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Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 5 AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 5 Bassa Friulana Bassa Friulana Dipartimento di Prevenzione Struttura Operativa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASPETTI NORMATIVI DEL FENOMENO LEGIONELLA: LE LINEE GUIDA NAZIONALI E GLI OBBLIGHI DELLE STRUTTURE RICETTIVE Lignano Sabbiadoro – 13 dicembre 2012 Ing. Giacomo Bartelloni Dott.ssa Gabriella Trani

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Regione Autonoma Friuli - Venezia GiuliaAZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 5 AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 5 ““Bassa FriulanaBassa Friulana””

Dipartimento di PrevenzioneStruttura Operativa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro

ASPETTI NORMATIVI DEL FENOMENO LEGIONELLA:

LE LINEE GUIDA NAZIONALIE GLI OBBLIGHI DELLE STRUTTURE RICETTIVE

Lignano Sabbiadoro – 13 dicembre 2012Ing. Giacomo BartelloniDott.ssa Gabriella Trani

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COSA SI DEVE FARE PER PREVENIRE, CONTROLLARE O ELIMINARE LA LEGIONELLA ?

QUALI SONO I RIFERIMENTI NORMATIVI CHE DANNO LE CORRETTE INDICAZIONI?

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RIFERIMENTI PRINCIPALIRIFERIMENTI PRINCIPALI

Provvedimento del 27 settembre 2001 ( repertorio atti Provvedimento del 27 settembre 2001 ( repertorio atti n. 1292) Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo n. 1292) Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e BolzanoBolzano««Linee guida per la tutela e la promozione della Linee guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinatisalute negli ambienti confinati»»Fornisce informazioni fondamentali per la valutazione Fornisce informazioni fondamentali per la valutazione e la gestione, in termini di Sanità Pubblica, dei rischi e la gestione, in termini di Sanità Pubblica, dei rischi per la salute connessi all’inquinamento dell’aria per la salute connessi all’inquinamento dell’aria indoor ed indicazioni tecniche per orientare la azioni indoor ed indicazioni tecniche per orientare la azioni di prevenzione e controllodi prevenzione e controllo

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Provvedimento del 5 ottobre 2006 Conferenza Provvedimento del 5 ottobre 2006 Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e BolzanoProvince Autonome di Trento e Bolzano««Linee guida per la definizione di protocolli tecnici di Linee guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazioneclimatizzazione»»Fornisce informazioni fondamentali sulla scelta del Fornisce informazioni fondamentali sulla scelta del tipo di intervento e sulla relativa frequenza, sulla tipo di intervento e sulla relativa frequenza, sulla formazione del personale e sui requisiti igienici da formazione del personale e sui requisiti igienici da osservareosservare

RIFERIMENTI PRINCIPALIRIFERIMENTI PRINCIPALI

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Provvedimento del 04 aprile 2000 la Conferenza Provvedimento del 04 aprile 2000 la Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano ha approvato il seguente documento :Bolzano ha approvato il seguente documento :““Linee guida per la prevenzione e il controllo Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosidella legionellosi”.”.

RIFERIMENTI PRINCIPALIRIFERIMENTI PRINCIPALI

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RIFERIMENTI PRINCIPALIRIFERIMENTI PRINCIPALI

Provvedimento del 13 gennaio 2005 ( pubblicato sulla Provvedimento del 13 gennaio 2005 ( pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 28 del 04 febbraio 2005) Gazzetta Ufficiale n. 28 del 04 febbraio 2005) Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e BolzanoRegioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano““Accordo ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo Accordo ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281, tra il Ministero della salute e le 28 agosto 1997 n. 281, tra il Ministero della salute e le regioni e le provincie autonome di Trento e di Bolzano, regioni e le provincie autonome di Trento e di Bolzano, avente ad oggetto avente ad oggetto ««Linee guida recanti indicazioni Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termaliricettive e termali»»

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D. Lgs. 81/2008TITOLO II – LUOGHI DI

LAVOROArticolo 63 – Requisiti di Salute e SicurezzaArticolo 64 – Obblighi del Datore di lavoro

RIFERIMENTI PRINCIPALIRIFERIMENTI PRINCIPALI

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RIFERIMENTI PRINCIPALIRIFERIMENTI PRINCIPALI

D. Lgs. 81/2008TITOLO X – ESPOSIZIONE

AD AGENTI BIOLOGICI

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DOVE SI TROVA LA DOVE SI TROVA LA LEGIONELLALEGIONELLA

IL SERBATOIO NATURALE DELLA LEGIONELLA È L’AMBIENTE (AMBIENTI LACUSTRI, CORSI D’ACQUA, ACQUE TERMALI, ECC.)

