ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa...

34
IL COMMENTO ROBERTO rIARDINA ASSUNTI IN 24 ORE SONO / irti!((1 !i !'+!lll JtY!/l! ,w,- , i'11 ! 1/li, ;;lJl''(! ( II!1 /u/`('(ì „/ iï!i('!!1(ll(('11Nt"h/J( ( i('1/('!//;!( !i ï!, C(!!/1ílllll"-,..:!/)?;( (í(li/Uli. / ïsíi, `'('l',ïi( IL DIRITTO (1l;( ril,Jïll,`(r. nOi/ ¡ ai`( i!( i ii(i ï'('! i "(( (ll +T('?'(!.7'n lil'UY(7. (,ï(i >1l1(l ( (i(l S„ )!O l('l(' l1N iPl''i(t)(i, t9 !'!i: (t .;(`..;;i'(i', ' l!('i' d ,1/i)K(ìÌi il 'UIiU (h `l° lli (filCi! (111{cf1,;%!1.','/;ïl/i1%,"( , " :(rr t I, l( (l/ ' !' (t(?, 'Jl1(((ttt rí, 1/i!1 diii l(( 1l1/N1i(1 ;l/(''- 1/Y('f.('0I/.('1: .Si i l('i/(' ( n!! ('/ (i'1(i l7iR s(Yi lt (v ;"" 1 fiR('lN l`1`(0(( ,1.`!(i lil (r 1'iP, !"'(i ((( (lt/ 1 'l'i ì' ,u/"`n Ij II(lil, l , l1t',lL rrlW(i LASEs EZIONE ul i ('/!r' i;u n(-; 1"1'7 /í' (!// 7(l ü'l '/l S(77(!l(' ')I/ Si)i/'7 ! l i l ( ( , 1 l 'l/llU t ( , i(i / ) i i ' i I _ / ( y:4i, !!ii 1 1 71 1l :(1!!)l' I, irÌi '1.(,('ilíl ( i7/(':;( ,,N(li'iiNl'i 111" !l11/7/.S'l((i !iNt ('/ (ü;!i !Il 11 2 i11 r /('r (' l'/:iiïi ( 'il,/(' !,!il i1l't7/l( 7/1 1 SO/li ! l i ; 1 t//ìr!' tìi((/rl,'i!fil 0+1(!1/l2 i!1i(ìi `'1,`iïli'l'l. SCUii( "711Ci !'!ll/'('!li!!., FOl't;!' r1i /;!i ll:(7it•//üi ;;i r (tl'?t/l(l, lìiu i'l'i'C1;l 7 /!i)/ ('/ü!¡l i 111/ hlnnr ¡r 11:7i' . 1 !7/('1`)(fí) ( Ml( i (17 !!r.';((!li 2 !i'!! (,'(('li('l (' lll(ll1 '(i`l(i ('. ll'('( %!i !;YU('(( (' ('ll!' i U ('!ilí';ü l!' "' Íl!' (f'(11 lll' .!/(".ìi, ( i illVli(i// l, (7 j(', ,,;ii/t 11(' , (7'; ,, 1 i'l!1?!lil:.' (! (!';'(.'i?L•"(' l71'i('i71/(1„17i.. P('/'4Iliil,lNt_ 1, t(11N17/,i//(' i (l:4¡;;/ 1 (!U l!üli,il'('!í ' !',íi SGilza !li,' iriÍl (111/ l'U17(' (tt* ìu(S,. , l1i(11( 1 ( i1 l'('(, rütt 'i'I' (i !fiilli/ ,"(IiY (fil (7ili"1, ('i)/i;;i?i, fti'!1(íül(ilí;,,rllU. 1/i (rl'?7'l!'/i((! !/(i!l l`(71i , !i 1/(!il Ili 1`/'í{!rj(1 l!I/( 1 i(ui;(i ( /(r,/i 1)iY) 1 1,il ) ' 7ï!l (/ìb' i ('!'l( (!,`.1i. ! il; !i(itNlU(!!, i(t (1!!1!°til';: };(?7/!i lU7 ,Y7 7il ( Ul ( '¡"!,') r)ll 'i ï'('L:ï!í!(,,f.1('(i.t!( /('l /!; Si`:(('/1!U (',1(',"/I( (il!'t+ l/",ih`t7/t W11.11: !',1 /lti .S'i( S =(i ?t'1 1 ' Í íi (', ll !?,(Y' /l 711(:Sli('l'(' (' 1(i j)ll)1(' ''di0li( ('ili' F!i(/1l.'?;l/( lll,'1 (ii(' (' ;l!'/l ) i íi¡`l'TS0 7 Pi!,'ll!i /h ?í,('f'!J1i. i.l !1`ii('(('il(' GY('(11(l11ii0.

Transcript of ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa...

Page 1: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

IL COMMENTOROBERTO rIARDINA

ASSUNTIIN 24 ORESONO / irti!((1 !i !'+!lll JtY!/l! ,w,-

, i'11! 1/li, ;;lJl''(! ( II!1 /u/`('(ì

„/ iï!i('!!1(ll(('11Nt"h/J(

( i('1/('!//;!( !i ï!, C(!!/1ílllll"-,..:!/)?;((í(li/Uli. / ïsíi, `'('l',ïi(

IL DIRITTO (1l;( ril,Jïll,`(r. nOi/¡ ai`( i!( i ii(i ï'('! i "(( (ll +T('?'(!.7'nlil'UY(7. (,ï(i >1l1(l ( (i(lS„ )!O l('l(' l1N iPl''i(t)(i, t9

!'!i: (t .;(`..;;i'(i', ' l!('i'

d,1/i)K(ìÌi il 'UIiU (h `l° lli (filCi!(111{cf1,;%!1.','/;ïl/i1%,"( , "

:(rr t I, l( (l/ ' !' (t(?, 'Jl1(((ttt rí, 1/i!1diii l(( 1l1/N1i(1

;l/(''- 1/Y('f.('0I/.('1: .Si i l('i/('

( n!! ('/ (i'1(i l7iR s(Yi lt(v ;""1 fiR('lN l`1`(0(( ,1.`!(i lil(r 1'iP, !"'(i ((( (lt/ 1 'l'i ì' ,u/"`n Ij

II(lil, l , l1t',lL rrlW(i

LASEs EZIONE ul i ('/!r' i;u n(-;

1"1'7/í' (!// 7(l ü'l '/l S(77(!l('')I/ Si)i/'7 ! l i l ( ( , 1 l 'l/llU t ( , i(i / ) i i ' i I _ / ( y:4i, !!ii 1 1 71 1l

:(1!!)l' I, irÌi '1.(,('ilíl ( i7/(':;( ,,N(li'iiNl'i 111" !l11/7/.S'l((i !iNt ('/(ü;!i !Il 11 2 i11 r /('r (' l'/:iiïi ( 'il,/(' !,!il

i1l't7/l( 7/1 1 SO/li ! l i ; 1 t//ìr!' tìi((/rl,'i!fil 0+1(!1/l2

i!1i(ìi `'1,`iïli'l'l. SCUii( "711Ci !'!ll/'('!li!!.,FOl't;!' r1i /;!i ll:(7it•//üi ;;i r(tl'?t/l(l, lìiu i'l'i'C1;l 7 /!i)/ ('/ü!¡l

i

111/ hlnnr ¡r 11:7i' . 1 !7/('1`)(fí)( Ml( i (17 !!r.';((!li 2!i'!! (,'(('li('l (' lll(ll1 '(i`l(i ('. ll'('(%!i !;YU('(( (' ('ll!'i U

('!ilí';ü l!' "' Íl!' (f'(11 lll'.!/(".ìi, (

iillVli(i// l, (7 j(', ,,;ii/t 11(' ,(7'; ,, 1i'l!1?!lil:.' (! (!';'(.'i?L•"(' l71'i('i71/(1„17i..P('/'4Iliil,lNt_ 1, t(11N17/,i//('

i

(l:4¡;;/ 1 (!U l!üli,il'('!í ' !',íi SGilza

!li,' iriÍl (111/ l'U17(' (tt*

ìu(S,. , l1i(11( 1 ( i1 l'('(,rütt 'i'I' (i !fiilli/ ,"(IiY (fil (7ili"1,

('i)/i;;i?i, fti'!1(íül(ilí;,,rllU. 1/i(rl'?7'l!'/i((! !/(i!l l`(71i , !i 1/(!il

Ili 1`/'í{!rj(1 l!I/( 1 i(ui;(i( /(r,/i

1)iY) 1 1,il ) ' 7ï!l (/ìb' i ('!'l(

(!,`.1i. ! il; !i(itNlU(!!, i(t (1!!1!°til';:

};(?7/!i lU7 ,Y7 7il ( Ul ( '¡"!,') r)ll 'i

ï'('L:ï!í!(,,f.1('(i.t!( /('l /!; Si`:(('/1!U

(',1(',"/I( (il!'t+ l/",ih`t7/t W11.11: !',1

/lti .S'i( S =(i ?t'1 1 ' Í íi (', ll !?,(Y' /l711(:Sli('l'(' (' 1(i j)ll)1(' ''di0li( ('ili'F!i(/1l.'?;l/( lll,'1 (ii(' (' ;l!'/l) i íi¡`l'TS0 7Pi!,'ll!i /h ?í,('f'!J1i. i.l !1`ii('(('il('GY('(11(l11ii0.

Page 2: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Papa Francescoall'università : «Trasformarela liquidità in concretezza»L università, luogo di «dialogo nelle

differenze», dove «c è posto per tutti»,anche per chi si è salvato da quel «cimitero» cheè diventato il Mediterraneo, «Mare nostrum».Nella sua prima visita ad una università stataleitaliana, il Papa ha messo da parte il testoscritto, consegnato al rettore dell'UniversitàRoma Tre, Mario Panizza, e ha parlato per piùdi mezz'ora a braccio, rispondendo alledomande di quattro studenti, tra cui Nour, laragazza siriana salita in aereo con lui a Lesboinsieme ad altri undici migranti, nell'aprile del2016. Ora Nour è qui con suo marito e il suobambino, Riad, e può abbracciare il Papa,come ha fatto la folta rappresentanza dei40mila studenti che hanno reso omaggio aFrancesco con un bagno di folla, nel piazzaleantistante all'ingresso principale di Roma Tre,dove l'ateneo - il più «giovane» di Roma - vennefondato 25 anni fa. E a Nour che Francescorisponde - affiancato durante tutto il suodiscorso da una traduttrice per la lingua deisegni - quando dice che le migrazioni «nonsono un pericolo», ma «una sfida per crescere»,attraverso l'accoglienza e l'integrazione. Sututto, l'invito alla «concretezza», come unicoantidoto a quella «liquidità» che mette inpericolo la vita di gran parte dei nostri giovani,con una disoccupazione che in Europa va dal40 al 60%, sfrutta le nuove generazioni e leespone al pericolo delle dipendenze, fino algesto estremo del suicidio o all'arruolamentoin un esercito terroristico.«C'è un'aria di violenza nelle nostre città»,esordisce Francesco, «la tonalità del linguaggioè salita tanto», si grida per strada e a casa, siinsulta con facilità. A casa non diciamo piùneanche «buon giorno», ma solo un «ciao»:saluti anonimi per «rapporti senza nome». Ecosì «la violenza cresce, diventa mondiale»,nell'epoca della «terza guerra mondiale apezzetti». «Bisogna abbassare un po' il tono ebisogna parlare meno e ascoltare di più», lamedicina del Papa, che parte dal cuore: «In unasocietà dove la politica si è abbassata tanto, siperde il senso della costruzione sociale, dellaconvivenza sociale, e la convivenza sociale si facol dialogo».

Page 3: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

i In due anniil contributodell'Italia allaproduzionescientifica mon-diale è salito dal3,5%a13,9%. Laricerca italiana èdiventata piùproduttiva,secondo il rap-portoAnvur, cheha analizzatol'attività scienti-fica di 96 università e 38 enti.Dal 2014 unacrescita in con-trotendenzarispetto a quasitutti Paesi euro-pei e agli Usa. InItalia, nonostan.te i pochi finan-ziamenti, laricerca fa regi-strare una «qua-lità molto al-ta»,con un indi-ce di citazioninella letteraturascientifica inter-nazionale chedal 2014 al 201€è aumentato da1,20 a 1,51,portandosi al disopra dellamedia dell'Unione Europea(1,32) e a quelladei singoli PaesiUe, come Fran-cia (1,35), Ger-mania (1,43),Spagna (1,29).Un dato supe-riore perfinoagli Stati Uniti(1,47).Tra leeccellenze italiane: le universitàdi Padova, Bolo-gna, Torino. Laproduttività diUeeUsa eincalo e cede ilpasso alla Cina.

