Azimut n2 2014

28
ISTITUZIONI Prima, durante e dopo l’emergenza A colloquio con Roberto Oreficini, capo della Protezione Civile delle Marche NORMATIVA Aprire il Mercato dei Lavori Pubblici: le proposte della Rete delle Professioni Tecniche EDILIZIA Geometri, nasce l’esperto in edificio salubre

description

Tutti i contenuti di Azimut, periodico del Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della provincia di Ancona. Il numero 2/2014 tratta dell'alluvione di Senigallia, di esperti in edifici salubri della Rete nazionale delle Professioni Tecniche.

Transcript of Azimut n2 2014

Page 1: Azimut n2 2014

ISTITUZIONIPrima, durante e dopo l’emergenzaA colloquio con Roberto Oreficini, capo della Protezione Civile delle Marche

NORMATIVAAprire il Mercato dei Lavori Pubblici: le proposte della Rete delle Professioni Tecniche

EDILIZIAGeometri, nasce l’esperto in edificio salubre

Page 2: Azimut n2 2014
Page 3: Azimut n2 2014

GIUGNO 2014 1

Azim

ut

Periodico regionale a cura del Collegio dei Geometrie Geometri Laureati della Provincia di Ancona

Corso Garibaldi 91/a - 60123 Ancona (AN)[email protected] - www.geometrian.it

Anno XXXVIII - N. 2/2014 Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 Comma 20/b Legge 662/96

Filiale di Ancona

PUBBLICAZIONE TRIMESTRALEReg. Trib. Ancona 8 Luglio 1975

Comitato di RedazionePressCom-Comunicazione IntegrataPiazza Ciabotti, 8 - 60035 Jesi (AN)Tel. 0731.215278 - Fax [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEFabio Bartolucci

COORDINAMENTO EDITORIALEDavide [email protected]

REDAZIONEPressCom srlRiccardo CollamatiDiego SbaffiRoberto CeccarelliTonino Ortolani

HANNO COLLABORATOA QUESTO NUMERO:Matteo Tarabelli, Serena Pollastrini, Beatrice Testadiferro, Gloria Bussolotto

CONSULENTI PER LA COMUNICAZIONEGianni Moreschi([email protected])

IMPAGINAZIONEStudio FLORIO - Via Aldo Moro, 3862010 Sambucheto di Montecassiano (MC)

STAMPA TIPOLUCE srl Via delle Querce - 60027 OSIMO (An)Tel. 071.717401 - Fax 071.7236307www.tipoluce.com

CREDITI FOTOGRAFICIArchivio AZIMUT

PUBBLICITÁ CONCESSIONARIA AZIMUTPressCom - Piazza Ciabotti, 860035 Jesi (AN)Tel. 0731.215278 - Fax 0731.213352Emanuele [email protected]

Azimut viene inviato gratuitamente agli iscritti agli Albi Professionali del Collegio dei Geometri e Geo-metri Laureati della Provincia di Ancona, agli uffici decentrati del Genio Civile, agli uffici tecnici dei Comuni e delle Province, a tutti gli enti pubblici e a tutti coloro che hanno rapporti con la categoria. La collaborazione è aperta a tutti i singoli professionisti e agli organi rappresentativi di categoria. Manoscrit-ti, dattiloscritti, elaborati, disegni, fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Ogni au-tore risponde direttamente delle proprie affermazioni che non impegnano nè la redazione nè il Collegio. Gli scritti possono essere pubblicati anche siglati o anonimi, per desiderio degli autori i cui nomi resta-no comunque reperibili presso la redazione.

Inserzionisti:Alseo ..................................... 2

a di Cop.

Subissati ............................... 3a di Cop.

Namirial ................................ 4a di Cop.

Sommario23

6

8

10

23

EditorialeIstituzioni Prima, durante e dopo l'emergenza. AcolloquioconRobertoOreficini,capo della protezione Civile delle Marche

Edilizia Geometri,nascel'espertoinedificio salubre

Istituzioni L'impegno di un piccolo comune richiede fantasia e contatti per portare risorse e progetti

Normativa Aprire il Mercato dei Lavori Pubblici: le proposte della Rete delle Professioni Tecniche

Condominio Le detrazioni per le spese di recupero del patrimonio edilizio

Azimut

Page 4: Azimut n2 2014

2 GIUGNO 2014

EditorialeAzimut

EditorialeApriamo il n. 2 del 2014 della nostra rivista con una intervista a Roberto Orefi cini, a capo della Protezione

Civile della regione Marche. Un panoramica ad ampio raggio delle attività della Protezione Civile anche

alla luce dei recenti avvenimenti che hanno colpito in modo particolare Senigallia. A seguire trattiamo di

un convegno che ha presentato la nuova fi gura dell'esperto in edifi cio salubre. Torniamo a intervistare un

rappresentate delle istituzioni con il nostro colloquio con il Sindaco di San Paolo di Jesi, Sandro Barcaglioni.

Di seguito ospitiamo integralmente il documento Aprire il Mercato dei Lavori Pubblici: le proposte della

Rete delle Professioni Tecniche, proposta di modifi ca del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e del

Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207. La Rete nazionale delle Professioni dell’area

Tecnica e Scientifi ca è composta dal Consiglio nazionale architetti, pianifi catori, progettisti e conservatori,

dal Consiglio nazionale chimici, dal Consiglio nazionale dottori agronomi e dottori forestali, dal Consiglio

nazionale geometri e geometri laureati, dal Consiglio nazionale geologi, dal Consiglio nazionale ingegneri,

dal Collegio nazionale periti agrari e periti agrari laureati, dal Consiglio nazionale periti industriali e periti

industriali laureati, dal Consiglio dell’ordine nazionale tecnologi alimentari e con il contributo del Collegio

nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati.

Completa la rivista il consueto appuntamento con il condominio.

Buona lettura!!!

Unisciti alla nostra community su Facebook!Troverai tante informazioni su appuntamenti ed eventi, corsi, foto e video, articoli di interesse per i geometri, Azimut sfogliabile, interventi personali di membri del Collegio dei Geometri e tanto altro ancora...Clicca Mi Piace sulla nostra pagina fan Collegio dei Geometri di Ancona! Ti aspettiamo!

2 GIUGNO 2014

Page 5: Azimut n2 2014

GIUGNO 2014 3

«La protezio-ne civile non è un corpo, non è un’istituzione, non è un’ammi-nistrazione, ma è una “funzio-ne”, vale a dire un sistema nel quale ogni am-min i s t r az i one (Comuni, Provin-ce, Prefetture, Regioni e Stato) svolge in piena autonomia le attività di com-petenza, con co l l e g a me n t i

funzionali ma non gerarchici. E', insomma, il “di-rettore d’orchestra” che agisce affi nché ogni musi-cista suoni al meglio ed il suono di ogni strumento si integri e sia valorizzato da quello di tutti gli al-tri». Roberto Orefi cini, capo della Protezione Civi-le delle Marche, riassume così l'attività dell'organo che coordina. «Il Servizio Nazionale della Protezio-ne Civile, che ha il compito fondamentale di tu-telare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni deri-vanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi è stato formalmente istituito con la Legge n. 225 del 24 febbraio 1992 – puntualizza Orefi cini - La medesima norma defi nisce all’artico-

lo 3 quali sono tali compiti, fi nalizzati appunto alla previsione e alla prevenzione dei rischi, al soccorso delle popolazioni sinistrate e ad ogni altra mansio-ne necessaria e indifferibile, diretta al contrasto e al superamento dell'emergenza e alla mitigazione del rischio. Sorgono spesso equivoci soprattutto per quanto attiene le attività di prevenzione in protezio-ne civile: troppe volte si ritiene che il Dipartimento regionale intervenga direttamente per effettuare operazioni di prevenzione strutturale (sistemazio-ne di aste fl uviali, stabilizzazione di versanti in fra-na…), mentre la norma stabilisce che questi compiti siano svolti dagli enti ordinariamente competenti». Oreficini, la vostra è una presenza costante...«Quando non siamo direttamente impegnati nella gestione delle emergenze svolgiamo svariati compi-ti: si va dalla manutenzione delle reti radio, com-presa quella che assicura le comunicazioni del 118, alla gestione del volontariato di protezione civile, dagli interventi nelle scuole per formare docenti ed allievi ed assicurare che vengano eseguite corretta-mente le prove di evacuazione, alla predisposizione e gestione di software dedicati alla protezione ci-vile che il sistema nazionale ci chiede di mettere a disposizione anche delle altre Regioni, dalle at-tività legate alle previsioni meteorologiche ed alla emanazione di avvisi di condizioni meteo avverse, di criticità idrogeologica regionale e di criticità per valanghe, al supporto agli Enti locali ed alle diver-se componenti del sistema per la predisposizione di pianifi cazioni di emergenza costantemente aggior-nate, alla gestione e rendicontazione delle risorse ordinariamente disponibili e di quelle che vengono

IstituzioniAzimut22014

Prima, durante e dopo l'emergenzaA colloquio con Roberto Orefi cini, capo della Protezione Civile delle Marche

Matteo Tarabelli

Roberto Orefi cini Rosi, capo della Protezione Civile delle Marche

Page 6: Azimut n2 2014

4 GIUGNO 2014

Istituzioni Azimut2

2014

assegnate dallo Stato per particolari attività: l’elen-co potrebbe continuare ancora a lungo. Il 2013 ha visto il Dipartimento regionale affrontare in siner-gia con le altre componenti del sistema, oltre che numerose emergenze di scala locale, la situazione emergenziale che ha colpito il pesarese nel mese di marzo, la crisi sismica che ha interessato la zona costiera nei mesi di luglio ed agosto, la situazione emergenziale di novembre e dicembre. Inoltre la protezione civile regionale ha fattivamente opera-to in soccorso delle popolazioni della Toscana alle-stendo un campo di accoglienza nel Comune di Ca-sola in Lunigiana ed il posto medico avanzato delle Marche è stato attivo nelle Filippine devastate dal tifone Haiyan con personale del Dipartimento, vo-lontari di protezione civile, i sanitari dell’ARES ed i volontari che curano la logistica. Ha partecipato inoltre, in collaborazione con le componenti sta-tali e regionali coinvolte, in occasione di eventi di grande importanza per la nostra Regione, come la manifestazione Endurance Lifestyle e l’incontro fra il Governo italiano ed il Governo Serbo. La possibi-lità di fornire risposte effi caci ed ordinate a questi eventi calamitosi è stata assicurata dal “modello Marche” di protezione civile: il costante lavoro di concertazione e di raccordo con tutte le componen-ti del sistema svolto dal Dipartimento regionale è stato in grado di costruire un modello organizzati-vo/operativo, basato sul principio di sussidiarietà e disciplinato dalla Legge Regionale n. 32/2001, che rende possibile in qualsiasi momento e con un bre-ve preavviso l’attivazione a catena ascendente/discendente di tutti i soggetti competenti in rela-zione ad ogni specifi ca situazione emergenziale».

Quali sono, a suo parere, gli aspetti più preoccu-panti del territorio delle Marche?«La nostra regione è soggetta a tutti i tipi di rischio, con la sola esclusione di quello vulcanico, ma, a ben considerare quello che preoccupa maggiormente è il rischio idrogeologico. Alla fragilità del territorio infatti si sommano le conseguenze dei mutamenti climatici in atto che fanno registrare il susseguirsi sempre più frequente di eventi meteorologici estre-mi che si abbattono su terreni ancora imbibiti d’ac-qua, su aste fl uviali purtroppo non sempre mante-nute al meglio per carenza di risorse da parte degli Enti competenti, su un reticolo idrografi co minore che avrebbe necessità di cure costanti e meticolose. Occorre anche tener conto del fatto che, ad esem-pio, le reti fognarie dei centri abitati sono state progettate, come previsto dalla regolamentazione nel tempo vigente, calcolando gli apporti delle ac-que meteoriche con tempi di ritorno di 40/50 anni e quindi, anche quando le manutenzioni sono costan-ti diffi cilmente riescono a smaltire le precipitazioni sempre più intense che si verifi cano».Cosa si può fare?«E’ importante avviare una concreta politica di mes-sa in sicurezza del territorio che consenta di mitiga-re i rischi, soprattutto idrogeologico e sismico, che incombono sulla quasi totalità della nostra Regione, così come nel resto del nostro Paese. Occorre inoltre aumentare la resilienza delle popolazioni e diffonde-re una profonda conoscenza dei rischi e dei compor-tamenti che occorre tenere nelle situazioni emer-genziali, per mitigare gli effetti dei rischi stessi».Senigalliaèstatadirecentecolpitadaunadeva-stante alluvione. Quali le cause?

