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La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito. Parlare dell’uomo e del suo anelito all’ infinito significa innanzitutto riconoscere il suo rapporto costitutivo con il Creatore. L’uomo è una creatura di Dio. Oggi questa parola, creatura, sembra quasi passata di moda: si preferisce pensare all’uomo come ad un essere compiuto in sé stesso e artefice assoluto del proprio destino. La considerazione dell’uomo come “creatura” appare scomoda poiché implica un riferimento essenziale a qualcosa d’altro o meglio a Qualcun Altro – non gestibile dall’uomo che entra a definire in modo essenziale la sua identità; una identità razionale, il cui primo dato è la dipendenza originaria e ontologica da Colui che ci ha voluti e creati. Eppure questa dipendenza , da cui l’uomo moderno e contemporaneo tenta di affrancarsi, non solo non nasconde o diminuisce, ma rivela in modo luminoso la grandezza e la dignità suprema dell’uomo, chiamato alla vita per entrare in rapporto con la vita stessa di Dio. Dire che “la natura dell’uomo è rapporto con l’infinito” significa dire che ogni persona è stata creata perché possa entrare in dialogo con Dio, con l’Infinito. All’inizio della storia del mondo, Adamo ed Eva sono frutto di un atto di amore di Dio, fatti a sua immagine e somiglianza e la loro vita e il loro rapporto con il Creatore coincidevano. Il peccato originale ha distrutto questo rapporto e ha manifestato la sua ultima radice perversa proprio nel sottrarsi dei progenitori a questo rapporto costitutivo, nel voler mettersi al posto di Dio, nel credere di poter fare senza di Lui. Anche dopo l’esperienza della disobbedienza, del peccato d’origine rimane nell’uomo il desiderio struggente di questo dialogo. Ci aiuta ad entrare il questo discorso il Salmo 63: “O Dio, Tu sei il mio Dio, dall’aurora io ricerco, ha sete di te l’anima mia, desidera Te la mia carne, in terra arida, assetata, senz’acqua…”. Questa tensione è incancellabile nel cuore dell’uomo; anche quando si rifiuta o si nega Dio, non scompare la sete di infinito che abita l’uomo. Inizia invece una ricerca affannosa e sterile, di “falsi infiniti” che possano soddisfare almeno Settembre 2012 - Anno 14 (n° 166) Mensile della Comunità Parrocchiale di Torri del Benaco

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La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito. Parlare dell’uomo e del suo anelito all’ infinito significa innanzitutto riconoscere il suo rapporto costitutivo con il Creatore. L’uomo è una creatura di Dio. Oggi questa parola, creatura, sembra quasi passata di moda: si preferisce pensare all’uomo come ad un essere compiuto in sé stesso e artefice assoluto del proprio destino. La considerazione dell’uomo come “creatura” appare scomoda poiché implica un riferimento essenziale a qualcosa d’altro o meglio a Qualcun Altro – non gestibile dall’uomo – che entra a definire in modo essenziale la sua identità; una identità razionale, il cui primo dato è la dipendenza originaria e ontologica da Colui che ci ha voluti e creati. Eppure questa dipendenza , da cui l’uomo moderno e contemporaneo tenta di affrancarsi, non solo non nasconde o diminuisce, ma rivela in modo luminoso la grandezza e la dignità suprema dell’uomo, chiamato alla vita per entrare in rapporto con la vita stessa di Dio. Dire che “la natura dell’uomo è rapporto con l’infinito”

significa dire che ogni persona è stata creata perché possa entrare in dialogo con Dio, con l’Infinito. All’inizio della storia del mondo, Adamo ed Eva sono frutto di un atto di amore di Dio, fatti a sua immagine e somiglianza e la loro vita e il loro rapporto con il Creatore coincidevano. Il peccato originale ha distrutto questo rapporto e ha

manifestato la sua ultima radice perversa proprio nel

sottrarsi dei progenitori a questo rapporto

costitutivo, nel voler mettersi al posto di Dio, nel credere di poter fare senza di Lui. Anche dopo l’esperienza della disobbedienza, del peccato d’origine rimane nell’uomo il

desiderio struggente di questo dialogo. Ci

aiuta ad entrare il questo discorso il Salmo 63: “O

Dio, Tu sei il mio Dio, dall’aurora io ricerco, ha sete di te l’anima mia, desidera Te la mia carne, in terra arida, assetata, senz’acqua…”. Questa tensione è incancellabile nel cuore dell’uomo; anche quando si rifiuta o si nega Dio, non scompare la sete di infinito che abita l’uomo. Inizia invece una ricerca affannosa e sterile, di “falsi infiniti” che possano soddisfare almeno

