Bevagna un pò di chiarezza

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E’ trascorso ormai quasi un anno e mezzo dalla conclusione dell’ultima amministrazione Bastioli e dall’insediamento della nuova, mesi in cui si è sentito raccontare tutto e il contrario di tutto. Per questa ragione alcuni componenti di quella trascorsa esperienza amministrativa, a titolo del tutto personale, hanno sentito il dovere di fare chiarezza, di fronte all’opinione pubblica, per tentare di ristabilire un minimo di verità. Facciamo notare, infatti, come in questo lasso di tempo, di fronte ad ogni evenienza, alcuni componenti dell’attuale Giunta abbiano purtroppo sbandierato ufficiosamente, come alibi della loro scarsa incisività amministrativa, la storia delle difficoltà ereditate. il Sindaco ha pensato sinora di dare luogo ad incontri pubblici per chiarire le voci fatte circolare ad arte. Parliamone allora, finalmente e ufficialmente, per quanto di nostra competenza e cono- scenza, precisando che, oltre a quanto puntualizzato in questo documento, non ci sottrarremo di sicuro ad un futuro confronto pubblico. Partiamo, innanzitutto, dal presupposto che un buon amministratore si fa carico dell’attuazione delle proprie scelte politiche e lo fa solo dopo aver ottenuto il parere tecnico di regolarità dei soggetti destinati al controllo. Questo è sempre accaduto in passato. Il Piano di Riqualificazione e Valorizzazione di alcuni immobili comunali improduttivi o non più funzionali per i servizi dell’ente venne approvato dal Consiglio Comunale nel 2009. Le alienazioni, ossia le vendite previste in quel Piano, hanno evitato l’accensione di nuovi mutui e un conseguente indebitamento del Comune. Inoltre la rinegoziazione a breve di parte di quelli ereditati dal passato ha permesso di ottenere condizioni più favorevoli. In definitiva il debito verso le banche è sensibilmente diminuito, tanto è vero che entro alcuni anni verrà completamente azzerato, a meno che l’attuale Giunta non decida diversamente. Questo sarà un risultato di fondamentale importanza, ovviamente “dimenticato” da chi am- ministra ora. Il dovere di fare chiarezza

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Bevagna un pò di chiarezza

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Page 1: Bevagna un pò di chiarezza

E’ trascorso ormai quasi un anno e mezzodalla conclusione dell’ultima amministrazioneBastioli e dall’insediamento della nuova,mesi in cui si è sentito raccontare tutto e ilcontrario di tutto. Per questa ragione alcunicomponenti di quella trascorsa esperienzaamministrativa, a titolo del tutto personale,hanno sentito il dovere di fare chiarezza, difronte all’opinione pubblica, per tentare diristabilire un minimo di verità.

Facciamo notare, infatti, come in questo lasso di tempo, di fronte ad ogni evenienza, alcunicomponenti dell’attuale Giunta abbiano purtroppo sbandierato ufficiosamente, comealibi della loro scarsa incisività amministrativa, la storia delle difficoltà ereditate. Nèil Sindaco ha pensato sinora di dare luogo ad incontri pubblici per chiarire le voci fatte circolaread arte. Parliamone allora, finalmente e ufficialmente, per quanto di nostra competenza e cono-scenza, precisando che, oltre a quanto puntualizzato in questo documento, non ci sottrarremo disicuro ad un futuro confronto pubblico.

Partiamo, innanzitutto, dal presupposto che un buon amministratore si fa carico dell’attuazionedelle proprie scelte politiche e lo fa solo dopo aver ottenuto il parere tecnico di regolarità deisoggetti destinati al controllo. Questo è sempre accaduto in passato.

