ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATELINFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO

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2010

ALATEL Copertina n. 27 15-10-2010 15:13 Pagina 1

Periodico d’informazione per i SociSENIORES TELECOM - ALATEL/LAZIO

Direttore EditorialeGuglielmo Carretti

Comitato di RedazioneFrancesco Abet, Aldo Baldazzi, Virio Berti,Renato Cardinali, Carlo Carissimi, GuglielmoCarretti, Enrico Casini, Giancarlo Cocco, Franco Fontana, Giuseppe Gargano,Cesare Lucarelli, Amalia Madonna, Roberto Malasoma, Gian Carlo Pasquini, Franco Roscini, Giorgio Sollinger, Luciano Stoppa,Marco Turbati

Sede SENIORES TELECOMALATEL LAZIOVia Cristoforo Colombo,142 - 00147 RomaTel. 06.54432940 - fax 06.54432175 (0-24)

E-mail: alatellz@tin.itSito: wwwwww..aallaatteell..iittper versamenti:• conto corrente postale numero 91364000intestato a: ALATEL - AssociazioneLavoratori Seniores Gruppo Telecom Italia s.p.a. oppure • Bonifico bancario sul c/c Unicredit Banca diRoma codice IBANIT 59 V 03002 03231 000005485499

Fotografie G. Amadei, G. Carretti, C. Carissimi, L. Stoppa, P. Zaccaria

Collaborazioni G. Danese

Impaginazione e grafica S. Gagliardi

Stampa DuemmegraficaVia della Maglianella, 71 00166 Roma tel./fax 06.45437273 - 06.45437338 info@duemmegrafica.it - http:www.duemmegrafica.it

Finito di stampare nel mese di ottobre 2010I.P.

SENIORES TELECOM ALATEL sommario n. 27

(dal lunedì al venerdì ore 9-12)

1 ii nnCIPIT

Cari Soci

2 ii nnTARIFFE

Facilitzioni telefoniche

5 ii nnQUOTA

Memento rinnovo

6 ii nnRICORDO

Mio padre

8 ii nnNOVITÀ

• Assida: nuove cariche

• Maestri del Lavoro

9 ii nnPREVIDENZA

Le pensioni dal 2011

10 ii nnTASSAZIONE

Il 730 e le spesesanitarie

11 ii nnEUROPA

Dati quantitativi

12 ii nnDIRITTO

Goccie giuridiche

13 ii nnFILATELIA

La Mostra di Nettuno

16 ii nnCONSUMO

• Nella rete delle rate• Aiuto da Internet

17 ii nnATTIVITÀ

• Il quartiere Coppodè• Concerto

di Primavera• Sperlonga e Terracina• La Polonia• Fondazione Sordi

22 ii nnCULTURA

G. Adolf Rol

24 ii nnTERRITORIO

Torre degli Anguillara

26 ii nnVALIDITÀ

L’invalidità civile

28 ii nnMEMENTO

Spigolature

1° DI COPERTINA

Il pavone nel parco diLazienki (Polonia)

3° E 4° DI COPERTINA

Foto delle attività

ALATEL Copertina n. 27 15-10-2010 15:13 Pagina 2

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Cari Soci,mi piace ricordare due avvenimenti che si sono verificati negli ultimi mesi e che hanno

riguardato direttamente la nostra Associazione.Il primo è l’attenzione che la Telecom ha voluto dare ai Seniores “pensionati” iscritti

all’Alatel proponendo loro alcune offerte e facilitazioni su servizi telefonici; nelle pagine aseguire vengono descritte e precisate nel dettaglio le modalità della offerta e quindi invito tuttii “soci pensionati Alatel” a cogliere al volo questa opportunità che prevede un risparmio nonindifferente sulla bolletta. Siamo grati alla Telecom di questo che sta a significare l’attenzio-ne che la Società rivolge ai suoi “ex dipendenti” che ancora gravitano nella sua orbita.

Il secondo fatto è relativo all’esito delle elezioni per il rinnovo delle cariche in senoall’ASSIDA (Assistenza Sanitaria Integrativa per i Dirigenti); ebbene i Seniores non hannofatto mancare, anche questa volta, la loro presenza nelle liste delle “candidature per i Pensio-nati nell’Assemblea dei Delegati” e a seguire, poi, una attiva partecipazione nelle votazioni;il tutto ha consentito il raggiungimento di significativi risultati (tre Seniores su cinque elettie uno appartiene all’Alatel Lazio – Luciano Stoppa). I Seniores si sono attivati anche nellenomine “statutarie” con il risultato di avere Soci Seniores presenti nel Consiglio d’Ammini-strazione, nel Collegio dei Revisori e in quello dei Probi Viri.

E qui sento il dovere di ringraziare il nostro Presidente Nazionale Riccardo Tucci che,dopo un lungo periodo di permanenza nel Consiglio d’Amministrazione ASSIDA, per moti-vi strettamente personali, ha rinunciato ad essere rieletto lasciando in tutti un ricordo dellasua fattiva e preziosa collaborazione.

Chi vi scrive ha preso il suo posto e si augura di essere all’altezza nell’espletamento delnon facile compito.

Un caro saluto a tutti dal Vostro Presidente Gian Carlo Pasquini

Sento il dovere, prima di chiudere questa pagina, di ricordare il collega Salvatore LUPICO,che, improvvisamente, durante l’estate ci ha lasciato; è stato un nostro valido collaboratorenella gestione “informatica”. Caro SALVATORE, della Tua amicizia, professionalità e dedi-zione ne sentiamo profondamente la mancanza.

ALATEL N.27-2010 15-10-2010 15:09 Pagina 1

Come già comunicato nelle precedenti edizioni del nostro Giornale, siamo lieti di

ricordare che la Telecom ha ritenuto di estendere alcune

“facilitazioni telefoniche”

(oggi in atto per i dipendenti) anche agli “ex dipendenti Soci Alatel”.

E’ un riconoscimento gratificante per i pensionati e per la nostra Associazione e

siamo soddisfatti che l’Alatel sia stata scelta per divulgare tra gli ex dipendenti

queste offerte; allo stesso tempo, è una interessante opportunità “economica” per

i Soci da valutare con soddisfazione.

Gli accordi tra Telecom e Seniores Telecom Alatel riguardano al momento

agevolazioni sui seguenti attuali servizi:

A) Il pacchetto “TUTTO SENZA LIMITI –che consente•chiamare tutti i numeri fissi nazionali gratis a qualsiasi ora e senza limiti•e navigare a 7 Mega parimenti senza limiti, -

viene offerto ad un costo fisso unico di 32,00 Euro/mese(comprensivo del canone della linea base)

con un risparmio quindi di Euro 156,00/anno

B) Offerta di “ALTA VELOCITÀ A 20 MEGA”a solo 14,95 Euro/mese anziché 24,95

(oltre il canone della linea base 16,08 Euro/mese)

e quindi con un risparmio di 10,00 euro/mese.

Per richiedere tali agevolazioni è necessario essere

ex-Dipendenti di società del Gruppo Telecom Italia edISCRITTI all’Associazione Seniores Telecom- Alatel Lazio.

E’ sufficiente compilare l’apposito “modulo di adesione” che potrà esserereperito attraverso il web cliccando www.alatel.it oppure presso la nostraSegreteria che è a disposizione dei Soci al N° Verde 800299225 (attivo dal lunedìal venerdì ore 9-12) oppure in Sede (Roma- V.C.Colombo, 142 stesso orario). ISoci residenti fuori Roma potranno rivolgersi anche ai rispettivi Fiduciari localidell’Alatel.

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ATTENZIONE - Il predetto “modulo di adesione” dovrà essere presentato presso la nostra segreteria SOLO DOPO aver richiesto al “187”

l’attivazione di uno dei due servizi sopraelencati ed averne ricevuto conferma.Il modulo di adesione ci potrà essere inviato

• tramite il sito alatellz@tin.it• oppure al fax 0654432175 • oppure consegnato nella sede di Roma Via C.Colombo,142 o al fiduciario

delle sedi del Lazio.P.S.- Il mancato rinnovo della quota associativa ALATEL (euro 25,00),

da effettuare entro e non oltre il 31 gennaio 2011comporta automaticamente la perdita del diritto allo sconto.

Sintesi delle norme per l’accoglimento della domanda di facilitazioni riservate ai“pensionati” Soci ALATEL

• La richiesta può essere accolta solo per colui che é “pensionato” e Socio Alatel(*) (se fosse “in mobilità” non è possibile attivare le facilitazioni salvo in caso di mobilitàconcordata con INPS) e solo per linea base (categoria B simplex) a lui intestata

• La richiesta del nuovo profilo tariffario utente (“Tutto senza limiti” o “Alta velocità 20mega”) deve essere stata già fatta ai canali commerciali Telecom (187, puntivendita autorizzati, sito www.187.it) e regolarmente attivata dalla Telecom.

• Lo “sconto” applicato si configura come un “compenso in natura” e, quindi saràesente da imposte solo se rientra nel limite massimo annuo di 258,23..

• Lo sconto decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di registrazionedella richiesta nel Sistema Informativo della Telecom.

• Ove non abbia già il nuovo profilo tariffario, la prima bolletta che riceverà saràmaggiorata dall’anticipo del nuovo canone.

• Si dovrà, inoltre, sottoscrivere il modulo sulla Privacy (art. 13 L. 196/03).

Solo dopo che le predette fasi saranno correttamente esaurite si potrà provvedere

all’inserimento della domanda nel sistema informativo Sialatel e poi in quello della

Telecom.

(*) se non fosse Socio dovrà compilare anche la domanda di iscrizione all’Alatel Lazio

e versare la quota associativa (euro 25,00)

Comunque il Numero Verde 800299225

è a disposizione dal lunedì al venerdì ore 9-12

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ALATEL N.27-2010 19-10-2010 15:37 Pagina 3

Se hai qualche amico “telefonico” (pensionato oancora in servizio) invitalo a far parte della nostraAssociazione Alatel Lazio. Sono sufficenti 20 annidi servizio per essere iscritti.

