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Associazione ‘G. Panini’ - Biblioteca Enigmistica Italiana - Modena OPUS COLI “B.E.I.” - n° 9 - settembre 2005 “TERMINOLOGIA ENIGMISTICA” guida nomenclaturale all’enigmistica ‘classica’ contemporanea a cura di Pippo (Giuseppe Riva) e Nam (Mauro Navona) SOMMARIO pag. Schemi riassuntivi ................................................................ 2 A - Voci generali ................................................................... 3 B - Giochi in versi ..................................................................9 C - Crittografie ..................................................................... 15 D - Geometrici ..................................................................... 21 E - Rebus (Giochi illustrati) ........................................... 23 Bibliografia ............................................................................ 24 Notizie utili ............................................................................ 24 PREMESSA Durante la preparazione del “Beone 2002” ricorreva spesso la domanda: Cos’altro possiamo inserire?”; rispose un giorno Nam: Quando sono ‘nato’ all’enigmistica, ho trovato difficoltà a capire certi giochi e non trovavo spiegazioni da nessuna parte”. Si fece così strada l’idea di un Opuscolo divulgativo sulla “nomenclatura enigmistica”. Cercammo il ‘già fatto’, ed uscirono grandi nomi: Cameo, Lilianaldo, Favolinoma qualcosa era non più attuale, qualcos’altro incompiuto e così, tenendo ben presenti questi precedenti, ci buttammo in questa impegnativa impresa. A lavoro iniziato, giunse la notizia che un altro ‘grande’, Zoroastro, stava per concludere il suo D.E.E.L.; sospendemmo tutto in attesa dell’uscita di quest’opera fondamentale ma poi, constatato che il nostro lavoro aveva dimensioni di gran lunga più modeste e finalità divulgative molto più concrete e limitate, abbiamo ripreso, con uno splendido modello in più da seguire e utilizzare, la stesura di questa schematica “Terminologia enigmistica” che ora presentiamo. Ci rendiamo ben conto che questo della nomenclatura è un... terreno minato; ogni volta che abbiamo provato a chie- dere consigli, li abbiamo avuti... il 50% in un senso e il 50% nell'altro. Cosa fare allora? Abbiamo concluso a modo no- stro e diciamo chiaramente che l’unica ambizione è che questo lavoro possa essere utile a qualche appassionato che si avvicina con entusiasmo all'enigmistica ‘classica’ e lo aiuti a superare quelle difficoltà che portano tanti, dopo i primi tentativi, a concludere: queste cose non fanno per me!”. AVVERTENZE I termini scritti in corsivo hanno una loro specifica trattazione in una delle parti dell’Opuscolo. Il simbolo indica: il rinvio ad altra voce con uguale significato; il riferimento a una voce con trattazione specifica del termine indicato; il passaggio esposto - soluzione nelle crittografie. Nella colonna “riferim. bibliografici” sono citate opere o articoli di rivista dove la voce è particolarmente sviluppata. Nella prima parte (tab. A) sono trattate le “voci” comuni a tutti i giochi che figurano singolarmente nelle tabelle succes- sive o anche relative a un solo gioco ma comunque di carattere generale. Vengono trattati solo i giochi attualmente presenti con una certa frequenza sulle riviste di enigmistica ‘classica’, utiliz- zando la nomenclatura più seguita; cenni a giochi non più attuali e a diverse denominazioni o convenzioni nomenclatu- rali si possono trovare nelle colonne “note tecniche” e “note storiche”. La presenza di nella denominazione di un gioco significa che un’ulteriore specificazione ne precisa il tipo oppure l’elemento (vocale, consonante, iniziale, sillaba, …) a cui il meccansimo si applica. Gli esempi (che per le crittografie sono spesso completi) sono tratti da repertori e antologie e non rispondono ad alcun criterio di merito ma unicamente alle esigenze didattiche e divulgative dell’Opuscolo. Le tabelle dell’Opuscolo sono da considerare ‘aperte’, nel senso che possono essere completate e migliorate grazie alla collaborazione dei lettori, che sono invitati anche a segnalare errori e inesattezze.

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Associazione ‘G. Panini’ - Biblioteca Enigmistica Italiana - Modena OPUSCOLI

“B.E.I.”- n° 9 -

settembre 2005

“TERMINOLOGIA ENIGMISTICA”guida nomenclaturale all’enigmistica ‘classica’ contemporanea

a cura di Pippo (Giuseppe Riva) e Nam (Mauro Navona)

SOMMARIO

pag.

Schemi riassuntivi ................................................................ 2A - Voci generali ................................................................... 3B - Giochi in versi ..................................................................9

C - Crittografie ..................................................................... 15

D - Geometrici ..................................................................... 21

E - Rebus (Giochi illustrati) ........................................... 23

Bibliografia ............................................................................ 24

Notizie utili ............................................................................ 24

PREMESSADurante la preparazione del “Beone 2002” ricorreva spesso la domanda: “Cos’altro possiamo inserire?”; rispose un

giorno Nam: “Quando sono ‘nato’ all’enigmistica, ho trovato difficoltà a capire certi giochi e non trovavo spiegazionida nessuna parte”. Si fece così strada l’idea di un Opuscolo divulgativo sulla “nomenclatura enigmistica”.

Cercammo il ‘già fatto’, ed uscirono grandi nomi: Cameo, Lilianaldo, Favolino… ma qualcosa era non più attuale,qualcos’altro incompiuto e così, tenendo ben presenti questi precedenti, ci buttammo in questa impegnativa impresa. Alavoro iniziato, giunse la notizia che un altro ‘grande’, Zoroastro, stava per concludere il suo D.E.E.L.; sospendemmotutto in attesa dell’uscita di quest’opera fondamentale ma poi, constatato che il nostro lavoro aveva dimensioni di granlunga più modeste e finalità divulgative molto più concrete e limitate, abbiamo ripreso, con uno splendido modello in piùda seguire e utilizzare, la stesura di questa schematica “Terminologia enigmistica” che ora presentiamo.

Ci rendiamo ben conto che questo della nomenclatura è un... terreno minato; ogni volta che abbiamo provato a chie-dere consigli, li abbiamo avuti... il 50% in un senso e il 50% nell'altro. Cosa fare allora? Abbiamo concluso a modo no-stro e diciamo chiaramente che l’unica ambizione è che questo lavoro possa essere utile a qualche appassionato che siavvicina con entusiasmo all'enigmistica ‘classica’ e lo aiuti a superare quelle difficoltà che portano tanti, dopo i primitentativi, a concludere: “queste cose non fanno per me!”.

AVVERTENZE

• I termini scritti in corsivo hanno una loro specifica trattazione in una delle parti dell’Opuscolo.• Il simbolo indica: il rinvio ad altra voce con uguale significato; il riferimento a una voce con trattazione specifica del

termine indicato; il passaggio esposto - soluzione nelle crittografie.• Nella colonna “riferim. bibliografici” sono citate opere o articoli di rivista dove la voce è particolarmente sviluppata.• Nella prima parte (tab. A) sono trattate le “voci” comuni a tutti i giochi che figurano singolarmente nelle tabelle succes-

sive o anche relative a un solo gioco ma comunque di carattere generale.• Vengono trattati solo i giochi attualmente presenti con una certa frequenza sulle riviste di enigmistica ‘classica’, utiliz-

zando la nomenclatura più seguita; cenni a giochi non più attuali e a diverse denominazioni o convenzioni nomenclatu-rali si possono trovare nelle colonne “note tecniche” e “note storiche”.

• La presenza di … nella denominazione di un gioco significa che un’ulteriore specificazione ne precisa il tipo oppurel’elemento (vocale, consonante, iniziale, sillaba, …) a cui il meccansimo si applica.

• Gli esempi (che per le crittografie sono spesso completi) sono tratti da repertori e antologie e non rispondono ad alcuncriterio di merito ma unicamente alle esigenze didattiche e divulgative dell’Opuscolo.

• Le tabelle dell’Opuscolo sono da considerare ‘aperte’, nel senso che possono essere completate e migliorate grazie allacollaborazione dei lettori, che sono invitati anche a segnalare errori e inesattezze.

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Schemi riassuntivi

Gioco in versi

denominazione diagramma autore

Sciarada.alterna (3 / 5 = xxyyyxyy) (Cerasello)

La scuola quand’ero capoclasse

Era molto onorata, in altri tempi… titolosvolgimento ed io bambino, un tipo singolare, (soggetto apparente)

stimato dai compagni proprio in aulaero preposto a… parlamentare.

soluzione dea / putto = deputato

(soggetti reali)

Crittografia

denominazione diagramma numerico

Crittografia pura (1 5 4 2 1 = 6 7)

GELSO seconda lettura prima lettura

esposto Il Lupinoautore

soluzione S tolta GELO si à = stolta gelosia

prima lettura frase risolutiva

Rebus

denominazione Rebus (1 3; 6 1 2 = 6 7) (Orofilo) autore

diagramma numerico

prima lettura seconda lettura

seconda chiave prima chiave

illustrazione(vignetta)

Grafemielementi iconografici

soluzione R api; dischi Z, ZI = Rapidi schizzi

prima lettura seconda lettura (= frase risolutiva)

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sez. A voce / giocospiegazione / riferimenti schemi / esempi

note tecnicheriferim. bibliografici note storiche

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A – VOCI GENERALIAnagramma

Oltre che denominazione di uno specifico giocoenigmistico, la voce indica più in generalel’operazione con cui, variando la disposizionedelle lettere di una o più parole (e/o frasi) siottiene un’altra o più parole (e/o frasi) di sensocompiuto che a volte possono anche esserecontinuative con le prime o in attinenza disignificato.

nuotatore = autotrenoergastolano = sogno / realtàgrattacielo = l’arte goticaluna di miele = duelli amenil’aldilà misterioso... assillo dei mortali

Opuscolo BEI n. 3;E. Peres, “L’Anagramma”,Quaderni “La Sibilla”n.24/2004;E. Peres, "L’Anagramma",L’Airone ed. Roma 2005.

L’anagramma ha originiantichissime ed è stato col-tivato in ogni epoca ed inogni ambiente; se ne attri-buisce la paternità al poetaLicofrone da Calcide, vis-suto in Egitto nel 3° sec.a.C.

AutoreE’ l’ideatore di un gioco enigmistico, che firmanormalmente con uno pseudonimo, e chesottopone a una rivista per la pubblicazione,proponendolo così ai lettori per la ricerca dellasoluzione.

Vari autori prediligono edemergono in un solo settoredei giochi enigmistici, mentrela produzione di alcuni spaziain ogni campo.

Si è pubblicato in passatol’“Albo degli enigmisti ita-liani”; l’ultimo è stato “IlComplesso di Edipo” (Me-dameo, 1992)

Bisensismo Doppio soggetto

CesuraTermine equivalente a spezzettatura ( ); inparticolare nelle crittografie e nei rebus si parladi cesura totale o parziale quando i punti disuddivisione delle parole costituenti la frase ri-solutiva non coincidono mai, o solo in parte,con quelli della frase di prima lettura.

Rebus con cesura totale: belva S e L: lamedica SA = bel vasellame di casaRebus senza cesura: O G gettò; Pignorato = oggetto pignoratoCrittografia con cesura totale: FAR-DO col FADO R è = colf ad oreCrittografia senza cesura: GELSO S tolta GELO si à = stolta gelosia

Oltre ai tanti altri elementi divalutazione di un gioco, lapresenza di cesura totale nelpassaggio tra la prima e la se-conda lettura è un pregio tec-nico particolarmente apprez-zato.

ChiaveNelle crittografie la cui soluzione presupponeanche ragionamenti ‘meccanici’ e nei rebus, èquella parte della prima lettura (generalmenteuna o più voci verbali) che fa da perno allacombinazione risolutiva.

Crittografia: OTRE se tacciamo TORE = setacci a motoreChiave: “tacciamo”Rebus: F Ares: B e R l’effigiò così =fare sberleffi giocosiChiave: “l’effigiò”

A volte viene indicata coltermine chiave l’intera primalettura di una crittografia o diun rebus.

Un tempo si denominavachiave quella che ora, neigiochi in versi, è la soluzio-ne.

CombinazioneE’ l’applicazione concreta di uno schema, cioèdel meccanismo astratto che determina un certotipo di gioco enigmistico.

La combinazione “PERE / orti = Por-tiERE" è un esempio dello schemacorrispondente al gioco enigmisticodell’incastro.

ConseguenzialitàIndica, nella moderna tecnica di svolgimento diun gioco enigmistico in versi, l’omogeneitàespositiva che si richiede all’autore sia nel sen-so apparente che nel senso reale.

Il termine è stato coniato eintrodotto da Il Dragoman-no.

CrittografiaE’ un gioco enigmistico che presenta un espostolinguistico, di senso più o meno compiuto,sempre abbastanza sintetico. Utilizzando questisegni, lettere, parole o frasi, trasformandole,trovandone dei sinonimi o delle perifrasi oesprimendo il loro significato concettuale, ilsolutore, con ragionamenti di vario tipo ed av-valendosi delle indicazioni che altri elementi (ladenominazione e il diagramma) gli forniscono,deve ottenere la frase che costituisce la soluzio-ne del gioco.

Denominazione: Crittografia puraDiagramma: 3 1 1 3 1 1 8 = 7 5 2 4Esposto: VIAAutore: ZanzibarSoluzione: tra V A sol I è vedibile =travaso lieve di bile

La differenza con il gioco inversi è che mentre questo ela-bora enigmisticamente tutte leparti costituenti lo schema ri-solutivo, l’esposto crittografi-co (a parte in alcuni tipi) sug-gerisce solo una prima letturache si trasforma poi in unafrase risolutiva non legataall’esposto.Opuscolo BEI n. 2;v. Bibliografia: h, i.

La crittografia, come giocoenigmistico, nasce nella se-conda metà dell’800 comeevoluzione del rebus figu-rato, ma per molto tempovenne presentata con unagran varietà di altri nomi.

Crittografia arrangiataE’ una crittografia in cui la frase che interpretal’esposto, nel passaggio dalla prima alla secon-da lettura, subisce un’alterazione, cioè un ‘ar-rangiamento’, tipo uno scambio di iniziali o unoscambio di lettere.

A scambio d’iniziali:CUCCIA Posto del Cane = Costodel Pane (Il Troviero)

Proposta nel campo dellemnemoniche da Il Trovieronel 1961, solo recentementeha avuto ottimi esempi,particolarmente nel tipo ascambio di lettere.

Crittografia ibridaE’ una crittografia in cui il passaggio dallaprima alla seconda lettura è basato su meccani-smi modificativi come cambi, scarti, aggiunte,spostamenti, ecc.

