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ARCIDIOCESI DI REGGIO CALABRIA-BOVA CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO 10-11-12 Settembre 2013 Preghiamo VIVERE LA FEDE L’impegno dei cristiani nella costruzione della città dell’uomo * * * * * * * * * * * * * * *

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ARCIDIOCESI DI REGGIO CALABRIA-BOVA

CONVEGNO PASTORALEDIOCESANO

10-11-12 Settembre 2013

Preghiamo

VIVERE LA FEDEL’impegno dei cristianinella costruzionedella città dell’uomo

* * * * *

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* * * * *

PROGRAMMA

MARTEDÌ 10 SETTEMBRE 2013Ore 17.00 Liturgia della Parola, presieduta

da S. E. l ’Arcivescovo

“Risplendete come astri nel mondo” (Fil 2, 15)La dimensione sociale è parte integrantedell’identità cristiana

Relatore: P. BARTOLOMEO SORGE S.J.Direttore emerito della RivistaAGGIORNAMENTI SOCIALI

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2013Ore 17.00 Celebrazione dei Vespri

“L’amore di Cristo ci spinge” (2 Cor 2, 14)Il rapporto tra Chiesa e Polis oggi

Relatore: PROF. DON GIANNINO PIANATeologo moralistaDocente di Etica Cristiana Libera Università di UrbinoDocente di Etica Economica Università di Torino

GIOVEDÌ 12 SETTEMBRE 2013Ore 17.00 Celebrazione dei Vespri

“Che cosa dobbiamo fare per compierele opere di Dio” (Gv 6, 28)Un rinnovato impegno della comunità cristiana per educare alla socialitàe alla partecipazione

Relatore: AVV. LUCIANO SQUILLACIVice Presidente del CE.RE.SO

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MARTEDÌ 10 SETTEMBRE 2013

La Chiesa accoglie la Parola di Dio

“I Padri sinodali hanno esortato tutti i Pastori a diffondere nelle comunità lo-ro affidate i momenti di celebrazione della Parola: sono occasioni privilegiatedi incontro con il Signore. Per questo, una tale prassi non può che portare gran-de giovamento nei fedeli ed è da ritenersi elemento importante della pastoraleliturgica. Tra le molteplici iniziative che possono essere prese, il Sinodo sugge-risce che nei raduni, sia a livello diocesano che nazionale, venga maggiormen-te sottolineata l’importanza della Parola di Dio, del suo ascolto e della letturacredente ed adorante della Bibbia.

Parola di Dio e fedeli laiciAi fedeli laici il Sinodo ha rivolto molte volte l’attenzione, ringraziandoli per

il loro generoso impegno nella diffusione del Vangelo nei vari ambiti della vitaquotidiana, nel lavoro, nella scuola, nella famiglia e nell’educazione. Tale com-pito, che deriva dal battesimo, deve potersi sviluppare attraverso una vita cri-stiana sempre più consapevole e in grado di dare «ragione della speranza» cheè in noi (cfr. 1Pt 3,15). Gesù nel Vangelo di Matteo indica che «il campo è ilmondo. Il seme buono sono i figli del Regno» (13,38). Queste parole valgonoparticolarmente per i laici cristiani, i quali vivono la propria vocazione alla san-tità con un’esistenza secondo lo Spirito che si esprime «in modo peculiare nelloro inserimento nelle realtà temporali e nella loro partecipazione alle attivitàterrene».

Parola di Dio e impegno nel mondoÈ la stessa Parola di Dio a denunciare senza ambiguità le ingiustizie e pro-

muovere la solidarietà e l’uguaglianza. Alla luce delle parole del Signore rico-nosciamo dunque i «segni dei tempi» presenti nella storia, non rifuggiamo l’im-pegno in favore di quanti soffrono e sono vittime dell’egoismo.

È la stessa Parola di Dio a richiamare la necessità del nostro impegno nelmondo e la nostra responsabilità davanti a Cristo, Signore nella storia. Nell’an-nunciare il Vangelo esortiamoci vicendevolmente a compiere il bene e all’im-pegno per la giustizia, la riconciliazione e la pace”.

(Benedetto XVI cf. Esortazione Postsinodale “Verbum Domini”)

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CELEBRAZIONE DELLA PAROLA

“Risplendete come astri nel mondo” (Fil 2,15)

Canto di inizio: LO SPIRITO DEL SIGNORE (Frisina)

Lo Spirito del Signore è su di me,lo Spirito con l’unzione m’ha consacrato,lo Spirito m’ha mandatoad annunziare ai poveriun lieto messaggio di salvezza.

Lo Spirito di Sapienza è su di me,per essere luce e guida sul mio cammino,mi dona un linguaggio nuovoper annunziare agli uominila tua Parola di salvezza.

Lo Spirito di fortezza è su di me,per testimoniare al mondo la Sua Parola,mi dona il Suo coraggioper annunciare al mondol’avvento glorioso del tuo regno.

Lo Spirito del timore è su di me,per rendermi testimone del Suo perdono,purifica il mio cuoreper annunciare agli uominile opere grandi del Signore.

