Auguri - santantoniari.it Ceraiolo 2016.pdf · Abbiamo contribuito alla realizzazione dei...

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...Santantoniaro Anno 5 N.° 1 Spediz. AP. 45% Art. 2, comma 20B legge 662/96 - Filiale di Perugia La strada giusta Carissimi, è doveroso da parte mia ringraziarvi per la rielezione a Presidente. Un ringraziamento che non è retorico, ma anzi contiene una promessa e un impegno da riconfermare per operare al meglio per la nostra amatissima Famiglia. Grazie perché ho sentito stima e affetto, e grazie per la fi- ducia rinnovata. Vi prego di non pensare che sia attaccato a questa poltrona, che non ha niente di comodo, ma che mi ha regalato soddisfazioni. Fare il Presidente della Famiglia è un onore, e come tale l’ho sempre vissuto. Lealmente e serenamente ho fatto quello che ho potuto. Voglio ringraziare i vecchi consiglieri perché anche chi non è nel nuovo “assetto”: sono sicuro che con- tinuerà a dare il suo apporto. Ai nuovi un augurio perché insieme possiamo collaborare per il bene della Famiglia. Un cenno al futuro che contemplerà uno spicchio della nostra storia, un traguardo importante. Mi riferisco al cinquantennale della Famiglia e alla Terza “Capeluccia” oltre a tante iniziative che insieme andremo ad affrontare. Cinquant’anni di storia sono tanti, ma sono pochi per una Festa come la nostra. Anzi quasi niente. Per la Famiglia sono comunque uno spaccato di vita. Tanti visi, tante emozioni da ricordare, un percorso lungo di soddisfazioni. Speriamo di essere stati fedeli a chi c’era, a chi ci guarda, a chi si aspetta di vederci correre via veloci come il nostro Cero. Per questi eventi avrò bisogno di voi, del vostro aiuto, e vorrei che ci fosse un grande coinvolgimento per tante altre attività collaterali. Ogni nostro sforzo sarà sempre diretto al bene della Famiglia. Grazie! Alfredo Minelli el segno della continuità il Consiglio della Famiglia dei Santantoniari è sta- to riaggiornato. Un messaggio ed un percorso iniziato qualche anno fa che ha por- tato a tanti progetti culturali oltre ai progetti “statutari”. Progetti non scontati, ma che vedono un lavo- ro di preparazione ed attuazione di tutto rispetto. Il coinvolgimento che genera passio- ne ed entusiasmo speriamo che non manchi mai per- ché “il gruppo” è fondamentale. La partecipazione ap- punto diventa de- terminante. Dicevamo che il Consiglio della Fa- miglia è parzial- mente rinnovato. I nuovi volti por- teranno una ven- tata di originalità, ma chi ha lasciato non abbandonerà la strada intrapresa. Una strada “giusta”. Per il “tutto è dovuto”, invece, la strada è sem- pre in salita e speriamo che ci sia una maggio- re consapevolezza da parte di tutti i Santan- toniari. Ubaldo Gini Auguri N Parola di Presidente Aggiornate le cariche sociali A seguito delle votazioni dello scorso novembre il confermato Alfredo Minelli ringrazia per la rinnovata fiducia. Uno sguardo al futuro della Famiglia che nel 2018 compirà 50 anni. ph Loris Ghigi

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...SantantoniaroAnno 5 N.° 1 Spediz. AP. 45% Art. 2, comma 20B legge 662/96 - Filiale di Perugia

La strada giusta

Carissimi, è doveroso da parte mia ringraziarvi per la rielezione a Presidente. Un ringraziamento che non è retorico, ma anzi contiene una promessa e un impegno da riconfermare per operare al meglio

per la nostra amatissima Famiglia. Grazie perché ho sentito stima e affetto, e grazie per la fi-ducia rinnovata. Vi prego di non pensare che sia attaccato a questa poltrona, che non ha niente di comodo, ma che mi ha regalato soddisfazioni. Fare il Presidente della Famiglia è un onore, e come tale l’ho sempre vissuto. Lealmente e serenamente ho fatto quello che ho potuto. Voglio ringraziare i vecchi consiglieri perché anche chi non è nel nuovo “assetto”: sono sicuro che con-tinuerà a dare il suo apporto. Ai nuovi un augurio perché insieme possiamo collaborare per il bene della Famiglia. Un cenno al futuro che contemplerà uno spicchio della nostra storia, un traguardo importante. Mi riferisco al cinquantennale della Famiglia e alla Terza “Capeluccia” oltre a tante iniziative che insieme andremo ad affrontare. Cinquant’anni di storia sono tanti, ma sono pochi per una Festa come la nostra. Anzi quasi niente. Per la Famiglia sono comunque uno spaccato di vita. Tanti visi, tante emozioni da ricordare, un percorso lungo di soddisfazioni. Speriamo di essere stati fedeli a chi c’era, a chi ci guarda, a chi si aspetta di vederci correre via veloci come il nostro Cero. Per questi eventi avrò bisogno di voi, del vostro aiuto, e vorrei che ci fosse un grande coinvolgimento per tante altre attività collaterali. Ogni nostro sforzo sarà sempre diretto al bene della Famiglia. Grazie! Alfredo Minelli

