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iL boLLettino DEGLI ESPERTI AMBIENTALI BEA Rivista di ricerca applicata alla conoscenza e alla gestione del territorio e degli ecosistemi Organo Ufficiale della Unione Italiana degli Esperti Ambientali www.unideaweb.it 2015/2 anno 66 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/CO - ISSN 0393-2796 UN.I.D.E.A.

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iLboLLettinoDEGLI ESPERTI AMBIENTALIBEABEARivista di ricerca applicata alla conoscenza e alla gestione del territorio e degli ecosistemi

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UN.I.D.E.A.

EditorialeGianfranco Pallotti

5 CONTRIBUTI SCIENTIFICI

5 CLP, rifiuti e Seveso III una difficile coesistenza CLP, waste and Seveso III an arduous coexistence Domenico Marchesini

15 Effetto della granulometria del campione nell’analisi di contaminanti organici volatili (VOC) nei terreni per spazio di testa statico

Effect of sample particle sizes on Volatile Organic Compounds analysis in soils by headspace analysis

Jessica Tarlassi, Gabriella Podda, Piergiorgio Bonardelli, Marco Volante

24 Analisi di erbicidi mediante GC/MS in acque potabili, minerali, termali Analysis of herbicides by gc / ms in drinking water, minerals, thermal Giovina Gallo

33 Linee generali della composizione e della qualità delle acque minerali naturali in Italia

General lines of the composition and quality of natural mineral water in Italy Francesco Mantelli, Piergiuseppe Calá, Roberto Signorini

51 La misura di una convenzione: il Particolato Atmosferico The measurement of a convention: the particulate matter Massimo Baldin, Elisa Campaci, Gianni Formenton, Paulo Tieppo

58 Comunicazione e informazione: compito fondamentale delle agenzie ambientali Communication and Information: fundamental task of the environmental agencies Marco Talluri

67 La rotazione degli incarichi: da (sgradito) adempimento normativo a straordinario valore organizzativo

The office assignment turnover: how an unpleasant regulatory fulfilment can turn into an extraordinary organizational value

Umberto Benezzoli, Vincenzo Lo Iacono

71 La prevenzione della corruzione: obbligo giuridico ma anche (e soprattutto) obiettivo strategico

Corruption prevention: a legal obligation, but also (and above all) a strategic objective

