Balestrate Progetto di Sperimentazione: Indicazioni ... · Alla fine ci siamo organizzati e abbiamo...
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO “R. F. EVOLA”
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Scuola Primaria Plesso “Principe di Napoli”
Balestrate
Progetto di Sperimentazione:
Indicazioni Nazionali per il Curricolo
IMPARARE AD IMPARARE
Laboratorio di Matematica
CLASSE V° A
PREMESSA
L’introduzione delle Indicazioni Nazionali ha cambiato l’approccio
dell’insegnamento delle discipline: della lingua italiana e della
matematica, si sposta l’attenzione, dalla trasmissione dei
contenuti, allo sviluppo delle competenze. Ciò presuppone e
richiede un diverso approccio alla didattica. Il docente dovrà
creare situazioni che permettono all’alunno di costruire a partire
da esse le proprie competenze. E’ fondamentale proporre
contenuti scolastici non decontestualizzati ma che siano lo
strumento che consente di trattare una situazione e creare
ambienti di apprendimento
Quadro di riferimento: La Costituzione; L ‘Autonomia; Le
Indicazioni Nazionali 2012/13; Traguardi di Competenza a
conclusione della Scuola Primaria; Le competenze chiave ;
Dipartimenti Disciplinari, POF; Curricolo verticale di Scuola;
Programmazione educativa didattica; Inclusione.
Campo di indagine: Disciplina Matematica; Competenze chiave
trasversali di Cittadinanza: Imparare ad Imparare ,Comunicare,
Competenze sociali e civiche, Spirito di iniziativa e
imprenditorialità, Consapevolezza ed espressione culturale.
Oggetto della Sperimentazione: Il testo problematico
Classe V Sez. A: la classe è omogenea , composta da n. 15 allievi
di cui 9 femmine e 6 maschi e tra questi due alunni BES di cui uno
affetto da sindrome autistica.
Insegnanti: docente prevalente Cottone Maddalena e docente di
Sostegno Piccichè Maria Teresa
Luogo: Aula scolastica
Tempo Impegnato ( N.10 ore complessive)
Pianificare i processi da adottare: Protocollo del Progetto di
Sperimentazione “Laboratorio di matematica – il testo
problematico. Le direzioni educative, seguite ed attivate durante
lo sviluppo del percorso progettato, sono coerenti con quelle
esplicitate in fase di pianificazione.
Punto di partenza : Valorizzare l’esperienza; dare un senso alla
trasmissione delle competenze, dei saperi e delle abilità;
rispettare le inclinazioni personali; rendere consapevole e
riconoscere l’importanza del patrimonio di conoscenze
possedute da ciascuno.
Punto di arrivo: Ricaduta degli esiti conseguiti in relazione alle
attese proprie della disciplina specifica e la dimensione
trasversale:dimensioni cognitive, pensare in modo analitico,
critico e divergente; ricercare significati ed elaborare mappe di
pensiero; dimensioni emotive valorizzare le esperienze e le
conoscenze e dare senso a ciò che si impara, dimensioni affettive
riconoscere le personali inclinazioni e interessi nel modo di
apprendere, legati a particolari stati emotivi e affettivi;
dimensioni sociali sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare
pratiche collaborative che favoriscono l’inclusione.
Metodo: Cooperative Learning; Peer tutoring; Laboratorio
Metodologia Il modello didattico proposto segue la seguente
scansione:
• Proposta della situazione-problema
Occorre proporre una situazione problematica concreta e
significativa
cioè costruita ai fini didattici e che si possa incontrare nella vita
quotidiana.
• Tentativo di soluzione del problema e sua condivisione
Gli alunni tentano la soluzione del problema utilizzando
conoscenze e abilità derivate da precedenti esperienze
scolastiche o personali. Le proposte di soluzione vengono
condivise dal gruppo.
