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Aziende & Mercati NEW BUSINESS, STRATEGIE, FINANZA 8.23aprile6maggio2007 pag.ventitre E-commerce: +40% per l’abbigliamento Le vendite online di capi di abbigliamento hanno registrato nel 2006 un valore di circa 120 milioni di euro con una crescita del 40% rispetto al 2005. Nel 2006 sono stati evasi 700mila ordini (Indagine Politecnico di Milano). L’Ad Valentino Bravi: «Servizi chiavi in mano a chi vuole diventare operatore mobile in Italia» T-Systems, Cicerone per i virtuali «C iceroni» per le società che vogliono entrare nel business delle te- lefonia mobile. È questo il ruolo dei mobile virtual enabler, compagnie di telecomunicazioni con esperienze di lungo corso che vestono gli inediti panni dei facilitatori per chi vuole muovere i primi passi sul palcosce- nico del mercato degli Mvno. Registi di scena, insomma, che oltre a fornire suggerimenti preziosi sono in grado di servire alle “matricole” soluzioni chiavi in mano a tutto tondo. Spesso si tratta di società già molto conosciute, forti di ventagli di competenze che spaziano dalle telecomunicazioni all’IT. Il loro punto di forza è rappresentato dalla ricchezza dell’offerta: business plan personalizzati, sistemi di fatturazione e customer care e sviluppo di servizi a valore aggiunto coerenti con gli obiettivi di marketing delle aziende. Tutto quello che serve, in altre parole, per entrare nel mondo degli operatori virtuali con il piede giusto. E in Italia, dove gli Mvno hanno appena ottenuto il semaforo verde dal mercato, c’è già un candidato di blasone al ruolo di mobile virtual enabler. Si tratta di T-Systems Italia, la filiale tricolore (gruppo Deutsche Telekom) guidata da Valentino Bravi. Bravi, cosa può offrire T-Systems alle compagnie italiane interessate a scendere in campo come operatori mobili virtuali? Credo di non sbagliare se affermo che T-Systems si distingue per essere la più grande compagnia di Ict a livel- lo europeo. La nostra conoscenza del mercato delle Tlc è profonda e a tutto campo, maturata negli anni al fianco di Deutsche Telekom, che oltre a essere la società che controlla interamente T- Systems è anche il maggiore operatore di telefonia del vecchio Continente. Ora che le porte delle reti mobili italiane si sono spalancate, sono molte le aziende che guardano con interesse al business della telefonia senza fili. Molto spesso si tratta di organizzazioni con imponenti catene di distribuzione e milioni di clienti, come Coop e Poste Italiane. Grandi gruppi che però sanno poco o nulla di come si gestisce un’azienda tele- fonica. Come si può pilotare il loro debutto nel mercato ipercompetitivo della mobilità italiana? Innanzittutto aiutandoli ad avere le idee chiare. I nostri esperti partono dal principio, spiegando cosa significa essere operatori virtuali e illustrando, caso per caso, quali possono essere i vantaggi in termini di marketing e fidelizzazione dei clienti ottenibili attraverso il business della telefonia. Una volta illustrato lo scenario, si passa alla consulenza vera e propria: si studiano gli obiettivi del cliente, i suoi punti di forza e i suoi limiti. E solo dopo un’attenta analisi, si mette a punto un business plan costruito ad hoc sulle esigenze dell’azienda. Esistono delle caratteristiche di base che possono avvantaggiare un’azienda rispetto a un’altra? T-Systems ha individuato alcuni fattori chiave che possono fare la diffe- renza. La forza e la visibilità del brand, come pure un grande e consolidato ba- cino di utenti potenziali, sono in cima alla lista. Ma il grado di conoscenza dei propri clienti, che può essere più o meno dettagliato, aiuta molto quando si devono studiare servizi tarati sulle loro esigenze. Inoltre, la presenza di grandi e capillari catene di distribuzione è un fattore determinante per il successo: gruppi come Poste Italiane e Coop, ad esempio, possono già contare su una presenza territoriale imponente. Ma c’è un altro aspetto di grande importanza. Di cosa si tratta? Per avere più chance di successo, è necessario che il core business del- l’azienda possa realmente integrarsi e trarre vantaggio dalla telefonia mobile. ENRICOGARDUMI Molti i fattori che possono portare al successo gli operatori alternativi: brand forte, grande catena distributiva e largo bacino di utenti Nuove soluzioni Ibm per le Pmi L a famiglia di