Ospedale da Campo all'Aquila 2009

Page 7: Azimut n2 2014

GIUGNO 2014 5

IstituzioniAzimut22014

«Le informazioni tecniche su quanto accaduto sono riportate nel “Rapporto di evento”, documento pub-blico consultabile sul sito della protezione civile re-gionale (http://protezionecivile.regione.marche.it/bo/allegati/files/RapportiEvento/Rapporto_Even-to_20140502.pdf). La risposta operativa ha seguito il modello ormai consolidato, sono state attivate le Sale Operative Integrate (SOI) coordinate dai Prefetti ed alle Provincie, è stato mobilitato il volontariato di protezione civile ed assicurata la disponibilità di materiali e mezzi di pronto intervento, ove necessa-rio. La Soup (sala operativa unificata permanente) ha, come di consueto, mantenuto continui contat-ti con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Particolare sup-porto è stato fornito al Comune di Senigallia: fin dal primo manifestarsi della gravità della situazione si è recato sul posto personale regionale e, successiva-mente il Prefetto ed il Direttore regionale del Cor-po Nazionale dei Vigili del Fuoco, oltre al Direttore del Dipartimento regionale, funzionari e tecnici che hanno collaborato con l’amministrazione comunale in tutte le attività necessarie per la gestione della si-tuazione emergenziale. Ancora una volta il “modello

marchigiano” che vede la integrazione fra Prefet-ture e Province, soprattutto nelle SOI, si è rivelato fondamentale per assicurare il raccordo istituziona-le/operativo indispensabile per la efficace gestione delle situazioni emergenziali. Si poteva evitare? Oc-corre tener conto che sul bacino del Misa, in poche ore, si sono riversati 13 milioni di metri cubi di pre-cipitazione».Quali sono le esperienze più belle dell'attività da voi svolta?«Credo che nella nostra Regione vada menzionato l’apporto del volontariato ed il rapporto con le isti-tuzioni».Un appello alle autorità istituzionali della Regione e dei vari Comuni per agevolare il vostro lavoro?«L’appello, più che alle autorità regionali ed ai Sin-daci, va rivolto al Governo ed al Parlamento: fra i problemi che restano insoluti da anni permane quel-lo relativo al fatto che le spese sostenute dagli enti locali nelle situazioni emergenziali ricadono sotto il vincolo del patto di stabilità anche se si tratta di spese indispensabili per assicurare la tutela della pubblica e privata incolumità e dei beni pubblici e privati. Occorre che tali spese vengano finalmen-te classificate in maniera differente perché Comuni e Province possano finalmente operare in maniera tempestiva ed efficace. E’ inoltre sempre aperto il problema derivante dalla mancanza di un piano pluriennale che consenta la messa in sicurezza del territorio, soprattutto per quanto riguarda il rischio sismico ed idrogeologico. Se si vuole che il sistema della protezione civile possa continuare ad operare con gli standard che ormai molti di noi danno per acquisiti definitivamente, è indispensabile la rein-troduzione del fondo per la protezione civile, la cui soppressione da parte dello Stato causa la lenta asfis-sia dello stesso».

Alluvione SenigalliaDal Rapporto di Evento della Protezione Civile delle Marche: “Tra le giornate del 2 e del 4 maggio 2014 il territorio marchigiano è stato interessato da precipitazioni diffuse, che in diverse occasioni hanno assunto carattere di forte temporale. Le piogge hanno determinato un significativo innalzamento dei livelli idrometrici, soprattutto dei bacini minori della regione, con conseguenti fenomeni di eson-dazione. I principali effetti si sono avuti a Senigallia, dove l’esondazione del fiume Misa ha allagato gran parte del territorio comunale, colpendo in particolar modo parte del centro e le frazioni poste a monte lungo il corso del Misa. Il torrente Triponzio è esondato nel comune di Chiaravalle, allagando parte del centro abitato. Esondazioni e allagamenti si sono avuti su tutto il territorio regionale. Feno-meni di dissesto idrogeologico sono stati registrati in gran parte della regione, con numerose frane e smottamenti, che hanno raggiunto particolare gravità lungo la SS4 Salaria, tra i comuni di Acquasanta Terme e Arquata del Tronto, dove una frana ha determinato la chiusura dell’arteria. La giornata di domenica 4 maggio ha visto inoltre un rinforzo della ventilazione dai quadranti nord-orientali, che ha determinato un’intensificazione del moto ondoso e mareggiate lungo tutta la fascia costiera mar-chigiana. L’evento ha colpito un territorio già interessato da eventi meteorici consistenti nei mesi precedenti, portando, tra l’altro, ad un aggravamento dei dissesti”.

Campo Terremoto Finale Emilia 2012

Page 8: Azimut n2 2014

6 GIUGNO 2014

Arrivano anche in Italia i primi professionisti in grado di pro-gettare un ambiente sano e li-bero da muffe, radon, umidità e formaldeide, costruito, ri-strutturato o risanato con ma-teriali naturali e non nocivi alla salute dell'uomo, in risposta alle direttive Ue che, nell'am-

bito della strategia 2020, impongono una riconver-sione in chiave «verde» alle professioni tecniche.Lo scorso 27 Febbraio, a Roma presso la prestigio-sa sede della Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri, sono stati consegnati i primi 50 attestati di tutor «Esperto in edifi cio salubre» a colleghi se-lezionati e provenienti da tutta Italia, che hanno frequentato il primo corso di formazione, organiz-zato dal nostro Consiglio Nazionale e dall’Associa-zione Donne Geometra, in stretta collaborazione con la facoltà di Medicina dell'Università di Trieste.Il corso realizzato, corona una lunga attività di sen-sibilizzazione sulla Sindrome dell'edificio malato (Sick Building Syndrome), che l’associazione Don-ne Geometra porta avanti sulla scorta di accurate ricerche sui rischi per la salute, connessi all'inqui-namento indoor, condotte negli Stati Uniti e degli appelli lanciati dall'Organizzazione mondiale del-la Sanità, che con i suoi ultimi dati dichiara che il 20% della popolazione occidentale soffre della cosiddetta SBS (Sick Building Syndrome), invitan-do alla rimozione dei materiali edili nocivi alla sa-lute degli abitanti degli edifi ci, utilizzati negli ul-timi 50 anni nelle costruzioni, mettendo in campo strategie progettuali per il recupero del patrimonio

edilizio. Complicato da diffondere e da accettare, è un dato ormai ampiamente rilevato e certo: il mi-croclima all’interno delle mura domestiche, risul-ta maggiormente inquinato rispetto all’esterno.“La diffi coltà che riguarda la diffusione di questa tematica, è dovuta a due ordini di problemi: da una parte esiste una scarsa e superfi ciale informazio-ne sia a livello del progettista che a quello dell’u-tente, dall’altra c’è una comprensibile resisten-za psicologica nei confronti di questo problema”. Che la casa, prolungamento del nostro corpo, ripa-ro per antonomasia dagli agenti aggressivi presenti all’esterno, possa costituire minaccia per la nostra incolumità fi sica, è un’idea sicuramente diffi ci-le da accettare; è la negazione di un principio na-turale, è il ribaltamento di un ruolo e di una fun-zione radicata nelle coscienze attraverso i secoli.

Geometri, nasce l'esperto in edifi cio salubreSerena Pollastrini

Azimut2

2014 Edilizia

Page 9: Azimut n2 2014

GIUGNO 2014 7

Con l’obiettivo mirato al risparmio energeti-co, la conseguente riduzione della ventilazione e il prepotente uso di materiali nuovi per la co-struzione, l’arredamento e la manutenzione de-gli edifici, materiali non sufficientemente testa-ti, sono l’origine e la costituzione della causa stessa della “scoperta” dell’inquinamento indoor.“A inquinanti di tipo “nuovo” di origine prevalen-temente chimica e di recente individuazione (come quelli di tipo radioattivo), si sono aggiunti gli in-quinanti classici come quelli di origine biologica”: il risultato è una miscela di vecchi e nuovi conta-minanti, che si rileva ormai all’interno di molti edifici, soprattutto di recente costruzione, inoltre questa miscela viene diluita in modo meno effica-ce che in passato, proprio in conseguenza dell’au-mentata sigillatura e dell’uso di sistemi di ven- ti-lazione meccanica in luogo di quello naturale. A ciò va aggiunta sicuramente, come fattore ag-gravante, “la mutata abitudine di vita”, infatti, le persone trascorrono in spazi confinati circa il 90% dell’arco di un’intera giornata, per non par-lare degli anziani e dei bambini, che in parti-colari condizioni, vi trascorrono anche il 100% . Questo fa si che i tempi di esposizione al complesso delle sostanze inquinanti è aumentato rispetto al più recente passato, immancabilmente ne sono aumenta-ti i pericoli e le inevitabili conseguenze per la salute. Gli esperti in edifico salubre possiedono compe-tenze innovative e «verdi» legate alla salute e

sicurezza degli ambienti indoor, nel settore del-la bioedilizia, bioclimatica, dei materiali naturali, ma anche sulle responsabilità civili, penali e de-ontologiche del professionista legate al tema della salute negli spazi indoor, essendo in grado di ope-rare direttamente sul mercato per prevenire pato-logie che vanno dall'asma, ai tumori, alle dermatiti.L’esperto in edificio salubre, è una nuova figura pro-fessionale che possiede una particolare sensibilità rivolta a tali problematiche, supportata dalla do-vuta preparazione tecnica e per la quale la nostra categoria ha già predisposto un progetto formativo che si sta diffondendo a livello nazionale, in grado di creare opportunità occupazionali per il Geome-tra, nella riqualificazione del patrimonio edilizio. E’ di prossima realizzazione il corso “Esper-to in edificio salubre”, per il quale sia il Diret-tivo del Collegio che la Commissione Formazio-ne, stanno lavorando affinché Ancona risulti tra i primi Collegi ad avviare tale attività formativa.

EdiliziaAzimut22014

Page 10: Azimut n2 2014

8 GIUGNO 2014

Beatrice Testadiferro

Azimut2

2014 Istituzioni

Intervista a Sandro Barcaglioni, Sindaco di San Paolo di Jesi

L’impegno in un piccolo comune richiede fantasia e contatti per portare risorse e progettiApprovato il piano per l’energia sostenibile e inaugurato il centro di aggregazione giovanile

«Un piccolo ca-stello nato tra le vigne e tut-tora fortemen-te legato alla produzione del vino Verdicchio, San Paolo di Jesi domina dai suoi 224 metri di al-titudine la val-le a destra del fi ume Esino» la descrizione del comune nel sito internet istitu-

zionale che ne evidenzia la principale vocazione. Località piccola, ma effi ciente, come tante nella realtà marchigiana. Il sindaco Sandro Barcaglioni è nell’amministrazione comunale dal 1985 e ha rico-perto diversi incarichi come assessore e vicesinda-co ed è ora al quinto mandato. Per la sua attività trentennale nel settore pubblico e amministrativo, nel 2012 gli è stato conferito il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica. Lo scorso febbraio ha aper-to il Centro di Aggregazione Giovanile, spazio attrez-zato per l’incontro e la partecipazione dei giovani e dei giovanissimi. Data la premessa e la bellezza del territorio, un comune come questo deve essere per forza sensibile alla tematica ambientale, non a caso è stato uno dei primi comuni del Cis ad aderire nel 2012 al Patto dei Sindaci: impegno delle autorità locali e dei cittadini contro il riscaldamento globale, presentando alla Commissione Europea un piano per

la riduzione del 20% delle emissioni di anidride car-bonica. Il nuovo Piano Regolatore Generale prevede lo sviluppo delle aree industriali con la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro e di aree residen-ziali e la prospettiva di un aumento demografi co e di un aumento della natalità. L’impegno dell’Ammini-strazione è stato costante negli anni la scuola restas-se una certezza nel territorio, un motivo di orgoglio della comunità, una ragione per rimanere o insediar-si a San Paolo di Jesi. Il Comune di San Paolo di Jesi cerca in tutti i modi di mantenere invariata l’attuale realtà scolastica presente sul territorio comunale, scongiurando il ridimensionamento dei plessi.Pannelli fotovoltaici ed energia rinnovabile. Quan-toèstatoprogettatoecom’èlasituazionedelset-tore nel suo comune? Abbiamo approvato il piano di azione locale per l’e-nergia sostenibile, per favorire lo sviluppo delle fon-ti energetiche e la sensibilizzazione dei cittadini a un uso parsimonioso dell’energia. Siamo partiti con un progetto pilota, realizzando un impianto fotovol-taico presso il Nuovo Cimitero comunale e per que-sto abbiamo potuto ridurre il canone del servizio di illuminazione votiva. Infi ne la rimozione della coper-tura in cemento-amianto del tetto del Comune, che è anche sede della scuola dell’infanzia e primaria. Il costo previsto dei lavori ammonta a 160 mila euro. Inoltre abbiamo adottato lampioni a led (a basso consumo) per via Battinebbia».Eperquantoriguarda i lavoripubblici,qualè lostato attuale?Dalla sistemazione della ex sede comunale, dentro il centro storico, abbiamo ricavato spazi messi a di-sposizione delle associazioni locali. E dal restauro di

