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Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa al 31 dicembre 2016

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Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa

al 31 dicembre 2016

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Relazione

sulla gestione

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386 Relazioni e Bilanci 2016

UBI Banca: principali dati e indicatori1

31.12.2016 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008

INDICI DI STRUTTURA

Crediti netti verso clientela / totale attivo 46,8% 30,9% 31,5% 34,1% 30,8% 22,1% 20,5% 19,8% 16,9%

Raccolta diretta da clientela / totale passivo 59,0% 61,6% 58,8% 50,6% 42,7% 49,7% 49,1% 33,5% 32,2%

Crediti netti verso clientela / raccolta diretta da clientela 79,3% 50,2% 53,5% 67,2% 72,1% 44,6% 41,8% 59,0% 52,4%

Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio) / totale passivo 10,5% 12,4% 11,5% 12,5% 11,7% 10,7% 14,6% 16,8% 16,7%

INDICI DI REDDITIVITÀ

ROE (Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,7% 3,8% 0,2%

ROTE(Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio al netto delle immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2%

ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale attivo) n.s. 0,17% 0,47% 0,10% 0,30% 0,45% 0,40% 0,64% 0,04%

Cost/income (oneri / proventi operativi) 74,5% 59,8% 49,2% 47,9% 48,1% 96,9% 59,5% 39,4% 58,9%

Spese per il personale / proventi operativi 35,6% 25,2% 22,3% 21,5% 19,5% 43,7% 28,1% 18,0% 24,8%

Dividendi / proventi operativi 19,5% 37,1% 40,2% 34,7% 51,0% 135,2% 64,6% 78,0% 141,3%

Risultato netto dell'attività finanziaria / proventi operativi 12,9% 41,4% 25,9% 32,7% 37,3% -2,1% 27,8% 17,9% -30,1%

INDICI DI RISCHIOSITÀ

Sofferenze nette / crediti netti verso clientela 2,85% 1,46% 1,36% 1,18% 1,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01%

Rettifiche di valore su sofferenze / sofferenze lorde(grado di copertura) 50,08% 54,75% 55,08% 60,13% 61,25% 94,94% 94,82% 94,51% 85,44%

Crediti deteriorati netti /crediti netti verso clientela 6,60% 5,55% 5,49% 5,54% 2,29% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01%

Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti / crediti netti verso clientela 1,40% 0,48% 0,50% 0,75% 0,30% 0,01% 0,00% 0,00% 0,04%

COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 3 dal 31 marzo 20142

Tier 1 ratio(Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni / attività di rischio ponderate) 22,50% 35,87% 34,60% 50,36% 56,23% 59,23% 67,64% 67,04% 45,89%

Total capital ratio (Totale Fondi propri / attività di rischio ponderate) 27,36% 42,16% 43,82% 71,22% 84,49% 85,62% 90,42% 95,15% 64,25%

Totale Fondi propri (dati in migliaia di euro) 9.208.347 9.725.315 10.509.912 13.707.454 14.194.716 12.972.683 13.713.202 14.285.982 13.655.979

di cui: Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni 7.570.638 8.272.455 8.297.667 9.693.641 9.447.070 8.973.902 10.258.059 10.064.763 9.753.795

Attività di rischio ponderate 33.650.531 23.065.310 23.985.029 19.247.607 16.799.510 15.151.704 15.165.464 15.013.954 21.253.805

DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro)OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero)

Utile (perdita) d'esercizio (493.425) 123.423 (918.437) 71.340 223.496 (2.713.054) 283.720 406.317 23.886

Utile (perdita) d'esercizio ante impatto Piano Industriale ed altri (185.042) 132.580 345.452 382.601 304.265 316.723 302.156 452.430 27.444

Utile d'esercizio normalizzato (108.622) 115.930 207.687 137.718 266.742 70.124 195.474 388.152 441.574

Proventi operativi 1.134.506 672.508 687.772 713.096 664.554 262.202 465.070 708.460 640.100

Oneri operativi (845.528) (401.845) (338.670) (341.302) (319.622) (254.048) (276.650) (278.852) (376.816)

Crediti netti verso clientela 37.111.384 21.901.390 23.330.321 25.168.913 22.584.747 15.692.663 14.536.121 12.560.060 10.446.768

di cui: sofferenze nette 1.058.109 319.461 317.590 295.805 227.442 280 277 272 849

crediti deteriorati netti 2.449.646 1.214.834 1.280.777 1.393.606 516.918 280 277 272 849

Raccolta diretta da clientela 46.814.745 43.622.826 43.610.938 37.435.005 31.302.960 35.223.005 34.790.516 21.277.596 19.942.079

Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio) 8.329.654 8.758.946 8.566.696 9.231.816 8.607.721 7.609.829 10.328.266 10.662.230 10.358.682

Attività immateriali 343.636 410 410 410 410 448 542.792 545.893 596.756

Totale attivo 79.297.708 70.767.330 74.171.865 73.914.645 73.336.254 70.895.253 70.897.601 63.450.192 61.983.318

Sportelli in Italia 396 4 4 4 3 2 2 2 2

Forza lavoro a fine esercizio (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) 5.006 1.730 1.675 1.588 1.412 1.250 1.380 1.405 1.566

Forza lavoro media (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) (*) 4.636 1.612 1.579 1.569 1.393 1.212 1.349 1.451 1.509

1. Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo”. I dati riportati in tabella relativi all’esercizio 2015 non sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione della ex BRE e della ex BPCI, ma sono stati mantenuti coerenti con quanto pubblicato nel Bilancio 2015, in modo da conservare l’evoluzione storica di UBI Banca.Con riferimento agli Indicatori Alternativi di Performance, si è tenuto conto degli orientamenti emessi dall’ESMA il 5 ottobre 2015 ed in vigore dal 3 luglio 2016.Le informazioni relative al titolo azionario sono contenute nello specifico capitolo della presente Relazione sulla Gestione. Relativamente all’esercizio 2016, stante la perdita registrata, gli indici di redditività non vengono esposti in quanto scarsamente significativi.Con riguardo agli esercizi 2011 e 2014, gli indici di redditività sono stati costruiti utilizzando l’utile d’esercizio ante oneri per esodi anticipati e impairment.

2. I dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 erano stati calcolati secondo la metodologia Basilea 2 AIRB e si riferiscono rispettivamente agli indicatori: Tier1 (patrimonio di base/attività di rischio ponderate), Core Tier1 dopo le deduzioni specifiche dal patrimonio di base (patrimonio di base al netto delle preference shares e azioni di risparmio o privilegiate di terzi/attività di rischio ponderate) e Total capital ratio ((patrimonio di vigilanza + Tier 3)/attività di rischio ponderate).Per i periodi precedenti i dati erano stati calcolati secondo il metodo Basilea 2 Standard.

(*) Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%.

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387Relazione sulla gestione

Unione di Banche Italiane dal 12 ottobre 2015 è una Società per azioni1.Quotata alla Borsa di Milano, UBI Banca è a capo dell’omonimo Gruppo bancario.In qualità di Capogruppo, svolge funzioni di indirizzo strategico (definendo il disegno imprenditoriale del Gruppo), di presidio delle funzioni di business (attraverso il supporto ed il coordinamento delle attività commerciali delle Società Prodotto), di monitoraggio dei rischi, nonché di fornitura di servizi accentrati (direttamente o attraverso Società controllate).Sotto il profilo della governance, UBI Banca adotta il sistema dualistico, nel pieno rispetto delle prerogative e delle specificità dei due organi sociali cui sono in capo le responsabilità, distinte, di sorveglianza e di gestione.

***

In seguito all’annuncio del Piano Industriale 2019/2020, la struttura organizzativa di UBI Banca – della quale si rappresenta l’organigramma di primo livello – è stata oggetto di revisione in vista di un rafforzamento complessivo del modello di business ed operativo e di una semplificazione dell’assetto del Gruppo mediante l’abbandono del modello federale e la progressiva incorporazione delle Banche Rete in UBI Banca con il Progetto Banca Unica che si completerà nel febbraio 2017.

Relativamente alla configurazione operativa, con decorrenza 1° agosto 2016, sono stati realizzati alcuni primi interventi che hanno riguardato la struttura facente capo al Chief Business Officer, riorganizzata nei seguenti due macro ambiti: “Chief Commercial Officer” e “Chief Wealth and Welfare Officer”.In concomitanza con l’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria, divenuta efficace a partire dal 21 novembre 2016, la configurazione della Capogruppo ha subito un’ulteriore evoluzione. Di seguito si elencano i principali ambiti interessati.

Chief Commercial Officer• è stata operata una trasformazione da struttura di

coordinamento a struttura di gestione diretta dell’attività commerciale attraverso l’istituzione di una filiera di business specializzata su segmenti di clientela specifici quali Top Private Banking, Corporate & Investment Banking nonché Associazioni non profit ed Enti (UBI Comunità);

• sono state attivate due filiere dedicate ai Canali Remoti (telefonico, vendita a distanza e siti internet commerciali) e all’ambito internazionale;

• è stata istituita un’unica Rete Commerciale organizzata in Macroaree Territoriali a diretto riporto del Chief;

• accanto alla già presente Area Customer Satisfaction, sono state istituite in staff due nuove Aree dedicate al Marketing e al Coordinamento Commerciale.

In capo al Chief Commercial Officer è stata prevista anche un’attività di coordinamento commerciale delle Società

del Gruppo: IW Bank, Prestitalia, UBI Factor e UBI Leasing, nonché della controllata UBI Trustee.

Chief Wealth and Welfare Officer• sono state create l’Area Welfare e Protezione dedicata

all’offerta assicurativa e di altri servizi quali ad esempio quelli assistenziali, sanitari, sociali (erogati anche attraverso piattaforme di welfare aziendale) e l’Area Investimento e Previdenza atta alla definizione di strategie di asset allocation, all’individuazione di nuovi prodotti negli ambiti di competenza ed al complessivo presidio delle piattaforme di consulenza e negoziazione;

• in staff al Chief sono state inoltre istituite: una struttura di coordinamento e supporto dedicata al presidio degli obiettivi di business e di redditività, nonché al supporto sulle tematiche di sviluppo strategico di competenza e sulla governance con le Società Prodotto del Gruppo e Società terze; una struttura preposta al supporto quantitativo e di modelling nell’ideazione dei prodotti di competenza e all’analisi quantitativa e attuariale.

Al Chief Wealth and Welfare Officer spetta il coordinamento commerciale delle joint venture in ambito asset management di UBI Pramerica SGR e Zhong Ou Asset Management Co., nonché il presidio di quelle in ambito assicurativo in essere con Aviva Assicurazioni Vita, Lombarda Vita, Aviva e Cargeas Assicurazioni.Nell’ambito della riorganizzazione è stata anche rivista la configurazione organizzativa dell’Area Finanza, finalizzata a una maggiore focalizzazione sulle attività di investimento proprietario e di prestazione dei servizi di investimento per la clientela.

Chief Lending Officer• è stato avviato il progressivo accentramento gerarchico

dei presidi di gestione del credito anomalo presenti nelle ex Banche Rete con la costituzione di una nuova Area Credito Anomalo a riporto diretto del Chief e separata dall’Area Recupero Crediti, dedicata invece al recupero delle sofferenze;

• il governo del credito è stato rafforzato grazie ad una visione integrata del processo di erogazione e ad una semplificazione della filiera deliberativa.

Chief Financial Officer• è stata rafforzata l’Area Corporate Strategy per potenziare il

supporto agli organi di governo del Gruppo nella definizione:(i) degli obiettivi, sia strategici pluriennali sia del budget

annuale e del relativo monitoraggio, coordinando le strutture di business nella declinazione delle iniziative necessarie;

(ii) della strategia di ottimizzazione del capitale e liquidità e di evoluzione della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo al fine di garantirne l’adeguatezza;

(iii) della strategia di allocazione del capitale alle aree di business, alla ricerca della migliore combinazione rischio/rendimento, garantendo anche un’adeguata diversificazione del portafoglio di attività del Gruppo.

La struttura organizzativa di UBI Banca

1 La trasformazione da Società cooperativa per azioni a Società per azioni è avvenuta in ottemperanza alle previsioni del Decreto Legge 3/2015, convertito nella Legge 33/2015, che ha stabilito, per le banche popolari con un attivo superiore agli 8 miliardi di euro, l’obbligo di conformarsi al nuovo assetto legislativo entro 18 mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni di attuazione da parte di Banca d’Italia (disposizioni emanate il 9 giugno ed entrate in vigore il 27 giugno 2015).

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388 Relazioni e Bilanci 2016

Nell’ambito dell’Area Controllo di Gestione, preposta al presidio unitario delle metodologie e delle metriche di misurazione delle performance e del loro allineamento con le metodologie di misurazione del rischio, è stato altresì accentrato il Controllo di Gestione di UBI Sistemi e Servizi.

Si segnala inoltre che con decorrenza:

• 1° agosto 2016 l’Area Operazioni Straordinarie e Partecipazioni è

stata riallocata a diretto riporto del Chief Financial Officer;

• 30 giugno 2016 le attività in staff al Chief erano state oggetto di un

intervento di revisione che ha portato, tra l’altro, alla costituzione

della funzione Corporate Social Responsibility.

Chief General Counsel (ex Direttore Affari Generali e Legali)Sono state attivate nuove strutture dedicate:

• al rafforzamento del presidio strutturale in ambito di risoluzione stragiudiziale delle controversie;

• alla gestione delle attività di consulenza legale nei confronti della Rete e di gestione dei pignoramenti, delle successioni e delle attestazioni, progressivamente accentrate in concomitanza con le migrazioni informatiche.

Al Chief General Counsel sono stati confermati i riporti funzionali al Consiglio di Sorveglianza ed al Consiglio di Gestione.

Si rammenta inoltre che con decorrenza:

• 18 aprile 2016 è divenuto operativo l’accentramento presso l’Area

Affari Legali e Contenzioso di alcune attività precedentemente

svolte dalle Banche Rete, quali:

- la gestione del contenzioso;

- la gestione dei ricorsi all’Arbitro Bancario e Finanziario e agli altri

organismi di risoluzione stragiudiziale delle controversie;

• 1° maggio 2016 il Servizio Supporto al Consiglio di Gestione è stato

riallocato direttamente in staff al Chief General Counsel.

Chief Operating Officer• è stata attuata una revisione complessiva dell’Area

Risorse Umane a fronte della semplificazione dell’assetto del Gruppo mediante la progressiva incorporazione delle Banche Rete in UBI Banca.

Il Chief Operating Officer esercita anche il coordinamento operativo nei confronti delle Società UBI Sistemi e Servizi ed UBI Academy assicurando il necessario raccordo tra il disegno imprenditoriale individuato da UBI Banca, delineato principalmente attraverso il Piano Industriale e il Budget annuale, e l’operatività svolta dalle Società consortili del Gruppo per le quali il Chief rappresenta l’interlocutore di riferimento con la Capogruppo.

***

Si ricorda infine che con decorrenza 30 giugno 2016 è divenuta operativa la revisione degli assetti delle strutture del Chief Risk Officer e di Compliance. In coerenza con le indicazioni di Banca d’Italia in tema di riporto delle funzioni aziendali di controllo (Circolare 285, Sistema dei Controlli Interni) e con le raccomandazioni della Banca Centrale Europea contenute nel “Thematic review on risk governance and appetite”, è stato previsto il riporto diretto del Chief Risk Officer e dell’Area Compliance al Consiglio di Gestione (in precedenza allocate in staff al Consigliere Delegato)2.Nel contempo l’Area Compliance è stata oggetto di una parziale riconfigurazione in coerenza con il nuovo modello di compliance, volto a migliorare il presidio del rischio di non conformità, a rafforzare i presidi specialistici e a razionalizzare le attività di coordinamento con le altre funzioni aziendali di controllo3.

L’organigramma aggiornato della Capogruppo, relativamente al primo ambito, è disponibile sul sito ufficiale www.ubibanca.it, nella sezione Corporate Governance.

2 Al fine di adottare un modello omogeneo a livello di Gruppo e dare seguito al provvedimento di Banca d’Italia pervenuto contestualmente all’autorizzazione all’iscrizione all’Albo ai sensi dell’art. 106 del TUB, è stata prevista l’estensione di tale approccio anche a Prestitalia, UBI Leasing e UBI Factor riallocando il Servizio Controllo Rischi a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione (anziché del Direttore Generale).

3 Come già riportato nella precedente informativa di Bilancio, con decorrenza 1° febbraio 2016 erano state ricondotte all’interno dell’Area le attività di compliance IT, in adeguamento alle indicazioni espresse da Banca d’Italia con la nota di chiarimenti del 22 luglio 2015.

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389Relazione sulla gestione

Organigramma di UBI Banca Spa

CONSIGLIO DISORVEGLIANZA

CONSIGLIO DIGESTIONE

INVESTOR E MEDIARELATIONS

COMPLIANCE

CHIEF LENDINGOFFICER

CONSIGLIEREDELEGATO

SUPPORTO AL CONSIGLIODI SORVEGLIANZA

CHIEF AUDIT EXECUTIVE

AUDIT GOVERNANCE & METHODOLOGIES

AUDIT DI PROCESSO

E RISCHI

AUDIT RETI DI VENDITA

CHIEF FINANCIALOFFICER

CONTROLLODI GESTIONE

OPERAZIONISTRAORDINARIE EPARTECIPAZIONI

CORPORATESTRATEGY

AMMINISTRAZIONEE ADEMPIMENTI

FISCALI

INFORMATIVA FINANZIARIA,PRINCIPI E CONTROLLI CONTABILI

CONSULENZA E COMPLIANCE FISCALE

CHIEF RISK OFFICER

RISK DATA MANAGEMENT

ANTI-MONEYLAUNDERING &

CLAIMS

RISKGOVERNANCE

CREDIT RISKMANAGEMENT

CAPITAL & LIQUIDITY RISKMANAGEMENT

AFFARI LEGALI E

CONTENZIOSO

AFFARI SOCIETARIE RAPPORTI CONLE AUTHORITIES

CHIEF GENERALCOUNSEL*

SUPPORTO AL CONSIGLIO DI GESTIONE

CREDITO ANOMALO

CREDITI

RECUPEROCREDITI

CHIEF WEALTH ANDWELFARE OFFICER

MODELLI FINANZIARI E ATTUARIALI

COORD. E SUPPORTOWEALTH E WELFARE

INVESTIMENTO E PREVIDENZA

FINANZA

WELFARE E PROTEZIONE

CHIEF COMMERCIALOFFICER

COORDINAMENTOCOMMERCIALEMARKETING

OPERATIONCOMMERCIALE

CUSTOMERSATISFACTION

REMOTE CHANNELS

UBI COMUNITÁ

GLOBALTRANSICTION

BANKING

IW Bank, Prestitalia UBI Factor, UBI Leasing,

UBI Trustee

CHIEF OPERATING OFFICER

COMPANYMULTICHANNEL

EXPERIENCE

PREVENZIONEE PROTEZIONESUL LAVORO

RISORSEUMANE

ORGANIZZAZIONE

OTTIMIZZAZIONECOSTI

UBIACCADEMY

UBISS

POLITICHE E MONITORAGGIO

CREDITIAviva Vita

Lombarda Vita UBI Pramerica SGR

Zhong Ou Asset Management Co. Cargeas Assicurazioni

ServizioOrgani di Gestione e Controllo Funzione Società in coordinamento operativo

Società in coordinamento commerciale

Area Aree, Servizi e Funzioni di Staff

RESPONSABILE TOP PRIVATE

BANKING

* Il Chief General Counsel riporta funzionalmente al Consiglio di Sorveglianza ed al Consiglio di Gestione.

La Funzione “Corporate Social Responsibility“ è allocata alle dipendenze del Servizio “Informativa Finanziaria, Principi e Controlli Contabili” in staff al Chief Financial Officer.

RESPONSABILIMACROAREETERRITORIALI

RESPONSABILE CORPORATE & INVESTMENT

BANKING

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390 Relazioni e Bilanci 2016

Al 31 dicembre 2016 i lavoratori dipendenti a libro matricola UBI Banca erano 5.977, in diminuzione di 39 risorse rispetto al dato dell’anno precedente, ricostruito per tener conto delle Società nel frattempo incorporate.

In termini di personale effettivamente impiegato dalla Capogruppo, l’organico si presentava costituito da 5.006 risorse, con un incremento, nei dodici mesi, di 59 unità, sostanzialmente riconducibile a:• interventi di accentramento, che hanno interessato sia

attività di UBI.S (Compliance IT e Controllo di Gestione), sia attività precedentemente svolte nelle Banche Rete (Gestione Contenzioso), alimentati tramite mobilità infragruppo;

• il potenziamento di ambiti quali “Specialista Remoto Mutui” e “Servizio Clienti” (Area Canali Remoti), anche in questo caso tramite il ricorso a risorse interne al Gruppo.

In dettaglio, con riferimento alla sola incorporante UBI Banca, nell’esercizio si sono registrati 75 inserimenti (al netto di n. 8 passaggi infragruppo) con contratto a tempo indeterminato e 39 con contratto flessibile a fronte di complessive 161 uscite (delle quali 104 riferite agli Accordi relativi al piano di esodi incentivati, 10 per passaggi ad altre Società del Gruppo, 6 per termine di contratti flessibili e la restante parte per motivazioni a diverso titolo riconducibili alla “natural attrition” aziendale).

Come emerge dalla tabella di dettaglio, i dipendenti distaccati da UBI Banca presso altre Società del Gruppo a fine 2016 risultavano scesi a 1.418: di questi 925 erano in servizio presso UBI Sistemi e Servizi (in diminuzione di 26 unità principalmente per effetto degli esodi incentivati).

Si è contestualmente rilevato un incremento di 55 unità delle

Le risorse umane

COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO DI UBI BANCA PER FORZA LAVORO

Numero 31.12.2016 31.12.2015* Variazione

Dipendenti a libro matricola di UBI Banca 5.977 6.016 -39

Dipendenti distaccati presso altre Società del Gruppo -1.418 -1.461 -43

di cui: presso UBI Sistemi e Servizi -925 -951 -26

Dipendenti distaccati da altre Società del Gruppo 447 392 55

Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca 5.006 4.947 59

Forza lavoro 5.006 4.947 59

COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO PER QUALIFICA

Numero 31.12.2016 Incidenza % 31.12.2015* Incidenza %

Dirigenti 217 3,6% 209 3,5%

Quadri Direttivi 3º e 4º livello 1.166 19,5% 1.168 19,4%

Quadri Direttivi 1º e 2º livello 1.429 23,9% 1.361 22,6%

3ª Area Professionale (impiegati) 3.121 52,2% 3.231 53,7%

1ª e 2ª Area Professionale (altro personale) 44 0,8% 47 0,8%

Dipendenti a libro matricola di UBI Banca 5.977 100,0% 6.016 100,0%

* Al fine di consentire un raffronto andamentale in termini omogenei, i dati relativi al 31 dicembre 2015 sono stati ricostruiti per tenere conto sia degli organici delle prime due Banche Rete (Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria) incorporate da UBI Banca con efficacia 21 novembre 2016 (complessivamente 3.212 dipendenti in forza e 3.528 dipendenti a libro matricola al dicembre 2015), sia dell’incorporazione di S.B.I.M. e di UBI Fiduciaria, perfezionata il 28 settembre 2016 (5 dipendenti a libro paga e 2 a libro matricola a fine 2015).

Premessa

Per quanto concerne i seguenti aspetti dell’informativa sull’attività di UBI Banca nel 2016:

- lo SCENARIO DI RIFERIMENTO;

- gli EVENTI RILEVANTI DELL’ESERCIZIO;

- l’ATTIVITÀ COMMERCIALE;

- l’ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO;

- la RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE

- il SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI;

- gli ACCERTAMENTI ISPETTIVI;

- le NOVITÀ FISCALI,

si fa rinvio alle specifiche parti della Relazione sulla gestione consolidata.

Page 9: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

391Relazione sulla gestione

risorse distaccate da altre Società del Gruppo, riconducibile ai sopra citati processi di accentramento/potenziamento.Quale effetto dell’incorporazione delle prime due Banche Rete, nel quarto trimestre i dipendenti effettivi in servizio sono cresciuti di 3.192 unità (dai 1.814 di fine settembre ai 5.006 di dicembre). Nei tre mesi si sono inoltre registrate: 18 assunzioni, 13 cessazioni, un aumento netto di 15 unità delle risorse distaccate presso la Capogruppo, mentre la mobilità infragruppo ha interessato 44 persone.

In considerazione delle peculiarità operative di Capogruppo, la composizione dell’organico per qualifica continua ad evidenziare, rispetto al dato consolidato, un maggior peso relativo delle fasce di inquadramento più elevate. Non si rilevano sostanziali variazioni rispetto al dato di fine 2015 ricostruito in termini omogenei.

Con riferimento alle previsioni dell’Accordo Quadro del 26 novembre 2014, nel 2016 sono state concesse 41.3471 giornate di congedo straordinario, fruite tenuto conto delle esigenze produttive e organizzative delle singole strutture.Sono state altresì usufruite 8.4831 giornate di congedo parentale.

Per quanto riguarda la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, sono state presentate 50

domande, accettate per la quasi totalità, aventi decorrenza principalmente a partire dai mesi di febbraio e settembre 2016.

A dicembre l’età media dei dipendenti a libro matricola di UBI Banca si attestava a 47 anni e 4 mesi mentre l’anzianità media risultava di 19 anni e 8 mesi. L’incidenza del personale femminile era pari al 42%.

***

In merito alle politiche di remunerazione ed incentivazione si rinvia alla Relazione sulla remunerazione che viene presentata in altra parte del presente fascicolo, redatta ai sensi degli artt. 123 ter del TUF e 84 quater del Regolamento Emittenti, nonché ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione per le banche e i gruppi bancari emanate il 18 novembre 2014.Ulteriori elementi informativi sul tema sono riportati nella Relazione sul governo societario di UBI Banca, sempre in allegato al presente fascicolo.

Per quanto riguarda, infine, le relazioni sindacali, la formazione, la comunicazione interna, l’ambiente di lavoro e le iniziative di welfare, trattandosi di attività coordinate a livello di Gruppo, si rimanda agli specifici paragrafi contenuti nella Relazione sulla gestione consolidata.

1 I dati esposti rappresentano la somma delle giornate concesse e fruite in UBI Banca e nelle aziende oggetto di fusione.

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392 Relazioni e Bilanci 2016

Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo

Stato patrimoniale riclassificato

Importi in migliaia di euro 31.12.201631.12.2015

pro-forma Variazioni Variazioni %

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 204.188 226.673 -22.485 -9,9%

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 808.081 1.072.136 -264.055 -24,6%

30. Attività finanziarie valutate al fair value 188.449 196.034 -7.585 -3,9%

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.447.492 15.407.443 -5.959.951 -38,7%

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 7.327.544 3.494.547 3.832.997 109,7%

60. Crediti verso banche 12.254.559 11.307.287 947.272 8,4%

70. Crediti verso clientela 37.111.384 39.034.437 -1.923.053 -4,9%

80. Derivati di copertura 433.489 592.411 -158.922 -26,8%

90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 1.631 16.667 -15.036 -90,2%

100. Partecipazioni 7.322.989 7.593.914 -270.925 -3,6%

110. Attività materiali 944.989 968.670 -23.681 -2,4%

120. Attività immateriali 343.636 371.715 -28.079 -7,6%

di cui: avviamento 315.815 315.815 - -

130. Attività fiscali 2.055.015 1.776.302 278.713 15,7%

140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 2.657 2.032 625 30,8%

150. Altre attività 851.605 1.006.320 -154.715 -15,4%

Totale dell'attivo 79.297.708 83.066.588 -3.768.880 -4,5%

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

10. Debiti verso banche 21.415.235 15.820.292 5.594.943 35,4%

20. Debiti verso clientela 16.247.370 18.130.085 -1.882.715 -10,4%

30. Titoli in circolazione 30.567.375 36.660.974 -6.093.599 -16,6%

40. Passività finanziarie di negoziazione 881.981 608.568 273.413 44,9%

60. Derivati di copertura 178.200 700.872 -522.672 -74,6%

80. Passività fiscali 127.320 295.071 -167.751 -56,9%

100. Altre passività 1.304.128 1.215.902 88.226 7,3%

110. Trattamento di fine rapporto del personale 111.973 111.830 143 0,1%

120. Fondi per rischi e oneri: 134.472 86.927 47.545 54,7%

a) quiescenza e obblighi simili 23.536 22.925 611 2,7%

b) altri fondi 110.936 64.002 46.934 73,3%

130.+160.+170.+180.+190.

Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 8.823.079 9.325.400 -502.321 -5,4%

200. Utile (perdita) d'esercizio -493.425 110.667 -604.092 n.s.

Totale del passivo e del patrimonio netto 79.297.708 83.066.588 -3.768.880 -4,5%

I dati riferiti al 31 dicembre 2015 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria.

Page 11: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

393Relazione sulla gestione

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394 Relazioni e Bilanci 2016

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396 Relazioni e Bilanci 2016

Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti

Importi in migliaia di euro 31.12.2016al netto delle

componenti non ricorrenti

31.12.2015pro-forma

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non ricorrenti

Variazioni Variazioni %

Margine d'interesse 321.073 306.713 14.360 4,7%

Dividendi e proventi simili 221.676 211.366 10.310 4,9%

Commissioni nette 333.417 319.319 14.098 4,4%

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 145.819 280.622 (134.803) (48,0%)

Altri oneri/proventi di gestione 112.521 109.946 2.575 2,3%

Proventi operativi 1.134.506 1.227.966 (93.460) (7,6%)

Spese per il personale (403.920) (397.207) 6.713 1,7%

Altre spese amministrative (351.881) (331.663) 20.218 6,1%

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (35.401) (38.333) (2.932) (7,6%)

Oneri operativi (791.202) (767.203) 23.999 3,1%

Risultato della gestione operativa 343.304 460.763 (117.459) (25,5%)

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (517.981) (237.288) 280.693 118,3%

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (31.170) (15.431) 15.739 102,0%

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (818) 5.137 (5.955) n.s.

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 113 1.702 (1.589) (93,4%)

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (206.552) 214.883 (421.435) n.s.

Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente 97.930 (33.092) (131.022) n.s.

Utile (perdita) d'esercizio ante impatto Piano Industriale ed altri (108.622) 181.791 (290.413) n.s.

Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte - (17.679) (17.679) (100,0%)

Utile (perdita) d'esercizio (108.622) 164.112 (272.734) n.s.

I dati riferiti al 31 dicembre 2015 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria.

In seguito all’approvazione delle nuove linee guida del Gruppo UBI Banca in materia di identificazione delle poste non ricorrenti, avvenuta in data 18 ottobre 2016, il prospetto è stato rivisto (sia per gli elementi già individuati in precedenza, sia per il periodo comparativo al 31 dicembre 2015), pertanto differisce da quanto pubblicato nel Bilancio 2015.

Page 15: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

397Relazione sulla gestione

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398 Relazioni e Bilanci 2016

Prospetti di raccordo

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2015

Importi in migliaia di euro

Voci

31.12.2015pro-forma

Schema del bilancio

dell'impresa

Riclassifiche 31.12.2015pro-forma

Prospetto riclassificato

Recupero imposte

Ammortamenti per migliorie su

beni di terzi

Oneri per esodi anticipati

(ex Accordi del 4.2.2015 e del

23.12.2015)

10.-20. Margine d'interesse 306.713 306.713

70. Dividendi e proventi simili 211.366 211.366

40.-50. Commissioni nette 319.319 319.319 80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 280.622 280.622

190. Altri oneri/proventi di gestione 167.384 (58.404) 966 109.946

Proventi operativi 1.285.404 (58.404) 966 - 1.227.966

150.a Spese per il personale (423.621) 26.414 (397.207)

150.b Altre spese amministrative (429.566) 58.404 (371.162)

170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (39.283) (966) (40.249)

Oneri operativi (892.470) 58.404 (966) 26.414 (808.618)

Risultato della gestione operativa 392.934 - - 26.414 419.348

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (237.288) (237.288)

130. b+c+d Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (15.431) (15.431)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 5.137 5.137

210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 1.889 1.889

250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 147.241 - - 26.414 173.655

260. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente (36.574) (8.735) (45.309)

Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati 110.667 - - 17.679 128.346

150.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte - (17.679) (17.679)

290. Utile (perdita) d'esercizio 110.667 - - - 110.667

I dati sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2016

Importi in migliaia di euro

Voci

31.12.2016

Schema del bilancio

dell'impresa

Riclassifiche31.12.2016

Prospetto riclassificato

Recupero imposte

Ammortamenti per migliorie

su beni di terzi

Rettifiche di valore su

partecipazionidel Gruppo

Oneri per esodi

anticipati(ex Accordo 11.12.2016)

Oneri progetto

Banca Unica(Piano

Industriale 2019/2020)

Impairment marchi(Piano

Industriale 2019/2020)

10.-20. Margine d'interesse 321.073 321.073

70. Dividendi e proventi simili 221.676 221.676

40.-50. Commissioni nette 333.417 333.417 80.+90.+ 100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 145.819 145.819

190. Altri oneri/proventi di gestione 167.581 (56.731) 1.671 112.521

Proventi operativi 1.189.566 (56.731) 1.671 - - - - 1.134.506

150.a Spese per il personale (512.531) 108.611 (403.920)

150.b Altre spese amministrative (485.037) 56.731 23.246 (405.060)

170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (58.989) (1.671) 24.112 (36.548)

Oneri operativi (1.056.557) 56.731 (1.671) - 108.611 23.246 24.112 (845.528)

Risultato della gestione operativa 133.009 - - - 108.611 23.246 24.112 288.978

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (517.981) (517.981) 130.

b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (105.098) (105.098)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (818) (818)

210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (185.933) 206.726 20.793

250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (676.821) - - 206.726 108.611 23.246 24.112 (314.126)

260. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente 183.396 (2.843) (35.918) (7.558) (7.993) 129.084

Utile (perdita) d'esercizio ante impatto Piano Industriale (493.425) - - 203.883 72.693 15.688 16.119 (185.042)

150.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte - (72.693) (72.693)

150.b Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte - (15.688) (15.688)

180. Impairment marchio al netto delle imposte - (16.119) (16.119)

210.Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte - (203.883) (203.883)

290. Utile (perdita) d'esercizio (493.425) - - - - - - (493.425)

Page 17: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

399Relazione sulla gestione

Note esplicative alla redazione dei prospetti

Gli schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, pertanto, ai fini della redazione della presente Relazione, sono state osservate le previsioni di cui al 4° Aggiornamento del 15 dicembre 2015.

Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale UBI Banca redige i prospetti riclassificati, in applicazione delle seguenti regole: - i recuperi di imposte iscritti alla voce 190 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono riclassificati a riduzione delle

imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative; - la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile, nonché le quote di

ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 190;

***

- gli oneri derivanti dall’approvazione del nuovo Piano Industriale 2019/2020 sono stati isolati e ricondotti in apposite righe (al netto delle imposte) in calce ai prospetti:• gli oneri per esodi anticipati includono un parziale della voce 150a dello schema contabile;• gli oneri conseguenti al progetto Banca Unica evidenziano un parziale della voce 150b dello schema contabile;• l’impairment sui marchi recepisce un parziale della voce 180 dello schema contabile;

- i recuperi e gli oneri per esodi anticipati (al netto delle imposte) presenti nel 1° e nel 4° trimestre 2015, nonché nel 1° trimestre 2016, costituiscono un parziale della voce 150a dello schema contabile;

- le rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo rappresentano un di cui della voce 210 Utili (Perdite) delle partecipazioni.

La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e, dall’altro, con la predisposizione di specifici prospetti di raccordo.

Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio inserite nella presente Relazione.In seguito alla fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria1, che ha modificato il profilo economico-finanziario della Capogruppo, sono stati prodotti all'interno della Relazione sulla gestione i prospetti comparativi pro-forma2 per l’esercizio 2015 (e per i precedenti periodi intermedi del 2016), sia con riferimento allo Stato patrimoniale (inclusa l’evoluzione trimestrale) che al Conto economico (inclusa l’evoluzione trimestrale, i dati normalizzati ed il prospetto di raccordo al 31 dicembre 2015). Le tabelle riportate nei capitoli di commento (se non diversamente indicato) sono state parimenti pro-formate.

Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica di UBI Banca ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 20063, sono stati inseriti due appositi Prospetti, il primo di sintesi, che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati, il secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti – essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi – che così si riassumono:

1 Si veda quanto riportato nel capitolo “Gli eventi rilevanti del 2016” della Relazione sulla gestione consolidata.2 Tali prospetti sono stati costruiti con modalità analoghe a quelle applicate in sede di contabilizzazione delle operazioni di fusione avvenute nel corso del 2016.3 In seguito all’entrata in vigore (dal 3 luglio 2016) degli Orientamenti ESMA/2015/1415, le cui linee guida la Consob ha incorporato nelle proprie prassi di

vigilanza e monitoraggio degli emittenti, i criteri del Gruppo UBI Banca in materia di identificazione delle poste non ricorrenti (evidenziate nei Prospetti normalizzati) sono stati oggetto di revisione.I nuovi criteri di determinazione, che circoscrivono il carattere di non ricorrenza a ben specifici proventi ed oneri (connessi ad esempio all’adozione di un Piano Industriale, oppure agli impatti valutativi e realizzativi su immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie e titoli HTM, agli effetti di modifiche normative e metodologiche, nonché ad eventi straordinari, anche di natura sistemica) sono stati approvati dal Consiglio di Gestione del 18 ottobre 2016.

Esercizio 2016:- oneri connessi alla realizzazione del Piano Industriale 2019/2020

(incentivi all’esodo, oneri di natura informatica, legale e societaria legati al progetto di Banca Unica e impairment sui marchi);

- impatto della valutazione del Fondo Atlante, contributo addizionale al Fondo di Risoluzione, rettifica dello Schema Volontario del FITD (Cassa di Risparmio di Cesena);

- rettifiche di valore su attività materiali (immobiliari di proprietà); - rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo (impairment

Banco di Brescia); - utile dalla cessione di immobili di proprietà (ex sede di BPCI in via

Moscova a Milano).

Esercizio 2015: - contributo straordinario al Fondo di Risoluzione; - utile dalla cessione di cespiti immobiliari; - rettifiche di valore su attività materiali (immobili di proprietà); - chiusura di contenziosi fiscali.

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400 Relazioni e Bilanci 2016

con l’Autorità tributaria e dagli oneri per esodi incentivati iscritti a margine della sottoscrizione dell’Accordo Sindacale del 23 dicembre 2015, ancorché in presenza di una dinamica positiva della gestione operativa).

In termini progressivi, i proventi operativi realizzati nell’anno – espressione della gestione bancaria caratteristica2 – si sono attestati a 1.134,5 milioni, contro i 1.228 milioni dell’esercizio di raffronto, per effetto delle seguenti determinanti.

Il margine d’interesse3 – influenzato dai movimenti della struttura dei tassi, divenuti negativi sulle scadenze a più breve termine4 – è salito a 321,1 milioni (di cui 83,3 milioni realizzati nel quarto trimestre) dai 306,7 milioni del 20155, grazie agli apporti6 qui evidenziati:

• l’attività con la clientela ha mostrato un risultato di 77,8 milioni, rispetto ai -0,2 milioni del 2015. Pur risentendo dei minori interessi sull’attività di impiego (-117 milioni), il risultato ha più che beneficiato del calo degli interessi passivi sui titoli in circolazione (-171,3 milioni, pari al -20,5%, in presenza di una riduzione degli stock outstanding di 6,1 miliardi nei dodici mesi). Il saldo netto ha inoltre beneficiato dei differenziali incassati sulla copertura dei prestiti obbligazionari di propria emissione che, in virtù delle condizioni di tasso sopra descritte, sono saliti a 194,2 milioni (dai precedenti 169,6 milioni);

• il portafoglio titoli di proprietà ha generato un flusso di interessi pari a 224,5 milioni (285,7 milioni nel 2015), in presenza di investimenti in titoli di debito scesi nei dodici mesi di 2,5 miliardi. A fronte della sostanziale stabilità dei contributi forniti dai portafogli di negoziazione (ormai esiguo) e Held To Maturity, si evidenzia la riduzione dell’apporto dei titoli iscritti ad AFS (-67,2 milioni rispetto al 2015), conseguenza anche delle prese di valore realizzate nel tempo. Il comparto incorpora i costi degli scoperti (-2,6 milioni, in linea con il precedente esercizio) e della copertura delle obbligazioni a tasso fisso (differenziali corrisposti sui derivati per 121,2 milioni, in marginale riduzione);

I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto economico al netto delle principali componenti non ricorrenti (sintetico e analitico) – riportati nello specifico capitolo, ai quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle Note esplicative che seguono i prospetti riclassificati, nonché ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che i dati comparativi sono stati tutti riesposti pro-forma per tenere conto della fusione per incorporazione in Capogruppo di BPCI e di BRE; il commento proposto esamina pertanto essenzialmente le dinamiche che hanno caratterizzato l’esercizio 2016 rispetto ai precedenti dodici mesi, facendo solo riferimento ai principali aggregati su base trimestrale (evidenziato da un leggero sfondo).

Il 2016 si è concluso per UBI Banca con un risultato netto negativo per 493,4 milioni di euro, che si confronta con l’utile di 110,7 milioni pro-forma conseguito nel precedente esercizio.In termini normalizzati, la perdita dell’anno si ridimensiona a 108,6 milioni1, avendo recepito circa 385 milioni di impatti negativi netti legati, da un lato, all’iscrizione a conto economico di una serie di fattori abilitanti alla realizzazione del Piano Industriale, e dall’altro, agli impairment sulle partecipazioni, unitamente agli oneri comuni al sistema bancario italiano (contributi addizionali al Fondo di Risoluzione e svalutazione dell'investimento complessivo nel Fondo Atlante e della quota di partecipazione allo Schema Volontario del FITD).

Per quanto riguarda l’evoluzione infra-annuale, il quarto trimestre dell’anno ha evidenziato un risultato di -314,4 milioni (effetto dell’impairment sulle partecipazioni del Gruppo e degli impegni istituzionali sopra richiamati, nonostante l’andamento incoraggiante dei proventi operativi), rispetto ai -19,2 milioni pro-forma del periodo luglio-settembre (che pure aveva incorporato alcuni fattori stagionali). Gli ultimi tre mesi del 2015 si erano chiusi con una perdita pro-forma di 29,1 milioni (condizionata dalla chiusura di un contenzioso fiscale

Il conto economico

1 In seguito all’adozione delle nuove linee guida per la definizione degli elementi non ricorrenti approvate dal Consiglio di Gestione nell’ottobre 2016 (si veda il precedente capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo”) sono stati rivisti gli elementi già individuati sia nella prima parte dell’esercizio sia quelli inclusi nel prospetto comparativo al 31 dicembre 2015.L’esercizio 2015 evidenziava componenti non ricorrenti negative per 53,4 milioni (rivenienti prevalentemente dai contributi straordinari al Fondo di Risoluzione e dalla chiusura di un contenzioso fiscale), escludendo le quali l’utile dell’anno saliva a 164,1 milioni.

2 Benché l’incorporazione delle prime due Banche Rete abbia significativamente modificato il profilo economico e finanziario della Capogruppo, che vedrà crescere l’attività di intermediazione con la clientela, caratteristica della Banca commerciale, è sempre opportuno ricordare il ruolo di holding che UBI Banca tuttora svolge, da un lato gestendo i flussi di liquidità di tutte le Banche/Società del Gruppo, a cui garantisce funzionalmente i finanziamenti necessari e la possibilità di investimento degli eccessi accumulati, e dall’altro agendo quale gestore unico del portafoglio delle attività finanziarie. Stante tale ruolo di coordinamento e di indirizzo, conseguente alla stessa configurazione organizzativa del Gruppo, UBI Banca detiene partecipazioni in tutte le principali Società consolidate e gli utili da queste distribuiti ne costituiscono un’importante fonte reddituale.

3 L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che l’operatività della Capogruppo continua ad essere influenzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto).

4 La media del tasso Euribor a 1 mese è divenuta negativa a partire dal secondo trimestre 2015, attestandosi nel 2016 a -0,341%, rispetto al -0,071% del 2015.5 Grazie alla fusione delle Banche Rete il margine d’interesse ha assunto una dimensione più rilevante, incorporando comunque il costo finanziario che UBI

Banca sostiene a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo, mentre i correlati ricavi finanziari alimentano la voce dividendi. 6 La ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura, nonché gli interessi passivi sulle passività finanziarie

di negoziazione all’interno delle diverse aree di attività (con clientela, finanziaria, con banche).

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401Relazione sulla gestione

• l’attività sul mercato interbancario, focalizzata ancora in gran parte sull’intermediazione infragruppo, ha dato luogo ad un saldo positivo di 18,9 milioni, dai 21,3 milioni dei dodici mesi di raffronto. L’andamento trova giustificazione nella crescita della raccolta da banche (+5,6 miliardi nell’anno), quale effetto anche delle modifiche che stanno interessando la struttura della provvista in titoli, in un contesto di flessione dei tassi interbancari. La BCE dal 16 marzo 2016 ha infatti azzerato il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale, dal precedente 0,05% in vigore dal 10 settembre 2014.

Le commissioni nette hanno totalizzato 333,4 milioni (+14,1 milioni rispetto al 2015), grazie alla dinamica dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza, nonostante la tuttora debole congiuntura economica.

Complessivamente l’attività legata al comparto “titoli”7 è salita a 144 milioni (+18,6 milioni), beneficiando dei collocamenti (+16,7 milioni) e della distribuzione di servizi di terzi (+4,1 milioni), soprattutto i prodotti assicurativi. La voce ha peraltro tratto vantaggio dal significativo ridimensionamento che ha interessato l’offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti

e servizi (-5,2 milioni, in gran parte riconducibili alle carte di credito offerte dalle Banche Rete).

Quale riflesso all’evoluzione dei mercati finanziari e alla convergenza delle preferenze dei risparmiatori sui prodotti del risparmio gestito, la negoziazione e la ricezione/trasmissione ordini hanno mostrato un’evoluzione negativa (-7 milioni); va peraltro ricordato che le commissioni passive di negoziazione si riferiscono prevalentemente alle spese riconosciute agli intermediari istituzionali per l’attività in derivati quotati e titoli sui diversi mercati.

L’attività bancaria è per contro scesa a 189,4 milioni (-4,5 milioni), risentendo dell’andamento dei servizi di incasso e pagamento (-7,6 milioni) principalmente per i diminuiti volumi operativi in ambito “monetica” (in presenza di una crescita dei ricavi da acquiring POS esercenti), pur a fronte dell’evoluzione positiva degli altri servizi (+3,4 milioni), alimentati anche dall’attività di finanziamento corporate a valere sul perimetro operativo della ex Centrobanca e delle ex Banche Rete incorporate, nonché dai ritorni sulle carte di credito (che hanno contribuito alla composizione della voce rispettivamente con 61,2 milioni e 19,1 milioni).

INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni 31.12.201631.12.2015

pro-forma

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.685 - - 2.685 2.650

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 299.830 - - 299.830 367.024

3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 45.773 - - 45.773 45.809

4. Crediti verso banche 42.121 18.469 - 60.590 65.306

5. Crediti verso clientela 2.463 569.429 - 571.892 688.886

6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -

7. Derivati di copertura X X 72.632 72.632 42.014

8. Altre attività X X 167 167 151

Totale 392.872 587.898 72.799 1.053.569 1.211.840

INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro Debiti Titoli Altre Passività 31.12.201631.12.2015

pro-forma

1. Debiti verso banche centrali (3.648) X - (3.648) (7.110)

2. Debiti verso banche (37.690) X - (37.690) (36.850)

3. Debiti verso clientela (22.958) X - (22.958) (22.033)

4. Titoli in circolazione X (665.358) - (665.358) (836.618)

5. Passività finanziarie di negoziazione (2.593) - - (2.593) (2.199)

6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - -

7. Altre passività e fondi X X (249) (249) (317)

8. Derivati di copertura X X - - -

Totale (66.889) (665.358) (249) (732.496) (905.127)

Margine d'interesse 321.073 306.713

7 L’importo è formato dai servizi di gestione, intermediazione e consulenza al netto delle corrispettive voci passive ed è calcolato escludendo la negoziazione di valute.

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402 Relazioni e Bilanci 2016

I dividendi e proventi simili incassati nell’anno sono stati 221,7 milioni e derivano quasi totalmente dalle partecipazioni del Gruppo: 136,4 milioni dalle Banche Rete, 52,8 milioni dalle Società Prodotto e 23,6 milioni dal comparto assicurativo. La variazione rispetto all’esercizio di raffronto (+10,3 milioni) è da attribuirsi: - alla diminuzione (-13 milioni) delle Banche Rete, in seguito

ai risultati dell’esercizio 2015;- all’incremento (+13,4 milioni) delle “Fabbriche”,

principalmente UBI Pramerica SGR e Zhong Ou Fund Management;

- all’aumento (+13 milioni) delle Assicurazioni, per l’apporto di Aviva Vita e la maggior distribuzione di Lombarda Vita;

- alla riduzione (-0,9 milioni) degli incassi dai titoli, nonostante il dividendo straordinario, 2,5 milioni, di una società di Private Equity del portafoglio FVO;

DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI

Importi in migliaia di euro 31.12.201631.12.2015

pro-forma

Banca Popolare di Bergamo Spa 118.359 133.512

UBI Pramerica SGR Spa 41.274 28.199

Banca Popolare di Ancona Spa 15.251 7.467

Banca di Valle Camonica Spa 2.809 -

Banco di Brescia Spa - 8.411

UBI Factor Spa 2.486 5.722

IWBank Spa - 5.492

Zhong Ou Fund Management Co 9.019 -

Lombarda Vita Spa 12.600 8.598

Altre partecipazioni (voce 100) 11.000 4.221

Dividendi percepiti da voce 100 Partecipazioni 212.798 201.622

Dividendi percepiti da voce 40 AFS 4.590 6.690

Dividendi percepiti da voce 20 Negoziazione e voce 30 Fair Value Option 4.288 3.054

Totale 221.676 211.366

- al venir meno dei contributi di altre partecipazioni (-2,3 milioni), prevalentemente di natura immobiliare.

Il risultato netto dell’attività finanziaria, pur continuando a risentire dell’incertezza che caratterizza l’operatività sui mercati, si è attestato a 145,8 milioni (di cui 46,5 milioni realizzati nell’ultimo trimestre) rispetto ai precedenti 280,6 milioni, incorporando le seguenti contribuzioni:

• +47,3 milioni dalla negoziazione (35,5 milioni nel 2015), derivanti per +5,1 milioni dai titoli di debito (dei quali 3,5 milioni utili da trading e 1,6 milioni utili netti sulla chiusura di posizioni scoperte, avvenuta a fine settembre), per +2,9 milioni dai titoli di capitale e soprattutto dalla chiusura dei relativi derivati (per la quasi totalità quotati sui mercati regolamentati e riferiti a indici azionari), per -0,4 milioni dalle quote O.I.C.R., per +16,6 milioni dall’attività in valuta8, nonché per +23 milioni dai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (utili/perdite, plus/minusvalenze e ratei). Questi ultimi sono prevalentemente da collegarsi alla manovra di rimodulazione del rischio tasso sul portafoglio AFS e sui prestiti obbligazionari di propria emissione realizzata all’inizio del mese di dicembre con la chiusura (unwinding) degli IRS utilizzati per la copertura del rischio tasso, ripristinati su data “forward”. Nella voce sono peraltro inclusi sia la valutazione dei derivati stessi, conseguente alla dinamica dei tassi d’interesse in corso d’anno, sia i relativi differenziali maturati;

• -2,2 milioni dalla copertura, che esprime la variazione di fair value dei derivati e delle poste coperte, riferita prevalentemente agli effetti negativi che hanno interessato le poste attive (stante la discesa più marcata dei tassi swap sulle scadenze a 15-20 anni), in particolare mutui e finanziamenti, benché parzialmente compensati dalla valutazione dei prestiti obbligazionari (+11,1 milioni nel 2015 da collegarsi principalmente ai derivati AFS);

COMMISSIONI ATTIVE: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.201631.12.2015

pro-forma

a) garanzie rilasciate 18.169 18.222

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 165.494 148.934

1. negoziazione di strumenti finanziari 4.761 7.174

2. negoziazione di valute 2.086 2.140

3. gestioni di portafogli - -

4. custodia e amministrazione di titoli 3.427 3.008

5. banca depositaria - -

6. collocamento di titoli 87.872 71.179

7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 7.229 9.286

8. attività di consulenza 5.760 5.889

8.1 in materia di investimenti 5.760 5.889

9. distribuzione di servizi di terzi 54.359 50.258

9.1. gestioni di portafogli 8.759 8.986

9.2. prodotti assicurativi 32.634 29.524

9.3. altri prodotti 12.966 11.748

d) servizi di incasso e pagamento 45.494 53.672

i) tenuta e gestione dei conti correnti 44.808 45.028

j) altri servizi 105.963 105.480

Totale 379.928 371.336

COMMISSIONI PASSIVE: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.201631.12.2015

pro-forma

a) garanzie ricevute (624) (649)

c) servizi di gestione e intermediazione: (19.446) (21.431)

1. negoziazione di strumenti finanziari (7.444) (4.929)

2. negoziazione di valute (36) (1)

3. gestioni di portafogli - -

4. custodia e amministrazione di titoli (3.147) (2.514)

5. collocamento di strumenti finanziari - -

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (8.819) (13.987)

d) servizi di incasso e pagamento (13.934) (14.548)

e) altri servizi (12.507) (15.389)

Totale (46.511) (52.017)

Commissioni nette 333.417 319.319

8 Non ponendo in essere operazioni speculative, gli importi evidenziati in tabella alle voci 1.5, 3 e 4.1 devono essere letti congiuntamente, essendo riferiti ai risultati della negoziazione in cambi a pronti e a termine svolta dalla Capogruppo per conto proprio o della clientela e pareggiata gestionalmente sul mercato. Dopo le ampie oscillazioni valutarie verificatesi nel 2015, che avevano guidato l’intensificarsi dell’operatività con la clientela, anche il corrente esercizio si è confermato estremamente volatile.

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403Relazione sulla gestione

RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE

Importi in migliaia di euro Plusvalenze (A)

Utile da negoziazione

(B)

Minusvalenze (C)

Perdite da negoziazione

(D)

Risultato netto 31.12.2016

[(A+B)-(C+D)]

31.12.2015pro-forma

1. Attività finanziarie di negoziazione 602 35.225 (1.323) (6.141) 28.363 23.052

1.1 Titoli di debito 116 4.835 (17) (1.466) 3.468 9.916

1.2 Titoli di capitale 481 101 (682) (12) (112) (664)

1.3 Quote di O.I.C.R. 5 210 (624) - (409) (34)

1.4 Finanziamenti - - - - - -

1.5 Altre - 30.079 - (4.663) 25.416 13.834

2. Passività finanziarie di negoziazione - 3.432 - (1.836) 1.596 (70)

2.1 Titoli di debito - 3.432 - (1.836) 1.596 (70)

2.2 Debiti - - - - - -

2.3 Altre - - - - - -

3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio X X X X (4.283) 423

4. Strumenti derivati 187.924 274.150 (204.610) (231.335) 21.627 12.099

4.1 Derivati finanziari 187.924 274.150 (204.610) (231.335) 21.627 12.099

- su titoli di debito e tassi di interesse 183.636 246.844 (200.856) (206.650) 22.974 3.314

- su titoli di capitale e indici azionari 541 9.378 (29) (6.849) 3.041 3.479

- su valute e oro X X X X (4.502) 5.150

- altri 3.747 17.928 (3.725) (17.836) 114 156

4.2 Derivati su crediti - - - - - -

Totale 188.526 312.807 (205.933) (239.312) 47.303 35.504

RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA

Importi in migliaia di euro 31.12.201631.12.2015

pro-forma

Risultato netto dell'attività di copertura (2.244) 11.053

UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO

Importi in migliaia di euro Utili Perdite Risultato netto 31.12.2016

31.12.2015pro-forma

Attività finanziarie

1. Crediti verso banche - - - -

2. Crediti verso clientela 647 (9.842) (9.195) (11.641)

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 143.524 (356) 143.168 257.146

3.1 Titoli di debito 121.166 (352) 120.814 168.045

3.2 Titoli di capitale 11.075 (4) 11.071 82.233

3.3 Quote di O.I.C.R. 11.283 - 11.283 6.868

3.4 Finanziamenti - - - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - -

Totale attività 144.171 (10.198) 133.973 245.505

Passività finanziarie

1. Debiti verso banche - - - -

2. Debiti verso clientela - - - -

3. Titoli in circolazione 183 (24.975) (24.792) (15.796)

Totale passività 183 (24.975) (24.792) (15.796)

Totale 144.354 (35.173) 109.181 229.709

RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE

Importi in migliaia di euro 31.12.201631.12.2015

pro-forma

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value (8.421) 4.356

RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE, DI COPERTURA, DI CESSIONE/RIACQUISTO E DELLE ATTIVITÀ/PASSIVITÀ VALUTATE AL FAIR VALUE 145.819 280.622

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404 Relazioni e Bilanci 2016

• +109,2 milioni dalla cessione/riacquisto di attività/passività finanziarie, di cui:

• +134 milioni dalla vendita di attività finanziarie (+117,1 milioni dai titoli di Stato italiani, +3,7 milioni dalle cessioni totali/parziali di obbligazioni corporate, bancarie ed emergenti, +3,3 milioni dalle azioni Visa Europe Ltd, +7,3 milioni dall’adeguamento di prezzo sulla vendita di ICBPI del dicembre 2015, +11,3 milioni dagli O.I.C.R., dei quali +9,2 milioni dal rimborso di quote del Fondo Sviluppo Impresa, gestito da Centrobanca Sviluppo Impresa SGR, liquidato il 16 agosto 2016, nonché -9,2 milioni derivanti dalla cessione di sofferenze, relative soprattutto alle ex Banche incorporate (Centrobanca, BRE e B@nca 24-7), concentrata nei mesi di novembre e dicembre);

• -24,8 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito dell’operatività in contropartita con la clientela, in un contesto di prezzi sopra la parità.

Nel 2015 erano stati conseguiti 229,7 milioni: +82,2 milioni dalla vendita (parziale) della partecipazione detenuta in ICBPI, +165,2 milioni dalla vendita di titoli di Stato italiani, +2,8 milioni da obbligazioni (principalmente di emittenti bancari), +6,9 milioni dalla cessione di quote O.I.C.R (ETF), -11,6 milioni dalla cessione di sofferenze e -15,8 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione in contropartita con la clientela;

• -8,4 milioni dalla valutazione al fair value degli investimenti in fondi Tages, della residuale posizione in hedge fund diversi dai fondi Tages (completamente svalutata per 5 milioni nel secondo trimestre dell’anno), solo marginalmente compensati dall’effetto cambio su quest’ultima maturato, nonché dalle partecipazioni di Private Equity (+4,3 milioni il risultato del 2015 sostenuto ampiamente dagli investimenti in fondi Tages e dalle partecipazioni di PE della ex Centrobanca).

Gli altri proventi e oneri di gestione si sono portati a 112,5 milioni (+2,6 milioni), riassumendo la favorevole evoluzione dei proventi, ed in particolare degli “altri proventi e sopravvenienze attive” (+8,3 milioni), legati anche a rimborsi rivenienti dalla conclusione a favore della Banca di contenziosi fiscali pregressi, a recuperi su pratiche in contenzioso, all’estinzione anticipata di finanziamenti, come pure alla chiusura, nel secondo trimestre, di partite debitorie non più dovute relative ad una partecipazione nel frattempo dismessa. L’evoluzione dei ricavi è stata parzialmente attenuata dalla crescita della corrispondente voce passiva (+4,8 milioni), nella quale sono inclusi oneri riferiti ad accordi transattivi per cause e perdite operative con clientela. I “Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo” pur non mostrando variazioni nel confronto su base annua sintetizzano: da un lato un incremento dovuto all’accentramento di attività in service e al potenziamento di alcune strutture specialistiche, ma dall’altro lato, una riduzione dei volumi in ambito finanza e la minore incidenza di alcuni service (in particolare del servizio audit, il cui numero di giornate di attività ispettiva risulta in diminuzione rispetto al 2015).

ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.201631.12.2015

pro-forma

Altri proventi di gestione 129.735 122.340 Recupero spese e altri ricavi su c/c 4.772 4.894 Recupero altre spese 14.344 14.682 Recuperi di imposte 56.731 58.404 Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 30.665 31.070 Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 51.515 51.551 Altri proventi e sopravvenienze attive 28.439 20.143 Riclassifica "recuperi di imposte" (56.731) (58.404) Altri oneri di gestione (17.214) (12.394) Ammortamento migliorie su beni di terzi (1.671) (966) Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria (7) - Altri oneri e sopravvenienze passive (17.207) (12.394) Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi per cespiti in affitto 1.671 966 Totale 112.521 109.946

Dal punto di vista congiunturale i proventi operativi del quarto trimestre si sono attestati a 246,9 milioni (329 milioni nei tre mesi corrispondenti del 2015) mostrando un deciso incremento rispetto ai 215,8 milioni del terzo trimestre, spiegato per lo più dagli utili conseguiti dalla negoziazione, dai dividendi su una partnership assicurativa e dall’intermediazione con clientela.

Sul versante dei costi, gli oneri operativi hanno totalizzato 845,5 milioni (808,6 milioni nel 2015), con un incremento di 36,9 milioni che deriva in realtà dalla contabilizzazione, nel mese di dicembre, del contributo addizionale al Fondo di Risoluzione (53,2 milioni normalizzati).La Banca aveva già iscritto dal primo trimestre (sempre fra i contributi associativi) la quota ordinaria per l’anno 2016 destinata al Fondo, pari a 22,5 milioni9.

SPESE PER IL PERSONALE: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.201631.12.2015

pro-forma

1) Personale dipendente (465.518) (462.906)

a) Salari e Stipendi (330.092) (325.241) b) Oneri sociali (87.798) (87.507) c) Indennità di fine rapporto (17.883) (17.699) d) Spese previdenziali - - e) Accantonamento al TFR (165) (1.285) f) Accantonamento al fondo trattamento di

quiescienza e obblighi simili: (491) (387) - a benefici definiti (491) (387) g) Versamenti ai fondi di previdenza

complementare esterni: (14.071) (13.845) - a contribuzione definita (14.071) (13.845) i) Altri benefici a favore di dipendenti (15.018) (16.942) 2) Altro personale in attività (489) (574) - Spese per collaboratori con contratto

di somministrazione - - - Altre spese (489) (574) 3) Amministratori (7.466) (7.989) 4) Personale collocato a riposo - - 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati

presso altre aziende 103.937 104.349 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati

presso la Società (34.384) (30.087) Totale (403.920) (397.207)

9 Trattasi dell’85% del contributo ordinario, mentre per il rimanente 15% la Banca ha sottoscritto un impegno irrevocabile (si veda in dettaglio quanto riportato in Nota Integrativa, Parte A – Politiche contabili).Nel secondo trimestre dell’anno è stata inserita fra le Altre spese amministrative la quota ordinaria dovuta per il 2016 (UBI Banca + ex BPCI + ex BRE) pari a 26.515 mila euro.La stima della quota annua dovuta per il 2015 (11,8 milioni per UBI Banca senza le Banche Rete incorporate nel novembre 2016) era stata contabilizzata nel secondo trimestre 2015 fra gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri; il contributo definitivo era poi stato di 13.167 mila euro (UBI Banca + ex BPCI + ex BRE).Il contributo allo Schema di Garanzia dei Depositi (DGS) per il 2016 è stato di 5.758 mila euro, mentre nel 2015 la quota semestrale spesata era stata di 2.551 mila euro.

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405Relazione sulla gestione

ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.201631.12.2015

pro-forma

A. Altre spese amministrative (385.917) (356.705)

Affitti passivi (17.765) (22.483)

Servizi professionali e consulenze (35.754) (32.204)

Canoni locazione hardware, software ed altri beni (4.642) (5.060)

Manutenzioni hardware, software ed altri beni (2.816) (3.145)

Conduzione immobili (13.968) (15.815)

Manutenzione immobili e impianti (7.161) (8.643)

Contazione, trasporto e gestione valori (2.351) (2.460)

Contributi associativi (88.098) (62.284)

Informazioni e visure (2.333) (2.598)

Periodici e volumi (567) (614)

Postali (2.561) (2.998)

Premi assicurativi (8.098) (9.174)

Pubblicità e promozione (7.089) (6.985)

Rappresentanza (966) (1.259)

Telefoniche e trasmissione dati (14.480) (14.926)

Servizi in outsourcing (12.649) (14.633)

Spese di viaggio (5.416) (5.782)

Canoni per servizi resi dalle Società del Gruppo (UBI.S) (139.973) (124.108)

Spese per recupero crediti (13.363) (14.924)

Stampati, cancelleria e materiale di consumo (1.185) (1.125)

Trasporti e traslochi (1.716) (1.718)

Vigilanza (2.312) (2.398)

Altre spese (654) (1.369)

B. Imposte indirette (19.143) (14.457)

Imposte indirette e tasse (5.725) (2.309)

Imposte di bollo (52.842) (54.629)

IMU / ICI (10.395) (9.523)

Altre imposte (6.912) (6.400)

Riclassifica "recuperi di imposte" 56.731 58.404

Totale (405.060) (371.162)

Le spese per il personale (esclusi gli oneri per uscite anticipate) sono salite a 403,9 milioni. La variazione (+6,7 milioni) sintetizza, da un lato, la crescita del costo del Personale dipendente (+2,6 milioni), in gran parte motivata dai nuovi valori tabellari previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro con decorrenza 1° ottobre 2016 (in presenza di una diminuzione di 39 risorse a libro matricola nei dodici mesi) e, dall’altro lato, l’aumento dei rimborsi per i dipendenti distaccati presso la Capogruppo (+4,3 milioni, conseguenza dei citati accentramenti e potenziamenti di ambiti specialistici, che hanno determinato un aumento su base annua, da 392 a 447, del numero di risorse distaccate).

Le altre spese amministrative sono cresciute a 405,1 milioni, con un incremento di circa 34 milioni, di cui 4,7 milioni riconducibili all’imposizione fiscale indiretta (anche per effetto dell’IMU conseguente alla fusione di S.B.I.M. in Capogruppo nel mese di settembre) e 29,2 milioni alle uscite correnti (inclusi i contributi ordinari e non al Fondo di Risoluzione e al DGS, complessivamente 81,5 milioni rispetto ai precedenti 55,2 milioni, allocati fra i contributi associativi). Senza considerare tali esborsi, le spese, continuando a recepire le severe azioni di monitoraggio in atto, si presentano sostanzialmente stabili (+3 milioni).L’aggregato, come si osserva in tabella, ha peraltro incorporato alcuni aumenti (+3,6 milioni per consulenze a supporto del Piano Industriale e in ambito innovazione digitale, ma anche +15,9 milioni spiegati dal canone di service per la realizzazione della Banca Unica e dai maggiori esborsi riconosciuti ad UBI.S in relazione alle incentivazioni all’esodo della Società

di servizi, posti, pro-quota, a carico delle Società partecipanti al Consorzio) e numerose riduzioni, fra le quali si citano per gli importi più significativi: gli affitti passivi (-4,7 milioni, scaturiti dall’incorporazione di S.B.I.M. proprietaria della sede operativa di UBI Banca a Brescia, nonché dalle chiusure massive di sportelli), i servizi in outsourcing (-2 milioni, per i minori costi assembleari del 2016 e sui servizi legati a prodotti commerciali), le spese per recupero crediti (-1,6 milioni per i minori oneri corrisposti a Società esterne e minori spese per esecuzioni immobiliari), nonché la conduzione e manutenzione immobili (-3,3 milioni, da ricondurre all’incorporazione della citata Società immobiliare, ma anche alle progressive chiusure di sportelli con il venir meno delle spese ad essi relative).

Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali si sono ridimensionate a 36,5 milioni (-3,7 milioni rispetto al 2015). La voce include una componente non ricorrente di 1,1 milioni relativa all’impairment di alcuni immobili di proprietà (rettifiche su beni immobiliari erano state effettuate anche nel 2015 per 1,9 milioni, normalizzati).

Per effetto degli andamenti sopradescritti, il risultato della gestione operativa si è attestato a 289 milioni, dai 419,3 milioni di raffronto.

Su base congiunturale la gestione operativa è risultata negativa per 20,4 milioni (dai +76,1 milioni dell’analogo trimestre 2015) in contrapposizione ai +29,9 milioni conseguiti nel terzo trimestre del corrente esercizio.

Nel corso dell’anno sono stati inoltre contabilizzati:

• 518 milioni (a fronte dei 237,3 milioni del 2015) quali rettifiche di valore nette per deterioramento crediti riferibili ai portafogli retail e corporate delle Banche negli anni incorporate. Come si può notare dalla tabella, 520,6 milioni derivano da svalutazioni specifiche nette (che hanno beneficiato di riprese di valore – diverse dal time reversal – per 77,6 milioni) e 2,6 milioni da riprese sul portafoglio in bonis. La variazione complessiva, spiegata dalla dinamica delle svalutazioni specifiche, incorpora un significativo incremento delle coperture dei crediti deteriorati classificati a sofferenza e a inadempienza probabile operato nel secondo trimestre in coerenza con le previsioni del Piano Industriale 2019/2020. Conseguentemente il costo del credito del 2016 si è attestato all’1,40% rispetto allo 0,61% del 2015;

RETTIFICHE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO CREDITI: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro Rettifiche /riprese di valore nette 31.12.2016

Specifiche Di portafoglio

Crediti verso banche (127) - (127)

Crediti verso clientela (520.501) 2.647 (517.854)

Totale (520.628) 2.647 (517.981)

Importi in migliaia di euro Rettifiche /riprese di valore nette 31.12.2015pro-forma

Specifiche Di portafoglio

Crediti verso banche - - -

Crediti verso clientela (262.110) 24.822 (237.288)

Totale (262.110) 24.822 (237.288)

Page 24: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

406 Relazioni e Bilanci 2016

• 105,1 milioni quali rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (15,4 milioni nell’esercizio di raffronto10). L’importo si riferisce per 73 milioni non ricorrenti [di cui 53,6 milioni iscritti alla voce 130b) e 19,4 milioni alla voce 130d)] alla svalutazione della quota detenuta e dell’impegno al versamento (avvenuto in gennaio) nel Fondo Atlante; per 29 milioni, contabilizzati nel secondo trimestre, alle rettifiche su titoli obbligazionari e strumenti finanziari partecipativi rivenienti da posizioni di credito deteriorato; per 0,9 milioni alla svalutazione nel quarto trimestre delle azioni iscritte in seguito all’intervento (Schema Volontario) del FITD su CariCesena (non ricorrente); nonché per la parte rimanente a svalutazioni su fondi e partecipazioni, ma anche a riprese su crediti di firma e su impegni diversi;

• 0,8 milioni quali accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri, relativi principalmente a cause passive (-0,7 milioni) con diverse tipologie di controparti, a rischi su revocatorie (-0,4 milioni), nonché a rilasci effettuati sulla base del venir meno del rischio che a suo tempo ne aveva determinato l’accantonamento (+0,3 milioni)11;

ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI

Importi in migliaia di euro 31.12.201631.12.2015

pro-forma

Accantonamenti netti ai fondi per rischi su revocatorie (384) (925)

Accantonamenti netti ai fondi per bond in default (53) -

Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali (645) 7.032

Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 264 (970)

Totale (818) 5.137

• 20,8 milioni quale utile netto dalla cessione di investimenti conseguito per 20,7 milioni (non ricorrenti) dalla dismissione dell’immobile storico sito a Milano in via della Moscova, un tempo sede della ex BPCI12.

L’operatività corrente al lordo delle imposte ha pertanto dato luogo ad una perdita di 314,1 milioni, contro l’utile di 173,7 milioni conseguito nel 2015.

Su base congiunturale, l’operatività corrente al lordo delle imposte ha avuto un risultato negativo di 153,4 milioni (+24,9 milioni nel corrispondente trimestre 2015), che si raffronta con i -16,6 milioni del periodo luglio-settembre 2016.

L’esercizio evidenzia imposte positive sul reddito dell’operatività corrente per 129,1 milioni13, da ricondurre alla perdita lorda di esercizio, che include la voce dividendi parzialmente detassata ai fini fiscali.

Al netto di tale componente, il carico fiscale è condizionato, ai fini IRES, dalla parziale indeducibilità degli interessi passivi (4%) e dalle spese, svalutazioni e accantonamenti fiscalmente indeducibili; impatti in parte mitigati dall’agevolazione ACE (“Aiuto alla Crescita Economica”) e dall’effetto dell’affrancamento fiscale della PPA allocata sul comparto crediti verso clientela in sede di fusione di BRE e BPCI in Capogruppo.L’incidenza dell’IRAP, ancorché la base imponibile dell’esercizio si sia attestata su valori negativi e l’ordinamento tributario italiano non consenta il riporto a nuovo delle perdite fiscali ai fini del tributo regionale, è risultata leggermente positiva per effetto dello stanziamento della fiscalità anticipata su accantonamenti operati sul personale in esodo, che diverranno fiscalmente rilevanti negli esercizi successivi.

Infine in voci separate, presentate al netto delle imposte, vengono riepilogati gli impatti sul conto economico del Piano Industriale 2019/2020 (tutti oggetto di normalizzazione). Si ricorda che la crescita degli importi rispetto a quanto evidenziato in corso d’anno è da ricondurre all’incorporazione in Capogruppo delle prime due Banche Rete.

In dettaglio:- oneri per esodi anticipati (72,7 milioni al netto di imposte

per 35,9 milioni) riferiti agli esodi incentivati definiti con l’Accordo Sindacale dell’11 dicembre 2016. L’importo si riferisce a n. 209 dipendenti a libro matricola di UBI Banca, di cui 64 distaccati presso altre Società del Gruppo;

- altre spese amministrative (15,7 milioni al netto di imposte per 7,6 milioni) per spese progettuali connesse allo sviluppo e alla realizzazione della Banca Unica;

- impairment marchi (16,1 milioni al netto di imposte per 8 milioni) relativi ai marchi delle Banche Rete incorporate (il cui utilizzo potrà comunque avvenire in via opportunistica sulla Rete di punti operativi).

Sulla base degli esiti dei periodici test di impairment condotti a fine esercizio, sono state inoltre operate rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo per 203,9 milioni (206,7 milioni lordi), riferite alla partecipazione nel Banco di Brescia.

I dati pro-forma del 2015 evidenziavano 17,7 milioni14 (al netto di 8,7 milioni di imposte) quali oneri per esodi anticipati iscritti a margine della sottoscrizione dell’Accordo Sindacale del 23 dicembre 2015. Della cifra complessiva facevano parte anche gli 0,3 milioni netti (0,4 milioni lordi) spesati a margine dell’Accordo Sindacale sottoscritto il 4 febbraio 2015 e relativo alla fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment. L’importo era stato contabilizzato dalla Capogruppo in quanto riferito a personale a libro matricola di UBI Banca e “distaccato” presso le Società coinvolte nell’operazione.

10 L’aggregato era stato alimentato principalmente dalle svalutazioni durevoli di strumenti detenuti nel portafoglio AFS: 13,6 milioni sulle obbligazioni bancarie subordinate della Popolare dell’Etruria e di Banca Marche sottoscritte negli anni 2005/2006; 1,5 milioni sulle quote O.I.C.R.; 0,4 milioni sulle azioni.

11 I rilasci netti iscritti nel 2015 per complessivi 5,1 milioni derivavano: per 1,1 milioni dalla ex B@nca 24-7 per il venir meno della casistica di rischio a cui erano associati e per circa 10 milioni alla ex Centrobanca, in relazione ad una causa passiva i cui presupposti si sono nel frattempo estinti; la voce accoglieva contestualmente gli accantonamenti destinati a fronteggiare eventuali cause passive di natura eterogenea con svariate tipologie di controparti.

12 Gli utili conseguiti nel 2015, pari a 1,9 milioni, si riferivano per 0,3 milioni all’adeguamento di prezzo intervenuto sulla cessione della ex UBI Assicurazioni (ora Cargeas Assicurazioni) del dicembre 2014, per 1,3 milioni ai residui della procedura di liquidazione volontaria della partecipata Coralis Rent e per 0,2 milioni (non ricorrenti) a plusvalenze sulla cessione di immobili.

13 Nel 2015 il prelievo impositivo era stato di 45,3 milioni e conteneva una componente non ricorrente di 25,6 milioni. UBI Banca era infatti addivenuta ad una transazione con l’Agenzia delle Entrate in merito a due filoni di contenzioso: le “preference shares” (il maggior rischio fiscale potenziale del Gruppo) e le operazioni cosiddette di “switch sportelli”. L’accordo transattivo, stipulato il 4 febbraio 2016, aveva previsto la chiusura di tutte le controversie in questione per tutte le annualità già accertate ed in corso di accertamento, tramite il pagamento delle imposte nella misura rideterminata dall’AdE e dei correlati interessi. L’impatto nel conto economico era stato calcolato una volta dedotti gli accantonamenti a presidio del rischio fiscale tempo per tempo stanziati in bilancio.

14 Benché tali oneri non siano più inclusi fra le componenti non ricorrenti, continuano ad essere evidenziati in una riga separata del conto economico al fine di consentire la continuità nell’analisi gestionale.

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407Relazione sulla gestione

La raccolta

Al 31 dicembre 2016, la raccolta diretta da clientela di UBI Banca totalizzava 46,8 miliardi, in contrazione del 14,6% rispetto ai 54,8 miliardi di fine 2015, mostrando un trend che ha contraddistinto tutto l’esercizio e che ha visto crescere solo i volumi retail a breve termine.

Dai dettagli riportati nella tabella, emergono debiti verso la clientela pari a 16,2 miliardi dai precedenti 18,1 miliardi (-1,9 miliardi). A livello di singole forme tecniche, si evidenzia:

• un aumento di 1,8 miliardi circa dei conti correnti e depositi liberi, per effetto del fenomeno generalizzato di crescita dei volumi di liquidità lasciata in giacenza, in un contesto di timore diffuso ad investire anche alla luce di remunerazioni molto contenute di alcuni prodotti storicamente alternativi al c/c e dei rischi percepiti relativamente al nuovo quadro normativo di tutela dei depositi;

• una diminuzione di 3,8 miliardi dei pronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia in quanto fonte di approvvigionamento flessibile legata sia alla dimensione dei portafogli titoli sia alla liquidità disponibile, mantenutasi abbondante nel corso del 2016.

A fine esercizio risultavano peraltro in essere operazioni di pronti contro termine con clientela ordinaria per 289 milioni (2,1 milioni a dicembre 2015);

• una riduzione di 0,1 miliardi dei finanziamenti-altri, principalmente costituiti dai fondi messi a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti nell’ambito degli interventi a sostegno delle PMI.

I titoli in circolazione sono scesi a 30,6 miliardi dai 36,7 miliardi di un anno prima, presentandosi costituiti da:

• Titoli EMTN (Euro Medium Term Notes) per 4,3 miliardi (+1,8 miliardi nell’anno), quotati sulla piazza di Dublino ed emessi da UBI Banca nell’ambito di un Programma con massimale di 15 miliardi di euro. Nel corso dei dodici mesi si sono registrate emissioni di “private placement” per complessivi 1.409 milioni nominali ed un’emissione pubblica di tipo subordinato per 750 milioni nominali (realizzata nel maggio 2016), a fronte di scadenze per 170 milioni nominali e riacquisti totali per 241 milioni nominali). Nel solo quarto trimestre, sempre in termini nominali, sono state collocate obbligazioni per 910 milioni a fronte di scadenze e riacquisti per 73 milioni complessivi. Lo stock in essere incorpora anche gli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli;

L’attività di intermediazione

RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 Incidenza % 31.12.2015 pro-forma

Incidenza % Variazioni

in valore in %

Conti correnti e depositi liberi 13.236.046 28,3% 11.481.361 21,0% 1.754.685 15,3%

Depositi vincolati 13.424 0,0% 9.195 0,0% 4.229 46,0%

Finanziamenti 2.853.108 6,1% 6.500.490 11,9% -3.647.382 -56,1%

- pronti contro termine passivi 2.564.250 5,5% 6.109.840 11,2% -3.545.590 -58,0%

di cui: pct passivi con la CCG 2.268.259 4,8% 6.107.667 11,1% -3.839.408 -62,9%

- altri 288.858 0,6% 390.650 0,7% -101.792 -26,1%

Altri debiti 144.792 0,3% 139.039 0,2% 5.753 4,1%

Totale debiti verso clientela (Voce 20 Passivo) 16.247.370 34,7% 18.130.085 33,1% -1.882.715 -10,4%

Obbligazioni 30.554.714 65,3% 36.631.010 66,9% -6.076.296 -16,6%

- obbligazioni sottoscritte da clientela istituzionale 13.727.318 29,3% 12.444.968 22,7% 1.282.350 10,3%

di cui: EMTN (*) 4.298.583 9,2% 2.539.326 4,6% 1.759.257 69,3%

Covered Bond 9.428.735 20,1% 9.905.642 18,1% -476.907 -4,8%

- obbligazioni sottoscritte da clientela ordinaria 14.173.290 30,3% 21.232.437 38,8% -7.059.147 -33,2%

di cui: clientela extra captive (ex Centrobanca) 474.275 1,0% 2.771.202 5,1% -2.296.927 -82,9%

- obbligazioni sottoscritte da Banche del Gruppo (infragruppo) 2.654.106 5,7% 2.953.605 5,4% -299.499 -10,1%

Altri titoli 12.661 0,0% 29.964 0,0% -17.303 -57,7%

Totale titoli in circolazione (Voce 30 Passivo) 30.567.375 65,3% 36.660.974 66,9% -6.093.599 -16,6%

Totale raccolta da clientela 46.814.745 100,0% 54.791.059 100,0% -7.976.314 -14,6%

di cui:

passività subordinate 3.011.606 6,4% 2.851.838 5,2% 159.768 5,6%

di cui: titoli subordinati 2.243.191 4,8% 2.851.838 5,2% -608.647 -21,3%

di cui: EMTN subordinati 768.415 1,6% - - 768.415 -

(*) I corrispondenti valori nominali ammontano a 4.212 milioni al 31 dicembre 2016 (di cui 750 milioni nominali subordinati) e a 2.464 milioni al 31 dicembre 2015.

Al fine di consentire un confronto omogeneo, laddove possibile, la situazione al 31 dicembre 2015 riportata nelle tabelle è stata ricostruita per tener conto dei volumi relativi a Banca Popolare Commercio e Industria e a Banca Regionale Europea.

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408 Relazioni e Bilanci 2016

• Obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) per 9,4 miliardi (-0,5 miliardi): nell’anno sono stati effettuati collocamenti per 1,5 miliardi nominali totali1, a fronte di scadenze per 1,94 miliardi nominali (1,75 miliardi riferiti a titoli giunti a maturazione, 138,8 milioni relativi al richiamo, il 22 novembre, di una delle due emissioni di tipo “amortising” stipulate con la BEI, mentre i rimanenti 50,5 milioni si riferiscono alle quote di ammortamento complessivamente maturate dai suddetti due titoli “amortising” (inclusa anche la quota riferita all’emissione richiamata, maturata il 19 novembre). Si ricorda che lo stock in essere incorpora anche gli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli.Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”, garantito da mutui residenziali, di massimi 15 miliardi, UBI Banca ha attualmente in essere 9 Covered Bond per un valore nominale di 8,9 miliardi (al netto di ammortamenti per complessivi 236,2 milioni nominali)2 a fronte di un portafoglio segregato pari a 14,1 miliardi3. I titoli sono negoziati a Dublino.È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre “multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro, garantito da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel Primo Programma (3,1 miliardi il portafoglio segregato a fine esercizio). Ad oggi il Programma, quotato sulla Borsa di Dublino, è stato utilizzato soltanto per emissioni self-retained4.

La raccolta obbligazionaria dalla clientela ordinaria – per lo più obbligazioni destinate alla clientela delle Banche Rete, la cui emissione dal 2013 è stata accentrata in Capogruppo – totalizzava 14,2 miliardi (-7,1 miliardi), presentandosi così composta:

• per 13,7 miliardi (18,5 miliardi a fine 2015, con un calo di 4,8 miliardi) da titoli emessi da UBI Banca: nei dodici mesi sono state realizzate emissioni per 2,5 miliardi nominali a fronte di scadenze per 6,1 miliardi nominali e da riacquisti per 1,3 miliardi nominali (dati comprensivi dell’operatività ex BPCI e ex BRE). L’attività di collocamento, in rallentamento durante tutto l’esercizio e pressoché azzeratasi nel quarto trimestre, ha riflesso fattori di domanda, legati ai rendimenti storicamente al minimo (in un contesto di tassi interbancari negativi e rendimenti dei titoli governativi a breve/medio termine quasi nulli o negativi) che hanno reso meno appetibile per i clienti questa forma di investimento, ma anche una diversa offerta da parte della Banca in coerenza con gli orientamenti strategici del Piano 2019/2020;

• per 474 milioni dallo stock residuo di obbligazioni emesse dalla ex Centrobanca, in riduzione di 2,3 miliardi per effetto delle scadenze intercorse (i riacquisti sono ammontati a soli 2 milioni nominali).

La raccolta obbligazionaria infragruppo, costituita dai prestiti sottoscritti da alcune Banche/Società del Gruppo a titolo di investimento della liquidità, si è attestata a circa 2,7 miliardi, in calo di 0,3 miliardi, includendo emissioni per 1,2 miliardi nominali e scadenze per 1,49 miliardi nominali.

Relativamente infine alle passività subordinate, cresciute da 2,9 a 3 miliardi, si ricorda che nel maggio 2016 è stato emesso un titolo subordinato EMTN del valore nominale di 750 milioni nominali; nell’esercizio sono maturate quote di ammortamento per oltre 500 milioni e si sono registrate scadenze per 73,8 milioni di euro.

1 1 miliardo ad inizio settembre e due riaperture, per 0,25 miliardi ciascuna, in giugno ed in ottobre, dell’emissione da 750 milioni realizzata nell’ottobre 2015.2 L’elenco è riportato nella Nota Integrativa, Parte E, Sezione 1. A valere sul medesimo Programma sono inoltre in essere tre emissioni self-retained per 2,25

miliardi nominali: una da 0,5 miliardi realizzata nel dicembre 2015, una seconda, da 1 miliardo, perfezionata a fine marzo 2016 ed una terza, da 750 milioni, conclusa nel giugno 2016. Il Covered Bond da 700 milioni emesso nel marzo 2014, con scadenza originaria nel marzo 2019, è stato cancellato nel mese di novembre. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.

3 Le informazioni relative alla composizione del portafoglio di mutui residenziali segregato presso UBI Finance sono dettagliate nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda.

4 Complessivamente 2,19 miliardi: due emissioni effettuate nel 2012 per 1,04 miliardi nominali totali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo maturate), un’emissione da 200 milioni realizzata nel marzo 2014, una quarta da 650 milioni finalizzata nel luglio 2015 e una quinta da 300 milioni conclusa nel giugno 2016. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. Le informazioni relative alla composizione del portafoglio segregato presso UBI Finance CB 2 sono riportate nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda.

SCADENZE DEI TITOLI OBBLIGAZIONARI IN ESSERE AL 31 DICEMBRE 2016

Importi nominali in milioni di euro2017 2018 2019 2020 2021

Annisuccessivi Totale

Obbligazioni clientela ordinaria 3.314 5.161 4.574 723 114 - 13.886

Obbligazioni clientela istituzionale 2.086 1.397 2.023 1.548 1.023 5.010 13.087

di cui: EMTN 1.063 1.374 1.000 25 - 750 4.212

Covered bond 1.023 23 1.023 1.523 1.023 4.260 8.875

Totale 5.400 6.558 6.597 2.271 1.137 5.010 26.973

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409Relazione sulla gestione

La raccolta indiretta e il risparmio gestito

Nella tabella sono riepilogate le scadenze dei titoli obbligazionari in essere a fine esercizio.A fine anno la raccolta indiretta di UBI Banca si attestava a 18,4 miliardi di euro, in aumento di 0,9 miliardi nei dodici mesi. Come si evince dalla tabella, nel 2016 la dinamica della raccolta indiretta è stata alimentata principalmente dal risparmio gestito. In coerenza con le previsioni strategiche di progressiva conversione della raccolta obbligazionaria in prodotti di investimento ed assicurativi, il relativo stock ha sfiorato i 12,3 miliardi – equivalenti al 66,7% dell’aggregato totale – evidenziando una crescita di 1,3 miliardi su base annua.Tale progresso è stato sostenuto in primis dai Fondi Comuni

di Investimento e Sicav, saliti a 7 miliardi (+0,9 miliardi), grazie anche agli esiti dei collocamenti di alcuni nuovi prodotti di UBI Pramerica e UBI Sicav effettuati nel corso dell’anno5. Alla positiva evoluzione hanno contribuito anche le Polizze assicurative, in aumento a 3,8 miliardi di euro (+0,4 miliardi), in linea con il favorevole trend del comparto assicurativo. Per contro, le Gestioni di Patrimoni Mobiliari si sono mantenute sostanzialmente stabili a 1,4 miliardi.

La raccolta in amministrazione – pari a 6,1 miliardi (-0,4 miliardi nei dodici mesi) – ha risentito degli effetti delle quotazioni, ma anche dei movimenti di ricomposizione dei portafogli della clientela verso gli strumenti di risparmio gestito.

RACCOLTA INDIRETTA DA CLIENTELA ORDINARIA

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 Incidenza %

31.12.2015pro-forma

Incidenza %

Variazioni

in valore in %

In amministrazione 6.124.013 33,3% 6.542.768 37,4% -418.755 -6,4%

Risparmio gestito 12.250.894 66,7% 10.935.330 62,6% 1.315.564 12,0%

Gestioni di Patrimoni Mobiliari 1.422.771 7,7% 1.448.424 8,3% -25.653 -1,8%

di cui: GPF 291.157 1,6% 311.175 1,8% -20.018 -6,4%

Fondi Comuni di Investimento e Sicav 7.012.910 38,2% 6.077.454 34,8% 935.456 15,4%

Polizze assicurative e fondi pensione 3.815.213 20,8% 3.409.452 19,5% 405.761 11,9%

di cui: Polizze assicurative 3.815.213 20,8% 3.377.888 19,3% 437.325 12,9%

Totale 18.374.907 100,0% 17.478.098 100,0% 896.809 5,1%

5 Per maggiori dettagli relativi ai collocamenti complessivamente effettuati dal Gruppo si veda il capitolo “La raccolta indiretta e il risparmio gestito” della Relazione sulla gestione consolidata.

Gli impieghi

COMPOSIZIONE DEI CREDITI VERSO CLIENTELA

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 Incidenza %

di cui deteriorate

31.12.2015pro-forma

Incidenza %

di cui deteriorate

Variazioni

in valore in %

Conti correnti 3.457.680 9,3% 282.728 3.415.207 8,8% 392.345 42.473 1,2%

Pronti contro termine attivi 1.878.364 5,1% - 1.169.090 3,0% - 709.274 60,7%

Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine 23.343.482 62,9% 1.962.381 22.339.256 57,2% 2.261.159 1.004.226 4,5%

Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 693.125 1,9% 51.135 837.885 2,1% 91.326 -144.760 -17,3%

Factoring 29 0,0% - 6.054 0,0% - -6.025 -99,5%

Altre operazioni 7.627.364 20,5% 153.402 11.155.601 28,6% 216.571 -3.528.237 -31,6%

Titoli di debito 111.340 0,3% - 111.344 0,3% - -4 0,0%

di cui: titoli strutturati 110.086 0,3% - 110.091 0,3% - -5 0,0%

altri titoli di debito 1.254 0,0% - 1.253 0,0% - 1 0,1%

Totale crediti verso clientela 37.111.384 100,0% 2.449.646 39.034.437 100,0% 2.961.401 -1.923.053 -4,9%

di cui: infragruppo 10.137.153 27,3% 10.362.915 26,5% -225.762 -2,2%

verso controparti esterne al Gruppo 26.974.231 72,7% 28.671.522 73,5% -1.697.291 -5,9%

L’evoluzione del portafoglio crediti

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410 Relazioni e Bilanci 2016

A fine 2016, gli impieghi della Capogruppo si attestavano a 37,1 miliardi di euro, in flessione di 1,9 miliardi rispetto ai 39 miliardi di fine 2015 (-4,9%).

L’evoluzione del portafoglio riflette:

• una contrazione dei finanziamenti verso le Società del Gruppo (-0,2 miliardi), integralmente riferibile al primo semestre a fronte di un parziale recupero nella seconda parte dell’anno.In dettaglio, a fine dicembre UBI Leasing e UBI Factor erano destinatarie di crediti rispettivamente per 6,1 miliardi e 2,4 miliardi6, equivalenti al 22,9% degli impieghi, con un incremento complessivo nell’anno di 0,3 miliardi, sintesi di una sostanziale stabilità per UBI Leasing e di una modesta ripresa per UBI Factor nell’ultima parte dell’anno (+0,3 miliardi nei dodici mesi; +0,2 miliardi nel quarto trimestre). A dicembre 2015 verso le due Società erano in essere crediti rispettivamente per 6,1 miliardi e 2,1 miliardi, equivalenti al 21,1% del totale.In chiusura d’anno i prestiti concessi a Prestitalia – Società specializzata nell’attività di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio/pensione (CQS) – erano pari a 1,1 miliardi, rappresentati per 0,7 miliardi da “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” e per 0,4 miliardi da operazioni a breve termine. L’esposizione risulta in calo di 0,4 miliardi nei dodici mesi, quale effetto di una ricomposizione dei finanziamenti, dalle forme a medio lungo termine verso quelle a più breve scadenza, operata nel secondo trimestre in coerenza con l’evoluzione attesa per gli impieghi verso la clientela della Società;

• il trend di alcune esposizioni di origine tecnica, quali quelle nei confronti della CCG, soggette per loro natura ad una certa variabilità nel corso dell’anno.A fine esercizio, l’operatività ordinaria con la CCG totalizzava 269 milioni, in riduzione di 965 milioni nei dodici mesi per effetto di significative flessioni nel primo e nel terzo trimestre, a fronte di una sostanziale stabilità negli ultimi mesi dell’anno. In termini di forme tecniche, la dinamica annua è stata determinata sia dalla riduzione dei p/t attivi (in essere per 121 milioni a dicembre 2016 e per 770 milioni a fine 2015), sia dal calo delle marginazioni richieste a garanzia dei p/t passivi su titoli di Stato italiani7 incluse tra le “Altre operazioni” (- 316 milioni). Considerando invece il solo quarto trimestre, si è rilevata una modesta ripresa dei p/t attivi (+115 milioni) – azzeratisi a settembre – che ha più che compensato la riduzione delle marginazioni (-88 milioni).

Dal punto di vista delle forme tecniche la tabella mostra le seguenti principali evidenze:

• i pronti contro termine, pari a 1,9 miliardi, hanno registrato una variazione di +0,7 miliardi nei dodici mesi quale riflesso dell’andamento contrapposto tra la diminuita operatività con la CCG (-0,65 miliardi) e l’incremento di 1,35 miliardi ascrivibile ad UBI Leasing. Nel terzo trimestre la Società ha infatti stipulato nuove operazioni per 1,75 miliardi aventi quale sottostante i titoli stanziabili emessi nell’ambito della cartolarizzazione interna UBI SPV Lease 2016, dopo l’azzeramento dell’attività nel secondo trimestre in seguito all’estinzione anticipata della cartolarizzazione interna precedentemente in essere;

• i mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine, sono saliti a 23,3 miliardi, con un aumento di 1 miliardo su base annua che incorpora: una ristrutturazione degli impieghi di UBI Leasing dalle forme a breve termine verso quelle a più lunga scadenza (+2 miliardi); una riduzione dei prestiti concessi a Prestitalia per la già citata ricomposizione (-0,8 miliardi); la progressiva contrazione del portafoglio della ex B@nca 24-7, stante il carattere di residualità dell’attività; un andamento marginalmente positivo degli impieghi verso la clientela dell’ex Centrobanca e delle due Banche Rete incorporate;

• le altre operazioni, scese a 7,6 miliardi, risultano in contrazione di 3,5 miliardi, risentendo in via prioritaria della sopra indicata rimodulazione dei finanziamenti di UBI Leasing.

Per quanto riguarda le “grandi esposizioni”, la segnalazione di dicembre 2016 redatta in base alle disposizioni previste dalla disciplina di Basilea 38 in vigore dal 1° gennaio 2014, evidenziava per UBI Banca 4 esposizioni, per cassa e firma, d’importo pari o superiore al 10% del capitale ammissibile per complessivi 66,5 miliardi di euro. In dettaglio:

• 46,8 miliardi verso Società consolidate;

• 15,2 miliardi nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze principalmente per gli investimenti in titoli di Stato della Capogruppo ed in via residuale per le attività fiscali correnti ed anticipate;

• 3 miliardi riferibili all’operatività complessiva con la CCG;

• 1,5 miliardi attinenti ai nuovi investimenti in titoli del Tesoro degli Stati Uniti d’America.

GRANDI ESPOSIZIONI

Importi in migliaia di euro 31.12.2016

Numero posizioni 4

Esposizione 66.451.402

di cui infragruppo 46.739.281

Posizioni di rischio 2.399

di cui infragruppo 1.746

Anche in ragione dell’applicazione di un fattore di ponderazione pari a zero ai rapporti con lo Stato valorizzati in euro, l’effettiva esposizione al rischio della Capogruppo dopo le ponderazioni risultava pari a 2,4 milioni e con un’incidenza sul capitale ammissibile del tutto marginale (le banche appartenenti ai gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 25% del capitale ammissibile).

Per quanto riguarda infine le garanzie rilasciate alla clientela, in chiusura d’anno esse ammontavano a 4,12 miliardi di euro e si presentavano costituite da:

• fidejussioni di natura finanziaria per 2,64 miliardi, destinate per circa il 54% alle Società del Gruppo e il restante 46% alla clientela ordinaria;

• garanzie di natura commerciale per 1,48 miliardi.

6 Il sostegno ad UBI Leasing viene fornito principalmente nella forma tecnica dei mutui, delle altre operazioni a breve termine e dei pronti contro termine attivi, mentre in via residuale viene finanziata anche attraverso aperture di credito in c/c. Il finanziamento ad UBI Factor è tutto a breve termine (c/c e altre operazioni).

7 Le marginazioni richieste sono correlate all'andamento medio dei volumi dei p/t di finanziamento.8 Circolari Banca d’Italia 285 e 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.

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411Relazione sulla gestione

9 “Draft guidance to banks on non performing loans" settembre 2016.

CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31 DICEMBRE 2015 PRO - FORMA

Importi in migliaia di euro Esposizione lorda

Rettifiche di valore

Valore di bilancio

Grado di copertura (*)

Crediti deteriorati (10,38%) 4.190.535 1.229.134 (7,59%) 2.961.401 29,33%

- Sofferenze (4,95%) 2.001.023 856.661 (2,93%) 1.144.362 42,81%

- Inadempienze probabili (5,22%) 2.106.825 367.466 (4,46%) 1.739.359 17,44%

- Esposizioni scadute/sconfinate (0,21%) 82.687 5.007 (0,20%) 77.680 6,06%

Crediti in bonis (89,62%) 36.195.918 122.882 (92,41%) 36.073.036 0,34%

Totale 40.386.453 1.352.016 39.034.437 3,35%

Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. Limitatamente alle sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale.

CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31 DICEMBRE 2016

Importi in migliaia di euro Esposizione lorda

Rettifiche di valore

Valore di bilancio

Grado di copertura (*)

Crediti deteriorati (10,15%) 3.927.470 1.477.824 (6,60%) 2.449.646 37,63%

- Sofferenze (5,48%) 2.119.766 1.061.657 (2,85%) 1.058.109 50,08%

- Inadempienze probabili (4,59%) 1.774.867 413.912 (3,67%) 1.360.955 23,32%

- Esposizioni scadute/sconfinate (0,08%) 32.837 2.255 (0,08%) 30.582 6,87%

Crediti in bonis (89,85%) 34.775.806 114.068 (93,40%) 34.661.738 0,33%

Totale 38.703.276 1.591.892 37.111.384 4,11%

Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

A fine anno le attività deteriorate al lordo delle svalutazioni – pari a 3,9 miliardi – si presentavano in flessione rispetto ai 4,2 miliardi di dicembre 2015 (-263,1 milioni; -6,3%), avendo beneficiato, da un lato, delle cessioni di crediti deteriorati effettuate in corso d’anno (per un valore contabile lordo di circa 66 milioni) e, dall’altro, degli stralci relativi a procedure concorsuali ancora aperte (c.d. write-off) effettuati in coerenza con le policy adottate negli anni dal Gruppo e confermate dalle linee guida elaborate dalla BCE9.

