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Settimanale Cooperativa di informazione e cultura Migros Ticino Anno LXXV18 giugno 2012

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  • 5/19/2018 Azione n.25

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    diLorenzoEmma,direttorediMigrosTicino

    Sipu riassumerein questiterminiladecisionedegli86597 soci e proprietaridi Mi-grosTicino,chenellesettimanescorse hannoaccettatola lista dellepersone propo-steperoccuparegli organidecisionali dellacooperativaperil periodo2012-2016 (apagina2) eapprovatoi conti 2011 dellacooperativa (vedibox a fondo pagina).Aisoci stata inoltredatala possibilitdi esprimersisu unaspetto importantecheda diversianni caratterizzala strategia dellacooperativae ciolimpegno a soddisfa-rei bisognispecicidellaclientela collaborandocon gliattori delsettoreagroali-mentaredellaregione persvilupparee promuovere prodottilocali.Seda sempresostienei produttoriattivisul territorio,nel 2004 MigrosTicinohade-ciso direndere piincisivoil suointervento, elaborandoil concetto deiNostranidelTicino,con dueobiettivi:il primo quellodi sviluppareprodotti lavorati daaziendedelCantonee abasedi materieprimelocali;il secondo, difar conoscere,va-lorizzaree promuoverequestiprodotti e chili produce. Unastrategiaa favoredelmadein Ticino,cheda allorasi manifestacon sempremaggiorvigoreanche inambitinon alimentari, facendoilpi possibile ricorsoa ditte localiperlacquistodi

    benie servizidi ognigenere (per esempioedile, gracoe stampadelsettimanalecheavetein mano).Una politicacheva tralaltrodi pari passocon quellacheconsisteneldarela preferenzaa residentinel Cantonequando sitrattadi assumere delper-sonalee grazieallaqualeoltreil90 percentodeicollaboratoridella cooperativa,compresala cinquantinadi giovaniin formazione, costituito dapersone cheabita-nonellaSvizzeraitaliana.Unapoliticaa favoredellaregionechepermettea MigrosTicinodi riversarenelleconomiacantonale circa il40 percentodeisuoi incassieciocirca 200milionidi franchi allanno.Una scelta, quelladi acquistarenellaregio-nein cuisi lavora, checonla essione delleuroha perso qualcheproselito,ma chelargamente condivisa dallapopolazione,non soloper amorenei confrontidellapropriaregione,ma ancheper giusteconsiderazionipratiche: evidentechepispendofuoridalleconomia chemi dlavoro,pi rischiodi trovarmi senza lavoro!Proprioper appurareil sostegno a favoredei prodottia chilometrozeroabbiamosottoposto il seguentequesito ai socidella cooperativa:Prodotti regionali: secondoleinelloffertaalimentareMigros Ticinotiene abbastanza contodei bisognispecicidellaclientelaticinese?Ebbene,il 90,4 percentodelle risposte stato positivo.Unchiarosegnodi apprezzamentoper loperatodi MigrosTicinoe deisuoipartner lo-cali,che siallinea allandamentodelle venditedi questiprodotti:i Nostrani, lannoscorsohannoregistratoun fatturatodi 22,5milionidi franchi,in crescita dell8,4

    percento rispettoallannoprecedente,rispettivamente quasiraddoppiatodal 2004.Un fatturatoal quale vannoad aggiungersialtri33,8milionidi franchi realizzaticonla venditadi prodottiticinesisenzamarchio(comeil caffprodotto conmaterieprimeprovenientida fuoriCantone).Unrisultatomoltopositivo checi spronaad accontentare ilrimanente9,6 percentodeivotanti cheauspicaancora piprodottiregionali,una richiestache MigrosTici-noe i suoipartnersono bencontentidi soddisfare!

    Azione25Societ e TerritorioUna visita al nuovoCentro di calcolo di Lugano

    pagina 4

    Ambiente e BenessereGrazie a una recente ricerca,per la prima volta, esiste unasistematica analisi delle cure

    non-farmacologiche per i malatiterminalipagina 12

    Politica e EconomiaLa crisi nellEurozona mette inpericolo la rielezione di Obama

    pagina 23

    Cultura e SpettacoliLa grande lezione di CarloFreccero, un maestrodella televisione

    pagina 43

    Mshoppingallepagine45-51/62-65

    Settimanaledi informazione e culturaAnno LXXV18 giugno 2012

    CooperativaMigros Ticino

    G.A.A.

    6592

    S.Antonino

    Il Consigliodi amministrazione

    ringraziaper la fiducia accordatagli

    Risultati della votazionegenerale 2012

    Approvai contidellesercizio2011,

    d scaricoal Consigliodi ammini-

    strazionee accettala proposta

    di riportareil risultatodi bilancio

    al nuovo esercizio?

    S: 18755 97,7%No:451 2,3%

    Schedebianche: 571 schedenulle:39.

    Prodottiregionali: secondo

    leinelloffertaalimentare Migros

    Ticino tieneabbastanzaconto

    deibisognispecificidellaclientela

    ticinese?

    S:17167 90,4%No: 1818 9,6%

    Schedebianche:685 schedenulle:146.

    19816 socihannovotato(partecipazione al voto22,9%)

    IllustrazionediSergioSimo

    na

    S allorganizzazione, s ai conti 2011e s ai Nostrani del Ticino

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    Lannuncio aveva suscitato un certoscalpore nei mondo dei media: si eraparlato di attacchi, aggressioni e diunnuovofrontenella guerradellecap-sule.Cosaera successo?Con RoyalCa-fMigrosaveva proposto nellesue lialile proprie capsule compatibili con il si-stemaNespresso, capsule ancora oggi invendita. La cosa non era scontata: nel2011 infatti Denner aveva dovuto inter-rompere in breve tempo la venditadellesue capsule, dopo che Nespresso avevasguinzagliatoi suoiavvocaticontro que-

    stazienda, parte del gruppo Migros.Nonostante il settore della vendita dicapsule peril caffsi conguricomeunasorta di campo minato giuridico, oggiMigros si mostra sicura di s: la sua va-riantedi capsule si basa susoluzionitec-niche del tutto originali, che non intac-cano quindi n la marca riservata n ilbrevetto di Nespresso(vediriquadro).

    Dietro alle nuove capsule c il la-voro degli esperti dellazienda indu-striale Migros Delica, numero due sulmercato svizzero delle capsule da caff.Abbiamo lavorato percircadue anniaquesto progetto con grande impegnodice la responsabile del progetto CafRoyal, Melina Inderbitzin. Il team dibase composto da ingegneri alimenta-ri, degli imballaggi e da tecnici. E qualisono stati i grossi nodi da sciogliere?Dovevamo raggiungere le stesse com-petenze di Nespresso, che vantaunesperienza ventennale nel settore,insoli due anni spiega Inderbitzin. In

    concreto, si doveva sviluppareuna pro-pria forma per le capsule che non co-piasse quella di Nespresso. Abbiamodovuto lavorare con un limite di tolle-ranza ridottissimo, dellordinedi unde-cimodi millimetro,ci che molto inu-suale nel settore alimentare. Comples-sivamente sono state testate pi di 40diverseforme di capsule.

    Anche il test della reciproca com-plementarit tra capsula e membranaharichiestomoltotempo,ed statade-cisiva dice Melina Inderbitzin. Lamembrana? Si tratta della parte supe-rioredellacapsula, dicela responsabi-le del progetto. Dopo una lunga seriedi prove ci siamo decisi per un coper-chio di alluminio speciale, lunico chepermette una schiuma e dalla densitnemente porosa e stabile. Oggi esi-stonoal mondosei o settetipidiversidi

    capsule che possono essere usate nellemacchine Nespresso. Sviluppare unanuova capsula che non infrangesse ibrevettiera unacosa.Mala difficoltstata di riuscire a trasferire questa for-

    mula in una produzione industriale,garantendo allo stesso tempo una qua-lit di caff di prima classe spiega Me-lina Inderbitzin.

    Abbiamo dovutorecuperare in due annila ventennale esperienzadi Nespresso

    Gli esperti di Delica hanno quindi gira-to tutta lEuropa negli ultimi due annipertrovare i macchinari adattial nuovostabilimentochepu produrrein quan-tit industriale le capsule Caf Royal.Parallelamente abbiamo provato caffprovenientida tuttoil mondo, perpotercreare qualit che si differenzino per

    aroma, corpo e robustezza spiega Me-linaInderbitzin.Il risultato sonocinquetipi che derivano dai chicchi di Arabicae Robusta, perrealizzarei principali tipidi aroma Espresso, Lungo o Ristretto.

    A proposito di gusto: se no a oggipercomprareil caffbisognava fare la-lanelle esclusiveboutiqueNespressoop-purelo sidovevaordinareonline,le nuo-ve capsuleCaf Royalpossonoessereac-quistate comodamente in una liale Mi-gros. E questova proprio nelladirezionedi pensierodel fondatoredi Migros Got-tlieb Duttweiler: gi sui primissimi ca-mion divenditail cafferauno deiseiar-ticolidi base.E noneraper caso: che fos-seun viaggio di vacanza, un corsodi lin-gue oppure proprio nel caso del caff,spesso Dutti si preoccupava di renderedisponibili auna vastafascia dellapopo-lazione beni diconsumoo servizi a prez-zi accessibili.

    Con lintroduzione del Caf RoyalMigros rimane fedele alle convinzionidel suo fondatore: il prezzo di lancio diognicapsulaammontera 30 cts.men-

    tre da giugno arriver a 38. Il confron-to: per una capsula di Nespresso i con-sumatori devono pagare circa un quar-to in pi. / Testo: Christoph Peter-mann,foto: ChristianFlierl

    AzioneSettimanaleedito dalla Cooperativa

    MigrosTicino,fondatonel 1938

    RedazionePeter Schiesser (redattore responsabile)Barbara Manzoni, Manuela Mazzi, MonicaPuffi Poma, Simona Sala, Alessandro Zanoli,Ivan Leoni

    SedeVia Pretorio 11CH-6900 Lugano (TI)

    Tel 091 922 77 40 fax 091 923 18 [email protected] www.azione.ch

    La corrispondenza va indirizzataimpersonalmente a AzioneCP 6315, CH-6901 Luganooppure alle singole redazioni

    Editoree amministrazioneCooperativa Migros TicinoCP, 6592 S. Antonino

    Tel 091 850 81 11

    StampaCentro Stampa Ticino SAVia Industria6933 MuzzanoTelefono 091 960 31 31

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    InserzioniMigros Ticino Reparto pubblicitCH-6592 S. AntoninoTel 091 850 82 91 fax 091 850 84 [email protected]

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    Costi di abbonamentoannuoSvizzera Fr. 48.Estero a partire da Fr. 70.

    2

    Attualit Migros

    Azione Settimanaledella CooperativaMigros Ticino 18 giugno2012 N.25

    M UnalternativabenmeditataIntroducendo le capsule da caff compatibili con Nespresso, Migros ha sollevato unpolverone. Una visita ai produttori del Caf Royal per capire come stata possibile limpresa

    Organistatutari dellaCooperativaMigros Ticino,periodolegislativo 2012-2016Le seguenti persone sono state eletteper il periodo luglio 2012 giugno2016 quali membri del Consiglio dicooperativa e del Consiglio di ammini-strazione, quali rappresentanti pressolAssemblea dei delegati e il Consigliodi amministrazione della Federazione

    delle cooperativeMigrose , peril perio-do 2012-2013, lUfficio di revisione.Conformemente allo Statuto, il Consi-glio di cooperativa si compone di 48membri, in maggioranza donne, di cuiun terzo risulta rinnovato dopo il pe-riodo di carica che si sta concludendo.In occasionedellasua riunione costitu-tiva il Consiglio di cooperativa provve-der a eleggere il presidente, il vicepre-sidente, nonch altri 3-5 membri cheformanoil comitato.

