Avviamento alla metrica italiana parte 1 a a cura di Tarcisio Balbo, Nicola Badolato, Lorenzo...
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Avviamento Avviamento alla metrica alla metrica
italianaitaliana
parte 1parte 1aa
a cura dia cura diTarcisio Balbo, Nicola Badolato, Lorenzo Tarcisio Balbo, Nicola Badolato, Lorenzo
BianconiBianconi
© 2003 Tarcisio Balbo© 2009 Lorenzo Bianconi e Nicola Badolato
1.1. Definizioni: Definizioni: metrica, prosa e metrica, prosa e versificazioneversificazione
DefinizioneDefinizione
La La metricametrica si occupa si occupa
della della versificazioneversificazione, ,
ossia dei discorsi ossia dei discorsi
espressi in versiespressi in versi
Poesia Poesia vs vs prosaprosa
Sia il verso sia la prosa sono governati Sia il verso sia la prosa sono governati dalle regole della grammatica, della dalle regole della grammatica, della sintassi e della retoricasintassi e della retorica
I discorsi in versi si distinguono da I discorsi in versi si distinguono da quelli in prosa per un sovrappiù di quelli in prosa per un sovrappiù di regole che ne governano la misura e il regole che ne governano la misura e il ritmoritmo
L’insieme di tali regole costituisce L’insieme di tali regole costituisce l’oggetto della metrical’oggetto della metrica
Quel ramo del lago di Como, che Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni.seni.
Alessandro ManzoniAlessandro Manzoni
I promessi sposiI promessi sposi
Nel mezzo del cammin di nostra Nel mezzo del cammin di nostra vitavitami ritrovai per una selva oscura,mi ritrovai per una selva oscura,ché la diritta via era smarrita.ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa Ahi quanto a dir qual era è cosa duraduraesta selva selvaggia e aspra e forteesta selva selvaggia e aspra e forteche nel pensier rinova la paura!che nel pensier rinova la paura!
Tant’è amara che poco è più morte;Tant’è amara che poco è più morte;ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.
Dante AlighieriDante AlighieriDivina commediaDivina commedia: : InfernoInferno
Poesia Prosa
Poesia Poesia vs vs versificazioneversificazione
PoesiaPoesia è un concetto è un concetto esteticoestetico ÈÈ una una qualitàqualità del discorso considerato del discorso considerato
nella sua totalità di forma e contenutonella sua totalità di forma e contenuto
VersificazioneVersificazione è un concetto è un concetto tecnicotecnico Riguarda le Riguarda le strutturestrutture che regolano la che regolano la
formaformadel discorso in versidel discorso in versi
Quant’è bella Quant’è bella giovinezza,giovinezza,che si fugge tuttavia!che si fugge tuttavia!Chi vuol esser lieto, sia:Chi vuol esser lieto, sia:di doman non c’è di doman non c’è certezza.certezza.
Lorenzo de’ MediciLorenzo de’ MediciTrionfo di Bacco e AriannaTrionfo di Bacco e Arianna
Qui comincia l’avventuraQui comincia l’avventuradel signor Bonaventura,del signor Bonaventura,che s’è messo a far che s’è messo a far denaridenaricommerciando in libri commerciando in libri rari.rari.
Sergio TofanoSergio TofanoIl signor BonaventuraIl signor Bonaventura
Due contenuti diversissimiin una stessa forma metrica:
2. Il discorso in versi 2. Il discorso in versi e le sue strutturee le sue strutture
Strutture del discorso in Strutture del discorso in versiversi
Struttura Struttura semantica semantica ee sintattica sintattica: articola : articola il discorso poetico il discorso poetico in unità di significato in unità di significato (frasi; periodi)(frasi; periodi)
Struttura Struttura metricametrica: : articola il articola il discorso poetico discorso poetico in segmenti in segmenti formalmente formalmente organizzati organizzati (versi; strofe)(versi; strofe)
Chi ssiete? – Chi ssiete? – Un omo. –Un omo. – Come vi Come vi
chiamate? –chiamate? –Biascio Chiafò. – Biascio Chiafò. – Di qual paese siete? –Di qual paese siete? –Romano com’e llei. – Romano com’e llei. – Quanti anni avete? –Quanti anni avete? –Sò entrato in ventidua. –Sò entrato in ventidua. – Dove abitate? –Dove abitate? –
Dietr’a Ccampo-Carleo. –Dietr’a Ccampo-Carleo. – Che arte fate? Che arte fate?
––Ggnisuna, che ssapp’io. –Ggnisuna, che ssapp’io. – Come vivete? –Come vivete? –De cuer che Ddio me manna. –De cuer che Ddio me manna. – Lo sapeteLo sapeteperché siete voi qui? –perché siete voi qui? – Pe ttre pposate. –Pe ttre pposate. –
Rubate? –Rubate? – Ggià. –Ggià. – Vi accusa? –Vi accusa? – Er Er
Presidente. –Presidente. –Ma le rubaste voi? –Ma le rubaste voi? – Nun zò stat’io. –Nun zò stat’io. –Dunque chi le rubò? –Dunque chi le rubò? – Nu ne so ggnente. –Nu ne so ggnente. –
E voi da chi le aveste? –E voi da chi le aveste? – Da un giudio. –Da un giudio. –Tutto vi mostra reo. –Tutto vi mostra reo. – Ma ssò innoscente. –Ma ssò innoscente. –E se andaste in galera? –E se andaste in galera? – È er gusto mio.È er gusto mio.
Chi ssiete? Chi ssiete? Un omo. Un omo. Come vi chiamate? Come vi chiamate? Biascio Chiafò. Biascio Chiafò. Di qual paese siete? Di qual paese siete? Romano com’e llei. Romano com’e llei. Quanti anni avete? Quanti anni avete? Sò entrato in ventidua. Sò entrato in ventidua. Dove abitate? Dove abitate?
Dietr’a Ccampo-Carleo. Dietr’a Ccampo-Carleo. Che arte fate? Che arte fate? Ggnisuna, che ssapp’io. Ggnisuna, che ssapp’io. Come vivete? Come vivete? De cuer che Ddio me manna. De cuer che Ddio me manna. Lo sapete Lo sapetePerché siete voi qui? Perché siete voi qui? Pe ttre pposate. Pe ttre pposate.
