voce "obbligazioni" è costituito dal prestito obbligazionario subordinato, sottoscritto dalla Capogruppo per €7.000.000 e da Banca Federico Del Vecchio S.p.A. (società del Gruppo BancaEtruria) per € 5.000.000, con i relativi interessidi competenza maturati nel periodo e non ancora liquidati.

Valore di bilancio

Valore di bilancio

Fair value Fair value Passività

Tasso Data di emissione Tipologie/Voci

(*) Trattasi di Prestito Obbligazionario di tipo callable, in quanto è prevista la facoltà per la Società di procedere al rimborsoanticipato nel 2013.

Totalemar-08 variabile

Prestito subordinatotipo Lower Tier II (*)

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Sezione 7 – Passività fiscali - Voce 70

Nella presente voce figurano le passività fiscali correnti e differite.

Si rimanda a quanto esposto nella Sezione 12 dell'attivo "Attività e passività fiscali".

Sezione 9 − Altre passività − Voce 90

9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”

Voci

Debiti verso fornitori Debito erario c/IVAFatture da ricevereFatture da ricevere da BancaEtruriaDebiti verso l'Erario per ritenuteDebiti verso l'Erario per imposta sostitutivaDipendenti competenze da liquidareDebiti verso enti previdenziali e assistenzialiDebiti verso assicurazioniAltre

Totale

Sezione 10 − Trattamento di fine rapporto del personale − Voce 100

10.1 "Trattamento di fine rapporto del personale": variazioni annue

A. Esistenze inizialiB. Aumenti B1. Accantonamento dell’esercizio B2. Altre variazioni in aumentoC. Diminuzioni C1. Liquidazioni effettuate C2 . Altre variazioni in diminuzioneD. Esistenze finali

Ai sensi dello IAS 19 il TFR è considerato un fondo a prestazioni definite, il cui valore è quindi determinato secondometodologie statistico-attuariali.

1.303.439€

30.925€ 8.512€

1.212.295€

106.157€ 81.227€

7.005.309€

3.052.973€ 373.048€

2.671.279€ 133.926€ 144.425€ 26.118€

138.080€

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

1.212.295€ 1.033.423€

110.555€ 11.514€

Totale 31/12/09

121.921€ 332.573€ 10.966€

Totale 31/12/08

6.296.513€ -€

527.426€ 684.768€

323.977€ 3.152€

8.165.580€

137.505€ 69.784€ 28.862€ 93.593€

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Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri - Voce 110

11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

A. Fondi di quiescenza aziendaliB. Altri fondi per rischi e oneri B.1 Controversie legali 110.000€ B.2 Controversie fiscali 336.830€ B.3 Altri

Totale 446.830€ -€

11.2 Variazioni nell'esercizio della voce 110 "Fondi per rischi e oneri"

1. Esistenze iniziali -€ -€ 2. Aumenti 2.1 Accantonamento dell'esercizio 446.830€ 2.2 Altri aumenti3. Diminuzioni 3.1 Utilizzi 3.2 Altre diminuzioni4. Importo finale 446.830€ -€

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

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Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170

12.1 Composizione della voce 120 “Capitale”

12.5 Altre informazioni

Composizione e variazioni della voce 160 “Riserve”

Legale Utili portatia nuovo Altro Totale

A. Esistenze iniziali 887.198€ -€ 2.985.269€ 3.872.467€ B. Aumenti B.1 Attribuzioni di utili 50.964€ 77.232€ 128.196€ B.2 Altre variazioni 9.592€ 9.592€ C. Diminuzioni C.1 Utilizzi - copertura perdite - distribuzione - trasferimento a capitale C.2 Altre variazioniD. Rimanenze finali 938.162€ -€ 3.072.093€ 4.010.255€

Composizione e variazioni della voce 170 “Riserve da valutazione”

Leggi specialidi

rivalutazione

Actuarial Gains/Losses

T.F.R Altro Totale

A. Esistenze iniziali 2.102.247€ -€ -€ 2.102.247€ B. Aumenti B1. Variazioni positive di fair value B2. Altre variazioniC. Diminuzioni C1. Variazioni negative di fair value 11.514-€ C2. Altre variazioni 9.592-€ D. Rimanenze finali 2.102.247€ 21.106-€ -€ 2.081.141€

1.1 Azioni ordinarie 1.2 Altre azioni (da specificare)

ImportoTipologie

18.409.661€ 1. Capitale

La colonna "leggi speciali di rivalutazione" si riferisce alla riserva costituita ai sensi della ex Legge 413/91.

Il Capitale Sociale, costituito da n° 356.431 azioni da nominali € 51,65, è interamente sottoscritto e versato.

Riserve derivanti dalla destinazione degli utili di precedenti esercizi.

Nel di cui "Esistenze iniziali" della colonna "Altro" è ricompresa la riserva di FTA IAS pari a € 200.983.

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PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1 – Interessi - Voci 10 e 20

1.1 Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre

operazioni Totale

31/12/09 Totale

31/12/08 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione2. Attività finanziarie valutate al fair value3. Attività finanziarie disponibili per la vendita4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza5. Crediti 5.1 Crediti verso banche 4.496€ 4.496€ 1.093€ 5.2 Crediti verso enti finanziari 807.824€ 18.634€ 826.458€ 1.589.302€ 5.3 Crediti verso clientela 19.430.817€ 19.430.817€ 29.484.930€ 6. Altre attività 64.193€ 64.193€ 7. Derivati di copertura

Totale 807.824€ 19.453.947€ 64.193€ 20.325.964€ 31.075.325€

1.3 Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”

Voci/Forme tecniche Finanziamenti Titoli Altro Totale 31/12/09

Totale 31/12/08

1. Debiti verso banche 8.704.275€ 8.704.275€ 23.030.555€ 2. Debiti verso enti finanziari 5.107€ 5.107€ 23.768€ 3. Debiti verso clientela4. Titoli in circolazione 782.754€ 782.754€ 845.911€ 5. Passività finanziarie di negoziazione6. Passività finanziarie valutate al fair value7. Altre passività 1.445€ 1.445€ 1.926€ 8. Derivati di copertura

Totale 8.704.275€ 782.754€ 6.552€ 9.493.581€ 23.902.160€

La presente parte C della nota integrativa è stata redatta sulla base degli schemi previsti dal documento della Banca d’Italia “Istruzioni per la redazione dei bilanci degliintermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale, degli IMEL, delle SGR e delle SIM”. Le tabelle con saldi pari a zero non vengono predisposte.

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Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40

2.1 Composizione della voce 30 “Commissioni attive”

Dettaglio Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

1. operazioni di leasing finanziario 1.498.515€ 1.386.831€ 2. operazioni di factoring3. credito al consumo4. attività di merchant banking5. garanzie rilasciate6. servizi di: - gestione fondi per conto terzi - intermediazione in cambi - distribuzione prodotti - altri7. servizi di incasso e pagamento8. servicing in operazioni di cartolarizzazione 16.460€ 35.267€ 9. altre commissioni

Totale 1.514.975€ 1.422.098€

2.2 Composizione della voce 40 “Commissioni passive”

Dettaglio/Settori Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

1. garanzie ricevute2. distribuzione di servizi da terzi 72.607€ 49.977€ 3. servizi di incasso e pagamento4. altre commissioni 340.841€ 457.753€

Totale 413.448€ 507.730€

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Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 100

specifichedi

portafoglio specifichedi

portafoglio1. Crediti verso banche - per leasing 352€ 352€ - per factoring - altri crediti2. Crediti verso enti finanziari - per leasing 161€ 161€ 84€ - per factoring - altri crediti3. Crediti verso clientela - per leasing 4.334.427€ 374.952€ 598.135€ 46.664€ 4.064.580€ 1.325.483€ - per factoring - per credito al consumo - altri crediti

Totale 4.334.427€ 375.465€ 598.135€ 46.664€ 4.065.093€ 1.325.567€

Nelle rettifiche specifiche confluiscono anche le minusvalenze su alienazioni cespiti di pratiche in contenzioso.

