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Periodico edito da Consulenza Editoriale Casa Editrice, Via Lago Gerundo 26, 26100 Cremona (Tel. 0372-25591) Diret- tore resp. Albert Sturlese - Aut. Trib. di Cremona n° 288 del 22 Dicembre 1993 - "Poste Italiane SpA - Sped. Abb. Post. - 70 % - DCB Cremona" - Stampa Arti Grafiche Persico Srl (CR) - Anno 24 - Numero 1 - Gen./Feb. 2017 Contiene I.P. AZIENDE / RAPPRESENTANZE Cantiere Navale FOSCHI Via Toscanelli, 12 - 47042 Cesenatico (FC) Tel. 0547 / 80510 - Fax 0547 / 75562 E-mail [email protected] Nelle immagini il 38 metri “Eolian Queen” www.cantierefoschi.it “IL LEGNO ANCHE PER LE NAVI VELOCI” “INCONFONDIBILE” nella moderna tecnica delle costruzioni in legno e compensato marino MOTORI GENNAIO 2017 NAUTICAPROFESSIONALE.IT NAUTICAPROFESSIONALE.IT STELIO BARDI SRL NANNI SILVER SERIES Specialisti nelle forniture e manutenzioni navali, per la nautica professionale e il diporto. La foto si riferisce al Seatec 2014 La Silver Series della Nanni Diesel comprende tre nuovi motori da 270 a 800 Cv

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Periodico edito da Consulenza Editoriale Casa Editrice, Via Lago Gerundo 26, 26100 Cremona (Tel. 0372-25591) Diret-tore resp. Albert Sturlese - Aut. Trib. di Cremona n° 288 del 22 Dicembre 1993 - "Poste Italiane SpA - Sped. Abb. Post. - 70 % - DCB Cremona" - Stampa Arti Grafiche Persico Srl (CR) - Anno 24 - Numero 1 - Gen./Feb. 2017 C

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AZIENDE / RAPPRESENTANZE

Cantiere Navale

FOSCHI

Via Toscanelli, 12 - 47042 Cesenatico (FC)Tel. 0547 / 80510 - Fax 0547 / 75562

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Nelle immagini il 38 metri“Eolian Queen”

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“IL LEGNO ANCHE PER LE NAVI VELOCI”

“INCONFONDIBILE”nella moderna tecnica delle costruzioni in

legno e compensato marino

MOTORI

GENNAIO 2017

NAUTICAPROFESSIONALE.ITNAUTICAPROFESSIONALE.IT

STELIO BARDI SRL

NANNI SILVER SERIES

Specialisti nelle forniture e manutenzioni navali, per la nautica professionale e il diporto. La foto si riferisce al Seatec 2014

La Silver Series della Nanni Diesel comprende tre nuovi motori da 270 a 800 Cv

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Via Darsena, 8 • 47042 Cesenatico (FC)Tel. 0547/82417 - Fax 0547/675931 E-mail [email protected]

CANTIERI NAVALIBOSCHETTI

Dal 1959costruzioni di imbarcazioni

trasporto passeggeridiporto - pesca

(Progettazione Studio Mori)

www.cantierinavaliboschetti.it

Revenge 40 mt.

Adriatic Princess 4 30 mt. Levanto 32 mt.

MAN e NANNIDue nomi storici per un‘unica grande

Motori diesel entrobordo da 10 a 1900 cvGruppi elettrogeni da 3.5 a 600 kWI più bassi consumi della categoriaTarature per tutti gli utilizziAssistenza capillare su tutto il territorio

PER INFORMAZIONI CONTATTARE:Ranieri Tonissi SpA – Genova – [email protected]

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IN QUESTONUMERO

NEWS ITALIA - ESTEROSTELIO BARDI SRLNANNI SILVER SERIESMEETING DI VENEZIAGIANO TUGALDO PALMISANO INT.DRAGAGGIGIORNATA BARCARI 2016LIBRI / PUBBLICAZIONISTORIA MOTONAVIFERRIES & FAST FERRIESWORKBOAT MARKET

La pubblicazione raggiunge una esclusiva categoria di lettori ed operatori: quella del mondo nautico delle imbarcazioni da lavoro e della nautica professionale in genere. Costo singola copia 0,15 €.CONSULENZA EDITORIALE, Via Lago Gerundo 26, 26100 Cremona (Tel. 0372 25591, fax 0372 450926, [email protected], www.nauticaprofessionale.it. Direttore Resp.: Albert Sturlese. Collaboratori: Piero Cordano, Arturo della Monica, Oscar Longobardi, Antonio Collini, Sergio Abrami, Stefano Nicolai, Gabriele Zanbianchi, Giovanni Grande, Gaetano Tappino, Nicola Capuzzo.

GENNAIO 2017

NAUTICAPROFESSIONALE.ITNAUTICAPROFESSIONALE.IT

Il "6° Meeting Naz. degli Operatori del Trasporto Passeggeri Turistico" tenutosi a Venezia. A pagina 7.

Ferries & Fast Ferries a pagina 18: notizie dall'Italia e dal mondo e l'intervista a Ettore Morace di Liberty Shipyard.

twitter.com/ilbattelliere

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Giano, il rimorchiatore bifronte. Giovanni Grande a pagina 9.

Il tradizionale ritrovo annuale dei barcari. Gabriele Zambianchi a pagina 15.

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Spec ia l i s t i ne l l e fo rn i tu re e manu tenz ion i navali, per la nautica professionale e il diporto

AZIENDE / RAPPRESENTANZE

La necessità di dotare le navi di impianti e componenti affidabili e assicurare ricambi e assistenza tecnica è alla base di una buona conduzione dello shipping per evitare problematiche a bordo o, peggio ancora, dover interrompere la navigazione.Questo lo sa bene il signor Stelio Bardi, a capo della omonima società. Nato a Genova nel 1951, vissuto in una famiglia dove si respirava aria di mare, da ragazzo la passione gli venne trasmessa dagli zii, uno capitano e l’altro armatore e il giovane Stelio non poteva che essere attratto dalle navi simbolo di avventura e di esplora-zione del mondo.Terminato il suo percorso scolastico nel 1970, all'istituto Tecnico Nautico San Gior-gio di Genova sezione macchinisti, senza perdere tempo si imbarcò come allievo di macchina, solcando i mari del globo con varie compagnie di navigazione, accu-mulando esperienza e capacità tecniche e manuali, terminando la sua esperienza come secondo di macchina.Nel 1977 decise di iniziare un nuovo percorso, offrendo le proprie competenze come tecnico commerciale in un importante gruppo motoristico svedese, per poi, nel 1989, dare vita alla sua attuale azienda. Le competenze maturate a bordo e l'esperienza come tecnico commerciale gli consentono di proporsi e di acquisire le rappresentanze dei più importanti produttori del settore. Con il passare degli anni il lavoro svolto con serietà viene ripagato aprendo nuovi orizzonti e acquisendo nuove rappresentante e nuovi clienti.Al fine di soddisfare le crescenti richieste di service e la disponibilità di ricambi a magazzino, all’azienda madre viene affiancata la Genova Engineers. La Stelio Bardi srl rappresenta oggi molte aziende (selezionate nelle varie competenze e con le quali collabora da anni) riuscendo così ad offrire una vasta gamma di prodotti, instaurando un solido rapporto di fiducia e collaborazione sia con i fornitori che con i clienti (dalle

di Gaetano Tappino

NEWSITALIA - ESTERO

La necessità di dotare le navi di impianti e componenti affidabili e assicurare ricambi e assistenza tecnica è alla base di una buona conduzione dello shipping per evitare pro-blematiche a bordo o, peggio ancora, dover interrompere la navigazione.La Stelio Bardi srl rappresenta oggi molte aziende (selezionate nelle varie competenze e con le quali collabora da anni) riuscendo così ad offrire una vasta gamma di prodotti, instaurando un solido rapporto di fiducia e collaborazione sia con i fornitori che con i clienti.

