Attivatori Plurifunzionali Soulet-Besombes

138
“L'ATTIVATORE COSÌ COME TUTTE LE COSE BUONE È STATO SCOPERTO PER CASO”

description

Descrizione metodo di efficacia di attivatori soulet-besombes in relazione a ortodonzia funzionale olistica e dentosofia e miglioramento situazioni e disfunzioni neuro-strutturali di cranio,denti e colonna

Transcript of Attivatori Plurifunzionali Soulet-Besombes

“L'ATTIVATORE COSÌ COME TUTTE LE COSE BUONE

È STATO SCOPERTO PER CASO”

S.B. R.N.O. F.N.M.Soulet-Besombes Planas Jankelson

ORTODONZIA FUNZIONALE

Terapia ortopedica di intercezione(mastico-terapia-riflessa) nella relazione cranio mandibolare

Riabilitazione Neuro Occlusale

FunzioneNeuro Muscolare

S.B. - Soulet-Besombes

Negli anni 50 i prof. Soulet e Besombes della scuola di ortopedia funzionalista francese realizzavano un nuovo dispositivo ortodontico, con caratteristiche elastiche con materiale di caucciù denominato S.B.Il dispositivo veniva chiamato “attivatore” ed utilizzato come vero dispositivo di carattere funzionale-ortopedico nella relazione cranio-mandibolare e come simulatore di crescita per una funzione masticatoria corretta. Il prof Besombes definiva questa loro terapia, ortopedia di intercezione (mastico-terapia-riflessa). L’obiettivo era di interpretare il concetto di funzione mediante la posizione corretta della mandibola attraverso l’azione sul mascellare superiore e che riflettendosi sulle tensioni delle suture e delle strutture craniche rinormalizza la posizione delle differenti ossa di tutto il sistema cranio-facciale, con il conseguente posizionamento dei denti, relativo a questo nuovo equilibrio osseo.

R.N.O. - Riab. Neuro Occlusale

Nello stesso periodo (anni 50) il Prof. Pedro Planas che si è rivelato un odontologo e ortopedico di avanguardia, inizia il suo percorso di riabilitazione neuro-occlusale (R.N.O.). Planas oltre che dalla vocazione di curare le bocche dei pazienti, si interessava anche del perché lo stato di queste bocche declinava, prestando maggiore attenzione alle parodontosi, nel contesto del rispetto delle leggi terapeutiche, secondo le quali non bisogna mai lottare contro le forze fisiologiche (neuro-muscolari), ma al contrario queste debbono essere usate per condurre la anormalità verso la normalità. Queste considerazioni lo hanno portato ad occuparsi di come evitare, intercettare, correggere sia i problemi derivati dalle deviazioni che insorgono durante lo sviluppo, sia quelli che possono essere presenti nella anatomia-fisiologica post-natale dell’apparato stomatognatico, fondata sul principio che fisiologicamente e/o terapeuticamente, la velocità e la quantità di accrescimento possono essere modulati.

Ciò comporta che la correzione di una malocclusione secondo Planas, deve iniziare molto precocemente, considerato che il movimento dentale nei bambini piccoli è semplice perché le fibre del periodonto sono ancora immature, per cui si può ottenere un allungamento della mandibola in modo tale che non vengano effettuate estrazioni profilattiche, se non eccezionalmente. Anche a questo proposito, Planas dà una grande importanza anche all’allattamento materno, riguardo l’importanza che i movimenti masticatori fisiologici relativi alla suzione, hanno sin dalla nascita nella crescita mandibolare.

F.N.M. - Funzione Neuro Muscolare

Anche lo sviluppo della filosofia dell’occlusione neuromuscolare inizia nel 1953. Jankelson identifica nella deglutizione la funzione principale dell’apparato stomatognatico, attraverso lo studio sulla misurazione dell’attività della componente muscolare. In genere l’apparato stomatognatico viene considerato costituito dai denti, dalle strutture ossee mandibolare e mascellare e dell’articolazione temporo mandibolare e quindi come un complesso osseo-artro-dentale. Jankelson invece imposta il suo lavoro sulla fisiologia masticatoria, spostando l’attenzione dall’ATM al sistema e all’azione muscolare, in relazione alla quale la ricerca della corretta posizione di chiusura deve avvenire in base a parametri muscolari e non articolare, considerando che la mandibola e l’ATM senza l’azione dei muscoli non avrebbero alcuna attività dinamica, e perciò come conseguenza l’ATM, come tutte le altre articolazioni del corpo, avrebbe un movimento limitato. In definitiva per il prof. Jankelson è fondamentale il ripristino della dinamica mandibolare in funzione neuro-muscolare.

Sempre nello stesso periodo, esattamente nel 1952 il Prof. E. Muzj pubblicava: "Terapia ortopedica funzionale".

L'ortopedia funzionale è una terapia di elezione, nella quale i processi sono ampi e destinati a diventare sempre più profondi. Appare come la terapia del futuro, se paragonata alla terapia meccanica locale (ortodonzia), che si limita ad alcune precise indicazioni.

“I problemi non verranno risolti finché non si guarderanno le dismorfosi con occhio geometrico e si continuerà a considerare l’apparato bucco-facciale come organo da misurare con il tradizionale sistema di piani e punti fissi.L’apparato bucco-facciale va considerato nella realtà naturale, come parte dell’organismo, dell’intera testa.

Si può parlare di terapia funzionale quando si tratta di una “ginnastica” che il paziente esegue tramite esercizi muscolari volontari. Non si può parlare di terapia funzionale se si tratta di un apparecchio destinato a spingere indietro o in avanti denti e mandibola.

È da considerare che dall’inizio della vita, la bocca viene modellata fisicamente dalle funzioni vitali (funzioni neurovegetative oro-faringee) Respirazione – Deglutizione - Suzione-Masticazione – Fonazione

I disturbi di queste funzioni vitali o una loro correzione si ripercuotono a tutti i livelli:- Fisico - Organico - Psichico - Emozionale - Comportamentale

L'attivatore e il sistema stomatognatico

Il sistema stomatognatico comprende:- I denti ed il parodonte - I muscoli masticatori - Le ATM- Guance, labbra, lingua - Le ossa mandibolare e mascellari- Innervazione e vascolarizzazione

L'azione dell'Attivatore AMCOP è indirizzata al recupero di tutte le funzioni del sistema stomatognatico, quando queste sono alterate.

L' attivatore AMCOP deriva dal dispositivo “attivatore a doccia”, così chiamato di Soulet-Besombes (S.B.). L’attivatore è stato modificato e ancora più funzionalizzato attraverso l’inserimento di dispositivi ausiliari con il fine di migliorare la sua efficacia riguardo intanto la postura linguale, ad ottenere cosi benefici per una deglutizione corretta e per dare più tono muscolare alle labbra, associato ad esercizi specifici, in modo tale da eliminare soprattutto le incompetenze labiali e a procurare cosi una estetica migliore. AMCOP è uno strumento eccezionale di straordinaria efficacia nel conformare le arcate dentarie attraverso il suo meccanismo di azione, che permette di effettuare un vero allenamento di ginnastica muscolare nel rispetto della funzione neuro-muscolare più idonea e si propongono di rieducare la muscolatura oro-facciale e della lingua eliminando la pressione esercitata dai muscoli disfunzionali, al ripristino occlusivo-articolare e nella rieducazione di altri svariati scompensi di carattere funzionale.

Attivatore modificato AMCOPLa funzione, l'olistica e la dentosofia

L'attivatore è indicato, sia per l'uso da parte di ortodontisti che praticano una ortodonzia di carattere funzionale, che da operatori che praticano l'arte della dentosofia.

Il lavoro e lo scopo dell'attivatore

1) Con l'elasticità e il mordicchiamento (ginnastica muscolare), si ottiene un movimento vibrazionale di stimolazione su tutte le strutture che lo circondano, a livello scheletrico (osseo), muscolare, innervazione, vascolarizzazione, oltre che determinante nello svolgere un'azione di carattere ortopedico, rimodellante e riabilitativo.

2) Permette la deglutizione corretta (adatto anche in logopedia), per le sue caratteristiche di arcata a doccia conformate ai denti superiore e inferiore, ma con il palato libero in modo da permettere alla lingua di stimolare intanto i recettori in esso presenti ed attraverso una rampa e un bottoncino nella zona dello spot di ottenerne il riposizionamento, con conseguente educazione della deglutizione

3) Corregge la respirazione, in quanto consente ai respiratori orali, con l'uso dell'attivatore in associazione ad esercizi specifici durante il giorno, di respirare con un ritmo nasale corretto, soprattutto durante le ore notturne.

L'effetto degli attivatori

Legami inconfutabili tra l'equilibrio della bocca e l'equilibrio del corpo a livello neuro-muscolare

Il lavoro con gli attivatori ricrea un'occlusione equilibrata ed attraverso la posizione della lingua che si trova appoggiata al palato, si crea un legame tra mascella e mandibola che permette una circolazione continua di energia.La lingua in questa posizione collega il meridiano anteriore a quello posteriore, in un corpo in cui i piani fisico, psichico e emozionale sono riunificati questi dispositivi agiscono su diversi livelli, in quanto stimolano la rieducazione delle funzioni neuro vegetative (deglutizione, respirazione, masticazione, fonazione) e inducono una profonda trasformazione nel paziente.

L’attivatore e i benefici dell’effetto vibrazionale

Il movimento vibrazionale ottenuto con il mordicchiamento dell'attivatore ha effetto positivo sulle strutture osseo-muscolari e articolari. L’effetto benefico delle vibrazioni è da attribuirsi al rilascio naturale di neuro trasmettitori quali: serotonina, dopamina, e può intensificare la produzione di testosterone e dell’ormone della crescita.Quando camminiamo nella fase di contatto con il suolo generiamo un asse vibrazionale che và dal tallone su per le gambe attraverso la colonna al cranio, con importanti affetti per l’attività osteoblastica. La vibrazione ha effetti benefici sulla rigidità, migliora la flessibilità vertebrale e dei tendini e con l’effetto vibrazionale e il movimento dei condili associato al movimento o alla mobilizzazione del tratto cervicale superiore e inferiore si può intervenire nel rilassamento generale del complesso craniomandibolocervicale, con effetto positivo nel serramento, sulla rigidità nucale, nel dolore, e con un interessamento generale di tutto l’apparato muscolo scheletrico attraverso il collegamento delle catene muscolari.

Funzione dell'attivatore sul sistema neuro-muscolareGli attivatori guidano e stimolano gli impulsi prodotti dal movimento muscolare provocandone l'eccitazione funzionale e fisiologica sviluppata. Sollecitano la formazione dei tessuti, il loro adattamento e la loro morfologia a seconda della direzione, dell'intensità e della frequenza di questi stimoli.

L'attivatore sotto l'aspetto funzionale può stimolare la crescita della zona condilare, correggere la malocclusione e quindi ricaricare e di conseguenza rigenerare neurologicamente il sistema muscolare.

L'uso corretto dell'attivatore con l'effetto vibrazionale, ottenuto mediante gli esercizi di mordicchiamento che rappresenta una vera ginnastica trasmessa su tutto l'apparato cranio-facciale è determinante a produrre un'azione miorilassante conseguente all'eliminazione della tensione e della contrattura muscolare.

Inoltre produce un massaggio tissutale profondo che incrementa l'asportazione dei cataboliti del processo infiammatorio e ademoso e favorisce attraverso il ripristino della funzione, la normalizzazione del sistema neuro-muscolare.

