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LIVORNO È passato quasi un mese dal giorno in cui Graziano Delrio, il più stretto collaboratore del premier Matteo Renzi, ha pre- so in mano il ministero delle infrastrutture dopo le dimis- sioni del ministro Maurizio Lu- pi. Nel bel mezzo c'è la scaden- za del mandato di Giuliano Gallanti al timone dell'Authori- ty livornese (adesso resta in virtù della “prorogatio” che pe- rò può durare al massimo 45 giorni). A Livorno, così come negli altri porti dove progressi- vamente i presidenti arrivano alla scadenza, arriverà presto l'ora della scelta: anche sem- plicemente per indicare un commissario come traghetta- tore in vista dell'approvazione della riforma della portualità. Stando alle indiscrezioni fil- trate da Roma, sarebbe torna- to sotto i riflettori il testo della bozza che, con il “Piano Strate- gico Nazionale della Portualità e della Logistica”, punta a crea- re una sorta di Super-Authori- ty centralizzata che avrebbe la regia tanto degli indirizzi stra- tegici quanto del coordina- mento della gestione operati- va. A capo della quale sarebbe un super-manager nominato con decreto del presidente del- la Repubblica ma sostanzial- mente indicato dal consiglio dei ministri (con incarico di tre anni rinnovabili). Resta da capire se è quanto di tutto questo lavoro sarà fat- to proprio da Delrio. Comun- que, non è un segreto che dall' interno del governo c'è una forte spinta a togliere di mezzo le Autorità Portuali così come le abbiamo conosciute finora. Nella bozza ne resterebbero 15, compreso Livorno (cioè i porti definiti “core” dall'Unio- ne europea più Civitavec- chia-Roma). A guidarle non sa- rebbero figure di direttore-fun- zionario bensì un presidente. Però già il fatto che sembra stia prevalendo l’idea di far sparire ogni designazione da parte delle istituzioni locali rafforza il potere di scelta del ministro («sentito il governatore»). Non solo: niente "parlamentino" con nomina da parte di impre- se, lavoratori, enti locali e via dicendo. Resterebbe un comi- tato sì ma, invece di quello por- tuale attuale, vi sarebbe un co- mitato di gestione di nomina ministeriale con tanto di figu- ra predominante dell'ispetto- re regionale dell'Agenzia na- zionale. Probabilmente il caos di spinte e controspinte localisti- che, con un pullulare di pro- getti infrastrutturali svincolati da una visione di sistema Pae- se, ha fatto sì che adesso si re- clami una sterzata, ma è chia- ro che si restringono i margini di autonomia in sede locale. Basti pensare al fatto che si im- magina di poter centralizzare anche gli introiti dei canoni concessori che, se passasse quest’impostazione, non fini- rebbero più nelle casse delle singole Autorità Portuali ma nei forzieri romani della Su- per-Authority (anzi, Agenzia nazionale). Dunque, una in- versione di rotta rispetto alla lunga battaglia dei porti un po’ ovunque lungo le coste del Bel Paese per poter acquisire mag- giore autonomia finanziaria. Non solo: risulta che la cen- tralizzazione a Roma riguarde- rebbe anche l’assegnazione delle concessioni. Il riassetto – tutto teso a spo- stare potere politico e decisio- ni strategiche a Roma – sem- bra possa accompagnarsi, stando alle indiscrezioni, alla riorganizzazione attorno alle Dogane del sistema dei con- trolli facendo nascere l’ Agen- zia Unica dei Controlli. Mauro Zucchelli Ora la nautica punta sul “refit” LIVORNO Il Gruppo Grimaldi annuncia un potenziamento dei colle- gamenti marittimi tra Livor- no e la Sicilia: a partire dai primi di maggio, una quarta nave (del tipo ro/ro) sarà im- piegata sulla linea regolare che collega i porti di Genova, Livorno e Catania, aumen- tando così sia la capacità di carico che la frequenza del servizio. Adesso il collegamento av- viene con tre navi ro/ro della classe Eurocargo, ciascuna con una capacità di carico di 