DAL SERBATOIO NATURALE IL MICRORGANISMO PASSA NEI SITI CHE COSTITUISCONO IL SERBATOIO ARTIFICIALE(ACQUA CONDOTTATA CITTADINA, IMPIANTI IDRICI DEI SINGOLI EDIFICI, PISCINE ECC.).

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ATTRAVERSO L’AREOSOL DI ACQUAATTRAVERSO L’AREOSOL DI ACQUAI principali sistemi generanti aerosol che sono stati associati alla trasmissione della malattia comprendono:•gli impianti idrici,•diffusori di docce, aeratori di rubinetti,•gli idromassaggi•gli impianti di climatizzazione dell'aria (torri di raffreddamento,sistemi di ventilazione e condizionamento dell'aria, ecc.), •le apparecchiature per la terapia respiratoria assistita•gli impianti areosol di stabilimenti termali

COME ARRIVA A NOICOME ARRIVA A NOI

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COME AFFRONTARE IL COME AFFRONTARE IL PROBLEMAPROBLEMA

ATTRAVERSO LA PREVENZIONEATTRAVERSO LA PREVENZIONE

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LA PREVENZIONE E’ EFFICACE LA PREVENZIONE E’ EFFICACE SE …SE …

SE SI INTERVIENE NON SE SI INTERVIENE NON SOLTANTO IN RISPOSTA SOLTANTO IN RISPOSTA

A UNO O PIU’ CASI DI A UNO O PIU’ CASI DI LEGIONELLOSI, MA PRIMA LEGIONELLOSI, MA PRIMA PRIMA CHE QUESTI SI PRIMA CHE QUESTI SI VERIFICHINOVERIFICHINO

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Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali3.

Prevenzione e controllo del rischio da esposizione a legionella

3.1. Misure di prevenzione per la riduzione del rischio

Per assicurare una riduzione del rischio di legionellosi, lo strumento fondamentale da utilizzare non e' il controllo di laboratorio routinario, ma l'adozione di misure preventive, ma l'adozione di misure preventive, basate sull'analisi del rischio costantemente aggiornatabasate sull'analisi del rischio costantemente aggiornata. Di conseguenza tutti i gestori di strutture ricettive devono garantire l'attuazione delle seguenti misure di controllo, alcune delle quali devono essere effettuate da personale da personale opportunamente addestratoopportunamente addestrato

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a) mantenere costantemente l'acqua calda l'acqua calda a una temperatura superiore ai 50 °C all'erogazionesuperiore ai 50 °C all'erogazione. L'acqua in uscita da tutti i rubinetti deve essere molto calda al tatto (un modo pratico di verifica del «molto caldo al tatto» e' il seguente: non deve essere possibile tenere le mani sotto l'acqua corrente per più di qualche secondo) (si raccomanda di mettere degli avvisi accanto ai rubinetti e alle docce o, in alternativa, si possono utilizzare rubinetti a valvola termostatica);

b) mantenere costantemente l'acqua fredda ad una temperatura inferiore a 20 °Cinferiore a 20 °C. Se non si riesce a raggiungere questa temperatura, e se una qualsiasi parte dell'impianto dell'acqua fredda o delle uscite si trova al disopra di questa temperatura, si deve prendere in considerazione un trattamento che disinfetti l'acqua fredda;.

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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c) fare scorrere l'acqua (sia calda che fredda) dai rubinetti e dalle docce delle camere non occupate, per alcuni minuti almeno una volta a settimana e comunque sempre prima sempre prima che vengano occupateche vengano occupate;

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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d) mantenere le docce, i diffusori delle docce ed i rompigetto dei rubinetti puliti e privi di incrostazioni, sostituendoli all'occorrenza; BIOFILMBIOFILM

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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e) pulire e disinfettare regolarmente (almeno 2 volte l'annoalmeno 2 volte l'anno) le torri di raffreddamento ed i condensatori evaporativi delle unità di condizionamento dell'aria;

