ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

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ASSEMBLEA PUBBLICA

19 luglio 2013

TARES e BILANCIO 2013

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TA.R.E.S

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Cos’è la TARES ?

La TARES ("Tassa Rifiuti E Servizi”) è un tributo in tema di gestione dei rifiuti introdotta dal Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 206 (decreto salva Italia) e convertita con Legge 22 dicembre 2011 n. 214, in sostituzione della Tariffa di Igiene ambientale (TIA) e della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU).

Il nuovo tributo è in vigore dal 1° gennaio 2013 e consiste in un'imposta calcolata sulla base di parametri quali: la superficie dell'immobile, il numero dei residenti, l’attività svolta ed ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del comune.

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Come è suddiviso il tributo ?

Con la TARES tutti i Comuni devono applicare la suddivisione in classi prevista dal DPR 158/99 n. 158 (decreto Ronchi). Tale suddivisione era in uso nei comuni nei comuni che negli anni precedenti erano passati da TARSU a TIA (Tariffa di igiene ambientale). Pertanto, le utenze dei comuni che utilizzavano la TIA non subiscono ora grosse differenze (le differenze sono subentrate al momento del passaggio da TARSU a TIA) mentre per quelli con TARSU le differenze sono ora notevoli.

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Quante sono le classi di Utenze Domestiche ?

Le utenze domestiche sono suddivise in 6 categorie sulla base del numero dei componenti il nucleo famigliare, o dei nuclei famigliari che hanno la residenza nella stessa unità immobiliare, come risulta dall’anagrafe Comunale.

Le utenze domestiche detenute a qualsiasi titolo da persone che non hanno ivi la residenza sono assimilate ad un nucleo famigliare di due persone.

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Quante sono le classi di Utenze Non Domestiche ?

Il decreto Ronchi classifica le utenze non domestiche, per i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, in 21 categorie. L’attribuzione dell’utenza ad una categoria è effettuato sulla base del codice ISTAT dell’attività o da quanto risulti dall’iscrizione alla C.C.I.A.A.. Nel caso di svolgimento nella stessa utenza di più attività tra loro scindibili la superficie assoggettabile è frazionata tra le varie categorie in base alla destinazione prevalente.

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Per cosa è dovuto il tributo ?

Il tributo è dovuto per il possesso, l’occupazione o la detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o aree scoperte che insistono interamente o prevalentemente sul territorio del Comune, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Un locale o un’area si intende occupato o detenuto quando è attivo almeno uno dei servizi di erogazione (acqua, gas, energia elettrica) e/o vi è presenza di mobilio o macchinari.

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Come si calcolano le superfici degli immobili residenziali ?

La legge prescrive che la superficie delle unità immobiliari residenziali (iscritte o iscrivibile nel catasto edilizio urbano nelle categorie A, B e C ) da utilizzare per il calcolo della tariffa è pari all’80% della superficie catastale. Per il calcolo della TARSU si utilizzava la superficie calpestabile.

Poiché attualmente non sono disponibili tutte le superfici catastali la legge prevede che per l’anno 2013, ai fini del calcolo del tributo, si possano considerare le superfici calpestabili già dichiarate o accertate ai fini della TARSU.

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Come si calcolano le superfici degli immobili non residenziali ?

La legge prescrive che la superficie delle unità immobiliari non residenziali (iscritte o iscrivibile nel catasto edilizio urbano nelle categorie D ed E) da utilizzare per il calcolo della tariffa è la superficie calpestabile.

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Chi deve pagare il tributo?

Il tributo è dovuto dalla persona fisica o giuridica che a qualsiasi titolo occupa o detiene i locali e le aree, con vincolo di solidarietà tra i componenti del nucleo familiare o tra coloro che ne fanno uso comune.

a) Per le utenze domestiche è tenuto al pagamento l’intestatario della scheda di famiglia anagrafica e in solido con lui i componenti del nucleo famigliare;

b) per le utenze non domestiche è tenuto al pagamento il titolare dell’attività o il legale rappresentante della società o il presidente degli Enti ed Associazioni prive di personalità giuridica in solido con i soci.

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Come è calcolata la tariffa ?