    Consiglio di cooperativaErnst Amstutz, Cugnasco (rieletto)Daisy Andreetta, Biasca (rieletta)Roberto Bont, Cugnasco (rieletto)Marco Bronzini, Tremona (rieletto)Flavia Camozzi, Bellinzona (rieletta)** Giuseppe Cassina, Cureggia(rieletto)

    Tosca Cattaneo, S. Antonino (nuova)* / ** Walter Centurione, Minusio

    (rieletto)** Aldo Ceschi, Minusio (rieletto)Manuela Chiappini, Brissago (rieletta)** Mario Colombo, Pregassona

    (rieletto; nuovo delegato)Simona Corecco, Claro (nuova)Graziella Dal Zovo, Morbio Inferiore

    (rieletta)Tiziana De Gottardi-Agnelli,

    San Vittore (rieletta)Antonella Delmenico-Marcoli,

    Novaggio (nuova)Rita Demarta, Pura (rieletta)

    Nadia Fabbro, Airolo (nuova)** Beatrice Fasana Arnaboldi, Chiasso

    (rieletta)* Katia Fusini, Caslano (nuova)Ivana Gaspari, S. Antonino (rieletta)Dario Giandeini, Banco (rieletto)Giovanna Giollo Caprara, Bellinzona

    (nuova)Patrizia Guerini, Biasca (rieletta)** Gabriella Malacrida, Lugano

    (rieletta; nuova delegata)Fabiola Marzullo, Giornico (rieletta)Daniela Medici, Riva S. Vitale (rieletta)Antonio Muoio, Camorino (nuovo)Giorgio Muratore, Taverne (rieletto)Barbara Paglia, Bellinzona (nuova)Benedetto Pedrazzini, Losone (rieletto)Morena Pellanda, Locarno (nuova)Adriano Pelli, Pianezzo (rieletto)Claudia Poretti-Consonni, Sorengo

    (rieletta)Andrea Pozzi, Lugano (rieletto)

    Il capolavoro

    riuscito: la

    responsabile

    del progetto,

    Melina

    Inderbitzin,

    con lenuovee

    convenienti

    capsule

    Caf-Royal.

    Delica in breve

    Limpresa industriale Delica AG diBirsfelden una dellepi grandi tor-refazioni della Svizzera e lavora ognianno 14000 ton. di caff grezzo. Ol-tre a commerciare caff, importa econfezionaogni annocirca 4000ton-nellate di noci e 3000 di frutta secca,cos come una grande quantit di

    funghisecchie spezie. Delicaimpiega211 collaboratori e ha raggiunto nel2011 un fatturatodi circa250 milionidi franchi.Info: www.delica.ch

    Verso la finedel monopolio

    Lintero sistema per il caff espresso

    prodotto da Nespresso protetto daun grandenumerodi brevetti e mar-chi registrati. In ogni caso, era sol-tanto questione di tempo: prima opoi Nespresso avrebbe avuto con-correnza. Il brevetto chiave di Ne-spresso, lecapsule a chiusuraermeti-ca con le quali il coperchio si aggan-cia alla base del ltro, scaduto nelmaggio del 2012. In alcuni Paesi eu-ropei due prodotti concorrenti sonoentrati sul mercato, Ethical Coffeedellasvizzera EthicalCoffee Compa-ny e LOrdellaziendaamericanaSa-ra Lee. Da noi, stata lazienda dipropriet Migros, Denner, che haportato perla prima voltasul merca-to capsule peril caffcompatibili conle macchine Nespresso.

    Dopo la denuncia di Nestl, Dennerhadovutointerromperela vendita.Iltribunale commerciale di San Gallonel febbraio del 2012 ha sospeso ledisposizioni provvisorie e la decisio-ne denitiva attesaancoraper que-stanno. Media Markt, che nellau-tunnodel 2011 aveva offertoin Sviz-zeraEthicalCoffee hadovutoda par-te suainterromperesubitola venditaa causa di un divieto provvisorio. Lastessa cosa successa alla consorelladi Coop, Fust, che aveva lanciato dapoco sul mercato capsule compatibi-li con Nespresso.Migros si attendeora similidifficoltdalpunto di vista legale? Ogniazien-dapu metterein operatutti i dispo-sitivi legali necessari alla difesa deipropri diritti, spiega Andrea Moser,Responsabile dellUfficio giuridicodella FCM. La nuova variante dicapsula introdotta da Migros si basatuttaviasu unasoluzionetecnica ori-ginale. Oltre a questo si differenziamolto chiaramente anche nella for-ma esteriore dalle capsule Nespres-so. Le capsule Migros non infrango-no nessun marchio registrato n ilbrevetto di Nespresso concludeAndreaMoser.Info: www.cafe-royal.com

    Edi Pozzi, Pregassona (rieletto)Sandra Pozzi, Maggia (nuova)Daniele Roncati, Gordola (nuovo)Maria Pia Rondi, Minusio (rieletta)Gioele Rusconi, Arogno (nuovo)Luce Sala, Viganello (rieletta)Marina Soldati, Pregassona (rieletta)

    Carmela Stadtmann, Lostallo(nuova)

    * Zorica Stevanovic, Giubiasco(nuova)

    Dolores Vacchini, Contra (rieletta)* Silvia Velati Ruga, Contra (nuova)* Maja Werder, Bellinzona (nuova)** Danilo Zanga, Muralto (rieletto)Franca Zellweger, Morbio Inferiore

    (rieletta)

    * = collaboratrici/collaboratori CMT** = delegati allAssemblea dei delegati

    FCM

    Consiglio di amministrazioneMonica Duca Widmer, Arosio,

    presidente (rieletta)Gianfranco Covino, Caslano, Capo

    vendita Sopraceneri, rappr. delpersonale (rieletto)

    Roberto Klaus, Tesserete, membro

    (rieletto)Avv. Francesca Lepori Colombo,

    Locarno, membro (rieletta)Dr. Daniele Lotti, Bellinzona, membro

    (rieletto)

    Rappresentante di Migros Ticino

    presso il Consiglio

    di amministrazione FCM

    Lorenzo Emma, direttore CooperativaMigros Ticino

    Ufficio di revisione per un mandato

    di due anni (2012-2013)Mitreva, Fiduciaria e Revisione SA,

    Zurigo

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    SocieteTerritorioAzione Settimanale dellaCooperativaMigrosTicino 18 giugno2012 N.25

    Il nuovo Centrodi calcoloInstallato di recentea Luganoil super-computer adalteprestazioni

    pagina 4

    Genitori al lavoroUnmanualeperlePiccoleemedieimpreseacuradellaCommissione delConsigliodi Statoperle pariopportunit vuole favorire unanuovasensibilit

    pagina 5

    La notizia? troppoveloceLa rapiditdi reazione richiestaai giornalistie lenorme moledi informazionida vagliarerendesempre menofrequentela verica

    pagina6

    BarbaraMasotti

    Chi pi chi meno,ogni paese devefare iconti con limmagine che, al di l delleproprie frontiere, gli altri hanno di lui.

    LapiccolaSvizzera almenoin questonon fa certo eccezione. E se della suaidentit tramitoe realtsi torna a discu-tere in tempi di crisi economica o difrontea minacce xenofobe, altres verocheancor poco si sasullastoriadellasuapolitica estera; su come, prima di oggi enegli anni pi critici del suo passato, laConfederazione hagestito lasua presen-za nel mondo veicolando una determi-nata immaginedi se suscitando,gi al-lora,non pochidibattiti.

    Attivo da un anno sul web, il sitomultimediale La Svizzera nello spec-chiodel mondopartecipaa pienotitoloa questa riessione grazie alla pubblica-zione di documenti di analisi e illustra-zionestoricariguardantile azionidi tipoculturale intraprese dalla Svizzera al-lestero a partire dai primi decenni delXX secolo. Allabase dellambizioso pro-gettovi essenzialmentela divulgazionedeirisultati di unaricercaconclusasi nel2010 Lesrelationsculturellesinterna-tionales de la Suisse (1945-1990) erealizzata allinterno di un progetto di

    ricerca del Fondo nazionale svizzero(FNS) da tre dottorandi dellUniversitdi Friburgo, Matthieu Gillabert, Tho-mas Kadelbach e Pauline Milani. Daquesto studio ci spiega il Professor

    Claude Hauser che ne ha diretto i lavo-ri nata lidea di osservare quale im-magine della Svizzera appare nelle rela-zioni conil resto delmondoattraversoillavoro e lopera di giornalisti, scrittori,pittori, ecc. e, soprattutto, come questaimmagine cambiata nel tempo. I ri-sultati di una prima tesi focalizzata pro-prio su questo tema, quella di ThomasKadelbach, ha quindi dato il via allapubblicazione della maggior parte deitesti presenti ora sul sito sotto forma diarticoli, mentrenei prossimi mesianchei contributilegati allavoro deidue colle-ghiverrannointegrati.

    Organizzatiper tema(musica,cine-ma, viaggi, letteratura, arte) e recupera-bili attraverso parole chiave, i testi sonotradotti in un linguaggio accessibile e ar-ricchiti da numerosi documenti icono-graci e audiovisivi spesso inediti qualiestratti di lmati e di emissioni radiofo-niche, locandine, fotograe e articoli digiornale. Di fronte alla qualit e allaquantit del materiale raccolto, risultaevidente lefficacia del web per la valo-

    rizzazione della ricerca storica. A que-sto scopo sottolinea Hauser statafondamentale la collaborazione con laScuolaEikon-EMF(artee comunicazio-ne) dove, allinterno uno stage pratico

    sotto la direzione del professor CyrilVernier, gli studenti si sono impegnatinellelaborazione di un modello gracoe organizzativo adatto allo scopo e chegliattribuisseuna certalegittimit.

    Neiprossimimesi inoltre, il sito in-ternet offrir nuove interessanti occa-sioni di collaborazione accademica. Ol-tre a coinvolgere altri colleghi storicinella traduzione dei testi il sito gitradotto nelle tre lingue ufficiali (in ita-liano daAndreaRusconi)e sono in can-tiere una versione in inglese e una in ci-nese , esso costituir infatti il puntodarrivo di un seminario di Master sultema generale delle relazioni culturaliinternazionali. Agli studenti del corso spiega il professore verr chiesto dielaborare un articolo mobilizzando lecompetenze redazionali necessarie e il-lustrandone i contenuti in modo perti-nente, con immagini e documenti au-diovisivi contestualizzati. Alla ne delsemestre i migliori saranno pubblicatisulla piattaforma.

    Ma torniamo ai contenuti del sito.

    Realizzate in epoche diverse, le produ-zioni culturali presentate testimonianolevoluzioneche haattraversato lapoliti-ca culturaledella Svizzera nel XX secolo,e in particolare nella seconda met, ov-

    vero, sintetizzando, il passaggio da unaprudente rigidit a unaperturamaggio-re a partire dalla ne degli anni 60; dal-lidea di una cultura che, nelle relazionicon lestero, deve servire alleconomiadel paese e quindi consolidare e diffon-dere i valori tradizionali svizzeri di de-mocrazia, solidariet e neutralit, a unapolitica che,grazie soprattuttoallazionedi Pro Helvetia, rivendica maggiore au-tonomiae mezzi nelsostenere iniziativedi artisti indipendenti che diffondono ildibattito su unimmagine della Svizzeradiversa da quelladi Sonderfall, contri-buendo cos allevoluzione della perce-zionedel paese.