L’attivatore è indicato anche per quelle persone che manifestano delle incoordinazioni muscolari e neurologiche a livello dei muscoli oculomotori(Dislessie-Incoordinazioni-Problemi di apprendimento)Nel bambino dislessico è consigliato in associazione dell'attivatore, l'esercizio di CROSS-CRAWL. È una tecnica energetica che serve ad attivare contemporaneamente l'emisfero destro e quello sinistro e viene praticato da operatori che esercitano nell’ambito della neuro-psicomotricità, e che utilizzano come principale strumento il gioco del movimento per accompagnare ed aiutare l’evoluzione e lo sviluppo della personalità, intesa come unità di corpo, mente ed emozione nella fase di crescita della vita.

Malattia e guarigione nel concetto olistico

In genere si tende a curare il sintomo, ma l’uomo è prima di tutto un sistema dinamico adattativo complesso che trae origine da un processo filogenetico e ontogenetico, cioè di una evoluzione e di uno sviluppo corporeo e cerebrale, che richiede il trattamento disfunzionale del sistema stesso. Per fare ciò, prima di tutto per guarire bisogna saper vedere, sentire molto nel profondo. E' anche essenziale per il lavoro del terapeuta ad impostare il trattamento con il prevenire invece che del guarire, avvicinandosi il più possibile alla sua comprensione, per poter risolvere nella maniera più soddisfacente la malattia.Il concetto olistico impone il trattamento del soggetto nel senso globale della sua unicità. In odontoiatria l’occlusione deve essere considerata come la traduzione di un equilibrio intra-cranico del paziente, come rappresentazione della struttura corticale e della sua dinamica comportamentale, attraverso la componente energetica nel ruolo essenziale della relazione cranio mandibolare.

Nel bambino questo tipo di terapia deve essere riservata all’ortopedia dento-maxillo-facciale, attraverso lo sviluppo riguardo l’oralità e la psicomotricità del piccolo paziente. Fra l’altro questi concetti si basano sul trattamento preventivo e intercettivo soprattutto in età precoce e non aspettare la permuta di tutti i denti permanenti, altrimenti trattati con terapia estrattiva e/o trattamento ortodontico di carattere meccanico con dispositivo multi brackets, e con relative contenzioni a vita, per controllare le recidive. Il lavoro deve essere indirizzato alla corticalizzazione del sistema occlusale e posturale per mantenerlo stabile nel tempo.

L’attivatore, l’ortodonzia funzionale e l’olistica

La bocca è lo specchio del corpo, è il riflesso su tutte le componenti funzionali o disfunzionali. Il lavoro con l’attivatore è un modo diverso di curare il paziente, in quanto attraverso l’associazione di esercizi specifici è possibile risolvere diversi altri scompensi, sparsi nei vari distretti del corpo. Per comprendere tutto ciò bisogna saper valutare il meccanismo dell'uomo ed avere una visone diversa nel vedere le cose, ovvero bisogna avere una mente aperta in modo tale da poter meglio osservare, intuire, capire ed acquisire maggiore conoscenza per poter impostare il trattamento in una condizione di carattere funzionale e olistico mirato alla risoluzione degli scompensi.

Filosofia olisticaOlismo = Holos= Tutto, Intero, Completo

Ogni problema deve essere valutato a 360°, senza tralasciare nulla.

La dentosofia (che significa saggezza dei denti) è una terapia caratterizzata da un approccio umanistico all’arte dentistica, che si basa su tecniche funzionale mettendo in evidenza il legame fra l’equilibrio della bocca e l’equilibrio dell’essere umano, così come viene descritto nel libro del Dott. Micheal Montau dal titolo “Denti e salute”, con il significativo sottotitolo dalla salute della bocca alla salute del corpo, attraverso il legame tra denti, corpo e psiche.

In dentosofia l'attivatore è utilizzato come PRINCIPALE STRUMENTO DI LAVORO

L’obiettivo è il rispristino delle funzioni neurovegetative della bocca, che rappresentano il cuore della dinamica dentale, in modo tale da ottenere la riorganizzazione spontanea della bocca del paziente, mirate al recupero della perfetta armonia della forma, funzione e bellezza già prevista dalla natura. Inoltre il lavoro del terapeuta deve anche essere indirizzato al risveglio delle forze naturali di autoguarigione, in modo tale che in associazione a un buon equilibrio occlusivo- dentale è possibile anche un miglioramento su diversi piani esistenziali. A livello fisico è possibile assistere ad un miglioramento delle diverse patologie oro-dentali, cranio mandibolare e posturale, oltre che a livello somatico. Mentre sul piano emozionale, psico affettivo e psichico è possibile ottenere un cambiamento nel modo di vivere la vita, in uno stato di completo benessere fisico, biologico, mentale e ambientale-sociale, postulato dall’esistenza di un principio animatore immateriale, per cui l’unità corpo mente energia diventa così oggetto di diagnosi e terapia.

L'Attivatore e la Dentosofia

Filosofia olistica

L'olismo (dal greco όλος, cioè 'la totalità') è una posizione teorico-metodologica basata sull'idea che le proprietà di un sistema non possano essere spiegate esclusivamente tramite le sue componenti

Ogni problema deve essere valutato a 360°, senza tralasciare nulla

● NATURISMO● FISICA QUANTISTICA● P.N.E.I. (PSICO-NEURO-ENDOCRINO-IMMUNOLOGIA)

Naturismo

'La natura non fà nulla d'inutile' (Aristotele)

La Natura è Vita e la Vita è l’essenza più profonda della Natura. Tutto è vivo nell'Universo e l’Universo è un fiume eterno di Vita.La Natura è armonia, in essa tutto è profondamente ordinato.L'uomo, per riuscire in qualsiasi impresa, deve essere in sintonia con la Natura, imitarla coscientemente.

Fisica quantistica

'Tutto è Energia' (Prof. Carlo Rubbia, premio Nobel)

L’uomo e un sistema energetico dinamico in cui complessi meccanismi biologici sono in relazione con una serie di interpenetranti campi energetici regolatori.

(FORZA VITALE)

PNEI

'La psiche influenza la biochimica corporea'

L’uomo è un Sistema Complesso, in grado di attuare prevedibili meccanismi omeostatici ed imprevedibili processi evolutivi attorno ad un asse peculiare che la moderna neurofisiologia ha definito PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia).

La Neurofisiologia moderna ha dimostrato che:ogni cellula possiede migliaia di recettori che reagiscono alle variazioni di umore ed emozioni con modificazioni a livello di biochimica cellulare;l’espressione emotiva è un presupposto fondamentale perchè avvenga la circolazione di neuropeptidi, ormoni, linfociti.

La PNEI ci dice che il primo stadio di qualsiasi malattia è la non accettazione di una situazione a livello psico-emozionale, cioè tutte le malattie nascono da pensieri e sentimenti negativi come problemi di relazione, di rapporti alterati, di cattiva omeostasi e che ogni organo è la rappresentazione dell'insieme poiché è collegato a tutti gli altri organi, che tramite la mediazione del Sistema Limbico (Cervello Emozionale) e dell’ipotalamo, alterano il fisiologico funzionamento delle ghiandole endocrine, del sistema immunitario, del sistema neurovegetativo, del metabolismo, con somatizzazione periferica a livello di un organo che poi è funzionale alla comprensione della malattia stessa.

Neurofisiologia la neuroplasticità

La teoria secondo cui tutto muore e niente si rigenera nel sistema nervoso ha tenuto gran parte degli scienziati e dei terapeuti lontano dallo studio e dall'utilizzo del recupero cefalico. Si sa oggi che a livello del sistema nervoso esiste più plasticità nell'adulto e nel bambino di quello che si pensava in precedenza.

Inter-relazione tra il sistema nervoso centrale e il sistema stomatognatico

Qualsiasi sia la struttura sollecitata, l'ATM, l'occlusione o i muscoli della mandibola, vi è un'azione sull'insieme.Esiste un'interdipendenza perferica e una relazione con il sistema nervoso centrale. Più forte è lo stimolo fisiologico a livello periferico, maggiori sono gli effetti sul sistema nervoso centrale.

Malattia e guarigione nel concetto olistico

Ritmo e alternanza sono il segreto della salute come:Sonno - veglia, attività - riposo, Yin-Yang,

Movimento (Asana) - Meditazione / Inspirazione - Espirazione “Yoga”

Meditazione

Il processo della comunicazione mente-corpo è la trasformazione dell'informazione. Questa azione porta da una qualità di energia a un'altra e che coinvolge il sistema psico-neuro-endocrino e l'espressione genica, partendo dal sistema limbico-ipotalamico, il quale trasforma nel cervello il messaggio neuronale in messaggio neuro-ormonale usando come mediatori i neuropeptidi che agiscono con meccanismo a feed-back sul sistema neuroendocrino, immunitario e sulla modulazione dell'espressione genica. I geni a loro volta, regolano attraverso la sintesi proteica cellulare, il metabolismo, la crescita, la sessualità e le risposte immunitarie alle malattie.

Per quanto riguarda l'effetto a livello di mente e corpo, nel sistema immunitario e nel sistema neuroendocrino sono presenti gli stessi mediatori. I due sistemi si informano reciprocamente, il sistema immunitario è un'immagine a specchio del sistema nervoso in cui i linfociti possono essere considerati come un cervello mobile. Durante la fase di meditazione viene sollecitata l'attività dell'emisfero cerebrale destro, l'emisfero deputato al linguaggio analogico, alla creatività.

Disteso(a) per terra, gambe sollevate, nuca dritta, appoggiata o no su di un cuscino, braccia aperte, più o meno tese, occhi chiusi, “rilassati“, lingua contro il palato e apparecchio posizionato in bocca.Inspirare ed espirare con calma; ogni inspirazione ed espirazione deve avere una durata di 5 secondi e mordicchiare l'attivatore.

La guarigione della mente è nel respiroRespirare bene è una terapia semplice e gratuita. Attraverso la respirazione è possibile riequilibrare il sistema nervoso autonomo, cioè quella parte del sistema nervoso che non è influenzabile dalla nostra volontà, regola gli organi interni e la muscolatura involontaria (cuore, intestino, ecc..) e costituisce il ponte tra emozioni, vita psichica e corpo.

Bocca corpo e psiche

L'ATTIVATORE A.M.C.O.P. E L'AZIONE ORTOPEDICALe deviazioni delle strutture cranio-facciali-mandibolari sono delle vere

scoliosi di questo sistema

L'occlusione è un processo dinamico continuo. È la risultante di una biodinamica cerebrale craniale, luogo di scappatoia delle sollecitazioni craniche ma anche cranio-sacrale. L'occlusione

quindi sarà influenzata da patologie dette 'ascendenti'.Secondo alcuni autori le ossa del cranio sono delle vertebre

metamorfosate, e che esiste una continuità strutturale tra colonna vertebrale e cranio.

La prima vertebra è rappresentata dal pre-sfenoide, la seconda dal post-sfenoide, la terza dall'occipite.

L'atlante è, in effetti, la quarta vertebra che si comporta come un vero menisco adattativo tra colonna vertebrale e cranio.

La malocclusione quindi si presenta come una vera scoliosi cranica

L’attivatore A.M.C.O.P. quando viene utilizzato in modo corretto in associazione ad esercizi specifici, con la guida di un bravo operatore del settore è adatto a risolvere diverse asimmetrie del viso, come causa delle lesioni osteopatiche della SSB (Sincondrosi Sfeno Basilare), che a loro volta alterano e deformano l’architettura delle strutture craniofacciali, con conseguenti malocclusioni. Lo scopo dell’attivatore è indirizzato al riposizionamento del mascellare e della mandibola nella condizione migliore di verti-centrica, inserendo i denti nelle guide di sopra nell’arcata superiore e di sotto nell’arcata inferiore che rappresentano poi un binario circonferenziale ideale delle creste alveolari, nel rispetto di un corretto rapporto dente-alveolo, per cui i denti si orientano nella giusta posizione, eliminando nel contempo quelle forze caratterizzate dalla contrazione dei muscoli facciali, labiali e del mento.

