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Atti consiliari del Comune di Barletta –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– SEDUTA DELL'11 APRILE 2020 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Write System S.r.l. Multimedia Services – Pagina 1 di 88 Presiede il Presidente, Sabino Dicataldo Partecipa il Segretario generale del Comune di Barletta, dott. Domenico Carlucci SEGRETARIO GENERALE: Possiamo riprendere i lavori della seduta consiliare sospesa in data 9 aprile 2020 alle ore 23.11 Procedo con l'appello. (Il Segretario generale procede all'appello nominale dei Consiglieri presenti) SEGRETARIO GENERALE: 24 presenti, 9 assenti. Sono le ore 10.10. Le 9.58 è l'orario di inizio dell'appello. Sono anche presenti il vicesindaco Lanotte, l'assessore Calabrese... (Intervento fuori microfono: "Scusi, Segretario, può ripetere gli assenti?") SEGRETARIO GENERALE: Gli assenti sono: Cannito, Damato, Delvecchio, Dileo, Dimonte, Divincenzo, Lionetti, Maffione Michele, Rizzi Giuseppe Antonio. Per la Giunta sono presenti il vice sindaco Lanotte e gli assessori Calabrese Gennaro, Carbone Graziana, Cefola Gennaro, Lasala Michele, Passero Ruggiero, Ricatti, Salvemini, mentre non è presente l'assessore Tupputi. Faccio un'integrazione. Il consigliere Rocco Dileo lo vedo inquadrato. Consigliere, è presente? CONSIGLIERE DILEO: Sono presente. Buongiorno a tutti. SEGRETARIO GENERALE: Quindi riepilogo: Consiglieri presenti 25, 8 assenti. Sono presenti anche tutti i dirigenti del Comune, cioè il comandante Filannino, l'architetto Lamacchia, la dottoressa Navach, la dottoressa Scommegna e il dottor Nigro. PRESIDENTE: La seduta è valida. Buongiorno a tutti. Come avete notato, c'è l'assenza del Sindaco perché ci è stato riferito che è in videoconferenza con il Presidente della Regione Emiliano. Appena finirà questa videoconferenza si collegherà con noi. Eravamo rimasti, nello scorso Consiglio comunale, al fatto che il Sindaco doveva rispondere alla domanda di attualità posta dal consigliere Bufo. Vista la sua non presenza, io vado avanti partendo dal secondo punto all'ordine del giorno, poi appena si collega chiediamo al Sindaco di rispondere alla domanda di attualità. Secondo punto all'ordine del giorno: "Comunicazioni del Presidente". È una mia comunicazione che riguarda una delibera di Giunta fatta l'11 marzo 2020 che ha per oggetto un prelevamento dal fondo di riserva per far fronte a misure di contrasto e contenimento del virus COVID-19 sul territorio comunale. Comunico che abbiamo anche mandato sulla PEC di voi tutti una proposta di delibera che riguarda sempre la domanda di attualità del consigliere Bufo, quindi la sottoponiamo alla vostra lettura.

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Presiede il Presidente, Sabino Dicataldo Partecipa il Segretario generale del Comune di Barletta, dott. Domenico Carlucci SEGRETARIO GENERALE: Possiamo riprendere i lavori della seduta consiliare sospesa in data 9 aprile 2020 alle ore 23.11 Procedo con l'appello.

(Il Segretario generale procede all'appello nominale dei Consiglieri presenti) SEGRETARIO GENERALE: 24 presenti, 9 assenti. Sono le ore 10.10. Le 9.58 è l'orario di inizio dell'appello. Sono anche presenti il vicesindaco Lanotte, l'assessore Calabrese...

(Intervento fuori microfono: "Scusi, Segretario, può ripetere gli assenti?") SEGRETARIO GENERALE: Gli assenti sono: Cannito, Damato, Delvecchio, Dileo, Dimonte, Divincenzo, Lionetti, Maffione Michele, Rizzi Giuseppe Antonio. Per la Giunta sono presenti il vice sindaco Lanotte e gli assessori Calabrese Gennaro, Carbone Graziana, Cefola Gennaro, Lasala Michele, Passero Ruggiero, Ricatti, Salvemini, mentre non è presente l'assessore Tupputi. Faccio un'integrazione. Il consigliere Rocco Dileo lo vedo inquadrato. Consigliere, è presente? CONSIGLIERE DILEO: Sono presente. Buongiorno a tutti. SEGRETARIO GENERALE: Quindi riepilogo: Consiglieri presenti 25, 8 assenti. Sono presenti anche tutti i dirigenti del Comune, cioè il comandante Filannino, l'architetto Lamacchia, la dottoressa Navach, la dottoressa Scommegna e il dottor Nigro. PRESIDENTE: La seduta è valida. Buongiorno a tutti. Come avete notato, c'è l'assenza del Sindaco perché ci è stato riferito che è in videoconferenza con il Presidente della Regione Emiliano. Appena finirà questa videoconferenza si collegherà con noi. Eravamo rimasti, nello scorso Consiglio comunale, al fatto che il Sindaco doveva rispondere alla domanda di attualità posta dal consigliere Bufo. Vista la sua non presenza, io vado avanti partendo dal secondo punto all'ordine del giorno, poi appena si collega chiediamo al Sindaco di rispondere alla domanda di attualità. Secondo punto all'ordine del giorno: "Comunicazioni del Presidente". È una mia comunicazione che riguarda una delibera di Giunta fatta l'11 marzo 2020 che ha per oggetto un prelevamento dal fondo di riserva per far fronte a misure di contrasto e contenimento del virus COVID-19 sul territorio comunale. Comunico che abbiamo anche mandato sulla PEC di voi tutti una proposta di delibera che riguarda sempre la domanda di attualità del consigliere Bufo, quindi la sottoponiamo alla vostra lettura.

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Ora passiamo al terzo punto all'ordine del giorno: "Ratifica delibera di Giunta comunale n. 36 del 13.02.2020". Do la parola all'assessore Cefola. Prego assessore Cefola. ASSESSORE CEFOLA: Buongiorno ai cittadini che ci stanno ascoltando, ai Consiglieri, agli Assessori e al Presidente del Consiglio. Preliminarmente volevo dire che in ordine allo spostamento dei tributi ci stiamo adoperando per portare in Consiglio comunale una delibera che possa interessare questa problematica di cui si è tanto discusso nell'Assemblea che abbiamo tenuto l'altro ieri. Questa è intenzione della Giunta e quanto prima affronteremo questo problema. Venendo al primo punto all'ordine del giorno, si tratta di una delibera di Giunta del 13 febbraio 2020. Queste sono le due problematiche su cui abbiamo deliberato: la prima riguarda la consultazione referendaria per la quale era stata disposta una spesa di circa 227.091 euro; ovviamente questa delibera è stata fatta prima che venisse sospesa la consultazione referendaria, per cui queste somme per il momento sono ovviamente impegnate ma non sono state spese perché non sappiamo ancora se si farà e quando si farà il referendum; il secondo punto che è stato deliberato riguarda il Settore Ambiente e il finanziamento che abbiamo ricevuto dalla Regione Puglia per l'intervento di caratterizzazione dei rifiuti che abbiamo trovato nel parco dell'orto botanico, è un finanziamento di 414.068,02 euro da parte della Regione Puglia. Per questi due finanziamenti abbiamo deliberato questa variazione di bilancio che vi invito a votare. PRESIDENTE: Grazie, assessore Cefola. Non vedo iscritti. Non si è prenotato nessuno nella chat, aspetto un minuto poi apro la votazione. Consigliere Mennea, prego, a lei la parola. CONSIGLIERE MENNEA: Mi spiace che non ci sia il Sindaco, ma spero che arrivi subito, anche per trarre le conclusioni di tutta quella discussione che abbiamo fatto l'altro giorno. In riferimento all'ordine del giorno volevo chiedere all'assessore Cefola di specificare bene qual è l'investimento che è stato finanziato dalla Regione perché o non ho capito io o non è stato detto. Mi pare di aver capito che riguarda l'orto botanico. Qual è l'investimento? Lo chiedo anche per comunicarlo a chi ci ascolta. Chiedo se può entrare più nel dettaglio della delibera che stiamo per ratificare. ASSESSORE CEFOLA: Come dicevo, abbiamo avuto un finanziamento dalla Regione Puglia di 414.068,02 euro per la caratterizzazione dei rifiuti che sono stati rinvenuti all'interno dell'orto botanico dove sono stati fatti dei lavori. Questi rifiuti prima di andare in discarica devono essere caratterizzati in modo da vedere quelli che sono rifiuti speciali pericolosi e quelli che sono rifiuti speciali non pericolosi. Per fare questa caratterizzazione la Regione Puglia ci ha già erogato, quindi finanziato, questa somma, che verrà utilizzata, appunto, per finalmente liberare l'orto botanico, dopo la caratterizzazione, di questi rifiuti che incombono nel sottosuolo. PRESIDENTE: Grazie, assessore Cefola. Prego Segretario. SEGRETARIO GENERALE: Chiedo cortesemente che a coloro che entrano nell'Aula virtuale di riportarlo di fianco nella chat così possiamo aggiungerli come presenti. Vedo adesso il consigliere Antonio Damato, ma vedevo anche Luigi Dimonte... No. Quindi Maffione, Damato e Rizzi sono entrati nell'Aula

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virtuale. PRESIDENTE: Consigliere Mennea, deve integrare il suo intervento o posso cedere la parola al consigliere Doronzo? CONSIGLIERE MENNEA: Adesso è stato chiaro. Volevo approfittare di un minuto per fare le condoglianze al collega Dino Delvecchio, è deceduta sua madre, e gli auguri al collega Antonio Divincenzo che compie gli anni. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Mennea. Ovviamente porgiamo le condoglianze dell'intero Consiglio comunale al nostro consigliere Dino Delvecchio e ovviamente anche gli auguri al consigliere Divincenzo. Grazie. Passo la parola al consigliere Doronzo. Prego consigliere Doronzo. CONSIGLIERE DORONZO: Grazie, Presidente. Assessori e colleghi Consiglieri, intanto ovviamente mi associo anch'io alle condoglianze al collega Delvecchio e chiaramente agli auguri al collega Divincenzo. Volevo, se fosse possibile, fare una domanda al dirigente del Settore Ambiente. Non ho visto però se c'è, ma prima il Segretario diceva che sono tutti presenti i dirigenti, quindi suppongo sia presente. Siccome siamo in presenza di un importante finanziamento che la Regione Puglia concede al Comune di Barletta e visto che riguarda un punto importante, un tema dolente per la nostra città (ossia quello dell'orto botanico, che è un luogo di importanza strategica per la città, un luogo che dovrà un giorno, chissà quando, diventare anche un luogo di aggregazione, un luogo, si spera, anche di ricerca scientifica, però che ha vissuto e sta vivendo anche una fase travagliata, anche di tipo giudiziario, in quanto, come ben sappiamo, come sa la città, è stato oggetto di sequestro essendo stati rinvenuti al di sotto di quel luogo, che dovrebbe essere un luogo cruciale anche per la tutela dell'ambiente, paradossalmente, a quanto pare, degli sversamenti di rifiuti abusivi), vorrei chiedere, prima di procedere all'approvazione di questa variazione di bilancio, al dirigente di spiegarci bene qual è l'iter. L'Assessore l'ha spiegato ed è chiaro che era già scritto nella delibera che quei 414 mila euro servissero per la caratterizzazione, però, prima di approvare, io chiederei al dirigente di spiegarci anche, all'interno dell'iter che ci porterà finalmente, si augura, a poter fruire di questo bene, dove si colloca questo intervento ed eventualmente quali altri interventi riguarderanno il sito. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Doronzo. Approfittiamo della presenza del dirigente Lamacchia. Architetto Lamacchia, se vuole intervenire e rispondere al consigliere Doronzo, grazie. DIRIGENTE Arch. LAMACCHIA: Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Rispondo alla domanda del consigliere Doronzo. La caratterizzazione è il primo passaggio che viene fatto nell'ambito di una bonifica di siti inquinati. È chiaramente prevista dal Testo Unico sull'ambiente, il n. 152/2006, agli articoli 242 e seguenti. Come descrive la norma, questo iter è abbastanza complesso, nel senso che un primo passaggio, come diceva correttamente l'assessore Cefola, riguarda proprio lo stato conoscitivo dei materiali, che sono ormai sedimentati, che sono stati accertati anche in alcune indagini giudiziarie precedenti, e poi si dovrà capire come questi dovranno essere smaltiti. È ovvio che in funzione della tipologia dei materiali poi dovranno essere intraprese le azioni conseguenti.

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Questo potrebbe riguardare diverse tipologie di azioni: una può essere quella della bonifica attraverso, ad esempio, l'esportazione del terreno esistente e il reintegro con terreno vegetale di nuova composizione, altre possono essere delle messe in sicurezza, dipenderà da quali sono gli esiti della caratterizzazione stessa. Erano già state fatte delle indagini preliminari e oggi abbiamo bisogno proprio di caratterizzare. Il piano di caratterizzazione sarà oggetto di progettazione perché è un'attività abbastanza complessa. Noi abbiamo suddiviso il finanziamento in due fasi: una prima fase di progettazione della caratterizzazione da parte di studi professionali specializzati in questo, che è già stata inserita all'interno del sistema del mercato della pubblica amministrazione e credo che sarà oggetto di pubblicazione appena l'emergenza sanitaria ci darà la possibilità di farlo; dopodiché, fatta la fase di progettazione, che dovrebbe durare dai trenta ai sessanta giorni, dovremo ottenere il parere degli enti preposti, in questo caso ASL e Regione Puglia, e con quelli sarà possibile appaltare tutto l'ambito di caratterizzazione, quindi l'analisi del sito, l'analisi dei suoli, i campionamenti e tutte le attività che poi porteranno all'analisi di un modello concettuale dell'intervento eventualmente da fare. I tempi non sono chiaramente immediati, sicuramente ci vorrà qualche mese per arrivare a una definizione, anche con analisi di laboratorio di quello che è lo stato attuale insistente sull'orto botanico, però è la prima fase sostanziale che ci porterà a bonificare tutta quanta l'area. Noi abbiamo accolto questa possibilità del finanziamento, che era stato definito, se non mi sbaglio, già a fine 2017. Ci era stata data la possibilità di richiedere il finanziamento per un solo sito comunale e noi abbiamo pensato all'orto botanico perché chiaramente, d'accordo con l'amministrazione, ci sembrava quello più compromesso allo stato attuale, anche per rifunzionalizzare tutta quanta la struttura. Ora stiamo procedendo, abbiamo già attivato tutto l'iter che prevede l'analisi di caratterizzazione e vi aggiornerò sui risultati man mano che ne sarò in possesso anch'io. PRESIDENTE: Grazie, architetto Lamacchia. Consigliere Basile Giuseppe, prego, a lei la parola. CONSIGLIERE BASILE G.: Grazie, Presidente. Buongiorno colleghi Consiglieri e Assessori. Io avevo già chiesto prima di intervenire, anch'io avrei fatto la stessa richiesta che ha fatto il collega Doronzo. La spiegazione che il dirigente ha appena concluso ci fa andare nella direzione – io faccio anche la dichiarazione di voto – di dare voto favorevole all'approvazione di questa delibera a nome del mio Gruppo consiliare. Colgo l'occasione anche per porgere le condoglianze al collega Delvecchio. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Basile. Consigliere Coriolano, prego, a lei la parola. CONSIGLIERE CORIOLANO: Grazie, Presidente. Ovviamente il collega Basile ha dichiarato che il nostro Gruppo consiliare esprimerà voto favorevole a questa delibera semplicemente perché è importante, sebbene tardivamente, individuare ed eliminare le scorie, i prodotti presenti – sicuramente nocivi – all'interno dell'orto botanico, però io volevo fare una domanda al dirigente, vorrei sfruttare anch'io questa opportunità di avere il dirigente Lamacchia con noi, se mi può rispondere. Io ho dei dubbi da barlettano, da cittadino, proprio in merito a quelli che sono stati i lavori nell'orto botanico. L'orto botanico è stato oggetto di lavori in passato. È stato verificato in passato cosa c'era sotto o dobbiamo verificarlo adesso? Non sappiamo nulla di cosa c'è nell'orto botanico? Ci sono stati dei sequestri, credo che comunque l'amministrazione abbia avuto contezza di quello

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che giaceva all'interno dell'orto botanico. Qualcuno ha verificato nelle more? Abbiamo questi dati o questi dati sono misteriosamente scomparsi? C'era un responsabile? Noi possiamo saperlo come cittadini? Sebbene in questo caso noi siamo prestati alle istituzioni, però ci sono tanti altri cittadini che ci leggono, che ci vedono in questo caso, e vogliono avere delle notizie. Poi c'è un'ultima cosa che vorrei chiedere al dirigente, è solo un chiarimento semplice. Visto che ci sono queste scorie, questi prodotti che vorrei definire – non so se sbaglio – radioattivi all'interno dell'orto botanico, vorrei sapere dal dirigente: era consentito l'accesso ed è consentito l'accesso nonostante la presenza di questi prodotti, di questi elementi? Che fortunatamente andremo ad eliminare prima possibile, io credo e mi auguro entro l'anno, ma la presenza di queste scorie, di questi prodotti... Io ho paura ad utilizzare altri termini perché solo l'idea e il fatto che all'interno di un orto botanico, magari aperto al pubblico, ci siano determinati materiali, come metalli pesanti o altro ancora... Credetemi, io ho proprio timore ad esternare determinate parole, ad andare oltre, però vorrei chiedere al dirigente Lamacchia se mi sa rispondere a queste domande. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Coriolano. Vedo che anche il consigliere Mennea vuole chiedere un chiarimento al dirigente Lamacchia. Prego consigliere Mennea. CONSIGLIERE MENNEA: Sì, ne approfittiamo così diamo magari una maggiore compiutezza di quello che si dovrà fare. Innanzitutto volevo chiedere al dirigente Lamacchia se l'importo così definito (mi pare circa 400 mila euro) per fare la caratterizzazione sia stato definito in base a dei criteri e quali sono i criteri alla base della determinazione di questo importo. L'altra domanda è se esiste, rispetto a questa richiesta di finanziamento, un progetto di massima. Penso di sì. L'altra domanda è se il finanziamento richiesto, l'importo complessivo che è stato determinato per questo intervento, sarà sufficiente o meno. Grazie. DIRIGENTE Arch. LAMACCHIA: Cercherò di rispondere alle domande iniziando dalle domande che sono state poste dal consigliere Coriolano. Io sinceramente ci andrei piano, nel senso che ho sentito parlare di scorie. Quelle sono altre cose, noi stiamo parlando di situazioni ben diverse. C'è una differenza da porre alla vostra attenzione: ci sono le indagini preliminari e poi c'è la caratterizzazione, poi c'è un piano di analisi e poi eventualmente un intervento di bonifica, di monitoraggio e quello che ne viene dietro. Noi abbiamo eseguito le attività di campionamento immediate, quindi delle indagini preliminari. È ovvio che quando si parla di indagini preliminari dobbiamo fare molta attenzione perché sono dei campionamenti immediati in sito che danno un'estrazione di quelli che possono essere, a determinate altezze e profondità, i sedimenti all'interno di un terreno. Parlare di scorie è una cosa ben diversa. Sul territorio comunale non credo che siano mai pervenute scorie radioattive e altro. Noi abbiamo però trovato – ma questo non riguarda l'orto botanico, riguarda la città di Barletta – un livello di inquinamento generalizzato e questo non ha nulla a che vedere con la situazione dell'orto botanico. All'orto botanico, in base a quello che io ho letto, alle indagini che sono state fatte, al fatto che ha avuto dei procedimenti di carattere giudiziario – probabilmente sono ancora in corso per alcuni ambiti – sono state fatte delle indagini e hanno trovato alla fine dei sedimenti dovuti a materiali da costruzione che erano stati posti su questo sito. Sono materiali di demolizione che sono stati posti su questo sito e poi sopra era stato aggiunto uno strato di terreno vegetale. È ovvio che questa situazione – siccome il materiale edile è comunque materiale che va conferito in discarica a prescindere, solo in determinate situazioni si può riutilizzare sempre nell'ambito

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del settore edile – ha comportato una serie di azioni che necessitano dell'eventuale messa in sicurezza o bonifica di questo ambito. Queste indagini preliminari hanno reso compatibile il terreno che si trova nell'area dell'orto botanico con le attività limitrofe, perché non ci dimentichiamo che lì abbiamo anche degli uffici comunali, abbiamo ancora adesso, se non erro, una delle sedi regionali. Proprio per non creare allarmismo abbiamo fatto fare delle analisi e abbiamo chiesto ad un laboratorio di analisi se i risultati di tali analisi fossero compatibili con la presenza di persone nell'ambito adiacente, e questo ci è stato confortato da questo laboratorio sulle indagini preliminari, quindi possiamo togliere ogni rischio che lei evidenziava prima, cioè se questo materiale è eventualmente nocivo per gli abitanti che sono presenti nel circondario, questa era la domanda a cui lei si riferiva. I materiali sono materiali da costruzione, almeno questo è quello che nasce dalle prime indagini preliminari. L'ambito della caratterizzazione serve essenzialmente a questo, a capire se, oltre a quello che è stato identificato nelle indagini preliminari, c'è qualche altro ritrovamento che necessita di un'azione di bonifica completamente differente e quindi da questo punto di vista è ovvio che dobbiamo intervenire in questo ambito. Ora rispondo al consigliere Menna che chiedeva dei criteri. Chiaramente noi in questo momento abbiamo posto all'attenzione dell'amministrazione regionale la nostra problematica. Il progetto di massima praticamente è uno studio di fattibilità di cosa noi intendiamo fare per arrivare alla caratterizzazione, perché già di per sé la caratterizzazione è un processo. È un processo di caratterizzazione, quindi che definisce un progetto. Il progetto poi sarà attuato, sarà approvato, avrà le autorizzazioni necessarie e quindi quello costituisce la base per poi definire l'intervento. Noi abbiamo fatto un cronoprogramma, abbiamo definito come studio di fattibilità quali sono le azioni che dobbiamo fare su questo sito sulla base del nostro livello di conoscenza dato dalle indagini preliminari e quindi abbiamo presentato la nostra proposta. I criteri, quindi, sono stati quelli di un intervento di caratterizzazione standardizzati su tutti i siti in quanto non si conoscono ancora gli effetti della caratterizzazione stessa. Poi chiedeva se l'importo complessivo è sufficiente. Noi ce lo auguriamo perché è un importo complessivo che interessa l'intervento di caratterizzazione. Poi è ovvio che, funzionali alla caratterizzazione eseguita, ci sono ulteriori fondi e finanziamenti anche su base regionale, mi risulta – perché bisogna vedere quali sono gli esiti della caratterizzazione sostanzialmente – che possono essere funzionali all'intervento successivo. Però se non conosciamo le basi e il livello prioritario di intervento non possiamo neanche accedere ai successivi fondi. Noi siamo sicuri con quelle somme di farcela, dopodiché abbiamo standardizzato un quadro economico dell'intervento stesso che poi abbiamo posto all'attenzione della Regione. Noi siamo in continuo contatto con gli uffici regionali per cercare di arrivare al risultato, visto che per l'amministrazione è molto importante su tutto il territorio, quindi stiamo lavorando alacremente su questo intervento. Ritorno a quello che diceva prima il consigliere Coriolano. Io farei molta attenzione prima di parlare in questi termini perché oggi abbiamo un livello conoscitivo che in realtà ci permette di individuare soltanto materiali da costruzione del settore edile. Poi i risultati della caratterizzazione ci daranno informazioni più puntuali. Grazie. PRESIDENTE: Grazie architetto Lamacchia. Consigliere Marzocca, prego, a lei la parola. CONSIGLIERE MARZOCCA: Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, Giunta e cittadini che ci ascoltano, innanzitutto vorrei fare anch'io le condoglianze al collega Dino Delvecchio per la perdita subita. Il mio intervento, con riferimento al punto all'ordine del giorno, è per chiedere al dirigente Lamacchia se mi può dare la certezza che questo finanziamento che dovrebbe arrivare da parte

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della Regione per questo intervento specifico sia sufficiente e soprattutto se esiste già un progetto di massima per capire più che altro il cronoprogramma, perché il dirigente, da quello che ho capito, non ha dato una risposta chiara circa la tempistica dell'intervento. Soprattutto chiedo se questo intervento, che credo sicuramente sia propedeutico, ha tutta quella serie di aspetti successivi che dovranno un giorno o l'altro portare finalmente alla consegna, alla nostra città e a tutti i cittadini, di questo orto botanico. Vorrei ricordare che l'inizio dei lavori risale al 2007, attualmente siamo nel 2020, quindi a distanza di tredici anni a tutt'oggi la città di Barletta non può ancora usufruire di questi giardini. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Marzocca. Prego consigliere Mennea. CONSIGLIERE MENNEA: Ieri sera ho letto un messaggio di sfuggita di Dino Delvecchio, poi gli ho mandato le condoglianze e non mi ha risposto. Adesso ho verificato, perché me l'hanno segnalato, che quell'evento non si è verificato ieri ma si è verificato qualche mese fa, per cui chiedo scusa per aver ingenerato questo tipo di "contagio", anche se è una cosa positiva, nel senso che tutti quanti siamo vicini in un momento del genere, ma è avvenuto qualche mese fa. Lo dico così interrompiamo la catena. PRESIDENTE: Grazie consigliere Mennea. Consigliere Coriolano, prego, per una breve risposta. CONSIGLIERE CORIOLANO: Vorrei semplicemente rispondere al dirigente Lamacchia chiarendo un aspetto. Io non voglio allarmare nessuno, però purtroppo il mio ruolo di avvocato mi porta anche ad avere dei ricordi e delle conoscenze troppo limitate, o per fortuna, perché non ho seguito quella situazione, ma ricordo di un articolo di Repubblica che faceva seguito a delle indagini in corso, forse del 2016, dove fu detto che all'interno di quell'area furono ritrovati metalli pesanti come cromo, rame, cadmio, piombo, zinco. Io non voglio allarmare nessuno, quello che volevo chiederle e volevo sapere da lei è, se lei ne fosse a conoscenza, se effettivamente questi metalli pesanti sono stati comunque eliminati, se l'area è stata bonificata nel frattempo, perché comunque questi metalli comportano tossicità, metterebbero a rischio comunque l'integrità della falda acquifera sottostante ovviamente. Questa è la domanda che io le sottoponevo e non mi sono inventato nulla ovviamente. Poi per quanto riguarda la caratterizzazione e l'eventuale individuazione del materiale di risulta, del materiale edilizio, come lei ha detto, ci sono 414 mila euro, come risulta dalla delibera, e tutti quanti speriamo che siano sufficienti per eliminare questo materiale e bonificare l'area, però non è una passeggiata. Parliamo di materiali che dovevano essere smaltiti e che sono ancora presenti all'interno di quell'area. Insomma, non è una cosa così, non è una cosa che va detta con superficialità. Sì, ci sono materiali relativi a lavori effettuati in passato e bisogna individuare se sono materiali da smaltire, quindi rifiuti speciali o meno. Insomma, è una cosa molto delicata e mi auguro che con questa proposta di delibera questi rifiuti possano essere eliminati, smaltiti eventualmente come vanno smaltiti i rifiuti speciali se si tratta di rifiuti speciali. Però io quello che le chiedevo – ripeto, non voglio allarmare nessuno e vorrei capire se trattasi dello stesso perimetro, della stessa area, ma credo di sì – è sapere effettivamente che cosa è stato fatto all'esito o successivamente a quell'indagine portata avanti dalla Procura della Repubblica di Trani. Grazie.

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PRESIDENTE: Grazie. Architetto Lamacchia, vuole rispondere? Grazie, le do la parola. DIRIGENTE Arch. LAMACCHIA: Grazie, Presidente. Faccio una premessa, consigliere Coriolano. Chi mi conosce sa abbastanza bene che non prendo con superficialità nulla, tantomeno le tematiche ambientali del Comune di Barletta, quindi se mi sono ripromesso di analizzare bene, attraverso delle valutazioni consequenziali a delle indagini preliminari, ogni riferimento alla presenza di metalli pesanti, che è quello che lei mi sta chiedendo, l'ho fatto proprio senza presunzione e con molta coerenza e correttezza rispetto a quelle che sono le problematiche ambientali del Comune di Barletta. Non posso oggi dare indicazioni o numeri o fornire delle valutazioni che non sono di mia conoscenza. Sul fatto che ci siano delle presenze di materiale edile, questo è quello che oggi è stato riscontrato attraverso le indagini preliminari su quell'ambito. La presenza di metalli pesanti come di altre connotazioni che sono state rilevate, come lei ben sa, su tutto il territorio comunale, con varie declinazioni sul territorio, non può essere un'indicazione per l'orto botanico, che magari rispetto ad altre situazioni potrebbe non avere questa presenza. Quindi prima di poter definire la presenza o meno di ulteriori inquinanti sarebbe bene aspettare gli esiti della caratterizzazione, che sono funzionali esattamente a questo. Le problematiche che sono state evidenziate dalle indagini giudiziarie sono esattamente quelle valutazioni che le ho fatto presente in quanto nelle azioni giudiziarie sono stati fatti riferimenti a delle indagini preliminari che tutte quante hanno richiesto poi l'ausilio della successiva caratterizzazione, caratterizzazione mai eseguita su quell'ambito. Indagini preliminari che sono state fatte sia dalla Procura della Responsabilità che dal Comune di Barletta su questo ambito e che hanno portato alle stesse valutazioni. Quindi oggi parlare di azioni che non si conoscono lo trovo quantomeno un po' repentino. Bisogna aspettare quelli che saranno gli esiti delle caratterizzazioni. Per quanto riguarda l'importo di 414 mila euro, come sottolineavo prima – probabilmente mi sono spiegato male o mi sono spiegato nel modo non opportuno – i 414 mila euro sono funzionali soltanto alla caratterizzazione, non alle attività successive. L'orto botanico – giusto per non fare confusione, ma cercare di spiegare al meglio anche a chi ci ascolta – è stato costruito nel 2007, ma questi sono esiti che non hanno nulla a che vedere con la costruzione dell'orto botanico, ma con quelle che sono state definite come problematiche insorte successivamente sull'orto botanico. Noi stiamo cercando di intervenire su quest'area proprio perché la vogliamo restituire, consapevoli che quest'area ha bisogno di un intervento. Cerchiamo di capire con un intervento di caratterizzazione dove possiamo arrivare. Il cronoprogramma che avevamo individuato – ho cercato anche di spiegarlo prima, ma forse il consigliere Marzocca non mi ha ascoltato – noi cercheremo di farlo per fine anno. Oggi in cronoprogramma è previsto l'intervento alla chiusura della caratterizzazione – quando abbiamo presentato l'istanza – a fine febbraio 2021, però poi abbiamo delle problematiche che sono legate a questa emergenza sanitaria che non ci permette di bandire alcuna gara, quindi probabilmente, in questo momento specifico, questi termini possono essere anche posticipati e potranno subire delle ulteriori proroghe. Sicuramente nell'anno 2021 avremo notizie di quella che è la situazione e probabilmente riusciremo anche a intervenire su quest'area. Io credo di aver spiegato al meglio delle mie possibilità, e soprattutto con le informazioni in mio possesso, la situazione, però vi posso assicurare che è abbastanza attenzionata da tutto il Settore Ambiente e noi porteremo poi a conoscenza della città quelle che saranno le valutazioni. Grazie.

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PRESIDENTE: Grazie, architetto Lamacchia. Consigliere Filannino, prego, a lei la parola. CONSIGLIERE FILANNINO: Rilevo con interesse che il dirigente Lamacchia abbia affermato che a Barletta – queste sono state le sue parole – c'è una diffusa situazione di inquinamento del suolo. Mi sembra un'ammissione importante. Prima di tutto volevo capire. Noi stiamo parlando di un orto botanico che è stato costruito su commissione del Comune e durante i lavori qualcuno dovrebbe essere andato a riversare del materiale dentro questo cantiere, quindi ci sarà stata sicuramente, voglio pensare, un'omissione di vigilanza e quindi mi sembra di capire – ma queste cose sono dette al momento così, per generalità – che ci sia un'indagine in corso, nel senso che non è che proprio è una cosa normale che un ente pubblico metta in piedi un cantiere, poi non vigila a sufficienza e qualche privato ci va a buttare i rifiuti edilizi, che poi sono una costante del nostro territorio. Mi chiedo anche: il Comune di Barletta poi va a chiedere alla Regione un primo finanziamento di 400 mila euro solo per fare la caratterizzazione di un danno che non ci sarebbe dovuto essere, poi altri soldi per bonificare; chissà quanti soldi ci vorranno e quanto tempo. Qualche mese fa, durante un Consiglio comunale, io ho segnalato che nella discarica di San Procopio furono portati 100 camion di rifiuti provenienti da una ditta posta sotto sequestro dall'ARPA e dal Tribunale, che si trova nella zona di Taranto, e non ho mai ricevuto alcuna risposta su questo punto. Mi auguro che ci sia una vigilanza da parte di chi di dovere su questa discarica. Il consigliere Coriolano giustamente metteva in evidenza che non ci sentiamo per niente sicuri su quello che è stato stivato e forse, chissà, viene ancora stivato nel sottosuolo della nostra città, del nostro territorio. Un territorio che è nostro, ma a sentir parlare l'architetto Lamacchia – non me ne voglia – sembrerebbe quasi che il territorio di Barletta sia di proprietà dell'attuale amministrazione comunale, cosa che non è. Un'altra cosa che vorrei sottolineare è che qui stiamo parlando di un'attività di caratterizzazione per 400 mila euro e viene in mente la vecchia massima "danno è guadagno". Quando al Sindaco a suo tempo io personalmente, ma non solo io, anche molti altri attivisti e ambientalisti, ho presentato una banalissima richiesta di utilizzare i droni, come hanno fatto a Trani, per monitorare lo stato del territorio – e vorrei ricordare che al Comune di Trani con una banalissima operazione di drone sono riusciti a trovare una discarica che non era dichiarata da nessuna parte – di fronte alla richiesta di fare questa banalissima operazione, che possono fare anche i bambini, la questione è stata rigirata dicendo che bisogna far fare il corso di preparazione per i droni ai vigili urbani, che non si sa quando inizia e quando finisce, e intanto le cose vanno avanti e nel territorio si continua a bruciare non si capisce che cosa. A Monopoli qualche giorno fa l'ARPA, in collaborazione con il Comune, ha messo in galera un inquinatore. Non si capisce perché a Barletta tutto questo non si riesce a fare, perché non si riesce a fare un contrasto adeguato all'inquinamento ambientale e all'avvelenamento dell'ambiente. Stare qui a ragionare sui 400 mila euro, su tutte queste questioni burocratiche... Io dico: l'amministrazione comunale, investendo il Consiglio comunale di questa responsabilità, faccia una politica ambientale seria, seria! Seria significa che non c'è bisogno di andare a chiedere 400 mila euro alla Regione per fare un'attività di prevenzione. E la responsabilità sulla vigilanza del nostro territorio non è della Regione, è nostra. Vorrei ricordare che nel bilancio alla voce "Fonti energetiche alternative" avete scritto zero, sulla spesa per la prevenzione dell'inquinamento non c'è nulla. Il Consiglio comunale, a meno che non debba essere un luogo per piacevole conversazione, sia investito dal Sindaco e dalla Giunta in una funzione veramente efficace di prevenzione dell'inquinamento, perché noi adesso stiamo parlando l'emergenza coronavirus, ma quando finirà – e chissà quando finirà – ci troveremo con un ambiente che è estremamente impoverito, è inquinato e su questo il Consiglio

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comunale ha delle responsabilità ben precise. Mi scuso per il tono, ma continuare con questa vecchia maniera di fare prevenzione dell'inquinamento è ormai superato. Non c'è bisogno che lo dica io che c'è un'emergenza ambientale colossale, planetaria e che Barletta è una delle città più inquinate della Puglia – e menomale che la Puglia è una regione abbastanza ancora sana dal punto di vista ambientale – quindi dobbiamo recuperare il tempo. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Filannino. Architetto Lamacchia, se vuole rispondere sia molto pragmatico per cortesia. DIRIGENTE Arch. LAMACCHIA: Grazie, Presidente. Solo per ricordare al consigliere Filannino che questa maniera di tutelare l'ambiente non è altro che quella definita all'interno del Testo Unico dell'ambiente, che è una norma in materia, il n. 152/2006, solo questo. Noi non stiamo inventandoci nulla se non applicando quello che la norma dispone nei termini procedurali della norma. Il poter inserire dei droni, che sono delle attività tutte consociate, oltre che non essere richiamate dalle normative, consegue a una serie di autorizzazioni che sono definibili e autorizzabili, proprio per questo tipo di rapporti, dall'ENAV e da un corso che comunque deve essere abilitante. Dopodiché non c'è scienza in materia che definisce che il drone sia a rilevazione per un dato di inquinamento, che è quello che mi fu chiesto in una riunione dove partecipò anche il consigliere Filannino. Questa è una problematica che va affrontata con la massima serietà e in base a quello che dispone la norma in ragione di questo. Dopodiché la discarica a cui faceva riferimento è una discarica di carattere privato e le discariche di carattere privato sono autorizzate, non esistono soltanto discariche di ambito pubblico. In ultimo, delle osservazioni. Si richiamano eventuali azioni inquinanti. Su questo ci sono, oltre che degli enti preposti, delle indagini della Magistratura in corso. Si faceva riferimento agli inquinatori. Quelli riguardano le discariche abusive. L'abusivismo è una lotta che chiaramente bisogna fare sul territorio a tutela del territorio e non può essere fatta attraverso delle azioni con droni o altro, va fatta attraverso delle pratiche che l'amministrazione ha già attivato, ricordiamo le fototrappole, ricordiamo una serie di altre azioni di monitoraggio continuo da parte della Polizia locale sul territorio. Richiedere un finanziamento alla Regione Puglia per andare a sanare una situazione esistente non è uno sperpero di denaro pubblico, sono delle funzioni e dei finanziamenti che la Regione Puglia mette a disposizione delle città e noi abbiamo preso un'opportunità di poter riqualificazione un ambito su cui ci sono delle indagini in corso che magari individueranno anche il soggetto responsabile, ma che comunque noi abbiamo l'obbligo di dover sanare per l'interesse dell'intera comunità e della città. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, architetto Lamacchia. Chiede di intervenire il consigliere Mennea per dichiarazione di voto. Prego consigliere Mennea. CONSIGLIERE MENNEA: Grazie. Chiaramente il nostro Gruppo non può che essere favorevole a questo tipo di intervento, anche perché credo che su questa attività si sia iniziato a lavorare parecchio tempo prima. Giusto per avere conferma, se la memoria non mi fa qualche brutto scherzo, questa è un'istruttoria che è iniziata nella precedente amministrazione. Mi rivolgo al dirigente Lamacchia per avere una conferma.