Al netto delle rettifiche di valore, i crediti deteriorati – riferibili per oltre l’80% ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” – ammontavano a 2,5 miliardi di euro, in riduzione di 511,8 milioni rispetto a dicembre 2015 (-17,3%). Tale evoluzione si è resa possibile in virtù della flessione degli stock lordi, ma anche delle significative rettifiche contabilizzate nel secondo trimestre, in linea con le previsioni del Piano Industriale 2019/2020.

Nonostante l’andamento riflessivo del portafoglio prestiti, l’incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale dei crediti è scesa al 10,15% in termini lordi (10,38% a fine 2015) e al 6,60% in termini netti (7,59%).

Quale effetto delle maggiori rettifiche operate nell’esercizio, il grado di copertura dei crediti deteriorati è migliorato nei dodici mesi dal 29,33% al 37,63%, riflettendo un generalizzato aumento per tutte le categorie (in primis sofferenze ed inadempienze probabili), mentre la copertura dei bonis, strutturalmente inferiore al dato medio di Gruppo per le peculiarità operative di UBI Banca, è rimasta stabile allo 0,33% (0,34% a fine 2015).

Nelle tabelle che seguono si riportano le esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2016 e la dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel corso dell’esercizio.

ESPOSIZIONI OGGETTO DI CONCESSIONI AL 31 DICEMBRE 2016 (FORBEARANCE)

Importi in migliaia di euro Esposizione lorda

Rettifiche di valore

Valore di bilancio

Grado di copertura (*)

Esposizioni Deteriorate (61,04%) 1.271.464 313.768 (54,54%) 957.696 24,68%

- Sofferenze (10,83%) 225.645 82.410 (8,16%) 143.235 36,52%

- Inadempienze probabili (49,71%) 1.035.286 230.685 (45,82%) 804.601 22,28%

- Esposizioni scadute/sconfinate (0,50%) 10.533 673 (0,56%) 9.860 6,39%

Esposizioni non Deteriorate (38,96%) 811.390 13.138 (45,46%) 798.252 1,62%

Totale 2.082.854 326.906 1.755.948 15,70%

Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda.

La rischiosità

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412 Relazioni e Bilanci 2016

L’operatività sul mercato interbancario

La posizione interbancaria netta di UBI Banca al 31 dicembre 2016 si presentava negativa per 9,2 miliardi, rispetto ai -4,5 miliardi dell’esercizio precedente, scontando, da un lato, l’effetto del ridimensionamento del saldo positivo infragruppo, sceso a 1,8 miliardi, anche per il venir meno dell’operatività precedentemente in essere con le due Banche Rete incorporate, dall’altro lato, un ampliamento del saldo negativo verso controparti esterne, salito a -10,9 miliardi (comprensivo delle operazioni di finanziamento TLTRO II per 10 miliardi) dai precedenti -7,9 miliardi.

Come si evince dalla tabella, non considerando i saldi verso la Banca Centrale Europea e le Banche controllate, la posizione interbancaria netta di UBI Banca si confermava negativa e in crescita a -1,6 miliardi, dai -0,2 miliardi di fine 2015.

MERCATO INTERBANCARIO

Importi in migliaia di euro 31.3.2016 31.12.2015pro-forma

Variazioni

in valore in %

Crediti verso banche 12.254.559 11.307.287 947.272 8,4%

di cui:

- crediti verso Banche Centrali 667.144 375.735 291.409 77,6%

- infragruppo 10.446.424 9.757.566 688.858 7,1%

di cui: titoli infragruppo 4.615.575 4.731.861 -116.286 -2,5%

Debiti verso banche 21.415.235 15.820.292 5.594.943 35,4%

di cui:

- debiti verso Banche Centrali 9.993.625 8.106.441 1.887.184 23,3%

- infragruppo 8.657.799 6.336.081 2.321.718 36,6%

Posizione interbancaria netta -9.160.676 -4.513.005 4.647.671 103,0%

di cui: infragruppo 1.788.625 3.421.485 -1.632.860 -47,7%

banche esterne al Gruppo -10.949.301 -7.934.490 3.014.811 38,0%

Posizione interbancaria netta escluse Banche Centrali e operatività infragruppo -1.622.820 -203.784 1.419.036 n.s.

In base alla configurazione organizzativa che vede UBI Banca svolgere un ruolo di indirizzo e di coordinamento per l’intero Gruppo bancario, l’operatività infragruppo ha sempre avuto una rilevanza strategica nell’ambito dell’attività complessiva, assicurata proprio dalla gestione accentrata della liquidità, nonché dalla regolazione dei flussi intercompany. Il regolamento attuativo del documento di Policy a presidio dei Rischi Finanziari prevede che la composizione dell’attivo e del passivo con controparti bancarie delle Banche/Società del Gruppo sia costituita esclusivamente da rapporti con la Capogruppo; solo quest’ultima può effettuare collocamenti sul mercato con controparti istituzionali. In deroga a tale principio, non è prevista la gestione della liquidità in esclusiva con la Capogruppo per UBI Leasing, UBI Factor e per UBI Banca International (della quale peraltro è stata annunciata la cessione). Al Consiglio di Gestione della Capogruppo spetta la definizione delle specifiche modalità di gestione della liquidità per le Società sopracitate.Con la finalizzazione della Banca Unica tale ruolo non si esaurirà, ma si ridimensioneranno fortemente i volumi interessati.

I crediti verso banche a fine anno totalizzavano 12,3 miliardi costituiti per 0,7 miliardi dalle disponibilità verso Banche Centrali per il conto accentrato della Riserva Obbligatoria (+0,3 miliardi10) e da esposizioni verso altre banche per 11,6 miliardi (dei quali 10,4 miliardi infragruppo). A livello di forme tecniche, si sono registrate le seguenti dinamiche:

- un incremento (+1,9 miliardi) degli “altri finanziamenti” a 5,7 miliardi, principalmente riconducibile all’aumento della voce “altri” (+1,4 miliardi) a 4,6 miliardi (di cui 4,1 miliardi infragruppo) che riflette l’attività svolta dalla Capogruppo a favore delle Banche Rete con riguardo alle erogazioni alla clientela a valere sul plafond TLTRO; la voce relativa ai pronti contro termine, totalmente di natura infragruppo, risulta aumentata a 1,1 miliardi (+0,5 miliardi) e si riferisce ai titoli emessi nell’ambito della nuova cartolarizzazione interna multioriginator, UBI SPV Group 2016, che ha coinvolto le Banche Rete del Gruppo;

CREDITI PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE ESPOSIZIONI DETERIORATE LORDE NEL 2016

Importi in migliaia di euro Sofferenze Inadempienzeprobabili

Esposizioni scadute

Totale

Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2016 2.001.023 2.106.825 82.687 4.190.535

Variazioni in aumento 549.537 588.519 108.949 1.247.005

ingressi da esposizioni in bonis 15.265 268.324 103.567 387.156

trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 472.604 122.069 96 594.769

altre variazioni in aumento 61.668 198.126 5.286 265.080

Variazioni in diminuzione -430.794 -920.477 -158.799 -1.510.070

uscite verso esposizioni in bonis -992 -75.375 -18.291 -94.658

cancellazioni -271.954 -15.609 - -287.563

incassi -134.445 -364.069 -18.287 -516.801

realizzi per cessioni -7.656 - - -7.656

perdite da cessione -8.623 - - -8.623

trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -7.124 -465.424 -122.221 -594.769

altre variazioni in diminuzione - - - -

Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2016 2.119.766 1.774.867 32.837 3.927.470

10 Si ricorda che le variazioni del dato puntuale sono fisiologiche e dipendenti dalle strategie di gestione del saldo, tenuto conto dei vincoli relativi alla giacenza media da rispettare nel periodo di riferimento. Il Gruppo mantiene di norma una giacenza media in linea con quella dovuta.

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413Relazione sulla gestione

- una modesta contrazione (-0,1 miliardi) dei titoli di debito, totalmente di natura infragruppo, scesi a 4,6 miliardi: sono qui contabilizzati i prestiti delle Banche Rete sottoscritti dalla Capogruppo per veicolare la liquidità raccolta tramite l’accentramento delle emissioni obbligazionarie;

- un drastico calo (-1,2 miliardi) dell’aggregato dei conti correnti e dei depositi vincolati, complessivamente pari a 1,3 miliardi: mentre i primi, scesi a 0,7 miliardi dai precedenti 1,3 miliardi, comprendono per la quasi totalità rapporti con controparti terze, i secondi, pari a 0,6 miliardi (1,2 miliardi a fine 2015) risultano essenzialmente composti da depositi intercompany.

La raccolta da banche, salita a 21,4 miliardi, è rappresentata per 10 miliardi circa11 dal debito con la Banca Centrale Europea, unicamente costituito dal finanziamento TLTRO II assegnato ad UBI nell’asta del 29 giugno 2016 e avente scadenza il 24 giugno 2020. A fine 2015 erano invece presenti 8,1 miliardi acquisiti nelle aste TLTRO del 17 dicembre 2014 (3,2 miliardi), del 25 marzo 2015 (2,9 miliardi) e del 24 settembre 2015 (2 miliardi), rimborsati anticipatamente in data 29 giugno 2016.

I debiti verso altre banche si sono portati a 11,4 miliardi con una variazione nell’anno di +3,7 miliardi, così originata:

- un aumento di circa 1 miliardo dei conti correnti e depositi liberi a 3,1 miliardi, di cui 2,5 miliardi riferiti alle giacenze intercompany in relazione, da un lato, alla già citata cartolarizzazione interna multioriginator (a fronte della cessione dei titoli senior da parte delle Banche Rete UBI infatti versa la corrispettiva liquidità sui conti correnti intercompany) e, dall’altro lato, all’eccesso di liquidità presente nelle Società stesse (riveniente dal rinnovo parziale delle obbligazioni in scadenza sottoscritte dalla clientela);

- una crescita di 1,5 miliardi dei depositi vincolati, quasi totalmente riconducibili alle controparti interne al Gruppo: la liquidità delle Banche Rete viene in parte impiegata su questa forma tecnica, in quanto offre una remunerazione maggiore rispetto al conto corrente;

- un significativo incremento (+1,3 miliardi) dei finanziamenti, saliti a 2,4 miliardi e costituiti per 1,7 miliardi da pronti contro termine passivi (per 1,4 miliardi stipulati con controparti esterne e per 0,3 miliardi con controparti interne): si ricorda che a partire da inizio anno UBI Banca ha fatto crescente ricorso ai p/t per la strutturazione di alcune operazioni aventi come sottostante gli investimenti in US Treasury e titoli governativi dei Paesi emergenti effettuati nel corso dell’esercizio. I restanti 661 milioni, al netto delle quote di ammortamento maturate nell’anno,

11 Il dato contabile è comprensivo del rateo interessi e dell’eventuale costo della copertura.

CREDITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 Incidenza % 31.12.2015pro-forma

Incidenza % Variazioni

in valore in %

Crediti verso Banche Centrali 667.144 5,4% 375.735 3,3% 291.409 77,6%

Riserva obbligatoria 667.144 5,4% 375.735 3,3% 291.409 77,6%

Crediti verso banche 11.587.415 94,6% 10.931.552 96,7% 655.863 6,0%

Conti correnti e depositi liberi 681.966 5,6% 1.255.220 11,2% -573.254 -45,7%

Depositi vincolati 604.726 4,9% 1.192.168 10,5% -587.442 -49,3%

Altri finanziamenti 5.685.148 46,4% 3.752.303 33,2% 1.932.845 51,5%

- pronti contro termine attivi 1.079.846 8,8% 553.405 4,9% 526.441 95,1%

- altri 4.605.302 37,6% 3.198.898 28,3% 1.406.404 44,0%

Titoli di debito 4.615.575 37,7% 4.731.861 41,8% -116.286 -2,5%

- titoli strutturati (*) 45.026 0,4% 45.025 0,4% 1 0,0%

- altri titoli di debito 4.570.549 37,3% 4.686.836 41,4% -116.287 -2,5%

Totale 12.254.559 100,0% 11.307.287 100,0% 947.272 8,4%

(*) Trattasi di titoli aventi nella maggior parte dei casi un'opzione call di rimborso anticipato.

DEBITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 Incidenza % 31.12.2015pro-forma

Incidenza % Variazioni

in valore in %

Debiti verso Banche Centrali 9.993.625 46,7% 8.106.441 51,2% 1.887.184 23,3%

Debiti verso Banche 11.421.610 53,3% 7.713.851 48,8% 3.707.759 48,1%

Conti correnti e depositi liberi 3.122.504 14,6% 2.167.776 13,7% 954.728 44,0%

Depositi vincolati 5.842.964 27,3% 4.357.717 27,5% 1.485.247 34,1%

Finanziamenti: 2.407.723 11,2% 1.127.543 7,1% 1.280.180 113,5%

- pronti contro termine passivi 1.746.904 8,2% 387.291 2,4% 1.359.613 351,1%

- altri 660.819 3,0% 740.252 4,7% -79.433 -10,7%

Altri debiti 48.419 0,2% 60.815 0,5% -12.396 -20,4%

Totale 21.415.235 100,0% 15.820.292 100,0% 5.594.943 35,4%

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414 Relazioni e Bilanci 2016

sono riferiti per la quasi totalità a finanziamenti in essere con la BEI (655 milioni) destinati al sostegno a medio/lungo termine delle PMI.

***

Il prospetto “Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole”, riportato nella Parte H della Nota Integrativa, evidenzia il ruolo di UBI Banca quale datore netto ovvero prenditore netto di fondi nei confronti delle Banche del Gruppo, tenuto conto anche dell’eventuale sottoscrizione di titoli infragruppo.

Al 31 dicembre 2016 il saldo interbancario netto della Capogruppo è risultato positivo verso: Banco di Brescia

(2,3 miliardi), Banca Popolare di Ancona (1,8 miliardi), Banca di Valle Camonica (0,6 miliardi) e Banca Popolare di Bergamo (0,4 miliardi).Si presentava invece negativo nei confronti di: UBI Banca International (-1,1 miliardi), IW Bank12 (-0,7 miliardi), Banca Carime12 (-1,5 miliardi).

***

Per quanto riguarda la riserva di liquidità rappresentata dai titoli rifinanziabili presso la Banca Centrale Europea, il relativo dettaglio trova illustrazione nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale pertanto si rimanda.Per ulteriori informazioni in merito alla gestione del rischio liquidità si veda anche la Nota Integrativa Consolidata, Parte E, Sezione 3.

12 Al 31 dicembre 2016, l’esposizione debitoria di UBI Banca verso IW Bank e Banca Carime era inoltre costituita da titoli in circolazione sottoscritti dalle due Banche rispettivamente per 1,6 miliardi e per 1,1 miliardi.

Page 33: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

415Relazione sulla gestione

Al fine di consentire un confronto omogeneo, laddove possibile,

la situazione al 31 dicembre 2015 riportata nelle tabelle è stata

ricostruita per tenere conto dei volumi relativi a Banca Popolare

Commercio e Industria e a Banca Regionale Europea.

Al 31 dicembre 2016 le attività finanziarie di UBI Banca totalizzavano 17,8 miliardi di euro, dai 20,2 miliardi a fine 2015. Escludendo le passività finanziarie, pari a 0,9 miliardi, le attività finanziarie nette si attestavano a 16,9 miliardi (19,6 miliardi un anno prima).

Dalla tabella di dettaglio emergono, anno su anno, le seguenti variazioni di rilievo:

• una diminuzione del 38,7% a 9,4 miliardi del portafoglio AFS;

• una consistenza del portafoglio HTM più che raddoppiata a 7,3 miliardi;

• una significativa riduzione dell’incidenza dei titoli di Stato italiani che, al 31 dicembre 2016, rappresentavano il 73,7% delle attività finanziarie per un importo di 13,1 miliardi.

L’attività finanziaria

ATTIVITÀ/PASSIVITÀ FINANZIARIE

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 31.12.2015 pro-forma Variazioni

Valore di bilancio Incidenza % Valore di bilancio Incidenza % in valore in %

Attività finanziarie detenute per la negoziazione 808.081 4,5% 1.072.136 5,3% -264.055 -24,6%

di cui: contratti derivati finanziari 695.953 3,9% 600.951 3,0% 95.002 15,8%

Attività finanziarie valutate al fair value 188.449 1,1% 196.034 1,0% -7.585 -3,9%

Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.447.492 53,2% 15.407.443 76,5% -5.959.951 -38,7%

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 7.327.544 41,2% 3.494.547 17,2% 3.832.997 109,7%

Attività finanziarie (a) 17.771.566 100,0% 20.170.160 100,0% -2.398.594 -11,9%

di cui:

- titoli di debito 16.615.667 93,5% 19.154.978 95,0% -2.539.311 -13,3%

di cui: titoli di Stato italiani 13.103.926 73,7% 18.257.130 90,5% -5.153.204 -28,2%

- titoli di capitale 226.743 1,3% 241.801 1,2% -15.058 -6,2%

- quote O.I.C.R. 233.203 1,3% 172.430 0,8% 60.773 35,2%

Passività finanziarie di negoziazione (b) 881.981 100,0% 608.568 100,0% 273.413 44,9%

di cui: contratti derivati finanziari 881.981 100,0% 608.568 100,0% 273.413 44,9%

Attività finanziarie nette (a-b) 16.889.585 19.561.592 -2.672.007 -13,7%

L’esercizio si è contraddistinto per l’esecuzione della manovra, avviata sul finire del 2015, di progressivo alleggerimento dei governativi italiani – pur mantenendo una consistenza ottimale ai fini della gestione della liquidità – nell’ambito di una più ampia ricomposizione e diversificazione degli investimenti. Questi i principali interventi realizzati nel corso del 2016:

Portafoglio AFS:• una riduzione netta dei titoli di Stato italiani per circa 4,3

miliardi di euro nominali;• il passaggio, intervenuto nel quarto trimestre, di 3,3

miliardi di euro nominali di BTP al portafoglio HTM;• l’acquisto di Treasury americani per 1,6 miliardi di dollari

nominali;• l’investimento netto in titoli di debito Corporate per 200

milioni di euro nominali;• l’acquisto, al netto delle vendite, di titoli governativi dei

Paesi emergenti per 200 milioni di dollari nominali;• l’assunzione di una posizione in Bonos spagnoli per 750

milioni di euro nominali;

Portafoglio HFT:• una diminuzione netta dei titoli di Stato italiani per 295

milioni di euro nominali;

Portafoglio HTM:• il passaggio, sopra citato, di 3,3 miliardi di euro nominali di

BTP dal portafoglio AFS nell’ambito di una riqualificazione gestionale nonché contabile di parte del portafoglio stesso al fine di ridurre la volatilità della riserva patrimoniale, in ottica di contenimento della credit sensitivity.

Con un’accelerazione rispetto agli obiettivi del Piano Industriale (portafoglio gestionale totale, escluse partecipazioni e derivati di copertura, a 13 miliardi nel 2020, con un’incidenza dei titoli di Stato italiani del 46%), il peso dei titoli governativi italiani continuerà a ridursi nei prossimi esercizi: già a gennaio/inizio febbraio 2017 si sono perfezionate vendite di BTP per 680 milioni nominali e un nuovo investimento in Bonos spagnoli per 300 milioni di euro nominali.

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416 Relazioni e Bilanci 2016

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available For

Sale – AFS), voce 40 dell’Attivo, vengono valutate al fair value con

iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valutazione del

patrimonio netto, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore

ritenute significative o prolungate. In tal caso la riduzione di valore

intervenuta nel periodo viene rilevata a conto economico con rigiro

contabile dell’eventuale riserva negativa/positiva precedentemente iscritta a patrimonio netto. Successivamente agli impairment, i recuperi di valore continuano ad essere iscritti nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto se riferiti a titoli di capitale e a conto economico se riferiti a titoli di debito. Le eventuali riduzioni al di sotto dei valori di precedenti impairment vengono rilevate a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa.

ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 31.12.2015 pro-forma Variazioni

L 1 L 2 L 3Valore di

bilancio L 1 L 2 L 3Valore di

bilancio in valore in %

Titoli di debito 9.014.846 157.437 8.912 9.181.195 14.863.755 313.310 17.640 15.194.705 -6.013.510 -39,6%

di cui: titoli di Stato italiani 5.671.259 - - 5.671.259 14.189.211 154.582 - 14.343.793 -8.672.534 -60,5%

Titoli di capitale 12.091 - 137.228 149.319 2.345 - 163.301 165.646 -16.327 -9,9%

Quote O.I.C.R. 25.841 25.608 65.529 116.978 12.406 34.686 - 47.092 69.886 148,4%

Finanziamenti - - - - - - - - - -

Totale 9.052.778 183.045 211.669 9.447.492 14.878.506 347.996 180.941 15.407.443 -5.959.951 -38,7%

La voce presenta a fine 2016 un saldo di 9,5 miliardi, in diminuzione di quasi 6 miliardi nei dodici mesi.La tabella mostra come il decremento intervenuto sia pressoché totalmente riconducibile alla dinamica dei titoli di debito, scesi a 9,2 miliardi dai precedenti 15,2 miliardi (-6 miliardi).Nello specifico, i titoli di Stato italiani (5,7 miliardi) sono stati interessati nell’esercizio da una riduzione di 8,7 miliardi, in seguito a vendite/rimborsi netti per 4,3 miliardi nominali e al passaggio al portafoglio HTM di BTP per 3,3 miliardi nominali, così riassumibili per trimestre:

- nel primo trimestre, vendite per 650 milioni nominali alle quali si è accompagnata una manovra di switch che ha riguardato titoli per un valore nominale di 1 miliardo (cessione di BTP scadenza 2021/2022 e acquisto di titoli della medesima tipologia con maturazione nel 2023);

- nel secondo trimestre, una diminuzione netta di 1,3 miliardi nominali (in seguito a vendite per 1,7 miliardi nominali e acquisti per 400 milioni nominali);

- nel terzo trimestre, vendite/rimborsi per 950 milioni nominali derivanti dalla cessione di un BTP del valore nominale di 800 milioni e dalla scadenza di un altro BTP del valore nominale di 150 milioni;

- nel quarto trimestre, vendite di BTP per 1,355 miliardi nominali ed il passaggio di BTP per 3,335 miliardi nominali al portafoglio HTM.

Si precisa che le variazioni espresse nelle tabelle tengono conto delle valorizzazioni contabili di fine periodo.

Gli altri titoli di debito, pari a 3,5 miliardi, risultano invece incrementati su base annua di 2,7 miliardi, in seguito all’acquisto di Treasury americani per nominali 1,6 miliardi di dollari1, di titoli corporate investment grade per nominali 200 milioni di euro netti2, di titoli governativi dei Paesi emergenti per nominali 200 milioni di dollari netti, diversificati e

frammentati a livello di importo (investimento del secondo trimestre), nonché di Bonos spagnoli per 750 milioni di euro nominali, contabilizzati nell’ultimo trimestre. In contropartita, si sono registrate vendite/rimborsi marginali, pari a 0,1 miliardi, di titoli Corporate relativi al portafoglio della ex Centrobanca.

I titoli di capitale si sono attestati a 149,3 milioni dai 165,6 milioni di fine 2015: nella Nota Integrativa, Parte A.4.5 “Gerarchia del fair value” e Parte B, Attivo patrimoniale, viene riportato il dettaglio dei principali titoli classificati al livello 3 di fair value, che rappresentano oltre il 90% del totale, unitamente alla descrizione delle relative movimentazioni. In questa sede si ricorda che nel primo semestre i titoli L3 avevano incorporato la svalutazione riferita al sostanziale azzeramento del rischio di credito residuo legato a strumenti partecipativi rivenienti da posizioni di credito deteriorato, mentre nel terzo trimestre è stato iscritto un titolo di capitale relativo al contributo allo Schema Volontario del FITD per l’intervento di sostegno a Cassa di Risparmio di Cesena3 che a fine anno risultava contabilizzato per 2,8 milioni. Infine si segnala la contabilizzazione di circa 19 milioni di euro relativi alle quote in Banca d’Italia di pertinenza della ex Banca Regionale Europea.

Le quote O.I.C.R. sono cresciute a circa 117 milioni dai 47,1 milioni di un anno prima. Nel secondo trimestre erano state registrate al livello L3 per 119,1 milioni4 le quote del Fondo Atlante sottoscritte dalla Capogruppo, svalutate a fine anno a 65,5 milioni. Nell’esercizio sono stati inoltre rilevati l’acquisto di un ETF per 10,4 milioni e la liquidazione per 850 mila euro del Fondo Centrobanca Sviluppo Impresa (entrambi nel terzo trimestre) nonché rimborsi netti su alcuni fondi (6,9 milioni l’importo riferito alle movimentazioni di maggior rilievo, tra i quali il Fondo Polis) e variazioni legate al delta NAV. Restano iscritti fondi immobiliari per 16,5 milioni (17,8 milioni a dicembre 2015), tra i quali il più rilevante è il Fondo Polis, classificato a livello 1 di fair value per 11,3 milioni (12,4 milioni).

1 600 milioni di dollari nel primo trimestre, 500 milioni nel secondo trimestre ed ulteriori 500 milioni nel quarto trimestre.2 350 milioni acquistati nel secondo trimestre, 150 milioni venduti nel terzo trimestre.3 Si veda il capitolo “Gli eventi rilevanti del 2016” per ulteriori dettagli.4 Livello 3 di fair value della scala gerarchica ai sensi delle previsioni dell’IFRS 13. Per ulteriori informazioni, si rimanda al capitolo “Gli eventi rilevanti del

2016”della Relazione sulla gestione consolidata.

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417Relazione sulla gestione

Gli strumenti finanziari di negoziazione

Le Attività finanziarie di negoziazione

La voce 20 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (Held For Trading – HFT) comprende gli strumenti finanziari di trading “utilizzati al fine di generare un utile dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine”. Essi vengono valutati al fair value rilevato a conto economico

– Fair Value Through Profit or Loss – FVPL. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa.

Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

La voce 50 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” (Held To Maturity – HTM) comprende gli strumenti finanziari che si ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza.

Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a conto economico delle eventuali perdite durevoli di valore o delle eventuali riprese di valore registrate in seguito al venir meno delle motivazioni che le avevano determinate.

ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 31.12.2015 pro-forma Variazioni

Valore di Bilancio

Fair Value

Valore di Bilancio

Fair Value

L 1 L 2 L 3 Totale L 1 L 2 L 3 Totale in

valore in %

Titoli di debito 7.327.544 7.440.786 - - 7.440.786 3.494.547 3.599.957 - - 3.599.957 3.832.997 109,7%

di cui: titoli di Stato italiani 7.327.544 7.440.786 - - 7.440.786 3.494.547 3.599.957 - - 3.599.957 3.832.997 109,7%

Finanziamenti - - - - - - - - - - - -

Totale 7.327.544 7.440.786 - - 7.440.786 3.494.547 3.599.957 - - 3.599.957 3.832.997 109,7%

Il portafoglio, fino al 30 settembre 2016 costituito da BTP per nominali 3,05 miliardi aventi scadenze comprese tra il 2020 ed il 2022, in seguito al passaggio dal portafoglio AFS di BTP

per 3,335 miliardi di euro nominali (maturazione 2022/2023) evidenzia un valore nominale di 6,385 miliardi ed un contro-valore contabile di 7,3 miliardi.

ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 31.12.2015 pro-forma Variazioni

L 1 L 2 L 3Valore di

bilancio L 1 L 2 L 3Valore di

bilancio in valore in %

A. Attività per cassa

Titoli di debito 106.822 6 100 106.928 465.609 17 100 465.726 -358.798 -77,0%

di cui: titoli di Stato italiani 105.123 - - 105.123 418.790 - - 418.790 -313.667 -74,9%

Titoli di capitale 4.918 - 2 4.920 4.601 - 2 4.603 317 6,9%

Quote O.I.C.R. 280 - - 280 275 - 581 856 -576 -67,3%

Finanziamenti - - - - - - - - - -

Totale (a) 112.020 6 102 112.128 470.485 17 683 471.185 -359.057 -76,2%

B. Strumenti derivati

Derivati finanziari 1.257 683.153 11.543 695.953 647 588.472 11.832 600.951 95.002 15,8%

Derivati su crediti - - - - - - - - - -

Totale (b) 1.257 683.153 11.543 695.953 647 588.472 11.832 600.951 95.002 15,8%

Totale (a+b) 113.277 683.159 11.645 808.081 471.132 588.489 12.515 1.072.136 -264.055 -24,6%

A fine 2016 le attività finanziarie detenute per la negoziazione totalizzavano 808 milioni dagli 1,1 miliardi del 2015 e risultavano costituite da attività per cassa per 112 milioni e da strumenti derivati, totalmente di natura finanziaria, per 696 milioni (la cui dinamica e consistenza vanno lette in correlazione con la corrispondente voce iscritta fra le passività finanziarie di negoziazione).

Come si può notare dalla tabella, i titoli di debito

rappresentano la voce principale tra le attività per cassa ed includono, per 105 milioni, titoli di Stato italiani. Quest’ultimi nei dodici mesi hanno registrato una significativa contrazione dovuta alle seguenti movimentazioni:- acquisti per 170 milioni nominali a fronte di vendite/

rimborsi per 350 milioni nominali nel primo trimestre;- vendite e rimborsi di BTP e BOT per 100 milioni nominali

nel secondo trimestre;

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418 Relazioni e Bilanci 2016

- rimborso di un BOT per 15 milioni nominali nel quarto trimestre.

A fine 2015, negli altri titoli di debito era iscritto un Treasury per 50 milioni di dollari nominali: tale posizione, incrementata nel primo trimestre di ulteriori 150 milioni nominali, è stata poi oggetto di realizzo nel secondo trimestre.

I titoli di capitale, che totalizzano un importo marginale di circa 5 milioni, risultano stabili.

Infine le quote O.I.C.R., pari a 280 mila euro, mostrano una riduzione di 576 mila euro, per effetto della svalutazione integrale, nel secondo trimestre, di due investimenti residuali in fondi hedge.

Le Passività finanziarie di negoziazione

Le passività finanziarie di negoziazione, pari a 882 milioni, si confermano rappresentate unicamente da derivati finanziari, la cui evoluzione deve essere interpretata in coerenza con quella della corrispondente voce iscritta tra le attività finanziarie.

PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 31.12.2015 pro-forma Variazioni

L 1 L 2 L 3Valore di

bilancio L 1 L 2 L 3Valore di

bilancio in valore in %

A. Passività per cassa

Debiti verso banche - - - - - - - - - -

Debiti verso clientela - - - - - - - - - -

Titoli di debito - - - - - - - - - -

Totale (a) - - - - - - - - - -

B. Strumenti derivati

Derivati finanziari 76 881.896 9 881.981 7 608.544 17 608.568 273.413 44,9%

Derivati creditizi - - - - - - - - - -

Totale (b) 76 881.896 9 881.981 7 608.544 17 608.568 273.413 44,9%

Totale (a+b) 76 881.896 9 881.981 7 608.544 17 608.568 273.413 44,9%

Ancorché le relative passività non emergano in chiusura d’anno, UBI Banca ha comunque dato luogo, durante l’esercizio, ad una contenuta operatività in scoperti su titoli di Stato italiani e su titoli governativi europei.

Le Attività finanziarie valutate al fair value

La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” comprende gli strumenti finanziari classificati in tale categoria in applicazione della Fair Value Option (FVO). Tali attività vengono valutate al fair value con imputazione delle variazioni a conto economico.

Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa.

ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 31.12.2015 pro-forma Variazioni

L 1 L 2 L 3Valore di

bilancio L 1 L 2 L 3Valore di

bilancio in valore in %

Titoli di debito - - - - - - - - - -

Titoli di capitale 1.555 3.000 67.949 72.504 1.700 3.000 66.852 71.552 952 1,3%

Quote O.I.C.R. 115.945 - - 115.945 119.082 - 5.400 124.482 -8.537 -6,9%

Finanziamenti - - - - - - - - - -

Totale 117.500 3.000 67.949 188.449 120.782 3.000 72.252 196.034 -7.585 -3,9%

Le attività finanziarie valutate al fair value ammontano a 188 milioni, senza variazioni di rilievo rispetto ai 196 milioni di dicembre.Come si evince in tabella, l’aggregato si presenta composto da:- titoli di capitale per 72 milioni, detenuti nell’ambito delle

attività di merchant banking e di Private Equity;- quote O.I.C.R. per 116 milioni, esclusivamente costituite

dai fondi Tages iscritti a livello 1 di fair value, suscettibili

di variazioni legate alla valorizzazione di mercato. Lo stock marginale classificato in precedenza al livello 3, riferito ad investimenti residuali in fondi hedge diversi dai fondi Tages, è stato completamente svalutato nel secondo trimestre del 2016.

Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione consolidata per quanto riguarda i contenziosi in essere (vicenda Madoff e fondo Dynamic Decisions Growth).

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419Relazione sulla gestione

L’esposizione al rischio sovrano

Al 31 dicembre 2016 il valore di bilancio delle esposizioni al rischio sovrano di UBI Banca ammontava a 15,7 miliardi di euro, in calo di 2,8 miliardi nel confronto annuo.Il peso prevalente continua ad essere rappresentato dal rischio Italia, in relazione agli investimenti presenti nei portafogli finanziari già descritti: le manovre eseguite nell’anno hanno determinato una riduzione di ben 5,2 miliardi, al netto dei crediti. La variazione più rilevante è imputabile al portafoglio AFS che ha incorporato sia vendite/rimborsi sia il passaggio, nel quarto trimestre, di 3,3 miliardi nominali di euro nel

portafoglio HTM. Quest’ultimo portafoglio, di conseguenza, ha registrato un incremento speculare.Quale conseguenza della manovra di diversificazione dell’esposizione al rischio sovrano sono emerse:• una crescita di circa 1,5 miliardi nei confronti degli Stati

Uniti (Treasury);• nuove posizioni in capo a diversi Paesi emergenti e non,

per complessivi 210 milioni, relative ad investimenti molto frazionati;

• un investimento in Bonos spagnoli per 810 milioni.

UBI BANCA: ESPOSIZIONI AL RISCHIO SOVRANO

Paese / portafoglio di classificazione 31.12.2016 31.12.2015 pro-forma

importi in migliaia di euroValore

nominaleValore di

bilancio Fair ValueValore

nominaleValore di

bilancio Fair Value

- Italia 11.235.872 13.174.871 13.288.113 15.953.350 18.495.747 18.601.159

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) 105.000 105.123 105.123 400.000 418.790 418.790

attività finanziarie disponibili per la vendita* 4.682.505 5.676.596 5.676.596 12.279.655 14.356.400 14.356.400

attività finanziarie detenute sino alla scadenza 6.385.000 7.327.544 7.440.786 3.050.000 3.494.547 3.599.957

crediti 63.367 65.608 65.608 223.695 226.010 226.012

- Stati Uniti 1.517.883 1.533.693 1.533.693 50.000 44.990 44.990

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) - - - 50.000 44.990 44.990

attività finanziarie disponibili per la vendita 1.517.883 1.533.693 1.533.693 - - -

- Olanda 10 10 10 10 10 10

crediti 10 10 10 10 10 10

- Colombia 19.922 23.359 23.359 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 19.922 23.359 23.359 - - -

- Filippine 14.230 18.936 18.936 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 14.230 18.936 18.936 - - -

- Indonesia 28.935 31.008 31.008 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 28.935 31.008 31.008 - - -

- Kazakistan 9.487 10.115 10.115 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 9.487 10.115 10.115 - - -

- Marocco 9.487 9.715 9.715 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 9.487 9.715 9.715 - - -

- Messico 27.986 28.011 28.011 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 27.986 28.011 28.011 - - -

- Panama 11.384 12.091 12.091 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 11.384 12.091 12.091 - - -

- Perù 11.384 15.006 15.006 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 11.384 15.006 15.006 - - -

- Polonia 4.743 5.233 5.233 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 4.743 5.233 5.233 - - -

- Romania 19.448 21.466 21.466 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 19.448 21.466 21.466 - - -

- Spagna 750.000 809.995 809.995

attività finanziarie disponibili per la vendita 750.000 809.995 809.995

- Sud Africa 14.230 15.471 15.471 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 14.230 15.471 15.471 - - -

- Turchia 7.115 7.746 7.746 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 7.115 7.746 7.746 - - -

- Uruguay 11.384 12.067 12.067 - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 11.384 12.067 12.067 - - -

- Argentina 25 3 3 2 1 1

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) 25 3 3 2 1 1

Totale esposizioni per cassa 13.693.525 15.728.796 15.842.038 16.003.362 18.540.748 18.646.160

* Il valore di bilancio differisce rispetto a quello riportato nella riga “titoli di Stato italiani” della tabella relativa alle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” per la presenza, in questa tabella, di obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti (emittente statale) per 5,3 milioni al 31 dicembre 2016 e per 12,6 milioni al 31 dicembre 2015.

Il dettaglio delle esposizioni di UBI Banca viene declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and Markets Authority, ESMA), per “debito sovrano” devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati.

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420 Relazioni e Bilanci 2016

Dalla tabella sulla distribuzione per scadenza dei titoli di Stato italiani in portafoglio, emerge:

- una minor incidenza della fascia temporale “da un anno fino a 3 anni” (14,4% del totale rispetto al 26,6%), in seguito alle vendite che hanno interessato il portafoglio AFS, nell’ambito della manovra di alleggerimento dello stock di titoli domestici;

- un incremento della fascia “da 5 anni fino a 10 anni” (49,4% dal 41,7% precedente), nonostante la riduzione dei relativi stock, quale conseguenza della significativa flessione che ha interessato il totale degli investimenti: in particolare, si evidenzia il passaggio di 3,3 miliardi dal portafoglio AFS al portafoglio HTM, in precedenza illustrato.

Al 31 dicembre 2016 il portafoglio di negoziazione aveva una vita media di 0,17 anni (4,5 anni a fine 2015), il porta-foglio AFS di 8,2 anni (6,2 anni) ed il portafoglio HTM di 4,9 anni (4,8 anni).

***

Nell’ottica di una maggiore trasparenza sulle esposizioni al rischio di credito rappresentate da titoli di debito diversi dal debito sovrano – così come sollecitato dalla European

Securities and Markets Authority (ESMA) nel documento n. 725/2012 del 12 novembre 2012 – viene proposta una tabella riepilogativa dei titoli di debito diversi dal debito sovrano complessivamente iscritti nell’attivo patrimoniale di UBI Banca (Attività finanziarie disponibili per la vendita, Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Crediti verso banche e Crediti verso clientela).

Il valore di bilancio di tali investimenti totalizzava 5,7 miliardi, in linea con il dato 2015. La manovra di diversificazione del portafoglio AFS realizzata nell’esercizio (nuovi investimenti in titoli Corporate per 200 milioni di euro nominali) ha accentuato la distribuzione geografica degli investimenti soprattutto con riferimento agli emittenti non bancari. I titoli bancari in portafoglio, al contrario, confermano un’elevata concentrazione su emittenti italiani (4,9 miliardi a fine 2016), per 4,6 miliardi riferibili a obbligazioni delle Banche Rete sottoscritte da UBI Banca nell’ambito dell’attività infragruppo.

A completamento dell’informativa richiesta dall’ESMA, si precisa infine che a dicembre 2016 (così come a dicembre 2015), UBI Banca non aveva in essere contratti derivati su credito (Credit Default product) – né tantomeno ha operato su tali strumenti nel corso dell’esercizio, per incrementare la propria esposizione ovvero per acquisire protezione.

UBI BANCA: MATURITY DEI TITOLI DI STATO ITALIANI

Importi in migliaia di euro

31.12.2016 31.12.2015 pro-forma

Attività finanziarie

detenute per la

negoziazione

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Attività finanziarie

detenute sino alla

scadenzaValore di

bilancioIncidenza

%

Attività finanziarie

detenute per la

negoziazione

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Attività finanziarie

detenute sino alla

scadenzaValore di

bilancioIncidenza

%

Fino a 6 mesi 105.122 - - 105.122 0,8% 100.029 - - 100.029 0,5%

Da 6 mesi fino a un anno - 256.031 - 256.031 2,0% - 155.670 - 155.670 0,9%

Da un anno fino a 3 anni - 1.881.807 - 1.881.807 14,4% 50.226 4.798.702 - 4.848.928 26,6%

Da 3 anni fino a 5 anni - - 2.637.845 2.637.845 20,1% - 1.405.203 2.336.591 3.741.794 20,5%

Da 5 anni fino a 10 anni - 1.789.459 4.689.699 6.479.158 49,4% 268.535 6.187.391 1.157.956 7.613.882 41,7%

Oltre 10 anni 1 1.743.962 - 1.743.963 13,3% - 1.796.827 - 1.796.827 9,8%

Totale 105.123 5.671.259 7.327.544 13.103.926 100,0% 418.790 14.343.793 3.494.547 18.257.130 100,0%

***

Page 39: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

421Relazione sulla gestione

TITOLI DI DEBITO DIVERSI DAI TITOLI DI STATO ISCRITTI NELL'ATTIVO DI BILANCIO

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 31.12.2015 pro-forma

Emittente NazionalitàValore di

bilancio Fair ValueValore

NominaleValore di

bilancio Fair ValueValore

Nominale

Corporate Italia 182.009 175.763 196.046 205.078 199.741 209.679

Corporate Francia 46.654 46.654 42.500 70.787 70.787 66.000

Corporate Lussemburgo 2.067 2.067 2.152 1 1 198

Corporate Olanda 103.326 103.326 97.288 112.899 112.899 106.727

Corporate Regno Unito 134.874 134.874 129.184 76.663 76.663 74.037

Corporate Spagna 26.401 26.401 24.500 41.522 41.522 37.900

Corporate Stati Uniti 89.521 89.521 83.572 77.262 77.262 72.872

Corporate Australia 14.577 14.577 13.000 15.725 15.725 14.500

Corporate Danimarca 24.392 24.392 22.500 8.075 8.075 7.500

Corporate Finlandia 11.014 11.014 9.900 2.033 2.033 2.000

Corporate Germania 15.660 15.660 14.500 26.690 26.690 25.500

Corporate Irlanda 31.029 31.029 30.100 20.297 20.297 20.100

Corporate Messico 13.469 13.469 12.000 8.325 8.325 7.500

Corporate Argentina - - - 119 119 126

Corporate Belgio 13.265 13.265 12.900 - - -

Corporate Jersey C.I. 10.483 10.483 10.000 - - -

Corporate Panama 9.037 9.037 8.500 - - -

Corporate Svezia 1.347 1.347 1.100 - - -

Corporate Norvegia 9.697 9.697 9.000 9.626 9.626 9.000

Totale Corporate 738.822 732.576 718.742 675.102 669.765 653.639

Bancario Germania 15.863 15.863 15.003 5.760 5.760 5.003

Bancario Italia 4.801.594 4.865.250 4.802.523 4.904.584 4.980.328 4.902.168

Bancario Lussemburgo - - - - - -

Bancario Regno Unito 38.565 38.565 36.500 27.738 27.738 27.000

Bancario Austria 16.547 16.547 15.700 15.228 15.228 14.500

Bancario Finlandia 3.279 3.279 3.000 7.012 7.012 6.500

Bancario Francia 12.656 12.656 12.500 8.083 8.083 8.000

Bancario Irlanda - - - 5.088 5.088 5.000

Bancario Olanda 14.586 14.586 13.000 7.565 7.565 7.515

Bancario Spagna 15.603 15.603 15.000 19.111 19.111 19.000

Bancario Svezia 13.288 13.288 12.500 8.118 8.118 7.500

Bancario Stati Uniti 8.605 8.605 8.000 - - -

Bancario Cipro - - 9.500 64 64 9.500

Totale Bancario 4.940.586 5.004.242 4.943.226 5.008.351 5.084.095 5.011.686

Totale Titoli di debito 5.679.408 5.736.818 5.661.968 5.683.453 5.753.860 5.665.325

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422 Relazioni e Bilanci 2016

sono ascrivibili per -13,6 milioni al rigiro della riserva per il passaggio, intervenuto nel quarto trimestre, di titoli di Stato dal portafoglio AFS a quello HTM e per -16,9 milioni all’effetto della ricostruzione dei dati pro-forma;

• una variazione positiva per 186,4 milioni ascrivibile all’emissione di n. 74.551.823 azioni ordinarie rivenienti dalla fusione per incorporazione nella Capogruppo di Banca Popolare Commercio Industria e Banca Regionale Europea;

• una variazione positiva per 0,8 milioni in seguito all’assegnazione di stock options al “Personale più rilevante” del Gruppo nell’ambito del piano di incentivazione 2011 e 2013 per un totale di n. 208.636 azioni;

• una variazione complessivamente positiva per 315,2 milioni delle altre riserve, riconducibile in via prioritaria al disavanzo di fusione in seguito alle incorporazioni di Banca Popolare Commercio Industria e Banca Regionale Europea. Si ricorda inoltre che 7,7 milioni derivano dall’iscrizione di una riserva negativa a fronte della valorizzazione delle n. 1.807.220 azioni oggetto di recesso che UBI Banca è stata autorizzata a riacquistare [corrispondente alla differenza fra il prezzo di rimborso (7,288 euro per azione) e il valore di mercato alla data di regolamento del rimborso (3,0215 euro)]1.

• una variazione negativa per -5,5 milioni che riflette la contabilizzazione (al valore di 3,0215 euro per azione) dell’acquisto delle sopracitate n. 1.807.220 azioni proprie oggetto di recesso, oltre all’effetto netto dell’acquisto di n. 347.000 azioni ordinarie UBI Banca (n. 274.000 a settembre al prezzo medio di 2,5165 euro per azione e n. 73.000 a dicembre al prezzo medio di 2,5 euro per azione) a servizio del premio di produttività per l’anno 2015 e delle assegnazioni effettuate negli ultimi mesi dell’anno (n. 191.657 azioni a settembre, n. 4.565 ad ottobre e n. 149.217 a dicembre);

• l’appostazione della perdita d’esercizio per 493,4 milioni.

Al fine di consentire un raffronto in termini omogenei, le riserve da valutazione al 31 dicembre 2015 sono state ricostruite per tenere conto delle prime due Banche Rete (Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria) incorporate da UBI Banca con efficacia 21 novembre 2016.

Al 31 dicembre 2016 il patrimonio netto contabile di UBI Banca, comprensivo del risultato di esercizio, si attestava a 8.329,6 milioni di euro che si raffrontano agli 8.758,9 milioni di fine 2015.

RISERVE DA VALUTAZIONE: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 31.12.201531.12.2015

pro-forma

Attività finanziarie disponibili per la vendita -27.530 281.294 282.123

Copertura dei flussi finanziari 330 -101 -102

Differenze di cambio -243 -243 -243

Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti -33.749 -7.554 -27.685

Leggi speciali di rivalutazione 33.389 30.993 33.390

Totale -27.803 304.389 287.483

Come si può evincere dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal Prospetto della redditività complessiva riportati tra gli Schemi del bilancio dell’impresa, la flessione di 429,3 milioni intervenuta nei dodici mesi può essere ricondotta a:

• l’attribuzione di 100,6 milioni a dividendi ed altre destinazioni;

• una variazione negativa delle riserve da valutazione per -332,2 milioni, generata per -301,7 milioni dalla redditività complessiva, di cui: -296 milioni inerenti alle attività finanziarie disponibili per la vendita, -6,1 milioni a perdite attuariali su piani a benefici definiti, +0,4 milioni alla copertura dei flussi finanziari. I restanti -30,5 milioni

Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale

1 Si veda in proposito quanto riportato nella Relazione sulla gestione consolidata al capitolo ”Gli eventi rilevanti del 2016”.

RISERVE DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 31.12.2015 pro-forma

Riserva positiva Riserva negativa Totale Riserva positiva Riserva negativa Totale

1. Titoli di debito 62.280 -152.275 -89.995 228.756 -13.000 215.756

2. Titoli di capitale 52.645 -506 52.139 54.206 -209 53.997

3. Quote di O.I.C.R. 10.457 -131 10.326 12.373 -3 12.370

4. Finanziamenti - - - - - -

Totale 125.382 -152.912 -27.530 295.335 -13.212 282.123

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423Relazione sulla gestione

Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la variazione di -309,6 milioni complessivamente evidenziata dalle “Riserve da valutazione delle attività disponibili per la vendita” è integralmente riconducibile ai titoli di debito in portafoglio (al netto dell’effetto fiscale). In particolare la riserva relativa a tale categoria, è passata da un valore positivo di 215,8 milioni ad un saldo negativo di -90 milioni, evidenziando decrementi di fair value per 171,5 milioni, per circa l’80% su titoli di Stato italiani, e rigiri a conto economico di riserve positive da realizzo per -127,3 milioni, quasi totalmente per cessione di titoli di Stato italiani. La riserva sui governativi italiani è così divenuta negativa attestandosi a -65,2 milioni in chiusura d’esercizio.Dalla tabella emergono anche altre variazioni negative per 13,6 milioni inerenti al già citato rigiro ad altre riserve correlato al passaggio, intervenuto nel quarto trimestre, di 3,3 miliardi nominali di BTP dal portafoglio AFS a quello HTM.Tra le variazioni positive si rilevano incrementi di fair value per 6,2 milioni, nonché un “Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo” per 0,5 milioni, in entrambi i casi integralmente riferibili a titoli di debito diversi dai governativi italiani.

Per quanto attiene ai titoli di capitale (al netto dell’effetto fiscale), la tabella mostra incrementi di fair value per 1,1

milioni principalmente riferibili alla partecipazione in S.A.C.B.O., e decrementi per “Rigiri a conto economico da riserve positive” pari a 2,3 milioni, essenzialmente attribuibili alla vendita delle azioni Visa Europe Ltd.

In merito alle quote O.I.C.R., la relativa riserva ha registrato incrementi di fair value per 4,7 milioni, la metà dei quali ascrivibili al Fondo Polis. Tra le variazioni negative, emergono “Rigiri a conto economico da riserve positive” per 5,9 milioni riferibili in via prioritaria al Fondo Sviluppo Impresa, liquidato nell’agosto 2016.

Come evidenziato nella Sezione 2, Parte F della Nota Integrativa, il totale fondi propri di UBI Banca – calcolato secondo la nuova disciplina prudenziale per le banche e per le imprese di investimento entrata in vigore il 1° gennaio 2014 (c.d. Basilea 3) – a fine 2016 era pari a 9.208 milioni di euro, dei quali 7.571 milioni rappresentati da capitale primario (Common Equity Tier 1 capital).I requisiti prudenziali per rischio di credito, di aggiustamento della valutazione del credito, per rischi di mercato e rischio operativo – dettagliati nella medesima Sezione della Parte F – totalizzavano 2.692 milioni di euro, determinando un Common Equity Tier 1 capital ratio pari al 22,50%, un Tier 1 capital ratio del 22,50% ed un Total capital ratio del 27,36%.

RISERVE DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: VARIAZIONI ANNUE

Importi in migliaia di euro Titoli di debito Titoli di capitale Quote di OICR Finanziamenti Totale

1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2016 pro-forma 215.756 53.997 12.370 - 282.123

2. Variazioni positive 6.672 1.089 4.656 - 12.417

2.1 Incrementi di fair value 6.173 1.071 4.653 - 11.897

2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 499 18 3 - 520

- da deterioramento - 18 3 - 21

- da realizzo 499 - - - 499

2.3 Altre variazioni - -

3. Variazioni negative -312.423 -2.947 -6.700 - -322.070

3.1 Riduzione di fair value -171.531 -334 -619 - -172.484

3.2 Rettifiche da deterioramento - -304 -188 - -492

3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive -127.290 -2.309 -5.893 - -135.492

3.4 Altre variazioni -13.602 - - - -13.602

4. Rimanenze finali al 31 dicembre 2016 -89.995 52.139 10.326 - -27.530

I rapporti verso le imprese del Gruppo

I rapporti verso le Società del Gruppo, distinguendo fra imprese controllate (consolidate integralmente) e imprese collegate (consolidate con il metodo del patrimonio netto),

sono dettagliatamente riportati nella Parte H della Nota Integrativa, nell’ambito dell’informativa sui rapporti con le parti correlate.

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424 Relazioni e Bilanci 2016

Le operazioni con parti correlate e con soggetti collegati

Parti correlate

Con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 – modificata con successiva Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 – la Consob ha approvato un Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate. La normativa disciplina le procedure da seguire per l’approvazione delle operazioni poste in essere dalle società quotate – quale è UBI Banca – con i soggetti in potenziale conflitto d’interesse, tra cui azionisti di riferimento o di controllo, componenti degli organi amministrativi e di controllo e alti dirigenti, inclusi i loro stretti familiari.

L’informativa ai sensi dell’articolo 5, comma 8 della suddetta Delibera Consob 17221/2010, ed in particolare quella sulle operazioni di maggiore rilevanza concluse da UBI Banca con parti correlate nel corso del 2016, è riportata nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale si rimanda.

Nella Nota Integrativa, Parte H, vengono inoltre fornite le informazioni, ai sensi dello IAS 24, sui rapporti patrimoniali ed economici che UBI Banca intrattiene con le sue parti correlate, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del proprio bilancio.

Soggetti collegati

In attuazione dell’articolo 53, commi 4 e seguenti del TUB e della Deliberazione del CICR del 29 luglio 2008, n. 277, il 12 dicembre 2011 Banca d’Italia ha emanato il 9° aggiornamento delle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” (pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio 2012) in materia di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati alla banca o al gruppo bancario, dove per soggetti collegati deve intendersi l’insieme costituito da una parte correlata e da tutti i soggetti ad essa connessi.La nuova disciplina mira a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali possa compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle deliberazioni relative a finanziamenti e/o altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti.Il primo presidio riguarda pertanto l’introduzione di limiti prudenziali per le attività di rischio (della Banca e/o del Gruppo) verso i soggetti collegati. I limiti si presentano differenziati in funzione delle diverse tipologie di parti correlate, con livelli più stringenti nel caso di relazioni banca-industria.Ad integrazione dei limiti prudenziali la normativa prevede apposite procedure deliberative, unitamente a specifiche indicazioni in merito ad assetti organizzativi e controlli interni.

In ragione di quanto previsto dal Titolo V, Capitolo 5, della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006, UBI Banca ha adottato uno specifico “Regolamento per la disciplina delle operazioni con Soggetti Collegati del Gruppo” recante

disposizioni in materia di “attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati”, che disciplina le procedure dirette a preservare l’integrità dei processi decisionali riguardanti le operazioni con soggetti collegati poste in essere da UBI Banca.Il Consiglio di Sorveglianza in data 15 maggio 2012 ha deliberato che in UBI Banca il nuovo “Comitato Soggetti Collegati” coincida con il già vigente “Comitato Parti Correlate”, istituito ai sensi delle disposizioni Consob e del Regolamento che disciplina le operazioni con Parti Correlate (con delibera del medesimo Consiglio di Sorveglianza in data 24 novembre 2010), che ha assunto pertanto la denominazione di “Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati”.

In tutte le segnalazioni trimestrali all’Organo di Vigilanza effettuate a partire dal 31 marzo 2016 e fino al 31 dicembre 2016, UBI Banca è sempre risultata nei limiti indicati dalla normativa prudenziale.

***

Ulteriori informazioni sul Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati sono contenute nella “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di UBI Banca Spa”, riportata in altra parte nel presente fascicolo, nella quale trova peraltro esposizione l’informativa relativa alle politiche interne in materia di controlli a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti dei soggetti collegati.

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425Relazione sulla gestione

Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/Mib Index.

Il titolo azionario

Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana, segmento

Il titolo azionario e la compagine sociale

PERFORMANCE COMPARATA DEL TITOLO AZIONARIO UNIONE DI BANCHE ITALIANE

Importi in euro 30.12.2016 A

30.9.2016B

30.6.2016C

31.3.2016 D

30.12.2015 E

Var. % A/E

18.7.2011*F

Var. % A/F

Azioni Unione di Banche Italiane

- prezzo ufficiale 2,607 1,978 2,432 3,263 6,246 -58,3% 3,351 -22,2%

- prezzo di riferimento 2,612 2,050 2,474 3,252 6,200 -57,9% 3,278 -20,3%

Indice FTSE Italia All-Share 20.936 18.033 17.775 19.787 23.236 -9,9% 18.628 12,4%

Indice FTSE Italia Banche 9.511 7.653 7.178 10.471 15.388 -38,2% 12.647 -24,8%

* Data di perfezionamento dell’aumento di capitale di UBI Banca per 1 miliardo di euro.Fonte Datastream.

A livello mondiale, l’esercizio 2016 ha avuto un inizio difficile a causa della crisi cinese e petrolifera come pure per gli iniziali timori sulle possibili ripercussioni della Brexit, mostrando invece uno sviluppo positivo nella seconda parte dell’anno che ha portato a recuperi significativi, con la miglior performance segnata proprio dalla Borsa londinese.

La Borsa italiana, al contrario, trainata dalla performance del settore bancario, ha evidenziato un anno fortemente critico e soggetto ad elevata volatilità.

Il mercato finanziario nazionale ha risentito di una serie di shock, già emersi a fine 2015 quando, proprio per gestire la crisi di quattro Istituti (Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Chieti e Cassa di Risparmio di Ferrara), il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva emanato il D.L. n. 183 recante disposizioni urgenti per il settore creditizio.Le problematiche relativamente al sistema bancario italiano sono andate ampliandosi coinvolgendo, tra l’altro, la banca più antica, MPS, e due istituti veneti: Veneto Banca e la Banca Popolare di Vicenza.Il timore sul destino di questi istituti, e quindi sulla necessità di ingenti aumenti di capitale destinati a coprire le perdite, nonché sulla presenza elevata di crediti deteriorati a livello di sistema, hanno innestato spinte speculative talvolta molto aggressive che hanno causato ingenti ribassi borsistici, succedutisi a più riprese.

Come emerge dalla tabella, nel 2016 i principali indici borsistici italiani hanno registrato andamenti riflessivi (-9,9% il FTSE Italia-All Share e -38,2% il FTSE Italia Banche): nel movimentato panorama bancario nazionale, il titolo UBI Banca ha evidenziato una diminuzione del 58,3% risentendo anche delle notizie sull’acquisizione di alcune delle banche in crisi sopra citate.

Successivamente alla chiusura dell’esercizio, ed in particolare dal 12

gennaio 2017, giorno in cui è stata resa nota l'Offerta vincolante per

l’acquisto delle tre Banche Ponte, il titolo ha mostrato un recupero

superando quota 3 euro.

Nei dodici mesi gli scambi di azioni UBI Banca al mercato telematico hanno riguardato circa 3,5 miliardi di titoli per un controvalore di oltre 10 miliardi di euro. Nel 2015 erano stati scambiati quasi 2 miliardi di titoli per un controvalore di 13,5 miliardi di euro.

La capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo ufficiale) era pari a 2,5 miliardi, rispetto ai 5,6 miliardi di fine 2015, posizionando UBI Banca al 3° posto tra i gruppi bancari commerciali italiani quotati1.A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI nell’European Banking Report – comprendente i Paesi EU15 più la Svizzera – il Gruppo UBI Banca si conferma tra le prime 50 istituzioni (EBR International Flash, dicembre 2016).

1 Il Gruppo si posizionava al 5° posto considerando tutti i gruppi bancari quotati. Si ricorda che al 31 dicembre 2016 risultava sospeso dalle contrattazioni il titolo Monte dei Paschi di Siena (e quindi con capitalizzazione nulla a fine anno) mentre i gruppi bancari Banco Popolare e Banca Popolare di Milano erano ancora considerati quali entità distinte.

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426 Relazioni e Bilanci 2016

Il picco registrato a livello di volumi in data 30 novembre 2016 si è verificato in asta di chiusura.

prezzi di riferimento in euroAndamento del titolo azionario UBI Banca dal 18 luglio 2011 (*) e volumi scambiati

Volumi

L A S O N D G

0

5.000.000

10.000.000

15.000.000

20.000.000

25.000.000

30.000.000

35.000.000

40.000.000

45.000.000

50.000.000

55.000.000

60.000.000

65.000.000

70.000.000

75.000.000

80.000.000

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G GF M A M G L A S O N D F M A M G L A S O N DG

Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del titolo azionario UBI Banca dal 18 luglio 2011 (*)prezzi di riferimento in euro

0102030405060708090

100110120130140150160170180190200210220230240250

L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G

2014 2011 2012 2013 2015 2016 2017

FTSE Italia All-ShareFTSE Italia banche

UBI Banca

(*) Data di perfezionamento dell’aumento di capitale di UBI Banca per 1 miliardo di euro, con la sottoscrizione delle marginali azioni residuali da parte del Consorzio di Garanzia.

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427Relazione sulla gestione

Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al titolo azionario UBI Banca, nonché i più importanti indicatori di

Borsa che, per una migliore significatività, sono stati costruiti utilizzando grandezze consolidate.

TITOLO AZIONARIO UBI BANCA E PRINCIPALI INDICATORI DI BORSA

Anno 2016 Anno 2015

Numero di azioni in essere a fine esercizio 976.300.395 901.748.572

Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro 3,029 6,887

Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro 1,903 5,180

Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro 6,150 7,880

Dividendo unitario - in euro 0,11 0,11

Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio) 3,63% 1,60%

Dividendi totali - in euro (*) 107.162.538 99.034.842

Book Value [Patrimonio netto consolidato del Gruppo (inclusa perdita/escluso utile d'esercizio) / n. azioni] - in euro 9,21 10,94

Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro 7,48 9,06

Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio (prezzi ufficiali) - in milioni di euro 2.545 5.632

Price / book value [Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile d'esercizio)] 0,28 0,57

Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo 0,34 0,67

Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato le attività immateriali di pertinenza del Gruppo 0,35 0,69

EPS - Earning per share (utile / perdita netta consolidata per azione ai sensi dello IAS 33) - in euro -0,9148 0,1251

(*) Il monte dividendi relativo al 2016 è stato calcolato sulle n. 974.204.888 azioni in circolazione alla data del 20 febbraio 2017 (data di efficacia dell’incorporazione del secondo gruppo di Banche Rete); tale numero non include le n. 3.031.974 azioni proprie in portafoglio.Il monte dividendi relativo al 2015 era stato calcolato su n. 900.316.743 azioni (al netto di n. 1.431.829 azioni proprie).

Ai fini di una più corretta quantificazione del valore patrimoniale del titolo e del price/book value, gli indicatori riferiti al 2016 sono stati calcolati utilizzando il patrimonio consolidato rettificato per tenere conto della perdita d’esercizio.

Investor Relations: i rapporti con analisti ed investitori istituzionali

Nel corso del 2016 l’interesse per il Gruppo da parte dei mercati finanziari si è particolarmente intensificato, sia in ragione del fermento esistente sulle tematiche di sistema del contesto bancario, italiano ed europeo, sia, soprattutto, per gli avvenimenti che hanno riguardato il Gruppo.

Dopo la trasformazione della Capogruppo da Società cooperativa in Società per Azioni avvenuta nell’ottobre del 2015, nell’aprile 2016 sono stati rispettivamente eletti e nominati i componenti del nuovo Consiglio di Sorveglianza e del nuovo Consiglio di Gestione. Nel successivo mese di giugno è stato deliberato e presentato il nuovo Piano Industriale 2019/2020 che delinea gli obiettivi economico-finanziari del Gruppo nell’ambito di un’ampia revisione strutturale, organizzativa e societaria, che include, tra le altre cose, la fusione per incorporazione delle Banche Rete nella Capogruppo.

L’attività di Investor Relations è stata, quindi, caratterizzata dal moltiplicarsi di occasioni di incontro con la comunità finanziaria, coinvolta e raggiunta attraverso gli strumenti classici di comunicazione quali i comunicati stampa, le conference call e le presentazioni con analisti finanziari e investitori professionali, ma anche attraverso una più intensa frequenza di incontri con gli investitori stessi, soprattutto internazionali.

Ad oggi il Gruppo UBI Banca è seguito attivamente da 22 case di brokeraggio (c.d. “sell side”), delle quali 16 internazionali e le restanti italiane, e da una moltitudine di analisti “buy side” appartenenti alle case di investimento.

Per quanto riguarda l’attività con gli investitori, nei dodici mesi i vertici aziendali e/o il team di Investor Relations

hanno incontrato circa 400 investitori istituzionali (equity e debito) in incontri “one-on-one” o in “group meeting”. Tali operatori vengono generalmente incontrati più volte durante l’anno, anche in relazione al succedersi degli eventi societari. Inoltre, la partecipazione a diverse conference internazionali ha consentito un’ulteriore diffusione dell’informazione ad ampie platee.

Anche grazie a tale intensa attività, secondo i risultati della più recente indagine sull’azionariato riferita ad ottobre 2016, la quota di capitale detenuta da investitori istituzionali identificati nominalmente rappresenta oltre il 45% del capitale sociale di UBI Banca.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Alla data del 31 dicembre 2016 il capitale sociale di UBI Banca risultava pari a 2.440.750.987,50 euro, costituito da n. 976.300.395 azioni prive di valore nominale.

Si rammenta che l’articolo 10 dello Statuto, così come previsto dalla Legge 33/2015 di conversione del D.L. 3/2015 sulla riforma delle banche popolari, stabilisce che sino al 26 marzo 2017 (ossia per 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione) “nessun soggetto avente diritto al voto può esercitarlo, ad alcun titolo, per un quantitativo di azioni superiore al 5% del capitale sociale avente diritto al voto. ....... le partecipazioni detenute da organismi di investimento collettivo del risparmio, italiani o esteri, non sono mai computate ai fini del limite....”.

In base alle comunicazioni ricevute ai sensi dell’art. 120, comma 2, del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 58/1998), alla data della presente Relazione tre investitori

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428 Relazioni e Bilanci 2016

istituzionali risultano detenere una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale di UBI Banca2:

• Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con una quota del 5,910% (comunicazione del 22 novembre 2016)3;

• Fondazione Banca del Monte di Lombardia con una quota del 5,208% (comunicazione del 24 novembre 2016)4;

• Silchester International Investors LLP con una quota del 5,123% (comunicazione del 4 novembre 2015)5.

Va in ogni caso tenuto presente che le percentuali di partecipazione indicate potrebbero non essere più quelle effettive qualora fosse nel frattempo intervenuta una modifica che non comporta obblighi di comunicazione ai sensi della disciplina applicabile.

In base alle segnalazioni fornite dagli intermediari finanziari, alla data di stacco del dividendo gli azionisti UBI Banca risultavano pari a circa 150 mila unità.

Si ricorda inoltre, come già indicato nel paragrafo precedente, che la quota di capitale detenuta da investitori istituzionali identificati nominalmente rappresenta oltre il 45% del capitale sociale di UBI Banca.

Per quanto riguarda infine le altre informazioni previste dall’articolo 123-bis del TUF, tra le quali l’adesione al Codice di Autodisciplina delle Società Quotate promosso da Borsa Italiana e l’accessibilità al pubblico delle relative informazioni, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari riportata in allegato al presente fascicolo ed altresì consultabile sul sito istituzionale www.ubibanca.it (sezione Corporate Governance, Documenti societari), dove trovano illustrazione anche le principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno relativi al processo di informativa finanziaria.

Azioni proprie

Al 31 dicembre 2016 UBI Banca deteneva n. 3.031.974 azioni proprie prive di valore nominale (n. 1.431.829 a fine 2015), equivalenti allo 0,311% del capitale sociale, delle quali:

- n. 1.807.220 azioni derivanti dall’esercizio del diritto di recesso, acquistate con valuta 8 aprile 2016 sulla base dell’autorizzazione rilasciata dalla BCE il 31 marzo 2016;

- n. 1.223.193 azioni a servizio dei piani incentivanti e n. 1.561 azioni a servizio del premio di produttività.

Nell'esercizio sono state effettuate le seguenti movimentazioni:

• l’assegnazione, in data 1° luglio 2016 di n. 131.277 azioni proprie riferite alla quota differita del piano di incentivazione a breve termine 2011 (essendo terminato il periodo di retention sul differimento) e di n. 77.359 azioni relative alla componente “up front” da erogare in strumenti finanziari nell’ambito del piano di incentivazione 2013, essendo giunto a maturazione il periodo di retention di 2 anni;

• l’acquisto, in esecuzione della delibera assembleare del 2 aprile 20166, nei mesi di settembre e di dicembre, di complessive n. 347.000 azioni ordinarie UBI Banca a servizio del premio di produttività per l’anno 2015. Successivamente, sono state effettuate le seguenti assegnazioni:- n. 191.657 azioni in settembre;- n. 4.565 azioni in ottobre;- n. 149.217 azioni in dicembre.

Per quanto riguarda invece le n. 1.223.193 azioni proprie in essere a fine esercizio a servizio dei piani incentivanti, n. 646.483 azioni risultano già impegnate a favore del “Personale più rilevante” come segue:

• n. 34.242 azioni per la quota differita del piano a breve termine 2012;

• n. 22.153 azioni per la quota differita del piano a breve termine 2013;

• n. 259.708 azioni per il piano a breve termine 2014;

• n. 242.200 azioni per il piano a breve termine 2015;

• n. 88.180 azioni, stimate sulla base dei dati di pre-consuntivo e suscettibili di eventuali modifiche, in relazione al piano di incentivazione a breve termine 2016.

Poteri degli organi societari e deleghe loro attribuite

L’informativa sulle deleghe conferite ai componenti degli organi societari di Unione di Banche Italiane Spa, prevista dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con Raccomandazione n. 97001574 del 20 febbraio 1997, è contenuta nella “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di UBI Banca” allegata al presente fascicolo.

2 In coerenza con le evidenze del sito Consob, la partecipazione detenuta da Blackrock Inc. (4,987% come da comunicazione dell’11 luglio 2016) non viene più rilevata.

3 Comunicazione effettuata a margine della fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea in UBI Banca.4 Comunicazione effettuata a margine della fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria in UBI Banca.5 4,732% ricalcolata sul capitale sociale attuale (post aumento del 21 novembre 2016).6 Si rammenta che l’Assemblea dei Soci del 2 aprile 2016 ha autorizzato il Consiglio di Gestione, e per esso il Presidente, il Vice Presidente ed il Consigliere

Delegato, in via tra loro disgiunta, ad acquistare: massime n. 6.300.000 azioni ordinarie di UBI Banca, per un controvalore complessivo massimo di 18.500.000 euro, da destinare, nell’ambito del piano di incentivazione 2016, alla valorizzazione di componenti della remunerazione variabile del personale e massime n. 10.200.000 azioni, per un controvalore complessivo massimo di 30.000.000 di euro, a copertura del premio di produttività per gli anni 2015 e 2016 del personale. Acquisti da effettuarsi entro 18 mesi dalla data dell’autorizzazione assembleare, ad un prezzo unitario non inferiore a 2,5 euro per azione e non superiore al 5% del prezzo ufficiale rilevato nella seduta di mercato precedente ogni singola operazione.Nell’ambito del suddetto Programma complessivo, relativamente al premio aziendale riferito al 2015, sulla base delle richieste esercitate dai dipendenti del Gruppo interessati al riconoscimento del premio in azioni, con valuta 13 settembre UBI Banca ha proceduto ad un primo acquisto di n. 274.000 azioni ad un prezzo medio unitario di 2,5165 euro. A dicembre sono state acquistate ulteriori n. 73.000 azioni ad un prezzo medio unitario di 2,5 euro.

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429Relazione sulla gestione

Altre informazioni

La gestione delle controversie

Il modello organizzativo adottato dal Gruppo UBI Banca in materia di gestione delle controversie attribuisce alla Capogruppo la gestione diretta delle contestazioni riguardanti UBI Banca e le Banche Rete. Con riferimento al segmento carte di pagamento, per cui UBI Banca risulta emittente, la Capogruppo si avvale della partnership specialistica di CartaSi per la gestione dei reclami e dei disconoscimenti di prima istanza.Per quanto attiene le Società Prodotto, la Capogruppo svolge un ruolo di indirizzo, coordinamento e supporto delle strutture dedicate alla gestione dei reclami.

I reclami formalizzati pervenuti nel 2016 a UBI Banca sono stati 10.051 (+43% rispetto all’esercizio precedente) ed hanno principalmente coinvolto il segmento carte di pagamento, con 6.701 reclami gestiti in prima istanza dal service CartaSi, ed il comparto finanziamenti, con 2.642 contestazioni di prima istanza di cui 2.206 da ricondurre al fenomeno (peraltro sempre molto significativo anche a livello di sistema) delle richieste di “ristoro” su commissioni finanziarie ed oneri assicurativi relativi ai finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio estinti anticipatamente negli ultimi 10 anni e basati su impianti contrattuali ormai superati. Nel corso dell’esercizio UBI Banca ha evaso complessivamente 10.048 reclami, pari a circa il 97% delle contestazioni in gestione, con soluzioni a favore della clientela reclamante pari al 71% (65% nel 2015) ed un importo liquidato complessivo che risulta in aumento rispetto all’esercizio precedente solo a causa dell’evoluzione delle controversie aventi per oggetto carte di pagamento e finanziamenti contro cessione del quinto.I tempi di risposta ai reclami, pur già ampiamente all’interno delle previsioni della vigente normativa, sono migliorati ulteriormente scendendo da 15 a 14 giorni medi.

La struttura dei reclami in base al prodotto e/o servizio rispecchia chiaramente le principali aree di business della Capogruppo con la concentrazione sui due raggruppamenti sopra citati.La contenuta parte residuale è relativa a conti correnti ed altri prodotti e servizi riferibili alle due banche recentemente incorporate.

Analizzando inoltre le motivazioni sottostanti alle controversie, emerge un quadro di riferimento sintetizzato dal grafico esposto, dove la voce “altro” è composta, per la

Informativa sul contenzioso

Nella Nota Integrativa Parte B – Sezione 12 del Passivo patrimoniale è riportata l’informativa sul contenzioso fiscale

quasi totalità, da contestazioni su carte di pagamento non riconducibili a frodi o smarrimenti.

In particolare, per quanto riguarda le controversie rivenienti dal perimetro relativo alle due ex Banche Rete, le principali motivazioni si concentrano, oltre che sulle frodi delle carte di debito anche sull’esecuzione operazioni e sulle condizioni. Risultano contenuti ed in flessione i reclami inerenti l’anatocismo.

di UBI Banca. Per quanto riguarda invece il contenzioso legale si rimanda alla Parte E della Nota Integrativa.

2016: Reclami per Prodotto/Servizio

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2016: Reclami per Motivazione

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

50%Frodi e smarrimenti

22%Applicazionedelle condizioni

16% Altro

0%

0%

Personale

Merito del creditoo simili

1%Disfunzioniapparecchiature

1%Aspettiorganizzativi

1%Anatocismo

1%Comunicazione ed

informazione al cliente

1%Segnalazionea centrale rischi

2%Condizioni

5%Esecuzione operazioni

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430 Relazioni e Bilanci 2016

Oltre ai reclami di prima istanza, la gestione delle controversie è stata interessata dalle pratiche di reiterazione pervenute nel periodo di riferimento: 470 repliche (+2%) e 396 ricorsi all’Arbitro Bancario Finanziario (-3%) prevalentemente inerenti richieste di “ristoro” su finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio estinti anticipatamente. A fronte degli stock in essere sono state evase

complessivamente 821 reiterazioni, pari al 95% del totale in gestione, con l’accoglimento di 208 repliche e 288 ricorsi.UBI Banca ha ricevuto 395 istanze di mediazione, contro le 476 del 2015 (-17%), a fronte delle quali sono state effettuate 80 liquidazioni a favore della clientela istante.Gli esposti alle Autorità di Vigilanza (Banca d’Italia e Consob) sono infine stati 48 rispetto ai 67 dell’anno precedente (-28%).

Principali rischi e incertezze cui è esposta UBI Banca

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

A UBI Banca, in qualità di Capogruppo, fa capo la responsabilità del processo di misurazione, gestione e controllo dei rischi, attraverso un sistema di governo e di presidio coerente con la regolamentazione e con le strategie del Gruppo, che si è evoluto nel corso degli anni in ottemperanza agli sviluppi della normativa di riferimento. Tale framework contempla l’ambito organizzativo, regolamentare e metodologico, per garantire la coerenza dell’operatività con la propensione al rischio definita (Risk Appetite Framework – RAF). In conformità con il “Processo di revisione e valutazione

I principali fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio sono riportati nella Nota Integrativa, Parte A – Politiche contabili, in conformità a quanto previsto dalla Circolare della Banca d’Italia n. 262 del dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.

prudenziale” (Supervisory Review and Evaluation Process – SREP), UBI Banca gestisce i processi interni di determinazione e valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (Internal Capital Adequacy Assessment Process – ICAAP) e della liquidità (Internal Liquidity Adequacy Assessment Process – ILAAP) che contribuiscono in maniera notevole alla determinazione dei requisiti di capitale e di liquidità, nell’ambito del citato processo di competenza dell’Autorità di Vigilanza.Si rimanda al corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata, per una descrizione puntuale dei rischi oggetto di analisi, nonché delle principali incertezze.

Con riferimento invece alla prevedibile evoluzione della gestione, si rimanda a quanto illustrato nel corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata.

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431Relazione sulla gestione

Signori Azionisti,

ai fini della copertura della perdita d’esercizio – pari a 493.425.486,00 euro – sono state prese in considerazione le riserve di patrimonio netto, così come riportate nella Nota Integrativa, Parte B, sezione 14.4 del Passivo Patrimoniale1, e segnatamente i criteri di utilizzabilità delle stesse.

La quota disponibile di tali riserve ammonta complessivamente a 5.666.060.842,72 euro ed include la Riserva sovrapprezzo azioni per 3.798.429.612,02 euro, le Riserve di utili per 1.589.956.153,43 euro e altre riserve per 277.675.077,27 euro.

Il Consiglio di Gestione, conformemente a quanto previsto dall’art. 2364 bis del Codice Civile e dall’art. 44 dello Statuto Sociale, propone la copertura della perdita d’esercizio mediante imputazione della stessa, per 493.425.486,00 euro, alla Riserva sovrapprezzo azioni.

Il Consiglio di Gestione, inoltre, in considerazione dell’adeguata patrimonializzazione della Capogruppo e del Gruppo secondo i parametri stabiliti dalle Regole di Basilea 3 e in conformità alla Comunicazione della Banca Centrale Europea del 13 dicembre 2016 in tema di politiche di distribuzione del dividendo, ritiene di proporre all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo unitario di 0,11 euro alle 974.204.888 azioni ordinarie che saranno in circolazione al 20 febbraio 2017 (data di efficacia

Proposta di copertura della perdita d’esercizio e di distribuzione del dividendo

dell’incorporazione di Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banca Popolare di Ancona, Banca Carime, Banca di Valle Camonica), al netto delle azioni proprie riacquistate, pari a un monte dividendi di massimi 107.162.537,68 euro, prelevato dalla Riserva Straordinaria.Il numero delle azioni non considera eventuali arrotondamenti derivanti dalle operazioni di concambio delle azioni di Banca Popolare di Ancona, Banca Carime e Banca di Valle Camonica con azioni UBI Banca conseguenti al perfezionamento dell’operazione di fusione per incorporazione in Capogruppo delle medesime. Il pagamento del dividendo, se deliberato, avrà luogo a partire dal 24 maggio 2017 – contro stacco della cedola n. 19 – con data di stacco il 22 maggio 2017 e record date il 23 maggio 2017.

Secondo la normativa fiscale attualmente in vigore, al dividendo non compete alcun credito di imposta. A seconda della tipologia di percettori, il dividendo può concorrere limitatamente alla formazione del reddito imponibile nella misura prevista dalla legge ovvero essere assoggettato a ritenuta alla fonte a titolo di imposta con l'aliquota pro tempore vigente.

Bergamo, 9 febbraio 2017

IL CONSIGLIO DI GESTIONE

1 Prospetto di riepilogo delle voci di patrimonio netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e della quota distribuibile, ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7 bis del Codice Civile.

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Attestazione

del Consigliere

Delegato e del

Dirigente Preposto

alla redazione

dei documenti

contabili societari

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Relazione della

Società di Revisione

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Schemi del Bilancio

dell'Impresa

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442 Relazioni e Bilanci 2016

Stato Patrimoniale

Importi in unità di euro 31.12.2016 31.12.2015

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 204.187.680 138.226.024

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 808.080.765 1.088.262.365

30. Attività finanziarie valutate al fair value 188.449.402 196.034.459

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.447.492.345 15.357.571.120

50. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 7.327.543.934 3.494.547.116

60. Crediti verso banche 12.254.558.567 15.489.215.471

70. Crediti verso clientela 37.111.384.379 21.901.389.590

80. Derivati di copertura 433.489.060 592.409.422

90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica 1.631.419 4.637.297

100. Partecipazioni 7.322.989.254 9.657.400.663

110. Attività materiali 944.988.549 615.660.596

120. Attività immateriali 343.635.567 409.807

dicuiAvviamento 315.815.096 -

130. Attività fiscali: 2.055.015.016 1.529.552.973

a) correnti 305.840.725 364.733.642

b) anticipate 1.749.174.291 1.164.819.331

b1) di cui alla Legge 214/2011 1.306.636.981 1.127.174.370

140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 2.657.320 2.032.444

150. Altre attività 851.604.937 699.981.137

Totale dell'attivo 79.297.708.194 70.767.330.484

Importi in unità di euro 31.12.2016 31.12.2015

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

10. Debiti verso banche 21.415.234.602 15.845.353.703

20. Debiti verso clientela 16.247.370.376 7.357.585.578

30. Titoli in circolazione 30.567.374.640 36.265.239.590

40. Passività finanziarie di negoziazione 881.980.703 608.599.720

60. Derivati di copertura 178.199.940 700.870.505

80. Passività fiscali: 127.320.375 265.926.172

a) correnti 8.009.248 93.132.370

b) differite 119.311.127 172.793.802

100. Altre passività 1.304.129.390 881.277.802

110. Trattamento di fine rapporto del personale 111.972.595 39.974.753

120. Fondi per rischi e oneri: 134.472.375 43.556.905

a) quiescenza e obblighi simili 23.536.229 1.034.898

b) altri fondi 110.936.146 42.522.007

130. Riserve da valutazione (27.803.342) 304.388.565

160. Riserve 2.621.569.946 2.283.488.140

170. Sovrapprezzi di emissione 3.798.429.612 3.798.429.612

180. Capitale 2.440.750.987 2.254.371.430

190. Azioni proprie (9.868.519) (5.155.293)

200. Utile (perdita) d'esercizio (493.425.486) 123.423.302

Totale del passivo e del patrimonio netto 79.297.708.194 70.767.330.484

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443Schemi del Bilancio dell’Impresa

Conto Economico

Importi in unità di euro 31.12.2016 31.12.2015

10. Interessi attivi e proventi assimilati 1.053.569.166 874.726.213

20. Interessi passivi e oneri assimilati (732.496.386) (888.319.337)

30. Margine di interesse 321.072.780 (13.593.124)

40. Commissioni attive 379.927.947 93.412.001

50. Commissioni passive (46.510.999) (44.432.562)

60. Commissioni nette 333.416.948 48.979.439

70. Dividendi e proventi simili 221.675.656 249.430.480

80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 47.302.553 25.902.404

90. Risultato netto dell'attività di copertura (2.244.355) 11.077.673

100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: 109.181.677 237.268.980

a) crediti (9.194.686) (4.250.058)

b) attività finanziarie disponibili per la vendita 143.168.360 257.102.458

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

d) passività finanziarie (24.791.997) (15.583.420)

110. Risultato netto delle attività passività finanziarie valutate al fair value (8.421.152) 4.355.600

120. Margine di intermediazione 1.021.984.107 563.421.452

130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (623.078.757) (120.013.371)

a) crediti (517.980.712) (104.165.922)

b) attività finanziarie disponibili per la vendita (89.282.447) (15.556.314)

d) altre operazioni finanziarie (15.815.598) (291.135)

140. Risultato netto della gestione finanziaria 398.905.350 443.408.081

150. Spese amministrative (997.568.505) (402.575.970)

a) spese per il personale (512.531.166) (183.099.081)

b) altre spese amministrative (485.037.339) (219.476.889)

160. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri (818.208) 6.955.464

170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (30.766.299) (21.453.802)

180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (28.222.659) -

190. Altri oneri/proventi di gestione 167.582.017 117.589.578

200. Costi operativi (889.793.654) (299.484.730)

210. Utili (perdite) delle partecipazioni (206.725.999) 1.551.054

240. Utili (perdite) della cessione di investimenti 20.793.366 43.194

250. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (676.820.937) 145.517.599

260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 183.395.451 (22.094.297)

270. Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte (493.425.486) 123.423.302

290. Utile (Perdita) d'esercizio (493.425.486) 123.423.302

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444 Relazioni e Bilanci 2016

Prospetto della redditività complessiva

Importi in unità di euro 31.12.2016 31.12.2015

10. Utili (Perdita) d'esercizio (493.425.486) 123.423.302

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico

40. Piani a benefici definiti (6.036.402) 1.290.592

Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico

90. Copertura dei flussi finanziari 431.816 (101.894)

100. Attività finanziarie disponibili per la vendita (296.051.236) 138.248.616

130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (301.655.822) 139.437.314

140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130) (795.081.308) 262.860.616

La redditività complessiva dell’esercizio non riflette gli effetti derivanti dal trasferimento di titoli dalla categoria AFS al portafoglio HTM, nonché quelli rivenienti dalla fusione per incorporazione delle banche rete in Capogruppo, complessivamente pari a euro -30,5 milioni, come riportato tra le Variazioni di riserve nel prospetto di variazione del Patrimonio Netto.

Il risultato delle “Altre componenti reddituali” è da ascrivere essenzialmente alle riserve da valutazione su titoli di debito classificati nella voce 40 – Attività finanziarie disponibili per la vendita. Per quanto concerne il dettaglio delle diverse componenti si rimanda a quanto descritto in calce al prospetto analitico riportato nella parte D – Redditività Complessiva.

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445Schemi del Bilancio dell’Impresa

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446 Relazioni e Bilanci 2016

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447Schemi del Bilancio dell’Impresa

Riconciliazione rendiconto finanziario

Importi in unità di euro 31.12.2016 31.12.2015

A. ATTIVITÀ OPERATIVA1. Gestione -416.472.604 -185.251.239 - risultato d'esercizio (+/-) -493.425.486 123.423.302 - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su att.pass.finanziarie al FV (-/+) 30.020.540 9.389.275 - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 2.244.355 -11.077.673 - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 623.078.757 120.013.371 - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 58.988.958 21.453.802 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-) 818.208 -6.955.464 - imposte e tasse non liquidate (+) -183.395.451 22.094.297 - rettifiche/riprese di valore nette gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - - - rettifiche/riprese di valore nette su partecipazioni (+/-) 206.726.000 - - altri aggiustamenti (+/-) -661.528.485 -463.592.1492. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 3.071.136.375 3.330.278.760 - attività finanziarie detenute per la negoziazione 247.226.594 443.324.620 - attività finanziarie valutate al fair value -962.942 836.030 - attività finanziarie disponibili per la vendita 2.259.048.739 2.849.733.672 - crediti verso banche: a vista - - - crediti verso banche: altri crediti -954.772.560 -1.433.265.442 - crediti verso clientela 1.399.973.271 1.321.407.400 - altre attività 120.623.273 148.242.4803. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie -2.646.837.461 -3.298.271.704 - debiti v/banche a vista - - - debiti v/banche altri debiti 5.601.953.490 -3.190.247.762 - debiti v/clientela -1.886.440.386 292.047.689 - titoli in circolazione -6.085.611.828 -165.824.553 - passività finanziarie di negoziazione 273.412.781 -113.580.790 - passività finanziarie valutate al fair value - - - altre passività -550.151.518 -120.666.288Liquidità generata/assorbita dall'attività operativa 7.826.310 -153.244.183B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO1. Liquidità generata da 213.868.477 240.951.451 - vendite di partecipazioni - 401.000 - dividendi incassati su partecipazioni 212.799.261 240.546.702 - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - vendite di attività materiali 1.069.216 3.749 - vendite di attività immateriali - - - vendite di rami d'azienda - - 2. Liquidità assorbita da -315.933.606 -37.789.719 - acquisti di partecipazioni -309.879.160 -35.454.150 - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - acquisti di attività materiali -5.911.088 -2.335.569 - acquisti di attività immateriali -143.358 - - acquisti di rami d'azienda - - Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento -102.065.129 203.161.732C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie 172.336.517 - - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - - - distribuzione dividendi e altre finalità -100.582.557 -72.021.230Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista 71.753.960 -72.021.230LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO -22.484.859 -22.103.681

Legenda: (+) Generata (-) Assorbita

Voci di bilancio 31.12.2016 31.12.2015

Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'anno 138.226.024 160.329.705

Liquidità totale generata / assorbita nell'esercizio -22.484.859 -22.103.681

Operazioni di aggregazione aziendale 88.446.515 - Cassa e disponibilità liquide: effetto delle variazioni dei cambi - - Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 204.187.680 138.226.024

Rendiconto Finanziario (metodo indiretto)

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Nota

IntegrativaParte A – Politiche contabili A.1 - Parte generale A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio A.3 - Informativa sui trasferimenti tra

portafogli di attività finanziarie A.4 - Informativa sul FairValue A.5 - Informativa sul c.d. “Day one profit/loss”

Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale Attivo Passivo Altre informazioni

Parte C – Informazioni sul Conto Economico

Parte D – Redditività complessiva

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Parte F – Informazioni sul patrimonio

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

Parte H – Operazioni con parti correlate

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Parte L - Informativa di settore

IdaticontenutinelletabellediNotaIntegrativasonoespressi,ovenondiversamentesegnalato,inmigliaia di euro.

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450 Relazioni e Bilanci 2016

Parte A - Politiche Contabili

A.1 - PARTE GENERALE

SEZIONE 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio di Unione di Banche Italiane Spa è redatto in conformità ai principi contabili IAS/IFRS1 emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2016, recepiti dal nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l’opzione prevista dal Regolamento CE n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali. Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

Il bilancio è costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditività Complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetto di variazione del Patrimonio Netto, e dalla Nota Integrativa e corredato dalla Relazione sull’andamento della gestione.

Nella Relazione sull’andamento della gestione e nella Nota Integrativa sono fornite le informazioni richieste dai principi contabili internazionali, dalle Leggi, dalla Banca d’Italia e dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa – Consob, oltre ad altre informazioni non obbligatorie ma ritenute ugualmente necessarie ai fini di una rappresentazione corretta e veritiera della situazione della Banca.

Il progetto di bilancio, approvato dal Consiglio di Gestione del 9 febbraio 2017 e sottoposto all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza del 7 marzo 2017 è corredato dall’Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/1998 e sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione Deloitte & Touche Spa.

SEZIONE 2 - Principi generali di redazione

La redazione del bilancio è avvenuta in base ai criteri di valutazione, adottati nell’ottica della continuità aziendale ed in ossequio ai principi di competenza, rilevanza dell’informazione, nonché di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato economico dell’esercizio, la variazione del patrimonio netto ed i flussi di cassa.

Le informazioni riportate nel presente fascicolo di bilancio, se non diversamente specificato, sono espresse in euro quale moneta di conto e le situazioni finanziarie, patrimoniali, economiche, le note informative di commento e le tabelle esplicative sono esposte in migliaia di euro. I relativi arrotondamenti sono stati effettuati tenendo conto delle disposizioni indicate da Banca d’Italia.

Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla Circolare di Banca d’Italia n. 262/2005 e successive modifiche e integrazioni.

Detti schemi forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2016, l’analoga informazione comparativa al 31 dicembre 2015 (che non ha necessitato di modifiche rispetto ai dati pubblicati in tale bilancio) e non riportano le voci non valorizzate per l’esercizio corrente e precedente.

Per completezza si segnala che nella redazione del presente fascicolo di bilancio si è inoltre preso atto dei seguenti documenti: - documento congiunto Banca d’Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010 si rimanda a quanto riportato successivamente al paragrafo “Altri

aspetti” relativamente all’impairment degli avviamenti e delle attività disponibili per la vendita;- documento ESMA2 del 5 ottobre 2015 “Orientamenti–Indicatorialternatividiperformance” volto a promuovere l’utilità e la trasparenza

degli Indicatori Alternativi di Performance3 inclusi nei prospetti informativi o nelle informazioni regolamentate4;- documento ESMA del 28 ottobre 2016, “European common enforcement priorities for 2016 financial statements” volto a promuovere

un'applicazione omogenea dei principi contabili IAS/IFRS, per assicurare la trasparenza e il corretto funzionamento dei mercati finanziari, individuando talune tematiche ritenute particolarmente significative per i bilanci al 31 dicembre 2016 delle società quotate europee, anche in considerazione delle attuali condizioni di mercato5;

1 Tali principi, nonché le relative Interpretazioni, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati a far tempo dalla data di applicazione obbligatoria dei medesimi, se non diversamente specificato. Per completezza informativa si veda, in proposito, l’“ElencodeiprincipiIAS/IFRSomologatidallaCommissioneEuropea”.

2 EuropeanSecuritiesMarketAuthority.3 Il documento in parola definisce un IndicatoreAlternativodiPerformance quale “unindicatorefinanziariodiperformancefinanziaria,posizionefinanziariaoflussidicassa

storiciofuturi,diversodaunindicatorefinanziariodefinitoospecificatonelladisciplinaapplicabilesull’informativafinanziaria”.4 A eseguito della pubblicazione del documento in parola il Gruppo UBI ha aggiornato la definizione di eventi non ricorrenti utilizzata al fine di redigere il prospetto

del “Conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti”, per i cui dettagli si rimanda al capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo” della relazione sulla gestione.

5 Le priorità individuate per l’esercizio 2016 sono di seguito elencate:a. presentazione e informativa sulle performance dell’emittente;b. strumenti finanziari: distinzione tra strumenti di patrimonio netto e passività finanziarie; ec. informativa in merito agli impatti relativi alla futura introduzione di nuovi principi contabili.

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451Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

- documento ESMA del 20 luglio 2016, “IssuesforconsiderationinimplementingIFRS15:RevenuefromContractswithCustomers” volto, tra l’altro, a disciplinare l’informativa da fornire in bilancio nonché nel bilancio intermedio relativamente al processo di implementazione di tale principio contabile;

- documento ESMA del 10 novembre 2016, “IssuesforconsiderationinimplementinoIFRS9:FinancialInstruments”anch’esso sostanzialmente volto a disciplinare l’informativa da fornire in bilancio nonché nel bilancio intermedio relativamente al processo di implementazione dell’IFRS 9.

Principi contabiliI principi contabili esposti nella Parte A.2, relativamente alle fasi di classificazione, valutazione e cancellazione, sono i medesimi adottati per la redazione del bilancio relativo all’esercizio 2015.In conformità alle previsioni dello IAS 32, a partire dall’esercizio 2016, il fair value degli strumenti finanziari derivati, i cui valori correnti positivi e negativi sono in essere con la medesima controparte sono oggetto di compensazione in bilancio, qualora si abbia correntemente il diritto legale a compensare tali valori e si proceda al regolamento dei medesimi su base netta.

L’applicazione di tali principi, nell’impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora l’adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere anche significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico. Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime ed assunzioni:- valutazione dei crediti;- valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi;- valutazione di attività immateriali a vita utile indefinita e di partecipazioni;- quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri;- quantificazione della fiscalità differita;- definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita utile definita;- valutazione del fondo trattamento di fine rapporto.

Si evidenzia come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, di maggiore esperienza. L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell’esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri.A tal proposito si segnala che l’esercizio 2016 non è stato caratterizzato da mutamenti nei criteri di stima già applicati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2015, eccezion fatta per quanto descritto nel successivo paragrafo “Altri aspetti” con riferimento alle rettifiche di valore sui Crediti Non Performing.

***

Con particolare riguardo all’evoluzione normativa dei principi contabili internazionali IAS/IFRS si segnala quanto segue.

Principi contabili internazionali in vigore dal 2016Nell’esercizio 2016 sono entrate in vigore le previsioni di cui a taluni Regolamenti comunitari relativamente ai quali, di seguito, si riportano gli aspetti di maggior rilevanza.

In data 17 dicembre 2014 la Commissione Europea ha omologato i seguenti Regolamenti: - n. 28/2015 che introduce il Ciclo annuale di miglioramenti 2010-2012 dei principi contabili internazionali, sviluppati nel contesto

dell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali. Le principali modifiche riguardano:-IFRS2“Pagamentibasatisuazioni” Nel principio sono apportate modifiche alle definizioni di “vestingcondition” (leggasi condizioni di maturazione) e di “marketcondition” ed aggiunte le ulteriori definizioni di “performancecondition” (condizioni di conseguimento di risultati) e “service condition” (condizioni di permanenza in servizio) in precedenza incluse nella definizione di “vestingcondition”;- IFRS3“Aggregazioniaziendali”La modifica chiarisce che un “corrispettivo potenziale” ex IFRS 3 rilevato come un’attività o una passività finanziaria (ai sensi dello IAS 39/IFRS 9) deve essere soggetto a valutazione successiva al fair value, ad ogni data di chiusura dell’esercizio, e le variazioni di fair value sono rilevate nel conto economico o nel prospetto OCI sulla base dei requisiti dello IAS 39 (o IFRS 9);- IFRS8“Settorioperativi”Le modifiche richiedono ad un’entità di dare informativa in merito alle valutazioni fatte dal management nell’applicazione dei criteri di aggregazione dei segmenti operativi, inclusa una descrizione dei segmenti operativi aggregati e degli indicatori economici considerati nel determinare se tali segmenti operativi abbiano “caratteristiche economiche simili”.Ulteriormente, viene specificato che la riconciliazione tra il totale delle attività dei settori oggetto di informativa e le attività dell’entità deve essere presentata se le attività di settore sono presentate periodicamente al più alto livello decisionale operativo;- IAS16“Immobili,ImpiantieMacchinari”eIAS38“Attivitàimmateriali”Le modifiche hanno eliminato le incoerenze nella rilevazione dei fondi ammortamento quando un’attività materiale o immateriale è oggetto di rivalutazione (ovvero nel caso in cui non si opti per la valutazione al costo bensì per il modello alternativo che prevede la valutazione al fair value). I nuovi requisiti chiariscono che il valore di carico lordo deve essere adeguato in misura consistente con la rivalutazione del valore di carico dell’attività e che il fondo ammortamento deve pertanto risultare pari alla differenza tra il valore di carico lordo e il valore di carico al netto delle perdite di valore contabilizzate;- IAS24“Informativadibilanciosulleoperazioniconparticorrelate”Le nuove previsioni chiariscono che qualora i servizi di direzione con responsabilità strategiche siano forniti da un’entità tale entità sia da considerare una parte correlata;

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452 Relazioni e Bilanci 2016

- n. 29/2015 che emenda lo IAS 19 “Benefici per i dipendenti”.Le modifiche sono volte a disciplinare la contabilizzazione dei contributi dei dipendenti (o di terzi) nei casi in cui i piani a benefici definiti impongano ad essi di contribuire al costo del piano; in alcuni paesi, infatti, i piani pensionistici richiedono ai dipendenti (o a terzi) di contribuire al piano pensione.L’emendamento consente di detrarre dal costo del personale solo i contributi che sono legati al servizio, nel periodo in cui il servizio è prestato6. I contributi che sono legati al servizio, ma variano in base alla durata della prestazione resa, devono essere ripartiti nel periodo di servizio, utilizzando lo stesso metodo di attribuzione applicato ai benefici.

In data 23 novembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2113/2015 che omologa gli emendamenti, pubblicati dallo IASB in data 30 giugno 2014, ai principi contabili IAS 16 “Immobili,impiantiemacchinari” e IAS 41“Agricoltura”.Per quanto tale emendamento sia di scarsissima rilevanza per un’impresa bancaria si segnala che la modifica apportata consiste nel parificare il trattamento contabile da riservare alle piante che sono utilizzate per la coltivazione di prodotti agricoli nel corso di vari esercizi, note come piante fruttifere, a quello riservato alle attività materiali di cui allo IAS 16 “Immobili,impiantiemacchinari”.

In data 24 novembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2173/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 6 maggio 2014, al principio contabile IFRS 11 “Accordiacontrollocongiunto”.Tale emendamento prevede nuovi orientamenti in merito alla contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto(jointoperation)che costituiscono un business (leggasi un’attività aziendale). In altri termini, il principio così modificato richiede l’applicazione delle previsioni dell’IFRS 3, in termini di purchase method, per la rilevazione dell’acquisto della joint operation, in misura naturalmente della quota acquisita. In base al “metodo dell’acquisizione” (c.d. “purchasemethod”) le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall’impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.

