Bendiocarb- insetticida carbammato

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Il bendiocarb è un insetticida carbammato. E’ efficace contro unampio numero di insetti molesti e di insetti vettori di malattie.

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  • BENDIOCARB

    Il bendiocarb, principio attivo presente nei formulati MAXICARB e MAXICARB FORTE, un insetticida

    carbammato. E efficace contro un ampio numero di insetti molesti e di insetti vettori di malattie. E utilizzato

    per il controllo delle zanzare, delle mosche, vespe, formiche, pulci, blatte, pesciolini dargento, zecche e altri

    infestanti di case, stabilimenti industriali, magazzini e depositi di derrate. In agricoltura utilizzato contro gli

    insetti terricoli, ad esempio come conciante dei semi.

    Tossicologia

    Tossicit acuta: il bendiocarb si manifesta moderatamente tossico se ingerito o assorbito attraverso al pelle.

    Lassorbimento attraverso la pelle rappresenta la pi frequente via di esposizione, mediamente irritante per

    la pelle e gli occhi. Analogamente ad altri insetticidi carbammati, bendiocarb un inibitore ad azione

    reversibile della colinesterasi, un enzima essenziale al funzionamento del sistema nervoso. I sintomi

    dellavvelenamento da bendiocarb sono: debolezza, disturbi alla vista, mal di testa, nausea, crampi

    addominali, restrizione delle pupille, tremori muscolari, riduzione delle pulsazioni. In caso di avvelenamento

    grave subentrano altri sintomi quali confusione mentale, in coordinamento muscolare, diminuzione della

    pressione sanguigna, battiti irregolari, perdita di riflessi. La morte pu subentrare a seguito di difficolt

    respiratorie, paralisi dei muscoli del sistema respiratorio, grave costrizione del volume polmonare. I livello

    della colinesterasi nel sangue decresce anche del 60% e oltre, ma la stessa pu ritornare a livelli normali

    nellarco di 24 ore senza necessit di cure mediche. Un operatore che si contamin per non avere indossato i

    dispositivi di protezione individuale manifest: nausea, vomito, difficolt nel coordinamento motorio, dolori

    alle gambe, alle braccia, spasmi muscolari e difficolt respiratoria. Questi sintomi sono regrediti dopo due

    ore dalla decontaminazione e il trattamento con atropina, la persona intossicata ha ripreso le corrette

    funzionalit corporee nei giorni seguenti.

    La DL50 acuta orale del bendiocarb varia da 34 a 156 mg/kg su ratto, da 35 a 40 mg/kg su conigli e 35 mg/kg

    nei porcellini dIndia. La DL50 dermale di 566 mg/kg nei ratti. La tossicit acuta inalatoria CL50 a 4 ore

    pari a 0,55 mg/l aria per i ratti.

    Tossicit cronica: uno studio della durata di due anni con ratti alimentati con una dose di 10 mg/kg/giorno

    ha evidenziato una ampia casistica di variazioni a carico dei pesi degli organi, delle caratteristiche del sangue

    e delle urine, cos come un incremento dellincidenza delle lesioni allo stomaco e agli occhi.

    Effetti sulla riproduzione: uno studio condotto su ratti nellarco di tre generazioni non ha evidenziato effetti a

    carico della fertilit, della riproduzione a dosi sino a 12,5 mg/kg/giorni di bendiocarb nella dieta. Utilizzando

    dosi molte alte di 40 mg/kg/giorni in fase pre e post natale si sono avuti effetti tossici sui ratti neonati con

    diminuzione del peso corporeo e aumento della mortalit, non si sono osservati effetti con dosi di 20

    mg/kg/giorno. Pertanto i livelli attesi di esposizione non dovrebbero avere effetti sulla capacit riproduttiva

    umana.

    Effetti teratogeni: non si sono manifestati effetti teratogeni alla nascita di ratti da madri che hanno assunto 4

    mg/kg/giorno di bendiocarb o su conigli le cui madri hanno assunto durante la gestazione 5 mg/kg/giorno.

    Effetti mutageni: numerosi studi sono giunti alla conclusione che il bendiocarb non ha effetti mutageni.

  • Effetti carcinogeni: il bendiocarb non ha manifestato effetti cancerogeni nel corso di uno studio della durata

    di due anni su ratti e topi.

    Tossicit a carico degli organi interni: non sono stati osservati cambiamenti nel peso degli organi o

    danneggiamento dei tessuti nel corso di uno studio durata due anni su cani alimentati con dosi sino a 12,5

    mg/kg/giorno di bendiocarb. Sono stati osservati elevati livelli di colesterolo nel siero e una diminuzione del

    livello di calcio nel sangue.

    Destino negli uomini e negli animali: il bendiocarb assorbito attraverso le normali vie di esposizione, ma

    lassorbimento dermale particolarmente rapido. I carbammati generalmente sono escreti rapidamente e

    non si accumulano nei tessuti dei mammiferi. Se lesposizione non continua linibizione della colinesterasi e i

    sintomi associati regrediscono rapidamente. Nei casi non mortali, i sintomi perdurano per meno di 24 ore.

    Nellarco di due giorni dopo lassunzione di dosi sino a 10 mg/kg di bendiocarb nei ratti, dall 89 al 90% della

    dose stata eliminata tramite le urine, dal 2 al 6% per esalazione e altro 2 6% stato eliminato tramite le

    feci. Le medesime vie di eliminazione sono state osservate su uomini che avevano assunto dosi orali di

    bendiocarb.

    Ecotossicit

    Effetti sugli uccelli: il bendiocarb moderatamente tossico per gli uccelli. La DL50 su anatra ha un valore di

    3,1 mg/kg e per la quaglia il valore sale a 19 mg/kg.

    Effetti sugli organismi acquatici: il bendiocarb presenta una tossicit variabile sui pesci da moderata a alta.

    La CL50 (a 96 ore) su trota iridata pari a 1,55 mg/l.

    Effetti su altri organismi: la popolazione dei lombrichi presenti al di sotto del tappeto erboso gravemente

    danneggiata dalla presenza del bendiocarb. Il bendiocarb tossico per le api e la sua DL50 per ape ha il

    valore di 0,0001 mg.

    Effetti sulla vegetazione: il bendiocarb non provoca fitotossicit.

    Destino ambientale

    Degradazione al suolo e nelle acque sotterranee: lemivita del bendiocarb varia con il tipo di suolo da valori

    inferiori alla settimana sino a valori di 4 settimane. Ha una bassa persistenza nel suolo.

    Degradazione nellacqua: il bendiocarb subisce lazione chimica dellacqua che ne provoca la degradazione

    (idrolisi). Non si accumula nellacqua.

    Caratteristiche fisiche

    Solubilit in acqua: 40 mg/l a 20C

    Punto di ebollizione: 129-130 C

    Pressione di vapore: 0,66 mPa