Assistenza Sanitaria Collettiva - Mattoni SSN · Ciò al fine di assicurarne la ... da dettati...

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© 2005 Nolan, Norton Italia Mattone 15 15 Assistenza Sanitaria Collettiva Roma, 11 luglio 2007

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© 2005

Nolan, Norton Italia

Mattone 1515

Assistenza Sanitaria Collettiva

Roma, 11 luglio 2007

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Struttura organizzativa

Gruppo di Lavoro Ristretto : Campania, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Puglia, Lombardia.

Comitato scientifico : coinvolgimento attivo nei lavori del Mattone di altre Istituzioni e di Regioni non appartenenti inizialmente al GdLR (Ministero Salute - Direzione Prevenzione, ASSR, FVG, Veneto, …).

Gruppo di Lavoro Allargato : Coordinamento Regionale Prevenzione (condivisione e successiva proposta per il percorso istituzionale dei lavori del mattone)

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Principi generali:

1.Individuazione di regole per la definizione dei contenuti informativi dei S.I.S. Regionali e Locali sui temi della prevenzione, utili per il superamento delle disomogeneitàattuali e quindi per garantire la confontabilità informativa interregionale.

2.Taratura di tale omogenizzazione su livelli “essenziali”, vale a dire definizione del livello informativo di minima per descrivere le attività che le Regioni devono garantire per consentire tale confrontabilità. Ciò al fine di assicurarne la realizzabilità in qualunque realtà regionale.

3.Valorizzazione dell’ottica di valutazione dell’efficacia (per quanto possibile), finalizzando la definizione dei contenuti informativi alla costruzione di indicatori di “copertura”(anagrafi).

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Prodotti:1.Definizione e sperimentazione di un Nomenclatore per la

classificazione e la codifica delle prestazioni e funzioni dell’Assistenza Sanitaria Collettiva negli ambienti di vita e di lavoro, a partire dai LEA (D.P.C.M. 29.11.2001)

2.Definizione e sperimentazione di un tracciato record (“minimum data set”) per le prestazioni rivolte alla persona – programmi vaccinali e programmi di screening oncologici

3.Definizione e sperimentazione di un sistema di sorveglianza nazionale dello stato di salute e dei fattori di rischio comportamentali sul modello del BRFSS

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Gruppi di Lavoro Tematici (coordinati dal GdLR):

� Vaccinazioni: gruppo regionale malattie infettive e vaccinazioni

� Screening oncologici: Osservatorio Nazionale Screening

� Sistema di sorveglianza FR: CCM–Direzione della Prevenzione del Ministero Salute, Istituto Superiore di Sanità

Interrelazioni con altri Mattoni e gruppi di ricerc a:

� Gruppo Ministero indicatori LEA

� Mattone classificazione delle prestazioni ambulatoriali –screening

� ASSR - Progetto definizione indicatori di qualità

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il concetto di prestazione si adatta bene al contesto assistenziale

� Visite mediche

� Esami clinici e strumentali

� Ricoveri

� Trattamenti di riabilitazione

� Farmaci

Sono richiesti da un individuo per ottenere un beneficio in termini di salute

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Caratteristiche degli interventi di sanità pubblica

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Domanda – disposizione normativa, richiesta di istituzioni e cittadini o iniziativa dei servizi per ridurre rischi per la salute

Beneficiario – collettività: riduzione rischi ambientali, infettivi, occupazionali, comportamentali, e/o aumento delle difese della popolazione.

Modalità di Realizzazione – programmi organizzati: con obiettivi misurabili, procedure e metodi, sistemi informativi per valutare l’attuazione e i risultati.

Misura – popolazione coperta-non coperta/popolazione totale

Modelli organizzativi – intersettoriali e interdisciplinari

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Caratteristiche degli interventi di sanità pubblica

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1.Nomenclatore per la classificazione e la codifica delle prestazioni e funzioni dell’Assistenza Sanitaria Collettiva negli ambienti di vita e di lavoro

Caratteristiche dei LEA per l’Assistenza Sanitaria Collettiva:

• La maggior parte delle funzioni e prestazioni incluse derivano da dettati normativi concernenti materie di igiene pubblica.