el segno della continuità il Consiglio della Famiglia dei Santantoniari è sta-to riaggiornato. Un messaggio ed un

percorso iniziato qualche anno fa che ha por-tato a tanti progetti culturali oltre ai progetti “statutari”. Progetti non scontati, ma che vedono un lavo-

ro di preparazione ed attuazione di tutto rispetto. Il coinvolgimento che genera passio-ne ed entusiasmo speriamo che non manchi mai per-ché “il gruppo” è fondamentale. La partecipazione ap-punto diventa de-terminante.Dicevamo che il Consiglio della Fa-miglia è parzial-mente rinnovato. I nuovi volti por-teranno una ven-tata di originalità, ma chi ha lasciato

non abbandonerà la strada intrapresa. Una strada “giusta”.Per il “tutto è dovuto”, invece, la strada è sem-pre in salita e speriamo che ci sia una maggio-re consapevolezza da parte di tutti i Santan-toniari. Ubaldo Gini

Auguri

N Parola di Presidente

Aggiornate le cariche sociali

A seguito delle votazioni dello scorso novembre il confermato Alfredo Minelli ringrazia per la rinnovata fiducia. Uno sguardo al futuro della Famiglia che nel 2018 compirà 50 anni.

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gi

bbene sì, ci siamo quasi, tutti insie-me come in una bella e grande Fami-glia, la nostra Famiglia.

Nel 2018 festeggeremo il cinquantesimo an-niversario. Festeggiare cinquant’anni in una Festa che ha radici nei secoli, potrebbe sem-

brare o comunque apparire riduttivo ed inop-portuno. Per noi, invece, ha un grande significato, non per voler lasciare un segno nella storia della Festa (la quale bellezza è proprio nel non di-pendere da nessuno, anzi siamo noi che di-pendiamo da ‘’Lei’’) ma semplicemente per-ché si dà continuità a quanto costruito dai nostri predecessori.

Il risultato complessivo è quello di un lavoro di gruppo e di condivisione, parallelamente alla “vita” del Cero che è, e deve rimanere, un discorso a parte. Della Famiglia bisogna godere il dono più grande: l’unire e lo stare insieme, volendoci bene e rispettandoci, in

allegria. Quindi continuando ad essere semplicemente noi stessi. I Santantoniari.Un modo di vedere il mondo, e non solo i Ceri. Un senti-mento che porta a frequen-tarci oltre il 15 Maggio.È questo senso di apparte-nenza, il motore di tutto, la legna che deve continuare a tenere acceso questo fuo-co. Le nostre numerose atti-vità ne sono l’esempio pratico e le ricordiamo brevemente.La Famiglia:- Raccoglie e conserva il ma-teriale storico e documen-tario con testimonianze e memorie dei ceraioli più an-ziani, cariche di ricordi ed

immagini, ricche di fascino e nostalgia per i meno giovani. - Valorizza proprietà di interesse storico e ar-tistico promuovendo mostre e concorsi. - Onora la memoria dei ceraioli defunti. - Accoglie con simpatia e considerazione i vecchi ceraioli. - Tutela il Cero di Sant’Antonio, nelle sue componenti fisiche (Cero, Santo, barella e cavja).- Promuove solidarietà ed il bene comune, sempre con la mas-sima discrezione nello stare vicini, ogni volta che è possibile, a chi si trova in situazioni difficili. È un aspet-to che è sempre sta-to presente in noi e che porta ad occu-parci di chi è meno fortunato. - Valorizza la Chiesa dei Neri. - Organizza convivi e feste, come quella del 17 Gennaio e del Vejone che da sem-pre regalano serate in allegria.La nostra Famiglia

La nascita della Famiglia risale al 1962 ma solo sei anni dopo si andò dal no-taio. Sul nome da dare alla formazione Santantoniara tante erano le possibilità. Alcune proposte si rifacevano alle arti medioevali: Congrega, Corporazione o Compagnia. Proprio Compagnia era la denominazione preferita dal Pacio (al secolo Pietrangelo Farneti). Ma alla fine prevalse il nome proposto da Giorgio Gini, l’«Avocato», un termine più sempli-ce e coinvolgente: Famiglia. Una scelta subito condivisa dai Santantoniari e col tempo (qualche anno dopo) anche dagli altri due Ceri.

Verso le Nozze d’Oro Nel 2018 un anniversario speciale per i Santantoniari

1968-2018 la Famiglia si avvia a compiere 50 anni. Mezzo secolo vissuto in amicizia, allegria e in un continuo crescendo di attaccamento e valori.