Lo Spirito della pace è su di me,e mi ha colmato il cuore della sua gioia,mi dona un canto nuovoper annunziare al mondo,il giorno di grazia del Signore.

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INTRODUZIONE

Arc. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.T Amen.

Arc. La pace sia con voi.T E con il tuo spirito.

Arc. A Dio nostro Padre, che in tutto ha il potere di fare molto più diquanto possiamo domandare o pensare, secondo lo Spirito che giàopera in noi, a Lui la gloria nella Chiesa e a Cristo Gesù per tuttele generazioni.

T Sia glorificato il nostro Dio Padre onnipotente, in ogni tempo, ora esempre nei secoli dei secoli. Amen.

ORAZIONE

Arc. PreghiamoDio, che hai dato il tuo Vangelo come fermento di vita nuova, fa’che i cristiani, fedeli alla vocazione battesimale, si impegnino a ren-dere più abitabile e più giusta la città dell’uomo, portino nelle real-tà terrestri lo Spirito di verità e rendano migliore il mondo con l’e-dificazione del tuo regno d’amore.Per Cristo nostro Signore.

T Amen.

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PRIMA LETTURA

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (Fil 2, 4-16)

“Carissimi, ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù,egli, pur essendo nella condizione di Dio,non ritenne un privilegiol’essere come Dio,ma svuotò se stessoassumendo una condizione di servo,diventando simile agli uomini.Dall’aspetto riconosciuto come uomo,umiliò se stessofacendosi obbediente fino alla mortee a una morte sulla croce.Per questo Dio lo esaltòe gli donò il nomeche è al di sopra di ogni nome,perché nel nome di Gesùogni ginocchio si pieghinei cieli, sulla terra e sotto terra,e ogni lingua proclami:Gesù Cristo è Signore!,a gloria di Dio Padre.Miei cari, è Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo

disegno d’amore. Fate tutto senza mormorare e senza esitare, per essere irre-prensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagiae perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, tenendo sal-da la parola di vita”.

Parola di Dio.

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La Parola e il silenzio

La Parola può essere pronunciata e udita solamente nel silenzio, esteriore edinteriore. Per questo è necessario oggi educare il Popolo di Dio al valore del si-lenzio. Solo in esso la Parola può trovare dimora in noi, come è accaduto inMaria, inseparabilmente donna della parola e del silenzio. Le nostre liturgie de-vono facilitare questo ascolto autentico: Verbo crescente, verba deficiunt. (Be-nedetto XVI l. c.)

PAUSA

Dagli scritti del Beato Giuseppe Puglisi, sacerdote e martire(Riflessione pubblicata sulla Rivista Presenza del Vangelo, 1991, n.5)

Dalla testimonianza al martirio il passo è breve

Siamo testimoni della speranza. Il testimone per eccellenza è Gesù, iltestimone fedele e verace (Cfr. Ap. 1,5 ). Attraverso la sua morte e risurre-zione Gesù testimonia la realtà dell’amore infinito di Dio che “ha tantoamato il mondo da dare il suo unico Figlio “ (Gv. 3,16 ), e dell’amore in-finito del Figlio il quale ha un amore così grande da dare la vita per i pro-pri amici (Cfr. v.15,13). Il discepolo è testimone, soprattutto testimone della risurrezione di

Cristo, risorto e presente.La testimonianza cristiana è una testimonianza che va incontro a diffi-

coltà, una testimonianza che diventa martirio. Dalla testimonianza al mar-tirio il passo è breve, anzi è proprio questo che da valore alla testimonianza. Il testimone sa che il suo annunzio risponde alle attese più intime e ve-

re dell’umanità intera e del singolo uomo. L’uomo sperimenta che vivere èsperare, il presente è mediazione tra il già e il non ancora, tra il passato ed

il futuro e chiaramente ognuno di noi costruisce il proprio futuro sulla ba-se del proprio passato. Il testimone è testimone di una presenza del Cristo presente dentro, an-

zi dovrebbe diventare trasparenza di questa presenza; testimonia la presen-za di Cristo attraverso questa sua vita vissuta proprio con questo desideriocostante di vivere in una comunione sempre più perfetta con lui, semprepiù profonda con lui, in una fame e sete di lui. A chi, nel profondo, con-serva rabbia nei confronti della società che vede ostile, il testimone deveinfondere speranza mostrando, insieme all’annunzio della presenza del Si-gnore che ama, fiducia e donando fiducia. A chi è pieno di paure, di ansie, e quindi non vuole muoversi perché

ha avuto esperienze negative, il testimone della speranza cerca di infonde-re certezza, risolutezza creativa, coraggiosa, indicando modi concreti e va-lidi di servizio, facendo comprendere che la vita vale se donata. A chi è sfiduciato, impaziente, perché ciò che desidera tarda a realiz-

zarsi, deve infondere senso di abbandono in lui, in Cristo. A chi è disorientato il testimone della speranza indica non cos’è la spe-

ranza, ma chi è la speranza: la speranza è Cristo e lo indica attraverso lapropria vita orientata verso Cristo. Testimone della speranza è colui che, attraverso la propria vita, cerca di

lasciar trasparire la presenza di Colui che è la sua speranza: la speranza inassoluto in un amore che cerca l’unione definitiva con l’amato ed intantogli manifesta questo amore nel servizio a lui, visto presente nella Parola enel Sacramento, nella Comunità ed in ogni singolo uomo, specialmentenel più povero, finchè si compia per tutti il suo Regno e lui sia tutto intutti; manifesta, insomma, quel desiderio ardente di un amore che ha fa-me della presenza del Signore.