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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f) svuotare, disincrostare e disinfettare i serbatoi di accumulo dell'acqua calda (compresi gli scalda acqua elettrici) almeno due volte all'anno e ripristinarne il funzionamento dopo accurato lavaggio;

g) disinfettare il circuito dell'acqua calda con cloro ad elevata concentrazione cloro ad elevata concentrazione (cloro residuo libero pari a 50 ppm per cloro residuo libero pari a 50 ppm per un'ora o 20 ppm per due oreun'ora o 20 ppm per due ore) o con altri metodi di comprovata efficacia dopo interventi sugli scambiatori di calore e all'inizio della stagione turistica

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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h) pulire e disinfettare tutti i filtri dell'acqua regolarmente ogni 1-3 mesi;

i) ispezionare mensilmente i serbatoi dell'acqua, le torri di raffreddamento e le tubature visibili. Accertarsi che tutte le coperture siano intatte e correttamente posizionate;

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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j) se possibile, ispezionare l'interno dei serbatoi d'acqua fredda, e comunque disinfettare almeno una volta l'anno disinfettare almeno una volta l'anno con 50mg/l di cloro per un'oracon 50mg/l di cloro per un'ora. Nel caso ci siano depositi o sporcizia, provvedere prima alla pulizia. La stessa operazione deve essere effettuata a fronte di lavori che possono aver dato luogo a contaminazioni o a un possibile ingresso di acqua non potabile;

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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k) accertarsi che eventuali modifiche apportate all'impianto, oppure nuove installazioni, non creino bracci morti o bracci morti o tubature con assenza di flusso dell'acqua tubature con assenza di flusso dell'acqua o flusso intermittenteo flusso intermittente. Ogni qualvolta si proceda a operazioni di bonifica, occorre accertarsi che subiscano il trattamento di bonifica anche: bracci morti costituiti dalle tubazioni di spurgo o prelievo, le valvole di sovrapressione e i rubinetti di bypass presenti sugli impianti;

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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l) in presenza di attrezzature per idromassaggio, occorre assicurarsi che le stesse siano sottoposte al controllo da sottoposte al controllo da personale espertopersonale esperto, che deve provvedere alla , che deve provvedere alla effettuazione e alla registrazione delle effettuazione e alla registrazione delle operazioni di pulizia e di corretta prassi operazioni di pulizia e di corretta prassi igienica igienica come: sostituire almeno meta' della massa di acqua ogni giorno; trattare continuamente l'acqua con 2-3mg/l di cloro; pulire e risciacquare giornalmente i filtri per la sabbia; controllare almeno tre volte al almeno tre volte al giorno giorno la temperatura e la concentrazione del cloro; assicurare una operazione di disinfezione accurata almeno una volta a settimana.

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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PISCINE

CONCENTRAZIONE DI CLORO ATTIVO LIBERO NELL'ACQUA DELLA VASCA PARI A 1 mg/L

(0,7-1,2 mg/L)

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termaliPULIZIA DISINFEZIONE SHOCK DELLA VASCA, DELLE TUBATURE E SOSTITUZIONE DEI FILTRI REVISIONE ACCURATA DEI SISTEMI DI CIRCOLAZIONE DELL'ACQUA, CON ELIMINAZIONE DI OGNI DEPOSITO E PERIODICA MANUTENZIONE CON SMONTAGGIO E ACCURATA PULIZIA DI RUBINETTI E DOCCE.

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Oltre a queste misure, per un'efficace prevenzione è necessario che in ogni struttura turistico-ricettiva venga effettuata periodicamente un'analisi del rischio, secondo quanto descritto nel paragrafo 3.2.

Questa analisi diventa urgente in Questa analisi diventa urgente in presenza di un caso di legionellosipresenza di un caso di legionellosi

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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Analisi del rischio : tra i fattori da considerare si ricordano:a) la fonte di approvvigionamento dell'acqua dell'impianto;b) i possibili punti di contaminazione dell'acqua all'interno dell'edificio;c) le caratteristiche di normale funzionamento dell'impianto;d) le condizioni di funzionamento non usuali, ma ragionevolmente prevedibili (es.: rotture);e) le prese d'aria per gli edifici (che non dovrebbero essere situate vicino agli scarichi delle torri di raffreddamento).