4.000 metri lineari di merce rotabile. Saranno affiancate dalla nave Eurocargo Saler- no, con una capacità di 2.800 metri lineari di carico rotabi- le e 500 auto, che effettuerà due ulteriori viaggi settima- nali (andata e ritorno) tra i porti di Genova, Livorno e Catania. Il Gruppo Grimaldi, in so- stanza, potenzia le Autostra- de del Mare tra il Centro e il Nord Italia verso Catania, of- frendo alle aziende di tra- sporto di poter trasferire ulte- riori 40.000 camion e 50.000 auto all'anno con frequenze quasi giornaliere del servizio. «Con la decisione di poten- ziare ulteriormente i collega- menti verso la Sicilia, il grup- po Grimaldi ribadisce il pro- prio impegno nel venire in- contro alle esigenze contin- genti del mercato», tiene a sottolineare Emanuele Gri- maldi, amministratore dele- gato del gruppo. Nave portacontainer al terminal Tdt in Darsena Toscana Quali sono le opportunità di lavoro nel “refit” nella nautica? È l’interrogativo attorno al quale l'Authority chiama a discutere gli esperti di settore: appuntamento oggi alle 9.30, allo spazio convegni del Villaggio Tuttovela (banchina 75) per capire quali possono essere le ricadute economiche su tutto il territorio dell'attività di “refit” e “repair”. Sono i temi ai quali proveranno a rispondere stamani i più importanti specialisti del settore in un convegno organizzato dall'Autorità Portuale e dalla Lusben-Azimut Benetti in occasione della 32ª edizione del Trofeo Accademia Navale. Al workshop interverranno Giuliano Gallanti (presidente dell’Authority) insieme a Gabriele Gargiulo (che a Palazzo Rosciano è dirigente del settore promozione e studi), a Paolo Simoncini (direttore di Lusben) e al comandante Luca Mosca (Associazione Italian Yacht Masters) e altri interlocutori. L’incontro consentirà – spiegano i promotori – di «fare il punto della situazione partendo proprio dalle prospettive di sviluppo della nautica toscana». CONVEGNO AL VILLAGGIO TUTTOVELA Palazzo Rosciano attende la nomina ma intanto anche il nuovo ministro Delrio è al lavoro per ridisegnare l’identikit del governo delle banchine. Meno peso per le realtà locali LIVORNO Durante la seduta della Com- missione speciale sul lavoro dedicata al turismo, Elisa Ama- to (Fi) ha chiesto chiarimenti rispetto al cambio di colloca- zione della sede dell'ufficio in- formazioni turistiche del Co- mune ora in via Pieroni. «Il contratto di affitto dell’uf- ficio – ha detto l'assessore al turismo Nicola Perullo – ades- so a carico del Comune, scade a maggio: probabilmente chie- deremo una proroga di due mesi, ma poi l'ufficio dovrà spostarsi, già a partire da lu- glio». Le soluzioni? Due ipote- si: l’una mira a utilizzare gli uf- fici comunali che si trovano su- gli Scali Finocchietti («attual- mente sono vuoti e in disuso, avrebbero bisogno di una ri- strutturazione con un costo di circa 20-30 mila euro»), si trat- ta di «una sede molto interes- sante, in un quartiere molto bello, facilmente raggiungibi- le dai bus». E l’altra? Riguarda il trasferi- mento, a partire da questa estate, nei locali ex Croce Ros- sa di fronte alla Fortezza Vec- chia: «La Porto 2000 – ha detto – ci ha dato la disponibilità di risistemare il locale, una solu- zione che comporterebbe nes- sun costo per il Comune di Li- vorno. Un progetto che non deve essere visto come un al- lontanamento dell'ufficio dal centro, ma come avvicinamen- to tra porto e città». (r.h.) Autostrade del mare Grimaldi potenzia il servizio verso la Sicilia Uno degli Eurocargo della flotta Grimaldi che fa tappa a Livorno Porto, resta l’Authority ma tutto il potere va a Roma all’Agenzia Indiscrezioni sulle bozze della riforma in dirittura d’arrivo Livorno fra i 15 scali che avrebbero il presidente “light” Livorno e provincia hanno visto lo scorso anno un boom di adesioni al risparmio postale: 5.896 libretti e 5.657 buoni postali fruttiferi. A