Riflessione di S.E. Mons. Arcivescovo

PAUSA DI MEDITAZIONE

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Preghiera di intercessione

Arc. Fratelli e sorelle amati dal Signore,eleviamo la nostra preghiera al Dio della misericordia, perché ascol-ti le nostre suppliche e le esaudisca benigno secondo la sua volontà.

D. Preghiamo per la santa Chiesa, immagine della Città Celeste: il Si-gnore le conceda pace e unità, la protegga e doni a noi di vivere dacittadini del Vangelo.

Arc. O Dio onnipotente ed eterno, che in Cristo hai rivelato la tua glo-ria a tutte le genti, custodisci l’opera della tua misericordia e fa’ chela santa Chiesa, diffusa su tutta la terra, perseveri con fermezza difede nella professione del tuo nome.Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

D. Preghiamo per il Santo Padre Francesco: il Signore, che ce lo ha do-nato come pastore della Chiesa universale, lo conservi per guidare ilpopolo santo di Dio nella città dell’uomo verso i beni eterni.

Arc. Dio onnipotente ed eterno, Sapienza che reggi tutte le cose, ascol-ta benigno le nostre preghiere: custodisci con paterna bontà il Pa-pa che tu hai scelto per noi, perché sotto la sua guida il popolo cri-stiano, di cui tu sei il Pastore unico e vero, cresca nella fede.Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

D. Per la nostra Chiesa che è in Reggio-Bova, fondata dall’apostolo Pao-lo e ora guidata dal nostro Arcivescovo Giuseppe, affinché l’anticatradizione di fede che i nostri padri ci hanno consegnato sia fortifica-ta con la testimonianza e trasmessa con nuovo fervore ai cristiani delterzo millennio.

Arc. O Dio onnipotente ed eterno, Pastore sommo del tuo gregge, volgiil tuo sguardo paterno su questo popolo santo, affinché si ponga in

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umile ascolto della tua Parola e la renda visibile nelle opere di tuttii giorni.Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

D. Preghiamo per coloro che sono chiamati a reggere la comunità civile.Il Signore li illumini con la sapienza del Suo Spirito e li guidi a cer-care il bene comune nella libertà, nella giustizia e nella pace.

Arc. O Dio onnipotente ed eterno, nelle tue mani sono le speranze de-gli uomini e i diritti dei popoli; illumina coloro che ci governanoperché promuovano in una pace duratura il progresso morale e so-ciale, la libertà civile e religiosa.Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

D. Preghiamo per coloro che soffrono nelle nostre città a causa del maleoperato dalla ‘ndrangheta e da ogni forma di criminalità organizzata:concedi loro, Signore, di vedere realizzata, già in questo tempo e inquesta terra, la vittoria sull’odio e l’egoismo, grazie all’aiuto di chi èpreposto alla tutela del bene comune e alla preghiera incessante dellacomunità cristiana.

Arc. O Dio onnipotente ed eterno, vincitore sul peccato e sulla morte,conforto degli afflitti e sostegno dei deboli, ascolta il grido dell’u-manità sofferente e accorri in suo aiuto perché tutti si rallegrino peraver sperimentato la tua misericordia.Per Cristo nostro Signore

T. Amen.

Arc. Ed ora fratelli,eletti secondo la prescienza di Dio Padre,mediante la santificazione dello Spiritoper obbedire a Gesù Cristo il testimone fedele,preghiamo insieme come il Figlio ci ha insegnato.

T. Padre nostro

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ORAZIONE CONCLUSIVA

Arc. Sii benedetto, Dio grande e misericordioso, perché ci hai donatocome fratello e salvatore Cristo Gesù tuo Figlio e nostro Signore,inizio e compimento dell’uomo nuovo.Egli converta a te i nostri cuori perché camminiamo per la via checonduce alla vita. Mediante il dono del tuo Santo Spirito, accendiin noi l’amore per la Chiesa, dove risuona la tua voce di Padre e sicanta la tua gloria e la testimonianza della speranza cristiana per lacittà dell’uomo, immagine della Gerusalemme celeste.A te Padre, fonte inesauribile di ogni bene,al tuo Figlio redentore dell’uomo,allo Spirito Santo, sigillo dell’infinito amore,ogni onore nei secoli eterni.

T Amen.

BENEDIZIONE

Arc. Il Signore sia con voi.T E con il tuo spirito.