8.1 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”

Totale 31/12/08 Voci/Rettifiche

Rettifiche di valore Riprese di valore Totale

31/12/09

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Sezione 9 - Spese Amministrative - Voce 110

9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

1. Personale dipendente a) salari e stipendi 1.527.983€ 1.395.510€ b) oneri sociali 399.724€ 391.813€ c) indennità di fine rapporto 16.540€ 17.685€ d) spese previdenziali 5.949€ 6.418€ e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 113.464€ 110.203€ f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili - a contribuzione definita - a benefici definiti g) versamenti ai fondi previdenza complementare esterni - a contribuzione definita - a benefici definiti h) altre spese 169.472€ 199.353€ 2. Altro personale in attività3. Amministratori e Sindaci 206.596€ 237.293€ 4. Personale collocato a riposo5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende 895.718-€ 609.966-€ 6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società 261.570€ 155.374€

Totale 1.805.580€ 1.903.685€

9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria

Dirigenti n. 1 Quadri Direttivi n. 11 Impiegati full-time n. 16 Impiegati part-time n. 8

Totale n. 36

9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08 Consulenze amministrative e legali 126.463€ 90.070€ Postali e telefoniche 105.250€ 118.171€ Spese di outsourcing 330.293€ 221.305€ Società di revisione 53.026€ 44.755€ Spese operazione di cartolarizzazione 13.740€ 589.093€ Bolli e valori bollati 26.840€ 30.377€ Assistenza tecnica ed informatica 229.923€ 269.189€ Acquisto materiali di consumo 24.476€ 23.240€ Contributi associativi 28.512€ 27.242€ Polizze assicurative 30.168€ 30.808€ Pubblicità e rappresentanza 10.630€ 7.387€ Fitti passivi 442.320€ 434.709€ Utenze 48.615€ 38.478€ Manutenzioni e pulizia locali 36.219€ 29.252€ Altre spese 112.957€ 113.803€

Totale 1.619.432€ 2.067.879€

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Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120

Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento(a)

Rettifiche divalore per

deterioramento(b)

Riprese di valore

(c)

Risultato netto

(a+b-c)

1. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili 5.287€ 5.287€ d) strumentali 14.208€ 14.208€ e) altri 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri2. Attività riferibili al leasing finanziario3. Attività detenute a scopo di Investimento di cui: concesse in leasing operativo

Totale 19.495€ 19.495€

Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130

Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento(a)

Rettifiche divalore per

deterioramento(b)

Riprese di valore

(c)

Risultato netto

(a+b-c)

1. Avviamento2. Altre Attività immateriali 2.1 di proprietà 221.914€ 221.914€ 2.2 acquisite in leasing finanziario3. Attività riferibili al leasing finanziario4. Attività concesse in leasing operativo

Totale 221.914€ 221.914€

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Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 150

13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

A. Fondi di quiescenza aziendaliB. Altri fondi per rischi e oneri B.1 Controversie legali 110.000€ B.2 Controversie fiscali 336.830€ B.3 Altri

Totale 446.830€ -€

Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione - Voce 160

14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi di gestione”

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

Altri proventiRecupero spese relative a contratti di leasing 424.047€ 437.033€ Recupero premi assicurativi 364.921€ 197.779€ Recuperi da Gruppo Etruria 251.949€ 194.445€ Sopravvenienze attive 677.127€ 384.867€ Chiusura cartolarizzazione 267.429€ -€ Altri proventi 34.700€ 89.263€

Totale A 2.020.173€ 1.303.387€

14.2 Composizione della voce 160 “Altri oneri di gestione”

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

Altri oneriSpese legali 266.116€ 350.522€ Oneri su beni recuperati 134.304€ 149.805€ Premi assicurativi 455.650€ 367.519€ Risarcimenti passivi 510.525€ 194.355€ Sopravvenienze passive 211.584€ 276.589€ Altri oneri 525.979€ 379.753€

Totale B 2.104.158€ 1.718.543€

Totale (A-B) 83.985-€ 415.156-€

Nell'esercizio 2009 sono stati effettuati accantonamenti a fondi per rischi e oneri per fronteggiare eventualisoccombenze in controversie legali (€ 110.000) e fiscali a seguito del verbale dell’Agenzia delle Entrate, riferitoall’anno 2006, per il quale non è stato ancora notificato l’avviso di accertamento (€ 336.830).

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Sezione 17 - Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 190

17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

1. Imposte correnti 2.473.329€ 1.608.781€ 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio4. Variazione delle imposte anticipate 608.725-€ 5. Variazione delle imposte differite 132.864-€ 506.242-€

Imposte di competenza dell’esercizio 1.731.740€ 1.102.539€

Le imposte sono calcolate nella misura del 27,50% per l'IRES e del 4,82% per l'IRAP.

17.2 - Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

31/12/09 Utile ante imposte 3.671.581€

IRES teorica calcolata in base all'aliquota nazionale 1.009.685€ Effetto fiscale di costi/ricavi non deducibili/non imponibili 818.235€ Differenze temporanee 631.730-€

IRAP 535.550€ Imposte sul reddito dell’esercizio 1.731.740€

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Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni

19.1 - Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive

Banche Enti finanziari Clientela Banche Enti

finanziari Clientela

1. Leasing finanziario - beni immobili 3.525€ 17.410€ 10.969.958€ 90€ 2.273€ 516.337€ 11.509.593€ 18.836.187€ - beni mobili 108€ 2.697.339€ 354€ 539.346€ 3.237.147€ 4.514.687€ - beni strumentali 1.117€ 5.763.520€ 278€ 439.837€ 6.204.752€ 7.534.511€ - beni immateriali2. Factoring - su crediti correnti - su crediti futuri - su crediti acquistati a titolo definitivo - su crediti acquistati al di sotto del valore originario - per altri finanziamenti3. Credito al consumo - prestiti personali - prestiti finalizzati - cessione del quinto4. Garanzie e impegni - di natura commerciale - di natura finanziaria

Totale 3.525€ 18.635€ 19.430.817€ 90€ 2.905€ 1.495.520€ 20.951.492€ 30.885.385€

Totale 31/12/08Voci /Controparte

Interessi attivi Commissioni attiveTotale

31/12/09

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PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI

Sezione 1 - Riferimenti specifici sull'attività svolta

A. LEASING FINANZIARIO

A.1 – Riconciliazione tra l’investimento lordo e il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti

A.2 – Classificazione per fasce temporali delle esposizioni deteriorate, dei pagamenti minimi dovuti e degli investimenti lordi

di cui: valore residuo garantito

- a vista 545.301€ 6.933.679€ 1.721.968€ 8.655.647€ 270.237€

- fino a 3 mesi 820.473€ 12.421.038€ 3.513.470€ 15.934.508€ 469.244€

- oltre 3 mesi fino a 1 anno 3.460.155€ 55.739.914€ 14.367.550€ 70.107.464€ 4.753.183€

- oltre 1 anno fino a 5 anni 12.943.668€ 197.217.154€ 48.395.690€ 245.612.845€ 20.663.484€

- oltre 5 anni 19.200.574€ 175.134.979€ 42.314.533€ 217.449.513€ 53.959.521€

- durata indeterminata 22.927.248€ 4.944.985€ 4.944.985€ 1.621.102€

Totale 59.897.419€ 452.391.749€ 110.313.212€ 562.704.961€ 81.736.772€

Quota capitale

Quota interessi di cui: valore residuo non garantito

L’investimento lordo, inteso come somma dei pagamenti minimi dovuti e di qualsiasi valore residuo non garantito spettante al locatore, è corrispondente alla sommatoria deipagamenti minimi dovuti al valore attuale, inteso come somma tra pagamenti richiesti o che possono essere richiesti dal locatore – esclusi i canoni potenziali (indicizzazioni)– costi per servizi ed imposte pagati dal locatore ed a questi rimborsati, qualsiasi valore residuo garantito, prezzo di riscatto di cui è ragionevole supporre l’esercizio, se iltasso utilizzato coincide con il tasso del contratto di locazione finanziaria.

