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52. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE ATTI DI INDIRIZZO: Risoluzioni in Commissione: X e XI Commissione: Gribaudo .................................... 7-00058 2063 XI Commissione: Epifani ........................................ 7-00057 2065 XII Commissione: Novelli ......................................... 7-00056 2067 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interrogazione a risposta orale: De Giorgi .................................... 3-00204 2070 Interrogazioni a risposta in Commissione: Pezzopane .................................. 5-00561 2071 Pellicani ...................................... 5-00566 2072 Affari esteri e cooperazione internazionale. Interrogazione a risposta in Commissione: Ungaro ........................................ 5-00568 2073 Interrogazione a risposta scritta: Billi ............................................. 4-01234 2074 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazione a risposta orale: De Giorgi .................................... 3-00205 2074 Interrogazioni a risposta in Commissione: Cenni ........................................... 5-00572 2075 Muroni ........................................ 5-00574 2076 Giustizia. Interrogazione a risposta in Commissione: Gadda ......................................... 5-00570 2077 Interrogazione a risposta scritta: Varchi ......................................... 4-01237 2078 Infrastrutture e trasporti. Interrogazioni a risposta in Commissione: Butti ............................................ 5-00560 2079 Fragomeli ................................... 5-00562 2079 Giacometto ................................. 5-00565 2080 Butti ............................................ 5-00571 2081 Interrogazione a risposta scritta: Butti ............................................ 4-01232 2081 Interno. Interrogazioni a risposta in Commissione: Nesci ........................................... 5-00563 2082 Atti Parlamentari 2061 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. PAG. PAG.

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52. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

ATTI DI INDIRIZZO:

Risoluzioni in Commissione:

X e XI Commissione:

Gribaudo .................................... 7-00058 2063

XI Commissione:

Epifani ........................................ 7-00057 2065

XII Commissione:

Novelli ......................................... 7-00056 2067

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazione a risposta orale:

De Giorgi .................................... 3-00204 2070

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Pezzopane .................................. 5-00561 2071

Pellicani ...................................... 5-00566 2072

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Ungaro ........................................ 5-00568 2073

Interrogazione a risposta scritta:

Billi ............................................. 4-01234 2074

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazione a risposta orale:

De Giorgi .................................... 3-00205 2074

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Cenni ........................................... 5-00572 2075

Muroni ........................................ 5-00574 2076

Giustizia.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Gadda ......................................... 5-00570 2077

Interrogazione a risposta scritta:

Varchi ......................................... 4-01237 2078

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Butti ............................................ 5-00560 2079

Fragomeli ................................... 5-00562 2079

Giacometto ................................. 5-00565 2080

Butti ............................................ 5-00571 2081

Interrogazione a risposta scritta:

Butti ............................................ 4-01232 2081

Interno.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Nesci ........................................... 5-00563 2082

Atti Parlamentari — 2061 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.PAG.

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Fiano ........................................... 5-00573 2082

Interrogazioni a risposta scritta:

Pastorino .................................... 4-01233 2083

Tiramani ..................................... 4-01236 2083

Istruzione, università e ricerca.

Interpellanza:

D’Ettore ...................................... 2-00122 2084

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Gribaudo .................................... 5-00564 2085

Interrogazioni a risposta scritta:

Pignatone .................................... 4-01231 2086

Ascani ......................................... 4-01235 2086

Fornaro ...................................... 4-01238 2088

Salute.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Nesci ........................................... 5-00567 2089

Sviluppo economico.

Interrogazione a risposta orale:

Spena .......................................... 3-00203 2090

Interrogazione a risposta in Commissione:

Fregolent .................................... 5-00569 2091

Apposizione di firme ad interrogazioni ..... 2092

Trasformazione di un documento del sinda-cato ispettivo ............................................. 2092

Atti Parlamentari — 2062 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

PAG.PAG.

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ATTI DI INDIRIZZO

Risoluzioni in Commissione:

Le Commissioni X e XI,

premesso che:

il 14 agosto 2018 è crollata unacampata del viadotto Polcevera sulla Auto-strada A10 Genova-Ventimiglia, conosciutocome « Ponte Morandi »; il crollo ha inte-ressato il pilone centrale del viadotto ecirca 260 metri di carreggiata, danneg-giando anche le aree sottostanti;

il crollo ha coinvolto circa 40 veicoliin transito ed ha provocato il bilancio gra-vissimo di 43 vittime; le attività di soccorsosono state tempestive e hanno visto la grandeed encomiabile mobilitazione del sistemadi Protezione civile, di vigili del fuoco, forzedell’ordine, personale del 118, volontari chesi sono immediatamente attivati per pre-stare soccorso e salvare quante più viteumane; importante e significativa è stataanche la risposta delle strutture sanitariecoinvolte nel soccorso ai feriti;

a causa del crollo e dei rischi deri-vanti dai monconi, sono stati immediata-mente evacuati i palazzi all’interno dellaindividuata « zona rossa », con circa 600persone interessate dalle operazioni di sgom-bero; diverse attività economiche e produt-tive presenti nei pressi del ponte crollatohanno dovuto sospendere la propria atti-vità per il pericolo di ulteriori crolli dellastruttura ormai compromessa;

in data 16 agosto 2018, con decretodel Presidente del Consiglio dei ministri, èstato dichiarato lo stato d’emergenza na-zionale della durata di 12 mesi; con suc-cessivi provvedimenti del Consiglio dei mi-nistri sono state stanziate ad oggi risorsepari a 33 milioni di euro a valere sul fondoper le emergenze nazionali per far frontealle prime esigenze di intervento legate alcrollo del ponte;

a seguito del crollo del « Ponte Mo-randi » la procura di Genova ha avviatoun’indagine; sono attualmente in corso gli

accertamenti necessari di tipo strutturale eingegneristico, cantieristico e amministra-tivistico e sullo stato dell’arte dei piani dimanutenzione;

il crollo del ponte Morandi a Ge-nova taglia di fatto la Valpolcevera lungol’asse nord-sud. La parte sul mare, dove sitrovano industrie e centri commerciali, èora irraggiungibile da nord e restano col-legati al resto della città soltanto attraversola A7, tramite il casello di Genova Bolza-neto, ma costringendo chi la percorre adaffrontare un percorso più lungo; gravidisagi si registrano per i collegamenti au-tostradali tra le due riviere liguri e vi sonoripercussioni economiche negative per leindustrie, per il terminale portuale, per lemerci e i passeggeri, nonché per le condi-zioni minime della viabilità in città;

il porto di Genova è, infatti, il prin-cipale porto di movimentazione merci d’I-talia ed uno dei principali in Europa; nelmese di maggio 2018 il porto di Genova hamovimentato 4,87 milioni di tonnellate dimerci, con una progressione del +5,1 percento rispetto all’anno precedente: il solotraffico containerizzato ha fatto registrare,in questi primi mesi del nuovo anno, ilnuovo record storico trainato dalla crescitadei volumi movimentati al Voltri TerminalEuropa (VTE);

i precedenti Governi hanno inve-stito in un progetto strategico per la Ligu-ria, prevedendo la realizzazione di impor-tanti infrastrutture di collegamento, qualiad esempio la Gronda ed il Terzo valico,per consentire a questo territorio il supe-ramento di elementi di criticità e di isola-mento;

l’immane tragedia che ha colpitoGenova ha purtroppo reso particolarmenteevidenti i ritardi infrastrutturali legati allamancata realizzazione della Gronda, unanuova infrastruttura di 72 chilometri dinuovi tracciati autostradali che si allacciaagli svincoli che delimitano l’area cittadina(Genova Est, Genova Ovest, Bolzaneto) e siconnette con la direttrice dell’A26 a Voltri,ricongiungendosi con l’A10 in località Ve-sima;

Atti Parlamentari — 2063 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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il progetto della Gronda di Genovasi pone l’obiettivo di alleggerire il tratto diA10 più interconnesso con la città di Ge-nova, cioè quello dal casello di GenovaOvest (porto di Genova) sino all’abitato diVoltri, trasferendo il traffico passante sullanuova infrastruttura; grazie al lavoro svoltonegli ultimi anni, nel settembre 2017 èstato adottato il decreto del Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti che sanciscel’approvazione del progetto definitivo e di-chiara la pubblica utilità della Gronda;

suddetta opera ha continuato a su-bire una forte opposizione, anche da partedi forze politiche che oggi sono al Governodel Paese, determinando di fatto un rallen-tamento nell’ammodernamento della reteinfrastrutturale al servizio della città; lostesso Ministro delle infrastrutture e deitrasporti ha affermato in diverse occasioniistituzionali e non che la Gronda rientranelle grandi opere sulle quali effettuareuna analisi costi/benefici, non escludendol’abbandono dell’opera;

rimane imprescindibile garantire, nelpiù breve tempo possibile, la ricostruzionedel ponte Polcevera, concertando le moda-lità di intervento con le rappresentanzeistituzionali locali, a partire dal Commis-sario per l’emergenza, e dal presidente dellaregione Liguria e dal sindaco della città diGenova;

ogni giorno sono circa 180.000 lepersone che necessiterebbero di muoversida e verso il quartiere Valpolcevera perragioni di studio e lavoro; l’impossibilità diutilizzare il ponte Morandi impatta quindisu tutte le attività commerciali, industrialie terziarie della città;

nel 2017 il tasso di occupazionedella regione Liguria è stato del 62,4 percento, più basso di circa tre punti percen-tuali rispetto alla media del centro-nord;nel I semestre 2018 sono cresciute sia l’oc-cupazione (+1,5 per cento, con particolareriferimento agli occupati dell’industria) siala disoccupazione (+5,6 per cento, in par-ticolare giovani donne). Il tasso di disoccu-pazione ligure complessivo è dell’11 percento, di soli 0,6 punti percentuali inferiore

a quello italiano, ma quello femminile saleal 13,1 per cento di 0,2 punti percentualisuperiore al dato nazionale;

appare indispensabile l’adozione dispecifici ammortizzatori sociali, come lacassa integrazione, per tutta la durata del-l’emergenza per le attività economiche chenon potranno rimanere attive, onde evitarela loro chiusura con la perdita di aziende edi posti di lavoro; nonché di sussidi speci-ficatamente rivolti ai lavoratori autonomiche mostrano, già a partire dai primi mesidal crollo del ponte, una perdita di redditosignificativa e indipendente dalla loro vo-lontà, a tal fine riprendendo le finalitàpreviste dall’apposita delega legislativa con-tenuta nella legge 22 maggio 2017, n. 81volte a consentire alle casse professionali dierogare specifici sussidi;

particolare attenzione deve essereriservata a coloro il cui reddito dipendevada attività economiche situate nella zonarossa, non più accessibile, i quali devonoessere oggetto di specifiche politiche attivedel lavoro, per quanto riguarda i lavoratoridipendenti e di specifici contributi a fondoperduto, per quanto riguarda i lavoratoriautonomi e gli imprenditori;

è necessario supportare e rafforzareimmediatamente il trasporto pubblico, ondefacilitare gli spostamenti collettivi nei per-corsi casa-lavoro o casa-scuola/università,disincentivando l’utilizzo del mezzo privatoil quale rischia di congestionare in manierairreparabile la viabilità, contribuendo cosìal rallentamento delle attività economiche;

occorrono deroghe e contributi allepubbliche amministrazioni per le attività divigilanza urbana, sicurezza, soccorso, assi-stenza sociale e sanitaria, uffici giuridici,con assunzioni straordinarie a tempo de-terminato e indeterminato; l’emergenza hamesso in forte evidenza il sottodimensio-namento degli organici dei servizi pubblicinel territorio genovese quali vigili del fuoco,forze dell’ordine, polizia locale e personalesanitario che sono intervenuti, fin dalleprime ore della tragedia, ma anche neiservizi sociali e nei servizi tecnici; in Ligu-ria, l’organico dei vigili del fuoco è sotto-

Atti Parlamentari — 2064 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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dimensionato per 100 unità, il compartosanitario per circa 800 unità;

particolare attenzione occorre riser-vare a figure quali assistenti sociali e psi-cologi, i quali hanno avuto e avranno, pertutta la durata dell’emergenza, un ruolofondamentale nell’ascoltare e supportare lepersone colpite dalla tragedia, in partico-lare parenti, conoscenti delle vittime e sfol-lati;

la priorità assoluta è sostenere Ge-nova e il suo territorio nello sforzo direagire al grave momento di difficoltà de-terminato dal crollo del ponte Morandi edall’impatto che questo ha avuto sulla città;l’attenzione del Parlamento e di tutte leistituzioni non può che essere rivolta asollecitare e supportare in modo responsa-bile ogni azione a favore delle famiglie dellevittime, delle persone costrette ad abban-donare la propria casa, dei lavoratori edelle imprese danneggiate, ricostruendo nelpiù breve tempo possibile le condizioni diripresa e di ritorno alla normalità; un obiet-tivo prioritario, che richiede unità e re-sponsabilità da parte delle istituzioni e ditutte le forze politiche,

impegnano il Governo:

ad assumere iniziative per il supportoalle attività economiche e produttive dan-neggiate in via diretta ed indiretta dal crollodel ponte Morandi, promuovendo l’ado-zione di misure di carattere risarcitorio,strumenti di integrazione salariale e l’atti-vazione di ammortizzatori sociali;

ad assumere iniziative per assicurarela continuità d’esercizio delle imprese in-dustriali, artigianali, commerciali e di ser-vizio, anche mediante l’attivazione di lineedi finanziamento finalizzate al rilancio delleattività produttive e l’accesso al fondo cen-trale di garanzia, secondo esperienze giàmaturate in altri eventi calamitosi;

ad assicurare la piena tutela dei lavo-ratori delle aziende coinvolte dall’emer-genza che non hanno accesso agli ammor-tizzatori sociali ordinari o che li hannoesauriti, disponendo altresì che i periodi di

concessione degli ammortizzatori sociali ri-conosciuti in conseguenza di eventi cala-mitosi non vengano computati ai fini delladeterminazione del periodo temporale mas-simo di utilizzo degli strumenti di sostegnodel reddito dei lavoratori impiegati nelleimprese collocate nei territori interessatida tali eventi, favorendo il rafforzamentodelle misure di sostegno e lo stanziamentodi risorse adeguate;

ad adottare iniziative per utilizzareammortizzatori sociali, anche a carattereinnovativo, per sostenere il reddito dei la-voratori dipendenti, di artigiani e commer-cianti e di tutti i lavoratori autonomi le cuiattività economiche saranno parzialmenteo completamente bloccate per tutta la du-rata dell’emergenza nazionale, e fino allasostituzione del viadotto Polcevera;

ad assumere iniziative per destinarecontributi a fondo perduto per le attivitàeconomiche presenti nella zona rossa, perconsentire altrove la loro ripresa e in ognicaso all’interno del comune di Genova;

ad individuare una zona limitrofa aquella rossa, nel cui ambito vengano ga-rantiti immediato sostegno economico eammortizzatori sociali;

anche al fine di attenuare gli effettioccupazionali derivanti dal crollo del pontePolcevera, ad assumere iniziative volte adistituire, per l’area portuale di Genova, unaZes (Zona economica speciale), sul modellodi quelle istituite con il decreto-legge 20giugno 2017, n. 91, per la crescita econo-mica nel Mezzogiorno, che preveda misureeconomiche e semplificazioni di carattereamministrativo e burocratico per le im-prese insediate stanziando nel contempo lerelative risorse economiche.