Giovanni Fantini, Maria Elena Boschi

s o m m a r i o

3 2015/2 iLboLLettinoDEGLI ESPERTI AMBIENTALIBEABBBBEEEEAAAABEABEA

E d i t o r i a l E

QLA LEGGE HA BISOGNO DI UN TAGLIANDO. IL DISEGNO DI LEGGE VA APPROVATO ANCHE SE È VECCHIO

Questa la sintesi delle affermazioni pubbliche di parlamentari della maggioranza e dell’op-posizione che hanno scritto, letto o, quanto meno, votato le norme. Mentre sul destino del SiNPA si rincorrono voci di posizioni non proprio convergenti del MATTM, di ISPRA e delle Agenzie. Con le Regioni apparentemente alla finestra tranne l’Emilia-Romagna la cui Giunta ha approvato un testo che merita attenzione per le funzioni autorizzative e di controllo dell’A-genzia.Per quanto riguarda la L. n. 68/2015, in vigore dal 29 maggio, non è affatto chiaro chi prescrive e chi assevera o valida. Fermo l’obbligo della qualifica di UPG, gli stessi magistrati che si sono espressi hanno posizioni diverse. Per il Procuratore di Trento sono gli organi “specia-lizzati” come [Corpo forestale della Provincia, Corpo forestale dello Stato, NOE dei Carabi-nieri, APPA, ecc] autorizzati in quanto competenti per materia, mettendo sullo stesso piano organi di controllo con ben diversa preparazione tecnica in materia di impianti e processi industriali. Di differente parere l’intervento di un magistrato milanese che recentemente ha affermato che accertamenti prettamente tecnici sugli impianti non possono che essere ef-fettuati da operatori delle Agenzie ambientali, accompagnati da ufficiali del NOE nel caso i primi non possedessero la qualifica di UPG. In ogni caso anche le Agenzie con personale avente qualifica di UPG stentano ad ottemperare alle nuove positive disposizioni in attesa che venga individuato il titolare della obbligatoria asseverazione. Non vorremmo che questa situazione, accanto alla non esistente o non approfondita com-petenza tecnica degli organi di controllo e di alcune strutture periferiche delle Agenzie – ci riferiamo agli ex vigili sanitari -, si traducesse in un nulla di fatto. Riscontrata la irregolarità, si procede come prima con denuncia all’A.G.In riferimento al D.d.L. n. 1458, tuttora in sede referente presso la 13^ Commissione del Senato per esaminare molte decine di emendamenti, gli stessi storici promotori ne ricono-scono la non attualità complessiva avanzando anche pesanti riserve sul ruolo di riferimento e coordinamento di ISPRA (in termini di obiettivi e priorità diversi, risorse umane, mentalità, tempi di reazione) per assolvere i numerosi compiti assegnati.Al momento in cui scriviamo qualcuno vorrebbe una soluzione rapida – entro l’estate – del testo in discussione temendone l’affossamento definitivo mentre altri preferirebbero appro-varla dopo aver recepito alcuni degli emendamenti per poi creare una corsia preferenziale alla Camera per l’approvazione finale entro l’autunno. Non sono solo questi i problemi che devono essere affrontati dal Sistema, e per esso dal Consiglio Federale e da AssoArpa nella chiara definizione dei rispettivi ruoli e competenze.Ne citiamo alcuni partendo dalla attivazione dei Gruppi di Lavoro ad hoc previsti dal Piano triennale 2014-2016. A questo proposito crediamo che sia inopportuna la pletoricità con il principio del presenzialismo e del “luogo dove si impara o si fa esperienza”. In una recente occasione i partecipanti ad alcuni dei Gruppi mi hanno confessato candidamente di non sapere nulla dell’argomento. Venti e oltre persone non producono niente e dilatano i tempi anche perché devono sistematicamente riportare ai loro referenti di struttura. Servono 6-8 persone al massimo, competenti in materia e con esperienza specifica e delega piena da parte dei DDGG, DDTT e DDAA in funzione della materia. Successivamente all’approvazione dei documenti il Gruppo attiverà momenti di formazione dedicati al personale delle altre Agenzie.Il più delicato è certamente quello dei LEPTA, unico strumento per la richiesta credibile di finanziamenti che superi i ridicoli tentativi di assicurarsi quote percentuali dei FSR sen-za giustificazioni. A questo proposito crediamo sia necessario affrontare la permanenza del contratto sanità che ha creato seri problemi di discriminazione tra il personale laureato ed equilibristiche operazioni organizzative a causa dello stato giuridico. A questo deve aggiungersi una valutazione, anche di principio, sul mantenimento all’interno delle Agenzie delle attività di supporto analitico ai Dipartimenti di prevenzione delle ASL in materia di prodotti alimentari ed altro.

