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Corso attrezzi a motore15 Gennaio 2017 – dalle 9:00 alle 16:30

Galbiate 2017 - Gare Provinciali di Protezione Civile

Auditorium, Piazza Golfari 23851 Galbiate

DPI


Capire perché si indossano i dispositivi di protezione individuale

Conoscere cosa dice la normativa italiana sui dispositivi diprotezione individuale

….. ….. …..

Ma soprattutto…

I dispositivi di protezione individuale


… capire a cosa NON servono i dispositivi di protezione individuale….


… capire QUANDO servono i dispositivi di protezione individuale….

Infatti il corretto utilizzo emanutenzione consente di:

-allungare la vita del DPI

- garantire la sua perfettafunzionalità


Definizione DPI - Art. 74

Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzaturadestinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo controuno o più rischi presenti nell’attività lavorativa, suscettibili di minacciarne la sicurezza ola salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a talescopo.

Cosa si intende per D.P.I.


Requisiti dei DPI - Art. 76

1. I DPI devono essere conformi alle norme di cui al decreto legislativo 4 dicembre1992 n. 475, e sue successive modificazioni.

2. I DPI di cui al comma 1 devono inoltre:a) essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio

maggiore;b) essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;c) tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore;d) poter essere adattati all'utilizzatore secondo le sue necessità.

3. In caso di rischi multipli che richiedono l'uso simultaneo di più DPI, questi devonoessere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche nell'uso simultaneo, lapropria efficacia nei confronti del rischio e dei rischi corrispondenti.

NON sono D.P.I.

gli indumenti da lavoro ordinari le divise da lavoro gli indumenti utilizzati per il rispetto di norme igieniche per la collettività DPI di autodifesa in caso di aggressione (armi individuali, aerosol..) DPI per forze armate (caschi, scudi) gli apparecchi portatili per individuare pericoli caschi o visiere per veicoli a motore


Le procedure di certificazione CE prevedono:

• per la 1^ categoria: solo la dichiarazione di conformità (autocertificazione)

• per la 2^ categoria: attestato di certificazione CE rilasciato da apposito OrganismoNotificato + Dichiarazione di Conformità

• per la 3^ categoria: attestato di certificazione CE rilasciato da apposito OrganismoNotificato + Dichiarazione di Conformità + verifica almeno annuale del prodotto finito

Procedura di certificazione.


La certificazione CE, obbligatoria per tutti i DPI, suddivide gli stessi in tre categorie inbase alla gravità di rischi da cui proteggono:

• RISCHI MINORI – 1^ Categoria;

• RISCHI DI MORTE, LESIONI GRAVI E DI CARATTEREPERMANENTE – 3^ Categoria;

• TUTTTI GLI ALTRI RISCHI – 2^ Categoria.

Categorie e procedure di certificazione.


D.P.I. 1^ categoria

• di semplice progettazione;

• salvaguardia da danni fisici di lieve entità;

• percezione immediata dell’efficacia e percezione della progressiva verificazione deglieffetti lesivi.


D.P.I. 3^ categoria

• di COMPLESSA progettazione;

• salvaguardia da morte o lesioni gravi per cui l’operatore non è in grado di percepiretempestivamente il verificarsi di effetti lesivi;

I DPI per attività in ambienti con condizioni equivalenti a una temperatura d’aria noninferiore a -50°C

I DPI destinati a salvaguardare le cadute dall’alto

I DPI destinati a salvaguardare dai rischi connessi ad attività che espongono atensioni elettriche pericolose o utilizzati come isolanti per alte tensioni elettriche


D.P.I. 2^ categoria

Tutto ciò che non appartiene alla 1° o 3° categoria


ll Decreto definisce i criteri per l’individuazione e l’uso dei D.P.I. edècostituito da 3 articoli e da 4 allegati:

protezione dell’udito- all. I

protezione delle vie respiratorie- all. II

protezione degli occhi- all. III

indumenti protettivi da agenti chimici- all. IV

Decreto Ministeriale Maggio 2001


Criteri di scelta dei D.P.I


Leggere le istruzioni che accompagnano il DPI (fornite dal fabbricante)

Esaminare il mezzo prima dell’impiego

Igiene del mezzo

Verifica limitazioni d’uso del fabbricante

Impieghi dei D.P.I


NOTA INFORMATIVA

La nota informativa, altrimenti conosciuta anche sotto il nome di “istruzioni perl’uso”, è una sorta di Carta d’Identità del DPI nella quale sono riportati tutti glielementi necessari per l’identificazione e il corretto uso.

E’ rilasciata obbligatoriamente dal fabbricante e deve accompagnare ogni DPI;deve essere redatta in modo preciso e comprensibile e almeno nella lingua delpaese di destinazione del DPI

Hanno la funzione di rendere più visibile l’operatore sia di giorno(colori altamente visibili) e sia di notte (bande retroriflettenti), prevenendo l’investimentoaccidentale da parte di autoveicoli, macchine operatrici o altro.Sono previste tre classi in funzione della superficie minima del Materiale di fondo(luminescente) e delle bande retroriflettenti.