(7-00058) « Gribaudo, Moretto, Paita, Va-zio, Serracchiani, Carla Can-tone, Lacarra, Lepri, Mura, Vi-scomi, Zan ».

La XI Commissione,

premesso che:

a distanza di anni dall’approvazionedella legge 27 marzo 1992, n. 257, recante

Atti Parlamentari — 2065 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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« Norme relative alla cessazione dell’im-piego dell’amianto », che ha, tra l’altro,disposto la concessione di un beneficio pre-videnziale a determinate categorie di lavo-ratori che durante l’attività lavorativa sonostate esposte all’amianto, questo è ancoramolto diffuso in Italia e tanti siti contami-nati attendono di essere bonificati. Se-condo il rapporto di Legambiente, solo 13regioni hanno approvato un piano regio-nale per la bonifica, mentre secondo l’Isti-tuto superiore per la prevenzione (Ispesl),ogni anno si registrerebbero almeno quat-tromila decessi, dovuti all’esposizione pro-fessionale, ambientale e domestica alla fi-bra « killer »;

successivamente alla citata leggen. 257 del 1992 l’articolo 47 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito,con modificazioni, dalla legge 24 novembre2003, n. 326, ha esteso la rivalutazione delperiodo di esposizione all’amianto ai finipensionistici anche ai lavoratori non co-perti dall’assicurazione obbligatoria gestitadall’Inail;

nella passata legislatura vi sono statiuna serie di interventi in relazione ai be-nefici previdenziali per i lavoratori espostiall’amianto al fine di estendere la platea deisoggetti beneficiari e di riconoscere mag-giori facilitazioni agli ex lavoratori affettida patologia asbesto-correlata. Nello spe-cifico l’articolo 1, commi 115 e 117, dellalegge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge distabilità 2015), ha esteso la platea dei la-voratori esposti all’amianto. Sono state ri-conosciute le prestazioni assistenziali ero-gate dal Fondo per le vittime dell’amiantoai malati di mesotelioma che abbiano con-tratto la patologia, o per esposizione fami-liare ai lavoratori impiegati nella lavora-zione dell’amianto, ovvero per comprovataesposizione ambientale. In seguito, l’arti-colo 1, commi da 274 a 279, della legge 28dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità2016) ha, tra l’altro, esteso la platea a cuisi applicano le disposizioni richiamate, com-prendendovi anche i lavoratori che, in se-guito alla cessazione del rapporto di lavoro,siano approdati ad una gestione di previ-denza diversa da quella dell’Inps e che nonabbiano maturato il diritto alla decorrenza

del trattamento pensionistico nel corso de-gli anni 2015 e 2016. Inoltre, il beneficioprevidenziale di cui dall’articolo 13, comma8, della citata legge n. 257 del 1992 è statoesteso ai lavoratori del settore della pro-duzione di materia rotabile ferroviario chehanno svolto operazioni di bonifica dall’a-mianto senza essere dotati degli adeguatiequipaggiamenti di protezione. Infine, èstato istituito presso il Ministero del lavoroe delle politiche sociali il fondo per levittime dell’amianto, in favore degli eredidei soggetti deceduti in seguito a patologieasbesto correlate per esposizione all’a-mianto nell’esecuzione delle operazioni por-tuali attuate per realizzare la cessazionedell’impiego dell’amianto, che concorre alpagamento di quanto spettante ai superstitia titolo di risarcimento del danno patrimo-niale e non. Successivamente, l’articolo 1,comma 250, della legge 11 dicembre 2016,n. 232, ha attribuito, a decorrere dal 2017,entro limiti finanziari (20 milioni di europer il 2017 e 30 milioni annui a decorreredal 2018), il diritto alla pensione di inabi-lità per i soggetti affetti da determinatemalattie connesse all’esposizione lavorativaall’amianto anche per i casi in cui manchiil presupposto dell’assoluta e permanenteimpossibilità di svolgere qualsiasi attivitàlavorativa. Infine, l’articolo 13-ter del de-creto-legge 20 giugno 2017, n. 91 (cosid-detto decreto per il Mezzogiorno), conver-tito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto2017, n. 123, ha previsto benefìci pensio-nistici o sussidi di accompagnamento allaquiescenza per lavoratori affetti da pato-logia asbesto-correlata, provvedendo allacopertura finanziaria dei relativi oneri fi-nanziari;

sempre nella precedente legislatura,è stata istituita la Commissione parlamen-tare d’inchiesta sul fenomeno degli infor-tuni sul lavoro e delle malattie professio-nali, con particolare riguardo al sistemadella tutela della salute e della sicurezzanei luoghi di lavoro; nel corso della suaattività la Commissione ha approfonditoanche il delicato tema dell’amianto in Ita-lia, ponendo ad esempio l’attenzione alcaso dello stabilimento Isochimica di Avel-lino. Occorre poi ricordare il caso di Casale

Atti Parlamentari — 2066 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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Monferrato i cui abitanti, dopo aver vistomorire i lavoratori dell’amianto per asbe-stosi, corrono il rischio di aver contratto inmassa il mesotelioma (il tumore ai polmoniche si rivela anche dopo 30 anni), inalandoi filamenti cristallini per contatto indiretto.Infine, vi è il tema del controllo diretto oindiretto da parte della criminalità orga-nizzata del sistema dello smaltimento irre-golare dei rifiuti contenenti anche amianto,già nel passato monitorato dalle autoritàcompetenti,

impegna il Governo

ad adottare iniziative per tutelare i lavora-tori che, considerando lo specifico luogo incui operano, risultano maggiormente espo-sti all’amianto, con rischi e danni gravi allasalute, nonché al fine di verificare l’effica-cia della normativa vigente in materia, conspecifico riguardo ai benefìci previdenzialiin favore di suddetti lavoratori.

(7-00057) « Epifani ».

La XII Commissione,

premesso che:

le malattie non trasmissibili comecancro, diabete, disturbi cardiovascolari,respiratori o mentali, sono diventate laprincipale causa di morte nel mondo e inparticolare nei Paesi industrializzati, co-prendo addirittura il 70 per cento dei de-cessi secondo gli ultimi dati forniti dall’Or-ganizzazione mondiale della sanità (Oms);

le malattie non trasmissibili costi-tuiscono anche una voce di spesa in cre-scita esponenziale per i sistemi sanitarinazionali, anche in relazione all’allunga-mento medio della vita. In prospettiva, senzaun’inversione del trend attualmente in corso,la cura delle malattie non trasmissibili po-trebbe avere serie conseguenze per l’interoapparato sanitario e previdenziale di tuttoil mondo sviluppato, incluso il nostro Pa-ese;

gli studi scientifici concordano sulfatto che l’obesità sia uno dei principalifattori di rischio per tali malattie;

secondo l’Oms, il tasso di obesitànel mondo è triplicato dal 1975. Nel 2016più di 1,9 miliardi di adulti erano sovrap-peso (con un indice di massa corporeasuperiore a 25), di cui 650 milioni obesi(con un indice di massa corporea superiorea 30). In sostanza, il 39 per cento dellapopolazione mondiale è sovrappeso e il 13per cento è obeso;

come nel resto dell’Occidente, an-che in Italia le statistiche sono preoccu-panti: il 35,5 per cento degli adulti è so-vrappeso e il 10,4 per cento è obeso (datiIstat 2016);

ancora più preoccupante è il trendrelativo all’obesità infantile: secondo unostudio condotto dall’Imperial College di Lon-dra e dall’Oms, i cui risultati sono statipubblicati su The Lancet nell’ottobre 2017,negli ultimi 40 anni, nel mondo, il numerodi bambini e adolescenti e obesi tra i 5 e i19 anni è aumentato di circa dieci volte, ein Italia la percentuale di bambini e ado-lescenti obesi è aumentata di quasi tre voltenel 2016 rispetto al 1975;

i dati Istat del 2016 mostrano che il24,7 per cento della popolazione italianatra i 6 e i 17 anni è sovrappeso od obeso,pari a 1,7 milioni di bambini e adolescenti;

le cause dell’obesità sono di molte-plice natura. A incidere sono soprattuttofattori legati al metabolismo, alla genetica,alle condizioni socio-economiche, allo stiledi vita, allo stress;

in particolare, numerosi studi evi-denziano una correlazione diretta tra svi-luppo dell’obesità e condizioni economichedisagiate;

in nove dei ventotto Paesi dell’U-nione europea, la percentuale di bambinidi 11 anni in forte sovrappeso od obesa èsuperiore al 30 per cento;

l’obesità infantile, e quella in etàpediatrica in particolare, non dovrebberomai essere sottovalutate dai genitori (i datidicono che circa il 40 per cento delle madridi bambini in sovrappeso o obesi ritieneche il peso del proprio figlio sia nellanorma), in quanto rappresentano un im-

Atti Parlamentari — 2067 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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portante fattore di rischio di malattie cro-niche e, se presente in età pediatrica, l’o-besità si associa ad una più precoce insor-genza di patologie tipiche dell’età adultacome ipertensione, cardiopatie e diabete ditipo 2. A breve termine, l’obesità può avereripercussioni sul sistema respiratorio, ga-strointestinale, muscolo-scheletrico, cardio-vascolare ed endocrino-metabolico dei bam-bini;

l’educazione delle nuove genera-zioni a un regime alimentare sano e a unostile di vita corretto è, di conseguenza,fondamentale per prevenire una ulteriorediffusione dell’obesità e delle malattie nontrasmissibili ad essa collegate;

l’educazione e la prevenzione sonoquindi aspetti fondamentali per contra-stare la diffusione del fenomeno. Restamolto da fare, soprattutto nella promo-zione della consapevolezza sui corretti stilidi vita;

complessivamente, comunque, negliultimi anni il dato italiano è in lieve mi-glioramento, anche se il quadro rimanenegativo e la prevalenza di sovrappeso e diobesità tra i bambini di 6-9 anni del nostroPaese resta tra le più alte in Europa;

se da un lato, quindi, la suddettadiminuzione indica una tendenza positiva,dall’altro va considerato il fatto che ladiminuzione ha riguardato principalmentele famiglie a reddito più elevato e nonquelle con maggiori difficoltà economica;

un importante aspetto che non puòessere sottovalutato, è infatti quello chelega l’alimentazione al disagio economico esociale. Nel corso della legislatura prece-dente, nel dicembre 2014, la commissioneparlamentare per l’infanzia e l’adolescenza,approvava il documento conclusivo dell’in-dagine conoscitiva sulla povertà e il disagiominorile, dove veniva evidenziata la diffu-sione di due fattori di rischio molto signi-ficativi per la salute dei minori: l’obesità eil sovrappeso, e come questi fattori di ri-schio risultassero strettamente correlati alconcetto di povertà come assenza o ca-renza di opportunità. Ciò comporta che ildivario sociale si traduce, tra l’altro, in undivario di salute;

il medesimo documento conclusivosottolineava come le regioni del Sud hannouna quota più alta di cittadini e bambiniobesi o in sovrappeso, quindi a rischio diammalarsi di diabete, e che « nelle regionidel Sud tende ad affermarsi un modellonutrizionale sempre più simile a quelloesistente nei Paesi del Sud del mondo, incui si abbandona la tradizione alimentarenazionale a favore di un consumo eccessivodel cosiddetto junk food, il cibo ipercalo-rico a scarso valore nutrizionale, che peròvanta un costo basso »;

si assiste, invece, soprattutto da partedei più giovani, ad un eccessivo consumo disnack e di cibo consumato nei fast food, chesi caratterizzano per un eccessivo conte-nuto calorico; vi è necessità di agire effi-cacemente su più fronti, partendo dall’e-ducazione alimentare e dalla corretta in-formazione sulle conseguenze di compor-tamenti alimentari scorretti; è necessario,quindi, un approccio finalizzato all’ado-zione di comportamenti alimentari correttie, sotto questo aspetto, le buone abitudini,familiari in primis, devono contribuire alformarsi di un’adeguata coscienza alimen-tare. Un ruolo decisivo deve essere svoltoanche dalla scuola. Nell’ambito del suoruolo istituzionale, la scuola deve assumereanche il compito di sensibilizzare verso letematiche della sana alimentazione, dellasalute, della riduzione degli sprechi, dellavalorizzazione del cibo di qualità e delletradizioni culinarie del nostro Paese;

la necessità di intervenire in ma-niera più efficace, per migliorare il quadrodi salute soprattutto delle nuove genera-zioni, attraverso una serie di linee guida inmateria di educazione alimentare nellescuole, risulta a tal fine non più rinviabile,se si valuta il preoccupante aumento delladiffusione di sovrappeso e obesità e le fu-ture implicazioni socio-sanitarie legate alprevedibile incremento delle malattie cro-nico-degenerative connesse a questi stati;

è quindi necessario un approccioche consenta la formazione di un’adeguatacoscienza alimentare, per la quale la scuoladovrebbe svolgere un ruolo prioritario;

