AUTOVALUTAZIONE - asmn.re.it · -pallore -ittero -ipotermia -edema -ipotensione -segni di...
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RESPONSABILE
DELL’ASSISTENZA
INFERMIERISTICA
IDENTIFICA I BISOGNI
DELLA PERSONA
PIANIFICA, GESTISCE E VALUTA GLI
INTERVENTI
COMPETENZA
COSTRUITA
RINNOVATA
MANTENUTA
STIMOLATA
Combinazione di:
CONOSCENZE (sapere)
CAPACITÀ (saper fare)
COMPORTAMENTI (saper essere).
«LA NUOVA COMPETENZA»
ATTITUDINE
CAPACITA’
CONOSCENZE ESPERIENZA
MOTIVAZIONE
IL MODELLO DORAN
(modello di riferimento)
INFERMIERA CANADESE, orientata agli
esisti sensibili delle cure
infermieristiche.
La sua attenzione è da sempre rivolta
alla ricerca quale mezzo per
migliorare la capacita’ degli infermieri
nell’erogare l’assistenza
infermieristica di alta qualita’
IL MODELLO DORAN (modello di riferimento)
«Le competenze devono essere misurate tramite outcome, i quali
posseggono degli indicatori che devono essere calati nella realta’.»
The skills must be measured by outcomes, which possess the
indicators that need to be lowered into reality
• Percorso guidato da Sasso e Bagnasco (univ. Genova)
• Costruzione di TASK FORCE infermieristica
• Analisi di un caso pratico
• Ricerca strutturata in banche dati
Eventi avversi Out come clinici
Benessere del paziente Qualità di vita
Sofferenza psicologica
Soddisfazione del paziente Costi
Sicurezza
LAVORANDO PER COMPETENZE, SI LAVORA MEGLIO, IN SICUREZZA
E A MINOR COSTO.
1 . Valutazione quantitativa tramite scale di GUILBERT e DREYFUSS
2. Valutazione numerica tramite NURSE COMPETENCE SCALE
SCALA DREYFUSS Bilancio delle competenze e descrizione
dei livelli posseduti dal dilettante
all’esperto
PUNTEGGIO COMPETENZA
1 NOVIZIO la persona ha un
comportamento governato dalle regole,
limitato e privo di flessibilità. Non ha
esperienza della situazione; focus
sull’esecuzione
2 PRINCIPIANTE AVANZATO la persona
fornisce prestazioni marginalmente
accettabili , identifica gli aspetti grazie a
precedenti esperienze ,ma ha bisogno di
sostegno nel contesto clinico ; il focus è
sul tutoraggio.
3 COMPETENTE la persona ha padronanza
e ha capacità di pianificare e gestire le
situazioni;il focus è sulla progettualità
4 ABILE percepisce le situazioni come
insiemi ; riconosce i piani di assistenza e li
modifica se necessario; il focus è sulla
complessità
5 ESPERTO ha enorme esperienza ,
comprensione totale e intuitiva della
situazione e può concentrarsi su una parte
precisa del problema .Prestazioni fluide,
flessibili ed abili. Il focus è
sull’appropriatezza.
Scala di GUILBERT: bilancio delle competenze e descrizione dei livelli posseduti
Punteggio Descrizione
5 PADRONANZA TOTALE: la persona è una esperta o specialista del soggetto,
possiede una conoscenza aggiornata perfetta oltre ad una considerevole esperienza
pratica.
4 PADRONANZA PRATICAMENTE TOTALE: la persona è ben informata su
questo elemento e possiede eccellenti competenze, anche se non raggiunge il
livello di un esperto o di uno specialista. Ha grande esperienza pratica.
3 BUONA PADRONANZA: la persona è ben informata e competente in questo
elemento. Possiede anche esperienza pratica, mostrando forse delle lacune.
2 PADRONANZA ACCETTABILE: possiede alcune conoscenze o competenze
rispetto a questo elemento, ma ha pochissima esperienza pratica; nessuna traccia
dell’applicazione di conoscenze o competenze pertinenti alla situazione lavorativa
reale.
1 PADRONANZA MOLTO SUPERFICIALE: possiede alcune conoscenze o
competenze rispetto a questo elemento, ma non ha alcuna esperienza pratica.
