Attività della Fondazione Vodafone Italia

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fond of life Attività della Fondazione Vodafone Italia 2002 2003 2003 2004

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fond of lifeAttività della Fondazione Vodafone Italia

2002 • 2003 2003 • 2004

2002

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CESVI • Fermiamo l’AIDS sul nascere. Cellule di accompagnamento psicosociale per le persone affette da HIV/AIDS

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Casa dei Diritti Sociali Focus • Hora: interventi di mediazione e sostegno psicosociale per minori italiani e stranieri in condizioni di disagio e/o vittime di abusi,sfruttamento, criminalità organizzata.

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Lega del Filo d’Oro • Centro socio-sanitario residenziale di Lesmo in Lombardia

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Casa dei Diritti Sociali Focus • Hora: interventi di mediazione e sostegno psicosociale per minori italiani e stranieri in condizioni di disagio e/o vittime di abusi,sfruttamento, criminalità organizzata.

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Fondazione Banco Alimentare • Banco Alimentare - contro lo spreco e contro la fame

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NuovArmonia Onlus • Realizzazione di tre posti letto di assistenza semintensiva per i bambini nefropatici

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Presentiamo i primi due anni di attività della Fondazione Vodafone Italia.Si può individuare un percorso che va consolidandosi attraverso le scelte e le esperienze compiute, i progetti già divenuti realtà, quelli tutt’ora in fase di realizzazione. La Fondazione ha operato fin dall’inizio nell’assistenza alle categorie sociali più deboli, nella tutela e valorizzazione dell’ambiente,nella tutela, valorizzazione e promozione dei beni e delle attività di interesseartistico, storico e culturale. Oggi, senza trascurare gli altri settori,con l’aiuto del Comitato Scientifico stiamo definendo un ruolo e un’identità della Fondazione mirati a intervenire principalmente nel campo del disagiosociale, con particolare attenzione ai giovani e agli anziani e un’alta sensibilità verso i problemi che apre nella società italiana la moderna e drammaticaquestione dell’immigrazione. Riteniamo così di assolvere pienamente il compito che ci è stato affidato dall’azienda Vodafone, di delineare con correttezza i confini dell’agire di una Fondazione d’impresa: trasferire nel sociale, a beneficio della collettività, parte dei proventi che dalla collettivitàderivano. E agire in piena autonomia rispetto le esigenze specifiche dell’Azienda, nella consapevolezza che la responsabilità sociale con cui operauna grande impresa come Vodafone non si esaurisce nell’attività della Fondazione, che pur ne costituisce parte rilevante. Siamo elemento di un sistema di Fondazioni nazionali cui Vodafone ha voluto dare vita in ciascunPaese ove è attiva. Un’esperienza che è agli inizi e che contiene in sé un enorme potenziale innovativo rispetto alle responsabilità sociali di un’azienda. Vodafone è una grande impresa mondiale di comunicazione.E comunicazione significa libertà e responsabilità, per gli individui e per le comunità. Con la sua attività la Fondazione Vodafone Italia vuolecontribuire secondo le proprie capacità affinché “il mondo attorno a noi”sia migliore, più libero, più solidale.

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premessa metodologica

fond of lifepresentazione 21 • struttura organizzativa 24 • gestione e strategia 26

relazione della Società di Revisione 89 • relazione del Collegio dei Revisori 90 • nota integrativa 92

attività2002 • 2003 30 • 2003 • 2004 53 • 2004 • 2005 78

bilancio

statuto

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Nella prima parte del documento vengono presentati gli scopi della Fondazione e i motivi che ne hanno portato alla costituzione. Si intende, inoltre, dare una rappresentazione sintetica e chiara della realtà della Fondazione, degli ambiti di intervento e delle risorse di cui dispone.Nella seconda parte viene descritta l’organizzazione attuale dell’ente a partire dagli organi direttivi indicando i compiti attribuiti a ciascuno dallo statuto.Segue la descrizione delle modalità di funzionamento e di gestione della Fondazione. Sono i primianni di attività dell’ente, per cui si fa riferimento alle iniziali regole che la Fondazione si è data.Si pensa che tali regole siano un modello adeguato alla sua attività, ma è certo che l’esperienza e la dinamicità della realtà porteranno a ulteriori evoluzioni della gestione negli anni futuri.La parte più consistente del bilancio e, al tempo stesso, maggiormente rappresentativa dell’attività della Fondazione è data dalla descrizione dei progetti finanziati nei due anni di esercizio, 2002-2003 e 2003-2004, presentati in questo documento.

In chiusura sono riportati l’ultimo bilancio consuntivo e lo statuto.

Il Bilancio di Missione è lo strumento con cui la Fondazione Vodafone Italia intende rendere conto dell’avventura intrapresa con la sua recente costituzione.L’attività principale della Fondazione è l’erogazione di fondi ad altre organizzazioni nonprofitallo scopo di finanziare la realizzazione di progetti utili e qualificati per le persone e l’ambiente in cui esse vivono.A una prima valutazione potrebbe sembrare un lavoro semplice, ma non è così: ha richiesto infatti un adeguato periodo di studio e preparazione e la formazione di una organizzazione snella,ma capace di interloquire in modo dinamico con il complesso mondo del terzo settore.La scarsità di risorse rispetto alle esigenze globali impone la necessità di scegliere gli ambiti di intervento secondo la propria mission e la selezione dei progetti più efficaci per la soluzione dei problemi e dei bisogni o per prevenirli.Ciò che ha inizialmente mosso la costituzione della Fondazione è la “passione per il mondo intorno a noi”: si tratta di uno dei quattro valori cui si ispira la mission del Gruppo Vodafone, valoreche si vuole trasformare in atti concreti di solidarietà, sostegno alla cultura e tutela dell’ambiente.Il Bilancio di Missione numero 0 (2002-2004) descrive la Fondazione e i progetti che essa ha sostenuto nei primi due anni di attività e rappresenta l’impegno a mantenere un dialogo aperto e trasparente con i soggetti con cui si confronta e con la comunità intera.È doveroso premettere che il Bilancio di Missione numero 0, pur ispirandosi ai principi di redazionegeneralmente riconosciuti per un bilancio sociale, nasce come ‘rappresentazione iniziale’ della Fondazione e delle sue attività e non è un punto di arrivo, ma di partenza, inizio di un nuovo modo di dialogare con gli stakeholder.

premessametodologica

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fond of life

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presentazione

struttura organizzativa

gestione e strategia

La Fondazione Vodafone Italia è una fondazione d’impresa di erogazione multiscopo.Ciò significa che persegue i propri scopi statutari principalmente attraverso la collaborazione e l’erogazione di contributi ad altri soggetti che operano nella società civile. Si prefigge di svolgere un ruolo di sostegno in questo ambito promuovendo e finanziando progetti innovativi o rafforzando progetti esistenti gestiti da organizzazioni nonprofit.La Fondazione è multiscopo in quanto non opera in un solo settore, ma intende agire in più campi in considerazione della molteplicità delle esigenze e dell’approccio globale e multisettoriale ai vari problemi.

Origine della Fondazione

La Fondazione Vodafone Italia nasce dalla volontà di Vodafone di creare una strutturaautonoma completamente dedicata ad attività di servizio e di solidarietà sociale che possaspecializzarsi nel compiere azioni positive e disinteressate a favore di tutti e in particolare dei soggetti in situazioni molto disagiate.

La costituzione della Fondazione Vodafone Italia fa parte di un importante processo che il GruppoVodafone ha avviato per raggiungere i più alti standard di responsabilità sociale e trae origine da uno dei quattro valori cui si ispira la mission aziendale: “la passione per il mondo intorno a noi”.

Consapevole del proprio ruolo in termini di influenza e responsabilità nel contesto civile in cuiopera, il Gruppo Vodafone ha deciso di istituire una Fondazione in ciascun Paese in cui è presente,allo scopo di realizzare ‘investimenti sociali’ per trasferire alle comunità parte delle risorse che l’Azienda produce e i benefici derivanti dall’utilizzo della tecnologia mobile.

Il progetto sociale del Gruppo Vodafone prevede la costituzione di Fondazioni nei 26 Paesi in cuiattualmente opera.

Costituita nell’aprile 2002, la Fondazione Vodafone Italia è diventata operativa nell’ottobre del medesimo anno e ha sostenuto nel periodo di riferimento del presente bilancio 24 progetti,di cui 13 conclusi.

Scopi della Fondazione

È opportuno rilevare come nel contesto attualeil progresso sia accompagnato purtroppoanche da nuove forme di disagio, nuoviostacoli alla realizzazione delle persone,nuove forme di esclusione sociale.Anche il complesso e dinamico rapportouomo-ambiente manifesta oggi criticità che non devono essere sottovalutate,ma affrontate in un’ottica preventiva.La Fondazione intende offrire il propriocontributo alla soluzione dei problemiemergenti e favorire la prevenzione control’insorgere di nuove forme di disagio e criticità.La Fondazione Vodafone Italia dedica le proprie risorse alla diffusione dei valori

di solidarietà e sussidiarietà, alla ricercadi soluzioni efficaci per il miglioramentodella qualità della vita delle persone,al miglioramento delle condizioniambientali e alla salvaguardia dei beniartistici e storici.La Fondazione vuole essere quindi parte attivanella costruzione e nel consolidamento della nuova welfare society, mettendo a disposizione le proprie risorse e interagendocon tutti gli attori che ne fanno parte, nonchésviluppando rapporti di partnership con il mondo delle organizzazioni nonprofit di primoe secondo livello, le istituzioni pubbliche e gli altri operatori e finanziatori del sociale.

AustraliaBelgioEgittoFijiGermaniaGreciaIrlandaItaliaKeniaMaltaNuova ZelandaOlandaPortogalloRomaniaSpagnaSud AfricaUKUngheriaUSA

Le attuali 19 Fondazioni locali del Gruppo

presentazione

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8%cultura

10%ambiente

82%sociale

9%cultura

10%ambiente

81%sociale

esercizio 2002 • 2003 esercizio 2003 • 2004

Distribuzione dei fondivalori espressi in euro

Spese di gestione nette -3.495Fondi ricevuti per donazioni 1.550.000Progetti approvati dal CdA 1.550.000

Totale spese di gestione 433.052Totale fondi ricevuti per la gestione 500.000Totale fondi ricevuti per donazioni 3.885.900Totale progetti approvati dal CdA 3.720.900Totale fondi disponibili per donazioni 165.000

Spese di gestione nette 436.547Fondi ricevuti per la gestione 500.000Fondi ricevuti per donazioni 2.335.900Progetti approvati dal CdA 2.170.900

Esercizio 2002•2003

Esercizio 2003•2004

Totale Esercizi 2002•2003 2003•2004

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Settori di attività

L’attività della Fondazione Vodafone Italia si sviluppa nei seguenti settori:• assistenza alle categorie sociali deboli;• tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente;• tutela, valorizzazione e promozione dei beni e delle attività di interesse artistico, storico e culturale.

Progetti • Distribuzione dei fondi per ambiti

Risorse

La Fondazione trae le proprie risorse principalmente dai finanziamenti che le vengono da:• Vodafone Group Foundation (con sede in Gran Bretagna);• Vodafone Omnitel N.V.

Stakeholder

La Fondazione Vodafone Italia intendeconsolidare i rapporti intrapresi con i propriportatori di interesse e sviluppare una fitta rete relazionale solida e permanente che,al di là dei canali istituzionali, consentaun’effettiva interazione e la possibilità di realizzare, in maniera strutturata, un sistemadi ascolto e misurazione delle aspettative degli stakeholder e delle risposte dellaFondazione.

Il presente documento si rivolge a tutti i portatori di interesse esterni all’ente:• la Vodafone Group Foundation, la Fondazione

Internazionale del Gruppo Vodafone,che costituisce il principale finanziatore della Fondazione Vodafone Italia, alla qualeviene sottoposta parte delle proposte di finanziamento. La Vodafone GroupFoundation, inoltre, emana le principalidirettive relativamente alla costituzione degli organi sociali e alla gestione delle erogazioni;

• le altre Fondazioni Vodafone nel mondo,con le quali la Fondazione Vodafone Italiacostituisce una delle prime esperienze di fondazioni costituite “a rete”;

• la società Vodafone Omnitel N.V.che ha costituito la Fondazione VodafoneItalia e ne nomina gli organi sociali.Inoltre, la società Vodafone Omnitel N.V.copre le spese di gestione della Fondazione econtribuisce al finanziamento dei progettiselezionati dalla stessa;

• i 9.909 dipendenti (dato al 31 marzo 2004)della società Vodafone Omnitel N.V.,che sempre più numerosi si stannosensibilizzando alle attività della Fondazione e che possono proporre e segnalareorganizzazioni e progetti significativi;

• il mondo del terzo settore, inteso comel’insieme delle organizzazioni nonprofit,del quale la Fondazione fa parte e con il quale intende sviluppare legamisempre più stretti a diversi livelli;

• gli enti che beneficiano delle erogazioni della Fondazione e si occupano della realizzazione concreta dei progetti;

• i destinatari, ovvero tutte le persone che traggono beneficio e vantaggio socialedalla realizzazione dei progetti finanziati;

• le amministrazioni pubbliche con le quali la Fondazione intrattiene molteplici rapporti di collaborazione;

• i partner co-finanziatori insieme ai quali la Fondazione partecipa alla realizzazione di progetti che richiedono la convergenza di risorse da più parti;

• gli studiosi del terzo settore e dei settori in cui opera la Fondazione, dei qualiquest’ultima spesso si avvale per l’analisipreliminare dei bisogni da affrontare e prevenire;

• la società civile nel suo complesso,cui la Fondazione vuole rendere contodell’attività sociale svolta.

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Consiglio di Amministrazione

amministra le attivitàdella Fondazione

Presidente

rappresenta la Fondazione

Vodafone Omnitel N.V.

nomina i membri del CdAe del Collegio dei Revisori

Collegio dei Revisori

controlla l’amministrazionedella Fondazione

Segretario Generale

gestisce le attività della Fondazione

Staff

Ufficio Studi Comunicazione Gestione Erogazioni Gestione Operativa

Comitato Scientifico

approva gli ambitidi intervento e i progetti

Presidente

Il Presidente, legale rappresentante della Fondazione, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione assicurandone il corretto ed efficace funzionamento.Il Presidente in carica è Antonio Bernardi.

Fondazione Vodafone Italia • La struttura

struttura organizzativa

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione, organo direttivo della Fondazione, approva le direttive generali che disciplinano le erogazioni, le attività, i criteri e le priorità delle iniziative della Fondazione,il programma annuale di attività della Fondazione, il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo.Il Consiglio di Amministrazione è composto da:• Antonio Bernardi - Presidente

e da 6 direttori nominati dal CdA di Vodafone Omnitel N.V.:• Massimo Ferrari - Vice Presidente• Sabrina Baggioni• Fabio Ficca• Carlo Fornaro (*)• Luca Palermo• Stefano Takacs

(*) Sostituito da Gaetano Coscianominato dal Consiglio di Amministrazione di Vodafone Omnitel del 16 novembre 2004.

Collegio dei Revisori

Il Collegio dei Revisori è l’organo di controllodella Fondazione i cui membri sono nominati dal CdA di Vodafone Omnitel N.V.Vigila sull’osservanza della legge e dello statuto, verifica l’amministrazione della Fondazione, accertando la regolaretenuta della contabilità e la corrispondenza del bilancio alle risultanze contabili.I membri del Collegio dei Revisori sono:• Claudio Lesca - Presidente • Paolo Rota• Alessio Folci (*)

(*) Sostituito da Luca Lavazzanominato dal Consiglio di Amministrazione di Vodafone Omnitel del 16 novembre 2004.

Comitato Scientifico

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha nominato un Comitato Scientifico composto da membri scelti fra qualificati esponenti del mondo scientifico, accademico, culturale e della società civile nazionale e internazionale con il compito di fornire pareri e formulareproposte in ordine ai programmi e alle attività della Fondazione.I membri del Comitato Scientifico sono:• Tito Boeri - professore di Economia del Lavoro all’Università Bocconi di Milano;• Franco Bomprezzi - giornalista, responsabile Area Sociale Agenzia AGR; • Ferruccio De Bortoli - Direttore Responsabile Il Sole 24 Ore; • Simonetta Matone - Consigliere di Cassazione con funzioni di Sostituto Procuratore

della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma;• Don Gino Rigoldi - Cappellano dell’IPM (Istituto Penale per i Minorenni) “Beccaria”

e coordinatore regionale della CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza).

Segretario Generale

Il Segretario Generale formula la proposta dei programmi di attività della Fondazione,ne segue lo svolgimento e controlla i risultati; attua le delibere del Consiglio di Amministrazione;redige la proposta di bilancio preventivo e consuntivo. Il Segretario Generale, inoltre,cura la gestione dei programmi di attività della Fondazione ed è responsabile del buon andamentodell’amministrazione; dirige e coordina le attività, gli uffici della Fondazione e il relativo personale.Il Segretario Generale in carica è Ida Linzalone.

Staff della Fondazione

• Rossella Mangione - Project Manager e Comunicazione• Silvia Brambilla - Coordinatore• Edmondo Esposito - Project Manager• Giulia Carrera - Project Manager

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Come operiamo

La Fondazione può erogare i propri fondi:• principalmente tramite la selezione diretta di un soggetto destinatario;• per specifici interventi attraverso l’emissione di un bando aperto a tutte le organizzazioni nonprofit di un determinato ambito.

I settori di intervento della Fondazione sono indicati annualmente sul sito www.fondazionevodafoneitalia.it; le organizzazioni nonprofit interessate possono presentare un progetto per via telematica.

Chi finanziamo

Possono accedere ai programmi di erogazionedella Fondazione tutti gli enti nonprofit e le organizzazioni non lucrative, qualunque sia la loro forma giuridica, ivi compresi, a titoloesemplificativo, le associazioni riconosciute e non riconosciute, le fondazioni, i comitati,le cooperative sociali, le organizzazioni di volontariato, le Organizzazioni NonGovernative, le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale.Possono ricevere erogazioni anche gli entipubblici non commerciali.Gli enti e le organizzazioni candidati per le erogazioni non devono perseguire scopodi lucro; la valutazione dell’effettiva assenza di lucro nelle finalità e attività istituzionali della organizzazione è a insindacabile giudizio della Fondazione.Le organizzazioni dovranno rispondere a criteri di affidabilità ed esperienza misurati in termini di:• redazione di un Bilancio d’esercizio chiaro,

dettagliato e regolarmente approvato;• trasparenza sui risultati raggiunti nei confronti

dei soci sostenitori/donatori;• appartenenza a Organismi riconosciuti

a livello nazionale e/o internazionale;• svolgimento di un’attività documentata

preferibilmente da almeno cinque anni;• impostazione di sistemi di controllo

gestionale e sui risultati;• efficienza gestionale misurata in termini

di bassa incidenza dei costi di amministrazionerispetto ai costi dell’attività istituzionale e alle relative entrate.

Dove operiamo

La Fondazione opera prevalentementesull’intero territorio nazionale. A discrezione del Consiglio di Amministrazione alcuni bandi o programmi di erogazione possono essererivolti anche a soggetti esteri o a progettiinternazionali purché rientranti nelle finalitàdella Fondazione.

L’attività della Fondazione si sviluppa a partire da una solida base conoscitivaottenuta attraverso l’attivazione di ricerchemirate e collegamenti stabili e continuativi con i principali osservatori sociali, culturali ed economici del Paese.

Flusso delle attività

La Fondazione si avvale del parere del Comitato Scientifico per formulare proposte in ordine ai propri programmi e alle proprie erogazioni.Il Segretario Generale presenta al Comitato Scientifico alcune proposte di specifiche aree di intervento sulla base di studi e dati raccolti da diverse fonti. Il Comitato esprime parere sulle stesse scegliendo le aree di intervento e fornendo eventuali ulteriori indicazioni.Successivamente il Consiglio di Amministrazione, con l’approvazione del bilancio preventivo, procede anche all’approvazione del programma annualedi attività della Fondazione.Nel programma sono indicate le direttive concernenti le erogazioni e le attività dell’esercizio successivo e sono specificati i criteri e le priorità di finanziamento delle iniziative.Il lavoro di selezione delle organizzazioni e dei progetti o delle iniziative da finanziare è coordinato dal Segretario Generale coadiuvato dallo staff della Fondazione. I progetti, individuati secondo criteri predefiniti, vengono presentati al Comitato Scientifico che esprime parere su ciascuno di essi,valutando l’efficacia e la serietà dell’iniziativa.Le erogazioni sono disposte dal Consiglio di Amministrazione in base alle risultanze della selezione e al parere positivo del Comitato Scientificonell’ambito delle direttive deliberate.Lo staff si occupa di monitorare l’andamento del progetto e di controllare la corretta utilizzazione del finanziamento.

Trasparenza

La Fondazione intende improntare la propria gestione alla massima trasparenza poiché ritiene importante, soprattutto in quanto ente nonprofit, che il proprio operato sia leggibile e il più possibile condiviso dagli stakeholder.

Il Bilancio di Missione nasce proprio in questa ottica allo scopo di esplicitare le attività della Fondazione e rendere evidenti i meccanismi che accompagnano l’individuazione delle aree di intervento e la selezione dei progetti.È forte la convinzione che il contributo e le opinioni delle persone, degli enti e delle comunità con cui la Fondazione ha rapporti possano essere di aiuto al suo lavoro.

Le principali informazioni sulla Fondazione sono pubblicate anche sul sito internet, nel quale è possibile ritrovare lo statuto,la struttura organizzativa, le indicazioni sulla gestione e i riferimenti per contattare lo staff. Come già accennato, tramite il sito internet viene reso noto al pubblico l’elenco dei finanziamenti erogati che viene inoltre allegato al bilancio consuntivo.

Staff

Segretario Generale

Comitato Scientifico

CdA Staff Comitato Scientifico

CdA Staff

Segretario Generale

Staff

Segretario Generale

Staff

ricerche e analisi:proposta areedi intervento

programma:decisione sulle aree di intervento

comunicazione-contattocon le associazioninonprofit oppurebando di erogazione

selezione di progettie associazioni

presentazione progettiper valutazione

presentazioneprogettiper approvazionee delibera

gestione erogazioni

controllo erogazioni

gestione e strategia

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attività

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Attività della Fondazione progetti approvati aprile 2002 • marzo 2003

Il primo anno di attività della Fondazione è stato dedicato ad avviare la struttura e a mettere a punto il modello operativo e gestionale attualmenteutilizzato. In questa fase di start-up è stato deciso di sostenere alcune associazioni, tra quelle già accreditate nel complesso mondo del nonprofit,che hanno presentato iniziative su scala nazionale e internazionale di riconosciuta efficacia e validità in risposta al problema evidenziato.

I progetti deliberati nell’esercizio 2002-2003, di seguito elencati, sono stati quasi tutti già portati a termine per la parte di competenza della Fondazione.

