ASSEMBLEA NAZIONALE FIDAE 2008 LA SCUOLA CATTOLICA NEL 60 esimo DELLA COSTITUZIONE Relazione: Il...

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ASSEMBLEA NAZIONALE FIDAE 2008 LA SCUOLA CATTOLICA NEL 60 LA SCUOLA CATTOLICA NEL 60 esimo esimo DELLA DELLA COSTITUZIONE COSTITUZIONE Relazione: Il profilo curricolo d’Istituto: indicazioni operative per la sua realizzazione Roma, Aula Magna Università Augustinianum Via Paolo VI 25 Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano e Piacenza Roma, 28 novembre 2008

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ASSEMBLEA NAZIONALE FIDAE 2008

LA SCUOLA CATTOLICA NEL 60LA SCUOLA CATTOLICA NEL 60esimoesimo DELLA DELLA COSTITUZIONECOSTITUZIONE

Relazione: Il profilo curricolo d’Istituto: indicazioni operative per la sua realizzazione

Roma, Aula Magna Università Augustinianum Via Paolo VI 25

Piero CattaneoUniversità Cattolica S. Cuore

Milano e Piacenza

Roma, 28 novembre 2008

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Articolazione della relazione:

Le “tappe” verso il Curricolo d’Istituto nel processo di innovazione

L’evoluzione del concetto di “curricolo” nel tempo (dal DM

9.2.1979 al DM 139/2007)

I “fattori” culturali, sociali, istituzionali e organizzativi che inci-

dono sul curricolo d’Istituto

Alcune indicazioni metodologiche ed operative per la

“costruzione” del curricolo d’Istituto

Linee guida per la “sperimentazione” del curricolo in tema di

“Cittadinanza e Costituzione”

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1. Le “tappe” verso il curricolo d’Istituto nel processo di innovazione

• Cambiano i Governi … cambiano i Ministri ma …ci sono dei punti fermi

Quali di questi conducono alla costruzione del Curricolo d’Istituto?

* L’autonomia delle scuole (L. 59/1997)- Autonomia Didattica

- Autonomia Organizzativa- Autonomia di Ricerca e Sviluppo

* Art. 8 del DPR n. 275/99 (Il regolamento dell’autonomia)- Curricolo d’Istituto

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• Il Piano dell’Offerta formativa quale “documento” di identità della scuola autonoma, di cui il Curricolo di Istituto è un sottoinsieme

Il Curricolo d’Istituto è il “cuore didattico” dellascuola; è l’insieme delle linee, delle decisioni, dellescelte in campo didattico approvate dal Collegiodei Docenti.

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• L’abolizione dei Programmi Scolastici con l’introduzione delle Indicazioni Nazionali

(dagli Indirizzi del Ministro Berlinguer, alle Indicazioni per i Piani di Studio Personalizzati [Moratti], alle Indica- zioni per il Curricolo [Fioroni], agli Assi Culturali e alle Competenze chiave di Cittadinanzaper il biennio della Scuola Secondaria di 1° grado [Fioroni]).

• La definizione degli Esiti Formativi,al termine dei cicli scolastici o di istruzione, in competenze

• La certificazione delle competenze (P.A. per livelli o secondo scala in decimi? – L. 169/2008)

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• L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” a partire dall’a.s. 2008-2009; la “sperimentazione” del curricolo di Cittadinanza e Costituzione sulla base di Linee guida

• Alcuni problemi aperti a seguito della legge 169/2008 e che riguardano il curricolo d’istituto: - il ritorno ai voti (in decimi) nel 1° ciclo di istruzione - l’eventuale non sufficienza in una materia o in un grup- po di materie e la sua conseguenza in termini di non am- missione alla classe successiva o agli esami di Stato (1° e 2° esame di Stato) - il voto di condotta e il suo significato verso la valutazio- ne dei comportamenti - …

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2. L’evoluzione del concetto di Curricolo

Karl Frey – Teorie dei curricoliFeltrinelli - Milano

C. Scurati – Il curricolo della scuola elementareed. La Scuola – Brescia

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Curricolo: insieme delle esperienze disciplinari e interdisciplinari che intenzionalmente vengono proposte dai docenti agli allievi

curricolo culturacentrico (centrato sulla trasmissione dei saperi)

curricolo centrato sulle relazioni/organizzazione (scuolacentrico)

curricolo centrato sulle “situazioni formative” (apprendimento dell’allievo)

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Curricolo d’Istituto centrato sull’apprendimento di “competenze”

• Definizione di “competenze”a) proposta M. Pellerey

Michele Pellerey – 2006

Componenti di una competenza

Conoscenze concettuali o dichiarative

Abilità oconoscenze procedurali

Disposizioni interne stabili

Sia le conoscenze dichiarative (sapere che: fatti, concetti e teorie),

sia le conoscenze procedurali(saper come, essere abile),

sia le disposizioni stabili(atteggiamenti, significati, valori)

vanno acquisiti in maniera significativa, stabile e fruibile

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Esecuzionedi operazioni prescritte

