ASSESSORE P - Pescara · 2014-03-27 · LA GIUNTA COMUNALE Visti i parer~ espressi, ai sensi...

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COMUNE DI PESCARA s CITTA' DI PESCARA Med aglia d' -oro al Mer ~o Civile COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Numero 130 Del 06/03/2014 Oggetto: APPROVAZIONE CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI I L'anno duemilaquattordici il giorno sei del mese d~ Marzo seduta iniziata alle ore 13.40 in Pescara, nella sala delle adunanze della sede Municipale, previo invito si è riunita la Giunta Comunale. Presiede radunanza Avv. Albore Mascia Luigi nella sua qualità di SINDACO e sono rlSpettlvamente presenti ed assenti i seguenti signori: Avv. Albore Mascia Luigi SINDACO P Avv. Fiorilli Berardino VICE SINDACO P Ricotta Nicola ASSESSORE P D'lntino Antonio ASSESSORE P Santilli Giovanni ASSESSORE P Antonelli Marcello ASSESSORE P Porcaro Giovanna ASSESSORE A Cerolini Forlini Guido ASSESSORE A Filippello Massimo ASSESSORE P Del Trecco Isabella ASSESSORE P Palusci Mariagrazia ASSESSORE A Renzetti Roberto ASSESSORE A Seccia Eugenio ASSESSORE P ne risuUano presenti n. 9 e assentl n. 4. Partecipa alla seduta il Segretario Generale Avv. Langiu Antonello Assiste li SEGRETARIO VERBALIZZANTE Praf. Addario Luigi designato per la redazione del verbale. Il Presidente l accertato che il numero dei presenti è sufficiente per dichjarare valida la seduta, invita gli intervenuti a deliberare sulroggetto sopraindicato. Atto di Giunta Comunale n. 130 Del 06/03/2014 - Pag.1 - COMUNE DI PESCARA ,/

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COMUNE DI PESCARA

s

CITTA' DI PESCARAMed aglia d' -oro al Mer ~o Civile

COPIA

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Numero 130 Del 06/03/2014

Oggetto: APPROVAZIONE CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI

I

L'anno duemilaquattordici il giorno sei del mese d~ Marzo seduta iniziata alle ore 13.40 inPescara, nella sala delle adunanze della sede Municipale, previo invito si è riunita la GiuntaComunale.

Presiede radunanza Avv. Albore Mascia Luigi nella sua qualità di SINDACO e sonorlSpettlvamente presenti ed assenti i seguenti signori:

Avv. Albore Mascia Luigi SINDACO PAvv. Fiorilli Berardino VICE SINDACO PRicotta Nicola ASSESSORE PD'lntino Antonio ASSESSORE PSantilli Giovanni ASSESSORE PAntonelli Marcello ASSESSORE PPorcaro Giovanna ASSESSORE ACerolini Forlini Guido ASSESSORE AFilippello Massimo ASSESSORE PDel Trecco Isabella ASSESSORE PPalusci Mariagrazia ASSESSORE ARenzetti Roberto ASSESSORE ASeccia Eugenio ASSESSORE P

ne risuUano presenti n. 9 e assentl n. 4.

Partecipa alla seduta il Segretario Generale Avv. Langiu AntonelloAssiste li SEGRETARIO VERBALIZZANTE Praf. Addario Luigi designato per la redazione

del verbale.

Il Presidentel accertato che il numero dei presenti è sufficiente per dichjarare valida laseduta, invita gli intervenuti a deliberare sulroggetto sopraindicato.

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LA GIUNTA COMUNALE

Visti i parer~ espressi, ai sensi dell'art. 49 del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, dalSegretario Generale e dal Dirigente della Ragioneria, come da scheda allegata;

Rrchiamato l'art. 54, commi 1 e 5, del D. Lgs. n. 165/2001, come sostituìtodall'art. 1, comma 44, della L4 n. 190/2012, che ha previsto:

~ l'emanazione da parte del governo di un codice di comportamento deidipendenti delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare la qualità deiservizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei dovericostituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla curadell'interesse pubbnco (comma 1);

» la definizione da parte di ciascuna pubblica amministrazione, con proceduraaperta alla partecipazione e prevlO parere obbligatorio del proprio organismoindipendente di valutazione1 di un proprio codice di comportamento che integrae specifica il codice di comportamento di cui al c~tato comma 1; a tali fini,l'Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delleamministrazioni pubbliche A.N.AC. (già CIVIT) defin~sce criteri, linee guida emodelli uniformi per singoti settori o tipologie di amministrazione (comma 5);

Visto il Decreto del Presidente della Repubblica del 16/04/2013, n. 62, aventead oggetto HRegolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, anorma delrarticolo 54 del decreto legìslativo 30 marzo 2001, n. 165"; .

Considerato che, sul1a scorta di quanto previsto dal citato art. 54, commi 1 e 5,del D. Lgs. n. 165/20011 il predetto D.P .R. definisce i doveri minimi di dtligenza, lealtàimparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare (art. 1,comma 1), che devono essere poi integrati e specif~cati da, codici di comportamentoadottati dalte sìngole amminìstrazioni (art. 1, comma 2);

Dato atto che:~ in data 12/12/2013 lo schema di IICodice di Comportamento" predisposto dal

Segretario Generale Avv. AntoneBo Langiu, in qualità di Responsabile dellaprevenzione della corruzione, è stato pubblicato sul sito istituzionale dell'Entedandone contestuale avviso al pubb1ico con ìnvito a presentare osservazioni;

., con note prot. n. 166195 e n. 166189 de~ 12/12/2013 è stata datainformazione al personale dell'Ente, alle 00. 58. ed agli ordini professionalicon invito a formulare eventuali osservazioni;

>- con nota prot. n. 166189 del 12/12/2013 è stata data altresi informazione alleassociazioni di consumatori con invito a formulare eventuali osservazioni;

