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SOMMARIO

SOMMARIO 2 I. LA PROTEZIONE INSETTICIDA E FUNGICIDA DEL LEGNO

1. I bisogni generali 3 2. Anatomia dell’albero, classificazione del legno secondo l’uso 4 3. I vari agenti d’alterazione del legno : 5

A) Gli insetti xilofagi 5 B) I funghi 8

4. I metodi di trattamento 8

5. I tipi di prodotti da utilizzare ed i vantaggi principali 10

Domande dei Clienti 11 II. COME PROTEGGERE E DECORARE TUTTI I TIPI DI OGGETO IN LEGNO

1. Gli impregnanti 12 2. Le tecniche di preparazione 13

3. La posa 14

III. GLI ATTREZZI 16

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I. LA PROTEZIONE INSETTICIDA E FUNGICIDA DEL LEGNO

1. I BISOGNI GENERALI Due motivi principali:

Proteggere il legno contro qualsiasi tipo di agente nocivo (insetti, funghi, sole etc...)

Decorare L’obiettivo del cliente: Il cliente viene per fare da sé, per utilizzare i prodotti senza correre rischi e per mettere alla prova le sue capacità di bricoleur in presenza di un esperto. Il ruolo del professionista (fornitore, formatore, etc): l’animatore spiega un minimo di nozioni teoriche (non più di un’ora), incoraggia i clienti a provare i prodotti, mostra i gesti precisi i trucchi ed astuzie che permettono di semplificare il lavoro. In poche parole, molta pratica

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2. ANATOMIA SEMPLIFICATA DELL’ALBERO CLASSIFICAZIONE DEL LEGNO SECONDO L’USO Struttura di un albero ad alburno differenziato

Esempio: quercia, castagno, pino, sipo, teak.... tutti difficili da attaccare nella loro zona perfetta, tranne dalle termiti o nel caso di legno a contatto permanente col suolo.

Cerchio interno del legno Difficilmente impregnabile, puo’ contenere resine, oli, tannini protettivi Zona scarsamente nutritiva per gli insetti Qualità fisica ed estetica del legno

Corteccia

Alburno (tra i 5 e gli 8 cm) Zona d’incremento recente, ricca di nutrimento, propizia alla circolazione di liquidi, acqua, trattamento parte sensibile, da proteggere o da eliminare Alberi ad alburno non o poco differenziato :Non o poco resistenti ad insetti e funghi NB: queste nozioni non influenzano il valore estetico del legno, per es: faggio, frassino.... Es: Legno abitualmente utilizzato per i tetti, ABETE, ABETE ROSSO

Legno per interni o per ebanisteria: abete del Canada, balsa, abete, frassino, acero, ciliegio, obece, ontano, pioppo, fraké, noce, olmo. In molti casi il cuore è molto resistente agli insetti, ma poco ai funghi : basta guardare il mobilio antico. NB: un legno di qualunque tipo colpito dai funghi, sarà sempre sensibile ai tarli.

3. I VARI AGENTI D’ALTERAZIONE DEL LEGNO

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A) Gli insetti xilofagi

Insetti con ciclo larvale: cerambici, tarli, lyctus, bostrichidi ... Comportamento: gli adulti depongono decine di uova. Le depongono semplicemente o le introducono sotto la superficie del legno. Quando le uova si schiudono, le larve s’introducono nel legno, provocando danni sotto forma di tunnel pieni di segatura, e degradazione della materia. Termiti Insetti sociali, sotterranei, che prediligono gli ambienti umidi e ricchi di materia cellulosica come legno, carta, tessuto... Somigliano a delle formiche bianche e non sopportano la luce, tranne durante la fase di sciamatura. La localizzazione avviene all’altezza del suolo,delle fondamenta, ai piedi dei muri, del legno a contatto con opere in muratura, tutto l’edificio deve essere ispezionato. Localizzazione e trattamento sono due operazioni da esperti. Insetti del legno fresco o tondame Sirice: lascia il legno che ha contaminato durante l’abattimento circa due anni dopo, senza rischi, salvo il danno estetico (fori d’uscita). Foro nero da insetti: si manifesta tramite piccole gallerie nerastre, pozzetti a camere perpendicolari derivanti da un attacco del tronco durante l’abattimento. Costituiscono solo un semplice problema estetico. Insetto nidificante L’ape perdilegno: scava gallerie larghe e profonde per deporre le uova, non si nutre del legno, ma se ne serve solo come ambiente protettore. Le larve hanno tendenza a memorizzare il luogo in cui nascono per ritornarvi al momento della riproduzione. Trattamento tramite fumogeni.

