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BEATI

Beati quelli che sanno ridere di se stessi,perché non finiranno mai di divertirsi.Beati quelli che sanno distinguere una montagna da un ciottolo,perché eviteranno molti fastidi.

Beati quelli che sanno riposare e dormire senza trovare scuse: diventeranno saggi.Beati quelli che sanno ascoltare e tacere:impareranno cose nuove.Beati quelli che sono abbastanza intelligenti per non prendersi sul serio: saranno apprezzati dai loro vicini.

Beati quelli che sono attenti alle esigenze degli altri, senza sentirsi indispensabili:saranno dispensatori di gioia.Beati sarete voi se saprete guardare seriamente le cose piccole e tranquillamente le cose importanti:andrete lontano nella vita.

Beati voi se saprete apprezzare un sorriso e dimenticare uno sgarbo:il vostro cammino sarà pieno di sole.Beati voi se saprete interpretare sempre con benevolenzagli atteggiamenti degli altri, anche contro le apparenze:

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sarete presi per ingenui, ma questo è il prezzo della Carità.Beati quelli che pensano prima di agire e che pregano prima di pensare:eviteranno tante stupidaggini.

Beati soprattutto voi che saprete riconoscere il Signore in tutti coloro che vi incontrano:avrete trovato la vera luce e la vera sapienza.

San Tommaso Moro

Salmo 15

1 Signore, chi abiterà nella tua tenda?Chi dimorerà sulla tua santa montagna?

2 Colui che cammina senza colpa,pratica la giustiziae dice la verità che ha nel cuore,

3 non sparge calunnie con la sua lingua,non fa danno al suo prossimoe non lancia insulti al suo vicino.

4 Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,ma onora chi teme il Signore.Anche se ha giurato a proprio danno,mantiene la parola;

5 non presta il suo denaro a usurae non accetta doni contro l’innocente.Colui che agisce in questo modoresterà saldo per sempre.

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Amos 6,1-7

1 Guai agli spensierati di Sione a quelli che si considerano sicurisulla montagna di Samaria!Questi notabili della prima tra le nazioni,ai quali si rivolge la casa d’Israele!

2 Andate a vedere la città di Calne,da lì andate a Camat, la grande,e scendete a Gat dei Filistei:siete voi forse migliori di quei regnio il loro territorio è più grande del vostro?

3 Voi credete di ritardare il giorno fatalee invece affrettate il regno della violenza.

4 Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divanimangiano gli agnelli del greggee i vitelli cresciuti nella stalla.

5 Canterellano al suono dell’arpa,come Davide improvvisano su strumentimusicali;

6 bevono il vino in larghe coppee si ungono con gli unguenti più raffinati,ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.

7 Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportatie cesserà l’orgia dei dissoluti.

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GEORGE GRAY

Molte volte ho studiatola lapide che mi hanno scolpito:una barca con vele ammainate, in un porto.In realtà non è questa la mia destinazionema la mia vita.Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;l’ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.E adesso so che bisogna alzare le velee prendere i venti del destino,dovunque spingano la barca.Dare un senso alla vita può condurre a folliama una vita senza senso è la torturadell’inquietudine e del vano desiderio –è una barca che anela al mare eppure lo teme.

E.L. Mastrer ANTOLOGIA DI SPOON RIVER

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PREGHIERA PER LA NOSTRA TERRA

Dio Onnipotente, che sei presente in tutto l’universoe nella più piccola delle tue creature,Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste,riversa in noi la forza del tuo amoreaffinché ci prendiamo cura della vita e della bellezza.Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorellesenza nuocere a nessuno.O Dio dei poveri,aiutaci a riscattare gli abbandonati e i dimenticati di questa terra che tanto valgono ai tuoi occhi.Risana la nostra vita,affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo,affinché seminiamo bellezzae non inquinamento e distruzione.Tocca i cuori di quanti cercano solo vantaggi a spese dei poveri e della terra.Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa,a contemplare con stupore, a riconoscere che siamoprofondamente uniti con tutte le creaturenel nostro cammino verso la tua luce infinita.Grazie perché sei con noi tutti i giorni.Sostienici, per favore, nella nostra lottaper la giustizia, l’amore e la pace.

