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L’attività fisica è un antinfiammatorio Ecco come regola il sistema immunitario IN PRIMO PIANO La farmacia interna Alessandro Pejrano Romero – Psicologo Clinico e Tecnico di Laboratorio Biochimico, socio SIPNEI Lombardia L ’interesse della Psicologia dello Sport per l’attività sica si è storicamente centrato sulla valutazione delle funzioni cognitive, sulle prestazioni dell’atleta e la preparazione mentale nella pratica agonistica. La prospettiva psiconeuroendocrinoimmunologica introduce invece nel panorama scientico contemporaneo un elemento di novità assoluto, che consente di estendere i conni dell’analisi clinica, evidenziando aspetti no a pochi anni fa sconosciuti nella relazione tra salute e attività motoria. Dai muscoli le miochine Nel corso degli anni novanta un gruppo di ricerca danese dimostrò che la sollecitazione muscolare induceva le cellule dei muscoli, i cosiddetti miociti, a produrre delle citochine che presero poi il nome di “miochine”. L’interesse si spostò sull’Interleuchina-6 (la IL- 6), coinvolta nei processi inammatori e quindi nell’attivazione dell’asse ipotalamo-iposi-surrene. Si conosceva il ruolo pro-inammatorio di questa proteina, prodotta sotto stimolazione della IL-1 e del temuto TNF (Fattore di Necrosi Tumorale), tuttavia, non era chiaro quale ruolo positivo potesse avere nella promozione della salute dell’individuo essendo essa stessa un marker inammatorio. Le indagini sperimentali dei ricercatori di Copenaghen evidenziarono come l’Interleuchina-6 seguisse una via biologica dierente da quella già conosciuta di attivazione dell’inammazione. Fu così dimostrato che la citata proteina induceva una risposta assai diversa, nello specico anti-inammatoria, quando liberata nel corso di un esercizio sico non intenso. Si osservò, così, che la contrazione delle bre muscolari scheletriche e il conseguente rilascio massiccio di IL-6 determinavano la liberazione dell’Interleuchina-1Ra (importante regolatore dell’inammazione), della IL-10 (proteina anti-inammatoria) e della sTNF-R (che inibisce il TNF-alfa). L’evidenza scientica delle scoperte danesi collocò denitivamente l’esercizio sico moderato nel ventaglio delle attività comportamentali promosse dalla Psicologia della Salute come preventive di speciche patologie. Sebbene le correlazioni tra citochine e Sistema Immunitario siano ancora oggetto di importanti ricerche internazionali, è assodata l’importanza che ricopre la IL-6 prodotta nel corso dell’esercizio motorio È noto che chi fa attività fisica regolare si ammala di meno. Le ragioni scientifiche e i meccanismi fisiologici che la sottendono sono tuttavia per lo più ignorati dagli stessi professionisti della salute TNF-R IL-1ra IL-1ra IL-10 IL-10 Sepsis Excercise Pro -Infiammatory Anti-Infiammatory Anti-Infiammatory TNF IL-6 IL-6 Fonte: Neil P.Walsh et al. Position StatementPart one: Immune function and exercise EIR 17 2011 - position statement part 1 Paragone tra l’aumento delle citochine circolanti indotto da un’infezione (sopra) e dall’attività sica (sotto). Durante l’infezione c’è un marcato incremento nella circolazione di TNF-alfa, che è seguito da un aumento di IL-6. Invece durante l’attività sica, il marcato incremento di IL-6 non è preceduto dall’aumento di TNF-alfa PNEI NEWS | n. 2 Marzo Aprile 2012 12

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L’attività fisica è un antinfiammatorioEcco come regola il sistema immunitario

IN PRIMO PIANO La farmacia interna

Alessandro Pejrano Romero – Psicologo Clinico e Tecnico di Laboratorio Biochimico, socio SIPNEI Lombardia

L’interesse della Psicologia dello Sport per l’attività "sica si è storicamente centrato sulla valutazione delle funzioni cognitive, sulle

prestazioni dell’atleta e la preparazione mentale nella pratica agonistica. La prospettiva psiconeuroendocrinoimmunologica introduce invece nel panorama scienti"co contemporaneo un elemento di novità assoluto, che consente di estendere i con"ni dell’analisi clinica, evidenziando aspetti "no a pochi anni fa sconosciuti nella relazione tra salute e attività motoria.