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Per il nome prevalsel’«Avocato»

La denominazione “Famiglia”

1966 CANTATA SANTANTONIARA– Da sinistra: Enzo Menichelli «Enzino»; Luigi “Gigino” Balducci «‘l Conte»; Giorgo Gini “L’«A-vocato»” (che propose il nome “Famiglia”); Pietro Agostinucci «Pietrone»; Nino Farneti «‘l Sor Nino»

è cresciuta e cresce in componenti, cresce come ceraioli che amano essere in amicizia, cresce in responsabilità. Ha bisogno di tutti per continuare su questa strada, per miglio-rarsi il più possibile. Il Consiglio quest’anno si è in parte rinnovato e questo spero porti ad un’unione ancora più forte tra le generazioni Santantoniare presenti. Patto di appassionato attaccamento non scritto, se così si può chia-mare, ma imprescindibile per continuare il percorso intrapreso. Emanuele Francioni

IL DONO PIÙ GRANDE È LO STARE INSIEME– Fine Mostra il Cero viene posto sugli appositi “ceppi”

Le nuove cariche socialiPresidente Alfredo MinelliVicepresidente Stefano Vagnarelli Segrereteria Samuele MinelliEconomato e Cassa Saverio Borgogni Stefano Blasi Massimo MarcelliAttività culturaliEmanuele FrancioniUbaldo GiniPatrimonioMauro Pannacci Giorgio Pelicci

Taverna e MagazzinoMarco FarnetiStefano PappafavaGabriele Staccini

Capodieci che fanno parte del ConsiglioMichele Gaggiotti capodieci 2016Daniele Battistelli capodieci 2015

Collegio dei Revisori dei ContiMassimo Pannacci Lorenzo RughiRobert Satiri

Collegio dei ProvibiriMarcello Cecilioni Marcello RogariGiovanni Pierini

PREVENTIVO FINANZIARIO ESERCIZIO 2016-2017 Consuntivo Preventivo ------ ENTRATE ----- Es.2015-2016 Es.2016-2017Contributi da soci 375,00 250,00 Proventi manifestazioni sociali 54.610,00 55.000,00 Contributi ricevuti 15.493,26 10.000,00 Quote sociali 3.720,00 6.500,00 Interessi attivi 2,08 2,50 Sconti e Abbuoni 1,66 Proventi 5x1000 Irpef 1.507,02 2.500,00Rimanenze finali mat.le vario 1.950,00Liquidità da avanzi gestione anni prec. TOTALE ENTRATE 77.659,02 74.252,50

------ USCITE ----- Amministrative Varie 1.236,91 900,00 Manifestazioni sociali e culturali 51.249,79 51.000,00 Contributi elargiti 3.046,54 3.000,00 Energia elettrica 2.648,45 2.650,00 Assicurazioni 452,50 450,00 Iniziative editoriali 2.377,60 1.350,00Consumo idrico 807,53 400,00Gas 631,86 550,00Oneri bancari 469,20 450,00 Manutenzioni varie 858,40 850,00Sopravvenienze passive 0,51 Incremento liquidità generata dalla gestione -1.446,03 12.652,50 TOTALE USCITE 63.779,29 61.600,00

Banca e cassa iniziale 35.977,31 Incremento/Decremento disponibilità liq. -1.446,03 Banca e cassa finale 34.531,28 BILANCIO CONSUNTIVO ESERCIZIO 2015-2016STATO PATRIMONIALE Consuntivo Preventivo ------ ATTIVO ----- Es.2015-2016 Es.2016-2017Beni patrimoniali mobili 66.533,98 66.043,98 Beni immobili 37.028,37 37.028,37 Lavori su beni di terzi 191.719,04 201.719,04 Disponibilità liquide: Cassa 4.582,48 4.500,00 Unicredit c/c 29.948,80 37.000,00Magazzino materiale vario 1.950 1.500,00Crediti verso soci 3.039,00 3.000,00Crediti diversi 20,71 20,00Crediti Vs. enti 15.000,00 12.000,00Crediti Vs. erario 1.507,02 2.500,00TOTALE ATTIVO 351.329,40 365.801,39

----- PASSIVO ----- Debiti verso fornitori 1.403,00 1.350,00Fondo ammortamento 157.584,40 170.584,40 Patrimonio netto 192.084,27 192.342,00 TOTALE PASSIVO E NETTO 351.071,67 364.276,40 AVANZO DI GESTIONE 257,73 1.524,99 TOTALE A PAREGGIO 351.329,40 365.801,39

CONTO ECONOMICO Consuntivo Preventivo ----- COSTI ----- Es.2015-2016 Es.2016-2017 Amministrative Varie 1.236,91 900,00 Manifestazioni sociali 51.249,79 48.500,00 Contributi elargiti 3.046,54 3.000,00 Ammortamenti 13.622,00 13.662,00 Energia elettrica 2.648,45 2.650,00 Assicurazioni 452,50 450,00Iniziative editoriali 2.377,60 1.350,00 Consumo Idrico 807,53 400,00 Gas 631,86 550,00 Oneri Bancari 469,20 455,51Manutenzioni varie 858,40 850,00Sopravv. passive 0,51TOTALE COSTI 77.401,29 72.727,51 AVANZO DI GESTIONE 1.275,84 1.524,99 TOTALE A PAREGGIO 77.659,02 90.374,84 ----- RICAVI ----- Contributi da soci 250,00Contributi d’opera soci 375,00Contributi ricevuti 15.493,26 10.000,00Quote sociali 3.720,00 6.500,00 Interessi attivi 2,08 2,50Sconti e abb. attivi 1,66 Proventi 5x1000 Irpef 1.507,02 2.500,00Proventi manifestazioni sociali 54.610,00 55.000,00Rim. fin. mat. vario 1.950,00TOTALE RICAVI 77.659,02 74.252,50