La tariffa è commisurata alle quantità di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei coefficienti minimi /massimi riportati nel regolamento del D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158 (decreto Ronchi) La tariffa è suddivisa nelle parti fissa e variabile deve garantire l’integrale copertura dei costi risultanti dal piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

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2008 2009 2010 2011 2012 2013copertura prevista

98,69 %

99,15 %

99,88 %

90,91 %

97,64 %

100,00 %

copertura effettiva

98,53 %

90,29 %

99,20 %

97,22 %

97,84 %

100,00 %

La percentuale del grado di copertura effettivo 2013, che sarà calcolato alla fine dell’anno, se diverso da 100,00% dovrà essere così trattato:• se inferiore a 100 si dovrà richiedere agli utenti il

versamento della percentuale mancante da pagare con le rate TARES 2014;

• se superiore a 100 si dovrà rimborsare agli utenti la percentuale eccedente con le rate TARES 2014.

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Quali sono i coefficienti delle utenze domestiche ?

per le utenze domestiche è definito un coefficiente per la quota fissa e uno per la quota variabile per ognuna delle sei categorie.

a)Coefficiente quota fissa: Il decreto fissa un coefficiente univoco per ognuna delle sei categorie (non c’è minimo e massimo tra cui poter scegliere) con cui moltiplicare la superficie dell’unità immobiliare;

b)Coefficiente quota variabile: il decreto definisce un valore minimo e uno massimo per ognuna delle sei categorie. Tale coefficiente non va moltiplicato per la superficie dell’unità immobiliare.

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Quali coefficienti sono stati adottati per le utenze domestiche ?

N° componenti nucleo famigliare

Coefficiente quota fissa Coefficiente quota variabile

Previsto dalla legge

adottato Minimo legge

Massimo legge

adottato

1 0,84 0,84 0,6 1,0 1,0

2 0,98 0,98 1,4 1,8 1,7

3 1,08 1,08 1,8 2,3 2,0

4 1,16 1,16 2,2 3,0 2,4

5 1,24 1,24 2,9 3,6 2,9

6 o più 1,30 1,30 3,4 4,1 3,4

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Quali sono i coefficienti delle utenze non domestiche ?

per le utenze non domestiche è stato definito un coefficiente per la quota fissa e uno per la quota variabile per ognuna delle categorie.

a)Coefficiente quota fissa: Il decreto definisce un coefficiente minimo e uno massimo per ogni categoria con cui moltiplicare la superficie dell’unità immobiliare

b)Coefficiente quota variabile: il decreto definisce un coefficiente minimo e uno massimo per ogni categoria con cui moltiplicare la superficie dell’unità immobiliare.

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Tipo attivitàCoeff. quota fissa Coeff. quota

variabile

Minimo Massim

oadottato Minimo

Massimo

adottato

Biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto

0,32 0,51 0,51 2,60 4,20 4,20

distributori carburante 0,67 0,80 0,80 5,51 6,55 6,55

Esposizioni, autosaloni 0,30 0,43 0,43 2,50 3,55 3,55

Uffici, agenzie, studi professionali 1,00 1,13 1,13 8,21 9,30 9,30

Banche e istituti di credito 0,55 0,58 0,58 4,50 4,78 4,78

Edicole, farmacie, tabaccai, plurilicenze 1,07 1,52 1,295 8,80 12,45 10,625

Attività industriali 0,43 0,91 0,72 3,50 7,50 5,90

Attività artigianali di produzione beni specifici

0,55 1,09 0,72 4,50 8,92 5,90

Attività artigianali (falegname,idraulico,fabbro, elettricista,

parrucchiere)0,72 1,04 0,72 5,90 8,50 5,90

Carrozzerie, autofficina, elettrauto 0,92 1,16 0,92 7,55 9,48 7,55

negozi 0,87 1,11 0,87 7,11 9,12 7,11

Ristoranti, trattorie, pizzerie 4,84 7,42 4,84 39,67 60,88 39,67

Bar, caffè, pasticcerie 3,64 6,28 3,64 29,82 51,47 29,82

Supermercati, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari

1,76 2,38 1,76 14,43 19,55 14,43

Plurilicenze alimentari 1,54 2,61 1,54 12,59 21,41 12,59

Ortofrutta, pescherie, fioristi 6,06 10,44 6,06 49,72 85,60 49,72

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Quali sono i costi del servizio ?