• Alcune pratiche preventive previste dalle attuali normative sonodotate di efficacia non dimostrabile (EBP)

• Le attività composte da funzioni appartenenti a sottolivelli diversi non sono integrate (es. Pareri insediamenti produttivi)

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Definizione “ragionata” e integrata del nomenclatore

Attenzione dedicata alla funzione epidemiologica

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1.Nomenclatore per la classificazione e la codifica delle prestazioni e funzioni dell’Assistenza Sanitaria Collettiva negli ambienti di vita e di lavoro

La Classificazione tiene conto delle disposizioni del DPCM n. 26 del 29/11/2001, in particolare di quelle dell’Allegato 1, secondo il quale le prestazioni di assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro sono indicate come Liv ello1 e sono distinte in 7 sottolivelli, individuati con le ttere maiuscole da A a G

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1.Nomenclatore per la classificazione e la codifica delle prestazioni e funzioni dell’Assistenza Sanitaria Collettiva negli ambienti di vita e di lavoro

Sottolivello A Profilassi delle malattie infettive e parassitarie.

Sottolivello B Tutela della collettività e dei singoli dai rischi connessi con gli ambienti di vita, anche con riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti ambientali.

Sottolivello C Tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi congli ambienti di lavoro.

Sottolivello D Sanità pubblica veterinaria.

Sottolivello E Tutela igienico sanitaria degli alimenti; sorveglianza e prevenzione nutrizionale.

Sottolivello F Attività di prevenzione rivolte alla persona vaccinazioni obbligatorie eraccomandate; programmi di diagnosi precoce; medicina dello sport

Sottolivello G Attività di medicina legale.

Nella Classificazione del Nomenclatore sono stati d istinti altri due sottolivelli

Sottolivello O che raggruppa le attività di epidemiologia, di formazione e informazione, implicite nei LEA ma non specificamente richiamate

Sottolivello H che comprende le prestazioni integrate fra più servizi del Dipartimento.

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1.Nomenclatore per la classificazione e la codifica delle prestazioni e funzioni dell’Assistenza Sanitaria Collettiva negli ambienti di vita e di lavoro

Ad ogni prestazione della Classificazione è stato attribuito un codice .

Il codice delle prestazioni è alfanumerico, strutturato in due parti separate da un trattino sottoslivellato, in modo da poter riconoscere:

• il livello di assistenza 1, Assistenza sanitaria collettiva negli ambienti di vita e di lavoro;

• Il sottolivello, individuato con la lettera A; B;C;D,E; F; G; O; H;

• la linea di attività finalizzata a perseguire gli specifici obiettivi del sottolivello, identificata nella cifra che segue la lettera e precede il trattino sottoslivellato;.

• l’output rappresentato con la categoria numerica che segue il trattino sottoslivellato.

I codici delle prestazioni elencati del Nomenclatore sono coerenti con quelli presentati nelle Schede per la rilevazione dati , in cui i dati e le variabili da rilevare sono indicati dalla sottocategoria, ossia dalla cifra decimale che dettaglia ogni categoria di output.

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LEA 1A: PROFILASSI DELLE MALATTIE INFETTIVE E PARAS SITARIE

1A1_ Controllo delle malattie infettive e bonifica dei focolai; interventi di profilassi ed educazione pe r prevenire il diffondersi delle malattie infettive.

Cod. LEA

OUTPUT DESCRIZIONE DATI E VARIABILI DA MISURARE

INDICATORI

1A1_01 Sorveglianza clinico-epidemiologica delle malattie infettive diffusive.

- Registrazione di segnalazione di malattia infettiva, anche sospetta, e/o di focolaio epidemico;

- Notifica di caso di malattia infettiva e/o di focolaio epidemico;

- Eventuale comunicazione ad altrI Enti;

- Produzione di report periodici e studi per la sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive;

- Gestione archivio informatizzato delle notifiche

Numero di notifiche per casi singoli e focolai epidemici delle diverse malattie infettive, tra cui:

� Meningiti batteriche � TBC � Tetano � Legionellosi � Epatiti

Esistenza archivio informatizzato delle notifiche di malattie infettive

Numero notifiche/numero ricoveri ospedalieri per:

� Meningiti batteriche,

� TBC, � Tetano, � Legionellosi � Epatiti

Numero report e studi periodici/anno. Data di trasmissione chiusura ultimo semestre e corrispondente invio al Ministero e all’ISS

1A1_02 Indagini epidemiologiche ed interventi

per la prevenzione della diffusione di

malattie infettive

- Esecuzione di indagine epidemiologica per accertamento e profilassi

- Erogazione di interventi di profilassi, ivi comprese la profilassi immunitaria e la chemioprofilassi dei contatti e dei soggetti a rischio