STELIO BARDI SRLSTRATEGIC MARINE / MANSure Dynamic e Sure Diamond sono due catamarani che il costruttore Strategic Marine ha consegnato, nel corso del 2016, all’operatore Sure Wind Marine. Costruiti presso le strutture produttive in Vietnam dell’azienda inglese appartengono alla nuova classe StratCAT progettata da BMT Nigel Gee per servizi di appoggio alle piat-taforme eoliche (wind farm). Sono ovvia-mente in lega leggera con una lunghezza di 26.20 metri e una larghezza di 8.90. Si tratta dei primi mezzi certificati nel Regno Unito come High Speed Offshore Service Craft (HS-OSC) per la MCA e inoltre sono ottemperanti alla normativa tedesca come Offshore Service Craft. La portata è di 28 persone: 4 di equipaggio (con alloggiamenti previsti per 6), 12 passeggeri e 12 tecnici / personale per gli impianti offshore che hanno le sedute sul ponte principale, nella sovrastruttura. I catamarani dispongono di 50 mq a prua e 27 mq a poppa di spazio caricabile (2 tonn a mq) e hanno una bollard pull di 16 tonnellate. L’apparato propulsivo consiste in una coppia di MAN D 2862 LE463 tarati a 1,029 kW abbinati a eliche a passo variabile della Servogear. Le prestazioni variano tra i 25 (all’85% della potenza) e i 27 nodi di massima. (www.bmt.org, www.surewindmarine.com, www.strategicmarine.com, www.tonissi.com)

Sure Dynamic

L’apparato propulsivo consiste in una coppia di MAN D 2862 LE463 tarati a 1,029 kW abbinati a eliche a passo variabile della Servogear

Genovese, Stelio Bardi è cresciuto in una famiglia dove si respirava aria di mare. Terminato il percorso scolastico si imbarca solcando i mari del globo. Nel 1977 inizia un nuovo percorso come tecnico com-merciale nel settore motoristico per poi, nel 1989, dare vita alla sua attuale azienda

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grandi compagnie crocieristiche al piccolo cantiere navale), importando in Italia pro-dotti e soluzioni tecniche all’avanguardia, per la nautica professionale, navi mercantili e passeggeri, grandi yacht. Per esporre tutto l'elenco non basterebbe lo spazio a disposizione di questo articolo... Ricordiamo i settori merceologici: Macchinari e impianti (trattamento acque e rifiuti, tubolature, valvole, trattamento e filtraggio olio idraulico e gasolio). Compartimentazioni e arredi (porte stagne, porte tagliafuoco, porte e pareti vetrate tagliafuoco, pannelli, controsoffitti, pavimenti, ascensori, poltrone passeggeri e pilota, sistemi di fissaggio senza saldature). Ricambi e service (ricambi per motori e macchinari ausiliari, ispezioni e riparazioni subacquee, disincrostazioni tubolature).Va evidenziata la peculiarità e competenza del Gruppo Stelio Bardi nel trattamento dei liquami, acque nere, grigie, separatori di olio e gasolio e acque di zavorra. Ricordiamo come noto, che il trasferimento di acqua da mari diversi ha portato la modifica dell’ecosistema, sempre più minacciato da infestazioni di specie aliene. Da qui le ultime normative internazionali, con l’obbligo di filtrare e sterilizzare l'acqua di zavorra. L’operazione richiede sistemi tecnicamente avanzati e costosi, che possono avere notevole impatto su navi esistenti.La Stelio Bardi srl rappresenta gli impianti della norvegese Optimarin, il primo pro-duttore ad avere ottenuto la certificazione USCG.Oltre alla vendita, i tecnici dell’azienda e spesso Stelio Bardi in persona collaborano con i cantieri e gli armatori nella fase di progettazione di nuove costruzioni o di tra-sformazione, per il dimensionamento e la collocazione degli impianti di trattamento acqua di zavorra, raccolta e trattamento dei rifiuti solidi e soprattutto raccolta e trattamento liquami, proponendo l’utilizzo dei particolari wc a depressione della casa produttrice norvegese Jets Vacuum.Questo sistema è rappresentato dalla Stelio Bardi srl sin dal primo anno di attività e data la sua semplicità ed efficacia, ha avuto una grande diffusione su imbarcazioni da diporto, mega yacht e navi passeggeri. Vengono ovviamente forniti anche relativi ricambi e assistenza post vendita. Questa spazia dai cantieri italiani, Costa Azzurra e Malta, a bordo ovunque nel mondo.Il cuore pulsante dell'azienda è a Genova, in via delle Primule, vicino allo svincolo autostradale di Genova Nervi. Oltre al ragguardevole magazzino di stoccaggio troviamo la direzione, un “open space” che brulica di collaboratori. Tutti possono comunicare a portata di voce, acquisendo le richieste e organizzando le spedizioni.Stelio, dalla sua scrivania, è il punto di riferimento dell'intero ufficio, risolvendo i problemi tecnici più complicati, proponendo soluzioni e alternative, fornendo pre-ziose indicazioni tecniche, facendo così crescere tutti gli addetti nei vari settori di competenza. (www.sb-group.it)

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DAMENSi fa sempre più consistente la presenza della Damen sul mercato nazionale degli operatori portuali e del rimorchio. Oltre alla qualità dei mezzi offerti il costruttore olandese si caratterizza per la standar-dizzazione della produzione e per avere sempre a stock imbarcazioni semi finite pronte per la personalizzazione a richiesta del cliente garantendo tempi di consegna estremamente ridotti. Infine da conside-rarsi anche l’intraprendenza del settore commerciale guidato dall’italiano Andrea Trevisan, da noi intervistato nella rivista di maggio 2016. Vediamo nel dettaglio gli avvenimenti degli ultimi mesi. A luglio del 2016 la livornese Fratelli Neri ha ordinato tre unità: un ASD Tug 2913 (costruito da Damen Galati in Romania, che a raggiunto Livorno in navigazione), uno Stan Tug 1606 e una Stan Launch 1305 (quest’ultima imbarcazione per la Labromare, entrambe trasportate dall’Olanda). Tutte e tre sono state consegnate a fine novembre. Il 2913, chiamato “Toscana” è dedicato a operazioni portuali a Livorno mentre il 1606, chiamato “Pacini” è utilizzato anche per operazioni costiere con fondali limitati. La terza unità è stata chiamata “Santa Giulia” intesa per servizi ecologici e antinquinamento nell’area toscana. Con questo ordine sono 6 in totale

Il "Toscana"

Il "Pacini"

"Santa Giulia"

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Risultato della sinergia con John Deere comprende 3 nuovi motori con potenze da 270 a 800 Cv

MOTORI

NANNI SILVER SERIES

a cura della Redazione

Fondata da oltre 50 anni l’azienda italo francese con sede produttiva in Francia, alla Teste de Buch/Arcachon, offre al mercato nautico motori marini da 10 a 1900 cavalli, gruppi elettro-geni da 3.5 a 500 kW, un sistema completo di comandi elettronici e joystick di bordo, inoltre la quasi trentennale partnership con il gruppo tedesco MAN la vede distributore ufficiale di una gamma di motori da 800 a 1900 Cv, in territorio francese e in continente africano.Con la sua nuova completa ed esclusiva gamma di motori marini , Nanni è in grado di fornire varie soluzioni propulsive grazie anche alla sua unica marinizzazione Nanni Compact Cooling®.L’azienda ha stretto, a fine 2015, un accordo commerciale con la Ranieri Tonissi di Genova e, grazie a questa importante partnership, conta oggi più di 120 centri di assistenza su tutto il territorio nazionale, offrendo un servizio clienti efficace e reattivo su tutto il territorio.Nel 2014 sigla una collaborazione esclusiva con l’azienda statunitense John Deere per la marinizzazione e la vendita su scala mondiale di motori con il marchio Nanni da 230 a 800 Cv e l’anno successivo, a Cannes, avviene il lancio della nuova Silver Series con i modelli N6 da 405 Cv e N9 da 600 Cv.Nasce così una nuova era produttiva per l’azienda che prosegue il suo percorso di crescita e innovazione. “La Nanni nell’ultimo quinquennio ha investito tanto in ricerca e sviluppo, focalizzandosi su due obiettivi: incrementare la gamma prodotti aumentando le potenze e garantire una fornitura completa della sala macchine. La Silver Series che abbiamo lanciato, risultato della sinergia con John Deere, oggi fiore all’occhiello dell’azienda, comprende 3 nuovi motori: l’N6 (da 6,8 lt), l’N9 (da 9 lt) e l’N13 (da 13,5 lt) con potenze da 270 a 800 cv”, spiega Milos Poli della Ranieri Tonissi.“Si tratta di una linea di motori a iniezione elettronica common rail, tecnologia che permette di raggiungere a bassi numeri di giri un’alta coppia, permettendo di ridurre i consumi, dimi-nuire le vibrazioni a bordo e aumentare il comfort durante la navigazione. Il nostro motore si presenta compatto, studiato appositamente per essere installato anche in spazi ristretti, la marinizzazione è stata concepita per agevolare e semplificare la manutenzione a bordo e renderla manualmente accessibile soprattutto pensando alle esigenze delle imbarcazioni da lavoro. Per citare solo alcune delle innovazioni apportate, i filtri del gasolio sono posizio-nati nella parte frontale del motore, la pompa acqua mare è installata nella parte centrale-laterale, proprio per facilitarne l’accesso. Molto interessante inoltre è il discorso relativo alle detarature”, continua Poli.Affrontando poi il delicato tema emissioni, soprattutto in relazione alla nuova gamma Silver Series di più recente produzione, Poli ha commentato: “Nanni da sempre è sinonimo di qualità. La nostra gamma prodotti è sottoposta a periodici controlli, dalla scelta dei materiali al processo di fabbricazione e la gamma risponde alle norme di emissioni Epa Tier 3/ Rcd2”.E per quanto riguarda le applicazioni? “Vantiamo già diverse installazioni di questi motori nell’ambito diportistico e professionale e a breve verrà varata la nuova motonave Sorrento costruita dal CN F.lli Aprea che installa una coppia di N9”. (www.nannidiesel.com, www.tonissi.com)