Il prospetto economico-finanziario riassuntivo del piano finanziario preventivo per l’anno 2013 elaborato dal competente ufficio, determina il costo complessivo di gestione del servizio in 706.440,00 euro. Tale costo che negli anni passati, come abbiamo visto prima, non è stato completamente messo a carico dell’utenza dovrà, nel rispetto della legge 214/2011, essere integralmente coperto dall’utenza.

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Il grafico mostra l’andamento negli anni del solo costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che nel 2013 si prevede si incrementi del 7,02% rispetto al 2012. Dal 2008 al 2012 l’incremento complessivo medio annuo del costo è stato del 11,73 %.

2008 2009 2010 2011 2012 2013 Prev.

Series1 470000 471227.67 479999.6 588597.669999999

560629.06 600000

50,000

150,000

250,000

350,000

450,000

550,000

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A fronte dell’incremento complessivo nei quattro anni del 46,92% del costo del servizio la tassa pagata dai cittadini utenti, invece, è rimasta inalterata (nessun aumento) grazie all’intervento di regolarizzazione contributiva messo in atto nel 2010 e successivamente con i controlli al 100% delle superfici tassabili delle utenze non domestiche. I controlli delle utenze domestiche sono ancora in corso.

I controlli finora effettuati hanno portato alla luce superfici precedentemente non dichiarate consentendo non solo di mantenere inalterata la tassa ma anche rimborsare nel 2011 una quota agli utenti che erano in regola con i pagamenti dimostrando, se c’era bisogno, che pagando tutti si paga di meno.

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A quanto ammonterà il tributo per le utenze domestiche ?

Applicando i coefficienti prima visti per le sei categorie le tariffe sono le seguenti:

N° componenti nucleo famigliare

Tariffa fissa (€/mq) Tariffa variabile (€)

1 0,42 43,24

2 0,49 73,51

3 0,54 86,49

4 0,58 103,78

5 0,62 125,40

6 o più 0,65 147,03

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componenti nucleo

famigliare

N° utenze

Superficie media

per utenza

TARES (€)TARSU

(€)Differenz

a

1 540 103,30 86,63 103,30 -16,14%

2 680 141,85 143,02 141,85 +0,82%

3 458 129,23 156,28 129,23 +20,93%

4 389 140,26 185,13 140,26 +31,99%

5 110 161,72 225,67 161,72 +39,54%

6 o più 68 242,40 304,59 242,40 +25,66%

L’aumento medio complessivo è del 10,95 % ma sconta differenze notevoli. Si va infatti da riduzioni del 16,14% ad aumenti del 39,54% nonostante si siano applicati i coefficienti massimi alle utenze che hanno riduzioni e minimi alle utenze che subiscono gli aumenti più alti.

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A quanto ammonterà il tributo per le utenze non domestiche ?

Applicando i coefficienti prima visti per le 16 categorie le tariffe hanno un incremento medio dell’ 8,46 % ma con differenze notevolissime. Si va infatti da riduzioni del 51,95 % ad incrementi del 665,47 % nonostante si siano applicati i coefficienti massimi alle attività che hanno una riduzione rispetto a quanto pagato con la TARSU e coefficienti minimi alle altre attività ad esclusione di tre categorie alle quali sono stati applicati coefficienti medi.

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Tipo attivitàTariffa fissa

(€/mq)

Tariffa variabile (€/mq)

TARES TARSU Diff.

Biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto

0,76 0,87 1,63 2,64 -38,25%

distributori carburante 1,19 1,35 2,54 2,55 -0,39%Esposizioni, autosaloni 0,64 0,73 1,37 2,57 -46,69%

Uffici, agenzie, studi professionali 1,68 1,92 3,60 3,85 -6,49%Banche e istituti di credito 0,86 0,99 1,85 3,85 -51,95%

Edicole, farmacie, tabaccai, plurilicenze 1,93 2,19 4,12 3,85 +7,01%Attività industriali 1,07 1,22 2,29 2,20 +4,09%

Attività artigianali di produzione beni specifici

1,07 1,22 2,29 2,20 +4,09%

Attività artigianali (falegname, idraulico, fabbro, elettricista, parrucchiere)

1,07 1,22 2,29 2,25 +1,77%

Carrozzerie, autofficina, elettrauto 1,37 1,55 2,92 2,20 +32,7%negozi 1,30 1,47 2,77 2,68 +3,35%