• Soluzione della situazione problematica
Strategie: Ambiente di Apprendimento; clima della classe;
brainstorming; il gruppo; azioni di accompagnamento: misure
compensative e dispensative
Verifiche Osservazioni sui comportamenti di gruppo; lavoro sul
testo problematico; registrazione scritta e socializzata dell’attività
di brainstorming ; verbalizzazione dei punti forti e deboli rilevati
da ciascun allievo.
valutazione: Si privilegia l’osservazione nella conduzione
dell’attività del brainstorming dove è l’ alunno protagonista del
proprio sapere. Si individuano dei descrittori per la Valutazione
delle competenze acquisite; riflessione e valutazione degli alunni
sui punti forti e deboli; rilevazione dei docenti dei punti forti e
deboli dell’intero processo. Nella costruzione delle griglie gli
alunni sono indicati con il cognome per l’omonimia del nome di
alcuni compagni.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con
i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere
a una calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio:
descrive, denomina, classifica figure in base a
caratteristiche geometriche anche attraverso l’uso di
strumenti geometrici e di misura.
Ricerca e ricava dati e informazioni, rappresentandoli in
tabelle e grafici.
Riconosce e quantifica situazioni di incertezza (vita
quotidiana, giochi ).
Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di
contenuto. Descrive il procedimento seguito e
riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla
matematica, attraverso esperienze significative, che gli
hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che
ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella
realtà
DIARIO DI BORDO
Da settembre a ottobre per un totale di 10 ore
Data inizio compilazione 10 OTTOBRE 2014
Conduce le attività l’insegnante curricolare, recorder l’insegnante
di sostegno. Sullo sfondo integratore “ Il ristorante” si conduce il
brainstorming, e si verbalizzano gli interventi. Si osserva: il
linguaggio e la costruzione del pensiero creativo
OBIETTIVI
Sollecitare la curiosità degli alunni
Rispettare il turno di parola e accettare le idee degli altri
Migliorare l’efficacia del lavorare assieme
Orientare gli alunni a considerare i compagni risorsa
Orientare gli alunni ad ascoltarsi reciprocamente
Competenze interessate delle attività: Capacità di produrre e
comprendere un testo; Capacità di rilevare e selezionare le
informazioni; Capacità di risolvere semplici situazioni
problematiche.
Contenuti: Comprensione del testo, Analisi dei dati, Elaborazione
di strategie.
Prima Fase
Tempo 3 ore (prima e seconda fase)
Contenuti: Scelta dell’intestazione del ristorante; costruzione del
menù
Attività: Costruire un testo problematico
Al fine di rendere la situazione problematica legata alle
esperienze degli alunni, si chiede di dare un’intestazione al
ristorante per dare la coerenza alla situazione. Gli alunni per
scegliere il nome del ristorante fanno delle ipotesi: “I sapori della
nonna” e “Trattoria della nonna” si converge sulla prima ipotesi.
L’insegnante chiede agli alunni di formulare un possibile menù.
Gli alunni suggeriscono di iniziare con gli antipasti e le successive
portate: primi, secondi, contorni, dessert, bevande, coperto. A
ciascuno assegnano un costo. Si procede con la verbalizzazione
alla lavagna. Si dibatte sui primi piatti, si procede con i secondi
piatti e di seguito fino al coperto.
MENU
ANTIPASTI Bruschette € 2,50
Antipasto caldo € 3,00
Antipasto all’italiana € 4,00 PRIMI
Risotto ai funghi € 7,00 Spaghetti al sugo €6,00
Farfallette al salmone €8,00
SECONDI Pollo con patate arrosto €10,00
Pesce spada alla griglia €15,00 Bistecca alla griglia €7,50
CONTORNI Insalata verde €3,00
Patatine fritte € 2,50
DESSERT Torta al limone € 5,00
Sorbetto alla fragola €3,50 Parfait di mandorla €7,00
Macedonia di frutta € 8,00
BEVANDE Vino della casa 1 l €10,00
Coca cola € 2,50
Acqua 1 l € 2,00
Birra 0,25 cl €2,50 COPERTO €1,00
Seconda fase
Contenuti: Ordinazione al ristorante Attività Si chiede agli alunni di copiare individualmente il menù dalla lavagna. L’insegnante forma i gruppi per competenza, 2 gruppi di 4 alunni e 2 gruppi di 3 alunni. Si chiede di fare le ordinazioni tenendo conto della seguente proposta: Ciascuno ha 25,00 euro può pagare per conto proprio o dividere la spesa con gli altri componenti del gruppo. Si chiede di verbalizzare le scelte fatte e di inventare e risolvere una situazione problematica. Presenti 14 alunni.