Ai le - --oriAssieme all'Italiache funziona c'èanche un'Italiache non va.Segnalateci tuttociò su cui a vo-stro avviso valela pena di inda-gare scrivendo a:[email protected] d"au Jl,u

Page 4: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Profumo: "Ci manca la capacitàdi gestire i processi complessi"I:eh ministra così mandiamo un brutto messaggio ai giovani

DALL'INVIATO A NAPOLIciò che è nuovo oggi è vecchiodomani. Per questo le start upvanno seguite passo passo».

Social Innovation li aveva questidue elementi?

«Apparentemente sì. Non miinventai nulla di nuovo. Con ilbando mi limitai a importare lemigliori pratiche europee».

Poi che successe?«Nello specifico non lo so. Dopole elezioni il nostro posto fu pre-so da altri».

Perché il Ministero dell 'Universi-tà ha tolto ai ricercatori la pro-prietà intellettuale dei progetti?

«Il tema della proprietà intel-lettuale è delicato quando siusano delle risorse pubbliche.Anche nel caso dei progetti diricerca sostenuti dalla commis-sione europea la proprietà in-tellettuale è di chi finanzia».

Ma in questo caso il bando fi-

nanziava attività di ricerca o atti-vità che utilizzavano risultati diricerche precedenti?

«Risultati di ricerche prece-denti alle quali era necessariomettere le gambe per trasfor-marle in start up».

Chi ha ragione allora?«Gliel'ho detto, è un tema com-plesso».

Glielo chiedo da ex ministro: noncrede che la politica dovrebbefarsi carico direttamente delproblema?

«Temo che in questo caso il te-ma non sia politico, ma ammini-

strativo. Naturalmente ci vuolecoerenza rispetto ai presuppo-sti di una operazione che haspinto tanti giovani a mettere ingioco non solo il proprio entu-siasmo, ma anche le proprie ca-pacità e le proprie risorse per-sonali».

Che messaggio arriva da questastoria?

«Il messaggio purtroppo è mol-to negativo. Abbiamo selezio-nato un gruppo di ricercatori diqualità e non siamo stati capacidi stare al loro fianco».

Siamo un Paese dannato?«Non credo. Il rapporto Anvursullo stato dell'università e del-la ricerca dice il contrario. Ilpunto è che non abbiamo capa-cità di gestione di processi com-plessi».

E dunque?«Non c'è bisogno di inventarsimolte cose, basta imitare quelloche fa la commissione europeaaffiancando persone specializ-zate a chi avvia un progetto. Eraquesto che mi ero immaginatocon il bando».

[a. ma.]

rancesco Profumo, pre-sidente della Compagniadi San Paolo, nel 2012 era

il ministro dell'Università e del-la Ricerca che ideò il bando peri giovani del Sud. Colpa graveavere una buona idea in Italia.

Presidente Profumo, comenacque il bando?

«Da una sollecitazione dellacommissione europea. Erava-mo agli albori della Social Inno-vation. Decidemmo di farescouting, per capire se nel Sudesistessero realtà o idee, ma so-prattutto idee, da trasformarein start up».

Ce n'erano?«Molte. I risultati furono positi-vi. Al di là delle aspettative, di-rei. Le risposte al bando furonodavvero di alta qualità. Per unavolta ci muovemmo in anticiporispetto ad altri Paesi che poihanno seguito la stessa strada.Ad eccezione dell'Inghilterra,che in questo campo ha unagrande tradizione».

Come si gestisce un bando di in-novazione sociale?

«Ci sono due elementi fonda-mentali per farlo. La rapidità ela presenza di project managercapaci di accompagnare i pro-getti in fase di attuazione.Quando si tratta di innovazioneil tempo è un elemento fonda-mentale. Fortunatamente leidee viaggiano velocemente e

i èProfumo

era ministrodell'Istruzione

con Monti

, gMíhf„<,.,

O RV NC NDAEíUNI DIRI RI RISER`lAII

Page 5: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

usa , iL feto rnateria cercIraLegen itori: sc r® per donare organ i

Royce Young e la moglie Keri Young aspettano unabimba , Eva, che non ha il cervello . I genitori negli Usahanno deciso di farla nascere , per donare gli organi.L'annuncio su Facebook ha scatenato le polemiche

Francia , ® i si tenzio-assensoe Leggei cot no i farn igLiari

Dal primo gennaio 2017 il silenzio-assenso sulladonazione degli organi è legge in Francia. L'espiantodegli organi è possibile anche col no della famiglia, ameno di un dissenso espresso sul registro dei rifiuti'

«Io, dfiutáta dall'ItiOra diñgo ad I I

Sabina Berretta gestisce superbanca dell'organo di Boston«Cinque ' precaria Catania, ma pur di restare in ateneo

dopo laurea fatto domanda come bidella. Respinta anche lì»

Il trapianto di cervelloè fantascienza.

Una conquista giusta?N on so cosa pensare

Dopo la morte abbiamo24 ore per conservare

il cervello : dall'espiantoal trasporto in aereo

La gente non dona perchécrede che le malattie

mentali siano solamentelegate alla psicologia

ORW:á 11'do, riliutata dall'India

(ha dirieo ad Han,urd»

Page 6: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Alessandro elardetti

IL DESTINO nel cervello. SabinaBerretta è professoressa di Neuro-scienze al dipartimento di psichia-tria di Harvard e dirige l'Harvardbrain tissue resource center, la bancadei cervelli della prestigiosa uni-versità. «Le innovazioni tecnolo-giche stanno raggiungendo livellialtissimi, ma ora manca la sostan-za su cui fare ricerca. Abbiamo bi-sogno che più persone donino ilproprio cervello, solo così potre-mo sviluppare medicine miglioriper malattie come Alzheimer oParkinson», è l'appello della do-cente di origini siciliane.

Professoressa , si sente un cer-vello in fuga dall'Italia?

«Più che altro un cervello in esi-lio. Durante l'università alla facol-tà di Medicina a Catania ho fattoricerca per cinque anni senza sti-pendio, praticamente da volonta-ria. Nel `89 mi sono laureata eneanche a quel punto c'era postoper me in accademia. Dopoquell'esperienza da precaria eromolto delusa, ma amavo l'Italia evolevo restare. C'era un'utima pos-sibilità».

Quale?«Il bidello della facoltà andava inpensione e si liberava il posto. Co-sì io e altri miei colleghi abbiamodeciso di fare domanda. Nemme-no lì mi hanno assunta. Allora hodeciso: partecipare al bando peruna borsa di studio alla Scuola dimedicina del Mit. Sono stata pre-sa e lì ho passato sei anni, primadi Harvard».

Come mai mancano cervelliper la ricerca?

«Perché la depressione, la schizo-frenia, il disturbo post traumatico

da stress, la sindrome bipolare so-no malattie studiate da relativa-mente poco tempo. Le personepensano che questi disturbi neu-rologici non provochino muta-menti nella materia cerebrale, per-ché sono tutti dovuti alla psicolo-gia. Ma questo è un grosso errore:i cambiamenti nel cervello ci so-no e la psicoterapia non è suffi-ciente. Un cervello colpito da Alz-heimer, per esempio, è atrofizza-to».

Chi è più restio ad ammetterequesta evidenza?

«Ci servono più tessutiCosì miglioreremo le cureper Parkinson e Alzheimer»

«Mi vengono in mente i veteranidi guerra. Loro non accettano diavere delle malattie psichiatriche,dicono `non siamo malati'. Ma co-sì noi facciamo fatica a compren-dere gli effetti sul comportamen-to».

Quali gli ultimi sviluppi su ma-lattie come Alzheimer e Par-kinson?

«Tantissimi, perché abbiamo mol-ti cervelli di donatori. Ora cono-sciamo la vulnerabilità geneticadi queste patologie: sappiamoquali sono i geni e le molecole checambiano nel cervello. Per gli al-tri disordini, come schizofrenia odepressione, invece, non arrivanoabbastanza tessuti e i ricercatorine chiedono di più».

Non donare il proprio cervel-lo preclude la possibilità disconf iggere queste malattie?

«Preclude la possibilità di trattar-le meglio, con medicine migliori.Alcune patologie non possono es-sere curate, sono genetiche».

È vero che usiamo il dieci percento del nostro cervello?

«Non è vero, però sappiamo anco-ra poco di questo organo e quel po-co lo abbiamo scoperto da esperi-menti su animali».

Quanti cervelli riceve a Bo-ston in un anno?

«Ne arrivano circa 150: noi li pos-siamo accettare solo dagli StatiUniti. In tutto ne abbiamo 3mila(sono una delle banche più gran-di del mondo, ndr)».

Dalla morte quanto tempoavete per ricevere un cervel-lo?

«Ventiquattro ore al massimo.Dal decesso dobbiamo riuscire aparlare con la famiglia, avere ilconsenso, inviare un medico lega-le per l'espianto e un corriere mu-nito di kit in aereo».

Il trapianto di cervello è fanta-scienza?

«Sì, non so se sia giusto. Su que-sto tema sono agnostica».

Esiste il profilo tipico di un do-natore?

«Di solito sono persone che han-no malattie psichiatriche o che lehanno vissute in famiglia. Sonogli psichiatri e gli operatori socia-li che gli consigliano la donazio-ne».

Quando una persona decidedi donare il cervello, comin-ciate a monitorarglielo ancheda vivo?

«Al momento no, ma ci stiamo la-vorando. L'idea più promettenteè l'esame on line `Test my brain'».

Ha mai avuto la possibilità distudiare il cerve llo di personefamose?

«Non posso rispondere, per ragio-ni professionali».

Donerà il suo cervello?«Certamente».

Page 7: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Record net 2016L'anno scorso in Italiail record di trapiantie donazioni di organi: 3.736.Il totale di donatori di organiè stato di 1.260 (1.165nel 2015). Più 20%di donazioni da vivente

Toscana virtuosaLa regione più 'generosa'è stata la Toscana,con il Nord che ha superatoil Sud per dontaori procapite . Questo nonostantegli aumenti registratiin Campania , Sicilia e Puglia

AL top in EuropaL'Italia si è confermatal'anno scorso ai primi postiin Europa per i trapiantie le donazioni di organi.La popolazione viventedei trapiantati nel Paeseè di 40mila individui

La soreLLa schizofrenicaCarolyn , sessantenne originariadel Massachusetts , ha vissutoaccanto a una sorellache ha sviluppato la schizofreniasin da giovane . La sua decisionedi donare il proprio cervellodopo la morte affonda le radiciin questa esperienza dolorosa

DIRETTRICESabina Berretta

gestisce 3milacervelli ad Harvard

(William Downey)A destra, Carolyn

e la madre Frances

Non sara pagataNegli anni Carolyn si è avvicinataal mondo dei malati mentali,impegnandosi nel socialeper migliorare le condizionidi assistenza . « Dagli anni Sessantaè cambiato poco , serve piùprevenzione». Non riceverà nessunfinanziamento né agevolazioni

Page 8: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Terza missione ,,' Analisi sperimentale L'impatto sociale

Atenei creatori di beni comuniNon solo spin off e brevetti:nuovi indicatori misuranoi benefici per la comunità

diAntonio Larizza

missione Anvur per la terza missione - perprendere coscienza c avviare procedure inter-ne capaci di censire e misurare attività a cuispesso, in passato, non è stato attribuito il giu-sto valore. Compiendo così il primo passo perpoter invece descrivere e presentare questeattivitàallasocietà; coinvolgerlae, nellostessotempo, attivare circoli virtuosi per attrarrenuove risorse». Il temaè importante, se sipen-sa che riguarda anche indicatori più quantita-

C'è una dimensione sommersa della terzamissione dell'università che l'Anvur sta pro-vando a catturare definendo nuovi indicatorie applicando metodologie sperimentali, sottogli occhi attenti dei ricercatori europei a ame-ricani, interessatiall'esperimento. Untentati-vo unico nel panorama internazionale: valu-tare la terza mis sione misurando non solo i ri-sultati economici (spinoff, numero dibrevettie loro redditività, attività conto terzi) ma an-che quelli di natura sociale.

Nel mirino è finitala capacitàdelle universi-tàdigenerare «benicomuni»perlefamiglie, leimprese, la comunità. Ma anche la capacità diessere fonte di vita per la città che la ospita, inquanto centro identitario, polo operativo, in-terlocutore continuo.