Ristoranti, trattorie, pizzerie 7,21 8,18 15,39 3,85+299,74

%

Bar, caffè, pasticcerie 5,43 6,15 11,58 3,85+200,78

%Supermercati, pane e pasta, macelleria,

salumi e formaggi, generi alimentari2,62 2,98 5,60 3,85 +45,45%

Plurilicenze alimentari 2,3 2,6 4,90 2,20+122,72

%

Ortofrutta, pescherie, fioristi 9,03 10,26 19,29 2,52+665,47

%

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Quanto va aggiunto per Provincia e Stato ?

Alle tariffe che ho illustrato dovrà essere sommata l’addizionale provinciale che nel 2013 è pari al 3,80%. In totale le utenze domestiche e non domestiche di Cellatica verseranno alla Provincia di Brescia poco più di 14 mila euro.

Oltre all’addizionale provinciale va aggiunta la quota da versare allo Stato (prevista dall’art. 14 comma 13 del DL 6/12/2011 n° 201) pari a 0,30 euro per ogni metro quadrato di superficie soggetta al tributo. In totale le utenze domestiche e non domestiche di Cellatica verseranno allo Stato poco più di 44 mila euro.

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Quando si paga ?

Il versamento del tributo è effettuato in quattro rate trimestrali scadenti nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre con facoltà del contribuente di effettuare il pagamento in unica soluzione entro la scadenza della prima rata.

Per il solo 2013, in virtù della proroga stabilita con il D.L. 14 gennaio 2013, n. 1, il tributo è liquidato con le seguenti scadenze: “acconto”: entro il 30.09.2013 si paga l’importo pari

al 50% di quanto pagato nel 2012 ai fini TARSU, oltre il tributo provinciale;

“saldo/conguaglio”: entro il 30.11.2013 si paga l’importo annuo dovuto a titolo di TARES 2013 detraendo quanto pagato con la rata di acconto.

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Quanto si paga per le due rate ?

Con la prima rata (30 settembre 2013) il 50% della TARSU pagata nel 2012 (escluse le voci exECA (10%) e contributo provinciale (5%). Sull’importo cosi’ ottenuto si applica il contributo provinciale 2013 che è pari al 3,8%. In pratica: Un contribuente che nel 2012 ha pagato in totale 100,00 euro paga con la rata di acconto 45,13 euro (cioe’ il 45,13% del totale pagato nel 2012).

Con il saldo (30 novembre 2013) si paga l’importo annuo dovuto al Comune a titolo di TARES 2013 e il contributo provinciale del 3,8% al netto di quanto pagato con la prima rata.In aggiunta all’importo del saldo così calcolato per il tributo, il contribuente sarà tenuto al versamento allo Stato della maggiorazione standard pari a 0,30 euro per mq di superficie dell’immobile.

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In quale forma si paga l’acconto ?

Per il pagamento dell’acconto il Contribuente riceverà tramite posta ordinaria un Avviso di Liquidazione contenente il MAV precompilato. Il pagamento del MAV può essere effettuato in uno dei tre seguenti modi:

1- presentando il MAV presso qualsiasi sportello bancario pagando in contanti o con utilizzo del proprio conto corrente. Non sono previste spese e la banca rilascia la ricevuta del pagamento.

2- inserendo il codice identificativo del MAV presso gli sportelli bancomat. Non sono previste spese ed è sufficiente conservare lo scontrino stampato dallo sportello bancomat come dimostrazione del pagamento.

3- attraverso i servizi di online banking della propria banca, inserendo il codice identificativo MAV. Non sono previste spese e la stampa della ricevuta dipende dal sistema e-banking utilizzato.

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In quale forma si paga il saldo/conguaglio ?

Per il pagamento del saldo/conguasglio il Contribuente riceverà, tramite Raccomandata con Ricevuta di Ritorno, l’avviso di Liquidazione contenente un modello F24 precompilato sia per la quota da versare al Comune che per quella da versare allo Stato.

Il pagamento dell’F24 si effettua presso qualsiasi sportello bancario o ufficio postale pagando in contanti o con utilizzo del proprio conto corrente. Non sono previste spese e la banca o la Posta rilasciano la ricevuta del pagamento.