In data 2 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento(UE) n. 2231/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 12 maggio 2014, ai principi contabili IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” e IAS 38 “Attivitàimmateriali”.L’emendamento in parola chiarisce quando possa essere appropriato un metodo di ammortamento basato sui ricavi, ovvero sulla base di un piano che ammortizzi le attività materiali/immateriali sulla base dei ricavi generati dall’utilizzo delle medesime.In data 15 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2343/2015 che introduce il Ciclo annuale di miglioramenti 2012-2014 dei principi contabili internazionali e le cui principali modifiche riguardano:-IFRS5AttivitànoncorrentiposseduteperlavenditaeattivitàoperativecessateLa modifica introduce guidance specifiche all’IFRS 5 nel caso in cui un’entità riclassifichi un asset dalla categoria held-for-sale alla categoria held-for-distribution(o viceversa), o quando vengano meno i requisiti di classificazione di un’attività come held-for-distribution. Le modifiche definiscono che:

• tali riclassifiche non costituiscono una variazione ad un piano (di vendita o di distribuzione) e pertanto restano validi i criteri di classificazione e valutazione;

• le attività che non rispettano più i criteri di classificazione previsti per l’held-for-distribution dovrebbero essere trattate allo stesso modo di un’attività che cessa di essere classificata come heldforsale.

- IFRS7Strumentifinanziari:informazioniintegrativeL’emendamento disciplina l’introduzione di ulteriore guidance per chiarire se un servicingcontract costituisce un coinvolgimento residuo in un’attività trasferita ai fini dell’informativa richiesta in relazione alle attività trasferite.Ulteriormente chiarisce che l’informativa sulla compensazione di attività e passività finanziarie non è esplicitamente richiesta per tutti i bilanci intermedi, tuttavia tale informativa potrebbe essere necessaria per rispettare i requisiti previsti dallo IAS 34, nel caso si tratti di un’informazione significativa. - IAS19BeneficiperidipendentiIl documento chiarisce che per determinare il tasso di sconto dei post-employment benefits ci si deve riferire ad highqualitycorporatebonds emessi nella stessa valuta utilizzata per il pagamento dei benefits e che l’ampiezza del mercato di riferimento va pertanto definita in termini di valuta. - IAS34BilanciintermediIl documento introduce delle modifiche al fine di chiarire che talune informazioni richieste devono essere inserite nel Bilancio intermedio (leggasi nell’interimfinancialstatements) o, al limite, in altre parti del fascicolo quali la Relazione (leggasi interimfinancialreport), ma con la cautela di inserire nel Bilancio intermedio delle cross reference a tale altra sezione. In tale ultimo caso la Relazione deve essere resa disponibile ai lettori del bilancio nella stessa modalità e con gli stessi tempi del Bilancio intermedio, altrimenti quest’ultimo è da ritenersi incompleto.

In data 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato i seguenti Regolamenti: - n. 2406/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 18 dicembre 2014, al principio contabile IAS 1 “Presentazione

delbilancio”. Nel più ampio processo di miglioramento della disclosure di bilancio, l’emendamento in parola apporta limitate modifiche allo IAS 1 volte a fornire chiarimenti in merito ad elementi che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci;

- n. 2441/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 12 agosto 2014, al principio contabile IAS 27 “Bilancioseparato”. L’emendamento in parola introduce la possibilità di valutare, nel bilancio separato dell’investitore, le partecipazioni in società controllate, controllate congiuntamente o sottoposte a influenza notevole utilizzando il metodo del patrimonio netto.

In data 23 settembre 2016 la Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento (UE) n. 1703/2016 omologando l’emendamento “Investmententities:applyingtheconsolidationexception”, pubblicato dallo IASB in data 18 dicembre 2014, ai principi contabili IFRS 10 “Bilancio consolidato”, IFRS 12 “Informativasullepartecipazioniinaltreentità” e IAS 28 “Partecipazioniinsocietàcollegateejointventure”volto a disciplinare i casi di esenzione dal consolidamento previsti per le c.d. “Investmententities”.

L’adozione dei succitati provvedimenti non ha comportato effetti apprezzabili sul bilancio del Gruppo UBI.

6 Nella versione attuale del principio i contributi sono portati in diminuzione del costo del personale nell’esercizio nel quale i medesimi sono versati.

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453Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

Principi contabili internazionali con applicazione successiva al 2016In data 29 ottobre 2016 la Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento(UE) n. 1905/2016 che omologa il principio IFRS 15 “Ricaviprovenientidacontratticoniclienti”, pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2014.

In data 22 novembre 2016 la Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento (UE) n. 2067/2016 che omologa il principio IFRS 9 “StrumentiFinanziari”, pubblicato dallo IASB in data 24 luglio 2014.

Per dettagli relativi alle previsioni di tali principi si rimanda a quanto descritto successivamente nel presente capitolo.

Principi contabili internazionali non omologati al 31 dicembre 2016

Principio (IAS/IFRS)Interpretazione (SIC/IFRIC)

Modifiche Data di pubblicazione

IFRS 14 Regulatory deferral accounts 30.01.14

IFRS 10, IAS 28Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale contribution of assets between an investor and its Associate or Joint Venture 11.09.14

IFRS 16 Leases 13.01.16

IAS 12 Amendments to IAS 12: Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses 19.01.16

IAS 7 Amendments to IAS 7: Disclosure initiative 29.01.16

IFRS 15 Clarification to IFRS 15 Revenue Contracts with Customers 12.04.16

IFRS 2 Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share-based Payment Transaction 20.06.16

IFRS 4 Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts 12.09.16

IFRS 1, IFRS 12, IAS 28 Annual improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle 08.12.16

IFRIC 22 IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transaction and Advance Consideration 08.12.16

IAS 40 Amendment to IAS 40: Transfers of Investment property 08.12.16

I principi sopra elencati non rilevano ai fini della redazione del bilancio al 31 dicembre 2016 posto che lo loro applicazione è subordinata all’omologazione, da parte della Commissione Europea, mediante emissione di appositi Regolamenti comunitari.

***

Le modifiche dello IAS 39Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, n. 323 del 29 novembre 2016, del Regolamento UE 2016/2067 della Commissione Europea, è giunto al termine il processo di omologazione del principio contabile IFRS 9 “Financial Instruments” che, a far tempo dal 1° gennaio 2018, sostituirà lo IAS 39 “Financial Instruments:7 Recognition and Measurement”.

Il principio in parola fissa le nuove previsioni in materia di:- “Classification and Measurement”- “Impairment;” e - “General Hedge Accounting”.Di seguito si riportano, sinteticamente, le principali previsioni del nuovo principio.

Iscrizione e cancellazioneCon riferimento ai criteri di iscrizione iniziale e cancellazione di attività e passività finanziarie, l’IFRS 9 ha sostanzialmente confermato l’impostazione definita dallo IAS39.

Classificazione e valutazioneL’IFRS 9 prevede i seguenti criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie8:a) il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; eb) le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie,

ed in funzione di ciò prevede le seguenti tre categorie di classificazione e valutazione delle attività finanziarie:-“AmortisedCost”(AC);-“Fairvaluethroughothercomprehensiveincome(FVOCI)";-“Fairvaluethroughprofitorloss(FVPL)”.

Categoria“AmortisedCost”Secondo tale criterio sono classificate e valutate le attività finanziarie i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali.Il verificarsi di una vendita non è necessariamente incoerente con la definizione del modello di business previsto per la valutazione al “Costo ammortizzato”. Per esempio, vendite infrequenti o di modesto importo possono essere realizzate nell’ambito di tale modello di business; non rilevano inoltre cessioni realizzate a fronte di incrementi del rischio di credito9 nelle attività finanziarie oggetto di cessione.

7 Emesso dallo IASB in data 24 luglio 2014.8 Le attività finanziarie sono classificate nella loro interezza e, pertanto, quelle che contengono derivati incorporati non sono soggette a regole di biforcazione.9 Tuttavia, se le vendite realizzate dall’impresa non sono infrequenti e di importo insignificante, è necessario valutare entro quali limiti tale attività di vendita è coerente

con un modello di business consistente principalmente nell’incasso dei flussi di cassa contrattuali.

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454 Relazioni e Bilanci 2016

Categoria“Fairvaluethroughothercomprehensiveincome(FVOCI)"Tale categoria è deputata ad accogliere le attività finanziarie:- i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi;- detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali nonché i flussi derivanti dalla vendita delle attività. Tale modello di business

può comportare un’attività di vendita più rilevante rispetto a quella prevista per il modello di business associato alla categoria “Costo ammortizzato”.

Gli interessi attivi, gli utili e perdite da differenze di cambio, le rettifiche di valore dovute all’impairment degli strumenti finanziari classificati nella categoria FVOCI, e le correlate riprese di valore sono contabilizzati in conto economico, le altre variazioni di fair value sono contabilizzate tra le altre componenti del conto economico complessivo (OCI).Al momento della vendita (o dell’eventuale riclassifica in altre categorie a causa del cambiamento del modello di business), gli utili o le perdite cumulati rilevati in OCI sono riclassificati in conto economico.

Categoria“Fairvaluethroughprofitorloss”Secondo tale criterio sono classificate e valutate le attività finanziarie che non sono gestite in base ai due modelli di business previsti per le categorie “Amortised Cost” e “Fair value through other comprehensive income”.

Con riguardo unicamente ai titoli equity, in sede di prima iscrizione è possibile esercitare un’opzione irrevocabile per la classificazione e misurazione delle attività finanziarie a FVOCI; l’esercizio di tale opzione comporta la contabilizzazione tra le altre componenti del conto economico complessivo (OCI) di tutte le variazioni di fair value, senza possibilità di riclassificazione a conto economico (né per impairment né per successiva vendita). I dividendi sono generalmente iscritti a conto economico.

Per ciò che concerne le passività finanziarie le disposizioni dello IAS 39 sono state quasi interamente trasposte nell’IFRS 9. Tale principio consente, come previsto dallo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fairvaluethroughprofitorloss” (c.d. Fair value option), prevedendo tuttavia che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell’emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) e non più a conto economico.

ImpairmentL’IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti anche se solo previste, contrariamente a quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali. Il modello di impairment definito dall’IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici10.Diversamente dallo IAS 39, l’IFRS 9 prevede un unico modello di impairment da applicare alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato e a quelle valutate a fairvaluethroughothercomprehensiveincome.In particolare, con riferimento alle attività finanziarie che non siano impaired al momento dell’acquisto (ovvero all’origine), la rilevazione di rettifiche su crediti attese deve essere determinata in base a uno dei seguenti metodi:- commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa nei successivi 12 mesi (perdita attesa che risulti da eventi di default sull’attività

finanziaria che siano ritenuti possibili entro 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio). Tale metodo deve essere applicato quando, alla data di bilancio, il rischio di credito sia ritenuto basso o non sia incrementato significativamente rispetto alla rilevazione iniziale; o,

- commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa su tutta la vita dello strumento (perdita attesa che risulti da eventi di default sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili lungo l’intera vita dell’attività finanziaria). Tale metodo deve essere applicato in caso di incremento significativo del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale.

Sulla base del rischio di credito specifico di ciascun rapporto il principio prevede la suddivisione delle attività finanziarie in tre stage:- Stage 1: attività finanziarie performing per cui non si è rilevato un incremento significativo del rischio di credito. Il calcolo della perdita

attesa è effettuato su un orizzonte temporale di 12 mesi;- Stage 2: attività finanziarie performing per cui si è rilevato un incremento significativo del rischio di credito. Il calcolo della perdita attesa

è effettuato su tutta la vita dello strumento;- Stage 3: attività finanziarie nonperforming. Il calcolo della perdita è effettuato su tutta la vita dello strumento.

Hedge accountingL’IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto “general hedge accounting model” volte a meglio riflettere nella reportistica finanziaria le politiche di gestione del rischio adottate dal management.A titolo esemplificativo e non esaustivo il principio, pertanto, amplia il perimetro dei rischi per i quali può essere applicato l’hedge accounting di elementi non finanziari, elimina l’obbligatorietà del test d’efficacia di natura quantitativa, non richiede più la valutazione retrospettiva dell’efficacia della copertura e non prevede più la possibilità di revocare volontariamente l’applicazione dell’hedgeaccountinguna volta designato.A fronte della maggior flessibilità introdotta, il nuovo principio prevede un’informativa ancor più dettagliata relativamente all’attività di gestione dei rischi da parte del Risk Management.

Il principio non contempla il modello contabile previsto per le relazioni di copertura collettive di portafogli di crediti (c.d. MacroHedging). A tal proposito nel mese di aprile 2014 lo IASB ha pubblicato il DiscussionPaper“AccountingforDynamicRiskManagement: a Portfolio Revaluation Approach to Macro Hedging” che, in linea con le modalità di gestione dinamica del rischio di tasso adottate dalle banche, delinea un possibile approccio contabile (c.d. Portfolio Revaluation Approach) mirante a rispecchiare meglio, nel bilancio dell’entità, la natura dinamica di gestione del rischio da parte del Risk Management.

10 Il principio definisce le perdite su crediti attese come “lamediaponderatadelleperditesucreditisullabasedelleprobabilitàchesiverifichiundefault”. La stima della perdita attesa deve essere effettuata considerando gli scenari possibili, tenendo pertanto in considerazione le migliori informazioni disponibili su: eventi passati, condizioni correnti, previsioni supportabili su eventi futuri (cosiddetto “forwardlookingapproach”).

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455Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

A seguito delle osservazioni ricevute durante la fase di consultazione, nel mese di luglio 2015 il Board dello IASB ha deciso di destinare il progetto relativo al c.d. “Macrohedging” al programma di ricerca, rinviando la predisposizione dell’Exposure Draft solo successivamente all’elaborazione di un ulteriore Discussion Paper.

Il Progetto IFRS 9 nel Gruppo UBI BancaCome anticipato nell’informativa del Bilancio al 31 dicembre 2015 nonché nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, in funzione della rilevanza dei cambiamenti prospettici11 introdotti dal nuovo principio contabile IFRS 9 il Gruppo UBI Banca, oltre ad aver preso parte sin dall’origine alle attività progettuali in sede di Associazione Bancaria Italiana (ABI), ha avviato, nel corso del secondo semestre 2015, il proprio progetto di transizione la cui architettura è articolata nei tre seguenti filoni di attività:1. Assessment;2. Design;3.Implementation.

FasediAssessmentNel corso del 2015 ha preso avvio la fase di Assessment, conclusasi nel primo trimestre 2016, volta a valutare i potenziali impatti del nuovo principio con riferimento agli aspetti regolamentari, modelli di rischio, amministrazione, organizzazione, applicazioni IT e business.Le risultanze principali dell’attività preliminare sono di seguito riassunte:- identificazione delle modifiche regolamentari e contabili e conseguente preliminare definizione degli orientamenti contabili per gli aspetti

necessari;- identificazione degli impatti preliminari in termini di business, modelli di rischio, organizzazione e sistemi IT;- definizione dei criteri per l’iscrizione ed il trasferimento degli strumenti finanziari, in particolare dei crediti, tra i tre diversi stage previsti

dall’IFRS 9 sulla base della qualità creditizia, con conseguente diversa stima dei rispettivi valori di bilancio (12 month expected credit loss vs. lifetime expected credit loss).

L’analisi di dettaglio, condotta nel primo trimestre del 2016, relativamente alle succitate risultanze preliminari ha confermato la significatività dei cambiamenti introdotti dal nuovo principio, in particolare in relazione al modello di impairment applicabile alla totalità delle attività finanziarie (ad esclusione di Fair Value through Profit or Loss o FVTPL), avvalorando di conseguenza l’aspettativa, propria dell’intero sistema bancario nazionale e internazionale, di un aumento della misura delle svalutazioni rispetto a quelle stimate con il modello attualmente in uso, specificamente con riguardo alle attività finanziarie diverse da quelle classificate in “Default”, ovvero quelle che si collocheranno negli stage 1 e 2 definiti dal principio.

FasediDesignL’attività di design, che ha preso avvio nel corso del primo trimestre 2016 e si é ulteriormente sviluppata nel corso dell’esercizio, è allo stato attuale sostanzialmente conclusa. Tale fase era finalizzata allo sviluppo delle seguenti attività:- definizione di dettaglio delle policy contabili;- predisposizione dei modelli di rischio;- definizione delle specifiche tecniche per sistemi IT e processi;- gestione degli aggiornamenti normativi e specifiche richieste dei Regulator;- definizione delle specifiche di dettaglio in ambito organizzazione.

Per quanto attiene le più significative evidenze di dettaglio emerse dalle fasi di Assessment e Design che costituiscono le linee guida sulle quali sviluppare la terza fase progettuale di implementazione, si rimanda alla Sezione 2 della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa Consolidata.

FasediImplementationL’architettura del progetto prevede, nel corso dell’esercizio 2017, l’attività di c.d. Implementation finalizzata alla pianificazione ed esecuzione degli interventi individuati e definiti nelle precedenti fasi progettuali.La fase di Implementation, in corso di avvio, sarà pertanto volta a:- condividere, con l’insieme delle strutture operative coinvolte, le analisi e le risultanze emerse durante la fase di Design;- implementare nei processi aziendali le scelte e le interpretazioni di principio operate nelle fasi di Assessment e Design;- attuare le attività propedeutiche alla First Time Adoption (FTA) del principio in parola. In occasione dei prossimi Resoconti intermedi di gestione/Relazioni finanziarie semestrali, nonché del Bilancio al 31 dicembre 2017, verranno forniti i relativi aggiornamenti nonché informazioni di ulteriore e maggiore dettaglio.

Per completezza informativa si segnala che, a far tempo dal 2 gennaio 2017, il Gruppo UBI è interessato da una c.d. “Thematic review” promossa dalla BCE. Tale review, il cui intero svolgimento è previsto nel corso del primo trimestre 2017, é volta a conoscere lo stato dell’arte del processo di adozione del nuovo principio contabile, nonché le connesse analisi e gli aspetti di maggior difficoltà relativa all’applicazione del medesimo, con particolare riguardo al nuovo modello contabile di calcolo dell’expectedcreditlosses, attraverso una raccolta documentale (suddivisa per aree tematiche rilevanti) e un impact assessment.

L’IFRS 15 “Revenue from Contracts with Customers”Come già anticipato, in data 29 ottobre 2016, la Commissione Europea ha omologato il principio IFRS 15 “Ricavi provenienti da contratti con i clienti”, pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2014 che, a far tempo dal 1° gennaio 2018, sostituirà i principi IAS 18 “Ricavi” e IAS 11 “Lavori su ordinazione”, nonché le interpretazioni IFRIC 13 “Programmidi fidelizzazionedellaclientela”, IFRIC 15 “Accordiper lacostruzionediimmobili”, IFRIC 18 “Cessionidiattivitàdapartedellaclientela” e SIC 31 “Ricavi–Operazionidibarattocomprendentiattivitàpubblicitaria”.

11 In particolare, con riguardo all’ambito del modello expected loss applicabile nella stima delle valutazioni degli strumenti finanziari, nonché tenuto conto della conseguente complessità implementativa del principio in parola.

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456 Relazioni e Bilanci 2016

Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell’ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d’assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:- l’identificazione del contratto con il cliente;- l’identificazione delle performance obligations del contratto;- la determinazione del prezzo;- l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;- i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Le principali componenti reddituali del Gruppo non rientrano nell’ambito di applicazione dell’IFRS 15 in quanto regolate dalle previsioni dello IAS 39 (e dell’IFRS 9). Per quanto attiene le componenti reddituali di natura commissionale non rientranti nell’ambito di applicazione dello IAS 39/IFRS 9, in sede di prima applicazione dell’IFRS 15 dovranno essere effettuate valutazioni per determinare: - i prezzi delle relative transazioni, incluse le componenti variabili, che devono essere allocati ad una o più performance obligation; e- se le performance obligations sono soddisfatte “over time” o “point in time”. Inoltre, la presentazione del ricavo su base lorda o netta dipenderà da un'analisi del ruolo di “principal” o di “agent” svolto dall'entità nella transazione.

Allo stato attuale, sulla base dell’analisi preliminare del principio, ci si attende che gli impatti derivanti dalla sua applicazione. Ciò prioritariamente in considerazione del fatto che le principali componenti reddituali del Gruppo non rientrano nell’ambito di applicazione dell’IFRS 15 in quanto regolate dalle previsioni dell’attuale IAS 39 nonché dell’IFRS 9 di prossima applicazione. Nel corso del primo semestre 2017 verrà avviata l’analisi di impatto di dettaglio a valle della quale sarà possibile fornire un’indicazione quantitativa più precisa.

L’IFRS 16 “Leases”Nel novero dei nuovi principi contabili già emessi dallo IASB e ad oggi ancora soggetti al processo di omologazione della Commissione Europea, il principio IFRS 16 “Leases”, destinato a sostituire a far tempo dal 1° gennaio 2019 l’attuale IAS 17 “Leasing” riveste grande importanza. In particolare, il principio, introduce nuove previsioni in materia di contabilizzazione dei contratti di leasing da parte dei locatari (leggasi gli utilizzatori dei beni oggetto di contratti di leasing) che si fondano sulla definizione di contratto di leasing inteso come un contratto che conferisce al locatario il diritto all’utilizzo di un bene identificato per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

In funzione di ciò, il locatario provvede ad iscrivere tra le attività patrimoniali il diritto d’uso (del bene sottostante il contratto), successivamente oggetto di ammortamento, a fronte dell’iscrizione di una passività finanziaria pari al valore attuale dei c.d. “lease payments” ovvero di tutti i pagamenti fissi e attesi da corrispondere al locatore durante la vita residua del contratto.

Il Gruppo procederà all’analisi di dettaglio dei contratti stipulati in qualità di locatore/locatario, che possono configurare un “Lease” ai sensi delle previsioni dell’IFRS 16, nel corso dell’esercizio 2017. A valle di tale analisi, sarà possibile fornire un’indicazione quantitativa di impatto più precisa.

SEZIONE 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente al 31 dicembre 2016, data di riferimento del bilancio e fino al 9 febbraio 2017, data in cui il progetto di bilancio è stato autorizzato dal Consiglio di Gestione alla presentazione al Consiglio di Sorveglianza, non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.

A titolo informativo si segnalano i seguenti eventi:

• acquisizione delle “Target Bridge Institutions”:- l'11 gennaio 2017 il Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca ha deliberato un’Offerta vincolante per l’acquisto del 100% del capitale di

Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti (le “Target Bridge Institutions”);- il 18 gennaio 2017, dopo l’accoglimento favorevole dell’Offerta da parte del Direttorio della Banca d’Italia, UBI Banca ha sottoscritto

il contratto di compravendita, il cui perfezionamento è atteso indicativamente nel primo semestre 2017, una volta soddisfatte le necessarie condizioni e ottenute le autorizzazioni prescritte (per i dettagli dell’operazione si rinvia alla Relazione sulla gestione consolidata, capitolo “Gli eventi rilevanti del 2016”);

• dimissioni e nomine all’interno del Consiglio di Sorveglianza:- il 2 febbraio 2017, in seguito alle dimissioni per motivi personali del Consigliere Gian Luigi Gola, il Consiglio di Sorveglianza ha

proceduto alle nomine di Letizia Bellini Cavalletti quale componente del Comitato Nomine e di Sergio Pivato quale componente del Comitato Rischi (si veda per una trattazione più ampia del rinnovo delle cariche sociali il capitolo “Gli eventi rilevanti del 2016” all’interno della Relazione sulla gestione consolidata”).

SEZIONE 4 - Altri aspetti

In data 21 novembre 2016, con effetti contabili e fiscali far tempo dal 1 gennaio 2016 è divenuta efficace la fusione per incorporazione delle banche controllate Banca Popolare Commercio e Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa. Per il confronto omogeneo delle risultanze economiche e patrimoniali al 31 dicembre 2016 con quelle pro-forma dell’esercizio precedente si rimanda ai prospetti predisposti nella Relazione sulla gestione.

Nella Nota integrativa ove necessario, in calce alle tabelle, viene indicato l’effetto della richiamata fusione nelle componenti di riferimento.

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457Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

Rettifiche di valore sui Crediti Non PerformingIl Piano Industriale 2019/2020 si pone tra i principali obiettivi il perseguimento di un Texas ratio12, finalizzato a valutare la quota di crediti deteriorati fronteggiabili dal patrimonio immediatamente disponibile dalla Banca, a termine del Piano stesso, inferiore al 100%. Per poter conseguire tale risultato, data la dimensione attuale dello stock di crediti deteriorati - sul quale peraltro impattano marginalmente i recenti provvedimenti normativi volti a velocizzare nel breve termine i tempi di recupero – il Gruppo UBI Banca ha definito l’adozione di un approccio ulteriormente prudenziale nella valutazione di tali crediti, al fine di contrarre i tempi di recupero e di agevolare quindi un piano di riduzione del portafoglio nell’orizzonte temporale del Piano Industriale.Il bilancio 2016 è stato quindi caratterizzato, come già anticipato nell’informativa della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, da significative rettifiche di valore su crediti e conseguenti incrementi dei fondi di rettifica analitica a copertura delle esposizioni classificate negli stati di “Default”, quali “Inadempienze Probabili” e “Sofferenze”, già contabilizzate al 30 giugno 2016. Tali rettifiche di valore derivano da nuove informazioni acquisite, riferite a fatti ed eventi verificatisi successivamente al 31 dicembre 2015, in un contesto di riferimento che ha determinato un progressivo deterioramento di posizioni già classificate a credito deteriorato, tenendo altresì conto della progressiva riduzione dei valori peritali degli asset a garanzia.Ai sensi dello IAS 8 “Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori”, le rettifiche di valore rilevate in parola sono interamente riconducibili alla fattispecie dei “cambiamenti di stima”, in quanto non è cambiata la base di misurazione, rappresentata dal costo ammortizzato.

Incentivi all’esodoCome già descritto nell’informativa della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, il Piano Industriale 2019/2020 prevede un forte ricambio generazionale da attuarsi mediante l’uscita di circa 2.750 risorse e l’ingresso di 1.100 risorse per lo sviluppo di nuove competenze e professionalità, consentendo quindi di conseguire, tra le altre, significative sinergie in termini di dimensionamento degli organici.Una quota parte di tali efficientamenti - riferibili a circa 1.300 risorse per tutto il gruppo - prevede il ricorso al Fondo solidarietà di settore e saranno conseguiti mediante un piano di incentivazione all’esodo su base volontaria. Per quanto concerne il bilancio separato di UBI Banca, con riferimento al 31 dicembre 2016 tale onere è pari a 108,6 milioni di euro iscritto: - per 53 milioni di euro in contropartita alla voce “Fondi per rischi e oneri”, in funzione della non definitività dell’importo;- per 55,6 milioni di euro in contropartita alla voce “Altre passività”, in quanto riconducibile a risorse la cui domanda è stata presentata

entro i termini previsti dall’accordo siglato con le OO.SS. in data 11 dicembre 2016.

Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive - 2014/59/EU)- Contabilizzazione del contributo al Single Resolution FundCome ampiamente descritto nell’informativa di cui alla Nota Integrativa al 31 dicembre 2015, la Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/EU) definisce le nuove regole di risoluzione, applicabili dal 1° gennaio 2015 a tutte le banche dell’Unione Europea, le cui misure previste sono finanziate, a decorrere dal 1° gennaio 2015 dal Fondo nazionale per la risoluzione che, dal 1° gennaio 2016, é confluito nel Fondo di Risoluzione unico (Single Resolution Fund - SRF).Il Fondo di Risoluzione unico deve raggiungere il livello target dei mezzi finanziari entro il 31 dicembre 2023 mediante il versamento di un contributo annuale ex ante che, in circostanze normali, ai sensi del Regolamento Delegato della Commissione Europea n. 2015/81, può essere corrisposto anche mediante la sottoscrizione di impegni di pagamento irrevocabili nella misura minima del 15%.La Banca d’Italia, in qualità di autorità di risoluzione, a partire dal 29 aprile 2016 ha reso destinatarie le banche italiane, assoggettate alla predetta normativa, della comunicazione con cui viene indicato il contributo ordinario dovuto per l’esercizio 201613. La comunicazione prevedeva la possibilità di poter optare per la contribuzione sotto forma di liquidità in ragione dell’85% del contributo e, nella misura del restante 15%, mediante la sottoscrizione di un impegno irrevocabile garantito mediante cash collateral.In data 19 maggio 2016 il Gruppo UBI Banca ha confermato di optare per la contribuzione sotto forma di liquidità in ragione dell’85% e, per il restante 15%, mediante impegno; il successivo 14 giugno ha provveduto al versamento integrale del contributo dovuto.Stante quanto sopra, già a valere sul Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016, UBI Banca in applicazione dell’IFRIC 21 “Tributi”14, ha contabilizzato il contributo complessivo, pari a 26,5 milioni di euro15.In particolare, nel rispetto di quanto disposto all’art. 8 del Regolamento Delegato della Commissione Europea n. 2015/81, è stato imputato a conto economico, alla voce “Altre spese amministrative”, l’onere pari a 22,4 milioni di euro. Relativamente all’impegno sulla quota restante del contributo, pari a 4 milioni di euro, in ottemperanza alle previsioni contenute nella predetta comunicazione di Banca d’Italia e nelle more di eventuali pronunciamenti da parte delle Autorità di Vigilanza competenti nonché del consolidamento di prassi di settore, il medesimo risulta iscritto “sotto la riga” tra gli impegni di pagamento irrevocabili interamente garantiti da cash collateral.

- Contabilizzazione del contributo al Fondo Nazionale di Risoluzione La legge di Stabilità 201616 prevede, nel caso in cui la dotazione finanziaria del Fondo Nazionale di Risoluzione (c.d. FNR) non sia sufficiente a sostenere nel tempo gli interventi di risoluzione effettuati che le banche versino:a) contributi addizionali al FNR stesso, entro il limite complessivo, inclusivo delle contribuzioni ordinarie e straordinarie versate al SRF,

previsto dagli artt. 70 e 71 del Regolamento UE/2014/80617;b) per il solo 2016, due ulteriori quote annuali rispetto alla contribuzione ordinaria dovuta al SRF.

12 Il Texas ratio è il rapporto tra Crediti Deteriorati Netti e Patrimonio Netto tangibile (esclusi gli utili dell’anno e incluso il patrimonio di terzi).13 Tale contributo, calcolato ai sensi dei Regolamenti Delegati della Commissione Europea n. 2015/63 e 2015/81, è stato determinato dal Single Resolution Board in

collaborazione con Banca d’Italia.14 Il “fatto vincolate”, di cui alle previsioni del principio contabile IFRIC 21, è identificato nella condizione di essere ente assoggettato alle previsioni normative il 1° gennaio

di ogni anno e, pertanto, l’onere è di competenza del primo trimestre.15 Il significativo incremento del contributo dovuto per il 2016 rispetto all’esercizio precedente è dato da una pluralità di concause tra cui le più evidenti sono ascrivibili a:

• la riduzione dell’orizzonte temporale, pari a 8 anni, con cui il Fondo di Risoluzione unico deve raggiungere il livello target di risorse disponibili rispetto all’orizzonte temporale di raccolta delle risorse da parte del Fondo nazionale per la risoluzione, pari a 10 anni;

• l’incremento della contribuzione del Gruppo UBI Banca all’ammontare dei depositi protetti sul quale commisurare il livello obiettivo dei mezzi finanziari di cui il Fondo deve disporre;

• l’attribuzione di un fattore di correzione per il rischio anche sulla base del posizionamento europeo.16 Cfr. art. 1, comma 848, Legge n. 208/2015 del 28 dicembre 2015.17 Pari ad un massimo di tre volte il contributo ordinario.

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458 Relazioni e Bilanci 2016

A tal proposito, il Decreto Legge n. 237 del 23 dicembre 2016 specifica, all’art. 25, che le contribuzioni addizionali di cui sopra sono versate per la copertura di qualsiasi obbligazione, perdita, costo e qualsivoglia onere o passività a carico del Fondo di risoluzione nazionale comunque derivanti o connesse con l’esecuzione dei Provvedimenti di avvio delle risoluzioni e con l’esigenza di assicurarne l’efficacia, anche in conseguenza delle eventuali modifiche ad essi apportate.In funzione di quanto sopra, tenuto conto delle prossime esigenze finanziarie del Fondo in relazione al programma di risoluzione delle quattro “Bridge Institutios”, in data 27 dicembre la Banca d’Italia, in qualità di ente di risoluzione nazionale, ha provveduto a richiamare, con apposita comunicazione, le due annualità della contribuzione di cui al precedente punto b) pari, per UBI Banca, a complessivi 53,2 milioni di euro.Successivamente, in data 25 gennaio 2017, l’Organo di Vigilanza ha emesso la comunicazione “Contribuzioni addizionali al Fondo dirisoluzionenazionale:trattamentoinbilancioenellesegnalazionidivigilanza” nella quale chiarisce che “gliobblighidicontribuzionealFondodi risoluzionenazionalericadononellanozionedi ‘Tributi’dicuiall’interpretazione IFRIC21”; da ciò ne consegue che la contabilizzazione dell’onere in parola deve avvenire, come per i contributi ordinari al SRF e al DGS, in funzione dell’esistenza del c.d. “fatto vincolante che dà origine a una passività relativa al pagamento di un tributo”18 da ritenersi, nel caso di specie, soddisfatta “inquantolaComunicazionedel27dicembreu.s.haeffettovincolanteeincondizionato”. In considerazione di quanto sopra, nel quarto trimestre il Gruppo UBI ha contabilizzato gli oneri in parola nel conto economico alla voce “Altre spese amministrative” in contropartita alla voce “Altre passività”19.

Direttiva DGS (Deposit Guarantee Scheme Directive - 2014/49/EU)- Contabilizzazione del contributo al DGSIn data 13 dicembre 2016 il Gruppo UBI ha ricevuto la comunicazione del Fondo Interbancario Tutela dei Depositi con la quantificazione definitiva del contributo dovuto per l’esercizio 2016. In funzione di ciò, nel conto economico del bilancio al 31 dicembre 2016, alla voce “Altre spese amministrative”, è stato rilevato per UBI Banca un onere pari a 5,8 milioni di euro. La miglior stima della quota annuale del contributo dovuto, pari a 6,1 milioni di euro, era già stata rilevata, in ossequio alle previsioni del già citato IFRIC 21, nel conto economico del Resoconto intermedio al 30 settembre 201620.

Adesione allo “Schema Volontario” del Fondo Interbancario Tutela dei DepositiRimandando per dettagli relativi alle previsioni dell’istituto in parola al capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio”, di seguito si fornisce una sintetica descrizione in merito alla contabilizzazione dei contributi versati allo Schema Volontario per gli interventi di sostegno a Banca Tercas e a CariCesena.

- Sostegno a Banca TercasIl primo impegno sottoscritto da parte del Gruppo UBI, con l’adesione allo Schema Volontario, è stato richiamato stante la qualifica, da parte della Commissione Europea, di “aiuto di stato” dell’intervento promosso negli esercizi 2013-2014 a sostegno di Banca Tercas.In data 26 aprile 2016, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha quindi comunicato la restituzione del contributo precedentemente versato nonché il contestuale addebito di un onere non significativo per il bilancio separato di UBI Banca (si rimanda all’analogo punto per la specifica dei dati consolidati).

- Sostegno a CariCesenaLa realizzazione dell’operazione di ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio di Cesena è stata posta in essere da parte dello Schema Volontario, istituito presso il FITD al fine di effettuare interventi in favore delle banche in stato di dissesto.A fronte del versamento richiesto il 20 settembre u.s. dal FITD per complessivi 3,7 milioni di euro (comprensivi anche della quota parte delle spese connesse all’intervento e al funzionamento dello Schema Volontario21), si è provveduto a iscrivere “Attivitàfinanziariedisponibiliperlavendita” nei confronti dello Schema Volontario, per un importo pari a circa 3,7 milioni di euro.

In sede di rilevazione iniziale dell’investimento il valore di prima iscrizione è stato posto pari al corrispettivo pagato, ritenendo che quest’ultimo corrispondesse al fair value a tale data. Al 31 dicembre 2016, la valutazione delle quote AFS iscritte è stata espressa sulla base del rischio equità attribuito a CariCesena. Al riguardo, lo Schema Volontario, con l’obiettivo di fornire a tutte le banche aderenti elementi da assumere a riferimento comune per la valutazione al fair value delle attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento, ha richiesto apposita perizia ad un valutatore terzo indipendente.Da tale perizia, il valore della quota detenuta da UBI Banca, determinato applicando la quota di contribuzione del Gruppo allo Schema Volontario (pari al 1,32%), è risultato complessivamente pari a 2,8 milioni di euro.

In funzione di ciò, UBI Banca ha rilevato, nel conto economico alla voce “Rettifichedivalorenetteperdeterioramentodiattivitàdisponibiliperlavendita”, rettifiche di valore per complessivi 0,9 milioni di euro.

La contabilizzazione della rettifica di valore a conto economico è stata operata in considerazione del fatto che, nel caso di specie, si è ritenuto sussistessero le condizioni, di cui alle previsioni dello IAS 39, per la rilevazione di una rettifica da impairment.

Sottoscrizione quote Fondo AtlanteA fronte dei versamenti operati dal Gruppo UBI nel corso del 2016, per i cui dettagli si rinvia al capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio” della Relazione sulla Gestione consolidata, sono state iscritte “Attività finanziarie disponibili per la vendita” per complessivi euro 119,1 milioni22.

18 Il riferimento è, come per i contributi al Single Resolution Fund, “laqualificadiBancaalladatadiriferimentoindividuataannoperannodalComitatodirisoluzioneunico”.19 In linea con le previsioni della già citata comunicazione del 25 gennaio 2017.20 Il “fatto vincolate”, da cui origina l’obbligazione, è identificato nell’essere banca aderente al sistema di garanzia dei depositi al 30 settembre, data di riferimento per il

calcolo del contributo che avviene, appunto, sulla base della consistenza dei depositi protetti.21 Complessivamente pari a euro 1 milione.22 Al 31 dicembre 2016 residua pertanto un impegno, rispetto a quello sottoscritto il 18/4/2016, pari a Euro 80,8 milioni. Per completezza d’informazione, in data 3/1/2017

si è provveduto al versamento di Euro 43,1 milioni. Pertanto a tale data l’impegno residuo risulta essere Euro 37,7 milioni.

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459Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

In applicazione dei criteri di determinazione del fair value espressi nel paragrafo “Informativa sul fair value”, le quote di fondi di investimento, non quotate su alcun mercato regolamentato, sono di norma valutate assumendo il NAV quale miglior approssimazione del fair value.Al 31 gennaio 2017, Quaestio Capital Management SGR ha comunicato un valore del NAV della singola quota del Fondo Atlante, riferito al 31 dicembre 2016, pari a euro 0,819 milioni che conferma il valore iniziale dell’investimento. Ciò, tenuto conto che gli ultimi bilanci disponibili risalgono al 30 giugno 2016 e che il patrimonio netto delle banche a tale data era significativamente superiore al valore dell’investimento complessivo effettuato, anche considerando l’ultimo versamento in conto futuro aumento di capitale del dicembre 2016, e della breve durata trascorsa dall’effettuazione dell’investimento. La SGR ha reso inoltre noto che la valutazione redatta dal valutatore indipendente relativamente a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca porterebbe all’espressione di un valore inferiore di circa il 24% e quindi alla determinazione di un NAV pari a Euro 0,620 milioni.

Il Gruppo UBI ha attentamente considerato tutti gli elementi informativi utili alla stima del valore dell’investimento al 31 dicembre 2016, e gli eventi significativi che hanno interessato le due banche anche nel secondo semestre 2016. Tenuto conto di tutto quanto precede, UBI Banca ha iscritto una rettifica di valore da impairment per 73 milioni di euro.

Trasformazione di UBI Banca in Società per azioni- Impatti contabili derivanti dall’esercizio del diritto di recessoCome descritto nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata23, in seguito alla trasformazione di UBI Banca da Società cooperativa per azioni in Società per azioni, i titolari di azioni UBI Banca, nonché i soci di UBI Banca che non abbiano concorso all’approvazione della deliberazione di trasformazione, hanno potuto esercitare il diritto di recesso.Il valore di liquidazione delle azioni oggetto di recesso era stato determinato in 7,2880 euro per ciascuna azione UBI Banca e il succitato diritto era stato validamente esercitato per n. 35.409.477 azioni, per un controvalore complessivo pari a circa 258 milioni di euro. A fronte di tali richieste per n. 1.807.220 azioni sono state riscontrate le effettive condizioni per dare seguito alle stesse, in conformità a quanto previsto dalla Relazione Illustrativa all’Assemblea degli azionisti del 10 ottobre 2015, pubblicata in data 9 settembre 2015.In data 31 marzo 2016 la Banca Centrale Europea ha rilasciato a UBI Banca l’autorizzazione24 a procedere al rimborso di n. 1.807.220 azioni.Al 30 giugno 2016 UBI Banca ha provveduto ad estinguere il debito, iscritto in accordo alle previsioni dello IAS 32, per l’importo liquidabile pari a 13,2 milioni di euro e a rilevare una corrispondente riduzione del Patrimonio netto. Il debito nei confronti degli azionisti è stato estinto in data 8 aprile 2016 mediante regolamento del rimborso avvenuto al sopracitato valore di liquidazione (7,2880 euro per azione25).

Impairment dei marchi delle Banche ReteA seguito dell’operazione di fusione di Banca Lombarda e Piemontese in BPU Banca – data di efficacia 1° aprile 2007 – e del relativo processo di allocazione del costo dell’acquisizione (c.d. Purchase Price Allocation), nel bilancio consolidato del Gruppo UBI Banca erano emerse attività immateriali identificabili, precedentemente non iscritte nella situazione patrimoniale dell’entità acquisita, tra le quali i marchi delle banche dell’ex Gruppo Banca Lombarda e Piemontese26.Ai sensi delle previsioni dello IAS 36, gli intangibili a vita utile definita sono soggetti all’ordinario processo di ammortamento, nonché sottoposti a impairment test qualora si ravvisino trigger event che possano far presumere la non congruità del valore di iscrizione.La realizzazione della c.d. “Banca Unica”, mediante fusione per incorporazione delle Banche Rete nella Capogruppo UBI Banca, comporta - come descritto nel Piano Industriale 2019/2020 - la cessazione dell’utilizzo dei marchi delle singole Banche, che continueranno a essere utilizzati solo in via opportunistica sulla Rete e, pertanto, il venir meno dei benefici economici attesi dall’utilizzo degli stessi.Conseguentemente, alla voce “Rettifiche/Riprese nette per deterioramento di attività immateriali”, sono state rilevate rettifiche di valore pari a 24,1 milioni di euro (al lordo dell’effetto fiscale) relative all’azzeramento del valore dei beni intangibili riferibili ai marchi.

Opzione per il consolidato fiscaleIl Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità, per le società appartenenti ad uno stesso gruppo, di determinare un unico reddito complessivo globale corrispondente, in linea di principio, alla somma algebrica degli imponibili delle diverse società (controllante e società direttamente e/o indirettamente controllate in misura superiore al 50% secondo certi requisiti) e, conseguentemente, di determinare un’unica imposta sul reddito delle società del gruppo (c.d. “consolidato fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129 del TUIR).In virtù di questa opzione, le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale della capogruppo UBI Banca e determinano l’onere fiscale di propria pertinenza trasferendo il corrispondente reddito imponibile alla capogruppo.

Impairment titoli Available For SaleNel bilancio al 31 dicembre 2016 la valutazione al fair value dei titoli AFS ha comportato rettifiche di valore iscritte a conto economico per 89,3 milioni.Le rettifiche sono esclusivamente ascrivibili:- per 25 milioni di euro a titoli azionari;- per 9,7 milioni di euro a titoli di debito;- per 54,6 milioni di euro a investimenti in quote di OICR di cui 53,6 milioni di euro relativi al Fondo Atlante. Un’eventuale ripresa di valore oggettivamente attribuibile ad un evento manifestatosi successivamente alla contabilizzazione dell’impairment, e strettamente connesso alla causa che ha generato l’impairment stesso, verrà iscritta a conto economico se riferita a strumenti di debito, ovvero in apposita riserva di patrimonio netto se riferita a strumenti di capitale.

23 Si veda, in proposito, il capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio”.24 Ai sensi degli artt. 77 e 78 del Regolamento (UE) n. 575/2013.25 Le azioni rimborsate sono state iscritte nel portafoglio azioni proprie di UBI Banca; il relativo acquisto è stato effettuata utilizzato riserve disponibili. 26 A tal proposito si ricorda che, a far tempo dall’esercizio 2010 la rilevazione di rettifiche configuranti impairment hanno comportato il cambiamento della loro vita utile

da durata indefinita a durata definita.

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460 Relazioni e Bilanci 2016

A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

1. Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione e Attività e Passività finanziarie valutate al fair value

La categoria comprende:

1.1. Definizione Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazioneUn’attività o una passività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione (c.d. Fair Value Through Profit or Loss – FVPL), ed iscritta nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” o voce “40 Passività finanziarie di negoziazione”, se è:

• acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve;

• parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e per i quali esiste evidenza di una recente ed effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto nel breve periodo;

• un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia designato ed efficace strumento di copertura – vedasi successivo specifico paragrafo).

1.1.1. Strumenti finanziari derivatiSi definisce “derivato” uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche:

• il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile prestabilita;

• non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato;

• è regolato a data futura.

La Banca detiene strumenti finanziari derivati sia per finalità di negoziazione che per finalità di copertura (per questi ultimi si veda successivo specifico paragrafo).

1.1.2. Strumenti finanziari derivati incorporatiSi definisce “strumento finanziario derivato incorporato” la componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non derivato, con l’effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento combinato variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante. Il derivato implicito viene separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato a sé stante se e soltanto se:

• le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario;

• uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato;

• lo strumento ibrido (combinato) non è iscritto fra le attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione.

1.2. Definizione Attività e Passività finanziarie valutate al fair valueUn’attività e passività finanziaria può essere designata all’atto della rilevazione iniziale tra le “Attività e passività finanziarie valutate al fair value” ed iscritta rispettivamente nella voce 30 “Attività finanziarie valutate al fair value” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”.

Un’attività/passività finanziaria viene designata al fair value rilevato a conto economico in sede di rilevazione iniziale solo quando:a) si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica significativamente i flussi

finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto;b) la designazione al fair value rilevato a conto economico consente di fornire una migliore informativa in quanto:

• elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse;

• un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento viene valutato in base al fair value secondo una documentata gestione del rischio o strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai dirigenti con responsabilità strategiche.

1.3. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e attività e passività finanziarie valutate al fair value” sono iscritti rispettivamente:

• al momento di regolamento, se titoli di debito o di capitale; o

• alla data di sottoscrizione, se contratti derivati. Il valore di prima iscrizione è pari al costo inteso come il fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi.

Con specifico riferimento agli strumenti finanziari derivati, sono oggetto di compensazione in bilancio i valori correnti positivi e negativi in essere con la medesima controparte, qualora si abbia correntemente il diritto legale a compensare tali valori e si proceda al regolamento dei medesimi su base netta.

1.4. Criteri di valutazioneSuccessivamente all’iscrizione iniziale, gli strumenti finanziari in questione sono valutati al fair value con imputazione delle variazioni riscontrate a conto economico, per quanto attiene alle attività/passività di negoziazione, nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione” e, per quanto riguarda le attività/passività valutate al fair value, nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. La determinazione del fair value delle attività o passività in parola è basata su prezzi rilevati in mercati

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461Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata.

1.5. Criteri di cancellazioneLe “Attività e Passività finanziarie detenute per negoziazione e le attività e passività finanziarie valutate al fair value” vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività o passività finanziarie o quando l’attività o passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse. Il risultato della cessione di attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione è imputato a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”, diversamente il risultato della cessione di attività o passività finanziarie valutate al fair value è imputato a conto economico nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita

2.1. DefinizioneSi definiscono disponibili per la vendita (c.d. Available for Sale – AFS) quelle attività finanziarie non derivate che sono designate come tali o non sono classificate come: (1) crediti e finanziamenti (vedasi successivo paragrafo);(2) attività finanziarie detenute sino alla scadenza (vedasi successivo paragrafo);(3) attività finanziarie detenute per la negoziazione e valutate al fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente).

Tali attività finanziarie sono iscritte nella voce “40 Attività finanziarie disponibili per la vendita”.

2.2. Criteri di iscrizioneGli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono iscritti inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al fair value generalmente coincidente con il costo degli stessi. Tale valore include i costi o i proventi direttamente connessi agli strumenti stessi.L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” oppure, solo e soltanto in rare circostanze e comunque solamente qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”; in tali circostanze il valore di iscrizione è pari al fair value dell’attività al momento del trasferimento.

2.3. Criteri di valutazioneSuccessivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value con imputazione a conto economico della quota interessi (come risultante dall’applicazione del costo ammortizzato) e con imputazione a patrimonio netto nella voce “140 Riserve da valutazione” delle variazioni di fair value, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore, fino a quando l’attività finanziaria è eliminata, momento in cui l’utile o la perdita complessiva rilevata precedentemente nel patrimonio netto deve essere rilevata a conto economico. I titoli di capitale per cui non può essere definito in maniera attendibile il fair value sono iscritti al costo.

La determinazione del fair value delle attività disponibili per la vendita è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore che, nel caso di titoli di capitale, si ritengano inoltre significative o prolungate. Con riferimento alla significatività della riduzione di valore, si è in presenza di significativi segnali di impairment nel caso in cui il valore di mercato del titolo azionario risulti inferiore di più del 35% rispetto al costo storico di acquisto. In questo caso si procede, senza ulteriori analisi, alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico. Nel caso di riduzione di valore di entità inferiore, si contabilizza l’impairment solo se la valutazione del titolo effettuata sulla base dei suoi fondamentali non confermi la solidità dell’azienda ovvero delle sue prospettive reddituali.

Con riferimento alla durevolezza della riduzione di valore, questa è definita come prolungata qualora il fair value permanga continuativamente al di sotto del valore del costo storico di acquisto per un periodo superiore a 18 mesi: in tal caso si procede alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico senza ulteriori analisi. Nel caso di permanenza continuativa del fair value al di sotto del valore del costo storico di acquisto per periodi di durata inferiore a 18 mesi, l’eventuale impairment da imputare a conto economico viene individuato anche in considerazione del fatto che la riduzione di valore sia imputabile ad un generalizzato andamento negativo di borsa piuttosto che allo specifico andamento della singola controparte.

In presenza di perdite di valore, la variazione cumulata, inclusa quella precedentemente iscritta a Patrimonio nella voce anzidetta, è imputata direttamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”.La perdita di valore è registrata nel momento in cui il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi rimborso di capitale e ammortamento) di un’attività finanziaria disponibile per la vendita eccede il suo valore recuperabile. Eventuali riprese di valore, possibili solo a seguito della rimozione dei motivi che avevano originato la perdita di valore, sono così contabilizzate: • se riferite a investimenti in strumenti azionari, con contropartita diretta a riserva di patrimonio;• se riferite a investimenti in strumenti di debito, sono contabilizzate a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette

per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. In ogni caso, l’entità della ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento, in assenza di precedenti rettifiche, avrebbe avuto a quel momento.

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462 Relazioni e Bilanci 2016

In funzione del fatto che UBI Banca applica lo IAS 34 “Bilanci intermedi” alle relazioni finanziarie semestrali, con conseguente identificazione di un “interim period” semestrale, le eventuali riduzioni di valore registrate vengono storicizzate in sede di chiusura del semestre.

2.4. Criteri di cancellazioneLe attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. In occasione della cancellazione si procede inoltre all’azzeramento, contro conto economico, per la quota eventualmente corrispondente, di quanto in precedenza imputato nella riserva di patrimonio “140 Riserve da valutazione”.

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

3.1. DefinizioneSi definiscono detenute sino alla scadenza (c.d. Held to maturity - HTM) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa che si ha l’oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Fanno eccezione quelle:(a) detenute per la negoziazione e quelle designate al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico (vedasi

paragrafo precedente);(b) designate come disponibili per la vendita (vedasi paragrafo precedente);(c) che soddisfano la definizione di crediti e finanziamenti (vedasi paragrafo successivo).

In occasione della redazione del bilancio o di situazioni contabili infrannuali, vengono valutate l’intenzione e la capacità di detenere l’attività finanziaria sino alla scadenza.

Le attività in parola sono iscritte nella voce “50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.

3.2. Criteri di iscrizione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al costo, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Qualora l’iscrizione delle attività in questa categoria derivi da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, il fair value dell’attività, rilevato al momento del trasferimento, è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa.

3.3. Criteri di valutazioneLe attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (per la definizione si rinvia al successivo paragrafo “Crediti e Finanziamenti”). Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è imputato a conto economico nella voce “10 Interessi attivi e proventi assimilati”.

In sede di redazione di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore dell’attività. In presenza di perdite di valore, la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario, è imputata a conto economico alla voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. Nella stessa voce di conto economico sono iscritte le eventuali riprese di valore registrate a seguito del venir meno dei motivi che hanno originato le precedenti rettifiche di valore.

Il fair value delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza è determinato per finalità informative ovvero nel caso di coperture efficaci per il rischio di cambio e rischio di credito (in relazione al rischio oggetto di copertura) ed è stimato come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata.

3.4. Criteri di cancellazioneLe attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.

4. Crediti e Finanziamenti

4.1. DefinizioneSi definiscono Crediti e finanziamenti (c.d. Loans and Receivables – L&R) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili, che non sono state quotate in un mercato attivo. Fanno eccezione:(a) quelle che si intendono vendere immediatamente o a breve, che vengono classificate come possedute per la negoziazione, e quelle

eventualmente iscritte al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico;(b) quelle rilevate inizialmente come disponibili per la vendita;(c) quelle per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente tutto l’investimento iniziale per cause diverse dal deterioramento del credito; in tal caso sono classificate come disponibili per la vendita.

I Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso clientela”.

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463Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

4.2. Criteri di iscrizione I crediti e finanziamenti sono iscritti in bilancio inizialmente quando l’azienda diviene parte di un contratto di finanziamento ossia quando il creditore acquisisce il diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite. Tale momento corrisponde alla data di erogazione del finanziamento. L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”.Il valore di iscrizione iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario che corrisponde all’ammontare erogato comprensivo dei costi o proventi direttamente riconducibili allo stesso e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il fair value dell’attività rilevato al momento del trasferimento è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa.Nel caso di crediti e finanziamenti erogati a condizioni non di mercato, il fair value iniziale è calcolato mediante l’applicazione di apposite tecniche valutative descritte nel prosieguo; in tali circostanze, la differenza tra il fair value così determinato e l’importo erogato è imputata direttamente a conto economico nella voce interessi.I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti.

4.3. Criteri di valutazioneI crediti e finanziamenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui la stessa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità).Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria (o gruppo di attività e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la relativa durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio, il pagamento anticipato, un’opzione all’acquisto o simili), ma non vanno considerate perdite future su crediti. Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti.

Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in presenza:(a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore;(b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale;(c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del beneficiario, estende al beneficiario una

concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;(d) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria;(e) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie;(f) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie

similari sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo.

La valutazione dei crediti non performing (ai sensi delle definizioni previste dalla vigente normativa di vigilanza della Banca d’Italia suddivisi in: sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute) avviene secondo modalità analitiche. La valutazione dei restanti crediti avviene secondo tecniche collettive, mediante raggruppamenti in classi omogenee di rischio.

I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti non performing si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi, tenendo conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’entità della perdita risulta pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario.

La valutazione dei crediti performing riguarda portafogli di attività per le quali non sono riscontrati elementi oggettivi di perdita e che pertanto vengono assoggettati ad una valutazione collettiva. Ai flussi di cassa stimati delle attività, aggregate in classi omogenee con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, vengono applicate le percentuali di perdita desumibili dalle serie storico-statistiche stimate secondo la metodologia valutativa basata sulla normativa di Basilea 2, cui vengono opportunamente applicati fattori correttivi al fine di esprimere una valutazione coerente con quanto richiesto dal principio contabile di riferimento.

Se un credito assoggettato a valutazione analitica non evidenzia obiettive riduzioni di valore, lo stesso è inserito in una categoria di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e quindi sottoposto a valutazione collettiva.

Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del credito tale da far sorgere la ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata al momento dell’iscrizione della rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento a ciascun credito in bonis alla data di valutazione.

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464 Relazioni e Bilanci 2016

Le modalità di determinazione del fair value dei crediti e dei finanziamenti sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. Il Fair Value è determinato per tutti i crediti ai soli fini di informativa. Nel caso di crediti e finanziamenti oggetto di coperture efficaci, viene calcolato il fair value in relazione al rischio oggetto di copertura per fini valutativi.

4.4. Criteri di cancellazioneI crediti e finanziamenti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari dagli stessi derivanti, quando tali attività finanziarie sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà, nonché in dipendenza di eventi estintivi secondo la definizione fornita dalla vigente normativa di vigilanza. In caso contrario i crediti e finanziamenti continuano ad essere rilevati in bilancio, sebbene la loro titolarità giuridica sia trasferita ad un terzo, per un importo pari al coinvolgimento residuo.Le attività in parola sono cancellate dal bilancio anche quando la banca mantiene il diritto contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti dalle stesse, ma contestualmente assume l’obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo.Il risultato economico della cancellazione di crediti e finanziamenti, qualora derivante da operazioni di cessione, è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di a) crediti” ovvero, in occasione dei succitati eventi estintivi, nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti”. In tale ultimo caso gli eventi estintivi sono contraddistinti da atti formali assunti dai competenti organi aziendali dai quali risulta la definitiva irrecuperabilità totale o parziale dell’attività finanziaria oppure la rinuncia all’attività di recupero per motivi di convenienza economica.

5. Derivati di copertura

5.1. DefinizioneLe operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite rilevabili su un determinato elemento (o gruppo di elementi) attribuibili ad un determinato rischio tramite gli utili rilevabili su un diverso elemento (o gruppo di elementi) nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi.La Banca pone in essere le seguenti relazioni di copertura, che trovano coerente rappresentazione contabile, e che sono descritte nel prosieguo:

• Fair Value Hedge: l’obiettivo è quello di contrastare variazioni avverse del fair value dell’attività o passività oggetto di copertura;

• Cash Flow Hedge: l’obiettivo perseguito è quello di contrastare il rischio di variabilità dei flussi finanziari attesi rispetto alle ipotesi iniziali.

I prodotti derivati stipulati con controparti esterne all’azienda sono designati come strumenti di copertura.

5.2. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value e sono classificati nella voce di bilancio di attivo patrimoniale “80 Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale “60 Derivati di copertura”.

Una relazione si qualifica come di copertura, e trova coerente rappresentazione contabile, se e soltanto se tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte:

• all’inizio della copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della società nella gestione del rischio e della strategia nell’effettuare la copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, l’elemento o l’operazione coperta, la natura del rischio coperto e come l’impresa valuta l’efficacia dello strumento di copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni di fair value dell’elemento coperto o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto;

• la copertura è attesa altamente efficace;

• la programmata operazione oggetto di copertura, per le coperture di flussi finanziari, è altamente probabile e presenta un’esposizione alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe incidere sul conto economico;

• l’efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata;

• la copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità ed è considerata altamente efficace per tutti gli esercizi di riferimento per cui la copertura era designata.

5.2.1. Metodologie di esecuzione test efficaciaLa relazione di copertura è giudicata efficace, e come tale trova coerente rappresentazione contabile, se all’inizio e durante la sua vita i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell’elemento coperto, riferiti al rischio oggetto di copertura, sono quasi completamente compensati dai cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa del derivato di copertura. Tale conclusione è raggiunta qualora il risultato effettivo si colloca all’interno di un intervallo compreso tra 80% e 125%.La verifica dell’efficacia della copertura avviene in fase iniziale, e ad ogni data di reporting, mediante l’esecuzione del test prospettico volto a dimostrare l’attesa efficacia della copertura durante la vita della stessa.Ulteriormente, con cadenza mensile, viene inoltre condotto il test retrospettivo su base cumulata che si pone l’obiettivo di misurare il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo di riferimento e quindi verificare che nel periodo trascorso la relazione di copertura sia stata effettivamente efficace.Gli strumenti finanziari derivati che sono considerati di copertura dal punto di vista economico, ma che non soddisfano i requisiti per essere considerati efficaci strumenti di copertura, sono registrati nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” ovvero “40 Passività finanziarie detenute per la negoziazione” e gli effetti economici nella corrispondente voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”.Se i succitati test non confermano l’efficacia della copertura, il contratto derivato, se non oggetto di cancellazione, viene riclassificato tra i derivati di negoziazione e lo strumento coperto riacquisisce il criterio di valutazione di cui alla sua classificazione di bilancio.

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465Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

5.3. Criteri di valutazione

5.3.1. Copertura di Fair ValueLa copertura di fair value è contabilizzata come segue:

• l’utile o la perdita risultante dalla misurazione dello strumento di copertura al fair value è iscritto a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”;

• l’utile o la perdita sull’elemento coperto attribuibile al rischio coperto rettifica il valore contabile dell’elemento coperto ed è rilevato immediatamente, a prescindere dalla categoria di appartenenza dell’attività o passività coperta, a conto economico nella voce anzidetta.

La contabilizzazione della copertura cessa prospetticamente nei seguenti casi:1. lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, cessato o esercitato;2. la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti;3. l’impresa revoca la designazione.

Qualora l’attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore valore derivante dalla valutazione della stessa a fair value per effetto della copertura divenuta inefficace viene imputato a conto economico secondo il metodo del tasso di interesse effettivo, ovvero in caso di copertura di portafogli di attività e passività a quote costanti qualora tale metodo non sia praticabile, oppure in un’unica soluzione qualora la posta coperta sia oggetto di cancellazione.Le metodologie utilizzate al fine della determinazione del fair value del rischio coperto nelle attività o passività oggetto di copertura sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata.

5.3.2. Copertura di flussi finanziariQuando uno strumento finanziario derivato è designato a copertura della variabilità dei flussi finanziari attesi da una attività o passività iscritta in bilancio o di una transazione futura ritenuta altamente probabile, la contabilizzazione della copertura avviene nel seguente modo:

• gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte efficace della copertura sono registrate nell’apposita riserva di patrimonio denominata “130 Riserve da valutazione”;

• gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte inefficace della copertura sono registrate direttamente a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”;

• l’attività o passività coperta è valutata secondo i criteri propri della categoria di appartenenza.

Se una transazione futura si verifica comportando l’iscrizione di una attività o passività non finanziaria, i corrispondenti utili o perdite imputati inizialmente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono contestualmente stornati da tale riserva ed imputati quale costo iniziale all’attività o passività oggetto di rilevazione. Qualora la transazione futura oggetto di copertura comporti successivamente l’iscrizione di una attività o passività finanziaria, gli utili o perdite associati che erano stati inizialmente rilevati direttamente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono riclassificati a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi durante i quali l’attività acquistata o passività assunta ha un effetto sul conto economico. Qualora una parte degli utili o perdite imputati alla predetta Riserva non sia considerata recuperabile, è riclassificata a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”.

In tutti i casi diversi da quelli descritti in precedenza, gli utili o le perdite inizialmente imputati nella voce “130 Riserve da valutazione” sono stornati ed imputati a conto economico con le stesse modalità ed alle stesse scadenze con cui la transazione futura incide sul conto economico.

In ciascuna delle seguenti circostanze un’impresa deve cessare prospetticamente la contabilizzazione di copertura:(a) lo strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, cessato o esercitato (a questo scopo, la sostituzione o il riporto di uno

strumento di copertura con un altro strumento di copertura non è una conclusione o una cessazione se tale sostituzione o riporto è parte della documentata strategia di copertura dell’impresa). In tal caso, l’utile (o perdita) complessivo dello strumento di copertura rimane rilevato direttamente nel patrimonio netto fino all’esercizio in cui la copertura era efficace e resta separatamente iscritto nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione, oggetto di copertura, si verifica;

(b) la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura. In tal caso, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica;

(c) non si ritiene più che la programmata operazione debba accadere, nel qual caso qualsiasi correlato utile o perdita complessiva sullo strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto dall’esercizio in cui la copertura era efficace va rilevata a conto economico;

(d) l’impresa revoca la designazione. Per le coperture di una programmata operazione, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica o ci si attende non debba più accadere.

Se ci si attende che l’operazione non debba più accadere, l’utile (o la perdita) complessivo che era stato rilevato direttamente nel patrimonio netto è stornato a conto economico.

5.3.3. Copertura di portafogli di attività e passivitàLa copertura di portafogli di attività e passività (c.d. “macrohedging”) e la coerente rappresentazione contabile è possibile previa:- identificazione del portafoglio oggetto di copertura e suddivisione dello stesso per scadenze;- designazione dell’oggetto della copertura;- identificazione del rischio di tasso di interesse oggetto di copertura;- designazione degli strumenti di copertura;- determinazione dell’efficacia.

Il portafoglio oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse può contenere sia attività che passività. Tale portafoglio è suddiviso sulla base delle scadenze previste di incasso o di “riprezzamento” del tasso previa analisi della struttura dei flussi di cassa.

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466 Relazioni e Bilanci 2016

Le variazioni di fair value registrate sullo strumento coperto sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale nella voce “90 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” oppure “70 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”.

Le variazioni di fair value registrate sullo strumento di copertura sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale attivo nella voce “80 Derivati di copertura” oppure nella voce di stato patrimoniale passivo “60 Derivati di copertura”.

6. Partecipazioni

6.1. Definizione

6.1.1. Partecipazione controllata Si definisce “controllata” la società su cui la Capogruppo esercita il controllo. Tale condizione si configura quando quest’ultima è esposta ai rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la controllata e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.Per determinare la presenza del controllo è valutata anche la presenza di diritti di voto potenziali e diritti contrattuali che attribuiscano al possessore il potere di influenzare significativamente i rendimenti della controllata.

6.1.2. Partecipazione controllata congiuntamente Si definisce “controllata congiuntamente” la società regolata da un accordo contrattuale con il quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell’accordo. Il controllo congiunto presuppone la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

6.1.3. Partecipazione collegata Si definisce “collegata” la società in cui la partecipante esercita un’influenza notevole. L’influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

6.2. Criteri di iscrizioneLe partecipazioni sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto comprensivo, eccezion fatta per le partecipazioni di controllo acquisite in operazioni di aggregazione aziendale, degli eventuali oneri accessori.

6.3. Criteri di valutazioneLe partecipazioni sono valutate al costo. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che la partecipazione abbia subito una riduzione di valore. Si procede quindi al calcolo del valore recuperabile tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. L’eventuale minor valore, rispetto al valore contabile, così determinato viene imputato nell’esercizio stesso a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”. In tale voce confluiscono anche le eventuali future riprese di valore laddove siano venuti meno i motivi che hanno originato le precedenti svalutazioni.

6.4. Criteri di cancellazioneLe partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla loro proprietà. Il risultato della cessione di partecipazioni valutate al Patrimonio Netto è imputato a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”.

7. Attività Materiali

7.1. Definizione attività ad uso funzionaleSono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai fini dell’espletamento dell’attività sociale ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell’esercizio. Sono ricompresi anche gli immobili concessi in locazione a dipendenti, ex dipendenti e loro eredi nonché le opere d’arte.

7.2. Definizione attività detenute a scopo di investimentoSono definite “Attività detenute a scopo di investimento” le proprietà possedute con la finalità di percepire canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito. Di conseguenza, un investimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso del proprietario per il fatto che origina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dalla Banca.

Sono ricomprese tra le attività materiali (ad uso funzionale e detenute a scopo di investimento) anche quelle iscritte a seguito di contratti di leasing finanziario sebbene la titolarità giuridica delle stesse rimanga in capo all’azienda locatrice.

7.3. Criteri di iscrizione Le attività materiali, strumentali e non, sono iscritte inizialmente ad un valore pari al costo (nella voce “110 Attività Materiali”), comprensivo di tutti i costi direttamente connessi alla messa in funzione del bene ed alle imposte e tasse di acquisto non recuperabili.

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467Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

Tale valore è successivamente incrementato delle spese sostenute da cui ci si aspetta di godere dei benefici futuri. I costi di manutenzione ordinaria effettuata sull’attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui si verificano di contro le spese di manutenzione straordinaria (migliorie) da cui sono attesi benefici economici futuri sono capitalizzate ad incremento del valore dei cespiti cui si riferiscono.Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte:

• se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, nella categoria più idonea, sia che si riferiscano a beni di terzi utilizzati in forza di un contratto di locazione che a beni detenuti in forza di un contratto di leasing finanziario;

• se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, ad incremento dell’attività cui si riferiscono, se utilizzate in forza di un contratto di leasing finanziario ovvero nella voce “150 Altre attività” qualora riferite a beni utilizzati per effetto di un contratto di locazione.

Il costo di un’attività materiale è rilevato come un’attività se, e soltanto se:

• è probabile che i futuri benefici economici associati al bene affluiranno all’azienda;

• il costo del bene può essere attendibilmente determinato.

7.4. Criteri di valutazioneSuccessivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali strumentali sono iscritte al costo, come sopra definito, al netto degli ammortamenti cumulati e di qualsiasi perdita di valore cumulata. Il valore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia l’ammontare previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione, se l’attività fosse già nelle condizioni, anche di vecchiaia, previste alla fine della sua vita utile), è ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell’attività materiale adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di rilevare eventuali stime significativamente difformi dalle precedenti, è definita come:

• il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia utilizzabile dall’azienda o,

• la quantità di prodotti o unità similari che l’impresa si aspetta di ottenere dall’utilizzo dell’attività stessa.

In considerazione della circostanza che le attività materiali possono ricomprendere componenti di diversa vita utile, i terreni, siano essi a sé stanti o inclusi nel valore del fabbricato, non sono soggetti ad ammortamento in quanto immobilizzazioni a cui è associata vita utile indefinita. Lo scorporo del valore attribuibile al terreno dal valore complessivo dell’immobile avviene, per tutti i fabbricati, in proporzione alla percentuale di possesso. I fabbricati sono per contro ammortizzati secondo i criteri sopra esposti.Le opere d’arte non sono soggette ad ammortamento in quanto il loro valore è generalmente destinato ad aumentare con il trascorrere del tempo.

L’ammortamento di una attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l’uso e cessa quando l’attività è eliminata contabilmente momento corrispondente alla data più recente tra quella in cui l’attività è classificata per la vendita e la data di eliminazione contabile. Di conseguenza, l’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno che l’attività non sia completamente ammortizzata.

Le migliorie e le spese incrementative sono ammortizzate:– se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, secondo la vita utile presunta come sopra descritta;– se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di locazione, secondo il periodo

più breve tra quello in cui le migliorie e le spese possono essere utilizzate e quello di durata residua della locazione tenendo anche conto di un eventuale singolo rinnovo ovvero, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di leasing finanziario, secondo la vita utile attesa dell’attività cui si riferiscono.

L’ammortamento delle migliorie e delle spese incrementative su beni di terzi rilevate alla voce “150 Altre Attività” è iscritto alla voce “190 Altri oneri/proventi di gestione”.

Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’eventuale esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita di valore subita da un’attività. La perdita risulta dal confronto tra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor valore di recupero. Quest’ultimo è il maggior valore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. La perdita viene iscritta immediatamente a conto economico nella voce “170 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali”; in tale voce confluisce anche l’eventuale futura ripresa di valore qualora vengano meno i motivi che hanno originato la precedente svalutazione.

7.4.1. Definizione e determinazione del fair value

7.4.1.1. ImmobiliLe modalità di determinazione del fair value degli immobili sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.

7.4.1.2. Determinazione valore terrenoLe modalità di determinazione del fair value dei terreni sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.

7.5. Attività materiali acquisite in leasing finanziarioIl leasing finanziario è un contratto che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di proprietà può essere trasferito o meno al termine del contratto.

L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del suo diritto all’utilizzo del bene locato e corrisponde quindi alla data di rilevazione iniziale del leasing.

Al momento della decorrenza del contratto, il locatario rileva le operazioni di leasing finanziario come attività e passività nel proprio bilancio a valori pari al fair value del bene locato o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti. Nel determinare il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse contrattuale implicito, se determinabile; in

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caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse del finanziamento marginale del locatario. Eventuali costi diretti iniziali sostenuti dal locatario sono aggiunti all’importo rilevato come attività.

I pagamenti minimi dovuti sono suddivisi tra costi finanziari e riduzione del debito residuo. I primi sono ripartiti lungo la durata contrattuale in modo da determinare un tasso d’interesse costante sulla passività residua. Il contratto di leasing finanziario comporta l’iscrizione della quota di ammortamento delle attività oggetto di contratto e degli oneri finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento utilizzato per i beni acquisiti in locazione è coerente con quello adottato per i beni di proprietà al cui paragrafo si rinvia per una descrizione più dettagliata.

7.6. Criteri di cancellazioneL’attività materiale è eliminata dal bilancio al momento della dismissione o quando la stessa è permanentemente ritirata dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le eventuali plusvalenze o le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione dell’attività materiale, pari alla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile dell’attività, sono rilevate a conto economico nella voce “240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.

8. Attività immateriali

8.1. DefinizioneÈ definita immateriale un’attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed utilizzata nell’espletamento dell’attività sociale. L’attività è identificabile quando:

• è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza, locata o scambiata;

• deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili o separabili da altri diritti e obbligazioni.

L’attività si caratterizza per la circostanza di essere controllata dall’impresa in conseguenza di eventi passati e nel presupposto che tramite il suo utilizzo affluiranno benefici economici all’impresa. L’impresa ha il controllo di un’attività se ha il potere di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici da parte di terzi.I benefici economici futuri derivanti da un’attività immateriale possono includere i proventi originati dalla vendita di prodotti o servizi, i risparmi di costo od altri benefici derivanti dall’utilizzo dell’attività da parte dell’impresa.

Un’attività immateriale è rilevata come tale se, e solo se:(a) è probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività;(b) il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente.

La probabilità che si verifichino benefici economici futuri è valutata usando presupposti ragionevoli e sostenibili che rappresentano la migliore stima dell’insieme di condizioni economiche che esisteranno nel corso della vita utile dell’attività.Il grado di probabilità connesso al flusso di benefici economici attribuibili all’utilizzo dell’attività è valutato sulla base delle fonti d’informazione disponibili al tempo della rilevazione iniziale, dando un maggior peso alle fonti d’informazione esterne.

Sono considerate attività immateriali prevalentemente l’avviamento, il software acquisito da terzi, oppure generato internamente, ad utilità pluriennale nonché le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati.

8.1.1. Attività immateriale a vita utile definitaE’ definita a vita utile definita l’attività per cui è possibile stimare il limite temporale entro il quale ci si attende la produzione dei correlati benefici economici. Tra le attività intangibili iscritte sono considerate a vita utile definita il software e le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati.

8.1.2. Attività immateriale a vita utile indefinitaE’ definita a vita utile indefinita l’attività per cui non è possibile stimare un limite prevedibile al periodo durante il quale ci si attende che l’attività generi benefici economici per l’azienda. L’attribuzione di vita utile indefinita del bene non deriva dall’aver già programmato spese future che nel corso del tempo vadano a ripristinare il livello di performance standard dell’attività, prolungando la vita utile.

8.2. Criteri di iscrizione L’attività, esposta nella voce di stato patrimoniale “120 Attività immateriali”, è iscritta al costo ed eventuali spese successive all’iscrizione iniziale sono capitalizzate solo se in grado di generare benefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite all’attività in modo attendibile.

Il costo di un’attività immateriale include:

• il prezzo di acquisto incluse eventuali imposte e tasse su acquisti non recuperabili dopo aver dedotto sconti commerciali e abbuoni;

• qualunque costo diretto per predisporre l’attività all’utilizzo.

8.3. Criteri di valutazioneSuccessivamente all’iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti complessivi e delle perdite di valore eventualmente verificatesi. L’ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima della vita utile dell’immobilizzazione (vedasi definizione inclusa nel paragrafo “Attività Materiali”) utilizzando il metodo di ripartizione

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a quote costanti per tutte le attività immateriali eccezion fatta per le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati il cui processo di ammortamento è calcolato sulla base della vita media di tali relazioni ossia del portafoglio crediti erogati.

Il processo di ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso e cessa alla data in cui l’attività è eliminata contabilmente.

Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (vedasi avviamento, così come definito nel paragrafo successivo qualora positivo) sono iscritte al costo al netto delle eventuali perdite di valore riscontrate periodicamente in applicazione del test condotto per la verifica dell’adeguatezza del valore di carico dell’attività (vedasi paragrafo successivo). Per tali attività, di conseguenza, non si procede al calcolo dell’ammortamento.

Nessuna attività immateriale derivante da ricerca (o dalla fase di ricerca di un progetto interno) è oggetto di rilevazione. Le spese di ricerca (o della fase di ricerca di un progetto interno) sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute.

Un’attività immateriale derivante dallo sviluppo (o dalla fase di sviluppo di un progetto interno) è rilevata se, e solo se, può essere dimostrato quanto segue:(a) la fattibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per l’uso o la vendita;(b) l’intenzione aziendale di completare l’attività immateriale per usarla o venderla;(c) la capacità aziendale di usare o vendere l’attività immateriale.

Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’esistenza eventuale di perdite di valore relative ad attività immateriali. Tali perdite risultano dalla differenza tra il valore d’iscrizione delle attività ed il valore recuperabile e sono iscritte, come le eventuali riprese di valore, nella voce “180 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” ad esclusione delle perdite di valore relative all’avviamento che sono iscritte nella voce “230 Rettifiche di valore dell’avviamento”.

8.4. AvviamentoSi definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e passività acquisite nell’ambito di una aggregazione aziendale che consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un’unica impresa tenuta alla redazione del bilancio. Il risultato di quasi tutte le aggregazioni aziendali è costituito dal fatto che una sola impresa, l’acquirente, ottiene il controllo di una o più attività aziendali distinte riferibili all’acquisito. Quando un’impresa acquisisce un gruppo di attività o di attivi netti che non costituiscono un’attività aziendale, questa alloca il costo dell’assieme alle singole attività e passività identificabili in base ai relativi fair value alla data di acquisizione.Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo e controllata nel quale l’acquirente è la controllante e l’acquisito una controllata dell’acquirente.

Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (c.d. purchase method).Il metodo dell’acquisto prevede le seguenti fasi:(a) identificazione dell’acquirente (l’acquirente è l’impresa aggregante che ottiene il controllo delle altre imprese o attività aziendali

aggregate);(b) determinazione della data di acquisizione;(c) determinazione del costo dell’aggregazione aziendale inteso come il “corrispettivo” trasferito dall’acquirente ai socie dell’acquisita;(d) allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale mediante rilevazione, classificazione e valutazione delle

attività identificabili acquisite nonché delle passività identificabili assunte;(e) rilevazione dell’eventuale avviamento.

Le operazioni di aggregazione realizzate con società controllate o appartenenti allo stesso gruppo sono contabilizzate in coerenza al riscontro della significativa sostanza economica delle stesse. In applicazione di tale principio, l’avviamento derivante da tali operazioni, è iscritto:(a) a voce 120 dell’attivo di stato patrimoniale nell’ipotesi di riscontro della significativa sostanza economica;(b) a deduzione del patrimonio netto in caso contrario.

8.4.1. Allocazione del costo di un’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunteL’acquirente:(a) rileva l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale come attività;(b) misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce l’eccedenza del costo dell’aggregazione aziendale rispetto alla quota

d’interessenza dell’acquirente nel fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili.

L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale rappresenta un pagamento effettuato dall’acquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente.Dopo la rilevazione iniziale, l’acquirente valuta l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale al relativo costo, al netto delle perdite di valore accumulate.L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. L’acquirente, invece, verifica annualmente se abbia subìto riduzioni di valore, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito una riduzione di valore, secondo quanto previsto dall’apposito principio contabile.

Il principio stabilisce che un’attività (ivi incluso l’avviamento) ha subito una riduzione di valore quando il relativo valore contabile supera il valore recuperabile, quest’ultimo inteso come il maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso, definito dal par. 6 dello IAS 36.Ai fini della verifica di impairment l’avviamento deve essere allocato ad unità generatrici di flussi finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il segmento di attività identificato ai sensi dell’IFRS 8.

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470 Relazioni e Bilanci 2016

8.4.2. Avviamento negativoSe la quota di interessenza dell’acquirente nel fair value (valore equo) netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili eccede il costo dell’aggregazione aziendale, l’acquirente:(a) rivede l’identificazione e la misurazione delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell’acquisito e la determinazione del

costo dell’aggregazione;(b) rileva immediatamente a conto economico l’eventuale eccedenza residua dopo la nuova misurazione.

8.5. Criteri di cancellazioneL’attività immateriale è cancellata dal bilancio a seguito di dismissione ovvero quando nessun beneficio economico futuro è atteso per il suo utilizzo o dismissione.

9. Debiti, titoli in circolazione (e passività subordinate)

Le varie forme di provvista interbancaria e con clientela sono rappresentate nelle voci di bilancio “10 Debiti verso banche”, “20 Debiti verso clientela”, “30 Titoli in circolazione”. In tali voci sono ricompresi anche i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario.

9.1. Criteri di iscrizioneLe passività in questione sono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all’atto della ricezione delle somme raccolte o all’emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte è pari al relativo fair value, di norma pari al corrispettivo ricevuto o al prezzo di emissione, comprensivo degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all’operazione e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.

9.2. Criteri di valutazioneDopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie a medio/lungo termine sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo così come definito nei paragrafi precedenti.Le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta non significativo, sono valutate al costo.Le modalità di determinazione del fair value dei debiti e dei titoli in circolazione, operata per soli fini di informativa, sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.

9.3. Criteri di cancellazioneLe passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute. Il riacquisto di titoli di propria emissione comporta la cancellazione contabile degli stessi con conseguente ridefinizione del debito per titoli in circolazione. L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli propri ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a conto economico nella voce “100 Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”. L’eventuale successivo ricollocamento dei titoli propri, oggetto di precedente annullo contabile, costituisce, contabilmente, una nuova emissione con conseguente iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.

10. Attività e passività fiscali

Le attività e le passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale nelle voci “130 Attività fiscali” e “80 Passività fiscali”.

10.1 Attività e passività fiscali correntiLe imposte correnti dell’esercizio e di quelli precedenti, nella misura in cui esse non siano state pagate, sono rilevate come passività; l’eventuale eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come attività.

Le passività (attività) fiscali correnti, dell’esercizio in corso e di quelli precedenti, sono determinate al valore che si prevede di versare/recuperare nei confronti delle autorità fiscali, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigenti.

Le attività e passività fiscali correnti vengono cancellate nell’esercizio in cui le attività vengono realizzate o le passività risultano estinte.

10.2 Attività e passività fiscali differitePer tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita, a meno che la passività fiscale differita derivi:

• da avviamento il cui ammortamento non sia fiscalmente deducibile o

• dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:- non sia un’aggregazione di imprese e- al momento dell’operazione non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile.

Non sono calcolate imposte differite con riguardo a maggiori valori dell’attivo in sospensione d’imposta relativi a partecipazioni e a riserve in sospensione d’imposta in quanto si ritiene, allo stato, ragionevole che non sussistano i presupposti per la loro futura tassazione.

Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “80 Passività fiscali b) differite”.Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale differita se sarà probabile che sarà utilizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, a meno che l’attività fiscale differita derivi da:

• avviamento negativo che è trattato come ricavo differito;

• rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:- non rappresenta una aggregazione di imprese e- al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile.

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471Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “130 Attività fiscali b) anticipate”.

Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto conto della normativa fiscale derivante da provvedimenti attualmente in vigore.

Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui:

• la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle passività fiscali differite o deducibile con riferimento alle attività fiscali anticipate;

• la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale.

Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite non vengono attualizzate e neppure, di norma, tra loro compensate.

11. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - Passività associate ad attività in via di dismissione

Le attività e passività non correnti ed i gruppi di attività e passività non correnti per le quali il valore contabile sarà recuperato presumibilmente tramite la vendita piuttosto che attraverso l’uso continuativo sono classificate, rispettivamente, nelle voci di stato patrimoniale “140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e “90 Passività associate ad attività in via di dismissione”.Per essere classificate nelle predette voci di bilancio, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono essere immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro il breve termine.Tali attività o passività sono valutate al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di cessione. Gli utili e le perdite riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione sono esposti nel conto economico nella voce “280 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte”. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico.

12. Accantonamenti a fondi per rischi ed oneri

12.1 Definizione L’accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti.

Per contro, si definisce passività potenziale:

• un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda;

• un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:- non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie;- l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità.

Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno che siano giudicate remote.

12.2 Criteri di iscrizione e valutazioneL’accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se:

• vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato e

• è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici; e

• può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbligazione.

L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione laddove l’effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.

Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri includono il rischio derivante dall’eventuale contenzioso tributario.

12.3 Criteri di cancellazioneL’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione.

13. Operazioni in valuta estera

13.1 Definizione La valuta estera è una valuta differente dalla valuta funzionale dell’impresa, che a sua volta è la valuta dell’ambiente economico prevalente in cui l’impresa stessa opera.

13.2 Criteri di iscrizioneUn’operazione in valuta estera è registrata, al momento della rilevazione iniziale, nella valuta funzionale applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio a pronti tra la valuta funzionale e la valuta estera in vigore alla data dell’operazione.

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472 Relazioni e Bilanci 2016

13.3 Criteri di valutazione

A ogni data di riferimento del bilancio:(a) gli elementi monetari27 in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura;(b) gli elementi non monetari28 che sono valutati al costo storico in valuta estera sono convertiti usando il tasso di cambio in essere alla

data dell’operazione; (c) gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono convertiti utilizzando i tassi di cambio alla data in

cui il fair value è determinato.

Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi differenti da quelli ai quali erano stati convertiti al momento della rilevazione iniziale durante l’esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto economico dell’esercizio in cui hanno origine.Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario che fa parte di un investimento netto in una gestione estera di un’impresa che redige il bilancio sono rilevate nel conto economico del bilancio individuale dell’impresa che redige il bilancio o del bilancio individuale della gestione estera.

Quando un utile o una perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita è rilevato direttamente nel patrimonio netto. Viceversa, quando un utile o una perdita di un elemento non monetario è rilevato nel conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita è rilevata nel conto economico.

14. Altre informazioni

- Azioni proprieLe azioni proprie in portafoglio sono dedotte dal patrimonio netto. Nessun utile o perdita derivante da acquisto, vendita, emissione o cancellazione di azioni proprie viene iscritto al conto economico. Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti da tali transazioni sono registrate tra le riserve del patrimonio netto.

- Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegniGli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessi all’assunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono determinati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti.Tali accantonamenti sono rilevati nella voce 100 “Altre passività” in contropartita alla voce di conto economico 130d “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”.

- Benefici ai dipendenti

DefinizioneSi definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall’azienda in cambio dell’attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividono tra:

• benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro) che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa;

• benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro;

• benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro;

• altri benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi dal temine dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto la relativa attività lavorativa.

Trattamento di Fine Rapporto e fondi a prestazione definita

Criteri di iscrizioneA seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 configurano un “piano a contribuzione definita”. L’onere relativo alle quote è determinato sulla base dei contributi dovuti senza applicazione di alcuna metodologia di natura attuariale.Diversamente, il trattamento di fine rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006 continua a configurare un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” della serie “piano a benefici definiti” e, come tale, richiede la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa. L’importo contabilizzato come passività è pari a:(a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio;(b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto;(c) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio del piano.

Criteri di valutazioneGli “Utili/perdite attuariali”, rilevati in apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, comprendono gli effetti di aggiustamenti derivanti dalla riformulazione di precedenti ipotesi attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse ipotesi.

27 Si definiscono “monetari” gli elementi rappresentati da importi determinati di valuta ovvero da attività e passività che devono essere incassate o pagate per un importo determinato di valuta. La caratteristica di un elemento monetario è quindi il diritto a ricevere o un’obbligazione a pagare un numero fisso o determinabile di unità di valuta.

28 Vedasi, a contrario, quanto detto per gli elementi “monetari”.

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473Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

Ai fini dell’attualizzazione viene utilizzato il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che considera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unità addizionale di TFR misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale. Tale unità addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal momento dell’assunzione alla data attesa della liquidazione. L’applicazione di tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso utilizzato ai fini dell’attualizzazione è determinato, con riferimento ai tassi di mercato rilevati alla data di bilancio di “high quality corporate bonds” ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto.

Stock Option/Stock GrantingSi definiscono piani di stock option/stock granting i piani di remunerazione del personale ove la prestazione di un’attività da parte di un dipendente o di un terzo viene remunerata tramite strumenti rappresentativi di capitale (incluse opzioni su azioni).Il costo di tali operazioni è valutato al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è imputato nella voce di conto economico “150 Spese Amministrative a) spese per il personale” in quote costanti lungo il periodo di cui alle condizioni di maturazione del piano. Il fair value determinato è riferito agli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla data di assegnazione e tiene conto dei prezzi di mercato, se disponibili, dei termini e delle condizioni in base ai quali tali strumenti sono stati assegnati.

- Informativa di SettoreCon il termine informativa di settore si definisce la modalità di rappresentazione dell’informativa economico finanziaria dell’azienda per settore operativo. Nel presente documento non viene fornita evidenza dell’informativa di settore in quanto il bilancio separato di UBI Banca è pubblicato congiuntamente al bilancio consolidato del Gruppo UBI Banca che riporta tale informativa a livello di gruppo.

- RicaviDefinizione I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria dell’impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall’apporto degli azionisti.

Criteri di iscrizioneI ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente stimati.

Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

• l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato;

• è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione affluiranno alla società;

• lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento del bilancio può essere attendibilmente misurato;

• i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente calcolati.

I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell’operazione.I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dalla società. Tuttavia quando la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non è più probabile, è rilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato.

I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni della società che generano interessi o dividendi sono rilevati quando:

• è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dall’impresa;

• l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato.

Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene. In particolare:

• gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o altre differenze tra il valore contabile iniziale per un titolo e il suo valore alla scadenza. Le componenti negative di reddito maturate su attività finanziarie sono rilevate alla voce “Interessi passivi e oneri assimilati”; le componenti economiche positive maturate su passività finanziarie sono rilevate alla voce “Interessi attivi e proventi assimilati”;

• gli interessi di mora sono contabilizzati nella voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” per la parte ritenuta recuperabile.

I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.

Gli eventuali costi o ricavi derivanti dalla compravendita di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra corrispettivo pagato o incassato della transazione ed il fair value dello strumento sono iscritti a conto economico in sede di iscrizione dello strumento finanziario solamente quando il fair value è determinato:

• facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili del medesimo strumento;

• attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti da mercati osservabili.

- CostiI costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel conto economico. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la definizione del quale si rinvia al paragrafo “Crediti e Finanziamenti”. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.

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474 Relazioni e Bilanci 2016

A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

Le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo IASB nel 2008 permettono, successivamente all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per la vendita”.Nella tabella seguente sono riportati, il valore di bilancio ed il fair value al 31 dicembre 2016 delle attività oggetto di riclassificazione nel secondo semestre 2016. Sono inoltre riportate le componenti reddituali relative a tali attività, distinguendo fra quelle che si sarebbero registrate se il trasferimento non fosse stato effettuato e quelle effettivamente registrate, nel conto economico o nel patrimonio netto.Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle “valutative” e le “altre”, queste ultime comprensive degli interessi generati dalle attività trasferite.L’effetto netto che si sarebbe quindi rilevato a conto economico o nel patrimonio 2016 se non si fosse proceduto alle riclassificazioni sarebbe stato positivo per 669 migliaia di euro, mentre quello effettivamente rilevato è stato positivo per 905 migliaia di euro.

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività complessiva

Tipologia di strumento finanziario

Portafoglio di provenienza

Portafoglio di destinazione

Valore contabile Fair Value

Componenti reddituali in assenza del trasferimento (ante imposte)

Componenti reddituali registrate nell'esercizio (ante imposte)

Valutative Altre Valutative Altre

A. Titoli di debito 3.916.341 3.915.985 (1.302) 1.971 - 905

Attività finanziarie disponibili

per la venditaAttività detenute

sino alla scadenza 3.916.341 3.915.985 (1.302) 1.971 - 905

Totale 3.916.341 3.915.985 (1.302) 1.971 - 905

Si precisa che le componenti reddituali delle attività trasferite nel portafoglio “Attività detenute sino alla scadenza” sono relative a titoli di debito emessi dallo Stato Italiano.

A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento

Tipologia di strumento finanziario

Portafoglio di provenienza

Portafoglio di destinazione

Plus/Minusvalenze in conto economico

Plus/minusvalenze nel patrimonio netto

31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2015

A. Titoli di debito 36.611 (37.425) (46.957) (39.017)

Attività finanziarie disponibili per la

venditaAttività detenute

sino alla scadenza 36.611 (37.425) (46.957) (39.017)

Totale 36.611 (37.425) (46.957) (39.017)

A.3.3 Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazioneNon si segnalano trasferimenti di attività finanziarie detenute per la negoziazione.

A.3.4 Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate

Descrizione titoloTasso Interesse

effettivoFlusssi finanziari in

conto interessiFlussi finanziari in

conto capitale

Btp scadenza novembre 2023 9% 0,98% 267.750 425.000

Btp scadenza novembre 2022 5,5% 0,86% 363.000 1.100.000

Btp scadenza settembre 2022 1,45% 0,77% 157.470 1.810.000

A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativaL’IFRS 13 – “Fair Value Measurement” definisce il fairvalue come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore si configura quindi come un c.d. “exitprice” che riflette le caratteristiche proprie dell’attività o della passività oggetto di valutazione che sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. marketparticipantview). La valutazione al fairvalue si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i partecipanti al mercato, dove, per mercato si intende:

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475Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

• il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per l’attività o la passività in questione al quale la Banca ha accesso;

• o, in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è possibile ottenere il prezzo più alto per la vendita di un’attività o il prezzo di acquisto più basso per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi di trasporto.

Con l’intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l’IFRS 13 statuisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value. Tale classificazione ha l’obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all’utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione delle attività e passività.

La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine, tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1.

Fair value determinato sulla base di input di livello1Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per lo strumento finanziario, ai quali l’entità può accedere alla data di valutazione dello strumento. L’esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del fair value e pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo valutativo.

Ai sensi dell’IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un’attività/passività è tale da garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione.

In particolare sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS) e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato. Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di riferimento rilevato all’ultimo giorno lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è rappresentato dal prezzo dell’ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne.

Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati, exchange trade fund, fondi immobiliari quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione oppure, nel caso di quote di OICR, Fondi Comuni, SICAV e Hedge Funds, dal NAV (Net Asset Value) ufficiale se ritenuto rappresentativo secondo policy interne. Fair value determinato sulla base di input di livello 2Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato mediante l’utilizzo di prezzi rilevati su mercati non attivi oppure tramite modelli valutativi che adottano input di mercato.

La valutazione viene effettuata attraverso l’utilizzo di parametri che siano osservabili, direttamente o indirettamente, quali ad esempio:

• prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;

• parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità.

In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede un’incidenza marginale di input non osservabili in quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo utilizzate replicano quotazioni presenti su mercati attivi.

Sono inclusi nel livello 2:

• derivati OTC;

• titoli di capitale;

• titoli obbligazionari;

• quote di fondi (es. fondi di Private Equity)29. Le attività e passività valutate al costo o al costo ammortizzato per cui il fair value viene fornito in nota integrativa solo ai fini di informativa, sono classificate nel livello 2 solo se gli input non osservabili non influenzano in maniera significativa gli esiti valutativi. Diversamente sono classificate nel livello 3.

Fair value determinato sulla base di input di livello 3La valutazione viene determinata attraverso l’impiego di input significativi non desumibili dal mercato che pertanto comportano l’adozione di stime ed assunzioni interne.

Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value:

• derivati OTC

• titoli di capitale valutati:a. con utilizzo di significativi input non osservabili;b. attraverso metodi basati sull’analisi dei fondamentali della società partecipata;c. al costo.

• gli Hedge Funds, per i quali si è tenuto in considerazione oltre ai NAV ufficiali il rischio di liquidità e/o di controparte;

• opzioni con sottostante partecipazioni finanziarie;

• titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti. Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall’utilizzo di parametri di mercato significativamente rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello strumento oggetto di valutazione.

29 Per i quali il fair value è rappresentato dal NAV.

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476 Relazioni e Bilanci 2016

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzatiNel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input utilizzati ai fini della determinazione del fair value per quanto riguarda le attività e passività oggetto di valutazione al fair value in bilancio e quelle per le quali il fair value viene fornito solo ai fini di informativa.

Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value

Derivati OTCLa metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l’utilizzo di modelli a formula chiusa. In particolare, i principali modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono: Black Yield, Black Fwd, Black Swap Yield, Cox Fwd, Trinomial, Lnormal, Normal e CMS Convexity Analytical. Gli strumenti derivati non gestiti negli applicativi target, riferibili a strumenti posti a copertura di alcune tipologie di opzioni implicite nei prestiti obbligazionari strutturati emessi, vengono valutati con modelli interni (modelli stocastici con simulazioni MonteCarlo).I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono soggetti a verifiche periodiche volte a valutarne la consistenza nel tempo.

I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro disponibilità, in:

• prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o sulle principali piattaforme di data providing;

• parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur non quotati su un mercato ufficiale, sono prontamente disponibili presso circuiti di info providing, attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi broker/market maker.

Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati OTC le curve di tasso e le volatilità dei Cap&Floor delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), i principali tassi di cambio con le relative volatilità e gli FX swap point. Come successivamente meglio dettagliato, il fair value di alcune tipologie di derivati OTC tiene conto della rischiosità della controparte; il calcolo di questa componente avviene tramite l’utilizzo delle probabilità di default e della percentuale di recupero dei crediti della controparte.

Con riferimento al rischio di credito, si segnala che la prassi di mercato si è orientata verso l’adozione di due misure in grado di cogliere e imputare a fair value gli impatti generati da eventuali variazioni nel merito creditizio delle controparti: il Credit Value Adjustment (non-performance risk della controparte) e il Debt Value Adjustment (non-performance risk proprio).L’approccio adottato dal Gruppo per il calcolo di queste misure, definito “metodologia spreaded curve”, prevede l’utilizzo di curve con spread di credito per il calcolo delle due componenti. In particolare sono previsti i seguenti passaggi:

• stima dei flussi futuri del derivato OTC utilizzando le curve riskfree. Il flusso netto così calcolato viene poi scontato utilizzando le curve di credito delle controparti (in caso di flussi positivi) o la curva di credito di UBI Banca (in caso di flussi negativi) descritte nei punti successivi;

• creazione della curva “rettificata” per la controparte, ottenuta applicando alla curva di discountingriskfree, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento;

• creazione della curva “rettificata” per UBI Banca, ottenuta applicando alla curva di discountingriskfree, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento.

La metodologia implementata dal Gruppo si applica ai derivati OTC presenti nei portafogli del Gruppo, stipulati con controparti esterne e per i quali non siano presenti accordi di CSA con marginazione giornaliera o settimanale completa.

Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value dei derivati OTC viene classificato nel livello 2 della gerarchia fatta eccezione per quei derivati dove il CVA (stimato internamente) risulti rilevante ai fini della determinazione del fair value; per tali strumenti il fair value è classificato nel livello 3 della gerarchia. La policy del Gruppo UBI Banca prevede, per le opzioni su partecipazione, la valorizzazione del fair value tenendo conto della probabilità di esercizio stante la natura peculiare delle opzioni in parola. Il fair value così determinato risulta classificato nel livello 3 della gerarchia.

Titoli di capitalePer quanto concerne i metodi di valutazione da utilizzare per la determinazione del fair value dei titoli di capitale non quotati su un mercato attivo, il Gruppo UBI ha individuato il seguente ordine gerarchico di tecniche di valutazione: 1) Metodo delle transazioni dirette;2) Metodo delle transazioni comparabili;3) Metodo dei multipli di borsa;4) Metodi finanziari e reddituali;5) Metodi patrimoniali.Per la valutazione dei titoli di capitale si procede valutando l’applicabilità dei metodi nell’ordine sopra esposto. In ultima istanza, nell’impossibilità di utilizzare le predette tecniche, tali titoli sono valutati al costo. Si forniscono di seguito le caratteristiche delle tecniche valutative utilizzate al 31 dicembre 2016.