Crittografia a scartoO sola vedesi O = soave desio (IlLupino)

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note tecnicheriferim. bibliografici note storiche

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Crittografia illustrataCon questa denominazione (o ancora più sem-plicemente crittografia) alcune riviste indicanoquel gioco generalmente chiamato rebus quan-do ha le caratteristiche del rebus dinamico, cioèper la soluzione si debba ricorrere a criteri e ra-gionamenti tipici della crittografia.

In quest’ottica:RO molo; E remo = Romolo e Remo,è denominato rebus;S o doma EG o morrà = Sodoma eGomorra, è denominato crittografia.

Alla data di uscita di questoOpuscolo tutte le riviste incorso assegnano la deno-minazione rebus ai giochipresentati mediante una il-lustrazione.

DenominazioneIndica il tipo di gioco e quindi ne specifica loschema e il meccanismo risolutivo; fornisce alsolutore le prime necessarie indicazione sulprocedimento che occorre seguire per giungerealla soluzione.

Giochi in versi: indovinello, sciarada,lucchetto ...Crittografie: crittografia mnemonica,crittografia sinonimica ...Rebus: rebus stereoscopico ...Geometrici: quadrato, spirale ...

Un tempo la denominazionecomprendeva specificazioni(es.: anagramma a frase, crit-tografia a domanda e risposta)ora non più necessarie perchérese evidenti dal diagrammanumerico e dalla presenza inquesto dei punti interrogativoed esclamativo.

DiagrammaPosto accanto alla denominazione del gioco,fornisce al solutore indicazioni sullo schemaenigmistico costituente la soluzione, cioè la suasintassi, la quantità di lettere costituente ogniparte e la loro spezzettatura. Si può avere undiagramma numerico ( ) o un diagrammaletterale ( ).

Incastro: tigri / pialle = tipi allegridiagramma numerico: (5 / 6 = 4 7)diagramma letterale: (xxyy yyyyxxx)

Enigma e Indovinello, essen-do svolti in una sola parte,non richiedono il diagrammama qualche rivista proponeanche per questi giochi il dia-gramma numerico.

Nell’800 le parti della solu-zione erano comprese al-l’interno del gioco con una‘notazione grammaticale’(sciarada: primiero, secon-do, intiero; incastro: ali oestremi, centro o cuore).

Diagramma letteralePosto accanto alla denominazione del gioco,utilizza caratteri tipografici (x, y, z, …) per ri-velare la consistenza numerica e l’eventuale or-ganizzazione in frasi delle parole (e/o frasi) co-stituenti le varie parti della soluzione.

Sciarada alterna (xxyxxyyyy)soluz.: alba / astro = alabastroIntarsio (xxyyzz zy yyxzzx)soluz.: anta / elica / loden = anello dicatena

A fine ‘800 questa notazio-ne affiancò e sostituì quella‘grammaticale’, sempre pe-rò all’interno del gioco.Solo agli inizi del ‘900 colsistema ‘sinonimico’ e poinegli anni ’20 col bisensi-smo, il diagramma divenneun elemento ‘esterno’ al te-sto del gioco.

Diagramma numericoPosto accanto alla denominazione del gioco, ècostituito da una serie di numeri (in genere po-sti tra parentesi) che indicano di quante letteresono composte le parole, eventualmente orga-nizzate in frasi, delle varie parti della soluzione.

Sciarada incatenata (4 / 5 = 7)soluz.: cava / vallo = cavalloCrittografia a frase (4 4 = 3 5)soluz.: eran uova = era nuovaRebus (1 2 4 = 4 3)soluz.: F il Mosè = film osé

Nei giochi in versi la barra (/)separa le parole (o frasi) dellevarie parti, e l’uguale (=) se-para queste dall’eventuale to-tale e le due combinazioni diun anagramma.Nelle crittografie e nei rebusl’uguale separa la prima dallaseconda lettura.Se il diagramma ha una solaparte questa indica la secondalettura che, in certi giochi, èanche l’unica lettura.

Un tempo, e ancora oggi inalcune riviste, i numeri deldiagramma erano separatida virgole o trattini per unamiglior individuazione.Oggi tra i numeri vienemesso solo uno spaziobianco in modo da renderepossibile l’indicazione dellaeventuale punteggiaturadelle due letture.

Doppio soggettoE’ la base fondamentale della tecnica enigmi-stica attualmente impiegata per lo svolgimentodei giochi in versi; il gioco presenta un soggettoapparente, in perfetto accordo col titolo delcomponimento, ma nasconde un soggetto reale,del tutto diverso, che ne costituisce la soluzio-ne.

IndovinelloS’impunta spesso per non darci retta.(Fra Ristoro)soggetto apparente: il mulosoggetto reale: il compasso

Questa tecnica ebbe comeprimo assertore Antro (An-drea Troncone, Napoli),autore attivo nel primo‘900.

Enigmi collegatiTecnica di svolgimento attualmente utilizzatanei giochi in versi, in cui le varie parti delloschema sono svolte come singoli enigmi, tuttiperò unitariamente collegati dal soggetto appa-rente del tema preannunciato nel titolo.

Tecnica codificata neglianni ‘20 da L’Alfiere di Re(Alberto Rastrelli, Firenze),che in quegli anni definìanche l’uso del doppio sog-getto.

Enigmistica ‘classica’Si definisce così l’enigmistica, di un certo li-vello e basata sempre sul bisenso e sul ragio-namento, proposta da poche riviste che, con ca-denza mensile o bimestrale, si ricevono solo inabbonamento.

Giochi enigmisticiOpuscolo BEI n. 1;v. Bibliografia: f, g, n, p.

Per gli elevati livelli for-mali e per l’elemento chene è la base, il doppio sog-getto, è stata definita daLacerbio Novalis “Ars di-logica”.

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note tecnicheriferim. bibliografici note storiche

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Enigmistica ‘popolare’Si definisce così, senza alcun significato limita-tivo o spregiativo, l’enigmistica di livello ele-mentare e nozionistico proposta dalle numeroseriviste, in genere settimanali, vendute nelle edi-cole.

I giochi enigmistici proposti più difrequente sono le parole incrociate, irebus statici e semplici giochi in versibasati spesso sul meccanismo delcompletamento di frase.

EquipollenzaE’ uno stretto legame etimologico che lega dueparole e che porta ad escluderne l’uso contem-poraneo in due distinte parti di uno stesso gio-co. E’ da considerare come equipollenza anchel’uso di due soggetti affini per logica pur se nonper etimologia. Più propriamente dovrebbe de-finirsi identità etimologica.

Gioco in versi: occhi / ali = occhiali(c’è identità etimologica tra occhi eocchiali).Crittografia: posa T e da L PACCA =posate d’alpacca (posa e posate deri-vano entrambe dal verbo posare).Rebus: IN sacca; tomi STO = insacca-to misto (c’è identità etimologica trasacca e insaccato).

E’ un difetto tecnico grave,che esclude l’accettabilità delgioco. Si può tollerare unacerta identità solo quando idue significati, nel tempo, sisono nettamente diversificati;ad es. arma e armadio nel re-bus: arma di Odino C è = ar-madio di noce.

Un tempo le riviste eranopiù tolleranti di oggi versoquesto difetto, e quindi nei‘repertori’ si possono trova-re giochi con palesi equi-pollenze.

EspostoE’ l’elemento che l’autore propone al solutoreperché lo analizzi in vari modi e con diversi ra-gionamenti dipendenti dal tipo di gioco indicatonella denominazione, per giungere, con l’ausiliodel diagramma, alla soluzione.

Gioco in versi: componimento di unoo più versi legati tra loro da un unicosoggetto apparente richiamato nel ti-tolo.Crittografia: espressione linguistica,di senso più o meno compiuto, sempreabbastanza sintetica.Rebus: una o più illustrazioni a cuipossono essere sovrapposti grafemi,cioè lettere o segni tipografici.

La voce è applicabile propria-mente solo alla crittografia,ma la si può estendere concet-tualmente a ogni altro giocoenigmistico, indicando conquesto termine lo svolgimentonel gioco in versi e la illustra-zione nel rebus.

Falso derivato (1)Veniva così chiamato quel gioco in due parti incui da una parola (o frase) se ne ottiene un’altradi diverso significato mediante una ‘alterazio-ne’ prevista dalla lingua italiana, che natural-mente è ‘apparente’; oggi (ma non da tutti) que-sto gioco viene denominato semplicemente ( )diminutivo, accrescitivo, vezzeggiativo, peggio-rativo, senza la specificazione falso.

colla / collina; l’ava / la vettamatto / mattone; lotto / l’ottonebalzo / balzello; l’asta / la stellafoca / focaccia; l’afa / la faccia

I primi esempi apparvero inun volumetto di giochipubblicato a Pontremoli dalmarchese Andrea Dosi allafine del 1800.

Falso derivato (2)Questo ternime è passato oggi a indicare unaparola che ne richiama vagamente un’altra manon la può sostituire in modo corretto.

montaggio per salitasentenza per uditoformaggio per formazione

Questi espedienti, molto usatiun tempo, oggi non sono piùaccettati nelle crittografie,mentre si trovano ancora neigiochi in versi e in particolarenei giochi sintetici.

Frase anagrammataComunemente si dà oggi questo nome a unafrase composta da due parti, di varia lunghezzama spesso endecasillabi, una anagrammadell’altra e preferibilmente continuative o in at-tinenza di significato tra loro.

Attraverso i secoli = sola verità èCristo.Al casinò di Montecarlo = ci lascianmolto denaro.

Opuscolo BEI n. 3.

In passato, nei giochi inversi, si dava questo nomeall’anagramma quando en-trambe le parti erano costi-tuite da una frase.

Frase risolutivaNelle crittografie e nei rebus è l’espressionelinguistica che costituisce la soluzione del gio-co, corrispondente alla seconda (o eventual-mente all’unica) lettura del diagramma.

Crittografia (1 5 4 2 1 = 6 7)GELSO S tolta GELO si àfrase risolutiva: stolta gelosia

Che la frase risolutiva sia una‘frase fatta’ o comunque disenso compiuto, con un preci-so e plausibile significato, èun elemento essenziale perl’accettazione e la validità diun gioco.

Gioco bizzarroUn gioco è così definito, eventualmente in ag-giunta ad una normale denominazione, per se-gnalare che nella sua soluzione c’è qualcheelemento anomalo o del tutto particolare.

Sciarada bizzarra:VI / NO = vinodove VI è il numero romano sei e NOl’abbreviazione di Nord Ovest.

Gioco breve Gioco sintetico

Gioco brevissimoGioco breve di qualsiasi tipo svolto in un versosolo, normalmente un endecasillabo.

E’ detto anche ‘monoverso’.Se la soluzione è in più parti,la distinzione tra le parti è se-gnalata a volte mediante pun-tini.

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note tecnicheriferim. bibliografici note storiche

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Gioco crittograficoFa parte del settore delle crittografie ( ). E’analogo, nello schema risolutivo, al tipo corri-spondente di gioco in versi ma a differenza diquesti, in cui in genere la soluzione è costituitada più parti indipendenti, la frase risolutiva èsempre un’unica frase a senso continuativo,idonea ad essere presentata mediante un espostocrittografico; non esiste quindi un doppio sog-getto ma la soluzione scaturisce da una sempli-ce interpretazione dell’esposto.Come denominazione assume il nome delloschema su cui si basa.

Anagramma: GLI AVARI adorandanaro (Namio).Sciarada: PARLAI SULLE LITI dissi di dissidi (Il Maranello).Lucchetto: SIGLA codice di certocorto (Fra Diavolo).

Una denominazione più com-pleta è: gioco poetico svoltoin forma crittografica, maun’altra ancora più appropria-ta è: crittografia su combina-zione.In questi giochi è apprezzatala particolarità che l’espostosia a doppio senso:es. Anagramma: MISS FLO-RIDA bene di salute sta edè nubile (Il Girovago).v. Bibliografia: h, i.

Esempi di questo gioco sitrovano già agli inizi del‘900 ma il loro valorizzato-re è stato L’Alfiere di Reche nel n. 1/1925 dellaDiana d’Alteno ne proposelo sviluppo e l’uso di altrischemi oltre a quellodell’anagramma.

Gioco enigmisticoPrendendo come base di classificazione l’ele-mento proposto dall’autore al solutore, può es-sere:- gioco in versi, che a seconda del numero deiversi, ma soprattutto del tono del componi-mento, si distingue in gioco poetico e giocosintetico o breve;- crittografia;- gioco illustrato, comunemente chiamato re-bus.

I giochi che presentano unagriglia geometrica in cui biso-gna inserire parole desunte invario modo da semplici defi-nizioni o altro (ad es. i cruci-verba), pur presenti a volteanche nelle riviste di ‘classi-ca’, sono tipici della enigmi-stica popolare.

Gioco geometrico crittograficoHa un esposto di tipo crittografico che, inter-pretato od espresso in altro modo, genera unafrase risolutiva di 9 sillabe che inserita in unagriglia quadrata di 3 x 3 in vari modi consentedue letture secondo percorsi diversi ma tra lorodel tutto simili.Nella griglia di riferimento ( ) ad ogni nume-ro corrisponde una sillaba della frase risolutivae i due percorsi di lettura sono richiamati dalladenominazione del gioco o indicati mediante lasuccessione numerica delle 9 caselle.

Quadrato: PARIDE giudice dibelle celesti (Ciampolino).(La frase risolutiva, suddivisa in silla-be, può essere letta sia in orizzontaleche in verticale).Spirale: L’OSTRUZIONISTA pensa di recare disagio (Il Rival).(La frase risolutiva, suddivisa in silla-be, forma una spirale che può essereletta sia in senso orario che antiorario).

Nei tipi cosiddetti ‘classici’(quadrato, serpentina, spira-le, meandro) le due letturesono suggerite dal nome,mentre nei tanti proposti piùdi recente sono richiamatedalla successione numericadelle 9 sillabe nella griglia diriferimento.v. Bibliografia: h, m.

Il primo esempio (FiammaPerenne, 1948) è un qua-drato di Cianpolino (ERE-BO l’aldilà di molti lati-ni); altri furono proposti inseguito su Bajardo da ReEnzo (serpentina, spirale,…). Molti nuovi tipi furonopresentati, a partire dal1977, da Re Faraone e re-centemente da LacerbioNovalis.

Gioco geometrico in versiLe varie parole della soluzione, inserite in unoschema che raffigura una forma geometrica chedà il nome al gioco (es. quadrato, triangolo,esagono) consentono una doppia lettura, persingole lettere o per sillabe, in genere identica(ad es. orizzontale e verticale).

Quadrato sillabico:MA TI TETI TA NOTE NO RE

Questi giochi, molto in vogada fine ‘800 alla metà del ‘900con forme e letture anchecomplicatissime, oggi sonopiuttosto rari e limitati allepoche forme più semplici.