System i (i sta per integration), l’evoluzione degli exAs 400, si è arricchita di due nuovi modelli, pensati per le Pmi che vogliono poter contare su una solu- zione di informatica integrata, com- pleta, flessibile nonché caratterizzata da un modello di prezzi basato sul numero di utenti, anziché sul criterio di potenza. “Queste macchine, denominate rispettivamente System i 515 (per aziende con meno di 40 utenti) e 525 (le altre) - osserva Massimo Mag- gioni, product manager System i (nella foto) - sono state progettate per aziende con limitate risorse che si aspettano che l’IT semplifichi le loro attività, migliori i processi di business e riduca il time to market, con impatti immediati e tangibili”. Si tratta degli annunci più significa- tivi da quando esistono gli As 400, ossia dell’ultimo ventennio. Il 515 è offerto a partire da 9900 euro con cinque licenze; ogni licenza addizio- nale costa 1300 euro per gruppi di cinque utenti. Le nuove piattaforme danno la possibilità di gestire facilmente piattaforme eterogenee, in partico- lare nell’area della collaborazione e/o in Java. Sono ritenute partico- larmente adatte alle esigenze del mercato italiano. Due dati lo stanno a dimostrare. Nel 2006 le vendite di System hanno raggiunto le 2400 unità, con un progresso del 14% sul- l’anno precedente. Anche in valore il consuntivo è risultato positivo: +4%. In evidenza la dinamica nella fascia bassa, quella degli Express - la linea in cui si inseriscono i due nuovi modelli - che ha evidenziato una cre- scita del 17%, con circa 1800 sistemi venduti. Crescite che hanno elevato a oltre 22mila la base installata, di cui il 90% nelle Pmi. Ma l’aspetto più avvincente è che la società si aspetta un trend sostanzialmente analogo quest’anno. Sono risultati controcorrente che Ibm è riuscita conseguire grazie so- prattutto al sostegno di un canale in possesso di una buona conoscenza applicativa, da un lato, e di un pro- cesso di consolidamento di applica- zioni e sistemi operativi, dall’altro. “Sappiamo - conclude Pietro Lo- priore, System i technical sales manager - che dobbiamo migliorare nell’area delle nuove applicazioni, dove comunque abbiamo appena messo a punto insieme a 3Com una soluzione di telefonia Ip basata su System i”. System i 515 e 525 progettate per le aziende con limitate risorse, ma che considerano l’IT strumento di semplificazione del business Novità. La società arricchisce la famiglia System i in nome dell’informatica integrata GIANCARLOLANZETTI Nokia Siemens Networks si è aggiudicata il contratto di fornitura della rete Gsm-Railway per la linea ferroviaria ad alta velocità più lunga del mondo, che verrà realizzata in Cina. Il progetto comprende sistemi speciali per gallerie e la prima linea commerciale Etcs L2 a standard Gsm-R del paese. Nokia Siemens Networks fornirà un sistema di rete Gsm per le ferrovie su una linea passeggeri dedicata (Dedicated Passenger Line, Dpl) in progetto tra Wuhan e Guangzhou, nella Cina meridionale. La nuova linea passeggeri si estenderà per 968 chilometri ed è stata progettata per consentire una velocità massima di 350 km/h, divenendo in assoluto la più lunga linea ferroviaria mondiale ad alta velocità. Il contratto prevede inoltre la fornitura di stazioni base, un core network e un intelligent network, oltre a soluzioni e servizi di trasmissione in galleria per linee ferroviarie ad alta velocità ultramo- derne. La realizzazione dell’impian- to è prevista per la fine del 2009. Via in Cina alla più lunga rete Gsm-R Finmeccanica cresce in Libia JOINT-VENTURE Finmeccanica ha firmato un accordo con il Governo libico per la crea- zione di una joint venture nel campo dell’elettronica, destinata alla difesa e alla sicurezza, con lo scopo di realizzare soluzioni innovative per il mercato libico e per quello di altri Paesi africani. Nello specifico Finmeccanica - che vanta già una presenza industriale in Libia - fornirà il know-how e le conoscenze sui prodotti e le tecnologie, in collaborazione con le realtà industriali locali. L’obiettivo è sviluppare sistemi integrati per la sorveglianza di infrastrutture critiche, sistemi di telecomunicazioni e di homeland security, nonché sistemi integrati di automazione postale. L’accordo prevede inoltre la possibilità di dare vita a delle joint venture con operatori locali per la realizzazione di progetti operativi.

