BCC CILENTO Una banca solida, che continua a crescere da ...€¦ · BCC CILENTO / In progetto,...

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12 Trasporti & Logistica Eventi Lunedì 21 ottobre 2013 “A l 30 giugno di quest’anno abbiamo confermato il patrimonio al 31 dicembre 2012 pur fa- cendo gli accantonamenti dovuti e in parte derivanti da quella che è stata la ve- rifica della Banca d’Italia, una verifica molto attenta che ha messo in luce lo sta- to dell’arte dell’economia di questo territorio e il suo risvolto che si è avuto su questa banca.” Il direttore generale della Banca del Cilento e Lucania Sud, Ci- ro Solimeno, descrive con soddisfazione la situazione economica e finanziaria dell’istituto di credito coo- perativo. Una posizione solida, quel- la della Bcc, nonostante la crisi devastante che si è ab- battuta sull’economia locale. “Indubbiamente quello che è accaduto tra la seconda metà del 2012 e l’inizio del 2013,” continua Solimeno “è sotto gli occhi di tutti; so- no andati in default alcuni operatori importanti. Sic- come noi siamo la banca di riferimento di questo terri- torio, ovviamente, un certo risvolto di questa situazione c’è stato anche sul nostro istituto, ma la nostra banca è solida, ha le spalle larghe.” La solidità della banca di credito cooperativo deriva da operazioni strategiche messe in campo negli ultimi nove anni, azioni che han- no fatto crescere l’istituto ed hanno determinato la possibilità di stare al fianco delle imprese in un periodo così critico per l’economia locale. “La banca, del resto, è sempre stata una banca solida, profittevole, che ha saputo stare sul mercato” continua il direttore genera- le “voglio però ricordare un dato: quando sono arrivato in questo istituto, nel 2004, la banca aveva 13 ml di pa- trimonio, oggi ne ha 37, a distanza di nove anni. Non credo che questo sia tutto frutto dell’economicità. Ci sono state due operazio- ni in particolare che hanno portato a questo risultato: la prima è stata la fusione, nel 2011, che ha portato al patrimonio del nuova Ban- ca del Cilento e Lucania Sud 6 milioni di euro, derivanti dal patrimonio della Banca Lucania Sud, decurtato di quella parte che è servita per accantonamenti a fronte delle loro partite anomale. La seconda operazione, che fu ideata da me e condivisa dal Cda nel 2009, è un’opera- zione di prestito subordina- to di 5 ml di euro, restituibili in cinque anni, più due anni di preammortamento. Queste due operazioni, pari a 11 ml di euro, hanno fato sì che all’economicità, che certamente c’era stata negli anni precedenti, si sia ag- giunta una notevole iniezio- ne patrimoniale derivante da due azioni specifiche che nulla hanno a che vedere con la sola economicità e che hanno dato l’impulso all’espansione sul territorio e alla fornitura di nuovi ser- vizi alla clientela.” Negli ultimi nove anni si so- no poste quindi le basi affin- ché l’istituto potesse cresce- re sul territorio. “A livello di dati patrimoniali” continua il direttore generale Soli- meno “l’intermediato finan- ziario, cioè la sommatoria tra raccolta e impieghi, è passato da circa 170 milioni di euro del 2004 a quasi un miliardo attuale e il nostro Total Capital Ratio-Tier 3al 30 giugno 2013 è pari al 9,09 %. Sul piano della crescita ter- ritoriale siamo passati da cinque a diciassette filiali. Quanto alla rete di banco- mat siamo passati da una quindicina a circa quaranta bancomat. I dipendenti so- no cresciuti da trenta a circa cento unità. Questi dati fan- no sì che questo istituto di credito cooperativo sia og- gi la terza banca autonoma della Campania per dimen- sione e la prima della Basi- licata, parliamo di banche autonome, cioè di istituti non appartenenti a gruppi bancari”. Una rete commerciale così vasta e articolata su un ter- ritorio non certo facile da Rinnovamento in corso per affrontare al meglio il futuro L’Assemblea dei soci dell’Istituto ha sostituito 5 membri dimissionari del Cda, eleggendo, inoltre, il Consiglio sindacale A larghissima maggioranza, l’Assemblea dei soci della Banca del Cilento e Lu- cania, lo scorso 28 settembre, ha provvedu- to all’integrazione dei cinque componenti dimissionari del Consiglio di amministra- zione e all’elezione del Collegio sindacale. Su un totale di 1.491 presenze, personali e per delega, 1.470 soci hanno fatto confluire il proprio consenso su Celestino Sansone (avvocato), Giuseppe Condorelli (presiden- te dell’Ordine dei dottori commercialisti di Vallo della Lucania), Giuseppe Suanno (revisore contabile e imprenditore della gdo a Lauria), Giuseppe Santonocito (già diret- tore di sede a Torino della