darne notizia è Poste Italiane, ripercorrendo a ritroso lo sviluppo dei più tradizionali e storici servizi di "bancoposta". Basti pensare che risale a 90 anni fa la nascita dei buoni fruttiferi postali (nella foto uno dei buoni storici) mentre invece i libretti di risparmio postale sono stati istituiti nel 1875, cioè 140 anni fa. In entrambi i casi è una via attraverso la quale lo Stato acquisisce risor- se per finanziare la realizza- zione di opere pubbliche. «Libretti e buoni fruttiferi postali – viene sottolineato – sono emessi da Cassa depositi e prestiti e collocati in esclusiva da Poste Italiane in tutti gli uffici postali presenti sul territorio nazionale». In Italia lo stock complessivo di Bfp «supera i 211 miliardi di euro». Sono «garantiti dallo Stato e possono essere rimborsati in ogni momento, assicurano inoltre il rimborso del capitale investito e degli interessi maturati, a prescindere dalle temporanee condizioni di mercato». Poste, nel 2014 5.900 libretti e 5.600 buoni LIVORNO Diminuzione dei piccoli alber- ghi a una e due stelle, boom dell’offerta turistica di alloggi privati e aumento di affittaca- mere. È la fotografia – relativa agli ultimi dieci anni – emersa nella commissione speciale sul lavoro, presieduta da Marco Cannito (Città Diversa), con l'audizione di Claudio Bini, Marzia Ferretti e Paolo Demi, responsabili degli uffici turi- smo di Provincia (i primi due) e Comune (il terzo). Guardando, invece, agli oc- cupati nel settore ricettivo a Li- vorno è stato sottolineato che la fetta più grande riguarda gli alberghi, ma non va dimentica- to che negli stabilimenti bal- neari lavorano 99 dipendenti». La provenienza dei turisti? Straniero al 38%, c’è «un turi- smo di vicinanza che è sempre stabile», dice Ferretti. Quanto al mercato estero, Livorno eser- cita fascino soprattutto sui te- deschi mentre in campo nazio- nale il bacino di riferimento è quello toscano, ha aggiunto Claudio Bini. Demi ha ribadito i cambia- menti rispetto a dieci anni fa: «Nel 2004-2005 le strutture ri- cettive lavoravano nel settore business, essenzialmente per coloro che arrivavano a Livor- no per motivi di lavoro e aveva- no una permanenza di 4-5 gior- ni. Con la crisi del porto, c'è stata una riconversione del tu- rismo: ora è soprattutto di pas- saggio e orbita intorno ai tra- ghetti». Lo dice anche l'aumen- to degli stranieri: 130 mila lo scorso anno, 86 mila dieci anni prima. Riguardo alle crociere, Demi ha ricordato che i numeri «so- no andati in progressivo au- mento fino al 2012, e dopo c'è stata una brusca caduta con una »flessione di quasi il 30% nel 2013 e del 15% nel 2014» (-15%)». Per i traghetti c'è stato un aumento fino al 2010, segui- to da una fase di calo che si è andata riprendendo nel 2014». Per Demi i battelli «sono una delle offerte maggiormente ca- ratteristiche di Livorno», il bus City-sightseeing «registra una media di 4.000 passeggeri fino allo scorso anno», la Livorno Card ha andamenti fluttuanti ma si attesta attorno a quota 1.500 (anno 2014), «8-9 mila le presenze annuali al Museo Fat- tori», con l'Acquario che regi- stra una crescita continua dal- la sua apertura. Capitolo Casa Modigliani: clientela «soprat- tutto da fuori città», quasi tripli- cate nel 2014 (1.585) le visite ri- spetto all’anno precedente (558). In calo i turisti che chie- dono informazioni al tourist of- fice: dai 170 mila del 2012 ai 95mila nel 2014. «La nuova am- ministrazione si sta muovendo – ha detto Demi – cercando di fare strategia con altri comuni della Provincia per sviluppare un progetto di medio-lungo periodo sul turismo». Rosanna Harper Il turismo c’è ma è mordi e fuggi L’evoluzione degli ultimi dieci anni sotto la lente in commissione speciale amato (fi) chiede chiarimenti L’Informa-vacanzieri trasloca Perullo: ecco le due ipotesi VIII Livorno IL TIRRENO MARTEDÌ 28 APRILE 2015

