«Basta egemonia costiera» per il super ospedale Accordo L ... · ramo, l’ex SS 509 di Forca...

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-TRX IL:18/11/19 21:25-NOTE: IL FENOMENO PESCARA Una campagna di sensi- bilizzazione per tutelare la salu- te dei bambini in auto è stata presentata in questi giorni al Mi- nistero della Salute dall’Adism, Associazione Difesa Infortunati Stradali. «L’obiettivo è quello di ridurre drasticamente le vittime minorenni degli incidenti stra- dali» spiega l’avvocato Gianluca Sposato, presidente dell’ Asso- ciazione, che ha avuto l’apprez- zamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il con- tributo volto a tutelare i soggetti danneggiati da incidenti strada- li. Distratti dal telefonino ma an- che incoscienti, perché solo un genitore su due, quando è alla guida, assicura i bambini allac- ciandoli alle cinture. I dati sono agghiaccianti e si fa poca infor- mazione: nel 2018 i minori di 14 anni deceduti a causa di inciden- ti stradali sono stati 49 ( 2 di loro in Abruzzo), di questi 25 bambi- ni erano trasportati in automo- bile, 1 in moto, 11 sono stati tra- volti mentre erano in bicicletta e 12 si trovavano a piedi. La fascia più colpita è da 0 a 5 anni con ben 22 vittime, di cui un bambi- no di 3 anni nel territorio di Ro- sciano, in provincia di Pescara, che scendono a 19 nella fascia da 6 a 10 anni, mentre 8 decessi ri- guardano i minori di età com- presa tra gli 11 ed i 13 anni. «Un fenomeno inarrestabile quello della mortalità sulle stra- de che non è diminuito con l’in- troduzione del reato di omicidio stradale - prosegue l’avvocato Gianluca Sposato -. Ogni giorno in Italia muoiono 9 persone in incidenti stradali e 700 restano ferite, mentre ogni 15 giorni muore un bambino di età infe- riore a 14 anni e 25 bambini re- stano feriti. Oltre l’80% dei minori vittime di incidenti è all’interno delle auto, quindi la responsabilità ricade su chi guida, quasi sempre un parente, o i genitori; la principa- le causa di mortalità è rappre- sentata dalla distrazione per l’utilizzo dello smartphone, che provoca circa il 90% di questi in- cidenti, soprattutto perché usa- to non per telefonare, e questo è il dato più allarmante, ma per scrivere su social, chat e mail mentre si è al volante. Altra cau- sa riguarda il seggiolino, obbli- gatorio fino ai 12 anni di età e 1,50 metri di altezza, non posi- zionato nel modo giusto, o non assicurato dalle cinture; infatti, stando alle statistiche del Mini- stero dei Trasporti, solo il 47% degli italiani li usa ed in modo corretto. Solo in Abruzzo nel 2018 si sono verificati oltre 3.000 incidenti stradali che hanno causato la morte di 76 persone, 33 nella provincia di Chieti, oltre al feri- mento di 4.683 utenti della stra- da, di questi 218 con meno di 14 anni. Il fine settimana ed il saba- to sera sono i giorni più pericolo- si, soprattutto alle prime luci dell’alba, mentre i tratti stradali con maggiore incidenza di inci- denti stradali sono la SS 656 Val Pescara-Chieti, la SS 16 Adriati- ca, in provincia di Pescara e Te- ramo, l’ex SS 509 di Forca d’Ace- ro, in provincia dell’Aquila. Da notare che il 48% degli incidenti stradali è concentrato nei poli urbani, considerando anche le aree di cintura, che comprendo- no i comuni più prossimi ai poli, si arriva al 75% del totale, men- tre nei comuni delle aree inter- ne, caratterizzate da distanze su- periori ai 20 minuti di percor- renza dai poli urbani, gli inci- denti rappresentano il 25% del totale regionale. Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, l’elevata velocità e la guida distratta sono le prime tre cause di incidenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Uso di smartphone, niente seggiolini campagna per salvare i bimbi in auto Bambina sul seggiolino, sotto un grave incidente stradale

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-TRX IL:18/11/19 21:25-NOTE:

-MSGR - 08_ABRUZZO - 37 - 19/11/19-N:

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www.ilmessaggero.itMartedì 19 Novembre 2019Abruzzo