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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3.2.1. Nomina di un responsabileOgni struttura turistico-ricettiva deve individuare una persona responsabile per l'identificazione e la valutazione del rischio potenziale di infezione, che sia che sia esperto esperto e che comprenda l'importanza della prevenzione e dell'applicazione delle misure di controllo.

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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3.2.2. Fattori di rischioFattori di rischio.

Il rischio di acquisizione della legionellosi dipende da un certo numero di fattori. Tra questi ricordiamo quelli più importanti:

1) la presenza e la carica di legionella;

2) le condizioni ideali per la moltiplicazione del microrganismo condizioni ideali per la moltiplicazione del microrganismo (ad esempio: temperatura compresa tra 20 e 50 °C, presenza di una fonte di nutrimento come alghe, calcare, ruggine o altro materiale organico);

3) la presenza di tubature con flusso d'acqua minimo o assente;4) l'utilizzo di gomma e fibre naturali per guarnizioni e dispositivi di tenuta;5) la presenza di impianti in grado di formare un aerosol capace di veicolare la

legionella (un rubinetto, un nebulizzatore, una doccia, una torre di raffreddamento, ecc.);

6)6) la presenza (e il numero) di soggetti sensibili per abitudini particolari la presenza (e il numero) di soggetti sensibili per abitudini particolari (es. fumatori) o caratteristiche peculiari (età, patologie croniche, ecc.).(es. fumatori) o caratteristiche peculiari (età, patologie croniche, ecc.).

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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4.Misure da porre in essere in presenza di

rischio

Se in una struttura turistico-ricettiva si evidenzia la presenza di un potenziale rischio (es.: la temperatura dell'acqua calda e' inferiore a quella raccomandata; la concentrazione di disinfettante non raggiunge il livello necessario per l'abbattimento della carica batterica; o altro) si deve effettuare un campionamento dell'acqua per la ricerca di legionella, in un numero di siti che sia rappresentativo di tutto l'impianto idrico, e comunque non inferiore a sei.

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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In base ai risultati complessivi dell'analisi del rischio, è quindi opportuno preparare, con l'ausilio di l'ausilio di personale tecnico qualificatopersonale tecnico qualificato, un protocollo scritto per il controllo e la manutenzione degli impianti che specifichi gli interventi (fisici o chimici) da mettere in atto, le procedure di pulizia e disinfezione e la loro periodicità. Per maggiori informazioni sui possibili trattamenti di disinfezione si rimanda all'accordo Stato-regioni del 4 aprile 2000, recante «Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi"», pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 103 del 5 maggio 2000, oppure alle «European guidelines for control and prevention of travel associated legionnaires disease» disponibili sul sito internet www.ewgli.org E' opportuno che l'efficacia delle misure di controllo venga verificata periodicamente.

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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Legionella (UFC/L) Intervento richiesto

Minore di 100 UFC/L Nessun interventoMaggiore di 100 UFC/L ma minore o uguale a 1000 UFC/L

Verificare che siano in atto le misure di controllo elencate al punto 3.1. Negli stabilimenti termali effettuare comunque una bonifica

Maggiore di 1000 UFC/L ma minore o uguale a 10.000 UFC/L

In assenza di casi, verificare che siano in atto le misure di controllo elencate al punto 3.1 ed effettuare una valutazione del rischio. In presenza di un caso singolo o di un cluster rivedere le misure di controllo messe in atto ed effettuare una bonifica

Maggiore di 10.000 UFC/L Contaminazione importante: mettere in atto immediatamente misure di bonifica, sia in presenza che in assenza di casi. Successiva verifica dei risultati, sia immediatamente dopo la bonifica, sia periodicamente per verificare l'efficacia delle misure adottate.

Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termaliIMPIANTO IDRICO

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Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termaliLegionella (UFC/L) Intervento richiesto

Minore di 1000 UFC/L Nessun intervento

Maggiore di 1000 UFC/L ma minore o uguale a 10.000 UFC/L

In assenza di casi, verificare che siano in atto le misure di controllo elencate al punto 3.1 ed effettuare una valutazione del rischio. In presenza di un caso singolo o di un cluster rivedere le misure di controllo messe in atto ed effettuare una bonifica

Maggiore di 10.000 UFC/L Contaminazione importante: mettere in atto immediatamente misure di bonifica, sia in presenza che in assenza di casi. Successiva verifica dei risultati, sia immediatamente dopo la bonifica, sia periodicamente per verificare l'efficacia delle misure adottate.

