Avis Notizie n.1 2016

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1 Anno 54 Num. 1 Gen. 2016 Direttore Resp. Professor Giorgio Maltoni Famiglia Boccali - Branzanti Albero della vita

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Avis Notizie n.1 2016

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1Anno 54Num. 1Gen. 2016Direttore Resp.Professor Giorgio Maltoni

Famiglia Boccali - Branzanti

Albero della vita

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Piero della Francesca: Polittico, Madonna della Misericordia

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AVIS NOTIZIE • Sede AVIS: Via G. Della Torre, 7 Tel. 0543 20013 - Fax 0543 [email protected] - www.avisforli.itC.F. 00629090408

Unità di Raccolta Forlivese c/o Medicina Trasfusionale, Via Forlanini, 34 - 0543 735070 e 0543 735071

TIRATURA 7.000 copie

Impaginazione e stampa

FILOGRAF - Forlì.

Progetto grafico Wells Bologna

SEGRETERIA Elisa Bugani

REDAZIONE Rosanna Ricci Codirettore

Meris Dall’Agata Tebe Fabbri Valdemaro Flamini Maria Gori Noelia Paci Stefania Savorani Nicola Tassinari A QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO Lorella Ancarani Beatrice Fiorini Rodolfo Galeotti Marco Gentile Claudio Lelli Lorenza Montaletti Francesca Naldi Paolo Parente Francesca Piovaccari Sara Rigoni Vincenzo Saturni Roberto Tampieri David Wagner Boris Zuccon DISEGNI Giorgio Serra (Matitaccia) FOTOGRAFIA Lorenzo Valentini Admo Avis Nazionale Gruppo Giovani Avis

SOMMARIOpag. 2

pag. 20-21

pag. 22-23

pag. 31

pag. 27-30

pag. 24-26

pag. 32-33

pag. 34

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pag. 36

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pag. 40

pag. 18-19

pag. 10

pag. 14-15

pag. 16-17

pag. 11

pag. 12-13

Assemblea Annuale Soci Avis Forlì

Anno nuovo impegni nuovidi Valdemaro Flamini

Calendario iniziative 80°

Raccolta sangue di Marco Gentile

Una parola che incute... di Marco Gentile

Calendario Accessi alle Sezionidi Marco Gentile

135 donazioni...edi Nicola Tassinari e Tebe Fabbri

Albero della vitadi Nicola Tassinari e Tebe Fabbri

“Caro Presidente” di Roberto Tampieri

L’esperienza del capitano, la forza dell’equipaggio di Sara Rigoni e Lorenza Montaletti

Giovani Cresconodi Nicola Tassinari

Rischio Cardiovascolare di Marco Gentile

Le premiazioni

Piero della Francesca di Rosanna Ricci

L’Avis ringrazia di Tebe Fabbri

Dalla donazione al farmaco di Claudio Lelli

Speriamo di vincere!di Lorenza Montaletti

Lo spirito del Natale di Rodolfo Galeotti e Francesca Piovaccari

Gita Avis settembre 2015di Meris Dall’Agata

Tornei Avis 2016

ADMO di Beatrice Fiorini e Francesca Naldi

AIDO di Rosanna Ricci e Paolo Parente

5 Per 1000

pag. 5

pag. 3-4

pag. 6-9

All’interno Piero della Francescacopertina: Un modello italiano legge 219/05

Albero della vita Lorella Ancarani

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Sono Soci Avis i donatori periodici di sangue e i volontari che prestano attività continuativa non retribuita (comma 1 e 7 dell’art. 4 e comma 1 art. 8 dello Statuto). Coloro che fossero impossibilitati a presenziare all’assemblea POTRANNO DELEGARE un altro Socio consegnando a questi la propria tessera e la delega compilata e firmata, come segue.

OGNI SOCIO PUÒ ESSERE PORTATORE DI UNA SOLA DELEGA

Via Giacomo Della Torre 7 - 47121 Forlì - Tel. 0543 20013 - Fax 0543 22813 Oggetto: Assemblea annuale dell’Avis Comunale di Forlì del 21 febbraio 2016Io sottoscritto …………………………………………………………socio di codesta Avis Comunale, impossibilitato a presenziare all’assemblea, delego in mia vece il socio ……………………………………………… a cui consegno per l’occasione la mia tessera Avis.

Forlì………………………………………………………… In fede…………………………………………………......................………

AVIS COMUNALE FORLÌ

ASSEMBLEA ANNUALE SOCI AVISDomenica 21 Febbraio 2016

Salone Comunale - Piazza Saffi,8 - ForlìP R O G R A M M A

20 Febbraio 2016 ore 5,00 Assemblea in prima convocazione

21 Febbraio 2016 ore 8,30 Cattedrale di Forlì, P.zza Ordelaffi; Santa Messa in memoria dei Soci Donatori e Sostenitori Defunti. ore 9,15 Assemblea in seconda convocazione (valida con qualsiasi numero di presenze). Presiede il Presidente Valdemaro Flamini

ORDINE DEL GIORNO

1) Nomina del segretario dell’Assemblea;2) Relazione morale del Presidente Valdemaro Flamini;3) Relazione Responsabile UDR Dott. Marco Gentile; 4) Relazione Economico-Finanziaria del Tesoriere Alberto Forni: Consuntivo 2015 e Bilancio Preventivo 2016;5) Relazione del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti;6) Discussione delle Relazioni;

7) Approvazione del Conto Consuntivo 2015 e ratifica del Bilancio Preventivo 2016;8) Determinazione del numero dei consigleri da eleggere alla prossima assemblea elettiva 2017;9) Nomina Commissione Verifica Poteri;10) Nomina dei Delegati all’Assemblea Provinciale e proposta dei Delegati alle Assemblee Regionale e Nazionale;11) Premiazioni;12) Varie ed eventuali.Saluto conclusivo dell’Assemblea e aperitivo.

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IERI E OGGI

ANNO NUOVO IMPEGNI NUOVI

Relazione Presidente

L’anno trascorso ha visto la stabilizzazione del nuovo assetto organizzativo nella raccolta del sangue che era stato avviato nel 2014. Si sono consolidati i rapporti con gli enti di riferimento, in primo luogo con l’Azienda Sanitaria e con l’Officina Trasfusionale di Pievesestina.La buona organizzazione di Area Vasta Roma-gna ha dimostrato di aver saputo mantenere un livello di raccolta del sangue sugli stessi para-metri degli anni precedenti, con un aumento nei comprensori di Forlì e di Cesena. Non è suc-cessa la stessa cosa, purtroppo, per il resto del-la Regione e per quasi tutta l’Italia; non sono ancora dati allarmanti, ma richiedono, tuttavia, una seria riflessione da parte delle Associazio-ni dei donatori, ma, soprattutto, dai Servizi di Medicina Trasfusionale e dall’intero Servizio Sanitario Nazionale. Per ora non si sono verifi-cate particolari criticità anche perché le attuali tecnologie nelle sale operatorie hanno limitato le trasfusioni, ma saremo in grado di affrontare eventuali emergenze?L’Avis di Forlì si è fortemente impegnata in una continua attività di informazione e proselitismo, in particolare nei confronti dei giovani, con le iniziative nelle scuole, ma anche approfittando di tutte le occasioni nelle quali siamo stati chia-mati ad organizzare punti informativi e gazebo che ci hanno permesso di avvicinare tanti citta-dini, molti dei quali sono diventati donatori.Nello scorso anno ci siamo impegnati anche nella preparazione della celebrazione della ri-correnza dell’80° anniversario della fondazione dell’Avis di Forlì che ricorre proprio quest’anno e che vedrà nella giornata dell’11 giugno al Par-

co Urbano il suo momento più importante, con una serie di iniziative alle quali collaboreranno ASS.I.PRO.V. e le altre Sezioni Avis del com-prensorio.In quella giornata anche Avis Regionale sarà con noi a ricordare la Giornata mondiale del-la donazione di sangue nell’ambito della nostra festa.Il percorso per arrivare all’11 giugno vedrà la realizzazione di diverse iniziative, alcune delle quali impegnative come il convegno che si è te-nuto il 22 gennaio “Lo sport è salute” in col-laborazione con il Panathlon Club di Forlì, e il convegno “Il sangue è vita” con la collaborazio-ne dell’IRST di Meldola e lo IOR di Forlì.Il concorso musicale delle Scuole Medie, sarà anch’esso dedicato agli 80 anni di Avis, così come una mostra fotografica sulla nostra sto-

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ria. Altre iniziative sono in corso di definizione.Il 2016 sarà anche l’anno in cui l’Avis di Forlì si appresta a lasciare, non senza rammarico, la sede “storica” della palazzina di via Giacomo della Torre, già donata dalla famiglia Casadei a ricordo del figlio Erio.Inizieranno a breve i lavori di ristrutturazione della ex camera mortuaria del Pierantoni, asse-gnata dal Comune di Forlì all’Avis Comunale di Forlì, affinché diventi la “Casa del Donatore” che ospiterà, oltre all’Avis, anche le Associazio-ni AIDO e ADMO.Potremo usufruire di spazi più adeguati e, so-prattutto, saremo vicini al luogo dove ci si reca

a donare.Anche il 2016, dunque, ultimo anno di mandato di questo Consiglio (il rinnovo avverrà durante l’assemblea del febbraio 2017), sarà un anno in cui chi vorrà essere con noi non avrà modo di annoiarsi.Mi auguro che saremo in tanti, anche per poter dire “io c’ero”. Per ora spero che voi diciate “io ci sarò”. Nel rinnovare gli auguri di un felice 2016, auspichiamo che tra noi arrivino tanti giovani donatori a rafforzare le nostre fila.Vadano a tutti, donatori, collaboratori e dipen-denti e alle loro famiglie il buon anno da parte mia e del Consiglio Direttivo.

Valdemaro Flamini

Buon Anno!Buona Donazione a Tutti

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1° Maggio – 26 giugno 2016: Forlì SALA ALBERTINI – Mostra Fotografica a cura del Gruppo Giovani, in cui verranno esposte foto di donatori di sangue appartenenti alle sedi del comprensorio forlivese, documenti originali, articoli ed ogni altro atto che consenta alla cittadinanza di ripercorrere con noi il lungo e comune cammino.

7 maggio 2016, ore 21,00 Forlì Circolo Democratico seconda edizione del Tale Quale Show degli amministratori pubblici forlivesi: Sindaci, Assessori e Consiglieri dell’Unione dei Comuni Romagna Forlivese in concorso di balli, can-ti, recitazione. Presentazione di Marco Viroli e Gabriele Zelli.

14 maggio 2016 dalle 9,00 alle 14,30: FORLÌ AUDITORIUM CARIROMA-GNA – Pubblico Convegno “IL SANGUE E’ VITA” ideato congiuntamente con IOR di Forlì e IRST-IRCCS di Meldola. Relatori prof. Dino Amadori, dr. Marcello Tonini, l’assessore Renato Balduzzi, il Presidente dell’AVIS NAZIO-NALE Vincenzo Saturni.

17 maggio 2016 dalle 8,30 alle 11,30: Forlì TEATRO DIEGO FABBRI – pre-miazione del concorso AVIS/SCUOLA sul tema “Ottantavoglia di …”

11 giugno 2016 pomeriggio: PARCO URBANO FRANCO AGOSTO di Forlì – “FESTA GRANDE!” a cui parteciperanno le Avis e le Associazioni di Volon-tariato del comprensorio forlivese, l’Avis Regionale e le Avis Provinciali della regione Emilia Romagna. Nel corso della giornata, ai momenti di festa, se ne alterneranno alcuni istituzionali:

➜ Saluto delle autorità;➜ Scoprimento Monumento ai Donatori;➜ Premiazione Bando AVIS/UNIVERSITA’ per una nuova Laurea Magistrale;➜ Inaugurazione dell’Affresco realizzato dagli alunni del Liceo Artistico Musicale di Forlì presso la Sala d’attesa dell’Unità di Raccolta di Medicina Trasfusionale.