L’INTESAL ’ A Q U I L A Al di là dei tecnicismi, laRegione non potrà non tenereconto del fragoroso segnale poli-tico lanciato dai consigli comu-nali di L’Aquila e Teramo in ma-teria di super ospedali: una Deadi secondo livello del Gran Sas-so, anche se «funzionale» (ovve-ro connettendo le alte speciali-tà), va realizzato di pari passocon quanto sta avvenendo aChieti-Pescara. A dispetto dei ri-gidi parametri del decreto Lo-renzin, il famigerato 70 del 2015e anche del piano presentato dal-la Regione ai Ministeri lo scorso31 ottobre, ancora non ufficializ-zato, secondo il quale ci sarebbeintenzione di congelare l’attualesituazione. Invece L’Aquila e Te-ramo, in maniera congiunta,chiedono che si superi l’egemo-nia costiera, «l’Abruzzo a due ve-locità», con una deroga al decre-to che, va ricordato, prevede peri Dea di secondo livello un baci-no d’utenza compreso tra600mila e 1,2 milioni di abitanti(le due province arrivano a circa613) e almeno 70 mila accessi an-nui (Teramo e L’Aquila sono fer-mi a circa 43 mila l’uno). Insom-ma, in un clima di generale con-fusione normativa e tecnica isindaci Pierluigi Biondi e Gian-guido D’Alberto, pur divisidall’appartenenza politica, repli-cando a quanto accaduto per lapaventata chiusura del traforo,poi scongiurata, lanciano unguanto di sfida che approderàgià il prossimo 22 novembre allaconferenza ristretta dei sindaci.

Sarà il primo momento di con-fronto con l’assessore regionalealla Salute Nicoletta Verì, ieri as-sente e per questo oggetto diaspre critiche. Di certo la fotodell’aula dell’Emiciclo piena,con i due consigli schierati quasial gran completo sui banchi e idue gonfaloni in bella mostra,resterà negli annali. Da rimarca-re l’assenza dei parlamentari: so-lo Berardini (M5s) ha presenzia-to e Pezzopane (Pd) ha inviatoun messaggio di vicinanza.Dopo un profluvio di dichiara-zioni tutte improntate alla coe-sione, quando si è trattato di cor-reggere il documento finale di

sintesi qualche fibrillazione c’èstata. Il “pensatoio” comune hafinito per correggere un passag-gio sul Gran Sasso («Da “è indub-bio che rappresenta una divisio-ne” al suo esatto contrario, auto-gol che era stato sottolineatodall’ex sindaco dell’Aquila Mas-simo Cialente), per sottolinearela volontà di creare un «Dea fun-zionale di secondo livello» e ag-giungendo, nel finale, la richie-sta di arrivare subito a una pro-posta operativa che sarà monito-rata congiuntamente dai dueconsigli. Sopite con qualche fati-ca le velleità a indicare il nume-ro dei Dea richiesti (addirittura

3): avrebbe forse avvantaggiatoTeramo che da solo ha già quasitutte le specialità richieste. At-tenzione a una lacuna: nel docu-mento non si cita affatto, comequalcuno chiedeva, la “parifica”con l’iter Chieti-Pescara. Alla se-duta hanno partecipato i duemanager Asl, Di Giosia e Testa, esoprattutto il rettore dell’Univer-sità Edoardo Alesse che ha pun-tualizzato: «Sono già dovuto in-tervenire su questo tema, sottoli-neando il disinteresse per il DeaL’Aquila-Teramo. Questa aggre-gazione è fondamentale».

Stefano Dascoli© RIPRODUZIONE RISERVATA

EROSIONE

P E S C A R A «I 50 milioni che ho ri-chiesto al governo sono appe-na sufficienti a tamponarel’emergenza. Credo che ne ser-viranno molti di più una voltaquantificata la vera entità deidanni: diciamo che siamonell’ottica di alcune centinaiadi milioni». Così il presidentedella Regione, Marco Marsilio,a margine del tavolo convocatoieri a Pescara per fare il puntosull’ondata di maltempo cheha cancellato interi tratti dellacosta abruzzese. Le mareggia-te di novembre hanno piegatola resistenza di molti operatorituristici e balneari ma anche

dei sindaci delle località costie-re, alcuni dei quali erano sedu-ti al tavolo assieme alla rappre-sentanza di parlamentari, as-sessori e consiglieri regionaliconvocati d’urgenza da Marsi-lio. Dopo le recriminazioni sulpassato da cui parte lo stessopresidente della Regione: «Inquesti anni è mancato un pia-no efficiente di protezione del-la costa che oggi paghiamo co-me un incubo ad ogni mareg-giata», si punta al sodo. Non so-lo bussando alla porta del go-verno nazionale ma anchedell’Europa attraverso l’utiliz-zo dei fondi strutturali. La se-natrice del M5s Gabriella Di Gi-rolamo, ieri in rappresentanzadella maggioranza di governo,

ha ricordato che una prima ri-sposta alla richiesta di aiutiproveniente dalla Regione è ar-rivata con lo stanziamento di10 milioni destinati a fronteg-giare i danni causati dall’ero-sione. Risorse, come visto, giu-dicate però insufficienti daMarsilio, pronto a tornare allacarica. Lo stesso governatore -sempre secondo quanto affer-mato ieri dall’esponente delM5s - avrebbe tuttavia rispostotempestivamente alla informa-tiva del Mef (Ministero econo-mia e finanza), fornendo la det-tagliata relazione tecnica ne-cessaria a giustificare aiuti per50 milioni. Nessuna risposta,invece, sulle risorse negateall’Abruzzo per far fronte aidanni causati dalla grandinata

del giugno scorso: «Questa èuna vicenda di cui non mi sonooccupata», ha spiegato la parla-mentare dei 5 stelle. Da partesua il senatore di Forza ItaliaNazario Pagano, anche lui pre-senta al tavolo in Regione, haassicurato l’impegno dell’oppo-sizione sull’emergenza mal-tempo: «Ho già presentato per-sonalmente un emendamentoalla legge di Bilancio per venireincontro alle istanze della Re-gione e dei sindaci, anche in re-lazione ai finanziamenti negatiper la grandinata di giugno.Questi - sottolinea Pagano - so-no argomenti in cui maggio-ranza e opposizione hanno ildovere di fare squadra».