«Dopo un lungo lavoro di analisi e confron-to con gli atenei, con il rapporto appena pre-sentato abbiamo fatto i primi passi versol'analisi di risultati non economici ma di natu-ra sociale», conferma Daniela Baglieri, presi-dente della commissione Anvur per la terzamissione e prorettore per il trasferimento tec-nologico all'università di Messina. «L'Anvurha chiesto agli atenei di popolare indicatorimai utilizzati prima a livello internazionale:né in area anglosassone, né in quella nord-americana», continua Baglieri.

Così sono stati censiti i «poli e siti musealigestiti dagli atenei» (rispettivamente 414 e 101,dipendenti da 36 università, per una superfi-cie totale di 1.072.772 metri quadrati; datirife-riti al 2014). In quest'ambito è emerso che,sempre nell'ultimo anno del periodo osserva-to, i giorni di apertura al pubblico sono stati26.304 e i visitatori 972.388. Da notare che, suquasi 115 poli e 271 siti, solo in 81 casi erano ar-rivi sistemi di rivelazione delle presenze.

Al nostro lavoro è servito e servirà anche al-le università - spiega il presidente della com-

tivi: alcune università, per esempio, hannoappreso i numeri reali dei brevetti di ateneo -quelli, cioè, dove è presente almeno un docen-te/ricercatore tra gli inventori - solo quandosono state chiamate a validare i dati dell'An-vur, che a suavoltaliavevaacquisiti dall'Euro-peanpatent office.

Per misurare la produzione e gestione dibeni culturali da parte delle università l'Anvurha censito anche il numero di «scavi archeolo-gici» condotti da università (414, di cui ioi confruizione al pubblico; dati sempre riferiti al2014). Per questa attività gli atenei hanno de-stinato un budget di 2,3 milioni di euro, rice-vendo 6,2 milioni di finanzimenti esterni. At-tivitàdiricercache, nello stessotempo, produ-

ce un bene comune fruibile dalla comunità.Qualcosa di molto simile accade in tema di

salute pubblica. In questo ambito sono statiintrodotto indicatori per conoscere il numerodi «trial clinici» gestiti da atenei e le «bio-ban-che» manutenute da università: un preziosostrumento per aiutare la ricerca e, di conse-guenza, il benessere della popolazione.

E ancora, attività di public engagement. «Inquesto caso - spiega Baglieri - abbiamo censi-to eventi per la disseminazione culturale or-ganizzati dagli atenei coinvolgendo i cittadinial di fuori della didattica». Solo nel 2014, sono"emerse" 2.693 iniziative di questo tipo, orga-nizzate da95 atenei su 99. Nella maggior mar-te dei casi si tratta di partecipazione di docentia trasmissioni radiotelevisive o incontri pub-blici organizzati da altri soggetti, includendoanche iniziative divulgative rivolte a bambinie giovani (22,5%); oppure organizzazione dieventi pubblici, come la notte dei ricercatori egli open day (15,8%). Ma anche iniziative di tu-tela della salute, come le giornate della pre-venzione (4,9%) o la partecipazione a comitatiper la definizione di standard e norme tecni-che (2,3%). «Iniziative che - conclude Baglieri -ci portano sulla trincea della terza missione».Quel luogo dove finiscono i doveri istituziona-li degli atenei - fare ricerca e didattica - e doveprendono forma identità e sentimento socialidella comunità universitaria.

© RI PRODUZIONE RISERVATA

Page 9: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

CA í_.. ,> 1:'', i 11

)!E.-'tl

: 'J3fì?flE"îSSC'+l.ïS r;

A .:;i.i A ` i'-.C;

aie.

Il1C.'.€ .; ...,. .,. _.. ,'EEïOfWU. o,_f;1

Y i [k:' iL'PL if+ìE ,t_i.aftC

5ï.('; ..t i;, l [k t .._i. .tC: .

, :1€?,i . . f ír' # E i tt.'fi i. I . ('CS(( •. (1

ll:L i,; 1Li fF't

!?tS:.;o;:n11 .,;:''iE:L!•í(

r A!1!nii.s r'(iEtlij ani[(1TN? i 1?('ti

!,t l u ; (";r;,;3rf :

I , '

57_'

ìC'iCt:'f:ïGd r̀4:' !I

_? ( (_ .fr! tf? l

C _, , iCí' ,. t „ í t€ ,.i it . .,; f . . _. f _m ì1ff) (i

,,f> . ,_ ;('sfz ...,

?C tVj

Eli'

^iL

coi 03 ....U

'7 i, .,

CLASSIFICA DELLE BUSINESS S CHOOL

SitaiH,aDi Pza9isaa

indiana.. .. .eti .. . . 4 _

(_e più .: .. Ham

Page 10: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Lincniesta. Ü n gruppo ai ragazzi ottiene ii finanziamento ma ia burocrazia canceiia tutto

Spariti i sol ', beffa per i ricercatori del SudANDREA MALAGUTIINVIATO A NAPOLI

Q

uando gli hanno raccontato di unprogetto per rilanciare il Sud checonsentiva ai giovani più qualifi-

cati di Sicilia, Campania, Puglia e Cala-bria di sviluppare le proprie idee grazie a40 milioni dell'Unione Europea e del Mi-nistero dell'Università e della Ricerca,l'ingegnere Alessandro Brancati ha deci-so di abbandonare l'Imperial College diLondra per tornare a Palermo.

CONTINUAALLE PAGINE 12 E 13

Page 11: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Sedotti e abbandonatiLo Stato blocca i fondiai ricercatori del SudLe start up ' "Social ovation" se Ja soldi da oltre un aoI vincitori del bando pieni ' debiti. Il iVIiur: difficoltà ocratiche

ANDREA MAI-AGUTIINVIATO A NAPOLISEGUE DALLA PRIMA PAGINA

na situazione che, a 29 an-ni, gli era piombata ad-dosso dal nulla, ma che

sembrava perfettamente logica.Un modo serio per affronta-

re la questione meridionale at-traverso una sana collabora-zione tra pubblico e privato:soldi, ricerca, giovani, idee, va-lorizzazione del territorio. «Hoimmaginato un progetto dicarpooling, una specie di blabla car per i palermitani, auto-stop 2.0.. E mi sono detto: final-mente posso fare qualcosa perquesta terra disgraziata e unpo' maledetta che è la Sicilia».

Bello no? Per niente. Alessan-dro si era detto la cosa sbagliatae stava semplicemente entrandoin uno sgangherato incubo mol-to italiano - fatta di promessenon mantenute, soldi buttati, in-telligenze sprecate, burocraziasoffocante, rimpalli di responsa-bilità e carte bollate - che avreb-be avvelenato cinquantadueprogetti di qualità e riempito difrustrazione e paura lui e altritrecento ragazzi come lui, chedall'aprile del 2015 attendonocomplessivamente un milione emezzo di euro dallo Stato.

Soldi previsti, accantonati emai dati, necessari per pagare ifornitori, i dipendenti, i mac-chinari e anche il proprio lavo-ro. Magari un giorno li vedran-no. Per il momento vedono i de-biti. E le minacce dei creditori.«Siamo finiti nelle mani di unabanda di incompetenti. Ci han-no bloccato i finanziamenti. Ioe i miei colleghi abbiamo dovu-to aprire un secondo fido perfare fronte agli impegni. Siamoesposti per 80mila euro. E ab-biamo obblighi complessivi per140 mila».

E Alessandro, che assiemeagli altri vincitori di bando staorganizzando una class actioncontro il ministero, non è quelloa cui è andata peggio. «Baste-rebbe un decreto del governoper chiudere questa orribile pa-rentesi, ma la politica non simuove». Un classico.I soldi bloccatiNel marzo del 2012 il Ministerodell'Università e della Ricercadecide di mettere in praticaun'intuizione apparentementevincente dell'allora ministroFrancesco Profumo, pubbli-cando un bando rivolto ai gio-vani con meno di trent'anni. El'operazione «Social Innova-tion»: saranno i ricercatori mi-gliori di quelle terre a dimo-strate al mondo che il Sud none solo criminalità e inerzia, maè soprattutto creatività e intel-ligenza. Parte così la prima for-mula di finanziamento italianoa giovani ricercatori meridio-nali con la nomina di ProjectOfficer - ufficiali pubblici con ilcompito di assistere i progettinella fase di realizzazione - econ l'apertura di un conto coin-testato «ministero-vincitore dibando» per evitare lo spreco dirisorse e per rendere chiara la

MilioniDall'aprile

2015 , i vinci-tori del bandodei ministero

attendono Decretoinvano dallo Serve un atto

Stato 1 , 5 del governomilioni di per sbloccare

euro i fondi

supervisione da parte delloStato. Il messaggio è orgoglio-samente netto: crediamo invoi, non ci deludete. Non ci vor-rà molto per capire chi delude-rà l'altro. A Napoli, davanti alMaschio Angioino, le rastrel-liere per le biciclette sono de-solatamente vuote e RobertaMilano, 31 anni, una laurea inbeni architettonici, indica ras-segnata quel che resta dellastazione numero 8 del progettodi Bike Sharing vincitore delbando Social Innovation.

«Faccio parte di Clean Upuna associazione che si occupadi cittadinanza attiva e di soste-nibilità ambientale. Ci siamo in-ventati un sistema per preleva-re le biciclette senza dispositivimeccanici che fino a tre anni faera innovativo. Ci dicevano tut-ti che a Napoli il bike sharingnon avrebbe funzionato. Inveceabbiamo avuto un successo ec-cezionale. In pochi mesi abbia-mo raccolto 14mila utenti e con-tato 50mila utilizzi. Insomma,abbiamo fatto il botto. Tantoche il Comune ha deciso di fareuna ciclabile su Corso Umbertosulla scorta dei nostro esperi-mento». Filava tutto alla perfe-zione e Roberta aveva lo stessocandore contagioso dei bambi-ni a cui le cose sembrano nor-mali finchè qualcuno non li in-forma del contrario. «Un annoe mezzo fa ci hanno sospeso ifondi. Come a tutti. E il proget-to è morto. Le dieci stazioni so-no rimaste vuote, destinate adiventare ferraglia, e le centobici sono finite in un magazzi-no. In compenso ci è rimasto unbuco da 200mila euro».

Soldi da dare a programma-tori, avvocati, grafici, dipen-denti. «Ma non c'è solo il dannoeconomico. Ci abbiamo ancherimesso la faccia. La gente cre-de che le stazioni vuote e le bicisparite siano colpa nostra. IlComune ha provato ad aiutarcirilevando il progetto. Ma il mi-nistero non risponde neppurea loro». In tutti i cinquantadueprogetti, gli investimenti delleattività previste sono stati an-ticipati dai vincitori del bando,che hanno fatto ricorso a pre-stiti bancari o a fondi persona-li. Ogni due mesi il Ministeroprovvedeva ai rimborsi, sullabase delle spese certificate.

Nessun problema fino a unanno e mezzo fa, quando la ra-gioneria generale dello Stato siè resa conto che la proceduradi assegnazione dei fondi erairregolare. Da un lato perchérischiava di risultare una for-ma illegittima di sostegno al-l'impresa agli occhi dell'Euro-pa. Dall'altro perché, per facili-tare le procedure di pagamen-to, il Ministero aveva avocato asè la proprietà dei i beni mobilie immobili legati ai progetti.

Peccato che per l'acquisizio-ne di beni di qualunque tipo glienti pubblici siano tenuti a pas-sare da un bando della Consip(la stazione appaltante del-

Page 12: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

ProceduraUn anno emezzo fa,

l'amministra-zione

pubblica si èresa conto

che laprocedura di

assegnazionedei fondi era

irregolare.Poteva

risultare,infatti, formaillegittima di

sostegnoall'impresa

per l'UnioneEuropea

ici iIn attesa di

ricevere ognidue mesi i

rimborsi deiministero, i

vincitori delbando hanno

fatto ricorso aprestiti

bancari o afondi

personali perfinanziare le

loro 52attività

progettuali

l'amministrazione pubblica),che in questo caso non c'è sta-to. Morale? Il Ministero, in at-tesa di capire come risolvere laquestione, ha deciso il bloccototale degli incentivi per il so-stegno alla ricerca preferendotutelare se stesso che preoccu-parsi dei danni causati ai ricer-catori. Noi abbiamo sbagliato,voi pagate. Inutili i ricorsi indi-viduali e collettivi alla Comuni-tà Europea, al ministero del-l'Industria, al Presidente dellaRepubblica e a quello del Con-siglio. C'era un intero Paese ascommettere su questa glorio-sa iniziativa destinata a rivita-lizzare il Sud, nessuno a farsicarico della responsabilità delsuo fallimento.