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Aziende&MercatiNEW BUSINESS, STRATEGIE, FINANZA

N°8.23aprile6maggio2007 pag.ventitre

E-commerce: +40% per l’abbigliamento Le vendite online di capi di abbigliamento hanno registrato nel 2006 un valore di circa 120 milioni di euro con una crescita del 40% rispetto al 2005. Nel 2006 sono stati evasi 700mila ordini (Indagine Politecnico di Milano).

L’Ad Valentino Bravi: «Servizi chiavi in mano a chi vuole diventare operatore mobile in Italia»

T-Systems, Cicerone per i virtuali«Ciceroni» per le società

che vogliono entrare nel business delle te-

lefonia mobile. È questo il ruolo dei mobile virtual enabler, compagnie di telecomunicazioni con esperienze di lungo corso che vestono gli inediti panni dei facilitatori per chi vuole muovere i primi passi sul palcosce-nico del mercato degli Mvno. Registi di scena, insomma, che oltre a fornire suggerimenti preziosi sono in grado di servire alle “matricole” soluzioni chiavi in mano a tutto tondo. Spesso si tratta di società già molto conosciute, forti di ventagli di competenze che spaziano dalle telecomunicazioni all’IT. Il loro punto di forza è rappresentato dalla ricchezza dell’offerta: business plan personalizzati, sistemi di fatturazione e customer care e sviluppo di servizi a valore aggiunto coerenti con gli obiettivi di marketing delle aziende. Tutto quello che serve, in altre parole, per entrare nel mondo degli operatori virtuali con il piede giusto. E in Italia, dove gli Mvno hanno appena ottenuto il semaforo verde dal mercato, c’è già un candidato di blasone al ruolo di mobile virtual enabler. Si tratta di T-Systems Italia, la filiale tricolore (gruppo Deutsche Telekom) guidata da Valentino Bravi.

Bravi, cosa può offrire T-Systems alle compagnie italiane interessate a scendere in campo come operatori mobili virtuali?

Credo di non sbagliare se affermo che T-Systems si distingue per essere la più grande compagnia di Ict a livel-lo europeo. La nostra conoscenza del mercato delle Tlc è profonda e a tutto campo, maturata negli anni al fianco di Deutsche Telekom, che oltre a essere la società che controlla interamente T-Systems è anche il maggiore operatore di telefonia del vecchio Continente.

Ora che le porte delle reti mobili italiane si sono spalancate, sono molte le aziende che guardano con interesse al business della telefonia senza fili. Molto spesso si tratta di organizzazioni con imponenti catene di distribuzione e milioni di clienti, come Coop e Poste Italiane. Grandi gruppi che però sanno poco o nulla di come si gestisce un’azienda tele-fonica. Come si può pilotare il loro debutto nel mercato ipercompetitivo della mobilità italiana?

Innanzittutto aiutandoli ad avere le idee chiare. I nostri esperti partono dal principio, spiegando cosa significa essere operatori virtuali e illustrando, caso per caso, quali possono essere i vantaggi in termini di marketing e fidelizzazione dei clienti ottenibili attraverso il business della telefonia. Una volta illustrato lo scenario, si passa alla consulenza vera e propria: si studiano gli obiettivi del cliente, i suoi punti di forza e i suoi limiti. E solo dopo un’attenta analisi, si mette a punto un business plan costruito ad hoc sulle esigenze dell’azienda.

Esistono delle caratteristiche di base che possono avvantaggiare un’azienda rispetto a un’altra?

T-Systems ha individuato alcuni fattori chiave che possono fare la diffe-renza. La forza e la visibilità del brand,

come pure un grande e consolidato ba-cino di utenti potenziali, sono in cima alla lista. Ma il grado di conoscenza dei propri clienti, che può essere più o meno dettagliato, aiuta molto quando si devono studiare servizi tarati sulle loro esigenze.

Inoltre, la presenza di grandi e capillari catene di distribuzione è un fattore determinante per il successo:

gruppi come Poste Italiane e Coop, ad esempio, possono già contare su una presenza territoriale imponente. Ma c’è un altro aspetto di grande importanza.

Di cosa si tratta?Per avere più chance di successo,

è necessario che il core business del-l’azienda possa realmente integrarsi e trarre vantaggio dalla telefonia mobile.

