Assemblea ordinaria dei Soci - Dicembre 2013 · per il mondo il nome di Alassio come...

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L’A.V.A. ringrazia quanti hanno espresso i loro auguri ricambiando l’auspicio di un 2014 ricco di ogni bene N el Salone delle Opere Parroc- chiali di Sant’Ambrogio si è svolta la cerimonia di conse- gna dell’Alassino d’Oro. A conse- gnare i riconoscimenti è stato il sindaco Enzo Canepa. Quest’anno sono stati premiati con l’Alassino d’Oro Elio Menzio- ne, ambasciatore a Berlino, Ivo Brancaleoni, storico calciatore di serie A,B,C e Mario Vignani, l’eco- logista innamorato di Alassio. L’Alassino d’Oro è un premio istituito negli anni ’90 per pre- miare quegli alassini che hanno contribuito a “fare grande il nome di Alassio” con la loro opera. È un riconoscimento che si rifà al praemium virtutis che Andrea Doria riservava ai suoi alleati più fedeli e ai suoi generali più valo- rosi, e che venne conferito nel 1546 al Capitano Alassino Giulia- no Berno. Un premio che è di- ventato negli anni un vero sinoni- mo di amore verso la città di Alassio e le sue tradizioni. “Quest’anno abbiamo premiato personaggi illustri e anche poco noti, ma uniti dall’amore per la nostra città - spiega il sindaco Enzo Canepa - Tre personaggi impegnati nel sociale che hanno portato in giro per il mondo il nome di Alassio come l’Ambasciatore Menzione o che sem- plicemente la vivono cercando di po- ter dare un buon esempio agli altri come nel caso di Mario Vignani che da anni pulisce i sentieri collinari dell’anfiteatro alassino con dedizio- ne e passione solo per il piacere di vedere Alassio più bella e splenden- te. Un concittadino che da sempre di- mostra il suo grande amore per la nostra bella città. Ivo Brancaleoni in- vece è un personaggio dello sport che tutti conoscono bene. Ha allena- to ben tre generazioni, praticamente ha sempre vissuto sui campi di gioco per 40 anni”. Elio Menzione. È nato ad Alassio il 30 agosto 1949. Si è laureato in giu- risprudenza presso l’Università di Pavia il 27 novem- bre 1972. A segui- to di concorso, entra nella carrie- ra diplomatica il 29 agosto 1975, e presta servizio prima presso la Direzione Gene- rale dell’Emigra- zione, poi presso la Direzione Ge- nerale del Perso- nale, e infine pres- so il Cerimoniale Diplomatico della Repubblica. Dal 1977 al 1980 pre- sta servizio pres- so l’Ambasciata d’Italia a Hanoi, Vietnam. Nel 1980 è trasferito presso l’Ambasciata d’Italia a Jakarta, Indonesia. Nel set- tembre 1984 rientra al Ministero de- gli Affari Esteri, presso la Direzione Generale degli Affari Politici. Nel maggio 1987 assume le funzioni di Primo Consigliere presso l’Amba- sciata d’Italia a Lima, Peru. Nell’ago- sto 1991 assume le funzioni di Primo Consigliere presso la Rap- presentanza Permanente d’Italia al- le Nazione Unite in New York, dove presta servizio fino al 1996, durante il biennio di presenza dell’Italia in Consiglio di Sicurezza. Nell’agosto 1996 rientra a Roma, dove presta servizio presso la Segreteria Ge- nerale e presso l’Unità di Analisi e Programmazione. Dal 2001 al 2005 è Ambasciatore d’Italia a L’Avana, Cuba. Nell’ottobre 2005 è nominato Vice Direttore Generale della Promozione e Cooperazione Cul- turale del Ministero degli Affari Esteri. Nel settembre 2008 assume le funzioni di Ambasciatore d’Italia in Sud Africa, con accreditamento secondario in Lesotho, Mada- gascar e Mauritius, e – dal settem- bre 2009 – in Namibia. Nell’autunno 2011 è nominato Ambasciatore d’Italia in Colombia. Dall’ agosto 2012 è Ambasciatore d’Italia presso la Repubblica Federale di Germa- nia. L’Ambasciatore Elio Menzione è stato insignito nel 2003 dell’Ono- rificenza di Commendatore all’Or- dine al Merito della Repubblica Italiana. Egli ha pubblicato un sag- gio di Storia Diplomatica e ha con- tribuito alla pubblicazione “L’Italia all’ONU 1993-1999”. Ivo Brancaleoni. È nato ad Alassio il 23 novembre 1931. Il suo esordio risale al 2 ottobre 1955 nel ruolo di terzino in Atalanta-Torino finito 1-2. Ha giocato nel Como in serie B, col Torino e col Bari in serie A e quindi con la Reggina in serie C. Il suolo ruolo era quello di terzino. Brancaleoni è stato per tanti anni al- lenatore delle squadre di calcio lo- cali come l’Auxilium Alassio e ha collaborato nell’organizzazioni di tornei e manifestazioni internazio- nali di prestigio allo Stadio Ferrando. Infaticabile il suo ruolo di educatore dei giovani alla discipli- na sportiva anche all’Oratorio Don Bosco di Alassio. Mario Vignani. È nato a Vercelli il 17 giugno 1934. Da anni vive ad Alassio. Uomo impegnato nel socia- le e soprattutto nel preservare Alassio e le sue bellezze naturali. Esempio da seguire per la sua gran- de passione per la città e nella sal- vaguardia del verde delle colline della città. G iovedì 12 dicembre 2013, presso i locali dell’A.V.A., si è tenuta la seconda Assemblea Ordinaria dei Soci del nuovo Consiglio con Cate- rina Maggi Rabolli, prima donna presidente dell’Associazione che prendendo la parola ha chiesto all’Assemblea un minu- to di raccoglimento per tutti i Soci defunti. Ha poi ringraziato i presenti ed esposto la sua re- lazione sul primo periodo della sua Presidenza. “…un anno veramente parti- colare… un continuo correre, affrontare nuove situazioni e nuove sfide. La mia elezione a questo ‘servizio’ per l’A.V.A. è stata certamente uno shock, ma anche una grossa indicazio- ne di cambiamento, per la qua- le ci sono state reazioni e molti commenti. Un incarico così im- portante rappresenta l’assun- zione di una grande responsa- bilità, di fronte ai soci e alla tra- dizione che da più di 50 anni fa della nostra Associazione un punto di riferimento per gli Alassini. Nemmeno per un mi- nuto ho sentito questo incarico come ‘la conquista di un potere’ ma sempre come un impegno di lavoro e di servizio, profonda- mente conscia che il cambia- mento è uno dei principi della vita, non sempre facile da ac- cettare, soprattutto in un am- biente un po’ ‘ingessato’ come il nostro, dove crea qualche scombussolamento. Quando sono entrata in consiglio la pri- ma volta con Presidente Carlo Cavedini, ho trovato un mecca- nismo ben oliato, con persone che da decenni lavoravano in- sieme e che ormai erano più amici che consiglieri. Come in un alveare ognuno aveva il pro- prio compito che svolgeva con responsabilità e affidabilità avendo sempre presente di la- vorare tutti al solo scopo del be- ne dell’A.V.A.. In questo nostro nuovo con- siglio in cui sono cambiati ruoli e persone, tutti certamente de- siderano impegnarsi con leale collaborazione al bene dell’As- sociazione, camminando nei solchi indicati dall’impegno di chi ha portato l’A.V.A. fino ai no- stri giorni. Il nostro desiderio è di rispettare gli insegnamenti del passato e immaginare che l’A.V.A. possa proseguire dopo di noi per continuare ad essere un vero punto di riferimento per gli Alassini. Con questa intenzione ci im- pegniamo tutti alla realizzazione de L’ALASSINO cercando di fare mese per mese, del nostro me- glio e aspettiamo i consigli che ogni Socio volesse esprimere. Con un rinnovato spirito di collaborazione abbiamo desi- derato riprendere lo spettacolo ‘TRA MUSICA E POESIA’ così ca- ro al Prof. Schivo, grazie all’ap- porto altamente professionale del nuovo consigliere Andrea Elena. In questa occasione abbiamo consegnato la tessera di Socio Onorario alla Signora Sara Schivo, al nostro grande concit- tadino Gibba e al grande tenore Luis Alva. Grazie alla collaborazione speciale del Prof. Gallea sono riuscita a realizzare un vecchio sogno: far diventare la nostra sede una casa comune dove ri- trovarsi e tener viva la lingua del nostro cuore, i ricordi, le tradizioni, la vita, l’aria, la luce che si respirava ad Alassio. Così sono nate le ‘SEIRONE TRA DE NUI- DUE CIACCHERE E DUI CIAITI‘. Ne abbiamo fatte già quattro e devo dire che le per- sone hanno dimostrato soddi- sfazione e gioia di stare insie- me, ‘insemme tra de nui’. Sul numero di dicembre dell’Alassino abbiamo segnalato due SEIRONE per gennaio: una col ‘LUTTO’ du maisciu Richin in data venerdi 17 gennaio (a scopo scaramantico…) e una serata condotta dal nostro famoso te- nore e consigliere Andrea Elena su MARIA CALLAS. A settembre, il giorno dopo la telefonata con cui mettevamo a punto la visita dei Carlofortini, abbiamo avuto lo stordimento del lutto improvviso del Pre- sidente della Consulta ligure, Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Socio Effettivo 25,00 - Socio Aderente 22,00 - Socio Aderente estero 27,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it ANNO LIV - N. 1 Lunedì 20 Gennaio 2014 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Ivo Brancaleoni. Elio Menzione. Associazione Vecchia Alassio “Floreat Alaxium” Assemblea ordinaria dei Soci - Dicembre 2013 Con RITRUVAMMUSE INSEMME l’A.V.A. augura un felice anno nuovo sulle note verdiane della Traviata ALASSINI D’ORO PREMIATI ALLA FESTA DI SANT’AMBROGIO Antonio Abate. Ernesto Carbone. Franco Puricelli. Marilena Arecco. (continua a pagina 2) Il soprano Melissa Briozzo, il tenore Andrea Elena, Gianni Croce e la Compagnia Teatrale Dialettale Alassina nel celeberrimo “Brindisi”. (ARTICOLO E FOTO A PAG. 7)

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L’A.V.A. ringrazia quanti hanno espresso

i loro auguri ricambiando l’auspicio

di un 2014 ricco di ogni bene

Nel Salone delle Opere Parroc-chiali di Sant’Ambrogio si èsvolta la cerimonia di conse-

gna dell’Alassino d’Oro. A conse-gnare i riconoscimenti è stato ilsindaco Enzo Canepa.

Quest’anno sono stati premiaticon l’Alassino d’Oro Elio Menzio-ne, ambasciatore a Berlino, IvoBrancaleoni, storico calciatore diserie A,B,C e Mario Vignani, l’eco-logista innamorato di Alassio.

L’Alassino d’Oro è un premioistituito negli anni ’90 per pre-miare quegli alassini che hannocontribuito a “fare grande il nomedi Alassio” con la loro opera. È unriconoscimento che si rifà alpraemium virtutis che AndreaDoria riservava ai suoi alleati piùfedeli e ai suoi generali più valo-rosi, e che venne conferito nel1546 al Capitano Alassino Giulia-no Berno. Un premio che è di-ventato negli anni un vero sinoni-mo di amore verso la città diAlassio e le sue tradizioni.

“Quest’anno abbiamo premiatopersonaggi illustri e anche poco noti,ma uniti dall’amore per la nostracittà - spiega il sindaco EnzoCanepa - Tre personaggi impegnatinel sociale che hanno portato in giroper il mondo il nome di Alassio comel’Ambasciatore Menzione o che sem-plicemente la vivono cercando di po-ter dare un buon esempio agli altri

come nel caso di Mario Vignani cheda anni pulisce i sentieri collinaridell’anfiteatro alassino con dedizio-ne e passione solo per il piacere divedere Alassio più bella e splenden-te. Un concittadino che da sempre di-mostra il suo grande amore per lanostra bella città. Ivo Brancaleoni in-vece è un personaggio dello sportche tutti conoscono bene. Ha allena-to ben tre generazioni, praticamenteha sempre vissuto sui campi di giocoper 40 anni”.

Elio Menzione. È nato ad Alassioil 30 agosto 1949. Si è laureato in giu-risprudenza presso l’Università diPavia il 27 novem-bre 1972. A segui-to di concorso,entra nella carrie-ra diplomatica il29 agosto 1975, epresta servizioprima presso laDirezione Gene-rale dell’Emigra-zione, poi pressola Direzione Ge-nerale del Perso-nale, e infine pres-so il CerimonialeDiplomatico dellaRepubblica. Dal1977 al 1980 pre-sta servizio pres-so l’Ambasciatad’Italia a Hanoi, Vietnam. Nel 1980 ètrasferito presso l’Ambasciatad’Italia a Jakarta, Indonesia. Nel set-tembre 1984 rientra al Ministero de-gli Affari Esteri, presso la DirezioneGenerale degli Affari Politici. Nelmaggio 1987 assume le funzioni diPrimo Consigliere presso l’Amba-sciata d’Italia a Lima, Peru. Nell’ago-sto 1991 assume le funzioni diPrimo Consigliere presso la Rap-presentanza Permanente d’Italia al-le Nazione Unite in New York, dovepresta servizio fino al 1996, duranteil biennio di presenza dell’Italia inConsiglio di Sicurezza. Nell’agosto1996 rientra a Roma, dove prestaservizio presso la Segreteria Ge-nerale e presso l’Unità di Analisi eProgrammazione. Dal 2001 al 2005 èAmbasciatore d’Italia a L’Avana,Cuba. Nell’ottobre 2005 è nominatoVice Direttore Generale dellaPromozione e Cooperazione Cul-turale del Ministero degli AffariEsteri. Nel settembre 2008 assumele funzioni di Ambasciatore d’Italia

in Sud Africa, con accreditamentosecondario in Lesotho, Mada-gascar e Mauritius, e – dal settem-bre 2009 – in Namibia. Nell’autunno2011 è nominato Ambasciatored’Italia in Colombia. Dall’ agosto2012 è Ambasciatore d’Italia pressola Repubblica Federale di Germa-nia. L’Ambasciatore Elio Menzioneè stato insignito nel 2003 dell’Ono-rificenza di Commendatore all’Or-dine al Merito della RepubblicaItaliana. Egli ha pubblicato un sag-gio di Storia Diplomatica e ha con-tribuito alla pubblicazione “L’Italiaall’ONU 1993-1999”.

Ivo Brancaleoni. È nato adAlassio il 23 novembre 1931. Il suoesordio risale al 2 ottobre 1955 nelruolo di terzino in Atalanta-Torinofinito 1-2. Ha giocato nel Como inserie B, col Torino e col Bari in serieA e quindi con la Reggina in serie C.Il suolo ruolo era quello di terzino.Brancaleoni è stato per tanti anni al-lenatore delle squadre di calcio lo-cali come l’Auxilium Alassio e hacollaborato nell’organizzazioni ditornei e manifestazioni internazio-nali di prestigio allo StadioFerrando. Infaticabile il suo ruolo dieducatore dei giovani alla discipli-na sportiva anche all’Oratorio DonBosco di Alassio.

Mario Vignani. È nato a Vercelli il17 giugno 1934. Da anni vive adAlassio. Uomo impegnato nel socia-le e soprattutto nel preservareAlassio e le sue bellezze naturali.Esempio da seguire per la sua gran-de passione per la città e nella sal-vaguardia del verde delle collinedella città.

Giovedì 12 dicembre 2013,presso i locali dell’A.V.A.,si è tenuta la seconda

Assemblea Ordinaria dei Socidel nuovo Consiglio con Cate-rina Maggi Rabolli, prima donnapresidente dell’Associazioneche prendendo la parola hachiesto all’Assemblea un minu-to di raccoglimento per tutti iSoci defunti. Ha poi ringraziatoi presenti ed esposto la sua re-lazione sul primo periodo dellasua Presidenza.

“…un anno veramente parti-colare… un continuo correre,affrontare nuove situazioni enuove sfide. La mia elezione aquesto ‘servizio’ per l’A.V.A. èstata certamente uno shock,

ma anche una grossa indicazio-ne di cambiamento, per la qua-le ci sono state reazioni e molticommenti. Un incarico così im-portante rappresenta l’assun-zione di una grande responsa-bilità, di fronte ai soci e alla tra-

dizione che da più di 50 anni fadella nostra Associazione unpunto di riferimento per gliAlassini. Nemmeno per un mi-nuto ho sentito questo incaricocome ‘la conquista di un potere’ma sempre come un impegno dilavoro e di servizio, profonda-mente conscia che il cambia-mento è uno dei principi dellavita, non sempre facile da ac-cettare, soprattutto in un am-biente un po’ ‘ingessato’ come ilnostro, dove crea qualchescombussolamento. Quandosono entrata in consiglio la pri-ma volta con Presidente CarloCavedini, ho trovato un mecca-nismo ben oliato, con personeche da decenni lavoravano in-sieme e che ormai erano piùamici che consiglieri. Come inun alveare ognuno aveva il pro-prio compito che svolgeva conresponsabilità e affidabilitàavendo sempre presente di la-vorare tutti al solo scopo del be-ne dell’A.V.A..

In questo nostro nuovo con-siglio in cui sono cambiati ruolie persone, tutti certamente de-siderano impegnarsi con lealecollaborazione al bene dell’As-sociazione, camminando neisolchi indicati dall’impegno dichi ha portato l’A.V.A. fino ai no-stri giorni. Il nostro desiderio èdi rispettare gli insegnamentidel passato e immaginare chel’A.V.A. possa proseguire dopodi noi per continuare ad essereun vero punto di riferimentoper gli Alassini.

Con questa intenzione ci im-pegniamo tutti alla realizzazionede L’ALASSINO cercando di faremese per mese, del nostro me-glio e aspettiamo i consigli cheogni Socio volesse esprimere.

Con un rinnovato spirito dicollaborazione abbiamo desi-derato riprendere lo spettacolo‘TRA MUSICA E POESIA’ così ca-ro al Prof. Schivo, grazie all’ap-porto altamente professionaledel nuovo consigliere AndreaElena.

In questa occasione abbiamoconsegnato la tessera di SocioOnorario alla Signora SaraSchivo, al nostro grande concit-tadino Gibba e al grande tenoreLuis Alva.

Grazie alla collaborazionespeciale del Prof. Gallea sonoriuscita a realizzare un vecchiosogno: far diventare la nostrasede una casa comune dove ri-trovarsi e tener viva la linguadel nostro cuore, i ricordi, le

tradizioni, la vita, l’aria, la luceche si respirava ad Alassio. Cosìsono nate le ‘SEIRONE TRA DENUI- DUE CIACCHERE E DUI

CIAITI‘. Ne abbiamo fatte giàquattro e devo dire che le per-sone hanno dimostrato soddi-sfazione e gioia di stare insie-me, ‘insemme tra de nui’.

Sul numero di dicembredell’Alassino abbiamo segnalatodue SEIRONE per gennaio: unacol ‘LUTTO’ du maisciu Richin in

data venerdi 17 gennaio (a scoposcaramantico…) e una seratacondotta dal nostro famoso te-nore e consigliere Andrea Elenasu MARIA CALLAS.