Il Piano di Riqualificazione e Valorizzazione di alcuni immobili comunali improduttivi o non piùfunzionali per i servizi dell’ente venne approvato dal Consiglio Comunale nel 2009. Le alienazioni,ossia le vendite previste in quel Piano, hanno evitato l’accensione di nuovi mutui eun conseguente indebitamento del Comune. Inoltre la rinegoziazione a breve di parte diquelli ereditati dal passato ha permesso di ottenere condizioni più favorevoli. In definitiva ildebito verso le banche è sensibilmente diminuito, tanto è vero che entro alcuni anniverrà completamente azzerato, a meno che l’attuale Giunta non decida diversamente. Questosarà un risultato di fondamentale importanza, ovviamente “dimenticato” da chi am-ministra ora.

diretto aggravio economico. A testimonianza di quanto affermato ricordiamo che l’AmministrazioneBastioli aveva avviato e concluso entro il 2010 le modifiche richieste dalla ASL per latrasformazione della Casa di Riposo in Residenza Protetta per non autosufficienti. Questo pas-saggio, di grande rilevanza, è stato anche esso “stranamente” sottaciuto in tutti questimesi. Facciamo presente, infatti, che tale scelta della passata amministrazione ha per-messo e permetterà di risparmiare, da subito, quasi duecentomila Euro ogni anno neibilanci dell’Ente. La gestione della Residenza Protetta per non autosufficienti sarà,infatti, a carico completamente della ASL; al Comune resterà soltanto l’integrazione dellerette per quei cittadini non in condizioni di pagare. Riteniamo, in definitiva, che l’attuale Giuntaavesse tutto da guadagnare nel percorrere integralmente l’alternativa da noi prospettata,più conveniente del debito fuori bilancio con la ASL. Ma di tale scelta i nuovi amministratoridovranno assumersi responsabilità politica.

Pertanto, pur comprendendo le difficoltà di amministrare oggi, non accettiamo lapolitica dello “scaricabarile”, praticata dalla Giunta Polticchia per ogni difficoltà chesi presenti all’orizzonte o per ogni insuccesso politico/amministrativo. Quando nel 2001,in un clima politico molto più aspro rispetto ad oggi, la Giunta Bastioli subentrò alla Giunta Bini,a nessuno passò per la mente di ricercare eventuali responsabilità politiche/amministrative diquel Sindaco, e ci si impegnò subito nel realizzare, completare, risolvere tutto quanto lasciato ineredità. Gli amministratori seri si dovrebbero sempre comportare cosi. Inoltre ci sembraperdente in partenza la presunzione di amministrare la cosa pubblica estraniando i cittadini e leloro organizzazioni economiche e sociali da qualsiasi opportunità partecipativa e di confronto suscelte che vengono unilateralmente compiute (l’ultimo significativo esempio ha riguardato la sop-pressione della storica e amata “Corsa Ciclistica - Medaglia d’Oro Pietro Palmieri”).

Siamo ormai a settembre e l’attuale maggioranza non ha ancora approvato il bilancio di previsioneper il 2012. Amministrare così il Comune, dovendo rispettare obbligatoriamente i dodicesimi dispesa mensile, non porta molto lontano. Da quello che ci risulta, l’approvazione di tale bi-lancio comporterà nuovi sacrifici per i cittadini e le associazioni attraverso l’incrementodi alcune imposte e tariffe nonchè tagli alle spese culturali e sociali. Si pensa di fare tuttociò a cuor leggero continuando a raccontare che è tutto “colpa” di chi c’era prima? Sia chiaro,l’innalzamento di Irpef, Imu o quanto altro programmato da questa amministrazioneper il 2012 e per gli anni a seguire non ha nulla a che fare con le trascorse ammi-nistrazioni Bastioli. Facciamo nostre, a tal proposito, le parole pronunciate dall’AssessorePascucci nel Consiglio Comunale dello scorso giugno in occasione del Bilancio Consuntivo 2011:“… intendo precisare che l’approvazione del Consuntivo 2011 non influirà assolutamentenelle scelte riguardanti il Bilancio 2012.”