Numero indagini epidemiologiche e/o interventi di profilassi per casi singoli e focolai epidemici di :

� Meningiti batteriche � TBC � Tetano � Legionellosi � Epatiti

Numero indagini/notifiche per:

� Meningiti batteriche,

� TBC, � Tetano � Legionellosi � Epatiti

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co

1A

1A

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1.Nomenclatore per la classificazione e la codifica delle prestazioni e funzioni dell’Assistenza Sanitaria Collettiva negli ambienti di vita e di lavoro

Output prodotti

1.Attività di ricognizione delle esperienze nazionali in ordine alla classificazione ed alla modalità di rilevazione e codifica delle prestazioni,

“Documento di catalogazione delle diverse esperienz e nazionali” ;

“Documento di rilevazione delle best practices” .

2.Predisposizione di un documento che illustra il percorso metodologico per una valutazione critica dei LEA dell’Assistenza Sanitaria Collettiva, finalizzata alla realizzazione di una classificazione delle stesse prestazioni e alla sua manutenzione.

3.Predisposizione di un documento recante il Sistema di Classificazione delle prestazioni nell’ambito delle funzioni di prevenzio ne, in coerenza con l’approccio metodologico condiviso nell’ambito del Gruppo di Lavoro Ristretto.

4.Definizione degli indicatori compresi nel sistema di garanzie per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria collettiva.

5.Risultati sperimentazione in 7 realtà regionali.

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2. tracciato record per programmi vaccinali e programmi di screening oncologici

• In entrambi i casi si è privilegiata l’ottica della valutazione dei programmi e non delle singole prestazioni.

• Ci si è orientati quindi verso un sistema informativo capace di esprimere le attività dei programmi in termini di percentuale di popolazione inclusa dai programmi (copertura).

• Per gli screening oncologici non si è tralasciato però l’approccio alla singola prestazione, capace di dare informazioni sulla dimensione delle attività“spontanee” e comunque fuori del programma: Mattone classificazione delle prestazioni ambulatoriali.

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D A T O D E S C R IZ IO N E D A T O T IP O L U N G H E Z Z AT ra c c ia t i d i r ife r im e n to

N o te

1 C o g n o m e C o g n o m e d e l v a c c in a to p e r e s te s o A lfa n u m e r ic o 3 0 M I2 N o m e N o m e d e l v a c c in a to p e r e s te s o A lfa n u m e r ic o 2 0 M I

3

C o d ic e id e n t i f ic a t iv o u te n te C o d ic e f is c a le d e l v a c c in a to A lfa n u m e r ic o 2 0 N M

In d ic a re :1 = c o d ic e f is c a le2 = c o d ic e s ig la S T P (S tra n ie ro T e m p o ra n e a m e n te P re s e n te )3 = c o d ic e p e rs o n a le d e l la T E A M4 = u te n te c o n re q u is it i d i a n o n im a to5 = A l t ro (s tra n ie ro p a g a n te in p ro p r io , S A S N , e c c .)

4C o g n o m e e n o m e d e l p a d re (s e m in o r e )

C o g n o m e e n o m e d e l p a d re d e l v a c c in a to (s e m in o re ) p e r e s te s o

A lfa n u m e r ic o 3 0 + 2 0

5C o g n o m e e n o m e d e lla m a d re (s e m in o r e )

C o g n o m e e n o m e d e l la m a d re d e l v a c c in a to (s e m in o re ) p e r e s te s o

A lfa n u m e r ic o 3 0 + 2 0

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T ito lo d i s tu d io d e l la m a d re T i to lo d i s tu d io d e l la m a d re d e l v a c c in a to N u m e r ic o 1 C E D A P

S c e g lie re t ra :- l ic e n z a e le m e n ta re- l ic e n z a m e d ia in fe r io re ;- l ic e n z a m e d ia s u p e r io re ;- la u re a

7S e s s o S e s s o d e l v a c c in a to N u m e r ic o 1 N M

S c e g lie re t ra :- 1 = M p e r m a s c h io- 2 = F p e r fe m m in a

8 D a ta d i n a s c i ta D a ta d i n a s c i ta d e l v a c c in a to D a ta 8 N M F o rm a to G G /M M /A A A A

9C o m u n e d i n a s c i ta (c o d ic e )

In d ic a re i l n o m e d e l c o m u n e d i n a s c i ta p e r e s te s o (c o d ic e r i le v a to in a u to m a t ic o )