Settembre 2012 - Anno 14 (n° 166)

Mensile della Comunità Parrocchiale di Torri del Benaco

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per un momento. La sete dell’anima e l’anelito della carne di cui parla il salmista non si possono eliminare, così l’uomo, senza saperlo, si protende alla ricerca dell’infinito, ma in direzioni sbagliate: nella droga, in una sessualità vissuta in un modo disordinato, nelle tecnologie totalizzanti, nel successo ad ogni costo, persino in forme ingannatrici di religiosità, in altre cose, che se pur buone, corrono il rischio di essere assolutizzate e divenire così idoli che si sostituiscono al Creatore. Occorre sradicare tutte le false promesse di infinito che seducono e rendono l’uomo schiavo. L’uomo ha urgente bisogno di tornare a riconoscersi creatura, dipendente da Dio, in relazione di comunione e di amore con Dio. A tale riconoscimento è legata la possibilità di una vita veramente libera e piena. Riconoscere di essere fatti per l’infinito significa percorrere un cammino di purificazione dal “falsi infiniti”, un cammino di conversione del cuore. Ogni cosa, ogni rapporto, ogni gioia, come anche ogni difficoltà, trova la sua ragione ultima nell’essere occasione di rapporto con l’infinito, voce di Dio che continuamente ci chiama, e ci invita ad alzare lo sguardo, a scoprire nell’adesione a Lui la realizzazione piena della nostra umanità. Queste riflessioni le ho desunte dagli scritti del S. Padre Benedetto XVI. Concludo con le parole di S. Agostino: “Ci hai fatti per Te, scriveva S. Agostino, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te”. Dio ha a cuore la nostra felicità.

Don Giuseppe

4 OTTOBRE 2011

4 OTTOBRE 2012

Il Bicentenario è ormai imminente…

occorre prepararsi

D’intesa con il Consiglio Pastorale Parrocchiale, la ricorrenza verrà preparata da una settimana di spiritualità così articolata:

Giovedì 27, Venerdì 28 e Sabato 29 Settembre 2012 verrà trasportata nella nostra Parrocchia la Statua della Madonna della Corona, sarà la Peregrinatio Parrocchiale del Bicentenario.

Il Comitato sta ultimando il programma della Peregrinatio, appena possibile verrà comunicato e diffuso.

Lunedì 1, Martedì 2 e Mercoledì 3 Ottobre 2012 si terrà un triduo di predicazione tanto al mattino come alla sera, con possibilità delle confessioni.

Giovedì 4 Ottobre 2012

alle ore 20.30

Solenne Celebrazione

del Bicentenario,

presieduta dal nostro Vescovo,

S.E. Mons. Giuseppe Zenti,

con la partecipazione del

Coro “Don Leone”

È nata EMMA.

Congratulazioni a mamma Lara e a papà Cristian.

È nato MATTIA.

Congratulazioni a mamma Roberta e a papà Secondo.

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Un saluto a tutti! Il mio nome è Chiara Allegri e sono un’animatrice della provincia di Mantova, in Lombardia, e quest’anno, per alcune settimane, sono venuta nella vostra realtà lacustre per collaborare con suor Adriana nella realizzazione del Grest 2012 “Camminando Esploriamo il Mondo”. l mio arrivo era previsto per l’inizio della terza settimana, poiché dovevo concludere il grest nel mio paese, Castel d’Ario. Al mio arrivo nell’oratorio di Torri del Benaco quel lunedì di due mesi fa, ma che ora sembra solo ieri, sono stata accolta dalla vista di tantissimi bambini di ogni età che giocavano ad ogni cosa e in ogni posto: a calcio nel campetto, a ballare in sala Comboni, nella sala d’ingresso del centro a biliardino, e a qualunque gioco in scatola (indovina chi, memory, scacchi, domino e chi più ne ha più ne metta), mentre all’esterno a tantissimi giochi inventati da loro come ho potuto sapere più tardi (a progettare sottomarini e traghetti per scoprire il mondo). Dopo aver realizzato la quantità di persone che mi circondavano ricordo di aver pensato: “come