L’esperienza dovrebbe insegnare che la politica del fango non paga e non cancella errori o man-canze. La crisi economica c’era già nel 2008 eppure la passata amministrazione si adoperò permantenere quanto già costruito e per progettare il futuro. Senza ricercare inutili alibi e tenendoben presente e quindi rispettando sempre le persone e la loro dignità.

Le affermazioni apparse in questi giorni su alcune bacheche appaiono, pertanto, del tutto fuoriluogo e non meritano neanche nostri diretti commenti. Saranno i cittadini e le loro organizzazioniad esprimere, invece, il giudizio di merito sull’operato dell’attuale maggioranza.

Il dovere di fare chiarezza

Enrico Bastioli Franco Palini

Giacomo Bonini Baldini Oscar Proietti

Maurizio Massei Orlando Tardini

Page 2: Bevagna un pò di chiarezza

A tale riguardo, ci sembra più che lecito chiedere al Sindaco, anche a nome dei cittadini, chefine hanno fatto i progetti sui quali la Giunta Bastioli si era molto impegnata in queidieci anni e per i quali aveva trovato interessanti possibilità di realizzazione. Ne citiamosolo alcuni: il Documento Programmatico del Piano Regolatore Generale, con la localizzazionedel nuovo Polo Scolastico; il Quadro Strategico di Valorizzazione dei centri storici di Bevagna eFrazioni (che era considerato dalla Regione uno dei migliori); il Censimento dei Fabbricati Ruralitipici; il Piano Urbano dei Parcheggi; la bozza di Protocollo d’intesa con la Regione e il Consorziodella Bonificazione Umbra per mettere in sicurezza il territorio comunale dai rischi di allagabilità;I’accordo con la Provincia per la realizzazione della rotatoria all’incrocio su Viale Roma; la ripa-vimentazione di Via Porta Guelfa e l’intero progetto per il Centro Storico che tanto positivamenteaveva impressionato la Sovrintendenza (a proposito qualcuno spiegherà finalmente ai cittadinicome mai solo Bevagna non ha usufruito dei fondi post terremoto per la sistemazione delle pa-vimentazioni del centro storico?); il restauro della pavimentazione di Piazza Santa Maria Laurentia;la risistemazione ambientale lungo un tratto di mura a Sant’Agostino; la riattivazione della CentraleIdroelettrica; il Campo Fotovoltaico a Cantagalli; il completamento dell’asfaltatura della strada co-munale del Teverone; il progetto di asfaltatura di alcune strade comunali; la sistemazione dellocale comunale a Castelbuono; la conclusione degli ultimi residui lavori per il Museo (progettoesecutivo da quasi due anni approvato dalla Regione); la gestione del Centro di Accoglienza diS. Maria Laurentia per la quale la passata amministrazione aveva ipotizzato un progetto innovativoe di grande interesse, mai preso in considerazione da questa amministrazione che, tuttavia, nonha ad oggi presentato alcun progetto alternativo. Chiediamo troppo?

Veniamo, infine alla discutibile scelta fatta dall’attuale Giunta in relazione all’accer-tamento del debito fuori bilancio, che riguarda in particolar modo il rapporto “dare/ave-re” tra il Comune e la ASL per la gestione della Casa di Riposo ed altri Servizi Sociali.Tale situazione si trascinava, in parte, dal trasferimento degli anziani all’ONPI di Foligno a causadei lavori di consolidamento sismico e ristrutturazione della Casa di Riposo. Si trattava di unaregolarizzazione contabile da effettuare tra i due enti sulla base di un rendiconto che nella suaversione definitiva doveva ancora essere accertato e verificato quanto meno dal Comune.

Parliamo, comunque, di servizi che anche la nuova amministrazione ha ritenuto dipubblica utilità e inderogabili, ossia assolutamente necessari per la comunità e nonrinviabili. Non va sottovalutato che, con la stessa motivazione, in quel debito fuori bi-lancio, figurano anche altre spese, non coperte da entrate, sostenute dall’attuale am-ministrazione nel secondo semestre del 2011.