Telefona e fai telefonare per ogni informazione al

(dal lun. al ven. ore 9-12)

Con l’iscrizione all’Alatel si ha diritto a ricevere ilGionale “New Continuare Insieme” e a partecipa-re alle numerose e variegate attività, nonchèavere assistenza sui principali “temi sociali”. Inol-tre si è anche iscritti all’ANLA (AssociazioneNazionale Lavoratori Anziani d’Azienda), si rice-verà il Giornale “Esperienza” e si avrà la possibi-lità di usufruire di varie agevolazioni.

N.B. L’importo della quota annuale (Euro 25,00) è indivisi-bile (art. 5 statuto) e quindi va sempre versata per interoanche se l’iscrizione avviene nel corso dell’anno.

Caro Sociopensionato

�Rinnova la tua

iscrizione a Seniores Telecom

Alatel LazioI Soci in servizio hanno la trattenuta

mensile sullo stipendio

GRUPPO SENIORES TELECOM

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La Redazione

C’è forse l’unico presepio che gli ho visto fare,proprio poco prima di andare in ospedale:c’era uno stanzino per gli attrezzi di pulizia –papà e mamma erano i portieri della palazzi-na dove abitavamo, ai Parioli – che venivasvuotato e riempito debitamente con la cartaazzurra per il cielo e quella marrone per lemontagne. E la carta non era già colorata comesi trova adesso, bisognava farlo con della ver-nice e poi spargerci sopra il gesso bianco perla neve. Poi casette sulle montagne con la luce

Il 17 maggio scorso si è tenuta la X edizione del Premio Casalpalocco diretto dallaprof.ssa Morina con la sponsorizzazione del Comune di Roma. Al racconto “Miopadre è più giovane di me“ del nostro Direttore Editoriale Guglielmo Carretti èstato assegnato un Premio alla Cultura, consegnato dal Consigliere ComunaleAlessandro Onorato. Nel rallegrarci con Guglielmo per questo riconoscimento,siamo lieti di proporre a tutti i nostri Soci il racconto in questione.

Ricordarsi di una persona morta 70 anni fa!

E’ un bel record per chi lo deve fare ma indubbiamente ci sono

parecchie immagini fuori fuoco e soprattutto senza voce. Però ci

sono delle fotografie, vivissime nella mente, ancora inserite nel-

l’albo del ricordo; sono fissate nella mente di un bambino di tre,

quattro anni e, nel corso del tempo, hanno avuto bisogno di inte-

grazioni, di riferimenti, di precisazioni, di collegamenti, anche

con quanto mi raccontava mia madre.

Il presepio nello stanzino

fioca del focolare e pastori che non sentivano ilpeso dell’agnello sulle spalle. E quello stanzinocambiava aspetto, dietro quella porta si aprivaun mondo fantastico, con le stelle brillanti anchedi giorno e la stella cometa in uno sfavillio per-petuo. E la capanna con il Bambinello avevasempre bisogno di qualche aggiustamento, diqualche aggiunta...Il massimo della soddisfa-zione era il poter aggiungere da parte miaqualche statuina nella rappresentazione.

MIO PADRE...

... è più giovane di me

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Ci sono anche le passeggiate mano nella manoper la strada, in discesa verso la fontana del-l’acqua frizzante in fondo a viale Parioli –sem-pre nota come Acqua Acetosa (che per lungotempo è rimasta secca perchè i lavori nellazona ne hanno fatto perdere la vena), nostraméta per riempire bottiglie con l’acqua neces-saria a mio padre per la sua nefrite -, lungo unmuretto che aveva anche una siepe di passiflo-re, quella che cinquanta anni fa quando è natoil mio primo figlio, ho ricordato così:

Le passiflore

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AA MMIIOO PPAADDRREE (Le passiflore)

Scendevamo fino alla fontenei meriggi di sole,la mano nella mano tua, sicura.E presso le villedalle tue braccia tendevoalle passiflore.

Il tuo sguardocarezzava il mio gesto.

Rimanga il tuo sguardosulla mia manoche ora tende mio figlioalle passiflore.

Ogni tanto, quando papà era a casa, andava-mo a Ostia: dai Parioli era un viaggio; biso-gnava arrivare con la “circolare rossa” allaPiramide e lì prendere il trenino; io e mia sorel-la andavamo accompagnati per mano dapapà, mamma portava la borsa con il mangia-

Le gite a Ostiare e le formine di latta per giocare con la sab-bia. Il ricordo di quelle giornate ha sempre unparticolare: restava impresso il colore dellasabbia, sempre grigio scuro, ferrosa. E’ stataed è rimasta il mio primo ricordo di Ostia, quel-la sabbia.

Vicino a casa nostra c’era il palazzo dei Cianoi cui bambini erano ormai cresciuti e loro mise-ro a disposizione dei bambini del quartiere –ovviamente furono invitati i figli degli iscritti alpartito – i giocattoli non più usati o anche maiusati, che penso fossero una miriade, dei lorofigli perché venne organizzata una grande festapresso la Casa del Fascio in Piazza Ungheria,presente anche Edda Ciano Mussolini, perdistribuire quei giocattoli in occasione dellaBefana. Sembra, dai successivi racconti, che iomi distinsi per vivacità e determinazione, soprat-tutto per volere ad ogni costo un enorme canno-

La befana di Cianone di legno, alto come un uomo (forse un uomodi tre anni) che aveva a fianco per terra anchedei proiettili di legno, probabilmente da spara-re con una molla. Immagino che al giorno d’og-gi, un aggeggio del genere sia proibito per iragazzi. Ma io lo volevo, assolutamente, equando il sorteggio mi assegnò invece unosplendido carrozzino con cavallo di legno con leruote, sul quale potevamo salire ed essere trai-nati io e mia sorella, con grande soddisfazionedi papà e mamma, io caddi nella disperazionee gli urli si sparsero per tutto il quartiere.

Nell’album c’è anche un pomeriggio, mi sem-bra del 1936, poi ho saputo che fu quandoMussolini annunciò al mondo “L’Italia ha final-mente il suo impero!” - ed io venivo trascinatoper mano insieme alle migliaia di persone cheaffluivano verso Piazza Venezia per sentirel’Oracolo; però io ricordo solo gambe, una

Piazza Veneziaforesta di gambe marcianti, perché dalla miaaltezza vedevo soltanto quelle intorno a me.Forse, quando apparve la LUCE sul fatidicobalcone, mio padre, che era ovviamente incamicia nera, deve avermi preso in braccio perfarmi ...illuminare e quel balcone divenne “sto-rico” anche per me.

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Però c’è anche il filmato di urla di dolore e ledonne – mia madre ed un’amica di casa – checorrevano con le bottiglie di acqua calda e altrecoperte per cercare di far passare il dolore chela nefrite procurava ai reni.Ma ne ricordo anche le assenze, spesso in casaeravamo soltanto io, mia sorella Gabriella, piùpiccola. e mamma perché lui era in Africa. E

La malattiaallora mamma faceva venire a casa un’amica,giovane, Tina, che doveva sposarsi e, nell’atte-sa, abitava con noi per aiutare mamma. E nelletto matrimoniale dormivamo mamma, Tina edio in mezzo. E a me piaceva accarezzarla,Tina, farmi abbracciare e strofinarmi a lei. Piùtardi mamma rideva nel dirmi che il fidanzatodi Tina, Bruno, era anche geloso di me.

Mio padre morì l’8 gennaio, io avevo quattro annie mezzo, in un reparto del Policlinico Umberto I diRoma; mia madre non era presente perché era nel

La mortereparto maternità dello stesso Policlinico a darealla luce la mia seconda sorella; quasi avessevoluto avere uno scambio di vite nella famiglia.

Con la morte di mio padre a mia madre futolto il portierato ai Parioli e, fortunatamente,riuscì a farsi assumere al Comune come bidel-la di scuola elementare. Cosa che non le per-metteva, però, di poter accudire tre figli picco-lissimi, cinque e tre anni, 6 mesi l’ultima. Allo-ra io dovetti andare in collegio, un collegioper orfani di guerra, in Friuli. a 700 km daRoma dove dovetti diventare un soldatino,

Il collegioessendo il collegio di tipo militare. Anche ipiccoli come me dovevano alzarsi alle 6 emezza di mattina per fare mezz’ora di istru-zione con il fuciletto da balilla, prima dellacolazione e della scuola ( e in Friuli d’invernoè usuale andare sotto zero, qualche volta, perlavarci, ci divertivamo a rompere il filo dighiaccio che si era formato da qualche rubi-netto che perdeva).

La sera c’era sempre la cerimoniadell’ammaina bandiera durante laquale veniva fatto l’appello deicaduti per la Patria: veniva chiama-to il padre di uno di noi allievi,caduto in guerra, e tutti dovevamorispondere “Presente!”. Il mio gran-de cruccio era che il nome di miopadre non veniva mai chiamato e loesternavo. Dopo molto tempo mi fu

L’”ammaina bandiera”spiegato che mio padre era “soltan-to” morto “per causa di guerra”, non“in guerra”. Effettivamente era mortodue anni dopo dalla guerra d’Africa,cui aveva partecipato da volontariocome infermiere, in un “comodo”letto d’ospedale, quindi non avevaquell’aura da eroe che avevano glialtri padri. Ma a me mancava lo stes-so e più crescevo, più mi mancava.

Non molto di più c’è nell’album su mio padre ma resta sempre la considerazione che lui sia rima-sto un giovanotto, aveva 37 anni quando è morto, io li ho più che raddoppiati.