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Ente Progetto Importo approvato

ActionAid International Azione Donna Guatemala: dalla parte delle donne 100.000

CESVI Fermiamo l’AIDS sul nascere 100.000

Fondazione Aldo Garavaglia Donare un sorriso in corsia.“Dottor Sorriso” Onlus Intrattenimento dei bambini negli ospedali 10.000

Fondazione Banco Alimentare Banco Alimentarecontro lo spreco, contro la fame 100.000

Komen Italia Onlus Komen Roma Race for the Cure 2003e Villaggio della Prevenzione 30.000

Lega del Filo d’Oro Centro socio-sanitario residenzialedi Lesmo in Lombardia 150.000

Medici Senza Frontiere Progetto per la riduzione della mortalità maternain alcuni distretti di Haiti 250.000

NuovArmonia Onlus Realizzazione di tre posti letto di assistenza semintensiva per i bambini nefropatici 50.000

The Vaccine Fund Supporto alla sicurezza delle vaccinazioni dell’infanzia in Mongolia 250.000

Biblioteche di Roma Prestito automatizzato nelle Biblioteche di Roma 110.000

FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano Recupero del percorso storico delle acque del Giardino della Kolymbetra e suo riutilizzo 150.000

totale progetti approvati 2002-2003 1.300.000

Esercizio 2002-2003

valori espressi in euro

sociale

cultura

ambiente

In particolare:a) il Comitato Un Aiuto Subito ha rinunciato al finanziamento della Fondazione,finalizzato alla ricostruzione della scuola di San Giuliano, in quanto ha già raccolto fondi sufficienti alla realizzazione del progetto; b) Il contributo AVIS è stato revocato venendo meno i presupposti necessari all’erogazione.

In ragione di questi due fondi ‘liberati’ sono in corso le verifiche necessarie alla definizione di una o più iniziative che possano beneficiare dell’intervento finanziario della nostra Fondazione.

A oggi due progetti, seppur deliberati dal Consiglio di Amministrazione dell’esercizio 2002-2003, non hanno dato origine ad alcun “Accordo di Erogazione”:• Comitato Un Aiuto Subito - Un aiuto subito

per la ricostruzione in Molise;• AVIS - Realizzazione di una banca dati

nazionale dei donatori di sangue.

2002 • 2003

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Ambito Sociale

EnteActionAid International è un’organizzazioneinternazionale indipendente impegnata nella lotta alle cause della povertà e dell’esclusione sociale.Agisce principalmente attraverso programmi di sviluppo a lungo termine in Asia, Africa e America Latina. L’organizzazione ambisce a coinvolgere nel proprio lavoro i cittadini,le imprese e le istituzioni, evidenziandone le responsabilità nei confronti delle comunitàpiù emarginate del Sud del mondo.

ActionAid International opera affinchéogni persona possa essere rappresentataall’interno dei processi decisionali che la riguardano.

www.actionaid.org

Budget totale progetto 100.000 euroFinanziamento approvato 100.000 euroStato del progetto In corso

Beneficiari diretti del progetto100 donne maya di 3 differenti municipalità e regioni del Guatemala:• Tacaná (San Marcos) 3 gruppi;• Chisec (Alta Verapaz) 3 gruppi;• San Carlos Alzatate (Jalapa) 4 gruppi.

Beneficiari indiretti600 bambini, figli delle donne coinvolte nel progetto. In particolare, essi beneficierannodi un notevole miglioramento nella dietaquotidiana, attualmente del tutto carente di proteine e vitamine.

Modalità d’azioneLe attività che verranno realizzate sono le seguenti:

a. Attività economiche: micro-creditoI gruppi di donne, oltre a ricevere prestiti per realizzare piccole attività commerciali,riceveranno training nella pianificazione delle proprie attività e nell’amministrazione e nello sviluppo delle proprie capacità decisionali.

b. Rafforzamento delle capacitàorganizzativeQuesto intervento è essenziale per la buonariuscita del progetto poiché le donne hanno la necessità di acquisire competenze e capacità di auto-organizzazione, perdiventare autonome una volta terminatol’intervento di ActionAid Guatemala.

c. “Child care” - asiliCon l’obiettivo di facilitare la partecipazionedelle donne alle sessioni di formazione e ai meeting, verrà offerto un servizio di child care per i loro figli nelle adiacenze del luogo di incontro. Ai bambini verrà anchefornita la possibilità di una dieta bilanciata.

d. Sostegno alle levatrici tradizionaliLe levatrici sono le persone che,tradizionalmente, aiutano le donne nel parto.Il progetto ha anche l’obiettivo di fornireassistenza per il loro lavoro, in particolare sotto forma di kit sanitari adeguati.

LocalitàTacaná, San Carlos de Alzatate, Chisec -Guatemala

Risultati

Da ottobre 2003 a giugno 2004

A San Carlos de Alzatate è stato installatoun mulino a motore che viene gestito in modo autonomo dalle donne attraverso la tenuta di libri contabili. È stato avviato un centro per l’infanzia per i bambini da 0 a 6 anni, dove le educatrici organizzanoper loro attività stimolanti e ricreative. I gruppidi donne hanno inoltre partecipato a diversicorsi di formazione per imparare a gestire i mulini e piccole attività produttive. Hannoinoltre compreso quali sono i loro dirittifondamentali (dal diritto alla partecipazione,al principio di uguaglianza tra i sessi).È stata infine avviata l’attività di allevamentodel pollame.

Nella comunità di Tacanà è stato costruito un mulino a motore, avviato un centro per l’infanzia e si sono tenuti corsi di formazione per le donne. Oltre a ciò,è stato creato un fondo di risparmio e creditoche ha dato loro la possibilità di ottenereprestiti e aprire un negozio di generialimentari nella comunità, per la gestione del quale esse utilizzano i principi base della contabilità e dell’amministrazione, graziealle nuove competenze e capacità acquisite nei corsi di formazione. Sono state installatestie e gabbie per avviare l’allevamento di conigli. Inoltre sono state costruite serreper coltivare verdure e i buoni risultatiottenuti hanno spinto le donne a estendere le attività agricole, dando loro modo di provvedere al fabbisogno alimentarequotidiano delle famiglie. Infine, le donne che lavorano come levatrici hannopartecipato a corsi di formazione specifici e ricevuto kit medici per migliorare l’assistenza prima e dopo il parto.

A Chisec, l’organizzazione partner ha costruitoun mulino a motore, avviato un centro per l’infanzia e organizzato corsi di formazione su aspetti tecnici e organizzativi.Anche le levatrici di questa comunità hannopotuto migliorare le loro competenze,partecipando a corsi di formazione specifici e usufruendo di kit medici. Inoltre, è stataavviata l’attività di allevamento di bestiame e di produzione di piante da frutto.

Il progetto ha realmente migliorato le condizioni di vita delle donne e la percezionedel ruolo che potrebbero avere al di fuori della famiglia. La motivazione e l’interesseverso il progetto sono stati sempre molto forti,come più volte hanno ribadito le donne stesse.Grazie alle attività di formazione e di sensibilizzazione, esse hanno intrapresoun’importante crescita personale.

Descrizione progettoIl progetto ha l’obiettivo di ridurre le condizioni di esclusione sociale ed economica delle donnemaya in Guatemala attraverso il rafforzamento delle loro capacità organizzative e lo sviluppo di attività commerciali tramite il micro-credito.

Il Guatemala è caratterizzato da profonde disuguaglianze tra uomini e donne, risultato di modelli di sviluppo e di una cultura in cui la donna è fortemente emarginata.Donne e bambini vivono in condizioni di estrema vulnerabilità. In particolare, gli abitanti delle zonerurali non riescono a soddisfare i bisogni più elementari, non hanno accesso a servizi sanitari,istruzione, cibo e risorse economiche.All’interno della società guatemalteca le donne e le popolazioni indigene sono sempre statesoggette a esclusione sociale, politica ed economica. Le donne indigene mostrano gli indicatorisociali più bassi nello sviluppo umano, ma anche in campo educativo e sanitario; l’esclusioneetnica e di genere è particolarmente evidente per le donne maya.Il progetto coinvolge 10 gruppi di 10 donne nella realizzazione di attività economichedi micro-credito, corsi di formazione volti al rafforzamento delle capacità organizzative,servizi di child care e di sostegno alle levatrici tradizionali.

ActionAid InternationalAzione Donna Guatemala: dalla parte delle donne

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Ambito Sociale

EnteCESVI – acronimo di cooperazione e sviluppo– è un’organizzazione umanitaria indipendente, fondata nel 1985 a Bergamo,dove si trova la sede centrale.

CESVI opera in tutti i continenti per affrontareogni tipo di emergenza e ricostruire la societàcivile dopo guerre e calamità.Ma soprattutto CESVI interviene con progetti di lotta alla povertà: non elemosine, mainiziative di sviluppo sostenibile, che fanno levasulle risorse locali e sulla mobilitazione delle popolazioni beneficiarie.

www.cesvi.org

Budget totale progetto 129.933,98 euroFinanziamento approvato 100.000 euroStato del progetto Concluso

Descrizione progettoLa Repubblica Democratica del Congo è tra i Paesi in condizioni più disperate dell’interocontinente africano. Dal 1998 a oggi una sanguinosa guerra civile ha prodotto circa 2 milioni di vittime e 2,5 milioni di sfollati interni. Nel 1999 il numero stimato di sieropositivi adulti (15/49 anni) era pari a 1.100.000 unità; il numero di bambini affetti (0-15 anni) era di 53.000unità. Sempre nel 1999 sono stati stimati ben 95.000 morti da AIDS e il numero di orfani o di bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno perso la madre o entrambi i genitori è risultatopari a 464.322 unità.

L’intervento del CESVI in Congo ha come obiettivi principali:• il miglioramento dell’assistenza ospedaliera e domiciliare per malati di AIDS o sieropositivi;• il miglioramento qualitativo e l’ampliamento quantitativo delle terapie antiretrovirali di PMTCT

(Prevention of Mother to Child Transmission) e contro le malattie opportunistiche;• il miglioramento delle attività promosse dalle ONG locali attraverso la costituzione e l’introduzione

di quattro cellule di accompagnamento psicosociale. Si tratta di strutture agili, a basso costo e con legame strategico con il territorio, indipendenti dagli ospedali nell’amministrazione e nella gestione proprio per permettere maggiore tempestività, capillarità e flessibilità d’azione,ma facenti comunque riferimento agli ospedali generali di Kinshasa, Manza Ngungu e Boma,città del Basso Congo. Ogni struttura è composta da tre persone, due assistenti sociali e un amministratore, opportunamente formate da personale medico, e ha la funzione di organizzare e provvedere a:

• formazione e aggiornamento di personale sanitario (medico e paramedico) con priorità per il personale dei reparti di medicina interna;

• counselling pre e post testing ai cittadini;• attività di informazione nel territorio focalizzate sulle malattie sessualmente trasmissibili,

l’AIDS e la tubercolosi;• attività ospedaliere e domiciliari ai malati di AIDS e di sostegno ai sieropositivi;• centro di direzione delle ONG locali in materia di assistenza domiciliare e di copertura capillare

del territorio con le campagne di sensibilizzazione sul tema dell’AIDS.

Località Repubblica Democratica del Congo

CESVIFermiamo l’AIDS sul nascere - Cellule di accompagnamentopsicosociale per le persone affette da HIV/AIDS

� Risultati

16.661 persone sensibilizzate/educate3.454 test HIV eseguiti150 malati affiliati alle cellule10 medici/infermieri formati

Sono state sostenute le attività di 4 cellule di accompagnamento psicosociale, due a Kinshasa negli ospedali di Roi Baudouin e di Kitambo, due nella regione Bas-Congoa Manza Ngungu e a Boma, precedentementeistituite dalla Cooperazione Italiana.Dall’inzio del progetto, CESVI ha formato 8 infermieri qualificati, selezionati tra il personale degli ospedali sopra elencati, perassicurare un adeguato livello di svolgimentodelle attività operate dalle singole cellule.Sono stati formati due medici “punti focali”,internisti operanti nelle strutture ospedaliere di riferimento, proposti dalla DirezioneSanitaria. I medici punti focali prestano la loroopera a tempo parziale all’interno delle cellulee sono il punto di riferimento, nell’ambitodell’ospedale, per i problemi sanitari dei pazienti affetti da HIV/AIDS.Le attività di sensibilizzazione sono stateorganizzate dagli accompagnatori sociali con la supervisione di un coordinatore del CESVI. Sono state effettuate campagne di informazione legate all’epidemia HIV/AIDSanche nelle periferie più remote e difficilmenteraggiungibili. Durante le campagne di sensibilizzazione sono state svolte attività di counselling per incentivare le persone a sottoporsi ai test di verifica per sapere se avevano contratto il virus. Sono statispiegati, inoltre, i comportamenti a rischio e quelli attraverso cui si può prevenire la malattia.

Il sostegno ai malati affiliati alle cellule prevedel’erogazione delle seguenti attività diagnostichee cure, alcune fornite gratuitamente,altre a prezzi sociali:• esame fisico realizzato dal medico

punto focale HIV/AIDS dell’ospedale;• primo conteggio CD4 (globuli bianchi);• eventuale profilassi del cotrimoxazole (gratuita);• primo PLS gratuito della TBC

e invio eventuale verso il centro di lotta alla TBC più vicino;

• prima valutazione dell’anemia, vitamine,ferro per un ciclo terapeutico di circa 4 settimane;

• accesso ai costi sociali dei farmaci per il trattamento delle malattieopportunistiche;

• aiuto alimentare gratuito.

Gli assistenti sociali hanno sostenuto da un punto di vista psico-emotivo e di counselling i malati affiliati alla cellula.Tale attività non è stata svolta soltanto sui beneficiari diretti, ma si è cercato il coinvolgimento familiare poiché moltimalati di AIDS vengono abbandonati dalle famiglie in quanto si ha paura di questamalattia e del suo contagio.Il sostegno alimentare previsto dal progetto per i malati di HIV/AIDS è stato distribuitomensilmente agli affiliati alle cellule, al fine di garantire ai malati una quantità di cibobase, a integrazione della loro dietaalimentare. Nei casi più gravi o di abbandonofamiliare sono state distribuite quantitàraddoppiate. Il cibo è stato acquistato da CESVI nei mercati locali.CESVI ha, inoltre, distribuito ai malati affiliatialcuni farmaci di vitale importanza per curare le malattie connesse all’HIV/AIDS,prima fra tutte la TBC.

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Ambito Sociale

EnteLa Fondazione Aldo Garavaglia “Dottor Sorriso”Onlus è attiva dal 1995 nei reparti di pediatria di molti ospedali e in alcuni centri di riabilitazione con propri ‘medici’ clown,artisti professionisti specializzati in giocoleria,magia, mimica e quant’altro può favorire l’approccio con il bambino e l’adolescente degenti, donando loro gioia e serenità.

www.dottorsorriso.it

Budget totale progetto 16.850 euroFinanziamento approvato 10.000 euroStato del progetto Concluso

Fondazione Aldo Garavaglia “Dottor Sorriso” OnlusDottor Sorriso - Donare un sorriso in corsia. Intrattenimento dei bambini negli ospedali

�Descrizione progettoIl progetto ha lo scopo di alleviare ai bambini e agli adolescenti degenti dell’ospedale San Carlo di Milano il trauma psicologico conseguente al ricovero, rendendolo per quanto possibile una condizione di normalità.È prevista una visita settimanale dei “Dottor Sorriso” per un anno.Il reparto di pediatria dell’Ospedale San Carlo è il punto di riferimento di molti ammalati ricoveratiper i necessari accertamenti e le conseguenti diagnosi e cure: gran parte dei pazienti vieneindirizzata in reparto dal Pronto Soccorso ivi annesso o a seguito di visite ambulatoriali.L’ospedalizzazione media del bambino è di pochi giorni ed è proprio in questo contesto che la presenza dei “Dottor Sorriso” è più preziosa. Il ricovero ospedaliero rappresenta per tutti un momento di grande difficoltà e insicurezza: per il bambino è un evento altamentetraumatizzante. Difficilmente ne capisce il motivo, si ritrova improvvisamente in una situazionedove, oltre alla sofferenza personale, deve affrontare un mondo a lui estraneo, fatto di sconosciuti,medici, infermieri, macchine, strumenti, esami e terapie. Perde ogni punto di riferimento a lui abituale, spazi consueti, abitudini familiari e scolastiche, sente l’ansia preoccupata dei genitori e ha paura, è disorientato: i clown aiutano “a non sentirsi in ospedale...”Per un numero limitato di pazienti il periodo di ospedalizzazione si protrae più a lungo, come a volte richiesto dalla diagnosi e dalle cure del caso, e durante la lunga degenza i rapporti con i clown si intensificano e si approfondiscono.I “Dottor Sorriso” coinvolgono anche i parenti dei bambini, il personale medico e paramedico di volta in volta presente in corsia, per creare un’atmosfera positiva e stabilirequindi le condizioni migliori per far sorridere i bambini e gli adolescenti ricoverati.

Località MilanoRisultati

‘Visitati’ circa 650 bambini/adolescenti.I clown hanno incontrato i bambinigeneralmente ogni mercoledì pomeriggio e il loro lavoro è stato adattato di volta in voltaalla situazione fisica e psicologica dei pazienti.L’incontro con il referente del reparto,che ha illustrato loro nella maniera più chiara e dettagliata la situazione dei degenti,ha consentito di personalizzare l’intervento:si sono rivolti al singolo bambino con giochi,scherzi, magie, musica, cercando di instaurare con lui un rapporto diretto per farlo ridere, per fargli dimenticare per un istante la sua malattia.

Ridere fa bene: distrae dal dolore e lo allevia,è un primo passo verso uno stato di ottimismoche contribuisce a donare gioia di vivere,è il mezzo più sano per vivere meglio e più a lungo possibile.Durante le visite dei “Dottor Sorriso” i bambiniridono, i medici e le infermiere sorridono,e così anche i genitori ritrovano il coraggio e la serenità di sostenere i loro figli nel cammino verso la guarigione.Tutto il personale medico e paramedico è stato coinvolto nel progetto: la presenza dei clown non è stata percepita comeun’intrusione, ma, al contrario, come parteintegrante del programma ospedaliero.

Ambito Sociale

EnteScopo della Fondazione Banco AlimentareOnlus è la raccolta delle eccedenze alimentarie la ridistribuzione delle stesse a enti e iniziative che, in Italia, si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri e agli emarginati.

www.bancoalimentare.it

Budget totale progetto 350.000 euroFinanziamento approvato 100.000 euroStato del progetto Concluso

Descrizione progettoIl progetto ha previsto l’organizzazione e la gestione di due attività che, con modalità e caratteristiche differenti, permettono la valorizzazione sociale e la raccolta di prodotti alimentari:• Giornata Nazionale della Colletta Alimentare;• Siticibo.

Le finalità perseguite attraverso entrambi i progetti sono la lotta allo spreco attraverso la raccolta e la distribuzione di prodotti alimentari agli oltre 6.000 enti che in Italia sono assistiti dalla rete del Banco Alimentare e la lotta contro la fame in favore degli emarginati. Nel nostro Paese,infatti, le persone che attualmente vivono in stato di indigenza sono quasi 8 milioni, molte delle quali anziani con reddito insufficiente o famiglie con più figli a carico. Dati recenti indicano un preoccupante aumento della povertà minorile concentrata in prevalenza al Sud, dove i minorenniche vivono al di sotto della soglia di povertà rappresentano ormai circa il 17% del totale del Paese.

Banco Alimentare, grazie alla legge del “Buon Samaritano” di cui è promotore, propone una risposta al problema dello spreco, trasformandolo in risorsa per i più bisognosi.La Colletta Alimentare è giunta nel 2003 alla settima edizione. In questa giornata viene data la possibilità di acquistare, nei 3.127 iper e supermercati aderenti all’iniziativa in tutta Italia,i prodotti che verranno donati agli enti che gestiscono mense per poveri, ricoveri per senzatetto,servizio distribuzione pacchi alimentari e alle comunità di accoglienza per persone senza fissadimora e per disagiati in generale. Gli alimenti richiesti sono quelli di cui le 18 sedi localinecessitano per poter completare e incrementare la loro offerta ai 6.438 enti caritativi che,a loro volta, aiutano oltre 1.000.000 di poveri ed emarginati in Italia.

Siticibo ha lo scopo di restituire valore alle grandi quantità di cibo pronto al consumo ma non servito nel circuito delle catene della ristorazione: mense aziendali, società di catering,mense scolastiche, mense ospedaliere. Il cibo, altamente deperibile, viene recuperato attraversouna rete di furgoni refrigerati e consegnato, in tempi brevi e contenitori idonei, agli entiassistenziali che erogano pasti. L’attività prevede l’individuazione di una base di donatori di cibostabili, attraverso i quali vengono organizzati i percorsi fissi dei furgoni e la gestione di extraofferte di cibo attraverso un call center.

Località Milano

Fondazione Banco AlimentareBanco Alimentare - contro lo spreco, contro la fame

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Risultati

Colletta AlimentareSabato 29 novembre 2003, in 3.300 puntivendita di 1.150 Comuni di tutta Italia,sono state donate ai poveri 5.638 tonnellate di alimenti, il 13% in più rispetto al 2002.Volontari che hanno partecipato all’iniziativa:100.000 Italiani che hanno donato la spesa: circa 4.000.000Prima stima del valore commerciale:20.000.000 di euro.

SiticiboNel 2003 il Banco Alimentare di Lombardia ha assistito 90.000 persone attraverso l’operadi 841 enti che erogano aiuti alimentari.Di questi, alcuni sono stati selezionati a Milanoper la fase di test Siticibo (dicembre 2003 -febbraio 2004). I criteri di individuazione dei primi destinatari del test sono statil’urgenza del bisogno e la prossimità ai punti di donazione.Questi gli enti beneficiari del servizio:Mensa dei Fratelli di San Francesco; Mensa delle Suore Francescane Missionarie di Maria; Progetto ARCA; Fondazione Casa del Giovane La Madonnina.Dopo il test conclusosi nel mese di febbraio2004, agli enti inizialmente beneficiari dei recuperi cibo se ne sono aggiunti altri 5 fino ad arrivare agli attuali 9: Opera Pane di Sant’Antonio; Casa di Marta e Maria; Suore di Madre Teresa; Casa di Gastone;Messa della Carità.