    Se ci soffermiamo sul cinema, suggerisce Hauser un esempio emble-matico di questo sviluppo offerto dalparagone tra un lm come il celebreHeidi(1952) e il documentarioLes peti-tes fugues (1979), il quale racconta di unvecchio contadino, Pipe, il quale, lavo-rando da semprein unafattoriadel can-ton Vaud, ai piedi del Giura, un giornodecide di comprarsi un motorino per

    esplorare nuovi luoghi e orizzonti. Secon il suo immaginario di una Svizzeraidilliaca e alpestre,preservata daglieffet-ti negativi dellamodernitindustriale, ilprimo rappresentativo del ripiega-

    mentosu s,il secondo invecesimboli-co di evasionee scoperta chiarisce.

    Ma dove si trova oggi limmaginedella Svizzera tra mito e realt? Daqualchepartenelmezzo,azzardaHau-ser. Lutilizzo umoristico che si fa oggia pi livelli dei simboli dellimmagina-rioalpino,dimostra chesiamoriusciti aprendere distanza da un certo tipo dimiti. Lo stesso non si pu per dire ri-spetto ad altri pilastri dellidentit na-zionale come la democrazia. Basti pen-sare alle critiche suscitate nel mondopolitico elvetico dallesposizione Swiss-Swiss Democracy organizzata nel 2004a Parigi dallartista Thomas Hirsch-horn. A seguito della stessa il budget diPro Helvetia fu ridotto di un milione difranchi; una punizione che solleva laquestione dellautonomia della Fonda-zione e della libert artistica nei con-frontidella politica.

    Infohttp://www.specchionelmondo.ch

    LaSvizzeravistadalmondoStoriaUniniziativa virtuale valorizza i risultati di una ricerca accademica sulla storia culturale svizzeracontribuendo al dibattito sullimmagine della nazione nella realt internazionale

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    Societ e Territorio

    Azione SettimanaledellaCooperativaMigrosTicino 18giugno2012 N.25

    Cervelloni come montagne

    a Lugano-CornaredoTecnologia La rinnovata sede del Centro svizzero di calcolo scientico apre al Ticino orizzonti mondialiLorisFedele

    Esiste un nuovo edicio sul territorio diLugano destinatoa segnarenegli annial-cuni aspetti importanti della vita econo-micadellacittedellinteroCantone.Perlaveritgliedicisonodue,unodi5pia-ni, tutto vetri, e uno di 3 piani, quasi ungrosso bunker, un cubo di calcestruzzosenzanestre, collegato al primoediciodaunagalleriaalprimopianoedaunin-visibile passaggio sotterraneo. Sono lo

    stabile amministrativo e quello tecnicodel nuovo Centro Svizzero di CalcoloScientico (CSCS) di Lugano-Cornare-do. Il trasloco dalla precedente sede delCentro Galleria 2 di Manno ha reso pivisibile il CSCS, gi attivo da anni, ma lasuagestione e i contenutidellasuaattivi-trestanoancora sconosciutiai pi. I co-s chiamati Centri di calcolo ad alte pre-stazioni, che sfruttano le capacit digrandi e potentissimi computer, hannoassunto negli ultimi 10 anni unimpor-tanza notevole. Nei campi della sica,dellachimica, dellascienza dei materiali,della salute, della biologia, e lelenco po-trebbe arricchirsi, luso di questi Centriaiuta a progredire nella ricerca, sia purache applicata. Si ormai notato che incerti campi i laboratori tradizionali non

    bastano pie ci vogliono i supercompu-terper accelerare i processi di indagine edi verica. Il settore del computing adalta prestazione(HPC)offerto da questiCentridi calcolo diventa unasorta di la-boratorio virtuale nel quale,con modellimatematici e programmi appropriati, sifanno avanzare le sperimentazioni atempo di record. Lutilit della simula-zione si affermatanegli ultimianni co-me un caposaldodella ricercascientica:lescienzecomputazionali sono il 3pila-

    stro e affiancano la teoria e la sperimen-tazionedi laboratorio. Perfareun esem-pio,unaindustriafarmaceutica,primadipassare alla sperimentazione in labora-torio, pu rivolgersi alla tecnologia deicalcolatori ad alta prestazione e con unasimulazione selezionare i prodotti o leprocedure pi promettenti. Il suo pro-dotto arriver pi velocemente sul mer-cato, anche con un risparmio economi-co. Altroesempio:quello dei climatologie delle numerose informazioni che rice-vono dai sensori, dalle stazioni di terra,daisatellitiedallevariefontididatiperleprevisionidel tempo. Lenormemassa didati va processata e nisce dentro com-plessimodellimatematiciperdarerispo-ste entro breve tempo. In soli 20 minutiMeteoSvizzera elabora le proprie previ-

    sionigiornalierepresso il CentroSvizze-ro di Calcolo Scientico. Limpatto sullanostrasociet evidente,anche sespessononci facciamocasoe diamo moltecoseperscontate.Il CSCS aggregatoal Poli-tecnico federale di Zurigo (ETHZ), alquale concede il 40% del tempo dutiliz-zazionedellemacchine,mapartneran-che di tuttele scuole universitarie svizze-re,delleuniversite degliistitutidi ricer-ca,comeilPaulScherrerdiVilligenead-dirittura il CERN di Ginevra. Pi di 700utilizzatori si rivolgono al CSCS. Nellasededi Lugano-Cornaredooperano unacinquantina di esperti. Grandi sale nelpalazzo amministrativo possono ospita-re riunioni e corsi di formazione per gliutenti. In qualitdi struttura di assisten-zaperiricercatori,ilCSCSadisposizio-ne anche delleconomia e dellindustria,cercandotralaltrodimettereincontattotraloroiricercatorideidiversiistitutiperfavorire la cooperazione nazionale e in-ternazionale. La Svizzera un polo cen-

    trale di ricerca e di attivit nelcampodelsupercomputing.Con un budgetannua-le di circa 40 milioni di franchi, il CSCSconta di gestire le attuali macchine equellefuture inmaniera essibileed effi-cace per i prossimi 40 anni. Sapete bene

    che i computer evolvono velocemente echericevonomodichee aggiornamentipraticamente ogni 6 mesi. Le sbalorditi-ve e potentissime macchinedei Centri dicalcolo ci sorprendono anche in questo:midicono chedopo3 anni sianoda con-siderarsi obsolete e necessitano quindidellaggiunta di nuovi processori e di ul-teriori memorie.Ne conseguela necessi-t di programmare bene il futuro, predi-sponendo strutture essibili e adattabiliallemutevoliesigenzedelmercatoedellaricerca. I diversi cervelloni delCSCS, se-guendouna tradizione, portanonomidimontagne. I due pi potenti sono statichiamati Monte Rosa e Cervino. Sonomacchinedallapotenzadicalcolostraor-dinaria, che rendono importante questoCentro, al quinto posto in Europa e21esimo nel mondo. Monte Rosa unCray XE6, possiede oltre 47mila proces-sori e oltre 46 terabytes di memoria chedanno la possibilit teorica di effettuareno a 402mila miliardi di operazioni al

    secondo. Questosignica, come ci ha ri-feritola responsabileper il supporto agliutenti Maria Grazia Giuffreda, che peruna simulazione che il nostro computerdi casa ultimerebbe in 30 anni a MonteRosabastanoda30minutiaunora.Cer-

    vino invece un Next-generation CrayXMT,una macchina completamente di-versa da Monte Rosa, adatta a compieredeterminate serie di calcoli per utentispecializzati. in grado di analizzareve-locemente enormi quantit di dati perestrarrele informazioni di cuilutente habisogno. LIstituto di ricerche in bio-medicina (IRB) di Bellinzona utilizzaCervino per alcuni suoi progetti. Pos-sedere macchine cos potenti imponeda subito di doverle sfruttare appieno.Per questo il CSCS collabora anchecon un prestigioso Centroamericano eha iniziato dei contatti con la Cina.Gruppi di lavoro interni si preoccupa-no di seguire le nuovetecnologie man-tenendo contatti con ditte produttricidi hardware e software, per poter esse-re sempre aggiornati sulle nuove ten-denze e, se possibile, prevedere qualitipi di macchine potrebbero essere piutiliinfuturo.Conunaprimamondia-leilCSCSstaprovandoTdi,unamac-

    china dotata sia di processori che dischede grache. Si mira allo sviluppodi nuove architetture, che cercano disfruttarele schede grache perfare cal-coli scientici invece di utilizzarle soloperi giochi, come nora.

    Il calore della matematica

    Unaparticolarit della nuova sede cheha incuriositoil pubblico la modalitdi raffreddamento scelta per le strut-turedel Centrodi calcolo.I grandi cal-colatori consumano quantit enormidi corrente e nel loro funzionamentotendonoa surriscaldarsiragionper cuihanno un costante bisogno di essereraffreddati. Per risparmiare energia ilnuovo CSCSsfruttalacqua dellago diLugano, prelevata alla profondit di45metri,dovela temperatura di 6C.Dalla nuova stazione di pompaggio

    del Parco Ciani, parte una condotta adoppio tubo lunga 2,8 km che portacirca 500 litri dacqua al secondo agliscambiatori di calore del circuito in-terno di raffreddamento del CSCS.

    Nel primo circuito, destinato ai com-puter, servono 8-9C, mentre per gliarmadiche contengonole unit di cal-colo e i dischi ssi bastano 16C, e aquesto provvede un secondo circuitoservito da un altro scambiatore di ca-lore. Finito il raffreddamento lacquache ha raggiunto un massimo di 25Ctorna al lago nel secondo tubo. IlCSCS 30 metri pi in alto del lago equindi la discesa avviene senza biso-gnodi pompaggio. Lungoil tragitto cisono 3 punti in cui lacqua potrebbe

    essere utilizzata. Si pensa a una turbi-na per produrre energia elettrica o aun prelievo dacquaper scaldarepisci-ne o costruzioni. Le AIL stanno va-gliandoquesteopportunit.

    LorenzoDeCarli

    C un fantasma che si aggira nellescienze umane.Si chiama memetica.

    Forse non ancora una disciplina, for-se non lo sar mai. Dal 1976 quandoletologo Richard Dawkins, nel suo li-bro intitolato Il gene egoista, dichiarche il meme unentit dinformazio-ne replicabile da una mente o da unsupporto di memoria la memeticahacontinuato per cos dire a rifondarsiregolarmente, talvolta nella prospetti-va di chi aveva una formazione da ge-netista, altre volte da chi proveniva dastudi sociologici, altre volte ancora dachi aveva maturato buona reputazionenelcampo della psicologia pirecen-tementedachisiformatonellescuolediingegneria.

    difficile trovare due memetistidaccordo su che cosa sia un meme. So-no memi le ricette alimentari, una can-zone di cui non riusciamo a liberarci, lebarzellette, le superstizioni, le ideologiepolitiche, le religioni, la tecnologia, ecc.Siccome, per, il concetto pi impor-tante quello di replicatore, i meme-tisti sidividono sullattribuzionedi que-sta funzione fondamentale, senza la

    qualenonci sarebbecorrispondenza trameme e gene. Per alcuni, i replicatorisono i memi stessi, che migrano di cer-vello in cervello, di supportoin suppor-

    to. Questa la posizione del losofoamericano Daniel C. Dennett, il qualesostiene che i memi sono dei replican-ti, levoluzione dei quali obbedisce alleleggidella selezionenaturale.

    In diverso modo si prola chi, purriconoscendo la necessit di studiarelevoluzionedella culturacon strumentidarwiniani, ritiene che la nozione dimeme non sia sufficiente per descri-vere la complessit della trasmissioneculturale. il caso, per esempio, del ge-netista italiano Luigi Luca Cavalli Sfor-za, che, invece di memi, parla diideeo meglioancoradi carattericul-turali. Biologo, Cavalli Sforza con-vinto non solo che levoluzione cultu-rale indipendenteda quella biologicama che siamo arrivati ad un punto, nelquale levoluzioneculturale cheorien-ta lo sviluppo di quella biologica. Lan-tropologo francese Dan Sperber, inve-ce, ritiene che non di memi dobbia-mo parlarebens di rappresentazioni,che si diffondono epidemiologicamen-teperchlamenteumanasuscettibile

    alle rappresentazioni culturali cos co-meilcorpoloallemalattie.