Nel di cui "Valore Residuo non Garantito" è stato riportato il valore dell'opzione di riscatto.

FasceTemporali

Totale 31/12/09

ESPOSIZIONI DETERIORATE

Pagamenti minimi Investimenti lordi

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Etruria Leasing S.p.A.A.3 - Classificazione dei finanziamenti di leasing finanziario per qualità e per tipologia di bene locato

di cui: sofferenze

di cui: sofferenze

A. Beni immobili: - Terreni - Fabbricati 275.757.367€ 270.607.943€ 39.123.113€ 2.718.946€ 10.260.173€ 958.662€ B. Beni strumentali 121.644.186€ 108.595.116€ 10.503.212€ 2.304.587€ 4.021.330€ 1.644.036€ C. Beni mobili: - Autoveicoli 38.906.865€ 38.999.080€ 2.297.733€ 470.692€ 1.455.995€ 734.307€ - Aeronavale e ferroviario 15.091.425€ 17.495.047€ 999.483€ 436.022€ 5.478€ - altriD. Beni immateriali: - Marchi - Software - altri

Totale 451.399.843€ 435.697.185€ 52.923.541€ 5.930.247€ 15.742.976€ 3.337.005€

A.4 - Classificazione dei beni riferibili al leasing finanziario

Totale 31/12/09

Totale31/12/08

Totale31/12/09

Totale31/12/08

Totale31/12/09

Totale31/12/08

A. Beni immobili: - Terreni - Fabbricati € 1.519.594 € 1.519.594B. Beni strumentaliC. Beni mobili: - Autoveicoli - Aeronavale e ferroviario - AltriD. Beni immateriali: - Marchi - Software - Altri

Totale € 1.519.594 € 1.519.594

Beni inoptati Beni ritirati a seguito di risoluzione Altri beni

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08Finanziamenti deteriorati

Totale 31/12/09 Totale 31/12/08

Finanziamenti in bonis

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A.5 - Dinamica delle rettifiche di valore

Rettifiche di valore

Trasferimentida altro status

Altre variazioni positive

Riprese di valore

Trasferimentiad altro status Cancellazioni Altre variazioni

negativeSpecifiche su attività deteriorate Leasing immobiliare - sofferenze 50.669€ 224.758€ 34.379€ 241.048€ - incagli 39.048€ 278.063€ 34.920€ 282.191€ - esp.ristrutturate - esp.scadute 3.647€ 33.101€ 1.915€ 34.833€ Leasing strumentale - sofferenze 2.537.328€ 2.715.350€ 181.186€ 5.071.492€ - incagli 214.328€ 267.320€ 60.465€ 141.016€ 280.168€ - esp.ristrutturate - esp.scadute 48.389€ 1.631€ 8.569€ 39.729€ 18.859€ Leasing mobiliare - sofferenze 701.655€ 607.015€ 363.073€ 945.597€ - incagli 8.891€ 85.032€ 2.120€ 91.803€ - esp.ristrutturate - esp.scadute 21.793€ 5.314€ 19.220€ 7.888€ Leasing immateriale - sofferenze - incagli - esp.ristrutturate - esp.scadute

Totale A 3.625.748€ 4.217.584€ 8.569€ 737.007€ 141.016€ 6.973.879€ Di portafoglio su altre attività - leasing immobiliare 97.995€ 132.594€ 12.119€ 218.470€ - leasing strumentale 124.524€ 315.713€ 14.415€ 425.822€ - leasing mobiliare 44.705€ 57.811€ 21.460€ 81.056€ - leasing immateriale

Totale B 267.224€ 506.118€ 47.994€ 725.348€ Totale 3.892.972€ 4.723.703€ 8.569€ 785.001€ 141.016€ 7.699.226€

Rettifichedi valore

finaliVoce

Variazioni in aumento Variazioni in diminuzioneRettifichedi valoreiniziali

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A.6 - Altre informazioni

A.6.1 - Descrizione generale dei contratti significativi

TIPOLOGIA BENE LOCATO

VALORE INIZIALE

DEBITO RESIDUO AL 31/12/2009

DURATA (CANONI) PERIODICITA' FISSO /

INDICIZZATOIMMOBILE 11.500.000 8.066.786 144 MENSILE INDICIZZATONAVALE 9.100.000 7.255.708 153 MENSILE INDICIZZATO

IMMOBILE 7.500.000 6.546.187 216 MENSILE INDICIZZATOIMMOBILE 8.000.000 6.412.150 180 MENSILE INDICIZZATOIMMOBILE 7.500.000 6.047.833 180 MENSILE INDICIZZATOIMMOBILE 7.400.000 5.898.874 180 MENSILE INDICIZZATOIMMOBILE 5.824.000 5.817.526 215 MENSILE INDICIZZATOIMMOBILE 7.161.082 5.322.024 133 MENSILE INDICIZZATOIMMOBILE 7.202.551 5.319.627 216 MENSILE INDICIZZATOIMMOBILE 5.045.007 5.011.402 209 MENSILE INDICIZZATO

A.6.2 - Altre informazioni sul leasing finanziario

Canoni potenziali rilevati come proventi dell'esercizio

A.6.3 - Operazioni di retrolocazione (lease back)

Al 31 dicembre 2009 i crediti per beni concessi in locazione finanziaria riferibili ad operazioni di retrolocazione (cd. lease back) risultano pari a € 48.173.808.

Sono di seguito indicati i principali e più significativi contratti di locazione finanziaria in corso, alla data di redazione del bilancio:

I canoni potenziali rilevati come proventi dell'esercizio, ovvero la parte dei canoni che non è prefissata nell'ammontare ma che è basata sul valore futuro di un parametro che cambia per motivi diversi dal passare del tempo, sono rilevati a conto economico nella voce interessi attivi e presentano, al 31/12/2009, un saldo negativo di € 5.198.328.

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D. GARANZIE E IMPEGNI

D.1 - Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela

2) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela

3) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) Enti finanziari i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto c) Clientela i) a utilizzo certo € 127.914.773 € 97.669.533 ii) a utilizzo incerto

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione

5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi

6) Altri impegni irrevocabiliTotale € 127.914.773 € 97.669.533

Operazioni Importo 31/12/08Importo 31/12/09

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Sezione 2 - Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività C.1 Operazioni di cartolarizzazione INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA La cartolarizzazione consente di realizzare una forma di provvista alternativa all’indebitamento diretto e si sostanzia in una cessione di crediti futuri rinvenienti da contratti di locazione finanziaria.

In data 22/07/2009 è stata chiusa anticipatamente (unwinding), tramite esercizio dell’opzione di clean up call, l’operazione di cartolarizzazione dei crediti perfezionata ai sensi e per gli effetti della Legge 130/99, di crediti in bonis derivanti da contratti di leasing finanziario, per un importo di circa 207 mln/€ ceduti il 10 dicembre 2003 alla società veicolo Mecenate Leasing S.P.V. S.r.l., società costituita nel settembre 2003 ai sensi dell’articolo 3 delle Legge 130/99 ed iscritta nell’apposito Registro Speciale ex art. 107 T.U.B.