Esigenzeunidimensionali

Semplicità

Ripetizione

Iniziativa

Esigenzepluridimensionali

Innovazione

Complessità

Qualità

SAPER FARE SAPER AGIRE (eseguire una (gestire situazioni

operazione prescritta) complesse ed impreviste; reagire alle cose insolite)

B) proposta di Le Boterf

Prescrizione stretta Prescrizione aperta

cursori in movimento

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In sintesi, Le Boterf conclude che una persona sa agire con competenza quando:

sa combinare e mobilitare un insieme di risorse

personali: conoscenze, abilità, qualità, risorse emotive e psicologiche, cultura, valori, …ambientali: reti documentarie, dati, campi scientifici,

informazioni e saperi accettati, … ;  è in grado di realizzare, in un contesto particolare alcune attività mirate;

sa produrre risultati validi e soddisfacenti (che determinano un ‘valore aggiunto’ e valutabile).

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Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni:

“Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

Proposta delle Competenze Chiave di Cittadinanza (DM 139/2007) (a seguito della Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa)

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Quindi in sintesi le Competenze possono essere classificate in:

a) competenze disciplinaries. competenze linguistiche

competenze matematichecompetenze motoriecompetenze musicali, artistiche …

b) competenze trasversalies. competenze comunicative

competenze progettualicompetenze relazionalicompetenze di documentazionecompetenze decisionalicompetenze di storizzazione

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c) competenze di cittadinanza * le otto competenze chiave di cittadinanza * le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente * le competenze civiche e sociali della Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa del 18.12.2006

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Le 8 Competenze chiave di cittadinanza.L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazionecon la realtà naturale e sociale.

• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

• Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

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• Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).• Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

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• Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

• Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse

discipline.

• Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

• Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

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Le 8 competenze europee.Il quadro di riferimento le delinea così:

• Comunicazione nella madre lingua;• Comunicazione nelle lingue straniere;• Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;• Competenza digitale;• Imparare a imparare;• Competenze sociali e civiche;• Spirito di iniziativa e imprenditorialità;• Consapevolezza ed espressione culturale.

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3. I “fattori” culturali, sociali, istituzionali e organizzativi che incidono sul Curricolo di Istituto

Fattori culturali e sociali

• la scuola di fronte a nuovi scenari

• la centralità della persona

• una nuova cittadinanza

• un nuovo umanensimo

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Fattori istituzionali

• decentramento e federalismo scolastico

• autonomia progettuale della singola scuola o delle scuole dello stesso contesto territoriale

• i cambiamenti degli assetti istituzionali (es. elevamento dell’età dell’obbligo di istruzione)

• Piano programmatico ( MIUR e Min. Economia)

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4. Alcune indicazioni metodologiche ed operative per la elaborazione del Curricolo d’Istituto

A) Parte comune alle varie tipologie del Curricolo d’Istituto a.1 – Confronto, condivisione e selezione delle idee forti, dei

principi/valori, delle linee guida per la lettura e la rilevazione dei bisogni formativi degli allievi

esempi: - intercultura- cooperazione- accoglienza- promozione umana- solidarietà- impegno- responsabilità- integrazione………..

Rif.: PECUP – all. D al D.Lgs 59/2004 Cultura, Scuola, Persona – Indicazioni per il curricolo – DM 31.7.07

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a.2 – individuazione e riconoscimento delle priorità formative degli allievi in un determinato contesto

a.3 – costruzione della mappa delle priorità formative e riconoscimento della “specificità” dell’intervento scolastico e di quelli esterni alla scuola

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B. Tipologia del curricolo: curricolo disciplinare(dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di 2° grado)

rif. Indicazioni per il curricolo DM 31.7.07; Assi Culturali e competenze chiave di cittadinanza

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Competenze (Biennio)

Traguardi di competenze

Scuola Infanzia

Traguardi di competenze

Scuola Primaria

Traguardi di competenze

Scuola Secondaria 1° grado

CURRICOLO CONTINUO DI LINGUISTICA

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Competenze Obiettivi di apprendimento

Obiettivi di apprendimento

Obiettivi di apprendimento

Scuola Secondaria 1° grado

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 Scuola Secondaria di 1° Grado “Generale Saverio Griffini”con Sezione Associata “Mario Borsa”Via Olimpo, 6 - 26841 CASALPUSTERLENGO (LO) Programmazione del Dipartimento Disciplinare Area: ____________________________________________________________ Materia: ____________________________________________________________ Periodo: ____________________________________________________________ Docenti impegnati nella programmazione: ____________________________________________ Coordinatore del Gruppo di lavoro: _______________________________________________________ Competenze specifiche e trasversali da promuovere: ( come da Profilo FORMATIVO) Classe 1^ ______________________________________________________________________ Classe 2^ ______________________________________________________________________ Classe 3^ ______________________________________________________________________

Traguardi di sviluppo delle competenze Obiettivi di apprendimento Classi 1^ Classi 2^ Classi 3^ N.B. Collegamenti con Cittadinanza e Costituzione