    A frontedi tutte questedifferenze cisono importanti elementi di convergen-

    zatrachisioccupadimemeticaedievo-luzioneculturale:tutti sonopersuasi chela cultura una forma di adattamentoche ha enormemente avvantaggiato ilnostro genere rispetto ad altre scimmie.Tutti, inoltre, sono convinti dellimpor-tanza di far ricorso ai paradigmi dellabiologia per descrivere levoluzione cul-turale: chi paragonando le idee (o me-mi)ai geni, chi,invece,usandoi modellidellepidemiologia per descrivere la dif-fusionedelleidee, inteseun pocomevi-rus. Tutti sono convinti che, da un certopunto in poi, levoluzione culturale hapreso il sopravventosu quella biologica,orientando la nostraevoluzione.

    Dati, tuttavia, questi elementi incomune, i programmi di ricerca sin-camminano verso strade diverse. Da-niel C. Dennett, per esempio, sostieneche, cos comei geni usanoi nostricor-piperriprodursi,perlo stessonei me-mi usano le nostre menti. La psicologainglese Susan Blackmore arriva addirit-tura a sostenere che se un meme pudiffondersi, si diffonder indipendente-

    mente dalla verit dei suoi contenuti.Secondoquesta prospettiva, noi Sapienssiamo percosdire parassitatidai me-mi. Antropologi e genetisti non si spin-

    gono no alpunto da negare lesistenzadelsoggetto,ma neriducono fortemen-te la centralit, sostenendo che levolu-zioneculturalesoggettaafortivincoli.

    Per esempio, secondo, Dan Sper-ber teoricodel modello epidemiologi-co delle idee (le tradizioni sono malat-tie endemiche e le mode sono epide-mie)noiabbiamofortivincolicogni-tivi retaggio di unevoluzione che ci haresi adatti a vivere in societ molto di-verseda quella in cui siamo ora; vincoli,per esempio, che favoriscono la diffu-sione di idee narrabili piuttosto che diragionamenti, perch nel lungo tempodella nostra preistoria la narrazione erauno strumento adattativo importanteper laccumulo di conoscenze; oppurevincoli cognitivi legati al sentimentoatavico di paura per il diverso, ci cherendeorafacilediffondereideerazziste.

    Indebolendo la nostra libert discelta perch molto vincolata alla storiadella nostra evoluzione, mettendo incrisi la nostra stessa soggettivit, soste-nendo che le idee si diffondono indi-

    pendentemente da noi,memetistie stu-diosi dellevoluzione culturale sembra-no ridurci al ruolo di veicolidi geni e dimemi. Invece, tutti concordano nella

    necessit di studiare la dinamica dellatrasmissione culturale, molto simile, s,a quella genetica, maanchemolto pecu-liare. Contrariamente allevoluzionebiologica, quella culturale ha anche ca-ratteristiche lamarckiane, i carattericulturali acquisiti, cio, possono esseretrasmessi.

    proprio questa caratteristica cu-mulativa che ha fatto della cultura unformidabile mezzo di adattamento e,perquantoillusoria possa essere, questacaratteristica ci attribuisce la responsa-bilit di ci che trasmettiamo, tantomaggiore oggi, quando levoluzioneculturaleci ha messonelle condizioni dimodicare non solo la nostra evoluzio-ne biologica ma anche lequilibrio delpianeta stesso. Sta, quindi, alla nostraresponsabilit etica maturare una co-scienza adeguata ai problemi globali,strappandoci con forza da quei vincolicognitivi che ci tengono legati a schemidi comportamento utili quando, pocopi di 10000 anni fa, vivevamo in pic-coletrib.

    Lautonomia della memoriaMemetica Lo studio dellevoluzione culturale mostra che, forse, luomo non nel pieno possesso delle sue idee

    Linstallazione

    delcomputer

    Cervino. (CSCS)

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    Societ eTerritorio

    Azione SettimanaledellaCooperativaMigrosTicino 18giugno2012 N.25

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    Come cambiano i tempi. Per fortuna (avolte). Quindici anni fa nei cortili dellescuole si discutevaancora framadri sullafunzione dellemense: per i povericri-sti abbiamo sentito dire una volta dauna maestra. Da restare senza parole. Ibambini della scuola dellinfanzia nontornavanoa casa peril pranzoe nonera-no poveri cristi, ma alle elementari sela famiglia (la mamma beninteso) per

    motivi professionali aveva difficolt a es-sere presente a mezzogiorno, diventavaautomaticamente un caso sociale. Era lasottile linea di demarcazione, decisa-mente classista, che la piccola borghesiamettevafrasstessaechinonappartene-vaa quellordineprecostituito, conange-lidelfocolareacasaaspadellare(easpet-tegolare nel tempo libero); e chi uscivaper motivi diversi da quellordinarietapparentementesolida.

    Succede poi, cos va il mondo dasempre, che la societ si trasformi. Unostipendionon bastapi al funzionamen-to delle economie familiari, i nonni nonsono disponibili come untempo, ledon-ne soprattutto dopo averesgobbatosuilibriper anni nonsi sentono pirealiz-zateapassarelinteragiornataconlapiu-maper lapolverefra lemanie rivendica-noil loro diritto a fare carriera,mentrelacura dei gli viene ridistribuita ancheconipadrievoiligiochisonodarifa-re. Con due nuovi assiomi. Primo: lestrutture daccoglienza per la prima in-fanzia e le mense non sono pi un biso-gno sociale ma educativo. Secondo: iruoli rideniti allinterno della coppia siriettono nella richiesta di unaperturadel mondo del lavoro che viene dai duesessi perch la conduzionedella famiglianonpi(solo)unlavorodadonne.

    Le politiche statali hanno avviato,con la lentezza che ogni metamorfosicomporta, le procedure per fare loro ilpostulatodiazionipersostenerelaconci-liabilit fra lavoro e famiglia. Anche per-

    ch ormai concetto assodato che unabuona politica familiare pubblica, abbi-nata a unorganizzazione professionaleorientata alle pari opportunit, potrebberimuovere gli ostacoli alla genitorialit,favorendo unademograa pi equilibra-

    ta. Insomma, lequazione sarebbe: menoostacoli,pigliperilbenedellasociet.

    Prossimo obiettivo, dopo che la po-litica ha riconosciuto la necessit di uncambiamento strutturale in materia, lasensibilizzazione delle imprese perchattuino innovative pratiche aziendali. Ilconcetto valorizzare,al dil delgenere,lecompetenze e le responsabilitsocialidegli individuie delle famiglie, di donneeuominisenzapregiudiziedistinzionidisesso.Abeneciodituttelepartipoichpi si andr in questa direzione, mante-nendo appunto nel mercato del lavorocompetenze che altrimentirischierebbe-ro di essere sprecate, e pi leconomiapotressere prosperae solida. Lodice achiarelettere il manualerivolto alle PMIGenitori al lavoro.Leazienderispondono

    a cura della Commissione del ConsigliodiStatoper lepariopportunittra i sessi.La pubblicazione pensata per le aziendeche, attive in Ticino, sono chiamate adassumere una funzione cruciale in que-stoprocesso. chiaroche la promozio-ne della conciliabilit fra lavoro e fami-glia una sda che si gioca soprattuttonelprivato.SedaunlatoloStatopuap-prontare delle politiche pubbliche a suofavore (con strumenti per sostenere iredditi e creando adeguate strutture co-

    me mense e doposcuola), dallaltrospetta invece alle aziende individuareformeorganizzative, di gestionedei tem-pi di lavoro e delle risorse umane, di va-lorizzazione dei proli e delle carriereprofessionali che sappiano cogliere letrasformazioni in atto nella societ e neipercorsi professionali annota la consi-gliera di Stato Laura Sadis. La direttricedel Dipartimento delle nanze ritornasul principio della pari opportunit: Laconciliabilitnonpiunaquestioneso-lo femminileperch sempre pi uomini,maggiormente coinvolti nei compitieducativie dicura deiglio diassistenzadei congiunti, ricercano una diversa emigliore armonizzazione con limpegnoprofessionale.

    Nellasocietemergedunqueunesi-genza semprepi diffusa e trasversale diconciliare meglio due sfere centrali nellavita dei singoli. Unarmonia che, se rag-giunta, permetterebbe di rendere pi ef-cace il proprio contributo lavorativo.Studi dimostrano si legge nellopusco-locheleimpresechehannopromossoun rapporto equilibrato fra vita profes-sionale e sfera privata hannoottenutounriscontro positivo in termini di minoriassenze, di delizzazione del personale equindi di mantenimento di competenzecresciute in azienda, che sono il veroatoutcompetitivo.

    Menotensionesicaepsicologicafarima con maggior soddisfazione dei di-pendenti, meno assenteismo, menostresse, quelloche poiinteressa a chide-

    ve fartornare gli utili,pi produttivit. Sipermette cos una crescita professionaleper entrambi i genitori, con una presen-za pimassiccia di donnein posizioni diresponsabilit.

    Una gestione aziendale orientata al-

    la famiglia quindi una conduzione chepu portare vantaggi. Avviare la politi-ca delle pari opportunit una strategiadimpresa per migliorare i risultati del-lazienda, per rimanere attrattivi nelmercato dellavoro o anche perdifferen-ziarsicomeaziende attente alleevoluzio-nidelmercatoprofessionale.

    Misure necessarie tanto che il Con-siglio federale ha deciso di sostenere lapropostadiunacommissioneparlamen-tare. Che cosa prevede il progetto? Diiscrivere nella Costituzione che la pro-mozione della conciliabilit tra famigliaelavorouncompitodelloStato.

    Il manuale pu essere richiestoallUfficio della legislazione, delle pariopportunit e della trasparenza.091/81430 10.

    Keystone

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    Societ e Territorio

    Azione SettimanaledellaCooperativaMigrosTicino 18giugno2012 N.25

    Viale dei ciliegi di Letizia Bolzani

    MichelleKnudsen, AndraWesson,Argus, Nord-Sud.Da 4 anni

    Su, nonfarela difficile , la frasecheama ripetere la maestra di Sally, la si-gnorina Pollastrini. Per lei, ogni sco-stamento dalla presunta normalitnonha nulla di inquietante,ma soloche certe cose sono diverse. una vi-vace lezione sullunicitdi ogni creatu-ra quella che impartisce la Pollastrini,soprattutto quando i bambini, a lezio-ne di scienze, fanno un esperimento

    con le uova: le mettono in incubatriceper poi vederle schiudersi, e assisterealla nascita dei pulcini. Ma luovo diSally diverso, pi grande, e quandosi schiude ne esce una strana creaturaverde e squamosa. Il mio pulcino di-verso! Su, non fate i difficili. Certipulcini sono, ehmdiversi!