Proprietà intellettualeAlle start up le cose sono andatemale ovunque. In Calabria, aNapoli, a Palermo, E anche aLecce. I ricercatori vincitori delbando erano il futuro. A un cer-to punto si sono sentiti comebarboni che vedono solo le maniche allungano gli spiccioli. Eadesso neppure più quelli.

L'architetto Sofia Giamma-ruco e i suoi sei colleghi aveva-no ribattezzato il loro progetto«Inculture». Innovazione nellacultura, nel turismo e nel re-stauro. «Ci siamo presi cura

dell'Unione dei Comuni dellaGrecia Salentina. Attraversoun piano di diagnostica non di-struttiva dei beni culturali incollaborazione con il Cnr e ilPolitecnico di Torino. Per cia-scuno dei 12 comuni di riferi-mento abbiamo individuato unbene culturale su cui interve-nire, ad esempio la Chiesa diSanto Stefano di Soleto». Unlavoro enorme. Che ha dato ri-sultati eccellenti. Finchè quel-lo che inizialmente pareva unentusiasmo illogico si è tra-sformato in sconcertante di-sincanto. «Era un progetto daquasi due milioni di euro. E so-no fiera perché i soldi pubblicili abbiamo spesi bene. E ancheperché non abbiamo debiti connessuno. Solo crediti».

Lo Stato deve a lei e ai suoicolleghi ottantamila euro. «Lagestione dei bando è diventatauna barzelletta. Ci hanno pre-so in giro. Ed è assurdo che og-gi, a 31 anni, mi trovi a fare cau-sa allo Stato». E i suoi colleghi?«Ognuno ha preso una stradadiversa». Sparito il progetto.Sparite anche le idee. Perchéin questa trappola infernale ilMinistero non si è fatto man-care niente. Lasciando i ricer-catori anche senza la proprie-tà intellettuale del proprio la-voro. «Ci avevano fatto firma-re un disciplinare che diceva il

BeniIl ministero haavocato a séle proprietàdei progetti

sharingRobertaMilano

r i __Alessandro

Brancati

contrario. Ma dopo sei mesi cihanno imposto di sottoscriver-ne un altro che rendeva il Mini-stero proprietario degli "even-tuali diritti afferenti i risultaticonseguiti"», dice AlessandroBrancati. E perché avete fir-mato? «Perché diversamenteci avrebbero tolto i finanzia-menti. E perché speravamoche la proprietà dei risultatipotesse restare a noi».

Speranza vana. Ed è inutilefare finta di niente perché quelpensiero è come una zanzarache si posa ovunque per succhia-re sangue. Truffaldini o incapa-ci? «Incapaci».

«Lo sa cosa mi fa impazzire?»,chiede il palermitano FrancescoMassa, che assieme a due colle-ghi rientrati apposta dal Mit diBoston e dal Canada, aveva datovita a un progetto di mobilità so-stenibile. Cosa? «Che pensava-mo di fare qualcosa per la nostraterra. E invece abbiamo scoper-to che la nostra ricerca è stataabbandonata, mentre contem-poraneamente il comune di Pa-lermo sta sviluppando con il mi-nistero dell'ambiente una appli-cazione di mobilità sostenibile.Cioè paga persone per fare coseche noi avevamo già pronte. So-no mondi che non si parlano. Inquesto Paese le cose vengonofatte completamente a caso».Fuga dalle risposteE adesso? Comunicare con ilMiur per i trecento ragazzi deicinquantadue progetti è diven-tato impossibile. «Abbiamo in-viato decine di mail che nonhanno mai ricevuto risposta e itelefoni squillano a vuoto». Ineffetti anche il ministro Fedeli(erede ultima di questo pastic-cio) si nega alle interviste, con-segnando al suo ufficio stampaun comunicato di incompren-sibile vaghezza: «A breve i rap-presentanti dei vincitori rice-veranno una proposta emen-dativa e nel frattempo saràistituito un tavolo tecnico perindividuare i provvedimentinecessari per una corretta e ilpiù possibile rapida gestionedella fase conclusiva del ban-do». Boh. Si recupera un dan-no così? Difficile. Neppure isoldi, se mai dovessero arriva-re, basteranno, perché sono leesperienze che abbiamo avutoa determinare il rumore delnostro tempo. E questo chesentono i ragazzi del sud è unrumore cattivo. Anche più cat-tivo dei solito.

8 BiNCNDA1.íUNIDIRIifIRISfRVAiI

Page 13: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Progetti di innovazione socialeper il Mezzogiorno i30 ann

il limite d'età per poter accederealle d" r !!nee d'intervento del (nnnverno

Knohi!ita

,bili

52i progettifinanziati

dal ministerodopo esserestati valutati

Costo in messo49 .238.33

euro

impegno totale39.390.671

euroBiodiversitrÀ

Logistica

Efficientamentcenergetico

Startup in ItaliaIl capitale sociale delle startupè pari complessivamente a335,5 m ilionidi euro

Corrispondein media a

52,7 m ilaeuroa impresa

9gli ambiti indicati

dal governocome strategiciper i progettidei giovani ,

Font

I'urismo

40 i'ionfdi euro

messi a disposizionedal ministerodell'Istruzioneper i progettidegli under30

meridionali

"ormazione

Nuovetecnologie

per un valorecomplessivo di

1 86 .573.067di euro

1125,1%delle società di capitali italiane

la cui attività economicaè classificata come

"Ricerca e Sviluppo"sono startup innovative

7,46%è la quota di neo-impresi

innovative nellaproduzione di software

Fonti: (stat , Unioncamere, Ministeri dell'istruzione e dello Sviluppo Economico

- i ine settembre 2016il numero di startup innovative iscritte

i alla sezione speciale delRegistro delle Imprese è pari a'6.363w +420 (+0,7%)rispetto alla finedi giugno

70,52%delle startup innovativefornisce servizi alle imprese(soprattutto creazionedi software e servizid'informazione 8,1%)

19,6%opera nei settori dell'industriain senso stretto (in particolarefabbricazione di macchinari

prodotti elettronici)

38,19% (2.430)le startup innovative in cui almenoun giovane è presente nella compagine sociale,contro un rapporto del 13,36% se si considerala totalità delle società di capitali italiane

(1.425)^0.425);ttrtup innovative create da giovani

:on meno di 35 anni, una quota più di:re volte superiore rispetto a quella rilevatara tutte le società di capitali (6,85%)

13,9% (882)sono le statup innovativea prevalenza femminile

Le startup rappresentano lo0,4%del milione e mezzo di societàdi capitali attive in Italia(a fine giugno l'incidenza del fenomeno era pari allo 0,38%,a marzo 0,35%)

=LASSIFICA REGIONI_ombardia

1.382 (21,72%)=mille Romagna

782 (12,29%)Lazio625 (9,82%)'Veneto

492 (7,73%)Basilicata

48Molise25

,tah LI 1'rli1flo`,p`l ve

l i" 1 Ita lia

INCIDENZADI STARTUP INNOVATP/EIN RAPPORTO AL TOTALEDELLE SOCIETA DI CAPITALIDGNI 10MILA IMPRESE)

Trentino Alto Adige

105Marche

77Emilia Romagna

70Friuli Venezia-Giulia

63/alle d'Aosta

LA STAMr

CLASSIFICA PROVINCE.filano

93504,699/6)soma

539 (8,47%)-orino

299 (4,7%)lologna

203 (3,19%)Tutte le altre provinceche figurano tra leprime dieci, vale adire Modena, Trento,Firenze, Padovaa Brescia, superanoie 100 unità

Page 14: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Atenei, ok all'IngleseGli atenei italiani possono legittimamente scegliere diattivare singoli insegnamenti anche esclusivamente inlingua straniera. Lo ha sancito la Corte costituzionale,nella sentenza n. 4212017 depositata ieri. Per la Consulta«è ragionevole, in considerazione delle peculiarità e del-le specificità dei singoli insegnamenti, che le universitàpossano, nell'ambito della propria autonomia, sceglieredi attivarli anche esclusivamente in lingua straniera».Tuttavia, «affinché questa facoltà non diventi elusiva deiprincipi costituzionali, gli atenei debbono farvi ricorsosecondo ragionevolezza, proporzionalità e adeguatezza,così da garantire pur sempre una complessiva offerta for-mativa rispettosa del primato dell'italiano».

Page 15: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Tre anni di battaglie legali, ora la palla passa al Consiglio di StatoV ia libera del la Consu lta : a l Po litecn ico d i M i lano co rs i in lingua inglese

::: CLAUDIA OSMETTI

ERE Al Politecnico di Milano si fa-rà lezione in inglese. La decisione(per la verità ancora non definitivavisto che manca l'ultimo passaggioal Consiglio di Stato) arriva dopoun tira e molla di tre anni che hacoinvolto non solo le aule universi-tarie ma pure quelle giudiziarie.

Era il 2013, infatti, quando l'ate-neo lombardo ha deciso che tra isuoi corridoi si sarebbe parlato in-glese, e specialmente nei corsi eagli esami delle lauree magistrali edei dottorati. I1 Politecnico avrebbeanche garantito un piano di forma-zione per i professori e un sostegnoagli studenti. Dalla sedia (anzi, dal-la cattedra) erano però caduti alcu-ni docenti che hanno subito impu-gnato il responso del Senato acca-demico e si sono rivolti al Tar, il tri-bunale amministrativo, per chiede-re l'annullamento del provvedi-mento. Da li è stata una sequenzadi carte bollate, faldoni e avvocati:ci si è messo di mezzo il Consigliodi Stato che ha sottoposto la que-stione alla Corte costituzionale e ie-riè arrivato il verdetto. Sì, è possibi-le. O meglio: «Y es, it's possible».

La Consulta ha detto, in soldoni,che le università dello Stivale sonolibere di offrire ai loro studenti cor-si di laurea in una lingua stranierapurché l'offerta formativa rivolta aragazzi e ragazze non pregiudichil'italiano. Il suo primato, tra l'altro,fanno sapere proprio i supremi giu-dici,«diventa ancor più decisivoper la perdurante trasmissione delpatrimonio storico e dell'identitàdella Repubblica, oltre che garan-zia di salvaguardia e di valorizzazio-

ne come bene culturale in sé». Tra-dotto: l'italico parlare non deve spa-rire. «Le legittime finalità dell'inter-nazionalizzazione», proseguono didiretti interessati, «non possono ri-durre la lingua italiana, all'internodell'università italiana, a una posi-zione marginale e subordinata,obliterando quella funzione che leè propria, di vettore della storia edell'identità della comunità nazio-nale». Però i principi costituzionali«non precludono certo la facoltà»di inserire nel curriculum studio-rum «corsi in lingua straniere, an-che in considerazione della specifi-cità di determinati settori scientifi-co-disciplinari».

E quindi il magistrato FrancoModugno, nella sentenza numero42, l'ha voluto mettere nero su bian-co: non sono fondati i rilievi di costi-tuzionalità sollevati contro la legge240 del 2010 che si occupa di orga-nizzazione del sistema accademi-co. La palla adesso passa al Consi-glio di Stato che dovrà mettere l'ulti-ma parola sull'annosa questionedell'inglese sui banchi di scuola.Pardon, di università. La Consulta,infatti, non è entrata nel merito deiricorsi presentati dai docenti delPolitecnico.

0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Ve,- MI-1e p nve e:o1 ragazziM æ Ihanno nel sangue

Page 16: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

,. Un sì, ma con riserva. La Corte Costituzio-nale si è pronunciata sul tema della legittimità dicorsi di laurea esclusivamente in lingua inglese, in-tervenendo su un caso scoppiato intorno alle laureemagistrali del Politecnico di Milano. I giudici dellaConsulta da un lato affermano che non ci sono ele-menti di incostituzionalità nella legge da cui ha pre-so le mosse il provvedimento dell'ateneo. E dall'al-tro ribadiscono, con forza, come sia compito dell'u-niversità garantire «il primato della lingua italia-na».

Tutto cominciò nel 2014 quando il Politecnico,con una decisione presa dai vertici, impose la solalingua straniera per i corsi di laurea magistrale eper i dottorati. Un gruppo di docenti raccolse le fir-me contro il provvedimento e fece ricorso, conqui-stando un primo risultato: la sentenza del Tar diedeloro ragione. A quel punto il Politecnico e il ministe-ro dell'Istruzione fecero ricorso al Consiglio di Sta-to, che a sua volta rimandò tutto alla Consulta: biso-

gnava stabilire se la legge 240 del 2010 (cioè la leg-ge Gelmini), alla base della scelta del Politecnico,avesse dei profili di incostituzionalità su questo te-ma. Da qui la pronuncia di ieri della suprema Corte.