Metodo delle transazioni diretteL’applicazione del metodo delle transazioni dirette comporta l’applicazione della valorizzazione implicita derivante dalla più recente transazione significativa registrata su quote del capitale sociale della partecipata. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia.

Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35%. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia.

Metodo delle transazioni comparabili L’applicazione del metodo delle transazioni comparabili comporta l’analisi delle operazioni di acquisto di quote di aziende con caratteristiche economico-patrimoniali omogenee a quelle della partecipata e successivamente la determinazione del multiplo implicito

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espresso dal prezzo della transazione. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35% per riflettere la mancanza di poteri all’interno della partecipata. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia.

Metodo dei multipli di BorsaTale metodo consente di valutare una società in base ai dati derivanti dalle quotazioni di società comparabili (in termini di fatturato, patrimonio netto, leverage), rilevate, sul mercato azionario di riferimento, in periodo compreso tra gli ultimi 30 giorni e l’ultimo anno a partire dalla data di riferimento della valutazione, attraverso l’elaborazione dei moltiplicatori più significativi (multipli di Borsa) risultanti dal rapporto esistente tra il valore che il mercato azionario attribuisce a queste società ed i loro indicatori economico-patrimoniali ritenuti maggiormente significativi. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia.

Nel caso, non infrequente, in cui si presenti la necessità di rettificare le valutazioni ottenute applicando il metodo dei multipli di Borsa per considerare possibili differenze nella comparabilità delle società utilizzate e nelle liquidità dei titoli oggetto di valutazione, il valore pro quota del capitale economico aziendale viene generalmente abbattuto in misura variabile tra il 10% e il 40% per riflettere, ad esempio, la limitata liquidabilità dell’investimento e/o le significative differenze dimensionali tra la partecipata e le società inserite nel campione Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia.

Metodi patrimonialiI metodi patrimoniali forniscono una determinazione del fair value della partecipata a partire dal dato patrimoniale di bilancio, rettificato alla luce delle plusvalenze e minusvalenze implicite nell’attivo e nel passivo della partecipata e dell’eventuale valorizzazione delle componenti immateriali. Il fair value determinato dall’utilizzo di tali metodi, basandosi su input non osservabili, è classificato nel livello 3 della gerarchia.

Titoli obbligazionari La procedura di stima del fairvalue adottata dal Gruppo UBI Banca per i titoli obbligazionari prevede l’utilizzo di un modello valutativo specifico, ildiscountedcashflowmodel. Il processo di valutazione in oggetto è sintetizzabile nei seguenti step operativi:

• stima dei flussi di cassa pagati dal titolo, sia per quanto riguarda la parte interessi che il rimborso del capitale;

• stima di uno spread rappresentativo del merito creditizio dell'emittente del titolo;

• stima di uno spread rappresentativo dell'illiquidità del titolo al fine di tener conto della scarsa liquidità che caratterizza il pricing di un titolo non contribuito.

Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value così determinato viene classificato nel livello 2 della gerarchia fatta eccezione per quei titoli dove la componente dello spread rappresentativo dell’illiquidità risulti essere rilevante ai fini della determinazione del fair value e per alcuni titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti che sono classificati nel livello 3 della gerarchia.

Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei titoli obbligazionari le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), gli spread di credito degli emittenti di cui si sta valutando il titolo (desunti da titoli quotati su mercati considerati attivi) e uno spread rappresentativo dell’illiquidità del titolo valutato, calcolato in ragione dello spread di credito dell’emittente.

Quote di fondi di Private EquityIl fair value delle quote di Fondi di Private Equity è determinato partendo dall'ultimo NAV disponibile e considerando le varie comunicazioni ricevute dal Fondo (es. rimborsi, distribuzioni di dividendi), dalla data dell’ultimo NAV disponibile alla data di valutazione ed eventualmente rettificando il NAV per tenere in considerazione situazioni di particolare rischio e nonperformance associato all’investimento.

Quote di Hedge FundsIl fair value delle quote di Hedge Funds classificate nel livello 3 della gerarchia viene determinato partendo dal NAV ufficiale ed è rettificato con una percentuale pari ad almeno il 20% per tenere conto dei rischi di liquidità e/o di controparte.

Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa

CreditiLa determinazione del fair value per i crediti verso la clientela, elaborato ai fini della presentazione dell’informativa della nota integrativa, avviene mediante l’utilizzo di tecniche valutative fatta eccezione per quei crediti per i quali il valore contabile è ritenuto essere un’adeguata rappresentazione del fair value quali, ad esempio, i finanziamenti in default, le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma) e i finanziamenti con scadenza inferiore all’anno, classificati per tale motivo nel livello 3 della gerarchia.

La metodologia adottata dal Gruppo UBI per la stima del fair value dei crediti prevede l'attualizzazione dei cash flow, intesi come somma di capitale e interessi derivanti dalle diverse scadenze del piano di ammortamento, ridotti per la componente di perdita attesa e scontati a un tasso che incorpora la componente risk free e uno spread rappresentativo del costo del capitale e del funding.

Sono in particolare utilizzati i seguenti input:

• discount rate base, riconducibile alla curva dei tassi Euribor;

• rischio di default e della potenziale perdita, attesa e inattesa, riscontrabile sullo specifico credito durante l’intera vita del finanziamento. Tali dimensioni vengono rappresentate dai parametri interni di misurazione del rischio di credito quali il Rating, la PD e la LGD differenziati per segmento di clientela. La PD associata a ciascun rating è su base pluriennale. Infine, per la componente di perdita inattesa si tiene conto del costo del capitale del Gruppo;

• componenti di funding del Gruppo UBI. Tali componenti sono riconducibili al costo medio di finanziamento sostenuto dal Gruppo per gli ambiti Wholesale, Retail e Covered Bond con cap a 10 anni.

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478 Relazioni e Bilanci 2016

Ai fini dell’individuazione del corretto livello gerarchico del fair value ottenuto tramite la predetta tecnica di valutazione, deve essere opportunamente valutato il livello di significatività degli input non osservabili utilizzati. A tal proposito, il fair value risultante dall’applicazione della metodologia sopra descritta viene confrontato con un’elaborazione “benchmark” che adotta una curva di sconto composta da dati osservabili di mercato. Se dal confronto il fair value si discosta in maniera significativa dalla succitata elaborazione “benchmark” il fair value viene classificato nel livello 3; diversamente si provvede a classificare il fair value nel livello 2.

Il fair value dei crediti verso banche viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le operazioni per cassa a scadenza con orizzonte temporale superiore all’anno. La metodologia adottata prevede la determinazione del Net Present Value dei flussi finanziari di tali strumenti sulla base di un tasso corrente di mercato per operazioni di pari durata e inclusivo degli elementi di rischio impliciti nell’operazione; basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento, tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia.

Per le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma), per eventuali crediti in default e per operazioni con scadenza inferiore all’anno, il valore contabile è ritenuto un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia.

Attività materiali detenute a scopo di investimentoAi fini della determinazione del fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento viene fatto riferimento al valore di mercato, prevalentemente determinato attraverso perizie esterne, inteso come il miglior prezzo al quale la vendita di un bene immobile potrà ragionevolmente ritenersi come incondizionatamente conclusa contro corrispettivo in denaro, alla data della valutazione, tra controparti indipendenti. Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti metodi:

• metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali. Le quotazioni ricavate sono sottoposte a rettifiche volte a recepire le particolari caratteristiche del cespite; in particolare il valore attribuito al bene tiene conto dell’ubicazione, dell’accessibilità, della qualità e dell’eventuale presenza di elementi di unicità;

• metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato; tale metodo si basa sull’esistenza di una relazione diretta tra il valore di un bene e il reddito che il bene stesso è in grado di generare. Ai fini dell’individuazione del reddito, viene fatto generalmente riferimento al reddito medio ordinario lordo annuo calcolato riferendosi alla complessiva superficie lorda commerciale.

I metodi di cui sopra vengono eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamente mediati.

Con riferimento ai terreni, la metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del valore di mercato attribuibile ai medesimi è basata sull’analisi della localizzazione dell’immobile, tenuto conto della tipologia costruttiva, dello stato di conservazione e del costo di ricostruzione a nuovo dell’intero immobile.

I fair value così determinati vengono classificati nel livello 3 della gerarchia per l’assenza nel mercato italiano di indici di riferimento che possano confortare l’affidabilità della valutazione, aspetto che non consente di considerare gli input utilizzati come di livello 2.

Debiti Il fair value dei debiti verso banche e clientela viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le passività con scadenza superiore all’anno. La valutazione viene effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri scontati con un tasso di interesse che incorpora la componente relativa al proprio rischio di credito; basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia.

Nel caso di passività con scadenza inferiore all’anno o indeterminata, il valore contabile di iscrizione può essere considerato un’adeguata approssimazione del fairvalue, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia.Tale classificazione viene adottata anche per l’indebitamento con la Banca Centrale Europea.

Titoli emessi Trattandosi di passività emesse detenute nell’attivo di soggetti terzi, le tecniche valutative utilizzate sono sviluppate dal punto di vista del market participant che detiene i titoli di debito nel proprio attivo. Nel caso specifico le componenti di cui si tiene conto sono le seguenti:

• il valore temporale del denaro, misurato dalla curva dei tassi riskfree;

• il rischio di inadempimento alle proprie obbligazioni, misurato dal proprio spread di credito.

Gli input utilizzati ai fini della misurazione del fair value includono le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF) e gli spread di emissione di UBI Banca, rilevabili dalle condizioni di raccolta riscontrabili alla data di reporting, distinti per tipologia di controparte cui il titolo emesso è destinato.

Gli input utilizzati sono osservabili e comportano la classificazione nel livello 2 della gerarchia ad eccezione dei casi in cui non siano disponibili spread di emissione di UBI Banca, aspetto che comporta una stima interna dei medesimi e una classificazione dei titoli nel livello 3 della gerarchia, e dei titoli obbligazionari emessi dalla banca collegati a finanziamenti concessi alla clientela, il cui Fair Value è determinato con gli stessi parametri del credito; in tal caso entrambi gli strumenti sono classificati nel livello 3 della gerarchia.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioniIl Gruppo UBI si è dotato di specifiche policy per la determinazione delle valutazioni al fair value che hanno trovato formalizzazione in appositi regolamenti oggetto di approvazione da parte dei compenti Organi aziendali. Tali policy hanno la finalità di garantire un’applicazione corretta e coerente nel tempo delle previsioni dell’IFRS 13.

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479Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

Si riporta di seguito l’analisi di sensitività relativa ai titoli di capitale la cui valutazione al fair value è classificata nel livello 3 della gerarchia a seguito dell’utilizzo di significativi input non osservabili.Tale analisi è stata condotta sviluppando, sugli input in parola, uno “stress test” che tiene conto del valore minimo e massimo che tali parametri possono assumere esplicitato, per ogni tecnica di valutazione utilizzata, nel precedente paragrafo A.4.1 “Livelli di fair value 2 e 3”.Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio AFS per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, effettuare un’analisi di sensitività, in caso di utilizzo del valore di rettifica massimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un minor valore lordo della riserva da valutazione per euro 4,3 milioni senza l’emersione di ulteriori situazioni di impairment; diversamente in caso di utilizzo del valore di rettifica minimo si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore lordo della riserva da valutazione per euro 3,3 milioni.Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio FVO per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, effettuare l’analisi di sensitività in caso di utilizzo del valore di rettifica minimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore della voce di conto economico 110 ”Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fairvalue” per euro 2,1 milioni; l’utilizzo del valore massimo di rettifica non comporterebbe, al contrario, impatti.

Con riferimento agli altri strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value (derivati OTC, hedge funds, titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti e opzioni su partecipazioni), non viene prodotta l’analisi di sensitività perché le modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in merito agli input non osservabili utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti.

A.4.3 Gerarchia del fair valueCon riferimento alle attività e passività oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente, la classificazione nel corretto livello di gerarchia del fair value viene effettuata facendo riferimento alle regole e metodologie previste nei regolamenti aziendali. Eventuali trasferimenti ad un diverso livello di gerarchia sono identificati con periodicità mensile. Si rileva, a titolo esemplificativo, come tali trasferimenti possono derivare dalla “scomparsa” del mercato attivo di quotazione o dall’utilizzo di un diverso metodo di valutazione in precedenza non applicabile.

A.4.4 Altre informazioniNon sono presenti all’interno del Gruppo UBI situazioni in cui il massimo e migliore utilizzo di un’attività non finanziaria differisce dal suo utilizzo corrente.Non si riscontrano inoltre situazioni in cui attività e passività finanziarie gestite su base netta relativamente ai rischi di mercato o al rischio di credito sono oggetto di valutazioni al fair value sulla base del prezzo che si percepirebbe dalla vendita di una posizione netta lunga o dal trasferimento di una posizione netta corta.

Informativa di natura quantitativaA.4.5 Gerarchia del fair valueA.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.

Attività/Passività misurate al fair value 31.12.2016 31.12.2015

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 113.277 683.159 11.645 470.999 612.464 4.799

2. Attività finanziarie valutate al fair value 117.500 3.000 67.949 120.782 3.000 72.252 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.052.778 183.045 211.669 14.855.619 347.987 153.965 4. Derivati di copertura - 433.489 - - 592.046 363 5. Attività materiali - - - - - - 6. Attività immateriali - - - - - - Totale 9.283.555 1.302.693 291.263 15.447.400 1.555.497 231.379 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 76 881.896 9 7 608.582 11 2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - - 3. Derivati di copertura - 177.913 287 - 700.871 - Totale 76 1.059.809 296 7 1.309.453 11

Nella Relazione sulla Gestione e nelle tabelle di Nota Integrativa sono riportate le principali informazioni relative alle consistenze ed alle movimentazioni delle esposizioni rispetto all’esercizio precedente; di seguito si fornisce un dettaglio circa le principali consistenze del Livello 3:

Attività finanziarie di negoziazione:Principalmente derivati di negoziazione per 11,5 milioni di euro; tali derivati sono classificati a livello 3 in quanto la valutazione del rischio di credito di controparte è risultato superiore alle soglie identificate dalla Policy della Banca.

Attività finanziarie valutate al fair value:Immobiliare Mirasole Spa per 41,8 milioni di euro;Humanitas Spa per 20,5 milioni di euro;E.C.A.S. Spa per 2,8 milioni di euro;Car Testing Srl per 1,7 milioni di euro.

Attività finanziarie disponibili per la vendita, principalmente:Fondo Atlante 65,5 per milioni di euro;Azioni Società Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio Spa per 51,9 milioni di euro;

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480 Relazioni e Bilanci 2016

Azioni Istituto Centrale Banche Popolari Italiane Spa per 21,6 milioni di euro;Azioni Banca d’Italia Spa per 19 milioni di euro;Azioni Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 8 milioni di euro;Attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario – Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena per 2,8 milioni di euro.

L’impatto del CVA e del DVA sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati risulta rispettivamente pari a 10,424 milioni di euro e 83 mila euro.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Attività finanziarie valutate al fair value

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Derivati di copertura

Attività materiali

Attività immateriali

1. Esistenze iniziali 4.799 72.252 153.965 363 - - 2. Aumenti 8.948 2.863 164.534 - - - 2.1. Acquisti - 873 123.831 - - - 2.2. Profitti imputati a: 323 1.739 8.710 - - - 2.2.1. Conto Economico 323 1.739 7.737 - - - - di cui plusvalenze - 1.708 - - - - 2.2.2. Patrimonio netto X X 973 - - - 2.3. Trasferimenti da altri livelli 890 - - - - - 2.4. Altre variazioni in aumento 7.735 251 31.993 - - - - di cui operazioni di aggregazione

aziendale 7.715 - 26.975 3. Diminuzioni (2.102) (7.166) (106.830) (363) - - 3.1.Vendite - - (5.201) - - - 3.2. Rimborsi (205) (37) - - - - 3.3. Perdite imputate a: (1.807) (7.005) (88.879) (363) - - 3.3.1. Conto Economico (1.807) (7.005) (88.295) (363) - - - di cui minusvalenza (1.625) (7.001) (88.284) (363) - - 3.3.2. Patrimonio netto X X (584) - - - 3.4. Trasferimenti ad altri livelli (90) - (4.925) - - - 3.5. Altre variazioni in diminuzione - (124) (7.825) - - - 4. Rimanenze finali 11.645 67.949 211.669 - - -

Le principali voci di movimentazione riguardano:

Attività finanziare di negoziazione:I movimenti più significativi in aumento si riferiscono a derivati OTC stipulati con clientela, rivenienti dalla fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria Spa e di Banca Regionale Europea Spa (per 7,7 milioni di euro) e al trasferimento a livello 3 dei derivati (0,9 milioni di euro) per i quali la valutazione del rischio di credito controparte è risultato superiore alle soglie identificate dalla Policy della Banca.

I profitti registrati a conto economico si riferiscono principalmente ad un rimborso dell’Hedge Fund Fairfield (205 mila euro) oggetto di svalutazione negli anni precedenti ed a chiusure di altre posizioni su derivati per 118 mila euro.

Le principali perdite registrate a conto economico si riferiscono a svalutazioni di Hedge Fund per 0,6 milioni di euro ed a contratti derivati per 1 milione di euro.

Attività finanziare valutate al fair value:L’importo di 1,7 milioni relativo alle plusvalenze a conto economico riguarda principalmente la valutazione dell'investimento in Immobiliare Mirasole Spa per 1,2 milioni di euro.

Le minusvalenze registrate a conto economico riguardano sostanzialmente la svalutazione delle posizioni su Hedge Fund per 5,5 milioni di euro e della partecipazione CAR TESTING per 1,3 milioni di euro.

Attività finanziare disponibili per la vendita:Fra le movimentazioni in aumento si evidenziano le sottoscrizioni del FONDO ATLANTE per 119,1 milioni di euro e le attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario – Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena per 3,7 milioni di euro.

I profitti più rilevanti riguardano:Istituto Centrale delle Banche Popolari (earn out correlato alla di cessione di VISA Europe) per 7,3 milioni di euro e la valutazione a fair value delle quote detenute nella società SACBO Spa per 916 mila euro.

Tra le altre variazioni in aumento sono inclusi 3,9 milioni euro circa di Strumenti Finanziari Partecipativi derivanti dalla ristrutturazione di posizioni creditizie.Inoltre sono ricompresi titoli di Stato rivenienti dall’operazione di fusione per incorporazione delle banche del gruppo già citata per 27 milioni di euro.Fra le movimentazioni in diminuzione si segnalano le vendite di VISA Europe per 3,3 milioni di euro e di Banca Emilveneta per 1,5 milioni di euro.

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481Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili

Tra le perdite imputate a conto economico per 88,3 milioni di euro si riferiscono principalmente alla svalutazione del Fondo Atlante (53,6 milioni di euro), all’impairment delle attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario – Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena (0,9 milioni di euro), nonché al sostanziale azzeramento del rischio di credito residuo legato a strumenti finanziari rivenienti da posizioni di credito deteriorato.

Per quanto riguarda il trasferimento ad altri livelli si segnala il possesso azionario in Capital For Progress Spa passato, a seguito della quotazione del titolo stesso, a livello 1, per 4,9 milioni di euro.

Derivati di copertura di livello 3La movimentazione in diminuzione rappresenta la variazione negativa di fair value di un derivato di copertura di un finanziamento in valuta AED che nell’esercizio precedente presentava un valore positivo.

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3)

Passività finanziarie detenute per la negoziazione

Passività finanziarie valutate al fair value

Derivatidi copertura

1. Esistenze iniziali 11 - -

2. Aumenti 16 - -

2.1. Emissioni - - -

2.2. Perdite imputate a:

2.2.1. Conto Economico - - -

- di cui minusvalenze - - -

2.2.2. Patrimonio Netto X X -

2.3. Trasferimenti da altri livelli 8 - -

2.4. Altre variazioni in aumento 8 - -

3. Diminuzioni (18) - -

3.1. Rimborsi - - -

3.2. Riacquisti - - -

3.3. Profitti imputati a: (1)

3.3.1. Conto Economico (1) - -

- di cui plusvalenze - - -

3.3.2. Patrimonio Netto X X -

3.4. Trasferimento ad altri livelli (17) - -

3.5. Altre variazioni in diminuzione - - -

4. Rimanenze finali 9 - -

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.

Attività/Passività finanziarie misurate al fair value 31.12.2016 31.12.2015

VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3

1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 7.327.544 7.440.786 - - 3.494.547 3.599.957 - -

2. Crediti verso banche 12.254.559 - 8.824.517 3.394.442 15.489.215 - 6.389.249 9.091.175

3. Crediti verso clientela 37.111.384 - 12.021.976 25.661.894 21.901.390 - 4.530.784 17.676.016

4. Attività materiali detenute a scopo di investimento 486.476 - - 659.958 496.433 - - 665.869

5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 2.657 - - - 2.032 - - -

Totale 57.182.620 7.440.786 20.846.493 29.716.294 41.383.617 3.599.957 10.920.033 27.433.060

1. Debiti verso banche 21.415.235 - - 21.430.221 15.845.354 - - 15.805.892

2. Debiti verso clientela 16.247.370 - - 16.248.705 7.357.586 - - 7.357.688

3. Titoli in circolazione 30.567.375 15.069.835 4.619.524 11.342.591 36.265.240 15.426.790 21.404.087 -

4. Passività associate ad attività in via di dismissione - - - - - - - -

Totale 68.229.980 15.069.835 4.619.524 49.021.517 59.468.180 15.426.790 21.404.087 23.163.580

A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”

L’informativa fa riferimento al paragrafo 43 dello IAS 39 che tratta le eventuali differenze tra il prezzo della transazione ed il valore ottenuto attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione, che emergono al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non sono rilevate immediatamente a Conto Economico, in base a quanto previsto dal paragrafo AG76 del citato principio.Laddove si dovesse presentare tale fattispecie devono essere indicate le politiche contabili adottate dalla banca per imputare a Conto Economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze così determinate.UBI Banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo di acquisto ed il valore dello strumento ottenuto attraverso tecniche di valutazione interna.

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482 Relazioni e Bilanci 2016

Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

ATTIVO

SEZIONE 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 101.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31.12.2016 31.12.2015

a) Cassa 204.188 138.226

b) Depositi liberi presso Banche Centrali - -

Totale 204.188 138.226

La consistenza delle disponibilità liquide in cassa è relativa all’attività, accentrata presso la Capogruppo, del servizio di cassa centrale per tutte le Banche del Gruppo, nonché alla giacenza di cassa delle filiali acquisite con le fusioni della Banca Regionale Europea e della Banca Popolare Commercio Industria.

SEZIONE 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 202.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci / Valori 31.12.2016 31.12.2015

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito 106.822 6 100 465.497 3 100

1.1 Titoli strutturati 1.697 3 100 1.714 1 100

1.2 Altri titoli di debito 105.125 3 - 463.783 2 -

2. Titoli di capitale 4.918 - 2 4.580 - -

3. Quote di O.I.C.R 280 - - 275 - 581

4. Finanziamenti - - - - - -

4.1. Pronti contro termine - - - - - -

4.2 Altri - - - - - -

Totale A 112.020 6 102 470.352 3 681

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari: 1.257 683.153 11.543 647 612.461 4.118

1.1 di negoziazione 1.257 683.153 11.543 647 612.461 4.118

1.2. connessi con la fairvalueoption - - - - - -

1.3 altri - - - - - -

2. Derivati creditizi: - - - - - -

2.1 di negoziazione - - - - - -

2.2 connessi con la fairvalueoption - - - - - -

2.3 altri - - - - - -

Totale B 1.257 683.153 11.543 647 612.461 4.118

Totale (A+B) 113.277 683.159 11.645 470.999 612.464 4.799

I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti prevalentemente da IRS per 636,1 milioni di euro, da opzioni per 19,8 milioni di euro, da forward per 23,7 milioni di euro e da swap su Commodities per 3,4 milioni di euro.

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483Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti

Voci / Valori 31.12.2016 31.12.2015

A. ATTIVITÀ PER CASSA

1.Titoli di debito 106.928 465.600

a) Governi e Banche Centrali 105.126 463.782

b) Altri enti pubblici 1 -

c) Banche 1 2

d) Altri emittenti 1.800 1.816

2. Titoli di capitale 4.920 4.580

a) Banche - -

b) Altri emittenti: 4.920 4.580

- imprese di assicurazioni - -

- società finanziarie 820 609

- imprese non finanziarie 4.068 3.971

- altri 32 -

3. Quote di O.I.C.R. 280 856

4. Finanziamenti - -

a) Governi e Banche centrali - -

b) Altri enti pubblici - -

c) Banche - -

d) Altri soggetti - -

Totale A 112.128 471.036

B. STRUMENTI DERIVATI

a) Banche

-fairvalue 344.321 369.748

b) Clientela

-fairvalue 351.632 247.478

Totale B 695.953 617.226

Totale (A+B) 808.081 1.088.262

SEZIONE 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica

Voci / Valori 31.12.2016 31.12.2015

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito - - - - - -

1.1 Titoli strutturati - - - - - -

1.2 Altri titoli di debito - - - - - -

2. Titoli di capitale 1.555 3.000 67.949 1.700 3.000 66.852

3. Quote di O.I.C.R. 115.945 - - 119.082 - 5.400

4. Finanziamenti - - - - - -

4.1 Strutturati - - - - - -

4.2 Altri - - - - - -

Totale 117.500 3.000 67.949 120.782 3.000 72.252

Costo 117.088 2.481 84.941 117.088 2.481 83.907

Gli investimenti in quote di O.I.C.R. di cui al Livello 1 sono costituiti da quote di hedge fund gestite della società Tages Capital Sgr. La Banca ha classificato nei titoli di capitale livello 3 principalmente le interessenze partecipative detenute nell'ambito delle attività di merchant banking.

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484 Relazioni e Bilanci 2016

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

Voci / Valori 31.12.2016 31.12.2015

1.Titoli di debito - -

a) Governi e Banche Centrali - -

b) Altri enti pubblici - -

c) Banche - -

d) Altri emittenti - -

2. Titoli di capitale 72.504 71.552

a) Banche - -

b) Altri emittenti: 72.504 71.552

- imprese di assicurazioni - -

- società finanziarie 2.850 23.982

- imprese non finanziarie 69.654 47.570

- altri - -

3. Quote di O.I.C.R. 115.945 124.482

4. Finanziamenti - -

a) Governi e Banche centrali - -

b) Altri enti pubblici - -

c) Banche - -

d) Altri soggetti - -

Totale 188.449 196.034

SEZIONE 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 404.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Voci/Valori 31.12.2016 31.12.2015

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito 9.014.846 157.437 8.912 14.840.900 313.310 17.640

1.1 Titoli strutturati 307.439 157.437 8.912 168.669 313.310 17.640

1.2 Altri titoli di debito 8.707.407 - - 14.672.231 - -

2. Titoli di capitale 12.091 - 137.228 2.313 - 136.325

2.1 Valutati al fair value 12.091 - 111.722 2.313 - 107.083

2.2 Valutati al costo - - 25.506 - - 29.242

3. Quote di O.I.C.R. 25.841 25.608 65.529 12.406 34.677 -

4. Finanziamenti - - - - - -

Totale 9.052.778 183.045 211.669 14.855.619 347.987 153.965

La voce 1. Titoli di debito è composta da:

- investimenti in titoli di Stato Italiani per 5,7 miliardi, titoli di stato esteri per 2,5 miliardi, altre obbligazioni di primarie istituzioni bancarie, finanziarie e corporate nazionali e internazionali per 0,8 miliardi, classificati a livello 1;

- investimenti in obbligazioni di primari istituti bancari italiani per 157,4 milioni di euro, classificati a livello 2;- un titolo obbligazionario emesso da Sorgenia Spa per euro 8,9 milioni di euro, classificato a livello 3.

I titoli di capitale e le quote di OICR - livello 3: valutati al fair value si riferiscono principalmente ad investimenti nelle seguenti società:

Fondo Atlante per 65,5 milioni di euro;Azioni Società Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio Spa per 51,9 milioni di euro;Azioni Istituto Centrale Banche Popolari Italiane Spa per 21,6 milioni di euro;Azioni Banca d’Italia Spa per 19 milioni di euro;Attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario - Fondo Interbancario Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena per 2,8 milioni di euro.

Fra i titoli valutati al costo si evidenziano le Azioni Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 8 milioni di euro.

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485Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

Voci / Valori 31.12.2016 31.12.2015

1.Titoli di debito 9.181.195 15.171.850

a) Governi e Banche Centrali 8.225.171 14.320.938

b) Altri enti pubblici - -

c) Banche 325.008 262.488

d) Altri emittenti 631.016 588.424

2. Titoli di capitale 149.319 138.638

a) Banche 40.632 23.080

b) Altri emittenti: 108.687 115.558

- imprese di assicurazione 2.825 2.825

- società finanziarie 13.186 12.136

- imprese non finanziarie 92.425 100.346

- altri 251 251

3. Quote di O.I.C.R. 116.978 47.083

4. Finanziamenti - -

a) Governi e Banche centrali - -

b) Altri enti pubblici - -

c) Banche - -

d) Altri soggetti - -

Totale 9.447.492 15.357.571

4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica

Voci / Valori 31.12.2016 31.12.2015

1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value 8.542.745 12.530.669

a) rischio di tasso di interesse 8.542.745 12.530.669

b) rischio di prezzo - -

c) rischio di cambio - -

d) rischio di credito - -

e) più rischi - -

2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari - -

a) rischio di tasso di interesse - -

b) rischio di cambio - -

c) altro - -

Totale 8.542.745 12.530.669

Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite prevalentemente da titoli di Stato e da titoli di debito emessi da primari istituti di credito. La valutazione dei titoli in questione e dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto dell'attività di copertura.

SEZIONE 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 505.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica

31.12.2016 31.12.2015

Valore di bilancio

Fair valueValore di bilancio

Fair value

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito 7.327.544 7.440.786 - - 3.494.547 3.599.957 - - - strutturati - - - - - - - - - altri 7.327.544 7.440.786 - - 3.494.547 3.599.957 - -

2. Finanziamenti - - - - - - - -

La voce si compone di Titoli di Stato italiani acquisiti nell’ottica di sostenere il contributo al margine di interesse. Si evidenzia che nel secondo semestre 2016 sono stati riclassificati nelle attività finanziarie detenute sino alla scadenza, titoli di Stato Italiani per un valore nominale di 3,3 miliardi, prima classificati nelle attività finanziarie disponibili per la vendita.

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486 Relazioni e Bilanci 2016

5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1.Titoli di debito 7.327.544 3.494.547 a) Governi e Banche Centrali 7.327.544 3.494.547 b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri emittenti - -

2. Finanziamenti - - a) Governi e banche centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -

Totale 7.327.544 3.494.547 Totale fair value 7.440.786 3.599.957

5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specificaNon esistono attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica.

SEZIONE 6 - Crediti verso banche - Voce 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 31.12.2015

VB FVLivello 1

FVLivello 2

FVLivello 3 VB FV

Livello 1FV

Livello 2FV

Livello 3

A. Crediti verso banche centrali 667.144 - - 667.144 375.735 - - 375.735 1. Depositi vincolati - X X X - X X X 2. Riserva obbligatoria 667.144 X X X 375.735 X X X 3. Pronti contro termine - X X X - X X X 4. Altri - X X X - X X XB. Crediti verso banche 11.587.415 - 8.824.517 2.727.298 15.113.480 - 6.389.249 8.715.440 1. Finanziamenti 6.971.840 - 4.145.285 2.727.298 8.811.154 - - 8.715.440 1.1. Conti correnti e depositi liberi 681.966 X X X 2.026.466 X X X 1.2. Depositi vincolati 604.726 X X X 1.681.145 X X X 1.3. Altri finanziamenti: 5.685.148 X X X 5.103.543 X X X - Pronti contro termine attivi 1.079.846 X X X 687.358 X X X - Leasing finanziario - X X X - X X X - Altri 4.605.302 X X X 4.416.185 X X X 2. Titoli di debito 4.615.575 - 4.679.232 - 6.302.326 - 6.389.249 - 2.1. Titoli strutturati 45.026 X X X 45.025 X X X 2.2. Altri titoli di debito 4.570.549 X X X 6.257.301 X X XTotale 12.254.559 - 8.824.517 3.394.442 15.489.215 - 6.389.249 9.091.175

La voce A.2 rappresenta il deposito presso Banca d’Italia relativo alla riserva obbligatoria.

UBI Banca effettua la propria attività di finanziamento prevalentemente nei confronti di Banche del Gruppo.

Nell’ambito delle voci specifiche si evidenziano le seguenti componenti principali:

- conti correnti e depositi liberi infragruppo per 43 milioni di euro e non infragruppo per 639 milioni di euro;- depositi vincolati per posizioni infragruppo per 583 milioni di euro e non infragruppo per 21 milioni di euro;- altri finanziamenti infragruppo per 5,2 miliardi di euro di cui 1,1 miliardi di euro in pronti contro termine attivi e altri finanziamenti a

banche esterne al Gruppo per 481 milioni di euro; - i titoli di debito emessi da banche del gruppo per 4,6 miliardi di euro.

6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specificaLa Banca non ha in essere relazioni di copertura specifica relative a crediti verso banche.

6.3 Leasing finanziarioLa Banca non ha in essere crediti per locazione finanziaria.

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487Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

SEZIONE 7 - Crediti verso clientela - Voce 707.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori

31.12.2016 31.12.2015

Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value

Non deteriorati

Deteriorati L1 L2 L3 Non deteriorati

Deteriorati L1 L2 L3

Acquistati Altri Acquistati Altri

Finanziamenti 34.550.398 - 2.449.646 - 11.918.039 25.660.737 20.575.212 - 1.214.834 - 4.425.864 17.674.929 1. Conti correnti 3.174.952 - 282.728 X X X 833.118 - 464 X X X2. Pronti contro

termine attivi 1.878.364 - - X X X 1.169.090 - - X X X3. Mutui 21.381.101 - 1.962.381 X X X 9.224.609 - 1.098.689 X X X4. Carte di credito,

prestiti personali e cessioni del quinto 641.990 - 51.135 X X X 576.377 - 85.907 X X X

5. Leasing finanziario - - - X X X - - - X X X

6. Factoring 29 - - X X X 6.054 - - X X X7. Altri

finanziamenti 7.473.962 - 153.402 X X X 8.765.964 - 29.774 X X XTitoli di debito 111.340 - - - 103.937 1.157 111.344 - - - 104.920 1.087 8. Titoli strutturati 110.086 - - X X X 110.091 - - X X X9. Altri titoli di

debito 1.254 - - X X X 1.253 - - X X XTotale 34.661.738 - 2.449.646 - 12.021.976 25.661.894 20.686.556 - 1.214.834 - 4.530.784 17.676.016

I rapporti con la clientela comprendono anche le posizioni rivenienti dalla fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa; di seguito si espone il dettaglio delle posizioni più rilevanti:

- i conti correnti sono costituiti da operazioni infragruppo per 0,9 miliardi di euro. I rapporti di conto corrente con la clientela ammontano a 2,6 miliardi di euro;

- i pronti contro termine attivi sono relativi a rapporti con UBI Leasing Spa per 1,8 miliardi di euro ed a 121 milioni di euro con la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa nell’ambito della gestione della posizione di liquidità;

- i mutui si riferiscono ad operazioni infragruppo per 2,9 miliardi di euro e, ad operazioni non infragruppo con clientela per 20,4 miliardi di euro;

- le altre operazioni riguardano finanziamenti a Società del Gruppo per 4,4 miliardi di euro. Le posizioni non infragruppo con clientela retail ed istituzionale ammontano a 3,2 miliardi di euro.

- i titoli di debito sono relativi prevalentemente a sottoscrizione di emissioni obbligazionarie infragruppo per 110 milioni di euro e sono soggetti al vincolo di subordinazione.

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 31.12.2015

Non deteriorati

DeterioratiNon

deteriorati

Deteriorati

Acquistati Altri Acquistati Altri

1. Titoli di debito 111.340 - - 111.344 - -

a) Governi - - - - - -

b) Altri Enti pubblici - - - - - -

c) Altri emittenti 111.340 - - 111.344 - -

- imprese non finanziarie 1.257 - - 1.256 - -

- imprese finanziarie 110.083 - - 110.088 - -

- assicurazioni - - - - - -

- altri - - - - - -

2. Finanziamenti verso: 34.550.398 - 2.449.646 20.575.212 - 1.214.834

a) Governi 16.730 - - 3.973 - -

b) Altri Enti pubblici 147.967 - 3 21.564 - -

c) Altri soggetti 34.385.701 - 2.449.643 20.549.675 - 1.214.834

- imprese non finanziarie 11.224.760 - 1.481.044 3.709.326 - 544.466

- imprese finanziarie 12.662.713 - 53.504 12.478.929 - 27.295

- assicurazioni 95.026 - - 98.038 - -

- altri 10.403.202 - 915.095 4.263.382 - 643.073

Totale 34.661.738 - 2.449.646 20.686.556 - 1.214.834

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488 Relazioni e Bilanci 2016

7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value: 22.261 28.264

a) rischio di tasso di interesse 22.261 28.264

b) rischio di cambio - -

c) rischio di credito - -

d) più rischi - -

2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: - -

a) rischio di tasso di interesse - -

b) rischio di cambio - -

c) altro - -

Totale 22.261 28.264

Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti concessi a clientela non infragruppo la cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto dell'attività di copertura.

7.4 Leasing finanziario

Non sono state poste in essere locazioni finanziarie con clientela.

SEZIONE 8 - Derivati di copertura - Voce 80

8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

FV 31.12.2016 VN 31.12.2016

FV 31.12.2015 VN 31.12.2015

L1 L2 L3 L1 L2 L3

A. Derivati finanziari - 433.489 - 14.901.124 - 592.046 363 20.163.247

1) Fair value - 433.489 - 14.901.124 - 592.046 - 20.135.573

2) Flussi finanziari - - - - - - 363 27.674

3) Investimenti esteri - - - - - - - -

B. Derivati creditizi - - - - - - - -

1) Fair value - - - - - - - -

2) Flussi finanziari - - - - - - - -

Totale - 433.489 - 14.901.124 - 592.046 363 20.163.247

LegendaVN = valore nozionaleL1 = livello 1L2 = livello 2L3 = livello 3

I derivati finanziari si riferiscono quasi esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap su titoli obbligazionari emessi. Il risultato della valutazione viene registrato nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto dell'attività di copertura.

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489Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

Operazioni / Tipo di copertura

Fair Value Flussi Finanziari Investimenti esteri

Specifica Generica Specifica Generica

Rischio di tasso

Rischio di cambio

Rischio di credito

Rischio di prezzo

Più rischi

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4.081 - - - - x - x x

2. Crediti - - - x - x - x x

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x - - x - x - x x

4. Portafoglio x x x x x - x - x

5. Altre operazioni - - - - - x - x -

Totale Attività 4.081 - - - - - - - -

1. Passività finanziarie 429.408 - - x - x - x x

2. Portafoglio x x x x x - x - x

Totale Passività 429.408 - - - - - - - -

1. Transazioni attese x x x x x x - x x

2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x - x - -

SEZIONE 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90

9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori 31.12.2016 31.12.2015

1. Adeguamento positivo 11.754 4.637

1.1 di specifici portafogli: 11.754 4.637

a) crediti 11.754 4.637

b) attività finanziarie disponibili per la vendita - -

1.2 complessivo - -

2. Adeguamento negativo (10.123) -

2.1 di specifici portafogli (10.123) -

a) crediti (10.123) -

b) attività finanziarie disponibili per la vendita - -

2.2 complessivo - -

Totale 1.631 4.637

9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse

Attività coperte 31.12.2016 31.12.2015

1. Crediti 775.073 81.731

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - -

3. Portafoglio - -

Totale 775.073 81.731

Complessivamente le attività oggetto di copertura generica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti la cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto dell'attività di copertura.

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490 Relazioni e Bilanci 2016

SEZIONE 10 - Le partecipazioni - Voce 100

10.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazione Sede legale

Sede operativa

Quota di partecipazione %

Disponibilità voti %

A. Imprese controllate in via esclusiva

Banca Carime Spa Cosenza Cosenza 99,99% 99,99%

Banca di Valle Camonica Spa Breno (Bs) Breno (Bs) 89,89% 98,73%

Banca Popolare di Ancona Spa Jesi (An) Jesi (An) 99,58% 99,58%

Banca Popolare di Bergamo Spa Bergamo Bergamo 100,00% 100,00%

Banco di Brescia San Paolo CAB Spa Brescia Brescia 100,00% 100,00%

BPB Immobiliare Srl Bergamo Bergamo 100,00% 100,00%

Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr Spa Milano Milano 100,00% 100,00%

IW Bank Spa Milano Milano 100,00% 100,00%

Kedomus Srl Brescia Brescia 100,00% 100,00%

Prestitalia Spa Bergamo Bergamo 100,00% 100,00%

UBI Academy Scrl Bergamo Bergamo 74,50% 100,00%

UBI Banca International Sa Lussemburgo Lussemburgo 91,36% 100,00%

UBI Factor Spa Milano Milano 100,00% 100,00%

UBI Finance CB 2 Srl Milano Milano 60,00% 60,00%

UBI Finance Srl Milano Milano 60,00% 60,00%

UBI Finance 2 Srl Brescia Brescia 10,00% 10,00%

UBI Finance 3 Srl Brescia Brescia 10,00% 10,00%

UBI Lease Finance 5 Srl Milano Milano 10,00% 10,00%

UBI Leasing Spa Brescia Brescia 99,62% 99,62%

UBI Pramerica SGR Spa Bergamo Milano 65,00% 65,00%

UBI Sistemi e Servizi SCpA Brescia Brescia 79,06% 98,56%

UBI SPV BBS 2012 Srl Milano Milano 10,00% 10,00%

UBI SPV BPA 2012 Srl Milano Milano 10,00% 10,00%

UBI SPV BPCI 2012 Srl Milano Milano 10,00% 10,00%

UBI SPV GROUP 2016 Srl Milano Milano 10,00% 10,00%

UBI SPV LEASE 2016 Srl Milano Milano 10,00% 10,00%

24-7 Finance Srl Brescia Brescia 10,00% 10,00%

UBI Trustee Sa Lussemburgo Lussemburgo 100,00% 100,00%

B. Imprese controllate in modo congiunto

C. Imprese sottoposte a influenza notevole

Aviva Vita Spa Milano Milano 20,00% 20,00%

Lombarda Vita Spa Brescia Brescia 40,00% 40,00%

Polis Fondi SGRpA Milano Milano 19,60% 19,60%

SF Consulting Srl Bergamo Mantova 35,00% 35,00%

Zhong Ou Fund Management Co. Shanghai (Cina) Shanghai (Cina) 35,00% 35,00%

La percentuale di disponibilità dei voti tiene conto anche delle quote di partecipazione detenute dalle società controllate dalla Banca.

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491Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

10.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti

Denominazione Valore di bilancio Fair value (*) Dividendi percepiti

B. Imprese sottoposte a influenza notevole

1. Lombarda Vita Spa 164.755 12.600

2. Aviva Vita Spa 54.709 11.000

TOTALE 219.464 - 23.600

(*) Il fair value non viene riportato in quanto trattasi di società non quotate.

Si segnala che la società Aviva Assicurazioni Vita Spa è stata incorporata in Aviva Vita Spa in data 12 dicembre 2016.

10.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili

Denominazione

Cassa e disponibilità

liquideAttività

finanziarie

Attività non

finanziariePassività

finanziarie

Passività non

finanziarieRicavitotali

Margine di

interesse

Rettifiche e riprese di valore

su attività materiali e

immateriali

Utile (Perdita)

della operatività corrente al lordo delle

imposte

Utile (Perdita)

della operatività corrente al netto delle

imposte

Utile (Perdita)

dei gruppi di attività

in via di dismissione

al netto delle

imposte

Utile(Perdita)

d'esercizio(1)

Altre componenti reddituali al netto delle imposte (2)

Redditività complessiva

(3) = (1) + (2)

B. Imprese sottoposte a influenza notevole1. Lombarda Vita

Spa (*) X 7.078.610 324.599 6.894.956 197.108 1.566.843 X X 45.379 28.813 - 28.813 (202) 28.611

2. Aviva Vita Spa (*) X 11.252.100 194.700 10.535.100 545.600 2.317.000 X X 45.900 27.300 - 27.300 - 27.300

(*) Utile (perdita) dell'esercizio come da Reporting Package predisposto dalle compagnie ai fini della predisposizione del Bilancio Consolidato del Gruppo UBI e sottoposto a revisione contabile.

10.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili

Denominazione

Valore di bilancio delle

partecipazioniTotale attivo

Totale passività

Ricavi totali

Utile (Perdita) della

operatività corrente al netto delle

imposte

Utile (Perdita) dei gruppi di

attività in via di dismissione al netto delle

imposte

Utile (Perdita) d'esercizio

(1)

Altre componenti reddituali al netto delle imposte (2)

Redditività complessiva

(3) = (1) + (2)

Imprese controllate in modo congiunto - - - - - - - - -

Imprese sottoposte a influenza notevole 6.225 221.643 108.861 160.907 30.189 - 30.189 - 30.189

(*) Le informazioni contabili fanno capo alle partecipate:- Zhong Ou Fund Management Co;- Polis Fondi SGRpA;- SF Consulting Srl.

10.5 Partecipazioni: variazioni annue

31.12.2016 31.12.2015

A. Esistenze iniziali 9.657.401 9.624.011 B. Aumenti 314.484 83.214 B.1 Acquisti 313.152 35.454 di cui operazioni di aggregazione aziendale 4.022 - B.2 Riprese di valore - - B.3 Rivalutazioni - - B.4 Altre variazioni 1.332 47.760 C. Diminuzioni (2.648.896) (49.824) C.1 Vendite (2.441.741) - di cui operazioni di aggregazione aziendale (2.441.741) - C.2 Rettifiche di valore (206.726) - C.3 Altre variazioni (429) (49.824) D. Rimanenze finali 7.322.989 9.657.401 E. Rivalutazioni totali - - F. Rettifiche totali (3.259.229) (3.652.641)

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492 Relazioni e Bilanci 2016

Nell’ambito delle partecipazioni la movimentazione in diminuzione più significativa riguarda l’annullamento delle azioni relative alle Banche oggetto della già citata operazione di fusione per incorporazione.

Il valore indicato alla voce Acquisti ricomprende l'acquisizione, avvenuta in fase di aggregazione aziendale del 21 novembre 2016, delle quote partecipative di Banca Regionale Europea Spa e di Banca Popolare Commercio Industria Spa per il raggiungimento del 100% della proprietà. Tale acquisizione è avvenuta sia con pagamento che con conversione in azioni UBI Banca Spa.Il Valore di vendita rappresenta lo scarico per aggregazione aziendale delle società stesse avvenuto durante l'anno.

Come riportato nella relazione sulla gestione il valore iscritto in bilancio delle partecipazioni, è soggetto a verifica sistematica di congruità. Il risultato dell’impairment test alla data del 31 dicembre 2016 ha comportato la svalutazione della partecipazione detenuta nella società Banco di Brescia Spa per l’importo di euro 206,7 milioni di euro iscritto nelle rettifiche di valore. Per quanto concerne gli elementi alla base delle proiezioni effettuate e le assunzioni sottostanti, si rimanda a quanto riportato nella Nota Integrativa consolidata al paragrafo 13.3 Altre informazioni della Sezione Attivo.

10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiuntoNon si segnalano impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto.

10.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevolePer tale informativa si rimanda a quanto descritto nell’analoga voce del Bilancio Consolidato

10.8 Restrizioni significativeNon sono presenti posizioni oggetto di restrizioni.

10.9 Altre informazioni Non esistono altre informazioni da segnalare.

SEZIONE 11 - Attività materiali - Voce 11011.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1.1 Attività di proprietà 457.787 119.228

a) terreni 277.374 73.258

b) fabbricati 161.639 38.309

c) mobili 6.815 2.197

d) impianti elettronici 442 170

e) altre 11.517 5.294

1.2 Attività acquisite in leasing finanziario 726 -

a) terreni 201 -

b) fabbricati 525 -

c) mobili - -

d) impianti elettronici - -

e) altre - -

Totale 458.513 119.228

11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 31.12.2016 31.12.2015

Valore di bilancio

Fair value Valore di bilancio

Fair value

L1 L2 L3 L1 L2 L3

1. Attività di proprietà 460.201 - - 633.602 469.753 - - 638.763

a) terreni 268.759 - - 261.171 252.896 - - 249.821

b) fabbricati 191.442 - - 372.431 216.857 - - 388.942

2. Attività acquisite in leasing finanziario 26.275 - - 26.356 26.680 - - 27.106

a) terreni 15.074 - - 13.178 15.075 - - 13.553

b) fabbricati 11.201 - - 13.178 11.605 - - 13.553

Totale 486.476 - - 659.958 496.433 - - 665.869

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493Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutateIn UBI Banca non si segnalano attività materiali ad uso funzionale rivalutate.

11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value

Non si segnalano attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fairvalue.

11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici

Altre Totale

A. Esistenze iniziali lorde 86.952 99.031 68.423 160.421 148.148 562.975

A.1 Riduzioni di valore totali nette (13.694) (60.722) (66.225) (160.251) (142.855) (443.747)

A.2 Esistenze iniziali nette 73.258 38.309 2.198 170 5.293 119.228

B. Aumenti 251.776 230.437 44.301 32.996 89.260 648.770

B.1 Acquisti 180.540 171.668 43.299 32.996 87.245 515.748

di cui operazioni di aggregazione aziendale 180.540 169.738 42.297 32.996 84.266 509.837

B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -

B.3 Riprese di valore - - - - - -

B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -

B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento 44.733 10.164 - - - 54.897

B.7 Altre variazioni 26.503 48.605 1.002 - 2.015 78.125

C. Diminuzioni (47.459) (106.581) (39.683) (32.724) (83.038) (309.485)

C.1 Vendite (28.914) (73.761) (37.194) (31.981) (76.639) (248.489)

di cui operazioni di aggregazione aziendale (28.846) (73.746) (37.178) (31.969) (76.570) (248.309)

C.2 Ammortamenti - (8.307) (1.485) (743) (4.373) (14.908)

C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: (162) (71) - - - (233)

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico (162) (71) - - - (233)

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -

C.6 Trasferimenti a: (7.315) - - - - (7.315)

a) attività materiali detenute a scopo di investimento (7.315) - - - - (7.315)

b) attività in via di dismissione - - - - - -

C.7 Altre variazioni (11.068) (24.442) (1.004) - (2.026) (38.540)

D. Rimanenze finali nette 277.575 162.165 6.816 442 11.515 458.513

D.1 Riduzioni di valore totali nette (53.577) (167.202) (103.932) (165.284) (221.092) (711.087)

D.2 Rimanenze finali lorde 331.152 329.367 110.748 165.726 232.607 1.169.600

E. Valutazione al costo - - - - - -

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494 Relazioni e Bilanci 2016

11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

31.12.2016

Terreni Fabbricati

A. Esistenze iniziali 284.426 568.333

A.1 Riduzione di valore totali nette (16.455) (339.871)

A.2 Esistenze iniziali nette 267.971 228.462

B. Aumenti 137.321 56.228

B.1 Acquisti 113.697 38.266

di cui operazioni di aggregazione aziendale 113.697 38.266

B.2 Spese per migliorie capitalizzate - 874

B.3 Variazioni positive di fair value - -

B.4 Riprese di valore - -

B.5 Differenze di cambio positive - -

B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale 10.429 659

B.7 Altre variazioni 13.195 16.429

C. Diminuzioni (121.459) (82.047)

C.1 Vendite (22.685) (16.602)

di cui operazione di aggregazione aziendale (22.353) (16.044)

C.2 Ammortamenti - (14.712)

C.3 Variazioni negative di fair value - -

C.4 Rettifiche di valore da deterioramento (816) (97)

C.5 Differenze di cambio negative - -

C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività: (47.847) (10.823)

a) immobili ad uso funzionale (47.847) (10.823)

b) attività non correnti in via di dismissione - -

C.7 Altre variazioni (50.111) (39.813)

D. Rimanenze finali 283.833 202.643

D.1 Riduzione di valore totali nette (28.456) (323.210)

D.2 Rimanenze finali lorde 312.289 525.853

E. Valutazione al fair value 274.349 385.609

Per effetto dell’operazione di aggregazione inoltre, è stata registrata nelle altre variazioni la quota complessiva di 27,2 milioni di euro (comprensiva di terreni e fabbricati) riveniente dalla purchasepriceallocation in precedenza registrata nel bilancio consolidato ed ora di pertinenza di UBI Banca Spa.

Ai fini della verifica dell’impairment, sull’intero patrimonio immobiliare è stata effettuata una perizia da parte di consulenti esterni dalla quale è emersa la congruità dei valori iscritti in bilancio. In tale contesto la determinazione del fair value degli immobili è avvenuta in base a metodi e principi valutativi di generale accettazione, applicando i seguenti criteri di valutazione:- metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto tra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o

correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali;- metodo reddituale, basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà, ottenuto capitalizzando il reddito ad un

tasso di mercato.

Il risultato del metodo valutativo descritto ha comportato una svalutazione di posizioni immobiliari per circa 1,1 milioni di euro.

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495Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata del bene a partire dalla data di entrata in funzione.La vita utile stimata in mesi per le principali classi di cespiti è riportata nella tabella seguente

Descrizione Ammortamento Vita utile

Terreni relativi ad immobili NO Non ammortizzati

Immobili - Immobili in leasing SI Sulla base di perizia

Impianti di sollevamento e pesatura SI 160 mesi

Costruzioni leggere e scaffalature SI 120 mesi

Mobili e arredi diversi SI 120 mesi

Mobili e macchine ordinarie d'ufficio SI 100 mesi

Apparecchiature ATM SI 96 mesi

Mezzi forti e blindature prefabbricate SI 80 mesi

Macchinari, apparecchi e attrezzature varie SI 80 mesi

Impianti antincendio SI 40 mesi

Macchinari vari, mobili ed arredi SI 80 mesi

Banconi blindati o con cristalli blindati SI 60 mesi

Personal Computer SI 60 mesi

Attrezzatura mensa SI 48 mesi

Impianti interni speciali di comunicazione SI 48 mesi

Impianti di allarme SI 40 mesi

Macchine Ufficio elettriche-elettroniche SI 30 mesi

Autoveicoli da trasporto SI 30 mesi

Autovetture SI 24 mesi

Autovetture in leasing SI Sulla base della durata del contratto

11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)

31.12.2016 31.12.2015

A. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietà: 2.444 -

- terreni - -

- fabbricati 233 -

- mobili 601 -

- impianti elettronici - -

- altre 1.610 -

1.2 in leasing finanziario: 7 -

- terreni - -

- fabbricati 7 -

- mobili - -

- impianti elettronici - -

- altre - -

Totale A 2.451 -

B. Attività detenute a scopo d'investimento

2.1 di proprietà: - -

- terreni - -

- fabbricati - -

2.2 in leasing finanziario: - -

- terreni - -

- fabbricati - -

Totale B - -

Totale (A+B) 2.451 -

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496 Relazioni e Bilanci 2016

SEZIONE 12 - Attività immateriali - Voce 120

12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Attività/Valori 31.12.2016 31.12.2015

Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita

A.1 Avviamento X 315.815 X -

A.2 Altre attività immateriali 27.784 37 373 37

A.2.1 Attività valutate al costo: 27.784 37 373 37

a) Attività immateriali generate internamente - - - -

b) Altre attività 27.784 37 373 37

A.2.2 Attività valutate al fair value - - - -

a) Attività immateriali generate internamente - - - -

b) Altre attività - - - -

Totale 27.784 315.852 373 37

12.2 Attività immateriali: variazioni annue

Avviamento Altre attività immateriali: generate internamente

Altre attività immateriali: altre

31.12.2016

Durata definita Durata indefinita

Durata definita Durata indefinita

A. Esistenze iniziali 569.694 - - 90.756 37 660.487

A.1 Riduzione di valore totali nette (569.694) - - (90.383) - (660.077)

A.2 Esistenze iniziali nette - - - 373 37 410

B. Aumenti 315.815 - - 55.634 - 371.449

B.1 Acquisti 162.728 - - 8.294 - 171.022

di cui operazioni di aggregazione aziendale 162.728 - - 8.150 - 170.878

B.2 Incrementi di attività immateriali interne x - - - - -

B.3 Riprese di valore x - - - - -

B.4 Variazioni positive di fairvalue - - - - - -

- a patrimonio netto x - - - - -

- a conto economico x - - - - -

B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -

B.6 Altre variazioni 153.087 - - 47.340 - 200.427

C. Diminuzioni - - - (28.223) - (28.223)

C.1 Vendite - - - - - -

di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - -

C.2 Rettifiche di valore - - - (28.223) - (28.223)

- Ammortamenti x - - (3.738) - (3.738)

- Svalutazioni - - - (24.485) - (24.485)

+ patrimonio netto x - - - - -

+ conto economico - - - (24.485) - (24.485)

C.3 Variazioni negative di fairvalue - - - - - -

- a patrimonio netto x - - - - -

- a conto economico x - - - - -

C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - -

C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -

C.6 Altre variazioni - - - - - -

D. Rimanenze finali nette 315.815 - - 27.784 37 343.636

D.1 Rettifiche di valore totali nette (569.694) - - (118.606) - (688.300)

E. Rimanenze finali lorde 885.509 - - 146.390 37 1.031.936

F. Valutazione al costo - - - - - -

UBI Banca non presentava nel proprio bilancio separato avviamento alla data del 31.12.2015. Al 31.12.2016, per effetto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria, UBI Banca ha registrato nel individuale bilancio separato l’avviamento precedentemente iscritto nel bilancio delle due banche rete incorporate per complessivi 315,8 milioni di euro. Poiché Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria a livello di bilancio consolidato sono testate come CGU autonome, l’impairment test dell’avviamento nel bilancio separato della capogruppo UBI Banca è assolto in trasparenza, confrontando il

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497Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

valore delle CGU stimato ai fini dell’impairment test nel bilancio consolidato con il valore di carico all’ultima data disponibile antecedente la fusione (consuntivo al 31.10.2016). Rimandando, per dettagli relativi alla metodologia di impairment test, alla nota integrativa consolidata si segnala, con specifico riferimento alla verifica della congruità del valore di iscrizione delle partecipazioni nel bilancio separato di UBI Banca, che la medesima ha evidenziato una impairment loss con riferimento alla partecipazione detenuta nel Banco di Brescia, il cui value in use è risultato inferiore al valore di carico per euro 206,7 milioni; il valore contabile di tale partecipazione è stata pertanto oggetto di rettifica di valore.

Le attività immateriali legate agli asset under management ed al risparmio amministrato, non sono state sottoposte ad impairment test in quanto le masse relative, che determinano il valore delle attività immateriali ad esse legate, non hanno subito variazioni (a parità di perimetro di PPA) superiori al tasso di ammortamento annuo e non vi sono stati mutamenti in termini di redditività delle masse.

Relativamente ai marchi, si evidenzia che la realizzazione della c.d. “Banca Unica”, mediante fusione per incorporazione delle Banche Rete nella Capogruppo UBI Banca, ha in parte già comportato e comporterà - come descritto nel Piano Industriale 2019/2020 - la cessazione dell’utilizzo dei marchi delle singole Banche, e, pertanto, il venir meno dei benefici economici attesi dall’utilizzo degli stessi. Conseguentemente, a seguito della fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea in UBI Banca e dell’impairment test, il valore del marchio relativo a Banca Regionale Europea pari a 24,5 milioni è stato completamente azzerato.

12.3 Altre informazioni

Non esistono impegni contrattuali per l’acquisto di attività immateriali.

SEZIONE 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

31.12.2016 31.12.2015

Avviamento da fusione riallineato 990.176 977.397

Svalutazione crediti verso clientela 316.461 149.777

Svalutazione titoli AFS e HTM 82.234 4.402

Attività materiali - maggiori ammortamenti IAS 15.543 11.312

Svalutazione crediti non bancari e crediti di firma non dedotti 12.892 7.216

Fondi oneri personale 34.641 6.381

Fondi oneri e rischi non dedotti 7.407 6.519

Avviamento ramo banca depositaria da società del gruppo - 1.182

PPA fusione BRE e BPCI 5.534 -

Riserva matematica Fondo Pensione Gestione separata ex Acc. 21.03.89 220 220

Oneri straordinari non dedotti 232 232

Perdita fiscale 2016 283.543 -

Altre minori 291 181

Totale 1.749.174 1.164.819

13.2 Passività per imposte differite: composizione

31.12.2016 31.12.2015

Rivalutazione titoli AFS 38.920 124.506

Purchase price allocation 47.962 41.128

Avviamenti 20.025 -

Attività materiali - eccedenza ammortamenti dedotti extracontabilmente 7.782 4.509

Immobili in leasing rilevati al fair value 1.358 1.358

Valutazione Titoli FVO 1.378 1.038

Valutazione TFR 875 255

Cash flow hedge 163 -

Altre 848 -

Totale 119.311 172.794

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498 Relazioni e Bilanci 2016

13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31.12.2016 31.12.2015

1. Importo iniziale 1.158.048 1.267.287

2. Aumenti 534.494 16.601

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 320.184 16.601

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento dei criteri contabili - -

c) riprese di valore - -

d) altre 320.184 16.601

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti 214.310 -

di cui operazioni di aggregazione aziendale 202.608 -

3. Diminuzioni (31.044) (125.840)

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (31.044) (6.290)

a) rigiri (31.044) (6.290)

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -

c) mutamento dei criteri contabili - -

d) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - (119.550)

a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 - (119.550)

b) altre - -

4. Importo finale 1.661.498 1.158.048

Le imposte anticipate sono rilevate sulla base della probabilità di sufficienti imponibili fiscali futuri, tenuto anche conto del regime di consolidato fiscale adottato ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. n. 917/86 e dalla possibilità di operare, a determinate condizioni, la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate iscritte in bilancio relativamente a svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela e al riallineamento del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali.

A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate (IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle rettifiche di valore dei crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dall’art. 9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013, analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP emerga un valore della produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle suddette differenze temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dalla L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n. 225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013) - hanno introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali non utilizzate sono rilevate secondo i medesimi criteri previsti per la rilevazione delle imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili: esse sono pertanto iscritte soltanto nella misura in cui esista la probabilità del loro recupero, sulla base della capacità di generare nel futuro redditi imponibili positivi, tenendo in considerazione che la vigente normativa fiscale italiana consente il riporto a nuovo illimitato nel tempo delle perdite IRES (art. 84, comma 1 del TUIR).

La valorizzazione delle imposte anticipate è stata operata ai fini dell’IRES con aliquota pari al 27,5% e ai fini IRAP con aliquota pari al 5.57%.

A tal fine si ricorda che con la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (“Legge di Stabilità 2016”) è stata prevista la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dall’esercizio 2017. Per i soli enti creditizi e finanziari, tuttavia, la riduzione dell’aliquota IRES è stata “neutralizzata” dall’introduzione di un’addizionale IRES con aliquota pari al 3,5%, sempre applicabile a far tempo dall’esercizio 2017 (cd. Addizionale IRES).

Per effetto dell’introduzione dell’Addizionale IRES, l’aliquota IRES sul reddito per gli enti creditizi e finanziari permane sostanzialmente invariata al 27,5% anche per gli anni a venire.

Il rilevante incremento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio, pari a 320,2 milioni di euro, è conseguenza principalmente delle rilevanti rettifiche di valore su crediti operate dal Gruppo UBI in coerenza con gli obiettivi del Piano Industriale approvato nel 2016.

Tali rettifiche, fiscalmente deducibili nell’esercizio, hanno concorso alla formazione di una perdita fiscale di esercizio, riferita al consolidato fiscale del Gruppo UBI, con iscrizione della relativa fiscalità anticipata per complessivi 283,5 milioni di euro.

La restante quota pari a 36,6 milioni di euro è riferita per 29,6 milioni ad accantonamenti per fondi rischi non deducibili, prevalentemente in relazione all’esodo del personale, per 5,3 milioni a svalutazioni di impegni e crediti di firma, per 1,4 milioni ad ammortamenti non deducibili e per 316 mila euro ad oneri rilevati nel corrente esercizio ma deducibili nel successivo. Gli altri aumenti pari a 11,7 milioni di euro si riferiscono alle imposte anticipate corrispondenti alla quota deducibile nel periodo di

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499Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

avviamenti e rettifiche su crediti di precedenti esercizi che, concorrendo a formare la perdita fiscale di periodo, sono convertite in crediti di imposta nel corso del 2017.

Gli aumenti connessi alle operazioni di aggregazione aziendale pari a 202,6 milioni di euro sono prevalentemente rappresentati dalle imposte anticipate di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria acquisite da UBI Banca per effetto delle operazioni di fusione per incorporazione che si sono concluse nell’esercizio.

Le imposte anticipate annullate nell'esercizio per 31 milioni di euro sono costituite per 11,7 milioni dal reversal delle imposte anticipate sulla quota deducibile nel periodo di avviamenti e rettifiche su crediti di precedenti esercizi.

La restante quota, pari a 19,3 milioni di euro, è sostanzialmente dovuta per 13,5 milioni di euro all'utilizzo/scioglimento di fondi tassati, per 990 mila euro da riprese di valore su crediti di firma, per 2,6 milioni di euro da oneri pagati nell’esercizio, per 1,256 milioni euro da ammortamenti su beni materiali e altri oneri divenuti deducibili nell’esercizio e per 521 mila euro da recuperi conseguenti ad erogazioni del Fondo Pensione.

13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)

31.12.2016 31.12.2015

1. Importo iniziale 1.127.174 1.234.949

2. Aumenti 191.727 11.775

di cui operazioni di aggregazione aziendale 180.025

3. Diminuzioni (12.264) (119.550)

3.1 Rigiri (12.264) -

3.2 Trasformazione in crediti d'imposta - (119.550)

a) derivante da perdite di esercizio - (119.550)

b) derivante da perdite fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 1.306.637 1.127.174

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

31.12.2016 31.12.2015

1. Importo iniziale 48.288 48.043

2. Aumenti 53.426 393

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 3.654 393

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre 3.654 393

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti 49.772 -

di cui operazioni di aggregazione aziendale 49.772 -

3. Diminuzioni (21.502) (148)

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (21.502) (148)

a) rigiri (21.502) (148)

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 80.212 48.288

Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una attività o di una passività ed il suo valore fiscale.

In relazione alle rivalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la participation exemption le imposte differite sono state rilevate sulla quota imponibile del 5%.

Non sono state rilevate imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta poichè non sono previsti eventi che ne facciano venire meno il regime di non tassabilità.

Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle imposte differite createsi sino all'anno 2015 in effettiva contropartita al conto economico. Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 3,654 milioni di euro sono imputabili per 2,298 milioni all’ammortamento operato solo ai fini

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500 Relazioni e Bilanci 2016

fiscali di avviamenti riconosciuti e per 1,356 milioni alla rivalutazione di titoli azionari classificati nel comparto fair value option.

Gli altri aumenti pari a 49,771 milioni di euro sono rappresentati per 22,208 milioni di euro dalle imposte differite di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria e per 27,563 milioni di euro dalla imposte differite relative alla “purchasepriceallocation” allocata su asset materiali e immateriali per effetto delle operazioni di fusione concluse nell’esercizio.

Le imposte differite annullate nell'esercizio per 21,502 milioni di euro sono rappresentate per 9,647 milioni di euro da ammortamenti e svalutazioni su beni materiali e immateriali operati in bilancio ma non riconosciuti ai fini fiscali, per 2,843 dalla fiscalità sulla “purchsepriceallocation” scaricata per effetto dell’impairment di partecipazioni e per 9,012 milioni di euro dallo scarico della fiscalità differita per effetto dell’affrancamento della PPA allocata sul comparto crediti verso la clientela in sede di fusione di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria.

13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2016 31.12.2015

1. Importo iniziale 6.771 90.281

2. Aumenti 83.104 420

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 80.085 420

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre 80.085 420

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti 3.019 -

di cui operazioni di aggregazione aziendale 3.019 -

3. Diminuzioni (2.199) (83.930)

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (2.199) (83.930)

a) rigiri (2.199) (83.930)

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -

c) dovute al mutamento dei criteri contabili - -

d) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 87.676 6.771

Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2015 in contropartita al patrimonio netto.

Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio per 80,085 milioni di euro sono imputabili per 78,231 milioni alla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel comparto AFS, per 1,854 milioni all’adeguamento della riserva actual gain and losses per TFR e fondi pensione interni.

Gli altri aumenti pari a 3,019 milioni di euro sono rappresentati dalle imposte anticipate di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria acquisite da UBI Banca per effetto delle operazioni di fusione concluse nell’esercizio.

Le imposte annullate per 2,199 milioni sono imputabili per 400 mila euro alla valutazione di titoli AFS, per 1,799 milioni all’adeguamento di imposte anticipate di precedenti esercizi.

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501Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2016 31.12.2015

1. Importo iniziale 124.506 135.443

2. Aumenti 5.737 42.604

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 5.418 42.604

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento dei criteri contabili - -

c) altre 5.418 42.604

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti 319 -

di cui operazioni di aggregazione aziendale 319 -

3. Diminuzioni (91.144) (53.541)

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (91.144) (53.541)

a) rigiri (91.144) (53.541)

b) dovute al mutamento dei criteri contabili - -

c) altre - -

3.2 Riduzione di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 39.099 124.506

Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle passività per imposte differite createsi sino all'anno 2015 in contropartita al patrimonio netto.Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 5,418 milioni di euro, così come quelle annullate pari a 91,144 milioni, sono costituite dalla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel portafoglio AFS a fine esercizio.

13.7 Altre informazioni

Attività fiscali correntiNella tabella si evidenziano le consistenze delle attività fiscali correnti.

31.12.2016 31.12.2015

Acconti versati al Fisco 101.647 164.421

Ritenute alla fonte 962 1.006

Crediti di imposta per trasformazione DTA in crediti di imposta ex L. 214/2011 - 98.750

Crediti verso erario per istanze irap 64.948 63.340

Altri crediti verso erario 138.284 37.217

Totale 305.841 364.734

Passività fiscali correntiNella tabella si evidenziano le variazioni delle passività fiscali correnti.

31.12.2016 31.12.2015

Esistenze iniziali 93.132 169.396

Accantonamento imposte 3.488 90.640

Utilizzi per pagamento imposte (97.180) (166.904)

Altre variazioni 8.569 -

Rimanenze finali 8.009 93.132

Probability Test sulle fiscalità differite

Come riportato nella Parte A – Politiche contabili della presente Nota Integrativa - la rilevazione delle passività e delle attività fiscali differite avviene, in aderenza ai criteri previsti dal principio IAS 12, rispettivamente:– per le passività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee imponibili, salve alcune specifiche fattispecie;– per le attività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee deducibili se è probabile che sarà realizzato nel futuro un

reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale differenza temporanea. Per la determinazione del reddito imponibile sono presi in considerazione anche gli effetti derivanti dall’articoli 117 e segg. TUIR (Consolidato fiscale).

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502 Relazioni e Bilanci 2016

Le attività fiscali – come noto - sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale le stesse si realizzeranno; sono periodicamente sottoposte a verifica al fine di riscontrare il grado di recuperabilità e il livello di aliquote applicabili nonché l’eventuale obbligo di rilevazione, c.d. reassessment, di attività non iscritte o cancellate per la mancanza dei requisiti nei precedenti esercizi.

A tal fine si ricorda che, a decorrere dall’esercizio 2017, a fronte della riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% è stata introdotta – per gli enti creditizi - un’addizionale IRES con aliquota pari al 3,5%, che di fatto neutralizza la predetta riduzione (v. legge n. 208/2015; c.d. “legge di stabilità 2016”) .

Per effetto dell’introduzione dell’Addizionale IRES, l’aliquota IRES sul reddito per gli enti creditizi permane sostanzialmente invariata al 27,5% anche per gli anni a venire; ne consegue pertanto che in base al principio IAS 12, par. 46, il valore delle DTA mantiene il livello di imposizione complessiva al 27,5%, cosicché non è necessaria la “svalutazione” delle attività per imposte anticipate precedentemente iscritte in bilancio.

Alla data del 31 dicembre 2016 le imposte anticipate iscritte da UBI Banca Spa alla voce “130 Attività fiscali b) anticipate” recepiscono anche lo stock di imposte anticipate riferite alle ex Banca Popolare Commercio & Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa, a seguito della fusione per incorporazione delle stesse in UBI Banca Spa a far data dal 21 novembre 2016 con effetto contabile e fiscale retroattivo al 1° gennaio 2016. Le imposte anticipate ammontano complessivamente a Euro 1.749,2 milioni di Euro e sono riferibili ai seguenti eventi generatori:

• eccedenza rettifiche di valore crediti di cui all’art. 106, comma 3, TUIR: Euro 316,5 milioni (di cui Euro 23,5 milioni iscritte ai fini IRAP ai sensi del nuovo regime fiscale introdotto dall’art. 1, comma 158, della Legge Stabilità 2014, che ne ha disposto la deducibilità ai fini del tributo regionale a decorrere dal 2013);

• avviamenti ed altre attività immateriali, anche oggetto di affrancamento ai sensi di legge, i cui ammortamenti sono deducibili in esercizi successivi: 990,2 milioni di euro, ciò con riguardo sia ai valori riportati nel bilancio separato che nel bilancio consolidato (articolo 15 c. 10 bis D.L. n. 185/2008 introdotto dal D.L. n. 98/2011 conv. Legge n. 111/2011);

• svalutazioni Titoli Portafoglio AFS, accantonamenti e spese non deducibili per ragioni di competenza ai sensi del TUIR, per 159 milioni di Euro;

• perdita fiscale maturata nel 2016 riferita al consolidato fiscale del Gruppo UBI per 283,5 milioni di Euro.

Nello svolgimento del Probability Test sulle imposte anticipate iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2016, sono state separatamente considerate quelle derivanti da differenze temporanee deducibili relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita (cd. “imposte anticipate qualificate”), pari a 1.306,7 milioni di Euro.

A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate (IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle citate rettifiche di valore dei crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dall’art. 9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013, analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP emerga un valore della produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle suddette differenze temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dalla L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n. 225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013) - hanno introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa.

La convertibilità delle imposte anticipate su perdite fiscali IRES e sul valore della produzione netta negativo, ai fini IRAP che siano determinate da differenze temporanee qualificate si configura pertanto quale sufficiente presupposto per l’iscrizione in bilancio delle suddette imposte anticipate, rendendo implicitamente superato il relativo Probability Test. Tale impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla Legge 214/2011”, e nel successivo documento IAS ABI n. 112 del 31 maggio 2012 (“Credito d’imposta derivante dalla trasformazione delle attività per imposte anticipate: chiarimenti della Banca d’Italia Consob ed ISVAP in materia di applicazione degli IAS/IFRS).

Sulla base di tali presupposti la Banca ha effettuato le seguenti verifiche:- individuazione delle imposte anticipate, diverse da quelle relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività immateriali

a vita indefinita, iscritte nel bilancio, pari a 442,5 milioni di Euro;- analisi di tali imposte anticipate non qualificate e suddivisione tra:

• quelle che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee (c.d. DTA non qualificate residuali) che, contestualmente alle imposte differite iscritte in bilancio, sono state distinte per tipologia prevedibile e timing di riassorbimento;

• quelle che dipendono dalla redditività futura ma non derivano da differenze temporanee (c.d. DTA da perdita fiscale IRES);- quantificazione previsionale della redditività futura, tesa a verificare la capacità di assorbimento delle imposte anticipate di cui ai punti

precedenti.

La loro iscrivibilità infatti è strettamente dipendente dalla capacità del gruppo di generare redditi imponibili futuri capienti, tenendo conto, per quanto concerne la perdita fiscale IRES che la vigente normativa ne consente il riporto a nuovo illimitato nel tempo (ex art. 84, comma 1 del TUIR). L’analisi svolta, ha evidenziato come a livello IRES, le prospettive reddituali del piano industriale consolidato 2017/2020 siano tali da permettere in futuro che i redditi imponibili IRES consentano il pieno recupero delle DTA residue.

A livello IRAP, le operazioni di fusione per incorporazione rientranti nel progetto Banca Unica che verrà completato entro il 2017 comportano un incremento del reddito imponibile del Gruppo UBI tale da garantire il completo recupero delle DTA residue.

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503Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

SEZIONE 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo

14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività

31.12.2016 31.12.2015

A. Singole attività

A.1 Attività finanziarie - -

A.2 Partecipazioni 2.032 2.032

A.3 Attività materiali 625 -

A.4 Attività immateriali - -

A.5 Altre attività non correnti - -

Totale A 2.657 2.032

di cui valutate al costo 2.657 2.032

di cui valutate al fair value livello 1 - -

di cui valutate al fair value livello 2 - -

di cui valutate al fair value livello 3 - -

B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)

B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - -

B.2 Attività finanziarie valutate al fair value - -

B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita - -

B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

B.5 Crediti verso banche - -

B.6 Crediti verso clientela - -

B.7 Partecipazioni - -

B.8 Attività materiali - -

B.9 Attività immateriali - -

B.10 Altre attività - -

Totale B - -

di cui valutate al costo - -

di cui valutate al fair value livello 1 - -

di cui valutate al fair value livello 2 - -

di cui valutate al fair value livello 3 - -

C. Passività associate a singole attività in via di dismissione

C.1 Debiti - -

C.2 Titoli - -

C.3 Altre passività - -

Totale C - -

di cui valutate al costo - -

di cui valutate al fair value livello 1 - -

di cui valutate al fair value livello 2 - -

di cui valutate al fair value livello 3 - -

D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione

D.1 Debiti verso banche - -

D.2 Debiti verso clientela - -

D.3 Titoli in circolazione - -

D.4 Passività finanziarie di negoziazione - -

D.5 Passività finanziarie valutate al fair value - -

D.6 Fondi - -

D.7 Altre passività - -

Totale D - -

di cui valutate al costo - -

di cui valutate al fair value livello 1 - -

di cui valutate al fair value livello 2 - -

di cui valutate al fair value livello 3 - -

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504 Relazioni e Bilanci 2016

14.2 Altre informazioniNon si segnalano altre informazioni rilevanti.

14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate al patrimonio netto

Non vi sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole fra le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione.

SEZIONE 15 - Altre attività - Voce 150

15.1 Altre attività: composizione

Descrizione/Valori 31.12.2016 31.12.2015

Altre attività per consolidato fiscale 4.707 107.531

Partite viaggianti attive 173.084 140.875

Appostazioni debitorie in sospeso presso servizi e sportelli 157.892 240.954

Clienti e corrispondenti per effetto titoli, cedole e competenze da addebitare 132.079 39.106

Scarti valuta su operazioni in cambi 115 3.360

Assegni di c/c propri 2.720 4.592

Crediti di imposte per ritenute subite 89.477 8.233

Volumi e scorte 3.895 3.567

Migliorie su beni di terzi 6.895 277

Partite connesse ad operazioni Covered Bond e Cartolarizzazione 237.039 127.582

Partite debitorie residuali 43.702 23.904

Totale 851.605 699.981

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505Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

PASSIVO

SEZIONE 1 - Debiti verso banche - Voce 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1. Debiti verso banche centrali 9.993.625 8.106.441

2. Debiti verso banche 11.421.610 7.738.913

2.1 Conti correnti e depositi liberi 3.122.504 2.253.790

2.2 Depositi vincolati 5.842.964 4.460.255

2.3 Finanziamenti 2.407.723 960.674

2.3.1 Pronti contro termine passivi 1.746.904 389.462

2.3.2 Altri 660.819 571.212

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -

2.5 Altri debiti 48.419 64.194

Totale 21.415.235 15.845.354

Fair value - livello 1 - -

Fair value - livello 2 - -

Fair value - livello 3 21.430.221 15.805.892

Totale Fair value 21.430.221 15.805.892

La voce Debiti verso banche centrali contiene il valore di bilancio del finanziamento TLTRO II ottenuto dalla BCE per 10 miliardi di euro.

Nell’ambito della voce Debiti verso banche – Conti correnti e depositi liberi si segnalano rapporti infragruppo per 2,5 miliardi di euro e posizioni debitorie verso altri istituti di credito per 588 milioni di euro.

Nei Depositi vincolati sono compresi finanziamenti da Banche del Gruppo per 5,8 miliardi di euro e finanziamenti da altre banche per 64 milioni di euro.

I Pronti contro termine riguardano rapporti con controparti del Gruppo per 326 milioni di euro e per 1,4 miliardi di euro attengono a posizioni aperte con altre istituzioni creditizie.

I Finanziamenti - altri sono riferiti per la quasi totalità a posizioni in essere con la BEI per 661 milioni di euro.

1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinatiNon sono presenti Debiti verso banche con clausole di subordinazione.

1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturatiLa Banca non ha emesso debiti strutturati verso altre istituzioni creditizie.

1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica

Descrizione/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value 3.253.625 -

a) rischio di tasso di interesse 3.253.625 -

b) rischio di cambio - -

c) più rischi - -

2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari - -

a) rischio di tasso di interesse - -

b) rischio di cambio - -

c) altro - -

Totale 3.253.625 -

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506 Relazioni e Bilanci 2016

1.5 Debiti per leasing finanziarioNon si rilevano debiti verso banche per leasing finanziario.

SEZIONE 2 - Debiti verso clientela - Voce 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1. Conti correnti e depositi liberi 13.236.046 850.206

2. Depositi vincolati 13.424 -

3. Finanziamenti 2.853.108 6.496.627

3.1 Pronti contro termine passivi 2.564.250 6.107.667

3.2 Altri 288.858 388.960

4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -

5. Altri debiti 144.792 10.753

Totale 16.247.370 7.357.586

Fair value - livello 1 - -

Fair value - livello 2 - -

Fair value - livello 3 16.248.705 7.357.688

Fair value 16.248.705 7.357.688

Nella voce Conti correnti e depositi liberi, la quota preponderante attiene ai rapporti con la clientela rivenienti dalla fusione per incorporazione delle banche del gruppo più volte citata; sono presenti operazioni infragruppo e/o con società veicolo per complessivi 689 milioni di euro.

Fra i Pronti contro termine passivi sono presenti 2,3 miliardi di euro per operazioni di finanziamento con la Cassa di Compensazione e Garanzia.

2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinatiNon si segnalano Debiti verso clientela subordinati.

2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturatiLa Banca non ha emesso debiti strutturati sottoscritti da clientela.

2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specificaNon vi sono operazioni in essere verso clientela oggetto di copertura specifica.

2.5 Debiti per leasing finanziario

31.12.2016 31.12.2015

Debito residuo verso società di leasing

- entro 1 anno 1.200 1.085

- tra 1 e 5 anni 5.545 5.049

- oltre 5 anni 16.168 17.280

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507Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

SEZIONE 3 - Titoli in circolazione - Voce 30

3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica

Tipologia titoli/Valori 31.12.2016 31.12.2015

Valore Bilancio

Fair Value Valore Bilancio

Fair Value

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A. Titoli

1. obbligazioni 30.554.714 15.069.835 4.606.863 11.342.591 36.250.054 15.426.790 21.388.901 -

1.1 strutturate 3.519.903 1.725.747 1.641.251 149.616 3.496.668 950.107 2.515.407 -

1.2 altre 27.034.811 13.344.088 2.965.612 11.192.975 32.753.386 14.476.683 18.873.494 -

2. altri titoli 12.661 - 12.661 - 15.186 - 15.186 -

2.1 stutturati - - - - - - - -

2.2 altri 12.661 - 12.661 - 15.186 - 15.186 -

Totale 30.567.375 15.069.835 4.619.524 11.342.591 36.265.240 15.426.790 21.404.087 -

Alla fine dell’esercizio i prestiti obbligazionari emessi in relazione ad operazioni di covered bond ammontano a nominali 8,9 miliardi di euro (il controvalore di bilancio comprensivo del costo ammortizzato e del delta fair value di copertura è pari a 9,4 miliardi di euro).

Il valore di bilancio delle emissioni obbligazionarie sul mercato EMTN ammonta complessivamente a 4,3 miliardi di euro.

3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati

Descrizione/Valore 31.12.2016 31.12.2015

Titoli in circolazione

Titoli in circolazione - Subordinati 3.011.606 2.851.838

L’elenco delle singole emissioni obbligazionarie è riportato nella Sezione 2 – parte F del presente bilancio, relativa alle informazioni sul capitale.

3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica

31.12.2016 31.12.2015

1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value: 12.822.678 19.476.916

a) rischio di tasso di interesse 12.822.678 19.476.916

b) rischio di cambio - -

c) più rischi - -

2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: - -

a) rischio di tasso di interesse - -

b) rischio di cambio - -

c) altro - -

La valutazione delle obbligazioni sottostanti e dei relativi contratti di copertura ha generato un risultato netto contabilizzato nella voce 90 di Conto Economico – risultato netto delle operazioni di copertura.

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508 Relazioni e Bilanci 2016

SEZIONE 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 31.12.2015

VN FV FV* VN FV FV*

L1 L2 L3 L1 L2 L3

A. Passività per cassa

1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -

2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -

3. Titoli di debito - - - - - - - - - -

3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -

3.1.1 Strutturate - - - - x - - - - x

3.1.2 Altre obbligazioni - - - - x - - - - x

3.2 Altri titoli - - - - - - - - - -

3.2.1 Strutturati - - - - x - - - - x

3.2.2 Altri - - - - x - - - - x

Totale A - - - - - - - - - -

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari x 76 881.896 9 x x 7 608.582 11 x

1.1 Di negoziazione x 76 881.896 9 x x 7 608.582 11 x

1.2 Connessi con la fair value option x - - - x x - - - x

1.3 Altri x - - - x x - - - x

2. Derivati creditizi x - - - x x - - - x

2.1 Di negoziazione x - - - x x - - - x

2.2 Connessi con la fair value option x - - - x x - - - x

2.3 Altri x - - - x x - - - x

Totale B x 76 881.896 9 x x 7 608.582 11 x

Totale (A+B) - 76 881.896 9 - - 7 608.582 11 -

LegendaFV = fair valueFV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissioneVN = valore nominale o nozionale

I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti prevalentemente da interest rate swap per 835,8 milioni di euro, da opzioni per 15,2 milioni di euro, da forward per 27,5 milioni di euro e da swap su commodities per 3,4 milioni di euro.La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le Attività finanziarie di negoziazione.

4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinateLa Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione subordinate.

4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturatiLa Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione strutturate.

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509Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

SEZIONE 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50

La Banca non ha in essere alcuna passività finanziaria valutata al fair value.

SEZIONE 6 - Derivati di copertura - Voce 60

6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

Fair Value 31.12.2016 VN 31.12.2016

Fair Value 31.12.2015 VN 31.12.2015

L1 L2 L3 L1 L2 L3

A. Derivati finanziari - 177.913 287 8.950.609 - 700.871 - 13.591.479

1) Fair value - 177.913 - 8.921.898 - 700.871 - 13.591.479

2) Flussi finanziari - - 287 28.711 - - - -

3) Investimenti esteri - - - - - - - -

B. Derivati creditizi - - - - - - - -

1) Fair value - - - - - - - -

2) Flussi finanziari - - - - - - - -

Totale - 177.913 287 8.950.609 - 700.871 - 13.591.479

LegendaVN = valore nozionaleL1 = Livello 1L2 = Livello 2L3 = Livello 3

I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap.

6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

Operazioni/Tipo di copertura Fair Value Flussi Finanziari Investimenti esteri

Specifica Generica Specifica Generica

Rischio di tasso

Rischio di cambio

Rischio di credito

Rischio di prezzo

Più rischi

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 146.104 - - - - x - x x

2. Crediti 1.548 - - x - x 287 x x

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x - - x - x - x x

4. Portafoglio x x x x x - x - x

5. Altre operazioni - - - - - x - x -

Totale Attività 147.652 - - - - - 287 - -

1. Passività finanziarie 30.260 - - x - x - x x

2. Portafoglio - - - - - - - - x

Totale Passività 30.260 - - - - - - - -

1. Transazioni attese x x x x x x - x x

2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x - x - -

Relativamente alle operazioni di copertura specifica, il controvalore dei derivati di copertura su attività disponibili per la vendita si riferisce in prevalenza a posizioni su Titoli di Stato italiani.

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510 Relazioni e Bilanci 2016

SEZIONE 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica -Voce 70 -

La Banca non ha posto in essere contratti derivati per copertura generica di passività finanziarie.

SEZIONE 8 - Passività fiscali - Voce 80

Vedi sezione 13 dell’attivo.

SEZIONE 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione -Voce 90

Vedi sezione 14 dell’attivo.

SEZIONE 10 - Altre passività - Voce 100

10.1 Altre passività: composizione

Descrizione/Valori 31.12.2016 31.12.2015

Saldo partite illiquide di portafoglio 12.358 72.664

Altre passività per consolidato fiscale 252.489 231.802

Appostazioni creditorie in sospeso c/o servizi e sportelli 378.449 333.096

Partite viaggianti passive 46.035 55.103

Ritenute su redditi riconosciuti a terzi 60.498 8.144

Imposte indirette da versare 24.406 3.025

Dividendi e somme a disposizione dei soci 260 26

Scarti valuta su operazioni in cambi 350 868

Debiti verso fornitori 130.840 45.266

Debiti per scopi di istruzioni culturali, benefici, sociali 5.653 5.627

Debiti derivanti da garanzie e impegni 42.971 21.747

Debiti inerenti al personale 100.857 27.583

Partite creditorie residuali 248.963 76.327

Totale 1.304.129 881.278

SEZIONE 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31.12.2016 31.12.2015

A. Esistenze iniziali 39.975 45.443

B. Aumenti 78.464 63

B.1 Accantonamento dell'esercizio 63 58

B.2 Altre variazioni 78.401 5

di cui operazioni di aggregazione aziendale 71.785 -

C. Diminuzioni (6.466) (5.531)

C.1 Liquidazioni effettuate (6.466) (3.804)

C.2 Altre variazioni - (1.727)

D. Rimanenze finali 111.973 39.975

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511Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

11.2 Altre informazioni

Ipotesi demografiche ed attuariali adottate per la valutazione del fondo TFR e dei premi d’anzianità

METODOLOGIA UTILIZZATA AL 31.12.2016

Tasso di mortalità Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2014

Anticipazioni di TFR La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile.

Tassi di inflazione Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 1,5%

Tassi di attualizzazione È stato utilizzato un tasso pari al 1,0892%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2016, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro.

METODOLOGIA UTILIZZATA AL 31.12.2015

Tasso di mortalità Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2013.

Anticipazioni di TFR Anticipazioni di TFR La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile.

Tassi di inflazione Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 1,5%.

Tassi di attualizzazione E’ stato utilizzato un tasso pari al 1,6968%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2015, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro.

SEZIONE 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1. Fondi di quiescenza aziendali 23.536 1.035

2. Altri fondi rischi e oneri 110.936 42.522

2.1 controversie legali 22.632 18.426

2.2 oneri per il personale 84.309 17.718

2.3 altri 3.995 6.378

Totale 134.472 43.557

I fondi oneri per il personale sono costituiti prevalentemente dagli accantonamenti per incentivi all’esodo e fondi per accordi sindacali.

12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi di quiescenza Altri fondi Totale

A. Esistenze iniziali 1.035 42.522 43.557

B. Aumenti 24.257 116.432 140.689

B.1 Accantonamento dell'esercizio 77 93.303 93.380

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 414 1 415

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - 31 31

B.4 Altre variazioni 23.766 23.097 46.863

di cui operazioni di aggregazione aziendale 21.890 21.738 43.628

C. Diminuzioni (1.756) (48.018) (49.774)

C.1 Utilizzo dell'esercizio (1.756) (27.456) (29.212)

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -

C.3 Altre variazioni - (20.562) (20.562)

D. Rimanenze finali 23.536 110.936 134.472

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512 Relazioni e Bilanci 2016

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definitiCon riferimento ai fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita, il saldo di bilancio risulta composto dai fondi della ex Banca Regionale Europea Spa per 22,5 milioni di euro e dai fondi ex Centrobanca per 1 milione di euro.

Illustrazione dei fondi

EX CENTROBANCASi tratta di un fondo di previdenza integrativo al quale risultano iscritti, ormai in forma residuale, 8 pensionati di Centrobanca. La contribuzione per l’anno 2016, così come stabilita dal “Regolamento del fondo”, è stata determinata in funzione del tasso medio ponderato dedotto dalla curva adottata nella valutazione svolta (pari al 1,08%).In contropartita a tale contributo, la banca ha beneficiato dei frutti derivanti dall’impiego del patrimonio del fondo. Le consistenze del fondo non risultano investite in specifiche attività.Salvo l’importo di cui alla voce 120 a) del passivo, non risultano iscritte nel bilancio della banca altre passività e/o attività.Le principali ipotesi attuariali alla base della valutazione del fondo al 31.12.2016 sono costituite da:- per le probabilità di morte dei pensionati e del coniuge sono state utilizzate le tavole SI2014, opportunamente modificate per tener conto

dell’aggancio al progressivo della speranza di vita;- per le probabilità di lasciare famiglia quelle, distinte per sesso, adottate nel modello INPS;- tasso di attualizzazione determinato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2016, utilizzando come pesi

i rapporti tra l’importo pagato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare fino all’estinzione della popolazione.Il valore attuale del fondo, determinato sulla base di dette ipotesi, ha messo in evidenza una “perdita attuariale” di 38 mila euro (punto C.3).

EX BANCA REGIONALE EUROPEA SPAAl 31.12.2016 è presente un Fondo di Integrazione dell’Assicurazione Obbligatoria Invalidità Vecchiaia e Superstiti per il personale della Banca Regionale Europea proveniente dalla ex Banca del Monte di Lombardia e dalla ex Cassa di Risparmio di Cuneo.Il fondo eroga i seguenti trattamenti previdenziali a titolo di pensione diretta per:

• vecchiaia, quando gli iscritti abbiano maturato i limiti contrattuali di età tempo per tempo vigenti purché siano trascorsi almeno 15 anni di iscrizione al Fondo;

• anzianità, quando gli iscritti abbiano maturato i limiti minimi di servizio tempo per tempo vigenti previsti dal contratto;

• invalidità, quando, ottenuto il riconoscimento dello stato di invalidità e qualunque sia l’età, sia maturata una anzianità computabile per la prestazione di almeno cinque anni o qualunque sia l’anzianità se l’invalidità è permanente e dipendente da cause di servizio.

Inoltre, ai superstiti dell’iscritto spetta una pensione indiretta in caso di morte in attività di servizio dopo un anno di iscrizione al Fondo o dopo qualunque periodo se la morte è dipesa da cause di servizio ed una pensione di reversibilità in caso di morte, purché sia stata liquidata la pensione diretta.

Descrizione delle principali ipotesi attuarialiIl descritto Fondo di quiescenza a prestazione definita è stato sottoposto alla valutazione attuariale che nel bilancio tecnico ha determinato al 31.12.2016 l’importo della Riserva Matematica che permette in media, nel senso attuariale, il pagamento delle pensioni assegnate ai pensionati ed ai loro superstiti.

Le valutazioni effettuate sono coerenti a quanto normato dal principio contabile IAS 19 e sono conformi a quanto stabilito dalle leggi che regolano il sistema previdenziale di riferimento e dalle norme del regolamento aziendale. In particolare, il criterio utilizzato per il calcolo della passività risulta in linea con la metodologia denominata ProjectedUnitCreditMethod imposta dallo IAS 19.

Le ipotesi demografiche che sono state assunte nelle elaborazioni sono le seguenti:

- per le probabilità annue di eliminazione per morte del personale in servizio, è stata utilizzata la tavola SI2014, distinta per sesso, opportunamente modificata sulla base dell’esperienza di società operanti nel settore bancario;

- per le probabilità annue di eliminazione per morte dei pensionati e dei superstiti sono state utilizzate le tavole SI2014, opportunamente modificate per tener conto dell’aggancio al progressivo della speranza di vita;

- per le probabilità di lasciare famiglia quelle, distinte per sesso, adottate nel modello INPS.

Le ipotesi economico-finanziarie utilizzate nella valutazione attuariale sono:

• tasso di sconto 1,34%

• tasso atteso di rivalutazione delle pensioni 1,20%

• tasso annuo di inflazione 1,50%.

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513Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

Valutazioni attuarialiNella tabella che segue sono riportati i risultati delle valutazioni attuariali eseguite al 31 dicembre 2016 in relazione ai diversi collettivi.

MOVIMENTAZIONE AI FINI IAS 19 DELLE PASSIVITÀ DELL’ANNO 2016

Fondo Pensione ex Centrobanca

Fondo Pensione ex B.M.L.

Fondo Pensione ex C.R.C.

A ESISTENZE INIZIALI 1.035 - -

B AUMENTI 54 10.860 13.343

B.1 Interessi passivi 16 179 219

B.2 Actuarial losses 38 821 1.017

B.3 Accantonamenti - 77 -

B.4 Altre variazioni - 9.783 12.107

dicuioperazionidiaggregazioneaziendale - 9.783 12.107

C DIMINUZIONI (63) (610) (1.083)

C.1 Benefit paid (63) (610) (1.083)

C.2 Actuarial gains - - -

C.3 Altre variazioni - - -

D RIMANENZE FINALI 1.026 10.250 12.260

N. ISCRITTI 8 78 79

dicuiATTIVI 0 15 0

Quali impegni economici a carico del fondo al 31 dicembre 2016, è stato individuato il valore attuale medio delle pensioni in corso di godimento (oneri immediati).E’ stato adottato un sistema finanziario di capitalizzazione sufficientemente cautelativo, capace in ogni istante di garantire, con le riserve accumulate, la copertura piena delle prestazioni da erogare al gruppo dei pensionati esistenti al 31 dicembre 2016.

12.4 Fondi per rischi e oneri - altri fondi

Voci/Componenti 31.12.2016 31.12.2015

Altri fondi per rischi e oneri

1. Fondo per rischi su revocatorie 1.121 2.500

2. Fondo rettifiche interessi commissioni e spese - -

3. Fondo per bond in default 439 -

4. Altri fondi per rischi e oneri 2.435 3.878

Totale 3.995 6.378

Passività potenziali

Passività potenziale

Per contenzioso fiscale 61.556

Per altre controversie legali 211.995

Totale 273.551

Le passività disciplinate dallo IAS 37, caratterizzate dall’assenza di certezza in merito alla scadenza o all’importo della spesa futura richiesta per l’adempimento di debiti presunti, sono riconducibili alle seguenti tipologie:

• passività probabili;

• passività potenziali (possibili o remote).

La corretta identificazione della natura delle passività è di assoluta importanza perché determina l’obbligo o meno di iscrizione a bilancio del rischio derivante dall’obbligazione.

L’appostazione a fondo rischi di un accantonamento è rappresentativo di una passività probabile con scadenza o ammontare incerti30 il cui importo rilevato in bilancio rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.

L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione, laddove l’effetto dell’attualizzazione è significativo. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.

30 Per i criteri di rilevazione degli accantonamenti si rinvia alla Parte A.2 della Nota Integrativa “Parterelativaalleprincipalivocidibilancio”, par. 12 “Accantonamentiafondiperrischieoneri”.

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514 Relazioni e Bilanci 2016

Periodicamente viene rivista la misura dell’accantonamento in modo da verificarne la congruità.

Si indicano di seguito i parametri legali generali ed astratti che regolano il processo di attualizzazione degli accantonamenti, che viene condotto con riferimento a ciascuna singola controversia passiva ed alla durata residua della stessa.