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Resta l'Authority ma tutto il potere va a Roma

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◗ LIVORNO

È passato quasi un mese dalgiorno in cui Graziano Delrio,il più stretto collaboratore delpremier Matteo Renzi, ha pre-so in mano il ministero delleinfrastrutture dopo le dimis-sioni del ministro Maurizio Lu-pi. Nel bel mezzo c'è la scaden-za del mandato di GiulianoGallanti al timone dell'Authori-ty livornese (adesso resta invirtù della “prorogatio” che pe-rò può durare al massimo 45giorni). A Livorno, così comenegli altri porti dove progressi-vamente i presidenti arrivanoalla scadenza, arriverà prestol'ora della scelta: anche sem-plicemente per indicare uncommissario come traghetta-tore in vista dell'approvazionedella riforma della portualità.

Stando alle indiscrezioni fil-trate da Roma, sarebbe torna-to sotto i riflettori il testo dellabozza che, con il “Piano Strate-gico Nazionale della Portualitàe della Logistica”, punta a crea-re una sorta di Super-Authori-ty centralizzata che avrebbe laregia tanto degli indirizzi stra-tegici quanto del coordina-mento della gestione operati-va. A capo della quale sarebbeun super-manager nominatocon decreto del presidente del-la Repubblica ma sostanzial-

mente indicato dal consigliodei ministri (con incarico di treanni rinnovabili).

Resta da capire se è quantodi tutto questo lavoro sarà fat-to proprio da Delrio. Comun-que, non è un segreto che dall'interno del governo c'è unaforte spinta a togliere di mezzole Autorità Portuali così comele abbiamo conosciute finora.

Nella bozza ne resterebbero15, compreso Livorno (cioè iporti definiti “core” dall'Unio-ne europea più Civitavec-

chia-Roma). A guidarle non sa-rebbero figure di direttore-fun-zionario bensì un presidente.Però già il fatto che sembra stiaprevalendo l’idea di far sparireogni designazione da partedelle istituzioni locali rafforzail potere di scelta del ministro(«sentito il governatore»). Nonsolo: niente "parlamentino"con nomina da parte di impre-se, lavoratori, enti locali e viadicendo. Resterebbe un comi-tato sì ma, invece di quello por-tuale attuale, vi sarebbe un co-

mitato di gestione di nominaministeriale con tanto di figu-ra predominante dell'ispetto-re regionale dell'Agenzia na-zionale.

Probabilmente il caos dispinte e controspinte localisti-che, con un pullulare di pro-getti infrastrutturali svincolatida una visione di sistema Pae-se, ha fatto sì che adesso si re-clami una sterzata, ma è chia-ro che si restringono i marginidi autonomia in sede locale.Basti pensare al fatto che si im-

magina di poter centralizzareanche gli introiti dei canoniconcessori che, se passassequest’impostazione, non fini-rebbero più nelle casse dellesingole Autorità Portuali manei forzieri romani della Su-per-Authority (anzi, Agenzianazionale). Dunque, una in-versione di rotta rispetto allalunga battaglia dei porti un po’ovunque lungo le coste del BelPaese per poter acquisire mag-giore autonomia finanziaria.

Non solo: risulta che la cen-tralizzazione a Roma riguarde-rebbe anche l’assegnazionedelle concessioni.

Il riassetto – tutto teso a spo-stare potere politico e decisio-ni strategiche a Roma – sem-bra possa accompagnarsi,stando alle indiscrezioni, allariorganizzazione attorno alleDogane del sistema dei con-trolli facendo nascere l’ Agen-zia Unica dei Controlli.

Mauro Zucchelli

Ora la nautica punta sul “refit”

◗ LIVORNO

Il Gruppo Grimaldi annunciaun potenziamento dei colle-gamenti marittimi tra Livor-no e la Sicilia: a partire daiprimi di maggio, una quartanave (del tipo ro/ro) sarà im-piegata sulla linea regolareche collega i porti di Genova,

Livorno e Catania, aumen-tando così sia la capacità dicarico che la frequenza delservizio.

Adesso il collegamento av-viene con tre navi ro/ro dellaclasse Eurocargo, ciascunacon una capacità di carico di4.000 metri lineari di mercerotabile. Saranno affiancate

dalla nave Eurocargo Saler-no, con una capacità di 2.800metri lineari di carico rotabi-le e 500 auto, che effettueràdue ulteriori viaggi settima-nali (andata e ritorno) tra iporti di Genova, Livorno eCatania.