Rubate? Rubate? Ggià. Ggià. Vi accusa? Vi accusa? Er Presidente. Er Presidente.
Ma le rubaste voi? Ma le rubaste voi? Nun zò stat’io. Nun zò stat’io. Dunque chi le rubò? Dunque chi le rubò? Nu ne so ggnente. Nu ne so ggnente.
E voi da chi le aveste? E voi da chi le aveste? Da un giudio. Da un giudio. Tutto vi mostra reo. Tutto vi mostra reo. Ma ssò innoscente. Ma ssò innoscente. E se andaste in galera? E se andaste in galera? È er gusto mio. È er gusto mio.
Giuseppe Gioacchino BelliGiuseppe Gioacchino Belli
Sonetto 122: Sonetto 122: Er costitutoEr costituto
Struttura sintattica (dialogo)
Struttura metrica (sonetto)
La La struttura sintatticastruttura sintattica e la e la struttura struttura metricametrica spesso convergono: a ciascun verso spesso convergono: a ciascun verso corrisponde una frase o un suo membro corrisponde una frase o un suo membro compiutocompiuto
Tuttavia questa convergenza non è obbligata Tuttavia questa convergenza non è obbligata né generalizzata: certe frasi possono né generalizzata: certe frasi possono “straripare” “straripare” nel verso successivo, oppure iniziare o finire nel verso successivo, oppure iniziare o finire a metà di un versoa metà di un verso
Tale fenomeno è detto Tale fenomeno è detto enjambement enjambement (parola francese che alla lettera significa (parola francese che alla lettera significa ‘accavallamento di gambe’)‘accavallamento di gambe’)
EnjambementEnjambement Detto pure Detto pure inarcaturainarcatura Prolungamento di un Prolungamento di un
periodo logico oltre la periodo logico oltre la pausa ritmica di fine pausa ritmica di fine versoverso
Mancata coincidenza tra Mancata coincidenza tra pausa metrica e pausa pausa metrica e pausa sintatticasintattica
Nella lettura, un verso Nella lettura, un verso risulta strettamente risulta strettamente legato al successivo, legato al successivo, senza interruzionisenza interruzioni
Nella poesia per Nella poesia per musica l’musica l’enjambement enjambement è frequentissimo nei è frequentissimo nei cosiddetti “versi cosiddetti “versi sciolti” (endecasillabi e sciolti” (endecasillabi e settenari senza schema settenari senza schema strofico), tipici del strofico), tipici del recitativorecitativo
Felice RomaniFelice RomaniNormaNorma
Sedizïose voci,voci di guerrahavvi chi alzar si havvi chi alzar si
attentaattentapresso all’ara del dio?
v’ha chi presumedettar responsi alla veggente
Norma,e di Roma affrettar il fato arcano?...
3. Metro, forme 3. Metro, forme metriche, ritmometriche, ritmo
MetroMetroNell’accezione più elementare, indica la Nell’accezione più elementare, indica la misuramisura del verso o dei versi. In subordine, indica la posizione obbligata di alcuni degli accentiaccenti nel verso
Il sistema metrico italiano si basa sul computo delle sillabe che compongono il verso e sulla posizione degli accenti nel verso.
Occorre distinguere il concetto di sillaba grammaticale e sillaba metrica (cfr. Avviamento alla metrica 2)
Occorre inoltre distinguere il concetto di accento grammaticale (l’accento della parola) e accento metrico (l’accento riferito alle sillabe metriche che compongono il verso). L’accento metrico si denomina anche ictusictus (cfr. Avviamento alla metrica 2)
Forme metricheForme metriche Oltre alla misura del verso, la metrica Oltre alla misura del verso, la metrica
regola l’organizzazione delle forme metriche regola l’organizzazione delle forme metriche composte da più versicomposte da più versi
Le forme metriche sono riconoscibili in base Le forme metriche sono riconoscibili in base al numero dei versi (di misura costante o al numero dei versi (di misura costante o diversa) diversa) e alla posizione delle rimee alla posizione delle rime
S’intende per S’intende per rimarima l’omofonia (suono l’omofonia (suono eguale) eguale) nella terminazione di due o più versi nella terminazione di due o più versi (cfr. (cfr. Avviamento alla metrica Avviamento alla metrica 2) 2)
Amor, com’esser può che per mia Amor, com’esser può che per mia dogliadoglia
chiuda un tenero seno anima alpina?chiuda un tenero seno anima alpina?Com’è che si nasconda e si raccogliaCom’è che si nasconda e si raccogliamente infernal sotto beltà divina?mente infernal sotto beltà divina?
Sì bella guancia con sì cruda vogliaSì bella guancia con sì cruda vogliasembra cinta di fior tana ferina;sembra cinta di fior tana ferina;sì fero core in sì leggiadra spogliasì fero core in sì leggiadra spogliaè qual vipera in rosa o rosa in spina.è qual vipera in rosa o rosa in spina.
Chi crederà che Morte empia si celiChi crederà che Morte empia si celiin angelico sguardo? e che ’n un risoin angelico sguardo? e che ’n un risodolce il pianto e ’l dolor si copra e dolce il pianto e ’l dolor si copra e
veli?veli?
Potrò ben dir, s’un mansueto visoPotrò ben dir, s’un mansueto visoesser ministro dee d’opre crudeliesser ministro dee d’opre crudelich’abbia ancor le sue Furie il ch’abbia ancor le sue Furie il
Paradiso.Paradiso.