Atti Parlamentari — 2068 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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a questo proposito esiste già un ac-cordo sottoscritto nel 2003 dal Ministerodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca, con l’associazione dei produttori Fe-deralimentare, che impegna le parti adattivare percorsi formativi per la diffusionedi una corretta educazione alimentare, ingrado di indirizzare i giovani verso com-portamenti consapevoli ed equilibrati;

l’ulteriore sviluppo di intese tra ilmondo dell’istruzione e le associazioni deiproduttori può favorire questo processovirtuoso, attraverso l’accesso dei giovani aprodotti di qualità e il potenziamento del-l’attività fisica nelle scuole;

la Carta di Milano, firmata il 28ottobre 2015 in occasione dell’Expo di Mi-lano tra i Ministeri della salute italiano e diun gran numero di altri Paesi, fornisce unmanifesto concreto e attuabile, mirato acombattere la malnutrizione e gli sprechi,promuovendo nel contempo un equo ac-cesso alle risorse naturali e una gestionesostenibile dei processi produttivi;

la dieta mediterranea, che costituisceil riferimento più tipico nell’alimentazionedelle famiglie italiane, nel 2010 è stataproclamata patrimonio immateriale dell’u-manità dall’Unesco, che ne ha auspicato laprotezione e la promozione nel mondo siaper le sue proprietà salutistiche evidenziatedalla ricerca scientifica, sia per il suo va-lore di millenario riferimento culturale pertutti i popoli della regione mediterranea,

impegna il Governo:

a promuovere campagne di rileva-zione e di prevenzione del rischio di obesitàinfantile, mediante l’avvio di procedure discreening, rivolte prioritariamente ai bam-bini dai 0 ai 3 anni, nonché indagini voltea verificare le abitudini alimentari delledonne in stato di gravidanza e dei bambiniin età prescolare, al fine di favorire unconsumo alimentare sano e consapevole;

a predisporre apposite linee guida inmateria di alimentazione di qualità e perfavorire una corretta educazione alimen-tare in particolare nelle scuole;

ad avviare efficaci campagne di edu-cazione alimentare e di sensibilizzazionesull’importanza dei comportamenti alimen-tari corretti;

a favorire, di concerto con gli entilocali, lo sviluppo di progetti che rispon-dano ai principi della « Urban health », non-ché a favorire la predisposizione di spazipubblici in cui promuovere l’attività fisica;

ad implementare l’utilizzo di prodottiagroalimentari facenti parte della dieta me-diterranea, in quanto alimenti di qualità ericonosciuti tali anche per la prevenzionedelle malattie cardiovascolari, nonché qualecomponente importante di identità cultu-rale e sviluppo economico sostenibile;

ad avviare efficaci iniziative per lalotta alla deprivazione alimentare, e peruna alimentazione sana ed equilibrata, an-che al fine di garantire l’accesso ad un’a-limentazione sana e di qualità, d’intesa congli enti locali, con particolare riferimentoai bambini e le famiglie in condizioni dipovertà accertata;

a prendere le opportune iniziative voltea migliorare l’etichettatura nutrizionale deiprodotti alimentari affinché siano riportatescritte che evidenzino il rischio di obesitàlegato al consumo di alcune sostanze ancheal fine di facilitare l’interpretazione delleetichette;

ad assumere iniziative per incentivareil consumo di prodotti derivanti da attivitàagricole e agroalimentari di buon livello apartire da quelle di qualità certificata ebiologiche e degli alimenti provenienti dafiliera corta, le cui caratteristiche di qualitànutrizionale, di sicurezza, di eticità e diecocompatibilità, possono determinare ef-fetti positivi e virtuosi, all’interno del qua-dro di salute delle giovani generazioni;

ad avviare le opportune iniziative voltea favorire la diffusione di un corretto mo-dello agroalimentare, attraverso la pre-senza dei prodotti del made in Italy, il cuivalore qualitativo e nutrizionale universal-mente riconosciuto, è fondamentale pergarantire la sicurezza alimentare soprat-tutto dei giovani in età scolare e ridurre lepatologie legate al sovrappeso e all’obesità;

Atti Parlamentari — 2069 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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a contrastare ogni approccio al pro-blema delle malattie non trasmissibili chenon si basi su solide evidenze scientifiche,in particolare se tale approccio implicaricadute economiche pesanti per l’econo-mia;

ad assumere iniziative, coinvolgendotutti gli stakeholder pubblici e privati com-petenti in materia, per l’elaborazione diprogrammi e protocolli comuni atti a fa-vorire la diffusione dell’educazione e dellaconsapevolezza alimentare, evidenziando glieffetti positivi per la salute di uno stile divita sano, basato su una dieta equilibrata eun adeguato esercizio fisico.

(7-00056) « Novelli, Pedrazzini, Elvira Sa-vino, Bagnasco, Bond, Bram-billa, Minardo, Mugnai, Ver-sace, Mandelli ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazione a risposta orale:

DE GIORGI. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri, al Ministro dello sviluppoeconomico, al Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare, al Ministrodella salute. — Per sapere – premesso che:

l’aggiornamento dello studio epidemio-logico denominato « Sentieri », pubblicatodall’istituto superiore di sanità nel mese digiugno 2018, ha ribadito la gravissima si-tuazione sanitaria che si registra nell’areadi Taranto, città ad alta densità industrialecomprovata dalla presenza dello stabili-mento siderurgico Ilva e della RaffineriaEni a ridosso del centro abitato;

i dati del rapporto in questione hannoposto in risalto che lo stato di salute dellapopolazione risulta più compromesso ri-spetto alla media regionale e che è plausi-bile stabilire un collegamento di questoandamento sanitario all’inquinamento, seb-bene non vi siano evidenze scientifiche;

per Taranto lo studio di cui si trattaha confermato le criticità del profilo sani-tario della popolazione emerse in prece-denti, analoghe indagini e ha rilevato conriguardo alla fascia d’età pediatrica l’incre-mento di tumori di ogni tipo, l’allarmanteeccesso di mortalità per tutte le cause el’ospedalizzazione a seguito di malattie re-spiratorie acute;

i dati dello studio epidemiologico inquestione rappresentano una delle nume-rose fonti di prova nel procedimento pe-nale che, denominato « Ambiente sven-duto » ed attualmente in fase di celebra-zione dinanzi alla corte d’assise di Taranto,annovera fra gli imputati gli ex vertici edirigenti dello stabilimento Ilva per rispon-dere, a vario titolo e a seconda delle singoleposizioni, di svariate accuse fra cui quelladi « disastro ambientale »;

lo stabilimento Ilva, il più grande d’Eu-ropa per ciò che concerne la produzione diacciaio, non è solo al centro di un casogiudiziario, ma rappresenta anche il fulcrodi una vertenza sicuramente fra le piùcomplesse della recente storia industrialeitaliana che vede contrapposti gli irrinun-ciabili diritti alla salute ed al lavoro;

il Ministro Di Maio ha assunto l’ini-ziativa di far valutare dall’Anac il contrattodi vendita dello stabilimento Ilva che unanno fa il precedente Governo ha conclusocon il gruppo « ArcelorMittal »;

la procedura finalizzata all’accerta-mento della regolarità della gara è succes-sivamente sfociata nel pronunciamento del-l’avvocatura generale dello Stato che, purrilevando profili di illegittimità nel proce-dimento che ha portato all’accoglimentodelle proposte di acquisto formalizzate dalgruppo industriale « ArcelorMittal », ha peròevidenziato come l’eventuale annullamentodella gara in questione imponga la sussi-stenza di un interesse pubblico concretoallo stesso;

alla luce della cessione del complessoindustriale Ilva al gruppo « ArcelorMittal »,sembra opportuno rivalutare l’eventualitàdi abrogare la possibilità concessa agli at-tuali commissari straordinari dell’Ilva e ai

Atti Parlamentari — 2070 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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futuri acquirenti dello stesso stabilimentodi beneficiare dell’immunità penale e am-ministrativa per le infrazioni delle leggi inmateria ambientale e della salute. Una sortadi « salvacondotto » reso operativo dall’ar-ticolo 2, comma 6, del decreto-legge n. 1del 2015 modificato dall’articolo 1, comma4, del decreto-legge n. 98 del 2016;

l’abrogazione della norma in que-stione è, ad avviso dell’interrogante l’unicoatto capace di ripristinare quei principi dilegalità in cui, fortunatamente, si è ancorain tanti a credere –:

quale sia l’orientamento il Governo inrelazione all’articolo 2, comma 6, del de-creto-legge n. 1 del 2015 modificato dal-l’articolo 1, comma 4, del decreto-leggen. 98 del 2016, norma che se, da un lato,estensivamente autorizza l’attività produt-tiva anche in presenza di deficienze im-piantistiche che possono determinare peri-colose emissioni di sostanze nocive, dall’al-tro a giudizio dell’interrogante calpesta l’as-sunto secondo cui « la legge è uguale pertutti ». (3-00204)

Interrogazioni a risposta in Commissione:

PEZZOPANE. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri, al Ministro del lavoro edelle politiche sociali, al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – premessoche:

il decreto del Presidente del Consigliodei ministri 13 ottobre 2016, emanato inforza dell’articolo 60 del cosiddetto colle-gato ambientale (legge 28 dicembre 2015,n. 221) e successivamente attuato con prov-vedimenti dell’Autorità di regolazione perenergia reti e ambiente, ha previsto l’isti-tuzione del bonus sociale idrico o bonusper la fornitura di acqua, con la finalità diridurre la spesa per il servizio di acque-dotto di una famiglia in condizione di di-sagio economico e sociale;

tale misura, che consente di non pa-gare un quantitativo minimo di acqua apersona per anno, quantitativo fissato in 50litri giorno a persona (18,25 metri cubi diacqua all’anno), corrispondenti al soddisfa-

cimento dei bisogni essenziali, avrebbe do-vuto essere erogato a partire dal 1° luglio2018;

gli aventi diritto sono utenti diretti eindiretti del servizio di acquedotto in con-dizioni di disagio economico sociale, cioèsono parte di nuclei familiari con indica-tore Isee non superiore a 8.107,5 euroovvero con indicatore Isee non superiore a20.000 euro se con almeno 4 figli a carico;

il 25 settembre 2018 l’associazioneFederconsumatori, tramite comunicatostampa, ha posto all’attenzione il tema dicome, a distanza di quasi tre mesi dalladata indicata, sia di fatto negato agli utentiaventi diritto, l’accesso alla misura ripor-tata, a causa di lungaggini burocratiche edella complessità del meccanismo di ero-gazione previsto;

sia i comuni che i centri di assistenzafiscale risulterebbero, ad oggi, non adegua-tamente attrezzati per recepire le domandee inoltre, la piattaforma – Sgate – chedovrebbe consentire ai gestori di lavorarele richieste, sembrerebbe non essere pie-namente operativa;

si tratta di un ritardo inaccettabile,che si somma altresì all’incomprensibilerinvio dell’introduzione dell’erogazione au-tomatica per i bonus gas ed energia;

sarebbe invece opportuno prevedere,per tutti i settori, l’erogazione automaticadel bonus direttamente in bolletta tramitela cooperazione tra i soggetti deputati allagestione delle informazioni utili allo scopo– ovvero l’Inps, perché in possesso dei datiutili a identificare i potenziali beneficiari –e il sistema informativo integrato gestito daAcquirente unico, che già dialoga con tuttii fornitori di energia elettrica e gas e chepotrebbe interagire anche con i gestori delsettore idrico;

i ritardi e le inefficienze segnalate sisommerebbero, inoltre, alla mancata ero-gazione, da cinque mesi a questa parte, delRei situazione che starebbe penalizzando icittadini che si trovano in una grave situa-zione di disagio economico, quando invecel’interrogante ritiene che sia fondamentale

Atti Parlamentari — 2071 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

Page 12: Atti Parlamentari Camera dei Deputati · Cenni ..... 5-00572 2075 Muroni ... Gadda ..... 5-00570 2077 Interrogazione a risposta scritta: V archi ...

agire con senso di responsabilità, garan-tendo quantomeno i diritti acquisiti e leagevolazioni riservate alle famiglie menoabbienti;

la tutela di tutti i cittadini e in parti-colare delle fasce più deboli della popola-zione è un fattore essenziale per la coe-sione e il futuro del nostro Paese ed èquindi necessario utilizzare tutti gli stru-menti in essere che siano indirizzati amigliorare le condizioni di vita delle fascepiù fragili della popolazione, ed è urgentefarlo adesso –:

quali siano gli orientamenti del Go-verno in riferimento a quanto esposto e,conseguentemente, quali iniziative intendaintraprendere, nell’ambito delle propriecompetenze, per dare piena applicazione auna misura che può incidere positivamentein una fase come quella attuale, in cui lapovertà energetica è divenuta un fenomenosempre più diffuso e allarmante.

(5-00561)

PELLICANI. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri, al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti, al Ministro per gli affariregionali e le autonomie. — Per sapere –premesso che:

è di questi giorni la notizia della sen-tenza di annullamento per quanto con-cerne le multe per eccesso di velocità nellalaguna di Venezia;

ancora una volta emerge una dram-matica frammentazione amministrativa cherischia di travolgere la città di Venezia inattesa di un riordino complessivo delle com-petenze;

da anni viene annunciata la necessitòdi riunificare in un unico soggetto le com-petenze sulle acque lagunari, ma si conti-nua a rinviare in particolare per quantoriguarda la disciplina della navigazione,della manutenzione delle briccole e la ge-stione degli approdi;

in assenza di una decisione in materiadiventerà impossibile la gestione del traf-fico lagunare e la riduzione del moto on-

doso con rischi per la incolumità dellepersone;

limitatamente a questi aspetti, sa-rebbe sufficiente procedere nella attua-zione di quanto previsto dal comma 3 del-l’articolo 18 del decreto-legge 24 giugno2014, n. 90, convertito, con modificazioni,dalla legge n. 114 dell’11 agosto 2014 chetrasferisce tali competenze dall’ex magi-strato alle acque alla città metropolitana;

il termine del 31 marzo 2015 previstodalla citata norma per il trasferimento dellerichiamate competenze è stato abbondan-temente superato, ma ad oggi non risultaessere stato adottato alcun decreto del Pre-sidente del Consiglio dei ministri determi-nando una gravissima situazione di im-passe amministrativo in una realtà com-plessa e difficile come quella della cittàmetropolitana di Venezia;

il provvedimento risultava di immi-nente adozione ed era stato oggetto anchedel patto per lo sviluppo per la città siglatonel novembre 2016;

il provvedimento si rende ancora piùurgente considerate le evidenti difficoltàche sta attraversando la città di Venezia el’area metropolitana nello svolgimento delleproprie funzioni –:

se e in che tempi il Governo intendaprocedere alla adozione del decreto delPresidente del Consiglio dei ministri di cuial comma 3 dell’articolo 18 della leggen. 114 del 2014 al fine di consentire l’ef-fettivo trasferimento delle funzioni in capoall’ex magistrato delle acque alla città me-tropolitana di Venezia, iniziando propriodalle competenze sulle acque lagunari perla disciplina della navigazione, la manuten-zione delle briccole e la gestione degli ap-prodi, al fine di evitare situazioni di para-lisi amministrativa a discapito della città.