Banca d’Italia) e Giovanni Fiorenza (geometra con anni di esperienza nel consiglio di amministrazio- ne della Bcc Lucania Sud). Cinque i voti contrari, sedici gli astenuti. Per l’elezione dei nuovi componenti del col- legio sindacale si sono registrati 1.480 voti favorevoli - solo 3 i contrari e 8 gli astenu- ti – sui nomi di Adolfo Bittarelli (dottore in Scienze economiche e bancarie presso l’ateneo di Siena e dottore commercialista) in qualità di presidente, Rocco Santoro (dottore in Economia e commercio presso l’università Tor Vergata, dottorato in Dirit- to tributario a Napoli e master in Diritto internazionale tributario di impresa presso l’ateneo Tor Vergata) e Marco Miraldi (dot- tore in Economia e legislazione per l’Impre- sa presso l’Università commerciale Bocconi di Milano) come sindaci effettivi. “Abbiamo proceduto a un ampio ricambio del Consiglio di amministrazione e all’in- tegrale rinnovamento del collegio sindacale - ha dichiarato con soddisfazione il presi- dente Francesco Castiello -. Desidero sotto- lineare le qualità e i percorsi professionali dei nuovi componenti del Cda e del collegio sindacale, qualità che assicureranno un apporto non secondario alla funzionalità della banca nel rispondere alle esigenze del territorio di competenza. Le scelte opera- te dalla compagine sociale sono, a nostro avviso, in piena sintonia con le aspettative dell’organo di vigilanza e senz’altro adegua- te alla nuova dimensione sovraregionale della Bcc del Cilento e Lucania Sud”. E si è pronti per nuove scommesse e per un futuro sotto i migliori auspici: “Adesso è il momen- to - ha concluso Castiello - di lasciarsi alle spalle polemiche sterili e strumentali, guar- dando avanti nella consapevolezza di avere le carte in regola e le competenze struttura- li per assicurare un’azione di servizio e di sostegno alla crescita del territorio e della comunità che in esso si riconosce”. ■■ BCC CILENTO / In progetto, l’apertura di una nuova filiale che dovrà diventare la più importante, fungendo da “base” strategica dal punto di vista logistico Una banca solida, che continua a crescere da nove anni Lo confermano i numeri: l’intermediato finanziario è passato dai circa 170 milioni di euro del 2004 a quasi un miliardo attuale gestire sul piano logistico porta alla necessità di com- pletare il progetto di fusione tra le due Bcc, quella del Ci- lento e quella della Lucania Sud. “Se pensiamo che da Ac- ciaroli, che è il punto più a nord che abbiamo nell’area cilentana, a Valsinni, il pun- to più a sud nell’area lucana, ci sono oltre duecento chilo- metri,” continua il direttore Solimeno, “comprendiamo qual è la difficoltà di questa banca. Attualmente, questa banca si compone di due tronconi: quello ex cilen- tano-lucano, che si è arric- chito della filiale costiera di Tortora, in Calabria, e quel- lo eminentemente lucano, che parte da Viggianello ed arriva fino a Valsinni. Quest’ultimo opera a sca- valco delle provincie di Po- tenza e di Matera. L’anello di congiunzione di questi due tronconi, non può che essere una nuova filiale che dobbiamo andare a realizza- re nel più breve tempo pos- sibile, e rappresenta la vera incompiuta della fusione. Questo anello di congiun- zione è la filiale di Lauria. Lauria è infatti il più gros- so centro di tutta l’area di competenza della banca, sia della parte cilentana, che di quella lucana: è un paese di oltre sedicimila abitanti, ci sono una miriade di piccole e medie attività private ed è un comune molto esteso, che va della Valle del Noce fino alle propaggini della Valle del Mercure e del Sin- ni. Lauria è un comune il cui territorio parte dai con- fini di Tortora, sul mar Tir- reno, e arriva fino al massic- cio del Pollino, con la zona industriale di Galdo. In questo comprensorio intendiamo insediare una nuova filiale, che probabil- mente sarà la più importan- te e che sarà utile sul piano logistico perché vi alloche- remo tutti quelli che sono i servizi alle due reti. In quel territorio, strategico perché sarà il centro dei due tron- coni di cui parlavo prima, abbiamo intenzione di ubi- care servizi che non hanno necessità di operare con la clientela, come il settore di back-office di incassi e pa- gamenti; col suo servizio di raccordo tra le filiali, questa diventerà, in pochi anni, una delle più importanti filiali del nuovo istituto di credito cooperativo”. Per maggiori informazioni consultare il sito internet: www.bancadelcilento.it. L’assemblea ordinaria tenutasi il 28 settembre scorso Il territorio di riferimento della Bcc Cilento Il direttore generale, Ciro Solimeno Francesco Castiello, presidente