2016 - LE ATTIVITÀ TRADIZIONALIPer la nostra Famiglia gli ultimi giorni del 2015 si sono chiusi con due appuntamenti: quello con i ragazzi del Centro Sociale Accoglienza Aldo Moro Gruppo “KT” e quello con l’uscita de “Il Ceraiolo... Santan-toniaro” che ricordiamo dal 2011 è a colori e possiede testata propria.Il 16 gennaio 2016, nella Chiesa dei Neri, alla presenza del Sindaco Stirati, del Cappellano Don Marco Cardoni, dei Presidenti delle Fa-miglie Ceraiole, dell’Università dei Muratori, del Maggio Eugubino e di un folto pubblico è avvenuta la consegna alla Famiglia dei Santan-

toniari da parte di Giovanni Colaia-covo, in ricordo di sua moglie Sig.ra Franca Stefania Cancellotti, di una antica statua raffi-gurante S.Antonio Abate. Lo storico d’arte Ettore Sanni-poli, ha presentato l’opera.Il 17 gennaio è stata una giornata trascorsa nel se-gno della tradizione

consolidata, cioè vissuta in maniera classica. Come classico è stato il Vejone del 6 febbraio che possiamo definire di continuità. Il 4 aprile abbiamo contribuito alla realizzazione del libro (in-book) “Tutti leg-gono la Festa dei Ceri”. Soliti appuntamenti per Discesa Ceri, Cena delle Cavje ai 65enni, “Incontro con i ceraioli anziani”.Il 15 maggio giornata piena di soddisfazioni per la bella corsa del no-stro S.Antonio. Da rivedere distribuzione del mazzolino e sfilate. Per la Famiglia indaffarati appuntamenti anche per i Mezzani e Piccoli.

LE ATTIVITÀ DIVERSEAbbiamo contribuito alla realizzazione dei “quaderni ubaldiani” scritti e redatti dall’apposito comitato e dal Centro di Documentazione sulla Festa dei Ceri. Abbiamo aderito al tavolo presieduto dal Sindaco per le celebrazioni sul Col di Lana e inoltre è stata concesso l’uso della Taverna su richieste dell’Amministrazione Comunale per eventi particolari.

CONSIDERAZIONI FINALI: LA PARTECIPAZIONEPartecipazione, questa parola dovrà nel corso dei prossimi anni as-sumere un ruolo primario per la Famiglia dei Santantoniari. Il futuro potrebbe essere più complesso di quanto si possa immaginare. Stare insieme e proseguire la strada intrapresa dovrà essere fatto proceden-do con le nostre proprie gambe. Forse verranno meno le risorse avute fino ad oggi, che ci hanno permesso di sostenere gli importanti inter-venti realizzati. Per cui prendere parte all’attività della Famiglia, che poi significa contribuire in vari modi, sarà una priorità assoluta.

Camminare con leproprie gambe

Un futuro che si presenta più complesso

Ripercorrendo il 2016 emergono i buoni riultati per le attività tradizionali. L’«essere uniti» nella Famiglia sarà fondamentale per affrontare i prossimi anni.

SEMPRE VIVI NEI NOSTRI CUORI

o scorso agosto ci ha lasciato Aldo Ca-soli, “de Cerrino”, un grande ceraiolo in tutti i sensi, ma per me era soprattutto

un grande amico. Buono, leale e sincero, con Lui ho condiviso per tanti anni il peso della stanga e l’allegria della Taverna.Con Aldo ho perso una persona tutta di un pezzo, ma con la battuta facile e arguta, come lo piangono i tanti che lo hanno conosciuto ed amato. Non a caso la chiesa di San Fran-cesco era gremita, per salutarlo l’ultima volta.La campagna eugubina lo ricorda con com-mozione perché era un lavoratore solerte che ha fatto fiorire, assieme al fratello Vittorio, i suoi nipoti e suo figlio Stefano, la Casoli Sas, un’azienda di riferimento per gli agricoltori eugubini.Lo piangiamo insieme alla sua famiglia, per-ché era un esempio di forza in tutti i campi. Aveva saputo far fronte anche ai momenti più

Il nostro “Gigante Buono”La scomparsa di Aldo Casoli “de Cerrino”

Ricordo personale di un grande Santantoniaro: bravo, buono e leale che ha sempre dato una mano alla Famiglia e in Taverna. Sotto la stanga era “possente”: gli amici dicevano che Aldo «portava il Cero da solo!».

