Battisti, fra silenzi e parole. Il libro di Renato Marengo sulla "vera storia dell'intervista esclusiva"Marted 11 Gennaio 2011 17:41

di Ester Ippolito

Renato Marengo, produttore discografico, critico musicale e giornalista, appassionato dellamusica contemporanea e rock e scopritore di nuovi talenti, dopo 35 anni dalla pubblicazione suCiao 2001, rivista musicale cult degli anni 70 della prima vera intervistaesclusiva a Lucio Battisti (1974),che di giornalisti non ne voleva sapere, ha realizzato un libro per raccontare la genesi diquesto colpaccio, uno scoop davvero senza precedenti nato dal caso, rinfrescando i tantiricordi di quei 4/5 giorni magici in cui al Mulino, studio di registrazione in Brianza dellaetichetta Numero 1 di Battisti e Mogol, avvenne l'incontro tra Renato, assai poco estimatoredella musica leggera di Lucio, e il divo di quegli anni.

Un feeling immediato che port i due personaggi a raccontarsi senza che Lucio Battistisapesse o sospettasse che Renato Marengo fosse un giornalista e che in seguito a unaprecisa autorizzazione del cantantela chiacchierata di trasform in una intervista cheparlasse assolutamente solo di musica. Lucio, infatti, disse di s...

Il racconto di brevi e intensi momenti...

Perch riproporre oggi questo momento lo spiega lo stesso autore, che ha presentato lapubblicazione (Coniglio Editore) ai primi di gennaio presso la libreria romana l'Argonauta,insieme ad amici come Dario Salvatori, memoria storica della musica italiana, Claudio Bonivento e Stefano Troia, con la breve partecipazione sonora di Toni Esposito, che faceva parte della compagnia al Mulino dove tutto avvenne... Questo libro- scrive Marengo- nato da una richiesta, un invito a raccontare brevi ma intensi momenti inediti della mia vita

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Battisti, fra silenzi e parole. Il libro di Renato Marengo sulla "vera storia dell'intervista esclusiva"Marted 11 Gennaio 2011 17:41

privata,vissuti insieme a un personaggio cos pubblico da giustificare di essere raccontati ...inpubblico....ma si tratta anche di una esigenza dettata dalla voglia di intervenire e farchiarezza su speculazioni fatte negli anni da ogni parte, su chi fosse e di che colore e di chepelle fosse realmente Battisti e perch quei giorni mi hanno comunque lasciato un segno eperch Lucio mi aveva raccontato la sua musica, nonostante avesse sempre sostenuto che lamusica non si racconta ma si ascolta.Nel libro Marengo racconta, intervallato dagli interventi di chi in quei giorni stava al Mulino(Claudio Pascoli, Alberto Radius, Toni Esposito, Claudio Bonivento, Dario Salvatori, CesareMontalbetti) la casualit dell'incontro (Marengo doveva registrare un disco di Toni Esposito eBattisti non lasciava mai libera la sala per riascoltare la sua ultima opera Anima Latina!), l'iniziodi un dialogo musicale, lo stupore del giornalista produttore, appassionato di ben altri generimusicali,di trovare nelle note di Anima Latina qualcosa di veramente nuovo e di progressive,la sorpresa nello scoprire nel divo un uomo che nel suo ultimo viaggio in America Latina,ispiratore della nuova musica, aveva scoperto la gente, l'avvio di un'amicizia nata in fretta equasi per caso e che ha fruttato una storica intervista impossibile.

Anima Latina, la rivelazione di un uomo e di un musicista

Scrive Marengo raccontando le sensazioni suscitate dall'ascolto di Anima Latina di Battisti,definita poi da pi critici molto importante e rivelatrice di un nuova anima di musicista : Non erail solito motivetto piacevole ma musica originale una ritmica moderna, quasi un jazz rock.Insomma stavo ascoltando una vera e propria fusion ...possibile, Lucio Battisti prog-rock?E ancora : Penso sia stato proprio il suo viaggio in Sudamerica ad aver influito sul suo cambiamento.Lucio a questo proposito mi disse: Il lungo periodo trascorso tra Brasile e Argentina mi avevarealmente cambiato la vita , e al ritorno in Italia non sopportavo pi il modo di intendere lamusica e il ruolo del musicista nella nostra societ.E se emerge un Lucio Battisti meno monocorde, meno divo, e aperto a esperienze musicalinuove, il libro fa luce anche su tutto il periodo musicale degli anni 70, la vivacit del Mulinotra prove, bevute e pasti succulenti, l'industria discografica alla ricerca del business, laseparazione tra le canzonette di Sanremo e la musica impegnata, i cantautori, lesperimentazioni musicali legate a una ben determinata area politica.

Lucio, ma vero che sei fascista ?

Infine Marengo, legato alla sinistra al 100% , fedele al patto di non rivelare cose private delcantante di Poggio Bustone, affonda per il fendente sul sentire politico di Battisti e chiede: Lucio, ma vero che sei fascista ? Ma di che parli

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Battisti, fra silenzi e parole. Il libro di Renato Marengo sulla "vera storia dell'intervista esclusiva"Marted 11 Gennaio 2011 17:41

- risponde Lucio - Guarda che io non mi sono mai interessato di politica, fuori dal mio mondo. Una risposta sincera, secondo Marengo. Che commenta: Ero contento che smentisse diessere fascista. Questo mi confortava, mi consentiva di parlare con lui senza dovermirimproverare, senza disagio . La pubblicazione introdotta da un saggio del musicologo Gianfraco Salvatore, uno deimassimi studiosi di Lucio Battisti.

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