Arc. Dio vi benedica con ogni benedizione del cielo, e vi renda puri esanti ai suoi occhi; effonda su di voi le ricchezze della sua gloria, viammaestri con le parole di verità; vi illumini col Vangelo di salvez-za e vi faccia lieti nella carità fraterna.E su voi tutti, scenda la benedizione di Dio onnipotente Padre e Figlio e Spirito Santo

T Amen.

CONGEDO

D La gioia del Signore sia la nostra forza, andate in pace.T Rendiamo grazie a Dio.

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CANTO FINALE

INNO ALLA MADONNA DELLA CONSOLAZIONE

Vergine Consolatrice(testo e musica del Mons. Marco Frisina)

Vergine Consolatrice, dolce patrona dei poveri,tu che accogliesti nel grembo la consolazione del mondo.Prega per noi, proteggi sempre i tuoi figli, o Madre nostra.

Presso la Croce del Figlio, corredentrice del mondo,tu ci facesti tuoi figli soffrendo i dolori del parto.Prega per noi, proteggi sempre i tuoi figli, o Madre nostra.

All’alba del primo giorno, fosti inondata di gaudio,e consolata dal Figlio Risorto alla gloria del Padre.Prega per noi, proteggi sempre i tuoi figli, o Madre nostra.

Insieme a tutta la Chiesa t’unisti nella preghiera:ardentemente implorasti lo Spirito Consolatore.Prega per noi, proteggi sempre i tuoi figli, o Madre nostra.

Grande Regina del cielo, da questa valle di lacrimenoi fiduciosi imploriamo il tuo potente soccorso.Prega per noi, proteggi sempre i tuoi figli, o Madre nostra.

Sia gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,gloria alla Trinità Santa, prodigio eterno d’amore.Grazie e onore, lode e benedizione, o eterna Trinità.

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MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2013

In unione con la Chiesa celestecelebriamo l’unico carme di lode

Cristo ha comandato: «Bisogna pregare sempre senza stancarsi» (Lc 18,1).Perciò la Chiesa, obbedendo fedelmente a questo comandamento, non cessamai d’innalzare preghiere e ci esorta con queste parole: «Per mezzo di lui (Ge-sù) offriamo continuamente un sacrificio di lode a Dio» (Eb 13, 15). A questoprecetto la Chiesa ottempera non soltanto celebrando l’Eucaristia, ma anche inaltri modi, e specialmente con la Liturgia delle Ore, la quale, tra le altre azioniliturgiche, ha come sua caratteristica per antica tradizione cristiana di santifi-care tutto il corso del giorno e della notte.

La Chiesa, dando lode a Dio nelle Ore, si associa a quel carme di lode cheviene eternamente cantato nelle sedi celesti; pregusta, nel medesimo tempo,quella lode celeste descritta da Giovanni nell’Apocalisse, lode che ininterrotta-mente risuona davanti al trono di Dio e dell’Agnello.

Nella Liturgia delle Ore noi proclamiamo questa fede, esprimiamo e ali-mentiamo questa speranza, partecipiamo in qualche modo al gaudio della lo-de perenne e del giorno che non conosce tramonto.

Celebrazione in comune attorno al Vescovo

La Liturgia delle Ore, come tutte le altre azioni liturgiche, non è un’azioneprivata, ma appartiene a tutto il Corpo della Chiesa, lo manifesta e influisce inesso. La sua celebrazione ecclesiale è posta nella sua più piena luce – e perquesto è sommamente consigliata – quando la compie la chiesa locale con ilproprio Vescovo, circondato dai presbiteri e dai ministri; «in essa è veramentepresente e opera la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica, apostolica».

Anche i laici riuniti in convegno sono invitati ad assolvere la missione dellaChiesa, celebrando qualche parte della Liturgia delle Ore, qualunque sia il mo-

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tivo per cui si radunano o quello della preghiera o dell’apostolato o altro. È ne-cessario, infatti, che imparino ad adorare Dio Padre in spirito e verità, anzituttonell’azione liturgica, e si ricordino che mediante il culto pubblico e la preghie-ra raggiungono tutti gli uomini e possono contribuire non poco alla salvezza ditutto il mondo.

È cosa lodevole, infine, che la famiglia, santuario domestico della Chiesa,oltre alle comuni preghiere celebri anche, secondo l’opportunità, qualche par-te della Liturgia delle Ore, inserendosi così più intimamente nella Chiesa.

(da “Principi e norme per la Liturgia delle Ore”)

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CELEBRAZIONE DEI VESPRIdel Mercoledì III settimana

Arc. O Dio vieni a salvarmiT Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

INNO

TE LODIAMO TRINITÀ

1. Te lodiamo, Trinitànostro Dio, ti adoriamo;Padre dell’umanità,la tua gloria proclamiamo.

Te lodiamo, Trinità,per l’immensa tua bontà.