Due immagini della strumentazioneN6 da 6,8 litri

le unità Damen che sono state acquistate dal gruppo Fratelli Neri. Nel gennaio 2016 era stato consegnato un ASD Tug 3212 (il Luisa Neri) e due mezzi usati Stan Tugs 2608. Si tratta invece del secondo acquisto quello effettuato dalla Ocean nel gennaio di quest’anno: uno Stan Tug 2608 con conse-gna prevista per il prossimo giugno (verrà costruito in Vietnam). L’operatore triestino, che gestisce servizi di rimorchio e offshore nel nord Adriatico intende utilizzarlo nel porto di Monfalcone. Un paio di anni fa Ocean aveva comprato dalla Damen uno Stan Pontoon. Infine il Gruppo Rimorchiatori Riuniti che per la Rimorchiatori Augusta (che opera nei porti di Augusta, Siracusa Santa Panagia, Catania e Pozzallo) aveva ordinato un ASD 2810 da utilizzarsi nel porto di Augusta. La consegna è stata effettuata a dicembre. L’unità, chiamata “Capo Boeo” è stata costruita presso il cantiere Damen Song Cam in Vietnam. Per Genova invece due ASD 2913: il “Germania”, consegnato a fine gennaio e l’unità gemella prevista per maggio, entrambe dal cantiere Galati. (www.damen.com, www.nerigroup.net, www.ocean-team.com, www.rimorchiatori.com)

Il "Capo Boeo" per il porto di Augusta

Rendering dello Stan Tug 2608 per la Ocean

Foto di gruppo alla firma dell'ordine da parte della Ocean

N9 da 9 litri

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IMBARCAZIONI DA LAVORO

Oltre le aspettative il "6° Meeting Nazionale degli Operatori del Trasporto Passeggeri Turist ico" tenutosi a Venezia dal 24 al 25 Novembre 2016

TRASPORTO PASSEGGERI

IL MEETING DI VENEZIA

A cura della redazione

Come programmato si è tenuto a Venezia, presso l'Hotel Hungaria al Lido, dal 24 al 25 novembre, il 6° Meeting S&T Broker, patrocinato dalla AIATP (Associazione Italiana Armatori Trasporto Passeggeri) e sponsorizzato da primarie aziende del settore, dedicato al trasporto passeggeri turistico costiero e in acque interne.L'evento ha fatto registrare una consistente partecipazione di operatori del settore, circa 130, che sono convenuti a Venezia da tutta Italia, ospitati, presso l'Hotel Hun-garia, da organizzatori e sponsor.Il settore, di grande importanza per il turismo italiano è tuttavia inascoltato dalle Isti-tuzioni e l'incontro di Venezia, oltre agli aspetti tecnici del settore, è stato di estrema importanza per l'attività della associazione di categoria appunto la AIATP.L'evento fa seguito al convegno nazionale del 2014 tenutosi a Genova e a precedenti 4 meeting organizzati sempre dalla S&T Broker.Il meeting ha avuto inizio alle 14 del giovedì con il saluto e la presentazione di ospiti e relatori da parte del Dr. Franco Sanna, responsabile della S&T Broker. Hanno fatto poi seguito i vari interventi. La prima giornata si è chiusa con la cena a bordo della motonave Delta Tour in navigazione nel Canal Grande e il pernottamento dei partecipanti all'Hotel Hungaria. Il venerdì è iniziato, prima delle relazioni tecniche, con incontri e confronti sulle tematiche del settore presso la parte espositiva degli sponsor (in una area adiacente alla sala convegni).La chiusura dei lavori ha visto i ringraziamenti da parte di sponsor e partecipanti al Dott. Sanna per il successo della manifestazione il quale, nel commentare i due positivi giorni di lavoro, ha indicato Napoli come eventuale sede per il prossimo meeting programmato per il 2018.In quell'occasione ci sarà anche il congresso nazionale della AIATP e le votazioni per il rinnovo del consiglio direttivo che appunto nel 2017 giungerà alla scadenza del mandato. In questo 7° meeting, per gli accompagnatori dei congressisti, verrà organizzata, tra le varie iniziative, una visita guidata a bordo di un pullman della Sight-

Il meeting ha avuto inizio alle 14 del giovedì con il saluto e la presentazione di ospiti e relatori da parte del Dr. Franco Sanna, responsabile della S&T Broker. Hanno fatto poi seguito i vari interventi

Foto

A. T

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AS LABRUNANei diversi articoli pubblicati abbiamo pre-sentato la gamma produttiva dell’azienda di Monopoli passando dai sistemi di pro-pulsione Hydropack, alla versione Hydro-pack Hybrid e alla gamma motori serie H. Vediamo invece in questa news come la AS supporta e garantisce il post vendita dei propri prodotti e quali recenti iniziative ha intrapreso per la promozione degli stessi. Lo spunto ci viene fornito dall’evento tenu-tosi dal 22 al 25 novembre presso la sede dell’azienda (e in collaborazione con la FPT) “Service Meeting, Convention & Training” organizzato per i service points non solo italiani ma anche di alcune nazioni europe del bacino del Mediterraneo e non come la Romania. Il corso, che si è sviluppato su 13 punti base (componenti dei motori, sistemi di iniezione, parti meccaniche ed elettriche, diasogni, ecc.) ha visto la partecipazione di istruttori specializzati FPT. Il primo giorno è stato dedicato al “Service Meeting” nel quale ai partecipanti è stato presentato il corso e indicate le linee guida della FPT per quanto riguarda la rete assistenza incluse le agevolazioni che FPT offre alle strutture

La sessione teorica in aula

L'approfondimento a bordo

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Foto G. Zambianchi

L'evento ha fatto registrare una consistente partecipazione di operatori del settore, circa 130, che sono convenuti a Venezia da tutta Italia, ospitati, presso l'Hotel Hun-garia, da organizzatori e sponsor

seeing Napoli che opera anche a Venezia come armatore del trasporto passeggeri. Successivamente i partecipanti si sono imbarcati per il pranzo a bordo della Delta Tour e successiva escursione all'Isola di San Giorgio.La manifestazione è stata molto ben organizzata e il riscontro che ha avuto sono un giusto riconoscimento agli sforzi della S&T Broker e degli sponsor che ne hanno permesso la realizzazione. I due giorni sono stati pieni di contenuti e interessanti. L’unico rilievo, se vogliamo, è che, per permettere una maggiore interazione fra i partecipanti, si organizzi un programma anche la mattina del primo giorno (facolta-tivo) e si tenga la cena all’interno dell’hotel stesso. Anche il programma della mattina del venerdi potrebbe essere rivisto per evitare accavallamenti fra partenze, parte convegnistica e desk degli sponsor.RELAZIONI / INTERVENTIPer quanto riguarda le relazioni presentate nelle due giornate possono essere richieste direttamente ai relatori mentre una sintesi di quella di Franco Sanna "RC Navigazione e P&I Covers in Second Risk" è disponibile al sito della della rivista e della S&T Broker.

• Il successo della Copertura Corpi di AIG (Dr. Renato Villa - Resp.le assunzioni marine)• To be a leader trough innovation (Ing. Francesco Cito - MAN Norimberga)• AIATP: l'attività svolta e la manifestazione dei marittimi a Roma del 15 Novembre 2016 (Cap. Sergio Michelini - Presidente Naz.le AIATP)• An analysis of vibroacustic comfort on board (Ing. Gianpiero Repetti - Amm.re Vulkan Italia)• RC Navigazione e P&I covers in second risk (Dr. Franco Sanna - Amm.re S&T Broker Srl)• News Protezioni Anticorrosiva/Antivegetativa (Sig. Mongiardini Daniele - Key account Hempel)• Avarie e alti consumi dei motori diesel. Cause effetti e soluzioni da High Performan-ces Service (Luca Angeli - Adv. filtration system marine engines)• VTR e legno / la propulsione da 1 a 5 motori (Ing. Alberto Mori - per Cantieri Navali Boschetti)• ZTL Bus e ZTL Pontili - Danni agli Armatori causata dalla malagestione pubblica del territorio (Cap. Rudy Toninato - Consigliere Naz.le AIATP)• Quando utilizzare la Tutela Legale Armatori (Dr. Stefano Buraglio - Direttore Gene-rale)• STNO Perizie preventive e Liquidazione danni (Ing. Matteo Orsini e Ing. Paolo Della Cesta)• Zattere a noleggio "Il futuro è il risparmio" (Gianni Politi - Amm.re Punto Nave Marine Service)• Propulsione mista? Tradition and innovation (Ing. Diego Campisi - per Hamilton Jet)• Le prossime iniziative dell'AIATP (Cap. Sergio Michelini - Presidente Naz.le AIATP)

della sua rete. In serata si è tenuta la Sea Economy Convention. Nei giorni successivi si è passati ai corsi tecnico / teorici in aula seguiti poi da quelli pratici a bordo. La Sea Economy Convention, organizzata con la collaborazione delle Autorità locali e che ha visto la presenza di operatori del settore dell’area balcanica e del Nord Africa ha riguardato a tutto campo la filiera marittima (produzione nautico - navale, pesca, turismo, parchi marini, ecc.) proponendo Monopoli come centro futuro di una rete internazionale dedicata alla tematica. Per quanto riguarda il commerciale, in novembre, la AS ha parte-cipato, per il quarto anno consecutivo, alla fiera Metstrade di Amsterdam. Si tratta di una vetrina molto importante a livello inter-nazionale e numerosi sono stati i contatti per completare la distribuzione dei prodotti dell’azienda pugliese in medio oriente e nord Europa. (www.aslabruna.it)