Giovan Battista Marino, Giovan Battista Marino, AmoriAmoriSonetto 12: Sonetto 12: Donna bella e crudeleDonna bella e crudele
Numero dei versi Numero dei versi (14)(14)
Misura dei versi Misura dei versi (endecasillabi)(endecasillabi)
Raggruppamento dei Raggruppamento dei versi (due strofe di versi (due strofe di quattro versi e due quattro versi e due strofe di tre versi)strofe di tre versi)
Disposizione delle Disposizione delle rime (ABAB ABAB rime (ABAB ABAB nelle quartine; CDC nelle quartine; CDC DCD nelle terzine)DCD nelle terzine)
Forma metrica: un esempio di Forma metrica: un esempio di sonettosonetto
RitmoRitmo
Nell’accezione più elementare indica la Nell’accezione più elementare indica la posizione effettiva degli posizione effettiva degli ictus ictus nel verso, come nel verso, come risultato specifico della combinazione di risultato specifico della combinazione di parole parole che compongono il versoche compongono il verso
Come in musica o in architettura o in biologia,Come in musica o in architettura o in biologia,si osserva che certe soluzioni ritmiche si osserva che certe soluzioni ritmiche ricorrono ricorrono con maggiore frequenza: nondimeno i con maggiore frequenza: nondimeno i fenomeni ritmici costituiscono uno dei fattori fenomeni ritmici costituiscono uno dei fattori più spiccatamente individuali più spiccatamente individuali nell’organizzazione del testo poeticonell’organizzazione del testo poetico
RitmoRitmo
In senso generaleIn senso generale: : il disporsi nel il disporsi nel tempo di elementi tempo di elementi riconoscibili e riconoscibili e significativisignificativi
Nella metrica Nella metrica italianaitaliana: ritorno in : ritorno in determinate determinate posizioni di posizioni di elementi elementi caratteristicicaratteristici
Presenza di Presenza di sillabe sillabe tonichetoniche (accenti) in (accenti) in determinate posizioni determinate posizioni del versodel verso
Presenza di Presenza di suoni suoni ugualiuguali (rima, (rima, assonanza, assonanza, allitterazione)allitterazione)
Equivalenza di Equivalenza di misure sillabichemisure sillabiche (versi con uguale (versi con uguale numero di sillabe)numero di sillabe)
Amor, com’esser può che per mia Amor, com’esser può che per mia dogliadoglia
chiuda un tenero seno anima chiuda un tenero seno anima alpina?alpina?
Com’è che si nasconda e si Com’è che si nasconda e si raccogliaraccoglia
mente infernal sotto beltà divina?mente infernal sotto beltà divina?
Sì bella guancia con sì cruda vogliaSì bella guancia con sì cruda vogliasembra cinta di fior tana ferina;sembra cinta di fior tana ferina;sì fero core in sì leggiadra spogliasì fero core in sì leggiadra spogliaè qual vipera in rosa o rosa in è qual vipera in rosa o rosa in
spina.spina.
Chi crederà che Morte empia si celiChi crederà che Morte empia si celiin angelico sguardo? e che ’n un in angelico sguardo? e che ’n un
risorisodolce il pianto e ’l dolor si copra e dolce il pianto e ’l dolor si copra e
veli?veli?
Potrò ben dir, s’un mansueto visoPotrò ben dir, s’un mansueto visoesser ministro dee d’opre crudeliesser ministro dee d’opre crudelich’abbia ancor le sue Furie il ch’abbia ancor le sue Furie il
Paradiso.Paradiso.
Elementi del metroElementi del metro 14 versi14 versi tutti endecasillabitutti endecasillabi raggruppati in due raggruppati in due
quartinequartinee due terzinee due terzine
Scelte effettive degli accenti Scelte effettive degli accenti obbligatori:obbligatori: «Amor, com’esser «Amor, com’esser pupuóó che che
per mia per mia ddóóglia» (6glia» (6aa e 10 e 10aa sillaba)sillaba)
«mente infer«mente infernálnál sotto sotto beltà dibeltà divvíína» (4na» (4aa e 10 e 10aa))
Disposizione degli accenti Disposizione degli accenti facoltativi:facoltativi: «A«Ammóórr, com’, com’ésésser ser pupuóó che che
per mia per mia ddóóglia»glia»(2(2aa, 4, 4aa, 6, 6° ° e 10e 10a a ))
««chichiúúda un da un téténero nero séséno no áánima alnima alppíína»na»(1(1aa, 3, 3aa, 6, 6°°, 7, 7aa e 10 e 10a a ))
««ménménte inferte infernálnál sótsótto to belbeltàtà di divvíína» (1na» (1aa, 4, 4aa, 5, 5°°, 8, 8aa e 10e 10a a ))ecceteraeccetera
4. Sillabe metriche,4. Sillabe metriche,sillabe grammaticali, sillabe grammaticali, il computo delle sillabeil computo delle sillabe
Che cos’è una sillaba?Che cos’è una sillaba?
Un Un fonemafonema o un insieme di fonemi o un insieme di fonemi raggruppati attorno ad una vocaleraggruppati attorno ad una vocale
La percezione dell’eguaglianza o La percezione dell’eguaglianza o della diseguaglianza nel ritmo di più della diseguaglianza nel ritmo di più parole parole non dipende dal numero dei fonemi, non dipende dal numero dei fonemi, ma dal numero delle sillabe che le ma dal numero delle sillabe che le compongonocompongono
PanePane 4 fonemi: p - a - n -e4 fonemi: p - a - n -e 2 sillabe: pa - ne2 sillabe: pa - ne
CrampoCrampo 6 fonemi: c - r - a - m - p – o6 fonemi: c - r - a - m - p – o 2 sillabe: cram - po2 sillabe: cram - po
StramboStrambo 7 fonemi: s - t - r - a - m - b – o7 fonemi: s - t - r - a - m - b – o 2 sillabe: stram - bo2 sillabe: stram - bo
PartitoPartito 7 fonemi: p - a - r - t - i - t – o7 fonemi: p - a - r - t - i - t – o 3 sillabe: par - ti - to3 sillabe: par - ti - to
Sillabe grammaticali Sillabe grammaticali vsvs metrichemetriche
Non c’è sempre corrispondenza tra Non c’è sempre corrispondenza tra sillabe grammaticali e sillabe metrichesillabe grammaticali e sillabe metriche
Certi fenomeni fonetici (ossia relativi Certi fenomeni fonetici (ossia relativi alla lingua parlata) possono dar luogo alla lingua parlata) possono dar luogo a fenomeni metrici che incidono sulla a fenomeni metrici che incidono sulla percezione delle sillabe percezione delle sillabe e della loro articolazione in una e della loro articolazione in una stringa di parole (e dunque anche nel stringa di parole (e dunque anche nel verso)verso)
Nel mez-zo del cam-min di no-stra vi-ta Nel mez-zo del cam-min di no-stra vi-ta 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 SGSGNel mez-zo del cam-min di no-stra vi-ta Nel mez-zo del cam-min di no-stra vi-ta 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 SMSM
