BANDOLO LAVORO 3
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8/4/2019 BANDOLO LAVORO 3
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il bandolo
del lavoroCircolo di Seriate del Partito Democratico
ottobre 2011
ALLA FRATTINIAbbiamo chiesto ai Lavoratori della Frattini, ancora in Presidio Permanente,
un aggiornamento sulla loro situazione. Lo pubblichiamo di seguito e speriamo
riceva commenti anche dalle persone e dalle Organizzazioni citate.Il 12 Ottobre scadranno i due anni dallinizio della lotta dei Lavoratori di
questa fabbrica, vorremmo in qualche modo anche noi, come Bandolo
Lavoro, ricordare questa ricorrenza per dare loro una voce e forse un briciolo
di speranza in pi.
Chi avesse idee da suggerire si faccia avanti!
DUE ANNI DI PRESIDIONonostante siamo arrivati alla vigilia del 12 ottobre, cio 2 anni di presidio alla
Frattini, noi dipendenti (ex) siamo ancora pi decisi e convinti di prima a
proseguire la nostra lotta. La speranza che succeda qualcosa di positivo la
sentiamo dentro noi e ci diamo forza e convinzione quando tutti i giorni ci
troviamo qui al presidio, a ricordare e discutere anche animatamente, quello
che abbiamo passato e quello che succeder.
Un esempio, quando allinizio del presidio ci fu un via vai di POLITICI
regionali, provinciali e comunami di vari partiti PD-UDCPTP-LEGA NORD PRC
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ecc. oltre ad esponenti sindacali nazionali, regionali e provinciali, (non elenco i
loro nomi basta visitare il sito internet su face book il gruppo L.P.F.
Lavoratori Presidio Frattini Seriate (BG) e guardare le foto di chi e quando ci
hanno fatto visita), il sindaco di Seriate che prometteva MARE e MONTI altri
politici promettevano MONTI e MARI. Nessuno si presentato con una
risposta positiva, anche di un ricollocamento lavorativo (molti di noi si sono
dati da fare con agenzie interinali per rimediare qualche speranza lavorativa).
Vorremmo dire a questi signori che, dopo due anni noi siamo ancora qui tutti i
giorni, allinterno della sala RSU (non siamo a presidiare in strada perch
circolavano voci che noi sulla strada mettevamo in fuga eventuali compratori)
sono loro che NON ci sono e pensandoci bene, come sempre accade.
In attesa di nuovi sviluppi siamo ancora qui, con sempre pi convinzione e
speranza.
LAVORATORI PRESIDIO FRATTINI
QUESTO BANDOLONo, non ci siamo dimenticati del lavoro e dei lavoratori, anche se limbastire un
numero di questo piccolo notiziario costa molto tempo.
Ciononostante i problemi non sembra si risolvano positivamente, anzi, in
questi mesi abbiamo imparato , o ripassato, parole che non ci lasciano ben
sperare per il futuro come crisi economica, manovra finanziaria,
recessione, debito sovrano eccetera.
Anche noi quindi, purtroppo, non possiamo dare belle notizie perch Seriatenon unisola felice senza rapporti con lItalia e con il mondo.
Cos, anche se ci sarebbe piaciuto dire che tutto era finito positivamente,
dobbiamo invece ancora dare spazio ai lavoratori della Frattini che ormaisono in presidio da circa due anni: quasi un record nazionale.Nel frattempo il Governo ha licenziato e fatto approvare dal Parlamento, dopo
numerosi ripensamenti, unamanovra economica di enorme dimensione (chi
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dice 50, chi 60 miliardi di Euro) che non contiene nessuna misura di rilancio
delle attivit produttive, e quindi anche del mercato del lavoro e
delloccupazione. Si prevedono ulteriori tasse e riduzioni di spesa pubblicache andranno soprattutto a penalizzare i lavoratori con reddito fisso e non
toccando i grandi patrimoni e le rendite finanziarie.
Inoltre, in questa manovra, stato inserito un articolo molto controverso, ilnumero 8, che secondo alcuni va a migliorare la dinamica delloccupazionefavorendo laumento di questultima, mentre per altri rende addirittura
inefficace lo Statuto dei Lavoratori e in particolar modo il suo articolo 18 che
impone la necessit di una giusta causa per qualsiasi licenziamento nelle
imprese con almeno 15 dipendenti.
Abbiamo su questo argomento chiesto il parere di
CISL e CGIL come rappresentanti qualificati e
significativi delle due posizioni, favorevole e
contraria, cui abbiamo brevemente accennato e
riportiamo qui quanto abbiamo da loro cos
gentilmente ricevuto. Mentre scriviamo queste righe
apprendiamo che alcune importanti sigle sindacali,fra loro anche quelle da noi interpellate, hanno
raggiunto con Confindustria un accordo per una , se
capiamo bene, gestione concordata e controllata
dellarticolo 8 della manovra. Di questo tengono gi
conto le risposte che pubblichiamo.