Lo scopo principale dell'attivatore è indirizzato a svolgere un'azione di carattere ortopedico (rimodellante riabilitativo), con la stessa funzione di un busto applicato sulla colonna vertebrale, in modo da ottenere così anche la centratura delle arcate senza l'uso di forze o spinte traumatiche su di esse e/o sui denti, attraverso una vera ginnastica muscolare.

Ciò avviene per la presenza delle flange interne ed esterne le quali fanno da scudo alla spinta anomala di queste componenti muscolari, che sono poi anche loro stesse la causa dello squilibrio delle creste alveolari.Inoltre è da ricordare che il corretto posizionamento dei denti si riflette sui pilastri delle strutture soprastanti (craniofacciali), lungo una curva il cui centro è rappresentato dall’apofisi crista-galli dell’etmoide ottenendo così il riequilibrio delle forze muscolari, attraverso una funzione masticatoria corretta, ed una struttura craniofacciale armonica e simmetrica.

Inclinazione degli assi dei denti.Convergenza “crista-galli”

Postura

È il modo in cui viviamo nel nostro corpo.Il portamento è il modo in cui muoviamo il nostro corpo.Una postura corretta è una concquista che porta ad un portamento aggraziato. E' uno stato di salute che permette di vivere la vita a modo proprio.CORPO, POSTURA, PORTAMENTO sono una questione di scelta.Costruirsi un corpo sano che conserva la capacità di rispondere ai cambiamenti che si verificano nella propria storia personale e sociale.

Bocca e Postura

In odontoiatria numerosi sono coloro che conoscono l'occlusione in maniera superficiale, cosa che non deve essere tollerata, le conoscenze devono essere ampliate.Soprattutto per ciò che riguarda le interrelazioni postura/occlusione, l'odontoiatra dovrebbe ben conoscere il sistema posturale, poiché trascurando questo aspetto si possono determinare problemi anche gravi.

L’occlusione dentale gioca un ruolo importante nel mantenimento di una fisiologica postura. È importante sapere che i denti dell’arcata superiore circoscrivono i denti dell’arcata inferiore, in massima intercuspidazione, che gli incisivi superiori ricoprono appena quelli inferiori e che i molari inferiori sono spostati in avanti di mezzo dente rispetto a quelli superiori. Se gli incisivi superiori ricoprono per più di un terzo gli incisivi inferiori, esiste una sovraocclusione, mentre la situazione inversa è chiamata infraocculusione. In posizione di riposo, i denti superiori e inferiori non devono toccarsi, ma essere separati di qualche millimetro. A livello dento-dentario, non ci deve essere nessun pre-contatto, né contatto “non lavorante”. I denti devono esserci tutti e la lingua centrata. I muscoli devono avere tensione destra e sinistra uguale. La respirazione deve avvenire per via nasale.

Le articolazioni devono essere equilibrate nelle 3 direzioni dello spazio e simmetriche, durante l'apertura della bocca, i condili mandibolari (dx-sx) compiono un doppio movimento di rotazione e di traslazione in basso ed in avanti. I movimenti del menisco devono essere solidali con quelli del condilo. Queste caratteristiche saranno la garanzia di una corretta funzione.

Nel piano frontale, i 3 piani della faccia devono essere simmetrici visti di profilo, questi piani devono essere armoniosi, senza arretramenti ne avanzamenti.

Questi diversi fattori di equilibrio sono indispensabili per una buona funzione, e ogni anomalia provocherà una scorretta masticazione.

L’occlusione dentale viene definita secondo le classi di angle: la prima classe è quella definita normale, mentre le altre a causa di una diversa posizione della mandibola possono condizionare la posizione cervico scapolare. Le classi seconde determinano una posizione in avanti della testa e delle spalle, mentre la terza classe, rappresentata dal prognatismo mandibolare determina uno spostamento del massiccio cefalico all’indietro. Oltre alle classi dentali di angle, altre condizioni possono determinare una alterata posizione mandibolare. Tra queste la perdita di elementi dentari può essere la causa di mal posizione mandibolare tale da provocare un cambiamento della fisiologica postura. La perdita di una fisiologica postura può determinare sintomatologia quale mal di testa, dolori alla colonna cervicale, dolori alle spalle ecc.

In ortodonzia bisogna rivedere certe tecniche in fatto di “tirare” i denti per le conseguenze che ciò può comportare al sistema muscolare e soprattutto per proteggere il sistema tonico-posturale.

Per esempio, alcune forme di scoliosi iniziano dopo l'applicazione di certe apparecchiature ortodontiche, e che il tirare i denti dà origine a numerose informazioni trigeminali, che scaricano su formazioni mirate a svolgere un ruolo nell'equilibrio posturale.

Altre conseguenze posturali sono rappresentate da diversi altri fattori occlusali come: le occlusioni crociate unilaterali che possono provocare bascule e rotazioni con spostamenti intervertebrali a vari livelli.

Bisogna aggiungere casi di ipercondilie, di dismorfismi facciali, di esiti post-traumatici o post-chirurgici.

Altre cause possono essere i denti mancanti e la cattiva igiene bucco-dentale. Bisogna informare i pazienti di sostituire i denti mancanti anche perché la mancanza di essi può provocare una disfunzione linguale, mentre l’igiene bucco-dentale deve essere il primo trattamento preventivo dei disturbi occlusali.

Inoltre sono da prendere in considerazione medicazioni, otturazioni, corone e ponti costruiti in sovra-occlusione o sotto-occlusione.

E anche particolare il trattamento occlusale in un paziente che presenta una cicatrice patologica sul collo o un difetto di convergenza su un occhio.

Numerosi disturbi occlusali possono essere provocati o aggravati da microcorrenti a causa di microgalvanismo procurato da un polimetallismo, come per esempio un deposito di oro su amalgama dentario che può provocare un precontatto con rotazione della testa e condizionare una situazione posturale. Le microcorrenti causate da polimetallismo possono provocare una contrazione muscolare anomala con conseguente disturbo acclusale di carattere puramente funzionale. In questo caso una doccia occlusale non basterà ma bisognerà eliminare le microcorrenti se si vuole ottenere un rilassamento completo delle tensioni muscolari. E da considerare che le microcorrenti possono anche essere la causa di insuccesso di una riabilitazione occlusale ben eseguita.

Anche lo stress, in assenza di uno squilibrio occlusale può rivelarsi una causa estremamente dannosa, poiché i denti sono in costrizione permanente con forze importanti, considerato che in posizione di riposo i denti devono avere uno spazio libero da 1 a 2 millimetri. Questo spazio permette di disinserire provvisoriamente l’esterocezione desmodontale e la propriocezione muscolare. Questo rilassamento provvisorio evita lo spasmo che può provocare una ricca e varia sintomatologia.

Bisogna anche considerare gli shock diretti e indiretti, come la distorsione cervicale ( colpo di frusta ) che possono provocare lesioni articolari o meniscali, o ancora traumi come le avulsioni difficili dei denti permanenti posteriori, o certe devitalizzazioni laboriose.

Per ciò che riguarda le disfunzioni cranio-mandibolari è bene precisare una nozione fondamentale per la comprensione dell’effetto deleterio delle patologie occlusali, come l’atto di serrare i denti, così come lo stress e il bruxismo saranno dei fattori aggravanti.

I sintomi provocati dalle diverse patologie occlusali sono: dolori alla fine della notte che svegliano il paziente, si alza con la nuca rigida che si sblocca progressivamente durante la mattina, accusa disfunzione cranio-mandibolare che può migliorare dopo essersi alzato dal letto, poi cervicalgie, cervico-brachialgie, cefalee occipitali, nevralgie, scapolagie, dorsalgie alte, dolori facciali, dolori temporali, spasmi dell’emifaccia, emicranie, dolori mandibolo-mascellari, dolori temporo-mandibolari, dolori dentali, sensibilità dentaria anomale.

Inoltre in neurofisiologia è stato dimostrato che le disfunzioni dell’apparato stomatognatico possono scompensare il sistema oculomotore, che possono provocare difetti di convergenza con dolori toracici, leggeri disturbi endocrini, febbre leggera senza spiegazioni, ronzii alle orecchie, vertigini.

Bisogna comunque assolutamente evitare l’estrazione dei primi premolari in quanto sono i soli denti strettamente verticali ed orientano la lingua, segnano il cambiamento di direzione della mandibola e contribuiscono all’armonia facciale.

L’attivatore realizza un’ortopedia dento-facciale funzionale con risultati stupefacenti sul sistema occlusale-posturale.

Esame statico del paziente

- i tre piani del viso (1, 2, 3) sono uguali e simmetrici;- la linea bipupillare e la fenditura labiale sono parallele e strettamente orizzontali;- la distanza angolo labiale/centro della pupilla è uguale a destra e a sinistra (a=b).

I CANONI DELL'ARMONIA FACCIALE

E’ importante poiché mette in evidenza i dismorfismi cranio-faccialie lo scompenso posturale come la bascula delle spalle e del bacino.

BISOGNA COMUNQUE PRENDERE SEMPRE IN ESAMEIL SISTEMA CRANIO-FACCIALE E POSTURALE

LA RIPROGRAMMAZIONE POSTURALE

RIFERIMENTO DI UNA POSTURA EQUILIRATA I CLASSE

La posizione mandibolare condiziona la posizione cervico-scapolare.

Le classi II, si caratterizzano per un arretramento relativo della

mandibola, i molari superiori ed inferiori perdono il loro mezzo

dente di sfalsamento. Si dividono in due gruppi:

● Le classi II divisione 1, nelle quali gli incisivi sono orientati verso

l'avanti generalmente con una beanza anteriore associata ad una

disfunzione linguale;

● Le classi II divisione 2, dove gli incisivi sono orientati verso

l'indietro; esiste generalmente una sovraocclusione associata.

Le classi II spostano in avanti la posizione della testa e delle spalle

Le classi III sono rappresentate dal prognatismo

mandibolare con una posizione bassa della

lingua.

Spostamento del massiccio cefalico all'indietro

Variare i rapporti basali in antero-posteriore e in verticale, significa interferire con la flesso-estensione atlanto-occipitale con la postura linguale e la competenza labiale.Tutti gli interventi atti ad indirizzare posteriormente la mandibola (es. trazioni elastiche di III classe o trazioni extra orali) mandano in estensione l'atlanto-occipitale interferendo così con il tono posturale posteriore.Nelle III classi trattate con maschera delair per una trazione postero-anteriore sul mascellare superiore con un movimento a cassetto e movimento ortopedico di distacco delle suture, cercando nel contempo di contenere lo sviluppo mandibolare, si rischia di passare da una cervicale dritta ad una cervicale con inversione di curva. Basta impostare il lavoro con espansione del mascellare superiore sia in senso sagittale che trasverso, ripristinando così la postura cervicale e la guida di una ripresa funzionale della lingua.

Esempio di controindicazioni di trattamenti eseguiti sulla bocca in relazione a problemi sulla postura

Funzione degli attivatori sui mascellari e nei rapporti occlusali e posturali

La posizione della bocca e del capo è una componente dell'assetto generale posturale. Ogni disallineamento del capo crea disarmonie e asimmetrie di tensione dei muscoli del collo, diverse in relazione al tipo di deviazione.Queste tensioni si collegano ad altre dei muscoli del tronco sottostanti e dei muscoli facciali e masticatori soprastanti. Esse agiscono deformando le strutture.