farò ad imparare tutti il loro nomi??” e soprattutto “ma come si fa a farsi ascoltare da così tanti bambini, che nemmeno mi conoscono, e convincerli a fare ciò che è scritto nel programma e non quello che si stanno divertendo a fare in questo momento??” lo ammetto, un po’ di panico mi è venuto, ma un fischio ha sancito il via della giornata per tutti e l’inizio di una bellissima impresa per me. Devo dirvi che con mia grande sorpresa tutti i bambini si sono diretti dove sapevano di dover

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andare… per me qualcosa di INCREDIBILE!! La prima tappa della giornata si svolge nella sala Comboni, dove ogni bambino seduto assieme alla sua squadra, distinte in Stati e Continenti (Australia, Messico, USA, Canada, Asia, Sud America, Europa e Africa), partecipa all’appello e all’aggiunta o alla decurtazione dei punti, a seconda dei risultati nei giochi del giorno precedente e di eventuali comportamenti non adeguati, e all’ascolto delle comunicazioni. A seguire ci si reca ordinatamente in Chiesa dove grazie al libretto i bambini (almeno quelli che sanno leggere) possono seguire, ogni giorno, una lettura proclamata dall’animatore, recitare una preghiera e compiere un gesto legato al tema; il tutto era arricchito da splendidi canti che ho avuto il piacere di imparare da don Giuseppe che, per aumentare la partecipazione, l’attenzione e il gusto per la lettura delle scritture, ha sempre fatto domande di conoscenza della Bibbia e dei santi che non poche volte hanno messo in difficoltà gli animatori, e lo ammetto anche me. Grande spazio nella preghiera del grest di quest’anno è stato dato alla parola: all’utilizzo di questa per i fini migliori: creare legami, dire agli altri cose belle, e in caso di situazioni negative saper chiedere scusa e perdonare, imparare a usare parole buone piuttosto che parolacce, parlare con coraggio e verità senza far soffrire gli altri, insomma insegnamenti importanti che penso potranno essere utilizzati nella vita di tutti i giorni dai bambini, dagli animatori, e da ogni persona che possa averci ascoltato in attesa della messa. Alla fine della preghiera i bambini erano attesi per la merenda al centro, dove gentilissime signore volontarie preparavano pane e nutella o marmellata e the fresco per tutti. La giornata poi proseguiva a seconda dei giorni, il lunedì e il giovedì i bambini e i ragazzi erano impegnati nei compiti, mentre il martedì e il venerdì si dilettavano in originalissimi lavoretti manuali.

Credo che l’attività dei compiti sia un servizio di grande aiuto per genitori che a causa di un’attività estiva molto intensa faticano a seguire da questo punto di vista i figli. Io durante i compiti ho seguito in particolare le classi dei bambini più piccoli (Messico e Australia) che mi hanno permesso di fare simpatiche scoperte. La prima è che è bello per loro confrontarsi con una figura, quella dell’animatore, che non si pone come colui che tutto sa e tutto conosce, ma che spesso, soprattutto su nozioni elementari, sa

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dimostrarsi in dubbio e chiedere lui stesso aiuto. La seconda invece è che non essendoci un animatore per ogni bambino si sentono più liberi e spesso nei compiti di italiano o di composizioni libere producono spontaneamente delle cose molto creative e molto simpatiche. Per quanto riguarda i lavoretti manuali queste settimane sono state colorate da portaoggetti fatti con gli stecchini del gelato, borsette di tela con originalissime decorazioni, origami, braccialetti brasiliani, gioielli con la pasta, salvadanai con le bandiere del mondo; attività che hanno permesso ai ragazzi di ottenere degli oggetti anche utili con poco materiale e con il massimo del divertimento, probabilmente anche perché sono lavori che i bambini d’oggi fanno sempre più raramente.

