ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in...

13
1 ASSOCIATI PER CELVA CORSO RE UMBERTO, 65 10128 TORINO TEL. 011.568.30.56 FAX 011.568.31.06 VIA CHALLAND, 30 11100 AOSTA TEL. 0165.23.04.51 FAX 0165.36.00.77 E-MAIL: [email protected] AVV . G IANNI M ARIA S ARACCO AVV . L AURA F ORMENTIN AVV . D AVIDE F INOCCHIARO AVV . F ABRIZIO C OLASURDO AVV . M ARIA A NTONIETTA D AMATO AVV . A NTONIO F INOCCHIARO AVV . S TEFANIA P EDACE AVV . A LESSIO F OLIGNO AVV . R AFFAELE S CIRÈ AVV . N ICOLA R ICCIARDI AVV . L ORENZO S OMMO AVV . N ADINE S AINT C UNÉAZ AVV . A NDREA B ALDUCCI AVV . F EDERICA G ILLIAVOD AVV . S TEFANO D I F RANCESCO Torino, lì 28 marzo 2017 Spett.le Amministrazione Consorzio degli Enti Locali della Valle d’Aosta - CELVA alla c.a. dott.ssa Donatella Vuillermoz OGGETTO: realizzazione di una scala esterna ad un fabbricato –affaccio su strada comunale – incidenza sulla fascia di rispetto stradale – deroghe di cui alla L.R. n. 24/09 - parere Il CELVA, per conto dell’Amministrazione Comunale di La Salle, ha posto ai consulenti quesito concernente l’assentibilità di un manufatto pertinenziale, ossia una scala esterna ad un fabbricato di civile abitazione, che verrebbe a collocarsi su una porzione di proprietà privata adiacente la strada comunale, ma, di fatto, inglobata nel sedime stradale. La documentazione fotografica allegata alla richiesta di parere chiarisce che la realizzanda scala appoggerebbe sul lato dell’edificio, partendo da due gradini preesistenti, che consentono l’accesso al piano terra dell’abitazione; la proiezione della scala, quindi, si collocherebbe all’interno dell’ingombro dei due gradini preesistenti. L’Amministrazione precisa, altresì, che il proprietario del fabbricato, sito in zona urbanistica “A” del PRGC, intende realizzare la scala in questione al fine di consentire l’accesso al primo piano che oggi è un sottotetto non abitabile, ma che dovrebbe essere

Transcript of ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in...

Page 1: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie

1

ASSOCIATI PER CELVA

CORSO RE UMBERTO, 65 – 10128 TORINO – TEL. 011.568.30.56 – FAX 011.568.31.06

VIA CHALLAND, 30 – 11100 AOSTA – TEL. 0165.23.04.51 – FAX 0165.36.00.77

E-MAIL: [email protected]

A V V . G I A N N I M A R I A S A R A C C O

A V V . L A U R A F O R M E N T I N

A V V . D A V I D E F I N O C C H I A R O

A V V . F A B R I Z I O C O L A S U R D O

A V V . M A R I A A N T O N I E T T A D A M A T O

A V V . A N T O N I O F I N O C C H I A R O

A V V . S T E F A N I A P E D A C E

A V V . A L E S S I O F O L I G N O

A V V . R A F F A E L E S C I R È

A V V . N I C O L A R I C C I A R D I

A V V . L O R E N Z O S O M M O

A V V . N A D I N E S A I N T C U N É A Z

A V V . A N D R E A B A L D U C C I

A V V . F E D E R I C A G I L L I A V O D

A V V . S T E F A N O D I F R A N C E S C O

Torino, lì 28 marzo 2017

Spett.le Amministrazione Consorzio degli Enti Locali della Valle d’Aosta - CELVA

alla c.a. dott.ssa Donatella Vuillermoz

OGGETTO: realizzazione di una scala esterna ad un fabbricato –affaccio su strada

comunale – incidenza sulla fascia di rispetto stradale – deroghe di cui

alla L.R. n. 24/09 - parere

Il CELVA, per conto dell’Amministrazione Comunale di La Salle, ha posto ai

consulenti quesito concernente l’assentibilità di un manufatto pertinenziale, ossia una

scala esterna ad un fabbricato di civile abitazione, che verrebbe a collocarsi su una

porzione di proprietà privata adiacente la strada comunale, ma, di fatto, inglobata nel

sedime stradale.

La documentazione fotografica allegata alla richiesta di parere chiarisce che la

realizzanda scala appoggerebbe sul lato dell’edificio, partendo da due gradini

preesistenti, che consentono l’accesso al piano terra dell’abitazione; la proiezione della

scala, quindi, si collocherebbe all’interno dell’ingombro dei due gradini preesistenti.

L’Amministrazione precisa, altresì, che il proprietario del fabbricato, sito in zona

urbanistica “A” del PRGC, intende realizzare la scala in questione al fine di consentire

l’accesso al primo piano che oggi è un sottotetto non abitabile, ma che dovrebbe essere

Page 2: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie

2

trasformato in una nuova unità abitativa ai sensi e per gli effetti della legge regionale n.