Dai muscoli le miochineNel corso degli anni novanta un gruppo di ricerca danese dimostrò che la sollecitazione muscolare induceva le cellule dei muscoli, i cosiddetti miociti, a produrre delle citochine che presero poi il nome di “miochine”. L’interesse si spostò sull’Interleuchina-6 (la IL-6), coinvolta nei processi in"ammatori e quindi nell’attivazione dell’asse ipotalamo-ipo"si-surrene. Si conosceva il ruolo pro-in"ammatorio di questa proteina, prodotta sotto stimolazione della IL-1 e del temuto TNF (Fattore di Necrosi Tumorale), tuttavia, non era chiaro quale ruolo positivo potesse avere nella promozione della salute dell’individuo essendo essa stessa un marker in"ammatorio.Le indagini sperimentali dei ricercatori di Copenaghen evidenziarono come l’Interleuchina-6 seguisse una via biologica di!erente da quella già conosciuta di attivazione dell’in"ammazione. Fu così dimostrato che la citata proteina induceva una risposta assai diversa, nello speci"co anti-in"ammatoria, quando liberata nel corso di un esercizio "sico non intenso.Si osservò, così, che la contrazione delle "bre muscolari scheletriche e il conseguente rilascio massiccio di

IL-6 determinavano la liberazione dell’Interleuchina-1Ra (importante regolatore dell’in"ammazione), della IL-10 (proteina anti-in"ammatoria) e della sTNF-R (che inibisce il TNF-alfa).L’evidenza scienti"ca delle scoperte danesi collocò de"nitivamente l’esercizio "sico moderato nel ventaglio delle attività comportamentali promosse dalla Psicologia della Salute come preventive di speci"che patologie. Sebbene le correlazioni tra citochine e Sistema Immunitario siano ancora oggetto di importanti ricerche internazionali, è assodata l’importanza che ricopre la IL-6 prodotta nel corso dell’esercizio motorio

È noto che chi fa attività fisica regolare si ammala di meno. Le ragioni scientifiche e i meccanismi fisiologici che la sottendono sono tuttavia per lo più ignorati dagli stessi professionisti della salute

TNF-RIL-1ra

IL-1ra

IL-10

IL-10

Sepsis

Excercise

Pro -Infiammatory Anti-Infiammatory

Anti-Infiammatory

TNF

IL-6

IL-6

Fonte: Neil P.Walsh et al. Position StatementPart one: Immune function and exercise EIR 17 2011 - position statement part 1Paragone tra l’aumento delle citochine circolanti indotto da un’infezione (sopra) e dall’attività "sica (sotto). Durante l’infezione c’è un marcato incremento nella circolazione di TNF-alfa, che è seguito da un aumento di IL-6. Invece durante l’attività "sica, il marcato incremento di IL-6 non è preceduto dall’aumento di TNF-alfa

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non solo per l’attivazione dei processi anti-in"ammatori. Nello speci"co l’Interleuchina-6 stimola indirettamente la sintesi del mannosio, uno zucchero semplice che rientra nella composizione di glicoproteine che si ritrovano naturalmente in talune mucose. Questo zucchero sembrerebbe svolgere un importante ruolo di prevenzione verso alcune infezioni batteriche causate da microrganismi dotati di "mbrie ("lamenti di!usi sulla parete batterica dei Gram-negativi con lo scopo di aumentare l’adesività del germe alle mucose). Il mannosio sembrerebbe ostacolare la patogenesi impedendo alle "mbrie di attaccarsi al substrato, ovvero alla mucosa, in particolar modo nelle infezioni urinarie indotte dall’Escherichia Coli.Parallelamente alla funzione ostacolante che l’esercizio "sico mantiene verso i processi pro-in"ammatori ed infettivi, un regolare e moderato allenamento oltre che presentare una signi"cativa risposta contro i disturbi associati alla Sindrome Metabolica (aterosclerosi, sovrappeso, diabete, colesterolo, etc) grazie al ruolo dell’IL-6 nella stimolazione del catabolismo lipidico, presenta un ruolo estremamente importante nella regolazione dell’umore. Questa funzione intimamente psicologica si ra!orza laddove l’attività "sica si esplica in contesti di gruppo, attraverso i cosiddetti sport di squadra, nei quali la relazione interpersonale costituisce una pedina del gioco stesso.