Sandro Barcaglioni, Sindaco di San Paolodi Jesi

Page 11: Azimut n2 2014

GIUGNO 2014 9

IstituzioniAzimut22014

Palazzo Boria, donato al Comune, abbiamo ricavato al pian terreno un Centro di Aggregazione Giovanile, aperto 12 ore a settimana e dove i ragazzi possono usufruire di diversi servizi. Nel frattempo, attraverso l’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni), abbia-mo aderito al programma ministeriale “6000 Cam-panili”, partecipando all’assegnazione delle risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Interno frut-to della riprogrammazione delle risorse comunitarie del ciclo 2007-2013. In questo modo abbiamo potuto rifinanziare l’opera di ricostruzione della parte cu-spidale della torre civica, che ammonta a 641 mila €. Sullo stesso campanile abbiamo provveduto all’in-stallazione di antenne wireless per la navigazione 24 ore su 24, al costo di 19,90 € al mese. La viabilità del nostro territorio comunale è una delle migliori nel-la Vallesina, come dimostrano le condizioni stradali e grazie anche al rifacimento del manto bituminoso nella zona Coste e del braccio di Sant’Apollinare. Quali sono i segreti per amministrare un Comune così piccolo? Abbiamo poche disponibilità di personale e di fondi e per questo cerchiamo di monitorare tutti i bandi e le possibilità offerte dalle istituzioni. Sono sei gli impiegati comunali a contratto indeterminato. Al di là del loro prezioso lavoro, il resto delle risorse uma-ne è ricavato da personale in mobilità, borse lavoro, voucher e una convenzione con il Tribunale di Anco-

na per utilizzare all’interno della comunità, in base alle loro professionalità, chi è stato multato per su-peramento del tasso alcolemico. Vino e olio, due prodotti della terra, sui quali l’Amministrazione Comunale ha sempre investi-to. Come sono i rapporti con i produttori locali? Ci sono progetti in corso?Attingendo da fondi europei abbiamo realizzato la Bottega del Vino affidata all’enologo Sauro Boria, che tiene periodicamente corsi di assaggio e di avvi-cinamento al vino, oltre a incontri con Slow Food e ad altre iniziative periodiche per la cittadinanza. Sto portando avanti progetti di promozione del territo-

rio attraverso gemellaggi con comuni della Polonia e della Croazia che oggi sono paesi emergenti. A proposito: il rapporto con la comunità straniera? La presenza straniera corrisponde all’11% del totale, di cui buona parte è rappresentata dalla comunità rumena. In corso da anni ci sono progetti di labora-tori linguistici, la cui efficacia è dimostrata da una generale buona integrazione. Durante il mio manda-to sono sempre stato a disposizione degli immigrati, ascoltando qualsiasi problematica legata al loro in-serimento. Gestire il bilancio richiede fantasia e attenzione al risparmio.Comeèriuscitoafarquadrareicontidell’ultimo anno?Per quanto riguarda le aliquote Ici sono rimaste in-variate dal 2009 al 2011, con imposta pari a 0,6% sulla prima casa e 0,7% sugli altri immobili. Nel 2012 l’imposta comunale sugli immobili è stata sostituita dall’Imu e il comune di San Paolo di Jesi ha salva-guardato la prima casa portando l’imposta dallo 0,6 allo 0,4% ma ha dovuto aumentare l’aliquota su altri immobili fino a 0,9% nel 2012 e all’1% nel 2013 per compensare i tagli dei trasferimenti statali. Per sal-vaguardare gli equilibri del bilancio e compensare le minori entrate, non si è potuto diminuire l’addizio-nale comunale Irpef, ma l’aliquota è rimasta invaria-ta per tutto il mandato e fissa allo 0,7%. Così pure, la tassa smaltimento rifiuti (Tarsu) dal 2009 al 2012 è rimasta invariata. Poi nel 2013 è stata sostituita dalla Tares con obbligo totale di copertura dei costi. Si è cercato di graduare le tariffe, al fine di salva-guardare le famiglie numerose e le attività commer-ciali che più di tutti risentono della crisi economica. Per quanto riguarda i servizi pubblici a domanda in-dividuali cioè trasporti scolastici e mensa, le tarif-fe sono state aumentate solo per l’aggiornamento all’indice Istat.

Page 12: Azimut n2 2014

10 GIUGNO 2014

Normativa Azimut2

2014

Il presente testo è stato redatto dal Tavolo Tecnico Interprofessionale che è composto da: Mattia Busti; Paolo Cappadona; Salvatore La Mendola; Michele La-penna; Hansjörg Letzner; Sergio Molinari; Ezio Pian-tedosi; Salvatore Tripoli; Pasquale Rampa. Consulen-za tecnica: Accursio Pippo Oliveri. Consulenza legale: Marco Antonucci. Segreteria: Raffaele Greco

INDICE1. Le proposte di modifi ca del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 - Codice dei contratti pubblici re-lativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE1.1. Gli obiettivi delle modifi che proposte1.2. Le modifi che proposte2. Le proposte di modifi ca del Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 - Regolamen-to di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attua-zione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»2.1. Gli obiettivi delle modifi che proposte2.2. Le modifi che proposte

1.LepropostedimodificadelDecretoLegislativo12 aprile 2006, n. 163 - Codice dei contratti pub-blici relativi a lavori, servizi e forniture in attua-zione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE1.1. Gli obiettivi delle modifi che proposteArt. 53 comma 3bisTipologia e oggetto dei contratti pubblici di lavori, servizi e fornitureObiettiviIl ricorso all’appalto integrato di cui all’art. 53, comma 2, lettere b) e c), del Codice, nel caso in cui, ai sensi del comma 3 del medesimo articolo, l’appal-tatore si avvale di uno o più soggetti qualifi cati alla realizzazione del progetto, ha posto i prestatori di servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria in posizione di “debolezza” nei confronti dell’appalta-

tore, che intrattiene in forma esclusiva i rapporti con la stazione appaltante. A quest’ultima, è datafacoltà di prevedere nel bando di gara le modali-tà per la corresponsione diretta al progettista della quota del compenso corrispondente agli oneri di pro-gettazione, al netto del ribasso d’asta, previa ap-provazione del progetto e previa presentazione dei relativi documenti fi scali del progettista. Tale facol-tà, raramente esercitata dalle stazioni appaltanti e dagli enti aggiudicatori, provoca continui conten-ziosi in fase di pagamento effettivo del compenso spettante al progettista da parte dell’appaltatore. Il progettista non è tutelato dalle disposizioni del co-dice, così come avviene, ad esempio nel caso dei su-bappalti (art. 118). Si propone dunque una modifi ca all’art. 53, comma 3 bis, specifi cando che “la stazio-ne appaltante indica (non “può indicare”) nel bando di gara le modalità per la corresponsione diretta al progettista della quota del compenso corrispondente agli oneri di progettazione”.Art. 84 comma 10Commissione giudicatrice nel caso di aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più van-taggiosaArt. 90 comma 6 comma 7Progettazione interna ed esterna alle amministra-zioni aggiudicatrici in materia di lavori pubbliciObiettiviNonostante gli sforzi del legislatore (ad es. appro-fondimento degli strumenti propedeutici alla pro-gettazione, rigorose procedure di verifi ca della pro-gettazione), la fase progettuale si conferma l’anel-lo debole del ciclo dell’appalto dei lavori pubblici. Continua dunque il sistematico ricorso alle varianti in corso d’opera (spesso dissimulando i casi discipli-nati dall’art.132 del codice dei contratti) con il con-seguenziale notevole incremento dei costi derivanti anche dal frequentissimo contenzioso, legato ine-vitabilmente alle carenze dei progetti posti a base di gara. Tale fenomeno è più frequente laddove il

Aprire il Mercato dei Lavori Pubblici: le proposte della Rete delle Professioni Tecniche Proposta di modifi ca del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e del Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207

ReteNazionaleDelleProfessioniDell’areaTecnicaEScientificaCONSIGLIO NAZIONALE ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PROGETTISTI E CONSERVATORICONSIGLIO NAZIONALE CHIMICICONSIGLIONAZIONALEDOTTORIAGRONOMIEDOTTORIFORESTALICONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATICONSIGLIO NAZIONALE GEOLOGICONSIGLIO NAZIONALE INGEGNERICOLLEGIO NAZIONALE PERITI AGRARI E PERITI AGRARI LAUREATICONSIGLIONAZIONALEPERITIINDUSTRIALIEPERITIINDUSTRIALILAUREATICONSIGLIODELL’ORDINENAZIONALETECNOLOGIALIMENTARICon il contributo del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati

Page 13: Azimut n2 2014

GIUGNO 2014 11

NormativaAzimut22014

progetto viene redatto dagli stessi dipendenti delle stazioni appaltanti, i quali sono costretti a dividere il tempo a disposizione tra l’istruttoria delle prati-che di routine e la progettazione di opere pubbliche. Ciò, da un lato, provoca l’inevitabile rallentamento dell’istruttoria delle sopra citate pratiche, con ine-vitabili riflessi negativi sull’economia del Paese, e, dall’altro, produce una progettazione non sempre in linea con gli standard di qualità, la quale alimen-ta una serie di contenziosi che vedono sistematica-mente le pubbliche amministrazioni soccombere alla legittime domande risarcitorie degli operatori eco-nomici, esponendo, di fatto, a notevoli responsabi-lità amministrative ed erariali gli stessi dipendenti che hanno redatto i progetti, in mancanza di mez-zi e strumenti idonei (hardware, software, ecc.) e di adeguata copertura assicurativa. Tali condizioni, peraltro, precludono (…) l’applicazione dei principi fondamentali del codice dei contratti pubblici secon-do cui l’affidamento e l’esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttez-za; (…), prescritti dallo stesso codice dei contratti (art. 2). Tutto questo mentre i liberi professionisti sono sempre più chiusi da un’allarmante crisi del mercato dei servizi d’ingegneria, così come si può rilevare leggendo i dati pubblicati dall’osservatorio mensile dei bandi di gara per servizi d’ingegneria da parte dell’OICE (febbraio 2013); dati che non danno alcun segno di ripresa rispetto al mercato, già de-presso, del 2012. Per quanto sopra esposto, nell’am-bito delle iniziative per valorizzare le professioni, per garantire la qualità della progettazione e per promuovere, al tempo stesso, condizioni favorevoli per l’accelerazione dell’istruttoria delle pratiche di competenza della pubblica amministrazione, si ri-tiene opportuno abrogare il comma 6 dell’art.90, il quale recita: “Le amministrazioni aggiudicatrici pos-sono affidare la redazione del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo, nonché lo svolgimento di at-tività tecnico-amministrative con-nesse alla proget-tazione, ai soggetti di cui al comma 1, lettere d), e), f), f-bis), g) e h), in caso di carenza in organico di personale tecnico, ovvero di difficoltà di rispettare i tempi della programmazione dei lavori o di svolge-re le funzioni di istituto, ovvero in caso di lavori di speciale complessità o di rilevanza architettonica o ambientale o in caso di necessità di predisporre pro-getti integrali, così come definiti dal regolamento, che richiedono l’apporto di una pluralità di compe-tenze, casi che devono essere accertati e certifica-ti dal responsabile del procedimento.” A seguito di tale abrogazione, le stazioni appaltanti potranno li-beramente affidare i servizi di progettazione a tutti i soggetti di cui all’art.90 comma 1 (dalla lettera a alla lettera h), venendo meno ogni priorità per l’affi-damento a dipendenti della stesse amministrazioni.Art. 91 comma 2Procedure di affidamentoObiettiviSpesso negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria con il criterio del prezzo più basso, i ri-bassi raggiungono percentuali altissime, rischiando di compromettere la qualità della prestazione pro-fessionale. La modifica è finalizzata a meglio chiarire che, al fine di arginare tali ribassi, negli affidamen-