Ora, dopo questa nuova puntata, la palla tornanelle mani del Consiglio di Stato, che si dovrà pro-nunciare definitivamente sul provvedimentodell'ateneo. Anche se gli oppositori cantano vitto-ria: «Il testo della Consulta è chiarissimo - diceEmilio Matricciani, docente di elettronica e tra i pri-mi firmatari del ricorso al Tar - non possono esser-ci interi corsi di studio in lingua inglese». Ma al Poli-tecnico hanno già aggirato il problema da qualcheanno: il provvedimento della discordia è stato can-cellato e ora sono i docenti dei corsi di laurea a deci-dere sulla lingua, caso per caso. Attualmente, su 36corsi di laurea magistrale, 24 sono esclusivamentein lingua inglese, sei solo in italiano e sei nella dop-pia versione. Per l'attuale rettore Ferruccio Resta,«quella battaglia appartiene ormai al passato».

wM„yO

Page 17: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Atenei, sia corsiin inglese purchénon esclusivi

Gli atenei possono eroga-re corsi in inglese per raffor-zare l'internazionalizzazione,purché l'offertaformativanonsacrifichi totalmente l'italia-no, che mantiene un «prima-to» che «diventa ancorpiù de-cisivo per la perdurante tra-smissione del patrimonio sto-rico e dell'identità dellaRepubblica», oltre che di «va-lorizzazione dell'italiano».È quanto ha deciso la Con-sulta con la sentenza 42 sui ri-lievi mossi contro l'articolo 2della legge 24o/2oio.

T) RI PRO DD ZION E RISERVATA

Page 18: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Laurea in ingegneriaancora vincenteLaurea in ingegneria ancoravincente nel mercato del lavoro.In base all'indagine condotta dalCentro studi del Consiglionazionale della categoria, infatti,per i neolaureati i livelli occupa-zionali sono i più elevati: 67,6%di occupati a un anno dallalaurea. Non solo: il tasso didisoccupazione si ferma al 3,8% acinque anni dalla laurea mentresul fronte retributive gli stipendisono mediamente più alti diquelli degli altri neolaureati,attestandosi a 1.705 giuro netti almese. Una brutta notizia arrivainvece dalla scarsa efficacia dellelauree triennali, tanto che piùdell'80% degli studenti sceglie diproseguire l'iter universitarioiscrivendosi a un corso di laureamagistrale.

Page 19: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Le cli fer°eir ze di salario per livello di istruzione er°irlerz irzt riel.fP Sala ry ()riil<)olï 2017

te la laurea breveCon, il titoio triennale stipendio ®' basso i 470 euro

DI GABRIELE VENTURA

on la laurea breve siguadagna meno checol diploma di scuolasuperiore . I lavorato-

ri in possesso di una laureatriennale percepiscono infattiuna retribuzione media paria 29.411 euro l 'anno , mentrecoloro che hanno conseguitoun diploma hanno un reddi-to lavorativo di 29.891 euro.Non solo . La differenza tra lalaurea quinquennale e quellabreve, in termini di Ral 2016,è di oltre 12 mila euro l'anno.E quanto emerge , tra l 'altro,dal Jp Salary Outlook 2017,studio dell'Osservatorio Job-Pricing su base semestralecon le evidenze del mercatoretributivo italiano e dei cam-biamenti in atto. Per quantoriguarda le differenze di sa-lario per livello di istruzione,la Ral media dei laureati è di39.743 euro, mentrequella dei non lau-

reatid i

27.782 euro , con uno scosta-mento pari al 43%. In par-ticolare, emerge una nettadifferenza retributiva tra ilavoratori che hanno termi-nato un percorso di studi dilaurea almeno quinquenna-le e coloro che invece si sonofermati alla laurea breve onon si sono laureati : la primacategoria presenta una Ralmedia superiore ai 41 milaeuro lordi annui , la secondanon arriva mediamente ai 30mila euro . La differenza tra lecategorie di laureati e non siassottiglia spostando l'analisisull'inquadramento professio-nale: solamente fra i dirigentiesiste infatti una differenzamedia di quasi 9 mila eurofra i laureati e i non laureati(6,5%), mentre la distanza fragli impiegati (circa 1.200 euroin valore assoluto), non è cosìnetta. Non c'è invece alcunadifferenza tra i quadri , mentreè leggermente negativa tra glioperai. Dall'indagine emergeche la differenza retributivaalla base del titolo di studio

conseguito non si valorizzatanto all'interno dello stessoinquadramento professionale,quanto con la maggiore possi-bilità di ambire a una qualifi-ca manageriale . Tra i non lau-reati, infatti , solo il 3 % occupauna posizione apicale , mentrefra i laureati la percentua-le sale al 25%: un laureatosu quattro è almeno quadro,mentre solo tre non laureatisu cento diventano quadro odirigente . Nel dettaglio, il 42%di coloro che sono in possessodi un dottorato di ricerca è di-rigente o quadro, percentualeche scende al 39% per il ma-ster di secondo livello, al 28%per la laurea magistrale, al27% per il master di primo li-vello e solo al 5% per la laureatriennale . Andando ad analiz-zare i trend delle retribuzionitra il 2015 e il 2016 , emergeche i non laureati hanno be-neficiato di un aumento delRal, in media , del 2 ,4%, men-tre i laureati di solo lo 0,6%.Vi sono in particolare alcunilivelli di istruzione a cui èassociato un trend positivo esuperiore anche ai due puntipercentuali, come il diplomadi qualifica professionale, lalaurea breve e il master diI livello . Analizzando le sin-gole qualifiche si può invecenotare come i trend sianomaggiormente differenziati.I trend più significativi sonotra i dirigenti , quadri e operaia lavoratori con la sola scuo-la dell'obbligo, mentre tra gliimpiegati il trend più eleva-to colpisce i lavoratori con unmaster di primo livello.

Page 20: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Milano, nella quinta edizione delle zara 12 a`a. r` da 24 utziver:sità//Gr

r////iari

%//b ®

F111/ rrr//rriiia/iori ií//

ro1 .,. _ e _ v///// r, ..

Studenti sardi priDI zIA PAOLUCCI

migliori studenti in media-zione sono in Sardegna. Laquinta edizione della garaitaliana di mediazione tra

università, quest'anno l'havinta l'Università di Sassariche ha battuto Milano Bicoccain una delle 60 sfide che han-no animato la due giorni del16 e 17 febbraio scorsi orga-nizzata dalla Camera arbitra-le di Milano, azienda specialedella Camera di commercio diMilano, in collaborazione conl'Università Statale di Mila-no. L'Università sarda che hascelto di dedicare alla notizial'home page del suo sito www.uniss.it, si è aggiudicata ilprimo posto nella sfida nazio-nale di mediazione schieran-do in campo i suoi giocatori,Mathilde Porcu, ElisabettaUras, Guido Brandas, Federi-ca Trentadue, Fatima Foccis,Claudio Saba e Ilaria Fioriche, guidati dai coach ClaudiaCaria e Corinne Isoni e dellapresidente Maria AntoniettaFoddai, hanno conquistatola medaglia d'oro. Un bel ri-sultato per il Cen-tro Universitario diMediazione (C.U.M.)di Giursisprudenzadell'università sardache ha come finalitàla ricerca e la forma-zione in materia distrumenti alternatividi composizione dellecontroversie. Sul po-dio, anche Trento a cuiè andata la medagliad'argento e le universi-tà di Milano e Verona,per il bronzo. Hannopartecipato 120 stu-denti in rappresen-tanza di 24 universitàprovenienti da tutta Italia, 64tra mediatori e valutatori e 60diverse mediazioni simulate,concentrate in cinque turnidi gioco distribuiti sulla duegiorni della Competizione. Leuniversità aderenti sono stateBergamo, Camerino, Ferrara(sede di Rovigo), Firenze, Ge-nova, Milano Bicocca, MilanoBocconi, Milano Cattolica,Milano Statale, Modena-Reggio Emilia, Parma, Pavia,Piacenza Cattolica, Sassari,

®t nel contest tra 7Tzz , •i1_

Siena , Torino , Trento , Urbino,Verona , Luiss ( Roma), LumJean Monnet , Università Tele-matica Pegaso , Università delPiemonte Orientale (Alessan-dria), Università del Salento(Lecce). La sfida è stata quelladi dimostrare il proprio puntodi vista in un caso di media-zione come nel caso trattatodi un conflitto tra due societàcon lo stesso collaboratore intempi diversi che hanno par-tecipato alla gara d'appalto

con lo stessoprogetto o uncontenziosoper l'acquistodi un quadrorubato, finoa una pre-sentazioneriuscita malea causa di unincidente chenon ha per-messo l'arrivodei materia-li necessari.Tra le sfidein scaletta,Milano Cat-tolica contro

Verona , Milano Statale controSiena , Milano Bocconi controTorino , Milano Bicocca controSassari , Bergamo contro RomaLuiss e Pavia contro Firenze.La gara , con 120 studenti, haprevisto che per ogni incontrodi mediazione , ogni ateneoschierasse una squadra di 2studenti dei quali uno imper-sonerà la parte coinvolta nel-la controversia e l'altro il suoavvocato . I team si sono sfidatiin una serie di procedimenti

di mediazione simulate, con loscopo di dimostrare le capaci-tà dei propri rappresentantia negoziare le controversie inmodo cooperativo ed efficace.Gli incontri, della durata di 85minuti, si sono svolti con l'as-sistenza di un mediatore pro-fessionista esperto e davantiad altri due mediatori, in ve-ste di valutatori, che hannodovuto assegnare il ruolo delnegoziatore più efficace. Trai premi speciali assegnati inquesta edizione, anche il Pre-mio Adr Arte, per la miglioregestione del caso «Il Quadro» eil Premio Studio La Scala perla migliore gestione del caso intema di contratti bancari. Pur-troppo l'Università di Cameri-no non ha potuto schierare lapropria squadra a causa deidanni legati al terremoto, maè stata presente attraversol'iniziativa #ilfuturononcrollaper l'edificazione del collegiointernazionale universitariodedicato a studenti meritevoli,nuove residenze universitariee laboratori e spazi per la ri-cerca e la didattica.

© F r , une riseri

t,.ï4':iQ 'I„3ïiiG ;rït'l3iei; i;r'E i"', l4i;ii, 'I„3iei' /l$Z''ii'1.ïi il3 lïiï'E

Page 21: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Accordo 11-I{ arm e Ca' 1{ osc,ari

O t'gìtaI manager' ibaI%

stato presentato ilnuovo corso di laureatriennale in Digitalmanagement orga-

nizzato dalla partnershiptra Ca' Foscari-Universitàdi Venezia e H-Farm il cuicampus, a Ca' Tron (Trevi-so), diventerà sede distac-cata dell'ateneo veneziano.Si tratta di un corso parti-

nageriali sull'e-commerce,la sicurezza informatica, ladata analytics, l'organizza-zione di imprese digitali, ilfinanziamento delle startup,la trasformazione digitale diimprese mature e la gestionedei sistemi cloud; infine, alterzo anno, parteciperannoa laboratori di software de-velopment, computer securi-

colarmente innovati-vo che unisce studi dieconomia, business,tecnologie digitalie soft skills e saràinteramente eroga-to in lingua inglese.L'obiettivo è formarei nuovi professionistidell'economia digita-le e ciò sarà possibilegrazie, soprattutto, alcontesto di H-Farm,vero e proprio incubatoredi talenti digitali. Nel corsodei tre anni, in particolare,gli studenti apprenderanno ifondamenti del managemente delle tecnologie digitali alivello di sistema economicoe di impresa, svilupperannocompetenze tecniche e ma-

ty, human centered design,e potranno sviluppare unproprio progetto personalerelazionandosi con le azien-de del network di H-Farm edi Ca' Foscari. Per iscriversie saperne di più, consultarei siti web: www.unive.it eww w.li-farm. it.

Page 22: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

«Cot si rapidi legati alleLa ricetta vincente dï mister Talent

11enfie»Il baby ... ger Dattolì: abbiamo fo v to 250 giovani, tutti as sunti

Francesco GerardiMILANO

prese e capir; che qualsiasi carrieraoggi itinera te. La loralaaekïnerlP_l, S mio.' e Sc:rrlpLe pilr a_a.r-bin o il rnit_ Lo oro 4-s t•olteneila vi-ta e lo stridio non può più essere ditre anni, rlla di 12-15 settimane. So-no modelli clic vediamo e intercet-tiamo dadi Si ali Unti, che sicambiando li iondodell'edin,-, n-ne».

A propor to di Stati Uniti: Mat-teo Renzi è stato in Californiaper studdìare il modello della Si-icon Valley..