Il padre infermiere volontarioin Africa Orientale

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L’elezioni per il rinnovo delle cariche si sono concluse nel mese di giugno u.s. e tra iDelegati

di riferimento Seniores in rappresentanza dei “pensionati, familiari e volontari”sono stati eletti i colleghi:

Luigi di Castri (Presidente Onor. Alatel Piemonte -Valle d’Aosta)

Paolo Spallarossa (Presidente Alatel Liguria)

Luciano Stoppa (Vice Presidente Alatel Lazio).

Nell’Assemblea dei Delegati del 22 luglio u.s., sono stati nominati i componenti del Consigliod’Amministrazione, del Collegio dei Revisori dei Conti e del Collegio e dei Probi Viri.

I Seniores Alatel sono presenti in tutte le strutture come di seguito precisato:nel Consiglio di Amministrazione Gian Carlo Pasquini (Presidente Alatel Lazio)

nel Collegio dei Revisori dei Conti Amedeo D’Ormea (Presidente Alatel Campania)

nel Collegio dei Probi Viri Luigi di Castri (Presidente Onor. Alatel Piem. –V.le d’Aosta)

L’intera nuova struttura dell’ASSIDA per il triennio 2010 - 2012 è pubblicata, oltre che sul sitonazionale Assida, sul nostro sito Alatel Lazio: cliccare www.alatel.it ( e poi Lazio)

Anche quest’anno, alla presenza del Capo dello Stato, del Ministro del Welfare e del Presidente della Regione Lazio si è ripetuta la cerimonia del conferimento delle “STELLE AL MERITO DEL

LAVORO” e tra i premiati abbiamo avuto il piacere di avere i seguenti nostri Soci; a questi laRedazione, a nome anche di tutti i Soci Alatel Lazio, rivolge le più vive congratulazioni .

Aldo ARGENTIERI

Vinicio MARSELLI

Angelo MOVIZZO

Giovanna VOLPECINA

Pietro ZACCARIA

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LE PENSIONI...

P.S. a) resta immutata la normativa relativa alle pensioni ”ai superstiti” che avranno decorrenza dal primo giornodel mese successivo al decesso del lavoratore.

b) per i trattamenti di anzianità e di vecchiaia acquisiti con la “totalizzazione” (somma di contributi versati indifferenti Istituti) la decorrenza della pensione sarà invece 18 mesi dopo la presentazione della domanda.

Per chi maturerà a partire dal 1°gennaio del2011 il diritto “pensionistico” - sia per vecchiaiache per anzianità - non saranno più applicate leattuali finestre di uscita, ma verrà introdotta una“finestra mobile” uguale per tutti; cioè la decor-renza della pensione scatterà 12 mesi dopo avermaturato il diritto. Detta disposizione si applicaanche a coloro che – indipendentemente dall’età -andranno in pensione con 40 anni di contributi.Tale sistema ha il pregio di porre tutti i “pensio-nandi” sullo stesso piano eliminando i vantaggi ogli svantaggi legati al mese di nascita (come ora),ma, al contrario, tutti andranno in pensione piùtardi rispetto a prima. Chiariamo con un esempio:chi matura i requisiti per la pensione di anzianitàentro marzo 2011, con il vecchio sistema la fine-stra di uscita sarebbe stata gennaio 2012; ora

invece è aprile 2012 (12 mesi dopo marzo) equindi con 3 mesi posticipati. Chi matura l’età perla pensione di vecchiaia (65 uomini e 60 donne)a marzo 2011 sarebbe andato in pensione dalluglio 2011; invece la decorrenza sarà aprile2012 (9 mesi posticipati).Sono invece confermati e quindi restano immuta-ti per quest’anno e per i prossimi anni sino al2014, i requisiti per le pensioni di anzianità cal-colati in base all’età più contribuzione. Infatti(come scritto sul giornale n° 23 succitato) nel2010 si può andare in pensione con quota 95(con età minima di 59 anni e 36 di contributi ocon 60 anni do età e 35 anni di contributi) men-tre dal 2011 a tutto il 2012 la quota si innalzeràa 96 (con età minima di 60 anni e 36 di contribu-zione previdenziale);

UNA FINESTRA UGUALE PER TUTTI

L’età pensionabile sarà legata all’aspettativa divita media. Ciò significa che maggiore saràl’aspettativa di vita media in Italia e più tardi siandrà in pensione. Un primo aggiornamento deirequisiti di età per la pensione di vecchiaia e deivalori di somma di eta’ anagrafica e di anzianità

contributiva della quota per quella di anzianità,correlato all’andamento della vita media registra-to dall’Istat, sarà attuato dal 1° gennaio 2015,con revisione pertanto anche dei coefficienti pre-visti per la pensione attuata tramite il calcolo con-tributivo.

PENSIONE LEGATA ALLA “SPERANZA DI VITA”

... sempre più lontaneIl versante “previdenziale” non trova pace; l’ultima “manovra finanziaria” infatti - legge 30 luglio2010 n. 122 (in G.U. 176 del 30/7/2010 suppl.ord.176) - ha apportato (art. 12) sostanziali modi-fiche alla realtà previdenziale del nostro Paese, spostando in avanti il momento in cui i lavoratoripotranno andare in pensione. Di seguito vengono illustrate, per i dipendenti privati, le novità valide dal 2011 (sino a tutto il 2010nulla muta dell’attuale procedura che abbiamo già illustrato nelle precedenti edizioni di questo gior-nale: cfr. n° 23 del maggio 2009 pagg. 6-7 e n° 25 del gennaio 2010 pagg. 8-9).

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Deducibilità delle spese sanitarie

“PENSIONATI ISCRITTI ALL’ASSILT”Il pensionato, è noto, versa annualmente all’ASSILT un contributo che di norma (anzi spesso) è infe-riore al limite di esenzione fiscale (fissato in € 3.615,20). Stando così le cose, il pensionato ASSILT hadue strade da percorrere nella compilazione della denuncia dei redditi: 1° - detrarre tale contributo dall’imponibile (che è formato, lo ricordiamo, dai redditi di pensione, dilavoro, di eventuali fabbricati o terreni, ecc) e tale deduzione porta come conseguenza una minore tas-sazione. Operando in tal modo il pensionato – però – può detrarre SOLO le spese mediche non rim-borsate dall’ASSILT (cioè quelle rimaste a suo carico, ovviamente nella misura del 19% per la parte cheeccede € 129,11)2° - non detrarre il contributo ASSILT dal reddito e in tal caso il pensionato può portare in detrazio-ne TUTTE le spese mediche sostenute, comprese quelle rimborsate dall’ASSILT.La scelta (meglio: la convenienza) dell’una o dell’altra strada (che può essere anche diversa da un annoall’altro) è ovviamente in stretta correlazione con quanto ammonta il contributo ASSILT e quante sonole spese mediche da detrarre; è sufficiente fare alcuni semplici calcoli per i quali potrà essere di aiutoil collega dell’Alatel incaricato ogni anno per assistere i Soci nella compilazione della dichiarazionedei redditi.

“PENSIONATI ISCRITTI ALL’ASSIDA” (dirigenti) Non hanno l’alternativa suddescritta; non possono in nessun caso detrarre il contributo annuale versa-to annualmente all’ASSIDA e quindi possono solo e SEMPRE detrarre tutti i costi per spese medicheanche se parzialmente rimborsate (ovviamente nella misura del 19% per la parte che eccede € 129,11)

“DIPENDENTI”L’argomento “spese mediche” per i colleghi ancora in servizio e iscritti all’ASSILT o ASSIDA è illustra-to sul nostro sito: www.alatel.it.

“NON PIU’ CANONE RAI PER GLI OVER 75“Da parte dell'Agenzia delle Entrate (con circolare 46/E del 20/9/ 2010), è stata finalmente dataattuazione all’'esenzione dal pagamento del canone Rai per gli over 75 (previsto nella Finanzia-ria/08). I requisiti per non pagare il canone Rai sono:a) aver compiuto 75 anni di età entro il 31 gennaio o il 31 luglio di ogni anno;b) vivere con il coniuge o da soli (non convivere con altri soggetti diversi dal coniuge);c) non superare un reddito mensile di 516,46 sommato a quello del coniugePer avere diritto all'esenzione è necessario inviare un modulo pubblicato sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate o reperibile presso le Agenzie stesse.Chi ha pagato il canone Rai per gli anni 2008-2009 e 2010 può richiedere il rimborso.Per avere informazioni su rimborsi ed esenzione rivolgersi al numero 848 800 444.

Ogni anno, all’approssimarsi del termine per la compilazione della denuncia dei redditi, ritornanopuntualmente a sorgere gli stessi dubbi in relazione alle modalità di dedurre le spese mediche. Per-tanto si desidera chiarire per tempo questi dubbi a fronte delle varie situazioni.

