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REVISIONE 0 VERSIONE 30/07/07 SCENARI DI RISCHIO PAGINA B. Documento protetto ai sensi della Legge 633/41 e successive. Qualsiasi riproduzione completa o parziale dei contenuti, dei modelli o delle procedure dovrà essere preventivamente autorizzata dagli Autori. 1 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE B.0.0 INDICE ANALITICO SCENARI DI RISCHIO B.1.0 VALUTAZIONE STORICA DEL RISCHIO 2 B.1.1 RISCHIO IDRAULICO 2 B.1.2 RISCHIO SISMICO 11 B.1.3 RISCHIO INDUSTRIALE E INTERRUZIONE SERVIZI A RETE 11 B.1.4 INCIDENTE STRADALE 13 B.1.5 INCIDENTE FERROVIARIO 14 B.2.0 SCENARI DI RISCHIO 14 B.2.1 RISCHIO IDRAULICO 14 B.2.2 CONDIZIONI METEO AVVERSE: GRANDE NEVICATA 15 B.2.3 CONDIZIONI METEO AVVERSE: FORTE TEMPORALE / TROMBA DARIA 16 B.2.4 CONDIZIONI METEO AVVERSE: ONDATE DI CALORE 17 B.2.5 RISCHIO SISMICO 17 B.2.6 RISCHIO INDUSTRIALE E INTERRUZIONE SERVIZI A RETE 18 B.2.7 INCIDENTE STRADALE CON VERSAMENTO DI SOSTANZE PERICOLOSE 19 B.2.8 INCIDENTE FERROVIARIO 19 B. SCENARI DI RISCHIO

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1

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

B.0.0 INDICE ANALITICO SCENARI DI RISCHIO

B.1.0 VALUTAZIONE STORICA DEL RISCHIO 2

B.1.1 RISCHIO IDRAULICO 2

B.1.2 RISCHIO SISMICO 11

B.1.3 RISCHIO INDUSTRIALE E INTERRUZIONE SERVIZI A RETE 11

B.1.4 INCIDENTE STRADALE 13

B.1.5 INCIDENTE FERROVIARIO 14

B.2.0 SCENARI DI RISCHIO 14

B.2.1 RISCHIO IDRAULICO 14

B.2.2 CONDIZIONI METEO AVVERSE: GRANDE NEVICATA 15

B.2.3 CONDIZIONI METEO AVVERSE: FORTE TEMPORALE / TROMBA D’ARIA 16

B.2.4 CONDIZIONI METEO AVVERSE: ONDATE DI CALORE 17

B.2.5 RISCHIO SISMICO 17

B.2.6 RISCHIO INDUSTRIALE E INTERRUZIONE SERVIZI A RETE 18

B.2.7 INCIDENTE STRADALE CON VERSAMENTO DI SOSTANZE PERICOLOSE 19

B.2.8 INCIDENTE FERROVIARIO 19

B. SCENARI DI RISCHIO

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B.1.0 Valutazione storica del rischio

B.1.1 Rischio idraulico Il rischio idrogeologico è diffuso in modo capillare e si presenta in modo differente a seconda dell’assetto geomorfologico del territorio: frane, esondazioni e dissesti morfologici di carattere torrentizio, trasporto di massa lungo i conoidi nelle zone montane e collinari, esondazioni e sprofondamenti nelle zone collinari e di pianura.

(Tratta da “carta di sintesi della pericolosità idraulica” – Piano Provinciale di Emergenza) Per quanto concerne il rischio idraulico, il territorio comunale, come indicato dal “Piano Provinciale di Emergenza” (marzo 2004), è interessato per quanto concerne il confine Sud Est da un’area soggetta a pericolosità derivante da fiumi maggiori,e da un’area soggetta ad allagamenti secondo l’informazione fornita dai comuni nella porzione Nord-Ovest strettamente connesse a problemi della rete di bonifica. I rischi che per motivi di praticità vengono trattati assieme a quello idrogeologico sono quelli derivanti da eventi meteorologici, ovvero dalle loro conseguenze in zone intensamente urbanizzate e industrializzate. In accordo con il Piano Provinciale di Emergenza, un evento eccezionale assume un certo rilievo se si considerano il numero di persone, il numero di insediamenti abitativi ed industriali, i patrimoni artistici e naturalistici coinvolti. Gli eventi meteorologici che si possono manifestare all’interno del territorio padovano sono vari e relazionati al clima locale; tra le idrometeore che si manifestano si annoverano:

CONSEGUENZE Precipitazioni piovose allagamenti/alluvioni Neve problemi al traffico automobilistico, aereo, ferroviario Grandine danni alle derrate agricole e alle attività umane Nebbia aumento dell’incidentalità Gelate danni agli impianti tecnologici, alle tubature, ai trasporti Tromba d’aria danni ad edifici, alberi, attività umane.

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Il comune non rientra in zone considerate a rischio frane o a rischio incendi. Si riportano i risultati dell’archivio storico del progetto AVI (Aree vulnerate italiane per alluvioni e Frane.) Queste informazioni sono reperibili nel sito: http://www.db.gndci.cnr.it/php2/avi/piene_tutto.php?numero_piena=3400282&lingua=it

EVENTO 1 Località : Ponso Codice ISTAT : 05028067

Informazioni generali sull'evento

Data : 6/11/1966 Ambiente fisiografico : Pianura Durata dell'evento, in giorni : 3 Superficie : Località colpite :

Arzergrande - Battaglia Terme - Bovolenta - Brugine - Campo San Martino - Carceri - Casalserugo - Codevigo - Conche - Corte - Este - Frassine (lungo la valle del fiume) - Legnaro - Limena - Noventa Padovana - Ospedaletto Euganeo - Padova - Piove di Sacco - Polverara - Ponso - Ponte San Nicolò - San Gregorio - Saonara - Solagna - Tergola (lungo la valle del fiume) - Terranegra - Torre d'Este - Vandura (lungo la valle del torrente) - Vighizzolo d'Este -

Note

L'Italia è imprigionata tra due anticicloni (Groenlandia e Russia). L'incontro fra le due correnti (fredda e caldo-umida) provoca vento forte e precipitazioni intense in tutta la penisola. L'eccezionalità fu dovuta a pioggia continua con intensità via via crescente. Le precipitazioni iniziarono il giorno 3 al mattino e si prolungarono fino alle ore 18 del giorno 4. Problemi di sciacallaggio hanno indotto al coprifuoco. La forte precipitazione provocò danni maggiori del prevedibile in quanto il terreno era già saturo e i vari invasi pieni. -

Bacino/i:

Brenta - Bacchiglione - Corsi d'acqua:

Canale Battaglia - Canale Nuovissimo - Canale Piovego - Canale San Gregorio - F. Bacchiglione - F. Brenta - F. Frassine - F. Tergola - T. Bisatto - T. Brentella - T. Roncajette - T. Vandura -

Informazioni cartografiche

Inquadramento IGM Tavoletta IGM : 50 II SE Tavoletta IGM : 50 I SO Tavoletta IGM : 65 IV NO

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Cause innescanti

Principale: Evento meteoclimatico Secondario: Sovralluvionamento Secondario: Rotture arginali

Informazioni idrologiche

Velocità del vento: 100 Km/h. Temperatura: 10°C. Perssione minima barometrica: 743 mm Hg. A Montegaldella (Bacino del Bacchiglione) si hanno in 36 ore 401 mm di pioggia, l'altezza idrometrica raggiunta è di 8.21 metri e la portata è di 600 mc/s. L'afflusso meteorico medio sul Bacino di 1384 Kmq è stato di 274 mm, l'afflusso integrale di 379 milioni di mc ed il deflusso di 182 milioni di mc. Dall'esame probabilistico della piena del '66 a Montegaldella utilizzando i dati pubblicati dal Servizio Idrografico del Ministero dei Lavori Pubblici nel volume "Dati caratteristici dei corsi d'acqua italiani", risulta che i valori registrati nel novembre 1966 sono associati a tempi di ritorno di 50 anni. Tali dati sono comunque attenuati dal fatto che il Fiume ha presentato rotte ed esondazioni a monte di tale sezione. Il Brenta a Bassano ha un colmo di 5.60 m, la portata del Brenta è stata di 2800 mc/s. I valori massimi e medio ragguagliati di precipitazione sono stati di 520 mm e 262 mm.