MAMA
Mi ri-tro-va-i per u-na sel-va o-scu-raMi ri-tro-va-i per u-na sel-va o-scu-ra1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 SGSGMi ri-tro-Mi ri-tro-vaivai per u-na sel- per u-na sel-va ova o-scu-ra-scu-ra1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 SMSM
SG=SillabeSG=Sillabe grammaticaligrammaticaliSM=SillabeSM=Sillabe metrichemetriche
Cen-to sma-nie io sen-to ad-dos-soCen-to sma-nie io sen-to ad-dos-so
11 2 2 3 3 44 5 5 6 6 7 7 8 8 9 9 10 10 SGSG
Cen-to sma-Cen-to sma-nie ionie io sen- sen-to adto ad-dos-so-dos-so
11 2 2 3 3 4 4 5 5 6 6 7 7 8 8 SMSM
Cesare Sterbini, Cesare Sterbini, Il barbiere di SivigliaIl barbiere di Siviglia
Sillabe toniche: le sillabe Sillabe toniche: le sillabe metriche che recano un metriche che recano un
ictusictus S’ode a S’ode a dédéstra uno stra uno squsquíílllo di lo di trtróómmbabaAlessandro Manzoni, Alessandro Manzoni, Il Conte di CarmagnolaIl Conte di Carmagnola
MadaMadamímína, il cana, il catálogo è logo è quéstostoLorenzo da Ponte, Lorenzo da Ponte, Don GiovanniDon Giovanni
Si riSi ridédésti il lesti il leóónn di Ca di CaststíígliagliaFrancesco Maria Piave, Francesco Maria Piave, ErnaniErnani
Quattro Quattro tértérzi pi zi pi grégréco erre co erre trétréManabile di matematicaManabile di matematica
Il ritmo base di questi quattro versi Il ritmo base di questi quattro versi (tutti decasillabi) si può sintetizzare (tutti decasillabi) si può sintetizzare così:così:Ta-ta-Ta-ta-ttáá ta-ta- ta-ta-ttáá ta-ta- ta-ta-ttáá-(ta)-(ta)
Misure sillabicheMisure sillabiche
Delizie, contentiDelizie, contentiche l’alma beate,che l’alma beate,fermate, fermate:fermate, fermate:su questo mio coresu questo mio coredeh più non stillatedeh più non stillatele gioie d’amore.le gioie d’amore.
Giacinto Andrea Cicognini, Giacinto Andrea Cicognini, GiasoneGiasone
De-De-llíí-zie, con--zie, con-téntén-ti-tiche l’che l’ááll-ma be--ma be-áá-te,-te,fer-fer-mmáá-te, fer--te, fer-mmáá-te:-te:su su quéqué-sto mio -sto mio ccóó-re-redeh deh pipiúú non stil- non stil-lláá-te-tele le gigióó-ie d’a--ie d’a-mmóó-re.-re.
In alcuni rari casi il numero delle sillabe In alcuni rari casi il numero delle sillabe grammaticali coincide grammaticali coincide col numero delle sillabe metrichecol numero delle sillabe metriche
Nell’esempio qui sotto (un’arietta di sei senari) ogni Nell’esempio qui sotto (un’arietta di sei senari) ogni verso è composto di sei sillabe grammaticali che verso è composto di sei sillabe grammaticali che corrispondono a sei sillabe metrichecorrispondono a sei sillabe metriche
Ogni verso reca gli Ogni verso reca gli ictus ictus sulla seconda e la quinta sulla seconda e la quinta sillabasillaba
Computo sillabicoComputo sillabico Il verso italiano è definito dal numero delle sillabe; ad Il verso italiano è definito dal numero delle sillabe; ad
esso fanno riferimento i nomi che tradizionalmente si esso fanno riferimento i nomi che tradizionalmente si danno ai versi: danno ai versi:
EndecasillaboEndecasillabo = verso di 11 sillabe = verso di 11 sillabe DecasillaboDecasillabo = verso di 10 sillabe = verso di 10 sillabe NovenarioNovenario = verso di 9 sillabe = verso di 9 sillabe OttonarioOttonario = verso di 8 sillabe = verso di 8 sillabe SettenarioSettenario = verso di 7 sillabe = verso di 7 sillabe SenarioSenario = verso di 6 sillabe = verso di 6 sillabe QuinarioQuinario = verso di 5 sillabe = verso di 5 sillabe QuaternarioQuaternario = verso di 4 sillabe = verso di 4 sillabe TernarioTernario = verso di 3 sillabe = verso di 3 sillabe
Ma attenzione: non tutti gli endecasillabi hanno Ma attenzione: non tutti gli endecasillabi hanno 11 sillabe, non tutti i decasillabi ne hanno 10, 11 sillabe, non tutti i decasillabi ne hanno 10, ecc. ecc.
5. Fenomeni 5. Fenomeni fonosintatticifonosintattici
Incontri di vocaliIncontri di vocali
In presenza di due vocali consecutive, fra In presenza di due vocali consecutive, fra due parole o all’interno di parola, la due parole o all’interno di parola, la lingua poetica italiana ammette che esse lingua poetica italiana ammette che esse possano venir “contate” come una o come possano venir “contate” come una o come due sillabedue sillabe
Il lettore, di fronte a un verso con incontri Il lettore, di fronte a un verso con incontri di vocali, sceglie (intuitivamente) di vocali, sceglie (intuitivamente) la soluzione o le soluzioni che consentono la soluzione o le soluzioni che consentono di ricondurre il verso a una misura di ricondurre il verso a una misura sillabica consuetasillabica consueta
DièresiDièresi All’interno di una All’interno di una
parola, un nesso di parola, un nesso di due vocali due vocali normalmente normalmente monosillabico monosillabico può venir usato può venir usato come bisillabocome bisillabo
La dieresi si indica La dieresi si indica convenzionalmente convenzionalmente con due puntini con due puntini sopra la prima vocalesopra la prima vocale
UbbidienteUbbidiente 4 sillabe:4 sillabe:
ub – bi – dien – teub – bi – dien – te(forma normale del (forma normale del parlato)parlato)
5 sillabe:5 sillabe:ub – bi – ub – bi – ddïï – en – – en – tete(frequente (frequente variante poetica)variante poetica)
SinèresiSinèresi
Caso contrario Caso contrario alla dieresi: alla dieresi: all’interno di una all’interno di una parola, parola, un nesso di due un nesso di due vocali vocali normalmente normalmente bisillabico è usato bisillabico è usato come monosillabocome monosillabo
Mi-glia-ioMi-glia-io In Dante, può In Dante, può
essere usato come essere usato come bisillabo:bisillabo:mi-glmi-gliaioiaio
SinalèfeSinalèfe
La vocale finale La vocale finale di una parola di una parola e la vocale iniziale e la vocale iniziale della parola della parola successiva successiva si fondono in si fondono in un’unica sillaba un’unica sillaba metricametrica
SentSento uo un certo non so n certo non so cheche
che mi pizziche mi pizzica eca e diletta: diletta:
dimmi tu che cos’edimmi tu che cos’egli ègli è,,
damigeldamigellala amoamorosetta.rosetta.
