Assemblea pubblica del 21/11/2013

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La sicurezza dei cittadini, le attività amministrative

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Sicurezza ed altro, ad Ardesio

Transcript of Assemblea pubblica del 21/11/2013

La sicurezza dei cittadini, le attività amministrative

Novembre 2013

Sul territorio comunale di Ardesio, come per altri Comuni dell’Alta Valle Seriana, nel corso dell’anno corrente si sono verificati diversi episodi di furti o tentativi di furti, anche con violazione del domicilio.

I numeri parlano chiaro: si tratta di un fenomeno in crescita.

Dal confronto con i cittadini, elemento imprescindibile dell’amministratore, è emerso un dato netto ed inequivocabile: il bisogno di un maggior senso di sicurezza da parte della popolazione.

Questa sera cercheremo di dare delle indicazioni per dare una risposta a tale esigenza, con delle indicazioni anche pratiche. Il prezioso lavoro delle Forze dell’Ordine unito ad un’attenzione maggiore dei cittadini contribuiranno a creare i presupposti di una risposta a quel senso di sicurezza che è venuto meno con l’aumento dei reati.

Una “sicurezza partecipata”, allo scopo della ricostruzione di quella tranquillità che da sempre caratterizza la nostra Comunità e che deve tornare primaria.

Dal Corriere della Sera del

08/11/13

È silenzioso, mobile e ci vede

benissimo, anche nel buio della notte.

Registra tutto ciò che osserva e passa

le informazioni a chi gliele richiede.

Si chiama «The black guardian» ed è

una stazione mobile per la sicurezza.

Realizzata insieme da due aziende, la

bergamasca 037 e la bresciana Smitt,

è piaciuta al governo messicano, che

ne ha già ordinato un buon numero,

per il contrasto all'immigrazione

clandestina.

Il problema reale e la percezione del problema:

http://www.attivissimo.net/antibufala/zingari/segni.htm

I sindacati chiedono al governo lo sblocco del cosiddetto “tetto

salariale”; la revisione del modello di sicurezza e dei presidi di

polizia sul territorio; una legge delega per il riordino

ordinamentale delle carriere del personale coerente con un

modello di sicurezza che valorizzi la professionalità degli agenti.

"Nonostante tutto i poliziotti ed i vigili del fuoco continuano a

lavorare e ad ottenere significativi successi nella lotta contro la

criminalità, nella gestione del sistema carcerario, nell'erogazione

dei servizi per i cittadini e nelle attività di ordine, sicurezza e

soccorso pubblico per garantire ogni forma di pacifica e

legittima manifestazione ed espressione di democrazia

partecipata.

Fonte: Bergamonews.it

Editoriale di Pierluigi Saurgnani de l’Eco di Bergamo del 19/11/2013:

Ma può bastare un maggiore impegno delle forze di polizia? No, se le pene per gli autori dei furti – per limitarci a questo reato fonte di grande allarme tra la popolazione - non vengono adeguate a quelle degli altri Paesi. Ha detto bene qualche giorno fa in un’intervista al «Fatto quotidiano» Piercamillo Davigo, consigliere di Cassazione e già pm ai tempi di Mani pulite: «Il tasso di repressione concretamente applicato in un Paese non può essere troppo diverso da quello degli altri, per l’ovvia ragione che se è più alto esporti criminalità, se è più basso la importi». Ed è evidente che l’Italia è da anni una grande importatrice di criminalità. «In Italia – era stata la confessione a «L’Eco» qualche anno fa (ma valida tuttora) di una coppia di clandestini - sono tutti più buoni. In Romania la polizia è cattiva, in Romania se fai un furto finisci in carcere per 10 anni. E una rapina ti costa 22 anni dentro. Qui è diverso».

E la conferma era arrivata dal responsabile lombardo della comunità romena: «In Romania si ha l’immagine dell’Italia come di un Paese dove si può infrangere impunemente la legge, senza finire in galera, senza pagare in alcun modo. In Romania non è così. Ecco perché tanti delinquenti vengono in Italia. Nel mondo criminale c’è un passaparola e l’Italia viene considerato il Paese dove tutto è permesso. Si sa che, anche se la polizia ti prende, poi in un modo o nell’altro riesci ad uscire dal carcere. In Romania se qualcuno calpesta la legge i poliziotti lo mettono in galera e on c’è nessun giudice che ha fretta di farlo uscire. Così da noi si ha paura di sbagliare. Da voi, in Italia, questa paura non c’è. I delinquenti romeni non vanno in Germania, Francia, Austria o Ungheria perché sanno che lì ci sono pene severe. Invece in Italia sanno che si può rubare».Ecco spiegato, se non proprio tutto, comunque parecchio. Ed è un discorso che vale non solo per i delinquenti importati, ma anche per quelli autoctoni.

(fonte)

Sicurezza pubblica: Intervento preventivo e repressivo volto ad impedire o sanzionare condotte poste in essere in violazione di norme;

Sicurezza urbana: Prevenzione e soluzione dei fenomeni di disagio derivanti non solo dalla violazione di norme, ma da forme di degrado, inciviltà, abbandono.