684

dicembre 20034 refettori

gennaio febbraio7 refettori

marzo9 refettori

aprile16 refettori

maggio

1.033

1.3471.293

2929150150 189189

1.702,50

1.608,50

732

1.2991.336

1.675

2.886

1.258

pane

frutta

budini+succhi

kg

Siticibo ha concluso la prima fase del progetto,avviata a Milano tra dicembre 2003 e giugno2004, con risultati significativi e incoraggiantinei canali della ristorazione scolastica (a settembre 17 refettori in due zone di Milano),della ristorazione aziendale (3 mense) e di quella alberghiera. Di seguito si evidenzianoi risultati complessivamente raggiunti:piatti pronti: 7.510 porzioni;pane: kg 9.099,5;frutta: kg 9.202,5.

refettori scolastici e hotel

56%sostegno periodico

a bisognosi

5%comunità per tossicodipendenti e malati di AIDS

9%comunità per minori e ragazze madri

6%comunità per anziani

4%comunità per persone portatrici di handicap

6%centri di accoglienza, mense

14%assistenza continuata a famiglie, anziani

tipologia enti assistiti dal Banco Alimentare

270

dicembre 2003 gennaio febbraio marzo aprile

piatti pronti

maggio

786

345301

7640

200

50

1.054

312

120

1.290,00

175

122

1.049

290

1.030

primi piatti

secondi piatti

contorni

numero porzioni

mense aziendali

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Ambito Sociale

EnteLa Komen Italia Onlus è un’associazione nonprofit affiliata alla Susan G. Komen BreastCancer Foundation di Dallas, Texas, laprincipale istituzione privata attiva nella lotta aitumori del seno negli Stati Uniti. Dal 2000,anno della sua costituzione, grazie all’impegnoe alla dedizione di numerosi volontari, laKomen Italia ha potuto sperimentare unacrescita continua e sviluppare programmiinnovativi, tesi a offrire opportunità gratuite diaggiornamento professionale e di formazioneper gli operatori sanitari coinvolti nella diagnosie cura dei tumori del seno; diffonderel’importanza della prevenzione attraversocampagne di sensibilizzazione ed eventispeciali; raccogliere fondi per il finanziamentodi progetti propri e di altre associazioninonprofit, da sviluppare in particolare nell’Italiacentro-meridionale.

www.komen.org

Budget totale progettoKomen Roma Race for the Cure®:127.500 euro Villaggio della Prevenzione: 32.200 euroFinanziamento approvato 30.000 euroStato del progetto Concluso

Descrizione progettoLa Komen Roma Race for the Cure® è una mini-maratona di 5 km, competitiva e non, abbinataa una passeggiata aperta a tutti. La maratona, in programma il 18 maggio 2003, è partita e si è conclusa presso lo Stadio delle Terme di Caracalla, attraversando il cuore della Romaarcheologica: il Circo Massimo, il Teatro Marcello, piazza Venezia, i Fori Imperiali e il Colosseo.È stata preceduta il 17 maggio dal “Villaggio della Prevenzione”, dove sono state effettuategratuitamente mammografie, ecografie mammarie e visite cliniche a circa 200 donne.Obiettivi:• sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo della prevenzione e della diagnosi precoce

nella lotta ai tumori del seno;• raccogliere fondi per promuovere progetti educativi di informazione, formazione e prevenzione,

destinati alle scuole, agli operatori sanitari e alle associazioni femminili;• festeggiare le “donne in rosa”, donne operate che hanno affrontato e superato con successo

l’esperienza del tumore del seno o che ancora si stanno confrontando con la malattia;• offrire l’opportunità di un percorso diagnostico gratuito a donne appartenenti

a minoranze svantaggiate.

Località Roma

Coinvolgimento terze partiPatrocinio della Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Presidenza della Camera dei Deputati, Comune di Roma, Provincia di Roma, Regione Lazio, Coni,Federazione Italiana di Atletica Leggera.

Risultati

Grazie alla Race for the Cure®, la Komen Italiaha raccolto circa 450.000 euro destinati al finanziamento di progetti di educazione alla prevenzione, diagnosi precoce, trattamentoe riabilitazione, condotti dalla Komen Italia e da altre associazioni nonprofit operanti in questo campo.Nel corso della giornata al Villaggio della Prevenzione sono stateeffettuate 180 mammografie,180 ecografie e 180 visite cliniche.Sulla base di tali esami sono state prescritte 7 agobiopsie mammarie, eseguite al Villaggiocon lettura immediata dei preparati, che hannoconsentito di individuare 1 carcinoma,1 amartoma, 2 fibroadenomi, 2 adenomi e 1 linfonodo intramammario per il quale sonostate programmate ulteriori analisi in ospedale.Approfondimenti diagnostici sono statipredisposti anche per due pazienti con repertisospetti evidenti alla sola mammografia.Sono stati effettuati, inoltre, 55 pap testche hanno consentito di individuare alcunepazienti (in particolare donne rom, polacche e rumene) a forte rischio di carcinoma del collo dell’utero, che sono state invitate a effettuare terapie e ulteriori accertamenti.

Corsi educativi condotti dalla Komen Italiafinanziati con i fondi raccolti dalla KomenRoma Race for the Cure® e con il sostegno del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR):• 25 incontri per studenti delle scuole superiori

in 9 città italiane, per un totale di 1.040studenti coinvolti;

• 1 corso per anatomopatologi, svolto a Romail 28 novembre 2003, per 139 partecipanti;

• 1 corso multidisciplinare per operatorisanitari, svolto a Roma il 13 maggio 2004,per 300 partecipanti;

• 1 corso per medici di base svolto ad Anguillara Sabazia il 17 gennaio 2004,per 26 partecipanti;

• 13 incontri con associazioni femminili in 8 città italiane, per un totale di 894 partecipanti;

• 8 corsi per infermieri svolti in 8 città italiane,per un totale di 621 partecipanti.

Inoltre, con i fondi raccolti dalla Komen RomaRace for the Cure® sono stati finanziati 13 progetti di altre associazioni.

Komen Italia OnlusKomen Roma Race for the Cure® 2003 e Villaggio della Prevenzione (17-18 maggio 2003)

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Ambito Sociale

EnteLa Lega del Filo d’Oro si occupa dal 1964dell’assistenza, della riabilitazione e del reinserimento delle persone sordociechee pluriminorate psicosensoriali.

www.legadelfilodoro.it

Budget totale progetto 11.351.722,64 euroFinanziamento approvato 150.000 eurodestinati a finanziare parte dell’edificio in cui è situata la piscina.Stato del progetto Concluso

Descrizione progettoIl progetto ha l’obiettivo di realizzare un nuovo centro socio-sanitario residenziale a Lesmo,in Lombardia, per persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

Nel corso degli ultimi 15 anni è emersa in modo sempre più evidente l’esigenza di potenziare i servizi residenziali per i pluriminorati psicosensoriali, soprattutto in età adulta. Il Centro di Osimo,nelle Marche, ha dato finora risposta a oltre 1.500 persone provenienti da tutta Italia, ma riescecon sempre maggiori difficoltà a far fronte ai bisogni emergenti. L’apertura del Centro di Lesmopermetterà di alleviare il carico delle richieste e offrirà un servizio adeguato ai residenti nel Nord Italia e alle loro famiglie.Il Centro di Lesmo, che si estende su un’area di 46.000 mq e comprenderà sei edifici,sarà attrezzato per ospitare in un anno oltre 50 persone sordocieche, tra ricoveri a tempo pieno e ospitalità diurna.

Il centro risponderà ai bisogni di assistenza, riabilitazione e reinserimento di tali persone,offrendo in particolare:• ospitalità e assistenza a persone adulte sordocieche e pluriminorate psicosensoriali

gravi e gravissime;• ricoveri a tempo indeterminato per persone portatrici di disabilità tali da richiedere la permanenza

in una struttura a forte protezione sanitaria e assistenziale e ospitalità a tempo determinato per persone con prognosi di reinseribilità nel contesto socio-ambientale di appartenenza;

• prestazioni socio-sanitarie anche in regime di seminternato, ambulatoriale, domiciliare;• disponibilità di alloggi attrezzati e supportati da personale educativo-riabilitativo

e ausiliario-infermieristico;• risposta ai bisogni di comunicazione, socializzazione, assistenza, integrazione sociale,

attività fisica e svago presentati dagli utenti;• possibilità di sviluppo di abilità utili all’autonomia, al reinserimento socio-ambientale

e a una migliore qualità della vita;• interventi finalizzati al processo di recupero e reinserimento

(coinvolgendo la famiglia, il contesto ambientale di appartenenza, i servizi territoriali).

La struttura di Lesmo è dotata di autonomia nella gestione ordinaria e nella conduzione tecnicadell’attività istituzionale, ma è integrata funzionalmente e gerarchicamente nell’assettocomplessivo dell’ente, che persegue le proprie finalità su tutto il territorio nazionale.

Località Lesmo

Coinvolgimento terze parti Regione Lombardia

Risultati

I risultati attesi sono il miglioramento della qualità di vita delle personesordocieche e pluriminorate psicosensorialiattraverso l’offerta di un servizio in grado di rispondere alle esigenze riabilitative,educative e di integrazione socialevicino al loro territorio di residenza.Il Centro socio-sanitario di Lesmo sarà in grado di ospitare 36 utenti per ricoveri a tempo pieno e 10-15 a degenza diurna.Verranno inoltre erogate prestazioniambulatoriali e domiciliari.Le nuove risorse professionali impiegate nel Centro di Lesmo e che andranno ad arricchire l’organico esistente sono cosìsuddivise: 84 nell’area educativo-riabilitativa(medici, operatori educativi, assistenti sociali,infermieri, terapisti), 7 nell’area amministrativae istituzionale e 18 nei servizi generali.

Lega del Filo d’OroCentro socio-sanitario residenziale di Lesmo in Lombardia

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Ambito Sociale

Ente Medici Senza Frontiere - MSF è un’associazione internazionale privata nata per offrire soccorso sanitario alle popolazioni in pericolo e testimoniare delle violazioni dei diritti umani cui assistedurante le sue missioni. MSF è indipendente e non è legata a partiti politici o a confessionireligiose, non ha scopo di lucro,agisce secondo l’etica medica universalesenza discriminazione alcuna di razza,religione, sesso od opinioni.MSF Italia è una Onlus ed è ancheun’Organizzazione Non Governativa.

www.medicisenzafrontiere.it

Budget totale progetto 896.078 euroFinanziamento approvato 250.000 euro Stato del progetto Concluso

Descrizione progettoMSF lavora dal 1996 ad Haiti per lanciare l’Unità Sanitaria Comunale (USC) per i Comuni di Saint-Marc, Desdunes e Grande Saline. Gli obiettivi principali sono il miglioramento dellagestione della USC e dell’assistenza materna a tutti i livelli e la garanzia di assistenza chirurgica di emergenza. Il progetto prevede di agire sulle principali componenti legate alla mortalità materna:la comunità, le ostetriche, i dispensari e gli ospedali. Una parte delle attività è volta alla sensibilizzazione della comunità sul problema con diversi interventi, tra cui il contatto diretto con le donne tramite i “gruppi di donne”.

ObiettiviRidurre il tasso di mortalità materna nell’Unità Sanitaria Comunale (USC) comprendente Saint-Marc, Desdunes e Grande Saline.I beneficiari diretti sono le donne in età fertile, quindi circa 59.750 persone, e, più in particolare,le donne incinte.Popolazione target:Saint-Marc 171.330;Desdunes 32.689;Grande Saline 34.782.

Modalità d’azioneIl progetto MSF è diviso nelle ‘componenti’ di seguito elencate.1. Gestione generale, medica e logistica, dell’Unità Sanitaria (i dispensari, i centri sanitari,l’ospedale, l’ufficio comunale e il deposito dei farmaci), in stretta collaborazione con il medicocoordinatore dell’USC e il comitato tecnico.2. Ristrutturazione delle infrastrutture esistenti con aggiunta di una seconda sala operatoria e di una sala risveglio, sistemazione di un’unità di cure intensive e della piccola chirurgianell’ospedale Saint-Nicolas a Saint-Marc.3. Sistemazione del laboratorio dell’ospedale Saint-Nicolas per migliorare la diagnosi delle patologie legate alla gravidanza.4. Formazione di medici, ostetriche e infermieri al fine di migliorare la gestione delle emergenzemedico-chirurgiche, soprattutto ostetriche, e formazione di infermiere in anestesia. Miglioramentodel servizio di chirurgia in merito ad attrezzature, igiene e responsabilizzazione del personale.5. Attività di sensibilizzazione sull’importanza delle cure ostetriche e sulla salute materna per i capi della comunità e il personale sanitario.

Località Saint-Marc, Desdunes e Grande Saline, Haiti

Medici Senza FrontiereProgetto per la riduzione della mortalità materna in alcuni distretti di Haiti

Nell’aprile 2002 sono stati selezionati tre candidati locali che hanno seguito una formazione in chirurgia, durata 15mesi. All’ospedale Saint-Nicolas leconsultazioni sono state organizzate tre voltealla settimana e i casi sono ora tutti registrati (in media 110 al mese); gli interventi chirurgicisono aumentati e hanno raggiunto una mediadi 88 al mese. Nel febbraio 2002 sono statiselezionati cinque candidati per i corsi di formazione per l’anestesia, cominciati nel maggio 2002. Il reparto di cure intensive è stato aperto nel maggio 2002 e vi lavorano4 ausiliari sotto la supervisione dell’équipe di formazione in anestesia. I principali problemiriscontrati presso l’ospedale durante l’annosono stati la mancanza di motivazione e l’assenteismo di infermieri e medici,le rotture di scorte di farmaci, gli strumentichirurgici arrugginiti e la gestione generale.Nell’ambito dei servizi erogati, al fine di permettere ai 39 ausiliari dei 20 dispensaridi acquisire le competenze necessarie perl’inquadramento delle levatrici tradizionali e lecure di salute riproduttiva di qualità, sono statiorganizzati corsi di formazione sull’argomento.Per informare la popolazione e le donne inparticolare sui rischi collegati alla gravidanza e al parto e sulle cure relative è stata creata a livello comunitario una rete di donne‘sensibilizzate’ che si occupanodell’organizzazione di riunioni con altre donnedella comunità durante le quali si trattano i suddetti temi. In cinque mesi il primo gruppo

Risultati

ha organizzato 370 riunioni alle quali hannopartecipato oltre 5.000 donne.Per rendere più efficiente l’ospedale Saint-Nicolas sono state intraprese diverseattività che hanno portato un nettomiglioramento dell’organizzazione in generale.Con l’obiettivo di ottimizzare le infrastrutture per una cura adeguata dei pazienti, MSF ha avviato due importanti opere di costruzionenel dipartimento: la costruzione della maternitàdi Bocozelle e il ripristino della residenza del personale dell’ospedale Saint-Nicolas.Oltre a questi cantieri, MSF ha effettuato altri lavori di ripristino per offrire un sostegnotecnico all’équipe logistica di Saint-Marc.Tutti i lavori sono stati effettuati senza interrompere le attività mediche.

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Ambito Sociale

EnteNuovArmonia è un’associazione Onlus iscritta all’albo dei servizi sociali della Regione Lazio dal 1998 che si interessaprincipalmente dei problemi nefrologici e delle emergenze pediatriche.L’associazione esplica la sua attività:• sostenendo la ricerca e lo sviluppo

scientifico e tecnologico dei medici impegnati nel campo dell’emergenza e della nefrologia pediatrica;

• assistendo con azioni dirette e indirette le famiglie dei bambini affetti da patologierenali croniche e che potrebbero necessitare di un trapianto renale;

• sviluppando azioni scientifiche divulgativeatte a migliorare le conoscenze mediche di base della popolazione.

www.nuovarmonia.org

Budget totale progetto 90.000 euroFinanziamento approvato 50.000 euroStato del progetto In corso

NuovArmonia OnlusRealizzazione di tre posti letto di assistenza semintensiva per i bambininefropatici sottoposti a trapianto renale o in condizioni critiche

�Descrizione progettoObiettivo del progetto è realizzare tre posti letto attrezzati, secondo i migliori standardinternazionali, per l’assistenza ai bambini e/o ai neonati nefropatici in condizioni critiche,presso l’Istituto di Clinica Pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma.I neonati affetti da patologie renali congenite o da insufficienze renali acute, come anche i bambininell’immediato post trapianto di rene o di fegato, necessitano di un ambiente tecnicamente idoneoalla loro assistenza. La possibilità, infatti, di avere posti letto e/o culle specificamente attrezzate a un’assistenza semi-intensiva aumenta notevolmente la loro possibilità di sopravvivenza e riduce in modo drastico l’entità degli handicap a distanza.Per rendere operativo quanto descritto è importante acquisire alcuni strumenti essenziali al monitoraggio invasivo e non invasivo dei parametri vitali, tra cui un sistema di monitoraggioemodinamico e una bilancia elettronica.Tale attrezzatura dovrà essere inoltre completata da un computer portatile con sistema airport che,collegato al sistema di cartella clinica dell’Istituto, permetterà di portare nella stanza del bambinotutti i servizi di consulenza clinica e di diagnostica strumentale e di laboratorio.

Località Roma

Risultati

Con la prima parte del finanziamento erogatosi è potuta iniziare la realizzazione dei posti per assistenza semi-intensiva destinati aineonati e ai bambini affetti da patologie renali.Si è pertanto proceduto all’acquisto di duenuovi monitor Siemens SX 9000 il cui softwarepermette una precisa valutazione emodinamicadei neonati, dei bambini e degli adulti, potendoessere di volta in volta adattato alla tipologiacorporea del soggetto che necessita di assistenza; inoltre, è stata acquistata una bilancia seca da emodialisi applicabile a qualsiasi letto di degenza in modo da avereuna chiara visione delle variazioni ponderali sia dei bambini in condizioni più gravi sia di quelli sottoposti a trattamento depurativo extracorporeo.I monitor sono stati utilizzati soprattutto in casidi bambini e neonati con crisi ipertensivemaligne e iniziale scompenso cardiocircolatorioe hanno permesso di regolare in modoopportuno ed estremamente congruo tutta la terapia volta a ristabilire un normale quadroemodinamico. Inoltre, vengono anche utilizzatiin day hospital per seguire il monitoraggiopressorio dei neonati affetti da ipertensionearteriosa per i quali i consueti strumenti non sono in grado di rilevare le fini variazionidell’onda di pressione arteriosa.

La bilancia elettronica seca, invece,è stata impiegata con vari bambini in fasesemi-intensiva post trapianto nei quali il mantenimento di un corretto bilancio idrico è uno dei cardini da rispettare per evitarealterazioni emodinamiche e conseguenti danni all’organo trapiantato. In questi soggettil’impiego contemporaneo della bilancia e dei nuovi monitor ha permesso un’agevoleregolazione delle terapie e della sorveglianzaclinica. La prossima quota del contributo sarà utilizzata per acquisire un nuovo monitore un modulo da applicare a quelli già acquisitiper il monitoraggio dell’attività cerebralein modo da completare la relativa attrezzaturanelle stanze di degenza. Il completamento,parziale, dell’attrezzatura di monitoraggiopermetterà di assistere un numero maggiore di bambini critici, ovvero con gravi alterazioniemodinamiche e nefrologiche a seguito della patologia renale, e permetterà di assistere in modo completamente nuovo i bambini affetti da enuresi. È stato avviato,infatti, uno specifico studio relativo al rapportoattività cerebrale/enuresi, poiché si ritiene che le difficoltà di risveglio che condizionanolargamente la successiva enuresi notturnapossano in qualche modo ricollegarsi ad anomalie dell’attività cerebrale.

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Ambito Sociale

EnteIl Vaccine Fund è una partnership pubblico-privata che ha la missione di salvare la vita ai circa 3 milioni di bambini che muoiono ogni anno per non aver avuto accesso alla vaccinazione. Assieme all’Alleanza Globaleper i Vaccini e l’Immunizzazione - GAVI,il Fondo è stato creato nel 1999 su iniziativa di organismi quali la Banca Mondiale,l’Organizzazione Mondiale della Sanità,l’UNICEF, fondazioni private e l’industriafarmaceutica per far fronte ai bisogni in vaccinie immunizzazione dei 75 Paesi più poveri al mondo, ovvero quelli con un prodottonazionale lordo pro capite al di sotto dei 1.000 dollari. L’attività specifica del Fondoè quella di mobilitare nuove risorse e fornireun aiuto finanziario pluriennale, in modo che i Paesi beneficiari rafforzino i loro sistemisanitari tramite il miglioramento dei servizi di vaccinazione e l’introduzione di vaccini nuovi o poco utilizzati.

www.thevaccinefund.com

Budget totale progetto 250.000 euroFinanziamento approvato 250.000 euroStato del progetto In corso

Descrizione progettoIl progetto prevede il finanziamento dei servizi necessari al mantenimento e al potenziamento dei risultati dell’EPI dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Mongolia, con lo scopo di accrescere la copertura vaccinale di base.Il finanziamento coprirà l’acquisto di materiale per iniezioni sicure, la formazione del personalesanitario impegnato nei servizi di immunizzazione, l’appoggio, la supervisione e il monitoraggio dei progetti di vaccinazione nelle regioni del Paese dove i servizi sanitari sono attualmenteinsufficienti e, infine, l’acquisizione di mezzi tali da permettere una regolare ed efficacesupervisione dei servizi, ma anche da rafforzare la comunicazione e la sensibilizzazione sul tema dell’immunizzazione dei bambini nei confronti della popolazione locale. Il progetto va considerato come progetto-pilota della durata di sei mesi da realizzarsi nella capitale Ulan Bator e in due regioni del Paese.

Il progetto, adattabile alle diverse esigenze riscontrate sul campo, coinvolgerà il Ministero della Sanità, i responsabili del Programma nazionale di Vaccinazione e tutti i membri dell’Inter-Agency Coordinating Committee, la commissione che, a livello locale e includendo tutti gli attori nazionali e internazionali interessati, gestisce e supervisiona le attività finanziate dal Vaccine Fund e dal GAVI.Si svolgerà in dieci fasi: (i) riunioni per la pianificazione e lo sviluppo del progetto stesso; (ii) sviluppo preliminare del progetto; (iii) sviluppo delle attività di formazione del personale; (iv) svolgimento delle attività di formazione del personale; (v) attività di monitoraggio e supervisione;(vi) realizzazione del sistema di supporto logistico; (vii) documentazione; (viii) reporting; (ix) revisione a medio termine; (x) valutazione del successo del progetto.Il monitoraggio sarà assicurato dal Ministero della Sanità della Mongolia di concerto con l’Inter-Agency Coordinating Committee sulla base di un piano inizialmente concordato da tutti gli stakeholder, comprese le organizzazioni internazionali presenti e le autorità locali.

Località Mongolia

Risultati

Il Progetto Mongolia, per la sua complessità e articolazione, ha richiesto fino a oggi unafase di preparazione focalizzata a perfezionarela capacità del Paese di ricevere gli aiutistanziati e a creare le condizioni affinché i fondi possano colmare le lacune del sistemadi distribuzione dei servizi di immunizzazione.A tal fine, personale di Vaccine Fund si è recato in loco lavorando a stretto contattocon il Ministero della Sanità e con i partnercoinvolti e aiutando tutte le parti interessatenella finalizzazione del piano di attuazione.