Gruppi Catalano-Orlando-D’Aleo
Tocco-Acquaro-Muscatello-Bagnato Cracchiolo-Gagliano-Tarantino Amorello-Mancuso-Calagna-Conti
Osservazione Gli alunni divisi per gruppi (2 di 4 e 2 di 3 ) dato il
menù costruito dalla classe comunicano, discutono, si
confrontano e fanno le loro scelte. Insieme inventano una
situazione problematica e la risolvono. Verbalizzano tutti per il
bisogno di seguire contemporaneamente il procedimento.
Qualcuno, oltre a scrivere il ragionamento, si serve di una tabella
per rendere più chiare le scelte fatte da ogni commensale.
Attività compensativa L’insegnante copia il menù all’alunno
autistico e in gruppo, dopo averlo letto, gli chiede di disegnare i
piatti che preferirebbe mangiare e assegnare il costo
corrispettivo. L’alunno fa la scelta del risparmio e sceglie i piatti
più economici. La collaborazione, la discussione tra compagni nel
costruire un ipotetico menù, ha stimolato gli alunni a partecipare
offrendo spunti frutto dalla loro esperienza . Il lavoro cooperativo
sostiene e motiva gli alunni. Ogni gruppo ha individuato il
recorder che verbalizza le scelte fatte. Qualche gruppo ha
diversificato l’attività costruendo schemi. Un gruppo ha scelto di
pagare per conto proprio , qualche altro di dividere la spesa, un
componente di un altro ha scelto meno portate, per rientrare
nella spesa a disposizione del gruppo.
11 OTTOBRE 2014
Terza Fase
Tempo 3 ore ( terza e quarta fase )
Sono presenti 14 alunni Contenuti: Lettura del problema di ciascun gruppo; Discussione. Attività Per ciascun gruppo un alunno legge il problema, spiegando le
scelte fatte. Questa fase apre la discussione collettiva sulla
risolvibilità dei problemi.
Osservazioni
Ogni gruppo sceglie chi deve leggere il testo problematico e
spiegare le scelte fatte agli altri gruppi. Questo apre la
discussione collettiva evidenziando le diverse scelte , quel gruppo
che non ha formulato bene la domanda e quello che non è
riuscito a completare l’attività.
Quarta fase
Contenuti: Scambio dei testi problematici tra i gruppi; Soluzione
individuale.
Attività
I testi costruiti nel gruppo vengono scambiati con gli altri gruppi e
le situazioni problematiche vengono risolte individualmente.
Osservazioni: Gli alunni trascrivono individualmente nel gruppo,
il testo e tentano la soluzione. Qualcuno trova difficoltà e pensa
di non avere tutti i dati disponibili. Qualcuno non ha avuto il
tempo necessario per completare le operazioni.
AUTOVALUTAZIONE
La classe ripercorre le fasi del processo messo in atto per
risolvere il problema in gruppo.
Viene chiesto quali sono stati i punti forti e i punti deboli del
percorso effettuato.
Punti forti Punti deboli
Alla fine mi sono adattato e sono riuscito a finire in tempo.
Muscatello: Non mi sono adattato subito al gruppo e
non riuscivo a fare scelte; non sono riuscito a finire.
Avevo l’aiuto dei compagni e non ho trovato difficoltà.
Tocco: C’è stato poco tempo e non ho finito il problema.
Pensavo che era un compito difficile invece era facile.
Bagnato: Nella formulazione del testo ho avuto difficoltà.
Alla fine abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra.
Cracchiolo: All’inizio non ci siamo adattati perché ognuno voleva imporre la sua idea.
Abbiamo saputo dividerci i compiti per finire in tempo.