L’origine è da ricercarenelle antichissime parolequadrate a cui, nel medio-evo, si dava un significatomagico. Il maggior divul-gatore in Italia fu Dedalo,direttore della Corte di Sa-lomone.

Gioco ibrido Gioco mistoGioco illustrato Rebus

Gioco in versiGioco enigmistico presentato al solutore con unsoggetto apparente (richiamato dal titolo) trat-tato in un certo numero di versi; lo svolgimen-to, a seconda del tipo di gioco, può essere co-stituito da una sola parte (es.: enigma, indovi-nello) o, nei giochi a schema, da più parti (es.: 2nello scarto, 3 nella sciarada), in questo casosempre in rapporto tra loro ( enigmi collega-ti).

Opuscoli BEI n. 1, 6.

L’attuale tecnica nella ela-borazione del gioco in ver-si, basata sul doppio sog-getto e sullo svolgimentoad enigmi collegati, si im-pone solo negli anni ‘20.

Gioco mistoGioco che assomma in sé caratteristiche appar-tenenti a più tipi.

Sciarada a scambio di vocali:baie / notte = baionette

E’ chiamato anche gioco ibri-do.

Gioco poeticoGioco svolto in genere, ma non necessaria-mente, con un numero di versi abbastanza ele-vato (spesso i quattordici del sonetto); lo svol-gimento è ‘di ampio respiro’, con un certo rigo-re poetico, sempre più adeguato alle modernecorrenti stilistiche, e il senso apparente è di uncerto impegno.

Ad esempio l’enigma, a differenzadell’indovinello, oltre al maggiornumero di versi ha un soggettoapparente più impegnato ed unosvolgimento più lirico.

Con questa denominazioneviene a volte indicato generi-camente ogni gioco in versi.E’ chiamato anche, menopropriamente, gioco lungo.Opuscolo BEI n. 6.

L’attuale tecnica del doppiosoggetto nello svolgimentodel gioco poetico è nata nel1922 ad opera di AlbertoRastrelli (Alfiere di Re).

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Gioco sinteticoGioco svolto con un numero di versi limitato,anche uno o due ma più frequentemente quattroo sei; lo svolgimento è epigrammatico e brioso,il ‘senso apparente’ ha una trama spiritosa e sichiude solitamente con una trovata bisensisticadi particolare effetto.

E’ chiamato anche gioco bre-ve o epigrammatico. Nella ri-vista in corso di più anticafondazione, “Penombra”, èstato chiamato facella.

La storia del breve inteso insenso moderno inizia nelprimo novecento ed il pre-cursore può essere conside-rato Antro (Andrea Tron-cone, Napoli)

GrafemaNei rebus, ogni lettera, numero, asterisco o al-tro segno tipografico aggiunto alla illustrazionee necessario per giungere alla soluzione delgioco.

Nel rebus con soluzione: T è stele;menta R è = test elementare, sonografemi la lettera T e la lettera R.In un rebus nella cui illustrazione cisono un pescatore e un marciatore consoluzione pesca marcia sono grafemidue asterischi sulle due persone.

E’ chiamato anche affisso ocontrassegno.I grafemi dovrebbero essereridotti al minimo: possibil-mente uno solo per ogni ele-mento della illustrazione e almassimo tre; non più di quat-tro consecutivi nella soluzio-ne.

Griglia di riferimentoNel gioco geometrico crittografico è la grigliaquadrata di 3 x 3 in cui, partendo dalla casellain alto a sinistra, devono essere inserite le 9 sil-labe della frase risolutiva, che è sempre tale daconsentire due letture secondo percorsi definitidal tipo di gioco. Può essere così rappresentata:

1 2 34 5 67 8 9

dove ad ogni numero corrisponde una sillabadella frase risolutiva.

Serpentina: FAI RIDERE porti allegenti allegria (Snoopy).1a lett.: 1, 2, 3, 6, 5, 4, 7, 8, 92a lett.: 1, 4, 7, 8, 5, 2, 3, 6, 9

Meandro: MONARCA massimosignore del regno (Lilianaldo).1a lett.: 1, 2, 5, 4, 7, 8, 9, 6, 32a lett.: 1, 4, 5, 2, 3, 6, 9, 8, 7

I percorsi delle due letture so-no suggeriti dalla denomina-zione del gioco o indicati me-diante la successione numeri-ca delle 9 caselle.

Lacerbio Novalis nel 1999propose i geometrici ‘post-faraonici’, cioè schemi incui le due letture partono dauna casella diversa dalla 1.

Identità etimologica Equipollenza

IllustrazioneNei rebus è l’analogo dell’esposto nelle critto-grafie e dello svolgimento nei giochi in versi; ècioè l’elemento proposto al solutore con glielementi iconografici, eventualmente contrad-distinti da grafemi, che devono essere conside-rati per giungere alla soluzione del gioco.

Nel rebus: l’angue NT, Eva MP,Adamo RE = languente vampad’amore (Fiordistella), l’illustrazioneè ‘il paradiso terrestre’ e sono ele-menti iconografici il ‘serpente’, ‘Eva’ed ‘Adamo’.

L’illustrazione deve esserechiara, netta e funzionale aifini della soluzione, senza ele-menti fuorvianti; deve tenderead armonizzare le varie partidel rebus creando una am-bientazione credibile.

Eccezionale disegnatrice direbus è stata Maria Ghezziin Brighenti (La Brighella),illustratrice ufficiale peranni de La SettimanaEnigmistica.

Lettura crittografica Prima lettura

LudolinguisticaTermine che comprende tutti i giochi di parolea sé stanti, che non presuppongono cioè, comenell’enigmistica, uno svolgimento da proporreal solutore.

Tautogramma: è una frase o una com-posizione poetica in cui le parole ini-ziano tutte con la medesima lettera.

v. Bibliografia: p.

MonoverboE’ a tutti gli effetti una crittografia con la parti-colare caratteristica che la seconda lettura, cioèla frase risolutiva, è costituita da una sola parola( crittografia corrispondente per tipologia).

S . ON coll’I SION è = collisione(Damigella).

E’proposto ormai di rado; lapresenza del diagramma nu-merico rende comunque su-perflua la sua distinzione no-menclaturale dalla corrispon-dente crittografia.

La sostituzione del terminegenerico crittografia aquello di monoverbo risaleai primi del 1948.

OnomanziaE’ l’interpretazione anagrammatica di un nomee cognome, in particolare di personaggi noti.

Giuda Iscariota = à guidato sicariMarco Antonio = antico romanoPrimo Carnera = romperà craniAlberto Sordi = astro del brio

Il risultato è tanto più apprez-zabile quanto più la frase otte-nuta rispecchia, in positivo oin negativo, le caratteristichedel personaggio o si riferisce aeventi ad esso legati.

In passato si riteneva chedall’anagramma del nomedi una persona si potesseroottenere predizioni sul suofuturo.

Prima letturaNelle crittografie e nei rebus è la frase che in-terpreta l’esposto o l’illustrazione ed è definita,come spezzettatura e numero di lettere di ogniparola, dalla parte a sinistra del segno = neldiagramma se questo è presente.

Crittografia (1 5 4 2 1 = 6 7)GELSO stolta gelosiaprima lettura: S tolta GELO si à.

E’ chiamata anche letturacrittografica.

Il diagramma della primalettura, tuttora non semprepresente specialmente neirebus, è stato introdottointorno agli anni ‘50.

PseudonimoE’ il nome, scelto con criteri personali vari, concui l’autore firma il gioco da lui ideato presen-tandosi così al solutore.

Ministro Saverio, anagramma di Ma-rino Trevissoi; Cerasello, contrazionedi Cerasi Raffaello; Il Faro, parti ini-ziali del nome e cognome Fabio Ro-vella; Il Duca Borso, per l’originemodenese di Aldo Santi.

L’abitudine di firmare igiochi sulle riviste specia-lizzate con uno pseudonimorisale alla metà dell’800.

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RebusGioco presentato al solutore con una illustra-zione (in certi tipi più di una) i cui elementi ico-nografici, con o senza grafemi che li contraddi-stinguono, devono essere opportunamente in-terpretati (procedendo sempre da sinistra a de-stra) per giungere, utilizzando le indicazioniche altri elementi (la denominazione e il dia-gramma) forniscono, alla frase che costituiscela soluzione del gioco.

Illustrazione: bimba che guarda unavasca con due pesci segnati con A;mamma a una finestra con le anteaperte indicate con A ed M.Elementi iconografici: pesci e anteGrafemi: le due A e la MDiagramma: 1 5; 1 1 4 = 3 9Prima lettura: A pesci; A M anteFrase risolutiva: ape sciamante

Opuscolo BEI n. 1, 5.v. Bibliografia: l, o.

Le origini di questo giocosono antichissime, ma iprimi rebus a stampa si eb-bero agli inizi del 1500. Ilrebus-vignetta, come è orain uso, fu ideato da Dalsani(Giorgio Ansaldi, 1844-1922).

Rebus dinamico (o di relazione)E’ quello in cui per giungere alla soluzione vaindividuato un rapporto tra gli elementi icono-grafici che si esprime descrivendo le azioni daloro svolte o le relazioni di vario tipo che li lega-no; nella prima lettura della soluzione figuranoquindi verbi coniugati ed altre parti del discorso.

C a S sa dir ov’è re = cassa di rovere(Orofilo).GR ava reca seco nipote CHE = gra-vare case con ipoteche (Quizzetto).

Alcune riviste chiamano que-sto gioco crittografia illu-strata, o semplicemente crit-tografia, essendo il meccani-smo risolutivo simile a quellodella crittografia.

Rebus misto (o ibrido)E’ quello che presenta, nello stesso elaborato,sia le caratteristiche del rebus statico che quelledel rebus dinamico.

C alza remo C; assi NI = calzare mo-cassini (Orofilo).

Rebus puro (o muto)E’ quello in cui gli elementi iconografici pre-senti nella illustrazione non sono contrassegnatida grafemi o lo sono solo con un ‘asterisco’,che ne segnala così l’importanza ai fini dellasoluzione.

Illustrazione: i celebri fidanzatini diPeynetSoluzione: verecondi amanti = verecon diamanti (Lacerbio Novalis).

Il gioco, con assoluta assenzadi grafemi, è stato molto svi-luppato e propagandato neglianni ‘90 da Lacerbio Novaliscol nome di panicona.

Ideato da Briga; il primoesempio, apparso su LaSettimana Enigmistica nel1954, è: lepri / mela / Cri-mea / mare = le prime la-crime amare.

Rebus statico (o di denominazione)E’ quello in cui il procedimento per giungerealla soluzione consiste solamente nel denomina-re, da sinistra a destra, gli elementi iconograficipresenti nella illustrazione collegandoli ai gra-femi che li contraddistinguono.

Illustrazione: il paradiso terrestreSoluzione: l’angue NT; Eva MP;Adamo RE = languente vampad’amore (Fiordistella).

L’illustrazione deve essereuna scena omogenea e plausi-bile, e non un semplice e ca-suale accostamento di personeo cose.

Rebus variatoLa particolarità di questo rebus, che può esserestatico o dinamico, è che le lettere apposte co-me grafemi non fanno parte della prima lettura,ma introducono in questa delle alterazioni se-gnalate nella denominazione (rebus a cambio, ascarto, a zeppa, ecc.)

Rebus a cambioarto staccato L E = aLto stEccatoRebus a zeppa:l’avo rincorso I = lavori In corso

v. Bibliografia: o.

SchemaE’ il tipo di relazione che lega in astratto parolee/o frasi per dar luogo alla combinazione checonsente poi lo svolgimento di un certo tipo digioco enigmistico.

La combinazione “ciocco + lato =cioccolato” è un esempio dello sche-ma corrispondente al gioco enigmisti-co della sciarada.

Seconda letturaNelle crittografie e nei rebus è la frase che siottiene applicando alla prima lettura la spezzet-tatura indicata dalla parte del diagramma postaa destra del segno = o dall’unica parte che ildiagramma presenta, e costituisce la soluzionedel gioco.

Crittografia (1 5 4 2 1 = 6 7)GELSO S tolta GELO si àseconda lettura: stolta gelosia

La seconda lettura coincide inpratica con la frase risolutiva.

Soggetto (o senso) apparenteNella moderna tecnica di composizione dei gio-chi in versi basata sul bisensismo ( ) e suglienigmi collegati ( ) è l’argomento, anticipatonel titolo e unico per tutto lo svolgimento, sottocui l’autore nasconde il soggetto reale checostituisce la soluzione del gioco o una suaparte.

IndovinelloRatto trascorre e a noi rose dipensa.(Il Valletto).soggetto apparente (titolo del gioco):il mese di maggiosoggetto reale: il topo

Soggetto (o senso) realeNella moderna tecnica di composizione dei gio-chi in versi basata sul bisensismo ( ) è il verosignificato che l’autore nasconde sotto ogniparte del gioco che ha sempre un solo soggettoapparente; costituisce la soluzione del gioco ouna sua parte.

Scambio di vocali (Saclà)Esce dalla sua bocca vampa ardentee l’effetto che fa è stupefacente.soggetto apparente: il vulcanosoggetti reali: drago / droga.

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SolutoreE’ chi, per diletto personale o partecipando agare per solutori, studia i giochi enigmistici alfine di trovarne la soluzione.

Le riviste di enigmistica clas-sica bandiscono gare e cam-pionati annuali per solutori ri-uniti in gruppi o isolati. Garesolutori si svolgono anche neicongressi e convegni.

Il solutore veniva chiamatoun tempo ‘spiegatore’.

SoluzioneE’ la spiegazione di qualunque gioco enigmisti-co, alla quale il solutore deve giungere avva-lendosi degli elementi tipici di ogni gioco edelle corrispondenti modalità risolutive.

Questo vocabolo è ormai en-trato nell’uso corrente, ma sidovrebbe dire più corretta-mente risoluzione.

Un tempo veniva chiamatacol termine ‘spiegazione’.

SpezzettaturaDiverso modo di raggruppare una stessa suc-cessione di lettere, seguendo le indicazioni deldiagramma numerico, nelle due parti di moltigiochi in versi, o nella prima e seconda letturadi un rebus e di vari tipi di crittografia.

Frase doppia(7 4 / 5 6) pescoso lido / pesco solido.Crittografia a frase(3 1 3 3 5 = 10 5) par a noi che menti= paranoiche menti.

Nelle crittografie e nei rebusquesta caratteristica è ulte-riormente specificata col ter-mine cesura ( ).

B - GIOCHI IN VERSI (per i GEOMETRICI vedi sez. D)

AccrescitivoDa una parola (o frase) si ottiene un’altra parola(o frase) di diverso significato mediante una al-terazione ‘apparente’, in questo caso un accre-scitivo.

salmo / salmonelotto / l’ottone

E’ chiamato anche falso ac-crescitivo.