ti dei servizi di architettura e ingegneria d’importo inferiore o pari a 100.000 euro, quando il criterio di aggiudicazione è quello del prezzo più basso, la stazione appaltante prevede nel bando il ricorso alla procedura ex art. 124, comma 8, per l’esclusione au-tomatica dalla gara delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia individuata ai sensi dell’art. 86. Il disposi-tivo di cui all’art. 124, comma 8, al fine di rispetta-re gli orientamenti comunitari, si applica comunque solo quando i soggetti che partecipano alla procedu-ra di selezione sono almeno dieci. In tal caso, non si applica l’art. 87, comma 1.Art. 91 comma 5Procedure di affidamentoObiettiviLa modifica persegue l’obiettivo di meglio chiarire che, quando la prestazione riguarda la progettazio-ne di lavori di particolare rilevanza sotto il profilo architettonico, ambientale, storico artistico e con-servativo, nonché tecnologico, le stazioni appaltanti ricorrono prioritariamente al concorso di progetta-zione o di idee.Art. 99 comma 5Concorsi di progettazioneArt.108 commi 5-6Concorsi di ideeObiettiviAl fine di promuovere la realizzazione delle opere oggetto del concorso, in conformità con l’idea pro-gettuale proposta dal professionista vincitore, si propongono due modifiche, rispettivamente, all’art. 99 (concorso di progettazione) e all’art. 108 (con-corso di idee), che puntino prioritariamente all’af-fidamento delle fasi successive della progettazione allo stesso professionista vincitore del concorso, il quale, al fine di dimostrare i requisiti previsti dal-le norme vigenti e dai bandi, per accedere alle fasi successive della progettazione, potrà costituire un raggruppamento temporaneo tra i soggetti di cui all’art. 90, comma 1. Tale modifica offrirebbe nuove opportunità ai giovani e comunque ai professionisti che, seppure siano in grado di garantire prestazio-ni professionali di qualità, non sono in possesso dei requisiti previsti dalle norme in vigore per l’accesso alle fasi successive della progettazione.Art. 110Concorsi sotto sogliaObiettiviL’art. 110, che disciplina i concorsi sotto la soglia co-munitaria, prescrive che questi devono essere esple-tati con la procedura di cui all’articolo 57, comma 6. Ciò provoca spesso notevoli incertezze nelle stazioni appaltanti che, talvolta, espletando un concorso, adottano erroneamente una procedura ibrida che non si fonda soltanto sulla valutazione della qualità del progetto, ma anche sul criterio del prezzo più basso o dell’offerta economicamente più vantaggio-sa, facendo riferimento a quanto prescritto dal ter-zo periodo dell’art. 57, comma 6. Con la modifica proposta si chiarisce che il riferimento all’art. 57, comma 6, si limita solo ai contenuti del primo e del secondo periodo (selezione dei soggetti da invitare al concorso).

Page 14: Azimut n2 2014

12 GIUGNO 2014

Normativa Azimut2

2014

1.2.Lemodificheproposte

TESTO ORIGINARIO IN VIGOREArt. 53Tipologia e oggetto dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture

(omissis)3-bis. Per i contratti di cui al comma 2, lettere b) e c), nel caso in cui, ai sensi del comma 3, l’ap-paltatore si avvale di uno o più soggetti qualificati alla realizzazione del progetto, la stazione appal-tante può indicare nel bando di gara le modalità per la corresponsione diretta al progettista della quota del compenso corrispondente agli oneri di progettazione, al netto del ribasso d’asta, previa approvazione del progetto e previa presentazione dei relativi documenti fiscali del progettista.

(omissis)Art. 84Commissione giudicatrice nel caso di aggiudicazio-ne con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa

(omissis)10. La nomina dei commissari e la costituzione della commissione devono avvenire dopo la sca-denza del termine fissato per la presentazione del-le offerte.

(omissis)

Art. 90Progettazione interna ed esterna alle amministra-zioni aggiudicatrici in materia di lavori pubblici

(omissis)

4. I progetti redatti dai soggetti di cui al comma 1, lettere a), b) e c), sono firmati da dipendenti delle amministrazioni abilitati all’esercizio della professione. I pubblici dipendenti che abbiano un rapporto di lavoro a tempo parziale non possono espletare, nell’ambito territoriale dell’ufficio di appartenenza, incarichi professionali per conto di pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, se non conse-guenti ai rapporti d’impiego.

(omissis)

6. Le amministrazioni aggiudicatrici possono af-fidare la redazione del progetto preliminare, de-finitivo ed esecutivo, nonché lo svolgimento di attività tecnico-amministrative connesse alla pro-gettazione, ai soggetti di cui al comma 1, lette-re d), e), f), f-bis), g) e h), in caso di carenza in organico di personale tecnico, ovvero di difficoltà

TESTO MODIFICATOArt. 53Tipologia e oggetto dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture

(omissis)3-bis. Per i contratti di cui al comma 2, lettere b) e c), nel caso in cui, ai sensi del comma 3, l’ap-paltatore si avvale di uno o più soggetti qualificati alla realizzazione del progetto, la stazione appal-tante indica nel bando di gara le modalità per la corresponsione diretta al progettista della quota del compenso corrispondente agli oneri di proget-tazione, al netto del ribasso d’asta, previa appro-vazione del progetto e previa presentazione dei relativi documenti fiscali del progettista.

(omissis)Art. 84Commissione giudicatrice nel caso di aggiudicazio-ne con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa

(omissis)10. La nomina dei commissari e la costituzione della commissione devono avvenire dopo la sca-denza del termine fissato per la presentazione delle offerte, fatti salvi i Concorsi di cui al Capo IV, Sez. III, ove la nomina dei commissari deve esse-re contestuale al decreto e determina di cui al precedente art. 11, comma 2.

(omissis)

Art. 90Progettazione interna ed esterna alle amministra-zioni aggiudicatrici in materia di lavori pubblici

(omissis)

I progetti redatti dai soggetti di cui al comma 1, lettere a), b) e c), sono firmati da dipendenti delle amministrazioni in possesso dei requisiti di cui al presente articolo. I pubblici dipendenti che abbiano un rapporto di lavoro a tempo parziale non possono espletare, nell’ambito territoriale dell’ufficio di appartenenza, incarichi professio-nali per conto di pubbliche amministrazioni di

cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislati-vo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modifica-zioni, se non conseguenti ai rapporti d’impiego.

(omissis)

6. eliminato

Page 15: Azimut n2 2014

GIUGNO 2014 13

NormativaAzimut22014

di rispettare i tempi della programmazione dei lavori o di svolgere le funzioni di istitu-to, ovvero in caso di lavori di speciale com-plessità o di rilevanza architettonica o am-bientale o in caso di necessità di predisporre progetti integrali, così come definiti dal regola-mento, che richiedono l’apporto di una pluralità di competenze, casi che devono essere accertati e certificati dal responsabile del procedimento.7. Indipendentemente dalla natura giuridica del soggetto affidatario dell’incarico di cui al comma 6, lo stesso deve essere espletato da professionisti iscritti negli appositi albi previsti dai vigenti ordi-namenti professionali, personalmente responsabili e nominativamente indicati già in sede di presen-tazione dell’offerta, con la specificazione delle rispettive qualificazioni professionali. Deve inoltre essere indicata, sempre nell’offerta, la persona fisica incaricata dell’integrazione tra le varie pre-stazioni specialistiche. Il regolamento definisce le modalità per promuovere la presenza anche di gio-vani professionisti nei gruppi concorrenti ai bandi relativi a incarichi di progettazione, concorsi di progettazione, concorsi di idee. All’atto dell’affi-damento dell’incarico deve essere dimostrata la regolarità contributiva del soggetto affidatario.

(omissis)

Art. 91Procedure di affidamento

(omissis)2. Gli incarichi di progettazione, di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, di dire-zione dei lavori, di coordinamento della sicurez-za in fase di esecuzione e di collaudo nel rispetto di quanto disposto all’articolo 120, comma 2-bis, di importo inferiore alla soglia di cui al comma 1 possono essere affidati dalle stazioni appaltanti, a cura del responsabile del procedimento, ai sogget-ti di cui al comma 1, lettere d), e), f), f-bis), g) e h) dell’articolo 90 nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzio-nalità e trasparenza, e secondo la procedura pre-vista dall’articolo 57, comma 6; l’invito è rivolto ad almeno cinque soggetti, se sussistono in tale numero aspiranti idonei.

7. Indipendentemente dalla natura giuridica del soggetto affidatario dell’incarico di cui al com-ma 1, lettere d), e), f), f-bis), g) e h), lo stes-so deve essere espletato da professionisti iscritti negli appositi albi previsti dai vigenti ordinamenti professionali, personalmente responsabili e nomi-nativamente indicati già in sede di presentazione dell’offerta, con la specificazione delle rispettive qualificazioni professionali. Deve inoltre essere indicata, sempre nell’offerta, la persona fisica in-caricata dell’integrazione tra le varie prestazioni specialistiche. Il regolamento definisce le modalità per promuovere la presenza anche di giovani pro-fessionisti nei gruppi concorrenti ai bandi relativi a incarichi di progettazione, concorsi di progetta-zione, concorsi di idee. All’atto dell’affidamento dell’incarico deve essere dimostrata la regolarità contributiva del soggetto affidatario.

(omissis)Art. 91Procedure di affidamento(omissis)2. Gli incarichi di progettazione, di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, di dire-zione dei lavori, di coordinamento della sicurez-za in fase di esecuzione e di collaudo nel rispetto di quanto disposto all’articolo 120, comma 2-bis, di importo inferiore alla soglia di cui al comma 1possono essere affidati dalle stazioni appaltanti,a cura del responsabile del procedimento, ai sog-getti di cui al comma 1, lettere d), e), f), f bis), g) e h) dell’articolo 90 nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, pro-porzionalità e trasparenza, e secondo la procedu-ra prevista dall’articolo 57, comma 6; l’invito è rivolto ad almeno cinque soggetti, se sussistono in tale numero aspiranti idonei. Se, ai fini dell’af-fidamento,è stato scelto il criteriodelprezzopiù basso, il bando prevede l’esclusione auto-matica dalla gara delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia individuata ai sensi dell’arti-colo 86; in tal caso non si applica l’articolo 87, comma 1. Comunque la facoltà di esclusione automaticanonèesercitabilequandoilnume-ro delle offerte ammesse è inferiore a dieci;in tal caso si applica l’articolo 86, comma 3.

Page 16: Azimut n2 2014

14 GIUGNO 2014

Normativa Azimut2

2014

(omissis)

5. Quando la prestazione riguardi la progettazio-ne di lavori di particolare rilevanza sotto il profi-lo architettonico, ambientale, storico-artistico e conservativo, nonché tecnologico, le stazioni ap-paltanti valutano in via prioritaria l’opportunità di applicare la procedura del concorso di progetta-zione o del concorso di idee.

(omissis)

Art. 99Ambito di applicazione e oggetto

(omissis)5. Con il pagamento del premio le stazioni appal-tanti acquistano la proprietà del progetto vincito-re. Al vincitore del concorso, se in possesso dei re-quisiti previsti dal bando, possono essere affidati con procedura negoziata senza bando i successivi livelli di progettazione. Tale possibilità e il relati-vo corrispettivo devono essere stabiliti nel bando.

Art. 108Concorso di idee

(omissis)5. L’idea o le idee premiate sono acquisite in pro-prietà dalla stazione appaltante e, previa even-tuale definizione degli assetti tecnici, possono es-sere poste a base di un concorso di progettazione o di un appalto di servizi di progettazione. A detta procedura sono ammessi a partecipare i premiati qualora in possesso dei relativi requisiti soggettivi.6. La stazione appaltante può affidare al vincitore del concorso di idee la realizzazione dei successivi livelli di progettazione, con procedura negoziata senza bando, a condizione che detta facoltà sia stata esplicitata nel bando, e che il soggetto sia in possesso dei requisiti di capacità tecnico profes-sionale ed economica previsti nel bando in rappor-to ai livelli progettuali da sviluppare.