La cittadinanza di Forlì e del comprensorio forlivese è invitata INGRESSO LIBERO

TANTEINIZIATIVE

Collaborazione straordinaria di ASSIPROV-Centro Servizi per il Volontariato di Forlì-Cesena

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Siamo nuovamente giunti alla fine di un anno ed è ormai tempo di bilanci. Il mandato che ci era stato affidato nel 2015 era di aumentare la rac-colta di sangue senza incorrere in una diminuzio-ne della raccolta di plasma. L’obbiettivo appare raggiunto! Perché dico ap-pare? Perché il numero delle donazioni di sangue è si aumentato e, assieme a quanto si raccoglie negli altri territori dell’Ausl della Romagna, ha contribuito al mantenimento dell’autosufficienza nella nostra regione, ma non si è riusciti poi a sod-disfare i target che ci erano stati dati per com-pensare il fabbisogno delle regioni carenti (Lazio e Sardegna in particolare). Per il plasma i dati ci segnalano un buon andamento, ma anche qui ci è richiesto uno sforzo in più per poter soddisfare le necessità delle industrie di frazionamento che devono produrre i farmaci plasma-derivati (albu-

TEMPI DI BILANCI

RACCOLTA SANGUEGrazie, donatori!

DONAZIONI 2010÷2015 - COMPRENSORIO

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mina, fattori della coagulazione, ecc).Allora non siete mai contenti, ci potreste dire!La risposta è: SIAMO CONTENTISSIMI, e lo siamo per vari motivi:1)la percentuale di donazioni prenotate nel no-stro territorio è la più alta della Romagna, il 60-65% circa;2)i donatori delle sezioni che hanno visto la chiu-sura del punto di raccolta a loro più vicino stan-no riprendendo a donare a Forlì o negli altri due punti di raccolta (Modigliana e S. Sofia);3)il nostro personale è sempre più fidelizzato e inserito nelle vari gruppi di lavoro che consento di gestire sempre meglio la raccolta di emocom-ponenti;4)la fidelizzazione cosa c’entra? Beh, direi che è merito anche vostro, cari donatori, perché avete accolto benissimo i nostri operatori e collaborate anche voi, con la vostra correttezza e pazienza alla gestione della Unità di Raccolta forlivese;5)la plasmapiastrinoaferesi, questa sconosciuta! Da luglio vi è stato chiesto di fare anche questa tipologia di donazione e a noi di essere preparati

al meglio per far sì che avvenga nel modo miglio-re e sicuro per voi. A giudicare dai numeri direi proprio che come sempre non vi tirate mai indie-tro quando si chiede di essere generosi con chi ha bisogno, alle volte vi viene chiesto addirittura la mattina stessa di donazione che voi avevate pensato magari di sangue o plasma, mentre poi vi ritrovate a stare con noi almeno un’ora e mezza per portare a termine la vostra opera generosa, invece che 10 minuti o mezz’ora;6)anche quest’anno le scuole sono state una vera miniera di preziosi, ovvero di donatori. I ragazzi hanno risposto benissimo all’appello e proprio mentre sto scrivendo in ospedale, anche oggi po-meriggio una quindicina di ragazzi dona per la prima volta. Solo in dicembre abbiamo organiz-zato 10 pomeriggi dedicati a loro e già 4 sono pieni per gennaio.Ora mi rivolgo, attraverso di voi, al resto dei for-livesi e di tutti coloro che risiedono nel nostro comprensorio: è molto importante avere molti donatori e nel territorio romagnolo noi siamo il fanalino di coda. Ovviamente non è una gara, ma

DONAZIONI 2010÷2015 - FORLÌ

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DONAZIONI 2015 - SEZIONI

DONAZIONI PLASMAPIASTRINOAFERESI 2015 - FORLÌ

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una constatazione della realtà attuale. Secondo i dati regionali 2015, il numero di donazioni di sangue intero per 1000 abitanti è del 41.81 men-tre abbiamo realtà sempre romagnole che sono al 55.72 ‰, relative oltretutto ad una popolazio-ne doppia rispetto alla nostra. Avere molti donatori è importante perché si può avere il mantenimento della copertura del fabbi-sogno anche in periodi più difficili come l’estate o quello di fine autunno-inizio inverno quando si scatena l’influenza, poiché cosi come avviene per le ferie anche l’influenza non la prendiamo tutti insieme. Cercate di coinvolgere almeno un nuovo donatore per ognuno di voi, non ce la faremo nel 2016 a raddoppiare, va beh, però facilmente nel 2017 se non siamo raddoppiati almeno saremo al 75% in più e nel 2018 avremo raggiunto la meta.A noi sembrava impossibile reclutare due pla-smapiastrinoaferesi a settimana come ci chiede il Centro Trasfusionale, invece, ovviamente grazie a voi, ci siamo riusciti, per cui questa mission im-

possibile può diventare decisamente possible, no!Consentitemi ancora alcune righe: perché spin-giamo molto sulla prenotazione della donazione?Per due considerazioni importanti: -per il donatore, si tratta di una opportunità in-teressante in quanto si impiega meno tempo a donare, non occorre presentarsi molto prima per donare, si va in ordine di prenotazione! -per i pazienti, sapere quanti e quali gruppi san-guigni si presentano alla donazione di sangue intero permette agli operatori del Centro trasfu-sionale di pianificare in modo efficiente le scorte di emocomponenti e di programmare al meglio le terapie trasfusionali per i pazienti.Quando leggerete queste pagine il 2016 sarà già iniziato ma consentitemi ugualmente di augu-rare a tutti voi, unitamente a tutto il personale dell’Unità di Raccolta, un Buon Anno e grazie immenso per quanto fate e farete.

Dr. Marco GentileResponsabile U.d.R.

DONATORI 2010÷2015 - FORLÌ

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ACCREDITAMENTO:

UNA PAROLA CHE INCUTE…qualità e sicurezza

Accreditamento, una parola che negli operato-ri incute sicuramente un po’ di timore, perché arrivano persone preparatissime che in ambito regionale e nazionale si occupano di Qualità: i valutatori.Nel 2014, in occasione della prima visita, pos-siamo tranquillamente dire che la nostra ten-sione era alle stelle, nonostante 4 mesi prima ci fosse stata una pre-visita, ovvero un audit interno.E proprio da questo evento partiamo nell’illu-strare il percorso di accreditamento: in dicem-bre 2013 alcuni operatori dell’Ausl di Forlì, gui-dati dalla Responsabile Qualità Aziendale, sono venuti presso i nostri locali e, oltre a valutare la corrispondenza ai requisiti normativi delle strutture nelle quali operavamo, ci hanno chie-sto di mostrare quanto avevamo fatto in termini di documentazioni, istruzioni operative, proce-dure, ecc. Questa visita, più che inquisitoria è stata per noi una palestra, preparandoci a soste-nere la prima visita di accreditamento, ovvero il fuoco di fila delle domande mirate a valutare la conoscenza del nostro operato e delle indicazio-ni e normative che regolano le attività svolte, le quali vanno descritte e analizzate.Poi è arrivato marzo 2014, per l’esattezza il 25 e il 26. Ci sentivamo un po’ come un essere uma-no di fronte ad un grattacielo perché, per noi che eravamo appena nati come Unità di Raccolta, il confronto con persone super esperte di normati-ve e documentazioni era come scalare l’Everest.Siamo stati sostenuti e preparati dal personale dell’Ufficio Qualità e dalla Direzione Sanitaria dell’Ausl, oltre che dal Servizio Trasfusionale, peraltro coinvolto anch’esso nella visita di ac-creditamento. Lo sforzo del personale dell’UdR e della direzione associativa è stato molto forte e ha portato ad un ottimo risultato, ovvero non ricevere alcun “NO”, fatta eccezione per il sof-

tware gestionale, elemento peraltro indipenden-te dalla nostra volontà. Nella visita sono stati coinvolti anche i due pun-ti di raccolta sul territorio, dove si sono avute valutazioni positive anche per l’impegno a mi-gliorare (es: l’ampliamento della sala prelievi a Modigliana, effettuato nel corso del 2015).Dopo la visita ci è stato inviato il verbale ufficia-le al quale è poi seguita la delibera della giunta regionale a fine 2014.Non appena iniziato il 2015 abbiamo, ricomin-ciato a parlare della nuova visita poiché ci è stato inviato il preavviso della prossima visita prevista per marzo 2016. In preparazione al nuovo giro di visite, che ri-guarda ovviamente tutte le realtà regionali, l’Avis Emilia Romagna ha chiesto ed ottenuto che l’Agenzia Sanitaria Regionale, le Avis che gestiscono delle UdR e i responsabili dei SIT si incontrino in riunioni periodiche di aggior-namento sui vari aspetti del Sistema Qualità e questi incontri si sono rivelati proficui anche per la possibilità di conoscere ciò che succede intor-no a noi: tutte le esperienze sono preziose. Poi siamo arrivati a dicembre 2015 e nei giorni 1 e 3 abbiamo avuto la seconda verifica interna, svolta sia a tavolino sia sul posto, andando a valutare le modifiche intercorse al PdR di Mo-digliana, con nuovi preziosi suggerimenti.Adesso ci stiamo preparando alla prossima sca-denza in vista della quale chiediamo un po’ di collaborazione anche a voi donatori, perché nei prossimi mesi, almeno fino a metà marzo, vi sot-toporremo un nuovo “questionario di gradimen-to” con il quale chiederemo le vostre valutazioni e suggerimenti per arrivare ad avere una Unità di Raccolta sempre più Vostra.

Dr. Marco GentileResponsabile U.d.R.

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Calendario Accessi Sezioni anno 2016Modigliana

15 gennaio venerdì

05 febbraio venerdì

26 febbraio venerdì

18 marzo venerdì

08 aprile venerdì

29 aprile venerdì

20 maggio venerdì

10 giugno venerdì

01 luglio venerdì

29 luglio venerdì

26 agosto venerdì

09 settembre venerdì

30 settembre venerdì

21 ottobre venerdì

11 novembre venerdì

02 dicembre venerdì

16 dicembre venerdì

Per prenotazioni (presso Modigliana) telefonare al numero

0546 941797

Santa Sofia08 gennaio venerdì18 gennaio lunedì29 gennaio venerdì12 febbraio venerdì19 febbraio venerdì04 marzo venerdì11 marzo venerdì24 marzo giovedì04 aprile lunedì15 aprile venerdì22 aprile venerdì06 maggio venerdì27 maggio venerdì09 giugno giovedì17 giugno venerdì27 giugno lunedì08 luglio venerdì22 luglio venerdì05 agosto venerdì19 agosto venerdì08 settembre giovedì16 settembre venerdì23 settembre venerdì07 ottobre venerdì14 ottobre venerdì28 ottobre venerdì07 novembre lunedì18 novembre venerdì25 novembre venerdì 09 dicembre venerdì23 dicembre venerdì

Nei giorni sopra indicati il medico è disponibile anche per colloquio negli orari di donazione (7.30-10.30)

IMPORTANTEPer informazioni e prenotazioni (presso Forlì o Santa Sofia) telefonare ai numeri:

Unità di Raccolta Avis, Sede di Forlì: 0543 735070 oppure 735071 dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00

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INTERVISTE

ALBERO DELLA VITALa bellezza dei legami familiari

Il 2016 vorremmo che fosse un anniversario da ricordare per le Sezioni avisine, tutte, e dai cittadini del territorio forlivese. Così per individuare il nostro giovane compagno di viaggio abbiamo guardato all’inter-no delle Avis. Luoghi dove i legami familiari hanno concorso in modo vitale alla nascita, alla crescita, alla tenuta di un mondo a sé: il mondo Avis nel cui profondo alberga l’amore per la vita dell’altro, chiunque esso sia.Ebbene questo giovane donatore appartiene ad una “dinastia” di circa quaranta persone delle quali, nel corso di sette lustri, un terzo ha donato sangue.Con questa scelta abbiamo inteso ricordare e ringraziare famiglie, nuclei familiari e singoli che hanno saputo trasmettere ai loro discendenti il bisogno del dono.