Pertanto è incerta nell’applicare quel poco che sa. Potrebbe applicare le sue
conoscenze se potesse avvalersi dell’ausilio, delle spiegazioni, della valutazione e
delle informazioni di ritorno dei colleghi più esperti.
0 NESSUNA PADRONANZA: può aver ascoltato o letto qualcosa concernente
questo elemento, ma non l’ha mai realmente studiato a fondo e non ne ha mai fatto
ricorso durante la pratica.
* Etica e comunicazione
* Ricerca raccolta evidenze scientifiche, raccolta delle fonti
* Formazione
*Gestione e governo clinico
*Gestione del lavoro
* Educazione alla salute e prevenzione rivolta alla famiglia e al care giver
* Educazione terapeutica
*Assistenza
*Auto formarsi
Processo di autovalutazione
attraverso il
PORTFOLIO DELLE
COMPETENZE
MATRICE INIZIALE DEL PORFOLIO
PATOLOGIA NEONATALE
SICUREZZA
ETICA COMUNICAZIONE RICERCA FORMAZIONE GESTIONE E
GOVERNO
CLINICO
EDUCAZIONE
ALLA SALUTE
E
PREVENZIONE
ASSISTENZA EDUCAZIONE
TERAPEUTICA
Ricerca delle
fonti
autoformarsi Rischio
clinico
famiglia Prevenire e
affrontare
situazioni
critiche
famiglia
Pianificare
raccolta dati
Formare altri
operatori
Gestione
lavoro
Care giver Identificare
necessità
assistenziali
Care giver
Documentare Progettare
strumenti
Garanzia nelle
cure
Pianificare
assistenza
Assistere
neonato e
famiglia negli
interventi
terapeutici
Care e
controlo
dolore
AUTOVALUTAZIONE ATTRAVERSO IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE
Il portfolio comprende diverse fasi su cui valutarsi:
Legenda:
Fase di accertamento
o Pianificazione
Attuazione
Valutazione
Estratto da «ASSISTENZA AL NEONATO E ALLA FAMIGLIA IN NEONATOLOGIA, Bilancio personale delle competenze»
ASMN IRCCS Reggio Emilia, in collaborazione con l’università di Genova.
Uno strumento di misurazione internazionale adattabile ad ogni caso, tradotto e validato in italiano.
• Competenze specifiche relative alla professione
• Dati relativi alla posizione lavorativa e alla propria formazione
La NCS è suddivisa in 7 sezioni, ciascuna delle quali prevede una
serie di competenze specifiche, per un totale di 73 item.
Outcome professionale
Outcome del paziente
Outcome principale
Competenza principale
Outcome specifico
misurazione Strumenti validati in italiano
* I 3 livelli livelli che sono stati codificati per la collocazione competenze sono :
* B novice /advanced beginner senza o con poca esperienza, comportamento limitato, difficoltà nel comprendere situazioni più ampie con il paziente
* C competent con più consapevolezza e obiettivi a lungo termine, maggior organizzazione; riconosce ma manca velocità e flessibilità
* E proficent/expert ; visione olistica, decisione e coinvolgimento paziente e famiglia, visione generale.( proficient, expert, Benner, Dreyfus, Heart Failure)
Validazione di un sistema di autovalutazione delle competenze
Direzione delle Professioni Sanitarie Direttore: Dott.ssa Marina Iemmi
NEONATOLOGIA: NEONATO PRETERMINE
AREA Professional
OUTCOME
PRINCIPALE
LIVELL
O
COMPETENZA PRINCIPALE
OUTCOME SPECIFICO MISURAZIONE / STRUMENTO
Internaziona
le validato
Disponibil
e in
italiano
In uso
nell’A.O.
Dataset
minimi
infermierist
ici
C/E
B/C/E
Compilare la documentazione in
maniera corretta, precisa e
contestuale.
Documentazione infermieristica
-Registrare informazioni utili
sull'utilizzo dei servizi sanitari da
parte di pazienti /utenti e sugli
outcome della loro salute.
-Anamnesi infermieristica.