Art. 110Concorsi sotto soglia1. I concorsi di progettazione e i concorsi di idee di importo inferiore alla soglia comunitaria devono essere espletati nel rispetto dei principi del Trat-tato in tema di trasparenza, parità di trattamen-to, non discriminazione e proporzionalità con la procedura di cui all’articolo 57, comma 6; l’invito

(omissis)

5. Quando la prestazione riguardi la progettazio-ne di lavori di rilevanza sotto il profilo architet-tonico, ambientale, storico artistico e conserva-tivo, nonché tecnologico, le stazioni appaltanti ricorrono in via prioritaria alla procedura del con-corso di progettazione o del concorso di idee.

(omissis)

Art. 99Ambito di applicazione e oggetto

(omissis)5. Con il pagamento del premio, le stazioni appal-tanti acquistano la proprietà del progetto vinci-tore. Al vincitore del concorso, se in possesso dei requisiti previsti dal bando, sono prioritariamen-te affidati, con procedura negoziata senza bando, i successivi livelli di progettazione. In caso con-trario, le stazioni appaltanti dovranno adegua-tamente motivare il ricorso ad una procedura diversa. Il relativo corrispettivo deve essere sta-bilitonelbando.Alfinedidimostrareirequisitiprevisti dal bando, il vincitore del concorso può costituire un raggruppamento temporaneo tra i soggetti di cui all’art. 90, comma 1, indicando le parti del servizio che saranno eseguite dai singo-li soggetti riuniti.Art. 108Concorso di idee

(omissis)5. L’idea o le idee premiate sono acquisite in pro-prietà dalla stazione appaltante e, previa even-tuale definizione degli assetti tecnici, possono essere poste a base di un appalto di servizi di progettazione, con le modalità di cui al prece-dente art. 99, comma 5, secondo, terzo, quarto e quinto periodo.6. (soppresso)

Art. 110Concorsi sotto soglia1. I concorsi di progettazione e i concorsi di idee di importo inferiore alla soglia comunitaria devono essere espletati nel rispetto dei principi del Trat-tato in tema di trasparenza, parità di trattamen-to, non discriminazione e proporzionalità con la procedura di cui all’articolo 57, comma 6, primo e

Page 17: Azimut n2 2014

GIUGNO 2014 15

NormativaAzimut22014

è rivolto ad almeno cinque soggetti. Nel rego-lamento di cui all’articolo 5 sono dettate le di-sposizioni volte ad assicurare l’adeguata parte-cipazione di giovani professionisti. affidati, con procedura negoziata senza bando, i successivi li-velli di progettazione. In caso contrario, le stazio-ni appaltanti dovranno adeguatamente motivare il ricorso ad una procedura diversa. Il relativo corri-spettivo deve essere stabilito nel bando. Al fine di dimostrare i requisiti previsti dal bando, il vincito-re del concorso può costituire un raggruppamento temporaneo tra i soggetti di cui all’art. 90, comma 1, indicando le parti del servizio che saranno ese-guite dai singoli soggetti riuniti.

secondo periodo; l’invito è rivolto ad almeno cin-que soggetti. Nel regolamento di cui all’articolo 5 sono dettate le disposizioni volte ad assicurare l’adeguata partecipazione di giovani professioni-sti.

2.LepropostedimodificadelDecretodelPresi-dente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 - Re-golamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e for-niture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»2.1. Gli obiettivi delle modifiche proposteArt. 47 comma 2, lett. CVerifica attraverso strutture tecniche della stazione appaltanteArt. 48 comma 1 comma 2Verifica attraverso strutture tecniche esterne alla stazione appaltanteObiettiviCosì come rilevato nella fase progettuale, anche la fase di verifica dei progetti presenta non poche cri-ticità nel ciclo dell’appalto dei lavori pubblici. In particolare, l’art.48 comma 1 del DPR 207/2010, in-dividuando i casi in cui può farsi ricorso a strutture di verifica esterne, così recita: “1. Nei casi di inesi-stenza delle condizioni di cui all’articolo 47, comma 1, nonché nei casi di carenza di organico, accertata ai sensi dell’articolo 10, comma 7, del codice, la sta-zione appaltante, per il tramite del responsabile del procedimento, affida l’appalto di servizi avente ad oggetto la verifica della progettazione, ai seguenti soggetti.” Per le stesse motivazioni a monte delle modifiche proposte all’art.90, comma 6 del codice dei contratti (Allegato 1), si propone l’abrogazione del sopra citato primo periodo del comma 1 dell’art. 48 del DPR 207/2010, assicurando (…) l’applicazio-ne dei principi fondamentali del codice dei contratti pubblici secondo cui l’affidamento e l’esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, deve ga-rantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tem-pestività e correttezza; (…) prescritti dallo stesso codice dei contratti (art. 2). Attraverso tale modifi-ca, le stazioni appaltanti, al fine di individuare i sog-getti a cui affidare la verifica dei progetti, potran-

no liberamente scegliere la stessa loro struttura (i dipendenti della stessa amministrazione), analoghe strutture di altre stazioni appaltanti, ovvero uno dei soggetti individuati dallo stesso art.48 comma 1 (dal secondo periodo). Nell’ambito degli obiettivi gene-rali di valorizzazione delle professioni, si propone inoltre la revisione dei limiti di accesso alle proce-dure di verifica stabiliti dal comma 2 dell’art. 48 del regolamento (che penalizzano i giovani professioni-sti) secondo cui: “2. Per verifiche di progetti relativi a lavori di importo inferiore a 1.000.000 di euro per opere puntuali ed inferiore alla soglia di cui all’arti-colo 28, comma 1, lettera c), del codice per opere a rete, i soggetti di cui all’articolo 90, comma 1, let-tere d), e), f), f-bis, g) e h), del codice sono esentati dal possesso della certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001.” Nel merito, si propone la modifica del suddetto comma 2, riportando il limite di importo dei lavori, per i soggetti privi di certifi-cazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001, all’unica soglia comunitaria di cui all’art. 28, com-ma 1, lettera c), del Codice (ad oggi € 5.000.000). Il legislatore, in tema di verifica, ha equiparato la competenza del responsabile del procedimento, ed in particolare degli uffici tecnici delle stazioni ap-paltanti non dotati di un sistema interno di controllo di qualità, a quella dei soggetti di cui all’articolo 90, comma 1, lettere d), e), f), f-bis, g) e h) del codice, privi della certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001. Rispettando tale “equivalenza”, anche in tal caso, si ritiene opportuno far riferimen-to ad un’unica soglia ed in particolare a quella di cui all’articolo 28, comma 1, lettera c), del Codice, evitando distinzioni criptiche tra opere puntuali e opere a rete.Art. 120Offerta economicamente più vantaggiosaCommissione giudicatriceL’art. 263 del Regolamento, stabilendo i requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi di par-tecipazione alle gare di servizi di architettura e inge-

Page 18: Azimut n2 2014

16 GIUGNO 2014

Normativa Azimut2

2014gneria, costituisce un elemento di chiusura del mer-cato dei lavori pubblici ai giovani e/o comunque ai professionisti che non siano titolari di uno studio di dimensioni imprenditoriali, in grado di garantire adeguato fatturato (degli ultimi anni) e un notevo-le numero di dipendenti. Tale chiusura assume oggi dimensioni allarmanti nel momento in cui la crisi economica, che ha particolarmente colpito il setto-re dei lavori pubblici, negli ultimi anni, ha di fatto impedito alla stragrande maggioranza di professioni-sti di conseguire e/o di conservare il possesso di tali requisiti, determinando il rischio che il mercato dei lavori pubblici sia sempre più riservato ad un numero molto limitato di soggetti erogatori di servizi di ar-chitettura e ingegneria. In tal senso, per comprende-re la gravità della situazione, basta fare riferimento ai dati censiti dall’Agenzia delle Entrate nell’anno 2011 (redditi 2010), dai quali risulta che il 97,3% delle strutture professionali annovera un numero di “addetti” inferiore a 5. Se si tiene presente che nella maggioranza dei bandi pubblicati in Italia per i lavori pubblici viene richiesto un requisito relativo ad un numero di addetti superiore a 5, anche per lavori di importo medio-basso, appare evidente la notevole chiusura del mercato in atto. Si ritiene che tale disposizione, per gli effetti che determina, con-trasti con il diritto comunitario e con i nuovi principi introdotti nel Codice dei Contratti con il comma 1 bis dell’art. 2, in quanto impedisce, nel concreto, la partecipazione alle gare dei professionisti, quali persone fisiche (si torna a ribadire che tale categoria costituisce il 90% degli operatori del settore). Per quanto sopra esposto, si propone al nuovo Governo e al Parlamento neoeletto, la modifica che segue, la quale, riduce notevolmente gli importi dei fatturati richiesti quale requisito per partecipare alle gare ed abroga il dispositivo di cui alla lettera d), premian-te i soggetti titolari di “studi professionali” con un certo numero di dipendenti a discapito non solo dei giovani, ma anche di gran parte dei professionisti e dei soggetti titolari di strutture professionali medio-piccole. La disposizione applicata alla specificità dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria è coerente con le recenti modifiche al Codice dei Con-tratti che prevedono:Art. 2, comma 1bis – Principi – (…) 1-bis. Nel rispet-to della disciplina comunitaria in materia di appalti pubblici, al fine di favorire l’accesso delle piccole e medie imprese, le stazioni appaltanti devono, ove possibile ed economicamente conveniente, suddivi-dere gli appalti in lotti funzionali. I criteri di par-tecipazione alle gare devono essere tali da non escludere le piccole e medie imprese. (…)Art. 41, comma 2 – Capacità economica e finanzia-ria dei fornitori e dei prestatori di servizi – (...) 2. Le amministrazioni precisano nel bando di gara i requisiti che devono essere posseduti dal concor-

rente, nonché gli altri eventuali che ritengono di ri-chiedere. I documenti di cui al comma 1, lettera b), non possono essere richiesti a prestatori di servizi o di forniture stabiliti in Stati membri che non preve-dono la pubblicazione del bilancio. Sono illegittimi i criteri che fissano, senza congrua motivazione, limiti di accesso connessi al fatturato aziendale. (...)Art. 267 comma 10Affidamento dei servizi di importo inferiore a 100.000 euroObiettiviIl DL 70/2011,convertito in legge 106/2011, aveva modificato il Codice dei Contratti (art. 125, comma 11) elevando la soglia degli “affidamenti fiduciari” da 20.000 a 40.000 euro, ma non aveva contestual-mente modificato il Regolamento (DPR 207/2010, art. 267, comma 10), che lasciava inalterata la pre-cedente soglia dei 20.000 euro soltanto per i ser-vizi di architettura e ingegneria. Considerato che ciò aveva determinato una serie di incertezze tra le stazioni appaltanti,l’AVCP, su apposita richiesta del CNAPPC, con parere n.0114636 del 16/11/2011, aveva sancito che la norma di rango primario (il Co-dice dei Contratti) prevale sul Regolamento (DPR 207/2010), confermando quindi che il limite entro cui le amministrazioni pubbliche possono affidare in-carichi fiduciari è di 40.000 euro. Alla stessa conclu-sione giunge la circolare emanata dal Ministero delle Infrastrutture n. 4536 del 30 ottobre 2012. Tuttavia, ad oggi, l’art. 267, comma 10, non è stato corretto dal legislatore. L’emendamento proposto è finalizza-to a superare la problematica, adeguando l’art. 267, comma 10, alle disposizioni impartite dall’art. 125, comma 11, del Codice dei Contratti (norma di rango primario).

Page 19: Azimut n2 2014

GIUGNO 2014 17

NormativaAzimut22014

2.2.Lemodificheproposte

TESTO ORIGINARIO IN VIGOREArt. 47Verifica attraverso strutture tecniche della stazio-ne appaltante1. La stazione appaltante provvede all’attività di verifica della progettazione attraverso strutture e personale tecnico della propria amministrazione, ovvero attraverso strutture tecniche di altre am-ministrazioni di cui può avvalersi ai sensi dell’arti-colo 33, comma 3, del codice.2. Le strutture di cui al comma 1, che possono svolgere l’attività di verifica dei progetti, sono: a) per lavori di importo pari o superiore a 20 milioni di euro, l’unità tecnica della stazione appaltante accreditata, ai sensi della norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020, quale Organismo di ispezione di tipo B;b) per lavori di importo inferiore a 20 milioni di euro:1) l’unità tecnica di cui alla lettera a);2) gli uffici tecnici delle stesse stazioni appaltan-ti ove il progetto sia stato redatto da progettisti esterni;3) gli uffici tecnici delle stesse stazioni appaltanti, dotate di un sistema interno di controllo di quali-tà, ove il progetto sia stato redatto da progettisti interni;c) per lavori di importo inferiore a 1.000.000 di euro per opere puntuali e inferiore alla soglia di cui all’articolo 28, comma 1, lettera c), del codi-ce, per opere a rete, il responsabile del procedi-mento, sempreché non abbia svolto le funzioni di progettista, ovvero gli uffici tecnici della stazione appaltante anche non dotati di un sistema interno di controllo di qualità.