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EUROPA

Austria 83858

Belgio 30510

Bulgaria 110910

Cipro 9250

Danimarca 43094

Estonia 45226

Finlandia 337030

Francia 547030

Germania 357021

Grecia 131940

Irlanda 70280

Italia 301230

Lettonia 64589

Lituania 65200

Lussemb. 2586

Malta 316

Paesi.Bassi 41526

Polonia 312685

Portogallo 92391

Regno Unito 244820

Rep.Ceca 78866

Romania 237500

Slovacchia 48845

Slovenia 20253

Spagna 504782

Svezia 449964

Ungheria 93030

Kmq

in ordine alfabetico in ordine crescente

abitanti Capitale

Totali kmq 4324732 abitanti 488080191

per Kmq. per abitantibandiere

Malta 316

Lussemb. 2586

Cipro 9250

Slovenia 20253

Belgio 30510

P.Bassi 41526

Danimarca 43094

Estonia 45226

Slovacchia 48845

Lettonia 64589

Lituania 65200

Irlanda 70280

Rep.Ceca 78866

Austria 83858

Portogallo 92391

Ungheria 93030

Bulgaria 110910

Grecia 131940

Romania 237500

Reg.Unito 244820

ITALIA 301230

Polonia 312685

Finlandia 337030

Germania 357021

Svezia 449964

Spagna 504782

Francia 547030

Malta 404346

Lussemb. 459500

Danimarca 542745

Cipro 766414

Estonia 1344684

Slovenia 2003358

Lettonia 2294590

Lituania 3403284

Irlanda 4209019

Finlandia 5255580

Slovacchia 5389180

Bulgaria 7718750

Austria 8265925

Svezia 9047752

Ungheria 10076581

Rep.Ceca 10251079

Belgio 10511382

Portogallo 10569592

Grecia 11125179

P.Bassi 16334210

Romania 21610213

Polonia 38157055

Spagna 43758250

ITALIA 58751711

Reg.Unito 60393044

Francia 62998773

Germania 82437995

8265925 Vienna

10511382 Bruxelles

7718750 Sofia

766414 Nicosia

542745 Copenhagen

1344684 Tallinn

5255580 Helsinki

62998773 Parigi

82437995 Berlino

11125179 Atene

4209019 Dublino

58751711 Roma

2294590 Riga

3403284 Vilnius

459500 Lussemburgo

404346 La Valletta

16334210 Amsterdam

38157055 Varsavia

10569592 Lisbona

60393044 Londra

10251079 Praga

21610213 Bucarest

5389180 Bratislava

2003358 Lubiana

43758250 Madrid

9047752 Stoccolma

10076581 Budapest

La nostra grande EUROPA è ancora poco conosciuta e allora desideriamo conqueste tabelle dare un quadro riassuntivo delle principali grandezze che carat-terizzano i territori con annessi i nomi delle delle Capitali e delle bandiere (ele-mento poco noto). Inoltre si è voluto evidenziare la posizione dell'Italia in questeclassifiche.

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Continuiamo la rubrica che “apre le finestre” su principali leggi, sentenze, decreti o quant’altro possainteressare i nostri Soci ed il loro ambiente familiare, condominiale, lavorativo, economico, ecc. –Come già precisato, non possiamo qui pubblicare per intero le normative, le sentenze, i decreti, lecircolari, ecc. ma ci limitiamo a darne il “succo” con alcuni riferimenti (es.: n° della Gazz.Ufficiale,estremi della Sentenza, della Circolare, ecc.) utili per chi voglia ricercare ed approfondire maggior-mente l’argomento.

GOCCE… LEGISLATIVE

La Corte di Cassazione a Sezioni Unite con una recentis-sima sentenza (la n° 18477 del 9 agosto 2010) ha detta-to un nuovo orientamento per la revisione dei millesimi diproprietà in campo “condominiale”, stabilendo che per

cambiare le tabelle millesimali é sufficiente un voto con lamaggioranza dei presenti all’assemblea per un totale di501 millesimi (e non più l’unanimità dei presenti.) La sen-tenza sta causando prese d posizioni diverse.

Condominio: revisione dei millesimi

Norme ferree e sanzioni più severe caratterizzano lenorme del “Nuovo Codice della Strada” di cui alla legge29 luglio 2010 n° 120 (G.U. n° 175 del 29/7/2010);vediamone alcune:• Chi sporca le strade gettando rifiuti o oggetti dal fine-strino (anche solo un mozzicone di sigaretta): sanzioni da100,00 a 400,00 euro• Pedoni: perde otto punti chi non dà la precedenza ai

pedoni che stanno attraversando la strada sulle strisce.(vedi anche sotto”multa al pedone”) • Targa: chi circola con una targa talmente sporca daessere illeggibile: sanzioni da 78,00 a 311,00 euro.• Etilometro: se segna da 0,5 g/l a 0,8 g/l la multa va daun minimo di 500,00 a 2.000,00 euro e la patente vienesospesa da tre a sei mesi.

NUOVO codice della strada

Il pedone che in violazione dell’art. 190 del Codice dellaStrada attraversa la strada fuori dalle strisce pedonalidistanti a meno di 100 metri, è passibile di multa e, per dipiù, non può pretendere alcun risarcimento dei danni qua-lora venga investito da una automobile. Lo ha stabilito laSeconda Sezione Civile della Corte di Cassazione (2° Sez.Civile sentenza 11421/18-5-2009)- Infatti l’art. 190 del

C.d.S. dispone che “… i pedoni, per attraversare la carreg-giata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, deisottopassaggi e dei sovrapassaggi” e che “quando questinon esistono, o distano più di cento metri dal punto diattraversamento, i pedoni possono attraversare la carreg-giata solo in senso perpendicolare, con l’attenzione neces-saria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri”.

Codice della Strada: multa al pedone

Ai sensi dell’art. 2020 del Cod. della Strada molte dellesanzioni pecuniarie prevedono la possibilità di un paga-mento in forma ridotta. Ebbene, attenzione, poiché l’estin-guere la sanzione con la forma più economica (ridotta) favenir meno la possibilità di fare opposizione in quanto la

“agevolazione nel pagamento” ha anche lo scopo di con-tenere la litigiosità. Così la Corte di Cassazione che haconfermato e ribadito la applicazione del disposto del-l’art. 204bis c.1 del DL 285 del 1992 modificato dallalegge 120 del 29/7/2010.

Codice della Strada: pago o mi oppongo?

Lo scorso 19 giugno è entrato in vigore il D.M. n° 65 dell’8marzo 2010 (in G.U. n° 102 del 4/5/2010) che dispone chei venditori (o comunque i distributori) di Apparecchiature Elet-

triche ed Elettroniche, al momento della fornitura di una nuovaapparecchiatura, destinata ad un nucleo domestico, devonoritirare gratuitamente la apparecchiatura che viene sostituita.

Smaltimento rifiuti elettrici/onici

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telia

Franco Roscini

Mostra Filatelica Numismatica Hobby

La Mostra di Nettuno

Nell’anno 1960 il 4 ottobre un motivato grup-po di appassionati filatelici, dipendenti dellaSocietà TETI, all’epoca una delle cinque conces-sionarie del servizio telefonico poi confluite nelgestore unico SIP che più recentemente è dive-nuto Gruppo Telecom Italia, diede vita ad unaassociazione culturale allo scopo di promuove-re la conoscenza e l’amicizia di estimatori dellafilatelia e numismatica e diffondere l’interesse elo studio delle due tematiche, testimoni dellastoria, in particolar modo dei giovani e deinuovi adepti. Il Gruppo Filatelico-Numismatico così costituitoha dato vita negli anni a seguire a numeroseiniziative sia partecipando ad importantimostre e convegni in ambito nazionale, siaorganizzando a sua volta mostre e manifesta-zioni. Nell’ultimo decennio il gruppo dopo l’an-nessione all’Associazione Seniores TelecomAlatel Lazio, ha potuto sviluppare ulteriormente

la propria attività e coltivare la passione colle-zionistica con più slancio tanto da allargareanche al mondo degli hobbysti.Quest’anno 2010 in occasione della ricorrenzadel 50° Anniversario della costituzione delGruppo, è stata organizzata una manifestazio-ne per festeggiare l’Evento. La Manifestazione ha avuto luogo nella presti-giosa cornice del Forte Sangallo a Nettunonelle sale prospicenti il cortile. Il Forte fu costrui-to tra il 1501 e il 1503 da Antonio da Sangal-lo per volere di Cesare Borgia detto il Valenti-no. Costituisce uno tra i più perfetti e meglioconservati esempi di Fortezza Rinascimentale,costruito a ridosso del mare secondo le regoledell’architettura militare del Cinquecento, subi-to fuori del vecchio Borgo Marinaro di Nettuno.Oggi completamente restaurato conserva alproprio interno il Museo dello Sbarco Alleato el’Antiquarium.

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La Mostra è stata inaugurata il 30 giugno 2010,grazie anche al contributo economico da partedel Presidente e del Consiglio dei Seniores Tele-com Alatel Lazio, ed è terminata domenica 4luglio; sabato 3 luglio in occasione della giorna-ta dedicata al 50° Anniversario del nostro Grup-po si è svolta la premiazione dei veterani dellafilatelia con la presenza della Federazione Italia-na delle Società Filateliche. L’anniversario è statal’occasione per invitare e riunire in un unicaMostra i collezionisti di ben otto Circoli ed Asso-ciazioni del Lazio che hanno festeggiato con noipresentando le loro splendide collezioni di nume-rose tematiche, interessanti sia dal punto di vistafilatelico che culturale. E’ incredibile come, que-sto piccolo frammento di carta (il francobollo)riesca ad emanare una tale forza culturale esociale e che riesca ad aggregare tanta gente in

1) Albanesi Marcello: Il Natale nella Filatelia - 2) Ambrosini Benedetto: La Principessa Grace3) Bigi Settimio: L’alimentazione4) Carretti Guglielmo: Le Telecomunicazioni5) Caso Michele:Collezionare i Fiscali6) Cesaretti Eugenio Campionato mond. di Cal-

cio19907) D’Angelo Antonio: Filatelia Musicale8) D’Urso Luigi:Repubblica Federale Tedesca-

annulli9) D’Urso Paolo: Giornate della Filatelia10) Di Vito Aldo: Le Grandi Civiltà11) Evangelista Pietro:Germania 2006: il sogno

diventa realtà 12) Filippi Sergio: Il trasporto aereo 13) Fiorini Domenico:La vite nella letteratura 14) Imperiali Luigi: Centenario del Martirio di S.