Aggiunta Zeppa

Aggiunta di estremiAggiungendo una lettera all’inizio e una alla fi-ne di una parola (o serie di parole) si generaun’altra parola (o frase) di diverso significato.

astronomi / GastronomiAaghi / ditali = Laghi d’ItaliA

Aggiunta finale …Aggiungendo una lettera (o sillaba) alla fine diuna parola (o frase) si genera un’altra parola (ofrase) di diverso significato.

album / albumElavori / l’avo riOgomito / gomitoLOlamine / la mineSTRA

In passato era chiamata pa-ragoge.

Aggiunta iniziale …Aggiungendo una lettera (o sillaba) all’inizio diuna parola (o frase) si genera un’altra parola (ofrase) di diverso significato.

appello / Cappelloacrocoro / Sacro corochiglia / CONchigliascapolare / PEsca polare

In passato era chiamataprotesi.

AnagrammaVariando la disposizione delle lettere di una opiù parole (e/o frasi), si ottiene un’altra o piùparole (e/o frasi) di senso compiuto ma di di-verso significato. Quando una o entrambe leparti sono costituite da più parole (e/o frasi)queste devono essere tra loro in attinenza di si-gnificato, per analogia o per contrasto; quandonon è così si ha l’anagramma diviso.

sigaretta = strategiaerta / pendio = pedinatoresole / astro = rosa / stelograttacielo = l’arte goticafortuna / iella = tiro alla funeil vigile urbano = burle giovanilii ricordi / le nostalgie = la religione diCristo

Un tempo la denominazionevariava al variare dello sche-ma (ad es. anagramma a fra-se, frase anagrammata); lapresenza del diagramma nu-merico ha reso superflue que-ste precisazioni.

Come gioco enigmisticoappare per la prima voltasull’Almanacco Il NuovoSciaradista nel 1839.

Anagramma divisoL’anagramma è così chiamato quando le parole(e/o frasi) che formano una o entrambe le partidello schema non sono tra loro in attinenza disignificato, per analogia o per contrasto.

prete / mola = temporaletorti / gelo = Rigolettoclamore / mali = il mare calmo

La sua particolarità può esseresegnalata, anzichè aggiungen-do diviso nella denominazio-ne, mettendo nel diagrammail + anziché la / tra le parti.

Antipodo (bifronte diretto)Spostando la prima lettera (o sillaba) di una pa-rola (o frase) in fondo alla parola stessa e leg-gendo poi questa al contrario (da destra a sini-stra), si ha un’altra parola (o frase) di diversosignificato.

b-attello / b-ollettal’-attesa cauta / l-a tua casetta

In alcune riviste è denominatosemplicemente antipodo. Loschema assomiglia a quellodel bifronte ma presenta unavarietà molto maggiore dicombinazioni.

Proposto nel 1878 suL’Aguzzaingegno col nomeanagramma dell’avvenireda A. Gallina; l’attuale no-me gli fu poi dato da Ugonedi Soana che ne rilanciòl’idea sulla Diana d’Alteno.

Antipodo (bifronte) inversoHa lo stesso meccanismo dell’antipodo, ma èl’ultima lettera (o sillaba) della parola (o frase)che si sposta all’inizio della parola stessa e leg-gendo poi questa al contrario (da destra a sini-stra) si ha un’altra parola (o frase) di diverso si-gnificato.

malat-o / talam-oroset-o / tesor-o

In alcune riviste viene omessala specificazione bifronte.

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Antipodo palindromoSpostando la prima o l’ultima lettera (o sillaba)di una parola (o frase) all’estremo opposto eleggendo poi questa al contrario (da destra a si-nistra), la parola (o frase) resta immutata. Laprima e seconda lettura sono quindi identiche.

diretto: M-atitainverso: epope-A

Gli esempi sono piuttosto rarisia perché lo schema è di unasola parola, sia perché le com-binazioni che soddisfano ilmeccanismo sono poche.

BarattoIn una parola contenente almeno due conso-nanti, di cui una semplice e una doppia, scam-biando di posto e di entità le due consonanti siottiene un’altra parola; il meccanismo può esse-re anche ‘a frase’.

PeZZa / ZePPaCaseLLa / La seCCacoRReLate coLLe Rate

Proposto da Medameo neln. 1/1987 di Penombra

BifronteLeggendo le lettere (o sillabe) di una parola (ofrase) al contrario, cioè da destra verso sinistra,si ottiene un’altra parola (o frase) di sensocompiuto ma di diverso significato.

Suez / Zeusacetone / enotecaamori di dea / aedi di Romare-ga-le / le ga-re

La distinzione tra bifronte epalindromo, con estensionedel concetto all’antipodo, fufatta dalla S.F.I.N.G.E. e co-municata sull’Arte Enigmisti-ca n. 4/1932.

In un volume con 200 scia-rade edito a Firenze nel1858, un certo avvocatoFabbrichesi adombrò giàl’attuale bifronte (è / và =Eva ave).

BiscartoDa ciascuna delle prime due parti (parole e/ofrasi) viene scartata una lettera (o sillaba, ogruppo di lettere) uguale; accostando ciò cheresta si ottiene il totale (parola o frase). Si pos-sono avere anche due sole parti (parole e/o fra-si); se la prima è una frase, scartando una letterauguale da ciascuna delle sue due parole si ottie-ne la seconda parte. La posizione particolaredelle parti uguali da scartare (non necessaria-mente lettere o sillabe) da luogo a Lucchetto eCerniera ( ).

carMe / stiMa = carestiapaVOni / coVO = panicopriSma / Svolta = prima voltaBirBa = irameNdico caNuto = medico cauto

Il primo caso è chiamato an-che sciarada a biscarto.Ciò che si scarta deve esserepresente una sola volta inognuna delle parti.Aenigma, 1967 p. 196;Penombra, 1968/8 p. 141.

Proposto da Carminetta,l’ideatore del Lucchetto, neln. 9/1963 de Il Labirinto enel n. 11/1963 di Penom-bra.

Bisensi Sciarada a bisensi

BisensoLa soluzione è una parola (o frase) con due si-gnificati, ognuno dei quali costituisce il ‘sog-getto reale’ di un blocco di versi del componi-mento che ha sempre un unico ‘soggetto appa-rente’.

botta (colpo / rana)lustro (brillio / cinque anni)

Per essere valido come giocoa se stante il duplice signifi-cato della parola deve avereuna diversa origine etimolo-gica.

Come gioco enigmistico ènato ai primi del ‘900.

BizeppaIn due punti qualsiasi della parola (o frase) o diciascuna delle parole (o frasi) costituenti laprima parte vengono inserite due lettere ugualiottenendo, con una diversa spezzettatura, la se-conda parte o il totale.

abito / aRbitRoacetabolo = aSceta bolSooche / stazione = oRchestRazionesete / Noè = seTte noTecari amati = caRri aRmati

Cambio d’accentoDa una parola se ne ottiene un’altra di diversosignificato cambiando il tipo di accento conpronuncia aperta e chiusa.

pésca (da pescare) / pèsca (frutto);bótte (recipiente) / bòtte (percosse)

Cambio d’antipodoHa lo stesso meccanismo dell’antipodo direttoo inverso ( ), ma la lettera (o sillaba) iniziale ofinale di una parola (o frase) oltre a essere spo-stata all’estremo opposto viene anche cambiata.

c-olosso / b-ossolod-ottoressa / p-asserottotorac-e / carot-a

Proposto nel 1878 suL’Aguzzaingegno, col nomedi nodo, da E. Valdata.

Cambio di ...Cambiando una lettera (o sillaba) di una parola(o frase) si ottiene un’altra parola (o frase) didiverso significato. A seconda dell’elementoche si cambia e della sua posizione si può avereil cambio di vocale, di consonante, di conso-nante doppia, di lettera, di iniziale, di finale, diestremi.

strEtto / strUttoraGazza / raMazzataZZa / taSSamarEa / marCaFetta / RettasporT / sporAPaccO / BaccAconVENzione / conTRAzioneLUCciola / BRIciola

Se la combinazione è formatada più di due parti si ha ilcambio successivo di …e ildiagramma numerico riporta,all’esponente, il numero delleparti.es.: (54) pAsta, pEsta, pIsta,pOsta.

Cambio di genereCambiando il genere di una parola (o frase) damaschile a femminile o viceversa, questa acqui-sta un diverso significato.

battagliO / battagliAIL capitale / LA capitale

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CernieraUn gruppo di lettere con cui inizia la prima pa-rola (o frase) e un uguale gruppo di lettere concui termina la seconda parola (o frase) vengonoscartati; le lettere interne che rimangono nelledue parti, accostate, formano una terza parola(o frase).

DROga / laDRO = galaGAla / droGA = ladroLAdro / gaLA = drogaDIsco / gli ereDI = scogliere

Ha la particolarità della rever-sibilità delle parti, con possi-bilità di una triplice esposi-zione dello schema.

Proposto dal Novellino suPenombra nel 1955 comevariante del lucchetto colnome di conchiglia, nonebbe seguito fino al ‘rilan-cio’ che ne fece Il Trovieronel 1963 al Congresso diMontecatini Terme.

CernitaEliminando tutte le lettere doppie della prima odelle prime due parti (parole o frasi), si ottienela seconda parte o il totale anagrammando lelettere residue.

cani / gatto = cignobara / tombe = mortequaderno a quadretti = noia

Può essere un pregio se le let-tere residue rimangono nellostesso ordine (es.: linEa / Sal-niTRO = ESTRO).Il Labirinto 1982 p. 325, 360;La Sibilla 2002 p. 68.

Proposta da Guido nel 1975su La Sibilla per i giochi inversi, ed estesa poi, conmaggior successo, allecrittografie. Ebbe un ‘pro-genitore’ nel setaccio, pro-posto senza fortuna da Fol-chetto nel 1950.

CruciminimoE’ un piccolo cruciverba con 5 caselle per latoe con quattro caselle nere interne simmetriche;lo svolgimento, a tema unico, è solitamente insei versi in cui i primi tre definiscono le paroleorizzontali e gli altri tre le verticali.

S E R V AO I MR A S P OD S RO P A L E

Molto raramente lo schema ha7 caselle per lato con 9 casellenere simmetricamente dispo-ste.

Ideato nel 1933 da Il Val-letto che presentò il primoesempio su Penombra.

Cruciverba (enigmistico)Il gioco consiste nell’inserire in uno schema,comprendente un certo numero di caselle nere,parole orizzontali e verticali desunte da defini-zioni, rispondenti alla tecnica bisensistica del-l’enigmistica classica, che possono anche esse-re legate fra loro da un unico soggetto.

Quando il cruciverba, semprecon definizioni dilogiche, haun formato ridotto (in genere5 lettere di lato) prende il no-me di cruciminimo ( ).

Nella sua forma ‘popolare’il gioco fu ideato nel 1913da Arthur Wynne.Nell’enigmistica classica fuintrodotto negli anni ‘30 daFiamma Perenne e da Pe-nombra.

DiminutivoDa una parola (o frase) se ne ottiene un’altra didiverso significato mediante una alterazione‘apparente’, in questo caso un diminutivo.

mulo / mulinol’ava / la vetta

E’ chiamato anche falso dimi-nutivo.

Doppia estrazioneEliminando dalle prime due parole (o frasi) leparti esterne uguali ed accostando tra loro leparti interne rimanenti si genera una terza pa-rola (o frase) di diverso significato.

cAMIni / cANTOni = AMIANTOmaRINa / maGa = RING

Proposto da Giupìn suL’Enimmistica Modernanel marzo 1973.

Doppia estrazione con unione di estremiAnziché eliminare, come nella doppia estrazio-ne ( ), le parti esterne uguali delle prime dueparole (o frasi), le si accostano una sola voltagenerando così una quarta parola di senso com-piuto.

RIsultaTI / RIniTI = sultani / RITIMAglioNI / MAstiNI = gli osti / MANIPAdroNI PAgaNI = droga / PANI

Proposto da Morfeo nel n.5/1975 di Aenigma comeevoluzione della doppiaestrazione introdotta daGiupìn.

Doppia lettura Frase doppia

Doppio scartoScartando una lettera interna della prima e dellaseconda parte (parole o frasi) o di due parolecostituenti una frase e accostando le parti rima-nenti si ha il totale o la seconda parte (parola ofrase).

me-n-dico / in-s-etto = medico inettose-g-no di Mar-t-e / seno di mare

Doppio scarto centraleScartando l’ultima lettera della prima parola (ofrase) e la prima della seconda parola (o frase),diverse tra loro, e accostando le parti esterne siha il totale (parola o frase).

alberO / Ago = albergolapiS / Prateria = la pirateria

Doppio scarto inizialeScartando la lettera iniziale della prima e dellaseconda parte (parole o frasi) o di due parolecostituenti una frase, anche diverse tra loro, eaccostando le parti rimanenti si ha il totale o laseconda parte (parola o frase).

Stiro / Salto = tiro altoDolente Prosa = olente rosa

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EnigmaComponimento in versi che tratta apparente-mente un certo soggetto ma che ne nasconde inrealtà uno completamente diverso. A differenzadell’indovinello ha un soggetto apparente più‘serio’, una veste lirica più aderente ai canonidella poesia e si sviluppa in genere in un mag-gior numero di versi.

Per questo gioco non tutte leriviste indicano il diagrammanumerico relativo alla solu-zione.

Ha origini antichissime, main forma di gioco enigmi-stico apparesull’Almanacco Il NuovoSciaradista nel 1833.

Falso accrescitivo Accrescitivo

Falso derivato Derivato

Falso diminutivo Diminutivo

Falso plurale Plurale

Frase doppiaCambiando la spezzettatura di una frase comeindicato dal diagramma numerico, si ottieneun’altra frase di diverso significato.

barba rasposa = barbara sposavere con diamanti = verecondi amanti

E’ denominata anche doppialettura.

IncastroLa seconda parola (o frase), inserendosi senzaalcuna alterazione all’interno della prima parola(o frase), dà luogo a una terza parola (o frase)che è del tutto indipendente da quelle chel’hanno generata.

CERA / affetti = CaffettiERATIGRI / pialle = TIpi alleGRI

E’ possibile anche l’incastrodoppio ( ).

Nel 1979 Il Tarlo presentòsu La Gara degli Indovinile prime parole incastrate(PremiO), poi La Ricrea-zione di Firenze propose lesciarade miste; nel 1880L’Enigma di Torino lanciòl’innesto (SErenaTA) equindi la parola avvinta.

Incastro doppioNella prima parola si incastrano, o in succes-sione o incastrandosi a loro volta, una secondae una terza parola dando così luogo a una pa-rola o frase costituente il totale.

MOSCA/trafila/teli=OStra filateliCAMETA’ / tisi / colo = MeticolosiTA’

La soluzione può essere rap-presentata con un diagrammaletterale.

La prima combinazione untempo era chiamata inca-stro con due cuori.