-Registrazione delle informazioni utili
inerenti la gravidanza (anamnesi
materna, esami prenatali, ecografie)
Cartella
infermieristi
ca cartella
STEN scheda
trasferiment
o neonato
Gestione
dei sintomi
C/E
B/C/E
B/C/E
Riconoscere i sintomi di
instabilità:
-tachipnea
-ipossia
-rientramenti intercostali
-cianosi
-gemito
-bradicardia
-pallore
-ittero
-ipotermia
-edema
-ipotensione
-segni di disorganizzazione
neuromotoria
-ipoglicemia
-difficoltà di alimentazione
Conoscere linee guida
internazionali di rianimazione
neonatale
Saper rilevare il dolore
Rilevare eventi di alterazione dei
sintomi e attivare gli interventi più
idonei al fine di:
A) favorire crescita e sviluppo
armonico
B )prevenire l’insorgenza di
complicanze
C) segnalare tempestivamente il
peggioramento della sintomatologia:
-apnea
-arresto cardiocircolatorio
-termoregolazione (mantenimento)
-controllo dolore
-acidosi respiratoria/metabolica
Attivare interventi efficaci e
tempestivi di rianimazione neonatale
Gestione efficace del dolore in
relazione allo sviluppo neuro-
comportamentale e alle condizioni
cliniche
Saper utilizzare le tecniche di TNF
specifica
Indice di
Apgar
Silverman
Sarnat
Newborn
Resuscitation
Algoritm
MINT SCORE
EDIN
PIPP
DAN
CONFORT B
SI
Grafica
termometric
a
Bilancio E/U
OUTCOME
PRINCIPALE
LIVELLO
COMPETENZA PRINCIPALE
OUTCOME SPECIFICO
MISURAZIONE / STRUMENTO
Internazionale validato
Disponibile in italiano
In uso nell’A.O.
Gestione eventi
avversi
C/E
C/E
B/C/E
Riconoscere le complicanze
relative alla prematurità e agli
outcome specifici
Corretta gestione dei Device
(presidio O2, accessi venosi,
linee infusionali, circuiti
respiratori, protezioni cutanee,
presidi di contenimento
posturale e cutaneo)
Saper impostare gli allarmi e
posizionare il monitoraggio
cardiorespiratorio in modo
corretto
Prevenire eventi avversi quali:
-infezioni
-enterocolite necrotizzante NEC
-emorragia intraventricolare IVH
-polmonite ab-ingestis
-pneumotorace
-retinopatia del pretermine ROP
-alterazioni dello sviluppo sensoriale
(deficit uditivi)
-lesioni da pressione
-lesioni da stravaso
-lesioni cutanee
-plagiocefalia
-ritardi dello sviluppo neuromotorio
Impostare correttamente gli allarmi
INFILTRATION
SCALE
Glamorgan
LEGENDA: LIVELLO B (Novice/Advanced beginner): Senza o con poca esperienza, comportamento limitato , difficoltà nel comprendere situazioni più ampie con il paziente
LIVELLO C (Competent):Più consapevolezza e obiettivi a lungo termine, maggiore efficienza e organizzazione, riconosce quali elementi richiedono attenzione, manca velocità e flessibilità
LIVELLO E (Proficient/Expert): Visione olistica, miglior processo decisionale. Più coinvolgimento con il paziente e la famiglia. Visione generale, capace di riconoscere situazioni e criticità.
AREA Professional
OUTCOME
PRINCIPALE
LIVELLO
COMPETENZA PRINCIPALE
OUTCOME SPECIFICO MISURAZIONE / STRUMENTO
Internaziona
le validato
Disponibile
in italiano
In uso
nell’A.O.
Sicurezza del
paziente
b/c/e
Saper riconoscere e monitorare meccanismi
di azione ed effetti respiratori e neurologici
dell’ossigenoterapia e degli altri farmaci
Valutare segni e sintomi dell’insufficienza
cardiorespiratoria
Educazione sanitaria e terapeutica alla
famiglia
Conoscere i meccanismi della lattazione e
trasmettere correttamente le informazioni
alla madre per il supporto dell’allattamento
Conoscenza dei meccanismi di trasmissione
delle infezioni, efficacia del lavaggio delle
mani e utilizzo corretto dei presidi di
protezione individuale
Conoscenza dell’uso delle apparecchiature
elettromedicali
Somministrazione sicura
della terapia
Saper identificare
complicanze
cardiorespiratorie ed
eventuali peggioramenti
Formare ed educare la
famiglia nell’utilizzo dei
presidi e nella gestione dei
sintomi
Allattamento materno
efficace e completo
Prevenzione infezioni
nosocomiali
Prevenzione eventi avversi
Efficacia terapeutica e
assistenziale
procedure
,
protocolli,
istruzioni
operative,
indicatori
Mortalità
c/e
Erogare una assistenza infermieristica per
minimizzare la mortalità evitabile dei
neonati
Mortalità osservata definita
come decesso in ospedale
indicatori
Sofferenza
psicologica
c/e
Identificare situazioni di sofferenza, ansia,
stress e depressione nel nucleo familiare
Riconoscere il bisogno di contatto del
neonato (pianto irritabilità e consolazione)
Attuare tecniche di
counseling
Istruire relazioni
comunicative efficaci
supportare la famiglia con
strumenti idonei
Supportare il neonato
offrendo facilitazioni
AREA Professional
AREA Patient
OUTCOME
PRINCIPALE
LIVELL
O
COMPETENZA PRINCIPALE
OUTCOME SPECIFICO MISURAZIONE / STRUMENTO
Internazional
e validato
Disponibil
e in
italiano
In uso
nell’A.O.