Riteniamo la scelta del debito fuori bilancio, compiuta dall’attuale amministrazionenella definizione della questione con la ASL, discutibile sia sotto il profilo politico chedella convenienza economica. Infatti l’amministrazione Bastioli, attraverso le figure interessateper competenza, aveva ipotizzato in passato un’intesa con la stessa Asl, che doveva essere soloformalizzata con atti amministrativi, rinviati alla nuova Giunta a causa delle sopraggiunte elezioniamministrative. L’intesa prevedeva la trasformazione della Casa di Riposo da “Gruppo Appartamento”per autosufficienti a “Residenza Protetta” per non autosufficienti, con l’affidamento della gestionediretta alla stessa Asl. Il tutto disciplinato da una convenzione che, per nove anni, dovevariconoscere al Comune un canone di locazione annuale ed altri eventuali rimborsi per possibilicollaborazioni amministrative. Nell’ambito di tale contesto, con protocollo d’intesa separato,eventuali pendenze del Comune si sarebbero potute compensare, nell’arco dei nove anni, senza

La strada delle alienazioni dei beni improduttivi è oggi da tutti gli addetti ai lavori riconosciutacome l’unica percorribile. Anche il governo nazionale pensa di seguire tale opzione per abbattereil debito pubblico. La stessa attuale amministrazione, per bocca del Vice Sindaco Ronci,nel Consiglio Comunale che ha approvato il bilancio consuntivo 2011, ha pronunciato paroledi elogio per la lungimiranza di quelle nostre “scelte strategiche (che furono anchedi molti di loro) che hanno impedito di indebitare le casse del Comune per i prossimianni”. Affermazioni, come vedete, completamente diverse da quelle che impropriamenteavete sentito e sentite in giro da parte di altri autorevoli membri dell’attuale Giunta.

Quello che possiamo affermare è che c’è stato un ritardo temporale nel raggiungimentodi alcune alienazioni previste nei bilanci precedenti. Uno dei motivi, siamo certi, èevidente a tutti: la grave crisi economica da nessuno immaginata, abbattutasi sull’Europae non solo, che, coinvolgendo in modo drammatico l’economia italiana, ha visto tra i settoripiù colpiti proprio quello immobiliare.

A ciò si aggiunga che l’attuale maggioranza non ha subito concentrato il propriooperato in quella direzione, come sarebbe stato invece opportuno. Parte di essa, proprioperché si trattava di una scelta della passata amministrazione, per alcuni mesi si è mostratacontraria senza proporre soluzioni alternative. Oggi che finalmente quelle titubanze sonostate superate, alcune vendite stanno finalmente avendo esito positivo. Pertanto il “fa-moso” disavanzo, sbandierato ad arte da alcuni della Giunta Polticchia come “debito”,non ci sarebbe stato se questa soluzione fosse stata perseguita immediatamente conconvinzione da chi oggi amministra.

Precisiamo, inoltre, che tale ritardo nella realizzazione di alcune alienazioni non hacomportato alcun aggravio per le finanze dell’ente comunale.Ricordiamo, altresì, che la Giunta Bastioli, nell’arco dei due mandati amministrativi, oltre apensare di mettere sul mercato ciò che non serviva più al Comune, si è preoccupata anchedi acquistare immobili o beni che si ritenevano strategici per la crescita culturale edeconomica di Bevagna. Citiamo per chi lo avesse dimenticato: Santa Maria Laurentia, l’exCinema, la Taverna della Gaita San Giovanni, i locali del Torcitoio della Gaita Santa Maria, ilterreno per i parcheggi di Limigiano, Castelbuono e degli Impianti Sportivi. Inoltre ha attivatoimportanti finanziamenti per la ristrutturazione e il recupero di beni comunali: la stessaS. Maria Laurentia, il Museo Civico, alcuni immobili dati in dotazione alle Gaite e all’Ente Gaite.Ossia non ci siamo preoccupati solo di vendere o di mettere sul mercato ciò che nonsi riteneva più utile, ma abbiamo anche reinvestito e capitalizzato.