Orlando: Abbiamo avuto difficoltà nello scegliere un menu che rientrasse nella spesa.
Con l’aiuto di tutti siamo riusciti a svolgere il problema.
Acquaro: Rispettare il tempo mi ha innervosito.
Ce l’abbiamo fatta in tempo e anche bene.
Gagliano: Non ci siamo potuti gestire nel fare il testo problematico, c’era discordanza nello scegliere le operazioni da fare.
Poi stava per finire il tempo, ci siamo aiutati tra compagni e abbiamo finito in tempo.
Calagna: Prima il gruppo non dava tante idee, non si collaborava tutti.
Alla fine ci siamo organizzati e abbiamo finito in tempo parte del compito: fare la scelta, inventare il problema ma non a risolverlo tutto.
Mancuso: Quando stava per finire il tempo, abbiamo fatto velocemente e mi sono confusa.
Alla fine ci siamo concentrati e scelto cosa fare.
Tarantino: All’inizio ognuno diceva la propria idea e mi sono confusa.
I miei compagni mi hanno aiutato anche a capire come dovevamo fare. Abbiamo costruito uno schema per avere chiare le scelte.
Catalano: Mi stava salendo il vomito e il disagio perché dovevo affrontare quel compito. Non siamo riusciti a completare la risoluzione perché abbiamo fatto le operazioni in “brutta” e ci siamo confusi.
Grazie al lavoro di squadra ci siamo scambiati le idee e ci siamo riusciti.
Muscatello: Non avevamo capito quale testo inventare e scrivere.
Mi è piaciuto il contenuto del problema e di averlo costruito assieme perché è una cosa che può succedere.
D’Aleo: Non avere capito che il compito non era completato.
Sono riuscito a collaborare. Pecoraro: Prima non riuscivamo a metterci d’accordo.
Osservazioni
Tutti gli alunni iniziano le riflessioni riconoscendo prima i punti
deboli. Secondo noi docenti, l’aver continuato l’attività il giorno
successivo, con lo stesso contenuto, ha demotivato , distolto
l’attenzione e prolungato i tempi di esecuzione del compito.
Quinta Fase
Tempo 2 ore
Contenuti: Risoluzione di problemi
Risolvere un problema significa raggiungere degli obiettivi che
di solito sono espressi nelle domande contenute nel testo del
problema. Per raggiugere tali obiettivi è necessario individuare
le informazioni che ci vengono fornite dal problema e in base a
ciò individuare il procedimento e quali operazioni di calcolo
applicare. L’insegnante, prima di dare la consegna, chiede agli
alunni quali sono le fasi necessarie per la risoluzione di un
problema.
Gli alunni suggeriscono le fasi e l’insegnante scrive alla lavagna:
1. Leggere il testo tante volte per capirlo
2. Comprendere il testo
3. Individuare i dati indispensabili
4. Leggere la domanda o le domande
5. Fare il ragionamento
6. Capire le operazioni da fare
Si sceglie di cambiare la composizione dei gruppi per favorire le
relazioni e lo scambio di competenze
1° gruppo-Muscatello-Bagnato-Catalano
2° gruppo-Amorello-Gagliano-Cracchiolo-Acquaro
3° gruppo-Calagna-Mancuso-Conti-Tarantino
4° gruppo Pecoraro-Tocco-D’Aleo-Orlando
Attività
Risoluzione di problemi risolvibili e non risolvibili; con dati
sovrabbondanti o incompleti. Si consegnano schede da
completare: Riconoscere in un problema il dato mancante ,
inutile, nascosto, esplicito, indispensabile. Attività svolta nei
gruppi
Osservazioni
Qualcuno chiede la spiegazione della parola “dato esplicito”. Il 1°
e 2° gruppo terminano l’attività prima che il tempo a disposizione
finisca. Un alunno riconosce che non sa individuare alcuna ipotesi
e il gruppo conferma la sua difficoltà.