«Ha fatto bene. Ci dovrebbero anda-re di più tutti i politici. Quello rima-ne ancora un grande faro a livellointernazionale. Il problema quan-do tornano, perché il tema ve c o e. ca-pire c. time possiamo trasfeti re quelmodello in Italia, Il tasse di a. _,ele-razione che le nostre impi c ïe+o..no sopportare è ele, i tssirn Noiprossmnia no un pere r;,-,. `L)igitalpe'r il Brade in Italo . 1 1 ,eriiniarleira cifi rrasegni aralo ari applicare i'in-;ne t , ione nelle i' riai ir;_1a,a -, per-

Ma l'ltalia e pronta per entra -rere nel futuro? Non le sembrache siamo troppo indietro?

«Quella unta tira Silr. oïf `, l eyil Itiogo dme molti nusai talentior i:laiaer;a andar.. Pe r:aolti setto-

ri nero, ha molto più senso rimane-

re in Ital:ia. Bj,o:=na ostrtli3e unarete di ili.'Ci'ertr imbistr iali sti1 teniadella tc.c t li,grl c..ell 3 ulcv azxlnefv: quell,, Che r.airro f rc:endo. Met-t taf'ijn \ r:.rno farLir.._-;iotlastl, azien

-de,st.ar t i.' p, clic da unì enlergono ec-colnei ,

E se non si e appassionati ditecnolo ia?

«Ma guarcE i che l'inno Az ioIle digi-tale non è un: e: tcre z parte, si inse-risce in tutti i mondi, indipendente-mente da cosa Si vuol fare, e neacce-lera lo svi.lilppo Si tratta di capireche l'3nt ,se r<<ne fra nuote tecno-logìel un d'ano sr.tiote sta cambian-do quel ;ettor c.1 li c.ne il t,iot anedeve costruire il ¡)roprio firtlxro. Sesono appassi(in.ato <li mola biso-gna capire come la rnoda., grazie al-la tecnologia, canll)ier.a nei prossï-mi anlai. Ma Li p,rssione per qualco-sa rimane l'eleillento cardine».

«LE SPIEGO con un esempio la siinazione itallatla del ni:'i-caro del la-

ctC). i' ntiíluia1îlo :1 fotraa 3e ognianni 13.rtla ar hir !_tì, :.he hannoun tasso cli o ctipaziotrc itm erioreal40 per cento. .rlerr n . il Politecnicodi ,,plano, a ingegneria ìnloriimti-ca, scorna solo 200 lauaeeni l':ìnno:il i 00 per cento occupati. 2(i) e'jrnil.a. Numeri incredibili chedi-Cot gatto».

a\..' eleDattoli è il re Mida del digi-tale italiano. Un re Mida bambino.tA 26 anni e il Ceo di Talent Garden

la più grande rete europea dico-'r. i,i?,:a1ig, che ha fondato quandone aveva soltanto 20. Oggi è alla te-sta di una realtà internazionaledell'innovazione digitale che offreai giovani dei campus a> , \ eneristici, spazi in cui condì, idere e;pe_rienze, progetti, corsi. Per ore>eereprofessionalmente e, soprattutto.per fare il nuovo business.

Numeri che dicono che è ne-cessarlo rovesc:aare la vecchiaprospettiva

«As soliitarair )te. aolo l'anno scorsonoi dl i'ag, 1bl.i<anlu Danaro più oli250 a nazi il tassi di o l1pazl(-neèstato dei I(If e eentu>I per corsi ,3i fc'tana ,ione di Dattolifunzionano v.rehe Sono llihtatisulle reali esigenze del n3on,,1o c1cllavoro, Le' schema s. sempi i. e: se, leprincipali r cohf dell'innoc a íor1C,in tutti i ampi. si intenti:. cianocon Tag, divenva facile, capire dovetira il vento e dove instradare i pro-pri talenti.

Quali sono queste nuove pro-fe cloni e come ci si arriva?

-S\-ilupparofi di software. espertidi e i ?nan:il r .e, d i desiar, c igitale .di I lei, di í ira retaiLerin t ige-re di cui le íeil lt l <ata i:: d a \ ',' `3'0bisogno. Norr i 23t lila arclutett .Quinto al collie= sri r's'arci. pUnwa-rno su corsi molto breù, 1-,,!1olle portatilo ad avg ilisrre W110s:en-

zeche ser\' 'no. i iagazzl (1,-\,o;. w, su-bito applicare le materie nelle ini-

':--Reiizi in .5:ilic )t s Va0 r:j,'Ha fatti bene, ad andaì-ú,ma il modello va applicato»

Page 23: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

H......................... ...2 .............. . . . . . . . .M...

ENFANT11RODIGE

DavideDattoli.,26anw,

dì Ta1 -Garden

Non f`,,laureato:

ia laseíatogli Studí

Econ,orni.,,-r fondar kia azienda

IL più grande networkdi uff ícì condivisìperlavorare

âY/

NO" "ro/d/11Talent Garden è La retedi co-working piCi granded'Europa. Fondata a Brescìasei anni fa da Davíde Dattoli,oggi è diffusain tutta Italia e in 18 cittàeuropee, diventandoun motore per la nascitadi startup che preferisconoavere [a sede negli spazicomuni di Talent Garden

Il settore fm-na -,eutico I manager dell'offertaconfinua a crescere Il professioffista chíavenonostante la crisi per la distribuzìone

1Sale La richiesta dìspecialisti nel settorefarmaceutìco e dell"healthe. re'. R settorefarmaceutìco è infatti unodei pochi ambiti che, inItaha, ha risentìto solomarginalmente della crisieconomica e che anzi, intermini di occupazione,in questi annì ha registratoun trend positivo. Le scienzedella vita, quíndì, ma nonsoltanto. anche gliìnfermieri e altro personalequalificato del settoresanitario godono di un buonmercato e richieste.

Una figura molto richìestaè quella dell"Area SupplyManager', R professionistache interagìsce con lefunzioni dì produzione, divendita e dì distribuzionee che riporta direttamentealla direzione dell'azienda.Ha un raggio d'azìone pìùampio della Logisticatradizionale.Oltre a ottimizzare i flussidi beni e informazioniha come obiettivo unagestione integrata deiprocessi logistici.Il range retributivo varia dai75mila ai 1 00miLa euro.

Page 24: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

chite% % 'a, eSpe ti !llte ' l io i L a P % a/ PISA

Tra marzo e maggio, tre incontricon altrettanti studi di architet-tura di fama internazionale in-dagheranno sul processo creati-vo che porta alla definizione delprogetto in architettura.

Dopo il successo riscontratonella primavera del 2016 conun'affluenza complessiva di1200 persone, l'università di Pi-

sa ospita anche quest'anno il ci-clo di lezioni di architettura Ge-nesis, organizzato da studenti eprofessori del corso di laurea inIngegneria Edile Architettura.

La prima conferenza, organiz-zata in stretta collaborazionecon la Fondazione Italia-Giap-pone, è in programma per ve-nerdì alle 16 ed ospiterà SouFujimoto , uno tra i più noti ar-chitetti giapponesi. Seguirà, ve-

nerdì 21 aprile, un incontro conlo studio italiano TAMassociati,attivo nei campi dell'architettu-ra sostenibile e della conduzio-ne di processi partecipativi e di-dattici, a servizio di istituzionipubbliche e di organizzazionino-prosit. Il ciclo di conferenzesi chiuderà venerdì 12 Maggiocon una lezione dell' architettospagnolo Elisa Valero R os,professore ordinario all'univer-

sità di Granada. Gli incontri,aperti a tutti, si svolgeranno alPolo Carmignani, in Piazza deiCavalieri e garantiranno 2 credi-ti formativi professionali agli ar-chitetti, previa autocertificazio-ne. La riuscita del ciclo di confe-renze è legata ad una serie di so-lide collaborazioni che prose-guono anche quest' anno perquesto si ringraziano le aziende,gli enti e le istituzioni che, inte-ressandosi al progetto, lo hannoreso possibile. Informazioni siinvita a visitare il sito: www.ge-nesislectures.com.

CaPRODJZO'ERSER\\'\

L'architetto e docente universitario Elisa Valero Ramos

Page 25: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Aziende innovative, energia, ciboUna settimana di incontri e forum

a domani a domenica ,5 marzo Veneto,Friuli Venezia Giulia e Trentino

_ ospitano la sesta edizione della GreenWeek, la settimana dedicata all'economiaverde promossa da VeneziePost, Universitàdegli Studi di Trento, Fondazione BrunoKessler, Fondazione Edmund Mach, MUSE-

Le tappe Museo delle Scienze e Trentino Sviluppo, conla media partnership di Sette/Corriere della

Domani par- Sera ed Egea. La sette giorni di discussione suite la sesta edi- grandi temi della green economy si divide inzione di Green due parti. La prima, dedicata alle imprese piùWeek , che si avanzate nel territorio, è un percorso allachiuderà il 5 scoperta di18 aziende innovative e dimarzo . L'even- tecnologie e prodotti che segneranno ilto è diviso in futuro. Poi, dal 3 al 5 marzo, si terrà a Trentodue parti . La (con patrocinio di Comune e Provinciaseconda , sulla autonoma) la seconda edizione del Festivalsostenibilità , si della Green Economy, che quest'anno hasvolge a Trento come tema «Vivere sostenibile, abitaredal 3 marzo sostenibile»: incontri e confronti su riduzione

degli sprechi alimentari ed energetici, sharingeconomy e sviluppo sostenibile nei diversisettori, con esperti nazionale e internazionalie giovani che hanno avviato start up nelsettore. Per informazioni e programma:www.greenweekfestival.it . © RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 26: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

Scatta il I ° marzo il corso gratuitoper giovani under 30 in Food &beverage specialist organizzato daIts Agrorisorse e Galdus academy. Ilcorso, che si svolgerà a Milano finoal 31 ottobre 2017, intende creareun nuovo profilo nel settore del food& beverage che unisce conoscenzeeconomiche, tecniche e culturali, alservizio della promozione interna-zionale del territorio italiano e dellasua cultura. Il corso, in particolare,

nde formare specialisti della

versi al master in Enuiromental riskassessment and management orga-nizzato da Cineas. Il master; giuntoquest'anno alla decima edizione, sipone come obiettivo quello diformare professionisti nellagestione del rischio ambien-tale. Nello specifico, il mastersi sviluppa in 80 ore che sisvolgeranno, ogni venerdì, dal21 aprile al 30 giugno 2016 alPolitecnico di Milano. Il corsoè organizzato in moduli che

approfondiscono lediverse tipologie di

preparazione, vendita e sommini-strazione del prodotto enogastro-nomico. Il corso si articolerà inmoduli dedicati alla conoscenza ealla pratica della lingua inglese,all'hospitality, sicurezza e nor-mativa, comunicazione e vendita,organizzazione egestione e, infine,cucina e cultura gastronomica.Nello specifico, il corso intende farconoscere i prodotti gastronomicidi qualità e selezionare il fornito-re migliore, preparare un menutipico, abbinarvi i vini giusti peruna degustazione turistica valoriz-zando la storia dei prodotti tipicienogastronomici, il loro mercato epromuoverli attraverso i principalicanali di vendita online sui mercatiinternazionali. Maggiori informa-zioni sul corso sono disponibili allink: http: l l bit.ly l Food-Beverage-Specialist

rischio ambientale (suolo,aria e acqua), affrontano iprofili giuridici, illustranole principali coperture assi-curative e propongono unarassegna delle tecniche di

bonifica, con una serie di casi praticiesemplificativi. Il master si rivolge aprofessionisti di imprese industriali,compagnie di assicurazione, società

razioni. In particolare, si tratta deicorsi in Interpretazione e analisi dibilancio che si terrà il 14 e 15 marzoa Milano e che intende fornire gli

strumenti per una corretta analisie interpretazione del bilancio; aquesto corso si affianca quello in Ge-stione del portafoglio che si proponedi fornire elementi per una correttagestione di portafogli finanziari,sia di privati che di clientela isti-tuzionale, e si svolgerà il a Milano21 e il 22 marzo.Durante il corso

verranno, inol-tre, descritti iprincipali ap-procci alla gestione e i fondamentidel controllo del rischio e della

5

valutazione della performance;completa il corso una introdu-zione all'utilizzo degli strumenti

di brokerc; , io, studi legali, societàdi consulenza e aziende di bonificae ripristino. Per iscriversi e averemaggiori informazioni, consultareil sito internet: www.cineas.it.