Maria Goretti

GLI ESPOSITORI

15) La Rocca Igino: Bandiere degli Stati aderentiall’ONU

16) Magionami Michele: Dalla cantina alla tavola 17) Manfrè Alberto: I Papi del Giubileo 18) Marozza Franco: I Presidenti degli USA 19) Occhipinti Marco:La funicolare vesuviana 20) Pellegrino Pasquale: Giubileo del 2000 21) Petrone Roberto: L’invention de Paris - L’Isola

d’Elba 22) Pinto Guglielmo: Il Baseball 23) Pontoriero Pasquale: Il Turismo 24) Porzia Carlo: Usi isolati dei Francobolli per

Espresso 25) Prosperi Maurizio: Un goccetto e lo puoi fare, ma...26) Rinaldo Salvatore: SMOM: Convenzioni postali 27) Roscini Franco: L’Uomo e lo Spazio28) Sapia Alfonso: Estate Parati (Scout)

un solo comune denominatore. La Mostra suddi-visa in tre sezioni: Filatelia, Numismatica eHobby, ha visto la partecipazione di cinquantacollezionisti appartenenti ai seguenti Circoli:

• Accademia Culturale Europea -Roma• AFI (Associazione Filatelica Italiana) - Roma• AFNIR (Associazione Filatelica-Numismati-

ca- Intercral-Roma)• Circolo Filatelico “M. T. Cicerone” - Formia• Circolo Filatelico “Tommaso Valente” -

Gaeta• Circolo Filatelico “Tres Tabernae” - Cisterna• Gruppo Filatelico-Numismatico-Hobby di

Seniores Telecom - Roma• ULAC (Unione Laziale Associazioni Colle-

zionisti) – Roma

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1) Ferrari Claudio: Selezione di Carte Monete2) Gioffreda Francesco: Euro......tematica

NUMISMATICA:

3) Laureti Biagio: Lo sport nelle monete4) Parisi Concetto: Medaglie

1) Fiorini Valentina: Elefanti2) Laureti Biagio: Le comunicazioni3) Paone Franco: I vini del Lazio (etichette)4) Parisi Concetto: Carte da gioco

HOBBYES:

5) Rossi Gabriella: Filato e cucito6) Spaziani: Sergio Giocattoli antichi7) Zauli Libertini Carmine: Terracotte

1) Antonuccio Salvatore: Notturni Romani2) Collinvitti Carlo: Mondo motors - Gara motoci-

clistica3) Movizzo Angelo: Maschere di carnevale a

Venezia

FOTOGRAFIA:

4) Passero Luigi: La mia Etiopia5) Sarallo Luigi: Nettuno da cartoline antiche

Nei giorni 30 giugno e 3 luglio era presente nell’atrio del Forte una postazione mobile di Poste Italia-ne dove era possibile acquistare materiale filatelico e utilizzare i due annulli realizzati per festeggiarel’Evento. L’annullo del 30 giugno raffigura l’emblema del Comune di Nettuno e quello del 3 luglio rap-presenta il Forte Sangallo come era al momento della sua realizzaione.

Infine a ricordo della Manifestazione sono state da noi realizzate due cartoline con la riproduzionedei due annulli figurativi

1) Calvani Gabriele: Cartoni2) Del Monte Celeste: Olio su tela

PITTURA:

3) Mencarelli Giampiero: Acquarelli di scorci diRoma

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nali NELLE RETE DELLE RATE

ovvero gli acquisti rateali … natalizi

Comprare a rate un elettrodomestico, un’attrezzatura sportiva, dei mobili ed altro può anche essereuna scommessa al buio e a vincere sono quasi sempre la cattiva informazione e i tassi salatissimi, spes-so nascosti del pagamento dilazionato; il Taeg applicato, le “carte di fedeltà”, le promozioni, la rac-colta punti, il pagamento differito, e chi più ne ha più ne metta, sono tutte strade poco asfaltate, anziinsaponate, per trasportare velocemente il consumatore ad acquistare a credito. Recentementeun’Azienda specializzata in ricerche di mercato, ha portato a termine un’inchiesta a carattere nazio-nale sugli acquisti rateali e sul relativo comportamento degli esercenti in ordine alle offerte. Sono stateanalizzate 323 offerte di rateizzazione ed è stato evidenziato, come nota dolente, l’estrema opacitàdelle informazioni: infatti pur essendo un obbligo normativo solo in 10 punti vendita sono stati conse-gnati i previsti fogli informativi con le indicazioni della rateizzazione; nella stragrande maggioranzasono stati consegnati al consumatore solo dei volantini pubblicitari. In particolare si è notato che sulTAEG (tasso annuo effettivo globale- che deve dare al consumatore l’idea del costo complessivo del-l’acquisto), in oltre la metà degli esercizi commerciali non è stata fornita una informazione corretta oaddirittura l’informativa risultava sbagliata rispetto alle rate e alle spese comunicate.In ultimo, un dato da tenere presente: in molti casi le carte “fidelety revolving”(quelle che accendonouna linea di credito da pagarsi a rate) comportano un tasso medio, se utilizzate fuori della catena del-l’insegna, del 18,47% con punte del 21,56%. Non certo un buon affare!Concludendo: secondo l’Azienda verificatrice, ma anche più modestamente secondo noi, “urgono ele-menti strutturali che migliorino la trasparenza dell’offerta nel credito al consumo” e ci si augura cheBankitalia – interessata al caso – intervenga con decisione, in attesa che prenda corpo la DirettivaEuropea 2008/48 che si incentra su importanti normative, quali: il consumatore deve prendere ledecisioni con piena cognizione di causa e quindi deve essere informato in modo completo prima diconcludere il contratto; il costo totale del credito deve comprendere tutti i costi, compresi gli interessi,le commissioni, le imposte, le spese per gli intermediari del credito e tutte le altre possibili spese.Nel frattempo un consiglio quasi scontato: pretendiamo dal punto-vendita tutte le notizie necessarierivolgendo al gestore “domande precise”; infatti se non domandiamo il gestore (ben contento) nonrisponde e ci accorgiamo troppo tardi della ragnatela in cui ci siamo imbattuti.

COME RISPARMIARE? L’AIUTO CI VIENE DA INTERNETLa liberalizzazione di vari mercati ha in verità consentito un positivo sviluppo della concor-renza, ma il consumatore si trova, purtroppo, in difficoltà nel dovere scegliere tra le varie(e spesso innumerevoli) offerte che gli vengono proposte di continuo e per di più con enfa-si pubblicitarie sul “ forte risparmio” che si andrebbe ad avere. Orientarsi oggi – per esem-pio – nel mondo dei servizi (elettricità, acque, telefoni, gas, ecc) è estremamente difficile;c’è bisogno di una “bussola”? E allora ecco il nostro “ago magnetico”: collegarsi in inter-net sul sito www.sostariffe.it; compaiono otto icone relativi a vari servizi; cliccare sul servi-zio interessato, compaiono le offerte e i piani tariffari; quindi con tutta calma si possonoanalizzare quelle che più si adattano alle nostre esigenze di consumo e di portafoglio.

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GIRARE GIRARE

Visite guidate in Roma

In un pomeriggio di maggio ci siamo allontana-ti dal chiasso del traffico romano di piazzaQuadrata e ci siamo ritrovati, poco lontano, inuna piccola isola felice, nel tranquillo e fiabescoQUARTIERE COPPEDÉ; in realtà non si tratta diun vero quartiere ma di un suggestivo comples-so di 17 palazzi e 26 tra palazzine ed edificirealizzati su progetto dell’architetto Coppedèintorno al 1913 con uno stile architettonicomolto personale, chiamato Eclettismo.Troviamo infatti una commistione di stili conrichiami al Liberty, al Decò, agli elementi un po’tetri del gotico, ai caratteri medievali, al classi-

co greco e romano, e la fusione di marmo, late-rizio, travertino, terracotta, vetro, in una atmo-sfera surreale. Illustrati da una bravissimaguida passiamo in rassegna via via gli edificipiù caratteristici: ecco la “Fontana delle rane”,il Villino delle Fate, il Palazzo del ragno e poil’Ambasciata Russa, un villino turrito con fregiche evocano quelli dell’antica Grecia. Lasciamoil quartiere attraversando il grande arco di viaTagliamento sotto il quale fa bello sfoggio ungrande lampadario in ferro battuto e ritornia-mo a tuffarci nel “caratteristico” (!) movimenta-to traffico romano.

QUARTIERE COPPEDE’ (di G. Danese)

Il quartiere Coppedè

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Con un tragitto breve(poco più di 100 km.)abbiamo fatto un gran-de balzo nel passato (dicirca 2000 anni); infattiuna interessante “uscitasociale” ci ha catapultatiin una zona del Lazioteatro di avvenimentidell’antica Roma. Prima tappa SPERLONGAper rivedere le vestigiadella imponente villadell’imperatore Tiberio,che inglobava ancheun’ampia Grotta, nellaquale furono collocatepregevoli opere marmo-riche che celebravano legesta di Odisseo. La grotta (nota come la Grotta di Tiberio), inriva al mare, comprendeva una vasta cavitàprincipale, preceduta da una ampia vasca ret-tangolare (peschiera) con acqua marina, con alcentro un’isola artificiale che ospitava la caena-

tio (sala da pranzo) esti-va. Nell’attiguo MuseoNazionale Archeologicoabbiamo poi visto alcu-ne delle pregevoli emonumentali opere cheadornavano la Grotta eche furono trovatedurante i lavori della ViaFlacca. Seconda tappa:TERRACINA con salita alMonte S.Angelo ove sitrovano i resti del Tempioa Giove Anxur ispiratoalla grande architetturaellenistica; oggi nerimangono (ved.foto)colossali vestigia ecolonnati in stile corin-

zio; dal monte uno stupendo panorama sullacosta laziale da Fondi a Gaeta. Interessante anche la sosta conviviale su unaterrazza a mare. Una giornata ispirata alla cul-tura per meglio ricordare e conoscere il nostroantico popolo.