Il 3° gruppo favorevolmente colpito, nel corso dell’attività,
informa gli insegnanti di avere trovato il modo per far partecipare
all’attività il compagno autistico che legge la situazione
problematica e fa la sua ipotesi. Il gruppo lo ascolta, lo stimola
alla partecipazione e tiene conto delle soluzioni spesso corrette.
Considerato :
- la centralità del principio che l’apprendimento avvenga
nell’ambito della classe;
- convinti che si è integrati/inclusi in un contesto quando si
effettuano esperienze e si attuano apprendimenti insieme
agli altri ,si condividono obiettivi e strategie di lavoro;
- sviluppare il senso di autoefficacia e di autostima;
l’obiettivo di noi docenti è quello di trasformare la presenza
dell’alunno diversabile in una risorsa capace di mettere in
atto dinamiche di gruppo e di interazione personale che
siano occasioni di maturazione per tutti.
La prospettiva dell’integrazione e dell’inclusione ha come fondamento il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze e rivolge particolare attenzione al superamento degli ostacoli, all’apprendimento e alla partecipazione che possono determinare l’inclusione nel processo scolastico e formativo. Al termine dell’attività le insegnanti valutano il processo di
apprendimento e il comportamento degli alunni rispetto agli
obiettivi. Al fine di rendere trasparente l’azione valutativa i
docenti concordano griglie di misurazione e criteri di valutazione.
Griglia di Valutazione 1° / 2° Fase
Risolvibilità del problema: fare scelte, inventare, risolvere
Legenda: 1-2 coerente + / non coerente -
3 completo e corretto + / incompleto e corretto - / completo ed errato */ # incompleto ed errato
ALUNNI 1- FA SCELTE 2- INVENTA UN PROBLEMA
3- RISOLVE UN PROBLEMA
Amorello + + +
Acquaro + + + Bagnato + + +
Calagna + + +
Cracchiolo + + + Catalano + + +
Conti + - * D’Aleo + + +
Gagliano + + +
Mancuso + - * Muscatello + - *
Orlando + + + Pecoraro + + +
Tarantino + + + Tocco + + +
Griglia di valutazione 4° /5° fase
Risolvibilità dei problemi: individuazione dei dati
GRUPPI Dati Inutili
Dati Mancanti
Dati Nascosti
Dati Indispensabili
1°Catalano/Muscatello/Bagnato x x x x
2°Amorello/Cracchiolo/Gagliano/Acquaro x x x x
3°Tarantino/Calagna/Conti/Mancuso x x x x
4° Tocco/D’Aleo/Orlando/Pecoraro x x x x
21 OTTOBRE
Tempo 1 ora
Contenuti: Soluzione di problemi con l’introduzione di diagrammi
La classe viene suddivisa in piccoli gruppi :
1° gruppo:Gagliano/Acquaro/Catalano
2° gruppo:Amorello/Tocco/Orlando
3° gruppo:Tarantino/D’Aleo/Bagnato
4° gruppo: Cracchiolo/Pecoraro/Calagna
5° gruppo Mancuso/Muscatello/Conti
Attività
Per le attività si somministrano due schede per ciascun gruppo:
Dato un testo, risolvi il problema; Dati gli operatori, inventa e
risolvi il problema.
Su cinque gruppi, quattro sono riusciti a produrre un testo,
risolvere il problema, individuare i dati da inserire nel diagramma;
un gruppo ha saputo risolvere il problema, ma non è riuscito ad
utilizzare il diagramma. Tutti hanno saputo produrre e
completare un testo problematico, rilevare e selezionare le
informazioni, risolvere semplici situazioni problematiche,
utilizzare diagrammi.