Dato, altresì, atto che a seguito della procedura a partecipat;va di cui sopraperveniva solo una osservazione a cura di un dipendente del Comune di Pescara;

Considerato che lo schema predetto è stato trasmesso aU'Organismo diValutaz~one che con nota prot. n. 28674 del 6/02/2014 nulla osservava suUo schemadel Codice di Comportamento sottoposto;

Visto l'allegato schema di ucodice dì comportamento" predisposto sulla basedeUe linee guida fornite dall'ANAC (già CIVIT) nella propria delibera n. 75/2013;

Vista a~tresì la relazione illustrativa di accompagnamento al Codice diComportamento redatta dal Segretario Genera~e Avv. Antonello Langiu;

Rilevato che gli obblighi di condotta di cui al predetto Codice si estendono, perquanto compatibilil a tutti i collaboratori o consulentL con qualsiasl tipologia di contratto

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o incarico e a qualsias~ titolo, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di direttacol1aborazione delle autorità politiche, nonché nei confronti dei collaboratori a qualsiasititolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore,

dell'amministrazione (art. 2, comma 3);

Considerato che, per quanto riguarda in particofare le Regioni e gli Enti locali, lestesse definiscono, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, le Itnee guidanecessarie per l'attuazione dei principf di vigilanza e monitoraggio sulrapplicazione delcodice di comportamento previsti dall'art. 15 de' D.P.R. n. 62/2013 (art. 15, comma 6),senza comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica (art. 15,comma 7);

Rilevato che al Codice di comportamento dell'Ente verrà garantita la massimadiffusione, secondo le procedure previste dalrart. 17, commi 1 e 2, det D.P.R. n.62/2013;

Visto il D~Lgs 267/2000 e s. m. i.Visto il D. Lgs 165/2001 e s. m. i.;Vista la L. 190/2012;Visto il D.P.R. 62/2013Con voto unanime favorevole espresso nelle forme di legge;

Delibera

1. di approvare l'allegato ~~Codicedi comportamento" de1 Comune di Pescaracomposto da n. 15 articoli come predisposto dat Segretario Generale in qualitàdi Responsabile della Prevenzione della Corruzione che, unitamente allarelativa Relazione di accompagnamento, forma parte integrante e sostanzialedella presente deHberazione;

2. di dare atto che al predetto codìce verrà garantita la massima diffusione,secondo le procedure previste da1l'art. 17, commi 1 e 2, del D~P.R. n. 62/2013;

3. di disporre, a cura del Settore Risorse Umane:~ la pubblicazione det presente Codice alfAlbo Pretorio dell'Ente;, la pubblìcazl0ne del presente codice sul sito istituzionale dell'ente in

conform~tà alle d~5po5izioni di cui al q. Lgs 33/2013 e deliberazioneA.N.AC. (ex Civit) n. 50/2013 con l'avvertenza che la pubblicazione delcodice di comportamento sul sito istituzionale dell'ente equivalealraffissione all'ingresso di ogni sede di lavoro a norma di quanto dispostodafl'art. 55 comma 2 D. Lgs 165/2001 come modificato dal D~ Lgs.150/2009;

~ la consegna contestuale ed ,mmediata dj copia del predetto codice dicomportamento, preferibilmente a "mezzo 8- mail ovvero in via del tuttosubordinata a mezzo di consegna a mano, ad ogni dipendente - concontratto a tempo indeterminato e/o a tempo determinato -] alle RSU de~Comune e agli organismi partecipati dell'Ente. Contestualmente allaconsegna verranno fornitl ai soggetti predetti gli estremi dellapubblicazione sul sito istituzionale dell'ente in conformità alle disposizionidi cui al D. Lgs. 33/2013 nonché della deliberazione A.N.AC. (ex Civit) n.50/2013 con l'awertenza che la pubblicazione del codice di comportamentosul sito istituzionale dell'ente equivale all'affissione all'~ngresso di ogni sededi lavoro a norma di quanto disposto dan'art. 55 comma 2 D. Lgs 165/2001come modificato dal D. Lgs. 150/2009;

~ ~aconsegna, ai nuovi assunti, con rapporti comunque denominati, di copiadel codice di comportamento, contestualmente all'atto di sottoscrizione del

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contratto individuale di lavoro ovvero, in caso di fattispecie diversa, all'attodi conferimento dell'incarico.

4. di disporre, a cura di ogni Dirigente responsabile d~ Settore] la consegna di copiadel presente codice a tutti ~titolari di contratti, in essere e futuri, di consulenza oconaborazione a qualsiasi titoJo, anche professionale, ai titolarr di organj e diincarichi negli uffici di diretta collaborazione dei vertici politici dell'amministrazione,nonché ai collaboratori a qualsiasi titolo, anche professionale, di imprese fornttrici diservizi in favore dell'amministrazione, nonché alle 0088 a cura del Settore RisorseUmane;

5. Di inviare il codice unitamente alla retazione illustrativa, secondo le modatità chesaranno stabilite, così come disciplinato nella delibera 75 dell'A.N.AC. (ex Civit),all'Autorità nazionale Anticorruzione;

6. Di stabilire1 ai sensi delrart. 15, commi 6 e 7, del D.P.R. n. 62/2013, le seguentilinee guida in materia di vigilanza e monitoraggio:

- l'attività di vigilanza sul rispetto del codice di comportamento da parte deidipendentiJ sia di quetlo generale che di quello specifico di Ente, vieneeffettuata dai rispettivi responsabiJi di ciascuna strutturai tenendo contodelle violazioni accertate e sanzionate ai finj detla tempestiva attivazione delprocedimento disciplinare e della vafutazione individuale di ogni singolodipendente;

-- il monitoraggio sull'attuazione det codici di comportamento viene effettuatoda ciascun responsabile con cadenza annuale in sede di valutazione dellaperformance individuale dei propri dipendenti;ai fini delle attività di vigilanza e di monitoraggio~ i responsabili si avvalgonodelrUfficio Procedimentr Disciplinari, che cura l'esame delle segnalazioni diviolazione dei codici di comportamento e la raccolta delle condotte iHeciteaccertate e sanz~onate; neU'esercizio di tali atttvità, i predetti soggetti siconformano alle eventuali previsioni contenute nel Piano di prevenzionedella corruzione adottato dall'amministrazione ai sensi dell'art. 1, comma 2,della L. n. 190/2012;

- a seguito delle predette attività di vigllanza e di controllo, qualora loritenessero opportuno, i responsabili possono proporre al Responsabiledella prevenzione della corruzione raggiornamento del codice dicomportamento dell'amministrazione;

lndi,LA GIUNTA COMUNALE

Con separata votazione e con voto unanime palesemente espresso, nei modi e formedi legge, dichiara la presente tmmediatamente eseguibtle.

