Base in PNL
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francesco-matteoli -
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Transcript of Base in PNL
Presupposti base in PNLI presupposti o presupposizioni in PNL stanno a indicare una lunga lista di frasi che rappresentano convinzioni e dati di fatto adottate a priori da tutte le persone che applicano la PNL come coach e consigliabili da valutare e adottare per tutte le persone che vogliono trovare beneficio nelle tecniche e atteggiamento della PNL. Ecco perché non è solo una disciplina ma è anche definita un attitude.
Elenco di presupposti base in PNL (Presuppositions in ingl.):
• la mappa non è il territorio (da Alfred Korzybsky),
• le persone rispondono alla loro mappa della realtà e non alla realtà in sé,
• la pnl è l’arte di cambiare queste mappe e non la realtà in sé,
• il rapporto è incontrare gli individui nel loro modello del mondo,
• non si può non comunicare (da Paul Watzlawick),
• il significato della comunicazione è il risultato che ottieni,
• la comunicazione è verbale e non verbale, conscia e inconscia,
• ogni esperienza può essere utilizzata,
• se continui a fare quello che hai sempre fatto, otterrai sempre quello che hai sempre ottenuto,
• tu non sei il tuo comportamento,
• ogni comportamento è utile in alcuni contesti,
• ogni comportamento ha un intento positivo,
• non c’è fallimento, solo feedback,
• gli individui processano le informazioni attraverso i 5 sensi e si distinguono per preferenze,
• la flessibilità aiuta a risolvere al meglio i problemi,
• abbiamo già tutte le risorse necessarie a nostra disposizione,
• se qualcuno può farlo allora posso farlo anche io,
• se quello che fai non funziona, fai qualcos’altro,
• la mente e il corpo sono un tutt’uno,
• i comportamenti adottati sono la miglior scelta che si ha a disposizione in un dato momento,
• le persone adottano sempre la scelta migliore che hanno a disposizione in un dato momento, ma di solito ci sono molte altre scelte a disposizione di cui non sono consapevoli in quel momento,
• modellare l’eccellenza porta all’eccellenza,
• l’eccellenza e i comportamenti hanno una struttura e perciò possono essere imparati e insegnati, possibile è sono una questione di come.
Chunking
È possibile presentare i concetti in dettaglio o in generale, più si procede verso il dettaglio e più si effettua il chunking down, più si procede verso una presentazione generale e più si effettua il chunking up.Ci sono persone che seguono il metaprogramma (vedi metaprogrammi) generale e perciò si possono esprimere con pezzi di informazione (chunks) grandi, ci sono altre persone che seguono il metaprogramma specifico e perciò parlano per chunks piccoli.Ad esempio, se chiediamo a una persona che di solito segue un metaprogramma generale“come stai oggi?”,potrà rispondere in grandi chunks riassuntivi, del tipo“Bene”, “Insomma”, “Tutto ok”…Se poniamo la stessa domanda a una persona con metaprogramma specifico, ci risponderà con tante piccole unità di informazione:“Ah, bene grazie, mi sono svegliata fresca, poi non ho trovato per niente fila in posta, e quindi ho avuto tempo di fare una bella colazione al bar, poi, quando ho incontrato il mio collega Luca in ascensore…”.Il destrutturare i concetti in chunking è utile anche per impostare domande sempre più in dettaglio:• Cosa posso fare per arrivare in ufficio puntuale?• Cosa voglio fare domattina per arrivare fresco e energico nella hall del palazzo del mio ufficio?• Come mi voglio alzare domattina per aiutarmi a sentirmi così mentre vado in ufficio?• A che ora voglio programmarmi per svegliarmi… ?Nel milton model, la tecnica del chunking è usata per grandi unità (chunking up) per cercare accordo con il cliente e ricercare elementi su cui trovare terreno comune per lavorare.Nel meta model, la tecnica del chuncking è utilizzata all’inverso (chunking down) per cercare il dettaglio, scandagliare in contenuto e uscire dalla trance di certe convinzioni che – date per scontate – ci condizionano la vita.