Papa FrancescoLAUDATO SII

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REGALA CIÒ CHE NON HAI

Occupati dei guai,dei problemi del tuo prossimo.Prenditi a cuore gli affanni,le esigenze di chi ti sta vicino.Regala agli altri la luce che non hai,la forza che non possiedi,la speranza che senti vacillare in te,la fiducia di cui sei privo.Illuminali dal tuo buio.Arricchiscili con la tua povertà.Regala un sorrisoquando hai voglia di piangere.Produci serenitàdalla tempesta che hai dentro.“Ecco, quello che non ho, te lo dono”.Questo è il tuo paradosso.Ti accorgerai che la gioiaa poco a poco entrerà in te,invaderà il tuo essere,diventerà veramente tuanella misura in cuil’avrai regalata agli altri

Alessandro Manzoni

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Vangelo di Giovanni 17,1-26

1 Così parlò Gesù. Poi, alzàti gli occhi al cielo, disse:«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché ilFiglio glorifichi te. 2Tu gli hai dato potere su ogni essereumano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro chegli hai dato. 3Questa è la vita eterna: che conoscano te,l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, GesùCristo. 4Io ti ho glorificato sulla terra, compiendol’opera che mi hai dato da fare. 5E ora, Padre, glorificamidavanti a te con quella gloria che io avevo presso di teprima che il mondo fosse.

6Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi haidato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essihanno osservato la tua parola.7Ora essi sanno chetutte le cose che mi hai dato vengono da te,8perché leparole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi lehanno accolte e sanno veramente che sono uscito date e hanno creduto che tu mi hai mandato. 9Io pregoper loro; non prego per il mondo, ma per coloro chetu mi hai dato, perché sono tuoi. 10Tutte le cose miesono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro.

11Io non sono più nel mondo; essi invece sono nelmondo, e io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuonome, quello che mi hai dato, perché siano una solacosa, come noi. 12Quand’ero con loro, io li custodivo neltuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, enessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio dellaperdizione, perché si compisse la Scrittura. 13Ma ora io

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vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo,perché abbiano in se stessi la pienezza della miagioia. 14Io ho dato loro la tua parola e il mondo li haodiati, perché essi non sono del mondo, come io nonsono del mondo. 15Non prego che tu li tolga dalmondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. 16Essi nonsono del mondo, come io non sono del mondo.

17Consacrali nella verità. La tua parola èverità. 18Come tu hai mandato me nel mondo, anche ioho mandato loro nel mondo; 19per loro io consacro mestesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità.20Non prego solo per questi, ma anche per quelli checrederanno in me mediante la loro parola: 21perchétutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e ioin te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda chetu mi hai mandato. 22E la gloria che tu hai dato a me, iol’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noisiamo una sola cosa. 23Io in loro e tu in me, perché sianoperfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi haimandato e che li hai amati come hai amato me.

24Padre, voglio che quelli che mi hai dato sianoanch’essi con me dove sono io, perché contemplino lamia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi haiamato prima della creazione del mondo. 25Padregiusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti hoconosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi haimandato. 26E io ho fatto conoscere loro il tuo nome elo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi haiamato sia in essi e io in loro».

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LA SEMPLICITÀ

La semplicità è mettersi nudidavanti agli altri.E noi abbiamo tanta difficoltàad essere veri con gli altri.Abbiamo timore di essere fraintesi,di apparire fragili,di finire alla mercé di chi ci sta di fronte.Non ci esponiamo mai.Perché ci manca la forza di essere uomini,quella che ci fa accettare i nostri limiti,che ce li fa comprendere,dandogli senso e trasformandoli in energia,in forza appunto.Io amo la semplicitàche si accompagna con l’umiltà.Mi piacciono i barboni.Mi piace la genteche sa ascoltare il vento sulla propria pelle,sentire gli odori delle cose,catturarne l’anima.Quelli che hanno la carne a contattocon la carne del mondo. Perché lì c’è verità,lì c’è dolcezza,lì c’è sensibilità,lì c’è amore.