Considerando limportanza dellargomento, sarebbe
interessante anche avere pareri e magari citare
esperienze di lavoratori della nostra zona,saremmo ben felici di pubblicarle nei prossimi
numeri del Bandolo Lavoro.
INTERVISTA A FERDINANDO PICCININI
SEGRETARIO PROVINCIALE DI BERGAMO DELLA CISL
Quanto parlare si fatto e quante correzioni sono state apportate alla
manovra economica di questa estate! Eppure, nonostante tutte le polemiche
larticolo 8, quello che riguardava il rapporto tra il Contratto di lavoro
nazionale, lo Statuto dei lavoratori e gli Accordi aziendali, soprattutto per
quanto riguarda la possibilit di licenziare i lavoratori senza giusta causa
stato approvato dal Parlamento.
Ma veramente cos importante questa misura per la ripresa economica del
Paese?
Proprio per essere chiari, senza nemmeno voler poi guardare troppo il lato
oscuro delle cose, possiamo dire che anche noi la consideriamo per certi versi
una forzatura ideologica contro la CGIL da parte del Ministro Sacconi. Egli, per
proporre e sostenere strenuamente larticolo 8, si fatto forte di una lettera
della BCE che, secondo lui, chiedeva pi flessibilit nei licenziamenti, ma
questa famosa lettera non mai stata mostrata a nessuno.Dobbiamo tenere conto daltra parte che esisteva comunque la ragione di
confermare legalmente gli accordi di Pomigliano e simili con Fiat evitando lapossibilit dei ricorsi individuali al tribunale che gi si stavano accumulando.
Un contenzioso giudiziario di cui sarebbe stato difficile prevedere la durata e il
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risultato avrebbe sicuramente messo in discussione quanto sottoscritto da Fiat
e Sindacati metalmeccanici, ad esclusione della FIOM.
Non a caso, infatti, Marchionne ha confermato gli investimenti per il progetto
Fabbrica Italia giusto due giorni dopo lapprovazione della manovra. Questo
non poco anche da un punto di vista occupazionale, visto che gli accordi
prima ed ora la conferma degli investimenti stanno almeno resuscitando
Pomigliano, una fabbrica che ormai era alla canna del gas.
Quanto previsto dallarticolo 8 non va a scontrarsi con laccordo recentemente
raggiunto in materia contrattuale tra le parti sociali, Sindacati ed
Organizzazioni degli imprenditori, prima fra tutte Confindustria?
La domanda nasce vecchia, visto laccordo raggiunto due giorni fa (il 21
settembre) tra i tre maggiori Sindacati e Confindustria a completamento
proprio dellaccordo raggiunto il 28 Giugno e firmato appunto pochi giorni fa.
Laccordo stabilisce il diritto da parte della maggioranza della Rappresentanza
Sindacale Unitaria di fare accordi che valgano per tutti i lavoratori.
A quanto gi concordato stata infatti aggiunta una clausola che togliesostanzialmente forza allarticolo
8 della manovra per bloccare la
possibilit di licenziamenti
arbitrari. Ci riconduce ladinamica delloccupazione alla
contrattazione tra le parti sociali,
Sindacati e Organizzazioni
imprenditoriali.
Questa una cosa ancora pi
importante se si pensa che nella
prima formulazione del Decreto
sulla manovra economica non era
nemmeno chiaro quali fossero le
Rappresentanze Sindacali che
avevano il diritto di negoziare,
conducendo quindi alla totale
incertezza normativa. Ci avrebbe
sicuramente portato ad una gran confusione ed al rischio che Sindacati con
presenza solamente locale e limitata, o addirittura costituiti appositamente,
potessero sottoscrivere accordi in deroga al Contratto Collettivo Nazionale di
Lavoro.
Ora, con laccordo Sindacati-Confindustria tutto stato riportato
nellalveo contrattuale nazionale.Con questo non voglio dire che non ci sar pi necessit di deroga a certe
norme per favorire una migliore dinamica delloccupazione a vantaggio sia dei
Lavoratori sia delle Aziende, ma tutto sar regolato nellambito del Contratto e
verr negoziato dalle Organizzazioni Sindacali realmente rappresentative
della maggioranza dei Lavoratori.
E vero , come sostiene la CGIL, o no, secondo gli altri Sindacati, che larticolo 8
annulla sostanzialmente larticolo 18 dello Statuto dei Lavoratori , se non
addirittura tutta questa legge?
Perch?
Come detto, laccordo Sindacati-Confindustria toglie questo spettro incombentesui Lavoratori rispetto alla possibilit di raggiungere accordi aziendali che
permettano licenziamenti senza giusta causa in barba alla legge vigente, cio
al famoso articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.