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CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI

PARTE I -- PIUNCIPI GENERALI

Artil 1 Natura del Codice

1. 11presente Codice di Comportanlento, di seguito denon1il1ato "Codice", si pone quale strumentodi defl11Ìzione e sviluppo di comportamenti positivi di integrità e legalità, basati sullaconsapevolezza individuale~

2, Il C~odice integra e dettaglia le disposizioni del Codice d.i Comportamento dei dipendentipubblici, ap_provato con D.P .R. 16 aprile 2013, Il. 62.

Art. 2 Ambito oggettivo e soggettivo di applicazione del Codice

1, Il Codice si applica, trallne laddove non venga disposto diversanlente, a tutti i collaboratoricomu11ali e, quindi, ai titolari di:a) C.OIl trattÌ di lavoro subordinato~ a tempo indeterlninato o deternlinato, COll il COlnune, aqualunque qualifica appartengano e a qualsiasi tipologia di struttura siano assegnati, compreseqllelle di diretta collaborazio11e politica;b) contratti di lavoro flessibile di somministrazione e di forn1azione -lavoro, con ilComune;c) contratti di lavoro subordinato con altri soggetti, pubblici o privati, e che siano distaccatì,con~andati o C0l11unque assegnati tem'poraneamente presso ilComune~

2~Le disposizio11i del Codice si estendono; inoltre, per quanto compatibili~ a:a) i titolari di contratti di COllsulenza o di collaborazione coordinata e continuativa o di incarichi diqualsiasi l1atura e a qualunque titolo da svolgersi a favore del Comune;b) ai collaboratori, a qualsiasi titolo, di imprese fomitrici di beni o servizi e di inlprese cherealizzano lavori e opere in favore del Comune;c) ai tirocinanti o a titolari di analoghi rapporti di natura fon11ativa~l soggetti di Clli ai punti a), b) e c) sono tenuti, allorc'hé Siffi10 ospitati, anche solo tem.poraneamente,presso le strutture del Comune e quando operano al servizio dello stesso, ad uniformarsi aicon1portan1enti rjchiesti da questo Codice e da quello di Conlportamento dei Di.pendenti Pubblici.l dirigenti sti.plilano contratti di lavoro e di acquisizione e affldamento di beni, servizi o di lavori nelrìspetto degli schemi C011tenenti le necessarie clausole sul rispetto del Codice, come elaborate oapprovate dall{.esponsabile della Prevenzione della Corruzione.

Art ..3 Principi

j ~I prirlcipl ebe si pongono alla base dei co'mportamenti dei collaboratori comunali, fermi restandoquelli individuati all'art. 3 del Codice di Co,mportamento dei Dipende~ti Pubblici, sono:a) s.pirito di servizio: essere consapevoli di lavorare per soddisfare ibisogni della collettività;b) imparzial.ità: operare nel solo interesse pubblico e nel quadro degli obiettivi istituzionali delComune;c) legalità: agire in conformità alle leggi~ ai regolamenti, ai contratti, onorandone lo spirito e lefinalità:d) autonomia: rispettare e sollecitare la libertà di gilldizio e l'assunzione di responsabilità,

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e) partecipazione: coinvolgere e consultare gli interessati ai processi ed alle decisioni per giungere asoluzioni condivise ed efficaci;f) rispetto e fiducia: costruire relazioni fondale sul reciproco riconoscimento, la collaboraziolle e lasolidarietà, per promuovere la dignità d'ognull0;g) miglioramento: contribuire alla innovazione e all'efficienza dei processi e delle prestaziOllinel] 'interesse di tutta la collettività;11) sviluppo delle capacità: perseguire la crescita continua delle conoscenze e delle competenze;i) qualità della vita: contribuire a sviluppare il benessere delle persone anche all'interno dei luoghidi lavoro;j) respOllsabilità sociale: impegl1arsi a:I) costruire lln rapporto di fiducia con i cittadini, singoli e associati, contribuendo alla buonareputazione del Comllne;II) tenere comportamenti coerenti con la propria funziolle sociale, con la tutela dell' ambiente, con leresponsabilità verso la cOlnunità locale e le generazioni future;111)incoraggiare il dialogo intereulturale e proteggere la diversità cultllrale;lV) assicurare solidarietà nei confronti delle persone più vulnerabili o più esposte a rischio diescl usione sociale;V) garantire pari opportunità tra i gelleri, attivandosi per rimuovere ogni forma di emarginazioneprofessionale e sociale.

PARTE Il - OBBLIGHI DEI COLI,ABORATORI COMUNALI

Art. 4 Regali, compensi e altre utilità

l. l regali ricevuti in violazione del Codice di comportamento dei Dipende11tÌ Pubblici e delpresente C()dice sono consegnati immediatamente alla Direzione Generale~ perché provveda allarestituziorle o alla loro devoluzio11e ad enti ed istitllti che abbiano finalità di tutela della person.a,secondo criteri e procedure che la stessa strllttura determina e rende pu.bblici.

