Attività Estrattive nelle aree urbane
-
Upload
fiore-fumo -
Category
Documents
-
view
212 -
download
0
Transcript of Attività Estrattive nelle aree urbane
-
8/16/2019 Attività Estrattive nelle aree urbane
1/4
2.6_A
2.6 ATTIVITA’ ESTRATTIVE NELLE AREE URBANEF. Fumanti & M. Di Leginio,ISPRA – Dipartimento difesa del SuoloC. DacquinoISPRA – Dipartimento stato dell’Ambiente
CAVE ATTIVE E DISMESSE
Le attività di estrazione di minerali di prima (miniere) e seconda categoria (cave) rappresentanoun importante settore dell’economia nazionale ma al tempo stesso una possibile causa di de-grado ambientale, sia per quanto riguarda le operazioni di estrazione sia per le problematicherelative alla destinazione d’uso dei siti d’estrazione dismessi. In ambito urbano tali siti assumonoanche un grande valore storico/culturale poiché rappresentano i luoghi d’origine dei materialicon i quali sono state edificate le città.
In molti casi tali luoghi non sono più accessibili poiché coperti dallo sviluppo urbano mentre inaltri, in particolare nelle aree di pianura, i materiali lapidei erano localizzati al di fuori dell’areaurbana, in corrispondenza dei primi affiormenti del substrato. Per tali motivi l’indicatore prendein esame sia il dato provinciale sia, ove disponibile, il dato comunale.L’indicatore quantifica le cave attive (cioè quelle attualmente in esercizio o comunque con autoriz-zazione non scaduta) e dismesse fornendo, indirettamente, informazioni sul consumo di risorsenon rinnovabili, sulla perdita di suolo, sulle modificazioni indotte nel paesaggio, sulle possibilialterazioni idrogeologiche e idrografiche e su possibili fenomeni di dissesto lungo i fronti di sca- vo. I dati provengono dagli Uffici Attività Estrattive o dai Piani delle Attività Estrattive regionali/provinciali.Le aree provinciali con più alta concentrazione di siti in esercizio risultano localizzate nel nordItalia ed in particolare nelle provincie di Verona, Vicenza e Brescia che presentano più di 150
cave nel loro territorio. A livello comunale le cave in esercizio risultano generalmente moltolimitate con qualche eccezione come Roma, anche a causa della grande estensione areale delcomune, e Taranto.Molto più difficile è la quantificazione delle cave dismesse. Non tutte le regioni/provincie si sonodotate di un catasto dei siti dismessi e quelli disponibili presentano eterogeneità nelle modalitàdi censimento. In alcuni casi, come ad Arezzo e Firenze, sono state censite anche tutte la cavestoriche mentre in altri i siti dimessi sono relativi solo agli ultimi decenni.
Pietre e città
La stretta relazione tra l’edificato e le pietre locali è evidente nei centri storici cittadini maancora di più nelle migliaia di borghi storici medioevali le cui costruzioni sono dei veri e propri
campionari della geologia del posto. Le rocce ci raccontano di tempi lontani, di ambienti di- versi, di esseri viventi scomparsi. In ambiente urbano ci raccontano molto di più. La tipologiadelle pietre utilizzate, la loro modalità di taglio, la loro posa in opera sono testimonianza delle vicende politiche ed economiche, dei gusti artistici e delle tendenze architettoniche. Le “con- taminazioni” con materiali esotici, più spinta nella grandi città d’arte, forniscono poi ulterioriinformazioni sugli status sociali, gli scambi culturali, le rotte commerciali.Le pietre del costruito urbano rappresentano cioè un viaggio globale che inizia nelle ere geo-logiche e termina nella storia dei popoli.
-
8/16/2019 Attività Estrattive nelle aree urbane
2/4
2.6_B
Grafico 2.6.1: Cave attive e dismesse a livello provinciale e comunale*
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati regionali
0 100 200 300
Torino
Novara
Alessandria
Aosta
Milano
Monza
Bergamo
Brescia
Bolzano
Trento
Verona
Vicenza
Venezia
Treviso
Padova
Udine
Trieste
Genova
La Spezia
Piacenza
Parma
Reggio Emilia
Modena
Bologna
Ferrara
Ravenna
Forlì
Rimini
Firenze
Livorno
Arezzo
Pistoia
Prato
Perugia
Terni
Ancona
Pesaro
Roma
Latina
Pescara
Campobasso
Napoli
Caserta
Salerno
Foggia
Bari
Barletta (BAT)
Taranto
Brindisi
Potenza
Reggio Calabria
Catanzaro
Palermo
Messina
Catania
Siracusa
Sassari
Cagliari
Cave attive Comune
Cave attive Provincia
0 250 500 750 1000
Torino
Novara
Alessandria
Aosta
Milano
Monza
Bergamo
Brescia
Bolzano
Trento
Verona
Vicenza
Venezia
Treviso
Padova
Udine
Trieste
Genova
La Spezia
Piacenza
Parma
Reggio Emilia
Modena
Bologna
Ferrara
Ravenna
Forlì
Rimini
Firenze
Livorno
Arezzo
Pistoia
Prato
Perugia
Terni
Ancona
Pesaro
Roma
Latina
Pescara
Campobasso
Napoli
Caserta
Salerno
Foggia
Bari
Barletta (BAT)
Taranto
Brindisi
Potenza
Reggio Calabria
Catanzaro
Palermo
Messina
Catania
Siracusa
Sassari
Cagliari
Cave dismesse ComuneCave dismesse Provincia
-
8/16/2019 Attività Estrattive nelle aree urbane
3/4
-
8/16/2019 Attività Estrattive nelle aree urbane
4/4
2.6_D
Grafico 2.6.2: Miniere attive e dismesse, livello provinciale (2010)
Fonte: ISPRA
0 100 200 300
Torino
Novara
Alessandria
Aosta
Milano
Monza
Bergamo
Brescia
Bolzano
Trento
Verona
Vicenza
Venezia
Treviso
Padova
Udine
Trieste
Genova
La Spezia
Piacenza
Parma
Reggio Emilia
Modena
Bologna
Ferrara
Ravenna
Forlì
Rimini
Firenze
Livorno
Arezzo
Pistoia
Prato
Perugia
Terni
Ancona
Pesaro
Roma
Latina
Pescara
Campobasso
Napoli
Caserta
Salerno
Foggia
Bari
Barletta (BAT)
Taranto
Brindisi
Potenza
Reggio Calabria
Catanzaro
Palermo
Messina
Catania
Siracusa
Sassari
Cagliari
Miniere attive
Miniere dismesse