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Il ciclo di riproduzione delle termiti

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La mappa dell’infestazione delle termiti in Italia

Esempi di danni fatti dalle termiti

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B) I funghi

2 famiglie: i lignicoli, trasformano il colore del legno, il cosiddetto AZZURRAMENTO. Danni estetici che consentono l’accesso ad altri agenti di degradazione, quali marciume o insetti e riguardano soprattutto i resinosi.

I lignivori: danni irreversibili, screpolano e rammolliscono il legno fino al suo degrado o scomparsa completa. Prima del trattamento viene rimessa in questione la concezione dell’opera; il fungo più comune è il marciume. Il tasso d’umidità anormalmente elevato nel legno, del 20 o 30%, è la causa dello sviluppo di funghi.

4. I METODI DI TRATTAMENTO Legno nuovo Il rivestimento col pennello o l’applicazione tramite spruzzo, sono i metodi più semplici. Il prodotto per il trattamento verrà scelto a seconda della situazione: interno/ esterno. E’ importante rispettare la specificità di ogni prodotto. L’applicazione si effettua in due o tre strati successivi a pochi minuti d’intervallo, per fare in modo che il prodotto venga assorbito. Applicare abbondantemente con un pennello il prodotto su tutte le superfici. Stendere una prima mano, quindi a distanza di almeno un’ora procedere con una seconda mano (1 litro per 5 m²). Trattare tutte le superfici del legno. Trattare tutti i legni in contatto con altri legni, relativi collegamenti e parti incassate nelle murature Legno attaccato Cio’ che differenzia questo metodo da quello evocato in precedenza, consiste nella preparazione. I rivestimenti, vernici, tinte, protezioni, cere, devono essere scrostati e tolti. Le parti tarlate verranno eliminate e il legno sarà spolverato. Le riparazioni necessarie dovranno essere effettuate prima del trattamento, in modo da guadagnare tempo sui tempi di stagionatura in caso di incollaggio (mobili). Gli elementi in questione dovranno far parte di una specie non sensibile agli insetti xilofagi.

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Il trattamento si effettua tramite saturazione: gli oggetti piccoli possono essere immersi in un recipiente qualunque (bacinella, vaso...) Applicare 3 mani di prodotto abbondante sulle superfici accessibili, con l’aiuto di un pennello. Tra uno strato e l’altro lasciate trascorrere almeno un’ora (1 litro per 3 m²). E’consigliabile completare il trattamento immergendo i piedi del mobile trattato per 2/3 minuti circa in un recipiente contenente GORI 11 o 22. Iniettare il prodotto nei fori causati dagli insetti per mezzo dell’iniettore per mobili di antiquariato. Trattare tutte le superficie del legno. Trattare tutti i legni in contatto con altri legni, relativi collegamenti e parti incassate nelle murature. Sostituire le parti di legno troppo infestate e indebolite Iniezione Metodo del tutto professionale, che richiede il rispetto di norme rigorose di cui riportiamo di seguito i principi fondamentali: si applica soprattutto al legno per le strutture. L’elemento da trattare deve avere un semiperimetro superiore o uguale a 17 cm. La perforazione viene effettuata tramite un arnese di 9.5 mm nei due terzi dello spessore del legno, che consente l’introduzione di un perno d’iniezione del diametro di 10 mm, e cio’ per ogni 33 cm. A seconda della sezione degli elementi, le perforazioni potranno essere posizionate in modo parallelo. Il prodotto verrà iniettato sotto pressione da una pompa col suo applicatore in ogni perno. Trattamento antitermiti Ingloba tutti i metodi evocati, con l’aggiunta del trattamento di suolo e muri per irrigazione ed iniezione. Si tratta di lavori riservati alle Imprese specializzate (idem per il marciume).

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5. I TIPI DI PRODOTTI DA UTILIZZARE ED I VANTAGGI PRINCIPALI GORI 11

Caratteristiche Vantaggi Insetticida e fungicida in olio in fase acquosa Senza solvente, inodore Incolore, riverniciabile dopo una ora Applicazione pennello o spruzzo Preventivo e curativo

Altissima penetrazione, 10 anni efficacia Per esterno ed interni Ricopribile con qualunque prodotto Per tutti i tipi di legno di forte spessore Fungicida ultra potente, uccide insetti.