The Vaccine FundSupporto alla sicurezza delle vaccinazioni dell’infanzia in Mongolia.Colmare le lacune nell’Expanded Programme on Immunization (EPI) della Mongolia,il progetto per le pratiche di immunizzazione e iniezione sicura

Ambito Cultura

EnteL’istituzione Biblioteche di Roma dal 1996lavora per garantire a tutti il diritto di accessoalla cultura e all’informazione, promuovendo lo sviluppo della comunicazione e dellacrescita culturale e civile della comunità in tutte le sue componenti.Con 30 biblioteche dislocate su tutto il territorio della città, un patrimonio librariocomplessivo di circa 500.000 volumi,cui si aggiungono 35.000 tra CD audio,CD ROM, VHS e DVD, Biblioteche di Romaoffre un accesso facile e immediato al libro e a tutti gli strumenti della conoscenza che le nuove tecnologie sono in grado di mettere a disposizione.Per quanto riguarda il profilo dell’utenza di Biblioteche di Roma, il 56,4% è rappresentato da studenti, il titolo di studioprevalente è il diploma di scuola mediasuperiore (60%). Prestito e consultazione di libri costituiscono i motivi principali della frequentazione: 40% per il prestito,26,2% per la consultazione.

www.comune.roma.it/cultura/biblioteche

Budget totale progetto 110.000 euroFinanziamento approvato 110.000 euroStato del progetto Concluso (*)

(*) L’ente ha registrato un risparmio sui costi previsti.Tale risparmio sarà riutilizzato per attività a sostegno del progetto stesso.

Biblioteche di RomaPrestito automatizzato nelle Biblioteche di Roma

�Descrizione progettoIl progetto ha lo scopo di aumentare l’utenza delle biblioteche pubbliche e incrementare il numero dei prestiti, ottimizzando il servizio di prestito documenti e fornendo a ogni potenzialeutente una card di accesso.Le biblioteche sono luoghi in cui si incoraggia il dialogo interculturale, si sostengono l’auto-istruzione e l’educazione individuale, si promuovono programmi di alfabetizzazione e formazione a tutti i livelli e dove i ragazzi possono sviluppare e rafforzare l’abitudine alla lettura.Informazione, alfabetizzazione, istruzione, cultura e svago, infatti, sono le parole chiave checaratterizzano i servizi di base di una biblioteca pubblica; servizi forniti sulla base dell’uguaglianzadi accesso per tutti, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizionesociale. Automatizzare il prestito significa garantire un servizio bibliotecario di qualità,riducendo tempi e costi di catalogazione, e dimezzando i tempi di ritiro e consegna dei documentiin prestito.Il sistema di gestione automatizzato del prestito permetterà il riconoscimentoautomatico, tramite il codice a barre della card, sia dell’utente sia del materiale catalogato,riducendo così i tempi di attesa e ottimizzando il servizio. Per realizzare ciò è necessario:• fornire alle 30 biblioteche attrezzature in grado di emettere i codici a barre

per la catalogazione dei libri; • formare i bibliotecari; • catalogare i materiali; • munirsi di attrezzature in grado di leggere questi codici; • fornire a tutti gli utenti una card munita di codice a barre di identificazione.

Località Roma

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Risultati

Nel primo semestre 2004, con l’avvioprogressivo del progetto, sono emerse nelle biblioteche richieste di perfezionamentodelle procedure che ne hanno stimolato una ridefinizione attraverso nuove soluzionitecniche per rendere più funzionale ed efficiente l’innovazione.Da un’analisi delle esigenze emerse a progettoavviato è stato messo a punto un nuovo pianodi assegnazione delle attrezzature al fine di:• incrementare le postazioni già esistenti;• incrementare le dotazioni

nelle biblioteche ampliate nel 2004;• dotare di postazioni due biblioteche

non incluse in un primo tempo nel progetto.

L’estensione del progetto non ha richiesto un ampliamento del budget, grazie a uno sconto significativo ottenuto sul costodelle attrezzature.Questi i primi risultati:• biblioteche che hanno già attivato

il servizio di prestito automatizzato: 11;• velocizzazione stimata da 2 minuti a 1

dell’esecuzione delle procedure di registrazione, prestito e rientro;

• eliminazione totale degli erroridi registrazione del codice libro e del codiceutente nel corso delle transazioni.

La percentuale di miglioramento dei tempi diprestito e restituzione dei documenti saràdisponibile a fine anno.Sulla base di un’indagine effettuata nelle 11biblioteche in cui è attivo il servizio, si prevedeun miglioramento del 50% dei tempi medi perogni transazione effettuata. Si prevede, inoltre,l’aumento della qualità relativa all’erogazionedel servizio di prestito attraverso l’eliminazionedel fattore “errore umano”.

Ambito Ambiente

EnteFAI - Fondo per l’Ambiente Italiano è unaFondazione privata senza scopo di lucro,nata nel 1975 con il fine di contribuire allatutela, alla conservazione e alla valorizzazionedel patrimonio artistico e ambientale italiano.Il FAI si ispira al modello del National Trustinglese che dal 1895 possiede, gestisce e tutela con successo gran parte delpatrimonio artistico e naturale britannico.

www.fondoambiente.it

Budget totale progetto 250.000 euroFinanziamento approvato 150.000 euro(deliberato nell’esercizio 2002-2003) + extra budget di 100.000 euro (deliberato nell’esercizio 2003-2004,a copertura dell’intero progetto)Stato del progetto Concluso

FAI - Fondo per l’Ambiente ItalianoRecupero del percorso storico delle acque del Giardino della Kolymbetra e suo riutilizzo

�Descrizione progettoConsolidamento naturalistico e riqualificazione paesaggistica del torrente della Badia Bassa e del rio affluente nonché recupero del sistema irriguo originario. Il vallone dove è localizzato il Giardino della Kolymbetra, nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento, è attraversato da un torrente, detto della Badia Bassa, che costituisce la parte terminale del bacino imbrifero e raccoglie tutte le acque piovane della Valle. A tutt’oggi il letto del corso d’acqua si presentainteramente ricoperto di canna domestica, diventata infestante perché impedisce la crescita delle specie vegetali tipiche di questo ecosistema e causa localizzati fenomeni erosivi e di rischio idrogeologico cui è sottoposto anche il rio affluente del Torrente della Badia Bassa.Si rendono necessari interventi di consolidamento naturalistico e di riqualificazionepaesaggistica, oltre che di ripristino della funzionalità idraulica; in seguito verranno messi a punto interventi di ingegneria naturalistica per la risagomatura dell’alveo di magra, per il controllodell’erosione e per il consolidamento delle sponde. Ai margini degli appezzamenti coltivati e in cima alle sponde saranno piantati fichi, allori, olivastri, palme nane, biancospini e melograni.Per quanto riguarda il corso d’acqua, oltre 1 km di sponde verrà salvato dall’erosione in atto.Si riporteranno alla luce due sorgenti d’acqua presenti sul fondo del vallone (una delle qualiall’interno di un ipogeo) attive anche in estate, oltre a un ipogeo costruito (non scavato), privod’acqua ma di rilevanza archeologica. Nell’area interessata dal progetto sono presenti circa 15 ipogei e circa 1.000 piante, tra coltivate e spontanee. Saranno piantumate da 3.000 a 5.000 talee.

Località Valle dei Templi, Agrigento

Coinvolgimento terze parti Enti pubblici di Agrigento interessati dal progetto (Soprintendenza ai Beni Archeologici, Comune, Parco Archeologico della Valle dei Templi),Regione Sicilia.

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2003 • 2004

Risultati

Le opere in corso di realizzazione (la conclusione dei lavori è prevista per fineottobre 2004) permetteranno di ripristinarel’antico sistema di irrigazione del giardino e di risanare il torrenteche scorre nel fondovalle. In questo modo sarà possibile recuperare, da un lato,le tradizionali tecniche di irrigazione manualedell’agrumeto, di antica derivazione araba,e, dall’altro, la vegetazione naturale tipica dei corsi d’acqua. Al momento sono statieseguiti lavori di disinquinamento del torrente,mediante l’eliminazione di uno scaricofognario, è stata ripristinata la sistemazioneidraulica di un rio affluente, sono statirestaurati due condotti idraulici attraverso i quali l’acqua passa da una sponda all’altra per l’irrigazione degli agrumi.Saranno realizzate, inoltre, le opere a difesa delle sponde dell’alveo, cui seguirà la messa a dimora delle piante adatte per la sua rinaturalizzazione.

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Ente Progetto Importo approvato

Associazione Cometa Una dimora per educare alla vita 400.000

Cooperativa sociale Il Volo Onlus Progetto Villa Ratti 100.000

Casa dei Diritti Sociali - Focus Hora: interventi di mediazione e sostegno psicosociale per minori italiani e stranieri in condizioni di disagio e/o vittime di abusi,sfruttamento, criminalità organizzata 112.500

CGM - Consorzio nazionaledella cooperazione socialeGino Mattarelli Tutti a casa 350.000

Cooperativa sociale Orizzonti Via... Libera 10.000

Fondazione Exodus Famiglia - Calabria 103.000

Fondazione Emilia Vergani Piazza delle Arti e dei Mestieri 300.000

Mediafriends Onlus La Fabbrica del Sorriso 300.000

Associazione Un Sognoper il Gaslini Onlus Un Sogno per il Gaslini 83.000

Complesso Monumentale Restauro e arredamento San Lorenzo Maggiore della Sala Ludovico D’Angiò 30.000

Associazione Catalogazione e archiviazione beniObiettivo Cultura archeologici - Museo Archeologico

Nazionale dell’Umbria 175.000

FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano Recupero del percorso storico delle acque del Giardino della Kolymbetra e suo riutilizzo (extra budget) 100.000

Società Meteorologica Italiana Climi, acque e ghiacciaitra Gran Paradiso e Canavese 30.000

VIS - Volontariato Internazionaleper lo Sviluppo Sete mai più 77.400

totale progetti approvati 2003-2004 2.170.900

Esercizio 2003-2004

valori espressi in euro

sociale

cultura

ambiente

Attività della Fondazione aprile 2003 • marzo 2004

Conclusa la fase di start-up, si è ritenuto utile delimitare gli ambiti entro cui la Fondazione può operare, per concentrare meglio le risorse e intervenire nel settore dove c’è maggiore bisogno di aiuto. È stata avviata un’attività di studio e ricerca per individuare le tematiche e le criticitàemergenti del nostro Paese, oltre a confrontarsi costantemente con il mondo scientifico, dell’informazione, delle istituzioni e del nonprofit.

Nel 2003-2004 gli ambiti d’intervento della Fondazione sono stati:• i minori poveri (sociale);• l’informatizzazione di banche dati (cultura);• il recupero di riserve idriche (ambiente).

SocialeGli importanti processi di trasformazione in atto nel tessuto sociale del nostro Paesedeterminano nuovi fenomeni di disagio e un’ulteriore dilatazione del divario tra ‘ricchi’e ‘poveri’. Da analisi di scenario e dei principaliindicatori socio-economici è risultato prioritariol’intervento sulle fasce sociali più deboli o a maggiore rischio di esclusione. In Italia i minori poveri sono circa 1.700.000,vale a dire il 16,9% di tutti i minori italiani,e il nostro Paese risulta essere al 2° posto in Europa, dopo il Regno Unito, per la piùelevata percentuale di minori poveri.La Fondazione ha deciso, quindi, di intervenirea favore di questa categoria, al fine di sostenere, attraverso progetti di impattosociale significativo, lo sviluppo educativo e l’integrazione di bambini in condizioni di marginalità.

CulturaLa Fondazione si è proposta di avviare,attraverso l’uso delle nuove tecnologie,processi di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale nazionale e nuovemodalità per la sua conservazione,in special modo iniziative che individuino o sperimentino metodologie innovative di intervento o processi pilota. In particolare,la Fondazione ha deciso di promuovereprogetti di informatizzazione di banche dati.

AmbienteL’inquinamento, le contaminazioni e gli sperperi hanno fatto dell’acqua dolce una risorsa sempre più rara. In Italia le riserveidriche sono inquinate e un terzo degli italianinon gode ancora di un accesso regolare e sufficiente all’acqua potabile. Nel settoredell’ambiente, la Fondazione ha deciso di concentrare i propri interventi sui temidedicati all’acqua, sostenendo attività di sensibilizzazione ed educazione sul corretto utilizzo di questa risorsa e progetti di recupero di riserve idriche.

Nell’esercizio 2003-2004 sono state deliberatele erogazioni di seguito indicate e alcuniprogetti sono stati portati a termine per la parte di competenza della Fondazione.

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Ambito Sociale - minori

EnteL’Associazione Cometa nasce nel 1990 a Como dalla decisione di due famiglie di condividere la propria vita accettando la richiesta di ospitare un minore allontanatodalla famiglia di origine e instaurando una nuova forma di accoglienza, quella di bambini in comunità familiare, recentementericonosciuta anche dalla legislazione. L’attivitàdi accoglienza si è notevolmente ampliata e,nel tempo, si è sviluppata una rete familiare e amicale con lo scopo di erogare servizieducativi per prevenire il disagio minorile e sostenere nuclei familiari in difficoltà.

Budget totale progetto 1.200.000 euroFinanziamento approvato 400.000 euroStato del progetto Concluso

Descrizione progettoIl progetto ha l’obiettivo di ultimare la costruzione di una casa che permetterà di accoglierebambini in condizioni di marginalità. Numerosi minori in gravi condizioni di disagio sociale,già segnalati dai servizi preposti, sono in attesa di trovare un’adeguata collocazione in un contesto che possa reintrodurli in un sereno rapporto con la realtà, accompagnandoli in uno sviluppo armonico della personalità.La creazione di nuovi spazi (800 mq su 4 piani) permetterà di ampliare l’offerta dei servizi e di crearne di nuovi, potenziando le attività e gli interventi in essere e rispondendo in modosempre più mirato alle molteplici domande di accoglienza del territorio.

Località Como

Coinvolgimento terze parti

• Regione Lombardia• Provincia di Como• Comune di Milano• Comune di Como• Comune di Seveso• Comune di Barlassina• Comune di Alzate Brianza• Comune di Luisago• Comune di Buccinasco• ASL Provincia Milano 1• ASL Provincia Milano 3• ASL della Provincia di Como

Allo stesso modo sono coinvolte le seguenti scuole pubbliche:

• Istituto Comprensivo Como Lago• Istituto Comprensivo Scuola Media Statale di Fino Mornasco• Istituto Scuole Orsoline San Carlo• Como Rete Scuola (ITC “Caio Plinio Secondo”; Istituto Magistrale Ciceri;

Istituto Dante Alighieri; S.M.S. “Foscolo”, Istituto Comprensivo “Como-Albate”; Istituto Comprensivo “Como-Centro”)

Risultati

La realizzazione del progetto ha permesso di completare la ristrutturazione e l’ampliamento degli spazi destinatiall’attività dell’Associazione. La ristrutturazioneha reso possibile la presenza stabile di una terza e di una quarta famiglia, che si sono affiancate ai due nuclei che hannodato origine all’esperienza di Cometa.In particolare, i nuovi spazi hanno permesso di:• potenziare l’accoglienza residenziale

nella comunità familiare di bambini in stato in disagio (8 nuovi posti in aggiunta agli 8 esistenti);

• creare uno spazio per il pronto intervento,rivolto a bambini e/o mamme con bambini in situazioni di particolare urgenza e gravità(2 posti letto per bambini di età compresa da 0 a 10 anni, allontanati con urgenza dal nucleo familiare di origine);

• aumentare i posti disponibili per l’affidodiurno (presa in carico giornaliera) di bambini inseriti nella scuola dell’obbligo a rischio di emarginazione sociale e/o di esclusione (20 nuovi bambini in aggiuntaai 30 già accolti in Cometa);

• creare spazi per favorire l’attivazione e l’integrazione della rete delle famigliecoinvolte nell’esperienza di accoglienza anchemediante l’attuazione di interventi di sostegno alla genitorialità (coinvolgimento di altri 10 nuovi nuclei familiari);

• attivare uno sportello di consulenza legaleper l’orientamento, il monitoraggio e la supervisione anche degli aspetti giuridicidei bambini accolti;

• creare spazi per la formazione tecnicae l’accompagnamento al lavoro dei minoriche non riescono a seguire i percorsiscolastici e formativi tradizionali.

I minori a oggi direttamente coinvolti dai servizi erogati da Cometa sono circa 70.

Associazione CometaUna dimora per educare alla vita

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Ambito Sociale - minori

EnteLa cooperativa sociale Il Volo Onlus, costituitanel 1991, opera nell’ambito della prevenzione,della riabilitazione e del reinserimento socialedi giovani con difficoltà personali e relazionali,in particolare con problematiche inerenti alla sfera psichica.

www.ilvolo.it

Budget totale progetto 3.500.000 euroFinanziamento approvato 100.000 euroStato del progetto In corso

Descrizione progettoIl Progetto Villa Ratti è un’iniziativa che ha quali obiettivi la cura e la riabilitazione a medio-lungoperiodo di persone di età compresa tra i 18 e i 30 anni in condizioni di grave disagio psicosocialeaffette, in termini psichiatrici, da disturbi di personalità di tipo borderline.

Il progetto si pone lo scopo di realizzare un Centro di terapia e reinserimento sociale costituito da una Comunità Terapeutica Residenziale protetta, due appartamenti protetti e una reteterritoriale in grado di supportare un percorso terapeutico ampio e articolato nelle sue diverse fasi.Tali fasi consistono in:1. accoglienza e prima definizione del problema;2. diagnosi approfondita, assessment e definizione del progetto terapeutico personalizzato;3. programma comunitario;4. reinserimento.

Il Centro potrà seguire circa 100 persone l’anno (20 ospiti della comunità residenziale, 10 ospitidegli appartamenti protetti e 70 persone seguite presso l’ambulatorio a scopo preventivo).

Il progetto si fonda sul convincimento che le condizioni di grave disagio psicosociale, riconducibiliai disturbi sopra descritti, trovano la loro origine in diversi e numerosi fattori di natura biologica,sociale, psicologica e relazionale. Tali disturbi sono fortemente condizionati, nella loro evoluzione,dalla risposta che il contesto sociale dà nel momento in cui si manifestano con tutta la loroproblematicità e sofferenza e sono in costante aumento nella popolazione in generale e,in particolare, nei giovani; sono anche definiti come “disturbi della relazione”. Le persone che ne soffrono, infatti, hanno gravi difficoltà nelle relazioni interpersonali: nella famiglia,nelle amicizie, nella scuola, nell’ambiente di lavoro ecc.

Il Progetto Villa Ratti si ispira a modelli e strategie d’intervento che fanno riferimento alla terapiacognitivo-comportamentale e sistemica, già sottoposti a validazione scientifica e sperimentati con successo in altri Paesi quali Svizzera, Svezia, Stati Uniti. A garanzia del progetto è stato costituito un apposito Comitato Scientifico.L’evidenza scientifica ha dimostrato che tali interventi mirati, attuati da personale qualificato e coordinato, favoriscono il processo di armonizzazione dell’individuo con il proprio ambiente ed evitano che il disturbo di personalità si evolva in forme più gravi, quali la psicosi o la tossicodipendenza, oppure verso condizioni di marginalità sociale o delinquenziale.

Località Monticello Brianza, Lecco

Coinvolgimento terze parti Regione Lombardia

Risultati

Comunità Villa RattiLa costruzione nel suo insieme è in via di completamento. Si stanno ultimando alcuni lavori interni quali pavimentazione,allacciamento degli impianti periferici, posasanitari e tinteggiatura delle pareti. Si è giàprovveduto ad adeguare il complesso-cucinealle normative ASL. Anche il sistemainformatico interno è stato definito.I responsabili stanno ultimando le pratiche di assunzione del personale che sarà impiegatopresso la Comunità con inquadramento previstodal contratto nazionale della Sanità Privata.

Centro di Psicologia Clinica e PreventivaLa Cooperativa Il Volo ha dato avvio alla costituzione del Centro Clinico e di Prevenzione che avrà sede a Casatenovo,a pochi chilometri da Villa Ratti, dove èstato affittato un appartamento ristrutturatosecondo le normative ASL. Il Centro siconfigura come un collegamentoimportante tra la Comunità e il territorio,consentendo alla prima di incrementarel’efficacia dell’intervento nell’ambito specificodel disagio psicosociale, raggiungendo anchefasce d’età non comprese in quelle degli utentidella Comunità e favorendo un’attività di prevenzione su situazioni a rischio,lavorando con le scuole del territorio, che negli incontri effettuati nel corso del 2003 per prime si sono fatte portavoce di tali bisogni.Il Centro opera come servizio di tipoambulatoriale mediante prestazionimultispecialistiche in grado di offrire rispostefinalizzate a promuovere, sostenere erecuperare il benessere psicologico e personalerivolgendosi al singolo, alla coppia e allafamiglia nelle diverse fasi della vita. L’équipedel Centro, composta da psicologi clinici,psicoterapeuti, neuropsichiatri, soci dellaCooperativa, propone un approccio integratoe interdisciplinare, interessato alle dimensionisoggettive dell’individuo e alla complessarelazione con il suo ambiente di vita.Il Centro Clinico e di Prevenzione si organizzacome servizio specialistico ad ampio raggio al fine di rispondere alle esigenze rilevate sul territorio affiancando allo stesso tempo la Comunità nei progetti terapeutici nell’ambitospecifico dei disturbi di personalità.Si configura quindi come il collegamento tra il territorio e la Comunità, attivo anche nelle funzioni di filtro e assessment che precedono l’ingresso degli utenti nella Comunità stessa nonché durantel’accompagnamento nel corso della fase di inserimento sociale successivo.Il Centro è operativo dalla fine di aprile e si prevede che sarà economicamenteautosufficiente dall’inizio del prossimo anno.

Accreditamento e Certificazione QualitàContinua ormai da diversi mesi l’impegno del gruppo di lavoro per lo sviluppo e la preparazione della documentazionerelativa alla richiesta di Accreditamento e Certificazione di Qualità che la Cooperativadovrà effettuare presso l’ASL di Lecco,referente locale per Monticello Brianza, sede di Villa Ratti. Tale attività ha richiesto ladefinizione, descrizione e stesura di tutte le caratteristiche strutturali e organizzativedella Comunità; le procedure, cliniche e non,che in essa verranno realizzate; la definizionedelle figure professionali che in essaopereranno e le relative responsabilità e compiti. La preparazione è in piena attivitàanche con il supporto di consulenti specialistici.

Area localeÈ in fase di conclusione il corso di aggiornamento “Nuove forme del disagiogiovanile: la gestione dell’adolescente difficile”,rivolto agli insegnanti e realizzato dallaCooperativa tra gennaio e aprile 2004 nelle trescuole medie statali “G. Casati” di MonticelloBrianza, “M.G. Agnesi” di Casatenovo e “L. Da Vinci” di Missaglia. Tale attività rientratra i progetti della Cooperativa per la primafase dell’intervento di prevenzione suldisagio giovanile rivolto specificamente agli insegnanti delle scuole del territorio.La Cooperativa ha costituito un gruppo di formatori, psicologi e psicoterapeuti,soci della stessa, per la messa a punto deicontenuti e della metodologia della formazionenonché per la realizzazione del corso, tenutosinell’arco di quattro incontri, suddivisi permoduli, con tre gruppi di circa 25 insegnanticiascuno. È stata messa a punto anche unametodologia di valutazione del corso stesso i cui risultati verranno presentati agliinsegnanti a fine corso.La Cooperativa ha inoltre attivato dal mese di settembre la convenzione con i servizisociali del Comune di Monticello Brianza e l’attività di counselling scolastico presso la scuola media statale “G. Casati”di Monticello Brianza. L’attivazione anticipatadella convenzione, di un anno circa,è il risultato di una ponderata valutazione in seguito all’attività sul territorio svolta nei mesi precedenti. Con i servizi sociali del Comune di Monticello, inoltre, sono in fase di valutazione diversi progetti tra cui alcuni inerenti ad attività di sostegnoalla “genitorialità difficile”.