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(Intervento fuori microfono) CONSIGLIERE MENNEA: Sì? Benissimo. Allora è giusto anche comunicarlo correttamente ai cittadini perché questo è stato un progetto promosso dalla Giunta del Sindaco Pasquale Cascella che aveva affrontato questo tema seriamente perché si voleva utilizzare un'opera pubblica che era stata completata tanti anni prima con la Giunta Maffei e poi rimasta inutilizzata perché incappata in questo incidente che c'è stato durante l'attività di costruzione. Un progetto che adesso speriamo, dopo questa fase, venga restituito ai cittadini, anche perché lì c'è stato un protocollo d'intesa già firmato dal Sindaco Cannito con la Protezione civile regionale perché quell'edificio – almeno la parte che riguarda l'edificio – possa diventare la sede amministrativa del Comando provinciale dei Vigili del fuoco e la sede della Protezione civile della BAT a livello provinciale. Il nostro sostegno a questa ratifica è finalizzato a chiedere una maggiore sollecitazione al Sindaco, all'amministrazione e al dirigente perché vengano fatti questi lavori di caratterizzazione il più presto possibile proprio perché si deve restituire alla città un bene che è rimasto in disuso da parecchio tempo. Annuncio a nome del gruppo del Partito Democratico il voto favorevole sulla ratifica della delibera di Giunta n. 36 del 13 febbraio 2020. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Mennea. C'è anche il consigliere Carmine Doronzo per dichiarazione di voto. Prego consigliere Doronzo. CONSIGLIERE DORONZO: Grazie, Presidente. Io intanto annuncio in premessa il voto favorevole del nostro gruppo consiliare. Questo a dimostrazione del fatto, come più volte abbiamo ribadito in questo Consiglio comunale, che quando siamo in presenza di atti utili per la collettività non guardiamo a colori politici e non guardiamo a collocamenti o posizionamenti politici. Questo è quello che abbiamo sempre fatto e dispiace – ora il Sindaco non c'è, però è un messaggio che gli mandiamo puntualmente – che invece quando gli atti non sono accettabili da parte nostra e quindi non li votiamo o votiamo contro, il Sindaco puntualmente faa delle polemiche sterili. Oggi voteremo questa variazione perché da una parte c’è una mancata spesa che non è dipesa da noi, che è quella relativa al Referendum che non si è più svolto a causa del Coronavirus e dall’altra parte c’è quest’intervento ambientale che è assolutamente necessario. D’altra parte si tratta solo di due variazioni e questo – consentitemelo – ci lascia anche più tranquilli rispetto al nostro voto, a differenza di quelle altre variazioni omnicomprensive che quest’Amministrazione è abituata ad approvare in Giunta e poi a sottoporre in Consiglio comunale che, anche laddove ci siano delle piccole variazioni condivisibili, poi ci mettono dentro delle altre variazioni che magari sono un po’ più complesse e richiedono all’intero Consiglio di approvarle come se fossero un voto di fiducia nei confronti dell’Amministrazione. Quel tipo di variazioni non le voteremo mai. Quando invece, ci presentate delle variazioni come queste: chiare, leggibili, comprensibili e utili per la collettività, ci svestiamo di qualsiasi colore politico, guardiamo all’utilità della delibera e l’approviamo, come faremo oggi con questa variazione. Una considerazione, però, va fatta, questa è una considerazione adesso carattere politico, perché anche in relazione all’Orto Botanico siamo in presenza di indagini giudiziarie, eppure, la dimostrazione la stiamo dando con questa delibera, siamo nelle condizioni di chi deve chiedere un finanziamento alla Regione Puglia e quindi di procedere, di fare interventi su quell’area. Non mi spiego come mai su tante altre questioni ci si trincera dietro la dichiarazione di impossibilità a procedere in quanto ci sono delle indagini in corso. O le indagini ci sono sempre e non possiamo far nulla, oppure possiamo fare sempre qualcosa perché siamo competenti sul

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nostro territorio. È bene fare questa caratterizzazione oggi, è bene, quanto prima, laddove sarà necessario, procedere alla bonifica, ma mi auguro, poi, che il fatto che queste siano ricorse della Regione Puglia, non significhi che noi ce ne disinteressiamo, perché sono risorse nostre, di tutti i cittadini. Mi auguro che queste risorse saranno fatte pagare caramente, con gli interessi, a chi sarà riconosciuto come responsabile di quella porcata che è stata fatta nell’Orto Botanico, perché quella è stata un’azione criminale e mi auguro che chi sarà, quando sarà, individuato come responsabile, paghi questi 400 mila euro con gli interessi. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Doronzo. La parola al consigliere Flavio Basile per dichiarazione di voto. CONSIGLIERE BASILE: Grazie Presidente. Oggi discutiamo un’approvazione di variazione importante. Ho molto a cuore la problematica dell’Orto Botanico, come tutti d’altronde, ma maggiormente l’ho seguita nei 5 anni in cui sono stato Presidente della Commissione Lavori Pubblici nello scorso mandato in cui più volte in Commissione, molti di voi, soprattutto i componenti di quella Commissione, che ho avuto il piacere di presiedere fino al 2018, hanno trattato. Più volte ci siamo riuniti e abbiamo discusso su quella problematica di carattere sociale che ha interessato l’Orto Botanico, veramente è uno scempio che si è consumato secondo me all’epoca, non voglio fare polemiche di caratura politica, soprattutto in questo particolare momento di tensione che stiamo vivendo per altre ragioni, però è giusto fare un po’ di chiarezza proprio per quella che è stata l’investitura che mi ha caratterizzato in quegli anni in cui oggi lo faccio pubblicamente, sento di dirlo per una questione di coscienza personale: all’epoca la classe politica ha avuto una grande responsabilità e ha commesso degli omissis incredibili, perché se si sono consumati quegli scempi, se si è consumata una violenza al territorio, di conseguenza ha arrecato danni non solo alla collettività, ma mettendo veramente a dura prova anche la salute pubblica dei cittadini, quindi all’epoca la politica ne ha fatti di errori, perché il fatto di non vigilare su una struttura del genere, il fatto di non essere attenti a quelle che fossero le azioni che si stessero perpetrando ai danni di quell’area circoscritta, qui bisogna fare dei mea culpa, bisogna fermarsi e dire: “Ho sbagliato”. Vorrei sapere oggi, non in questa sede, chiedo poi al Sindaco, con la sua coscienza, di riferire anche, riprendendo un po’ quei trascorsi, che alcune frange politiche – me ne guardo bene adesso dal fare un elenco di frange politiche, di gruppi politici – all’epoca non hanno vigilato attentamente, non hanno compiuto il proprio dovere fino in fondo. Oggi finalmente potrebbe esserci un riscatto, riscatto che parte da una volontà unanime di tutti noi di approvare una variazione che deve portare ad una risoluzione, auspico, lo chiedo al dirigente Lamacchia che nelle sue precedenti esposizioni è stato chiaro, ma insisto nel chiedergli quale sarà la sua attenzione in tal senso, quale sarà la sua sagacia da quel punto di vista nel seguire l’iter burocratico che parte dal principio – in questo momento – di approvazione, fino alla fase in fieri che porterà, auspichiamo quanto prima, in propri brevi, alla bonifica di quell’area interessata. Tuttora, però, c’è anche da dire una cosa importante, da sottolineare, che tutti noi siamo chiamati, soprattutto chi oggi parla dai banchi dell’Opposizione, a controllare che l’iter sia specificatamente ad hoc e sia proficuo, quindi questo è l’invito che oggi rivolgo non solo ai Consiglieri di Maggioranza, ad essere molto attenti e vigili perché hanno una responsabilità, ma anche e soprattutto a noi dell’Opposizione, quindi, cari colleghi, adesso, il ruolo che c’investe è quello che a partire da domani – quindi in tempi stretti, a controllare quello che sarà l’iter che verrà portato avanti, qui anche il dirigente Lamacchia ha una grande responsabilità. Nella sua esposizione l’architetto Lamacchia dice di essere stato sempre attento – non lo metto in dubbio – alle questioni ambientali che investono anche la sua dirigenza e le sue specificità, ma qui c’è anche un fattore umano di sensibilità, che ci deve vedere tutti attenti, vigili a collaborare con gli uffici preposti. L’invito che faccio al Sindaco, mi dispiace che oggi, per motivazioni di carattere

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politico sia assente in questa sede, però, avrei voluto anche sapere – ahimè, non possiamo, in questo momento, ma spero che lo farà prossimamente quando interverrà più tardi – qual è la posizione. Vorrei che il Sindaco venisse qui in Consiglio virtuale a riferire quella che è la sua posizione personale e politica su questa variazione, cioè cosa ne pensa il Sindaco. Riprendendo i trascorsi, quello che io poc’anzi ho detto, è cosciente del fatto che ci sono stati degli errori in passato da alcune frange politiche? Non per polemizzare, ma perché vorrei anche un suo parere personale da questo punto di vista. Questo mi chiedo e pongo la domanda al primo cittadino. Non posso che essere felice e plaudere a questo tipo d’intervento, quindi annuncio il mio voto favorevole, però con la conditio sine qua non che ci sia attenzione perché altrimenti tornerò sull’argomento e inizierò a sollecitare H24 sia il dirigente sia il primo cittadino sia l’Amministrazione, affinché ci sia attenzione, ci sia un atto dovuto da parte di chi amministra la città, ma anche dalle Opposizioni – ci mancherebbe altro – a controllare proficuamente l’iter che parte da questa variazione fino a tutti gli atti e tutti i processi successivi. Aspetto, preannunciando il mio voto favorevole, che il primo cittadino riferisca quella che è la sua posizione in questa specifica circostanza e in questo specifico domando in cui ci apprestiamo ad approvare questa variazione. Che Dio ce la mandi buona, perché, purtroppo, in questa città se ne vedono di strafalcioni e dico che i cittadini osservano e giudicano e siccome siamo chiamati sempre a rispondere con le nostre competenze e con le nostre dovute attenzioni a quelle che sono le richieste e le osservazioni dei cittadini, attenzione – questo è il monito che faccio a noi tutti, perché siamo tutti uguali qui, nessuno è diverso dall’altro nei propri ruoli e nelle proprie funzioni – siamo chiamati a lavorare bene perché su questo provvedimento, su questa specifica precondizione, abbiamo il dito puntato e gli occhi puntati da parte di tutta la collettività cittadina. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Basile. La parola al consigliere Divincenzo. CONSIGLIERE DIVINCENZO: Grazie Presidente. Buongiorno a tutti, al Sindaco, ai Consiglieri comunali e agli Assessori. Ci tenevo ad intervenire. Ha fatto bene il nostro Capogruppo a ricordare un po’ l’excursus in questa variazione di Bilancio, di un progetto di caratterizzazione nato con l’Amministrazione Cascella per rimediare, ahimè, ai dati che emergevano, purtroppo, sul suolo Falda dell’Orto Botanico, però io ci tenevo a fare alcuni chiarimenti, anche per il rispetto delle persone. Non mi piace quest’atteggiamento di furore giustizialista, perché vorrei ricordare ai tanti che ancora ad oggi non c’è nessuna sentenza di condanna rispetto ai funzionari coinvolti nel Comune di Barletta, mi permetto di dire ai grandi professionisti e persone perbene: “Sono rispettoso della Magistratura, se dovessero arrivare delle sentenze di condanna, ahimè, chi ha sbagliato pagherà, ma prima di emettere sentenze sul mancato controllo, sulla mancata vigilanza, sarei un attimino più cauto perché parlare senza conoscere bene la storia o dire che ci sono stati errori da parte dell’Amministrazione scorsa – sicuramente tanti, perché solo chi non opera non sbaglia – lo ritengo poco corretto”. Capisco che viviamo il tempo delle fake news, però, per dovere di cronaca e rispetto soprattutto delle persone, ci tenevo a fare questa precisazione. Il mio voto sarà favorevole a questa variazione, cerchiamo il prima possibile di ridare alla città quel luogo che doveva avere sicuramente altra sorte. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Di Vincenzo. La parola al consigliere Rizzi per dichiarazione di voto. CONSIGLIERE RIZZI: Buongiorno Presidente, Assessori, dirigenti, colleghi Consiglieri. Prima della dichiarazione di

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voto, che sicuramente sarà favorevole, da parte di tutto il mio Gruppo Consiliare, vorrei ringraziare ed elogiare tutti miei colleghi infermieri, tutti i medici, tutto il personale sanitario, stiamo veramente svolgendo un grande lavoro di prevenzione per non infettarci tutti, specialmente il territorio barlettano, però un invito lo farei a tutti noi: “Non dobbiamo mollare”. Da circa 2 giorni sto vedendo tantissima gente in giro senza precauzioni. Applichiamo dei comportamenti legittimi, tutti dobbiamo indossare la mascherina chirurgica, dobbiamo evitare il sovraffollamento. Avrei voluto farvi vedere stamattina alle ore 7:00 quanta gente stava in fila ad attendere il proprio turno, uno accanto all’altro, nei pressi dei: supermercati, macellerie. Bisogna stare attenti perché stiamo lavorando in trincea, stiamo usando tutte le precauzioni possibili per non infettarci. Abbiamo delle professionalità che vanno tutelate. Cerchiamo di fare uno sforzo maggiore, diamo la possibilità a tutti i commercianti di emergere. In effetti, come diceva Carmine Doronzo, in Commissione sono stato uno dei promotori, di ridurre i buoni, fare dei piccoli tagli, ha non perché volevo evitare che la gente spendesse 50 euro, ma fare dei piccoli tagli darebbe la possibilità a tutti di non sperperare denaro pubblico e non farlo utilizzare da gentaglia, perché sicuramente i veri poveri non li vedremo mai in giro, perché sono dignitosi, quindi vanno aiutati con delle associazioni di volontariato, addirittura consiglierei di coinvolgere le parrocchie perché i parroci sanno la situazione reale delle famiglie che hanno bisogno. Invito tutti voi a non mollare. Vorrei ricordare al consigliere Mennea che purtroppo la mamma di Dino Delvecchio è morta due anni fa, quindi sicuramente lui si sarà dimenticato di questa cosa. Siccome vogliono mettere in evidenza che tutto quello di cui stiamo beneficiando è frutto delle esperienze passate dell’Amministrazione, ben vengano. Adesso, in questo momento, abbiamo solo il compito di andare avanti, prevenire questa maledetta pandemia ed essere tutti uniti per raggiungere l’obiettivo finale che è quello di mettere in sicurezza tutta la cittadinanza. Grazie Presidente, grazie a tutti. PRESIDENTE: Grazie consigliere Rizzi. La parola al consigliere Damato. CONSIGLIERE DAMATO: Buongiorno a tutti, Presidente, colleghi Consiglieri, Giunta e Sindaco rappresentato. Volevo fare un intervento un po’ più ampio, però mi ha preceduto il consigliere Vincenzo con il quale mi trovo perfettamente d’accordo e ha spiegato un attimino quelle che sono le ragioni e la storia di questo provvedimento, per cui mi limiterò a rinnovare gli auguri allo stesso consigliere Divincenzo, che sono stati fatti già dai precedenti colleghi e ad esprimere il voto favorevole su questa delibera. Grazie. PRESIDENTE: La parola al consigliere Marzocca per dichiarazione di voto. CONSIGLIERE MARZOCCA: Grazie Presidente. Annuncio il mio voto favorevole sul punto all’ordine del giorno perché rappresenta un importante provvedimento nell’ottica della risoluzione della questione relativa all’Orto Botanico. Volevo semplicemente fare una breve riflessione sulla questione dell’orto botanico in quanto già nella scorsa Consiliatura, in qualità di Presidente della Commissione Controllo e Garanzia, all’epoca, avevo posto all’attenzione dell’Amministrazione Comunale Cascella, una relazione, a dicembre 2015, dove in questa relazione, di cui il Consiglio comunale ne prese atto, evidenziavo tutta una serie di problematiche tra cui anche quella dell’Orto Botanico che, purtroppo, ad oggi, risulta ancora, irrisolto. Ecco perché il mio invito all’Amministrazione comunale e al dirigente Lamacchia è di lavorare alacremente, sin da subito, per porre in essere tutta una serie di atti amministrativi per una definizione quanto più

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celere dell’iter riguardante quest’importante opera pubblica. Ecco perché chiedo al dirigente, nella risposta che ha dato precedentemente, di non fare polemiche, in quanto non servono, perché conosco bene il dirigente, conosco bene le sue indubbie capacità professionali. Credo che tutti insieme dobbiamo lavorare affinché venga al più presto consegnata questa importante opera pubblica alla città e ai cittadini per poterne tutti usufruire. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Marzocca. La parola al consigliere Antonucci. CONSIGLIERE ANTONUCCI: Presidente, Assessori, Consiglieri, abbiamo, naturalmente, apprezzato le parole dell’ingegner Lamacchia, sapevamo benissimo che il lavoro svolto era stato fatto in maniera adeguata, naturalmente a nome del nostro Gruppo il nostro voto sarà favorevole. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Antonucci. Non ci sono altri iscritti. Dieci secondi e chiudo la discussione. Dichiaro chiusa la discussione. Apriamo la votazione.

(Intervento fuori microfono: Chiedo di procedere con l’appello.)

PRESIDENTE: Votazione su “Ratifica delibera di Giunta comunale n. 36 del 13/02/2020”. Consigliere ANTONUCCI Luigi Rosario FAVOREVOLE Consigliere BASILE Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere BASILE Ruggiero Flavio FAVOREVOLE Consigliere BUFO Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere CANNITO Cosimo Damiano ASSENTE Consigliere CARONE Maria Angela FAVOREVOLE Consigliere CASCELLA Rosa FAVOREVOLE Consigliere CORIOLANO ROTUNNO

Antonio FAVOREVOLE

Consigliere DAMATO Antonio Angelo FAVOREVOLE Consigliere DELVECCHIO Benedetto ASSENTE Consigliere DICATALDO Sabino FAVOREVOLE Consigliere DICORATO Ruggiero ASSENTE Consigliere DILEO Rocco FAVOREVOLE Consigliere DIMONTE Luigi FAVOREVOLE Consigliere DIPAOLA Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere DIVINCENZO Antonio

Michele FAVOREVOLE

Consigliere DORONZO Carmine FAVOREVOLE Consigliere FILANNINO Michelangelo FAVOREVOLE Consigliere GRIMALDI Pier Paolo

Rosario Pio FAVOREVOLE

Consigliere LAFORGIA Vincenzo FAVOREVOLE Consigliere LIONETTI Salvatore ASSENTE Consigliere LOSAPPIO Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere MAFFIONE Michele FAVOREVOLE

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Consigliere MAFFIONE Rosanna FAVOREVOLE Consigliere MARZOCCA Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere MAZZARISI Michele FAVOREVOLE Consigliere MELE Stella FAVOREVOLE Consigliere MEMEO Riccardo FAVOREVOLE Consigliere MENNEA Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere QUARTO Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere RIZZI Giuseppe Antonio FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Adelaide FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Massimo

Antonio FAVOREVOLE

Presenti 29 Assenti 04 (Cannito, Delvecchio, Dicorato, Lionetti) Favorevoli 29 PRESIDENTE: La proposta è approvata. Adesso apriamo la votazione per l’immediata eseguibilità. Prego Segretario. Consigliere ANTONUCCI Luigi Rosario FAVOREVOLE Consigliere BASILE Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere BASILE Ruggiero Flavio FAVOREVOLE Consigliere BUFO Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere CANNITO Cosimo Damiano ASSENTE Consigliere CARONE Maria Angela FAVOREVOLE Consigliere CASCELLA Rosa FAVOREVOLE Consigliere CORIOLANO ROTUNNO

Antonio FAVOREVOLE

Consigliere DAMATO Antonio Angelo FAVOREVOLE Consigliere DELVECCHIO Benedetto ASSENTE Consigliere DICATALDO Sabino FAVOREVOLE Consigliere DICORATO Ruggiero ASSENTE Consigliere DILEO Rocco FAVOREVOLE Consigliere DIMONTE Luigi FAVOREVOLE Consigliere DIPAOLA Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere DIVINCENZO Antonio

Michele FAVOREVOLE

Consigliere DORONZO Carmine FAVOREVOLE Consigliere FILANNINO Michelangelo FAVOREVOLE Consigliere GRIMALDI Pier Paolo

Rosario Pio FAVOREVOLE

Consigliere LAFORGIA Vincenzo FAVOREVOLE Consigliere LIONETTI Salvatore ASSENTE Consigliere LOSAPPIO Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere MAFFIONE Michele FAVOREVOLE Consigliere MAFFIONE Rosanna FAVOREVOLE Consigliere MARZOCCA Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere MAZZARISI Michele FAVOREVOLE

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Consigliere MELE Stella FAVOREVOLE Consigliere MEMEO Riccardo FAVOREVOLE Consigliere MENNEA Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere QUARTO Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere RIZZI Giuseppe Antonio FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Adelaide FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Massimo

Antonio FAVOREVOLE

Assenti 04 (Cannito, Delvecchio, Dicorato e Lionetti) Favorevoli 29. PRESIDENTE: L’immediata eseguibilità è approvata. Passiamo al quarto punto all’ordine del giorno: “Ratifica delibera di Giunta comunale n. 50 del 27 febbraio 2020”. La parola all’assessore Cefola, prego. ASSESSORE CEFOLA: Prima di trattare quest’argomento, volevo rassicurare tutti quanti i Consiglieri comunali, in particolare l’amico Carmine Doronzo che ove mai, come crediamo, ci saranno dei rinvii a giudizio sulla questione dell’Orto Botanico, il Comune di Barletta si costituirà – questo lo dico, ovviamente, come Assessore al Contenzioso – parte civile non solo nei confronti, eventualmente, del soggetto che ha interrato (…), ma anche nei confronti, ove mai dovessero essere imputati, dei dipendenti del Comune di Barletta, così come abbiamo fatto anche per quanto concerne il crollo di Via Roma, ci siamo costituiti parte civile anche nei confronti dei nostri dipendenti. Veniamo a quest’ulteriore Variazione di Bilancio che abbiamo effettuato con delibera n. 50 del 27 febbraio 2020, una decina di giorni dopo la delibera di Variazione di Bilancio che abbiamo approvato pochi minuti fa. Gli argomenti sono tanti, in delibera sono stati evidenziate soltanto quattro o cinque variazioni, mi soffermerò su tutte proprio per evitare che la problematica in oggetto venga vissuta in maniera molto sintetica. La maggior parte di queste Variazioni di Bilancio afferiscono a finanziamenti che provengono dallo Stato e dalla Regione. La prima variazione afferisce a un progetto di riqualificazione urbana per la sicurezza delle periferie e delle Città Metropolitane, attivato dal MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali). L’Amministrazione comunale di Barletta, appena insediatasi nel luglio 2019, presentò una domanda in progetto per la Biblioteca Casa di Quartiere, da realizzarsi presso la sezione distaccata della Biblioteca Comunale Sabino Loffredo che ha sede, come sapete nel Parco dell’Umanità. Ebbene, ci siamo classificati al ventiduesimo posto, quindi abbiamo avuto diritto a questo finanziamento, un finanziamento di 65 mila euro. Abbiamo messo a disposizione la somma di 16 mila euro. Questo progetto, appunto, finanziato da quest’avviso pubblico, è in partenariato con la FIOF di Barletta, la CETMA di Brindisi e (…) Center di Barletta che supporteranno l’Amministrazione Pubblica su questo progetto. Su questo, la spesa è di 75 mila euro, di cui 65 sono stati finanziati dal MIBACT. La seconda variazione afferisce il Polo della Legalità. Sapete, siamo in fase di trasferimento della Polizia Locale presso l’ex Pretura di Barletta. Per avanzo di Amministrazione abbiamo parlato di 77 mila 914 euro, mentre gli altri 56 mila euro erano stati già indicati nel Bilancio di Previsione per concludere finalmente questa fase con gli arredi per 54 mila euro, i monitor, le

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zanzariere, insegne luminose e le spese di trasloco che sono importanti, una cifra di 25 mila euro, quindi per un totale di 109 mila euro oltre l’Iva. La terza variazione afferisce ad un finanziamento che ci viene dalla Regione Puglia, si tratta del finanziamento nel settore ambiente, di circa 53 mila 483,29 euro. È un finanziamento regionale che riguarda la rimozione – cosa importantissima nel settore ambiente – dei rifiuti presenti sulle aree costiere, somme che sono già arrivate, quindi saranno destinate per la rimozione dei rifiuti. La quarta variazione afferisce a finanziamenti che arrivano dalla Regione Puglia e riguardano un progetto per il sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino a sei anni. Queste somme ammontano a 103 mila 620,64 euro e hanno le seguenti finalità: circa 11 mila euro finanziamento da destinare alle sezioni in attività, 48 mila euro finanziamento da assegnare alle scuole dell’infanzia paritarie, per il contributo alla gestione, circa 32 mila euro per il finanziamento da destinare alle scuole dell’infanzia paritarie, per il contributo mensa e ancora, da ultimo e non per ultimo, il finanziamento di circa 11 mila euro, finanziamento integrativo per la mensa, sede da destinare in proporzione alla percentuale di alunni che usufruiranno della mensa, sul totale degli alunni iscritti. Anche questo è un finanziamento che ci deriva dalla Regione Puglia e ci è stata chiesta la variazione, ovviamente dagli Affari Sociali. Poi abbiamo il rimpinguamento del capitolo di spesa destinato alle spese di organizzazione e svolgimento dei concorsi pubblici, la rimodulazione ha previsto un incremento di questo capitolo di circa 35 mila euro, perché, ovviamente, stiamo dando impulso a quelli che sono i concorsi per l’assunzione di personale. Non mi soffermerò solo sulle operazioni che sono indicate nel corso della delibera. Il sesto è stata una richiesta fatta dal settore dell’Edilizia Pubblica, è stato chiesto d’implementare quello che è il sistema informatico, al fine di ottenere, con celerità, precisione e adeguatezza, i certificati di destinazione urbanistica, la continuazione del sistema ortografico dei servizi di aggiornamento catastale, in modo da essere più pratici, veloci e dare più celerità a quelle che sono le richieste dei cittadini. Per questo software, che sarà implementato a breve, è stato chiesto un finanziamento di 40 mila 870 euro per il Bilancio 2020 e successivamente per degli adeguamenti, nel 2021, di 9 mila 516 euro. È stata fatta una rimodulazione di soldi che erano stati già appostati al settore dell’edilizia. Manutenzioni. Un finanziamento della Regione Puglia destinato alle manutenzioni. Anche questa è una variazione che abbiamo richiesto per somme che sono in entrata. Un contributo ministeriale, questo l’ho trovato nel corso della delibera, 170 mila euro per opere pubbliche, in pratica, all’efficientamento energetico, cosa di cui stavamo parlando in premessa, questo è un finanziamento che trovate nel corpo della delibera di Giunta, l’assegnazione del contributo ministeriale, i 170 mila euro destinati alle opere pubbliche che noi destineremo invece all’efficientamento energetico. Altro punto che non è indicato nella delibera che oggi stiamo esaminando, si tratta di servizi sociali che ci sono stati chiesti, e sono stati stanziati, 4 mila 498 euro per quanto concerne l’espletamento di concorsi pubblici per titoli ed esami per quanto concerne la Polizia Locale, anche questa è una rimodulazione. Facendo seguito ad una richiesta ancora dei servizi sociali, è stata rimodulata una spesa di 15 mila euro per quanto concerne le reti dei servizi sociosanitari, i componenti delle Commissioni. Sempre i servizi sociali, abbiamo pagato con entrata e spesa, non c’è stata una spesa successiva, un pignoramento che abbiamo subito per quanto concerne la Casa di Riposo Regina Margherita, soldi che erano già stati appostati dalle precedenti Amministrazioni, adesso, nella fase esecutiva, abbiamo svincolato questi soldi per poter autorizzare il pagamento. Il rimpinguamento nel capitolo di spesa è relativo al ricovero dei cani randagi sulle strutture diverse da quelle del Comune di Barletta che non è più in grado di raccogliere altri cani randagi. Abbiamo rimodulato anche questa spesa di circa 10 mila euro. Il settore tributi ha richiesto un rimpinguamento con l’occupazione delle entrate di 40 mila euro, cioè la restituzione a quei

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soggetti che erroneamente hanno effettuato dei versamenti maggiori di quelli che, in effetti, avrebbero dovuto versare. Un’altra Variazione di Bilancio riguarda i rimborsi dalla Regione Puglia per spese effettuate dalla Protezione Civile, abbiamo, quindi, avuto la restituzione, dalla Regione Puglia, somme che abbiamo anticipato per appena 800 euro. Sempre facendo seguito alla richiesta del settore della Polizia Locale, abbiamo messo a disposizione la somma di 31 mila euro, come ci è stato richiesto, per quanto concerne alcune attività, sono somme che non utilizzeremo. Questi 31 mila euro erano destinati a contributi per iniziative creative e sportive, tra cui non l’iniziativa per il Circolo Tennis, per la Notte Bianca, eccetera. Sono manifestazioni che non faremo, quindi vedremo, poi, di destinare queste somme per situazioni molto più importanti, specie per quello che sta accadendo. Queste somme erano state prese da attività che non si sarebbero più svolte, tipo: Mensa Sociale per Disagiati. Si fa presente che con questa variazione è stata presa la somma di 6 mila euro, in quanto supera il rispetto del fabbisogno per il servizio di gestione per il trasporto scolastico. Laddove ci siamo resi conto che nel Bilancio di Previsione erano state indicate le somme maggiori rispetto al fabbisogno, da quei capitoli sono stati presi questi soldi che sono stati poi appostati su questo contributo di 31 mila euro per spese che, come dicevo, non saranno più effettuate. L’ultimo, quello più corposo, riguarda i servizi sociali, ma anche queste sono tutte somme che ci provengono dalla Regione, c’è una variazione di Bilancio che riguarda il finanziamento di 709 mila euro circa ovviamente in entrata e in spesa per la conciliazione di infanzia e adolescenza; 43 mila euro sempre per un finanziamento dalla Regione Puglia, sempre nel settore sociale, variazione in entrata e in spesa per contributi regionali per il Progetto di Vita PRO.V.I.; 75 mila euro per PRO.V.I. Dopo di Noi e infine altri 9 mila euro, così suddivisi: disabili, CAF, domande, piccole spese sociali, servizi sociali. Queste sono le variazioni, tutte, nessuna esclusa, che fanno parte della variazione di Bilancio che la Giunta ha approvato nella delibera del 23 febbraio, la numero 50. PRESIDENTE: Grazie assessore Cefola. La parola al consigliere Basile Giuseppe. CONSIGLIERE BASILE G.: Grazie Presidente, colleghi Consiglieri. In merito a questa variazione di Bilancio, a questa delibera di Giunta numero 50, ci sono alcune domande che vorrei porre all’Assessore, spero sia anche supportato, più nello specifico, dal dirigente Nigro, se è in collegamento, perché questa, a differenza di quella precedente, è una variazione di Bilancio piuttosto lunga, complessa, anche in Commissione abbiamo affrontato questa variazione di Bilancio con un approccio diverso rispetto alla precedente. Ci troviamo di fronte ad una Variazione di Bilancio in cui si mescolano finanziamenti di provenienza regionale e statale a variazioni interne al Bilancio del Comune, quindi, si fa molta fatica a sbrogliare il filo delle varie attribuzioni, rimodulazioni, eccetera. Alcune domande all’Assessore. Per quanto riguarda le entrate, le maggiori entrate riportate in questa Variazione di Bilancio, all’inizio di questa Variazione, abbiamo una maggiore entrata di 82 mila euro per avanzo vincolato per spese correnti, e vorrei chiedere all’Assessore queste maggiori entrate che sono immesse in Bilancio come vengono utilizzate nella variazione di spesa. Poi, c’è un avanzo vincolato per spese di investimento di 78 mila euro in più che, a quanto pare, sono per la fornitura di automezzi e beni strumentali per quanto riguarda la relativa spesa per la Pubblica Amministrazione. Vorrei che mi si confermasse questo dato, che quei 78 mila euro effettivamente sono per fornitura di automezzi e beni strumentali per il parco macchine.

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Ancora, vorrei che mi fosse chiarita la questione relativa ai 22 mila euro di somme anticipate per la casa di riposo in ragione del pignoramento presso terzi. Questi 22 mila euro li trovo nelle entrate. Significa che abbiamo recuperato questi 22 mila euro? Vorrei che mi fosse chiarito questo dubbio. Ancora, c’è una questione di cui non si fa assolutamente menzione nel corpo della delibera o nel testo, ma una parte molto importante di questa variazione di Bilancio è dovuta alle rimodulazioni sui redditi da lavoro dipendente. Stiamo parlando di circa 660 mila euro. Vorrei capire dall’Assessore, queste sono rimodulazioni, perché facendo la somma algebrica di questi redditi da lavoro dipendente, arriviamo ad avere risultato zero, nel senso che tutte queste voci, nelle quindici pagini di variazione di spesa, sommate, alla fine, si equivalgono. Abbiamo approvato il Bilancio del Comune di Barletta a fine dicembre, nel giro di due mesi, invece che in venti giorni, non era ancora stato approvato il PEG. Nel frattempo, però, si procede a una rimodulazione così corposa di 660 mila euro sul reddito da lavoro dipendente. Significa che c’è stato uno spostamento di competenze di dipendenti del Comune di Barletta, da un ufficio all’altro? È un dubbio che vorrei capire, cosa comporta questa modifica così corposa dei redditi da lavoro dipendente in tutti i settori? Non c’è un settore che non sia stato toccato da una modifica dei redditi di lavoro dipendenti. Non credo che ci siano state modifiche in più perché c’è stato un aumento della forza lavoro, a quanto pare, facendo la somma, sembra solamente uno spostamento di soldi da una parte all’altra. Vedendo le variazioni riguardanti l’acquisto del software per il settore edilizio o altri interventi che provengono direttamente dal nostro Bilancio, mi chiedo: a fine dicembre, visto che nel giro di due mesi sono state fatte tutte queste variazioni così corpose, cosa abbiamo approvato? Non si potevano, tutte queste variazioni di Bilancio, tolte le variazioni di Bilancio relative ai finanziamenti regionali e statali che sono arrivate dopo, così com’è successo nella delibera n. 36, non si potevano prevedere già a Bilancio quando abbiamo fatto il preventivo 2020? È un dubbio – credo – abbastanza lecito. Bisognerebbe capire che utilità ha approvare un Bilancio a fine dicembre e dire che abbiamo approvato il Bilancio a fine dicembre, salvo poi, nel giro di due mesi, stravolgere molte di quelle voci di Bilancio, tra l’altro, aspettare due mesi, due, per avere il PEG approvato, quando invece ci sarebbero voluti venti giorni per fare il PEG. Questa la dice lunga su com’è stato fatto il Bilancio a dicembre. Ci avete messo due mesi per fare il PEG, capisco, avete dovuto prima riverificare tutto quanto e poi, successivamente, fare le variazioni necessarie e approvare il PEG, altrimenti sarebbe stato tutto molto più complicato. Questo modo di procedere, credo che si debba fermare qui, si debba stoppare, perché o il Bilancio preventivo viene fatto con criterio, salvo i casi di urgenza e i casi non prevedibili, oppure non ha senso fare un Bilancio preventivo, prendere la seconda annualità di quello triennale, approvarlo e andiamo avanti, tanto poi ci sono le variazioni di Bilancio. Questa modalità la evidenzio e non la condivido assolutamente. Poi, sempre scendendo nel merito, un'altra domanda all’Assessore che spero stia prendendo appunti. Per le variazioni di spesa, per la Missione 4, Programma 5, Titolo 1, abbiamo una minore spesa di 28 mila euro per l’istruzione tecnica superiore. Consultando il PEG, sembra che questa sia una minore spesa per servizi di trasporto scolastico fatti a fine febbraio, quindi quando non c’era ancora in vigore nessun blocco o nessuna sospensione delle attività scolastiche. Vorrei capire di che cosa si tratta e che cosa comporta questa variazione. In merito alla variazione di 31 mila euro di cui parlava l’Assessore nel Settore sportivo e ricreativo, la Missione 6, Programma 2, Titolo 1, abbiamo una riduzione di 10 mila euro per quanto riguarda le varie manifestazioni ricreative e sportive, però successivamente abbiamo un aumento di spesa di 31 mila euro per quanto riguarda lo stesso settore (sportivo e ricreativo), cioè si mettono 31 mila euro in più per le spese correnti nel Settore sportivo e ricreativo. L’Assessore ha anche detto che li avete messi a fine febbraio, ma sicuramente non saranno utilizzati perché per quello che sta avvenendo in questo periodo verranno tutte quante annullate.

