Azienda vitivinicola La Torre, di Luigi Ananìa · 2016-11-03 · nelle botti ha il fine di...

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Azienda vitivinicola La Torre, di Luigi Ananìa Le vigne esposte a mezzogiorno e a ovest giacciono su terreni di origine eocenica derivanti da pietraserena, galestro e calcare. Il terreno è aspro e pietroso con composizione adeguata per vini di grande personalità. La disposizione collinare favorisce lo sviluppo di aromi variegati e intensi. Se si vuole dare una definizione dell’azienda si può chiamare tradizionale non conservatrice. La coltura della vigna e i processi di vinificazione seguono criteri tradizionali seppur attenti alla sperimentazione e alle misurazioni in campo. La vigna si estende per 5,6 ettari ed è divisa in quattro quadri che si vendemmiano separatamente a fine settembre. La cantina ospita botti da 25 quintali di rovere francese, botti da 39 quintali di rovere di Slavonia e quattordici barrique di diverse essenze legnose utilizzate solo per il Rosso Toscano. La permanenza in rovere per il Brunello è di tre anni a cui segue un affinamento di sei mesi in bottiglia. La maturazione nelle botti ha il fine di raggiungere armonia ed amalgama fra aromi del vitigno, antociani e polifenoli del rovere. Luigi Ananìa ha pubblicato con DeriveApprodi Avant’ieri. Storie di emigrazione e cultura contadina e recentissimamente (con Nicola Boccianti) Storie di volti e di parole. È inoltre curatore (con Silverio Novelli) di Confesso che ho bevuto. Racconti sul vino e sul piacere del bere e Pixel. La realtà oltre lo schermo dei media.

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Azienda vitivinicola La Torre, di Luigi Ananìa

Le vigne esposte a mezzogiorno e a ovest giacciono su terreni di origine eocenica derivanti da pietraserena, galestro e calcare. Il terreno è aspro e pietroso con composizione adeguata per vini di grande personalità. La disposizione collinare favorisce lo sviluppo di aromi variegati e intensi. Se si vuole dare una definizione dell’azienda si può chiamare tradizionale non conservatrice. La coltura della vigna e i processi di vinificazione seguono criteri tradizionali seppur attenti alla sperimentazione e alle misurazioni in campo. La vigna si estende per 5,6 ettari ed è divisa in quattro quadri che si vendemmiano separatamente a fine settembre. La cantina ospita botti da 25 quintali di rovere francese, botti da 39 quintali di rovere di Slavonia e quattordici barrique di diverse essenze legnose utilizzate solo per il Rosso Toscano. La permanenza in rovere per il Brunello è di tre anni a cui segue un affinamento di sei mesi in bottiglia. La maturazione nelle botti ha il fine di raggiungere armonia ed amalgama fra aromi del vitigno, antociani e polifenoli del rovere.

Luigi Ananìa ha pubblicato con DeriveApprodi Avant’ieri. Storie di emigrazione e cultura contadina e recentissimamente (con Nicola Boccianti) Storie di volti e di parole. È inoltre curatore (con Silverio Novelli) di Confesso che ho bevuto. Racconti sul vino e sul piacere del bere e Pixel. La realtà oltre lo schermo dei media.