Emmanuele, l’atteso, è un nome carico di significato. Puoi dirci com’è stato scelto dai tuoi genitori?

Ho tre fratelli e i miei genitori hanno deciso di darci 4 nomi puramente italiani: Marco, Michele, Enrico ed Emmanuele. Il mio nome deriva dall’ebraico “Emmanuel” e significa “Dio è con noi”.

Sulla tua decisione di diventare donatore di sangue quanto ha inciso l’appartenenza a un clan familiare che si distingue per scelte coerenti e continuate di cittadinanza attiva, di fratellanza sociale?

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Non ho iniziato subito a donare, ho cominciato a 26 anni, avevo qualche difficoltà ed incertezza. Ho avuto la fortuna di avere una famiglia che frequentemente mi spronava ad andare a donare e alla fine mi sono convinto. Confesso che se non avessi avuto il loro supporto a volte assiduo avrei probabilmente avuto più difficoltà a diventare donatore. Il supporto del nucleo famigliare è sicuramente importante.

Oltre ad avere deciso di essere donatore di sangue, per la vita!, cosa fai? Studi, lavori, hai degli hobby, hai molti amici?

Attualmente ho due lavori, sono Tecnico di Radiologia Medica e Programmatore di siti web. Oltre a lavorare frequento un corso di ballo, gioco una volta a settimana a beach volley e frequento un corso d’improvvisazione teatrale. Non so definire se ho molti amici, sicuramente ho degli amici fantastici con cui esco e ci divertiamo. Diventare donatore non ha comportato rinunce sulla mia vita sociale.

Quindi essere donatore di sangue non ti impedisce in alcun modo di conservare un’ottima salute, di condurre una vita ricca di esperienze e, forse, anche di più intensa di quella dei giovani della tua età. Sulle orme della tua famiglia fra gli amici, nei luoghi di lavoro o di svago, fai un po’ di proselitismo e quali sono le motivazioni che usi e che sono meglio comprese e condivise?

Parlandone con i miei amici ho riscontrato qualche difficoltà riguardanti il tempo e il questionario da com-pilare quando si va a donare. Per la donazione di sangue intero si può donare fino a 4 volte per gli uomini e 2 volte per le donne in età fertile quindi al massimo una donazione ogni 3 mesi, a livello di tempo non è un impegno che aggrava sulla quotidianità. Per il questionario personalmente ho riscontrato positiva-mente un’elevata professionalità dell’equipe dei medici, mi sento libero di rispondere sinceramente e non mi sono mai sentito giudicato o in imbarazzo.

L’Avis oltre a promuovere il dono del sangue deve, per statuto, diffondere stili di vita sani e la cultura del volontariato solidale. Hai qualche suggerimento o proposte di nuove azioni utili ed efficaci per perseguire dette finalità?

Sono soddisfatto a livello locale, noto che l’associazione è attiva nella comunità inoltre il passaparola è sicuramente l’arma più efficace e da questo lato bisogna continuare a condividere la propria esperienza personalmente con le persone attorno a noi. Noto invece qualche carenza a livello nazionale, non vedo una spinta propagandistica eccessiva e personalmente si potrebbe fare molto di più.

Come ben sai l’organizzazione della raccolta sangue in questi ultimi due anni ha subito notevoli modifiche, a nostro parere positive anche per i donatori. Quali le tue valutazioni? Ritieni che pos-sano essere punti di forza nella ricerca di nuovi donatori?

Nettamente positive, con l’attuale organizzazione ho la possibilità di decidere il giorno e persino l’ora della donazione con un’ampia scelta e flessibilità, inoltre vengono anche rispettati bene gli orari quindi mi da la possibilità di andarci quando sono più comodo e permette di organizzarmi anche a livello lavorativo.

Caro Emmanuele, ti abbiamo definito donatore per la vita e non ci hai smentiti. Perciò ti invitia-mo a ricordarci di festeggiarti, la prima volta che un tuo figlio o una tua figlia diventerà donatore oppure ringraziarti allorché l’età giuridica non ti consentirà di perpetuare il tuo dono. E’ stato un piacere conoscerti!Ciao. Grazie a te e alla famiglia.

Nicola Tassinari e Tebe Fabbri

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TESTIMONIANZA

135 DONAZIONI...enon demorde

Quando i volontari Nicola e Tebe dell’Avis mi hanno chie-sto, in occasione dell’ottan-tesimo anno di fondazione dell’Associazione, se volevo rilasciare una piccola testimo-nianza in quanto, attualmen-te, donna, socia attiva, con il maggior numero di donazioni dell’Avis comunale di Forlì, sono rimasta sorpresa perché, è vero, sono donatrice da tan-to tempo, però ritengo che il gesto che compio sia del tutto normale.Bene, cominciamo con ordi-ne...Ciao a tutti, mi chiamo Lorel-la Ancarani, ho 57 anni, sono sposata con Gabriele ed ho due figli Annalisa e Alessan-dro. Sono insegnante di scuo-la dell’infanzia e lavoro nella statale Gianni Rodari di Terra del Sole. Faccio un lavoro che mi piace e che mi permette di stare in contatto coi bambini, per fortuna, perché loro sono una forza della natura ed il nostro futuro.Mia mamma, Caterina Emiliani, mi ha trasmesso questo interesse tanti anni fa, quando era meno facile effettuare donazioni, sebbene il tempo lei l’abbia sempre trovato. Ha iniziato nel 1970 e concluso, per raggiunti limiti di età e con sommo dispiacere, nel 2001 con ben 116 do-nazioni effettuate e con il prestigioso riconoscimento di Cavaliere della Repubblica rilasciatole dal Presidente Azelio Ciampi; riconoscimento che fa bella mostra nell’ingresso di casa sua.Ancora minorenne, ricordo che accompagnai mia mamma in occasione di una donazione e decisi che anch’io avrei fatto richiesta, appena compiuti i 18 anni, di divenire una donatrice effettiva e dal 1976 ho iniziato anch’ io a donare sangue.In questi circa 40 anni, solo in occasione delle gravidanze e dell’allattamento ho interrotto tem-poraneamente le donazioni, riprendendole non appena possibile. Ho conosciuto tanti operatori sanitari e medici che sempre, con cortesia e professionalità, mi hanno accolta nel Centro met-tendomi a mio agio specie all’atto dei prelievi.La mia testimonianza è di donna, moglie, mamma e lavoratrice che dona sangue e plasma. Ritengo personalmente che la donazione sia un gesto che non comporta alcun sacrificio ma

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Con questa testimonianza intendiamo ringraziare Lorella e con lei tutte le donne, mamme-non-ne-zie-sorelle-mogli, che in questi ottant’anni hanno silenziosamente donato sangue e amore, non tralasciando in alcun modo la cura della famiglia e dei figli, degli anziani e del lavoro extra-domestico.Donne Invisibili!, da sempre argini imbattibili nelle situazioni più gravi.Una realtà che riteniamo necessario evidenziare perché anche nel mondo del volontariato, dove la presenza femminile è generalmente preponderante, il fattore “H”?, riesce a trattenerla sovente nell’ombra.Per più generali riflessioni riportiamo il racconto di Claudia Panzani, esponente del We-Wo-men for Expò:“se il nostro mondo non è ancora sprofondato nell’abisso della fame lo dobbiamo alle donne che lavorano la terra, nutrono i loro figli e mariti e poi, se mai resta qualcosa, mangiano per ultime”.Ciò ci ricorda forse le nostre “azdore” romagnole che messa a tavola tutta la famiglia, loro in piedi, non si sedevano mai per servire e rispondere ad ogni ulteriore esigenza. Alla fine, quando tutti si erano alzati, in un angolo, vicino al focolare, si nutrivano di ciò che era rimasto.Oggi in Romagna non è più così; ma evidentemente nella stragrande maggioranza del pianeta è ancora una ingiusta realtà.

Nicola Tassinari e Tebe Fabbri

un momento di consapevolezza: la “fortuna” di poter donare sangue in piccole dosi ad altri, meno fortunati, che ne hanno necessità.Il donare sangue è un atto di civiltà; il sangue purtroppo non è ancora riproducibile in labora-torio ma è indispensabile alla vita di ogni essere umano, tanto da considerare la sua disponi-bilità come un patrimonio collettivo di cui tutti, domani, potremmo averne bisogno per qualche motivo. Il sangue donato è l’unico strumento per salvare quotidianamente milioni di ammalati.Spero di fare ancora molte donazioni e nel frattempo, per non interrompere questa sana tradi-zione che unisce la mia famiglia all’Avis, anche mio nipote Luca ha iniziato a donare.Concludo lasciandovi con una filastrocca:

Compie gli anni l’ Associazioneben 80, che emozione!Non li dimostra per niente peròcon tutti i giovani che ci son.Quando sono in sala di trasfusione,sul lettino per la donazionesempre vedo volentieri visi giovani e sinceri,entusiasti di questo gestononcuranti del “fare presto”.Basta poco per donare, ...se stai bene lo devi fare! Lorella Ancarani

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Anche se non ci conosciamo personalmente mi piaceva condividere con Te, per l’Istituzione che rappresenti, qualche piccolo “amarcord” sui miei, ormai prossimi, primi 40 anni di Avis, visto che la data di emissione del mio libretto rosso “sangue”, allungato come un “organetto” con pezzi di cartoncino, attaccati via via con lo “Scotch”, è il 4 dicembre 1975. La foto è in bianco e nero ed io ho un sacco di capelli (sic!) e una camicia con un inquietante collo dalle punte smisurate.Il primo ricordo va a mio zio Sergio Tampieri, che ora non c’è più, grande maratoneta e soprat-tutto donatore di lungo corso che mi invitò, appena diciottenne, ad iscrivermi. All’epoca frequentavo ancora “le superiori”, ma a scuola in quel periodo di Avis non se ne parlava proprio.Il primo impatto con l’Associazione mi ricordò molto le file sulle scale di un palazzo di corso Garibaldi, “la Mutua” quando mia nonna mi mandava a “tenerle il posto”.All’Avis si andava, la mattina presto, nella palazzina di via Giacomo della Torre dove al primo piano ci si stipava con le spalle contro il muro in quella sorta di appartamento, con “angolo emoglobina” e la “sala da pranzo” trasformata in “sala prelievi” e... dir grazie che l’Avis di Forlì aveva una bella sede per l’offerta di un Benefattore in memoria del figlio tragicamente scom-parso. Non so se sia stato il busto di quel ragazzo col casco che vedevo sempre, entrando nella palazzina, ma resta il fatto che di li a poco vendetti la moto e da allora il mio interesse