A settembre, il giorno dopo latelefonata con cui mettevamo apunto la visita dei Carlofortini,abbiamo avuto lo stordimentodel lutto improvviso del Pre-sidente della Consulta ligure,

Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.Socio Effettivo € 25,00 - Socio Aderente € 22,00 - Socio Aderente estero € 27,00ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it

ANNO LIV - N. 1 Lunedì 20 Gennaio 2014 € 2,00Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA

Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)

Ivo Brancaleoni.

Elio Menzione.

Associazione Vecchia Alassio “Floreat Alaxium”

Assemblea ordinaria dei Soci - Dicembre 2013

Con RITRUVAMMUSE INSEMME l’A.V.A. augura un felice anno nuovo sulle note verdiane della Traviata

ALASSINI D’ORO PREMIATI ALLA FESTA DI SANT’AMBROGIOAntonio Abate.

Ernesto Carbone.

Franco Puricelli.

Marilena Arecco.

(continua a pagina 2)

Il soprano Melissa Briozzo, il tenore Andrea Elena, Gianni Croce e la Compagnia Teatrale Dialettale Alassina nelceleberrimo “Brindisi”. (ARTICOLO E FOTO A PAG. 7)

L’Amministrazione Comunale risponde allaminoranza: “Delibera inviata alla magistratura

affinché venga fatta chiarezza”In risposta alla nota stampa

firmata dal consigliere di oppo-sizione Piera Olivieri per contodi Progetto Alassio e Insieme X einviata nella giornata di ieri alleredazione degli organi di stam-pa l’Amministrazione Comunaleha annunciato che “ha provve-duto a tutelarsi in ogni sede perporre fine una volta per tutte ainsinuazioni prive di ogni fonda-mento, sterili e polemiche chehanno come unico scopo il deni-grare l’amministrazione e dan-neggiare ogni volta l’immaginedella città di Alassio, per questo

la delibera di consiglio comuna-le è stata integralmente inviataalla Magistratura affinché vengafatta chiarezza, una volta pertutte, su chi ha realmente delleresponsabilità oggettive in meri-to alle false informazioni e allaaccuse personali relative alla vi-cenda della scuola di musica.Quindi rassicuriamo l’opposi-zione che presto chiarezzaverrà fatta su chi realmente stru-mentalizza scelte che erano benevidenziate in 2 programmi elet-torali, per questo assolutamen-te trasparenti”.

Riduzioni Tares per le famiglie incondizioni di disagio economicoAd Alassio arriva lo sconto

della Tares, in favore delle fami-glie in condizioni di disagio so-cioeconomico e con problemi didisabilità. Lo ha deciso l’Asses-sorato alle Politiche Sociali delComune di Alassio.

Con l’approvazione del Rego-lamento Tares, avvenuto in viadefinitiva a fine Novembre, sonostate introdotte nuove agevola-zioni per le famiglie rispetto alprevigente Regolamento dellaTassa Rifiuti, che prevedeva ta-riffe ridotte nella misura del 50%in due casi: nel caso in cuinell’abitazione risiedeva una fa-miglia avente al suo interno uncomponente riconosciuto porta-tore di handicap ed il nucleo fa-miliare possedeva un reddito pa-rametrato alla pensione minimaInps e nel caso in cui il nucleo fa-miliare aveva come unico reddi-to il trattamento pensionistico alminimo di legge.

A decorrere dal 2013, con l’ap-plicazione a regime della Tares,la tariffa ordinaria viene ridottanella misura del 50% nel caso diabitazione di residenza di nu-cleo familiare anagrafico aventealmeno un componente ricono-

sciuto portatore di handicapgrave ai sensi dell’art. 3 comma 3della legge 104 del 5.2.1992 o in-valido al 100% effettivamenteconvivente e con una situazioneeconomica del nucleo familiareinferiore o uguale all’indicatoreISEE pari a € 10.000 e nel caso diabitazione di residenza di sog-getti ultrasettantenni, unici resi-denti o con coniuge anch’essoultrasettantenne, con una situa-zione economica del nucleo fa-miliare inferiore o uguale all’in-dicatore ISEE pari a € 7.500. Taleagevolazione viene concessa acondizione che nella stessaunità abitativa non siano presen-ti altre famiglie anagrafiche.

«In un momento di grave crisieconomica l’intendimentodell’Amministrazione è conce-dere un’agevolazione tariffariaad una platea di contribuenti de-cisamente superiore rispetto alpassato. Va da ultimo evidenzia-to come le agevolazioni intro-dotte verranno coperte da risor-se reperite nel bilancio comuna-le e come, di conseguenza, nongraveranno sugli altri utenti», di-chiara l’assessore alle PoliticheSociali Monica Zioni.

«L’ALASSINO»2 Lunedì 20 Gennaio 2014

La querelle delle quereleDa qualche tempo ho ridot-

to i miei intereventisull’Alassino, non perché

non volessi condividere i mieipensieri con i miei concittadini,ma poiché ritenevo che l’espo-sizione mediatica potesse inqualche modo essere strumen-talizzata rispetto alla mia caricadi Consigliere comunale anchea discapito dell’imparzialitàche da sempre contraddistin-gue l’A.V.A.

Peraltro, prendendo spuntodall’invito presumibilmente sot-teso alla pubblicazione sull’A-lassino dell’ordine del giornodel precedente Consiglio comu-nale, e considerata la difficoltàper la cittadinanza di formarsiun obiettivo convincimento suifatti del Palazzo attingendo aimezzi di informazione, ritengoopportuno esprimere la mia va-lutazione sull’andamento dellapolitica cittadina, in particolarecon riferimento alla recente atti-vazione di procedure giudiziarienei confronti di cittadini dissi-denti dalle posizioni dell’attualemaggioranza.

Con tre deliberazioni dellaGiunta comunale, alle quali nelfrattempo potrebbero esserse-ne aggiunte altre, il Sindaco èstato autorizzato a proporre

querela nei confronti di due ge-stori di blog cittadini, Alassio2011 e Alassio Urban Blog, non-ché nei confronti del capo grup-po consiliare di opposizioneAngelo Galtieri, rei di aver getta-to discredito sull’operatodell’amministrazione.

Senza entrare nel merito delcontenuto ritenuto ingiurioso ediffamatorio delle affermazionioggetto di denuncia, per il qualedovrà eventualmente esprimer-si la Magistratura, ritengo op-portuno esporre alcune consi-derazioni, peraltro già avanzatein sede di Consiglio comunale,sul metodo e sui fini sottesi a sif-fatto operato della Giunta.

Tengo anzitutto a precisareche personalmente non ce l’hocon nessuno, ma me la prendopoliticamente con chi, ricopren-do ruoli istituzionali pubblici,non tiene un comportamentoconsono alle funzioni che è chia-mato a svolgere o persegue inte-ressi incompatibili con il benecomune.

Proprio il criterio del bene co-mune mi porta ad affermare,senza tema di smentita, che l’ini-ziativa intrapresa nei confrontidei tre querelati non abbia vali-da motivazione e reale utilità: latutela dell’onorabilità delle isti-

tuzioni viene assunta a pretestoper intimidire o quanto menomettere in riga chi, esprimendola propria opinione o dando vo-ce al civico dissenso, esercita ilsacrosanto diritto di critica.

Riguardo alla querela nei con-fronti del Consigliere Galtieri,inoltre, l’iniziativa della Giuntami sa tanto di ripicca per avereegli denunciato, prima, in sedeconsiliare la spinosa questionedell’attribuzione lampo dei localicomunali con canone agevolatoalla scuola di musica A.M.S. e peravere richiesto, quindi, la tra-smissione alla Procura del verba-le sul punto del Consiglio comu-nale per la valutazione di even-tuali profili penali nel comporta-mento dell’amministrazione.

Anche nei confronti dei duegestori di blog, mi sembra che imembri della maggioranza ab-biano agito più sull’onda dell’e-motività che non per la reale tu-tela degli interessi che essi do-vrebbero perseguire nell’eser-cizio delle funzioni cui sono sta-ti chiamati.

È chiaramente applicabile aifatti in questione la causa di giu-stificazione dell’esercizio del di-ritto di manifestare il propriopensiero attraverso la critica po-litica, scriminante prevista dal

nostro ordinamento per i reati inastratto ipotizzabili nei casi dispecie; in forza di tale conside-razione appare evidente l’infon-datezza e la pretestuosità del ri-corso alla Magistratura penale.

Ma è sul piano delle conse-guenze che l’iniziativa intrapre-sa dalla Giunta assume i caratte-ri più deleteri, determinandol’abbassamento del livello delconfronto politico alassino alloscontro personale, prescinden-do dai reali problemi della Cittàed esponendo i membri dell’or-gano esecutivo comunale, oltreche il primo cittadino, al rischiodi incorrere, loro sì, in imputa-zione per il delitto di calunnia, inragione dell’offesa dolosamenterecata, ancor prima che ai sog-getti ingiustamente querelati,all’amministrazione della giusti-zia, impropriamente e strumen-talmente adita.

Auspico che l’interesse supe-riore al buon andamentodell’amministrazione cittadinaporti chi di dovere a rivedere lescelte adottate, rammentandoche ogni deliberazione può es-sere revocata e ogni querela ri-messa, e che la coerenza adogni costo sfocia nell’ottusità.

Avv. Giovanni Parascosso

FRANE E SENSO CIVICOCon la abbondante pioggia di fine ottobre scorso, poi a no-

vembre e dicembre, soprattutto a causa dei forti temporali, lun-go la strada panoramica di San Bernardo si sono verificate inpiù punti varie frane, alcune di lieve entità ed altre più grandi.

Tutto quello che i dipendenti comunali sono riusciti a fare èstato mettere delle strisce bianco-rosse per segnalare l’ostaco-lo. In alcune curve i massi (non molto grossi) sono sull’asfaltoe, soprattutto di notte, ancora più pericolosi. Cosa si aspetta arimuovere pietre e terra? Non basta segnalare l’ostacolo, lo sideve togliere, tanto più che si tratta di frane non molto grandi.Basterebbero una pala, una mazza ed un veicolo Ape e buonavolontà per risolvere il problema. Per togliere l’erba, foglie ecc.,oltre a tenere in sicurezza le cunette, ci pensa il benemeritoSignor Mario, giustamente da poco premiato, che da anni lavo-ra gratuitamente con grande senso civico. Dimostrare senso ci-vico tocca soltanto ai privati?

C.C.

LA STRADA PER IL PORTO

IN BREVE, AI NOSTRIAMMINISTRATORISEGNALIAMO CHE…

La fotografia mettein chiara evidenza ladifficoltà di transitodei pedoni. Il trattointeressato agli “alla-gamenti” causati dal-la pioggia non riguar-da solo quel brevetratto di passeggiatafotografato, ma tuttaa partire dall’altezzadell’ex hotel Genovaall’ex dancing La Ca-pannina. Cari Ammi-nistratori, prima chediventi anche “ex”definitivamente lapasseggiata Ciccio-ne, esiste la possibi-lità di restituire bel-lezza e dignità all’e-stremo ponente alas-sino?

Fal/.

PASSEGGIATA CICCIONE: TRANSITO PEDONALE A SENSO UNICO ALTERNATO

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI (segue dalla prima pagina)

Elmo Bazzano. Un fatto che ciha sconvolti perché grande erala sua capacità di amicizia e diguida; insieme al prof FrancoGallea ha condotto la Consultamolto in alto nel cuore delle va-rie Associazioni che la compon-gono e nel cuore dei Liguri.Dopo un momento di sconfortoe spaesamento, c’è stata unariunione di organizzazione aCelle e nella giornata del 24 no-vembre è stato festeggiato il 40°anno di fondazione della Con-sulta alla fortezza del Priamardi Savona. A riguardo colgol’occasione di ringraziare sem-pre Beppe Rizzo che segue perl’A.V.A. i lavori della Consulta.

Sono proseguite come sem-pre le collaborazioni con leAssociazioni sul territorio. Inparticolare le Associazioni di“ALASSIO IN CORNICE” che siincontrano regolarmente in se-de, il primo martedì del mese.

Quest’anno grande festa perla SOMS di ALASSIO che ha fe-steggiato splendidamente isuoi primi 150 anni.

Sempre viva la collaborazio-ne con la SCUOLA in occasionedi “Una classe adotta”; siamostati adottati da 5a e 5b con lequali abbiamo realizzato il 6 no-vembre il tradizionale “UN FIO-RE SU OGNI TOMBA”. A questoproposito porgiamo un partico-lare ringraziamento alla DittaRUSSO che fornisce i fiori.

Proseguono le mostre anchese con difficoltà per ovvie ra-gioni di crisi.

Segnalo la generosa donazio-ne della socia Fernanda Bottellicon la quale inizia a concretiz-zarsi il sogno di poter mettereuna porta a vetro e permettereuna più agevole utilizzazionedella Saletta Carletti.

Come per gli altri anni abbia-mo erogato BORSE DI STUDIO elibri a varie Associazioni. Anchequest’anno per l’EROGAZIONEFONDO CASADEI è stato conse-gnato un aiuto a chi era in diffi-coltà.

Voglio esprimere un partico-lare ringraziamento alla nostraLUCIANA che, pur uscita dal

Consiglio, offre molto tempo ecura al funzionamentodell’A.V.A. La continua presen-za, una sede aperta e qualcunosempre pronto ad accogliereed ascoltare è una ricchezzaper ogni Associazione. Grazieanche a Luigi Grollero che ci hatolto d’impasse quando ci sia-mo trovati a non poter stampa-re le etichette ed è sempre di-sponibile ad intervenire in casodi necessità. Un particolare e af-fettuoso ringraziamento a chi sioccupa della CORREZIONE ESPEDIZIONE del giornale: pos-siamo sempre contare sulla lo-ro disponibilità e affidabilità diSoci. Confido sempre nella buo-na volontà dei SOCI che potreb-bero dedicare parte del lorotempo alla nostra sede per ren-derla sempre più accogliente.

Ricordo l’appuntamento im-mancabile per gli Alassini di“Ritruvammuse” presso l’exchiesa Anglicana fissata per ve-nerdì 20 dicembre. Durante laserata sarà consegnato il rico-noscimento ‘ALASSINI PER ILFUTURO’ alla scuola di musicaCarlo Tomagnini”.

E poi è il turno del consiglieree segretario Nino Brusco cheinforma dettagliatamente sullasituazione economica dell’As-sociazione e la stessa viene ap-provata all’unanimità dall’As-semblea.

La serata procede con l’asse-gnazione dei riconoscimenti aiSoci quarantennali (1973-2013):Antonio Abate; Maddalena Arec-co; Ernesto Carbone, Renato Cal-legari; Silvio Chiapusso; FrancoEnrico; Francesco Gallea; Ales-sandro Icardi; Emanuele Otto-nello; Franco Puricelli. L’Assem-blea, infine, approva all’unani-mità quanto svolto dal Presi-dente e dal Consiglio Direttivodell’A.V.A. nell’anno in corso.

Segue infine un momentoconviviale e di scambio di au-guri natalizi.

Auguri di cuore a tutti dall’As-sociazione Vecchia Alassio esempre “Floreat Alaxium”.

Fal/. Per l’A.V.A.

Mi auguro che chi di dovere metta mano e risolva al più presto questosconcio, posto in uno dei posti più belli e panoramici della città (la di-scesa che dall’Aurelia porta al mare e al porto).

MT.V.

«L'ALASSINO» 3Lunedì 20 Gennaio 2014

Un futuro che sappia di passatoÈ inutile illudersi di poter

progettare un futuro lasciandoin disparte o dimenticandocompletamente il passato.Alassio è sempre stato un paesedalle notevoli risorse economi-che ed umane. Era secondo so-lo a Savona per slancio demo-grafico, per iniziative commer-ciali e anche per contribuzionifiscali. L’aumento costante del-la popolazione fino all’Otto-cento è un dato che fa pensaread una ricchezza cospicua e al-la possibilità di offerta lavorocostante. Gli Alassini hannosempre colto le occasioni peressere in prima linea, dapprimacon la pesca del corallo, gui-dando da ottimi marinai le im-barcazioni che percorrevano ilMediterraneo, in seguito parte-cipando al pesca del tonno cheimpegnava capitali ingenti e da-

va redditi importanti. Con l’ar-rivo degli Inglesi è rinata la spe-ranza in una città, colpita dauno statalismo ottocentescotroppo fiscale. Le splendide vil-le circondate da orti e da giar-dini sono state una reale valo-rizzazione del territorio, hannocreato la base per trasformareil paese non in un agglomeratodi palazzi, ma in un’oasi di ver-de, in una equilibrata compre-senza di elementi urbanistici enaturali. Dispiace che la lezionedei nostri “foresti” non sia stataaccolta in seguito, non sia stataun modello da seguire per oc-cupare gli spazi liberi, enormianche solo sessant’anni fa, conaccurati progetti urbanistici.Avremmo avuto un insieme ditesori invidiabili: musei botani-ci sparsi ovunque, spiaggia fi-nissima e mare sicuro.

Invece è sembrato opportunoinsistere nel togliere quasi il re-spiro agli Alassini e ai turisti conuna selva di costruzioni allespalle del centro storico e d’al-tro lato distruggere nella primametà del Novecento edifici im-portanti, come il Casinò e lachiesa di S. Vincenzo, che costi-tuivano il tracciato di congiun-zione tra i carruggi del borgo edella Coscia.

Ora un progetto per il futuro èassai ricco di elementi a cui at-tingere e che è opportuno valo-rizzare: l’arenile senza dubbio, ilmare stesso, il centro storico co-sì esteso, il patrimonio botanicoda arricchire, gli inestimabili te-sori artistici presenti soprattut-to nelle chiese, il fascino dellacollina coi suoi borghi pittore-schi.

Giovanni Puerari

Famiglia: alla ricerca del ben-EssereUna serie di incontri per coppie, genitori, operatori

per fornire strumenti perché la famiglia trovi o ritrovi i valori che le permettano di“arricchire” i legami familiari e possa vivere al meglio il suo compito educativo

Il 25 gennaio 2014 avrà inizioun percorso per la famiglia eper la coppia, consapevoli chela famiglia è la cellula vitale del-la società.

L’Associazione Exallieve/idelle FMA di Alassio in rete contutta la Famiglia Salesiana, leComunità parrocchiali delVicariato (Alassio/Laigueglia),la Pastorale della Famiglia Dio-cesana e con il Comune di Alas-sio Assessorato all’Associa-zionismo e Volontariato si stamuovendo per realizzare unprogetto denominato “Fami-glia: alla ricerca del ben-Essere” con la finalità di fornirestrumenti perché la famigliatrovi o ritrovi i valori che le per-mettano di “arricchire” i legamifamiliari e possa vivere al me-glio il suo compito educativo.Inoltre promuovere un poten-ziamento delle famiglie attra-verso la consapevolezza che fa-re rete di famiglie arricchisce ilben-essere del territorio e aiutale situazioni di famiglie in diffi-coltà.