La clean up call, contrattualmente prevista, è stata realizzata al

verificarsi della condizione per la quale il portafoglio crediti in essere risultava inferiore al 10% del valore del portafoglio originariamente cartolarizzato.

Alla data di unwinding dell’operazione, Mecenate Leasing

S.P.V. S.r.l. ha rimborsato tutti i titoli obbligazionari in circolazione, tra cui il titolo Junior di € 11.216.000 sottoscritto per intero dalla Società. Alla stessa data Mecenate Leasing ha venduto il portafoglio crediti in essere ad Etruria Leasing per un controvalore complessivo di € 9.877.781,79 di cui euro 491.889,21 quale prezzo di acquisto dei crediti relativi a posizioni in default, stimati al valore “equo” da parte di un “valutatore indipendente”, come previsto dall’Organo di Vigilanza”, ed € 9.385.892,58 per l’acquisto di crediti relativi a posizioni in bonis e delinquent.

Contestualmente il finanziamento erogato da Etruria Leasing

per il perfezionamento dell’operazione di chiusura a Mecenate Leasing di € 9.877.781,79 è stato compensato dal riacquisto del portafoglio crediti citato.

L’operazione si è chiusa con un impatto economico positivo:

nel Payment Report finale del 22/07/2009 sono stati distribuiti € 96.569,76 per interessi, € 478.131,03 per additional return ed € 244.258,47 per final payment to Junior Noteholders.

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Di seguito, per completezza, si forniscono le principali caratteristiche dell’operazione di cartolarizzazione chiusa nell’anno.

Il portafoglio dei crediti ceduti era stato selezionato secondo criteri selettivi, dettati anche dalle Agenzie di Rating e suddiviso in quattro pool:

- contratti stipulati dalla società del Gruppo incorporata Aci

Leasing Centro Italia S.p.A.; - contratti di leasing del comparto targato; - contratti di leasing del comparto mobiliare; - contratti di leasing del comparto immobiliare.

A livello di distribuzione territoriale, il portafoglio presentava una concentrazione del 94,50% nell’Italia Centrale, di cui il 65,30% in Toscana ed il 17,90% nel Lazio.

L’operazione era stata realizzata determinando un excess spread di circa 1,8 mln/€, derivante dall’attualizzazione dei flussi delle quote di interessi relative ai crediti ceduti.

L’attività di Servicer, per la gestione amministrativa delle

pratiche cedute e relativi incassi, è stata effettuata da Etruria Leasing.

L’attività di Corporate Servicer Provider è stata effettuata da

Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio S.C..

L’operazione si è articolata con l’emissione di titoli dotati di rating pari a circa 198 mln/€ e di un titolo subordinato Junior, a garanzia dell’operazione, sottoscritto integralmente dalla Società, pari a circa 11 mln/€, remunerati a tasso variabile base euribor 3/M maggiorato di uno spread correlato al livello di rating attribuito dalle Agenzie Standard and Poor’s e Fitch Rating Ltd., come evidenziato nel prospetto seguente:

Titoli Rating Importo

Titoli Emessi Spread

Senior Notes Classe A1 AAA 41.500.000,00 27 bp. Senior Notes Classe A2 AAA 140.100.000,00 28 bp. Senior Notes Classe B A 16.600.000,00 65 bp. Junior Notes Classe C No 11.216.000,00 200 bp. Importo Collocamento 209.416.000,00

La struttura finanziaria dell’operazione prevedeva il pagamento

trimestrale di interessi ai detentori dei titoli. L’ammortamento dei titoli è avvenuto a decorrere dal 18° mese dalla data di emissione (payment date ottobre 2005).

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Al fine di immunizzare l’operazione dal rischio di tasso, era

stato concluso un contratto di interest rate swap per coprire la parte del portafoglio a tasso fisso e quello indicizzato.

Tutte le tranche dei titoli dotati di rating sono state offerte ad

investitori istituzionali, sono quotate presso la Borsa del Lussemburgo ed accentrate su Monte Titoli.

Con l’unwinding tutti i contratti della cartolarizzazione sono stati

terminati e ciascuna parte interessata ed intervenuta nei contratti stessi ha confermato l’accettazione del termine dei contratti medesimi, mediante la sottoscrizione di una specifica “Termination Letter” datata 20 luglio 2009. Conseguentemente sono terminati anche tutti gli effetti relativi agli atti di pegno di diritto inglese e di diritto italiano a suo tempo sottoscritti da Mecenate Leasing con le rispettive controparti.

Nessuna parte dell’operazione di cartolarizzazione risulta

creditrice nei confronti di Mecenate Leasing. Al 31 dicembre 2009 non risultano in essere ulteriori operazioni di cartolarizzazione oltre quanto descritto. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Le voci di Conto Economico interessate dall’operazione di cartolarizzazione sono le seguenti: Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati € 807.824 (1) Voce 20 – Interessi passivi e oneri assimilati € 5.107 (2) Voce 30 – Commissioni attive € 16.460 (3) Voce 110 – Altre spese amministrative € 13.740 (4) Voce 160 – Altri proventi e oneri di gestione € 267.429 (5)

(1) Interessi attivi maturati sul titolo Junior.

(2) Interessi di competenza dell’SPV.

(3) Commissione di servicing e per recupero crediti cartolarizzati.

(4) Costi attribuzione rating sull’operazione di cartolarizzazione.

(5) Proventi da chiusura dell’operazione di cartolarizzazione, unitamente a costi e recuperi spese legali su contratti cartolarizzati.

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Sezione 3 - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Etruria Leasing ha recepito nei Regolamenti interni e poteri delegati i meccanismi di governo societario finalizzati alla formalizzazione dei compiti e delle responsabilità degli Organi e delle Funzioni aziendali coinvolte nella gestione e nel controllo dei rischi. Gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio a livello di Gruppo sono deliberati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo tenendo conto delle specifiche operatività e dei connessi profili di rischio di ciascuna Società. La Capogruppo inoltre, per il tramite della Funzione di Risk Management, cura la predisposizione e applicazione delle metodologie e degli strumenti per l’identificazione, la misurazione e il controllo dei rischi per le Società Controllate, in attuazione delle politiche definite dal Consiglio di Amministrazione, e ne presidia il monitoraggio. Gli Organi Aziendali delle Controllate vengono periodicamente informati circa le decisioni assunte dagli Organi di vertice della Capogruppo relativamente al sistema di gestione e controllo dei rischi per l’operatività di propria competenza. La Capogruppo provvede a esercitare costantemente il controllo dell’esposizione di Gruppo ai rischi e a calcolare, per le Società controllate soggette a requisito patrimoniale individuale, gli assorbimenti di capitale, fornendo agli Organi di Vigilanza le informazioni richieste dalla normativa vigente. Al fine di facilitare il raccordo tra la Capogruppo e le Controllate in materia di gestione e controllo dei rischi è stata istituita la figura del “Referente Risk Management”, cui sono attribuiti, tra l’altro, i compiti di supporto delle attività afferenti al governo dei rischi disposte dalla Capogruppo. In particolare, il Referente ha il compito di produrre verso la Capogruppo i flussi informativi necessari al calcolo del capitale interno per i rischi rilevanti ai fini ICAAP, secondo la metodologia indicata, nonché tutte le altre informazioni necessarie per un efficace sistema di gestione dei rischi. Per quanto attiene alla gestione dei rischi operativi il Referente Risk Management effettua la segnalazione delle perdite operative di propria competenza alla Direzione Risk Management della Capogruppo, garantendo il presidio del corretto svolgimento del processo di loss data collection; collabora alla definizione della risk map di competenza al fine di analizzare nel dettaglio i rischi operativi effettivi e potenziali che possono concretizzarsi nell’operatività svolta dalla Società e partecipa al processo di risk self assessment.