SPERLONGA e TERRACINA (di L. Stoppa)

Ho sempre partecipato con molto interesse alconcerto di primavera non solo per lo spettaco-lo in sè (veramente sorprendente) ma anche perlo straordinario parterre che ogni volta si for-mava al di fuori del teatro. Così anche questavolta, ho rivisto, in quel contesto, una particola-re aggregazione: ognuno cercava l’altro,abbracci, baci, capannelli che si formavano:espressioni evidenti di amicizia. Solo in rareoccasioni tutto ciò, a mio avviso si riscontra. Hopensato: sarà l’attesa del concerto e il teporeprimaverile. Poi all’ora stabilita siamo entrati nella sala ed è

iniziata l’esibizione canora della signora Car-retti e dei suoi amici che l’accompagnavano(chitarra, flauto e violoncello) che non si èrisparmiata nella sua performance di braninapoletani e romani, eseguiti con maestria ecalore da emozionare l’intera platea. La parte-cipazione del pubblico è stata sottolineata dagliapplausi a scena aperta., dai flash che tempe-stavano il palco ma soprattutto dalla richiesta dibis che si sono succeduti. Uno spettacolo dura-to oltre ogni aspettativa, condotto con profes-sionalità dai musicisti e in particolare dallasignora Carretti che ringraziamo vivamente.

CONCERTO di PRIMAVERA (di A. Baldazzi)

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ALLA SCOPERTA DELLA POLONIA (di A. Madonna)

I Seniores Telecom Alatel Lazio non hanno voluto perdere questo capolavoro di luoghi, di monumen-ti e di opere d’arte che rispondono al nome di POLONIA (nome ufficiale:Polska Rzeczpospolita). Indue distinti e numerosi gruppi hanno visitato nel mese di giugno questa nazione: alcuni partecipantihanno messo per iscritto le loro impressioni e i loro ricordi: eccoli!

Il viaggio in Polonia è stato ricco di contenuti, distoria, di bellezze naturali ed artistiche, di sug-gestioni ed emozioni. Sono emerse le sofferen-ze di un popolo che ha sempre lottato per lasua dignità ed indipendenza. VARSAVIA, chenella seconda guerra mondiale è stato distruttapiù dell’85%, e che rispecchia in alcuni edifici itratti del Realismo sovietico (Palazzo della cul-tura e della Scienza), è apparsa una cittàmoderna e dinamica con i suoi numerosi grat-tacieli tesa a divenire a tutti gli effetti una cittàcosmopolita. Molto bella la residenza estiva diGiovanni III Sobieski, Palazzo di Wilanow, conarredi, ornamenti e suppellettili autentici e chespaziano dal 1600 al 1800. CRACOVIA, cir-condata dalle dolci acque della Vistola, ha unfascino tutto particolare. Durante una deliziosacena, dalla terrazza del nostro albergo, abbia-mo potuto ammirare uno stupendo panorama,compresa la collina del Wawel (Castello reale eCattedrale). Nel centro storico (Stare Miasto)bella la Basilica di Santa Maria in stile gotico esuggestivo ascoltare l’“hejnal” (chiamata a rac-colta) che, suonata dalla torre di guardia, ricor-da la breve melodia che nel 1241 avvisò del-l’imminente invasione dei Tartari. Tantissime lecoste viste ed ammirate ma su tutto ciò risplen-de nel cuore del popolo polacco la persona el’operato di Papa Wojtyla, di cui anche lanostra guida ha esaltato la grande opera chia-mandolo semplicemente “Karol” uno di loro. Lastessa grande spiritualità provata nel santuariodi CZESTOCHOWA, ove forte traspare quellafede che ha sempre sorretto e guidato un popo-lo credente ed operoso. Per tornare ad un tema più godereccio, apprez-zate alcune tipiche zuppe polacche e partico-

larmente piacevole la serata in un caratteristicolocale con il gruppo Folk Krakusy, che ha vistocoinvolti in prima persona anche alcuni deipartecipanti. La nostra guida polacca, nono-stante la sua fermezza affinché fossero rispetta-ti (giustamente) gli orari e gli itinerari, hamostrato la sua sensibilità, con omaggi floreali,in due occasioni: la prima per il compleanno diuna nostra amica, e la seconda nei confronti diun partecipante che definirei simpaticamente “ilmeno giovane”. Ci sarebbe ancora tanto, matanto da scrivere su questo interessante viaggio,ma desidero sfumare le mie sensazioni sullavisione di un bouquet di girasoli polacchi chemi ricorderanno sempre una parte della Polo-nia, conosciuta non solo attraverso i libri, mavissuta personalmente in questa occasione,anche se per pochi giorni. Purtroppo per unimprovviso contrattempo non ho potuto visitareil campo di concentramento di Auschwitz nè leminiere di sale: i ricordi di questi due siti ce lipropone un altro partecipante.

LA POLONIA UN CAPOLAVORO DA NON PERDERE

Il primo gruppo a Varsavia

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Il secondo gruppo nelle miniere di sale

DUE ALTRE TAPPE POLACCHE (di M. Abet)

Visita del campo di concentramento diAUSCHWITZ e la visita a WIELICZKA della piùantica miniera di salgemma d’Europa (dichia-rata dall’Unesco monumento mondiale dellanatura e della cultura) sono le due tappe cheper vari e diversi motivi sicuramente rimarran-no nella nostra memoria. La prima tappa – ilcampo di AUSCHWITZ – lo abbiamo percorsoin un silenzioso pellegrinaggio: tanta era latragedia che quelle mura, quelle stanze, queiforni sprigionavano che ci sentivamo quasi adisagio di trovarci in un viaggio di piacere. La famosa, tetra e allucinante scritta all’ingres-so “Arbeit macht frei” (Il lavoro rende liberi) ciha subito catapultato in un’atmosfera che nonè possibile descrivere a parole: bisogna viver-la sul posto. Stanze piene di capelli rasati alledonne prigioniere, cumuli di valigie che gliancora inconsapevoli “ospiti” depositavanocon il proprio cognome scritto sopra, un’infini-

tà di oggetti personali di uso quotidiano, vesti-ti e scarpe. Poi, veramente triste a vedersi, gliabitini e i giocattoli dei poveri bambinianch’essi vittime innocenti di una inaudita fol-lia “umana”. La nostra guida ci ha descrittocome si svolgeva la giornata dei prigionieri e,malgrado fosse giovane e ormai avvezzo al

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suo lavoro, nelle sue parole si percepiva chia-ramente la commozione e il dolore. Abbiamovisto i dormitori ove i prigionieri venivanoammassati a centinaia su dei letti a castello,uno accanto all’altro, tutti su un fianco persfruttare meglio lo spazio, in modo tale che seuno doveva girarsi doveva girarsi tutta la fila.Poi le prigioni, il luogo delle esecuzioni, lecamere a gas, le foto di alcuni detenuti e, inultimo, i forni crematori per la “soluzionefinale”. Si esce con un groppo in gola, ma conla speranza (e ci auguriamo: la certezza) cheil mondo ha ormai preso coscienza e che talimassacri non debbano mai più ripetersi. Altra tappa, più “allegra” ed esteticamentesensazionale è stata quella delle miniere diWIELICZKA: siamo discesi, con oltre 360 scali-ni, a meno 135 metri nelle viscere della terraper ammirare un susseguirsi di gallerie scava-te nella salgemma, di scale, di grandi caverne

ove sono conservati i macchinari e gli attrezzida lavoro utilizzati dai minatori. Dopo averpercorso circa 3500 metri siamo arrivati in unantro con un piccolo lago, completamente buioe, d’improvviso, siamo stati letteralmenteavvolti da una bellissima melodia di Chopinsuonata al pianoforte mentre, con dei giochi diluce, si illuminavano delle sculture poste in altosulle pareti della grotta. Alla fine del percorsosotterraneo siamo arrivati in un grandissimosalone scavato nella salgemma con numerosesculture, sempre di sale. che rappresentanoscene sacre (come una bella natività) e altrigruppi statuari scavati direttamente nelle pare-ti della grotta. Poi, non senza aver acquistatoqualche ricordino, con uno dei montacarichi(gli stessi usati un tempo dai minatori, che hariportato alla nostra mente quali fossero statele condizioni di lavoro di quel tempo) siamotornati in superficie ... a “riveder le stelle”.

(altre foto della gita sono in 4° di copertina)****

Vorremmo chiudere questo articolo ricordando una frase bellissima della poetessa polacca Szymborska (Premio Nobel - 1996) che ha vissuto tutti i momenti più tristi della guerra e del dopoguerra del suo paese:

“La vita è l’unica cosa che abbiamo e, quindi, dobbiamo riconoscere alla vita un grande”.

Una “uscita sociale” di grande valenza: siamoandati a visitare la Fondazione Alberto Sordisorta su un terreno donato dal’attore nella zonadi Trigoria (Roma); il progetto del Centro A.Sordi si basa sulla convinzione che la personaanziana e non completamente autonoma seinserita in un ambiente che dimostri di accettar-la, che abbia nei suoi confronti atteggiamenticomprensivi, che la stimoli in campo motorio (enon solo), può recuperare nel tempo autostima,dignità e sicurezza. È tutto qui - e non è poco –il programma del Centro come il Direttore Svi-luppo Sanitario ci ha egregiamente illustrato.Dopo siamo passati alla visita dei reparti edelle attrezzature per la attività psico-fisica deipazienti; la sede è immersa nel verde conampie terrazze e laboratori equipaggiati. L’ac-

coglienza riservataci è stata di tutto rispetto eculminata con il pranzo a contatto diretto congli anziani, il che ha fornito a tutti noi validimotivi di riflessione.