Il passare dalla povertà affet-tiva e relazionale, nonché dallapovertà delle competenze edu-cative e di comunicazione, allaricchezza dei legami familiari,delle relazioni genitoriali e dicoppia sarà il modo per coin-volgere le famiglie. Si offrirà allecoppie, ai genitori (ma ancheoperatori educativi, insegnanti,volontari …) uno spazio/tempoper “ricercare il proprio ben-Essere”: cioè ricercare se stessi,riconoscersi reciprocamentenella coppia come compagni diviaggio nell’esperienza genito-riale ed essere riconoscenti peril dono della generatività.

Papa Francesco all’incontrocon le famiglie, (ottobre 2013)ha detto: “Le famiglie siano co-munità d’amore. Le famigliecristiane si riconoscono dal-la fedeltà, dalla testimonian-za e dall’apertura alla vita.“Chi si sposa nel Sacramentodice «Prometto di esserti fe-dele sempre, nella gioia e neldolore, nella salute e nellamalattia, e di amarti e ono-rarti tutti i giorni della mia vi-ta». Gli sposi in quel momen-to non sanno cosa accadrà,non sanno quali gioie e qualidolori li attendono. Partono,

come Abramo, si mettono incammino insieme. E questo èil matrimonio! Partire e cam-minare insieme, mano nella

mano, affidandosi alla gran-de mano del Signore. Manonella mano, sempre e per tut-ta la vita!”

Musica, mostre, testimonian-ze, gioco, concorsi, animazio-ne, feste, gite … sono alcuni deiprincipali ingredienti che per-metteranno alle famiglie di faremergere il desiderio di passa-re a legami sempre più ricchiall’interno della famiglia stessae quello di essere parte di unarete di famiglie.

Questi elementi aiuterannoad approfondire il tema del per-corso per la famiglia che ruotaattorno al grande desiderio diDon Bosco prendersi cura deigiovani nella convinzione chesolo attraverso la famiglia si ar-riva a loro.

Non ci resta che dare l’ap-puntamento per sabato 25 gen-naio 2014 alle 16,45 presso lasala convegni dell’IstitutoMaria Ausiliatrice dove iniziere-mo il percorso insieme ai prof.riLoredana Simeone e RuggeroDiella coppia di Roma espertadi dinamiche familiari che saràcapace di donare il suo entusia-smo e le sue competenze.

I bambini e ragazzi sarannoassistiti e coinvolti in un percor-so preparato ad hoc con le ani-matrici che renderanno il po-

meriggio piacevole, divertentee simpatico. Al termine del po-meriggio i ragazzi si esibirannonella loro performance per i ge-

nitori. Alle ore 20 circa la cenacondivisa (ognuno porta unapietanza) di tutte le famiglie.

Il cammino è iniziato: “cam-minando si apre il cammino,non esistono strade, solo passi… ma ogni passo, anche il piùpiccolo, contiene già la meta”.Oscar Wilde.

Il Consiglio di UnioneExallieve/i delle FMA – Alassio

Per maggiori informazioni3284862179 , [email protected] oppu-re visitate il sito: www.exallieve-ifmaliguria.org

Prossimi incontri:• 21 febbraio – Essere genitori

felici. Quale padre? – BrunoFerrero, giornalista

• 23 marzo – FESTA della FAMI-GLIA – Educare oggi. La cultu-ra della reciprocità – Prof.Ezio Aceti, psicologo

• 5 aprile – Vola chi osa. Una fa-miglia con le ali. – Chiara eAndrea Marino – CasaFamiglia Giovanni Papa XIII

• 17 maggio – Io e te: educatorieducati. – Graziella Boscato,giornalista

• 7 giugno – Il nuovo aiuto perla famiglia: i nonni.

“Se fai il bravo per tutta la set-timana e non fai arrabbiare tuopadre e me, domenica ti porto alCaffè Torino a vedere i signoriche mangiano le paste!”. Così di-ceva, una sessantina di anni orsono, una semplice e buonamamma di Andate, appartenen-te ad una famiglia più poverache benestante, al figlioletto chefrequentava le elementari. E al-lora, nel 1954, alla donna sem-brava già di dare un grande pre-mio al figlio facendolo assistereal benessere altrui, magari conla segreta speranza che un gior-no anche lui avrebbe potuto se-dersi a quei tavoli e accedere atanto ben di Dio. Invece, dettofra noi, per confessione di quelpiccolo innocente bambino, og-gi quasi settantenne, la faccendafaceva aumentare in lui la fru-strazione e il senso di impotenzache già covava nel suo animo difanciullo. Mi viene in mente que-sto episodio, e avverto il mede-simo senso di fastidio e di inuti-lità ogni volta che leggo su unquotidiano, o vedo in TV servizigiornalistici che invece di tratta-re i problemi reali del paese mifanno vedere i signori che man-giano le paste, magari abbinati aservizi precedenti, in cui conuguale indifferenza e ostinazio-ne mi espongono la miseria deidiseredati, degli emarginati, de-gli emigranti, e la conduttricecon le labbra rifatte mi guardacon gli occhi belli ma severi qua-si per dirmi: “Guarda che se suc-cede questo è anche un po’ col-pa tua, anzi tanto colpa tua, spe-cialmente se non dai subito dueeuro alla compagnia telefonica,

che, dopo, con calma li mandaall’ente preposto alla bisogna”.Poi, dopo una breve pubblicitàritorna sorridente per dirmi:“Adesso ti porto a vedere i si-gnori che mangiano le paste”.

“Il popolo ama essere ingan-nato” diceva il grande poetaOrazio; e l’abitudine di distrar-re la gente dai fatti importanti edeviarla sulla cronaca rosa èantica abitudine giornalistica.Durante il fascismo la cronacanera era pressoché assente dal-le pagine dei giornali, ma, se ilgoverno era in difficoltà, venival’ordine (la velina) di sparare inprima pagina l’omicidio per ge-losia o anche semplicemente ilfungo di tre chili trovato neigiardini pubblici dalla massaiache tornava da messa. E oggi,dopo tanto tempo, non si saperché, si ricade nell’antico vi-zio. Esempio recente: nel perio-do natalizio i due principaliquotidiani in vendita ad Andatehanno pubblicato con grandeevidenza la notizia che la statuadel grande comico sanremeseCarlo Dapporto, situata, dopolunghi e vari spostamenti, inuna bella piazzetta davanti al la-go, era finita accerchiata e con-globata dal dehor di una pizze-ria adiacente, che forse si eraun po’ allargata in occasione diuna particolare manifestazionemusicale. Io, purtroppo o fortu-natamente, ho ricevuto unaeducazione che mi impediscedi partecipare ad usanze folklo-ristiche moderne come i festi-val dei “vaffa..” oggi tanto in vo-ga. Ma nel silenzio del mio cuo-re, nella riservatezza della mia

mente, quasi come una piccolaobiezione di coscienza nascespontanea una espressione sal-vifica che si concentra in unasola parola: “Chissené…!”. E misento veramente meglio, crede-temi. A dir la verità, iniziandoquesto articolo avevo l’inten-zione di proporre la fondazionedel club del “Chissené” a cui ag-gregare i miei amici. Ma poi hopensato che preferisco lasciareciascuno libero di fare ciò chevuole, senza legarlo ad un ob-bligo. Ma se la prossima voltache l’annunciatrice di un tele-giornale, dopo che noi abbiamoletto sui quotidiani dei danniportati dalle alluvioni ai povericontadini di qualche regioneitaliana, ci annuncerà con voltomesto che un miliardario concasa in montagna a “Lunghinada un po’” ha visto andare a ma-le l’aragosta che aveva in frigo acausa della mancanza di cor-rente, se per telepatia sentiròarrivare alle mie orecchie unaserie di “Chissené..”’ da tantecase andatine, saprò che la miabattaglia non è persa.

P.S. A onor del vero, non vo-glio avere meriti non miei, l’ideadel “Chissené” non è mia. Mel’ha ispirata un ironico sonettodel mio amato Trilussa. Tantoper precisare.

P.S.2 E se qualcuno di voi, let-to questo articolo, me lo rigireràcontro e mi manderà di cuore ilsuo “Chissené” sarò ugualmentefelice di essere “arrivato” al let-tore. Che è la cosa più gratifi-cante per un giornalista.

Luca Caravella

Domenica al Caffè

CRONACA DI ANDATEMESE DI GENNAIO 2014

LAUREAIl giorno 18/12/2013,

presso l’Università degliStudi di Genova, diparti-mento di Giurisprudenza,si è brillantemente laurea-to in “Giurista dell’Impresae dell’Amministrazione”Vittorio Savona, discuten-do la tesi: “Il minore con-traente”.

Relatore il Ch.mo Prof.Mauro Grondona.

Al neo dottore, le felicita-zioni della famiglia, degliamici, e dell’AssociazioneVecchia Alassio.

NUOVI CORSI DI LINGUE ESTERE AD ALASSIO SI IMPARA ANCHE IL RUSSOAl via lunedì 13 gennaio per chiudersi l’11 aprile 2014 i cor-si serali di lingue estere edizione numero 59. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla BibliotecaCivica (Piazza Airaldi e Durante, 7) dal Martedì al Sabatodalle ore 10 alle ore 18 (orario continuato) –Telefono 0182648078

INGLESE I° Corso Lunedì ore 20,30 – 22,30II° Corso Venerdì ore 20,30 – 22,30

RUSSO I° Corso Martedì ore 20,30 – 22,30II° Corso Giovedì ore 20,30 – 22,30

I corsi si terranno presso Palazzo Morteo, Via Gramsci, 58 –3° piano - AlassioLa quota di iscrizione è di 80 euro.

PREMIO LIGURE ILLUSTRECarissimi,mio padre, Elmo Bazzano,

aveva espresso il desiderio di in-signire con un riconoscimentospeciale a nome della ConsultaLigure, per una personalità chenei vari campi dell’economiadello sport della cultura, si fossesegnalata a livello internaziona-le onorando la nostra Regione.

La morte di mio padre gli haimpedito di portare a termine ilsuo progetto. I famigliari inten-dendo realizzare il suo deside-rio con il consenso della Giuntadella Consulta Ligure, hannodato vita al premio LIGURE IL-

LUSTRE.In occasione del 40° avrem-

mo dovuto premiare “FabioFognini”, ma per impegni lavo-rativi non è riuscito ad esserepresente.

Fabio Fognini tra i primi tenni-sti al mondo, ricorda sempre lesue radici Arma di Taggia Ligu-ria, come a volte si legge nelladidascalia durante sue partiteanche dall’altra parte del globo,un giovane famoso che fa sven-tolare la bandiera Ligure.

Lunedì 23 dicembre alle ore15.30 presso il campo sportivodi Santo Stefano al Mare (IM)

prima della partita di calcio cheogni anno Fabio gioca con i suoiamici d’infanzia, sarà consegna-to il “Riconoscimento Elmo Baz-zano” Consulta Ligure.

Alla premiazione sarà pre-sente il Presidente della FamiaSanremasca, Mino Casabiancain rappresentanza della Con-sulta Ligure.

Mi sembrava doveroso invi-tarvi e comunicarvi l’evento.

Un augurio di buon Natale e fe-lice anno nuovo a tutti gli asso-ciati dalla Famiglia Bazzano.

Silvia

Abito nuovo e trasferimento dalla storicasede di via Roma per l ’uf f icio postale diGarlenda. La rinnovata struttura, realizzatasecondo il lay out di Poste Italiane è statainaugurata ufficialmente mercoledì 18 dicem-bre, alle ore 10, nei locali di Borgata Ponte 57R. Al taglio del nastro è intervenuto il diret-tore della Filiale di Poste Italiane di Savona,Fabrizio Festa. Fra gli amministratori invita-ti, il sindaco, Giuliano Miele, oltre ad autoritàlocali e rappresentanti dell’associazionismoe delle realtà produttive della zona.

Il nuovo ufficio postale, diretto da ClaudiaRugalli, si colloca nei pressi della nuova sededel Comune, all’interno di un complesso re-sidenziale che ospiterà attività commercialie di servizio, come la farmacia, una palestra,la sede della Protezione Civile e un centro diritrovo per le associazioni locali.

Lettera aperta e firmataGentile Commissario e Sindaco di Alassio

Lungo via Torino per tutta la notte si odo-no musiche con un volume (decibel) cosi for-te che non è possibile dormire in tutti gli ap-partamenti nelle vicinanze.

Abbiamo scritto delle lettere ai responsa-bili, che hanno sempre ignorato. Tante volteabbiamo chiamato i carabinieri che hannofatto delle multe, ma i suoni continuano a tut-to volume. Non è accettabile avere musichecosì assordanti sotto la propria residenziale.

Perciò preghiamo tanto le Autorità delComune di Alassio di aiutarci al più prestopossibile, prima che sia troppi tardi.

È un peccato che uno dei più bei posti diAlassio debba essere disturbato cosi tanto.

Distinti saluti da tutti quelli che non pos-sono dormire in pace.

«L’ALASSINO»4 Lunedì 20 Gennaio 2014

E io pago!Caro “L’ALASSINO”, avrei da

chiedere, a chi ne è a conoscen-za, una risposta a due quesitiche credo interessino a molticoncittadini.

1°) A causa del mancato tra-sferimento degli anziani daPoggio Fiorito al nuovo com-plesso di Costa Lupara “Giaco-mo Natale”, c’è da pagare unapenale di circa 300.000 (trecen-tomila) euro, perché la nuovaresidenza non era in regola congli impianti elettrici, corrimano,ecc. e per sistemare il tutto c’èvoluto quasi un anno.

2°) Altro contenzioso derivadalla mancata realizzazione delforno crematorio nel cimiterodi Alassio. Anche qui, se non va-do errato, viene richiesto un in-dennizzo di euro 300.000 (tre-centomila) circa. Siamo ungruppo di amici e ci siamo posticome cittadini il problema: chipaga?

Non è certo colpa della nuovaAmministrazione il mancatocontrollo nel primo caso e laprogettazione nel secondo, madi chi c’era prima; perché la pre-cedente non ha controllato chetutto fosse a norma onde evita-re contestazioni e lungaggini?

Per il forno crematorio, per-ché l’Amministrazione prece-dente ha preso un impegno sen-za avvisare i cittadini o comun-que consultare le categorie eco-nomiche che si occupano di tu-rismo? In ogni caso ad Alassionon vediamo un impianto di for-no crematorio, la nostra è unacittà turistica, anche l’immagi-ne ha la sua importanza. I citta-dini contano niente? Per con-cludere, non sono i cittadiniche devono pagare gli erroridelle Amministrazioni, ma chi liha commessi o non ha saputogestire come si deve queste dueimportanti operazioni. Gli am-ministratori sono sempre inno-centi anche quando sbagliano?

Grazie per le eventuali rispo-ste.

Lettera firmata

A Garlenda nuovo ufficio postale

più moderno e funzionale

Un “mugugno” più che giustificatoMilano, 20/12/2013

Abito a Milano (sono una mi-lanese d.o.c.), ma da anni houn appartamento ad Alassioche amo come fosse la mia se-conda città. Per questo motivo,da quest’anno sono abbonataall’Alassino che leggo semprecon molto piacere, ma chesempre, ahimè, ricevo con rei-terato ritardo. Infatti, in nume-ro di novembre, ad esempio, èarrivato al mio indirizzo diMilano solo questa mattina esiamo ormai alla vigilia diNatale!!! Ho già segnalato la co-sa, telefonando all’A.V.A., maa nulla è servito.

Posso sperare che finalmen-te la spedizione dell’Alassinodiventi puntuale e non più conritardi eclatanti?

Grazie e auguri per un otti-mo 2014.

Paola Bonalumi Oliva

N.d.r. L’AssociazioneVecchia Alassio ha preso attodi quanto esposto dalla S.V.,tuttavia il ritardo con cui rice-ve il nostro giornale non è anoi imputabile. Purtroppo, enon è la prima volta, il servi-zio postale ritarda la conse-gna dell’Alassino ai destinata-ri. Questa situazione era giàstata fatta presente alla dire-zione delle PT. Tuttavia, co-gliamo a malincuore la sua la-mentela e ci faremo nuova-mente parte diligente pressoil servizio postale, affinchéquesti ritardi non si verifichi-no più.

Per informazione, si comuni-ca altresì che il giornale/men-sile di novembre da Lei ricevu-to era stato consegnato per laspedizione alla Posta in data18 novembre.

Con la presente, Le auguria-mo un felice 2014.

L’A.V.A.

Lettere del pubblico riceviamo e pubblichiamo(le lettere anonime non vengono pubblicate)

In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubbli-cazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà del-lo stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.

Simpatiche somiglianzeQuesta devo proprio raccon-

tarvela.Mi trovavo seduto ai bordi

della grande piscina nel Vil-laggio Turistico di Villasimius inSardegna, intento a leggere ilgiornale, quando improvvisa-mente notai, con la coda dell’oc-chio, un individuo venire a se-dersi quasi a fianco a me. La co-

avrebbe presentato il cast arti-stico. Quando fui vicino, sentiiun’attrice che rivolgendosi almio amico, gli diceva: “Asso-miglia proprio a Mario Monicel-li!” “E due”, dissi io.

L’anno scorso mi trovavo inToscana ad una Rassegna cine-matografica. Mi fu presentato ilregista Lorenzo Guarnieri, auto-

sa mi meravigliò alquanto, vistoche alla sua destra e alla mia si-nistra vi erano amplissimi spazivuoti. Mi girai a guardarlo e luimi sorrise. “Ahi – pensai – quigatta ci cova!”. Il tizio, allora, misalutò, dicendo: “Buongiorno,maestro”. “Ma lei mi conosce?”,gli chiesi, “Certamente – rispose– chi non conosce MarioMonicelli!”.

Alcuni giorni dopo, ad Alas-sio, mi recavo ad assistere aduna rappresentazione teatrale.Quando arrivai sul posto,all’aperto, il direttore artistico,mio amico, vedendomi arrivare,mi fece cenno di avvicinarmi: mi

re di un film in programmazio-ne, che appena mi vide,esclamò: “Ma sembri proprioMario Monicelli!”. Poiché pre-sente era anche il presidentedella Rassegna, che somigliavamolto a Sergio Leone, fu scatta-ta la foto qui sopra riportata.

Che cosa posso aggiungere?Null’altro, ma soltanto che perme è un grande onore assomi-gliare al grande regista MarioMonicelli, autore di grandi filmche raccontarono l’Italia deipregi e dei difetti, però… sperodi non fare la sua stessa fine.

Beppe Rizzo

Primo da destra il prof. Beppe Rizzo.

LEO CLUB ALASSIO “BAIA del SOLE”:ALLA RICERCA DI ABILIAN

testo didattico per le Scuole ElementariIl Leo Club Alassio “Baia del

Sole”, associazione giovanile delLions Club International, forniràai giovani scolari di Alassio eMoglio, il libro didattico “Alla ri-cerca di Abilian”, raccontoistruttivo, corredato di esercita-zioni, per affrontare il tema delladisabilità, mezzo scelto per l’at-tuazione del Progetto Lions-LeoKairòs (http://www.lions-kai-ros.it/a_ITA_4_1.html)

“Il Leo Club Alassio - afferma ilPresidente Luca Russo - ha ac-cettato di aderire con convinzio-ne al Tema di Studio Nazionale(TeSN) Kairòs...progetto guidatoda un motto: “La diversità non èun limite ma una risorsa”. È pro-prio questa la peculiarità del no-stro service e del nostro rivol-gerci ad un ambiente cosi ricetti-vo come le scuole primarie, in-fatti, l’obiettivo ultimo, persegui-bile attraverso i libri e i manualiche forniremo, deve essere quel-lo di sviluppare un’“Integrazioneal Contrario”, attraverso la crea-zione di situazioni in cui normo-dotati provino ad agire come i“diversi” e in cui non si cerchi direndere il diverso uguale a noima, piuttosto, si provi a scoprirele meraviglie della sua diversità”.