Il Gruppo Grimaldi, in so-stanza, potenzia le Autostra-

de del Mare tra il Centro e ilNord Italia verso Catania, of-frendo alle aziende di tra-sporto di poter trasferire ulte-riori 40.000 camion e 50.000auto all'anno con frequenzequasi giornaliere del servizio.

«Con la decisione di poten-ziare ulteriormente i collega-menti verso la Sicilia, il grup-po Grimaldi ribadisce il pro-prio impegno nel venire in-contro alle esigenze contin-genti del mercato», tiene asottolineare Emanuele Gri-maldi, amministratore dele-gato del gruppo.

Nave portacontainer al terminal Tdt in Darsena Toscana

Quali sono le opportunità dilavoro nel “refit” nella nautica?È l’interrogativo attorno al qualel'Authority chiama a discutere gliesperti di settore: appuntamentooggi alle 9.30, allo spazioconvegni del Villaggio Tuttovela(banchina 75) per capire qualipossono essere le ricaduteeconomiche su tutto il territoriodell'attività di “refit” e “repair”.Sono i temi ai quali proveranno arispondere stamani i piùimportanti specialisti del settorein un convegno organizzatodall'Autorità Portuale e dallaLusben-Azimut Benetti in

occasione della 32ª edizione delTrofeo Accademia Navale.Al workshop interverrannoGiuliano Gallanti (presidentedell’Authority) insieme a GabrieleGargiulo (che a Palazzo Roscianoè dirigente del settorepromozione e studi), a PaoloSimoncini (direttore di Lusben) eal comandante Luca Mosca(Associazione Italian YachtMasters) e altri interlocutori.L’incontro consentirà – spiegano ipromotori – di «fare il punto dellasituazione partendo proprio dalleprospettive di sviluppo dellanautica toscana».

CONVEGNO AL VILLAGGIO TUTTOVELA

Palazzo Roscianoattende la nomina

ma intanto ancheil nuovo ministro Delrio èal lavoro per ridisegnarel’identikit del governodelle banchine. Meno pesoper le realtà locali

◗ LIVORNO

Durante la seduta della Com-missione speciale sul lavorodedicata al turismo, Elisa Ama-to (Fi) ha chiesto chiarimentirispetto al cambio di colloca-zione della sede dell'ufficio in-formazioni turistiche del Co-mune ora in via Pieroni.

«Il contratto di affitto dell’uf-ficio – ha detto l'assessore alturismo Nicola Perullo – ades-so a carico del Comune, scadea maggio: probabilmente chie-deremo una proroga di duemesi, ma poi l'ufficio dovràspostarsi, già a partire da lu-glio». Le soluzioni? Due ipote-si: l’una mira a utilizzare gli uf-fici comunali che si trovano su-gli Scali Finocchietti («attual-

mente sono vuoti e in disuso,avrebbero bisogno di una ri-strutturazione con un costo dicirca 20-30 mila euro»), si trat-ta di «una sede molto interes-sante, in un quartiere moltobello, facilmente raggiungibi-le dai bus».

E l’altra? Riguarda il trasferi-mento, a partire da questaestate, nei locali ex Croce Ros-sa di fronte alla Fortezza Vec-chia: «La Porto 2000 – ha detto– ci ha dato la disponibilità dirisistemare il locale, una solu-zione che comporterebbe nes-sun costo per il Comune di Li-vorno. Un progetto che nondeve essere visto come un al-lontanamento dell'ufficio dalcentro, ma come avvicinamen-to tra porto e città». (r.h.)