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per “il motore”, con grande gioia di mia madre, fu solo per quello stipato sotto un cofano di una quattro ruote. Governava il tutto la “Feldmaresciallo” Dottoressa Flamigni che in effetti aveva il suo bel daffa-re nel tenere a bada quella masnada di donatori dai modi spicci.Ricordo che il nucleo portante dei donatori era composto principalmente dagli operai della Mangelli, Bartoletti e Becchi (oggi: Zanussi/Electrolux) e quasi tutti avevano sempre una gran fretta.Di primo acchito la Dott.sa Flamigni mi ricordava la mia prof. di matematica e le sue occhiatac-ce, ma poi conoscendola meglio dietro quel piglio necessariamente volitivo, il cuore era tenero e ho sempre avuto l’impressione che considerasse anche l’Avis un po’ come la sua famiglia. Una nota veramente piacevole allo sguardo erano “le ragazze dell’Avis” o meglio le infermiere e le impiegate tutte belle e giovani fanciulle... e oggi tutte pensionate (sic!)“Mi faceva strano” a fine donazione andarmene con una borsina con dentro la pasta “Corticel-la” e un pacchetto di zucchero Eridania... e infatti mio padre mi disse: -è la prima volta in vita tua che porti a casa qualcosa da mangiare- …e poi la Befana del Donatore... conservo ancora i simpatici “memorabilia” dell’Avis (ombrelli, barometri, teli da bagno, giubbottini impermeabili, tute da ginnastica, etc. etc.).Il periodo più oscurantista fu quando i prelievi vennero trasferiti nei sotterranei del vecchio “Morgagni”. Già da bambino mi facevano impressione quei cameroni dai muri un po’ scrostati dove gli ammalati venivano tenuti fino ad otto/dieci in una stanza, ma i sotterranei erano dav-vero peggio, con i loro soffitti bassi ricoperti da tubi di vario diametro con pavimenti umidi e scassati. Non ricordo se in Avis (faccio sempre confusione tra Avis e ASL) arrivò prima “la Macrelli” o “Migliori”, ma sta di fatto che entrambi mi infondevano una gran allegria. La Dott.sa Macrelli si teneva sempre al corrente di come stesse procedendo la mia vita... nel frattempo mi ero sposato e poi ero diventato babbo (oggi sono nonno). Mi piaceva molto per-ché dava l’impressione di essere una persona sempre positiva e in grado di superare ogni difficoltà e avere una soluzione per ogni problema... un po’ come il sig. Wolf di Pulp Fiction :-)...mi è mancata molto quando è andata in pensione.Il Dr. Migliori invece resiste stoicamente, non credo che lo manderanno mai in pensione... for-se per paura che si trasferisca in Africa... e poi... adesso lavora in un ospedale ultra moderno e dotato di ogni comfort; chiunque ricordando “i tubi sul soffitto” - pagherebbe - per lavorare “al nuovo Morgagni” :-).Lui riesce a mettermi di buon umore anche alle 7 e 30 di mattina, ma non è solo simpatico, avendo avuto occasione di mettere alla prova la sua grande disponibilità e professionalità. Ovviamente in quarant’anni ho avuto modo di incontrare altri dottori e soprattutto dottoresse e diversi Sindaci di Forlì (nelle premiazioni) ma non si può raccontare tutto in un colpo e per il momento mi fermo qui, contando di tirar fuori, più avanti, altri ricordi e magari descrivere l’Avis di oggi dove devi passare il “badge” su un “totem” e guardare in TV quando “estraggono” il tuo numero…ti senti un po’ PP01... e scrivere su un foglio se “hai notato perdite di peso”... magari le notassi :-). Lo farò nel 2025 quando festeggerò i miei primi 50 anni con Avis… in caso contrario spero al-meno di aver aiutato l’AIDO :-)... dall’ADMO purtroppo mi hanno “sbattuto fuori” al compimento dei 50 anni... (sic!).

Con affettoRoberto Tampieri

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ROTTA VERSO IL FUTURO

L’ESPERIENZA DEL CAPITANO, LA FORZA

DELL’EQUIPAGGIOLa nave avis

Non siamo immobili. Ci stiamo muovendo su una nave che si chiama AVIS. Siamo una squa-dra. Siamo un equipaggio. Ognuno di noi è qui per fare il suo, per seguire gli ordini del capitano e navigare uniti verso la prossima meta. E’ questo il senso del titolo scelto per il Mee-ting Nazionale Avis Giovani 2015 che si è svolto presso il Museo Archeologico di Olbia, in Sar-degna, il 26 e 27 settembre scorsi.L’evento ha richiamato nell’isola una settan-tina di giovani provenienti da tutta Italia e, a rappresentanza del nostro comprensorio, erano presenti: Sara Rigoni per conto dell’Avis Pro-vinciale Forlì-Cesena e Lorenza Montaletti per l’Avis Comunale Forlì.Il meeting ha approfondito i ruoli e le gerarchie che stanno alla base di un gruppo, ovvero le in-terconnessioni e gli equilibri che si creano ogni volta che un insieme di persone condividono un’idea e uniscono le loro forze per raggiungere un medesimo obiettivo, non dimenticando valo-

ri e qualità umane che devono caratterizzare il loro operato. Proprio l’obiettivo da realizzare è uno degli aspetti fondamentali che non devono mai venire meno, perché quando si perde di vista l’interesse comune, il gruppo può disgregarsi e procedere in modo scoordinato. Per evitare che accada è importante che vi sia un leader, una figura forte che sa come intervenire per riportare l’armonia e la coesione. Il leader deve creare le condizioni affinché ciascun componente si senta accettato, esprima le proprie potenzialità senza paura di assumersi delle responsabilità e si senta parte-cipe delle scelte fatte senza sentirsi proprietario del proprio ruolo.Martin Buber ci dice: “ogni vita è incontro e non è soggettività, ma intersoggettività”. Vivere in relazione con gli altri è uno degli aspetti fon-damentali dell’individuo. Ciascuno di noi, infatti, si realizza nel momento stesso in cui si sente ac-cettato e parte attiva di una equipe. Questo non significa che si debba sempre essere in accordo con le decisioni che vengono prese all’interno di essa, ma che ci si senta liberi di manifestare il proprio punto di vista al fine di far riflettere il gruppo su possibili nuove strategie o nuovi oriz-zonti.Durante il meeting è intervenuto anche il Pre-sidente di AVIS Nazionale, Vincenzo Saturni. Il Presidente ha voluto sottolineare l’importanza delle Associazioni di Volontariato dal punto di vista sociale. In termini monetari, il valore ag-giunto che AVIS dà alla società è incalcolabi-le, è capitale sociale. Saturni ha precisato che le Associazioni di Volontariato hanno un ruolo strategico nelle politiche sanitarie e per questo

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a un volontario non è più richiesta solo la passione di dare un contributo alla causa, ma anche competenza e capacità sulle regolamentazioni sa-nitarie. E’ giusto, a questo punto, che queste figure, formate e preparate, siano solo volontari? “La scelta di mettersi in gioco per il bene degli altri deve essere libera e non deve avere nessuna retribuzione”, questo è quanto ha affermato il Presidente.Infine Saturni ha fissato alcuni punti chiave per il futuro della nostra

associazione:1. Promozione nelle scuole: fare cultura, educare alla donazione del sangue;2. Puntare sul ricambio generazionale: vedere i giovani come prospet-tiva di cambiamento, perché, anche se si fa qualcosa con entusiasmo, “non si può pensare di migliorare se non si cambia”.Quest’ultimo punto è stato ripreso nel corso dei lavori di gruppo ed è stato affrontato il tema della comunicazione all’interno di AVIS e sulla mediazione dei conflitti. Purtroppo quello che troppo spesso

emerge è una difficoltà nel confronto generazionale. Si rinnova quindi l’invito a superare le divergenze con il dialogo e con la volontà individuale di mettersi in discussione, ponendosi in ascolto dell’opinione altrui, senza trincerarsi dietro il proprio livello gerarchico e porre in essere prese di posizione dannose ai fini associativi.

Sara Rigoni e Lorenza Montaletti

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ANDIAM PER ENTI

GIOVANI CRESCONOAvis juvenes

Grande successo per l'incontro organizzato da Avis Comunale Forlì e Associazione Giovani Soci Ban-ca di Forlì sabato 24 ottobre presso la Palazzina Avis. L'incontro era volto a sensibilizzare al dono del sangue giovani soci e amici; hanno partecipato ben 20 ragazzi, ai quali è stata spiegata l'importanza della donazione e perché donare coincida con uno stile di vita sano e corretto. Di questi 20 ragazzi, 15 hanno già effettuato la visita per diventare donatori. Motore dell'iniziativa sono stati i Giovani Soci della Banca di Forlì capitanati dal Presidente del Club Dr.ssa Erica Gunelli, medico presso Avis Forlì e dal consigliere Nicola Tassinari responsabile Area Giovani Avis Forlì, i quali hanno diretto l'incontro e hanno avuto modo di spiegare ai presenti cosa significhi donare e le varie attività svolte da Avis sul territorio, che si accinge a festeggiare l'80° anniversario della fondazione.

Nicola Tassinari

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IL MITO DI

PIERO DELLA FRANCESCAUn unicum

I Musei del San Domenico apriranno le porte alla XI grande mostra o r g a n i z z a t a dalla Fonda-zione Cassa dei Risparmi di Forlì in col-laborazione col Comune di For-lì. La rassegna, programmata dal 13 febbra-io al 26 giu-gno 2016, avrà come tema “Il mito di Piero della France-sca” e, come nelle 10 rasse-gne precedenti, saranno pre-senti confronti con altri artisti e non mancheranno recupero, restauro e cura del patrimonio culturale; convegni, un catalogo di grande qualità e numerosi eventi collaterali in collaborazione con associazioni culturali. Di Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 1415/1420 circa - 1492) purtroppo molte ope-re sono andate perdute, in particolare gli affre-schi realizzati ad Urbino, Ferrara e Bologna, al-tre hanno richiesto lunghi studi per qualificarne l’attribuzione. Arte e geometria sono le parole che definiscono l’arte del grande pittore. Nelle sue opere ci sono perfezione matematica, scien-tifica ed estremo rigore espressivo (Piero della Francesca è stato un grande matematico, ha scritto testi scientifici ed ha applicato nelle sue opere il rigore delle geometrie architettoniche

e luminose, nonché l’esatta proporzione di ogni elemento del corpo umano), ma anche profondità dei contenuti che ab-bracciano elementi teologici, filosofici e di attualità. Piero fu attratto dai dipinti del Brunelle-schi, del Masaccio, del Beato Angelico e da Domenico Ve-neziano, alcune ope-re dei quali saranno presenti, come con-fronto, nella mostra. Così come saranno presenti dipinti di Mantegna, Paolo Uccello, Bellini, Me-lozzo, Leon Battista Alberti, Pollaiolo. Da Borgo San Sepol-cro l’artista si trasfe-

rì a Firenze. Il pittore fu anche a Rimini dove eseguì, nel Tempio Malatestiano, l'affresco "San Sigismondo e Sigismondo Pandolfo Malatesta". Poi ci furono gli anni trascorsi a Roma, ma mol-te opere importanti si trovano ad Arezzo, Peru-gia, Urbino, città in cui Piero lasciò soprattutto la "Pala di Brera", opere di ineguagliabile equi-librio di architettura e luce. Poi ci fu un lungo periodo in cui le opere di Piero della Francesca caddero nell’oblio finché nell’Ottocento furono oggetto di un lento recupero da parte di artisti che eseguirono copie delle opere di Piero o ne elaborarono i modelli che saranno poi alla base del Novecento. In questo secolo venne studiata a fondo l’opera di Piero della Francesca e ven-ne riconosciuta come centrale nel Rinascimen-

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to italiano. In mostra ci saranno confronti fra i dipinti di Piero con quelli di artisti più vicini a noi, come Casorati, i pittori macchiaioli Bor-rani, Lega, Signorini, come Edgar Degas, ma anche Seurat e Signac, Puvis de Chavannes, la metafisica di Odilon Redon, e Cezanne. Poi il mito di Piero della Francesca sarà sentito (e quindi oggetto di confronto) anche nel Novecen-

to da artisti italiani come Guidi, Carrà, Donghi, De Chirico, Morandi, Funi, Campigli, Ferrazzi, Sironi e da artisti stranieri come Le Corbusier, Balthus e Hopper che hanno messo in eviden-za la modernità dell’eredità del grande artista quattrocentesco. In mostra sono previste circa 200 opere: sarà una mostra unica e di grande eccellenza.