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Vedremo che cosa accadrà. Ovviamente non lo sa nessuno. È di qualche giorno fa una determina dirigenziale – sicuramente non più tardi di due settimane fa – che assegnava 10 mila euro a un’associazione sportiva per una festa dello sport da fare a settembre. Effettivamente non è proprio vero che questi 31 mila euro non saranno utilizzati, come ha detto l’Assessore, perché già 10 mila euro sono stati utilizzati e verranno presi quai certamente da questa voce del PEG. Vorrei che mi si fossero chiariti questi dubbi. Spero che chi di dovere abbia preso appunti perché fare domande e non ricevere risposte diventa a volte anche scocciante. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Basile. È prenotata la consigliera Maffione. Sentiamo la consigliera Maffione e poi facciamo rispondere il dottor Nigro o l’Assessore. Consigliera Maffione, prego. CONSIGLIERA MAFFIONE: Grazie Presidente. Anche io, come il collega Basile, in Commissione ho avuto la possibilità di sviscerare un pochettino questa variazione e di sollevare alcune criticità che non ripeto, ma sono le stesse che il collega ha rilevato, soprattutto sulla questione delle rimodulazioni dei redditi da lavoro dipendente, e in particolare sulla criticità del modo di operare di queste variazioni, che a mio parere dovrebbero essere riservate più che altro a esigenze relativamente a situazioni straordinarie, quindi magari averne così tante in così poco tempo effettivamente ha sollevato questo modo di operare probabilmente da correggere. A parte questo, anche altre criticità a livello di ragioneria non le ripeto perché le ha sollevate il consigliere Basile. Ne resta una dove probabilmente, dai miei appunti, non mi ritrovo con le somme che l’Assessore ha prima citato sulla questione della variazione sulla copertura delle commissioni nominate per i concorsi. Dallo studio, avevamo 25 mila euro ai quali abbiamo aggiunto 35 mila euro, però non ho ben intuito se intanto le somme sono queste, quindi per un totale di 60 mila euro, e per quali concorsi sono indirizzati questi soldi, se solo per il concorso per gli agenti di Polizia municipale o include altri tipi di commissioni. Semplicemente una rilevazione contabile alla quale probabilmente il dirigente riuscirà a rispondermi. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliera Maffione. Facciamo rispondere all’Assessore Cefola. Prego, Assessore Cefola. ASSESSORE CEFOLA: Visto che siamo in clima pasquale, mi verrebbe voglia di replicare con la stessa ironia e sagacia con cui hanno fatto le domande, ma ho promesso a me stesso, ma soprattutto alle mie figlie, di stare assolutamente calmo. Per quanto mi riguarda, non ricordo di essere stato mai assente nelle risposte. Come al solito, voi anticipate un atteggiamento di cattivo da parte della Giunta, e in questo caso dell’Assessore. Chi vi ha detto che alle sue domande non verrà data risposta? Il problema è che molte volte la risposta che vi viene data non vi piace o comunque non viene condivisa, ma è giusto perché noi governiamo e voi state all’opposizione. Noi renderemo conto, non tanto a lei, ma alla città, del nostro operato. Per quanto concerne la variazione di bilancio di cui oggi ci stiamo occupando, voglio ricordare a me stesso, che ho pochissima memoria, che su 19 punti quattro soltanto riguardano le variazioni, perché tutto il resto sono finanziamenti che abbiamo ottenuto. In ordine al fatto che il PEG sia stato approvato dopo sessanta giorni, perché è stato approvato, se non ricordo male, proprio dopo dieci minuti dall’approvazione in delibera, questa è stata deliberata e approvata il 23 febbraio, mentre quella del PEG è la delibera n. 51. Noi siamo stati precisi, ci siamo impegnati per approvare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre 2019 e ovviamente non

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siamo dei maghi, ma nelle more sono accadute una serie di situazioni. Per quanto concerne il software che verrà acquistato per quanto concerne il Settore edilizio, il preventivo ci è arrivato soltanto il 18 febbraio, quindi è evidente che non si poteva prevedere questo. Le dico di più: anche per quanto concerne le spese di trasloco, non è che noi le facciamo di nostra iniziativa. Prima dobbiamo ovviamente fare dei preventivi e alla fine, quando questi preventivi arrivano, possiamo rimodulare. In questo caso il dirigente del settore vede in quelle somme che sono state appostate nel bilancio di previsione quanto in effetti è stato messo in più e da quelle prelevare, quindi ci sono degli spostamenti che non hanno provocato assolutamente niente. Su questo voglio anche una risposta: chiedo quale danno ha questa Amministrazione dal fatto che vengano fatte quattro – cinque variazioni di bilancio. Hanno portato un nocumento alla città? Hanno portato un nocumento di spesa a questa città? Non credo. Questa sua meraviglia e questo suo stupore non mi trova convinto. È evidente che mettiamo insieme le esigenze che ci vengono fatte dai vari settori, valutiamo quelle che possono incidere sulla vita dell’Amministrazione e quando ne raduniamo insieme più di una facciamo la variazione di bilancio. Per quanto concerne le varie voci che lei ha indicato, io ne ho indicate quattro e la collega Maffione un paio soltanto, quella che riguardava i concorsi, anche lei si è associata alla richiesta di risposte sulla rimodulazione delle somme. Al fine di evitare polemiche e avere risposte precise, perché arrivano dai vari settori, sarà in primis il dottor Nigro a rispondere. Per quanto riguarda quella dei servizi sociali, che è l’ultima domanda che ha fatto il consigliere Quarto, risponderà la dott.ssa Navach, a cui passo subito la parola. PRESIDENTE: Dott. Nigro, prego. DIRIGENTE Dott. NIGRO: Buongiorno a tutti. Provo a dare una risposta a tutti gli interrogativi e a tutte le richieste fatte dai consiglieri Basile e Maffione. Ovviamente l’Assessore ha già introdotto il tema sulla complessità della variazione. Io vorrei fare in via preliminare giusto qualche secondo e qualche minuto sul metodo utilizzato. È evidente che non sto qui a ripetere le motivazioni, perché ne abbiamo già parlato tanto, sulla necessità e sui vantaggi che abbiamo tutti nell’approvare il bilancio di previsione entro la fine dell’esercizio precedente. Oggi, se non avessimo avuto il bilancio di previsione, probabilmente avremmo dovuto fare più che una variazione a un bilancio provvisorio, il che non è mai utile fare variazioni nell’ambito dei bilanci provvisori, al netto di quella che è l’emergenza che ci sta travolgendo. Do soltanto due elementi di riferimento sull’opportunità di fare bilanci prima. Poi risponderò ovviamente al consigliere Basile su tutte le questioni, ma è sempre per una questione di metodo. A parte le spese in conto capitale che in un esercizio provvisorio non possono essere impegnate, ad oggi abbiamo comunque degli impegni di spesa di 3 milioni 500 mila euro sul Titolo 2. Se non avessimo avuto il bilancio, forse quei 3 milioni 500 mila euro di impegno di spesa non avremmo potuto neanche effettuarlo. Non stiamo ragionando in dodicesimi, perché abbiamo un bilancio approvato. Le uniche cose che abbiamo lasciato aperte, ma perché la legge di bilancio ci consentiva di fare questo, erano le politiche fiscali. Faccio una precisazione rispetto a quello che è stato già in qualche maniera detto e chiesto l’altro giorno durante il Consiglio comunale. È evidente che oggi, come dirigenti, tutti, che quindi ringrazio, ci stiamo già preoccupando di come dover procedere a una maxi variazione di bilancio, così come richiesta dai vari Consiglieri. È vero che ci sarà una maxi variazione di bilancio, ma vorrei rassicurare tutti che ai colleghi dirigenti è stato già fornito un elemento fondamentale di metodo, cioè iniziamo a guardarci tutti quanti le

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spese correnti, che non potranno purtroppo essere più sostenute. Rispetto a quelle, dovremmo quindi ridurre entrate correnti da un lato e ridurre spese correnti, perché alla riduzione delle entrate correnti – cito solo quattro capitoli che sicuramente saranno interessati da una prossima variazione – sicuramente avremo una riduzione dell’addizionale comunale IRPEF, sicuramente avremo una riduzione delle entrate derivanti dalle sanzioni del Codice della strada, sicuramente avremo una riduzione della tassa occupazione suolo pubblico, sicuramente avremo una serie di riduzioni, però non confondiamo le riduzioni di cassa con le riduzioni dei tributi comunque dovuti. Sempre per anticipare il tema, e poi chiudo su questo, come ha già detto l’Assessore, stiamo predisponendo in ogni caso una delibera di Giunta, per poi discuterla in Consiglio comunale, su quello che dovremmo fare su tutte le entrate tributarie di questa Amministrazione. Voglio rassicurare che sicuramente ci saranno delle variazioni, sicuramente ci saranno dei provvedimenti. Io mi auguro che lo Stato intervenga a sostegno di tutti i comuni italiani per compensare le minori entrate di carattere tributario, e non solo. Ci saranno ulteriori variazioni. Rispetto a quello che il consigliere Basile dice, variazione lunga e complessa, mi collego ad alcuni degli aspetti da lui stesso citati. Entrate avanzi vincolati, spese correnti e spese di investimento, sulle spese di investimento ha già risposto l’Assessore, e quindi confermo che quelle somme degli avanzi vincolati di 77 mila euro erano somme che provengono tendenzialmente da entrate derivanti dal Codice della strada, che non sono state impegnate nel corso del 2019, che per legge vengono ristanziate nell’anno successivo e sono quelle che andranno a supporto di tutti gli interventi che sono stati già programmati per il Polo della legalità. Sugli avanzi vincolati invece di spese correnti, anche quelli sono generalmente richieste di applicazione di avanzi, nella quasi totalità dei casi arrivano sempre dalle politiche sociali, dal Piano di zona, quindi tutti interventi che generalmente sono già stati realizzati in termini di entrate che, se non vengono impegnati nel corso dell’esercizio 2019, vengono ristanziati con finanziamenti vincolati, quindi sono entrate che arrivano dalla Regione, dallo Stato o anche una quota di Codice della strada, che già nasceva come vincolo sulla spesa corrente. Tutto quello che è stato finanziato da entrate specifiche e non è stato impegnato nel corso del 2019, che pertanto gli uffici ci chiedono di applicare per 81 mila, in questa variazione abbiamo reinserito una serie di spese. Per quanto riguarda invece la questione delle somme anticipate – vado nell’ordine del consigliere Basile e il Consigliere mi dirà se salto qualcosa, ma spero di no – di 22 mila euro, queste sono delle somme dei pignoramenti che noi abbiamo subito, come Amministrazione comunale, quindi abbiamo di fatto anticipato delle somme. C’è un pari capitolo di spesa di 22 mila euro, quindi non è altro che una sorta di partita di giro. Qualcuno ha pignorato le somme perché doveva intervenire sulla casa di riposo, quindi contabilmente io rilevo un accertamento e uno stanziamento di entrata di pari importo all’uscita semplicemente perché era una somma non dovuta dal Comune di Barletta. È come se avessimo stanziato somme in anticipo, somme che sono già state pignorate, e che pertanto dobbiamo rilevare in entrata e in uscita perché non sono di nostra competenza. Per quanto riguarda le spese di personale – è chiaro che parlerà sicuramente la collega Caterina Navach – in effetti sono abbastanza corpose. Il bilancio di previsione nasce a novembre, si porta in Consiglio a dicembre e si utilizza come base di riferimento ovviamente il bilancio approvato 2019-2021, annualità 2020. Quella è la base di partenza perché comunque ricordiamoci che è un bilancio triennale, approvato da un Consiglio comunale, quindi totalmente autorizzatorio delle spese. Su quella base, è chiaro che di giorno in giorno, di settimana in settimana, di mese in mese, quando verifichiamo delle necessità di spostamenti e di rimodulazioni, le facciamo. Come diceva anche l’Assessore Cefola, ogni volta che ci accorgiamo di qualche capitolo di spesa che era stato stanziato in misura sovrabbondante non possiamo fare ogni volta una variazione di bilancio. Le mettiamo tutte insieme per evitare

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fondamentalmente di fare più variazioni di bilancio, quindi accorpiamo in un unico provvedimento una sola variazione. Anche su questo, per quanto riguarda le spese di personale, non stiamo riducendo, ma rimodulando qualcosa per un valore di 660 mila euro. Per quanto riguarda ulteriori elementi che riguardano la parte del trasporto scolastico, quei -28 mila euro, risponderà sicuramente la mia collega dirigente, però la sostanza è che nel corso di quei due mesi ci siamo resi conto che gli stanziamenti erano sovrabbondanti, motivo per cui si riducono leggermente. Per quanto riguarda la Missione 6, dello sport, è una rimodulazione richiesta dall’Assessorato, dall’Assessore e dai dirigenti, in cui abbiamo ridotto qualcosa come acquisti di beni e aumentato qualcosa a titolo di contributi. Per quanto riguarda invece la richiesta della consigliera Maffione, confermo che i 35 mila euro sono le somme messe a disposizione per i concorsi, tutta la programmazione del fabbisogno del personale laddove si dovesse andare a concorso, come spesso capita, ed è quello che si sta facendo a Barletta. I 35 mila euro servono per finanziare le commissioni concorso. Il concorso è sempre la fase successiva di una procedura di assunzione; si fa prima la mobilità obbligatoria, si fa poi la mobilità volontaria, se vanno deserte mobilità obbligatoria e volontaria si possono attivare gli scorrimenti o i concorsi, quindi sono degli stanziamenti necessari per poter attivare tutti quei concorsi, soprattutto per quelle procedure le cui mobilità, prima obbligatoria e poi volontaria, sono già andate deserte. Man mano che le fasi delle procedure di assunzione vanno avanti noi attiviamo ulteriori capitoli, tra cui anche le commissioni per i concorsi. Al momento credo di aver risposto a tutto. Resto comunque a disposizione. Grazie. PRESIDENTE: Grazie dottor Nigro. Vedo che si è prenotato il consigliere Dipaola. Consigliere Dipaola, prego, a lei la parola. CONSIGLIERE DIPAOLA: Grazie Presidente. Io intervengo solo per una esigenza, non solo personale, ma della Commissione. Noi come Commissione Finanza ci siamo incontrati in streaming e chiaramente i dubbi che hanno posto il consigliere Basile e la consigliera Maffione sono gli stessi che abbiamo posto anche tutti gli altri membri della Commissione. Non abbiamo potuto ascoltare il dirigente, che ringrazio per le sue risposte, però io vorrei fare un appello ai dirigenti e agli Assessori. Se noi in questo momento abbiamo dei dubbi, il chiarimento del dubbio non deve essere sentito come un’accusa o come un attacco all’Amministrazione. Sappiamo che questa è stata un’Amministrazione che ha approvato il bilancio di previsione, quindi siamo fortunati nel poter utilizzare il bilancio, però, e premetto che sono ignorante in materia di bilancio, perché non sono un commercialista o un ragioniere, quando leggo una delibera di Giunta dove mi appare la parola “variazioni urgenti”, tra le quali le più rilevanti, e non vengono riportate tutte, è chiaro che alcune domande nascono spontanee. Magari si poteva presentare una relazione. È stata inserita una delibera, è vero che è presente nello schema del bilancio, però a volte è più importante una relazione, per chi non sa masticare i numeri finanziari, che lo stesso schema. L’intervento del consigliere Basile non deve essere assolutamente considerato come un intervento di un Consigliere di opposizione, ma di un Consigliere che ha espresso anche i dubbi e le perplessità di tutti i Consiglieri della Commissione – me lo auguro e spero – senza voler attaccare nessuno. L’invito è alla calma e invito anche a interpretare in modo diverso le nostre domande, perché dalla delibera molte cose non si riescono a capire. L’abbiamo recepita adesso con la relazione dell’Assessore, che ringrazio tantissimo, e dalle risposte del dirigente. Approverò sicuramente questa variazione, ma volevo solo invitare tutti a un’interpretazione un po’ meno dubbiosa e violenta. Grazie. PRESIDENTE:

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Grazie consigliere Dipaola. Vedo che il consigliere Basile vuole replicare all’Assessore. Prego, consigliere Basile Giuseppe. CONSIGLIERE BASILE G.: Grazie Presidente. Volevo rassicurare il collega Dipaola che sono per la non violenza. Ringrazio il dirigente Nigro. Mi era parso di capire che la dott.ssa Navach doveva rispondere per qualche altro aspetto che io avevo sollevato. Per quanto riguarda invece quello detto precedentemente, in merito alle risposte che a volte o spesso non arrivano, mi riferivo più in generale al fatto che alcune interrogazioni delle opposizioni spesso non trovano soddisfazione nelle risposte dell’Amministrazione, non perché non piacciono, ma perché sono incomplete o non arrivano proprio. Questo era il senso di quello che avevo detto prima. In merito invece alla questione dei redditi da lavoro dipendente, io posso capire, e non ho mai sollevato in passato in tante variazioni… se andiamo a vedere, in tutte le variazioni precedenti c’è sempre una rimodulazione dei redditi da lavoro dipendente per un settore e per un altro. Non ho mai sollevato questo tipo di dubbio. Il mio dubbio viene palesato quando ci troviamo davanti a una rimodulazione di questa entità, che fa pensare che ci sia stata una qualche errata valutazione di questo tipo o una valutazione che alla fine ha trovato la necessità di rimodulare le spese in questo modo. È ovvio che non c’è stato nessun aggravio. Ho già detto io che si parificano perché abbiamo delle variazioni in aumento e in diminuzione che alla fine riportano a zero la differenza fra quelle in più e quelle in meno. Il dubbio che avevo sollevato era sull’entità di questa variazione, perché è una variazione molto corposa, così come non ho minimamente pensato al fatto che non si doveva approvare il bilancio a dicembre. Sono contento che questa Amministrazione approvi i bilanci a dicembre, però bisogna anche approvarli forse in maniera un po’ più attenta, così da evitare questo tipo di operazioni nell’immediato. Non stiamo parlando di una variazione che è stata fatta a ottobre o a settembre dal dicembre precedente, ma stiamo parlando di variazioni che sono state fatte dopo neanche un mese e mezzo. Converrete con me che non è certo una cosa molto regolare. Purtroppo andiamo incontro a un periodo in cui dovremo, e lo abbiamo riconosciuto, e su questo credo che concordiamo tutti, rimettere mano al bilancio del Comune per poter fronteggiare in qualche modo, con quello che possiamo, con gli strumenti che il bilancio ci dà e con le risorse che il bilancio ci dà, quindi dovremo rimodulare tante cose. È ovvio che dovremo fare delle variazioni di bilancio. Non sono contro le variazioni di bilancio a prescindere, però mi auguro che in futuro, specialmente per il futuro a cui andiamo incontro, vengano divise le variazioni di bilancio relative ai finanziamenti regionali, statali, extra-comunali, da quelle che derivano dal nostro bilancio, in modo da avere una maggiore chiarezza, come è stato fatto nella variazione precedente, cioè c’è un finanziamento statale, arriva, viene messo a bilancio e viene fatta la variazione di quella specifica somma, altrimenti passiamo le giornate a cercare di capire di che cosa si tratta, ma in realtà capiremo ben poco. Avremo sempre ben poco sul quale esprimerci. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Basile. Faccio rispondere proprio per un minuto all’Assessore Cefola. Prego, Assessore Cefola. ASSESSORE CEFOLA: Ci siamo chiariti e voglio dire che anche questo suggerimento che lei ha fatto lo apprezzo moltissimo. Tra l’altro lo condivido. In effetti la prossima volta dobbiamo valutare la possibilità di fare due operazioni: una che riguarda interventi che arrivano dallo Stato o dalla Regione e una che riguarda le variazioni di bilancio che riguardano spese o esigenze che si avvertono. Questa può essere una possibilità, quindi condivido questa sua idea, come condivido anche

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l’altra sua idea, che valuteremo col Presidente e con la Giunta, o quella invece, se ci saranno delle variazioni, di portare, come suggeriva anche il consigliere Dipaola, una relazione integrativa, in modo che sia chiaro a tutti che cosa si è fatto. Il suo suggerimento e quello del consigliere Dipaola sono condivisibili entrambi e vi daremo una risposta, in modo da far sì che le prossime volte queste incomprensioni non nascano. Vi ringrazio per questi suggerimenti, di cui faccio tesoro. PRESIDENTE: Grazie Assessore Cefola. Passo la parola al consigliere Doronzo. Prego, consigliere Doronzo. CONSIGLIERE DORONZO: Grazie Presidente. Assessore, come lei ben sa, molte volte ho un approccio abbastanza intransigente quando certe cose non mi convincono, però lei, che mi conosce e ha avuto modo anche di partecipare quale gradito ospite alla Commissione che presiedo, la Commissione di controllo e garanzia, sa altrettanto bene che sono solito anche fare delle proposte, fare delle osservazioni che siano costruttive. Quando prima ho dichiarato il mio voto favorevole alla precedente delibera ho detto esattamente quello che ora sta venendo fuori dal dibattito, e io apprezzo le sue ultime parole, quindi voglio credere che quell’impegno che si è appena preso dinnanzi al Consiglio comunale effettivamente sarà messo in pratica. Questo tipo di delibere che voi ci sottoponete altro non sono che una prova di forza nei confronti del Consiglio comunale, altro non sono che una sorta di voto di fiducia che voi ci chiedete, quindi è evidente e chiaro che un voto di fiducia ve lo può dare soltanto la vostra maggioranza su delle delibere così fatte. Ben venga il fatto di intanto snellirle e ripartirle per temi, per argomenti e per natura di approvvigionamento di determinati finanziamenti. Da questa delibera non capisco che tipo di giudizio politico ho o che giudizio nel merito posso dare. Posso dire brava alla Regione se mi ha dato delle risorse, se facciamo una variazione di bilancio specifica sulle risorse che mi arrivano dalla Regione. Posso dire bravo allo Stato se faccio una delibera nello specifico sulle risorse che mi entrano dallo Stato e posso dire al Comune se avrà richiesto tutte le richieste che poteva richiedere avendo partecipato a tutti i canali di finanziamento possibili. Non possiamo fare un minestrone, non possiamo fare un calderone unico, e soprattutto, e questa è una cosa rispetto alla quale apprezzo il suo impegno di qualche minuto fa, perché è una cosa che però le avevamo già chiesto in passato (personalmente glielo avevo chiesto anche io), ben venga se dalla prossima variazione sia effettivamente messo in pratica. Bisogna dettagliare, non nel senso di ovviare a quella carenza che ancora oggi leggiamo nelle delibere, ossia l’assenza del riportare alcune variazioni. A me non interessa il fatto che siano elencate, perché le voci le ritrovo andando sulla delibera, sul bilancio e sul PEG, ma a me interessa conoscerle nel dettaglio. Io voglio sapere quali sono questi progetti, programmi e finanziamenti. Voglio sapere nello specifico perché rispetto a determinate spese vengono per esempio diminuite le risorse di acquisto di beni e servizi per l’area degli interventi a favore dei disabili, per fare un esempio specifico. È il primo che salta agli occhi, ma potrei fargliene a decine. Prima si faceva riferimento alla riduzione degli interventi per quanto riguarda la scuola superiore, nello specifico i trasporti. Perché? Quali analisi ci sono dietro? Quali bisogni vengono o meno soddisfatti? Noi dobbiamo avere la possibilità di entrare nel merito. So che si tratta di una ratifica, però lei sa bene anche che si tratta di esprimere un voto per la città, e quindi un voto che possa entrare nello specifico avendo piena contezza di quello che si va ad approvare o non si va ad approvare. Noi, che chiaramente non partecipiamo, a differenza dei Consiglieri di maggioranza, perché non siamo chiamati a un coinvolgimento pieno da parte dell’Amministrazione, e non siamo chiamati a condividere tutte le fasi programmatiche ed

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esecutive delle vostre decisioni politiche, ci ritroviamo in Consiglio comunale a dover fare delle domande, ma anche a dover conoscere nel dettaglio i temi e gli argomenti rispetto ai quali si fanno delle variazioni di bilancio, bilancio che – lo ribadisco ancora una volta – è bene che si approvi nei tempi. È una cosa saggia, è quello che abbiamo chiesto più volte e che si sta facendo, cioè di approvare il bilancio entro l’anno, però non è altrettanto saggio procedere con queste variazioni così corpose perché lasciano intendere - se ci sono dei finanziamenti che vengono dall’esterno che ben venga – che la programmazione non è stata fatta in maniera altrettanto saggia. Per esempio mi viene da fare una domanda. Il dirigente prima, quando faceva riferimento alla possibile riduzione di alcuni tributi locali, diceva che non dobbiamo confondere una riduzione di cassa con la riduzione dei tributi dovuti. Anche a tal riguardo, e ricordo che rispetto a delle eventuali minori entrate dobbiamo fare tutti quanti insieme, tutti i comuni italiani – lo stiamo facendo con l’ANCI, battendo i pugni sul tavolo – una battaglia affinché arrivino ulteriori risorse, l’ANCI chiede almeno 5 miliardi al Governo, e mi auguro che con i prossimi decreti sia dato ascolto a questa voce che arriva dagli Enti locali e dai comuni. Per esempio, ascoltando la relazione dell’Assessore, mi è parso di capire che noi abbiamo portato una variazione al bilancio, se non sbaglio, di 40 mila euro relativa alla restituzione di versamenti maggiori versati dai cittadini come pagamento della TARI. Mi chiedo, come si chiederebbe qualsiasi altro cittadino: se noi sappiamo quali sono più o meno le previsioni rispetto alle entrate della TARI e poi ci arrivano delle risorse in più, com’è possibile che oggi per restituire queste risorse ai cittadini dobbiamo addirittura fare una variazione di bilancio? Queste risorse dovevamo averle ben preventivate, ben programmate. Perché ora dobbiamo ricorrere a una variazione di bilancio per restituire queste risorse ai cittadini? Giustamente vanno ristorati, ci mancherebbe altro, però noi dovremmo averle già le risorse che ci hanno dato in più, perché non avremmo dovuto impegnarle in quanto si è trattato di un errore da parte nostra nell’emettere le cartelle o da parte loro nei pagamenti. Questi sono o non sono errori di programmazione, errori di chi deve garantire che il bilancio sia un qualcosa di stabile? Vi invito a farci entrare maggiormente nel merito e nel dettaglio. Vi invito a darci la possibilità anche di entrare nel merito dei progetti e dei finanziamenti in modo tale che, volta per volta, sempre con spirito costruttivo, certamente critico, ma collaborativo, possiamo decidere quale variazione votare, dando anche il nostro contributo, e quale variazione eventualmente no. È chiaro che una variazione siffatta, che è uno stravolgimento del bilancio, quindi un voto di fiducia cieca e acritica nei confronti dell’azione della maggioranza, non ci può assolutamente vedere partecipi e favorevoli. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Doronzo. Consigliere Mennea, prego, a lei la parola. CONSIGLIERE MENNEA: Grazie. Questa discussione che sta emergendo oggi fa dirigere tutta la critica su un unico punto, che si tratta di una variazione caotica dal punto di vista politico, una variazione carente nella documentazione che avrebbe dovuto accompagnare tempestivamente in fase di esame di Commissione, visto che neppure i Consiglieri di maggioranza sono stati messi nelle condizioni di poter comprendere a che cosa facesse riferimento e le ragioni di una variazione, e voglio dirlo ai cittadini, a cui tutti noi dobbiamo dare conto, tutto il Consiglio deve dare conto, oltre che l’Amministrazione. Si tratta di circa 660 mila euro, quindi una maxi variazione. Più che variazione, è una parziale revisione di un bilancio approvato poco tempo fa, come ha detto chi mi ha preceduto. Seppur ineccepibile da un punto di vista tecnico, questo non lo è da un punto di vista politico, perché sbagliare la mira di circa un milione di euro nella previsione di spesa e di entrata vuol

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dire che si naviga a vista politicamente. Vuol dire che politicamente non si ha l’esatta traiettoria e l’esatta rotta su come bisogna prevedere le spese e le entrate. È vero che ci sono anche dei finanziamenti regionali e nessuno lo sottolinea come quando succede al contrario; evidentemente la Regione è molto presente nell’attività dei comuni e dà molta possibilità e molte opportunità ai comuni di fare quello che non avrebbero potuto mai fare con le proprie risorse, quindi la Regione da questo punto di vista funziona e funziona anche bene. Sbagliare una prospettiva di valutazione non è un indice di buona e saggia politica. La variazione è uno strumento eccezionale, straordinario, e approfittare di una variazione come questa, molto corposa, per infilarci dentro il finanziamento a quell’associazione che deve fare poi delle manifestazioni o altro, quindi metterci dentro anche questi elementi voluttuari, non è un buon modo di organizzare. Questa variazione da un punto di vista politico fa emergere l’assenza di una capacità politica di programmazione. Non me ne voglia l’Assessore Cefola, che rispetto, è sempre puntuale, presente e preciso, ma chiaramente non dipende solo da lui, perché in questa variazione ci sono parecchie fonti di competenze dei vari comparti della pubblica amministrazione. Non si può amministrare in questo modo venendo in Consiglio e buttare lì una variazione di queste dimensioni, disconoscendo sé stessi nel momento in cui si sono fatte le previsioni, almeno in maniera parziale. Questo conferma che non c’è proprio la visione di quello che si vuole dare a questa città, di come lo si vuole dare, si spostano cifre di qua e di là, si decide una cosa e si contraddice dopo un mese e mezzo – due mesi di tempo. È vero che non producono nocumento finanziario ai cittadini, ma producono danno ai cittadini perché alcune spese devono essere fatte tempestivamente. Non è che se uno fa la variazione e mette a posto i numeri è a posto con la coscienza e con i cittadini, perché cambiare il bilancio in corsa con questi importi vuol dire anche fare un danno ai cittadini, perché certi servizi si possono dare prima e non dopo e certe entrate si possono prevedere prima e non dopo. Politicamente credo che questo denoti una scarsa capacità di guidare l’Amministrazione, perché credo che in questo momento particolare – non voglio fare polemica – mi sarei aspettato di discutere di una maxi variazione che riguardasse il momento che stanno vivendo i nostri cittadini, a cui interessa poco di quello che avete messo o alcune cose che avete messo in questa variazione. La risposta che vogliono i cittadini è quella di sapere dall’Amministrazione che cosa fa questa Giunta per loro in più rispetto a quello che fa il Governo nazionale e a quello che fa il Governo regionale, che già hanno fatto degli atti con dei numeri grandi. Che cosa mette di suo l’Amministrazione comunale per aiutare le famiglie che stanno in grandissima difficoltà, molte delle quali non riusciranno neanche a fare il pranzo di Pasqua? Che cosa ci mette di tasca propria? Che cosa toglie alle spese voluttuarie per spostarle invece nelle tasche di queste famiglie che hanno bisogno e delle imprese che non lavorano e non svolgono l’attività da più di un mese? Di questo avrei voluto parlare, però facciamo i ragionieri, perché dobbiamo mettere a posto i numeri, e si porta in Consiglio una maxi variazione che non parla di quello che vuol sentirsi dire la cittadinanza. Diceva bene l’Assessore Cefola: noi dobbiamo rendere conto ai cittadini, ma così non si rende conto ai cittadini, perché, in un momento in cui i cittadini chiedono un aiuto di un altro tipo e voi state facendo una variazione che riguarda tutt’altra cosa, come se nulla fosse successo, vuol dire che ai cittadini rendete conto male. Oltre ai cittadini bisogna rendere conto anche al Consiglio comunale, che – voglio sottolinearlo – rappresenta i cittadini, tutta la cittadinanza. Non giriamo le spalle al Consiglio comunale dicendo che bisogna rispondere solo ai cittadini. Bisogna rispondere ai cittadini e ai Consiglieri comunali che rappresentano i cittadini in questa assise, dove ognuno di noi ha il diritto di parola, può esprimere la propria opinione e rappresenta una parte del pensiero dei cittadini. Proprio perché vogliamo affrontare i problemi di questo momento, di questo tempo, e non vogliamo rinviare la palla in calcio d’angolo, ci attendiamo quanto prima di discutere di una

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maxi variazione che dovrà modificare necessariamente il bilancio, come ho detto nello scorso intervento giovedì scorso. Vogliamo sapere qual è l’impostazione che vuole dare l’Amministrazione per stravolgere completamente questo bilancio, un bilancio che evidentemente è fuori tempo e fuori gioco per diverse ragioni, vogliamo sapere a cosa rinuncia l’Amministrazione per dare sostegno alle imprese e alle famiglie, vogliamo sentirci dire per esempio anche sotto forma di manifestazione di volontà, di indirizzo, che si deve dare alla prossima manovra di bilancio, che le imposte e i tributi locali non vengono spostati nel tempo per pagarli tra tre, quattro, cinque mesi. L’IMU, la TARI, la TOSAP, l’addizionale IRPEF, queste imposte, per chi non produce reddito, per chi non sta producendo reddito da più di un mese, non si devono pagare. Lo possiamo sentire questo indirizzo politico? Vogliamo premurarci di venire alla settimana prossima, martedì o mercoledì, con la maxi variazione di bilancio per dire ai cittadini che voi non pagherete queste tasse e questi tributi? Glielo vogliamo dare? Vogliamo dire cos’altro mettiamo nelle tasche dei cittadini e degli imprenditori in questo momento di grandissima difficoltà? Questo è il modo con cui dobbiamo affrontare un momento difficile. Non ci sono maestri o statisti che possono prevedere questo tipo di eventi, ma ci sono certamente persone che hanno grande volontà di dare risposte tempestive ed efficaci in questo momento. Domani è già tardi. Su questa variazione non ci vogliamo mettere il becco, anche perché la nostra componente, il gruppo della Commissione Finanze, si è dichiarata insoddisfatta, quindi una variazione rabberciata, carente, che non ha un fondamento politico, se non un insieme di numeri che sono stati incollati qua e là per far quadrare i conti. Ineccepibile dal punto di vista tecnico, ma dal punto di vista politico una variazione rispetto alla quale noi non ci esprimeremo e per cui non parteciperemo al voto di questa delibera. Grazie. PRESIDENTE: Consigliere Grimaldi, prego, a lei la parola. CONSIGLIERE GRIMALDI: Grazie Presidente. Consiglieri, Sindaco e Assessori, prima di entrare nel merito vorrei fare un ringraziamento particolare, perché, nei ringraziamenti che abbiamo fatto per questo periodo grave che ci sta attanagliando, non vorrei dimenticare una categoria importante, quale quella degli insegnanti e di tutto il personale scolastico, che sta facendo un grandissimo sforzo sia per un passo verso l’innovazione, ma soprattutto perché cercano di mantenere alta la cultura di quello che sarà il futuro delle nostre generazioni. Detto questo, devo fare alcune considerazioni. È simpatico che si premette di non voler fare polemiche e poi si fanno. Le polemiche non devono essere demagogiche e populistiche, ma devono essere precise. Parlare di competenze che il Comune non ha, per esempio in merito alle imprese, sulla possibilità del Comune di intervenire in determinati settori, che sono di esclusiva competenza del Governo centrale e delle regioni, mi sembra anche abbastanza improprio. Detto questo, è evidente che tutti i comuni sono stati travolti da questa emergenza, che siamo in un momento di difficoltà, che va affrontata – sentivo l’intervento nello scorso Consiglio del Sindaco – e c’è un impegno a rivedere, per quello che è possibile, nelle competenze comunali, e dare la possibilità anche di non pagare alcune tassazioni locali che dovranno necessariamente fare il passo con quelle che sono le entrate e le uscite del Comune. Non possiamo pensare di abolire determinate entrate del Comune, senza pensare a quelle che sono le uscite già previste in bilancio. Per quanto riguarda le variazioni che oggi ci vengono sottoposte, penso che il dirigente sia stato fin troppo chiaro nel dire che sono delle esigenze che si manifestano anche durante il corso dell’anno. Tra l’altro mi sembra inutile anche ricordare, ma devo farlo, che proprio l’articolo 175 del Testo Unico degli Enti Locali prevede la possibilità durante l’anno di modificare quello

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che è stato il bilancio di previsione. Se la norma prevede questo è perché evidentemente di fatto si presentano delle esigenze da parte dei vari settori comunali che durante l’anno necessitano delle variazioni. Si faceva l’esempio del trasferimento per il Polo della legalità; è evidente che il dirigente di quel settore in questi mesi ha previsto una determinata spesa perché si andrà a fare quel tipo di trasferimento. Non era possibile prevederlo quando abbiamo approvato il bilancio. Io volevo poi un chiarimento dal dirigente. Voglio rassicurare in questo il consigliere Dipaola, che sicuramente sono di tutta la Commissione i dubbi espressi, così come quelli del consigliere Basile e della consigliera Maffione, tanto che noi abbiamo concluso il nostro parere dicendo che su alcune questioni avremmo chiesto degli approfondimenti proprio perché non erano evidenti le giustificazioni ad alcune variazioni. L’idea di accompagnare queste delibere di variazioni con una relazione un po’ più specifica, e mi fa piacere che l’Assessore Cefola abbia accolto questo suggerimento, ritengo fondamentale perché ci potrà dare modo di approfondire meglio alcune questioni tecniche. Ad esempio ho sentito dire al dirigente Nigro che pagheremo un pignoramento presso terzi che non era di competenza del Comune. Vorrei un chiarimento su questo perché, laddove si dice che non è di competenza del Comune, non ho compreso bene perché dobbiamo pagarlo e se questo – la seconda domanda – è un debito fuori bilancio, quindi dovrà passare nuovamente in Consiglio comunale come debito fuori bilancio. È evidente anche che, per quanto riguarda gli aiuti alle famiglie il Comune, nell’ambito della propria competenza, cercherà di fare ciò che è possibile, però devo ricordare che tutte quelle cifre a cui si faceva riferimento di Stato e Regione ad oggi molti cittadini, se non tutti, non hanno ancora visto nulla, quindi sono in attesa perché vengono sempre rinviate le date in cui saranno elargite queste forme di sostentamento. Resteremo in attesa e quando arriveranno approfondiremo anche questi aspetti. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Grimaldi. Non vedo altri iscritti. Prego, consigliere Bufo. CONSIGLIERE BUFO: Grazie Presidente. Solo per anticipare il voto favorevole al provvedimento, ma non senza aver sottolineato tutte quelle carenze organizzative e di metodo che si ripetono in questo caso, come nel caso che discuteremo più innanzi relativo alla rettifica cartografica. È opportuno, anzi indifferibile, che, così come rilevato dal consigliere Dipaola nel suo precedente intervento, si metta in condizione ognuno dei Consiglieri di comprendere quali sono gli effettivi atti e le effettive scelte che si vanno a compiere in un calderone qual è quello di un provvedimento di variazione che si compone di varie voci, di vari settori, di vari interventi e di varie missioni. Come ha opportunamente rilevato il consigliere Giuseppe Basile, non si può in un unico calderone inserire tutto e il contrario di tutto. Se c’è necessità indifferibile di procedere in questo senso, e questo andrebbe pure verificato volta per volta, si deve mettere in condizione il Consiglio comunale, che è l’organo supremo della città, che rappresenta la popolazione di Barletta, di capire che cosa si approva. Quindi non è sufficiente inserire dei numeri rispetto ai quali ci si deve scervellare. È necessario corredare di una relazione, dei pareri e mettere in condizione i cittadini, attraverso i nostri interventi a favore o contro, che venga esplicata la scelta che si va a compiere. Questo, nel caso specifico, è un po’ venuto meno, quindi il mio voto è favorevole, ma ammonisco formalmente l’Amministrazione e tutti i gangli, inclusa la Presidenza, a procedere attraverso una modalità di messa a disposizione della documentazione di tutti i Consiglieri, che deve essere tempestiva, ma soprattutto integrale, e non rimessa al piacimento di qualcuno. Mi riservo di dire molto di più e qualcosa di molto più grave in relazione alla questione della famosa cava, proprio per come si sta procedendo e con il metodo che si sta adottando. PRESIDENTE:

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Grazie consigliere Bufo. Se lei ha delle esigenze particolari, può anche dire chi non mette i documenti a disposizione. Lei sta dicendo cose molto gravi. Io credo che dalla Presidenza vengano allegati tutti i documenti che la norma dà, ma se lei è a conoscenza di altre situazioni ben venga. Può denunciare tutto, e lo può fare. Ne ha diritto. Proseguiamo con la consigliera Carone. Prego, Consigliera. CONSIGLIERA CARONE: Mi sentite? PRESIDENTE: Sì. Prego, Consigliera. CONSIGLIERA CARONE: Grazie Presidente. Per quanto riguarda questa variazione di bilancio o, meglio, questa somma di variazioni di bilancio, mi unisco a quanto è stato detto dai miei colleghi in merito alla chiarezza e alla possibilità di comprendere tutte le variazioni di bilancio che vanno a determinare questo atto, che non ci dimentichiamo essere una variazione complessiva per 1 milione 500 mila euro. È molto significativa. Vorrei anche dei chiarimenti su quanto è stato detto poco fa da Assessore e dirigente in merito a questo pignoramento verso terzi, come è stato chiesto anche dal consigliere Grimaldi, che riguarda la casa di riposo, e anche un chiarimento dall’Assessore, che durante la sua esposizione a un certo punto ha parlato di somme tolte alla mensa sociale. Non sono riuscita a seguire bene il passaggio e quindi vorrei che questo fosse chiarito. Grazie. PRESIDENTE: Io vorrei fare intervenire la dottoressa Navach per rispondere alle domande di Grimaldi sulla questione del pignoramento.