I rapporti tra i mascellari, sia dal punto di vista statico che dinamico devono essere presi in considerazione come parte integrante del corpo umano in relazione al rapporto della fisiologia del cranio e della colonna, attraverso la dinamica del sistema osteomiofasciale (catene muscolari)e in relazione alla S.S.B.(sincondrosi sfeno-basilare), dei rapporti tra sfenoide ed occipite.

Il trattamento ortodontico deve essere valutato in relazione al palato del bambino che non è mai simmetrico e che deve essere trattato con un’azione tridimensionale in relazione alla morfologia palatale del paziente e la fisiologia di movimento del mascellare nel M.R.P.

Recuperando le funzioni si ottiene una riarmonizzazione delle arcate dentali, i denti ritrovano il loro posto, e il rapporto tra le ossa del cranio si migliora . Si assiste alla scomparsa delle tensioni muscolari con una modificazione importante dell’ assetto posturale. A livello emozionale si verificano cambiamenti nel modo di concepire e affrontare la vita.

Secondo i concetti osteopatici, con l'introduzione del sistema cranio-sacrale-mandibolare è possibile dare una rappresentazione più corretta e pertinente della postura.

Gli attivatori sono apparecchi che con la loro memoria di arcate ideali, invitano ogni asse dentale a orientarsi naturalmente verso l’apofisi crista-galli stimolando cosi una morfogenesi craniofacciale armoniosa, l’attivatore più indicato è l’espansore trasversale. Inoltre con le sue guide occlusali che rappresentano un piano occlusale ideale funziona come una bilancia in equilibrio, ripristinando l’occlusione in relazione all’orizzontalità dello sguardo, e attraverso ciò riuscire ad ottenere anche un buon allineamento a livello di colonna.

Rapporto fra denti e colonna

E' possibile esplorare i rapporti fra i denti e la colonna vertebrale e liberare le zone vertebrali corrispondenti a delle disfunzioni occlusali quando queste sono in restrizione.

Per identificarle è stato realizzato il seguente quadro:

18 17 16 15 14 13 12 11 21 22 23 24 25 26 27 28 DENTI

S2 L3 D11 D7 D3 C6 C2 Etm. Sf. C3 C7 D4 D8 D12 L4 S3 Vertebre

S4 L5 L1 D9 D5 D1 C4 C0 C1 C5 D2 D6 D10 L2 S1 S5/Coc.

Vertebre

38 37 36 35 34 33 32 31 41 42 43 44 45 46 47 48 DENTI

La postura di un soggetto deve essere presa in relazione all’equilibrio di tutti i suoi componenti. L’uomo lo si può considerare come una sequenza di piani sospesi l’uno con l’altro, mantenuti in una condizione bilanciata da diversi tiranti che devono trasmettere forze di tensione uguale.Se questi tiranti non sono in equilibrio si possono riscontrare atteggiamenti posturali anomali a causa di malocclusioni che possono essere determinate da deglutizioni atipiche se la lingua assume una postura bassa, che comporta poi una respirazione orale e che causerà un avanzamento del capo inavanti, le spalle incurvate e il bacino anteriorizzato.

LA LINGUA E LA POSTURA

Se la lingua in una posizione di postura bassa si associa ad una spinta sulla mandibola, procurerà un atteggiamento di terza classe con l’arretramento della testa e l’avanzamento del torace. In caso di deglutizione con spinta laterale con interferenza occlusale e deviazione mandibolare, procurerà squilibri della muscolatura e si potranno riscontrare deviazioni della testa e una spalla più alta dell’altra. Possiamo perciò considerare la lingua attraverso i vari muscoli ai quali vi si collega, come l’ago di una bilancia.

L'uomo in piedi con le 5 catene

Rapporto fra i denti e le catene muscolari

Tre catene posizionano l'uomo nel senso

antero-posteriore. Esse mantengono

l'attitudine eretta verticale e la forma.

Queste catene sono statiche, verticali e,

corrispondono, in psicologia, “al volersi

incarnare”.

Le si possono definire staturali.

Le catene antero-posteriori

Le tre catene insieme

La mano

Due altre catene dinamiche, tonico-fasiche,

organizzeranno l'individuo nella vita di

relazione, cioè, nel piano trasversale.

Queste sono chiamate catene masticatorie,

in quanto si strutturano durante questa

funzione. Sono a spirale e crociate a livello

di C7 e di D12; appartengono al concetto

del “volersi posizionare”. Le si possono

definire: di predisposizione alle relazioni

umane.

Le catene latero-masticatorie

Le due catene insieme

ARTICOLAZIONE TEMPORO-MANDIBOLAREL'ATM è in realtà una doppia articolazione convessa-concava e concava-convessa tra condilo e mandibola, menisco, che ha la funzione articolare, e osso temporale. Con i denti a contatto, la posizione fisiologica del condilo non è, infatti, all'interno della fossa temporale, ma lungo il tratto rettilineo (eminenza del temporale). La mandibola condiziona la posizione cervico-scapolare. L'atto di serrare i denti, così come lo stress ed il bruxismo saranno sempre dei fattori aggravanti come effetto deleterio delle patologie occlusali.

1. condilo della mandibola2. menisco articolare3. capo infratemporale muscolo pterigoideo4. fossa del temporale5. eminenza del temporale6. cresta del temporale

Articolazione temporo-mandibolare con i denti a contatto

Posizionamento del condilo della mandibola

con i denti a contatto

Nell'apertura della bocca, il condilo si

muove in rototraslazione

lungo l'eminenza del temporale

Nel movimento di apertura della bocca, il condilo della mandibola si muove lungo l'eminenza attraverso un movimento rotatorio contrario alla direzione del movimento stesso (altrimenti la mandibola si serrerebbe).I muscoli agenti sull'articolazione sono: i masseteri, i temporali e gli pterigoidei interni con funzione di serratura; gli pterigoidei esterni con funzione di controllo dei movimenti di posizionamento della mandibola e per movimenti laterali; i sovraioidei ed i sottoioidei per aprire la mandibola. Questi muscoli pur essendo monoarticolari possono interagire con altri muscoli per le caratteristiche dei sistemi complessi.

La connessione tra le problematiche legate ai muscoli masticatori ed i vari distretti corporei passa attraverso l'osso ioide che è collegato muscolarmente alle vertebre cervicali ed alle spalle.

Fisiologia della deglutizioneLa deglutizione è un movimento involontario che avviene varie volte al minuto. Per poterla permettere, i muscoli masticatori si contraggono facendo entrare i denti a contatto. Se la dentatura è correttamente e fisiologicamente posizionata, i muscoli masticatori agiscono con eguale intensità utilizzando la minima forza necessaria. La serratura dei denti avverrà in modo da non influenzare altri distretti corporei, cioè in modo fisiologico. Non si determinerà, quindi, alcuna correlazione tra occlusione e postura.

L’attivatore è indicato anche in caso di scompenso dell’articolazione temporo mandibolare osservando cautela riguardo al grado di scompenso. In caso di disfunzioni extra-articolari, temporo meniscali ed occluso- dentali si può utilizzare l’attivatore con materiale di durezza shore 50, mentre in presenza di patologie intra-articolare menisco-condiloidee che richiedono una condizione di riposo è possibile usare un’ attivatore con materiale piu duro del tipo 80 shore, che funziona con lo scopo del riposizionamento mandibolare-articolare, a svolgere un ruolo di cicatrizzazione per il periodo necessario, e passare successivamente all’uso di un attivatore con funzione attiva, indirizzato a svolgere un’azione miorilassante attraverso la risoluzione delle contratture muscolare, in modo tale da ottenere l’estrusione dei posteriori con relativo rialzo della dimensione verticale, allo scopo di risolvere la disfunzione.Bisogna comunque avere una buona conoscenza relativa a quale, quando e come utilizzare gli attivatori quando sussistono patologie dell'ATM!

L’Attivatore e l’A.T.M. (articolazione temporo mandibolare )

I PREGI DELL'ATTIVATORE

È un metodo senza pericolo bio-fisiologico, non provoca mai carie, anche quando l’igiene orale è scarsa;

È un metodo profilassico delle dismorfosi neuro-muscolari;

Non si evidenziano riassorbimenti radicolari;

È un regolatore della dimensione verticale nei casi in sovraocclusione;

Con la sua azione elastica non provoca mai lesioni al parodonte;

L'obiettivo è raggiungere un equilibrio occluso-articolare ottimale.

Le patologie e l’attivatore

Le patologie e l’attivatore A.M.C.O.P ( Attivatore Armonizzatore Multifunzionale Cranio- Occluso-Posturale)

L’utilizzo dell’attivatore A.M.C.O.P. associato ad esercizi specifici è in grado di risolvere attraverso il recupero delle varie lesioni osteopatiche: disordini cranio-mandibolari, cranio-sacrale, e posturali.Il riequilibrio degli scompensi dell’ATM ( articolazione temporo mandibolare).La rieducazione di una deglutizione corretta e della respirazione nasale.

Con il miglioramento degli scompensi prima citati si possono risolvere sintomi e patologie varie quali:

cefalee , dolori muscolari, fibromialgia, stanchezza cronica, sonno e apnee del sonno, incubi notturni, enuresi notturna, malattie otorinolaringoiatre (angine, otiti, riniti, sinusiti, acufeni, vertigini) allergie, psoriasi, asma, sciatica, problemi di vista, nevralgie del nervo trigemino, parestesie, malattie della pelle, disturbi ginecologici, problemi sessuali maschili, malattia apparato digerente, postura ( schiena, scogliosi, ernie discali, articolazioni, ecc. ) alterazione psicologica e psichica (ansia, depressione, attacchi di panico), incoordinazioni muscolari e neurologici (dislessie-incoordinazione-problemi di apprendimento) ecc.

Iserire tabella scansioanta

Spesso si ignora la stretta relazione che esiste tra i denti e il resto del corpo. In questa mappa ci sono le correlazioni tra i denti, organi e muscoli

Rapporto fra denti, organi e muscoli

I denti e le corrispondenze con gli organi

L’esame dentale deve essere praticato in maniera sistemica. La presenza di eventuali cisti, granulomi, alveoliti, tasche parodontali,

amalgame e fratture di radici possono somatizzare a distanza numerose patologie, e che possono essere in relazione con questi focolai reattogini. Secondo Voll esiste una relazione tra i denti, gli

organi e le differenti parti del corpo. Voll ha dato una spiegazione a queste relazioni, mediante la medicina cinese e che, ogni dente, o

gruppi di denti, corrisponde a un meridiano di agopuntura.

Altra mappa del rapporto fra denti e organi

L’attivatore e i sintomi più comuni

Già dopo solo pochi giorni dall’utilizzo dell’attivatore è possibile migliorare e/o risolvere i sintomi più comuni come i mal di testa, contratture e dolori muscolari facciali e craniali, fastidi oculari, cervicalgie, vertigini, dolori all’A.T.M. e se associato ad esercizi specifici anche mal di schiena, purchè essi siano la conseguenza di una disarmonia occlusale. È bene sottolineare che con l’uso dell’attivatore l’obiettivo non è trattare solo il sintomo così come avviene con il classico byte, ma attraverso il ripristino di una corretta occlusione, del ricondizionamento articolare (A.T.M.)e del sistema neuromuscolare (eliminare tensioni e contratture), ottenere la risoluzione e mantenere stabile nel tempo i fastidiosi sintomi.