24/09 (legge Piano Casa).

La questione merita di essere affrontata partendo dalla qualificazione, dal punto

di vista strettamente urbanistico – edilizio, di un manufatto costituito da una scala

collocata esternamente ad un edificio.

La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n.

11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie degli interventi attinenti l’edificio, qualifica

la “realizzazione di nuovi corpi scala esterni alla sagoma dell’edificio esistente” come

intervento edilizio di “nuova costruzione”, nel cui ambito la medesima DGR colloca alla

lett.e) i volumi pertinenziali agli edifici esistenti e i beni strumentali.

Trattandosi di nuova costruzione essa, in linea di massima, dovrà rispettare la

fascia di rispetto stradale di 5 metri prevista dall’art.18, comma 13, delle NTA del

Comune di La Salle.

Bisogna però verificare se tale manufatto, benché costituisca nuova costruzione e

modifichi esternamente la sagoma dell’edificio, si limiti ad occupare lo spazio

sovrastante dei gradini di cui sopra, non ingombrando la fascia di rispetto stradale.

Invero, tale circostanza, ossia il contenimento del nuovo manufatto all’interno

della proiezione di un ingombro precedente, risulta sostanzialmente irrilevante, ai fini

del rispetto delle prescrizioni dettate in materia di distanze (dai confini, dalle costruzioni

o dalle strade).

Infatti, proprio perché “nuova costruzione”, essa dovrà comunque rispettare,

indipendentemente dal suo livello di elevazione o di estensione, le norme delle distanze

previste dalla legislazione, anche regolamentare, vigente sul territorio comunale.

Secondo il consolidato orientamento della Cassazione (cfr. ex multis, sez.II, 15

febbraio 2001, n. 2228), deve ritenersi costruzione qualsiasi opera non completamente

interrata avente i caratteri della solidità, della stabilità e dell'immobilizzazione rispetto

al suolo, anche mediante appoggio od incorporazione o collegamento fisso ad un corpo

di fabbrica contestualmente realizzato o preesistente, e ciò indipendentemente dal

livello di posa e di elevazione dell'opera stessa, dai caratteri del suo sviluppo aereo,

dall'uniformità e continuità della massa, dal materiale impiegato per la sua

realizzazione, e dalla sua destinazione (Cass. 12.2.98 n. 1509, 20.5.91 n. 5670, 5.11.90 n.

10608, 9.4.87 n. 3497, 21.6.85 n. 3727).

In particolare, quando si realizzi un edificio dotato di sporti od aggetti, ovvero

un'opera ad esso accessiva consistente in sporti od aggetti, questi, ove non presentino

Page 3: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie

3

funzione complementare meramente decorativa ma dimensioni consistenti e siano

stabilmente incorporati nell'immobile, del quale vengono a costituire un accessorio od

una pertinenza in guisa da ampliarne la superficie o la funzionalità, assumono carattere

di costruzioni e se ne deve tener conto ai fini dell'accertamento del rispetto della

normativa sulle distanze

La rampa esterna, quindi, seppur non qualificabile come volume abitabile

coperto, è stata considerata idonea a estendere ed ampliare la consistenza esterna del

fabbricato: infatti, se da un lato è vero che il vano scale e, a maggior ragione, una rampa

di scala scoperta, non incide sulla volumetria, trattandosi di un volume c.d. tecnico (Cons.

Stato Sez. IV 07.07.2008 n. 3381), è altrettanto indubitabile che altre conseguenze può

avere la stessa struttura sul diverso versante della normativa dettata per le distanze dai

confini (cfr. Cons. Stato, sez.IV, 4 marzo 2014, n. 1000).

Le considerazioni svolte dalla giurisprudenza citata valgono, a maggior ragione,

anche con riferimento al rispetto della fascia di rispetto stradale per la quale le NTA del

Comune di La Salle dettano una disciplina specifica; nel caso di specie, poi, il rispetto del

limite imposto dalla fascia di rispetto strdale risulta ancor piu’ necessitato, tenuto conto

che la realizzanda scala, che risulterebbe ancorata ad un fabbricato posto su un incrocio,

andrebbe a ridurre leggermente la visibilità, rendendo piu’ difficile la svolta per le

autovetture che transitano sulla strada comunale.

Quindi, in linea di principio la realizzazione di un scala esterna al fabbricato,

trattandosi di nuova costruzione, dovrà rispettare, alla stregua di ogni nuova

costruzione, i vincoli posti dal PRGC (art.18 NTA) volti a garantire il rispetto della fascia

di rispetto stradale, unitamente alle prescrizioni dettate dal Codice della Strada e

relativo Regolamento di attuazione a tutela della sicurezza della circolazione stradale.