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12 Trasporti & LogisticaEventi

Lunedì 21 ottobre 2013

“Al 30 giugno di quest’anno abbiamo

confermato il patrimonio al 31 dicembre 2012 pur fa-cendo gli accantonamenti dovuti e in parte derivanti da quella che è stata la ve-rifica della Banca d’Italia, una verifica molto attenta che ha messo in luce lo sta-to dell’arte dell’economia di questo territorio e il suo risvolto che si è avuto su questa banca.” Il direttore generale della Banca del Cilento e Lucania Sud, Ci-ro Solimeno, descrive con soddisfazione la situazione economica e finanziaria dell’istituto di credito coo-perativo.Una posizione solida, quel-la della Bcc, nonostante la crisi devastante che si è ab-battuta sull’economia locale. “Indubbiamente quello che è accaduto tra la seconda metà del 2012 e l’inizio del 2013,” continua Solimeno “è sotto gli occhi di tutti; so-no andati in default alcuni operatori importanti. Sic-come noi siamo la banca di riferimento di questo terri-torio, ovviamente, un certo risvolto di questa situazione c’è stato anche sul nostro istituto, ma la nostra banca è solida, ha le spalle larghe.”La solidità della banca di credito cooperativo deriva da operazioni strategiche messe in campo negli ultimi nove anni, azioni che han-no fatto crescere l’istituto ed hanno determinato la possibilità di stare al fianco delle imprese in un periodo così critico per l’economia locale. “La banca, del resto, è sempre stata una banca solida, profittevole, che ha saputo stare sul mercato” continua il direttore genera-le “voglio però ricordare un dato: quando sono arrivato in questo istituto, nel 2004, la banca aveva 13 ml di pa-trimonio, oggi ne ha 37, a distanza di nove anni.Non credo che questo sia tutto frutto dell’economicità. Ci sono state due operazio-ni in particolare che hanno portato a questo risultato: la prima è stata la fusione,

nel 2011, che ha portato al patrimonio del nuova Ban-ca del Cilento e Lucania Sud 6 milioni di euro, derivanti dal patrimonio della Banca Lucania Sud, decurtato di quella parte che è servita per accantonamenti a fronte delle loro partite anomale. La seconda operazione, che fu ideata da me e condivisa dal Cda nel 2009, è un’opera-zione di prestito subordina-to di 5 ml di euro, restituibili in cinque anni, più due anni di preammortamento.Queste due operazioni, pari a 11 ml di euro, hanno fato sì che all’economicità, che certamente c’era stata negli anni precedenti, si sia ag-giunta una notevole iniezio-ne patrimoniale derivante da due azioni specifiche che nulla hanno a che vedere con la sola economicità e che hanno dato l’impulso all’espansione sul territorio e alla fornitura di nuovi ser-vizi alla clientela.”Negli ultimi nove anni si so-no poste quindi le basi affin-ché l’istituto potesse cresce-re sul territorio. “A livello di dati patrimoniali” continua il direttore generale Soli-meno “l’intermediato finan-ziario, cioè la sommatoria tra raccolta e impieghi, è passato da circa 170 milioni di euro del 2004 a quasi un miliardo attuale e il nostro “Total Capital Ratio-Tier 3” al 30 giugno 2013 è pari al 9,09 %.Sul piano della crescita ter-ritoriale siamo passati da cinque a diciassette filiali. Quanto alla rete di banco-mat siamo passati da una quindicina a circa quaranta bancomat. I dipendenti so-no cresciuti da trenta a circa cento unità. Questi dati fan-no sì che questo istituto di credito cooperativo sia og-gi la terza banca autonoma della Campania per dimen-sione e la prima della Basi-licata, parliamo di banche autonome, cioè di istituti non appartenenti a gruppi bancari”.Una rete commerciale così vasta e articolata su un ter-ritorio non certo facile da

Rinnovamento in corso per affrontare al meglio il futuro L’Assemblea dei soci dell’Istituto ha sostituito 5 membri dimissionari del Cda, eleggendo, inoltre, il Consiglio sindacale