FONDAZIONE A. SORDI (L. Stoppa)

I Seniores con gli anziani del centro

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onna LA CONTROVERSA

FIGURA

di Gustavo Adolfo Rol

Gustavo Adolfo Rol (Torino20.6.1903 – 22.9.1994)può essere considerato unodei più noti e contrastatipersonaggi del XX secolo.Uomo colto, raffinato, riser-vato, proveniente daun’agiata famiglia borghe-se, consegue, come vuole latradizione di famiglia, lalaurea in giurisprudenzache gli permette di assume-re la posizione di Dirigentedell’allora Banca Commer-ciale italiana, consentendo-gli molteplici esperienzenelle varie capitali europee:Parigi, Londra, etc.In seguito approfondisce i suoi studi a Londrain Scienze commerciali e poi in Biologia conil sostegno del premio Nobel Jacques Monodche conosce a Parigi negli anni ’50. Sente una forte carica interiore che lo spingesin da giovanissimo ad un’osservazione pro-fonda di ogni cosa, anche delle più insignifi-canti e a meditare su di esse. Acquisisceun’abitudine mentale volta alla ricerca diquella verità unitaria alla quale secondo Rolsembrano tendere l’Etica, la Politica, le Arti etutte le Scienze in genere. Era quindi inevita-bile, come lui stesso affermava, che si spin-gesse oltre le norme consuetudinarie, appro-fondendo le proprie conoscenze sui poteri efenomeni paranormali. Fenomeni che superi-no in parte o in toto i limiti di ciò che è fisica-mente possibile, in base alle assunzioni scien-tifiche del momento e quindi non dimostrabi-li, ed elaborando un suo pensiero in tal senso.Diviene l’artefice di alcuni “prodigi”, chevanno dalla lettura del pensiero, allo sposta-

mento di oggetti, alla loromaterializzazione o smate-rializzazione, solo percitarne alcuni. Esperimentiper i quali, secondo lascienza ufficiale, nonessendoci una documenta-zione oggettiva certa checomprovi la loro ripetibilitàin condizione di controllo,non è pensabile escluderela possibilità di imbrogli oautosuggestione.Va ricordato in questo con-testo che lo spiritismo è unadottrina filosofica apparsain Francia nel 1857 e chesi fonda su concetti di

immortalità dell’anima, di pluralità di esisten-ze, non eternità delle pene e, offre una spie-gazione razionale della reincarnazione,come un progressivo perfezionamento moraledelle esperienze terrene, ovvero si reincarnasolo chi ha la necessità di purificarsi in difettimorali. Gli studiosi di parapsicologia ritengo-no lo spiritismo una scienza. Il campo di stu-dio delle percezioni extrasensiorali che com-prende ogni ipotetica percezione al di fuoridei cinque sensi, come la telepatia, la preco-gnizione etc, è chiamata parapsicologia e lapersona che si ritiene possieda tali facoltà èdetto “sensitivo”. Rol è stato considerato da molti parapsicolo-gi il più grande sensitivo del Novecento. E’necessario però sottolineare che Rol non vole-va essere assolutamente considerato un sensi-tivo, un veggente, medium o taumaturgo.Affermava, infatti, che lui non apparteneva almondo della parapsicologia, anche se viaveva incontrato persone degne ed animate

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da intenzioni nobilissime. I suoi fenomenihanno stupito molti grandi del mondo ed èdifficile pensare come detto dai suoi “miopi”(così li definiva lui stesso) denigratori che sisia trattato sempre e soltanto di mistificazioni.Le persone che hanno avuto modo di cono-scerlo personalmente hanno di lui il ricordo diuna persona onesta, disinteressata e cheperaltro aveva sempre contribuito alle coseche gli stavano veramente a cuore. Dino Buzzati, che lo conosceva molto bene eche molte volte aveva scritto di lui sul Corrie-re della Sera, così diceva: ”omissis…rariuomini arrivati al superamento di se stessi, adun alto livello spirituale e di conseguenzaall’autentica bontà”. Lo stesso Buzzati nel suolibro “I misteri d’Italia” ci dà un’altra suaautorevole testimonianza su quanto Rol affer-mava: “omissis ….Tutto quello che io sono efaccio viene di là (e indicava il cielo), noi tuttisiamo una parte di Dio… e a chi mi doman-da perché faccio certi esperimenti, rispondo:li faccio proprio a confermare la presenza diDio”. Gustavo Rol non collaborò alla ricercaAccademica di Parapsicologia e per questoaspetto rimangono non chiarite le effettivemotivazioni.G. A. Rol rimane a tutt’oggi una figuraemblematica per l’ardua, difficile e comples-sa materia oggetto dei suoi studi spirituali, aseguito dei quali elaborò una teoria di carat-tere metafisico sull’associazione tra suoni,colori ed altri elementi. Proprio a Parigi il28.6.1927 scriverà nel suo diario: “ho sco-perto una tremenda legge che lega il coloreverde, la quinta musicale ed il calore. Ho per-duto la gioia di vivere. La potenza mi fapaura. Non scriverò più nulla!”. Questoperiodo di crisi profonda lo porta a rifugiarsiin un convento. Sarà la madre, dopo alcunimesi, a riprenderlo, incoraggiandolo che lesue capacità avrebbero potuto aiutare altriesseri umani.L’insegnamento di Rol è incentrato sullanozione di “spirito intelligente” ovvero “quel-lo che siamo” e che rimane sulla terra anchedopo la morte. Pur disprezzando le sedute

spiritiche comuni e “volgari” e i medium cheoperano per denaro, non escludeva la possi-bilità che gli “spiriti intelligenti” in determina-te situazioni potessero manifestarsi dai “regniinvisibili”, con una sua visione personale,quindi al di fuori della tradizione propria-mente spiritica. Le sue idee si rifanno al filo-sofo austriaco Rudolph Steiner (1861-1925)padre della scienza antroposofica ovveroscienza pura dello spirito, alla stessa guisadella scienza naturale, via della conoscenzache vorrebbe ricondurre lo spirituale che ènell’uomo allo spirituale che è nell’universo. In conclusione le sue nozioni si accostano aduna tradizione metaphisical che fa ancheessa parte della cultura occidentale moderna. Nascono da tutto quanto premesso due cor-renti di pensiero, la prima formata da coloroche studiano tale fenomologia e la ritengonodegna di attenzione, altri come il divulgatorescientifico Piero Angela e lo scienziato TullioRegge che la ritengono solo “giochi da presti-giatore, a questi personaggi Rol rimprovera-va una mancanza di onestà intellettuale.Desidero concludere questa trattazione conun suo bellissimo pensiero: “Ogni giorno dipiù mi convinco che lo sperpero della nostraesistenza risiede nell’amore che non abbia-mo donato. L’Amore che doniamo è la solaricchezza che conserveremo per l’Eternità”.

Gustavo Adolfo ROL e sua moglie Elna nella loro casa diTorino

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Torre degliANGUILLARA

Francesco Petrarca diceva “in nessun luogoRoma è meno conosciuta ed apprezzata che inRoma stessa”.Ed io ho seguito questo consiglio per almenodue ragioni: la prima riguarda la riscoperta diuno spazio sia architettonico che sociale, ormaiscomparso, dimenticato, l’altra invece è il pro-dotto di una grande curiosità che mi ha spintoad occhieggiare dietro i cancelli delle residen-ze patrizie.Così in questa città dove sono nato e ho semprevissuto, ho scoperto questi piccoli mondi, sospe-si tra la dimensione pubblica della strada odella piazza e quella privata del palazzo odella casa; meravigliose intercapedini nel riccotessuto urbanistico romano, nelle quali, moltospesso il tempo si è fermato.Mi è venuta allora la voglia di conoscere la sto-ria di queste oasi di tranquillità, dove i rumoridella città giungono attutiti e spesso, l’unicosuono è il fresco mormorio di una fontana.Quindi, per poter vivacizzare gli articoli chehanno e continueranno a dare una minimaconoscenza del nostro territorio laziale e quin-di le storie dei nostri antenati, avrei pensato diinserire saltuariamente, notizie riguardanti iGioielli di Roma che, nonostante giornalmente

incontriamo nel nostro vivere quotidiano, nonne conosciamo la storia, peraltro, a mio parereinteressante e che, direi per i romani, doverosoconoscere. Ed eccone una: tutti siamo passati almeno unavolta nel vecchio Trastevere, a Piazza Sonnino,dove troneggia il monumento al grande poetaGioacchino Belli e di certo non ci è sfuggito ilpalazzetto lì accanto con una torre di fatturaantica e con una “strana” targa sul portone:“Casa di Dante”; e (forse) ci siamo chiesti cosarappresenti questo palazzo dal nome pomposodi “ Torre degli Anguillara” e cosa significhi latarga. Ebbene, vediamone un po’ la storia.In un acquarello di Roessler Franz (foto sopra),la torre appare nello stato precedente ai restau-ri; un edificio irregolare ed asimmetrico intornoa un piccolo cortiletto con i portici murati e lascala a doppia rampa. L’insieme era talmentecadente che, nel 1800, l’antica Torre degliAnguillara, veniva volgarmente chiamata “ilPalazzaccio”.Nel luogo dove oggi sorge l’attuale Palazzo, lafamiglia Anguillara, possedeva fin dal XII seco-