Informazioni sui danni

All'agricoltura

Seminativi per una superficie di: (ha)

Ai beni Edifici civili - Case sparse (Totale) Edifici civili - Centri abitati (Totale) Strutture di interesse pubblico - Ponti e viadotti (Totale) Edifici pubblici - Altri servizi pubblici (Lieve) Edifici civili - Nuclei rurali (Lieve) Edifici civili - Case sparse (Lieve) Edifici pubblici - Scuole (Lieve) Edifici civili - Centri abitati (Lieve) Edifici industriali - Manifatturieri in genere (Lieve) Edifici industriali - Impianti zootecnici (Lieve) Edifici industriali - Depositi in genere (Lieve) Infrastrutture di comunicazione - Strada provinciale (Lieve) Infrastrutture di comunicazione - Strada comunale (Lieve) Infrastrutture a rete - Elettrodotto (Lieve) Infrastrutture a rete - Linea di telecomunicazioni (Lieve) Edifici pubblici - Altri servizi pubblici (Grave) Edifici industriali - Manifatturieri in genere (Grave) Edifici industriali - Impianti zootecnici (Grave) Edifici industriali - Depositi in genere (Grave) Strutture di interesse pubblico - Opere di regimazione fluviale (Grave) Infrastrutture di comunicazione - Strada provinciale (Grave) Infrastrutture a rete - Elettrodotto (Grave) Infrastrutture a rete - Linea di telecomunicazioni (Grave) Infrastrutture a rete - Fognatura (Grave) Edifici civili - Case sparse (Grave) Edifici civili - Centri abitati (Grave) Edifici civili - Nuclei rurali (Grave)

Alle persone Sfollati n. 50 (Stimato) Sfollati n. 150 (Esatto) Senza tetto n. 224 (Esatto)

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Uso del suolo Coperture vegetali (Seminativo arborato) Coperture vegetali (Seminativo semplice) Insediamenti (Presenti) Infrastrutture (Esistenti)

Effetti indiretti

Note sui danni e sui provvedimenti Emesso D.L. n.914 riguardante la "Provvidenza a favore delle popolazioni dei Comuni colpiti dalle alluvioni o mareggiate dell'autunno 1966". Emesso D.P. del 9/11/66 riguardante le "Norme di esecuzione del D.L. n.914". Emesso D.P. del 15/9/66 riguardante le "Norme di esecuzione del D.L. n.914". Emesso dal Ministero dei Lavori Pubblici D.M. del 23/11/66 n.19626 riguardante "Istituzione di Commissione di Studio". Sono in progetto: sistemazione degli argini con rinforzo degli argini stessi; interventi in alveo con traverse; opere di bonifica.

Emergenza Durata dell'emergenza (in giorni):2 Causa:Operazioni di Protezione Civile Durata dell'emergenza (in giorni):2 Causa:Interruzione del traffico

Documentazione disponibile

Documenti

Esiste un rapporto monografico: No

Bibliografia (Legenda) Riferimento n.: 203 Autore: Catenacci V. Titolo: Il dissesto geologico e geoambientale in Italia dal dopoguerra al 1990 Contenuto in: Memorie descrittive della Carta Geologica d'Italia Volume: 47. Numero: Città: Roma Anno: 1992 Genere: Monografia ISBN o ISSN: 88-240-0286-2 Ente: Pagine: Tavole: Allegati: Scala: Riferimento n.: 1427 Autore: Botta G. Titolo: Difesa del suolo e volontà politica. Inondazioni fluviali e frane in Italia: 1946-1976 Contenuto in: (Collana Geografia Umana) Volume: Numero: Città: Milano Anno: 1977 Genere: Monografia