Rosanna Ricci

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Riprendendo il tema del rischio Cardiovascolare ci avviamo alla conclusione del percorso parlan-do di sedentarietà.E’ ormai informazione diffusa che, mentre l’at-tività fisica contribuisce a migliorare la qualità della vita, la sedentarietà, può portare allo svi-luppo di malattie croniche.L’aumento del lavoro di tipo sedentario (computer, meccanizzazione crescente), l’aumento dell’urbanizzazione e dell’utilizzo dei mezzi di trasporto (in Europa, nel 50% degli spostamenti, l’automobile viene usata per distanze inferiori ai cinque chilometri, distanze che potrebbero essere coperte di buon passo in 30-50 minuti o in bicicletta in 15-20 minuti), l’uso dell’ascensore al posto delle scale, l’aumento delle ore passate davanti allo schermo del televisore o del computer, la diminuzione della pratica di sport o del gioco all’aperto, la carenza di spazi dove praticare attività fisica all’aperto o di piste per muoversi in bicicletta, l’aumento degli elettrodomestici e la diminuzione dell’attività domestica hanno contribuito all’aumento dei soggetti sedentari.Le conseguenze della sedentarietà si possono manifestare, soprattutto se essa è associata a cattive abitudini alimentari e a fumo di tabacco con lo sviluppo di malattie come:

INFORMAZIONI SANITARIE

RISCHIO CARDIOVASCOLARESegue dai numeri precedenti

sovrappeso;obesità;diabete di tipo 2;disturbi cardiocircolatori (infarto miocardico, ictus, insufficienza cardiaca);insufficienza venosa;osteoporosi;artrite;ipertensione arteriosa;aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.Si stima che circa 2 milioni di decessi ogni anno in tutto il mondo siano causati dall’inattività fisica che favorisce circa il 10-16% dei casi di diabete e circa il 22% di infarti. E’ altresì stimato che almeno il 60% della popolazione mondiale non riesce a rispettare la raccoman-dazione di effettuare almeno 30 minuti di at-tività fisica di intensità moderata al giorno; in questi casi il rischio di malattie cardiovascolari aumenta di 1,5 volte.La regolare attività fisica, a tutte le età, è im-portante per il benessere fisico e mentale in quanto aiuta a:sviluppare ossa, muscoli e articolazioni aumentando la potenza muscolare;sviluppare l’apparato respiratorio e cardiovascolare aumentando la resistenza;sviluppare il coordinamento e il controllo dei movimenti;mantenere un corretto peso corporeo;migliorare il controllo su ansia e depressione.Il meccanismo attraverso il quale si pensa che l’attività fisica possa ridurre l’insorgere di ma-lattie o il miglioramento di diabete e malattie cardiovascolari è moltifattoriale: incremen-to del metabolismo del glucosio, riduzione del grasso corporeo e diminuzione della pressione

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sanguigna.Secondo l’ Organizzazione Mondiale della Sa-nità (OMS), la partecipazione all’attività fisica può contribuire allo sviluppo sociale dei giova-ni, fornendo opportunità di auto-espressione, costruzione di fiducia in sé stessi, interazione e integrazione sociale; predispone all’adozione di comportamenti sani (meno consumo di tabacco, alcol e droghe) e migliora il rendimento scola-stico.L’attività motoria è anche un canale di sfogo per i soggetti esuberanti oltre a contribuire

all’educazione e alla formazione del ragazzo migliorando anche la capacità di gestire gli im-pegni quotidiani.I bambini possono fare attività fisica anche quando sono coinvolti nelle attività quotidiane come portare a spasso il cane, fare la spesa, mettere a posto la casa, stendere e raccogliere il bucato, fare giardinaggio insieme.Nell’adulto invece lo stare in forma aumenta la produttività e diminuisce l’assenteismo sul po-sto di lavoro contribuendo così a ridurre la spe-sa sanitaria dovuta a malattie acute e croniche.

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Come più volte rimarcato, è possibile trarre vantaggio anche da soli 30 minuti di moderato esercizio quotidiano.Per chi è particolarmente sedentario sarebbe opportuno iniziare con brevi sessioni di alle-namento di 5-10 minuti aumentando poi gra-dualmente i tempi in quanto solo dopo un certo periodo il corpo sarà in grado di adattarsi ad un lavoro sempre più intenso.Non è necessario dedicarsi ad un’attività in particolare, è bene scegliere un’attività gradita (andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate, nuotare, ballare, fare giardinaggio) perché il di-vertimento è il primo obiettivo da raggiungere.È sempre buona cosa, specialmente quando si inizia un programma di attività fisica, consul-tare il proprio medico di fiducia per escludere problemi di salute che limitino l’attività e con-cordare una tabella di allenamento, ancor più per coloro che soffrono di malattie croniche (diabete, disturbi cardiaci, respiratori o obesi-tà) e gli uomini e donne oltre i 40 anni.Il camminare rappresenta il primo livello di attività per tutti coloro che vogliono iniziare a muoversi, ma fare la spesa o passeggiare guar-dando le vetrine non è camminare in quanto il passo deve essere regolare e moderatamente sostenuto.Appare fondamentale che gli adulti diano il buon esempio verso la popolazione più giovane mettendo in atto il più possibile alcune strate-gie per fare movimento ovvero:

prendere i mezzi pubblici per andare al

lavoro salendo e scendendo ad una fermata

diversa dalla propria;

utilizzare le pause di lavoro per camminare;

andando a parlare di persona con i colleghi

anziché usare il telefono o l’e-mail;

utilizzando le scale al posto dell’ascensore;

fare le piccole commissioni andando a piedi;

cercare una palestra vicina al posto di lavoro

per allenarsi prima di tornare a casa o

prima di entrare al lavoro.

Attività Consumo

Passeggiare 200

Fare ginnastica 245

Andare in windsurf 265

Rifare i letti 300

Ballare 300

Giocare a tennis 450

Giocare a pallacanestro 455

Fare aerobica 505

Ballare il rock’n’roll 525

Fare trekking 560

Andare in bici 595

Marciare 595

Fare canottaggio 700

Nuotare 700

Tab. 1. - Consumi calorici per 60 minuti di atti-vità quotidiane o sportive. Fonte: Ministero del-la Salute “Guadagnare salute: vantaggi di una vita attiva”

Dr. Marco GentileResponsabile U.d.R.

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DISTINTIVO IN RAME1.ALDINI ALBERTO2.ALDINI MARTINA3.AMANTI LAURA4.ANDRIANO ANDREA5.ANTIMI FRANCESCO6.ANTONELLI LAURA7.ANTONELLINI SAMANTA8.APRIGLIANO GIAN MARIA9.ARBIA ALBERTA10.ARCANGELI MATTEO11.ASIOLI FEDERICO12.ASSIRELLI SAMUELE13.BACCARINI SIMONE14.BAGNOLI MAZZOCCHI BERNARDO15.BALESTRA ANGELO16.BALLOUK MOHAMED17.BANDINI BEATRICE18.BARCHI LUCIA19.BARDI MARTINA20.BARTOLETTI GIANLUCA21.BELLAVISTA SILVIA22.BELLI CELSO23.BENAZZI FRANCESCA24.BERNABEI TAMARA25.BERTI FILIPPO26.BERTI MASSIMO27.BIANCHI MILENA28.BIONDI GIOVANNI MARINO29.BIRARDI SARA30.BISERNI PIETRO31.BOCI DETAR32.BOMBARDINI ELEONORA33.BONUCCI CHIARA34.BRANDINELLI LUCIA

AVIS COMUNALE FORLI’

PREMIAZIONI Benemerenze maturate al 30 giugno 2015

Le benemerenze verranno consegnate in occasione dell’Assemblea dei Soci Avis Forlì che si terrà domenica 21 febbraio 2016 nel

Salone Comunale (Piazza Saffi, n° 8).Successivamente a tale data, sarà possibile effettuare il ritiro delle

onorificenze recandosi all’Unità di Raccolta Avis Forlì – Padiglione Morgagni – nei consueti orari di accesso (dal lunedì al sabato dalle 7:30 alle 13:00)

35.BRESCIANI FABIO36.BRUNELLI PETRA37.BRUSCHI CLAUDIO38.BULGARELLI FRANCESCA39.CAMERIERE LUCA40.CAMPODUNI MARCO41.CAPERONI CRISTIAN42.CARLONI GIULIA43.CASADEI CHIARA44.CASADEI CRISTINA45.CASADEI LUCA46.CASADIO MATTEO47.CASOTTI MAURIZIO48.CASPOLI DAVIDE49.CAVALIERE LORENZO50.CAVALLACCIO MARIA51.CAVINA SOFIA52.CHIADINI ANITA53.CICOGNANI LINDA54.CIMATTI CLAUDIO55.CIMATTI SONIA56.CIRRI ELISA57.COLELLA DAVIDE58.CORTESI MICHELA59.CUPO MASSIMO60.CURCIO VITTORIO61.DALL’ARA LUCA62.D’AMATO CRISTINA63.DE CAPUA GIOVANNI64.DEFILIPPI SIMONA65.DEL SORDO FRANCESCO66.D’EUSTACCHIO LUCA67.DI FILIPPO VINCENZO68.DI GIOIA PASQUALE69.DI MARZO STEFANIA

70.ELLERI STEFANO71.ENNABLI ABDELHAK72.ESPOSITO CATELLO73.FABBRI ALEN74.FABBRI DANIELA75.FABBRI DELLA FAGGIOLA GIULIA76.FABBRI ELISA77.FABBRI GIOELE78.FABBRI SARA79.FABBRI VERONICA80.FACHIRI DAMIANO81.FIORENTINI NICOLETTA82.FIORI NICOLA83.FIUMI LISA84.FLAMIGNI FILIPPO85.FLAMINI FABIO86.FORCELLINI MAZZONI STEFANO87.FORMISANO CIRO EMANUELE88.FRANCAVIGLIA LILIA89.FURGANI ANDREA90.GABRIELLI PATRIZIA91.GAFA’ MATTIA92.GALEOTTI LUCIA93.GARAVINI MATTEO94.GARDINI BARBARA95.GARDINI ELISA96.GASPERI RICCARDO97.GAVELLI DEBORA98.GAZZONI DARIO99.GELSOMINI MARCELLO100.GENTILE GIORGIA101.GENTILINI MIRCO102.GHETTI JESSICA103.GHINI ANDREA104.GIARDINI SOFIA