“La metodologia d’azione - af-ferma l’addetto TeSN per il di-stretto Leo 108ia3 TommasoBuschiazzo - prevede che i do-centi seguano i manuali attraver-so i quali viene proposta un’atti-vità ludico-riflessiva che consen-ta ai ragazzi di provare esperien-ze concrete sulla disabilità-di-versità e di analizzare le proprieemozioni a riguardo. Giocare odisegnare al buio, scrivere condei guantoni, mettersi in giocoper riuscire a comunicare condei compagni di classe che nonvedono o non sentono, giocarecon un altro bambino che nonpuò muovere le gambe o le brac-cia sono attività che ci permet-tono di vivere un’esperienza didiversità, che è normalità per al-

cune persone.”“L’aver trovato - continua

Russo - così grande attenzione,da parte di docenti e Direzione,mostra come il nostro sistemascolastico sia sempre particolar-mente sensibile al tema della di-sabilità, dell’integrazione edell’uguaglianza. Per tale motivovogliamo rivolgere il nostro rin-graziamento alle classi IA e IB;IIA; IIIA; IIIB; IVB e VB dellaScuola Primaria di Alassio, al do-poscuola della frazione Moglio eall’Assessore alle PoliticheEducative - ViceSindaco Dott.ssaZioni, che anche in questa occa-sione hanno permesso al LeoClub, come già avvenuto per al-tri temi di sensibilizzazione inpassato, di concentrare la pro-pria attenzione sui nostri giova-nissimi studenti rendendocisempre più convinti che questaScuola basata su Accoglienza eDialogo sia luogo d’elezione perfar crescere culturalmente ra-gazze e ragazzi del Domani”.

Il Leo Club è un’associazionegiovanile internazionale, rivoltaa membri di età compresa tra i 14e i 30 anni, che opera sull’interoterritorio nazionale con partico-lare attenzione a quelle che sonole esigenze dei giovani, sposan-do e proponendo iniziative di va-rio genere che vanno dall’orga-nizzazione di feste ed eventi diraccolta fondi, alla sensibilizza-zione verso la tutela del nostroambiente e della nostra cultura,alla promozione dello sport co-me veicolo di integrazione edamicizia... e tante altre iniziativebenefiche. Ogni Leo Club fa par-te di un ente organizzativo piùvasto, il Multidistretto, distintoin singoli Distretti locali. Il LeoClub Alassio, giunto ad decimoanno di attività, fa parte delDistretto Leo 108ia3.

c.s. Leo Club Alassio “Baia del Sole”

[email protected]

Spettabile Redazione A.V.A.,

siccome siamo sotto Natale el’Anno sta volgendo al termine, spe-ro che queste mie righe non offen-dano nessuno di Voi, chiedo umil-mente se poteste riportare l’Alas-sino ai tempi migliori.

Sinceramente come è ora non mipiace per niente... A mio avviso nelgiornale si dovrebbe parlare unica-mente di Alassio e dei suoi proble-mi, degli avvenimenti belli o bruttiche siano, ma solo di Alassio.

Per esempio curare anche di piùle foto in prima pagina (quest’ultimapotrebbe essere di qualsiasi posto...Alla Maria Callas dobbiamo man-darLe gli auguri????)

L’annuncio degli “Alassini d’oro”sembra un ringraziamento necrolo-gico....Tutte quelle poesie che nonc’entrano niente... Parliamo ancheun po’ di più di Alassio, delle suepecche, dei suoi pregi... non faccia-mo diventare questo bel giornalettoun quotidiano di notizie varie checomunque si leggono su qualsiasialtro giornale... A dicembre cosa si-gnifica o cosa vuole dire la “convo-cazione del venerdì 29 novembreu.s.”?

Scusatemi lo sfogo e spero tantoche si riporti l’amato Alassino aisuoi tempi migliori!!!

Auguri a tuttiAnna

L’isola che c’è in visita ai presepi a Toirano

Nei locali della Parrocchia S. Ambrogiosi sono svolte il 18 dicembre 2013 le ele-zioni per il rinnovo della presidenzadell’Azione Cattolica per il triennio 2014-2016. L’assemblea ha ringraziato il presi-dente uscente Fernando Radici per il pre-zioso lavoro svolto durante gli anni delsuo mandato sia per MBROGIO - ALASSIOl’Azione Cattolica che per le varie attivitàdella Parrocchia (ultimo lavoro in ordinedi tempo è l’artistico presepe da lui alle-stito nell’oratorio di Santa Caterina adia-cente alla chiesa di S. Ambrogio e moltoapprezzato dai turisti in visita nella no-stra città).

La presidente diocesana Laura Nataleha presentato agli aderenti all’AzioneCattolica il documento programmaticoper il nuovo triennio associativo e, dopolo scrutinio delle schede elettorali,l’Assistente ecclesiastico Mons. Angelo

De Canis, Prevosto della ParrocchiaCollegiata S. Ambrogio ha proclamato ilnuovo consiglio direttivo composto dalpresidente Maurizio Negro, dal vice-pre-sidente Alberto Pelaratti e dai consiglieriSimone Audisio, Costanza Da PonteCiccione, Rosetta Gabbiadini ed AnnaPezzolo.

Con il passaggio delle consegne tra ilpresidente uscente Fernando Radici ed ilneoeletto Maurizio Negro ha avuto inizioil nuovo corso dell’Azione cattolica par-rocchiale.

Formulo il caldo augurio che la nostraAzione Cattolica in questo lasso di tempo,sotto la direzione del nuovo Consiglio,svolga felicemente l’importante compitoche si è volonterosamente prefisso.

Il prevosto di S. AmbrogioMons. Angelo De Canis

Una voce fuori dal coroSemel in anno.... est modus in

rebus... due antiche massime la-tine che sono pilastri di civiltà:ogni tanto in un anno è lecito farpazzie… C’è una misura in tuttele cose oltre la quale non v’è ret-titudine.

Queste massime mi son torna-te in mente ieri 31 dicembre perla cerimonia conclusiva dell’an-no quando in piazzettaBeniscelli si è scatenata la giran-dola di musiche, fuochi d’artifi-cio, strepiti e baraonda, regnan-do rumore e frastuono per glistrumenti a percussione e a fiatoa tutto volume e voci urlanti daimegafoni amplificate dei pre-sentatori. OK! tutto bene, si sop-porta un poco pazientementeperché “semel licet insanire”ma... ma la cosa è bella se dura

poco, diciamo una o due orette,sino alla mezzanotte; perché c’èanche qualche persona anzianache vorrebbe riposare dormen-do; qualcuno vorrebbe forseascoltare buona musica classicao guardare un programma tele-visivo senza che una assordantemusica esterna rimbombando-gli in casa gli impedisca di ascol-tare l’audio interno. Qualcuno,avendo un cane, vorrebbe evita-re che il suo animale si spaventicorrendo qua e là a nascondersiper i botti... Il punto è soltantoqui: ci deve essere un limite diorario e non si può concederecome è stato fatto che questo ru-more di musica con altoparlantial massimo continui sino alle 2 emezza!

Le grandi e rumorose manife-

stazione devono avvenire nellegrandi piazze con ampi spazi do-ve il rumore si disperde facil-mente ad esempio in piazza par-tigiani o di fronte al Municipio,ma nelle piazzette piccole e in-terne che sono i salotti del pae-se è meglio fare cose più soft,sull’esempio di altri paesini co-me S. Bartolomeo del Cervo oBorgio Verezzi. Sarebbe bastatoun duo di chitarre o fisarmoni-che o un concerto di pianofortedi bravi professionisti per porta-re anche una clientela più quali-ficata in questa nostra città dalturismo solo di massa... sonouna voce fuori dal coro e sarògiudicato anche uno scioccofuori moda ma io la penso così.

Silvio Viglietti

NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVODELL’AZIONE CATTOLICA PARROCCHIALE

Il Comune di Alassio, Asses-sorato al Turismo e allo Sport, hapresentato nell’ambito della ras-segna “Natale ad Alassio” laperformance “The Beat ArtConcept” di Rudy Mascherettiin arte Rudy Mas.

L’artista alassino ha dipintoin estemporanea un’opera pit-torica ispirata al Santo Natale,accompagnato dal vivo dall’or-chestra “Wild Dixieland JazzBand”. Il ricavato dell’opera,che Rudy ha donato alComune di Alassio everrà devoluto a vantag-gio delle famiglie disa-giate di Alassio.

Venerdì 27 dicembredalle ore 17.00 in piaz-zetta Beniscelli RudyMascheretti, artista or-mai internazionale, è tor-nato ad Alassio, sua cittànatale.

Partendo da qui, con lasua “Beat Art”, ha calcatoe continua a calcare i piùimportanti scenari, comeDubai, Ginevra, Losanna,Marsiglia, New York emolti altri.

Durante la sua perfor-mance Rudy, accompa-gnato da artisti di vaglia,mixa i suoi dischi e con-temporaneamente di-pinge una grande telaposta sul paco, alle suespalle: come dice Rudy,“dipingo la musica e suo-

no la pittura”.Questo nuovo concetto

espressivo, come detto, è ap-prezzatissimo ovunque e stadando all’artista molte soddi-sfazioni.

“È sempre bello ospitare sul no-stro territorio artisti affermati cheritornano a casa – dice SimoneRossi, Assessore al Turismo diAlassio – e Rudy ha portato il no-me della nostra città davvero in gi-ro per il mondo”.

«L'ALASSINO» 5Lunedì 20 Gennaio 2014

È stato pubblicato su una raccolta di racconti, anche il racconto intitolato “Nicola”. Parla di scuola in un modo un po’ diverso, come diverso era il modo di stare a scuola e di guardare ai ragazzi. Parla anche del mare, del CNAM, di tante

persone che sono nel cuore Ollandini. E ricordatevi che chi scrive, spesso, inventa, modifica… insomma, si diverte.

NICOLA che “non ha il fisico”Nicola invece “non ha il fisi-

co”. Lo guardi e ti pare unnormalissimo ragazzino di

13 anni, abbastanza alto e magro,con una zazzera castana che svo-lazza ad ogni soffio d’aria e dueocchietti scuri intelligenti: lo im-magini che corre dietro al pallo-ne, che si rincorre con i compa-gni, che fa a gara a lanciare pietrepiatte sull’acqua…ma qualchegiorno fa, mentre sbirciavo dallafinestrona del piano uffici e me liguardavo giù nel cortile, a scal-manarsi tutti in qualche modo,quegli uccellini coloratissimi estrillanti energia da tutti i pori, ec-co, proprio mentre mi chiedevocome avremmo fatto a ricompor-li in tempo per il rientro in classe– me lo chiedo tutti i giorni, vera-mente, e tutti i giorni verifico che,più corrono o chiacchierano, piùè facile poi ottenere la loro atten-zione - lo vedo, Nicola. Se ne staun po’ in disparte vicino ai gradi-ni, ma non è seduto: pare che vo-glia da un momento all’altro ag-gregarsi al gruppo di pallavolo esia esitante, dubbioso…poi silancia, corre un po’ e…corre?

Veramente non si può definirecorsa il bizzarro movimento cara-collante con cui cerca di avvici-narsi ai compagni. Parte sporgen-dosi in avanti con la testa (mi vienda sospendere il fiato ed aspetta-re il capitombolo), poi di scattoraddrizza le spalle, ma nel frat-tempo piega le ginocchia come inpreghiera e, così raggomitolato,tenta disperatamente di prende-re velocità roteando un poco lemani, mentre le braccia restanotristemente contratte ad angoloretto ai lati dei fianchi. Ondeggiaa destra e a sinistra faticosamen-te e raggiunge la squadra dopo al-cuni minuti di sofferto impegno,del quale peraltro pare che nes-suno si sia accorto, visto che tut-ti fan finta di non averlo notato econtinuano imperterriti a palleg-giare fra loro.

Non si arrende, il nostro Nicola;giunto a tiro, prova a dire “eccomi,gioco anch’io..”, si inserisce a for-za fra gli altri e aspetta che gli pas-sino la palla. Invano, per alcunilunghissimi secondi. Poi, natural-mente per caso, eccola, la palla, fi-nalmente: è lì che sobbalza davan-ti a lui, basta chiudere la mano apugno e colpirla, in qualunque mo-do, mandarla in qualunque dire-

zione, per essere davvero accetta-to come pallavolista principiante.Invece no. Nicola la fissa con ter-rore, si scansa, ci si mette di lato,abbassa le braccia, apre le mani, lafa rimbalzare tre volte e quattrosul selciato, poi si decide: la toccae la scaglia, debolmente ma signi-ficativamente, all’indietro. E quiparte il boato “vaiii viaaa”.

Non reagisce neppure, poveroNicola, deve esserci così abituatoda accettarlo come destino inevi-tabile. Non sa correre. Non riescea colpire una palla neppure da fer-ma. Non sa nascondersi né sco-prire chi si è nascosto. In palestranessuno lo vuole come partner diesercizi fisici in coppia, nessunolo vuole in squadra di niente, nep-pure il badminton fa per lui, nep-pure le compagne lo accettano:mica si possono raccontare i pro-pri segreti ad un maschio.

E poi Nicola non ama la compa-gnia delle “femmine”, muore dallavoglia di saltare (il suo record dilungo deve aggirarsi attorno ai 49cm.), di correre (i 100 metri li per-corre in quattro minuti netti), difar goal possibilmente nella portaavversaria, di far canestro alme-no una volta nella vita; invece no,è completamente negato per ogniattività che preveda un movimen-to leggermente più impegnativodello spostamento della sedia albanco, non riesce a coordinarebraccia, occhi e gambe, non reg-ge il minimo sforzo, con gli ogget-ti tondi come il pallone ha un rap-porto diabolico e questi, se li toc-ca (avvenimento non così fre-quente), schizzano via, come do-tati di vita e volontà proprie, inmille direzioni, tutte contrarie aquella necessaria.

Nicola soffrirà per tre anni discuola media questa sua inspie-gabile – o forse spiegabilissima,ma difficile da modificare – pecu-liarità psicofisica. No si arrenderàmai, saranno però i suoi compa-gni a sconfiggerlo ogni volta: si fasport per partecipare, forse, mase sei quello che impedisce di vin-cere, allora non farai sport! Poi,verso gennaio, in terza classe, ac-compagna Carlo al porto. E’ saba-to, le lezioni sono sospese, moltiragazzini seguono però i labora-tori e le attività fisiche che orga-nizziamo per loro settimanalmen-te e, fra queste, il corso di vela. Siparte alle nove del mattino con il

furgone della ditta di Carlo, cheinsegna Lettere, ma è un buon ve-lista, ha una barca al porto, cono-sce tutto il Circolo Nautico nellepersone dei suoi dirigenti e dedi-ca il suo sabato a coordinare le at-tività sportive di tutta la Scuola e,in particolare, ad accompagnare isuoi 15 ragazzini, maschi e fem-mine, alle lezioni di vela. Nicolanon ha mai provato ad aggregar-si, ma Carlo lo ha notato in cortilee in palestra e ha deciso che la ve-la fa al caso suo, così quel sabatoNicola si aggrega e ci prova.

Ad attenderli al Porto c’èRinaldo, un mito. Non esiste unistruttore migliore, per i nostristudentelli: li riceve col sorriso,racconta aneddoti spassosi di re-gate entusiasmanti, mostra ecommenta video su Luna Rossa,su Cino Ricci, sugli Optimist e ifratelli S. e i vecchi campioni alas-sini come Pino, Sergio e Lillo,Armando, Gianpiero; organizzaincontri con le stelle attuali dellavela ligure e questi attoniti spet-tatori in erba, questi bamboccicon gli occhi spalancati e i salva-gente che ballonzolano sulle loroesili spalle, ascoltano l’alassinaRoberta e i fratelli genovesi estringono le loro mani e armanole barchette per uscire in mare in-sieme a loro.

Non dimenticherò mai l’incan-tesimo di quei piccoli gusci bian-chi sulle increspature blu del ma-re un po’ mosso, di quelle manipiccole e veloci intente a legare iprimi utili nodi, di quegli occhi vi-vidi che scrutano gli streppetti e ibaffi sventolanti sul biancore del-le vele e premono esperte sul ti-mone e poggiano e orzano comevecchi lupi di mare, mentre la bo-lina va stretta ancora un poco e dilasco si gonfia la randa come unfiore che stia per fuggire dallo ste-lo. Dalla loggia in cima alla roccia,il cuore si gonfia di tenerezza e or-goglio e mi chiedo se qualcuno diloro, o qualcuno dei loro genitori,qualcuno degli estranei che li staa guardare, si renda conto davve-ro del momento magico che quelgruppo di ragazzini sta vivendo,padrone di sé e della propria rot-ta, libero in mezzo al mare perchésicuro della propria destrezza,che lo aiuta ad affrontare vento eonde e freddo e fatica con il sem-plice spostamento del corpo dauna mura all’altra, del braccio

dall’orza alla poggia, mentre il gu-scio diventa la vita e la casa e nonc’è bisogno di niente e nessuno,se non della voce di Rinaldo cheincoraggia e suggerisce e correg-ge, ma per poco, perché ormai so-no tutti fieri di sé e del proprioOptimist.

Nicola quel sabato è in barcacon Carlo, mentre Rinaldo lavorasul gommone. Nicola scende alle12 dalla barca come in trance.Conosco quell’espressione:Nicola si è innamorato subito.Della vela, del mare, del vento.Nicola ha trovato la sua sistema-zione ideale in un mondo sporti-vo che lo aveva sempre rifiutato:seduto nella sua barchetta legge-ra, controlla i nodi degli streppi,non troppo stretti e neanchetroppo larghi, tasta la tensionedella randa, verifica il funziona-mento dei bozzelli, poi se ne va,con gli altri, ma così solo da per-dersi nell’azzurro non si sa benese di mare o se di cielo. Annusa leraffiche prima di tutti, le cavalcaleggero come un ballerino, strin-ge la bolina come nessuno sa fare,riesce a far sfilare il suo “Cibilì” in-nanzi a tutti anche con una esilebava d’aria, di quelle che ti in-chiodano fisso, se non sei più chesensibile ai suoi scarsi sospiri.

Carlo e Rinaldo, ma vorrei direla Scuola, tutti insieme abbiamofatto un altro miracolo, di quellipiccoli, ma così importanti: un ra-gazzo di 13 anni ha scoperto lasua passione, non avrà mai piùpaura di misurarsi con gli altri,non si annoierà mai più, ha com-piuto un importante grande pas-so verso la stima di sé e, da oggi inpoi, non sarà più la forma di unpallone rotolante ad ispirarglivergogna e frustrazione. Una velanel vento sulle onde, questo saràil balsamo per il suo cuore quan-do la vita lo insidierà e le personelo deluderanno.