Ti farei,Ti farei,
ti direi,ti direi,
ma non so ciò che vorrei.ma non so ciò che vorrei.
Gian Francesco BusenelloGian Francesco Busenello
L’incoronazione di PoppeaL’incoronazione di Poppea
DialèfeDialèfe
Caso opposto Caso opposto alla sinalefe: alla sinalefe: nella lettura, la nella lettura, la vocale finale e vocale finale e quella iniziale di quella iniziale di due parole due parole contigue non si contigue non si fondonofondono
Tant’era pien di sonno Tant’era pien di sonno a quel a quel puntopunto
Dante AlighieriDante Alighieri
Divina commediaDivina commedia: : InfernoInferno
ApòcopeApòcope
Caduta della vocale o della sillaba Caduta della vocale o della sillaba finale finale di una paroladi una parola
cuore → cuorcuore → cuor amore → amoramore → amor castello → castel castello → castel
EpìtesiEpìtesi
Detta anche Detta anche paragògeparagòge È l’aggiunta di una vocale in fine di È l’aggiunta di una vocale in fine di
parolaparola Soprattutto nella versificazione antica, Soprattutto nella versificazione antica,
è un mezzo per ottenere versi pianiè un mezzo per ottenere versi piani
più → piue (avverbio di quantità)più → piue (avverbio di quantità) fu → fue (passato remoto del verbo fu → fue (passato remoto del verbo essereessere))
SìncopeSìncope
Caduta di una vocale (e quindi di Caduta di una vocale (e quindi di una sillaba) interna a una parolauna sillaba) interna a una parola
lettere → lettrelettere → lettre spirito → spirtospirito → spirto
EpèntesiEpèntesi
Fenomeno opposto Fenomeno opposto alla sincopealla sincope
Inserzione, tra i Inserzione, tra i suoni naturali di suoni naturali di una parola, una parola, di un suono o di un suono o gruppo gruppo di suoni che non di suoni che non abbia riferimento abbia riferimento con l’etimologia con l’etimologia della parola stessadella parola stessa
agevolmenteagevolmente
↓↓
agevolagevoleementemente
DiàstoleDiàstole
Spostamento in avanti dell’accento Spostamento in avanti dell’accento di una parola rispetto alla sua di una parola rispetto alla sua posizione normale posizione normale nella lingua prosasticanella lingua prosastica
úúmile → umile → ummíílele ssíímile → simile → simmíílele fúnebre → funébrefúnebre → funébre océano → oceànoocéano → oceàno
SìstoleSìstole
Processo opposto alla diastole: spostamento Processo opposto alla diastole: spostamento all’indietro dell’accento di una parola all’indietro dell’accento di una parola rispetto rispetto alla posizione normalealla posizione normale
‘‘Rime per l’occhio’, in cui lo spostamento Rime per l’occhio’, in cui lo spostamento d’accento ristabilisce anche la misura del d’accento ristabilisce anche la misura del versoverso
lo qual io scrissi e lo qual io scrissi e mmáánndodoa lei che mel comana lei che mel comanddóó. . (pron. co(pron. commáánndo)do)
Francesco PetrarcaFrancesco Petrarca
6. Misure sillabiche e uscite 6. Misure sillabiche e uscite del versodel verso
Numero di sillabeNumero di sillabe Nella metrica italiana, la misura standard del Nella metrica italiana, la misura standard del
verso verso è legata al numero delle sillabe metriche è legata al numero delle sillabe metriche che lo compongono; ma a sua volta tale misura che lo compongono; ma a sua volta tale misura standard è ancorata alla posizione su cui cade standard è ancorata alla posizione su cui cade l’ultima sillaba l’ultima sillaba tonicatonica ((la sillaba che reca la sillaba che reca l’ultimo l’ultimo ictusictus, obbligatorio), obbligatorio)
Due versi hanno la ‘stessa’ misura se l’ultima Due versi hanno la ‘stessa’ misura se l’ultima sillaba tonica di ciascuno di essi cade nella sillaba tonica di ciascuno di essi cade nella stessa posizione, indipendentemente dal fatto stessa posizione, indipendentemente dal fatto che la sillaba tonica sia l’ultima sillaba del che la sillaba tonica sia l’ultima sillaba del
versoverso o che invece essa sia seguita da una o più o che invece essa sia seguita da una o più
sillabe sillabe atoneatone (prive di (prive di ictusictus))
La posizione obbligata dell’ultimo La posizione obbligata dell’ultimo accento metrico (accento metrico (ictusictus) è sulla ) è sulla penultimapenultima sillaba metrica del verso: sillaba metrica del verso: nell’endecasillabo: sulla nell’endecasillabo: sulla decimadecima sillaba sillaba
metricametrica nel settenario: sulla nel settenario: sulla sestasesta sillaba metrica sillaba metrica nell’ottonario: sulla nell’ottonario: sulla settimasettima sillaba sillaba
metricametrica
eccetera eccetera
Sei versi tutti quinari, con un Sei versi tutti quinari, con un numero di sillabe che oscilla da 4 numero di sillabe che oscilla da 4
a 6 (l’ultimo a 6 (l’ultimo ictus ictus cade sempre cade sempre sulla sulla quartaquarta sillaba metrica): sillaba metrica):
11Che Che 22mai mai 33ri–ri–44spspóónn––55der–der–66ti,ti,11che che 22dir dir 33po–po–44trétré––55i?i?11Vor–Vor–22rei rei 33di–di–44fénfén––55der–der–66mi,mi,11fug–fug–22gir gir 33vor–vor–44réré––55i;i;11né né 22so so 33qual qual 44ffúúll––55mi–mi–66nene11mi mi 22fa fa 33tre–tre–44mmáárr..