A lfa n u m e r ic o 6 N M U til iz z a re c o d i f ic a IS T A T

1 0C o m u n e d i r e s id e n z a (c o d ic e )

In d ic a re i l n o m e d e l c o m u n e d i re s id e n z a p e r e s te s o (c o d ic e r i le v a to in a u to m a t ic o )

A lfa n u m e r ic o 6 U t il iz z a re c o d i f ic a IS T A T

1 1C o d ic e d i a v v ia m e n to p o s ta le (C A P ) In d ic a re i l c o d ic e d i a v v ia m e n to p o s ta le (C A P ) A lfa n u m e r ic o 7 U t il iz z a re c o d i f ic a IS T A T

1 2C o d ic e D is t re t to d i R e s id e n z a

In s e r i re i l c o d ic e d i id e n t i f ic a z io n e d e l d is tre t to d i re s id e n z a

A lfa n u m e r ic o 7 M I

1 3

C o d ic e A S L d i R e s id e n z aIn s e r i re i l c o d ic e d i id e n t i f ic a z io n e d e lla A S L d i re s id e n z a

A lfa n u m e r ic o 3 N M /IS T A T

L a A S L d i re s id e n z a è d e s u m ib i le d a l c o d ic e C o m u n e d i re s id e n z a , tu t ta v ia è u t i le m a n te n e r lo p e r u n a d u p l ic e ra g io n e : p e r i l fa t to c h e i C o m u n i d i R o m a e T o r in o s u n o m u l t i-A S L e p e rc h é , in a t te s a d i e v o lu z io n i d e l la q u e s t io n e p r iv a c y , o ra n o n è p o s s ib i le r i le v a re i l C o m u n e

1 4C o d ic e R e g io n e d i R e s id e n z a

R ic a v a to in a u to m a t ic o d a l c o d ic e d e l la A S L d i re s id e n z a

A lfa n u m e r ic o 3 N M /IS T A T

1 5In d ir iz z o re s id e n z a In d ic a re l 'in d ir iz z o d i re s id e n z a d e l v a c c in a to A lfa n u m e r ic o 4 0 M I

In s e r ire v ia (c it tà e C A P r ip o r ta te n e i c a m p i 1 0 e 1 1 )

1 6In d ir iz z o d o m ic i l io

In d ic a re l 'in d ir iz z o d i d o m ic i l io d e l v a c c in a to (s e d iv e rs o d a q u e llo d i re s id e n z a )

A lfa n u m e r ic o 4 0 M I In s e r ire v ia , c it tà e C A P

1 7C o d ic e D is t re t to d i d o m ic i l io s a n i ta r io

In s e r i re i l c o d ic e d i id e n t i f ic a z io n e d e l d is tre t to d i d o m ic i l io s a n i ta r io (s e d iv e rs o d a q u e l lo d i re s id e n z a )

A lfa n u m e r ic o 7 M I

1 8C o d ic e A S L d i d o m ic i l io s a n i ta r io

In s e r i re i l c o d ic e d i id e n t i f ic a z io n e d e lla A S L d i d o m ic i l io

A lfa n u m e r ic o 3

1 9C o d ic e R e g io n e d i d o m ic i l io s a n i ta r io

R ic a v a to in a u to m a t ic o d a l c o d ic e d e l la A S L d i d o m ic i l io

A lfa n u m e r ic o 3

2 0 T e le fo n o In d ic a re i l n u m e ro d i te le fo n o d e l v a c c in a to A lfa n u m e r ic o 1 3 M I2 1 C it ta d in a n z a In d ic a re la c i t ta d in a n z a d e l v a c c in a to A lfa n u m e r ic o 2 M I C o d i f ic a M in In te rn o

2 2S ta to e s te r o d i re s id e n z a

In d ic a re lo s ta to e s te ro d i re s id e n z a d e l v a c c in a to

N u m e r ic o 2 N M C o d i f ic a IS O 3 1 6 6

2 3C o d ic e m e d ic o c u r a n t e

In d ic a re i l c o d ic e fis c a le d e l m e d ic o c u ra n te (p re s c r i t to re )

A lfa n u m e r ic o 1 6

2 4

E s e n z io n e t ic k e t

In d ic a re i l t ip o d i 'e s e n z io n e , s p e c i f ic a n d o s e te m p o ra n e a o d e f in i t iv a . - N p e r N e s s u n a- T p e r T e m p o ra n e a- D p e r D e f in it iv a

N u m e r ic o

2 5 C o d ic e e s e n z io n e A lfa n u m e r ic o 6 A r t.5 0

D A T I A N A G R A F IC I P R O P O S T A

In fo rm a z io n i m o l to im p o r ta n t i p e r le r i le v a z io n i d e l le c o p e r tu re n e i g ru p p i a r is c h io . S e l ' in fo rm a z io n e n o n è p re s e n te s i ra c c o m a n d a d i o t te n e r la c o n u n l in k a lla s p e c if ic a b a n c a d a t i.