Griglia di valutazione 5° fase
Soluzione di problemi con l’introduzione di diagrammi
Legenda: Ottimo +/ Buono * /Sufficiente # /Insufficiente -
Gruppo Produrre un testo
Rilevare e selezionare informazioni (dati)
Risolvere semplici situazioni problematiche
Saper utilizzare diagrammi
Mancuso/Muscatello/Conti - * + +
Tocco/Orlando/Amorello + + + +
Calagna/Pecoraro/Cracchiolo * + + # Gagliano/Acquaro/Catalano + + + +
Tarantino/D’Aleo/ Bagnato + + + +
AUTOVALUTAZIONE
Tempo 1 ora
Attività: Registrazione dei punti forti e punti deboli sul lavoro di
gruppo
PUNTI FORTI PUNTI DEBOLI
Tocco: Nella correzione collettiva abbiamo capito gli errori
D’Aleo / Tocco: confusione nel capire la consegna
Pecoraro:poi ci siamo messi d’accordo e andavo bene perché avevo capito che avevo sbagliato
Pecoraro: abbiamo iniziato a dire cose diverse
Orlando: siamo riusciti a fare capire a D’Aleo.
Orlando: tre di noi avevamo le stesse idee, D’Aleo non era d’accordo
Cracchiolo: andavamo d’accordo e ci è piaciuta la composizione del gruppo
Cracchiolo: abbiamo avuto pochi punti deboli
Amorello: siamo soddisfatti perché abbiamo dato ognuno la nostra opinione.
Amorello : non ci sono stati punti deboli
Acquaro: abbiamo superato qualche difficoltà nell’accordarci.
Acquaro: abbiamo avuto qualche difficoltà a metterci d’accordo
Gagliano: ci siamo gestiti. Gagliano: non ci sono state difficoltà Tarantino : alla fine ce l’abbiamo fatta anche perché nel nostro gruppo c’era Conti che ha aiutato molto il gruppo nel trovare i dati.
Tarantino: ci siamo confusi perché Mancuso non dava il suo contributo e ci ha fatto perdere tempo.
Mancuso: la partecipazione e un aiuto da parte di Conti.
Mancuso: “loro” leggevano e certe volte mi passavano il foglio.
Calagna: contenta di Conti che ci ha dato una mano.
Calagna: Mancuso si distraeva.
Catalano : abbiamo collaborato Catalano: non ci sono state difficoltà Bagnato: infine ce l’ho fatta. Bagnato: all’inizio pensavo che era
difficile Muscatello: abbiamo collaborato per finire il compito.
Muscatello: non ci sono state difficoltà
Osservazioni
Gli alunni riconoscono con le seguenti riflessioni i punti deboli:
Alla domanda: “ Quali sono i punti forti e i punti deboli che avete
riscontrato nel lavoro di gruppo ? Tutti gli alunni individuano
prima i punti deboli. Qualcuno riconosce che il termine
“difficoltà” è un punto debole: “non ci sono state difficoltà”. Nelle
affermazioni : “Confusione - dire cose diverse - non era d’accordo
- difficoltà a metterci d’accordo - non dava il suo contributo -
perdere tempo - “loro” leggevano - si distraeva - pensavo che era
difficile” gli alunni riconoscono i punti deboli e dimostrano di
poterli e saperli superare, come si evince tra i punti forti.
Punti forti “ correzione collettiva - capito gli errori; accordo –
capito di avere sbagliato; riusciti a fare capire; piaciuta la
composizione del gruppo; soddisfatti - dato opinione; superato
difficoltà; gestiti ; ce l’abbiamo fatta- Conti ha aiutato molto il
gruppo; partecipazione - aiuto da Conti; collaborato; ce l’ho fatta;
finire il compito” sono le considerazioni che rivelano come viene
vissuto il gruppo, “strategia” di partecipazione che contribuisce
alla soluzione di un problema cognitivo; è il “luogo” dove è
possibile superare difficoltà, confrontarsi con i propri errori senza
ansia. Trovano il piacere e la soddisfazione di potersi gestire e di
eseguire il compito. Riconoscono come risorsa il compagno
affetto da autismo. Gli alunni guidati dall’insegnante
comprendono l’utilità delle nuove conoscenze e abilità acquisite
per la soluzione del problema iniziale e lo risolvono consolidando
le stesse. Hanno dimostrato: Capacità di comprensione verbale;
di collegare le informazioni in modo corretto; di categorizzare la
struttura di un problema vale a dire il saper utilizzare schemi di
risoluzione; Capacità di pianificare le procedure e le operazioni.