2. Tutto il mondo annuncia te:tu lo hai fatto come un segno.Ogni uomo porta in sèil sigillo del tuo regno.

3. Noi crediamo solo in te,nostro Padre e Creatore;noi speriamo solo in te,Gesù Cristo, Salvatore.

4. Infinita carità,Santo Spirito d’amore,luce, pace e veritàregna sempre nel mio cuore.

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SALMODIA

Non “dire” ma “pregare” i Salmi

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1 ant. Chi semina nelle lacrime, mieterà con giubilo.

SALMO 125 Dio nostra gioia e nostra speranzaCome siete partecipi delle sofferenze, così anche delle consolazioni (2 Cor 1, 7).

Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, *ci sembrava di sognare.

Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, *la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.

Allora si diceva tra i popoli: *«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».

Grandi cose ha fatto il Signore per noi, *ci ha colmati di gioia.

Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, *come i torrenti del Negheb.

Chi semina nelle lacrime *mieterà con giubilo.

Nell’andare, se ne va e piange, *portando la semente da gettare,

ma nel tornare, viene con giubilo, *portando i suoi covoni.

T Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo

1 ant. Chi semina nelle lacrime, mieterà con giubilo.

PAUSA DI SILENZIO

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ORAZIONE SUL SALMO

Le orazioni sui salmi hanno il fine di aiutare coloro che li pre-gano a interpretarli in senso sopratutto cristiano. Così, terminato ilsalmo e fatta una pausa di silenzio, l’orazione raccoglie e conclu-de i sentimenti di coloro che hanno pregato il salmo.

Arc. Signore Gesù,nostra risurrezione e nostra vita,che lungo il cammino doloroso del Calvariohai sparso nel pianto la tua semente,e all’alba radiosa della Pasquain serena letizia ne hai raccolto i frutti,rinnova nella Chiesa i prodigi del tuo amore,perché anche noi,dopo il lungo peregrinare dell’esilio,portiamo con gioia i nostri fruttinell’esultanza della patria eterna.Per Cristo nostro Signore.

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2 ant. Costruisci, o Dio, la nostra casa, custodisci la tua città.

SALMO 126 Ogni fatica è vana senza il SignoreNé chi pianta, né chi irringa è qualche cosa, ma è Dio che fa crescere. Voi siete campo di Dio,l’edificio di Dio (1 Cor 3, 7. 9).

Se il Signore non costruisce la casa, *invano vi faticano i costruttori.

Se la città non è custodita dal Signore *invano veglia il custode.

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Invano vi alzate di buon mattino, †tardi andate a riposare

e mangiate pane di sudore: *il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.

Ecco, dono del Signore sono i figli, *è sua grazia il frutto del grembo.

Come frecce in mano a un eroe *sono i figli della giovinezza.

Beato l’uomo *che piena ne ha la farètra:

non resterà confuso quando verrà alla porta *a trattare con i propri nemici.

T Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo

2 ant. Costruisci, o Dio, la nostra casa, custodisci la tua città.

PAUSA DI SILENZIO

ORAZIONE SUL SALMO

Arc. Sei tu, Signore, che dai vita al seme,mentre chi l’ha gettato attende che germogli:fa’ che quanto sono impegnati nella Chiesaall’edificazione della tua città,non su di sé contino, ma sul tuo aiuto,perché tu solo fecondi la faticae su di te soltanto poggia sicura la tua Chiesa.Per Cristo nostro Signore.

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3 ant. Generato prima di ogni creatura,Cristo è il re dell’universo.

CANTICO Cfr. Col 1, 3. 12-20 Cristo fu generato prima di ogni creatura, è ilprimogenito di coloro che risuscitano dai morti

L Ringraziamo con gioia Dio, *Padre del Signore nostro Gesù Cristo,

perché ci ha messi in grado di partecipare *alla sorte dei santi nella luce,

ci ha liberati dal potere delle tenebre *ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto,

per opera del quale abbiamo la redenzione, *la remissione dei peccati.

T Antif. Generato prima di ogni creatura, Cristo è il re dell’universo.

L Cristo è immagine del Dio invisibile, *generato prima di ogni creatura;

è prima di tutte le cose *e tutte in lui sussistono.

Tutte le cose sono state create per mezzo di lui *e in vista di lui:

quelle nei cieli e quelle sulla terra, *quelle visibili e quelle invisibili.

T Antif. Generato prima di ogni creatura, Cristo è il re dell’universo.

L Egli è il capo del corpo, che è la Chiesa; *è il principio di tutto,

il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, *per ottenere il primato su tutte le cose.

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Piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza *per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose,

rappacificare con il sangue della sua croce, *gli esseri della terra e quelli del cielo.

T Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo

3 ant. Generato prima di ogni creatura,Cristo è il re dell’universo.

LETTURA BREVE Ef 3, 20-21

A colui che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo do-mandare o pensare, secondo la potenza che già opera in noi, a lui la glorianella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei seco-li! Amen.

RESPONSORIO BREVE

R. Signore, mia salvezza, * abbi pietà di me.Signore, mia salvezza, abbi pietà di me.

V. Non abbandonarmi con i peccatori,abbi pietà di me.Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Signore, mia salvezza, abbi pietà di me.

Antifona al Magnificat Ha fatto in me cose grandicolui che è potente:e Santo è il suo nome.