Saverio Occhiuto© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL FENOMENOP E S C A R A Una campagna di sensi-bilizzazione per tutelare la salu-te dei bambini in auto è statapresentata in questi giorni al Mi-nistero della Salute dall’Adism,Associazione Difesa InfortunatiStradali. «L’obiettivo è quello diridurre drasticamente le vittimeminorenni degli incidenti stra-dali» spiega l’avvocato GianlucaSposato, presidente dell’ Asso-ciazione, che ha avuto l’apprez-zamento della Presidenza delConsiglio dei Ministri per il con-tributo volto a tutelare i soggettidanneggiati da incidenti strada-li.Distratti dal telefonino ma an-che incoscienti, perché solo ungenitore su due, quando è allaguida, assicura i bambini allac-ciandoli alle cinture. I dati sonoagghiaccianti e si fa poca infor-mazione: nel 2018 i minori di 14anni deceduti a causa di inciden-ti stradali sono stati 49 ( 2 di loroin Abruzzo), di questi 25 bambi-ni erano trasportati in automo-

bile, 1 in moto, 11 sono stati tra-volti mentre erano in bicicletta e12 si trovavano a piedi. La fasciapiù colpita è da 0 a 5 anni conben 22 vittime, di cui un bambi-no di 3 anni nel territorio di Ro-sciano, in provincia di Pescara,che scendono a 19 nella fascia da6 a 10 anni, mentre 8 decessi ri-

guardano i minori di età com-presa tra gli 11 ed i 13 anni.«Un fenomeno inarrestabilequello della mortalità sulle stra-de che non è diminuito con l’in-troduzione del reato di omicidiostradale - prosegue l’avvocatoGianluca Sposato -. Ogni giornoin Italia muoiono 9 persone in

incidenti stradali e 700 restanoferite, mentre ogni 15 giornimuore un bambino di età infe-riore a 14 anni e 25 bambini re-stano feriti.Oltre l’80% dei minori vittime diincidenti è all’interno delle auto,quindi la responsabilità ricadesu chi guida, quasi sempre unparente, o i genitori; la principa-le causa di mortalità è rappre-sentata dalla distrazione perl’utilizzo dello smartphone, cheprovoca circa il 90% di questi in-cidenti, soprattutto perché usa-to non per telefonare, e questo èil dato più allarmante, ma perscrivere su social, chat e mailmentre si è al volante. Altra cau-sa riguarda il seggiolino, obbli-gatorio fino ai 12 anni di età e1,50 metri di altezza, non posi-zionato nel modo giusto, o nonassicurato dalle cinture; infatti,stando alle statistiche del Mini-stero dei Trasporti, solo il 47%degli italiani li usa ed in modocorretto. Solo in Abruzzo nel 2018 si sonoverificati oltre 3.000 incidentistradali che hanno causato la

morte di 76 persone, 33 nellaprovincia di Chieti, oltre al feri-mento di 4.683 utenti della stra-da, di questi 218 con meno di 14anni. Il fine settimana ed il saba-to sera sono i giorni più pericolo-si, soprattutto alle prime lucidell’alba, mentre i tratti stradalicon maggiore incidenza di inci-denti stradali sono la SS 656 ValPescara-Chieti, la SS 16 Adriati-ca, in provincia di Pescara e Te-ramo, l’ex SS 509 di Forca d’Ace-ro, in provincia dell’Aquila. Danotare che il 48% degli incidentistradali è concentrato nei poli

urbani, considerando anche learee di cintura, che comprendo-no i comuni più prossimi ai poli,si arriva al 75% del totale, men-tre nei comuni delle aree inter-ne, caratterizzate da distanze su-periori ai 20 minuti di percor-renza dai poli urbani, gli inci-denti rappresentano il 25% deltotale regionale. Nell’ambito deicomportamenti errati di guida,il mancato rispetto delle regoledi precedenza, l’elevata velocitàe la guida distratta sono le primetre cause di incidenti.

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Gli assetti della sanità

`Storica seduta congiunta dei Consigli«Deroga per realizzare il Dea funzionale»

Maltempo, Marsilio: «Danni per centinaia di milioni»

Uso di smartphone, niente seggiolinicampagna per salvare i bimbi in auto

Bambina sul seggiolino, sotto un grave incidente stradale

Sopra la seduta del Consiglio, sotto l’elaborazione della sintesi

`Fibrillazioni per la stesura della sintesisparisce la frase sul Gran Sasso “ostacolo”

Accordo L’Aquila-Teramoper il super ospedale«Basta egemonia costiera»