Quality of
life
C/E
C/E
C/E
Supportare la donna nel mantenimento
della lattazione (tempi, frequenza,
incoraggiamento)
Conoscere ed applicare la Kangaroo
Mother Care
Conoscere e applicare il percorso di
dimissione protetta
Allattamento al seno alla dimissione dalla
TIN
Bonding
Relazione genitori bambino
Mantenimento e gestione del ruolo
genitoriale
Patient
safety
satisfaction
B/C/E
Erogare assistenza che rispetti standard
di qualità
L’assistenza infermieristica percepita dal
neonato/famiglia è un fattore predittivo
rilevante della soddisfazione dei bisogni
del paziente e della sua famiglia
Accesso libero al reparto dei genitori e
caregiver
Accesso regolato dei componenti della
rete di sostegno
EMPATHIC
(Joss Latour)
Questionari
aziendali
Sofferenza
psicologica
C/E
B/C/E
Identificare situazioni di sofferenza,
ansia, stress e depressione nel nucleo
familiare
Riconoscere il bisogno di contatto del
neonato (pianto irritabilità e
consolazione)
Attuare tecniche di counseling
Istruire relazioni comunicative efficaci
supportare la famiglia con strumenti
idonei
Supportare il neonato offrendo
facilitazioni
Brochure
interne
Self care
C/E
Promuovere la salute ed interventi
mirati al mantenimento della stessa.
Gestione delle complicanze relative alla
cura della patologia dopo la dimissione
Ottenere una adesione consapevole al
piano terapeutico attraverso la
partecipazione dei genitori alle cure e il
coinvolgimento
Valutazione
delle
competenze
genitoriali
LEGENDA: LIVELLO B (Novice/Advanced beginner): Senza o con poca esperienza, comportamento limitato , difficoltà nel comprendere situazioni più ampie con il paziente
LIVELLO C (Competent):Più consapevolezza e obiettivi a lungo termine, maggiore efficienza e organizzazione, riconosce quali elementi richiedono attenzione, manca velocità e flessibilità
LIVELLO E (Proficient/Expert): Visione olistica, miglior processo decisionale. Più coinvolgimento con il paziente e la famiglia. Visione generale, capace di riconoscere situazioni e criticità.
A cura di: Miari Monica, Ivanciu Antoanela Carmen, Manguzzi Lorenza, Beltrami Patrizia
Validazione di un sistema di autovalutazione delle competenze
Direzione delle Professioni Sanitarie Direttore: Dott.ssa Marina Iemmi
NIDO: PERCORSO NEONATO
AREA………….Professional
LEGENDA: LIVELLO B (Novice/Advanced beginner): Senza o con poca esperienza, comportamento limitato , difficoltà nel comprendere situazioni più ampie con il paziente
LIVELLO C (Competent):Più consapevolezza e obiettivi a lungo termine, maggiore efficienza e organizzazione, riconosce quali elementi richiedono attenzione, manca velocità e flessibilità
LIVELLO E (Proficient/Expert): Visione olistica, miglior processo decisionale. Più coinvolgimento con il paziente e la famiglia. Visione generale, capace di riconoscere situazioni e criticità.
OUTCOME PRINCIPALE
LIVELLO
COMPETENZA PRINCIPALE
OUTCOME SPECIFICO
MISURAZIONE / STRUMENTO.
Internazionale validato Disponibile in italiano
In uso nell’A.
O.