Aiaf financial school arricchiscel'offerta formativa di marzo con duecorsi brevi rivolti a chi opera in tuttele funzioni aziendali, negli studiprofessionali e in banche e assicu-

derivati. Le lezioni proposte daAiaf Financial School avranno

un'impostazione non solo teorica,ma anche operativa. Attraverso eser-citazioni pratiche, presentazioni dicase study e riferimenti all'esperien-za diretta dei docenti (responsabilidi aziende, professionisti e consu-lenti) i partecipanti acquisirannole competenze pratiche per operarein maniera adeguata nell'attualecontesto di mercato. Per informa-zioni su iscrizioni, costi, modalità

Page 27: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

e dettagli sugli argomenti trattatiè possibile consultare il sito webdell'associazione : www.aiaf it

Comincia il 3 marzo il masterbreve in Diritto delle successio-ni organizzato da Cammino(Camera nazionale avvocatiper la famiglia e i minorenni)a Roma. Il corso, che si svolgeràdal 3 marzo con la lezione sufamiglia e successioni mortiscausa e si concluderà il 26maggio con una lezione su suc-cessioni e donazioni nel diritto

tributario, per 12 venerdì consecu-tivi, si pone come obiettivo di per-mettere all'avvocato che si occupadi relazioni familiari di conoscereapprofonditamente il diritto dellesuccessioni, per accompagnare gliassistiti nelle relative questionisempre più intricate ed articolate

in un mondo nel quale non c'è piùsolo una famiglia a persona, masempre più spesso una pluralitàdi famiglie con pluralità di figli.La società italiana invecchia, cisi sposa sempre meno, ma succedeche ci si sposi con persone diverse.E comunque succede sempre piùfrequentemente che si facciano piùfigli con persone diverse. Societàliquida con diritto delle successio-ni rigido: come orientarsi? Comeconsigliare? A queste domande ilmaster intende fornire una rispo-sta. Per iscriversi e per avere mag-giori informazioni sul programma,occorre consultare il sito internet:www.cammino.org.

Page 28: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

q . PROGRESSO E LA POLITICA

X011 tassate gli automi(ma le società hi-tech)

di Milena Gabanell!

e non fosse stato pro-prio Bill Gates a dirlo,sarebbe passata inos-servata. Il fondatoredi Microsoft alla Con-ferenza sulla Sicurez-

za a Monaco dichiara: «Ogni"robot" sostituisce un lavora-tore, che, presumibilmente,ha uno stipendio di 5o.000dollari l'anno, su cui versa letasse. Questo provoca unamancata fiscalità, che va recu-perata tassando il robot, leaziende che lo costruiscono equelle che lo installano, per

destinarla ai sussidi dellagigantesca disoccupa-zione che si verrà a cre-are». Non fa una pie-ga. Applausi.

A mio parere valela pena di discu-terne, magaripartendo da unassunto: la ro-botica si pro-duce perchécrea valore. Seun'azienda so-stituisce 5odipendenticon i robot,avrà più uti-li, e su quellidovrà paga-re le tasse.Va anche

considerato che risparmiandosul costo del lavoro, i prodottio i servizi saranno venduti a unprezzo più basso, con vantag-gio per tutti . Quindi la doman-da è: bisogna tassare la ric-chezza, o la tecnologia perprodurla?

Se negli anni Ottanta si fossepensato di tassare i pc e i relati-vi software , che hanno cancel-lato dalla faccia della terra mi-lioni di impiegati , lo sviluppoinformatico sarebbe stato ral-lentato, e la Microsoft di BillGates probabilmente non sa-rebbe quella che è oggi. Ancheallora c 'erano gli stessi timori,ma a distanza di anni si è vistoche, essendosi creata la neces-sità di nuove competenze, inuovi posti di lavoro hanno su-perato quelli perduti. Chi diceche per i robot la storia do-vrebbe essere diversa non haperò nessun dato a supporto,essendo un nuovo fenomeno.Oggi, quindi, apparentementeil moltiplicatore è negativo, manon c'è un solo posto al mondodove 20 anni fa hanno installa-to nelle aziende i robot e oggisono pieni di disoccupati.

Si potrebbe anche dire checon l'intelligenza artificiale lafrontiera del progresso si spin-ge più in là: sarà il robot a co-struire i robot, a farne la ma-nutenzione, senza generareuna nuova filiera produttiva?Non c'è dubbio che faccia pau-ra l'idea di un futuro pieno dimacchine, ma forse è solo unlimite della nostra immagina-

zione. L'applicazione della ro-botica alla bassa manovalanza,ai lavori usuranti e pericolosi,è e sarà una benedizione. Co-me lo sarà quella «di servizio»nell'assistenza a persone an-ziane e disabili ad alzarsi dalletto e camminare , ma mai po-trà sostituire la badante. L'in-telligenza artificiale non elimi-nerà completamente i diversitipi di lavoro, ma permetterà aidipendenti di svolgerli in mo-do più efficiente , portando aun numero sempre minore dipersonale necessario.

È noto che le discontinuitàtecnologiche sono da semprealla base degli sconvolgimentisociali; per questa ragionevanno accompagnate da poli-tiche di sostegno . Politicheche si finanziano con la fiscali-tà, che dovrebbe invece marca-re stretto quei robot «in carnee ossa» che , con la stessa indif-ferenza di una macchina, ri-producono schemi noti e stan-dardizzati di evasione fiscalesottraendo gettito all 'erario!

Tornando al nostro Bill Ga-tes (persona generosissima,

che oggi regala buona partedella sua ricchezza personaleai poveri della terra), con la suaMicrosoft , ha transitato dall'Ir-landa per pagare meno tasse.Da presidente onorario, al fo-rum di Monaco , avrebbe potu-to essere più rivoluzionario in-vitando proprio la Microsoft ariportare in patria i 95 miliardidi dollari che tiene parcheg-giati nei paradisi fiscali. Rivol-gere l'invito anche alla Appleche di miliardi al sicuro ne tie-ne 216, a Google , a Cisco, aOracle che complessivamentene hanno messi al riparo altri145. Capitali portati fuori pernon pagare imposte. Ricor-dandosi pure di Amazon chesui miliardi di profitti fatti inEuropa, facendo sparire i ne-gozi al dettaglio, paga l'i% inLussemburgo.

Se soltanto le grandi com-pagnie dell'hi-tech pagasseroil dovuto dove realizzano i loroprofitti , si potrebbero incre-mentare i sussidi per quei la-voratori che sono rimasti aspasso proprio a causa delleloro tecnologie, che, come ègiusto, nessuno si è mai so-

OnformatiicaSe negli anni 80 sifossero tassati pc esoftware lo sviluppo sisarebbe rallentato

gnato di tassare.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 29: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

La propostaAlla

Conferenzasulla Sicurezzadi Monacoil fondatoredi Microsoft BiliGates (sopra,all'arrivo)ha detto che«ogni robotsostituisceun lavoratoreche avrà unostipendio su cuiversa le tasse»

SecondoGates si generauna mancatafiscalità, «cheva recuperatatassandoil robot e i suoicostruttori»

Il nuovogettitodovrebbeesseredestinato «aisussidi delladisoccupazioneche si verràa creare»

® _

miliardi di dollariÈ la cifra che Microsoft, la societàfondata da Bili Gates, haparcheggiato nei paradisi fiscali

A

miliardi di dollariQuelli versati nei paradisi ficalida Apple. Mentre Google, Ciscoe Oracle, insieme, ne hanno 145

Qui sopra e nella foto grande, il robot umanoidePepper, operativo all'ospedale Az Darniaan diOstenda, in Belgio, dall'estate scorsa. Pepper, alto1,4 metri per 20 chili di peso, fornisce informazioni eassistenza ai pazienti e ai visitatori e indica loro la

1 I,I'i ,,, l' ,iil i;lstrada

Page 30: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

INNOVAZIONE

Piccole imprese all'Università(per essere più nteHigentOggi a «Toscana Tech» la firma dell'accordo che lega 18 centri di ricerca alla RegioneObiettivo: aprire i laboratori alle Pmi, perché l'industria 4.0 non resti solo sulla carta

di Marzio Fatucchi

Per avere «fabbriche in-telligenti» occorre pri-ma di tutto portarcidentro l'intelligenza.Un patrimonio indi-

spensabile per affrontare laquarta rivoluzione industrialeche non deve rimanere patri-monio esclusivo delle grandiaziende, ma va esteso anchealle Pmi.

E questo lo spirito dell'inte-sa che oggi 18 centri di altaricerca, dalle università tosca-ne alle realtà nazionali comeCnr e Enea, firmeranno con laRegione, durante la due giorni«Toscana Tech» che parte sta-mani al Palazzo dei congressi.L'occasione è un confronto traaziende, esperti e istituzionipubbliche sul futuro dell'indu-stria 4.0, cioè l'introduzionedella rivoluzione digitale perl'innovazione di processo e diprodotto. L'obiettivo è smette-re di parlarne per passare alladiffusione di una cultura della«fabbrica intelligente». Contutte le incognite e i dubbi chequesto nuovo approccio portaper le possibili ricadute locali(il tema è quello dell'espulsio-ne di intere «classi» da un la-voro che necessariamente de-ve essere sempre più qualifica-to e scientifico).

Ma la rivoluzione è già inatto. E molte delle aziende checostituiscono la spina dorsaledella nostra economia, cioè lepiccole e medie imprese, cor-rono il rischio di non essere ingrado di prenderne parte, ri-nunciando di fatto a compete-re: sono sotto capitalizzate,male atavico delle Pmi italia-ne, non possono investire lecifre necessarie in ricerca esviluppo, o almeno non pos-sono farlo al pari delle «big».

La Regione Toscana ha cosìpensato di presentare propriooggi a «Toscana Tech» questaintesa con 18 realtà (tutte leuniversità toscane, la Normalee il Sant'Anna di Pisa, l'Imt diLucca, il Cnr, l'Istituto italianodi tecnologia, quello di Fisicanucleare, di astrofisica, di Ge-ologia e Vulcanologia, il Con-siglio per la ricerca in agricol-tura e l'Enea) un'intesa che«apre le porte» dei loro labo-ratori alle imprese «con parti-colare attenzione alle Pmi e al-le start up innovative».

E mette in campo un inten-so lavoro per capire le necessi-tà delle imprese dal punto divista dei profili del personale edelle competenze, verificarequanto stanno facendo l'uni-versità e le scuole superioriper formare gli studenti, edoffrire poi percorsi di alta for-mazione, borse di studio edottorati.

I centri di ricerca insommaaprono le porte della cono-scenza, le aziende provano afar capire di cosa hanno real-mente bisogno, con la Regio-ne e l'Irpet che studiano letendenze. La Regione punta ad

un utilizzo mirato e più effica-ce dei fondi europei e deglialtri strumenti, anche nazio-nali, previsti nel piano Indu-stria 4.0 finanziato dal gover-no.

La firma è solo il primostep, per un territorio dove già(dati 2014, ricerca «La fabbricaintelligente» per Irpet) ci sono1.163 imprese assimilabili alconcetto di «fabbrica intelli-gente». Un mondo che produ-ce un fatturato complessivo di18,1 miliardi di giuro (semprenel 2014). Il dato positivo è chel'81i è costituito da impresetoscane, il 15% ha sede in To-scana e il 5% ha filiali anchefuori, per un numero com-

plessivo di impiegati pari a 4,5mila unità. La maggior parte(il 59%) è impiegata proprio inPmi, solo il 41% in una delle 27grandi imprese (sopra 250 di-pendenti) della regione. E diquesti 45 mila dipendenti, cir-ca io mila si occupano di ri-cerca e sviluppo.

Questa robusta base di par-tenza, unita ai numerosi centridi ricerca universitari e di altolivello presenti in Toscana (ead alcuni grandi player, princi-palmente multinazionali come

Ge, HitachiItalia, Thalese molti altri),può veramen-te far sperareche anche lanostra regio-ne possa at-taccarsi allaquarta rivolu-zione indu-striale, fattadi robot, bigdata, internetdelle cose. Maallo stessotempo resta-no da vincerele sfide delcambiamento:a partire daquella sull'oc-

Page 31: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

cupazione.Ben più diuno spettroche si aggiraper l'Europa,se si pensache il Worldeconomie fo-rum ha stima-

to in 5 milioni di posti di lavo-ro la perdita che potrebbe sca-turire da questa innovazione.Ma anche un gigante dell'in-novazione come Elon Musk(Tesla, SpaceX, SolarCity) haipotizzato la necessità di un«reddito di cittadinanza» perchi perderà il lavoro a causadei robot (e Bill Gates ha pro-posto una tassa sui robot perfinanziarla).