Volendo parlare in modo particolare di uno di questi lavoretti il salvadanaio decorato con le bandiere del mondo, che è stato nominato anche sul palco durante l’ultima serata, credo possa essere interessante dirvi che dato il tema del grest di quest’anno, uno degli scopi era quello di conoscere altri Paesi e Continenti, esaltandoli nelle loro risorse e sensibilizzandosi rispetto le loro povertà, abbiamo pensato di realizzare un salvadanaio decorato con le bandiere di altri Stati per poi portarlo a casa e utilizzarlo per raccogliere “offerte” per bambini come loro, ma più

bisognosi perché nati in realtà meno fortunate della nostra. Concluse le attività del mattino ci si recava poi a Villa Melisa un parco gentilmente concesso per questo periodo di grest. La trovo una situazione veramente ottimale per i bambini, essendo attrezzato, spazioso, e allo stesso tempo sorvegliabile da parte degli animatori. Qui si pranzava tutti insieme, e credo sia molto importante per tutti questi bambini e ragazzi condividere insieme un momento della quotidianità che li possa unire e nel quale abbiano anche la possibilità di collaborare nelle cose semplici come lo sparecchiare, il pulire e il riordinare. Nel pomeriggio, l’unico momento della giornata in cui il gioco è organizzato in maniera strutturata, le squadre divise a coppie, a seconda delle fasce età, si sfidano a turno in quattro giochi, disincentivando la possibilità che il grest diventi mera competizione, ma favorisca piuttosto il divertimento tra ragazzi della stessa età. Il venerdì, era il gi

orno dedicato ai giochi d’acqua, particolarmente attesi e ricordati dai bambini. Il mercoledì era la giornata in cui erano organizzate le uscite, complessivamente sono state fatte quattro uscite in

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parchi acquatici (Cavour, Persicum, Riovalli e Pico verde) e quattro uscite alternative, a Minitalia, al centro di rafting Onda Selvaggia, al parco avventura Le Busatte e al museo africano di Verona seguito dalla messa al santuario di San Leonardo. Le uscite che ho personalmente preferito sono state due, quella che abbiamo fatto presso una zona del vicentino per fare l’esperienza del rafting sul fiume Brenta, perché era un’attività che non avevo mai provato e che ha fatto divertire molto tutti quanti, a partire dal mettersi la muta, il giubbotto salvagente e impugnare una pagaia. La seconda è stata quella al museo africano dei comboniani perché i ragazzi della struttura avevano organizzato una caccia al tesoro veramente divertente e stimolante, facendoci conoscere particolarità del continente africano, insegnandoci la cura dell’acqua, facendoci scoprire la realtà di una baraccopoli, facendoci conoscere San Daniele Comboni, mostrandoci in cosa possa essere trasformato del materiale di scarto, insegnandoci i suoni e gli strumenti musicali di un’altra cultura e come questi vengano usati; quest’ultima è stata un’emozione nuova per me perché non avevo mai suonato un balofon, uno djembe o un m’bira ed è stato molto buffo vederci suonare questi strumenti assolutamente nuovi per noi e creare una confusione di suoni ma uniti dal comune divertimento. Per preparare la serata conclusiva abbiamo impiegato le ultime due settimane di grest, rinunciando a compiti e lavoretti; i ragazzi si sono cimentati in balletti tipici della loro squadra, alcuni hanno anche provato a creare scenette e gag spiritose e chi ha partecipato alla serata può confermare quanto l’obiettivo sia stato raggiunto. I balletti hanno alcune volte tentato di minare la stima degli stessi animatori, ma ci tengo a dire con orgoglio che nessuno di loro si è tirato indietro e ciascuno, mettendo in mostra le proprie doti o ammettendo le proprie difficoltà, ma mostrando sempre di mettercela tutta, erano lì a dar energia ai loro ragazzi e credo che alcuni debbano ammettere che nemmeno pensavano di essere così bravi! L’impegno degli animatori va proprio riconosciuto, anche perché la mia realtà mi aveva portato a pensare che un gruppo composto in gran parte da ragazzi fosse un po’ più difficoltoso da gestire da uno composto soprattutto da ragazze e invece ho trovato un gruppo di persone che conoscevano il compito che stavano svolgendo e sapevano mettersi veramente in gioco, ho visto animatori grandi e grossi colorare la pasta e farsene delle collane, aiutare i bambini più piccoli a tenerla in modo da non sporcarsi, ridere di se stessi ballando supermascherina. Con loro sono riuscita