(5-00566)

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Atti Parlamentari — 2072 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interrogazione a risposta in Commissione:

UNGARO e QUARTAPELLE PROCO-PIO. — Al Ministro degli affari esteri e dellacooperazione internazionale. — Per sapere –premesso che:

secondo quanto si apprende dalle di-chiarazioni del Commissario europeo alla« Brexit » Michel Barnier e dalle posizionidel Governo britannico, caratterizzate pe-raltro anche dall’acuirsi delle frizioni po-litiche interne, vi è la possibilità che inegoziati per l’uscita del Regno Unito dal-l’Unione europea si concludano senza unpreciso accordo tra le due parti, ovvero conil cosiddetto « no deal »;

tale evenienza è estremamente preoc-cupante, perché il citato accordo prevedevala tutela integrale dei diritti acquisiti deicittadini italiani ed europei residenti nelRegno Unito, mentre con il « no deal » nonvi sarebbero più differenze tra cittadinicomunitari ed extracomunitari agli occhidelle autorità britanniche: si tratta di unoscenario preoccupante che prelude a pro-babili difficoltà per i cittadini italiani edeuropei che non saranno in grado di otte-nere il « settled status »;

il recente scandalo « Windrush » costi-tuisce un esempio tangibile di cosa po-trebbe accadere ai nostri connazionali; mi-gliaia di immigrati – appartenenti alla co-siddetta « generazione Windrush » – arri-vati dai Caraibi negli anni Cinquanta eSessanta in seguito ad una politica di ac-coglienza operata dopo la seconda guerramondiale dal Governo britannico nei con-fronti dei cittadini delle ex-colonie, si sonovisti negare il lavoro, le cure mediche e altriservizi fondamentali, oltre ad essere mi-nacciati di deportazione, poiché sprovvistidi adeguata documentazione fino ad alloramai richiesta; si teme che lo stesso tratta-mento possa essere riservato agli italianiresidenti in Regno Unito in seguito ad un’e-ventuale no-deal « Brexit », connazionali chevivono nel Regno Unito da decenni che

però non sono nella posizione di poterdocumentare gli anni di presenza in GranBretagna;

il sindaco di Londra Sadiq Khan si stabattendo per un nuovo referendum sulla« Brexit » per scongiurare quanto anzidettoe anche il partito dei Labour britannici,alla Conferenza annuale della maggioreforza di opposizione britannica a Liver-pool, ha aperto le porte a una possibileseconda consultazione;

sin dal risultato referendario per la« Brexit », i Governi in carica nella XVIIlegislatura hanno sempre dimostrato grandeattenzione ai negoziati e ai rapporti diplo-matici italo-britannici, a tutela dell’unitàeuropea e dell’interesse nazionale dell’Ita-lia che conta circa 600.000 cittadini italianiresidenti nel Regno Unito; il 22 settembre2017, su impulso del Presidente del Consi-glio pro tempore Paolo Gentiloni, si è tenutoa Firenze un vertice Italia-Regno Unito cheha condotto la premier Theresa May aspendere parole di ottimismo sulla conclu-sione dell’accordo con l’Unione europea e ariferirsi agli italiani residenti nel RegnoUnito con toni estremamente rassicuranti;

con riferimento agli obiettivi perse-guiti dall’attuale Governo per tutelare icittadini italiani residenti nel Regno Unito,desta agli interroganti qualche preoccupa-zione che esso sia sostenuto da forze poli-tiche, Lega e Movimento 5 Stelle, del tuttoriconducibili ai gruppi parlamentari piùeuroscettici nel Parlamento europeo, unodei quali presieduto proprio dal principalepromotore della « Brexit » Nigel Farage –:

se e come il Governo intenda adope-rarsi per difendere le priorità dell’Italia edell’Unione europea nelle negoziazioni sulla« Brexit », per assicurare, in particolare, lacertezza legale e le garanzie necessarie atutti i cittadini italiani residenti nel RegnoUnito, affinché possano continuare a eser-

Atti Parlamentari — 2073 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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citare i diritti derivanti dalle normativedell’Unione europea sulla libera circolazione.

(5-00568)

Interrogazione a risposta scritta:

BILLI. — Al Ministro degli affari esteri edella cooperazione internazionale, al Mini-stro del lavoro e delle politiche sociali. —Per sapere – premesso che:

in Europa, la crisi economica ha au-mentato significativamente il numero dellepersone in stato di povertà che hanno bi-sogno di sussidi;

in alcuni Stati federali tedeschi è statocomunicato ai connazionali italiani resi-denti da meno di cinque anni nei loroterritori che, in quanto disoccupati e noniscritti nelle liste di collocamento, sarà lorovietato l’accesso a sussidi sociali e ad unacopertura sanitaria che vada oltre le emer-genze, e sono stati inoltre invitati a rimpa-triare –:

se il Governo sia a conoscenza delfatto di cui in premessa e se intenda assu-mere iniziative volte ad applicare il prin-cipio di reciprocità per i cittadini tedeschiche sul suolo italiano si trovano nella stessacondizione. (4-01234)

* * *

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta orale:

DE GIORGI. — Al Ministro dell’ambientee della tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

il 18 luglio 2018 emissioni odorigeneprovenienti dalla Raffineria Eni di Tarantohanno reso l’aria irrespirabile in numerosiquartieri cittadini, provocando problemi re-spiratori soprattutto a soggetti sensibili;

in quella circostanza, i fenomeni inquestione furono definiti dai vertici dellastessa azienda come « episodici », aggiun-

gendo che la causa era da ricercarsi in nonmeglio specificati inconvenienti tecnici eche avrebbero provveduto a fare in modoche una simile situazione non si sarebbepiù verificata;

il 21 agosto 2018, quindi, a poco più dimese dall’evento appena descritto, in granparte del centro abitato di Taranto, si èregistrata nuovamente una fortissima puzzadi gas capace di creare diffusi disagi allacittadinanza;

a seguito di questo ennesimo incon-veniente, poche ore dopo l’azienda Eni haprovveduto a minimizzare l’accaduto (no-nostante si sia parlato anche di uno sver-samento di idrocarburi in mare), eviden-ziando che quanto successo era da adde-bitarsi ad un blocco degli impianti dellaRaffineria (con relativo avvio del sistema disicurezza) provocato dai fulmini e dai vio-lenti temporali che, in quella giornata, sierano abbattuti sull’intera provincia di Ta-ranto;

trascorse altre 24 ore, alla luce dianalisi dell’aria che hanno comunque rile-vato un incremento dei principali parame-tri (ma sempre, a detta dell’azienda, al disotto dei limiti di legge), l’Eni ha ritenuto diinviare agli organi di stampa un’ulteriorecomunicazione con cui ha inteso smentireche quanto verificatosi il giorno 21 agosto2018 fosse da addebitare all’attività degliimpianti, così come ha voluto escludere chedagli stessi vi sia stata una perdita di pro-dotto con conseguente sversamento in mare.Ma non basta. L’azienda ha pure sostenutoche tale sversamento si è registrato a causadella gran quantità di pioggia caduta, cheha contribuito a far « defluire direttamentenello scarico a mare gli parte delle acque didilavamento delle strade asfaltate »;

l’interrogante ha accolto con incredu-lità e sconcerto le giustificazioni addottedall’azienda Eni –:

se il Governo intenda rendere noto seritiene di assumere iniziative di compe-tenza per procedere ad una serie di veri-fiche, in particolare per accertare: cosa siarealmente accaduto il 21 agosto 2018, se visiano state responsabilità da parte dell’Eni

Atti Parlamentari — 2074 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

Page 15: Atti Parlamentari Camera dei Deputati · Cenni ..... 5-00572 2075 Muroni ... Gadda ..... 5-00570 2077 Interrogazione a risposta scritta: V archi ...

per quanto registratosi, quale sia il livellodi sicurezza degli impianti della RaffineriaEni di Taranto; se intenda assumere inizia-tive, per quanto di competenza, per chia-rire il grado di pericolosità dei fenomeniodorigeni avvertiti dalla cittadinanza, seintenda adottare iniziative di competenzafinalizzate ad evitare che in futuro episodisimili di possano ripetere. (3-00205)

Interrogazioni a risposta in Commissione:

CENNI e BRAGA. — Al Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare. — Per sapere – premesso che:

il Ministero dell’ambiente e della tu-tela del territorio e del mare, istituito nel1986, ha sempre sofferto di una grave ca-renza di personale. L’attuale dotazione or-ganica (come previsto dal decreto del Pre-sidente del Consiglio dei ministri n. 142 del2014 che ammonta a 558 unità tra impie-gati, funzionari e dirigenti) risulta inferioredi un terzo rispetto all’organico del Dica-stero di anni precedenti, nel 2009 ad esem-pio erano presente nel Ministero 826 unità;

il Ministero dell’ambiente e della tu-tela del territorio e del mare, per far fronteal crescente aumento delle proprie compe-tenze, ha da sempre ricorso a personalelaureato non di ruolo dotato di elevataspecializzazione tecnico-scientifica;

la Sogesid spa è stata costituita condecreto 27 gennaio 1994, con capitale so-ciale interamente detenuto dal Ministerodell’economia e delle finanze;

ai sensi dell’articolo 1, comma 503,della legge 27 dicembre 2006, n. 296, laSogesid è stata resa strumentale alle esi-genze e finalità del Ministero dell’ambientee della tutela del territorio e del mare e lostesso Ministero esercita sulla Sogesid uncontrollo analogo a quello che esso esercitasui propri servizi, ai sensi dell’articolo 5 deldecreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;

la sezione amministrazione traspa-rente del portale della società presenta datiaggiornati al 31 dicembre 2017, riferiti alpersonale dipendente, per un totale di 530

unità, di cui 464 a tempo indeterminato e66 a tempo determinato;

il 70 per cento del valore di produ-zione della Sogesid è attualmente dipen-dente dalle commesse del Ministero del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare dove sono impiegati 372 dei 530 di-pendenti totali;

riconoscendo che l’utilizzo di perso-nale non di ruolo rappresenta un mezzoimproprio per sopperire alle carenze dellapianta organica, ma privo fino a questomomento di reali alternative, il Ministrodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare Sergio Costa aveva lasciato inten-dere, come riportato dalla stampa nazio-nale, al momento del suo insediamento,che uno de suoi obiettivi prioritari sarebbestata proprio la stabilizzazione dei dipen-denti della Sogesid dentro le strutture delMinistero, prospettando finanche la valo-rizzazione del personale oggi operante pressoSogesid con contratti di consulenza;

successivamente, lo stesso Ministro haperò annunciato, in una audizione in Par-lamento, una probabile forte riduzione delleattività che Sogesid da anni presta per ilDicastero. Tali affermazioni sono state suc-cessivamente seguite dalla pubblicazionedel decreto ministeriale n. 266 dell’8 ago-sto 2018 (atto d’indirizzo per il triennio2019-2021); nell’atto di indirizzo, il Mini-stro interrogato ha annunciato che l’attualepianta organica del Ministero dell’ambientee della tutela del territorio e del mare saràestesa a circa 1000 unità (rispetto all’at-tuale dotazione organica di 558 unità) e chesi realizzerà un concorso pubblico; nel de-creto però non è prevista alcuna interna-lizzazione o selezione dedicata al personalestorico, in gran parte molto qualificato,impiegato dalla Sogesid, e anzi è statodelineato un quadro di ulteriore ridimen-sionamento del campo di attività comples-sivo della società, che dovrà occuparsi pres-soché esclusivamente di bonifiche e disse-sto idrogeologico;

« I lavoratori Sogesid – ha dichiaratoVannia Gava, sottosegretario di Stato alMinistero dell’ambiente e della tutela del

Atti Parlamentari — 2075 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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territorio e del mare – hanno un’elevataprofessionalità e un’esperienza che vannovalorizzate e non demoralizzate con an-nunci poco chiari sul loro futuro. Chiedo alministro di valutare con grande attenzionei prossimi passaggi e di ragionare con tuttii soggetti preposti sul futuro di questaazienda e del ministero stesso, per gestireemergenze antiche come il dissesto idroge-ologico e nuove come la terra dei fuochi »;

a causa di questi intendimenti, chemettono a rischio oltre 500 posti di lavoro,i sindacati territoriali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec hanno dichiarato lo stato diagitazione del personale e, secondo gli in-terroganti, il Ministero dello sviluppo eco-nomico potrebbe quindi dover affrontareuna nuova preoccupante vertenza, tantopiù che le associazioni sindacali non hanno,ad oggi, avuto alcuna risposta dai verticiaziendali di Sogesid e dagli uffici ministe-riali circa la continuità dei livelli occupa-zionali e la valorizzazione delle compe-tenze e delle attività istituzionali svolte dailavoratori presso il Ministero dell’ambientee della tutela del territorio e del mare –:

se il Ministro interrogato abbia cam-biato la sua posizione rispetto alla stabi-lizzazione del personale Sogesid occupatopresso il suo Dicastero e, in caso afferma-tivo, per quali ragioni, quali iniziative ur-genti intenda assumere per mantenere etutelare gli attuali livelli occupazionali esalvaguardare le professionalità presenti nelMinistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare. (5-00572)

MURONI. — Al Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

il 16 settembre 2018, Legambiente Emi-lia Romagna, con un comunicato stampa,ha lanciato l’allarme circa la realizzazionedi un insediamento industriale pesante cheminaccia il cuore del Parco regionale delDelta Emilia-Romagna. Un insediamentoper la realizzazione di materiali inerti cheil sindaco ed il consiglio comunale di mag-gioranza del comune di Comacchio inten-dono approvare, grazie alla cancellazione

di norme di tutela del Parco regionaleapprovate solo sei anni fa;

l’area interessata – sede della ex Cer-com fabbrica di piastrelle – si trova lungola strada che collega il centro storico diComacchio alle stazioni turistiche dei Lidi.Dopo il fallimento dei proprietari, la Coopcostruttori di Argenta, è stata abbandonatae lasciata a lungo nel degrado. Oggi, lanuova proprietà, la società Sacmi di Imola,intende ristrutturare e realizzare un « fab-brica di polveri » funzionali all’industriaceramica, per poi, eventualmente, cederlaalla multinazionale spagnola Arcilla Blanca.La fabbrica riceverebbe la materia primadal porto di Ravenna, aumentando il traf-fico sulla già satura strada statale Romea,con la previsione di 170 automezzi al giorno;

secondo l’associazione ambientalistasono numerose le incongruenze urbanisti-che e territoriali della scelta. Nello stessocomune di Comacchio, inoltre, esistono areeindustriali apposite per ospitare insedia-menti produttivi (l’area Sipro);

tra queste si ricorda che l’area si trovanel centro del Parco regionale del Delta delPo Emilia Romagna in un’area oggi a vo-cazione turistica e a due passi da un sitoprotetto di interesse comunitario. Lo stessopiano del parco attualmente in vigore pre-vede la delocalizzazione delle attività pro-duttive residue;

il Parco regionale del Delta del Podell’Emilia-Romagna copre aree conside-rate tra le più produttive e ricche in bio-diversità. Il parco possiede la più vastaestensione di zone umide protette d’Italia,aree d’eccezionale valore ecologico, ed èricco di ambienti naturali che ospitanocentinaia di specie floristiche e faunistiche.Elementi di rilievo del paesaggio del Deltasono le Valli e le Zone umide. Inoltre,insiste nell’area, una delle ultime zone umidedi acqua dolce: le Valli di Argenta e Mar-morta, scampate alle bonifiche grazie allafondamentale funzione idraulica come« casse di espansione »;

è bene ricordare che l’area presceltaper la realizzazione di questa infrastrut-tura industriale non è servita da viabilità