Nicola ha partecipato quest’an-no alle Olimpiadi. No, non ha vin-to. Sì, è stato bravo, perché ha re-gatato con i migliori del mondo esi è piazzato non dietro, ma inmezzo a loro. La sua barca è im-pegnativa e faticosissima, sulleonde si muove come un fuscello,la vela è enorme rapportata alloscafo esile e l’uomo, a bordo, de-ve essere forte e robusto e do-marla di continuo, mentre sem-bra che stia per spiccare il volo e

scuffiare. Nicola si è irrobustito,ora è alto e forte e muscoloso enon ricorda molto da vicino il ra-gazzetto che scoprì la vela un lon-tano sabato mattina, al porto. Isuoi occhi scuri intelligenti sonoperò sempre gli stessi, più sorri-denti e fermi, quando mi abbrac-cia e mi ringrazia per i compli-menti. I ricci castani sventolanoliberi come la sua vela, un po’ lun-ghi e scapigliati, come si convienea chi non perde tempo nella curadelle inezie e ama sentirsi il ventoaddosso dappertutto e intuirne ledirezioni e l’intensità e il caratte-re balzano.

È qui, al porto. Rinaldo non c’èpiù, ora lavora in altre città per al-tri scopi; al suo posto Flavio com-pie gli stesi gesti: prepara le mutee i salvagente; ordina le operazio-ni per schierare gli Optimist, ar-marli, esser pronti all’uscita; ri-passa la lezione sui nodi e quellasulla direzione dei venti, da terrao dal mare, da sud oppure da po-nente, o Grecale come oggi, chec’è un vento teso e fresco che in-crespa appena la superficiedell’acqua, ma ogni tanto, sottoraffica, alza spruzzi gelati nono-stante il cielo sereno.

Nicola oggi è l’ospite d’onore.Parlerà della sua esperienza olim-pica e tutti lo ascolteranno incan-tati e sentiranno che cosa signifi-ca vivere lo sport con gioia e sa-crificio. Racconterà della faticadegli allenamenti, poi di quella ingara, mentre sembra che le brac-cia ti si spezzino sotto la pressio-ne delle scotte e gli occhi lacri-mano per il freddo che punge leguance e illividisce labbra, naso eorecchie. Proverà a descrivere lapaura quando disperi di farcela epoi la felicità pura che ti prendequando scopri che gli avversarihanno problemi maggiori deituoi, che la tua schiena può anco-ra resistere e le tue mani spellatein fondo non fanno più male, orache la linea d’arrivo è lì davanti ate, pulita, quasi visibilmente dise-gnata su quel lembo di mare e dionde che non ti hanno vinto, per-ché tu, in fondo, ti sei sottomessoa loro tanto da riuscire a confon-derti con le creste bianche e glispruzzi ghiacciati e diventare ma-re e vento.

Oggi però Nicola è istruttore.Esce con il gruppo di ragazzini, licontrolla uno ad uno, li loda per il

lavoro che fanno, suggerisce ma-novre e li spinge a osare oltrel’isola, oltre il limite che Flavio os-serva sempre rigorosamente. Oragli Optimist sembrano rabbrividi-re di entusiasmo, mentre il portosi fa più lontano e, miracolosa-mente, il vento pare calmarsi unpoco per permettere manovre si-cure e veloci.

Al ritorno, issano le barche suicarrelli vociando e sempre vo-ciando lavano, disarmano, ripon-gono con ordine, controllano…non c’è alcun bisogno di richiami,oggi. C’è Nicola che li guarda conuna sorta di tenerezza quasi tristee, mentre li saluto tutti e mi avvioa casa, mi strige le mani con forzae mi dice “Ricorda, preside, chemeraviglia quegli anni…”. Vorreidirgli di sì, che ricordo tutto be-nissimo e ricordo anche tutto ildolore di quei tempi, quando legambe non volevano correre e lemani non agguantavano la palla;quando le squadre lo cacciavanoregolarmente e le ore in palestrao in cortile sembravano eterne.Vorrei dirgli che solo la sua bontàd’animo, la sua dolcezza, la tena-cia e il desiderio di non soccom-bere lo hanno salvato e lo indu-cono, oggi, a parlare di anni me-ravigliosi. Poi penso a quel saba-to al porto, con Carlo e Rinaldo:sì, sono stati meravigliosi, queglianni, così come meravigliosa èoggi la sua realtà. Allora lo bacio,così, sulla guancia, come una vec-chia zia fa col nipote cresciuto,ma pur sempre bambino.

Loredana Nattero

Rubrichetta mensile Un ricordo per...

LAIGUEGLIA ANNO 1905Asilo infantile (oggi ancora da restaurare)

Ad Alassio “The Beat ArtConcept” con Rudy Mas

Istituto Maria Ausiliatrice

Scuola Primaria Parificata e Paritaria

Scuola dell’ InfanziaCorso Diaz, 60 Alassio– Sv

Sono aperte le ISCRIZIONI Anno Scolastico 2014-15

UNA SCUOLA PER CRESCERE

«L'ALASSINO»6 Lunedì 20 Gennaio 2014

Gli Amici di Padre Hermann in RwandaFabrizio, Franco, Loretta,

Massimo e Roberto sono i nomidei cinque volontari dell’Asso-ciazione AMICI DI PADRE HER-MANN ONLUS ALASSIO, che sisono recati a proprie spese nel-la Missione Rwandese presso ilvillaggio di Saint Kizito dal 3 al 21novembre. Scopo del viaggio eraquello di svuotare il containerspedito il 19 febbraio e giuntofortunosamente a destinazione,contenente per la maggior parteuna grande cucina completa di

tutti gli accessori, donata dalla“Autostrada e Polizia diImperia” e la sua installazionenell’apposito locale fatto co-struire. Tale compito è statoportato a termine, come pure lasistemazione del refettorio consedie, tavoli ed armadi e la co-struzione di un altro grande lo-cale adibito a spogliatoio/doc-ce. Tanti altri piccoli e grandi la-vori sono stati eseguiti, che quinon sono menzionati, ma non haimportanza, come invece lo è

stata sentirsi una sola grande fa-miglia con tutti i bambini del vil-laggio, soprattutto i più biso-gnosi.

Grazie per tutte le offerte dellaComunità Alassina e non solo,che hanno reso possibile tuttoquesto. Qualcuno dice: “Una goc-cia nel mare delle necessità!”, maforse lo stesso mare non è fattoda tante piccole gocce?

Salute e Saluti a TUTTI.

Augusto

Il Natale tanto atteso daibambini con la sua atmosferamagica è arrivato anche adAlassio. Nella cornice dellaBaia del Sole sono stati proprioloro i protagonisti del PresepeVivente che è andato in scenasabato pomeriggio (21 dicem-bre) dalle 16.00 alle 20.00 in unasuggestiva piazzetta Beniscelliai piedi della spiaggia alassina.I più piccoli hanno impersona-to tra sacro e profano i perso-naggi della Natività. Alassio hadeciso di riservare un’edizionemolto particolare del PresepeVivente che Nello Simoncini, dasempre grande appassionatodel teatro di strada, ha messoin cantiere da diversi mesi. Uncorteo ricco di luci è partito dalPalazzo Comunale per raggiun-gere piazzetta Beniscelli dove èstata rappresentata la Nativitàche come caratteristica princi-pale richiama i vecchi mestieridell’Alassio di una volta.

È stata allestita quindi unacoreografia molto suggestivache ha affascinato anche i piùgrandi e non solo i piccoli pro-tagonisti del Presepe alassino.Per l’occasione è stata realiz-zata un’imponente scenogra-fia che ha avuto come obietti-vo l’importanza di ricondurreil Natale ai valori della solida-rietà e della collaborazione tra

gli alassini.Oltre al Presepe proprio in

Comune alle 16,30 è andata inscena “Arriva la Stella Come-ta!” con un laboratorio decisa-mente particolare: qui sonostati creati costumi per la sfila-ta luminosa riservata a bambi-ni dai 4 ai 10 anni di età. L’ini-ziativa, in questo caso, è statacurata da Alfa Spettacoli.

Oltre alla rappresentazionedella Natività il pomeriggio disabato è stato allietato daiBrembaghet, un gruppo berga-masco che si esibisce da tempofacendo rivivere nelle piazzedel Nord Italia la tradizione del-la musica popolare. Nati daun’idea di Renato Carminati,flautista e da altri musicisti pro-

venienti dalla musica popola-re, i Brembaghet usano stru-menti tradizionali con un re-pertorio di musiche da ballo ed’ascolto del ricco patrimoniopopolare-tradizionale, berga-masco in particolare, ma anchelombardo e prealpino,del nordItalia con piacevoli riferimentia tutto il vasto repertorio italia-no ed europeo. I musicisti chesi sono esibiti nelle vie cittadi-ne con partenza da BorgoBarusso alle 16.00 sono RenatoCarminati (Flauti-Baghèt),Fabrizio Ghisleni (Fisarmo-nica), Giusi Pesenti (Percussio-ni-Bombardino), Marco Loca-telli (Chitarra-Percussioni) eAlessandra Improta (Fisarmo-nica).

ASPETTANDO LA BEFANALa manifestazione organizza-

ta dal Comune di Alassio - Po-litiche Sociali - Associazioni-smo e Volontariato si sarebbe

nizzatori a posticiparla al 6,proprio il giorno dell’Epifania.Luogo di incontro la centralis-sima via Torino, dove, dalle ore

alassino si sono ritrovate perfar festa e coinvolgere residen-ti e turisti. Gli Alpini hanno pre-parato e offerto castagne e vinbrulé, dal banchetto dellaVecchia Alassio sono state di-stribuite le famose “Biscette”preparate e donate dallaSocietà Agricola di MutuoSoccorso di Solva. Ad animaremusicalmente il pomeriggio ciha pensato il bravissimoNando Rizzo e la Banda città diAlassio diretta dal maestroGiovanni Puerari.

Hanno partecipato le Asso-ciazioni di volontariato: Alpini -A.V.O - Vecchia Alassio - C.R.I.sez. di Alassio - Croce Bianca -Amnesty International - Unicef -Gruppo Preghiera San PadrePio.

Fal/. Per l’AVA

dovuta svolgere nel pomerig-gio di sabato 4 gennaio, ma ilmaltempo ha costretto gli orga-

15 alle ore 19, alcune delle nu-merose Associazioni di volon-tariato presenti sul territorio

Primo atto della rassegna teatralePiacevolissimo debutto della

Stagione Teatrale presso l’exChiesa Anglicana. “Il gobbo del-le nostre dame” è una variazio-ne a tema fine, sagace e moltogodibile, del Musical firmato daRiccardo Cocciante (Il gobbo diNotre Dame) tratto dal celebreromanzo di Victor Hugo. LaParodia è antica quanto antico èil Teatro, ma soltanto quando ètrattata in modo intelligente rie-sce ad ottenere il meritato suc-cesso. Successo c’è stato saba-to 21 tra applausi e risate con-vinte da parte del numerosopubblico che, grazie all’intuizio-ne ed alla professionalità diGiorgio Caprile, direttore arti-stico della rassegna teatrale, hapotuto godere di una serata ve-ramente piacevole e divertente.Sul palcoscenico i bravissimiPandemonium (Gianna Carlot-ta, Gianni Mauro, Mariano Per-rella, Annarita Piratsu, PatriziaTapparelli) hanno sfoggiato ol-tre la preziosa professionalitàattoriale un’ottima preparazio-ne vocale e musicale. Con loro leottime danzatrici Giulia Anto-nini e Loredana Luccini, belle e

brave. La regia di Pippo Francosvelta e fantasiosa faceva l’oc-chiolino a quel mitico QuartettoCetra che della Parodia ha fattoun vero e proprio genere teatra-le rendendolo popolarissimoquando la Televisione Italianaoffriva, al contrario degli attualisquallidi palinsesti, spettacolidegni di tal nome. Bentornato,quindi, il Teatro che diverte in-telligentemente, con garbo esenza quella volgarità che sem-

bra essere necessaria troppospesso a chi cerca di far riderecon battutacce scontate e bana-li. Far ridere, come diceva ilgrande Totò, non è facile, maquando ci si riesce la risata co-rale diventa un inno alla gioia…e con gioia il pubblico di sabatosera ha convintamente applau-dito, grato della spensieratezza,del divertimento goduti.

A.E.

Fabrizio, Franco, Loretta, Massimo e Roberto.

Alassio e Laigueglia unite dai fuochi d’artificio: nella cittadina del ‘Muretto’ lo spettacolo parte allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre.Lo show è stato allestito sul moloMario Bestoso, nel pieno centro di Alassio.Il borgo marinaro di Laigueglia invece ha regalato ai turisti e ai residenti lo spettacolo dei fuochi mercoledì 1 gennaio alle 18.

Sabato 4 gennaio u. sc. nella chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio, alle ore 21, si è svolto il concerto Natalizio. Nellafoto da sinistra: il M° della Cappella Musicale di Sant'Ambrogio Giovanni Puerari, il soprano Melissa Briozzo, il teno-re alassino Andrea Elena, il vice parroco don Stefano Caprile all'organo, e parte della Corale.

Il 1 gennaio il Complesso Musicale cittadino, rivestito delle pettorine contro la violenza sulle donne, ha rallegrato levie del centro storico con le sue note festose, seguito e applaudito da una folla entusiasta di turisti. Il 6 gennaio laBanda Musicale, preceduta da un gruppo di Befane, ha distribuito caramelle a bambini e non e ha vivacizzato il mer-catino di Via Torino, dove tutti hanno gustato “il vin brulé” offerto dagli alpini e dal ristorante Danio una succulentamerenda.

Gioiose sfilate della Banda Città di Alassio

CONCERTO DEL CORO

Presepe vivente per bambini e Musica Popolare con I Brembaghet.

Si accende il Natale di Alassio

Alassio e Laigueglia festeggiano il nuovo anno insiemeCapodanno con i fuochi d’artificio nella Baia del Sole

La sala gremita di

spettatori

Progetto Danza d

i Iris Gaburri

La presidente dell’AVA Caterina Maggi consegna il riconoscimento “Alassini per il futuro”

alla Scuola di Musica “Carlo Tomagnini”

Ritruvammuse Insemme 2013Ritruvammuse Insemme 2013«L'ALASSINO» 7Lunedì 20 Gennaio 2014

Ci siamo “ritrovati” in tanti davvero venerdìsera (20 dicembre). La Chiesa Anglicana erapiena zeppa, con “troppa” gente in piedi.

Sono ormai tanti gli anni che ci separano dalla pri-ma edizione di questo spettacolo che vuol essereun momento di aggregazione e spunto per elargi-re da parte dell’A.V.A. gli auguri natalizi, ma alas-sini e non, accorrono sempre a supportare e ad ap-plaudire chi, anche con qualche sacrificio, cercadi rallegrare e divertire alassinamente. Sembrache anche quest’anno ci siamo riusciti! La serataha avuto inizio con la simpatia e la bravura deiBabbi Natale della Banda Cittadina che ha dedica-to a tutti un medley natalizio. Andrea Gallea, pre-sentatore storico, ha introdotto Caterina Maggi,presidente dell’A.V.A., che ha detto parole be-neauguranti. Marinella Reale ha presentato una

sua bella poesia. Diretta dal professor MauroBorri, l’Alassio Casual Orchestra della Scuola diMusica “Carlo Tomagnini” ha eseguito pregevol-mente vari brani. I giovani musicisti, guidati daipropri validi e appassionati Docenti, hanno dimo-strato oltre all’innegabile bravura quella determi-nazione che ci ha suggerito di consegnar loro il ri-conoscimento “Alassini per il futuro”.

Gianni Croce, con la simpatia che lo contraddi-stingue, ha interpretato due sue godibilissimepoesie. Il Ritruvammuse Quartet ci ha offerto unapiù che gradita sorpresa: un insieme di Artisti chesanno davvero fare musica, con verve e spiglia-tezza, doti musicali e canore più che rimarchevo-li. Antonio Boscione riesce sempre a catturare ilpubblico con le sue liriche e con il suo innato ta-lento di fine dicitore. Massimo Schiavon e il pia-

noforte: binomio vincente. Accompagnata al pia-no da Mauro Borri e al clarinetto da RaffaeleEsposito, Melissa Briozzo è stata una splendida“bambola meccanica” interpretando il difficileruolo tratto da ‘Les contes d’Hoffmann’ diOffenbach. Termina la prima parte con ProgettoDanza di Iris Gaburri: un piccolo trionfo di bravu-ra, di eleganza, di spigliatezza da parte di tutti.

Nell’intervallo è stato consegnato il riconosci-mento “Alassini per il futuro” da parte del presi-dente dell’A.V.A. Caterina Maggi alla Presidedell’Istituto Comprensivo Statale di Alassio, sededella Scuola di Musica “Carlo Tomagnini”.

E finalmente la parte più attesa: la commedia“Ciù e me segnu… ciù u lampa”, atto unico diGianni Croce, con la Compagnia Dialettale Alas-sina diretta da Andrea Elena. Dell’Autore e della

Compagnia abbiamo detto tanto sull’Alassino dinovembre, aggiungiamo solo uno spontaneo esentito “Bravo” per tutti. Non soltanto per il lu-singhiero successo ottenuto ma anche e soprat-tutto per la volontà di portare avanti, con deter-minazione, una vera e propria istituzione che,salvaguardandolo, cerca di proporre il nostrodialetto anche a chi non ne ha frequentazione,divertendosi e divertendo.

Per la realizzazione di questa splendida seratal’Amministrazione Comunale ha messo a dispo-sizione l’Anglicana; l’A.V.A. la ringrazia ed anchesegnala che l’Agenzia Muratore ha offerto gentil-mente i fiori a tutte le Signore che hanno parteci-pato allo spettacolo.

A.E.

I Babbi Natale del complesso musicale alassino

La poetessa

Marinella Reale

Andrea Gallea, il presentatore

Il poeta Antonio Boscione

Alassio Casual Orchestra diretta dal prof. Mauro Borri

Gianni Croce,

poeta e commediografo

“Ritruvammuse In

semme Quartet”: Cinzia B

elcamino e

Marilena Massano

(cantanti), P

ippo Cavallo

(contrabbass

o)

Giuseppe Croce (p

ianoforte)

Massimo Schiavon

Melissa Briozzo (soprano), Raffaele Esposito (clarinetto),

Mauro Borri (pianoforte)

Gli interpreti della commedia “Ciù e me segnu… ciù u lampa”

«L'ALASSINO»8 Lunedì 20 Gennaio 2014

Don Bosco e i Salesiani ad Alassio

(PRIMA PUNTATA)

Introduzione.Quando martedì 15 ottobre

2013 è giunta ad Alassio l’urnacon le reliquie di S. GiovanniBosco, abbiamo avuto la provaconcreta della popolarità edell’ammirazione che il Santopiemontese ha ancora nella no-stra città e su tutto il territorio.