(Intervento fuori microfono) PRESIDENTE: Per il pignoramento, mi dice l’Assessore Cefola che risponde. Poi interverrà subito dopo la dottoressa Navach. Prego assessore Cefola. ASSESSORE CEFOLA: C'è stato un contenzioso di una dipendente della casa di riposo Regina Margherita. Ha ottenuto un decreto ingiuntivo alla Commissione esecuzione, notificato il precetto e ha fatto un pignoramento presso terzi in quanto noi eravamo debitori nei confronti della casa di riposo Regina Margherita di alcune somme. Il giudice dell'esecuzione ha fatto un provvedimento con cui ha disposto il pagamento di queste somme in favore della casa di riposo con cui noi avevamo un debito, infatti noi eravamo creditori della casa di riposo, ed è stato effettuato un pignoramento presso terzi, quindi somme che comunque noi avremmo dovuto dare alla casa di riposo. Questa è la motivazione. Si trattava di un pignoramento presso terzi di somme che noi dovevamo dare alla casa di riposo. PRESIDENTE: Grazie, assessore Cefola. Vedo prenotato il consigliere Doronzo per la dichiarazione di voto. Prego consigliere Doronzo. CONSIGLIERE DORONZO:

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Presidente, avevo specificato se fosse concluso il dibattito. Se ci sono Consiglieri che devono ancora intervenire, mi riservo di farla quando si sarà chiuso il dibattito. PRESIDENTE: Sì, vedo che si è prenotato il consigliere Grimaldi e la consigliera Carone. Prego consigliere Grimaldi. CONSIGLIERE GRIMALDI: Grazie, Presidente. Assessore, non ho compreso bene; il Comune aveva un debito nei confronti della casa di riposo? ASSESSORE CEFOLA: Sì, di 28 mila euro. CONSIGLIERE GRIMALDI: Lei conosce che tipo di debito è, cioè era un debito accertato? ASSESSORE CEFOLA: Sì perché è allegato...; glielo leggo: "Il giudice dell'esecuzione, sciogliendo la riserva assunta il 24 gennaio 2020" – quindi questo riferendoci poi alla variazione di bilancio che facciamo all'ultimo momento; parliamo del 24 gennaio 2020; ovviamente lei sa, collega, se il giudice scioglie la riserva il 24 gennaio, a noi avvocati quando viene poi notificato – "rilevato che a seguito del giudizio di accertamento del credito instaurato dal creditore procedente nei confronti del debitore esecutario ASP - Casa di riposo Regina Margherita, con ordinanza del 3.12.2019, depositata il successivo 6, veniva accertato e dichiarato che alla data del pignoramento il debitore esecutato era creditore nei confronti del Comune di Barletta della somma pignorabile nei limiti di 28.925,97 euro, pari all'importo del credito precettato aumentato della metà". CONSIGLIERE GRIMALDI: Le chiedevo: questo debito che il Comune aveva nei confronti della casa di riposo – che si presume accertato perché penso che il Comune non si sia costituito in questo giudizio di esecuzione – è stato verificato? Cioè, che tipo di debito avevamo nei confronti della casa di riposo? Le dico questo perché avendo seguito dalla scorsa consiliatura la vicenda della casa di riposo, non mi risulta che ci fosse un debito del Comune di Barletta nei confronti della casa di riposo, ma in realtà solamente delle note di richiesta tra le due parti, cioè casa di riposo e Comune di Barletta, in merito ad un ipotetico debito e quindi credito che la casa di riposo riteneva di vantare nei confronti del Comune di Barletta. Per questo le chiedevo se fosse stato accertato e che natura avesse questo nostro debito nei confronti della casa di riposo. ASSESSORE CEFOLA: Io le posso rispondere che per quanto concerne l'argomento che viene discusso oggi, noi, di fronte ad un provvedimento del magistrato... CONSIGLIERE GRIMALDI: Assessore, chiedo scusa se la interrompo. Io non sto mettendo in dubbio la legittimità, oggi, della variazione, perché dobbiamo pagare. ASSESSORE CEFOLA: Su se il debito c'era o non c'era non le posso rispondere, non sono in grado di rispondere. CONSIGLIERE GRIMALDI:

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Va bene. Volevo solamente questo chiarimento, se fosse stato possibile, visto che non risulta. ASSESSORE CEFOLA: Di fronte ad un'ordinanza del Tribunale che praticamente accerta che queste somme, secondo il Tribunale, sono dovute... Noi, nell'ipotesi in cui invece non fossero dovute, ovviamente poi faremo un'azione di rivalsa. Ma al momento, di fronte ad un provvedimento in cui il Tribunale ci ordina di pagare quelle somme che sono state riportate, non possiamo esimerci dal farlo. CONSIGLIERE GRIMALDI: Assessore, le ripeto, siccome facciamo più o meno lo stesso lavoro, su questo non ho dubbi, cioè sull'obbligo da parte del Comune di dover pagare e sulla legittimità della variazione. La questione è comprendere se esisteva un debito accertato da parte del Comune nei confronti della casa di riposo. Le dico questo perché lei sa meglio di me che laddove non fosse così, cioè non fosse accertato il nostro debito, probabilmente bisognava costituirsi e contestare questa fattispecie. Io non voglio adesso rendere l'aula del Comune un'aula di Tribunale, però per i colleghi che ci ascoltano è abbastanza pacifico quello che sto dicendo. ASSESSORE CEFOLA: Va bene, accerteremo se queste somme erano dovute o meno. Leggo comunque che c'è un'azione di rivalsa nei confronti della casa di riposo. CONSIGLIERE GRIMALDI: Va bene. PRESIDENTE: Grazie. Consigliera Carone, prego. CONSIGLIERA CARONE: Sempre a proposito di questa cosa, siccome anche noi non sapevamo di questi debiti che il Comune avrebbe nei confronti della casa di riposo, sappiamo invece di molti debiti che la casa di riposo ha nei confronti di altri soggetti, non vorremmo che questo sia solo il primo dei debiti che ci ritroveremo costretti a pagare. Poi avevo chiesto, e non mi è stato risposto, di chiarire il passaggio sui soldi spostati destinati alla mensa sociale di cui l'Assessore aveva parlato. Grazie. PRESIDENTE: Io su questo argomento darei la parola alla dottoressa Navach, così risponde anche su altre domande. Prego. DIRIGENTE Dott.ssa NAVACH: Buongiorno a tutti. Ho preso qualche appunto dei quesiti che sono stati sollevati. Mi permetto di rispondere brevemente. Per quanto riguarda la spesa di personale, l'ultimo programma delle assunzioni del Comune di Barletta è stato approvato con deliberazione n. 254 lo scorso 28 novembre. In esito a quello sono state espletate immediatamente le procedure di mobilità, in particolare per vigili urbani, geometri, funzionari tecnici e assistenti sociali. Le procedure di mobilità non sono andate esattamente a buon fine. A fronte dei 6 posti da vigile urbano solo 2 persone hanno preso servizio, non ci sono state domande per C tecnico, per i D tecnici uno solo e nessun assistente sociale. Per cui si è reso necessario spostare queste somme da assunzioni per mobilità, portarle più avanti temporalmente per bandire i relativi concorsi. Inoltre sono state aggiunte le assunzioni degli assistenti sociali a tempo determinato finanziate dal piano della

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povertà, il cui concorso è quasi ultimato. Sono stati aggiunti, sempre nel piano delle assunzioni, i posti da C e D amministrativo, che erano in programmazione, sono stati riportati sulle assunzioni di quest'anno, e il concorso da dirigente amministrativo a tempo determinato. Inoltre, per sopperire alle carenze di personale in via temporanea è stata reclutata una persona, un C tecnico in comando, e un'assegnazione provvisoria per tre anni di un D tecnico, ed è stato conferito nullaosta al comando esterno di una dipendente di categoria B dell'ufficio personale e di un dipendente di categoria D amministrativo per ragioni legate a questioni personali e di salute. Ecco perché si sono resi necessari questi movimenti rispetto alla previsione che era stata fatta a novembre. In realtà sono comunque confermativi, per quanto riguarda il passaggio da mobilità a concorsi, di quella che era la programmazione. Ovviamente mettendo in campo tanti concorsi, si rende necessario costituire le relative commissioni di concorso e di qui il motivo per cui sono state incrementate le somme per le commissioni di concorso. Similmente sono state recuperate le somme su avanzo vincolato relative al piano di zona ribaltate sulla programmazione 2020. In questi giorni sono in fase di pubblicazione le relative procedure di gara, qualcuna è già pubblicata, ed ovviamente anche in quel caso si rende necessario costituire le commissioni di gara per la valutazione delle progettualità e quindi si è reso necessario rimpinguare le somme per il gettone di presenza e i rimborsi spese dei commissari di gara. Per quanto riguarda il finanziamento di queste somme, era stato evidenziato che sono state attinte dal trasporto. Ora, per quanto riguarda il trasporto, parliamo di due voci nello specifico: sul trasporto scolastico sono state attinte nella misura in cui c'era un ribasso sulla relativa gara e quindi è stato possibile evincerle antecedentemente al lockdown dovuto all'epidemia in corso proprio perché relative al ribasso di gara; per quanto riguarda il trasporto disabili, la relativa gara è stata bandita ed espletata dalla ASL, i percorsi e gli utenti sono individuati dalla ASL e anche lì si è evinta un'economia sia per il ribasso della gara gestita dalla ASL che per quanto riguarda i percorsi e quindi gli utenti individuati dalla ASL. Sulle somme, nello specifico, nel mese di gennaio sono state destinate da parte della Regione Puglia per finalità sociali ulteriori somme per 827.900 euro e anche queste sono ribaltate in bilancio sia per la parte entrata che per la parte spesa. Per quanto riguarda lo storno di 15 mila euro della mensa sociale, non si sono più resi necessari perché è stata bandita la relativa procedura di gara triennale, è andata deserta e in questi giorni la stiamo ripubblicando. Inoltre è stata bandita la procedura di gara per il pronto intervento sociale che comprende anche quelle attività e che dovrebbe giungere a conclusione chiaramente nel momento in cui sarà possibile costituire la commissione di gara ed espletarla in presenza. Credo di aver risposto a tutto. Se c'è qualche altro chiarimento sono a disposizione. PRESIDENTE: Grazie, dottoressa Navach. Do la parola al consigliere Basile Giuseppe. CONSIGLIERE BASILE G.: Grazie, Presidente. Io avevo chiesto la parola per chiedere proprio i chiarimenti che la dottoressa Navach ha appena dato, in merito soprattutto alla questione del reddito da lavoro dipendente, perciò va bene così. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Basile. Consigliere Bufo, prego. CONSIGLIERE BUFO:

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Presidente, solo per anticipare che io evidenzierò senza alcun timore tutti quegli aspetti di carenze procedurali – e sono tantissimi – che ho già anticipato nell'intervento di ieri, quindi lei stia pur certo che se c'è una denuncia da fare io non mi fermo davanti a niente. La denuncia, se lei per tale la vuole qualificare, io la sto facendo e la specificherò bene appena lei mi darà la parola sulla questione della cartografia. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Bufo. Consigliere Antonucci, prego. CONSIGLIERE ANTONUCCI: Forse mi sono perso, ma siamo in dichiarazione di voto, giusto? Nel ringraziare l'assessore Cefola per l'attenta relazione e naturalmente gli uffici, il nostro Gruppo voterà in maniera favorevole. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Antonucci. Consigliere Doronzo, prego. CONSIGLIERE DORONZO: Grazie, Presidente. Io avevo anticipato la nostra non partecipazione al voto, devo però dire che a seguito dell'apertura, della dichiarazione fatta dall'assessore Cefola... Che ringrazio perché si è preso degli impegni chiari: si è preso intanto l'impegno a non portare più in Consiglio variazioni così confusionarie, si è preso l'impegno a portare variazioni specifiche su alcuni temi, si è preso l'impegno di dettagliare le variazioni. Siccome noi vogliamo dargli fiducia rispetto all'impegno che si è preso, abbiamo deciso come Gruppo consiliare... Anzi, siccome vorremmo dare ulteriore forza a questo suo impegno nei confronti del Consiglio, chiedo anche agli altri Gruppi di opposizione di partecipare alla votazione. Chiaramente non voteremo a favore di questa variazione perché resta tutta la nostra contrarietà, però resteremo presenti e voteremo, ben sapendo, Assessore, che non faremo sconti se poi queste cose non dovessero verificarsi. Annuncio, quindi, la nostra astensione pur restando presenti. È l'occasione questa, però, per dire anche che la prossima variazione dovrà essere la variazione, se queste premesse sono realmente prese in considerazione, nella quale tutto il Consiglio comunale dovrà svolgere un ruolo da protagonista e dovrà essere la variazione all'interno della quale noi metteremo a punto – ripeto, l'ho detto già nel Consiglio di giovedì, lo ribadisco oggi – con estrema urgenza un pacchetto anticrisi per rispondere all'emergenza -19. Ci sono nostri concittadini che necessitano di ulteriori, urgenti interventi sia di carattere economico, sia di sostegno alla prevenzione da atti di usura, di ricorso al racket, sia di sostegno COVID psicologico. Ci sono molti nostri concittadini che rischiano di cadere in depressione e potrebbero anche di arrivare a scelte estreme. Noi non possiamo permetterci nulla di tutto ciò, quindi mi auguro che la prossima variazione fatta con urgenza riguardi un pacchetto anticrisi rivolto alle imprese, ai cittadini, a tutti coloro che hanno urgentemente bisogno di venire fuori a testa alta da questa tragica situazione. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Doronzo. Io devo dare la parola all'assessore Passero che me la sta chiedendo per una breve notizia. Prego assessore Passero. ASSESSORE PASSERO: Grazie, Presidente. Saluto i colleghi Assessori, il Sindaco e i Consiglieri. Solo per notiziarvi che è in corso in questo momento un incendio in zona Ariscianne. Siamo già intervenuti con il Nucleo di Polizia ambientale in piena sinergia con il Comando dei Vigili del fuoco. Oltretutto i

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Vigili del fuoco hanno anche attivato il servizio dell'aeromobile, dell'elicottero. Sarà mia cura fornirvi ulteriori indicazioni non appena ci saranno aggiornamenti. Lo dovevo al Consiglio in accordo con il Sindaco. Buona giornata. PRESIDENTE: Grazie, assessore Passero. Passo la parola al consigliere Coriolano. CONSIGLIERE CORIOLANO: Grazie, Presidente. Io sinceramente volevo già intervenire in precedenza. Mi ha anticipato il collega Grimaldi, però la risposta che ha dato l'assessore Cefola al collega Grimaldi... Praticamente stiamo parlando tra avvocati e cerco di essere il più chiaro possibile per rendere edotti tutti del mio dubbio, che è un dubbio che credo l'assessore Cefola debba chiarire perché riguarda anche il Gruppo consiliare che rappresento con questo mio intervento. Il mio dubbio è il seguente: il creditore procedente ha ottenuto una sentenza favorevole; sembrerebbe – questo è quello che io chiedo – che questo credito non sia stato contestato dal Comune di Barletta, il quale, quale terzo chiamato in causa, non si è costituito, ma non solo; la procedura civile permette al terzo di dichiarare la fondatezza di un credito anche via PEC, può dire: sì, è vero, io ho un debito nei confronti del debitore esecutato e quindi il creditore procedente può agire nei miei confronti; il Comune di Barletta sembrerebbe che non abbia inviato neanche una PEC quale terzo, quindi questo debito che è oggetto della sentenza è un debito che non conosciamo, cioè la fondatezza di questo debito non c'è. Ora torniamo alla variazione di bilancio. Se il Comune di Barletta non ha fatto la dichiarazione quale terzo in merito a questo debito che aveva nei confronti dell'ASP e ora noi andiamo a fare la variazione – questo è uno dei tanti tasselli di questa variazione di bilancio – se questo debito non è stato accertato, cioè se il Comune di Barletta non si è costituito, il giudice ha l'obbligo di fare quella sentenza, cioè in assenza di una dichiarazione del terzo deve necessariamente fare una sentenza in cui dichiara esecutivo e comunque accertato il credito vantato dal creditore procedente, in questo caso da chi ha espletato la domanda. Ora, torno a dire, cercando di essere chiaro e semplice nella mia esposizione: se noi andassimo a votare questa delibera in assenza di un accertamento del debito, che cosa può succedere? Noi siamo consiglieri comunali, possiamo anche rispondere di danno erariale. È troppo semplice dire: dopo accerteremo se questo debito, pari alla somma richiesta dal creditore, sia o meno fondato, sia esistente o non esistente. È troppo tardi dire adesso "dopo accetteremo" perché noi adesso dobbiamo votare. E che cosa votiamo? Io sinceramente devo valutare cosa sto votando e votare col dubbio che questo debito che il Comune di Barletta aveva nei confronti dell'ASP sia o meno esistente mi lascia perplesso. Appare stucchevole dire "dopo verifichiamo"; io, come consigliere comunale, sto votando adesso. Io voglio delle risposte adesso, anche indipendentemente dal fatto che il Comune di Barletta non abbia neanche mandato una PEC, perché, ripeto, il terzo è sufficiente che mandi una PEC in cancelleria per dichiarare "sì, è vero, questo debito esiste", quindi io, avendo un debito nei confronti dell'esecutato, posso essere aggredito della somma richiesta dal creditore. Credo di essere stato chiaro. Adesso dire al Consiglio comunale – non a Coriolano, al Consiglio comunale – "votate questa delibera", che comprende questa situazione, a mio modesto avviso, nebulosa, credo che sia un po' pericoloso. Non vorrei rispondere di danno erariale tra qualche mese o anno – sarebbe assurdo – a causa della mancata comunicazione, di una semplice comunicazione. Non sto discutendo, probabilmente il Comune di Barletta vanta anche dei debiti nei confronti dell'ASP, ma io lo voglio sapere oggi, non lo voglio sapere quando magari un giorno mi diranno: lei ha votato ed è responsabile di danno erariale, lei ha partecipato alla votazione. Io ho dei forti dubbi e in questa sede questi dubbi devono essere risolti, devono essere fugati. Non è possibile non ricevere una risposta chiara e trincerarsi dietro a "dopo valuteremo se". No,

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adesso bisogna valutare la consistenza di questo debito perché, ripeto e concludo, la sentenza del giudice dell'esecuzione, dinanzi a una richiesta di un creditore e dinanzi alla mancata dichiarazione del terzo, determina una sentenza favorevole, ma ciò non significa che effettivamente quel debito che il creditore chiede al terzo esista effettivamente. Penso di essere stato chiaro e mi aspetto delle risposte. PRESIDENTE: Consigliere Coriolano, facciamo rispondere il Segretario su queste sue perplessità, su queste domande che sta facendo, poi facciamo rispondere anche l'Assessore. ASSESSORE CEFOLA: No, rispondo prima io. PRESIDENTE: Va bene, allora facciamo rispondere l'Assessore. ASSESSORE CEFOLA: Dopo la notifica del pignoramento presso terzi, come noi tecnici sappiamo, avremmo dovuto fare la famosa dichiarazione del terzo. La precedente amministrazione, per motivi che io attualmente ignoro, questa dichiarazione non l'ha fatta. A fronte della mancata dichiarazione del terzo, come noi tecnici sappiamo, il Tribunale, il giudice dell'esecuzione, ha fatto non una sentenza, ma un'ordinanza. A seguito di quell'ordinanza, come noi tecnici sappiamo, siccome le somme erano state pignorate, ci ha ordinato di prendere queste somme e di pagarle al creditore. Ora stiamo verificando se queste somme in effetti non fossero dovute da noi alla casa di riposo e ovviamente, nell'ipotesi in cui queste somme non andavano date (ma mi sembra che queste somme non andavano date perché non eravamo debitori), innanzitutto faremo l'azione di rivalsa, che non so se sia già iniziata perché tenga presente che questa ordinanza è del 29 gennaio e, come lei sa visto che siamo dei tecnici, ne abbiamo avuto notizia soltanto da pochissimo, ecco perché la troviamo in questa variazione di bilancio. Noi siamo obbligati a pagare, conseguentemente abbiamo l'obbligo di fare questa variazione. Nelle more l'Avvocatura, di cui io sono Assessore, inizierà l'azione di rivalsa per un verso nei confronti della casa di riposo, per altro verso, se ci sono delle responsabilità (come ci sono perché la dichiarazione del terzo andava fatta), ci attiveremo nei confronti del responsabile. Poi se il Segretario vuole aggiungere qualche altra cosa sull'aspetto che il debito andava comunque portato in variazione, prego. SEGRETARIO GENERALE: Una precisazione. Noi oggi non stiamo facendo alcun riconoscimento di debito fuori bilancio. L'eventuale danno erariale potrebbe nascere a seguito del riconoscimento del debito fuori bilancio e del pagamento. Oggi semplicemente stiamo facendo una variazione di bilancio dove si prevedono – perché quella che fa il Settore economico-finanziario è una previsione di quello che può succedere – delle somme per il pagamento eventuale del debito fuori bilancio, gli uffici stanno predisponendo l'apposita proposta deliberativa per il riconoscimento del debito fuori bilancio. Ricordo che la Corte dei Conti Puglia ha sempre detto: prima del pagamento occorre un riconoscimento in Consiglio comunale. PRESIDENTE: Grazie, Segretario. Il consigliere Grimaldi chiede di precisare su questo punto. Prego consigliere Grimaldi. CONSIGLIERE GRIMALDI:

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Grazie, Presidente. Volevo precisare quello che ha appena detto il Segretario perché lo avevo chiesto e non avevo ricevuto risposta. Essendo un debito fuori bilancio, tornerà prima in Commissione e poi in Consiglio per l'eventuale approvazione, quindi in quella sede avremo la possibilità di approfondire anche nel merito. Volevo fare una precisazione che giustamente il consigliere Coriolano ha messo in evidenza. Laddove non è stata fatta la dichiarazione del terzo come sembra, è evidente – ma non perché voglio suggerire né voglio sostituirmi all'Avvocatura – che vi è anche la possibilità di impugnare l'ordinanza di assegnazione nelle forme e nei termini di cui al 617 del codice di procedura civile, senza trasferire in quest'aula quella del Tribunale, però ricordo questo perché è vero che è di gennaio, è vero che l'abbiamo ricevuta probabilmente un po' di tempo dopo, però è un invito agli uffici competenti ad attivarsi affinché questa situazione venga chiarita laddove non ci fosse stata la dichiarazione del terzo e soprattutto laddove il Comune non abbia debiti e non aveva debiti nei confronti della casa di riposo. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Grimaldi. Per dichiarazione di voto, la parola al consigliere Flavio Basile. Prego consigliere Basile. CONSIGLIERE BASILE F.: Grazie, Presidente. Io ho ascoltato le esposizioni dell'assessore Cefola, di cui ho piena fiducia devo dire, anche perché conosco bene la sagacia e anche la parsimonia che mette nel suo lavoro, la sua attenzione nel leggere gli atti e nel prendere in mano, devo dire... Perché lo so, Gennaro. Noi abbiamo fatto l'opposizione insieme nella scorsa amministrazione e ricordo benissimo quante volte abbiamo discusso di quelle nefandezze generate anche da altre amministrazioni, quindi comprendo bene e te lo dico, ad onor del vero, che il tuo ruolo in questo momento è difficile perché hai preso in mano delle gatte da pelare in questa tua esperienza assessorile, quindi io, francamente, inizialmente – forse questo, consentitemi, è un atto di pregiudizio politico – avevo deciso di non partecipare a questa votazione, un po' per atto dovuto per quanto concerne la mia posizione di oppositore a questa amministrazione e un po' perché ovviamente non partecipare alla votazione è una consecutio temporum di quella che è stata la mia opposizione alla scorsa amministrazione di cui tu hai preso in mano parecchi aspetti, amministrazione che io ho sempre contestato e che ha fatto acqua da tutte le parti. Però ti dico pure, ad onor del vero, che non mi sento di abbandonare la votazione, ma una conditio sine qua non io te la pongo. Ho visto che è arrivato anche il Sindaco, quindi mi sento anche di dirlo alla sua presenza. Io vorrei che le prossime volte si discuta di variazioni di bilancio di carattere sociale perché – l'ho detto anche l'altro ieri durante i miei interventi – non dimentichiamo che veramente in questo momento ci sono delle difficoltà abnormi. Noi oggi parliamo di variazioni in genere che non concernono chiaramente lo status quo sociale attuale, però non dimentichiamoci – ed è quello che anche altri Consiglieri, ritengo, nello scorso Consiglio comunale hanno chiesto, soprattutto dall'opposizione, e io mi associo in modo fermo, deciso e mirato – che le prossime volte, nei prossimi Consigli comunali... Ed invito il Sindaco, in questa fase e in questo periodo, e invito il Presidente del Consiglio comunale a convocare più spesso Conferenze dei Capigruppo per decidere e calendarizzare eventuali Consigli comunali dove io auspico e spero, in virtù di quello che ci siamo detti più volte – ma non torniamo e non scadiamo nelle ripetizioni fine a se stesse, spero non siano fine a se stesse – che parleremo di variazioni di bilancio di carattere sociale, dove ci interesseremo di punti mirati che vadano a sostenere le famiglie in difficoltà, ma soprattutto – l'ho detto la volta scorsa – le famiglie dove oggi non solo non stanno lavorando i capifamiglia, i piccoli commercianti. Ringrazio il Sindaco in questa fase per aver accolto propositivamente – lo ringrazio vivamente con tutto il cuore, ma credo anche che lo faranno quei piccoli commercianti che sono stati

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toccati da questa crisi – la mia proposta di favorire le consegne a domicilio da parte dei bar e di questi piccoli esercizi. Lo ringrazio pubblicamente. Spero che subito dopo queste festività pasquali si intraprenda l'azione mirata a sostenere, da questo punto di vista, anche l'attività a domicilio dei soggetti in questione. Detto questo, spero, attraverso puntuali Conferenze dei Capigruppo, nella calendarizzazione nei prossimi giorni di ulteriori Consigli comunali dove chiedo al dirigente Nigro, all'assessore Cefola con l'ausilio di tutta l'amministrazione, ma anche di tutto il Consiglio comunale e del Sindaco in primis, di portare all'attenzione del Consiglio comunale variazioni di bilancio in tal senso perché questi capifamiglia hanno anche figli che vanno agli asili nido, agli asili privati e ancora alcune istituzioni scolastiche chiedono attualmente le rette a queste famiglie. Ma come fanno queste famiglie a pagare le rette se non stanno lavorando? Perché non pensiamo di mettere in bilancio sostegni a queste famiglie specificatamente indirizzati a far fronte a queste rette scolastiche che continuano ad incombere sulle tasche di questa povera gente che sono vuote? Questa è l'attenzione che io chiedo da parte del primo cittadino, dell'amministrazione, del dirigente Nigro, che vedo collegato, dell'assessore Cefola e di tutto il Consiglio comunale, ai Consiglieri di maggioranza e ai Consiglieri di opposizione. Lavoriamo in questa direzione per favore. Presidente, in qualità in questo momento di Capogruppo della Lega e di tuo vicario, ti chiedo, facendo parte dell'Ufficio di Presidenza – so che sei molto attento, lavoriamo bene e ci sentiamo spesso per condividere questi aspetti – di convocare una Conferenza dei Capigruppo in cui si discuterà di variazioni di bilancio finalizzate a questi specifici interventi. Io parteciperò al voto chiaramente, come dicevo in prefazione di questo mio intervento, ma il mio voto non sarà né favorevole, né contrario, mi asterrò, col beneficio, però, di poter votare favorevolmente, in virtù di quelle che sono le collaborazioni sinergiche di maggioranza e opposizione, nelle prossime sedute variazioni di bilancio finalizzate agli interventi che ho menzionato poc'anzi. Non vorrei tornare a ripetermi nei prossimi miei interventi perché io sono molto chiaro e pragmatico. Quando si parla di fatti concreti, di atti dovuti che aiutato e vanno a sostenere le famiglie in difficoltà, Flavio Basile sarà sempre presente e sarà sempre favorevole a collaborare con tutti senza stare a vedere i colori politici, le bandiere eccetera. In questo momento siamo tutti uniti, siamo un'unica famiglia che deve lavorare a braccetto per risolvere queste problematiche, perché non dimentichiamo che la questione sociale è quella che non stiamo affrontando adesso, è quella che affronteremo nelle prossime settimane, auspicando che usciremo da questa emergenza quanto prima e che riusciremo tutti insieme a sostenere quella povera gente che veramente oggi ci guarda con molta attenzione e che si aspetta da noi molto più delle altre volte interventi mirati e decisi per aiutare le loro economie per aiutarli ad andare avanti, quindi, per favore, sosteniamo questa gente e mettiamo in bilancio soldi mirati che vadano ad aiutare specificatamente i loro figliuoli perché adesso il problema è alle porte. Prepariamoci ad affrontare un'emergenza sociale che ci vedrà molto spesso chiamati in causa per sostenere anche le psicologie di quei ragazzini che oggi gravano in queste difficoltà familiari, vivono in famiglie purtroppo meno abbienti. Colgo l'occasione, e concludo, per augurare buona Pasqua a tutti voi, cari colleghi di maggioranza e di opposizione, al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale e a tutti i Consiglieri, al Segretario generale, a tutti gli Assessori e ai cittadini, che spero e auspico che con la loro santa pazienza oggi ci stiano seguendo per avere risposte concrete da noi. Buona Pasqua e grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Basile. Ovviamente ricambio gli auguri e do subito la parola, per dichiarazione di voto, al consigliere Coriolano. CONSIGLIERE CORIOLANO:

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Presidente, la ringrazio ancora e ringrazio anche l'assessore Cefola per aver chiarito, per quello che è stato possibile per lui fare, visto che è emerso che il Comune di Barletta non ha fatto la dichiarazione del terzo neanche via PEC, quindi, per quanto mi riguarda, da avvocato, il dubbio è aumentato talmente tanto che non mi sembra sufficiente aspettare più in là che questo debito venga verificato o eventualmente recuperare questa somma attraverso un'azione di rivalsa. Credo che la mia preparazione, la mia impostazione, non solo da avvocato, ma anche da consigliere, mi porti inequivocabilmente a dichiarare, a nome del mio Gruppo consiliare, di non partecipare al voto. Noi non parteciperemo al voto perché noi nelle sedi opportune come questa possiamo partecipare solo ad un voto chiaro, trasparente, dove dinanzi a domande poste non dall'opposizione, ma da un consigliere venga data una risposta chiara, inequivoca e trasparente sul punto. Sentirmi dire che il debito è da valutare, che eventualmente intraprenderemo delle azioni di rivalsa non è assolutamente la risposta che noi ci aspettavamo e pertanto sono dell'idea che a questa votazione non possiamo partecipare e confermo che il mio Gruppo consiliare non parteciperà. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Coriolano. Il consigliere Mennea interviene per dichiarazione di voto. CONSIGLIERE MENNEA: Grazie. Noi non vogliamo prendere a pretesto, seppur importante, un cavillo tecnico che, direi, è sostanziale per come è stato ben argomentato da chi mi ha preceduto, per cui questa maxi-variazione di bilancio non è strutturata completamente e complessivamente in maniera corretta perché presenta delle ombre che sono state evidenziate anche dal Presidente della Commissione Bilancio, il collega Grimaldi. Non è questa la ragione per cui noi non partecipiamo al voto di questa delibera. La ragione per cui non parteciperemo al voto di questa delibera è politica. È politica perché non abbiamo visto una tempestività nell'affrontare le questioni che sono emerse nel Consiglio comunale di giovedì scorso quando abbiamo parlato dell'emergenza COVID-19. Non abbiamo riscontrato l'impegno formale che il Sindaco aveva assunto giovedì di convocare i Capigruppo il giorno dopo, venerdì, cioè ieri, per iniziare a lavorare sulla maxi-manovra finanziaria da fare per rispondere ai bisogni dei cittadini, che oggi non si aspettano da noi che approviamo variazioni o debiti fuori bilancio, ma si aspettano solo che diamo risposte immediate, certezze sul futuro di chi deve continuare a lavorare, perché questa è l'atmosfera che si respira in questi giorni. Per queste ragioni politiche, per il fatto che abbiamo interrotto anche la discussione sull'emergenza, sul fatto principale, sulla questione che i cittadini vogliono ascoltare, su cui si vogliono confrontare con noi istituzioni... perché è stata interrotta nello scorso Consiglio e non è stata più ripresa oggi e non ho capito perché. Se rammentate, visto che ci sono colleghi che sono molto precisi nell'appuntare certe cose, noi interrompemmo la discussione perché il Sindaco doveva andare alla processione per "il rito contro la peste". Oggi abbiamo iniziato il Consiglio come se nulla fosse stato detto due giorni fa. Eppure ci siamo anche accalorati, abbiamo fatto un confronto abbastanza accesso e in quella circostanza l'impegno più significativo per noi è stato quello del Sindaco che ha detto: domani mattina iniziamo a lavorare sul bilancio per rimodularlo e cominciare a rastrellare risorse non necessarie in questo momento, ma indispensabili per dare risposte ai cittadini e alle imprese. Voglio dire al collega Grimaldi che il Comune può incidere sul bilancio delle imprese. I tributi locali hanno un peso significativo, soprattutto per i piccoli commercianti, i piccoli artigiani. La TOSAP, per esempio, la TARI sono tributi locali che spetta a noi disciplinare e manovrare nei vari bilanci, quindi ci sono strumenti che il Comune può mettere in atto, che può attivare per dare risposte alle imprese e ai cittadini. Il collega Basile parlava delle rette, qualcun altro ha parlato dei buoni. Insomma, noi dobbiamo incontrarci in questo Consiglio comunale non per fare lo screening alle delibere di ratifica delle variazioni di bilancio o per ingoiare una marea di

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Atti consiliari del Comune di Barletta –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– SEDUTA DELL'11 APRILE 2020 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

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debiti fuori bilancio. L'impegno che noi prendiamo è questo: di partecipare ad un Consiglio comunale da tenersi subito, il più presto possibile, per affrontare il tema del momento, la questione del momento, l'urgenza del momento, che è quella economica legata al COVID-19. Per questa ragione politica noi non partecipiamo a questo voto, perché non ci interessa parlare di questo oggi. Noi vogliamo e ci aspettiamo che gli impegni politici, come quello preso dal Sindaco giovedì scorso, poi si mantengano. Siccome non abbiamo avuto riscontro venerdì di questo incontro che doveva essere fatto per affrontare i problemi dei cittadini, noi non abbiamo fiducia e quindi ci ripresenteremo in Aula solo quando l'argomento all'ordine del giorno sarà uno: che cosa serve ai cittadini e che cosa serve alle imprese in questo momento di grandissima, drammatica difficoltà. Per questo noi non partecipiamo a questo voto. PRESIDENTE: Risponde l'assessore Cefola. ASSESSORE CEFOLA: Consigliere Mennea, io sono dispiaciuto di questo atteggiamento. Innanzitutto lo spostamento a oggi del Consiglio comunale era comunque riservato ai debiti fuori bilancio e all'approvazione della delibera di variazione di bilancio. Avremmo parlato in un secondo momento della tragicità del momento che stiamo attraversando. Io ricordo a me stesso che in questo momento la situazione è che le aziende barlettane stanno usufruendo giornalmente della cassa integrazione come tutti sappiamo, tutti i professionisti hanno ricevuto i 600 euro, la Regione Puglia ha detto che l'IRAP non si pagherà. Il Comune di Barletta si deve addossare queste problematiche? Noi abbiamo delle entrate e delle uscite: sulle entrate, per quanto concerne l'IMU è lo stesso Stato che ci ha detto: se ne parla dopo il 16 giugno; per quanto concerne la TARI, anche su questa a giugno verranno indicate nuove formulazioni. Fino al 16 giugno il Comune di Barletta, come i vari Comuni italiani, non riceverà dai cittadini un euro perché per la TOSAP abbiamo detto già che verremo in Consiglio comunale, stiamo vedendo da dove prendere le risorse per intervenire sui cittadini. Lei ci dice in continuazione che dobbiamo intervenire perché le aziende stanno morendo. Innanzitutto le garantisco che lo sappiamo, ma il problema grosso è: che si inizi a pagare la cassa integrazione alle aziende perché noi possiamo fare ben poco perché lei ci deve anche spiegare da dove le prendiamo le risorse, risorse importanti, parlo di milioni di euro, perché spostare 300-400 mila euro non è un problema, ma non risolviamo niente. Faremo anche quello, ma il problema grosso sono gli interventi sistematici, quelli che veramente risolvono i problemi, e non potete addossarli sul Comune di Barletta perché ci dovete anche indicare da dove le prendiamo le risorse. Iniziasse la Regione Puglia a non far pagare l'IRAP. È evidente che noi vedremo come spostare la TARI, come spostare la TOSAP, ma nel frattempo ci dovete anche spiegare come faremo a pagare gli stipendi ai nostri dipendenti. Noi ci daremo da fare, ci stiamo pensando, ma non si può fare in quattro ore o in dieci ore o in un giorno come lei pretende. Mettiamoci insieme e oltre a dire "facciamo queste cose" diteci come, aiutateci a trovare le fonti da cui prendere il denaro, questo è veramente importante. Tenete presente che noi possiamo fare ben poco. La cosa importante sarebbe aiutare le aziende facendo sì che la cassa integrazione relativa al mese di marzo non venga pagata a giugno, ma venga pagata tra un mese, perché il Comune di Barletta non si può sobbarcare oneri che competono allo Stato, oneri che competono alla Regione. Noi abbiamo delle entrate e sono fisse: IMU, TARI, TASI, queste sono. Le contravvenzioni non le stiamo facendo più. Spiegateci da dove dobbiamo prendere le risorse. All'amico Basile, che so che mi stima e io lo stimo, volevo dire che gli asili nido hanno dei contratti con gli operatori e ovviamente se non incassano i soldi delle rette non pagheranno gli operatori, quindi è il cane che si morde la coda.