difficili della sua vita, soprattutto nella pro-va più dura, quando perse la sua amata figlia Tiziana.La tristezza se ne va, però, quando ricordo la sua bontà, la sua umanità e la sua simpatia durante gli anni che correvamo sotto la stes-sa stanga. Insieme a noi Rogari c’erano le fa-miglie della muta: i Bagagli, i Cappannelli, i Menichetti, i Provvedi, i Ragni, i Tassi, i Van-taggi, i Bazzurri, i Castellani. Abbiamo preso il Cero a San Francesco, su la Ficara e poi sul Murajone; erano i pezzi che conoscevamo bene e spesso Aldo mi faceva da ceppo, quando io talvolta facevo la punta davanti. Beh, bisogna dire che in quelle oc-casioni, simpaticamente, qualche amico mi faceva notare come sorridessi sulle foto, per-ché c’era Aldo che «portava il Cero da solo!». In effetti la sua presenza per me era una si-curezza e la sua forza era uno stimolo a non

deluderlo.Quando sono di-ventato presidente della Famiglia dei Santantoniari non ha mancato di dar-mi il suo infatica-bile sostegno ricor-dandomi spesso, scherzosamente, anche di «compra-re il vino bono e non l’acetello». E che dire quando si preparavano i cape-letti per la cena del 17 gennaio: «met-tece più galine pel brodo e no l’acqua sola!». Mi piace ri-cordare soprattutto

come abbia lavorato senza sosta e lontano dai riflettori per la Taverna e la Famiglia.Lo scherzo e l’allegria ha caratterizzato sem-pre la nostra amicizia, anche dopo aver la-sciato la stanga. Mi ricordo qualche anno fa quando, accettato l’invito dei nostri amici di Ontano sulla Terza Capeluccia, invece di al-zare il pennone, io e Lui alzammo un po’ il gomito. Finita la sbimbocciata salimmo a bordo della sua Vespa legati l’uno all’altro con una cinta elastica così... per “sicurezza”. Ci fermarono i Carabinieri che capirono subito la situazione e ci lasciarono andare. Debbo dire che in quell’occasione non trovammo la stessa disponibilità nelle nostre consorti al ri-entro a casa.Con la malattia il suo sorriso, piano piano ha cominciato a spegnersi. A quel punto ho capi-to che quello era un brutto segno, anche se lui difficilmente si lamentava.Così ora siamo rimasti senza il nostro “Gigan-te Buono” e già ci manca... ma so che ogni 15 maggio, per noi, sarà sempre sotto la stanga del glorioso Cero di Sant’Antonio. Ciao Aldo! Marcello Rogari (Sorcino)

L

LA STORICA MUTA DE SAN FRANCESCO (1973)– Aldo è punta dietro nella muta coi Brotanelli e Sorcino

In occasione delle imminenti votazioni di gennaio per l’elezione del Capodieci 2017, la Famiglia comunica che sarà possibile rinnovare la tessera per l’anno in corso diret-tamente in Taverna. Il Consiglio Direttivo ha confermato in 10,00 Euro la quota sociale per il 2017 (vedi tes-sera a lato). Il mancato versamento della quota associativa determina decadenza auto-matica dalla qualifica di Socio (entro il 31 agosto). Chi volesse regolarizzare la propria posizione può farlo presso i Consiglieri o la Segreteria della Famiglia o la Gioielleria Fernando Bedini in Corso Garibaldi. Presso quest’ultima è reperibile l’apposito modulo d’iscrizione per diventare Socio della Famiglia per condividerne scopi e finalità.

AVVISO AI SOCI E A CHI VOLESSE ENTRARE A FAR PARTE DELLA FAMIGLIA

ra un po’ come uno zio. Perché in fondo, per mio padre, era un fratello. Enzo Menichelli se ne è andato. In silenzio. Come forse avrebbe voluto.

Si adoperava con iniziative e suggerimenti che era solito fare unica-mente a favore della sua Gubbio.Ma restava in retroguardia non perchè non volesse assumersi respon-sabilità, ma perché era volutamente schivo e restìo ad apparire.Era anche un ceraiolo di grande fermezza: anche quella silenziosa ma inesauribile. Faceva parte di quella generazione che con mio padre ha “rianimato” il Cero di Sant’Antonio dagli anni Sessanta in poi. (...)Voglio ricordarlo con le parole di mio padre (Giorgio Marinelli Andre-oli n.d.r.): quelle lette in chiesa, il giorno del suo funerale. Un affresco di quel personaggio davvero speciale, che era Enzo.