    La storia prosegue sul sottile lodellumorismo dovuto sia al contrastotra il testo e le immagini, che ci mo-strano Argus, il pulcino di Sally, co-me un enorme drago verde; sia a quel-lo tra le dolci parole della maestra(Ora scopriremo cosamangiano i no-stri piccoli amici) e le risposte deibambini (il mio mangia i semi, ilmiogli insetti,il miosta cercandodimangiare gli altri pulcini!). Ma lamaestra pronta a intervenire permettere in salvo i pi deboli e redar-guireArgus,quando necessario. Senzaper toglierli le caratteristiche che lorendono unico, e riuscendo ad accet-tarlo anche nella sua prorompente e

    sgangherata vitalit.Come dire:i limitici vogliono, i soprusi non si tollerano,ma laccettazione di s e degli altri nondeve tendere allomologazione o allaperfezione. E Argus amato coscom, anche se combina guai. Le illu-strazioni di Andra Wesson integranoperfettamente lironia di MichelleKnudsen, autrice americana che dalpubblico italiano si era gi fatta ap-prezzare per il precedente alboUn leo-ne in biblioteca. Accuratala traduzionediMarinellaBarigazzi.

    Daniela Morelli,Laportadella

    libert, Mondadori. Da12 anni

    il romanzo di unestate, ma unestateparticolare: luglio1943,in un paese sulLagoMaggiore. Il versante quello ita-liano, dove c la guerra. Giordano ha14 anni e sta crescendo. Se fosse natoqualche decina di metri pi in l il suodestino sarebbe stato diverso, ma ilconne, si sa, spartisce i destini. E ilsuo quello di crescere con responsa-

    bilit pesanti da portare, pi pesantidellabricolladi suopadre contrabban-diere.E chi, davvero,suopadre? Unoche ha traffici di merci o anche di per-sone? Tra i carichi che gravano sulle

    spalle di Giordano c quello di capiretante cose: cosa giusto e cosa sba-gliato, in un tempo come quello, in cuianche i continui rivolgimenti politicisembranol apposta perconfonderti leidee. Lui,poi, in quellestate,vive qual-cosa di molto pi privato: il primogrande amore, per Rachele, una ragaz-zaebrea.EperleiGiordanodovrtirarfuori tutto il suo coraggio. DanielaMorelli, con questa storia, ci guida an-cora una volta con mano sicura negliaffascinanti sentieridel romanzo stori-co: dopo Il segreto delle tre caravelle(su Cristoforo Colombo) e I ragazzidellebarricate(sulle Cinque Giornatedi Milano), sempre da MondadoriesceLa porta della libert: vero e proprioromanzo diformazione,in cuiun ado-lescente e inquesto Giordano simi-le ai ragazzi di oggi deve trovare lasua strada nel mondo, affrancandosidalle aspettative dei genitori e impa-rando ad ascoltare il proprio desiderioprofondo.

    EnricoMorresi

    Il problema che non abbiamo pi iltempo di fare le cose per bene. Inunappassionata comunicazione ai li-ceali del terzo anno, presentata di re-cente allUniversit della Svizzera ita-liana, la giornalista della RSI CristinaSavi pone il dito sulla piaga: la libertdi stampa nei nostri Paesi democraticitrova i suoi limiti non nella censura

    ma nellautocensura. Non nel sensocomune del termine (i giornalisti lecose le sanno ma non le dicono) manel senso che la maggior parte di noinon osa pi spingersi oltre lovviet,perch non si sicuri, non si avuto iltempo di controllare, e meno ancoradi approfondire. Letica della comuni-cazione (la ricerca della verit) trovadunque i suoi limiti nel muro di gom-ma delle strutture? E se cos, comepotremmo, in nome della deontolo-gia, rimproverare un poveraccio dicronista che spiana il microfono sulvolto del padre del la figlia vio lentata e

    gli chiede: Lei che cosa ha provato?;come potremmo ripeto rinfacciar-gli lodiosa intollerabile intrusionenella sfera intima della persona, sa-pendo che lo sciagurato solo uno deimille precari che affollano la profes-sione, pagati in Italia cinquanta euro aservizio!

    Le testate online sono

    costrette ad aggiornarei loro contenuti congrande frequenza, ascapito della precisione

    Ma basterebbe citarelinsoddisfazionecrescente per il giornalismo mal fatto.Imprecisioni, superficialit, mancan-za di controllo: tutti i giorni si potreb-beintervenire da un capo-serviziodel-la radio, della televisione o di un gior-nale, per segnalare non solo lo svario-ne (pu capitare a tutti) ma la legge-

    rezza con cui sono date anche le noti-zie di rilievo: in notiziari, telegiornali,servizi di cronaca. Bruno Boccaletti,capo-servizio in forza alla Radio, miconfessava recentemente di non riu-scire a leggere, per mancanza di tem-po, tutte le notizie che i suoi redattorimanderanno in onda. E la Radio, laTelevisione, i giornali sono pieni digiovani senza esperienza, ai quali sa-rebbe utile la contro-lettura del pezzo

    (mi si dice che Aldo Sofia la pratichiancora con i suoi, bravo!). Alle reda-zioni, oggi, lonline chiede di sfornaretesti e immagini a tutte le ore del gior-no e della notte. Non esiste pi loradella chiusura redazionale di solitola sera nei quotidiani entro cui ilpezzo poteva essere ripreso, correttodopo verifica, migliorato linguistica-mente. La correzione sui siti onlineavviene semmai successivamente.Una notizia imprecisa? la si correg-ger in linea; incompleta? la si com-pleter; errata? la si smentir Maesiste un provvisorio della verit? O

    saremo obbligati a stare continua-mente online per sapere quel che successo davvero? Il fenomeno colpi-

    sce specialmente i media con pochimezzi, per questo mi tengo strettolabbonamento a Le Monde. Manon eravamo, dai Telegiornali e daiGiornali radio del servizio pubblico,abituatia unaltraqualit?

    Il rischio non solodi incorrere in errorima anche di trattaregli argomenti controppa leggerezza

    Il problema, come si vede, in primoluogo di struttura. Nonsi possono fare lenozze mettendo in tavola solo chi sec-chi: laquestione siponedunqueal livellodelle direzioni e dei capi-programma.Intanto, per, un dovereincombe ancheai peones della notizia: non state solo alamentarvi, cercate di consolidare la vo-stra professionalit! Oggi nessuno la

    pensa pi come Dario Robbiani (Gior-nalistisi nasce),oggisi hannoa disposi-zione strumenti e sussidi che possonodare una mano La modesta pretesa diquestapagina di segnalare (non solo aiprofessionisti ma anche al pubblico in-telligente) alcune pubblicazioni recentiche implicitamente sostengono la possi-bilit di un giornalismo corretto e one-sto,malgrado gli ostacoli. O, perlomeno,cheaiutanoad armarsi controgli obbli-ghi inventati dalle imprese, quando di-menticanochelacredibilitsiottienean-chefacendobenelepiccolecose

    Giornalisti si imparaMedia Nella societ dellinformazione la quantit di dati da vagliare talmente grande da renderne spesso meno attenta la verica

    Qualche suggerimento di lettura

    A. Barbano,Manuale di giornalismo,in collaborazione con Vincenzo Sassu,Laterza,Roma-Bari2012,pp.294.Alessandro Barbano un giornalistacon trentanni di esperienza alle spalle,Vincenzo Sassu un giovane studiosoche da anni esplora le nuove frontieredella comunicazione. Il manuale inte-gra le acquisizioni della tradizione conle nuove evoluzioni teorico-pratichedel giornalismo: un volume denso, de-stinato (scrivono gli autori) in primoluogoaifrequentantiimastereicorsidilaureain giornalismo e comunicazione.Perci un libro ambizioso, un pochi-nodifficile peril linguaggio e gliesempiche propone, magari un po ingenuo

    circale magnichesorti e progressivedellonline. Per un libro importante,quasi completo (in Italia manca ancoraattenzione per le ragioni fondanti del-leticadei giornalisti)Ambizioso,uti-le,esigeimpegnonellalettura. S.Russ-Mohl,Faregiornalismo,conlacollaborazione di Giancarlo Dillena eNatascha Fioretti. Edizione italiana cu-ra di Sergio Splendore, il Mulino Ma-nuali,Bologna2011,pp.219.Lottimo docente calato da Berlino aLugano per insegnare giornalismo al-

    lUSI aveva pubblicatonel 2003 un ma-nuale (Journalismus. Das Hand undLehrbuch, Frankfurter AllgemeineZei-tung) divenuto nelfrattempoun classi-conellefacolttedeschedi scienzedellacomunicazione. In quanto attento nonsolo al come ma anche al perchdel giornalismo, questo manuale unimpresa ambiziosa. Ci venuto dapensare al nostro giornalismo [] scrive il prefatore, e si domanda: possibile che i nostri studenti e i futurigiornalisti giungano ad adottare unostile professionale come quello propo-sto da Russ-Mohl?.Ma prosegueloccasioneperguardareavanti,forseanche (enalmente)perprenderee ap-

    prendere pienamente da altre culturegiornalistiche. Tanti auguri, si potreb-be concludere un po cinicamente.Denso ma leggibile, per chi si pone ledomandegiuste. P. Studer e M. Knzi,Le buone regoledel giornalistacorretto. Il ProntuariodelConsiglio svizzero della stampa, Consi-glio svizzero della stampa, c.p. 201,3800Interlaken2011,pp.194.Devo far rileggere allintervistato il te-sto dellintervista? obbligatorio ri-portare lopinione della persona che

    nelservizio oggetto diun graveadde-bito? Dopo quanti anni, e a che condi-zioni, scatta il diritto alloblio?Quando devoannunciare al miodiret-tore cheperun conittodi interessiri-nuncio a trattareun determinato caso?Quando posso usare una telecameranascosta? Applicando la Dichiarazio-ne dei doveri e dei diritti del giornali-sta che tutti i professionisti rmanoallatto di riceverela tessera il Consi-gliosvizzerodella stampa ha pubblica-to una raccolta delle proprie prese diposizionesui punticaldidelletica pro-fessionale: non pi nella forma del re-pertorio, tuttavia, ma in quella, facileda consultare, del prontuario, che per

    ogni caso e situazione suggerisce ilcomportamento pi adeguato. Esisteinitaliano,in tedesco e infrancese.Fa-cile,pratico,moltoutile. S. Lepri,News.Manuale di linguaggioe di stile perlinformazione scritta e par-lata,RizzoliEtas,Milano2011,pp.315. il quartiere, non la gente, che si eva-cua dove accaduto un terremoto (ilpaese stato evacuato, non tutti gliabitanti sono stati evacuati, p. 154). una delle mille raccomandazioni fatteinpuntadipennadalmanualediSergio

    Lepri un altro collega che nelle reda-zioni ha usato per decenni cervello eolio di gomiti , uscito la prima voltanel1976. Questa lultimaedizione, ag-giornata, preceduta da una bella pre-sentazionedi Tulliodi Mauro:Diconoche un sorriso e una bella risata fannobene allasalute.A volte dura sorridereoridere.Mavalelapenaprovarcieque-sto bel libro, denso, ricco, utile, ma an-che umoroso ci aiuter a farlo. Dac-cordo! Obbligatorio sul tavolo di ognicapo-servizio.S.Bartezzaghi, Comedire. Galateodel-la comunicazione, Mondadori, Milano2011,pp.209.Qui siamo in un altro registro. La pre-

    messa scoraggiante: Con i tempi e imodi attuali della produzione e dellapubblicazione di scritti la correzionedegli errori e il controllo della qualitsono sempre pi rapidi, sempre menoimportanti (p. 13). Davvero? EppurelautoretienesullEspressouna rubri-ca intitolata Lapsus che segnala modidi dire, tormentoni e usi linguistici an-che devianti. Bartezzaghi innamora-todeigiochidiparole,interessatoallas-surdo linguistico, un funambolo dellalingua.Perlettoriraffinati.