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Molti tra i Direttori Generali temono che tali argomenti non possano essere nemmeno di-scussi pena l’irrigidimento della parte sanitaria nell’erogazione dei finanziamenti. Siamo vi-ceversa convinti che il nodo debba essere sciolto proprio con l’obiettivo di ottenere finalmen-te la costituzione di un Fondo ambientale autonomo, come dicevamo, collegato ai LEPTA.Un altro argomento prioritario è quello della comunicazione/informazione nella quale in-vestire risorse umane e finanziarie ma soprattutto presenza costante e interventismo sui massmedia locali e nazionali. Solo in questo modo il Sistema potrà essere riconoscibile tra i cittadini. Solo in questo modo si capirà finalmente chi si occupa di ambiente in termini di vigilanza e controllo. Paradossalmente, al di là della qualità e della mole di attività svolta giorno dopo giorno da tutti gli operatori, l’acquisizione di notorietà ed esclusività in campo ambientale potrebbe costituire un ulteriore elemento di convincimento nei confronti del Go-verno e del Parlamento per l’erogazione delle risorse.Questi e altri i temi da affrontare e discutere. Crediamo che non sia più possibile limitarsi alla gestione del quotidiano o delle emergenze ma aprire una riflessione a tutto campo sul Sistema. L’occasione potrebbe essere la convocazione di una Conferenza Nazionale straordinaria, analoga alla prima del marzo 1997 al Lingotto, ma articolata in due fasi. La prima, oppor-tunamente preparata, dedicata ad una riflessione critica della situazione dal punto di vista gestionale, tecnico e amministrativo mentre la seconda aperta ad un confronto reale con le istituzioni, i portatori di interessi diffusi e i cittadini.

Giugno 2015

Gianfranco [email protected]

E d i t o r i a l E

5 2015/2 iLboLLettinoDEGLI ESPERTI AMBIENTALIBEABBBBEEEEAAAABEABEA

c o n t r i b u t i s c i E n t i f i c i

CLP, rifiuti e Seveso III una difficile coesistenza

Riassunto - Il nuovo regolamento 1357 del 18 dicembre 2015, in vigore dal 1 giugno 2015 sostituisce l’allegato III della direttiva 2008/98/CE, questo inevitabilmente coinvolge an-che la direttiva Seveso III (2012/18/CE) anch’essa in vigore dal 1 giugno 2015. In que-sto articolo vengono esaminate le difficoltà di applicazione del CLP (classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele) ai rifiuti che devono essere classificati per la verifica di assoggettabilità alla direttiva Seveso. Si mettono infine in evidenza le differenze tra la classificazione di rifiuto secondo Il Regolamento 1357/2014 e il CLP Regolamento 1272/2006 e le differenze tra le categorie Seveso II e Seveso III.

Parole chiave: CLP, Seveso III, adempimenti, difficoltà

CLP, waste and Seveso III an arduous coexistence

Summary - The new Regulation 1357 of 18 December 2015, in force since June 1, 2015 re-placing Annex III of Directive 2008/98 / EC, this inevitably involves the Seveso III Directive (2012/18 /EC) which is also in force since 1 June 2015. This article examines the difficulties in the application of CLP to the waste to be classified for checking fulfilment requirements of Seveso Directive. It finally puts out the differences between the classification of waste under the Regulations 1357/2014 and the CLP Regulation 127/2008 and differences between Seveso II and Seveso III categories.

Keywords: CLP, Seveso III, fulfilment, difficulties

DOMENICO MARCHESINI

ARPA Lombardia - Dipartimento di Brescia

[email protected]

15 2015/2 iLboLLettinoDEGLI ESPERTI AMBIENTALIBEABBBBEEEEAAAABEABEA

c o n t r i b u t i s c i E n t i f i c i

Effetto della granulometria del campione nell’analisi di contaminanti organici volatili (VOC) nei terreni per spazio di testa statico

Riassunto - Viene presentato uno studio sull’effetto matrice nell’analisi in gascromatografia per spazio di testa dei composti organici volatili (VOC) nei terreni. La determinazione viene fatta me-diante analisi per spazio di testa (HS) seguita da gascromatografia con rivelatore quadrupolare a selezione di massa (HS-GCMS). La taratura del sistema viene effettuata utilizzando matrice di tipo White Sand. Lo studio è stato effettuato su una matrice ricavata miscelando un alto numero di campioni di routine (matrice terreno “media”) ed essiccata a 105°C per eliminare ogni residuo di VOC. Sono state quindi confrontate le risposte analitiche del sistema HS-GCMS in funzione della concentrazione per le matrici terreno mediata e White Sand arricchite quantitativamente in VOC ottenendo riposte non significativamente differenti per i composti alifatici ed evidenziando una diminuzione dell’intensità di risposta sulla matrice terreno “media” per i composti aromatici sostituiti sull’anello. Sono state anche studiate le risposte analitiche dei diversi analiti in funzione della concentrazione per quattro frazioni granulometriche selezionate (1-2 mm, 0.6-1 mm, 0.2-0.6 mm, <0.2 mm) della matrice terreno “media” evidenziando parimenti diminuzioni delle risposte analitiche solamente nella frazione <0.2 mm e nel caso dei composti organici aromatici sostituiti sull’anello.