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lo, alcune case, che nel 1455, vennero trasfor-mate in un edificio delle attuali dimensioni, pervolere del conte Everso II. La proprietà rimasenelle mani della famiglia fino al 1538, quandoLucrezia Orsini, vedova di G.B. Anguillara, lavendette ad Alessandro Picciolotti da Carbo-gnano.Dato il punto strategico, si poteva controllare,da qui, sia il Tevere che la vicina isola Tiberinache le sta di fronte, in occasione degli sconti traGuelfi e Ghibellini. Gli Anguillara, infatti, erano imparentati con gliOrsini, la più potente famiglia di parte guelfa,mentre erano acerrimi nemici dei Prefetti diVico, ghibellini e potenti vicini di feudo: fu Ever-so II Anguillara a sconfiggerli definitivamente,anche se poi dovette vedersela con il papaPaolo II Barbo,che avviò una politica in apertocontrasto con le mire espansionistiche delleantiche famiglie baronali romane. Del fortiliziomedioevale originario rimane in pratica soltan-to la torre in muratura laterizia del XIII secolo,anch’essa restaurata. Everso II infatti, intornoalla metà del sec. XV, trasformò la primitiva for-tificazione in un palazzotto rinascimentale.Nel 1827, il palazzo fu concesso in enfiteusi aCamillo Forti, una famiglia della borghesia tra-steverina, la quale vi insediò una fabbrica dismalti e vetri colorati introducendo tra l’altro, latradizione di rappresentare un Presepio nellatorre, con statuine di vetro dipinto, tradizioneche si è mantenuta fino alla metà del secoloscorso.Sessanta anni dopo, il Comune di Roma espro-priò ai fratelli Pietro e Filippo Forti l’edificio edintraprese grossi lavori di restauro, terminati nel1902. Il risultato è l’attuale aspetto del palazzo

di cui sono evidenziate le componenti quattro-centesche anche attraverso aggiunte di elemen-ti ad altre costruzioni coeve.Così, Umberto Gnoli, nel 1901, descriveva ilcortile “Incontro al portico vi era l’antica sca-lea, cui era stata sostituita una cordonata adue rampe per facilitare l’accesso al primopiano adibito a granaio. La scaletta immette inun portichetto a colonnine di mattoni coperto,da cui si accede al salone a destra e per unaporticella di marmo si entra nella torre”Oggi si accede al cortile attraverso un bel por-tale del XV secolo al N° 5 di Piazza Sonnino; alcentro un pozzo aggiunto durante i lavori direstauro proveniente da una casa patriziaromana; sulla destra una scala porta a una log-gia a tre arcate rette da pilastrini in laterizio.Notevole è anche la bifora medioevale, prove-niente da una casa demolita nel ghetto.Nel 1914, il Comune affidò l’edificio ad unaassociazione culturale la “Lectura Dantis” sortaa Roma alla fine dell’800 per favorire la diffu-sione e lo studio delle opere di Dante Alighieri,divenuta poi Ente Morale con il nome di “Casadi Dante” fondata nel 1913 da Sidney Sonnino(ecco svelata l’origine della targa). L’edificiocontiene la più completa biblioteca dantescad’Italia e la cosiddetta “Sala del Cavallo” dovesono esposte alcune edizioni complete dellaDivina Commedia.Merita senz’altro un’attenzione il programmadelle riunioni “dantesche” che periodicamentevengono organizzate per avere l’opportunità divisitare la sede e insieme ascoltare la superbapoesia del nostro Sommo Dante.

***

Anguillara: famiglia romana di antiche origini longobarde, prende ilnome dal castello padronale situato tra le vie Cassia e Clodia sulle rivedel lago di Bracciano: Anguillara Sabazia. Lo stemma di famiglia (quia lato) presenta due anguille in argento messe in croce di Sant’Andreamentre la bordura è d’argento e rosso.

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pa FACCIAMO IL PUNTO SULL’INVALIDITÀ CIVILE

Ne parliamo con un esperto

D) Sig. Palumbo, anzitutto una necessariapremessa: è vero che esistono differenzesostanziali tra chi ottiene “l’invalidità civile”mentre si trova in servizio e prima del com-pimento dei 65 anni e chi invece la ottienedopo i 65 anni allorché è già in pensione econ un reddito? R) Si. In effetti tra i due casi esposti corronomolte differenze, la principale dei quali è chedopo i 65 anni per chi percepisce una pensio-

A seguito della notizia della nuova procedura per “l’invalidità civile” (entrata in vigore dal 1° gen-naio c.a. e ne abbiamo dato notizia sul n° 24/nov. 2009 di questo Giornale) si sono avute daparte di nostri lettori Soci Alatel Lazio varie domande di chiarimento. Si è quindi ritenuto oppor-tuno ricapitolare, a vantaggio di tutti, alcuni aspetti dei quesiti con particolare riguardo alle pos-sibili provvidenze economiche, sanitarie, ecc. che sono correlate o potrebbero derivare dal “rico-noscimento di questa invalidità”. Ci si è rivolti allora al sig. Sergio PALUMBO volontario dell’AN-MIC (Associaz.Nazionale. Mutilati e Invalidi Civili) che segue e assiste gli iscritti all’Associazionenelle loro specifiche necessità (vedi in calce), il quale ha cortesemente aderito al nostro invito dirispondere ad alcune domande sulla materia.

Molto chiaro; desideriamo al momento limitare l’esame alla problematica relativa al secondo caso,cioè il riconoscimento dell’invalidità civile ad un soggetto con un età di oltre 65 anni, pensiona-to e con reddito previdenziale, e, quindi, Le chiediamo:

ne non è prevista alcuna forma di elargizioneeconomica correlata al riconoscimento dellainvalidità civile; però ai soggetti che nonhanno un reddito o il loro reddito annuo chenon supera (per l’anno 2009, 5.317,65 euro- elevato a 10.635,30 euro nel caso delle per-sone sposate) potrà essere corrisposto unassegno sociale rivalutabile annualmente (peril 2009 l’importo è fissato a 409,05 euro).

D) Da “chi” e “come“ si ottiene l’invalidità civile?R) Tutti coloro che, a giudizio del proprio medi-co di base o di eventuale specialista, ritengonodi essere affetti da malattia invalidante, devo-no far redigere dal proprio medico o da unmedico-legale, purchè provvisti di appositoPIN per la trasmissione telematica all’INPS delcertificato e poi rivolgersi ad un Patronato oall’ANMIC stessa per l’inoltro all’INPS dellarichiesta per essere sottoposto a visita medicada parte della Commissione.

D) Ci sono dei termini per proporre la domanda? R) SI, dal momento che il certificato medico

ha una validità di 30 giorni il cittadino devefar pervenire la domanda entro questo termi-ne e l’INPS, di norma, fisserà subito la data eil luogo della visita.

D) Quale la procedura per la visita medica?R) L’INPS di norma fissa l’ appuntamento perla visita in breve termine alla quale ci si dovràpresentare muniti di tutta la documentazionemedica in originale e in fotocopia. Le commis-sioni mediche ASL dal 1° gennaio 2010 sonointegrate da un medico INPS quale componen-te effettivo, designato di volta in volta, a rota-zione fra quelli presso il Centro Medico Lega-

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le territorialmente competente. La documenta-zione sanitaria in originale presentata all’at-to della visita da parte del cittadino vieneacquisita dalla ASL e potrà essere richiestadal Responsabile del Centro Medico. Di solitoentro trenta giorni dalla visita dovrebbe per-venire il responso: se non lo si considera con-gruo o la domanda è stata rigettata è possibi-le inoltrare ricorso entro 180 giorni solo conl’assistenza di un legale (anche in tale momen-to l’ANMIC è in condizione di assistere i ricor-renti). Da ricordare che nell’iter del contenzio-so legale (norma già in vigore dal 1° luglio2009) l’istituto previdenziale è e sarà la solacontroparte nelle cause di invalidità civile.

D) Quali le eventuali conseguenze e/o bene-fici che ne derivano sul versante economico esanitario?R) Anzitutto si precisa che i gradi di invaliditàpossono essere: 1) superiore a 1/3 – 2) dal74% al 99% - 3) 100, e per i soggetti di cui sista parlando (superiori ai 65 anni) non è pre-vista – come abbiamo già detto - alcuna prov-videnza economica, ma solo esenzioni dalpagamento del ticket o specifiche agevolazio-ni, per esempio di tipo fiscale specie sui veico-li destinati alla mobilità delle persone con disa-bilità (applicazione dell’ IVA agevolata al

momento dell’acquisto, la detrazione del 19%della spesa in sede di denuncia dei redditi,l’esenzione dal pagamento del bollo auto edalle imposte di trascrizione).

D) E per ultimo, l’invalidità al 100% portacome conseguenza la corresponsione della“indennità di accompagnamento?R) No, l’indennità in questione non è una con-seguenza automatica del riconoscimento dell’in-validità; per ottenerla infatti, oltre ad essere rico-nosciuti inabili al 100%, una apposita Commis-sione deve appurare che si è limitati nell’esple-tamento dei bisogni elementari, cioè non si è incondizione di far fronte agli atti quotidiani dellavita (mettersi a letto, alzarsi, lavarsi, vestirsi,mangiare ecc.) né di muoversi senza l'aiuto diun accompagnatore. (per l’anno 2010 l’importomensile di questa “indennità” è di Euro 480,47corrisposto per 12 mensilità).

D) Ebbene, una volta accertata la “necessitàdi accompagno” la corresponsione della rela-tiva indennità è legata all’età e/o al redditodel soggetto?R) No: l’indennità di accompagno non è con-dizionata né all’età né al reddito del soggetto;viene concessa a tutti coloro riconosciuti meri-tevoli fisicamente di tale indennità.

SERGIO PALUMBO, sin da quando era in servizio e oggi da pensionato, si è sempre interessato e conti-nua ad interessarsi dei bisogni e delle necessità delle persone anziani e dei disabili; da oltre 30 anni è

“capo gruppo” dell'ANMIC di Roma; l'ANMIC opera sull'intero territorio nazio-nale con sedi nelle principali città (per conoscenza a Roma si trova a P.za Bolo-gna, 10 - tel. 0644232927, con presidi anche in tutti i rioni cittadini); inoltre,da tempo, è anche volontario per l'Associazione Onlus “S.Ignazio” aderentealla “Casa del volontariato” del Comune di Roma e quindi impegnato nelle atti-vità del settore “pony della solidarietà” (accompagnare gli anziani alle visitemediche, preoccuparsi di far loro avere le medicine, soddisfare le molteplici esi-genze che ha chi è anziano e non in buona salute, ecc.) e nella funzione di“nonno vigile” per le scuole (importante impegno specie allorché per accederealla scuola i bambini devono attraversare la strada e con particolare sorveglian-za che i bambini non siano avvicinati da “individui sospetti”).

***Il nostro “grazie” al Sig. Palumbo per la disponibilità dimostrataci e gli rivolgiamo sentiti auguri peril suo importante e altamente sociale impegno.

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Alcuni partecipanti

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LA POLONIALA POLONIA

Auschwitz, forni crematori e fili spinati

Varsavia, palazzo sull’acqua Folklore polacco

Madonna Neradi Czestochowa

Varsavia, castello medievale

Wieliczka, miniere di sale

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