Autostrade del mare

Grimaldi potenzia il servizio verso la Sicilia

Uno degli Eurocargo della flotta Grimaldi che fa tappa a Livorno

Porto, resta l’Authorityma tutto il potereva a Roma all’AgenziaIndiscrezioni sulle bozze della riforma in dirittura d’arrivoLivorno fra i 15 scali che avrebbero il presidente “light”

Livorno e provincia hannovisto lo scorso anno un boomdi adesioni al risparmiopostale: 5.896 libretti e 5.657buoni postali fruttiferi. Adarne notizia è Poste Italiane,ripercorrendo a ritroso losviluppo dei più tradizionali estorici servizi di"bancoposta". Basti pensareche risale a 90 anni fa lanascita dei buoni fruttiferipostali (nella foto uno deibuoni storici) mentre invece ilibretti di risparmio postalesono stati istituiti nel 1875,cioè 140 anni fa. In entrambi icasi è una via attraverso laquale lo Stato acquisisce risor-se per finanziare la realizza-zione di opere pubbliche.«Libretti e buoni fruttiferipostali – viene sottolineato –sono emessi da Cassa depositie prestiti e collocati inesclusiva da Poste Italiane intutti gli uffici postali presentisul territorio nazionale». InItalia lo stock complessivo diBfp «supera i 211 miliardi dieuro». Sono «garantiti dalloStato e possono essererimborsati in ogni momento,assicurano inoltre il rimborsodel capitale investito e degliinteressi maturati, aprescindere dalle temporaneecondizioni di mercato».

Poste, nel 20145.900 librettie 5.600 buoni

◗ LIVORNO

Diminuzione dei piccoli alber-ghi a una e due stelle, boomdell’offerta turistica di alloggiprivati e aumento di affittaca-mere. È la fotografia – relativaagli ultimi dieci anni – emersanella commissione speciale sullavoro, presieduta da MarcoCannito (Città Diversa), conl'audizione di Claudio Bini,Marzia Ferretti e Paolo Demi,responsabili degli uffici turi-smo di Provincia (i primi due)e Comune (il terzo).

Guardando, invece, agli oc-cupati nel settore ricettivo a Li-vorno è stato sottolineato chela fetta più grande riguarda glialberghi, ma non va dimentica-to che negli stabilimenti bal-

neari lavorano 99 dipendenti».La provenienza dei turisti?

Straniero al 38%, c’è «un turi-smo di vicinanza che è semprestabile», dice Ferretti. Quantoal mercato estero, Livorno eser-cita fascino soprattutto sui te-deschi mentre in campo nazio-nale il bacino di riferimento èquello toscano, ha aggiuntoClaudio Bini.

Demi ha ribadito i cambia-menti rispetto a dieci anni fa:«Nel 2004-2005 le strutture ri-cettive lavoravano nel settorebusiness, essenzialmente percoloro che arrivavano a Livor-no per motivi di lavoro e aveva-no una permanenza di 4-5 gior-ni. Con la crisi del porto, c'èstata una riconversione del tu-rismo: ora è soprattutto di pas-

saggio e orbita intorno ai tra-ghetti». Lo dice anche l'aumen-to degli stranieri: 130 mila loscorso anno, 86 mila dieci anniprima.

Riguardo alle crociere, Demiha ricordato che i numeri «so-no andati in progressivo au-mento fino al 2012, e dopo c'èstata una brusca caduta conuna »flessione di quasi il 30%nel 2013 e del 15% nel 2014»(-15%)». Per i traghetti c'è statoun aumento fino al 2010, segui-to da una fase di calo che si èandata riprendendo nel 2014».Per Demi i battelli «sono unadelle offerte maggiormente ca-ratteristiche di Livorno», il busCity-sightseeing «registra unamedia di 4.000 passeggeri finoallo scorso anno», la Livorno

Card ha andamenti fluttuantima si attesta attorno a quota1.500 (anno 2014), «8-9 mila lepresenze annuali al Museo Fat-tori», con l'Acquario che regi-stra una crescita continua dal-la sua apertura. Capitolo CasaModigliani: clientela «soprat-tutto da fuori città», quasi tripli-cate nel 2014 (1.585) le visite ri-spetto all’anno precedente(558). In calo i turisti che chie-dono informazioni al tourist of-fice: dai 170 mila del 2012 ai95mila nel 2014. «La nuova am-ministrazione si sta muovendo– ha detto Demi – cercando difare strategia con altri comunidella Provincia per sviluppareun progetto di medio-lungoperiodo sul turismo».

Rosanna Harper

Il turismo c’è ma è mordi e fuggiL’evoluzione degli ultimi dieci anni sotto la lente in commissione speciale

amato (fi) chiede chiarimenti

L’Informa-vacanzieri traslocaPerullo: ecco le due ipotesi

VIII Livorno IL TIRRENO MARTEDÌ 28 APRILE 2015