Pietro MetastasioPietro MetastasioDemofoonteDemofoonte
Uscita pianaUscita piana
Nell’uso italiano, la misura standard Nell’uso italiano, la misura standard del verso viene definita sulla base del verso viene definita sulla base dell’“uscita dell’“uscita pianapiana” (detta anche ” (detta anche parossitonaparossitona): l’): l’ictus ictus cade cade sulla sulla penultimapenultima sillaba del verso, sillaba del verso, mentre l’ultima sillaba è mentre l’ultima sillaba è atonaatona
11fug–fug–22gir gir 33vor–vor–44réré– – 55ii
Uscita troncaUscita tronca
Detta anche Detta anche ossitonaossitona: : l’ultimo l’ultimo ictusictus cade sull’cade sull’ultimaultima sillaba; sillaba; nel caso in specie, il quinario – verso nel caso in specie, il quinario – verso che reca obbligatoriamente un che reca obbligatoriamente un ictusictus in quarta posizione –in quarta posizione –ha solo quattro sillabe (“manca”, per ha solo quattro sillabe (“manca”, per così dire, la quinta sillaba)così dire, la quinta sillaba)
11mi mi 22fa fa 33tre–tre–44mmáár r 55[–[–]]
Uscita sdrucciolaUscita sdrucciola
Detta anche Detta anche proparossitonaproparossitona: : l’ultimo l’ultimo ictusictus cade sulla cade sulla terzultimaterzultima sillaba; sillaba; nel caso in specie, il quinario, che mantiene nel caso in specie, il quinario, che mantiene il suo il suo ictusictus obbligato in quarta posizione, obbligato in quarta posizione,ha non solo una quinta ha non solo una quinta ma anche una sesta sillaba (entrambe ma anche una sesta sillaba (entrambe atone)atone)
11Che Che 22mai mai 33ri–ri–44spspóónn––55der–der–66titi
EndecasillaboEndecasillabo Ha come ultima sillaba tonica la Ha come ultima sillaba tonica la decimadecima Nella sua forma Nella sua forma canonicacanonica si presenta si presenta
in due modi:in due modi: endecasillabo endecasillabo a minorea minore (con (con ictusictus almeno anche almeno anche
sulla sulla quartaquarta sillaba, e conseguente cesura): sillaba, e conseguente cesura):
in sul mio in sul mio prpríímo giovenilmo giovenile ee errrróórerePetrarcaPetrarca
endecasillabo endecasillabo a maiorea maiore (con (con ictusictus almeno sulla almeno sulla sestasesta, ,
e conseguente cesura):e conseguente cesura):
Amor che ne la Amor che ne la mméénnte mi rate mi ragigióónanaDanteDante
SettenarioSettenario Ha come ultima sillaba tonica la Ha come ultima sillaba tonica la sestasesta Prima di quest’ultima, il verso contiene Prima di quest’ultima, il verso contiene
di norma almeno un altro accento, di norma almeno un altro accento, sulla sulla primaprima, , secondaseconda, , terzaterza o o quartaquarta sillabasillaba
FrFróónndi di téténere e nere e bélbéllele 11aa, 3, 3aa e 6 e 6aa
del mio del mio plpláátano atano ammááto, to, 33aa e e 66aa
per per vvóóii ri risplénsplénda il da il ffááto.to. 22aa, 4, 4aa e 6 e 6aa
Nicolò Minato, Nicolò Minato, XerseXerse
Versi scioltiVersi sciolti
Si denominano ‘versi sciolti’ gli Si denominano ‘versi sciolti’ gli aggregati aggregati di endecasillabi e settenari senza uno di endecasillabi e settenari senza uno schema schema di rime prefissato di rime prefissato
Di regola, nelle opere, nelle cantate Di regola, nelle opere, nelle cantate e negli oratorii, i versi sciolti sono adibiti e negli oratorii, i versi sciolti sono adibiti al ’recitativo’al ’recitativo’
In un recitativo dialogico, un verso può In un recitativo dialogico, un verso può venir suddiviso tra più interlocutorivenir suddiviso tra più interlocutori
MEG MEG Alice.Alice.ALICE ALICE Meg.Meg.MEG MEG Nannetta.Nannetta.ALICE ALICE Escivo appuntoEscivo appunto
per ridere con te. Buon dì, comare.per ridere con te. Buon dì, comare.QUICKLY QUICKLY Dio vi doni allegria. Botton di rosa!Dio vi doni allegria. Botton di rosa!ALICE ALICE Giungi in buon punto.Giungi in buon punto.
M’accade un fatto da trasecolare.M’accade un fatto da trasecolare.MEGMEG Anche a me.Anche a me.QUICKLYQUICKLY Che? Che?NANNETTANANNETTA Che cosa? Che cosa?
Arrigo Boito, Arrigo Boito, FalstaffFalstaff
Il primo verso (endecasillabo) e il sesto (settenario) sono smembrati in più segmenti
(uno per ciascuna battuta):
Versi ad accenti fissiVersi ad accenti fissi
Per alcuni metri, si è Per alcuni metri, si è storicamente cristallizzato un storicamente cristallizzato un tipo accentuativo prevalente, tipo accentuativo prevalente, caratterizzato caratterizzato da da una una disposizione disposizione standardizzata standardizzata degli degli ictusictus
DecasillaboDecasillabo Ha come ultima sillaba tonica la Ha come ultima sillaba tonica la nonanona Nella tradizione italiana, la sua forma Nella tradizione italiana, la sua forma
prevalente è quella con prevalente è quella con accenti fissiaccenti fissi sulla sulla terzaterza, , sestasesta e e nonanona sillaba sillaba
Non so Non so pipiúú cosa cosa ssóónn, cosa , cosa ffáácccio…cio…or di or di fufuóóco, ora co, ora ssóóno di no di ghighiáácccio…cio…ogni ogni ddóónnna canna cangigiáárr di co di collóóre,re,ogni ogni ddóónnna mi na mi ffáá sospi sospirráárr..