GRADO 3: grado di visibilità più elevato (es. completo di giacca e Pantalone, cappotto,giaccone a maniche lunghe)GRADO 2: grado di visibilità intermedio (es. gilet, casacche, pantaloni con pettorina)GRADO 1: grado di visibilità più debole (es. bretelle)

In accordo con il D.M. 9 maggio 1995 e con quanto riportato dal Codice dellaStrada:Il dispositivo di classe 1 potrà essere utilizzato esclusivamente da personaleche esegue interventi di breve durata solo occasionalmente Tutti coloro cheoperano in prossimità della delimitazione di un cantiere o che comunque sonoesposti al traffico veicolare nello svolgimento della loro abitualeattività lavorativa, anche breve, dovranno utilizzare il vestiario di classe 2 e 3

Rischi da scarsa visibilità


Durante lo svolgimento del lavoro, la testa è sottoposta a numerose occasioni dipericolo, come ad esempio urti vari, cadute di materiale dall’alto, etc, di conseguenza ènecessario proteggere la testa con un elmetto idoneo.

Caschi di protezione - Funzioni

Come è composto un caschetto ?


La calotta del casco può essere realizzata con materiali diversi.La grande maggioranza dei caschi ha calotta in polietilene ad alta densità, ma questa puòessere in policarbonato, vetroresina, alluminio, ecc. Naturalmente variano le caratteristichedi resistenza e varia anche il peso. Il peso è un fattore importante da verificare per poterdisporre di caschi che proteggano dai rischi specifici del tipo di lavoro ma siano nellostesso tempo indossabili con minorefastidio.E’ importante anche una buona ventilazione del casco. Questa si ottiene con fori diventilazione che permettono la circolazione dell’aria o con una calotta di buone dimensioniche lasci spaziointorno e sopra alla testa.Spesso è consigliabile scegliere caschi che abbiano già predisposte delle fessure diaggancio per cuffie antirumore o visiere.Un bordino per lo sgrondo dell’acqua è utile in caso di pioggia.

Caschi di protezione - Calotta

Le bardature interne possono essere in plastica o tessili.La regolazione della taglia avviene con un sistema a fibbia e sistema di blocco.Un sistema con regolazione “a cricchetto” è comodo quando si debba provvedere astringere la bardatura momentaneamente evitare che il casco si muova sul capo o cada.Esiste spesso anche la possibilità di regolazione in altezza con scorrimento dei punti dicollegamento.

Caschi di protezione - Bordature


L’elmetto deve portare impressa:1. data di produzione (questa deve essere verificata in quanto icaschi hanno una scadenza da 3 a 5 anni).2. intervallo di taglie ottenibili con la regolazione della bardatura

Caschi di protezione - Note

Caratteristiche dei caschi: Assorbimento dell’urto Resistente alla perforazione Resistente alla luce solare ad alla pioggia Non infiammabilità Proprietà dielettriche Dinsinfettabilità e lavabilità Il peso non deve superare i 425 g per gli elmetti con solo visiera

con esclusione dei possibili accessori


L’elmetto è realizzato in modo da assorbire l’energia di urto tramite la distruzione parzialedella calotta e della bardatura. Anche se tale danno può non essere immediatamentevisibile, qualsiasi elmetto sottoposto ad un grave urto deve essere sostituito.

E’ vietato modificare o togliere no qualsiasi dei componenti originali dell’elmetto, in mododiverso da quello raccomandato dal fabbricante.

Se non in conformità con le istruzioni del fabbricante, non applicare vernici, solventi, adesivio etichette autoadesive.

E’ vietato applicare accessori in maniera diversa da come indicato dal fabbricante.

È bene pulire periodicamente l’elmetto

Tenere l’elmetto ben saldo al capo, allacciando l’apposita fibbia sotto la gola se presente.

Caschi di protezione - Utilizzo


In linea generale, poiché risulta non sempre possibile escludere a priori i rischi di dannialla testa, è consigliato fare un uso continuativo dell’elmetto di protezione in tutti gliscenari dove la presenza del volontario non si limita al supporto per la viabilità e allasorveglianza.

Caschi di protezione – Quando?


Le scarpe antinfortunistiche sono suddivise in varie tipologie a seconda delle certificazionidi riferimento. Vediamo, quindi, più nel dettaglio, quali sono le certificazioni e cosasignificano le sigle che le identificano.Si parte dalla SB, sicurezza base, che evidenzia la minima certificazione richiesta dallescarpe antinfortunistiche e che soddisfa i requisiti della norma che obbliga al puntale inacciaio da 200 joule. Con la semplice aggiunta di una suola antistatica e sostegno aprotezione del tallone, si passa ad un livello S1.In questo caso, quindi, si avrà una specifica protezione in acciaio per la punta dei piedi euna lamina antiperforazione sulla suola. Viene normalmente impiegata dai magazzinieri,nell’industria alimentare, nel settore alberghiero.La certificazione S2, invece, è una variante della S1 ed aggiunge alle scarpeantinfortunistiche l’impermeabilità della tomaia per un tempo superiore ai 60 minuti. È,dunque, adatta a tutti coloro che lavorano a contatto con liquidi che inevitabilmentesarebbero altrimenti assorbiti dalla calzatura indossata. Le pelli vengono quindi lavoratecon un apposito trattamento idrorepellente.