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3.Sistema di sorveglianza nazionale dello stato di salute e dei fattori di rischio.

Il sistema informativo cui stiamo lavorando col mattone serve a misurare i prodotti, e le informazioni prodotte dovranno essere utilizzate per la gestione dei programmi dell’assistenza sanitaria collettiva e il governo regionale e nazionale di questi processi, ma il nostro lavoro sarebbe incompleto senza informazioni sugli obiettivi di salute e sull’impatto delle misure di prevenzione .

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Contesto Piano Sanitario Nazionale ‘03-05: adozione di stili di vita più

saniPiano Nazionale della Prevenzione ‘05-’07:

- sorveglianza degli stili di vita- riduzione del rischio cardiovascolare e delle complicanze del diabete - implementazione dei programmi di screening oncologici e dei programmi vaccinali

Opportunità di crescita tecnica e culturale delle Aziende (Dipartimenti di Prevenzione)

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3. Sistema di sorveglianza nazionale dello stato di salute e

dei fattori di rischio.

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A cosa serve il sistema Stime annuali sui principali obiettivi di salute, a livello di ASLStime sul funzionamento della sanità pubblica in termini di popolazione coperta

da misure di prevenzione, a livello di ASL o RegioneCertificazione dei progressi del Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007Valuta i progressi verso gli obiettivi dei piani sanitari (la Relazione sullo Stato di

Salute)Sostiene il ruolo di governo delle Regioni che confrontano le performance delle

ASLPromuove il ruolo delle strutture di sanità pubblica nelle regioni e nelle ASLSviluppa le competenze nella sorveglianza sui problemi di salute, nelle strutture

della sanità pubblica regionali e localiFavorisce lo scambio di esperienze e la costituzione del network delle strutture

della sanità pubblicaFavorisce l’orientamento ad affrontare i problemi di salute attualiApplica l’Accordo Stato Regioni sulle linee guida della prevenzione sanitaria

3. Sistema di sorveglianza nazionale dello stato di salute e

dei fattori di rischio.

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- tutte le regioni hanno aderito allo Studio

- 10 regioni hanno un effettuato un campione con rappresentatività regionale

- una regione ha ampliato il campione per lo screening

- 123 ASL hanno partecipato

- 52% ha partecipato con il livello aziendale

- alcune hanno ampliato il campione per screening

- alcune hanno inserito altre sezioni (es.incidenti domestici)

Le Regioni

Le Aziende

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Carenze di contenuto

La sorveglianza di sanità pubblica non ha dignità di “prestazione” o “servizio”

E’ assente la prevenzione delle malattie croniche e dei rischi comportamentali

Non è declinata la prevenzione nutrizionale

E’ assente la prevenzione degli incidenti

Sono presenti certificazioni, idoneità e autorizzazioni che molte regioni hanno abolito.

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… a partire da gennaio 2007

Proposta di revisione dei LEA

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Scopo della revisione

Colmare l’insufficienza logica, senza modificare l’impianto dei LEA

Modificare le “classi di prestazioni” LEA-ASC, aggiungendo, con prudenza, tenendo conto dei costi, interventi che:

�Già oggi funzionano nelle aziende migliori

�Sono inclusi nel Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 o in altri importanti atti di indirizzo.

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Principi

1. L’assistenza sanitaria collettiva include interventi che perseguono obiettivi di salute della collettività, attraverso la riduzione o il controllo di rischiambientali, infettivi, occupazionali, comportamentali, e/o l’aumento delle difese della popolazione.

2. Gli interventi di sanità pubblica, sono misurati, sia in termini di quantità di prestazioni o atti prodotti , sia termini di percentuale di popolazione coperta

3. Gli interventi di sanità pubblica, sono offerti in virtù di una previsione normativa , sulla base della rilevazione di bisogni di salute locali, su richiesta di istituzioni

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Principi 2

4. Gli interventi di sanità pubblica devono avere solida documentazione scientifica , riguardo l’efficacia .

5. Possono richiedere: • integrazione tra servizi di sanità pubblica ed altri

servizi sanitari, in particolare quelli dell’area delle cure primarie , tipicamente organizzati nei distretti;

• collegamento della ASL con gli enti locali , il mondo della scuola e le altre agenzie educative, enti, organizzazioni e associazioni assistenziali e sociali.