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Nella Società Etruria Leasing il Referente Risk Management è individuato nel Responsabile del Servizio Amministrazione e Controlli. 3.1 RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, politiche di gestione del rischio di credito e modelli per la misurazione del rischio di tasso di credito Nel corso dell’anno si è consolidato il processo di gestione e di caricamento negli applicativi specificatamente acquisiti dei contratti di leasing immobiliare e delle garanzie acquisite dalla Società, che consente l’applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM), come previsto dalla nuova normativa Basilea II. La Società, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione e dalla Capogruppo, ha adottato a partire dall’esercizio 2008 l’approccio Standardizzato per il rischio di credito. Il Consiglio di Amministrazione della Società prende atto delle politiche creditizie definite annualmente dalla Capogruppo a livello consolidato. La Delibera Quadro di Politica Creditizia assunta, infatti, con frequenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, determina, tra l’altro, l’orientamento che la Società deve assumere in materia creditizia e l’indirizzo per le iniziative strategiche di sviluppo e di governo del rischio di credito. Le scelte sono effettuate tenendo conto delle specifiche attività di business della Società, in modo da realizzare una politica di gestione dei rischi integrata e coerente con la struttura organizzativa della singola Controllata. Nell’ambito della gestione del proprio business, pur nel rispetto della specificità dello stesso, gli organi aziendali della Società sono responsabili dell’attuazione degli orientamenti strategici e delle politiche di gestione del rischio decise dagli organi di vertice della Capogruppo. L’attività di erogazione del credito è disciplinata dal Regolamento del Leasing, che analizza e disciplina i processi di concessione e gestione del credito, impostando norme e criteri. Anche l’attività di gestione e controllo del rischio di credito è disciplinata da specifico Regolamento, sia in termini di disposizioni normative che di processi operativi.

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Il Regolamento viene periodicamente riveduto ed aggiornato, per essere sottoposto, in un’ottica di Gruppo, alla valutazione della Capogruppo e, successivamente, alla delibera del Consiglio di Amministrazione della Società. Nei “Regolamenti Interni e Poteri Delegati”, approvati dal Consiglio di Amministrazione della Società, con l’assenso della Capogruppo, sono definiti i compiti, le responsabilità e le deleghe delle varie funzioni aziendali preposte alla gestione del rischio di credito. E’ presente una specifica normativa per la dettagliata regolamentazione delle operazioni di leasing che, sulla base di delega concessa dal Consiglio di Amministrazione della Società, vengono deliberate, entro limiti di importo determinati, per particolari tipologie di beni e nel rispetto di ben individuati limiti/caratteristiche tecniche, direttamente da parte delle banche del Gruppo (Leasing di Sportello). In merito alla concessione del Credito per Rischi di entità rivelante, è presente un’apposita normativa di Gruppo - Presidio Grandi Rischi - le cui linee sono state recepite con delibera del Consiglio di Amministrazione della Società - Regolamento del Leasing - al fine di determinare prevalentemente i seguenti aspetti: - i criteri e le procedure per l'individuazione dei rischi di entità

rilevante a livello di Gruppo; - le regole di processo per l'assunzione ed il monitoraggio dei rischi

di entità rilevante a livello di Gruppo; - la formulazione di pareri vincolanti da parte della Capogruppo

sulle proposte di assunzione di rischio creditizio da parte delle società Controllate che superano importi predefiniti attraverso l’analisi sulla posizione a rischio comune e la verifica del rispetto dei limiti di tolleranza interni del rischio di concentrazione (ex Titolo III 263/2006);

- l'adeguamento delle strutture organizzative della Capogruppo

responsabili della selezione e del monitoraggio dei maggiori clienti a livello di Gruppo;

- la produzione di reportistica interna verso gli organi direzionali

della Capogruppo per la documentazione dettagliata e completa dei processi decisionali;

- le regole per il seguimento economico dei rischi di entità rilevante

a livello di Gruppo.

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La politica della Società è improntata al massimo contenimento del rischio di credito e perciò, oltre ad utilizzare ogni possibile sinergia operativa con le banche del Gruppo Banca Etruria (la quasi totalità delle operazioni è intermediata dalla Rete del Gruppo Banca Etruria e quindi relativa a clienti già consolidati), la stessa svolge con sistematicità un’attenta analisi del merito creditizio. Nella fase di istruttoria vengono valutate non solo le capacità economico-patrimoniali dei richiedenti ma, tra gli altri aspetti, anche l’andamento dei rapporti con il sistema creditizio, la validità dell’iniziativa da finanziare, l’andamento economico del settore di attività del cliente, nonché il valore intrinseco e la conformità del bene richiesto in locazione finanziaria. Allo scopo di ridurre i rischi insiti nella concessione dei finanziamenti alla clientela, le esposizioni vengono mitigate, oltre che dalla proprietà del bene, peculiare dell’operatività leasing, anche dalla presenza di garanzie, sia reali (ipoteca e pegno), che personali (fideiussioni) le quali costituiscono una copertura essenziale del rischio sopportato. Tali garanzie vengono richieste su base selettiva, in funzione della valutazione creditizia del cliente.

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INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione delle attività creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia

Portafogli/qualità Sofferenze Incagli Esposizioniristrutturate

Esposizioni scadute

Altre Attività Totale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 5. Crediti verso le banche € 749.859 € 749.859 6. Crediti verso enti finanziari € 10.044 € 779.117 € 789.161 7. Crediti verso clientela € 5.920.203 € 20.581.172 € 26.412.123 € 500.005.266 € 552.918.764 8. Derivati di copertura

Totale 31/12/09 € 5.930.247 € 20.581.172 € 26.412.123 € 501.534.242 € 554.457.784 Totale 31/12/08 € 3.337.006 € 2.519.753 € 9.886.217 € 509.156.540 € 524.899.516

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2. Esposizioni creditizie 2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/valori

Esposizione lorda

Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore di portafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATE ESPOSIZIONI PER CASSA: - Sofferenze € 11.518.601 € 5.598.398 € 5.920.203- Incagli € 21.235.334 € 654.163 € 20.581.172- Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate € 26.473.701 € 61.578

€ 26.412.123

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate

Totale A € 59.227.636 € 6.314.139 € - € 52.913.497B. ESPOSIZIONI IN BONIS - Esposizioni scadute non deteriorate € 1.651.565

€ 1.358 € 1.650.207

- Altre esposizioni € 499.078.487 € 723.427 € 498.355.060Totale B € 500.730.052 € - € 724.785 € 500.005.267

Totale (A+B) € 559.957.688 € 6.314.139 € 724.785 € 552.918.764

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2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/valori

Esposizione lorda

Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATE ESPOSIZIONI PER CASSA: - Sofferenze € 669.783 € 659.739 € 10.044- Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate

Totale A € 669.783 € 659.739 € - € 10.044B. ESPOSIZIONI IN BONIS - Esposizioni scadute non deteriorate

- Altre esposizioni € 1.529.538 € 562 € 1.528.976Totale B € 1.529.538 € - € 562 € 1.528.976

Totale (A+B) € 2.199.321 € 659.739 € 562 € 1.539.020 3. Concentrazione del credito 3.1 Distribuzione dei finanziamenti verso clientela per settore di attività economica della controparte - Servizi del commercio 13% - Edilizia e opere pubbliche 9% - Prodotti in metallo 7% - Prodotti tessili, cuoio, ecc. 4% - Servizi alberghi e pubblici esercizi 3% - Altre branche 64%

3.2 Distribuzione dei finanziamenti verso clientela per area geografica della controparte - Toscana 48% - Lazio 20% - Umbria 9% - Lombardia 9% - Marche 6% - Emilia Romagna 5% - Veneto 1% - Altre regioni 2%

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3.3 Grandi Rischi a) Ammontare € 63.897.898 b) Numero 9