Rapporto fra denti e muscoli

Diversi disturbi possono coincidere con una cattiva occlusione. Tali sintomi possono essere cervicalgie o comunque fastidiosi dolori al collo o alla nuca, alla testa intorno agli occhi od alle tempie e in svariati altri punti del cranio, e sono spesso riferiti a nevralgie del trigemino, artrosi cervicale o di competenza otorinolaringoiatra.Quando i denti non combaciano perfettamente con i loro ingranaggi cuspidi- fosse come un coperchio che si deve adattare ad una scatola, si altera il sistema nervoso dei denti (propriocezione), questo tipo di difetto manda dei segnali a tutti i muscoli della masticazione e della testa affinchè essi possano, in qualche modo, agire spostando la mascella in modo da correggere l’ingranaggio. Tali muscoli dovranno lavorare giorno e notte per ovviare all’inconveniente ed è ovvio che prima diventeranno stanchi ed affaticati ma in seguito cominceranno a farsi sempre più dolenti.

E’ comprensibile che rimanendo a lungo in una posizione scomoda ci obbliga a sforzare i muscoli. Considerando che i muscoli della mascella arrivano oltre che alla testa anche al collo e fino alla schiena, non solo dovranno lavorare molto per masticare, inghiottire e parlare, ma dovranno stare sempre contratti per aggiustare l’ingranaggio occlusale. Ciò comporta che prima e dopo l’arrivo del dolore, compare anche un difficoltoso lavoro dell’ articolazione della mandibola che si manifesta con un rumore più o meno forte quando si apre e si chiude la bocca o con la difficoltà di aprire e tenere a lungo aperta la bocca. Ciò può avvenire con una intercuspidazione di denti nostri o di lavoro protesico. Questa cattiva relazione tra mandibola e mascellare superiore può generare anche difetti all’udito compromettendo questi delicati organi, rendendoli meno efficenti.

DEGLUTIZIONE ATIPICA, RESPIRAZIONE ORALE E PATOLOGIE AD ESSE CORRELATE

La presenza di una deglutizione patologica in associazione a squilibrio muscolare e respirazione orale devono essere prese in seria considerazione durante un trattamento ortodontico.

Si ingoia tra le millecinquecento e duemila volta nell’arco delle 24 ore. Se la lingua assume una postura diversa sia in posizione di riposo (non rispettando lo spot), che durante l’atto deglutitorio, possono comparire intanto danni a livello dell’apparato osteodentario ed influenzare in modo negativo il funzionamento di altri organi e apparati.

La deglutizione scorretta in ortodonzia può essere considerata la causa principale della malocclusione dentaria, che può provocare: morsi aperti anteriori, morsi aperti monolaterali e bilaterali, morsi crociati mono e bilaterali, morsi aperti totali con contatti solo sugli ultimi molari, morsi inversi anteriori, morsi inversi totali, terze classi funzionali, aumento dell’over jet, aumento dell’over byte, diastemi fra i denti e morsi coperti. Inoltre questo tipo di deglutizione associata a sbilanciamento muscolare può dare luogo ad alcune forme di parodontopatie, che pur se in presenza di una buona igiene dentale, possono causare in alcuni pazienti, situazioni come recessioni gengivali, riassorbimento osseo, e sventagliamento dentari.

Questo tipo di malocclusioni soprattutto riguardo i piccoli pazienti, possono generare una serie di disturbi quali: problemi otorinolaringoiatrici, ipertrofie delle adenoidi e delle tonsille, riniti, allergie e anche i seni paranasali possono risentire delle alterazioni del meccanismo deglutitorio, poichè il ristagno di muco come causa della scarsa respirazione nasale, può determinare sinusiti reattive da ristagno. Si possono anche manifestare situazioni allergiche e malattie respiratorie che impediscono la corretta ventilazione nasale e che sono caratterizzate da respirazione orale , ciò può essere dovuto al mascellare ristretto a causa di una deglutizione atipica per mancata stimolazione della lingua al palato, che riduce sia l’ampiezza delle cavità nasali, che lo spazio orale per contenere la lingua stessa, la quale è costretta durante l’atto deglutitorio a retroposizionarsi e a spingere indietro le tonsille rendendole ostruttive.

Mentre le alterazioni pressorie determinate dalla deglutizione scorretta, possono dare luogo a patologie a carico dell’orecchio, come otiti catarrali e purulente, o causare diminuzione dell’udito, acufeni, tinnito e vertigini ed alcune volte perfino perforazioni del timpano. Lo squilibrio della muscolatura orale e facciale in associazione a deglutizione viziata, possono procurare uno squilibrio muscolare della motilità oculare, con comparsa di forie, stabismi, affaticamento oculare che causa spesso cefalea e alcune forme di miopia.

Una deglutizione viziata in associazione a respirazione orale può causare problemi di aereofagia a causa della compressione di aria nell’apparato digerente, per cui i bambini sono svogliati, si affaticano facilmente mangiano poco, hanno lo stomaco gonfio ed emettono molta aria.

Alcuni pazienti invece avvertono, al momento di ingoiare una ostruzione nella gola che impedisce di inghiottire il cibo, con una sensazione di soffocamento, che viene definita bolo isterico e che difficilmente viene associato a deglutizione anomala, ma che viene spesso attribuito a stress emotivo del paziente, con conseguente somministrazione di farmaci come calmanti del sistema nervoso che provocano un ulteriore rallentamento del movimento peristaltico.

Per ciò che riguarda problemi comportamentali, è facile riscontrare soprattutto nei bambini situazioni come: affaticabilità, scarsa capacità di concentrazione e di attenzione, fino a manifestare iperattività o al contrario apatia, tutto ciò si verificherebbe per la mancata ossigenazione cerebrale a causa della respirazione orale e per la mancata stimolazione dei recettori palatini.

Una cattiva deglutizione può anche determinare uno squilibrio muscolare e conseguenti problemi occlusali e gnatologici (articolazione-temporo mandibolare), che possono causare cefalee muscolo-tensive e provocare problemi dell’assetto del collo e della schiena che determineranno sintomatologie dolorose a livello del rachide con un atteggiamento alterato della postura.

L’uso dell’attivatore A.M.C.O.P. in associazione ad esercizi specifici può essere di grande aiuto nel risolvere i diversi scompensi elencati, attraverso il miglioramento di una deglutizione corretta, con il rilasciamento della muscolatura facciale e della respirazione nasale.

L’IMPORTANZA DEL FRENULO LINGUALE CORTO

Un frenulo corto può essere la causa di danni alla motilità linguale. Bisogna considerare che il frenulo linguale è il punto di passaggio di problemi della bocca all’interno dell’organismo. Per esempio la presenza di trazioni sulla fascia cervicale alla quale si inserisce il setto fibroso linguale è il tramite per rendere ogni problema di frenulo un problema di colonna, con atteggiamenti di avanzamento del capo, peggioramento dell’appoggio plantare e del posizionamento del baricentro corporeo in chiave ortopedico, inoltre le trazioni sulla fascia cervicale e le tensioni che sono sempre presenti allo spot palatino potranno predisporre a livello della colonna compressioni dei tronchi nervosi e comparsa di ernie discali a livello ortopedico.Si potranno anche riscontrare danni che riguardano la dimensione verticale, poiché la lingua a causa della ridotta escursione in verticalità, avrà tendenza a posizionarsi tra i denti durante la deglutizione o durante la fase in statica.

Questo tipo di interposizione impedirà la corretta estrusione dei denti, condizionando nel movimento di occlusione un eccessivo sollevamento della mandibola che causerà danni articolari e ipertonia della muscolatura nel movimento di chiusura. Invece la mancata stimolazione della lingua contro il palato durante la fase di deglutizione determinerà un palato contratto. Le conseguenze del palato ristretto avrà come conseguenza effetto sulla posizione della mandibola nella dimensione antero-posteriore con affollamenti dentari sia nell’arcata superiore sia inferiore, con frequente ectopia o inclusione dei canini e alcune volte anche dei premolari, e avrà effetto della posizione mandibolare nella dimensione latero laterale e sulla dimensione verticale, cioè sulla posizione mandibolare nella dimensione supero-inferiore

Osso ioideL'osso ioide, attraverso le sue connessioni muscolo-facciali con cranio, mandibola, sterno, scapola, laringe e faringe costituisce il punto di appoggio per i movimenti di apertura della mandibola, partecipa alla deglutizione, alla fonazione ed alla respirazione, interviene nel posizionamento del cranio e della scapola.

dirigono cranialmente verso le vertebre e dallo sterno si dirigono cranialmente verso le vertebre cervicali ed il cranio e dalla scapola si dirigono caudalmente verso le vertebre toraco-lombari ed il bacino, è in grado di influenzare e di essere influenzato, da tutte le regioni corporee. I muscoli ioidei partecipano quindi alle strategie che il sistema mette in atto nel proseguimento dei propri obiettivi, sia in statica che in dinamica.

Funziona come un relè tra il cranio e le regioni sottostanti. Un relè è un circuito che utilizza le proprie variazioni per influenzare le condizioni degli altri circuiti e che dagli altri circuiti è a sua volta influenzato. L'osso ioide, attraverso le sue connessioni dirette col cranio, mandibola, sterno e scapola ed indirette attraverso i muscoli che dalla scapola e dallo sterno si

Se i muscoli ioidei entrano in eccesso di tensione e successivo accorciamento, oltre a determinare disassiamenti scheletrici locali e sistemici, potranno determinare disturbi della deglutizione e della fonazione. Nella deglutizione fisiologica gli ioidei lavorano in sinergismo con i serratori della mandibola. Problematiche occlusali o squilibri muscolo-scheletrici cranio-cervicali possono interferire nel corretto bilanciamento tra i due gruppi muscolari, determinando fenomeni di deglutizione atipica. In questo caso, la deglutizione avverrà senza serratura dei denti. Nella fonazione, la variazioni di frequenza (suoni acuti e suoni gravi), sono determinati dai movimenti della laringe: per emettere un suono acuto la laringe si alza in direzione craniale, per emettere un suono grave si abbassa in direzione caudale. A quest'azione partecipa l'osso ioide per effetto dei muscoli ioidei. Segnali della retrazione degli ioidei possono essere una voce eccessivamente ad alta frequenza (come suono non come volume) tanto da tendere al falsetto, oppure associata o meno alla riduzione di modulazione della frequenza (voce monotona).

LINGUA DEGLUTIZIONE E OSSO IOIDE

La deglutizione è un movimento involontario, che avviene varie volte al minuto, per poterla permettere i muscoli masticatori si contraggono facendo entrare i denti a contatto. Se la dentatura è correttamente e fisiologicamente posizionata i muscoli masticatori agiscono con eguale intensità, utilizzando la minima forza necessaria. La serratura dei denti avverrà in modo da non influenzare altri distretti corporei, cioè in modo fisiologico; non si determinerà quindi alcuna correlazione tra occlusione e postura. La connessione tra le problematiche legate ai muscoli masticatori ed i vari distretti corporei passa attraverso l’osso ioide che è collegato muscolarmente alle vertebre cervicali ed alle spalle.

Bruxismo

Digrignare i denti mentre si dorme è un modo per scaricare nel sonno, tensioni frustrazioni paure. Il Bruxismo è tipico delle persone iper controllate e intimamente represse che accumulano una certa aggressività e sfogano con un inconscio gesto di autolesionismo, consumandosi lo smalto dentale.

Il digrignare i denti imprigiona il movimento mandibolare e con esso la gioia dei suoni e delle parole creando dei blocchi.

Il Bruxismo diurno e notturno è da intendere come una contrattura delle mascelle a denti serrati e rappresenta la fonte di stimolazione più deleteria dell'organismo.