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La situazione è tragica, noi faremo il possibile, però non dite cose che poi dispiacciono perché quello che possiamo fare lo metteremo in campo quanto prima con il vostro aiuto, però non pensiate che abbiamo soldi da parte. Se blocchiamo gli ingressi del denaro abbiamo comunque delle spese correnti perché la corrente dobbiamo comunque pagarla, ma soprattutto gli stipendi, quindi vedremo quello che possiamo raschiare dal barile. Ci sono delle cose che non si faranno più, evidentemente quei soldi li destineremo alle emergenze, ma le aziende, certo, vanno aiutate non facendogli pagare la TARI, però nel frattempo la partecipata che provvede alla pulizia della città va pagata lo stesso perché dovrà pagare gli stipendi. Quindi siate cauti, dateci anche delle indicazioni, perché molto facile parlare. A noi hanno detto: quando finirà questa emergenza troveremo di nuovo le strade rotte. Okay, allora destiniamo i soldi per le strade rotte. Poi ci è stato detto: quando tutto questo finirà l'ambiente sarà disastrato. Okay, allora togliamo i soldi da lì e mettiamoli sull'ambiente. Signori, non è facile. Noi ci stiamo impegnando dalla mattina alla sera e il nostro Sindaco un po' di più perché forse non va neanche a dormire. PRESIDENTE: Grazie, assessore Cefola. Volevo solo ricordare al consigliere Mennea che ad inizio di seduta c'è stata la domanda di attualità posta dal consigliere Bufo a cui doveva rispondere il Sindaco che non ha potuto rispondere perché era in videoconferenza con il suo Presidente di Regione, e anche il nostro, quindi la invito ad essere presente dall'inizio in Consiglio così potrà sentire tutto ciò che accade nel Consiglio comunale. Dopodiché cedo la parola al consigliere Damato. CONSIGLIERE DAMATO: Grazie, Presidente. Io farò la dichiarazione di voto. Il voto è favorevole perché non può che essere favorevole e spiegherò anche le ragioni. Noi ci troviamo in una fase emergenziale, ma l'amministrazione deve comunque continuare a lavorare. Al di là delle ragioni che ciascuno di noi ha precedentemente esposto circa le attività immediatamente da mettere in campo, anche con una maxi-variazione che possa aiutare le varie fasce deboli della città e i vari settori imprenditoriali, ci troviamo in una fase emergenziale ed è inutile a mio avviso trovare il capro espiatorio nella Regione o nel Governo nazionale o nel Comune perché faremmo una caccia alle streghe di inutile proficuità, dobbiamo invece cercare di immedesimarci nel momento. Certo, anche questo momento emergenziale porta a commettere degli errori che vanno rettificati, che vanno evitati, ma sicuramente lo possono essere solo coinvolgendoci tutti noi e immedesimandoci nella situazione. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Damato. Consigliere Dipaola, prego. CONSIGLIERE DIPAOLA: Grazie, Presidente. Questo mio intervento è per dichiarazione di voto. Chiaramente, anche se ho esposto nel mio primo intervento le difficoltà che ho personalmente riscontrato nell'interpretare questa delibera, con i vari interventi dell'assessore Cefola e della dirigente Navach mi rendo conto effettivamente che nonostante tutto è una variazione rispetto alla quale in questo momento, specie in questo momento, non possiamo soffermarci a questi particolari, che pure sono importanti per noi Consiglieri proprio perché vogliamo svolgere la nostra funzione con serenità e in coscienza, tra l'altro, perché non è detto che solo perché siamo Consiglieri di maggioranza dobbiamo votare qualsiasi cosa ci venga presentata. Come dicevo, dall'ascolto dell'Assessore e della dirigente ci rendiamo conto effettivamente che in questa variazione ci sono manovre che permetteranno non solo alla macchina amministrativa, ma anche a molti di ottenere anche un posto di lavoro, infatti abbiamo visto che ci sono dei finanziamenti per i concorsi, per le opere pubbliche, per la scuola, per la succursale della

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biblioteca. Sono tutte iniziative che comunque ciascun Consigliere, senza distinzione di maggioranza o minoranza... E adesso io non riesco a capire come mai alcuni Consiglieri che fino a ieri accusavano questa amministrazione di non renderli partecipi, poi, nel momento in cui bisogna prendere una decisione positiva nei confronti della città, nei confronti dei cittadini, oggi fanno un passo indietro, non approvano questa variazione. Io mi sarei aspettato che il loro intervento, piuttosto che di astensione o di rinuncia al voto, fosse: Presidente, noi questa variazione oggi l'approviamo. Anche perché le varie osservazioni sono state fatte, le varie richieste sono state fatte, l'impegno dell'assessore Cefola a rendere le delibere ancora più chiare e trasparenti è stato preso. Dinanzi a tutto questo, dopo una discussione di ore, io mi aspettavo da tutti i Consiglieri di minoranza, o di opposizione, un voto favorevole, ma non un voto politico di opposizione, ma un voto politico e di coscienza e responsabile nei confronti di tutti i cittadini, questo è quello che mi aspettavo. Comunque, al di là dei miei pareri perché posso anche sbagliare nei loro confronti, Presidente, io sono convinto nonostante tutto che questa sia una variazione che vada approvata. Ora come ora, specie in questo momento critico e storico, questi passaggi devono essere approvati, per cui il mio voto è indiscutibilmente favorevole. Grazie, Presidente. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Dipaola. Passo la parola al consigliere Filannino. Prego consigliere Filannino. CONSIGLIERE FILANNINO: Buongiorno a tutti. Io faccio riferimento all'intervento dell'assessore Cefola. Prima di tutto è chiaro che non è facile, sono pienamente d'accordo con lui, non è assolutamente facile fare qualcosa in questo momento, quindi la difficoltà dovrebbe indurre ad un maggior spirito di collaborazione da parte della Giunta comunale. Certamente non si può fare una proposta di variazione di bilancio venendo in Consiglio comunale e poi chiedendo alle opposizioni, su due piedi, di fare delle proposte immediate, che poi magari non possono neanche essere messe ai voti perché magari il Presidente giustamente dice: questo non è all'ordine del giorno. L'amministrazione deve trovare qual è sede in cui invitare i Consiglieri, e mi pare che le Commissioni dovrebbero servire a questo. Ci sono delle Commissioni che possono studiare questo punto e quindi portare, a nome di tutto il Consiglio comunale, delle proposte condivise al Consiglio. Questo discorso delle variazioni di bilancio che voi preparate senza condividere i criteri di base con cui lavorate sul bilancio sono proposte sostanzialmente inaccettabili, non si possono accettare in questi termini. Ha ragione l'assessore Cefola quando dice che la situazione è molto complicata, però noi non stiamo assolutamente esibendo un comportamento irresponsabile, stiamo solo invitando il Sindaco a far seguire alle parole i fatti e quindi a creare gli spazi giusti per una collaborazione con i Consiglieri. Mi domando a che cosa serva una Commissione che si interessa degli affari generali e del bilancio se non si attiva in questo momento. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Filannino. Il consigliere Mennea vuole fare una precisazione. Consigliere Mennea, la prego di essere molto veloce. Prego consigliere Mennea. CONSIGLIERE MENNEA: Grazie. Una precisazione doverosa perché lei ha commesso un errore interpretando quello che ho detto. Io ho fatto riferimento al Consiglio comunale di giovedì dicendo che abbiamo parlato di COVID-19, dell'emergenza e in quella circostanza abbiamo sospeso quella discussione perché il Sindaco aveva assunto un impegno personale a riunire i Capigruppo il venerdì, cioè

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ieri. Oggi abbiamo ricominciato dopo che avevamo sospeso quella seduta, quindi logica vorrebbe che si concludesse quel regolamento sull'emergenza COVID-19. Io non ho fatto riferimento alla mozione di Bufo. Lei ha detto che io mi aspettavo che si riprendesse dalla mozione di Bufo, invece non è così. Io mi aspettavo che il Sindaco concludesse e ci giustificasse come mai non aveva mantenuto l’impegno di convocarci il giorno dopo per parlare di quello che il Comune può fare per le famiglie che sono in difficoltà e per le imprese che sono in difficoltà. Mi sento dire dall’assessore Cefola che non è facile. Lo so che non è facile. Siete stati eletti per governare anche delle situazioni difficili. Se non siete in grado di farlo, fermatevi, nessuno vi dice che dovete farlo per forza. Le imprese si possono aiutare anche con le casse comunali, facendo delle previsioni, togliendo da una parte, come siete bravi a fare in queste maxi variazioni e mettendo a favore dei cittadini e delle imprese, si può fare questo, non è che qui siamo irresponsabili, per rispondere a qualcuno che fa la lezione di responsabilità. Responsabili di cosa? La Variazione che si sta approvando oggi non fa andare 1 euro nelle tasche delle famiglie e delle imprese.

PRESIDENTE: Consigliere. CONSIGLIERE MENNEA: Mi toglie la parola? Mi continua a togliere la parola? Fa parlare i Consiglieri su un argomento che non è all’ordine del giorno. PRESIDENTE: Non le sto togliendo la parola. CONSIGLIERE MENNEA: Me la sta togliendo. PRESIDENTE: Voglio rispondere alla sua precisazione, non la sto interrompendo. Basta con questo fatto d’interrompere. Non tolgo mai la persona a nessuno. Ormai sono stanco di questa cosa. CONSIGLIERE MENNEA: Si vada a guardare le registrazioni. PRESIDENTE: Do la parola a tutti. La discussione sul COVID, se lei ricorda bene, fu chiusa, tant’è che il consigliere Bufo mi chiese la parola per l’articolo 36 sulla mozione d’ordine, altrimenti al consigliere Bufo non avrei mai dato la parola se la discussione sul COVID non fosse terminata. CONSIGLIERE MENNEA: Presidente, si dovrebbe ricordare – mi rivolgo anche al Segretario – che il Sindaco concluse la discussione sul COVID dicendo che il giorno dopo avrebbe convocato i Capigruppo per iniziare a parlare di come trovare le risorse per dare risposte alle famiglie, questo non è avvenuto, è un fatto politico questo, non è una cosa così. PRESIDENTE: È una cosa che non ha niente a che vedere sui lavori del Consiglio comunale. CONSIGLIERE MENNEA:

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Come non ha niente a che vedere? Oggi possiamo chiedere perché non è avvenuto quel passaggio? Lo possiamo chiedere? A chi lo dobbiamo chiedere? Lo posso chiedere a lei che è il garante di tutti? Come mai è stato preso un impegno politico in quest’Aula e non è stato mantenuto? Perché? PRESIDENTE: Sono il garante del Consiglio comunale, però se il Sindaco ha preso un impegno e non lo ha mantenuto non posso garantire per il Sindaco. CONSIGLIERE MENNEA: Non lo possiamo sapere. Se non dobbiamo parlare di cittadini, d’imprese, di emergenze e di maxi manovra di che cosa parliamo? Facciamo passare la Variazione come una Variazione che va a favore dei cittadini e chi non l’approva va contro i cittadini? Chi lo ha detto non ha letto niente della variazione che stiamo approvando? Questa variazione non riguarda i cittadini, non riguarda le imprese, non riguarda le emergenze, non riguarda niente di tutto questo, altro che responsabilità, qua c’è proprio l’inconsapevolezza di approvare i provvedimenti dicendo che sono di un tipo e invece sono di un altro. Il dovere ce l’abbiamo: di stare qui in Aula, di contribuire alla discussione e vogliamo farlo nell’interesse di tutta la città, senza fare ostruzionismo sterile, però gli impegni politici si mantengono. PRESIDENTE: Consigliere Mennea facciamo parlare il Sindaco se è in linea. SINDACO CANNITO: Voglio dire al consigliere Mennea che mi aspettavo da lui, essendo Consigliere regionale, un migliore comportamento istituzionale, perché di chiacchiere ne hai fatte tante Mennea e ne stai facendo anche tante vergognose. Mi fermo qua, perché se avessimo finito il Consiglio comunale, oltre a dare la risposta al consigliere Bufo avrei fatto anche delle comunicazioni, ma, evidentemente, il tuo populismo scialbo – ci aggiungo anche da ignorante e mi meraviglio che venga proprio da te – mi fa specie. Mi fermo qui. Non ho convocato, com’è mia intenzione fare. Domani mattina ti voglio vedere, perché domani mattina farò la riunione dei Capigruppo, se non oggi pomeriggio stesso. Ero impegnato per attività istituzionali che tu forse dimentichi di sapere, perché il contesto nel quale ci stiamo muovendo è un contesto abbastanza particolare, te lo dico comunque, visto che stai facendo la parte di chi non vuole sentire o di chi sta facendo proprio la politica bassa. Mi meraviglio di te. Ieri sono stato impegnato tutto il giorno a fare il Piano di Protezione Civile che tu avresti dovuto fare per altre città per quanto riguarda gli accessi alle strade. Sono stato impegnato con la Polizia, con la Polizia Locale, con i Vigili del Fuoco, perché si realizzasse lo scudo di protezione anti-pasqua e anti-pasquetta. Sono stato impegnato il pomeriggio a rispettare la tradizione popolare. Se mi permetti, ho una forza fisica limitata, non sono certamente forte come te, quindi alla fine avremmo iniziato un’azione che non avremmo portato a compimento. In quest’incontro che chiedevo, che chiederò ai Capigruppo, al quale spero che tu parteciperai con grande entusiasmo e con grande proposizione, voglio: definire i nuovi criteri relativi alle modalità di spesa dei finanziamenti regionali ed eventuali possibili correzioni per il finanziamento governativo, riferito proprio ai buoni spesa; decidere cosa fare in relazione alla COSAP, ai diritti di affissione e cosa dobbiamo decidere insieme per fare il rilancio delle attività produttive. Questo è il tema dell’incontro che domani mattina proporrò ai Capigruppo, ovviamente se tutti sono d’accordo a farlo domani mattina. Ci sto e spero ci sia anche tu, però, per piacere, smettila di fare la politica d’accatto, perché stai facendo solo politica d’accatto, in questo momento dove tu stesso dici che le persone non possono mangiare, in questo momento

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dove tu stesso dici che stanno morendo le persone, tu stai facendo la politica di miserabile accatto politico, di consenso politico da miserabile. Te lo voglio dire. Mi dispiace che non siamo viso a viso, perché ti avrei detto altro, però davvero mi dispiace che un Consigliere regionale, che ha più responsabilità di un Consigliere comunale e di tutti noi, si stia comportando in questa maniera miserabile. Te lo voglio dire, poi tu quello che vuoi fare fai, tanto lo so che ormai è guerra, siccome alla guerra non mi sono mai tirato indietro, te lo voglio dire, perché adesso, consigliere Mennea, ti attaccherò su questo cosa che non farai e devi dare i soldi ai cittadini di Barletta, dalla Regione devi dare i soldi, giacché tu hai la possibilità di dare soldi a tutti. Non volevo intervenire, volevo rimanere calmo, perché il momento ce lo impone, ma tu stai continuamente provocando, stai continuamente insultando, stai continuamente offendendo il ruolo che ti compete. Ringrazio coloro che hanno detto che lo rimandano in Aula e quelli che hanno detto: “Usciamo fuori”, perché hanno dichiarato le loro posizioni politiche, tu invece hai dichiarato delle posizioni politiche strumentali che non ti fanno onore, per l’esperienza politica che hai. PRESIDENTE: Grazie Sindaco. Per dichiarazione di voto la parola al consigliere Bufo. CONSIGLIERE BUFO: Grazie Presidente. Non prima di chiedere a lei, Presidente, gentilmente, di darmi la parola prima del Sindaco sulla questione della Cava Pozzelle in quanto c’è un fatto nuovo che m’impone di articolare diversamente la domanda che ho posto 3 giorni fa, a seguito della presentazione della proposta da parte del Sindaco che è stato di parola con la città rispetto a quello che aveva detto il 3 marzo ci sono delle precisazioni che mi corre l’obbligo fare. PRESIDENTE: Consigliere Bufo lei quando avrà modo di leggere la sua domanda di attualità può integrarla. CONSIGLIERE BUFO: La ringrazio. La dichiarazione di voto. Ho già anticipato, in maniera en passant: il voto rispetto a questa Variazione di Bilancio è favorevole per tutti quei rilievi che sono stati mossi, a parte il fatto che ci troviamo in una condizione di urgenza che tutti noi conosciamo, non possono creare un blocco dell’attività dell’Amministrazione, poiché ci sono, in quel groviglio di voci e missioni, comunque, dei riposizionamenti obbligati nel Bilancio, è chiaro che per responsabilità bisogna ancora alla volta approvare, quindi, votare a favore. Ripeto, è presente il Sindaco, che quel monito che stato elevato da parte di diversi Consiglieri: il consigliere Dipaola, il consigliere Grimaldi, il sottoscritto e i Consiglieri dell’Opposizione, deve cogliere nel segno, nel senso che le deliberazioni devono essere corredate di tutti i requisiti per consentire ai Consiglieri di essere edotti nella sostanza rispetto a quello che poi vanno a votare. Ringrazio il Presidente e aspetto che mi dia la parola prima che il Sindaco dia la risposta sulla questione della Cava di Pozzelle, perché ci sono delle precisazioni di fondamentale importanza che ho l’obbligo di rendere soprattutto a beneficio dei Consiglieri comunali. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Bufo. La parola al consigliere Dileo per dichiarazione di voto. CONSIGLIERE DILEO: Buonasera a tutti. Sono 4 ore e 14 minuti che siamo qua, siamo in emergenza Coronavirus e stiamo ancora parlando di maggioranza e Opposizione. Forse qualcuno non ha capito che in

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questo momento bisogna stare tutti uniti e fare le cose che a ognuno compete, per cui mi aspetto da questo Consiglio comunale una veloce approvazione sulle cose burocratiche che, come abbiamo visto, sono state già fatte dall’Amministrazione, vengono fatte in maniera chiara, possiamo utilizzare altri sistemi, usare i social, usare le chat per ottenere le informazioni che i Consiglieri vorrebbero ottenere e darci da fare per esprimere o meglio portare avanti provvedimenti che servono in questo periodo. Pensavo, ad esempio, che il discorso sul Coronavirus non fosse stato chiuso, nel senso che avevo chiesto di poter avere risposta a votare sull’acquisto delle mascherine da offrire a tutti i cittadini barlettani, vorrei che si riprendesse il punto su questo. Ritornando su questo punto, il mio voto sarà favorevole e spere che le mie considerazioni, quello di non vederci Maggioranza e Opposizione, siano prese in considerazione. Grazie. PRESIDENTE: Chiede d’intervenire il consigliere Mennea per fatto personale. CONSIGLIERE MENNEA: Grazie. Non avrei mai voluto fare quest’intervento perché credo che le istituzioni non possano mai scendere sul livello personale, come ha fatto lei Sindaco. Non faccio politica di basso rilievo, non sono scorretto. Mi ha fatto una serie di offese gratuite che se le può tenere perché le ritroverebbe pari pari se si guardasse allo specchio, se guardasse tutto quello che ha fatto in questi 30 anni di politica in Consiglio comunale, per cui le rigetto completamente quelle accuse e minacce che ha fatto, perché lei non spaventa un rappresentante di cittadini, non lo fa neppure pubblicamente, mi meraviglia che questo le sia stato consentito, ma su questo vedremo che cosa fare. Le dico soltanto che non devo fare quello che deve fare lei, io, in questo Consiglio sono in veste di Consigliere comunale, non di Consigliere regionale. Il Consigliere regionale lo vado a fare in Consiglio regionale, sto facendo il mio dovere in maniera impegnativa e dignitosa senza offendere mai nessuno, invece, lei, poiché non ha risposte da dare ai cittadini, si altera, urla, attacca. Lei pensa davvero d’intimorire qualcuno? Lei pensa davvero che urlando e minacciando risolve i problemi? Lei se li crea soltanto i problemi. Ho solo detto come mai non è stato mantenuto un impegno politico che lei ha preso in Consiglio, lo ha espresso lei, quindi vuol dire che tutto quello che lei dice in Consiglio non vale a nulla dal punto di vista politico, per cui continuerò a dire quello che penso, lo farò liberamente, perché non ho condizionamenti, non mi farò spaventare da nessuno, non mi faccio intimorire dalle minacce che lei ha fatto, perché le minacce che lei ha fatto le dovrebbe fare a se stesso, perché se lei era veramente il rappresentante istituzionale di questa città non si sarebbe mai dovuto staccare da tutti i Consiglieri comunali. Lei pensa di dire delle cose in Consiglio e di farne altre? Va bene, lo faccia, è libero di farlo. Le voglio dire un’ultima cosa, poi voglio stendere un velo pietoso sul suo atteggiamento che non è scurrile, non è mai esistito nella storia dei Sindaci un comportamento del genere davanti ai cittadini. Chiedo scusa ai cittadini per questo comportamento, perché lei quando parla si ricordi che è anche il mio Sindaco, è il Sindaco di tutti, lei non può insultare nessuno, lei non ha il potere d’insultare nessuno, gli insulti se li faccia da solo. Chiudo dicendo che se il clima è questo, se in Consiglio comunale una persona deve essere minacciata dal Sindaco allora, in questo Consiglio non ci sono le condizioni ideali per esprimere il proprio parere, anche se io non mi faccio spaventare da nessuno, neanche dal Sindaco. PRESIDENTE: Grazie consigliere Mennea. Non ci sono altri iscritti. Passiamo alla votazione con appello nominale della “Ratifica delibera di Giunta comunale n. 50 del 27 febbraio 2020”.

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Consigliere ANTONUCCI Luigi Rosario FAVOREVOLE Consigliere BASILE Giuseppe ASSENTE Consigliere BASILE Ruggiero Flavio ASTENUTO Consigliere BUFO Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere CANNITO Cosimo Damiano FAVOREVOLE Consigliere CARONE Maria Angela ASSENTE Consigliere CASCELLA Rosa ASSENTE Consigliere CORIOLANO ROTUNNO

Antonio ASSENTE

Consigliere DAMATO Antonio Angelo FAVOREVOLE Consigliere DELVECCHIO Benedetto ASSENTE Consigliere DICATALDO Sabino FAVOREVOLE Consigliere DICORATO Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere DILEO Rocco FAVOREVOLE Consigliere DIMONTE Luigi FAVOREVOLE Consigliere DIPAOLA Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere DIVINCENZO Antonio

Michele ASSENTE

Consigliere DORONZO Carmine ASTENUTO Consigliere FILANNINO Michelangelo ASTENUTO Consigliere GRIMALDI Pier Paolo

Rosario Pio FAVOREVOLE

Consigliere LAFORGIA Vincenzo FAVOREVOLE Consigliere LIONETTI Salvatore FAVOREVOLE Consigliere LOSAPPIO Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere MAFFIONE Michele FAVOREVOLE Consigliere MAFFIONE Rosanna ASSENTE Consigliere MARZOCCA Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere MAZZARISI Michele FAVOREVOLE Consigliere MELE Stella FAVOREVOLE Consigliere MEMEO Riccardo FAVOREVOLE Consigliere MENNEA Ruggiero ASSENTE Consigliere QUARTO Ruggiero ASTENUTO Consigliere RIZZI Giuseppe Antonio FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Adelaide FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Massimo

Antonio FAVOREVOLE

Presenti 24 Assenti 08 (Mennea, Maffione Rosanna, Divincenzo, Basile Giuseppe, Carone, Cascella, Coreolano, Delvecchio) Favorevoli 21 Astenuti 04 (Basile Ruggiero Flavio, Doronzo, Filannino, Quarto) PRESIDENTE: La proposta è approvata. Apriamo la votazione per l’immediata eseguibilità. Consigliere ANTONUCCI Luigi Rosario FAVOREVOLE

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Consigliere BASILE Giuseppe ASSENTE Consigliere BASILE Ruggiero Flavio ASTENUTO Consigliere BUFO Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere CANNITO Cosimo Damiano FAVOREVOLE Consigliere CARONE Maria Angela ASSENTE Consigliere CASCELLA Rosa ASSENTE Consigliere CORIOLANO ROTUNNO

Antonio ASSENTE

Consigliere DAMATO Antonio Angelo FAVOREVOLE Consigliere DELVECCHIO Benedetto ASSENTE Consigliere DICATALDO Sabino FAVOREVOLE Consigliere DICORATO Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere DILEO Rocco FAVOREVOLE Consigliere DIMONTE Luigi FAVOREVOLE Consigliere DIPAOLA Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere DIVINCENZO Antonio

Michele ASSENTE

Consigliere DORONZO Carmine ASTENUTO Consigliere FILANNINO Michelangelo ASTENUTO Consigliere GRIMALDI Pier Paolo

Rosario Pio FAVOREVOLE

Consigliere LAFORGIA Vincenzo FAVOREVOLE Consigliere LIONETTI Salvatore FAVOREVOLE Consigliere LOSAPPIO Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere MAFFIONE Michele FAVOREVOLE Consigliere MAFFIONE Rosanna ASSENTE Consigliere MARZOCCA Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere MAZZARISI Michele FAVOREVOLE Consigliere MELE Stella FAVOREVOLE Consigliere MEMEO Riccardo FAVOREVOLE Consigliere MENNEA Ruggiero ASSENTE Consigliere QUARTO Ruggiero ASTENUTO Consigliere RIZZI Giuseppe Antonio FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Adelaide FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Massimo

Antonio FAVOREVOLE

Presenti 24 Assenti 08 Astenuti 04 (Quarto, Doronzo, Basile Ruggiero Flavio, Filannino) Favorevoli 21 PRESIDENTE: L’immediata eseguibilità è stata approvata. Devo far capire anche a chi oggi ci segue da casa perché oggi stiamo parlando di questo, soprattutto anche per il Sindaco. Il Sindaco, per motivi istituzionali, come ricordiamo, si assentò, quindi non ha capito la sua domanda di attualità, quindi, oggi, siccome deve comunque dare una risposta alla sua domanda di attualità, gli do la parola. Legga, può anche integrare la sua domanda di attualità. Su questa

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domanda risponde il Sindaco, non c’è discussione, non apriremo nessun dibattito perché è una pura domanda di attualità. La parola al consigliere Bufo. CONSIGLIERE BUFO: Presidente, grazie per la parola. Eviterò, data l’ora, di perdere tempo nella rilettura della domanda di attualità e mi concentrerò, viceversa, sugli aspetti nuovi che nascono dalla comunicazione formale, tramite pec, alle ore 9:29 di stamane, un minuto prima dell’ora di convocazione odierna, a seguito della sospensione che, come lei correttamente ricordava, è stata deliberata dal Consiglio comunale ieri, dopo aver chiuso il punto riguardante il Coronavirus, quindi aveva ragione lei per come ricordo io, Presidente. Sulla questione della Cava in Contrada Pozzelle ho diverse rimostranze da formulare, le formulo a lei come Presidente del Consiglio, vanno indirizzate a chi di dovere, a lei o chi per lei. Innanzitutto, le sembra opportuno che seguito di una sentenza Tar sul silenzio che è stata comunicata formalmente e incardinata dall’Ufficio Legale il 28 agosto dell’anno scorso, non si sia dato conto, con un allegato, insieme alla mera camicia di delibera, a febbraio, per il Consiglio comunale delle 3 marzo, a noi Consiglieri comunali, di questa sentenza e di tutti gli allegati irrilevanti al fine di far capire, in effetti, quale fosse lo stato della vicenda, cioè che era in procinto d’insediarsi il commissario ad acta? Primo punto di domanda e prima nefandezza procedurale. Dal 3 di marzo il Sindaco ha mantenuto il suo impegno, per farla breve, e il 10 marzo ha formulato una nuova proposta di delibera che va nel senso diametralmente opposto a quello della delibera del 3 marzo, cioè dice, in maniera chiara, il Sindaco: “Qui a Barletta non vogliamo un’altra cava, non vogliamo un allargamento per oltre 10 ettari ulteriori di una Cava in Contrada Pozzelle, cioè nel nostro territorio cittadino”. Tutta la questione, che è diventata spinosa e urgentissima, è legata alla procedura, quindi dovrò, purtroppo, diffondermi in un chiarimento, che ritengo pacifico dal mio punto di vista legale, in ordine alla modalità attraverso la quale prendere per le corna il toro o pescare il capello dall’uovo per riuscire a districare la matassa. È vero che quando s’insedia il commissario ad acta questo prende le redini della vicenda procedurale, ma nel caso di specie – qui c’è un’altra nefandezza che potrebbe essere un mero refuso – è stato caricato, come allegato della comunicazione, il deliberato proposto dal Sindaco, a pagine saltate e, quindi, chi ha letto la prima versione, prima che io sollecitassi l’integrazione della camicia di delibera con tutte le pagine, nessuno avrebbe potuto capire come stavano effettivamente le cose, cioè, che il commissario ad acta, come si legge nella camicia di delibera, il giorno 27 febbraio di quest’anno, ha concesso al Comune di Barletta 60 giorni che sono ancora in corso, quindi siamo perfettamente in grado di convocare il Consiglio con urgenza, lo dobbiamo fare prima del 27, perché se non lo facciamo ci sono dei rilievi che ritengo anche di carattere penale a carico di qualcuno. Entro il 27 aprile bisogna procedere scegliendo – è sovrano il Consiglio comunale con i quorum e i criteri di legge – se è sì o se è no rispetto a questa deliberazione per questa cava. Facciamo un piccolo passo indietro: la sentenza del Tar, che non ci è stata fornita per tempo, come non ci è stata fornita per tempo neanche l’ordinanza resa in fase esecutiva con la quale il Tar ha imposto l’insediamento del commissario ad acta, nella quale sono sicuro si dirà che il commissario ad acta deve dare altri 60 giorni al Comune di Barletta, questo non emerge da quello che è scritto nella proposta di delibera, bene, nei 60 giorni ulteriori che comunque abbiamo, perché comunque vale come autolimite che si dà il commissario ad acta, il commissario ad acta non può fare un bel niente, quindi il commissario ad acta è insediato in maniera inutile dal 9 marzo, fino a quando non è spirato il termine che scade il 27 aprile. Il Consiglio comunale è tenuto a provvedere, entro il 27 aprile perché se non lo fa entro quella data, dal 28 aprile la palla passa al commissario ad acta. Invito quindi il Sindaco a fare in modo – ovviamente è il Presidente del Consiglio che deve

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porre all’ordine del giorno – che sia posto all’ordine del giorno, con urgenza, quello che l’Amministrazione, con resipiscenza e con linearità, attraverso il Sindaco che ne è alla guida, ha anticipato e ha effettivamente fatto, il 10 marzo, con la presentazione della camicia di delibera, presentare questa deliberazione dell’Amministrazione comunale entro e non oltre il 27 aprile per la discussione e decisione di questa vicenda legata ad una cava di 10 etttari che non ci possiamo trovare sulla testa o sotto ai piedi senza aver espresso lo straccio di una decisione da parte del Consiglio comunale che si vedrebbe passare sotto il naso un qualcosa che trova la sua fonte decisoria in luoghi giuridici non deputati a questo. Il Consiglio comunale deve poter decidere perché è l’organo sovrano, quindi ringrazio di nuovo il Presidente del Consiglio, ringrazio anche il Sindaco per la risposta che mi darà, ma la risposta dovrà essere soprattutto legata ai tempi, quindi l’impegno che ci dovrà essere da parte dell’Amministrazione è quello di esprimersi in Consiglio comunale entro e non oltre il 27. Il commissario ad acta non ha ancora nulla tra le mani, lo avrà dal 28 aprile. Fino al 27 aprile questo non è possibile. Capite bene che se non ci fosse stata la capacità giuridica di leggere nell’immediato, dalle ore 9:29 di stamattina, un minuto prima del Consiglio comunale, e durante i lavori di questo Consiglio, continuando a seguire i punti che si discutevano, ma parallelamente a leggere gli atti e le sentenze, sarebbe passata in cavalleria e forse non avremmo mai fatto un punto della situazione e capito – come spero si sia capito da parte di tutti – che c’è l’urgenza di deliberare, pena le responsabilità di ciascuno, entro il 27 aprile con una convocazione urgente del Consiglio comunale. Grazie Presidente. PRESIDENTE: Grazie consigliere Bufo. Lasciamo rispondere al Sindaco. SINDACO CANNITO: Per confermare l’indirizzo politico che non autorizzemo alcuna cava e lavora correzione cartografica. È ovvio che siamo ancora in tempo, per cui i Capigruppo possono decidere la data di convocazione del Consiglio comunale che non dovrà essere oltre il 27 aprile. C’è un dato importante da tenere in considerazione, che quest’autorizzazione e questa rettifica cartografica due anni fa ha corso il rischio di essere approvata, quindi ci è andata bene. Penso che ormai il giochetto sia noto: io acquisisco il diritto di coltivare la cava. La cava, una volta dismessa, la vendo ad un signore X, il signore X la compra, magari, per metterci l’immondizia e l’autorizzazione, così come accade spesso, non la chiede al Comune, ma la chiede alla Provincia. L’esperienza – per rispondere a qualcuno che non so se è in ascolto – c’insegna che la discarica San Procopio Daisy è stata attivata all’insaputa dell’allora Governo cittadino ed è stata autorizzata dalla Provincia di Bari. Questo non potrà accadere, non dovrà accadere, perché il 27, se il Consiglio comunale voterà a favore di questa delibera, il Consiglio comunale boccerà quest’istanza ricorrente e quindi confido in questo indirizzo che sarà votato, spero, da tutti i Consiglieri comunali, quindi rimando alla Conferenza dei Capigruppo la decisione di definire la data del prossimo Consiglio comunale nel quale si dovrà discutere di quest’argomento che è davvero molto importante per la nostra città, affinché non si possa reiterare quell’obbrobrio della discarica di San Procopio. Grazie. PRESIDENTE: Grazie Sindaco. Prendo in carico la volontà del Sindaco, ovviamente anche del consigliere Bufo, di convocare urgentemente la Conferenza dei Capigruppo, però devo capire la proposta, quando mi arriva in ufficio, quindi appena mi arriverà la convocherò subito. SINDACO CANNITO:

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Presidente, ho già mandato – non so se l’avete ricevuta – una bozza di quella delibera. PRESIDENTE: L’abbiamo già inoltrata a tutti i Consiglieri. SINDACO CANNITO: Ovviamente sarà oggetto di discussione in Consiglio comunale. PRESIDENTE: Assolutamente sì. Non vi dico, in questo momento, quando sarà convocata, ma vi arriverà, in questa settimana, la convocazione, quindi prenderemo in carico questa proposta di delibera. Consigliere Bufo, è soddisfatto della risposta del Sindaco? CONSIGLIERE BUFO: Ringrazio il Sindaco. Sono soddisfatto e preciso che nel corpo della delibera si fa riferimento ad una proposta di transazione che sarebbe stata, secondo quello che è scritto nella bozza della sua proposta, impeditiva o che, decidendo per il no alla cava, dovrebbe essere revocata. Assolutamente, per quello che intendo nella povertà di allegati della stessa, è una mera proposta con la quale, invece, l’istante rinunciava al ricorso principale, quello della DIA e con le pile nel sacco se ne tornava, girando i tacchi, a casa sua con la compensazione delle spese, quindi è in linea, può rimanere anche in piedi quella delibera. Sono soddisfatto. Non avevo dubbi della risposta del Sindaco. Grazie. PRESIDENTE: Passiamo al quinto punto all’ordine del giorno: “Riconoscimento e presa d'atto debito fuori Bilancio derivante dalla sentenza n. 9/2020 del Giudice di Pace di Barletta, Avvocatura comunale”. La parola all’assessore Cefola. ASSESSORE CEFOLA: In questo anno e mezzo, per quanto concerne i debiti fuori Bilancio, avete notato che sono al 95 per cento debiti afferenti cause innanzi al Giudice di Pace, mentre la soccombenza innanzi ad altri Tribunali è di almeno il 5 per cento, questo significa che l’Avvocatura segue con attenzione i giudizi e per il Giudice di Pace, come dissi l’altra volta: “C’impegneremo con il Sindaco a parlare con il Presidente (…) e con il Giudice di Pace per capire alcune situazioni che non vanno”, cosa che, purtroppo, a causa di questa pandemia non abbiamo ancora fatto, ma vi garantisco che faremo. I debiti fuori Bilancio che afferiscono al Giudice di Pace sono 5: il primo riguarda la sentenza n. 9/2020. In questo giudizio non ci siamo costituito per le solite motivazioni, c’è stata una richiesta di risarcimento danni per la complessiva somma di 2 mila 756 euro, per un’autovettura irregolarmente parcheggiata in Viale Carlo D’Asburgo, veniva colpita da un’auto di grosse dimensioni. C’è stata una condanna di 2 mila 756 euro. Ad oggi, tra spese legali e interessi, la spesa ammonta a 4 mila 707,60 euro. PRESIDENTE: Nessuno interviene sul punto? Apriamo la votazione.

(Intervento fuori microfono: “Presidente, le avevo chiesto la parola prima che lei introducesse

il punto”.)

(Intervento fuori microfono: “Anche io, Presidente”.)