2~ I collaboratori COml111alipossono accettare regali o altre utilità, per sé od altri~ solo se di m,odico"valore e l1eJl'ambito delle norn1ali relazioni di cortesia istituzionali o in occasione di festività. E'c0l11unque fatto assoluto divieto sollecitare regali o lltilità, per sé od altri, seppur di modieo valore~Si preclsa che per regalo~ ai fini del presente Codìce~ si intende qualsiasi tipo di beneficio, compresala partecipazione gratuita a convegni, a eventi sportivi o a manifestazioni.

3. In agIli caso~ i collaboratori COlllunali non possono accettare omaggi o utilità sotto faffila didenaro,: indipelldentenlente dal valore.

4. Tregali {) altre utilità si intendono di nl0dico valore~ ai sellsi di QUaJltO previsto dall 'articolo 4 delC\odice di COlnportamento dei dipendel1ti pllbblici, se hanno un valore indicativaJllellte· nOI1superiore Cl 150~OO euro; tale linlite costituisce il tetto massimo consentito, per anno solare e persingolo collaboratore, in relazione a più regali o uti]ità~ Qualora nell~anno solare considerato i regalic le altre lIti lità dovessero superare il lit111te indicato il .collaboratore cOlTIunale dovràilnnlediatamente mettere a disposizione dell' Amminjstrazione~ come indicato al comma l, quantocccedente~

5. I collaboratori comunali~ a qllalsiasi qualifica appartengano, non possono accettare incarichi dic.ollaborazione, anche non retribuita, da soggetti privati che abbiano avuto, nel biellnio precedente,un il1teresse economico significativo in relazione a' decisioni e attività della struttura di loro

..assegnazione. [l Comllne~ attraverso il 'R_esponsabile del Settore Risorse Umane, assicura controlli

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sul rispetto della presente disposizione nei riguardi soprattutto di coloro che abbiano fU11zionidecisionali o compiti istruttori in processi di:a) erogazione di contributi~ sovvenzlo11Ì o sussidi~ comunque denominati;b) rilascio di c011cessionÌ e autorizzazioni;c) reclutamento di personale, cOlnpresi contratti di lavoro flessibile o autononlO;cl) acquìsizione di beni, servizi e di affidamento di lavori.

Art~ 5 Partecipazione ad associazioni e organizzazioni

l ~ Il collaboratore conlunale comullica al dirige11te da cui dipende gerarchiclli11ente la propriaadc~ione o app311enel1za alle associazÌol1i od organizzazioni, esclusi partiti politici e sindacati, i cuié.unbiti di Ìllteressi possano interferire con 10 svolgimento dell'attività della struttura di.assegnazlol1e.

'). [)a cOillllnicazione deve essere consegnata entro 30 giorni dall~adesio11e.

l. l dirigenti che acquisiscono le con1unÌcazioni circa l'adesione ad associazioni e organizzazioni daparte eli propri collaboratori garantiscOI10 la massima riservatezza nel trattamento dei dati epro·vvedono a far contlllire la relati\'a documentazione nel fascicolo personale del dipendente.

4. E~ vietata aì collaboratori conlunali l'apparte11enza ad associazioni la cui costituzione è proibitadaH' art. 18 del la Carta costi tuz-io11ale, e in particolare è vietata l'adesione ad associazioni segrete.

Art. 6 Comunicazione degli interessi finanziari

'l. 11 c~Jllaboratore c-oll1.unale deve conlunlcare al dirigente cui è assegnato i rapporti, diretti oindiretti; di collaborazione con soggetti privatì~ l1ei termil1i previsti dall 'articolo 6 del Codice di(~onl'portaJl1ellto dei Dipendenti Pubblici.

2~Il dirigente ehe riceve la comunicazione deve verificare se sussistano COl1f1itti di interesse, anchesolo pote11ziali"j e adotta i conseguenti e OPPOrtU11i provvedin1enti organizzativi, in raccordo con ilSettore 'Risorse IJmane.

Ar't 7 Comunicazione dei conflitti di interesse e obbligo di astensione

1. I collaboratori comunali devono astenersi dal prendere decisioni o svolgere" attività,: ancheistrllttorie~ se si trovano l1elle situazioni descritte all'ari. 6, coml11a 2, e all'articolo 7~del Codice diCOlnportamento dei Dipendenti Pubblici.

2. n responsabile del procedi111ento ed i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, levalutazioni tec.niche~ gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale devon,Q astenersi in casodi conflitto eli .interessi~ anche potenziale, sulla base di qual1to previsto dall'art. 6-bis della Legge 7agosto ]990, 11. 241 a

3~ Al fine di cr1i ai coml11i 1 e 2, il collaboratore dà eomul1icaziolle scritta e n10tivata al dirigente.

4. Il dirigente 01tre a curare l~acquisizione della con1llnicazione, deve verificare la fondatezza dellaastensl0ne.) in base alle infom1azÌoni lornite dal dipendellte e, in caso positivo~ approvarla. Laconl1.1nicazione di astensione, COlne a.pprovata"l deve essere trasmessa a cura del dirigente all'Ufficioper Proc.edin1e11ti Disciplinari del COlllUlle, che cura l'archiviazione e rende disponibili i dati alResponsabile del la Prevenzione della Corruzione per le proprie final1tà istituzionali.

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5. i\i sensi de-I]'art. 53~ comma 16 ter, del D. Lgs. n. 165 del 2001 è fatto divieto ai collaboratoricon1unali che~ negli llltit11i tre aUIli di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o .negoziali perC011tO del COmtlne~ di svolgere, 11eitre alU1i successivi alla cessazione del rapporto di lavoro con lostesso~ attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell 'attivitàarntninistrativa del Comune svolta attraverso l~esercizio dei precitati poteri.

Art. 8 Prevenzione della corruzione e procedura di segnalazione

l. Il collaboratore comllflale si attiene alle disposizioni contenute nel Piano Triennale dellal>revenzione della Con~uzione e collabora COl1 il Responsabile della Prevenzione della Corruzione,in particolare fOluendo idati e le informazioni richieste.