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ECCO ALCUNI ESEMPI PER LE UTENZE DOMESTICHE e NON DOMESTICHE

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HAI DUBBI ???

Vuoi un esempio specifico ?

CHIEDI !

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BILANCIO 2013

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ENTRATE PREVISTE

2013

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Il totale delle entrate previste cui corrispondono pari valore di uscite, è sostanzialmente allineato a quello medio dei quattro anni precedenti. La composizione è però notevolmente diversa e sconta significative incertezze tra le quali: la disciplina dell’IMU e della TARES per le quali il Governo si è impegnato ad adottare una riforma entro il 31 agosto, la conferma della riduzione di 58.000 euro di trasferimenti nel 2012 e di una probabile pari cifra per il 2013, le segnalazioni effettuate all’Agenzia delle entrate devono trasformarsi in almeno 371.000 di accertamenti e/o pagamenti.

2009 2010 2011 2012 2013 Pre.1,000,000

1,500,000

2,000,000

2,500,000

3,000,000

3,500,000

2,7

23

,34

3

3,0

80

,08

9

2,9

88

,49

5

2,7

78

,78

2

2,8

49

,05

8

TOTALE ENTRATE

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Nella previsione 2013 abbiamo mantenuto le stesse aliquote base applicate nel 2012 (0,4% e 0,76%) e non abbiamo introdotto l’addizionale comunale sull’IRPEF. L’incremento 2013 deriva solo dal cambio di impostazione previsto dalla legge di stabilità 2013 che ha ridisegnato l’applicazione dell’IMU disponendo che nel 2013 tutta l’IMU rimanga ai Comuni, tranne il gettito derivante dagli immobili del Gruppo catastale D (ovvero le categorie produttive). Nel 2012 l’IMU per le abitazioni diverse dall’abitazione principale rimaneva per il 50% al comune e il rimanente 50% andava allo Stato.

2009 2010 2011 2012 2013 Pre. -

100,000

200,000

300,000

400,000

500,000

600,000

700,000

800,000

900,000

1,000,000

56

0,0

00

56

0,0

00

59

9,5

73

86

6,3

54

95

6,0

00

ICI - IMU

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I trasferimenti dello Stato diminuiscono di circa 290 mila euro, di cui 90.000 sono per compensare l’aumento dell’IMU. Nel 2012 erano già stati ridotti di 546 mila euro dei quali 267 mila per compensare gli incassi maggiori dell’IMU rispetto all’ICI.

2009 2010 2011 2012 2013 Pre. -

200,000

400,000

600,000

800,000

1,000,000

1,200,000

1,400,000

1,0

81

,06

1

1,2

51

,20

8

1,2

66

,01

1

72

0,1

36

43

1,0

00

Trasferimenti dallo Stato

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L’andamento delle entrate per trasferimenti dallo Stato+Ici (fino al 2011 e IMU dal 2012) registra un taglio di 279.094 euro nel 2012 e di ulteriori 199.490 euro nel 2013. Un totale di riduzioni in due anni di 478.584 euro.

2009 2010 2011 2012 2013 Pre.1,000,000

1,100,000

1,200,000

1,300,000

1,400,000

1,500,000

1,600,000

1,700,000

1,800,000

1,900,000

1,6

41

,06

1

1,8

11

,20

8

1,8

65

,58

4

1,5

86

,49

0

1,3

87

,00

0

Totale trasferimenti dallo Stato + ICI / IMU

Page 38: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

L’andamento delle entrate per oneri di urbanizzazione registra una drastica riduzione negli ultimi due anni in conseguenza della crisi economico finanziaria che ha, di fatto, bloccato gli interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio privato esistente. Un totale di riduzioni in due anni di oltre 260.000 euro. Gli incassi sono pari al 18% di quelli registrati in media nel periodo precedente.

2009 2010 2011 2012 2013 Pre. -

50,000

100,000

150,000

200,000

250,000

21

6,3

96

13

7,6

00

14

5,0

00

35

,72

7

30

,00

0

Oneri di Urbanizzazione

Page 39: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

Le entrate per sanzioni e interessi attivi che nel 2012 avevano registrato un incremento del 100% (+ 53 mila euro principalmente dovuti a interessi per ritardato pagamento) si prevede ritornino al livello medio del periodo precedente.