Bruxismo e Osteopatia

Ogni patologia cranio-mandibolare interagisce con il sistema cranio-sacrale in forma discendente, al contrario le patologie cranio sacrale interagiscono con il sistema cranio-mandibolare come schema ascedente. A questo proposito bisogna constatare che ogni lesione del coccige del sacro, e problemi viscerali che interessano l’insieme della colonna, o colpo di frusta che interessa la cervicale, procurerà una tensione reattiva della dura madre e si propagherà a livello craniale. Queste tensioni arrivano all’apofisi crista-galli creando una tensione interna che determina stress e che il soggetto deve assolutamente eliminare, attraverso quel fenomeno che è il bruxismo in un riflesso fisiologico di distensione, attraverso un’azione di contrazione-rilasciamento scatenata dei muscoli masticatori, che provocano una liberazione suturale-meningea. Anche i muscoli facciali partecipano durante quelle situazioni di carattere emotivo.

Il bruxismo è una funzione fisiologica di difesa che il soggetto mette in atto contro ogni stress attraverso un'espressione dentaria, che se si protrae in maniera costante ,per lunghi periodi, procurerà situazioni quali: usura dei denti e perdita della dimensione verticale, con conseguenti disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM). Il bruxismo deve essere trattato nella sua globalità traumatica, viscerale o emotiva, sull’asse cranio-sacro-mandibolare, riguardo l’usura dei denti e conseguenti disfunzioni dell’ATM.

L'attivatore lo si può considerare e utilizzare come una pallina antistress collocata in bocca e mordicchiata delicatamente tra i denti.È indicato sia per i piccoli pazienti che per i soggetti adulti nell'eliminare le tensioni e nel ripristinare una funzione neuromuscolare corretta in associazione al trattamento osteopatico.

Russamento o roncopatia

Il russamento o roncopatia è determinato da retrusione linguale e mandibolare con chiusura delle vie aeree. Quando la lingua è ribaltata indietro in completa opposizione con la parete posteriore della faringe e l'area orale e nasale non è più in grado di raggiungere i polmoni, si parla di apnea notturna OSAS (sindrome ostruttiva da apnee notturne) che è l'alterazione della normale fisiologia del sonno caratterizzata da interruzioni o pause dello stesso dovute ad un blocco del passaggio dell' area a livello del naso e della gola che determina la vibrazione dell'ugola, del palato molle e dei pilastri tonsillari.

I dispositivi orali per combattere il russamento e l'apnea notturna devono protrudere la mandibola e stabilizzarla in quella posizione durante le ore notturne.Gli attivatori di seconda classe (colore arancio) possono essere usati nel trattamento del russamento in quanto si propongono di:

-protrudere la mandibola e allontanare la lingua dalla parete posteriore della faringe;

-stabilizzare la mandibola e inibire l'apertura della bocca permettendo di anteriorizzare lo ioide e la lingua;

-aumentare la dimensione verticale per indurre a livello dell'ATM un riflesso che attiva il muscolo genio-glosso e tende a protrudere la lingua.

L’attivatore, i denti e gli acufeni

L’acufenia è la percezione di un rumore senza che vi sia stimolazione dell’apparato uditivo, può essere avvertito anche in uno solo degli orecchi e a volte lo si percepisce come se venisse all’interno del cranio. I rumori possono essere continui o intermittenti, a volte sincronizzati con i battiti cardiaci, e possono essere percepiti come dolori acuti (per esempio come fischi), o anche in forma complessa come tintinnii di campane (tinniti o scampanelii auricolari). Un numero elevato di acufeni laddove non viene trovata una soluzione terapeutica è quella di origine occluso dentale, che deve essere formulata da un otorinolaringoiatra o da un occlusodontista, il dentista specializzato in occlusoterapia o da un naturopata che si occupa di naturoterapia funzionale, cioè quelle terapie fisiologiche eziopatogenetiche fondate sulla conoscenza dei meccanismi e delle cause, nella loro complessità fisica e psichica degli acufeni.

L’occlusodentista deve essere esperto nelle tecniche che riguardano il cranio e le articolazioni temporo-mandibolari, deve possedere conoscenze generali, che comprendano non solo l’occlusodonzia ( la relazione in chiusura fra i denti superiori e inferiori), ma anche l’ortodonzia, la fisiologia e l’anatomia del corpo umano nel suo insieme. Il trattamento dev’essere multidisciplinare e ricorrere oltre che all’occlusoterapeuta anche a osteopati e a rilassologi. Si potrà ottenere così l’attenuazione o la cessazione degli acufeni o con esse l’eliminazione di patologie tanto frequenti quanto fastidiose, e perfino invalidanti come:

● dolori di capo, come cefalee e emicranee

● dolori nella regione del collo delle spalle e della schiena, fra cui la famosa sciatica

● stanchezza cronica

● turbe del ciclo femminile

● stati depressivi, ecc.

Per i portatori di acufeni bisogna cercare di migliorare la loro situazione con tutti i mezzi possibili e a questo proposito è importante l’uso dell’attivatore, quando gli acufeni sono dovuti a irregolarità dell’occlusione, associato a altri metodi di salute naturali, in modo tale da ottenere la salvezza tanto desiderata, per coloro che patiscono questo tipo di martirio.

Il significato e l'importanza di una corretta respirazione nasale

L’indicatore principale per capire lo stato di equilibrio di un corpo è il respiro, il quale produce una forma di energia che si trasforma in forza vitale e che permette la vita.

Il controllo del respiro è un mezzo importante per acquisire il controllo dei propri pensieri.

Quando il respiro è instabile la mente è instabile, quando il respiro è stabile la mente è stabile.

Quando il respiro è pieno e profondo è in grado di procurare equilibrio al corpo, che viene percepito come leggero e pulito; le membra sono sciolte ed elastiche e trasmettono facilità del movimento. Anche la capacità di ascoltare e comprendere i punti di vista altrui sono indicatori di equilibrio. Così come la capacità d’azione che avviene senza sforzo.

Quando vi è eccesso di respiro (respiro agitato), vi è incapacità di controllo mentale. In casi estremi si manifesta in tremori o in movimenti convulsi del corpo. Le patologie legate all’eccesso di respiro sono ansia, palpitazioni e insonnia.

Quando invece vi è carenza di respiro (respiro corto), si ha la sensazione e la percezione del corpo come pesante, si è indolenti e in preda all’apatia, si sperimenta la mancanza di entusiasmo e curiosità e si è prigionieri del proprio passato.

L'attivatore e la respirazione nasale

La respirazione è certamente una delle funzioni vitali del nostro organismo, la sua funzione è apportare ossigeno ai tessuti e rimuovere l'anidride carbonica come prodotto finale dei processi ossidativi del ricambio organico, è l'atto fondamentale della sopravvivenza; la prima inspirazione e il pianto neonatale rappresentano l'inizio della vita.

L'uso dell'attivatore associato ad esercizi specifici è determinante nel recupero di una corretta respirazione nasale fisiologica.

La respirazione nasale serve al riscaldamento, all'umidificazione e alla depurazione dell'aria inspirata, ed è determinante per lo sviluppo della cavità rinofaringea oltre che per lo sviluppo dello scheletro oro-rino-maxillo-facciale. La respirazione orale invece favorisce I'instaurarsi del respiro corto, superficiale poco soddisfacente, di per sé ansiogeno, riduce in qualità e in quantità il riposo notturno, peggiora la soglia del risveglio con angoscia, ( cui è legato frequentemente il fenomeno dell'enuresi notturna) costituisce un momento critico per la vita dei piccoli pazienti, non consente di attivare il filtro nasale e ciò provoca frequenti patologie infiammatorie respiratorie ricorrenti del tratto oro-rino-faringeo per cui è necessario passare quanto prima ad una respirazione nasale fisiologica spontanea.

E' comunque molto importante valutare il paziente per ciò che riguarda gli aspetti posturali, cranio-sacrali, cranio-podalici delle catene muscolari che, modificano la postura della testa, condizionando una respirazione orale su cui i disturbi ostruttivi vanno poi ad agire.

Con l'attivatore è possibile condurre la bocca ad una situazione di equilibrio secondo il quale la funzione crea l'ordine e l'organo crea la funzione orientando la crescita verso la normalità anche in bambini molto piccoli con brillanti risultati.

L'importanza dei rapporti fra i denti e il nervo trigeminoGrazie ai suoi apparati sensoriali, il cervello riceve, conserva, trasforma e tratta l'informazione raccolta sul mondo esterno e all'interno del corpo.Il sistema somato-sensoriale utilizza tre tipi di informazione:●Informazioni viscero-interne●Informazioni muscolo-scheletriche●Informazioni tattili finiQueste tre divisioni possono tutte lavorare in stretta collaborazione ed in una certa indipendenza per produrre, a più livelli del sistema nervoso centrale, dal midollo spinale e dal tronco cerebrale fino alle cortecce cerebrali, miriadi di mappe di aspetto multidimensionale dello stato del corpo in un determinato momento.Questa informazione, una volta confrontata con quella già acquisita, è posta in un contesto revisionato ad ogni istante; il cervello la utilizza per produrre reazioni vegetative, per elaborare azioni motorie o per costruire rappresentazioni mentali.

La postura dell’umano è intesa come sommatoria integrativa di informazioni sensoriali e di incessanti risposte motorie di adattamento ambientale antigravitario.Il nucleo spinale del trigemino costituisce un particolare relais di gestione posturale in cooperazione con altri sistemi di regolazione svolge un continuo lavoro di adattamento funzione all’ambiente antigravitario.

La disfunzionalità del nervo trigemino nelle complesse dinamiche interazionali rivestono un ruolo di responsabilità in:- Disassamenti posturali meccanici viscerali;- Disturbi psiconeurali;- Sindromi algiche cosiddette sine materia.

La maggior parte delle informazioni trigeminali che giunge all’encefalo proviene dal sistema neurorecettoriale dei fusi neuromuscolari e dai tessuti cutanei.

Trigemino nervo posturale

Visione frontale

Il trigemino nella regolazione posturale

Il sistema trigeminale con le sue connessioni svolge il ruolo importante di regolatore del sistema posturale attraverso la componente sensoriale e propriocettiva di :- apparato linguale;- apparato dentale;- tessuti buccali;- sistema labiale;- articolazione temporo-mandibolare;- sistema neuro-recettiorale dei muscoli masticatori;

Il nervo trigemino dai nuclei trigeminali spinali è mesencefalico si irradia alla:- Sostanza reticolare;- Talamo;- Cervelletto;- Corteccia cerebrale;

Trigemino nervo posturale

Visione sagittale e posteriore

Al nucleo sensoriale del trigemino giungono le afferenze propriocettive e esterocettive del ganglio di Gasser.

Il nucleo mesencefalico del trigemino si comporta come un ganglio sensoriale periferico che invia l’assone delle sue cellule pseudo-unipolari al di fuori del S.N.C. tracciando la via trigemino spinale e reticolo spinale

Le altre connessioni stabiliscono connessioni all’interno del S.N.C. tracciando le vie associative ascendenti in direzione del talamo, cervelletto, nuclei vestibolari e corteccia cerebrale ossia verso aree associative sensoriali e motorie.