Cooperativa sociale Il Volo OnlusProgetto Villa Ratti

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Ambito Sociale - minori

EnteLa Casa dei Diritti Sociali è un’associazione di volontariato laico impegnata da 15 anninella promozione e protezione dei diritti umani,sociali e di cittadinanza dei settori più debolidella popolazione in Italia e nel Sud del mondoe dello sviluppo sociale e sostenibile.

www.dirittisociali.org

Budget totale progetto 376.000 euroFinanziamento approvato 112.500 euroStato del progetto In corso

Descrizione progettoIl progetto consiste nella creazione di un centro diurno polivalente di accoglienza e sostegnoper i minori e neomaggiorenni in condizioni di disagio, integrato nella rete interistituzionale e territoriale (amministrazioni locali, servizi sociali, ASL, scuole e istituti educativi e formativi,Tribunali dei Minori, Magistratura, realtà nonprofit e famiglie come portatori di solidarietà).Negli ultimi cinque anni, il monitoraggio condotto nelle strade, nei luoghi di incontro spontaneo(piazze, centri commerciali, locali, binari dismessi e stazioni FF.SS.) e nei luoghi di accoglienzaistituzionale e del volontariato ha dimostrato l’esistenza e la continua evoluzione di un fenomenosommerso di minori stranieri non accompagnati, vittime di abusi, sfruttamento,tratta, prostituzione coatta e criminalità organizzata. A queste categorie si aggiungono i minori stranieri accompagnati da familiari e i minori italiani all’interno delle famiglie (soprattutto monoparentali), che versano in condizioni di disagio psicosociale ed economico.Il progetto intende:1. Fornire i seguenti servizi di assistenza, protezione e sostegno all’integrazione di minoriappartenenti alle categorie sopracitate (e, contestualmente, delle loro famiglie, laddove esistano):• protezione sociale dei minori non accompagnati, vittime di abuso e sfruttamento, attraverso

intervento legale in collaborazione con Tribunali, Magistrati, PP.SS., e per la richiesta di asilo;ottenimento degli affidi e del permesso di soggiorno per le vittime di tratta e sfruttamento e per minori che hanno scontato la pena in carcere;

• collegamento con i Paesi di provenienza dei minori stranieri non accompagnati:tracing-ricerca dei familiari, verifica delle situazioni familiari e socio-economiche, sostegno nel ricongiungimento familiare;

• inserimento nelle strutture di accoglienza per i minori non accompagnati o in condizioni di disagio sociale e abitativo;

• sostegno nel processo di inclusione e integrazione sociale attraverso la programmazione del progetto personalizzato di inserimento del minore nell’ambito della situazione familiare;

• sostegno nell’analisi dei problemi esistenziali e nella programmazione del progetto personalizzatodi inserimento attraverso l’intervento psicologico-educativo-assistenziale;

• inserimento scolastico, sostegno nell’apprendimento (anche di lingua italiana per gli stranieri),sostegno nella formazione professionale, inserimento lavorativo e alloggiativo in base al progettopersonalizzato, organizzazione dei laboratori pre-professionali, di manualità e di emersione delle capacità personali;

• sostegno educativo orientato alla valorizzazione dell’autonomia e della responsabilità dei minori (e delle loro famiglie);

• sostegno alle capacità di relazione interculturale dei beneficiari con il territorio, promozionedell’aggregazione spontanea e animazione ludica, ricreativa e sportiva;

• sperimentazione di prassi antirazziste (e di prevenzione di intolleranze di ogni genere) orientate a favorire e promuovere, nei giovani di seconda generazione, la scoperta e il valore della propriaidentità d’origine, per costruire rapporti paritari e la convivenza con le altre identità e culture.

2. Rafforzare la rete interistituzionale del sistema delle relazioni territoriali (pubblico-nonprofit-cittadinanza) finalizzata all’integrazione dei beneficiari del progetto.

I minori presi in carico totale presso il Centro diurno polivalente e attraverso tutte le azioni previstedal progetto saranno 150 nell’arco di un anno.Il servizio di counselling socio-legale e quello di sostegno psicologico si rivolgono a ulteriori 500 minori.Inoltre, verrà offerto un supporto di counselling socio-legale agli operatori delle struttureresidenziali e socio-sanitarie per minori non accompagnati o in condizioni di disagio.

Località Roma

Coinvolgimento terze parti Provincia di Roma; Comune di Roma; servizi sociali; ASL; scuole e istituti educativi e formativi; Tribunali dei Minori; Magistratura; realtà nonprofit; famiglie come portatori di solidarietà.

Casa dei Diritti Sociali - Focus“Hora”: interventi di mediazione e sostegno psicosociale per minori italiani e stranieri in condizioni di disagio e/o vittime di abusi, sfruttamento, criminalità organizzata

Risultati

Le attività finora realizzate per minori e giovanierranti a rischio sono di seguito presentate.

Accoglienza diurna finalizzataall’attivazione di programmi di protezionesociale, (re)inserimento e integrazionepsicosociale, tutela legale.

1. Programmi collettivi di (re)inserimentosociale e integrazione psicosociale.

a) Accoglienza diurna dei minori e dei giovaniin situazioni di disagio, contattati su strada esegnalati dai servizi, ai fini del soddisfacimentodei bisogni primari: sono state offerte in media70 docce giornaliere e la possibilità di utilizzare la lavatrice.b) Attivazione di laboratori educativi e ricreativi,nei quali i giovani sono coinvolti sin dalla fasedi progettazione e organizzazione:• Laboratorio d’arte e manualità. Si pone

l’obiettivo di rafforzare l’autostima personalee la conoscenza dell’altro; si svolge tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19; coinvolge una media giornaliera di 15 ragazzi minori e 10 giovani adulti.

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• Laboratorio linguistico per minori e giovanistranieri. È finalizzato all’apprendimento dellalingua italiana e all’uso del linguaggio nellavita quotidiana. Si svolge il martedì, mercoledìe giovedì dalle 15 alle 17 e coinvolge in media 20 minori segnalati dai servizi o contattati in unità di strada.

• Laboratorio musicale. Si svolge una volta a settimana ed è finalizzato all’acquisizione di competenze in ambito musicale.La metodologia del laboratorio permetteinoltre al gruppo di acquisire un nuovo senso dell’appartenenza, favorendo la (ri)acquisizione da parte dei partecipanti di una propria autonomia decisionale.

I minori e i giovani accolti nel centro diurnousufruiscono altresì della possibilità di partecipare ad attività esterne alla struttura,al fine di favorire un’integrazione reale dei giovani sia con il territorio sia con i lorocoetanei non coinvolti in situazioni di disagio.In particolare, tali attività riguardano gli ambiti di seguito indicati:• Sport e attività ludiche. I giovani accolti

possono usufruire della palestra interna alcentro. Per i minori è stato attivato un corsodi ginnastica a corpo libero che si svolge duevolte a settimana dopo il corso di italiano e al quale partecipano in media 10 persone.È stato inoltre raggiunto un accordo con la Palestra Popolare di San Lorenzo per la frequenza di un corso di soft boxeorganizzato con il patrocinio del III Municipiodel Comune di Roma e destinato in particolare ai minori a rischio. Il corso si sviluppa su tre incontri settimanali e vi partecipano 7 giovani segnalati dal progetto “Hora”.Inoltre sono stati avviati rapporti con laparrocchia di Tor Marancia per permettereche i giovani segnalati possano usufruire di spazi da condividere con coetanei.In tale ottica si è formato un gruppo di minori (6 elementi) per giocare a calcio alcuni pomeriggi.La Casa dei Diritti Sociali - Focus ha attivato un accordo con i responsabili

della discoteca Alpheus (zona Ostiense)per l’entrata gratuita, il sabato pomeriggio,di minori richiedenti asilo e/o in particolarisituazioni di disagio, purché accompagnati da almeno due operatori del progetto “Hora”.

• Formazione e studio. È stata avviata unaproficua collaborazione con la fondazione Il Faro, che organizza corsi di formazioneprofessionale per minori e giovani adulti.Finora, 4 minori sono stati inseriti nel corsoper aiuto cuoco, uno nel corso perparrucchiere, 5 nel corso per pizzaioloe 2 in quello di serigrafia. È stato inoltreattivato uno spazio di counselling per laprevenzione dell’abbandono scolastico.

• Inserimento lavorativo. È stato avviato un protocollo di intesa con il CentroOrientamento al Lavoro (COL) del territorio,per la strutturazione di job club, attraverso i quali i partecipanti vengono invitati a usufruire delle facilitazioni offerte dal COL,attivando però le proprie risorse per trovarecontratti di apprendistato e/oopportunità lavorative. Partecipano in media 5 minori e 10 giovani.

2. Progetti individuali di (re)inserimentosociale, integrazione psicosociale e tutela legale.

Per tutti i minori e i giovani accolti nel centrodiurno viene costruito un progetto individuale,strutturato su diversi livelli. In linea generale il progetto individuale prevede diverse fasi:• tutela legale e disbrigo delle pratiche

per il riconoscimento dello status giuridico;• segretariato sociale: orientamento e

sostegno nelle procedure riguardanti i diritti di cittadinanza (iscrizione al Servizio SanitarioNazionale, iscrizione all’Ufficio di Collocamento, scolastica ecc.);

• sostegno psicologico: volto allarielaborazione dei vissuti traumatici e a un rafforzamento dell’identità personale;

• assistenza sociale: volta alla scolarizzazione,alla formazione e riqualificazioneprofessionale e all’inserimento lavorativo.

Azioni di sistema e coordinamentointeristituzionale e con enti nonprofit.

1. Attività in rete con enti istituzionali.

• Ufficio Servizi Sociali Minorenni di Roma.È stato firmato un protocollo di intesa per l’espletamento dell’attività socialmente utilenell’ambito del progetto di messa alla prova ex art. 28 DPR 448/88 all’interno del centro diurno.

• V Dipartimento del Comune di Roma, UfficioTutele e Ufficio Minori. Collaborazione per quanto riguarda l’assistenza legale dei minori sottoposti a tutela pubblica.

• Nucleo Anti-Emarginazione (NAE) della Poliziamunicipale di Roma. Accordo in forza del quale, una volta rilevate situazioni di disagio dei minori, queste vengonosegnalate via fax al NAE, che provvede agli adempimenti di legge e al collocamentopresso idonee strutture di accoglienza.

• Servizi sociali territoriali dei Comuni dellaprovincia di Roma. Continue segnalazioni per l’assistenza legale e l’elaborazione di un progetto educativo per i minori stranieri.

• Municipio XI del Comune di Roma. Accordoper la preparazione di un progetto, in retecon le scuole del quartiere, di riqualificazionedel Parco della Torre, nel territorio di riferimento del centro diurno, per favorirel’integrazione dei minori e dei giovani con i loro coetanei non coinvolti in situazionidi disagio. Il progetto è stato inserito nel contratto di quartiere.

2. Scambio di buone prassi e sviluppo di attività in rete con enti nonprofit,a livello nazionale.

Ambito Sociale - minori

EnteIl Consorzio CGM, Consorzio nazionale della cooperazione sociale Gino Mattarelli,è un’organizzazione di cooperative sociali che aggrega 1.300 cooperative socialiorganizzate in 75 consorzi territoriali(provinciali o subprovinciali) operanti su tutto il territorio nazionale.

www.retecgm.it

Budget totale progetto 478.000 euroFinanziamento approvato 350.000 euroStato del progetto In corso

Descrizione progettoIl progetto intende realizzare, sotto un’azione unica di coordinamento delle attività, servizi su quattro diversi territori collocati in quattro Regioni del Sud Italia.

Obiettivi del progettoRegione Basilicata• Realizzare il centro per l’età evolutiva, un centro di aggregazione per minori preadolescenti

e adolescenti in raccordo con la comunità di accoglienza già esistente nella stessa struttura.• Sperimentare servizi di differenziazione e di integrazione dell’offerta.• Elaborare esperienze di apertura di comunità al territorio, di coinvolgimento delle famiglie

e di integrazione tra i minori accolti nella struttura residenziale e “gli altri”.

Regione Campania• Realizzare un centro di accoglienza diurno e residenziale rispettivamente per 10 minori in età

6-12 anni e 10 minori adolescenti e preadolescenti, in situazioni di disagio sociale familiare.• Creare occasioni di integrazione sociale del minore con difficoltà socio-ambientali,

psichiche o fisiche.• Promuovere la realizzazione di interventi che favoriscano la permanenza dei minori presso

la propria famiglia e che coinvolgano la stessa nel processo di recupero della funzione educativa.

Regione Puglia• Affiancare il centro di accoglienza esistente con un centro studi per attività

di pubblicizzazione e sensibilizzazione rispetto alle tematiche dell’abuso e della violenza sui minori, nonché per condurre una ricerca mirata sul territorio regionale.

• Sviluppare le attività di ricerca per una più approfondita conoscenza dei bisogni,onde elaborare risposte mirate e differenziate.

• Sperimentare servizi di supporto alla realizzazione del processo di deistituzionalizzazione dei minori.

Regione Sicilia• Realizzare due gruppi appartamento rivolti a giovani in uscita dalle comunità di

accoglienza per il raggiungimento della maggiore età (ogni gruppo appartamento – destinatoad accogliere separatamente maschi e femmine – è in grado di ospitare 4 utenti contemporaneamente,con previsione di accoglienza di un totale di 12 giovani all’anno nei due gruppi).

• Sviluppare soluzioni e percorsi integrati in una logica di prospettiva ancora non sufficientementeaffrontata dai servizi esistenti, ma di sicura rispondenza a bisogni evidenti e diffusi.

LocalitàRegione Campania: SalernoRegione Basilicata: Acerenza (Potenza)Regione Puglia: LecceRegione Sicilia: Acireale (Catania)

CGM - Consorzio nazionale della cooperazione sociale Gino MattarelliTutti a casa

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Coinvolgimento terze parti

Regione Basilicata• Diocesi di Acerenza (Potenza)• Tribunale dei Minori di Potenza• Carcere Minorile di Potenza• Provincia - Assessorato ai Servizi Sociali

Regione Campania• Comune di Salerno - Assessorato alle Politiche Sociali• Tribunale dei Minori di Salerno• Associazione di volontariato Osservatorio sui Minori (SA)• Forum Terzo Settore Irno Picentini - sezione Minori (SA)

Regione Puglia• Provincia di Lecce - Assessorato alle Politiche Sociali• Università degli Studi di Lecce - Facoltà Scienze della Formazione -

Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali• ASL Lecce 1 e Lecce 2 - Consultori Familiari

Regione Sicilia• Università di Catania - Facoltà di Scienze della Formazione• Università di Catania - Facoltà di Scienze Politiche• Comune di Catania - Assessorato al decentramento e alle politiche giovanili• Comune di Pedara - Assessorato ai Servizi Sociali• SERT di Acireale (CT)• Confraternita di Misericordia di Pedara

C.A.A. Centro Anti Abuso di Marghera (VE)

Risultati

Il progetto ha avuto inizio a partire dal mese diaprile 2004 anche se in momenti e con azionidiverse in ciascun territorio, a seconda dellepeculiarità dei progetti locali. Di seguito, perciascuna località, sono evidenziati lo stato diavanzamento delle attività e i risultati ottenuti.

Basilicata - Consorzio Cs PotenzaObiettivo: avvio di un Centro per l’etàevolutiva per minori e famiglie

Il Consorzio è stato impegnato a oggi su duefronti – uno organizzativo, l’altro piùspecificamente operativo, in particolar modonell’animazione – che hanno costituito,insieme, le premesse necessarie per svilupparecon efficacia l’iniziativa nei prossimi mesi.1. Il fronte organizzativoQuesto aspetto ha riguardato in particolare due ambiti:a) la definizione dei rapporti con la Diocesi di Acerenza, proprietaria dell’immobile.In data 1° maggio è stata stipulata unaconvenzione per la messa a disposizionedella struttura “Ex Curia”, un immobile dioltre 500 mq, distribuito su due piani,completamente ristrutturato, in cui collocareuna comunità residenziale (1° piano) e uncentro diurno per l’animazione e lasocializzazione (pianterreno).La gestione della struttura è affidata per 6anni, rinnovabili per un analogo periodo;b) la costituzione e la prima formazione di un gruppo di lavoro su cui incentrare l’operatività.È stato avviato un gruppo di lavoro costituitoda giovani del posto facenti capo all’AzioneCattolica, già animatori e catechisti,con professionalità adeguate, che si sonoinizialmente ‘appoggiati’ a una cooperativasocia del Consorzio e che, in prospettiva,nel prosieguo dell’attività, possono valutare la possibilità di costituire un’autonomacooperativa.2. L’attività di animazioneL’attività ha riguardato la realizzazione,in collaborazione e a supporto della parrocchialocale, di iniziative estive, a favore di minori,adolescenti e giovani, che hanno visto una presenza di oltre un centinaio di persone.Non si è inteso organizzare iniziative autonome,sia per ‘sperimentarsi’ in una condizioneorganizzativa diversa, sia per non contrapporrel’attività a quella ordinariamente organizzatadalle Parrocchie e dalla Diocesi stessa. Questeiniziative hanno permesso, attraverso il coinvolgimento della realtà giovanile locale,di creare i rapporti di conoscenza e fiduciareciproca utili alle future attività del Centro.Per l’autunno sono previste attività in continuità con il lavoro svolto e di avvio di nuovi spazi.

Campania - Consorzio La RadaObiettivo: avvio di comunità di accoglienza diurna e residenziale

Il consorzio La Rada ha affidato la gestione del servizio alla cooperativa sociale Prometeo 82, socia dello stesso; pertantoalcune azioni sono state svolte direttamentedal Consorzio, altre dalla Cooperativa.

Azioni svolte dal Consorzio:• selezione del personale;• formazione degli operatori;• organizzazione e monitoraggio

del tirocinio presso servizi similari;• promozione dell’iniziativa.

Azioni svolte dalla Cooperativa:• acquisizione dell’immobile

con contratto di locazione;• ristrutturazione dello stesso;• dotazioni di arredi e attrezzature;• acquisizione dell’autorizzazione

al funzionamento;• coinvolgimento dei servizi competenti

per l’attivazione del servizio.

Puglia - Consorzio EmmanuelObiettivo: realizzazione di un Centro studie sensibilizzazione sull’abuso e violenza su minori

Alla luce di quanto previsto nello stessoprogetto per le diverse attività da svolgere nei 12 mesi, in questo primo periodo sono state svolte le seguenti azioni:• formazione e sensibilizzazione

sul territorio rispetto alle problematiche di violenza e abuso su minori: stesura di programmi didattici per i diversi soggettiche si vogliono coinvolgere (scuole,associazioni di famiglie e altre agenzieeducative presenti sul territorio);

• ideazione di un opuscolo da rivolgere adadulti che quotidianamente interagiscono conminori (genitori, insegnanti, operatori sociali)sulla prevenzione e le modalità d’intervento in casi di violenza e/o abuso su minori;

• studio e ricerca in ambito regionale:specificazione degli obiettivi della ricerca e definizione dello strumento metodologicoadeguato.

Sicilia - Consorzio Il NodoObiettivo: avvio di gruppi appartamentoper giovani maggiorenni in uscita dalle comunità di accoglienza

Per la gestione operativa del progetto il Consorzio ha scelto di affidarsi alla collaborazione della cooperativa associataComunità dei giovani di Gravina di Catania,la quale in questi primi mesi dall’avvio delprogetto ha provveduto alle seguenti attività:• individuazione di adeguato immobile

nel Comune di Pedara (Catania) e stipula del relativo contratto di locazione;

• opere di ristrutturazione dell’immobile:assegnazione dell’attività alla cooperativaErgon 98 di Gravina di Catania e avvio dei lavori;

• stesura del regolamento d’ingressoche stabilirà le modalità d’uso e di gestionedell’appartamento;

• organizzazione degli eventi per lapresentazione dell’iniziativa ai Comuni del distretto socio-sanitario di Gravina diCatania e alle comunità alloggio del territorio;

• avvio del servizio con l’inserimento del primo giovane ospite proveniente dalla Comunità alloggio Don Bosco di Gravina di Catania.

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Ambito Sociale

EnteLa cooperativa sociale Orizzonti promuove e gestisce servizi di telesoccorso e azionimirate alla tutela della personalità di soggettisvantaggiati, minori, portatori di handicap e anziani, e alla loro cura e ricovero.Attualmente la Cooperativa gestisce servizi di assistenza domiciliare integrata in convenzionecon il Comune di Misterbianco (CT) per persone con handicap grave, avvalendosidi personale specializzato: assistenti sociali,fisioterapisti e accompagnatori.

Budget totale progetto 37.650 euroFinanziamento approvato 10.000 euroStato del progetto Concluso

Ambito Sociale - minori

EnteLa Fondazione Exodus, nata nel 1984 a Milano, si occupa dei soggetti svantaggiatimediante attività culturali e sociali.Svolge attività di comunicazione sociale,di formazione, di promozione di programmi con adolescenti e giovani, prevenzione e cura delle tossicodipendenze e delle forme di grave disagio sulla base di un approccio di tipo educativo. La Fondazione dispone di comunità residenziali, centri di orientamentoe accoglienza, centri diurni, sedi di segretariatosociale e un servizio telematico su internet.Svolge attività in collaborazione con istitutiscolastici e in favore delle famiglie (formazionee sostegno). Insieme ad altre realtà sociali hasviluppato il Consorzio Nova Spes, significativaesperienza italiana che offre lavoro a detenuti.

www.exodus.it

Budget totale progetto 206.000 euroFinanziamento approvato 103.000 euroStato del progetto In corso

Descrizione progettoIl progetto, finalizzato a rimuovere le cause che compromettono la partecipazione delle personedisabili alla vita civile nel rispetto del diritto alla dignità, alla libertà e all’autonomia, prevedel’acquisto di un pulmino a nove posti per poter gestire un servizio di trasporto dedicato a soggetti portatori di handicap.

Località Misterbianco (CT)

Descrizione progettoIl progetto Famiglia - Calabria si propone di sostenere ad Africo, nel territorio della Locride,l’accoglienza di minori in difficoltà e delle loro famiglie. Il progetto è suddiviso in quattro settori:• comunità residenziale: comunità per l’accoglienza di minori provenienti da situazioni familiari

problematiche e in stato di abbandono;• accoglienza per famiglie: struttura differenziata (mini-appartamenti) per l’accoglienza

di piccoli nuclei familiari;• attività diurna di micro-nidi: servizi educativi, di accudimento e ricreativi per il tempo libero;• consulenza e formazione: servizio consultoriale e formativo su scala provinciale.

Il progetto prevede, inoltre, la ristrutturazione e l’adeguamento dei locali dell’Istituto SerenaJuventus, una grossa struttura che ad Africo aveva ospitato per diversi anni attività legate alla scuola e alla formazione, dove si svolgeranno le attività sopradescritte.