IndovinelloComponimento in versi che tratta apparente-mente un certo soggetto ma che ne nasconde inrealtà uno completamente diverso. A differenzadell’enigma ( ) ha sempre un numero limitatodi versi (in genere da 1 a 6) ed uno svolgimento‘leggero’, epigrammatico, spesso con una puntadi humour.

Per questo gioco non tutte leriviste indicano il diagrammanumerico relativo alla solu-zione.

Il termine indovinello risaleai tempi del Boccaccio, macome gioco enigmisticoappare per la prima voltasull’AlmanaccoL’Aguzzaingegno del 1830.

Indovinello doppioE’ un indovinello in cui il soggetto reale, cioèla soluzione, è costituito da due cose in attinen-za di significato tra loro.

il gesso e la lavagnal’incudine e il martello

IntarsioLa prima parola ‘riceve’, come nell’incastro( ), la seconda, ma le lettere di questa si inse-riscono nella prima conservando l’ordine da si-nistra a destra ma frazionandosi; si genera cosìla terza parola (o frase).

BUCO / arbitri = BarbitUriCOASINE / censo = AScensIoNEMATASSA / tiro = MAtiTA roSSALETTO / crine / alpe / torce = LEcartoline preceTTO

Il meccanismo è analogo aquello della sciarada alterna( ) (il diagramma infatti èletterale), ma qui la parola (ofrase) totale inizia e terminasempre con le lettere dellaprima.

L’ideatore di questo giocofu G.M. Sambrotto (Deda-lo), fondatore ai primi del‘900 de La Corte di Salo-mone. Fu chiamato anche‘sciarada intarsiata’.

Inversione di fraseSi inverte, in senso logico, il posto delle paroleche compongono una frase, ottenendo una frasedi diverso significato.

carta di fiori / fiori di cartala pésca del nocciòlo / il nòcciolodella pèsca

IterativoDa una parola, mediante una iterazione ‘appa-rente’, se ne ottiene un’altra di diverso signifi-cato.

fiuto / RIfiutoscatto / RIscatto

E’ chiamato anche falso ite-rativo.

LucchettoUn gruppo di lettere con cui termina la primaparola (o frase) e un uguale gruppo di lettere concui inizia la seconda parola (o frase) vengonoscartati; le lettere esterne che rimangono nelledue parti, accostate, formano una terza parola (ofrase).

maESTRA / ESTRAtto = mattoriPOSTIGLI / POSTIGLIoni = rionil’acQUA / QUAresima = la Cresima

Il meccansismo si può appli-care anche a tre o più parti ein tal caso si ha il lucchettomultiplo.es.: mo LARE / L’AREa /atto = mottosuDORI / DORIco / coMETE/ METEora = suora

Anticipato nel 1880 su ungiornale di Cagliari col no-me di ponte, fu proposto suIl Labirinto n. 10/1950 daCarminetta (Pietro Merca-tanti); ha mantenuto questonome nonostante varie pro-poste di cambiamento.

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Lucchetto riflessoIl meccanismo è lo stesso del lucchetto ( ) mala parte comune che si elide si presenta, nellaseconda parte, alla rovescia.

marINA / ANImo = marmopeRIPLI / IL PIRana = peana

Pur aprendo nuove opportuni-tà al campo già molto sfrutta-to del lucchetto classico, nonha finora incontrato particola-re interesse.

Fu proposto da Giupìn inPenombra n. 10/1978 e ri-lanciato sempre su Penom-bra da Favolino nel 1990.

LucernaScartando le parti iniziale e finale della primaparola (o frase) e quelle finale e iniziale dellaseconda, rispettivamente uguali, ed accostandole restanti lettere, si ottiene una terza parola (ofrase).

MOscheA / AdaMO = schedaLIriCA / CAvoLI = rivo L’EpiCA /CAscinaLE = piscina

Presentato da Il Ladronenel 1969 su Le Stagioni.

MetanagrammaPartendo da una parola e/o una frase si procedeall’anagramma di questa cambiando la primavolta una A in E, poi questa in I, quindi questain O e infine la O in U.

scAtola / salcEto / lascIto / costOla /locUstamoglie Ardita / gElati di more /regImi lodati / maritO gelido / gUidemortali

Il Labirinto, 2003/7 p. 26;2004/7 p. 24; 2004/12 p. 6.

Applicato a singole parole echiamato scambio di vocalia base di anagrammi appa-re su La Gara degli Indovi-ni n. 9/1892.Il primo applicato alle frasiè di Ser Jacopo su La Cortedi Salomone (1929).

MetatesiUna lettera (o una sillaba) di una o più parole (ofrasi) cambia di posizione, in avanti o all’indie-tro, dando così luogo a un’altra parola (o frase).

bIoccolo / boccIoloarrosTi / arTrosidiTa / mani = diamanTiSOmaro / maroSOstRato nevoso / stato neRvosocorSA all’oro / corallo roSA

Se lo spostamento avviene tradue lettere contigue (alleGRia/ alleRGia), è considerato unoscambio.Se viene spostata una sillaba,può essere che nella secondalettura questa non costituiscasillaba (POdestà / deSPOta).

Palindromo …La soluzione è costituita da una sola parola (ofrase) che si può leggere, rimanendo identica,anche al contrario, cioè da destra a sinistra.Se la lettura, anzichè letterale, è per sillabe, siha il palindromo sillabico.

ossessoarca sacrai verbi brevica-ri-caco-mi-co

Gli esempi sono piuttosto rari(sono più frequenti invece neigiochi crittografici) sia per loschema di una sola parola, siaperché le combinazioni chesoddisfano al meccanismosono poche.

La distinzione tra bifronte epalindromo, con estensionedel concetto all’antipodo,fu fatta da una commissio-ne della S.F.I.N.G.E. e co-municata sull’Arte Enigmi-stica n. 4/1932.

PeggiorativoDa una parola (o frase) se ne ottiene un’altra didiverso significato mediante una alterazione‘apparente’, in questo caso un peggiorativo.

foca / focaccial’oste / lo staccio

E’ chiamato anche falso peg-giorativo.

PluraleLa seconda parola (o frase) è il plurale dellaprima ma ha tutt’altro significato.

setta / settetenere presente / teneri presenti

E’ chiamato anche falso plu-rale.

PolisensoLa soluzione è una parola (o frase) con più si-gnificati, ognuno dei quali costituisce il ‘sog-getto reale’ di un blocco di versi del componi-mento che ha però sempre un unico ‘soggettoapparente’.

il solitario (un brillante / la tenia / per-sona sola / gioco di carte)

I primi esempi che apparveronon erano veri polisensi, maenigmi in cui la soluzione eratrattata nelle sue varie acce-zioni.

Come gioco enigmistico ènato ai primi del ‘900.

Raddoppio di consonanteRaddoppiando una consonante singola dellaprima parola (o frase) si ottiene un’altra parola(o frase) di diverso significato.

contesa / contessala luna / l’alunna

Replay di consonantiMantenendo inalterate e nello stesso ordinetutte le consonanti di una parola (o più parole, ofrase), si sostituiscono tutte le vocali ottenendouna parola (o frase) di diverso significato.

CeRVo / CuRVaPRuGNa DuRa = PRiGioNe Di Reo

Le vocali che appaiono nellaseconda parte devono esseretutte diverse da quelle dellaprima parte.

Proposto già nel 1956 daFra Ristoro su Penombra,riproposto da Zoroastro nel1989, ebbe questo nome daAmleto.

Replay di vocaliMantenendo inalterate e nello stesso ordinetutte le vocali di una parola (o più parole, o fra-se), si sostituiscono tutte le consonanti ottenen-do una parola (o frase) di diverso significato.

mEnU’ / vIgIlIA = EqUIlIbrIstApOEsIA lAtInA = nOmE dI mArAgIÀ

Le consonanti che appaiononella seconda parte devonoessere tutte diverse da quelledella prima parte.

Proposto già nel 1956 daFra Ristoro su Penombra,riproposto da Zoroastro nel1989, ebbe questo nome daAmleto.

SaldaturaInserendo tra due parole una lettera (o sillaba) eaccostando il tutto come nella sciarada, siottiene una terza parola.

cava / cavia = cavaLcavia

Presentato da El Ben nelLabirinto n. 4/1977, e corri-sponde alla sciarada a zep-pa proposta a fine ‘800 daSordello.

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Scambio di …Due lettere (o sillabe) mutano reciprocamentela loro posizione in una o più parole (o frasi)generando così un’altra parola (o frase) didiverso significato. A seconda dell’oggettodello scambio si può avere lo scambio di vocali,di consonanti, di lettere, di iniziali, di estremi.

cOppiA / cAppiOmaScheRa / maRcheSacaVa / Secchia = caSa VecchiasalaCe Motto / salaMe CottoErCole / CrEoleFoglie Morte / Moglie ForteAstiO / OstiA

La Corte di Salomonechiamava questi giochi bi-sticci.

Scarto …Eliminando in una parola (o frase) una lettera (ouna sillaba) si genera un’altra parola (o frase) didiverso significato.Quando la lettera (o sillaba) che si scarta è al-l’inizio o alla fine la denominazione diventa ri-spettivamente scarto iniziale ( ) e scarto finale( ).

segUgio / seggiolaCrima / la rimasogGIORno / sogno

Se le parole dello schemavengono proposte in ordineinverso, il gioco diventa unazeppa o aggiunta.

Nell’800 era chiamatosventramento e successi-vamente sincope; sed’iniziale, aferesi o deca-pitazione, se di finale, apo-cope o amputazione.

Scarto finaleEliminando alla fine di una parola (o frase) unalettera (o sillaba) si genera un’altra parola (ofrase) di diverso significato.

radaR / radapreteSA / pretecane straNO / canestra

Nell’800 era chiamato am-putazione e successiva-mente apocope

Scarto inizialeEliminando all’inizio di una parola (o frase)una lettera (o sillaba) si genera un’altra parola(o frase) di diverso significato.

Cassetto / assettoCHErubino / rubinoCAra pace / rapace

Nell’ell’800 era chiamatodecapitazione e successi-vamente aferesi.

SciaradaDue o più parole (o frasi) dette parti si unisco-no, accostandosi tra loro senza alcuna altera-zione, generando così un’altra parola (o frase)detta totale.

torre / fazione = torrefazioneamo / reggia / mento = amoreggiamentol’ara / gazza = la ragazza

Nata in Francia nella se-conda metà del 1700, inItalia comparve su L’Aguz-zaingegno nel 1821, ma leprime regole sono conte-nute in un “codicetto” pub-blicato dal Gondoliere aVenezia nel 1835.

Sciarada a bisensiLe parole delle prime due parti, assumendo undiverso significato, si accostano in modo daformare una frase che costituisce il totale.

sala (stanza) / rotta (percorso dellanave) = sala rotta (asse della ruotaspezzato)teste / rotte = teste rotte

La denominazione a volte èsemplicemente bisensi.

Gioco ideato da Tristano,che ha presentato i primiesempi a fine 1969 su IlLabirinto e Le Stagioni.

Sciarada alternaLe prime due (o più) parole formano la parola(o frase) totale non accostandosi semplicementetra loro, come nella sciarada ( ), ma spezzet-tandosi e intersecandosi in successione alterna.

CANE / pira = CApiNEraSPERA / ente / sizza = SPensiERAtezza

La soluzione è a volte rappre-sentata con un diagrammaletterale.

Presentata dal conte Ga-briele Chiericati suL’Aguzzaingegno di Pia-cenza nel 1877.

Sciarada a scambio di …Nell’unirsi per generare il totale, due vocali, oconsonanti o lettere delle parti si scambiano re-ciprocamente di posizione.

mOra / tAna = mAratOnacaNe / Raggio = caReNaggio

Sciarada convergenteNell’unire le parti che costituiscono il totale lelettere finali di ciascuna parola (o frase) vengo-no anteposte a quelle finali.

MAre / RIto = reMAtoRISCAla / LAto = la SCAtoLAPAROla / Atomi = laPAROtomiA

Il Labirinto, 2004/4 p. 8.

Sciarada divergenteNell’unire le parti che costituiscono il totale siconsiderano prima le loro lettere finali e dopoquelle iniziali.

VEla / LLAno = la noVELLAFOlate / NATAle = la teleFONATA Il Labirinto, 2004/6 p. 8. Berto il Delfico, La Sibilla

3/1991

Sciarada incatenataIl meccanismo è lo stesso della sciarada ( )ma nell’unire le due parole (o frasi) si sovrap-pongono una o più lettere uguali, quelle cioècon cui termina la prima parola e inizia la se-conda.Il meccanismo può essere applicato anche a treo più parole.

marmO / Occhio = marmOcchiocaVA / VAllo = caVAllocaLA / LAmA / Aio = caLAmAio

Presentata dal conte Ga-briele Chiericati suL’Aguzzaingegno di Pia-cenza nel febbraio 1878.

Sciarada progressivaIl meccanismo è lo stesso della sciarada ( )ma nel totale viene mantenuta una sola volta laparte iniziale comune seguita dalla somma dellesuccessive parti non comuni.

Raso / Rio = RasoioBalle / Brina = BallerinaMAdri / MAga / MAle = MAdrigale

Ideata da Amneris nel 1895.

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SintesiTutte le lettere doppie (o triple, o quadruple,ecc.) della prima parte vengono considerate unasola volta e unite a quelle già scempie dannoluogo, mediante anagramma, alla seconda parte.

Parallelepipedi = il padreprete sospettoso = posterammiratore = amo / reti

Il gioco è tanto più apprezza-bile quanto maggiore è la dif-ferenza tra le lettere della pri-ma e della seconda parte.

Il gioco è stato proposto daIl Troviero su La Sibilla n.6/1990.

Spostamento Metatesi

Spostamento d’accentoDa una parola se ne ottiene un’altra di diversosignificato spostando l’accento.

calamìta / calamitàcòmpito / compìto

SviluppoE’ il contrario della sintesi ( ); da una parola(o frase) composta da lettere tutte diverse, mol-tiplicandone alcune si ottiene, mediante ana-gramma, un’altra parola (o frase).

asino / assassinola sorte / stella rossa

Il gioco è tanto più apprezza-bile quanto maggiore è la dif-ferenza tra le lettere della pri-ma e della seconda parte.

Il gioco è stato proposto daIl Troviero su La Sibilla n.6/1990.

VezzeggiativoDa una parola (o frase) se ne ottiene un’altra didiverso significato mediante una alterazione‘apparente’, in questo caso un vezzeggiativo.

grillo / grillettol’asta / la stella

E’ chiamato anche falso vez-zeggiativo.