Alda Merini

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Genesi 12,1-9

1 Il Signore disse ad Abram:«Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò.2 Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione.3 Benedirò coloro che ti benedirannoe coloro che ti malediranno maledirò,e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra».4 Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il

Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinqueanni quando lasciò Carran. 5 Abram prese la moglie Saràie Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevanoacquistati in Carran e tutte le persone che lì si eranoprocurate e si incamminarono verso la terra di Canaan.Arrivarono nella terra di Canaan 6 e Abram la attraversòfino alla località di Sichem, presso la Quercia di Morè.Nella terra si trovavano allora i Cananei. 7 Il Signoreapparve ad Abram e gli disse: «Alla tua discendenza iodarò questa terra». Allora Abram costruì in quel luogoun altare al Signore che gli era apparso. 8 Di là passò sullemontagne a oriente di Betel e piantò la tenda, avendoBetel ad occidente e Ai ad oriente. Lì costruì un altare alSignore e invocò il nome del Signore. 9 Poi Abram levòla tenda per andare ad accamparsi nel Negheb.

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ALLA VITA

La vita non è uno scherzo.Prendila sul seriocome fa lo scoiattolo, ad esempio,senza aspettarti nulladal di fuori o nell’al di là.Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non é uno scherzo.Prendila sul serioma sul serio a tal puntoche messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,o dentro un laboratoriocol camice bianco e grandi occhiali,tu muoia affinché vivano gli uomini,gli uomini di cui non conoscerai la faccia,e morrai sapendoche nulla é più bello, più vero della vita.

Prendila sul serioma sul serio a tal puntoche a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivinon perché restino ai tuoi figlima perché non crederai alla mortepur temendola,e la vita peserà di più sulla bilancia.

Nazim Hikmet

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Salmo 146

1 Alleluia.Loda il Signore, anima mia:

2 loderò il Signore finché ho vita,canterò inni al mio Dio finché esisto.

3 Non confidate nei potenti,in un uomo che non può salvare.

4 Esala lo spirito e ritorna alla terra:in quel giorno svaniscono tutti i suoidisegni.

5 Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe:la sua speranza è nel Signore suo Dio,

6 che ha fatto il cielo e la terra,il mare e quanto contiene,che rimane fedele per sempre,

7 rende giustizia agli oppressi,dà il pane agli affamati.Il Signore libera i prigionieri,

8 il Signore ridona la vista ai ciechi,il Signore rialza chi è caduto,il Signore ama i giusti,

9 il Signore protegge i forestieri,egli sostiene l’orfano e la vedova,ma sconvolge le vie dei malvagi.

10 Il Signore regna per sempre,il tuo Dio, o Sion, di generazione ingenerazione.Alleluia.

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IL CORPO DI CRISTO

Vuoi onorare il corpo di Cristo? Non permettereche sia oggetto di disprezzo nelle sue membra, cioènei poveri, privi di panni per coprirsi. Non onorarloqui in chiesa con stoffe di seta, mentre fuori lotrascuri quando soffre per il freddo e la nudità. Coluiche ha detto: “Questo è il mio corpo”, confermando ilfatto con la parola, ha detto anche: “Mi avete vistoaffamato e non mi avete dato da mangiare” e “ognivolta che non avete fatto queste cose a uno dei piùpiccoli fra questi, non l’avete fatto neppure a me”.

Il corpo di Cristo che sta sull’altare non habisogno di mantelli, ma di anime pure; mentrequello che sta fuori ha bisogno di molta cura.Impariamo dunque a pensare e a onorare Cristocome egli vuole. Infatti l’onore più gradito, chepossiamo rendere a colui che vogliamo venerare, èquello che lui stesso vuole, non quello escogitato danoi.