Lorenzo da Ponte, Lorenzo da Ponte, Le nozze di FigaroLe nozze di Figaro
NovenarioNovenario
Ha come ultima sillaba tonica l’Ha come ultima sillaba tonica l’ottavaottava Fino all’Ottocento è decisamente raro nella Fino all’Ottocento è decisamente raro nella
tradizione poetica italianatradizione poetica italiana Nella forma con Nella forma con ictus ictus in 3in 3aa, 6, 6aa e 8 e 8aa posizione posizione
è diffuso soprattutto nella poesia popolareè diffuso soprattutto nella poesia popolare Nella forma con Nella forma con ictus ictus in 2in 2aa, 5, 5aa e 8 e 8aa posizione posizione
entra in uso a partire dalla seconda metà entra in uso a partire dalla seconda metà dell’Ottocento (Boito, Carducci, Pascoli, dell’Ottocento (Boito, Carducci, Pascoli, Gozzano,…)Gozzano,…)
Novenario Novenario popolare(ggiante)popolare(ggiante)
OTONEOTONEVaghe Vaghe ffóónnti che mormoti che mormorráánndodoserpegserpeggigiááte nel te nel seseno all’no all’érérbe,…be,…
Vincenzo Grimani, Vincenzo Grimani, AgrippinaAgrippina (1709) (1709)
Chi t’ha fáátto le béélle scáárpeGiromémétta de la montátágna
Canzone popolare documentata dal XVI secolo
Novenari anfibrachiciNovenari anfibrachici L’L’anfìbracoanfìbraco è il piede latino è il piede latino
costituito da sillaba breve-lunga-breve costituito da sillaba breve-lunga-breve Tre ‘anfibrachi’ italiani (atona-tonica-Tre ‘anfibrachi’ italiani (atona-tonica-
atona) danno luogo al tipico novenario atona) danno luogo al tipico novenario boitiano: boitiano:
sui flutti d’un ampio oceànosui flutti d’un ampio oceàno
fra i roridi effluvi del mar.fra i roridi effluvi del mar.
Fra l’alghe, fra i fior, fra le palme,Fra l’alghe, fra i fior, fra le palme,
il porto dell’intime calme,il porto dell’intime calme,
l’azzurra isoletta m’appar.l’azzurra isoletta m’appar.Arrigo Boito, Arrigo Boito, MefistofeleMefistofele
LonLontátánno,o,
lonlontátánno,o,
lonlontátánno,o,
OttonarioOttonario Ha come ultima sillaba tonica la Ha come ultima sillaba tonica la settimasettimaaa
Nella tradizione italiana, il tipo Nella tradizione italiana, il tipo prevalente è quello con accenti fissi in prevalente è quello con accenti fissi in terzaterza e e settimasettima posizione posizione
Ho un gran Ho un gran pépéso sulla so sulla tétésta,sta,in quest’in quest’áábito m’imbito m’imbrbróóglio;glio;se vi se vi ppáárr la scusa o la scusa onénésta,sta,KaimaKaimakkáánn esser non esser non vvóóglio,glio,
Angelo Anelli, Angelo Anelli, L’italiana in AlgeriL’italiana in Algeri
SenarioSenario
Ha come ultima sillaba tonica la Ha come ultima sillaba tonica la quintaquintaaa
La forma prevalente è quella con La forma prevalente è quella con accenti fissi accenti fissi di di secondaseconda e e quintaquinta
Ho Ho tétésta balsta balzzáána,na,son son d’d’íínndol vidol vivvááce,ce,scherscherzzááre mi re mi pipiááce,ce,mi mi pipiááce brilce brillláárr..
Giovanni Ruffini, Giovanni Ruffini, Don PasqualeDon Pasquale
QuinarioQuinario Ha come ultima sillaba tonica la Ha come ultima sillaba tonica la
quartaquarta Un primo accento può cadere Un primo accento può cadere
sulla sulla primaprima o sulla o sulla secondaseconda sillaba sillaba
VeVedrdrááii, ca, carrííno, no, mama se se séiséi buo buonnííno no che che bélbél ri rimémédiodioti ti vvóóglio glio ddáárr. .
Lorenzo da Ponte, Lorenzo da Ponte, Don GiovanniDon Giovanni
FínFín ch’han dal ch’han dal vívínonoccáállda la da la tétéstastaúúna gran na gran féféstastaffáá’ prepa’ preparráárr..
QuadrisillaboQuadrisillabo Ha come ultima sillaba tonica la Ha come ultima sillaba tonica la terzaterza Di solito è usato in combinazione con Di solito è usato in combinazione con
altri versi altri versi (spesso con l’ottonario)(spesso con l’ottonario)
Belle rose porporine,Belle rose porporine,che tra che tra spspíínenesull’aurora non aprite;sull’aurora non aprite;ma, ministre degli amori,ma, ministre degli amori,bei tebei tessóóriridi bei denti custodite.di bei denti custodite.
Gabriello ChiabreraGabriello Chiabrera
TrisillaboTrisillabo
Ha come ultima sillaba tonica la Ha come ultima sillaba tonica la secondaseconda
Pascoli lo usa assieme al senario o al Pascoli lo usa assieme al senario o al novenarionovenario
fiorisce il cotognofiorisce il cotognolaglaggigiúú..