Lo stand AS Labruna al Mets di Amsterdam

Effettuare versamento sul CC postale 12139267 intestato a “Il Battelliere di Fermi Stefano - Cremona’’

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Il rimorchiatore bifronte: è il risultato concreto di un lavoro di ricerca e progettazione durato quattro anni

RIMORCHIATORI

"GIANO"

di Giovanni Grande

Deve il nome al dio romano che guardava sia il passato sia il futuro. Realizzato da Guang-dong Bonny Fair Heavy Industry è il risultato concreto di un lavoro di ricerca e progettazione durato quattro anni e punta a rappresentare un cambio di paradigma.Un punto di svolta nell’evoluzione tecnica delle unità da rimorchio in grado di segnare, come l’introduzione della propulsione azimutale alla fine degli anni sessanta, il confine tra un prima e un dopo. Per adesso, Giano, il rimorchiatore “bifronte” su cui, come recita la pagina web del progetto, “abbiamo tolto tutto quello che non era più necessario, e aggiunto tutto quello che lo era”, desta il vivo interesse degli operatori. Un’attenzione, suscitata sia dalle caratteristiche tecnico-operative, sia dai costi contenuti rispetto alle attuali imbarcazioni omnidirezionali, che ha spinto il Gruppo Rimorchiatori Napoletani a noleggiare l’unità per testarne le potenzialità nelle acque del porto di Napoli. “La curiosità per Giano – conferma l’ing. Gianni Andrea De Domenico, presidente della società partenopea – è stata viva fin dalla presentazione del primo modello operativo. Le risposte che abbiamo ottenuto dopo circa un mese di esperienza diretta e simulazione di manovre sono state incoraggianti, anche a livello di conduzione”.Il rimorchiatore battente bandiera UK, in particolare, risponde alle esigenze di sicurezza

Sopra: il rendering illustra molto bene la particolare costruzione del Giano. In questa foto il rimorchiatore in navigazione

L’ing. Gianni AndreaDe DomenicopresidentedellaRimorchiatoriNapoletani

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emerse nel corso della redazione del manuale di servizio del porto di Napoli curato proprio da RN. Da questa esperienza è nata anche l’iniziativa per un dibattito sul versante dell’in-novazione tecnologica dei mezzi che si è concretizzata con l’organizzazione di un Demo Day. “Uno degli aspetti più delicati per il nostro servizio riguarda il momento dell’aggancio della nave in entrata”, sottolinea De Domenico. Generalmente, per mantenere l’efficacia dei timoni ogni unità deve tenere una velocità minima attorno ai 5-6 nodi, con un sovrappiù di attenzione da parte del rimorchiatore per evitare la collisione.“Dopo varie verifiche – continua il presidente di RN – fermo restando la non convenienza economica e operativa a interrompere la corsa stessa della nave, abbiamo individuato il tipo di manovra più semplice da impostare: non con un rimorchiatore che si presenti fermo davanti alla prua ma in movimento con una velocità leggermente superiore al mascone. Il problema, in questo caso, è la difficoltà delle nostre tradizionali unità a propulsione azimu-tale a compensare l’onda di prua. Fino ad oggi, l’unica soluzione era affidarsi a propulsori omnidirezionali, dai costi estremamente rilevanti”.Ma in che modo Giano riesce a rispondere a queste condizioni operative? “L’imbarcazione – spiega il dott. Ugo Savona, Capo progetto Giano Tug – è progettata per assistere la nave in modo dinamico in ogni condizione. Il progetto tiene conto fin da ora delle regole sulla stabilità che l’Imo introdurrà a partire dal 2020. Il mezzo può trainare in tutte le direzioni al pieno della potenza con una manovrabilità di 360 gradi”.Con una lunghezza di 25,75 metri per 13 di larghezza il primo esemplare della classe ha una capacità di tiro a punto fisso di 55 tonnellate (prevista anche una versione da 70). Rivoluzionario il disegno della carena, con un sorta di tunnel immerso che indirizza in un punto focale il flusso prodotto dalle due unità di propulsione opposte Schottel SRP 3000CP (motori Caterpillar 3512 diesel): una soluzione che evita le problematiche legate all’interferenza delle eliche. Con due sale macchine alle estremità del mezzo, alloggia-mento separato per i generatori, doppio scafo, parabordi pesanti e parafanghi brevettati il Giano garantisce anche una forte capacità di spinta laterale a piena potenza senza listing. Timoneria centrale, intuitività dei comandi e un’estrazione dei motori semplificata per facilitare le operazioni di manutenzione completano le dotazioni di questa unità simme-trica il cui dislocamento è stato pensato per la trasmissione ottimale dell’energia cinetica. “Nella fase di presentazione al mercato – afferma Savona – abbiamo fatto tappa anche in Cina e a Suez. Anche se puntiamo a una presentazione a Singapore il nostro obiettivo principale è quello di far provare direttamente agli operatori l’unità. Un passo avanti verso il cambiamento auspicato che ci ha indotto a scegliere i Cantieri Rossetti come partner per l’area del Mediterraneo e del nord Atlantico. Una sinergia tra eccellenze italiane che spero dia buoni frutti”. (www.gianotug.com, www.rimnap.it)

Lunghezza fuori tutto 25,75 m lunghezza alle perpendicolari 23,99 m Larghezza fuori ossatura 13,00 m Altezza dalla linea di base (fuori ossatura) 5,10 m Altezza dalla chiglia (fuori ossatura) 7,0 m Immersioni di progetto dalla chiglia 5,40 m Immersione di progetto dalla linea di base 3,50 m Portata lorda 120 ton Stazza lorda 274 GT approx Potenza di propulsione installata: MCR = 1.678 kW at 1.800 rpm. Tiro alla bitta, in ogni direzione: minimo 55 Ton Velocità, avanti all'immersione di progetto e al 100% MCR alle prove: 10,5 nodi minimo (8.2 nodi con un singolo propulsore, 7 nodi navigando trasversalmente)Durata, all'’85% MCR dei motori principali con un generatore in moto: 70 ore continuative

Il rimorchiatore pronto per il varo: impressionante l'altezza di costruzione

TWIN DISCL’azienda americana ha approfittato della fiera International WorkBoat Show tenutasi a New Orleans, Louisiana, Stati Uniti (la più grande al mondo per quanto riguarda la nautica professionale) per presentare alcune novità relative alle trasmissioni di potenza come, per esempio, il sistema E-STEER che collega la plancia e il sistema di timo-neria idraulica elettronicamente regolando anche la resistenza che il timone oppone al timoniere (fermo alla piena velocità morbido e sensibile alle basse andature). Oppure l’aggiornamento dell’EC-300 Power Com-mander nel quale un sensore magnetico sostituisce l’unità elettromeccanica. Aggior-nato anche l’Express Joystick System (EJS) ora utilizzabile con una più ampia gamma di eliche di spinta. (www.twindisc.it)

Il sistema E-STEER

RIMSL’olandese “Robotica in Maintenance Strategies” (RIMS), fondata due anni fa dall’esperto di manutenzione per l’industria offshore David Knukkel con l’obiettivo di eliminare al massimo i rischi (e i costi) per quanto riguarda controllo e manutenzione degli impianti offshore. Il risultato, grazie anche al supporto di varie università olandesi e svizzere ha portato alla realizzazione del drone “Elios”lanciato nell’ottobre del 2016. Con i partner Rotterdam Offshore Group, Rolldock and Flyability e sotto la supervisione di Class, la RIMS ha portato a termine un test a bordo della unità cargo Rolldock Sky’ per verificare la trasmissione dei dati anche in stive profonde. Un video del test è online a Youtube.com. (http://rims-bv.com)

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Con Simone Donati, account manager della Aldo Palmisano International, il bilancio 2016 nelle atti-vità di compravendita di unità pesca e passeggeri

BROKERAGGIO / MEDIAZIONI MARITTIME

ALDO PALMISANO INT.