2. Il collaboratore cOll1unale deve segnalare al dirigente cui è assegnato le eventuali situazioni diillecito penale~ all1ministrativo, contabile o disciplinare cOtnpiute nelramministrazÌone e di cui siaveI1uto direttamente a conoscenza~ fermi restando i suoi obblighi di denuncia al1'autorità giudiziariaai sensi di legge.

3. Il dipendente che effettua le segnalaziol11 non PllÒ subire misure sanzionatorie o discriminatoriedirette o indirette aventi effettj sulle condizioni di lavoro per 1110tivi collegati alla denuncia~

4. Il dirigente elle riceve la segnalazione di cui al C01TIlna 2~ è tenuto ad inviarne ilnmediatalnenteçopia. al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione nonché all~Ufficio per i Procedin1entil)isciplinari secondo la procedllra descritta all'articolo 14, comma 4, senza divulgare ulteriorme11tel'inforlnazione.

Art. 9 Comportamento in senrizio+ Trasparenza e Risenratezza

1. I collaboratori con1unali prestano la .propria attività lavorativa, in proporzione alle propriecapacità e reSI)OllSabilità~ agendo secondo i principi enunciati dal presente Codice e dal Codice di(:on1portamento dei Dipendenti Pubblici e in particolare:a) esercitano i propri con1piti con indipendel1za di gitldizio; perseguendo l'interesse pu'bblico e ilbenessere della collettività;b) contribuiscono all'attività del Comune in lnodo propositivo e partecipativo, anche tramitee-riticl1e costruttive tese a migl iorare la .propria attività e quella degli altri lavoratori;c) favoriscono relazioni il1terpersonali is.pirate a con~ettezzae rispetto reciproci;d) praticano l'integrazione COll gli altri collaboratori, scambiando le infonnaziolli utili all'attivitàJavorativa con rapporti leali e collaborati vi;e) evitano e contrastano attivarl1ente condotte n10leste, anche di tipo sessuale, discriminatorie ooffe.nsive àell'altrui dignità e onore~f) rispettano le disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro,conlpreso il divieto di furna, astenendosi Ìn.oltre dall'assunzione di bevande alcoliche e· distupeface11tì dLlrante l'orario di lavoro ed evitando di presentarsi al lavoro sotto gli cffettì di talisostanze~

2. Il collaboratore comun.aie assicura l'adenlpiluento degli obblighi di trasparenza previsti in capoalle" pubbliche alnmi11istrazioni secondo le disposizioni normative vigenti ed i contenuti delProgramma triennale per la trasparenza e l'integrità adottato dal Comune~

3. I cllliaboratori. comunali assicurano il rispetto delle nomle relative alla protezione della vitaprivata e dei dati di carattere personale, a\'el1do particolare cura per ogni aspetto che attiene alladignità della persona.

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ln particolare, fuori dai casi previsti dalla norn1ativaj i collaboratori comunali sono tenuti a:a) non fon1ire informazioni in 111erito ad attività istruttorie, ispettive o di indagine in corso;b) non divulgare i contenuti dei provvedimenti relativi ai procedimenti in corso, priola che sianostati uftìcialmente deliberati dagli organi con1petenti, fenni restando i dìritti degli interessati alprocedimento.

4. I responsabili dei procedimenti devono assicurare la completezza della istruttoria e curare laconservazione dei documenti acquisiti a supporto del provvedimento finaJe~ in modo tale che, insede di eventuali controlli, sia facilmente rintracciabile il relativo fascicolo, cartaceo o informatico,e sia replicabile ilprocesso decisionale.

5~I collaboratori comunali infarInano telnpestivamente il dirigente cui sono assegnati:a) di ogni evento ill cui siano ril11asti direttalnente COi11volti e che può avere riflessi su) servizio o sulrapporto d-i lavoro;h) di situazio11i di pericolo o di daJ1l10 per l'j ntegrità fisica e psicologica propria o di altri, durante losvolginlento del servizio;c) di ogni inefficienza, guasto o deterioramento d.elle risorse materiall e strumentali loro affidate.

6. 1 collabor2tori cOlTIunali comllnicano, prima di accettare l'incarico, al dirigente cui sonoassegnati~ le proposte di collaborazione; per le quali non è prevista autorizzazione~ di cui al comma6~ lettere da a) a f-bis), dell'arto 53 del D. Lgs. Il. "165 del 2001, per permettere una valutazione supossibili COl1f11tti di interesse.

Art. lO Utilizzo dei beni del Comune

'1_ I collaboratori cOlTIuna}i fanno uso dei beni che il COlnunc mette a disposizione per losvolgill1ento del1'attività lavorativa:(\'t in lnod() strettan1ente pertinente alla propria attività attraverso un utilizzo appropriato~ efficie11te,correttc} e razionale~b) tenendo sen'lpre presente l'interesse collettivo al rispann.io delle risorse pu.bbliche, delle fonti dienergia e delle risorse naturali~ anche in un 'ottica di tutela delle generazioni future~

2. Con specifico riferilnel1to alle linee telefoniche, alla posta elettronica, a Illternet e agli altri benitelel11atici~ sono obbligati inoltre a:a) utilizzare tali beni ·per n10tivi 11011 attinenti ali' attività lavorativa soltanto in casi di urgel1za econlu11que non in modo ripetuto o per periodi di tempo prolullgati~ .b) utilizzare la posta elettronica e Jnternet nel rispetto del principio di riservatezza, per le specifichefinali là della propria atti\rità c ri spettando le esigenze di funzionalità della rete e quelle disempljJìcazione dei processi lavorativi;c) non inviare lnessaggi ingiuriosi~ diffamatori o lninatori o che, per il contenuto censurabile,possal1o conlprolnettere l'immagine del Comu.ne;d) non appesantire il traffico della rete con operazioni particolarmente lunghe e complesse quando. .,.. ,CIO 11011 SIa necessarto~e) non collegarsi a siti di per sé censurabili, indecorosi o illeciti~t) rif)pettare tutte le norme di sicurezza, a tutela della protezione dei sistemi inform.ativi einfoftnatici, disposti dal COlTIUne. Jo •