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CANTICO DELLA BEATA VERGINE Lc 1, 46-55Esultanza dell’anima nel Signore

L’anima mia magnifica il Signore *e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *D’ora in poi tutte le generazionimi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

T Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo

Antifona al Magnificat Ha fatto in me cose grandicolui che è potente:e Santo è il suo nome.

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INTERCESSIONI

Arc. Innalziamo la nostra preghiera a Dio Padre, che ci ha mandato ilproprio Figlio, modello e salvatore del suo popolo:Continua i benefici della tua bontà, o Signore.

D Ti rendiamo grazie, o Padre, perché ci hai eletti dall’eternità a far parte del tuo regno,

T - e ci hai chiamati a possedere la gloria di Gesù Cristo, nostra primi-zia.

D Concedi a coloro che confessano il tuo santo nome la concordia nel-la verità,

T - e la solidarietà del tuo amore.

D Creatore dell’universo, il tuo Figlio ha voluto lavorare come artigia-no nella casa di Nazareth,

T - benedici chi si guadagna il pane con il sudore della fronte.

D Ricordati di coloro che sono consacrati al servizio dei fratelli,T - perché l’insuccesso o l’incomprensione non li distolgano mai dal lo-

ro proposito.

D Ti preghiamo, o Signore, per i nostri fratelli defunti,T - apri loro le braccia della tua misericordia.

Arc. Rinnoviamo ogni nostra lode a Dio e ogni nostra domanda cantando l’Orazione del Signore:

T Padre Nostro

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ORAZIONE

Arc. Salga a te, o Dio misericordioso, la voce della tua Chiesa e fa’ che iltuo popolo, libero dalla schiavitù del peccato, ti serva con amore eviva sicuro nella tua protezione. Per il nostro Signore, Gesù Cristo,Tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello SpiritoSanto per tutti i secoli dei secoli.

T Amen.

BENEDIZIONE FINALE

Arc. Il Signore sia con voi.R E con il tuo spirito.

Arc. Sia benedetto il nome del SignoreR Ora e sempre.

Arc. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.R Egli ha fatto cielo e terra.

A. Vi benedica Dio onnipotentePadre e Figlio e Spirito Santo

T Amen.

CONGEDO

D Andate in pace.T Rendiamo grazie a Dio.

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CANTO FINALE

SALVE, REGINA

Salve, Regína, Mater misericórdiæ,vita, dulcédo et spes nostra, salve. Ad te clamámus, éxsules filii Evæ.Ad te suspirámus geméntes et flentes in hac lacrimárum valle.Eia ergo, advocáta nostra,illos tuos misericórdes óculosad nos convérte.Et Iesum benedíctum fructum ventris tui,nobis, post hoc exsílium, osténde.O clemens, o pia, o dulcis Virgo María!

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GIOVEDÌ 12 SETTEMBRE 2013

Sacrificio della sera

I Vespri si celebrano quando si fa sera e il giorno ormai declina, «per ren-dere grazie di ciò che nel medesimo giorno ci è stato donato o con rettitudineabbiamo compiuto». Con l’orazione che innalziamo, «come incenso davanti alSignore», e nella quale «l’elevarsi delle nostre mani» diventa «sacrificio dellasera» ricordiamo anche la nostra redenzione.

Per orientare, infine, la nostra speranza alla luce che non conosce tramon-to, «noi preghiamo e chiediamo che di nuovo venga su di noi la luce, e invo-chiamo la venuta di Cristo che ci porterà la grazia della luce eterna».

Finalmente in questa Ora, in armonia con le Chiese orientali, cantiamo: «Oluce gioiosa della santa gloria dell’eterno Padre celeste, Gesù Cristo; giunti altramonto del sole, vedendo il lume della sera, celebriamo il Padre, e il Figlio elo Spirito Santo Dio...».

Preghiera ecclesiale

Chi recita i salmi nella Liturgia delle Ore, li prega non tanto a nome proprio,quanto a nome di tutto il Corpo di Cristo, anzi nella persona di Cristo stesso. Seciascuno tiene presente questa dottrina, svaniscono le difficoltà, che chi sal-meggia potrebbe avvertire per la differenza del suo stato d’animo da quelloespresso nel salmo. Chi salmeggia a nome della Chiesa può sempre trovare unmotivo di gioia o tristezza, perché anche in questo fatto conserva il suo signifi-cato l’espressione dell’Apostolo: «Rallegratevi con quelli che sono nella gioia,piangete con quelli che sono nel pianto» (Rm 12,15), e così la fragilità umana,ferita dall’amor proprio, viene risanata nella misura di quella carità per la qua-le la mente concorda con la voce che salmeggia.

Il Sacro silenzio

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Poiché nelle azioni liturgiche generalmente si deve avere cura di «osservare asuo tempo anche il sacro silenzio», sia offerta la possibilità del silenzio anche nel-la celebrazione della Liturgia delle Ore.