di Giovanni Grande

Nella tradizionale intervista di inizio anno ci affidiamo al Dott. Simone Donati, account manager di Aldo Palmisano International, per tratteggiare un primo bilancio nelle attività di compravendita di unità pesca e passeggeri per l’anno scorso e anticipare le tendenze che influenzeranno il settore sul breve e medio termine. Quali indicazioni ha fatto registrare il 2016? Sulla scorta del biennio precedente abbiamo assistito ad una ripresa delle compravendite per il mercato dell’usato nel settore della pesca. Un fenomeno alimentato dalla maggiore redditività delle imprese, sostenuta ancora dagli effetti dell’abbassamento del costo del carburante e dalla crescita dei ricavi da vendita del pescato. Le marinerie più vivaci, da questo punto di vista, sono state quelle di Chioggia e della Sicilia meridionale, nell’area compresa tra Sciacca e Mazara del Vallo. I segmenti con i migliori risultati?Risposte incoraggianti sono arrivate soprattutto dal settore delle barche medio-grandi, con lunghezza superiore ai 20 metri. Per il comparto passeggeri, in particolare, si confer-mano i segnali di ottimismo intravisti già alla fine del 2015. C’è stata una forte domanda di motonavi tanto che alcuni armatori intenzionati a vendere hanno ritirato le proprie unità dal mercato. Ad oggi si può dire che l’offerta non riesce a soddisfare la domanda. Quali sono gli elementi che hanno influenzato maggiormente il mercato? Il ritorno dei finanziamenti da parte degli istituti di credito è stato importante. Dopo anni di rubinetti chiusi la scelta europea di sostenere il sistema con operazioni di “quantitative easing” ha favorito lo scongelamento delle risorse finanziarie essenziali per intervenire sulle flotte. Un altro fattore che nel 2016 ha condizionato i termini di contrattazione è stata l’entrata a regime del provvedimento che riconosce l’elenco delle unità autorizzate alla pesca del pescespada: per molte barche ha significato di fatto l’esclusione dal mercato. E per le imbarcazioni di nuova costruzione?Purtroppo c’è da registrare una vera e propria stagnazione. Una situazione che deriva, nel settore pesca, anche dalle scarse certezze offerte dal quadro normativo. L’entrata in vigore delle nuova legge, la n.154, sulle sanzioni per la pesca illegale rappresenta un forte motivo di dissuasione all’investimento a causa dell’inasprimento radicale delle sanzioni. Cosa prevede per il 2017?Difficile dirlo, il settore vive di momenti contrastanti. La ripresa del 2016 è stata anche frutto delle contingenze positive ereditate dal biennio precedente, quando è iniziato, ad esempio, il ciclo di demolizioni. In mancanza di nuove risorse la situazione potrebbe ritornare alla fase precedente al 2014. Su cosa puntare, allora?Come Palmisano International apprezziamo i segnali di ripresa registrati nel 2016. Ci auguriamo che il trend continui, anche se siamo consci che la politica europea sul comparto prevede espressamente una riduzione della flotta, con tutte le conseguenze immaginabili sulle attività di compravendita. A questo punto è auspicabile almeno che la diminuzione degli operatori in campo porti ad una maggiore efficienza: l’aumento dei ricavi potrebbe, infatti, innescare un ciclo virtuoso di innovazione. Verso quali tipologie di unità? Le occasioni per rinnovarsi non mancano. Da fine 2016 anche in Italia è possibile optare sui catamarani da 12 metri in vetroresina, sul modello in uso in Inghilterra e Australia. È un’importante novità che potrebbe portare alla sostituzione nella piccola pesca della tradizionale monocarena. Così come per l’attività di strascico si potrebbero trasferire le licenze su nuove unità in acciaio o vetroresina. (www.shipbroker.it)

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PROGETTO BRIGANTESRecuperare una ex nave da carico a vela, costruita nel 1911, per adibirla al trasporto ecologico di merci a emissioni zero, sfrut-tando il vento e l’energia elettrica auto-prodotta come mezzi di propulsione è il progetto della Brigantes Shipping Company che finanzierà il progetto attraverso un mix di fondi propri e di capitale di terzi, ai quali verrà offerta l’opzione di acquistare una quota della società e di conseguenza della nave. Questa, lunga 30 metri, è attualmente ai restauri in un cantiere di Trapani, in Sicilia. Il nuovo varo è previsto per il 2018, momento in cui potrà tornare a veleggiare insieme a “Eye of The Wind”, il veliero-gemello già diventato famoso in tutti i mari del mondo. Oltre a trasportare merci ad emissioni zero tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico, “Brigantes” offrirà a chiunque l’opportunità di imbarcarsi per imparare come si naviga su un veliero tradizionale. L’apparato propulsivo di bordo, oltre alle vele, sarà costituito da un motore elettrico affiancato a un impianto solare/eolico. Per capire come si presenterà “Brigantes” basta osservare “Eye of the Wind”, il veliero gemello varato presso lo stesso cantiere. Nato come Friedrich, dal nome del capitano di lungo corso Friedrich Kolb che ne commissionò la costruzione, scese in mare nel 1911, tre mesi prima di “Brigantes”. Nel 1970, dopo un incendio devastante, il veliero venne salvato da un gruppo di giovani appassionati guidati da Anthony “Tiger” Timbs, che lo trasformò in uno dei brigantini più famosi al mondo. L’unità fu infatti impiegata come set galleg-giante per i film “Laguna Blu” con Brooke Shields, “Tai-Pan” e “L’Albatross. Oltre la tempesta” di Ridley Scott. Oggi “Eye of the Wind” continua a compiere crociere in tutti i mari del globo. (www.brigantes.eu)

Il “Brigantes” in restauro

“Eye of the Wind”

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La nuova normativa per le operazioni di escavo dei fondali nei porti offre lo spunto per analizzare la situazione in Italia

DRAGAGGI E RIPASCIMENTI

LE NUOVE NORMATIVE

di Nicola Capuzzo

Con l'avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto dragaggi SIN, da settembre del 2016 è entrata in vigore in Italia la nuova normativa per le operazioni di escavo dei fondali nei porti. Il "pacchetto" comprende due regolamenti e una modifica normativa. Per quanto riguarda i regolamenti, il primo tratta le modalità di dragaggio nelle aree portuali e marino-costiere che ricadono all'interno dei SIN (Siti di Interesse Nazionale), mentre il secondo, in attuazione dell'art. 109 del D.Lgs 152/2006, disciplina la procedura per l'approvazione dei progetti di dragaggio al di fuori delle aree SIN, le modalità e i criteri per la gestione del materiale dra-gato, tra cui l'immersione in mare dei materiali di escavo dei fondali marini.Questi due provvedimenti si aggiungono alle modifiche contenute nel Collegato Ambientale, in vigore da febbraio, con cui sono stati semplificati i criteri di costruzione delle casse di colmata e delle vasche di raccolta e in cui si prevede che la tutela delle acque e del suolo avvenga attraverso le migliori tecnologie disponibili. Con un'altra modifica al Collegato Ambientale, infine, sono state definite le linee guida e i valori di riferimento che consentono l'automatica deperimetrazione delle aree a mare da SIN a SIR (Siti di Interesse Regionale).Per avere una panoramica della situazione ci siamo rivolti a due aziende leader in Italia per il settore: la Italdraghe SpA di San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini e la Impianti Draganti Italia Srl (Industrie Draghe Equipaggiamenti e Accessori) di Milano. Nella rivista di Novembre / Dicembre abbiamo pubblicato l'intervista all'ingegnere Massimo Semprini, della Italdraghe mentre in questa seconda e conclusiva parte sentiamo le conside-razioni sull'argomento da parte di Stefano Grillo, amministratore della Impianti Draganti Italia.IMPIANTI DRAGANTI ITALIAE’ un'azienda di Milano che produce draghe e opera nel campo della progettazione e della costruzione di idroescavatrici di ogni tipo per l'estrazione di sabbia e ghiaia a mezzo di pompe draganti e impianti per la selezione di solidi abrasivi. Quante e quali opere di dragaggio si stanno portando avanti oggi nei porti italiani?Sono molte le operazioni di dragaggio che attualmente si stanno svolgendo nei porti italiani o che sono in programma in un prossimo futuro e vanno dai siti di interesse nazionale (SIN), come il porto di Ravenna, alle piccole marine. Ma anche i ripascimenti di spiagge erose dal mare e le operazioni ecologiche di pulizia di piccoli porti inquinati. Ovviamente il numero di lavori necessari è molto superiore a quello che viene effettivamente realizzato e ci troviamo di fronte a casi eclatanti di lavori finanziati che rimangono bloccati per decenni per cause misteriose o semplicemente per ricorsi al Tar. Questo è un danno per tutte le comunità locali. Indubbiamente esiste un ulteriore problema di fondo che riguarda la gestione delle competenze e delle risorse destinate ai dragaggi: non si possono delegare le incombenze economiche di un dragaggio a una piccola marina o a piccoli comuni che sono responsabili di coste di ingenti dimensioni, né prevedere che i peculiari problemi relativi alle piccole realtà