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105.GIORDANI LUCA106.GIUNCHI SARA107.GLUSZEK MIROSLAWA MARIA108.GNANI ENRICO109.GRASSI MASSIMILIANO110.GRAZIANI CRISTINA111.GRAZIOLI MIRCO112.GRECO ANGELA113.GRECO MICAELA114.GRISOLINI MATTEO115.GUDENZI MONICA116.HOXHA ARTUR117.INDIA ANNA MARIA118.KHMELYUK OLHA119.LAGHI GABRIELE120.LAZZARINI ERMES121.LINARI ALESSANDRA122.LUCONI MAURO123.LUPRANO LUIGI124.LUSINI ALEX125.MAIOLANI MAURO126.MAMBELLI ELISA127.MAMBELLI MATTEO128.MAMBELLI MICHELE129.MANCINI FRANCESCO130.MANDOLESI SIMONA131.MANTELLINI MATTIA132.MANTINI SARA133.MARCHI VALERIO134.MARCUCCI DOMENICO135.MARIANO REFUGIO KRISTIAN ANGELI136.MARINELLI ELEONORA137.MASCI ROBERTO138.MASTI RICCARDO139.MASTRANGIOLI MICHELE140.MEDICI ANTONIO141.MELANDRI CLAUDIO142.MELE PIERLUIGI143.MERCATI FABIO144.MERCURIO MANUELA145.MICHELACCI MIRKO146.MILANDRI FULVIO147.MINGOZZI CHRISTOPHER148.MINOCCHERI MONIA149.MISEROCCHI GIOVANNI150.MODESTI IVO151.MONTAGUTI MARCO152.MONTALETTI LORENZA153.MONTEVECCHI EROS154.MONTI CLAUDIO155.MONTI GIAN PAOLA156.MONTI MANUELA157.MORDENTI FRANCESCO158.MORETTI GIADA

159.MORGAGNI FEDERICO160.MORIGI MONIA161.MOSCHINI MATTEO162.NANNI ALESSANDRO163.OLIVONI MIRCO164.ORIOLI BARBARA165.PAGANELLI RINO166.PENAZZI MICHELE167.PIAZZA ALESSANDRA168.PIAZZA MATTEO169.PONDI CLAUDIO170.PRATI ANTONIO171.PRATI BRUSI EMILIANO172.PREDA GIOVANNI173.PRETOLANI RITA174.QUERCETANI EROS175.RAMENGHI WALLY176.RANIERI GIULIA177.RAVAGLIOLI FILIPPO178.RAVAGLIOLI MARTINA179.RAVAIOLI ROBERTA180.RIGHINI ALBERTO181.ROBERTI ALESSANDRA182.ROMAGNOLI LUCIA183.ROMUALDI FRANCESCA184.ROSSI GIAMPAOLA185.RUFFILLI LAURA186.RUSCELLI ANDREA187.RUSTICI FRANCESCA188.RUSTIGNOLI CRISTINA189.SABANI ELDIN190.SALVATORE ALEX191.SAVARESE TIZIANA192.SAVELLI MARIA CHIARA193.SAVORELLI ERICA194.SERRI BARBARA195.SGARRA NUNZIA196.SGUBBI LORENZO197.SLIR DIANA ISABELA198.STELLA FABRIZIO199.STRADA CLAUDIA200.SUDATI STEFANO201.SZABO CAROL ADRIAN202.TARTAGNI IGOR203.TARTAGNI ROBERTA204.TASSANI CHIARA205.TASSANI DAVIDE206.TASSINARI VALENTINA207.TEDALDI LUCIANA208.TEDESCO FABIOLA209.TESORIERI FRANCESCA210.TOCCHI ELISABETTA211.TRAVAGLINI MIRKO212.TREVISAN GIORGIA

213.TRIDELLO CRIS214.TUMEDEI MATTIA215.TURCI ROBERTA216.VALENTINI RAMONA217.VALLI SOFIA218.VALLI VINCENZINA219.VALLICELLI ALICE220.VANIGLINI IVAN221.VARI PIERLUIGI222.VERGA ANDREA223.VIROLI MICHELE224.ZAGNOLI FEDERICA225.ZAHARIA ALEXANDRA AURA226.ZAMPIGHI ALICE227.ZANARDI MANUEL228.ZANOTTI ANDREA229.ZECCA SALVATORE230.ZENONI DAPHNE

DISTINTIVO IN ARGENTO1.ALBANI DARIO2.ALBONETTI LIANA3.ALTINI LAURA4.ANCARANI CLAUDIA5.ASIRELLI SILVIA6.BABACCI GIULIA7.BALDINI ROBERTA8.BANDINI CLAUDIA9.BARASA LAILA10.BARBONI GIULIA11.BARGOSSI MASSIMILIANO12.BARTOLOMEI VALERIO13.BAZZOCCHI SIMONE14.BENERICETTI ANDREA15.BENINI BARBARA16.BERNI NICOLE17.BERTI VERONICA18.BETTI ROBERTO19.BEZZI FABIO20.BISERNI MARCO21.BIZZINI FRANCESCO22.BOSCHETTI LAURA23.BOSI DENIS24.BRAGA DAMIANO25.BRASCHI ANDREA26.BRAVI JONATHAN27.BROCCHI MICHELE28.BUSSI ENRICO29.CAMMARATA MAURO30.CAMPANA FABIO31.CAMPORESI CHRISTIAN32.CANGINI SILVIA33.CAPPELLETTI LUCA34.CAPPONCINI DANIELA

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35.CASALI DAVIDE36.CELLINI RICCARDO37.CIANI NICOLA38.CICOGNANI CLAUDIO39.CIMATTI LORELLA40.CIMATTI SOFIA41.CONTI CLAUDIO42.CORBI ALBERTO43.CORONA SALVATORE44.CORVUCCI ELISA45.COSTANZA AMELIA46.DALLA PIANTA VALERIA47.DI PIRRO MANUEL48.DREI STEFANO49.ERCOLANI CHIARA50.FABBRI GIUSEPPE51.FABBRI MATTEO52.FABBRI MONTALTI CHRISTIAN53.FABBRI SARA54.FALCINI VALENTINA55.FERRINI ANDREA56.FIORINI ANDREA57.FORLIVESI MARUSKA58.FOSCHI GIOVANNI LIBERO59.FRANCIA MANUEL60.FRIGERIO OLIVIERO61.GALASSI FILIPPO62.GALLUCCI GIANFRANCO63.GASPERONI RENZO64.GATTA SOFIA65.GATTEI LORENZO66.GAVELLI RENATA67.GELSOMINI MARCELLO68.GHIRELLI MICHELA69.GIAGNONI STEFANO70.GIARDINI LUCA71.GIOVANNETTI FRANCESCO72.GIRELLI ISABELLA73.GORTARI DAMIAN MARCELO74.GRANDINI FLAVIO75.GRECO ANTONIO76.GUARDIGLI STEFANO77.GUERRINI ANDREA78.GUERRINI VALENTINA79.LANZI LORIS80.LEAHU ROXANA ADRIANA81.LEARDINI GIORGIO82.LOCATELLI LAURA83.LOMBINI DANIELE84.LUCCHI RICCARDO85.MALPEZZI TANIA86.MAMBELLI DANIELE87.MAMBELLI MASSIMO88.MANCINI MARIA

89.MARCHI ALEX90.MARIANI SEBASTIAN91.MASOTTI ALBERTO92.MASOTTI MANUEL93.MASSA JESSICA94.MASSIMIANI LAURA95.MATTARELLI ANGELO96.MENGOZZI ALESSANDRO97.MENGOZZI MATTEO98.MICHELACCI MIRKO99.MILANESI MIRKO100.MISSIROLI MARTA101.MONTANARI GIAN FILIPPO102.MONTI ALBERTO103.MONTI MAURIZIO104.MORA YADIRA EDELBA105.NOVELLI FRANCESCO106.ORIOLI RICCARDO107.PACI THOMAS108.PAGANELLI ILARIA109.PALLI ALESSANDRA110.PALMIERI MATTEO111.PAZZI LORENZO112.PENAZZI MICHELE113.PERACINO CARLO114.PERUGINI ANDREA115.PERUGINI MARCO116.PICCHETTI PATRIZIA117.PIERACCINI MANILA118.PIOLANTI FEDERICO119.PIOLANTI MADDALENA120.PIOVACCARI VALENTINA121.PRATI UMBERTO122.QUADRELLI SOFIA123.QUERCETANI EROS124.RACCI ANDREA125.RAGGI CINZIA126.RAGGI FEDERICA127.RAVEGNANI ERIKA128.RONCI MAURIZIO129.RONCUZZI MARIA CHIARA130.ROSSI CHRISTIAN131.ROSSI FABIO132.RUFFILLI NICOLA133.RUSTIGNOLI BARBARA134.SALAS MACHIN YOAN MIGUEL135.SALVETTI RICCARDO136.SANSAVINI JURI137.SANZANI MATTEO138.SAVELLI LORENZO139.SBARAGLI CRISTINA140.SCAIOLI ANDREA141.SCIFONI ANDREA142.SCOCCIMARRO STEFANIA

143.SINTONI LINDA144.SPAZZOLI ANTONIO145.STRAGLIOTTO MARIROSA146.SZILAGYI CRISTINA GABRIELA147.TASSANI PATRIZIA148.TASSINARI GIANCARLA149.TASSINARI MATTEO150.TASSINARI NICOLA151.TASSINARI RAFFAELLA152.TASSINARI VERONICA153.TILLI FABRIZIO154.TONI SELICO155.TURCHI STEFANO156.VADUVA NELU157.VERSITANO DIANO158.ZAGNOLI ROSELLA159.ZAMBONI FRANCESCA160.ZANAROTTI MAFALDA161.ZAVATTI SAMUELE162.ZOFFOLI LAURA

DISTINTIVO IN ARGENTO DORATO1.ALESSANDRI ALESSANDRA2.ANTONIOLI LISA3.ANZELMO SIMONA4.ARCANGELONI BARBARA5.BABACCI ANDREA6.BABINI GIOVANNI7.BALLARINI FABRIZIO8.BALZANI MAURO9.BANDINI ROBERTO10.BATTANI CLAUDIO11.BEVONI GIANNI12.BEZZI MARCO13.BOMBARDI BARBARA14.BONAMICI ALBERTO15.BOSICA PAOLO16.BRANZANTI MANUELA17.BRESCIANI STEFANO18.BRUNI GIANLUCA19.BRUSAPORCI MASSIMO20.BULGARELLI JENNY21.BURNO’ GIUSEPPE22.CAFASSO MICHELE ENRICO23.CAMILLINI FILIPPO24.CANONICI PATRIZIA25.CAPIZZI LAURA26.CAPUTO SABRINA27.CASADIO LUCA28.CASAMENTI ANDREA29.CASAMENTI MAURIZIO

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30.CASELLI FAUSTO31.CECCHELLI EUGENIO32.CIMATTI ROBERTO33.COLLINELLI MASSIMILIANO34.COLUCCIA ANTONIO35.CONTRATTI GIORGIO36.DELLI BOVI MARIAGRAZIA37.DONATI DENIS38.FABBRI EMANUELA39.FANTINI ROBERTO40.FARNETI MARCO41.FARNETI SUSI42.FIONDI MASSIMO43.FIUMI CLAUDIA44.FOIERA FEDERICA45.FRASSINETI ARLENE46.FROSIO SERENA47.GAROSI GIACOMO48.GASPARI OLINDO49.GELSOMINI MARCELLO50.GENTILI LARA51.GIACOMINI FABIO52.GIARDINI LAURA53.GIARDINI STEFANO54.GIUNCHI DAVIDE55.GUARDIGLI MATTEO56.LAGATTOLLA PIETRO57.LANDI MICHELA58.LEONI PATRIZIA59.LIVERANI MASCIA60.LOMBARDI MARISA61.LOMBARDI MIRCO62.MAGALOTTI ALESSANDRO63.MALTONI MARCO64.MANTINI MARIO65.MANUZZI MAURO66.MARGIOTTA ALESSANDRA67.MARIOTTI STEFANO68.MARZOCCHI ANDREA69.MASSI FABRIZIO70.MATTIONI FRANCESCA71.MAZZONI GIULIANO72.MAZZONI MONICA73.MERCURIALI RAFFAELE74.MICHELACCI MIRKO75.MICHITTI ROMANO76.MINARDI CARLO77.MINARDI MARCO78.MONTANARI ANDREA79.MONTANARI CRISTIAN80.MONTANARI JUAN PABLO81.MONTEFIORI GIAN LUCA82.MONTI MARIA LUISA83.MORDENTI ROBERTO

