Berlinguer morattifioroni

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Lindbergh-Abilidendi Scorzoni-Pavari n Berlinguer 1 nella scuola bisognerebbe educare "nella e alla democrazia"[1] e bisognerebbe promuovere "una cittadinanza attiva"[2] ; e che si dovrebbero sviluppare non solo i saperi verbali e postverbali, ma anche le "dimensioni della manualità e dell'operatività"[3] . [1] Sintesi dei lavori della Commissione dei Saggi del 13 maggio 1997 realizzata da Roberto Maragliano, punto 1.0. [2] Sintesi, cit., punto 1.4. .

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Berlinguer 1nella scuola bisognerebbe educare "nella e alla democrazia"[1] e bisognerebbe promuovere "una cittadinanza attiva"[2]; e che si dovrebbero sviluppare non solo i saperi verbali e postverbali, ma anche le "dimensioni della manualità e dell'operatività"[3]. [1] Sintesi dei lavori della Commissione dei Saggi del 13 maggio 1997 realizzata da Roberto Maragliano, punto 1.0.

[2] Sintesi, cit., punto 1.4.

[3] Sintesi, cit., punto 1.5.

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Berlinguer 2

• "compito prioritario della nuova scuola la creazione di ambienti idonei all'apprendimento che abbandonino la sequenza tradizionale lezione ‑ studio individuale ‑ interrogazione per dar vita a comunità di discenti e docenti impegnati collettivamente nell'analisi e nell'approfondimento degli oggetti di studio e nella costruzione di saperi condivisi.

• Queste comunità dovrebbero essere caratterizzate dal ricorso a metodi di insegnamento capaci di valorizzare simultaneamente gli aspetti cognitivi e sociali, affettivi e relazionali di qualsiasi apprendimento"[1]. [1] Sintesi, cit., punto 2.1.

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Moratti

• Scuola– dell’educazione integrale della persona– che colloca nel mondo– che orienta– dell’identità– della motivazione e del significato– della prevenzione dei disagi e del recupero degli

svantaggi– della relazione educativa

Indicazioni nazionali scuola secondaria di I grado

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Fioroni 1

• La scuola può essere una comunità in cui si realizzano percorsi di crescita culturale ed umana, prove concrete di solidarietà e di coesione sociale, esperienze di inclusione ed integrazione di alto valore civile ed etico […].

Fioroni 29 giugno 2006, Documento programmatico

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Fioroni 2Se si creano le condizioni perchè questa dimensione comunitaria possa svilupparsi pienamente e serenamente, senza l’ossessione di trasformazioni epocali e col sostegno delle Autonomie Locali e in primo luogo dei Comuni, la scuola può diventare l’anima laica della società:dove si impara a porsi le domande giuste e a trovare come rispondervi, e a misurarsi con le responsabilità e le prove della vita adulta, come in una terra di mezzo in bilico tra tutela e autonomia.Dove i concetti e i valori della partecipazione civile e democratica possono uscire dalle affermazioni astratte e farsi comportamenti concreti. Non sfugge a nessuno, e ne abbiamo numerose prove concrete anche nelle aree territoriali in cui il tessuto democratico è più a rischio, che l’esperienza scolastica può divenire la palestra più importante per lo sviluppo di una cultura, e perfino di una passione, democratica dei giovani.