DL NAUTICAIl cantiere DL Nautica di Ciserano Zingonia, in provincia di Bergamo, nel corso degli anni ha maturato un'esperienza non indifferente nel settore nautico professionale anche collabo-rando con diverse aziende leader del settore per la costruzione e manutenzione/restauro di battelli per servizio pubblico, ormeggiatori e piloti. La produzione varia dalla costruzione di modelli per la realizzazione degli stampi, all’allestimento completo dell’imbarcazione (su specifica richiesta del committente) compreso d’impianti meccanici, elettrici, idraulici. Il cantiere dispone di una completa area adibita a falegnameria per la costruzione dei mobili per l’allestimento. Al momento è in avanzata fase di costruzione una motonave trasporto passeggeri, in vetroresina, che sarà varata a fine primavera con destinazione il Lago di Garda. Le principali caratteristiche

Rendering della nuova motonave

Particolare della zona poppiera

facebook.it/ilbattelliere

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vengano risolti a livello ministeriale. Forse, pensando alle coste come una risorsa di tutti gli italiani e attraverso la costituzione un fondo per il dragaggio a livello centrale, si consenti-rebbe a tutte le realtà locali di effettuare manutenzioni programmate e straordinarie a porti e spiagge, permettendo al nostro Paese di sfruttare appieno il proprio potenziale turistico.Quanto e come le ultime novità normative hanno semplificato i lavori di dragaggio nei porti italiani?Sinceramente non so quanto la nuova normativa possa definirsi semplificatrice, forse si rivelerà tale quando sarà completata con il nuovo codice degli appalti e dalla revisione del sistema di gestione delle concessioni. Ad oggi abbiamo aggiunto complessità operativa al dragaggio. Tuttavia, è una complessità positiva e sgravata da inutili e costosi elementi formali, volta a migliorare l'efficienza e l'ecologia dei processi attraverso una chiara distin-zione tra operazioni di bonifica e operazioni di dragaggio e attraverso la razionalizzazione dei sottoprocessi che possono avere un impatto ambientale. Ad esempio viene autorizzato l'utilizzo dell'output non inquinato per riempimenti e ripascimenti delle spiagge limitrofe e viene migliorata, al contempo, la gestione del materiale inquinato con conseguente riduzione dello spazio necessario in discarica e dei relativi costi per lo smaltimento. In tutte le gare d'appalto, inoltre, viene aumentato il peso della componente ecologica e diventano fonda-mentali elementi quali il risparmio di suolo, il risparmio energetico e l'impatto ambientale delle soluzioni di dragaggio adottate. Diventano essenziali concetti spesso sottovalutati come "dragaggio selettivo" e "dragaggio ecologico" che, se correttamente applicati, pos-sono far tendere a zero l'impatto del dragaggio. Tutto questo è sancito dalle percentuali con cui si assegneranno le gare d'appalto: per lo stesso progetto definitivo, la metodologia di dragaggio può ottenere fino al 75% del punteggio in base alla componente ecologica.Quali sono oggi le maggiori criticità con cui deve convivere un'azienda che offre servizi di dragaggio? Ovviamente, la gestione ecologica delle operazioni amplia il concetto di dragaggio dalla mera estrazione dell'inerte, alla sua selezione e fino al riutilizzo o allo smaltimento dello stesso rendendo indispensabile la creazione di sinergie tra aziende. Troppo ampia è infatti la gamma di competenze specialistiche necessarie per svolgere tutti i sottoprocessi che si rendono necessari intorno al dragaggio, perché possano essere detenute all'interno della stessa impresa: bisogna progettare vasche di colmata con determinate caratteristiche in funzione della tipologia di materiale dragato, coordinarsi con la discarica per essere sicuri che possa ricevere tutto il materiale inquinato nei tempi previsti dal lavoro, prevedere caro-taggi successivi alla redazione del progetto, test di cessione per ottenere l'autorizzazione al riutilizzo dei materiali e allestire particolari sistemi di depurazione per la re-immissione delle acque in mare. Senza considerare il fatto che ogni dragaggio ha delle peculiarità che possono estromettere un certo macchinario a causa della presenza di un requisito che si è rivelato indispensabile in un'altra operazione: una draga universale non esiste. Tali criticità danno la possibilità alle nostre PMI, specializzate in un certo ambito, di non soccombere di fronte alle multinazionali: bisognerebbe che, come italiani, riuscissimo a sfruttare le nostre capacità unendo le forze, magari attraverso la costituzione di partnership e consorzi.   Impianti Draganti in questo momento dove sta offrendo i proprio servizi in Italia e all'estero?Impianti Draganti Italia è in grado di offrire un servizio completo alle imprese che svolgono operazioni di dragaggio partendo dal progetto di fattibilità, per arrivare al progetto definitivo e alla progettazione e realizzazione di gruppi di estrazione e lavorazione degli inerti, for-nendo mezzi nuovi di fabbrica nati con le caratteristiche peculiari necessarie per svolgere al meglio un determinato lavoro, o adattando i mezzi esistenti del cliente. Attualmente, pur non partecipando direttamente a gare d'appalto, la nostra azienda sta seguendo come fornitore/consulente diverse aziende che offrono servizi di dragaggio, sia italiane che estere, arrivando a realizzare, in collaborazione con lo Studio Prima Ingegneria di Livorno, i progetti

La Impianti Draganti Italia è un'azienda di Milano che pro-duce draghe e opera nel campo della progettazione e della costruzione di idroescavatrici di ogni tipo per l'estrazione di sabbia e ghiaia a mezzo di pompe draganti e impianti per la selezione di solidi abrasivi

tecniche sono: lunghezza massima 19,90 metri con larghezza di 5,80 e una immersione massima, stimata a pieno carico di 0,95 mt. L’apparato motore, due diesel, assicura una velocità di crociera di 24 nodi con la portata di 204 passeggeri. (www.dlnautica.it)

L'apparato propulsivo

DAMENSono 16 i battelli che la Damen ha in ordine dalla Société de Transport Lagunaire della Costa d’Avorio per il trasporto passeggeri, nella laguna della capitale economica Abi-djan (Ébrié Lagoon). Hanno una lunghezza di 18 metri e trasportano 130 passeggeri alla velocità di 10 nodi. Il pescaggio è di un solo metro. I primi quattro sono già stati consegnati (costruiti presso il cantiere Damen in Polonia) gli altri entro l’estate. (www.damen.com)

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definitivi ed esecutivi di dragaggio. L'ultimo lavoro svolto?Insieme alle aziende partner PROCOIM di Milano e MIC di Bergamo, Impianti Draganti Italia ha da poco concluso i lavori di approfondimento di un canale artificiale presso Titu, in Romania, e la fornitura dei mezzi per i lavori di dragaggio ecologico in Iraq e Giordania, dove prevede un ampliamento della propria presenza nei prossimi anni attraverso la parte-cipazione alla Fiera Permanente del Made in Italy di Erbil (Iraq) fino al 2020. Inoltre, stiamo seguendo progetti di dragaggio in Sud America e Asia per propri clienti.In che direzione si orientano i prossimi investimenti dell'azienda nel breve periodo?A parte gli investimenti per la penetrazione di nuovi mercati e per la fiera sopracitata, Impianti Draganti ha recentemente realizzato un sistema di dragaggio ecologico, studiato per rispet-tare tutte le indicazioni contenute nella nuova normativa, che garantisce la rimozione sicura di inerti inquinati dai porti, attraverso l'impiego di un disgregatore oleodinamico a tazze dotato di una speciale copertura basculante in grado di adattarsi perfettamente al fondale marino ed eliminare il materiale in sospensione e l'intorbidimento delle acque. Il disgregatore a tazze di Impianti Draganti, lavorando in verticale, consente alla draga di operare anche in avanzamento oltre che brandeggiando. Iin questo modo, anche grazie all'utilizzo di un efficientissimo sistema GPS che garantisce precisione centimetrica, è possibile prevedere un perfetto dragaggio settoriale effettuato a strisce parallele di spessore variabile in funzione delle specifiche necessità del lavoro da svolgere. La precisione del taglio dovuto alla potenza del disgregatore, la conformazione delle tazze e la copertura basculante, permettono di eliminare completamente l'intorbidimento delle acque durante le fasi di lavoro: tutto il materiale messo in sospensione, infatti, viene preso immediatamente in carico dalla depressione creata dalla pompa e, grazie ad una speciale paletta, convogliato direttamente nella bocca di aspirazione.Inoltre, Impianti Draganti è in grado di supportare il cliente per tutto il processo di tratta-mento dell'inerte fornendo gli impianti a terra. Il sistema di estrazione è infatti completato dal gruppo di selezione e trasporto diretto in circuito chiuso agli impianti di soil washing e di depurazione, anch'essi progettati ad hoc, che rendono il materiale già selezionato e disidratato a terra e restituiscono l'acqua depurata al mare escludendo qualsiasi rischio di sversamento o di contatto con l'inquinato. (www.impiantidraganti.it)