Atti Parlamentari — 2076 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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idonea, né da rete ferroviaria. Al contrario,i materiali inerti arriverebbero dal porto diRavenna, vicino al quale esiste un’area in-dustriale che potrebbe tranquillamente ospi-tare tale insediamento, riducendo quasi azero il trasporto su gomma;

su questa area, oggi sede di un vecchioinsediamento, il nuovo impianto raddop-pierebbe i volumi e sarebbero realizzatiedifici alti fino a 34 metri ed 8 camini,visibili dunque da grande distanza, tant’èche, ad oggi, la commissione paesaggio re-gionale ha dato pareri negativi;

anche sulla procedura ci sono deidubbi: secondo l’interpretazione dell’Enteparco l’intervento sarebbe stato presentatocome un intervento su un’attività esistente,mentre la produzione è ormai assente dal2009. Incongruenza evidenziata in modoufficiale anche dagli uffici regionali conlettere a firma del responsabile delle areeprotette e del responsabile del servizio giu-ridico del territorio;

è del tutto evidente, secondo Legam-biente Emilia-Romagna, che questo inter-vento, promosso da sindaco e da privati, ècompletamente incongruente perché ci sonoaree industriali preposte e i posti di lavoroconnessi potrebbero essere tranquillamentesalvaguardati, realizzando la fabbrica inun’area più idonea –:

di quali elementi disponga il Ministrointerrogato in relazione al progetto di cuiin premessa e quali iniziative intenda as-sumere, per quanto di competenza, pertutelare aree di notevole pregio ambientalee paesaggistico in un territorio, quello delleValli di Comacchio, che costituisce sito diinteresse comunitario e zona di protezionespeciale. (5-00574)

* * *

GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta in Commissione:

GADDA. — Al Ministro della giustizia. —Per sapere – premesso che:

si apprende dagli organi di informa-zione che dieci agenti della polizia peni-

tenziaria sarebbero rimasti contusi per ri-stabilire l’ordine all’interno della casa cir-condariale di Busto Arsizio a seguito di unaviolenta protesta posta in essere da alcunidetenuti;

secondo la ricostruzione degli eventiriportata dalle agenzie di stampa, quandogli agenti sono intervenuti per bloccare unaviolenta lite tra due detenuti, circa unaquindicina di altri detenuti avrebbe lan-ciato dalle celle, e all’indirizzo degli agenti,diverse bombolette di gas adibite al riscal-damento delle vivande;

gli agenti colpiti hanno dovuto farericorso alle cure sanitarie, per avere accu-sato contusioni e sintomi di intossicazione;

come sottolineato dalla interroganteanche in precedenti atti di sindacato ispet-tivo, la casa circondariale di Busto Arsiziovive una grave situazione di sovraffolla-mento, avendo i detenuti ormai raggiunto ilnumero di 450, ben al di sopra dei 238posti regolamentari e dei circa 300 tollera-bili secondo normativa;

la professionalità del personale di po-lizia penitenziaria ha consentito di evitareun epilogo ben più drammatico della situa-zione. Si è trattato di un episodio grave epurtroppo non isolato, essendo stata lacasa circondariale teatro di situazioni ana-loghe negli ultimi mesi;

il garante dei detenuti per il comunedi Busto Arsizio, così come le organizza-zioni sindacali in rappresentanza del per-sonale di polizia penitenziaria, nel com-mentare l’accaduto hanno posto l’accentosul grave sovraffollamento di detenuti esulle carenze di personale, con particolareriferimento all’area trattamentale, ma an-che alla polizia penitenziaria, agli educa-tori e al personale sanitario, e sulla neces-sità di interventi immediati da parte dellaamministrazione penitenziaria per scongiu-rare il ripetersi di simili episodi –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza di quanto riportato in premessa equali iniziative intenda assumere con lamassima urgenza al fine di risolvere ilproblema del sovraffollamento carcerario e

Atti Parlamentari — 2077 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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di rafforzare il personale in servizio pressola casa circondariale di Busto Arsizio, con-siderate le difficili condizioni in cui gliagenti si trovano quotidianamente a lavo-rare;

se intenda promuovere misure al ri-guardo e sostenere con adeguate risorseprogetti di sostegno, recupero e reinseri-mento sociale e lavorativo dei detenuti.

(5-00570)

Interrogazione a risposta scritta:

VARCHI, CIRIELLI, BELLUCCI, LUCA-SELLI, LUCA DE CARLO, RIZZETTO, BU-CALO, OSNATO, DEIDDA, MASCHIO, FI-DANZA, ROTELLI, BUTTI, FERRO, FRAS-SINETTI, MONTARULI, SILVESTRONI,RAMPELLI, TRANCASSINI, ZUCCONI, CIA-BURRO e GEMMATO. — Al Ministro dellagiustizia. — Per sapere – premesso che:

il 18 settembre 2018, presso l’istitutopenitenziario « Rebibbia » di Roma, la de-tenuta Alice Sebesta ha ucciso i suoi duefigli scaraventandoli dalle scale del nidodella sezione femminile;

tale tragedia è solo l’ultima di unalunga serie di azioni omicidiarie di genitoriin danno di figli registratesi negli ultimianni, ma si è verificata all’interno del nidodi un istituto di pena e non all’interno diuna qualsivoglia privata dimora;

la Sebesta si trovava in regime dicustodia cautelare in carcere e non in mi-sura alternativa, come disposto dall’auto-rità giudiziaria e confermato dal Gip insede di riesame per l’accertamento dellasussistenza di gravi esigenze cautelari;

secondo quanto si apprende dagli or-gani di stampa, nonostante la segnalazionecome detenuta psichiatrica e, in ragione diciò, la richiesta di accertamenti circa lecondizioni psicofisiche, i due minori rima-nevano in carcere con la madre;

in Italia vige un’anacronistica normache prevede la possibilità per i minori dianni sei di restare presso le strutture car-cerarie unitamente alla madre, ove la stessa

si trovi sottoposta a misura cautelare dicustodia in carcere;

in tema di esecuzione della pena, l’ar-ticolo 146 c.p. prevede che, a seguito dicondanna definitiva, l’esecuzione della penasia rinviata quando la donna condannatasia madre di infante minore di un anno matale norma non è estesa anche alle madrisottoposte a misura cautelare;

secondo quanto riportato dagli organidi informazione, il Ministro interrogatoavrebbe deciso per l’applicazione della san-zione della sospensione al direttore, al vi-cedirettore ed al comandante della poliziapenitenziaria di fatto senza alcuna attivitàistruttoria al riguardo, con ciò, ad avvisodegli interroganti, calpestando quell’elemen-tare principio della presunzione di inno-cenza, peraltro costituzionalmente garan-tito, applicando sanzioni contestualmenteall’invio degli ispettori senza, dunque, at-tendere l’esito dell’istruttoria;

l’avveduta chiusura degli ospedali psi-chiatrici giudiziari (Opg), la difficile e com-plessa apertura delle residenze per l’esecu-zione delle misure di sicurezza (Rems), iltrasferimento ai Servizi sanitari regionalidi tutte le funzioni sanitarie svolte dalDipartimento dell’amministrazione peniten-ziaria e dal Dipartimento della Giustiziaminorile del Ministero della Giustizia, uni-tamente al mancato trasferimento delle ade-guate risorse economiche necessarie per ilpotenziamento del servizio sanitario nazio-nale e, in particolare, dei Dsm, hanno cau-sato delle difficoltà oggettive a tutti glioperatori penitenziari ed alla gestione dellestrutture non ancora attrezzate per la ge-stione di internati con problemi psichia-trici –:

se non si intendano revocare i prov-vedimenti adottati dal capo del diparti-mento su iniziative del Ministro della giu-stizia e consentire il reintegro immediato inservizio del direttore, del vicedirettore e delvice comandante di reparto della casa cir-condariale femminile di Rebibbia;

se intenda adottare iniziative norma-tive affinché, nei casi gravi di pericolositàe/o esigenze cautelari, la detenzione delle

Atti Parlamentari — 2078 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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donne madri venga effettuata senza la col-locazione del minore presso le strutturepenitenziarie, garantendo l’affidamentoprovvisorio degli stessi presso altri compo-nenti della famiglia, qualora sussistano, ov-vero presso strutture protette per minori;

se non ritenga necessario adottare ini-ziative idonee ad accertare le eventualiresponsabilità, per quanto di competenza,delle amministrazioni coinvolte e « conge-lare » i provvedimenti di sospensione inattesa dell’esito delle indagini. (4-01237)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta in Commissione:

BUTTI. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

la provincia di Como e quella di Leccosono geograficamente adiacenti e mala-mente collegate dalle strade provinciali 639a 342 che attraversano diversi centri abi-tati, rallentando il traffico con un tracciatospesso interrotto da passaggi pedonali, se-mafori, rotatorie;

la Pedemontana Lombarda, pur es-sendo un’opera fondamentale, non riducequesto tipo di traffico definito « locale »;

la ipotizzata « autostrada » Varese,Como, Lecco potrebbe, invece, accelerare icollegamenti, salvaguardare i centri abitatie garantire un elevato livello di sicurezza;

l’opera è inserita nel programma re-gionale della mobilità e dei trasporti, ma infase di stallo –:

quale sia l’orientamento del Governoin ordine alla realizzazione della citatainfrastruttura. (5-00560)

FRAGOMELI e CARNEVALI. — Al Mi-nistro delle infrastrutture e dei trasporti, alMinistro per i beni e le attività culturali. —Per sapere – premesso che:

il ponte ferroviario e stradale SanMichele è posto a superamento di una gola

del fiume Adda e unisce i Comuni di Pa-derno d’Adda (Provincia di Lecco) e Calu-sco d’Adda (Provincia di Bergamo) permezzo di una strada provinciale, posta nellaparte superiore dello stesso, che vede iltransito giornaliero di circa 20 mila veicoli.L’impalcato mediano della struttura è, in-vece, sede della linea ferroviaria Milano -Bergamo (via Carnate), tratta di notevoleimportanza – in termini di utilizzazionependolaristica, sia studentesca che lavora-tiva – che corre a sud della provincia diLecco;

il ponte, bene monumentale che rap-presenta un pregiato esempio di archeolo-gia industriale, è vincolato con specificodecreto della Soprintendenza 14 luglio 1980e, nel 2017, è stato candidato a essereinserito nella lista Unesco del patrimoniodell’umanità;

nel 1992 è stato eseguito un interventodi manutenzione straordinaria allo scopodi alleggerirne la struttura, con istituzionedel divieto di transito agli automezzi diportata superiore alle 3,5 tonnellate. Suc-cessivamente a tale intervento, non sonopiù state eseguite opere di manutenzione oconservazione della struttura;

dall’anno 2012, l’amministrazione co-munale di Paderno d’Adda ha più volteinoltrato a Rfi - Rete ferroviaria italiana,alle province di Lecco e di Bergamo, allasoprintendenza e a regione Lombardia mol-teplici richieste allo scopo di sollecitareinterventi di manutenzione e di conserva-zione della struttura del ponte, ormai pe-santemente compromessa, che non hannoavuto esito positivo;

dal 2015, alcuni deputati del PartitoDemocratico e i rappresentanti degli entilocali interessati, si sono impegnati nel ri-cercare un accordo, con il Ministro com-petente e con Rfi, per il finanziamento diuna serie di interventi manutentivi, ormainon più rinviabili, sulla struttura del ponteSan Michele. Tale accordo è stato final-mente raggiunto nel 2016 e ha portato allaprogettazione di una serie di opere finaliz-zate ad un restauro conservativo dell’interastruttura che prevede, tra l’altro, la sosti-

Atti Parlamentari — 2079 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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tuzione delle parti metalliche, sia struttu-rali, sia complementari ormai compro-messe; l’investimento complessivo richiestoè di circa 20 milioni di euro finanziati daRfi a cui si aggiungono 1,6 milioni di eurodella regione Lombardia;

a seguito del completamento delle ana-lisi sullo stato del ponte, volto al monito-raggio delle vibrazioni e dei sondaggi erilievi sui terreni di imposta, il 15 settem-bre 2018 è stata decretata la chiusura delponte al traffico automobilistico e ferrovia-rio;

nonostante tale chiusura fosse stataprevista con ampio anticipo, essa sta co-munque causando enormi disagi a migliaiadi persone che utilizzavano il ponte quoti-dianamente –:

se il Governo non ritenga necessariointervenire per accelerare lo svolgimentodella prevista conferenza di servizi, in modotale da giungere quanto prima alla valida-zione definitiva del progetto di restauro,alla successiva attività negoziale per l’affi-damento dei lavori e quindi all’avvio deilavori di consolidamento della struttura delponte, allo scopo di avere il minor disalli-neamento tra tempi di chiusura al trafficoe durata dei lavori;

come il Governo intenda monitorarelo stato di avanzamento dei lavori di ripri-stino del manto stradale in maniera tale davelocizzarne la tempistica e consentire, al-meno per la primavera 2019, la riaperturadel ponte al traffico leggero;

se il Governo non ritenga opportunooperare, in sinergia con i soggetti gestoriTrenord e regione Lombardia, per mante-nere inalterata la frequenza e gli orari deitreni, definendo al contempo le tratte deipullman sostitutivi verso la provincia diBergamo, suddividendoli tra quelli per stu-denti e quelli verso la stazione di Caluscod’Adda;

se non si ritenga opportuno fornireinformazioni aggiornate sullo stato di avan-zamento dei lavori ai comuni coinvolti,affinché gli stessi possano comunicare lasituazione delle opere ai cittadini interessati.