La processione continua pertutta la giornata fino a tarda seradi giovani e di persone di ognietà e ceto ci ha dato confermache Don Bosco è ancora vivo inmezzo a noi e che i giovani alas-sini e di tutto il territorio posso-no ancora contare su quella edu-cazione salesiana, basata sul me-todo preventivo, che ha reso fa-moso il Santo in tutto il mondo.

Su richiesta di tanti amici miaccingo a fare un excursussull’opera salesiana ad Alassio, apartire da quando il Santo in per-sona venne ad acquistare il con-vento di S. Maria degli Angeli finoai giorni nostri.

Non sono uno storico e nean-che mi voglio atteggiare in que-sta veste: semplicemente sonoun exallievo di lungo corso equindi depositario della memo-ria storica della Casa di Alassio.

Pertanto questo mio relazio-nare sarà fatto attraverso aned-doti, medaglioni di Salesiani e dilaici illustri che si sono avvicen-dati ad Alassio, seguendo l’anda-mento temporale da quell’ ormailontano 20 settembre 1870, datain cui viene firmato davanti al no-taio Gerolamo Fignoni, l’atto diacquisto del complesso denomi-nato Convento di S. Maria degliAngeli.

Alassio subito dopo l’unitàd’Italia.

Se vogliamo capire lo spiritoche animò l’amministrazione co-munale e il Sac. Don GiovanniBosco, dobbiamo inquadrarlonel come si presentava Alassiosubito dopo il 1860.

Un paese tranquillo, con uncentro storico con alte case dal-le facciate colorate, sistemateparallelamente ad una spiaggiadi sabbia finissima su cui nasce-va l’erba e si potevano vedere lepecore a brucare. Tutto intornopiccole case (uno o due piani almassimo), circondate da orti egiardini, più o meno estesi, a se-condo delle disponibilità finan-ziarie dei proprietari. In alcunipunti della spiaggia, adattati alloscopo, il rimessaggio di barcheda pesca, con reti da tingere e daasciugare.

Si comprende allora che ilpaese era diviso tra contadini epescatori. Tra questi ricordia-mo in particolare i tonnarotti (ilcui ricordo è ancora vivo so-prattutto nella frazione Mo-glio), che periodicamente parti-vano per portarsi alla pesca deltonno e alla sua lavorazione e icorallari anche questi in perio-diche trasferte per la pesca delrinomato corallo.

C’era poi un gruppo di famiglieabbienti, in qualche caso nobi-liari, che erano in pratica i pub-blici amministratori della città:amministratori oculati che cer-cavano tutte le strade per fare gliinteressi del paese e dei suoi abi-tanti.

Il clima era mite: un vero donodella natura, che, con una collinaposta a conca attorno al paese econ una vegetazione bellissima eabbondantissima, riparava

Alassio dai freddi venti del nord.Un aneddoto curioso è semprestato quello del vescovo diAlbenga, che arrivato dallaSicilia, trovava la città delle torritroppo fredda e aveva espressoil desiderio di trasferire la dioce-si ad Alassio, proprio nelCollegio di S. Maria degli Angeli:lascio immaginare la rivoluzionedegli albenganesi! E non se ne fe-ce niente. Ma questo fu uno deifatti che creò attrito tra le duecittadine.

Il problema dell’educazionenella nostra città.

Le famiglie di Alassio erano ingenere piuttosto numerose:all’epoca avere dei figli era unabenedizione del Signore, anchese le risorse erano poche.

Da quando il passaggio dellameteora napoleonica aveva co-stretto la gran parte degli Isti-tuti Religiosi chiamati all’edu-cazione della gioventù e alla lo-ro formazione, a chiudere,Alassio mancava completamen-te di un sistema di scuole. Inrealtà esisteva una scuola con-dotta dalle Suore di Carità per leragazze (al massimo sette!Perché nelle famiglie la ragazzao doveva andare a imparare acucire o a ricamare, oppure af-fiancava la mamma nelle fac-cende casalinghe).

Il problema era molto sentito enell’archivio del Comune, che al-la fine degli anni sessanta si tro-vava ancora nel Palazzo Durante(attualmente occupato dallePoste e dalla Biblioteca) trovia-mo verbali di diverse sedute

consiliari che trattavano il pro-blema scuole.

È interessante osservare che ilproblema non toccava i signoridel posto. Per loro c’era l’educa-zione domiciliare, perché pote-vano permettersi l’educatore difamiglia. Però, come ho dettoprima, questi illustri personaggiavevano a cuore gli abitanti, con-tadini e pescatori, e desiderava-no che i loro figli avessero un mi-nimo di istruzione.

Ed è così che verso la fine del1869, durante una seduta consi-liare presieduta dal conte G. B.Morteo, con i consiglieri G.B.Parascosso, Murchio Giusep-pe, Paolo Torre, conte France-sco Cazulini, barone LazzaroBrea, Arduini Agostino cav.Pietro Plaisant e Preve Luigi(per citarne solo alcuni)si deci-de all’unanimità di convocarein Comune il Parroco, donFrancesco Della Valle. Egli, do-po aver ascoltato le vicendedella scuola ad Alassio, chiama-to a dare il suo contributo peruna equa soluzione dice: “Hosentito dire che a Torino c’è unsacerdote, tale don GiovanniBosco, che sta aprendo consuccesso delle scuole a Torinoe nei dintorni”. “lo si chiami su-bito e gli si proponga l’aperturadi una scuola anche ad Alassio!Avrà tutto il nostro appoggio!”fu la risposta del sindaco e deisuo consiglieri.

Don Della Valle scrive subito adon Bosco, ma ottiene una ri-sposta negativa: “Siamo in pochie non abbiamo la possibilità diaprire nuove scuole”.

Prof. Antonio Tassara

(1- Continua)

Il grande fotografo Marino Parisottolancia la proposta

“Un festival della fotografia ad Alassio”Marino Parisotto, forse

uno dei fotografi contempo-ranei più famosi, è arrivatoad Alassio con la modellaOlga Kent per realizzare unservizio fotografico esclusivonella cittadina del ponente li-gure ed ha subito lanciatoun’idea: “Creiamo ad Alassioun Festival della Fotografia,una Hollywood delle immagini

con workshop, incontri con imaestri della fotografia e ungrande allestimento di foto lun-go tutto il Budello. Sarebbe unFestival originale e inedito.Avete la fortuna di vivere inuna bella città a poche ore daMilano. Qui c’è il mare e il so-le. Centinaia di location idealiper realizzare shooting foto-grafici da sogno”.

Un’amicizia lunga 50 anniAvevo circa undici anni quan-

do sono entrato nel gruppo deichierichetti di S. Ambrogio, il“capo” era Renato Elena, oggiparroco di S. Bartolomeo al Ma-re. Andrea, suo fratello era il “ca-po della cantoria”, e tutti noisappiamo bene dove il canto loabbia poi portato: il melodram-ma lo ha visto protagonista per

le, ma prestissimo aperta anchealle ragazze, grazie al “Pre-vosto” che era persona assolu-tamente avanti rispetto al suotempo. Le amicizie nate sul pal-co di S. Ambrogio erano vere, sisono consolidate nel tempo, eoggi, a distanza di mezzo secolo(fa un po’ effetto…) continuanocon frequentazioni divenute, in

molti anni in tutti i maggiori tea-tri internazionali, un po’ anchecome ambasciatore di Alassionel mondo.

Sento spesso dire che la praticadel “nemo propheta in patria”, siada noi grandemente diffusa, tut-tavia non la considero del tuttonegativa; di lui, come di altri ami-ci che hanno raggiunto una certanotorietà, apprezzo la capacità disapersi rapportare “normalmen-

alcune casi anche grazieall’A.V.A., ancora più intense.

Queste poche righe desidera-no celebrare l’amicizia conAndrea e tutte le persone che inesse si riconoscono e ha presospunto da alcune foto della miacopiosa collezione di vecchieimmagini di Alassio. Particolar-mente significativa per me quel-la che ci ritrae insieme in palco-scenico il 12 gennaio 1964 e che

te” con il luogo d’origine, spo-gliandosi del ruolo di vedette.

Con Andrea accade spesso diricordare i tempi della Parroc-chia, quando, oltre ai gruppi sucitati, si era dato vita alla filo-drammatica parrocchiale, all’i-nizio visti i tempi, solo maschi-

ha quindi compiuto in questigiorni 50 anni. Nell’altra del di-cembre 1969, ancora Andrea, investe di capocomico, con lacompagnia che nel frattempo siè aperta al mondo femminile.

Renato Bellia

USI, CONSUETUDINI E TRADIZIONI A TAVOLA

Il Galletto di Natale diventa mate-ria di studio e ricerca, nel progettoLa cultura alassina in tavola, per glialunni del corso enogastronomicodell’Alberghiero della Città delMuretto.

Il progetto elaborato dal CentroStudi del “Giancardi”, e promossodall’assessore alla politiche scola-stiche Monica Zioni, si propone dipromuovere tra le nuove generazio-ni gli usi e le consuetudini legati al ci-bo e alle tradizioni dei borghi e del-le frazioni di Alassio.

L’intento è quello di stimolare, at-traverso l’universale culturale dellaarte culinaria, lapiena integrazionedei bambini e degliadolescenti di re-cente immigrazio-ne al fine di favori-re la convivenzacivile e la socializ-zazione dei saporitra le diverse cul-ture e religioni.

Nel cinquantesi-mo dalla sua fon-dazione, l’Alber-ghiero vive nuovesfide legate allaconservaz ionedelle ricette-tradi-zione cercando dipreservarle dallecontaminazionidella globalizza-zione e dalla McDo-naldizzazione del-le cucine.

Risvolti sociologici affrontati daidocenti delle materie umanistichee di religione e supportati dalle te-stimonianze delle memorie stori-che della città, di volta in volta con-ducono, attraverso esperienze per-sonali, gli alunni nei luoghi e neicontesti in cui sono nate le ricette

della tradizione così come sonostate tramandate nei secoli dai“vecchi” alassini.

Per il “galletto” e gli usi e le con-suetudini legate alle feste di Natale èstato invitato dagli organizzatoriGianni Croce, poeta dialettale e ani-matore culturale della filodramma-tica alassina: a lui il compito di rac-contare la storia e le leggende lega-te al dolce natalizio.

Il progetto condotto dai docentiAntonella Annitto, Monica Barbera,Elena Rossi, Paolo Tavaroli, DanieleCuminetti, Ivano Ioime, Paolo Ma-donia e Franco Laureri si rifà all’e-

sperienza di Terra Madre “I GranaiDella Memoria” di Slow Food lan-ciato da Carlin Petrini anni or sonoper raccogliere attraverso i nuovimedia tutte le testimonianze di ci-viltà: storie, racconti e saperi da cu-stodire e trasmettere alle future ge-nerazioni.

Giovani pasticceri crescono con i consigli di Gianni Croce.

CORSO D’ITALIANO PER STRANIERI GRATUITO

Maria Rabolli e l’AssociazioneAmici di Padre Hermann, con il pre-zioso contributo dell’Istituto Sa-lesiano Don Bosco, hanno realizza-to ad Alassio il primo “Corso diLingua e Cultura Italiana per Stra-nieri Immigrati” completamentegratuito.

Il corso, iniziato il 18 novembre, siè tenuto tutti i giorni, dal lunedì al sa-bato compresi, per 5 settimane e 110ore complessive.

La sua realizzazione è stata possi-bile grazie al contributo completa-mente gratuito di: Maria Rabolli,ideatrice e docente del corso, che hamesso a disposizione gratuitamenteil suo tempo e le sue competenze,l’Associazione Amici di PadreHermann, che si è occupata dell’or-ganizzazione e ha fornito il materia-le di testo, e l’Istituto Salesiano DonBosco di Alassio, che ha messo a di-

sposizione l’aula.Grande l’interesse e la partecipa-

zione soprattutto da parte deglistranieri proveniente dall’Asia e dalSud America, in particolare traquelli di origine tailandese, filippi-na e brasiliana.

“Un grazie speciale a LorettaZavaroni che ha subito creduto inquesta idea e l’ha resa possibile, adAngelo Baccolo per l’organizzazio-ne, ad Enza Vercelli per il preziosoaiuto, ad Augusto Galelli per la fon-damentale collaborazione, a DonGino Bruno per la grande ed imme-diata disponibilità, e a tutti gli stu-denti per la partecipazione, per il sin-cero interesse, per l’entusiasmo mo-strato ogni giorno, per la continuavoglia di imparare e di migliorare:senza di voi nulla di tutto ciò avreb-be potuto esserci.”

Maria Rabolli

“FACCIAMO UN SOGNO” teatro ad Alassio

Secondo appuntamento teatraleall’ex Chiesa Anglicana. “Facciamoun sogno” di Sacha Guitry, pur aven-do un testo un po’ scontato ed a trat-ti un pochino noioso, riesce a risol-levarsi grazie alla presenza di un at-tore che il teatro lo conosce e lo safare: Giorgio Caprile che, pur non es-sendone protagonista, disegna un“carattere” degno di nota. Ales-sandro Marrapodi, accolto in scenada applausi e gridolini da una sparu-ta ma rumorosa claque, pur reggen-do più che dignitosamente i proprilunghi monologhi, non ha, dedican-

dosi ad un’eccessiva caricaturalità,la spontaneità e la versatilità di cui ilruolo necessiterebbe. La Caldo-nazzo, gran bella donna, ha dimo-strato di saper recitare, soprattuttoall’inizio della commedia, duettandocon l’ottimo Caprile. Lo spettacoloha strappato qualche risata ma an-che qualche sbadiglio. Interessantee ben disposto l’impianto scenicoche ha ben mascherato un palconon facilmente gestibile. Il pubbliconumeroso ha calorosamente e gene-rosamente applaudito.

A.E.

1° corso di Decorazione Floreale

I.I.D.F.A. - E.D.F.A. Imperiasede distaccata di Alassio

con le insegnanti Tiziana Albarello e Daniela Frumento

Lunedì pomeriggio - dalle 15.30 alle 17.30c/o Oratorio Frati Cappuccini

Via Garibaldi - ALASSIO

«L'ALASSINO» 9Lunedì 20 Gennaio 2014

Il tunnel carpale è uno spazio ristretto a livellodel polso formato dalle ossa del carpo dorsal-mente e dal legamento trasverso del carpo (re-tinacolo dei flessori) dal lato palmare.In questa cavità passano il nervo mediano pri-ma che esso si divida nei sottili rami destinati apollice, indice medio e superficie radiale

dell’anulare,dieci tendinidei muscoliflessori delledita e vasisanguigni.La sindromedel tunnelcarpale sim a n i f e s t aper la com-p r e s s i o n e

del nervo mediano proprio nel suo passaggioall’interno del canale e rappresenta la patolo-gia più frequente della mano.Infatti, qualsiasi cosa diminuisca lo spazio neltunnel o causi un aumento di volume di ciò cheè contenuto all’interno del tunnel stesso, puòdare luogo ad una irritazione determinandocon il tempo una lesione con sintomi neurolo-gici.In circa l’80% dei casi è bilaterale, più colpitesono le donne dai 50 ai 60 anni spesso in rela-zioni a variazioni ormonali, nell’uomo spesso èin relazione al lavoro.

LE CAUSEAumento del contenuto all’interno del tunnel odeformazione del contenente cioè di tuttoquello che forma il tunnel (processo infiamma-torio a carico delle articolazioni carpali). L’aumento di spessore delle guaine tendineedei flessori ricorre abitualmente in determinatesituazioni ormonali come la gravidanza e il pe-riodo della menopausa.Ancora più spesso si ha simile patologia del

tendine per una forma minore di immunopatia(tenovaginite). Altre cause sono i microtraumi ripetuti in cui ilconflitto con il nervo viene creato dall’aumen-

to di spessore del legamento trasverso (au-mento del volume del contenente) oppure in-fiammazione o edema come conseguenza diattività ripetute o prolungate di flessione,estensione o presa; i traumi ( pregresse frattu-re che modificano il contenente), le cisti sino-viali (modificazione del contenuto) od infine va-rianti anatomiche.Patologie particolari possono essere legate amalattie endocrine, forme di tipo infiammato-rio-autoimmune, malattie da accumulo, formeereditarie e compressione radicolare a livellosuperiore (in particolare a livello del forame in-tervertebrale C5-C6).

I SINTOMILa compressione si manifesta inizialmente consintomi irritativi, dolore, parestesie tipo formi-colii ed intorpidimento; la sua persistenza con-duce a lesioni nervose inizialmente delle guai-ne mieliniche e successivamente degli assoni.Sono interessati pollice, indice e medio, a voltepuò essere interessato anche l’avambraccio. I sintomi per lungo tempo si manifestano solo

di notte per via dell’immobilità, del ristagno ve-noso e dell’aumento fisiologico progressivodel tono muscolare flessorio (tono posturaledominante) che comporta l’assunzione a trattidi una posizione di accentuata flessione delpolso. I pazienti sono abitualmente svegliatidal dolore e tentano di attenuarlo assumendoposizioni diverse della mano: sono costretti ascuotere freneticamente le estremità per “sve-gliarle” o in altri casi traggono beneficio a te-

nere immobile la mano facendola penzolaredal letto oppure immergendola in acqua caldao fredda.È presente anche una prevalenza stagionaleinfatti il fastidio è più frequente nei mesi freddi. Durante il giorno questa sintomatologia non èavvertita ma alcune azioni quali scrivere, fare lepulizie, lavorare a maglia, digitare sul PC pos-sono essere cause scatenanti della ricompar-sa del dolore.Col tempo si manifesta diminuzione di sensibi-lità sui polpastrelli del 2° e 3° dito fino ad arri-vare alla completa anestesia con conseguentescomparsa del dolore, che in questo caso nonsarà espressione di miglioramento.In ultimo, compare anche un deficit motorio sulcontrollo del movimento di opposizione delpollice e nei casi avanzati anche atrofiadell’eminenza tenar con deformità della manodi scimmia.La funzione della mano si altera sempre più colprogredire dellamalattia.Se il nervo media-no è severamentecompromesso las in tomato log iaviene avvertita du-rante l’arco di tut-ta la giornata conmano sempre de-bole, dita intorpi-dite ed incapacità di realizzare movimenti finied operazioni semplici della vita quotidiana co-me svitare un tappo o impugnare saldamentele posate.Non sempre la sequenza irritativo-lesionale èseguita in quest’ordine. La sindrome per unlunghissimo tempo, anche anni, può fermarsisu un piano puramente irritativo e non evolve-re mai su quello lesionale. Vi possono esserelunghissime fasi di remissione, sono pure fre-quenti le remissioni definitive.

Continua…

Il Team di FKT e Palestra diAlassioSalute

La responsabile Dott.ssa Angela Gatta

ALASSIO IN SALUTE

LA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE

AMBULATORIO INFERMIERISTICO - ALASSIO6 dicembre 2003 - 6 dicembre 2013 - 10 anni a servizio dei più deboli

6 dicembre una data che ri-corderemo molto bene! E ri-marrà impressa nella memoriadi ciascuno di noi. Perché?Perché è il decennale dell’Am-bulatorio Infermieristico gestitodalla nostra Associazione:Exallieve/i delle FMA di Alassio.