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Metodologia e Didattica Indicare le unità di apprendimento A.S. 2008/2009 

1 ° Quadrimestre 2 ° Quadrimestre Classi 1^ Classi 2^

Classi 3^ Criteri di verifica – Tipologie di Verifiche e livelli di valutazione a) Criteri di verifica b) tipologia di verifiche: - comuni a livello di Istituto  - e livello di classe  Valutazione  - Scala 0 – 10  

- Corrispondenza tra livelli di esiti in percentuale e il voto

N.B. consegna dei protocolli di verifica con i criteri di valutazione 

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5. Linee Guida per la “sperimentazione” del curricolo di istituto in tema di Cittadinanza e Costituzione

Art. 1 – Cittadinanza e Costituzione. 1. A decorrere dall’inizio dell’anno scolastico2008-2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell’articolo 11 delregolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275,sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzateall’acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell’ambito delle areestorico-geografica e storico-sociale e del monte-ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell’infanzia.1-bis. Al fine di promuovere la conoscenza del pluralismo istituzionale, definito dalla Carta costituzionale, sono altresì attivate iniziative per lo studio degli statutiregionali delle regioni ad autonomia ordinaria e speciale.2. All’attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

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Primo problema: A quale idea di cittadinanza fare riferimento?A quale definizione di competenze?

Secondo problema: Quali competenze civiche e sociali far acquisire nei vari cicli di istruzione? Come affrontare lo studio della Costituzione Italiana?

Terzo problema: A chi compete l’insegnamento diCittadinanza e Costituzione?Qual è il monte ore annuo?Chi valuta tale insegnamento?

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• Punti essenziali del parere del CNPI in merito alla “sperimentazione” di “Cittadinanza e Costituzione”

• Punti di attenzione per lo sviluppo didattico di esperienze collegate con l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione - l’educazione alla cittadinanza presuppone e richiede la realizzazione di esperien- ze per permettere agli allievi, ai docenti, ai genitori di “vivere” in un clima cultu- rale, relazionale, organizzativo coerenti con i principi a cui l’educazione alla cittadinanza si ispira; - l’organizzazione dei percorsi didattici, le scelte didattiche e metodologiche sono funzionali a far acquisire “competenze” cioè a “mobilitare” le conoscenze, le abilità e gli atteggiamenti e quindi a farli agire in modo competente nelle varie situazioni; - Cittadinanza e Costituzione concorre a sviluppare e/o potenziare le competenze di cittadinanza, ma anche le altre materie contribuiscono a promuovere e/o a consolidare queste competenze, in riferimento a contenuti, linguaggi, metodolo- gie tipici di ciascuna delle discipline cui le materie fanno riferimento;

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In questa prospettiva la didattica laboratoriale sembra esser la situazione formativapiù idonea a rispondere ai punti di attenzione sopra indicati. In sintesi, un percorsometodologico-didattico coerente con quanto premesso per la scuola comporta:

- progettare e organizzare le esperienze formative ritenute più funzionali a svilup- pare nei giovani allievi le competenze di cittadinanza;- documentare i risultati e i processi di insegnamento e apprendimento per poter valutare in modo fondato le esperienze formative realizzate;- osservare i comportamenti degli allievi alla luce delle esperienze fatte e promuo- vere momenti di riflessione per una presa di consapevolezza, da parte degli allievi, sugli apprendimenti acquisiti in termini di valori, saperi, atteggiamenti, abilità sul piano dell’educazione alla cittadinanza e, ad esempio, sul piano della conoscenza della Costituzione italiana;- promuovere, avviare, definire accordi di programma, protocolli d’intesa, conven- zioni per realizzare azioni formative comuni e integrate fra le varie istituzioni e/o enti a vocazione formativa diretta o indiretta presenti sul territorio.

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Una prima bozza di “Linee Guida” relative alla costruzione delCurricolo d’Istituto relativo a Cittadinanza e Costituzione

•Il senso delle Linee Guida

•Come sono articolate le Linee Guida

•Le idee di fondo delle Linee Guida

•Obiettivi di apprendimento e traguardi per lo sviluppo delle

•competenze

•Scuola dell’infanzia

•Scuola primaria

•Scuola Secondaria di 1° grado

•Scuola Secondaria di 2° grado

•Indicazioni per la sperimentazione, valutazione e documentazione

•Riferimenti culturali, approfondimenti, proposte operative

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Bibliografia minima

Scuolainsieme n. 2 - A.S. 2008-2009Cittadinanza e cultura costituzionale – Itinerari didattici- Ed. La tecnica della Scuola- Ct- 2008

C. Scurati, Linee di ricerca e proposte formative, Nuove Didattiche

P. Cattaneo, Orientare alla cittadinanza e alla solidarietà, AVIS, Milano 2000

P. Cattaneo, Il portfolio della convivenza civile, AVIS, Milano 2004

P. Cattaneo, Educare alla cittadinanza, Scuolainsieme, Tecniche della Scuola, Catania 2005