ENRICOGARDUMI

Molti i fattori che possono portare al successogli operatori alternativi: brand forte, grande catena distributiva e largo bacino di utenti

Nuove soluzioni Ibm per le PmiLa famiglia di System i (i sta

per integration), l’evoluzione degli exAs 400, si è arricchita di due nuovi modelli, pensati per le Pmi che vogliono poter contare su una solu-zione di informatica integrata, com-pleta, flessibile nonché caratterizzata da un modello di prezzi basato sul numero di utenti, anziché sul criterio di potenza.

“Queste macchine, denominate rispettivamente System i 515 (per aziende con meno di 40 utenti) e 525 (le altre) - osserva Massimo Mag-gioni, product manager System i (nella foto) - sono state progettate per aziende con limitate risorse che si aspettano che l’IT semplifichi le loro attività, migliori i processi di business e riduca il time to market, con impatti immediati e tangibili”. Si tratta degli annunci più significa-tivi da quando esistono gli As 400, ossia dell’ultimo ventennio. Il 515 è offerto a partire da 9900 euro con cinque licenze; ogni licenza addizio-nale costa 1300 euro per gruppi di cinque utenti.

Le nuove piattaforme danno la possibilità di gestire facilmente piattaforme eterogenee, in partico-lare nell’area della collaborazione e/o in Java. Sono ritenute partico-larmente adatte alle esigenze del mercato italiano. Due dati lo stanno a dimostrare. Nel 2006 le vendite

di System hanno raggiunto le 2400 unità, con un progresso del 14% sul-l’anno precedente. Anche in valore il consuntivo è risultato positivo: +4%. In evidenza la dinamica nella fascia bassa, quella degli Express - la linea in cui si inseriscono i due nuovi modelli - che ha evidenziato una cre-scita del 17%, con circa 1800 sistemi venduti. Crescite che hanno elevato a oltre 22mila la base installata, di cui il 90% nelle Pmi. Ma l’aspetto più avvincente è che la società si aspetta un trend sostanzialmente analogo quest’anno.

Sono risultati controcorrente che Ibm è riuscita conseguire grazie so-prattutto al sostegno di un canale in possesso di una buona conoscenza applicativa, da un lato, e di un pro-cesso di consolidamento di applica-zioni e sistemi operativi, dall’altro. “Sappiamo - conclude Pietro Lo-priore, System i technical sales manager - che dobbiamo migliorare nell’area delle nuove applicazioni, dove comunque abbiamo appena messo a punto insieme a 3Com una soluzione di telefonia Ip basata su System i”.

System i 515 e 525 progettate per le aziende con limitate risorse, ma che considerano l’IT strumento di semplificazione del business

Novità. La società arricchisce la famiglia System i in nome dell’informatica integrata

GIANCARLOLANZETTI

Nokia Siemens Networks si è aggiudicata il contratto di fornitura della rete Gsm-Railway per la linea ferroviaria ad alta velocità più lunga del mondo, che verrà realizzata in Cina. Il progetto comprende sistemi speciali per gallerie e la prima linea commerciale Etcs L2 a standard Gsm-R del paese. Nokia Siemens Networks fornirà un sistema di rete Gsm per le ferrovie su una linea passeggeri dedicata (Dedicated Passenger Line, Dpl) in progetto tra Wuhan e Guangzhou, nella Cina meridionale. La nuova linea passeggeri si estenderà per 968 chilometri ed è stata progettata per consentire una velocità massima di 350 km/h, divenendo in assoluto la più lunga linea ferroviaria mondiale ad alta velocità. Il contratto prevede inoltre la fornitura di stazioni base, un core network e un intelligent network, oltre a soluzioni e servizi di trasmissione in galleria per linee ferroviarie ad alta velocità ultramo-derne. La realizzazione dell’impian-to è prevista per la fine del 2009.

Via in Cinaalla più lungarete Gsm-R

Finmeccanica cresce in LibiaJOINT-VENTURE

Finmeccanica ha firmato un accordo con il Governo libico per la crea-zione di una joint venture nel campo dell’elettronica, destinata alla difesa e alla sicurezza, con lo scopo di realizzare soluzioni innovative per il mercato libico e per quello di altri Paesi africani. Nello specifico Finmeccanica - che vanta già una presenza industriale in Libia - fornirà il know-how e le conoscenze sui prodotti e le tecnologie, in collaborazione con le realtà industriali locali. L’obiettivo è sviluppare sistemi integrati per la sorveglianza di infrastrutture critiche, sistemi di telecomunicazioni e di homeland security, nonché sistemi integrati di automazione postale. L’accordo prevede inoltre la possibilità di dare vita a delle joint venture con operatori locali per la realizzazione di progetti operativi.