Zeppa …Aggiungendo all’interno di una parola (o frase)una lettera (o sillaba) si genera un’altra parola(o frase) di diverso significato. E’ chiamata an-che aggiunta.Se le lettere (o sillabe) da aggiungere sono duesi ha la zeppa biletterale.Quando la lettera (o sillaba) che si aggiunge èall’inizio o alla fine la denominazione diventarispettivamente aggiunta iniziale ( ) e ag-giunta finale ( ).

albero / alberGocantina / cantiLEnalezioni / le Azionilastra / la MOstrala luce / l’alLucelo stipendio / l’ostiCO pendio

Se le parole dello schemavengono proposte in ordineinverso, il gioco diventa unoscarto.In passato questo gioco èstato chiamato anche epentesi.

Presentato da Mortadellanel 1880 su La Gara degliIndovini come immissionedelle sillabe di una parola-base in tante parole diverse.

Zeppe successiveIl meccanismo della zeppa si applica successi-vamente a più di due parole (o frasi)

doghe / dRoghe / dEroghecane / caNne / canOne / caNnonelo stelo / l’osteLlo / lo stUello

C – CRITTOGRAFIE (per i GEOMETRICI vedi sez. D)

AccrescitivoLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e in cui la secondaparte è un’alterazione ‘apparente’, in questo ca-so un accrescitivo, della prima.

ERA A DIETA digiuno di Giuno-ne (Fra Diavolo)GRANDINATE pericoli per icoloni (Marmi)

E’ chiamato anche falso ac-crescitivo.

Aggiunta di …La soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e risponde al mec-canismo dell’aggiunta ( ) dei giochi in versi.Può essere di iniziale o di finale (semplice osillabica) o di estremi.

Aggiunta d’iniziale:NERONIANI i romani piromani(Muscletone).TIRO PIANO getto progetto(Amore Normanno).Aggiunta di finale:CI SEMBRA FISSA par a noi pa-ranoia (Snoopy).USARE L’INSETTICIDA colpirecol piretro (Il Maranello).Aggiunta di estremi:I FAN DELLA LESCAUT amanola Manon (Il Faro).

Se la lettera o la sillaba ag-giunte sono all’interno dellafrase viene chiamata zeppa( ).

AnagrammaLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e in cui una parte èl’anagramma della parte rimanente.

SAAR bacino ferro-carbonifero(Zanzibar).CHI ERA STEFANO PELLONI? la risposta è: Il Passatore (Piquillo).

In qualche caso il passaggioesposto-soluzione richiedemeccanismi tipici della critto-grafia pura:AS . NO ASINO vediavendosi I (Dado).

Il primo esempio è di Ugo-ne di Soana nella Dianad’Alteno (1921)BUIO PESTO tenebro-sità esorbitante

Anagramma spartitoLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto; in questa frase unaparola da anagrammare è preceduta e seguitadalle altre parole che da essa hanno origine.

IL CAMIONCINO DELL'ALGIDA un furgoncino con frigo La Sibilla 4/2001 p. 88.

Il gioco è stato ideato da IlMatuziano e presentato suLa Sibilla n. 4/2001

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Antipodo …La soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e risponde al mec-canismo dell’antipodo palindromo ( ) dei gio-chi in versi.Può essere diretto o inverso, semplice o sillabi-co.

Diretto:FA L’ALBA AL CASINO’ dinotte gioca coi gettoni (Robo).Inverso:T’APPARIMMO IN SOGNO credevi di vederci (Fra Diavolo).Diretto sillabico:SVELASTE ARCANI chiaristemisteri (Dylan Dark).Inverso sillabico:VUOTATE IL SACCO rivelate laverità (Il Finanziere).

A differenza dei giochi in ver-si, in cui la soluzione è costi-tuita da più parti, l’antipodocrittografico, essendo la solu-zione una frase continuativa,è sempre palindromo e quindiquesta specificazione vieneomessa.Quando l’antipodo è diretto,viene spesso denominatosemplicemente antipodo.

Biscarto …La soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e in cui la secondaparte risulta eliminando dalla prima due lettere(o sillabe) uguali.A seconda della posizione delle lettere (o silla-be) che si eliminano può eventualmente essereiniziale o finale.

LA GIOIA NELLE URLA dallegrida, allegria! (Il Matuziano).SIAMO SPOSI GAY strano sì tranoi (Cocò).ASPETTIAMO I TUOI BIDONI recaci capienti recipienti (Atlante).

BisensoLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto ed è costituita dadue o più parti uguali ma di diverso significato.

PORGI REGALI presenti presenti(Mariella).CRITICO’ LA BOXE ALLA TV riprese riprese riprese (Ugo d’Este).

Cambio di …La soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e risponde al mec-canismo del cambio ( ) dei giochi in versi.A seconda del cambio che si opera può esseredi vocale, consonante, consonante doppia, let-tera,sillaba, genere; a seconda della posizionedell’elemento che si cambia può essere inizialeo finale.

IL VULCANO SPENTO fu montefumante (Beppe).CAMICIA DI FORZA aderente ademente (Ugo d’Este).I PORCI ne fan delle nefandezze!(Frank).CHI VA A ILIO trova Troia (Sno-opy).PAGO PAGO contento con conto(Robo).ALL'ANIMATORE serve verve(Achab).FRACASSI forti schianti (Mela-grana).PIEDI PIATTI difetto di fette (Mr.Wise).FACCIO SCHIZZI DOPO CENA disegno di sera (Arbe).COTTO DEL TONTO lo scioccola sciocca (Marius).

CernieraLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e risponde al mec-canismo della cerniera ( ) dei giochi in versi.

CAPOCUOCO TIFOSO chef an-che fan (Achille).E’ POCO CHE MI DROGO sonovizioso novizio (Maurizio).

CernitaLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo, che deriva dall’esposto con ragionamentoquasi sempre ‘mnemonico’ o, raramente, anche‘meccanico’, le cui lettere sono uguali a due adue: cancellando quindi tutte le coppie di lettereuguali non ne resta alcuna.

I PROMESSI SPOSI è il romanzod’Alessandro Manzoni (Muscletone).SMARG.ASSO ASSENNATO fanfarone saggio resa I (Tiberino).

Il Labirinto 1982 p. 360.

Proposta da Guido per igiochi in versi, ebbe piùfortuna nei giochi critto-grafici; i primi esempi (LaSibilla, 1975) sono di Bertoil Delfico.

ContrarioL’esposto deve essere interpretato con due vo-caboli uno contrario dell’altro ma il loro signi-ficato deve essere anche ben distinto da quelloche lega ciascun termine all’esposto.

DIVORZIO contratto sciolto(Chat).LAMBADA liscio scabroso (Ul-piano).

La Sibilla 2002/2 p. 70;Il Labirinto 1981/10 p. 308.

Ideato da Flasi e Alfa delCentauro, che presentaronoi primi esempi su Bajardonel 1952.

Controcrittografia …Differisce dalla corrispondente crittografia peril fatto che il passaggio dall’esposto alla solu-zione si ottiene rovesciando il significato del-l’esposto stesso ( crittografia corrispondenteper tipologia).

Controcrittografia mnemonica:UN PARTICOLARE VOLGARE Il generale Nobile (Muscletone).

Il gioco è stato ideato daMuscletone nel 1971.

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sez. C voce / giocospiegazione / riferimenti schemi / esempi

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ControsinonimoE’ simile al sinonimo ( ), cioè la soluzione ècostituita da due vocaboli che sono sinonimi traloro, ma la prima lettura non descrive l’espostoma il suo significato opposto.

PAROLACCIA fine termine (Mu-scletone). La Sibilla 1991-5 p. 128. Il gioco è stato ideato da

Muscletone.

Crittoderivato Crittografia alterata

Crittografia Crittografia pura

Crittografia ... a ...Dopo il termine generico crittografia può esse-re indicato il tipo (sinonimica, ecc.) e quindi ilmeccanismo modificativo (a cambio di ..., ascarto ecc.) che avviene nel passaggio tra laprima e la seconda lettura.

Crittografia a scarto: NATTE fuori esca T, è NATE = furie scate-nate (Tiberino).Critt. sinonimica a cambio di vocale:. OLLERA C a poter aversi, BILE= "capote" reversibile (Ser Lo).

Sono le cosiddette crittografieibride, non particolarmenteapprezzate per i meccanismiimperfetti ed arbitrari a cuidanno luogo.

Crittografia … a metatesi …La soluzione è costituita da due letture, la primadelle quali è una interpretazione dell’espostobasata sul meccanismo relativo al tipo di critto-grafia; nel passaggio alla seconda lettura, oltrealla diversa spezzettatura, si opera anche lospostamento di una lettera (o sillaba) in avanti oall’indietro.

ARA A s’accantoni: è RA = casacantoniera (Muscletone).PER TE NON HO LIQUIDI misecchi = “mise chic” (Guido).VI FECE SST! volle taceste =volta celeste (Tebe).LIANE date RAME MOBILI =date memorabili (Tiberino).

Non è una crittografia ibrida( sez.A) in quanto la letterache si sposta fa sempre partedel gioco, diversamente dallacrittografia a scarto, zeppa,cambio...La Sibilla, 1995/5 p. 122;2002/1 p. 31; 2003/2 p. 81.

Proposta da Il Dragomannosu Balkis nel 1985.

Crittografia … a rovescioLa prima lettura si desume normalmente dal-l’esposto applicando il meccanismo previstoper il tipo di crittografia (pura, a frase, sinoni-mica, perifrastica, ...); leggendo questa frase arovescio si ottiene la frase risolutiva. Può esse-re anche sillabica.

Pura: RAVI AVI? sì: cedete R =rete decisiva (Muscletone).A frase: COLLERA accesa ira =aria secca (Marac).Sinonimica: WOTAN ODINO lìs’à = asilo nido (Magina).

Crittografia ... dinamicaOsserva regole, nomenclatura e struttura dellenormali crittografie ma con l’ausilio della pre-sentazione al computer introduce nuove possi-bilità basate sul movimento dell’esposto o dialcune sue parti (lettere che escono, entrano, sispezzano, evaporano,...)

Pura: MADIDA (il MA si comprimeprogressivamente fin quasi a sparire)

mò DIDA: MA schiaccio = modida maschiaccio.Sinonimica: ARDISCO (la D anneri-sce gradualmente) faccio nera Di:OSO = faccione radioso.

Nella prima lettura, che indi-ca l’azione, i verbi sono inprima persona riferendosi allacrittografia.http://morassi.interfree/critto/critto.htmIl Labirinto 4/2005 p. 8.

Ideate da Dalton nel mag-gio 2004 e presentate con lacollaborazione di Cartesionel sito Internet dello stessoe nei forum di enigmisticadel Web.

Crittografia … foneticaLa soluzione contiene una parola straniera o unnome proprio che in una lettura viene utilizzatacon la corretta grafia mentre nell’altra letturaviene utilizzata come si pronucia.

PER LA SCALA SEMPRE NON HOIL FANTE mai col jack son =Michael Jackson (Fama).CANCELLO UN ARCHIVIO ELET-TRONICO file ometto = fail’ometto (Brown Lake).

E’ chiamata anche crittogra-fia fonica.

Crittografia a fraseSi risolve con un ragionamento di tipo mnemo-nico. La prima lettura, che come nella citto-grafia mnemonica è una interpretazione del-l’esposto o un altro modo di definirlo gramma-ticalmente, è però sempre una ‘frase doppia’:assume cioè un diverso significato nel passag-gio tra le due letture, definite dalla diversaspezzettatura precisata nelle due parti del dia-gramma.

IL CALDO NELLA CAVA fa madido minatore = fama di domi-natore (Ser Lo).

L’articolo presente nell’espo-sto presuppone nella soluzio-ne un verbo coniugato che as-sicuri la continuità del discor-so.

Presente, con altri nomi, giàa fine ’800, i primi esempimoderni escono nel 1926 suDiana d’Alteno: PULCINI

eran uova = era nuovadel Lupino e CAMELIA fior inodoro = fiorino d’orode Il Valletto.Venne poichiamata anche Crittogra-fia mnemonica a doppialettura.

Crittografia a frase a scambio di …La soluzione è costituita da due letture, la primadelle quali è un diverso modo di esprimerel’esposto; nel passaggio alla seconda lettura,oltre alla diversa spezzettatura come nella crit-tografia a frase, si opera anche lo scambio didue lettere.

A scambio di consonanti:GUARDARTI AFFASCINA ve-der te alletta = vedette all’erta (Mu-scletone).

Non è una crittografia ibrida( sez. A) in quanto le lettereche si scambiano fanno sem-pre parte del gioco, diversa-mente da quelle a scarto, azeppa, a cambio.La Sibilla, 2002/1 p. 31.

Crittografia a parti a scambioLa soluzione è costituita da due letture, la primadelle quali è un diverso modo di esprimerel’esposto; nel passaggio alla seconda lettura siopera uno scambio di lettere tra le parole costi-tuenti la frase, che mantiene però la stessaspezzettatura.

CIPPO PARTIGIANO massoparziale = passo marziale(Muscletone).DORATURA DI PRINCISBECCO

volgare patina = voltare pagina(Fra Diavolo).

Si distingue dalla crittografiaa frase a scambio di … perchètra le due letture non c’è di-versa spezzettatura.La Sibilla, 2002/1 p. 31; 5 p.167; 2003/2 p. 81.

Questa denominazione èstata proposta e adottata daGuido su La Sibilla nel2003.

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Crittografia alterataLa prima lettura, perifrasi dell’esposto o co-munque locuzione che lo esprime in altromodo, subisce, nel passaggio alla seconda lettu-ra, un’alterazione (diminutivo, accrescitivo,vezzeggiativo, peggiorativo) ‘apparente’, inquanto genera parole di diverso significato.

ATTO RESTRITTIVO giro di vite= girello di vitella (Il Saltimbanco)IDEA PAZZESCA spunto del mat-to = spuntino del mattino (Lacerbio)

Si possono avere anche crit-tografie dealterate:CO . . CCHIO MA lataccio in COMACCHIO =malato in coma (Lacerbio)e crucialterate: COLTO INRIGA lèttone dotto = lettod’ottone (Favolino).

Ideate da Lacerbio, che ri-siedendo allora in Canadàaggiungeva al suo pseudo-nimo Nuberossa, e presen-tate col nome di crittografiealterative nel 1978 su LaSibilla.

Crittografia derivata Crittografia sinonimica Crittografia perifrastica Crittografia alterata

Negli anni ’80 sono state cosìdenominate da Marius, redat-tore di Penombra, le critto-grafie sinonimiche e perifra-stiche. Di recente è stato datoquesto nome alle crittografiealterate.

Crittografia ... in 1a personaE’ una normale crittografia del tipo indicato, incui però nel ragionamento risolutivo si utilizzala prima persona singolare.

. ES . A T ed io saprò TESTA =tediosa protesta (Ilion).

In alcune riviste l’uso dellaprima persona singolare non èaccettato.