3.2 RISCHIO DI MERCATO 3.2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse Il rischio di tasso di interesse si riferisce alla mancata coincidenza delle date di scadenza e di riprezzamento delle poste passive e attive sensibili ai tassi di interesse. È misurato con tecniche di ALM con le quali viene stimato l’impatto sugli utili e sul valore economico di una determinata variazione dei tassi di interesse. Le analisi sono di tipo statico, ipotizzando l’invarianza della struttura dell’attivo e del passivo della Società. Le attività di misurazione e analisi sono demandate alla Capogruppo in un’ottica di gestione integrata del rischio. Le simulazioni sono effettuate utilizzando la procedura ALMPro con cadenza trimestrale. E’ utilizzato un modello interno che adotta un approccio di analisi di sensitivity con il quale è stimata la diminuzione del valore economico della Società in presenza di una prestabilita variazione della curva dei tassi di riferimento. L’analisi condotta al 31/12/2009 ha evidenziato stime di variazioni negative del valore economico pari a circa euro 171.000 nel caso di aumento dei tassi di 25 punti base. Laddove la rischiosità venga ritenuta rilevante, la Società pone in essere idonee azioni correttive per riportarlo a livello fisiologico, anche sulla base delle indicazioni e con il supporto della Capogruppo. La prevalenza degli impieghi della Società (89,4%) è rappresentata da contratti di leasing a tasso indicizzato e conseguentemente viene periodicamente provveduto, in relazione all’andamento dei tassi di interesse, ad effettuare i necessari conguagli sui canoni di locazione.

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INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Voci/durata residua

Fin

o a

3 m

esi

Da

oltr

e 3

mes

i fin

o a

6 m

esi

Da

oltr

e 6

mes

i fin

o a

1 an

no

Da

oltr

e 1

anno

fino

a 5

an

ni

Da

oltr

e 5

anni

fino

a 1

0 an

ni

Oltr

e 10

ann

i

Dur

ata

in

dete

rmin

ata

1. Attività

1.1 Titoli di debito

1.2 Crediti € 171.374.113 € 286.845.018 € 7.399.748 € 30.327.728 € 412.736 € 466.255 € 57.632.1851.3 Altre

attività

2. Passività

2.1 Debiti € 500.906.097 € 11.403.324

2.2 Titoli di debito € 12.141.620

2.3 Altre passività

3. Derivati finanziari

Opzioni 3.1 Posizioni

lunghe 3.2 Posizioni

corte

Altri derivati 3.3 Posizioni

lunghe 3.4 Posizioni

corte

3.2.2 RISCHIO DI PREZZO La Società non detiene strumenti finanziari soggetti a rischio di prezzo. 3.2.3 RISCHIO DI CAMBIO La Società non ha in essere alcuna operazione in valuta. 3.3 RISCHI OPERATIVI INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Etruria Leasing ha adottato a partire dall’anno 2008 il metodo Base per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi nel rispetto dei requisiti organizzativi, qualitativi e quantitativi definiti da

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Banca d’Italia con la circolare n. 216 del 5 agosto 1996 - 7° aggiornamento del 9 luglio 2007 e in conformità alle linee guida previste per il Gruppo Bancario Banca Etruria. La definizione adottata a livello di Gruppo Bancario Banca Etruria e recepita da Etruria Leasing identifica il rischio operativo come “il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione”. Il sistema di gestione dei rischi operativi implementato dalla funzione di Operational Risk Management (ORM) della Capogruppo prevede l’effettuazione di una serie di attività che coinvolgono Etruria Leasing principalmente per ciò che concerne la segnalazione delle perdite operative interne (secondo quanto disposto in apposito regolamento) e l’effettuazione del processo di Risk Self Assessment – Analisi di Scenario. L’individuazione delle perdite operative interne e lo svolgimento del processo di Risk Self Assessment permettono di mettere in evidenza le aree di maggiore criticità per le quali la funzione di ORM della Capogruppo propone specifici interventi di mitigazione. Delle analisi svolte sui dati raccolti nell’ambito di dette attività e dei relativi risultati è prodotta, da parte della Funzione di ORM della Capogruppo, apposita reportistica che viene prospettata ad Etruria Leasing (Consiglio di Amministrazione, Direttore Generale, Referente Risk Management) con cadenza periodica. Etruria Leasing inoltre, per il tramite della Capogruppo, partecipa alla rilevazione dei Rischi Operativi a livello associativo (Assilea). Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio 4.1 IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA 4.1.1 INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Il Patrimonio d’impresa rappresenta il primo presidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività finanziaria. Un livello di patrimonializzazione adeguato consente di esprimere con necessari margini di autonomia la propria vocazione imprenditoriale e nel contempo preservare la stabilità della Società. Il Patrimonio inoltre costituisce il principale punto di riferimento per la valutazione dell’Organo di Vigilanza ai fini della stabilità delle società finanziarie.

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Su di esso sono fondati i più importanti strumenti di controllo, quali il coefficiente di solvibilità, i requisiti a fronte dei rischi di mercato, le regole della concentrazione dei rischi e sulla trasformazione delle scadenze; alle dimensioni patrimoniali è connessa inoltre l’operatività in diversi comparti. Nella determinazione del patrimonio di vigilanza, si fa riferimento alla normativa specifica secondo la quale il patrimonio di vigilanza è costituito dalla somma algebrica di una serie di elementi (positivi e negativi) che, in relazione alla qualità patrimoniale riconosciuta a ciascuno di essi, possono entrare nel calcolo con alcune limitazioni. Gli elementi positivi che costituiscono il patrimonio devono essere nella piena disponibilità della società, in modo da poter essere utilizzati senza limitazioni per la copertura dei rischi e delle perdite aziendali. L'importo di tali elementi è depurato degli eventuali oneri di natura fiscale. Il patrimonio di vigilanza è costituito dal patrimonio di base più il patrimonio supplementare, al netto delle deduzioni. 4.1.2 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 4.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione

Voci/Valori Importo

31/12/09 Importo 31/12/08

1. Capitale 18.409.661 18.409.661 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve 4.010.255 3.872.467 - di utili 4.010.255 3.882.059 a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre -

9.592 4. (Azioni proprie) 5. Riserve da valutazione 2.081.141 2.102.247 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Attività immateriali - Copertura di investimenti esteri - Copertura dei flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti e gruppi di attività

in via di dismissione - Leggi speciali di rivalutazione 2.102.247 2.102.247 - Utili/perdite attuariali relativi a piani

previdenziali a benefici definiti - 21.106 - Quota delle riserve da valutazione relative

a partecipazioni valutate al patrimonio netto 6. Strumenti di capitale 7. Utile (perdita) d’esercizio 1.939.841 1.019.274

Totale 26.440.898 25.403.649

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4.2 IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 4.2.1 PATRIMONIO DI VIGILANZA 4.2.1.1 INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Il patrimonio rappresenta il principale punto di riferimento dell’Organo di Vigilanza ai fini della verifica della stabilità; sono infatti previsti dei requisiti minimi di adeguatezza patrimoniale. Esso rappresenta il presidio di riferimento per la vigilanza prudenziale, in quanto risorsa finanziaria in grado di assorbire le potenziali perdite derivanti dall’esposizione della società ai rischi caratteristici della propria attività. Le nuove disposizioni in materia di vigilanza prudenziale sono finalizzate ad armonizzare i criteri di calcolo del patrimonio di vigilanza con l’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. In particolare, esse definiscono i cosiddetti “filtri prudenziali” che hanno lo scopo di salvaguardare la qualità del patrimonio di vigilanza e di ridurne la potenziale volatilità indotta dai principi contabili internazionali. 1. Patrimonio di base Il patrimonio di base è costituito dal capitale sociale, dalla riserva sovrapprezzo e dalle riserve di utili non distribuiti. Il totale di questi elementi, previa deduzione delle immobilizzazioni immateriali e dei filtri prudenziali, costituisce il patrimonio di base. 2. Patrimonio supplementare Il patrimonio supplementare attualmente si compone di riserve da valutazione nonché la quota computabile dei prestiti subordinati emessi, in coerenza con le regole di vigilanza. 3. Patrimonio supplementare Non figurano nel patrimonio della Società componenti di terzo livello.