2009 2010 2011 2012 2013 Pre. -

20,000

40,000

60,000

80,000

100,000

120,000

46

,13

2

45

,98

5

53

,40

5

10

6,6

00

52

,14

0

Sanzioni CDS Interessi attivi - Dividendi

Page 40: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

2009 2010 2011 2012 2013 Pre. -

50,000

100,000

150,000

200,000

250,000

300,000

350,000

400,000

450,000

95

,96

7

28

2,8

50

10

8,9

49

18

,61

7

40

0,1

00

Recupero evasioneTarsu - ICI - IMU

Come si vede dal grafico è previsto un significativo aumento delle entrate derivanti dal recupero dell’evasione fiscale (i valori sono al netto dei compensi da corrispondere alle società incaricate di effettuare le verifiche). Tali entrate sono costituite da recupero di evasione TARSU e ICI per un totale lordo di 244.000 euro e da riconoscimento del gettito derivante dalla segnalazione alla Agenzia delle entrate e all’INPS di elementi utili per la determinazione di maggiori imponibili fiscali e contributivi rispetto a quelli risultanti dalle dichiarazioni presentate da contribuenti.

Page 41: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

2009 2010 2011 2012 2013 Pre.0

50,000

100,000

150,000

200,000

250,000

300,000

350,000

14

8,0

19

18

1,3

22

15

2,0

93

32

8,0

82

23

5,0

90

Concessioni e contributi vari

Come si vede dal grafico, il 2012 è stato un anno in cui questa voce ha registrato un considerevole aumento a seguito di concessioni cimiteriali. Quest’anno l’importo è previsto è ancora sopra la media, (vendita di una cappella cimiteriale) tuttavia inferiore di circa 92 mila euro rispetto al 2012.

Page 42: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

DEBITI

Page 43: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

Nei cinque anni si sono rimborsate quote di mutui, assunti da precedenti amministrazioni, per un totale di 542mila euro. Il debito residuo alla fine dell’anno sarà pari a 1,17 milioni di euro che dovrà essere rimborsato negli anni a venire. Il debito procapite che nel 2009 era pari a 349 euro, alla fine del 2013 sarà di 233 euro (riduzione del 33%).

31/12/2008 31/12/2009 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013€ 0.00

€ 200,000.00

€ 400,000.00

€ 600,000.00

€ 800,000.00

€ 1,000,000.00

€ 1,200,000.00

€ 1,400,000.00

€ 1,600,000.00

€ 1,800,000.00

1,7

08

,04

1.8

4

1,6

23

,83

7.6

7

1,3

55

,32

8.3

3

1,2

94

,39

2.3

3

1,2

63

,12

7.7

6

1,1

66

,01

7.3

2

DEBITI RESIDUI DA RIMBORSARE

Page 44: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

SPESE PREVISTE 2013

Page 45: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

Come si vede dal grafico nei cinque anni si è operato prioritariamente per la riduzione delle spese di funzionamento dell’apparato comunale. Tali spese si sono ridotte di poco meno di 324 mila euro (- 17,31%). A seguito di ciò si è potuto incrementare la dotazione per i servizi ai cittadini di 252 mila euro (+24,27%). Vediamo ora le principali voci delle due tipologie di spese partendo dalle spese di funzionamento.

2009 2010 2011 2012 2013 Pre.0

200,000

400,000

600,000

800,000

1,000,000

1,200,000

1,400,000

1,600,000

1,800,000

2,000,000

1,8

66

,10

5

1,9

68

,56

4

1,6

27

,19

9

1,6

31

,18

5

1,5

42

,95

4

1,0

38

,44

7

1,2

38

,64

9

1,3

25

,78

7

1,2

38

,05

5

1,2

90

,10

4

Spese funzionamento macchina comunale e spese per servizi al cit-tadino

Page 46: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

PRINCIPALI SPESE DI

FUNZIONAMENTO

APPARATO COMUNALE

Page 47: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

Il grafico evidenzia l’andamento del numero dei dipendenti comunali effettivi rapportati alle 36 ore settimanali contrattuali di lavoro al netto delle lunghe assenze. La riduzione subita è pari all’8,5%.