Crittografia mnemonicaSi risolve con un ragionamento di tipo mnemo-nico, considerando cioè il significato concet-tuale dell’esposto così come esso si presenta.Per associazione di idee si deve trovare una fra-se di pari significato o con valore conseguen-ziale che abbia però anche un significato com-pletamente diverso. Essendo identiche le dueparti, il diagramma mostra in questo caso unasola lettura: la frase risolutiva è quindi sempreuna ‘frase a doppio senso’.

PIPI’ DI BEBE’ colazione a basedi pancetta (Sofos).FECI il prodotto interno lordo (IlMaggiolino).IL RISPARMIATORE capitaleserba (Il Nocchiero).

L’eventuale articolo presentenell’esposto presuppone nellasoluzione un verbo coniugatoche assicuri la continuità deldiscorso.

Ideata nel 1895 da Gineco-cratumeno per la Dianad'Alteno.Il nome, nato nel1876, fu poi usato per gio-chi che avevano per solu-zione versi della DivinaCommedia o proverbi; lamnemonica moderna, ba-sata su una frase a doppiosenso, nasce nel 1924 su LaFavilla Enigmistica di Fi-renze.

Crittografia mnemonica a inversionedi frase

La soluzione, costituita da due parti, si raggiun-ge con due passaggi: col primo si trova una fraseche intrepreta in vario modo l’esposto; poi,scambiando i termini di questa, si ottiene la frasefinale.

DE PROFUNDIS il treno dellapartenza = la partenza del treno (IlDragomanno).FERMO SULL’APPIA! resta inLancia! = lancia in resta (Muscletone).

Bajardo, 1951-2-1.

Proposta nel 1950 da San-calaspi, non solo comemnemonica, e ripropostapoi dal Dragomanno suBalkis nel 1975.

Crittografia perifrasticaSi risolve con un ragionamento in parte ‘mne-monico’ e in parte ‘meccanico’. Nel passaggiotra l’esposto e la lettura crittografica della solu-zione si utilizzano ‘perifrasi’ dell’esposto stessoo di ciò che se ne ottiene con le varie possibilimanipolazioni.‘Perifrasi’ è qui intesa in senso convenzionale,indica cioè un passaggio da un vocabolo a unalocuzione che lo sostituisce o viceversa, da unafrase ad un’altra più o meno equivalente.

DELATORE PALLIDISSI . . diSPIA CEREA MO roso = dispiacereamoroso (Il Gagliardo).ANTICHE PROCEDURE leggerITER REMOTI = leggeri terremoti(Atlante).

Nel diagramma alcune rivisteindicano in neretto le parole ofrasi della prima lettura dovesono utilizzate le perifrasi.Nella rivista Penombra per uncerto periodo è stata chiamata,per iniziativa di Marius, crit-tografia derivata.

Usata per primo da Il Lupi-no nel 1936, la denomina-zione è stata introdotta neln. 8-9/1956 de Il Labirintoda Manesco, respinta dalCongresso di Forte deiMarmi nel 1958 e ribaditasul n. 5/1965 della stessa ri-vista. A metà degli anni ‘70vennero definite parasino-nimiche le crittografie in cuinon c’era un rigoroso rife-rimento a un sinonimo o auna perifrasi.

Crittografia puraSi risolve con un ragionamento di tipo ‘mecca-nico’, che riguarda cioè soltanto l’aspetto, laforma, la posizione reciproca, la possibilità dicompletamenti, aggiunte, soppressioni o altera-zioni delle lettere o di qualsiasi altro segno ti-pografico che compongono l’esposto, senza al-cun riferimento al suo significato concettuale.

GELSO S tolta GELO si à = stoltagelosia (Il Lupino)VIA tra V A sol I è vedibile = tra-vaso lieve di bile (Zanzibar)

E’ denominata anche critto-grafia semplice, o anche solocrittografia.Pur non avendo alcuna im-portanza nella soluzione delgioco, è apprezzabile e ogginormalmente richiesto chel’esposto sia di senso com-piuto.

La prima crittografia concaratteristiche simili aquelle moderne fu propostacome rebus nel 1883 dallaGazzetta Musicale di Mila-no, senza autore ma rite-nuta di Lelio (E. Reviglio):AVOTA un’A precedeVOTA = una prece devota.

L’evoluzione decisiva peròsi ebbe solo negli anni ’30.

Crittografia semplice Crittografia pura

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Crittografia sillogisticaSi risolve con un ragionamento che può esserein parte ‘meccanico’ e in parte ‘mnemonico’,ma che contiene deduzioni e passaggi affini al‘sillogismo’; è quindi sempre presente un ra-gionamento deduttivo, tale cioè che partendo dauna premessa ne consegua una logica conclu-sione.

CAUSA PALESE U L trasferiti(perché ‘cambiano’ CASA e PAESE)= “ultras” feriti (Il Girovago).PANCE chi è serena N è (perché èin PACE) = chiese renane (Lilianal-do).

E’ nata nel 1898 sulla Dia-na d’Alteno col concorso“Garinei” per idee nuove,vinto da Gines de Passa-monte; uno dei giochi era:OFEDEZIO fè (fede) èin OZIO = è pigra fè = epi-grafe

Crittografia sinonimicaSi risolve con un ragionamento in parte ‘mne-monico’ e in parte ‘meccanico’. Nel passaggiotra l’esposto e la lettura crittografica della so-luzione si utilizzano ‘sinonimi’ dell’espostostesso o di ciò che se ne ottiene con le variepossibili manipolazioni.‘Sinonimo’ è qui inteso in senso convenzionale,indica cioè una parola di significato equivalentea quella che le corrisponde nell’esposto.

VEICOLO CHIASSO (sinonimodi VICOLO) se celi E = chiassose celie(Ciampolino)CO . . UTTAZIONE se riè, dire tifa L LITE (sinonimo di COLLUTTA-ZIONE) = serie di reti fallite (Triton)

Nel diagramma alcune rivisteindicano in neretto le lettere,le parole o le frasi della primalettura dove sono utilizzati isinonimi.Nella rivista Penombra per uncerto periodo è stata chiamata,per iniziativa di Marius, crit-tografia derivata.

Presentate dal Valletto alCongresso di Forlì del1932, furono così chiamatedal 1934.A metà degli anni ’70 ven-nero definite parasinonimi-che le crittografie in cuinon c’era un uso rigorosodi un sinonimo o di una pe-rifrasi.

CrittostereoL’esposto, costituito da due parti accostate, ri-chiede per la soluzione un ragionamento chetiene conto di un fattore temporale legato allarelazione intercorrente tra le due parti.

BAR BAT BAR, cacciata R, la Tà = barcaccia tarlata (Quizzetto).A . IOU . E . . . lo scopri or E =losco priore (Piquillo).

Per molti anni le due partidell’esposto sono state rac-chiuse in cornici rettangolariper dare meglio l’idea delpassaggio temporale.

Fu proposto da Briga inAenigma 2-1975 ma il 1°esempio, presentato comebiverbo, è: SEM CAM JA-FET; SEM JAFET CAM poi non dato =campo inondato (Il Lupino,Penombra n. 6-1934)

DiminutivoLa soluzione è un’unica frase continuativa cheinterpreta l’esposto e in cui la seconda parte èun’alterazione ‘apparente’, in questo caso undiminutivo, della prima.

CONTICINO parca parcella(Giragon).BORINGHIERI editore è di Torino(Ruzante).

Doppia lettura Frase doppia

EcocrittoLa frase risolutiva ha la caratteristica di esserecostituita da blocchi di lettere che si ripetonoconsecutivamente. Il passaggio esposto / solu-zione può essere basato sia su ragionamenti‘mnemonici’ che ‘meccanici’.

VIVA LA TEA! lodo l’odorosa ro-sa (Muscletone).B . NIGNI comico micidiale ci dial’E (Jack).

E’ chiamato anche ecografia.La Sibilla, 1991/5 p. 128;2002/2.

Il gioco è stato ideato daMuscletone, mentre il nomeecografia è dovuto aL’Incas.

Ecografia Ecocritto

Frase doppiaLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e in cui la secondaparte è ottenuta dalla prima con una diversaspezzettatura.

S.O.S. DI RICOVERATO chi èdegente chiede gente (Il Faro).TIFO GENOVESE amar assi aMarassi (Atlante).

Girocrittografia …Differisce dalla corrispondente crittografia per ilfatto che la seconda lettura non inizia dalla lette-ra iniziale della prima lettura ma da un’altraqualsiasi indicata nel diagramma. Meccanismorisolutivo: crittografia corrispondente per ti-pologia.

Girocrittografia pura (8/ 5 1, 1 4 = 38) NON bissi N, O rasa = ras abis-sino (Marzolino).La seconda lettura inizia dall’ottavalettera della prima.

Presentata da Frac Rossosu La Sibilla nel 1978.

IncastroLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e risponde al mec-canismo dell’incastro ( ) dei giochi in versi.

SIAMO PURE IN VOGA castenoi canoiste (Omar).IL RICCO ROMANZIERE prospera per prosa (Ciang).

IntarsioLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e risponde al mec-canismo dell’intarsio ( ) dei giochi in versi.

STANLIO E OLIO amici eranamericani (Fra Diavolo).L’ALTRUISTA offre senzasofferenza (Favolino).

IterativoLa soluzione è un’unica frase continuativa cheinterpreta l’esposto e in cui la seconda parte èun’iterazione ‘apparente’ della prima

COLLINE lievi rilievi (Il MagoVerri).FOTOGRAFIE tratti ritratti(Favolino).

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LucchettoLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e risponde al mec-canismo del lucchetto ( ) dei giochi in versi.

LA TOMBA DI ANNA FRANK celebre ebrea cela (Marius)PACATI SERMONI prediche dicheti preti (Il Grigio)

Metatesi …La soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e risponde al mec-canismo della metatesi ( ) dei giochi in versi.Può essere anche sillabica.

DITTATORI SCONFITTI despotideposti (Paciotto).I BEONI elogiano enologia(Magina).

La Sibilla, 2003/2 p. 81.

Palindromo …La soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e può essere letta inentrambi i sensi.Può essere anche sillabico.

BELLI amò ridere di Roma(Beppe).IL MIO SEGRETO lo so io solo(Cocò).

PeggiorativoLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e in cui la secondaparte è un’alterazione ‘apparente’, in questo ca-so un peggiorativo, della prima.

SMORFIA la fa la faccia (Mr. Wise).IMPICCAGIONE collo col laccio(Magic).

Raddoppio di consonanteLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e in cui una conso-nante singola della prima parte risulta raddop-piata nella seconda.

FIACCHI sono lenti sonnolenti(Cocò).

Scambio di …La soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e in cui due vocali(o consonanti) della prima parte della frase ri-solutiva risultano scambiate nella sua secondaparte.Se a scambiarsi sono una vocale e una conso-nante si ha lo scambio di lettere ( ).

Scambio di vocaliAGOPUNTURA medicina? sì, madi cinesi (Baldassare).Scambio di consonantiLETTO CON GIOIA bel monilenel mobile (Sin & Sio).

Scambio di lettereLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e in cui due lettere(una vocale e una consonante) della prima parterisultano scambiate nella seconda parte.

I CECCHINI DI SARAJEVO semirano bene? sembrano iene! (IlMatuziano).IL MIO SEGRETO io lo so, solo io(Il Matuziano).

“Tra gli schemi di scambi èconsiderato il più bello perchél’inversione di suoni vocalicie consonantici modifica radi-calmente la struttura sonoradei vocaboli” (La Sibilla,1995/2 p. 51).

Scarto …La soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e risponde al mec-canismo dello scarto ( ) dei giochi in versi.Può essere sillabico e, a seconda della posizio-ne della lettera (o lettere o sillabe) scartata, puòessere iniziale o finale o di estremi.

PROCESSO CANONICO inchiesta in chiesa (Aronta).VECCHISSIMI EDITTI decrepitidecreti (Il Bey).RICCA CASALINGA massaiaassai à (Snoopy.)FATUE MILANESINE giovanitose vanitose (Atlante).REAME DI LILLIPUT dominiod’omini (Fra Diavolo).VISCIDO COME TE un tuo sosiauntuoso (Il Matuziano).DENIGRA GLI SCOLARI calunnia alunni (Achille).

SciaradaLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e in cui le primeparole, unite assieme, danno luogo all’ultimaparola della frase (o viceversa).

PARLAI SULLE LITI dissi didissidi (Il Maranello).ORGIA consesso con sesso (Pinin).

Essendo la soluzione una fra-se continuativa e non, comenei giochi in versi, due o piùparti indipendenti che unitedanno luogo a un totale (o vi-ceversa), a volte viene chia-mata frase doppia.

Fu ideata da Artù (A. Galli-na) nel 1903 (RICCONE con tanti contanti) marilanciata vent’anni dopo daAlfiere di Re (A. Rastrelli)

Sciarada alternaLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e risponde, con lesue due parti, al meccanismo della sciarada al-terna ( ) dei giochi in versi.

LA FOLLA A VENEZIA empiecalli e campielli (Fra Diavolo).

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SinonimoL’esposto deve essere interpretato con due vo-caboli che siano sinonimi tra loro, ma questosignificato ad essi comune deve essere ancheben distinto da quello che li lega all’esposto.

DRIBBLO scarto, avanzo (Il Ma-ranello)PROVO L’AUDIO testo volume(Guido)

La Sibilla, 1991/5 p. 128;2002/2 p. 70.

Il gioco è stato ideato daMuscletone.

Slittamento di raddoppioLa soluzione è una sola frase a senso contimua-tivo, che interpreta l’esposto, nelle cui due parti,diversamente spezzettate, una consonante dop-pia viene sdoppiata e una semplice viene rad-doppiata.

ALLENARE DENTISTI addestrare ad estrarre ( Fra Diavolo).TOPO SCRITTO DOPO è rattoerrato (Sin & Sio).

Presentato per la primavolta da Sin & Sio su Pe-nombra n. 4/1982

Spostamento di accentoLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e in cui, nelle dueparti uguali di cui è composta, è diversa la posi-zione della vocale accentata.

IL MENAGRAMO calamìta cala-mità (Ciang).I NON AMNISTIATI pèrdonoperdóno (Dado).

TellografiaE’ una crittografia a frase in cui l’esposto crit-tografico è sostituito da un verso che, come neigiochi brevi, ha un suo senso apparente intro-dotto dal titolo.

Piove, governo ladro! (3 2 7 6 = 7 11)Si ha l’impression che goccioli, osteria!Soluz.: par la taverna colare = parlatavernacolare (Tello).

E’ una crittografia, e non unbreve, in quanto l’esposto de-scrive solo la prima lettura.Oltre che su quello dellacrittografia a frase, il più fre-quente, può essere basata an-che su altri meccanismi crit-tografici.v. Bibliografia: h, pag. 21.