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4.2.1.2 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Totale

31/12/09 Totale

31/12/08 A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 22.097.885 21.903.023 B. Filtri prudenziali del patrimonio base: B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) 22.097.885 21.903.023 D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D) 22.097.885 21.903.023 F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 13.130.083 13.053.759 G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) 13.130.083 13.053.759 I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I) 13.130.083 13.053.759 M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) 35.227.968 34.956.782 O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O) 35.227.968 34.956.782

4.2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE 4.2.2.1 INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Le società finanziarie devono costantemente mantenere un ammontare minimo di patrimonio di vigilanza pari al 6 per cento del complesso delle attività ponderate in relazione ai rischi di perdita per l’inadempimento dei debitori (rischio creditizio). A livello individuale, il requisito patrimoniale degli intermediari appartenenti a gruppi bancari è ridotto del 25 per cento laddove siano rispettati i requisiti a livello di Gruppo.

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Nel corso del 2009 gli assorbimenti patrimoniali totali di Etruria Leasing risultano incrementati di oltre 1,7 milioni di euro rispetto al termine dell’esercizio precedente. Tale incremento deriva sia dalla componente riconducibile al rischio operativo che a quello di credito. Nel primo caso, l’incremento si collega alla dinamica crescente assunta dal margine di intermediazione. Nel secondo, invece, si registra un importante incremento delle esposizioni (+12%). Tali incrementi non risultano completamente compensati dall’innalzamento registrato dal patrimonio di vigilanza nel corso del 2009, pertanto, sia il Tier I ratio che il Total Capital ratio riflettono tale situazione. 4.2.2.2 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Categorie/Valori

Importi non ponderati

Importi ponderati/requisiti

31/12/09 31/12/08 31/12/09 31/12/08 A. ATTIVITA’ DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 683.702.440 610.178.298 417.810.417 382.373.333 1. Metodologia standardizzata 683.702.440 610.178.298 417.810.417 382.373.333 2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte 25.068.625 22.942.400 B.2 Rischio di mercato 1. Metodologia standard 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione B.3 Rischio operativo 1.342.654 1.132.872 1. Modello base 1.342.654 1.132.872 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.4 Altri requisiti prudenziali B.5 Altri elementi del calcolo B.6 Totale requisiti prudenziali 19.808.459 18.056.454C. ATTIVITA’ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate 330.140.989 300.940.900 C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 6,69% 7,28% C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 10,67% 11,62%

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Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci Importo Lordo

Imposta sul

reddito

Importo Netto

10. Utile (Perdita) d’esercizio 1.939.841 Altre componenti reddituali 20. Attività finanziarie disponibili

per la vendita: a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo

c) altre variazioni 30. Attività materiali 40. Attività immateriali 50. Copertura di investimenti esteri a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 60. Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 70. Differenze di cambio: a) variazioni di valore b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Attività non correnti

in via di dismissione:

a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 90. Utili (Perdite) attuariali

su piani a benefici definiti -

11.514 100. Quota delle riserve da

valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo

c) altre variazioni

110. Totale altre componenti reddituali -

11.514 120. Redditività complessiva

(Voce 10 + 110) 1.928.327

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Sezione 6 – Operazioni con parti correlate 6.1 INFORMAZIONI SUI COMPENSI DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITA’ STRATEGICA Il Direttore della Società è un Dirigente distaccato dalla Capogruppo per il quale, nell’anno 2009, sono stati rimborsati complessivamente € 261.569,72. I compensi degli Amministratori e Sindaci, maturati nell’esercizio, ammontano a € 196.538. 6.3 INFORMAZIONI SULLE TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE Riassumiamo nella seguente tabella il dettaglio dei rapporti intrattenuti, nel corso dell’esercizio, con le entità correlate come definite dal paragrafo 18 dello IAS 24, precisando che agli stessi sono state applicate normali condizioni di mercato.

Rapporti Finanziari infragruppo

Crediti Debiti Ricavi Costi

Banca Etruria 726.779 371.787.434 4.382 6.989.075

Banca F. Del Vecchio 6.132.776 24 520.650

Banca Popolare Lecchese 5.090 882

Rapporti Commerciali infragruppo

Crediti Debiti Ricavi Costi

Banca Etruria 251.276 134.059 904.405 333.409

Banca F. Del Vecchio 976 159.033 11

Etruria Informatica Srl 12.500 50.000

Conetruria Spa 14.160 84.229

Crediti verso

clientela Incidenza sugli impieghi

Altre parti correlate 4.705.225 0,85%

Sezione 7 – Altri dettagli informativi Gruppo di appartenenza La Società appartiene al Gruppo Banca Etruria, iscritto all’Albo dei Gruppi Creditizi 5390.0.

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Impresa Controllante e Capogruppo La Società è controllata dalla Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio S.C., Capogruppo del “Gruppo Banca Etruria”, con sede in Arezzo - Via Calamandrei, 255. Dati essenziali del Bilancio della Capogruppo Ai sensi dell’art. 2497 bis C.C. vengono esposti i dati essenziali desunti dall’ultimo bilancio approvato dalla Controllante (31/12/2008). (importi in euro/1000) Attivo Crediti verso clientela € 6.668.448 Altre componenti dell’attivo € 1.468.190

Totale € 8.136.638

Passivo Debiti verso clientela € 3.761.789 Passività finanziarie di negoziazione € 32.234 Passività finanziarie valutate al fair value € 699.130 Fondi per rischi e oneri € 13.231 Patrimonio netto € 655.310 Altre componenti del passivo € 2.953.240 Utile d’esercizio € 21.704

Totale € 8.136.638

Conto economico Interessi attivi e proventi assimilati € 445.761 Interessi passivi e oneri assimilati € (240.849) Commissioni nette € 72.997 Dividendi e altri proventi € (1.158) Spese amministrative € (194.790) Altri proventi di gestione € 9.553 Altri oneri di gestione € (51.989)

Utile ante imposte € 39.525

Imposte sul reddito dell’esercizio € 17.821

Utile d’esercizio € 21.704

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Per un’adeguata e completa comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria della Controllante al 31 dicembre 2008 nonché del risultato economico conseguito dalla Società a tale data, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato dalla relazione della società di revisione, è disponibile nelle forme e nei modi previsti dalla legge. Bilancio consolidato In ossequio alla normativa vigente, il presente bilancio viene consolidato dalla Controllante, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio S.C.. Il luogo di pubblicazione del bilancio consolidato corrisponde alla sede della Controllante. Il presente bilancio è conforme alle risultanze delle scritture contabili tenute dalla Società. p. Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Dott. Andrea Riccetti)

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AALLLLEEGGAATTOO 11 PPUUBBBBLLIICCIITTAA’’ DDEEII CCOORRRRIISSPPEETTTTIIVVII DDII RREEVVIISSIIOONNEE CCOONNTTAABBIILLEE EE DDEEII SSEERRVVIIZZII DDIIVVEERRSSII DDAALLLLAA RREEVVIISSIIOONNEE Sulla base di quanto previsto dall’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, applicabile alle società quotate ovvero alle altre società assoggettate a revisione contabile ai sensi del D.Lgs. n. 58/98, in merito agli obblighi di pubblicità dei compensi percepiti dalla società di revisione incaricata, relativamente alla revisione contabile ed agli altri servizi diversi (attestazione, consulenza fiscale, etc.) erogati dalla stessa, si precisa che i “corrispettivi di competenza” dell’esercizio 2009, al netto dell’IVA e dei rimborsi spese, sono i seguenti:

Tipologia di Servizio Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compenso

(€/000)

Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. Etruria Leasing S.p.A. 45

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RREELLAAZZIIOONNEE DDEELL CCOOLLLLEEGGIIOO SSIINNDDAACCAALLEE DDII EETTRRUURRIIAA LLEEAASSIINNGG SS..PP..AA.. AALL BBIILLAANNCCIIOO AALL 3311 DDIICCEEMMBBRREE 22000099 Con la presente relazione, redatta in conformità delle disposizioni contenute nell’art. 153 del D. Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 e dall’art. 2429 del codice civile, Vi informiamo sull’attività di vigilanza svolta nel corso dell’esercizio 2009, sull’amministrazione e sulla organizzazione della Società e, per quanto di nostra competenza, sul bilancio di esercizio chiuso al 31.12.2009. In via preliminare si dà atto:

che la società Etruria Leasing S.p.A. è interamente controllata da Società quotata per cui è tenuta all’osservanza dell’art. 165 comma primo, del D. Lgs 58/1998 citato e dei Regolamenti di attuazione adottati da Consob con delibera 11971/99 e successive modificazioni;

che l’incarico di revisione del bilancio di esercizio risulta conferito

alla società PricewaterhouseCoopers S.p.A.. Nel corso dell’esercizio abbiamo svolto l’attività di vigilanza secondo “principi di comportamento per i collegi sindacali delle società controllate da società quotate” emessi dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, attività che risulta caratterizzata:

dalla partecipazione a tutte le riunioni degli organi societari (1 assemblea e 15 consigli di amministrazione), che si sono sempre svolte nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari;

da 5 riunioni collegiali, nel corso delle quali si è proceduto

all’esame della documentazione aziendale e all’effettuazione di verifiche e controlli sulle varie aree e funzioni della Società;

da periodiche riunioni con il direttore, con il responsabile della

funzione di controllo interno e con la società di revisione con la quale ci siano scambiati le informazioni rilevanti per l’espletamento dei rispettivi compiti;

da frequenti colloqui con gli amministratori, ed in particolare con il

Presidente e l’Amministratore delegato, sovente al termine o nel contesto delle riunioni di consiglio di amministrazione, per ottenere informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo

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economico, finanziario e patrimoniale anche ai sensi e per gli effetti dell’art. 2381, quinto comma, c.c..

Con la nostra attività abbiamo vigilato sull’osservanza delle norme di legge, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sulla adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della società. In particolare dalle verifiche e dai controlli eseguiti è emerso: • che le azioni deliberate e poste in essere risultano conformi alla

Legge ed allo statuto sociale, non manifestamente imprudenti o azzardate o in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assunte dall’assemblea;

• che con parti correlate e principalmente con la controllante Banca

Popolare dell’Etruria e del Lazio S.C., e le altre società del Gruppo Banca Etruria non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali o in grado di incidere in maniera anomala sulla situazione economica e patrimoniale della Società. Peraltro da un punto di vista finanziario la nostra società dipende in modo determinante per le proprie operazioni di provvista dalla capogruppo che, in forza di un contratto di outsourcing, ne gestisce anche la Tesoreria e che ha altresì svolto l’attività di Corporate Servicer Provider per l’operazione di cartolarizzazione conclusasi nell’esercizio 2009. Le prestazioni di servizi e operazioni di finanziamento intercorrenti con le società del gruppo sono state effettuate a prezzi, tassi, provvigioni e spese riflettenti le normali condizioni di mercato.

In merito alla vigilanza sull’organizzazione aziendale e sul sistema dei controlli interni abbiamo seguito con particolare attenzione gli sviluppi delle attività della funzione di Internal Audit che è stata esternalizzata anch’essa presso la capogruppo. Sono stati effettuati gli incontri previsti dall’art. 2409 septies con la società di revisione per un reciproco scambio di informazioni sui settori di rispettiva competenza. La predetta Società, nel corso dell’esercizio, ha svolto le verifiche sulla tenuta della contabilità sociale e sulla rilevazione delle operazioni di gestione e non ha segnalato alcun fatto censurabile o la sussistenza di carenze nel sistema di controllo interno, tali da meritare menzione nella presente relazione. Per quanto concerne l’attività di vigilanza che il collegio deve effettuare sul bilancio di esercizio chiuso al 31.12.09, Vi assicuriamo:

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che tale bilancio di esercizio è stato redatto in conformità con le disposizioni impartite dal codice civile; dal già richiamato D. Lgs 87/1992; dai principi internazionali IAS/IFRS; dalle interpretazioni conformi alle statuizioni IFRIG omologate dall’Unione Europea; dalla normativa emanata dalla Banca d’Italia in data 14 febbraio 2006 avente per oggetto le istruzioni per la redazione dei bilanci degli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale;

che il suo contenuto corrisponde ai fatti ed alle informazioni di cui il

Collegio Sindacale è a conoscenza per effetto della partecipazione alle riunioni degli organi sociali ed a seguito dell’esercizio dei suoi doveri di vigilanza e dei suoi poteri di ispezione e di controllo;

che nella redazione del bilancio non si è resa necessaria

l’adozione della deroga prevista dall’art. 15, comma secondo, del D. Lgs n. 87/1992;

che l’iscrizione nell’attivo patrimoniale dei costi pluriennali è

avvenuta con il consenso di questo Collegio Sindacale. Con la relazione sulla gestione, redatta nel rispetto delle disposizioni di legge, gli Amministratori hanno correttamente rappresentato l’andamento aziendale nel suo complesso, i fatti di rilievo che ne hanno caratterizzato la gestione, i rapporti con le società del Gruppo Banca Etruria e la prevedibile evoluzione della gestione stessa. In ordine alla distribuzione del dividendo proposta dagli Amministratori nella relazione sulla gestione, il Collegio Sindacale dà atto che l’ammontare delle riserve disponibili, appostate fra i valori patrimoniali di bilancio, supera ampiamente il residuo non ammortizzato dei costi pluriennali, i quali costituiscono una parte limitata delle attività immateriali, ammontanti in totale ad € 479.717. La società di revisione ha informato il collegio che sulla base degli accertamenti sinora eseguiti e dei controlli sinora effettuati, ha in corso il rilascio della propria relazione, senza rilievi. Il Collegio Sindacale, per quanto controllato ed accertato, esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 ed alla proposta di ripartizione dell’utile così come formulata dal Consiglio di Amministrazione. Firenze, 11 marzo 2010 Il Collegio Sindacale Aldo Bompani Massimo Galli Saro Lo Presti

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CCOONNVVOOCCAAZZIIOONNEE AASSSSEEMMBBLLEEAA Il socio unico Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio è convocato in Assemblea Ordinaria per il giorno 30 marzo 2010 alle ore 12,00, presso la Sede Sociale in Firenze, via degli Orti Oricellari n.30, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: 1) Presentazione del Bilancio al 31 Dicembre 2009, della Relazione

del Consiglio di Amministrazione e della Relazione del Collegio Sindacale;

2) Rinnovo delle Cariche Sociali; 3) Compensi agli Amministratori ed ai Membri Effettivi del Collegio

Sindacale; 4) Gettoni di presenza ad Amministratori e Sindaci; 5) Varie ed eventuali. Firenze, lì 02 marzo 2010

***** Il giorno 30 marzo 2010 presso la sede sociale, alla presenza dell’intero Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, è intervenuto il socio unico Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio ed ha avuto luogo l’Assemblea Ordinaria dei soci che ha discusso e deliberato sui punti all’ordine del giorno.