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ISBN o ISSN: Ente: Pagine: Tavole: Allegati: Scala: Riferimento n.: 1395 Autore: AA. VV. Titolo: Nota di commento alla carta dell'alluvione del novembre 1966 nel Veneto e nel Trentino-Alto Adige. Effetti morfologici ed allagamenti Contenuto in: Atti del 21. Congresso Geografico Italiano - Verbania, 13-18 set. 1971 Volume: 2. Numero: 1. Città: Novara Anno: 1973 Genere: Monografia ISBN o ISSN: Ente: Pagine: 269-301 Tavole: Carta alluvione nov. 1966 sul Veneto e Trentino-Alto Adige Allegati: Scala: 1:200.000 Riferimento n.: 1583 Autore: Stefanini S.; Gerdol S. e Stefanelli A. Titolo: Studio per la definizione dei pericoli naturali della regione Friuli Venezia Giulia (alluvioni, mareggiate, frane e valanghe). Contenuto in: Volume: Numero: Città: Udine Anno: 1979 Genere: Monografia ISBN o ISSN: Ente: Regione Friuli Venezia Giulia-Assessorato Agricoltura Foreste Economia montana-Direzione Regionale delle Foreste Pagine: 31 p. Tavole: Carta pericolosità naturali Allegati: Scala: 1:100.000 Riferimento n.: 1612 Autore: Titolo: Il Gazzettino [1866] Contenuto in: Volume: Numero: Città: [Venezia] Anno: Genere: Periodico ISBN o ISSN: Ente: Pagine: Tavole: Allegati: Scala: Riferimento n.: 1645 Autore: Commissione interministeriale per lo studio della sistemazione idraulica e della difesa del suolo Titolo: L'evento alluvionale del novembre 1966 Contenuto in: Volume:

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Numero: Città: Roma Anno: 1969 Genere: Monografia ISBN o ISSN: Ente: Commissione interministeriale per lo studio della sistemazione idraulica e della difesa del suolo Pagine: Pag. varia Tavole: Allegati: Scala: Riferimento n.: 1681 Autore: Barbin G. Titolo: L'alluvione nelle regioni venete Contenuto in: Urbanistica Volume: Numero: 47 Città: Torino, Roma Anno: 1966 Genere: Periodico ISBN o ISSN: 0042-1022 Ente: Istituto Nazionale di Urbanistica Pagine: 24-28 Tavole: Allegati: Scala: Riferimento n.: 1682 Autore: Ministero dei Lavori Pubblici Titolo: Alluvione del 3-5 nov. 66 sul territorio del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia e Toscana Contenuto in: Volume: Numero: Città: Anno: Genere: ISBN o ISSN: Ente: Pagine: 1-12 Tavole: Allegati: Scala:

Schede di censimento AVI

Schede S4 correlate Scheda S3: SISchede S1: CEN1991-14-1194 CEN1991-14-1195 CEN1991-14-1196 CEN1991-14-1197 Schede S0: cogeo9596-14-1583 - cogeo9596-14-1584 - cogeo9596-14-1590 - cogeo9596-14-1592 - cogeo9596-14-1597 -

Informazioni censuarie

Unità Operativa Unità Operativa: 14 Rilevatore: Rilevatore: 1

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Data di compilazione: Data di compilazione: 29-09-1992

Competenze Censimento effettuato da:Tecno-Penta S.a.s. Di W. Bellio Inserimento effettuato da:Tecno-Penta S.a.s. Di W. Bellio Area di competenza: Quotidiani consultati:Il Piccolo, Il Gazzettino

EVENTO 2

Informazioni generali sull'evento Data : 9/6/1964 Ambiente fisiografico : Pianura Durata dell'evento, in giorni : 1 Superficie : Località colpite :

Arquà Polesine - Conselve - Padova (Comune di) - Ponso - San Zenone degli Ezzelini - Treviso (Comune di) - Vigonza -