Dopo i primi esempi appar-si nel 1971 su Aenigma, ladenominazione è stata pro-posta da Marin Faliero (IlLabirinto n. 7-8/1977) inomaggio al loro ideatore,Tello.

VezzeggiativoLa soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e in cui la secondaparte è un’alterazione ‘apparente’, in questo ca-so un vezzeggiativo, della prima.

MAGNO IL TARTUFO big bigotto(Muscletone).

Zeppa …La soluzione è una sola frase a senso continua-tivo che interpreta l’esposto e in cui in un puntocentrale della seconda parte, uguale alla prima,c’è l’inserimento di una lettera (o sillaba).

SUPERESERCITI con ingenticontingenti (Snoopy).POLLICE VERDE dito dipinto(Mac).

D – GIOCHI GEOMETRICI [in versi (v) e crittografici (c)]

Esagono (v)Dallo svolgimento in versi si desumono parole(o frasi) le cui lettere (o sillabe), inserite in unoschema geometrico raffigurante un esagono,consentono due letture identiche: una orizzonta-le e una obliqua verso sinistra dall’alto in basso.

F A V O A V A N A V A P O R EO N O R A T A A R A R A T E T A D E A T E O

Meandro (c)Le 9 sillabe della frase risolutiva, una perifrasiche esprime in altro modo l’esposto, consento-no le seguenti due letture:prima lettura seconda lettura

1 2 9 1 4 54 3 8 2 3 65 6 7 9 8 7

BANCHETTI DI TIFOSI giocondiconviti sportivi (Ecam).

Usando la numerazione stan-dard della griglia di riferi-mento le due letture sono cosìespresse:1a: 1-2-5-4-7-8-9-6-32a: 1-4-5-2-3-6-9-8-7

Pentagono (v)Dallo svolgimento in versi si desumono parole(o frasi) le cui lettere (o sillabe) inserite in unoschema geometrico raffigurante un pentagono,consentono due letture identiche, una orizzonta-le e una verticale.

A E R EE S O D OR O V I N AE D I C O L A O N O R I A L I A

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Quadrato … (v)Dallo svolgimento in versi si desumono parole(o frasi) le cui lettere (o sillabe) inserite in unoschema geometrico quadrato consentono dueletture identiche, una orizzontale e unaverticale.

BOM BI CE BI DEL LI CE LI BE

Un numero tra parentesi a mo’di diagramma indica il nume-ro di lettere (o sillabe) perogni lato.

E’ il capostipite dei giochigeometrici e, limitatamenteallo schema, vanta originiremotissime.

Quadrato (c)Le 9 sillabe della frase risolutiva, una perifrasiche esprime in altro modo l’esposto, consento-no le seguenti due letture:prima lettura seconda lettura

1 2 3 1 4 74 5 6 2 5 87 8 9 3 6 9

PALME DI COCCO amate maninetenere (Il Troviero)

Usando la numerazione stan-dard della griglia di riferi-mento le due letture sono cosìespresse:1a: 1-2-3-4-5-6-7-8-92a: 1-4-7-2-5-8-3-6-9

Il 1° es. è di Ciampolino(Fiamma Perenne, 1948):EREBO l’aldilà di moltilatini.C’è stato qualche esempiodi quadrati con 4 e anche 5sillabe per lato.

Quadrato su 4 colonne (c)Anziché di 9 sillabe come nel quadrato, la fraserisolutiva è di 16 sillabe, che disposte in unagriglia di 4 x 4 consentono le due letture inorizzontale e in verticale.

E’ FELICE NEI LABIRINTI REALI in percorsi per gente di corte dav-

ver si diverte (Alex).

La combinazione è moltorara e a tutt’oggi ne risulta-no pubblicati solo 14 esem-pi.

Serpentina (c)Le 9 sillabe della frase risolutiva, una perifrasiche esprime in altro modo l’esposto, consento-no le seguenti due letture:prima lettura seconda lettura

1 2 3 1 6 76 5 4 2 5 87 8 9 3 4 9

CERVETERI cittadella morta delLazio (Frac Rosso).

Usando la numerazione stan-dard della griglia di riferi-mento le due letture sono cosìespresse:1a: 1-2-3-6-5-4-7-8-92a: 1-4-7-8-5-2-3-6-9

Schema proposto nel 1950su Bajardo da Re Enzo.

Spirale (c)Le 9 sillabe della frase risolutiva, una perifrasiche esprime in altro modo l’esposto, consento-no le seguenti due letture:prima lettura seconda lettura

1 2 3 1 8 78 9 4 2 9 67 6 5 3 4 5

LIVORI torvi indici di invidia (ReFaraone).

Usando la numerazione stan-dard della griglia di riferi-mento le due letture sono cosìespresse:1a: 1-2-3-6-9-8-7-4-52a: 1-4-7-8-9-6-3-2-5

Schema proposto nel 1950su Bajardo da Re Enzo.

Triangolo … (v)Dallo svolgimento in versi si desumono parole(o frasi) le cui lettere (o sillabe) inserite in unoschema geometrico raffigurante un triangolo,consentono due letture identiche, una orizzonta-le e una verticale.

M O N E T AO D O R EN O M EE R ET EA

Voluta (c)Le 9 sillabe della frase risolutiva, una perifrasiche esprime in altro modo l’esposto, consento-no le seguenti due letture:prima lettura seconda lettura

1 4 3 1 5 65 2 9 4 2 76 7 8 3 9 8

1a lett.: 1-5-3-2-4-7-8-9-62a lett.: 1-5-7-4-2-3-6-9-8COMETA s’incontra rara tra lestelle (Re Faraone).

E’ uno dei 66 schemi propostida Re Faraone; a differenzadi quelli ‘classici’, in questicasi la denominazione nonpuò richiamare i due percorsie quindi è indispensabilel’indicazione delle due letture.

Zig-zag (c)Le 9 sillabe della frase risolutiva, una perifrasiche esprime in altro modo l’esposto, consento-no le seguenti due letture:prima lettura seconda lettura1 9 8 1 2 32 6 7 9 6 43 4 5 8 7 5

1a lett.: 1-4-7-8-9-5-6-3-22a lett.: 1-2-3-6-9-5-8-7-4IMPAURIRE dare motivo di timore(Re Faraone).

E’ uno dei 66 schemi propostida Re Faraone; a differenzadi quelli ‘classici’, dove i per-corsi seguono sempre angoliretti, in questi sono possibilipassaggi da una sillaba all’al-tra anche in diagonale.

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E - REBUS (Giochi illustrati)

AnagrammaLa soluzione è una combinazioneanagrammatica continuativa che si desumedall’illustrazione che in genere, ma nonnecessariamente, è priva di grafemi.

sei glorie religiose (Fra Diavolo).il rebus con Berlusconi (Fra Diavolo).L è lo spartito sopra il letto (Cianpo-lino).

L’illustrazione, specie se pri-va di grafemi, deve consentireuna interpretazione diretta eunivoca di quanto da essa sideve desumere.

Cronorebus Rebus stereoscopico

Rebus a cambioLe lettere presenti nell’illustrazione comegrafemi, anziché essere inserite direttamentenella prima lettura, vi entrano in sostituzione dialtre lettere di questa per dar luogo alla fraserisolutiva.

coglie tre mele FU = Foglie tremUle

Rebus a domanda e rispostaNella prima lettura della soluzione ci sonosempre una o più domande a cui, interpretandoopportunamente l’illustrazione, si deve dareuna risposta.

corte S, E? s’ignora! = cortese signora(Franger).conti N, U alacri? sì! e CO? no, mica!= continua la crisi economica (Orofi-lo).

La specificazione ‘a domandae risposta’ è resa superfluadalla presenza nel diagrammadella prima lettura, se ripor-tato, dei punti interrogativo edesclamativo.

Rebus a rovescioLa frase risolutiva si ottiene leggendo arovescio, cioè da destra verso sinistra, la primalettura.

E T accessi dell’OP = polle disseccate

Il primo esempio, di P.Guidoni, è stato pubblicatosul n. 7/1881 della rivistaLa Luna.

Rebus a scartoLe lettere presenti nell’illustrazione comegrafemi, anziché essere inserite direttamentenella prima lettura, indicano lettere di questa dascartare per ottenere la frase risolutiva.

nastro sporgente NP = astro sorgente

Rebus a incastroLe lettere presenti nell’illustrazione comegrafemi, anziché essere inserite direttamentenella prima lettura, vi entrano in aggiunta allealtre lettere di questa per dar luogo alla fraserisolutiva.

L’avo rincorso I = lavorI in corso Può essere denominato ancherebus a zeppa.

Rebus stereoscopicoL’illustrazione è composta da due o più vi-gnette e la soluzione deriva dal confronto tem-porale tra le stesse. Per convenzione la primavignetta precede cronologicamente le successi-ve, quindi se i grafemi sono nella prima signifi-ca che una certa azione verrà compiuta nellasuccessiva e suggerirà l’uso di verbi al futuro;se invece i grafemi sono nella seconda vignetta(o in una successiva) significa che l’azione èstata compiuta e suggerirà l’uso di verbi al pas-sato.

tra I nere sonerà TO = trainer esone-rato (Orofilo).M - anch’esso - spese = manches so-spese (Il Felsineo).

E' sempre formato da chiavidi relazione.E’ denominato anche stereo-rebus o cronorebus, perchè lasoluzione implica di solitouna relazione temporale.

Proposto nel 1958 da Briga(Giancarlo Brighenti diMilano) su La SettimanaEnigmistica n. 1374; il pri-mo esempio aveva per so-luzione: F à già N odorato= fagiano dorato.

Stereorebus Rebus stereoscopico

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Page 24: Biblioteca Enigmistica Italiana - Modena OPUS COLI ...win.cantodellasfinge.net/portale/bei/bei/opuscoli/bei_opus9.pdf · diagramma letterale: (xxyy yyyyxxx) Enigma e Indovinello,

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PER CHI VUOL SAPERNE DI PIU'

Bibliografia

a) - Eolo Camporesi (Cameo), Prontuario enigmistico, Ed. “Penombra”, Forlì 1931b) - D. Tolosani (Bajardo), A. Rastrelli (Alfiere di Re), Enimmistica, Ed. Hoepli, Milano 1938c) - Andrea Gallina (Artù), Vademecum dell’Enigmista, Ed. “La Settimana Enigmistica”, Milano 1938d) - Aldo Nugnes (Aldes), Per gli appassionati della ’Pagina della Sfinge’, (senza luogo e senza data)e) - Mario Daniele (Favolino), Nomenclatore Enimmistico, Quad. n. 32/bis di “Dedalo”, Roma 25-4-1961f) - Parcelso, Il Troviero, Cielo d’Alcamo, Ciampolino, Che cos’è l’enigmistica classica?, s.d. ma, Milano 1964g) - Cielo d’Alcamo, Dameta,L’Enigmistica, Ed. Librex, Milano 1970h) - Cesare Pardera (Ciampolino), Scritti di Ciampolino, Quaderni “La Sibilla”, Napoli 1980i) - Stefano Bartezzaghi (Nenè), Studio crittografico, Quaderni “La Sibilla”, Napoli 1991l) - Franco Bosio (Orofilo), Il libro dei Rebus, Ed. Garzanti, Milano 1993m)- Raoul Orvieto (Re Faraone), Introduzione ai geometrici, Ed. Debatte & F., Livorno 1995n) - Stefano Bartezzaghi, Lezioni di enigmistica, Ed. Einaudi, Torino 2001o) - Nello Tucciarelli (Lionello), Il Rebus: cosa è, come si risolve, come si crea, A.R.I,. Roma 2002p) - G.A. Rossi (Zoroastro), Dizionario Enciclopedico di Enigmistica e Ludolinguistica, Ed. Zanichelli, Bologna 2002

Notizie utili sull’enigmistica classica

Altri “Opuscoli” in questa collana (scaricabili da Internet sul sito della B.E.I. http://www.enignet.it)

1.1 Pippo Guida rapida all’enigmistica classica luglio 2002 2.1 Pippo Invito alla crittografia agosto 2002 3 Fra Diavolo e Pippo Anagrammi... che passione! maggio 2002 4 Nam e Pippo Antologia tematica di crittografie mnemoniche maggio 2001 5 Orofilo Invito al rebus giugno 2002 6 L’Esule Invito ai poetici luglio 2003 7 Lacerbio Novalis Fra Ristoro, Il Valletto, Il Paladino settembre 2001 8 Ciampolino e Pippo Associazioni e biblioteche enigmistiche in Italia giugno 2004 10.1 a cura di Pippo Ricordo di Lacerbio Novalis marzo 2004

Indirizzi utili

• A.R.I. - Associazione Rebussistica Italiana - sito Internet: http://www.cantodellasfinge.net/ARICorrisp.: Franco Diotallevi - Via delle Cave 38 - 00181 Roma - [email protected]

• B.E.I. - Biblioteca Enigmistica Italiana - sito Internet: http://www.enignet.it - [email protected] ’G. Panini’ - Via Emilia Ovest 707 - 41100 Modena (tel. 059.331269)Corrisp.: Giuseppe Riva - Viale Taormina 17/c - 41049 Sassuolo (MO) - [email protected]

• IL LABIRINTO - Mensile d'arte, letteratura e didattica dell’enigmisticaVia Ciorani 1 - 84085 Mercato San Severino (SA) (tel. 089.826021) - [email protected]

• LA SIBILLA - Rivista bimestrale di enigmisticaVia Boezio, 26 - 80124 Napoli (tel. 081.5706248) - [email protected]

• LEONARDO - Rivista trimestrale di rebus e notiziario dell’ARIVia delle Cave, 38 - 00181 Roma (tel./fax 06.7827789) - [email protected]

• PENOMBRA - Mensile di enimmisticaVia Cola di Rienzo 243 (C/8) - 00192 Roma (tel. 06.3241788) - [email protected]

(spazio a disposizione dei gruppi enigmistici)

Gruppi Enigmistici ”DUCA BORSO - FRA RISTORO” e “I PALADINI”

Svolgono funzioni di coordinamento e a loro ci si può rivolgere per informazioni:Andrea Baracchi (Barak) - Via M. Sempione 43, Carpi (MO) (tel. 059.694253) - [email protected] Ferrari (Hammer) - Via M.L.King 7, Campogalliano (MO) (tel. 059.851344) - [email protected] Riva (Pippo) - Viale Taormina 17/c, Sassuolo (MO) (tel. 0536.871244) - [email protected]

La B.E.I. e gli autori ringraziano tutti coloro che hanno collaborato all’elaborazione di questo opuscolo. Gli amici enigmisti sonoinvitati a suggerire miglioramenti alla struttura e ai testi, a segnalare imprecisioni ed a proporre esempi più adatti, tenendo contosempre dello scopo essenzialmente divulgativo e didattico del lavoro.