Il nucleo mesencefalico del trigemino è interconnesso con:

- Nuclei oculomotori- I nuclei vestibolari - Cervelletto

LA STIMOLAZIONE DEL SISTEMA NEUROVEGETATIVOE L'INFLUENZA DEL NERVO TRIGEMINOATTRAVERSO LA RESPIRAZIONE NASALE

Secondi gli studi del Prof. Bossy nell'ambito di una patologia, o distonia neurovegetativa che corrisponde ad una irregolarità ed uno squilibrio del sistema, numerosi sintomi possono apparire in diversi punti dell'organismo che non hanno apparentemente nessun collegamento con il sistema neurovegetativo, ma che sono la conseguenza diretta di un disequilibrio neurovegetativo, come per esempio l'ipertensione essenziale, le dismenorree, le gastriti, le enteriti, le coliti, le tachicardie ed anche lo stress. Le modalità di azione possono essere diverse. Si rivolgono certamente al sistema riflesso e dunque al sistema neuro-vascolare tramite l'orto-simpatico del quale le fibre circondano come un manicotto i vasi, situati nella mucosa riccamente vascolarizzata nelle fosse nasali.

Altra teoria che si congiunge è il fatto che le fosse nasali sono tra l'altro innervate dal nervo trigemino, vero radar riflesso dell'organismo. Ogni azione a livello del trigemino, che innerva anche i denti, avrà una ripercussione sul sistema neurovegetativo, ma anche sul sistema nervoso nel suo insieme, dato che il trigemino è connesso ai nervi cranici. Il contatto e la trasmissione di influssi diversi (positivi e negativi) potranno essere realizzate in modo agevole verso i nervi importanti quali il nervo auditivo, oftalmico, i nervi motori dell'occhio, il pneumo gastrico (digestione) ed i diversi nervi della lingua e della bocca.Una buona respirazione nasale ottenuta con esercizi specifici con l'attivatore ed una semplice pressione su determinati punti di questa mucosa avrà per conseguenza una carica positiva sulle fibre orto-simpatiche situate a questo livello. In questa maniera potranno essere curate numerose patologie funzionali, a condizione evidentemente che la loro causa sia un disordine vegetativo.

I BENEFICI DELL'ATTIVATORENELLA DEGLUTIZIONE E RESPIRAZIONE

L’equilibrio per una corretta respirazione e deglutizione è fondamentale poiché un disturbo della deglutizione segna un disturbo grave che scompensa vari distretti corporei, esse liberano le suture del palato e quelle del cranio, liberano tutta l’articolazione temporo mandibolare che permette il massaggio del cranio e stimola il rilascio del corpo, delle endorfine e tutto il sistema ormonale compreso tutto quello che è nel sottile.Nella respirazione boccale invece da errata deglutizione infantile si possono avere scompensi neurologici per la mancata ossigenazione cerebrale, per cui i bambini possono essere irrequieti e stressati.

Il prof. Macary evidenzia le ripercussioni cardio-toraciche a seguito di un trattamento funzionale delle dismorfosi dento-facciali. I suoi studi mostrano ogni terapia d’ortopedia biologica apporta beneficio al cuore, dato che ricrea, assieme all’equilibrio delle arcate, la permeabilità fisiologica nasale- respirazione-ventilazione nasale.

I BENEFICI DELL'ATTIVATORENELLA DEGLUTIZIONE E RESPIRAZIONE NASALE

La respirazione con la

bocca è causa di diverse

alterazioni che determi-

nano nel bambino un

equilibrio alterato, in

quanto diventano iperat-

tivi o al contrario apatici,

poco percettivi,

deconcentrati.

Soprattutto a scuola possono avere problemi di apprendimento e ciò a

causa di mancata ossigenazione a livello cerebrale.

Caso dopo 6 mesi di trattamento con attivatore AMCOP

Si è ottenuta l'espansione del palato con rimodellamento della Premaxilla

L'attivatore, la deglutizione e l'equilibrio della boccaattraverso il recupero delle funzioni ai quali si collega

Il movimento deglutitorio corretto con la lingua che si posiziona e si modella al palato, permette di liberare le suture palatine oltre che a trasmettere forze di stimolazione e liberazione alle suture e strutture craniali soprastanti. Inoltre consente l'aumento dell'espansione trasversa.È da considerare che la lingua, con la deglutizione corretta, attraverso i vari muscoli e meridiani ai quali vi si collega, rappresenta l'equilibrio del corpo.Una bocca equilibrata apre in modo simmetrico con le linee mediane centrate. Se il soggetto mastica costantemente in monolateralità, determinerà intanto la deviazione delle linee mediane, con la mandibola che devia dal lato dove si mastica di più e dallo stesso lato causerà usura a livello occlusale, mentre la branca montante ed il condilo assumeranno una forma anatomica più voluminosa e al contrario dal lato opposto branca e condilo si affineranno. È importante consentire al paziente di ottenere una masticazione corretta, bilanciata, bilaterale.

L’attivatore e il morso profondo

Quando la dimensione verticale è ridotta (morso coperto), associato a postura della lingua bassa, tende a ridurre l’espansione dell’area oro-faringea, la quale essendo imprigionata può condizionare il modo di vivere del paziente, turbando e perturbando l’omeostasi del corpo e della mente. Rialzare la dimensione verticale comporta la liberazione dell'area stessa, con tutto ciò che condiziona il corpo.

Alcuni pazienti che presentano queste caratteristiche riferiscono sintomi di soffocamento accompagnati a senso di ansia, soprattutto durante la masticazione a riguardo la difficoltà nella deglutizione del bolo alimentare. Essi devono fare uso dell'attivatore per correggere la posizione della lingua con esercizi specifici e mordicchiare lo stesso per riattivare il sistema muscolare ed ottenere l'estrusione degli elementi posteriori con il conseguente rialzo della dimensione verticale.

I morsi profondi (sovraocclusione)

La dimensione verticale è la chiave dell'intera terapia.

La sovraocclusione è una barriera dell'arcata superiore allo

sviluppo della mandibola, determinata in genere da una

premaxilla arretrata e lingualizzata. È importante eliminare il

muro incisivo e liberare la mandibola nelle lateralità e in antero

posteriore per il ricondizionamento delle A.T.M.

L’attivatore e il morso profondoCaso trattato per un anno solo con l'Attivatore

Si è ottenuta una buona verticentrica con conseguente centratura delle arcate, in chiave di I Classe

L'ATTIVATORE AMCOP e le incompetenze labialiDopo un anno di trattamento

Struttura e Funzione

Con l'utilizzo dell'attivatore non si è verificato un movimento dei denti, ma attraverso essi si è ottenuto la conformazione della struttura ossea, con conseguente riposizionamento dei denti nella più corretta intercuspidazione e nel concetto del recupero di una condizione ottimale della funzione.

Arcate simmetrizzate conformate

Piano occlusale

Struttura Funzione

Piano occlusale orizzontale parallelo al Piano di Francoforte

Con l'uso dell'attivatore è possibile ottenere un piano occlusale orizzontale ideale in relazione al Piano di Francoforte e quindi all'orizzontalità dello sguardo, in condizione di massima funzione

BOCCA EQUILIBRATAViso simmetrico – Contatti in chiave di I classe di Angle

Contatti in lateralità su tutti i denti del lato di lavoro e angoli di masticazione (PLANAS) uguali

In definitiva una bocca in occlusione ideale la si ha quando nei movimenti di lateralità i denti posteriori sono a contatto

sia dal lato lavorante che quello bilanciante.

Inoltre con la centratura e la verticalità corretta, è possibile essere allineati e centrati ed ottenere così un buon

equilibrio a livello psico-fisico.

Correggere la deglutizione e la respirazioneCreare espansione arcateCentrare le arcateSquadrare la mandibolaOttenere gli angoli di masticazione uguali (PLANAS)Regolare la lateralitàLibertà di movimento delle arcateDare stabilità alle arcateDare la giusta dimensione verticaleRiequilibrare A.T.M.Riequilibrare le catene muscolariRiequilibrare gli scompensi posturali (essere centrati e allineati) Apnee e russamenti notturniDigrignamento notturnoIn definitiva lo stato generale del paziente

Il trattamento termina quando si sono ottenuti questi risultati:

L'OSTEOPATIA

È una scienza terapeutica naturale, fondata su una conoscenza della fisiologia e dell’anatomia del corpo umano.Si serve di ogni mezzo normale di diagnosi per evidenziare le disfunzioni e l’assenza di mobilità dei tessuti che comportano un’alterazione dell’equilibrio generale dell’individuo. Il concetto osteopatico nella sua pratica manuale, sollecita al meglio le risorse proprie dell’individuo considerato nella sua globalità.

Concetti di osteopatia

Dall'istante della connessione tra lo spermatozoo e l'ovulo valgono i principi tracciati dall'osteopatia sul rapporto struttura-funzione; questo rapporto accompagnerà il futuro embrione e poi futuro individuo per tutta la vita sino alla morte. L'ovulo fecondato infatti migrerà nell'utero, dovrà attecchire alla parete uterina allo stesso modo in cui un seme attecchisce nella terra. Il rapporto tra la struttura e la funzione già operano in modo importante: una parete uterina malata o un terreno secco (le strutture), non permetteranno la vita o la renderanno difficile (la funzione). L'ovulo diviene col tempo embrione che necessita di un particolare equilibrio dell'ambiente in cui vive: eventuali disfunzioni della madre si tradurranno in alterazioni del nutrimento e della vascolarizzazione.

Questa nuova vita è esposta a degli insulti di vario tipo, come qualsiasi vita in questa terra e su questo universo. Insulti che possono avere diversa natura: fisici, termici, chimici ecc. La nuova piccola vita in crescita non è indifesa di fronte a questi insulti: l'equilibrio della sua struttura e della struttura della madre (almeno per i primi nove mesi come essere vivente) la difendono dai vari attacchi del mondo esterno unitamente al suo corredo genetico ereditato tramite lo spermatozoo e l'ovulo: se questo scudo di “potere” genetico è forte avrà più possibilità di svilupparsi senza rischiare di morire o di venire alla luce con menomazioni o alterazioni. Al termine del suo svilupparsi il bimbo nascerà e a questo punto, sarà possibile valutare se il neonato è venuto al mondo sano o malato.

Esistono tanti livelli di salute e questi sono determinati dalle potenziali debolezze, dagli anelli deboli di una catena che stabiliscono la capacità di forza della catena stessa a differenza degli anelli forti.Un momento strategico, che determinerà buona parte del corredo di “forza” della salute dell'individuo, è rappresentato dalla nascita. Nel passare attraverso un'apertura così piccola il cranio, che la natura non casualmente ha dotato di suture mobilissime e fontanelle, subirà l'evento meccanico probabilmente più importante della sua vita. Questa grande compressione del capo, di cui ognuno di noi ha perso memoria cosciente, rappresenta, contemporaneamente, una terribile “mazzata” e uno slancio vitale che non ha eguali.

Nel momento del passaggio tra la vita fetale e quella extrauterina, l'insulto meccanico è alquanto pericoloso per la futura salute ma è altrettanto fondamentale allo slancio delle funzioni vitali.Funziona come una molla: la compressione del cranio carica le membrane del corpo che poi, al rilascio di questa compressione, lanciano con potenza l'”impulso cranico” ossia la vita dell'individuo. Una delle possibilità più care dell'osteopatia è proprio quella della normalizzazione delle potenziali disfunzioni del bambino neonato causate proprio dall'atto del nascere: è difficile valutare quante e quali malattie quel bimbo si risparmierà grazie a quel semplice, dolce trattamento. Una disfunzione ereditata dal bambino appena nato ha modo di alterare in maniera più profonda le funzioni ad essa collegata molto più di quanto lo possa fare in un adulto.