Località Africo, Reggio Calabria

Coinvolgimento terze parti Diocesi di Locri Gerace (proprietaria dell’immobile); Comune;Azienda Sanitaria Locale; Servizio materno infantile; Consultorio familiare; Tibunale dei Minori;Amministrazione provinciale

Risultati

L’iniziativa è stata sostenuta attraverso il progetto Donazioni Dipendenti dell’azienda fondatrice Vodafone Omnitel N.V.Il contributo della Fondazione ha consentito di raggiungere l’importonecessario all’acquisto del pulmino.Il pulmino, consegnato agli inizi di luglio,ha permesso di attivare un indispensabileservizio di trasporto per le persone disabiliassistite dall’associazione.

Cooperativa sociale OrizzontiVia… Libera

Fondazione ExodusFamiglia - Calabria

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Risultati

Da ottobre 2003 si è aperta l’accoglienza a famiglie in difficoltà con minori.Le famiglie accolte fino a oggi sono state18 con la presenza di 30 bambini.Per i nuclei ospitati sono stati organizzati i seguenti servizi:• ospitalità nel piano albergo dello stabile;• vitto e alloggio;• servizi di counselling educativo e psicologico;• laboratori creativi di musica, arte e decorazione;• attività sportive, escursioni in Aspromonte;• per alcuni di loro sono stati veicolati progetti

di reinserimento lavorativo in aziende del territorio;

• per i piccoli sono stati allestiti spazi giochi;• è stato previsto e attuato un collegamento

sanitario con l’ASL territoriale ed è stataquindi garantita l’assistenza medica.

Per quanto riguarda l’attività di ristrutturazione, è stato realizzato un progetto di riqualificazione dello stabile,che prevede i seguenti interventi prioritari:• adeguamento dei servizi sanitari

della zona notte;• adeguamento della cucina;• adeguamento delle camere della zona notte;• adeguamento degli spazi dedicati al sostegno

alla genitorialità (“università della famiglia”),compresi i servizi igienici;

• arredo della zona notte;• campo di calcetto;• arredo degli spazi dell’“università della famiglia”.

A oggi sono stati completati i servizi igienicidella zona notte e si è provveduto alla piccolamanutenzione (pittura degli ambienti e altro) di tutta la zona dello stabile interessata al progetto.Sta per essere appaltato il resto dei lavoricompresi in questa lista di priorità e si contaentro sei mesi di vederne realizzata la maggior parte.

Nell’ambito delle attività di formazionee dell’“università della famiglia” è statorealizzato il primo corso per genitori adAfrico, relativo alle tematiche genitoriali,alla comunicazione e alla relazionegenitori-figli. Il corso ha visto una partecipazione di circa 20 genitori.

Ambito Sociale - minori

EnteLa Fondazione Emilia Vergani nasce nel solcodella tradizione cristiana e dall’intuizione cheha portato Emilia Vergani, assistente sociale e fondatrice dell’ente, a perseguire lo sviluppointegrale della persona nella solidarietà e nella condivisione dei bisogni, contribuendoa opere di promozione morale, sociale e culturale, in particolare nei riguardi deiminori in età evolutiva e adolescenziale,volendo altresì favorire il loro pieno sviluppoattraverso un reale inserimento nella famiglia,nel mondo del lavoro e nella società.Dall’impegno di Emilia Vergani è nato a Carate Brianza, nel novembre 1997,il Centro In-Presa.

Nel gennaio 1999 si costituisce l’AssociazioneIn-Presa che dal novembre 2000, a causadella prematura scomparsa della fondatrice,prende nome di “In-Presa di Emilia Vergani”.L’attività dell’Associazione riguardal’inserimento lavorativo, l’orientamento e l’aggregazione per giovani a rischio di disagio nell’area della Brianza.

www.fondazioneemiliavergani.it

Budget totale progetto 1.434.000 euroFinanziamento approvato 300.000 euroStato del progetto In corso

Descrizione progettoIl progetto prevede la realizzazione di un centro in cui non ci sia frammentazione tra l’apprendimento, il tempo libero e il lavoro, un insieme di spazi per l’accoglienza,la consulenza, l’accompagnamento e l’aggregazione, con possibilità di esperienze educative e strumenti di intervento che favoriscano la crescita umana e formativa dei giovani.La struttura attuale, che ha una dimensione di circa 1.400 mq, si colloca all’interno di una ex fabbrica tessile nel pieno centro di Carate Brianza. I locali sono stati ricavati in due vecchicapannoni industriali e ristrutturati con cura e secondo le norme vigenti. Accolgono attualmente 70 ragazzi su uno spazio di 800 mq. Con l’aggiunta del nuovo spazio, previsto dal progetto,l’Associazione sarà in grado di colloquiare con oltre 1.300 ragazzi in un anno e di gestirne 250 effettivi.

La Piazza delle Arti e dei Mestieri si propone come progetto educativo attraversol’accoglienza, la formazione e l’inserimento nel lavoro di ragazzi tra i 14 e 18 anni,in situazione di difficoltà sociale, scolastica e lavorativa.Si tratta di giovani che, per diverse ragioni (povertà nel bagaglio culturale familiare e mancanzadell’istruzione richiesta), non riescono a inserirsi nella società e abbandonano la scuola o il lavoro trovato, per una incapacità ad affrontare l’impegno richiesto. Quasi sempre si tratta di giovani con situazioni familiari difficili alle spalle.L’obiettivo generale del progetto è dunque di ricostituire la stima di sé in tali soggetti, attraverso la strada della realizzazione personale: il conseguimento della licenza media, laddove ce ne fossebisogno; il conseguimento di una qualifica professionale e di un primo inserimento lavorativo per coloro che, anche se con molta fatica, stanno portando a termine l’obbligo formativo; unaccompagnamento al lavoro che permetta la permanenza dei giovani svantaggiati in tale mondo.Proprio perché i soggetti a rischio di disagio hanno avuto normalmente esperienze di insuccesso,occorre modulare il percorso che porta alla qualifica professionale secondo le reali necessitàattraverso la personalizzazione del percorso stesso e la possibilità che le acquisizioniprofessionalizzanti avvengano con l’esperienza diretta e non tramite laboratori. Per questo si prevede l’attivazione di due corsi triennali che portino alla costruzione di una figuraprofessionale, effettuati in collaborazione con le associazioni di categoria presenti sul territorio,con cui l’Associazione collabora stabilmente da anni.Modalità d’intervento:I fase: i ragazzi vengono aiutati a terminare il corso di studio, selezionato sulla base delle propensioni personali;II fase: viene attivato un percorso di orientamento al lavoro;III fase: viene individuata l’azienda presso cui fare lo stage, con la presenza di tutor. Lo stage dura circa tre mesi. Il 40% dei ragazzi viene assunto.

Località Carate Brianza, Milano

Coinvolgimento terze parti Istituzioni scolastiche, servizi sociali, Ordine dei Commercialisti di Monza e Brianza, Associazione degli Artigiani di Monza e Brianza, Regione Lombardia.

Fondazione Emilia VerganiPiazza delle Arti e dei Mestieri

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Risultati

Un primo momento progettuale ha previstol’elaborazione dello studio di fattibilità sullostabile per la realizzazione di un ambiente che contenesse laboratori professionali (aula computer, laboratorio di elettronica ed elettrotecnica) e, allo stesso tempo,di un luogo capace di fungere da accoglienzae aggregazione per ragazzi a rischio di disagio.Successivamente si è aperto un secondomomento progettuale che ha vistol’avviamento dei lavori. A ottobre è stataconclusa la fase allestimenti e funzionalitàdei laboratori, mentre il completamento delle opere avverrà entro aprile 2005.In concomitanza con l’avvio dei lavori si è svolto, in data 28 giugno 2004, presso i locali dell’Associazione In-Presa di EmiliaVergani, il convegno di presentazione delle attività formative e orientativedell’Associazione per il prossimo anno.A questo convegno sono intervenuti i dirigentiscolastici, o loro rappresentanti, di 60 scuole,inferiori e superiori, del territorio.

È stato così possibile avviare il terzo momentodel progetto: la costruzione di un PercorsoModulare in area elettrica ed elettronica in base al Bando 133, Dispositivo ProvincialeA.F. 2004/2005 (tip. 2B). Si trattasostanzialmente di un corso professionale per elettromontatori. Il progetto è statoriconosciuto e autorizzato dalla Provincia di Milano e quindi finanziato.Pertanto, a partire dal 6 settembre 2004,l’Associazione ha avviato colloqui con le scuolee i servizi sociali, finalizzati alla formazionedella classe che affronterà un percorsoformativo della durata di un anno.Accanto al percorso formativo è statoprogrammato il nuovo percorso aggregativoche prevede: attività sportiva ogni mercoledì,aggregazione il venerdì e gite turistiche,escursioni o visite guidate, la domenica.

Ambito Sociale - minori

EnteMediafriends è una Onlus costituita dalle società R.T.I. spa, Mondadori spa e Medusa spa del Gruppo Mediaset.

www.mediafriends.it

Budget totale progettoLa cifra raccolta è stata di 8.870.000 euroFinanziamento approvato 300.000 euroStato del progetto Concluso

Descrizione progettoLa Fabbrica del Sorriso è un’iniziativa di raccolta fondi televisiva promossa dall’8 al 15 ottobre 2003sulle reti Mediaset in favore di quattro associazioni che operano nel settore dell’infanzia disagiata,in Italia e in Africa: CESVI, Lega del Filo d’Oro, AMREF e ABIO.La settimana di programmazione ha compreso due trasmissioni in prime time, mercoledì 8 e mercoledì 15 ottobre in diretta tv su Canale 5 (Milano e Roma le due sedi prescelte),e altri passaggi sui programmi delle reti Mediaset.La Fabbrica del Sorriso è stata sostenuta da Vodafone Italia attraverso il Super Messaggio Solidalee il Servizio Clienti 190 per la raccolta delle promesse di donazione.

Il contributo al progetto La Fabbrica del Sorriso si colloca in una più ampia visione di VodafoneItalia quale azienda socialmente responsabile. La Fondazione quindi è chiamata a sostenere un progetto sociale che ha visto il proprio fondatore impegnato come partner tecnologico.

Località Italia

Risultati

Il contributo della Fondazione è stato sommatoalla cifra raccolta durante l’evento di fund raising (8.870.000 euro).I proventi dell’iniziativa contribuiranno in particolare a:• aprire sette nuovi reparti per i servizi

di sostegno del bambino e della famiglia realizzati da ABIO;

• avviare con AMREF servizi di assistenzamedica in Africa Orientale, progetti di sanità base in Uganda, progetti idriciin Kenya e Tanzania, progetti dieducazione sanitaria in Kenya e progettidi formazione paramedica in Sudan;

• sostenere con CESVI le “Case del Sorriso”in Zimbabwe, Sudafrica, Perù,Cambogia, Birmania, Iraq in favore degli orfani a causa dell’AIDS;

• aiutare il recupero dei bambini sordociechi,sostenendo il Centro di Osimo della Lega del Filo d’Oro.

Mediafriends OnlusLa Fabbrica del Sorriso

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Page 38: Attività della Fondazione Vodafone Italia

72 73

Ambito Sociale - minori

EnteL’Associazione Un Sogno per il Gaslini Onlus è stata fondata nel 2000 per volere dei calciatori della Juventus Football Club.Il fine dell’Associazione è finanziare, attraversoil fund raising, attività e strutture ricreative per i bambini pazienti dell’Ospedale PediatricoGaslini di Genova.

www.unsognoperilgaslini.it

Budget totale progetto 4.500.000 euroFinanziamento approvato 83.000 euroStato del progetto Concluso

Ambito Cultura

EnteComplesso Monumentale San LorenzoMaggiore, antico complesso francescano del 1234 che rappresenta uno dei beniculturali di maggiore rilievo della Campania.

www.sanlorenzomaggiorenapoli.it

Budget totale progetto 30.000 euroFinanziamento approvato 30.000 euroStato del progetto Concluso

Descrizione progettoL’obiettivo del progetto è la ristrutturazione dell’abbazia di San Gerolamo di Quarto, adiacenteall’Istituto Pediatrico Gaslini di Genova, da destinare a strutture non mediche dove sia possibilerendere più sereni il periodo di convalescenza dei bambini ricoverati e la fase di passaggio tra il loro mondo in famiglia e la vita ospedaliera. Il ripristino prevede la costruzione di aule di teledidattica per i bimbi che hanno interrotto la scuola a causa della malattia, palestre per la riabilitazione fisica, sale per il gioco e lo svago, spazi per l’incontro con le famiglie.Il contributo della Fondazione è a copertura dell’IVA dei 450.000 messaggi inviati in occasione del Festival di Sanremo 2003. L’iniziativa di raccolta fondi è stata sostenuta da Vodafone Italia con il Super Messaggio Solidale.

Località Genova

Descrizione progettoLa Sala Ludovico d’Angiò è ubicata al piano terra del Complesso Monumentale di San LorenzoMaggiore. Nel corso dei recenti lavori di restauro sono stati effettuati alcuni saggi per verificarel’eventuale esistenza di superfici pittoriche al di sotto della tinteggiatura color giallo che rivestel’intero ambiente. A suscitare tale interesse è stato il grande affresco, raffigurante unacrocifissione (fine Seicento?), apparso sulla parete che divide la Sala dal Chiostro Angioino; la scoperta ha portato all’ipotesi che potessero esistere anche altre pareti con presenze di decorazioni pittoriche. Le campionature effettuate hanno dato esito positivo.L’obiettivo finale è di completare la corretta lettura del Chiostro settecentesco del Complesso,su cui aprono le principali sale, inclusa la Sala Ludovico d’Angiò.

Località Napoli

Associazione Un Sogno per il Gaslini OnlusUn Sogno per il Gaslini

Complesso Monumentale San Lorenzo Maggiore di Napoli Restauro e arredamento della Sala Ludovico D’Angiò del Complesso Monumentale San Lorenzo Maggiore

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Risultati

Nel corso dei primi tre anni di attivitàl’Associazione ha realizzato materiali di immagine e promosso eventi rivolti allaraccolta dei fondi che hanno contributo al progetto per 2,5 milioni di euro. I fondiraccolti, unitamente all’eredità di 2 milioni di euro messa a disposizione dall’Ospedalestesso, hanno consentito la realizzazione del progetto. L’inizio dei lavori è statoufficialmente celebrato con una cerimonia il 26 maggio 2003. A partire da luglio 2004 il progetto entra nella sua seconda fase con il patrocinio ufficiale del CONI e la partecipazione di nuovi testimonial:gli atleti appartenenti all’AssociazioneOlimpionici Italiana e rappresentati dallaCommissione Nazionale Atleti del CONI.Gli atleti olimpionici delle passate edizioni e gli atleti di Atene 2004 presteranno la loro immagine per raccogliere fondi fino alle Olimpiadi invernali di Torino 2006.

Risultati

Restauro completato e utilizzo della SalaLudovico d’Angiò come sede della Direzionedel centro Convegnistico-Museale del Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore.

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Page 39: Attività della Fondazione Vodafone Italia

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Ambito Cultura - informatizzazione di banche dati

EnteAssociazione Obiettivo Cultura

Budget totale progetto 175.000 euroFinanziamento approvato 175.000 euroStato del progetto In corso

Descrizione progettoStrutturazione di un archivio dell’archeologia umbra facente riferimento alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria.Il progetto prevede l’informatizzazione di banche dati, al fine di rendere razionale l’archiviazione e immediatamente fruibile la visualizzazione di quanto detenuto.La catalogazione riguarderà gli oggetti compresi nelle varie sezioni del Museo ArcheologicoNazionale dell’Umbria, e in particolare:• oggetti della sezione romana, con una prevalenza per il materiale lapidario, esemplificativo

delle credenze religiose e del mondo sociale, civile e funerario: sarcofagi, altari, urne, iscrizioni,una ricca serie di ritratti;

• un campione significativo del monetiere del Museo Nazionale, mai esposto al grande pubblico.Quest’ultimo contiene monete antiche e medievali: umbre, di età repubblicana, di età imperiale;monete del XIII-XIV secolo d.C., monete di tutta l’Italia centrale; monete della zecca di Perugia;medaglie sulla storia di Perugia;

• un numero ingente di volumi e opuscoli di notevole valore storico e assurti a rarità bibliografica,tra cui anche edizioni del XVI, XVII e XVIII secolo, di vario argomento: viaggi e scoperte,antropologia, etnografia, etnologia, paletnologia, oltre a importanti studi sugli amuleti.

Località Perugia

Associazione Obiettivo CulturaCatalogazione e archiviazione beni archeologici Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria

Risultati

La realizzazione di una catalogazioneunitaria e informatizzata consentirà una migliore organizzazione della conoscenza del patrimonio artistico finalizzata alla programmazione degli interventi e quindialla diagnostica, alla conservazione preventivae alle azioni di restauro. Attraverso l’utilizzodello strumento informatico il processo di catalogazione diventerà più snello ed efficace.L’archivio sarà fruibile anche sul web.

Ambito Ambiente - acqua

EnteLa Società Meteorologica Italiana, nata a Torino nel 1880, è un’associazionescientifica composta da 1.500 professionisti e ha lo scopo di promuovere e incoraggiare lo sviluppo e la conoscenza delle scienzedell’atmosfera in Italia.

www.nimbus.it

Budget totale progetto 30.000 euroFinanziamento approvato 30.000 euroStato del progetto In corso

Descrizione progettoDa oltre 15 anni la Società Meteorologica Italiana controlla lo stato dei ghiacciai del ParcoNazionale del Gran Paradiso, il cui ruolo è significativo quale riserva idrica per la pianuracanavesana e come indicatore climatico. Nella zona sono stati raccolti i dati climatici rilevatinegli ultimi 100 anni, un patrimonio informativo mai pubblicato in maniera organica.Il progetto consiste:• nella realizzazione di una banca dati informatizzata che raccoglierà un secolo di informazioni

idrologiche nell’area, consultabile su web: i dati dello studio (in particolare le tabelle dei datinumerici della quantità di pioggia e neve, della temperatura dell’aria e delle variazioni dei ghiacciainel corso dell’ultimo secolo) potranno essere così facilmente utilizzabili da professionisti e docenti;

• nella pubblicazione di un volume a colori, “Clima, acque e ghiacci tra Gran Paradiso e Canavese”, che comprenderà l’intera raccolta delle informazioni reperite sul territorio,insieme all’apparato iconografico.

Il sito web si propone di diventare il punto di riferimento internazionale per gli addetti ai lavori.Il progetto ha lo scopo di incrementare la pianificazione territoriale mediante la consistente mole di dati raccolti, per migliorare la gestione delle risorse idriche, e di diffondere nel vasto pubblico,tra cui i frequentatori del Parco Nazionale e le scuole, la conoscenza del complesso cicloidrologico e dei legami che intercorrono tra clima-neve-ghiaccio-acqua.

Località Gran Paradiso - Canavese

Società Meteorologica ItalianaClimi, acque e ghiacciai tra Gran Paradiso e Canavese

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Il confronto fotografico mostra la notevole riduzione subita dal ghiacciaio Basei tra il 31 luglio 1928 (foto C.F. Capello) e il 1° settembre 2000 (foto L. Mercalli).

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Risultati

Le serie storiche di dati meteorologici giornalieri disponibili per il Canavese e il versante meridionale del Gran Paradiso, giàinformatizzate, sono state trasferite su appositoprogramma di elaborazione, al fine di analizzare i primi, provvisori risultati statistici.Attualmente sono in corso la verifica di qualitàdei dati, nonché il recupero dei valori aggiornatiai primi mesi del 2004, ultime operazionifondamentali necessarie prima di procedereall’allestimento della banca dati su web.A tal proposito, è in corso l’allestimento del programma informatico per la messa in rete della banca dati, completa dei valorimensili (medie e totali) di temperatura,precipitazioni e innevamento, per circa 20 località della zona.Nel corso delle ultime settimane dell’estate2004 si è svolta l’acquisizione di nuovomateriale fotografico sul campo, utile a illustrare la situazione attuale dell’ambiented’alta quota sul massiccio del Gran Paradiso,anche alla luce delle pesanti modificazionioccorse nell’ambiente glaciale a seguito della caldissima estate 2003.Una presentazione del progetto si trova on line all’indirizzo:http://www.nimbus.it/articoli/2004/040428ClimaOrco.htmSono già in corso i primi contatti con il mondoculturale di Ivrea e del Canavese, ai fini di programmare una giornata di presentazionedei risultati del lavoro e del volume nel corso della primavera 2005.

Situazione ancora più drastica al ghiacciaio della Porta:il piccolo apparato, ancora discretamente esteso nella veduta del 7 agosto 1929 (foto L. Peretti),

risultava completamente estinto il 2 settembre 2000 (foto D. Cat Berro).

Misura dell’accumulo nevoso invernale sul ghiacciaio Ciardoney,il 1° giugno 2000 (foto D. Cat Berro).

Ambito Ambiente - acqua

EnteIl VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo è un’OrganizzazioneNon Governativa promossa dalle OpereSalesiane, riconosciuta idonea dal MinisteroAffari Esteri e dall’Unione Europea a promuovere progetti di sviluppo nei Paesi del Sud del mondo nel settore dell’educazione e della formazione, in particolare rispetto ai bambini e agli adolescenti con problemi di emarginazione e povertà.In Italia il VIS è impegnato in attività di educazione allo sviluppo, alla solidarietà,all’intercultura sia attraverso azioni di formazione e informazione nelle scuole,sia attraverso la formazione on line.

www.volint.it

Budget totale progetto 77.400 euroFinanziamento approvato 77.400 euroStato del progetto In corso

Descrizione progettoL’obiettivo principale del progetto è di aumentare la consapevolezza del valore dell’acqua, beneprezioso e diritto naturale di tutti, facendo comprendere come la mancanza di risorse idriche possamettere a rischio la vita di interi popoli e favorendo pratiche di corretto utilizzo di questa risorsa.Il progetto si concretizza nella realizzazione di una diffusa opera di sensibilizzazione ed educazione sul tema dell’acqua all’interno delle scuole italiane.Oltre al VIS il progetto prevede la partecipazione diretta del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) con il quale il VIS ha stipulato un Protocollo d’intesa per implementare azioni didattiche e formative. Il MIUR provvederà a lanciare e pubblicizzare il progetto sul proprio sito web, oltre che annunciare ufficialmente l’iniziativa, invitando le scuole a parteciparvi,con l’invio di una circolare.Il VIS si occuperà della realizzazione di un kit didattico comprensivo di materiale audiovisivo,che gli insegnanti potranno utilizzare direttamente per realizzare un modulo didatticointerdisciplinare sulla tematica dell’acqua. È previsto il coinvolgimento di circa 2.000 scuole delle medie inferiori attraverso la realizzazione di 10.000 kit.Il kit sarà strutturato in modo da poter essere usato direttamente dagli insegnanti e rimarrà uno strumento didattico riutilizzabile anche una volta terminato il progetto.

Le scuole che avranno aderito all’iniziativa e utilizzato il kit elaboreranno un progetto di solidarietàconcreta che potrà prevedere un gemellaggio con una classe dell’Etiopia (o di un altro Paese del Sud del mondo colpito da grave siccità), o anche un’iniziativa volta alla raccolta di fondi per la costruzione di un pozzo.