TORRI DI RAFFREDDAMENTO

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Linee guida recanti indicazioni sulla Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutturelegionellosi per i gestori di strutture

turistico-ricettive e termalituristico-ricettive e termali

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TITOLO II - LUOGHI DI LAVOROArticolo 62Articolo 62 - DefinizioniDefinizioni ……. si intendono per luoghi di lavoro, unicamente ai fini della

applicazione del presente titolo …… nonché ogni altro luogo di pertinenza dell’azienda o dell’unità produttiva accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro.

Articolo 63 Articolo 63 - Requisiti di salute e di sicurezza Requisiti di salute e di sicurezza 1. I luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti

indicati nell’ALLEGATO IV.arresto da due a quattro mesi o ammenda da

€ 1.000 a € 4.800Articolo 64 Articolo 64 - Obblighi del datore di lavoroObblighi del datore di lavoro d) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano

sottoposti a regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate;

arresto da due a quattro mesi o ammenda da € 1.000 a € 4.800

Il D. Lgs 81/2008 :Il D. Lgs 81/2008 :la responsabilità verso i lavoratorila responsabilità verso i lavoratori

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ALLEGATO IVREQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO

1.13. Servizi igienico assistenziali1.13.2.2. Devono essere previsti locali per docce separatiseparati

per uomini e donne o un’utilizzazione separata degli stessi. Le docce e gli spogliatoi devono comunque facilmente comunicare tra loro.

1.13.3.2. Per uomini e donne devono essere previsti

gabinetti separatiseparati; quando ciò sia impossibile a causa di vincoli urbanistici o architettonici e nelle aziende che occupano lavoratori di sesso diverso in numero non superiore a dieci, è ammessa un’utilizzazione separata degli stessi.

1.13.4.1. Le installazioni e gli arredi destinati ai refettori,

agli spogliatoi, ai bagni, alle latrine, ai dormitori ed in genere ai servizi di igiene e di benessere per i lavoratori, devono essere mantenuti in stato di scrupolosa puliziadevono essere mantenuti in stato di scrupolosa pulizia, a cura del datore di lavorocura del datore di lavoro.

Il D. Lgs 81/2008 :Il D. Lgs 81/2008 :la responsabilità verso i lavoratorila responsabilità verso i lavoratori

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ALLEGATO IVREQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO

1.14. Dormitori1.14.2.1. I locali forniti dal datore di lavoro ai lavoratori

per uso di dormitorio stabile devono possedere i devono possedere i requisiti di abitabilità prescritti per le case di requisiti di abitabilità prescritti per le case di abitazione della località abitazione della località ed avere l’arredamento necessario rispondente alle esigenze dell’igiene. Essi devono essere riscaldati nella stagione fredda ed essere forniti di luce artificiale in quantità sufficiente, di latrine, di acqua per bere e per lavarsi e di cucina, in tutto rispondenti alle stesse condizioni indicate nel presente Decreto per gli impianti analoghi annessi ai locali di lavoro

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ALLEGATO IVREQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO

1.14. Dormitori 1.14.4.2.1. gli ambienti devono prevedere la separazionedevono prevedere la separazione

tra uomini e donne, salvo che essi non siano destinati esclusivamente ai membri di una stessa famiglia;

1.14.4.3. La superficie dei dormitori non può essere inferiore a 3,503,50 metri quadrati per persona.

1.14.4.4. A ciascun lavoratore deve essere assegnato un letto, una branda o una cuccetta arredate con materasso o saccone, cuscino, lenzuola, federe e coperte sufficienti ed inoltre di sedile, un attaccapanni ed una mensolina

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TITOLO X – ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICIArticolo 268 - Classificazione degli agenti biologici 1.Gli agenti biologici sono ripartiti nei seguenti quattro gruppi a seconda del rischio di infezione: b) agente biologico del gruppo 2gruppo 2: un agente che può può causare malattie in soggetti umani e costituire causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratoriun rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaga nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche

ALLEGATO XLVILegionella pneumophila gruppo 2 Legionella spp gruppo 2

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TITOLO X – ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

CAPO II - OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVOROArticolo 271 - Valutazione del rischioArticolo 272 - Misure tecniche, organizzative, proceduraliArticolo 273 - Misure igienicheArticolo 277 - Misure di emergenzaArticolo 278 - Informazioni e formazione

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