Alla nascita, la base del cranio è cartilaginea, la volta è membranosa. All'interno, una tasca neuromeningea si riempie di LCR (Liquido-Cefalo-Rachidiano).Queste caratteristiche sono importatati per il suo adattamento alle pressioni delle pareti muscolari e ossee durante il parto. Alcuni neonati dopo la nascita possono presentare asimmetrie più o meno importanti a livello cranico.II cranio nelle settimane che seguono la nascita avrà la tendenza a rimettersi in forma spontaneamente sotto l'influenza:-delle pressioni liquide intra-craniche;- della suzione, della poppata. La poppata partecipa così alla pneumatizzazione dei seni.

La suzione e la poppata

Sotto la spinta dolce, ma generalizzata delle pressioni liquide, la sfera cranica, vero e proprio "pallone" membranoso, cartilagineo, si espanderà e ritroverà naturalmente una forma più sferica. Le deformazioni, le asimmetrie registrate alla nascita devono naturalmente evolversi verso un'armonia di forme nelle settimane seguenti.Se nel cranio persistono dei punti di pressione, le deformazioni e le tensioni, non si correggono. Possono allora instaurarsi diverse disfunzioni.

La suzione: azione sul cranio membranoso

E' il sistema più naturale per correggere le tensioni e le

deformazioni determinate dalle pressioni instauratesi nel cranio

durante la fase del parto.

Anche la ricerca del contatto corporeo fra la madre e suo figlio è un fattore essenziale dello sviluppo affettivo, cognitivo e sociale di quest’ultimo.

Esempio:● Lo scambio di un sorriso● Lo scambio di sensazioni sensoriali durante la poppata● La solidità del sostegno● Il calore del contatto● I gesti carezzevoli.

Osteopatia e Ortodonzia

Una compressione traumatica della base del cranio e della regione occipito-atlante in seguito ad una posizione fetale anomala, o ad un trauma ostetrico durante la fase del parto, possono essere la causa di dismorfosi cranio-mandibolare e che comportano disturbi della deglutizione, in quanto la lingua assume un ruolo di compensazione delle tensioni per correggere il trauma quando è presente questo tipo di compressione traumatica. È consigliato il lavoro dell’osteopata come soppressore delle barriere neuro-tensive( che sono poi la causa principale dello scompenso), in modo tale da riarmonizzare le traiettorie di crescita neuro-matrici per un ritorno ad un movimento-respiratorio-primario (MRP) fisiologico con la normalizzazione di occipito-atlante e delle cerniere cervico-facciali che neutralizza le tensioni. Il trattamento osteopatico è consigliato dalla nascita ai 3 anni del piccolo paziente, cioè quando si sono formate le arcate dentarie.

Il motivo delle lesioni osteopatiche come causadelle dismorfosi cranio mandibolare e occlusale

Si può poi impostare il lavoro per una corretta deglutizione, e la si può ottenere con l’uso di un dispositivo come l’attivatore A.M.C.O.P., come soppressore delle barriere meccaniche, canalizzando la lingua in una posizione di postura corretta. Il lavoro deve essere programmato verso i 5 anni di età.

Il lavoro ortodontico secondo i concetti osteopatici

Qualsiasi apparecchio ortodontico che presenta caratteristiche di funzionamento molto rigide può creare una costrizione nel cranio

e della faccia. Al contrario con l’uso dell’attivatore attraverso il movimento elastico le costrizioni vengono liberate.

CONCETTO OSTEOPATICO

Zone topografiche della dinamica craniale

●Anteriore = Presfenoide, Frontale mascellare superiore;●Centrale = Sfenoide e Parietale;●Posteriore = Occipitale, temporale e mandibola.

L'occlusione è una “sutura aperta”, luogo di carico delle sollecitazioni

Il mascellare dipende dalla sfera anteriore, la mandibola dalla sfera posteriore; l'occlusione è la traduzione dello stato dinamico oscillatorio cranico. Essa rappresenta una sutura aperta, cioè, una regione di scarico delle sollecitazioni craniali. Il concetto osteopatico è sostenuto dall'unicità del corpo, unicità realizzata dalle fasce, cioè, il tessuto connettivo e le aponeurosi di cui fanno parte le meningi (dura madre). GOTHE e STEINER sostengono che le ossa del cranio non sono altro che delle vertebre metamorfosate, e che esiste una continuità strutturale tra colonna vertebrale e cranio.Così, la prima vertebra è rappresentata dal pre-sfenoide, la seconda dal post-sfenoide, la terza dall'occipite. L'atlante è, in effetti, la quarta vertebra, e si comporta come un vero menisco adattativo tra colonna vertebrale e cranio.La malocclusione si presenta come una vera scoliosi cranica.

Quando i denti entrano in contatto, per fissare l'occlusione, appare un nuovo fenomeno. Per mezzo della loro innervazione trigeminale, dei loro recettori desmodentali, avremo la formazione di un circuito cibernetico di retro-azione: il sistema si auto-blocca. Non c'è più, in questo momento, una vera possibilità di manovra osteopatica utile a togliere questa barriera. È lo "sblocco" occlusale che potrà allora ridare libertà al sistema e modificarlo per mezzo di una nuova informazione dentale e craniale.È per questa ragione sono stati differenziati due sotto sistemi:● il sistema cranio-sacrale, meningeo (dura madre) e liquido per mezzo del liquido

cefalo-rachidiano;● il sistema cranio-mandibolare o mandibolare, che si riuniscono nel sistema

centrale dell'individuo: il sistema cranio-sacro-mandibolare.

Un co-fattore emozionale è sovente l'elemento scatenante.Invece, modificando questa occlusione, e ottimizzandola, si riorganizza la dinamica cranica e si agisce sulla sua funzione di conformatore cranico. Queste inter-relazioni costanti, dimostrano che l'occlusione è un processo biodinamico continuo e, dunque, non può essere equiparata a questa nozione di stabilità che gli veniva riconosciuta fino ad oggi.

Lesioni della sinfisiNel quadro delle perturbazioni del movimento cranico osteopatico, compaiono delle lesioni della sinfisi, cioè, dei comportamenti caotici delle traiettorie di crescita ossea che determinano differenti tipi di malocclusione e, per il gioco delle catene aponeurotiche, di numerose disfunzioni posturali. Sono stati proposti diversi tipi di lesioni craniche, ma occorre sapere che, in pratica, in funzione dei traumi, questa classificazione non è mai così stretta e può comportare un intrigo di più assi di patologie. L'occlsione è un processo dinamico continuo, è la risultante biodinamica cerebrale craniale. Luogo di scappatoia delle sollecitazioni craniche ma anche cranio-sacrali. L'occlusione quindi sarà influenzata da patalogie dette “ascendenti”.

Lesione craniale in flessione o in estensione

Un movimento cranico bloccato in flessione porta una posizione retrusiva della mandibola con un aumento dei contatti posteriori, che si tradurrà con usure localizzate a livello dei settori posteriori, molari e premolari. L'inverso comparirà per un blocco del cranio in estensione, che favorirà i contatti anteriori, e che si tradurrà con usure localizzate sui settori anteriori incisivo-canino. Dato l'elemento mobile cinetico mandibolare, le usure si troveranno in priorità a livello dei denti mascellari, mostra la presenza di un blocco osteopatico più profondo e scompensativo.

Lesione cranica in torsione

Lo sfenoide e l'occipite effettuano una rotazione opposta che porta una malocclusione del tipo cross-bite. I piani mascellare e mandibolare sono inclinati rispetto all'orizzontale e non sono paralleli tra loro.

Lesioni in torsione Formazione di un cross-bite

Lesioni in Side Bending Rotation

Si tratta di una doppia lesione di inclinazione e rotazione tra lo sfenoide e l'occipite. Il mascellare e la mandibola sono deviati dallo stesso lato rispetto al piano sagittale mediano.I punti interincisivi non coincidono più con quest'ultimo. E' il viso a banana. I piani di occlusione trasversali sono paralleli tra loro e inclinati rispetto all'orizzontale.

Le lesioni di Side Bending Rotation Viso a banana

Lesione di Strain verticale

Sono legati ad uno spostamento verticale lo sfenoide e l'occipite.Lo Strain verticale basso comporta un retrognatismo mandibolare.Lo Strain verticale alto comporta un prognatismo. L'asse craniale sembra essere allora un asse primordiale della verticalità. L'interesse dell'occlusione è che, essa, ci serva da riferimento nel grado di adattamento dell'individuo a questa verticalizzazione

Strain verticale alto Prognatismo

Strain verticale basso Retrognatismo

L'ATTIVATORE AMCOP è un validissimo dispositivo adatto al recupero delle diverse lesioni osteopatiche e anche di grande aiuto al lavoro dell'osteopata.

Side bending sinistrodella SSB

Torsione destradella SSB

Strain verticaleA sfenoide alto

Rapporto fra lesioni craniche e postura

Orto-Osteo-Posturodonzia

In definitiva il protocollo di un trattamento deve essere progettato secondo gli assi di predilizione ortodontica-osteopatica e posturale. Il trattamento deve essere assolutamente intercettico e preventivo. In osteopatia il lavoro si rivela efficace e preventivo dalla nascita a 5 anni. Bisognerà cercare gli stati di flessione o di estensione della base del cranio in funzione della classe dentale per rimediare ai possibili ulteriori squilibri delle basi ossee.

Dai sei ai sette anni deve essere impiegato assolutamente il trattamento osteopatico per ottenere un asse craniosacrale libero da tensioni , soprattutto quelle membranose e lavorare attivamente contro i fattori di estensione cranica, in quanto le tensioni membranose e l’estensione cranica rappresentano le disfunzioni più traumatiche per una morfogenesi cranica armoniosa. Inoltre è importante la ricerca di eventuali lesioni intraossee fra i condili e la squama occipitale , e la ricerca della mobilità osteopatica a livello dei mascellari, secondo l’asse trasversale.

È da considerare che l’architettura cranica con un’asimmetria fisiologica in torsione destra, presenta una posizione mandibolare nello spazio secondo una asse bi-condiloideo leggermente obliquo da destra a sinistra e dall’alto in basso. Il movimento della mandibola nella flessione-estensione avverrà con una leggera rotazione del condilo destro verso il condilo sinistro in senso antiorario, quando si è posizionati alla testa del paziente. Bisogna liberare le zone vertebrale corrispondenti a le disfunzioni occlusali quando queste sono in restrizioni.

L'attivatore lo si può testare con la kinesiologia applicata.

La kinesiologia applicata rappresenta un metodo finalizzato alla diagnosi, mediante l’analisi della forza e del tono muscolare di un soggetto attraverso un test appropriato ( test muscolare). Il test di kinesiologia applicata funziona come codice interpretativo dello stato di salute complessivo o settoriale, organico o psico-emozionale del paziente. Si prefigge di andare alla ricerca di cosa non funziona correttamente nel nostro organismo e grazie alle informazioni ottenute dal test è possibile determinare se un problema è da collegare al sistema nervoso o al drenaggio linfatico piuttosto che a un deficit vascolare di un muscolo o di un organo, ad un eccesso o carenza di un principio nutritivo o ad un problema a livello del meccanismo cranio- sacrale e dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), oppure ad uno squilibrio nel sistema dei meridiani dell’agopuntura o ancora ad un problema di denti o a vertebre fuori posto ecc.

Se il lavoro viene esercitato senza il sentimento della PASSIONE, procurerà solo un risultato superficiale nella cura dell’individuo “il sintomo”, se viene invece OPERATO in maniera coscienziosa e profonda “e ciò lo determina la passione”, sarà possibile ottenere la guarigione.

"È la passione per ciò che si fa che permette di sviluppare conoscenza, apprendimento e creatività."

Il contenuto di questo PDF è stato realizzato con concetti estratti di pubblicazioni di diversi autori che operano nel campo dell’ortodonzia funzionale, dell’olistica, dell’osteopatia e della dentosofia.