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  • 5/19/2018 Azione n.25

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    Charity-chic:untermineormairicor-rentenel linguaggio modaiololondi-nese.Si potrebbetradurreconeleganzacaritatevolee denisce lab-binamento,dipersnonnuovo,framondanitebuoneintenzioni.Nellacapitalebritannica letichettachespettaaunnumerocrescentedinegozi,sarebberopidi400,dovesivendonoabitieaccessorismessimagriffatieac-quistati,paradossalmente, da personeche,inverit,sarebberoingradodicomprarlinuovi,apienoealtoprezzo.Proprioilfattodiesseregistatiindos-sati,einparticolaredapersonaggifa-mosi,attrici,campionisportivi,membridellaristocrazia, attribuisce aquesticapiunplusvalorechehacorsonegliambientisnob.Nonvapoidimen-ticatoilrisvolto socialeedeticodiunacquistoche non rappresenta soltantounaffare:lasommapagata,chedisolitononsuperale100sterline,haunadesti-nazionebenecadivariotipo.Una

    voltacopertele spesedi gestioneridottealminimo,iproventivannoaentieor-ganizzazionicheoperanoafavoredel-linfanzia,deimalatidiaids,deidisoccupati, dellaricercasul cancro,dellecologia, e viaenumerando obiet-tividiutilitpubblica.Prevedibili,inproposito,certi commenticomparsisullastampa:uncomodomodoconcuiclienti,perlopifacoltosi,possonoscaricarsi la coscienzatrasformandoilconsumismoinaltruismo.InrealtilCharity-chic siprestaallironiaeper-sinoalridicolo:darelacacciaallabitodaseraDior,indossatodaKateMoss,oalle scarpe-trampolo,sfoggiateda Vic-toriaBeckham,rivela,picheintentiumanitari,unaformaingenuadiimita-zioneedicultodivistico:sucuigiustointerrogarsi criticamente.Mac dellaltro. Dietroa questocom-mercioche,permateriaprimahalusato,siritrovaunasceltaculturaleepersino politica che,in formediverse,

    facapoal recuperodel vecchio desti-natoasostituireilnuovo.E,qui,ildi-scorso si allarga. Nonconcernesoltanto capidabbigliamentosmessiecianfrusaglie, riabilitati dallamodavintage,e proposti in abbondanzadai mercatiniche appartengono,ormai,al nostro paesaggiourbano. Ilcriterio delpossibile,e persino dove-rosoriutilizzo,viene infatti applicatoinbenaltriambiti:nellarredamento,nelladecorazione, nellarchitettura,incui ha assunto i connotatiimpegnatividiuna rivalutazioneestetica. il feno-menodel revivalche, comespiegaGilloDores, il riadattamentodistilipassati in periodi moltoposteriori,legatoindiscutibilmente alla moda.Ciche,sempresecondoilcriticomi-lanese, doveva produrre discussecom-mistioni: il neogotico,il neotudor,ilneomedievale.Oggi, per, lariabilitazionedel vecchiosipresentaallastreguadiunesigenza

    civicaal serviziodellacausaambientali-sta.Lecosedepoca,aldildellorofa-scinorievocativo,sono diventateunarmadidifesaneiconfrontidelnuovo,checistasommergendo.Eal-lorasicorreairipari,riutandolabitu-dinedellusaegetta,equindiconservando, riadattando,riciclando.unoperazionecheimpone,avolte,sceltedifficili soprattuttoquando, dalprivato,sipassaallospaziopubblico,perdecideredeldestinodiedicieim-pianti:abbattereorestaurare,epoiinchemodo?Sonointerrogativichecon-tinuanoadanimare,anchedanoi,in-terminabilipolemicheintorno acostruzioni,ecitiamolaRomanticadiMelide,pertaluniintoccabiliperaltridadestinarealleruspe.Stadifattocheleopinionidegliaddetti ailavori,archi-tettieurbanisti,comeisentimentipo-polaririmangonodivisisu frontiopposti:schieratiperilvecchiooperilnuovo.

    Sitrattadiduepartiti,ormairiconosci-bili,neilorocomportamentienellelorosceltequotidiane. A partire,magari,dallabbigliamento. I cultoridel vecchiosono,spesso,anchequellichebazzi-canoimercatinieriescono,fratantecose,ascoprirequellegiusteeutilizza-bili.Questione,in denitiva,di uto:chelacapacitdimuoversi,aproprioagio, nelguazzabuglio delle cosedepocaopresuntetali.Ediriconoscereivaloriracchiusineitessutilisiestintienelleterraglieconlecrepe.Ivaloriim-pareggiabilidelvecchiodicuisisubisceilfascino.Esonopoiglistessivalorichesiattribuiscono allepietre sconnessediedicidaconsiderarereperti.Sipar-latodiuto,masideveparlareanchedipregiudiziochevaafavoredelvecchioeasfavoredelnuovo.Emiconcedo,perconcludere, una confessione:non pos-siedoilutoperilvecchio,neimerca-tinimi confondo. Preferiscoisupermercati.

    8

    Societ e TerritorioRubriche

    Laltropologodi Cesare PoppiDracla

    Orsiaesattamenteunasettimana,lAl-tropologoerasedutocomodamenteinuncaffinvistadellaTorredellOrologioaSighisoara,distrettodiMures,Transil-vania,Romania. Oggetto unottimabirraSilvaScuracheconsiglioachisirechicol ed oggettoi corsi,ricorsi enemesidellaStoriaedellestorieevocatidal ge-niusloci.NelXIIsecoloriettevoiRedUngheriafavorironoconprivilegidognigenerelemigrazioneditedeschisassoniversolaTransilvania.Fortidelleloroghildeartigianaliriccheincapitalinanziarietecnologici,iSassonisiinse-diaronolungounalineadiconnestra-tegicadesignataadifendereiconnidel

    RegnodUngheriadaqueinemicichesa-rannoprimaiRussiepoigliOttomanisdadivenirenelleresgestaepopolariunaLineaMaginotantelitteramcontrolabarbariedOriente.Pocoahimpote-vanoimmaginareallora i monarchidUngheriachelasalvicaimmigrazioneavrebbeungiornofattodagiustica-zioneallemireespansionistichediunTerzoReichdeterminatoaricomporreladiasporateutonicadaDanzicaagli

    Urali.Eintantoerastatoconsideravocheilaboriosisassoniavevanocostruitounalineadifensivadichieseforticate,capolavoridellarchitetturagoticadim-prontagermanicacheoggisonofralemaggioriattrattiveturistichedellazona.Equesto,sarebbebenemeditarcisopra,nonostanteilfattoparadossalechealcrollodelregimediCeausescunel1989isassonirumenisianorientratinellaRe-pubblicaFederalelasciandoilorovil-laggialleliberaoccupazionedeinumerosiRomdinazionalitrumena.EmentrecosconsideravoriettendosefosseomenoilcasodiimpegnarsiinunaltraSilvaScurasiavvicinanodue

    giovanissimeturistecoreaneocinesichemichiedonoinuninglesecreativodi-ciamodovefosselacasadiDrcula.LacasadiDrcula?rispondesicu-merosolAltropologolacasadiDr-culamiecareSignorinenonqui.NonquicomeilColosseononaccantoaNotreDameecomeilformaggiosviz-zerocoibuchinoniltraforodelFrejusmispiego?.Proseguoesentenzio:IlCastellodiDrculamolto,moltolon-

    tanodaqui,nellemontagnetraiboschidellaTransilvaniaoh,soccorreprogrammarealmenoduegiorniperlavisita.Loro ripartonomeste e ancoramichiedoselehofattepiangere.Tant:migiroperrichiamareilcameriereadunaltrabirraeohib!losguardocorresulmurodellOsteriachemiospitaesudiunacertalapidemaiprimanotata.Avreipreferitocheilrumenofosseciril-licamenteincomprensibilecomeahimnon:QuinacqueevisseVladTepes,conosciutocomeVladlImpalatoreedintuttoilmondocomeDrcula.Urca!midicopossibilemaicheancheunti-pacciocomeDrculasianatoinunacasa

    tuttosommatoborghesechepibor-ghesedicosnonsipu?!Macome:noneramalnatoinqualchesotterraneocimi-terialeeragnatelosodellatenebrosaTransilvaniacoscomedettalavulgatavampiresca!?.Dracla, Dracla sideveaccentarelauenonlaamiri-prendevagentileSimona,giovanedeli-ziosacollegarumenarientrataconaltriamicidauntourdelsito.Draclaper-chsuopadreeraDraclilDragoe

    luidiconseguenzaeraDracla,quellochevoidiresteilDraghetto.Simonapoiavevaaggiuntoaltriduedettaglicru-cialiperlamoraledellanostrafavola.Primo:cheVladlImpalatoreilnostroDraghetto,perintendercinonimpa-lava solo iTurchi,perquantoquestiglistesseroparticolarmenteantipatici.Unospiccatosensodellagiustizialoportavaadessereimparziale:quellavoltacheimercantidiunacertacittviolaronoildivietodicommerciaresolamenteentrolemuracittadinepernoninterferirecoimercantidelcontado,Vladfecearrestaremercanti,moglieglielifeceprecipitaredallemuradentrounabucairtadipali

    appuntiti.ImpalareeraperVladunistituzionedemocraticaconclu-devairenicalabellaSimona.Inutilear-gomentareoltre.Maperfortunaleturistecinesieranotornateapassarelperl,poichletrappoleperturistihannopercorsiobbligati:frainchini,ammende,scuseemeaculpa lAltropo-logoleavevaconvinteadaccettareunt(pessimo)daltitoloSanguediDra-cla.Unbelcontosalatopitardie

    dopocheancheleospitidellaTerradoveSorgeilSoleeranostateedottedallabellaSimonasulleinerentidemocratichevirtdelgrandeVlad,lA ltropologotiravalesomme.Supponiamocheinvecedies-sereassociatoaimortichetornanopernutrirsidelsanguedeivivi(attivitnonscevradaunacertatragicanobilt,sup-poniamopure),Vladfossestatoesclusi-vamentenoto perla propensioneadimpalarenonsoloTurchifalsiecrudelimaanchedemocraticamenteipar-golideimercantievasoridIVA.Inoltreargomentodecisivosefossestatoco-nosciutocomeDraclaenoncomeDr-cula,opeggioancoracomeil

    Draghettochenesarebbeoggidellasuafama,domandoedico?!Correvaierilanniversariodellattentatoche VladlImpalatoreorganizzcontrolavitadelsultanoottomanoMehmedIInel1462costringendolocosaritirarsidallaVa-lacchiaesalvandodiconseguenzalEu-ropadallinvasione.SecondomesonoconvintogialloralochiamavanoDr-cula.MalamiaamicaSimonainsiste:Dracla.