Un allarmismo che fa torna-re indietro alle allerta lanciateda John Maynard Keynes neglianni `30: ma quello che in re-altà più preoccupa è la fase ditransizione, nella quale il per-sonale meno qualificato avràenormi difficoltà a «riadattar-si» alle nuove modalità di ge-stione e produzione. Insom-ma, oltre alla «fabbrica», adessere intelligente dovrebberoanche essere la politica, le isti-tuzioni, il welfare, la scuola,l'università.

#marziofatucchi0 RIPRODUZIONE RISERVA-A.

La pantofolada quartiere

Per un 'uscita al volo dacasa, firmare la posta

o comprare il giornaleperché dover infilare aipiedi un paio di scarpe? I

pigri, eppurattenti allostile,possono oraosare conle primepantofoleda

«quartiere ». In morbidoneoprene e con chiusurain velcro queste calzaturefirmate Pijama sono 100%made in Italy. (L.A.)75 euro , www.pijama.it

NumeriiNel territorio toscano ci sono già1.163 imprese «intelligenti»,per un fatturato complessivodi 18,1 miliardi di euro al 2014

AgendaInizia oggi al

Palacongressidi Firenzela primaedizione di«ToscanaTech», eventoche metteinsiemeimpresee università,istituzionie fondi europei(media partneril Corrieredella Sera)

La tavolarotonda diapertura, su«Opportunitàe sfidedell'industria4.0», dalle 10alle 13, vedràprotagonistianche EnricoRossi e lacommissariaeuropeaper le politicheregionaliCorina Cretu

Nelpomeriggioun'altra tavolarotondaaffronterà ilnodo delladigitalizzazionedelle Piccole emedie impreseProgrammacompleto suregione.toscana.it/speciali/innovatoscana/toscanatech

Page 32: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

¡¡QUEI l'OCHIl L l t it11_ y .J

PERTUITIdí ALESSANDRO VOLPI

a spesa sociale costitui-sce ormai da tempo unodei temi centrali del di-

battito politico italiano. A tal ri-guardo, alcune analisi recenticonsentono di mettere a fuocodiversi punti decisamente rile-vanti . In Italia la spesa totaleper le pensioni , la sanità, le po-litiche attive e passive del lavo-ro e per l ' assistenza sociale èstata , nel 2015 , pari a 447,3 mi-liardi di euro rappresentandoil 54,1 % del totale della spesapubblica e il 27,3% del Pil. Sia-mo trai primi in Europa.

A PAGA

Page 33: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

POCHI PAGANOPERTIJItI 1I

a spesa sociale costituisceormai da tempo uno deitemi centrali del dibattito

potmco italiano. A tal riguardo,alcune analisi recenti consento-no di mettere a fuoco diversipunti decisamente rilevanti. InItalia la spesa totale per le pen-sioni, la sanità, le politiche atti-ve e passive del lavoro e per l'as-sistenza sociale è stata, nel2015, pari a 447,3 miliardi di eu-ro rappresentando il 54,1% deltotale della spesa pubblica e il27,3% del Pil; due percentualiche collocano ii nostro paese aipruni posti in Europa in relazio-ne alla spesa sociale, alle spalledi Danimarca, Germania, Fran -cia, Finlandia e Norvegia. Non èvero quindi che la spesa socialeitaliana sia bassa e insufficienteed anzi risulta decisamente si-gnificativa rispetto alla ricchez-za prodotta e questa incidenzaemerge ancora cori maggiorechiarezza se si considera il pesodell'evasione fiscale, superiorein Italia di tre punti percentualirispetto allamedia europea.

Nell'ambito della spesa socia-le occupa un posto preminentequella pensionistica pari a 217,8miliardi nel 2015 - con un incre-mento dello 0,84% rispetto all'anno precedente - che, al nettodelle tasse, scende a 168,5 mi-liardi. II numero totale dei pen-sionati è sceso a 16.259.491, incalo di 80.114 rispetto al 2014per un totale di 23.095.567 pre-stazioni, con un rapporto tra nu-mero medio di prestazioni inpagamento e numero di pensio-nati di poco superiore a 1,4, chedetermina la non banale conse-guenza di un innalzamento del-

Una sededi Equitalia:il recuperodel le tasseevase è in crescitama il problemaresta gigantescoanche perlatenuta dei contidel Paese

la pensione media da 12.316 a17.323 euro all'anno. Si tratta diuna spesa, nel complesso, finan-ziata dai contributi che assom-mano a 172,2 miliardi e chequindi garantiscono un bilan-cio previdenziale in attivo di 3,7miliardi di euro.

In realtà, se letti con maggio-re attenzione questi numeri pre-sentano non poche criticità: nel2015 la gestione dei dipendentipubblici ha registrato un passi-vo di 28,9 miliardi di euro, a cuisi sommano quelli del fondo exFerrovie dello Stato e quelle dialtri fondi, mentre una delleprincipali voci in attivo risultaessere quella dei lavoratori para-subordinati che nel 2015 ha regi-strato un surplus di oltre 7 mi-liardi. In tale ottica lavoratorimeno garantiti finanziano quel-li maggiormente garantiti. Ci so-no poi profonde differenze traregione e regione nei tassi di co-pertura previdenziale che oscil-lano dal 106,6 del Trentino al51,3% delle regioni meridionali.

Accanto alla spesa previden-ziale figura quella assistenziale,che è stata nel 2015 di 103,6 mi-liardi di euro, per un totale di 8,3milioni di pensioni erogate, dicui 4 milioni circa sono stateprestazioni assistenziali pure e

le altre indirizzate a soggetti be-neficiari di integrazioni al mini-mo e di maggiorazioni sociali.Negli ultimi 5 anni sono cresciu-te soprattutto le pensioni di in-validità civile e di accompagna-mento, che per il 2015 sono sta-te rispettivamente 934.995 e2.045.804, così come sono au-mentati anche gli assegni socia-li che sono diventati 857.003.Come è noto, a differenza diquanto accade perla spesa pre-videnziale, nel caso di quella as-sistenziale non esiste un'entra-ta contributiva e quindi tale spe-sa finisce per gravare intera-mente sulla fiscalità generale.

Nasce di qui forse il principa-le aspetto critico della finanzapubblica italiana: per finanziarei già ricordati 444,5 miliardi dieuro di spesa sociale, e in parti-colare i 103,6 miliardi di spesaassistenziale, sono necessari, ol-tre a tutti i contributi sociali perpensioni e prestazioni tempora-nee, quelli versati all'Inail, tuttal'Irpef, l'Irap e il 36% dell'Isos; inpratica tutte le imposte direttecori l'effetto di affidare alle soleimposte indirette la coperturadel resto della spesa pubblica. Sitratta di una situazione assaiproblematica, resa ancora piùcomplessa dalla geografia dell'Irpef, la principale delle impo-ste dirette. Su 60,8 milioni di ita-liani, quelli che presentano unadichiarazione dei redditi positi-va per almeno un euro sono so-lo 30,7 milioni; ciò significa evi-dentemente che la metà dellapopolazione "non lia" redditi.Nell'ambito dei contribuenti Ir-pef, poi, il cerchio si stringe per-ché 1'11,2% dichiara oltre il 52%

di tutta l'Irpef. Questi numerisono stati "peggiorati" dal ho-nus degli 80 euro. Se si tieneconto dell'effetto di tale bonusdi cui hanno usufruito11.291.064 di contribuenti conredditi fino a 29.000 euro, il to ta-le Irpef versato è appena di160,976 miliardi euro e l'impo-sta media pagata per queste fa-sce di reddito si riduce da 54 eu-ro a 40 euro per redditi fino a7.500 euro, da 601 euro a 451 eu-ro per quelli da 7.500 a 15.000euro e da 1665 euro a 1.469 europer redditi da 15.000 a20.000 eu-ro. Questa noiosa successionedi cifre serve però a trarre alme-no un paio di constatazioni ine-vitabilmente solo abbozzate.Nel nostro paese la spesa socia-le, proprio per la sua entità, as-solve afunzioni di redistribuzio-ne deiredditi, spostando risorseda aree geografiche ad altre e dagruppi sociali ad altri, ma parefarlo senza un reale coerenzacon i principi di giustizia e equi-tà. Inoltre è palmare la difficilesostenibilità di un impianto di fi-nanza pubblica dove la copertu-ra di larga parte del LWTelfare Sta-te grava sulle spalle di una fasciamolto ridotta di contribuenti;ciò peraltro rende molto diffici-le anche solo ipotizzare riformefiscali incisive che si muovanodentro il solo perimetro dell'Ir-pef sia pure puntando ad unamaggiore progressività dei pre-lievi. Occorre piuttosto una du-ra lotta all'evasione e, forse, unastrategia fiscale che miri a inci-dere sui "super ricchi", magarimettendo mano finalmente aforme di imposizione patrimo-niale.

Page 34: ASSUNTI diii l(( 1l1/N1i(1 IN 24 ORE · 2017. 2. 27. · così «la violenza cresce, diventa mondiale», nell'epoca della «terza guerra mondiale a pezzetti». «Bisogna abbassare

UNO STUDIO DALUUNIVERSITA DEL TEXAS

Diete, integratori e probioticinella lotta contro i tumori

FARE PREVENZIONE attraversol'alimentazione, le diete, integra-tori e probiotici, come è possibi-le? Evitando il fai da te e affidan-dosi ai consigli del medico. Lostudi} dei batteri che alberganonel n _ , tra o r g a risme h avvalora-to l'ipotesi che ti microbiota pos-sa essere un valido alleato non so-lo contro diabete, allergie e invec-chiame no', ma anche nella lottaai tuil,.on. Un articolo ?u Tlí.' AscoPost, notiziario e;o-riet', of t; 77,n il C ? rr77í. ',. anriun-cia c iI_e i-.c cr inpo.<i7i0ne Ilei raue-rii:r,tresti.n:ili può i.nf u nzarei'esito del l'iMITI llnoter pia onr ,lesi-ca. I pazienti che bari no rispostonleglic agli inibitori. PD-1 - hasci' tto [crouler -A. Wargo, d ocen-te di g enoinle'a e or, l I i. chirur-gica <.ii'universitr ciel Texas, An-v'ers„rt ru-rcer cl enti - a Cvano unmicrobioma intestinale diversifi-

La composizionedei batteri determinanteper l'immunoterapiaoncologica

cai.,; e più ricco di batteri Clostr-úieles. Se i nostri risultati sarannoconii-alîdati, i p7oas;nn lassi pun-teranno a capire oi ie inc diiicareil microbiorn; in modo da miglio-rare ulteriormente la risposta inm-munitaria sistemica e l'efficaciadegli antitumoralí . Ma abbiamobisogno di concentrare altri sforzisulla ricerca».

Nel corpo umano, i batteri sonopiï.i numerosi delle cellule uma-ne. un rapporto di 10 a I. L'intesti-tip., ospita 100 miliardi di batteri,mille ;pc e'e diverse . La composi

-zione cambiada persona a perso-na, e le di ftereenze si ritiene sianoinfluenzare da fattori quali l'espo-sizione ai microbi nel primi annidi vita e la dieta.

IMMUNIZZARE coniro alcuni bat-teri intestinali p r esen tl in sot: ra Ii-num:ro, con una sorta eii vaccino,puv ridurre gli stati infiammatorie prevenire, il drahet: di tipo 2 ri-ducendo gli eftrtti e:lella dieta occi-dentille rl:.c;? 7i gras.'i. L'ha sco-pC il e, tili tcst,.i dell' )speclale ;-_ ' allRaffaele-!l ù-ilt po San L1onato; as-aîelr,t all'i' nM , ersita c.iell'Irisitbriae ia rtcrt,,,<<r e pubblicata sul S% Wnti-j;c t:ci>rm della rivista Nature

ALessandro Matpeto

Cera una -v.I.: : . la flora intestina'I batteri che popolano l'intestino, ma anche il naso,la bocca, i po i moni e via dicen do, influenzano il siste-ma immurtltarto, i pp'ceS i di gestiv i e l'integrità dipelle e muco. Negli Usa nei 008 e murato il Pro-

etto microbioma umano. Rob Knivii t. Jocenteall'universita dii. Cal iforiiia San Diego, c il pi ù autore-vole studioso di genetica e funzioni di questi batteri,

cioè del microbioma . Se parliamo di microb iota ca -bia una consonante , ma ci riferiamo agli , tassi. germi(una volta sì parlava di flora intestinale e i1-ß zgn ifica-to allude alla distribuzione dei ceppi nih:robici delsingolo individuo.. che può mutare cot, gli stili di vi-ta o con l'età. Per approfondire le tematiche consulta-re il sito , v`; :pmrt ttomicrob i inaît.c.iiano.org