.3. Il (~olnune J)rocede ad effettllare i controlli 81111 'utilizzo dei beni adottando criteri oggettiviprevcntivamente comllnicati~

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,ArtG lll{apporti (on ilpubblico~

1. l collaboratori C(imunali garantiscono agli utenti~ fertno restando il rispetto del segreto d'uflicio:a) un'infon113.7.l0rle tempestiva) completa e accural3 a coloro che ne facciano riclliesta in quantojnt~~r~ssati a procedure an1rnin.istrat.i've e cornlulque; rispondono alle istanze degli utenti e11tro trentagiornI, se non SOllO previ ~ti dalla normativa terl1lini djversi~b) la propria ricolloScibilità nei contatti, a11che telef{)n:tcj" con gli interlocutori;c) l'ij1dicazione", nelle C01::-ILluicaziol1i, del ftSpo11sabìle dt;;! procedimento () del referente e dellastruttura di riferimento;d) 19*risposta aHe loro C011111nicazioni tral.nÌte f~o3ta elettl'orlica con il med.esinlo mezzo.

2~Nei rapportarsi agli uterlti i collaboratori cOITIunall., e il1 particolare gli adàetti all'Ufficio RapportiCOIi il Pllbblico'l inoltre:a) COll1lu1jcano ill modo semplice e cOlnpren_sj'bile~ per evitare che un linguaggio specialistico eburocratico irnpedisca ai cittadi11i ilpieno esercizio dei propri diritti;b) si compo!1ano con cOliesia e disponibilità al1~ascolto perché lo spirito di accoglienza è necessarioalla conlprensione delle domande e dei bisogni di chi si rivolge al COlTIUne;c) [Jrestano Ja lnedesÌl11a attenzione alle domande (li ogni i11terlocutore, secondo il principio dellaparità di trat1alne11to, ev j tan,do qualsiasi discrimi.nazione;d) r~srjùndono _nella. maniera più accurata ed esauriente possibìle a ogni rielliesta di informazioni.

J. 1.dirigenti con1unali prOlTIUOVono strun1enti di a~colt0'l di mjsurazion.e del grado d] soddisfazionedei ci,ttaclin-i e degli lltenti dei propri servizi.

Art~ 12 Disposizioni {lar'ticolari per i dirigenti

1~I di rigcnti con11.lnali sono tenutì a:2',-:~ tr~ltt:lfe icollaboratori loro assegnati in modo ilnparziale~ equo e(Lobiettivo;'b; gara'otire agli stessi pari opportunità di crescita professionale, assicurando llnft forlnazionepr0fess1.onale adegltata a c.iascuno e pron1uovcndo Ì{) s'viI-uppo delle loro capacità;c) favorire un clirrla lavorativo disteso e collaborativo~ svilu.ppando la cortesia e la dispOllibìlìtàall ';aseoìto: .d) irdorrnare.i lavoratorL) con"voca-ndo, almeno una volta a Sfmestre, riunioni Sll!)}attjvità svolta esulle Jlnn.ljtà della stessa;{:-'f dare va'Jore e s{)11ee-itare proposte e osservazion-j anche critiche da parte dei lavoratori;f) c..o iJ1\' ol gere '1 coli aboratori nella pianificazione dell' attività lavorativa, soprattutto qllando essa siar~\/(.Jta c-llia sen1plificazione e al 111Ìgliorarnento delle procedure;g) vigilare, Slll rispetto degli obblighi contrattuali d'a parte dei collaboratori, con. particolarer-.d~~ri;rH=;ntnal rispetto delle norme sulla presenza in servizio e la c.orretta tin1 bratura delle presenzc~3tti"vando" in caso di -violazion1.) gli obbligatori procedimenti disc-iplinari. In caso di inossen1anza ed i carenze nei propri COIYlpi6 di vigilanza e dì repressione di pratiche scorrette~ i dirigentiri SpOl1dollO dlsclplinar.rrJel1te. L ~lJfficio per i Procedirnenti Disciplil1ari effettua un 111on.ìtoraggioperiodico sul corretto esercizio del1'azione disciplinare da parte dei dirigenti, per as~icllrare ancheLli1j 'fòrl~ljtè di 'COildotta e di trattamento a tutti i collaboratori del Comune.

2~ l dirige11ti hanno, inoltre, l'obbligo di osservare- e \rigilare, con particolare attenzione suipOlenZl2'Jj C011flitti di iJlteresse, in ordine al1'appi icazione delle regole in materia di inCOlnpatibilità'lCU1111110 di ~mpieghl e incar_;chi di lavoro da pal1:e dei propri collaboratori.

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3. I eollaboratori c.omunali possono seg-nalare e,.rentuali disparità nella ripartizione dei carichi dilavoro da parte del dirigente l11ediante COnl1Jnicaziolle scritta al l' Ufficio per i ProcedimentiDisciplinari~ nel rispetto della procedura delineata all'articolo 14, COluma 4.

4~ Sulla base dl quanto stabilito dal conl111a l-bis dell~art. 53 del D. Lgs, n. 165 del 200], nonpossono essere conferiti incarichi. di direzione di strutture deputate alla gestione del personale asoggetti, che rivestano o -abbiano rivestito neg.1i llltimi due anni cari elle , in partiti politici o inargan.ìzzazionl sindacali o che abbiano avuto negli ult.imi due anni rapporti continuativi dicollaborazione o di consulenza. con le predette organizzazioni.

Art. 13 Acquisizione di beni e senrizi e affidanlcnto lavori

1. r dirigenti conlu11aJi, con respo11sabilità ill materia di acquisizione di beni e servizi e di{\ff)da111el1to d"j opere e la-varo pubblici, in accordo con il Responsabile della l)revenzione della(":orruzione~ adotta110ed inseriscono negli atti di gara e nei COlltratti e capitolati speciali d'appalto,COHlpatibilnlente COll la discipli na generale prevista dalla legge e con le disposizioni conlunitarie in'/1gore per ]'l".talia, clausole c condizioni idonee ad incrementare la sicurezza degli appalti e latrasparenza deUe relative procedure, soprattutto per quanto concerne la prevenzione dei tentativi diinj~1t:azione criminale.