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Caratteristiche Vantaggi

Insetticida e fungicida in fase solvente Pronto all’uso Incolore Applicazione pennello o spruzzo Preventivo e curativo

Formula classica, 10 anni efficacia Non macchia Riverniciabile dopo una ora Per tutti i tipi di legno Ricopribile con qualunque prodotto

E’ specifico per il legno contenente tanini, come la quercia o il castagno

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Le domande dei clienti Quali elementi ci permettono di riconoscere un legno contaminato da tarli? • Presenza di piccoli fori sulla superficie • Eventuale presenza di insetti adulti • Presenza di piccoli mucchi di segatura fine sopra mobili e parquet • Manifestazione di lievi rumori dovuti all’attività delle larve che rosicchiano il legno Perchè dopo il trattamento possono uscire degli insetti dal legno? • Presenza d’insetti non xilofagi • Trattamento inadatto o errata applicazione • Dimenticanza di un trattamento dopo taglio, ritaglio, smerigliatura • Quantità di prodotto utilizzata non sufficiente per trattare il legno • Tutte le parti del legno non sono state trattate • Errata preparazione del fondo (preparare il supporto levigando, sverniciando, decerando..) Bisogna trattare i piccoli fori del legno provocati dall’uscita degli insetti? • Solo i fori più importanti E necessario sverniciare o decerare un mobile per trattarlo? • Decerare o sverniciare la superficie è un passaggio fondamentale al fine di garantire un ottimo assorbimento del prodotto Perchè esiste un prodotto specifico per il trattamento di travi e strutture? • I solventi contenuti nei prodotti GORI 11 permettono un risultato migliore sui legni di forte spessore In questo caso, il trattamento con iniezione deve essere completato con un ulteriore trattamento in superficie? • Solo nel caso in cui sia necessario eliminare le larve all’interno Perchè è necessario utilizzare dei prodotti di trattamento specifici per ambienti esterni? • Con un elevato tasso di fungicida, i prodotti GORI 11 prevengono lo sviluppo di muffa e funghi Bisogna proteggere un trattamento effettuato all’esterno con dello smalto? • Si, è indispensabile proteggerlo con una finitura.

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II. COME PROTEGGERE E DECORARE TUTTI I TIPI DI OGGETTI IN LEGNO

1. GLI IMPREGNANTI

Il legno è soggetto ad aggressioni atmosferiche che modificano il suo aspetto e la sua struttura.

1. Il sole: Raggi Ultravioletti

Distruzione della lignina Grigiatura del legno

2. La temperatura: Escusione termica Variazione dimensionale Screpolature, fessurazioni L’acqua: Scorrimento Screpolatura Funghi Di solito, distinguiamo le vernici di protezione trasparente da quelle coprente. Gli impregnanti trasparenti valorizzano le sfumature naturali del legno, mentre quelli coprente permettono il rinnovamento del legno annerito e la massima protezione, grazie ad una forte concentrazione di pigmento. Mettiamo a vostra disposizione, una vasta gamma di tinte (tinte legno+ tinte decorative). Sono 3 tipi di impregnanti: 1. Gli impregnanti dall’aspetto opaco, con scarsa viscosità, consentono una maggiore

penetrazione (estratto secco 15 - 20 %) GORI 40 2 IN UNO o GORI 44+ (all’acqua)

2. Gli impregnanti di finitura classica (residuo secco 20 -35 %), dall’aspetto satinato, con una maggiore viscosità (spesso ha un aspetto gelificato) hanno il vantaggio di essere di facile applicazione tipo GORI 66 3. Gli impregnanti di finitura cerata offrono un buon rivestimento, sono costituiti da resine

di buona qualità (residuo secco 30 - 50 %) e contengono un agente anti UV. GORI 88 (Tinte trasparenti e coprenti) o GORI 90 (incolore), GORI 99 EXTREME, GORI 99 (coprente) e GORI 79 all’acqua

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4. I criteri da tenere in considerazione per scegliere un impregnante Il tipo del legno Legno nuovo o antico L’esposizione Situazione Interno / Esterno L’aspetto: satinato o cerato Durata o longevità I vantaggi di un impregnante: Decorazione: vasta gamma di colori e finiture. Manutenzione: Uno strato applicato in modo conforme alle istruzioni del fabbricante, basterà a ravvivare e mantenere un impregnante. La risposta a questi problemi

et ses qualités - SOLE ANTI UV - ACQUA IDROFUGA – MICROPOROSA - TEMPERATURA REGOLAMENTO DELLE DIFFERENZE DI TEMPERATURA, ELASTICITÀ. IMPORTANTE: Gli impregnanti contengono agenti protettivi di tipo insetticida e fungicida. Ma in nessun caso, l’mpregnante puo’ sostituire il trattamento del legno, poiché questi agenti garantiscono esclusivamente la protezione della superficie. Gli impregnanti incolore e color noce chiaro scarsa resistenza all’esterno, è preferibile utilizzare le impregnanti con una tinta più scura.