L’attuale maggioranza, invece, presentatasi in campagna elettorale come espressionedella “continuità politica” della Amministrazione Bastioli, ha inizialmente tentato dipredicare bene ma ha poi razzolato male. Infatti, fin dai primi giorni del suo operare, alcunimembri della Giunta si sono distinti in una ossessionata ricerca del “pelo nell’uovo” dal qualetrarre spunto per mettere in cattiva luce ciò che la Giunta Bastioli aveva saputo fare dal 2001al 2011. Parliamo di quanto in quei dieci anni era stato fatto per Bevagna e le Frazioni, per lacrescita economica e sociale della comunità attraverso partecipazione e confronto costruttivo coni cittadini, le organizzazioni e le associazioni del territorio. Senza dimenticare le importantiprogettualità, in parte anche finanziate, lasciate in eredità alla Giunta Polticchia e dicui sembra essersi persa ogni traccia.

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A tale riguardo, ci sembra più che lecito chiedere al Sindaco, anche a nome dei cittadini, chefine hanno fatto i progetti sui quali la Giunta Bastioli si era molto impegnata in queidieci anni e per i quali aveva trovato interessanti possibilità di realizzazione. Ne citiamosolo alcuni: il Documento Programmatico del Piano Regolatore Generale, con la localizzazionedel nuovo Polo Scolastico; il Quadro Strategico di Valorizzazione dei centri storici di Bevagna eFrazioni (che era considerato dalla Regione uno dei migliori); il Censimento dei Fabbricati Ruralitipici; il Piano Urbano dei Parcheggi; la bozza di Protocollo d’intesa con la Regione e il Consorziodella Bonificazione Umbra per mettere in sicurezza il territorio comunale dai rischi di allagabilità;I’accordo con la Provincia per la realizzazione della rotatoria all’incrocio su Viale Roma; la ripa-vimentazione di Via Porta Guelfa e l’intero progetto per il Centro Storico che tanto positivamenteaveva impressionato la Sovrintendenza (a proposito qualcuno spiegherà finalmente ai cittadinicome mai solo Bevagna non ha usufruito dei fondi post terremoto per la sistemazione delle pa-vimentazioni del centro storico?); il restauro della pavimentazione di Piazza Santa Maria Laurentia;la risistemazione ambientale lungo un tratto di mura a Sant’Agostino; la riattivazione della CentraleIdroelettrica; il Campo Fotovoltaico a Cantagalli; il completamento dell’asfaltatura della strada co-munale del Teverone; il progetto di asfaltatura di alcune strade comunali; la sistemazione dellocale comunale a Castelbuono; la conclusione degli ultimi residui lavori per il Museo (progettoesecutivo da quasi due anni approvato dalla Regione); la gestione del Centro di Accoglienza diS. Maria Laurentia per la quale la passata amministrazione aveva ipotizzato un progetto innovativoe di grande interesse, mai preso in considerazione da questa amministrazione che, tuttavia, nonha ad oggi presentato alcun progetto alternativo. Chiediamo troppo?

Veniamo, infine alla discutibile scelta fatta dall’attuale Giunta in relazione all’accer-tamento del debito fuori bilancio, che riguarda in particolar modo il rapporto “dare/ave-re” tra il Comune e la ASL per la gestione della Casa di Riposo ed altri Servizi Sociali.Tale situazione si trascinava, in parte, dal trasferimento degli anziani all’ONPI di Foligno a causadei lavori di consolidamento sismico e ristrutturazione della Casa di Riposo. Si trattava di unaregolarizzazione contabile da effettuare tra i due enti sulla base di un rendiconto che nella suaversione definitiva doveva ancora essere accertato e verificato quanto meno dal Comune.