(omissis)

Art. 48Verifica attraverso strutture tecniche esterne alla stazione appaltante1. Nei casi di inesistenza delle condizioni di cui all’articolo 47, comma 1, nonché nei casi di caren-za di organico, accertata ai sensi dell’articolo 10, comma 7, del codice, la stazione appaltante, per il tramite del responsabile del procedimento, affi-da l’appalto di servizi avente ad oggetto la verifica della progettazione, ai seguenti soggetti:a) per verifiche di progetti relativi a lavori di im-porto pari o superiore a 20 milioni di euro, ad Orga-nismi di ispezione di tipo A e di tipo C, accreditati ai sensi della norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020 da enti partecipanti all’European coopera-tion for accreditation (EA) secondo le disposizioni previste dal decreto di cui all’articolo 46, comma 2. I predetti Organismi devono garantire l’assoluta

TESTO MODIFICATOArt. 47Verifica attraverso strutture tecniche della stazio-ne appaltante1. La stazione appaltante può provvedere all’at-tività di verifica della progettazione attraverso strutture e personale tecnico della propria ammi-nistrazione, ovvero attraverso strutture tecniche di altre amministrazioni di cui può avvalersi ai sen-si dell’articolo 33, comma 3, del codice.2. Le strutture di cui al comma 1, che possono svolgere l’attività di verifica dei progetti, sono: a) per lavori di importo pari o superiore a 20 milioni di euro, l’unità tecnica della stazione appaltante accreditata, ai sensi della norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020, quale Organismo di ispezione di tipo B;b) per lavori di importo inferiore a 20 milioni di euro:1) l’unità tecnica di cui alla lettera a);2) gli uffici tecnici delle stesse stazioni appaltan-ti ove il progetto sia stato redatto da progettisti esterni;3) gli uffici tecnici delle stesse stazioni appaltanti, dotate di un sistema interno di controllo di quali-tà, ove il progetto sia stato redatto da progettisti interni;c) per lavori di importo inferiore alla soglia di cui all’art.28, comma 1, lettera c) del codice per opere puntuali e per opere a rete, il responsabi-le del procedimento, sempreché non abbia svolto le funzioni di progettista, ovvero gli uffici tecnici della stazione appaltante anche non dotati di un sistema interno di controllo di qualità.

(omissis)

Art. 48Verifica attraverso strutture tecniche esterne alla stazione appaltante1. La stazione appaltante, per il tramite del re-sponsabile del procedimento, affida l’appalto di servizi avente ad oggetto la verifica della proget-tazione, ai seguenti soggetti: a) per verifiche di progetti relativi a lavori di im-porto pari o superiore a 20 milioni di euro, ad Orga-nismi di ispezione di tipo A e di tipo C, accreditati ai sensi della norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020 da enti partecipanti all’European coopera-tion for accreditation (EA) secondo le disposizioni previste dal decreto di cui all’articolo 46, comma 2. I predetti Organismi devono garantire l’assolu-ta separazione, sul piano tecnico, procedurale, amministrativo e finanziario, tra le attività ispet-tive ed altre attività con queste potenzialmente

Page 20: Azimut n2 2014

18 GIUGNO 2014

Normativa Azimut2

2014

separazione, sul piano tecnico, procedurale, am-ministrativo e finanziario, tra le attività ispetti-ve ed altre attività con queste potenzialmente conflittuali. Tali Organismi devono aver costituito al proprio interno una struttura tecnica autono-ma dedicata all’attività di verifica dei progetti, in cui sia accertata mediante l’accreditamento, l’applicazione di procedure che ne garantiscano l’indipendenza e l’imparzialità; i predetti Orga-nismi devono altresì dimostrare, in relazione alla progettazione dell’intervento da verificare, di non essere nelle situazioni di incompatibilità di cui all’articolo 50, comma 4, e di non avere in corso e di non avere avuto negli ultimi tre anni, rapporti di natura professionale e commerciale con i soggetti coinvolti nella progettazione in caso di progetta-zione affidata a professionisti esterni. I predetti Organismi di ispezione devono altresì impegnarsi, al momento dell’affidamento dell’incarico, a non intrattenere rapporti di natura professionale e commerciale con i soggetti coinvolti nella proget-tazione oggetto della verifica per i tre anni suc-cessivi decorrenti dalla conclusione dell’incarico;b) per verifiche di progetti relativi a lavori di im-porto inferiore a 20 milioni di euro:1) ai soggetti di cui alla lettera precedente e con le predette limitazioni;2) ai soggetti di cui all’articolo 90, comma 1, let-tere d), e), f), f-bis, g) e h), del codice che de-vono disporre di un sistema interno di controllo di qualità, dimostrato attraverso il possesso del-la certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001, rilasciata da Organismi di certificazione accreditati da enti partecipanti all’European coo-peration for accreditation (EA); tale certificazione è emessa secondo le disposizioni previste dal de-creto di cui all’articolo 46, comma 2, in termini tali da garantire l’assoluta separazione sul piano tecnico e procedurale tra le attività ispettive ed altre attività con queste potenzialmente conflit-tuali. Tali soggetti devono aver costituito al pro-prio interno una struttura tecnica autonoma de-dicata all’attività di verifica dei progetti, in cui sia accertata mediante la certificazione, l’appli-cazione di procedure che ne garantiscano indipen-denza ed imparzialità; i predetti soggetti devono altresì dimostrare, in relazione alla progettazione del singolo intervento da verificare, di non essere nelle situazioni di incompatibilità di cui all’artico-lo 50, comma 4, e di non avere in corso e di non avere avuto negli ultimi tre anni rapporti di natura professionale e commerciale con i soggetti coin-volti nella progettazione in caso di progettazione affidata a professionisti esterni. I soggetti devono altresì impegnarsi, al momento dell’affidamento dell’incarico, a non intrattenere rapporti di natura

conflittuali. Tali Organismi devono aver costituito al proprio interno una struttura tecnica autono-ma dedicata all’attività di verifica dei progetti, in cui sia accertata mediante l’accreditamento, l’applicazione di procedure che ne garantiscano l’indipendenza e l’imparzialità; i predetti Orga-nismi devono altresì dimostrare, in relazione alla progettazione dell’intervento da verificare, di non essere nelle situazioni di incompatibilità di cui all’articolo 50, comma 4, e di non avere in corso e di non avere avuto negli ultimi tre anni, rapporti di natura professionale e commerciale con i soggetti coinvolti nella progettazione in caso di progetta-zione affidata a professionisti esterni. I predetti Organismi di ispezione devono altresì impegnarsi, al momento dell’affidamento dell’incarico, a non intrattenere rapporti di natura professionale e commerciale con i soggetti coinvolti nella proget-tazione oggetto della verifica per i tre anni suc-cessivi decorrenti dalla conclusione dell’incarico;b) per verifiche di progetti relativi a lavori di im-porto inferiore a 20 milioni di euro:1) ai soggetti di cui alla lettera precedente e con le predette limitazioni;2) ai soggetti di cui all’articolo 90, comma 1, let-tere d), e), f), f-bis, g) e h), del codice che de-vono disporre di un sistema interno di controllo di qualità, dimostrato attraverso il possesso del-la certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001, rilasciata da Organismi di certificazione accreditati da enti partecipanti all’European coo-peration for accreditation (EA); tale certificazione è emessa secondo le disposizioni previste dal de-creto di cui all’articolo 46, comma 2, in termini tali da garantire l’assoluta separazione sul piano tecnico e procedurale tra le attività ispettive ed altre attività con queste potenzialmente conflit-tuali. Tali soggetti devono aver costituito al pro-prio interno una struttura tecnica autonoma de-dicata all’attività di verifica dei progetti, in cui sia accertata mediante la certificazione, l’appli-cazione di procedure che ne garantiscano indipen-denza ed imparzialità; i predetti soggetti devono altresì dimostrare, in relazione alla progettazione del singolo intervento da verificare, di non essere nelle situazioni di incompatibilità di cui all’artico-lo 50, comma 4, e di non avere in corso e di non avere avuto negli ultimi tre anni rapporti di natura professionale e commerciale con i soggetti coin-volti nella progettazione in caso di progettazione affidata a professionisti esterni. I soggetti devono altresì impegnarsi, al momento dell’affidamento dell’incarico, a non intrattenere rapporti di natura professionale e commerciale con i soggetti coin-volti nella progettazione oggetto della verifica per i tre anni successivi decorrenti dalla conclusione

Page 21: Azimut n2 2014

GIUGNO 2014 19

NormativaAzimut22014

professionale e commerciale con i soggetti coin-volti nella progettazione oggetto della verifica per i tre anni successivi decorrenti dalla conclusione dell’incarico. Il Servizio tecnico centrale del Con-siglio superiore dei lavori pubblici può accertare, con controlli a campione, l’effettiva coerenza del sistema interno di controllo di qualità con i requi-siti della norma UNI EN ISO 9001.

2. Per verifiche di progetti relativi a lavori di im-porto inferiore a 1.000.000 di euro per opere puntuali ed inferiore alla soglia di cui all’articolo 28, comma 1, lettera c), del codice per opere a rete, i soggetti di cui all’articolo 90, comma 1, lettere d), e), f), f-bis, g) e h), del codice sono esentati dal possesso della certificazione di con-formità alla norma UNI EN ISO 9001.Art. 120Offerta economicamente più vantaggiosaCommissione giudicatrice1. In caso di aggiudicazione con il criterio dell’of-ferta economicamente più vantaggiosa, i “pesi” o “punteggi” da assegnare ai criteri di valutazio-ne, eventualmente articolati in “sub-pesi” o “sub punteggi”, di cui all’articolo 83, commi 1 e 4, del codice ed indicati nel bando di gara, devono es-sere globalmente pari a cento. Per i contratti di cui all’articolo 53, comma 2, lettere b) e c), del codice i fattori ponderali da assegnare ai “pesi” o “punteggi” attribuiti agli elementi riferiti alla qualità, al pregio tecnico, alle caratteristiche estetiche e funzionali e alle caratteristiche am-bientali non devono essere complessivamente in-feriori a sessantacinque. Al fine di attuare nella loro concreta attività di committenza il principio di cui all’articolo 2, comma 2, del codice nonché l’articolo 69 del codice, le stazioni appaltanti nel-la determinazione dei criteri di valutazione:a) ai fini del perseguimento delle esigenze am-bientali, in relazione all’articolo 83, comma 1, lettera e), del codice, si attengono ai criteri di tutela ambientale di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 107 dell’8 maggio 2008, e successivi decreti attuativi, nonché, ai fini del contenimento dei consumi energetici e delle risorse ambientali, ai criteri individuati con apposito decreto del Mini-stro delle infrastrutture e dei trasporti di concer-to con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministro dello sviluppo economico;b) ai fini del perseguimento delle esigenze sociali, hanno la facoltà di concludere protocolli di inte-sa o protocolli di intenti con soggetti pubblici con competenze in materia di salute, sicurezza, previ-

dell’incarico. Il Servizio tecnico centrale del Consiglio superiore dei lavori pubblici può ac-certare, con controlli a campione, l’effettiva coerenza del sistema interno di controllo di qua-lità con i requisiti della norma UNI EN ISO 9001.

2. Per verifiche di progetti relativi a lavori di impor-to inferiore alla soglia di cui all’articolo 28, comma 1, lettera c) del codice, i soggetti di cui all’arti-colo 90, comma 1, lettere d), e), f), f-bis, g) e h), del codice sono esentati dal possesso della certifi-cazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001.