«Enzo Menichelli ci mancherà. L’abbiamo già avvertita in questi giorni la sua mancan-za, dopo che se ne è andato in silenzio, in disparte. Forse proprio come desiderava suc-cedesse. Ci mancherà vederlo spunta-re in fondo al corso, dentro al suo loden, all’inizio di una delle tante passeggiate che predilige-va sempre con le stesse tappe. Gli stessi amici. All’apparenza Enzo poteva sembrare burbero e scostante, ma noi amici fraterni da una vita sapevamo che non era così. Era un signore, di un’educazio-ne antica, integerrima, mai volgare. Un signore tutto d’un pezzo, fatto a modo suo. Sono gli altri che non lo capivano.Perché Enzo era un Eugubino verace e amante della propria città, un appassionato ceraiolo Santantoniaro. Semplicemente non amava che si parlasse di lui. E qualche volta neppure che gli si parlasse.Ecco perché sono certo che anche queste parole per salutarlo, forse non le avrebbe volute. Ma gliele dobbiamo. Da amici e da eugubini.Amava la sua città in modo forte, viscerale ma anche discreto. Non voleva mai apparire. Ma c’era. Osservava, criticava ma proponeva. Soprattutto quando si faceva interprete di un sentore diffuso o di un volere personale e promuoveva iniziative a favore di un monumento o del recupero di una memoria storica.(...) Grande era anche la passione ceraiola per Sant’Antonio: siamo cre-sciuti insieme sotto la stanga, sulle mute di Mijarini e poi sulle girate. E in questi ultimi anni continuavamo a intestardirci anche sulla mo-stra, risalendo per i Ferranti dove tra tanta gente ci ritrovavamo ogni anno, lui immancabilmente a ceppo. Ora lo vogliamo immaginare insieme agli amici di un tempo, a Nando, Ino, Gioacchino, magari seduto in una tavola imbandita e festante, tra qualche canto, molte risate, gli scherzi che eravamo soliti fare e che lui amabilmente mal sopportava. Enzino ci mancherà. Perfino il fatto che non voleva che lo chiamassimo Enzino, ci mancherà. Non possiamo farci niente. Enzo, un abbraccio da tutti noi».

er quelli della nostra generazione, sia per la Festa di S. Antonio Abate del 17 gennaio che per il Vejone di Carnevale, uno dei nomi che si sentiva più spesso era Evenilde. Non c’era even-

to ceraiolo (in particolare gli addobbi) che non la vedesse presente. Quando poi negli anni ‘80 la Famiglia dei Santantoniari prese posses-so della Chiesa dei Neri Lei si occupò costantemente della pulizia e dell’arredo cercando di renderla sempre più accogliente. Fu la prima donna a far parte del Consiglio della Famiglia. Va ricordata la sua simpatia, la sua intelligenza, la sua eleganza e l’affetto verso i suoi fratelli e in particolare verso Nello (Primo Capodieci 1975 n.d.r.) per il quale fu più di una sorella.La storia dei fratelli Rossetto parte da una madre eugubina, appar-tenente alla famiglia Rogari e da padre friuliano che venne a Gubbio quale esperto fornaciaro di cementeria, presso la fabbrica dei Colonni. Nel dopoguerra l’Evenilde già da studentessa stravedeva per la nostra Festa e per Sant’Antonio. La sua passione si rafforzò con il suo fidanza-to: Mino Mastrangeli, Capodieci del nostro Cero Mezzano nel 1946 (o

‘47?). Dopo il matrimonio, nel 1952, Mino a seguito di problemi al ginocchio, si trovò nelle condizioni di non prendere più il Cero ma vide nel piccolo cogna-to Nello la continuazione della sua carriera Santan-toniara. Così a dodici anni Mino gli passò la sua divisa ceraiola. A quindici anni durante l’Alzata Nello si ferì ad una mano. L’Eve-nilde lo accompagnò all’o-spedale ma Nello quel 15 maggio doveva prendere il Cero per la prima volta sul bughetto. Si cercò di con-vincerlo a desistere. Inuti-le. Mino ed Evenilde lo ac-

compagnarono sul bughetto e quando arrivò Sant’Antonio in qualche modo, chi più chi meno tutti e tre, si trovarono sotto il Cero. Da quel momento Evenilde segue Nello che prese il Cero dappertutto a punta, a Capodieci nei pezzi più prestigiosi (e non) del percorso fino alla brocca del 1975 e oltre.Parlare della famiglia Rossetto è parlare di Ceri: Giordano, il fratello di Evenilde e Nello, santubaldaro, emigrato in Australia, un anno “lag-giù” insieme agli eugubini “Biciclettone” e Giuseppe Gambini festeg-giò il 15 maggio correndo con un palo della luce, tanta era la nostalgia. Giordano diede una spallata anche a Sant’Antonio nel 1977 perché Nello, lontano per motivi di lavoro, non era potuto rientrare. Concludiamo tornando all’Evenilde e ci piace ricordare come si ado-perasse per fare coraggio a tutti. Andare avanti sempre e comunque anche di fronte alle avversità della vita (che a Lei non sono mancate). Questa era una sua caratteristica. Tipica delle donne di una volta che erano un vero e proprio collante di una famiglia. Anche Famiglia cera-iola. E possiamo dire collante di una comunità.Per questo l’Evenilde fa parte della memoria di noi tutti. Grazie per la tua disponibilità, per la tua eleganza e per la tua allegria. In una parola per il tuo essere Santantoniara. Una Santantoniara unica. Sofia e Alberto

Una Santantoniara unicaRicordando Evenilde Rossetto

L’Evenilde ha segnato un’epoca per il nostro Cero. Fu la prima donna ad essere Consigliere della Fami-glia. Dagli anni ‘60 in poi sempre in prima fila col suo Mino e il nostro Nello.

CON L’INSEPARABILE MINO– Evenilde Rossetto una presenza costante

P

Per tutti EnzinoUn Signor Santantoniaro

Enzo Menichelli era riservato ma educato, non voleva apparire ma c’era. Un ceraiolo di grande fermezza, all’apparenza schivo, ma invece amante della compa-gnia e della “congrega” Santantoniara. Ci mancherà.