    Cisonocoloriteegustoseespressionidialettalichelabuonalinguafaticaascalzaredalvocabolariofamiliare.Unadiquestescurlra.Lascurlralan-tiesteticarigadirotturaformatadaunlotiratoinunacalzadinylon.Quellacheinitalianosichiamasmagliatura.S,vero,conilsuoapproppriatopressos-lasmagliaturaidenticaprecisa-menteildistaccodellamaglia,ma,conlasuafoneticachescorreprecipitosadiva-ricandosisullaeaperta,lascurlraportaconstuttolosfacelodeldecorocheharegolatoleleganzadigenerazionidisignore(primadellavventodimae-

    stridellamodadelcalibrodiJohnGal-lianooMarcJacobs,naturalmente!).Ecco,miricordapropriounascurlra,unascurlraurbanistica,quellafunico-laredegliAngioli,storicoarredourbanoindisdicevolerovina,chemalsicombinaconilconnanteprogettodelLAC(Lu-ganoArteeCultura),ilcuicantieredahautecoutureediliziascoprirlannoprossimoilsuoelegantefruttodiperfetta

    integrazionetraanticoemoderno,trapubblicoeprivato,traverdeecostruito,proprioinnoncuranteconcomitanzaconilcentesimocompleannodellab-bandonatasuavicinadimappale.Devoconfessareche,intuttalamiainge-nuitpolitica,avevoalungodatoperscontatocheilrestylingdifunicolare,scalinata,fatiscentetorrettacon annessieconnessifossecompresanelmultimi-lionarioprogettodelLAC,senoncomeidealepalestraacieloapertoperlostepurbano,almenocomegadgetomaggioaifacoltosiacquirentidellelussuosedi-morecheprendonoformadietrolepre-

    stigiosesuperstitifacciatedellexGrandHotelPalace.GrandHoteldel1904,ScalinatadegliAngiolidel1905,Funicolaredel1913:allamiaanacronisticamenshistoricaeraparsoautomaticocomprendereitrepro-dottiBelleEpoque(cheaccerchianoquelgioiellochelacinquecentescachiesaconlaffrescodiBernardinoLuini)inununicopacchettodivalorizzazionediun

    centrostoricosaccheggiatodallimprov-visoboom economico. Invece nientepacchetto:quantoarestauro,agliinve-stitoribastatoeavanzatomantenerelefacciatedelGrandHotel,mentreilver-santepubblicoancorasispaccainoppo-stischieramentipartiticifavorevoliocontrarialripristinodellafunicolare.LascurlradelLAC,per,nonsifermapurtroppoagliAngioli:prosegueimper-territanelsuoattentatoaldecorourbanosmagliandoconarditaaccozzagliadiba-racche,containerechaletsimilorologioacucquellostraordinariopatrimoniopaesaggisticocheillungolago.

    Provvisoriamente,graziealcielo.Perchparecheperlasmagliaturadellungolagolacittabbiagiinborsettailcollantdiricambio.Secondoquantoraccontailsitolugano.chnellasuasezioneLuga-noUrbana,infatti,fraiGrandiProgettidiunacittchesitrovainunmomentodistraordinariodinamismo,quellode-dicatoalLungolagofocalizzatosullarealizzazionediunanuovagrande

    piazzaalagocomprendenteleattualiPiazzaRezzonicoePiazzaManzoni.Benissimoperlaprogettatariduzionedeltraffico,ilnuovoimbarcaderoelagrandetettoiaperspettacoliefeste.Malapiazza?Unaltrapiazza(nonsivadi-cendocheormailepiazzesonovirtuali?)apochecentinaiadimetridallagrandepiazzaantistanteilLAC,anchessapre-dispostaperspettacoliallapertoemani-festazioni?Amenocheleduegrandipiazzealagononsianostatichetappechepreludonoadunvero,grandeprogettodinamicodiquellaGrandeLuganofa-mosaperilsuopatrimonionaturale

    (comesileggenelcapitolo CittverdedellasezioneLuganoUrbanadelgici-tatositocomunale)costituitodallafor-tunatacombinazionediparchi,lagoeume.LalungimiranteacquisizionedelParcoCianicompiecentanniproprioquestanno.Leseredestateeledomeni-chedituttolannoi suoi vialettibruli-canodigiovani,famiglie,anziani,sportivideditialjoggingoalwalking,

    persinodisuperstitituristi,chesiriver-sanosuunlungolagochepareunauto-stradanelleoredipunta.Tornassedimodaquestotipodinvestimentialungotermine,si potrebbescommetterenal-mentesulsuccessodiunineguagliabileverdeurbanoalago,splendidoteatrodigrandieventisportivieinvidiabilepa-lestradibenesserequotidiano,checorredaGandriaaParadiso:inglobandolapasseggiatadiVillaFavorita(dicuisiri-cominciaalmenoabisbigliare),ilcan-tieredellaSocietNavigazioneeilCampoMarzio,destinatofraiGrandiProgettidellaGrandeLuganoallinvesti-

    mentoprivatoinunnuovopoloturi-stico-alberghiero(adappena200metridaipluristellatiGrandHotelVillaCasta-gnolaeHotelSeegarten?).Sonoduciosa.Ancheperch,comean-nunciaungrandecartellopubblicitariodiunamultinazionaledellacomunica-zione(che,guardacaso,siaffacciapro-priosulparcheggiodelCampoMarzio!),ALuganoiniziailfuturo.

    Mode e modidi LucianaCaglioRecuperare lusato: ci vuole fiuto

    Azione SettimanaledellaCooperativaMigrosTicino 18giugno2012 N.25

    Won tondi Matilde FontanaLa scurlra del LAC

  • 5/19/2018 Azione n.25

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    Lasoiaunamateriaprimairrinuncia-bilenellaproduzionediforaggioperglianimalidaallevamento.IlpigrandefornitoredisoiaperlaSvizzerailBra-sile.InoccasionediunsopralluogodellaRetesvizzeradellasoia(vediBox),dicuiancheMigrosmembro,irappresentantidellorganizzazionehanno potutofarsi unideaconcretadellacondizionidi produzione. UltricoFeitknecht, presidente di Suisseporcs,lassociazionecheriunisceallevatorieproduttoridicarnesuina,haparteci-

    patoallavisitasuiluoghidiproduzione.

    Signor Feitknecht,lei agronomoepresidente dellAssociazioneSuis-sePorcs. Insiemealla sua famigliagestisceuna fattoriasul Piano diMagadino:alleva maiali,mucche,coltivarisoe patatee partecipa a unimpiantoche producebiogas.Es-sere pi tranquillidi lei difficile.Ingennaio stato in Brasile,nel MatoGrosso,per visitarealcunegrandicoltivazionidi soia. Ne rimastospaventato?No,permecomeagricoltorestataunesperienzaaffascinante.Sarei rima-stovolentieriperunasettimanaalpostodiguidadiunadiquelleenormimieti-trebbiatrici.Mamitrovomoltobenenellamiaazienda.Hounlavoromoltovariatoe un diversomodo di mettermiinrelazioneconimieianimalieimieiprodotti.In Svizzerasiamopi vicinialla naturaTrovocheavoltesiamounpopresun-tuosi:inSvizzera,inmedia,ognise-condocementichiamoun metroquadratoditerreno.Inquestomodononcrescerannocertopialberi!Enellostesso temporimproveriamoibrasilianiperch per potersigarantire

    unprottoabbattonoleforeste.Nonmifraintenda;ildisboscamentounpro-blema,manontuttocossemplicedagiudicarecome vorremmo.Cio?Leautorit brasiliane hanno ricono-sciutoilproblemaehannopromulgatoleggicontroidisboscamentiillegalieperlaprotezionedellabiosfera.NoidellaRetesvizzeraperlasoialavoriamoconiproduttoribrasilianichesipon-gonoinmodoresponsabileneicon-frontidelterritorioeproduconosoiaesenteda semigeneticamentemodi-cati.(VediBox)Nonostante questo,per,le aziendeagricolebrasiliane che praticanola monocultura distruggono lam-biente.Utilizzanolelororisorseinmodoeffi-ciente.NonsonosicurocheinSvizzeranoicicomportiamomeglio,ochedav-verofacciamo qualcosain pi perlabiodiversit.NelMatoGrossoil35percentodella supercie di unaziendadeveessere mantenutacon specievege-talioriginarie;inSvizzerasoloil7percento.Mavero:perilBrasile,coscomepergliStatiUniti,questoun

    problemaperchcoltivanosoiaomaissusupercienormi. Sulmercato mon-dialenoncaltromodo.In parte ne approfitta anche lei:le possibile acquistare soiaa unprezzo minore perpoternutrireisuoi maiali.vero.Mastiamolavorandopercer-caredisostituirelasoia.Cisonopiantericchedi proteinechecresconoanchedanoi.Personalmente,amedioter-minevorreiessereingradodiprodurrenellamiafattoriailmangimecheminecessario.MasuquestotemaanchelaSvizzeracomenazionechedovrebbefareunariessionegenerale. moltopifacilecomprarelasoiasulmercatomondiale.Maentrodiecianni,chisacomeandrannolecose?Chimidicecheperlegrandiaziendesulmercatononsiapiinteressantedaunpuntodivistaeconomico produrresoltanto soiage-neticamente modicata?Oppurefor-nirnesoloallaCina?Oppuremettersiaprodurrequalcosaltrodicompleta-mentediverso?Cosa significaci, concretamente?LaSvizzeracostrettaaimportaresoia,perchoggi abbiamocirca100000et-

    tarichedevonoessere mantenuti comesupercie ecologicaper preservarelabiodiversit.IlBrasileoggilunicoproduttoredi soianon geneticamentemodicata.Larichiestadiquestotipodisoiastacrescendo,a livellointernazio-nale.quindiimportantetrovarenuoviluoghidicoltivazione,comelaRoma-niaolUcraina.Ha paura di essere travoltodallagricoltura industriale?No,siamoattivisuduemercati.MentreinTicinoincolliamobelleetichettesulle

    nostrebottigliediMerlot,inBrasileriem-ponoisilos.Siamotuttiespostiaimecca-nismidelmercatoeicolleghibrasilianiancorapidinoi.MentrelavoranosedutisullemietitrebbiatricitengonodocchioilcorsodegliscambiallaBorsadellemate-rieprimediChicago.Cosasuccede al consumatore? diventato unapallina in baliadel mercatomondiale?Assolutamenteno. Il consumatore de-cidenelmomentoincuicompraononcompra,einquestomodoinuenzailsistemapidellapoliticaagraria.Eilconsumatoredecide secondoi suoibi-sogni,adesempioadipendenzadelprezzo,coscomestiamovedendoconilfenomenodelturismodegliacquistiallestero. quindi in consumatoread avereil coltellodallapartedel manico?S.Quandoleibeveunbicchieredivino,leinteressaacapiredaqualeregionear-rivaechilhaprodotto.Perchnonfac-ciamoalstessacosaconglialimenti?Nesonosicuro:chimangiainmodoconsa-pevolesipreoccupaanchedelluogoincuistatoprodottoilsuocibo.Chisialimentainmodoconsapevolefaacqui-stidiconseguenzaeincoraggiainque-stomodoiproduttoriaprodurreinmodosostenibile.

    9Azione SettimanaledellaCooperativaMigrosTicino 18giugno2012 N.25

    Il consumatore decisivoIn Brasile si coltiva la soia su grandi estensioni, e la si esporta anche in Svizzera. La Rete svizzeradella soia si impegna perch essa sia prodotta senza usare tecnologie genetiche e in modo responsabile.

    Ulrico Feitknecht, membro della Rete, stato in Brasile per osservare con i suoi occhi

    Approfondimento

    Unamateriaprimacon effetticollateraliLa soiafornisceun importanteap-portodiproteineauominieani-mali.Poicha livello mondialeilconsumo di carnesta crescendo,negliultimi20annilaproduzioneraddoppiata,portandosi a 230mi-lioniditonnellate.Lasoiacolti-vata principalmente in Cina e negli

    USA, mala crescitamaggioresi re-gistrainSudamerica.Laumento dellaproduzione, inBrasile, ha effetti sullambiente: leforeste tropicali e la biodiversitdellesavanevengono colpite, losfruttamento intensivodistruggeilterreno e la qualitdellacqua. Siproduconoancheconitticonlepopolazionilocali.LaSvizzerautilizzalo0,1percentodellaproduzionemondialedi soia,trail90eil95percentodiprove-nienzabrasiliana. Coltivatoridisoia,associazioni di produttori,or-ganizzazioniambientaliste,coscomeproduttori e commercianti aldettaglio comeMigros,si sonounitinellaRetesvizzeradellasoiaela-vorano affinch entro il 2014 al-meno il90 percento della coperturadel mercato siaraggiuntacon soiaprodotta in modoresponsabile(laquantitoggiammontaal60percento).Laretesiimpegnaperlosvi-luppo distandardche arrestinoildisboscamento illegale, cheproteg-ganole supercinaturali degnediessere preservatee regolamentinolusodipesticidiedeidirittidisfrut-tamento del territorio.