Parole chiave: composti organici volatili, HS-GCMS, spazio di testa, area superficiale, granulo-metria, effetto matrice

Effect of sample particle sizes on Volatile Organic Compounds analysis in soils by head-space analysis

Summary - A study about matrix effects occurring during the analysis of volatile organic compounds (VOC) in soils by headspace-gas-chromatography with mass-spectrometric (quadrupole) detector is reported. The instrument calibration is worked-out using white sand as clean matrix for blank and calibration levels. An “averaged” soil matrix used in the study has been obtained by mixing and ho-mogenizing many routine soil samples, previously heated up to 105°C in order to remove any VOC residue. The analytical responses obtained on “averaged soil” and white sand matrices, both enriched by quantitative VOC addition, were compared. No significant differences were observed in the case of aliphatic halogenated compounds whereas in substituted aromatic compounds some effects were evidenced, in particular a diminished analytical response in the presence of soil matrix. The analytical responses versus VOC concentrations were also studied on selected fractions of the averaged-soil matrix with controlled particle sizes (1-2 mm, 0.6-1 mm, 0.2-0.6 mm, <0.2 mm) and these evidenced si-gnificantly lower values in the case of the finest fraction (<0.2 mm) and for aromatic compounds only.

Keywords: volatile organic compounds, HS-GCMS, headspace, surface area, granulometry, matrix effect

JESSICA TARLASSI, GABRIELLA PODDA, PIERGIORGIO BONARDELLI, MARCO VOLANTE(*)

ARPA Lombardia - U.O. Laboratorio di Brescia – Settore Laboratori - Brescia

(*) [email protected]

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c o n t r i b u t i s c i E n t i f i c i

2015/2 24

Analisi di erbicidi mediante GC/MS in acque potabili, minerali, termali

GIOVINA GALLO

ARPA Veneto - Dipartimento Regionale Laboratori Sede di Mestre via Lisssa 6

[email protected]

Riassunto - Il monitoraggio dei fitofarmaci nelle acque rappresenta una notevole sfida analitica per i laboratori di analisi a causa della loro numerosità, delle diverse modalità di analisi e dei limiti di legge da raggiungere. Il laboratorio deve garantire che la qualità del dato sia quella dichiarata per cui si deve procedere alla validazione del metodo ana-litico. Si riscontra una certa difficoltà a reperire dati riguardanti la validazione di proce-dure chimiche per cui in questo articolo si è cercato di descrivere il metodo di analisi di 11 erbicidi e la relativa procedura di validazione ai sensi della norma ISO/IEC 17025.

Parole chiave: prodotti fitosanitari, erbicidi, acqua potabile, GC/MS, validazione

Analysis of herbicides by gc / ms in drinking water, minerals, thermal

Summary - Monitoring of pesticides in water is a major challenge for analytical labora-tories because of their number, the different methods of analysis and the legal limits to be reached. The laboratory must ensure that the quality of the data is declared for which must be made to the validation of the analytical method. There are some difficulties in obtaining data on the validation of chemical procedures so in this article we have tried to describe the method of analysis of 11 herbicides and its validation procedure in accordance with the ISO / IEC 17025.