Parliamo, comunque, di servizi che anche la nuova amministrazione ha ritenuto dipubblica utilità e inderogabili, ossia assolutamente necessari per la comunità e nonrinviabili. Non va sottovalutato che, con la stessa motivazione, in quel debito fuori bi-lancio, figurano anche altre spese, non coperte da entrate, sostenute dall’attuale am-ministrazione nel secondo semestre del 2011.

Riteniamo la scelta del debito fuori bilancio, compiuta dall’attuale amministrazionenella definizione della questione con la ASL, discutibile sia sotto il profilo politico chedella convenienza economica. Infatti l’amministrazione Bastioli, attraverso le figure interessateper competenza, aveva ipotizzato in passato un’intesa con la stessa Asl, che doveva essere soloformalizzata con atti amministrativi, rinviati alla nuova Giunta a causa delle sopraggiunte elezioniamministrative. L’intesa prevedeva la trasformazione della Casa di Riposo da “Gruppo Appartamento”per autosufficienti a “Residenza Protetta” per non autosufficienti, con l’affidamento della gestionediretta alla stessa Asl. Il tutto disciplinato da una convenzione che, per nove anni, dovevariconoscere al Comune un canone di locazione annuale ed altri eventuali rimborsi per possibilicollaborazioni amministrative. Nell’ambito di tale contesto, con protocollo d’intesa separato,eventuali pendenze del Comune si sarebbero potute compensare, nell’arco dei nove anni, senza

La strada delle alienazioni dei beni improduttivi è oggi da tutti gli addetti ai lavori riconosciutacome l’unica percorribile. Anche il governo nazionale pensa di seguire tale opzione per abbattereil debito pubblico. La stessa attuale amministrazione, per bocca del Vice Sindaco Ronci,nel Consiglio Comunale che ha approvato il bilancio consuntivo 2011, ha pronunciato paroledi elogio per la lungimiranza di quelle nostre “scelte strategiche (che furono anchedi molti di loro) che hanno impedito di indebitare le casse del Comune per i prossimianni”. Affermazioni, come vedete, completamente diverse da quelle che impropriamenteavete sentito e sentite in giro da parte di altri autorevoli membri dell’attuale Giunta.

Quello che possiamo affermare è che c’è stato un ritardo temporale nel raggiungimentodi alcune alienazioni previste nei bilanci precedenti. Uno dei motivi, siamo certi, èevidente a tutti: la grave crisi economica da nessuno immaginata, abbattutasi sull’Europae non solo, che, coinvolgendo in modo drammatico l’economia italiana, ha visto tra i settoripiù colpiti proprio quello immobiliare.

A ciò si aggiunga che l’attuale maggioranza non ha subito concentrato il propriooperato in quella direzione, come sarebbe stato invece opportuno. Parte di essa, proprioperché si trattava di una scelta della passata amministrazione, per alcuni mesi si è mostratacontraria senza proporre soluzioni alternative. Oggi che finalmente quelle titubanze sonostate superate, alcune vendite stanno finalmente avendo esito positivo. Pertanto il “fa-moso” disavanzo, sbandierato ad arte da alcuni della Giunta Polticchia come “debito”,non ci sarebbe stato se questa soluzione fosse stata perseguita immediatamente conconvinzione da chi oggi amministra.

Precisiamo, inoltre, che tale ritardo nella realizzazione di alcune alienazioni non hacomportato alcun aggravio per le finanze dell’ente comunale.Ricordiamo, altresì, che la Giunta Bastioli, nell’arco dei due mandati amministrativi, oltre apensare di mettere sul mercato ciò che non serviva più al Comune, si è preoccupata anchedi acquistare immobili o beni che si ritenevano strategici per la crescita culturale edeconomica di Bevagna. Citiamo per chi lo avesse dimenticato: Santa Maria Laurentia, l’exCinema, la Taverna della Gaita San Giovanni, i locali del Torcitoio della Gaita Santa Maria, ilterreno per i parcheggi di Limigiano, Castelbuono e degli Impianti Sportivi. Inoltre ha attivatoimportanti finanziamenti per la ristrutturazione e il recupero di beni comunali: la stessaS. Maria Laurentia, il Museo Civico, alcuni immobili dati in dotazione alle Gaite e all’Ente Gaite.Ossia non ci siamo preoccupati solo di vendere o di mettere sul mercato ciò che nonsi riteneva più utile, ma abbiamo anche reinvestito e capitalizzato.