• tipologia/natura della controversia, da determinarsi alla luce del petitum, cioè delle richieste formulate dalla controparte. A tal fine potranno essere individuate delle “macro-famiglie” quali, ad esempio, controversie societarie, controversie giuslavoristiche, controversie in materia di intermediazione finanziaria, controversie genericamente definibili come di risarcimento danni (derivanti da inadempimento contrattuale, da fatto illecito, da violazione di norme imperative) etc.;

• grado di “innovatività” della controversia, da determinarsi tenendo conto del fatto che l’oggetto della stessa verta su materie già conosciute e opportunamente “ponderate” dalla Banca ovvero su materie assolutamente nuove e quindi bisognose di approfondimento (ad esempio perché scaturite da un mutamento della normativa o degli orientamenti giurisprudenziali);

• grado di strategicità della controversia per la Banca: la Banca, per ragioni di opportunità commerciale potrebbe ad esempio decidere di definire la vertenza in modo rapido anche in presenza di argomenti difensivi che consentirebbero di resistere a lungo in giudizio;

• durata media della vertenza, da ponderare tenendo conto anche del dato geografico, cioè della localizzazione del foro presso il quale la causa è radicata e dello stadio evolutivo del processo. A tal riguardo si dovrà naturalmente operare una scelta della fonte statistica dalla quale ricavare i dati e ci si potrà avvalere dell’ausilio dei legali che assistono la Banca nella vertenza e che hanno una conoscenza diretta del foro di volta in volta interessato;

• “natura” della controparte (ad esempio, persona fisica o giuridica, operatore qualificato o meno, consumatore o meno, etc.).

Si definisce passività potenziale:

• un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda;

• un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:− non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie;− l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinato con sufficiente attendibilità.

Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile bensì, qualora ritenute ‘possibili’ sono unicamente oggetto di informativa. Diversamente, le passività potenziali ritenute ‘remote’ non richiedono, in ossequio alle previsioni dello IAS 37, alcuna informativa a riguardo.

Analogamente agli importi relativi ad accantonamenti (per passività probabili), anche l’importo delle passività potenziali è soggetto a periodica verifica perché è possibile che le stesse, con la successione degli eventi, diventino remote oppure probabili con la necessità, in quest’ultimo caso, di provvedere eventualmente ad un accantonamento.

Si riporta di seguito un elenco di passività potenziali di carattere fiscale.

ATTI DI ACCERTAMENTO

FINANZIAMENTI A MEDIO/LUNGO TERMINE - IMPOSTA SOSTITUTIVA EX D.P.R. 601/1973La vicenda riguarda il presunto omesso versamento dell’imposta sostitutiva su finanziamenti stipulati all’estero ed é conclusa per il Gruppo UBI Banca in quanto l’Agenzia delle Entrate ha abbandonato del tutto la prosecuzione del contenzioso annullando gli avvisi di liquidazione mediante autotutela. Tutti gli avvisi di liquidazione notificati alla società del Gruppo UBI interessate, tra cui UBI Banca, sono stati annullati con sentenze passate in giudicato ovvero mediante atti di autotutela da parte dei competenti uffici dell’Agenzia delle Entrate.Prosegue l’attività di recupero delle imposte versate in via provvisoria nel corso dei procedimenti conclusi a favore delle citate banche del Gruppo UBI.

PREFERENCE SHARES - UBI BANCA E BANCO DI BRESCIA - E IMPOSTA DI REGISTRO OPERAZIONI DI CONFERIMENTO SPORTELLI - UBI BANCA, BANCA POPOLARE DI BERGAMO, BANCO DI BRESCIA, UBI BANCA EX BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA, UBI BANCA EX BANCA REGIONALE EUROPEALa vicenda contenziosa è sostanzialmente conclusa, posto che le commissioni tributarie competenti e la Corte di Cassazione hanno emesso provvedimenti di estinzione del giudizio per cessata materia del contendere, con le sola eccezione del contenzioso switch sportelli relativo a UBI Banca (per sé e in qualità di incorporante della Banca Popolare Commercio Industria) per cui si attende la fissazione dell'udienza da parte della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia.In particolare, successivamente alla stipula dell’accordo transattivo del 4 febbraio 2016 a chiusura di tutte le controversie relative alla vicenda Preference Shares ed alla vicenda Switch Sportelli, sono stati perfezionati gli accordi conciliativi relativi ai singoli atti di accertamento e di liquidazione. Tutti i versamenti dovuti all’Agenzia delle Entrate in dipendenza dei singoli accordi conciliativi sono stati effettuati entro il 31 marzo 2016.Prosegue, nel frattempo, l’attività di recupero delle imposte e delle sanzioni versate in via provvisoria nel corso dei procedimenti e non dovute alla luce degli accordi conciliativi.

IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO - COMMISSIONI DI GESTIONE E INCASSO CREDITI: BANCHE RETE E UBI FINANCELa vicenda prende le mosse da una serie di questionari inviati alle Banche Rete a partire dall’esercizio 2014, i quali si sono successivamente tradotti in altrettanti avvisi di accertamento: l’amministrazione finanziaria aveva contestato il mancato assoggettamento ad IVA delle commissioni relative alla gestione ed all’incasso di crediti ceduti dalle Banche Rete alle società di cartolarizzazione nell’ambito di operazioni di cui alla Legge n. 130 del 30 aprile 1999.

Per quanto attiene UBI Banca, le contestazioni si riferivano alle società incorporate Banca Regionale Europea (annualità 2009 oltre all'annualità 2010 contestata all'incorporata Banco di San Giorgio) e Banca Popolare Commercio Industria (annualità 2010). Con la Risoluzione n. 106 del 17 novembre 2016 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le prestazioni di servicing poste in essere nell’ambito di operazioni disciplinate dalla Legge n. 130 del 30 aprile 1999 sono esenti da IVA qualora svolte dal soggetto che ha concesso il credito. La ragione di tale intepretazione deriva dal fatto che tale attività deve intendersi ricompresa tra i “servizi di gestione dei crediti da parte dei concedenti”. Posto che, secondo l’opinione delle società del Gruppo UBI Banca, la posizione espressa dalla prassi amministrativa trova perfetta corrispondenza nel comportamento tenuto dalla Banche Rete poi oggetto di censura da parte dell’amministrazione finanziaria, nel mese di dicembre sono state presentate apposite istanze di autotutela ai vari uffici dell’Agenzia delle Entrate che hanno notificato gli avvisi

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515Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

di accertamento e successive memorie alle competenti Commissioni Tributarie.Alla data di riferimento della presente relazione:- è stata emessa una sentenza favorevole per l'incorporata Banca Regionale Europea da parte della Commissione Tributaria Provinciale di

Torino, divenuta definitiva in quanto passata in giudicato senza appello da parte dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale delle Entrate per il Piemonte;

- é pervenuto l'atto di annullamento totale in autotutela dell'avviso notificato alla Banca Regionale Europea (in qualità di incorporante del Banco di San Giorgio). In data 31 gennaio 2017 si é tenuta la relativa udienza di trattazione presso la Commissione Tributaria Provinciale di Genova, ove i giudici hanno decretato la cessata materia del contendere;

- l'udienza di trattazione presso la Commissione Tributaria Provinciale di Milano della controversia relativa all'incorporata Banca Popolare Commercio Industria si terrà in data 27 febbraio 2017: il relativo atto di annullamento totale in autotutela è stato notificato dal competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate in data 8 febbraio 2017.

UBI BANCA: IRPEGNel novembre 2011 UBI Banca (già BPU Banca) era stata destinataria di un avviso di accertamento in merito al trattamento fiscale ai fini IRPEG applicato sul conferimento di azienda bancaria effettuato il 1° luglio 2003 a favore delle allora neo costituite Banca Popolare di Bergamo e Banca Popolare Commercio e Industria. In particolare, veniva contestata la deduzione integrale operata dalla conferente BPU Banca di fondi rischi tassati costituiti in precedenti esercizi.Nel 2015 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha accolto il ricorso di UBI Banca, riconoscendo come l’avviso di accertamento fosse stato notificato oltre il termine ordinario di decadenza ed in difetto dei presupposti di legge per l’accertamento integrativo. In esito a tale sentenza l’Agenzia delle Entrate ha comunicato provvedimento di sgravio della cartella di pagamento di 8,3 milioni di euro notificata nel 2014 ad UBI Banca, già oggetto di sospensiva da parte della Commissione Tributaria. L’Agenzia delle Entrate ha proposto appello il 19 ottobre 2015 alla Commissione Tributaria Regionale di Milano in relazione al quale la Banca ha presentato proprie tempestive controdeduzioni. La relativa udienza di trattazione si è tenuta il 30 gennaio 2017, e si resta in attesa del deposito della relativa sentenza.

UBI BANCA (GIÀ BANCA REGIONALE EUROPEA): OMESSO VERSAMENTO ACCONTO IRPEG 2003La vicenda si è conclusa a seguito della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione.Nel 2007 Equitalia Cuneo ha notificato un cartella di pagamento per euro 1,3 milioni (di cui euro 1,25 milioni quale sanzione, oltre interessi di mora e compenso di riscossione) per presunto parziale omesso versamento del primo acconto IRPEG dell’anno 2003.La vicenda trae origine da un errore materiale commesso da Banca Regionale Europea, che in sede di redazione della dichiarazione IRPEG per l’anno 2003 indicava come acconto versato un ammontare di circa euro 8,4 milioni in luogo di quello, corretto, di circa euro 15,4 milioni. A seguito di comunicazione a mezzo fax del dicembre 2006 dell’Agenzia delle Entrate di Cuneo, Banca Regionale Europea provvedeva a rettificare tale errore materiale presentando dichiarazione integrativa ove veniva esposto l’ammontare corretto, quale acconto versato (tramite utilizzo in compensazione di eccedenza IRPEG), di euro 15,4 milioni. Nonostante il fatto che la dichiarazione integrativa fosse stata emessa su specifica richiesta dell’Agenzia delle Entrate di Cuneo, questa irrogava a Banca Regionale Europea la sanzione per omesso versamento dell’acconto.Banca Regionale Europea ha proposto ricorso contro la cartella di pagamento. In riforma della sentenza negativa resa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Cuneo, la Commissione Tributaria Regionale di Torino ha accolto l’appello di Banca Regionale Europea annullando la cartella sulla base del fatto che nel caso ricorreva la buona fede del contribuente a fronte di un mero errore materiale, da cui l’inapplicabilità della sanzione in forza delle norme dello Statuto del Contribuente.L’Agenzia delle Entrate ha impugnato la sentenza con ricorso alla Corte di Cassazione nel dicembre 2009. Con sentenza depositata il 15 gennaio 2016, a seguito di udienza del 26 novembre 2015, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate ritenendo che l’erronea indicazione dell’acconto IRPEG 2003 in misura inferiore al dovuto fosse da qualificare come violazione sostanziale e non formale e senza attribuire alcun rilievo alla buona fede del contribuente. In conseguenza di tale sentenza, non essendo la stessa ulteriormente impugnabile, il 30 maggio è stata notificata una cartella di pagamento per un ammontare di 1,3 milioni di euro, che Banca Regionale Europea ha versato il 27 luglio 2016.

UBI BANCA (GIÀ BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA): TARI 2014In data 6 luglio 2016 il Comune di Milano ha notificato a Banca Popolare Commercio e Industria un avviso di pagamento TARI per l’anno 2014 per un ammontare complessivo di 234 mila euro. Sulla base di una valutazione effettuata dalla Banca, l’atto impositivo sarebbe infondato per circa 114 mila euro. Di conseguenza, Banca Popolare Commercio e Industria ha proposto impugnativa parziale tramite ricorso depositato il 16 settembre 2016 presso la Commissione Tributaria Provinciale di Milano. L’udienza per la trattazione del ricorso non è stata ancora fissata.

SEZIONE 13 - Azioni Rimborsabili

Non sono state emesse azioni con diritto di rimborso.

SEZIONE 14 - Patrimonio d’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 20014.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione

31.12.2016 31.12.2015

Nr azioni ORDINARIE 976.300.395 901.748.572

Nr azioni PROPRIE in portafoglio 3.031.974 1.431.829

Il capitale sociale di UBI Banca alla data del 31 dicembre 2016 risulta pari a euro 2.440.750.987 suddiviso in numero 976.300.395 azioni nominative.

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516 Relazioni e Bilanci 2016

14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre

A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 901.748.572 - - interamente liberate 901.748.572 - - non interamente liberate - - A.1 Azioni proprie (-) (1.431.829) - A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 900.316.743 - B. Aumenti 75.105.898 - B.1 Nuove emissioni 74.551.823 - - a pagamento: 74.551.823 - - operazioni di aggregazioni di imprese 74.551.823 - - conversione di obbligazioni - - - esercizio di warrant - - - altre - - - a titolo gratuito: - - - a favore dei dipendenti - - - a favore degli amministratori - - - altre - - B.2 Vendita di azioni proprie 554.075 - B.3 Altre variazioni - - C. Diminuzioni (2.154.220) - C.1 Annullamento - - C.2 Acquisto di azioni proprie (2.154.220) - C.3 Operazioni di cessione di imprese - - C. 4 Altre variazioni - - D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 973.268.421 - D.1 Azioni proprie (+) 3.031.974 - D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 976.300.395 - - interamente liberate 976.300.395 - - non interamente liberate - -

14.3 Capitale: altre informazioni

Nel corso dell’esercizio sono state assegnate 554.075 azioni proprie, nell’ambito delle politiche di remunerazione e incentivazione per il ‘personale più rilevante’ come descritto nella parte I della presente nota.Sono state altresì acquistate 1.807.220 azioni proprie a seguito del recesso degli azionisti aventi diritto, nonché 347.000 azioni destinate al sistema incentivante del personale. Complessivamente, al 31.12.2016 le azioni proprie in portafoglio sono pari a 3.031.974 per un controvalore pari a euro 9.868.519.

14.4 Riserve di utili: altre informazioni

31.12.2016 31.12.2015

Riserva legale 586.254 573.912 Riserva ex art. 22 D.Lgs. N. 153/1999 36.494 36.494 Riserva straordinaria 966.347 970.870 Riserva acquisto azioni proprie 9.869 5.155 Riserva tassata di utili 4 4 Riserva ex art. 13 c.6 D.Lgs n. 124/1993 762 762 Riserva ex art. 6 D.Lgs n. 38/2005 19.067 16.515 Riserva di utili per ACT - polizza sanitaria 2.267 2.267 Utili portati a nuovo 95 49 Riserve di utili 1.621.159 1.606.028

31.12.2016 31.12.2015

Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto 12.153 12.153Riserva da storno ammortamenti pregressi 61.649 61.649Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990 75.213 75.213Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990 71.885 71.885Riserva da operazioni sottoposte a controllo comune 777.489 437.854Riserva da riforma previdenza complementare -3.618 -3.618Riserva titoli trasferiti da portafoglio AFS a HTM -17.745 - Altre riserve 23.385 22.324Riserve altre 1.000.411 677.460

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517Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) del Codice Civile si riporta di seguito il prospetto di riepilogo delle voci di Patrimonio Netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e di quota distribuibile (importi al centesimo di euro):

Valore al 31.12.2016

Quota disponibile

Possibilità Utilizzo

Vincolo fiscale (1)

Ulilizzi negli ultimi 3 esercizi

A) CAPITALECapitale sociale 2.440.750.987,50 607.860.764,43 (7) B) RISERVE DI CAPITALERiserva da sovrapprezzo Azioni 3.798.429.612,02 3.798.429.612,02 AB (2)(3) 142.676.307,98 918.436.688,78 B) RISERVE DI UTILIRiserva legale 586.254.202,09 586.254.202,09 B (4) Riserva straordinaria 966.346.992,98 966.346.992,98 ABC 72.021.230,40 Riserva ex art. 22 D.Lgs. n. 153/1999 36.494.083,45 36.494.083,45 ABC Riserva acquisto azioni proprie 9.868.518,89 ABC Riserva ex art. 13 C. 6 D. Lgs. 124/93 762.160,51 762.160,51 ABC 762.160,51 Riserva indisponibile ex art. 6 D. Lgs. 38/2005 19.067.130,14 Riserva di Utili per ACT - polizza sanitaria 2.266.865,22 Altre riserve di utili e utili portati a nuovo 98.714,40 98.714,40 ABC C) RISERVE ALTRERiserva val. partecipazioni a patrimonio netto 12.152.680,05 12.152.680,05 AB 12.152.680,05 Riserva da storno ammortamenti pregressi (5) 61.649.339,66 61.649.339,66 ABC (6) 61.649.339,66 Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990 (5) 75.213.372,10 75.213.372,10 AB (5) (6) 65.769.618,41 Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990 71.884.949,60 71.884.949,60 AB (5) 71.884.949,60 Riserva da operazioni undercommoncontrol 777.489.138,73 AB (7) 185.959.318,00 Riserva da riforma previdenza complementare -3.618.366,73 Riserva titoli trasferiti da portafoglio AFS a HTM -17.745.469,50 Altre riserve 23.385.634,17 23.385.634,17 ABC D) RISERVE DA VALUTAZIONERiserva di rivalutazione Legge n. 342/2000 e ss. 3.265.575,47 3.265.575,47 AB (5) 3.264.575,47 Riserva da valutazione - attività finanziarie disponibili per la vendita -27.529.907,08 Riserva da valutazione – adozione del fair value in sostituzione del costo (5) 30.123.526,22 30.123.526,22 AB (6) 27.453.137,73 Riserva da utili/perdite attuariali fondo TFR -33.749.913,93 Altre riserve da valutazione 87.377,14 E) Azioni Proprie -9.868.518,89 TOTALE 8.823.078.684,21 5.666.060.842,72 1.179.432.851,84 Utile netto -493.425.486,00 Totale patrimonio netto al 31 dicembre 2016 8.329.653.198,21

A = per aumento di capitaleB = per copertura perditeC = per distribuzione ai soci(1) Importi in sospensione d'imposta.(2) La riserva sovrapprezzo azioni è stata utilizzata nel 2015 a copertura della perdita di esercizio 2014 per un importo pari a 918.436.688,78.(3) Si veda nel dettaglio la movimentazione della riserva avvenuta nel corso degli anni:

anno Riserva distribuibile (*) Riserva non distribuibile Totale Descrizione

1.310.245.825,91 1.310.245.825,91 Riserve al 31.12.20062007 5.790.132.233,70 7.100.378.059,61 aumento per effetto fusione con Banca Lombarda2011 329.528.573,34 7.429.906.632,95 aumento di capitale2012 -2.713.053.965,45 4.716.852.667,50 utilizzo per copertura perdite (**)2013 13.633,30 4.716.866.300,80 conversioni PO ed aumento capitale2015 -918.436.688,78 3.798.429.612,02 utilizzo per copertura perdite (**)

1.639.788.032,55 2.158.641.579,47 3.798.429.612,02

(*) In considerazione del non chiaro contesto legislativo in merito alla distribuibilità agli azionisti di una riserva emersa a seguito di operazioni di fusione contabilizzate secondo i criteri previsti dal principio IFRS 3, si ritiene distribuibile la quota preesistente e i successivi movimenti di aumento di capitale.

(**) La copertura delle perdite è stata operata attingendo alla quota parte dell’incremento avvenuto per effetto della fusione relativo alla rivalutazione dei valori contabili dell’incorporata ed alla rilevazione di avviamento a seguito dell’allocazione del prezzo di acquisto (“Purchase Price Allocation”) pari a 4.096.625.123 euro. Per effetto delle perdite citate tale incremento si è ridotto a 465.134.468,77 euro.

(4) La riserva è disponibile, anche per aumento di capitale e distribuzione, solo per la parte che eccede il quinto del capitale sociale (art. 2430, comma 1, C.C.).(5) La distribuibilità ai soci è prevista con l'osservanza delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 2445 c.c.. In caso di utilizzo per copertura perdite non si può fare luogo a distribuzione

fino a quando la riserva non è reintegrata.(6) La Riserva da riallineamento ex Legge 266/2005 in sospensione d'imposta per complessivi euro 90.607.559,00 risulta individuata per euro 27.453.137,73 nella "Riserva da valutazione

- adozione del Fair Value in sostituzione del costo", per euro 61.649.339,66 nella "Riserva da storno ammortamenti pregressi" e per euro 1.505.081,61 nella "Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/90".

(7) La riserva da operazioni under common control (già fiscalmente vincolata per euro 39.114.523 in forza del rinvio dell’art.1, comma 473 L.266/2005 all’art. 13 della L. 342/2000 e per euro 10.786 ai sensi dell’art 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993 per effetto della fusione di Centrobanca Spa perfezionata nel 2013), si è incrementata nel corso dell’esercizio per effetto delle operazioni di fusione per incorporazione che hanno interessato le società Banca Regionale Europea Spa e Banca Popolare Commercio Industria Spa rispettivamente per euro 106.702.011 e per euro 238.443.566, mentre si è decrementata per effetto delle operazioni di fusione di SBIM e UBI Fiduciaria rispettivamente per euro 4.059.573 e euro 1.450.645. Per effetto delle operazioni di concambio delle fusioni di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria, inoltre, il capitale sociale si è rispettivamente incrementato per euro 95.300.942 e per euro 91.078.615. A fronte e nei limiti dei sopracitati incrementi, le riserve tassabili in ogni caso e quelle tassabili soltanto in caso di distribuzione della società incorporata vengono ricostituite presso l’incorporante in base all’art. 172, comma 5 del TUIR come segue: - sulla riserva under common control per complessivi euro 146.834.009 (di cui euro 36.680.208 ai sensi della L. 266/2005, euro 289.566 dell’art. 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993, euro 21.919.145 della L. 350/2003, euro 51.645.690 della L. 408/90, euro 26.688.547 della L. 218/90 e euro 9.610.853 da Leggi di rivalutazione ante 1987); - sull’incremento di capitale sociale che si è originato dalla fusione di Banca Regionale Europea Spa per euro 95.300.942 ai sensi della L. 350/2003. In occasione della distribuzione del dividendo per l’esercizio 2008 è stata utilizzata la riserva straordinaria per l’importo di 273.579.193,83 euro, in occasione della distribuzione del dividendo 2011 per 45.027.337,95 euro e del dividendo 2014 per euro 72.021.230,40.

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518 Relazioni e Bilanci 2016

Come già riportato il sistema di incentivazione 2011 dedicato al Top Management del Gruppo UBI prevede che la controllante UBI Banca consegni proprie azioni a propri dipendenti ed assegni azioni ai dipendenti delle sue controllate.Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” tale piano configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel conto economico sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione sarà in ogni caso regolata da UBI Banca.In tale contesto, nella voce Riserve - altre sono ricomprese anche le riserve di stock granting relative alla componente azionaria del piano di incentivazione, del personale di UBI Banca, per l’importo di 2,51 milioni di euro e, del personale delle società del gruppo, per 1,01 milioni di euro.

14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annueLa Banca non ha in essere strumenti di capitale.

14.6 Altre informazioniNon vi sono altre informazioni da segnalare.

ALTRE INFORMAZIONI

1. Garanzie rilasciate e impegni

Operazioni 31.12.2016 31.12.2015

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 4.559.064 4.624.707 a) Banche 1.921.095 2.891.231 b) Clientela 2.637.969 1.733.476 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 1.747.082 567.138 a) Banche 266.654 388.944 b) Clientela 1.480.428 178.194 3) Impegni irrevocabili ad erogare fondi 2.874.802 1.672.692 a) Banche 55.679 201.789 i) a utilizzo certo 10.990 70.419 ii) a utilizzo incerto 44.689 131.370 b) Clientela 2.819.123 1.470.903 i) a utilizzo certo 510.571 27.605 ii) a utilizzo incerto 2.308.552 1.443.298 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - - 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - - 6) Altri impegni 10.905.270 10.127.437 Totale 20.086.218 16.991.974

2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli 31.12.2016 31.12.2015

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 59.258 419.262 2. Attività finanziarie valutate al fair value - -

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4.167.691 8.053.685 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.712.757 2.644.892 5. Crediti verso banche - - 6. Crediti verso clientela 8.310.569 3.611.189 7. Attività materiali - -

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519Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono a titoli di proprietà posti a garanzia di passività e impegni posti in essere dalla Banca secondo il seguente dettaglio riepilogativo:

Portafogli A garanzia di Titoli di Proprietà

Passività o Impegni emessi da terzi emessi da società del gruppo

Attività finanziarie per la negoziazione: PCT Passivi 59.258 Attività finanziarie per la vendita: Anticipazioni Banca d'Italia 702.482 PCT Passivi 3.311.444

Finanziamenti BEI 69.896 Altre operazioni 83.869

4.167.691 Attività finanziarie detenute fino alla scdenza: Anticipazioni Banca d'Italia 2.911.013

PCT Passivi 801.744 3.712.757

Crediti verso clientela: Finanziamenti BEI 615.289 166.398 Emissione Covered Bond 5.591.787

Anticipazioni Banca d'Italia 1.937.095 8.144.171 166.398

Nella tabella non sono ricompresi i finanziamenti posti a garanzia delle operazioni di cartolarizzazione in cui UBI Banca partecipa in qualità di cedente, in quanto le obbligazioni sottostanti non sono emesse da UBI Banca ma dalle Società Veicolo preposte.

In particolare trattasi di:

- cartolarizzazione 24-7 Finance: 1.177,6 milioni di euro a fronte di titoli emessi da 24-7 Finance Srl.- cartolarizzazione UBI SPV Group 2016: 1.102,3 milioni di euro a fronte di titoli emessi da UBI SPV Group 2016 Srl.

Unitamente alle attività sopra riportate, sono stati costituiti in garanzia anche titoli secondo il seguente dettaglio:

A garanzia di Passività o Impegni

Valore nominale titoli

emessi da società SPVtitoli di propria emissione

riacquistati

Anticipazioni Banca d'Italia 4.981.179 4.440.000

4.981.179 4.440.000

I titoli – tranche senior – acquisiti per il tramite di operazioni di pronti contro termine attivi, sono emessi dai veicoli (SPV) relativi alle cartolarizzazioni:

UBI SPV Lease 2016, per 2,1 miliardi di euro, acquisiti dall’originator UBI Leasing Spa e

UBI SPV Group 2016, per 1.243,8 millioni di euro di cui agli originator:

• Banca Popolare di Ancona Spa per un valore nominale di 171,8 milioni di euro;

• Banco di Brescia Spa per un valore nominale di 261,9 milioni di euro;

• Banca Popolare di Bergamo Spa per un valore nominale di 670,3 milioni di euro;

• Banca Carime Spa per un valore nominale di 139,8 milioni di euro.

Inoltre fra i titoli emessi nell’ambito dello operazione di cartolarizzazione UBI Banca sono stati posti a garanzia di anticipazioni presso la Banca d’Italia titoli di proprietà relativi alle seguenti operazioni:

• 24-7 Finance, per 795,6 milioni di euro

• UBI SPV Group 2016, per 841,8 milioni di euro.

I titoli emessi da UBI Banca e riacquistati sono costituiti da obbligazioni covered bond a tasso variabile per un valore nominale di 4,4 miliardi di euro.

3. Informazioni sul leasing operativoNon sono presenti operazioni di leasing operativo.

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520 Relazioni e Bilanci 2016

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi 31.12.2016 31.12.2015

1. Esecuzione di ordini per conto della clientela

a) Acquisti 2.725.804 3.148.282

1. Regolati 2.658.574 3.140.455

2. Non regolati 67.230 7.827

b) Vendite 2.901.255 4.066.376

1. Regolate 2.804.394 4.058.864

2. Non regolate 96.861 7.512

2. Gestioni di portafogli

a) individuali - -

b) collettive - -

3. Custodia e amministrazione di titoli

a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) - -

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - -

2. altri titoli - -

b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 60.909.368 60.818.209

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 17.046.439 22.492.702

2. altri titoli 43.862.929 38.325.507

c) titoli di terzi depositati presso terzi 57.594.438 60.679.899

d) titoli di proprietà depositati presso terzi 24.300.737 27.338.046

4. Altre operazioni 11.480.129 12.717.058

5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

Forme tecniche Ammontare lordo delle

attività finanziarie (a)

Ammontare delle passività

finanziarie compensato in

bilancio (b)

Ammontare netto delle

attività finanziarie

riportato in bilancio

(c=a-b)

Ammontari correlati non oggetto di compensazione in Bilancio

Ammontare netto

31.12.2016(f=c-d-e)

Ammontare netto

31.12.2015Strumenti

finanziari (d)Depositi di

contante ricevuti in

garanzia (e)

1. Derivati 746.750 37.150 709.600 377.476 315.763 16.361 2.820

2. Pronti contro termine 120.991 - 120.991 119.498 - 1.493 758

3. Prestito titoli - - - - - - -

4. Altri - - - - - - -

Totale 31.12.2016 867.741 37.150 830.591 496.974 315.763 17.854 x

Totale 31.12.2015 1.528.938 - 1.528.938 1.201.004 324.356 x 3.578

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521Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

Forme tecniche Ammontare lordo delle

passività finanziarie (a)

Ammontare delle attività

finanziarie compensato in

bilancio (b)

Ammontare netto delle

passività finanziarie

riportato in bilancio (c=a-b)

Ammontari correlati non oggetto di compensazione in Bilancio

Ammontare netto

31.12.2016(f=c-d-e)

Ammontare netto

31.12.2015Strumenti

finanziari (d)Depositi di contante posti a garanzia (e)

1. Derivati 1.044.773 37.149 1.007.624 377.476 616.572 13.576 3.149

2. Pronti contro termine 3.985.495 - 3.985.495 3.936.857 45.802 2.836 -

3. Prestito titoli - - - - - - -

4. Altre operazioni - - - - - - -

Totale 31.12.2016 5.030.268 37.149 4.993.119 4.314.333 662.374 16.412 x

Totale 31.12.2015 7.339.874 - 7.339.874 6.531.307 805.418 x 3.149

Per quanto concerne i derivati, sono state poste in essere compensazioni in bilancio fra le medesime controparti per un controvalore di 37,1 milioni di euro, laddove presenti tutti i criteri stabiliti dallo IAS 32.

Trattasi di compensazioni che interessano talune classi di derivati OTC (Irs Plain Vanilla) in linea con quanto previsto dal Regolamento Europeo n. 648/2012 (European Market Infrastructure Regulation – c.d. EMIR).

Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il valore del derivato correlato per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti o concessi sono riportate fino a capienza le marginazioni, anch’esse correlate per singola controparte.

Di conseguenza, poste le partite correlate di derivati attivi e passivi e l’ammontare dei rispettivi depositi di marginazione ricevuti o effettuati, la colonna dell’ammontare netto (tabella 5) rappresenta l’esposizione residua per controparte a carico di UBI Banca per 16,4 milioni di euro mentre l’esposizione residua a carico di terzi (tabella 6) è pari a 13,6 milioni di euro. Per i pronti contro termine non sono state rilevate le condizioni previste dallo IAS 32 tali da porre in essere compensazioni delle posizioni attive e passive con le medesime controparti nelle voci di bilancio. Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il fair value del titolo sottostante per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti vengono indicate le marginazioni anch’esse correlate per singola controparte fino a capienza (tabella 5, importo a credito per 1,5 milioni di euro, mentre tabella 6 a debito 2,8 milioni di euro).

7. Operazioni di prestito titoliNon si segnalano operazioni di prestito titoli.

8. Informativa sulle attività a controllo congiuntoPer l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.

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522 Relazioni e Bilanci 2016

Parte C - Informazioni sul Conto Economico

SEZIONE 1 - Gli interessi - Voci 10 e 201.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci / Forme tecniche Titoli di Debito Finanziamenti Altre operazioni 31.12.2016 31.12.2015

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.685 - - 2.685 2.638

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 299.830 - - 299.830 366.506

3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 45.773 - - 45.773 45.809

4. Crediti verso banche 42.121 18.469 - 60.590 85.299

5. Crediti verso clientela 2.463 569.429 - 571.892 330.355

6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -

7. Derivati di copertura X X 72.632 72.632 43.968

8. Altre attività X X 167 167 151

Totale 392.872 587.898 72.799 1.053.569 874.726

La voce 5. Interessi attivi su crediti verso clientela – finanziamenti – comprende gli interessi su operazioni con clientela rivenienti dalla fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa.

L’ammontare degli interessi su attività deteriorate è pari a 61,716 milioni di euro (al 31 dicembre 2015 era pari a 39,289 milioni).

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

Voci 31.12.2016 31.12.2015

A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 237.259 265.882

B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (164.627) (221.914)

C. Saldo (A-B) 72.632 43.968

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

Voci 31.12.2016 31.12.2015

Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 33.682 11.999

1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziarioNon vi sono interessi attivi su operazioni di leasing finanziario.

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523Nota Integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni 31.12.2016 31.12.2015

1. Debiti verso banche centrali (3.648) X - (3.648) (7.110)

2. Debiti verso banche (37.690) X - (37.690) (37.448)

3. Debiti verso clientela (22.958) X - (22.958) (11.853)

4. Titoli in circolazione X (665.358) - (665.358) (829.393)

5. Passività finanziarie di negoziazione (2.593) - - (2.593) (2.199)

6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - -

7. Altre passività e fondi X X (249) (249) (316)

8. Derivati di copertura X X - - -

Totale (66.889) (665.358) (249) (732.496) (888.319)

La voce interessi passivi verso banche centrali è costituita dagli oneri maturati in corso d’anno sui finanziamenti ottenuti dalla BCE.

1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di coperturaNegli interessi passivi non si rilevano differenziali relativi alle operazioni di copertura (si veda paragrafo 1.2 della presente sezione).

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta

Voci 31.12.2016 31.12.2015

Interessi passivi su passività in valuta (14.296) (5.759)

1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario

Voci 31.12.2016 31.12.2015

Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria (249) (316)

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524 Relazioni e Bilanci 2016

SEZIONE 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31.12.2016 31.12.2015

a) garanzie rilasciate 18.169 7.572

b) derivati su crediti - -

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 165.494 18.607

1. negoziazione di strumenti finanziari 4.761 9.342

2. negoziazione di valute 2.086 229

3. gestioni di portafogli - -

3.1. individuali - -

3.2. collettive - -

4. custodia e amministrazione di titoli 3.427 1.198

5. banca depositaria - -

6. collocamento di titoli 87.872 620

7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 7.229 (1)

8. attività di consulenza 5.760 5.935

8.1 in materia di investimenti 5.760 5.935

8.2 in materia di struttura finanziaria - -

9. distribuzione di servizi di terzi 54.359 1.284

9.1. Gestioni di portafogli 8.759 -

9.1.1. individuali 8.759 -

9.1.2. collettive - -

9.2. prodotti assicurativi 32.634 301

9.3. altri prodotti 12.966 983

d) servizi di incasso e pagamento 45.494 18.925

e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -

f) servizi per operazioni di factoring - -

g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -

h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -

i) tenuta e gestione dei conti correnti 44.808 21

j) altri servizi 105.963 48.287

k) operazioni di prestito titoli - -

Totale 379.928 93.412

La significativa variazione delle commissioni attive riviene dall’apporto relativo alla fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa. Il confronto omogeneo con i dati pro forma del 2015 è riportato nelle relative tabelle della Relazione sulla Gestione.

La voce "collocamento di titoli" è costitutiva da commissioni per il collocamento ed il mantenimento di fondi e SICAV.

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

Canali/Valori 31.12.2016 31.12.2015

a) Presso propri sportelli: 142.231 1.904

1. Gestioni di portafogli - -

2. Collocamento di titoli 87.872 620

3. Servizi e prodotti di terzi 54.359 1.284

b) Offerta fuori sede: - -

1. Gestioni di portafogli - -

2. Collocamento di titoli - -

3. Servizi e prodotti di terzi - -

c) Altri canali distributivi: - -

1. Gestioni di portafogli - -

2. Collocamento di titoli - -

3. Servizi e prodotti di terzi - -

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525Nota Integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori 31.12.2016 31.12.2015

a) garanzie ricevute (624) (392)

b) derivati su crediti - -

c) servizi di gestione e intermediazione: (19.446) (26.183)

1. negoziazione di strumenti finanziari (7.444) (4.907)

2. negoziazione di valute (36) (1)

3. gestioni di portafogli: - -

3.1. proprie - -

3.2. delegate da terzi - -

4. custodia e amministrazione di titoli (3.147) (2.020)

5.collocamento di strumenti finanziari - -

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (8.819) (19.255)

d) servizi di incasso e pagamento (13.934) (3.279)

e) altri servizi (12.507) (14.579)

Totale (46.511) (44.433)

SEZIONE 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Voci/Proventi 31.12.2016 31.12.2015

Dividendi Proventi da quote O.I.C.R.

Dividendi Proventi da quote O.I.C.R.

A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 89 - 39 2

B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.831 1.759 1.706 4.123

C. Attività finanziarie valutate al fair value 4.199 - 3.013 -

D. Partecipazioni 212.798 X 240.547 X

Totale 219.917 1.759 245.305 4.125

Di seguito si fornisce il dettaglio dei dividendi percepiti dalle partecipazioni in Società controllate e sottoposte a influenza notevole.

31.12.2016 31.12.2015

Su partecipazioni in Società controllate 180.179 229.843

Banca di Valle Camonica Spa 2.809 -

Banca Popolare Commercio e Industria Spa - 28.221

Banca Popolare di Ancona Spa 15.251 7.467

Banca Popolare di Bergamo Spa 118.359 133.512

Banca Regionale Europea Spa - 10.704

Banco di Brescia San Paolo CAB Spa - 8.411

BPB Immobiliare Srl - 260

Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa - 1.855

IW Bank Spa - 5.492

UBI Factor Spa 2.486 5.722

UBI Pramerica SGR Spa 41.274 28.199

Su partecipazioni in Società sottoposte a influenza notevole 32.619 10.704

Aviva Assicurazioni Vita Spa* - 1.960

Aviva Vita Spa 11.000 -

Lombarda Vita Spa 12.600 8.598

Polis Fondi SGRpA - 146

Zhong Ou Fund Management Co. 9.019 -

Totale 212.798 240.547

(*) Si segnala che la società Aviva Assicurazioni Vita Spa è stata incorporata in Aviva Vita Spa in data 12 dicembre 2016.

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526 Relazioni e Bilanci 2016

SEZIONE 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80

4.1 Il risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze(A)

Utile da negoziazione

(B)

Minusvalenze(C)

Perdite da negoziazione

(D)

Risultato netto[(A+B)-(C+D)]

1. Attività finanziarie di negoziazione 602 35.225 (1.323) (6.141) 28.363

1.1 Titoli di debito 116 4.835 (17) (1.466) 3.468

1.2 Titoli di capitale 481 101 (682) (12) (112)

1.3 Quote di O.I.C.R. 5 210 (624) - (409)

1.4 Finanziamenti - - - - -

1.5 Altre - 30.079 - (4.663) 25.416

2. Passività finanziarie di negoziazione - 3.432 - (1.836) 1.596

2.1 Titoli di debito - 3.432 - (1.836) 1.596

2.2 Debiti - - - - -

2.3 Altre - - - - -

3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio x x x x (4.283)

4. Strumenti derivati 187.924 274.150 (204.610) (231.335) 21.627

4.1 Derivati finanziari: 187.924 274.150 (204.610) (231.335) 21.627

- Su titoli di debito e tassi di interesse 183.636 246.844 (200.856) (206.650) 22.974

- Su titoli di capitale e indici azionari 541 9.378 (29) (6.849) 3.041

- Su valute e oro x x x x (4.502)

- Altri 3.747 17.928 (3.725) (17.836) 114

4.2 Derivati su crediti - - - - -

Totale 188.526 312.807 (205.933) (239.312) 47.303

Fra le posizioni più significative si evidenzia:

- per le attività finanziarie di negoziazione, il risultato netto positivo di 3,5 milioni di euro su titoli di debito (al quale deve essere sommato gestionalmente il risultato netto positivo delle vendite allo scoperto per 1,6 milioni di euro registrato nella voce Passività di negoziazione - titoli di debito), e il risultato netto negativo di 0,5 milioni di euro su titoli di capitale e fondi.La voce 1.5 Altre comprende la rivalutazione sui certificati di deposito in yen per 1,2 milioni di euro (gestionalmente connessa con la relativa copertura di pari importo riportata nella voce derivati su valute e oro) e il risultato delle operazioni in cambi chiuse per 24,2 milioni di euro.

- Le differenze di cambio risultano negative per 4,3 milioni di euro.

- Il risultato dei derivati su titoli di debito è positivo per complessivi 23 milioni di euro.

- La voce Derivati finanziari su valute ed oro, oltre ai già citati derivati connessi con il certificati di deposito in yen comprende il risultato sulle operazioni Forex negativo per 3,3 milioni di euro.

SEZIONE 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90

5.1 Il risultato netto dell’attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori 31.12.2016 31.12.2015

A. Proventi relativi a:

A.1 Derivati di copertura del fair value 242.330 268.402

A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 338.317 115.464

A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 120.729 112.005

A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -

A.5 Attività e passività in valuta - -

Totale proventi dell'attività di copertura (A) 701.376 495.871

B. Oneri relativi a:

B.1 Derivati di copertura del fair value (456.451) (226.425)

B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (154.816) (248.853)

B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) (92.353) (9.515)

B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -

B.5 Attività e passività in valuta - -

Totale oneri dell'attività di copertura (B) (703.620) (484.793)

C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) (2.244) 11.078

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527Nota Integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico

Di seguito si riporta il dettaglio del risultato delle operazioni di copertura in relazione alle rispettive posizioni sottostanti:

Descrizione risultato netto

Attività:

Titoli di debito disponibili per la vendita -859

Crediti verso clientela -10.408

Passività:

Titoli obbligazionari in circolazione 9.104

Deposito TLTRO -81

Risultato della copertura -2.244

SEZIONE 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Voci/Componenti reddituali 31.12.2016 31.12.2015

Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto

Attività Finanziarie

1. Crediti verso banche - - - - - -

2. Crediti verso clientela 647 (9.842) (9.195) 3.914 (8.164) (4.250)

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 143.524 (356) 143.168 257.701 (599) 257.102

3.1 Titoli di debito 121.166 (352) 120.814 168.620 (575) 168.045

3.2 Titoli di capitale 11.075 (4) 11.071 82.196 (7) 82.189

3.3 Quote di O.I.C.R 11.283 - 11.283 6.885 (17) 6.868

3.4 Finanziamenti - - - - - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -

Totale attività 144.171 (10.198) 133.973 261.615 (8.763) 252.852

Passività finanziarie

1. Debiti verso banche - - - - - -

2. Debiti verso clientela - - - - - -

3. Titoli di circolazione 183 (24.975) (24.792) 164 (15.747) (15.583)

Totale passività 183 (24.975) (24.792) 164 (15.747) (15.583)

Il risultato netto della cessione dei crediti verso la clientela, negativo per 9,2 milioni di euro attiene all’operazione di cessione di crediti che si inserisce in un quadro operativo inteso a ridurre l’impatto di posizioni di difficile realizzo e con ingenti costi di gestione.

Relativamente alle Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di debito, gli utili netti sono imputabili a cessioni di titoli di stato per 117 milioni di euro ed obbligazioni corporate per 3,8 milioni di euro.

Per i titoli di capitale la componente più rilevante riguarda l’utile relativo alla cessione dei titoli Visa Europe per 3,3 milioni di euro e l’adeguamento prezzo per la cessione di ICBPI per 7,3 milioni di euro.

Per le quote OICR la componente più significativa attiene al rimborso di quote del fondo Centrobanca Sviluppo Impresa.

Il riacquisto di prestiti obbligazionari sottoscritti da controparti istituzionali e da clientela retail ha generato un risultato netto negativo di 24,8 milioni di euro.

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528 Relazioni e Bilanci 2016

SEZIONE 7 - Il risultato netto delle attività e passività valutate al fair value - Voce 110

7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze(A)

Utile da realizzo (B)

Minusvalenze(C)

Perdite da realizzo (D)

Risultato netto [(A+B)-(C+D)]

1. Attività finanziarie 1.708 31 (10.283) (4) (8.548)

1.1 Titoli di debito - - - - -

1.2 Titoli di capitale 1.708 - (1.629) - 79

1.3 Quote di O.I.C.R. - 31 (8.654) (4) (8.627)

1.4 Finanziamenti - - - - -

2. Passività finanziarie - - - - -

2.1 Titoli in circolazione - - - - -

2.2 Debiti verso banche - - - - -

2.3 Debiti verso clientela - - - - -

3. Altre attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio x x x x 127

4. Derivati creditizi e finanziari - - - - -

Totale 1.708 31 (10.283) (4) (8.421)

Le minusvalenze su OICR si riferiscono alle svalutazioni su quote di fondi Tages per 3,1 milioni di euro ed altri Hedge Fund per 5,5 milioni di euro.

SEZIONE 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Operazioni/Componenti reddituali

Rettifiche di valore Riprese di valore 31.12.2016 31.12.2015

Specifiche

Di portafoglio

Specifiche Di portafoglio

Cancellazioni AltreDa

interessiAltre

ripreseDa

interessiAltre

riprese

A. Crediti verso banche - (127) - - - - - (127) -

- Finanziamenti - (127) - - - - - (127) -

- Titoli di debito - - - - - - - - -

B. Crediti verso clientela (143.394) (492.129) - 37.456 77.566 - 2.647 (517.854) (104.166)

Crediti deteriorati acquistati - - - - - - - - -

- Finanziamenti - - x - - x x - -

- Titoli di debito - - x - - x x - -

Altri crediti (143.394) (492.129) - 37.456 77.566 - 2.647 (517.854) (104.166)

- Finanziamenti (143.394) (492.129) - 37.456 77.566 - 2.647 (517.854) (104.166)

- Titoli di debito - - - - - - - - -

C. Totale (143.394) (492.129) - 37.456 77.566 - 2.647 (517.981) (104.166)

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529Nota Integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico

8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Operazioni/Componenti reddituali

Rettifiche di valore Riprese di valore 31.12.2016 31.12.2015

Specifiche Specifiche

Cancellazioni Altre Da interessi Altre riprese

A. Titoli di debito - (9.675) - - (9.675) (13.645)

B. Titoli di capitale - (25.042) - - (25.042) (375)

C. Quote O.I.C.R. - (54.565) x x (54.565) (1.536)

D. Finanziamenti a banche - - x - - -

E. Finanziamenti a clientela - - - - - -

Totale - (89.282) - - (89.282) (15.556)

Le rettifiche di valore su titoli di debito riguardano principalmente titoli obbligazionari rivenienti da operazioni di ristrutturazione di posizioni creditizie.

Le rettifiche di valore su titoli di capitale si riferiscono in prevalenza all’impairment delle attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario – Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena (0,9 milioni di euro), nonché al sostanziale azzeramento del rischio di credito residuo legato a strumenti finanziari rivenienti da posizioni di credito deteriorato.

Le rettifiche su O.I.C.R. riguardano la svalutazione del Fondo Atlante per 53,6 milioni di euro, nonché svalutazioni durature di fondi di private equity per un valore complessivo di 1 milione di euro.

8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizioneNon sono presenti rettifiche di valore di attività finanziarie detenute fino a scadenza.

8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione

Operazioni/Componenti reddituali

Rettifiche di valore Riprese di valore 31.12.2016 31.12.2015

Specifiche Di portafoglio

Specifiche Di portafoglio

Cancellazioni Altre Da interessi Altre riprese Da interessi Altre riprese

A. Garanzie rilasciate (367) (4.403) (1.458) - 8.258 - - 2.030 1.603

B. Derivati su crediti - - - - - - - - -

C. Impegni ad erogare fondi - (19.416) - - - - 1.552 (17.864) (1.894)

D. Altre operazioni - - - - 18 - - 18 -

E. Totale (367) (23.819) (1.458) - 8.276 - 1.552 (15.816) (291)

L’importo di euro 19,4 milioni nelle rettifiche di valore specifiche è relativo alla svalutazione dell’impegno verso il Fondo Atlante. Le rettifiche di valore specifiche – Altre, si riferiscono a svalutazioni su esposizioni specifiche di garanzie prestate, mentre le rettifiche di portafoglio sono determinate secondo il metodo di calcolo adottato per determinare le svalutazioni collettive del Gruppo UBI.

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530 Relazioni e Bilanci 2016

SEZIONE 9 - Le spese amministrative - Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1) Personale dipendente (574.129) (227.728)

a) Salari e Stipendi (330.092) (149.901)

b) Oneri sociali (87.798) (39.923)

c) Indennità di fine rapporto (17.883) (8.144)

d) Spese previdenziali - -

e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (165) (790)

f) Accantonamento al fondo di trattamento di quescienza e obblighi simili: (491) (12)

- a contribuzione definita - -

- a benefici definiti (491) (12)

g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (14.071) (6.789)

- a contribuzione definita (14.071) (6.789)

- a benefici definiti - -

h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -

i) Altri benefici a favore dei dipendenti (123.629) (22.169)

2) Altro personale in attività (489) (328)

3) Amministratori e sindaci (7.466) (6.502)

4) Personale collocato a riposo - -

5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 103.937 86.934

6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società (34.384) (35.475)

Totale (512.531) (183.099)

L’analisi delle variazioni intervenute rispetto all’esercizio precedente sono riportate nella sezione ‘Il conto economico’ della Relazione sulla Gestione.

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

31.12.2016 31.12.2015

1) PERSONALE DIPENDENTE 4.636 1.613

a. numero dirigenti 183 138

b. numero quadri direttivi 2.261 900

c. restante personale dipendente 2.192 575

2) ALTRO PERSONALE 25 32

TOTALE 4.661 1.645

Nella voce ‘Altro personale’ sono ricompresi gli Amministratori di UBI Banca.

9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricaviPer le specifiche in merito a tale punto si rimanda a quanto scritto nella Sezione 12, paragrafo 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti, dello Stato Patrimoniale passivo.

9.4 Altri benefici a favore di dipendentiDi seguito si riporta un dettaglio degli altri benefici a favore dei dipendenti.

31.12.2016 31.12.2015

Incentivazione all'esodo (107.677) (13.920)

Spese relative ai buoni pasto (5.726) (2.333)

Spese assicurative (6.447) (3.037)

Spese per visite mediche - -

Spese per partecipazione a corsi di formazione del personale (463) (978)

Spese per Comunicazione interna e convention (1.347) (1.105)

Altre spese (1.969) (796)

Totale (123.629) (22.169)

La voce “Altri benefici a favore dei dipendenti” comprende principalmente le spese relative al piano di incentivazione all'esodo per 107,7 milioni di euro. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione.

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531Nota Integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico

9.5 Altre spese amministrative: composizione

Tipologia servizi/Valori 31.12.2016 31.12.2015

A. Altre spese amministrative (409.163) (203.707)

Affitti passivi (17.765) (7.584)

Servizi professionali e consulenze (38.606) (28.583)

Canoni locazione hardware, software ed altri beni (4.642) (3.257)

Manutenzioni hardware, software ed altri beni (2.953) (530)

Conduzione immobili (13.973) (7.039)

Manutenzione immobili e impianti (7.298) (2.757)

Contazione, trasporto e gestione valori (2.365) (8)

Contributi associativi (88.098) (47.489)

Informazioni e visure (2.333) (511)

Periodici e volumi (567) (415)

Postali (2.888) (587)

Premi assicurativi (8.104) (4.267)

Pubblicità e promozione (7.089) (4.285)

Rappresentanza (981) (973)

Telefoniche e trasmissione dati (14.512) (10.386)

Servizi di outsourcing (13.237) (9.528)

Spese di viaggio (5.417) (3.395)

Canoni service resi da società del Gruppo (158.581) (62.075)

Spese per recupero crediti (13.363) (7.217)

Stampati, cancelleria e materiali di consumo (1.559) (289)

Trasporti e traslochi (1.729) (259)

Vigilanza (2.312) (1.365)

Altre spese (791) (908)

B. Imposte indirette (75.874) (15.770)

- Imposte indirette e tasse (5.725) (606)

- Imposte di bollo (52.842) (7.262)

- IMU / ICI (10.395) (6.099)

- Altre imposte (6.912) (1.803)

Totale (485.037) (219.477)

Si segnala che la voce ‘Contributi associativi’ comprende il contributo ordinario di 22,5 milioni di euro e straordinario di 53,2 milioni di euro al Fondo di Risoluzione Nazionale. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto riportato all’interno dell’apposita sezione in Relazione sulla Gestione.

SEZIONE 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

Accantonamenti Riattribuzioni Accantonamenti netti al

31.12.2016

Accantonamenti Riattribuzioni Accantonamenti netti al

31.12.2015

Fondi rischi su revocatorie (594) 210 (384) - - -

Oneri per il personale - - - - - -

Fondi per bond in default (277) 224 (53) - - -

Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali (6.622) 5.977 (645) (4.127) 12.406 8.279

Fondi per rischi ed oneri (243) 507 264 (2.429) 1.105 (1.324)

Totale (7.736) 6.918 (818) (6.556) 13.511 6.955

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532 Relazioni e Bilanci 2016

SEZIONE 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170

11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento (a)

Rettifiche di valore per

deterioramento (b)

Riprese di valore

(c)

Risultato netto (a+b-c)

31.12.2015

A. Attività materiali

A.1 Di proprietà (29.103) (1.147) - (30.250) (20.958)

- Ad uso funzionale (14.887) (234) - (15.121) (4.694)

- Per investimento (14.216) (913) - (15.129) (16.264)

A.2 Acquisite in leasing finanziario (516) - - (516) (496)

- Ad uso funzionale (20) - - (20) -

- Per investimento (496) - - (496) (496)

Totale (29.619) (1.147) - (30.766) (21.454)

Tra le rettifiche di valore su attività materiali si segnala un impairment su immobili pari a 1,1 milioni di euro. A tale proposito si rimanda a quanto esposto al paragrafo 11.6 della Parte B della presente Nota Integrativa

SEZIONE 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento (a)

Rettifiche di valore per

deterioramento (b)

Riprese di valore

(c)

Risultato netto (a+b-c)

31.12.2015

A. Attività immateriali

A.1 Di proprietà (3.738) (24.485) - (28.223) -

- Generate internamente dall’azienda - - - - -

- Altre (3.738) (24.485) - (28.223) -

A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - - -

Totale (3.738) (24.485) - (28.223) -

La rettifica di valore di 24,5 milioni di euro si riferisce alla svalutazione del valore residuo del marchio relativo a Banca Regionale Europea Spa.

SEZIONE 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

31.12.2016 31.12.2015

Altri oneri di gestione (18.884) (3.477)

Ammortamento su migliorie beni di terzi (1.671) (127)

Oneri da operazioni Cartolarizzazione/Cover Bond (2.969) (444)

Oneri di gestione Social Bond (428) (277)

Altri oneri e sopravvenienze passive (13.816) (2.629)

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533Nota Integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

31.12.2016 31.12.2015

Altri proventi di gestione 186.466 121.067

Recuperi di imposte 56.731 8.630

Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 51.515 65.334

Addebiti a terzi per costi su depositi e c/c 4.772 2

Recupero premi assicurativi 7.162 4.866

Altri proventi per affitti e gestione immobili infragruppo 28.760 31.682

Fitti e canoni attivi -altri 1.905 1.546

Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive 35.621 9.007

La voce “Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive” comprende:

− recuperi di spese per operatività in carte di credito per 2,7 milioni di euro,− incassi di spese connesse alla gestione di finanziamenti con la clientela per 11,9 milioni di euro;− rimborsi su posizioni fiscali di anni precedenti per 4,8 milioni;− recuperi di spesa su estinzioni di finanziamenti infragruppo per 4 milioni;− recuperi su pratiche in contenzioso per 3,8 milioni di euro;− recupero compensi amministratori per 263 mila euro;− altre sopravvenienze attive per 8,2 milioni di euro.

SEZIONE 14 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210

14.1 Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione

Componente reddituale/Valori 31.12.2016 31.12.2015

A. Proventi - 1.598

1. Rivalutazioni - -

2. Utili da cessione - 289

3. Riprese di valore - -

4. Altri proventi - 1.309

B. Oneri (206.726) (47)

1. Svalutazioni - -

2. Rettifiche di valore da deterioramento (206.726) -

3. Perdite da cessione - (10)

4. Altri oneri - (37)

Risultato netto (206.726) 1.551

Come riportato nella Sezione A.2 della Nota Integrativa del Bilancio “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, il valore delle partecipazioni è soggetto a verifica sistematica della congruità dello stesso, attraverso lo svolgimento del test di impairment, al fine di verificare l’eventuale evidenza di riduzioni di valore.

Tale test di impairment si basa sulla verifica che il valore contabile a cui è iscritta la singola partecipazione non sia superiore al maggiore tra il valore in uso ed il fair value dedotti i costi di vendita (valore recuperabile).

L’impairment test effettuato al 31.12.2016 ha determinato l’esigenza di procedere alla rilevazione di rettifiche di valore della partecipazione in Banco di Brescia Spa per un importo pari a 206,7 milioni di euro.

Per quanto concerne gli elementi alla base delle proiezioni effettuate e le assunzioni sottostanti, si rimanda a quanto riportato nella Nota Integrativa consolidata al paragrafo 13.3 Altre informazioni della Sezione Attivo.

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534 Relazioni e Bilanci 2016

SEZIONE 15 - Risultato netto delle valutazioni al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 220

Per la Banca non esiste tale fattispecie.

SEZIONE 16 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230

Non sono state effettuate rettifiche di valore sull’avviamento. Per quanto concerne le relative note metodologiche per l’imparment test si rimanda a quanto riportato nel Bilancio Consolidato.

SEZIONE 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240

17.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione

Componente reddituale/Valori 31.12.2016 31.12.2015

A. Immobili 20.882 42

- Utili da cessione 20.894 42

- Perdite da cessione (12) -

B. Altre attività (89) 1

- Utili da cessione 7 2

- Perdite da cessione (96) (1)

Risultato netto 20.793 43

Negli utili da cessione è ricompresa la plusvalenza di 20,7 milioni di euro relativa alla cessione dell’immobile situato a Milano in via Moscova 33 (già sede della Banca Popolare Commercio e Industria).

SEZIONE 18 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1. Imposte correnti (-) 160.057 (4.699)

2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) (106) (27.461)

3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -

3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) - 119.550

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 5.596 (109.239)

5. Variazione delle imposte differite (+/-) 17.848 (245)

6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) 183.395 (22.094)

Le imposte correnti positive per 160,057 milioni di euro, sono sostanzialmente costituite dalla rilevazione della fiscalità anticipata sulla perdita fiscale IRES accumulata nell’esercizio e dalle componenti positive derivanti dall’adesione al consolidato fiscale, assunte al netto dell’accantonamento dell’imposta sostitutiva relativa all’opzione per il riallineamento della “purchase price allocation” allocata in sede di fusione sul comparto crediti verso la clientela pari a 5,45 milioni di euro.

La variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi, pari a 106 mila euro, è costituita dall’aggiustamento della fiscalità corrente dell’anno precedente che ha trovato contropartita nella variazione delle imposte anticipate.

La variazione delle imposte anticipate pari a 5,596 milioni di euro è costituita dalla differenza tra il saldo dall’incremento e decremento delle differenze temporanee deducibili.

La variazione delle imposte differite, per 17,848 milioni di euro, è costituita dal saldo degli aumenti e diminuzioni di cui alla tabella 13.4 (punti 2.1.c e 3.1.a).

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535Nota Integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

IRES Imponibile IRES %

Onere fiscale IRES teorico (676.821) 186.126 27,50%

Variazioni in aumento permamenti

- interessi passivi non deducibili 26.291 (7.230) -1,07%

- imposte sugli immobili 8.407 (2.312) -0,34%

- altri oneri non deducibili 13.095 (3.601) -0,53%

- spese immobili non strumentali 373 (102) -0,02%

- spese per mezzi di trasporto non deducibili 1.993 (548) -0,08%

- sopravvenienze, svalutazioni e minusvalenze non deducibili 224.033 (61.609) -9,10%

- spese telefoniche 447 (123) -0,02%

- erogazioni liberali 1.055 (290) -0,04%

Variazioni in diminuzione permamenti

- dividendi non tassati (208.296) 57.281 8,46%

- aiuto alla Crescita Economica D.L. 201/2011 art.1 conv. L.214/2011 (27.600) 7.590 1,12%

- affrancamento ppa allocata su crediti fusione BRE-BPCI - 2.043 0,30%

Onere fiscale IRES effettivo (637.023) 177.225 26,18%

IRAP Imponibile IRAP %

Onere fiscale IRAP teorico (676.821) 37.699 5,57%

Variazioni in aumento permamenti

- costi del personale non deducibili ai fini IRAP 512.531 (28.548) -4,22%

- accantonamenti netti a fondo rischi e oneri 818 (46) -0,01%

- ammortamenti indeducibili 21.408 (1.193) -0,18%

- interessi passivi indeducibili 29.300 (1.632) -0,24%

- 10% spese amministrative 48.504 (2.702) -0,40%

- imposte sugli immobili 9.102 (507) -0,07%

- altri costi indeducibili 55.290 (3.080) -0,46%

- impairment su partecipazioni 206.726 (11.515) -1,70%

- perdita fiscale IRAP non recuperabile 268.108 (14.934) -2,21%

Variazioni in diminuzione permamenti

- proventi di gestione non tassati (28.676) 1.597 0,24%

- dividendi (108.664) 6.053 0,89%

- deduzioni Cuneo fiscale (421.161) 23.459 3,47%

- affrancamento ppa allocata su crediti fusione BRE-BPCI - 1.519 0,22%

Onere fiscale IRAP effettivo (83.535) 6.170 0,91%

Totale onere fiscale effettivo IRES e IRAP (676.821) 183.395 27,10%

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536 Relazioni e Bilanci 2016

SEZIONE 19 - Utili (Perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 280

Non si rilevano utili o perdite su gruppi di attività in via di dismissione.

SEZIONE 20 - Altre informazioni

Non si rilevano ulteriori informazioni di particolare interesse.

SEZIONE 21 - Utile per azione

21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Le previsioni dei principi contabili internazionali, di cui allo IAS 33, forniscono una specifica metodologia di calcolo dell’utile per azione (earning per share - EPS), e prevedono una doppia formulazione: l’utile base per azione e l’utile diluito per azione.

L’EPS “base” è stato calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio.

21.2 Altre informazioni

Di seguito si riportano i valori dell’EPS “base” e dell’EPS “diluito” relativi al Bilancio Individuale di UBI Banca, mentre per maggiori approfondimenti circa le metodologie di calcolo e per i risultati a livello di Gruppo, si rimanda alla specifica sezione del Bilancio Consolidato.

31.12.2016 31.12.2015

Risultato "attribuibile"

(migliaia di euro)

Media ponderata azioni ordinarie

Risultatoper azione

Risultato "attribuibile"

(migliaia di euro)

Media ponderata azioni ordinarie

Risultatoper azione

EPS base -493.425 907.428.838 -0,5438 119.324 900.287.051 0,13254

EPS diluito -493.425 907.428.838 -0,5438 119.324 900.287.051 0,13254

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537Nota Integrativa Parte D - Redditività complessiva

Parte D - Redditività complessiva

Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci 31.12.2016

Importo Lordo Imposta sul reddito Importo Netto

10. Utile (Perdita) d'esercizio X X (493.425)

Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico

20. Attività materiali

30. Attività immateriali

40. Piani a benefici definiti (8.326) 2.290 (6.036)

50. Attività non correnti in via di dismissione

60. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto

Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico

70. Copertura investimenti esteri:

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

80. Differenze di cambio:

a) variazioni di valore

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

90. Copertura dei flussi finanziari

a) variazioni di fair value 595 (163) 432

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

100. Attività finanziarie disponibili per la vendita:

a) variazioni di fair value (240.194) 79.608 (160.586)

b) rigiro a conto economico

- rettifiche da deterioramento (585) 113 (472)

- utili/perdite da realizzo (201.577) 66.583 (134.994)

c) altre variazioni

110. Attività non correnti in via di dismissione:

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

120. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

- rettifiche da deterioramento

- utili e perdite da realizzo

c) altre variazioni

130. Totale altre componenti reddituali (450.087) 148.431 (301.656)

140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130) (795.081)

Di seguito si fornisce il dettaglio relativo alle principali variazioni di fair value e di rigiro a Conto Economico (rettifiche da deterioramento):

a) variazioni di fair value Variazione di riserva lorda Effetto fiscale Variazione di riserva netta

Titoli di Stato -203.679 67.357 -136.322

Altri Titoli di debito -43.382 14.346 -29.036

Altri Titoli 6.867 -2.095 4.772

-240.194 79.608 -160.586

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538 Relazioni e Bilanci 2016

La variazione della riserva dei Titoli di Stato e titoli di debito è determinata dalla componente rischio di credito insita nel prezzo di mercato dei titoli, mentre la componente rischio di tasso per i titoli oggetto di copertura viene rilevata a Conto Economico nella voce 90- Risultato netto dell'attività di copertura.

b) rigiro a conto economico (rettifiche da deterioramento) Variazione di riserva lorda Effetto fiscale Variazione di riserva netta

Ver Capital Mezz. PAR -282 93 -189

Ver Capital Mezz. PAR - B 5 -2 3

Banca Cooperativa Valsabbina Scrl 19 -1 18

Earchimede -302 21 -281

Gabetti prop Sol. -25 2 -23

-585 113 -472

c) rigiro a conto economico (utile e perdita da cessione) Variazione di riserva lorda Effetto fiscale Variazione di riserva netta

BTP-01MZ22 5,00% -39.454 13.047 -26.407

BTP-01NV17 3,50% -26.035 8.610 -17.425

BTP-01MG19 2,50% -22.668 7.496 -15.172

BTP-01DC18 3,50% -20.219 6.686 -13.533

BTP-15DC21 2,15% -17.778 5.879 -11.899

BTP-01GN18 3,50% -17.448 5.770 -11.678

BTP-01GN17 4,75% -11.716 3.874 -7.842

BTP-01MG17 4,75% -8.927 2.952 -5.975

Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr -6.945 2.298 -4.647

BTP-01FB17 4% -6.460 2.136 -4.324

BTP-01ST19 4,25% -5.278 1.745 -3.533

BTP-010818 4,5% -4.774 1.579 -3.195

REP. ITALY 04/19 TV -3.879 1.283 -2.596

VISA EUROPE LIMITED -3.035 1.004 -2.031

BTP-01FB19 4,25% -2.507 829 -1.678

BTP-01AG16 3,75% -2.401 794 -1.607

ALTRI TITOLI -2.053 601 -1.452

-201.577 66.583 -134.994

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539Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

PremessaNel rispetto delle vigenti previsioni normative, il Gruppo UBI si è dotato di un sistema di controllo dei rischi che regola in modo integrato le linee guida del Sistema dei Controlli Interni, da intendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico a cui tutte le Società del Gruppo devono attenersi al fine di consentire alla Capogruppo di poter esercitare, in modo efficace ed economico, le attività d’indirizzo e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo.

La Banca collabora pro-attivamente all’individuazione dei rischi cui è soggetta e alla definizione dei relativi criteri di misurazione, gestione e controllo.

I principi cardine ai quali fanno riferimento l’analisi e la gestione dei rischi del Gruppo, al fine di perseguire una sempre più consapevole ed efficiente allocazione del capitale economico e regolamentare, sono:- rigoroso contenimento dei rischi finanziari e creditizi e forte presidio su tutte le tipologie di rischio;- utilizzo di logiche di sostenibile creazione del valore nel processo di definizione della propensione al rischio ed allocazione del capitale;- declinazione della propensione al rischio del Gruppo con riferimento alle specifiche fattispecie di rischio e/o specifiche attività in un corpo

normativo di policy a livello di Gruppo e di singola entità.

Nella presente Parte sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio di seguito indicati, le relative politiche di gestione e copertura messe in atto dalla Banca, l’operatività in strumenti finanziari derivati:a) rischio di credito;b) rischi di mercato:

- di tasso di interesse,- di prezzo,- di cambio;

c) rischio di liquidità;d) rischi operativi.

Per un quadro complessivo dei rischi e delle incertezze che gravano sulla Banca, si rimanda allo specifico paragrafo della Relazione sulla Gestione, redatto in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 32 del 2 febbraio 2007, di attuazione della direttiva 2003/51/CE.

SEZIONE 1 - Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Le linee strategiche, le policy e gli strumenti per l’assunzione e per la gestione del rischio di credito sono definiti, nell’ambito della Capogruppo, dal Chief Risk Officer di concerto con il Chief Lending Officer e con il supporto e la condivisione delle strutture specialistiche preposte.

Nell’elaborazione delle politiche a presidio dei rischi creditizi viene posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo rischio/rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con la propensione al rischio definita dall’Alta Direzione e, più in generale, con la mission del Gruppo UBI.Le politiche a presidio dei rischi creditizi sono prioritariamente orientate al sostegno delle economie locali, delle famiglie, degli imprenditori, dei professionisti e delle piccole-medie imprese. La particolare attenzione posta al mantenimento delle relazioni instaurate con la clientela e al loro sviluppo nel tempo rappresentano un punto di forza del Gruppo, favorendo l’abbattimento di asimmetrie informative e offrendo continuità di rapporto e supporto alla clientela stessa, in una prospettiva di lungo periodo. Anche nella perdurante e complessa fase congiunturale in atto, la Banca assicura un’adeguata disponibilità di credito all’economia, aderendo fra l’altro agli “Accordi” stipulati fra l’Associazione Bancaria Italiana, il Ministero delle Finanze e le Associazioni di categoria, pur preservando la qualità degli attivi ed in particolare agendo con estrema selettività per quanto riguarda le esposizioni “non core”.

Con specifico riferimento alla clientela “imprese” sono declinate e adottate regole creditizie inerenti l’erogazione e la gestione del credito, che si traducono operativamente in interventi che vanno dallo sviluppo al contenimento delle esposizioni. Tali regole si basano su una pluralità di driver rappresentati da:

• rating interno della controparte (rating medio ponderato in caso di gruppo economico), abbinato al grado di protezione fornito da eventuali garanzie accessorie;

• quota di inserimento del Gruppo UBI sulla controparte / gruppo economico;

• settore di attività economica di appartenenza della controparte / gruppo economico in ottica di:− livello di rischiosità del settore;− livello di concentrazione complessivo del Gruppo UBI nel singolo settore economico (con verifica anche della concentrazione a livello

di singola Banca1/Società).

1 Con il rilascio (in data 30 agosto 2016) dell’autorizzazione di Banca d’Italia, il Gruppo UBI, secondo quanto previsto dal Piano Industriale ed esplicitato più dettagliatamente nel c.d. Trasformation Plan, ha proseguito l’iter societario per giungere alla creazione della Banca Unica. Il progetto d’integrazione delle Banche Rete sarà attuato in più fasi e si concluderà entro il primo semestre 2017.

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540 Relazioni e Bilanci 2016

Infine, viene prestata particolare attenzione alla definizione delle linee di trattamento dei nuovi prodotti, elaborando adeguata informativa ai vertici aziendali circa il rispetto degli obiettivi rischio/rendimento, calcolo dei tassi minimi di erogazione, qualità del prenditore, garanzie ricevute e tassi di recupero attesi in caso di insolvenza.

2. Politiche di gestione del rischio di credito2.1 Aspetti organizzativiNello svolgimento dell’attività tradizionale di intermediazione creditizia, la Banca è esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati. Più in dettaglio, il profilo di rischio degli impieghi è sensibile all’andamento dell’economia nel suo complesso, al deteriorarsi delle condizioni finanziarie delle controparti (mancanza di liquidità, insolvenza, etc.) o al mutamento della loro posizione competitiva, ai cambiamenti strutturali o tecnologici delle imprese debitrici, e ad altri fattori esterni (es. modifiche normative, deterioramento del valore delle garanzie finanziarie ed ipotecarie legato all’andamento dei mercati). Un ulteriore elemento di rischio cui si presta particolare attenzione, è il livello di diversificazione del portafoglio impieghi fra i diversi prenditori e fra i diversi settori in cui essi operano.

Il modello organizzativo in base al quale sono state strutturate le unità che presiedono all’attività creditizia, presenta la seguente articolazione:

• Strutture della Capogruppo di controllo accentrato e coordinamento delle altre Banche/Società Prodotto;

• Strutture centrali preposte alla concessione e al Monitoraggio del Credito di UBI Banca;

• Direzioni Generali delle Banche2 e delle Società controllate, dalle quali dipendono:- Direzioni Crediti,- Crediti territoriali,- Filiali,- Private & Corporate Unity.

Nel complesso le caratteristiche di tale modello organizzativo consentono una forte omogeneità tra la struttura Crediti Centrali e le analoghe strutture delle Banche Rete3, con conseguente linearità dei processi ed ottimizzazione dei flussi informativi. La concessione del credito risulta inoltre differenziata, a livello territoriale, per segmento di clientela (Retail/Private/Corporate e Istituzionale) e specializzata per stato dello stesso: “in bonis” (gestito dalle Unità Crediti Retail, Private e Corporate) e a default (gestito dalle Unità di Credito Anomalo).La Capogruppo, attraverso le strutture riferite al Chief Lending Officer, Credit Risk Management, Pianificazione Strategica e all’Audit di Capogruppo e di Gruppo, presiede alla gestione delle politiche, al monitoraggio complessivo del portafoglio, all’affinamento dei sistemi di valutazione, alla gestione del credito problematico ed al rispetto delle norme.Per tutti i soggetti (singoli o gruppi economici) con affidamenti in essere presso le Banche e Società del Gruppo (comprese le attività di rischio riconducibili al rischio emittente ed al rischio derivati) complessivamente superiori ad euro 50 Milioni (25 milioni nel caso di soggetti singoli o gruppi economici classificati a “rischio alto” e 35 milioni nel caso di soggetti singoli o gruppi economici classificati a “rischio medio”), la Capogruppo deve deliberare un Limite Operativo da intendersi come limite massimo di affidabilità della controparte stessa a livello di Gruppo UBI.Le Banche e le Società del Gruppo, inoltre, devono richiedere alla Capogruppo l’espressione di un Parere preventivo consultivo non vincolante a fronte di combinazioni di: a) importi di affidamento e b) determinate classi di rating interno.

Le strutture attraverso le quali si articolano le Banche e le Società prodotto assumono competenze di ordine creditizio e commerciale, nonché responsabilità di controllo sull’attività svolta direttamente e su quella posta in essere dalle unità gerarchicamente dipendenti. In particolare la responsabilità della gestione e del monitoraggio del credito in bonis è attribuita, in prima istanza, ai Gestori di Relazione che intrattengono quotidianamente il rapporto con la Clientela e che hanno l’immediata percezione di eventuali segnali di difficoltà o di deterioramento della qualità del credito. Tuttavia, tutti i dipendenti delle Società del Gruppo sono chiamati a segnalare tempestivamente tutte le informazioni che possano consentire il riconoscimento precoce di difficoltà o possano consigliare diverse modalità di gestione dei rapporti, partecipando - di fatto - al processo di monitoraggio.

In seconda istanza l’unità organizzativa preposta al monitoraggio del rischio di credito svolge attività di controllo, supervisione ed analisi delle posizioni “in bonis” sia in termini analitici che aggregati, con intensità e profondità graduate in funzione delle fasce di rischio attribuite alle controparti e della gravità delle anomalie andamentali rilevate avvalendosi della collaborazione delle strutture Crediti Territoriali. La struttura - non coinvolta nell’iter deliberativo degli affidamenti - di propria iniziativa o su proposta, valuta e dispone (o propone agli Organi decisori superiori quando la decisione eccede le proprie competenze) idonea classificazione peggiorativa di controparti “in bonis” chiedendo all’Area Crediti di UBI Banca, nei casi previsti dal Regolamento Fidi, il rilascio di parere preventivo non vincolante. L’Area Politiche e Monitoraggio Crediti di UBI Banca ha compiti di coordinamento e definizione delle linee guida per il monitoraggio del portafoglio crediti, di presidio nello sviluppo degli strumenti di monitoraggio, di controllo delle policies crediti e di predisposizione della reportistica direzionale.

La gestione delle posizioni a “sofferenza” di tutte le Banche Rete del Gruppo UBI risulta affidata all’Area Recupero Crediti di UBI Banca, all’interno della struttura riferita al Chief Lending Officer. Tale struttura è stata oggetto, nel corso degli ultimi anni di un importante intervento organizzativo ed è caratterizzata da:– logiche di segmentazione e portafogliazione delle pratiche a sofferenza, in funzione della dimensione e della complessità del credito;– specializzazione dei processi di recupero e delle strutture preposte, coerentemente con i segmenti ed i portafogli individuati;– monitoraggio dei processi di gestione delle pratiche;– assegnazione di obiettivi di recupero ai gestori e la valutazione dei risultati conseguiti;– attivazione di strategie mirate ad ottimizzare il recupero su specifici portafogli, quali, per esempio, il ricorso a operatori immobiliari per

la valorizzazione degli immobili a garanzia dei finanziamenti ipotecari.

2 In parallelo con la realizzazione della Banca Unica, è stato avviato un rilevante progetto di evoluzione organizzativa di UBI Banca che prevede: una revisione dell’assetto di presidio territoriale del Gruppo (5 Macroaree Territoriali come evoluzione delle 7 Banche Rete), la creazione di filiere di business specializzate su segmenti di clientela specifici (quali Top Private Banking, Corporate & Investment Banking nonché Associazioni no profit ed Enti), il rafforzamento dei presidi di particolari aree di business (quali Canali Remoti e Global Transaction Banking) ed il mantenimento di Società Prodotto specializzate in specifici ambiti di business.

3 MAT/Filiere di business a conclusione del progetto d’integrazione nella c.d. Banca Unica.

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541Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

L’Area Recupero Crediti è costituita da servizi specializzati su segmenti specifici:– Servizio Recupero Piccoli Tagli, preposto alla gestione crediti in sofferenza chirografari relativi a privati di importo inferiore ai 25.000 Euro;– Servizio Recupero Crediti Rilevanti, specializzato nella gestione dei crediti in sofferenza sia privati che imprese, di importo superiore a

un milione di euro, o con valore netto di bilancio superiore a 500.000 Euro. Sono ricondotte a tale servizio anche specifiche tipologie di pratiche di particolare complessità (es. finanziamenti in pool, ecc.);

– Servizio Recupero Crediti Privati e Aziende, preposto alla gestione delle altre tipologie di crediti che non risultano incluse nel perimetro dei due servizi di cui sopra. Tale struttura risulta articolata in 6 Funzioni specializzate con criterio territoriale.

Inoltre le controparti in corso di ristrutturazione o classificate ad Inadempienze Probabili Ristrutturate (classificazione gestionale) delle Banche, di UBI Banca e di UBI Leasing sono gestite direttamente dal Servizio Ristrutturazioni ed Esposizioni Rilevanti dell’Area Credito Anomalo di UBI.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controlloL’Area Credit Risk Management della Capogruppo è responsabile della produzione dell’informativa sui rischi di credito della Banca, volta a monitorare l’andamento della rischiosità degli impieghi. I report - sottoposti trimestralmente all’attenzione del Consiglio di Amministrazione della Banca - illustrano le distribuzioni per portafoglio regolamentare, per classi di rating interno e parametri di rischiosità. Viene inoltre rappresentato l’andamento della rischiosità media del portafoglio crediti, con particolare focus sul Mercato Corporate (portafoglio Core e Large) e sul Mercato Retail (portafoglio Imprese e Privati); l’andamento dei tassi di decadimento degli impieghi e una sezione dedicata al monitoraggio trimestrale delle policy di concentrazione e di qualità del credito.

Il complesso dei modelli che costituisce il Sistema di Rating Interni del Gruppo è gestito dalla struttura riferita al Chief Risk Officer con il supporto dell’Area Crediti.

Allo stato attuale la struttura prevede l’utilizzo di modelli automatici per le imprese medio-grandi, per i privati e per le imprese di minori dimensioni.

Il rating viene calcolato secondo un approccio per controparte ed è rivisto e aggiornato – di norma - almeno una volta l’anno. Per il portafoglio regolamentare “esposizioni verso Imprese”, i modelli di PD sviluppati dal Gruppo UBI esprimono una valutazione complessiva del rischio delle controparti attraverso la combinazione di una componente quantitativa e una componente qualitativa. La componente quantitativa è sviluppata e integrata statisticamente: la tecnica scelta è quella della regressione logistica, tipicamente utilizzata per valutare i casi in cui la variabile dipendente (target) risulta essere di tipo dicotomico default/bonis. La componente qualitativa del modello di rating, basata su informazioni raccolte dal Gestore della relazione o da una struttura centrale4 di UBI Banca per le posizioni Large Corporate, risponde all’esigenza di incorporare nello stesso aspetti qualitativi e informazioni sulla clientela che affianchino e completino le analisi quantitative per meglio intercettare le tendenze evolutive e la solidità creditizia delle controparti.

Per le classi di Esposizioni al Dettaglio (per Imprese Retail e Privati), valgono le stesse considerazioni di cui sopra, fatto salvo che non viene considerata la componente qualitativa. La componente quantitativa di monitoraggio ed erogazione valuta il merito creditizio delle imprese di minori dimensioni integrando valutazioni di tipo geosettoriale, economico-finanziarie, andamentali esterne ed interne; la componente quantitativa di monitoraggio dei mutui ai privati valuta il merito creditizio integrando informazioni di tipo anagrafico e andamentale esterne ed interne; la componente quantitativa di erogazione dei mutui ai privati valuta la rischiosità della controparte integrando informazioni di tipo anagrafico e di prodotto.

L’output dei modelli è rappresentato da 9 classi di rating a cui corrispondono le relative PD, aggiornate comprendendo i default fino a dicembre 2014.

Con riferimento alla LGD i parametri determinanti sono: 1) LGD Sofferenza 2) LGD Downturn 3) Danger Rate.1) LGD Sofferenza, è calcolata come complemento ad uno del rapporto tra flussi di recupero netti osservati durante la vita della sofferenza

ed esposizione al passaggio a sofferenza comprensiva del capitale girato a sofferenza e della quota di interessi capitalizzati. In allineamento alla definizione di LGD economica indicata in normativa, i flussi di recupero sono attualizzati ad un tasso risk-adjusted che riflette il valore monetario del tempo ed un premio al rischio determinato sulla base della volatilità dei recuperi osservata rispetto ad un indice di mercato prescelto.

2) LGD Downturn, è stato adottato un approccio idoneo a dar conto degli effetti di condizioni economiche avverse sulle aspettative di recupero, partendo dall’identificazione del periodo recessivo, considerando lo scenario economico corrente e incorporando dinamiche macroeconomiche storiche e prospettiche.

3) Danger Rate, tale parametro corregge la LGD stimata sulle sole sofferenze in considerazione di alcuni precisi elementi: 1) composizione del default: non tutti i nuovi default attesi sono sofferenze che provengono direttamente dallo stato di bonis; 2) migrazione fra stati di default: non tutti i default diversi dalla sofferenza arriveranno sino allo stato più grave ed assorbente di sofferenza; 3) variazione dell’esposizione: per i default che migrano sino a sofferenza l’esposizione nel tempo può cambiare.

All’interno del Gruppo, i processi del credito si articolano sulle informazioni veicolate dal sistema di rating, come sotto dettagliato.Le unità operative coinvolte nel processo di erogazione e rinnovo del credito utilizzano i rating interni, che costituiscono elementi essenziali e imprescindibili delle valutazioni formulate in sede di istruttoria e revisione dei fidi; l’articolazione delle deleghe è definita tenendo conto del profilo di rischio del cliente e della transazione così come rappresentato dal rating e dalla Perdita Attesa, e gestita tramite l’applicativo della Pratica Elettronica di Fido (PEF). I rating sono utilizzati anche nel monitoraggio del credito e nell’ambito sia del sistema di reporting direzionale, sia dei flussi informativi resi disponibili alle strutture coinvolte nel processo del credito.L'attribuzione di una classe di rating diversa da quella calcolata dal Sistema di Rating Interno in base ai modelli adottati avviene attraverso la proposta di un override sul rating. Tali variazioni sono motivate dalla valutazione di informazioni non già considerate dal modello di rating, non adeguatamente pesate dal modello o la cui influenza futura si intende anticipare.

4 Tale soluzione è stata adottata per garantire un presidio accentrato da parte di specialisti nella valutazione di posizioni di grandi dimensioni, con uniformità di valutazioni all’interno del Gruppo.

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542 Relazioni e Bilanci 2016

Per il processo di calcolo dell’impairment collettivo sui crediti – coerentemente con le determinazioni prese dalla Capogruppo - viene utilizzata una metodologia basata sui rating interni e sulle stime interne di perdita in caso di insolvenza (LGD).

Costantemente prosegue inoltre l’attività di revisione, aggiornamento e adozione di policy e di regolamenti per la gestione del rischio di credito.

Di seguito vengono elencate le policy5 in essere, con un cenno ai principali contenuti.

– Policy a presidio dei Rischi Creditizi, che disciplina in un unico testo, le disposizioni relative al presidio di fattispecie di rischio di credito in precedenza trattate in diverse policy. In questa policy vengono normate le seguenti fattispecie: – clientela ordinaria, che stabilisce norme, principi e limiti per la gestione del credito a clientela ordinaria sulla base della disponibilità dei

rating interni. L’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, valori massimi di rischiosità (intesa come perdita attesa massima e target), limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni per classi di rating e in presidi qualitativi;

– controparti istituzionali e ordinarie residenti in Paesi a rischio, per le quali la policy a presidio dei rischi e i relativi regolamenti attuativi e documenti di declinazione limiti stabiliscono norme e principi per la gestione del credito concesso a clientela istituzionale residente e non residente, nonché a clientela ordinaria residente in Paesi a rischio. Come nel caso della clientela ordinaria, l’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni per classi di rating e Paese e in presidi qualitativi;

– rischio di concentrazione single name, che stabilisce limiti massimi di esposizione sulla singola controparte, al fine di limitare i rischi di instabilità che deriverebbero da elevati tassi di concentrazione degli impieghi sui grandi prenditori nel caso di un eventuale default degli stessi;

– Policy di offerta di mutui tramite intermediari, che disciplina le modalità di ricorso a reti esterne per l’offerta di mutui a clientela non captive, al fine di contenere potenziali rischi di credito, rischi operativi e rischi reputazionali;

– Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui della clientela diretta delle banche reti, che fornisce le linee guida del Gruppo UBI per la realizzazione delle operazioni di portabilità attiva e passiva, di rinegoziazione, di sostituzione e di estinzione anticipata (parziale o totale) dei mutui, nell’ottica di garantire (anche attraverso la definizione di livelli minimi di servizio) la massima riduzione dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi, nonché di dotare il Gruppo degli opportuni processi e strumenti per il presidio dei rischi relativi (di credito, operativi e reputazionali);

– Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui intermediati, con riferimento all’operatività sui mutui intermediati sulla base di convenzioni tra le società/ banche del Gruppo e specifiche reti distributive;

– Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni, che definisce le linee guida che il Gruppo si pone con riferimento alla gestione del rischio derivante dalle attività di cartolarizzazione;

– Policy sul rischio residuo, che definisce gli orientamenti strategici relativi alla gestione del “rischio residuo” definendo il processo di controllo sull’acquisizione e utilizzo delle tecniche di attenuazione del rischio di credito per la mitigazione del rischio in oggetto.

– Policy in materia di controlli interni a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, che recepisce le disposizioni emanate da Banca d’Italia. La policy definisce le linee guida e i criteri per l’adozione da parte del Gruppo nel suo complesso e delle singole banche e società del Gruppo di opportuni assetti organizzativi, sistemi di controlli interni e specifiche politiche interne a presidio di tale rischio nei due ambiti definiti dalla normativa: limiti prudenziali e procedure deliberative.

– Policy a presidio del rischio partecipativo che definisce opportuni presidi diretti a: contenere il rischio di un eccessivo immobilizzo dell’attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese finanziarie e non finanziarie e, con specifico riferimento alle imprese non finanziarie, promuovere una gestione dei rischi e dei conflitti di interesse conforme al criterio della sana e prudente gestione.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di creditoLa Banca impiega tecniche di mitigazione del rischio tipiche dell’attività bancaria acquisendo dalla controparte, per talune tipologie di affidamenti, garanzie reali, immobiliari e finanziarie, e garanzie personali. La determinazione dell’ammontare complessivo degli affidamenti concedibili allo stesso cliente e/o gruppo giuridico ed economico tiene conto di appositi criteri per la ponderazione delle diverse categorie di rischio e delle garanzie. In particolare, al valore di stima delle garanzie reali vengono applicati “scarti” prudenziali, differenziati per tipologia di garanzia.

Le principali tipologie di garanzie reali accettate dal Gruppo sono rappresentate da:- ipoteca reale;- pegno.

Al fine di assicurare la sussistenza dei requisiti generali e specifici richiesti per il riconoscimento a fini prudenziali delle garanzie reali, annoverate fra le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) – secondo quanto previsto dalla Normativa di Vigilanza - il Gruppo UBI ha:- ridefinito i processi del credito relativi alla raccolta e gestione delle garanzie. Con particolare riferimento alle garanzie ipotecarie, nelle

Banche Rete è previsto l’obbligo di inserimento, nell’apposito applicativo informatico a disposizione dei gestori, di tutti i dati relativi all’immobile necessari a rendere la garanzia eligible. Particolare attenzione è stata posta all’obbligatorietà della perizia ed alla tempestività di recupero delle informazioni ad essa inerenti, ivi comprese quelle notarili (estremi di registrazione notarili), elementi determinanti per il perfezionamento della garanzia.

- recuperato per le garanzie ipotecarie in essere tutte le informazioni necessarie ad assicurarne l’ammissibilità in linea con le disposizioni di Basilea 2 in termini di requisiti specifici.

5 Alla luce del progetto d’integrazione delle Banche Rete nella c.d. Banca Unica e dell’evoluzione organizzativa di UBI Banca, si provvederà, in occasione dell’aggiornamento delle policy per l’anno 2017, alla revisione dei “driver” di monitoraggio (allo stato attuale declinati a livello di Gruppo e per singola Banca Rete e Società). Inoltre con l’aggiornamento del Risk Appetite Framework 2017 si provvederà ad integrare la “Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni” e la “Policy sul rischio residuo” in specifici capitoli all’interno della “Policy a presidio dei rischi creditizi”.

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543Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

2.4 Attività finanziarie deteriorateLa classificazione del portafoglio problematico coincide con quanto disposto dalla normativa e può essere così sintetizzata:

• crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa,

• inadempienze probabili,

• sofferenze.

Tale classificazione è stato oggetto di revisione ad inizio 2015 per disposizione normativa.

Oltre alle suddette classi, permane la fattispecie dei crediti problematici relativi al “rischio paese” per esposizioni non garantite verso la clientela, istituzionale ed ordinaria, appartenente a paesi definiti “a rischio” come definito dall’Organo di Vigilanza. Nella categoria delle inadempienze probabili sono confluiti i precedenti stati di classificazione “incagli” e “crediti ristrutturati”. Tali suddivisioni tuttavia permangono a livello gestionale.In particolare, per quanto riguarda le inadempienze probabili (ex-incagli), al fine di ottimizzarne il presidio se ne effettua, ad esclusivo fine gestionale, una suddivisione fra le posizioni in cui la temporanea situazione di obiettiva difficoltà si ritenga risolvibile in brevissimo tempo, e le restanti posizioni, per le quali si ritenga opportuno il disimpegno dalla relazione con un recupero extragiudiziale entro un periodo di tempo superiore. Inoltre i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” sono oggetto di controlli per determinarne, entro un limite massimo gestionale di 180 giorni, il rientro “in bonis” ovvero il passaggio ad altri stati di credito anomalo.La gestione dei crediti problematici è presidiata in funzione del relativo livello di rischiosità ed è in carico alle strutture organizzative preposte alla gestione del Credito Anomalo della Banca. Per quanto riguarda le posizioni a “sofferenza” e le posizioni Ristrutturate/In corso di Ristrutturazione, la gestione è in carico alla Capogruppo. La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste.L’analisi delle esposizioni deteriorate viene costantemente effettuata dalle singole unità operative che ne presidiano i rischi e dalla Capogruppo.La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il rientro delle posizioni ”in bonis”; tale evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” ed in quelle classificate ad “Inadempienze Probabili”.

Informazioni di natura quantitativa

A. QUALITÀ DEL CREDITOA.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica,

distribuzione economica e territorialeA.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze probabili

Esposizioni scadute

deteriorate

Esposizioni scadute non deteriorate

Attività non deteriorate

Totale

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 8.912 - - 9.172.283 9.181.195 2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - 7.327.544 7.327.544 3. Crediti verso banche - 2 - 101.455 12.153.102 12.254.559 4. Crediti verso clientela 1.058.109 1.360.955 30.582 1.661.292 33.000.446 37.111.384 5. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - - 6. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - Totale 31.12.2016 1.058.109 1.369.869 30.582 1.762.747 61.653.375 65.874.682 Totale 31.12.2015 319.461 889.278 23.671 1.412.524 53.412.069 56.057.003

Nella seguente tabella si presenta un’analisi dell’anzianità dei crediti verso clientela scaduti non deteriorati:

Portafogli/Qualità del credito

Esposizioni oggetto di concessioni Altre Esposizioni

Totale (Esposizione

Netta)

Scaduti fino a

3 mesi

Scaduti da oltre 3 mesi

fino a 6 mesi

Scaduti da oltre 6 mesi

fino a 1 anno

Scaduti da oltre 1 anno

Scaduti fino a

3 mesi

Scaduti da oltre 3 mesi

fino a 6 mesi

Scaduti da oltre 6 mesi

fino a 1 anno

Scaduti da oltre 1 anno

1. Crediti verso banche - - - - 101.455 - - - 101.455

2. Crediti verso clientela 153.852 25.576 7.922 - 1.424.144 29.264 20.534 - 1.661.292

Totale 31.12.2016 153.852 25.576 7.922 - 1.525.599 29.264 20.534 - 1.762.747

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544 Relazioni e Bilanci 2016

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Portafogli/qualità Attività deteriorate Attività non deteriorate Totale (esposizione

netta)Esposizione lorda

Rettifiche specifiche

Esposizione netta

Esposizione lorda

Rettifiche diportafoglio

Esposizionenetta

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 18.538 (9.626) 8.912 9.172.283 - 9.172.283 9.181.195 2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - 7.327.544 - 7.327.544 7.327.544 3. Crediti verso banche 129 (127) 2 12.254.557 - 12.254.557 12.254.559 4. Crediti verso clientela 3.927.470 (1.477.824) 2.449.646 34.775.806 (114.068) 34.661.738 37.111.384 5. Attività finanziarie valutate al fair value - - - X X - - 6. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - Totale 31.12.2016 3.946.137 (1.487.577) 2.458.560 63.530.190 (114.068) 63.416.122 65.874.682 Totale 31.12.2015 1.855.939 (623.529) 1.232.410 54.872.366 (47.773) 54.824.593 56.057.003

Per le cancellazioni operate nel corso dell’esercizio sui diversi portafogli di attività deteriorate si rimanda ai dettagli forniti nella tabella A.1.7.

Portafogli/Qualità Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività

Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.257 8.177 794.704

2. Derivati di copertura - - 433.489

Totale 31.12.2016 2.257 8.177 1.228.193

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce di scaduto

Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore di portafoglio

Esposizione Netta

Attività deteriorate Attività non

deteriorateFino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre 6 mesi fino

a 1 anno

Oltre 1 anno

A. Esposizione per cassa

a) Sofferenze - - - - X - X -

di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X -

b) Inadempienze probabili 129 - - - X (127) X 2

di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X -

c) Esposizioni scadute deteriorate - - - - X - X -

di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X -

d) Esposizioni scadute non deteriorate X X X X 101.455 X - 101.455

di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X - X - -

e) Altre esposizioni non deteriorate X X X X 12.478.111 X - 12.478.111

di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X - X - -

Totale A 129 - - - 12.579.566 (127) - 12.579.568

B. Esposizioni fuori bilancio

a) Deteriorate - - - - X - X -

b) Non deteriorate X X X X 13.431.250 X (42) 13.431.208

Totale B - - - - 13.431.250 - (42) 13.431.208

Totale A+B 129 - - - 26.010.816 (127) (42) 26.010.776

Non si segnalano posizioni verso banche oggetto di concessioni.

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545Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate

A. Esposizione lorda iniziale - - -

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

B. Variazioni in aumento - 129 -

B.1 ingressi da esposizioni in bonis - 129 -

B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - -

B.3 altre variazioni in aumento - - -

C. Variazioni in diminuzione - - -

C.1 uscite verso esposizioni in bonis - - -

C.2 cancellazioni - - -

C.3 incassi - - -

C.4 realizzi per cessioni - - -

C.5 perdite da cessione - - -

C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - - -

C.7 altre variazioni in diminuzione - - -

D. Esposizione lorda finale - 129 -

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

A.1.4bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia

Non si segnalano esposizioni creditizie per cassa verso banche oggetto di concessione.

A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali/Categorie

Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate

Totale

Di cui: esposizioni oggetto di

concessioni Totale

Di cui: esposizioni oggetto di

concessioni Totale

Di cui: esposizioni oggetto di

concessioni

A. Rettifiche complessive iniziali - - - - - -

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -

B. Variazioni in aumento - - 127 - - -

B.1 rettifiche di valore - - 127 - - -

B.2 perdite da cessione - - - - - -

B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - - - - -

B.4 altre variazioni in aumento - - - - - -

C. Variazioni in diminuzione - - - - - -

C.1 riprese di valore da valutazione - - - - - -

C.2 riprese di valore da incasso - - - - - -

C.3 utili da cessione - - - - - -

C.4 cancellazioni - - - - - -

C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - - - - - -

C.6 altre variazioni in diminuzione - - - - - -

D. Rettifiche complessive finali - - 127 - - -

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -

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546 Relazioni e Bilanci 2016

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e fasce di scaduto

Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore di portafoglio

Esposizione Netta

Attività deteriorate Attività non

deteriorateFino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre 6 mesi fino

a 1 anno

Oltre 1 anno

A. Esposizione per cassa

a) Sofferenze 11.714 271 2.947 2.104.834 X (1.061.657) X 1.058.109

di cui: esposizioni oggetto di concessioni 8.571 10 1.587 215.478 X (82.410) X 143.236

b) Inadempienze probabili 634.064 71.507 196.439 891.395 X (423.538) X 1.369.867

di cui: esposizioni oggetto di concessioni 526.761 29.141 102.620 395.302 X (240.310) X 813.514

c) Esposizioni scadute deteriorate 3.203 12.386 16.593 655 X (2.255) X 30.582

di cui: esposizioni oggetto di concessioni 408 3.419 6.324 382 X (674) X 9.859

d) Esposizioni scadute non deteriorate X X X X 1.675.861 X (14.569) 1.661.292

di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X 191.799 X (3.127) 188.672

e) Altre esposizioni non deteriorate X X X X 49.381.690 X (99.499) 49.282.191

di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X 619.591 X (10.012) 609.579

Totale A 648.981 84.164 215.979 2.996.884 51.057.551 (1.487.450) (114.068) 53.402.041

B. Esposizioni fuori bilancio

a) Deteriorate 58.249 - - - X (1.496) X 56.753

b) Non deteriorate X X X X 7.368.868 X (41.432) 7.327.436

Totale B 58.249 - - - 7.368.868 (1.496) (41.432) 7.384.189

Totale A+B 707.230 84.164 215.979 2.996.884 58.426.419 (1.488.946) (155.500) 60.786.230

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate

A. Esposizione lorda iniziale 706.017 1.124.916 25.006

- di cui esposizioni cedute non cancellate - - -

B. Variazioni in aumento 1.844.543 1.588.966 166.630

B.1 ingressi da esposizioni in bonis 15.265 268.324 103.567

B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 472.604 122.069 96

B.3 Altre variazioni in aumento 1.356.674 1.198.573 62.967

- altre variazioni 61.668 198.026 5.285

- operazioni di aggregazione aziendale 1.295.006 1.000.547 57.682

C. Variazioni in diminuzione (430.794) (920.477) (158.799)

C.1 uscite verso esposizioni in bonis (992) (75.375) (18.291)

C.2 cancellazioni (271.954) (15.609) -

C.3 incassi (134.445) (364.069) (18.287)

C.4 realizzi per cessioni (7.656) - -

C.5 perdite da cessione (8.623) - -

C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate (7.124) (465.424) (122.221)

C.7 altre variazioni in diminuzione - - -

D. Esposizione lorda finale 2.119.766 1.793.405 32.837

- di cui esposizioni cedute non cancellate - - -

Page 165: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

547Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.7bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia

Causali/Categorie Esposizioni oggetto di concessioni: deteriorate Esposizioni oggetto di concessioni: non deteriorate

A. Esposizione lorda iniziale 503.001 227.575

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -

B. Variazioni in aumento 1.105.603 906.455

B.1 ingressi da esposizioni in bonis non oggetto di concessioni 136.775 334.949

B.2 ingressi da esposizioni in bonis oggetto di concessioni 101.159 X

B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 33.945

B.4 altre variazioni in aumento 867.669 537.561

- di cui operazioni di aggregazione aziendale 612.813 532.941

C. Variazioni in diminuzione (318.601) (322.640)

C.1 uscite verso esposizioni in bonis non oggetto di concessioni X (120.075)

C.2 uscite verso esposizioni in bonis oggetto di concessioni (33.945) X

C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X (101.159)

C.4 cancellazioni (39.404) -

C.5 incassi (245.252) (101.406)

C.6 realizzi per cessioni - -

C.7 perdite da cessione - -

C.8 altre variazioni in diminuzione - -

D. Esposizione lorda finale 1.290.003 811.390

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali/Categorie

Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate

Totale

Di cui: esposizioni oggetto di

concessioni Totale

Di cui: esposizioni oggetto di

concessioni Totale

Di cui: esposizioni oggetto di

concessioni

A.Rettifiche complessive iniziali (386.556) (9.317) (235.638) (101.880) (1.335) (212)

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -

B. Variazioni in aumento (1.020.268) (81.575) (331.104) (179.290) (6.114) (1.738)

B.1 rettifiche di valore (455.610) (34.594) (190.217) (112.931) (1.962) (526)

B.2 perdite da cessione (8.623) - - - - -

B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizione deteriorate (77.087) (23.202) (3.483) (1.015) (66) -

B.4 altre variazioni in aumento (478.948) (23.779) (137.404) (65.344) (4.086) (1.212)

- altre variazioni (397.393) (343) (4.513) (2.771) (414) (148)

- operazioni di aggregazione aziendale (81.555) (23.436) (132.891) (62.573) (3.672) (1.064)

C.Variazioni in diminuzione 345.167 8.482 143.204 40.860 5.194 1.276

C.1 riprese di valore da valutazione 39.571 8.343 12.241 12.889 24 21

C.2 riprese di valore da incasso 24.283 139 39.366 4.928 600 81

C.3 utili da cessione 647 - - - - -

C.4 cancellazioni 271.954 - 15.609 - - -

C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizione deteriorate 78 - 75.988 23.043 4.570 1.174

C.6 altre variazioni in diminuzione 8.634 - - - - -

D. Rettifiche complessive finali (1.061.657) (82.410) (423.538) (240.310) (2.255) (674)

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -

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548 Relazioni e Bilanci 2016

Crediti verso clientela: valori lordi e netti

31.12.2016

SofferenzeInadempienze

probabiliEsposizioni

scadute deteriorate Crediti in bonis Totale

Esposizione lorda 2.119.766 1.774.867 32.837 34.775.806 38.703.276 - Finanziamenti 2.119.766 1.774.867 32.837 34.664.466 38.591.936 - Titoli - - - 111.340 111.340 Rettifiche di valore specifiche (1.061.657) (413.912) (2.255) X (1.477.824) - Finanziamenti (1.061.657) (413.912) (2.255) X (1.477.824) - Titoli - - - X - Rettifiche di valore di portafoglio - - - (114.068) (114.068) - Finanziamenti - - - (114.068) (114.068) - Titoli - - - - - Totale 1.058.109 1.360.955 30.582 34.661.738 37.111.384

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interniA.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni

Esposizioni Classi di rating esterni Senza rating

Totale

Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6

A. Esposizioni creditizie per cassa 1.579.805 7.919.007 14.573.017 34.657 3 - 42.108.324 66.214.813

B. Derivati - 264.589 - - - - 469.913 734.502

B.1 Derivati finanziari - 264.589 - - - - 469.913 734.502

B.2 Derivati creditizi - - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate - 400.734 - - - - 5.905.412 6.306.146

D. Impegni a erogare fondi - 43.262 12.531 - - - 13.718.954 13.774.747

E. Altre - - - - - - - -

Totale 1.579.805 8.627.592 14.585.548 34.657 3 - 62.202.603 87.030.208

Nella seguente legenda si espone la corrispondenza tra le classi di rating esterne indicate in tabella e le classi dalla società di riferimento Moody’s.