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Il catamarano è stato chiamato “L'Inconnu”

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Per l’edizione 2016, l’appuntamento era per il 27 novembre a bordo della Delta Nova, parte della flotta Navi Andes dei Fratelli Negrini, storica famiglia di barcari che ha ospitato l’evento, attraccata sul lago di Mezzo, a Mantova. Alle 10 del mattino già 150 partecipanti erano presenti a bordo, giunti dal Brenta, dal Mincio, dal Po, da Venezia, da Caorle, dal Sile, dal Bacchiglione, tutti profondi conoscitori della navigazione delle acque interne, alcune di queste famiglie con una storia alle spalle secolare, quando il trasporto passeggeri ancora non esisteva, ma i barcari trasportavano merci con i loro burci su e giù per fiumi e canali, prima dell’avvento del trasporto su gomma.La storia della famiglia Negrini, ad esempio,comincia nel 1870, con Isidoro Negrini che, venduto il ponte girevole di Torre d’Oglio acquistò un burcio trasporto merci da 130 ton-nellate, e dopo tutti questi anni, i suoi discendenti hanno saputo rinnovare e convertire l’attività al servizio turistico, con imbarcazioni adatte alla navigazione lacustre e fluviale, ora che le vie d’acqua non sono più sfruttate per il trasporto merci in grande quantità.Iniziata la navigazione lenta e panoramica lungo i Laghi di Mantova e il Parco del Mincio, la Delta Nova ha solcato le acque del fiume fino a Governolo, durante la quale i partecipanti hanno potuto raccontarsi e scambiarsi esperienze e opinioni, e hanno poi potuto visitare il Museo del fiume. In seguito, durante la cerimonia di assegnazione, il Signor Riccardo Cappellozza è stato insignito del Premio Eridano. Cappelozza, nato a Padova più di ottant’anni fa, dopo aver trascorso una vita a bordo dei “burci”, veri e propri Tir sull’acqua, che per decenni nel Novecento hanno trasportato ogni genere di merci lungo fiumi, canali e lagune del Veneto, ha dato vita nel 1979, assieme a numerosi amici, collaboratori ed ex barcari, al Museo della Navigazione Fluviale di Battaglia Terme del quale tutt’oggi ancora si occupa, nella gestione e nella promozione.Ovviamente, durante la giornata a bordo, è stato offerto un lungo e abbondante pranzo a tutti i barcari presenti a base di pesce, con pane e vino a volontà, durante il quale, nelle tavolate apparecchiate a bordo della motonave, i colleghi seduti assieme ridevano e scherzavano, chiacchieravano, sfogliavano vecchie fotografie in ricordo del passato e di chi ha loro tramandato l’amore per questo lavoro.Verso le 15.30 i saluti di rito e le foto di gruppo hanno chiuso la splendida giornata. All’anno prossimo!

Come da tradizione, anche nel 2016, si è svolto il tra-dizionale ritrovo dei barcari, questa volta a Mantova

TRASPORTO PASSEGGERI / ACQUE INTERNE

GIORNATA DEI BARCARI

di Gabriele Zambianchi

Foto di gruppo con al centro Riccardo Cappellozza (Agron Kozeli)

PUBBLICAZIONI

GRIMALDI ARMATORI. STORIA DI UNA FAMI-GLIA E DI UN’IMPRESA

ll viaggio lungo 70 anni di una grande famiglia di armatori, che ha fatto la storia della navigazione italiana dal dopoguerra ad oggi. A questo argomento è dedicato il libro “Grimaldi Armatori. Storia di una Famiglia e di un’impresa”, scritto dai gior-nalisti Bianca d’Antonio e Justin Stares e nato da un’idea dei fratelli Gianluca e Ema-nuele Grimaldi: i figli del fondatore Guido Grimaldi, che oggi guidano l’azienda insieme al cognato Diego Pacella.Da 70 anni la famiglia Grimaldi è a capo del più importante gruppo armatoriale italiano, che oggi da lavoro a 13.000 persone e che nel 2015 ha trasportato in tutto il mondo via mare tre milioni di auto e tre milioni di passeggeri, grazie a una flotta di 130 navi di età media inferiore ai 12 anni. Nonostante le dimensioni globali, il Gruppo Grimaldi è ancora un’eccellenza esclusivamente italiana e saldamente legata a Napoli: la città d’origine dove rimarranno sempre il cuore e il cervello dell’azienda, come desideravano i suoi fondatori.Il libro racconta la storia di questa famiglia, le cui radici affondano nel Medioevo ed, in particolare, nella Genova del XIV secolo: a seguito del conflitto tra Guelfi e Ghibellini, una parte della famiglia si trasferisce a Monaco mentre altri scelgono il Sud Italia e, nello specifico, Napoli dove i Grimaldi sono strettamente legati al potere degli Angioini a cui forniscono galere. Ben presto, un ramo della famiglia si trasfe-rirà in Calabria al seguito degli Angiò, e successivamente a Solofra in Campania.Con un salto di secoli, agli inizi del Nove-cento ritroviamo il ramo ritrasferitosi a Napoli: Giovanbattista Grimaldi sposa Amelia - sorella del mitico Achille Lauro, uno degli armatori più geniali del secolo scorso. Insieme hanno sei figli, di cui cinque maschi i quali professionalmente si formano alla scuola dello zio Achille e che nel 1947 si mettono in proprio acquistando dagli USA una nave liberty ribattezzata Orione.Sin dall’inizio la vera forza dell’azienda risiede nella famiglia, da sempre coesa e unita di fronte alle difficoltà. E’ quanto emerge nel libro dal racconto emozionato

A cura della redazione

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"MARGHERITA"

A cura della redazione con il contributo di Stefano Nicolai

Una costruzione CN Boschetti del 1979 recentemente restaurata per aggiornarla ai moderni servizi turistici

In quasi contemporanea alla costruzione della nuova motonave Levanto (consegnata nell’estate 2016 alla navigazione Golfo dei Poeti), il costruttore cesenaticense si è con-centrato in un interessante lavoro di restauro su una sua vecchia costruzione del 1979, la Margherita. Armata dalla società La Bussola e operativa per conto del Nuovo Consorzio Trasporti Marittimi, la Margherita è operativa da metà luglio in Sardegna svolgendo escursioni con partenza dal porto di Cala Gonone, frazione del comune di Dorgali, verso le grotte del Bue Marino e le spiagge del Golfo di Orosei. La motonave, classificata per la navigazione nazionale litoranea a 6 miglia dalla costa, è lunga 13.07 metri, larga 3.59 e ha una stazza lorda di 12.47 tonnellate. Gli interventi sul mezzo sono stati piuttosto importanti con l’effetto di ritornare al committente un mezzo totalmente rinnovato. Una volta giunta a Cesenatico, trasportata via terra, i lavori sono cominciati con la rimozione di parte delle sovrastrutture e della coperta per poi passare ad una sabbiatura dell'intero scafo con sostituzione del fasciame dove necessario. In seguito, come ci ha spiegato Fabio Boschetti, le maestranze del cantiere hanno provveduto

STORIA / MOTONAVI IN ITALIA

La Margherita prima dei lavori di ammodernamento

La modifica agli scalmi e alle falchette

A lato, la nuova timoneria. In questa foto la coperta

La Margherita è operativa dal luglio 2016 in Sardegna svolgendo escursioni con par-tenza da Cala Gonone verso le grotte del Bue Marino e le spiagge del Golfo di Orosei.

di Donna Paola, vedova del fondatore Guido Grimaldi e madre degli attuali armatori Gianluca e Emanuele, nonché di Consuelo, Cosimo ed Amelia, che rievoca la lunga vita del marito – scomparso nel 2010 – strettamente intrecciata allo svi-luppo dell’azienda: aneddoti del passato e del presente, accompagnati da immagini d’epoca, che raccontano i successi ma anche le semplici abitudini quotidiane di una grande famiglia di armatori.I cinque fratelli Grimaldi debuttano sin da subito nel traffico merci a cui presto abbineranno il trasporto passeggeri di linea: sono infatti gli anni del secondo dopoguerra, caratterizzati da una forte crescita dell’emigrazione, e la concor-renza del trasporto aereo – che in un secondo tempo li spingerà a convertire le navi passeggeri di linea in navi da cro-ciera – è ancora lontana.La grande intuizione risale però alla fine degli anni ’60, quando Guido Grimaldi inventa i collegamenti marittimi a corto raggio (antenati delle attuali Autostrade del Mare) per trasportare veicoli tra l’Italia e il resto dell’Europa. Gli anni successivi, fino ad oggi, sono un lungo percorso di espansione e successi per un’azienda che ha superato indenne eventi storici che hanno spesso sconvolto l’economiamondiale, quali la chiusura del Canale di Suez, l’innalzamento del costo del petrolio o la crisi dei noli, e che si è trasformata in un operatore leader a livello mondiale