Art. 120Offerta economicamente più vantaggiosaCommissione giudicatrice1. In caso di aggiudicazione con il criterio dell’of-ferta economicamente più vantaggiosa, i “pesi” o “punteggi” da assegnare ai criteri di valutazio-ne, eventualmente articolati in “sub-pesi” o “sub punteggi”, di cui all’articolo 83, commi 1 e 4, del codice ed indicati nel bando di gara, devono es-sere globalmente pari a cento. Per i contratti di cui all’articolo 53, comma 2, lettere b) e c), del codice i fattori ponderali da assegnare ai “pesi” o “punteggi” attribuiti agli elementi riferiti alla qualità, al pregio tecnico, alle caratteristiche estetiche e funzionali e alle caratteristiche am-bientali non devono essere complessivamente in-feriori a sessantacinque. Al fine di attuare nella loro concreta attività di committenza il principio di cui all’articolo 2, comma 2, del codice nonché l’articolo 69 del codice, le stazioni appaltanti nel-la determinazione dei criteri di valutazione:a) ai fini del perseguimento delle esigenze am-bientali, in relazione all’articolo 83, comma 1, lettera e), del codice, si attengono ai criteri di tutela ambientale di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 107 dell’8 maggio 2008, e successivi decreti attuativi, nonché, ai fini del contenimento dei consumi energetici e delle risorse ambientali, ai criteri individuati con apposito decreto del Mini-stro delle infrastrutture e dei trasporti di concer-to con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministro dello sviluppo economico;b) ai fini del perseguimento delle esigenze sociali, hanno la facoltà di concludere protocolli di inte-sa o protocolli di intenti con soggetti pubblici con competenze in materia di salute, sicurezza, previ-

Page 22: Azimut n2 2014

20 GIUGNO 2014

Normativa Azimut2

2014

denza, ordine pubblico nonché con le organizza-zioni sindacali e imprenditoriali.2. La commissione, anche per le gare in corso ove i plichi contenenti le offerte tecniche non siano stati ancora aperti alla data del 9 maggio 2012, apre in seduta pubblica i plichi contenenti le of-ferte tecniche al fine di procedere alla verifica della presenza dei documenti prodotti. In una o più sedute riservate, la commissione valuta le of-ferte tecniche e procede alla assegnazione dei re-lativi punteggi applicando, i criteri e le formule indicati nel bando o nella lettera di invito secondo quanto previsto nell’allegato G. Successivamen-te, in seduta pubblica, la commissione dà lettura dei punteggi attribuiti alle singole offerte tecni-che, procede alla apertura delle buste contenenti le offerte economiche e, data lettura dei ribassi espressi in lettere e delle riduzioni di ciascuna di esse, procede secondo quanto previsto dall’arti-colo 121. (comma così modificato dall’articolo 12, comma 1, legge n. 94 del 2012)

3. L’accertata carenza di organico, di cui all’arti-colo 84, comma 8, del codice è attestata dal re-sponsabile del procedimento sulla base degli atti forniti dal dirigente dell’amministrazione aggiudi-catrice preposto alla struttura competente. In tal caso l’atto di nomina dei membri della commis-sione ne determina il compenso e fissa il termine per l’espletamento dell’incarico. Tale termine può essere prorogato una sola volta per giustificati mo-tivi. L’incarico è oggetto di apposito disciplinare o atto di accettazione.4. E’ possibile ricorrere alla nomina dei commissa-ri, ai sensi dell’articolo 84, comma 8, secondo pe-riodo, del codice, nel caso di interventi complessi di cui all’articolo 3, comma 1, lettera l), ovvero nel caso di lavori di importo superiore a 25 milioni di euro nei quali le componenti architettonica e/o strutturale e/o impiantistica siano non usuali e di particolare rilevanza, ovvero in caso di affidamen-to ai sensi degli articoli 144, 153 e 176 del Codice.

denza, ordine pubblico nonché con le organizza-zioni sindacali e imprenditoriali.2. La commissione, anche per le gare in corso ove i plichi contenenti le offerte tecniche non siano sta-ti ancora aperti alla data del 9 maggio 2012, apre in seduta pubblica i plichi contenenti le offerte tecniche al fine di procedere alla verifica della presenza dei documenti prodotti. In una o più se-dute riservate, la commissione valuta le offerte tecniche e procede alla assegnazione dei relativi punteggiapplicando, i criteri e le formule indicati nel ban-do o nella lettera di invito secondo quanto pre-visto nell’allegato G. Successivamente, in seduta pubblica, la commissione dà lettura dei punteggi attribuiti alle singole offerte tecniche, procede alla apertura delle buste contenenti le offerte economiche e, data lettura dei ribassi espressi in lettere e delle riduzioni di ciascuna di esse, pro-cede secondo quanto previsto dall’articolo 121. (comma così modificato dall’articolo 12, comma 1, legge n. 94 del 2012)3. L’accertata carenza di organico, di cui all’arti-colo 84, comma 8, del codice è attestata dal re-sponsabile del procedimento sulla base degli atti forniti dal dirigente dell’amministrazione aggiudi-catrice preposto alla struttura competente. In tal caso l’atto di nomina dei membri della commis-sione ne determina il compenso e fissa il termine per l’espletamento dell’incarico. Tale termine può essere prorogato una sola volta per giustificati mo-tivi. L’incarico è oggetto di apposito disciplinare o atto di accettazione.4. E’ possibile ricorrere alla nomina dei commissa-ri, ai sensi dell’articolo 84, comma 8, secondo pe-riodo, del codice, nel caso di interventi complessi di cui all’articolo 3, comma 1, lettera l), ovvero nel caso di lavori di importo superiore a 25 milioni di euro nei quali le componenti architettonica e/o strutturale e/o impiantistica siano non usuali e di particolare rilevanza, ovvero in caso di affidamen-to ai sensi degli articoli 144, 153 e 176 del Codice.4-bis. Nei servizi di architettura e ingegneria di cui all’articolo 252 si ricorre alla nomina dei commissari, ai sensi dell’articolo 84, comma 8, secondo periodo, del codice, sia nelle gare con il criterio dell’offerta economicamente più van-taggiosa che nei concorsi di idee o di progetta-zione. I commissari diversi dal presidente sono selezionati a mezzo di sorteggio pubblico:a) per un numero pari al 50% tra funzionari di amministrazioni aggiudicatrici di cui all’artico-lo 3, comma 25 del codice, con requisiti idonei in relazione al settore oggetto dell’affidamen-to ovvero tra professori universitari di ruolo, nell’ambito di un elenco di esperti nel settore

Page 23: Azimut n2 2014

GIUGNO 2014 21

NormativaAzimut22014

5. Al momento dell’accettazione dell’incarico, i commissari dichiarano ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, l’inesistenza del-le cause di incompatibilità e di astensione di cui all’articolo 84, commi 4, 5 e 7, del Codice.Art. 263Requisiti di partecipazione1. I requisiti economico-finanziari e tecnico-orga-nizzativi di partecipazione alle gare sono definiti dalle stazioni appaltanti con riguardo:a) al fatturato globale per servizi di cui all’articolo 252, espletati negli ultimi cinque esercizi antece-denti la pubblicazione del bando, per un importo variabile tra 2 e 4 volte l’importo a base d’asta; b) all’avvenuto espletamento negli ultimi dieci anni di servizi di cui all’articolo 252, relativi a la-vori appartenenti ad ognuna delle classi e catego-rie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare, individuate sulla base delle elencazioni contenute nelle vigenti tariffe professionali, per un importo globale per ogni classe e categoria variabile tra 1 e 2 volte l’importo stimato dei lavori cui si riferisce la prestazione, calcolato con riguardo ad ognuna delle classi e categorie;c) all’avvenuto svolgimento negli ultimi dieci anni di due servizi di cui all’articolo 252, relativi ai la-vori, appartenenti ad ognuna delle classi e catego-rie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare, individuate sulla base delle elencazioni contenute nelle vigenti tariffe professionali, per un impor-to totale non inferiore ad un valore compreso fra 0,40 e 0,80 volte l’importo stimato dei lavori cui si riferisce la prestazione, calcolato con riguardo ad ognuna delle classi e categorie e riferiti a tipologie di lavori analoghi per dimensione e per caratteri-stiche tecniche a quelli oggetto dell’affidamento;d) al numero medio annuo del personale tecnico utilizzato negli ultimi tre anni (comprendente i soci attivi, i dipendenti, i consulenti su base annua iscritti ai relativi albi professionali, ove esistenti, e muniti di partiva IVA e che firmino il progetto, ovvero firmino i rapporti di verifica del progetto, ovvero facciano parte dell’ufficio di direzione la-

dell’affidamento, predisposto dalle facoltà diappartenenza;b) per il numero pari al rimanente 50%, in seno ad appositi elenchi di liberi professionisti, con almeno dieci anni di iscrizione nei rispettivi albi professionali, esperti nel settore dell’affi-da-mento, predisposti dagli Ordini competenti per materia, previa adeguata pubblicità sui siti informatici di cui all’art. 66 e soggetti ad ag-giornamento almeno biennale. In questo caso, l’articolo 84, comma 11, del codice, si applica esclusivamente per il rimborso delle spese ef-fettivamente sostenute dai commissari.5. Al momento dell’accettazione dell’incarico, i commissari dichiarano ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, l’inesistenza del-le cause di incompatibilità e di astensione di cui all’articolo 84, commi 4, 5 e 7, del Codice.Art. 263Requisiti di partecipazione1. I requisiti economico-finanziari e tecnico-orga-nizzativi di partecipazione alle gare sono definiti dalle stazioni appaltanti, nel rispetto dell’art. 2 comma 1 bis del Codice, con riguardo:a) al fatturato globale per servizi di cui all’artico-lo 252, espletati negli ultimi cinque esercizi an-tecedenti la pubblicazione del bando, per un im-porto pari all’importo a base d’asta, nel rispetto dell’art. 41 comma 2 del Codice; b) all’avvenuto espletamento di servizi di cui all’articolo 252, re-lativi a lavori appartenenti ad ognuna delle classi e categorie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare, individuate sulla base delle elencazio-ni contenute nelle vigenti tariffe professionali o nei provvedimenti che le hanno sostituite, per un importo globale per ogni classe e categoria equivalente all’importo stimato dei lavori cui si riferisce la prestazione, calcolato con riguardo ad ognuna delle classi e categorie;c) all’avvenuto svolgimento di due servizi di cui all’articolo 252, relativi ai lavori, appartenenti ad ognuna delle classi e categorie dei lavori cui si ri-feriscono i servizi da affidare, come individuate nella precedente lettera b), per un importo totale, dato dalla somma dei due servizi, non inferiore ad un valore compreso fra 0,20 e 0,40 volte l’importo stimato dei lavori cui si riferisce la prestazione.

d) (abrogato)

Page 24: Azimut n2 2014

22 GIUGNO 2014

Normativa Azimut2

2014

vori e che abbiano fatturato nei confronti della società offerente una quota superiore al cinquanta per cento del proprio fatturato annuo, risultante dall’ultima dichiarazione IVA, e i collaboratori a progetto in caso di soggetti non esercenti arti e professioni), in una misura variabile tra 2 e 3 vol-te le unità stimate nel bando per lo svolgimento dell’incarico.2. I servizi di cui all’articolo 252 valutabili sono quelli iniziati, ultimati e approvati nel decennio o nel quinquennio antecedente la data di pubblica-zione del bando, ovvero la parte di essi ultimata e approvata nello stesso periodo per il caso di servizi iniziati in epoca precedente. Non rileva al riguar-do la mancata realizzazione dei lavori ad essa re-lativi. Ai fini del presente comma, l’approvazione dei servizi di direzione lavori e di collaudo si in-tende riferita alla data della deliberazione di cui all’articolo 234, comma 2. Sono valutabili anche i servizi svolti per committenti privati documentati attraverso certificati di buona e regolare esecu-zione rilasciati dai committenti privati o dichiarati dall’operatore economico che fornisce, su richie-sta della stazione appaltante, prova dell’avvenuta esecuzione attraverso gli atti autorizzativi o con-cessori, ovvero il certificato di collaudo, inerenti il lavoro per il quale è stata svolta la prestazione, ovvero tramite copia del contratto e delle fatture relative alla prestazione medesima.3. Ai fini di cui al comma 1, lettere b) e c), il ban-do indica le eventuali ulteriori categorie, apparte-nenti alla stessa classe, che possono essere utiliz-zate al fine di comprovare il possesso dei requisiti richiesti.4. I concorrenti non devono trovarsi altresì nelle condizioni previste dall’articolo 253 del presente regolamento e dall’articolo 38 del codice.Art. 267Affidamento dei servizi di importo inferiore a 100.000 euro

(omissis)10. I servizi di cui all’articolo 252 il cui corrispet-tivo complessivo stimato, determinato secondo quanto stabilito dall’articolo 262, sia inferiore a 20.000 euro possono essere affidati secondo quan-to previsto dall’articolo 125, comma 11, del codi-ce, nel rispetto dell’articolo 125, comma 10, pri-mo periodo, del codice medesimo.