Per accogliere nei cuori la piena risonanza della voce dello Spirito Santo, eper unire più strettamente la preghiera personale con la Parola di Dio e con lavoce pubblica della Chiesa si può interporre un intervallo di silenzio dopo i sin-goli salmi appena ripetuta l’antifona.

La mente concordi con la voce

Perché questa preghiera sia propria di ciascuno di coloro che vi prendonoparte e sia parimenti fonte di pietà e di molteplice grazia divina, e nutrimentodell’orazione personale e dell’azione apostolica, è necessario che la mente stes-sa si trovi in accordo con la voce mediante una celebrazione degna, attenta efervorosa.

Cercando Cristo, e penetrando sempre più intimamente con l’orazione nelsuo mistero, lodino Dio e innalzino suppliche con quel medesimo animo conil quale pregava lo stesso divino Redentore.

Culmine e fonte dell’azione pastorale

Coloro che partecipano alla Liturgia delle Ore danno incremento al popolodi Dio in virtù di una misteriosa fecondità apostolica; il lavoro apostolico, in-fatti, è ordinato «a che tutti, diventati figli di Dio, mediante la fede e il battesi-mo, si riuniscano in assemblea, lodino Dio nella Chiesa, prendano parte al sa-crificio e alla mensa del Signore».

Vivendo in tal modo, i fedeli esprimono e manifestano agli altri «il misterodi Cristo e la genuina natura della Chiesa, che ha la caratteristica di essere vi-sibile, ma dotata di realtà invisibili, fervente nell’azione e dedita alla contem-plazione, presente nel mondo e tuttavia pellegrina».

(da “Principi e Norme per la liturgia delle Ore”)

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CELEBRAZIONE DEI VESPRIdel Giovedì III settimana

Arc. O Dio, vieni a salvarmi.T Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

INNO

SALGA A TE SIGNORE

1. Salga a te, Signore, l’inno della Chiesal’inno della fede che ci unisce in te.Sia gloria e lode alla Trinità:Santo, santo, santo per l’eternità!

2. Una è la fede, una la speranza,uno è l’amore, che ci unisce a te.L’universo canta: Lode a te, Gesù!Gloria al nostro Dio,gloria a Cristo Re!

3. Fonte d’acqua viva, per la nostra sete,fonte di ogni grazia, per l’eternità,Cristo, uomo e Dio, vive in mezzo a noi:egli, nostra via, vita e verità.

4. Venga il tuo regno, regno di giustizia,regno della pace, regno di bontà!Torna, o Signore, non tardare più.Compi la promessa: vieni, o Gesù!

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SALMODIA

1 ant. Alle porte della tua casa, o Dio,i tuoi fedeli cantino di gioia.

SALMO 131, 1-10 (I) Le promesse divine fatte a DavideIl Signore gli darà il trono di Davide suo padre (Lc 1, 32).

Ricordati, Signore, di Davide, *di tutte le sue prove,

quando giurò al Signore, *al Potente di Giacobbe fece voto:

«Non entrerò sotto il tetto della mia casa, *non mi stenderò sul mio giaciglio,

non concederò sonno ai miei occhi *né riposo alle mie palpebre,

finché non trovi una sede per il Signore, *una dimora per il Potente di Giacobbe».

Ecco, abbiamo saputo che era in Èfrata, *l’abbiamo trovata nei campi di Iàar.

Entriamo nella sua dimora, *prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.

Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, *tu e l’arca della tua potenza.

I tuoi sacerdoti si vestano di giustizia, *i tuoi fedeli cantino di gioia.

Per amore di Davide tuo servo *non respingere il volto del tuo consacrato.

T Gloria al Padre. Come era nel principio.

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1 ant. Alle porte della tua casa, o Dio,i tuoi fedeli cantino di gioia.

PAUSA DI SILENZIO

2 ant. Il Signore ha scelto Sionper sua dimora.

SALMO 131, 11-18 (II) Elezione di Davide e di SionOra appunto ad Abramo e alla sua discendenza furono fatte le promesse cioè a Cristo (Gal 3, 16).

Il Signore ha giurato a Davide †e non ritratterà la sua parola: *

«Il frutto delle tue viscereio metterò sul tuo trono!

Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza †e i precetti che insegnerò ad essi, *

anche i loro figli per sempresederanno sul tuo trono».

Il Signore ha scelto Sion, *l’ha voluta per sua dimora:

«Questo è il mio riposo per sempre; *qui abiterò, perché l’ho desiderato.

Benedirò tutti i suoi raccolti, *sazierò di pane i suoi poveri.

Rivestirò di salvezza i suoi sacerdoti, *esulteranno di gioia i suoi fedeli.

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Là farò germogliare la potenza di Davide, *preparerò una lampada al mio consacrato.

Coprirò di vergogna i suoi nemici, *ma su di lui splenderà la corona».

T Gloria al Padre. Come era nel principio.

2 ant. Il Signore ha scelto Sion per sua dimora.