(5-00562)

GIACOMETTO. — Al Ministro delle in-frastrutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

nel territorio del comune di Quinci-netto (Torino), si trova un ponte di 260metri che collega l’autostrada Torino-Aostacon la strada statale 26 della Val d’Aosta eil comune di Quincinetto stesso;

il ponte in questione, di proprietà delcomune di Quincinetto e in concessionealla società Ativa s.p.a. per la manuten-zione ordinaria e straordinaria, è da annisotto osservazione per le precarie condi-zioni in particolare dei suoi pilastri;

nel 2012 il ponte è stato rilevato comenon a norma secondo le nuove normativeanti-sismiche, e il concessionario Ativa s.p.a.ha progettato un intervento di recupero perun importo di 2 milioni di euro. Interventoche non è però mai stato realizzato, la-sciando il ponte al suo continuo deteriora-mento e portando oggi a 7 milioni di euroil costo dell’intervento;

nel 2016 un consulente interpellato daAtiva parlava di « mancato intervento tem-pestivo che ha comportato un continuo eirreparabile degrado delle strutture » e nellostesso periodo la questione era oggetto diun’interrogazione presso il Senato della Re-pubblica;

pochi giorni fa Ativa s.p.a. ha scrittod’urgenza Ministro delle infrastrutture edei trasporti informandolo rispetto alla ne-cessità di abbassare il limite di peso con-sentito per il transito da 19 tonnellate a 3,5tonnellate, limitandone di fatto la possibi-lità di utilizzo alle sole automobili ed evi-denziando un pericoloso aggravarsi dellecondizioni del ponte;

sono numerose le segnalazioni di pri-vati cittadini, che non hanno alternativa alpercorrimento quotidiano del ponte, spa-ventati dal crescente rischio causato daquesto ritardo nell’avvio dei lavori di messain sicurezza –:

se sia al corrente di questa situazione,come ritenga di relazionarsi con il conces-sionario Ativa s.p.a. dal momento che laconcessione è scaduta dal 2016, e si trova

Atti Parlamentari — 2080 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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ora in stato di proroga, il che vincola ilconcessionario per l’ordinaria manuten-zione ma non per nuovi progetti, e qualesia la posizione del Governo, per quanto dicompetenza, rispetto alla concessione stessa,dato che Ativa s.p.a. ne chiede il rinnovo,che risulta però essere stato negato sia dalTar che dal Ministero delle infrastrutture edei trasporti. (5-00565)

BUTTI. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

in provincia di Lecco operano e pro-ducono, nonostante le difficoltà congiuntu-rali, imprese di straordinario spessore checonsentono al territorio lecchese di argi-nare percentuali molto contenute il feno-meno della disoccupazione;

quel territorio, così fortemente indu-strializzato, è scarsamente connesso, sottoil profilo infrastrutturale, con il resto dellaLombardia. Insieme alla provincia di Son-drio, ad esempio, è l’unica provincia lom-barda sprovvista di collegamento autostra-dale;

una recente indagine, fonte Unionca-mere, colloca l’indice della rete stradaledella provincia di Lecco, fatto 100 il rife-rimento nazionale, al 29,6;

la nuova strada provinciale Lecco-Bergamo, che prevede tre lotti dei quali ilprimo ultimato, il secondo in lenta faserealizzativa (che eviterà i centri di Vercu-rago e parzialmente Calolziocorte) e il terzonon finanziato, ha conosciuto una dilata-zione di tempi e costi preoccupante;

la viabilità Lecco-Bergamo è inade-guata alla reale potenzialità industriale eproduttiva del territorio lecchese –:

considerati anche i rilevanti finanzia-menti statali, di quali elementi dispongacirca lo stato dell’arte della realizzazionedel secondo lotto di cui in premessa e imotivi che hanno portato a una lievitazionedei costi e alla dilatazione dei tempi dicostruzione dello stesso;

quale sia l’intenzione del Governo inordine al finanziamento del terzo ed ultimolotto (Calolzio-Monte Marenzo-Levata).

(5-00571)

Interrogazione a risposta scritta:

BUTTI. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

il tema della manutenzione di caval-cavia e sovrappassi è, ovviamente, di grandeattualità;

molti di questi manufatti, esistenti sulterritorio della provincia di Lecco, sonointeressati da limiti alla circolazione deimezzi pesanti di trasporto delle merci;

ovviamente queste limitazioni creanodisagi pesantissimi al mondo produttivolecchese che movimenta quotidianamenterilevanti quantità di merci;

le merci « cercano », quindi, percorsialternativi che soffocano per il traffico enon rappresentano una soluzione al pro-blema;

a parte il cavalcavia di Annone Brianza,che è crollato, tutti gli altri presenti nellarete viaria lecchese hanno limiti a 44 ton-nellate oppure, sono inibiti al transito, comequello chiamato « Isella »; –:

quale sia il livello di attenzione delGoverno, per quanto di competenza, ri-spetto alla situazione viaria del territoriolecchese e agli effetti disastrosi che l’ina-deguatezza della rete infrastrutturale stessacausa all’economia locale;

quali siano le iniziative di competenzagià previste, programmate e ipotizzate dalGoverno per alleviare la situazione illu-strata in premessa;

se siano previsti, per quanto di com-petenza, programmi di manutenzione stra-ordinaria dei sovrappassi tali da consentireil transito ai mezzi pesanti almeno in unprossimo futuro, evitando così il suppliziodell’intasamento del traffico locale;

Atti Parlamentari — 2081 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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se siano previste iniziative fiscali age-volative per le aziende così pesantementecolpite sotto il profilo logistico. (4-01232)

* * *

INTERNO

Interrogazioni a risposta in Commissione:

NESCI. — Al Ministro dell’interno. — Persapere – premesso che:

in un articolo di Alessia Candito ap-parso il 19 settembre 2018 sulla testataonline « Corriere della Calabria » si rac-conta che « una croce di sigarette, dellamarca e del tipo che Mario Congiusta hafumato per tutta la vita » è stata lasciata daignoti « sul pianerottolo di fronte alla portadi casa in cui ancora abitano la moglie e ledue figlie »; nell’articolo in questione Can-dito rammenta un’altra recente « lugubreintimidazione », cioè « una manciata di terrasistemata a mo’ di tumulo cimiteriale », cuiha fatto seguito, a breve distanza tempo-rale, « un nuovo messaggio di morte » de-stinato « ai familiari di Mario Congiusta,figura simbolo dell’antimafia della Locride,spentosi meno di un mese fa dopo oltre 13anni battaglia civica e giudiziaria per dareun nome all’assassino del figlio Gianluca »;nel predetto articolo, la giornalista descriveGianluca Congiusta come « giovane impren-ditore di Siderno », che « per i magistrati èstato ucciso perché “reo” di aver scoperto iltentativo di riorganizzazione del clan Costain paese »;

« per il suo omicidio più e più volte èstato condannato il boss Tommaso Costa,ma un annullamento senza rinvio in Cas-sazione – ha rammentato Candito – qual-che mese fa ha spazzato via quasi undecennio di pronunce »;

« Mario Congiusta – prosegue l’arti-colo – non si è mai rassegnato, fino all’ul-timo ha continuato a puntare il dito controi Costa, a testimoniare cosa significhi l’op-pressione dei clan. E questo la ’ndranghetasembra non volerglielo perdonare neancheda morto, ma soprattutto qualcuno sembra

interessato a far sì che nessuno raccolga iltestimone di quella battaglia »;

nelle ultime settimane, riassume Can-dito, « la moglie e le figlie di Congiusta sonostate costrette a denunciare una serie infi-nita di intimidazioni e minacce, ma soloieri la notizia ha iniziato a circolare, su-scitando indignazione » tra movimenti an-timafia, sindaci e cittadini;

l’interrogante ritiene che la famigliadi Mario e Gianluca Congiusta debba viverein serenità e sicurezza e che lo Stato debbaessere, a riguardo, vigile e presente –:

di quali informazioni disponga il Go-verno su quanto esposto in premessa equali iniziative di competenza intenda as-sumere al fine di garantire l’incolumitàdella famiglia Congiusta. (5-00563)

FIANO e MIGLIORE. — Al Ministro del-l’interno. — Per sapere – premesso che:

da notizie a mezzo stampa si è ap-preso che il 21 settembre 2018, un gruppodi cinque persone inermi e assolutamentedisarmate, che tornava a casa intorno alle22,00 dopo aver partecipato alla manife-stazione « Mai con Salvini », è stato brutal-mente aggredito con cinghie e tirapugni, daun gruppo di appartenenti alla vicina sededi Casapound;

le vittime dell’aggressione, che si sonolimitate a cercare di evitare i colpi e chesono state inseguite e picchiate tra passeg-gini e bambini hanno presentato imme-diata denuncia alla questura di Bari;

sempre da notizie a mezzo stampa siè appreso che dopo le prime indagini unatrentina di militanti di CasaPound, che lasera dell’aggressione erano davanti alla lorosede in via Eritrea, sarebbero stati identi-ficati in questura, e almeno cinque di loro,armati con mazze e cinghie, avrebbero presoparte attiva all’aggressione;

tale aggressione di matrice squadristaè avvenuta peraltro in un quartiere popo-lare di Bari, il quartiere Libertà, che pro-prio recentemente ha avuto la visita delMinistro interrogato e dove è stata avviata

Atti Parlamentari — 2082 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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una raccolta firma per « cacciare gli immi-grati che hanno invaso il quartiere », rac-colta sostenuta anche dagli esponenti localidel Carroccio;

desta viva preoccupazione l’escalationdi atti di aggressione, razzismo e vandali-smo che si è registrata negli ultimi mesi daparte di esponenti od organizzazioni diestrema destra, quasi a testimoniare unanuova presunta legittimazione a compieretali atti da parte dei loro autori –:

quali iniziative intenda adottare alfine di impedire il ripetersi di fatti analoghie per assicurare la piena tutela dei cittadiniitaliani e del loro diritto a manifestare,nonché per contrastare con fermezza leaggressioni ad opera di gruppi neo-fascistidi estrema destra. (5-00573)

Interrogazioni a risposta scritta:

PASTORINO. — Al Ministro dell’interno.— Per sapere – premesso che:

da alcuni mesi, muri della città diRavenna apparivano imbrattati con svasti-che e simboli nazisti; il fatto è stato segna-lato senza che, tuttavia, siano seguiti im-mediati provvedimenti da parte delle auto-rità competenti. Alcuni cittadini, stanchi divedere slogan fascisti campeggiare impune-mente nelle strade della città, decorataMedaglia d’oro al valor militare per il con-tributo dato alla Resistenza e alla Libera-zione dal nazifascismo, hanno scelto direagire in modo non violento e simbolicocoprendole e disegnandovi sopra fiori, ca-ramelle e cuori;

un messaggio semplice, un’opposi-zione garbata a un dilagante sentimento diodio estremista che ha coinvolto Ravenna eche sta pericolosamente imperversando sututto il territorio nazionale in un’escalationdi atti più e meno gravi, senza che vi siauna risposta chiara di rifiuto della politicae della ideologia fasciste. Questo, nono-stante l’antifascismo sia un valore che per-mea in ogni sua parte il dettato costituzio-nale che, peraltro, vieta la ricostituzione,sotto qualsiasi forma, del disciolto partitofascista;

inoltre, la città dell’Emilia-Romagna èprotagonista di ronde ad opera dei membridi Forza Nuova, partito fondato da RobertoFiore, condannato per banda armata e as-sociazione sovversiva come capo di Terzaposizione, organizzazione della destra ever-siva, nonché denunciato per violenza ben240 volte negli ultimi cinque anni. Questigruppi vestiti di nero si aggirano in modointimidatorio per le strade di Ravenna di-cendo di voler pattugliare i quartieri epensando di potersi sostituire alle forzedell’ordine preposte a questo compito, fattomolto grave poiché lascia trapelare un mes-saggio errato che porta con sé pericolosirisvolti e, non ponendovi un freno, taleatteggiamento risulta essere tacitamente ac-cettato;

tuttavia, la vicenda che vede protago-nisti i muri della città di Ravenna staavendo un epilogo paradossale. I cittadini,appartenenti alla Rete antifascista, chehanno scelto di porre rimedio agli obbrobrinazisti che deturpavano le strade sono statidenunciati, segnalati con una celerità chenon ha certamente contraddistinto la rea-zione nei confronti di coloro che, imbrat-tando i muri, hanno inneggiato al nazismo;

svastiche e fiori sono stati posti sullostesso piano, denotando un inquietante stra-bismo giuridico. Il fatto impone riflessionisu quanto sta avvenendo nel nostro Paese esulla evidente incapacità di agire con buonsenso da parte delle istituzioni tutte, da cuici si aspetta, in virtù dei valori costituzio-nali sopra citati, una trasparente opposi-zione agli atteggiamenti neo fascisti che icittadini italiani sono quotidianamente co-stretti a subire –:

se il Ministro interrogato sia a co-noscenza di quanto descritto in premessae quali iniziative intenda intraprendere,per quanto di competenza, al fine diristabilire i valori costituzionali e l’impor-tante ruolo delle forze dell’ordine perporre rimedio alla deriva cui sta andandoincontro l’Italia. (4-01233)

TIRAMANI. — Al Ministro dell’interno.— Per sapere – premesso che:

nei giorni scorsi un immigrato è fug-gito da una struttura di Albisola Superiore,

Atti Parlamentari — 2083 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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in provincia di Savona, ed è giunto pressoil comune di Borgosesia, in provincia diVercelli;

gli abitanti di Borgosesia hanno con-seguentemente notato la presenza del mi-grante, il quale pernottava stabilmente inalcuni luoghi pubblici della città, in condi-zioni di disagio psico-fisico e arrecandodiversi problemi alla comunità locale;

l’interrogante, nella qualità di sindacodi Borgosesia, ha prontamente individuatoil centro che ha l’obbligo di supervisionareil ragazzo e ha chiesto alla cooperativainteressata di occuparsene in tempi brevi;

la cooperativa competente non sol-tanto non ha preso in carico il problema,ma, a quanto consta all’interrogante, haaddirittura chiesto aiuto a un’altra strut-tura che non è stata in condizione di gestirela cosa;

l’immigrato è fuggito nuovamente ed èstato fermato dalle forze dell’ordine men-tre si dirigeva verso l’alta Valsesia;

ricoverato in ospedale, l’immigrato èriuscito a scappare e, dopo un’ulteriorericerca, è stato trovato in condizioni psi-chiche precarie, bisognoso di cure farma-cologiche quotidiane, ed è pertanto statosottoposto a trattamento sanitario obbliga-torio;

l’interrogante, sempre nella veste disindaco di Borgosesia, ha informato periscritto il prefetto di Savona e il sindaco diAlbisola Superiore, per renderli edotti dellasituazione verificatasi e per chiedere chevengano presi provvedimenti nei confrontidella struttura ligure che dovrebbe ospitaregli immigrati –:

se il Ministro interrogato sia infor-mato di tali fatti;

se e quali iniziative intenda assumere,per quanto di competenza, in relazione allavicenda e alle attività della cooperativa inquestione. (4-01236)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dell’istruzione, dell’università edella ricerca, il Ministro dell’economia edelle finanze, per sapere – premesso che:

l’istituto nazionale di geofisica e vul-canologia, noto in sigla come Ingv, è l’enteitaliano di ricerca sui fenomeni geofisici evulcanologici che gestisce le reti nazionalidi monitoraggio per i fenomeni sismici evulcanici. Tale ente è sottoposto alla vigi-lanza del Ministero dell’istruzione, dell’u-niversità e della ricerca e svolge funzioni diestrema importanza in quanto: promuoveed effettua, anche nell’ambito di programmidell’Unione europea e di organismi inter-nazionali, attività di ricerca nel campo dellediscipline geofisiche, della vulcanologia edelle loro applicazioni, ivi compresi lo stu-dio dei fenomeni fisici e chimici precursoridei terremoti e delle eruzioni vulcaniche,dei metodi di valutazione del rischio si-smico e vulcanico, della pericolosità si-smica e vulcanica del territorio anche incollaborazione con le università e con altrisoggetti pubblici e privati, nazionali e in-ternazionali; inoltre, progetta e coordinaprogrammi nazionali ed internazionali diricerca finalizzati al rilevamento sistema-tico dei fenomeni geofisici, vulcanici e ge-ochimici, anche a mezzo di osservatori ge-ofisici, sismici e vulcanici; e ancora, svolgefunzioni di sorveglianza sismica e vulcanicadel territorio nazionale e di coordinamentodelle reti sismiche regionali e locali, ivicomprese le funzioni di sorveglianza si-smica e vulcanica della Sicilia orientale(progetto Poseidon) di cui all’articolo 2,comma 2, del decreto-legge 3 maggio 1991,n. 142, convertito dalla legge 3 luglio 1991,n. 195; provvede alla organizzazione e ge-stione della rete sismica nazionale inte-grata; è sede e fornisce supporto all’attivitàdel gruppo nazionale per la difesa dai ter-remoti e al gruppo nazionale per la vulca-nologia, istituiti ai sensi dell’articolo 17della legge 24 febbraio 1992, n. 225, con lecondizioni di autonomia previste dalla pre-