6. Sono abitualmente organizzati in programmi , che prevedono la definizione degli obiettivi e dei metodi idonei a valutare i risultati.

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Schema e terminologia

Aree di intervento

Programmi, Interventi

Prestazioni, Azioni

Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica

Componenti del Programma

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Cambiamenti

Valutazione medico legale degli stati di disabilità e per finalità pubbliche

H

Sorveglianza e Prevenzione NutrizionaleG

Attività di medicina legaleG

Sorveglianza e prevenzione primaria delle malattie croniche, inclusi la promozione di stili di vita sani ed i programmi organizzati di screening

F

Attività di prevenzione rivolte alla persona, vaccinazioni obbligatorie e raccomandate; programmi di diagnosi precoce; medicina dello sport

F

Vigilanza e controllo degli allevamenti e delle produzioni zootecniche, igiene urbana veterinaria

ETutela igienico sanitaria degli alimenti; sorveglianza e

prevenzione nutrizionaleE

Igiene e Sicurezza alimentare - Tutela della salute dei consumatori

DSanità pubblica veterinariaD

Sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

CTutela della collettività e dei singoli dai rischi

infortunistici e sanitari connessi con gli ambienti di lavoro.

C

Tutela della salute e della sicurezza degli ambienti aperti e confinati

BTutela della collettività e dei singoli dai rischi connessi

con gli ambienti di vita, anche con riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti ambientali.

B

Sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e parassitarie, inclusi i programmi vaccinali

AProfilassi delle malattie infettive e parassitarieA

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A. Sorveglianza, prevenzione e controllo delle mala ttie infettive e parassitarie, incluso le vaccinazioni

Sorveglianza clinico – epidemiologica delle malattie infettive e diffusive

Interventi per il controllo della diffusione di mala ttie infettive e diffusive

Predisposizione di piani di risposta ad emergenze d i origine infettiva

Medicina del viaggiatore

Vaccinazioni, secondo il piano nazionale vaccini

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Sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e parassitarie, inclusi i programmi vaccinali

- report sui rischi infettivi

- Comunicazione periodica agli utenti: istituzioni, operatori, cittadinanza.

- Gestione del sistema di segnalazione e notifica di malattia infettiva e diffusiva, e dei focolai epidemici

- Individuazione di focolai epidemici- Indagini epidemiologiche in caso di

focolaio- Sorveglianza sulla diffusione

nell’ambiente di vita dei vettori di microrganismi patogeni, anche in relazione alle antropozoonosi

- Analisi periodica dei dati, in termini di tempo, spazio e persona

- Conduzione di studi analitici per indagare i rischi infettivi

- Comunicazione e diffusione dei risultati sull’andamento delle malattie infettive/diffusive

Sorveglianza epidemiologica della malattie infettive e diffusive

PrestazioniComponenti del programmaProgrammi / Attività

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Conclusioni e proposte

Mattoni del SSN: Assistenza Sanitaria Collettiva

•Il Mattone dell’Assistenza Sanitaria Collettiva, attraverso la realizzazione dei

propri prodotti, ha consentito di rivedere criticamente le attività di prevenzione

alla luce delle evidenze disponibili sull’efficacia delle azioni di Sanità Pubblica.

•Questa rivisitazione ha generato la possibilità da parte del GdL Mattoni di

formulare la proposta di revisione dei LEA che, pur non essendo un prodotto

inizialmente previsto, costituisce il contributo di maggior rilievo.

•Inoltre, con la realizzazione del Nomenclatore, si è dato inizio alla costituzione

di un Sistema Informativo che permetterà la misura, e quindi la valutazione,

delle attività di prevenzione, campo rimasto a lungo poco interessato dai

processi di “modernizzazione” del SSN.

•Il destino dell’attuale Nomenclatore dipenderà dall’esito della proposta di

revisione dei LEA. È auspicabile, in caso di adozione dei nuovi LEA, prevedere

una prosecuzione delle attività, finalizzata all’aggiornamento e alla manutenzione

dei prodotti, in particolare attraverso anche la revisione del Nomenclatore.