Differente invero è la prospettiva dell’esame della fattispecie laddove essa possa

essere inquadrata, come suggerisce l’Amministrazione, nell’ambito di un intervento

disciplinato dalla Legge regionale n.24/09, la quale prevede che gli interventi in essa

previsti si realizzano in deroga agli strumenti urbanistici generali ed ai regolamenti

edilizi, ad eccezione delle destinazioni d’uso e della distanza minima tra le costruzioni.

Con riferimento alla fasce di rispetto stradale, è stata, quindi, introdotta la

possibilità di realizzare gli interventi di cui all’art. 2 anche in fascia di rispetto delle

strade comunali, purché sia mantenuta la distanza preesistente dalla strada e fatto salvo il

rispetto delle distanze minime tra le costruzioni (cfr. Testo coordinato DGR 514/12 e

1847/14).

Page 4: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie

4

Quindi sono ammessi interventi sul patrimonio edilizio esistente, tra cui

ampliamenti da contenersi nel limite del 20% del volume, sempre che rimanga immutata

la distanza preesistente rispetto al sedime stradale comunale che, nel caso di specie,

risulta certamente “vincolata” ai gradini preesistenti su cui la nuova edificazione della

prosecuzione della scala andrebbe a svilupparsi.

In altre parole, versandosi in una fattispecie derogatoria consentita dalla l.r. n.

24/09, la realizzazione degli ulteriori gradini in elevazione rispetto ai gradini esistenti

all’interno della fascia di proiezione dell’esistente, ed in totale aderenza al fabbricato,

consentirebbe di ritenere, in linea di massima, immutata la distanza preesistente

rispetto alla strada comunale.

Posto che lo stesso Consiglio di Stato (ord. n. 424 del 27 gennaio 2010), come

peraltro la citata Cass. n.2228/01, ha chiarito che sono da computare , ai fini del calcolo

delle distanze legali dai confini, le parti dell’edificio quali scale, terrazze e corpi avanzati

che, seppur non corrispondano a volumi abitativi coperti, siano destinati ad estendere e

ampliare la consistenza del fabbricato; mentre non sono computabili le sporgenze

estreme del fabbricato che abbiano una funzione meramente ornamentale, di rifinitura o

accessoria di limitata entità, come le mensole, i cornicioni, le grondaie e simili, ne

consegue che, nel caso di specie, i due gradini che consentono l’accesso al piano terreno

del fabbricato, preesistenti e tali da costituire il punto di partenza della erigenda scala,

concorrono a delimitare l’ingombro preesistente dell’edificio, anche al fine del

mantenimento della preesistente distanza dalla strada comunale.

Quindi, in ragione della deroga espressa di cui all’art. 2 della l.r. n. 24/09,

l’intervento che consisterebbe nella prosecuzione in elevazione di un ingombro già

esistente (ossia i due gradini) potrebbe essere astrattamente ammissibile.

Vero è, d’altro canto, che le norme sul piano casa sono norme eccezionali che

prevedono la possibilità di effettuare interventi di ampliamento degli edifici in deroga

alle norme dei regolamenti edilizi e della pianificazione territoriale, non prevedendo

certamente una deroga indiscriminata rispetto alla normativa statale. Tale natura

eccezionale della legge regionale impone di considerare le citate norme regionali che

consentono l’ampliamento come norme di stretta interpretazione.

Ne consegue che, sia pur astrattamente compatibile rispetto alle prescrizioni

derogatorie di cui alla l.r. n. 24/09, l’ammissibilità dell’intervento oggetto del presente

parere dovrà comunque essere valutata fatto salvo il rispetto di ogni altra normativa

tecnica (art. 2, 4° comma, l. r. n. 24/09), tra cui deve necessariamente annoverarsi il

Page 5: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie

5

Codice della Strada e relativo Regolamento, come espressamente previsto anche dall’art.

18, B2, Punto 8 delle NTA del Comune di La Salle (Si rammenta che l’attività in queste fasce

di rispetto è regolamentata principalmente da apposite leggi e specifici regolamenti) e

richiamato anche dal comma 24 del citato art.18 che disciplina, anche mediante rimando

al CDS e relativo Regolamento, le fasce di rispetto nelle curve e negli incroci a seconda

della tipologia di strada.

* * *

Riteniamo con ciò di aver esaurientemente esaminato il quesito sottoposto alla

nostra attenzione.

Restiamo a disposizione per qualsiasi altro chiarimento si rendesse necessario e

ne approfittiamo per porgere i nostri migliori saluti.

avv. Gianni Maria Saracco avv. Laura Formentin

Page 6: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie
Page 7: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie
Page 8: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie
Page 9: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie
Page 10: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie
Page 11: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie
Page 12: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie
Page 13: ASSOCIATI PER CELVAcollocata esternamente ad un edificio. La DGR n.1759/14, approvata in applicazione dell’art.59, comma 4, della l.r. n. 11/98, nella Tabella 1.3. recante le tipologie