Che vantaggio può avere Cristo se la mensa delsacrificio è piena di vasi d’oro, mentre poi muore difame nella persona del povero? Prima sazial’affamato, e solo in seguito orna l’altare con quelloche rimane. Gli offrirai una calice d’oro e non gli daraiin bicchiere d’acqua? che bisogno c’è di adornarecon veli d’oro il suo altare, se poi non gli offri ilvestito necessario? che guadagno ne ricava egli?Dimmi: se vedessi uno privo del cibo necessario e,

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senza curartene, adornassi d’oro solo la sua mensa,credi che ti ringrazierebbe, o piuttosto nons’infurierebbe contro di te? e se vedessi uno copertodi stracci e intirizzito dal freddo, e, trascurando divestirlo, gli innalzassi colonne dorate, dicendo che lofai in suo onore, non riterrebbe forse di esserebeffeggiato e insultato in modo atroce?

Pensa la stessa cosa di Cristo, quando va errante epellegrino, bisognoso di un tetto. Tu rifiuti diaccoglierlo nel pellegrino e adorni invece ilpavimento, le pareti, le colonne e i muri dell’edificiosacro. Attacchi catene d’argento alle lampade, manon vai a visitarlo quando lui è incatenato in carcere.Dico questo non per vietarvi di procurare taliaddobbi e arredi sacri, ma per esortarvi a offrire,insieme a questi, anche il necessario aiuto ai poveri,o, meglio, perché questo sia fatto prima di quello.Nessuno è mai stato condannato per non avercooperato ad abbellire il tempio, ma chi trascura ilpovero è destinato alla Geenna, al fuocoinestinguibile e al supplizio con i demoni. Perciò,mentre adorni l’ambiente per il culto, non chiudereil tuo cuore al fratello che soffre. Questo è il tempiovivo più prezioso di quello.

San Giovanni Crisostomo

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PREGHIERA

Oh Grande Spirito,concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,il coraggio di cambiare le cose che possoe la saggezza per capirne la differenza.

Vivendo ogni giorno la vita, godendo ogni momento,accettando la fatica come cammino verso la pace,prendendo questo mondo così come è e non come io lo vorrei.

Credendo che ogni cosa sarà da Te resa giustase mi abbandonerò alla Tua volontà,così che io possa vivere ragionevolmente sereno in questa vita,e estremamente felice con Te per sempre nella prossima.

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PREGHIERA PER LA PACE

Signore, noi abbiamo ancora le mani insanguinatedalle ultime guerre mondiali, così che non ancora tuttii Popoli hanno potuto stringerle fraternamente fraloro;

Signore, noi siamo oggi tanto armati come non losiamo mai stati nei secoli prima d’ora, e siamo cosìcarichi di strumenti micidiali da potere, in un istante,incendiare la terra e distruggere fors’anche l’umanità;

Signore, noi abbiamo fondato lo sviluppo e laprosperità di molte nostre industrie colossali sullademoniaca capacità di produrre armi di tutti i calibri,e tutte rivolte a uccidere e a sterminare gli uomininostri fratelli; così abbiamo stabilito l’equilibriocrudele della economia di tante Nazioni potenti sulmercato delle armi alle Nazioni povere, prive di aratri,di scuole e di ospedali;

Signore, noi abbiamo lasciato che rinascessero innoi le ideologie, che rendono nemici gli uomini fraloro: il fanatismo rivoluzionario, l’odio di classe,l’orgoglio nazionalista, l’esclusivismo razziale, leemulazioni tribali, gli egoismi commerciali, gliindividualismi gaudenti e indifferenti verso i bisognialtrui;

Signore, noi ogni giorno ascoltiamo angosciati eimpotenti le notizie di tre guerre, ancora accese nelmondo;

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Signore, è vero! noi non camminiamo rettamente! Signore, guarda tuttavia ai nostri sforzi, inadeguati,

ma sinceri, per la pace nel mondo! Vi sono istituzionimagnifiche e internazionali; vi sono propositi per ildisarmo e per la trattativa;

Signore, vi sono soprattutto tante tombe chestringono il cuore, famiglie spezzate dalle guerre, daiconflitti, dalle repressioni capitali; donne chepiangono, bambini che muoiono; profughi eprigionieri accasciati sotto il peso della solitudine edella sofferenza; e vi sono tanti giovani che insorgonoperché la giustizia sia promossa e la concordia sia lalegge delle nuove generazioni;

Signore, Tu lo sai, vi sono anime buone cheoperano il bene in silenzio, coraggiosamente,disinteressatamente e che pregano con cuore pentitoe con cuore innocente; vi sono cristiani, e quanti, oSignore, nel mondo che vogliono seguire il TuoVangelo e professano il sacrificio e l’amore;

Signore, Agnello di Dio, che togli i peccati delmondo, dona a noi la pace.