2. I servizi valutabili ai sensi del precedente com-ma 1 sono quelli iniziati, ultimati e approvati nei quindici anni antecedenti la data di pubblicazione del bando, ovvero la parte di essi ultimata e ap-provata nello stesso periodo per il caso di servizi iniziati in epoca precedente. Non rileva al riguar-do la mancata realizzazione dei lavori ad essa re-lativi. Ai fini del presente comma, l’approvazione dei servizi di direzione lavori e di collaudo si in-tende riferita alla data della deliberazione di cui all’articolo 234, comma 2. Sono valutabili anche i servizi svolti per committenti privati documentati attraverso certificati di buona e regolare esecu-zione rilasciati dai committenti privati o dichiarati dall’operatore economico che fornisce, su richie-sta della stazione appaltante, prova dell’avvenuta esecuzione attraverso gli atti autorizzativi o con-cessori, ovvero il certificato di collaudo, inerenti il lavoro per il quale è stata svolta la prestazione, ovvero tramite copia del contratto e delle fatture relative alla prestazione medesima.3. Ai fini di cui al comma 1, lettere b) e c), il ban-do indica le eventuali ulteriori categorie, apparte-nenti alla stessa classe, che possono essere utiliz-zate al fine di comprovare il possesso dei requisiti richiesti.4. I concorrenti non devono trovarsi altresì nelle condizioni previste dall’articolo 253 del presente regolamento e dall’articolo 38 del codice.Art. 267Affidamento dei servizi di importo inferiore a 100.000 euro

(omissis)10. I servizi di cui all’articolo 252 il cui corrispet-tivo complessivo stimato, determinato secondo quanto stabilito dall’articolo 262, sia inferiore a 40.000 euro possono essere affidati secondo quan-to previsto dall’articolo 125, comma 11, del codi-ce, nel rispetto dell’articolo 125, comma 10, pri-mo periodo, del codice medesimo.

Page 25: Azimut n2 2014

GIUGNO 2014 23

CondominioAzimut22014

Le detrazioni per le spese di recupero del patrimonio edilizio

Gloria Bussolotto - Centro Studi ALAC Marche

In riferimento al periodo d’imposta 2013 si deve evi-denziare che le disposizioni agevolative in materia di recupero edilizio sono state potenziate notevol-mente con il raddoppio del massimale di detrazione e l’aumento dell’aliquota di detrazione dal 36% al 50%.Per effetto di numerose modifi che alla disciplina del-le agevolazioni sul recupero edilizio e sul risparmio energetico (per ultima ricordiamo l’articolo 1 comma 139 della legge n. 147/2013) i contribuenti potranno benefi ciare per un periodo limitato di una detrazione del 50% su un massimale di 96.000 euro.E’ stata introdotta, inoltre, un’ulteriore ipotesi di detrazione maggiorata, nel caso in cui un contri-buente sostenga spese per interventi antisismici per edifi ci ricadenti in zone ad alta pericolosità sismica, utilizzati per attività produttive o come abitazione principale. In tal caso viene concessa una detrazione del 65% delle spese su un massimale di 96.000 euro.In particolare, per le spese di recupero del patrimo-nio edilizio la detrazione è la seguente:- 50% con massimale di spesa € 96.000 euro per spese sostenute dal 26/06/2013 al 31/12/2014; 40% con massimale di spesa € 96.000 euro per spese sostenute dal 01/01/2015 al 31/12/2015.Per gli interventi antisismici in zone ad alto rischio:- 65% con massimale di spesa € 96.000 euro per spese sostenute fi no al 31/12/2014;

- 50% con massimale di spesa € 96.000 euro per spese sostenute dal 01/01/2015 al 31/12/2015.

L'effettuazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali non consente, in nessun caso, ai singoli condomini – che già frui- scono pro-quota della relativa detrazione - di acquistare mobili e grandi elettrodomestici da destinare all'arredo della propria unità immobiliare.

Casi particolari_Chiarimenti Agenzia delle Entrate Circolare n. 11 del 21/05/2014Ipotesi di detrazione da parte del coniuge inca-piente proprietario dell’immobileL’Agenzia delle Entrate ha chiarito l’ipotesi di diritto alla detrazione delle spese condominiali da parte del coniuge incapiente proprietario dell’immobile.L’Agenzia ha precisato che nel caso in cui la certifi -cazione dell’Amministratore del condominio indichi i dati relativi ad un solo condomino, mentre le spese per quel determinato alloggio sono state sostenute da altri soggetti, il contribuente può fruirne a condi-zione che attesti sul documento comprovante il pa-gamento della quota relativa alla spese in questione il suo effettivo sostenimento e la percentuale di ri-partizione.Con la circolare n. 11/E/2014, quindi, viene preci-

Page 26: Azimut n2 2014

24 GIUGNO 2014

Condominio Azimut2

2014

sato che nel caso in esame il contribuente, coniu-ge convivente del proprietario dell’immobile, possa portare in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi le spese sostenute relative ai lavori condo-miniali pagate con assegno bancario tratto sul conto corrente cointestato ai due coniugi. Sul documento rilasciato dall’amministratore comprovante il paga-mento della quota millesimale relativa alla spese in questione il coniuge convivente dovrà indicare i pro-pri estremi anagrafici e l’attestazione dell’effettivo sostenimento delle spese.

Ripartizione delle spese in assenza di condominioL’Agenzia delle Entrate ha precisato che in presenza di un condominio composto da un numero non supe-riore a otto condomini (prima delle modifiche appor-tate dalla legge n. 220 del 2012 all’articolo 1129 c.c. il riferimento era a quattro condomini), risulteranno comunque applicabili le norme civilistiche sul condo-minio, fatta eccezione dell’articolo 1129 e 1138 c.c. che disciplinano rispettivamente la nomina dell’am-ministratore (nonché l’obbligo da parte di quest’ul-timo di apertura di un apposito conto corrente inte-stato al condominio) e il regolamento di condominio (necessario in caso di più di dieci condomini). Al fine di beneficiare della detrazione per i lavori di ristrutturazione delle parti comuni prevista dall’arti-colo 16-bis del TUIR, i condomini che, non avendone l'obbligo, non abbiano nominato un amministratore dovranno obbligatoriamente richiedere il codice fisca-le ed eseguire tutti gli adempimenti previsti dalla ri-chiamata disposizione a nome del condominio stesso. Per quanto concerne i pagamenti è necessario effet-tuare i bonifici indicando, oltre al codice fiscale del condominio, anche quello del condomino che effet-tua il pagamento (cfr. circolare n. 57/E del 1998), che potrà essere tratto indifferentemente sul conto corrente bancario ovvero postale di uno dei condo-mini, a tal fine delegato dagli altri, o su conto ap-positamente istituito, demandando all'accordo degli interessati la definizione delle modalità interne di re-golazione del pagamento, fermo restando il principio che la detrazione può spettare soltanto in ragione delle spese effettivamente sostenute da ciascuno e il

rispetto delle altre prescrizioni stabilite dal decreto interministeriale n. 41 del 1998 e dal Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011. Per la ripartizione delle spese relati-ve alla parti comuni alle unità immobiliari i condomini dovranno concorrere alle stesse in ragione dei millesimi di proprietà o ai diversi criteri appli-cabili ai sensi del codice civile (cfr. articoli 1123 e seguenti).

Bonificoconcausaleerrata Con la risoluzione n. 55/E del 2012, l'Agenzia delle Entrate aveva precisato che non era ulteriormente sostenibile la tesi volta a riconoscere la detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia anche in presenza di un bonifico bancario/postale carente dei requisiti richiesti dalla norma, tale da impedire alle banche e a Poste Italiane SPA, che accreditano il pagamento, di operare la ritenuta del 4%, previ-sta dal D.L. 31/05/2010, n. 78 (così come modificato dall’art. 22 del D.L. 98 del 2011), nei confronti delle imprese beneficiarie del pagamento. Ciò premesso, in linea con la precedente risoluzione nella circolare n. 11, l’Agenzia ha chiarito che nell’ipotesi in cui l’indicazionenellacausaledelbonificodei riferi-mentinormatividelladetrazioneperlariqualifica-zioneenergeticadegliedificiinluogodiquellapergli interventi di recupero del patrimonio edilizio sia dovuta a un mero errore materiale e non abbia pregiudicato l’applicazione della ritenuta d’accon-to del 4%, si ritiene che la detrazione possa co-munque essere riconosciuta, nel rispetto degli altri presupposti previsti dalla norma agevolativa. Le medesime conclusioni, ritiene l’Agenzia, possono applicarsi anche nel caso opposto in cui, per un er-rore materiale, nella causale del bonifico siano stati indicati i riferimenti normativi degli interventi di re-cupero del patrimonio edilizio in luogo di quelli del-la detrazione per la riqualificazione energetica degli edifici, fermo restando il rispetto dei presupposti per la fruizione di quest’ultima detrazione.Si coglie l’occasione per segnalare le recenti pubbli-cazioni reperibili tramite il seguente sito:http://www.agenziaentrate.gov.itnell’area “L’agenzia comunica/Prodotti editoriali/Guide fiscali” denominata “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali – Maggio 2014”.

Page 27: Azimut n2 2014

SISTEMA QUALITÀ

CERTIFICAZIONE ISO 9001

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

CERTIFICAZIONE ISO 14001

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA E SALUTE

SUI LUOGHI DI LAVORO

CERTIFICAZIONE OHSAS 18001

chi ci abita lo savantaggi e qualità di una casa in legno SubissatiPROGETTO SU MISURA Ogni costruzione è realizzata in base al progetto e ai desideri del cliente, lasciando massima flessibilità dal punto di vista architettonico. Una visualizzazione 3D permette di visionare un’anteprima della struttura.

ECOLOGIA E SALUTELa casa in legno è rispettosa dell’ambiente e delle persone che la abitano, il legno è tra i migliori materiali da costruzione naturali.

PROPRIETÀ MECCANICHELe case SUBISSATI sono realizzate interamente in legno lamellare, materiale con elevata resistenza a trazione/compressione/flessione, elasticità, basso peso specifico e di facile lavorazione con i nostri impianti a controllo numerico.

DURABILITÀLa casa in legno, se ben realizzata, è una costruzione che dura secoli e ne sono riprova le tantissime costruzioni in legno sparse in tutto il mondo che ancora si conservano perfettamente integre.

ANTISISMICA E RESISTENZA AL FUOCOLa resistenza delle case in legno ai terremoti è stata più volte collaudata in Paesi ad elevato rischio sismico come America e Giappone, dove si costruisce abitualmente in legno. Inoltre, adottando una serie di accorgimenti, si può ottenere un’ottima resistenza al fuoco.

ELEVATO RAPPORTO QUALITÀ PREZZOLa casa in legno, per il livello tecnologico offerto, i ridotti tempi di realizzazione, i costi certi ed i ridotti costi di mantenimento, si rivela decisamente superiore rispetto ad un’abitazione tradizionale.

VANTAGGI ECONOMICI E RAPIDITÀ DI MONTAGGIORisparmio energetico non indifferente in quanto si raggiungono valori di trasmittanza pareti e coperture inferiori a 0.19 W/mq K ed elevati valori di sfasamento da cui consegue che la casa risulta fresca d’estate e calda d’inverno, evitando inutili spese di riscaldamento e raffrescamento. Fattore non secondario la rapidità di costruzione della casa in legno: la durata media di un cantiere è di circa 90 giorni.

cap

oli

nea.i

t

300case

1963-2013

SUBISSATI s.r.l. S.P. Arceviese km 16,600 – Ostra Vetere (AN), Italy Tel. 0039.071.96.42.00 – Fax 0039.071.96.50.01

www.subissati.it - download pdf case subissati

ATTESTAZIONE SOA

CATEGORIA OS32 CLASSE IV OS33 CLASSE II

PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DELL’ACCIAIO

CERTIFICATO N. 1263/11RILASCIATO DAL

MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI

PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DELL’ACCIAIO

CERTIFICATO N. 1263/11RILASCIATO DAL

MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI

PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DEL LEGNO

CERTIFICATO N. 076/09-CLRILASCIATO DAL

MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI

PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DEL LEGNO

CERTIFICATO N. 076/09-CLRILASCIATO DAL

MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI

Page 28: Azimut n2 2014

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

4ins 21x29,7.pdf 1 07/01/14 17:24