PAUSA DI SILENZIO

ORAZIONE SUL SALMO

Arc. O Dio onnipotente ed eterno,che hai scelto Sion come tua dimora,e la tua Chiesa come tuo riposo per sempre,e diletta sposa di Cristo, tuo Figlio, luce del mondo,trasforma il nostro cuore in tuo tempio santo,affinché saziàti dal tuo pane di vita,esultiamo di gioia per la tua salvezza.Per Cristo nostro Signore.

3 ant. Tutti i popoli verranno alla tua casa,Signore;adoreranno il tuo santo nome.

CANTICO Cfr. Ap 11, 17-18; 12, 10b-12a Il giudizio di Dio

Noi ti rendiamo grazie,Signore Dio onnipotente, *che sei e che eri,

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perché hai messo manoalla tua grande potenza, *e hai instaurato il tuo regno.

Le genti fremettero, †ma è giunta l’ora della tua ira, *il tempo di giudicare i morti,

di dare la ricompensa ai tuoi servi, †ai profeti e ai santi *e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi,

Ora si è compiuta la salvezza,la forza e il regno del nostro Dio *e la potenza del suo Cristo,

poiché è stato precipitato l’Accusatore; †colui che accusava i nostri fratelli, *davanti al nostro Dio giorno e notte.

Essi lo hanno vinto per il sangue dell’Agnello †e la testimonianza del loro martirio; *perché hanno disprezzato la vita fino a morire.

Esultate, dunque, o cieli, *rallegratevi e gioitevoi che abitate in essi.

T Gloria al Padre. Come era nel principio.

3 ant. Tutti i popoli verranno alla tua casa,Signore;adoreranno il tuo santo nome.

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LETTURA BREVE 1 Pt 3, 8-9

Siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, anima-ti da affetto fraterno, misericordiosi, umili; non rendete male per male, néingiuria per ingiuria, ma, al contrario, rispondete benedicendo; poiché aquesto siete stati chiamati per avere in eredità la benedizione.

RESPONSORIO BREVE

R. Ci nutri Signore, * con fiore di frumento.Ci nutri Signore, con fiore di frumento.

V. Ci sazi con miele dalla roccia, con fiore di frumento.Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Ci nutri Signore, con fiore di frumento.

Antifona al Magnificat Il Signore ha rovesciato i potenti dai troni,ha innalzato gli umili.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE Lc 1, 46-55 Esultanza dell’anima nel Signore

L’anima mia magnifica il Signore *e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. * D’ora in poi tutte le generazionimi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *e Santo è il suo nome:

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di generazione in generazione la sua misericordia *si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

T Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo

Antifona al Magnificat Il Signore ha rovesciato i potenti dai troni,ha innalzato gli umili.

INTERCESSIONI

Arc. A Cristo, buon pastore, aiuto, guida e conforto del suo popolo, ri-volgiamo con fede la nostra preghiera:Signore, nostro rifugio e nostra forza, ascoltaci.

D. Benedetto sii tu, Signore, che ci hai chiamati a far parte della tua fa-miglia,

T. - conservaci sempre membra vive della tua santa Chiesa.

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D. Tu che hai affidato al nostro papa Francesco la cura pastorale di tuttele Chiese,

T. - donagli fede indefettibile, speranza viva, carità apostolica.

D. Dona forza di risorgere a quanti hanno abbandonato la fede,T. - concedi a tutti il perdono e la pace.

D. Tu che hai conosciuto l’amarezza dell’esilio,T. - ricordati di quanti vivono lontani dalla famiglia e dalla patria.

D. A tutti i defunti che hanno speranza in te,T. - dona la luce e la pace eterna.

Arc. E ora concludiamo ogni nostra preghiera di lode e di domanda conle parola stesse di Gesù:

Arc. Padre Nostro

ORAZIONE

Arc. Accogli, Signore, al tramonto di questo giorno, il nostro umile rin-graziamento, e nella tua misericordia dimentica le colpe da noicommesse per la fragilità della condizione umana. Per il nostro Si-gnore, Gesù Cristo, Tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nel-l’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

T Amen.

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BENEDIZIONE FINALE

Arc. Il Signore sia con voi.T E con il tuo spirito.

Arc. Sia benedetto il nome del SignoreT Ora e sempre.

Arc. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.T Egli ha fatto cielo e terra.

A. Vi benedica Dio onnipotentePadre e Figlio e Spirito Santo

T Amen.

CONGEDO

D Andate in pace.T Rendiamo grazie a Dio.

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CANTO FINALE

ALLA MADONNA DELLA CONSOLAZIONE

1. Vergine bella e santa,Madre di Dio Maria,Di canti un’armoniaLieti leviamo a Te.

Rit. Consolatrice nostraIl viso Tuo ci mostra:Sorridici qualé stella,Madonna santa e bella!

2. Con gioia e con desìoReggio Ti pensa ed ama;Regina sua Ti chiamaEd Avvocata ognor.

3. Chi mai ridir potrebbe,Vergine, i tuoi favori,Che sempre in tutti i cuoriSpargesti a profusion?

4. Grazie, Maria, per noi;Grazia per quanti amiamo!Che tutti un dì veniamoLieti a lodarti in Ciel.

* * * * *