Paolo VI 1 gennaio 1970

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Salmo 143

1 Signore, ascolta la mia preghiera!Per la tua fedeltà, porgi l’orecchio alle mie supplichee per la tua giustizia rispondimi.

2 Non entrare in giudizio con il tuo servo:davanti a te nessun vivente è giusto.

3 Il nemico mi perseguita,calpesta a terra la mia vita;mi ha fatto abitare in luoghi tenebrosicome i morti da gran tempo.

4 In me viene meno il respiro,dentro di me si raggela il mio cuore.

5 Ricordo i giorni passati,ripenso a tutte le tue azioni,medito sulle opere delle tue mani.

6 A te protendo le mie mani,sono davanti a te come terra assetata.

7 Rispondimi presto, Signore:mi viene a mancare il respiro.Non nascondermi il tuo volto:che io non sia come chi scende nella fossa.

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8 Al mattino fammi sentire il tuo amore,perché in te confido.Fammi conoscere la strada da percorrere,perché a te s’innalza l’anima mia.

9 Liberami dai miei nemici, Signore,in te mi rifugio.

10 Insegnami a fare la tua volontà,perché sei tu il mio Dio.Il tuo spirito buonomi guidi in una terra piana.

11 Per il tuo nome, Signore, fammi vivere;per la tua giustizia, liberami dall’angoscia.

12 Per la tua fedeltà stermina i miei nemici,distruggi quelli che opprimono la mia vita,perché io sono tuo servo.

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ASCOLTARE

Il primo servizio che si deve al prossimo è quellodi ascoltarlo. Come l’amore di Dio incomincia conl’ascoltare la sua Parola, così l’inizio dell’amore per ilfratello sta nell’imparare ad ascoltarlo. E’ per amoreche Dio non solo ci dà la sua Parola, ma ci porge pureil suo orecchio.

Altrettanto è opera di Dio se siamo capaci diascoltare il fratello. I cristiani, e specialmente ipredicatori, credono spesso di dover sempre “offrire”qualcosa all’altro, quando si trovano con lui; e loritengono come loro unico compito. Dimenticanoche ascoltare può essere un servizio ben più grandeche parlare. Molti uomini cercano un orecchio chesia pronto ad ascoltarli, ma non lo trovano tra icristiani, perché questi parlano pure lì dovedovrebbero ascoltare.

Chi non sa ascoltare il fratello ben presto nonsaprà neppure più ascoltare Dio; anche di fronte aDio sarà sempre lui a parlare. Qui ha inizio la mortedella vita spirituale, ed infine non restano altro che lechiacchiere spirituali, la condiscendenza fratesca chesoffoca in tante belle parole pie. Chi non sa ascoltarea lungo e con pazienza parlerà senza toccareveramente l’altro ed infine non se ne accorgerànemmeno più. Chi crede che il suo tempo è troppoprezioso per essere perso ad ascoltare il prossimo,

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non avrà mai veramente tempo per Dio e per ilfratello, ma sempre e solo per se stesso, per le sueproprie parole e per il suoi progetti...

C’è un modo di ascoltare impaziente e distratto,che disprezza il fratello e aspetta solo di poterfinalmente prendere la parola e liberarsi dell’altro.Questo non è compiere la propria missione, ecertamente anche qui nel nostro atteggiamentoverso il fratello si rispecchia il nostro rapporto conDio. Se noi non riusciamo più a porgere il nostroorecchio al fratello in cose piccole, non c’è dameravigliarsi se non siamo più capaci di dedicarci almassimo tra i servizi consistenti nell’ascoltare,affidatoci da Dio, cioè quello di ascoltare laconfessione del fratello.