Dataset minimi infermieristici
C/E
B/C/E
Compilare la documentazione in maniera corretta, precisa e contestuale. Documentazione infermieristica
-Registrare informazioni utili sull'utilizzo dei servizi sanitari da parte di pazienti /utenti e sugli outcome della loro salute. -Anamnesi infermieristica. -Registrazione delle informazioni utili inerenti la gravidanza (anamnesi materna, esami prenatali, ecografie)
National Database of Nursing Quality Indicators (NDNQI)
Gestione di segni e sintomi
C/E
B/C/E
Riconoscere i segni e i sintomi di un neonato prematuro compensato: -distress respiratorio; -dolore da procedura;
Rilevare consapevolmente i parametri vitali.-Riconoscere e intervenire adeguatamente in caso di: -sintomi respiratori: cianosi/pallore, tachipnea/bradipnea, rientramenti costali, addome basculante; -dolore da procedura (pianto, espressioni facciali, movimenti degli arti) impiego delle tecniche non farmacologico (care posturale, contenimento, saturazione sensoriale, gentle & minimal handling, holding, wrapping, kangoroo therapy gestione dell’ambiente );
Respiratory Assessment Change Score (Lowell and all 1987) -Respiratory Distress Observation Scale© (Margaret L. Campbell,2009). FINNEGAN FLACC (Merkel 1997) NIPS (Lawrence, 1993) EDIN (Debillon et al.,2001) DAN (Carbajal et al., 1997) CONFORT SCALE PIPP (Steven B., 1996)
Si Si Si Si
AREA………….Professional
LEGENDA: LIVELLO B (Novice/Advanced beginner): Senza o con poca esperienza, comportamento limitato , difficoltà nel comprendere situazioni più ampie con il paziente
LIVELLO C (Competent):Più consapevolezza e obiettivi a lungo termine, maggiore efficienza e organizzazione, riconosce quali elementi richiedono attenzione, manca velocità e flessibilità
LIVELLO E (Proficient/Expert): Visione olistica, miglior processo decisionale. Più coinvolgimento con il paziente e la famiglia. Visione generale, capace di riconoscere situazioni e criticità.
OUTCOME PRINCIPALE
LIVELLO
COMPETENZA PRINCIPALE
OUTCOME SPECIFICO
MISURAZIONE / STRUMENTO .
Internazionale validato
Disponibile in italiano
In uso nell’A.O.
Gestione di
segni e sintomi
B/C/E
Alterazioni idro-elettrolitiche e metaboliche
Eventi ipoglicemici ( tremori, riduzione del tono muscolare, iporeattività) : monitoraggio della glicemia, somministrazione di colostro/latte materno/latte in formula/ glucosio; Ittero neonatale precoce (colorito subitterico, sopore, scarsa ricerca del seno, iperbilirubinemia transcutanea): impiego della fototerapia, monitoraggio della bilirubinemia (transcutanea ed ematica), garantire un’adeguata alimentazione.
Curva di Bhutani (Bhutani et al, 1999)
Protocolli glicemia
AREA………….Professional
LEGENDA: LIVELLO B (Novice/Advanced beginner): Senza o con poca esperienza, comportamento limitato , difficoltà nel comprendere situazioni più ampie con il paziente
LIVELLO C (Competent):Più consapevolezza e obiettivi a lungo termine, maggiore efficienza e organizzazione, riconosce quali elementi richiedono attenzione, manca velocità e flessibilità
LIVELLO E (Proficient/Expert): Visione olistica, miglior processo decisionale. Più coinvolgimento con il paziente e la famiglia. Visione generale, capace di riconoscere situazioni e criticità.
OUTCOME PRINCIPALE
LIVELLO
COMPETENZA PRINCIPALE
OUTCOME SPECIFICO
MISURAZIONE / STRUMENTO .
Internazionale validato
Disponibile in italiano
In uso nell’A.
O.
Gestione degli eventi
avversi
C/E B/C/E
Saper riconoscere e gestire le emergenze a cui può andare incontro un pretermine compensato: -ab ingestis; -apnea; -infezione del moncone ombelicale; -lesioni cutanee; -scarso accrescimento. Osservazione e monitoraggio della diade madre-bambino nella fase di adattamento.