Classe Rating Moody's

1 Aaa,Aa,Aa1,Aa2,Aa3

2 A,A1,A2,A3

3 Baa,Baa1,Baa2,Baa3

4 Ba,Ba1,Ba2,Ba3

5 B,B1,B2,B3

6 Caa,Caa1,Caa2,Caa3,Ca,C,DDD,DD,D

A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni

Classi di rating interni Senza rating

Totale

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

A. Esposizioni per cassa 493.198 3.210.413 3.342.658 2.098.403 5.977.877 334.814 2.522.618 1.991.625 459.316 960.096 535.151 170.200 187.068 118.096 43.580.077 65.981.610

B. Derivati 163 27.157 1.992 15.134 32.392 5.188 121.501 9.646 4.326 10.852 422 30 42 2.349 503.308 734.502 B.1 Derivati

finanziari 163 27.157 1.992 15.134 32.392 5.188 121.501 9.646 4.326 10.852 422 30 42 2.349 503.308 734.502 B.2 Derivati

creditizi - - - - - - - - - - - - - - - - C. Garanzie

rilasciate 49.609 1.112.323 22.827 354.367 548.371 11.140 146.246 57.321 6.838 209.666 4.870 396 697 274 3.781.201 6.306.146 D. Impegni a

erogare fondi 18.453 308.566 20.044 710.822 412.362 10.865 189.561 44.268 5.679 21.878 926 465 62 513 12.030.283 13.774.747 E. Altre - - - - - - - - - - - - - - - -

Totale 561.423 4.658.459 3.387.521 3.178.726 6.971.002 362.007 2.979.926 2.102.860 476.159 1.202.492 541.369 171.091 187.869 121.232 59.894.869 86.797.005

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549Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite

Valore esposizione netta

Garanzie reali (1)

Garanzie personali (2) Totale (1)+(2)

Derivati su crediti Crediti di firma

Immobili Titoli Altre garanzie

reali

CLN Altri derivati Governi e banche

centrali

Altri enti pubblici

Banche Altri soggetti

Governi e banche

centrali

Altri enti pubblici

Banche Altri soggetti

ipoteche leasing finanziario

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite

1.1. totalmente garantite 1.092.020 12.172 - 1.076.475 - - - - - - - - 2 - 1.088.649

- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -

1.2. parzialmente garantite 5 - - - - - - - - - - - 5 - 5

- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -

2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite

2.1. totalmente garantite 67.515 - - - 67.515 - - - - - - - - - 67.515

- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -

2.2. parzialmente garantite 60.259 - - - 45.215 - - - - - - - - - 45.215

- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -

A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite

Valore esposizione netta

Garanzie reali (1)

Garanzie personali (2) Totale (1)+(2)

Derivati su crediti Crediti di firma

Immobili Titoli Altre garanzie

reali

CLN Altri derivati Governi e banche

centrali

Altri enti pubblici

Banche Altri soggetti

Governi e banche centrali

Altri enti pubblici

Banche Altri soggetti

ipoteche leasing finanziario

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite

1.1. totalmente garantite 20.709.313 14.527.115 - 3.052.354 156.348 - - - - - 42.101 19.957 151.350 1.806.494 19.755.719

- di cui deteriorate 2.040.122 1.807.190 - 4.289 4.228 - - - - - 1.583 4.786 3.125 159.625 1.984.826

1.2. parzialmente garantite 1.257.426 12.996 - 116.992 8.232 - - - - - 51.520 7.227 159.710 244.537 601.214

- di cui deteriorate 46.883 7.134 - 3.361 191 - - - - - 922 1.636 454 13.906 27.604

2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite -

2.1. totalmente garantite 1.674.058 157.715 - 520.589 187.019 - - - - - 8.021 - 47.871 691.717 1.612.932

- di cui deteriorate 33.383 19.888 - 757 1.268 - - - - - - - - 5.267 27.180

2.2. parzialmente garantite 186.350 - - 10.434 7.736 - - - - - 55.409 - 2.396 7.421 83.396

- di cui deteriorate 260 - - 38 77 - - - - - - - - 31 146

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550 Relazioni e Bilanci 2016

B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)

Esposizioni/Controparti Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti

Esposizione netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglio

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - x - - x 27.964 (24.478) x - - x 619.181 (486.603) x 410.965 (550.575) x

di cui: esposizioni oggetto di concessioni 4.561 (4.696) 103.346 (51.995) 35.328 (25.719)

A.2 Inadempienze probabili - - x 3 (4) x 25.492 (11.897) x - - x 855.840 (311.059) x 488.531 (100.578) x

di cui: esposizioni oggetto di concessioni 16.952 (6.604) 543.650 (192.224) 252.911 (41.482)

A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - x - - x 48 (3) x - - x 14.935 (1.373) x 15.599 (879) -

di cui: esposizioni oggetto di concessioni 5.192 (426) 4.667 (248)

A.4 Esposizioni non deteriorate 15.674.570 x - 147.967 x (150) 12.981.547 x (11.492) 106.848 x - 11.629.349 x (69.741) 10.403.202 x (32.685)

di cui: esposizioni oggetto di concessioni 72 128 (5) 341.813 (8.694) 456.239 (4.439)

Totale A 15.674.570 - - 147.970 (4) (150) 13.035.051 (36.378) (11.492) 106.848 - - 13.119.305 (799.035) (69.741) 11.318.297 (652.032) (32.685)

B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze - - x - - x - - x - - x 12.442 (1.289) x 10 (6) x

B.2 Inadempienze probabili - - x - - x 6 - x - - x 43.461 (195) x 476 (1) x

B.3 Altre attività deteriorate - - x - - x - - - - - x 319 (5) x 38 (1) x

B.4 Esposizioni non deteriorate 6.555 x - 624.049 x (180) 3.111.203 x (35.536) 941 x (4) 3.298.091 x (4.619) 286.597 x (1.094)

Totale B 6.555 - - 624.049 - (180) 3.111.209 - (35.536) 941 - (4) 3.354.313 (1.489) (4.619) 287.121 (8) (1.094)

Totale (A+B) 31.12.2016 15.681.125 - - 772.019 (4) (330) 16.146.260 (36.378) (47.028) 107.789 - (4) 16.473.618 (800.524) (74.360) 11.605.418 (652.040) (33.779)

Totale (A+B) 31.12.2015 18.347.788 - - 111.486 - (90) 14.091.122 (24.397) (15.901) 148.855 - (57) 6.807.404 (219.014) (23.296) 5.115.620 (381.596) (28.637)

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)

Esposizioni/Aree geografiche ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO

Esposizione netta

Rettifiche di valore

complessiveEsposizione

netta

Rettifiche di valore

complessiveEsposizione

netta

Rettifiche di valore

complessiveEsposizione

netta

Rettifiche di valore

complessiveEsposizione

netta

Rettifiche di valore

complessive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 1.056.835 (1.058.584) 1.275 (3.073) - - - - - -

A.2 Inadempienze probabili 1.353.406 (407.380) 16.460 (16.158) - - - - 1 -

A.3 Esposizioni scadute deteriorate 30.582 (2.255) - - - - - - - -

A.4 Esposizioni non deteriorate 47.005.855 (107.832) 2.042.506 (6.212) 1.764.403 (16) 90.829 (8) 39.890 -

TOTALE A 49.446.678 (1.576.051) 2.060.241 (25.443) 1.764.403 (16) 90.829 (8) 39.891 -

B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze 12.453 (1.295) - - - - - - - -

B.2 Inadempienze probabili 43.943 (196) - - - - - - - -

B.3 Altre attività deteriorate 356 (5) - - - - - - - -

B.4 Esposizioni non deteriorate 7.067.754 (41.392) 236.463 (40) 23.124 - 94 - - -

TOTALE B 7.124.506 (42.888) 236.463 (40) 23.124 - 94 - - -

Totale (A+B) 31.12.2016 56.571.184 (1.618.939) 2.296.704 (25.483) 1.787.527 (16) 90.923 (8) 39.891 -

Totale (A+B) 31.12.2015 43.510.168 (664.548) 884.218 (28.434) 184.373 (5) 27.780 - 15.738 -

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551Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)

Esposizioni/Controparti Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti

Esposizione netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglio

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - x - - x 27.964 (24.478) x - - x 619.181 (486.603) x 410.965 (550.575) x

di cui: esposizioni oggetto di concessioni 4.561 (4.696) 103.346 (51.995) 35.328 (25.719)

A.2 Inadempienze probabili - - x 3 (4) x 25.492 (11.897) x - - x 855.840 (311.059) x 488.531 (100.578) x

di cui: esposizioni oggetto di concessioni 16.952 (6.604) 543.650 (192.224) 252.911 (41.482)

A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - x - - x 48 (3) x - - x 14.935 (1.373) x 15.599 (879) -

di cui: esposizioni oggetto di concessioni 5.192 (426) 4.667 (248)

A.4 Esposizioni non deteriorate 15.674.570 x - 147.967 x (150) 12.981.547 x (11.492) 106.848 x - 11.629.349 x (69.741) 10.403.202 x (32.685)

di cui: esposizioni oggetto di concessioni 72 128 (5) 341.813 (8.694) 456.239 (4.439)

Totale A 15.674.570 - - 147.970 (4) (150) 13.035.051 (36.378) (11.492) 106.848 - - 13.119.305 (799.035) (69.741) 11.318.297 (652.032) (32.685)

B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze - - x - - x - - x - - x 12.442 (1.289) x 10 (6) x

B.2 Inadempienze probabili - - x - - x 6 - x - - x 43.461 (195) x 476 (1) x

B.3 Altre attività deteriorate - - x - - x - - - - - x 319 (5) x 38 (1) x

B.4 Esposizioni non deteriorate 6.555 x - 624.049 x (180) 3.111.203 x (35.536) 941 x (4) 3.298.091 x (4.619) 286.597 x (1.094)

Totale B 6.555 - - 624.049 - (180) 3.111.209 - (35.536) 941 - (4) 3.354.313 (1.489) (4.619) 287.121 (8) (1.094)

Totale (A+B) 31.12.2016 15.681.125 - - 772.019 (4) (330) 16.146.260 (36.378) (47.028) 107.789 - (4) 16.473.618 (800.524) (74.360) 11.605.418 (652.040) (33.779)

Totale (A+B) 31.12.2015 18.347.788 - - 111.486 - (90) 14.091.122 (24.397) (15.901) 148.855 - (57) 6.807.404 (219.014) (23.296) 5.115.620 (381.596) (28.637)

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)

Esposizioni/Aree geografiche ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO

Esposizione netta

Rettifiche di valore

complessiveEsposizione

netta

Rettifiche di valore

complessiveEsposizione

netta

Rettifiche di valore

complessiveEsposizione

netta

Rettifiche di valore

complessiveEsposizione

netta

Rettifiche di valore

complessive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 1.056.835 (1.058.584) 1.275 (3.073) - - - - - -

A.2 Inadempienze probabili 1.353.406 (407.380) 16.460 (16.158) - - - - 1 -

A.3 Esposizioni scadute deteriorate 30.582 (2.255) - - - - - - - -

A.4 Esposizioni non deteriorate 47.005.855 (107.832) 2.042.506 (6.212) 1.764.403 (16) 90.829 (8) 39.890 -

TOTALE A 49.446.678 (1.576.051) 2.060.241 (25.443) 1.764.403 (16) 90.829 (8) 39.891 -

B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze 12.453 (1.295) - - - - - - - -

B.2 Inadempienze probabili 43.943 (196) - - - - - - - -

B.3 Altre attività deteriorate 356 (5) - - - - - - - -

B.4 Esposizioni non deteriorate 7.067.754 (41.392) 236.463 (40) 23.124 - 94 - - -

TOTALE B 7.124.506 (42.888) 236.463 (40) 23.124 - 94 - - -

Totale (A+B) 31.12.2016 56.571.184 (1.618.939) 2.296.704 (25.483) 1.787.527 (16) 90.923 (8) 39.891 -

Totale (A+B) 31.12.2015 43.510.168 (664.548) 884.218 (28.434) 184.373 (5) 27.780 - 15.738 -

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio)

Esposizioni/Aree geografiche ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO

Esposizione netta

Rettifiche di valore

complessiveEsposizione

netta

Rettifiche di valore

complessiveEsposizione

netta

Rettifiche di valore

complessiveEsposizione

netta

Rettifiche di valore

complessiveEsposizione

netta

Rettifiche di valore

complessive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -

A.2 Inadempienze probabili - - 2 (127) - - - - - -

A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - - -

A.4 Esposizioni non deteriorate 11.707.316 - 788.843 - 25.705 - 45.848 - 11.855 -

TOTALE A 11.707.316 - 788.845 (127) 25.705 - 45.848 - 11.855 -

B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -

B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -

B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -

B.4 Esposizioni non deteriorate 2.139.579 - 11.274.883 (33) 1.446 (1) 10.041 (6) 5.258 (3)

TOTALE B 2.139.579 - 11.274.883 (33) 1.446 (1) 10.041 (6) 5.258 (3)

Totale (A+B) 31.12.2016 13.846.895 - 12.063.728 (160) 27.151 (1) 55.889 (6) 17.113 (3)

Totale (A+B) 31.12.2015 17.223.227 (57) 12.428.766 (4) 13.960 - 4.338 (1) 1.611 -

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552 Relazioni e Bilanci 2016

B.4 Grandi esposizioni

Sulla base delle circolari n.285 del 17 dicembre 2013 e n.286 del 17 dicembre 2013, il numero dei grandi rischi esposto in tabella è stato determinato facendo riferimento alle “esposizioni” non ponderate, incluse quelle verso controparti del Gruppo, di importo nominale pari o superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza, dove per “esposizioni” si intende la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio (escluse quelle dedotte dal patrimonio di vigilanza) nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi, senza l’applicazione dei fattori di ponderazione.Tali criteri espositivi portano a ricomprendere nella tabella di Bilancio relativa ai grandi rischi anche soggetti che – pur con ponderazione pari allo 0% - presentano un’esposizione non ponderata pari o superiore al 10% del patrimonio valido ai fini dei grandi rischi.Le singole banche appartenenti a gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 25% del proprio Patrimonio di Vigilanza. Quest’ultimo limite è riferito alla “posizione di rischio” ovvero l’esposizione ponderata secondo le regole previste dalla presente disciplina.

31.12.2016

Numero posizioni 4

Esposizione 66.451.402

di cui infragruppo 46.739.281

Posizione di rischio 2.399

di cui infragruppo 1.746

Le esposizioni nei confronti di altre società del Gruppo ammontano a 46,739 miliardi (1,7 milioni di euro considerando i fattori di ponderazione). Gli altri “grandi rischi” sono rappresentate da esposizioni verso: il Ministero dell’Economia e delle Finanza per 15,2 miliardi (0,3 milioni di euro considerando i fattori di ponderazione); Cassa di Compensazione e Garanzia per 3 miliardi (0,4 milioni considerando i fattori di ponderazione); United States of America Bureau per 1,5 miliardi di euro (0 considerando i fattori di ponderazione).

C. Operazioni di cartolarizzazione

Le operazioni di cartolarizzazione con sottostanti portafogli originati da UBI Banca e da banche del Gruppo UBI non sono oggetto di trattazione nella presente sezione, in quanto i titoli cartolarizzati sono stati interamente sottoscritti da ciascun originator all’atto dell’emissione. Come previsto dalla normativa, non vengono pertanto compilate le relative sezioni della Nota integrativa; per completezza d’informazione, si riportano comunque di seguito le principali caratteristiche delle operazioni in essere alla data di redazione della presente nota o estinte nell’esercizio appena concluso.

Operazioni di Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012, UBI SPV BPCI 2012 e UBI SPV BBS 2012 Nel corso dell’esercizio 2012 è stata completata la contemporanea strutturazione di tre operazioni di cartolarizzazione, mediante cessione a tre nuove Società Veicolo, denominate UBI SPV BPA 2012 Srl6, UBI SPV BPCI 2012 Srl e UBI SPV BBS 2012 Srl, di finanziamenti a piccole medie imprese, classificati in bonis e detenuti rispettivamente da Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio e Industria7 e Banco di Brescia.

Queste cartolarizzazioni sono state strutturate con l’obiettivo di costituire per il Gruppo poste stanziabili presso gli Istituti Centrali; a tal fine i titoli emessi dalle tre SPV sono stati interamente riacquistati dai rispettivi Originator, i quali hanno successivamente messo i titoli classe A a disposizione della Capogruppo - tramite operazioni di pronti contro termine – per essere utilizzati in operazioni di rifinanziamento con le Banche Centrali. Si riportano di seguito, per ciascuna cartolarizzazione, le caratteristiche dei titoli, emessi contestualmente per tutte e tre le operazioni in data 30 ottobre 2012:

1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012

• Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 709.800.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;

• Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 307.800.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione.

2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012

• Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 575.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;

• Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 277.100.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione.

3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012

• Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 644.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;

• Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 244.400.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione.

6 Le società sono oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme contabili vigenti.7 Per quanto riguarda Banca Popolare Commercio e Industria, come noto tale società è stata incorporata in UBI Banca in data 21 novembre 2016. Per chiarezza espositiva,

ed in considerazione del fatto che l’operazione in esame è stata chiusa in data 15 novembre 2016, precedentemente incorporazione, nelle presenti note si farà riferimento al soggetto partecipante originario, Banca Popolare Commercio e Industria, e non al soggetto incorporante UBI Banca.

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553Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

L’ammortamento dei titoli è iniziato alla data di pagamento del 7 luglio 2014; a partire da tale data sono stati progressivamente rimborsati i titoli Classe A.

Per quanto riguarda il portafoglio originariamente ceduto, esso ammontava complessivamente a 2,76 miliardi di euro, così ripartiti fra le tre Banche Originator: 1,017 miliardi Banca Popolare di Ancona, 852 milioni Banca Popolare Commercio e Industria e 889 milioni Banco di Brescia.

Era inoltre prevista la possibilità, entro 18 mesi dall’emissione, di ulteriori cessioni di mutui da parte delle Banche Originator, da finanziarsi da parte delle Società Veicolo con gli incassi generati da ciascun portafoglio cartolarizzato (c.d. cartolarizzazione “revolving”); pertanto nel primo trimestre del 2014 è stata perfezionata un’ulteriore cessione di attivi per complessivi 647 milioni di euro, così ripartiti fra le tre cartolarizzazioni (in termini di debito residuo capitale):

- Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: euro 317 milioni;- Banca Popolare Commercio e Industria / UBI SPV BPCI 2012: euro 137 milioni;- Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: euro 193 milioni.

All’interno della struttura delle cartolarizzazioni, le tre Banche Originator hanno assunto inoltre il ruolo di Subordinated Loan Provider: al fine di costituire una riserva di cassa per fronteggiare alcuni rischi connessi con le operazioni, sono stati inizialmente erogati da ciascuna Banca Originator (e incrementati nel corso dell’operazione) dei finanziamenti subordinati, del valore complessivo di:- 46,7 milioni di euro da parte di Banca Popolare di Ancona;- 31,2 milioni di euro da parte di Banca Popolare Commercio e Industria;- 29,30 milioni di euro da parte del Banco di Brescia.

Il ruolo di Cash Manager, Paying Agent ed English Account Bank è stato attribuito a The Bank of New York Mellon. UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ha ricoperto il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer, mentre le attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono effettuate, sui rispettivi portafogli, dalle tre Banche Originator, in qualità di Sub-Servicer (con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, gestiti dall’Area Recupero Crediti della Capogruppo). Inoltre, in linea prudenziale, al fine di rispettare i requisiti di eleggibilità anche in scenari di stress di mercato, per queste tre operazioni si è proceduto, ad inizio 2015, alla nomina di un Back up Servicer Facilitator.

Gli incassi percepiti nel corso dell’esercizio 2016 sono rappresentati, per ogni singola Banca Originator8 , nella tabella seguente:

INCASSI (dati in migliaia di euro) TOTALE

UBI-SVP 2012 BPA - BANCA POP.ANCONA

UBI-SVP 2012 BPCI - BANCA POP.COMMERCIO

E INDUSTRIAUBI-SVP 2012 BBS - BANCO DI BRESCIA

incassi esercizio 2016 250.853 101.109 70.692 79.052

Il compenso spettante ad UBI Banca per l’esercizio 2016 per le attività di servicing sopra indicate ammonta in totale ad euro 301 mila, oltre a quanto spettante per le attività di sub-servicing alla incorporata Banca Popolare Commercio e Industria, pari a 109 mila euro mentre per gli altri due Sub-Servicer i compensi sono rispettivamente: 156 mila euro per Banca Popolare di Ancona, 116 mila euro per per il Banco di Brescia.

Nel corso del quarto trimestre del 2016, in considerazione del ridotto valore residuo dei titoli stanziabili e dei portafogli cartolarizzati a garanzia degli stessi, si è proceduto alla chiusura anticipata delle tre operazioni, secondo l’iter di seguito descritto. In data 12 ottobre 2016 i titoli classe A sono stati ritirati dal pool di garanzie presso la Banca d’Italia, mentre il successivo 17 ottobre è stata sottoscritta dalle varie controparti la documentazione necessaria per procedere al riacquisto dei portafogli da parte dei rispettivi Originator Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio e Industria e Banco di Brescia (il riacquisto è stato perfezionato con efficacia economica e contabile a far data dal 1 ottobre 2016). L’estinzione dei titoli cartolarizzati è stata poi portata a termine il successivo mese di novembre.Alla data di pagamento straordinaria del 15 novembre 2016, quindi, coerentemente con quanto previsto dalla contrattualistica delle operazioni, le tre SPV hanno proceduto, ciascuna per quanto di rispettiva competenza:- all’integrale rimborso dei titoli Senior emessi;- alla restituzione agli Originator Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio e Industria e Banco di Brescia, in qualità di

Subordinated Loan Provider, dei finanziamenti a suo tempo erogati, come sopra indicato; - al pagamento dell’ excess spread ed all’integrale rimborso dei titoli Junior.

Nella tabella seguente si riporta, per ciascun Originator, l’ammontare rimborsato per le due classi di titoli:

UBI SPV BPA 2012 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN

Valore Nominale all'emissione

Valore rimborsato al 31.12.2016

Valore Nominale Residuo al 31.12.2016 % rimborsata

Class A IT0004841141 709.800.000 709.800.000 - 100%

Class B IT0004841158 307.800.000 307.800.000 - 100%

Total 1.017.600.000 1.017.600.000 - 100%

8 Vedi nota precedente.

Page 172: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

554 Relazioni e Bilanci 2016

UBI SPV BPCI 2012 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN

Valore Nominale all'emissione

Valore rimborsato al 31.12.2016

Valore Nominale Residuo

al 31.12.2016 % rimborsata

Class A IT0004840994 575.600.000 575.600.000 - 100%

Class B IT0004841000 277.100.000 277.100.000 - 100%

Total 852.700.000 852.700.000 - 100%

UBI SPV BBS 2012 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN

Valore Nominale all'emissione

Valore rimborsato al 31.12.2016

Valore Nominale Residuo

al 31.12.2016 % rimborsata

Class A IT0004841125 644.600.000 644.600.000 - 100%

Class B IT0004841133 244.400.000 244.400.000 - 100%

Total 889.000.000 889.000.000 - 100%

Operazione 24-7 Finance L’operazione di cartolarizzazione 24-7 Finance Srl è stata effettuata nel corso dell’esercizio 2008 con sottostanti attivi detenuti da Banca 24-7 Spa, società come noto incorporata in UBI Banca nell’esercizio 2012. Le tipologie di attivi, a suo tempo cartolarizzati mediante cessione ad una unica Società Veicolo 24-7 Finance Srl, erano rappresentate da tre diversi portafogli:

1) Mutui: crediti in bonis derivanti da Mutui ipotecari concessi a privati residenti in Italia, garantiti da ipoteca di primo grado su beni immobili residenziali situati in Italia ed interamente edificati;

2) Cessioni del Quinto: crediti in bonis derivanti da Cessioni del Quinto dello stipendio a privati residenti in Italia, garantiti da clausola “riscosso per non riscosso” e da assicurazione su perdita di impiego;

3) Prestiti al consumo: crediti in bonis derivanti da Prestiti Personali e Prestiti Finalizzati rilasciati a privati residenti in Italia;

Su tali attivi erano state strutturate da parte di 24-7 Finance tre diverse emissioni di titoli cartolarizzati.L’operazione di cartolarizzazione avente per oggetto Finanziamenti contro Cessione del Quinto dello stipendio è stata chiusa anticipatamente nel corso dell’esercizio 2011. Analogamente nel corso dell’esercizio 2012 è stata chiusa anticipatamente anche l’operazione avente per sottostante il portafoglio di Prestiti al consumo. Al 31 dicembre 2016 pertanto risulta in essere soltanto l’operazione Mutui, il cui portafoglio ammonta, a tale data, a 1,2 miliardi di euro (debito residuo capitale). Si ricorda che, in ottemperanza ai vigenti principi contabili internazionali, gli attivi cartolarizzati rimangono contabilmente iscritti nei bilanci degli originator.

Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31 dicembre 2016 in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”):

TIPOLOGIA DI CREDITI(classificazione di bilancio)

Valore di bilancio al 31.12.2016

(migliaia di euro)

TIPOLOGIA DI CREDITI(classificazione ai fini dell'operazione)

Debito residuo capitale al 31.12.2016

(migliaia di euro)

Esposizioni non deteriorate 880.440 Performing Loans 940.136

Esposizioni scadute non deteriorate 115.050 Arrears Loans 45.022

Esposizioni scadute deteriorate 1.912 COLLATERAL PORTFOLIO 985.158

Inadempienze probabili 103.825 Defaulted Loans 214.747

Sofferenze 76.350 TOTALE PORTAFOGLIO 24-7 FINANCE 1.199.905

TOTALE Attivi ceduti da UBI BANCA a 24-7 Finance 1.177.577

Di seguito si riportano le caratteristiche dei titoli emessi:

• Titoli di classe A (titoli senior): nominale 2.279.250.000 euro, a tasso variabile, a cui è stato inizialmente attribuito rating Aaa da parte di Moody’s; nel corso dell’esercizio 2011, per ottemperare ai requisiti di stanziabilità, è stato inoltre aggiunto un secondo rating, attribuito da DBRS ed inizialmente pari ad A (high); l’attuale livello di rating è Aa3 per Moody’s e AA(low) per DBRS.

• Titoli di classe B (titoli junior): nominale 225.416.196 euro, scadenza 2055, senza rating e con rendimento pari all’additional return del portafoglio sottostante.

I titoli cartolarizzati sono interamente posseduti da UBI Banca che utilizza le tranche senior, come per i titoli delle cartolarizzazioni sopra descritte, quale poste stanziabili per il rifinanziamento presso gli Istituti Centrali.

Page 173: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

555Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

L’ammortamento dei titoli Classe A è iniziato a partire dal febbraio 2010; si riporta nella tabella seguente il totale ammortizzato ed il valore residuo dei titoli al 31 dicembre 2016:

24/7 FINANCE SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN

Valore Nominale all'emissione

Valore rimborsato al 31.12.2016

Valore Nominale Residuo

al 31.12.2016 % rimborsata

Class A IT0004376437 2.279.250.000 1.483.670.562 795.579.438 65,1%

Class B IT0004376445 225.416.196 - 225.416.196 0%

Total 2.504.666.196 1.483.670.562 1.020.995.634 59,2%

Nell’ambito dell’operazione, il ruolo di Cash Manager, Calculation Agent e Paying Agent è svolto da Bank of New York Mellon che agisce anche in qualità di Account Bank.Banca 24-7, ricopriva, oltre al ruolo di Originator, anche la funzione di Servicer dell’operazione, ruolo che adesso è svolto da UBI Banca a seguito della intervenuta fusione delle due entità.Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio 2016, ammonta complessivamente ad euro 437 mila, mentre gli incassi complessivamente realizzati nell’ambito dell’attività di servicing ammontano, per l’esercizio 2016, a 147,4 milioni di euro.

Si segnala per completezza che 24-7 Finance svolgeva anche il ruolo di Subordinated Loan Provider avendo erogato un finanziamento subordinato atto a costituire una riserva iniziale di cassa destinata a fronteggiare eventuali carenze di liquidità dell’operazione; al momento della fusione in UBI Banca nel 2012 era in essere un finanziamento subordinato di 24,4 milioni di euro, incrementato successivamente, nel corso dell’esercizio 2013, di ulteriori 73 milioni di euro.Il supporto finanziario prestato da UBI Banca alla cartolarizzazione, considerato che dal 2012 non sono stati effettuati rimborsi del finanziamento, ammonta a 97,6 milioni di euro.

Operazione UBI Lease Finance 5 Nell’ambito del processo di accentramento presso la Capogruppo delle attività amministrative e di controllo delle società del Gruppo, a partire dal 1 novembre 2015 UBI Banca ha assunto anche il ruolo di Servicer nell’operazione di Cartolarizzazione UBI Lease Finance 5, strutturata nel 2008 con attivi di pertinenza della controllata UBI Leasing. Contestualmente UBI Leasing ha assunto il ruolo di Sub-Servicer per la gestione dei portafogli cartolarizzati, ivi incluse le pratiche passate a sofferenza.

Nel corso del primo semestre del 2016, in considerazione del ridotto valore residuo dei titoli classe A, l’operazione è stata chiusa anticipatamente: in data 28 aprile è stata sottoscritta dalle varie controparti la documentazione necessaria per procedere al riacquisto del portafoglio da parte dell’Originator UBI Leasing (perfezionato con data economica e contabile il precedente 31 marzo), alla chiusura dei contratti swap ed alla estinzione dei titoli cartolarizzati avvenuta il successivo 29 aprile.Alla data di pagamento straordinaria del 29 aprile, quindi, coerentemente con quanto previsto dalla contrattualistica dell’operazione, UBI Lease Finance 5 ha proceduto:- all’integrale rimborso dei titoli Senior;- al regolamento della chiusura dei contratti di swap;- alla restituzione ad UBI Leasing della somma di 768,6 milioni di euro dovuti a titolo di prezzo di acquisto differito, e di 113,3 milioni di

euro precedentemente versati a garanzia del c.d. “rischio di commingling”9;- al pagamento dell’ excess spread ed all’integrale rimborso dei titoli Junior.

Nella tabella seguente si riporta l’ammontare rimborsato per le due classi di titoli:

UBI LEASE FINANCE 5 ISINValore Nominale

all'emissioneValore rimborsato

al 31.12.2016Valore Nominale Residuo

al 31.12.2016 Am.to %

Class A IT0004433253 3.440.500.000 3.440.500.000 - 100%

Class B IT0004433279 583.560.000 583.560.000 - 100%

Total 4.024.060.000 4.024.060.000 - 100%

Per completezza segnaliamo che il compenso spettante ad UBI Banca per l’attività di Servicing svolta nel corso del 2016 fino alla chiusura dell’operazione ammonta a 28 mila euro, mentre gli incassi complessivamente realizzati da parte di Servicer e Sub-Servicer nell’ambito delle attività di rispettiva competenza ammontano, per l’esercizio 2016, a 75,5 milioni di euro.

Operazione UBI SPV Lease 2016 A seguito della chiusura dell’operazione UBI Lease Finance 5, sopra descritta, si è dato immediatamente seguito alla strutturazione di una nuova operazione di cartolarizzazione con sottostanti finanziamenti in leasing erogati da UBI Leasing; anche questa operazione è stata creata con la finalità di costituire dei titoli stanziabili presso gli Istituti Centrali.È stata pertanto costituita una nuova SPV10, denominata UBI SPV Lease 2016 Srl, a cui sono stati trasferiti crediti performing e relativi contratti di leasing per 3,065 miliardi di euro (in termini di credito in linea capitale); la cessione è stata perfezionata in data 23 giugno 2016, con data di efficacia contabile ed economica il precedente 31 maggio.Alla data del 31 dicembre 2016 il portafoglio cartolarizzato, che anche in questo caso contabilmente rimane iscritto negli attivi dell’originator, ammonta ed euro 2,810 miliardi di debito residuo capitale.

9 Il rischio di commingling è relativo al ruolo di Account Bank svolto dalla Capogruppo o da Società del Gruppo e rappresenta il rischio che si verifichi, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV dal Gruppo UBI ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate dal Servicer.

10 La società è oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme contabili vigenti.

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556 Relazioni e Bilanci 2016

Di seguito si illustra la composizione del portafoglio ceduto ad UBI SPV Lease 2016, in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed in termini di credito in linea capitale, secondo la classificazione adottata nell’operazione:

TIPOLOGIA DI CREDITI(classificazione di bilancio)

Valore al 31.12.2016

(migliaia di euro)

TIPOLOGIA DI CREDITI(classificazione ai fini dell'operazione)

Debito residuo capitale al 31.12.2016

(migliaia di euro)

Crediti in bonis 2.776.127 Performing Loans 2.787.657

Crediti dubbi 5.969 Arrears Loans 21.499

di cui: COLLATERAL PORTFOLIO 2.809.156

Esposizioni scadute deteriorate 761 Defaulted Loans 831

Inadempienze probabili 4.214 TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV LEASE 2016 2.809.987

Sofferenze 995

TOTALE ATTIVI CEDUTI DA UBI LEASING A UBI SPV LEASE 2016 2.782.097

Contestualmente alla cessione dei finanziamenti è stato sottoscritto anche il Contratto di Servicing in virtù del quale UBI Banca, coerentemente con il modello sopra descritto, assume il ruolo di Servicer ed UBI Leasing quello di Sub-Servicer per la gestione e l’incasso dei finanziamenti cartolarizzati, ivi inclusi i rapporti passati a sofferenza.

Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio 2016, ammonta complessivamente ad euro 60 mila, mentre gli incassi complessivamente realizzati da parte di Servicer e Sub-Servicer nell’ambito delle attività di rispettiva competenza ammontano, per l’esercizio 2016, a 311,8 milioni di euro.

UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ricopre inoltre il ruolo di Cash Manager, Italian Account Bank e di Calculation Agent, mentre ruolo di Paying Agent ed English Account Bank è svolto da BNP Paribas Securities Services. Inoltre, in linea prudenziale, al fine di rispettare i requisiti di eleggibilità anche in scenari di stress di mercato, è stato individuato un Back up Servicer Facilitator. Tale funzione è ricoperta dalla società Zenith Service Spa, che nell’ambito dell’operazione svolge anche il ruolo di Rappresentante degli Obbligazionisti.

L’emissione dei titoli è avvenuta il successivo 28 luglio 2016; riportiamo di seguito le caratteristiche dei titoli emessi:

• Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 2.100.000.000, a tasso variabile, scadenza 2050, dotati all’emissione di rating A1 da parte di Moody’s e A (low) da parte di DBRS;

• Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 1.000.900.000, scadenza 2050, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione.

La sottoscrizione del titolo Junior ha inoltre permesso la costituzione, all’interno dell’operazione, di una Riserva di Cassa di 31,5 milioni di euro, ancora interamente disponibile alla data di riferimento della presente Nota.

L’ammortamento dei titoli non è ancora iniziato e pertanto la situazione degli stessi al 31 dicembre 2016 è la seguente:

UBI SPV LEASE 2016 - TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN

Valore Nominale all'emissione

Valore rimborsato al 31.12.2016

Valore Nominale Residuo

al 31.12.2016%

Rimborsata

Class A IT0005204463 2.100.000.000 - 2.100.000.000 0,0%

Class B IT0005204471 1.000.900.000 - 1.000.900.000 0,0%

Total 3.100.900.000 - 3.100.900.000 0,0%

L’operazione UBI Lease 2016 è un’operazione “revolving”: è stato previsto un periodo “rotativo” esteso al massimo fino al mese di maggio 2018, nel quale l’Originator UBI Leasing ha la possibilità di cedere ulteriori finanziamenti alla Società Veicolo, la quale finanzierà l’acquisto tramite gli incassi generati dal portafoglio precedentemente cartolarizzato. Segnaliamo per completezza di informazione che la prima cessione “revolving” è stata perfezionata nel corso del primo trimestre del 2017 (con data di efficacia giuridica 24 gennaio 2017 e data di efficacia economica e contabile 1 gennaio 2017); la cessione ha interessato un portafoglio di ammontare complessivo pari 260 milioni di euro (in termini di debito residuo capitale).

Operazione UBI SPV GROUP 2016 Nel corso del secondo trimestre 2016 è stata inoltre avviata la strutturazione di una nuova operazione di cartolarizzazione, avente ad oggetto mutui residenziali ipotecari classificati “in bonis”, finalizzata anch’essa ad emettere titoli stanziabili presso gli Istituti Centrali, in analogia con le altre operazioni di cartolarizzazione attualmente in essere nel Gruppo UBI e sopra descritte.

L’operazione, denominata UBI SPV Group 2016, è una cartolarizzazione multi-originator a cui hanno partecipano, in qualità di cedenti, la Capogruppo UBI Banca e sei banche rete del Gruppo: Banco di Brescia, Banca Popolare di Bergamo, Banca Popolare di Ancona, Banca CARIME, Banca Regionale Europea, Banca Popolare Commercio e Industria (queste ultime in seguito fuse per incorporazione in UBI Banca). La società cessionaria è una nuova Società Veicolo, UBI SPV Group 2016 Srl appositamente costituita11.

11 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti.

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557Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Il perfezionamento dell’operazione è avvenuto in due fasi: 1) cessione dei mutui alla Società Veicolo UBI SPV Group 2016 Srl da parte degli Originator, avvenuta in data 30 giugno 2016 (ma con

efficacia economica contabile il precedente 13 giugno), per un controvalore complessivo di circa 2,748 miliardi di euro; questa la ripartizione degli attivi ceduti fra i diversi Originator alla data di efficacia contabile:

CESSIONI DI ATTIVI A UBI SPV GROUP 2016 – ANNO 2016(dati in migliaia di euro)

CESSIONE TOTALE

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCO DI BRESCIA

DI CUI BANCA POP. ANCONA

DI CUI BANCA POP. BERGAMO

DI CUI UBI BANCA

cessione del 13.06.2016 2.747.838 183.985 344.951 226.136 883.736 1.109.030

(*) Nota: il portafoglio ceduto da UBI Banca include i portafogli ceduti dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria.

Secondo quanto previsto dai vigenti principi contabili, tale portafoglio è rimasto contabilmente iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente.

2) emissione dei titoli da parte di UBI SPV Group 2016 Srl, perfezionatesi in data 11 agosto 2016, e contestuale sottoscrizione degli stessi da parte di ciascun Originator, in proporzione al relativo portafoglio ceduto.

Si riporta di seguito l’indicazione dei titoli sottoscritti e le relative caratteristiche:

• Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 2.085.600.000, a tasso variabile, scadenza 2070, dotati all’emissione di rating A1 da parte di Moody’s e A (low) da parte di DBRS, e sottoscritti pro quota da tutte le Banche Originator partecipanti all’operazione. I titoli Classe A sottoscritti dalle Banche Rete, sono poi stati messi a disposizione della Capogruppo, mediante operazioni di pronti contro termine, con la finalità di essere utilizzati in operazioni di rifinanziamenti con le Banche Centrali.

• Titoli di Classe B (Junior Tranches) con scadenza 2070, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione, così ripartiti fra le sette Banche Originator:- Classe B1 sottoscritto da UBI Banca per nominali 113.800.000 euro; - Classe B2 sottoscritto da Banca Popolare di Ancona per nominali 62.700.000 euro; - Classe B3 sottoscritto da Banca Popolare Commercio e Industria per nominali 133.900.000 euro; - Classe B4 sottoscritto da Banco di Brescia per nominali 95.400.000 euro; - Classe B5 sottoscritto da Banca Popolare di Bergamo per nominali 244.400.000 euro; - Classe B6 sottoscritto da Banca CARIME per nominali 51.000.000 euro; - Classe B7 sottoscritto da Banca Regionale Europea per nominali 59.100.000 euro.

A seguito della fusione per incorporazione in UBI Banca di Banca Popolare Commercio e Industria e di Banca Regionale Europea, i titoli classe B3 e classe B7 sottoscritti da queste ultime sono adesso detenuti nel portafoglio UBI Banca.

La sottoscrizione dei titoli Junior da parte degli Originator ha inoltre permesso la costituzione, di una Riserva di Cassa di 83,4 milioni di euro complessivi; tale somma non è stata finora utilizzata ed è interamente nelle disponibilità dell’operazione alla data di riferimento della presente Nota.

Nella tabella seguente si riporta la situazione dei titoli emessi alla data del 31 dicembre 2016 (dati in unità di euro):

UBI SPV GROUP 2016 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI SOTTOSCRITTI DA ISIN

Valore Nominale all'emissione

Valore rimborsato al 31.12.2016

Valore Nominale Residuo al

31.12.2016%

Rimborsata

Class A Originator pro quota IT0005209967 2.085.600.000 - 2.085.600.000 0,0%

Class B1 UBI IT0005209983 113.800.000 - 113.800.000 0,0%

Class B2 BPA IT0005209975 62.700.000 - 62.700.000 0,0%

Class B3UBI

(quota ex BPCI ) (*) IT0005209991 133.900.000 - 133.900.000 0,0%

Class B4 BBS IT0005210007 95.400.000 - 95.400.000 0,0%

Class B5 BPB IT0005210015 244.400.000 - 244.400.000 0,0%

Class B6 BRM IT0005210130 51.000.000 - 51.000.000 0,0%

Class B7UBI

(quota ex BRE ) (**) IT0005210148 59.100.000 - 59.100.000 0,0%

TOTALE 2.845.900.000 - 2.845.900.000 0,0%

(*) La classe B3 è riferita ai titoli sottoscritti originariamente da Banca Popolare Commercio e Industria, società incorporata da UBI Banca nel 2016. (**) La classe B7 è riferita ai titoli sottoscritti originariamente da Banca Regionale Europea, società incorporata da UBI Banca nel 2016.

Segnaliamo che al 31 dicembre 2016 il rating assegnato ai titoli di classe A è immutato rispetto ai livelli attribuiti alla data di emissione.

Contestualmente alla cessione dei mutui sono stati sottoscritti anche il Contratto Quadro di Servicing ed i Contratti di Sub-servicing in virtù dei quali UBI Banca, in qualità di Capogruppo, svolge il ruolo di Master Servicer, mentre le attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono state demandate ai diversi Originator in qualità di Sub-Servicer, in relazione al rispettivo portafoglio ceduto. Coerentemente con l’impostazione di Gruppo, anche per questa nuova operazione eventuali rapporti passati a sofferenza saranno presi in carico dall’Area Recupero Crediti della Capogruppo.

Segnaliamo per completezza di informazione che a seguito della fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria in UBI Banca, le attività di sub-servicing sui rispettivi portafogli, inizialmente attribuite a questi due soggetti, sono state prese in carico da UBI Banca, grazie agli accordi modificativi sottoscritti in data 17 novembre 2016.

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558 Relazioni e Bilanci 2016

Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti passati a sofferenza, per quanto di competenza dell’esercizio 2016, ammonta a 235 mila euro (incluso quanto relativo alle attività di sub-servicing sui portafogli delle due banche incorporate, Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria), mentre i compensi percepiti in qualità di Master Servicer e Calculation Agent ammontano a 102 mila euro. Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico.Gli incassi complessivamente realizzati nell’ambito dell’attività di servicing ammontano, per l’esercizio 2016, a 161,6 milioni di euro, così distribuiti fra i portafogli dei diversi originator:

INCASSI (dati in migliaia di euro)

PORTAFOGLIO COMPLESSIVO

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCO DI BRESCIA

DI CUI BANCA POP. ANCONA

DI CUI BANCA POP. BERGAMO

DI CUI UBI BANCA

incassi esercizio 2016 (*) 161.623 12.225 20.411 16.814 50.427 61.746

(*) Nota: gli incassi del portafoglio ceduto da UBI Banca includono anche gli incassi sui portafogli ceduti dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria.

Al momento dell’emissione dei titoli è stata perfezionata anche la restante contrattualistica dell’operazione, in base alla quale UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ricopre il ruolo di Italian Account Bank e di Calculation Agent, mentre ruolo di Paying Agent è svolto da The Bank of New York Mellon. Anche per questa operazione, al fine di rispettare i requisiti di eleggibilità anche in scenari di stress di mercato, è stato attribuito alla società Zenith Service Spa, il ruolo di Back up Servicer Facilitator. Per completezza segnaliamo che Zenith Service Spa ricopre anche il ruolo di Rappresentante degli Obbligazionisti.L’operazione UBI SPV Group 2016 è un’operazione “revolving”: è stato previsto un periodo massimo di 36 mesi successivi alla data di emissione dei titoli, nel quale gli Originator possono cedere alla Società Veicolo ulteriori finanziamenti; la Società Veicolo acquisterà tali crediti e ne finanzierà l’acquisto mediante gli incassi generati dai portafogli precedentemente cartolarizzati.Alla data di redazione del presente bilancio non è ancora stata fatta alcuna cessione di portafogli successivi. Tenuto conto del naturale ammortamento dei finanziamenti, il portafoglio complessivamente ceduto dalle Banche Originator – che come già ricordato rimane contabilmente inscritto nei bilanci degli Originator - si attesta, al 31 dicembre 2016, a 2,617 miliardi di euro di debito residuo capitale.

Nella tabella sotto riportata si illustra, alla data del 31 dicembre 2016, la composizione per Banca Originator del portafoglio complessivo ceduto ad UBI SPV Group 2016, per tipologia qualitativa dei crediti in base alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale):

TIPOLOGIA DI CREDITI - dati al 31.12.2016 (Debito residuo capitale - in migliaia di euro)

PORTAFOGLIO COMPLESSIVO

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCO DI BRESCIA

DI CUI BANCA POP. ANCONA

DI CUI BANCA POP. BERGAMO

DI CUI UBI BANCA

Performing loans 2.585.894 172.572 322.737 209.342 837.070 1.044.173

Arrears loans 13.876 461 1.566 1.083 2.376 8.390

Collateral Portfolio 2.599.770 173.033 324.303 210.425 839.446 1.052.563

Defaulted Loans 17.290 1.503 4.116 1.789 2.839 7.043

Totale portafoglio UBI SPV Group 2016 2.617.060 174.536 328.419 212.214 842.285 1.059.606

e secondo il valore di bilancio esposto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale, distinto per tipologia qualitativa dei crediti in base alla classificazione di bilancio dell’originator:

TIPOLOGIA DI CREDITI Valore di bilancio al 31.12.2016 (migliaia di euro) TOTALE

BANCA CARIME

BANCO DI BRESCIA

BANCA POPOLARE DI

ANCONA

BANCA POPOLARE DI

BERGAMO UBI BANCA

Esposizioni non deteriorate 2.452.241 166.587 288.970 203.515 808.502 984.667

Esposizioni scadute non deteriorate 218.011 9.668 41.551 12.874 44.221 109.697

Esposizioni scadute deteriorate 1.609 231 151 163 313 751

Inadempienze probabili 15.953 1.282 3.934 1.777 2.192 6.768

Sofferenze 921 60 214 - 274 373

TOTALE Portafoglio Cartolarizzato UBI SPV Group 2016 2.688.735 177.828 334.820 218.329 855.502 1.102.256

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559Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Informazioni di natura quantitativa

C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

Non si evidenziano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazioni proprie.

C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione

Non si rilevano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di “terzi”.

C.3 Società veicolo per la cartolarizzazione

Si segnala la sola operazione di cartolarizzazione legata alla 24-7 Finance, le cui caratteristiche sono ampiamente descritte in precedenza nella parte relativa alle informazioni di natura qualitativa.

C.4 Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate

Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.

C.5 Attività di servicer - cartolarizzazioni proprie: incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione

Come indicato nella parte C.1, l’operazione è stata chiusa nel corso del mese di aprile del 2013.

D. INFORMATIVA SULLE ENTITÀ STRUTTURATE NON CONSOLIDATE CONTABILMENTE (DIVERSE DALLE SOCIETÀ VEICOLO PER LA CARTOLARIZZAZIONE)

Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.

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560 Relazioni e Bilanci 2016

E. OPERAZIONI DI CESSIONE

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero

Forme tecniche/Portafoglio

Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Crediti v/banche Crediti v/clientela Totale

A B C A B C A B C A B C A B C A B C 31.12.2016 31.12.2015

A. Attività per cassa 59.258 - - - - - 3.311.444 - - 801.744 - - - - - - - - 4.172.446 6.044.731

1. Titoli di debito 59.258 - - - - - 3.311.444 - - 801.744 - - - - - - - - 4.172.446 6.044.731

2. Titoli di capitale - - - - - - - - - x x x x x x x x x - -

3. O.I.C.R. - - - - - - - - - x x x x x x x x x - -

4. Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

B. Strumenti derivati - - - x x x x x x x x x x x x x x x - -

Totale 31.12.2016 59.258 - - - - - 3.311.444 - - 801.744 - - - - - - - - 4.172.446 x

di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - - - x

Totale 31.12.2015 419.262 - - - - - 3.934.201 - - 1.691.268 - - - - - - - - x 6.044.731

di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - - x -

Legenda:A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)

E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio

Passività/Portafoglio attività Attività finanziarie detenute per la

negoziazione

Attività finanziarie valutate al fair value

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Crediti v/banche Crediti v/clientela Totale

1. Debiti verso clientela 37.208 - 1.929.298 503.879 - - 2.470.385

a) a fronte di attività rilevate per intero 37.208 - 1.929.298 503.879 - - 2.470.385

b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - - - - -

2. Debiti verso banche 22.053 - 1.421.405 300.844 - - 1.744.302

a) a fronte di attività rilevate per intero 22.053 - 1.421.405 300.844 - - 1.744.302

b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - - - - -

Totale 31.12.2016 59.261 - 3.350.703 804.723 - - 4.214.687

Totale 31.12.2015 419.320 - 3.941.281 1.743.109 - - 6.103.710

E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value

Forme tecniche/Portafoglio Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (fair value)

Crediti verso banche (fair value) Crediti verso clientela (fair value) Totale

A B A B A B A B A B A B 31.12.2016 31.12.2015

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito 59.258 - - - 3.311.444 - 808.371 - - - - - 4.179.073 6.095.650

2. Titoli di capitale - - - - - - X X X X X X - -

3. O.I.C.R. - - - - - - X X X X X X - -

4. Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - -

B. Strumenti derivati - - X X X X X X X X X X - -

Totale attività 59.258 - - - 3.311.444 - 808.371 - - - - - 4.179.073 6.095.650

C. Passività associate

1. Debiti verso clientela 37.208 - - - 1.929.298 - 503.879 - - - - - 2.470.385 5.957.722

2. Debiti verso banche 22.053 - - - 1.421.405 - 300.844 - - - - - 1.744.302 145.988

Totale passività 59.261 - - - 3.350.703 - 804.723 - - - - - 4.214.687 6.103.710

valore netto 31.12.2016 (3) - - - (39.259) - 3.648 - - - - - (35.614) X

valore netto 31.12.2015 (58) - - - (7.080) - (922) - - - - - X (8.060)

Legenda:A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)

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561Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

E. OPERAZIONI DI CESSIONE

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero

Forme tecniche/Portafoglio

Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Crediti v/banche Crediti v/clientela Totale

A B C A B C A B C A B C A B C A B C 31.12.2016 31.12.2015

A. Attività per cassa 59.258 - - - - - 3.311.444 - - 801.744 - - - - - - - - 4.172.446 6.044.731

1. Titoli di debito 59.258 - - - - - 3.311.444 - - 801.744 - - - - - - - - 4.172.446 6.044.731

2. Titoli di capitale - - - - - - - - - x x x x x x x x x - -

3. O.I.C.R. - - - - - - - - - x x x x x x x x x - -

4. Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

B. Strumenti derivati - - - x x x x x x x x x x x x x x x - -

Totale 31.12.2016 59.258 - - - - - 3.311.444 - - 801.744 - - - - - - - - 4.172.446 x

di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - - - x

Totale 31.12.2015 419.262 - - - - - 3.934.201 - - 1.691.268 - - - - - - - - x 6.044.731

di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - - x -

Legenda:A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)

E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio

Passività/Portafoglio attività Attività finanziarie detenute per la

negoziazione

Attività finanziarie valutate al fair value

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Crediti v/banche Crediti v/clientela Totale

1. Debiti verso clientela 37.208 - 1.929.298 503.879 - - 2.470.385

a) a fronte di attività rilevate per intero 37.208 - 1.929.298 503.879 - - 2.470.385

b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - - - - -

2. Debiti verso banche 22.053 - 1.421.405 300.844 - - 1.744.302

a) a fronte di attività rilevate per intero 22.053 - 1.421.405 300.844 - - 1.744.302

b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - - - - -

Totale 31.12.2016 59.261 - 3.350.703 804.723 - - 4.214.687

Totale 31.12.2015 419.320 - 3.941.281 1.743.109 - - 6.103.710

E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value

Forme tecniche/Portafoglio Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (fair value)

Crediti verso banche (fair value) Crediti verso clientela (fair value) Totale

A B A B A B A B A B A B 31.12.2016 31.12.2015

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito 59.258 - - - 3.311.444 - 808.371 - - - - - 4.179.073 6.095.650

2. Titoli di capitale - - - - - - X X X X X X - -

3. O.I.C.R. - - - - - - X X X X X X - -

4. Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - -

B. Strumenti derivati - - X X X X X X X X X X - -

Totale attività 59.258 - - - 3.311.444 - 808.371 - - - - - 4.179.073 6.095.650

C. Passività associate

1. Debiti verso clientela 37.208 - - - 1.929.298 - 503.879 - - - - - 2.470.385 5.957.722

2. Debiti verso banche 22.053 - - - 1.421.405 - 300.844 - - - - - 1.744.302 145.988

Totale passività 59.261 - - - 3.350.703 - 804.723 - - - - - 4.214.687 6.103.710

valore netto 31.12.2016 (3) - - - (39.259) - 3.648 - - - - - (35.614) X

valore netto 31.12.2015 (58) - - - (7.080) - (922) - - - - - X (8.060)

Legenda:A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)

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562 Relazioni e Bilanci 2016

B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento

Non si rilevano attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento.

E.4 Operazioni di covered bondProgramma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 15 miliardi - “Programma Residenziale”

Gli Obiettivi Nell’esercizio 2008 il Consiglio di Gestione di UBI Banca ha deliberato di procedere nella realizzazione di un programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite strutturato, finalizzato al beneficio in termini di funding contestualmente al contenimento del costo della raccolta.

In particolare, il Consiglio di Gestione ha:

• individuato gli obiettivi del programma;

• individuato la struttura base di un’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite alla luce della normativa, enucleando ed esaminando i principali elementi, tra cui il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria dell’operazione ed i test;

• valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti collegati di natura organizzativa, informatica e contabile. Tali adeguamenti sono stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi anche sulle singole banche partecipanti. Nella predisposizione delle relative procedure si è altresì tenuto conto dei requisiti fissati dalla normativa emanata dalla Banca d’Italia;

• valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite;

• valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo al fine di verificare che i documenti contrattuali dell’operazione contenessero clausole atte ad assicurare un regolare ed efficiente svolgimento delle proprie funzioni da parte della società veicolo stessa;

• valutato i profili giuridici, attraverso un’approfondita disamina delle strutture e degli schemi contrattuali impiegati, con particolare attenzione alle caratteristiche della garanzia prestata dalla società veicolo e al complesso dei rapporti intercorrenti tra la banca emittente, le banche cedenti e la società veicolo.

Gli obiettivi del programma consistono principalmente:

- nella raccolta istituzionale a lungo termine con costi maggiormente competitivi rispetto alla raccolta effettuata con strumenti alternativi quali i programmi EMTN o le operazioni di cartolarizzazione;

- nell’accesso, tramite le emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite, a tipologie di investitori specializzati che attualmente non investono negli altri strumenti di raccolta utilizzati e utilizzabili dal Gruppo UBI Banca.

La struttura La struttura base dell’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite prevede che vengano realizzate le seguenti attività:

• Una banca (la Banca Cedente o Originator) trasferisce un insieme di asset aventi determinate caratteristiche ad un veicolo, formando un patrimonio segregato (cover pool); tale patrimonio, in virtù dei vigenti principi contabili internazionali, non viene però cancellato dal bilancio della banca cedente.

• La stessa banca cedente (qui come Banca Finanziatrice) eroga al veicolo un prestito subordinato finalizzato a finanziare il pagamento del prezzo di acquisto degli asset da parte del veicolo.

• La banca (la Banca Emittente) emette obbligazioni bancarie garantite supportate da una garanzia primaria, non condizionata e irrevocabile emessa dalla società veicolo ad esclusivo beneficio degli investitori detentori delle obbligazioni bancarie garantite e delle controparti di hedging coinvolte nella transazione. La garanzia è supportata da tutti gli asset ceduti al veicolo e che fanno parte del cover pool.

Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato un programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (di seguito anche OBG o “covered bond”) da dieci miliardi di euro di emissioni, massimale che nell’esercizio 2014 è stato aumentato a quindici miliardi di euro. La struttura che è stata adottata prevede peraltro che i portafogli che costituiscono il patrimonio separato della Società Veicolo siano ceduti da più Banche Originator (le Banche Cedenti).

A tal fine è stata costituita, ai sensi della legge 130/1999, un’apposita Società Veicolo, UBI Finance Srl, partecipata al 60% da UBI Banca12, che in qualità di garante delle emissioni fatte da UBI Banca ha assunto un portafoglio di mutui ipotecari residenziali ceduti dalle banche rete del Gruppo, partecipanti al programma sia come Banche Originator, che come Banche Finanziatrici. Ad esse nell’esercizio 2013 si è aggiunta come Banca Cedente e Finanziatrice anche UBI Banca, che in qualità di Capogruppo, riveste inoltre il ruolo di Master Servicer, Calculation Agent e Cash Manager dell’operazione.UBI Banca ha poi delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-Servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator (con esclusione della gestione dei portafogli di propria pertinenza e dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Recupero Crediti della Capogruppo).

Il ruolo di Account Bank e Paying Agent è svolto da The Bank of New York Mellon (Luxembourg) S.A., mentre il Rappresentante degli Obbligazionisti è BNY Mellon Corporate Trustee Services Limited.Il ruolo di Asset Monitor, esplicitamente previsto dalla normativa per questo tipo di operazioni, è svolto da BDO Italia Spa.

12 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti.

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563Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Il Programma da 15 miliardi è inoltre valutato da parte di due agenzie di rating: Moody’s, presente fin dalla prima emissione nell’ambito del programma, e DBRS, che ha sostituito Fitch nel corso dell’ultimo trimestre del 2015.

Si riporta di seguito una sintesi delle principali caratteristiche della struttura del Programma Covered Bond di UBI Banca:

A). Obbligazioni Bancarie Garantite. UBI Banca emette obbligazioni bancarie garantite a valere sul Programma;

B). Prestito Obbligazionario. Per permettere la retrocessione alle Banche Originator del funding raccolto sui mercati istituzionali con l’emissione dei Covered Bond, è previsto che le Banche Cedenti abbiano la facoltà di emettere, nei limiti della propria quota di partecipazione al Programma, prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca. Tali prestiti obbligazionari avranno la medesima scadenza delle Obbligazioni Bancarie Garantite e remunerazione stabilita secondo le politiche di funding aziendale.

C). Finanziamento Subordinato. Le Banche Cedenti, per finanziare l’acquisto dei mutui da parte della Società Veicolo, erogano a quest’ultima dei prestiti subordinati; la remunerazione di tali finanziamenti subordinati è calcolata come “Premium” ovvero “Extra-spread” che sarà dato dall’ammontare degli interessi incassati che rimane nei conti della Società Veicolo una volta dedotti gli importi previsti come prioritari nella cascata dei pagamenti, relativi ad esempio ai costi sostenuti dal veicolo, ai pagamenti alle controparti swap ed agli accantonamenti al “reserve account”.

D). Swap a copertura di rischio di tasso. Qualora l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite sia a tasso fisso, UBI Banca può provvedere ad effettuare la copertura del rischio tasso con la stipula di uno swap con controparti di mercato trasformando la sua esposizione a tasso variabile. Tale swap è al di fuori del perimetro del Programma e la sua eventuale stipula viene decisa in ottica di gestione del rischio tasso in sede di ALM della Capogruppo.

E). Liability swap: Ad ogni emissione di Covered Bond a tasso fisso inoltre viene stipulato un contratto di liability swap tra UBI Banca e UBI Finance, finalizzato a proteggere dal rischio di tasso, che potrebbe interessare i flussi ricevuti dalla Società Veicolo e quanto dovuto dalla stessa Società Veicolo agli investitori (cedole a tasso fisso sulle obbligazioni bancarie garantite) nel caso in cui si verifichi un evento di default di UBI Banca e la Società Veicolo debba intervenire per pagare le cedole agli investitori. Il notional amount dei liability swap deve essere pari al livello necessario a garantire la copertura del rischio di tasso correlata alla quota di rendimento a tasso variabile dei portafogli sottostanti il patrimonio separato di UBI Finance, tenuto conto che la componente di portafoglio mutui a tasso fisso costituisce di per sé una parziale copertura naturale rispetto alle obbligazioni bancarie garantite a tasso fisso. La percentuale di copertura richiesta dalle Agenzie di Rating tramite il liability swap è pari al 70% dei Covered Bond (a tasso fisso) emessi.La struttura dei liability swap prevede lo scambio di flussi tra UBI Banca e la Società Veicolo solo al verificarsi di un evento di default di UBI Banca oppure al momento dell’assegnazione dello swap da UBI Banca ad altra controparte eligible. Per completezza segnaliamo che il Liability swap, comporta per UBI Banca degli obblighi di marginazione; in un’ottica di diversificazione del rischio di controparte, il ruolo di Account bank per tale marginazione è stato attribuito a BNP Paribas Securities Services.

F). Conti correnti. il Programma prevede un’articolata struttura di conti correnti sui quali sono appoggiati i flussi finanziari dell’operazione. Al riguardo sono aperti una serie di conti intestati alla Società Veicolo per ciascuna Banca Cedente ed in particolare:

• Collection Account presso UBI Banca collegati a ciascuna Banca Cedente sui quali verranno accreditate le somme incassate, per interesse e capitale, sul portafogli di pertinenza di ciascun Originator, e - ove applicabile- degli altri asset ceduti alla Società Veicolo nel contesto del Programma (cd. Eligible Assets e Top-Up Assets);

• Interest Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente sul quale vengono trasferiti, con cadenza giornaliera, tutti gli importi in linea interessi accreditati sui Collection Account, nonché tutti gli importi pagati alla Società Veicolo dalle Controparti dei Contratti di Swap.

• Principal Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente, sul quale saranno trasferiti giornalmente tutti gli importi in linea capitale accreditati sui Collection Account;

• un Reserve Fund Account, presso Bank of New York Mellon, London Branch sul quale vengono accreditati mensilmente i ratei di interesse maturati sulle obbligazioni bancarie garantite emesse, a garanzia del pagamento delle cedole in corso.

• un Expense Account, sul quale vengono versate mensilmente, a valere sui fondi disponibili in linea interessi e proporzionalmente alla quota di partecipazione al Programma di ogni Banca Cedente, le somme necessarie per le spese della Società Veicolo.

AssetMonitor

Sellers UBI Finance SRLSPE

Portafoglio mutui

Accensione FinanziamentoSubordinato

LIABILITY SWAPS

Coupon (fisso)

Euribor + spreadvariabile

Interessi sul Portafoglio mutui

Interessi sul Finanziamento Subordinato

Coupon (fisso)annuale

Raccolta daEmissione

Covered Bonds

InvestitoriOBG

OBG

InteressiPrestito

ObbligazionarioAccensione

PrestitoObbligazionario

Garanzia

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564 Relazioni e Bilanci 2016

I Test di Efficacia. Su base mensile vengono eseguiti i Test di Efficacia, sia a livello complessivo che separatamente in relazione ai portafogli ceduti da ciascun Originator, per determinare la tenuta finanziaria del portafoglio di ciascuna banca. Come previsto dalla normativa, essendo il Programma multi-originator, caratterizzato da una cross-collateralization dei portafogli delle Banche Cedenti, l’unico test valido per gli Investitori è il test di tenuta del portafoglio calcolato a livello complessivo, mentre i test calcolati a livello di singolo portafoglio servono per determinare la tenuta del portafoglio di pertinenza di ciascun cedente ai fini della cross-collateralization fra le diverse banche cedenti.In particolare:

• il Nominal Value Test verifica se il Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto è maggiore del Valore Nominale delle obbligazioni bancarie garantite emesse; al fine di assicurare un adeguato livello di overcollateralization nel portafoglio, è disposto che mentre le obbligazioni sono considerate al loro valore nominale, i crediti in portafoglio sono ponderati con riferimento al valore della relativa garanzia e l’importo complessivo è ulteriormente ridotto di una c.d. Asset Percentage. Il calcolo del Nominal Value Test può inoltre tener conto, a seconda delle situazioni, di potenziali rischi aggiuntivi, quali ad esempio il rischio di compensazione (c.d. “rischio di set-off”) o il “rischio di commingling”13.

• il Net Present Value Test verifica se il valore attuale dei crediti rimanenti nel portafoglio è maggiore del valore attuale delle obbligazioni bancarie garantite emesse;

• l’Interest Cover Test verifica, in un’ottica a 12 mesi, se gli interessi incassati e giacenti sui conti e i flussi di interessi da incassare, al netto dei costi del veicolo, sono maggiori degli interessi da riconoscere ai titolari delle obbligazioni bancarie garantite;

• l’Amortisation Test (segue logiche analoghe al Nominal Value Test, ma viene fatto soltanto qualora UBI Banca dovesse subire un downgrade da parte delle Agenzie di Rating);

• il Top-up Assets Test verifica se, prima del default di UBI Banca, l’ammontare complessivo degli attivi integrativi e della liquidità non sia superiore al 15% del Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto, in conformità a quanto previsto dal Decreto MEF e dalle Istruzioni di Banca d’Italia.

Qualora tutti i test14 siano contemporaneamente rispettati, la Società Veicolo può procedere al pagamento di tutti gli attori del processo, ivi comprese le Banche Originator in qualità di prestatrici del Finanziamento Subordinato, secondo l’ordine di priorità indicato nella “cascata dei pagamenti”.Diversamente, qualora i test non siano rispettati, la documentazione contrattuale prevede a carico del Gruppo UBI Banca un obbligo di integrazione della collateralization del portafoglio attraverso la cessione di nuovi mutui, ovvero di attivi integrativi. Il mancato rispetto dei test, una volta trascorso il termine concesso al Gruppo per procedere all’integrazione, comporta il verificarsi di un inadempimento dell’emittente (Issuer Event of Default) con conseguente azionamento della garanzia rilasciata da UBI Finance; in tal caso le Banche Originator riceverebbero i pagamenti a valere sul Finanziamento Subordinato solo dopo l’avvenuto rimborso delle obbligazioni bancarie garantite da parte della Società Veicolo, e nei limiti dei fondi residui.Come previsto dalla normativa in materia, l’Asset Monitor verifica con cadenza trimestrale la correttezza ed accuratezza dei calcoli svolti dal Calculation Agent UBI Banca per la determinazione dei Test di efficacia.

Gli adeguamenti organizzativi e le procedure di controllo Il sistema organizzativo attualmente adottato nel Gruppo UBI per la strutturazione e gestione dei Programmi di obbligazioni bancarie garantite è il risultato di una generale revisione organizzativa attuata nell’esercizio 2013 come frutto della evoluzione dei processi di emissione e gestione sperimentati nel corso dei primi anni di vita del Programma.

Si distinguono, in tale sistema, due ambiti di attività: 1) il primo ambito riguarda le attività necessarie per l’allestimento del Programma, che vengono attuate una tantum nella fase propedeutica

all’emissione dei titoli, di cui si fornisce di seguito una descrizione sintetica: le ipotesi di strutturazione di un nuovo Programma vengono valutate dai competenti Comitati interni di UBI Banca ed approvate nelle loro linee di indirizzo dal Consiglio di Gestione; segue l’individuazione dei soggetti esterni che dovranno assistere la Capogruppo nella strutturazione e l’emissione del Programma (Studi Legali, Arranger, Asset Monitor, Agenzie di Rating); la definizione degli asset che dovranno far parte del portafoglio e la definizione della contrattualistica relativa all’operazione da parte di strutture interne ed esterne alla banca. Successivamente si procede a:- la costituzione della Società Veicolo e le attività necessarie alla cessione degli attivi al veicolo ed alla corretta segregazione

patrimoniale del portafoglio a garanzia;- l’attribuzione del Rating al Programma, inclusa la site visit da parte delle Agenzie di Rating;- la presentazione della Relazione di Compliance del Programma.

2) il secondo ambito riguarda invece le attività ricorrenti per la gestione, monitoraggio e controllo, che sono organizzate nei quattro macro processi che si descrivono di seguito:A. Pianificazione annuale: la definizione delle emissioni di covered bond da effettuarsi nell’anno viene fatta dalle competenti strutture

di UBI Banca nell’ambito della più generale definizione delle modalità di copertura delle esigenze di liquidità, sulla base degli indirizzi strategici e con gli obiettivi di crescita e di rischio espressi dai competenti Organi Aziendali. Alla definizione del planning annuale sulle emissioni segue la fase di analisi annuale volta a definire l’ammontare del collateral che il Gruppo dovrà essere in grado prospetticamente di assicurare per garantire le emissioni in essere e quelle future previste. Il Consiglio di Gestione della Capogruppo, previa verifica da parte dei competenti Comitati interni, è quindi chiamato a deliberare annualmente in merito a:- Cessioni di nuovi mutui da parte delle Banche Originator partecipanti al Programma ed eventuali riacquisti;- Nuove emissioni di covered bond.

13 Il calcolo del rischio di commingling può essere richiesto in determinate situazioni o in base alle metodologie applicate dalle società di Rating che valutano il programma. È una fattispecie correlata al ruolo di Account Bank svolto dalla Capogruppo e rappresenta il rischio che si verifichi - in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV dal Gruppo UBI ad una società terza - il mancato trasferimento immediato su tali nuovi conti delle somme incassate dal Servicer.

14 Il calcolo dei primi tre Test sopra indicati è coerente con quanto richiesto dalle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia 285/2013) in tema di parziale ponderazione delle posizioni a garanzia che dovessero superare le soglie di Loan to Value previste (80% mutui residenziali e 60% mutui commerciali). Vedi infra Rischio Garanzie Immobiliare.

Page 183: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

565Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

B. Cessioni periodiche di attivi alla Società Veicolo: in base alle linee guida definite come da punto precedente, vengono identificati in dettaglio i portafogli di attivi da cedere. Le competenti strutture della Capogruppo, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger ove necessario, predispongono quindi la documentazione contrattuale, effettuano i controlli preventivi e procedono agli adempimenti tecnici necessari per la segregazione e corretta gestione dei portafogli da parte dei Servicer e Sub-Servicer. Le Banche Originator inoltre, provvedono ad integrare i Finanziamenti Subordinati per quanto necessario in relazione all’ammontare dei nuovi portafogli ceduti.

C. Emissione di nuove obbligazioni bancarie garantite: nell’ambito delle emissioni pianificate secondo quanto descritto ai punti precedenti, le competenti strutture di UBI Banca definiscono le caratteristiche dell’ emissione e costituiscono il Sindacato di Banche dealers partecipanti all’emissione; quindi si dà l’avvio all’emissione con raccolte degli ordini dagli investitori istituzionali al termine della quale vengono formalizzati quantità e prezzo di emissione. A seguire si predispone, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger, la documentazione legale che sarà oggetto di firma fra le parti entro la valuta di decorrenza dell’emissione.

D. Gestione on going del Programma di emissione: questo macro processo regola le attività necessarie alla gestione nel quotidiano dei portafogli ceduti alla SPV, al regolamento dei flussi finanziari, all’espletamento dei controlli previsti dalla normativa ed alla produzione dell’informativa obbligatoria e per i mercati15. Questi i principali sottoprocessi, attuati dalle competenti strutture della Capogruppo (che agisce in qualità di Master Servicer, Calculation Agent e Cash Manager del Programma), o delle Banche Rete (in qualità di Sub-Servicer):- Regolamento giornaliero dei flussi finanziari rivenienti dal portafoglio a garanzia;- Determinazione mensile dei Test di Efficacia;- Determinazione della cascata dei pagamenti mensile e gestione della liquidità;- Produzione dell’informativa periodica alle varie controparti, agli investitori (nel rispetto dei requisiti di disclosure richiesti dalla

normativa di vigilanza ai fini del trattamento prudenziale delle OBG) ed alle Agenzie di Rating;- Regolamento delle cedole delle emissioni in essere (con cadenza annuale o infra-annuale a seconda dell’emissione);- Determinazione (con cadenza semestrale) dei controlli previsti dalla normativa per monitorare i requisiti atti a garantire la qualità e

l’integrità degli attivi ceduti a garanzia e valutazione dell’eventuale riacquisto di attivi non più eligible.

I regolamenti e le normative interne di Gruppo disciplinano in dettaglio gli attori e le singole attività dei processi sopra delineati.

I rischi connessi con l’operazione: Nel corso degli esercizi 2012 e 2013 la Banca ha provveduto ad una revisione dell’analisi dei rischi individuati in sede di approvazione del Programma nel giugno 2008, e ha elaborato una nuova mappatura degli stessi; con cadenza annuale, successivamente, la Banca procede ad una verifica ed aggiornamento dell’analisi dei rischi, in considerazione anche dell’evoluzione normativa in materia. L’elenco di rischi qui di seguito individuati è derivato dell’attuale framework regolamentare (comunitario ed italiano) e fa riferimento alle attuali metodologie delle agenzie di rating.Le diverse tipologie di rischio sono ricondotte alle 4 seguenti macro categorie:

Rischio downgrade di UBI Banca, che comprende il rischio relativo ai contratti swap in cui UBI Banca è controparte ed il rischio relativo alle attività di Account Bank svolte da UBI Banca, in quanto in entrambi i casi un eventuale downgrade potrebbe comportare per UBI Banca la perdita della qualità di controparte “eligible” nei ruoli sopra indicati. In particolare, per quanto riguarda il ruolo di Account Bank, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate rappresenta il c.d. “commingling risk” di cui si tiene conto, secondo quanto indicato, in sede di calcolo dei Test Normativi.

Rischio legato ai mutui sottostanti (Collateral): L’emissione di obbligazioni bancarie garantite poggia le basi del suo rating sul credit enhancement fornito dal portafoglio di mutui ceduto a garanzia alla Società Veicolo. I criteri delle agenzie di rating prevedono infatti che l’ammontare del portafoglio mutui a garanzia si mantenga su livelli più alti rispetto al valore delle obbligazioni emesse (c.d. over collateralization). Una diminuzione del livello di over collateralization porterebbe in primis a un downgrade dell’operazione e, nei casi più gravi, al default dell’emittente, nel caso non fosse garantito il livello minimo previsto contrattualmente e/o non fossero superati i test regolamentari. Per fronteggiare questi rischi sono previsti diversi meccanismi all’interno del Programma, quali: il Nominal Value Test e vari gradi di over-collateralisation, che mirano ad assicurare che la Società Veicolo sia in grado di garantire integralmente le obbligazioni bancarie garantite emesse anche a fronte di alcuni default sugli asset sottostanti; la possibilità di apportare denaro liquido a garanzia delle emissioni (nei limiti del 15% dell’importo complessivo degli attivi detenuti dalla Società Veicolo); la possibilità di inserire nel Portafoglio anche asset con rating più elevato; infine, per quanto riguarda il rimborso del capitale a scadenza da parte della Società Veicolo (in caso di default di UBI Banca), è stata prevista la possibilità di estendere la scadenza delle obbligazioni bancarie garantite di un anno (c.d. soft bullet maturity). In ogni caso è previsto che, con cadenza periodica, le strutture preposte di UBI Banca procedano alla verifica dell’adeguata disponibilità di mutui negli attivi delle banche del Gruppo per garantire la dovuta overcollateralisation a fronte delle obbligazioni bancarie garantite già emesse e di quelle che saranno emesse negli anni a venire.

Rischi connessi con la gestione del Programma nel continuo: il Programma coinvolge alcuni soggetti terzi (l’Asset Monitor, i Bank Account Providers, i Trustees, eventuali Swap Providers), per ciascuno dei quali sussiste il rischio che possa divenire inadempiente; al fine di limitare tale rischio sono state previste regole di sostituzione delle controparti al ricorrere di determinati eventi. Il Programma richiede poi una gestione nel continuo di tematiche quali l’attività di servicing, l’attività di investimento, la gestione degli eventuali contratti swap, il calcolo dei test regolamentari e la produzione di reportistica. L’adozione del modello organizzativo di cui si è dato conto nelle pagine precedenti ha permesso un ulteriore miglioramento nella gestione dei processi e dei rischi operativi correlati ed ha incrementato i punti di presidio e controllo grazie ad una più dettagliata attribuzione di responsabilità formalizzate sulle competenti strutture di Capogruppo.

15 In merito, ricordiamo che le recenti modifiche delle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia 285/2013 citata) hanno esteso i compiti di controllo, oltre che alle competenti strutture interne di Controllo Rischi dell’Emittente, anche all’Asset Monitor, in termini di verifica della completezza, veridicità e correttezza delle informazioni messe a disposizione degli investitori e di rispetto dei limiti di Loan to Value alla cessione e all’atto dell’aggiornamento dei valori immobiliari (vedi infra Rischi Garanzie Immobiliari).

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566 Relazioni e Bilanci 2016

Rischi legali, fra i quali si segnala, per la particolare struttura multi-originator del Programma UBI Banca, il Rischio di cross-collateralization: la partecipazione al Programma di più Banche Originator fa sì infatti che tutte le Banche Cedenti concorrano, pari passu tra loro, quali creditori subordinati della Società Veicolo e, soprattutto, assumano l’obbligo di ripristinare il portafoglio ai livelli previsti dai test in caso di violazione degli stessi, anche qualora la violazione non sia dovuta ad asset di propria pertinenza. Per mitigare tale rischio, la documentazione contrattuale prevede che, qualora la Banca Cedente tenuta a reintegrare gli attivi non adempia a tale obbligo, sarà tenuta, in suo luogo, in prima istanza la Capogruppo ad integrare il portafoglio fino al raggiungimento del livello di over-collateralization richiesto, mentre le altre Banche Cedenti si troveranno a dover integrare il portafoglio solo qualora anche la Capogruppo non vi provveda.

In sede di Relazione al Programma 2015, tenuto conto anche delle evoluzioni normative intercorse, sono state formalizzate le due ulteriori categorie di rischio di seguito descritte:

Rischi Fiscali, a loro volta suddivisi in due sottocategorie:a) impatti fiscali da cessione di asset: la legge istitutiva delle Obbligazioni Bancarie Garantite (L.130/1999, art. 7 bis) sancisce che le cessioni

di asset alla Società Veicolo si considerano come non effettuate dal punto di vista fiscale laddove si verifichi, fra le altre, la condizione dell’identità fra il prezzo di cessione e l’ultimo valore di iscrizione degli attivi ceduti nel bilancio della Banca Cedente. Dal momento che le cessioni di attivi hanno luogo generalmente in un momento successivo alla data di riferimento dell’ultimo bilancio approvato delle Banche Cedenti, si è adottata l’interpretazione prevalente secondo cui, per la determinazione del prezzo di cessione, occorre riferirsi al valore di bilancio, ridotto delle quote capitale medio tempore incassate ed aumentato dei ratei di interessi maturati alla data di cessione, per tener conto della naturale dinamica finanziaria degli asset ceduti16.

b) IVA sulle commissioni di servicing: secondo una prima posizione assunta, in talune occasioni, da parte dell’Agenzia delle Entrate, le commissioni per la gestione e l’incasso dei crediti (diversi dai crediti a sofferenza) corrisposte dalla Società Veicolo alla Banca Cedente che agisce in qualità di Servicer o Sub-Servicer del Programma di Covered Bond, dovrebbero essere assoggettate ad IVA con aliquota ordinaria anziché esenti IVA. Tale interpretazione prendeva le mosse da una sentenza della Corte di Giustizia Europea secondo la quale l’attività di gestione ed incasso crediti si qualificherebbe in generale come “attività di recupero crediti” , e come tale imponibile IVA, a prescindere dal fatto che i crediti gestiti siano a sofferenza o meno, ed ha dato origine ad alcune contestazioni in capo al Gruppo UBI così come ad altri primari gruppi bancari che utilizzano i medesimi strumenti con analoghe strutture. Il Gruppo UBI, nella piena convinzione della correttezza del proprio operato, ha proposto ricorso avverso gli avvisi di accertamento in merito pervenuti.Nelle more dei giudizi pendenti, il 17 novembre 2016 l’Agenzia delle Entrate ha emanato la risoluzione n. 106/E con cui, a fronte di una richiesta di consulenza giuridica presentata dall’ABI, ha riconosciuto come esenti da IVA le commissioni per la gestione e l’incasso dei crediti (diversi dai crediti in sofferenza) corrisposte dalla Società Veicolo alla Banca Cedente che agisce in qualità di Servicer o Sub-Servicer. In virtù di tale documento di prassi, quindi, il Gruppo UBI sta procedendo ad indirizzare, ai competenti rami dell’Agenzia delle Entrate, apposite istanze di annullamento in autotutela dei provvedimenti impositivi oggetto dei contenziosi in essere.

Rischio Garanzie Immobiliari: come previsto normativamente, la banca provvede all’aggiornamento su base semestrale del valore dei beni a garanzia degli asset ceduti. Il rischio in esame risiede nel possibile decremento del valore delle garanzie, che può portare ad una esclusione totale o parziale del finanziamento dal calcolo dei Test. Il valore aggiornato delle garanzie determina infatti il calcolo del Loan to Value corrente (debito residuo in essere rapportato al valore corrente della garanzia) e qualora tale indicatore superi la soglia dell’80%, la parte di finanziamento eccedente tale soglia non può essere ammessa nel calcolo dei Test. Inoltre, nel caso in cui il rapporto fra valore aggiornato della garanzia e quello della perizia immobiliare più recente sia inferiore al 70%, il finanziamento deve essere escluso totalmente dal calcolo dei Test, a meno che non venga effettuata una nuova perizia tecnica entro tre mesi. In merito si segnala che, oltre ai controlli periodici attribuiti normativamente all’Asset Monitor, le strutture di Controllo di Rischi del Gruppo UBI procedono ad una verifica con cadenza mensile dei valori di Loan to Value, ed i processi organizzativi prevedono che le situazioni anomale rilevate vengano tempestivamente segnalate alle strutture competenti per attuare i necessari interventi correttivi.

Il progetto di fusione “Banca Unica” e le modifiche al Programma.Il progetto di Fusione in “Banca Unica”, più ampiamente rappresentato nelle altre sezioni del presente bilancio, comporterà alcune modifiche alla struttura attualmente in essere del Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite, come sopra descritta. In particolare, si prevede che al termine del processo di Fusione, continueranno a far parte del Programma in qualità di Banche Cedenti e Finanziatori Subordinati, soltanto due soggetti, UBI Banca e IW Bank. Inoltre UBI Banca continuerà a svolgere il ruolo di Master Servicer e IW Bank di Sub-Servicer ai sensi del Contratto Quadro di Servicing. Pertanto UBI Banca continuerà a svolgere l’attività di gestione, amministrazione e riscossione dei Crediti inclusi nel portafoglio UBI Banca (come risultante dall’incorporazione dei portafogli ceduti da ciascuna delle Banche Rete Incorporate in seguito alla relativa fusione) e IW Bank continuerà a svolgere tali attività in virtù della delega conferita dal Master Servicer ai sensi del Contratto Quadro di Servicing in relazione ai portafogli ceduti dalla stessa banca.In data 15 novembre 2016, preventivamente al perfezionamento della prima fase del progetto Banca Unica, sono state sottoscritte le modifiche contrattuali necessarie - per quanto riguarda i portafogli afferenti alle prime due banche oggetto di fusione, Banca Popolare Commercio e Industria e Banca Regionale Europea - a garantire la continuità nella gestione delle attività di Servicing, oltre a quanto necessario per regolare i rapporti ed i flussi finanziari fra le Banche Cedenti (anche nel ruolo di Finanziatori Subordinati) e la Società Veicolo e la produzione dell’informativa periodica obbligatoria.Analoghi interventi saranno presi preliminarmente al perfezionamento della seconda fase del progetto di Fusione per le banche interessate.

L’evoluzione del Programma Residenziale di Covered Bond UBI Banca Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato il programma da dieci miliardi di emissioni di obbligazioni bancarie garantite nel luglio 2008 effettuando le prime cessioni di mutui da parte di due banche del Gruppo, Banco di Brescia e Banca Regionale Europea, per un valore complessivo, a tale data, di 2 miliardi di euro. Successivamente, nel corso degli esercizi 2008 – 2010, tutte le banche rete del Gruppo sono entrate a far parte del programma cedendo progressivamente quote dei propri attivi; ulteriori cessioni di attivi sono state poi concluse in ciascuno degli esercizi successivi.In particolare, per quanto riguarda l’esercizio 2016, segnaliamo che in data 29 aprile 2016, con efficacia contabile ed economica dal successivo 1 maggio, è stata perfezionata una nuova cessione di attivi, per un ammontare di 1.358 milioni di euro complessivi.

16 Cfr. Disposizioni di Vigilanza delle Banche - Circ. 285/2013 - Parte Terza - Cap.3

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567Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Questa la ripartizione degli attivi ceduti fra le Banche Originator:

CESSIONI DI ATTIVI A UBI FINANCE – ANNO 2016(dati in migliaia di euro)

CESSIONE TOTALE

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA POP.

BERGAMO

DI CUI BANCA POP.

ANCONA DI CUI

UBI BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Cessione del 01.05.2016 1.358.217 329.746 369.599 149.034 509.838 - - -

Totale cessioni 2016 1.358.217 329.746 369.599 149.034 509.838 - - -

Nota: il portafoglio ceduto da UBI Banca include i portafogli ceduti dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria per rispettivi 172,5 milioni e 337,3 milioni di euro.

Alla data del 31 dicembre 2016 il portafoglio di mutui ceduto a garanzia delle emissioni, che contabilmente è rimasto iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava a 14,069 miliardi di euro complessivi in termini di debito residuo capitale.

La tabella seguente espone, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31 dicembre 2016, secondo la classificazione utilizzata nella documentazione dell’operazione OBG:

TIPOLOGIA DI CREDITI - dati al 31.12.2016 (Debito residuo capitale - in migliaia di euro)

PORTAFOGLIO COMPLESSIVO

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA

POP. BERGAMO

DI CUI BANCA

POP. ANCONA

DI CUI UBI BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Performing loans 12.292.397 2.241.389 3.103.021 1.155.060 4.701.350 751.794 184.616 155.167

Arrears loans 1.148.525 320.393 144.616 74.623 497.450 48.066 27.892 35.485

Collateral Portfolio 13.440.922 2.561.782 3.247.637 1.229.683 5.198.800 799.860 212.508 190.652

Defaulted Loans 628.244 116.369 123.627 43.649 265.174 54.086 14.308 11.031

Totale portafoglio UBI Finance 14.069.166 2.678.151 3.371.264 1.273.332 5.463.974 853.946 226.816 201.683

Nota: il portafoglio ceduto da UBI Banca include i portafogli ceduti dalle società incorporate Banca Regionlae Europea e Banca Popolare Commercio ed Industria.

Nel corso dell’esercizio 2016 tale portafoglio ha generato incassi complessivi per 2,045 miliardi di euro, così ripartiti fra i portafogli dei diversi Originator:

INCASSI (dati in migliaia di euro)

PORTAFOGLIO COMPLESSIVO

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA

POP. BERGAMO

DI CUI BANCA

POP. ANCONA

DI CUI UBI BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Incassi esercizio 2016 2.045.162 368.802 500.597 215.200 742.904 151.868 33.823 31.968

Nota: gli incassi del portafoglio ceduto da UBI Banca includono anche gli incassi sui portafogli ceduti dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio ed Industria

Nell’ambito del plafond di emissioni previste dal Programma, che come già ricordato è stato innalzato dai dieci miliardi iniziali a quindici miliardi, UBI Banca ha emesso Obbligazioni bancarie garantite per complessivi 11,125 miliardi di euro (titoli in essere al 31 dicembre 2016); nella tabella seguente si riportano le caratteristiche delle singole emissioni:

N. serie (*) ISIN Denominazione Data di emissione Data di scadenza Capitale (**) Mercato

2 IT0004558794 UBI BANCA 4,000% CB due 16/12/2019 16.12.09 16.12.19 1.000.000.000 Investitori istituzionali

3 IT0004599491 UBI BANCA TV CB due 30/04/2022 30.04.10 30.04.22 125.000.004 privata - BEI

4 IT0004619109 UBI BANCA 3,375% CB due 15/09/2017 15.09.10 15.09.17 1.000.000.000 Investitori istituzionali

6 IT0004682305 UBI BANCA 5,250% CB due 28/01/2021 28.01.11 28.01.21 1.000.000.000 Investitori istituzionali

12 IT0004966195 UBI BANCA 3,125% CB due 14/10/2020 14.10.13 14.10.20 1.500.000.000 Investitori istituzionali

14 IT0004992878 UBI BANCA 3,125% CB due 05/02/2024 05.02.14 05.02.24 1.000.000.000 Investitori istituzionali

17 IT0005067076 UBI BANCA 1,25% CB due 07/02/2025 07.11.14 07.02.25 1.000.000.000 Investitori istituzionali

18 IT0005140030 UBI BANCA 1% CB due 27/01/2023 27.10.15 27.01.23 1.250.000.000 Investitori istituzionali

19 IT0005155673 UBI BANCA TV CB due 14/12/2022 14.12.15 14.12.22 500.000.000 Retained

20 IT0005175465 UBI BANCA TV CB due 31/03/2022 31.03.16 31.03.22 1.000.000.000 Retained

21 IT0005202343 UBI BANCA TV CB due 23/12/2018 23.06.16 23.12.18 750.000.000 Retained

22 IT0005215147 UBI BANCA 0,375% CB due 14/09/2026 14.09.16 14.09.26 1.000.000.000 Investitori istituzionali

Totale emissioni in essere al 31.12.2016 11.125.000.004 Note: (*) Si espongono solo le emissioni in essere alla data di riferimento del bilancio. Per completezza segnaliamo, in merito alle serie estinte, che le emissioni serie n. 9, 10 e 11

(retained) sono state estinte per naturale scadenza nel febbraio 2014; le emissioni n. 13 e 16 (entrambe retained) sono state estinte anticipatamente nel corso del 2015, mentre la emissione n.5 (pubblica) è scaduta naturalmente nell'ottobre 2015.

Nel corso del 2016 scadute le emissioni n.1 e n. 7 (pubbliche) , mentre sono state estinte anticipatamente l'emissione n.8 (Privata BEI) e la n.15 (retained). (**) Per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio

Tutte le obbligazioni sopra indicate presentavano, alla data del 31 dicembre 2016, rating pari ad Aa2 da parte di Moody’s e ad AA (low) da parte di DBRS.

I rapporti con la società veicolo UBI FinanceCome già ricordato più sopra, l’impostazione contabile adottata in osservanza dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, comporta la non cancellazione dall’attivo di bilancio delle Banche Originator dei finanziamenti ceduti alla Società Veicolo (c.d. “non derecognition” degli attivi). Parimenti, le componenti economiche e valutative relative ai finanziamenti ceduti ma non cancellati continuano a figurare nelle specifiche voci di costo e ricavo del conto economico, come se l’operazione di cessione non fosse stata effettuata.

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568 Relazioni e Bilanci 2016

Coerentemente con tale impostazione contabile, gli altri rapporti attivi/passivi ed economici fra la Banca e la Società Veicolo vengono esposti, per sbilancio, nelle voci “residuali” di Stato Patrimoniale e Conto Economico (“150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale” e “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico), ed il relativo saldo va a rappresentare le componenti nette di credito/debito e costo/ricavo che la Banca vanta nei confronti della Società Veicolo, ulteriori rispetto a quanto già rappresentato dai valori relativi ai finanziamenti ceduti e non cancellati, esposti a voce propria.

Si fa rimando alle apposite sezioni della Nota Integrativa per l’ammontare delle poste di cui sopra, iscritte fra le Altre Attività e fra gli Altri Oneri e Proventi; nelle pagine seguenti, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa, si riporta l’informativa di dettaglio sulle principali interessenze della Banca con la Società Veicolo UBI Finance in relazione al Programma di Covered Bond da 15 miliardi.

Attivi ceduti – valore di bilancioSi riporta nella tabella seguente l’ammontare del portafoglio cartolarizzato ceduto dall’insieme delle Banche Originator alla Società Veicolo UBI Finance, secondo il valore di bilancio esposto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale di ciascun originator; la classificazione segue la distribuzione del portafoglio ceduto in base alla classificazione di bilancio dell’ originator.

TIPOLOGIA DI CREDITI Valore di bilancio al 31.12.2016 (migliaia di euro) TOTALE

BANCO DI BRESCIA

BANCA POPOLARE DI

BERGAMO

BANCA POPOLARE DI

ANCONA UBI BANCABANCA CARIME

BANCA DI VALLE

CAMONICA IW BANK

Esposizioni non deteriorate 12.527.381 2.270.245 3.133.620 1.179.183 4.839.779 760.078 186.115 158.361

Esposizioni scadute non deteriorate 1.188.174 331.498 147.645 77.620 517.161 49.109 28.131 37.010

Esposizioni scadute deteriorate 13.033 1.779 2.277 1.473 6.351 425 633 95

Inadempienze probabili 319.345 50.716 44.842 28.660 162.834 20.913 6.921 4.459

Sofferenze 198.958 38.527 53.579 9.443 65.662 23.323 4.813 3.611

TOTALE Attività cedute ad UBI Finance 14.246.891 2.692.765 3.381.963 1.296.379 5.591.787 853.848 226.613 203.536

Per l’ammontare delle attività trasferite nell’esercizio, si fa rimando a quanto indicato nei paragrafi precedenti.

Finanziamento SubordinatoCome indicato più sopra, ciascuna Banca Cedente – in qualità di Banca Finanziatrice – eroga alla Società Veicolo, in occasione di ogni cessione di attivi, una quota del prestito subordinato finalizzato a finanziare il pagamento da parte della stessa SPV del prezzo di acquisto degli asset ceduti in qualità di Banca Originator.

Si riporta nella tabella seguente l’ammontare dei finanziamenti erogati dalle Banche Originator ad UBI Finance a fronte delle cessioni dell’esercizio 2016:

Finanziamenti Subordinati erogati nell'esercizio 2016 (dati in migliaia di euro)

CESSIONE TOTALE

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA POP.

BERGAMO

DI CUI BANCA POP.

ANCONA DI CUI

UBI BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Finanziamento erogato per cessione del 01.05.2016 1.358.790 329.286 369.759 149.381 510.364 - - -

Totale erogazioni esercizio 2016 1.358.790 329.286 369.759 149.381 510.364 - - -

Nota: l'ammontare dei finanziamenti erogati da UBI Banca include i finanziamenti erogati dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria .

per un ammontare dei Finanziamenti Subordinati vantati al 31 dicembre 2016 da ciascun Originator nei confronti di UBI Finance pari a (in termini di Debito Residuo Capitale):

Ammontare Finanziamentisubordinati al 31.12.2016 (dati in migliaia di euro) TOTALE

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA POP.

BERGAMO

DI CUI BANCA POP.

ANCONA DI CUI

UBI BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Debito residuo capitale 14.253.626 2.696.043 3.397.521 1.286.421 5.573.920 860.939 230.821 207.961

Il valore contabile dei Finanziamenti Subordinati al 31 dicembre 2016 confluisce nel saldo netto delle poste iscritte a voce “150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale, e rappresenta la massima esposizione alla perdita derivante dalla partecipazione delle Banche (Originator e Finanziatrici) al Programma di Covered Bond, nel caso in cui si attivasse la garanzia prestata dalla società veicolo e i flussi finanziari derivanti dai portafogli ceduti a garanzia venissero utilizzati per rimborsare gli investitori, e non fossero quindi disponibili, in tutto o in parte, per la restituzione agli originator dei Finanziamenti Subordinati. La capacità di rimborso di tale finanziamento dipende dall’incasso dei crediti del portafoglio segregato ceduti alla società veicolo da ciascuna banca; coerentemente con l’impostazione contabile adottata, nel bilancio delle banche originator si è proceduto a valutare direttamente il portafoglio sottostante, iscritto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale, come più sopra indicato. Allo stato attuale, in considerazione dell’andamento dei rimborsi da parte dell’emittente UBI Banca non esiste alcun rischio in merito.

Su tali Finanziamenti Subordinati gli interessi di competenza dell’esercizio 2016, che come indicato, sono ricompresi nel saldo della voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico, ammontano a 281 milioni di euro, complessivi per tutte le Banche del Gruppo partecipanti al Programma, mentre l’ammontare dei Finanziamenti rimborsati nell’anno, a valere sugli incassi capitale a disposizione della Società Veicolo, ammonta complessivamente a 1,737 miliardi di euro.