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Detto questo, non vogliamo nemmeno nasconderci dietro un dito dicendo che
non esiste un problema di flessibilit in uscita dal lavoro. Certo, a nostro
parere, alle Aziende possiamo anche concedere maggiore libert di
licenziamento quando la situazione lo richieda, ma questo deve essere fatto
solo dopo una riforma degli ammortizzatori sociali che garantisca il
lavoratore che viene lasciato a casa. Per questo pensiamo ad un contributodelle Aziende alla Cassa Integrazione e ad un loro ulteriore intervento attivoper favorire linserimento lavorativo ovunque possibile.
Qui citerei anche il problema del finanziamento della Cassa Integrazione in
Deroga che ora pagata dai fondi del Ministero del Welfare e dalla fiscalit
generale, le tasse. Questo va bene per il momento acuto della crisi, come stato
in questi ultimi tre anni, ma non pu continuare cos. Tutte le categorie che
usufruiscono della CIGD devono pagare per essa, mi riferisco agli Artigiani, ai
Servizi ecc.
Quali possono essere secondo lei le ricadute occupazionali, positive o negative,
nella nostra zona, diciamo la bergamasca, se non proprio Seriate, che possono
derivare dallapprovazione dellarticolo 8 della manovra economica?
Non credo che il problema sia articolo 8 in pi o in meno; quello che manca
una prospettiva chiara di politica del lavoro, sia a livello nazionale sia alivello locale e degli strumenti economici per sostenerla. Cerco di spiegarmi: se
non poniamo segnali che richiedano con forza il ritorno ad un comportamento
moralmente integro e trasparente della politica, se non richiediamo con
determinazione interventi che si orientino verso una maggiore equit fiscale,
come unimposta patrimoniale
non ridicola, un seria lotta
allevasione fiscale, il
ripristino di una tassa disuccessione, una riduzionesignificativa ed evidente dei
costi della Politica a tutti i
livelli, non potremo aspettarci
di poter sostenere la ripresa
della crescita economica nel
Paese. Certo, per prendere
decisioni difficili c bisogno di
grande chiarezza ed unit di
intenti. Noi, come CISL
bergamasca abbiamo gi chiesto
in questi giorni a CGIL e UIL dielaborare insieme e sottoscrivere un Manifesto per lequit e lo sviluppo
specifico per il territorio bergamasco.
Probabilmente per dovremo tutti cercare di essere creativi nelle forme di
lotta pi appropriate per questo momento. Io ho molte perplessit che uno
Sciopero generale unilaterale come quello indetto dalla CGIL sia lo strumento
pi adatto.
Non a caso il Governo, penso labbia fatto proprio per il forte significato
simbolico di contrapposizione, ha annunciato nello stesso giorno lultima
modifica alla manovra economica con laumento dellIVA e lo spostamento in
avanti dellet di pensionamento per le donne.
Noi siamo convinti che una grande manifestazione che avesse cercato e creato
consenso attorno a s anche fuori dal mondo sindacale sarebbe stata piopportuna ed efficace.
Quanto si impone comunque oggi come prioritario il superamento del vuoto
politico creato da questo Governo affinch si possa dare finalmente lavvio ad
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una nuova stagione di accordi e di concertazione, sostenuta anche dal
Presidente Napolitano, e che noi come CISL abbiamo sempre cercato di
perseguire.
CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI (CIG): ORERICHIESTE IN LUGLIO 2011 PER LA LOMBARDIA
Purtroppo i timidi segnali di ripresa del mese di giugno, in cui si era verificata
una contrazione del numero di ore di CIG Ordinaria (CIGO), sono contraddetti
dai dati di Luglio che vedono un nuovo aumento delle richieste per la nostraRegione.
Nonostante quindi la situazione sia di molto migliorata, fortunatamente,
rispetto allo stesso periodo del 2010, non possiamo di certo stare tranquilli epensare che la crisi economica sia ormai alle nostre spalle.
Purtroppo anche nella recente e durissima, soprattutto per i ceti popolari e
medi, manovra economica del Governo, non sono state inserite le misure dicrescita economica e redistribuzione della ricchezza da pi parti, tra queste in
prima fila il Partito Democratico, richieste con forza.
Anche a livello nazionale i dati relativi alle ore di CIG richieste non ha un
andamento che lasci ben sperare. Se infatti sono diminuite le richieste di ore
totali, allinterno di queste sono diminuite quelle di CIG in Deroga, mentre sono
aumentate quelle di Cassa Ordinaria e ancor pi quelle di CIG Straordinaria.
Ci significa che dobbiamo purtroppo forse aspettarci una nuova ondata, pur
limitata fortunatamente rispetto agli anni passati, di persone in mobilit e
licenziate nei prossimi mesi.
Continueremo a tenere sottocchio i dati INPS della Cassa Integrazione,
cercheremo di riferirveli tempestivamente e di discuterne con voi.
Per ora, ecco i dati di Luglio 2011:
Luglio 2011 Giugno 2011 Variazione %
CIG Ordinaria
(ore)
5.140.315 4.957.487 + 3,68%
CIG Straordinaria
(ore)
9.677.551 6.625.777 +46%
CIG in Deroga
(ore)
4.923.945 5.218.378 - 5,75%