Articolo 117:

La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.

Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:

[…]

h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativa locale;

IL SINDACO sovrintende:

emanazione atti attribuiti da leggi/regolamenti in materia di ordine e sicurezza pubblica;

svolgimento funzioni affidategli dalla legge in materia di pubblica sicurezza/polizia giudiziaria;

vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone preventivamente il Prefetto.

Nell’esercizio delle funzioni citate concorre ad assicurare la cooperazione della polizia locale con le forze di polizia statali nell’ambito delle direttive di coordinamento impartite dal Ministro dell’interno.

Quale ufficiale di Governo, adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili ed urgenti, al fine di eliminare e prevenire gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Questi provvedimenti sono preventivamente comunicati al Prefetto.

Il Ministro dell’Interno decreta:

Art.1

Incolumità pubblica e sicurezza urbana

Ai fini di cui all'art. 54, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come sostituito dall'art. 6 del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2008, n. 125, per incolumità pubblica si intende l'integrità fisica della popolazione e per sicurezza urbana un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa, nell'ambito delle comunità locali, del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale.

Ai sensi di quanto disposto dall'art. 1, il sindaco interviene per prevenire e contrastare:

le situazioni urbane di degrado o di isolamento che favoriscono l'insorgere di fenomeni criminosi, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l'accattonaggio con impiego di minori e disabili e i fenomeni di violenza legati anche all'abuso di alcool;

le situazioni in cui si verificano comportamenti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico e privato o che ne impediscono la fruibilità e determinano lo scadimento della qualità urbana;

l'incuria, il degrado e l'occupazione abusiva di immobili tali da favorire le situazioni indicate ai punti a) e b);

le situazioni che costituiscono intralcio alla pubblica viabilità o che alterano il decoro urbano, in particolare quelle di abusivismo commerciale e di illecita occupazione di suolo pubblico;

i comportamenti che, come la prostituzione su strada o l'accattonaggio molesto, possono offendere la pubblica decenza anche per le modalità con cui si manifestano, ovvero turbano gravemente il libero utilizzo degli spazi pubblici o la fruizione cui sono destinati o che rendono difficoltoso o pericoloso l'accesso ad essi.

Roma, 5 agosto 2008, Il Ministro: Maroni

1. Il principio di sussidiarietà. Nel diritto costituzionale si parla di sussidiarietà verticale quando i bisogni dei cittadini sono soddisfatti dall'azione degli enti amministrativi pubblici, e di sussidiarietà orizzontale quando tali bisogni sono soddisfatti dai cittadini stessi, magari in forma associata e\o volontaristica;

2. Il ruolo dei Sindaci;

3. Forze di Polizia (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato).

La generale percezione di insicurezza viene alimentata, oltre che dai singoli episodi criminosi, da:

1. Incapacità a gestire tranquille relazioni intergenerazionali;

2. Crisi di identità sociale (paura dell’immigrazione);

3. Crisi dei valori;

4. Incertezza sul proprio e sereno futuro.

1. Richiesta di potenziamento del numero di uomini presenti nella Caserma di Ardesio;

2. Potenziamento del servizio di vigilanza con la Polizia Locale nella fascia serale/notturna;

3. Distribuzione di un vademecum con alcuni consigli pratici e suggerimenti per i cittadini;

4. Implementazione di un sistema di videosorveglianza integrato sul territorio.

Ardesio, 16/11/2013

Spett.li PREFETTO DELLA PROVINCIA DI BERGAMO

QUESTORE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO

COMANDANTE PROVINCIALE CARABINIERI

COMANDANTE COMPAGNIA CARABINIERI

COMANDANTE STAZIONE CARABINIERI DI ARDESIO

OGGETTO: vigilanza in territorio Comunale di Ardesio

Premesso che sul territorio comunale di Ardesio, come per altri Comuni dell’Alta Valle Seriana, nel corso dell’anno corrente si sono verificati diversi episodi di furti o tentativi di furti, anche con violazione del domicilio;

Dato atto che tutto ciò, anche in relazione agli episodi che si verificano nei vicini Comuni dell’Alta Valle Seriana, comporta nei cittadini un preoccupante e considerevole calo nella percezione della sicurezza avvertita, anche in considerazione degli usi e delle abitudini locali;

Visto l’art. 54 c1 lett c) del Testo Unico Enti Locali D.Lgs. 267 del 18/08/2000 e s.m.i. in cui “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, sovrintende: a) all'emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalla legge e dai regolamenti in materia di

ordine e sicurezza pubblica;

b) allo svolgimento delle funzioni affidategli dalla legge in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria;

c) alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone preventivamente il prefetto.”