Località Italia

Coinvolgimento terze parti MIUR

VIS - Volontariato Internazionale per lo SviluppoSete mai più

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Risultati

Nella prima fase di progetto (maggio 2004 - agosto 2004) sono state svoltele attività di seguito descritte.

1. Ideazione, elaborazione e produzione del kit didattico.Il kit si compone dei seguenti strumenti:• una cartellina-contenitore illustrata,

che presenta l’iniziativa e i materiali annessi;• 5 dispense sull’acqua: “Il Pianeta blu”

(cifre sull’acqua e sul suo utilizzo),“L’acqua è vita” (sulla distribuzione dell’acquasul pianeta e sulla sua importanza),“Il consumo dell’acqua” (cifre sul consumo e consigli per consumare di meno),“Acqua un diritto di tutti” (sulle guerredell’acqua, bene comune dell’umanità),“Gli obiettivi del Millennio”(sulla dichiarazione delle Nazioni Unite del 2000 per ridurre la povertà entro il 2015);

• una scheda di risposte alle domande delle 5 dispense;

• un dossier di approfondimento,per i docenti;

• una dispensa per la didattica in classe,con test, questionari e giochi;

• un glossario con bibliografia e sitografia;• un video sulla siccità e carestia in Etiopia,

girato nel novembre del 2003 alla presenzadella testimonial del VIS Claudia Koll.

Il kit è stato elaborato da due esperti del VISsui temi dell’acqua e della didattica in classe,in collaborazione con la referente del MIUR che coopera alla realizzazione del progetto.

2. Primo lancio dell’iniziativa attraverso i siti web del VIS (www.volint.it) e del MIUR (www.istruzione.it).

3. Invio da parte delle scuole di percorsi didattici sul tema dell’acqua e di proposte concrete di solidarietà.Come da progetto, alcune scuole hanno elaborato percorsi didattici e di approfondimento sul tema dell’acqua e inviato proposte di gemellaggio e di solidarietà concreta.

4. Distribuzione del kit durante alcunemanifestazioni pubbliche:• CIVITAS, Fiera del Terzo settore svoltasi

a Padova nel maggio 2004;• Festa dell’Altraeconomia, svoltasi a Roma

nel mese di luglio;• la Settimana di Educazione alla Mondialità,

organizzata dal VIS e svoltasi a Potenza nel mese di agosto.

A esse se ne aggiungeranno molte altre nel corso dell’anno.

Il progetto è ancora nella fase iniziale.La risposta alla prima proposta di attività è stata comunque significativa (sono stati coinvolti oltre 800 studenti di circa 40 scuole delle medie inferiori).Il kit è stato apprezzato e utilizzato e alcune scuole hanno già inviato il resoconto dei loro lavori, le propostedidattiche e di solidarietà.

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Page 41: Attività della Fondazione Vodafone Italia

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2004 • 2005

Ambiti di intervento 2004-2005

Per il periodo 2004-2005, la Fondazione Vodafone Italia ha deciso di concentrare gran parte della attività nella lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, continuando l’impegno intrapreso a favore dei minori ed estendendo il campo d’intervento agli anziani,che nel 2010 rappresenteranno nel nostro Paese un terzo di tutta la popolazione e sono oggi, come i minori, tra le categorie sempre più a rischio.Gli ambiti in cui la Fondazione intende intervenire nel prossimo esercizio sono di seguito descritti.

Minori disagiatiIn Italia sono ormai documentati, e condimensioni non irrilevanti, diversi fenomenicritici della condizione giovanile: povertà,maltrattamenti in famiglia, abusi sessuali,coinvolgimento in attività illecite e altri episodidi devianza. La Fondazione ha deciso, quindi,di potenziare il proprio intervento a favore dei minori, al fine di sostenere, attraversoprogetti di impatto sociale significativo,lo sviluppo educativo e l’integrazione di bambini in condizioni di marginalità.Inoltre, la Fondazione intende finanziare sia progetti che mirino alla prevenzionedella criminalità e di fenomeni di devianzagiovanile, soprattutto nei quartieri perifericidelle grandi città, sia progetti volti al reinserimento di minori sottoposti a condizioni restrittive o di minori non imputabili coinvolti in attività illecite.

Minori immigratiL’integrazione degli immigrati nel tessutosociale ed economico del Paese è presuppostoper il benessere comune nel rispetto dei reciproci valori.Gli studi statistici dimostrano che anche tra gli immigrati di seconda o terzagenerazione continuano a permanere fenomenidi disagio e di emarginazione legati a svariatecause tra cui, per i più giovani, la difficoltà di trovare una propria originale identità nel nuovo contesto civile e sociale a frontedelle proprie radici.La Fondazione intende intervenire in progetti a favore di giovani immigrati di secondagenerazione allo scopo di promuoverel’integrazione e prevenire degenerazionidel disagio.

Anziani disagiatiLa classifica dei Paesi più ‘vecchi’ stilatadall’ONU vede al primo posto l’Italia con unapercentuale di popolazione anziana del 25%.L’invecchiamento della popolazione comportauna maggiore attenzione ai nuovi bisogni di ordine sociale che il fenomeno induce.Inoltre, si registra la crescita del numero di anziani soli che non possono contare su un sostegno familiare o relazionaleallargato. La Fondazione intende fornire il proprio contributo in quest’area al fine di contrastare la mancanza di autosufficienza,mantenere l’autonomia dei soggetti e salvaguardare la dignità di ogni persona.Per tali ragioni la Fondazione si prefigge di finanziare iniziative finalizzateall’assistenza domiciliare e progetti che sviluppino attività e centri ricreativi e di aggregazione e puntino a eliminaregap tecnologici e generazionali.

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Page 42: Attività della Fondazione Vodafone Italia

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bilancio

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31.03.2004 31.03.2003

A. Crediti verso fondatore per quote da versare 0 0

B. Immobilizzazioni 0 0I. immobilizzazioni immateriali 0 0II. immobilizzazioni materiali 0 0III. immobilizzazioni finanziarie 0 0

C. Attivo circolante 2.505.843 1.703.569I. rimanenze 0 0II. crediti 1.000.000 1.860

1. verso società mandante entro 12 mesi 1.000.000 0verso società mandante oltre 12 mesi

2. verso altri entro 12 mesi 0 1.860verso altri oltre 12 mesi

III. attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 0 0

IV. disponibilità liquide 1.505.843 1.701.7091. depositi bancari e postali 1.505.843 1.701.709

D. Ratei e risconti attivi 0 0

Totale attivo 2.505.843 1.703.569

Situazione patrimoniale al 31 marzo 2004

31.03.2004 31.03.2003

A. Patrimonio netto 466.948 1.703.495I. patrimonio libero 66.948 3.495

1. risultato gestionale esercizio in corso (positivo o negativo) 63.453 3.4952. risultato gestionale da esercizi precedenti 3.495 03. riserve statutarie 0 0

Totale patrimonio libero 66.948 3.495II. fondo di dotazione 150.000 150.000

III. patrimonio vincolato 250.000 1.550.0001. fondi vincolati destinati da terzi 250.000 1.550.0002. fondi vincolati per decisione degli organi istituzionali 0 0

Totale patrimonio vincolato 250.000 1.550.000

Totale patrimonio netto - (A) 466.948 1.703.495

B. Fondi per rischi e oneri 0 0

C. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 0 0

D. Debiti 2.017.580 745. debiti verso fornitori

(entro 12 mesi) 36.580 74(oltre 12 mesi) 0 0

6. debiti tributari (entro 12 mesi) 100 0(oltre 12 mesi) 0 0

8. altri debiti (entro 12 mesi) 1.980.900 0(oltre 12 mesi) 0 0

Totale debiti - (D) 2.017.580 74

E. Ratei e risconti passivi 21.315 0

Totale passivo e patrimonio netto 2.505.843 1.703.569

Patrimonio netto e passivovalori espressi in euro

Stato patrimonialeAttivovalori espressi in euro

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31.03.2004 31.03.2003

1. Erogazioni per contributo a progetti 2.635.900 0

2. Oneri promozionali e di raccolta fondi 0 0

3. Oneri finanziari 217 6423.1. su depositi bancari 217 6423.2. su altri prestiti bancari 0 0

4. Oneri di supporto generale 445.724 744.1. materie prime 2.357 04.2. servizi 443.310 744.3. godimento beni di terzi 0 04.4. personale 0 04.5. ammortamenti 0 04.6. oneri diversi di gestione

57 0Risultato gestionale positivo 63.453 3.495

31.03.2004 31.03.2003

1. Proventi da attività tipiche 3.135.900 01.1. da grant agreement di Vodafone Group Foundation 2.635.900 01.2. da contributi di Vodafone Omnitel N.V. 500.000 0

2. Proventi da raccolta fondi 0 0

3. Proventi finanziari 9.394 4.2113.1. da depositi bancari 9.394 4.2113.2. da altre attività 0 0

Onerivalori espressi in euro

Proventivalori espressi in euro

Rendiconto gestionale a proventi e oneri al 31 marzo 2004

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86 87

fondo di fondo con fondo con fondo con fondo con fondo con fondo con fondo con fondo con fondo con fondo con fondo con fondo con fondo con fondi totalidotazione vincolo verso vincolo verso vincolo verso vincolo verso vincolo verso vincolo verso vincolo verso vincolo verso vincolo verso vincolo verso vincolo verso vincolo verso vincolo verso disponibili

“Un Aiuto “Lega del “Médecins Sans “The Vaccine “ActionAid “Banco “Komen “NuovArmonia” “FAI - Fondo per “Biblioteche “CESVI” “Fondazione Aldo “AVIS”Subito - Molise” Filo d'Oro” Frontières” Fund for Mongolia” Italy” Alimentare” Italia Onlus” l'Ambiente Italiano” di Roma” Garavaglia Onlus”

apertura dell'esercizio 150.000 100.000 150.000 250.000 250.000 100.000 100.000 30.000 50.000 150.000 110.000 100.000 10.000 150.000 3.495 1.703.495

versamento del fondatore alla costituzione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

risultato della gestione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 63.453 63.453

assegnazioni ad attività specifiche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

destinazioni definitive 0 0 -150.000 -250.000 -250.000 -100.000 -100.000 -30.000 -50.000 -150.000 -110.000 -100.000 -10.000 0 0 -1.300.000situazione di chiusura dell’esercizio 150.000 100.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 150.000 66.948 466.948

Prospetto di movimentazione delle componenti del patrimonio netto al 31 marzo 2004

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Page 46: Attività della Fondazione Vodafone Italia

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Page 47: Attività della Fondazione Vodafone Italia

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La relazione sulla gestione descrive adeguatamente l’attività svolta dal Comitato nell’esercizio in esame e, nella nota integrativa, sono riportate tutte le informazioni necessarie per una completae corretta informativa.In mancanza di precise disposizioni statutarie e normative il Bilancio è stato redatto secondo le disposizioni del Codice Civile e dei principi contabili enunciati dal Consiglio Nazionale dei DottoriCommercialisti e dei Ragionieri. In particolare, sono stati utilizzati alcuni schemi in linea conquanto indicato dalla raccomandazione emanata dalla Commissione Aziende nonprofit costituita in seno al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri. Nella nota integrativasono fornite tutte le informazioni e i dettagli per una corretta informativa delle singole voci del Bilancio e in particolare i criteri di valutazione adottati, le variazioni rispetto all’esercizioprecedente e le relative motivazioni, nonché i movimenti delle attività finanziarie.Per quanto riguarda più le nostre funzioni, desideriamo darVi atto che nel corso dell’esercizioabbiamo effettuato le verifiche di nostra competenza; il nostro esame sul Bilancio è stato svoltosecondo i principi di comportamento del collegio sindacale raccomandati dal CNDC e,in conformità a tali principi, nei limiti precedentemente esposti, abbiamo fatto riferimento alle norme di legge che disciplinano il Bilancio di esercizio interpretate dai corretti principi contabili enunciati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri.Da parte nostra possiamo attestarVi che nella redazione del Bilancio:• sono stati osservati i principi prescritti dall’art. 2423 bis del Codice Civile;• l’applicazione delle disposizioni del Codice Civile in materia di redazione del Bilancio è

compatibile con la rappresentazione veritiera e corretta. Ai sensi dell’art. 2423, comma 4,del Codice Civile si precisa che, in ossequio al documento predisposto dal Consiglio Nazionaledei Dottori Commercialisti sopra citato, lo schema di Rendiconto Gestionale, pur rispettando il principio della correlazione tra costi e ricavi, riclassifica le voci per destinazione e non per natura.La classificazione per destinazione consente una più chiara informativa in merito al conseguimento dello scopo della Fondazione, separando i costi sostenuti per i progetti dai costi sostenuti per la struttura organizzativa ed evidenziando i contributi utilizzati per la rispettiva copertura;

• sono stati applicati criteri di valutazione conformi a quelli prescritti dall’art. 2426 del CodiceCivile e dettagliatamente descritti nella nota integrativa, in analogia a quanto già applicato nello scorso esercizio.

Nel corso dell’esercizio abbiamo proceduto al controllo sulla tenuta della contabilità, al controllodell’amministrazione e alla vigilanza sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo, effettuandole verifiche periodiche. Sulla base dei controlli effettuati non sono venute alla nostra attenzioneviolazioni degli adempimenti statutari, tributari o previdenziali.Durante l’esercizio abbiamo partecipato alle sedute del Consiglio di Amministrazione ed effettuatole verifiche di nostra competenza e in sede di chiusura abbiamo esaminato e verificato il Bilanciosottopostoci dal Segretario Generale senza riscontrare alcuna eccezione.Esprimiamo quindi parere favorevole all’approvazione del Bilancio così come Vi è stato presentatodal Segretario Generale.

Milano, lì 22 luglio 2004Il Collegio dei RevisoriClaudio Lesca (Presidente)Paolo Rota Alessio Folci

Fondazione Vodafone ItaliaSede legale: via Caboto 15 Corsico (Milano)

Relazione del Collegio dei Revisori dei Contisul Bilancio al 31 marzo 2004

SpettabileConsiglio di Amministrazione,il Bilancio al 31 marzo 2004, composto dallo stato patrimoniale, dal rendiconto gestionale a proventi e oneri, dalla nota integrativa e corredato dalla relazione di missione,presenta le seguenti risultanze:

Attivo

Crediti 1.000.000Disponibilità liquide 1.505.843Totale attività 2.505.843

Patrimonio netto

Patrimonio libero 66.948Fondo di dotazione 150.000Patrimonio vincolato 250.000Totale patrimonio netto 466.948

Debiti 2.017.580Ratei e risconti passivi 21.315Totale patrimonio netto e passivo 2.505.843

Conti d’ordine 0

Proventi

Proventi da attività tipiche 3.135.900Proventi da raccolta fondi 0Proventi finanziari e patrimoniali 9.394Totale proventi 3.145.294

Oneri

Erogazioni per contributi a progetti (2.635.900)Oneri promozionali e di raccolta fondi 0Oneri finanziari e patrimoniali (217)Oneri di supporto generale (445.724)Totale oneri (3.081.841)Risultato gestionale 63.453

Stato patrimoniale

valori espressi in euro

Patrimonio netto e passivo

valori espressi in euro

Rendiconto gestionale a proventi e oneri

valori espressi in euro

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Nota integrativa relativa all’esercizio sociale chiuso al 31 marzo 2004

La Fondazione Omnitel Vodafone è stata costituita il 4 aprile 2002 ed è stata iscritta nel registrodelle persone giuridiche ai sensi del D.P.R. 10 febbraio 2000 n. 361 dalla Prefettura di Milano il 10 ottobre 2002, al numero d’ordine 308.

Di seguito si illustrano la struttura e il contenuto del bilancio e le variazioni del patrimonio netto in accordo con il “Documento di presentazione di un sistema rappresentativo dei risultati di sintesidelle organizzazioni non profit” predisposto dalla Commissione Aziende Non Profit del ConsiglioNazionale dei Dottori Commercialisti del febbraio 2001.

Struttura e contenuto del bilancio

La Fondazione, ai sensi dell’art. 15 dello Statuto, deve redigere bilancio preventivo e consuntivo,accompagnati da una relazione sulla gestione (cosiddetta relazione di missione). Al Bilancio deve essere allegata la Relazione del Collegio dei Revisori. I dati sono stati presentati in formacomparativa e nella nota integrativa sono commentate le principali variazioni intervenute.In assenza di precise disposizioni statutarie e normative il Bilancio è stato predisposto secondo lo schema previsto per le imprese dal Codice Civile, con alcune modifiche e alcuni aggiustamentiche tengono conto delle peculiarità che contraddistinguono la struttura del patrimonio e che informano sulle modalità con cui le risorse sono state acquisite e impiegate nel periodo di riferimento nelle diverse ‘aree gestionali’.

In ossequio al documento predisposto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti sopra citato, si precisa che lo schema di Rendiconto gestionale, pur rispettando il principio della correlazione tra costi e ricavi, riclassifica le voci per destinazione e non per natura.La classificazione per destinazione consente una più chiara informativa in merito al conseguimentodello scopo della Fondazione, separando i costi sostenuti per i progetti dai costi sostenuti per la struttura organizzativa ed evidenziando i contributi utilizzati per la rispettiva copertura.

Si richiama, inoltre, l’attenzione sul fatto che in calce al Rendiconto gestionale è stato predispostoun prospetto che riporta la “Variazione del patrimonio netto” della Fondazione. Tale impostazione,in linea con gli schemi di bilancio adottati dalla prassi internazionale delle “Not for profitorganization”, ha l’obiettivo di fornire il reale andamento dell’esercizio considerando, comeparamentro di valutazione, la variazione del patrimonio anziché il risultato dell’esercizio.

I principi contabili adottati per la redazione dello stato patrimoniale e del Bilancio sono conformi a quelli raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e Ragionieri e,ove mancanti, dall’International Accounting Standards Board (IASB) e sono coerenti con quelli già applicati lo scorso esercizio.

Per la predisposizione dello stato patrimoniale sono state considerate le peculiarità della Fondazione stessa, ove compatibile con quanto previsto dal Codice Civile.

I valori esposti negli schemi di bilancio, salvo ove diversamente indicato, sono in unità di euro,così come nei commenti alle voci.

Il presente Bilancio è stato oggetto di revisione contabile da parte della società Deloitte & Touche S.p.A.

La Fondazione non beneficia di particolari esenzioni fiscali e non ha dipendenti in quanto per svolgere la sua attività si avvale della struttura e delle risorse umane del fondatore con il quale è stato definito un contratto di “service agreement”.

Criteri di valutazione

Nella valutazione delle voci di bilancio sono stati osservati i criteri di valutazionedefiniti dall’art. 2426 del Codice Civile.

Immobilizzazioni immaterialiIn Bilancio non sono iscritte immobilizzazioni immateriali.

Immobilizzazioni materialiIn Bilancio non sono iscritte immobilizzazioni materiali.

Immobilizzazioni finanziarieIn Bilancio non sono iscritte immobilizzazioni finanziarie.

CreditiSono esposti al valore di presumibile realizzo, ritenuto coincidente con il valore nominale.

Disponibilità liquideSono iscritte al valore nominale.

Ratei e riscontiSono calcolati secondo il principio della competenza temporale.

DebitiSono iscritti al valore nominale.

Ricavi e costiI ricavi derivanti dai “Proventi da attività tipiche”sono iscritti nel periodo in cui sono stati registrati i costi relativi, rilevati nella voce“Erogazioni per contributo a progetti”.In particolare, i fondi ricevuti dalla VodafoneGroup Foundation sono rilevati in base ai “grantagreement” stipulati con i diversi enti beneficiariper la realizzazione di singoli progetti.La copertura dei costi di gestione è garantita dai contributi erogati da Vodafone Omnitel N.V.,anch’essi rilevati tra i “Proventi da attività tipiche”.

Gli “Oneri di supporto generale”sono iscritti secondo il principio dellacompetenza temporale e della correlazione che per i servizi coincide con il periodo di effettuazione della prestazione.

Gli interessi attivi e passivi e gli altri costi e ricavi sono rilevati ed esposti in Bilanciosecondo il principio della competenzatemporale.

Commenti alle principali voci dell’attivo

Attivo circolante

Crediti

Crediti verso società mandanteeuro 1.000.000

I crediti verso la società mandante, interamente esigibili entro l’esercizio successivo,a fine esercizio sono relativi alle somme dovute da Vodafone Omnitel N.V. in virtù della sottoscrizione della “Convenzione per interventi in favore del settore non profit e del mandato con rappresentanza”.

Crediti verso altrieuro 0

La posta in questione si riduce di 1,86 migliaia di euro, azzerandosi.

Disponibilità liquideeuro 1.505.843

La voce è interamente costituita dall’ammontare del denaro depositato sul conto corrente bancario presso la Deutsche Bank al 31/03/2004. La diminuzione di 196 migliaia di euro rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente è relativa all’utilizzo dei fondi per il finanziamento dei progetti.

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Commenti alle principali voci del passivo

Patrimonio nettoeuro 466.948

Relativamente alla movimentazione delle poste del patrimonio netto si rimanda all’apposito prospetto riportato in calce al Rendiconto gestionale.

Si precisa, peraltro, che per ciò che riguarda i fondi vincolati destinati da terzi,essi si riferiscono al residuo di due “grant” ricevuti dalla Vodafone Group Foundationrispettivamente il 13/02/2003, per un ammontare totale di 950 migliaia di euro,e il 28/03/2003, per un ammontare totale di 600 migliaia di euro.

Il suddetto residuo si riferisce a progetti da finanziare nel successivo esercizio con i seguenti Enti/Associazioni:

Un Aiuto Subito - Molise 100.000,00AVIS 150.000,00

250.000,00

La diminuzione del patrimonio netto rispetto alla chiusura del precedente esercizio è dovuta alla stipula di “Accordi di erogazione” tra la Fondazione Vodafone Italia e gli Enti/Associazioni individuati nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto,volti alla realizzazione di specifici progetti.

Debiti

Debiti verso fornitorieuro 36.580

I debiti verso fornitori, interamente dovuti entro l’esercizio successivo, si riferiscono a prestazioni di servizi connesse all’attività di supporto generale della Fondazione. Il forte incremento rispetto all’esercizio precedente è dovuto all’inizio delle attività operative.

Debiti tributarieuro 100

Si riferiscono al debito per la ritenuta di acconto relativo a prestazioni professionali,pagato successivamente alla chiusura dell’esercizio.

Altri debitieuro 1.980.900

Gli altri debiti si riferiscono:• al debito verso Vodafone Omnitel N.V. per il finanziamento di progetti connessi

alla sottoscrizione della “Convenzione per interventi in favore del settore non profit e del mandato con rappresentanza”, per 1.000 migliaia di euro;

• alle rate residue delle erogazioni per progetti formalizzati attraverso specifici “Accordi di erogazione”, per 981 migliaia di euro, come di seguito dettagliate.