Il mondo pagano sa, oggi, che spesso si puòaiutare un altro solo ascoltandolo seriamente,avendo riconosciuto questo, vi ha impostato unapropria cura d’anime laica, alla quale accorrononumerosi gli uomini, anche i cristiani. Ma i cristianihanno dimenticato che il compito dell’ascoltare èstato loro affidato da Colui il quale è l’uditore pereccellenza, alla cui opera essi sono chiamati acollaborare.

Dobbiamo ascoltare con l’orecchio di Dio,affinché ci sia dato di parlare con la Parola di Dio.

Dietrich BonhoefferVITA COMUNE

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Vangelo di Luca 16,19-3119C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di

porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lautibanchetti. 20Un povero, di nome Lazzaro, stava alla suaporta, coperto di piaghe, 21bramoso di sfamarsi conquello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i caniche venivano a leccare le sue piaghe. 22Un giorno ilpovero morì e fu portato dagli angeli accanto adAbramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. 23Stando negliinferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontanoAbramo, e Lazzaro accanto a lui. 24Allora gridando disse:«Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro aintingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi lalingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma».25Ma Abramo rispose: «Figlio, ricòrdati che, nella vita, tuhai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora inquesto modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo aitormenti. 26Per di più, tra noi e voi è stato fissato ungrande abisso: coloro che di qui vogliono passare davoi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi».27E quello replicò: «Allora, padre, ti prego di mandareLazzaro a casa di mio padre, 28perché ho cinque fratelli.Li ammonisca severamente, perché non venganoanch’essi in questo luogo di tormento». 29Ma Abramorispose: «Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro». 30E luireplicò: «No, padre Abramo, ma se dai morti qualcunoandrà da loro, si convertiranno». 31Abramo rispose: «Senon ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasineanche se uno risorgesse dai morti».

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AMICO

Signore, fammi buon amico di tutti,fa’ che la mia persona ispiri fiducia:a chi soffre e si lamenta,a chi cerca luce lontano da Te,a chi vorrebbe cominciare e non se ne sente capace.Signore aiutami,perché non passi accanto a nessunocon il volto indifferente,con il cuore chiuso,con il passo affrettato.Signore aiutami ad accorgermi subito:di quelli che mi stanno accanto, di quelli che sono preoccupati e disorientati, di quelli che soffrono senza mostrarlo,di quelli che si sentono isolati senza volerlo.Signore, dammi una sensibilità che sappia andare incontro ai cuori.Signore, liberami dall’egoismo,perché Ti possa servire,perché Ti possa amare,perché Ti possa ascoltare in ogni fratello che mi fai incontrare.

Federico Ozanam

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Libro della Sapienza 9,1-6.9-11

1 «Dio dei padri e Signore della misericordia,che tutto hai creato con la tua parola,

2 e con la tua sapienza hai formato l’uomoperché dominasse sulle creature che tu hai fatto,

3 e governasse il mondo con santità e giustiziaed esercitasse il giudizio con animo retto,

4 dammi la sapienza, che siede accanto a te in trono,e non mi escludere dal numero dei tuoi figli,

5 perché io sono tuo schiavo e figlio della tua schiava,uomo debole e dalla vita breve,incapace di comprendere la giustizia e le leggi.

6 Se qualcuno fra gli uomini fosse perfetto, privo della sapienza che viene da te, sarebbe stimato un nulla.

9 Con te è la sapienza che conosce le tue opere,che era presente quando creavi il mondo; lei sa quel che piace ai tuoi occhi e ciò che è conforme ai tuoi decreti.

10 Inviala dai cieli santi, mandala dal tuo trono glorioso,perché mi assista e mi affianchi nella mia faticae io sappia ciò che ti è gradito.

11 Ella infatti tutto conosce e tutto comprende:mi guiderà con prudenza nelle mie azionie mi proteggerà con la sua gloria.

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IL DIGIUNO

Signore, fa’ digiunare il nostro cuore: che sappiarinunciare a tutto quello che l’allontana dal tuo amore,Signore, e che si unisca a Te più esclusivamente e piùsinceramente.