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a lavorare molto proficuamente e devo anche a loro, oltre che ai gentilissimi, collaborativi e spontanei bambini, la mia buonissima integrazione nella vostra realtà. A conclusione di tutto ciò che vi ho raccontato posso veramente dirvi che per me queste settimane al Grest 2012 di Torri del Benaco sono state un’esperienza davvero arricchente e stimolante, che mi ha permesso di conoscere nuovi modi di fare grest e che in parte tenterò di trasportare nelle nuove attività che svolgerò. Ah dimenticavo, non ho fatto il gesto dell’ultimo giorno che, per chi non lo ricordasse, era quello di ringraziare una persona del grest per qualcosa di bello che aveva fatto per noi, allora io approfitto adesso per compierlo.

Un GRAZIE di cuore a TUTTI per questa bellissima estate passata insieme,

grazie per i giochi, le parole e le risate, grazie perché mi avete fatto sentire una di voi,

grazie a chi ha pensato che fosse una buona idea avermi come collaboratrice,

grazie a tutti i genitori che indirettamente mi hanno accordato la fiducia di affidarmi i propri figli e grazie a don Giuseppe e al sindaco, in nome di tutto il comune di Torri del Benaco, perché ogni anno fa questa bellissima

proposta a residenti e villeggianti.

Buona continuazione e i miei migliori auguri per tutto a ciascuno di voi (non ho spazio per elencare tutti i nomi, ma giuro, li ho imparati)!! Con affetto, vi porterò per sempre nel cuore

Chiara Allegri

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Questo Grest 2012 è stato una lezione propedeutica alla vita di tutti i giorni, costellato da emozioni positive, e purtroppo, anche negative. Tutto sommato le 8 settimane in questione sono state molto divertenti. (Giacomo Bonizzato)

Questo grest è divertente e mi sto divertendo, ci sono molti giochi belli e simpatici, mi diverto anche a giocare a calcio e con i giochi d’acqua. (Yuri Allevato)

Mi sono divertita tanto alle gite. Sono molto felice di essere qui e vorrei che il grest non finisse. (Marta Bonizzato)

Questo è stato il primo anno come animatrice al grest ed è stata un’esperienza molto bella in cui mi sono divertita tanto, ho conosciuto nuova gente e sono anche cresciuta mentalmente. Mi piacerebbe molto ripetere questa esperienza. (Lara Monese)

Del grest mi è piaciuto quando abbiamo fatto i lavoretti e i giochi d’acqua. Mi sono piaciuti gli animatori perché scherzano tantissimo. (Carolina)

Mi è piaciuta la gita a Verona! (Camilla)

Mi sono piaciuti i giochi d’acqua(Federico Bertanza)

Del grest mi è piaciuto tutto. Ogni giorno più emozionante dell’altro. Mi sono divertita soprattutto di pomeriggio, quando facevamo i giochi. La mia squadra non ha fatto tanti punti ma io mi sono divertita lo stesso. È stata una bellissima avventura, 8 settimane a imparare e a giocare. (Lavinia)

Mi piace il balletto perché mi diverto, mi piacciono anche i giochi d’acqua. (Niklas)

Del grest mi sono piaciuti i balletti. Questo giovedì faremo i balletti sul palco. (Michelle Consolini)

Il grest mi è piaciuto perché c’erano i giochi d’acqua e ogni tanto ci bagnavamo e giocavamo con i palloncini d’acqua. (Giulia Lonardi)

Del grest mi piace tutto: ballare, giocare alla sala da giochi. (Giulia B)

A me sono piaciute le gite, ma di più i giochi d’acqua e il balletto. (Fabio Bertuzzi)

Grest una parola… mille emozioni (Evio Xhaferllari)

Questo grest mi è piaciuto molto, è stata una bellissima esperienza, abbiamo fatto delle bellissime gite. Mi sono divertita con animatori e bambini e non vedo l’ora che sia l’anno prossimo per partecipare ancora (Aurora Passionelli)

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A questo grest mi sono divertito e mi sto divertendo a giocare a calcio e al resto (Andrea)

