Bagheria e il suo circondario

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Bagheria e il suo circondario -riflessioni e livello di sviluppo - Premesse-dossier-Propedeutica(pagine 1-2) Fonti: Dati Istat, dati regione per regione, specifico aree urbane di riferimento Riferimenti dagli indici dell'assessorato regionale alle politiche di sviluppo/economia La città di Bagheria versa da circa venti anni in una condizione di arretramento della condizione produttiva, nonostante l'esplosione demografica e la presenza di una delle più generose fasce di popolazione a reddito alto della provincia di Palermo. Cause Si stima che la conversione della ricchezza del paese, dalla produzione ed esportazione agricola e dalla crescita del settore “cementizio” degli anni '70, allo “stallo” dello sviluppo del terziario( negozi e affini per intenderci), sia dovuto in massima parte alla decapitalizzazione degli investimenti di privati in altre aree e allo scarso know-how tecnico e industriale che la zona non ha mai recuperato. I vari fondi europei, nazionali, regionali messi a disposizione per promuovere lo sviluppo della cittadina nel corso dell'ultimo ventennio sono stati gestiti malamente(per usare un eufemismo) da politiche clientelari e da una classe dirigente incolta, prosaicamente definita “contadini con la cravatta”. Eventi Diversi commissariamenti, in genere per infiltrazioni mafiose e bilancio, hanno causato forte instabilità e un ormai grottesco trasformismo politico: soprattutto nell'ultimo quinquennio la forza maggiore dei cartelli elettorali sono le liste civiche, ammassi di persone che si uniscono per accumulare un certo serbatoio elettorale.

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Bagheria e il suo circondario -riflessioni e livello di sviluppo -

Premesse-dossier-Propedeutica(pagine 1-2)

Fonti:– Dati Istat, dati regione per regione, specifico aree urbane di riferimento– Riferimenti dagli indici dell'assessorato regionale alle politiche di

sviluppo/economia

La città di Bagheria versa da circa venti anni in una condizione di arretramento della condizione produttiva, nonostante l'esplosione demografica e la presenza di una delle più generose fasce di popolazione a reddito alto della provincia di Palermo.

CauseSi stima che la conversione della ricchezza del paese, dalla produzione ed esportazione agricola e dalla crescita del settore “cementizio” degli anni '70, allo “stallo” dello sviluppo del terziario( negozi e affini per intenderci), sia dovuto in massima parte alla decapitalizzazione degli investimenti di privati in altre aree e allo scarso know-how tecnico e industriale che la zona non ha mai recuperato.I vari fondi europei, nazionali, regionali messi a disposizione per promuovere lo sviluppo della cittadina nel corso dell'ultimo ventennio sono stati gestiti malamente(per usare un eufemismo) da politiche clientelari e da una classe dirigente incolta, prosaicamente definita “contadini con la cravatta”.

EventiDiversi commissariamenti, in genere per infiltrazioni mafiose e bilancio, hanno causato forte instabilità e un ormai grottesco trasformismo politico: soprattutto nell'ultimo quinquennio la forza maggiore dei cartelli elettorali sono le liste civiche, ammassi di persone che si uniscono per accumulare un certo serbatoio elettorale.

Politica

La politica e i suoi attori è senza dubbio malsana e fortemente contrita in giochi di clericalismo manifesto o latente(le chiese sono perni fondamentali nella gestione e nella consultazione della cittadina) e interessi particolaristici di lobby autoreferenziali di uomini “illustri”.In questo è da sottolineare la politica della genealogia famigliare, vedasi Filippo Tripoli, “illustre e autorevole” figlio d'arte della politica( il nonno docet del resto), o la generazione dei comunisti rinnegati, vedasi Fricano, l'ex sindaco, ora passato sotto un ingarbugliato percorso elettorale nell'area Mpa, o la generazioni dei “papalini” cioè papaboys sciuscià del parroco della loro chiesa di riferimento(qui sono molti, forse troppo).

Economia e occupazione

Il 20% circa della popolazione bagherese è considerata, secondo le fonti censitarie, disoccupata di cui un 60% di giovani(con una percentuale di inoccupati, cioè che non hanno mai avuto un lavoro regolare, che sfiora l'80%).Il tasso annuo d'emigrazione cresce esponenzialmente, dal 2001, di un 1-2 punti percentuali, attestandosi a circa il 10% della popolazione.Si veda bene di notare che il ricambio della città proviene dall'immigrazione di palermitani che trovano vantaggioso, rispetto alla loro città di origine, le locazioni( 300-700 euro su 70 mq) e l'acquisto d' immobili ( 60.0000-450.000 su base di 50 mq a salire).

La culturaNon esiste un laboratorio culturale, i focolai sono concentrati soprattutto sulle solite consorterie di borghesia di stampo contadina istruita(forse).

Il resto nelle prossime pagine(il registro linguistico è crudo ma è necessario per rendere chiaro e netto il degrado della cittadina, mi scuso se ho urtato la sensibilità di qualcuno) fine premessa