Una data che da sola da giàl’idea, per noi, di non essere ca-suale. Il giorno prima, 5 dicem-bre giornata internazionale delVolontariato e festa del BeatoFilippo Rinaldi, nostro fondato-re, il 7 dicembre Festa PatronaleS. Ambrogio e l’8 dicembreImmacolata e compleanno/ini-zio dell’opera salesiana nel1841. Vi pare poco? Noi, nel no-stro piccolo siamo inseriti traquesti giganti… e mentre que-sto fatto ci rende felici ci “obbli-ga” ad assumere sempre un at-teggiamento di carità, di amorespassionato per i più deboliprendendoci cura di loro.

Per chi non lo sapesse ancora,ma ormai saranno pochi, nellanostra città esiste un servizio to-talmente gratuito per chi ha ne-cessità di misurare la pressione

arteriosa, o di fare iniezioni o dieffettuare test glicemico e cole-sterolo.

Era il 6 dicembre 2003 quan-do si è aperto questo servizioinsieme alla Parrocchia SanVincenzo Ferreri e in strettacollaborazione con l’Assesso-rato all’Associazionismo eVolontariato. Ma per arrivare aquesta data già dal 2001 è scat-tata la scintilla nella mente e nelcuore di alcune Exallieve por-tando l’idea al Consiglio per an-dare incontro alle tante richie-ste di allora.

Negli anni si sono alternate leExallieve volontarie che ancoraoggi si occupano dell’accoglien-za e pulizia dei locali, perché chientra deve sentirsi da subito“amato, coccolato” e natural-mente le infermiere professio-nali che prestano il loro tempolibero al servizio di chi ha biso-gno. E pensare che alcune diqueste infermiere non sononeanche così “libere” ma lavora-no in ospedale, hanno famiglia evengono anche da fuori Alassio.

Nel decimo anniversario per

festeggiare abbiamo organizza-to l’OPEN DAY, dando la possi-bilità di visitare i locali per tuttala giornata e abbiamo ricevuta lavisita del Sig. Sindaco che ci halasciato parole di encomio: “Lenostre care Exallieve di MariaAusiliatrice, mettono in praticagli insegnamenti ricevuti da DonBosco, hanno elargito assistenzamorale e fisica a coloro che sof-frono ascoltando e curando i bi-sognosi e soprattutto i più deboli.La cittadinanza tutta vi è ricono-scente e l’amministrazione, cheho l’onore di rappresentare, ri-volge e rivolgerà sempre il suosguardo protettore su tutti voi.Grazie. Enzo Canepa – Sindaco”.

Oltre al Sindaco e alla suaSignora ci hanno fatto visita icollaboratori comunali, ilConsigliere della FederazioneLigure Sig. Mario Bellotti e tanta,tanta gente comune.

Punto centrale della festa lacelebrazione Eucaristica officia-ta da Mons. Angelo De Canis –Parroco, che ha riportato piùvolte l’attenzione sull’importan-za di questo servizio offerto aipiù deboli.

Nella sala Convegni dell’Isti-tuto Maria Ausiliatrice, gremitadi gente, la Presidente dell’U-nione Rosanna Iebole ha presola parola per ringraziare a nomesuo e di tutta l’Unione, volonta-rie ed infermiere, chiamandolead una ad una. In segno di rico-noscenza, la Presidente, ha do-nato a ciascuna una candelaprofumata dicendo queste pa-role: “Il tuo servizio… un dono!Sii sempre luce… una luce che ri-schiara nei momenti bui della vi-ta. Sii profumo… un profumosemplice che si percepisca per lasua fragranza ma non infastidi-sca perché troppo persistente.Luce e profumo un binomio perun abbraccio che dura da 10 an-ni… questa sei stata e sei pernoi!”.

E per terminare come si con-viene si è aperto il tendone mo-strando a tutti i presenti un APE-

RICENA degno del miglior loca-le, ricco di prelibatezze, salate edolci. E ancora una volta abbia-mo toccato con mano la Prov-videnza che non ci ha mai ab-bandonato in questi 10 anni. Leleccornie per la serata sono sta-te offerte da molte attività com-merciali che non hanno esitato adonare rendendo la festa più gu-stosa. Tra queste citiamo anco-ra: il Frantoio Armato, ToniettaCarni, Oliva, Cacciamani, Selva,Sperandeo, Canepa, FioroniNino, Focaccia di Ugo e dolcidi…, Aschero e Paolo Damonteper le piante.

Concludendo: una giornatadegna dell’anniversario, unabella festa, una bella serata…tanta bella gente vicino a noi checi sostiene e ci da la forza di con-tinuare quest’avventura che è“servizio” umile e silenzioso, co-me deve essere il volontariato!L’ambulatorio, c’è, esiste, è vo-luto, apprezzato… 10 anni sonopochi? Forse ma ha intenzionedi proseguire per altri 10, maga-ri 20, 50 e… chissà allora ARRI-VEDERCI… e vi lasciamo le pa-role di Papa Francesco “impara-re ad abbracciare chi è nel biso-gno… ci sono tante situazioni nelmondo che chiedono attenzione,cura, amore…”

Laura Cavedini Segretaria e Consigliera per la Famiglia - Alassio

UN APPELLO:Se ci fosse qualche infermiera/eche volesse donare un po’ delsuo tempo noi saremmo felici diaccoglierla/o tra le nostre fila! Ci contatti al 3284862179 op-pure venga a trovarci in Ambu-latorio – Via L. da Vinci 67 –Alassio

ORARI APERTURA DELL’AMBULATORIO:Tutti i giorni eccetto i festivi dalle 9,30 alle 11,00.

LA CAPPELLA NEL CORRIDOIO

Dove batte più forte il cuoredella nostra città? Dove sentia-mo realmente che Alassio non silimita ad essere solo un aggrega-to di persone legate da interessieconomici interdipendenti, masi presenta come una vera e pro-pria comunità solidale? Una co-munità nella quale, oltre alla ri-cerca del vantaggio di lavorareinsieme, regni il principio di vo-lersi tutti bene concretamente,al modo di bravi fratelli in unagrande famiglia.

Di simile realtà, per fortuna, sipossono trovare qui da noi nu-merosi esempi. Per me uno diquesti, e senz’altro uno dei piùbelli, è rappresentato dalla nuovaCasa Albergo per anziani delComune, intitolata al compiantodottor Giacomo Natale (per i suoimalati non un semplice medico,ma piuttosto un amico, un vero,pietoso “buon samaritano”).

Ho visitato, appunto, pochigiorni or sono questa Casa, pervedere se la sistemazione dellepersone anziane ivi ospitate fos-se almeno pari a quella di cui go-devano prima, nella precedentesede di Poggio Fiorito. Ebbene,posso dire sinceramente che,senza ombra di dubbio, anchequi ora nulla manca a chi vi tra-scorre attualmente la vita, sottol’aspetto del comfort e per quan-to riguarda l’assistenza sanita-ria, in ambienti spaziosi e ordi-natissimi.

Per di più la posizione dell’edi-ficio, posto in alto sopra laScuola Alberghiera, nella zona divia Neghelli, consente a chi si af-facci alle luminose finestre oesca sulla grande terrazza di go-dere una duplice vista, ampia eserena: sul vicino mare a sini-stra, e, davanti, sulle pendici delcolle di San Bernardo, dalla riccavegetazione ancora non aggredi-ta dalla speculazione edilizia(come purtroppo è avvenuto, esta avvenendo, in tante altre par-ti di Alassio).

Tutto bene, dunque. Davveroil cuore della nostra città pulsalassù in modo encomiabile, tan-to che possiamo tutti menarnevanto. Ma, al di là di questo, ri-tengo giusto soffermarmi su unpiccolo dettaglio, che, quasi im-percettibile nella grandezza delquadro d’insieme, mi ha tuttaviamolto colpito. Il giorno della miavisita è stato una domenica (il 29dicembre), e così, a forza di gira-re e guardare, ho finito per sco-prire che nell’edificio esiste unluogo appartato adibito a cap-pella e che vi si celebra settima-

nalmente la Messa.Intendiamoci, non si tratta af-

fatto di una specie di CappellaSistina, da far tirare in ballo il di-scorso sulla smania di grandeurdella Chiesa, no davvero. Là, do-po aver percorso un lungo corri-doio, con le porte d’ingresso divarie camere, ho svoltato in unaltro breve corridoio perpendi-colare, con un muro cieco a de-stra e una fila di finestre a sini-stra. Vi ho visto, sotto le finestre,una decina di panche addossateal muro, e, in fondo al corridoio,una porta a vetri, dissimulata dauna tenda. Davanti alla tenda unbasso tavolino (la presenza di unprete che vi stava deponendo ca-lice, messale e dei fiori mi ha ri-velato che si trattava, al momen-to, di un tavolino-altare); accan-to a questo, in equilibrio sul pa-vimento contro il muro, il belcrocifisso ligneo dell’ex ospeda-

le Val d’Olivo. In una parola:questa “cappella” (o tratto dicorridoio in funzione di cappel-la) ha tutta l’aria di un ripiegoescogitato in fretta all’ultimomomento.

Eppure - e qui sta la meravigliae l’emozione -, quel giorno ho vi-sto le panche popolarsi presto dipersone (tra le quali, come ognidomenica, la vivace centenarianonna Margherita), che avevanoabbandonato senza sforzo i lorocomfort abituali per parteciparea questa “S. Messa del Corrido-io”. Iniziata la celebrazione, si so-no messi tutti a pregare e canta-re con la massima attenzione eimpegno, felici di essere là (inquel tratto di corridoio spoglio ecol Cristo sul pavimento) perriempirsi l’animo con tutta la lu-ce della Santa Messa. Poi, dopo lacomunione e la benedizione fina-le, hanno formato tutti un cer-chio festoso intorno al celebran-te (don Zeffirino, viceparroco diSan Vincenzo), e c’era tanta gioianell’aria, e c’era gratitudine.

Dimostrazione perfetta che«non di solo pane vive l’uomo».Vanno ringraziati perciò tutti co-loro che, unendo bravamente ipropri sforzi, hanno ottenutoche, dopo più di tre anni (già daitempi di Poggio Fiorito) ripren-desse nella Casa di riposo comu-nale la celebrazione domenicaledella Messa. Non sono pochi in-fatti gli anziani là ospitati chesentono l’assoluto bisogno diquello che il semplice “pane” delbenessere materiale non può da-re alla vita dell’uomo.

Giuseppe Bassi

Don Zephirin Yakanda (che tiene la mano destra sulla spalla di nonnaMargherita) con alcuni partecipanti alla S. Messa.

VELAAl Circolo Nautico “Al Mare” e

Marina di Alassio S.p.A. per il 2014un calendario ricco di manifestazioni

«L'ALASSINO»10 Lunedì 20 Gennaio 2014

BASKET CALCIO

TENNISGrandi festeggiamenti all’“Hanbury Tennis Club”

di Alassio per le feste natalizie 2013/14

ALLERTA METEO 2Rinviato il cimento invernale

di AlassioÈ stato rinviato al prossimo 26

gennaio 2014 il Cimento Inver-nale edizione numero 51 per laproroga dello stato di allerta me-teo 2 fino alle 18 del 26 dicem-bre. Ad Alassio si è riunito il COC(Comitato operativo comunale)dalle 14 alle 19,30 presenti il sin-daco Enzo Canepa tutti i 3 diri-

genti comunali, la ProtezioneCivile, vigili urbani, l’ingegnerBrovelli, il geologo Scarpati.

Convocati anche i responsa-bili della Società Salvamento edè stato in questa occasione chesi è deciso di rinviare al 26 gen-naio 2014 la manifestazione na-tatoria.

Da oltre ottant’anni il C.n.a.m.Alassio, con il consolidato ap-porto della Marina di AlassioS.p.A., divulga l’amore per il ma-re e per gli sport acquatici, an-che organizzando diversi eventidi richiamo nazionale ed inter-nazionale per appassionati eprofessionisti, senza tralasciarel’attività principale, rappresen-tata dalla Scuola di Vela, attra-verso la quale diversi giovani so-no diventati poi Atleti a livello in-ternazionale partecipando a di-verse edizioni delle Olimpiadi.

Il calendario 2014, ufficializza-to di recente, si apre conl’Epifania del Subacqueo, giuntaal suo 12° anno.

Nata quasi per gioco, con lacollaborazione di tutti i Divingdella zona, vedrà impegnato ilgruppo sub del C.n.a.m. Alassio,che, mascherato da Befane, an-drà a deporre una corona di al-loro sul Cristo degli Abissi, neifondali dell’Isola Gallinara. Lamanifestazione a terra, che siterrà presso Piazza Beniscelli,prevede la benedizione dellacorona da parte del Mons.Angelo De Canis, Parroco diAlassio, e l’animazione con itruccatori per tutti i bambini, egenitori, che confluiranno al lu-dico appuntamento.

Tutti avranno la possibilità disentirsi Befana per un giorno!

Per quanto concerne l’attivitàvelica avrà inizio, come consue-tudine, nel primaverile mese dimarzo.

Il primo evento, il MeetingInternazionale della Gioventù,l’8 e il 9, sarà un valido banco diprova per i giovani della ClasseOptimist, che dovranno affron-tare le impegnative selezioni peri Campionati Europei e mondiali.Sono attesi infatti numerosi atle-ti del Lago di Garda, di Como edalla vicina Toscana.

Nella due giorni Alassina diquesta manifestazione, confi-dando nel meteo favorevole, sa-ranno programmate cinque re-gate.

Altro appuntamento storico

del marzo Alassino vedrà impe-gnato il sodalizio nella Settimana

Internazionale della Velad’Altura, dal 14 al 16.

Per tutti gli Armatori che soli-tamente si misurano sui campidi regata nei vari campionati in-vernali, sarà questo l’appunta-mento valido come selezione alCampionato Italiano IRC e ORC.Lo stesso, infatti, avrà sede aLoano nel mese di Luglio.Considerata la vicinanza delledue località rivierasche e la simi-litudine dei campi di regata, co-stituirà un particolare interesseper tutti gli Armatori in prepara-zione al Campionato stesso.

La Settimana Internazionaledella Vela d’Altura si articoleràsulle cinque prove da disputarenei tre giorni di regata.

Nei mesi estivi, da Giugno aSettembre, abbiamo in program-ma eventi rivolti ai Soci.

Sono infatti riproposte le rega-te giornaliere, aperte ovviamen-te anche agli Armatori degli altriClub vicini: Trofeo Mokalito,Trofeo Autocrocetta e lo storicoTrofeo Autocentauro.

In considerazione del succes-so ottenuto nel 2013, preveden-do una crescita di partecipazio-ne, riproponiamo a Giugno laGara di Nuoto in Acque li ere:Miglio Marino Alassio, che si af-faccia al secondo anno con i mi-gliori presupposti.

La 29a edizione della classicis-sima di pesca alla piccola traina:“Trofeo dei 2 Golfi ” sarà l’ap-puntamento clou, per i Soci pe-scatori, nel mese di Ottobre.

E sempre a Ottobre, dopo ilsuccesso organizzativo ottenutonell’anno 2012 in occasionedell’Alassio October Sailing, ri-proponiamo la Gold Cup D-One,dal 16 al 19, il CampionatoEuropeo della Classe D-One chequest’anno ha scelto Alassio perla disputa di questo importanteappuntamento Internazionale.

Sono previsti partecipanti daogni parte d’Europa!

Per maggiori informazioni:www.cnamalassio.it

(FOTO SILVIO FASANO PRESSO CASA DEL DISCO)

Si è conclusa lo scorso weekendla seconda edizione della WinterCup, torneo giovanile di calcio or-ganizzato dalla Baia Alassio Calcio.

Sono state 63 le squadre che han-no partecipato agli otto tornei sud-divisi in varie categorie dai pulcinileva 2005 fino agli allievi di età com-presa fra i 15 e 16 anni. Gli incontriiniziati il 27 dicembre e conclusi ilgiorno dell’Epifania si sono svolti inuna prima fase all’interno del palaz-zetto dello sport di Alassio, con gliatleti piú piccoli, mentre quelli con ipiù grandi nel nuovo stadioFerrando.

Grande partecipazione delle squa-dre provenienti dalle regioni limitro-fe di Piemonte e Lombardia, che han-no premiato con la loro disponibilitàil buon lavoro fatto nell’organizzare

delle giornate sportive dove, inca-strare i tempi di gioco, non sempre èstato così semplice.

L’artefice di queste singole mani-festazioni e’ il neo presidente dellaBaia Alassio Calcio, AndreinoDurante, che da diversi anni congrande impegno riesce a portare adAlassio numerose squadre naziona-li ed estere nei vari tornei che orga-nizza nella città del muretto duran-te l’anno.

“Sono molto soddisfatto” - affermaIl Presidente Durante – “sia per lagrande partecipazione sia per la qua-lità dei partecipanti. Voglio compli-mentarmi con tutti i ragazzi del nostrosettore giovanile che in tutte le cate-gorie si sono fatti valere. Un doverosograzie è dovuto all’AmministrazioneComunale per averci messo a dispo-sizione gli splendidi impianti delPalazzetto, di Loreto e del Ferrando ealla ge.s.co. per la preziosa collabo-razione. Un grazie particolare a tutti ivolontari, dirigenti e non, che si sonoprodigati per la buona riuscita dellamanifestazione.”

Sotto il profilo sportivo è la cittàdi Sanremo, con la sua squadra dipunta della Carlin’s Boys, quella cheè riuscita a portare a casa il maggiornumero di trofei in questi giorni, se-gnale di un vivaio giovanile moltoforte e di una base societaria benconsolidata che punta a valorizzarele nuove leve.

Tutti i risultati con alcune imma-

gini delle squadre che hanno parte-cipato è possibile vederli suwww.sportalassio.it, il nuovo porta-le dello sport alassino, attualmentededicato prevalentemente al mon-do del calcio ma che prossimamen-te vuole diventare, in una veste gra-fica completamente rinnovata, unportale di riferimento per le asso-ciazioni sportive della città con con-tenuti riguardanti informazioni sueventi e strutture.

Il prossimo appuntamento calci-stico è per la Spring Cup dal 24 apri-le.al.22 giugno 2014. con i consuetitornei di calcio giovanile, tra cuil’ormai famoso torneo internaziona-le “Balun e Matetti”, riservato ai PUL-CINI TERZO ANNO (leva 2003) chevede la partecipazione di squadreestere e professionistiche italiane.