2008 2009 2010 2011 201214

15

16

17

18

17.5

17.21

16.71

15.71

16.21

ANDAMENTO N° DIPENDENTI RAPPORTATI A TEMPO PIENO

Page 48: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

E’ la principale voce di spesa di funzionamento. L’andamento del costo non registra una riduzione proporzionale a quella del numero dei dipendenti in quanto le lunghe assenze e le maternità sono pagate dal comune.

2009 2010 2011 2012 2013 Prev.0

100,000

200,000

300,000

400,000

500,000

600,000

700,000

63

9,3

53

66

1,5

86

62

5,9

36

63

3,7

96

69

5,4

59

Spese per il Personale

Page 49: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

La decisione di rimborsare parte dei mutui, oltre ad aver ridotto il debito, ha permesso di ridurre le spese di 53 mila euro all’anno rispetto all’inizio del mandato.

2009 2010 2011 2012 2013 Prev.0

20,000

40,000

60,000

80,000

100,000

120,000

140,000

160,000 147,306

138,431

98,540 98,326 94,041

Spese di rimborso Mutui e Interessi

Page 50: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

La decisione di installare impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, oltre ad aver ridotto l’impatto ecologico, consente fino al 2031 un risparmio annuo di circa 130 mila euro. Ciò sta permettendo una riduzione delle spese pur a fronte di un incremento di oltre notevolissimo del costo dell’energia elettrica. L’aumento registrato nel 2012 è relativo al pagamento di conguagli prezzo relativi agli anni precedenti.

2009 2010 2011 2012 2013 Prev.0

50,000

100,000

150,000

200,000

250,000

300,000

350,000

400,000 330,700 333,200

312,145

361,752

215,547

Spese Energetiche

Page 51: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

La riduzione progressiva e continua delle spese di manutenzione non è a scapito del mantenimento del patrimonio (strade, immobili, verde) ma è stata ottenuta attraverso una selezione delle imprese soprattutto attraverso bandi di evidenza pubblica.

2009 2010 2011 2012 2013 Prev.0

100,000

200,000

300,000

400,000

500,000

600,000 532,255 473,188

429,690 412,628 386,900

Spese Manutenzione Ordinaria

Page 52: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

Da giugno 2009 si sono consuntivati 157 mila euro di risparmio a fronte della rinuncia alla percezione o riduzione dell’emolumento da parte dei componenti la Giunta comunale.

2008 2009 2010 2011 2012 2013 Prev.0

5,000

10,000

15,000

20,000

25,000

30,000

35,000

40,000

45,000

50,000 45,189

33,737

13,709 13,417 11,143 11,143

Spese Amministratori

Page 53: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

Le spese di rappresentanza (pranzi e cene di servizio, bande musicali, rinfresco manifestazioni, ecc.) sono state pressoché azzerate durante il mandato.

2009 2010 2011 2012 2013 Prev.0

2,000

4,000

6,000

8,000

10,000

12,000

14,000 13,205

1,354 2,363

821 0

Spese di Rappresentanza

Page 54: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

PRINCIPALI SPESE PER SERVIZI AI CITTADINI

Page 55: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

La spesa per servizi sociali è una delle voci più rilevanti. La dotazione media nei 4 anni è stata di 273 mila euro con un incremento di oltre 122 mila euro all’anno (+82%) rispetto al periodo precedente.

2009 2010 2011 2012 2013 Prev.0

50,000

100,000

150,000

200,000

250,000

300,000

350,000

167,117

306,965 280,695

236,002

270,075

Servizi Sociali

Page 56: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

Le spese per il servizio scolastico sono state potenziate nei quattro anni con un incremento medio di 61 mila euro (+62,88%).

2009 2010 2011 2012 2013 Prev.0

20,000

40,000

60,000

80,000

100,000

120,000

140,000

160,000

180,000

200,000

97,475

132,469

152,155

176,708 171,925

Servizio Scolastico

Page 57: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

Le spese per la cultura e manifestazioni culturali hanno subito nel 2012 una riduzione dell’11,32% e una ulteriore riduzione del 24% è prevista per il 2013.

2009 2010 2011 2012 2013 Prev.0

20,000

40,000

60,000

80,000

100,000

120,000 108,636 105,505 106,514

94,073

71,898

Cultura e Manifestazioni Culturali

Page 58: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

I contributi per lo sviluppo di attività istituzionali delle Associazioni che hanno sede sul territorio comunale si sono mantenuti pressoché costanti nel quadriennio. La riduzione di 11 mila euro degli 2012 e 2013 è dovuta esclusivamente al cambio dell’associazione che gestiva le attività pallavolistiche.