    Proprio un pazzo, questo Dutti. NonsolohafondatolaMigrosilche,con-siderando la situazione economica del1925, era gi abbastanza pazzo di pers no, per tutta la vita non ha smessodi attaccar briga conchiunque fossein

    contrasto con la sua visione Migros. Elo ha fatto con una voglia di confron-tarsichenonhauguali.Anchea50an-ni dalla sua morte Gottlieb Duttwei-ler mor l8 giugno 1962 a Zurigo lesueideesonopichemaiattuali.

    In onore del fondatore della Migros,domenica prossima il Percento cultu-rale Migros inaugura il GiardinoArancione a Rschlikon. Proprio ac-canto al Park im Grene, negli ultimimesi nata una cronaca Migros che sipu percorrere e vivere. Il giardino,tutto colorato di fiori arancioni, mo-stra su dieci isole tematiche la storiadella Migros. Ecco ad esempio laWalk of Fame, sulla quale vengonoonorate con una stella ciascuna le im-prese industriali della Migros. O il

    prato del suono, che permette di vive-re in modo acustico il momento degliacquisti.

    Il giardino unafonte inesauribiledi storie meraviglioseMigros-Magazin ha voluto valutarein anteprima il Giardino Arancione eper farlo ha invitato una famiglia diZurigo. Christina Studiger e Migi De-rendinger insieme a Jain, di 10 anni,eJeanne,di6sisonotuffatipertuttoun pomeriggio nel nuovo mondo Mi-gros, e ne sono entusiasti. Il giardino veramente straordinario, affermaChristina. Offre continuamentenuove sorprese. Qui si pu sostare enel contempo imparare mille interes-santi storie sulla Migros. Intanto Je-anne e Iain si accingono e esplorareper conto loro il giardino, che fra lal-tro si presta splendidamente anchepergiocare a nascondino.Qual lhighlight del Giardino Aran-cione? A questo proposito la nostrafamiglia unanime: il padiglionenel

    quale si pu vivere in modo interatti-vo la storia d ella Migros. S u una pare-te che funge da monitor si possonoscegliere diversi temi, addirittura proprio come a CSI Las Vegas senza toccare la parete. Mentre agliadulti occorre un momento per fami-liarizzarsi con la tecnica, i ragazzi tro-vano intuitivamente la via per attra-versare il mondo Migros virtuale. Sipossono cos richiamare centinaia distorie Migros. / Testo: Andreas Rein-hart.

    Il GiardinoArancione in breveInaugurazionedomenica24 giugno2012.

    Ubicazionefrail latodelparcoMigrosdiRschlikon

    e ilParkimGrene.

    Attrazionidieciisoletematichesulla storiadella

    Migrose sullavitae leoperediGottlieb

    Duttweiler.Unamareadi fioriarancione,

    checambianoasecondadellastagione,

    adesempio12000tageti,piantatida

    studentidellAlta scuoladiWdenswil.

    Grandeschermointerattivodi venti

    metriquadrati.TestimonialBooth,

    nelquale i visitatoripossonofotografarsi

    e filmarsi das.

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    Un mercato festoso

    Il13mo BioMarch, nelcentrostori-

    co della bella cittadina di Zongen(Argovia), alle porte: espositori datutta la Svizzerae dalleregioni esterecircostanti offriranno al pubblico,dal 22 al 24 giugno, t profumati,specialit gustose di carne, verdurefresche e croccanti e molto altro. Iltutto per una manifestazione cheanima le strade del paese, permet-tendo una piacevole passeggiata trale bancarelle di prodottibiologici. Cisaranno poi molti artisti di strada aproporre momenti di divertimento,mentre su diversi palchi musicistifolk, pop e jazz e country creerannoun'atmosfera festivaliera. Migros siimpegna n dalla nascita di questamanifestazione come sponsor prin-cipale. E anche nel 2012 sarpresen-te con una ricca offerta: i nostalgicidel passato potranno nuovamenteprovvedereai loroacquistiin unvec-chio camion di vendita e, con un po'di fortuna, vincere prodotti Bio allaruotadellafortuna.

    Una famiglia viaggia nel tempoParchi Domenica prossima, al Giardino Arancione di Rschlikon sar possibile vivere lastoria della Migros. Una famiglia di Zurigo ha gi visitato il giardino in anteprima

    UlricoFeitknecht.

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    12 Azione SettimanaledellaCooperativaMigrosTicino 18giugno2012 N.25

    Ambiente e Benessere

    SergioSciancalepore

    Quante e quali cure non-farmacologi-chesi utilizzanoperassistereuna perso-na negli ultimi giorni della sua vita?Moltissime, ma diversamente da quelle

    farmacologiche (sedazione del dolore,idratazione, cura di eventuali piaghe ealtre ancora) le cure non-farmacologi-che non sono state nora sistematica-mente elencate: un patrimonio ingentee prezioso di conoscenze e di praticheper far vivere con dignit chi ci sta la-sciando, dando anche aiuto e sollievo achi assiste.

    A colmare questa lacuna ci pensauna ricerca svolta nellambito del Pro-gramma Opcare9, un progetto interna-zionale cheha lo scopo di incrementarelecuredinevita,inparticolaredeima-latiterminali di cancro. La ricerca sta-ta pubblicata sullarivista scientica on-linePLosMedicine (Complexity innon-pharmacological caregiving activities atthe end of life: an International qualita-tive study, testo in inglese, liberamenteconsultabile presso doi.10.1371/jour-nal.pmed.1001173) e ha raccolto e ana-lizzatounagranquantitdiinformazio-ni provenienti da 16 strutture princi-palmente Hospice e Unit di cure do-miciliari di novePaesidel mondo: per

    la Svizzera, ha partecipato il Centro dicure palliative dellOspedale cantonalediSanGallo.

    Lo scopo della ricerca non quellodi scoprire quali tra le terapie non-far-macologiche di ne vita siano pi effi-

    caci. Gli autori della ricerca, infatti, di-cono che i dati raccolti indicano comele cure non-farmacologiche siano nonsolo numerose ma intersecate tra loroin modo complesso e sosticato e consfumature tali da potersi adattare allecondizioni siche, psichiche e ambien-talinelsensopiampiodeltermine.

    Non una classicazione delleffica-cia, dunque, ma un elenco di possibiliinterventi da conoscere e utilizzare neivaricontesti.Loriginalitdella ricerca lasi avverte considerando il metodo usatonellaraccolta delleinformazioni,il siste-ma della lista aperta. Ogni strutturaaveva,infatti, la possibilit dielencareli-beramente i vari tipi di interventi non-farmacologici, senza utilizzare questio-nario schemipredisposti: sono cos statiinviati oltre 900 protocolli di interventidinevitaredattisoprattuttodamedi-ci e paramedici dei vari staff che sonostati poi elaborati grazie a un program-mainformatico perconoscerei tipidin-tervento pifrequenti e a chisono rivol-ti,ciopazienti,famigliariecuranti.

    Al termine dellimponente lavorodi analisi, sono state individuate novearee di attivit. Per quanto riguarda ipazienti, lintervento pi frequente egradito quelloche prevede il contattosicoe la cura delcorpo(ma risultata

    ancheimportantelastensionedal con-tatto sico, quando non sia giudicataopportuna e gradita al paziente), unasicit appagante anche per chi cura:Fa sentir bene questo modo di acco-miatarsi, senza farnulladi speciale,so-lo tenendo la mano del paziente han-no dettomolti medici e infermieri.

    considerata molto importante lacreazione di un ambiente non soloconfortevole ma esteticamente piace-vole e sicuro: oggetti, fotograe, parti-colari dellarredamento ma anche lamusica, unbel vestito coloratoe la pre-senza della vita che continua. Ha dettoun malato terminale: Aprite la portaperch possa sentire la vita, l fuori: lagente, gli uccelli che cantano, i bambi-ni chefanno chiasso giocando!.

    I rituali della morte, al contrario,coinvolgono soprattutto i famigliari elo staffcurante:sonorituali nonsoloditipo religioso, ma anche civile, legale,organizzativo che evidentemente ri-guardano maggiormente chi assiste ilmalato terminale. Un altro genere

    dintervento che vede molto coinvoltilo staff di cura e i famigliari riassuntonellatriade ascoltare,parlare,capire.A tal proposito uninfermiera ha affer-mato che importante la comunica-zione perch dobbiamo sentirci sicuri

    e inquesto modo fondamentalepoterinformare il paziente e i famigliari.Mentre un volontario ha aggiunto chequando un paziente non pi co-sciente, parlare di lui con il coniuge ocon gli amici intimi della vita passatainsieme,d loroconforto.

    Oltre al contatto sico, anche lasola presenza di persone unabitudi-ne frequente: pu essere una presenzasilenziosaper condividerele emozioni,puesserepreghiera,canto. statapu-re rilevata limportanza che in prossi-mit della mortesiano presenti ancheimembri dello staff di cura e i volontarichehannoassistito il malato:il loro es-sere l pu rendere meno traumatico ilmomentodeldistacco.

    Nellanalizzare le varieforme din-terventonellafasedi nevita, i ricerca-tori si soffermano anche su gesti chesembrano banali, ma che rivelano lacomplessit e limportanza di questotipo di cura, per esempio tenere le lab-bra e la lingua idratate. Potrebbe co-meper lamaggior partedegliinterven-

    ti di ne vita essere considerato unacura di base, in realt si rivela com-plesso e sosticato. Coinvolge, infatti,diversi soggetti (personale infermieri-stico, famigliari, terapisti occupazio-nali) e implica una serie di scelte e di

    conseguenze per quel che si decide difare: facilita la relazione del pazientecon chi lo assiste, crea una maggioreintimit coni famigliarichehannoim-parato a soddisfare questo bisogno (efa sentire meglio gli stessi congiunti),siintegra con le altre cure, crea un rap-porto di collaborazione con lo staff sa-nitario.

    Questa ricerca importante nonsolo perch, per la prima volta, c unasistematica analisi delle cure non-far-macologiche per il ne vita ma an-che perch costituisce la base per ulte-riori ricerche in questo settore: peresempio, occorre conoscere meglioquali interventi di tipo ambientalesono pi adatti, occorre anche denireil modo migliore e con una pi adattaterminologia le diverse tipologie di cu-re. Termini e denizioni precise per-mettono di descrivere i dettagli, lacomplessit e le sfumaturedelle curenon-farmacologiche di ne vita, unafasedove solidariet,piet, ricerca me-dicasi integrano fortemente.

    Il parco di PlitviceUnaretedisedicilaghidispostiagradinataecollegatitralorodapiccolicorsidacqua

    pagina 13

    Il canto destateUnostudiometteinevidenzacomeilTicinosiadigrandissimaimportanzaperlecicale

    pagina 16-17

    Progetto SartrePilota-automaticoper veicoli:cichenoaierisembravafantascienza,oggigiunarealt

    pagina 19

    Nasce il sito BlenioBikeUtili informazioniper valorizzare e sfruttareal meglio il potenzialelegato alle escursioni in Mtb

    pagina 21

    A volte basta tenergli la manoRicerche mediche Un interessante studio sulle cure palliative illustra le variabili delle terapie,evidenziando la moltitudine di interventi possibili. Un prezioso patrimonio per la dignit di chi ci sta lasciando

    Iris

    hFireside

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    13Azione SettimanaledellaCooperativaMigrosTicino 18giugno2012 N.25

    IlParcoNazionaledeiLaghidiPlitviceReportageNon un caso se uno dei territori protetti pi famosi dEuropa. Visitato ogni annoda centinaia di migliaia di persone, un mirabile esempio di come si possa conciliare fruizione turis