2. j dirigenti di cui al COlnma 1 inoltre devono iJ1Serire nei med.esimi contratti apposite clausole'lclab~)rate dal Responsabile della l)revenzione del la Corruzione e rese disponibili sul sito webIElerllO., per assicurare~ da parte delle ilnprese e dei loro collaboratori, il rispetto del Codice~

PARTE 111- ATTUAZIONE DEL CODICE.

Art. 14 Vigilanza sull'applicazione del Codice

1 ,. L.a viofazl011e delle regole contenute nel presente Codice e nel Codice di Comportmnento deif)ipel1denl"i PL~-bblici costituisce fonte di responsabilità disciplinare accertata all'esito del relati'voprocedìnl(~nlO disciplil1are~ nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni~ inl)use alle "infrazÌon.i e sanzioni disciplinari previste dai contratti collettivi e dalla legge.

1. L'l}f1-je-io per i Procedin'lenti DiscipJinari, tutti i dirigenti responsabili ed i servizi di controlloin1erno~ sono tenuti a vigilare sulla corretta applic.aziol1e del presente Codice e del Codice di(~:CJlllporta]nento dei -Dipendenti Pllbblici. A tal tìne l'Ufficio per iprocedin1enti disciplinari opera inra-ccordo con il Responsabile della I)revenzÌone della Corruzione, fornend.o tutti i dati da questorichiesti anche ai tinì delle con1unicazioJli per.iodiche all'autorità N'azionale Antic.orruzione(ANj\.«~).

:3. L'Ufficio l")ef 1 F'rocedinlenti DisciptlI1ari è, it10ltre, teJluto a:a) proporre.] sulla base del1~esperienza realizzata~ la revisione periodica del Codice di(~orn lJO rtalnenl o ~

n '

b) s\iolgere funzioni di organismo stabile di garanzia e di attuazione del Codice (deputato alriCC"Vl1nento di segnalaziolli e/o di prOpl)ste di 111i.gliorame11to dei contenuti da parte di cittadini~colla,boratori e utenti).

4. )\j fini dj· cui al conlD1a 3, J.etlera b)~ i coU-aboratori comunali" i cittadini e gli utenti posson_osegnalare una potcl1ziale condotta COlltraria ai principi e alle disposizioni dei Codici di cui alcornma 1., da parte di collaboratori co t!lun al ì, a q·ualslasi livello appartengano·~ all'Ufficiol.lroced in1enti disciplinari uti Iìzzarldo escI u~ìivanlente la seguente casella di posta elettronica

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[email protected]~pescarajt. Sul sito web dell'i\lnministrazione è reso disponibile un appositonl0dulo per le segnalazioni. L.~lJPD deve assicurare le tutele di cui all'art. 54-bis del D. Lgs. n. 165del 2001, adottalldo idonea procedura di garanzia.

Art. 15 Informazione e formazione sui contenuti dei Codici

1. Il presente ('odice, ai sellsi del]' articolo 17, COlnma 2, del decreto del Presidente della Repubblica16 aprile 2013"1 n. 62, è pubblicato Sltl sito internet istituzionale e nella rete intranet ed è trasmessotralnite e...mai 1 a tutti i collaboratori comunali, nonché ai collaboratori a qualsiasi titolo, anche·professiollale, di imprese fornitrici di servizi in favore del Conlune~ che operano presso questo.

2. Il COll1une, contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro o, in n1ancanza, all'atto dìconferimento (iell'incarico, consegna e fa sottoscrivere ai l1uovi collaboratori, copia del presenteCodice di con1portamento, assieme al Codice di COlnportamento dei Dipendenti Pubblici.

3 Il Con1une organizza adeguate attività fornlative per la conoscenza e la corretta applicazione deiCodici di cui al comnla 4 da parte del proprio personale.

4. Il C:odice può essere periodicamente aggiornato, aIIche alla luce di quallto emerge il1 sede din10nitoraggio dell'applicazione del Piano Trien.uale della Prevellzione della Corruzione e sulla basedelle segnalazloni e proposte di miglioramento acquisite tramite la procedura descritta all'articolo14.

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dei dipendenti del Comune di Pesca·ra.

Con Decreto del Presidente della Repubblicél 16 aprile 2013, n. 62, è stato emanato il

Regoléll11ento recante il Codice di compolta-mento dei dipendenti pubblici, a nonna

dell'aliicolo 54 del decreto legislativo 30 rnarzo 2001, n. 165, il quale definisce i

doveri l11inilni di diligenza., lealtà, Ìl11parzialità e buona condotta che i pubblicj

clipendenti S0110 tel1uti ad osservare.

T_Iostesso D ..P.R. stabilisce, inoltre~ alI ~art. "1,COlTIlUa 2, che le previsioni del Codice

eli c01npoltaJnel1to sono integrate e specificate dai codici di com,portam,ento adottati

dalle si!1go1f~alTIlninistrazionl ai serlsi delr{lrticolo 54, comma 5, del citato .Decreto

I-tegislati va rL 165 del 2001 .

11Segretario Generale del COlTIUne di Pescara, nella sua veste di Res.ponsabile della

Prevellzione della C()rruzione, ha, quindi~ provveduto a redigere una bozza d,el

Codice di C()lnportamento dei dipendenti comul1ali. l'rattasi di un Codice che si

COll1pone di sf}li 15 articoli, scritti in maniera facillnente comprensibile e chiara. Esso

?i C(131cen.trEi slJlla cletll1iziol1e dei principi che si pongono alla base dei c,otnporta.menti

(lei ciJllaboratori com'u~nali, i qllali, al di là (li quelli individuati dall'art+ 3 del Codice

{li COjY~r)OrtrtlTlento dei dipeJ1denti pubblici, spazi ano dallo spirito di servizio al

rispetto, a!lf~ respol1sabilità sociale e alla i~ara,nzia di pari opportunità tra, i generi

affillcl1é possa rimuoversi ogni forI11a di emarginazione professionale e sociale.