Giovanni Pascoli, Giovanni Pascoli, Canzone d’aprileCanzone d’aprile
BisillaboBisillabo Di fatto, questo verso esiste solo in teoriaDi fatto, questo verso esiste solo in teoria È formato da una qualunque parola italiana È formato da una qualunque parola italiana
accentata accentata sulla prima sillaba (p.es. sulla prima sillaba (p.es. sísí; ; síresíre; ; símilesímile))
Non ha molto senso, nella metrica italiana, Non ha molto senso, nella metrica italiana, parlare parlare di un verso d’una sola sillaba (sarebbe un di un verso d’una sola sillaba (sarebbe un bisillabo tronco)bisillabo tronco)
LEPORELLOLEPORELLO Nessun ci sente. Nessun ci sente.DON GIOVANNIDON GIOVANNI Via. Via. LEPORELLOLEPORELLO Vi posso dire Vi posso dire
tutto liberamente?tutto liberamente?DON GIOVANNIDON GIOVANNI Sì.Sì.LEPORELLOLEPORELLO Dunque, quand’è così, Dunque, quand’è così,
caro signor padrone,caro signor padrone, la vita che menate è da briccone.la vita che menate è da briccone.
Lorenzo da Ponte, Lorenzo da Ponte, Don Giovanni Don Giovanni
Versi doppiVersi doppi
Nella tradizione poetica italiana si Nella tradizione poetica italiana si possono abbinare due versi della stessa possono abbinare due versi della stessa misura, e farne un verso ’doppio’.misura, e farne un verso ’doppio’.
All’atto pratico, nulla cambia sotto il All’atto pratico, nulla cambia sotto il profilo ritmico; semplicemente si diradano profilo ritmico; semplicemente si diradano le rimele rime
L’uscita del primo dei due versi che lo L’uscita del primo dei due versi che lo compongono può essere compongono può essere indifferentemente piana, sdrucciola indifferentemente piana, sdrucciola o troncao tronca
Doppio quinarioDoppio quinario Non va confuso col decasillabo: Non va confuso col decasillabo:
ha infatti un ha infatti un ictus ictus obbligato sulla obbligato sulla quartaquarta sillaba e una cesura, sillaba e una cesura, anch’essa obbligata, tra il primo anch’essa obbligata, tra il primo e il secondo emistichio e il secondo emistichio (semiverso)(semiverso)
Pace t’imPace t’implplóóro ro salma ado salma adorrááta:ta:Isi plaIsi placcááta ta ti schiuda il ti schiuda il ciélciél!!
Antonio Ghislanzoni, Antonio Ghislanzoni, AidaAida
Nella variante col primo emistichio sdruccioloil doppio quinario totalizza 11 sillabe metriche: viene dunque a coincidere con un endecasillaboa minore (con accento in quarta); nondimeno il ritmo base ‘cantilenante’ del quinario si avverte tuttavia
Pria di divíderci – da voi, signore,veniamo a esprímervi – il nostro core,che sempre mémore – di voi sarà.
Angelo Anelli, Angelo Anelli, L’italiana in AlgeriL’italiana in Algeri
Doppio senarioDoppio senario
I due senari che lo compongono hanno I due senari che lo compongono hanno costantemente accenti di costantemente accenti di secondaseconda e e quintaquinta
(rispettivamente di (rispettivamente di ottavaottava e e undecimaundecima))
Dagli Dagli áátrii mutrii muscscóósi, si, dai dai ffóóri cari cadéndénti,ti,dai dai bbóóschi, dall’schi, dall’áárrse se fu fuccííne strine stridéndéntitidai dai ssóóllchi bachi bagngnááti ti di di sérsérvo suvo suddóórr,,un un vvóóllgo digo dispérspérso so re repénpénte si te si dédésta;sta;ininténténde l’ode l’orécrécchio, chio, sol solléléva la va la tétéstastaperperccóóssso da so da nnóóvo vo cre crescénscénte rote rommóórr..
Alessandro Manzoni, Alessandro Manzoni, AdelchiAdelchi
Doppio settenarioDoppio settenario(col primo emistichio (col primo emistichio
alternativamente alternativamente piano e sdrucciolo)piano e sdrucciolo)
So che se andiam, la So che se andiam, la nnóóttte, te, di taverna in di taverna in tatavérvérnana
quel tuo naso ardenquel tuo naso ardenttíísssimo simo mi serve da mi serve da lanlantértérna;na;
ma quel risparmio ma quel risparmio d’d’óólio lio me lo consumi in me lo consumi in vvííno.no.
Son trent’anni che abSon trent’anni che abbébévero vero quel fungo quel fungo porpoporporrííno!no!
Arrigo Boito, Arrigo Boito, FalstaffFalstaff
Doppio settenario Doppio settenario “martelliano”“martelliano”
Così chiamato perché venne introdotto da Pier Così chiamato perché venne introdotto da Pier Iacopo Martello nelle proprie tragedie, sul modello Iacopo Martello nelle proprie tragedie, sul modello della tragedia classica francese del Seicento: della tragedia classica francese del Seicento: consiste in una serie di doppi settenari piani con consiste in una serie di doppi settenari piani con rima baciata a gruppi di due versi (AA BB CC …)rima baciata a gruppi di due versi (AA BB CC …)
Assai raro nella librettistica; un esempio famoso è Assai raro nella librettistica; un esempio famoso è il Racconto di Azucena nel il Racconto di Azucena nel TrovatoreTrovatore::
Condotta ell’era in Condotta ell’era in cépcéppi pi al suo destin tre al suo destin treménméndodocol figlio… teco in col figlio… teco in brbráácccio cio io la seguia pian io la seguia piangéngéndo:do:infino ad essa un infino ad essa un vváárrco co tentai, ma invano, a tentai, ma invano, apríprírmi…rmi…
invan tentò la invan tentò la mímísera sera fermarsi e bene fermarsi e benedírdírmimiSalvadore Cammarano, Salvadore Cammarano, Il trovatoreIl trovatore
Doppio ottonarioDoppio ottonario
Raro nella tradizione italianaRaro nella tradizione italiana
Quando Quando ccáádono le dono le ffóóglie, glie, quando e quando emmíígrano gli grano gli auaugélgéllilie fioe fiorrííte a’ cimite a’ cimitétéri ri son le son le piépiétre de gli atre de gli avélvéllilimonta in monta in sélsélla Enrico la Enrico ququíínnto to il del il delffíínn da’ capei da’ capei grgríígigie cae cavváállca a grande oca a grande onnóóre re per la per la ssáácra di Pacra di Parríígi.gi.
Giosue Carducci, Giosue Carducci, La sacra di Enrico quintoLa sacra di Enrico quinto