L’attuale maggioranza, invece, presentatasi in campagna elettorale come espressionedella “continuità politica” della Amministrazione Bastioli, ha inizialmente tentato dipredicare bene ma ha poi razzolato male. Infatti, fin dai primi giorni del suo operare, alcunimembri della Giunta si sono distinti in una ossessionata ricerca del “pelo nell’uovo” dal qualetrarre spunto per mettere in cattiva luce ciò che la Giunta Bastioli aveva saputo fare dal 2001al 2011. Parliamo di quanto in quei dieci anni era stato fatto per Bevagna e le Frazioni, per lacrescita economica e sociale della comunità attraverso partecipazione e confronto costruttivo coni cittadini, le organizzazioni e le associazioni del territorio. Senza dimenticare le importantiprogettualità, in parte anche finanziate, lasciate in eredità alla Giunta Polticchia e dicui sembra essersi persa ogni traccia.

Page 4: Bevagna un pò di chiarezza

E’ trascorso ormai quasi un anno e mezzodalla conclusione dell’ultima amministrazioneBastioli e dall’insediamento della nuova,mesi in cui si è sentito raccontare tutto e ilcontrario di tutto. Per questa ragione alcunicomponenti di quella trascorsa esperienzaamministrativa, a titolo del tutto personale,hanno sentito il dovere di fare chiarezza, difronte all’opinione pubblica, per tentare diristabilire un minimo di verità.

Facciamo notare, infatti, come in questo lasso di tempo, di fronte ad ogni evenienza, alcunicomponenti dell’attuale Giunta abbiano purtroppo sbandierato ufficiosamente, comealibi della loro scarsa incisività amministrativa, la storia delle difficoltà ereditate. Nèil Sindaco ha pensato sinora di dare luogo ad incontri pubblici per chiarire le voci fatte circolaread arte. Parliamone allora, finalmente e ufficialmente, per quanto di nostra competenza e cono-scenza, precisando che, oltre a quanto puntualizzato in questo documento, non ci sottrarremo disicuro ad un futuro confronto pubblico.

Partiamo, innanzitutto, dal presupposto che un buon amministratore si fa carico dell’attuazionedelle proprie scelte politiche e lo fa solo dopo aver ottenuto il parere tecnico di regolarità deisoggetti destinati al controllo. Questo è sempre accaduto in passato.

Il Piano di Riqualificazione e Valorizzazione di alcuni immobili comunali improduttivi o non piùfunzionali per i servizi dell’ente venne approvato dal Consiglio Comunale nel 2009. Le alienazioni,ossia le vendite previste in quel Piano, hanno evitato l’accensione di nuovi mutui eun conseguente indebitamento del Comune. Inoltre la rinegoziazione a breve di parte diquelli ereditati dal passato ha permesso di ottenere condizioni più favorevoli. In definitiva ildebito verso le banche è sensibilmente diminuito, tanto è vero che entro alcuni anniverrà completamente azzerato, a meno che l’attuale Giunta non decida diversamente. Questosarà un risultato di fondamentale importanza, ovviamente “dimenticato” da chi am-ministra ora.