Informazioni cartografiche

Inquadramento IGM Tavoletta IGM : 51 III NO Tavoletta IGM : 37 II NE

Cartografia tecnica Cause innescanti

Principale: Evento meteoclimatico

Informazioni idrologiche

Informazioni sui danni

Ai beni Infrastrutture a rete - Elettrodotto (Lieve) Edifici civili - Centri abitati (Grave) Edifici civili - Case sparse (Grave) Edifici industriali - Impianti zootecnici (Grave)

Alle persone Vittime n. 2 (Esatto)

Emergenza Durata dell'emergenza (in giorni):1 Causa:Interruzione del traffico

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9

Documentazione disponibile

Documenti

Esiste un rapporto monografico: No

Bibliografia (Legenda)

Schede di censimento AVI

Schede S4 correlate Scheda S3: NOSchede S1: CEN1991-14-1030 CEN1991-14-1031 CEN1991-14-1032 Schede S0:

Informazioni censuarie

Unità Operativa Unità Operativa: 14 Rilevatore: Rilevatore: 1 Data di compilazione: Data di compilazione: 05-09-1992

Competenze Censimento effettuato da:Tecno-Penta S.a.s. Di W. Bellio Inserimento effettuato da:Tecno-Penta S.a.s. Di W. Bellio Area di competenza: Quotidiani consultati:Il Piccolo, Il Gazzettino

EVENTO 3

Informazioni generali sull'evento

Data : 11/5/1911 Ambiente fisiografico : Pianura Durata dell'evento, in giorni : 2 Superficie : 900 Località colpite :

Carceri - Megliadino San Vitale - Ponso - Sant'Elena d'Este - Vescovana - Vighizzolo d'Este -

Bacino/i: Corsi d'acqua:

Canale Gorzone - T. Cavariega -

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10

Cause innescanti

Principale: Rotture arginali

Informazioni idrologiche

Informazioni sui danni

All'agricoltura

Prati e pascoli per una superficie di: 50 (ha) Seminativi per una superficie di: 100 (ha)

Ai beni Edifici industriali - Impianti zootecnici (Grave)

Documentazione disponibile

Documenti

Esiste un rapporto monografico:

Bibliografia (Legenda)

Schede di censimento AVI

Schede S4 correlate Scheda S3: NOSchede S1: Schede S0: CEN1991-34-10 - CEN1991-34-12 - CEN1991-34-7 -

Informazioni censuarie

Unità Operativa Unità Operativa: 34 Rilevatore: Rilevatore: 1 Data di compilazione: Data di compilazione: 03-06-1992

Competenze Censimento effettuato da:Tecno-Penta S.a.s. Di W. Bellio Inserimento effettuato da:Tecno-Penta S.a.s. Di W. Bellio Area di competenza: Quotidiani consultati:Il Piccolo, Il Gazzettino

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B.1.2 Rischio sismico

La zona non ricade in area particolarmente sismica; dall’analisi storica mancano documentazioni su eventi per intensità superiori al 4° grado della scala Mercalli. B.1.3 Rischio industriale e interruzione servizi a rete

Il numero di stabilimenti a rischio presenti fornisce la prima indicazione della pericolosità chimico-industriale associata al territorio.

Delle diciotto aziende presenti nella provincia di Padova che rientrano nel campo di applicazione del D.Lgs. 334/99, nessuna ha sede nel territorio comunale. Si segnala che la più vicina azienda a rischio rilevante, declassata negli ultimi anni (Deposito di carburanti Agip Fuel) ha sede nel comune di Masi, ed era soggetta all’obbligo di

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Notifica ed all’adozione di un Rapporto di Sicurezza. L'Agip Fuel svolge attività di stoccaggio di combustibili liquidi e gasosi; non vi sono impianti di produzione né vengono svolte attività di trasformazione sulle sostanze ricevute: i prodotti vengono stoccati temporaneamente in attesa della vendita.