Edal blog di Giacomo Marinelli Andreoli

A CEPPO SU LE GIRATE– Enzo Menichelli un ceraiolo inesauribile

Tonino Agostini Luciano Allegrucci Sauro Ambrogi Benedetto Barbetti Luigino Brilli Massimo Caioli Marcello Cavicchi Napoleone Farneti Alfonso Fiorucci Franco Gaggiotti Giuseppe Manuali Carlo Pacelli Giovanni Pierini Zoe Mario Rossi Giambaldo Tomassoli Oberdan Uccellani

“CAVJE” AI SANTANTONIARI65ENNI Classe 1951

ELENCO NUOVI SOCI 2016“PICCOLI” SANTANTONIARI Cerimonia del 17-01-2016

per i nati nel 2015

Elezione del Capodieci 2017È la volta della Manicchia Interna

Le votazioni per il Capodieci si terranno in Taverna domenica 8 gennaio dalle 09.00 alle 16.00. Ricordiamo che per votare bisogna essere inclusi nelle liste di recente aggiornate.

erzo anno per il nuo-vo meto-

do di elezione di-retta da parte dei ceraioli del Primo Capodieci.Per il 2017 si vo-terà domenica 8 gennaio. Lo fa-ranno tutti i Ce-raioli di S. An-tonio identificati e regolarmente iscritti nella lista aggiornata degli aventi diritto.

PER MANTENERE IL DIRITTO DI VOTOSi ricorda che, a termine di regolamento, chi vuol mantenere il proprio diritto di voto deve presentarsi a tutte le votazioni ed apporre la propria firma al seggio elettorale.

PER ACQUISIRE IL DIRITTO DI VOTOChi non ha esercitato il proprio diritto di voto - pur essendo incluso nelle liste iniziali - può recarsi al seggio firmare presenza pur non votando. In questo modo la volta successiva acquisirà diritto al voto.

Chi non era in-cluso nelle liste iniziali purtrop-po dovrà recar-si per due anni consecutivi pres-so il seggio e fir-mare presenza. In questo modo - se autorizzato dai componenti vecchi e nuovi della muta di ap-partenenza - la volta successiva acquisirà diritto al voto.

LA MANICCHIA INTERNAPer la Manicchia Interna sono valide le candi-dature con un numero minimo di due candidati

e massimo di tre. Qualora, la stessa sera di presentazione dei candidati venissero indica-ti più di tre nominativi, all’interno della Ma-nicchia si procederà subito ad una scrematu-ra per raggiungere il numero massimo (3) di candidati.Non è il caso di quest’anno perché sono stati presentati solo due candidati: Saverio Bor-gogni e Roberto Gaggioli (detto “Giunco”).

T

Votanti 752

— Michele Gaggiotti 301 “de’ Leonardo” — Domenico Bagagli 284 detto “Brotanello” — Massimo Passeri 97 detto “Masciolo”— Eros Mencarelli 56— Nulle e Bianche 14

COME È ANDATA NELLE VOTAZIONI 2016

RISULTATO

I CANDIDATI DELLA MANICCHIA INTERNA– Da sinistra Saverio Borgogni e Roberto Gaggioli (detto “Giunco”)

I NUMERI DEL 2017Per la prossima tornata di votazioni ai 752 della scorsa tornata eletto-rale, vanno aggiunti gli 11 cera-ioli che si sono recati al seggio ed hanno firmato presenza per due anni consecutivi (non essendo stati inseriti nell’anagrafe iniziale).Oltre a questi vanno considerati altri 31 ceraioli che hanno posto la loro firma lo scorso anno ma che erano risultati assenti nel 2015.Infine ci sono i 25enni (nati nel 1992) che si andranno a sommare agli altri per un totale di circa 810 aventi diritto.

Amelia BarbettiLorenzo BediniLudovico BianchiNicolò BoldreghiniIlary BolloniGiordanio BracciniViola BrunettiEdoardo CamponovoMartino CorazziAlice ErcoliRiccardo FagianiVaterina Farinelli

Matilde FondacciFederico FranceschettiMartina GicheroMatilde MariottiElisa PandolfiMichele PanfiliAlessandro PieriniAngelica PierottiSebastiano PierottiAntonio RagniSebastiano RagniCaterina TomassiniVittoria Vannini

Stefano BagagliLuciano Bedini

Massimiliano BiccheriAlessandro BilettiMichele CeccarelliAndrea Cerbella

Alessio CodignoniMarco Farneti

Francesco FilippettiEmanuele FrancioniFrancesca Marcelli

Maddalena MarcelliAlessandro Miti

Mirko MitiRiccardo Miti

Claudia MonacelliMauro PannacciRoberto PannacciMatteo Pappafava

Giampietro RampiniMatteo Rogari

Nicola TognoloniPierluigi Tognoloni

PER CONSULTARE IL REGOLAMENTO

Ricordiamo che chi volesse consultare l’intero regolamento su come si elegge

il Primo Capodieci può farlo sul sito www.santantoniari.it

cliccando su: Mappa del sito / Il Cero.