Atti Parlamentari — 2084 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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detta disposizione; rende disponibili pertutta la comunità scientifica i dati raccoltidalle proprie reti di monitoraggio, nazio-nale e locali; e infine, è componente delservizio nazionale della protezione civile;

tale istituto, per quanto risulta agliinterroganti, ha segnalato in questi mesi alMinistero dell’istruzione, dell’università edella ricerca, in qualità di Ministero vigi-lante, una problematica molto delicata cheriguarda direttamente la sopravvivenza del-l’istituto stesso;

tale istituto, infatti, è stato condan-nato con sentenza n. 7690/2018 a corri-spondere nei confronti di Sviluppo Pisa srluna somma pari a euro 2.700.000,00 + Iva(euro 3.294.000,00), cui si aggiungono lespese di giudizio liquidate in complessivieuro 27.852,00 in favore di ciascuna dellecontroparti (Sviluppo Pisa srl e Banca diPisa e Fornacette Credito Cooperativos.c.p.s);

gli importi della sentenza di condannasopra citata vanno quindi pagati a unasocietà in house del comune di Pisa chepare avere urgenza di incamerare almenouna parte delle somme dovute, salvo ognieventuale accordo tra le parti con riguardoalla leale collaborazione tra enti e partipubbliche;

la suddetta sentenza – che per laprima volta si è espressa sul merito diun’annosa controversia – potrebbe com-portare delle conseguenze estremamentegravi per il bilancio dell’istituto, conside-rato l’impegno per 9.000.000 di euro com-plessivi;

per quanto risulta agli interroganti,nell’ambito della legge di assestamento 2018,recentemente approvata da entrambi i ramidel Parlamento, considerata l’importanzafondamentale delle funzioni svolte dal-l’Ingv, si sarebbe dovuta riscontrare unavariazione in aumento pari alla somma dieuro 2.700.000,00 + Iva (euro 3.294.000,00)in favore del suddetto istituto;

purtuttavia di tale incremento di ri-sorse non si ravvisa alcuna traccia –:

quali iniziative urgenti il Governo in-tenda assumere, alla luce di quanto de-

scritto in premessa, al fine di garantire lasopravvivenza dell’istituto nazionale di ge-ofisica e vulcanologia (Ingv) e se quali ini-ziative saranno adottate per sostenere lapiena funzionalità dell’istituto nell’ambitodel prossimo disegno di legge di bilancio2019;

se non si ritenga di dover adottareogni iniziativa di competenza al fine digarantire al comune di Pisa di ottenerequanto dovuto a favore di una società pub-blica che necessita di riscuotere quanto disua spettanza, salvo ogni accordo di meritotra le parti pubbliche.

(2-00122) « D’Ettore, Mugnai ».

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

GRIBAUDO, LEPRI e MURA. — Al Mi-nistro del lavoro e delle politiche sociali. —Per sapere – premesso che:

la legge 22 maggio 2017, n. 81, re-cante misure per la tutela del lavoro auto-nomo non imprenditoriale, ha rappresen-tato uno storico allargamento di diritti dellavoro a una platea di circa due milioni dipersone, prevedendo novità in materia dipagamento dei compensi, di tutele in casodi maternità, malattia e infortunio, di in-centivo alla formazione continua, di am-mortizzatori sociali per i collaboratori con-tinuati e continuativi, per i dottorandi e gliassegnisti di ricerca;

nel suddetto provvedimento erano con-tenute due importanti deleghe legislative:una in materia di sicurezza e protezionesociale dei professionisti iscritti a ordini ocollegi e di ampliamento delle prestazionidi maternità e di malattia riconosciute ailavoratori autonomi iscritti alla gestioneseparata (articolo 6); l’altra finalizzata allasemplificazione della normativa sulla sa-lute e sicurezza degli studi professionali(articolo 11). Il periodo per l’esercizio didette deleghe si è esaurito;

Atti Parlamentari — 2085 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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l’articolo 17, al fine di coordinare e dimonitorare gli interventi in materia di la-voro autonomo, ha previsto l’istituzionepresso il Ministero del lavoro e delle poli-tiche sociali un « tavolo tecnico di con-fronto permanente sul lavoro autonomo »,composto da rappresentanti designati dalMinistero del lavoro e delle politiche so-ciali, nonché dalle associazioni sindacalidei lavoratori e dei datori di lavoro e dalleassociazioni di settore comparativamentepiù rappresentative a livello nazionale, conil compito di formulare proposte e indirizzioperativi in materia di politiche del lavoro,autonomo con particolare riferimento amodelli previdenziali, modelli di welfare,formazione professionale;

ad oggi non risulta essere mai statoconvocato il tavolo di cui all’articolo 17,che nelle intenzioni del legislatore volevaessere strumento di confronto utile perl’esercizio delle suddette deleghe legisla-tive –:

se e quando intenda convocare il ta-volo tecnico di confronto permanente sullavoro autonomo, per poter avviare il dia-logo e il confronto necessari ad affrontarel’adeguamento e l’innovazione nei modelliprevidenziali, nei modelli di welfare e nellaformazione professionale del lavoro auto-nomo;

se non ritenga opportuno, per quantodi competenza, adottare le appropriate ini-ziative normative volte a riaprire i terminiper l’esercizio delle citate deleghe legisla-tive di cui agli articoli 6 e 11 della legge 22maggio 2017, n. 81, perfezionandone l’im-pianto riformatore, al fine di ampliare laprotezione sociale offerta dalle casse pro-fessionali nonché le prestazioni in caso dimalattia e maternità degli iscritti alla ge-stione separata, e di semplificare la nor-mativa in materia di sicurezza e salutedegli studi professionali. (5-00564)

Interrogazioni a risposta scritta:

PIGNATONE. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali, al Ministro delle po-

litiche agricole alimentari, forestali e delturismo. — Per sapere – premesso che:

la legge del 31 marzo 1979, n. 92,come modificata dal decreto legislativo 30aprile 1998, n. 173, agli effetti delle normedi previdenza e assistenza sociale, ivi com-prese quelle relative all’assicurazione con-tro gli infortuni sul lavoro e le malattieprofessionali, considera lavoratori agricoligli operai assunti da imprese atte all’atti-vità di raccolta di prodotti agricoli, nonchéad attività di cernita, di pulitura e di im-ballaggio dei prodotti ortofrutticoli, purchéconnessa a quella di raccolta;

come noto, le organizzazioni di pro-duttori (Op), riconosciute anche dal rego-lamento (UE) 1308/13, sono definite agri-cole anche se non effettuano direttamentela raccolta dei prodotti dei propri associati,divenendo di conferimento dei prodotti deipropri soci – con qualifica di imprenditoriagricoli – occupandosi le organizzazioni diproduttori, tra l’altro, delle successive ope-razioni di cernita, calibratura, confeziona-mento;

sono molti i casi in cui l’Inps nonriconosce la qualifica agricola degli operaidipendenti organizzazioni di produttori, cheinvece, viene accertata a seguito di proce-dimenti giudiziari –:

di quali ulteriori elementi disponganoi Ministri interrogati in relazione a quantoespresso in premessa e se non ritenganoopportuno un chiarimento formale circa lacorretta interpretazione del quadro norma-tivo relativo sia alla qualifica di operaioagricolo riconosciuta ai dipendenti di or-ganizzazioni di produttori, in qualsiasi formagiuridica costituite, che pur non effet-tuando direttamente la raccolta dei pro-dotti dei propri associati, divengono sede diconferimento dei prodotti dei propri soci,con qualifica di imprenditori agricoli, oc-cupandosi delle successive operazioni dicernita, calibratura ed imballaggio, sia dellaqualifica agricola della organizzazione deiproduttori operanti secondo tali modalità.

(4-01231)

ASCANI, GUERINI e FRAGOMELI. —Al Ministro del lavoro e delle politiche so-

Atti Parlamentari — 2086 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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ciali, al Ministro dell’istruzione, dell’univer-sità e della ricerca. — Per sapere – pre-messo che:

la giunta del comune di Lodi, guidatadalla sindaca Sara Casanova, ha approvato,nel mese di ottobre 2017, alcune modificheal regolamento comunale per l’accesso alleprestazioni sociali agevolate, tra cui rien-trano anche le riduzioni tariffarie di serviziin ambito scolastico quali mensa e scuola-bus, che vengono riconosciute ai richie-denti in base alla situazione reddituale epatrimoniale;

tali modifiche stabiliscono che, peraccedere alle prestazioni, i nuclei familiariche hanno al loro interno anche solo uncittadino straniero, devono presentare oltreall’Isee – unico strumento individuato a talfine dalla legge nazionale – anche unadichiarazione sulla loro situazione patri-moniale nel Paese di provenienza, prodottaanche in lingua italiana, mediante tradu-zione legalizzata dall’autorità consolare ita-liana che ne attesti la conformità, pena ilpagamento della tariffa massima;

l’amministrazione comunale di Lodi,pertanto, chiede solamente ai cittadini stra-nieri documenti e certificazioni non previ-sti dalla legge, agendo, a giudizio degliinterroganti, in contrasto con il principiodel divieto di discriminazione, sancito dal-l’articolo 3 della Costituzione per il qualetutti i cittadini hanno pari dignità sociale esono eguali davanti alla legge, senza distin-zione di razza, lingua, religione;

i dati da certificare con tali modalitàdiscriminatorie, inoltre, riguardano anchela costituzione della famiglia nel Paese d’o-rigine, benché la normativa indichi chiara-mente che, ai fini del calcolo dell’Isee, lacomposizione del nucleo familiare sia quellarisultante all’iscrizione anagrafica nel co-mune italiano di residenza, concetto ulte-riormente ribadito nella Dichiarazione so-stitutiva unica, la quale sottolinea che, aifini del calcolo dell’Isee, non rientrano nellacomposizione del nucleo familiare i sog-getti residenti all’estero, salvo si tratti delconiuge iscritto all’Anagrafe degli italianiresidenti all’estero (Aire), mentre diversa-

mente anche i coniugi sono esclusi dalnucleo familiare del coniuge residente inItalia;

il nuovo regolamento comunale de-manda alla giunta l’approvazione di unelenco di Paesi in cui è « oggettivamenteimpossibile » per i cittadini acquisire lecertificazioni: a tale proposito, la giunta haelaborato una lista limitata ad Afghanistan,Libia, Siria e Yemen, basandosi esclusiva-mente sulla lista della società privata « IhsMarkit », che fornisce analisi socio-politico-economiche alle imprese allo scopo di va-lutare il rischio di investimento in deter-minare aree del mondo, strumento che sirivela per gli interroganti inappropriatoagli scopi che la lista comunale dovrebbeinvece prefiggersi;

contro il nuovo regolamento comu-nale, l’Associazione degli studi giuridici sul-l’immigrazione e l’Associazione volontariadi assistenza socio-sanitaria per i dirittidegli stranieri « Naga » hanno presentatoun ricorso al tribunale di Milano, soste-nendo il carattere « discriminatorio ai sensidel diritto nazionale e del diritto Ue »;

in base ai dati ufficiali forniti daicompetenti uffici del comune di Lodi, su untotale di 259 domande di accesso alle age-volazioni tariffarie, ben 254 sono state,respinte quale effetto diretto delle nuove,restrittive e discriminatorie modalità di cer-tificazione imposte dal regolamento comu-nale;

nella giornata del 12 settembre 2018,in cui si è avuta l’apertura del nuovo annoscolastico, oltre 100 famiglie straniere diLodi hanno deciso di ricorrere a una forteforma di protesta, non portando i figli ascuola;

a seguito dell’ampio dibattito svilup-patosi sulla questione anche a livello na-zionale, l’amministrazione comunale di Lodiha annunciato un supplemento di istrutto-ria sulle domande di accesso che eranostate respinte, senza tuttavia chiarire qualicriteri adotterà concretamente per risol-vere il problema;

nel frattempo, alcune forze politiche eliste civiche rappresentate nel consiglio co-

Atti Parlamentari — 2087 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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munale di Lodi hanno presentato una pro-posta di delibera di iniziativa consiliare perla revoca delle contestate modifiche delregolamento comunale, che sarà all’esamedel consiglio comunale il prossimo 4 otto-bre 2018 –:

se il Governo sia a conoscenza delgrave caso esposto, quale sia il suo orien-tamento in merito e quali iniziative dicompetenza, anche in sinergia con gli entilocali, intenda intraprendere al fine di chia-rire e meglio definire criteri e modalità peraccedere a prestazioni sociali agevolate comequelle di cui in premessa che riguardanooltretutto minori. (4-01235)