2. LE TECNICHE DI PREPARAZIONE Questa operazione dipende dalle condizioni del legno, 3 sono i criteri da tenere in considerazione. Legno nuovo privo di alterazioni biologiche Legno antico : - Con degradazione del vecchio rivestimento ed alterazione biologica Legno antico : - Con vecchio rivestimento in buone condizioni

LEGNO NUOVO LEGNO ANTICO LEGNO ANTICO

Levigatura leggera Eliminare gli spigoli appuntiti con un abrasivo grana 80 Spolveratura Trattamento: da 1 a 2 mani

Raschiatura completa delle superfici (con sverniciatore), Risciacquo Levigatura meccanica Spolveratura Trattamento: da 2 a 3 mani

Ingranaggio con un abrasivo a grana fini 150 Spolveratura Nessun trattamento

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3. LA POSA

A) Lo sverniciatore 1. Agitare il contenitore. Svitare il tappo. Proteggere l’apertura con uno straccio durante la foratura del coperchio inferiore per evitare l’esposizione del viso al prodotto. 2. Applicare in abbondanza il Sverniciatore su tutta la superficie da sverniciare e lasciar agire per un periodo da 5 min. a 15 min., secondo il tipo e lo spessore degli strati da eliminare. 3. Sollevare delicatamente il rivestimento con una spatola, un raschietto o una spazzola metallica morbida. Se necessario ripetere l’operazione. 4. Risciacquare con cura le superfici sverniciate con acqua tiepida e una spazzola. Sulle superfici ad intarsi o su legni antichi e delicati, risciacquare con acquaragia minerale. Lasciare asciugare completamente quindi levigare leggermente prima di eseguire qualsiasi finitura. Gli attrezzi: Pennello o spatola, Spazzola metallica, stracci cotone Resa: 1l = 2,4 m² Diluizione: Pronto per l’uso Pulizia degli attrezzi: Acqua o Acquaragia.

B) L’impregnante Applicare con un pennello il primo strato di prodotto nel senso della venatura del legno, per impregnare lo strato di supporto. Tra una mano e l’altra si consiglia una levigatura o una leggera smerigliatura. Per un lavoro perfetto sarà poi necessario applicare una seconda passata. Gli attrezzi: Pennello, stracci cotone Abrasivo grano 80 Resa: 1l = 16 m² Diluizione: Pronto per l’uso Pulizia degli attrezzi: Acqua (Impregnante all’acqua) o

Acquaragia (Impregnante a base solvente).

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C) I trucchi del mestiere

LEGNO NUOVO LEGNO ANTICO

SUPPORTO Supporti puliti, secchi e senza alterazioni biologiche

Supporti sporchi, con scrostature e particelle non aderenti, alterazioni biologiche

PREPARAZIONE Levigatura leggera Eliminare gli spigoli vivi con un abrasivo grano 80 Spolveratura

Raschiatura completa delle superfici fino al legno (con sverniciatore), Risciacquo Levigatura meccanica Spolveratura

TRATTAMENTO INSETTICIDA FUNGICIDA

Trattamento: da 1 a 2 mani di anti tarlo o protettivo per legni da esterni

Trattamento: da 2 a 3 mani di anti tarlo o protettivo per legni da esterni

IMPREGNANTE Longevità standard 2-3 anni - 1 mano d’impregnante - da 1 a 2 mani di finitura standard Longevità fino a 6 anni - 1 mano d’impregnante - 2 mani di finitura lunga durata

Longevità standard 2-3 anni - 1 mano d’impregnante - da 1 a 2 mani di finitura standard Longevità fino a 6 anni - 1 mano d’impregnante - 2 mani di finitura lunga durata

I serramenti in legno o le facciate situate a sud e a sud-ovest, si degradano più facilmente rispetto a quelle esposte al nord o ad ovest. Cosi’ come le seguenti ZONE A RISCHIO: - Tutte le parti orizzontali o parti esposte a meno di 60° - Tutte le superfici sporgenti - Tutte le superfici a contatto con il suolo Per tutte queste zone a rischio, l’informazione al cliente (applicatori...) è fondamentale e vi consigliamo vivamente di applicare 3 strati di vernice di protezione, e una mautenzione ogni 2 anni.

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