Le vie parallele che vanno dallo sport alla saluteAlla luce di quanto detto l’attività sportiva moderata produce un bene"cio alla salute dell’individuo di estremo interesse scienti"co, attraverso diverse vie parallele:

e di citochine, quale la IL-6 e la successiva cascata biochimica antin"ammatoria (IL-1Ra, IL-10, sTNF-R).

e l’ossigenazione dei tessuti, una migliore elasticità muscolare e mobilità articolare. Inoltre l’attività "sica costituisce una forma di prevenzione nell’invecchiamento dello scheletro. Lo sviluppo e il mantenimento della massa ossea è infatti correlato alla forza muscolare esercitata, in particolar modo negli esercizi di potenziamento, che coinvolgono i muscoli che si inseriscono nelle ossa lunghe. L’energia liberata dall’attività "sica stimola gli osteoblasti che portano a depositare calcio nella matrice ossea. Il dato assume importanza nella prevenzione della demineralizzazione ossea in post-menopausa.

che sembrerebbe possedere un’azione neurotro"ca e di stimolazione della plasticità encefalica. A tal riguardo le recenti scoperte del cileno Fernando Gomez-Pinilla dell’Università della California (Ucla) hanno mostrato che il BDNF risulterebbe aumentato nella zona ippocampale nei soggetti che mantengono una regolare attività "sica ed una dieta ricca di acidi grassi essenziali, nello speci"co di DHA. L’azione esercitata dal BDNF proprio sull’Ippocampo spiegherebbe la correlazione tra attività motoria e migliori performace cognitive, in primis quelle mnemoniche. Questa cornice psicobiologica si caratterizzerebbe da una maggiore densi"cazione delle connessioni sinaptiche e ad una probabile funzione di neurogenesi. Il DHA, inoltre, sembrerebbe presentare un’importante funzione metabolica poiché in grado di stimolare le attività mitocondriali e l’utilizzo del glucosio, riducendo in questo modo lo stress ossidativo.

sportive condivise (gioco di squadra, ginnastica di gruppo nella Terza Età

e altre) con le relative ricadute positive nella cognizione, nell’attribuzione di signi"cato alle cose, nella percezione della propria immagine corporea e nell’elaborazione emotiva degli eventi.

Fonte: Neil P.Walsh et al. Position StatementPart one: Immune function and exercise EIR 17 2011 - position statement part 1

Aspetti che rendono l’attività "sica un elemento comportamentale di prima importanza nella piani"cazione di uno stile di vita sano, le cui ricadute psicobiologiche e "siologiche non possono essere ignorate, anche nella prospettiva di piani"care un’attività sportiva mirata al singolo soggetto in modo da escludere pratiche che possano produrre e!etti stressanti, come quelle particolarmente intense che provocano picchi signi"cativi di cortisolo.

GLOSSARIOIL-1: è una citochina molto importante nella sequenza proteica che stimola l’in"ammazione.TNF: è una citochina prodotta da diverse cellule, tra cui quelle del fegato e del Sistema Immunitario, come i linfociti o le cellule NK. Svolge un ruolo complesso perché si attiva per ragioni diverse, dall’infezione, alla presenza di cellule tumorali o in patologie demielinizzanti come la Sclerosi Multipla.sTNFR: recettore solubile del TNFIL-1Ra: è una molecola che disattiva il recettore della IL-1, bloccando in questo modo il processo in"ammatorio.IL-10: è una citochina coinvolta nella sequenza biochimica dei processi anti-in"ammatori, giacché è antagonista delle Interleuchine pro-in"ammatorie come la IL-1 o il TNF.

Riferimenti bibliogra"ci:Bottaccioli F. Il sistema immunitario: la bilancia della vita. Tecniche Nuove, Milano 2008.Brandt C., Pedersen BK, $e role of exercise-induced myokines in muscle homeostasis and the defense against chronic diseases. J Biomed Biotechnol.%2010;2010:520258Gomez-Pinilla F., &e combined e!ects of exercise and foods in preventing neurological and cognitive disorders. Preventive-Medecine 2011 Jun 1;52 Suppl 1:S75-80.Ramón Suárez G., Sistema Neuroendocrino y actividad física. Universidad de Granada. http://viref.udea.edu.co/contenido/menu_alterno/apuntes/ac23-sistemaNE.pdfUhlenbruck G., Lo sport. Un importante sostegno al sistema immunitario. La Medicina Biologica, luglio/settembre 2003 p. 21

Physical Inactivity

Visceral fat accumulation

Chronic Systemic Inflammation

Insulin Resistance, Atherosclerosis, Neurodegeneration, Tumour growth

Type 2 diabetes

Breast cancer

Colon cancer

CardiovascularDiseases

Depression

Dementia

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