FORNARO e FRATOIANNI. — Al Mini-stro del lavoro e delle politiche sociali. —Per sapere – premesso che:

la Teknoservice è una azienda che sioccupa della gestione dei rifiuti nel Cana-vese e nel marzo del 2017 ha provveduto alicenziare un dipendente, F. M. di 60 anni,in quanto giudicato inabile al lavoro, per-ché ammalato del morbo di Parkinson;

il dipendente ha presentato ricorso altribunale del lavoro di Ivrea che ha con-dannato, con sentenza del 9 luglio 2018, laTeknoservice al reintegro del dipendente eal pagamento degli stipendi arretrati non-ché al risarcimento dovuto per l’illegitti-mità del licenziamento;

il tribunale di Ivrea ha giudicato ille-gittimo il licenziamento, in quanto l’a-zienda ha l’obbligo di adottare « accomo-damenti ragionevoli » per rimuovere gli osta-coli che impediscono la libera esplicazionedella personalità del signor F.M. in ambitoprofessionale e la valutazione circa la le-gittimità del licenziamento intimato dall’a-zienda passa necessariamente attraverso laverifica della possibilità di salvaguardare ilsuo posto di lavoro;

il giudice di Ivrea, inoltre, ha intimatoalla Teknoservice « di modificare l’organiz-zazione per assicurare il diritto al lavorodei dipendenti portatori di handicap ». Sitratta di un provvedimento immediata-mente esecutivo;

la Teknoservice, ad oltre due mesidalla sentenza, a quanto consta agli inter-roganti, non ha reintegrato l’operaio, nonha pagato le retribuzioni che gli spettereb-bero dalla data dell’ordinanza e non haprovveduto neanche alla liquidazione delrisarcimento stabilito dal giudice per l’ille-gittimità del licenziamento;

il capogruppo di Leu nel consiglioregionale del Piemonte, Marco Grimaldi,ha denunciato pubblicamente il caso e hachiesto che sia fatta giustizia e che si prov-veda immediatamente al reintegro e allacorresponsione di quanto dovuto secondoquanto stabilito dalla sentenza nonché peresercitare un diritto costituzionalmente ga-rantito, quello al lavoro;

il consiglio regionale del Piemonte,inoltre, ha approvato all’unanimità un or-dine del giorno del capogruppo di Leu,Marco Grimaldi, sottoscritto da tutti i gruppi,con il quale si chiede che l’azienda rispettila sentenza del tribunale del lavoro di Ivrea;

non si tratta del primo caso e, pur-troppo, non sarà l’ultimo; appare quindinecessario, a giudizio degli interroganti,che il Ministro del lavoro e delle politichesociali intervenga garantendo nel caso deldipendente della Teknoservice e più in ge-nerale in tutti i casi che riguardino mancatireintegri a seguito di sentenze del tribunaleche a queste sia dato seguito e attuazionein tempi rapidi –:

se ritenga di valutare se sussistono ipresupposti per adottare iniziative, perquanto di competenza, volte a individuareo favorire una positiva soluzione della vi-cenda in questione;

se non intenda affrontare, e con qualiiniziative, la questione relativa alle aziendeche non attuano in tempi brevi o addirit-tura rifiutano di attuare le sentenze deigiudici, relative a reintegri sul posto dilavoro a seguito di licenziamenti dichiaratiillegittimi nonché al pagamento del dovutoin materia di arretrati di stipendi e dirisarcimenti, dato che quanto illustrato inpremessa non è un caso raro. (4-01238)

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Atti Parlamentari — 2088 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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SALUTE

Interrogazione a risposta in Commissione:

NESCI, SPORTIELLO, SAPIA, LORE-FICE, D’ARRANDO, LEDA VOLPI, BOLO-GNA, MAMMÌ, TRIZZINO, TROIANO, LA-PIA, PROVENZA, NAPPI, MENGA e IA-NARO. — Al Ministro della salute. — Persapere – premesso che:

sulla testata online 21righe.it è ap-parso, il 7 gennaio 2017, un dispaccio del-l’Ansa relativo alla vicenda della mortedella trentasettenne Tiziana Lombardo, av-venuta a Vibo Valentia il 5 gennaio dellostesso anno dopo aver dato alla luce lapropria figlia G;

nel dispaccio in predicato si fa riferi-mento alla notificazione di 10 avvisi digaranzia da parte della squadra mobiledella polizia di Stato di Vibo Valentia ad« altrettanti medici dell’ospedale cittadinonell’ambito delle indagini sulla morte della »donna;

ivi si legge che i « provvedimenti, emessidal pm Claudia Colucci, riguardano sani-tari in servizio nel reparto di Ginecologiadell’ospedale Jazzolino che hanno avuto incura la donna », con la correlata « possibi-lità di nominare i propri periti in vistadell’esame autoptico » dell’« anatomopato-loga Katiuscia Bisogni », con la partecipa-zione dei « consulenti nominati dall’A-zienda sanitaria provinciale »;

nello specifico l’ipotesi di reato è pertutti i coinvolti di omicidio colposo;

il suddetto dispaccio di agenzia no-mina i destinatari dei riferiti provvedi-menti, cioè « il primario Oscar Cervadoro »e i « medici Salvatore Falcone, VincenzoMangialavori, Rocco Fiasché, Marianna Car-novale, Pasquale De Bartolis, GianfrancoMarataro, Daniela Fusca, Tommaso Sirgio-vanni e Antonella D’Alessandro »;

« la causa del decesso — prosegue l’in-teso resoconto di Ansa — sarebbe dovutaad una copiosa emorragia »;

« il Ministro della Salute Beatrice Lo-renzin — ivi aggiunto — ha nominato, unatask force per verificare le procedure diquanto accaduto nell’ospedale vibonese »;

nell’interrogazione a, risposta in Com-missione n. 5-05490 del 30 aprile 2015,l’interrogante aveva già posto, ricordandola carenza di personale nel punto nascitadell’ospedale di Vibo Valentia e preoccu-panti episodi di cronaca, la questione delreale livello di sicurezza di tutte le strut-ture in cui si può partorire in Calabria,chiedendone la verifica per il tramite delcommissario per l’attuazione del piano dirientro dal disavanzo sanitario della Cala-bria;

in seguito l’interrogante ha formal-mente chiesto, nell’autunno del 2017, aldirettore generale facente funzioni del di-partimento della regione Calabria Tuteladella salute di attivare la commissione azien-dale di controllo e all’ispettorato del lavorodi Vibo Valentia di verificare se in quelreparto fosse rispettata la normativa suiturni e i riposi obbligatori, indirizzandoneuna copia al procuratore della Repubblica,al Presidente della regione della Calabria eal commissario governativo alla sanità;

oltretutto, in ordine ai requisiti delpunto nascita dell’ospedale di Vibo Valen-tia, ad oggi senza primario effettivo percausa di valutazioni errate nella relativaprocedura concorsuale, l’interrogante — cheperaltro ha reso note le intese anomalieintraprocedimentali, infine riconosciute dal-l’Asp di Vibo Valentia — sul finire del 2017ha compiuto una visita nell’unità operativain predicato, accertando diverse criticità epoi partitamente esponendole –:

di quali precise informazioni dispongain relazione agli esiti degli accertamentidisposti a seguito del decesso della signoraLombardo, se li reputi esaustivi e se nonritenga di doverne disporre di ulteriori,anche per accertare le attuali condizioni disicurezza del punto nascita di Vibo Valentia.

(5-00567)

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Atti Parlamentari — 2089 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazione a risposta orale:

SPENA, BARELLI, BATTILOCCHIO eGIACOMONI. — Al Ministro dello sviluppoeconomico, al Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali. — Per sapere – premessoche:

UnicoopTirreno Società Cooperativaa.r.l. è una delle grandi cooperative di con-sumatori del sistema Coop, con sede legalea Livorno. Conta numerosi punti vendita inToscana, Lazio, Campania;

in crisi dal 2015, la società ha messoin atto processi di riorganizzazione azien-dale, interessando tutti i punti vendita dellarete;

si è trattato di: cessioni di ramo d’a-zienda, che hanno interessato i punti ven-dita in Campania; cessioni di affitto, chehanno interessato impunti vendita di Fro-sinone e Fiuggi (Frosinone), successiva-mente riacquisiti in UnicoopTirreno; la chiu-sura definitiva, come quella subita dal puntovendita di Terracina (Latina), con il collo-camento di 34 lavoratori presso altri puntivendita, e il licenziamento di altri; processidi fusione e cessione verso altre coopera-tive a livello nazionale, come con l’accordostipulato nel marzo 2016 con Coop Allenza3.0 per la cessione di alcuni punti venditain Umbria, Lazio, Campania;

ad aprile 2016, viene costituita la DluS.r.l. (Distribuzione Lazio Umbria) control-lata al 100 per cento da UnicoopTirrenoche raggruppa tutti i punti vendita delLazio. Tale scelta appare poco comprensi-bile in considerazione del regime agevolatodi maggior favore di cui godono le societàcooperative rispetto alle altre, come quellea responsabilità limitata;

ancora nel 2016 il consiglio di ammi-nistrazione dà mandato al presidente MarcoLami per individuare una figura esterna almondo cooperativo per risanare il bilancio.Viene così nominato Piero Canova a diret-tore generale di UnicoopTirreno, che de-

cide di sostituire e modificare l’asset digovernance societario;

a maggio 2017 azienda e organizza-zioni sindacali siglano un piano industrialearticolato nel triennio 2017-2019 che puntaal pareggio di bilancio nel 2019 e a unachiusura in utile nel 2020;

il piano industriale, con efficacia finoal 30 giugno 2020, prevede: esuberi in quan-tità prevalente in sede; ricorso alla cassaintegrazione; ricorso ai contratti di solida-rietà; incentivi all’esodo. Gli interrogantisegnalano che, a differenza di quanto pre-visto dal piano richiamato, nei vari puntivendita l’azienda ha impiegato lavoratori insomministrazione;

a giugno 2018 la società comunica chele condizioni dei punti vendita del bassoLazio non presentavano grandi criticità ederano da considerarsi in linea con l’anda-mento degli altri punti vendita della re-gione;

nel settembre successivo il consiglio diamministrazione dà mandato a direttoregenerale e presidente per la cessione di ottopunti vendita del basso Lazio: Fiuggi, Fro-sinone, Colleferro, Genzano, Velletri, Apri-lia, e due punti vendita a Pomezia, per unnumero complessivo di 270 lavoratori di-retti e circa 40 dell’indotto;

tale decisione, estranea al piano indu-striale, non viene comunicata ai lavoratoriche, a quanto risulta, ancora oggi ricevononotizie ufficiose e ombrose sul proprio fu-turo;

il 26 settembre 2018 si è svolto untavolo sulle condizioni di lavoratori e aziendapresso il Ministero dello sviluppo econo-mico che ha visto anche la partecipazionedi ben 1.500 lavoratrici e lavoratori allosciopero e alla manifestazione svolta difronte al Ministero;

l’incontro si è concluso con l’impegnodelle istituzioni a « intimare all’azienda ilblocco di un piano industriale senza alcunsenso logico e l’imminente cessione deipunti vendita interessati » nonché l’invito aricercare una soluzione condivisa e volta a

Atti Parlamentari — 2090 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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tutelare i lavoratori e le lavoratrici deipunti vendita e dell’indotto;

le stesse organizzazioni sindacali hannoannunciato che « è solo l’inizio » nell’attesache l’azienda faccia luce sulle scelte cheintende effettivamente assumere –:

se e quali iniziative urgenti, anche sulpiano normativo il Governo intenda assu-mere al fine di salvaguardare livelli occu-pazionali e far sì che l’azienda garantisca ilconcreto e pieno rispetto della dignità deilavoratori. (3-00203)

Interrogazione a risposta in Commissione:

FREGOLENT. — Al Ministro dello svi-luppo economico, al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere – pre-messo che:

il 25 settembre 2018 il gruppo multi-nazionale Jde ha annunciato l’apertura dellaprocedura di licenziamento collettivo e lacessazione di tutte le attività dal 1° gennaio2019 dello stabilimento di Andezeno (co-mune della città metropolitana di Torino);

lo stabilimento, dove sono impiegate57 persone, è l’unico sito produttivo nazio-nale dove vengono prodotti marchi storicidel mercato italiano come il caffè Splendide Hag;

Jde, che ha acquistato lo stabilimentonel 2015, sposterà la attuale produzionenegli altri Paesi europei;

secondo quanto comunicato da Jde« negli ultimi anni, la domanda di caffètostato e macinato ha continuato a calarein tutta Europa, a causa dello spostamentodelle preferenze di tanti consumatori versoi nuovi e più pratici formati a capsule ecialde. Questo elemento ha creato problemidi sovraccapacità all’interno del networkproduttivo europeo relativo al caffè tostatoe macinato. La società è consapevole del-l’impatto che questa decisione avrà sui di-pendenti locali, le loro famiglie e la comu-nità di Andezeno ed è impegnata a lavorarea stretto contatto con i rappresentanti sin-dacali per identificare, minimizzare e ri-

solvere le implicazioni sociali legate allachiusura del sito »;

le associazioni sindacali hanno richie-sto « l’immediato ritiro dell’apertura dellaprocedura di licenziamento collettivo », l’a-pertura di « un tavolo sindacale per trovaresoluzioni e risposte che prevedano il man-tenimento dell’occupazione nello stabili-mento » e « l’attivazione dei tavoli istituzio-nali a partire dalla Regione Piemonte »;

i sindacati hanno indetto lo scioperodi tutto il gruppo per l’intera giornata del28 settembre 2018;

la regione Piemonte ha convocato peril 3 ottobre 2018 un tavolo istituzionale allapresenza di azienda e sindacati;

la stessa azienda ha comunque segna-lato che « Jde considera importante e unicoil mercato del caffè italiano e continuerà adattribuirgli un ruolo chiave all’interno deifuturi piani di crescita della società ». Que-st’ultima considerazione non si concilia peròcon la volontà di delocalizzare all’estero daparte di una azienda che ha investito sul-l’automazione dello stabilimento di Ande-zeno e dove la produzione è a pieno regimeattestandosi sulle 16 mila tonnellate di caffèall’anno;

sarebbe quindi auspicabile una ricon-versione produttiva almeno parziale dellostabilimento (ad esempio da caffè confe-zionato a quello in cialde e capsule) perperseguire una soluzione efficace che sia inlinea con le politiche commerciali di Jde eche consenta al tempo stesso la tutela deilivelli occupazionali dello stabilimento e lasalvaguardia di marchi storici del mercatoitaliano –:

quali iniziative urgenti intenda assu-mere il Governo per evitare la chiusuradello stabilimento di Andezeno ed il licen-ziamento collettivo citato in premessa, alfine di salvaguardare tutti gli attuali livellioccupazionali e scongiurare la delocalizza-zione della produzione di un alimento prin-cipe del mercato nazionale. (5-00569)

Atti Parlamentari — 2091 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018

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Apposizione di firme ad interrogazioni.

L’interrogazione a risposta scritta Fra-toianni n. 4-01193, pubblicata nell’allegatoB ai resoconti della seduta del 25 settembre2018, deve intendersi sottoscritta anche daldeputato Stumpo.

L’interrogazione a risposta in Commis-sione Ciampi e Ceccanti n. 5-00534, pub-blicata nell’allegato B ai resoconti dellaseduta del 26 settembre 2018, deve inten-dersi sottoscritta anche dal deputato Cenni.

L’interrogazione a risposta scritta Fra-toianni n. 4-01226, pubblicata nell’allegatoB ai resoconti della seduta del 27 settembre2018, deve intendersi sottoscritta anche daldeputato Muroni.

Trasformazione di un documento del sin-dacato ispettivo.

Il seguente documento è stato cosìtrasformato su richiesta del presentatore:interrogazione a risposta scritta Nesci ealtri n. 4-01104 del 13 settembre 2018 ininterrogazione a risposta in Commissionen. 5-00567.

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

Stampato su carta riciclata ecologica*18ALB0030050*

*18ALB0030050*

Atti Parlamentari — 2092 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2018