diretto aggravio economico. A testimonianza di quanto affermato ricordiamo che l’AmministrazioneBastioli aveva avviato e concluso entro il 2010 le modifiche richieste dalla ASL per latrasformazione della Casa di Riposo in Residenza Protetta per non autosufficienti. Questo pas-saggio, di grande rilevanza, è stato anche esso “stranamente” sottaciuto in tutti questimesi. Facciamo presente, infatti, che tale scelta della passata amministrazione ha per-messo e permetterà di risparmiare, da subito, quasi duecentomila Euro ogni anno neibilanci dell’Ente. La gestione della Residenza Protetta per non autosufficienti sarà,infatti, a carico completamente della ASL; al Comune resterà soltanto l’integrazione dellerette per quei cittadini non in condizioni di pagare. Riteniamo, in definitiva, che l’attuale Giuntaavesse tutto da guadagnare nel percorrere integralmente l’alternativa da noi prospettata,più conveniente del debito fuori bilancio con la ASL. Ma di tale scelta i nuovi amministratoridovranno assumersi responsabilità politica.

Pertanto, pur comprendendo le difficoltà di amministrare oggi, non accettiamo lapolitica dello “scaricabarile”, praticata dalla Giunta Polticchia per ogni difficoltà chesi presenti all’orizzonte o per ogni insuccesso politico/amministrativo. Quando nel 2001,in un clima politico molto più aspro rispetto ad oggi, la Giunta Bastioli subentrò alla Giunta Bini,a nessuno passò per la mente di ricercare eventuali responsabilità politiche/amministrative diquel Sindaco, e ci si impegnò subito nel realizzare, completare, risolvere tutto quanto lasciato ineredità. Gli amministratori seri si dovrebbero sempre comportare cosi. Inoltre ci sembraperdente in partenza la presunzione di amministrare la cosa pubblica estraniando i cittadini e leloro organizzazioni economiche e sociali da qualsiasi opportunità partecipativa e di confronto suscelte che vengono unilateralmente compiute (l’ultimo significativo esempio ha riguardato la sop-pressione della storica e amata “Corsa Ciclistica - Medaglia d’Oro Pietro Palmieri”).

Siamo ormai a settembre e l’attuale maggioranza non ha ancora approvato il bilancio di previsioneper il 2012. Amministrare così il Comune, dovendo rispettare obbligatoriamente i dodicesimi dispesa mensile, non porta molto lontano. Da quello che ci risulta, l’approvazione di tale bi-lancio comporterà nuovi sacrifici per i cittadini e le associazioni attraverso l’incrementodi alcune imposte e tariffe nonchè tagli alle spese culturali e sociali. Si pensa di fare tuttociò a cuor leggero continuando a raccontare che è tutto “colpa” di chi c’era prima? Sia chiaro,l’innalzamento di Irpef, Imu o quanto altro programmato da questa amministrazioneper il 2012 e per gli anni a seguire non ha nulla a che fare con le trascorse ammi-nistrazioni Bastioli. Facciamo nostre, a tal proposito, le parole pronunciate dall’AssessorePascucci nel Consiglio Comunale dello scorso giugno in occasione del Bilancio Consuntivo 2011:“… intendo precisare che l’approvazione del Consuntivo 2011 non influirà assolutamentenelle scelte riguardanti il Bilancio 2012.”

L’esperienza dovrebbe insegnare che la politica del fango non paga e non cancella errori o man-canze. La crisi economica c’era già nel 2008 eppure la passata amministrazione si adoperò permantenere quanto già costruito e per progettare il futuro. Senza ricercare inutili alibi e tenendoben presente e quindi rispettando sempre le persone e la loro dignità.

Le affermazioni apparse in questi giorni su alcune bacheche appaiono, pertanto, del tutto fuoriluogo e non meritano neanche nostri diretti commenti. Saranno i cittadini e le loro organizzazioniad esprimere, invece, il giudizio di merito sull’operato dell’attuale maggioranza.

Il dovere di fare chiarezza

Enrico Bastioli Franco Palini

Giacomo Bonini Baldini Oscar Proietti

Maurizio Massei Orlando Tardini