Mi sono divertita molto perché stiamo sempre insieme. Quest’esperienza non me la dimenticherò mai. (Maria Capodivento)

In tutte queste settimane di grest mi sono divertita tanto e ho imparato molte cose. I nostri animatori sono fantastici. L’ultima cosa che volevo dire è: spero che continuerà questa avventura. (Arianna Zucchetti)

Ciao, io vengo ogni giorno al grest, a me mi piace tanto, gioco sempre a calcio e vinciamo. Ciao grest ci vediamo l’anno prossimo! (Matheus)

In queste settimane di grest mi sono divertita molto. Gli animatori sono fantastici e mi diverto con i miei compagni di squadra. Le gite mi sono piaciute tantissimo e non vedo l’ora che sia l’anno prossimo per rivenire qui al grest (Debora Pavoni)

Io mi sono divertita un mondo con gli animatori, ho giocato mi sono divertita ed è stato bello questo grest. (Gaia De Luca)

Il grest mi è piaciuto molto. All’inizio ero vergognosa, ma dopo non più perché non vedevo l’ora di fare amicizia con i bambini. Infatti non sbagliavo perché mi sono divertita un mondo. Vorrei che l’anno prossimo il grest ci sia ancora. (Gaia Cheyenne)

A me è piaciuto tanto andare al grest perché sto con i miei amici, i miei compagni di classe. Mi diverto e gioco con loro a fare i giochi di squadra. (Giulia)

Anche se io sono arrivata la penultima settimana mi sono divertita lo stesso, gli animatori sono molto simpatici e i giochi d’acqua erano bellissimi ed è stato un grest bellissimo. (Giada Massetti)

Il grest è molto divertente, con gli animatori scherziamo e giochiamo. A me dispiace molto che Suor Adriana si è fatta male e che ora ha il gesso. Verrò tutti gli anni al grest. W Asia! (Lorenzo Loncrini)

Questo grest è bellissimo. Mi è piaciuto molto anche se non abbiamo vinto. I nostri animatori Alessandro, Mattia e Giuditta sono tutti bravissimi. Loro ci aiutavano a fare i compiti, a fare i laboratori e ci davano le risposte in chiesa. (Elia Loncrini)

Questo grest è stato molto bello, mi sono divertita molto. In queste otto settimane mi sono divertita molto nelle gite. In queste ultime settimane mi è mancato Valentino. (Angela Vedovelli)

Il grest di quest’anno è stato molto interessante perché i nomi delle squadre erano di diversi stati e perciò abbiamo potuto scoprire qualcosa di più su di essi anche grazie alle gite. Ci siamo divertiti un sacco anche se abbiamo avuto qualche infortunio e quello di suor Adriana è stato molto doloro per tutti. Mi è piaciuta molto questa esperienza (Sara)

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Il grest di quest’anno mi è piaciuto e mi sono divertita molto. Quasi tutti i balletti di quest’anno sono belli e divertenti. I lavoretti che abbiamo fatto sono bellissimi. Infine questo grest è stato bello e spero che continui così. (Giorgia Galli)

Io mi annoiavo a casa a non fare niente, poi un giorno la mia mamma mi ha chiesto: <<Vuoi andare al grest?>> ci pensai un po’ e poi dissi: <<Sì>>. Io non credevo che fosse così bello il grest. Vorrei che continuasse fino alla fine delle vacanze estive ma purtroppo non è così. Il grest è pieno di sfide da vincere, però se fai qualcosa di brutto perdi punti. (Davide Castellani)

Quest’anno il grest mi è piaciuto. Ho conosciuto nuovi amici e mi sono divertita anche con le mia vecchie amiche. I giochi non erano male. È stato bello! (Sara V.)