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PRESIDENTE: Non c’è discussione. Consigliere Doronzo. CONSIGLIERE DORONZO: Presidente, lei non può zittire i microfoni o quantomeno, prima di passare ad un punto non può non leggere quello che si scrive nella chat. Avevo da fare una proposta. Stavo proponendo al Consiglio l’inversione del punto all’ordine del giorno. Nel momento in cui mi ha zittito il microfono non mi ha consentito di fare la mia proposta. Se lei va a controllare l’orario, le ho chiesto di prendere la parola prima che lei introducesse il punto. PRESIDENTE: Consigliere Doronzo, prego, faccia la proposta per cortesia, non facciamo polemiche. CONSIGLIERE DORONZO: Non sto facendo polemiche, le sto dicendo che lei zittisce i microfoni e non legge nella chat. Ho chiesto la parola per due ragioni: la prima ragione è che mi sento in dovere, al netto delle questioni nel merito, di censurare l’atteggiamento al quale abbiamo assistito prima da parte del Sindaco, lo ritengo inaccettabile, qualunque fossero i contenuti di ciò che il consigliere Mennea ha espresso, lo ha espresso liberamente in quanto Consigliere comunale e non le è consentito, Sindaco, di rivolgersi in quel modo in un’Assise consiliare. Ritengo che per l’ennesima volta tutti noi ci abbiamo fatto una figuraccia, non va bene soprattutto in un momento del genere. Credo che si debbano censurare questi comportamenti. Sono tra coloro che sono rimasti in Aula, mi sono astenuto perché ho voluto dare merito all’impegno preso dall’assessore Cefola e l’ho dichiarato pubblicamente nella mia dichiarazione di voto, ma se un attimo dopo dobbiamo assistere a queste scenette, vengono meno tutti i buoni propositi. La mia proposta era quella d’invertire il punto all’ordine del giorno perché non parteciperemo al voto sui debiti fuori Bilancio, però riteniamo che data l’importanza del punto relativo all’ordine del giorno presentato dal consigliere Mazzarisi, che invece c’interessa discutere e approvare, è, soprattutto, come in tutti gli interventi si sta dicendo, un punto inerente all’urgenza, all’emergenza del tema che stiamo affrontando, sarebbe, secondo noi, opportuno porlo subito in votazione. Questa è la proposta che stavo cercando di fare prima. Presidente, non volevo entrare in polemica con lei. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Doronzo. Siccome abbiamo aperto il punto, lo portiamo in votazione, dopodiché metterò in votazione la sua proposta, però, prima di questo, vedo anche consigliere Grimaldi che chiede un chiarimento. CONSIGLIERE GRIMALDI: Presidente, prima ancora del chiarimento mi chiarisca un’ulteriore cosa: i microfoni è lei l’addetto a chiuderli oppure autonomamente qualcuno c’impedisce di parlare? Voglio capire con chi oggi devo interloquire. PRESIDENTE: I microfoni sono tutti chiusi. CONSIGLIERE GRIMALDI:

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Capisco le sue difficoltà, Presidente, abbiamo solo due occhi e bisogna controllare video e chat, però la inviterei ad essere un po’ più attento alla chat in modo che ognuno di noi possa intervenire nel dibattito. La mia richiesta era questa, non era un intento polemico, né volevo entrare nel merito di quella domanda di attualità illustrata dal consigliere Bufo. Voglio comprendere che cosa è accaduto, perché lei è il mio riferimento sulla documentazione che ci arriva, a quella pec che ci è stata inviata stamattina. Le sto chiedendo questo perché ho letto anche, sia nella prima versione sia nella seconda, ma mi sembra anche contraddittorio, un parere del Segretario Generale dove ha citato delle sentenze che sono assolutamente inutili dinanzi a quella proroga dei termini che abbiamo ricevuto, cioè, mi sembra che il Segretario Generale fosse convinto che era ormai insediato il commissario ad acta e non sapeva che ci era stato dato un ulteriore termine, quindi questo momento di buio tra: il Segretario Generale, il Dirigente del Settore Urbanistico, il commissario ad acta, il Consiglio comunale, che cosa è accaduto? Perché non ci è arrivata la documentazione completa? Perché non è arrivata al Segretario Generale? Visto che a lei, come mio rappresentante, perché in questo momento è la massima istituzione, devono arrivare i documenti e lei ce li deve trasmettere. Grazie. PRESIDENTE: La parola al Segretario Generale. SEGRETARIO GENERALE: Il verbale d’insediamento è stato trasmesso, quindi il commissario ad acta si è insediato il 9 marzo 2020 alle ore 9:30 presso l’Ufficio Tecnico del Comune alla presenza dell’architetto Donato Lamacchia. Nel verbale si dice: “In persona del Segretario Generale”, io non ero presente. Mi sembra strano questo. Possiamo chiedere all’architetto Lamacchia di questa problematica. PRESIDENTE: Architetto Lamacchia è in linea? DIRIGENTE Arch. LAMACCHIA: Sì, sono in linea. SEGRETARIO GENERALE: Architetto, nel verbale si riporta: “Il Comune di Barletta, in persona del Segretario Generale dottor Domenico Carlucci e il dirigente architetto Lamacchia”. Io non ero presente. DIRIGENTE Arch. LAMACCHIA: Credo che quello sia un errore che è stato ritenuto tale come sono le bozze che si creano prima di arrivare a fare la seduta di insediamento. In quel giorno, eravamo presenti io, il commissario ad acta e un avvocato per la controparte. Il verbale non mi è stato ancora notiziato, non ce l’ho in possesso, e questa comunicazione nasce da una pec che il commissario ad acta aveva inviato il 27 febbraio 2020, dove comunicava di insediarsi il giorno 9 aprile presso la sede della Segreteria Generale. Sulla base di questo, aveva – credo – predisposto una bozza di verbale dove riteneva già presente la sua persona che poi, in realtà, così non è stato. Può essere solo una semplice rettifica da fare. SEGRETARIO GENERALE: Il verbale mi è stato inviato l’altro giorno, per il Comune di Barletta sono presenti: l’architetto Donato Lamacchia e l’architetto Fiorella. Naturalmente, c’era un errore nella predisposizione

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del verbale, però credo che il commissario ad acta debba fare una correzione, una comunicazione e chi ha fatto il Segretario verbalizzante, che credo sia stato tu. DIRIGENTE Arch. LAMACCHIA: Lo stesso commissario ad acta. SEGRETARIO GENERALE: Vedo che è stato firmato il verbale. DIRIGENTE Arch. LAMACCHIA: È una rettifica che va fatta. Segretario, dall’insediamento, il termine concesso al commissario ad acta per provvedere, è stato concordato dal Tar in 60 giorni. Dopodiché, lui si è insediato il 9 marzo, il verbale mi sa che era stato, almeno così mi è parso di capire, era stato già inviato al Tar. Sarà fatta una rettifica in tal senso. PRESIDENTE: Grazie architetto Lamacchia. Aveva chiesto un altro chiarimento il consigliere Losappio. CONSIGLIERE LOSAPPIO: Voglio fare un chiarimento sulla conduzione dei lavori dell’Assise consiliare. Credo, onestamente, che sia antidemocratico impedire la possibilità ai Consiglieri di partecipare attivamente a questo Consiglio, tenendo chiuso sempre il microfono. È vero che esiste una regolamentazione che va rispettata, con una prenotazione per quanto riguarda gli interventi sui punti all’ordine del giorno, ma è anche vero che durante la discussione qualsiasi Consigliere ha il diritto democratico di esprimere una sua idea in quel momento, che può essere una cosa estemporanea, può essere un’aggiunta che faceva parte del discorso. Così, voi impedite sostanzialmente ai Consiglieri di partecipare attivamente alla Seduta consiliare. Non facciamo altro che regolamentare semplicemente, in chat, la prenotazione per gli interventi sull’ordine del giorno, ma nello stesso tempo dare la possibilità agli altri Consiglieri che ascoltano, di poter fare piccoli interventi o delucidazioni, anche brevi, su quanto ci dice. Secondo me, è assolutamente antidemocratico. Poi, che ci debba essere da parte dei Consiglieri tutti, la capacità di saper intervenire o di sapersi autoregolamentare negli interventi, è un altro aspetto del problema, come l’altro aspetto è quello che spetta al Presidente eventualmente intervenire e regolamentare ulteriormente questi interventi. Per cui, se questo continuerà, vi dico assolutamente che a questo punto, la mia presenza non è necessaria, per cui posso anche uscire dalla Seduta odierna, se prima non si prendono altre decisioni nel merito. Grazie per avermi ascoltato. PRESIDENTE: Grazie consigliere Losappio. Il Sindaco ha necessità di parlare. La parola al Sindaco, prego. SINDACO CANNITO: Chiedevo soltanto di fare delle comunicazioni, siccome ci sono delle comunicazioni di lavoro che vorrei fare, invito i Consiglieri, se hanno la bontà di aspettare, aspetto che finisca il Consiglio per fare queste comunicazioni e condividere delle intese relativamente ai lavori che dobbiamo affrontare domani. PRESIDENTE: Grazie Sindaco. La parola al consigliere Bufo. CONSIGLIERE BUFO:

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Non avevo intenzione di prendere ulteriormente la parola, però, per un rispetto e la dignità dell’intelligenza di noi tutti, credo che l’architetto Lamacchia debba rivedere il suo modo di esporsi ed esporre le questioni al Consiglio comunale. Innanzitutto, l’ordinanza 308 cosa dice? Mi dispiace fare un battibecco che non è mia intenzione instaurare. Lei dice che si è insediato il 9 di marzo, continua a ribadire, ma non fa riferimento alla questione dei 60 giorni e l’ordinanza non è stata allegata. Prego, sollecito ad allegare quest’ordinanza e a far capire ai Consiglieri come stanno le cose con la convocazione del Consiglio comunale che il Sindaco ha indicato e che il Presidente del Consiglio ha già accolto. Grazie. PRESIDENTE: Segretario, prego. SEGRETARIO GENERALE: Sul verbale di insediamento vorrei fare una precisazione, leggo l’intervento completo: “Oggi, 9 marzo 2020, alle ore 09:30, presso l’ufficio tecnico di Via Cavour n. 1, al primo piano, a Barletta, il sottoscritto Gennaro Amedeo D’onghia, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Monopoli, indicato come commissario ad acta, giusta ordinanza collegiale n. 308 del 2020 del Tar Puglia, sede Bari, Sezione Terza, si è insediato per esecuzione della sentenza 620 del 2019 disposta con predetta ordinanza e ha convocato, giusta nota pec, al protocollo generale 14881 del 27 febbraio le seguenti parti: il Comune di Barletta in persona del Segretario Generale, il dottor Calucci, e il dirigente dell’ufficio tecnico, architetto Donato Lamacchia, poi, la società Por Mar Srl in persona dell’avvocato Tarantini. È stato notiziato, per ulteriore conoscenza, anche il tribunale adito. Sono presenti, poi, nel momento dell’insediamento, per il Comune di Barletta, l’architetto Donato Lamacchia e l’architetto Fiorella, per la società, l’avvocato Giacomo Tarantini”. Dopo, si è proceduto all’insediamento con tutto quello che c’è nel verbale. PRESIDENTE: Grazie Segretario. Ha chiesto di intervenire il consigliere Grimaldi, chiedo scusa al consigliere se l’ho saltato, ma non leggo molto bene. CONSIGLIERE GRIMALDI: È ovvio che ci siano delle difficoltà. Segretario, le ho fatto una domanda, e mi è sembrato anche in modo implicito, ma abbastanza esplicita. Lei ha dato un parere, perché in questa bozza di delibera che c’è arrivata, lei ha dato un parere e ritengo che lo abbia dato sulla scorta di un verbale di cui probabilmente non conosceva il contenuto, vedo che sta assentendo, quindi non conosceva che il commissario ad acta aveva concesso quest’ulteriore termine dei 60 giorni. Oggi, c’è stata comunicata una bozza di delibera con un parere del Segretario, su documentazione incompleta. SEGRETARIO GENERALE: Il mio parere, che è a richiesta dell’architetto Lamacchia, era sul procedimento da porre in essere. Vi ho detto che la giurisprudenza, e ho fatto il caso del Consiglio di Stato del 2014, e le riporto anche le sentenze. Non mi sono riferito al caso specifico perché non ero a conoscenza del verbale di insediamento, ho detto: “La giurisprudenza dice che il potere dell’Amministrazione si consuma nel momento in cui c’è il verbale di insediamento del commissario ad acta”. Questo l’ho detto in un primo parere. In un secondo parere, dove ancora l’architetto mi chiedeva: che faccio? Gli ho risposto: “Se si sono avverate queste condizioni, l’attività che verrà posta in

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essere dal Consiglio comunale, è nulla”. Non mi sono permesso di dire qualcosa che non fosse presente. CONSIGLIERE GRIMALDI: Segretario, lei è stato molto chiaro nel parere, per questo le dico che evidentemente lei non era a conoscenza, quando ha espresso quel parere, che era stato dato un ulteriore termine di 60 giorni, pur risultando, da quello che apprendo adesso, ma farò domanda di accesso agli atti come Consigliere comunale, perché a questo punto devo leggerli tutti, perché nella prima pec mancavano delle pagine, poi abbiamo appreso che in quella pagina c’era un’informazione fondamentale per l’Amministrazione. Lei ha espresso un parere senza essere a conoscenza che il Comune di Barletta avrebbe potuto, nei 60 giorni, ancora deliberare. Segretario, in quel verbale, risulta presente. SEGRETARIO GENERALE: Consigliere, ho riletto il verbale, non risulto presente. Il verbale dice che la pec di insediamento era stata inviata al Segretario e al dirigente Lamacchia, sono presenti, al momento dell’insediamento, il dirigente Lamacchia e Michele Fiorella. CONSIGLIERE GRIMALDI: Mi volevo accertare che lei non fosse a conoscenza del contenuto del termine dei 60 giorni. Il suo parere è stato molto chiaro, ci mancherebbe. PRESIDENTE: Avevamo aperto già il punto sul debito fuori Bilancio, però non avevo visto che e il consigliere Doronzo aveva chiesto la parola. La sua proposta è di mettere in votazione l’inversione del punto all’ordine del giorno, cioè parlare dell’ordine del giorno presentato da Mazzarisi prima dei debiti fuori bilancio. Metterei in votazione la proposta del consigliere Doronzo. Segretario, è possibile, anche se il punto era già aperto? SEGRETARIO GENERALE: La proposta è stata già presentata e siamo arrivati al punto di mettere in votazione. Purtroppo con questo nuovo sistema di videoconferenza qualche disfunzione c’è, magari potremmo mettere, dopo la votazione di questa proposta, quello che ha chiesto il Consigliere, di invertire, dal momento successivo alla votazione, i punti all’ordine del giorno. PRESIDENTE: Consigliere Doronzo, è d’accordo? CONSIGLIERE DORONZO: Dato che avete ammesso che c’è stato un errore, un’incomprensione, in quanto non avete letto per tempo la mia richiesta di intervento, credo che non ci sia nessun problema se l’Assessore ha già illustrato il punto, tanto è vero che a seguito dell’illustrazione del punto dell’Assessore, sono intervenuti anche altri Consiglieri per parlare di altre questioni relative al punto precedente, visto che si erano già iscritti. Credo proprio che non ci sia nessun problema e che si possa tranquillamente procedere con la votazione, anche perché diversamente non avrebbe senso. Il senso della mia richiesta di inversione del punto all’ordine del giorno era proprio di discutere, dopo i debiti e prima una questione che riguarda l’emergenza Covid, riguarda degli aiuti da dare ai cittadini del nostro territorio.

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Chiederei di metterla ora in votazione. Grazie. PRESIDENTE: Consigliere Filannino, prego. CONSIGLIERE FILANNINO: Dunque, sulla cosa del verbale del commissario ad acta e della questione sollevata con molto acume e precisione dal consigliere Bufo, che ringrazio, vorrei capire chi è l’Assessore competente sulla materia. PRESIDENTE: Chiedo al Sindaco. SINDACO CANNITO: Ringrazio il consigliere Filannino, sempre così presente, della domanda che mi ha posto. Siccome lui è già abbondantemente informato circa le procedure di quest’Amministrazione comunale, voglio dirgli che già dall’Amministrazione comunale, il sottoscritto, aveva osteggiato questa pratica. Proprio perché questa pratica diventava una cosa importante, il giorno 9 marzo chiedevo al dirigente Lamacchia di rivedere il proprio indirizzo e gli dicevo di preparare un’opportuna delibera che andasse incontro all’indirizzo politico che ho rappresentato poco fa. Stamattina ho comunicato a tutti quanti voi, spero che lei abbia letto la delibera, consigliere Filannino, ma non ho dubbi di questo, ho notificato qual è l’orientamento anche perché, per me, l’insediamento del commissario ad acta non aveva alcun valore. Seguo l’indirizzo politico del Consiglio comunale e qualora il Consigliere ad acta avesse realizzato una procedura diversa dal nostro indirizzo politico, ci saremmo comunque opposti per vie legali a che questo non accadesse per la nostra città. Spero di averle risposte in maniera esaustiva. PRESIDENTE: Grazie Sindaco. La parola al consigliere Filannino, prego. CONSIGLIERE FILANNINO: Ringrazio il Sindaco, ma non ho chiesto questo, ho chiesto di sapere chi è l’Assessore competente. PRESIDENTE: Ha risposto il Sindaco, è il Sindaco. CONSIGLIERE FILANNINO: È il sindaco in prima persona il responsabile di questa procedura? Va bene, grazie. PRESIDENTE: Consigliere, prego. Vedo il consigliere Bufo che vuole intervenire, prego. CONSIGLIERE BUFO: Grazie Presidente. A seguito della domanda del consigliere Grimaldi, rivolta al Segretario Generale, vorrei evidenziare che manca l’ordinanza 308 del Tar e che, in ogni caso, come ha detto adesso il Sindaco, il commissario ad acta, pure se insediato, non è insediato con i poteri giuridici del commissario ad acta fino a quando non decorre il termine dei 60 giorni che egli ha indicato e che molto probabilmente, sono certo, è stato inserito in quell’ordinanza di cui non abbiamo avuto la possibilità di fare lettura. Credo che su questo, anche il Segretario Generale

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sia d’accordo e che quindi anche quel parere che è stato riportato dall’architetto Lamacchia, dalla camicia di delibera, venga assorbito da questa questione che è prioritaria, cioè la pendenza del termine dei 60 giorni nei quali dobbiamo esprimerci, per non trovarci di nuovo in Consiglio comunale, una volta convocato, a dover discutere di questa questione. SEGRETARIO GENERALE: Ripeto, nei pareri che mi sono stati chiesti dall’architetto Lamacchia in merito ad un’eventuale proposta di deliberazione da predisporre ho risposto e le leggo la nota: “In riferimento alla sua nota del 2 aprile 2020, acquisita a protocollo in pari data, n. di protocollo 21128, con la presente si conferma quanto già detto, ovvero con sentenza del Consiglio di Stato, sezione Quinta, del 16 aprile 2014 n. 342 del 2013, è stato ribadito che dalla data di insediamento del commissario ad acta, che coincide con la redazione del verbale di immissione del commissario nelle funzioni amministrative, l’Amministrazione non può provvedere autonomamente e gli atti posti in essere sono quindi da ritenersi nulli”. Questo è il principio che ho tenuto nella predetta sentenza, nella quale si ribadisce che se è vero che l’Amministrazione rimane titolare del potere di provvedere, anche tardivamente, dopo la scadenza del termine fissato dal giudice, è anche vero che all’atto di insediamento del commissario ad acta, ovvero con la redazione del verbale di immissione dal commissario nelle funzioni amministrative e con la sua presa di contatto con l’Amministrazione, si verifica un definitivo trasferimento dei poteri, rimanendo precluso, all’Amministrazione, ogni margine di ulteriore intervento. Poi, Consiglio di Stato, sezione Quinta, il 21 maggio 2010, la 3214, e Consiglio di Stato, sezione Quinta del 2013, la 1768. Continuo: “Se si fossero verificate le condizioni previste nelle sentenze del Consiglio di Stato, sopra riportate, l’Amministrazione, mantenendo a quello che dice la giurisprudenza, non può provvedere autonomamente e gli atti in possesso sono da ritenersi nulli”. Mi attengo esclusivamente ad atti di mia conoscenza. Successivamente, proprio perché ho fatto questi due pareri, il commissario ad acta ha trasmesso il verbale di insediamento, che ho letto poco fa, dove si dice che si sarebbe insediato il 9 marzo, il 9 marzo si insedia alla presenza dell’architetto Lamacchia e dall’altra parte interessata dal procedimento. PRESIDENTE: C’è l’architetto Lamacchia che vuole precisare. Architetto, prego. DIRIGENTE Arch. LAMACCHIA: Grazie Presidente. Avrei evitato di intervenire, però vi devo leggere, perché è giusto per definire alcune cose che magari sono state, secondo me, erroneamente interpretate, gli altri documenti li ho in ufficio, ma li posso mettere a disposizione di tutti, come ho sempre fatto, che nella presa d’atto dell’ordinanza, quindi nella richiesta, nella comunicazione di insediamento da parte del commissario ad acta, si legge: “Il sottoscritto ingegner Amedeo D’Onghia, commissario ad acta per ordinanza collegiale del Tar, con la predetta comunica di aver ricevuto ordinanza in oggetto in data 26 febbraio 2020, che il termine concesso per provvedere al commissario ad acta sono 60 giorni e scade il 27 aprile 2020 e che parte ricorrente del Tar, avvocato Tarantini, mi ha trasmesso la documentazione in atti”. Questa è la comunicazione dietro la comunicazione che fa il commissario ad acta per l’insediamento presso il Comune di Barletta. Non vorrei che ci sia un errore di interpretazione dei giorni, il termine dei 60 giorni li ha il commissario ad acta in questo momento, fino al 27 aprile. Credo che le eventuali e ulteriori proroghe che erano state concesse, perché era stato concesso un termine entro cui il Comune poteva intervenire, quello stesso termine poteva essere prorogato sempre dal Tar, sempre attraverso un’ordinanza collegiale, su richiesta delle parti. Non credo, non mi risulta che da questo punto di vista il Comune si sia costituito. Da questo punto di vista c’è stato l’insediamento del commissario ad acta. Questo per delucidare tutta la situazione.

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Ho sentito dire di date, di verbali non dati ed altro. Sulla scorta di queste comunicazioni è stata disposta la prima deliberazione, poi ci sono state le comunicazioni che ho ricevuto dal Sindaco, ho chiesto un parere al Segretario Comunale su come potesse intervenire sull’argomento, il Segretario correttamente mi ha riscontrato le sue osservazioni a cui ho dato seguito alla richiesta del Sindaco con quella bozza di deliberazione che credo sia stata trasferita dallo stesso Sindaco, nonché il mio Assessore all’Urbanistica, a tutti quanti. È questa la precisazione che volevo fare. PRESIDENTE: Grazie architetto. C’è il consigliere Basile Giuseppe che vuole porre una domanda, prego. CONSIGLIERE BASILE G.: Grazie Presidente. Mi è parso di capire, nell’ultimo intervento, sto parlando dell’intervento dell’architetto Lamacchia, secondo l’architetto Lamacchia non esisterebbe un termine del 27 aprile, dalla sua interpretazione, perché non c’è la possibilità per l’Amministrazione comunale di andare oltre questo termine, perché si è già espresso il Tar ed ha già in mano la cosa. Gradirei, se così non fosse, avere non solo la proposta di delibera, che ho letto sommariamente perché c’è arrivata questa mattina, ma anche tutti i documenti di cui stiamo parlando, onde evitare che tutti i Consiglieri comunali facciano un accesso agli atti per chiedere tutti le stesse cose. Gradirei che venisse fornita, insieme al materiale della delibera che c’è stata sottoposta, anche tutti i documenti di cui si sta parlando: ordinanze, verbali, eccetera. Poi, vorrei che su questo fatto, anche se ormai siamo entrati nel merito, come se stessimo parlando appositamente di questa delibera, vorrei che il dirigente Lamacchia chiarisse questo punto, cioè, secondo lui, in realtà non esiste il termine del 27 aprile. PRESIDENTE: Da una semplice domanda di attualità, è diventata una discussione che non si ferma più. Molti Consiglieri mi dicono che non faccio parlare, in realtà non è così, cerchiamo di concludere questo dibattito. Ormai, la situazione è chiara, non abbiamo altre situazioni diverse. Visto che ci sarà un Consiglio su questa questione, ci rivediamo al più presto, prima in Conferenza e poi in Consiglio. Andiamo avanti sull’ordine del giorno. Chiedo questo ai Consiglieri. Apriamo la votazione sulla proposta del consigliere Doronzo di inversione del punto all’ordine del giorno. SEGRETARIO GENERALE: Procediamo con la votazione sulla proposta del consigliere Doronzo, di inversione dei punti all’ordine del giorno, ovvero discutere prima dell’ordine del giorno e poi andare in successione con gli altri punti all’ordine del giorno. Consigliere ANTONUCCI Luigi Rosario CONTRARIO Consigliere BASILE Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere BASILE Ruggiero Flavio ASSENTE Consigliere BUFO Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere CANNITO Cosimo Damiano ASTENUTO Consigliere CARONE Maria Angela FAVOREVOLE Consigliere CASCELLA Rosa FAVOREVOLE Consigliere CORIOLANO ROTUNNO

Antonio FAVOREVOLE

Consigliere DAMATO Antonio Angelo ASSENTE

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Consigliere DELVECCHIO Benedetto ASSENTE Consigliere DICATALDO Sabino ASTENUTO Consigliere DICORATO Ruggiero ASSENTE Consigliere DILEO Rocco ASTENUTO Consigliere DIMONTE Luigi ASTENUTO Consigliere DIPAOLA Giuseppe ASTENUTO Consigliere DIVINCENZO Antonio

Michele FAVOREVOLE

Consigliere DORONZO Carmine FAVOREVOLE Consigliere FILANNINO Michelangelo FAVOREVOLE Consigliere GRIMALDI Pier Paolo

Rosario Pio FAVOREVOLE

Consigliere LAFORGIA Vincenzo ASTENUTO Consigliere LIONETTI Salvatore FAVOREVOLE Consigliere LOSAPPIO Giuseppe ASSENTE Consigliere MAFFIONE Michele ASSENTE Consigliere MAFFIONE Rosanna FAVOREVOLE Consigliere MARZOCCA Ruggiero ASSENTE Consigliere MAZZARISI Michele FAVOREVOLE Consigliere MELE Stella CONTRARIA Consigliere MEMEO Riccardo CONTRARIO Consigliere MENNEA Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere QUARTO Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere RIZZI Giuseppe Antonio ASTENUTO Consigliere SPINAZZOLA Adelaide ASTENUTA Consigliere SPINAZZOLA Massimo

Antonio ASTENUTO

Presenti 26 Assenti 07 Favorevoli 14 Contrari 03 Astenuti 09 PRESIDENTE: La proposta è approvata del consigliere Doronzo è stata approvata. Parliamo dell’ordine del giorno che ha per oggetto: “Sospensione versamenti attività di accertamento per tributi locali”. L’ordine del giorno è stato presentato dal consigliere Massimo Michele Mazzarisi. La parola al consigliere Mazzarisi, se vuole leggere l’ordine del giorno. CONSIGLIERE MAZZARISI: Buonasera a tutti, Sindaco, Presidente e colleghi Consiglieri. Più che leggere l’ordine del giorno, farei una sintesi dello stesso. Penso che nella giornata di giovedì, ed anche oggi, si è ampliamento discusso di quella che è la drammaticità che stanno vivendo le nostre aziende in questo periodo, il periodo del Coronavirus. Ci sono stati alcuni interventi da parte del Governo nazionale, con il decreto Cura Italia prima del 17 marzo, con il decreto Liquidità dell’8 aprile, hanno cercato di dare dei piccoli interventi per le imprese, dico piccoli perché ritengo che di più si debba fare. Noi, nel nostro piccolo, possiamo soltanto cercare di venire incontro alle imprese, venire

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incontro significa sospendere quella che è l’imposizione del locale in un periodo che non può essere breve, come sono stati i due decreti legge. Non rinviare, quindi, a breve tempo, com’è stato fatto prima, a 30 giorni e poi di 60 giorni il pagamento dei tributi. Quello che chiedo e sottopongo oggi, a tutti i colleghi Consiglieri, che visto che altre città importanti come Roma, Verona, Cotrone, Cagliari e altri Comuni un po’ più piccoli, hanno previsto la sospensione dei tributi locali e visto che molto probabilmente il secondo decreto legge di aprile darà la possibilità, vista l’imminente scadenza dell’IMU, anche di posticipare, dare la facoltà ai Comuni di posticipare il pagamento dell’IMU in autunno, ritengo che questo Consiglio comunale debba dare un indirizzo alla Giunta, di posticipare il pagamento, di sospenderlo dall’8 marzo al 30 settembre e dare la possibilità alle nostre imprese, ai nostri cittadini, di iniziare a pagare i tributi locali da ottobre in poi. Voglio fare una precisazione in questo termine, perché l’articolo 39 del Regolamento generale delle entrate tributarie di questo Comune cita, lo leggo nello specifico: “Con deliberazione della Giunta comunale, i termini ordinari di versamento delle entrate tributarie possono essere sospesi o differiti per tutti o per determinate categorie di contribuenti interessati da calamità naturali di gravi entità, ovvero in caso di eventi eccezionali non prevedibili che incidono in modo rilevante nel normale andamento dell’attività o della vita familiare del contribuente, nonché nelle ipotesi specifiche previste dei Regolamenti adottati per ciascun tributo”. Penso che quello che sta avvenendo in questi giorni, sono più di 40 giorni, sia di una gravità tale che debba portare quest’Amministrazione a fare un intervento forte, partendo dalla sospensione dei tributi locali fino a una serie di interventi di cui il Sindaco, negli interventi che ha fatto, ha già dichiarato che farà con una prossima delibera di Giunta. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Mazzarisi. La parola all’assessore Cefola, prego. ASSESSORE CEFOLA: Volevo ricordare a me stesso che l’impegno del Sindaco, che ha assunto pochi giorni fa, era di portare subito in Consiglio comunale degli interventi che intendiamo fare qui a Barletta, è evidente che tra questi ci sono quelli della sospensione o rinvio o di eliminare alcuni (…). Per quanto concerne l’IMU, non abbiamo potere, è lo stato che il 16 giugno ci dirà se dobbiamo gare o meno. Ricordo a me stesso che il maggiore introito che ha questo Comune è proprio l’IMU. Per quanto concerne la Tari, oltre che l’attività professionale che svolge un Consigliere, sa perfettamente che anche sulla TARI sono spostati i termini per la rideterminazione e l’approvazione di tariffe, sono stati spostati al 30 giugno. Ritengo, sin da ora, che sicuramente per quanto concerne la TARI, la potremmo spostare ad ottobre. Per quanto concerne gli altri tributi, parliamo di pochissima cosa, la TOSAP, è evidente che su quello ritarderemo. È il nostro desiderio poter intervenire nella maniera più opportuna in quello che è il rallentamento della pressione fiscale sui nostri contribuenti. Ovviamente, tenendo sempre d’occhio quelle che sono le spese. Siamo tutti quanti d’accordo che dobbiamo dare una mano assolutamente ai nostri cittadini e soprattutto alle nostre aziende per non soffocarle. La parte più importante, come lei stesso diceva, è lo Stato che la deve fare. Sempre con riferimento all’attività professionale che lei svolge, sa perfettamente che le aziende soffrono, avendo messo in cassa integrazione i propri dipendenti, che ad oggi non hanno ricevuto un centesimo, tranne che lei mi vorrà contraddire. Ricordo sempre a me stesso, e sono sicuro che non mi contraddirà, che la cassa integrazione non la vedremo prima della fine di maggio. Spero che non mi contraddirà sul fatto che ancora

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oggi i 600 euro non sono stati versati. Da domani, comunque, ci rimboccheremo le maniche e vedremo di fare degli interventi immediati in una visione di correttezza e di democrazia. PRESIDENTE: Grazie assessore Cefola. La parola al Sindaco. SINDACO CANNITO: Poco fa ho fatto una comunicazione, ho detto, ma l’ho detto anche in passato, che intendo riunire i Capigruppo per decidere insieme cosa dobbiamo fare in relazione ai tributi locali. Quando ci siederemo intorno ad un tavolo virtuale, dobbiamo decidere cosa dobbiamo fare. La decisione, che dovrà essere condivisa, perché stiamo parlando del Bilancio pubblico, la porteremo in Consiglio comunale per metterla a disposizione dei Consiglieri comunali e quindi metterla in votazione. È questo il mio orientamento e quello anche degli Assessori. Dobbiamo sederci intorno a un tavolo, dobbiamo vedere cosa possiamo fare con il Bilancio alla mano. Voglio ancora ricordare che in quest’emergenza il Comune di Barletta ha messo a disposizione dei propri fondi per anticipare il fitto casa, che è una cosa molto importante, ha messo a disposizione i propri uffici per inviare all’Inps l’elenco degli aventi diritto all’assegno familiare. Queste cose, normalmente, l’anno scorso, non sono state fatte ad aprile o, meglio, agli inizi di aprile, sono state fatte più tardi, ma noi le abbiamo fatte in anticipo, le potevamo e dovevamo farle perché c’è quest’emergenza maledetta. Invito i Consiglieri comunali, soprattutto i Capigruppo che porteranno ai loro Gruppi l’orientamento, di darmi la data di quando intendono sedersi intorno a un tavolo per decidere cosa dobbiamo fare e cosa non dobbiamo fare. PRESIDENTE: Grazie Sindaco. Consigliere Dileo, ho visto una sua prenotazione, era per l’altro punto? CONSIGLIERE DILEO: Era per l’altro punto, però vorrei dire che in effetti il Sindaco ha ragione. Fissiamo subito, più che fare quella di Capigruppo, facciamola come pre Consiglio, aperta all’Opposizione e alla Maggioranza di tutti i Consiglieri, così non perdiamo tempo nel prossimo Consiglio che faremo. Svisceriamo tutti quanti insieme le cose da fare. Far durare un Consiglio così a lungo, in questa maniera estenuante, per le votazioni, è complicato. Semplifichiamo. PRESIDENTE: Grazie consigliere Dileo. La parola al consigliere Mazzarisi, vuole rispondere al Sindaco? CONSIGLIERE MAZZARISI: Voglio semplicemente rispondere sia al Sindaco sia all’Assessore. Non metto in dubbio la buona volontà e come sta operando la Giunta in questo momento, però chiaramente le imprese hanno bisogno di certezze. Quello che le chiedo, che le chiedevo con quest’ordine del giorno è di avere la certezza che nel periodo coperto dal Coronavirus, fino al 30 settembre, le aziende siano esentate dal pagare eventuali tributi, che gli uffici non facciano attività di accertamento in questo periodo. È quello che chiedevo al Sindaco: la sospensione, in questo periodo, sia dei pagamenti dei tributi locali sia dell’attività di accertamento da parte degli uffici, da oggi al 30 settembre. È un impegno che, secondo me, il Sindaco, con la Giunta, potrà far diventare definitivo in una prossima delibera di Giunta, mi farebbe piacere che venga preso in questo momento, nell’ambito del Consiglio comunale. Grazie. PRESIDENTE:

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Grazie consigliere Mazzarisi. La parola al consigliere Mennea. CONSIGLIERE MENNEA: Non ho compreso bene qual è la volontà precisa di quest’ordine del giorno, del proponente, se è quella di sospendere i termini di pagamento e di accertamento o di cancellare, per questo periodo, fino al 30 settembre, i tributi locali. Dopo questo chiarimento, vorrei dire il mio pensiero. PRESIDENTE: La parola al consigliere Mazzarisi, prego. CONSIGLIERE MAZZARISI: Nel mio ordine del giorno ho parlato di sospensione dei versamenti, non ho parlato di cancellazione. La cancellazione me l’aspetto più a livello regionale, a livello nazionale. Nel corso del suo intervento di venerdì, molto caldo, in cui chiedeva al Sindaco un impegno alla cancellazione dei tributi locali, non dimentico che lei è un rappresentante regionale, quindi mi aspetto un segnale da lei a livello regionale. Lei, essendo un autorevole rappresentante del Partito Democratico, mi aspetto che un intervento del genere venga fatto da un suo rappresentante, visto che abbiamo la fortuna di avere un Ministro della BAT che è fa parte del Governo, che faccio una proposta di cancellazione anche a livello nazionale e invece mi è sembrato di capire che ieri, il Segretario nazionale del Partito Democratico ha fatto una proposta inversa, ha chiesto di aumentare la tassazione facendo una proposta di una patrimoniale per redditi alti. Prima di proporre a livello locale, dove le risorse sono piuttosto limitate, mi aspetto che un segnale venga dal livello governativo, dal livello regionale e sicuramente l’Amministrazione locale non potrà che adeguarsi e sicuramente arrivare ad una sospensione, dopo che saranno garantite le risorse continue nei confronti degli Enti Locali. Ho parlato di sospensione, di rinvio a un periodo, speriamo migliore, che sia da ottobre in poi. PRESIDENTE: Grazie consigliere Mazzarisi. Per maggiore chiarezza, anche per chi ci ascolta da casa, vorrei leggere proprio i due punti, il punto A e il punto B dell’ordine del giorno, di modo che è chiaro anche a tutti noi. Il punto A: “Di sospendere, per l’intero territorio comunale, per i soggetti esercenti l’attività di impresa, arti e professione, i versali relativi ai tributi locali di competenza del Comune di Barletta e relativi all’anno di imposta 2020, in scadenza dal 17 marzo al 29 settembre 2020”. Il punto B: “Di sospendere, nel periodo dal 17 marzo 2020 al 29 settembre 2020, i termini relativi all’attività di liquidazione, di controllo, di accertamento e di riscossione di tutti i tributi locali”. Abbiamo fatto chiarezza di quello che il Consigliere comunale Mazzarisi ha scritto sull’ordine del giorno. Dopodiché, il consigliere Mennea ha bisogno di rispondere al consigliere Mazzarisi? CONSIGLIERE MENNEA: Dopo aver chiarito quest’aspetto, vorrei dire qual è la nostra idea rispetto a questa proposta. Sicuramente è una proposta positiva che va verso le esigenze dei cittadini, delle imprese in particolar modo che non hanno, in questo periodo, la possibilità di produrre reddito, ma è solo un primo passo perché se rinviamo delle imposte da pagare a settembre, i cittadini e gli imprenditori si ritroveranno con un debito maturato in quel momento. Diciamo le cose come si possono evolvere se sospendiamo i termini. Il passo più avanti è quello che abbiamo fatto noi in

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Regione qualche tempo fa, di abbattere l’Irap per le imprese, l’abbiamo fatto con 13 milioni 600 mila euro e adesso stiamo lavorando, visto che qualcuno ha tirato in ballo il mio ruolo regionale, stiamo lavorando a un Piano di ripartenza che parte da 450 milioni di dotazione e arriverà fino a 3 miliardi, per cui stiamo togliendo risorse per allungare un pezzo di strada, per fare opere pubbliche sui fondi comunitari e stiamo cercando di dirottare queste risorse ai cittadini, alle famiglie in difficoltà e alle imprese che saranno in difficoltà. Questo è il senso ed era il senso anche degli interventi precedenti che probabilmente hanno suscitato qualche stimolo anomalo per qualcuno. Poi, visto che stiamo in comunicazione con i cittadini e con la struttura, proprio ieri, pare strano che chi doveva saperlo non lo sa, sono stati emessi i pagamenti per 33 milioni 600 mila euro ai Comuni pugliesi, per il buono spesa, più i 22 mila euro, 128 mila 419,71 euro del fondo contributi ai canoni di locazione. Poi, ci sono gli 11 milioni e mezzo che la Regione ha già pagato per rafforzare il bonus spesa. Le accuse che mi sono state rivolte, rispetto a questo, cadono completamente perché chi ignora quello che succede intorno, farebbe bene a riflettere prima di puntare il dito contro gli altri. Penso che la discussione che si dovrà fare non è quella di sospendere i termini, che è un provvedimento di urgenza che va adottato, va condiviso e sostenuto sicuramente, ma è il chiedersi ora, non a settembre, quando questo debito sarà maturato, cosa possiamo fare, cosa può fare l’Amministrazione per raccogliere risorse che si possono impiegare in altri anni, e che non sono necessarie oggi, e creare un tesoretto che risponda alle esigenze immediate improcrastinabili che hanno i cittadini e le imprese in questo momento. È questa la discussione e il punto politico di discussione sul quale ci piacerebbe confrontarci. Va bene questo primo passo, con l’impegno di continuare su questa strada per cercare di eliminare le imposte in un periodo in cui i lavoratori non hanno reddito e le imprese non producono reddito e quindi: come fanno a caricarsi di un’imposta che non possono pagare, perché non producono reddito? Sosteniamo quest’ordine del giorno con l’impegno, da parte dell’Amministrazione, di proseguire su questa strada per trovare risorse in modo da esentare i cittadini di alcuni tributi locali, in parte o totalmente. Poi, non posso non soffermarmi qualche minuto, un minuto o due, su quello che è accaduto poco fa. Voglio chiedere scusa ai cittadini per aver assistito ad uno spettacolo ignobile, indegno di chi rappresenta la massima istituzione di questa città, voglio anche dire al Presidente del Consiglio che non ha fiatato, non ha neppure censurato su questo modo di fare, prendo atto che in questo Consiglio si può offendere chiunque, si può dare dell’ignorante a chiunque sapendo, alla fine, che l’ignorante è chi ha dato dell’ignorante. Il Piano comunale di Protezione Civile lo redige il Sindaco, per legge, io non devo redigere nulla. Per legge spetta al Sindaco, quindi non sono ignorante di niente, non ignoro nulla in questo caso, per cui chi scambia il Piano comunale di Protezione Civile per il Piano di sicurezza si dovrebbe interrogare se quello che dice lo conosce, prima di dare dell’ignorante all’altro, o se non si deve guardare allo specchio e fare un bagno di umiltà prima di insultare le persone gratuitamente. Era solo questo. Mi volevo scusare con i cittadini perché veramente è stato uno spettacolo indegno di chi rappresenta le istituzioni. Grazie. PRESIDENTE: Grazie. La parola al consigliere Basile Giuseppe. CONSIGLIERE BASILE G.: Grazie Presidente. Collegi Consiglieri, Sindaco, in merito alla proposta del consigliere Mazzarisi, innanzitutto, a scanso di equivoci, sono favorevole a qualsiasi proposta venga per mitigare le cause o quello che accade alle aziende locali per far sì che vengano aiutate.