Vengeìno, inoltre, individuati gli ob111ighi del lavoratori nel caso essi ricevano regali

eii un certo \/aJ(l.l~e;le lTIodalità per superare gli eventuali conflitti di interesse in cui

\'ersi il coll,iboratore COll1l1nale qllalora presti la propria attività lavorativa; le regole

di C(HnpOi1,rmento dei dipelldellti, con particolare riferÌlnento al JTIOmeIlto in cu-i si

rapp()rtano con il pubblico; le modalità, di utilizzo lnjgliori dei beni cOl11,unali; la

v igilal1za Stl] l"applicazione (leI Codic.e~

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Il Codice è stato, il101tre, sottoposto alla procedura pubblica per la sua approvazione,

coinvolgendo tutto un insieme di soggetti che sono a costante e diretto' contatto con il

Comllne e; in particolare, le Associazioni di consumatori e commercianti, gli Ordini

professio-na11; le Organizzazioni sindacali, il Prefetto e chiaramente tutti i

collaboratori comunali.

A tale procedura è stato tra l'altro dato risalto fomendone notizia sul si to web del

C0111u-ne, in n1odo da poter raggiu.ngere il nUlnero più elevato di utenti. Nell'atnbito

(iel sito SOD,O state, altresì, indicate le lTIodalità operative di partecipazione dei

portatori di i-nteressi, ta.1i da risulta.re semplici ed inlmediate e favorire la tempestività

nella trasnllssione di ogni utile suggerimento da parte degli stessi.

A seguito d~ tale procedura. è pervenllta l1l1a 110ta, lnigliorativa con la quale sì è

osservato dj indicare ali) interno del Coctice i soggetti cui devolvere i beni

ev·entLlallnen.te pervenuti, di cuj si è ten-uto debito conto nella stesura definitiva del

C~odice sottoposto all'approvazione della Giunta comunale, così come una nota di

rnerjto, (la 1=~artedi un utente~ per il lingu8-ggio scelto ai fini della reda.zÌone del

t~odice e la s11el1ezza ed efficacia della mod,aJità d.i presentazione e coinvolgilnellto

-d,e1lll1bblico.,

Si segl1ala~i:Jtirle, che l'unico stak.etlolder aci aver riscontrato le note con cui è stata

data illform2.zione della procedura- anzidetta, è stato il Consiglio dell'Ordine degli

Avvocati di Pescara, che con nota prot. n. 53/14 del 2/01/2014, acquisita al

lJrotoc()llo cOlnunale con 11. 4823 del }i4/()1/2014, ha rilevato che la bozza del

Codicf; di C()lTI}Jortalnento tlei dipendenti è ,pienalnente il1 linea con le previsioni

della lA. n. 1~)')/2012 e del OPR. n. 62/2013 r,orlcl1.é conforme alla bozza ·predisposta

dall' Al~AC; éllls-picando che Il) stesso venga sollec.itamente approvato da parte

·de!l'Al1"1111ii1istrazione COnll.lnale.

~1rSEGRETARJO 9€NERALE -~4w.Antone.flb ~-angi+, - .

& - J!I.,.!~, ~'; ,, .. -- .• -~-- ~. .' '-: ,<.- A' I..---- • ---,. , f

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Cittlì dì Pescaratt.Jedae/ia d'OTO al Merito Civile

Allegato alla. proposta di deliberazione di G. C~n. 88 del 6/02/2014

Oggetto: APPROVAZIONE CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI

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PARERI Al SENSI DELL'ART. 49 DEL D. LGS~ N. 267/2000~ -

})tlrere d_i re1:~olar.ità tecnica., anche con specifico riferilnento alla garanzia della tutela della privacy nella

redaL:ionc degl i aj~ti e diffusione ...pubblicazione dei dati sensibili ed agli altri contenuti ai sensi ed in confonnità alla

delibera di l~. ("'. ~l. 209 del 17/12/2010 in materia di pubbHcltà legale degli atti ex arL 32 della Legge Il. 69/2009~ con1C

rl1od[flcata ed intr-grata con D. L. n. 194/2009 convertito in Legge n. 25/2010:'~~YO ~AS VC-"J Lb)----=--·-· - -" - '-,

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Del che si è redatto il presente verbale, che, previa lettura e conferma, vienesottoscritto come appresso.

IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE

F.to Prof. Addario Luigi

IL SINDACO

F.to Avv~ Albore Mascia Luigi

IL SEGRETARIO GENERALE

F.to Avv. Langiu Antonello

Per copia conforme all'origìnale.

Pescara, Iì~ MARI 2014IL

A seguito di conforme attestazione dell'addetto alle pubblicazioni, si certificache copia della presente deliberazione è stata pubblicata all'Albo Pretorio dal 2 7 MARI 2014al 11_1 ~ p R. 2014 e che contro di essa non sono state prodotte opposizioni.

IL FUNZIONARIO RESPONSABILE

Pescara; Iì _

SI DtCHIARA LA PRESENTE ESECUTIVA a seguito di pubblicazione all'Albo Pretorioper 1O giorni consecutivi dal senza opposizioni ai sensi e per glieffetti delrart. 134 - 3 o comma .....D. Legislativo del 18 agosto 2000 N.267.

IL FUNZIONARIO RESPONSABILE

Pescara, Iì, ~ _

COMUNE DI PESCARA

N~ di prota

FASCICOLO UFFICIO

Pescara, lì _

All' Ufficio

All' Ufficio...•..•......•. ----------------

...per iprovvedimenti di competenza.

IL FUNZIONARIO RESPONSABILE