Questo grest è stato bello e pieno di emozioni che rafforza la nostra maturità. Ci ha aiutato a conoscere e capire persone che credevamo diverse. (Davide Begaj)

È stato bello e divertente! (Veronica)

È stata una bella esperienza quella di quest’anno, soprattutto per chi come me, la vive per la prima volta. Ci siamo divertiti molto sia con i bambini e anche tra animatori. Non vedo l’ora che arrivi l’estate prossima per ricominciare il grest! (Giuditta Venturini)

L’esperienza del grest di quest’anno è stata abbastanza impegnativa, piena di lavoro e fatica. Ma non sono mai mancati il divertimento, la voglia di stare insieme e le amicizie. Per me è stata una bella esperienza, anche vedere nuovi giovani animatori impegnati per questo progetto è gratificante. Spero che si possa andare avanti sempre meglio! (Anna Consolini)

Mi sono divertita a giocare con gli amici a squadre e a fare i giochi d’acqua. Abbiamo fatto i compiti e i lavoretti. Al circolo NOI mi sono divertita a giocare a carte, a indovina chi e a memory, nella sala di ritrovo invece mi piace ballare. Al parco gioco a nascondino, mamma e figlie e tanti giochi inventati. (Maddalena Galvani)

Quest’anno il grest è stato molto bello. Soprattutto i laboratori dove abbiamo realizzato salvadanai con le bandiere della nostra squadra, collane e braccialetti fatti con la pasta, mollette con le facce e delle scatoline con i bastoncini dei ghiaccioli. Poi al mercoledì delle bellissime gite come al Riovalli o al Cavour. Il grest è stato come gli altri anni bello e divertente, spero che ci sia anche nei prossimi anni. (Riccardo Galli)

Quest’anno mi sono molto divertita al grest. Secondo me è stata un’esperienza davvero particolare perché ho fatto nuove cose come rafting ed è stato esilarante. Ogni martedì e venerdì facevamo i lavoretti molto belli e di lunedì e giovedì purtroppo c’erano i compiti. Tutte le persone che ho conosciuto mi sono sembrate divertenti. Mi è proprio piaciuta questa esperienza e spero che l’hanno prossimo sia ancora meglio. (Silvia Cengia)

In questo grest mi sono divertita molto. Ho conosciuto nuovi amici che mi hanno insegnato cose nuove. Mi sono divertita molto alle gite. (Benedetta Zanardo)

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In tutte queste otto settimane di grest mi sono proprio divertita, soprattutto durante i giochi di gruppo a villa Melisa (Denise Peroni)

Il grest di querst’anno è stata un’esperienza molto bella, riuscita grazie alla collaborazione di tutti. A partire dalle signore volontarie che ogni giorni ci hanno allietato con buonissime merende, dai bambini che grazie alla loro coinvolgente allegria hanno reso le giornate più vivaci, da tutti gli animatori e responsabili grazie ai quali è stato possibile passare giornate sicure. (Ale B.)

L’esperienza di animatore al grest è stata emozionante da tutti i punti di vista, ma soprattutto ha contribuito a cambiarmi moralmente e a maturare. Spero di continuare la mia esperienza di animatore verso un futuro più radioso. (Tiziano Butturini)

La mia esperienza nel grest è stata fantastica, tra i bambini e animatori si è instaurato un bel rapporto di rispetto e amicizia. Il grest di Torri è stato bellissimo tra gite, giochi e lavoretti che hanno fatto divertire molto i bambini. Mi piacerebbe ripetere questa esperienza. (Pietro Souberan)

Questo grest 2012 mi ha insegnato tanto, a partire da quanto è bello stare insieme grandi e piccoli, animatori e ragazzi. Ho imparato che gestire più di 100 bambini è faticoso, ma il tutto diventa moooolto più leggero se tutti ci siamo una mano, anche facendo le cose più semplici e piccole. Il grest oltre che un posto per divertirsi è anche un modo per imparare cose nuove, che ci possono servire sempre. Eh sì, il mio dovrebbe essere un commento sul grest come gli altri, ma è anche un grazie a tutte le persone che hanno reso questo grest e la mia estate INDIMENTICABILI. (Sofia Filippini)

Quest'anno è stato il mio seconda anno di grest. Sono stati due mesi davvero belli, mi sono divertita a stare qua con i bambini e con gli animatori, l'unica cosa che non mi piaceva era svegliarmi presto per poi dover essere alle 8 e 30 qui. Ma non per questo è stato il mio più bell'anno da animatrice. Ho stretto amicizie forti, sia con i bambini che con gli altri animatori, ho cantato, ho giocato, ho vinto e perso, ma quel che conta è l'aver partecipato con tutti voi. Per cui vi ringrazio, ringrazio le suore che ogni anno permettete questo bellissimo grest, gli animatori che siete i miei compagni di questo viaggio e soprattutto i bambini che rendono possibile tutto ciò. Ci vediamo il prossimo anno. (Cecilia Dama)