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Qualsiasi proposta è bene accetta, però quello che mi lascia perplesso è sentire il consigliere Mazzarisi che chiede al Sindaco di procedere senza indugio, senza neanche aspettare i decreti che molto probabilmente supereranno questo ordine del giorno e gli chiede di procedere subito in Giunta comunale, andare avanti, decretare in Giunta, sospendere tutto, così da aiutare subito gli esercenti e tutte le aziende barlettane che sono in sofferenza. Mi chiedo, e lo chiedo anche al Sindaco, visto che il consigliere Mazzarisi è un esponente della sua Maggioranza, di cosa abbiamo parlato noi negli ultimi tre o quattro giorni, o nella Conferenza dei Capigruppo quando c’è stato prospettato un intervento organico sulle misure che il Comune può mettere in atto per mitigare i problemi e tutti i danni che questa crisi porta e porterà. Mi chiedo di cosa abbiamo parlato perché il Sindaco dice: sì, facciamo una delibera, ci sediamo, discutiamo tutti insieme cosa fare. Poi, ci ritroviamo un suo esponente della Maggioranza che invece dice: no, facciamo subito questo e andiamo in Giunta, senza neanche minimamente citare il resto dell’Opposizione. Tutte queste posizioni lasciano sconcertati chi come noi ha già presentato delle proposte, che sono già sul tavolo del Sindaco, riguardo i tributi comunali, ma nell’ottica di una collaborazione e di una condivisione, ci faccia capire che cosa dobbiamo fare, perché trovarci davanti a questo ordine del giorno significa che la sua maggioranza va, così, a ranghi sparsi, ognuno va per conto suo e poi alla fine ci dobbiamo ritrovare a discutere di una delibera che probabilmente a questo punto, se viene approvato questo ordine del giorno che sospende tutte le tasse e le sposta o le riduce o quello che fa...; di che cosa dobbiamo parlare su questa delibera di Consiglio comunale di attuazione visto che soldi, come ha detto l'Assessore, non ce ne sono? Per cui ritorniamo sempre – la nota polemica purtroppo mi viene – al discorso che la mano sinistra non sa cosa fa la mano destra, ne abbiamo avuto l'esempio pochi minuti fa: un consigliere di maggioranza dice "abbiamo tempo fino al 27 aprile per sanare l'obbrobrio sulla cava" e un dirigente dice "no, non c'è più nulla da fare, potete fare quello che volete, ma alla fine le cose 'sono già andate agli alberi appuntiti'". Il Sindaco ci deve far capire come procedere perché questo argomento è molto importante. Altrimenti sarebbe stato molto semplice per noi: avremmo presentato una mozione, come abbiamo fatto già da metà marzo, per ridurre le tariffe comunali e ci sbrigavamo, poi sarebbero stati fatti vostri se approvarla o rifiutarla. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Basile. Prego Sindaco. SINDACO CANNITO: Ho invitato i Capigruppo a metterci attorno ad un tavolo e discutere su cosa dobbiamo fare per i nostri cittadini. In quel consesso i 5 Stelle possono fare la loro proposta, la maggioranza farà la propria proposta, i Gruppi faranno la loro proposta. Il tutto dovrà essere ovviamente, per tecnica amministrativa, riportato in un atto di Giunta, che ovviamente terrà conto dell'accordo condiviso. Io sto cercando di sforzarmi di arrivare ad un accordo condiviso, spero una volta per sempre che questo mio intendimento sia compreso. Mazzarisi ha sollevato il problema da consigliere comunale e quindi pone all'attenzione del Consiglio comunale, del Sindaco, della maggioranza, del Segretario e anche dei Capigruppo l'argomento di discussione. Per me è ancora valida la necessità, in questo momento particolare, di incontrarci e di condividere una scelta amministrativa. Spero di essermi spiegato. Comunque voglio dire che sono sospesi per legge gli avvisi di accertamento, questo è compresso nel decreto Cura Italia. Voglio altresì comunicare che non abbiamo mandato nessun avviso di accertamento. Voglio altresì comunicare che già da tempo abbiamo sospeso il pagamento della TOSAP e il pagamento degli altri tributi per un semplice motivo: perché non possiamo far pagare la TOSAP a chi non usufruisce dell'occupazione di suolo pubblico perché

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Atti consiliari del Comune di Barletta –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– SEDUTA DELL'11 APRILE 2020 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

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noi abbiamo disposto la chiusura dei bar, dei ristoranti e di altre attività commerciali. A ritornare su questo argomento, quindi, sinceramente ho difficoltà. Poi c'è chi riesce a inibire i propri freni e chi non ci riesce. Ancora una volta comunico al Consiglio comunale, e quindi alla città, che si rende necessario incontrarci intorno ad un tavolo e decidere che cosa dobbiamo fare perché – non lo dice Mennea o Basile o Cannito – ci sono i sindacati di categoria che ci hanno chiesto di andare incontro alle loro esigenze, quindi io domani – e non lo dico per provocazione – sono pronto già a lavorare per arrivare ad una delibera di Giunta che tenga conto di tutti quanti gli indirizzi che ognuno di noi, sulla base del proprio orientamento politico, della propria sensibilità politica e competenza, riesca a portare al tavolo di questa delibera di Giunta, che potrà essere fatta anche lunedì qualora arrivassimo ad un'intesa comune. Io poi vorrei capire, e, detto questo, non voglio fare ulteriori polemiche perché non è il momento, però una domanda la faccio al dirigente Nigro. Dottor Nigro, mi sa dire quali sono le imposte che le imprese devono pagare al Comune tranne la TOSAP e l'affissione? Mi può dire quali imposte le imprese devono pagare ai Comuni? DIRIGENTE Dott. NIGRO: Buongiorno nuovamente a tutti. Preciso rispetto alla richiesta del Sindaco. È chiaro che come tributi comunali cittadini e imprese – guardiamola un momento dal punto di vista delle entrate comunali; mi stavo facendo giusto qualche appunto, faccio una sintesi così cerco di dare un quadro completo – sul nostro bilancio abbiamo 52 milioni di euro di entrate tributarie, di cui 20 milioni per IMU, della quale non dipende da noi la scadenza e le aliquote le dovremmo decidere entro il 30 giugno perché il legislatore ha detto di rivedere le aliquote entro il 30 giugno. Poi, andando per ordine di grandezza, abbiamo 15,5 milioni di TARI che ci serve per coprire i costi della Bar.S.A., da un lato, e quindi pagare il corrispettivo alla Bar.S.A., e, dall'altro, lo smaltimento presso le discariche. 20 milioni più 15,5 milioni sono già 35,5 milioni solo di queste due entrate. Poi abbiamo 10,5 milioni di trasferimenti dallo Stato relativi al fondo di solidarietà comunale, quello di cui ci hanno dato un anticipo qualche giorno fa. Per il resto, abbiamo 3,7 milioni di addizionale comunale e anche questa non è nel nostro potere perché l'addizionale comunale è quella che tutte le imprese versano, quindi l'addizionale comunale dipende dai redditi che si rilevano e che si rileveranno nel corso del 2020, perciò sicuramente lì avremo un calo di gettito perché il reddito IRPEF ovviamente, purtroppo, quest'anno è più basso; poi ci restano circa 650 mila euro di tassa occupazione suolo pubblico (preciso che queste sono le entrate al momento stanziate nel nostro bilancio); poi abbiamo 100 mila euro di diritti pubbliche affissioni e 220 mila euro di imposta di pubblicità. Questi sono i tributi locali nel nostro caso, quindi è chiaro che quando il Sindaco mi dice "quali sono i tributi che pagano cittadino e impresa?", per quanto ci riguarda come amministrazione comunale noi abbiamo TOSAP, diritti di pubblica affissione e imposta di pubblicità che complessivamente valgono 1 milione di euro più o meno e che già il legislatore in qualche maniera con il DL Cura Italia ha sospeso fino a maggio. Nell'interrogazione di Mazzarisi si chiede che questa sospensione avvenga per un periodo più lungo, cioè fino al 29 di settembre. Su questo tema stiamo predisponendo una delibera. Come ho già anticipato al Sindaco e all'Assessore, ci sto lavorando in questi giorni e in queste ore. È chiaro che la delibera sarà fatta sulla scorta di quello che si sta discutendo in questi due giorni, sulla scorta di quello che il Sindaco sta annunciando, cioè ci sarà una riunione con i Capigruppo in cui si daranno determinate indicazioni e io a quelle mi dovrò attenere. Complessivamente, oggi, se dovessi fare un ragionamento macro, anche per rispondere ad eventuali richieste, è chiaro che dal punto di vista dei tributi minori, laddove noi possiamo intervenire, abbiamo una maggiore flessibilità; parlo di TOSAP, di diritti di pubblica affissione e di imposta di pubblicità. Né stiamo chiedendo nulla in questi giorni. Chi doveva versare ha

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già versato e per il tempo per cui non ha utilizzato lo spazio pubblico sarà anche rimborsato e, compatibilmente con quello che accadrà da qui ai prossimi giorni e mesi, non vedo al momento difficoltà, almeno su questi tre tributi, a sospendere, come diceva Mazzarisi, per rinviare da ottobre a dicembre il pagamento, anche rateizzato, di quello che non è stato versato. Ma è chiaro che oggi dobbiamo ragionare in altri termini e permettetemi un passaggio un po' più tecnico. Io ho il dovere comunque di salvaguardare gli equilibri di bilancio e la cassa del Comune di Barletta perché non si può rischiare di arrivare noi come amministrazione comunale ad anticipare delle somme andando noi in rosso sul conto, perché altrimenti metteremmo a rischio stipendi, servizi sociali, pubblica illuminazione, trasporto, smaltimento rifiuti e tutto il resto. È evidente che ci sono margini per operare secondo la richiesta di Mazzarisi; la vedo un po' più complicata sull'IMU, ma ci auguriamo che se dovesse intervenire lo Stato con la sospensione piuttosto che con il differimento, lo Stato intervenga anche a fornire ulteriori risorse. Non credo di dover aggiungere altro. PRESIDENTE: Grazie dottor Nigro. Prego Sindaco. SINDACO CANNITO: Spero che sia stato compreso il mio intervento e quello del dottor Nigro. Per cui domani, se voi siete d'accordo, possiamo già metterci intorno a un tavolo e lavorare e deliberare quello che abbiamo deciso al tavolo dei Capigruppo – che deve prevedere la presenza di tutti – al fine di andare incontro alle esigenze dei nostri cittadini. Una cosa è certa oggi: che il Comune di Barletta, oggi e fino a settembre, non ha chiesto una lira ai suoi cittadini, anzi, li ha dati perché ha pagato il fitto casa, perché si sta attivando per altre cose che vanno incontro alle esigenze dei cittadini, quindi spero che la polemica rientri e ci mettiamo intorno a un tavolo a lavorare. PRESIDENTE: Grazie, Sindaco. Il consigliere Basile Flavio mi ha chiesto la parola. CONSIGLIERE BASILE F.: Grazie per la parola. Voglio riprendere l'intervento del collega dei 5 Stelle Giuseppe Basile. Giuseppe, ti ricordo che, al di là dei giusti dibattiti e confronti politici, al Governo ci siete voi, al Governo ci sono PD e 5 Stelle, non dimentichiamolo; ci sono PD e 5 Stelle che hanno dato la patata bollente ai sindaci di qualsiasi colore politico essi siano, quindi in questa fase attaccare i sindaci a me non va, vedere l'attacco gratuito ai sindaci a me non piace perché mettiamoci nei panni di un sindaco. Siccome io conosco molti sindaci anche di altre realtà d'Italia, del Nord – certo, dello stesso colore politico a cui io appartengo – che stanno facendo fatica, con i quali io mi confronto, li ascolto – si è creato un rapporto veramente di condivisione anche con loro – so che non è facile essere sindaci e quindi convengo con le buone proposte del collega Mazzarisi perché devo dire – e questo lo dico al di là dell'appartenenza e dell'investitura politica che mi riguarda, lo dico da operatore economico – che io credo che il collega Mazzarisi, che segue le aziende e i piccoli operatori economici, penso anche quelli di media e alta caratura, abbia fatto un intervento teso e proteso a salvaguardare le tasche di questi soggetti economici che purtroppo oggi fanno veramente fatica non ad arrivare a metà del mese, ad incassare, perché sono fermi, non producono reddito e quindi, se non si produce reddito, bisogna cercare, al limite delle proprie possibilità per quanto riguarda le competenze comunali, di fare degli interventi. Io credo che il Sindaco abbia già detto – mi corregga lo stesso Sindaco se sbaglio – che per quanto riguarda l'intervento in capo ai comuni, riguardo alla TOSAP nella fattispecie, credo che

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sia passata l'idea che abbiamo già messo sul tavolo durante la Conferenza dei Capigruppo che per quanto concerne il periodo finestra, questi mesi di crisi, la TOSAP non verrà calcolata e si calcoleranno solamente i tributi dovuti per i mesi dell'anno solare in cui gli esercenti hanno usufruito dell'occupazione di suolo pubblico, quindi io credo che già un primo intervento, una prima apertura da parte di questo Sindaco ci sia stata e spero – il monito è a lei, Sindaco – che questa apertura non sia uno specchietto per le allodole. Glielo dico per una semplice motivazione: mi fa piacere che il dirigente Nigro abbia detto – e questo è giusto che i cittadini lo sappiamo – che quei fondi di sostegno comunale che noi abbiamo avuto sono degli anticipi e non altro che degli anticipi che noi stiamo utilizzando per i buoni spesa, quindi sia chiaro che il Governo non ha regalato nulla, signori amici dei 5 Stelle e del PD, soprattutto dei 5 Stelle che sono sempre bravi a polemizzare. Il Governo non ha regalato nulla, ha preso semplicemente per i fondelli i sindaci, che oggi, ricevendo questa patata bollente, si devono barcamenare tra mille difficoltà, tra mille andirivieni, arzigogolandosi a destra e a manca per cercare di rispondere e far fede alle esigenze della povera gente, di queste emergenze sociali. Quindi smettiamola, io sono stanco di sentire le polemiche gratuite che arrivano da destra e manca quando si mette la patata bollente in mano ai sindaci e poi si addossa la colpa ai sindaci, ai comuni. Spogliamoci dei nostri panni di investiture di partiti e quant'altro, o di oppositori. Ragioniamo e ragioniamo in modo teso e proteso con chi oggi amministra la città e che credo, spero, voglia dare una apertura concreta, con dei fatti concreti. Io l'ho detto – lei era assente, Sindaco – durante il mio precedente intervento quando chiedevo all'assessore Cefola di venire la prossima volta concretamente in Consiglio comunale – e lei mi ha detto questo poco fa, che possiamo discuterne a un tavolo attraverso una Conferenza dei Capigruppo – con proposte di variazione di bilancio finalizzate proprio a quel tipo di interventi. Tornando alla proposta del collega Mazzarisi, io ci aggiungo questa cosa. Poi non so se è condivisibile, fattibile o meno – questo ce lo dirà il dirigente – nel limite di quelle che sono le possibilità e le investiture in capo ai comuni, perché ovviamente aspetterei altri interventi, altri DPCM da parte di questo Governo, atti e finalizzati al sostegno anche delle imprese, perché i 600 euro sono uno specchietto per le allodole, parliamoci chiaro, perché molti non possono usufruire di quei 600 euro per varie mozioni che non sto qua ad elencare. Poi, parliamoci chiaro, gli interventi che sono stati fatti dal Governo a favore di chi paga i fitti e per recuperare i canoni di locazione fino ad un massimo del 60 per cento sono stati fatti solo per le categorie C1 e non per altre categorie di contratti di locazione. Quindi ora sediamoci a un tavolo, ragioniamo finalmente e cerchiamo di mantenere tutti la calma perché non dobbiamo assistere più a quelle emozioni e carature psicologiche che hanno caratterizzato gli interventi precedenti. Ovviamente io solidarizzo sia col Sindaco che col consigliere Mennea, ma devo dire che mi dispiace che vi siate imbattuti in un diverbio che ritengo sterile e fuori luogo. Comunque chiediamo scusa ai cittadini tutti quanti perché ovviamente in una squadra, se sbaglia uno, sbagliano tutti, quindi siamo tutti responsabili del messaggio che diamo ai cittadini in questo consesso. Per quanto riguarda invece la domanda specifica al dirigente, io le chiedo, dirigente: lei prima diceva che il Comune normalmente percepirebbe e quindi in questo caso non introiterebbe quasi 1 milione di euro – se non vado errato, lei ha detto questo – dai diritti di affissione e dalla TOSAP – mi corregga se sbaglio; ora vorrei sapere: in questo caso questo milione di euro che il Comune aveva già messo in bilancio per far fronte alle necessità della collettività da dove lo andrebbe a recepire in questa fase? Prima domanda. Seconda domanda, sempre a lei, dirigente, poi la rivolgo anche al Sindaco. Per quanto riguarda quello che dicevo prima, gli interventi per chi paga ancora le rette degli asili nido – scusami, Mazzarisi se vado fuori traccia, e perdonatemi – c'è adesso da parte dell'amministrazione la volontà di mettere mano al portafogli per fare degli interventi specifici e adatti a quel tipo di incombenze che gravano sulle tasche vuote – lo ribadisco e lo ripeto – di quei capifamiglia? Ci

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sono anche imprenditori, attenzione, perché quando parliamo di capifamiglia non è che parliamo del cittadino meno abbiente perché oggi veramente sta diventando povero anche l'imprenditore perché perdere due mesi di entrate significa non poter far fronte anche a delle esigenze, a degli impegni di tipo personale e familiare come quelli che ho menzionato poc'anzi, quindi è qui che noi ci dobbiamo soffermare a riflettere. C'è una volontà di fare questi tipi di interventi? Poi ovviamente aspettiamo, lo dicevo in prefazione, altri interventi da parte di questo Governo, che, ripeto, è mal amministrato, è un Governo che fa acqua da tutte le parti. Purtroppo abbiamo assistito – e questo è vergognoso – ad una proposta di esponenti del Partito Democratico che vogliono fare addirittura la tassa sul Covid per chi ha un reddito superiore a 80 mila euro. È qualcosa di inaudito perché significa che chi ha un reddito superiore a 80 mila euro può pagare la tassazione, però, attenzione, magari questo è uno che dichiara tutto e non dobbiamo preoccuparci di tutti i soggetti giuridici che fanno nero? Ahimè, purtroppo questa è una piaga sociale, è il tallone d'Achille di tutta l'Italia, maggiormente di queste aree del Mezzogiorno che fanno nero. È un problema di tutti noi, è un problema del Governo in questa fase perché c'è un Governo 5 Stelle-PD che deve porre attenzione a questi tipi di interventi, non ai soliti gratuiti populismi. Ritorno alla polemica che ho imbastito all'inizio. Smettiamola una volta per tutte in questa fase di fare polemiche sull'amministrazione dei sindaci perché i sindaci sono veramente in difficoltà. Lo dico perché io mi confronto con altri sindaci, che sono anche del mio schieramento politico, e sono in difficoltà. Siccome credo che in Italia chi amministra maggiormente i comuni siano Lega, PD e altri schieramenti, vedo poche amministrazioni comunali a guida Movimento 5 Stelle, smettiamola di fare i populisti e in questa fase cerchiamo di essere un po' più tutti quanti stringenti e tesi a collaborare con chi oggi governa la città e ha atti di responsabilità importanti come il nostro primo cittadino, perché il nostro primo cittadino non è il sindaco di se stesso, non è il sindaco dei cittadini, è anche il nostro sindaco, ed essendo anche il nostro sindaco, se ci chiede collaborazione, gliela diamo. Poi li deve fare i fatti, perché se non li fa, allora gli facciamo opposizione. Io la proposta l'ho fatta e la ribadisco, non mi stanco ancora di dirla: apriamo il servizio a domicilio ai piccoli commercianti, ai baristi, ai piccoli soggetti giuridici che oggi stanno soffrendo. Diamogli questa possibilità perché non c'è nessuna trasmissione di Covid o quant'altro facendo il servizio a domicilio perché lo fanno le pizzerie, perché lo fanno le pasticcerie, quindi lo facciamo fare anche ai baristi – ecco dov'è il controsenso all'italiana. Ho visto aperture da parte del Sindaco in merito a questa proposta. Iniziamo a far lavorare questi piccoli operatori col servizio a domicilio e vedrete che già daremo un segnale a livello comunale di apertura e di solidarietà a chi oggi fa veramente fatica e rimane silente, non fa proteste, si sta comportando bene, rimane in silenzio e continua ad avere fiducia nella classe politica di questa città, che, ripeto, investe maggioranza e opposizione in questa fase. Quindi stop alle polemiche sterili, stop ai populismi gratuiti, stop alle chiacchiere e pensiamo di più al pragmatismo, ai fatti concreti, quelli che credo questo Sindaco stia dimostrando di voler fare. Poi se non li fa, ripeto – questo lo dico ai colleghi dell'opposizione – sono fatti suoi, ne risponderà in prima persona in solido alla cittadinanza. Questo vale anche per l'attività dei dirigenti, di cui alcuni li vedo sempre presenti e pronti a rispondere, altri alcune volte sono un po' opachi, un po' assenti nelle risposte alle domande che ricevono dai rappresentanti istituzionali che in questo caso sono i Consiglieri comunali. Speriamo tutti quanti di uscire quanto prima da questa emergenza che ci sta attanagliando, che ci costringe a stare in casa, e vi prego di dare dei segnali concreti alla cittadinanza. Vi dico anche che qualche minuto fa, mentre stavo parlando, in zona Patalini e Barberini c'era un assembramento di gente, non so per quali ragioni, stanno correndo tutti ai supermercati evidentemente, e mancano i controlli, quindi prego anche il Sindaco in questa fase, nel limite

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delle sue possibilità, di alzare il telefono e chiamare chi di dovere e far fare i controlli agli ingressi delle attività alimentari commerciali perché alla vigilia di Pasqua evidentemente c'è ancora qualcuno che ha le idee poco chiare – il monito è agli esercenti e ai titolari delle strutture – su come va gestita l'emergenza, perché si sta parlando poco di emergenza, ma noi siamo ancora in emergenza e non ce lo dimentichiamo mai che fino al 3 maggio siamo ancora nella Fase 1, la Fase 2 deve ancora partire. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Basile. Consigliera Maffione Rosanna, prego, a lei la parola. CONSIGLIERA MAFFIONE R.: Grazie, Presidente. Sono un po' in confusione onestamente. Se fossi a scuola direi che siamo andati fuori traccia dopo questo intervento, quindi cercherò di ritornare al punto all'ordine del giorno. Ho ascoltato l'intervento del Sindaco e fa bene il Sindaco a dire "creeremo un tavolo, convochiamo subito i Capigruppo, lavoriamo, mettiamoci al lavoro insieme" e fa bene il dottor Nigro a dire "io da tecnico devo pensare alle casse del Comune", però non possiamo dare ai cittadini delle informazioni che non sono chiare perché io qui davanti ho l'ordine del giorno del consigliere Mazzarisi e quando vedo scritto "sospensione" relativamente ai tributi locali, fossi un cittadino – e ovviamente lo sono – andrei in confusione e non capirei se ad ottobre mi ritroverò dei tributi di competenza di quel trimestre sommati a dei tributi del semestre che in teoria si vuole sospendere e quindi debiti su debiti. Onestamente noto anche che c'è una parte mancante perché mi chiedo: questa sospensione che viene proposta fa maturare delle sanzioni, fa maturare degli interessi? Si è valutata questa cosa tecnicamente? Questa cosa va specificata. Ciò che il Consigliere propone nell'ordine del giorno è sicuramente una buona proposta, ma tra sei mesi, quindi l'1 ottobre, se dovessero sommarsi i tributi di competenza più i tributi sospesi ma che la gente deve pagare, al cittadino va detto: l'ordine del giorno parla di una sospensione di tributi locali, ma significa che comunque li dovete pagare anche se ora non si sta producendo reddito da due mesi. Un imprenditore, un cittadino comune, quindi, si ritroverà ad avere debiti su debiti. Poi vorrei una risposta soprattutto su questa cosa tecnica: matureranno degli interessi, matureranno delle sanzioni e quindi si aggiungeranno a quanto dovuto? Che venga fatta chiarezza sull'informazione perché quando si parla di sospensione, a meno che non si specifichi, non si capisce se si tratta di un ritardo del pagamento o di una completa eliminazione. Il Consigliere prima l'ha precisato, il dottor Nigro ha detto "potremmo anche rateizzare", però praticamente il sunto è che comunque dobbiamo pagare e pagheremo in un momento storico in cui avremo molti meno soldi di quelli che ci sono adesso nelle tasche perché è da un mese che non si crea reddito, per il prossimo mese non se ne creerà e probabilmente anche per i prossimi sei mesi e per il prossimo anno perché è da illusi pensare che qualsiasi negozio che riaprirà a Barletta, qualsiasi imprenditore e capo di famiglia di Barletta possa spendere e possa incassare ciò che è stato fino a un mese fa. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliera Maffione. Consigliere Mazzarisi, può rispondere, prego. CONSIGLIERE MAZZARISI: Sì, vorrei rispondere alla consigliera Maffione. Io nel mio ordine del giorno ho parlato, come dice lei, di "sospensione", quindi di sospendere la richiesta di pagamento nel periodo che va dal 17 marzo al 29 settembre. È chiaro che non ho parlato di cancellazione. L'eventuale cancellazione penso che si deciderà nell'ambito di quella che è stata la programmazione che oggi ha detto il Sindaco di un tavolo con i Capigruppo. Se i Capigruppo successivamente

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stabiliranno un'eventuale cancellazione, condivisa, quindi, tra maggioranza e opposizione, questo non potrà che farmi piacere. Oggi quello che chiedo è almeno garantire la sospensione per questi cinque o sei mesi fino al 30 settembre. Chiaramente poi saranno gli uffici a determinare la possibilità, come già anticipato dal dottor Nigro, di una rateizzazione. Nelle more, se si arriva a una decisione congiunta di cancellare le imposte di questo periodo, questa cosa non potrà che trovarmi concorde. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Mazzarisi. Consigliere Bufo, prego. CONSIGLIERE BUFO: Grazie, Presidente, per avermi ceduto la parola. Io ritengo che, per essere obiettivi, sia troppo facile dire "cancelliamo le tasse". È impossibile fare questo, lo sappiamo tutti perché ci vuole un criterio di stabilità per "reggere la baracca". È ovvio però che una sospensione in questa fase – e quindi sono favorevole alla proposta contenuta nell'ordine del giorno del consigliere Mazzarisi – serve a dare un po' di respiro in questa situazione di grande affanno per tutte le famiglie. Io aggiungerei anche una scrematura – che sollecito a fare la Conferenza dei Capigruppo che, come ha detto il Sindaco, si occuperà di questa questione – di quelle tasse o di quei balzelli che incidono più che altro sui ceti medio-bassi. È inutile enucleare o enumerare i singoli servizi o le singole tasse, le conosciamo benissimo, dai servizi sociali alle attività imprenditoriali. Nel contempo dico anche che nel momento in cui si stabilisce il come fare, bisogna anche dare risposte celeri perché quello di cui ha bisogno la gente adesso non sono parole ma fatti e nell'immediato. Questa sospensione va in questo senso, cioè consente di mantenere perlomeno tra le mani delle pochissime disponibilità in termini di liquidità, di somme di denaro, rispetto ad una tassazione per servizi completi che la città in questa fase non può neanche dare in maniera corretta, quindi mi sembra una contraddizione richiedere questa tassazione, perciò scremiamo. Va bene la sospensione fino a settembre dei pagamenti, ma io sono anche per una scrematura. Non importa se c'è un depauperamento momentaneo delle casse del Comune, dobbiamo stringere la cinghia tutti e il Comune non può fare il burocrate. In questa fase deve aderire alla sensibilità e al polso della situazione che è di grande difficoltà per tutti quanti, quindi sospendere le tasse sino a settembre come tempistica, ma nello stesso tempo ridurre, nel senso di cancellare, alcune tasse, ovviamente quelle consentite non da una logica ragionieristica, ma da una logica lungimirante e attenta ai bisogni della gente. Poi prendo la parola per fatto personale. Il consigliere Basile ha fatto riferimento al mio intervento mettendo sui due piatti della bilancia la spiegazione dell'architetto Lamacchia, dirigente della proposta di questa benedetta rettifica, e l'interpretazione che, in mancanza dell'ordinanza richiamata nella camicia di delibera, solo alle 9.29 di stamattina messa a disposizione... Ebbene, se le cose stanno come ha detto l'architetto Lamacchia – ma avrei esigenza di guardare questa documentazione, quindi, come hanno ripetuto gli altri Consiglieri, chiedo di mettere a disposizione di tutti quanti, sulla bacheca, tutti quegli atti e quei procedimenti che sono stati richiamati – se l'ordinanza dice che entro il 27 avrebbe dovuto insediarsi il commissario ad acta, il nostro intervento sarà tardivo, così come anche la proposta di deliberazione è tardiva in quanto se il commissario ad acta si è insediato il 9, la proposta di delibera formulata il giorno dopo, il 10, è chiaramente tardiva. Ciò non ci impedisce tuttavia di convocare il Consiglio comunale, di esprimere la nostra volontà benché nulla – è superabile con un'impugnativa da parte di chi ne ha interesse – e sempre con l'intesa, che dovremmo esplicitare nella delibera, di impugnare l'eventuale provvedimento del commissario ad acta. Ma il commissario ad acta difficilmente procederà, pur con una delibera viziata da questa nullità del suo insediamento perché successiva al suo insediamento, perché, capendo la volontà dell'amministrazione, non metterà in campo delle iniziative che sono formalmente ineccepibili,

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ma contrarie alla volontà dell'amministrazione, sub iudice nel caso in cui l'amministrazione impugni questa deliberazione del commissario ad acta. Da ultimo, chiedo che il commissario ad acta venga convocato in quel Consiglio comunale perché i Consiglieri comunali col commissario ad acta abbiano possibilità di interloquire e di chiarire in maniera evidente, plateale, ineccepibile ed inequivocabile qual è la volontà della città di Barletta riguardo a questo tema, perché corriamo il rischio di incorrere in altri strafalcioni perché ci sono delle responsabilità che vanno chiarite e vanno anche sanzionate perché da agosto, quando è arrivata la sentenza del TAR, non è possibile che noi non ne abbiamo conoscenza neanche il 3 marzo, se non di straforo, successivamente, e siamo ancora a discutere oltre la zona Cesarini, cioè oltre ogni termine, quindi tardivamente. PRESIDENTE: Consigliere Bufo, chiedo scusa se la interrompo, però di questo argomento abbiamo già parlato. È urgente. Io convoco la Conferenza dei Capigruppo per giovedì 16, alle ore 16.00, di modo che avremo tutto il tempo in Conferenza dei Capigruppo per chiarire e convocare il Consiglio comunale. Va bene consigliere Bufo? CONSIGLIERE BUFO: Va bene come ha detto il Sindaco, però con l'attenzione a questi aspetti formali, che non ci facciano prendere altri scivoloni perché oltre a fare una figura da poco nei confronti della città, andiamo incontro a responsabilità. PRESIDENTE: Grazie. Vedo che il Sindaco vuole rispondere. SINDACO CANNITO: Sì, vorrei riprendere l'argomento di cava Pozzelle perché non è stato sufficientemente esauriente e quindi ritornerei, se lei me lo consente, Presidente, a riparlare della cava Pozzelle, perché, come diceva giustamente dieci anni fa il PRG del 1971, quella è una variante e non bisogna modificare quella variante. Posso continuare, Presidente? PRESIDENTE: Faccia quello che crede, Sindaco. SINDACO CANNITO: Grazie. Ho concluso. PRESIDENTE: Consigliere Bufo, deve rispondere al Sindaco? CONSIGLIERE BUFO: Sì. Mi fa piacere che lei sia ilare, Presidente del Consiglio, come anche altri, alla trattazione di questo argomento, e ovviamente ci saranno delle ragioni per questa ilarità, ma io credo che non ci sia assolutamente alcuna ilarità consentita su questo argomento e se c'è qualche consigliere che fa la figura del rompiscatole poco mi interessa. A me interessa portare a casa il risultato di evitare che a Barletta possa essere insediata una cava di 10 ettari per nefandezze procedurali, per ritardi colpevoli. PRESIDENTE:

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Grazie, consigliere Bufo. Consigliere Basile Giuseppe, a lei la parola. CONSIGLIERE BASILE G.: Grazie, Presidente. Io intervengo nuovamente, ma solo per una questione di chiarezza, anche se confido sempre nella capacità di comprensione di chi mi ascolta, ma a quanto pare non c'è questa capacità; per il resto, ci affidiamo al Cuore Immacolato di Maria. Per quanto riguarda quello che avevo esposto, il mio dubbio e il mio pensiero è che avevamo concordato nei giorni scorsi con il Sindaco un percorso condiviso su tutte le proposte e poi mi ritrovo in Consiglio comunale una proposta. Mi sarei aspettato di trovare questa proposta, condivisibile così come tutte le altre – anche quella di far portare il caffè in campagna, non c'è problema, sono tutte condivisibili – sul tavolo dei Capigruppo insieme a tutte le altre proposte in modo da poterle condividere tutti quanti. Se invece il Consiglio comunale deciderà di dare corso a questa proposta e metterla in primo piano – perché ovviamente è un ordine del giorno a cui bisogna poi dare seguito concretamente – ne prendiamo atto. Verremo lo stesso alla Capigruppo e ci spiegherete che cosa dobbiamo decidere di altro, se ci sarà. Questo è il senso del mio intervento. Io non sono contrario alla sospensione o a qualsiasi altro provvedimento perché tutte le proposte sono condivisibili, ma mi sarei aspettato di trovarle tutte insieme, con eguale possibilità di discussione, sul tavolo della Capigruppo. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Basile. Consigliere Dileo, prego. CONSIGLIERE DILEO: Buonasera. Mi sembra di partecipare alla commedia dell'assurdo. Siamo in piena emergenza, dobbiamo pensare a come superare questa emergenza, questo mi sembra essenziale. Io giovedì scorso avevo fatto proposta per l'acquisto di mascherine per la città di Barletta in maniera che ogni cittadino, qualora dovesse uscire di casa, è protetto e non può né trasmettere, né prendere questo maledetto coronavirus. Su questo non mi è stata data ancora risposta. Penso che una delle poche cose che possa fare il Consiglio comunale in questa città sia stabilire se ci possiamo permettere di spendere uno o due milioni per acquistare un milione di mascherine che ci serviranno per i prossimi due mesi in maniera che la gente non si infetti e si possano riprendere pian piano tutte le attività. Questo io avevo chiesto e speriamo che qualcuno mi risponda su questo. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Dileo. Consigliere Mazzarisi, lei voleva rispondere alla consigliera Maffione per quanto riguarda gli interessi? CONSIGLIERE MAZZARISI: Sì. La consigliera Maffione mi aveva fatto una domanda specifica su questo. È chiaro che se la sospensione avviene da parte dell'ente, nessuna sanzione e nessun interesse sarà dovuto in capo al contribuente. È chiaro, se la sospensione viene determinata dal Comune di Barletta, non saranno previsti né interessi, né sanzioni nel periodo di sospensione dal 17 marzo al 29 settembre. Presidente, vorrei anche cogliere l'occasione per ringraziare i colleghi Consiglieri dell'opposizione, come Flavio Basile, come anche il Partito Democratico e sicuramente anche i colleghi di Sinistra Unita per aver condiviso questa mia proposta, come chiaramente anche tutto il resto della maggioranza. Questo è di buon auspicio per il tavolo di confronto che ha previsto il Sindaco, dove andremo a trovare sicuramente soluzioni anche migliorative rispetto a quella da me presentata. Grazie. PRESIDENTE:

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Grazie, consigliere Mazzarisi. Non ci sono più iscritti. Chiudo la discussione e, se siamo d'accordo, do la parola all'assessore Cefola. ASSESSORE CEFOLA: Io vorrei chiarire innanzitutto – ma è stato già chiarito – che noi possiamo disporre soltanto delle tassazioni che dipendono dal Comune. Sul punto pensavo che avessimo già discusso, il Sindaco aveva detto che con la riunione dei Capigruppo avremmo deciso quali iniziative intraprendere, invece qua capisco che andiamo ognuno per conto suo perché se dovessimo vedere tutto quello che avete detto, da una parte dobbiamo intervenire oggi pomeriggio, dall'altra parte non ci dobbiamo indebitare, da una parte dobbiamo capire dove possiamo accedere per avere i finanziamenti, dall'altra parte eccetera; insomma, c'è una confusione incredibile. Ad ogni buon conto sul punto devo leggervi una piccola relazione in modo che la inseriamo nella votazione e accontentiamo tutti quanti. Volevo dirvi in via preliminare che avevamo già deciso di procedere alla predisposizione di una delibera di Giunta, da portare all'attenzione del Consiglio comunale, avente ad oggetto il tema della sospensione e differimento dei termini di versamento dei tributi comunali, quindi era già nell'intenzione di questa Giunta. In tema di tributi, però, è intervenuto il legislatore che, con il decreto-legge n. 18 del 27 marzo 2020, definito Cura Italia, ha già sospeso alcuni termini dei versamenti scadenti nel periodo dall'8 marzo al 31 maggio 2020 derivanti dalle cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione nonché da ingiunzioni di cui al regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, emessi dagli enti territoriali. Ricordo poi che il Sindaco è intervenuto, come pure è intervenuto anche il dirigente, spiegando che per quanto concerne la TOSAP l'abbiamo comunque di fatto sospesa perché avendo determinato la chiusura di tutte le attività che usufruivano dell'occupazione dello spazio pubblico, era evidente che dovevamo sospenderla. Ha anche detto che a coloro che hanno comunque pagato la mensilità di febbraio quei soldi sarebbero stati restituiti. L'unico discorso aperto è quello della TARI, le cui scadenze però sono a settembre. Inoltre abbiamo bloccato il pagamento delle zone per il parcheggio delle macchine e le multe, anche se secondo me era una superfetazione. Non solo. L'articolo 67 ha parimenti sospeso, per lo stesso periodo di cui al sopra citato articolo 68, tutti i termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso da parte degli uffici degli enti impositori. In queste ore è stato annunciato che il decreto-legge n. 18/2020 sarà velocemente convertito in legge, risulta pertanto necessario attendere – così come suggeriva il consigliere Basile – la conversione per poter verificare se nel testo saranno modificate o introdotte ulteriori novità per gli enti locali. Al momento si anticipa che gli enti locali, come chiarito dallo stesso Ministero dell'Economia e delle Finanze, potranno operare delle scelte limitatamente ai tributi propri – come ho detto in questo momento, questa è la sesta volta che lo sto ripetendo. Possiamo intervenire soltanto sui nostri tributi, sui quali spetta al Consiglio comunale e alla Giunta il potere di decidere, tributi che comunque sono già sospesi di fatto. Ad esempio, su tributi come l'IMU, come ho già detto, spetta al legislatore fissare le scadenze. In altri termini, in assenza di un provvedimento legislativo, il Comune non può intervenire. Il dottor Nigro vi ha spiegato che la maggior parte degli introiti sono IMU (20 milioni di euro), TARI (16 milioni di euro) e in più ci sono 10 milioni di euro che pervengono delle casse nazionali. Io penso che il dottor Nigro sia stato chiarissimo. Con riferimento alla tassa sui rifiuti (TARI) – i famosi 16 milioni – invece il legislatore ha già previsto il differimento dei termini per l'approvazione delle tariffe alla data del 30 giugno 2020. In ogni caso sin da ora si può prevedere che il pagamento della prima rata possa avvenire non prima del settembre prossimo.