Fa’ digiunare il nostro orgoglio, tutte le nostrepretese, le nostre rivendicazioni, rendendoci più umilie infondendo in noi come unica ambizione, quella diservirTi.

Fa’ digiunare le nostre passioni, la nostra fame dipiacere, la nostra sete di ricchezza, il possesso avido el’azione violenta; che nostro solo desiderio sia dipiacere a Te in tutto.

Fa’ digiunare il nostro “io”, troppo centrato su sestesso, egoista indurito, che vuol trarre solo il suovantaggio: che sappia dimenticarsi, nascondersi,donarsi.

Fa’ digiunare la nostra lingua, spesso troppoagitata, troppo rapida nelle sue repliche, severa neigiudizi, offensiva o sprezzante: fa’ che esprima solostima e bontà. Che il digiuno dell’anima, con tutti inostri sforzi per migliorarci, possa salire verso di Tecome offerta gradita, meritarci una gioia più pura, piùprofonda. Amen.

Jean Galot

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IL MEGLIO

Se non puoi essere un pino sul monte,sii una saggina nella valle,ma sii la migliore piccola sagginasulla sponda del ruscello.

Se non puoi essere un albero, sii un cespuglio.Se non puoi essere una via maestrasii un sentiero.Se non puoi essere il sole, sii una stella.

Sii sempre il meglio di ciò che sei.Cerca di scoprire il disegnoche sei chiamato ad essere,poi mettiti a realizzarlo nella vita.

Martin Luther King

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Vangelo di Luca 6,27-38

27Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici,fate del bene a quelli che vi odiano, 28benedite coloroche vi maledicono, pregate per coloro che vi trattanomale. 29 A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra;a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche latunica. 30 Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cosetue, non chiederle indietro. 31 E come volete che gliuomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. 32Seamate quelli che vi amano, quale gratitudine vi èdovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano.33 E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi,quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fannolo stesso. 34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere,quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatoriconcedono prestiti ai peccatori per ricevernealtrettanto. 35 Amate invece i vostri nemici, fate del benee prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensasarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli èbenevolo verso gli ingrati e i malvagi.

36 Siate misericordiosi, come il Padre vostro èmisericordioso.

37 Non giudicate e non sarete giudicati; noncondannate e non sarete condannati; perdonate esarete perdonati. 38 Date e vi sarà dato: una misurabuona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nelgrembo, perché con la misura con la quale misurate,sarà misurato a voi in cambio».

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SANTA MARIA COMPAGNA DI VIAGGIO

Santa Maria,Madre tenera e forte,nostra compagna di viaggio sulle strade della vita,ogni volta che contempliamole grandi cose che l’Onnipotente ha fatto in te,proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze,che sentiamo il bisogno di allungare il passoper camminarti vicino.Asseconda, pertanto, il nostro desideriodi prenderti per mano, e accelera le nostre cadenzedi camminatori un po’ stanchi.Divenuti anche noi pellegrini nella fede,non solo cercheremo il volto del Signore,ma, contemplandoti quale icona dellasollecitudine umana verso coloro chesi trovano nel bisogno,raggiungeremo in fretta “la città”recandole gli stessi frutti di gioiache tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.

Tonino Bello

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PRIMA DI TUTTO

Non vivere su questa terra come un estraneo o come un turista della natura.Vivi in questo mondo come nella casa di tuo padre:credi al grano, alla terra, al mare, ma prima di tutto: credi nell’uomo.

Ama le nuvole, le macchine, i libri, ma prima di tutto: ama l’uomo.Senti la tristezza del ramo che si secca, dell’astro che si spegne, dell’animale ferito che rantola,ma prima di tutto: senti la tristezza e il dolore dell’uomo.

Ti diano gioia tutti i beni della terra:l’ombra e la luce ti diano gioia, le quattro stagioni ti diano gioia, ma soprattutto: a piene mani ti dia gioia l’uomo!