Keywords: pesticides, herbicides, drinking water, GC/MS, validation

33 2015/2 iLboLLettinoDEGLI ESPERTI AMBIENTALIBEABBBBEEEEAAAABEABEA

c o n t r i b u t i s c i E n t i f i c i

Linee generali della composizione e della qualità delle acque minerali naturali in Italia

FRANCESCO MANTELLI (1) (*),PIERGIUSEPPE CALÁ (2), ROBERTO SIGNORINI (3)

(1) già ARPA Toscana(2) Regione Toscana, Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale(3) Laboratorio Sanità Pubblica - Area Vasta Toscana Centro

(*) [email protected]

Riassunto - Viene riportata una sintesi della composizione della maggior parte delle acque minerali prodotte e commercializzate in Italia. Sono stati elaborati i dati relativi ai componenti principali in circa il 90% delle marche attualmente in commercio, mentre i dati disponibili sui metalli pesanti ed altri elementi di natura non metallica sono stati circa il 30%. Questi dati sono stati ricavati dai controlli di acque minerali imbottigliate effettuati dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT) e dal Laboratorio di Sanità Pubblica di Firenze. Altri dati sono stati ricavati da raccolte di etichette di acque minerali attualmente in commercio.

Parole chiave: composizione acque minerali, metalli, acque minerali italiane

General lines of the composition and quality of natural mineral water in Italy

Summary - A synthesis of the composition of most of the mineral water produced and marketed in Italy is reported. The data for the main components in about 90% of brands currently commercially have been processed, while the available data on heavy metals and other non-metallic elements were about 30%. These data were obtained from the controls of bottled mineral water made the Regional Agency for Environmental Protection of Tuscany (ARPAT) and the Public Health Laboratory in Florence. Other data were obtained from col-lections of labels of mineral waters currently commercially.

Keywords: mineral water composition, metals, Italian mineral water

51 2015/2 iLboLLettinoDEGLI ESPERTI AMBIENTALIBEABBBBEEEEAAAABEABEA

c o n t r i b u t i s c i E n t i f i c i

La misura di una convenzione: il Particolato Atmosferico

MASSIMO BALDIN, ELISA CAMPACI, GIANNI FORMENTON (*), PAULO TIEPPO

ARPA Veneto - Dipartimento Regionale Laboratori - Unità Operativa Aria -Via Lissa 6 Mestre

(*) [email protected]

Riassunto - Il particolato atmosferico è una delle criticità ambientali per la sua elevata concentrazione in alcune zone del nostro paese e per la sua cancerogenicità. Nel 2014 è stata emessa una norma che stabilisce uno standard per la sua determinazione gravi-metrica. In questo lavoro si discute l’approccio alla validazione del metodo di misura e si individuano alcune limitazioni convenzionali della norma.

Parole chiave: particolato atmosferico, PM10, PM2.5, materiale filtrante, concentrazione di massa, gravimetria

The measurement of a convention: the particulate matter

Summary - Suspended particulate matter is a critical pollutant in some zones of Italy for high concentration e for its carcinogenic potential. In 2014 a harmonized methodology for monitoring the particulate mass concentrations was published. We discuss the methodolo-gy to validate the measurement process and some conventional limitations in the standard application.

Keywords: particulate matter, PM10, PM2.5, filter, mass concentration, weighing

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c o n t r i b u t i s c i E n t i f i c i

2015/2 58

Riassunto - L’articolo illustra il valore strategico assegnato alle attività di comunica-zione ed informazione per le agenzie ambientali per poi illustrare in dettaglio l’esperien-za in questo campo da parte dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente in Toscana.

Parole chiave: comunicazione, informazione ambientale, open data, social media

Communication and Information: fundamental task of the environmental agen-cies

Summary - The article illustrates the strategic value assigned to the activities of commu-nication and information for environmental agencies and then explain in detail the expe-rience in this field by the Agency for Environmental Protection in Tuscany.