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Sugli altri tributi, la tassa di occupazione di suolo pubblico (TOSAP) o le imposte sugli impianti di pubblicità, vi è un orientamento verso la sospensione dei termini con versamenti del dovuto nell'ultimo trimestre del 2020. Una volta, però, fatto questo provvedimento, decideremo se abbiamo le possibilità di natura economica per fare dei risparmi su altri settori e si potrebbe dire addirittura di fare delle rateizzazioni lunghissime, ma il tutto tenendo presenti gli equilibri di bilancio dai quali non ci possiamo ovviamente discostare. Si sta valutando la sospensione e il differimento dei termini anche per le rateizzazioni concesse dal Servizio tributi sugli atti notificati prima del 2020 sui quali gli stessi contribuenti avevano già chiesto il pagamento rateizzato. In tal caso l'ipotesi su cui stiamo lavorando è di spostare queste ratizzazioni al 2021. Si precisa che resta ferma la possibilità per i contribuenti di versare volontariamente le scadenze originariamente previste. Ci sono persone che hanno redditi altissimi che, per un motivo qualsiasi, non hanno pagato, per esempio, la TARI e hanno chiesto la sospensione. Ovviamente non potremo andare a fare le verifiche perché la sospensione, se ci sarà, ci sarà per tutti. Il tutto sarà anche valutato in base all'evoluzione prossima della situazione di emergenza Covid-19, alla normativa vigente e alla quantificazione a regime dei riflessi che tutto ciò avrà sulla cassa e sugli equilibri di bilancio, di cui dobbiamo tenere assolutamente conto. Voglio che questa mia dichiarazione sia allegata alla delibera che va in votazione in modo che sia chiaro a tutti come stanno le cose. PRESIDENTE: Grazie, assessore Cefola. Consigliere Doronzo. CONSIGLIERE DORONZO: Grazie, Presidente. Intanto vorrei chiedere ai Consiglieri di evitare di fare polemiche sul Governo, su questo e su quell'altro, perché tanto ognuno di noi la pensa in un modo diverso, ma non è questo il momento, non è questa la sede per metterci a fare analisi rispetto alla situazione nazionale perché poi, come vediamo andando avanti negli interventi e con le considerazioni che si fanno, ogni tipo di accusa conosce una smentita, allora io evito di entrare nel merito e chiedo a tutti di evitare di entrare nel merito. Voglio solo fare alcune osservazioni. Rispetto all'ordine del giorno che stiamo discutendo mi sorge un dubbio e in parte questo dubbio è stato già posto poc'anzi dall'assessore Cefola. Ora non è che dobbiamo far finta che se dobbiamo aiutare alcuni soggetti in difficoltà, ivi comprese le imprese, non ci siano comunque altre imprese che stanno lavorando tranquillamente e che possono tranquillamente continuare a pagare. Noi dobbiamo intervenire sui soggetti che effettivamente hanno subito e stanno subendo le chiusure forzate. Ci sono dei soggetti che invece stanno continuando a lavorare e credo che per quelli non debba assolutamente essere prevista nessuna sospensione. Credo che qualsiasi amministratore sano di mente capisca questa cosa. Per esempio sulla TOSAP non ci sono dubbi, è chiaro che la TOSAP la pagano prevalentemente, se non esclusivamente, tutti quei soggetti che sono stati costretti alla chiusura, quindi sulla TOSAP non ci dovrebbe proprio essere discussione. La TOSAP scordiamocela, mettiamoci una croce sopra perché non la incasseremo mai se la situazione continua ad andare avanti così. Sulle tasse della pubblicità e sulle pubbliche affissioni capiamoci perché probabilmente chi sta pagando le pubbliche affissioni sono aziende che stanno lavorando, stanno continuando a fare profitti, quindi credo che un minimo di buonsenso dobbiamo mettercelo in questa discussione perché probabilmente quelle entrate derivanti da chi sta continuando a lavorare sono risorse che ci serviranno per completare il pacchetto anticrisi che andrà incontro anche ai cittadini. Non ci sono soltanto le imprese, ci sono anche i cittadini, ci sono anche tanti precari, tanti

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lavoratori atipici che non riceveranno il becco di un quattrino, allo stato attuale, dalle misure messe in campo, e noi abbiamo l'obbligo, oltre, come giustamente si è detto, di trovare il modo migliore per fargli ottenere il bonus alimentare, di dargli anche degli aiuti economici, perché è vero che le categorie C1 hanno ottenuto delle agevolazioni sugli affitti, però è vero anche che ci sono tanti cittadini che devono continuare a pagarsi l'affitto di casa e quindi chiaramente questi cittadini vanno aiutati con quante più risorse possibili. Ci sono le risorse della Regione che il Comune ha già messo in campo, ma ci saranno altre risorse certamente che i nostri cittadini che oggi non sono ancora titolari di questo beneficio ci chiederanno perché ne avranno bisogno, questo è certo. Così come ci sono tante associazioni che oggi ci stanno aiutando e che continuano, però, paradossalmente, a pagare gli affitti. Da un lato ci stanno aiutando, stanno aiutando i cittadini a far fronte ai problemi legati a questa emergenza, dall'altro lato anche loro devono far fronte all'emergenza e devono pagare le tasse locali e gli affitti. Io credo che bene faccia il Sindaco ad accogliere la nostra richiesta. Lo ricordo, è datata 29 marzo, quando abbiamo fatto quella prima riunione dei Capigruppo, perché l'ho fatta io, me lo ricordo, è anche nel verbale che abbiamo condiviso. È passato qualche giorno, ci sono state mille ragioni, non fa niente. Incontriamoci, io sono d'accordo, anche domani mattina, non c'è nessun problema, ma possiamo farlo anche un secondo dopo che sarà finito il Consiglio comunale. Incontriamoci, però vi chiedo una cortesia: poiché io sono abituato e tutto il nostro Gruppo è abituato a fare delle proposte circostanziate e quindi non mi andrebbe di portare delle proposte che mi auguro siano accettate come proposte di buonsenso, ma che poi non abbiano un'applicabilità pratica, chiedo agli uffici, in questo caso al dirigente e anche all'Assessore al bilancio, di fornirci una relazione relativa a quelle che secondo l'amministrazione sono delle risorse che possono essere liberate non soltanto attraverso quello che abbiamo detto (TOSAP e diritti sulla pubblicità), ma anche tutte quelle risorse che magari si possono liberare, si possono utilizzare da altri capitoli di spesa, perché in questo modo sappiamo qual è il quantum e rispetto a quello, anche sulla base degli input che ci arrivano dai cittadini, potremo fare delle proposte concrete. Diversamente sarà, come stiamo vedendo in questi giorni, una gran bella discussione, però alla fine, quando vai a stringere, ti rimane ben poco tra le mani. Benissimo incontrarci subito, ma vi prego anche di fornirci un quadro dettagliato delle risorse che l'amministrazione intende mettere in campo. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Doronzo. Consigliere Mazzarisi, prego. CONSIGLIERE MAZZARISI: Presidente, ha già risposto l'assessore Cefola. Vorrei soltanto dire che ho chiesto la sospensione per un periodo superiore a quello previsto dal decreto-legge Cura Italia perché so benissimo che il Cura Italia aveva previsto la sospensione fino al 31 maggio, io ho chiesto la sospensione fino al 29 settembre. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Mazzarisi. Non ci sono più iscritti quindi apriamo la votazione sull'ordine del giorno integrato con il documento dell'assessore Cefola. Prego, Segretario, può procedere all'appello nominale per la votazione. Consigliere ANTONUCCI Luigi Rosario FAVOREVOLE Consigliere BASILE Giuseppe ASTENUTO Consigliere BASILE Ruggiero Flavio FAVOREVOLE Consigliere BUFO Giuseppe ASTENUTO

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Consigliere CANNITO Cosimo Damiano FAVOREVOLE Consigliere CARONE Maria Angela ASTENUTO Consigliere CASCELLA Rosa ASTENUTO Consigliere CORIOLANO ROTUNNO

Antonio ASTENUTO

Consigliere DAMATO Antonio Angelo FAVOREVOLE Consigliere DELVECCHIO Benedetto ASSENTE Consigliere DICATALDO Sabino FAVOREVOLE Consigliere DICORATO Ruggiero ASSENTE Consigliere DILEO Rocco FAVOREVOLE Consigliere DIMONTE Luigi FAVOREVOLE Consigliere DIPAOLA Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere DIVINCENZO Antonio

Michele ASTENUTO

Consigliere DORONZO Carmine FAVOREVOLE Consigliere FILANNINO Michelangelo ASTENUTO Consigliere GRIMALDI Pier Paolo

Rosario Pio FAVOREVOLE

Consigliere LAFORGIA Vincenzo FAVOREVOLE Consigliere LIONETTI Salvatore FAVOREVOLE Consigliere LOSAPPIO Giuseppe ASSENTE Consigliere MAFFIONE Michele ASSENTE Consigliere MAFFIONE Rosanna ASTENUTO Consigliere MARZOCCA Ruggiero ASSENTE Consigliere MAZZARISI Michele FAVOREVOLE Consigliere MELE Stella FAVOREVOLE Consigliere MEMEO Riccardo FAVOREVOLE Consigliere MENNEA Ruggiero ASTENUTO Consigliere QUARTO Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere RIZZI Giuseppe Antonio FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Adelaide FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Massimo

Antonio FAVOREVOLE

Presenti 28 Assenti 05 (Marzocca, Maffione M. Losappio G., Dicorato e Delvecchio) Favorevoli 19 Astenuti 09 (Basile G., Bufo, Carone, Cascella, Coriolano, Divincenzo, Filannino, Maffione R., Mennea). PRESIDENTE: L'ordine del giorno, con l'integrazione del documento dell'assessore Cefola, è approvato. Ricordo ai Consiglieri che per quanto riguarda i microfoni non devono fare nessuna manovra sul proprio dispositivo perché è la regia che apre e chiude i microfoni. Lasciate i microfoni aperti, poi sarà la regia a chiuderli o ad aprirli. Grazie. Segretario, adesso credo che dobbiamo ritornare al punto precedente. Era già stata chiusa la discussione. Assessore Cefola, se ci ripresenta di nuovo il punto n. 4: "Riconoscimento e presa d'atto debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 9/2020 del Giudice di Pace di Barletta – Avvocatura comunale", prego.

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ASSESSORE CEFOLA: Parliamo della sentenza n. 9/2020 del Giudice di Pace. Si tratta di un sinistro. È un giudizio nel quale non ci siamo costituiti per la solita motivazione e abbiamo subìto una condanna per capitale, interessi e spese legali di 4.707,62 euro. Si tratta di una macchina che era ferma vicino al Castello; a causa del vento è caduto dolosamente un (non udibile) su un'autovettura provocando dei danni. PRESIDENTE: Non vedo iscritti a parlare. Chiudiamo la discussione e apriamo la votazione. Prego Segretario. Raccomando a tutti i Consiglieri di non aprire i microfoni, provvede la regia. SEGRETARIO GENERALE: Sul "Riconoscimento del debito fuori bilancio sentenza n. 9/2020 del Giudice di Pace di Barletta – Avvocatura" procedo con l'appello. Consigliere ANTONUCCI Luigi Rosario FAVOREVOLE Consigliere BASILE Giuseppe ASTENUTO Consigliere BASILE Ruggiero Flavio ASTENUTO Consigliere BUFO Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere CANNITO Cosimo Damiano FAVOREVOLE Consigliere CARONE Maria Angela ASSENTE Consigliere CASCELLA Rosa ASSENTE Consigliere CORIOLANO ROTUNNO

Antonio ASSENTE

Consigliere DAMATO Antonio Angelo FAVOREVOLE Consigliere DELVECCHIO Benedetto ASSENTE Consigliere DICATALDO Sabino FAVOREVOLE Consigliere DICORATO Ruggiero ASSENTE Consigliere DILEO Rocco FAVOREVOLE Consigliere DIMONTE Luigi FAVOREVOLE Consigliere DIPAOLA Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere DIVINCENZO Antonio

Michele ASSENTE

Consigliere DORONZO Carmine ASSENTE Consigliere FILANNINO Michelangelo ASTENUTO Consigliere GRIMALDI Pier Paolo

Rosario Pio FAVOREVOLE

Consigliere LAFORGIA Vincenzo FAVOREVOLE Consigliere LIONETTI Salvatore FAVOREVOLE Consigliere LOSAPPIO Giuseppe ASSENTE Consigliere MAFFIONE Michele ASSENTE Consigliere MAFFIONE Rosanna ASSENTE Consigliere MARZOCCA Ruggiero ASSENTE Consigliere MAZZARISI Michele FAVOREVOLE Consigliere MELE Stella FAVOREVOLE Consigliere MEMEO Riccardo FAVOREVOLE Consigliere MENNEA Ruggiero ASSENTE Consigliere QUARTO Ruggiero ASSENTE

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Consigliere RIZZI Giuseppe Antonio FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Adelaide FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Massimo

Antonio FAVOREVOLE

Presenti 20 Assenti 13 (Carone, Cascella, Coriolano, Delvecchio, Dicorato, Divincenzo,

Doronzo, Losappio, Maffione M., Maffione R., Marzocca, Mennea, e Quarto).

Favorevoli 17 Astenuti 03 (Filannino, Basile F e Basile G.). PRESIDENTE: La proposta è approvata. Apriamo la votazione per l'immediata eseguibilità. Consigliere ANTONUCCI Luigi Rosario FAVOREVOLE Consigliere BASILE Giuseppe ASSENTE Consigliere BASILE Ruggiero Flavio ASTENUTO Consigliere BUFO Giuseppe ASSENTE Consigliere CANNITO Cosimo Damiano FAVOREVOLE Consigliere CARONE Maria Angela ASSENTE Consigliere CASCELLA Rosa ASSENTE Consigliere CORIOLANO ROTUNNO

Antonio ASSENTE

Consigliere DAMATO Antonio Angelo ASSENTE Consigliere DELVECCHIO Benedetto ASSENTE Consigliere DICATALDO Sabino FAVOREVOLE Consigliere DICORATO Ruggiero ASSENTE Consigliere DILEO Rocco FAVOREVOLE Consigliere DIMONTE Luigi FAVOREVOLE Consigliere DIPAOLA Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere DIVINCENZO Antonio

Michele ASSENTE

Consigliere DORONZO Carmine ASSENTE Consigliere FILANNINO Michelangelo ASSENTE Consigliere GRIMALDI Pier Paolo

Rosario Pio FAVOREVOLE

Consigliere LAFORGIA Vincenzo FAVOREVOLE Consigliere LIONETTI Salvatore FAVOREVOLE Consigliere LOSAPPIO Giuseppe ASSENTE Consigliere MAFFIONE Michele ASSENTE Consigliere MAFFIONE Rosanna ASSENTE Consigliere MARZOCCA Ruggiero ASSENTE Consigliere MAZZARISI Michele FAVOREVOLE Consigliere MELE Stella FAVOREVOLE Consigliere MEMEO Riccardo FAVOREVOLE Consigliere MENNEA Ruggiero ASSENTE

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Consigliere QUARTO Ruggiero ASSENTE Consigliere RIZZI Giuseppe Antonio FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Adelaide FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Massimo

Antonio FAVOREVOLE

Presenti 20 Assenti 17 (Basile G., Bufo, Carone, Cascella, Coriolano, Damato, Delvecchio, Dicorato, Divincenzo, Doronzo, Filannino, Losappio, Maffione M., Maffione R., Marzocca, Mennea, Quarto). Favorevoli 15 Astenuti 01 (Basile F.) PRESIDENTE: L'immediata eseguibilità non è approvata. Passiamo al punto successivo: "Riconoscimento e presa d'atto debito fuori bilancio derivante da sentenza n. 05/2020 – Avvocatura". Prego assessore Cefola. ASSESSORE CEFOLA: Si tratta di un sinistro del 9 agosto 2017 introdotto in giudizio nell'agosto del 2019. Si tratta di lesioni subite da una minore all'interno di un parcheggio in via Monsignor Dimiccoli perché cadeva rovinosamente a causa di un tombino che non era visibile, che era sopraelevato. La domanda è stata accolta parzialmente, l'Avvocatura non si è costituita in questo giudizio e abbiamo subìto una condanna al pagamento di una somma complessiva di 2.158 euro comprensiva del risarcimento dei danni derivanti da (non udibile) e spese di CTU poste a carico del Comune di Barletta, interessi e sanzioni legali. Sul punto vi invito, quindi, a votare. PRESIDENTE: Grazie, assessore Cefola. Non vedo iscritti. Prego Segretario. SEGRETARIO GENERALE: Sul "Riconoscimento e presa d'atto debito fuori bilancio derivante da sentenza n. 05/2020 – Avvocatura" procedo con l'appello. Consigliere ANTONUCCI Luigi Rosario FAVOREVOLE Consigliere BASILE Giuseppe ASTENUTO Consigliere BASILE Ruggiero Flavio ASTENUTO Consigliere BUFO Giuseppe ASSENTE Consigliere CANNITO Cosimo Damiano FAVOREVOLE Consigliere CARONE Maria Angela ASSENTE Consigliere CASCELLA Rosa ASSENTE Consigliere CORIOLANO ROTUNNO

Antonio ASSENTE

Consigliere DAMATO Antonio Angelo FAVOREVOLE Consigliere DELVECCHIO Benedetto ASSENTE Consigliere DICATALDO Sabino FAVOREVOLE Consigliere DICORATO Ruggiero FAVOREVOLE Consigliere DILEO Rocco FAVOREVOLE

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Consigliere DIMONTE Luigi FAVOREVOLE Consigliere DIPAOLA Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere DIVINCENZO Antonio

Michele ASSENTE

Consigliere DORONZO Carmine ASSENTE Consigliere FILANNINO Michelangelo ASSENTE Consigliere GRIMALDI Pier Paolo

Rosario Pio FAVOREVOLE

Consigliere LAFORGIA Vincenzo FAVOREVOLE Consigliere LIONETTI Salvatore FAVOREVOLE Consigliere LOSAPPIO Giuseppe ASSENTE Consigliere MAFFIONE Michele ASSENTE Consigliere MAFFIONE Rosanna ASSENTE Consigliere MARZOCCA Ruggiero ASSENTE Consigliere MAZZARISI Michele FAVOREVOLE Consigliere MELE Stella FAVOREVOLE Consigliere MEMEO Riccardo FAVOREVOLE Consigliere MENNEA Ruggiero ASSENTE Consigliere QUARTO Ruggiero ASSENTE Consigliere RIZZI Giuseppe Antonio FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Adelaide FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Massimo

Antonio FAVOREVOLE

Presenti 19 Assenti 14 (Bufo, Carone, Cascella, Coriolano, Delvecchio, , Divincenzo,

Doronzo, Filannino, Maffione M, Maffione R., Marzocca, Losappio, Mennea e Quarto).

Favorevoli 17 Astenuti 02 (Basile F. e Basile G.).

PRESIDENTE: La proposta è approvata. Passiamo al successivo punto all'ordine del giorno: "Riconoscimento e presa d'atto debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 4/2020 del Giudice di Pace di Barletta – Avvocatura comunale". Prego assessore Cefola. ASSESSORE CEFOLA: L'atto di citazione introduttivo è del 5 novembre 2018. Il sinistro è accaduto in Barletta il 5 marzo 2018. All'incrocio con la litoranea di Pietro Mennea, il conducente di un'autovettura è finito (non udibile) un tombino della rete idrica fognaria che è un chiusino non segnalato. Il Comune di Barletta si costituiva a mezzo dell'avvocato Isabella Palmiotti. Il giudizio si esauriva con la condanna del Comune al pagamento, a titolo di risarcimento danni, della somma di 550 euro, più le spese di giudizio, complessivamente, quindi, per un ammontare di 1.044 euro. PRESIDENTE: Grazie, assessore Cefola. Non ci sono iscritti. Apriamo la votazione sul punto. Prego Segretario.

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SEGRETARIO GENERALE: Sul "Riconoscimento e presa d'atto debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 4/2020 del Giudice di Pace di Barletta – Avvocatura comunale" procedo all'appello. Consigliere ANTONUCCI Luigi Rosario FAVOREVOLE Consigliere BASILE Giuseppe ASSENTE Consigliere BASILE Ruggiero Flavio ASTENUTO Consigliere BUFO Giuseppe ASSENTE Consigliere CANNITO Cosimo Damiano FAVOREVOLE Consigliere CARONE Maria Angela ASSENTE Consigliere CASCELLA Rosa ASSENTE Consigliere CORIOLANO ROTUNNO

Antonio ASSENTE

Consigliere DAMATO Antonio Angelo FAVOREVOLE Consigliere DELVECCHIO Benedetto ASSENTE Consigliere DICATALDO Sabino FAVOREVOLE Consigliere DICORATO Ruggiero ASSENTE Consigliere DILEO Rocco FAVOREVOLE Consigliere DIMONTE Luigi FAVOREVOLE Consigliere DIPAOLA Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere DIVINCENZO Antonio

Michele ASSENTE

Consigliere DORONZO Carmine ASSENTE Consigliere FILANNINO Michelangelo ASSENTE Consigliere GRIMALDI Pier Paolo

Rosario Pio FAVOREVOLE

Consigliere LAFORGIA Vincenzo FAVOREVOLE Consigliere LIONETTI Salvatore FAVOREVOLE Consigliere LOSAPPIO Giuseppe ASSENTE Consigliere MAFFIONE Michele ASSENTE Consigliere MAFFIONE Rosanna ASSENTE Consigliere MARZOCCA Ruggiero ASSENTE Consigliere MAZZARISI Michele FAVOREVOLE Consigliere MELE Stella FAVOREVOLE Consigliere MEMEO Riccardo FAVOREVOLE Consigliere MENNEA Ruggiero ASSENTE Consigliere QUARTO Ruggiero ASSENTE Consigliere RIZZI Giuseppe Antonio FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Adelaide FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Massimo

Antonio FAVOREVOLE

Presenti 17 Assenti 16 (Basile G., Bufo, Carone, Cascella, Coriolano, Delvecchio, Dicorato, Divincenzo, Doronzo, Filannino, Losappio, Maffione M.,

Maffione R., Marzocca, Mennea e Quarto). Favorevoli 16 Astenuti 01 (Basile F.). PRESIDENTE:

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Atti consiliari del Comune di Barletta –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– SEDUTA DELL'11 APRILE 2020 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

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La proposta è approvata. Passiamo al punto successivo: "Riconoscimento e presa d'atto debito fuori bilancio derivante da sentenza n. 25/2020 – Avvocatura". Prego assessore Cefola. ASSESSORE CEFOLA: È una sentenza del Giudice di Pace. Si tratta di un sinistro verificatosi a Barletta il 22 settembre 2016 e il giudizio è stato introdotto nel maggio 2018. Si tratta di lesioni subite da una signora che mentre camminava in via Vivaldi angolo con via Toscanini cadeva rovinosamente a terra sulla pavimentazione perché non era stabile una parte del marciapiede e subiva delle lesioni. In questo giudizio non ci costituivamo e subivamo una condanna per risarcimento danni da lesioni di 5.000 euro più interessi, più le spese legali, per un complessivo ammontare di 7.012 euro. PRESIDENTE: Sindaco, prego. SINDACO CANNITO: Andiamo avanti con le votazioni, non chiudere. PRESIDENTE: Bene. Non ci sono iscritti. Apriamo la votazione. Prego Segretario. SEGRETARIO GENERALE: Sul "Riconoscimento e presa d'atto debito fuori bilancio derivante da sentenza n. 25/2020 – Avvocatura" procediamo con l'appello. Consigliere ANTONUCCI Luigi Rosario FAVOREVOLE Consigliere BASILE Giuseppe ASTENUTO Consigliere BASILE Ruggiero Flavio ASTENUTO Consigliere BUFO Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere CANNITO Cosimo Damiano FAVOREVOLE Consigliere CARONE Maria Angela ASSENTE Consigliere CASCELLA Rosa ASSENTE Consigliere CORIOLANO ROTUNNO

Antonio ASSENTE

Consigliere DAMATO Antonio Angelo FAVOREVOLE Consigliere DELVECCHIO Benedetto ASSENTE Consigliere DICATALDO Sabino FAVOREVOLE Consigliere DICORATO Ruggiero ASSENTE Consigliere DILEO Rocco FAVOREVOLE Consigliere DIMONTE Luigi FAVOREVOLE Consigliere DIPAOLA Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere DIVINCENZO Antonio

Michele ASSENTE

Consigliere DORONZO Carmine ASSENTE Consigliere FILANNINO Michelangelo ASSENTE Consigliere GRIMALDI Pier Paolo

Rosario Pio FAVOREVOLE

Consigliere LAFORGIA Vincenzo FAVOREVOLE Consigliere LIONETTI Salvatore FAVOREVOLE

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Atti consiliari del Comune di Barletta –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– SEDUTA DELL'11 APRILE 2020 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

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Consigliere LOSAPPIO Giuseppe ASSENTE Consigliere MAFFIONE Michele ASSENTE Consigliere MAFFIONE Rosanna ASSENTE Consigliere MARZOCCA Ruggiero ASSENTE Consigliere MAZZARISI Michele FAVOREVOLE Consigliere MELE Stella FAVOREVOLE Consigliere MEMEO Riccardo FAVOREVOLE Consigliere MENNEA Ruggiero ASSENTE Consigliere QUARTO Ruggiero ASSENTE Consigliere RIZZI Giuseppe Antonio FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Adelaide FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Massimo

Antonio FAVOREVOLE

Presenti 20 Assenti 14 (Carone, Cascella, Coriolano, Delvecchio, Dicorato, Divincenzo, Doronzo, Filannino, Losappio, Maffione M.,

Maffione R., Marzocca, Mennea e Quarto). Favorevoli 18 Astenuti 02 (Basile G. e Basile F.). PRESIDENTE: La proposta è approvata. Passiamo al punto successivo: "Riconoscimento e presa d'atto debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 26/2020 del Giudice di Pace di Barletta – Avvocatura comunale". Prego Assessore. ASSESSORE CEFOLA: È un sinistro del 15 marzo 2019. È un giudizio nel quale non ci siamo costituiti. C'era una richiesta di risarcimento danni di 1.370 euro a causa di un sinistro per danni subiti da un'autovettura. Mentre attraversava la via Adua, impattava con la ruota anteriore destra contro una buca presente sul mantenimento stradale riportando danni. Abbiamo subìto una condanna, tra risarcimento danni e spese e competenze legali, di 3.129,44 euro. Questo è l'ultimo debito fuori bilancio. PRESIDENTE: Grazie, assessore Cefola. Non ci sono iscritti. Apriamo la votazione. SEGRETARIO GENERALE: Procedo all'appello per la votazione sul "Riconoscimento e presa d'atto debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 26/2020 del Giudice di Pace di Barletta – Avvocatura comunale". Consigliere ANTONUCCI Luigi Rosario FAVOREVOLE Consigliere BASILE Giuseppe ASTENUTO Consigliere BASILE Ruggiero Flavio ASTENUTO Consigliere BUFO Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere CANNITO Cosimo Damiano FAVOREVOLE Consigliere CARONE Maria Angela ASSENTE Consigliere CASCELLA Rosa ASSENTE

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Atti consiliari del Comune di Barletta –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– SEDUTA DELL'11 APRILE 2020 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

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Consigliere CORIOLANO ROTUNNO Antonio

ASSENTE

Consigliere DAMATO Antonio Angelo FAVOREVOLE Consigliere DELVECCHIO Benedetto ASSENTE Consigliere DICATALDO Sabino FAVOREVOLE Consigliere DICORATO Ruggiero ASSENTE Consigliere DILEO Rocco FAVOREVOLE Consigliere DIMONTE Luigi FAVOREVOLE Consigliere DIPAOLA Giuseppe FAVOREVOLE Consigliere DIVINCENZO Antonio

Michele ASSENTE

Consigliere DORONZO Carmine ASSENTE Consigliere FILANNINO Michelangelo ASSENTE Consigliere GRIMALDI Pier Paolo

Rosario Pio FAVOREVOLE

Consigliere LAFORGIA Vincenzo FAVOREVOLE Consigliere LIONETTI Salvatore FAVOREVOLE Consigliere LOSAPPIO Giuseppe ASSENTE Consigliere MAFFIONE Michele ASSENTE Consigliere MAFFIONE Rosanna ASSENTE Consigliere MARZOCCA Ruggiero ASSENTE Consigliere MAZZARISI Michele FAVOREVOLE Consigliere MELE Stella FAVOREVOLE Consigliere MEMEO Riccardo FAVOREVOLE Consigliere MENNEA Ruggiero ASSENTE Consigliere QUARTO Ruggiero ASSENTE Consigliere RIZZI Giuseppe Antonio FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Adelaide FAVOREVOLE Consigliere SPINAZZOLA Massimo

Antonio FAVOREVOLE

Presenti 20 Assenti 13 (Carone, Cascella, Coriolano, Delvecchio, Dicorato, Divincenzo, Doronzo, Filannino, Losappio, Maffione M.,

Maffione R., Marzocca, Mennea e Quarto). Favorevoli 18 Astenuti 02 (Basile G. e Basile F.). PRESIDENTE: La proposta è stata approvata. CONSIGLIERE DIPAOLA: Presidente, io mi sono prenotato per intervenire a fine votazione, vorrei fare un piccolo intervento a proposito dei debiti fuori bilancio. PRESIDENTE: Il consigliere Dipaola mi chiedeva la parola. Consigliere Dipaola, prego. CONSIGLIERE DIPAOLA:

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Atti consiliari del Comune di Barletta –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– SEDUTA DELL'11 APRILE 2020 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

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Grazie, Presidente. Anche in questo Consiglio comunale abbiamo approvato debiti fuori bilancio e in questa seduta ce ne sono ben cinque. Ho perso il conto di quanti sono dall'inizio dell'insediamento di questo Consiglio di questa nuova amministrazione. Di questi cinque riconoscimenti di debiti fuori bilancio, in uno solo il Comune di Barletta si è costituito. Noto che ormai sono un copia-incolla in tutte le premesse le motivazioni per cui il Comune non si costituisce in giudizio e io voglio porre all'attenzione questo particolare perché i Consiglieri comunali non devono solo ed esclusivamente approvare i debiti fuori bilancio perché è un loro dovere. Dinanzi a queste giustificazioni, come consigliere comunale io chiedo e propongo che questa amministrazione risolva al più presto tale problema. In tutte le motivazioni vengono sempre riportate le stesse causali: la prima è che prima era in servizio un avvocato che purtroppo abbiamo perso; l'altra motivazione è che non tutti gli avvocati... e questo significa che ce ne sono alcuni e ce ne sono invece altri che potrebbero benissimo chiudere la controversia in via bonaria; la terza causa è che la maggior parte di queste sentenze sono negative per il Comune, quindi non si parla né di totalità di sentenze, né di totalità di avvocati che non sono disponibili alla risoluzione delle controversie in via bonaria. Faccio presente questo aspetto per un semplice motivo: perché ritengo che l'amministrazione potrebbe risparmiare soldi pubblici nell'interesse dei cittadini in un momento in cui il risparmio economico e l'utilizzo delle finanze pubbliche sono importanti per andare incontro ad esigenze che riguardano tutti i cittadini. Io chiedo che venga presa in considerazione la mia proposta di assumere o di dare incarico ad un avvocato che possa almeno tentare di affrontare delle controversie e presentarsi in giudizio per la risoluzione di questi casi, che in minima parte potrebbe comunque portare ad un risparmio per le casse dei cittadini. È un problema che è stato posto in precedenza e io continuo ancora a porlo proprio perché non possiamo rimanere ciechi dinanzi all'approvazione dei debiti fuori bilancio senza nulla proporre. Con questo chiudo e ringrazio il Presidente e i colleghi per l'ascolto. PRESIDENTE: Grazie, consigliere Dipaola. Risponde l'Assessore al contenzioso, l'assessore Cefola. ASSESSORE CEFOLA: Consigliere, io penso che lei, che è sempre attento a tutte le dinamiche che accadono in Giunta e quindi anche in Consiglio, avrà verificato che si tratta di tutti giudizi introdotti prima che entrasse in campo questa amministrazione. Questo le dovrebbe risultare perché lei faceva parte della maggioranza del precedente Consiglio e quindi dovrebbe saperle queste cose. Mi meraviglio che soltanto adesso lei faccia un accenno a questa cosa, che comunque condivido appieno, nel senso che è stucchevole ogni volta portare in Consiglio comunale dei debiti fuori bilancio. Quello che le posso assicurare è che stiamo prendendo in considerazione la possibilità di esternalizzare quantomeno le costituzioni davanti al Giudice al Pace e comunque ultimamente siamo sempre più presenti innanzi a questi giudizi. Sicuramente questo problema andrà risolto perché condivido appieno le sue lagnanze, che faccio mie e che penso siano di tutti quanti i Consiglieri perché è una cosa che non può andare avanti così.

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Atti consiliari del Comune di Barletta –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– SEDUTA DELL'11 APRILE 2020 ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

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PRESIDENTE: Grazie, assessore Cefola. L'assessore Salvemini mi chiede la parola per fare, credo, il punto della situazione sulla questione coronavirus. Prego assessore Salvemini. ASSESSORE SALVEMINI: Grazie, Presidente. Buonasera a tutti. Sarò assolutamente breve. Volevo semplicemente evidenziare il lavoro che tutta la macchina comunale di emergenza sta continuando incessantemente a fare in queste ore senza sosta, da tutti i volontari si stanno prodigando assolutamente a garantire quell'assistenza domiciliare di cui i cittadini hanno bisogno, a cominciare dai farmaci alla distribuzione dei beni di prima necessità, ai dipendenti che in smart working ancora adesso incessantemente stanno lavorando per istruire tutte le pratiche di richiesta per quanto riguarda i buoni spesa che ad oggi continuano a essere consegnati. Ci tenevo anche a fare un ringraziamento ai cittadini in virtù del fatto che in questi giorni e in queste ore stanno manifestando, a mezzo mail, a mezzo messaggi, dei riconoscimenti nei confronti di questa squadra. I volontari della Protezione civile che stanno operando al palazzetto segnalavano che i cittadini oggi gli hanno portato come forma di ringraziamento un grande uovo di cioccolato proprio per dire grazie per quello che stanno facendo. Volevo fare solo una puntualizzazione al consigliere carissimo Pino Rizzi che segnalava la questione in merito alle parrocchie stamattina. Volevo confermare che il Segretariato sociale fa rete anche con le parrocchie per raccogliere, oltre che beni di prima necessità che poi vengono consegnati a domicilio alle famiglie, anche una lista delle eventuali famiglie a cui le parrocchie si rivolgono, e quindi, sempre tramite il Segretariato, fare da intermediarie. Ad ogni modo volevo ringraziare tutta la squadra, i cittadini e voi, e fare davvero tantissimi auguri sperando che dobbiamo e possiamo fare molto di più. Grazie, Presidente. PRESIDENTE: Grazie assessore Salvemini. Concludiamo dando la parola al Sindaco Cannito. Prego Sindaco. SINDACO CANNITO: Volevo ringraziare tutti i Consiglieri comunali che sono intervenuti. Mi sono permesso di fare gli auguri di Pasqua alla città a nome di tutti quanti i Consiglieri comunali. Domani mattina alle 10.00 convocherò la riunione dei Capigruppo per definire tre oggetti: i criteri relativi alla modalità di spesa dei finanziamenti regionali e le eventuali possibili correzioni del finanziamento governativo; decidere cosa dobbiamo fare in relazione ai tributi; cosa decidere di fare per il rilancio delle attività produttive. Domani mattina alle 10.00 ci sarà la Conferenza dei Capigruppo in videoconferenza, mi aspetto la partecipazione di tutti. Ci sentiamo domani mattina. Buona Pasqua a tutti. PRESIDENTE: Grazie, Sindaco. Ovviamente mi associo al Sindaco per gli auguri a tutti i Consiglieri e soprattutto ai nostri concittadini. Non ci sono altri punti all'ordine del giorno, quindi chiudiamo il Consiglio comunale al ore 18.18. Grazie a tutti e buona serata.