ELENCHI SOSTANZE PERICOLOSE PRESENTI NEL TERRITORIO COMUNALE Una importante fonte di informazioni per stabilire se in un area del Comune o in uno stabilimento possano essere presenti sostanze pericolose è il MUD (modello unico di dichiarazione ambientale). La normativa vigente, (D.Lgs.152/2006 -art. 189) stabilisce che debba essere utilizzato un censimento dei dati di cui alla legge 70/1994 e la nomenclatura prevista dalla normativa comunitaria. I dati da comunicare al Catasto tramite il MUD sono quelli relativi alle tipologie e alle quantità di rifiuti prodotti e/o gestiti e di imballaggi prodotti e/o utilizzati nell’anno precedente. Per i rifiuti si utilizzano le informazioni contenute nei registri di carico e scarico e si fa riferimento alla catalogazione CER. I dati statistici regionali sulla produzione di rifiuti speciali elaborati a partire dai dati MUD sono disponibili sul sito di ARPAV; visure o ulteriori elaborazioni sono a pagamento. Per informazioni in merito è possibile fare riferimento a:

dott.ssa Lorena Franz ARPAV Osservatorio Regionale Rifiuti Tel. 0423 422303 fax 0423 720388 Via Baiocchi 9 31033 Castelfranco Veneto (TV)

Per i Comuni della provincia di Padova la consultazione e visura di tali dati può essere altresì svolta presso la Camera di Commercio:

Addetta al Servizio: Liliana Frascati Tel. 049.8208137 fax 049.8208172 e-mail: [email protected]

INTERRUZIONE SERVIZI A RETE Il rischio più imminente per quanto concerne l’interruzione dei servizi a rete è quello di black-out. Dal momento che la disponibilità di energia elettrica è di poco superiore al fabbisogno, è sufficiente una richiesta leggermente superiore al normale consumo per mandare in crisi il sistema. Poiché non sono previsti significativi interventi di sistemazione della rete di distribuzione nel breve e medio periodo, si presuppone la possibilità del verificarsi sempre più frequente di questo tipo di pericoli, come indicato dal Piano Provinciale di Emergenza. E’ indispensabile quindi che il comune predisponga piani di emergenza atti a fronteggiare in maniera tempestiva ed efficace l’evento almeno riguardo al mantenimento dei servizi essenziali ed alla salvaguardia delle persone più deboli e non autosufficienti.

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CISTERNE E CONTENITORI INTERRATI I serbatoi interrati costituiscono una fonte di rischio in caso di allagamento (e conseguente tracimazione), che in caso di perdita (e conseguente inquinamento). La vigente normativa prescrive una serie di controlli e comunicazioni che dovranno essere recuperate e rese disponibili in caso di necessità. B.1.4 Incidente stradale

Il comune di Ponso è interessato da due strade Provinciale Sp 91, Sp 76, Sp 100. Non vengono rilevati attrattori di traffico. La “carta dei punti neri della rete stradale provinciale” indica che all’interno del territorio comunale non si sono verificati incidenti con gravi conseguenze (nel triennio ‘97-‘99).

tratta dal Piano Provinciale di emergenza – marzo 2004

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B.1.5 Incidente ferroviario Il territorio comunale non è attraversato dalla ferrovia. B.2.0 Scenari di rischio Di seguito sono riportate le informazioni necessarie all’individuazione degli scenari incidentali massimi ipotizzabili ed all’identificazione delle aree a rischio. Ogni tipologia di rischio, sia naturale che antropico, viene riportata con caratteristiche di estrema sintesi in merito alla specificità dell’area oggetto dell’analisi. Viene inoltre fornito un grado di pericolo nella scala basso-medio-alto.

B.2.1 Rischio idraulico

Tipologia del rischio: Rilevanza del rischio sul territorio: __________________________ Effetto e area interessata: Grado di coinvolgimento della popolazione: Valutazione complessiva:

Inondazione conseguente a piena del Canale Braggio e

dello scolo Cavariega _____________________________________________ Allagamento delle strade e delle cantine degli edifici immediatamente adiacenti agli alvei, nonché di parte dell’area prospiciente. Possibile rigurgito delle fognature. Viene raccomandato di circolare con attenzione ed allontanare, a scopo precauzionale, disabili, anziani e minori da abitazioni invase dall’acqua. Se il fenomeno è particolarmente rilevante vengono predisposti sacchetti a terra come misura di ostacolo al deflusso e cancelli nei punti strategici della rete viaria, presidiati dalle Forze dell’Ordine, onde regolarizzare il traffico e impedire l’accesso in determinate zone. L’area interessata dallo scenario è relativamente estesa (circa 4 kmq), e la probabilità di accadimento dello stesso è moderata. La rilevanza dello scenario è pertanto da considerare media.