Vista la L. 121 del 01/04/1981 e s.m.i. nuovo ordinamento dell'Amministrazione della pubblica sicurezza;

Ravvisata la necessità di informare le Spett.Li S.V. circa le criticità a livello territoriale;

Considerato che la mancanza di vigilanza potrebbe far nascere spontaneamente tra la popolazione ed in piena autonomia, anche sulla sorta di quanto avviene negli altri Comuni interessati, gruppi autonomi ed autogestiti di controllo del territorio denominati “ronde”;

Dato atto che comunque l’amministrazione scrivente si sta attivando per istituire, in convenzione con altri enti, un servizio di vigilanza serale/notturno svolto dalla Polizia Locale, comunque con le oggettive limitazioni dovute al fatto che il personale di Polizia Locale in servizio presso questo ente è costituito da una sola unità;

Tenuto conto comunque dell’ottimo, indispensabile, puntuale ed insostituibile servizio che le Forze dell’Ordine hanno sempre, continuano e sicuramente continueranno a svolgere all’interno del territorio Comunale;

Tutto ciò premesso, con la presente:

a) Si chiede una maggiore attenzione da parte delle Forze di Polizia al territorio Comunale di Ardesio, anche durante gli orari serali e notturni;

b) Si chiede di poter partecipare al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per un più approfondito esame della situazione dell’Ordine Pubblico e degli strumenti di prevenzione che possono essere adottati anche dalle stesse amministrazioni locali, se appositamente costituito;

c) Si resta disposizione per tutte le attività di collaborazione con l’Amministrazione Comunale previste dalla normativa vigente.

Distinti saluti. IL SINDACOBigoni Alberto

Richiesta per lavori di ristrutturazione all’alloggio di servizio del Comando Stazione CC di Ardesio (protocollo n. 4327 del 30/10/2013). I lavori, se eseguiti, permetterebbero al Comandante di essere presente anche la notte in stazione.

La situazione dell’Arma: 110.000 unità a livello nazionale tre anni fa, oggi 100.000.

Il servizio di Polizia Locale è attualmente svolto nel Comune di Ardesio da un unico addetto, il vigile Marco Lanfranchi. Allo stato attuale, l’amministrazione comunale sta valutando il potenziamento del servizio offerto alla propria cittadinanza per mezzo delle risorse umane che verranno rese disponibili tramite la nascente Unione dei Comuni oltre che grazie ad accordi intercomunali di gestione.

Questo potrà permettere la creazione di un servizio serale/notturno a supporto della presenza dei Carabinieri per un miglior controllo del territorio.

Per il progetto DEFINITIVO della Comunità Montana Valle Seriana viene indicativamente dato per marzo/aprile 2014. Il resto viene di conseguenza.

Maggio 2011 – Novembre 2013: il resoconto online di 30 mesi di attività.

Il file con 30 mesi di

attività di Ardesio Unita

è online sul sito

www.ardesiounita.it

Un PDF di oltre 500

pagine!

Il Patto di Stabilità obbliga i Comuni a sostenere

azioni evidentemente fuori dalla logica e dal

buonsenso. Una di queste, tra le più

esemplificative, è sicuramente l’asfaltatura a

ottobre o novembre. Il lavoro è pianificato in

questo periodo dell’anno (invece che in quello

estivo, più idoneo all’opera) perché solamente

nella fase avanzata dell’anno si hanno le

adeguate coperture economiche.

Il patto di stabilità è quel meccanismo contabile che ci impedisce di spendere i soldi che avremmo già nelle casse del Comune e che potremmo utilizzare per le opere sul territorio, dalla manutenzione delle scuole agli investimenti che abbiamo programmato, ma che non possiamo avviare perché dobbiamo, coi soldi del nostro comune, garantire il debito dello Stato.

L’unica libertà che ci è stata lasciata è quella di aumentare le aliquote dell’Imu. Soffriamo al pensiero di aumentare le tasse ai cittadini, già sufficientemente tartassati. L’alternativa a questo, però, è la riduzione dei servizi spesso essenziali per i cittadini, che al Comune costano molto di più di quanto non sia coperto dalle rette e dalle tariffe.

Il bilancio di previsione 2013 è in larghissima parte condizionato dall’art. 31 della Legge n. 183/2011 (detta “Legge di stabilità 2012”), il quale sottopone, a decorrere dall’esercizio 2013, al Patto di Stabilità anche i comuni con popolazione compresa tra i 1.001 e 5.000 abitanti. Come ampiamente anticipato nelle passate sedute di Consiglio Comunale, questa “novità” chiude sul nascere le prospettive di interventi sul Titolo II di questa e di tutte le amministrazioni comunali. I motivi che hanno portato all’introduzione di questo meccanismo contabile sono noti:

Il Patto di stabilità e crescita (PSC), detto anche "Trattato di Amsterdam", è un accordo, stipulato e sottoscritto nel 1997 dai paesi membri dell'Unione Europea, inerente al controllo delle rispettive politiche di bilancio pubbliche, al fine di mantenere fermi i requisiti di adesione all'Unione Economica e Monetaria dell'Unione Europea (Eurozona) cioè rafforzare il percorso d’integrazione monetaria intrapreso nel 1992 con la sottoscrizione del Trattato di Maastricht. (Fonte Wikipedia)

«Il Patto, invece, blocca tutto»

Vedi relazione al Bilancio Previsionale 2013 del sindaco:

http://www.ardesiounita.it/?p=2672

La situazione

attuale, la

normativa, gli

scenari che si

delineano tra

Ardesio, Villa

d’Ogna, Piario e

Oltressenda Alta.