Alarghissima maggioranza, l’Assemblea dei soci della Banca del Cilento e Lu-

cania, lo scorso 28 settembre, ha provvedu-to all’integrazione dei cinque componenti dimissionari del Consiglio di amministra-zione e all’elezione del Collegio sindacale. Su un totale di 1.491 presenze, personali e per delega, 1.470 soci hanno fatto confluire il proprio consenso su Celestino Sansone (avvocato), Giuseppe Condorelli (presiden-te dell’Ordine dei dottori commercialisti di Vallo della Lucania), Giuseppe Suanno (revisore contabile e imprenditore della gdo a Lauria), Giuseppe Santonocito (già diret-tore di sede a Torino della Banca d’Italia) e Giovanni Fiorenza (geometra con anni di esperienza nel consiglio di amministrazio-ne della Bcc Lucania Sud). Cinque i voti contrari, sedici gli astenuti. Per l’elezione dei nuovi componenti del col-legio sindacale si sono registrati 1.480 voti

favorevoli - solo 3 i contrari e 8 gli astenu-ti – sui nomi di Adolfo Bittarelli (dottore in Scienze economiche e bancarie presso l’ateneo di Siena e dottore commercialista) in qualità di presidente, Rocco Santoro (dottore in Economia e commercio presso l’università Tor Vergata, dottorato in Dirit-to tributario a Napoli e master in Diritto internazionale tributario di impresa presso l’ateneo Tor Vergata) e Marco Miraldi (dot-

tore in Economia e legislazione per l’Impre-sa presso l’Università commerciale Bocconi di Milano) come sindaci effettivi.“Abbiamo proceduto a un ampio ricambio del Consiglio di amministrazione e all’in-tegrale rinnovamento del collegio sindacale - ha dichiarato con soddisfazione il presi-dente Francesco Castiello -. Desidero sotto-lineare le qualità e i percorsi professionali dei nuovi componenti del Cda e del collegio sindacale, qualità che assicureranno un apporto non secondario alla funzionalità della banca nel rispondere alle esigenze del territorio di competenza. Le scelte opera-te dalla compagine sociale sono, a nostro avviso, in piena sintonia con le aspettative dell’organo di vigilanza e senz’altro adegua-te alla nuova dimensione sovraregionale della Bcc del Cilento e Lucania Sud”. E si è pronti per nuove scommesse e per un futuro sotto i migliori auspici: “Adesso è il momen-to - ha concluso Castiello - di lasciarsi alle spalle polemiche sterili e strumentali, guar-dando avanti nella consapevolezza di avere le carte in regola e le competenze struttura-li per assicurare un’azione di servizio e di sostegno alla crescita del territorio e della comunità che in esso si riconosce”.

■■■ BCC CILENTO / In progetto, l’apertura di una nuova filiale che dovrà diventare la più importante, fungendo da “base” strategica dal punto di vista logistico

Una banca solida, che continua a crescere da nove anni Lo confermano i numeri: l’intermediato finanziario è passato dai circa 170 milioni di euro del 2004 a quasi un miliardo attuale

gestire sul piano logistico porta alla necessità di com-pletare il progetto di fusione tra le due Bcc, quella del Ci-lento e quella della Lucania Sud. “Se pensiamo che da Ac-ciaroli, che è il punto più a nord che abbiamo nell’area cilentana, a Valsinni, il pun-to più a sud nell’area lucana, ci sono oltre duecento chilo-metri,” continua il direttore Solimeno, “comprendiamo qual è la difficoltà di questa banca. Attualmente, questa banca si compone di due tronconi: quello ex cilen-tano-lucano, che si è arric-chito della filiale costiera di Tortora, in Calabria, e quel-lo eminentemente lucano, che parte da Viggianello ed arriva fino a Valsinni.Quest’ultimo opera a sca-valco delle provincie di Po-tenza e di Matera. L’anello di congiunzione di questi due tronconi, non può che essere una nuova filiale che dobbiamo andare a realizza-

re nel più breve tempo pos-sibile, e rappresenta la vera incompiuta della fusione. Questo anello di congiun-zione è la filiale di Lauria. Lauria è infatti il più gros-so centro di tutta l’area di competenza della banca, sia della parte cilentana, che di quella lucana: è un paese di

oltre sedicimila abitanti, ci sono una miriade di piccole e medie attività private ed è un comune molto esteso, che va della Valle del Noce fino alle propaggini della Valle del Mercure e del Sin-ni. Lauria è un comune il cui territorio parte dai con-fini di Tortora, sul mar Tir-reno, e arriva fino al massic-cio del Pollino, con la zona industriale di Galdo. In questo comprensorio intendiamo insediare una nuova filiale, che probabil-mente sarà la più importan-te e che sarà utile sul piano logistico perché vi alloche-

remo tutti quelli che sono i servizi alle due reti. In quel territorio, strategico perché sarà il centro dei due tron-coni di cui parlavo prima, abbiamo intenzione di ubi-care servizi che non hanno necessità di operare con la clientela, come il settore di back-office di incassi e pa-gamenti; col suo servizio di raccordo tra le filiali, questa diventerà, in pochi anni, una delle più importanti filiali del nuovo istituto di credito cooperativo”.Per maggiori informazioni consultare il sito internet: www.bancadelcilento.it.

L’assemblea ordinaria

tenutasi il 28 settembre

scorso

Il territorio di riferimento

della Bcc Cilento

Il direttore generale,

Ciro Solimeno

Francesco Castiello,

presidente