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B.2.2 Condizioni meteo avverse: grande nevicata

Tipologia del rischio: Rilevanza del rischio sul territorio: __________________________ Area interessata: Grado di coinvolgimento della popolazione: Valutazione complessiva:

Danni provocati da abbondanti precipitazioni nevose

MEDIA _____________________________________________

A causa della tipologia del fenomeno considerato, l’area interessata coincide con l’intero territorio comunale. Possibili blocchi o intralci alla circolazione e cedimento di strutture. Per tale emergenza si fa riferimento al vigente piano di intervento neve, aggiornato annualmente, in cui sono disciplinate le modalità esecutive nelle varie fasi: • stato di osservazione e di allerta; • modalità di intervento in rapporto all’intensità delle

precipitazioni nevose; • ricorso a ditta esterna aggiudicataria dell’appalto con

indicazione automezzi da usare; • suddivisione in zone del territorio per razionalizzare

l’impiego simultaneo di più squadre; • ordine di priorità nell’esecuzione degli interventi al

fine di assicurare la viabilità, i collegamenti intercomunali, agevolare il transito dei mezzi di trasporto pubblico, garantire l’accesso alle strutture pubbliche ed a quelle private di prima necessità.

La rilevanza dello scenario è da considerarsi media in riferimento alla probabilità che si verifichi l’evento e, soprattutto, in riferimento al grado di coinvolgimento della popolazione residente

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B.2.3 Condizioni meteo avverse: forte temporale / tromba d’aria

Tipologia del rischio: Rilevanza del rischio sul territorio: __________________________ Area interessata: Grado di coinvolgimento della popolazione: Valutazione complessiva:

Danni provocati da temporale o tromba d’aria

MEDIA _____________________________________________

A causa della tipologia del fenomeno considerato, l’area interessata coincide con l’intero territorio comunale. Possibili blocchi o intralci alla circolazione, intasamento delle fognature bianche, cedimento di strutture, caduta rami, interruzione dei servizi a rete. Per tale emergenza si fa riferimento al vigente piano di intervento, in cui sono disciplinate le modalità esecutive nelle varie fasi: • stato di osservazione e di allerta; • modalità di intervento in rapporto all’intensità

dell’evento; • ricorso a ditta esterna aggiudicataria dell’appalto con

indicazione automezzi da usare per liberare fognature e strade da rami o alberi abbattuti;

• suddivisione in zone del territorio per razionalizzare l’impiego simultaneo di più squadre;

• ordine di priorità nell’esecuzione degli interventi al fine di assicurare la viabilità, i collegamenti intercomunali, agevolare il transito dei mezzi di trasporto pubblico, garantire l’accesso alle strutture pubbliche ed a quelle private di prima necessità.

La rilevanza dello scenario è da considerarsi media.

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B.2.4 Condizioni meteo avverse: ondate di calore

Tipologia del rischio: Rilevanza del rischio sul territorio: __________________________ Area interessata: Grado di coinvolgimento della popolazione: Valutazione complessiva:

Danni provocati da ondate di calore

MEDIA _____________________________________________

A causa della tipologia del fenomeno considerato, l’area interessata coincide con l’intero territorio comunale. Possibili disagi e problemi di salute per i soggetti più sensibili (anziani, cardiopatici..). Le azioni previste riguardano la previsione del disagio connesso a tali fenomeni, la gestione socio-sanitaria dell’emergenza (allertamento medici), l’individuazione dei soggetti a rischio, gli interventi da attivare in sostegno delle persone più fragili (individuazione dei siti pubblici e privati con ambienti climatizzati, scorte di acqua naturale, animazione), e gli strumenti per il monitoraggio.

La rilevanza dello scenario è da considerarsi media.