84.NATALINO CARLO85.NERI STEFANO86.PANTIERI PAOLA REBECCA87.PASINI FRANCESCA88.PIRACCINI CLAUDIO89.RAGAZZINI TULLIA90.RAVAIOLI ALESSANDRO91.RICCI MASSIMO92.ROSETTI MAURO93.SALIMBENI EMANUELE94.SCARANTINO MOIRA95.SCARPA ROBERTO96.SPINA MASSIMO97.SUPRANI ALBERTO98.TASSINARI MARCO99.TOLO ANTONIO100.TOMASINI FRANCO101.TROIANO GERARDINA102.TUGNOLI MIRKO103.VIGNOLI EMANUELA104.VIO PIETRO105.VOLPATTI SIMONE106.ZANGHI’ ANTONIO107.ZOLI DAVIDE108.ZONDINI GIAMPAOLO

DISTINTIVO IN ORO1.BALZANI PASQUALE2.BRANDOLINI GIOVANNI3.BRAVACCINI PATRIZIO4.BRUSCHI MARIO5.CAMORANI MICHELE6.CAMPANA GUGLIELMO7.CAMPODUNI SAMUELE8.CASADEI FRANCESCA9.CASADIO VITTORIO10.CASTELLUCCI ALBERTO11.CATTANI MICHELE12.CIANI FABRIZIO13.COLABELLA MATTEO14.DELLA CASA DI DIO DAVIDE15.FARESE GIANCARMINE16.FARNETI ANDREA17.FIORENTINI GIANLUCA18.FIORINI CLAUDIO19.GIUNCHEDI ANDREA20.GRILLANDI GIANNI21.MALAGUTI ROBERTO22.MAMBELLI VANNI23.MAZZONI ALBERTO24.MORDENTI PAOLO25.MUSCOLINO ANTONINO26.NATI ALEX27.NERI MAURO

28.PIRACCINI CLAUDIO29.RANIERI ROBERTA30.RICCI ANDREA31.ROCCHI OMAR32.ROSSI ANNA33.ROTTIGNI RUGGERO MAURO34.SALATINO AMATORE35.SAVELLI FLAVIO36.SENNI FABRIZIO37.STROCCHI MARIA CARMEN38.TAMPELLINI CINZIA39.TANGREDA GIUSEPPE40.TEDALDI MAXIMILIAN41.TOMASELLI SIMONE42.TOMASELLI SUSANNA43.TRAVERSARI REMO44.VALLICELLI FEDERICA45.VERDI CARLO46.ZAMAGNI EROS

DISTINTIVO IN ORO CON RUBINO1.ANGELINI CARLO2.BENDONI VITTORIO3.BRUNELLI GILBERTO4.BUDELLACCI ANTONIO5.CALMANTI MAURIZIO6.CORRADO CARMINE7.FABBRI CLAUDIO8.FABIANI GIONATA9.FUCACCI IURI10.GIORDANO ANDREA11.GUIDI PARIDE12.GUIDI SAURO13.MENGHETTI MASSIMO14.MILANDRI FRANCO15.MORETTI DANIELE16.PICCININI DAVIDE17.PRUNI ALBERTO18.SALSANO PATRIZIA19.TEDALDI MAURIZIO20.VERSARI CLAUDIO21.ZANARDI MONICA22.ZATTONI ROBERTO

DISTINTIVO IN ORO CON SMERALDO1.BERGAMINI MORENO2.CORRADOSSI ROSANNA3.GAVELLI ARNALDO4.GIUNCHI WALTER5.LAPENNA GIOVANNA6.LEONESSI IVANO7.RICCI GIORDANO8.RICCI RICCARDO9.VALENTINI LORENZO

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ACCIAI MARIO

ARRIGONI ENRICO

BALZANI GINA ved. BIANCHI

BAMBI ELENA

BATTISTINI LUCIANO

BERTACCINI EGIDIO

BRAVETTI ROMANO

BRAVI TONINO

CACCHI OLINDO

CASADEI GIORDANO

CATARVI CATERINA ved. LOMBINI

DALL’AGATA VISEO

L’Avis ringrazia

ed augura loro un sereno 2016

L’Avis ricorda

I suoi fedeli Donatori che con costanza e dedizione offrono gratuitamente il loro sangue. Intende ringraziarli anche a nome delle tante persone che hanno riacquistato la propria salute e che mai di-menticano di dimostrare, tramite l’associazione, la loro gratitudine.I numerosissimi Amici, le locali Istituzioni, Enti e Imprese, i privati Cittadini che la sostengono nell’espletamento della propria Missione e nell’organizzazione delle tante iniziative di supporto

TF

I nostri defunti, perché l’unica cosa più forte della morte è l’amore, l’amore nel ricordo.

Le loro famiglie, che anche nel tragico momento del dolore non dimenticano il “prossimo”.

PRONUNCIAMO INSIEME AD ALTA VOCE I LORO NOMI:

FABBRI SANTA

FABBRI SAURO

FERRONI ASSUNTA

FRANCHINI BETTI FRANCESCA

GHETTI ROMANO

GHILARDI MARIA TERESA

GIOVAGNOLI ALFONSINA

GIROMETTI CESARE

MALTONI GIUSEPPINO

MARONCELLI QUINTO

MASONI QUINTO

MASSA O MAZZA MARIO

MATULLI ANTONIO

OLIVUCCI ELISA

PIASTRA ALBERTO

RAGAZZINI LUIGI

RAVAGLIOLI GINO

RUSCELLI IRIDE

SAMORÌ MATILDE

SANSOVINI GIUSEPPINA

SAPORETTI OSCAR

STROCCHI DANIELE

TOMASINI PIERO

TOSONI PIERLUCA

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L’Avis provinciale Forlì Cesena ha, fra le altre, la mission di promuovere la formazione e l’aggiorna-mento dei propri dirigenti/volontari e di quelli delle sezioni comunali del territorio.Particolare importanza rivestono, per le persone che dedicano il proprio tempo all’organizzazione della vita associativa, la coscienza e la conoscenza delle procedure sanitarie che sono alla base della raccolta e della lavorazione del sangue. In questo senso l’Avis FC ha pensato di organizzare una serie di incontri finalizzati all’approfondimento di queste tematiche. “Le vie del sangue, dalla do-nazione al Farmaco” è il titolo dell’iniziativa che ha visto la partecipazione di una quarantina di dirigen-ti e volontari .Il ringraziamento va innanzitutto alla Dott.ssa Rita Santarelli che con entusiasmo ha sposato la causa ed ha autorizzato le visite dei volontari all’”Offi-cina Trasfusionale di Pievesestina” che raccoglie e lavora tutte le unità di sangue donate nell’intero territorio romagnolo.I partecipanti hanno potuto rendersi conto del percorso che la sacca effettua per diventare “far-maco”; ciò è avvenuto in piccoli gruppi, tanto da non disturbare il lavoro degli operatori, in quattro mattinate, accompagnati dalla biologa Dott.ssa Roberta Chicchi che ha condotto i visitatori, for-nendo loro le più ampie ed esaurienti spiegazioni. Sabato 14 novembre, sempre a Pievesestina, tut-ti i partecipanti si sono ritrovati ed hanno potuto insieme alla Dott.ssa Chicchi e a Davide Brugna-ti, consigliere dell’Avis regionale Emilia-Romagna e responsabile dell’Area Formazione della stessa Avis, approfondire gli argomenti “visti” preceden-temente, conoscere ulteriori dettagli e porre quesiti.Il giudizio unanime dei partecipanti è stato quello di piena soddisfazione e di grande utilità di tale per-corso formativo.

Claudio Lelli

LE VIE DEL SANGUE

DALLA DONAZIONE AL FARMACO

Percorso formativo

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SPERIAMO DI VINCERE!

FELICITAZIONICon immensa gioia accogliamo tra noi Edoardo Guidi figlio del donatore Luca e di Francesca Rinieri, nipote dei donatori Angelo Guidi e Giovanna Lapenna.

SOLIDARIETÀ

Le DITTE RENATONISI e NISI DREAM s.r.l hanno deciso di trasfor-mare i propri regali natalizi in un sostegno concreto ad Avis Comunale di Forlì. Per questo, in occasione del Natale, hanno effettuato una do-nazione alla nostra Associazione. Cogliamo l’occasione per ringraziarli per questo meraviglioso gesto.

10a EDIZIONE DEL CARNEVALE DI BUSSECCHIO Domenica 7 febbraio 2016 Avis sarà presente con un punto informativo presso laParrocchia di San Giuseppe Artigiano (Viale Spazzoli n° 181)La sfilata partirà alle ore 15:00 dal parcheggio in fondo a Via Orfeo da Bologna. Non mancate!(In caso di maltempo l’iniziativa sarà rinviata a domenica 14 febbraio)

Avis Forlì è in finale agli Italian Blood Awards 2015! Fate le valigie gente! Il 12 febbraio si va a Mestre per partecipa-re alla serata che proclamerà il vincitore di questo concorso nazionale! Grazie, grazie e ancora grazie, a tutti coloro che hanno speso anche solo un minuto del loro tempo per vo-tare la nostra foto. Sappiamo che siete stati tanti. Se volete sapere quale sarà l'esito fi-nale, seguiteci sulla nostra pagina Facebook o sul sito www.avisforli.it!

Lorenza Montaletti

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La ricorderemo in tanti la festa di Natale che si è tenuta nel pomeriggio di sabato 12 dicembre 2015 presso la Casa di Riposo Villa del Pensionato di Rocca San Casciano.La ricorderemo innanzitutto per la spontaneità e il calore dell'animazione, offerta dalla locale Banda Musicale, ac-compagnata per l'occasione dalla sim-patia dei canti della Corale del Centro Appenninico. La ricorderemo per la gradita visita di un Babbo Natale particolarmente ge-neroso che ha distribuito, uno ad uno, a tutti gli ospiti della Casa di Riposo una comoda felpa con il logo AVIS in bella evidenza.La ricorderemo per il ricco buffet offerto a tutti gli intervenuti, ma la ricorderemo soprattutto per avere trascorso un pomeriggio di gioia coinvolgente e di prossimità con i

nostri anziani, due dei quali abbon-dantemente ultracentenari: Peppino di 102 anni e Mina di 104.Tutto questo è potuto accadere grazie alla concreta partecipazione e alla ca-pacità della Sezione Avis di Rocca San Casciano che ha contribuito in maniera esemplare all'organizzazione e alla riu-scita dell'evento.Grazie Avis. Sappiamo che possiamo con-tare su di voi.

ROCCA S. CASCIANO

LO SPIRITODEL NATALE

Attuato con gioia

Rodolfo Galeotti e Francesca Piovaccari

per il Comitato Ospiti della Casa di Riposo Villa del Pensionato di Rocca San Casciano (ASP del Forlivese)

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TRIESTE

CASTELLO DI MIRAMAREAQUILEA - GRADO

26/27 settembre 2015

Quando un Gruppo “armonioso” e compat-to di Avisini parte da Forlì verso una meta ben organizzata e articolata come Aquileia, a seguire Grado, con escursione in battello all’Isola di Barbana, infine a Trieste, prose-guendo poi per il Castello di Miramare... il successo è assicurato!62 persone con accompagnatore ed auti-sta si sono ritrovate (la maggior parte è costante nelle uscite della nostra Associa-zione) in pullman cantando canzoni anni settanta e oltre.Il piacere e la tranquillità di tutti noi è stata quella di essere in compagnia del nostro Presidente Flamini con signora Luciana e di Mario (accompagnato-re dell’Agenzia Viaggi), persona molto cordiale che in pullman ci ha intratte-nuto con spiegazioni interessanti, di sup-porto a quelle delle guide.Siamo passati dagli scavi archeologici di Aquileia col bellissimo viale di cipressi, alla graziosa Grado con la sua laguna. Ab-biamo raggiunto in battello e visitato l’Iso-la di Barbana.Il secondo giorno a Trieste abbiamo incon-trato sul viale la statua in ottone di Umber-to Saba che sembrava un passeggero come tanti! Che dire della maestosa città... una piccola Vienna!Il Castello di Miramare, molto curato al suo interno, ci ha riportato indietro di qualche secolo. Il magnifico parco che lo circonda è stata l’ultima piacevolissima immagine che ci ha accompagnato al pullman per il rien-tro.