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569Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Nelle tabelle seguenti si riportano le somme sopra indicate, distinte per singola Banca Originator:

Finanziamenti Subordinati - somme rimborsate nell'esercizio 2016 (dati in migliaia di euro) TOTALE

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA POP.

BERGAMO

DI CUI BANCA POP.

ANCONA DI CUI UBI

BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Totale rimborsi esercizio 2016 (*) 1.737.000 318.800 429.700 178.600 629.600 125.100 27.800 27.400

Finanziamenti Subordinati - interessi pagati e maturati anno 2016 (dati in migliaia di euro) TOTALE

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA POP.

BERGAMO

DI CUI BANCA POP.

ANCONA DI CUI UBI

BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Totale interessi esercizio 2016 (*) 281.374 49.101 63.944 29.649 106.413 24.279 3.969 4.019

(*) i dati al 31/12/2016 di UBI Banca includono le somme pagate separatamente a Banca Popolare Commercio e Industria ed a Banca Regionale Europea fino alla data della loro incorporazione in UBI Banca.

Attività di Servicing - Sub-servicingPer le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti passati a sofferenza, la Capogruppo ha percepito dalla Società Veicolo UBI Finance, per quanto di competenza dell’esercizio 2016, compensi pari a 2,872 milioni di euro complessivi (incluso quanto relativo alle attività di sub-servicing sui portafogli delle due banche incorporate, Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria), mentre i compensi percepiti in qualità di Master Servicer e Calculation Agent ammontano a mila 619 mila euro. Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico.

Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 5 miliardi - “Programma Retained”Nel corso del primo semestre 2012 è stata perfezionata la strutturazione di un nuovo programma di obbligazioni bancarie garantite, finalizzato ad emettere nuovi titoli obbligazionari che saranno “retained”, ovvero saranno sottoscritti dalla stessa UBI Banca e saranno utilizzati per la stanziabilità in Banca Centrale Europea andando a rafforzare il pool di attivi rifinanziabili a disposizione del Gruppo.

A tal fine è stata appositamente costituita una nuova Società Veicolo denominata UBI Finance CB2 Srl, anch’essa partecipata al 60% da UBI Banca17, che riveste la funzione di garante delle emissioni della nuova serie di covered bond. Ad UBI Finance CB2 Srl vengono ceduti dalle banche del Gruppo principalmente mutui commerciali e, in aggiunta, mutui residenziali eleggibili per la normativa nazionale ma non contemplati nelle metodologie delle Agenzie di rating per il primo programma. Infatti, diversamente da quanto effettuato in relazione al Programma Residenziale, il Programma Retained è stato inizialmente strutturato senza prevedere una valutazione da parte delle Agenzie di Rating e pertanto ha beneficiato soltanto dei rating senior della Capogruppo UBI Banca.

L’agenzia Fitch ha attribuito, a fine 2013, un rating anche al Programma da 5 miliardi; il rating era pari a BBB+. Nel corso dell’esercizio 2015 si è proceduto alla sostituzione dell’agenzia Fitch con l’agenzia DBRS, la quale ha attribuito un rating pari ad “A (low)”, innalzato poi nel corso del 2016 al valore di “A”. A valere su tale programma, UBI Banca potrà emettere Obbligazioni Bancarie Garantite per un importo complessivo di tempo in tempo in essere non superiore a 5 miliardi di euro.

Anche per questo secondo programma, il Consiglio di Gestione ha:

• individuato gli obiettivi del programma e della prima emissione;

• individuato la struttura base dell’operazione, esaminando il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria dell’operazione ed i test;

• valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti di natura organizzativa, informatica, considerando che tali interventi erano già stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi relativi al primo programma;

• valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite;

• valutato gli assetti organizzativi e gestionali della Società Veicolo;

• valutato i profili giuridici del Programma.

Si fa rimando a quanto indicato più sopra in merito al Programma Residenziale per quanto riguarda gli aspetti strutturali, organizzativi ed i rischi dell’operazione18, mentre ci si limita a segnalare di seguito i soli punti per i quali il programma da 5 miliardi differisce da quanto indicato in precedenza:

A. Liability Swap: al momento non sono state fatte emissioni a tasso fisso e non sono presenti pertanto contratti di liability swap tra la Società Veicolo e controparti terze.

B. Conti correnti: per il secondo programma i conti Interest e Principal Collection sono stati inizialmente aperti presso UBI Banca International ed a partire dal mese di agosto 2015 sono stati trasferiti su BNP Paribas Securities Services – London Branch.

C. La liquidità generata dal Programma: in considerazione della tipologia di operazione posta in essere dal Gruppo con il Programma Retained, funzionale ad aumentare la quantità di attivi disponibili per operazioni di rifinanziamento con l’Eurosistema, non era stata prevista in questo caso l’emissione di prestiti obbligazionari per la retrocessione del funding alle banche cedenti. Qualora invece si dovesse procedere a delle emissioni “pubbliche”, come indicato più sopra, a ciascuna Banca Originator verrà riconosciuta, nei limiti della propria quota di partecipazione al Programma, la facoltà di emettere prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca, in analogia quanto avviene per il Programma da 15 miliardi.

17 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti.18 Per completezza si ricorda che il limite di Loan to Value per l’amissibilità delle garanzie è, per i mutui commerciali, pari al 60%.

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570 Relazioni e Bilanci 2016

Il progetto di fusione “Banca Unica” e le modifiche al Programma.Anche per il Programma “Retained” il progetto di Fusione in “Banca Unica” comporterà alcune modifiche alla struttura attualmente in essere. Analogamente a quanto già indicato per il Programma da 15 miliardi, si prevede che al termine del processo di Fusione, resteranno come Banche Cedenti e Finanziatori Subordinati soltanto UBI Banca e IW Bank. UBI Banca continuerà a svolgere il ruolo di Master Servicer e IW Bank di Sub-Servicer ai sensi del Contratto Quadro di Servicing, secondo quando già indicato per il Programma da 15 miliardi. Anche in questo caso, in data 15 novembre 2016, in occasione della prima fase del progetto Banca Unica, sono state sottoscritte le modifiche contrattuali necessarie a garantire la continuità nella gestione delle attività di Servicing per le prime due banche interessate alla fusione, Banca Popolare Commercio e Industria e Banca Regionale Europea, oltre a quanto necessario per regolare i rapporti fra le Banche Cedenti / Finanziatori Subordinati) e la Società Veicolo.Analoghi interventi saranno presi per le banche interessate in occasione della seconda fase del progetto di Fusione.

L’evoluzione del Programma Retained di Covered Bond UBI Banca Il portafoglio iniziale a garanzia delle emissioni del Programma Retained è stato ceduto in due tranches nel corso del primo semestre 2012, ed ha interessato attivi per complessivi 3 miliardi di euro. Hanno ceduto i propri attivi Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio e Industria, Banca di Valle Camonica Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banco di San Giorgio (poi incorporato in Banca Regionale Europea) e Banca CARIME, mentre UBI Banca ed IWBank hanno effettuato la prima cessione di propri attivi nel mese di dicembre 2015. Nel corso dell’esercizio 2016 si è dato luogo ad una cessione di nuovi portafogli, perfezionata alla fine del mese di maggio (con efficacia contabile 1 giugno). Tale cessione ha interessato attivi per 350,6 milioni di euro complessivi.

Nella tabella seguente si riporta il dettaglio degli importi ceduti nel 2016 da ciascun originator:

CESSIONI DI ATTIVITÀ UBI FINANCE CB2 - ANNO 2016(dati in migliaia di euro)

CESSIONE TOTALE

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA

POP. BERGAMO

DI CUI BANCA

POP. ANCONA

DI CUI UBI BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Cessione del 01/06/2016 350.654 52.321 206.114 36.596 55.623 - - -

Totale cessioni 2016 350.654 52.321 206.114 36.596 55.623 - - -

Nota: il portafoglio ceduto da UBI Banca include i portafogli ceduti dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria per rispettivi 32,3 e 23,3 milioni di euro.

Il portafoglio ceduto, che – come già per il primo programma - è rimasto contabilmente iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava al 31 dicembre 2016 a 3,056 miliardi di euro complessivi.

Nella tabella seguente si riporta, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31 dicembre 2016:

TIPOLOGIA DI CREDITI - dati al 31.12.2016 (Debito residuo capitale - in migliaia di euro)

PORTAFOGLIO COMPLESSIVO

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA

POP. BERGAMO

DI CUI BANCA

POP. ANCONA

DI CUI UBI BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Performing loans 2.545.361 473.039 699.992 399.350 669.729 199.411 83.980 19.860

Arrears loans 219.743 75.467 35.483 24.529 54.487 17.867 10.033 1.877

Collateral Portfolio 2.765.104 548.506 735.475 423.879 724.216 217.278 94.013 21.737

Defaulted Loans 291.272 51.787 37.031 73.550 74.534 42.271 12.093 6

Totale portafoglio UBI Finance Cb 2 3.056.376 600.293 772.506 497.429 798.750 259.549 106.106 21.743

Anche per il portafoglio ceduto a UBI Finance CB2, il Master Servicer UBI Banca ha delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator, con esclusione dei crediti del portafoglio di propria pertinenza e dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Recupero Crediti della Capogruppo.

Di seguito si riporta l’ammontare delle somme complessivamente incassate su ogni portafoglio nel’esercizio 2016:

INCASSI (dati in migliaia di euro)

PORTAFOGLIO COMPLESSIVO

DI CUI BANCO DI BRESCIA

DI CUI BANCA POP.

BERGAMODI CUI BANCA POP. ANCONA

DI CUI UBI BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA DI VALLE

CAMONICADI CUI

IW BANK

Incassi esercizio 2016 535.203 128.749 120.777 70.041 145.925 46.436 19.485 3.790

Nota: gli incassi del portafoglio ceduto da UBI Banca includono anche gli incassi sui portafogli ceduti dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria.

Nell’ambito del Programma sono state fatte due emissioni di Covered Bond nell’esercizio 2012, una nell’esercizio 2014, a cui si è aggiunta una quarta emissione nel secondo semestre del 2015; nel 2016 si è proceduta ad una quinta emissione, perfezionata nel mese di giugno. Alla data di riferimento della presente nota, pertanto, l’ammontare dei titoli complessivamente emessi è pari a 2,190 miliardi di euro (valore nominale residuo al 31 dicembre 2016). Non sono state fatte, fino ad ora, emissioni pubbliche e pertanto tutte le emissioni in essere ad oggi sono “retained” nel portafoglio di UBI Banca.

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571Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Si riportano di seguito le caratteristiche delle singole emissioni:

N. serie ISIN Denominazione Data di emissione Data di scadenza Capitale (*) Mercato

1 IT0004818701 UBI BANCA TV CB2 due 28/05/2018 28.05.2012 28.05.2018 540.000.000 Retained

2 IT0004864663 UBI BANCA TV CB2 due 29/10/2022 29.10.2012 29.10.2022 500.000.000 Retained

3 IT0005002842 UBI BANCA TV CB2 due 05/03/2019 05.03.2014 05.03.2019 200.000.000 Retained

4 IT0005122418 UBI BANCA TV CB2 due 14/07/2021 14.07.2015 14.07.2021 650.000.000 Retained

5 IT0005202400 UBI BANCA TV CB2 due 24/06/2022 24.06.2016 24.06.2022 300.000.000 Retained

Totale emissioni in essere al 31.12.2016 2.190.000.000 Nota: (*) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio.

I rapporti con la società veicolo UBI Finance CB2

Attivi ceduti - valore di bilancioSi riporta nella tabella seguente l’ammontare del portafoglio cartolarizzato ceduto dall’insieme delle Banche Originator alla società veicolo UBI Finance CB2, secondo il valore di bilancio esposto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale; la classificazione segue la distribuzione del portafoglio ceduto in base alla classificazione di bilancio di ciascun originator.

TIPOLOGIA DI CREDITI Valore di bilancio al 31.12.2016(migliaia di euro) TOTALE

BANCO DI BRESCIA

BANCA POPOLARE

DI BERGAMO

BANCA POPOLARE

DI ANCONA UBI BANCABANCA CARIME

BANCA DI VALLE

CAMONICA IWBANK

Esposizioni non deteriorate 2.565.364 474.206 702.436 411.050 673.120 200.675 83.857 20.020

Esposizioni scadute non deteriorate 222.938 76.995 35.681 25.021 55.503 17.854 9.951 1.933

Esposizioni scadute deteriorate 6.548 715 1.112 1.457 2.549 638 71 6

Inadempienze probabili 142.383 25.383 17.129 33.372 39.987 22.079 4.433 -

Sofferenze 102.094 19.635 14.175 27.071 22.824 13.116 5.273 -

TOTALE Portafoglio Cartolarizzato UBI Finance CB2 3.039.327 596.934 770.533 497.971 793.983 254.362 103.585 21.959

Per l’ammontare delle attività trasferite nell’esercizio, si fa rimando a quanto indicato più sopra.

Finanziamento SubordinatoSi riporta nella tabella seguente l’ammontare dei finanziamenti erogati dalle banche originator ad UBI Finance CB 2 a fronte delle cessioni dell’esercizio 2016:

Finanziamenti Subordinati erogati nell'esercizio 2016 (dati in migliaia di euro)

CESSIONE TOTALE

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA

POP. BERGAMO

DI CUI BANCA

POP. ANCONA

DI CUI UBI BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Cessione del 01.06.2016 351.880 52.226 207.348 36.635 55.671 - - -

Totale erogazioni esercizio 2016 351.880 52.226 207.348 36.635 55.671 - - -

Nota: l'ammontare dei finanziamenti erogati da UBI Banca include i finanziamenti erogati dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria

per un ammontare dei finanziamenti subordinati vantati al 31 dicembre 2016 da ciascun originator nei confronti di UBI Finance CB 2 pari a (in termini di Debito Residuo Capitale):

Ammontare Finanziamenti subordinati al 31.12.2016 (dati in migliaia di euro) TOTALE

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA

POP. BERGAMO

DI CUI BANCA

POP. ANCONA

DI CUI UBI BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Debito residuo capitale 3.141.847 621.204 787.323 511.740 824.128 263.377 111.343 22.732

Come per il Programma da 15 miliardi, il valore contabile dei Finanziamenti Subordinati al 31 dicembre 2016 confluisce nel saldo netto delle poste iscritte a voce “150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale, e rappresenta la massima esposizione alla perdita derivante dalla partecipazione delle Banche (Originator e Finanziatrici) al Programma di Covered Bond, nel caso in cui si attivasse la garanzia prestata dalla società veicolo e i flussi finanziari derivanti dai portafogli ceduti a garanzia venissero utilizzati per rimborsare gli investitori, e non fossero quindi disponibili, in tutto o in parte, per la restituzione agli originator dei Finanziamenti Subordinati. La capacità di rimborso di tale finanziamento dipende dall’incasso dei crediti del portafoglio segregato ceduti alla società veicolo da ciascuna banca; coerentemente con l’impostazione contabile adottata, nel bilancio delle banche originator]si è proceduto a valutare direttamente il portafoglio sottostante, iscritto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale, come più sopra indicato. Anche per il Programma “retained”, allo stato attuale, in considerazione dell’andamento dei rimborsi da parte dell’emittente UBI Banca, non esiste alcun rischio in merito.

Page 190: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

572 Relazioni e Bilanci 2016

Su tali Finanziamenti Subordinati gli interessi di competenza dell’esercizio 2016, che come indicato, sono ricompresi nel saldo della voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico, ammontano a 50,1 milioni di euro complessivi per tutte le Banche del Gruppo partecipanti al Programma, mentre l’ammontare dei Finanziamenti rimborsati nell’anno, a valere sugli incassi capitale a disposizione della società veicolo, ammonta complessivamente a 455,3 milioni di euro.

Nelle tabelle seguenti si riportano le somme sopra indicate, distinte per singola Banca Originator:

Finanziamenti Subordinati - somme rimborsate nell'esercizio 2016 (dati in migliaia di euro) TOTALE

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA

POP. BERGAMO

DI CUI BANCA

POP. ANCONA

DI CUI UBI BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Totale rimborsi esercizio 2016 (*) 455.300 114.500 105.000 58.900 120.600 38.100 15.200 3.000

Finanziamenti Subordinati - interessi pagati e maturati anno 2016 (dati in migliaia di euro) TOTALE

DI CUI BANCO DI

BRESCIA

DI CUI BANCA

POP. BERGAMO

DI CUI BANCA

POP. ANCONA

DI CUI UBI BANCA

DI CUI BANCA CARIME

DI CUI BANCA

DI VALLE CAMONICA

DI CUI IW BANK

Totale interessi esercizio 2016 (*) 50.128 9.705 11.323 8.781 12.138 6.256 1.561 364

(*) i dati al 31/12/2016 di UBI Banca includono le somme pagate separatamente a Banca Popolare Commercio ed Industria ed a Banca Regionale Europea fino alla data della loro incorporazione in UBI Banca.

Attività di Servicing - Sub-servicingPer le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti passati a sofferenza, la Capogruppo ha percepito dalla società veicolo UBI Finance CB2, per quanto di competenza dell’esercizio 2016, compensi pari a542 mila euro complessivi (incluso quanto relativo ai portafogli cedute da Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria), mentre i compensi percepiti in qualità di Master Servicer e Calculation Agent ammontano 358 mila euro. Contestualmente le Banche Rete (escluse Banca Regionale Europea ed Banca Popolare Commercio e Industria), per le attività di sub-servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi ai rispettivi portafogli ceduti, per quanto di competenza dell’esercizio 2016, hanno percepito dalla società veicolo UBI Finance CB2 compensi pari a complessivi 856 mila di euro.

Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico.

F. Modelli per la misurazione del rischio di credito

In merito alla misurazione del rischio di credito, Il Gruppo UBI ha sviluppato un modello di Portfolio Credit Risk attraverso il motore di calcolo PCRE di Algorithmics: esso considera il rischio complessivo di un portafoglio di crediti modellizzando e catturando la componente derivante dalla correlazione dei default delle controparti, calcolando le perdite creditizie e il capitale a rischio di credito a livello di portafoglio. Il modello annovera, fra i vari input, le variabili di PD e LGD utilizzate per finalità di vigilanza.

SEZIONE 2 - Rischi di mercato

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Per quanto riguarda gli aspetti generali e organizzativi si rimanda alla corrispondente informativa relativa al “rischio di tasso di interesse-portafoglio di negoziazione” presente nel bilancio consolidato.

Di seguito si riportano i principali limiti operativi per il 2016 (incluse riallocazioni e eventuali nuovi limiti definiti nel corso del secondo semestre):

• Massima Perdita Accettabile UBI Trading Book Euro 92,5 milioni• Limite di VaR a 1 giorno UBI Trading Book Euro 18,5 milioni• Early Warning su ES 80% ES

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Si veda il successivo paragrafo A. “Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse”.

Page 191: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

573Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Informazioni di natura quantitativa

1.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione EURO

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre 6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre 1 anno fino

a 5 anni

Da oltre 5 anni fino

a 10 anni

Oltre 10 anni

Durata indeterminata

1. Attività per cassa 105 105.122 - - 1.684 2 1 - 1.1 Titoli di debito 105 105.122 - - 1.684 2 1 - - con opzione rimborso anticipato - - - - 1.684 - - - - altri 105 105.122 - - - 2 1 - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - 59.261 - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - 59.261 - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari (123.544) 599.032 1.042.612 (748.206) 1.469.876 (1.063.803) (622.027) - 3.1 Con titolo sottostante - 2.672 410 210 2.782 - - - - Opzioni - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - 2.672 410 210 2.782 - - - - Posizioni lunghe - 21.344 7.348 243 3.683 - - - - Posizioni corte - 18.671 6.937 33 901 - - - 3.2 Senza titolo sottostante (123.544) 596.360 1.042.202 (748.415) 1.467.094 (1.063.803) (622.027) - - Opzioni - 907.438 66.303 27.307 (113.530) (237.020) (596.007) - - Posizioni lunghe - 983.857 139.003 78.620 33.188 11.289 - - - Posizioni corte - 76.419 72.700 51.313 146.718 248.308 596.007 - - Altri derivati (123.544) (311.078) 975.899 (775.722) 1.580.624 (826.784) (26.019) - - Posizioni lunghe 141.255 12.171.198 3.831.436 2.219.145 9.897.624 9.790.281 1.742.067 - - Posizioni corte 264.799 12.482.276 2.855.537 2.994.867 8.317.000 10.617.064 1.768.086 -

1.2 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre 6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre 1 anno fino

a 5 anni

Da oltre 5 anni fino

a 10 anni

Oltre 10 anni

Durata indeterminata

1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (563.140) 4.499 13.514 (9.337) (474) - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (563.140) 4.499 13.514 (9.337) (474) - - - Opzioni - (11.050) (7.134) (23.372) (17.063) - - - - Posizioni lunghe - 74.272 64.035 54.255 4.089 - - - - Posizioni corte - 85.322 71.169 77.627 21.152 - - - - Altri derivati - (552.090) 11.633 36.886 7.726 (474) - - - Posizioni lunghe - 2.122.833 43.902 48.580 150.054 - - - - Posizioni corte - 2.674.923 32.269 11.694 142.328 474 - -

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574 Relazioni e Bilanci 2016

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

Tipologia operazioni/Indice quotazione Quotati Non quotati

ITALIA GERMANIA STATI UNITI

A. Titoli di capitale 4.887 32 - 2

- posizioni lunghe 4.887 32 - 2

- posizioni corte - - - -

B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale (2) - - -

- posizioni lunghe 56 - - -

- posizioni corte 58 - - -

C. Altri derivati su titoli di capitale 420 - - -

- posizioni lunghe 420 - - -

- posizioni corte - - - -

D. Derivati su indici azionari - - - -

- posizioni lunghe - - - -

- posizioni corte - - - -

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività

Il grafico seguente mostra l’andamento dell’Expected Shortfall nel corso del 2016 per i portafogli di Trading di UBI Banca. La linea verticale al 2 febbraio 2016 indica il passaggio dalla misura di rischio del Value at Risk a quella dell’Expected Shorfall.

Si riporta di seguito l’ES distinta per fattori di rischio, calcolata sul portafoglio di negoziazione totale di UBI Banca al 31 dicembre 2016.

Portafoglio di Trading di UBI Banca 31.12.2016 Media Minimo Massimo 30.6.2016 31.12.2015

Rischio cambio 106.460 386.841 6.812 1.120.393 234.047 457.013

Rischio tasso 2.359.292 1.159.379 598.505 2.833.612 896.287 573.844

Rischio azionario 310.179 1.292.165 72.906 4.028.257 673.096 909.554

Rischio credito 183.196 1.087.069 69.962 3.751.303 280.993 2.736.345

Rischio volatilità 613.124 340.878 95.876 769.123 118.270 158.995

Effetto diversificazione (1) (1.040.547) (692.083) (1.284.111)

Totale (2) 2.531.704 2.857.888 1.025.212 7.167.272 1.510.610 3.551.640

(1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.(2) L'ES massima è stata rilevata il 30 novembre 2016, l'ES minima il 24 giugno 2016.N.B.: i dati di raffronto relativi a dicembre 2015 sono riferiti al VaR.

1.000.000

2.000.000

3.000.000

4.000.000

5.000.000

6.000.000

7.000.000

8.000.000

04.01.2016

27.01.2016

19.02.2016

15.03.2016

08.04.2016

03.05.2016

26.05.2016

20.06.2016

13.07.2016

05.08.2016

30.08.2016

22.09.2016

17.10.2016

09.11.2016

02.12.2016

28.12.2016

Evoluzione dei rischi di mercato: ES giornaliera dei portafogli di Trading di UBI Banca nel 2016

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575Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Analisi di BacktestingL’analisi di backtesting, finalizzata a verificare la capacità previsionale del modello di ES adottato, utilizza un Profit & Loss effettivo calcolato sulla base dei rendimenti delle posizioni del portafoglio alla giornata precedente.

Viene presentata di seguito l’analisi di backtesting sul portafoglio di negoziazione di UBI Banca per il 2016.

Analisi di Stress TestIl Gruppo dispone di un programma di stress testing, volto ad analizzare la reazione dei portafogli a shock dei fattori di rischio, con l’obiettivo di verificare la capacità del patrimonio di vigilanza di assorbire ingenti perdite potenziali e di individuare le eventuali misure necessarie a ridurre i rischi e a preservare il patrimonio stesso.Le prove di stress basate su shock teorici hanno ad oggetto movimenti estremi creati ad hoc delle curve di tasso (a breve, medio e lungo termine), dei credit spread, dei tassi di cambio, dei prezzi delle azioni e delle volatilità.Nella tabella sottostante vengono riportati i risultati degli stress test teorici effettuati sui portafogli di UBI Banca.

EFFETTO DEGLI SHOCK TEORICI SUI PORTAFOGLI DI TRADING E BANKING BOOK UBI BANCA

Dati al 31 dicembre 2016 UBI BancaTrading Book Vigilanza

31 dicembre 2016

UBI BancaBanking Book

31 dicembre 2016

TOTALE UBI Banca

31 dicembre

Variazione NAV Variazione NAV Variazione NAV

Risk Factors IR

Shock Shock +1bp 6.757 0,02% -774.041 -0,01% -767.284 -0,01% Risk Factors IRShock Shock -1bp -145.386 -0,38% 773.752 0,01% 628.367 0,01% Risk Factors IRShock Bear Steepening 6.834.591 17,90% -33.590.823 -0,37% -26.756.232 -0,29% Risk Factors IRShock Bull steepening 22.213 0,06% 31.792.967 0,35% 31.815.180 0,35% Risk Factors IRShock Bear Flattening 3.196.163 8,37% -30.524.574 -0,34% -27.328.411 -0,30% Risk Factors IRShock Bull Flattening -3.738.708 -9,79% 35.425.446 0,39% 31.686.737 0,35% Risk Factors EquityShock +10% 590.577 1,55% 4.022.669 0,04% 4.613.246 0,05% Risk Factors Credit SpreadShock -259.157 -0,68% -459.517.858 -5,08% -459.777.016 -5,06% Flight to quality scenario 206.004 0,54% -419.100.183 -4,63% -418.894.179 -4,61%

L’analisi evidenzia una spiccata sensibilità dei portafogli di UBI Banca a shock sui credit spread (coerentemente con la presenza di titoli governativi italiani e di titoli corporate) e a shock dei tassi di interesse (coerentemente con la presenza di titoli obbligazionari e derivati su tasso all’interno dei portafogli di UBI).

Il sistema dei controlli per i portafogli di Trading Book è ripreso anche per alcuni portafogli appartenenti al Banking Book.

UBI Banca Trading Book: Backtesting 2016Milioni

VaR

P&L

-6

-5

-4

-3

-2

-1

0

1

2

3

04.01 18.01 01.02 15.02 29.02 14.03 28.03 11.04 25.04 09.05 23.05 06.06 20.06 04.07 18.07 01.08 15.08 29.08 12.09 26/09 10.10 24.10 07.11 21.11 05.12 19.12

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576 Relazioni e Bilanci 2016

Il grafico seguente mostra l’andamento dell’ES nel corso del 2016 per i portafogli di Banking di UBI Banca.La linea verticale al 2 febbraio 2016 indica il passaggio dalla misura di rischio del Value at Risk a quella dell’Expected Shorfall. Il calo registrato a dicembre 2016 è legato alla manovra di riqualificazione contabile di titoli governativi italiani dal portafoglio Available for Sale al portafoglio Held to Maturity.

Il market ES non comprende l’ES sui titoli classificati nella categoria contabile Held to Maturity e il VaR sugli Hedge Fund.

Si riporta di seguito l’ES distinta per fattori di rischio, calcolata sul portafoglio bancario totale di UBI Banca al 31 dicembre 2016.

Portafoglio di Banking di UBI Banca 31.12.2016 Media Minimo Massimo 30.6.2016 31.12.2015

Rischio cambio 21.231 50.752 12.693 183.916 50.492 45.701

Rischio tasso 7.754.723 8.049.508 5.796.596 12.310.641 7.747.717 5.802.975

Rischio azionario 2.010.191 1.318.658 441.235 2.010.191 1.239.709 444.914

Rischio credito 87.580.613 133.315.818 87.580.613 150.054.475 142.676.600 108.656.152

Rischio volatilità 137.132 134.640 6 237.277 125.923 141.049

Effetto diversificazione (1) (8.225.043) (5.704.244) -

Totale (2) 89.278.847 136.640.859 89.278.847 152.848.642 146.136.197 115.347.417

(1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.(2) L'ES massima è stata rilevata il 14 marzo 2016, l'ES minima il 30 dicembre 2016.N.B.: i dati di raffronto relativi a dicembre 2015 sono riferiti al VaR.

2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo - Portafoglio bancario

Il portafoglio bancario è costituito da tutti gli strumenti finanziari attivi e passivi non compresi nel portafoglio di negoziazione di cui alla sezione 2.1.

85.000.000

95.000.000

105.000.000

115.000.000

125.000.000

135.000.000

145.000.000

155.000.000

04.01.2016

04.02.2016

04.03.2016

04.04.2016

04.05.2016

04.06.2016

04.07.2016

04.08.2016

04.09.2016

04.10.2016

04.11.2016

04.12.2016

Evoluzione dei rischi di mercato: ES giornaliera dei portafogli di Banking Book di UBI Banca nel 2016

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577Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Informazioni di natura qualitativaA. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:

• sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca (cash flow risk);

• sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flows futuri (fair value risk). Il controllo e la gestione del rischio di tasso di interesse strutturale - da fair value e da cash flow - vengono effettuati in modo accentrato dalla Capogruppo, all’interno del framework definito annualmente della Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca che individua metodologie e modelli di misurazione, limiti o soglie di attenzione riguardo al margine di interesse e alla sensitivity del valore economico del Gruppo.

La misurazione, il monitoraggio ed il reporting dell’esposizione al rischio tasso di interesse sono effettuati a livello consolidato ed individuale dall’Area Capital & Liquidity Risk Management della Capogruppo, che provvede su base mensile:

• ad effettuare un’analisi di sensitività finalizzata alla misurazione della variazione del valore del patrimonio sulla base di shock paralleli dei livelli dei tassi su tutti i bucket temporali della curva;

• ad effettuare, attraverso un’analisi di gap statico (assumendo cioè che le posizioni siano costanti nel corso del periodo), una simulazione di impatto sul margine di interesse dell’esercizio in corso, considerando l’effetto derivante dall’elasticità delle poste a vista.

Sulla base dell’informativa periodicamente prodotta, il servizio ALM della Capogruppo provvede a porre in essere le opportune manovre al fine di evitare lo sconfinamento dei limiti ed eventualmente delle soglie di early warning. L’esposizione al rischio di tasso viene misurata, attraverso modelli di Gap analysis e Sensitivity analysis, su tutti gli strumenti finanziari, attivi e passivi, non inclusi nel portafoglio di negoziazione ai sensi della normativa di vigilanza.L’analisi di sensitivity del valore economico include una stima degli impatti derivanti dal fenomeno di estinzione anticipata di mutui e prestiti, indipendentemente dalla presenza di opzioni di rimborso anticipato definite contrattualmente.Ad essa è affiancata una stima della variazione del margine di interesse. L’analisi di impatto sul margine di interesse viene sviluppata su un orizzonte temporale di 12 mesi, tenendo in considerazione sia la variazione del margine sulle poste a vista (comprensiva del fenomeno della vischiosità), sia quella sulle poste a scadenza. In tale analisi viene inoltre inclusa una stima dell’effetto reinvestimento/rifinanziamento dei flussi in scadenza.La Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca 2016 stabilisce, per la Sensitivity delle poste a scadenza e delle poste a vista rappresentate mediante il modello comportamentale, un livello Target pari al 7,5% del totale Fondi Propri individuali ed un Early Warning pari all’10%. Il valore da confrontare con la soglia di attenzione è dato dal valore assoluto della Sensitivity negativa che deriva dalla applicazione di due scenari distinti di tasso (shock parallelo di +/-100 b.p. della curva dei tassi). Nello scenario di riduzione dei tassi di interesse, è stato posto un vincolo alla negatività degli stessi pari a -75 bps.Nella medesima Policy, inoltre, è stato previsto un limite all’esposizione complessiva, valutata nello scenario standard pro-tempore vigente definito dalla normativa prudenziale. L’attuale scenario di riferimento è dato da uno shock istantaneo e parallelo di +/- 200 bps sull’intero perimetro delle poste di banking book, ipotizzando un vincolo di non negatività sul livello dei tassi di interesse. Nel caso in cui si determini una riduzione del valore economico della banca superiore al 20% dei fondi propri, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Italia approfondiscono i risultati, riservandosi di adottare opportuni interventi.Il rispetto dei limiti individuali è perseguito dalle Società del Gruppo tramite contratti derivati di copertura conclusi con la Capogruppo. UBI Banca procede eventualmente alla chiusura delle posizioni con controparti esterne al Gruppo, operando coerentemente con gli indirizzi strategici e nell’ambito dei limiti consolidati definiti dagli Organi di Governo societario.Per ulteriori dettagli, si rimanda al corrispondente paragrafo presente nella Nota Informativa del Bilancio consolidato.

B. Attività di copertura del fair valueAl fine di ridurre l’esposizione a variazioni avverse di fair value (fair value hedge) dovute al rischio di tasso di interesse, al 31 dicembre 2016 sono in essere coperture tramite strumenti finanziari derivati. Nello specifico sono in essere:

• coperture specifiche su titoli available for sale a tasso fisso per circa 7,43 miliardi di euro di nominale;

• coperture specifiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 11 milioni di euro di nominale;

• macro coperture generiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 346 milioni di euro di nominale;

• macro coperture generiche sui finanziamenti prefix per circa 259 milioni di euro di nominale;

• coperture specifiche su titoli obbligazionari per circa 11,64 miliardi di euro di nozionale;

• coperture specifiche su 3,26 miliardi di euro di finanziamento passivo con Banca Centrale Europea (programma TLTRO).

I contratti derivati utilizzati sono del tipo Interest Rate Swap e CAP.L’attività di verifica dell’efficacia delle coperture è svolta dall’Area Capital & Liquidity Risk Management della Capogruppo. Nel dettaglio, le verifiche di efficacia vengono effettuate secondo quanto previsto dai Principi contabili internazionali attraverso test prospettici all’attivazione della copertura, cui seguono test prospettici e retrospettivi svolti con cadenza mensile.

C. Attività di copertura dei flussi finanziariPer UBI Banca al 31 dicembre 2016 è in essere una relazione di copertura di flussi finanziari (Cash Flow Hedge) per un ammontare nominale di circa 29 mln di euro.

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578 Relazioni e Bilanci 2016

Informazioni di natura quantitativa

1.1 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione EURO

A vista Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre 6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre 1 anno fino

a 5 anni

Da oltre 5 anni fino

a 10 anni

Oltre 10 anni

Durata indeterminata

1. Attività per cassa 7.467.562 24.572.096 6.200.375 787.034 11.162.080 9.736.669 2.875.608 -

1.1 Titoli di debito 242.367 3.133.172 1.666.292 232.029 4.949.328 7.513.087 1.725.633 -

- con opzione rimborso anticipato 1.369 163.367 - - 50.477 61.640 - -

- altri 240.998 2.969.805 1.666.292 232.029 4.898.851 7.451.447 1.725.633 -

1.2 Finanziamenti a banche 729.902 2.147.492 144.180 59.644 3.909.461 - - -

1.3 Finanziamenti a clientela 6.495.293 19.291.432 4.389.903 495.361 2.303.292 2.223.581 1.149.975 -

- c/c 3.235.256 - - - - 157.071 - -

- altri finanziamenti 3.260.037 19.291.432 4.389.903 495.361 2.303.292 2.066.511 1.149.975 -

- con opzione di rimborso anticipato 352.770 10.928.510 790.576 444.049 1.918.348 825.179 1.130.857 -

- altri 2.907.266 8.362.922 3.599.327 51.313 384.944 1.241.332 19.119 -

2. Passività per cassa 16.938.032 8.696.204 6.851.320 5.916.683 22.475.924 4.371.011 4.088 -

2.1 Debiti verso clientela 13.232.087 2.457.148 39.597 2.247 551 350 1.316 -

- c/c 12.964.659 - - - - - - -

- altri debiti 267.428 2.457.148 39.597 2.247 551 350 1.316 -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -

- altri 267.428 2.457.148 39.597 2.247 551 350 1.316 -

2.2 Debiti verso banche 3.332.478 986.607 1.337.745 3.483.351 10.097.826 3.426 2.758 -

- c/c 2.879.689 - - - - - - -

- altri debiti 452.789 986.607 1.337.745 3.483.351 10.097.826 3.426 2.758 -

2.3 Titoli di debito 373.277 5.252.449 5.473.978 2.431.085 12.377.547 4.367.235 13 -

- con opzione di rimborso anticipato 21.239 1.607.872 747.470 55 2.929 1.036 13 -

- altri 352.038 3.644.577 4.726.508 2.431.031 12.374.618 4.366.199 - -

2.4 Altre passività 190 - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -

- altri 190 - - - - - - -

3. Derivati finanziari (33.609) (14.155.255) 3.715.244 441.253 11.833.068 (718.310) (1.356.956) -

3.1 Con titolo sottostante - - - 1.294 (114.865) (161.011) 17 -

- Opzioni - - - 1.294 (114.865) (161.011) 17 -

+ Posizioni lunghe - - - 1.294 85.618 - 18 -

+ Posizioni corte - - - - 200.483 161.011 1 -

- Altri derivati - - - - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante (33.609) (14.155.255) 3.715.244 439.959 11.947.933 (557.299) (1.356.973) -

- Opzioni (15.534) 55.482 (1.522) (10.958) (27.469) - - -

+ Posizioni lunghe 2.466 55.797 629 190.597 215.090 - - -

+ Posizioni corte 17.999 315 2.151 201.554 242.559 - - -

- Altri derivati (18.075) (14.210.736) 3.716.766 450.917 11.975.402 (557.299) (1.356.973) -

+ Posizioni lunghe - 1.458.790 3.718.095 451.881 14.188.651 2.000.000 - -

+ Posizioni corte 18.075 15.669.526 1.329 964 2.213.249 2.557.299 1.356.973 -

4. Altre operazioni fuori bilancio (1.009.110) 572.110 54.587 3.419 250.872 - 59 -

+ Posizioni lunghe 1.595.045 572.110 54.587 3.419 250.872 - 59 -

+ Posizioni corte 2.604.154 - - - - - - -

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579Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

1.2 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE

A vista Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre 6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre 1 anno fino

a 5 anni

Da oltre 5 anni fino

a 10 anni

Oltre 10 anni

Durata indeterminata

1. Attività per cassa 169.971 1.031.853 99.370 31.977 1.571.237 167.248 44 -

1.1 Titoli di debito 11.550 - - 29.311 1.565.705 167.180 - -

- con opzione rimborso anticipato 581 - - 29.311 - 5.795 - -

- altri 10.969 - - - 1.565.705 161.385 - -

1.2 Finanziamenti a banche 61.711 567.295 15.784 2.386 1.129 - - -

1.3 Finanziamenti a clientela 96.710 464.558 83.585 280 4.403 68 44 -

- c/c 65.353 - - - - - - -

- altri finanziamenti 31.358 464.558 83.585 280 4.403 68 44 -

- con opzione di rimborso anticipato - 11.335 - - - - - -

- altri 31.358 453.223 83.585 280 4.403 68 44 -

2. Passività per cassa 356.241 2.126.741 98.813 73 43 - - -

2.1 Debiti verso clientela 130.913 295.413 - 73 43 - - -

- c/c 130.186 - - 73 43 - - -

- altri debiti 727 295.413 - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -

- altri 727 295.413 - - - - - -

2.2 Debiti verso banche 225.213 1.831.328 98.813 - - - - -

- c/c 222.467 - - - - - - -

- altri debiti 2.746 1.831.328 98.813 - - - - -

2.3 Titoli di debito 116 - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -

- altri 116 - - - - - - -

2.4 Altre passività - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

3. Derivati finanziari - 597.666 142.301 777.915 (1.576.516) - - -

3.1 Con titolo sottostante - - - - (1.212) - - -

- Opzioni - - - - (1.212) - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - 1.212 - - -

- Altri derivati - - - - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - 597.666 142.301 777.915 (1.575.304) - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati - 597.666 142.301 777.915 (1.575.304) - - -

+ Posizioni lunghe - 597.666 142.301 806.375 - - - -

+ Posizioni corte - - - 28.460 1.575.304 - - -

4. Altre operazioni fuori bilancio 47.434 (47.434) - - - - - -

+ Posizioni lunghe 47.484 - - - - - - -

+ Posizioni corte 50 47.434 - - - - - -

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580 Relazioni e Bilanci 2016

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività

Per UBI Banca, al 31 dicembre 2016 sono stati rilevati i seguenti livelli di sensitivity:

• nello scenario di variazione positiva della curva dei tassi (+100 bp), l’esposizione registrata in termini di sensitivity risulta pari a -16,35 milioni.

• nello scenario di variazione negativa della curva dei tassi (-100 bp), invece, si evidenzia un livello di sensitivity pari a +143,32 milioni di euro.

Entrambi i livelli presentati includono, coerentemente con quanto previsto dai documenti di Policy, la modellizzazione del profilo comportamentale delle poste a vista secondo il modello interno stimato. Gli indicatori risentono dell’incorporazione della Banca Popolare Commercio Industria e Banca Regionale Europea in UBI Banca.

La tabella sottostante riporta le misure di rischio rilevate per UBI Banca nello scenario di riferimento, che al 31 dicembre 2016 risulta essere lo scenario di variazione parallela dei tassi di riferimento pari a +200 bp, rapportate al totale Fondi Propri.

Indicatori di rischiosità - valori puntuali 31.12.2016 31.12.2015

shift parallelo di + 200 bp

Riduzione del valore economico / Fondi Propri 1,58% 1,41%

Al 31 dicembre 2016, l’impatto sul margine di interesse, in ipotesi di shift della curva dei tassi di riferimento pari a +100 basis point, è pari a -22,14 milioni di euro, mentre in ipotesi di riduzione degli stessi (-100 bp) l’impatto sul margine di interesse è stimato in +5,05 milioni di euro.Di seguito è riportato il profilo dei capitali per data di repricing in input al modello interno per il calcolo dell’esposizione al rischio tasso di interesse.

Profilo del Gap di periodo (Milioni)

-10000

-5000

0

5000

10000

15000

VISTA 1M 3M 6M 1Y 3Y 5Y 7Y 10Y 15Y 20Y Oltre

Sbilancio Attivo/Passivo Derivati copertura Estinzioni anticipate Gap Complessivo

Sbilancio Attivo/Passivo -5.020,86 1.142,32 11.221,96 1.321,02 -4.855,27 -7.158,08 -5.539,89 4.301,29 -2.109,95 793,46 260,80 1.011,08

Derivati di copertura - -4.457,82 -7.513,34 997,40 169,15 6.448,26 2.675,55 -55,10 1.926,06 -86,80 -56,45 -46,92

Estinzioni Anticipate - 9,20 15,49 23,62 40,77 81,06 44,37 25,46 0,84 -52,80 -86,75 -101,25

Gap Complessivo -5.020,86 -3.315,50 3.708,62 2.318,42 -4.686,12 -709,81 -2.864,34 4.246,19 -183,89 706,66 204,36 964,17

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581Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambioIl rischio di cambio è determinato sulla base della metodologia proposta da Banca Italia ed è quantificata nell’8% della posizione netta in cambi. Quest’ultima è determinata come la componente più elevata (in valore assoluto) fra la sommatoria delle posizioni nette lunghe e la sommatoria delle posizioni nette corte (posizione per singola valuta), cui si aggiunge l’esposizione al rischio cambio implicita negli investimenti in OICR.

B. Attività di copertura del rischio di cambioPer quanto attiene l’analisi della copertura del rischio di cambio si rimanda a quanto esposto nel paragrafo relativo all’analisi del rischio di tasso di interesse.

Informazioni di natura quantitativaL’assorbimento per il rischio cambio di fine esercizio è nullo.

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

Voci Valute TOTALE

DOLLARI USA

STERLINE YEN DOLLARI CANADESI

FRANCHI SVIZZERI

ALTRE VALUTE

A. Attività finanziarie 2.319.612 13.720 3.437 6.746 618.599 113.146 3.075.260 A.1 Titoli di debito 1.773.746 - - - - - 1.773.746 A.2 Titoli di capitale 3.552 - - - - - 3.552 A.3 Finanziamenti a banche 183.534 12.339 2.867 6.591 429.767 13.206 648.304 A.4 Finanziamenti a clientela 358.780 1.381 570 155 188.832 99.940 649.658 A.5 Altre attività finanziarie - - - - - - - B. Altre attività 8.764 3.234 353 575 3.764 1.186 17.876 C. Passività finanziarie 2.486.135 22.594 4.799 7.048 31.294 30.041 2.581.795 C.1 Debiti verso banche 2.088.397 20.167 4.595 6.461 22.629 13.105 2.155.354 C.2 Debiti verso clientela 397.622 2.427 204 587 8.665 16.936 426.441 C.3 Titoli di debito 116 - - - - - 116 C.4 Altre passività finanziarie - - - - - - - D. Altre passività 5 2 - - - 40.396 40.403 E. Derivati finanziari 85.606 5.182 1.049 21 (592.342) (83.159) (583.643) - Opzioni (60.165) 4.893 (2.525) - 5 (826) (58.618) + Posizioni Lunghe 188.081 7.204 82 - 621 701 196.689 + Posizioni Corte 248.246 2.311 2.607 - 616 1.527 255.307 - Altri derivati 145.771 289 3.574 21 (592.347) (82.333) (525.025) + Posizioni Lunghe 1.463.145 206.172 291.017 4.353 10.002 76.732 2.051.421 + Posizioni Corte 1.317.374 205.883 287.443 4.332 602.349 159.065 2.576.446 Totale attività 3.979.602 230.330 294.889 11.674 632.986 191.765 5.341.246 Totale passività 4.051.760 230.790 294.849 11.380 634.259 231.029 5.454.067 Sbilancio (+/-) (72.158) (460) 40 294 (1.273) (39.264) (112.821)

2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitivitàSi veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse e di prezzo” (sezione 2.1- 2.2).

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582 Relazioni e Bilanci 2016

2.4 Gli strumenti derivati

A. DERIVATI FINANZIARIA.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo

Attività sottostanti/Tipologie derivati 31.12.2016 31.12.2015

Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali

1. Titoli di debito e tassi d'interesse 43.381.684 - 41.344.443 109.777 a) Opzioni 5.781.611 - 6.381.672 4 b) Swap 37.183.326 - 34.962.771 - c) Forward - - - - d) Futures 416.747 - - 109.773 e) Altri - - - -

2. Titoli di capitale e indici azionari 2 - - 60.270 a) Opzioni 2 - - 5 b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - 60.265 e) Altri - - - -

3. Valute e oro 5.233.962 - 5.952.132 - a) Opzioni 863.762 - 2.231.840 - b) Swap - - - - c) Forward 4.370.200 - 3.720.292 - d) Futures - - - - e) Altri - - - -

4. Merci 53.567 - 45.391 - 5. Altri sottostanti - - - - Totale 48.669.215 - 47.341.966 170.047

A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo

A.2.1 Di copertura

Attività sottostanti/Tipologie derivati

31.12.2016 31.12.2015

Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali

1. Titoli di debito e tassi d'interesse 23.823.021 - 33.727.051 -

a) Opzioni 459.262 - 4.086.274 -

b) Swap 23.363.759 - 29.640.777 -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - -

e) Altri - - - -

2. Titoli di capitale e indici azionari - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - -

e) Altri - - - -

3. Valute e oro 28.711 - 27.674 -

a) Opzioni - - - -

b) Swap 28.711 - 27.674 -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - -

e) Altri - - - -

4. Merci - - - -

5. Altri sottostanti - - - -

Totale 23.851.732 - 33.754.725 -

Nella tabella vengono riportati i valori nozionali dei contratti derivati distinti per tipologia contrattuale. I contratti swap si riferiscono a operazioni derivate per lo scambio di tasso di interesse effettuate essenzialmente per le coperture di attività disponibili per la vendita e prestiti obbligazionari di propria emissione.

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583Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.2.2 Altri derivati

Attività sottostanti/Tipologie derivati

31.12.2016 31.12.2015

Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali

1. Titoli di debito e tassi d'interesse - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - -

e) Altri - - - -

2. Titoli di capitale e indici azionari 562.264 - 589.018 -

a) Opzioni 562.264 - 589.018 -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - -

e) Altri - - - -

3. Valute e oro - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - -

e) Altri - - - -

4. Merci - - - -

5. Altri sottostanti - - - -

Totale 562.264 - 589.018 -

A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti

Portafogli/Tipologie derivati Fair value positivo Fair value positivo

31.12.2016 31.12.2015

Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 725.549 - 616.579 647

a) Opzioni 19.828 - 28.654 454

b) Interest rate swap 678.492 - 548.218 -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward 23.738 - 34.995 -

f) Futures 31 - - 193

g) Altri 3.460 - 4.712 -

B. Portafoglio bancario - di copertura 441.042 - 592.409 -

a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap 441.042 - 592.046 -

c) Cross currency swap - - 363 -

d) Equity swap - - - -

e) Forward - - - -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap - - - -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward - - - -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

Totale 1.166.591 - 1.208.988 647

Page 202: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

584 Relazioni e Bilanci 2016

A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti

Portafogli/Tipologie derivati Fair value negativo Fair value negativo

31.12.2016 31.12.2015

Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 890.931 - 608.593 7

a) Opzioni 15.209 - 23.369 -

b) Interest rate swap 844.782 - 546.067 -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward 27.471 - 34.445 -

f) Futures 32 - - 7

g) Altri 3.437 - 4.712 -

B. Portafoglio bancario - di copertura 206.398 - 700.871 -

a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap 206.111 - 700.871 -

c) Cross currency swap 287 - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward - - - -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap - - - -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward - - - -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

Totale 1.097.329 - 1.309.464 7

A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione

Contratti non rientranti in accordi di compensazione

Governi e Banche Centrali

Altri enti pubblici

Banche Società finanziarie

Società di assicurazione

Imprese non finanziarie

Altri soggetti

1) Titoli di debito e tassi di interesse

- valore nozionale - - 10.568.102 6.435.447 - 2.704.806 133.962

- fair value positivo - - 141.404 5.342 - 238.495 2.365

- fair value negativo - - 23.928 187 - 1.008 17

- esposizione futura - - 71.791 58.971 - 18.558 190

2) Titoli di capitale e indici azionari

- valore nozionale - - - - - - 2

- fair value positivo - - - - - - 945

- fair value negativo - - - - - - -

- esposizione futura - - - - - - -

3) Valute e oro

- valore nozionale - - 736.464 1.570.434 - 168.688 19.343

- fair value positivo - - 6.232 7.058 - 874 510

- fair value negativo - - 9.546 11.063 - 3.023 24

- esposizione futura - - 5.546 15.704 - 1.238 193

4) Altri valori

- valore nozionale - - 44.576 - - 8.991 -

- fair value positivo - - 3.074 - - 421 -

- fair value negativo - - 3.215 - - 258 -

- esposizione futura - - 4.346 - - 706 -

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585Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.6 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione

Contratti rientranti in accordi di compensazione

Governi e Banche Centrali

Altri enti pubblici

Banche Società finanziarie

Società di assicurazione

Imprese non finanziarie

Altri soggetti

1) Titoli di debito e tassi di interesse

- valore nozionale - - 17.038.312 6.501.055 - - - - fair value positivo - - 176.778 123.318 - - - - fair value negativo - - 672.002 150.943 - - - 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - 3) Valute e oro - valore nozionale - - 2.522.517 216.518 - - - - fair value positivo - - 16.832 1.902 - - - - fair value negativo - - 14.882 835 - - - 4) Altri valori - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair valure negativo - - - - - - -

A.7 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione

Contratti non rientranti in accordi di compensazione

Governi e Banche Centrali

Altri enti pubblici

Banche Società finanziarie

Società di assicurazione

Imprese non finanziarie

Altri soggetti

1) Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale - - 38.656 - - - - - fair value positivo - - 13.122 - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - 193 - - - - 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - - 233.110 253.019 67.847 8.288 - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - 19.371 20.242 58 601 3) Valute e oro - valore nozionale - - 28.711 - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - 287 - - - - - esposizione futura - - 1.436 - - - - 4) Altri valori - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -

A.8 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione

Contratti rientranti in accordi di compensazione

Governi e Banche Centrali

Altri enti pubblici

Banche Società finanziarie

Società di assicurazione

Imprese non finanziarie

Altri soggetti

1) Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale - - 10.913.934 12.870.431 - - - - fair value positivo - - 245.914 182.006 - - - - fair value negativo - - 128.797 77.314 - - - 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - 3) Valute e oro - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - 4) Altri valori

- valore nozionale - - - - - - -

- fair value positivo - - - - - - -

- fair value negativo - - - - - - -

Page 204: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

586 Relazioni e Bilanci 2016

A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni

Oltre 5 anni Totale

A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza 10.539.497 14.590.746 23.538.973 48.669.216

A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 5.309.671 14.533.039 23.538.973 43.381.683

A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 2 1 - 3

A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 5.180.371 53.592 - 5.233.963

A.4 Derivati finanziari su altri valori 49.453 4.114 - 53.567

B) Portafoglio bancario 1.646.528 16.659.185 6.108.284 24.413.997

B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 1.643.465 16.265.284 5.914.273 23.823.022

B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 3.063 365.190 194.011 562.264

B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - 28.711 - 28.711

B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -

Totale 31.12.2016 12.186.025 31.249.931 29.647.257 73.083.213

Totale 31.12.2015 22.219.242 30.170.061 29.296.406 81.685.709

A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte / rischio finanziario - Modelli interniUBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario di controparte dei derivati finanziari OTC.

B. DERIVATI CREDITIZI

B.1 Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodoIn UBI Banca non si rilevano contratti derivati creditizi.

B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo - ripartizione per prodottiNon si segnalano derivati creditizi OTC con fair value lordo positivo.

B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo - ripartizione per prodottiNon si segnalano Derivati creditizi OTC con fair value lordo negativo.

B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione

Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti non rientranti in accordi di compensazione.

B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione

Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti rientranti in accordi di compensazione.

B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionaliIn UBI Banca non si rilevano contratti derivati creditizi.

B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario - Modelli interniUBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario e di controparte dei derivati creditizi.

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587Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZIC.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti

Governi e Banche Centrali

Altri enti pubblici

Banche Società finanziarie

Società di assicurazione

Imprese non finanziarie

Altri soggetti

1) Accordi bilaterali Derivati Finanziari

- fair value positivo - - 118.321 213.804 - - -

- fair value negativo - - 494.476 135.671 - - -

- esposizione futura - - 131.078 89.270 - - -

- rischio di controparte netto - - 136.189 87.443 - - -

2) Accordi bilaterali Derivati Creditizi

- fair value positivo - - - - - - -

- fair value negativo - - - - - - -

- esposizione futura - - - - - - -

- rischio di controparte netto - - - - - - -

3) Accordi "Cross product"

- fair value positivo - - - - - - -

- fair value negativo - - - - - - -

- esposizione futura - - - - - - -

- rischio di controparte netto - - - - - - -

SEZIONE 3 - Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativaA. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquiditàIl rischio di liquidità si riferisce alla capacità o meno della Banca di far fronte alle proprie obbligazioni di pagamento e/o di raccogliere sul mercato fondi addizionali (funding liquidity risk), oppure alla possibilità che il valore di una eventuale liquidazione di alcune attività differisca significativamente dai correnti valori di mercato (asset liquidity risk).A livello consolidato ed individuale il rischio di liquidità è regolato nell’ambito della Policy a presidio dei Rischi Finanziari che, oltre alla definizione dei limiti di esposizione e delle relative soglie di early warning, declina anche le regole volte al perseguimento ed al mantenimento, mediante politiche di raccolta e impiego coordinate ed efficienti, dell’equilibrio strutturale per le Banche Rete e le Società Prodotto.La Policy ha infine l’obiettivo di rendere omogenee, per tutte le società del Gruppo, sia le modalità di intervento che i criteri di identificazione delle condizioni economiche, individuando eventualmente a priori le specifiche eccezioni.I presidi del rischio di liquidità per conto delle Banche Rete sono accentrati presso la Capogruppo e competono:

• all’Area Finanza (presidio di 1° livello) che provvede al monitoraggio giornaliero della liquidità e alla gestione del rischio nell’ambito dei limiti definiti;

• all’Area Capital & Liquidity Risk Management (presidio di 2° livello), cui compete la misurazione degli indicatori sintetici di rischio e la verifica periodica del rispetto dei limiti.

Con particolare riferimento alla posizione in termini di equilibrio strutturale, il rischio di liquidità è monitorato principalmente attraverso un modello di liquidity gap in cui viene determinata l’evoluzione temporale dei flussi di cassa netti, allo scopo di evidenziare eventuali criticità nelle condizioni di liquidità attesa. A livello individuale è stabilito un livello target di sostanziale equilibrio tra raccolta, valutata in base al grado di stabilità, e impieghi, valutati in base al grado di liquidabilità.

Ulteriori informazioni, relative all’attività del Gruppo sul mercato interbancario, sono riportate nella Relazione sulla Gestione, cui si rimanda.

Operazioni di auto cartolarizzazionePer quanto riguarda le operazioni di “auto cartolarizzazione” nella quali la Banca, in qualità di Originator, sottoscrive all’atto dell’emissione il complesso delle passività emesse dalla società veicolo, si rimanda a quanto indicato nella Sezione 1, capitolo 1 – Rischio di Credito, paragrafo C. Operazioni di cartolarizzazione della presente Nota.

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588 Relazioni e Bilanci 2016

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589Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

1.2

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590 Relazioni e Bilanci 2016

SEZIONE 4 - Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativoSi definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di processi, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Vi rientrano ad esempio le perdite derivanti da frodi19, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Con riferimento alla loro manifestazione monetaria, tale definizione include il rischio legale20, il rischio modello21, le perdite operative in sovrapposizione con il rischio di mercato22 e le perdite operative in sovrapposizione con il rischio di credito23. Dalla definizione di rischio operativo sono esclusi il rischio reputazionale24 ed il rischio strategico25.Con il fine di garantire un profilo di rischio coerente con la propensione definita dall’Organo di supervisione strategica, il Gruppo ha definito un Modello Organizzativo basato sulla combinazione di diverse componenti individuate in funzione del ruolo ricoperto e della responsabilità assegnata dall’organigramma aziendale. Le diverse componenti sono individuate centralmente, presso la Capogruppo, e localmente, presso le singole entità giuridiche.Il modello prevede l’accentramento presso la Capogruppo delle funzioni di indirizzo e del sistema dei controlli di secondo e terzo livello.In ciascuna entità giuridica sono stati individuati più livelli di responsabilità, di seguito elencati, attribuiti in funzione dell’ambito di operatività:Referente Rischi Operativi (RRO): presso la Capogruppo è individuato nella figura del Consigliere Delegato. Nelle altre entità giuridiche è individuato nella figura dell’Amministratore Delegato o del Direttore Generale o nella figura aziendale equivalente secondo il proprio regolamento aziendale. Il Referente Rischi Operativi è il responsabile, nell’ambito della propria entità giuridica, dell’intero sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo;Supporto Rischi Operativi Locale (SROL): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile della struttura preposta al controllo rischi o nella figura aziendale equivalente secondo proprio regolamento aziendale. Nell’ambito della propria entità giuridica supporta il Referente Rischi Operativi nella realizzazione e nel coordinamento del sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo. Tenendo conto della sua complessità organizzativa, per la sola Capogruppo, tale ruolo è suddiviso in due figure:

• Supporto Rischi Operativi Territoriale (SROT): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile del Servizio Supporto e Controlli in staff al Responsabile Macroarea Territoriale e al Responsabile della Direzione Coordinamento Commerciale in staff al Responsabile Top Private Banking e Corporate & Investment Banking.

• Supporto Rischi Operativi Centrale (SROC): tale ruolo è individuato nella figura del Responsabile delle strutture a riporto dei Chief Lending Officer, Chief Commercial Officer, Chief Wealth and Welfare and Officer e Chief Operating Officer e al Responsabile delle strutture a cui sono demandate attività specialistiche26.

Risk Champion (RC): per la Capogruppo tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture a diretto riporto dei Responsabili Macroarea Territoriale, Top Private Banking e Corporate & Investment Banking, ai Responsabili delle Direzioni e ai Responsabili delle strutture a diretto riporto del Supporto Rischi Operativi Centrale; per le altre società, ai Responsabili delle strutture a diretto riporto del Consigliere Delegato, della Direzione Generale, ai Responsabili delle Direzioni27.

Il ruolo di Risk Champion è altresì attribuito, anche in assenza di specifica struttura organizzativa, ai soggetti cui spettano le responsabilità di attività specialistiche28.

I Risk Champion riferiscono direttamente al Referente Rischi Operativi (RRO) tramite il Supporto Rischi Operativi Locale (SROL), il Supporto Rischi Operativi Territoriale (SROT) o il Supporto Rischi Operativi Centrale (SROC). Ad essi è demandata la responsabilità di presidiare operativamente il corretto svolgimento del processo di gestione dei rischi operativi in relazione all’attività di competenza e del coordinamento dei Risk Owner di riferimento.

Risk Owner (RO): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture con riporto gerarchico a un Risk Champion. Ad essi è demandato il compito di riconoscere e segnalare gli eventi di perdita e/o potenziali riconducibili a fattori di rischio operativo che si manifestano nel corso delle attività quotidiane.Addetto Contabile: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di contabilità operativa. Ad essi è demandata la responsabilità di assicurare la corretta e completa contabilizzazione delle perdite operative.

19 In fase di accertamento dei fatti e delle responsabilità le presunte frodi devono essere equiparate alle frodi accertate.20 Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa di violazioni normative, procedimenti legali o azioni volontarie assunte per evitare il

manifestarsi di un rischio legale (la definizione di rischio legale include anche le perdite derivanti da rischi di riciclaggio, misconduct events ed i rischi di non conformità).21 Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa dei modelli utilizzati nei processi decisionali (ad esempio, modelli di pricing, modelli

per la valutazione degli strumenti finanziari e/o di copertura, modelli utilizzati per il monitoraggio del controllo dei limiti dei rischi, ecc.). Sono escluse dalla definizione di rischio modello le perdite sostenute a causa di sottovalutazioni dei requisiti patrimoniali calcolati utilizzando modelli interni sottoposti all’approvazione delle Autorità di Vigilanza.

22 Definite come le perdite e/o i costi aggiuntivi legati alle transazioni finanziarie, incluse quelle relative alla gestione del rischio di mercato, causate da inadeguatezza e/o disfunzioni delle procedure, da errori operativi e/o di data entry, carenze dei sistemi di controllo interno, inadeguatezza dei processi di Data Quality, indisponibilità dei sistemi ICT, comportamenti non autorizzati, colposi e/o dolosi delle persone e/o da altri eventi esterni.

23 Definite come perdite economiche generatesi in fase di collocamento di un prodotto creditizio e/o nell’ambito del processo del credito, causate prevalentemente da un rischio operativo.

24 Definito come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della Banca/Società da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza.

25 Definito come il rischio connesso ad errate decisioni in materia di strategie di business o ad intempestività nel processo decisionale di adeguamento al mercato.26 A titolo esemplificativo e non esaustivo, attività per la gestione di: prevenzione e protezione sul lavoro come definita dalla normativa 81/2008, attività di antiriciclaggio

e antiterrorismo, controlli contabili come definiti dalla normativa 262/2005, pratiche legali e fiscali, ecc.27 In considerazione della complessità operativa sottostante agli ambiti di attività da essi presidiati, con il fine di agevolare l'attività di rilevazione ed aggiornamento del

sistema di Loss Data Collection, sono esclusi dall’attribuzione del ruolo di Risk Champion i Chief e i Condirettori Generali (ove previsti), i quali saranno periodicamente informati dai Risk Champion a proprio riporto gerarchico.

28 A titolo esemplificativo e non esaustivo, attività per la gestione di: reclami, ’intermediazione titoli, sicurezza logica e fisica, disaster recovery e della continuità operativa ecc.

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591Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Funzione Assicurazioni: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di gestione dei sinistri per i quali è prevista una copertura assicurativa. Ad essi è demandata la responsabilità del corretto e completo censimento dei rimborsi assicurativi e di tutte le informazioni di supporto.

Il sistema di misurazioneIl sistema di misurazione tiene conto dei dati di perdita operativa interni, esterni, dei fattori del contesto operativo e del sistema dei controlli interni, in modo da cogliere le principali determinanti di rischio (in particolar modo quelle che influiscono sulla coda delle distribuzioni) e da incorporare i cambiamenti intervenuti nel profilo di rischio.Per ulteriori dettagli sul funzionamento del modello di calcolo si rimanda al paragrafo dedicato al requisito patrimoniale.

Il sistema di reportingIl monitoraggio dei rischi operativi assunti è realizzato mediante un sistema di reporting standard articolato sui medesimi livelli di responsabilità previsti dal modello organizzativo. L’attività di reporting direzionale è svolta in service dalla funzione di controllo dei rischi operativi della Capogruppo che periodicamente predispone:– l’analisi andamentale delle perdite operative rilevate dal sistema di Loss Data Collection e dei relativi recuperi realizzati;– le analisi di benchmark con i dati di Sistema;– la sintesi delle valutazioni dell’esposizione ai rischi potenziali;– il dettaglio delle aree di vulnerabilità individuate e degli interventi di mitigazione intrapresi.In virtù delle funzioni attribuite dal Regolamento Generale Aziendale, il monitoraggio del profilo di rischio assunto da ciascuna società del Gruppo, la sua coerenza con gli obiettivi di rischio, nonché il rispetto dei limiti operativi sono demandati alla struttura di controllo dei rischi della Capogruppo. A conclusione dell’attività di monitoraggio del profilo di rischio, sono identificati i più opportuni interventi correttivi, che confluiranno nel Portafoglio Progetti annuale.Come ulteriore forma di mitigazione, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale.

Rischio legaleLa Banca è coinvolta in una pluralità di procedimenti legali originati dall’ordinario svolgimento della propria attività. A fronte delle richieste ricevute, la Banca ha ritenuto di appostare congrui accantonamenti a bilancio in base alla ricostruzione degli importi potenzialmente a rischio, alla valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di “probabilità” e/o “possibilità” così come definiti dai Principi Contabili-IAS 37 e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza in merito. Pertanto, per quanto non sia possibile prevederne con certezza l’esito finale, si ritiene che l’eventuale risultato sfavorevole di detti procedimenti non avrebbe, sia singolarmente che complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazione finanziaria ed economica della Banca.

I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio probabile da parte della Banca sono:

• azione di revocatoria fallimentare, rinveniente dalla ex Banca Popolare Commercio e Industria, esercitata dalla FDG Spa;

• un contenzioso per una richiesta di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso da un contratto avente ad oggetto la realizzazione di un software.

I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio possibile (o una passività potenziale) da parte della Banca sono:

• azione di risarcimento, in fase di cassazione, dopo le sentenze favorevoli alla Banca in primo e secondo grado, riveniente dalla ex Centrobanca, intentata dal liquidatore di una società, per un presunto danno generato dal contenuto di dichiarazioni rilasciate dalla ex Centrobanca a terzi circa la disponibilità di titoli depositati dalla società presso la Banca;

• una causa promossa da un soggetto beneficiario di contribuzioni pubbliche in relazione alle quali UBI Banca (subentrata alla ex Centrobanca nelle convenzioni da quest’ultima a suo tempo sottoscritte con gli Enti Agevolanti per la gestione degli adempimenti connessi all’istruttoria delle pratiche agevolative) è stata citata in solido con l’Ente Agevolante interessato in qualità di Banca Concessionaria mandataria del medesimo. In particolare trattasi di un giudizio pendente avanti il Tribunale Civile di Roma in cui la controparte chiede l’annullamento di un provvedimento ministeriale di revoca delle agevolazioni (disposto per morosità protratta nel rimborso di un finanziamento concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, in conformità a quanto espressamente previsto dalla normativa di riferimento) e il conseguente avvio del recupero coattivo delle medesime, per 4,3 milioni di euro, oltre al risarcimento di asseriti danni da ciò derivanti, quantificati in 24 milioni di euro, causati dalla revoca di presunti affidamenti bancari concessi alla società; la pratica agevolativa oggetto di contestazione è stata istruita dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, aderente a Raggruppamento Temporaneo di Imprese di cui UBI Banca è capofila, che dovrà tenere indenne la Banca da ogni spesa e rischio causa;

• contestazioni inerenti all’operatività in titoli di una controparte corporate, rinvenienti dalla ex Banca Popolare Commercio e Industria. Causa vinta dalla Banca in primo grado nel corso del 2011; in data 2 aprile 2015, a seguito del ricorso avanzato dalla controparte, la Corte d’Appello ha disposto il respingimento delle istanze della parte attrice; nel luglio del 2015 la controparte ha presentato ricorso in Cassazione; si resta in attesa della fissazione dell’udienza;

• atto di citazione, notificato ad UBI Banca da parte di due fondi, azionisti della Banca, (all’origine gli attori erano tre ma il maggiore di essi ha rinunciato all’azione) contenente richieste di risarcimento in relazione all’ammontare del rimborso delle azioni oggetto di recesso a seguito della trasformazione di UBI Banca in società per azioni, avvenuta nel contesto della c.d. “riforma delle banche popolari” [di cui all’art. 28, comma 2 ter del Testo Unico Bancario – introdotto con il D.L. 3/2015, convertito con Legge 33/2015 2015 - il quale stabilisce che “nelle banche popolari (…) il diritto di rimborso alle azioni nel caso di recesso, anche a seguito di trasformazione (…), è limitato secondo quanto previsto dalla Banca d’Italia, anche in deroga a norme di legge, laddove ciò sia necessario ad assicurare la computabilità delle azioni nel patrimonio di vigilanza di qualità primaria della banca”]. La Banca ritiene che la posizione assunta in tema di rimborso delle azioni degli azionisti receduti sia solida anche alla luce dei pareri dei legali che l’assistono e si ècostituita in giudizio chiedendo il rigetto delle domande proposte. Il Consiglio di Stato, in sede di appello contro sentenze del TAR che avevano rigettato i ricorsi presentati da alcune associazioni di consumatori e soci di alcune banche popolari, ha successivamente ritenuto non manifestamente infondati alcuni dubbi di costituzionalità inerenti alla predetta normativa, in particolare sui seguenti motivi (1) presupposti di necessità ed urgenza legittimanti l’emanazione di un decreto legge; (2) possibilità che il rimborso dei soci recedenti possa essere limitato/escluso e non invece solo differito nel tempo, con riconoscimento di un interesse; (3) attribuzione alla Banca d’Italia di un potere normativo anche in deroga alla legge. Non sono noti i tempi in cui sarà pronunciata la decisione della Corte Costituzionale; peraltro si registra la sentenza 21 dicembre 2016 della Corte Costituzionale (emessa nell’ambito di un diverso giudizio promosso dalla Regione Lombardia) di rigetto, tra l’altro, del primo motivo. Sono in corso approfondimenti funzionali a valutare se e quale possa essere l’eventuale impatto economico–patrimoniale su UBI Banca delle decisioni del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale, anche tenuto conto della normativa comunitaria applicabile. In particolare, non è possibile

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592 Relazioni e Bilanci 2016

stabilire se e di che ammontare potrebbe essere l’eventuale esborso in capo a UBI, né gli effetti negativi che ne potrebbero derivare sulla situazione economica e patrimoniale della stessa, sia perché occorre attendere che sia emessa la pronuncia della Corte Costituzionale e conoscere le relative motivazioni, sia perché la questione di diritto relativa agli effetti sulla situazione di UBI di un’eventuale sentenza che dichiarasse l’incostituzionalità della normativa de qua è complessa e non vi sono precedenti. In tale contesto, verranno altresì considerati gli eventuali interventi normativi che dovessero essere adottati in proposito.

Rispetto a quanto commentato nella Nota integrativa al Bilancio al 31 dicembre 2015, si registrano, quali contenziosi rilevanti conclusi:

• tre procedimenti avviati nei confronti di UBI Banca (in qualità di incorporante di Centrobanca) dai Fallimenti delle Società del Gruppo Burani, Burani Designer Holding NV (“BDH”) e Mariella Burani Family Holding Spa (“MBFH”), tutti instaurati presso il Tribunale di Milano. In connessione a questi ultimi, si precisa che la Banca ha ricevuto una lettera per conto del fallimento della Società Mariella Burani Fashion Group con la quale si chiede un risarcimento dei danni sulla base sostanzialmente di argomentazioni già affrontate nei predetti procedimenti;

• l’impugnativa assembleare; con sentenza depositata in cancelleria il 20 febbraio 2016, il Tribunale di Brescia, Sezione Specializzata in materia di Impresa, definitivamente decidendo, ha respinto l'azione promossa dal Deputato Giorgio Jannone e da altri otto Soci volta all'annullamento della delibera del 20 aprile 2013 con cui l'Assemblea dei Soci di UBI Banca aveva nominato il Consiglio di Sorveglianza per il triennio 2013-2014-2015. Con la medesima sentenza il Tribunale di Brescia ha rigettato la domanda di risarcimento del danno formulata dagli attori e li ha condannati alla refusione delle spese di lite a favore di UBI Banca;

• una causa promossa da soggetti beneficiari di contribuzioni pubbliche in relazione alle quali UBI Banca (subentrata alla ex Centrobanca), in qualità di Banca Concessionaria, è stata citata in solido con gli Enti Agevolanti interessati, di cui è mandataria, per una posizione agevolativa istruita da banca terza aderente a proprio RTI.

• Provvedimento del 21 gennaio 2016, con il quale l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM”) ha avviato, nei confronti dell’Associazione Bancaria Italiana (“ABI”), un’istruttoria ipotizzando che l’accordo interbancario relativo al servizio SEDA, così come delineato dalla stessa ABI nel 2013, possa costituire una delibera di associazione di imprese restrittiva della concorrenza ( ). In particolare, l’AGCM – benché la documentazione relativa al servizio SEDA fosse stata precedentemente presentata dall’ABI all’AGCM stessa – si è concentrata sul modello di remunerazione delineato dall’ABI che prevede, in luogo dell’applicazione di multilateral interchange fees (cd. “MIF”, utilizzate prima dell’introduzione di SEDA), il pagamento, da parte del creditore in favore della banca del debitore, di commissioni negoziate tra questi due soggetti (nei limiti di importi massimi pubblicizzati). Il 13 aprile 2016 l’AGCM ha ampliato l’istruttoria ad 11 banche (tra cui UBI). In parallelo al procedimento si è svolto un “tavolo di confronto” tra le parti coinvolte e l’AGCM volto a declinare un diverso sistema di remunerazione di SEDA. Il 26 gennaio 2017 l’AGCM ha notificato ad UBI Banca la comunicazione delle risultanze istruttorie (“CRI”), secondo la quale, tra l’altro, la presunta intesa coinvolgerebbe anche il servizio SEPA DD. Il 13 aprile 2017 si terrà l’audizione finale, prima della quale UBI Banca presenterà proprie memorie difensive. UBI Banca intende contestare la CRI producendo evidenze ed argomentazioni difensive volte a smentire le relative accuse, riservandosi di farle valere anche in sede giurisdizionale di fronte al TAR Lazio di Roma e al Consiglio di Stato.

Rispetto a quanto riportato nell’informativa al 31 dicembre 2015, sono state riclassificate come rischio remoto le seguenti cause:

• una causa promossa da soggetti beneficiari di contribuzioni pubbliche in relazione alle quali UBI Banca (subentrata alla ex Centrobanca), in qualità di Banca Concessionaria, è stata citata in solido con gli Enti Agevolanti interessati mandataria dei medesimi (categorizzata come rischio possibile al 31 dicembre 2015);

• una causa di lavoro avviata nei confronti della ex Centrobanca, vinta in primo e in secondo grado da UBI Banca (categorizzata come rischio probabile al 31 Dicembre 2015 già riclassificata come rischio possibile a Settembre 2016).

Per quanto attiene al contenzioso societario, non direttamente riconducibile allo svolgimento dell’ordinaria attività, e al contenzioso fiscale si rimanda agli specifici paragrafi.

Informazioni di natura quantitativaDal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2016 le principali fonti di manifestazione del rischio operativo per il Gruppo sono state “Processi” (66% delle frequenze e 77% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (33% delle frequenze e 19% del totale impatti rilevati).

Il risk driver “Processi”, tra le altre cose, include gli errori non intenzionali di esecuzione dei processi e la non corretta applicazione della normativa. Il risk driver “Cause esterne”, tra le altre cose, include gli atti umani provocati da terzi e non direttamente controllabili dalla banca.

Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2012 - 31 dicembre 2016)

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Page 211: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

593Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Le tipologie di evento29 che nel periodo oggetto di analisi hanno evidenziato una maggiore concentrazione delle perdite operative sono “Esecuzione, consegna e gestione dei processi (13% delle frequenze e 44% del totale impatti rilevati), “Clientela, prodotti e prassi professionali” (53% delle frequenze e 33% del totale impatti rilevati) e “Frode esterna” (26% delle frequenze e 16% del totale impatti rilevati).

Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano concentrate nei fattori di rischio “Processi (93% delle frequenze e 76% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (7% delle frequenze e 23% del totale impatti rilevati).

Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano prevalentemente concentrate nelle tipologie di evento “Clientela, prodotti e prassi professionali” (86% delle frequenze e 40% del totale impatti rilevati), “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (6% delle frequenze e 36% del totale impatti rilevati) e “Frode esterna” (4% delle frequenze e 20% del totale impatti rilevati).

29 Ci si riferisce alle tipologie di evento regolamentari previste dal Regolamento UE n 575/2013 di seguito riepilogate:Frode interna: perdite dovute ad atti di frode, appropriazione indebita, aggiramento di statuti, leggi, regolamenti o politiche aziendali (esclusi gli episodi di discriminazione o mancata applicazione di condizioni paritarie), che coinvolgono almeno un membro interno dell’azienda;Frode esterna: perdite dovute ad atti di frode, appropriazione indebita, aggiramento di statuti, leggi o politiche aziendali (esclusi gli episodi di discriminazione) perpetrati da parte di terzi;Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite dovute ad azioni in contrasto con le leggi o i contratti in materia di lavoro, salute e sicurezza sul posto di lavoro, e al risarcimento per infortunio, per episodi di discriminazione o per mancata applicazione di condizioni paritarie;Clientela, prodotti e prassi professionali: perdite dovute all’incapacità di realizzare gli impegni professionali con specifici clienti (compresi i requisiti fiduciari e di adeguata informazione sugli investimenti), oppure alla natura o alle caratteristiche tecniche del prodotto;Danni da eventi esterni: perdite dovute al danneggiamento, distruzione o smarrimento di beni materiali, perdite umane ed altre perdite dovute a disastri naturali o altri eventi;Interruzioni dell’operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute ad avarie e guasti nei sistemi e/o conseguenti interruzioni dell’operatività;Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a problemi nel perfezionamento delle transazioni o nella gestione del processo, e nelle relazioni con controparti commerciali e fornitori.

Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2012 - 31 dicembre 2016)

53%

5%

13%

Impatto economico

2%

26%33%

16%

1%

44%

Numerosità degli eventi

Clientela, prodotti e prassi professionaliDanni da eventi esterni

Esecuzione, consegna e gestione dei processiFrode esterna

Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemiFrode interna

Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro

1%0% 2%

0% 4%

Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2016 - 31 dicembre 2016)

Impatto economico

23%

0%

7%

0%

93%

0% 1%

76%

Numerosità eventi

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594 Relazioni e Bilanci 2016

Requisito patrimonialeCon provvedimento di Banca d’Italia la Banca è stata autorizzata, a far data dalla segnalazione su dati al 30 giugno 2012, all’utilizzo del modello interno di tipo Avanzato (AMA). La misurazione del rischio è effettuata con un approccio di tipo Extreme Value Theory (EVT) in funzione delle perdite operative rilevate internamente (LDC - “Loss Data Collection”), delle evidenze empiriche rilevate esternamente al Gruppo (DIPO - “Database Italiano delle Perdite Operative”) e delle perdite potenziali valutate tramite scenari di self risk assessment (SRA - “Self Risk Assessment”). Le prime due fonti informative rappresentano la componente quantitativa del modello di misurazione e forniscono una prospettiva storica del profilo di rischio interno e del sistema bancario italiano. Le analisi di scenario sono invece una componente informativa di tipo quali-quantitativa, poiché derivano dalle valutazioni di rischiosità fornite nell’ambito del processo interno di Self Risk Assessment, e hanno lo scopo di fornire una visione prospettica del profilo di rischio interno, dei fattori di contesto operativo e del sistema dei controlli interni.

Il modello sviluppato è di tipo Loss Distribution Approach e prevede che per ciascuna classe di rischio la stima delle distribuzioni di severity sia eseguita secondo due componenti distinte: una Generalized Pareto Distribution (GPD) per la coda e una distribuzione empirica per il corpo. Le stime di severity ottenute sulle code sono successivamente integrate con le informazioni di rischiosità valutate dal processo di Self Risk Assessment (SRA). Le probabilità di accadimento degli eventi sono descritte utilizzando curve Poissoniane. La stima del capitale a rischio è determinata al 99.9-esimo percentile della curva delle perdite annue risultante dal processo di convoluzione tra le probabilità di accadimento degli eventi e la curva di severity integrata. Il requisito patrimoniale consolidato è determinato come somma del capitale a rischio stimato su ciascuna classe di rischio. La robustezza del modello, e delle ipotesi sottostanti, è verificata mediante un processo di stress testing che fornisce una stima degli impatti sulle misure di perdita attesa e di VaR al verificarsi di particolari condizioni di stress.

Il Capitale a Rischio calcolato su base consolidata per ciascuna classe di rischio è allocato alle diverse entità giuridiche in funzione di un indicatore di sintesi determinato dalla rischiosità storica e prospettica rilevata e dal valore del requisito patrimoniale determinato tramite metodologia Standardizzata.

Come forma di mitigazione del rischio, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Si precisa che il Gruppo UBI non si avvale delle facoltà, previste dalla normativa vigente, di detrarre dal requisito patrimoniale gli effetti delle polizze assicurative e di altri meccanismi di trasferimento del rischio.

Il requisito patrimoniale al netto delle perdite attese coperte da accantonamenti a Fondo Rischi e Oneri è pari a 88 milioni di euro (+2,6% rispetto agli 85,8 milioni del semestre precedente).

Clientela, prodotti e prassi professionaliDanni da eventi esterni

Esecuzione, consegna e gestione dei processiFrode esterna

Frode internaInterruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi

Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2016 - 31 dicembre 2016)

86%

3%

Impatto economico

20%

0%

40%

3%1%

Numerosità degli eventi

6%1%

4%0%

36%

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595Nota Integrativa Parte F - Informazioni sul patrimonio

Parte F - Informazioni sul patrimonio

SEZIONE 1 - Il Patrimonio dell’Impresa

A - Informazioni di natura qualitativa

Il patrimonio netto è definito dai principi contabili internazionali in via residuale “ciò che resta delle attività dell’impresa dopo aver dedotto tutte le passività”. In una logica finanziaria il patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati dall’impresa.

Le leve gestionali si sviluppano su un aggregato più ampio, coerente con l’aggregato di vigilanza, caratterizzato non solo da mezzi propri in senso stretto, ma anche da aggregati intermedi quali strumenti innovativi, strumenti ibridi e passività subordinate.

In qualità di Capogruppo, UBI Banca esercita un’attività di indirizzo e coordinamento delle Società appartenenti al Gruppo ed a tal fine, ferma restando l’autonomia statutaria ed imprenditoriale di ciascuna di esse, impartisce alle stesse opportune linee guida.

Sulla base del piano di sviluppo del Gruppo, dei profili di rischio correlati, e non ultimo, nel rispetto dei vincoli patrimoniali di vigilanza, la Capogruppo analizza e coordina le esigenze di patrimonializzazione, prestandosi come controparte privilegiata nell’accesso ai mercati dei capitali, in un’ ottica integrata di dimensionamento ottimale del patrimonio.

B - Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione

Voci / Valori 31.12.2016 31.12.2015

1. Capitale 2.440.751 2.254.371

2. Sovrapprezzi di emissione 3.798.430 3.798.430

3. Riserve 2.621.570 2.283.488

- di utili 1.621.159 1.606.028

a) legale 586.254 573.912

b) statutaria - -

c) azioni proprie 9.869 5.155

d) altre 1.025.036 1.026.961

- altre 1.000.411 677.460

4. Strumenti di capitale - -

5. (Azioni proprie) (9.869) (5.155)

6. Riserve da valutazione (27.803) 304.389

- Attività finanziarie disponibili per la vendita (27.530) 281.294

- Attività materiali - -

- Attività immateriali - -

- Copertura di investimenti esteri - -

- Copertura dei flussi finanziari 330 (101)

- Differenze cambio (243) (243)

- Attività non correnti in via di dismissione - -

- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (33.749) (7.554)

- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto - -

- Leggi speciali di rivalutazione 33.389 30.993

7. Utile (perdita) d'esercizio (493.425) 123.423

Totale 8.329.654 8.758.946

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596 Relazioni e Bilanci 2016

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Attività/Valori

31.12.2016 31.12.2015

Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa

1.Titoli di debito 62.280 (152.275) 228.218 (13.000)

2. Titoli di capitale 52.645 (506) 53.727 (18)

3. Quote di O.I.C.R. 10.457 (131) 12.370 (3)

4. Finanziamenti - - - -

Totale 125.382 (152.912) 294.315 (13.021)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti

1. Esistenze iniziali 215.218 53.709 12.367 -

2. Variazioni positive 7.210 1.377 4.659 -

2.1 Incrementi di fair value 6.173 1.071 4.653 -

2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 499 18 3 -

da deterioramento - 18 3 -

da realizzo 499 - - -

2.3 Altre variazioni 538 288 3 -

di cui operazioni di aggregazione aziendale 538 288 3 -

3. Variazioni negative (312.423) (2.947) (6.700) -

3.1 Riduzioni di fair value (171.531) (334) (619) -

3.2 Rettifiche da deterioramento - (304) (188) -

3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo (127.290) (2.309) (5.893) -

3.4 Altre variazioni (13.602) - - -

4. Rimanenze finali (89.995) 52.139 10.326 -

Le variazioni di fair value sono indicate al netto del relativo effetto fiscale. Per quanto concerne le informazioni di dettaglio al lordo della fiscalità si rimanda alle note riportate in calce al prospetto analitico della Redditività Complessiva.

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Importi in migliaia di euro 31.12.2016 31.12.2015

1. Esistenze iniziali (7.554) (8.844)

2. Variazioni positive - 1.290

2.1 Incrementi di fair value Actuarial (Gains)/Losses - 1.290

2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - -

2.3 Altre variazioni - -

3. Variazioni negative (26.195) -

3.1 Riduzione di fair value Actuarial (Gains)/Losses (6.036) -

3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive - -

3.4 Altre variazioni - -

3.5 Operazioni di aggregazione aziendale (20.159) -

4. Rimanenze finali (33.749) (7.554)

Le voci Incrementi/Riduzione di fair value includono l’effetto fiscale conteggiato sulla variazione della Riserva attuariale.

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597Nota Integrativa Parte F - Informazioni sul patrimonio

SEZIONE 2 - I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

2.1 FONDI PROPRI

A - Informazioni di natura qualitativa

Relativamente alla metodologia di determinazione, sulla base della normativa in vigore, del Patrimonio di Vigilanza, si rimanda alla corrispondente sezione del Bilancio Consolidato. Nelle tabelle che seguono viene fornita una sintetica descrizione delle principali caratteristiche contrattuali degli strumenti di debito che compongono il patrimonio di base, il patrimonio supplementare e il patrimonio di terzo livello. Si segnala che la colonna Valore Nominale esprime il valore nominale degli stessi al netto dei riacquisti avvenuti nel corso del tempo.

1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1)

Il capitale primario di classe 1 è composto come segue:

Importi in migliaia di euro 31.12.2016

Capitale versato 2.440.751

Sovrapprezzo di emissione 3.798.430

Riserve di utili 1.621.159

Risultato d'esercizio -493.425

Altre componenti di conto economico accumulate -27.803

Riserve - altre 1.000.411

Totale 8.339.523

2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)

Non si segnala in UBI Banca Capitale aggiuntivo di classe 1.

3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)

Tipo Emissione CedolaData

ScadenzaClausola

Rimborso AnticipatoValore

NominaleValore IAS 31.12.2016

Prestiti subordinati ordinari (Lower Tier II)

2010/2017 - tasso variabile ISIN IT0004572860 Valuta euro

Semestrale tasso variabile Euribor 6 mesi +0,40% 23.02.2017

Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti

annuali dal 23.02.2013 30.517 30.5182010/2017 - tasso fisso ISIN IT0004572878 Valuta euro

Semestrale tasso fisso al 3,10% 23.02.2017

Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti

annuali dal 23.02.2013 60.000 60.8072010/2017 - tasso fisso ISIN IT0004645963 Valuta euro

Semestrale tasso fisso al 4,30% 05.11.2017

Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti

annuali dal 05.11.2013 80.000 81.0352011/2018 - tasso fisso ISIN IT0004723489 Valuta euro

Semestrale tasso fisso al 5,40% 30.06.2018

Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti

annuali dal 30.06.2014 160.000 162.883

2009/2019 - tasso mistoISIN IT0004457070 Valuta euro

Semestrale tasso fisso 4,15% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 6M +1,85% 13.03.2019 Dal 13.03.2014 370.000 369.627

2009/2019 - tasso mistoISIN IT0004497050 Valuta euro

Semestrale tasso fisso 4% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 6M +1,85% 30.06.2019 Dal 30.06.2014 365.000 362.551

2011/2018 - tasso fisso ISIN IT0004718489 Valuta euro

Semestrale tasso fisso al 5,50% 16.06.2018

Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti

annuali dal 16.06.2014 160.000 163.020

2011/2018 - tasso misto ISIN IT0004767742 Valuta euro

Trimestrale tasso fisso 6,25% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 3M +1% 18.11.2018 222.339 220.855

2016/2026 - tasso mistoISIN XS1404902535 Valuta euro

Annuale tasso fisso 4,25% fino al 2021 e successivamente variabile Mid-Swap Rate 5Y +4,182% 05.05.2026 Dal 05.05.2021 750.000 768.415

2012/2019 - tasso misto ISIN IT0004841778 Valuta euro

Trimestrale tasso fisso 7,25% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 3M +5% 08.10.2019 200.000 201.259

Totale 2.397.856 2.420.970

Tra i Prestiti obbligazionari subordinati di UBI Banca è presente anche il titolo IT0004842370 per un nominale di 582,3 milioni di euro e un valore di bilancio pari a 590,6 milioni non computabile nel Patrimonio di Vigilanza a seguito delle caratteristiche contrattuali del titolo stesso.

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598 Relazioni e Bilanci 2016

B - Informazioni di natura quantitativa

31.12.2016 31.12.2015

A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 8.232.462 8.663.518

di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - -

B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) -7.847 -3.281

C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B) 8.224.615 8.660.237

D. Elementi da dedurre dal CET1 984.627 150.901

E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-) 330.650 -236.881

F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E) 7.570.638 8.272.455

G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio - -

di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -

H. Elementi da dedurre dall'AT1 211.713 3.555

I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) 211.713 3.555

L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I) - -

M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio 1.644.659 1.443.464

di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -

N. Elementi da dedurre dal T2 15.017 15.026

O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) 8.067 24.422

P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O) 1.637.709 1.452.860

Q. Totale fondi propri (F+L+P) 9.208.347 9.725.315

2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE

A. Informazioni di natura qualitativa

I parametri di adeguatezza patrimoniale sono coerenti con la tipologia di attività effettuata dalla Banca in qualità di Capogruppo, intrattenendo rapporti in gran parte con controparti appartenenti al Gruppo stesso.Nella seguente tabella viene indicato l’assorbimento di patrimonio di vigilanza in funzione del requisito di adeguatezza patrimoniale complessivo.A fine anno il rispetto di tale requisito comportava un assorbimento di patrimonio pari a 2.692 milioni di euro.

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599Nota Integrativa Parte F - Informazioni sul patrimonio

B. Informazioni di natura quantitativa

Importi non ponderati Importi ponderati

31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2015

A. ATTIVITÀ DI RISCHIO

A.1 Rischio di credito e di controparte

1. Metodologia standardizzata 64.929.442 65.566.219 18.421.371 15.670.524

2. Metodologia basata sui rating interni 27.058.399 11.302.512 12.577.867 5.831.530

2.1 Base

2.2 Avanzata 27.058.399 11.302.512 12.577.867 5.831.530

3. Cartolarizzazioni

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA Requisiti

B.1 Rischio di credito e di controparte 2.479.939 1.720.164

B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito 11.823 15.364

B.3 Rischio di regolamento

B.4 Rischi di mercato

1. Metodologia standard 112.257 78.625

2. Modelli interni

3. Rischio di concentrazione

B.5 Rischio operativo

1. Metodo base

2. Metodo standardizzato

3. Metodo avanzato 88.023 31.071

B.6 Altri elementi del calcolo

B.7 Totale requisiti prudenziali 2.692.042 1.845.225

C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA

C.1 Attività di rischio ponderate 33.650.531 23.065.310

C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) 22,50% 35,87%

C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 22,50% 35,87%

C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 27,36% 42,16%

Per le banche che adottano la metodologia standardizzata l’importo non ponderato rappresenta l’esposizione che tiene conto dei filtri prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito.Si segnala che le attività di rischio ponderate sono rappresentate quale reciproco del requisito minimo previsto pari all'8%.

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600 Relazioni e Bilanci 2016

Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

SEZIONE 1 - Operazioni realizzate durante l’esercizio

Le operazioni di aggregazione aziendale realizzate con controparti esterne al Gruppo sono rilevate in base al “purchase method” secondo quanto richiesto dal principio contabile IFRS 3 “Business Combination”, come più ampiamente illustrato nella Parte A.2 della presente Nota Integrativa.

Nel corso dell’esercizio non è stata posta in essere alcuna operazione di aggregazione aziendale con controparti esterne.

Per quanto riguarda invece le operazioni di riorganizzazione aziendale fra società appartenenti allo stesso Gruppo, come descritto nella Relazione sulla Gestione, cui si rimanda per i relativi dettagli, in data 21 novembre 2016 si è perfezionata la fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria nella capogruppo UBI Banca, la cui data di efficacia contabile è stata stabilita nel 1° gennaio 2016. Inoltre, nella seconda parte dell’esercizio sono state effettuate le operazioni di fusione per incorporazione di SBIM Spa e UBI Fiduciaria Spa.

Da un punto di vista contabile l’operazione in parola ricade, ai sensi delle previsioni dei principi contabili internazionali, tra le c.d. operazioni di “business combination of entities under common control”, ovvero aggregazioni che coinvolgono società che sono controllate dallo stesso soggetto sia prima sia dopo l’aggregazione aziendale. Tali operazioni sono, di norma, attuate con finalità di mera riorganizzazione societaria all’interno di un gruppo e non rientrano, pertanto, nell’ambito di applicazione del principio contabile IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”.

Nelle more del completamento, da parte dello IASB, del progetto relativo alla definizione delle regole contabili da applicarsi alle “business combination of entities under common control” e in ossequio alla prassi del Gruppo UBI per la contabilizzazione delle operazioni della specie, la rilevazione contabile di tali operazioni nel bilancio separato della capogruppo è avvenuta in base al principio della continuità dei valori, richiamato anche dalle previsioni degli Orientamenti Preliminari Interpretativi (OPI)30 emessi da Assirevi31.

Per le fusioni in parola, l’applicazione del sopra richiamato principio della continuità dei valori ha determinato l’inclusione nel bilancio separato della capogruppo di tutti i saldi dei conti patrimoniali, economici e di patrimonio netto delle banche incorporate, a far tempo dalla data di efficacia contabile delle fusioni stesse (1° gennaio 2016).

Ulteriormente si è proceduto a eliminare:

• i crediti e debiti reciproci;

• i costi e i ricavi scaturenti dalle operazioni compiute, dall’1 gennaio al 21 novembre 2016, tra l’incorporante UBI Banca e le incorporate Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria;

• il valore delle partecipazioni nel bilancio separato della capogruppo32;

• i saldi dei conti di patrimonio netto delle incorporate;

• i dividendi infragruppo distribuiti e rilevati nel corso dell’esercizio.

La differenza fra il valore delle partecipazioni nel bilancio di UBI Banca e il patrimonio netto delle società incorporate ha generato una riserva di OPI iscritta fra le riserve di patrimonio netto per l’importo di 132,3 milioni di euro.

Inoltre, in maniera analoga, sono state iscritte a riserva di patrimonio netto le differenze di valore rivenienti dal bilancio consolidato (PPA) che per effetto della fusione devono essere rilevate nel bilancio della società incorporante, relative agli attivi di bilancio (avviamento, immobilizzazioni immateriali, immobili, crediti) per l’importo residuo al 31 dicembre 2016 di 218,3 milioni di euro.

SEZIONE 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio

Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate dopo la chiusura dell’esercizio.

SEZIONE 3 - Rettifiche retrospettive

Non si segnalano rettifiche retrospettive.

30 Tali documenti non hanno l’obiettivo di definire principi contabili, né interpretazioni degli stessi, in quanto tale ruolo non compete ad Assirevi, ma prendono in esame le tematiche applicative più rilevanti e urgenti, ne riassumono gli aspetti principali e propongono, a beneficio dei revisori che si trovano ad affrontarle in pratica, le soluzioni che al momento riscuotono il maggior consenso, con l’obiettivo quindi di individuare quale sia il trattamento contabile appropriato secondo gli IFRS.

31 Nel caso di specie il riferimento è, più in dettaglio, all’ OPI n. 2 “Trattamento contabile delle fusioni nel bilancio d’esercizio”.32 Con effetto dalla data di efficacia delle fusioni, le azioni Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria detenute da UBI Banca sono state annullate;

diversamente tutte le azioni detenute da soci diversi dalla capogruppo sono state annullate e concambiate con nuove azioni UBI Banca.

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601Nota Integrativa Parte H - Operazioni con parti correlate

Parte H - Operazioni con parti correlate

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Compensi a Consiglieri e Dirigenti

Benefici a breve termine 13.025

- di cui dirigenti con responsabilità strategiche 6.952

Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro 750

- di cui dirigenti con responsabilità strategiche 750

Altri benefici a lungo termine 205

- di cui dirigenti con responsabilità strategiche 205

Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro -

- di cui dirigenti con responsabilità strategiche -

Pagamenti in Azioni 452

- di cui dirigenti con responsabilità strategiche 452

In ordine ai compensi erogati nel corso dell’esercizio 2016 a Dirigenti con responsabilità strategiche, compreso il Direttore Generale, si precisa che, in aggiunta alla componente fissa della retribuzione definita tramite accordi individuali, è presente una componente variabile legata al raggiungimento di obiettivi strategici di Gruppo.Con riferimento alla retribuzione fissa si evidenzia la presenza, oltre che della consueta erogazione in forma monetaria, di benefit a completamento del pacchetto remunerativo quali il fondo di previdenza integrativa, la polizza sanitaria, la polizza infortuni e l’eventuale attribuzione di autovettura aziendale ad uso promiscuo.

In particolare, si evidenziano i seguenti istituti retributivi (per le cui definizioni si rinvia all’apposito principio contabile):

a) Benefici a breve termineNei benefici a breve termine sono ricompresi stipendi, contributi per oneri sociali, indennità sostitutive per ex festività non godute, assenze per malattia, permessi retribuiti, benefici quali assistenza medica ed abitazione.

b) Benefici successivi al rapporto di lavoroNei benefici successivi al rapporto di lavoro sono ricompresi piani previdenziali, pensionistici, assicurativi nonché il trattamento di fine rapporto. Nei confronti dei dirigenti in questione sono attive forme di assicurazione sulla vita e di previdenza complementare con orizzonte temporale anche successivo alla cessazione del rapporto di lavoro dipendente.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Conformemente a quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si precisa che tutte le operazioni svolte dalla Capogruppo con le proprie parti correlate sono state effettuate nel rispetto di criteri di correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti.

Ai sensi dello IAS 24, di seguito vengono riportate le informazioni sui rapporti patrimoniali ed economici che le parti correlate a UBI Banca intrattengono con le Società del Gruppo, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del bilancio.