Rate residue erogazioniimporto

Biblioteche di Roma 55.000Fondazione Banco Alimentare 50.000Fondazione Aldo Garavaglia “Dottor Sorriso” Onlus 5.000ActionAid International (Azione Aiuto) 50.000The Vaccine Fund 125.000NuovArmonia Onlus 25.000CESVI 50.000FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano 100.000Associazione Un Sogno per il Gaslini Onlus 83.000Casa dei Diritti Sociali - Focus 112.500Fondazione Exodus 103.000Società Meteorologica Italiana 15.000Cooperativa sociale Il Volo 100.000VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo 77.400Complesso Monumentale San Lorenzo Maggiore 30.000totale 980.900

Ratei e risconti passivieuro 21.315

La voce, non presente nello scorso esercizio, comprende gli accertamenti relativi alle fatture daricevere per alcuni costi operativi, quali la revisione contabile, alcuni compensi professionali e lespese telefoniche.

Commenti alle principali voci del Rendiconto gestionale

Proventi da attività tipicheeuro 3.135.900

La voce comprende:• le somme ricevute dalla Vodafone Group Foundation nel precedente esercizio (1.300 migliaia di

euro) e in quello in corso (1.336 migliaia di euro), a fronte delle quali sono stati stipulati i relativi“Accordi di erogazione”;

• le somme ricevute da Vodafone Omnitel N.V. a copertura degli oneri di funzionamento della Fondazione (500 migliaia di euro).

Proventi finanziarieuro 9.394

Sono costituiti dagli interessi attivi sul conto corrente bancario della Fondazione. L’incrementorispetto all’esercizio precedente è dovuto a una maggiore disponibilità finanziaria.

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Erogazioni per contributo a progettieuro 2.635.900

La voce comprende le somme relative agli “Accordi di erogazione” firmati nell’esercizio e finanziatidai “grant agreement” con la Vodafone Group Foundation. Di seguito si riporta il dettaglio deiprogetti e degli Enti/Associazioni finanziati.

Ente/Associazione progetto importo accordo

Lega del Filo d’Oro Centro socio-sanitario residenziale di Lesmoin Lombardia 150.000

Medici senza Frontiere Progetto per la riduzione della mortalità maternain alcuni distretti di Haiti 250.000

The Vaccine Fund Supporto alla sicurezza delle vaccinazionidell’infanzia in Mongolia 250.000

ActionAid International Azione Donna Guatemala:(Azione Aiuto) dalla parte delle donne 100.000

Fondazione Banco Alimentare Contro lo spreco, contro la fame 100.000

CESVI Fermiamo l’AIDS sul nascere 100.000

Komen Italia Onlus Roma Komen Race For The Cure 2003e Villaggio della Prevenzione 30.000

Fondazione Aldo Garavaglia“Dottor Sorriso” Onlus Regala un Sorriso 10.000

Biblioteche di Roma Prestito automatizzato nelle Biblioteche di Roma 110.000

FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano Recupero del percorso storico delle acquedel Giardino della Kolymbetra e suo riutilizzo 250.000

NuovArmonia Onlus Realizzazione di tre posti letto di assistenzasemintensiva per i bambini nefropatici 50.000

Associazione Cometa Una dimora per educare alla vita 400.000

Cooperativa sociale Il Volo Progetto Villa Ratti 100.000

Casa dei Diritti Sociali - Focus Hora: interventi di mediazione e sostegno psicosocialeper minori italiani e stranieri in condizioni di disagio e/o vittime di abusi, sfruttamento, criminalità organizzata 112.500

Fondazione Exodus Famiglia - Calabria 103.000

Mediafriends Onlus La Fabbrica del Sorriso 300.000

Associazione Un Sogno per il Gaslini Onlus Un Sogno per il Gaslini 83.000

Complesso Monumentale Restauro e arredamento della SalaSan Lorenzo Maggiore Ludovico d’Angiò 30.000

VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo Sete mai più 77.400

Società Meteorologica Italiana Climi, acque e ghiacci tra Gran Paradiso e Canavese 30.000

totale 2.635.900

Oneri finanziarieuro 217

Si riferiscono alle spese bancarie connesse alla gestione del conto corrente bancario dellaFondazione.

Oneri di supporto generaleeuro 445.724

Tale voce si riferisce ai costi connessi alla gestione operativa della Fondazione.Di seguito si dettagliano le principali tipologie di spesa:

Oneri importovalori espressi in migliaia di euro

Service agreement 167Spese comunicazione 234Revisione contabile 10Consulenze 28Altro 7totale 446

Si precisa infine che in questo esercizio non sono stati sostenuti oneri per manifestazioni o altreiniziative di fund raising né oneri e proventi connessi ad attività accessorie.

Proposta di destinazione del risultato gestionale

Si propone di rinviare a nuovo il risultato gestionale positivo al 31/03/2004 risultante dal Rendiconto gestionale, pari a euro 63.453, senza alcun vincolo a specifici progetti.

Milano, 22/07/2004

Il Segretario GeneraleIda Linzalone

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statuto

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Articolo 1 • Denominazione, sede e durata È costituita una Fondazione sotto la denominazione

“Fondazione Vodafone Italia”

La Fondazione ha sede legale a Corsico (MI), Via Caboto n. 15.Sedi operative, delegazioni e uffici potranno essere istituiti in Italia e all’estero al fine di svolgereattività accessorie e strumentali di promozione, sviluppo e incremento delle attività dellaFondazione stessa.La Fondazione ha durata illimitata.La Fondazione è persona giuridica di diritto privato senza fine di lucro, dotata di piena capacità e piena autonomia statutaria e gestionale. Essa è disciplinata, conformemente alle vigentidisposizioni di legge, dalle norme del presente Statuto.

Articolo 2 • ScopoLa Fondazione non ha scopo di lucro e persegue finalità di utilità e solidarietà sociale nei seguenti settori:• assistenza alle categorie sociali deboli;• tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente;• tutela, valorizzazione e promozione dei beni e delle attività di interesse artistico, storico e culturale.A supporto delle finalità di utilità e solidarietà sociale svolte dalla Fondazione, la stessa si prefigge di utilizzare e sviluppare sistemi tecnologici di comunicazione, mettendo a disposizione l’esperienza maturata nel settore dal Fondatore.

Articolo 3 • AttivitàLa Fondazione svolge la propria attività nell’ambito territoriale nazionale e può effettuare anche interventi di rilievo internazionale.La Fondazione persegue le proprie finalità operando prevalentemente attraverso l’assegnazione di contributi a progetti e iniziative.La Fondazione promuove inoltre propri progetti e iniziative, anche in collaborazione, associazione o partecipazione con altre istituzioni, ivi comprese quelle da essa direttamente costituite.Per il perseguimento dei propri scopi, la Fondazione può stipulare convenzioni con enti pubblici e privati volte alla realizzazione e al finanziamento di attività.La Fondazione può inoltre svolgere, nei limiti stabiliti dalla legge, ogni attività economica,finanziaria e patrimoniale, mobiliare e immobiliare, ritenuta necessaria, utile od opportuna per il raggiungimento delle finalità statutarie.Per il migliore raggiungimento dei propri scopi la Fondazione può, tra l’altro, possedere e/o gestire e/o prendere o dare in affitto beni immobili, fare contratti e/o accordi con altri soggetti privati e pubblici.La Fondazione può svolgere direttamente attività accessorie o connesse ai fini istituzionali anche di natura commerciale con contabilità separata ovvero costituire o partecipare a società di capitalio a enti diversi da società che svolgano in via strumentale attività diretta al perseguimento degli scopi statutari.

Titolo IPrincipi generali

Titolo II Patrimonio e gestione

Articolo 4 • PatrimonioII patrimonio della Fondazione è costituito dai beni oggetto di dotazione da parte del Fondatore e descritti nell’atto costitutivo della Fondazione stessa.Il patrimonio si incrementa per effetto di:• apporti in denaro e in beni mobili e immobili effettuati dal Fondatore successivamente

alla costituzione;• lasciti, donazioni ed erogazioni di qualsiasi genere destinati dal disponente a incremento

del patrimonio;• avanzi di gestione che, con delibera del Consiglio di Amministrazione, siano portati a patrimonio.Il patrimonio è vincolato al perseguimento degli scopi statutari ed è impiegato dalla Fondazionecon modalità idonee a consentire lo svolgimento delle attività istituzionali, a preservarne il valoree a garantirne la continuazione nel tempo.

Articolo 5 • EntrateLa Fondazione svolge la propria attività con:a) i redditi del patrimonio;b) i contributi del Fondatore;c) i contributi e le assegnazioni di soggetti privati, italiani e stranieri;d) ogni altra donazione che non sia espressamente destinata a patrimonio;e) altre entrate derivanti da attività strumentali accessorie o connesse all’attività istituzionale.

Articolo 6 • Criteri di gestioneLe attività della Fondazione sono svolte in conformità agli scopi istituzionali con criteri di efficienzanella utilizzazione delle risorse e di efficacia negli interventi.Le attività della Fondazione sono improntate alla massima trasparenza nei confronti di tutti i soggetti che a essa contribuiscono e di tutti i cittadini.La Fondazione promuove la redazione di un documento di programmazione delle proprie attività.La Fondazione non può in alcun caso distribuire o assegnare, anche indirettamente, quote di utili,di patrimonio ovvero qualsiasi altra forma di utilità economica, a meno che la destinazione o la distribuzione siano imposte per legge.Non è consentito alla Fondazione lo svolgimento di attività, anche strumentali, in forme dalle qualiderivi l’assunzione di responsabilità illimitata.

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Titolo IIIAssetto organizzativo

Articolo 7 • Organi della FondazioneSono organi della Fondazione:• il Consiglio di Amministrazione;• il Presidente; • il Segretario Generale;• il Collegio dei Revisori.

Articolo 8 • Consiglio di AmministrazioneLa Fondazione è retta dal Consiglio di Amministrazione, composto da 4 (quattro) a 7 (sette)membri così nominati dal Consiglio di Amministrazione di Omnitel Pronto Italia Spa ora VodafoneOmnitel N.V.In tutti i casi in cui durante il mandato venissero a mancare uno o più consiglieri,il consigliere mancante verrà sostituito dal Consiglio di Amministrazione di Vodafone Omnitel N.V.(già Omnitel Pronto Italia S.p.A.).Il Consiglio di Amministrazione elegge al suo interno un Presidente e un Vicepresidente a maggioranza assoluta dei suoi componenti.Il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vicepresidente durano in carica tre esercizi e possono essere riconfermati.Le cariche dei membri del Consiglio di Amministrazione, del Presidente e del Vicepresidente sono gratuite, salvo i rimborsi delle spese sostenute e documentate.

Articolo 9 • Poteri del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione è investito dei poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione.Il Consiglio può delegare al Segretario Generale i propri poteri di ordinaria amministrazione,nei limiti consentiti dalla legge.Non possono essere delegate e spettano al Consiglio di Amministrazione:a) la nomina tra i propri membri del Presidente e del Vicepresidente;b) la nomina dei Segretario Generale e la definizione della sua remunerazione;c) l’approvazione delle direttive generali che disciplinano le erogazioni, le attività, i criteri

e le priorità delle iniziative della Fondazione;d) l’approvazione del programma annuale di attività della Fondazione;e) l’approvazione del bilancio preventivo e del bilancio consuntivo;f) l’approvazione di regolamenti interni;g) le delibere concernenti le modifiche del presento Statuto;h) le delibere in merito allo scioglimento della Fondazione e alla devoluzione del patrimonio.Il Consiglio dl Amministrazione può inoltre:• costituire un Comitato di Gestione, su proposta del Segretario Generale, con il compito di

supportare e coadiuvare quest’ultimo nella gestione delle attività, delle erogazioni e dei progetti;• costituire un Comitato Scientifico composto da membri scelti fra qualificati esponenti del mondo

scientifico, accademico, culturale e della società civile nazionale e internazionale con il compitodi fornire pareri e formulare proposte in ordine ai programmi e alle attività della Fondazione.

Articolo 10 • Funzionamento del Consiglio di AmministrazioneII Consiglio dì Amministrazione, convocato dal Presidente con l’invio dell’ordine del giorno,si riunisce di norma ogni sei mesi e ogni qualvolta il Presidente lo giudichi necessario o su richiesta di almeno due consiglieri.La convocazione è fatta almeno dieci giorni prima della riunione a mezzo lettera, telegramma, fax,e-mail o altro strumento telematico che ne attesti la ricezione. In caso di urgenza la convocazionepuò avvenire mediante gli stessi mezzi almeno tre giorni prima della data prevista per la riunione.Le sedute del Consiglio di Amministrazione sono validamente costituite con la presenza dellamaggioranza dei suoi componenti, compreso il Presidente o, in sua assenza, il Vicepresidente.Le sedute possono svolgersi per audio o videoconferenza a condizione che Presidente e SegretarioGenerale si trovino nel medesimo luogo e che ogni consigliere possa conoscere i partecipanti e gli atti e i documenti utilizzati.Per la validità delle deliberazioni è necessario il voto favorevole della maggioranza dei presenti.In caso di parità dei voti prevale il voto del Presidente o, in sua assenza, del Vicepresidente.Le delibere riguardanti le modifiche statutarie e lo scioglimento della Fondazione sono valide con il voto favorevole di almeno tre dei membri del Consiglio di Amministrazione.

Articolo 11 • PresidenteIl Presidente della Fondazione ha la legale rappresentanza della Fondazione anche in giudizio.Il Presidente convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione e ne assicura il corretto ed efficace funzionamento.II Presidente ha facoltà di nominare avvocati per rappresentare la Fondazione in qualunque gradodi giudizio e di dare mandato per comparire in giudizio. Può rilasciare procure speciali per il compimento di determinati atti o categorie di atti.In casi di necessità e urgenza può adottare provvedimenti e atti di competenza del Consiglio di Amministrazione, esclusi quelli non delegabili per legge. I provvedimenti e gli atti devono esseresottoposti a ratifica del Consiglio di Amministrazione nella prima riunione successiva.In caso di assenza o impedimento del Presidente le sue funzioni sono assunte dal Vicepresidente.La firma del Vicepresidente fa piena fede di fronte a terzi dell’assenza o impedimento del Presidente.

Articolo 12 • Segretario GeneraleIl Segretario Generale è nominato dal Consiglio di Amministrazione per un periodo di tre esercizi e può essere riconfermato.Egli si occupa:• della preparazione della proposta dei programmi di attività della Fondazione e della loro

presentazione al Consiglio di Amministrazione, nonché del successivo controllo dei risultati;• dell’attuazione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione;• della predisposizione della proposta di bilancio preventivo e consuntivo.Il Segretario Generale inoltre cura la gestione dei programmi di attività della Fondazione ed è responsabile del buon andamento dell’amministrazione; dirige e coordina le attività,gli uffici della Fondazione e il relativo personale.Nell’ambito delle deleghe conferitegli dal Consiglio di Amministrazione, il Segretario Generale può proporre la costituzione di un Comitato di Gestione che può essere composto da dipendentidella Fondazione e/o dipendenti del Gruppo Vodafone e/o collaboratori esterni.II Segretario Generale partecipa alle sedute del Consiglio di Amministrazione della Fondazionesenza diritto di voto e ne cura la stesura dei verbali.

Articolo 13 • Collegio dei RevisoriIl Collegio dei Revisori è l’organo di controllo della Fondazione.Il Collegio dei Revisori si compone di tre membri effettivi e due supplenti scelti tra coloro che sono in possesso dei requisiti previsti dalla legge per l’esercizio del controllo legale dei conti.I membri del Collegio dei Revisori sono così nominati dal Consiglio di Amministrazione di Vodafone Omnitel N.V. (già Omnitel Pronto Italia S.p.A.).I Revisori durano in carica tre esercizi e possono essere riconfermati.In caso di anticipata cessazione dalla carica di un Revisore effettivo, subentra il Revisore supplentepiù anziano in età. II Revisore supplente dura in carica fino a nomina del nuovo Revisore effettivoda parte del soggetto competente: il Revisore di nuova nomina scade insieme a quelli in carica.Il Consiglio di Amministrazione di Omnitel Pronto Italia Spa ora Vodafone Omnitel N.V. può anchenominare una società di revisione esterna che svolga l’attività di controllo contabile.

Articolo 14 • Funzionamento e competenzeIl Collegio dei Revisori è presieduto da un presidente eletto tra i suoi membri dagli stessi.Le deliberazioni del Collegio sono prese con il voto favorevole di almeno due componenti.Il Revisore dissenziente ha diritto di fare iscrivere a verbale i motivi del proprio dissenso.Il Collegio dei Revisori deve vigilare sull’osservanza della legge e dello Statuto, verificarel’amministrazione della Fondazione, accertando la regolare tenuta della contabilità e lacorrispondenza del bilancio alle risultanze contabili. Deve riunirsi collegialmente almeno ogni tremesi per accertare la consistenza di cassa e l’esistenza dei valori e dei titoli di proprietà o ricevuti in pegno, cauzione o custodia.Il Collegio dei Revisori redige una propria relazione di accompagnamento al bilancio.I Revisori devono assistere alle riunioni del Consiglio di Amministrazione.Essi possono in qualsiasi momento procedere, anche individualmente, ad atti di ispezione e controllo, nonché chiedere agli amministratori notizie sull’andamento delle operazioni della Fondazione o su determinati affari.Ai membri effettivi del Collegio dei Revisori spetta, oltre al rimborso delle spese, un onorariodeterminato nel minimo previsto dalle tariffe professionali.

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Page 54: Attività della Fondazione Vodafone Italia

Lega del Filo d’Oro • Centro socio-sanitario residenziale di Lesmo in Lombardia

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Titolo IV Bilancio e norme finali

Articolo 15 • BilancioL’esercizio della Fondazione decorre dal 1° aprile al 31 marzo dell’anno solare successivo.Entro il 28 febbraio di ogni anno il Consiglio di Amministrazione deve approvare il bilanciopreventivo relativo all’esercizio successivo.Entro il 31 luglio di ogni anno il Consiglio di Amministrazione deve approvare il bilancio consuntivorelativo all’esercizio precedente.Il bilancio deve essere accompagnato da una relazione che illustri l’attività nel suo complesso e l’andamento della gestione nei vari settori in cui la Fondazione ha operato.Al bilancio deve inoltre essere allegata la relazione del Collegio dei Revisori.

Articolo 16 • Libri VerbaliI verbali delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione devono essere trascritti su appositolibro in ordine cronologico e sottoscritti dal Presidente o, in caso di assenza, dal Vicepresidente,e dal Segretario Generale.I verbali delle verifiche del Collegio dei Revisori e dei suoi membri devono essere trascritti su apposito libro.

Articolo 17 • EstinzioneIn caso di estinzione della Fondazione per qualunque causa, il patrimonio residuo è devoluto,con delibera del Consiglio di Amministrazione, ad altro ente senza scopo di lucro che perseguefinalità analoghe o a fini di pubblica utilità, secondo le vigenti disposizioni di legge.

Articolo 18 • Clausola finalePer quanto non espressamente contemplato nel presente Statuto, si applicano le disposizioni del Codice Civile e le leggi o i regolamenti vigenti in materia.

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Page 55: Attività della Fondazione Vodafone Italia

Fondazione Banco Alimentare • Banco Alimentare - contro lo spreco e contro la fameCESVI • Fermiamo l’AIDS sul nascere. Cellule di accompagnamento psicosociale per le persone affette da HIV/AIDS

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Page 56: Attività della Fondazione Vodafone Italia

Lega del Filo d’Oro • Centro socio-sanitario residenziale di Lesmo in Lombardia

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Page 57: Attività della Fondazione Vodafone Italia

NuovArmonia Onlus • Realizzazione di tre posti letto di assistenza semintensiva per i bambini nefropatici Fondazione Emilia Vergani • Piazza delle Arti e dei Mestieri

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Page 58: Attività della Fondazione Vodafone Italia

Fondazione Banco Alimentare • Banco Alimentare - contro lo spreco e contro la fame

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Page 59: Attività della Fondazione Vodafone Italia

Associazione Cometa • Una dimora per educare alla vita

stampato su carta ecologica Fedrigoni

finito di stamparenel mese di gennaio 2005

Fondazione Vodafone Italiapiazza SS. Apostoli 81, 00187 Roma • Italia

sede legale:via Caboto 15, 20094 Corsico (MI) • Italia

dati legaliIscrizione al Registro delle Persone GiuridichePrefettura di Milano 25/09/2002 n. 308Codice Fiscale: 97311650150

www.fondazionevodafoneitalia.itinfo@fondazionevodafone.ittelefono 06.6783211fax 06.69941473

progetto a cura diFondazione Vodafone Italia

progetto e realizzazione graficadue_pavese

editingpostScriptum di Paola Urbani

stampaOttavio Capriolo spa • Milano

VODAFONE_missione 18.01.05 cop 23-02-2005 10:51 Pagina 2

Page 60: Attività della Fondazione Vodafone Italia

ActionAid International • Azione Donna Guatemala:dalla parte delle donne

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Page 61: Attività della Fondazione Vodafone Italia

ringraziamenti

Un sentito ringraziamento per il materiale fornito va alle Associazioni e agli Enti beneficiari e ai fotografi che hanno concesso gratuitamentel’utilizzo delle fotografie pubblicate:

1. Dario Coletti (Progetto per la riduzione della mortalità materna in alcuni distretti di Haiti)

2. Giovanni Diffidenti (Fermiamo l’AIDS sul nascere)

Un particolare ringraziamento ai colleghi ‘fotografi’ di Vodafone Italia per la passione e la disponibilità:

1. Alessandro Iasevoli (Realizzazione di tre posti letto di assistenza semintensiva per i bambininefropatici sottoposti a trapianto renale o in condizioni critiche – “Hora”: interventi di mediazione e sostegno psicosociale per i minoriitaliani e stranieri in condizioni di disagio e/o vittime di abusi, sfruttamento, criminalitàorganizzata – Restauro e arredamento della SalaLudovico D’Angiò del Complesso Monumentale San Lorenzo Maggiore)

2. Claudia Zaltron (Piazza delle Arti e dei Mestieri –Centro socio-sanitario residenziale di Lesmo in Lombardia – Progetto Villa Ratti)

3. Monica Paoluzzi (Una dimora per educare alla vita)

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Page 62: Attività della Fondazione Vodafone Italia

Associazione Cometa • Una dimora per educare alla vita

stampato su carta ecologica Fedrigoni

finito di stamparenel mese di gennaio 2005

Fondazione Vodafone Italiapiazza SS. Apostoli 81, 00187 Roma • Italia

sede legale:via Caboto 15, 20094 Corsico (MI) • Italia

dati legaliIscrizione al Registro delle Persone GiuridichePrefettura di Milano 25/09/2002 n. 308Codice Fiscale: 97311650150

www.fondazionevodafoneitalia.itinfo@fondazionevodafone.ittelefono 06.6783211fax 06.69941473

progetto a cura diFondazione Vodafone Italia

progetto e realizzazione graficadue_pavese

editingpostScriptum di Paola Urbani

stampaOttavio Capriolo spa • Milano

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fond of lifeAttività della Fondazione Vodafone Italia

2002 • 2003 2003 • 2004

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