Keywords: communication, environmental information, open data, social media

Comunicazione e informazione: compito fondamentale delle agenzie ambientali

MARCO TALLURI

ARPA Toscana - Responsabile Comunicazione, Informazione e Documentazione

[email protected]

Testo ricavato dalla presentazione fatta in occasione del workshop su “Comunicazione e informazione delle agenzie ambientali: esperienze a confronto” organizzato da ARPA Friuli-Venezia Giulia a Palmanova, l’11 e 12 marzo 2015

67 2015/2 iLboLLettinoDEGLI ESPERTI AMBIENTALIBEABBBBEEEEAAAABEABEA

c o n t r i b u t i s c i E n t i f i c i

La rotazione degli incarichi: da (sgradito) adempimento normativo a straordinario valore organizzativo

UMBERTO BENEZZOLI (*) (1), VINCENZO LO IACONO (2)

(1) Direttore Generale ARPA Lombardia(2) Responsabile della prevenzione della corruzione ARPA Lombardia

(*) [email protected]

Riassunto - L’articolo illustra le misure di rotazione degli incarichi adottate da ARPA Lombardia, in una logica non solo di prevenzione della corruzione ma di valorizzazione e arricchimento delle competenze del personale dell’Agenzia.

Parole chiave: anticorruzione, ARPA Lombardia, rotazione, incarichi, pubblica ammi-nistrazione

The office assignment turnover: how an unpleasant regulatory fulfilment can turn into an extraordinary organizational value

Summary - The aim of this paper is to illustrate office turnover means implemented by ARPA Lombardia, in a logic not only to prevent corruption but, above all, to enhance and empower employees’ professional skills.

Key words: corruption, bribery, ARPA Lombardia, turnover, office, responsibility, govern-ment, public administration

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c o n t r i b u t i s c i E n t i f i c i

La prevenzione della corruzione: obbligo giuridico ma anche (e soprattutto) obiettivo strategico

GIOVANNI FANTINI (1)(*), MARIA ELENA BOSCHI (2)

ARPA Emilia-Romagna

(1) Avvocato, Dirigente Responsabile prevenzione della corruzione(2) Maria Elena Boschi, Avvocato, Funzionario

(*) [email protected]

Riassunto - Il contrasto alla corruzione nella Pubblica Amministrazione è una tematica di attualità che ha implicazioni non solo giuridiche ma anche economiche in quanto gli episodi di corruzione producono profondi effetti distorsivi del mercato a danno degli imprenditori virtuosi. La recente normativa mira a combattere la diffusione dei fenomeni corruttivi e, più in generale, di cattiva amministrazione richiedendo soprattutto l’adozio-ne di misure di prevenzione finalizzate ad evitare a monte il verificarsi di tali fenomeni. L’attuazione della nuova disciplina deve pertanto costituire un’occasione per verificare gli standard di trasparenza ed integrità gestionale nelle organizzazioni pubbliche e per ripensare le strategie di contrasto alla corruzione nel settore pubblico in chiave non soltanto repressiva.

Parole chiave: prevenzione della corruzione, legge n. 190/2012, cultura della legalità, Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, mappatura delle aree a maggiore ri-schio di corruzione, modifiche al Codice Penale.

Corruption prevention: a legal obligation, but also (and above all) a strategic objective

Summary - The fight against corruption in the Public Administration is a prevailing topic that not only has legal but also economical implications, because episodes of corruption produce profound effects that distort the market and are a detriment to virtuous entrepre-neurs. Recent legislation has aimed at combatting the spread of corruption phenomena and, more generally, the spread of bad administrative practices, which require, above all, the adoption of preventive measures which work toward avoiding the occurence of such phenomena. The implementation of this new regulation should therefore be an opportunity to check the transparency standards and the management integrity of public organizations and to rethink, not only in a repressive way, strategies which counteract corruption in the public sector.

Key words: corruption prevention, italian law n.190/2012, culture of legality, Three Year Corruption Prevention Plan, mapping areas of increased risk corruption, Criminal Code modifications.