Saper intervenire tempestivamente in caso di ab ingestis utilizzando correttamente i presidi (aspiratore, o2) e conoscere le manovre di NBLS. Osservazione della cute durante l’igiene per prevenire e/o intervenire precocemente in caso di lesioni al moncone ombelicale (arrossamento, secrezioni sierose/purulente) e della zona del perineo (corretta detersione ed asciugatura, utilizzo dei materiali più idonei per il caso specifico). Educare la madre alla gestione in sicurezza del neonato e al riscontro di anomalie nel respiro, nel tono, nell’alimentazione. Insegnare alla madre le tecniche per un allattamento efficace e sicuro, sia per il neonato che per la donna (prevenzione delle ragadi, dell’ingorgo, della mastite, cura del seno con prodotti sicuri).
Breastfeeding Self-Efficacy Scale (BSES) ( Dennis, Faux 1999)
Breastfeeding Self-Efficacy Scale (BSES) (Petrozzi, Gagiliardi, 2016)
Brochure interne
AREA………….Professional
LEGENDA: LIVELLO B (Novice/Advanced beginner): Senza o con poca esperienza, comportamento limitato , difficoltà nel comprendere situazioni più ampie con il paziente
LIVELLO C (Competent):Più consapevolezza e obiettivi a lungo termine, maggiore efficienza e organizzazione, riconosce quali elementi richiedono attenzione, manca velocità e flessibilità
LIVELLO E (Proficient/Expert): Visione olistica, miglior processo decisionale. Più coinvolgimento con il paziente e la famiglia. Visione generale, capace di riconoscere situazioni e criticità.
OUTCOME
PRINCIPALE
LIVELLO
COMPETENZA PRINCIPALE
OUTCOME SPECIFICO
MISURAZIONE / STRUMENTO
.
Internazionale validato
Disponibile in italiano
In uso nell’A.O
.
Sicurezza del paziente
B/C/E
C/E
Erogare assistenza in sicurezza prevenendo/gestendo eventuali incidenti: -cadute accidentali; -rigurgiti; -episodi di ALTE e SIDS; -smarrimento o scambio accidentale di neonati. -Educazione sanitaria e terapeutica alla famiglia.
Formare ed addestrare i familiari circa la mobilizzazione e il posizionamento del neonato (mano sotto la nuca, non lasciare incustodito sul fasciatoio o sul letto, non mettere il b. nel letto della madre), sulla postura da tenere durante l’allattamento e subito dopo il pasto per permettere al b. di rigurgitare senza rischiare l’ab ingestis, sulle raccomandazioni relative alla prevenzione di ALTE e SIDS (dormire prono, microclima caldo e asciutto, vestiario comodo e conforme alla temperatura)
Linee Guida nazionali
Mortalità C/E Erogare un' assistenza infermieristica per minimizzare la mortalità evitabile dei pazienti.
Mortalità osservata definita come decesso in ospedale o dimissione per consentire il decesso a casa
Standardizzazione diretta (Hamilton et al., 2007) Standardizzazione indiretta (Mark et al,2007)
Sofferenza
psicologica
C/E Identificare situazioni di sofferenza, ansia, stress e depressione nel nucleo familiare. Valutare ed incentivare la compliance della famiglia.
Attuare tecniche di counseling. Istituire relazioni comunicative efficaci e idonee al livello cognitivo della famiglia. Supportare la famiglia nei momenti di crisi e difficoltà con strumenti idonei. Avvalersi delle competenze specifiche di altri professionisti appartenenti all'equipè nella gestione di situazioni complesse.
AREA………….Patient
LEGENDA: LIVELLO B (Novice/Advanced beginner): Senza o con poca esperienza, comportamento limitato , difficoltà nel comprendere situazioni più ampie con il paziente
LIVELLO C (Competent):Più consapevolezza e obiettivi a lungo termine, maggiore efficienza e organizzazione, riconosce quali elementi richiedono attenzione, manca velocità e flessibilità
LIVELLO E (Proficient/Expert): Visione olistica, miglior processo decisionale. Più coinvolgimento con il paziente e la famiglia. Visione generale, capace di riconoscere situazioni e criticità.
OUTCOME PRINCIPALE
LIVELLO
COMPETENZA PRINCIPALE
OUTCOME SPECIFICO
MISURAZIONE / STRUMENTO .
Internazionale validato
Disponibile in italiano
In uso nell’A.
O.