Secondo il principio contabile internazionale IAS 24, una parte correlata è una persona o un’entità che è correlata all’entità che redige il bilancio. (a) Una persona o uno stretto familiare di quella persona sono correlati a un’entità che redige il bilancio se tale persona:

(i) ha il controllo o il controllo congiunto dell’entità che redige il bilancio; (ii) ha un’influenza notevole sull’entità che redige il bilancio; o (iii) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità che redige il bilancio o di una sua controllante.

(b) Un’entità è correlata a un’entità che redige il bilancio se si applica una qualsiasi delle seguenti condizioni: (i) l’entità e l’entità che redige il bilancio fanno parte dello stesso gruppo (il che significa che ciascuna controllante, controllata e società

del gruppo è correlata alle altre); (ii) un’entità è una collegata o una joint venture dell’altra entità (o una collegata o una joint venture facente parte di un gruppo di cui

fa parte l’altra entità); (iii) entrambe le entità sono joint venture di una stessa terza controparte; (iv) un’entità è una joint venture di una terza entità e l’altra entità è una collegata della terza entità; (v) l’entità è rappresentata da un piano per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti dell’entità che

redige il bilancio o di un’entità ad essa correlata. Se l’entità che redige il bilancio è essa stessa un piano di questo tipo, anche i datori di lavoro che la sponsorizzano sono correlati all’entità che redige il bilancio;

(vi) l'entità è controllata o controllata congiuntamente da una persona identificata al punto (a); (vii) una persona identificata al punto (a)(i) ha un’influenza significativa sull’entità o è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche

dell’entità (o di una sua controllante);(viii) l'entità, o un qualsiasi membro di un gruppo a cui essa appartiene, presta servizi di direzione con responsabilità strategiche

all'entità che redige il bilancio o alla controllante dell'entità che redige il bilancio.

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602 Relazioni e Bilanci 2016

Per quanto concerne l’effetto prodotto dall’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, così come previsto dall’art. 2497 bis del Codice Civile, si segnala che, coerentemente con il modello organizzativo adottato che prevede l’accentramento presso UBI Banca delle attività di indirizzo strategico e gestionale, e presso UBI Sistemi e Servizi Scpa delle attività di tipo tecnico-operativo, la Capogruppo e la sua controllata forniscono alle diverse Società del Gruppo una serie di servizi, regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base dei criteri di congruità, trasparenza ed omogeneità; i corrispettivi pattuiti per i servizi resi a norma di tali contratti sono stati determinati in conformità a condizioni di mercato o, laddove non siano rinvenibili sul mercato idonei parametri di riferimento anche in relazione alle caratteristiche peculiari dei servizi resi, sulla base del costo sostenuto.Tra i principali contratti infragruppo in corso di validità alla data di chiusura dell’anno si segnalano quelli che attuano l’accentramento presso la Capogruppo delle attività nelle Aree di Governo, di Business e che coinvolgono la Capogruppo e le principali banche del Gruppo come pure i contratti attuativi del c.d. consolidato fiscale nazionale (di cui gli articoli da 117 a 129 del D.P.R. n 917/1986 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) conclusi dalla Capogruppo. Sono inoltre da segnalarsi tutti i contratti infragruppo che attuano l’accentramento presso UBI Sistemi e Servizi delle attività di supporto di tutte le principali Società del Gruppo UBI.

Ulteriori informazioni in merito alle operazioni con parti correlate sono riportate nelle successive tabelle.

Sintesi dei principali rapporti patrimoniali con parti correlate

Parte correlata

Attività finanziarie

detenute per la

negoziazione

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Crediti verso

banche

Crediti verso

clientelaAltre

attività

Debiti verso

banche

Debiti verso

clientelaTitoli in

circolazione

Passività finanziarie di negoziazione

Altre passività

Garanzie rilasciate

Controllate dirette 101.356 850 10.446.424 10.137.153 27.230 8.657.799 712.083 2.654.106 21.958 265.959 2.085.713

Collegate - 15.186 - 15.018 - - 53.043 - - - -

Dirigenti - - - 1.443 - - 2.477 685 - - -

Altre parti correlate - - - 26.389 - - 139.570 2.252 - - -

TOTALE 101.356 16.036 10.446.424 10.180.003 27.230 8.657.799 907.173 2.657.043 21.958 265.959 2.085.713

Incidenza percentuale dei rapporti patrimoniali con parti correlate nei confronti delle voci di bilancio di UBI Banca

Parte correlata

Attività finanziarie

detenute per la

negoziazione

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Crediti verso

banche

Crediti verso

clientelaAltre

attività

Debiti verso

banche

Debiti verso

clientelaTitoli in

circolazione

Passività finanziarie di negoziazione

Altre passività

Garanzie rilasciate

Con parti correlate (a) 101.356 16.036 10.446.424 10.180.003 27.230 8.657.799 907.173 2.657.043 21.958 265.959 2.085.713

Totale (b) 808.081 9.447.492 12.254.559 37.111.384 851.605 21.415.235 16.247.370 30.567.375 881.981 1.304.129 6.501.819

Incidenza % (a/b*100) 12,54% 0,17% 85,25% 27,43% 3,20% 40,43% 5,58% 8,69% 2,49% 20,39% 32,08%

Sintesi dei principali rapporti economici con parti correlate

Parte correlata Interessi nettiCommissioni

netteDividendi e

proventi simili

Risultato netto dell'attività di negoziazione

Altri oneri e proventi di

gestioneSpese per il

personaleAltre spese

amministrative

Controllate dirette 21.879 93.805 180.179 - 87.735 68.387 (160.964)

Collegate 81 26.046 32.620 - 62 - (921)

Dirigenti (9) 49 - - - (13.980) -

Altre parti correlate 647 181 - - 1 - (3)

TOTALE 22.598 120.081 212.799 - 87.798 54.407 (161.888)

Incidenza percentuale dei rapporti economici con parti correlate nei confronti delle voci di bilancio di UBI Banca

Parte correlata Interessi netti Commissioni

nette Dividendi e

proventi simili

Risultato netto dell'attività di negoziazione

Altri oneri e proventi di

gestione Spese per il

personale Altre spese

amministrative

Con parti correlate (a) 22.598 120.081 212.798 - 87.798 54.407 (161.888)

Totale (b) 321.073 333.417 221.676 47.303 167.582 (512.531) (485.037)

Incidenza % (a/b*100) 7,04% 36,02% 96,00% 0,00% 52,39% -10,62% 33,38%

Page 221: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

603Nota Integrativa Parte H - Operazioni con parti correlate

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604 Relazioni e Bilanci 2016

Principali rapporti economici con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole

Interessi netti

Commissioni nette

Dividendi Risultato netto

dell'attivita di negoziazione

Altri proventi/

oneri di gestione

Spese per il personale

Altre spese amministrative

Società consolidate con il metodo integrale 21.879 93.805 180.179 - 87.735 68.387 (160.964)

Banca Carime Spa (25.711) (816) - - 6.524 (2.130) (234)

Banca di Valle Camonica Spa 4.165 113 2.809 - 1.898 867 (9)

IW BANK SPA (17.407) (2.578) - - 5.622 3.159 (281)

Banca Popolare di Ancona Spa 11.731 (869) 15.251 - 7.282 (2.286) (215)

Banca Popolare di Bergamo Spa (743) (59) 118.359 - 30.777 (3.091) (227)

Banco di Brescia Spa 20.191 685 - - 10.746 (1.251) (341)

BPB Immobiliare Srl - - - - 170 158 (1.000)

UBI Banca International Sa (3.321) 594 - - 89 133 5

UBI Leasing Spa 11.834 1.828 - - 2.728 (247) (5)

UBI Factor Spa 4 6.341 2.486 - 2.125 1.471 1

Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa - - - - 63 53 -

UBI SPV lease 2016 Srl 395 - - - 61 - -

24-7 Finance Srl (31) - - - 1 - -

UBI SPV Group 2016 Srl 175 - - - 233 - -

Ubi Lease Finance 5 Srl - - - - 28 - -

UBI Management Company Sa - - - - - 173 -

Ubi Finance 2 Srl in liquidazione - - - - - - -

Prestitalia Spa 20.638 1.142 - - 5.871 5.040 (725)

KEDOMUS Srl 3 - - - 184 105 -

UBI Finance CB2 - - - - 902 - -

UBI SPV BBS 2012 Srl - - - - 106 - -

UBI SPV BPCI 2012 Srl - - - - 208 - -

UBI SPV BPA 2012 Srl - - - - 101 - -

UBI Trustee SA - - - - - 208 (73)

UBI Finance Srl - - - - 3.493 - -

UBI Finance 3 Srl - - - - 437 - -

UBI Academy Scrl - - - - 284 1.147 (917)

UBI Pramerica SGR Spa (44) 87.424 41.274 - 1.310 2.660 (882)

UBI Sistemi e Servizi SCpA - - - - 6.492 62.218 (156.061)

Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 81 26.046 32.619 - 62 - (921)

Aviva Vita SpA 81 13.019 11.000 - 19 - -

Zhong Ou Fund Management Co. - - 9.019 - - - -

SF Consulting Srl - 209 - - 19 - -

Polis Fondi SGR Spa - - - - - - -

Lombarda Vita SPA - 12.818 12.600 - 24 - (921)

UFI Servizi Srl - - - - - - -

Page 223: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

605Nota Integrativa Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

A. Informazioni di natura qualitativa

In attuazione delle Disposizioni di Vigilanza per le Banche, dal 2011 l’Assemblea degli Azionisti di UBI Banca ha approvato, per le risorse legate da rapporto di lavoro dipendente ricomprese nel perimetro del ”Personale più rilevante”, l’erogazione di quote di premio maturate nell’ambito dei sistemi di incentivazione di breve e lungo termine in strumenti finanziari, nello specifico azioni ordinarie UBI Banca.I sistemi di incentivazione, descritti di volta in volta nella Relazione sulla Remunerazione, sono sottoposti a condizioni di attivazione (“gate”) fissati a livello di Gruppo, che garantiscano il rispetto degli indici di stabilità patrimoniale e di liquidità definiti nell’ambito della “RAF - Propensione al rischio” e della “RAF - Policy a presidio dei rischi finanziari”, in particolare, gli indicatori individuati per il 2016 sono:

• il Common Equity Tier 1 (“CET 1”);

• il Net Stable Funding Ratio (“NSFR”);

• il Liquidity Coverage Ratio (“LCR”);

• il Leverage Ratio (“LR”).

I valori di tali indicatori sono verificati alla fine del periodo di misurazione di riferimento, al 31.12 di ogni anno per il sistema incentivante di breve termine, e fine periodo per i sistemi incentivanti di lungo termine.Oltre a quanto sopra, a partire dal 2015, l’Assemblea dei Soci di UBI Banca ha autorizzato l’attribuzione di azioni ordinarie UBI Banca nell’ambito del Premio di produttività (cd. Premio aziendale).

Sistema Incentivante di breve termine

In funzione della performance rispetto al budget annualmente approvato dai Consigli di Gestione e di Sorveglianza - calcolata a livello di Gruppo sull’indicatore di RORAC e a livello di singola entità legale sull’indicatore di Utile Netto rettificato per il delta tra il costo del capitale allocato e del capitale assorbito33 - lo stanziamento economico (cd. “bonus pool”) al servizio dei sistemi incentivanti potrà incrementarsi, senza pregiudicare la corretta remunerazione del capitale e della liquidità, fino ad un massimo prestabilito o ridursi fino all’azzeramento (cd. “malus”), sia a livello complessivo che di singola entità legale, secondo soglie prestabilite. In caso di superamento dello stanziamento disponibile, è previsto un criterio di ri-proporzionamento dei premi, sino a capienza dello stanziamento medesimo.

In linea con i principi espressi nelle regolamentazioni normative, la struttura della corresponsione dei premi (cd “pay-out”) nell’ambito del “Personale più rilevante” prevede che34:

• una quota pari al 50% del premio é commutata in azioni ordinarie UBI Banca e viene assoggettata a clausole di retention che allineino gli incentivi con gli interessi di lungo termine della Banca;

• una quota pari al 50%/40% del premio è differita a tre anni (per il Consigliere Delegato di UBI Banca viene differito il 60% per cinque anni a partire dal 2015).

In conseguenza di quanto precede, la prima quota di premio commutato in azioni verrebbe assegnata nel corso del terzo anno successivo a quello di riferimento, mentre la seconda quota verrebbe assegnata nel corso del quinto anno successivo a quello di riferimento, ad eccezione del Consigliere Delegato per il quale la seconda quota, a partire da quest’anno, verrà percepita nel corso del settimo anno successivo a quello di riferimento.

Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale, la liquidità e la capacità di generare redditività corretta per il rischio, coerentemente con gli obiettivi strategici di lungo termine della Banca/Società, la quota differita viene erogata a condizione che siano rispettati a livello di Gruppo adeguati livelli di stabilità patrimoniale (“Common Equity Tier 1”), di liquidità (“Net Stable Funding Ratio”) e di redditività corretta per il rischio (“RORAC”), come definito nei regolamenti attuativi aziendali approvati dal Consiglio di Sorveglianza. Il mancato soddisfacimento di dette condizioni comporta l’azzeramento della quota di premio differita (cd. “malus”).

A partire dal 2015, in caso di maturazione di premi inferiori a 50.000 euro lordi e qualora il premio maturato individualmente sia inferiore al 15% della retribuzione fissa, la corresponsione avviene in modalità esclusivamente “up-front”, di cui il 50% “cash” al momento della maturazione e il restante 50% in azioni ordinarie UBI con una “retention” di 2 anni. Negli anni precedenti il trattamento precedentemente descritto veniva applicato non considerando l’incidenza sulla retribuzione, ma qualora il premio maturato fosse stato inferiore ai 50 mila euro.

Sistemi di incentivazione di lungo termine (2015 – 2017)A partire dal 2015, è stato attivato un sistema di incentivazione a lungo termine su base triennale, con l’obiettivo di allineare sempre più gli interessi del management con quelli dell’azionista, oltre che nel breve, in una prospettiva di creazione di valore a lungo termine, in coerenza con quanto previsto dalle normative vigenti e dalle migliori prassi di mercato.

Ferme restando le condizioni preliminari di accesso (“gate”), sono definiti obiettivi di creazione di valore che tengono conto delle criticità dell’attuale contesto e valutati sulla base di una matrice di performance a 2 indicatori:

• “RORAC” di Gruppo, calcolato a fine triennio e rapportato al rendimento medio del BTP a 3 anni nel periodo di riferimento;

• Rendimento Complessivo dell’Azionista (“RCA”), che misura l’andamento del titolo azionario UBI Banca, confrontato in termini di posizionamento sui quartili rispetto alle Banche quotate del “peer group” di riferimento.

33 Per un ristretto numero di Società a basso assorbimento di capitale l’indicatore utilizzato è l’Utile Netto Normalizzato.34 Per il sistema incentivante 2015 le risorse appartenenti al perimetro “Altro Personale più Rilevante” le regole di pagamento prevedevano il differimento di una quota

pari al 30% del premio per due anni ad escludendo l’utilizzo di strumenti finanziari.

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606 Relazioni e Bilanci 2016

La struttura della corresponsione dei premi (cd “pay-out”) prevede che l’erogazione avvenga:

• una quota pari al 60% in azioni “up-front”, al termine del periodo triennale di misurazione della performance (“accrual”), con una retention di due anni;

• una quota pari al 40% in azioni, differita di due anni e con una retention di 1 anno. In ottica di adeguatezza alla normativa vigente, la quota è maturata prima del termine del periodo di differimento, ma sottoposta ad un ulteriore anno di retention per verificarne le effettive condizioni per il pagamento.

Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale e la liquidità, coerentemente con gli obiettivi strategici di lungo termine, la quota differita viene erogata qualora siano rispettati adeguati livelli di stabilità patrimoniale (“Common Equity Tier 1”) e di liquidità (“Net Stable Funding Ratio”) al termine del periodo di differimento, come definito nei regolamenti attuativi aziendali. Il mancato soddisfacimento di dette condizioni comporta l’azzeramento della quota di premio differita (cd. “malus”).

Tempistiche assegnazione delle quote di premio da erogare in strumenti finanziari relative ai sistemi di incentivazionePer quanto sopra, di seguito si riportano le tempistiche con le quali verranno erogate le quote di premio da erogare in strumenti finanziari:

• nell’anno 2016 è stata assegnata la prima quota di azioni riferita al sistema incentivante di breve termine del 2013 ela seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2011;

• nell’anno 2017 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2012 e della prima quota di azioni riferita al sistema incentivante di breve termine del 2014;

• nell’anno 2018 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2013 e della prima quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2015;

• nell’anno 2019 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2014 e della prima quota di azioni riferita al sistema incentivante di breve termine del 2016;

• nell’anno 2020 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2015 e della prima quota di azioni riferita ai premi maturati per i sistemi di incentivante di lungo termine 2015-2017;

• nell’anno 2021 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per i sistemi di incentivante di lungo termine 2015-2017 e per il sistema incentivante di breve termine del 2016;

• nell’anno 2022 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati dal Consigliere Delegato per il sistema incentivante di breve termine del 2015.

B. Informazioni di natura quantitativa

Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” i piani in parola configurano un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel conto economico, sotto forma di spese per il Personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nei piani, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per il Personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un’apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione sarà in ogni caso regolata dalla Capogruppo.

Con particolare riguardo alla quantificazione del costo dei piani si specifica che, in ossequio alle previsioni dell’IFRS 2, nell’impossibilità di quantificare con precisione il valore dei servizi offerti dai dipendenti, il medesimo è calcolato in funzione del fair value dell’azione UBI alla data di assegnazione moltiplicato per il numero di azioni che si stima matureranno.

Nel dettaglio, il fair value degli strumenti di patrimonio netto assegnati, è determinato tenendo in considerazione che la consegna dei medesimi é prevista, in un arco temporale dal 2014 e sino al 2022; tali stime muovono dal prezzo di mercato delle azioni, dedotto il valore attuale dei dividendi distribuibili dal Gruppo UBI nel periodo immediatamente antecedente l’assegnazione delle azioni, e, in generale, ponderano adeguatamente i termini e le condizioni in base ai quali gli strumenti sono assegnati.

Il costo complessivo stimato dei sistemi incentivanti di breve termine relativo alle azioni che verranno assegnate dal 2016 è pari a 2.628 migliaia di euro, e risulta così ripartito:

• quote up-front, valorizzate in:- n. 39.777 azioni assegnate nel 2016, equivalente a 185 migliaia di euro; - n. 113.135 azioni da assegnare nel 2017, equivalente a 631 migliaia di euro; - n. 107.343 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 753 migliaia di euro;

• quote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in:- n. 45.554 azioni assegnate nel 2016, equivalente a 119 migliaia di euro;- n. 5.569 azioni da assegnare nel 2017, equivalente a 18 migliaia di euro;- n. 4.902 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 21 migliaia di euro;- n. 73.271 azioni da assegnare nel 2019, equivalente a 382 migliaia di euro;- n. 60.738 azioni da assegnare nel 2020, equivalente a 403 migliaia di euro;- n. 18.400 azioni da assegnare nel 2022, equivalente a 116 migliaia di euro.

In funzione delle condizioni di maturazione ipotizzate, il predetto costo del piano è ripartito lungo tutto il periodo di maturazione previsto dal medesimo, imputando a conto economico la quota parte di competenza che, per l’esercizio in corso, è pari a 598 migliaia di euro. Si segnala inoltre che l’eventuale variazione del costo avverrà solamente in funzione della non maturazione dei requisiti e conseguente mancata consegna di azioni, per non soddisfacimento delle condizioni di risultato previste dal piano o in caso di non permanenza in servizio, e non anche in funzione delle variazioni di fair value delle azioni UBI.

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607Nota Integrativa Parte L - Informativa di settore

Il costo complessivo stimato dei sistemi di incentivazione di lungo termine attivato nel 2015 è pari a 2.551 migliaia di euro e, come per il breve termine, è ripartito lungo tutto il periodo di maturazione previsto dal medesimo, imputando a conto economico la quota parte di competenza che, per l’esercizio in corso, è pari a 436 migliaia di euro, in particolare risulta così ripartito:

• n. 233.365 azioni da assegnare nel 2020, equivalente a 1.547 migliaia di euro;

• n. 155.576 azioni da assegnare nel 2021, equivalente a 1.004 migliaia di euro.

Premio di produttività (cd. Premio aziendale)Nel 2016 è stato erogato il Premio Aziendale riferito all’esercizio 2015, i cui importi sono stati definiti in coerenza con gli andamenti economici di ciascuna Società di appartenenza e tra le modalità di corresponsione del premio, tenuto conto delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016, è stata prevista l’assegnazione di azioni UBI Banca. Per quanto sopra nel corso del 2016 sono state assegnate n. 109.037 azioni per un costo complessivo equivalente a circa 274 migliaia di euro, sostanzialmente già rilevato per competenza nel bilancio al 31 dicembre 2015.

Compensi da accordare in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoroPer una risorsa appartenente al perimetro del “Personale più rilevante” e legata da rapporto di lavoro dipendente in una Banca Rete del Gruppo, a fronte della cessazione della carica ricoperta e conseguente cessazione anticipata del rapporto di lavoro, a seguito dell’integrazione delle Banche Rete in UBI Banca avvenuta a febbraio 2017, è stato definito di assegnare alla stessa il controvalore di 6 mensilità in azioni UBI Banca in applicazione a quanto previsto dal patto di stabilità in essere e nel rispetto delle Disposizioni di Vigilanza vigenti in materia.

Il costo complessivo stimato e accantonato nel 2016 è pari a 171 migliaia di euro.

Parte L - Informativa di settorePer l’informativa di settore si rimanda a quanto riportato sull’argomento nella sezione relativa del Bilancio Consolidato.

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Allegati al Bilancio d’Esercizio

Elenco degli immobili

Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies

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610 Relazioni e Bilanci 2016

Elenco degli immobili(Importi al centesimo di euro)

Ubicazione Prop./ Leasing

Investimenti Rivalutazioni di legge

Rivalutazioni da Fusioni

Rivalutazioni in sede di

F.T.A.

Valori Lordi Altre Movimentazioni

Fondi Ammort. Valori in bilancio

1 ABBIATEGRASSO-MI-P.ZZA CAVOUR, 11 P 1.348.370,66 - - 149.323,41 1.497.694,07 - -840.408,49 657.285,58

2 ALBA-CN-CORSO LANGHE, 8/D P 6.139,29 478.842,28 - - 484.981,57 26.488,70 -210.064,22 301.406,05

3 ALBA-CN-CORSO PIAVE, 74 P 43.151,79 1.263.994,93 - - 1.307.146,72 863,26 -514.311,58 793.698,40

4 ALBA-CN-VIA TEOBALDO CALISSANO, 9 P 2.592.112,78 3.809.185,67 - - 6.401.298,45 1.254.934,67 -3.024.611,36 4.631.621,76

5 ALBA-CN-VIALE GIOVANNI VICO, 5 P 351.791,98 2.769.268,06 - - 3.121.060,04 4.469,80 -1.404.297,52 1.721.232,32

6 ALBANO SANT ALESSANDRO-BG-VIA CAVOUR, 2 P 517.017,94 540.939,12 - 125.049,29 1.183.006,35 - -528.382,97 654.623,38

7 ALBINO-BG-VIA MAZZINI, 181 P 912.764,12 671.708,52 - 188.602,42 1.773.075,06 - -623.108,90 1.149.966,16

8 ALBISOLA SUPERIORE-SV-CORSO GIUSEPPE MAZZINI, 189 P 1.123.730,60 33.554,73 - - 1.157.285,33 60.726,04 -317.019,61 900.991,76

9 ALBUZZANO-PV-VIA GIUSEPPE MAZZINI, 66 P 434.083,85 328.231,29 - - 762.315,14 63.187,52 -562.681,95 262.820,71

10 ALME-BG-VIA TORRE D'ORO, 2 P 549.587,59 955.591,35 - 147.706,44 1.652.885,38 -24.093,90 -594.941,90 1.033.849,58

11 ALMENNO SAN BARTOLOMEO-BG-VIA FALCONE, 2 P 549.177,01 - - 142.545,15 691.722,16 - -243.115,38 448.606,78

12 ALMENNO SAN SALVATORE-BG-VIA MARCONI, 3 P 459.148,82 524.901,58 - 89.960,32 1.074.010,72 - -944.714,17 129.296,55

13 ALZANO LOMBARDO-BG-P.ZZA GARIBALDI, 3 P 1.080.468,91 780.530,73 - 264.470,20 2.125.469,84 -3.034,78 -906.071,22 1.216.363,84

14 ALZANO LOMBARDO-BG-VIA EUROPA, 67 P 20.382,05 - - 281.932,63 302.314,68 - -124.359,56 177.955,12

15 ANDORA-SV-PIAZZA SANTA MARIA, 7 P 574.302,17 - - - 574.302,17 100.850,07 -156.458,38 518.693,86

16 ANGERA-VA-VIA M. GREPPI, 33 P 166.386,85 444.930,52 - 175.948,70 787.266,07 - -389.079,12 398.186,95

17 ARCENE-BG-CORSO EUROPA, 7 P 544.716,17 507.105,34 - 86.447,03 1.138.268,54 - -1.033.020,07 105.248,47

18 ARCORE-MI-VIA CASATI, 45 P 977.807,23 242.785,55 - 176.942,62 1.397.535,40 - -821.127,05 576.408,35

19 ARDESIO-BG-VIA LOCATELLI, 8 P 145.284,01 633.300,47 - 126.889,62 905.474,10 - -776.142,85 129.331,25

20 ARLUNO-MI-VIA PIAVE, 5 P 1.260.946,93 - - -479.342,67 781.604,26 - -234.396,67 547.207,59

21 ASSAGO-MI-VIALE MILANOFIORI P 9.917.653,29 370.406,90 - -2.169.504,33 8.118.555,86 - -4.523.658,79 3.594.897,07

22 ASTI-AT-C.SO VITTORIO ALFIERI, 137 P 1.027.441,42 468.175,56 - - 1.495.616,98 39.489,67 -454.054,84 1.081.051,81

23 ASTI-AT-CORSO SAVONA, 100/104 P 711.809,35 43.853,31 - - 755.662,66 -74.832,10 -293.855,49 386.975,07

24 AZZANO SAN PAOLO-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 4 P 383.348,91 720.230,46 - 137.908,63 1.241.488,00 - -1.080.742,04 160.745,96

25 AZZATE-VA-VIA V.VENETO, 23 P 950.916,00 181.771,24 495.054,37 201.911,04 1.829.652,65 - -908.126,87 921.525,78

26 BAGNASCO-CN-VIA ROMA, 3 P 6.199,21 311.662,31 - - 317.861,52 34.729,18 -188.651,83 163.938,87

27 BAGNOLO SAN VITO-CN-VIA DI VITTORIO, 35 P 131.968,60 372.581,85 121.159,50 82.796,84 708.506,79 - -592.368,44 116.138,35

28 BEINETTE-CN-VIA VITTORIO VENETO, 4 P 136.531,02 238.687,72 - - 375.218,74 41.836,51 -191.130,98 225.924,27

29 BELGIOIOSO-PV-VIA UGO DOZZIO, 15 P 408.020,29 - - - 408.020,29 64.923,04 -158.171,40 314.771,93

30 BERBENNO-BG-VIA ANTONIO STOPPANI, 102 P 756.979,09 - - - 756.979,09 -56.054,95 -129.561,19 571.362,95

31 BERGAMO-BG-BORGO PALAZZO, 51 P 1.121.597,00 1.191.955,96 - 181.657,06 2.495.210,02 -0,15 -1.191.278,56 1.303.931,31

32 BERGAMO-BG-P.LE RISORGIMENTO, 15 P 1.053.420,36 574.958,09 - 16.438,02 1.644.816,47 - -837.116,72 807.699,75

33 BERGAMO-BG-P.ZZA PONTIDA, 36/42 P 2.259.854,24 789.282,49 - 75.595,51 3.124.732,24 - -1.520.786,42 1.603.945,82

34 BERGAMO-BG-PIAZZA VITTORIO -VENETO, 8 P 35.524.038,54 85.664.910,69 294.388,88 2.511.566,91 123.994.905,02 - -55.404.944,29 68.589.960,73

35 BERGAMO-BG-VIA BORGO PALAZZO, 135 P 1.901.500,15 871.879,13 - 93.137,24 2.866.516,52 - -1.793.084,53 1.073.431,99

36 BERGAMO-BG-VIA BORGO S.CATERINA, 6 P 921.346,04 693.858,54 - 86.848,23 1.702.052,81 - -647.433,80 1.054.619,01

37 BERGAMO-BG-VIA D.L.PALAZZOLO 71 P 22.108.728,11 24.996.012,57 701.397,15 1.707.839,02 49.513.976,85 - -32.594.518,90 16.919.457,95

38 BERGAMO-BG-VIA F.LLI CALVI, 9 P 16.163.671,59 4.232.571,42 23.075,33 -1.061.498,67 19.357.819,67 - -7.554.757,34 11.803.062,33

39 BERGAMO-BG-VIA GOMBITO, 2/C P 137.366,80 1.059.591,45 - 89.643,09 1.286.601,34 - -720.699,38 565.901,96

40 BERGAMO-BG-VIA LEONE XIII, 2 P 28.537,26 448.491,84 - 43.188,08 520.217,18 - -372.431,53 147.785,65

41 BERGAMO-BG-VIA LOCATELLI, 37 P 5.640,00 - - - 5.640,00 -0,06 -806,52 4.833,42

42 BERGAMO-BG-VIA MATTIOLI, 69 P 608.963,45 628.076,80 - 57.693,81 1.294.734,06 - -521.638,05 773.096,01

43 BERGAMO-BG-VIA SAN BERNARDINO,96 P 1.955.066,74 1.221.161,76 - 30.955,49 3.207.183,99 - -2.029.119,31 1.178.064,68

44 BERGAMO-BG-VIA TIRABOSCHI, 57 P 4.560,00 - - - 4.560,00 - -601,92 3.958,08

45 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 77 P 513.204,39 349.551,60 324.324,01 111.233,86 1.298.313,86 - -1.154.366,25 143.947,61

46 BIELLA-BI-VIA SAURO, 2 P 652.786,99 662.729,30 62.116,88 -189.245,32 1.188.387,85 - -577.826,48 610.561,37

47 BISUSCHIO-VA-VIA MAZZINI, 28 P 171.346,39 258.221,79 - 78.995,63 508.563,81 - -226.696,13 281.867,68

48 BOLOGNA-BO-VIA REPUBBLICA, 29 P 840.896,42 21.118,32 - -175.892,65 686.122,09 - -192.665,53 493.456,56

49 BOLTIERE-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 14 P 287.605,68 158.268,69 - 82.590,04 528.464,41 -1.059,27 -179.022,45 348.382,69

50 BORGO SAN DALMAZZO-CN-PIAZZA LIBERAZIONE, 8-10 P 23.211,07 593.442,25 - - 616.653,32 101.604,04 -228.264,98 489.992,38

51 BORZONASCA-GE-VIA ANGELO GRILLI, 15 P 363.977,59 533.954,56 72.499,19 - 970.431,34 34.843,50 -404.611,47 600.663,37

52 BOSSOLASCO-CN-CORSO DELLAVALLE, 29 P 9.296,22 103.282,99 - - 112.579,21 17.999,99 -69.436,31 61.142,89

53 BREMBILLA-BG-VIA LIBERTA', 25 P 648.972,22 361.575,07 - 58.264,25 1.068.811,54 - -976.083,94 92.727,60

54 BRESCIA-BS-VIA BREDINA, 2 P 2.685,58 463.764,42 - - 466.450,00 -124.374,24 -87.504,11 254.571,65

55 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA P 7.315.461,00 - - - 7.315.461,00 -434.961,00 - 6.880.500,00

56 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA, 62 P 13.406.697,93 32.789.671,20 - - 46.196.369,13 10.951.720,75 -19.108.931,41 38.039.158,47

57 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA, 74/76 P 55.671.696,66 - - 8.176.000,00 63.847.696,66 - -10.882.372,60 52.965.324,06

58 BRESCIA-BS-VIA CIPRO, 54 P 6.760.711,43 - - - 6.760.711,43 -5.456,94 -3.119.537,19 3.635.717,30

59 BRESCIA-BS-VIA CODIGNOLE P 3.885.969,63 - - - 3.885.969,63 - -1.707.968,92 2.178.000,71

Page 229: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

611Allegati al Bilancio d’Esercizio

Ubicazione Prop./ Leasing

Investimenti Rivalutazioni di legge

Rivalutazioni da Fusioni

Rivalutazioni in sede di

F.T.A.

Valori Lordi Altre Movimentazioni

Fondi Ammort. Valori in bilancio

60 BRESCIA-BS-VIA CROCIFISSA ROSA, 1 P 7.117,05 - - 1.572.178,80 1.579.295,85 - -545.239,23 1.034.056,62

61 BRESCIA-BS-VIA FARFENGO, 65 P 2.369,50 - - 710.185,73 712.555,23 - -304.927,73 407.627,50

62 BRESCIA-BS-VIA GABRIELE ROSA, 71 P 154,94 468.576,65 - - 468.731,59 209.903,95 -185.654,69 492.980,85

63 BRESCIA-BS-VIA GRAMSCI, 39 P 3.063.806,23 11.030.406,06 570.801,35 92.247,11 14.757.260,75 - -10.529.208,71 4.228.052,04

64 BRESCIA-BS-VIA SOLDINI, 25 P 41.987,95 1.401.996,05 - - 1.443.984,00 855.912,55 -974.120,51 1.325.776,04

65 BRESCIA-BS-VIA TRENTO, 5/7 P 797.240,86 6.950.467,87 - - 7.747.708,73 -193.239,03 -3.156.766,34 4.397.703,36

66 BRESCIA-BS-VIA VITTORIO EMANUELE, 60 P 1.370.137,16 91.200,25 - 35.262,39 1.496.599,80 - -523.326,60 973.273,20

67 BRIGNANO GERA D'ADDA-BG-PIAZZA MONSIGNOR DONINI, 1

P 621.767,52 604.977,47 - 220.865,61 1.447.610,60 - -936.429,68 511.180,92

68 BRONI-PV-P.ZZA V.VENETO, 2 L 874.494,51 - - - 874.494,51 - -148.324,99 726.169,52

69 BULCIAGO-LC-VIA DON DAVIDE CANALI, 33/35 P 63.891,84 456.650,05 - 70.450,65 590.992,54 - -275.264,64 315.727,90

70 BUSCA-CN-PIAZZA SAVOIA, 9 P 416.062,03 604.939,68 - - 1.021.001,71 97.690,12 -654.461,25 464.230,58

71 BUSTO ARSIZIO-VA-P.ZZA S.GIOVANNI, 3/A P 3.364.165,32 5.333.880,25 1.364.348,30 808.210,12 10.870.603,99 - -5.723.422,43 5.147.181,56

72 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA FOSCOLO, 10 P 2.116.377,81 703.886,44 - 225.707,16 3.045.971,41 -273.859,89 -1.389.134,45 1.382.977,07

73 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA MAGENTA, 64 P 640.220,64 321.366,12 38.728,74 -143.461,10 856.854,40 - -508.712,13 348.142,27

74 BUSTO ARSIZIO-VA-VIALE CADORNA, 4 P 2.228.244,91 775.192,51 - 196.879,35 3.200.316,77 - -1.909.623,96 1.290.692,81

75 CABELLA LIGURE-AL-PIAZZA DELLA VITTORIA, 7 P 81.036,86 48.941,20 - - 129.978,06 4.237,05 -58.014,87 76.200,24

76 CAIRATE-VA-VIA MAZZINI, 13 P 142.562,37 244.680,85 316.367,18 102.490,01 806.100,41 - -659.638,54 146.461,87

77 CALCIO-BG-VIA P. GIOVANNI XXIII, 153 P 529.561,96 187.376,66 - 80.100,81 797.039,43 - -425.923,51 371.115,92

78 CALOLZIOCORTE-LC-P.ZZA V.VENETO, 18/A P 1.127.737,41 353.193,48 - -309.382,40 1.171.548,49 - -477.222,56 694.325,93

79 CALUSCO D ADDA-BG-VIA V. EMANUELE, 35 P 584.456,68 452.869,26 - 94,71 1.037.420,65 - -465.413,95 572.006,70

80 CANALE-CN-VIA ROMA, 72/76 P 94.891,89 611.093,60 - - 705.985,49 148.121,53 -355.667,73 498.439,29

81 CANNOBIO-VB-VIA UMBERTO I, 2 P 112.620,89 241.425,16 - 391.415,07 745.461,12 - -391.648,55 353.812,57

82 CANTELLO-VA-VIA TURCONI, 1 P 789.611,84 272.664,26 - 95.806,50 1.158.082,60 -275.425,14 -531.988,17 350.669,29

83 CARAGLIO-CN-PIAZZA MADRE TERESA, 8 P 492.838,40 86.368,57 - - 579.206,97 75.636,83 -309.908,28 344.935,52

84 CARAVAGGIO-BG-PIAZZA GARIBALDI, 1 P 672.002,20 1.093.316,87 - 178.274,08 1.943.593,15 - -1.727.731,11 215.862,04

85 CARDANO AL CAMPO-VA-VIA G. DA CARDANO, 19 P 498.905,46 118.232,07 684.246,62 177.995,50 1.479.379,65 - -710.544,36 768.835,29

86 CARONNO PERTUSELLA-VA-VIA ROMA, 190 P 1.094.866,17 248.746,12 495.118,52 273.819,79 2.112.550,60 - -930.327,84 1.182.222,76

87 CARPANETO PIACENTINO-PC-VIA G. ROSSI, 42 P 359.739,21 - - - 359.739,21 84.387,34 -161.657,40 282.469,15

88 CARUGATE-MI-VIA TOSCANA, 10 P 512.462,59 946.983,87 - - 1.459.446,46 19.159,15 -627.277,41 851.328,20

89 CARVICO-BG-VIA EUROPA UNITA , 3 P 1.108.279,50 521.112,70 - 115.687,56 1.745.079,76 - -1.322.458,14 422.621,62

90 CASAZZA-BG-STR.NAZ.DEL TONALE,92 P 235.154,76 666.007,04 - 112.689,37 1.013.851,17 - -914.851,60 98.999,57

91 CASORATE SEMPIONE-VA-VIA MILANO, 17 P 619.750,32 150.867,79 66.688,21 123.011,05 960.317,37 - -543.803,38 416.513,99

92 CASSANO D ADDA-MI-VIA MILANO, 14 P 1.259.734,57 1.083.226,98 - 398.243,13 2.741.204,68 - -2.344.924,33 396.280,35

93 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA CARDUCCI, 74 P 3.873,43 6.774,52 - 3.397,03 14.044,98 - -11.796,71 2.248,27

94 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA MATTEOTTI, 2/4 P 799.800,49 587.516,32 - 5.038,89 1.392.355,70 - -612.620,77 779.734,93

95 CASTEL MELLA-BS-VIA QUINZANO, 80/A P 660.764,26 - - 172.730,44 833.494,70 - -322.633,93 510.860,77

96 CASTELLETTO STURA-CN-VIA GUGLIELMO MARCONI, 6 P 98.965,83 214.630,83 - - 313.596,66 -4.118,27 -119.480,67 189.997,72

97 CASTIGLIONE TINELLA-CN-VIA CIRCONVALLAZIONE, 12 P 6.740,76 75.066,94 - - 81.807,70 14.943,15 -48.830,80 47.920,05

98 CASTIONE DELLA PRESOLANA-BG-VIA MANZONI, 20 P 79.418,46 365.664,10 - 67.983,08 513.065,64 -53,10 -457.757,00 55.255,54

99 CASTRONNO-VA-VIA ROMA, 51 P 614.570,96 801.314,36 - 334.085,29 1.749.970,61 - -1.245.006,26 504.964,35

100 CENE-BG-VIA V.VENETO, 9 P 231.970,33 737.520,91 - 159.197,12 1.128.688,36 - -950.431,25 178.257,11

101 CERMENATE-CO-VIA MATTEOTTI, 28 P 1.482.116,60 1.138.872,31 - 312.228,24 2.933.217,15 - -1.944.595,33 988.621,82

102 CESANO MADERNO-MI-VIA CONCILIAZIONE, 28 P 813.616,21 91.949,55 - -294.942,43 610.623,33 - -192.149,85 418.473,48

103 CHERASCO-CN-VIA MONTE DI PIETA' P - 2.000,00 - - 2.000,00 1.666,91 -66,91 3.600,00

104 CHERASCO-CN-VIA MONTE DI PIETA, 43 P - 309.259,65 - - 309.259,65 152.669,86 -187.815,28 274.114,23

105 CHIARI-BS-VIA BETTOLINI, 6 P 1.266.771,26 1.885.202,58 - 490.849,50 3.642.823,34 - -1.635.449,61 2.007.373,73

106 CHIUDUNO-BG-VIA C.BATTISTI, 1 P 360.882,78 519.549,12 - 175.302,89 1.055.734,79 -137.242,00 -373.409,78 545.083,01

107 CHIUSA DI PESIO-CN-VIA ROMA, 5 P 177.003,87 231.834,98 - - 408.838,85 4.536,22 -251.705,68 161.669,39

108 CINISELLO BALSAMO-MI-VIA LIBERTA', 68 P 445.533,64 35.806,58 - 33.290,05 514.630,27 - -168.361,63 346.268,64

109 CINISELLO BALSAMO-MI-VIALE UMBRIA, 4 P 347.932,42 1.311.364,34 - - 1.659.296,76 -141.799,38 -749.777,60 767.719,78

110 CISANO BERGAMASCO-BG-VIA PASCOLI, 1 P 200.764,42 1.124.656,71 - 192.632,03 1.518.053,16 - -1.318.823,36 199.229,80

111 CISLAGO-VA-VIA IV NOVEMBRE, 250 P 794.801,88 28.545,63 500.822,70 -187.600,37 1.136.569,84 - -463.717,94 672.851,90

112 CITTIGLIO-VA-VIA VALCUVIA, 19 P 175.448,37 501.776,79 - 119.189,29 796.414,45 - -549.003,86 247.410,59

113 CLUSONE-BG-VIA VERDI, 3 P 812.026,26 1.271.882,54 - 256.029,95 2.339.938,75 - -2.039.717,92 300.220,83

114 CODOGNO-LO-VIA VITTORIO EMANUELE, 35 P 603.971,83 1.514.031,18 - 479.316,49 2.597.319,50 - -2.159.455,98 437.863,52

115 COLERE-BG-VIA GIOVANNI XXIII, 33 P 23.218,93 210.357,59 - 40.918,81 274.495,33 - -240.484,05 34.011,28

116 COMERIO-VA-VIA AL LAGO, 2 P 1.243.671,64 675.712,57 - 229.671,70 2.149.055,91 - -1.763.181,70 385.874,21

117 COMO-CO-VIA ALDO MORO, 46/48 P 758.223,64 - - 320.220,71 1.078.444,35 - -395.035,25 683.409,10

118 COMO-CO-VIA CATTANEO, 3 P 465.143,48 2.441.785,01 - -247.088,45 2.659.840,04 - -1.791.009,92 868.830,12

119 COMO-CO-VIA GIOVIO, 4 P 2.259.909,73 5.116.802,76 775.298,65 863.028,37 9.015.039,51 -2.562,29 -5.787.131,45 3.225.345,77

120 COMUN NUOVO-BG-VIA C.BATTISTI, 3 P 182.746,11 47.517,62 - 36.807,08 267.070,81 - -117.416,52 149.654,29

121 CONCESIO-BS-VIALE EUROPA, 183 P 1.995.092,87 582.587,76 - 289.026,46 2.866.707,09 -3.959,24 -2.141.521,84 721.226,01

Page 230: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

612 Relazioni e Bilanci 2016

Ubicazione Prop./ Leasing

Investimenti Rivalutazioni di legge

Rivalutazioni da Fusioni

Rivalutazioni in sede di

F.T.A.

Valori Lordi Altre Movimentazioni

Fondi Ammort. Valori in bilancio

122 CORNAREDO-MI-PIAZZA LIBERTA', 62 P 856.302,43 17.667,41 - -375.797,67 498.172,17 - -161.493,99 336.678,18

123 CORNATE D ADDA-MI-VIA CIRCONVALLAZIONE, 12 P 362.726,51 109.589,60 - -9.234,77 463.081,34 - -250.885,67 212.195,67

124 CORNELIANO D ALBA-CN-PIAZZA COTTOLENGO, 42 P 247.770,59 223.653,62 - - 471.424,21 -45.198,84 -215.041,34 211.184,03

125 CORSICO-MI-VIA LIBERAZIONE, 26/28 P 959.229,16 73.217,47 - 97.630,25 1.130.076,88 - -456.705,57 673.371,31

126 CORTEMILIA-CN-LOC. CASTELLO P 239,69 3.007,18 - - 3.246,87 -672,91 -310,69 2.263,27

127 CORTEMILIA-CN-PIAZZA CASTELLO, 1 P 95.788,70 389.859,03 - - 485.647,73 75.774,79 -304.409,16 257.013,36

128 COSSATO-BI-VIA PAJETTA P 58.454,65 179.362,97 - 53.640,83 291.458,45 - -114.637,21 176.821,24

129 COSTA VOLPINO-BG-VIA NAZIONALE, 150 P 266.835,41 997.084,61 - 191.717,85 1.455.637,87 - -1.176.963,95 278.673,92

130 CREMA-CR-PIAZZA ALDO MORO P - 258.000,00 - - 258.000,00 744.347,71 -269.509,86 732.837,85

131 CREMONA-CR-PIAZZA ROMA, 31 P - 486.290,31 - - 486.290,31 68.808,40 -180.580,02 374.518,69

132 CREMONA-CR-VIA FERRANTE APORTI, 8 P 6.972,17 127.643,90 - - 134.616,07 42.319,81 -38.667,54 138.268,34

133 CREMONA-CR-VIA GIORDANO, 9/21 P 715.645,83 33.603,51 - 234.382,24 983.631,58 - -389.023,52 594.608,06

134 CUNARDO-VA-VIA LUINESE, 1 P 1.019.742,55 376.413,10 - 299.283,76 1.695.439,41 - -1.151.187,57 544.251,84

135 CUNEO-CN-C.SO ANTONIO GRAMSCI, 1 P 33.072,16 346.880,80 - - 379.952,96 83.499,85 -98.032,22 365.420,59

136 CUNEO-CN-PIAZZA EUROPA, 1 P 475.402,07 6.320.506,82 - - 6.795.908,89 563.049,32 -2.404.800,38 4.954.157,83

137 CUNEO-CN-PIAZZA EUROPA, 11 P 155.468,09 570.822,61 - - 726.290,70 216.559,99 -309.106,07 633.744,62

138 CUNEO-CN-VIA DELLA BATTAGLIA, 15 P 197.076,42 756.196,12 - - 953.272,54 185.614,27 -564.863,24 574.023,57

139 CUNEO-CN-VIA LUIGI GALLO, 1 P 1.779.079,25 4.335.926,05 - - 6.115.005,30 161.780,12 -2.798.854,13 3.477.931,29

140 CUNEO-CN-VIA ROMA, 13/B P 1.422.639,84 16.746.451,08 - - 18.169.090,92 1.223.479,50 -5.455.087,54 13.937.482,88

141 CUNEO-CN-VIA TEATRO TOSELLI P 600.454,11 7.068.180,86 - - 7.668.634,97 656.723,66 -3.744.636,88 4.580.721,75

142 CURNO-BG-LARGO VITTORIA, 31 P 797.649,45 85.343,51 - 63.323,21 946.316,17 -25.923,20 -387.650,55 532.742,42

143 CUVEGLIO-VA-VIA BATTAGLIA SAN MARTINO, 50 P 1.025.757,29 618.677,66 - -191.881,54 1.452.553,41 - -996.065,52 456.487,89

144 CUVIO-VA-VIA MAGGI, 20 P 342.956,37 18.785,28 249.427,23 43.584,53 654.753,41 - -311.060,37 343.693,04

145 DALMINE-BG-VIA BUTTARO N.2 P 2.398.327,05 1.211.238,38 - 252.983,38 3.862.548,81 - -1.835.281,70 2.027.267,11

146 DARFO BOARIO TERME-BS-PIAZZA LORENZINI, 6 P 626.383,13 1.038.400,90 - 169.024,72 1.833.808,75 - -1.630.941,10 202.867,65

147 DEMONTE-CN-VIA MARTIRI E CADUTI DELLA LIBERTA, 1 P 70.406,09 382.170,47 - - 452.576,56 141.136,36 -239.106,54 354.606,38

148 DESIO-MI-VIA MATTEOTTI, 10 P 3.950.832,89 408.994,01 - 409.845,70 4.769.672,60 -3.379,06 -2.511.078,71 2.255.214,83

149 DRONERO-CN-PIAZZA SAN SEBASTIANO, 7 P 342.093,07 461.908,20 - - 804.001,27 160.251,62 -404.256,14 559.996,75

150 ENTRACQUE-CN-VIA DELLA RESISTENZA, 5 P 14.342,21 119.227,28 - - 133.569,49 40.845,69 -84.551,88 89.863,30

151 ERBA-CO-VIA LEOPARDI, 7/E P 1.483.898,86 186.267,51 - 219.792,83 1.889.959,20 - -1.047.253,00 842.706,20

152 FAGNANO OLONA-VA-PIAZZA CAVOUR, 11 P 129.505,30 222.872,16 757.263,46 121.805,53 1.231.446,45 - -1.057.994,40 173.452,05

153 FARIGLIANO-CN-PIAZZA SAN GIOVANNI, 7 P 37.101,91 337.336,66 - - 374.438,57 24.353,84 -218.729,55 180.062,86

154 FERNO-VA-PIAZZA DANTE, 7 P 1.756.904,10 230.927,71 92.520,46 67.171,24 2.147.523,51 -760.879,63 -1.071.808,65 314.835,23

155 FONTANELLA-BG-VIA CAVOUR, 156 P 2.101,90 - - 502.170,54 504.272,44 -42,90 -234.875,92 269.353,62

156 FORMIGINE-MO-VIA GIARDINI SUD, 22 P 1.874.321,37 - - - 1.874.321,37 -379.546,31 -242.571,65 1.252.203,41

157 FRUGAROLO-AL-LOC. MOTTA P 12.911,42 17.088,58 - - 30.000,00 -12.285,00 - 17.715,00

158 GALLARATE-VA-VIA MANZONI N. 12 P 2.619.953,52 1.645.212,28 1.342.766,34 528.620,53 6.136.552,67 - -2.865.211,77 3.271.340,90

159 GALLARATE-VA-VIA MARSALA, 34 P 422.744,00 59.140,47 19.507,33 86.736,48 588.128,28 - -357.139,99 230.988,29

160 GALLARATE-VA-VIA VARESE, 7A P 342.012,52 97.202,49 298.506,02 115.441,18 853.162,21 - -360.207,42 492.954,79

161 GANDINO-BG-VIA BATTISTI, 5 P 821.455,12 885.805,14 - 242.201,51 1.949.461,77 - -1.593.172,59 356.289,18

162 GARBAGNA-AL-VIA ROMA, 21 P 23.845,64 169.960,59 - - 193.806,23 31.611,13 -103.564,65 121.852,71

163 GARBAGNATE MILANESE-MI-VIA J. F. KENNEDY, 3 P 1.369.074,76 - - - 1.369.074,76 -43.257,09 -245.954,65 1.079.863,02

164 GAVIRATE-VA-P.ZZA LIBERTA' P 300.612,42 1.411.845,75 989.682,45 293.983,71 2.996.124,33 -7.545,52 -1.698.156,82 1.290.421,99

165 GAZZADA SCHIANNO-VA-VIA ROMA, 47/B P 832.764,66 719.147,70 178.009,15 309.902,21 2.039.823,72 - -1.387.371,65 652.452,07

166 GAZZANIGA-BG-VIA MARCONI, 14 P 820.947,13 451.394,50 435.364,90 156.404,94 1.864.111,47 - -1.733.795,10 130.316,37

167 GENOVA-GE-VIA C.R. CECCARDI, 1-13-17 P 3.056.961,38 1.305.351,91 5.037.040,48 - 9.399.353,77 730.811,62 -3.617.238,84 6.512.926,55

168 GENOVA-GE-VIA FIESCHI, 11 P 1.994.025,48 4.261.950,88 - -423.268,23 5.832.708,13 - -3.194.593,17 2.638.114,96

169 GENOVA-GE-VIA GABRIELE D'ANNUNZIO, 31 P 348.567,40 - - - 348.567,40 15.269,56 -36.789,36 327.047,60

170 GENOVA-GE-VIA MERANO, 1/A NERO P 204.642,60 341.265,06 - 97.097,39 643.005,05 -11.855,68 -203.812,94 427.336,43

171 GIUSSAGO-PV-VIA ROMA, 38 P 625.818,61 442.174,92 - - 1.067.993,53 134.240,00 -533.166,83 669.066,70

172 GORGONZOLA-MI-PIAZZA CAGNOLA -VICOLO CORRIDONI

P 1.453.314,91 - - - 1.453.314,91 -166.994,33 -264.532,46 1.021.788,12

173 GORLA MAGGIORE-VA-VIA G.VERDI, 2 P 1.537.138,82 - - -309.773,26 1.227.365,56 - -489.945,20 737.420,36

174 GORLAGO-BG-PIAZZA GREGIS, 12 P 303.550,52 456.798,52 - 114.232,45 874.581,49 -5.552,53 -400.815,86 468.213,10

175 GOVONE-CN-PIAZZA VITTORIO EMANUELE II, 9 P 22.540,41 163.694,70 - - 186.235,11 26.557,73 -111.650,01 101.142,83

176 GRASSOBBIO-BG-VIALE EUROPA, 8/B P 40.681,09 281.919,10 - 69.128,64 391.728,83 - -166.794,01 224.934,82

177 GRINZANE CAVOUR-CN-C.NA GUSTAVA P 23.154,03 898.694,62 - - 921.848,65 4.039,04 -23.848,65 902.039,04

178 GRUMELLO DEL MONTE-BG-VIA MARTIRI D. LIB.14 P 261.723,81 923.153,28 - 195.143,44 1.380.020,53 - -724.037,83 655.982,70

179 INDUNO OLONA-VA-VIA PORRO, 46 P 275.273,42 672.530,58 99.900,50 103.501,46 1.151.205,96 - -610.004,91 541.201,05

180 ISOLA SANT ANTONIO-AL-VIA G. MAZZINI, 29 P 1.492,51 30.260,86 - - 31.753,37 4.324,08 -19.002,45 17.075,00

181 ISPRA-VA-VIA MAZZINI, 5 P 595.811,07 185.352,30 394.460,51 89.054,07 1.264.677,95 - -1.122.564,36 142.113,59

182 JERAGO CON ORAGO-VA-VIA MATTEOTTI, 15 P 1.806.065,06 - - - 1.806.065,06 -204.056,83 -213.115,85 1.388.892,38

183 LAINATE-MI-VIA GARZOLI, 17/19 P 213.013,71 729.733,26 - 93.378,46 1.036.125,43 -1.712,17 -550.126,02 484.287,24

Page 231: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

613Allegati al Bilancio d’Esercizio

Ubicazione Prop./ Leasing

Investimenti Rivalutazioni di legge

Rivalutazioni da Fusioni

Rivalutazioni in sede di

F.T.A.

Valori Lordi Altre Movimentazioni

Fondi Ammort. Valori in bilancio

184 LANDRIANO-PV-VIA MILANO, 40 P 172.072,95 515.484,25 - - 687.557,20 189.775,58 -344.237,63 533.095,15

185 LAVENA PONTE TRESA-VA-PIAZZA GRAMSCI, 8 P 479.992,49 686.229,36 - 243.450,02 1.409.671,87 - -1.225.630,63 184.041,24

186 LAVENO-MOMBELLO-VA-VIA LABIENA, 51/53 P 503.572,34 359.912,42 335.418,52 116.849,91 1.315.753,19 - -991.714,69 324.038,50

187 LECCO-LC-CORSO MATTEOTTI, 3 P 6.206.082,91 4.274.614,11 - -2.777.915,51 7.702.781,51 - -4.202.709,69 3.500.071,82

188 LEFFE-BG-VIA G. MOSCONI, 1 P 842.808,10 1.218.140,03 - 229.772,41 2.290.720,54 - -1.167.422,75 1.123.297,79

189 LEGGIUNO-VA-VIA BERNARDONI, 9 P 113.091,98 382.146,88 - 144.671,95 639.910,81 - -574.260,75 65.650,06

190 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 68 P 49.184,24 6.097,36 - 9.805,63 65.087,23 - -29.167,08 35.920,15

191 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 74 P 1.547.863,61 - 92.504,76 173.656,45 1.814.024,82 -10.289,21 -936.041,00 867.694,61

192 LIMONE PIEMONTE-CN-VIA ROMA, 62 P 722.354,98 318.121,64 - - 1.040.476,62 318.932,20 -375.267,14 984.141,68

193 LINAROLO-PV-VIA FELICE CAVALLOTTI, 5 P 21.130,85 277.268,20 - - 298.399,05 55.586,65 -158.120,42 195.865,28

194 LODI-LO-VIA DALMAZIA P 14.107,33 11.551,50 - -2.658,05 23.000,78 - -8.820,58 14.180,20

195 LODI-LO-VIA INCORONATA, 12 P 657.248,12 2.503.863,52 - 704.483,27 3.865.594,91 - -1.463.159,39 2.402.435,52

196 LONATE POZZOLO-VA-PIAZZA MAZZINI, 2 P 580.176,48 102.307,16 331.453,68 122.877,00 1.136.814,32 -17.083,14 -520.181,26 599.549,92

197 LOVERE-BG-VIA TADINI, 30 P 703.360,10 873.401,42 - 269.282,57 1.846.044,09 - -1.244.785,86 601.258,23

198 LUGANO PIAZZA RIFORMA, 2 / 3 P 26.103.661,84 - - - 26.103.661,84 - -1.586.256,64 24.517.405,20

199 LUINO-VA-VIA PIERO CHIARA, 7/9 P 806.712,56 6.827.496,32 - 699.267,74 8.333.476,62 - -7.176.153,97 1.157.322,65

200 LUINO-VA-VIA V.VENETO, 6/A-B P 694.194,68 1.561.186,53 209.525,88 132.928,82 2.597.835,91 - -1.348.652,12 1.249.183,79

201 LURATE CACCIVIO-CO-VIA VARESINA, 88 P 354.367,67 427.340,22 - 169.535,24 951.243,13 - -455.351,25 495.891,88

202 MADONE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 44 P 517.290,07 782.374,32 - 133.981,12 1.433.645,51 - -1.257.318,29 176.327,22

203 MAGHERNO-PV-VIA GIACOMO LEOPARDI, 2 P 269.971,33 215.358,73 - - 485.330,06 56.121,21 -194.700,09 346.751,18

204 MAGLIANO ALPI-CN-VIA LANGHE, 148 P 64.555,51 226.791,15 - - 291.346,66 28.596,16 -221.514,23 98.428,59

205 MALNATE-VA-P.ZZA REPUBBLICA / ANG. VIA GARIBALDI P 2.097.965,27 - - - 2.097.965,27 -254.000,70 -359.039,39 1.484.925,18

206 MANERBIO-BS-VIA D.ALIGHIERI, 5 P 922.839,19 1.258.583,13 - 276.298,29 2.457.720,61 - -1.962.074,84 495.645,77

207 MARCHIROLO-VA-PIAZZA BORASIO, 12 P 189.792,52 155.883,17 - 52.498,93 398.174,62 - -234.156,16 164.018,46

208 MARCIGNAGO-PV-VIA UMBERTO I, 46 P 40.167,65 260.735,99 - - 300.903,64 50.674,96 -138.222,99 213.355,61

209 MARIANO COMENSE-CO-CORSO BRIANZA, 20 P 343.167,69 168.668,17 94.789,87 109.942,77 716.568,50 - -365.584,61 350.983,89

210 MARNATE-VA-VIA DIAZ ANGOLO VIA GENOVA P 541.275,04 481.053,04 476.251,61 231.863,71 1.730.443,40 - -801.577,16 928.866,24

211 MARTINENGO-BG-VIA PINETTI, 20 P 757.998,73 409.405,14 - 221.210,88 1.388.614,75 - -542.195,41 846.419,34

212 MELEGNANO-MI-VIA CESARE BATTISTI, 37/A P 1.001.352,02 91.134,70 - - 1.092.486,72 143.731,38 -502.779,78 733.438,32

213 MILANO - P.ZZA TOMMASEO P 70.128,45 - - - 70.128,45 - -38.186,44 31.942,01

214 MILANO-MI-C.SO LODI,111 P 1.925.773,26 - - - 1.925.773,26 - -323.373,10 1.602.400,16

215 MILANO-MI-CORSO EUROPA 16 P 4.131.655,19 7.638.500,83 - 20.342.420,20 32.112.576,22 - -8.518.016,68 23.594.559,54

216 MILANO-MI-CORSO EUROPA 20 P 2.249.835,90 26.254.884,08 - 22.223.555,42 50.728.275,40 - -22.293.799,73 28.434.475,67

217 MILANO-MI-CORSO ITALIA, 17 P 17.513,79 1.130.221,87 - - 1.147.735,66 228.350,18 -385.936,09 990.149,75

218 MILANO-MI-CORSO ITALIA, 20-22 P 4.359.275,73 9.549.009,54 24.273,47 -2.756.830,82 11.175.727,92 - -3.586.368,67 7.589.359,25

219 MILANO-MI-CORSO LODI, 78 P 244.576,67 1.016.168,02 - - 1.260.744,69 210.862,88 -563.906,83 907.700,74

220 MILANO-MI-CORSO XXII MARZO, 22 P 1.044.940,10 1.473.979,76 - - 2.518.919,86 443.742,15 -1.353.631,83 1.609.030,18

221 MILANO-MI-P.LE ZAVATTARI, 12 L 30.257.244,87 - - - 30.257.244,87 - -3.982.051,21 26.275.193,66

222 MILANO-MI-P.ZZA 5 GIORNATE, 1 P 1.831.351,82 2.752.151,53 - -1.054.390,58 3.529.112,77 - -1.194.026,62 2.335.086,15

223 MILANO-MI-P.ZZA SANTA FRANCESCA ROMANA, 3 P 168.690,47 97.306,15 - - 265.996,62 41.791,46 -121.764,84 186.023,24

224 MILANO-MI-P.ZZA TOMMASEO P - - - 57.699,20 57.699,20 - -11.382,52 46.316,68

225 MILANO-MI-PIAZZA GASPARRI, 4 P 463.530,21 310.929,33 - - 774.459,54 160.430,21 -338.003,30 596.886,45

226 MILANO-MI-PIAZZA PIOLA, 8 P 822.473,03 - - -219.305,77 603.167,26 - -133.316,38 469.850,88

227 MILANO-MI-VIA AMPERE, 15 P 470.194,68 603.067,98 - - 1.073.262,66 180.108,10 -516.386,48 736.984,28

228 MILANO-MI-VIA BIONDI, 1 P 513.505,96 306.102,04 1.446.378,73 -117.038,27 2.148.948,46 82.710,40 -682.593,13 1.549.065,73

229 MILANO-MI-VIA BOCCACCIO, 2 P 3.676.015,70 10.309.603,00 - 6.443.734,30 20.429.353,00 - -3.712.698,68 16.716.654,32

230 MILANO-MI-VIA BOCCHETTO, 13/15 P 865.679,05 5.932.491,44 - -2.206.788,22 4.591.382,27 - -889.492,66 3.701.889,61

231 MILANO-MI-VIA BORGOGNA, 2/4 P 1.207.723,22 5.160.001,56 - 1.139.105,37 7.506.830,15 - -2.165.522,34 5.341.307,81

232 MILANO-MI-VIA BUONARROTI, 22 P 2.732.186,32 7.621.838,92 - 23.105,47 10.377.130,71 - -4.822.798,50 5.554.332,21

233 MILANO-MI-VIA CIRO MENOTTI, 21 P 345.373,51 1.260.180,31 1.248.828,77 -649.000,47 2.205.382,12 - -750.693,16 1.454.688,96

234 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 38 P 814,79 773.378,70 - -164.604,51 609.588,98 - -144.455,74 465.133,24

235 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 40/1 P 744.949,97 - - 446.501,39 1.191.451,36 - -190.439,77 1.001.011,59

236 MILANO-MI-VIA F. LONDONIO, 29 P 498,26 22.897,12 - - 23.395,38 22.340,95 -6.711,43 39.024,90

237 MILANO-MI-VIA FABIO FILZI, 23 P 1.487.170,54 1.351.070,11 - - 2.838.240,65 356.809,80 -1.154.871,85 2.040.178,60

238 MILANO-MI-VIA G.B. GRASSI, 89 P 1.335.715,77 1.003.435,40 - 357.837,60 2.696.988,77 - -1.499.869,87 1.197.118,90

239 MILANO-MI-VIA LOMELLINA, 50 P 794.563,07 942.344,65 - - 1.736.907,72 210.616,71 -874.726,42 1.072.798,01

240 MILANO-MI-VIA LOVANIO, 5/A P 1.041.947,88 1.104.882,62 - 25.364,28 2.172.194,78 - -355.110,99 1.817.083,79

241 MILANO-MI-VIA MANZONI, 7 P 18.244.046,86 7.663.576,59 16.408.125,98 2.768.353,06 45.084.102,49 - -6.953.675,23 38.130.427,26

242 MILANO-MI-VIA MASCAGNI P 358.038,13 - - 431.830,01 789.868,14 - -208.240,40 581.627,74

243 MILANO-MI-VIA MEDA P 1.991.817,52 51.060,05 - - 2.042.877,57 610.511,11 -1.016.912,28 1.636.476,40

244 MILANO-MI-VIA MONTE DI PIETA, 5/7/9 P 20.664.706,67 105.939.089,80 - - 126.603.796,47 28.094.999,36 -37.186.784,50 117.512.011,33

245 MILANO-MI-VIA MONTE SANTO, 2 P 433.495,98 1.348.271,97 - 155.902,36 1.937.670,31 - -262.696,41 1.674.973,90

246 MILANO-MI-VIA PADOVA, 175 P 486.398,29 799.146,73 - - 1.285.545,02 246.916,56 -526.700,79 1.005.760,79

Page 232: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

614 Relazioni e Bilanci 2016

Ubicazione Prop./ Leasing

Investimenti Rivalutazioni di legge

Rivalutazioni da Fusioni

Rivalutazioni in sede di

F.T.A.

Valori Lordi Altre Movimentazioni

Fondi Ammort. Valori in bilancio

247 MILANO-MI-VIA PADOVA, 97 P 1.475.906,60 - - 737,27 1.476.643,87 -211.219,65 -387.245,95 878.178,27

248 MILANO-MI-VIA PANIZZI, 15 P 188.270,23 749.193,75 - - 937.463,98 144.758,48 -488.378,70 593.843,76

249 MILANO-MI-VIA PISANELLO, 2 P 334.535,89 764.412,91 - - 1.098.948,80 166.391,52 -581.167,82 684.172,50

250 MILANO-MI-VIA ROSELLINI, 2 P 1.125.877,95 1.457.082,17 - 577.230,31 3.160.190,43 - -1.067.948,60 2.092.241,83

251 MILANO-MI-VIA SAFFI, 6/5 ANG. VIA MONTI P 5.245.633,96 94.749,53 - -44.947,36 5.295.436,13 - -1.063.533,99 4.231.902,14

252 MILANO-MI-VIA SECCHI, 2 P 2.524.472,54 166.836,60 - 750.318,11 3.441.627,25 - -826.114,28 2.615.512,97

253 MILANO-MI-VIA SOLFERINO, 23 P 1.601.524,88 - - - 1.601.524,88 -3.945,68 -50.102,11 1.547.477,09

254 MILANO-MI-VIA STARO, 1 P 130.223,14 325.338,70 - - 455.561,84 78.550,03 -204.970,04 329.141,83

255 MILANO-MI-VIALE CERTOSA, 94 P 230.898,58 455.736,08 - - 686.634,66 125.983,25 -291.623,28 520.994,63

256 MILANO-MI-ZURETTI, 1 P 5.637,45 100.385,65 - - 106.023,10 35.143,69 -40.503,40 100.663,39

257 MONCALIERI-TO-STRADA VILLASTELLONE, 2 P 727.294,60 55.323,18 226.056,58 -151.256,26 857.418,10 - -467.040,39 390.377,71

258 MONDOVI-CN-PIAZZA G. MELLANO, 6 P 134.388,18 644.494,96 - - 778.883,14 110.116,72 -358.403,26 530.596,60

259 MONDOVI-CN-PIAZZALE ELLERO, 20 P 850.304,95 2.609.138,93 - - 3.459.443,88 1.452.114,87 -1.795.759,51 3.115.799,24

260 MONESIGLIO-CN-VIA ROMA, 4 P 62.177,36 137.860,54 - - 200.037,90 28.437,49 -158.063,63 70.411,76

261 MONFORTE D ALBA-CN-VIA GIUSEPPE GARIBALDI, 4 P 42.133,17 146.585,55 - - 188.718,72 69.952,16 -117.220,96 141.449,92

262 MONLEALE-AL-CORSO ROMA, 41/43 P 6.681,90 245.449,59 - - 252.131,49 45.622,38 -122.995,19 174.758,68

263 MONZA-MI-PIAZZA GIUSEPPE CAMBIAGHI, 1 P 3.001.925,00 - - -924.667,17 2.077.257,83 - -541.227,73 1.536.030,10

264 MONZA-MI-VIA BORGAZZI, 83 P 4.882.395,79 3.588.165,85 - 220.444,43 8.691.006,07 -65.961,35 -5.276.994,60 3.348.050,12

265 MORNAGO-VA-VIA CELLINI - ANGOLO VIA CARUGO P 126.637,16 192.786,22 434.080,23 99.704,06 853.207,67 - -751.560,60 101.647,07

266 MORTARA-PV-PIAZZA SILVABELLA, 33 P 368.093,56 - - - 368.093,56 40.782,01 -140.152,22 268.723,35

267 MURAZZANO-CN-VIA L. BRUNO, 6 P 5.503,55 62.024,38 - - 67.527,93 12.326,88 -37.283,36 42.571,45

268 NAPOLI-NA-VIA SANTA BRIGIDA, 62/63 P 1.864.197,10 - - 69.102,26 1.933.299,36 - -370.553,53 1.562.745,83

269 NEIVE-CN-PIAZZA DELLA LIBERTA, 2 P 22.359,25 209.741,22 - - 232.100,47 56.476,41 -127.275,34 161.301,54

270 NEMBRO-BG-PIAZZA DELLA LIBERTA' P 2.134.739,10 4.450,27 - 331.939,46 2.471.128,83 - -1.380.026,31 1.091.102,52

271 NIZZA-FRANCIA-BOULEVARD VICTOR HUGO 7 P 1.930.000,00 - - - - - -57.900,97 1.872.099,03

272 NOVA MILANESE-MI-VIA BRODOLINI, 1 P 966.654,63 500.577,80 730.980,88 527.419,10 2.725.632,41 -46.900,36 -1.032.935,81 1.645.796,24

273 NOVARA-NO-CORSO DELLA VITTORIA, 1 P 2.216.624,18 688.842,81 - -295.255,54 2.610.211,45 - -1.263.874,85 1.346.336,60

274 NOVARA-NO-LARGO DON LUIGI MINZONI, 5 P 2.170.299,84 16.259,58 - - 2.186.559,42 18.582,33 -1.049.381,12 1.155.760,63

275 NOVARA-NO-LARGO DON MINZONI, 1 P 3.194.684,75 93.250,95 152.046,45 -203.461,37 3.236.520,78 - -1.235.736,85 2.000.783,93

276 NOVARA-NO-VIA SOLFERINO P 173.529,51 23.971,12 - -66.836,42 130.664,21 - -60.079,07 70.585,14

277 NOVI LIGURE-AL-CORSO MARENCO, 141 P 181.048,02 6.583,40 497.777,26 - 685.408,68 150.637,09 -293.857,72 542.188,05

278 OLGIATE OLONA-VA-VIA MAZZINI, 54/56 P 557.367,95 236.897,41 206.371,83 -69.769,81 930.867,38 - -333.613,51 597.253,87

279 ORIGGIO-VA-VIA REPUBBLICA 10 P 494.816,12 47.520,35 - 71.405,65 613.742,12 - -290.459,16 323.282,96

280 ORZINUOVI-BS-P.ZA V.EMANUELE, 31/33 P 681.328,53 307.827,14 - 111.612,08 1.100.767,75 - -439.802,69 660.965,06

281 OSIO SOTTO-BG-VIA CAVOUR, 2 P 788.885,09 755.038,69 - 266.698,76 1.810.622,54 - -861.158,71 949.463,83

282 OSPITALETTO-BS-VIA M.D.LIBERTA', 27 P 2.085.732,69 768.771,35 - 326.047,27 3.180.551,31 -1.450,89 -2.237.117,94 941.982,48

283 PALADINA-BG-VIA IV NOVEMBRE, 13 P 331.135,18 408.403,74 - 73.903,02 813.441,94 - -752.335,21 61.106,73

284 PALAZZOLO SULL OGLIO-BS-PIAZZA ROMA, 1 P 350.073,67 1.388.091,49 - 180.356,07 1.918.521,23 - -1.057.551,97 860.969,26

285 PAVIA-PV-CORSO ALESSANDRO MANZONI, 17 P 1.495.098,19 759.631,04 - - 2.254.729,23 218.453,11 -1.253.544,12 1.219.638,22

286 PAVIA-PV-CORSO STRADA NUOVA, 61/C P 3.341.414,74 14.312.490,75 - - 17.653.905,49 2.085.437,78 -4.685.703,41 15.053.639,86

287 PAVIA-PV-PIAZZA DUOMO, 1 P 446.217,06 588.387,60 - 553.293,40 1.587.898,06 - -689.585,48 898.312,58

288 PAVIA-PV-PIAZZALE GAFFURIO, 9 P 350.262,66 476.476,31 - - 826.738,97 139.225,25 -433.106,17 532.858,05

289 PAVIA-PV-VIA DEI MILLE, 7 P 301.176,79 286.205,58 - - 587.382,37 111.649,78 -263.704,95 435.327,20

290 PAVIA-PV-VIA FERRINI, 77 P 1.210,30 43.594,68 - - 44.804,98 6.507,15 -16.680,66 34.631,47

291 PAVIA-PV-VIA LAZZARO SPALLANZANI, 22 P 20.756,84 761.750,85 - - 782.507,69 182.579,69 -249.455,68 715.631,70

292 PAVIA-PV-VIA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA, 2 P 444.869,33 955.931,86 - 1.038.088,80 2.438.889,99 - -1.738.550,45 700.339,54

293 PAVIA-PV-VIA PAVESI, 2 P 135.847,52 402.763,33 - - 538.610,85 70.392,90 -319.684,76 289.318,99

294 PAVIA-PV-VIA SAN PIETRO IN VERZOLO, 4 P 243.133,79 246.598,60 - - 489.732,39 61.599,88 -322.178,45 229.153,82

295 PAVIA-PV-VIALE LUDOVICO IL MORO, 51/B P 738.129,27 167.719,77 - - 905.849,04 237.062,78 -472.502,32 670.409,50

296 PERUGIA-PG-VIA DEI FILOSOFI, 36 P 151.589,80 148.860,67 - 6.965,21 307.415,68 -37.716,72 -81.548,92 188.150,04

297 PEVERAGNO-CN-VIA PIAVE, 1 P 125.368,03 419.791,20 - - 545.159,23 119.377,80 -280.767,73 383.769,30

298 PIACENZA-PC-VIA CRISTOFORO COLOMBO, 19 P 1.689.394,46 42.718,89 - - 1.732.113,35 222.866,73 -739.769,28 1.215.210,80

299 PIACENZA-PC-VIA VERDI, 48 P 3.550.621,14 1.730.724,78 - 649.858,93 5.931.204,85 - -3.438.102,45 2.493.102,40

300 PIAZZA BREMBANA-BG-VIA BELOTTI, 10 P 333.259,42 241.400,70 - 75.771,40 650.431,52 - -493.208,34 157.223,18

301 PINAROLO PO-PV-VIA AGOSTINO DEPRETIS, 84 P 374.366,52 107.174,45 - - 481.540,97 12.520,40 -221.146,18 272.915,19

302 POGGIO RUSCO-MN-VIA TRENTO E TRIESTE, 9 P 1.772.102,39 1.314.622,43 1.070.389,61 384.094,82 4.541.209,25 -6.863,42 -2.389.119,42 2.145.226,41

303 PONTE NOSSA-BG-VIA G. FRUA, 24 P 680.063,69 393.984,57 - 132.516,89 1.206.565,15 - -938.120,88 268.444,27

304 PONTE SAN PIETRO-BG-P.ZZA SS.PIETRO E PAOLO, 19 P 1.405.541,59 1.561.117,33 - 345.879,38 3.312.538,30 - -2.066.733,17 1.245.805,13

305 PONTECURONE-AL-PIAZZA GIACOMO MATTEOTTI, 5 P 83.419,53 555.454,49 - - 638.874,02 88.882,25 -280.713,01 447.043,26

306 PONTERANICA-BG-VIA PONTESECCO, 32 P 371.625,71 317.125,98 - 99.863,59 788.615,28 - -325.247,69 463.367,59

307 PONTIDA-BG-VIA LEGA LOMBARDA, 161 P 701.416,00 - - - 701.416,00 - -135.053,64 566.362,36

308 PORTO CERESIO-VA-VIA ROMA, 2 P 809.151,79 128.785,36 - 144.061,52 1.081.998,67 -482.929,57 -193.598,63 405.470,47

309 POZZOLO FORMIGARO-AL-VIA ROMA, 31 P 326.724,26 - - - 326.724,26 84.775,00 -226.499,26 185.000,00

Page 233: Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa Banca... · 2019-11-21 · immobilizzazioni immateriali) n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale

615Allegati al Bilancio d’Esercizio

Ubicazione Prop./ Leasing

Investimenti Rivalutazioni di legge

Rivalutazioni da Fusioni

Rivalutazioni in sede di

F.T.A.

Valori Lordi Altre Movimentazioni

Fondi Ammort. Valori in bilancio

310 PRADLEVES-CN-VIA IV NOVEMBRE, 108 P 9.501,63 94.418,26 - - 103.919,89 15.788,45 -66.962,63 52.745,71

311 RANICA-BG-PIAZZA EUROPA, 2 P 79.928,46 726.162,49 - 126.700,02 932.790,97 - -756.520,76 176.270,21

312 RAPALLO-GE-VIA DIAZ, 6 P 45.351,56 522.555,39 - 135.054,40 702.961,35 - -214.921,76 488.039,59

313 REZZATO-BS-VIA EUROPA, 5 P 58.757,17 572.633,99 - 139.925,69 771.316,85 - -329.522,61 441.794,24

314 ROBBIO-PV-PIAZZA LIBERTA, 8 P 233.077,00 4.884,54 - - 237.961,54 55.374,92 -114.257,30 179.079,16

315 ROBILANTE-CN-VIA UMBERTO I, 22 P 166.804,01 3.216,57 - - 170.020,58 5.189,20 -82.316,87 92.892,91

316 ROCCAVIONE-CN-PIAZZA BIAGIONI, 27 P 49.860,84 517.780,46 - - 567.641,30 19.207,63 -241.949,08 344.899,85

317 ROCCHETTA LIGURE-AL-PIAZZA REGINA MARGHERITA P 103.895,01 76.590,50 - - 180.485,51 9.946,46 -126.000,33 64.431,64

318 ROMA-RM-CORSO VITTORIO EMANUELE, 25/27 P 1.542.739,99 1.914.853,11 - -378.063,56 3.079.529,54 - -899.232,91 2.180.296,63

319 ROMA-RM-VIA DEI CROCIFERI, 44 P 12.160.249,72 18.111.353,67 - 3.862.345,24 34.133.948,63 - -3.919.628,48 30.214.320,15

320 ROMA-RM-VIALE DELLE PROVINCIE, 34/36 P 1.391.883,25 - - -356.529,88 1.035.353,37 - -139.034,41 896.318,96

321 ROMANO DI LOMBARDIA-BG-VIA TADINI, 2 P 666.927,28 573.922,63 - 192.184,07 1.433.033,98 - -626.937,55 806.096,43

322 ROSASCO-PV-VIA ROMA, 4 P 42.352,68 293.806,91 - 467.297,63 803.457,22 - -682.815,93 120.641,29

323 ROVELLASCA-CO-VIA VOLTA, 1 P 2.207,70 - - 638.358,20 640.565,90 - -307.909,62 332.656,28

324 ROVETTA-BG-VIA TOSI, 13 P 828.169,69 443.574,39 - 76.516,13 1.348.260,21 -91,89 -1.220.704,56 127.463,76

325 ROZZANO-MI-P.ZZA BERLINGUER, 6 P 874.314,34 - - 281.840,27 1.156.154,61 - -406.026,42 750.128,19

326 ROZZANO-MI-VIALE LOMBARDIA, 17 P 851.954,35 - - -334.236,66 517.717,69 - -152.512,42 365.205,27

327 SALICETO-CN-PIAZZA C. GIUSTA, 1 P 9.657,74 129.697,00 - - 139.354,74 22.673,06 -83.313,57 78.714,23

328 SAN GIOVANNI BIANCO-BG-V MARTIRI DI CANTIGLIO, 19 P 356.940,74 541.085,49 - 125.156,92 1.023.183,15 - -441.312,22 581.870,93

329 SAN LAZZARO DI SAVENA-BO-VIA EMILIA, 208 P 1.078.461,33 - - -218.375,97 860.085,36 - -267.752,03 592.333,33

330 SAN MARTINO SICCOMARIO-PV-VIA ROMA, 23 P 112.239,27 711.924,65 - - 824.163,92 82.636,31 -340.418,15 566.382,08

331 SAN MICHELE MONDOVI-CN-VIA NIELLI, 15/A P 14.047,61 189.318,66 - - 203.366,27 34.307,71 -109.673,98 128.000,00

332 SAN PAOLO-BS-VIA MAZZINI, 60 P 731.503,50 208.477,41 - 40.835,71 980.816,62 -295.448,06 -654.955,09 30.413,47

333 SAN PELLEGRINO TERME-BG-VIA SAN CARLO, 3 P 306.129,17 310.504,84 - 107.525,92 724.159,93 - -313.389,25 410.770,68

334 SAN ZENO NAVIGLIO-BS-VIA TITO SPERI, 1 P 579.452,17 1.020.222,11 - 259.859,00 1.859.533,28 - -1.565.546,95 293.986,33

335 SANT OMOBONO TERME-BG-VIA ALLE FONTI, 8 P 281.498,71 405.402,75 - 83.480,52 770.381,98 - -607.881,97 162.500,01

336 SANTENA-TO-VIA CAVOUR, 43 P 605.388,24 194.215,54 110.053,06 27.222,83 936.879,67 - -418.933,39 517.946,28

337 SANTO STEFANO BELBO-CN-CORSO PIAVE, 82 P 267.407,92 367.694,42 - - 635.102,34 93.333,33 -344.444,98 383.990,69

338 SANTO STEFANO D AVETO-GE-VIA RAZZETTI, 11 P 67.722,67 176.904,71 174.270,73 - 418.898,11 -5.130,50 -209.961,53 203.806,08

339 SAREZZANO-AL-PIAZZA L. SARZANO, 4 P 2.778,00 98.559,61 - - 101.337,61 20.531,27 -50.603,76 71.265,12

340 SARNICO-BG-PIAZZA UMBERTO I, 1 P 1.734.688,03 1.600.442,38 - -265.926,35 3.069.204,06 -1.370,15 -1.232.945,79 1.834.888,12

341 SARONNO-VA-VIA PIETRO MICCA, 10 P 3.080.462,42 1.991.266,58 1.614.741,58 628.253,71 7.314.724,29 - -3.721.519,16 3.593.205,13

342 SARONNO-VA-VICOLO DEL CALDO, 30 P 85.747,78 28.842,22 - 19.484,48 134.074,48 - -58.870,09 75.204,39

343 SAVIGLIANO-CN-PIAZZA SCHIAPPARELLI N. 10 P 836.740,57 433.971,09 - - 1.270.711,66 29.036,36 -449.068,39 850.679,63

344 SCANZOROSCIATE-BG-VIA ROMA, 27 P 797.137,29 448.290,73 - 254.181,55 1.499.609,57 -19.069,20 -538.363,19 942.177,18

345 SCHILPARIO-BG-VIA TORRI, 8 P 138.116,82 208.828,19 - 46.931,33 393.876,34 - -298.172,44 95.703,90

346 SERIATE-BG-VIALE ITALIA, 24 P 1.177.828,79 821.983,40 - 267.309,26 2.267.121,45 - -1.002.357,41 1.264.764,04

347 SESTO CALENDE-VA-V. XX SETTEMBRE,35/37 P 748.816,95 270.516,58 420.566,91 108.172,50 1.548.072,94 - -963.182,24 584.890,70

348 SESTRI LEVANTE-GE-VIA FASCIE, 70 P 676.291,57 251.740,28 - - 928.031,85 103.850,00 -309.394,77 722.487,08

349 SIZIANO-PV-VIA ROMA, 22 P 473.599,77 687.342,42 - - 1.160.942,19 215.689,77 -696.731,64 679.900,32

350 SOLARO-MI-VIA MAZZINI, 66 P 54.878,25 - - 712.670,75 767.549,00 - -263.622,52 503.926,48

351 SOLBIATE ARNO-VA-VIA A.AGNELLI, 7 P 683.021,85 528.794,06 227.093,53 190.498,99 1.629.408,43 - -902.230,23 727.178,20

352 SONCINO-CR-VIA IV NOVEMBRE, 25 P 736.252,57 588.843,73 33.053,24 246.146,92 1.604.296,46 -557,76 -914.632,40 689.106,30

353 SOVERE-BG-VIA BARONI, 5 P 71.367,17 249.196,76 - 49.531,64 370.095,57 - -175.013,01 195.082,56

354 SPIRANO-BG-VIA DANTE ALIGHIERI P 755.239,07 716.704,44 - 212.846,87 1.684.790,38 -673,83 -1.113.235,46 570.881,09

355 STAZZANO-AL-VIA FOSSATI, 2/A P 250.067,18 - - - 250.067,18 37.325,00 -141.027,73 146.364,45

356 STEZZANO-BG-VIA BERGAMO, 1 P 24.087,68 1.008.464,25 - 159.854,99 1.192.406,92 - -629.847,41 562.559,51

357 STRADELLA-PV-VIA TRENTO, 85 P 376.734,95 1.422.523,05 - - 1.799.258,00 39.494,04 -750.064,70 1.088.687,34

358 SUISIO-BG-VIA CARABELLO POMA, 31 P 406.362,37 - - -102.674,03 303.688,34 - -121.604,88 182.083,46

359 TALEGGIO-BG-VIA ROMA, 63 P 112.461,72 64.696,88 - 33.085,92 210.244,52 - -135.537,07 74.707,45

360 TARANTASCA-CN-VIA CARLETTO MICHELIS, 3 P 19.733,26 229.195,80 - - 248.929,06 18.086,05 -130.861,11 136.154,00

361 TAVERNOLA BERGAMASCA-BG-VIA ROMA, 12 P 157.047,45 253.070,33 - 70.647,08 480.764,86 - -247.841,86 232.923,00

362 TELGATE-BG-VIA MORENGHI, 17/ANG. VIA ARICI P 4.364,00 - - 637.617,50 641.981,50 - -289.817,48 352.164,02

363 TORINO-TO-C.SO FRANCIA, 57 ANG. C.SO INGHILTERRA P 518.564,04 839.334,40 - - 1.357.898,44 306.978,99 -408.738,43 1.256.139,00

364 TORINO-TO-P.ZZA GRAN MADRE DI DIO, 12/A P 1.178.105,85 - 167.214,92 -33.252,54 1.312.068,23 - -375.610,44 936.457,79

365 TORINO-TO-VIA LOMBROSO, 10 P 3.054.254,60 73.245,04 - - 3.127.499,64 885.880,63 -1.822.543,27 2.190.837,00

366 TORINO-TO-VIA SANTA TERESA, 9 P 38.234.210,88 - - - 38.234.210,88 - -4.947.067,84 33.287.143,04

367 TORINO-TO-VIA VITTORIO ALFIERI, 17 P 3.633.729,18 2.588.920,46 1.131.012,86 -954.050,68 6.399.611,82 -197.030,99 -1.777.319,63 4.425.261,20

368 TORREVECCHIA PIA-PV-VIA MOLINO, 9 P 100.297,94 89.849,31 - 61.796,04 251.943,29 - -113.661,78 138.281,51

369 TORTONA-AL-CORSO MONTEBELLO, 62 P 509.771,46 - - - 509.771,46 112.274,96 -239.046,42 383.000,00

370 TORTONA-AL-PIAZZA DUOMO, 13 P 441.164,07 5.582.712,48 - - 6.023.876,55 1.379.268,45 -3.042.707,14 4.360.437,86

371 TRADATE-VA-VIA XXV APRILE, 1 P 2.192.198,25 762.038,01 797.883,38 283.164,96 4.035.284,60 - -1.809.749,56 2.225.535,04

372 TRAVACO SICCOMARIO-PV-PZ CADUTI COMBATTENTI IT, 1 P 667.330,25 4.908,65 - - 672.238,90 38.632,12 -367.248,38 343.622,64

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616 Relazioni e Bilanci 2016

Ubicazione Prop./ Leasing

Investimenti Rivalutazioni di legge

Rivalutazioni da Fusioni

Rivalutazioni in sede di

F.T.A.

Valori Lordi Altre Movimentazioni

Fondi Ammort. Valori in bilancio

373 TRAVEDONA-MONATE-VA-VIA ROMA, 1 P 507.774,94 356.284,64 - 117.739,77 981.799,35 -130.584,00 -371.627,49 479.587,86

374 TRESCORE BALNEARIO-BG-VIA LOCATELLI, 45 P 1.407.196,75 467.598,45 - 95.299,34 1.970.094,54 - -1.060.965,80 909.128,74

375 TREVIGLIO-BG-VIA ALCIDE DE GASPERI, 3 ANG VIA ZARA P 609.454,26 - - - 609.454,26 113.583,23 -201.697,24 521.340,25

376 TREVIGLIO-BG-VIALE FILAGNO, 11 P 1.469.373,83 2.522.977,97 - 466.849,13 4.459.200,93 - -1.961.202,14 2.497.998,79

377 TREZZANO ROSA-MI-VIA RAFFAELLO SANZIO, 13/S P 256.033,85 - - 76.426,67 332.460,52 - -155.725,24 176.735,28

378 TREZZO SULL' ADDA-MI-VIA A.SALA, 11 P 934.031,88 874.765,54 - 261.005,50 2.069.802,92 - -982.162,62 1.087.640,30

379 UBOLDO-VA-VIA R.SANZIO, 46 P 700.119,32 536.698,70 66.779,14 19.028,67 1.322.625,83 - -832.593,23 490.032,60

380 URGNANO-BG-VIA MATTEOTTI, 157 P 22.637,86 372.725,77 - 85.864,76 481.228,39 - -157.236,81 323.991,58

381 VALDIERI-CN-C.SO CADUTI IN GUERRA, 13 P 57.574,95 304.657,50 - - 362.232,45 24.122,94 -208.464,52 177.890,87

382 VALGRANA-CN-VIA CARAGLIO, 9 P 140.716,92 234.738,91 - - 375.455,83 3.612,33 -224.023,91 155.044,25

383 VARANO BORGHI-VA-VIA V.VENETO, 6 P 853.088,44 91.169,61 372.728,08 97.095,41 1.414.081,54 -169.070,71 -563.722,88 681.287,95

384 VARAZZE-SV-VIA GIUSEPPE GARIBALDI P 2.210.182,07 1.087.500,78 - - 3.297.682,85 91.607,09 -947.418,76 2.441.871,18

385 VARESE-VA-P.ZZA IV NOVEMBRE, 1 P 672.607,28 178.911,63 512.895,22 86.340,01 1.450.754,14 - -734.441,52 716.312,62

386 VARESE-VA-PIAZZA BATTISTERO, 2 P 3.240.677,41 6.202.412,32 - 2.683.802,46 12.126.892,19 -2.250,09 -5.816.299,24 6.308.342,86

387 VARESE-VA-VIA SAN MICHELE, 6A P 170.613,65 29.531,55 31.849,23 6.314,07 238.308,50 - -124.270,03 114.038,47

388 VARESE-VA-VIA V.VENETO, 2 P 10.548.887,36 9.982.212,99 7.526.419,21 657.192,43 28.714.711,99 26.972,25 -12.113.740,66 16.627.943,58

389 VARESE-VA-VIA VIRGILIO, 27 P 243.494,88 27.727,21 288.933,92 44.529,15 604.685,16 - -263.454,24 341.230,92

390 VARESE-VA-VIALE BORRI, 155 P 613.259,07 13.123,48 513.063,75 57.651,89 1.197.098,19 -3.337,83 -506.606,24 687.154,12

391 VENEGONO INFERIORE-VA-VIA MAUCERI, 16 P 197.216,47 109.441,44 370.764,64 87.417,85 764.840,40 - -677.772,33 87.068,07

392 VENEZIA-VE-VIA CAPPUCCINA, 181 P 11.478,75 232.598,49 - - 244.077,24 20.405,27 -86.336,37 178.146,14

393 VERCELLI-VC-PIAZZA CAVOUR, 23 P 1.975.749,67 33.209,31 - - 2.008.958,98 195.997,92 -1.192.864,25 1.012.092,65

394 VERDELLO-BG-VIA CASTELLO, 31 P 918.201,39 238.867,12 - 37.285,63 1.194.354,14 - -503.844,94 690.509,20

395 VERONA-VR-VIA CITTA' DI NIMES, 4/8 P 1.732.852,18 - - 205.281,93 1.938.134,11 - -552.711,78 1.385.422,33

396 VERTOVA-BG-VIA S.ROCCO, 37 P 309.206,19 592.575,77 - 106.370,89 1.008.152,85 - -920.715,98 87.436,87

397 VERZUOLO-CN-PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA, 13 P 32.941,03 485.988,36 - - 518.929,39 16.111,25 -154.555,30 380.485,34

398 VESTONE-BS-VIA PERLASCA P 0,02 - - - 0,02 83.549,99 - 83.550,01

399 VICOFORTE-CN-VIA DI GARIBOGGIO, 43 P 45.893,29 105.243,60 - - 151.136,89 24.067,30 -88.489,87 86.714,32

400 VIGEVANO-PV-PIAZZA ALESSANDRO VOLTA, 7 P 423.155,60 19.317,74 - - 442.473,34 -11.336,70 -176.361,52 254.775,12

401 VIGEVANO-PV-VIA DANTE, 39 P 546.572,16 3.767.489,65 - 1.301.707,94 5.615.769,75 - -3.236.868,64 2.378.901,11

402 VIGEVANO-PV-VIA DE AMICIS, 5 P 85.401,89 547.550,89 - 156.823,93 789.776,71 - -527.589,78 262.186,93

403 VIGEVANO-PV-VIA MADONNA DEGLI ANGELI, 2 P 17.991,11 417.889,31 - 27.743,58 463.624,00 - -248.042,81 215.581,19

404 VIGEVANO-PV-VICOLO BARBAVARA, 5/7 P 1.127,43 108.977,93 - 47.002,63 157.107,99 - -130.879,74 26.228,25

405 VIGGIU-VA-VIA CASTAGNA, 1 P 190.312,69 102.838,76 317.479,20 64.093,53 674.724,18 - -600.140,82 74.583,36

406 VIGNOLE BORBERA-AL-VIA ALESSANDRO MANZONI, 8 P 188.399,83 208.278,35 - - 396.678,18 28.955,67 -213.090,30 212.543,55

407 VILLA D ADDA-BG-VIA FOSSA, 8 P 347.286,88 113.881,51 - 70.314,67 531.483,06 - -272.055,81 259.427,25

408 VILLA POMA-MN-PIAZZA MAZZALI, 7 P 590.531,45 - - -62.406,01 528.125,44 -1.584,54 -167.219,39 359.321,51

409 VILLAFALLETTO-CN-VIA VITTORIO VENETO, 24 P 424.547,12 431.624,20 - - 856.171,32 45.778,32 -345.917,00 556.032,64

410 VILLALVERNIA-AL-VIA CARBONE, 69 P 198.785,32 203.501,82 - - 402.287,14 81.238,67 -203.765,77 279.760,04

411 VILLANOVA MONDOVI-CN-VIA ROMA, 33/A P 213.368,11 227.246,49 - - 440.614,60 14.304,92 -177.175,17 277.744,35

412 VILLAROMAGNANO-AL-VIA DELLA CHIESA, 1 P 9.521,48 130.069,15 - - 139.590,63 25.055,01 -75.990,44 88.655,20

413 VILLONGO-BG-VIA BELLINI, 20 P 733.939,16 443.868,55 - 173.443,41 1.351.251,12 - -575.614,02 775.637,10

414 VILMINORE DI SCALVE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 2 P 13.236,10 237.793,28 - 43.752,95 294.782,33 - -258.916,24 35.866,09

415 VIMERCATE-MI-VIA B. CREMAGNANI, 20/A P 1.593.586,57 746.313,12 - 233.728,54 2.573.628,23 - -1.408.207,35 1.165.420,88

416 VIMERCATE-MI-VIA GARIBALDI, 12 P 383.936,62 - - 2.102,49 386.039,11 - -153.034,09 233.005,02

417 VIMERCATE-MI-VIA TORRI BIANCHE, 3 P 518.431,86 - - 37.604,00 556.035,86 -122,36 -198.073,47 357.840,03

418 VINADIO-CN-VIA ROMA, 11 P 42.435,16 249.944,98 - - 292.380,14 54.846,81 -195.227,04 151.999,91

419 VITERBO-VT-P.ZZA MARTIRI D'UNGHERIA P 12.116.947,46 - - - 12.116.947,46 207.894,43 -6.770.959,91 5.553.881,98

420 VITERBO-VT-VIA BUSSI, 19-21 P 22.915,22 181.605,46 - - 204.520,68 29.783,35 -140.738,07 93.565,96

421 VITTUONE-MI-VIA VILLORESI, 67 P 753.055,32 1.088.044,59 - - 1.841.099,91 -310.944,28 -616.513,88 913.641,75

422 ZOGNO-BG-VIA M.D.LIBERTA', 1 P 798.757,32 1.288.500,95 - 219.247,85 2.306.506,12 - -1.026.942,46 1.279.563,66

642.656.179,99 649.730.405,00 55.462.941,12 94.196.321,19 1.440.115.847,30 56.615.143,46 -572.445.641,01 926.215.349,75

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617Allegati al Bilancio d’Esercizio

Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies.Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nella tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione Deloitte & Touche SPA ed alle società appartenenti alla stessa rete per i seguenti servizi:1) Servizi di revisione che comprendono:

• l'attività di controllo dei conti annuali, finalizzata all'espressione di un giudizio professionale;

• l'attività di controllo dei conti infrannuali.2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento, la cui determinazione è effettuata

da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di affidabilità in relazione a tale specifico elemento.

3) Servizi di consulenza fiscale.4) Altri servizi.

I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2016, sono quelli contrattualizzati, comprensivi di eventuali indicizzazioni (ma non anche di spese vive, dell’eventuale contributo di vigilanza ed IVA).

Tipologia di servizioSoggetto che ha

erogato il servizioDestinatario del servizio

Compensi (e/migliaia)

Revisione contabile Deloitte & Touche Spa (*) 1.637

Servizi di attestazione Deloitte & Touche Spa (**) 1.399

Servizi di consulenza fiscale

Altri servizi: 1.235

Attività di supporto per le attività di aggiornamento del sistema di rating interno per la misurazione del rischio di credito Deloitte Consulting Srl UBI Banca Spa 493

Attività di due diligence svolta nell'ambito della procedura di cessione di Nuova Banca Marche Spa, Nuova Banca Etruria Spa e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti Spa Deloitte & Touche Spa UBI Banca Spa 410

Attività di supporto metodologico in ambito Direttiva Recovery & Resolution Plan

Deloitte Consulting Srl, Deloitte Financial Advisory Srl UBI Banca Spa 319

Altri servizi Deloitte & Touche Spa, Deloitte ERS Srl (***) 13

Totale 4.271

(*) UBI Banca Spa, Banca Popolare Commercio e Industria Spa, UBI Fiduciaria Spa, SBIM Spa.(**) UBI Banca Spa, Banca Popolare Commercio e Industria Spa, SBIM Spa.(***) UBI Banca Spa, Banca Popolare Commercio e Industria Spa, Banca Regionale Europea Spa.