Meris Dall’Agata

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TORNEO DI BURRACO GIOVEDI’ 10 MARZO 2016 CIRCOLO ACLI di RONCADELLO

Nell’ambito dell’80° anniversario di fondazione dell’Avis Comunale di Forlì al fine di divulgare sempre più i propri scopi viene organizzato il giorno 10 marzo 2016 alle ore 20,30 un torneo pubblico di burraco presso il circolo Acli di Roncadello (largo Roccatella 7) che ogni anno vede il continuo aumento del numero degli aderenti. Questo è per l’Avis un momento prezioso di incontro con la cittadinanza e con i donatori che permette di sottolineare ancora una volta l’importanza del dono del sangue.Invitiamo tutti a partecipare numerosi.

LE ISCRIZIONI PER IL BURRACO SI EFFETTUANO LA SERA STESSA DEL TORNEOIN PALIO RICCHI PREMI

TORNEO DI “SCALA 40” VENERDI' 19 FEBBRAIO 2016 in ricordo di Stefano Garavini

CIRCOLO RICREATIVO S.MARTINO IN VILLAFRANCALa sera di Venerdì 19 febbraio 2016 alle ore 20,00 l'Avis Comunale di Forlì, con il contributo fattivo della famiglia Garavini, organizza un torneo di Scala 40 presso il Circolo Ricreativo di S. Martino in Villafranca (Via Lughese n. 146).Questa iniziativa è intesa a creare momenti di amicizia e condivisione fra donatori e amici dell'Avis, ricordando il Caro Stefano, donatore e dirigente Avis che ci ha lasciati nell'anno 2014. Invitiamo tutti a partecipare numerosi.

PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI CHIAMARE O INVIARE SMS A MARIA (320.2644226)

IN PALIO RICCHI PREMI

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ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) è nata nel 1991 con l’intento di informare la po-polazione italiana sulla possibilità di combattere le malattie del sangue, attraverso la DONAZIO-NE E IL TRAPIANTO DEL MIDOLLO OSSEO. Esso è parte dell’ apparato emopoietico e si tro-va principalmente nelle ossa piatte del bacino; produce e mette in circolazione gli elementi che si trovano nel sangue (globuli rossi, globuli bian-chi e piastrine). Le malattie oncoematologiche sono: le leucemie, i linfomi, i mielomi, malattie dalle quali SI PUO’ GUARIRE!! In questo mo-mento, anche grazie all’aumento dei donatori, la possibilità di sopravvivere tramite un trapianto di midollo raggiunge il 60% dei casi, con punte di 70% per i bambini. OVVIAMENTE LA DO-NAZIONE DI MIDOLLO OSSEO NON E’ PE-RICOLOSA: altrimenti non verrebbe neanche proposta alla collettività! Nessun medico fareb-

be donare il midollo ad una persona se ci fos-se anche il minimo rischio per la sua salute. Da Ottobre 2015 Admo, assieme ad Avis ed Aido, ha iniziato un percorso di sensibilizzazione negli istituti superiori di Forlì, per far comprendere ai giovani l’importanza del “dono”, al fine di salvare altre vite. In quella occasione si è posto l’accento sull’essenzialità della consapevolezza e della motivazione che sta dietro questa impor-tante decisione, affinché non ci si debba pentire per futili motivi. Far aumentare il numero dei potenziali donatori di midollo osseo nel nostro paese è importante ma, ancora di più lo è, che questi siano numeri veri, di persone consapevo-li e adeguatamente sensibilizzate, non numeri vuoti. I potenziali donatori devono avere: un’età compresa fra i 18 e i 35 anni, peso corporeo uguale o superiore ai 50 kg, condizione di buona salute generale. Per diventare potenziali donatori, si può effet-tuare un semplice esame del sangue o un ancor più semplice prelievo salivare: entrambi avven-gono dopo un colloquio con un medico e dopo aver firmato il consenso informato e l’adesio-ne al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR). Per informazioni: ADMO FORLI’ cell. 392-1197476Mail: [email protected]: Admo Forlì Donatori Midollo Osseo

Beatrice Fiorini e Francesca Naldi

ASSOCIAZIONE DONATORIMIDOLLO OSSEO

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La sezione AIDO di Forlì è nata nel 1977 ed è di poco più giovane dell’AIDO nazionale che ha compiuto 42 anni. La sezione forlivese attual-mente comprende i 15 comuni del circondario dell’ASL 38. Riportiamo qualche numero: nel 2014 sono stati raggiunti i 5.450 iscritti; in tut-ta la provincia gli iscritti sono oltre 12.000; in regione sono circa 172.000. A parte il trapianto di cornea, l’Ospedale di Forlì non è attrezzato per il trapianto di organi che viene effettuato invece a Cesena e a Bologna, dove si trovano gli ospedali più vicini a Forlì. In Emilia-Romagna si svolgono le attività di trapianto di rene, rene-pancreas, cuore, fegato, polmone, intestino e multi viscerale. Storicamente il primo trapianto di rene da cadavere è stato eseguito a Bologna il 24-10-1967 e il primo trapianto di rene da vivente, sempre a Bologna, il 26-1-71. Nella re-gione Emilia-Romagna sono stati effettuati al 31 dicembre 2014, n. 3.979 trapianti di rene, 2.376 di fegato, 638 di cuore, 43 di pancreas (con rene o fegato o isolato), 36 di intestino, 13 multiviscerale e 45 di polmone. La sede dell’Aido “Claudio Matteucci” del comprenso-rio forlivese si trova in Via G. della Torre 7, tel. 0543/25830

Rosanna Ricci

RINNOVO 2016

CONSIGLIO DIRETTIVO

Candidati cercasi

Il valore della donazione

“E così alla fine è successo.

Ho ricevuto il fegato di un’altra persona,

di un morto o di una morta.

L’ho ricevuto in regalo.

E’ stato reciso al corpo di lui o di lei

e impiantato in me, al posto del mio.

Fatico io stesso a crederci.

Poteva, lo so bene,

anche andare diversamente.

Avrei potuto essere io a morire dissanguato

la notte della composta di mele, in bagno,

accasciato sulla vasca, o in ambulanza, lungo il tragitto in

ospedale, il medico teneva già in mano il mio tesserino di

organi. Da qualche parte altre persone sarebbero state felici,

avrebbero continuato a vivere e non sarebbero morte in lista di

attesa, i loro telefoni avrebbero squillato quella notte e una

voce avrebbe detto: abbiamo un polmone, un rene, un cuore

per lei. Solo il mio fegato non sarebbe servito a nessuno”.

David Wagner, scrittore e giornalista

RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVOL’AIDO, sezione pluricomunale “Claudio Matteucci” di Forlì, informa che il prossimo anno si rinnoveranno il Consiglio direttivo e le cariche sociali. La data della riunione assembleare e delle relative elezioni è già stata fissata per il giorno Sabato 27 febbraio 2016.Tenuto conto dell’importanza dell’evento, tutti i soci iscritti sono invitati a partecipare ed even-tualmente a candidarsi al nuovo Consiglio Direttivo. Sarebbe auspicabile un rinnovo dei membri anche con l’inserimento di giovani volontari portatori di nuove idee e di nuove energie.

SE VUOI SAPERNE DI PIÙ - Per info: [email protected] - Tel. 0543.25830Paolo Parente

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a tutti noi

la vita da'àmille ragioni per sorridere, dimostra che hai

mille ragioni per condividere

l'avis da' affinche'à tu abbia

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Stralcio da AVIS SOS n° 3/2015“A dieci anni dalla sua introduzione, il no-stro paese ha raggiunto molti degli obiet-tivi che erano stati fissati. Prima tra tutte l’autosufficienza, che nel 2005 era ancora lontana, e l’accreditamento del Sistema Trasfusionale, Unità di Raccolta comprese, che proprio questo anno ha visto il comple-tamento del primo step. Ma cosa resta da fare? Quali sono i punti su cui è ancora ne-

cessario lavorare?Con questa legge si è puntato a garantire uno standard minimo assistenziale che fosse identico su tutto il territorio nazionale, inserendo la medicina trasfusionale nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Ciò si è tradotto nel tentativo di armonizzazione di un settore che, essendo affidato ad una gestione federalista, risponde a dinamiche e priorità fissate a livello locale. Come sottoli-neato da più parti, questo ha talvolta ostacolato l’opera di coordinamento del Centro Nazionale Sangue, la cui azione risulta in parte limitata da un sistema organizzativo che, talvolta, procede a 21 diverse velocità, tante quante sono le regioni e le province autonome italiane.Infine, un altro punto su cui è importante tenere alta l’attenzione è quello della maggior appro-priatezza dei consumi degli emocomponenti, ma soprattutto dei farmaci plasmaderivati. Seb-bene l’art. 17 della legge 219 riconfermi l’istituto dei comitati ospedalieri per il buon uso del sangue (introdotti con Decreto del Ministero della Salute del 1° settembre 1995), in realtà c’è ancora molto da fare. AVIS, infatti, ha più volte sottolineato l’importanza di puntare all’inseri-mento dei medicinali plasmaderivati tra quelli prescrivibili unicamente in ambiente ospedaliero. Questo intervento è reso più che mai necessario e urgente se si considera che l’Italia detiene il record negativo a livello europeo per quantità di alcuni farmaci plasmaderivati utilizzati, in particolare l’albumina.A questo si aggiunge l’auspicio che, fatte salve specifiche esigenze terapeutiche stabilite in base a rigorosi criteri clinici, le Regioni stabiliscano come prioritario l’utilizzo di plasmaderivati pro-dotti in conto lavoro da plasma di donatori italiani.Su questo tema si sono confrontati i massimi esponenti del sistema sangue italiano, nel corso di un convegno promosso da AVIS e dalle altre associazioni del CIVIS, tenutosi lunedì 19 ottobre alla Camera dei Deputati.”

Boris Zuccon

“E’ stato importante – ha commento il Presidente Vincenzo Saturni – dialogare in un prestigio-so luogo istituzionale sui primi 10 anni di vita di una legge che ha avuto, e ha ancora, il grande merito di porre le associazioni di volontariato del sangue al centro del sistema. Non si è trattato di un momento autocelebrativo, benché sia innegabile che siano stati ottenuti da tutti gli attori ottimi risultati, quanto piuttosto di un’occasione per discutere delle prossime sfide che atten-dono il sistema. Un sistema, quello italiano, chiamato sempre più a dare risposte ai pazienti, i veri beneficiari del gesto di gratuità della donazione, e a diventare punto di riferimento in una Europa dove viene messa in dubbio la gratuità della donazione di sangue.”

Vincenzo Santurni

LEGGE 219

UN MODELLO ITALIANOA 10 anni dalla sua entrata in vigore

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Periodico in distribuzione ai soci e sostenitori dell’AVIS di Forlì, Provincia e Regione. Registrazione Tribunale di Forlì n. 336 del 14 febbraio 1963. Spedizione in A.P. - Art. 1 comma 2 DCB di Forlì

Lorella Ancarani