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Per prepararci al meglio al CONVEGNO DIOCESANO ACR 2012

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Azione Cattolica dei Ragazzi - Convegno Diocesano ACR 2012

Il Concilio Vaticano II e i ragazzi di oggi

Per prepararci al meglio al

CONVEGNO DIOCESANO ACR 2012

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Il Concilio Vaticano II e i ragazzi di oggi

Il Concilio prende il nome di Vaticano II poiché nello stesso luogo, cento anni prima, si era svol-

to un altro concilio, il Concilio Vaticano I (1869-1870). Prima di quello si celebrarono altri 20 Concili Ecumenici (grandi riunioni di tutti i vescovi del mondo). Eccone alcuni...

La sera dell’11 ottobre 1962 piazza San Pietro era gremita di gen-te convenuta per l’apertura del Concilio. Chiamato a gran voce dalla folla Papa Giovanni si affacciò dalla finestra e improvvi-sò un discorso, ricordato come “Il Discorso della Luna”:

Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una sola, ma riassume tutte le voci del mon-

do. E qui di fatto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera. Osservatela in alto e guardate questo spettacolo. Tornando a casa troverete i bambini. Date loro una carezza e dite: “questa è la carezza del Papa”. Troverete forse qualche lacrima da asciugare. Sappiano gli afflitti che il Papa è con i suoi figli specie nelle ore della tristezza.

Nel secolo ventesimo la Chiesa ha sentito nuovamente il bisogno di rinnovarsi, di fer-marsi a riflettere, per capire meglio la parola di Dio e per rispondere alle situazioni nuove del mondo moderno. Nel 1962 il Papa Giovanni XXIII convocò il Concilio Vaticano II: chiamò a Roma tutti i Ve-scovi della Chiesa Cattolica e anche osservatori ortodossi e luterani, per riflettere e di-scutere, tutti insieme, su cosa significa essere Chiesa ed essere cri-stiani nel mondo di oggi. Fu un vero e proprio Concilio ecumenico, il più grande della storia per numero di partecipanti. Il Concilio iniziò l’11 ottobre 1962 e si svolse in Vaticano, nella basilica di San Pietro, che per l’occasione si trasformò in un’immensa sala. Qui trovarono posto circa tremila vescovi da tut-to il mondo.

UNA NUOVA PRIMAVERA: IL CONCILIO VATICANO II

UN PO’ DI STORIA...

Il Concilio Vaticano II dura tre anni, dal 1962 al 1965. Fu aperto da papa Giovanni XXIII e portato a termine da papa Paolo VI.

CONCILIO

VATICANO II

1962 - 1965

CONCILIO

VATICANO I

1869-1870

CONCILIO

DI TRENTO

1545-1563

CONCILIO DI

CALCEDONIA

451

CONCILIO

DI EFESO

431

CONCILIO DI

COSTANTINOPOLI

381

CONCILIO

DI NICEA

325

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Il Concilio Vaticano II e i ragazzi di oggi

La Chiesa è strutturata come una società gerarchica

Tutti i cristiani (anche preti, suore, frati) sono ac-

comunati dal fatto di credere in Gesù (tutti siamo battezzati) e insieme siamo il POPOLO DI DIO

Papa Giovanni XXIII aprì il Concilio indicando un preciso orientamento:

non definire nuove verità o condannare errori, ma rinnovare la Chiesa per renderla più santa e quindi più adatta ad annunciare il Vangelo ai contemporanei; ricercare le vie per l’unità delle Chie-se cristiane; rilevare ciò che c’è di buono nella cultura contempora-nea aprendo una nuova fase di dialogo con il mondo moderno, cer-cando innanzitutto “ciò che unisce invece di ciò che divide”.

Il Concilio discusse e approvò 16 documenti. I più importanti parlano di:

La rivelazione e la Parola di Dio (Dei Verbum)

La riforma della liturgia (Sacrosantum Concilium)

Il modo di pensare e vivere la Chiesa (Lumen Gentium)

Il posto e il compito della Chiesa nel mondo di oggi (Gaudium et Spes)

LA CHIESA DOPO IL CONCILIO

La messa è la preghiera di tutti i cristiani e non solo del prete. Per questa ragione viene celebrata nella lingua parlata e non più in latino;

Ogni cristiano è invitato ad ascoltare, pregare, meditare abbondantemente la Bibbia;

Viene riconosciuta l’importanza del dialogo interreligioso e soprattutto del dialogo tra le Chiese cristiane: ortodossa, luterana, cattolica, ecc. (movimento ecumenico);

Ai laici viene riconosciuto un ruolo importante all’interno della Chiesa.

I documenti scritti dai padri del Concilio furono 16

I DOCUMENTI DEL CONCILIO

I ministri ordinati (vescovi, preti e dia-coni) guidano la Chiesa e sono a ser-vizio della fede di tutto il popolo di Dio

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Il Concilio Vaticano II e i ragazzi di oggi

IL CONCILIO VATICANO II e l’AZIONE CATTOLICA

A voi, infine, giovani e fanciulle del mondo intero, il Concilio vuole rivolgere il suo messaggio. La Chiesa è desiderosa che la

società che voi vi accingete a costruire rispetti la dignità della persona. Ampliate i vostri cuori, lottate contro ogni egoismo, siate generosi, co-struite nell’entusiasmo un mondo migliore di quello attuale. La Chiesa vi guarda con fiducia e con amore”.

Dal messaggio del Concilio Vaticano II ai giovani

Al termine del Concilio, i vescovi hanno sentito il bisogno di rivolgersi ai giovani in-viando loro una lettera.

IL CONCILIO VATICANO II È AFFIDATO ANCHE A NOI...

Negli anni che vanno dal 1966 al 1969 l’Azione Cattolica guidata da Vittorio Bachelet raccolse l’invito al rinnova-

mento portato dal Concilio Vaticano II e decise di riscrivere il proprio Statuto. Anche l’AC scelse di riportare al centro della pro-

pria attività e della propria proposta la Parola di Dio, rinnovando allo stesso tempo la disponibilità a camminare insieme ai vescovi e parroci

per costruire quella Chiesa del futuro che i padri conciliari avevano immaginato e scritto nei 16 documenti del Concilio Vaticano II.

Quel cammino di rinnovamento - nella Chiesa e nell’Azione Cattolica - continua

ed è affidato a ciascuno di noi. Come scrive proprio Bachelet...

…non dobbiamo dimenticarci che un Concilio non è che si au-to realizzi solo perché è stato dibattuto nell’aula conciliare e scrit-

to nei decreti. Ci voleva qualcuno che aiutasse a realizzarlo; e, io credo, che l’Azione Cattolica nel nostro Paese sia stata uno dei grandi veicoli di realizza-zione delle prospettive conciliari: aiutando i Vescovi, aiutando i parroci, aiutando le realtà diocesane con i loro problemi e le loro difficoltà, a maturare tutte le ric-chezze che dal Concilio venivano, superando le difficoltà che qualunque rinnovamento comporta. (1983)