ricordi legati alla meravigliosa espe-rienza di alzare il

Cero di Sant’Antonio hanno dei momenti ben precisi.Tutto è cominciato quan-

do i miei amici più stretti della muta mi hanno detto: «Daje Michele tentamo de alza’ il Cero con te. Te provece e vedrai che nojaltri da solo non te ce lasciamo».Ecco questa è la frase che ha dato la stura al tutto. Fortissime le emo-zioni del giorno delle votazioni, dove l’ho spuntata per pochi voti su Domenico “ de Brotanello”, un amico. Con lui e assieme agli altri can-didati, abbiamo affrontato quel periodo e quella giornata in maniera leale e ceraiola. Poi l’investitura ed il 17 gennaio, una giornata favolosa vissuta tutta di un fiato. Il vejone e gli innumerevoli appuntamenti di avvicinamento a maggio. Un grazie speciale lo devo alla mia famiglia ed agli amici della muta e della zona che dall’elezione in poi non mi hanno lasciato solo un attimo. Ma veniamo al 15 maggio, una giornata iniziata con una risata tra me ed il mio Capocetta «‘l Salcia» (al secolo Alessio Salciarini) e con una

Alchimie ceraioleIl Capodieci 2016 si racconta

Da una frase degli amici più stretti è partita l’avventura che ha portato Michele Gaggiotti alla “brocca”. Oltre l’ottima corsa resta l’esperienza caratterizzata da una “unione particolare” con gli altri componenti della Festa.

frase mentre sentivo arrivare i tamburi per la “sveja”. «Oh, adesso i giochi enno finiti, è ‘l momento nostro: testa alta tigna e viaaa!». Il 15 è cominciato così. Le sfilate sono volate via in un batter d’occhio ed ecco l’Alzata, momento strepitoso. Gli amici più cari della muta “pronti” e l’abbraccio con Giambaldo che “incavjava”. Beh, quello è stato in qual-che modo un lungo “filo” che mi ha unito con Nello Ontano. Infine dietro a me a “barelone” Mauro il mio “fratello maggiore”. Mostra e... si prosegue verso le attesissime “sei”. Mille emozioni ti as-salgono ma anche la tranquillità per aver parlato con tutte le mute. Parte la Calata ecco la Statua e poi Mijarini mi accorgo che semo “atac-cati”. Bravi! Ceraioli meravigliosi. Con una battuta posso dire che ho potuto parlare anche con le punte de Barbi e de Santa Maria, visto che non sono potuto uscire per il “cambio”... troppo vicini a San Giorgio. Corso e poi “corsa” straordinaria, anche in quei punti tradizionalmen-te più ostici per Sant’Antonio. Infine l’arrivo in Basilica e l’abbraccio con gli altri due Capodieci ed i Capitani con i quali sono rimasto tuttora in buonissimi rapporti. Non voglio dimenticare il trombettiere, l’alfiere e gli altri due capocetta. So che in tanti hanno commentato l’unione quasi magica che si respirava quest’anno tra noi ed è vero. Ripeto una alchimia con tutti, forse solo un po’ di più con uno di loro e lo voglio nominare Vincenzo Lauri (Se-condo Capitano) vista l’amicizia fraterna che ci lega.Voglio chiudere con un grazie ai Santantoniari, all’organizzazione del-la Famiglia e a tutti quelli che mi hanno sempre dimostrato vicinanza, appoggio e amicizia. Michele Gaggiotti

I

NON SONO “USCITO” PER IL CAMBIO... TROPPO VICINI A S. GIORGIO– Con una battuta posso dire di aver parlato anche con le punte di Barbi e Santa Maria

LE SFILATE SONO VOLATE VIA IN UN BATTER D’OCCHIO...– Gli amici della muta e della zona non mi hanno lasciato solo un attimo

FESTA DI SANT’ANTONIO ABATE martedi 17 gennaio 2017

PROGRAMMAore 09.00 Chiesa di San Secondo - S. Messaore 15.30 Chiesa di Madonna del Ponte - Benedizione animaliore 17.00 Chiesa dei Neri - Benedizione dei Piccoli Santantoniari nati nel 2016 - ore 18.30 S. Messa - Investitura Primo Capodieci 2017 -SfilatadeiSantantoniariconlaBandaMusicale - Piazzetta di Sant’Antonio: assaggio frappe e castagnole col vinoore 20.00 Arconi - Tradizionale Cena dei Santantoniari

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Aut.Trib.PG n.° 45 del 3-9-2010

Direttore Responsabile: Ubaldo GiniRedazione: Alberto Cappannelli, Emanuele Catanese, Emanuele Francioni, Alfredo MinelliHanno collaborato: Sofia Farneti, Michele Gaggiotti, Giacomo Marinelli Andreoli, Marcello RogariStampa: Tipografia Eugubina

Gran Ballo dei Santantoniari

Quando andremo

alla festa da ballo

balleremo diverse quadriglie...

Cipolleto di Gubbio

SABATO 25 FEBBRAIO 2017

1987 1982

19921996

Amarcord di Alberto Cappannelli

...Santantoniaro

M’arcomando st’anno con i