Di seguito un riepilogo delle squa-dre salite sul podio per ogni torneosvolto:

PULCINI 20031° Carlin’s Boys2° San Filippo Neri3° Baia AlassioPULCINI 20041° Accademia Calcio Alba2° Imperia3° Carlin’s BoysPULCINI 20051° Virtus Sanremo2° Baia Alassio3° Carlin’s BoysESORDIENTI 20021° Carlin’s Boys2° Baia Alassio3° Carlin’s Boys (squadra n.2)ESORDIENTI 20011° Arenzano2° Carlin’s Boys3° CaireseGIOVANISSIMI 19991° Libarma2° Arenzano3° Baia AlassioGIOVANISSIMI 20001° Baia Alassio2° Santhià3° CentalloALLIEVI 1997-981° Carlin’s Boys2° Virtus Mondovì3° Centallo

Con la festa di Natale, che hacoinvolto centinaia di cestisti ecestiste, per la PallacanestroAlassio si è concluso un annoricco di soddisfazioni sia in ter-mini di numeri che di risultati.

ta.In termini sportivi la

Pallacanestro Alassio quest’an-no sta partecipando a tanti cam-pionati e gira i palazzetti di tuttela Liguria. A livello femminile è

La festa di Natale è stato unevento che dalle 9,30 di mattinaalle 18 ha fatto giocare tutti gliiscritti alla PallacanestroAlassio dai 4 ai 17 anni. Si sonosvolte tante partitelle, si sonofatte le gare individuali e un pic-

presente nei campionati Under17 (nate nel ‘97-’98-’99), Under15 (nate nel ‘99-’00-’01),Esordienti femminili (nate nel‘02-’03-’04) mentre a livello ma-schile Under 17, Under

15, Under 14, Under 13 e tutti

colo rinfresco per festeggiareanticipatamente il Natale. Perpermettere a tutti di giocare efare tante partite la Festa è statadivisa per gruppi: al mattinohanno iniziato i più piccoli (nati

i campionati minibasket checoinvolgono i bambini e le bam-bine dai 4 agli 11 anni.

“Siamo quasi a metà anno enon possiamo che essere soddi-sfatti sia in termini di iscrizioni

e nate nel 2006-07-08-09) poi èstato il turno dei 2003-04-05; ilpomeriggio è stato dedicato pri-ma ai nati/e dal 2000 al 2002 ehanno concluso la festa i piùgrandi delle annate 1997-98-99.Se per i più piccoli l’evento clou

che di risultati sportivi – diconoi dirigenti dell’Alassio –.

Ricordiamo che da gennaio ri-prenderemo con tutti gli allena-menti e che le iscrizioni sonosempre aperte, chiunque puòvenire in palestra a provare e se

è stato l’arrivo di Babbo Nataleche ha dispensato regali, per ipiù grandi il torneo e l’ospited’eccezione Niccolò Martinoni(giocatore di Serie A che gioca aCasale Monferrato) hanno resospeciale una bellissima giorna-

ogni settimana registriamo de-butti di nuovi ragazzi o ragazzevuoi dire che si può provarequesto bellissimo sport a tuttele età. Concludiamo augurandoa tutti gli alassini un Felice2014”.

Lunedì 20 Gennaio 2014 «L'ALASSINO» 11

LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI

Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.Che fare?

Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore

dell’A.I.R.C.Recuperi spazio, procuri piacere ad altri

e aiuti la ricerca sul cancro.Associazione Volontari Baia del Sole

LIBRI-VHS-CDNO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE

ANNIVERSARI

TINA GALLO VED. NATTERO

Alla cara Mamma

Ciao Mamma Tina, nel giornodi S. Lucia ci hai lasciato, dopotanti anni che ci hai accuditoamorevolmente, sobbarcandotisulle esili spalle al doppia figuradi Padre e di Madre, non facen-doci mai mancare nulla.Instancabile lavoratrice, ci haiinsegnato tutto, ma specialmen-te l’aiuto al prossimo, il rispettoper tutti e tutto.

Quando rientravamo a casac’era sempre il Tuo dolce sorri-so e i tuoi occhi azzurri ad acco-glierci, facendoci sentire il calo-re del focolare domestico.

Hai finalmente raggiuntoPapà e da lassù riuniti, seduti suuna nuvola guarderete verso dinoi.

Ora che siamo soli quaggiùl’eco della Tua voce rimarràsempre nei Nostri Cuori e il ri-cordo del Tuo sorriso nella no-stra mente.

TI ABBIAMO SEMPRE VOLU-TO BENE.

CIAO TINA

Tuoi Giacomo e Domenico

L’A.V.A. partecipa al doloredei figli e porge le più sentitecondogliane.

MARIA MADDALENAFASSIO

Chiamatemi Lena

Ciao, per cortesia, chiamatemiLena!

All’anagrafe, sono stata registra-ta con il nome Maria Maddalena,ma, da quando sono nata, per tuttisono Lena. Sono nata ad Alassio il23 Aprile del 1934 e mi è stato rac-contato che fossi nata non a termi-ne, ma di sette mesi. Sono statabattezzata subito dopo la nascita;si pensava che non sarei vissuta alungo… Nonostante le previsioni,sono cresciuta ugualmente. Dabambina, ho superato una pleuritee mi sono state asportate le tonsil-le da sveglia. Ricordo di essere sta-ta una bambina molto vivace, sevolete, chiedete conferma a miasorella Ester. Oltre a mia sorellaEster, in famiglia, vivevano mioPapà, mia Mamma e mia Nonna.Mia figlia sostiene che il nostro nu-cleo familiare dovrebbe essere de-scritto in un ordine diverso, ossia:Nonna, Mamma, Papà. Archetipodi tipo Matriarcale. Sarà quello, lagenetica, il momento storico o nonso cosa, ma dicono io sia semprestata una donna molto determina-ta e combattiva e nello stesso tem-po, una madre dolce, affettuosa,comprensiva. Sono “ragazza-ma-dre”, uhh, che scandalo all’epoca!Una cosa di cui molte donne si sa-rebbero vergognate, io, invece, hofatto la mia scelta, sono andataavanti per la mia strada. Devo rico-noscere che, anche in questo caso,un grande sostegno l’ho avuto damia sorella Ester. Quindi, ho vis-suto ventisei anni con mia figlia,poi, visto che mia figlia era giàgrande, mi sono sposata. La mia fa-miglia oggi è composta da me, miafiglia, mio genero (che consideromio figlio) e Valentina, che non èmia nipote, come si potrebbe pen-sare, ma è il mio affettuosissimocane. Tre anni fa, sono rimasta ve-dova, la badante di mio marito èstata con me per i primi cinque me-si dopo l’evento luttuoso, poi, hovissuto per circa cinque mesi conmia figlia e mio genero. Successi-vamente però, la mia natura indi-pendente e il desiderio di libertà,hanno prevalso su tutto e su tutti;sono tornata a casa mia e ho vis-suto da sola, in compagnia del miocane. Nel mio tempo libero andavoa spasso con il cane, avevo curadella mia persona, mi facevo tinge-re i capelli, mettevo lo smalto. Conmia figlia e mio genero uscivo perandare a mangiare fuori e d’estate,ci è sempre piaciuto fare i pic-nicin montagna o fare il barbecue ocome dico io, il “barbacù” sul ter-razzone di casa mia. La mia casa sitrova in una frazione di un paesinodell’entroterra, per cui, le mie rela-zioni sociali, in questi ultimi tempierano limitate alle visite dei vicini,del Parroco e, quando il clima loconsentiva, scendevo fino alla bot-tega del paese per scambiare quat-tro chiacchiere. Mi piace molto laMusica, ascolto di tutto, daPavarotti a Vasco, da quando sonoin pensione, mi sono avvicinata al-la lettura e, da sempre, ho unagrande passione per la Storia e laPolitica… quella vera!!!

Questo in sintesi è un po’ di“Lena”. Se potesse parlare, ve loracconterebbe con le sue moda-lità, simpatiche e spiritose, con laserenità e gioia di vivere che l’han-no sempre animata e resa davverounica. Questo non lo penso solo io,ma me lo dicono in tanti.

§

Quelle che avete appena lettosono le belle parole che Simonaha scritto per presentare laMamma al personale dell’Ospe-dale San Bartolomeo di Sarzana,dove venne ricoverata lo scorsoMarzo, a seguito di una graveemorragia cerebrale. Lena hacombattuto a lungo con la forzache l’ha sempre contraddistinta,

ANTONIA PORCELLA“GINETTA”

1923 - 2013

Il 24 dicembre u. sc., è manca-ta serenamente all’affetto deisuoi cari. Dopo una lunga vitaterrena vissuta cristianamenteha raggiunto il suo amato mari-to, i suoi tre angeli, il fratello e isuoi genitori.

È stata un grande esempio dionestà e vitalità. La ricordanocon immenso affetto i cugini, inipoti, i parenti e le amiche.

L’A.V.A. esprime cordoglio edè vicina a tutti i famigliaridell’amata “Ginetta”.

È serenamente mancata all’af-fetto dei suoi cari per ricongiun-gersi al suo adorato “Nino” Il fi-glio, la nuora, la nipote France-sca, i pronipoti Roberto e Anto-nio insieme ai parenti e agli ami-ci la ricordano con tanto affetto.

L’A.V.A. addolorata per laperdita di un’altra Alassina, siunisce al dolore dei famigliari.

ISA PONTI SCOSCERIA31/1/2007 - 31/1/2014

Sono passati 7 anni da quan-do ci hai lasciato.

Ti ricordiamo sempre con im-mutato affetto.

Gianni, Luca con Eugenia e la piccola Lisa

PIER LUIGI CAMPARINI

16/1/2012 - 16/1/2014

Pier Luigi,hai dedicato tempo, pagine

ed articoli al giornalismo cheera la Tua grande passione.Desiderano ricordarlo qui nelsecondo anniversario della Tua scomparsa, la tua cara so-rella Aurelia e la mamma, che ti pensano sempre.

PASQUALE BALZOLA2/1/2013 - 20/1/2014

Un anno è passato. Ci sei piùoggi di ieri. Ti saluto con una fra-se che sono sicuro a te sarebbepiaciuta tanto: “...chi teme lamorte non è mai vissuto... ed iosono vissuto anche troppo... lavita non è che un tratto di con-giunzione tra due eternità, ilpassato ed il futuro”.

Un anno di cambiamenti, dinuovi traguardi, un anno di im-pegno, di lavoro e di soddisfa-zioni… un anno impegnativo,fatto di giornate lunghissime enotti piccolissime… un anno digioie e di dolori… di delusioni enuove ambizioni… un anno checi ha salutato il vero pilastrodella nostra azienda e delle no-stre vite. Oggi 2 gennaio il no-stro grazie va tutto a te che haireso possibile tutto questo equello che verrà. Il nostro capi-tano sei sempre tu.

Ciao babbo!

GIOVANNI ZIONIPARTECIPAZIONE

La delegazione FAI di Alben-ga-Alassio partecipa al doloredella Dott.ssa Monica Zioni, giàattiva e preziosa capo Delega-zione, per la perdita del suoamatissimo padre e porge le piùsentite condoglianze a tutta lafamiglia.

L’A.V.A. si unisce al cordoglioe porge le più sentite condo-glianze alla dott.ssa Zioni e fa-miglia.

LUTTI CITTADINIA cura dell’Assoc.Vecchia Alassio

DICEMBRE 2013

BELMONDO Bianca in Mela anni 70

BOLLA Maria Teresa ved. Tantalo anni 88

BORGHI Maria Clelia “Suoradella Carità S. GiovannaAntida Thouret” anni 89

CARAGLIANO Lucio anni 82CORIO Stefano anni 82COTTA Natalina

in Mugnosso anni 69DE MEO Teresa ved. Tufo anni 84FASSIO Lena ved. Carlini anni 79GALLO Tina ved. Nattero anni 81LA FLORIO Francesco anni 72PORCELLA Antonia “Ginetta”

ved. Schivo anni 90ROSETTA Maria

ved. Quartara anni 94SIDOLET Giuseppina

in Fabro “Pina” anni 83 ZIONI Giovanni anni 73

L’Associazione Vecchia Alassio,tramite il suo giornale l’Alas-sino, porge le più sentite condo-glianze a tutti i famigliari.

MARIA DOMINICATORTAROLO

VED. DI SOMMA

Il 6 gennaio u.sc. è mancataall’età di anni 91 “NINNI” MairaDominica Tortarolo.

Le figlie la ricordano a chi l’haconosciuta e le ha voluto bene.

MARIA TERESA BOLLAVED. TANTALO

12/9/1925 - 26/12/2013

ma il 30 Novembre purtroppo ciha lasciato.

Ci è sembrato giusto ricordarlacon le parole di chi più l’ha amatae che meglio la descrivono, unapiccola-grande donna capace diimmensi coraggio e generosità.

Ciao Mamma. Ciao Lena.

L’Associazione Vecchia Alassioporge a Simona e a tutta la sua fa-miglia le più sentite condoglianze.

SERGIO GAIBISSOAl momento di andare in stampa

la redazione dell’A.V.A apprende lanotizia della scomparsa di

Sergio GaibissoAi familiari porge sentite condo-

glianze.

Giovedì 13 febbraioLA BICICLETTA VERDEdi Haifaa Al-Mansour con Waad Mohammed,Reem Abdullah, (Arabia Saudita / Germania 2012, 98’).

Wadjda ha dieci anni e sogna di pe-dalare su una bicicletta, come fannoi suoi coetanei maschi. Anche se inArabia Saudita le rigide regole isla-miche non permettono che un sognodel genere si realizzi, Wadjda è pienadi risorse, e capace di ricorrere a mil-le stratagemmi per eludere i dettamidella tradizione e conquistarsi unafragile libertà.

Giovedì 20 febbraioVADO A SCUOLAdi Pascal Piisson con Golshifteh Farahani, HamidDjavadan, Hassima Burgan,(Francia/Germania/Afghanistan 2012, 103’).

Jackson, un bambino di dieci anni di Laikipia, in Kenia, ogni mattinadeve fare 15 chilometri per raggiungere Soi Oudo School, in cima a unacollina. La scuola di Zahira, marocchina di undici anni, è troppo lonta-na per riuscire a rientrare poi a casa in giornata: ogni lunedì saluta lasua famiglia che rivedrà solo il fine settimana. In un altro angolo delmondo,Bay of Bengal, in India, la sete di sapere dà a Samuel, costretto su una se-dia a rotelle, la forza per raggiungere la scuola dopo un percorso acci-dentato. Il sogno di Samuel è di diventare un dottore. Infine, Carlito, un-dicenne della Patagonia: per lui, ogni mattina, 25 chilometri a cavallo.

«L'ALASSINO»12 Lunedì 20 Gennaio 2014

I Fiori di Bacha cura di Caterina Maggi BFRP

Carissimi amici eccoci di nuovo al nostro consueto appuntamen-to. Inizio subito col porgere a tutti voi gli auguri più sinceri e ve-ri per il nuovo anno. Nel corso di questi anni abbiamo parlato

del Dott. Bach,del suo meraviglioso Metodo, e di ognuno dei 38 Fiori;ora all’inizio di questo nuovo anno vi propongo un ‘ripasso’ col bra-no di M.Scheffer, grande esperta tedesca, dal titolo: “LE EMOZIONINEGATIVE BLOCCANO IL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO.”

Le emozioni negative rappresentano una componente della vita al-trettanto importante di quelle po-sitive. Spesso, però, uno statod’animo negativo ci condiziona inmodo cosciente ma anche a livel-lo inconscio al punto tale da inci-dere sul nostro benessere gene-rale e bloccare il nostro sviluppo,anzi, addirittura il nostro sistemaimmunitario, provocando unamalattia.

Per questo l’attenzione alla sa-lute spirituale è ancora più im-portante di quella fisica. I Fiori diBach aiutano a superare gli statid’animo negativi e a sciogliere iblocchi spirituali.

Edward Bach lavorò da princi-pio come batteriologo e immuno-logo. Le osservazioni da lui con-dotte sui pazienti e la praticadell’omeopatia rafforzarono la

sua convinzione che le malattie fi-siche hanno origine nell’animoumano, e Bach dedicò semprepiù la sua attività di ricerca allosviluppo di un metodo di tratta-mento naturale mirato a questa«vera origine» della malattia.

Per potersi concentrare com-pletamente su questo compito,rinunciò al suo studio londinese.Ideò un sistema fondato su 38 sta-ti spirituali «archetipici» e nel cor-

so dei suoi viaggi in Inghilterra enel Galles individuò 38 Rimedi ri-cavati da sostanze naturali persuperare questi stati spiritualinegativi, mettendo così a puntola sua Floriterapia… Oggi i con-centrati di Fiori usati nella terapiaoriginale di Bach sono diffusi intutto il mondo e si sono affermati

nell’ambito della terapia dellecause spirituali dei mali fisici…”

Come avete visto dalla primapagina, nel mese di febbraio viproponiamo una delle nostre ‘sei-rone’dedicata alla meraviglia deiFiori di Bach; sarà bello ‘parlonetra de nui’! A tutti, come sempre,BUON VENTO!

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Foto della testata: A.V.A.

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Gina e Bruno Bozzolo lo scorso 23 novembre hanno celebrato le loro nozzed’oro. Li hanno festeggiati figli, nipoti, parenti e amici, con i migliori auguriper tanti anni felici da vivere sempre insieme.Anche l’A.V.A. partecipa alla gioia della famiglia, augurando tanta felicità.

Giovedì 23 gennaioOH BOY, UN CAFFÈ A BERLINOdi Jan Ole Gerster con Tom Schilling, MarkHosemann, Friederike Kempter, MichaelGwisdeck, (Germania 2013, 83’).

Sorprendente opera prima girata in biancoe nero, campione d’incassi in Germania eparagonata a II giovane Holden.Una giornata nella vita di Niko, trentennespaventato dalla responsabilità, tra gag emalinconia. In una Berlino dove la ricercadi normalità si scontra con un passato cheancora brucia, Niko troverà il caffè che cer-ca dal mattino e anche un obiettivo da da-re ai suoi trent’anni.

Giovedì 30 gennaioZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMOdi Matteo Oleotto con Giuseppe Battiston, Rok Prasnikar, Teco Celio,Roberto Citran, (Italia/Slovenia 2013, 106’).

Promettente esordio incui si mescolano tenerez-za e cattiveria. La morteimprovvisa di una zia sco-nosciuta diventa l’occa-sione del riscatto perPaolo, ubriacone cinico ebugiardo. L’eredità dellazia è un nipote: compito,impacciato, fors’anche un

po’ ritardato ma un assoluto fenomeno nel gioco delle freccette. Sevincesse il campionato mondiale e i 60mila euro in palio la vita del-lo zio potrebbe cambiare, e magari Paolo imparerà a fare i conti coni sentimenti degli altri. PREMIO DEL PUBBLICO DELLA SETTIMANA DELLACRITICA E PREMIO SCHERMI DI QUALITÀ A VENEZIA 2013.

Giovedì 6 febbraioSACRO GRAdi Gianfranco Rosi, (Documentario, Italia2013, 93’).

Due anni con un mini-van sul GrandeRaccordo Anulare di Roma, la più gran-de autostrada urbana d’Italia, alla ricer-ca di storie e di personaggi marginali eimprevedibili: un barelliere, un princi-pe, un nobile piemontese, un attore difotoromanzi, un anguillaro.Il cinema di finzione cede il passo a undocumentario che riprende la realtà co-me se fosse cinema. LEONE D’ORO AVENEZIA 2013.

Il programma

Alassio Cineforumè a cura del C.G.S.

Club Amici del Cinema - Genova in collaborazione con Acec Sas Liguria

Via S. Giovanni Bosco, n. 12 - Alassio

[email protected]

Orario spettacoli: ore 16.00 - 21.00Ingresso singolo: 5 Euro

Nozze d’oro