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a modificare gli scalmi innalzando così l'altezza delle falchette. Successivamente è stata ricostruita la coperta dove è stata posizionata la nuova timoneria, situata a pruavia, e i due cofani dei motori, anch'essi nuovi. L'armatore ha scelto di installare due entrobordo diesel FPT tipo N67MNTM28 tarati per le proprie esigenze. Sulla coperta sono state installate le apposite sedute dedicate ai passeggeri. Per raggiungere le prestazioni prefissate è stato opportuno installare una nuova coppia di flap, linee d'asse ed eliche che hanno permesso al mezzo di raggiungere la velocità di 15 nodi. Tientibene, bitte e tutti gli acciai di bordo sono stati sostituiti, inclusa la passerella prodiera, su rullo alla genovese.Il committente si è dimostrato soddisfatto dagli interventi fatti dal cantiere (basti pensare che la Margherita è stata soprannominata da armatori locali e dagli stessi consorziati al NCTM, “La Bomboniera”) tanto da commissionare allo stesso il refitting di un'altra sua unità, la M/N Tio Pepe che sarà nuovamente operativa per l'estate 2017. (www.cantie-rinavaliboschetti.it)

La motonave, classificata per la navigazione nazionale litoranea a 6 miglia dalla costa, è lunga 13.07 metri, larga 3.59 e ha una stazza lorda di 12.47 tonnellate.

nel trasporto di veicoli e di passeggeri.Il libro, scritto da Bianca d’Antonio e Justin Stares, è edito dalla casa editrice Grimaldi & C. Editori, specializzata in pubblicazioni culturali di pregio. Si tratta di un grosso volume in 4° (25x35) di circa 450 pagine con oltre 300 illustrazioni e tavole, anche a doppia pagina, per lo più a colori o comunque stampate in quadricromia. Lussuosa edizione su bella carta patinata pesante in elegante e robusta legatura in tutta tela con sovraccoperta e astuccio rigido telato. E' disponibile sia in italiano che in inglese al costo di 140 euro.

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Nella rivista di novembre avevamo anticipato la notizia della part-nership fra il Gruppo Onorato e la compagnia russa St Peter Line di San Pietroburgo che opera nel Mar Baltico, con scali a Tallinn, Stoccolma e Helsinki. Come allora ipotizzato non sarà trasferita nel Mediterraneo la Princess Anastasia ma bensì la Princess Maria che sarà ribattezzata Moby Dada. La nave, che ha una capacità di circa 1700 passeggeri e 500 auto, sarà impiegata quest’anno sulla linea Nizza-Bastia, andando così a rafforzare l’offerta di Moby sul mercato francese. La Princess Anastasia, che ha una capacità di 2500 passeggeri e 580 auto, continuerà a navigare sul Mar Baltico anche nei mesi invernali e sarà dotata di duty free con i più importanti brand nazionali di moda e cibo, trasforman-dosi quindi in una vera e propria vetrina sull’acqua del Belpaese e in particolare di tutti quei prodotti italiani apprezzati in tutto il mondo. (www.stpeterline.com, www.moby.it)

PRINCESS MARIA - MOBY DADAMoby Lines

Presentato nel porto di Portoferraio, lo scorso ottobre, il catamarano Schiopparello Jet mezzo di trasporto veloce, di soli passeggeri, costruito nel cantiere navale Pequot River Shipworks di New London nel 1999. Dal 1999 al 2008 ha operato per la compagnia Bahamas Ferries col nome di Bo Hengy. Dal 2009, ribattezzato Red Jet 5, ha lavorato per la la società inglese Red Funnel tra Southampton e Cowes. Nel 2016 Toremar ha completato l'acquisto sottopo-nendolo a lavori di restyling presso il cantiere Seven Stars Marina and Shipyard di Pisa.Schiopparello Jet, capace di trasportare circa 150 persone (145 passeggeri e 5 membri d’equipaggio) sostituirà l'Acapulco Jet sulle tratte tra Piombino e i porti di Portoferraio e Cavo con una velocità di crociera di 34 nodi. (www.toremar.it)

ARRIVA LO SCHIOPPARELLO JETToremar

La Princess Maria è stata costruita nel 1981 come Finlandia presso il cantiere Wärtsilä's Perno a Turku in Finlandia. Ha iniziato per la Silja Line sulla rotta Helsinki—Stockholm.

Nel 1990 è stata venduta alla DFDS Seaways e rinominata Queen of Scandinavia. Nel 2010 è diventata la Princess Maria per la St Peter Line fino alla sua ultima corsa nel novembre 2016

Red Jet 5 della Red Funnel

I lavori di restyling sono stati fatti presso il cantiere Seven Stars Marina and Shipyard di Pisa

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Si è tenuta a Manila, nelle Filippine, dal 15 al 19 ottobre 2016, la tradizionale conferenza di Interferry. L'associazione mondiale del comparto traghetti nell'annuale meeting autunnale ha messo a confronto i suoi oltre 200 membri, espressione di altrettante aziende e almeno 600 professionisti individuali, provenienti da oltre 35 Paesi differenti. Durante l’evento è stato nominato il nuovo Ceo, Mike Corrigan della canadese BC Ferries e annunciato che quest’anno l’evento si terrà a Split in Croazia. Al sito della Inter-ferry è disponibile un ricco materiale informativo sul convegno con relazioni, foto e video delle stesse. (www.interferry.com)

NEL 2017 A SPLIT IN CROAZIAInterferry

Attivo nel porto di Trapani ormai da oltre tre anni, Liberty Shi-pyard è un cantiere situato nel porto di Trapani, specializzato nella costruzione e nella riparazione di navi veloci, inclusi lavori di carpenteria, di allestimento, di impiantistica idraulica ed elet-trica. Lo stabilimento è in grado di eseguire in autonomia tutte le fasi progettuali e costruttive di unità navali, nonché di intervenire per modifiche o riparazioni. L’iniziativa nasce dalla volontà della famiglia Morace, già al vertice della compagnia di navigazione Ustica Lines (recentemente rinominata Liberty Lines), che ha voluto così scommettere su una produzione navalmeccanica di nicchia dove esistono pochi concorrenti a livello internazionale. Liberty Shipyard, sito produttivo che occupa 100 persone fra operai e tecnici, si dedica esclusivamente al business degli aliscafi perché il trasporto veloce marittimo per passeggeri con aliscafi rappresenta uno dei settori in maggiore espansione. A svelare i progetti e le ambizioni del nuovo cantiere navale trapanese è Ettore Morace, ex amministratore delegato di Tirrenia e attuale vertice sia di Liberty Shipyard che della compagnia di navigazione Liberty Lines. Dott. Morace può spiegare perché il suo gruppo ha deciso di puntare sulla costruzione di aliscafi in Italia?in realtà il cantiere nasce dalla necessità di dover effettuare manu-tenzioni sulla nostra flotta che aveva raggiunto già tre anni fa un numero importante di mezzi veloci. Con una flotta di 34 mezzi è impensabile non avere uno spazio nostro. Tanto è vero che il cantiere è già diventato piccolo e stiamo studiando collaborazioni con i nostri vicini per aumentare gli spazi. Una volta organizzato il cantiere abbiamo deciso di varare un ambizioso programma di nuove costruzioni per sostituire i vecchi mezzi RHS160F costruiti negli anni 80. Abbiamo assunto un team di giovani ingegneri navali che hanno progettato la nuova generazione di aliscafi che poi abbiamo costruito: il Carlo Morace (2014), l’ Ammari (2015) e il Gianni Morace (2016).Qual è attualmente il portafoglio ordini di Liberty Shipyard?In questo momento è in costruzione il Carmen Morace che verrà consegnato ad aprile del 2017.Ci svela peculiarità, performance e caratteristiche tecniche dei mezzi costruiti?Abbiamo deciso di puntare su progetti di aliscafi di nuova gene-razione. Sono barche molto performanti in termini di velocità (35 nodi di crociera a pieno carico), portata passeggeri (255), consumi

IL CANTIERE ITALIANO CHE COSTRUISCE ALISCAFI DA RECORDLiberty Shipyard

Il Dott. Ettore Morace

(meno di 19 litri/miglio) ma sopratutto un livello di confort mai raggiunto prima grazie al nuovo sistema di stabilizzazione dinamico.Quali sono i cantieri concorrenti di Liberty Shipyard in Europa e in giro per il mondo?Ovviamente per quanto riguarda gli aliscafi, il nostro è l’unico cantiere al mondo che ha in costruzione questo tipo di imbarcazioni essendo progetti elaborati dal nostro team di ingegneri. In che modo il suo cantiere riesce a essere competitiva rispetto ai competitor stranieri?Progettando prodotti di alta tecnologia ma sopratutto con prestazioni ed economicità di servizio superiori. (libertyshipyard.it)

di Nicola Capuzzo

Il "Gianni Morace" lanciato alla piena velocità

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MERCATO NAUTICO DEL SETTORE PROFESSIONALE GENNAIO 2017

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