Scarpe di protezione


Aumentando di grado nella scala della sicurezza, ci imbattiamo nelle scarpe S4 eS5: si tratta di scarpe antinfortunistiche impermeabili al 100%, costruite peressere resistenti all’acqua in ogni situazione. La S5 è corredata, in aggiunta, diuna lamina antiperforazione.Perché una scarpa antinfortunistica sia considerata adeguata e valida ènecessario che sia completa di marchio CE, simbolo comunitario applicato aiprodotti che rispettano le caratteristiche previste dalla normativa europea.Inoltre, deve essere presente anche il numero della normativa internazionalesecondo la quale è avvenuto il test delle stesse, in modo che si possa esseresicuri che si tratti di un prodotto conforme e sicuro al 100%.

Scarpe di protezione


Per semplicità, divideremo le scarpe antinfortunistiche in quattrotipologie: scarpa bassa; scarpa con protezione alla caviglia; sandalo; zoccolo.

Gli elementi che vanno presi in considerazione sono:

il tipo di puntale, la lamina antiperforazione, la calzata, il pellame, la suola.

Scarpe di protezione - Tipologie


Gli "occhiali", insieme agli "schermi" ed alle "visiere", sono i più importanti dispositivi diprotezione individuale (DPI) degli occhi contro i rischi meccanici (poveri, trucioli,schegge), ottici (raggi UV ed IR, laser), chimici (vapori, nebbie e fumi, soluzioni acideed alcaline) e termici (il freddo può causare lacrimazione protratta, il calore puòprovocare infiammazioni o ustioni), generalmente tra loro variamente associati nellamaggior parte dei luoghi di lavoro (saldatura, fotocomposizione, laboratori, industriametalmeccanica e del legno in particolare).Gli schermi sono generalmente utilizzati per lavori di saldatura o in prossimità dimasse incandescenti per brevi periodi, portati a mano dallo stesso lavoratore oppure,se fissi, sono posizionati davanti al pezzo su cui lavorare.Le visiere, più comode degli schermi, sono generalmente integrate da un elmetto diprotezione ed abbassate in caso di lavorazioni a rischio. Visiere e schermi proteggono,oltre agli occhi, anche il volto dell'operatore.

Occhiali di protezione


La protezione delle mani è garantita dai guanti.I guanti proteggono l’operatore dal contatto con vari agenti: infettivi, sostanze chimichecome acidi e basi, sostanze radioattive, caldo, freddo, meccanici…….; non proteggono dapunture accidentali.

I rischi presenti sul posto di lavoro che necessitano della protezione delle mani mediantel’uso di guanti specifici possono essere:

MECCANICI (tagli e abrasioni)TERMICI (caldo e freddo)CHIMICI (sostanze chimiche)MICROBIOLOGICI (infezioni)ELETTRICI (elettrocuzione)

I requisiti generali dei guanti di protezione sono definiti dalla norma EN 420; su ogni tipodi guanto o nella sua confezione (per quelli monouso) è impresso il pittogramma cheindica la protezione dal rischio ed i livelli prestazionali indicati da numeri.

Guanti di protezione


I guanti maggiormente utilizzati in ambiente di protezione civile sono i guantiper gli agenti fisici e meccanici in quanto la tipologia del lavoro da farsi imponel’utilizzo di guanti robusti realizzati in cuoio o cotone.

Norme di comportamento: Usare guanti adeguati alle lavorazioni da eseguire Usare guanti di spessore costante, senza fori e facilmente calzabili Evitare l’uso di protezioni degradate e\o strappate Non usare guanti troppo aderenti alla pelle per limitare il sudore


Il rumore viene attualmente considerato il fattore di rischio chestatisticamente occupa il primo posto. Per questa forma d'inquinamentoè utile l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale:

Tamponi silenziatori

Vanno introdotti nel condotto uditivo esterno, possono essere siamonouso che riutilizzabili e devono:

• aderire anatomicamente;• essere sopportabili per lunghi periodi di tempo;• essere facilmente deformabili;• garantire buone caratteristiche fonoisolanti.

Tappi di protezione udito


Quasi tutti i tamponi smorzano i suoni ad alta frequenza, ma non quelli dibassa frequenza, questo permette a chi li porta di sentire efficacemente ilsuono della voce umana.Sono dotati di particolari dispositivi di smorzamento, i quali evitano la fastidiosasovrappressione all'esterno del condotto uditivo, frequente causa diintontimenti e malesseri.

Cuffie e caschi

Le cuffie e i caschi antirumore assicurano la massima protezione e possonoessere usati da chiunque; sono in grado di escludere le componenti ad altafrequenza trattenendo vibrazioni che verrebbero trasmesse per via ossea

Tappi di protezione udito


https://www.youtube.com/watch?v=23Ihr_FeFSk

Dal minuto 14.21 al .

Rivista Forestale Sherwood - Profilo

I DPI per l’uso della motosega


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