Sono tanti anni ormai che faccio l’animatrice al grest ma ogni nuova estate e ogni nuovo grest sono sempre più speciali di quelli precedenti! Quest’anno il gruppo di animatori si è rinnovato parecchio. I “nuovi” animatori si sono inseriti benissimo nel gruppo dei “vecchi” e proprio per questo si può dire che non siamo mai stati così uniti! Anche se la mia squadra quest’anno ha perso sono stata felice di vedere così tanti piccoli divertirsi insieme e fare nuove amicizie! Un grande grazie a Chiara per l’aiuto e a tutti gli animatori! ☺ vorrei anche mandare un abbraccio a sr Adri perché se lo merita tutto! Ciao e alla prossima!! ☺ (Cecilia Mezzari)

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Un

grazie a

Suor adriana

direttrice

Del grest 2012

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INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E DI RESTAURO DELLA CHIESA PARROCCHIALE

E DEL CAMPANILE DI TORRI

I lavori eseguiti durante i mesi di Maggio e di Giugno c.a. hanno comportato:

1) un intervento di pulitura, rimozione e ripristino delle quattro pareti del Campanile, soprattutto di quella nord ormai deteriorata dalle intemperie,

2) il rifacimento completo del tetto

della chiesa che copre una superficie di 672 mq., con la contemporanea sostituzione delle grondaie e dei pluviali in rame,

3) il risanamento e il ripristino delle

pareti laterali della Chiesa ( parete nord, parete sud e delle cinque pareti dell’abside che da verso est,) , su queste superfici si sono trovate le malte staccate dalla parete per cui si è dovuto togliere e ripristinare l’intonaco completando con la nuova tinteggiatura conforme all’originale.

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OFFERTE RACCOLTE PER I LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA

DELLA CHIESA E DEL CAMPANILE

DAL 25 LUGLIO AL 31 AGOSTO

Offerte raccolte in Chiesa € 6.242,00 – Offerte con segnate direttamente € 155,00

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OGNI SABATO ore 15.00 - 18.00 TEMPO PER LE CONFESSIONI

OGNI DOMENICA ore 10.00: S. MESSA DELLE FAMIGLIE

ore 17.00: ADORAZIONE EUCARISTICA E CANTO DEL VESPERO.

OGNI GIOVEDì ore 17.00: ADORAZIONE EUCARISTICA

SABATO 1 1° SABATO DEL MESE

ore 10.00 – 18.00: S. MESSA

SABATO 8 FESTA: NATIVITÀ DELLA BEATA VERGINE MARIA

ore 10.00 – 18.00: S. MESSA

MERCOLEDÌ 12 ore 20.00: INCONTRO DI PREGHIERA IN ONORE DI S. ANTONIO

SABATO 15 MEMORIA: BEATA VERGINE MARIA ADDOLORATA

DOMENICA 30- MEETING ADOLESCENTI A VERONA

PALAZZETTO DELLO SPORT

CELEBRAZIONE DELLA LITURGIACELEBRAZIONE DELLA LITURGIACELEBRAZIONE DELLA LITURGIACELEBRAZIONE DELLA LITURGIA

PARROCCHIA DI TORRI

ORARIO FERIALE ore 7.00 Lodi ore 17.00 Vespero

ore 18.00 S. Messa

PARROCCHIA DI PAI ORARIO FESTIVO

Sabato ore 19.30 Domenica ore 10.00

ORARIO FESTIVO Sabato ore 17.00 Vespero

ore 18.00 S. Messa

Domenica ore 8.30 S. Messa ore 10.00 S. Messa ore 11.15 S. Messa ore 17.00 Vespero ore 18.00 S. Messa

Bollettino di informazione Parrocchiale stampato in proprio La Redazione: Don Giuseppe Cacciatori – Daniela Pippa – Addea Cestari - Anna Menapace - Nuccia Renda – Rosanna Zanolli -

William Baghini. Collaborazione fotografica: Mario Girardi /Impaginato e stampato da: Daniela Pippa