Nazim Hikmet

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LA PAROLA IN PILLOLE

� Senti la voglia di ringraziare?Leggi: Sal 116 (114-115)

� Ti viene voglia di lasciarti andare?Leggi: Fil 4,4-9

� Fai fatica a perdonare?Leggi: Mt 18,15-35

� Ti scandalizza che il credente sia provato?Leggi: Sir 2,1-11

� Non sai come pregare?Leggi: Mt 6, 5-15

� Ti scoraggia la tua debolezza?Leggi: Mt 26,69-75

� Sei caduto in basso?Leggi: Sal 130 (129)

� Hai paura del futuro?Leggi: Mt 6,25-34

� Sei arrabbiato perché gli ingiusti trionfano?Leggi: Sal 73 (72)

32

� Non hai pazienza?Leggi: Gc 5,7-11

� Cerchi l’amore vero?Leggi: 1Gv 4,7-21

� Vorresti essere libero?Leggi: Gal 5,13-26 oppure Rom 8,14-17

� Hai perso la fiducia in te stesso?Leggi: Is 43,1-5

� Pensi che non ci sia più nulla da fare?Leggi: Ez 37,1-14

� Godi lo stupore di una notte stellata?Leggi: Sal 8

� Ti affascina la bellezza del creato?Leggi: Dn 3,52-90

� Vorresti vendicarti?Leggi: Mt 5,38-48

33

Al mattino

Benedictus (Lc 1, 68-79)

Benedetto il Signore Dio d’Israele,perché ha visitato e redento il suo popolo,e ha suscitato per noi una salvezza potentenella casa di Davide, suo servo,come aveva promessoper bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:salvezza dei nostri nemici,e dalle mani di quanti ci odiano.Cosi egli ha concesso misericordia ai nostri padrie si è ricordato della sua santa alleanza,del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,di concederci, liberati dalle mani dei nemici,di servirlo senza timore, in santità e giustiziaal suo cospetto, per tutti i nostri giorni.E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimoperché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,per dare al suo popolo la conoscenza della salvezzanella remissione dei suoi peccati,grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,per rischiarare quelli che stanno nelle tenebree nell’ombra della mortee dirigere i nostri passi sulla via della pace.Gloria al Padre...

34

A metà del giorno

Angelus

L’angelo del Signore portò l’annuncio a Maria.Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.Ave Maria...Ecco , sono la serva del Signore.Sia fatto a me secondo la tua parola.Ave Maria...E il verbo si e’ fatto carnee venne ad abitare in mezzo a noi.Ave Maria...

Prega per noi Santa Madre di DIO.e saremo degni delle promesse di Cristo

Preghiamo.Infondi o Padre nel nostro spirito la tua grazia,Tu che all’annuncio dell’Angelo ci hai rivelato l’incarnazione del tuo figlio, per la sua passione e la sua Croce guidaci alla gloria della resurrezione.Per Cristo nostro Signore. Amen

Alla sera

Magnificat (Lc 1, 46-55)

L’anima mia magnifica il Signoree il mio spirito esulta in Dio mio salvatore,perché ha guardato l’umiltà della sua serva.D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotentee Santo è il suo nome:di generazione in generazione la sua misericordiasi stende su quelli che lo temono.Ha spiegato la potenza del suo braccio,ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;ha rovesciato i potenti dai troni,ha innalzato gli umili;ha ricolmato di beni gli affamati,ha rimandato i ricchi a mani vuote.Ha soccorso Israele, suo servo,ricordandosi della sua misericordia,come aveva promesso ai nostri padri,ad Abramo e alla sua discendenza per sempre.Gloria al Padre...

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Alla fine del giorno

Nunc dimittis (Lc 2, 29-32)

Ora lascia, o Signore che il tuo servovada in pace, secondo la tua parola,perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,preparata da te davanti a tutti i popoli,luce per illuminare le gentie gloria del tuo popolo Israele.Gloria al Padre...

Salmo 133

Orgoglio non gonfia il mio cuore, superbia non turba il mio sguardo, non vado in cerca di gloria, di grandi imprese, Signore.

Tranquillo e sereno mi sento, un bimbo in braccio a sua madre, un bimbo svezzato è il mio cuore: in Dio speri sempre Israele!

Traduzione di D.M. Turoldo

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