Quality of
life
C/E
Rilevare gli stili di vita della famiglia ed identificare le criticità rispetto alla gestione del neonato
Incentivare l’instaurarsi o il mantenimento del ruolo genitoriale. Creare un buon rapporto terapeutico che permetta un’educazione sanitaria efficace (alimnetazione, microclima, sicurezza) che comprenda dimostrazioni pratiche delle più comuni pratiche assistenziali (cambio del pannolino, cura del moncone, bagnetto), così da garantire una dimissione serena.
Parenting Self Efficacy (Gelfand et Teti, 1991) Perceived Maternal Parenting self-Efficacy (PMP S-E)
Peds QL 4.0 Generic Care Infant Scales Parent Report (Gonzalez- Melado et al, 2013)
Patient/Safe
ty
Satisfaction
B/C/E
Erogare assistenza
che rispetti standard di qualità.
L’assistenza infermieristica percepita dalla famiglia è un fattore predittivo rilevante della soddisfazione dei bisogni del pz e della sua famiglia. Permettere ai neo-genitori di conoscere e imparare a gestire in un ambiente protetto il loro ruolo. Promuovere il rooming in e il nido aperto.
Empathic-N (Latour et al.,2011) Parent Satisfaction Survey (PSS) (McPherson, Sachdeva & Jefferson, 2000) Parent's Perception of Satisfaction with Care from Pediatric Nurse Prtictioner (Kinder, allen,2014)
Questionari aziendali
Self-care
C/E
C/E
Promuovere la salute ed interventi mirati al mantenimento della stessa. Promuovere un regime alimentare adeguato che riduca il calo ponderale ai range
fisiologici.
Promuovere l’autonomia del nucleo familiare nella cura e nella gestione del neonato.
Fornire le conoscenze per gestire l’allattamento nella maniera più consona al neonato (al seno, a richiesta, ad orari, latte aspirato –tecniche e presidi relativi- o in formula):
una suzione efficace; controllo del peso e accrescimento; stato di salute fisica e mentale della madre. -Fornire le informazioni necessarie perché avvenga una presa
in carico territoriale precoce.
Perceived Maternal Parenting Self-Efficacy (PMP S-E) ( Barnes et al.,2007) Dependent Care Agent Performance Questionnaire (Moore e Gaffney, 1989)
Brochure interne
*In corso di validazione………
AREA PEDIATRICA/NEONATOLOGIA – PROFESSIONAL
Bronchiolite in Neonatologia
Abbiamo intrapreso percorsi di :
*FSC : elaborazione di casi prototipici sulla
pianificazione assistenza in neonatologia
*Schede di valutazione e autovalutazione delle
competenze utilizzate per l’inserimento
dell’infermiere neo assunto o neo inserito
*Elaborazione di nuovi casi prototipici proposti
al gruppo infermieristico come FSC 2017
*scheda di valutazione competenze infermiere in sub
intensiva
Estratto da «SCHEDA INSERIMENTO SUBINTENSIVA», Documento redatto dal personale della Neonatologia e TIN ASMN IRCCS
di Reggio Emilia.
*scheda di inserimento in terapia intensiva neonatale
Estratto da «SCHEDA INSERIMENTO TERAPIA INTENSIVA NEONATALE», Documento redatto dal personale della Neonatologia
e TIN ASMN IRCCS di Reggio Emilia.
*scheda competenze sten
Estratto da «SCHEDA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE STEN», Documento redatto dal personale della Neonatologia e TIN
ASMN IRCCS di Reggio Emilia.
* Benner , P. Frome novice to expert (1984)
* Dreyfus S., Dreyfus H. (1980)
* Nurse Competence Scale
* Heart Failure Clinical competence
* L’Infermiere- Notiziario aggiornamenti professionali- Numero 4/2007 –Speciale competenze/La
valutazione
* L’Infermiere- Notiziario aggiornamenti professionali- Numero 6/2008
* P. Benner “L’eccellenza nella pratica clinica dell’infermiere – l’apprendimento basato
sull’esperienza” Ed. Mc Graw-Hill 2003
* L.Sasso et All “L’infermiere laureato specialista/magistrale: il progetto formativo” Ed. Mc Graw-Hill
2008
* D.M. Doran, “nursing outcome, gli esiti sensibili delle cure infermieristiche” ed. Mondadori 2003-
2011
GRAZIE
DELL’ATTENZIONE