2009 2010 2011 2012 2013 Prev.0

10,000

20,000

30,000

40,000

50,000

60,000

70,000

80,000

90,000 78,066 74,848 80,649

69,973 69,794

Contributi ad Enti e Associazioni

Page 59: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

La riduzione delle spese a partire dal 2010 è stata ottenuta garantendo il medesimo servizio ma cambiando la cooperativa che lo sviluppava. A partire dal 2011 sono in aggiunta erogati contributi ai minori di 18 anni per la partecipazione a corsi sportivi, di formazione musicale, per la partecipazione al GREST e a campi scuola.

2009 2010 2011 2012 2013 Prev.0

5,000

10,000

15,000

20,000

25,000

30,000 23,500

17,597 15,580

26,993 26,264

Attività Giovanili

Page 60: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

Nonostante l’incremento del numero di pubblicazioni del Notiziario comunale la spesa è stata contenuta e dal 2012 ridotta. Nel 2013, per contenere la spesa, si è passati da una pubblicazione bimensile ad una trimestrale.

2009 2010 2011 2012 2013 Prev.0

2,000

4,000

6,000

8,000

10,000

12,000

14,000

16,000

18,000

20,000

11,199

18,945

16,140

9,021 9,448

Servizio Informazione ai Cittadini

Page 61: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

INVESTIMENTI PREVISTI

2013

Page 62: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Series1 203293 777938 2590325 436877 839719 1102393 2007316 2563590 2573476.23

1551280

250,000

750,000

1,250,000

1,750,000

2,250,000

2,750,000

Investimenti Attuati

Nei tre esercizi 2010-2012 sono stati effettuati investimenti per 7,1 milioni di euro con una media di 2,3 milioni all’anno contro una media di 0,6 milioni del periodo precedente. Per realizzare tali investimenti non si è fatto ricorso ad accensioni di mutui, né si è cementificato una parte significativa del territorio che era prevista dal P.I.I.

Page 63: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

Cosa si prevede di realizzare nel 2013 ?

Nel 2013 saranno realizzati i seguenti investimenti:Parcheggio di via XXV Aprile, le opere di urbanizzazione del PEEP, messa a norma dei restanti 250 punti luce illuminazione pubblica, illuminazione strada collegamento vie Montebello-Gramsci, sostituzione serramenti scuola materna e ristrutturazione servizi igienici, video sorveglianza isole ecologiche stradali - cimitero e area scuola materna/nido, rifacimento del campo di inumazione “C” nel cimitero, sistemazioni marciapiede Viale Risorgimento.A questi investimenti, se entreremo in graduatoria del bando nazionale impianti sportivi, potranno aggiungersi la riqualificazione del centro tennis, la copertura di parte della tribuna del campo di calcio, la riqualificazione dell’area manifestazioni, il rifacimento del manto sintetico del campo di calcio a 5 giocatori.

Page 64: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

DOMANDE ???

CHIARIMENTI ???

Page 65: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

ge

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ma

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lug

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v

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ma

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no

v18%

20%

22%

24%

26%

28%

30%

32%

34%

36%

38%

40%

42%

44%

46%

48%

50%

52%

54%

56%

58%

60%

62%

64%

66%

68%

70%

26.39%

24.67%

30.92%29.85%

26.72%

32.88%

20.78%

37.39%

45.83%

32.09%

39.28%

24.35%

36.13%

31.29%

37.68%

25.55%

28.52%

44.54%

36.29%

47.59%

50.61%

45.59%

53.59%55.87%

37.27%

55.09%

47.62%

61.11%

44.61%

49.82%

59.26%

55.53%

PERCENTUALE RACCOLTA DIFFERENZIATA

2009 201020082007 2011 2012

2012

2013

Page 66: ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013.

2009 2010 2011 2012 pre 20130

500,000

1,000,000

1,500,000

2,000,000

2,500,000

3,000,000

3,500,000

4,000,000

4,500,000

TO

NN

EL

LA

TE

A

NN

UE

raccolta differenziata

raccolta indifferenziata

Totale rifiuti