B.2.5 Rischio sismico

Tipologia del rischio: Rilevanza del rischio sul territorio: __________________________ Effetto e area interessata: Grado di coinvolgimento della popolazione: Valutazione complessiva:

Scossa tellurica

BASSA _____________________________________________ La scossa è avvertita da persone ferme o in moto e anche addormentate. Possibile caduta di oggetti e danni lievi a strutture e edifici. A causa della tipologia del fenomeno considerato, l’area interessata coincide con l’intero territorio comunale. Necessaria l’evacuazione precauzionale della popolazione e del bestiame solo se presenti in strutture particolarmente danneggiate dal sisma. Disposizione di cancelli e individuazione di percorsi alternativi ad evitare il transito nei pressi di strutture gravemente danneggiate La scarsa sismicità dell’area unita alla bassa vulnerabilità del territorio determina una bassa criticità di questo fenomeno.

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B.2.6 Rischio industriale e interruzione servizi a rete All’interno del territorio comunale non sono presenti industrie a rischio rilevante.

Tipologia del rischio: Rilevanza del rischio sul territorio: __________________________ Evento ipotizzato: Area interessata: Valutazione complessiva:

Esplosione/incendio a seguito di fuoriuscita incidentale

di gas metano / black out

BASSA _____________________________________________ Esplosione/incendio conseguente a fuoriuscita di gas metano a seguito di problemi di escavazioni, procedure di esercizio disattese, problemi di corrosione eventuale effetto domino e altro / interruzione del servizio di distribuzione dell’energia elettrica. Per la caratterizzazione di tale rischio e l’individuazione delle distanze di danno ed attenzione si rimanda al Piano di Emergenza dell’Ente Gestore. In prima analisi ci si può riferire, per analogia di scenario, a quanto detto per il trasporto di merci pericolose, per cui la massima area di danno calcolata teoricamente è pari a circa 100 m dal punto di un eventuale evento incidentale. Il black out può interessare parte o tutto il territorio comunale, creando disagio alle fasce della popolazione più sensibili. La rilevanza dello scenario è da considerarsi bassa poiché, sebbene la frequenza degli incidenti che interessano queste infrastrutture sia abbastanza alta, molto bassa è, in riferimento al territorio comunale, l’aliquota di popolazione che può venirne coinvolta.

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B.2.7 Incidente stradale con versamento di sostanze pericolose

Tipologia del rischio: Rilevanza del rischio sul territorio: __________________________ Evento studiato: Area interessata: Grado di coinvolgimento della popolazione: Valutazione complessiva:

Rilascio di sostanze pericolose a seguito di incidente

MEDIA _____________________________________________ Incidente lungo la Sp 91 coinvolgente mezzi trasportanti sostanze pericolose, tra cui sono state assunte di riferimento le seguenti:

- Gas estremamente infiammabili: GPL - Liquidi facilmente infiammabili: benzina - Liquidi tossici: cloro

La massima area di danno calcolata teoricamente, in riferimento alle sostanze assunte di riferimento, è pari a circa 800 m dal punto di un eventuale evento incidentale. L’area di attenzione è pari a circa 1.500 metri. - E’ necessaria una circoscrizione dell’area coinvolta dal

rilascio con cancelli sulla SP91 stessa presidiati dalle Forze dell’Ordine.

Può rendersi necessario l’allontanamento dei presenti (conducenti dei veicoli bloccati sulla strada interessata), ovvero l’evacuazione, di persone presenti in edifici interessati dall’incendio, esplosione o nube tossica; il numero massimo ipotizzabile di persone coinvolte dall’evento è di circa 1000 abitanti. L’area di raccolta predisposta è il campo sportivo comunale. La rilevanza dello scenario è da considerarsi media poiché media è la frequenza degli incidenti stradali, sebbene molto bassa è quella che vede una fuoriuscita di sostanze pericolose; si sottolinea che la frazione di popolazione interessata dall’evento è estremamente variabile in funzione del punto e dell’ora in cui l’incidente si verifica.

B.2.8 Incidente ferroviario Il comune non è attraversato da Ferrovia.